I Just want you to know who I am

di sheisfaith
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una data da dimenticare ***
Capitolo 2: *** La scommessa ***
Capitolo 3: *** Ripetizioni ***
Capitolo 4: *** Una nuova amica ***
Capitolo 5: *** Le parole che non ti ho mai detto ***
Capitolo 6: *** Quando qualcosa si rompe,è difficile che torni ad essere come prima ***
Capitolo 7: *** Ora che conosci il mio segreto,promettimi solo che non mi abbandonerai ***
Capitolo 8: *** Perché non me l'hai detto? ***
Capitolo 9: *** Sei innamorato di lei? ***
Capitolo 10: *** Nuovi incontri e nuovi amori ***
Capitolo 11: *** I'll always be next to you,whatever happens. ***
Capitolo 12: *** I'll take care about her ***
Capitolo 13: *** Cambiamenti ***
Capitolo 14: *** Un nuovo inizio..forse. ***
Capitolo 15: *** I think I'm fall in love with you ***
Capitolo 16: *** Confessioni ***
Capitolo 17: *** Inviti. ***
Capitolo 18: *** E nonostante tutto, ti amo. ***



Capitolo 1
*** Una data da dimenticare ***


Di nuovo all'attacco (?) con una nuova fan-fic. Ho cominciato a scriverla già da un po' ma non avendo idee per il titolo,ho preferito aspettare. Ringrazio Ben per avermi aiutato a trovare un titolo adatto *-*
Per chi non mi conoscesse,io sono Federica :D
Bando alle ciance,vi lascio alla lettura.



Capitolo uno. Una data da dimenticare


La sveglia suonò alle sei del mattino come ogni mattina ed Allison in un attimo scese giù dal letto matrimoniale situato al centro della sua stanza. Aprì l’enorme armadio a muro e prese i primi vestiti che trovò sotto mano,vestendosi in fretta.
Non era il tipo da stare ore in bagno a truccarsi per far colpo su qualche ragazzo,o per decidere cosa mettere per andare a scuola o in discoteca. Lei era un tipo semplice,non le importavano certe cose. E sinceramente non ne aveva nemmeno bisogno.
Lei era Allison Cooper,la ragazza più ambita di tutto il prestigioso college Hamilton. Il viso angelico senza nemmeno una imperfezione,incorniciato da lunghi capelli biondi e un paio d’occhioni azzurri da far invidia perfino al cielo più limpido d’estate. 
Era pronta,le mancava solo svegliare il fratellino e accompagnarlo all’asilo.
Si diresse nella cameretta ed aprì le finestre,facendo entrare un lieve raggio di luce nella stanza.
Il bimbo mugugnò qualcosa e si rigirò nel letto,portandosi le coperte fin sopra la testa.
“E’ ora di alzarsi,pigrone.” Disse la ragazza,scoprendo leggermente il fratello.
“Ancora cinque minuti,m-mamma.” Balbettò il piccolo,facendo sobbalzare la ragazza.
L’aveva appena chiamata mamma,seppur inconsciamente. Allison trattenne le lacrime,poi si sforzò di sorridere. Non avrebbe voluto farsi vedere in quello stato.
“Forza Tom,è ora di andare a scuola.”ripeté la ragazza. Tom aprì lentamente i grandi occhioni azzurri,così simili a quelli di Allison,e sbatté più volte le palpebre per svegliarsi.
Non appena si accorse della sorella seduta accanto a lui,il bimbo incurvò le labbra sfoderando un bellissimo sorriso.
“Buongiorno sorellina!” esclamò Tom,abbracciando Allison.
“Buongiorno anche a te,Tommy.” Sorrise la ragazza,scompigliando i capelli al fratello.
“Forza,alzati e vestiti. Quando sei pronto,scendiamo insieme a fare colazione okay?”
Il bambino annuì e diede un bacio alla sorella,che tornò nella sua stanza per ripassare velocemente le pagine di storia per il compito di quella mattina.
Allison diede uno sguardo alle innumerevoli medaglie e coppe che aleggiavano maestose nella grande vetrina della sua stanza. Una in particolare colpì la sua attenzione;aprì la vetrina e la prese delicatamente tra le sue mani.
Londra,12 dicembre 2007.
Allison Cooper,primo posto nelle nazionali di ginnastica artistica.
La ragazza non si accorse delle lacrime calde che avevano preso a scorrere sul suo viso. Aveva lasciato la ginnastica,la sua più grande passione,da cinque anni. Quella data era da dimenticare per Allison,che stava ricacciando indietro le lacrime.
Prese la medaglia e la rimise al suo posto,con un tremendo groppo in gola,e tornò a concentrarsi sul libro di storia. La scuola era l’unica cosa che era riuscita a darle soddisfazioni,in quegli ultimi anni. Da piccola era la ginnastica,da grande lo studio.
Allison scosse la testa,cercando di scacciare via quel pensiero che le era tornato in mente osservando la data incisa sulla medaglia,e ripose il libro nello zaino. Suo fratello Thomas era sul ciglio della sua stanza,con il grembiule azzurro tra le mani e lo zainetto sulle spalle.
“Allie,stai bene?” domandò il piccolo.
“Certo tesoro,vieni che ti aiuto a mettere il grembiule.” Rispose la ragazza,accennando un lieve sorriso.
Prese la piccola mano del fratello tra le sue e insieme scesero l’imponente scalinata di marmo,dirigendosi in cucina.
Allison preparò latte e biscotti per Tom,che la osservava curioso mentre lei si destreggiava con abilità ai fornelli.
Quell’enorme senso di smarrimento tornò di nuovo a farsi spazio nella mente di Allison. Quella villa era troppo grande per lei e suo fratello. Il padre,se così si poteva chiamare,non c’era mai,era sempre troppo preso dal suo lavoro per ricordarsi di lei e Thomas. Allison non era mai riuscita a capire in cosa consistesse con esattezza il lavoro del padre,sapeva solamente che era ricco. Stramaledettamente ricco.
Compensava la sua mancanza da casa con dei regali per entrambi i figli. Ma Allison era stanca,troppo stanca. Invidiava il fratello,ancora troppo piccolo,per rendersi conto di quello che stava succedendo.
Allison prese le chiavi della sua auto,una Ferrari rossa fiammante regalatale dal padre,ed uscì di casa con Tom. Lo aiutò a sistemarsi e non appena salì,un rombo sordo proveniente dall’entrata di casa,fece voltare i due fratelli. Una Maserati nera,lucida,con gli interni in pelle,stava rientrando in garage.
“Oh,nostro padre ci sta degnando della sua presenza. E’ un evento raro!” pensò Allison sarcasticamente.
L’uomo parcheggiò l’auto nel garage e si diresse verso i figli.
“Ciao campione!” disse,prendendo in braccio il piccolo Thomas. “Allora,sei pronto per la scuola?”
“Si,papà.”
rispose felice il bimbo.
“Ciao anche a te,tesoro.” Disse poi l’uomo,schioccando un sonoro bacio sulla testa della figlia.
“Non vorrai far piovere vero? Cos’è,tutto d’un tratto ti ricordi di avere dei figli?” sbottò acida Allison.
“Allison,sono tuo padre e non ti permetto di avere questo tono impertinente con me!”
“Ti ricordi di essere padre solo quando ti fa comodo. Ed io uso il tono che mi pare!” continuò la ragazza,alzando la voce.
Il padre stava per tirarle uno schiaffo in pieno volto,ma si fermò,notando che il piccolo stava assistendo alla scena ed era sul punto di piangere.
“Tranquillo Tommy!” disse la ragazza,cercando di tranquillizzare il fratello.
“Hai pensato alla mia offerta?” chiese il padre all’improvviso.
Allison spalancò gli occhi,sorpresa. Con quale coraggio le aveva fatto quella proposta qualche giorno prima non se lo sapeva spiegare.
“Mi fai schifo.” Disse Allison.
Quel silenzio fu interrotto dallo schiocco che la mano di suo padre aveva avuto sul suo viso. Le aveva tirato uno schiaffo in pieno volto.
“Ti stai mettendo contro la persona sbagliata,Allison.” Le parole del padre erano una minaccia,ed Allison sapeva bene cosa volessero intendere quelle parole.
Salì sull’auto,sotto lo sguardo impaurito del fratello,ed accese il motore. Ma prima di partire si fermò un attimo a guardare quell’uomo che era suo padre.
“Avrei voluto che morissi tu,al posto della mamma,in quell’incidente!” urlò la ragazza,esasperata.
Partì subito senza nemmeno ascoltare le parole del padre.

 

                                                                            -Spazio ai panda (?)-
So che questo capitolo è corto,I know. 
Premetto che a questa storia ci tengo particolarmente,è nata all'improvviso e non pensavo affatto di pubblicarla. Ma come sempre ringrazio Ben che mi ha spronata a farlo,love you babe 

Quindi se questo primo capitolo vi ha incuriosite e vi va di continuare a leggere,basta che me lo dite e io la proseguo,ho già altri otto capitoli pronti. uu
Mi levo dalle scatole,che tra poco diventa più lungo questo spazio che il capitolo LOL
Much love,Fé.

P.S. Se avete Twitter e avete voglia di seguirmi o contattarmi,io sono Thanks_Mars

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Capitolo 2
*** La scommessa ***


Ecco il secondo capitolo :)
Mi sono accorta che son venuti più corti del previsto e vi chiedo scusa,scritti con word vengono belli lunghi çç
buona lettura,Fé xx


Capitolo due. La scommessa

Allison lasciò il fratello davanti all’entrata dell’asilo,assicurandosi che fosse al sicuro all’interno dell’edificio prima di sfrecciare a tutta velocità verso il college,che si trovava al centro di Londra.
Era davvero infuriata con il padre,stava ripensando alle sue parole.
“Ti stai mettendo contro la persona sbagliata,Allison.”
La ragazza sapeva bene cosa volesse intendere quell’uomo,con quelle parole. Rabbrividì per un attimo,al solo pensiero di quello che le sarebbe accaduto. Perché era inevitabile,non avrebbe potuto ribellarsi. Conosceva le condizioni.
Parcheggiò la Ferrari nell’immenso cortile dell’istituto e si diresse verso l’entrata,sospirando.
L’Hamilton era il college più prestigioso di Londra,faceva concorrenza persino ad Oxford e Cambridge! Ma lei odiava quel posto,si sentiva costantemente fuori luogo,un’estranea. Quell’ambiente non faceva parte di lei,così pieno di figli di papà snob e presuntuosi che pensano che il mondo giri attorno a loro e per questo tutto gli sia dovuto.
Lei era diversa da quella massa di ragazzi spocchiosi,lei era stata educata diversamente,con dei principi e dei valori morali. Le avevano insegnato a non sentirsi superiore alle altre persone,a non comportarsi da ragazza viziata e presuntuosa. Le avevano insegnato ad essere diversa dalla massa e doveva tutto quello a sua madre.
E forse era stato proprio il suo esser ‘diversa dalla massa’,ad averle impedito di avere amici all’interno dell’istituto.
Stava prendendo i libri dall’armadietto,quando sentì delle braccia forti cingerle i fianchi,facendola sobbalzare. Allison sorrise,sapeva bene di chi fossero quelle braccia.
“Buongiorno Liam.”  Disse lei,voltandosi appena per sorridere al suo migliore amico.
Liam ed Allison si conoscevano fin da piccoli,erano cresciuti insieme. E lui era il suo unico amico,quello che non l’aveva mai abbandonata,quello che c’era sempre stato per lei.
C’era alle sue gare di ginnastica,c’era al primo giorno di scuola. E c’era anche quella sera,quando la madre di Allison morì nell’incidente. Era stato lui ad abbracciarla e a consolarla,quando erano andati all’obitorio per riconoscere il corpo.
C’era sempre per lei e ci sarebbe stato sempre. Liam era il migliore amico che potesse desiderare.
E ad Allison piaceva anche perché erano simili,così fuori luogo in quell’istituto così troppo facoltoso,in quell’ambiente così superficiale.
Anche i genitori di Liam erano ricchi,ma erano sempre stati umili. Non erano tipi snob che si vantavano della loro vita;certo,avevano anche loro una mega villa nel centro di Londra,ma avevano educato Liam,il loro unico figlio,a crescere con dei valori,esattamente come Allison.
Non era mai stato viziato,ed Allison era sempre rimasta attratta da lui,fin da bambina.
Ma col passare degli anni,si era resa conto che la loro amicizia era troppo importante e speciale per essere messa a repentaglio con una relazione. Perché,a dire la verità,loro si erano sempre piaciuti.
“Buongiorno piccola. Come stai?” domandò il ragazzo,lasciando un leggero bacio sulla guancia di Allison.
“Come sempre.” Rispose lei,alzando le spalle. “Questa mattina ci ha degnati della sua presenza!” disse poi la ragazza,sottolineando la rarità di quell’evento.
Liam rimase sorpreso da quell’affermazione e si bloccò di colpo nel corridoio. Conosceva perfettamente la situazione familiare dell’amica e sapeva quanto lei soffrisse. Ma la cosa che lo aveva sempre affascinato era l’incredibile forza con la quale Allison era riuscita ad andare avanti,occupandosi del fratello minore con la stessa premura che avrebbe usato la madre. Madre che Thomas non aveva mai conosciuto,in quanto aveva solo pochi mesi quando lei se ne andò per sempre. E da allora Allison si era sempre fatta in quattro per lui,per crescerlo come meglio poteva.
Liam non disse nulla,si limitò ad abbracciare la ragazza. I loro sguardi,i loro gesti,i loro sorrisi,erano meglio di mille parole e questo lo sapevano bene entrambi.
“Muoviti Payne!” urlò una voce dal fondo del lungo corridoio. Una voce che Allison conosceva fin troppo bene e che la fece rabbrividire non appena la udì.
Quella voce così profonda e terribilmente sensuale,che Allison odiava.
“Arrivo.” Replicò il ragazzo,lasciando,a malincuore,Allison sola con i suoi pensieri.

Zayn e i suoi amici erano appoggiati con le spalle al muro di cemento del cortile. Il moro se ne stava beatamente a fumare una sigaretta,lanciando sguardi maliziosi ad ogni ragazza che passava lì accanto.
“Ho fame!” si lamentò Niall,il biondo del gruppo.
“Piantala Horan. Non ho voglia di sentire le tue lagne sul cibo.” Gli rispose acido il moro.
Era sempre così,tra loro. Eppure si volevano un gran bene,anche se non lo mostravano mai in pubblico.
Zayn era disinteressato a tutto ciò che non comprendesse le ragazze e il divertimento. Avrebbe preferito andare in una scuola pubblica,avrebbe avuto molte più libertà. Ma non avrebbe avuto tutte quelle ragazze che aveva lì all’Hamilton,che facevano la fila per lui.
Il moro si portò di nuovo la sigaretta tra le labbra,aspirando profondamente. Nulla lo rilassava più del tabacco,di prima mattina.
“Dov’è Liam?” domandò Louis,guardandosi attorno alla ricerca del loro amico.
“Non lo so,Lou.” Rispose Harry,il riccio. “Sarà sicuramente con la sua amichetta,com’è che si chiama?”
“Allison Cooper.” Intervenne il moro,facendo apparire un sorriso malizioso sulle sue labbra.
Allison era l’unica ragazza di tutto l’istituto che non era caduta ai suoi piedi,l’unica che non si era portato a letto. La cosa gli rodeva,perché Zayn Malik otteneva sempre quello che voleva. Sempre.
L’aveva vista arrivare,quella mattina,a bordo della sua Ferrari rossa fiammante. Bella come una dea,con la sua bellezza folgorante. Fin da subito le aveva messo gli occhi addosso,era la ragazza più bella che lui avesse mai visto. Il suo viso angelico,con quegli occhi azzurri,era riuscito a fargli perdere la testa. Non fraintendete,non che provasse qualcosa. Era solo la sua ennesima preda,la preda più prelibata e succulenta.
“Scommetto cento sterline che non riesci a fartela nemmeno quest’anno,Zayn.” Lo provocò il riccio.
“E io scommetto che cadrà ai miei piedi come tutte. Devo solo trovare un modo per farla cedere. E sapete che quando mi metto una cosa in testa,è quella.” Ribatté deciso il moro,facendo comparire un ghigno soddisfatto sul volto.
“Allora facciamo così: se riesci a portartela a letto,ti daremo cento sterline a testa.” Disse il riccio,allungando una mano verso Zayn.
“Perché metti di mezzo anche noi?” chiese Louis.
“E’ più divertente,se c’è qualcosa in palio.” Si limitò a rispondere Harry.
Zayn mise una mano sopra quella di Harry,che si voltarono verso Louis e Niall. Anch’essi,a malincuore,accettarono la scommessa e misero le mani su quelle degli amici.
Si diressero verso l’entrata,scorgendo una figura familiare.
“Muoviti Payne!” urlò il moro,notando che Liam era in compagnia.
“Non credo che sarà felice,quando saprà della scommessa.” Disse il biondo.
“E chi dice che debba saperlo?” rispose il moro,facendo comparire di nuovo quel ghigno sul volto.

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Uccidetemi pure per il fatto che vi lascio con la suspence,è diabolico ma almeno vi lascio con la voglia di proseguire.
Fatemi sapere se vi piace,anche una piccolissima recensione mi rende felice :)
Un bacio,al prossimo capitolo xx

Twitter: Thanks_Mars

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Capitolo 3
*** Ripetizioni ***


Oggi mi sento buona,ho messo ben due capitoli! Amatemi u.u 
Anyway,l'ho messo sostanzialmente per due motivi.
Primo: le ragazze del gruppo One Direction,Abruzzo,ITALY hanno gradito questa storia e mi hanno chiesto gentilmente di aggiornare.
Secondo: domani e lunedì fino in serata non ci sarò,quindi ho pensato che vi avrebbe fatto piacere leggere ora che fra tre giorni (?)
Buona lettura xx


Capitolo tre. Ripetizioni

La campanella suonò,facendo affluire tutti gli studenti immediatamente all’interno della scuola,per evitare che si beccassero un rimprovero per il ritardo. Alla Hamilton erano intransigenti.
Allison stava appendendo dei volantini nella bacheca scolastica. Come ogni anno,si offriva per dare ripetizioni in qualsiasi materia,visto che era la miglior studentessa dell’intero istituto. I soldi che guadagnava li metteva da parte per un’eventuale emergenza,nonostante tutti i soldi che avesse il padre,lei sapeva che un giorno quei sudati risparmi le sarebbero tornati molto utili.
Zayn e i suoi amici si trovavano già nel corridoio,si stavano separando per andare ognuno nella propria aula. Il moro era rimasto solo e vide la ragazza,sola anche lei.
Il ragazzo ne approfittò ed accelerò il passo,per evitare di perderla,stando attento però a non farsi sentire.
Ma Allison sentì due occhi scuri e profondi penetrarle nell’anima,quegli occhi che tanto amava,ma allo stesso tempo odiava,perché la rendevano vulnerabile.
Nonostante Zayn non avesse detto nulla,lei si era accorta della sua presenza e cercò di mantenere la calma. Le faceva uno strano effetto,ma non sarebbe mai caduta ai suoi piedi.
“Ciao Allison.” Sussurrò Zayn all’orecchio di Allison,facendola rabbrividire.
Lei si spostò violentemente,voltandosi verso il moro e ritrovandosi col suo viso a pochi centimetri dal suo. Troppo vicino.
“Ciao Malik.” Rispose la ragazza,infastidita dalla sua presenza.
“Perché tutto questo astio nei miei confronti,Cooper?” domandò il moro,avvicinandosi al viso di Allison e fermandosi a pochi millimetri dalle labbra della ragazza. Quelle labbra così invitanti,che bramava ardentemente.
“Il mondo non gira intorno a te,Malik. Cosa vuoi?” il tono della ragazza era acido ed infastidito.
Non lo sopportava,ma chi si credeva di essere?
“Sta’ tranquilla,Allie.” Soffiò il moro,per poi allontanare il suo viso da quello della ragazza. “Sono qui per le ripetizioni.” Continuò. Bel colpo,Zayn.
Se doveva conquistarla,aveva bisogno di passare del tempo con lei. E quella era la scusa perfetta.
“Zayn Malik che viene a chiedermi ripetizioni? Questa sì che è una novità!” esclamò la ragazza,con una nota d’ironia nelle sue parole. “E sentiamo,in quale materia avresti bisogno di aiuto?”
“Matematica.”
Rispose il ragazzo,facendo le spallucce.
Nonostante l’idea non la facesse esultare di gioia,Allison non poteva rifiutarsi. Quei soldi erano troppo importanti e se Zayn Malik era l’unico che glieli avrebbe fatti guadagnare,allora non aveva altra scelta.
“Va bene.” Ammise Allison,lasciandosi andare ad un sospiro che dimostrasse quanto la cosa la scocciasse profondamente. “Casa mia,oggi alle quattro. E sii puntuale,altrimenti non presentarti per niente.” Concluse,voltandosi per recarsi nell’aula di lezione,ma sentì delle braccia forti e muscolose trattenerla.
“Sarò puntuale.” Rispose il moro,puntando i suoi occhi scuri in quelli glaciali e limpidi della ragazza. Le lasciò il braccio e ammiccò,prima di andare via definitivamente.
Non appena fu sicura che fosse andata via,Allison si precipitò in classe. Non si accorse nemmeno di essere diventata rossa,sentì le guance avvampare.
Scosse la testa per mandare via l’immagine di Zayn dalla sua mente e cercò di concentrarsi sulla lezione.
Le prime ore di lezione passarono in fretta,Allison aveva svolto il compito di storia,risultando come sempre la migliore. La sua A+ marcata di rosso sventolava sul suo compito perfetto,privo di errori.
La ragazza sorrise,per poi recarsi in mensa.
Liam era fuori dall’aula che l’attendeva,con il suo solito sorriso sul volto.
“Com’è andata?” domandò il ragazzo,anche se sapeva perfettamente quanto la sua domanda fosse idiota.
“Ho preso A+,perché continui a farmi la stessa domanda quando sai che i miei voti sono i più alti di tutta la scuola?” chiese la ragazza,non capendo perché Liam si ostinasse a farle sempre quella domanda al termine di ogni compito.
“Non lo so,mi piace sentirti dire che hai preso un voto alto.” Rispose semplicemente,alzando le spalle.
“Sei un caso perso,Liam!” disse la ragazza,dando una leggera spinta all’amico. Risero entrambi,poi Liam la prese per mano e si diresse in mensa con Allison.
Non era la prima volta che Liam faceva un gesto simile,tra loro era sempre così. Eppure ogni volta che la sua mano sfiorava quella del ragazzo,lei rimaneva sempre sorpresa di quanta dolcezza le riservasse l’amico. Conosceva bene Allison e sapeva che quel gesto la faceva sentire meno sola,perché lei non aveva nessuno,se non quel dolce ragazzo che le stava stringendo la mano.
La giornata scolastica terminò piuttosto in fretta,e per Allison era quasi ora di incontrare Zayn. Non ne aveva per niente voglia,ma doveva farlo.
Passò a prendere Tom a scuola e insieme tornarono a casa.
“Allora,cos’hai fatto oggi?” chiese la ragazza,mentre toglieva il grembiule al fratellino.
“Ho colorato,fatto tanti disegni e giocato con gli altri bambini. Aspetta,ti ho fatto un disegno.” Disse il piccolo,prendendo dalla tasca un foglio ripiegato.
Allison ringraziò e sorrise,poi aprì il foglio per vedere cosa avesse disegnato Thomas.
“Alla mia sorellina,ti voglio bene.” C’era scritto sul fondo,il disegno ritraeva Allison e Thomas insieme mentre si tenevano per mano.
“Grazie,tesoro. E’ davvero bellissimo.” Rispose la ragazza,lasciando un bacio sulla fronte del piccolo.
“Va’ pure a giocare,vado a prepararti la merenda.” Concluse la ragazza,recandosi in cucina.
In quell’istante,qualcuno suonò alla porta. Allison controllò l’orario,le quattro.
“Bravo Malik,sei stato puntuale.” Pensò la ragazza,mentre si diresse per andare ad aprire.
Ma il piccolo Tom la precedette,ritrovandosi la figura di Zayn davanti con un sorriso sul volto.
“Ciao piccolo.” Disse il moro,inginocchiandosi all’altezza del bambino e posandogli una mano sulla testa. “Sono un amico di Allison,è in casa?”
“Grazie mille,Tom. Vai a fare merenda,ci penso io.” Disse la ragazza,che nel frattempo era arrivata davanti alla porta.
“Allie.” La richiamò il fratello. “Sono certa che la mamma sarebbe orgogliosa di te,ovunque si trovi sono sicura che adesso ci starà guardando. Sai,mi manca così tanto..”
Allison trattenne le lacrime,non voleva piangere. Non di fronte a Zayn.
“Manca tanto anche a me,Tom. Adesso va’.” La ragazza sorrise e vide il fratellino sparire nella cucina.
Ma non appena si voltò,si ritrovò fin troppo vicina a Zayn. Non si era accorta che una lacrima le era scesa,rigandole la guancia. Il moro si avvicinò a lei e le asciugò quella lacrima solitaria,sorridendole.
“Ehi,non piangere.” Le disse,carezzandole una guancia.
Quel contatto fece rabbrividire Allie;per quanto cercasse di negarlo,Zayn non le era indifferente. Il suo tocco così delicato l’aveva fatta tremare e senza nemmeno accorgersene,si ritrovò a piangere contro il petto di Zayn.
Il moro rimase sorpreso da quel gesto,ma non disse nulla. Si limitò a stringerla tra le sue forti braccia e ad accarezzarle i capelli,rassicurandola.
In quel momento Allison si sentì bene,tra le braccia del ragazzo. Sapeva che aveva sbagliato a reagire in quel modo,ma il contatto col suo corpo l’aveva rassicurata. Le braccia di Zayn erano il rifugio perfetto.
Quell’abbraccio era riuscita ad infonderle tutta la calma e la sicurezza che riusciva a darle solo Liam e questo lasciò Allison sorpresa.
Zayn era il migliore amico di Liam,fin da quando si erano conosciuti,avevano trovato l’uno nell’altro un’importante figura su cui contare. Erano molto legati e si volevano un gran bene,nonostante Zayn non lo dava mai a vedere.
Spesso e volentieri lo trattava male e avevano fatto anche a botte diverse volte,ma Liam lo conosceva bene e sapeva che non era il tipo da mostrare i sentimenti,anzi tutto l’opposto.
Zayn si era costruito un muro impenetrabile di indifferenza e menefreghismo,apparendo così,agli occhi di tutti,come uno stronzo. Ma Liam sapeva bene che in realtà quell’atteggiamento serviva a nascondere la sua timidezza e la sua dolcezza.
Allison si staccò bruscamente dal corpo di Zayn,lasciandolo leggermente sorpreso. Perché si comportava in quel modo?
 
“Meglio cominciare.” Disse Allison,mentre cominciava a salire le scale di marmo.
Zayn si limitò ad annuire e a seguirla nella sua stanza. Rimase sorpreso dall’enorme quantità di trofei che erano contenuti nella vetrina della camera.
Fece per aprirla per osservare meglio,ma Allison lo bloccò immediatamente,lanciandogli uno sguardo che lo fulminò all’istante.
“Tuo fratello è davvero un bel bambino.” Disse all’improvviso il moro,per rompere il ghiaccio e cercare un argomento con cui iniziare a parlare.
“Grazie. Adesso concentriamoci sui libri,non siamo qui per perdere tempo.” Rispose Allison,con tono freddo e distaccato.
Zayn avrebbe tanto voluto capire perché si comportava in quel modo con lui.
“E dopo sarei io lo stronzo.” Pensò lui,prima di concentrarsi sui libri. Quello che voleva non era certo un altro rimprovero da parte di Allison.
“Credo che per oggi possa bastare.” Esclamò la ragazza,dopo svariate ore passate a spiegare a Zayn le disequazioni e i problemi di trigonometria.
Si alzò e prima di uscire,diede uno sguardo veloce a quella medaglia. Sentì gli occhi riempirsi di lacrime,ma le ricacciò indietro violentemente.
Zayn notò che qualcosa non andava e si avvicinò ad Allie.
“Ti va di parlarne?” azzardò a chiedere,seriamente intimorito che la ragazza gli rispondesse stizzita.
“Perché tutto d’un tratto sei così gentile con me,Malik?” la voce di Allison era leggermente incrinata. Non riuscì nemmeno a rispondergli in malo modo.
Zayn si ritrovò spiazzato da quella domanda;lui non era un tipo molto loquace,e soprattutto non perdeva tempo a parlare con le ragazze dei loro problemi.
“Volevo solo sapere se ti andava di parlarne,magari ti saresti sentita meglio.” Ammise.
“Oh,e perché dovrebbe importarti di come sto?” questa volta nella voce di Allie c’era una nota di rabbia e di fastidio.
Eppure lei non era mai stata così..velenosa. Probabilmente era Zayn a renderla così,a scaturirle tutta quella rabbia,quell’acidità e quell’odio.
“Volevo solo essere gentile,ma a quanto pare ho sbagliato.” Ribatté il moro,infastidito da tutto quell’astio nei suoi confronti.
“Che cosa le ho fatto per meritarmi il suo disprezzo?” pensò.
A quanto pare avrebbe dovuto lavorarci parecchio,per farla cadere ai suoi piedi.
Nel frattempo erano già arrivati davanti la porta di casa.
“Ci vediamo domani,stessa ora.” Disse Allison. Si era pentita di essere stata così scontrosa e avrebbe voluto chiedergli scusa,ma non ci riusciva proprio. Non avrebbe chiesto scusa a Zayn Malik.
“Grazie per l’aiuto,Allie.” Il moro le si avvicinò pericolosamente,guardandola negli occhi azzurri.
“A domani.” Avvicinò il volto a quello della ragazza,che chiuse istintivamente gli occhi,e le baciò la guancia.
Il ragazzo andò via,lasciando Allie impalata davanti alla porta. Si passò una mano sulla guancia che pochi istanti prima era stata baciata dalle morbide labbra di Zayn e la sentì bruciare. Il suo tocco così delicato,le aveva fatto dimenticare per un attimo di tutto il resto. Arrossì violentemente e si lasciò andare contro la porta,sedendosi a terra.
“Che cosa mi sta succedendo?” mormorò,sentendo lo stomaco contorcersi. “Io..io non posso lasciarmi persuadere dalle moine di Malik,lui le usa solamente le ragazze. Eppure c’è qualcosa in lui..che mi attira.”
Allison si lasciò andare ad un pianto silenzioso,non voleva farsi sentire dal fratellino.
Qualcosa in te sta cambiando,non è così Allie? Non ti starai innamorando del moro per caso?

                                                                         -Angolo degli struzzi (wtf?)-

Soddisfatte? Si,so che sono brevi ma ripeto che scritti con word vengono moooolto più lunghi. Chiedo venia çç
Se volete che siano più lunghi,basta che me lo dite,li allungherò dal decimo in poi perché fino al nove la storia è già scritta.
Mi fa davvero piacere che vi piaccia,non sapete quanto una vostra recensione mi cambi la giornata. Quindi vi ringrazio di cuore,tutte quante voi che leggete silenziosamente e voi che recensite. Vi amo.
Al prossimo capitolo :)
Fè xx

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Capitolo 4
*** Una nuova amica ***


Per la gioia di alcune di voi,ecco il quarto capitolo lalalala. Buona lettura xx

Capitolo quattro. Una nuova amica

Allison si svegliò di soprassalto,aveva avuto gli incubi per tutta la notte,di nuovo. Ogni notte sempre la stessa scena.
“Karen,affido Allison e Thomas a voi. So quanto Allie sia affezionata a Liam e di voi mi fido. Torneremo a prenderli più tardi.” Esclamò Diane,la madre di Allie.
“Certamente,avrò cura di loro non preoccuparti Diane.” Le rispose Karen,abbracciandola.
Erano buone amiche e Diane era sicura che Karen si sarebbe presa cura di Allison sempre,come se fosse figlia sua. Aveva un brutto presentimento,ma non ne aveva parlato con nessuno.
Non voleva far spaventare nessuno,quello era stato un gran giorno per Allison. Aveva vinto le Nazionali di ginnastica e non avrebbe voluto far sparire il meraviglioso sorriso della figlia dal volto.
Così li salutò per l’ultima volta,prima di lasciare la palestra e raggiungere in macchina il marito che l’aspettava.
E da lì,non fece più ritorno. Ci fu l’incidente,perse la vita,lasciando due figli bisognosi di cure e affetto materno. Le urla,il panico,due fari accecanti provenienti dalla corsia opposta. E poi il buio.

Ogni notte tornava a farsi largo nella mente di Allison quella scena,nonostante quel giorno lei si fosse salvata proprio perché era a casa di Liam.
Senza rendersene conto,Allison si ritrovò le guance rigate dalle lacrime.
“Mi manchi tanto,mamma. Vorrei che tu fossi ancora qui con me..” sussurrò,lasciando scorrere le lacrime silenziosamente.
Rimase qualche minuto nel letto,poi si alzò e si cambiò velocemente,per poi andare a svegliare il fratello.
Quella mattina il padre non li degnò della sua presenza ed Allie si sentì sollevata;il solo pensiero di quell’uomo le metteva i brividi. Era un essere viscido e spregevole,che non si faceva scrupoli per ottenere ciò che voleva. E lei lo sapeva bene,le bastava ricordare le minacce della mattina precedente.
Scosse la testa per mandare via quei brutti pensieri e salì a bordo della sua Ferrari,sistemò per bene Tom e si diressero a scuola.
Schioccò un sonoro bacio sulla testa del fratello e lo lasciò al sicuro tra le mura della scuola,per poi dirigersi a gran velocità all’Hamilton.
In ogni angolo della scuola erano appesi volantini della consueta festa che si teneva in quel periodo a casa di Mike Logan,il quarterback della squadra di football. Il classico ragazzo tutto muscoli e niente cervello,famoso per le sue innumerevoli conquiste. Era riuscito a tenere alto il suo ruolo fino all’arrivo di Zayn,che gli aveva soffiato il primato di essersi portato a letto tutte le ragazze dell’istituto. Tra quei due non correva buon sangue,si divertivano a provocarsi e una volta erano addirittura arrivati alle mani.
“Ti prego,dimmi che ci vieni!” le urlò Liam,facendola sobbalzare.
“Starai scherzando spero! Non ci sono andata negli anni precedenti e non ci andrò nemmeno quest’anno. Si sa che a quella festa circolano alcool e droga a non finire.”
“Ma ci andrà tutta la scuola,dai! Smettila di fare l’asociale e per una sera esci e divertiti.”
Liam si bloccò di colpo,per le sue parole.
“Scusami piccola io non..” Allison gli mise un dito sulle labbra.
“No Liam,hai ragione. Sono asociale,non ho amici e non so cosa significhi divertirsi. Ma alla festa di Logan non ci andrò comunque.” Detto questo,girò i tacchi e andò in classe,lasciando un Liam attonito ancora in piedi nel bel mezzo del corridoio.
Le parole del suo migliore amico le avevano fatto male,ma si era ripromessa di non farsi vedere mentre piangeva per i corridoi della scuola. Cominciò a correre verso la sua aula,ma qualcosa o meglio qualcuno bloccò la sua corsa.
“Cos’è tutta questa fretta,Cooper?” quella voce così fastidiosa le dava sui nervi. Ed era difficile che qualcuno fosse più odioso di Malik.
“Non sono affari tuoi,Logan.” Aveva dimenticato quanto potesse essere odioso quel ragazzo. Si scostò dall’imponente figura di Mike per recarsi in classe,ma quest’ultimo la bloccò per un braccio.
“Dove credi di andare,bellezza?” chiese il ragazzo,sfoggiando uno dei suoi sorrisi maliziosi e strafottenti.
“In classe. E adesso lasciami passare.” Tentò di nuovo di liberarsi di lui,ma invano. Era troppo forte per lei.
“Tu non vai da nessuna parte.” Ringhiò Mike.
“Lasciala in pace,Logan.” Eccolo lì,l’altro guastafeste. Zayn Malik.
“Oh,perché altrimenti cosa mi fai Malik?” lo provocò,suscitando le risa del moro.
“Non ricordi l’ultima volta,Mike?” rispose Zayn,sperando di ricordare al ragazzo come avesse avuto il sopravvento su di lui.
“Risolvete le vostre questioni con comodo,io vado in classe.” Disse Allison,ma di nuovo Mike la bloccò.
“Ti ho detto che non vai da nessuna parte.” Ringhiò il ragazzo,avvicinandosi al viso di Allison per baciarla,ma prima che potesse fare un altro passo,si ritrovò scaraventato contro il muro.
“Perché non  te la prendi con qualcuno della tua taglia eh?” ringhiò Zayn.
“Non provocarmi Malik,potrei farti molto male.”
A quelle parole,gli occhi del moro si infuocarono di rabbia e si avventò ferocemente contro Mike,scagliandogli un pugno ben assestato in pieno stomaco che fece gemere il ragazzo.
Lo lasciò andare,agonizzante,e raggiunse di corsa Allison che stava per entrare in classe.
“Aspetta Allison.” Sussurrò lui,col fiato corto.
“Lasciami in pace Malik. Non c’era bisogno che intervenissi,so cavarmela benissimo da sola. Non ho bisogno del cavaliere che va a salvare la principessa.” Si voltò e sparì in classe,senza lasciare la possibilità al moro di rispondere.
Le ore di lezione passarono in fretta,segnando così l’inizio del pranzo. Liam la attendeva come al solito ma Allison lo evitò,passandogli accanto con disinvoltura.
“Allie,per favore fermati.” Urlò Liam per i corridoi,sperando che l’amica si fermasse.
“Senti Liam,non ho voglia di discutere. Se vuoi andare a quella festa,va’ pure con i tuoi amici. Io non ci vengo.”  Allison riprese a camminare,ma Liam la fermò di nuovo.
“Non ti lascio sola,rimango con te stasera.” Sorrise alla ragazza e le baciò la guancia. “Adesso andiamo a mangiare.” La prese per mano,ma Allie si scostò.
“Ho un paio di cose da fare,ti raggiungo dopo.” Gli sorrise e corse via,senza lasciare all’amico la possibilità di replicare.
Aveva liquidato Liam con una scusa,aveva solo voglia di rimanere da sola per un po’.
Si diresse in giardino,ma una figura le finì addosso.
“Oddio,sono un’imbranata. Ti sei fatta male?” la figura era una ragazza,dai lunghi capelli rosso mogano e gli occhi color cioccolato. Porse la mano ad Allie e l’aiutò a rialzarsi.
“Davvero,scusami. E’ solo che vado piuttosto di fretta.”
Allison osservò a lungo la ragazza,non le sembrava frequentare l’Hamilton. “Non ti ho mai vista,sei nuova?” le domandò,senza smettere di fissarla.
“Si,sono qui per uno scambio interculturale. Sono una studentessa italiana,mi chiamo Ben.” Le sorrise e le porse la mano.
“Allison.” Ricambiò la stretta di mano e le sorrise. Le sembrava una ragazza molto simpatica ed era sicura che sarebbe riuscita a farci amicizia.
“Lieta di conoscerti,Allison. Adesso scusami ma devo andare.” La congedò,ma Allie la richiamò.
“Andiamo insieme,così ti faccio vedere dove devi andare.” Si inoltrarono lungo i corridoi e sparirono.

Liam era seduto al solito tavolo che prendeva con Allison,ma questa volta era solo.
“Ma dov’è finita?” si domandò,continuando a guardarsi attorno.
“Cosa cerchi,Payne?” Zayn gli si avvicinò,seguito dagli altri,e si sedette al tavolo.
“Sto aspettando Allie e sarà meglio per voi che sparite quando lei arrivi.” Rispose il ragazzo,continuando a fissare la porta della mensa.
“Vedrai che adesso arriva.” Lo rassicurò Niall,mettendogli una mano sulla spalla e sorridendogli dolcemente.
“Forse è meglio se vado a cercarla.” Disse Liam,seriamente preoccupato.
“Non credo ce ne sia bisogno,eccola lì.” Rispose Zayn,indicando la porta.
I ragazzi rimasero sorpresi dal fatto che con lei ci fosse un’altra ragazza. Allison aveva solo Liam e rimasero tutti meravigliati.
La ragazza incrociò lo sguardo del suo migliore amico e gli sorrise,dirigendosi verso di lui.
“Eccomi.” Si sedette accanto all’amico,che la guardò sorpreso. “Cosa c’è?” domandò.
“Ehi,non ci presenti la tua nuova amica?” la voce di Zayn arrivò dritta e fastidiosa all’orecchio di Allison.
“Vedi di sparire,Malik.” Gli rispose,senza nemmeno degnarlo di uno sguardo. “Lui è Liam,il mio migliore amico. E’ la persona più dolce di questo mondo.” Disse alla ragazza,indicandole Liam.
“Io sono Ben,lieta di conoscerti.” Strinse la mano del ragazzo e gli sorrise.
“Questi quattro idioti qui invece sono i suoi amici,ma ti consiglio di stargli alla larga.” Disse con noncuranza,provocando un sorriso in Ben.
“Ehi!” esclamarono in coro. “Lascia che sia lei a giudicare,Cooper.” Mormorò Zayn,avvicinandosi pericolosamente ad Allie col suo solito sorriso beffardo.
“Zayn Malik.” Esordì,porgendo la mano alla ragazza e mettendo in mostra uno dei suoi sorrisi che usava per rimorchiare. “Loro sono Louis,Harry e Niall.” Sorrisero tutti e tre e porsero la mano alla ragazza.
“Il tempo delle presentazioni è finito. Vedete di sparire.” Esclamò Allison. Borbottarono qualcosa di incomprensibile e tornarono al loro tavolo.
“Un giorno mi spiegherai perché ti ostini a trattarli male.” Mormorò Liam all’orecchio della sua amica.
Pranzarono tutti e tre insieme,tra risate e battute. Liam non ricordò quando fosse stata l’ultima volta in cui aveva visto Allison così felice.
La campanella suonò e tutti gli studenti si riversarono nelle classi,Allison e Ben purtroppo non erano nella stessa classe. Sarebbe stata insieme a Malik e compagnia. Perfetto.
Anche le ultime ore terminarono ed Allison si ritrovò in cortile con Liam,in attesa di Ben.
La vide uscire insieme ad Harry,mentre scherzava con lei. Il riccio la salutò con un bacio sulla guancia e si dileguò.
“Patetico.” Esclamò Allison,provocando le risate di Liam.
“Ehi.” Salutò Ben,con un sorriso stampato in faccia.
“Cosa ti stava dicendo Styles?” Allison era sempre molto diretta.
“Stavamo chiacchierando,sai è molto simpatico oltre che carino.” All’ultima parola abbassò vistosamente il tono ed arrossì di colpo.
“Non mi dirai che trovi Harry Styles carino!” esclamò sorpresa Allie.
“Lasciala in pace,Allie.” Le disse Liam. “Se ti interessa,metterò una buona parola per te.” Continuò,ammiccandole.
“Lo faresti davvero? Grazie mille Liam!” Ben aveva gli occhi che brillavano,si era presa una cotta per Styles,ed era solamente al primo giorno!
Accompagnarono Ben a casa,per poi separarsi anche loro davanti casa di Allie.
“Ti chiamo più tardi.” Le disse Liam,stringendola in un abbraccio.
“Va bene,a dopo.” Sorrise al suo migliore amico e rientrò in casa.
Preparò qualcosa di veloce per Tom e lo andò a prendere a scuola.
Non appena mise piede nel vialetto,si sentì chiamare da Zayn.
“Eccomi. Sono pronto per un’altra lezione.” Le sorrise maliziosamente ed entrò in casa.
“Vai nella mia stanza e aspettami. Non toccare nulla chiaro?” enfatizzò l’ultima frase ed andò in cucina con Thomas.
“E’ carino quel ragazzo. E’ il tuo fidanzato?” domandò Tom.
Allison arrossì,ma il piccolo non se ne accorse.
“Ma cosa vai pensando? No,non è il mio fidanzato,è solo un ragazzo della mia scuola a cui faccio ripetizioni.”
Tom la guardò curioso e riprese a mangiare il suo panino con la nutella. “Sembra simpatico. Vi vedo bene insieme.” Concluse,per poi andare sul divano a vedere la tv.
Allie rimase spiazzata dall’affermazione del fratello. Lei e Zayn insieme? Assolutamente no,non era una cosa possibile. Erano troppo diversi per essere compatibili.
Salì le scale ed entrò nella sua stanza,rimanendo sorpresa di ciò che il moro teneva tra le mani.
Allison si fiondò su Zayn e gli sfilò dalle mani la medaglia,riponendola a posto.
“Ti avevo detto di non toccare nulla!” sbraitò,lanciandogli un’occhiata glaciale.
Ma non si accorse delle lacrime che avevano cominciato a scorrerle sul viso.
Zayn le andò incontro e l’abbracciò,ma questa volta lei lo respinse. “Non farlo mai più.” Disse,prendendo il libro dallo zaino.
“Perché mi odi,Allie?” domandò lui,con tono sincero. Non sembrava nemmeno lui.
E sentire il suo nome uscire dalle labbra così invitanti di Zayn,non faceva che mandarla in confusione.
“Io non ti odio,Zayn.” Rispose lei. Era la verità,lei non lo odiava,lo riteneva solo fastidioso per i suoi modi strafottenti. “Adesso basta,vediamo di concentrarci sui libri.” Detto questo,porse il libro al moro e gli assegnò gli esercizi.
“Preparati per il test di sabato,sono sicura che riuscirai a prendere una B senza problemi.” Disse Allison,chiudendo il libro. Erano passate quasi tre ore e non le sembrava vero.
Si sentiva bene con lui,il tempo passava velocemente.
“Okay. Domani potresti venire tu da me? Non riesco a venire,è un problema?” chiese il ragazzo.
Allison spalancò gli occhi. Zayn Malik le aveva chiesto di andare a casa sua? Non riusciva a crederci.
“Si,va bene. Sempre alla stessa ora?”
Il moro annuì ed Allie lo accompagnò alla porta.
“Parlerò con Liam e gli dirò di spiegarti dov’è casa mia. A domani Allie.” Le sorrise e andò via.
Quel ragazzo aveva il potere di mandarla in confusione con una semplice parola. Si sentì una strana sensazione allo stomaco.
Cosa ti sta succedendo,Allison? 

                                                                                    My space
Eccoci giunti alla conclusione del quarto capitolo. Cosa ne pensate? Come sempre mi farebbe piacere ricevere le vostre recensioni,belle o brutte che siano,l'importante è che non offendino ^^
Spero vi sia piaciuto,a presto.
Fé xx

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Capitolo 5
*** Le parole che non ti ho mai detto ***


HOLAAAAAAAAAA (?)
Non mi dilungo,vi lascio alla lettura. Ci sentiamo alla fine.
Fé :)


Capitolo cinque. Le parole che ti ho mai detto


Il campanello di casa Cooper continuava a suonare imperterrito.
“Tom,potresti aprire tu?” urlò Allison dal piano di sopra,era appena uscita dalla doccia.
“E’ Liam.” Urlò a sua volta Thomas,per farsi sentire.
Il bambino tornò sul divano mentre Liam salì le scale per dirigersi nella stanza della sua amica.
Quando la vide avvolta solamente in un asciugamano,gli si formò un nodo allo stomaco.
Aveva sempre avuto un debole per Allison,così come lo aveva lei,ma avevano preferito mantenere la loro amicizia piuttosto che rischiare di rovinare tutto con una relazione.
La trovava bellissima,più del solito,e sentì l’eccitazione prender vita nei pantaloni. Arrossì appena per l’imbarazzo ed entrò,andandole a stampare un bacio sulle guance morbide e rosee.
“A cos’è dovuta questa eleganza?” domandò la ragazza,notando l’abbigliamento dell’amico.
Liam indossava un jeans scuro a cavallo basso,una camicia bianca con un gilet nero sopra.
“Ecco,vedi..io vorrei che venissi alla festa di Mike con me.” Mormorò,arrossendo appena.
Era forse un appuntamento?
“Liam ti ho già ripetuto stamattina che non andrò a quella festa.” Sentenziò Allison,recandosi in bagno.
“Ti sto chiedendo di venirci con me,che è diverso.” Quelle parole costarono molta fatica al ragazzo,voleva riuscire a farsi avanti con lei e rivelarle quei sentimenti che teneva nascosti da ormai troppo tempo.
“Cosa cambia? Ti ripeto,non ci vengo.” Scandì bene la frase,dando le spalle all’amico.
“Per favore,fallo per me.” La raggiunse e la strinse a sé dai fianchi. “Prometto di non lasciarti mai sola,sarò la tua ombra. Ma ti prego,vieni.” Le parole di Liam suonavano quasi una supplica ed Allie non poté far a meno che accettare.
“E va bene. Ma andiamo via presto,il solo pensiero di vedere Mike Logan mi da la nausea.”
“Promesso.” Esultò Liam,cominciando a saltellare per la stanza. “Dai,preparati che mancano meno di due ore.”
Allison sbuffò contrariata,andare a quella festa era l’ultima cosa che voleva,ma lo avrebbe fatto per Liam.
“Ti spiace uscire? Sai com’è,dovrei vestirmi.” Disse Allison,leggermente in imbarazzo.
“Certo,scusami. Ti aspetto di sotto.” Le lasciò un leggero bacio sulla guancia e scese di sotto,chiudendo la porta della stanza alle sue spalle.
Aprì l’armadio e tirò fuori un paio di jeans chiari a sigaretta e una maglia bianca che le lasciava una spalla scoperta. Decise di indossare i tacchi,un paio di decolleté nere con un fiocco sopra.
Mise giusto un filo di matita nera e arricciò i lunghi capelli biondi,che le ricaddero in morbidi boccoli lungo le spalle.
Uscì dalla stanza e si diresse al piano di sotto,dove Liam e Thomas stavano giocando con la Play Station.
“Liam,c’è un problema.” Disse,non appena arrivò di sotto. “Non posso lasciare Tom da solo.”
“Non preoccuparti,ci ho già pensato io. Ho chiesto a mia madre ed è più che felice di occuparsi di lui per qualche ora.” Sorrise e si avvicinò ad Allie.
Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. “Sei bellissima.” Le sussurrò,prendendola per mano.
“Andiamo?” uscirono di casa tutti e tre e dopo aver lasciato il piccolo Tom a Karen,si diressero alla festa.
La musica si sentiva fin dall’inizio della strada e non appena arrivarono,trovarono già mezzo istituto che si dava alla pazza gioia con gli alcolici in mano e si scatenava a ballare sui tavoli,visibilmente ubriachi.
“Cominciamo bene.” Esclamò Allison,per poi dirigersi in quella enorme villa assieme al suo migliore amico. “Mi devi un favore,ne sei consapevole?” sussurrò al ragazzo,che sorrise.
“Ne sono consapevole. Ma adesso non pensiamoci.” Si persero in quella mischia in un attimo.
“Allison Cooper alla mia festa? Questa sì che una sorpresa!” esclamò Mike,avvicinandosi a lei.
“Sta con me,Mike.” Disse Liam,afferrandola saldamente per un braccio e allontanandola da Logan.
Sentirono il ghigno di Mike farsi più lontano mentre si dirigevano in giardino.
“Ehi Liam!” Niall sventolò un braccio per farsi notare dall’amico.
Raggiunse i suoi amici assieme ad Allison,c’era davvero un sacco di gente.
“Allie?” chiese curioso il biondo,scrutando per bene la ragazza. “Cosa ci fai qui?”
“Mi ha obbligata Liam.” Fece spallucce,non degnando il biondo di uno sguardo.
“Sei arrivato finalmente!” urlò Zayn,mentre tornava da Niall insieme ad Harry,che aveva in mano una bottiglia di vodka. “Ma guarda un po’ chi abbiamo qui! Questa sì che è una bella sorpresa!” esclamò il moro,portandosi davanti ad Allison ed osservandola per bene con il suo solito sorriso malizioso.
Allison trovava quel sorriso meraviglioso,uno di quei sorrisi che ti confondono. E trovava Zayn più bello del solito,bello da far male.
La ragazza lanciò un’occhiataccia al moro,che nel frattempo aveva cominciato a scolarsi la vodka insieme ai suoi amici,Liam compreso.
“Liam,vacci piano. Devi riportarmi a casa,e voglio tornarci sana e salva.”
“Rilassati,baby. E’ una festa.” Disse il moro,avvicinandosi pericolosamente a lei.
Quella serata sarebbe stata davvero lunga.
“Zayn ha ragione,piccola. Rilassati e goditi la festa.” Liam aveva un sorriso ebete sulla faccia,cattivo segno.
Non reggeva l’alcool,gli bastava poco per perdere la cognizione del tempo.
“E’ meglio se vado a farmi un giro.” Sbottò seccata Allie,che si allontanò.
Non avrebbe dovuto farlo,ma stare con quei cinque insieme non era il caso.
Poi si ricordò della ragazza conosciuta quella mattina a scuola,Ben. Si erano scambiate i numeri e così la chiamò.
“Pronto?” la voce di Ben arrivò ovattata a causa della musica alta.
“Pronto Ben? Sono Allison. Volevo chiederti se ti va di raggiungermi alla festa a casa di Mike Logan,Liam mi ha obbligata a seguirlo ma è già sbronzo insieme ai suoi amici e non mi va di rimanere sola.”
“Uh,certo. Mi cambio e arrivo.”
La rossa concluse la chiamata,lasciando Allison più tranquilla.
Nel giro di mezz’ora,Ben arrivò. Allie era rimasta in disparte,in modo da non attirare l’attenzione di qualche idiota già sballato.
“Ehi,Allie. Eccomi.” Ben le sorrise raggiante,era bellissima.
“Ti devo un favore.” La bionda ricambiò il sorriso ed insieme entrarono nella villa.
La situazione era degenerata,ben presto sarebbero arrivati i guai.
“Eccoti qua. Dov’eri finita?” Liam arrivò alle spalle delle due ragazze,facendole sobbalzare.
“Stavo aspettando Ben.” Rispose. “Maledizione,Liam. Sei ubriaco!” sbraitò.
“Sono ancora lucido,mica sono stupido!” sbottò Liam. “Oh,ciao Ben. I ragazzi sono in giardino,c’è anche Harry.” Al sentire quel nome,gli occhi della rossa s’illuminarono.
Rivolse uno sguardo alla bionda,che le sorrise. “Vai pure.”
Ben corse in giardino,lasciando Allie e Liam soli.
“Posso parlarti un momento?” domandò il ragazzo,assumendo un espressione seria.
La ragazza annuii e si allontanarono,dirigendosi in una delle stanze al piano di sopra.
Si sedettero sul soffice letto matrimoniale,il silenzio scese a far compagnia ai battiti accelerati dei loro cuori.
“Cosa devi dirmi,Liam?” chiese Allie,dopo diversi minuti di silenzio.
Il ragazzo arrossì appena e abbassò lo sguardo,era sbronzo ma aveva bisogno di dirle cosa provava. Non avrebbe più avuto occasioni.
“Ci conosciamo fin da bambini e sappiamo entrambi di essere sempre stati attratti l’uno dall’altra.” Alzò lo sguardo incontrando le iridi glaciali di Allison,che provò ad interromperlo ma inutilmente.
“Ti prego,ascoltami solo per un momento. Siamo sempre stati d’accordo sul mettere da parte i nostri sentimenti per non compromettere la nostra amicizia,ma credimi io non posso più farlo. Ti amo Allison,ti ho sempre amato e non voglio perdere l’occasione di provarci. Io ho bisogno di te,non mi importa perdere l’amicizia,voglio stare con te.” Liam le sorrise e si avvicinò sempre più alle labbra di Allie,che era rimasta immobile ad ascoltare le parole dell’amico.
Sapeva che prima o poi sarebbe accaduto,ma lei non voleva rovinare il loro rapporto. Se perdeva Liam,chi le sarebbe rimasto?
Chiuse gli occhi,lasciando che le dolci labbra del ragazzo si posassero sulle sue.
Non le dispiaceva essere baciata dal suo migliore amico,ma non riusciva a non pensare alle conseguenze che quella situazione avrebbe portato.
Lasciò che le loro lingue si incontrassero per la prima volta,portando nel cuore della ragazza un vorticare di sentimenti a lei nuovi.
Le mani del ragazzo passarono sulle gambe della ragazza,fasciate da quei jeans stretti che mandavano Liam fuori di testa. Arrivò a sbottonarli e lì Allison sussultò,staccandosi dalle labbra dell’amico.
“Liam,mi dispiace ma per me la nostra amicizia viene prima di tutto il resto. Non voglio perderti a causa di una storia. Sei sbronzo,domani mattina nemmeno ricorderai cos’è successo.”
“Credi davvero che sia così?”
urlò Liam. “Pensi che sia soltanto un gioco,una cotta tra ragazzi?” proseguì,raggiungendo l’amica davanti alla porta e trattenendola per un braccio.
“Non tutti siamo di ghiaccio come te,le persone hanno un cuore e provano sentimenti.” Le parole di Liam arrivarono dritte al cuore di Allie come lame taglienti.
“Sarò pure sbronzo,ma sono sincero e consapevole delle mie parole.” a quel punto le lacrime divennero incontrollabili ed Allison crollò in un pianto disperato.
“Mi dispiace Allie,ma non ci sto più. E’ meglio concludere tutto qui.” Liam uscì dalla stanza,lasciando la ragazza a terra e con la lacrime agli occhi.
La porta si spalancò dopo poco,Zayn vide Allison a terra e le corse incontro.
“Cos’hai? Che ti è successo?” si avvicinò a lei e le asciugò le lacrime.
“Io..ho perso Liam per sempre.” Balbettò sconvolta. Zayn la prese in braccio e la portò via,attirando l’attenzione di tutti i presenti.
Allison era stretta contro il petto del moro,che le accarezzava dolcemente i capelli cercando di calmarla.
“Cosa è successo con Liam?” le domandò,una volta che il respiro della ragazza si regolarizzò.
“Liam..bacio..litigio..l’ho perso.” Le lacrime si impossessarono di nuovo del suo viso,era distrutta.
“Ti porto a casa.” Salirono in macchina ed Allie si addormentò subito,col viso ancora rigato da quelle lacrime amare.
Si risvegliò poco dopo,nel suo letto. Zayn era in piedi accanto alla finestra,a fumare una sigaretta.
“Tom!” esclamò,mettendosi a sedere.
Il ragazzo la guardò confusa,poi capì che stava parlando del fratello.
“Sta dormendo nella sua stanza,sono passato a prenderlo io non preoccuparti.” Si voltò solo per sorriderle.
“Perché sei qui?” quella domanda era scomoda,per entrambi. Allison si sentiva sempre a disagio quando c’era Zayn nei paraggi mentre lui stava soltanto cercando un modo per avvicinarsi a lei e portarsela a letto. Non aveva dimenticato la scommessa.
“Non potevo lasciarti in quelle condizioni.” Era la risposta più scontata che potesse darle e sperava che non avrebbe fatto altre domande.
“Da quando ti preoccupi per me,Malik?” era tornata la Allison di sempre.
“Liam è un idiota,sei la sua migliore amica e lui non doveva trattarti in quel modo.” Perché stava cambiando discorso? Di certo quella era una situazione scomoda ed imbarazzante per entrambi.
A sentire il nome di Liam,Allison non riuscì a trattenere le lacrime. Si ritrovò avvolta nelle forti braccia di Zayn in un attimo,che cercava di farla calmare. “Calmati,dai. Sveglierai tuo fratello.” Le sussurrò,accarezzandole i capelli.
Lasciò che Allie si sfogò con quel pianto contro il suo petto,poi quando sentì il respiro tornare regolare si accorse che si era addormentata. Sorrise.
La trovava splendida,anche dopo aver pianto ininterrottamente per un’ora. Le lasciò un bacio sulla fronte e la mise a letto,ma la ragazza sembrava non volersi staccare.
“Non lasciarmi.” Sussurrò,mentre una lacrima le solcò la guancia.
Zayn si irrigidì di colpo,era sicuro che Allison stesse dormendo eppure quelle parole tornavano a farsi spazio nella sua mente.
In quel momento vide Allie con occhi diversi,come una ragazza fragile che avesse bisogno di una presenza costante nella sua vita. Una persona che non l’avrebbe mai abbandonata.
“Non lo farò.” Le rispose,pur sapendo che non lo avrebbe mai sentito.
Provò a lasciarla,ma lei continuava a rimanere tra le sue braccia,come se fossero un rifugio.
Sospirò,poi si stese accanto a lei e la strinse forte al suo petto. Rimase ad ammirarla a lungo,cercando di porre fine ai pensieri che si erano fatti spazio nella sua mente. Finalmente Morfeo lo accolse nel mondo dei sogni,andando a far compagnia a quella meravigliosa ragazza al suo fianco.
Prima di chiudere gli occhi,poté giurare di averla vista sorridere. Era così bella.

                                                                             Spazio ai dibattiti (?)
Non uccidetemi,vi prego çç
Liam è un coglione,lo so,ma dovevo 'movimentare' un po' questa storia. Ma le sorprese non sono finite qui!
Cosa ne pensate di questo Zayn così dolce? Io personalmente lo adoro *-------*
Evaporo,cià.
Much love,Fé. 

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Capitolo 6
*** Quando qualcosa si rompe,è difficile che torni ad essere come prima ***


Sinceramente non ho molto da dire,quindi vi lascio alla lettura.
Enjoy xx


Capitolo sei. Quando qualcosa si rompe è difficile che torni ad essere come prima.
 
La mattina seguente Allison si svegliò con un gran mal di testa e il cuscino bagnato. Si ricordò improvvisamente di ciò che era successo la sera precedente,della litigata con Liam e non poté trattenersi dal piangere,di nuovo.
Aveva perso il suo migliore amico e sentiva un enorme vuoto nel petto.
Si ritrovò invasa da un profumo fin troppo familiare,un misto tra tabacco e vaniglia. Zayn era stato lì con lei,l’aveva riportata lui a casa.
Si sentì le guance avvampare e un sorriso si fece largo sul suo volto.
Scosse la testa per mandare via quel ricordo e andò a svegliare Tom.
Si vestì in fretta e dopo aver fatto colazione con il fratellino,uscì di casa per dirigersi a scuola.
Quella mattina sarebbe stato tutto diverso senza Liam,ma doveva farsi forza.
“Buongiorno bionda!” il sorriso raggiante di Ben quella mattina l’avrebbe potuto vedere chiunque,anche a miglia di distanza,per quanto fosse radioso.
“Come mai sei di così buon umore,questa mattina?” le domandò Allison,cercando di intrattenere una conversazione con l’unica persona che oramai le era rimasta.
“Beh ecco,la festa di ieri è stata uno sballo.” Esultò la rossa. “Peccato che tu sia andata via così presto.”
Allison non sapeva cosa risponderle,l’avevano vista tutti quanti andar via tra le braccia di Zayn e si sentiva in terribile imbarazzo.
“Sai,gli amici di Zayn non sono poi così male..” riprese la rossa,vedendo la bionda poco interessata.
“Appena sei andata via,ho visto Liam sballarsi di brutto e chiudersi in una stanza con una mora da far paura.” A quelle parole,Allison non resse più e scoppiò a piangere. 
“Perché piangi? Ho detto qualcosa che non dovevo dire?” domandò preoccupata Ben,avvicinandosi ad Allison e abbracciandola.
“Oh no,assolutamente. È solo che io e Liam abbiamo avuto una brutta discussione ieri sera e non credo mi parlerà più.” La bionda si asciugò le lacrime e finse un sorriso. Non voleva che quella ragazza provasse pena e compassione per lei.
“Mi dispiace,vedrai che tutto si risolverà.” Non riusciva a capire come mai Ben fosse sempre così ottimista,avrebbe voluto davvero che le cose tornassero apposto ma non riusciva a trovare una soluzione.
“Eccolo lì,perché non vai a parlargli?” disse Ben,indicando Liam che si trovava con il suo gruppo di amici.
“Non credo sia il caso.” Rispose Allison,lasciandosi andare ad un sospiro.
“Forza,andiamo.” Non fece nemmeno in tempo a replicare che la rossa la prese per un braccio e la trascinò da Liam.
Vide la ragazza sussurrare qualcosa ad Harry,che la prese sotto braccio e fece un cenno agli altri di lasciarli soli. Zayn rimase a guardarli,incrociò lo sguardo triste di Allison e si sentì strano,come un nodo allo stomaco. 
Harry lo richiamò e si allontanò,lasciando Allison e Liam soli.
“Ciao.” Mormorò la ragazza,trattenendo le lacrime.
“Cosa vuoi?” rispose brusco Liam.
“Possiamo parlare?” domandò Allison,guardando l’amico negli occhi color cioccolato.
“Non ho nulla da dirti,Allison. Mi sembra di esser stato chiaro ieri sera.” Lo sguardo duro che aveva lanciato all’amica erano pieno di rabbia e delusione. Girò i tacchi e andò via,ma la bionda lo bloccò per un braccio,costringendolo a guardarla negli occhi.
“Liam per favore,aspetta. Non posso perderti così,tu sei troppo importante per me e ti voglio bene.” Gli occhi della ragazza divennero lucidi,non riusciva più a trattenere le lacrime.
“Davvero credi che basti questo?” sbottò il ragazzo,scostandosi violentemente dalla presa dell’amica. “Davvero credi che mi basti il tuo ‘ti voglio bene’,Allison? Non posso continuare a fare finta di nulla e ad essere tuo amico. Come devo farti capire che quello che provo per te va al di là dell’amicizia,che è un qualcosa di più profondo di un semplice affetto? Lo vuoi capire o no che io ti amo?” Liam gettò fuori quelle parole con un tono di voce fin troppo alto,che racchiudeva un misto di emozioni indefinite. Le sue urla fecero avvicinare un gruppetto di curiosi,che in silenzio si stavano godendo la scena.
“Che diamine avete da guardare,eh?” sibilò il ragazzo,allontanandosi da Allison che rimase attonita dalle parole dell’amico.
Rimase immobile nel corridoio,con decine di occhi puntati su di lei. Ben e gli altri avevano assistito alla scena attoniti,nessuno di loro si sarebbe aspettato una rivelazione simile da parte di Liam.
Allison fece di tutto per trattenere le lacrime e corse via,senza una meta precisa. Voleva solo sparire da lì,ma sapeva che non era possibile.
 
Liam si allontanò dagli altri,aveva solo bisogno di stare solo per un po’. Gli faceva male aver trattato Allison in quel modo,ma era davvero stanco di farsi in quattro per le persone e non ricevere mai nulla in cambio.
Se ne andò al campo di football e si sedette con le ginocchia al petto e senza nemmeno rendersene conto,cominciò a cantare.
 
If you had the choice then
what would you choose, to do.
I can live without money,
I can live without the fame and
if every day was sunny I can live
without the rain and if ever went
up to heaven I will fall right back
down that life wouldn’t be living
‘cause you’re the one
 I couldn’t live without.
If I couldn’t blink will I still
be able to see you.
I couldn’t imagine
without arms could I reach,
no way could ever hold you 
I need these things, like I need you,
if you had the choice what would you choose?

Non si accorse nemmeno di star piangendo e si stava facendo tardi,così tornò dentro richiamato da Niall.
“Come stai?” gli domandò il biondo.
“Uno schifo.” Non riuscì a rispondergli altro. Entrò in classe sotto gli sguardi dei suoi amici e dei presenti che avevano assistito alla scena.
“Mi dispiace.” Gli sussurrò Niall,prima di lasciarlo per recarsi al suo posto.
 
La giornata fu uno strazio per tutti e sembrò non terminare più,non fu facile sentirsi decine di occhi puntati addosso e commenti,a volte poco opportuni. Allison era sempre stata una ragazza forte,ma quella situazione era troppo anche per lei,per il semplice fatto che non c’era Liam,perché non stavano affrontando tutto quello insieme.
Era lui la causa per cui lei era riuscita a reagire dopo la morte della madre,doveva tutto a lui e non le sembrava vero di non averlo più accanto.
Tornò a casa e dopo aver preso anche Tom,si trascinò sul letto priva di forze e si addormentò.
Venne svegliata poche ore più tardi dal fratello,preoccupato in quanto non aveva mai visto la sorella così.
“Sei sicura di star bene,Allie?” le domandò per l’ennesima volta Tom.
“Si,non preoccuparti.” Gli scompigliò i capelli e scese di sotto. “Tom,devo uscire perché ho delle cose da fare. Torno presto,ma tu fa’ il bravo okay?”
“Posso andare da Karen?” le domandò il piccolo. Non avrebbe mai voluto lasciarlo solo in casa,ma rischiare di incontrare Liam le avrebbe fatto più male e per di più avrebbe dovuto spiegare a Karen il perché del loro litigio e dove stesse andando.
“Meglio di no,Tom. Non voglio creare disturbi. Prometto che torno presto,okay?” gli stampò un bacio sulla fronte e dopo aver preso le chiavi della sua Ferrari,uscì.
Guidò per le strade di Londra,continuando a chiedersi perché lo stesse facendo. Non seppe darsi una risposta,ma sapeva che in quel momento era l’unica cosa da fare.
Parcheggiò la macchina nel retro del locale e scese lentamente. Sospirò a lungo ed entrò.
Fu invasa subito da luci colorate che le fecero venire mal di testa,poi salì le scale fino a ritrovarsi di fronte ad una porta di legno scuro e massiccio.
Bussò una prima volta,indecisa. Sei ancora in tempo per rinunciare,Allison.
Un secondo colpo più forte e poi una voce che la fece accomodare.
“Ciao papà.” Disse la ragazza,consapevole che oramai non poteva più tirarsi indietro.
                                                                            
                                                                                ----------------------------------------
TATATADAN (?)
Non odiatemi,un po' di suspence ci vuole altrimenti poi diventa noioso u.u
Chiedo perdono per il capitolo corto,pensavo fosse più lungo çç
Vabè corto ma sostanzioso,no?
Domani vi metto l'altro,vi lascio morire di curiosità per un po' LOL *me perfida*
Vi saluto babes,a prestissimo (?)
Fé xx

 

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Capitolo 7
*** Ora che conosci il mio segreto,promettimi solo che non mi abbandonerai ***


Capitolo sette. Ora che conosci il mio segreto,promettimi solo che non mi abbandonerai.

L’uomo sorrise beffardo,mettendo su un’espressione di finto stupore.
“Ciao tesoro,è bello vederti. Cosa ci fai qui?” in realtà sapeva bene perché sua figlia fosse lì.
“Sei un pessimo attore,papà. Lo sai bene perché sono qui.” Ribatté Allison acida.
L’uomo si alzò e le fece cenno di seguirlo,senza dire nulla. L’uomo la trascinò fino ad una stanza sul retro,dove vi erano altre ragazze. Probabilmente erano state avvisate dell’arrivo di Allison,dato che non appena entrò,l’uomo non disse nulla e la lasciò con loro,che le spiegarono come funzionassero le cose.
Una ragazza alta e mora le si avvicinò,con un sorriso compassionevole sul volto.
“Io sono Mary.” Le porse la mano e la bionda ricambiò. “Mi spiace che abbia coinvolto anche te,che sei sua figlia.”quella ragazza sembrava conoscere molto bene suo padre,doveva essere lì da molto.
Allison si guardò attorno,spaesata. Non avrebbe dovuto essere lì,ma non poteva più tornare indietro.
“Prima finiamo,meglio è per tutte noi. Vieni.” Mary le mise una mano sulla spalla e si avvicinò alle altre ragazze,intente a fissare Allison curiose.
“Sei davvero bella.” Disse una ragazza dai capelli castani e gli occhi da cerbiatta.
“Mollala,Sue. Non spaventarla ancora di più.” La ammonì Mary,tornando a camminare affiancata da Allison.
“Puoi cambiarti lì,dobbiamo essere pronte tra quindici minuti.” Le indicò un angolo della stanza con una tenda ed Allison entrò.
“Perdonami,mamma. Lo faccio solo per Thomas.” Sussurrò appena,lasciando che una lacrima le solcasse la guancia.
Si guardò attorno e si rigirò quel completo tra le mani. Un intimo di pizzo nero e un vestito cortissimo e di pelle nera che lasciava ben poco coperto e molta immaginazione a chi lo guardasse.
Si sfilò i suoi vestiti e si infilò quell’abito striminzito,era fin troppo aderente e nonostante avesse un fisico perfetto,faceva fatica ad indossarlo.
Si infilò dei tacchi vertiginosi ed uscì fuori,dove trovò Mary ad attenderla.
Le sorrise appena e le mise una mano sulla spalla,per poi accompagnarla alla zona trucco.
Le fece uno smokey eyes che mettesse in risalto i suoi occhi azzurri,accompagnato da una massiccia dose di mascara e un rossetto rosso per concludere in bellezza.
Allison non si sentiva assolutamente a proprio agio,trattenne le lacrime per non rovinare il trucco che Mary le aveva fatto con tanta fatica e si bloccò davanti alla porta. Non aveva il coraggio per uscire,si vergognava di se stessa per essersi ridotta in quel modo,a lavorare per suo padre solo per evitare di essere sbattuta di casa insieme al piccolo Thomas.
“Fatti forza.” Le sussurrò Mary,prendendola per mano e dirigendosi insieme alle altre ragazze nel retro di quel palco allestito.
C’era un dettaglio di cui Allison era all’oscuro,però.
Quando mise piede lì fuori assieme a Mary,le venne il voltastomaco.
C’erano uomini di ogni età,anche uomini distinti che non ti aspetteresti di trovare in posti del genere. Ma la categoria più ‘frequente’ e anche la più rivoltante erano uomini dalla mezza età in poi,arrapati e strapieni di soldi. I clienti migliori,le aveva detto Mary.
Stavano letteralmente sbavando alla loro vista ed Allison era disgustata. Sentì la musica partire e lei era completamente spiazzata. Non sapeva cosa fare e come muoversi,così decise di imitare i movimenti di Mary.
Cominciò ad ondeggiare lentamente,cercando di essere il più sensuale possibile. Si avvicinò al bordo del palco e si piegò leggermente,udendo dei commenti poco casti,mentre quegli uomini la guardavano allibiti,pendevano dalle sue labbra.
Cominciò a strusciarsi contro il palo al centro del palco e ci si arrampicò appena,dando vita ad un coro di fischi di approvazione da parte del pubblico.
Si sfilò lentamente quel misero pezzo di stoffa che la copriva,rimanendo in intimo. Gli uomini presenti strabuzzarono gli occhi alla vista di quel corpo perfetto che possedeva Allison,che nel frattempo si era avvicinata di nuovo.
La stavano divorando con gli occhi,le avevano addirittura infilato i soldi negli slip.
Continuò ad ondeggiare davanti a quella gente,finché non sentì la musica farsi più leggera. Tornò da Mary nel retro,ma qualcuno la bloccò.
“Sei davvero un bellissimo bocconcino,bellezza.” Un uomo di mezza età con i capelli grigi le si era avvicinato e le stava carezzando una guancia. “Che ne dici di continuare il tuo spettacolo in privato,solo per me?” le sorrise malizioso e le ammiccò.
Allison era sempre più schifata e sapeva che le parole di quell’uomo promettevano male.
Le andava bene strusciarsi un po’ e mostrare il suo corpo,ma finiva lì. Non si sarebbe mai venduta al primo che passava.
“Mi spiace,ma non faccio spettacoli privati.” Rispose lei,ben consapevole che lo spettacolo che intendeva fosse ben altro.
“Non fare tanto la preziosa,bambolina.” Se la stava divorando con gli occhi ed Allison non sapeva come levarselo di torno.
“Mi spiace,ma ho finito.” Ripeté,sperando che quell’uomo non avrebbe insistito.
“Tu sei solo una puttana come tutte,io ti pago per questo! Quindi se voglio che tu mi faccia uno spettacolo in privato,lo fai e basta!” le urlò contro,afferrandola per un braccio e trascinandola giù dal palco.
“Mi lasci!” urlò Allison,ma nessuno sembrò ascoltarla. Dovevano essere abituati a cose del genere.
Continuò a dimenarsi,ma invano. L’aveva già trascinata giù e caricata in spalla per portarla in uno dei privé al piano di sopra.

Zayn si presentò a casa di Allie,gli aveva promesso che sarebbe passata da lui per le ripetizioni ma non l’aveva fatto ed era ormai sera.
Bussò più volte e venne ad aprirgli Thomas.
“Ciao piccolo,Allison è in casa?” domandò il moro sorridendo.
“È uscita diverse ore fa,ancora rientra.” Per avere solamente cinque anni,Thomas era un bambino molto sveglio e aveva capito che alla sorella doveva essere successo qualcosa,dato che ancora rientrava. Zayn l’aveva capito dal tono che aveva usato.
“Sta’ tranquillo,vado a cercarla io.” Lo rassicurò e poi salì di nuovo in macchina,sfrecciando a gran velocità per le vie di Londra.
Non aveva idea di dove potesse essere,ma se fosse stata veramente in pericolo doveva trovarla.
Si addentrò nei quartieri residenziali della città,fin quando non notò una Ferrari rossa sul retro di un locale.
Ce n’erano diverse a Londra,ma nel suo cuore Zayn sperava che quella fosse proprio l’auto di Allison.
Gli sembrò strano che una ragazza come lei frequentasse posti del genere,ma decise comunque di entrare a dare un’occhiata.
Si accorse che il locale non era per niente male,si tenevano spettacoli di intrattenimento e gli uomini presenti tra il pubblico si stavano divorando le ragazze sul palco con gli occhi.
Ne vide una in disparte così ne approfittò per domandare di Allison.
“Scusami,sai di chi è la Ferrari rossa parcheggiata sul retro?”
La ragazza si voltò,sorridendo maliziosa. “Perché dovrei dirtelo? Non ti va di divertirti un po’?”
Zayn aveva la fama del donnaiolo,ma aveva sempre pensato che pagare una donna per avere piacere fosse una cosa squallida. Lui preferiva conquistarle,farsi desiderare,piuttosto che pagarle.
“Non sono qui per questo,mi spiace.” Si allontanò dal suo viso e provò a parlarle di nuovo. “Una mia amica è sparita oggi pomeriggio e possiede anche lei una Ferrari come quella nel retro,quindi volevo solo sapere se fosse la sua o meno.”
La ragazza sbuffò contrariata dal rifiuto,ma poi gli fece cenno di seguirla in disparte.
“Non so dirti molto,è la prima volta che la vedo. Deve essere della figlia del boss.”
Zayn era sempre più confuso. “Sai dirmi il nome?”
“Non lo so,so solo che il padre si chiama Robert Cooper ed è un pezzo grosso. Adesso scusami,devo andare.” La ragazza sparì nel retro,lasciando solo il moro. Stava per andare via,quando gli tornò in mente il nome che le aveva detto quella ragazza.
Gli aveva detto di chiamarsi Robert Cooper,lo stesso cognome di Allison. Quindi lei doveva essere per forza lì dentro.
Cominciò a guardarsi intorno,ma di Allison nessuna traccia. Salì le scale attento a non farsi vedere,fin quando la sua attenzione non fu richiamata da alcune urla di una voce fin troppo familiare.
Si diresse a grandi passi verso la porta dalla quale provenivano le urla e la buttò giù senza troppi problemi.
La scena che gli presentò davanti gli fece salire il voltastomaco. C’era un uomo di mezza età che cercava di privare la ragazza dell’intimo,ragazza che non riusciva a vedere in quanto coperta interamente dal corpo massiccio di quell’uomo.
Si sporse leggermente,quando si accorse che la ragazza in questione era proprio Allison,i suoi occhi si infuocarono di rabbia e si avventò sull’uomo in un lampo.
“Prova a toccarla di nuovo e ti giuro che ti uccido!” gli urlò contro Zayn,lasciandolo agonizzante a terra dopo avergli assestato diversi pugni e calci sul corpo.
“Stai bene?” domandò ad Allison,in lacrime in un angolo della stanza.
La ragazza annuì,era terrorizzata e non riusciva a muoversi. Zayn si sfilò il maglioncino e lo porse ad Allison,per poi prenderla in braccio e trascinarla fuori da quel posto il prima possibile.
La portò a casa sua,per assicurarsi che stesse davvero bene. Inoltre non voleva che il fratellino la vedesse in quelle condizioni,si sarebbe spaventato.
Zayn passava gran parte del suo tempo in casa da solo,i suoi genitori non c’erano mai per via del lavoro e così aveva la casa tutta per sé.
Aprì la porta e portò Allison nella sua stanza,mentre lui tornò giù per prepararle qualcosa.
Quando tornò da lei,la trovò che dormiva tranquilla. Si sedette al suo fianco e la osservò mentre dormiva,accarezzandole il volto oramai arrossato dalle lacrime.
Sorrise inconsapevolmente,saperla in pericolo l’aveva fatto preoccupare e non si sarebbe aspettato mai una reazione simile da parte sua.
Che anche lui stesse cominciando a provare qualcosa per Allison?
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Bene,eccoci alla fine del settimo capitolo. 
Cosa ne pensate? Vi aspettatavate Allison che lavorasse per il padre sotto ricatto?
Nel prossimo capitolo si sveleranno altre cose,tranquille.
Come sempre se vi va,lasciatemi una recensione con i vostri pareri,mi fa sempre piacere ^^
Baci xx
Fè.

 

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Capitolo 8
*** Perché non me l'hai detto? ***


Capitolo 8. Perché non me l'hai detto?

Allison si svegliò di soprassalto col volto bagnato dalle lacrime. Si guardò intorno e si accorse di non essere a casa sua. Si trovò avvolta nelle braccia di Zayn,che dormiva beatamente accanto a lei.
Sorrise appena,era bellissimo anche mentre dormiva. Si scostò delicatamente dalla sua presa e si alzò in piedi.
“Dove credi di andare?” Mugugnò il ragazzo,ancora assonnato.
“A casa.” Rispose lei dirigendosi verso la porta,ma Zayn scattò in piedi e la bloccò.
“Tuo fratello sta bene,sono andato a prenderlo e sta dormendo nell’altra stanza.” Le sorrise dolcemente,ed Allison arrossì vistosamente.
Solo in quel momento si accorse di avere addosso il maglioncino del ragazzo e di aver lasciato i suoi vestiti in quel locale.
“Grazie Zayn.” Sussurrò appena. Non avrebbe mai pensato di doverlo ringraziare,un giorno.
Il moro le alzò il viso,facendo scontrare le sue iridi scure con quelle azzurre e cristalline della ragazza.
“Non devi ringraziarmi.” Avvicinò il suo viso a quello di Allison,che d’istinto chiuse gli occhi. Non riusciva a sostenere lo sguardo così profondo di Zayn. “Ti va di raccontarmi cosa è successo?” la prese per mano e insieme si sedettero sul letto.
“Io non posso.” Senza nemmeno accorgersene si ritrovò in lacrime contro il suo petto. Avrebbe voluto davvero raccontargli tutto.
Il ragazzo non insistette,la cullò a sé e aspettò che si calmò. Gli faceva male vederla in quelle condizioni,avrebbe voluto fare qualcosa per aiutarla ma si sentiva impotente.
Allison si addormentò di nuovo,tra le braccia di Zayn.
Non appena si svegliò,notò di essere sola nel letto. Si alzò e andò a svegliare il fratello,quando la sua attenzione fu richiamata dalla voce del fratello dal piano di sotto.
La scena che le apparve davanti la fece sorridere. Zayn e Thomas stavano giocando insieme e vide il fratello felice. Era strano che socializzasse con persone che nemmeno conosceva,era un bambino abbastanza riservato,ma lo vide divertirsi con Zayn come non aveva mai fatto prima d’ora.
“Buongiorno.” Disse,raggiungendo il fratello e stampandogli un bacio sulla testa. “Scusami se ti ho fatto stare in pensiero,piccolo.” Sussurrò all’orecchio del piccolo,finché Zayn non si schiarì la voce attirando l’attenzione su di sé.
“Buongiorno anche a te,Zayn.” Il ragazzo si aspettava un bacio sulla guancia,ma purtroppo non lo ricevette. Allison era davvero un osso duro.
“Dovrei tornare a casa a cambiarmi,ti spiace accompagnarmi?” disse Allison,non appena terminata la colazione.
“Ho pensato anche a questo.” Zayn le fece cenno di seguirla di sopra e la bionda obbedì.
“Li ho presi ieri sera quando sono andato a prendere Tom.” Le indicò i suoi vestiti sul letto e si affrettò a lasciarla sola.
“Questa me la paghi.” Urlò lei,per far sì che il ragazzo la sentisse. Sentì la sua risata proveniente da fuori invaderla,aveva una risata magnifica.
Le aveva portato un paio di jeans davvero stretti,che le mettevano in risalto ancora di più le lunghe gambe snelle e il fondoschiena,una camicetta bianca con le maniche a palloncino e ricamata a fiori,stretta sul seno,e un cardigan grigio.
Non era solita portare quei vestiti per la scuola,preferiva qualcosa di più semplice che non le procurasse più delle attenzioni che già avesse. Ma Zayn Malik era stato davvero furbo.
Si diresse in bagno per sistemare i lunghi capelli biondi e poi scese al piano di sotto,dove trovò il fratello già pronto per la scuola che l’attendeva insieme a Zayn.
“A quanto pare,ho fatto proprio centro.” Sghignazzò Zayn,osservando attentamente Allison.
La ragazza ignorò il commento del moro e prese la mano del fratello per uscire fuori,ma poi si bloccò improvvisamente.
Non fece in tempo ad aprire bocca,che subito Zayn la interruppe.
“So cosa stai per dire. Ti stai chiedendo dov’è la tua amata Ferrari,giusto? Ho pensato anche a lei.” Zayn aprì la porta e indicò un punto fuori,dove era parcheggiata la macchina di Allison.
“Hai pensato davvero a tutto,complimenti Malik.” Rise Allison,prendendolo palesemente in giro.
Salì sulla sua amata auto e sistemò Tom,mentre con la coda dell’occhio osservò Zayn salire sulla sua macchina.
“Ci vediamo a scuola!” urlò Zayn,prima di sfrecciare a tutta velocità fuori dal vialetto.
Allison rise,per poi mettere in moto e dirigersi verso la scuola materna di Thomas.

Zayn arrivò in largo anticipo a scuola,non era da lui,ma c’era una cosa che doveva fare.
“Qualcuno di voi ha visto Liam?” domandò ai suoi amici,senza nemmeno salutarli.
“Buongiorno anche a te,Zayn.” Disse Louis. “Liam ancora arriva.” Concluse,rispondendo alla domanda dell’amico.
Zayn si accese una sigaretta e si appoggiò con le spalle al solito muro di cemento del cortile,beandosi di quel fumo grigiastro che riusciva a rilassarlo. Vide con la coda dell’occhio una macchina rossa fiammante e sorrise appena,Allison era arrivata.
Qualche attimo dopo arrivò anche Liam e Zayn gli andò subito incontro.
“Devo dirti una cosa.” Esordì il moro.
“Spara.” Liam non sembrò molto preso dall’imminente conversazione,era come se avesse perso la voglia di fare qualsiasi cosa da quando aveva discusso con Allison.

Allison si diresse al suo armadietto,fin quando una voce non esordì alle sue spalle.
“Ciao Allie.”
“Ciao Ben,come stai?” domandò la bionda,richiudendo l’armadietto e incamminandosi nel corridoio affiancata dalla rossa.
“Io sto bene,sei tu quella che mi preoccupa.” Era incredibile quanta premura le riservasse quella ragazza.
La bionda sospirò,per poi guardare l’amica negli occhi color cioccolato. “Sto bene. È dura senza Liam,ma sopravviverò.” Non aveva per niente voglia di parlarne e sperava che la rossa lo intuisse.
In realtà non era per niente sicura di farcela senza di lui,ma tirare di nuovo fuori l’argomento sarebbe significato soffrire di nuovo,più di quanto non stesse facendo,e di nuovo lacrime sul suo viso.
“Ci vediamo più tardi.” Terminò Ben,lasciando sola Allison.
Stava per entrare in classe,quando una voce fin troppo familiare le urlò contro. “Perché non me l’hai detto?”
Allison si voltò,scontrandosi con due occhi scuri carichi di rabbia. “A cosa ti riferisci,Liam?” la ragazza era confusa.
“Sai bene a cosa mi riferisco,me l’ha detto Zayn.” A quelle parole,la bionda sbiancò e spalancò gli occhi. Zayn non poteva averlo fatto sul serio.
“A cosa sarebbe servito?” domandò appena,abbassando lo sguardo per trattenere le lacrime.
“Ti avrei aiutato,ti sarei stato accanto come sempre.” Liam non riusciva nemmeno ad essere arrabbiato.
“E come? Liam è la mia vita okay?” sbottò la ragazza.
“Non puoi ridurti così!” ringhiò tra i denti,serrando i pugni.
“Lo faccio solo per Tom.” A quel punto le lacrime divennero incontrollabili ed Allison corse via.
Liam la raggiunse,trattenendola per un braccio.
“Non farlo Allie,se davvero ci tieni a Tom non farlo.” Concluse,lasciandola sola.
Si sarebbe aspettata un abbraccio da parte sua,invece Liam la lasciò sola e a quel punto Allison non poté far altro che piangere. Che cosa stava combinando?


Non so perché,ma questo capitolo più lo rileggo più mi fa schifo è.é
Pensavo fosse uscito meglio e invece..
Anyway,cosa ne pensate? La maggior parte del capitolo è incentrato su Allie e Zayn,io personalmente li adoro *-*
Me la lasciate una recensione con il vostro parere?
I wanna stay up all night and jump around until we see the sun,I wanna stay up all night and do it all with youuu (?)
Okay sto decisamente fuori,quindi non vi rompo più e vado via.
Spero di aver detto tutto LOL
A presto xx
Fè. 

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Capitolo 9
*** Sei innamorato di lei? ***


Capitolo nove. Sei innamorato di lei?

“Mamma,cosa si prova ad essere innamorati?” la bimba raggiunse la madre nel cortile,che l’accolse tra le sue braccia.
“È una sensazione che non si può spiegare,ti senti bene e il cuore batte ancora più forte al solo pensiero dell’altra persona.”
“E come faccio a capire che è la persona giusta?” domandò ancora la bambina,curiosa di scoprire tutti i segreti sull’amore.
“Lo capisci al momento,quando sei con quella persona. Credimi,Allison,quando arriverà questa persona saprai riconoscerla,perché ti farà delle emozioni mai provate prima.” La donna concluse il discorso stampando un dolce bacio sulla nuca della figlia,che tornò in casa a giocare.

Allison si svegliò di soprassalto,aveva sognato di nuovo la madre e ricordava bene quando fece quella conversazione con lei. Aveva solamente sette anni,era convinta di essere innamorata di Liam,lo stesso Liam che dopo averle aperto il suo cuore non le parlava più.
Si sentì una morsa allo stomaco che la lacerò fino nel profondo,qualche lacrima sfuggì al suo controllo e cominciò a singhiozzare piano,fin quando non si accorse di una presenza nel suo letto.
Suo fratello Tom era steso accanto a lei e stava dormendo tranquillamente. Ultimamente aveva cominciato a dormire con Allison,aveva capito che qualcosa turbava la sorella,la vedeva piangere spesso ma non riusciva a capire cosa la facesse stare male e così si accoccolava contro di lei,sperando di farla sentire un po’ meglio.
Gli posò un leggero bacio e si alzò,controllando l’orario. Erano quasi le otto di sera,non le capitava mai di dormire così tanto,anzi non le capitava mai di addormentarsi il pomeriggio.
Scese al piano di sotto e si affrettò a preparare la cena per Tom e mandò un messaggio a Ben.
“Ciao Ben,come stai? Avrei delle cose da fare e non posso lasciare Tom da solo,ti spiace se lo lascio a te? Allison.”
Mentre attese la risposta,tornò di sopra e svegliò il fratellino,che mugugnò qualcosa e si girò dall’altro lato.
“Avanti Tom,svegliati.” Esclamò esasperata,alzando un po’ troppo la voce tanto da far sobbalzare il piccolo.
“Forza,vai a mangiare.” Disse sbrigativa,mentre il suo telefono l’avvisò della presenza di un nuovo messaggio.
“Ciao bionda,tutto bene. Veramente devo vedermi con Harry,ma non c’è problema. Sarò ben felice di tenerlo con me. Baci.”
Allison si sentì in colpa per averle rovinato la serata,ma aveva davvero bisogno che Tom fosse al sicuro con qualcuno.
Attese con calma che il fratellino terminò la cena e poi uscirono. All’inizio Thomas fece un po’ di storie,ma poi sembrò capire.
Arrivò davanti la villetta dove Ben alloggiava e parcheggiò l’auto davanti al cancello,per poi prendere per mano Tom e dirigersi alla porta.
Suonò il campanello e venne ad aprirle la rossa con un sorriso stampato sul volto.
“Mi spiace averti mandato a monte la serata,ma è davvero importante. Ti devo un favore.” Disse la bionda,mostrando un sorriso sincero all’amica.
Una chioma riccia fece capolino dalla porta e non appena notò la sua presenza,Allison sobbalzò.
“Ciao Allison.” Le sorrise Harry,spostando lo sguardo dalla bionda al bambino. “Tu devi essere Tom. Io sono Harry.” Si chinò di fronte a Tom e gli strinse la mano,sorridendogli. Si accorse solo in quel momento di come comparissero delle adorabili fossette sul volto del riccio,quando sorrideva.
Tom sembrò socializzare subito con Harry e quest’ultimo propose al piccolo una partita alla play station,che non rifiutò minimamente. Salutò la sorella con un bacio e sparì dentro casa con Harry.
“Spero non ti dispiaccia se ci sia anche lui.” Disse Ben.
“Mi basta che Thomas sia al sicuro e di te mi fido.” Rispose la bionda con un tono abbastanza distaccato.
Fece un cenno alla rossa e salì di nuovo in macchina,per poi sfrecciare via.

“Ciao Mary.” Salutò svogliata Allie,per poi dirigersi dritta nel suo camerino.
“Se tieni davvero a Tom,non farlo.” Non riusciva a togliersi dalla mente le parole di Liam,scosse la testa e si affrettò ad indossare il solito completino di pelle nero,che ben presto sarebbe sparito.
Quella sera c’era molta più gente,il che significava più clienti e maggiore guadagno. Si affrettò a raggiungere il palco assieme alle altre e non appena sentì la musica partire,lo spettacolo cominciò.
Cominciò ad ondeggiare sensualmente e a strusciarsi contro il palco,tutti quegli uomini pendevano dalle sue labbra e lei sorrise soddisfatta,disfandosi di quel misero vestito che le copriva ben poco e dando il via ai soliti fischi di approvazione del suo pubblico.
Era diventata la più richiesta,così giovane,bella e terribilmente seducente. Continuò ad intrattenere quegli stolti che la stavano divorando con gli occhi e lasciavano generose mance negli slip,finché non notò una figura che le fece raggelare il sangue,costringendola a fermarsi e a udire le proteste del pubblico.
Vide due occhi scuri fissarla e trapassarla da parte a parte,mentre un brivido le percorse la schiena facendola rabbrividire.
“Cosa ci fai qui?” sussurrò con un filo di voce Allison,piegandosi sulle ginocchia per raggiungere l’altezza del ragazzo,che la stava squadrando dalla testa ai piedi.
“Dovrei fartela io,questa domanda.” Rispose semplicemente lui,con una nota di amarezza nella voce.
“Allora,vogliamo riprendere lo spettacolo o no?” sbraitò qualcuno dalla folla. “Non siamo qui per pagare le chiacchiere.” Continuò qualcun altro.
Allison si rialzò,rivolgendo uno sguardo a Zayn che lui non riuscì a comprendere fino in fondo in quanto gli sembrava che nascondesse fin troppe cose.
La ragazza riprese ad ‘intrattenere’ i clienti con il suo spettacolo,Zayn rimase lì a controllarla ma non poté fare a meno di osservarla mentre si muoveva sinuosamente. Era terribilmente sensuale e il ragazzo passò lo sguardo sul corpo perfetto della ragazza,che nel frattempo regalava sguardi maliziosi a quei luridi porci pieni di bava e con un’erezione ben visibile nei pantaloni.
Deglutì rumorosamente,cercando di controllarsi e spostando lo sguardo verso il bancone degli alcolici. Allontanarsi da lì sarebbe significato perderla d’occhio,ma se rimaneva non sarebbe più riuscito a controllarsi e lui era un tipo estremamente impulsivo.
Decise di allontanarsi giusto per cinque minuti,il tempo di una birra fredda per placare i bollenti spiriti e tutto quel subbuglio di emozioni che stava provando.
Cosa ti sta succedendo,Zayn?
Ordinò la sua bevanda senza smettere di osservarla,fin quando la voce del barista non lo distolse dai suoi pensieri.
“Sei innamorato di lei?” domandò il tipo,senza distogliere lo sguardo dal bicchiere che aveva in mano.
Zayn per poco non si strozzò con la birra. “Come scusa?” spalancò gli occhi,alzando un po’ troppo la voce. Non si sarebbe aspettato una domanda del genere,era spiazzato.
“Si vede da come la guardi,non sei come tutti quegli uomini che sbavano per lei.” Continuò incurante il barista,alzando lo sguardo e rivolgendo un sorriso a Zayn. “Ti capisco,sai? È impossibile non innamorarsi di lei,insomma è bellissima.” Zayn si ritrovò a non sapere cosa dire,era in situazione alquanto imbarazzante.
Terminò la birra e posò i soldi sotto al bicchiere,lanciando un sorriso sghembo al tipo del bar tornando da Allison.
Per sua fortuna era ancora lì e si accorse che la musica era terminata,segno che aveva concluso il suo turno. Aumentò il passo e tornò dov’era prima,dove gli si presentò una situazione che non gli piacque.
“Allora,bambolina.” Disse un uomo sulla mezza età,avvicinandosi ad Allison. “Che ne dici di continuare in privato?” le sorrise malizioso e ammiccò.
Zayn strinse i pugni e cercò di trattenersi dal prendere a pugni quei tipi che stavano importunando Allison solo per portarsela letto.
“Magari potresti venire a casa mia e..” continuò un altro uomo,ma non riuscì a terminare che Zayn li interruppe.
“Mi spiace interrompere i vostri progetti,ma lei sta con me.” Si avvicinò ad Allison,che lo guardò confusa,e la prese sotto braccio. Avrebbe voluto tanto che quei due vedessero le loro facce in quel momento,gli rodeva essere stati sconfitti da un ragazzino.
“Zayn,cosa stai facendo?” domandò Allison infastidita.
“Ti sto salvando il culo,Cooper.” Le sussurrò all’orecchio,sorridendole malizioso.
“Lasciami,Malik. Non sono questioni che ti riguardano!” sbottò la ragazza,divincolandosi dalla presa del moro che non accennava però a lasciarla andare.
“Ehi amico,l’hai sentita no? Ti ha detto di lasciarla!” uno dei due uomini gli si avvicinò con fare minaccioso e Zayn gli sorrise beffardo.
“Cos’hai da sorridere eh? Vieni un po’ qui,ti faccio vedere io se ridi ancora.” Lo provocò l’altro,ma Zayn incassò il tutto senza ribattere. Non aveva voglia di fare a pugni,non di nuovo.
“Forza andiamo via,Allison.” Sbottò spazientito il moro,trascinando la ragazza per un braccio.
“Zayn lasciami!” Allison alzò la voce e a quel punto con uno strattone si liberò della sua presa,ma non fece nemmeno in tempo ad allontanarsi che vide Zayn a terra,che incassava i pugni che quei due tipi gli stavano scaricando addosso.
Non voleva che finisse in una rissa,voleva solamente che andasse via e la lasciasse in pace. Ma no,lui era troppo testardo per ascoltarla.
Lo vide atterrare i due uomini e rialzarsi piuttosto malconcio,per poi assestare un calcio a entrambi,che rimasero a terra privi di forze,agonizzanti.
Il moro si massaggiò il volto e si accorse di perder sangue. Fece per andare via,ma stavolta fu Allison a trattenerlo.
“Mi dispiace,non volevo finisse così.” Mormorò lei,mentre sentiva alcune lacrime sfuggire al suo controllo.
“Non è colpa tua.” Le alzò il mento con due dita e le sorrise,ritrovandosi un oceano così limpido che gli sembrò di affogarci dentro.
Lo prese sottobraccio e lo fece attendere fuori dal camerino,dove si rivestì in fretta.
“Andiamo a casa.” Gli sorrise dolcemente ed uscì fuori,si ritrovò avvolta nel freddo pungente di Londra ma in quel momento non percepì minimamente quell’aria gelida. Essere così vicina al corpo di Zayn la riscaldava,come un fiammifero in una stanza buia.
Posò la testa sulla sua spalla e solo in quel momento si accorse che non aveva bisogno di nessun altro,se non lui.

                                                        
Allora,in questo capitolo non è che si capisca granché,chiamiamolo capitolo di 'passaggio'. 
Il prossimo sarà più interessante,ci sarà l'entrata di un nuovo personaggio e..niente,sarà l'ultimo che posterò prima di partire.
Starò via più di un mese e non so se avrò la connessione,continuerò comunque a scrivere e se ne avrò la possibilità posterò ve lo prometto.
Me la lasciate una recensione con i vostri pareri? Sapete che mi fa piacere sapere (?) cosa ne pensate.
Grazie a chi ha messo questa storia tra i preferiti,le seguite e le ricordate,grazie a chi recensisce e a chi legge solamente,siete la mia forza.
Un saluto speciale alle ragazze del gruppo One Direction,Abruzzo,ITALY. Non sapete quanto io vi voglia bene ragazze. :')
A presto,Fè. xx 

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Capitolo 10
*** Nuovi incontri e nuovi amori ***


Capitolo dieci. Nuovi incontri e nuovi amori.

Louis era in ritardo e rischiava seriamente di essere ammonito se non si affrettava ad andare a scuola.
“Dove sei?” l’ennesimo messaggio da parte di Harry e lui si stava ancora vestendo.
Gli rispose velocemente di non preoccuparsi e si vestì in fretta,indossando una delle sue solite magliette a righe un paio di pantaloni blu.
“Ciao mamma!” urlò varcando la soglia di casa. Salì in macchina e mise in moto,partendo a razzo verso la scuola.
Non ce l’avrebbe fatta ad arrivare in orario,tanto valeva prendersela comoda. Arrivò davanti allo Starbucks e parcheggiò la sua Porsche per poi dirigersi all’interno per fare colazione.
“Un muffin al cioccolato e un cappuccino,grazie!” ordinò senza nemmeno guardare la persona al di là del bancone.
Attese la sua ordinazione e non appena si voltò per andare a sedersi,finì addosso a qualcuno che cominciò ad imprecare.
“Maledizione!” sbottò la persona colpita,mentre cercava di ripulirsi la maglietta.
“Ti chiedo scusa,è che sono in ritardo!” si scusò il ragazzo,notando che la persona a cui aveva rovesciato il suo cappuccino addosso era una ragazza.
“Non fa niente,sta’ più attento la prossima volta.” Rispose velocemente lei senza degnarlo di uno sguardo,in quanto intenta a rimediare al danno.
“Lascia almeno che rimedi!” si offrì Louis,riuscendo ad ottenere le attenzioni della ragazza. “Comunque mi chiamo Louis.” Le sorrise porgendole la mano che lei prontamente strinse.
“Melanie.” Ricambiò il sorriso e alzò lo sguardo incontrando le iridi azzurre del ragazzo.
Louis rimase un attimo fermo a guardarla,era davvero bellissima. Ma la cosa che lo colpì all’istante furono gli occhi,un colore indefinito tra il verde e l’azzurro. Color acqua marina,mai visti occhi più belli.
“Ti chiedo di nuovo scusa,ti ho rovinato la maglietta.” Disse Louis,riprendendosi dallo stato di trance in cui era caduto. “Devo rimediare,in qualche modo.”
“Non ce n’è bisogno,davvero.” Melanie non si accorse nemmeno di essere diventata rossa.
“Invece ce n’è bisogno. Ti va di uscire con me questo pomeriggio?” esordì Louis,lasciando la ragazza senza parole che spalancò gli occhi per la sorpresa.
Calò il silenzio per diversi minuti,era una situazione imbarazzante per entrambi.
“Va bene.”  Mormorò Melanie dopo svariati minuti,facendo nascere sul viso del ragazzo un sorriso sincero che la lasciò incantata. I suoi occhi azzurri e quel sorriso erano una combinazione letale.
Louis estrasse l’iPhone dalla tasca e lo porse alla ragazza che vi segnò il numero sopra,cedendo allo stesso tempo il suo telefono al ragazzo.
“Ti chiamo io più tardi. Adesso vado o rischio seriamente di beccarmi un ammonimento. Ciao Mel.” Louis le baciò una guancia e sparì,lasciando la ragazza attonita.

Allison e Liam non si erano più parlati da quando lui aveva saputo il suo segreto. Si sentiva deluso e non riusciva ancora a capire perché lei glielo avesse tenuto nascosto. Avrebbe voluto fare qualcosa,ma non aveva la più pallida idea di come agire.
Allie d’altro canto si sentiva tradita da Zayn,come aveva potuto dirlo a Liam?
Ogni giorno si sentiva sempre peggio e non sapeva per quanto avrebbe resistito ancora.
Aveva trovato in Ben un’ottima amica ma quest’ultima oramai trascorreva la gran parte del suo tempo con Harry sono-un-idiota Styles ed Allison si ritrovò davvero sola.    
Ogni sera continuava a tornare nel locale del padre e ogni sera si ritrovava puntualmente Zayn che la vegliava per evitare che qualcuno approfittasse di lei. Se ne stava in un angolo a controllarla e quando la serata giungeva al termine e lei era al sicuro,andava via senza dire nulla.
Da quando aveva fatto quella scommessa con i suoi amici si sentiva diverso,era come se fosse cambiato improvvisamente,e non gli piaceva per niente.
Non voleva che nessuno lo vedesse in quello stato,così vulnerabile,perciò aveva ripreso le sue vecchie abitudini.
Allison era diventata importante per lui,anche se non sapeva spiegarsi in che modo,e doveva cercare di togliersela dalla mente. Una bella sfida,Malik.

“Vediamo di sbrigarci.” Sbottò Allison,trascinando con sé uno dei clienti del locale.
“Perdonami mamma.” Pensò prima di chiudere definitivamente la porta dietro di sé.
Non avrebbe mai voluto ridursi in quel modo,ma era in un tunnel buoi e senza vie di fuga. Il padre la stava ricattando e lei non aveva la forza di opporsi o di,addirittura,denunciarlo. Aveva pensato alle conseguenze e non voleva privare Tom dell’unico genitore che gli era rimasto,anche se non era prettamente un esempio di padre. Si era convinta che in quel modo non ci avrebbe rimesso nessuno,tutti sarebbero stati felici e non ci sarebbero state conseguenze spiacevoli.

“Sei davvero sicuro che sia qui,Zayn?” domandò per l’ennesima volta Liam,ancora incredulo dal posto in cui erano finiti.
“Non è la prima volta che ci vengo,lei è qui.” Tagliò corto il moro,dirigendosi verso il bar dove oramai aveva stretto amicizia con il barman.
“Ciao Zach,il solito.” Zayn rivolse un sorriso sghembo a Zach e gli presentò Liam.
“Siete qui per Allison,vero?” domandò Zach,mentre serviva i due amici.
Zayn si limitò a fare un cenno con la testa,fin quando non sentì la musica partire e si voltò insieme a Liam.
Allison salì sul palco insieme alle altre ragazze,che ben presto le lasciarono spazio tirandosi indietro,e Liam rimase sbigottito. Strinse i pugni e cercò di mantenere la calma.
Si rese conto solo in quel momento di aver sbagliato e vedere Allison ridotta in quel momento non fece altro che accentuare il suo senso di colpa. Perché lui l’aveva lasciata sola proprio quando lei aveva più bisogno del suo migliore amico.
“Vado da lei.” Disse alla fine Liam,non riuscendo più a trattenersi,ma Zayn lo trattenne facendogli capire che non era quello il momento adatto.
Attese con impazienza che lo spettacolo terminò per dirigersi poi da Allison che spalancò gli occhi non appena lo vide.
“Cosa ci fai qui?!” domandò la ragazza,che però non ricevette risposta se non il caldo e confortante abbraccio di Liam.
“Perdonami piccola,io non avrei mai voluto che finisse così.” Calde lacrime avevano preso a scorrere sul volto del ragazzo sfociando in un pianto disperato e incontrollato.
“Non è colpa tua Liam,non piangere.” Allison cercò di tranquillizzarlo,si sentiva tremendamente in colpa per essere la causa di quelle lacrime e non poté fare a meno che unirsi al pianto del suo migliore amico.
“Ho bisogno di te.” Sussurrò Liam,stringendo più forte Allison contro il suo petto.
Rimasero a lungo stretti l’uno nelle braccia dell’altra,sentendo i loro battiti tornare regolari insieme al respiro.
Zayn era rimasto poco più lontano ad osservare la scena e si sentì pervadere di rabbia senza motivo. O semplicemente non voleva ammettere di voler essere al posto del suo migliore amico.
“È meglio tornare a casa.” Esordì il moro,facendo notare la sua presenza.
“Zayn ha ragione.” Disse Liam,volgendo uno sguardo all’amico. “E per quanto riguarda te,non metterai mai più piede qui dentro intesi?” continuò con tono autoritario,puntando i suoi occhi scuri in quelli azzurri dell’amica.
Allie si limitò ad annuire e si diresse in fretta nel retro a cambiarsi,decisa a seguire le parole di Liam. Raggiunse di nuovo i ragazzi e sorrise al suo migliore amico,che le cinse i fianchi con un braccio e stampandole un tenero bacio sulla guancia.
Zayn rimase silenzioso per tutta la durata del viaggio,aveva mille pensieri per la testa e tutti avevano in comune la stessa persona: Allison.
Scacciò via tutti i pensieri e si accorse di essere arrivato davanti casa di Liam.
“Grazie di tutto,Zayn.” Gli disse l’amico,sorridendogli dolcemente.
Il moro ricambiò il sorriso e salutò Allison,per poi ripartire di corsa verso casa sua.
Si abbandonò sul letto,accendendo una delle sue immancabili sigarette e inconsciamente si ritrovò di nuovo a pensare ad Allison e ai suoi occhi azzurri che tanto lo affascinavano.
Si sentiva confuso,con un nodo allo stomaco e lasciò che i suoi pensieri prendessero forma attraverso il canto.



 If I was your  man (baby you) 
Never worry about (what I do) 
I'd be coming home (back to you) 
Every night, doin' you right 
You're the type of woman (deserves good things) 
Wrist full of diamonds (hand full of rings) 
Baby you're a star (I just want to show you, you are)
You should let me love you 
Let me be the one to give you everything you want and need 
Baby good love and protection 
Make me your selection 
Show you the way love's supposed to be 
Baby you should let me love you, love you, love you 


Sei per caso innamorato,Malik?

 

Scusate il ritardo,ma ieri non ci sono stata per niente. çç
Ad ogni modo,ecco il capitolo dieci.
A me non piace molto a livello di scrittura,però a livello di contenuto si (?)
Si vede un cambiamento nel nostro Malik e personalmente lo adoro *--*
Per ora la storia si interrompe qui,dato che questa sera parto e non ci sarò per un po'.
Mi fareste felice se continuaste a leggere e a recensire,prometto che se avrò tempo (e soprattutto la connessione!) entrerò a leggere le vostre recensioni
e a rispondervi,non sapete quanto ci tengo alle vostre opinioni!>
Vi lascio,a presto :)
Fè xx                                                                            

                                               

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Capitolo 11
*** I'll always be next to you,whatever happens. ***


Capitolo 11. I’ll always be next to you,whatever happens.

Quella mattina Allison si svegliò di buon umore,nessuno avrebbe potuto toglierle il sorriso dal volto.
Come tutte le mattine,dopo aver lasciato Thomas all’asilo,si diresse a scuola. La primavera era ormai entrata nel pieno e quel leggero venticello che soffiava su Londra era fresco e piacevole.
“BuongiornoLiam.” Rivolse il migliore dei suoi sorrisi all’amico che le baciò la guancia,per poi spostare lo sguardo su Zayn -che la stava guardando in maniera diversa dal solito- e il resto del gruppo. “Buongiorno anche a voi,ragazzi.” Sorrise e notò Ben avvinghiata ad Harry;nessuno dei due si era accorta della sua presenza.
“Buongiorno a te,Allison.” Le rispose dolcemente Niall,il biondo dagli occhi glaciali così simili ai suoi.
“Dov’è Louis?” domandò Liam,notando che era l’unico del gruppo a mancare.
I ragazzi scossero le spalle per poi entrare nell’edificio richiamati dal suono della campanella.
“Posso parlarti un attimo?” Zayn affiancò Allison e la trattenne per un braccio,lasciando allontanare Liam e Niall,seguiti poi da Harry e Ben.
Furono attimi di silenzio che parvero infiniti,Zayn rimase fermo davanti a lei a fumare,senza degnare di uno sguardo Allison,sempre più confusa dal comportamento del moro.
“Ti decidi a parlare? Si sta facendo tardi.” lo richiamò la bionda,ritrovandosi immediatamente due iridi scure ancorate alle sue.
“Dimmi solo perché,Allie.” Il tono di voce del ragazzo era amareggiato e deluso.
“A cosa ti riferisci? Non capisco.”
“Perché continui a mentire a Liam?” La ragazza spalancò gli occhi. Era impazzito o cosa?
“Lui non se n’è accorto,ma io lo so bene che continui a tornare in quel locale.”
Come aveva fatto Zayn a capirlo?
“Non sono affari tuoi,Malik.” Stava nascondendo la sua fragilità dietro la solita maschera da dura,ma ormai Zayn aveva imparato a conoscerla e sapeva che in realtà lei aveva bisogno d’aiuto anche se non lo avrebbe mai ammesso.
“Ti aiuterò ad uscirne,te lo prometto.” Oramai la distanza che li separava era pressoché minima,il moro avvolse Allie tra le sue braccia,la quale si lasciò andare ad un pianto silenzioso. “Non piangere piccola,ti aiuterò.” Zayn lasciò che Allison si tranquillizzasse,la cullò dolcemente accarezzandole i capelli finché non sentì il suo respiro regolarizzarsi.
“Non dire nulla a Liam,per favore.” Sussurrò appena la ragazza,ponendo fine -a malincuore- a quel contatto.
“Mi stai chiedendo di mentire al mio migliore amico?” Il moro era sorpreso dall’affermazione della ragazza.
“Non voglio coinvolgerlo ulteriormente.” Tornò ad essere fredda e distaccata,lanciando uno sguardo duro a Zayn. “Se vuoi aiutarmi,Liam non deve sapere nulla.” Concluse così,voltando le spalle al moro e dirigendosi in classe,lasciando il ragazzo attonito.

“Ti va di vederci più tardi?” un semplice messaggio che Louis stava rileggendo per la millesima volta,indeciso se inviarlo o meno a Melanie.
“Terra chiama Louis,ci sei?” la voce roca di Harry pose fine al dilemma di Louis,che si ritrovò scrutato dai grandi occhi verdi del suo migliore amico.
“Cosa aspetti a mandare quel messaggio?” domandò poi il riccio,sporgendosi appena per leggere il testo sul telefono dell’amico.
“Non lo so,Harry. E se non ne avesse voglia? Se non dovessi piacerle? Se..” Louis non ebbe tempo di terminare la frase in quanto il riccio gli prese il telefono dalle mani e spedì il fatidico messaggio alla ragazza che -a quanto pare- era riuscita a far innamorare Louis.
“Se non provi,non potrai mai saperlo.” Harry sorrise e ammiccò,restituendo all’amico il telefono e tornando a seguire la lezione.
La risposta arrivò subito,facendo aumentare ancora di più l’ansia di Louis. “Non leggi?” chiese curioso Harry.
“Mi farebbe molto piacere. Ci sentiamo più tardi.” Louis tirò un sospiro di sollievo,incurvando poi le labbra in un sorrisone.

Zayn si allontanò dai suoi amici e se ne andò al solito muretto sul retro della scuola,con la sua immancabile sigaretta tra le labbra.
Era combattuto: se voleva aiutare Allison,Liam non doveva sapere nulla. Che cosa avrebbe fatto?
“Ciao Zayn.” Sussurrò una voce sensuale alle sue spalle,che il ragazzo riconobbe appartenere a Shirley,la ragazza più bella e ambita della scuola -allo stesso livello di Allison- nonché ex fidanzata di Zayn.
“Ciao Shirley.” Rispose con noncuranza il ragazzo,decisamente infastidito da quella presenza. “Cosa ci fai qui?”
“Cercavo te.” Sussurrò all’orecchio del ragazzo,facendolo rabbrividire.
Nonostante non la sopportasse,la ragazza non gli era indifferente.
Era impossibile resistere a Shirley Walker,alla sua voce sensuale,ai suoi occhi verdi così brillanti e al suo sorriso smagliante.
“Ti va di vederci,più tardi?” domandò lei con la sua immancabile malizia,suscitando un sorriso nel ragazzo.
“Solito posto,solita ora?” chiese Zayn,voltandosi verso la ragazza e sorridendole maliziosamente. Aveva bisogno di togliersi dalla mente Allison e non c’era distrazione migliore di Shirley.
“Ci vediamo più tardi,allora. Ciao Zayn.” La ragazza ammiccò e sorrise,baciando la guancia del moro per poi lasciarlo solo.
Sei sicuro che tu stia facendo la cosa giusta,Zayn?

“Cosa ti va di fare?” domandò Liam ad Allison,sulla strada di casa.
“Scegli tu,l’importante è che stiamo insieme.” Rispose la ragazza,sorridendo all’amico. Le era mancato e non avrebbe più voluto stare lontana da lui.
Passarono a prendere il piccolo Thomas e insieme andarono a casa Payne,dove Karen li accolse calorosamente.
Trascorsero il pomeriggio guardando un film,poi uscirono a fare una passeggiata ammirando il sole che lentamente tramontava,lasciando spazio alla luna e a un cielo ricco di sfumature.
“Posso farti una domanda?” chiese Liam all’improvviso. “Però voglio una risposta sincera,okay?” la guardò dritta negli occhi con uno sguardo serio,tanto che la bionda si preoccupò.
“Cosa c’è tra te e Zayn?” Allison strabuzzò gli occhi,sorpresa. Si sarebbe aspettata qualsiasi altra domanda,ma non quella.
“Non c’è nulla,Liam. Se ci fosse stato qualcosa te ne avrei parlato.” Abbozzò un sorriso,cercando di tranquillizzare l’amico. La verità era che nemmeno lei sapeva cosa ci fosse tra lei e Zayn.
“Ho visto come lui ti guarda,in una maniera in cui non ha mai guardato nessuna ragazza. E ho visto come lo guardi tu,come eviti il suo sguardo quando non siete soli,di come arrossisci quando lui ti dice qualcosa di carino o sorride semplicemente. Io non lo definirei nulla,questo.” Il tono del ragazzo era carico di dispiacere,perché sapeva che lei non lo avrebbe mai guardato come guardava Zayn.
“Dimmi solo un’altra cosa,Allie. Perché proprio Zayn,perché lui?” Liam stava facendo uno sforzo enorme,per trattenere le lacrime. Gli faceva male quella situazione,ma la cosa che lo faceva sentire ancora peggio era il fatto di non poter fare nulla. Lui amava Allison,ma lei non amava lui.
“Non si sceglie chi amare,Liam. Accade e basta.” Quello fu il colpo definitivo,per entrambi.
Per Allison fu la consapevolezza dei suoi sentimenti per Zayn. Tanto valeva ammetterlo,ormai.
Per Liam fu la certezza di aver aspettato troppo a farsi avanti,di essere arrivato troppo tardi perché ormai ne era sicuro: non sarebbe potuto tornare indietro e cambiare le cose,il destino aveva giocato le sue carte e per loro non ci sarebbe potuto essere futuro insieme.


 

I'M BACH HOOOOME! gnkrtsgcv
Okay,so che il mio ritardo è improponobile e avete tutto il diritto di avercela con me,anche perché questo capitolo è abbastanza corto D: 
Chiedo umilmente perdono,ma la mia testolina è riuscita a buttare giù solo questo di 'leggibile',ma vi prometto che mi rifarò col prossimo. Però non so dirvi quando aggiornerò,dipende da ispirazione,tempo e voglia. Senza considerare che tra qualche settimana ricomincia la scuola. AIUTO! D:
Spero che via sia piaciuto comunque.
Saluto le meravigliose ragazze del gruppo One Direction,Abruzzo,ITALY a cui voglio un bene dell'anima,e soprattutto a coloro che continuano comunque a sostenermi.
Mi fate sapere cosa ne pensate con una piccola recensione? So di non meritarla,ma mi fareste felice çç
A presto.
Fè xx

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Capitolo 12
*** I'll take care about her ***


Salve gentaglia (?)
Non mi dilungo molto,sono sicura che questo capitolo vi piacerà. LOL
Vi prego di leggere lo spazio autrice alla fine,ho una cosa da dire.
Baci xx


Capitolo 12. I’ll take care about her.

“Non sei cambiato affatto,Zayn.” Disse Shirley,sistemandosi il top striminzito che indossava. “Sei rimasto proprio come ricordavo. Sempre il solito misterioso,affascinante ragazzo.” Continuò,avvicinandosi al moro che era di spalle a lei,intento ad infilarsi i pantaloni. “Perché non torniamo insieme,come ai vecchi tempi?”  sussurrò maliziosa al suo orecchio,posando la testa sulla spalla di lui.

“Non mi interessa,Shirley.” Rispose freddo Zayn,voltandosi a guardarla negli occhi smeraldini. “Tra noi non c’è mai stato nulla,se non del buon sesso.” Incurvò le labbra in un sorrisetto malizioso,all’ultima frase.
“Non prendermi in giro,Malik.” Sbottò isterica la ragazza,frapponendosi fra il moro e la porta. “Credi davvero che io sia così stupida,eh?” continuò a provocarlo,avvicinandosi pericolosamente al suo viso.  “Lo sanno tutti che ultimamente sei diventato un rammollito a causa di Cooper.”
Gli occhi di Zayn si infuocarono di rabbia,strinse i pugni ma si ricordò di avere una ragazza,di fronte,e che -per quanto odiosa fosse- non poteva colpirla.
“Tu non sai nulla,di me.” Ringhiò,scostandosi dalla presa della ragazza.
“Ah davvero?” il ragazzo stava per scoppiare,lo sapeva. “Credi che io non sappia della scommessa con i tuoi amici,del fatto che Liam,il tuo migliore amico,non sappia nulla di tutta questa storia? Come pensi che reagirebbe se sapesse che vuoi solo portarti a letto la sua amichetta?”
“Sta’ zitta.” Tuonò Zayn,furioso. “Chi ti credi di essere eh? Tu non sai nulla,né di me né di lei. Chiaro? Sei solo una puttana che la dà al primo che passa,e mi sorprendo di quanto sia stato stupido a cadere nella tua trappola,a farmi ammaliare da un paio di occhi e da un sorriso,a farmi abbindolare da una stronza che non ha il minimo rispetto per nessuno.” Concluse rabbioso,sbattendo velocemente la porta dietro di sé,facendo tremare le pareti.
In realtà sapeva bene che le parole di Shirley avevano un fondo di verità,la sua idea era quella ma ciò con cui Zayn non aveva fatto i conti erano i suoi sentimenti. Per quanto cercasse di negarlo,era attratto da Allison. Ma non una semplice attrazione fisica,era un qualcosa di più profondo. Lui sentiva di doverla proteggere,sapeva che era diversa da tutte le altre ragazze dell’istituto,che lui in quegli anni si era portato a letto.
Non sapeva nemmeno lui cosa fosse a procurargli quell’effetto,a farlo sentire così..bene.
Tutto ciò di cui era sicuro era di non riuscire a fare a meno di lei,voleva sentirla accanto a sé e sapere che stava bene. Ma temeva di non riuscirci,perché lui,infondo,non era mai stato tipo da preoccuparsi così tanto per una ragazza.
Si ripeteva sempre che il destino gli aveva giocato un tiro mancino,accostandole l’angelo più bello che avesse mai visto. ‘Una ragazza così bella non può stare con me’ se lo ripeteva sempre,più per auto convincersi che per altro.
Era finito in un tunnel buio e profondo,dal quale non c’era uscita.
Non l’avevi previsto,tutto questo,Malik? Ora dovrai fare i conti col tuo cuore e lasciar uscire i tuoi sentimenti.

‘Ho bisogno di parlarti,è urgente. Ci vediamo a casa mia tra mezz’ora,così mi dai anche qualche ripetizione. Zayn.’
Che fosse un tipo di poche parole,Allison l’aveva capito. Ma ciò che realmente non comprendeva era il suo comportamento. C’erano dei giorni in cui se ne stava per conto suo,a fumare in tranquillità,altri in cui non si faceva vedere affatto,altri in cui era stranamente silenzioso e altri ancora in cui invece era allegro,raggiante e sorridente.
Decise comunque di rispondergli,al solo pensiero di trascorrere del tempo con lui,sola,il suo corpo veniva scosso dai brividi.
Un sorriso spontaneo le nacque sul viso. Da quando aveva ammessa a se stessa i suoi sentimenti per Zayn,si sentiva bene. Per la prima volta si sentiva realmente felice.
Si cambiò in fretta,per poi andare nella stanza di suo fratello. “Tom,devo andare da Zayn per le ripetizioni. Ti va di andare a giocare da Liam?”  propose,raggiante.
Il piccolo inclinò la testa e la osservò curioso. “Non ti ho mai visto così felice. È lui,la causa del tuo sorriso?” perspicace,il bambino. “Posso venire con te? Mi è simpatico,quel Zayn.”
“Non credo sia il caso,Tom. Non so se lui sarà d’accordo e..” si bloccò,notando che Tom aveva messo su il broncio.
“Thomas Andrew Cooper,non azzardarti a mettere su quella faccia da cucciolo! Con me non attacca.” Doveva sembrare un rimprovero,quello,ma in realtà Allison aveva ceduto. Tom aveva vinto,un’altra volta! “Dio,non ti sopporto quando fai così! Forza,vestiti. Ti aspetto di sotto.” Concluse,sconfitta.

Il rumore sordo della Ferrari di Allie che si spegneva,avvisò Zayn del suo arrivo.
La ragazza prese per mano il fratello e suonò,battendo nervosamente il piede a terra. Era nervosa e sapeva che vederlo avrebbe peggiorato le cose,dopo la sua auto-confessione.
La porta si aprì e un raggio di sole andò ad illuminare il volto ambrato di Zayn,che in quel momento le risultò ancora più perfetto.
Le labbra del ragazzo si incurvarono in un sorriso sincero,quando incontrò i suoi occhi di cielo.
“Ciao.” Sussurrò Allison,dopo un minuto trascorso in silenzio in cui si era persa a contemplare ogni centimetro di quel corpo che aveva davanti.
Zayn fece per rispondere,quando il suo sguardo cadde sul piccolo Thomas. “Spero non ti dispiaccia,ha insistito tanto per venire.” Si scusò Allie,ma si accorse che il sorriso del ragazzo era divenuto più luminoso.
“Niente affatto. Forza,entrate.” Si spostò dalla porta per farli accomodare,per poi richiuderla dietro di sé.
Tom osservava curioso ogni angolo del grande salotto,quasi ammaliato. “Ti piace la mia casa,eh?” Zayn si abbassò sulle ginocchia,ritrovandosi gli occhi azzurri del bambino di fronte. “Io e tua sorella andiamo a studiare,tu puoi fare quello che vuoi. In cucina ci sono i biscotti,se dovessi avere fame. C’è anche la playstation,se vuoi giocare.” Gli scompigliò i capelli e il bambino gli sorrise dolcemente,abbracciandolo. Per Allison fu uno spettacolo magnifico,non aveva mai visto suo fratello affezionarsi così ad una persona.
“Sei un bravo ragazzo,sai? Spero che tu e Allison vi sposiate,un giorno.” Esordì Tom,lasciando entrambi i ragazzi interdetti. Entrambi avvamparono per l’imbarazzo,si guardarono negli occhi per un attimo che parve infinito e sorrisero.
Quanta innocenza e verità,in quelle parole? Eppure quanto amore mal celato,nei loro sguardi!
“Suvvia,Tom,basta con questi discorsi.” Allison ruppe quel silenzio imbarazzante,avvicinandosi al fratello. “Vedi di fare il bravo e soprattutto vedi di non fare danni,intesi? Per qualsiasi cosa,noi siamo di sopra.” Mormorò Allie,stampandogli poi un sonoro bacio sulla testa.

“Scusa per le parole di Thomas,lui non sa quello che dice.” Mormorò imbarazzata la ragazza,una volta rimasta sola con Zayn.
“Non preoccuparti.” Le sorrise dolcemente,per poi sedersi accanto a lei sul morbido letto matrimoniale. “È un bambino meraviglioso ed è fortunato ad averti come sorella.” Soffiò Zayn,avvicinandosi pericolosamente al viso della bionda.
Allison non riuscì a trovare la forza di spostarsi,era come paralizzata. Quegli occhi scuri incatenati ai suoi,i loro visi così vicini,e le sue labbra che pian piano colmavano la distanza che le separavano da quelle di lei.
Chiuse gli occhi,cominciando a sentire le farfalle svolazzare veloci nello stomaco.
Le labbra morbide di Zayn sfiorarono appena le sue e il cuore di Allie sembrò quasi esplodere.
Improvvisamente il ragazzo sciolse quel dolce contatto,provocando un grugnito contrariato di Allison.
“È meglio cominciare.” Mormorò visibilmente imbarazzato,alzandosi di colpo dal letto.
La ragazza rimase delusa,dal gesto del ragazzo. Avrebbe voluto approfondire di più quel contatto,che sembrava non fosse dispiaciuto nemmeno a lui,ma in quel momento un solo pensiero le ronzava per la testa. Perché si era comportato in quel modo?
Era confusa e non sapeva darsi una risposta,perciò decise di lasciar perdere momentaneamente e di aiutare Zayn a studiare. Sarebbe arrivato il momento giusto per chiarire tutto.
Rimasero in silenzio per molto tempo,l’imbarazzo lo si sentiva aleggiare nell’aria. Il silenzio venne rotto solo quando Allison spiegò al moro i passaggi da eseguire,e poi dal bussare sulla porta da parte di Tom,che stava vagando per la casa alla ricerca del bagno.
Zayn si sentiva un nodo alla bocca dello stomaco,avrebbe voluto veramente baciarla,ma si era tirato indietro come un codardo.
‘Lo sanno tutti che ultimamente sei diventato un rammollito a causa di Cooper’ non riusciva a togliersi dalla testa le parole di Shirley,che lo perseguitavano come una mosca fastidiosa.
Che Allison lo avesse cambiato,era vero. Ma lui non era un rammollito,non lo era mai stato e mai lo sarebbe stato. Avrebbe voluto porre fine a quell’uragano di pensieri che lo stavano attanagliando,ma non ci riusciva.
Voleva capire,comprendere cosa gli stava accadendo. Ma come poteva comprendere un qualcosa che era più grande di lui?
Mente e cuore combattevano per due ragioni diverse;il cuore gli stava urlando di prenderla e baciarla,fregandosene del resto. La ragione lo stava trattenendo -e forse era giusto così- e si sentiva sul punto di esplodere.
Avrebbe dovuto parlarne con qualcuno,ma chi?
Qualsiasi altra persona ne avrebbe parlato con la diretta interessata,visto che ciò che stava succedendo a lui,stava succedendo anche alla ragazza che in quel momento lo stava guardando di sottecchi cercando di capire a cosa stesse pensando.
Consapevoli di provare un qualcosa che li avrebbe travolti come un mare in tempesta,non lasciandogli via di scampo. Perché loro sarebbero sempre stati così,erano fin troppo orgogliosi per ammettere di essersi innamorati l’uno dell’altra.
Quando la vide andar via,assieme a Tom,si maledisse per la sua stupidità. L’aveva lasciata andar via,senza dirle ciò che di cui sentiva il bisogno di parlare.
Allison se l’era dimenticato,era così felice di essere con lui che tutto era passato in secondo piano. Ma quando l’aveva visto così preso dai suoi pensieri,avrebbe tanto voluto domandargli cosa aveva da dirle,ma non l’aveva fatto. Codarda anche lei,che aveva paura di affrontare insieme ciò che stava succedendo loro in quell’ultimo periodo.

‘Ho bisogno di parlare con qualcuno prima che io esploda. Puoi raggiungermi a casa?’
Era sicuro che Liam lo avrebbe ascoltato e gli avrebbe detto quale fosse la cosa giusta da fare,ma non appena sentì il campanello suonare si maledisse da solo per averlo chiamato.
“Ehi,Zayn che ti succede?” gli aveva domandato Liam,che si era preoccupato a causa del suo messaggio.
“Sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno e tu sei la persona giusta e sbagliata allo stesso tempo.”  Quelle parole non fecero altro che confondere il povero Liam.
“Io sono qui,ti ascolto.” Si sedette sul divano,aspettando che l’amico si sedesse accanto a lui e gli confidasse cosa lo turbava.
“Si tratta di..” Zayn deglutì,sentendo un improvviso nodo alla gola. “Si tratta di Allison.” Liam spalancò gli occhi per la sorpresa,sentendo improvvisamente gli occhi pizzicare. E così,era finalmente giunto il momento?
Lo lasciò continuare,ignorando il contorcersi del suo stomaco. In quel momento si sentiva inutile;era il migliore amico di entrambi e aveva ormai capito che si amavano.
Lasciò che Zayn si sfogasse,che gli confidasse il motivo per cui la notte non riusciva a dormire. Non accennò molto sui sentimenti riguardanti Allison,ma Liam lo conosceva da tantissimo tempo per sapere che non li avrebbe mai ammessi. Lui l’aveva capito dal suo sguardo,che era innamorato perso di lei.
“Mi spiace amico,non avrei mai voluto dirtelo così ma..non ce la facevo più a tenermi tutto dentro.” Liam si sentì morire. Lo abbracciò,sentendo le lacrime scorrere silenziose sul suo volto.
“Non preoccuparti,Zayn. Io l’ho capito da come la guardi,che la ami. Che vi amate.”  Rettificò,sentendo il suo cuore urlare sentimenti che tentava inutilmente di reprimere.
“Me la fai una promessa?” domandò a Zayn,che gli fece cenno di continuare.
“Promettimi solo che la tratterai bene,che la amerai con tutto te stesso e che non la farai mai soffrire.” Zayn vide le lacrime scorrere sul viso del suo migliore amico e improvvisamente capì.
Capì che anche Liam l’amava,ma lesse nel suo sguardo una disperazione mai letta prima d’ora. Si sentì morire dentro,perché aveva creato un enorme casino.
Per via di quella maledetta scommessa,aveva distrutto la vita del suo migliore amico innamorandosi dell’unica ragazza che probabilmente lui avesse amato con tutto se stesso.
“Perdonami,Liam.” Si strinse nel petto dell’amico ed insieme si abbandonarono ad un pianto silenzioso.
“Mi prenderò cura di lei,questa è una promessa.” Disse Zayn,sentendosi sempre peggio.
Si stava facendo schifo da solo,si sentiva meschino. Stava prendendo in giro Liam ed Allison,che erano le persone più dolci dell’intero pianeta e che non meritavano affatto di soffrire in quel modo.
“Va’ da lei.” Sussurrò Liam,lasciando il moro incredibilmente sorpreso. “Va’ da lei,Zayn,ora. Non ha senso rimanere qui a piangere,quando puoi fare qualcosa.”
Il ragazzo rimase a meditare sulle parole dell’amico,che ora gli stava sorridendo dolcemente,nonostante il viso arrossato dalle lacrime.
Non se lo fece ripetere una seconda volta,prese le chiavi dell’auto ed uscì di casa più veloce di un fulmine,non prima essersi fermato sul ciglio della porta e voltato verso Liam.
“Ti voglio bene,Liam. Dal più profondo del mio cuore.” Gli sorrise,chiudendosi la porta alle spalle.
E Liam si sentì sollevato,in un certo senso. Vedere la felicità dipinta sul volto del suo migliore amico gli aveva aperto gli occhi. Era sicuro dei loro sentimenti e conoscendo entrambi,sapeva che erano fatti l’uno per l’altra.

Louis stava aspettando nella sua auto l’arrivo di Melanie. Avrebbe voluto che ci fosse Harry con lui,a rassicurarlo,ma quel maledetto ricciolino se la stava spassando con Ben negli ultimi tempi,tanto da dimenticarsi del suo migliore amico.
“Ciao.” Esordì Melanie,facendo sobbalzare Louis,colto di sorpresa.
“Ciao.” Sorrise Lou,sentendo il cuore fare una capriola nel petto. La invitò a salire ed insieme percorsero le strade di Londra,grigia come sempre.
Parlarono tanto,durante il tragitto,e Louis rimase affascinato da ogni singola parola che usciva melodiosa dalle labbra della ragazza.
Louis fermò la sua Porsche davanti a Starbucks,pregando Melanie di aspettarlo.
Tornò dopo qualche minuto con diverse buste stracolme di cibo e il sorriso spontaneo che nacque sul volto della ragazza,lo lasciò incantato.
Mangiarono il tutto tra una risata e un’altra,lasciando che l’agitazione scivolasse via.
“Hai della panna sul naso.” Fece notare Melanie,Louis arrossì improvvisamente.
Provò a toglierla via,ma tutto ciò che ottenne furono le risate incontrollate della ragazza,che si avvicinò a lui facendo accelerare di colpo il suo cuore.
“Ecco fatto.” Sorrise,ancora vicina al volto del ragazzo. Si allontanò piano,senza smettere di guardarlo negli occhi azzurri che l’avevano colpita sin dal primo giorno.
Era talmente presa da quel mare così limpido,che non si accorse della presa di Louis sul suo polso.
Si ritrovò vicinissima al suo viso e sentì il cuore galoppare veloce;la distanza che li separava era pressoché minima ed entrambi sperarono che l’altro non si sentisse i battiti accelerati del proprio cuore. Louis posò dolcemente le sue labbra su quelle di Melanie,che sobbalzò appena per quel contatto.
Le loro lingue si incontrarono e cominciarono a giocare insieme,scoprendosi e intrecciandosi in una danza armoniosa.
Louis posò le sue mani sul viso della ragazza,accarezzandone la pelle morbida e delicata.
Melanie appoggiò le sue sul petto del ragazzo,che ormai aveva il fiato corto.
Sorrisero entrambi,per poi separarsi e tornare a ridere insieme.

Allison era immersa nella lettura di un libro,avvolta nel suo caldo pigiama,i lunghi capelli biondi raccolti in una coda disordinata.
Thomas si era addormentato poco prima e lei si stava rilassando con un libro,per evitare di ripensare a quello che era accaduto poche ore prima.
Non si accorse nemmeno del campanello che prese a suonare,tanto era concentrata.
Sobbalzò,cominciando a spaventarsi. Chi poteva mai essere a quell’ora?
Suo padre aveva le chiavi,quindi di certo non era lui. E Liam l’avrebbe avvisata,se fosse andato a trovarla.
Si alzò dal letto e scese le scale,soffocando uno sbadiglio. Non riuscì a capire chi fosse,attraverso il vetro opaco della porta,vide solo una figura scura.
Aprì lentamente,incerta,pronta ad urlare nel caso fosse stato qualche maniaco.
Il suo cuore prese a battere all’impazzata,quando si scontrò con due iridi scure fin troppo familiari.
“Zayn,cosa ci..” non le lasciò nemmeno il tempo di finire la frase,con un rapido movimento poggiò le mani sui suoi fianchi e la strinse a se. Premette le labbra su quelle della ragazza,che rimase paralizzata da quel gesto.
I loro corpi vennero scossi dai brividi,ma non a causa del vento gelido che stava soffiando su Londra.
Zayn la sollevò e la prese in braccio,entrando in casa e richiudendo la porta con un sonoro calcio.
Sentiva la smisurata voglia di lei crescere in lui e travolgerlo,passò la sua lingua sulle labbra di Allison,che le schiuse permettendo alla lingua del ragazzo di andare a scoprire la sua.
Allie circondò i fianchi del ragazzo con le gambe,sentendo le emozioni scoppiare nel suo cuore.
Zayn non sembrava aver intenzione di staccarsi da quelle labbra così morbide,che sapevano di fragola. Sentiva il bisogno di baciarla da troppo tempo e nonostante la confusione nella sua testa,si era reso conto di non poter fare a meno di quella piccola ragazza che stava baciando ardentemente.
Le loro labbra combaciavano perfettamente come due tasselli di un puzzle e ora il piacere li stava completamente travolgendo. Zayn sentì la sua eccitazione crescere in maniera smisurata,quasi volesse esplodere,ma sapeva di doversi trattenere. Non voleva rovinare tutto,ancor prima che nascesse.
Fu Allison ad interrompere quella danza magica,a malincuore. Guardò Zayn,sempre più confusa dal suo comportamento,aveva voglia di urlargli contro e poi baciarlo di nuovo,ma le parole le morirono in gola.
“Tutto questo non ha senso,Zayn.” Disse,dopo svariati minuti. Pensava di essere in un sogno,non riusciva a credere che fosse accaduto davvero.
“Non deve avere per forza un senso.” Le rispose incalzante,sorridendo.
Il peso di troppe parole non dette li stava attanagliando,entrambi però sapevano che non sarebbero mai riusciti a rivelare nulla l’uno all’altro.
Ancora confusa,ma felice,Allison si fiondò di nuovo sulle labbra dolci di Zayn,di cui -era sicura-non sarebbe riuscita più a fare a meno.
E quel bacio parlò al posto loro,perché non servivano parole per esprimere ciò che provavano. Tra di loro bastava un sorriso,uno sguardo. Bastava che ascoltassero i battiti del loro cuore,per capire di essere innamorati.
  


Si sono baciati hsdhfhdsh visto che brava che sono? 
No okay,passiamo alle cose importanti.
Questa fan fiction ben presto finirà -non so ancora quando- ne siete consapevoli? Bene.
Siccome ho già altre due storie che ho cominciato a scrivere,mi piacerebbe sapere quale vorreste leggere per prima.
Su Harry o su Liam?
Fatemelo sapere con una recensione,sapete quanto ci tengo. 
A presto.
Fè.

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Capitolo 13
*** Cambiamenti ***


SAAAAAAAAAAALVEEEE (?)
Sì,sono viva. lol
Innanzitutto vi chiedo scusa per l'immenso ritardo,la mia ispirazione è andata a farsi un giro e non ne voleva sapere di tornare.
Non che l'abbia recuperata,eh. Questo capitolo non mi convince affatto,ci sono però delle cose che ritengo siano importanti per il susseguirsi della storia.
E' un capitolo di passaggio,sostanzialmente,a mio parere non succede granché ed è tutto improvvisato,quindi vi capisco se vi farà schifo. lol
Buona lettura xx



Capitolo 13. Cambiamenti


Allison e Zayn erano seduti sul divano,l’uno accanto all’altra. Lei immersa nella lettura del suo libro,lui che la osservava curioso mentre le avvolgeva le spalle con un braccio.
“Cos’hai in mente?” chiese all’improvviso la bionda,senza distogliere lo sguardo dal libro;Zayn sobbalzò.
Non sapeva cosa risponderle,perché la verità era che nemmeno lui sapeva cosa avesse in mente.
Sentiva solo il bisogno di starle accanto e di proteggerla.
“Nulla.” Rispose semplicemente,sperando di aver convinto la ragazza.
Ma a quanto pare non fu così;Allison chiuse il libro con un gesto secco,provocando un tonfo sordo,e si scostò dalla presa del moro,ancorando i suoi occhi di cielo nei suoi pozzi di cioccolato.
“Non prendermi in giro,Malik.” Sbottò,ridendo nervosamente.
“Perché pensi che ti stia prendendo in giro?” incalzò lui,piuttosto infastidito. “Pensi che io voglia usarti solo per portarti a letto,come ho fatto con il resto della scuola?” continuò,alzandosi dal divano. Si sentiva ferito a sapere che non si fidava di lui.
Avresti dovuto immaginarlo,Zayn.
“Non lo so cosa mi sta succedendo” ammise alla fine,sprofondando nel divano. “So solo che voglio starti accanto e proteggerti.” Si avvicinò al viso di Allison,che era rimasta a fissarlo immobile. “Qualsiasi cosa tuo padre abbia in mente,non permetterò che accada. Affronteremo tutto questo insieme.” Quasi rabbrividì,all’udire le sue stesse parole.
Ma che bravo attore,che sei!
Lasciò che le loro labbra tornassero a combaciare,sopprimendo ogni tentativo della ragazza di poter replicare.
“Tu non sai quello che dici.” Mormorò Allie,separandosi dalle dolci labbra di Zayn. “Mio padre è un uomo senza scrupoli e meschino. Non metterti contro di lui,ti prego.” Non si accorse delle lacrime che avevano preso a scorrere sul suo viso candido.
Si alzò e si diresse in cucina,non volendo che il moro la vedesse così vulnerabile.
Due forti braccia le cinsero i fianchi,Allison sentì uno strano calore avvolgerle il corpo. Si voltò,ritrovandosi tra le braccia di Zayn che la sovrastava in altezza di almeno dieci centimetri.
“Non ho paura di lui.” Esclamò serio,anche se nei suoi occhi trapelava un’infinita dolcezza. “Non puoi permettergli di trattarti così.” serrò i pugni e il suo volto si contrasse in una smorfia.
Allison aveva capito che Zayn era un gran testardo e sapeva che continuare quel discorso avrebbe sicuramente portato ad una discussione.
Così si limitò a sorridergli e a stringersi contro il suo petto. “Non voglio che tu finisca nei guai a causa mia..o ancora peggio,che ti faccia del male. Non posso permetterlo,tu..” si bloccò all’improvviso,sentendo le parole intrappolate in gola. Tu sei troppo importante per me e non posso permettermi di perderti.” Fu quasi un sussurro ed Allison sperò vivamente che il ragazzo non avesse sentito.
Ma lui aveva sentito eccome! Avrebbe voluto dirle che anche per lui era così,ma non lo fece. Preferì seguire l’istinto -come sempre- piuttosto che dare ascolto al suo cuore che lo stava implorando di dirle cosa provava.
Zayn fece finta di non aver sentito le sue parole e le posò un bacio sulla nuca,volendo solo godersi quegli attimi insieme.

Harry e Ben erano accoccolati sul divano,stretti l’uno all’altra. In quei mesi trascorsi insieme,tra loro non c’era stato altro che del buon sesso,ma ora che le cose stavano procedendo bene,nella mente di entrambi si era formato un pensiero che li attanagliava: e se fosse qualcosa di più?
Il riccio scosse la testa per mandar via quel pensiero. Si trovava bene con la rossa e doveva ammettere anche che a letto ci sapeva fare,si era affezionato davvero tanto a lei e la paura che lei lo lasciasse solo era forte;allora perché si ostinava a non volere che le cose cambiassero?
In realtà il motivo lo conosceva benissimo,ma non lo avrebbe mai ammesso.
Ben era stranamente silenziosa ed Harry se n’era accorto. L’abbracciò più forte,fissando le sue iridi verdi in quelle scure della ragazza.
“Cosa ti turba?” domandò con voce roca,quella voce che lei tanto amava e che ogni volta la mandava fuori di testa.
“Nulla. Sono solo un po’stanca,tutto qui.” Sorrise,sperando che il riccio non si accorse della sua piccola bugia.
Da qualche giorno era silenziosa e triste,aveva ricevuto una chiamata inaspettata che l’aveva sconvolta. Doveva tornare a casa,in Italia.
E in quei giorni non aveva fatto altro che pensare a quel ragazzo che in quel momento la stava stringendo dolcemente. Cosa sarebbe successo?
Non voleva separarsi da Harry,ed era convinta che neanche lui lo volesse.
In quel lasso di tempo che avevano trascorso insieme,Ben aveva imparato a conoscere e ad amare quel ragazzo che fin da subito l’aveva attratta.
Ma non aveva mai avuto modo di confessargli i suoi sentimenti,forse per paura che lui non volesse che quel meraviglioso rapporto che avevano cambiasse.
Harry inarcò un sopracciglio,poco convinto dalla risposta ricevuta,ma decise di porre fine a quel discorso. Non voleva obbligarla a confidarsi con lui dei suoi problemi -anche se gli avrebbe fatto piacere che lei lo avesse fatto- perché sapeva bene che lei lo avrebbe fatto di sua spontanea volontà,quando se la sarebbe sentita.
Però c’era qualcosa che non andava,lo percepiva nell’aria. E di nuovo i dubbi tornarono a vorticare nella sua mente come un tornado.

“Cosa ti va di fare?” domandò Louis a Melanie,mentre passeggiavano mano nella mano per le strade grigie di Londra.
“Quello che vuoi.” rispose timida lei,arrossendo appena.
Doveva ancora abituarsi a quei dolci gesti che il ragazzo le riservava. Dopo il loro bacio,avevano deciso di rivedersi e insieme avevano concordato che il pomeriggio trascorso era stato uno dei più belli della loro vita e così si ritrovarono d’accordo su quell’idea che a Louis balenava in mente già da un po’: stare insieme.
Di ragazze ne aveva avute tante,eppure con Melanie non sapeva mai cosa dire o fare. Forse era solo perché non aveva mai sentito quelle sensazioni per nessun’altra ragazza.
Melanie,dal canto suo,era alle prime armi con l’amore. Era stata con altri ragazzi,prima di Louis,ma erano state solo delle storielle estive. Nulla di serio,insomma.
E si sentiva terribilmente in imbarazzo,in quel momento. Fissò a lungo le loro mani intrecciate,sbattendo le palpebre diverse volte. Non era affatto un sogno,di questo era sicura.
Entrambi speravano di poter costruire qualcosa d’importante insieme,ma preferirono non pensarci -per il momento- e godersi quegli attimi insieme e vivere tutto quello che stava accadendo giorno per giorno.

“Sei sicura di voler rimanere lì?” domandò per l’ennesima volta Liam,sperando che Allison decidesse di dargli ascolto almeno per una volta.
“Sì,Liam. Se me ne vado,oltre a non avere un posto dove andare,creerei sospetti ed è l’ultima cosa che voglio.”
“Puoi venire a stare da me,sai bene che a mia mamma non dispiacerebbe. E poi,non pensi a Tom?” continuò incalzante,deciso a far cambiare idea all’amica.
“È proprio per lui,che sto facendo tutto questo.” Replicò lei,voltandosi finalmente verso di lui. “È ancora piccolo e sai meglio di me che comincerebbe a fare tremila domande. Come posso spiegargli che suo padre,che lui tanto ama,mi ricatta?”
Liam spalancò gli occhi,basito. Non aveva proprio pensato a quello e si rese conto che sarebbe stato rischioso fare andare via di casa Allison e Thomas,solo per allontanarla dal padre.
Si era dimenticato che lei non aveva una famiglia felice come la sua.
“Voglio aiutarti,ma non so come.” Sospirò rassegnato,poggiando le spalle contro il muro.
Allison si avvicinò e lo abbracciò di slancio,sprofondando contro il suo petto. “Non affliggerti,Liam. Devo cavarmela da sola,l’unica cosa che puoi fare è starmi accanto come hai sempre fatto. È tutto ciò che mi serve.” Gli sorrise dolcemente e gli stampò un bacio sulla guancia che gli pervase il corpo di uno strano calore.
Ricambiò il sorriso e la strinse più forte,come se non volesse mai più lasciarla andare. Avrebbe voluto che il tempo si fermasse,solo per godersi quel momento per sempre.
Rimasero l’uno nelle braccia dell’altra per svariati minuti,fin quando qualcuno alle loro spalle non si schiarì la voce per far notare la propria presenza.
“Scusate,non volevo rovinare il vostro momento ‘romantico’.” Esordì una voce fin troppo familiare che li fece voltare di scatto.
“Dai,non esagerare.” Esclamò Liam con un sorriso,lasciando che Allison andasse tra le braccia di Zayn.
“Sei geloso per caso?” domandò la bionda ironica,inarcando un sopracciglio.
“Non dire cazzate.” Replicò acido,scostandosi da lei in malo modo.
“Dai,Zayn,calmati. Non è successo nulla,okay?” intervenne Liam,tentando di placare l’amico decisamente infastidito.
“Lo spero per te.” Rispose duro,lasciando il ragazzo sorpreso.
Zayn aveva un carattere difficile,ma Liam non l’aveva mai visto così.
“Basta!” proruppe Allison,ponendo fine a quella discussione assurda. “Stai esagerando,Liam è il tuo migliore amico da una vita e si dia il caso che sia anche il mio migliore amico. Dovresti avere più fiducia in lui.”
Zayn si sentì colpito nel profondo e grugnì infastidito,accendendosi una sigaretta.
“Scusami.” Mormorò dopo aver buttato fuori una nuvoletta di fumo grigiastro.
Allison aveva ragione,avrebbe dovuto avere più fiducia in Liam eppure non riusciva a guardarlo con gli occhi di sempre.
Dopo essersi confessato con lui,si era reso conto che l’amico era innamorato di Allie e nonostante avesse cercato di non badarci,la cosa non l’aveva lasciato indifferente.
Ora che lui ed Allison avevano cominciato a frequentarsi,temeva che qualcuno potesse intralciarli perché comunque il loro legame non era ancora ben saldo e sarebbe bastato davvero poco perché finisse tutto ancor prima di cominciare.
Stava davvero dubitando della lealtà del suo migliore amico?

“Niall sbrigati o faremo tardi!” urlò Louis,cominciando a districarsi con agilità tra i corridoi.
Il biondo prese a correre come un forsennato;l’ultima cosa che voleva era beccarsi un rimprovero per il ritardo!
“Te l’avevo detto di non fermarti a fare colazione,ma tu come sempre non mi dai ascolto!” Louis continuava ad urlare e la sua voce cominciava ad arrivargli ovattata a causa della distanza che li separava e dalla moltitudine di persone frapposta a loro,che li facevano sembrare due pesci contro corrente a causa delle direzioni opposte a quelle degli altri studenti.
L’irlandese brontolò qualcosa,per poi raggiungere l’amico e affiancarlo per varcare la soglia della porta insieme.
“Horan e Tomlinson,siete in ritardo!” tuonò la docente di matematica,con un acuto che perforò i loro timpani.
“Ci scusi,Mrs. Stone. Non accadrà più.” Esordì il maggiore,mentre prendeva posto accanto ad un Harry particolarmente assonnato e con la testa tra le nuvole.
Niall si guardò attorno spaesato,di solito il suo compagno di banco per l’ora di matematica era Zayn,ma quella mattina non l’aveva visto per niente e pensò che forse non era venuto a scuola. Conoscendolo,era possibile.
Mosse qualche passo incerto,alla ricerca di un posto libero,finché non ne trovò uno accanto aduna ragazza a cui non aveva mai fatto caso,seduta in penultima fila.
“Posso sedermi?” chiese in un sussurro per evitare un’altra predica da parte della Stone.
“Certo.” Le rispose la ragazza sorridente,con un po’ troppa enfasi,tanto da beccarsi un’occhiata confusa da parte del biondo.
“Non ti ho mai vista prima d’ora.” Ammise il ragazzo,non riuscendo a ricollegare il viso della ragazza a qualcuno familiare.
Lei sembrò incupirsi all’improvviso,ma continuò comunque il discorso.
“Oh,ehm,non sono una che si mette in mostra. Sono un tipo che se ne sta sempre per conto suo,a studiare. La classica nerd sfigata,per intenderci.”
Niall la guardò sorpreso;di lei tutto avrebbe detto,tranne che fosse una secchiona. Non ne aveva per niente l’aspetto.
“Io sono Niall Horan.” Si presentò,tanto per essere gentile. L’ora era appena cominciata e lui si era svegliato con la voglia di fare matematica pari a zero.
“Lo so.” Rispose lei,un tantino esuberante. Sapeva fin troppe cose su di lui,era una stalker per caso?
“Comunque,io mi chiamo Julie.” Porse la mano a Niall,che ricambiò la stretta con un sorriso.
Le sembrava simpatica,solo un tantino strana. Che avesse trovato una nuova compagna con cui intrattenersi durante quelle noiose ore di matematica?

Gnà,eccoci alla fine.
Che ne pensate? Ripeto,non è tutto questo granché ma questo mi è venuto in mente.
Mi rifarò col prossimo,giuro.
Ho voluto lasciare spazio ai pensieri di tutti i protagonisti e ho deciso anche di 'sistemare' Niall,in un certo senso. E' trooooppo carino *^*
Louis e Melanie sono dolcissimi,non trovate? Io li amo. 
Si prospettano tempi duri,non voglio accennare altro.
Come vedete,qualcosa sta cambiando nei nostri personaggi,soprattutto in Zayn che rischia seriamente di compromettere la sua amicizia con Liam.
Per quanto riguarda quest'ultimo,vi prometto che anche lui troverà la sua felicità ma per ora le cose andranno così. uu
Boh,non ho altro da dire,le cose importanti ci son tutte,credo. lol
Il prossimo arriverà presto,non voglio farvi aspettare tre settimane come ho fatto ora. çç mi faccio schifo da sola ç.ç
A presto,prestolino (?) gente!
Fè. xx



 

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Capitolo 14
*** Un nuovo inizio..forse. ***


Capitolo 14. Un nuovo inizio..forse.

‘Ho bisogno di parlare con qualcuno,possiamo vederci?’ fu questo il messaggio che arrivò ad Allison da parte di Ben.
‘Va bene,dimmi dove sei e ti raggiungo.’ Rispose prontamente la bionda.
‘Hyde Park,ti aspetto.’ Allison rimase sorpresa;la rossa non era mai stata così fredda e distaccata e si chiese cosa fosse successo,per turbarla così tanto.
“Tom,andiamo!” urlò al fratellino,che si apprestò a spegnere la tv e a raggiungere la sorella. “Devo vedermi con Ben.” Spiegò,precedendo il bambino.
Prese le chiavi dell’auto e la borsa,fece indossare il cappotto al fratello ed uscirono.
Solita pioggia fastidiosa di primavera,la detestava.
Arrivarono in pochi minuti e si addentrarono nel grande parco alla ricerca della ragazza,che alzò un braccio e lo sventolò per farsi vedere.
“Eccomi.” Sorrise Allison,prendendo posto accanto all’amica che aveva un’espressione davvero triste.
“Ehi,Tom perché non vai a giocare?” domandò la bionda a Thomas,che annuì felice. “Non allontanarti troppo okay?” il bimbo scoccò un sonoro bacio sulla guancia della sorella e si allontanò verso i giochi dove si trovavano altri bambini.
“Che cos’hai?” ancorò le iridi azzurre in quelle scure dell’amica.
“Si tratta di Harry.” Mormorò Ben,con gli occhi lucidi.
“Ti ha lasciata?!” esordì Allie,balzando in piedi.
“No,no. Tranquilla.” Le fece cenno di tornare a sedersi poi riprese a parlare. “Ho ricevuto una chiamata da parte di mia madre qualche giorno fa,dicendomi che devo tornare in Italia e non so come dirlo ad Harry.”
Allison non aveva mai visto l’amica così triste;si vedeva che amava quel ricciolino più della sua stessa vita.
“Quando dovresti tornare?” domandò,cercando di comprendere il perché di quella decisione improvvisa.
“Il prima possibile. Appena richiamerò mia madre,le confermerò la mia partenza.” Ben si trattenne dallo scoppiare a piangere,si sentiva il cuore a pezzi e abbandonare Harry e tutti i suoi amici era l’ultima cosa che avrebbe voluto fare.
Allison si sentì morire in gola tutte le parole;non sapeva come farla sentire meglio e così l’abbracciò,sperando che l’amica si sfogasse del tutto.
E infatti,dopo qualche secondo,sentì le lacrime calde della rossa bagnarle il maglioncino.
Le accarezzò i capelli,sentendo i singhiozzi sommessi spargersi nell’aria.
“Mi dispiace.” Sussurrò piano Allie,sentendosi impotente.
“Non voglio lasciarlo,io lo amo.” Mormorò Ben,in preda ad un pianto disperato.
“Devi parlargli,lui ha diritto di saperlo.” Le disse Allison. “So che è difficile,ma sono sicura che affronterete tutto questo insieme.”
Quanti ricordi,in quella frase!
“E se mi lasciasse?” chiese dopo un po’ la rossa,tornando a guardare l’amica negli occhi.
Cosa avrebbe dovuto dirle? Che se lo avesse fatto, non l’aveva mai amata? No,avrebbe solo peggiorato la situazione. Dirle che sarebbe andato tutto bene? Una bugia bella e buona,non sarebbe andata a finire bene. Non c’era via d’uscita,le loro strade erano destinate a separarsi.
“Dovresti parlarne con lui,penso sia la cosa migliore.” Era la cosa più giusta che avrebbe potuto dirle,almeno non si sarebbe illusa.
“Credo tu abbia ragione.” Ben si asciugò le lacrime e abbracciò di nuovo l’amica. “Grazie,Allie. Non so davvero come farò senza di te,ti voglio bene.”
“Te ne voglio anche io. E adesso,corri,và da lui.”
La rossa annuì e cominciò a correre.
Aveva bisogno di Harold.
Allison sospirò e si alzò,dirigendosi verso i giochi dov’era Thomas.
“Forza Tom,è ora di tornare a casa.” Il bambino si avvicinò e le strinse la mano,salutando con l’altra una bambina dai lunghi capelli biondi. “Ciao Maggie.”
“Ciao Tom.” Rispose la bimba,dando un bacio al piccolo Thomas che si immobilizzò all’istante.
Allison sorrise alla vista di quella scena,la trovava di una dolcezza infinita.
Salutarono un’ultima volta e,saliti in macchina,tornarono a casa.
Infilò la chiave nella toppa e la serratura scattò all’istante.
Le sembrò strano,dato che quando era uscita di casa aveva fatto i soliti due giri di chiave.
Entrò cauta,stringendo Tom a sé.
“Ciao Allison.” Suo padre fece capolino dalla cucina e il sangue le si raggelò nelle vene.
“Papà!” esclamò Thomas,correndo verso il padre che lo prese in braccio.
“Ciao ometto. Diventi ogni giorno più grande!”
“Ipocrita.” Mormorò schifata Allison,salendo le scale per raggiungere la sua stanza.
Odiava quell’uomo dal più profondo del cuore e ritrovarselo in casa la fece stare con le orecchie drizzate ad ogni minimo rumore. Aveva paura di lui,ma non lo avrebbe mai ammesso.
Prese il libro di chimica e riprese a studiare da dove aveva interrotto prima del messaggio di Ben,ma non appena posò gli occhi sul libro,la porta della sua camera si spalancò.
“Pensavi di esserti liberata di me,eh?” suo padre era sul ciglio della porta,con un sorriso stampato sul volto che non prometteva nulla di buono.
“Purtroppo no.” Replicò acida,suscitando l’ira dell’uomo che immediatamente scattò verso di lei.
“Ti ho ripetuto mille volte di portarmi rispetto,brutta stronza che non sei altro!” la colpì in pieno volto con uno schiaffo che la fece cadere a terra. “Vuoi che ti sbatta fuori di casa insieme a Tom? Sai bene quali sono le conseguenze poi..” lasciò la frase in sospeso in quanto Allison sapeva bene cosa sarebbe accaduto.
“Oh avanti,cosa aspetti?” la ragazza si rialzò e fronteggiò il padre,provocandolo . “Siamo sempre stati un peso per te,è inutile che continui a fingere di interessarti a noi. O meglio a Thomas,perché di me non t’è mai importato nulla.” Gli occhi del padre fiammeggiavano di rabbia e la colpì di nuovo con un altro schiaffo.
“Sei solo una puttana!” urlò rabbioso,rialzandola da terra e sbattendola selvaggiamente contro il muro. “Proprio come tua madre” Si lasciò andare ad una risata sguaiata,mentre continuava a tenerla immobile tra il suo corpo e il muro. “Non siete poi così diverse” passò lo sguardo lascivo sul corpo della figlia,poi si avvicinò pericolosamente al suo viso. “Ti conviene smetterla di comportarti così e fare quello che dico io,se non vuoi che finisca davvero male.” Le sussurrò minaccioso,facendola rabbrividire dalla testa ai piedi.
“E adesso muoviti,hai dei clienti che ti aspettano.” La liberò della sua presa e uscì dalla sua stanza.
Allison si accasciò a terra e cominciò a piangere disperata.
Non c’era via di fuga.

Allison non salutò nemmeno le altre ragazze,si chiuse nel suo camerino e si cambiò in fretta,senza evitare le lacrime. Era stanca di subire i ricatti di suo padre,ma non c’era davvero nulla che potesse fare.
Uscì e si diresse al bar,dove Zach le sorrise dolcemente.
“Dammi il drink più forte che hai.” Domandò la ragazza,senza degnare d’uno sguardo il barista.
“Non hai mai bevuto nulla,perché questa sera hai deciso di cominciare?” Zach la guardò confuso,intuendo immediatamente qualcosa che non andava.
“Ho bisogno di bere per non pensare a ciò che accadrà.” Replicò semplicemente,lasciandosi andare ad un lungo sospiro.
Il ragazzo l’accontentò e le servì ciò che aveva chiesto senza fare domande;la osservò mandare giù il drink e andare via. Diede una rapida occhiata in giro e,accertatosi che non ci fosse nessuno nei paraggi,estrasse il telefono e fece una chiamata che mai avrebbe pensato di fare.
Uno,due,tre squilli,poi finalmente dall’altro capo risposero.
“Pronto?” domandò la voce metallica.
“Ehi Zayn,sono Zach. Ricordi?” si erano scambiati i numeri qualche tempo prima,quando il moro era solito trascorrere le sue serate lì per vegliare su Allison.
“Si,ciao Zach. Come mai quest’improvvisa chiamata?” Zayn sembrò sorpreso di sentirlo,non l’aveva mai chiamato prima.
“Mi spiace disturbarti,ma ecco,c’è un problema.” Fissò lo sguardo sul palco,vedendo che lo spettacolo stava per cominciare.
“Di cosa si tratta?” domandò il ragazzo dall’altro capo,cominciando a preoccuparsi.
“Allison” mormorò,sperando che avesse capito. “È tornata ed ha ordinato da bere. Non credo sia qui di sua spontanea volontà.”
Zayn si immobilizzò all’istante e Zach lo sentì grugnire arrabbiato.
“Tienila d’occhio,cerco di arrivare prima possibile.” Il moro riattaccò senza dargli tempo di dire altro;con la coda dell’occhio,Zach si accorse di alcuni clienti che stavano facendo dei commenti poco casti sulla ragazza e pensò ad un modo per far sì che nessuno l’avesse sfiorata fin quando non sarebbe arrivato Zayn.
Ma era più facile a dirsi che a farsi.
Si accorse che c’erano due grossi bodyguard sotto il piccolo palco,che avevano il compito di non far avvicinare nessuno.
Decise di tentare comunque e così si avvicinò,cominciando a chiamare Allison.
“Ehi Allison!” esclamò,ma la ragazza parve non accorgersi di lui.
Ora che era così vicino doveva ammettere che ci sapeva proprio fare e quella sera,forse a causa dell’alcool,i suoi movimenti erano ancora più sinuosi ed eleganti.
Uno dei due uomini gli piazzò il braccio davanti,impedendogli di avvicinarsi.
“Vedi di tornare al tuo posto,se non vuoi finire male.” Lo minacciò e lui si allontanò,non potendo fare nulla.
Non seppe quanto tempo era passato,ma dovette ringraziare che stava andando tutto bene. O quasi.
La musica si affievolì,segno che lo spettacolo era terminato,e vide un cliente avvicinarsi ad uno degli uomini della sicurezza e sussurrargli qualcosa. Quello annuì e lo fece avvicinare e Zach intuì subito come sarebbero andate le cose da quel momento.
Allison scese dal palco con accanto l’uomo e salì le scale verso una delle stanzette private al piano superiore.
Gli uomini della sicurezza bloccarono l’accesso alle scale,in modo che nessuno avrebbe potuto rovinare la serata.
“Ehi Zach!” il ragazzo si voltò,scontrandosi con uno Zayn che respirava a fatica a causa della probabile corsa.
Il moro si voltò e cercò Allison con lo sguardo,ma non la vide da nessuna parte. Strinse i pugni e serrò la mascella,voltandosi verso il barista.
“Ti avevo chiesto di controllarla” ruggì,sbattendo un pugno sul bancone. “Dov’è?” domandò poi,anche se conosceva già la risposta.
“Di sopra,ma è impossibile passare.” Il ragazzo gli indicò i due uomini della sicurezza davanti alle scale e sentì Zayn imprecare.
“Puoi aiutarmi ad arrivare da lei?” domandò,in preda al panico. C’era poco tempo,doveva sbrigarsi.
“Dovrò inventarmi qualcosa per smuovere quei due da lì,conta pure su di me amico.” Si sorrisero complici e Zach si avvicinò di nuovo a quei due colossi,pregando mentalmente che andasse tutto liscio.
“Che cosa vuoi ancora?” brontolò uno di quelli.
“C’è una rissa in corso nel bagno,se le stanno dando di santa ragione e non accennano a smettere. Hanno alzato un po’ troppo il gomito.” Disse Zach,mantenendo lo sguardo fisso su di loro.
“Che palle” sbuffarono insieme,poi si guardarono. “Andiamo,il capo non vuole guai.” Si scostarono,ma poi tornarono subito indietro e lanciarono uno sguardo di fuoco al povero Zach. “Se provi a passare,giuro che questa sera non tornerai a casa.” Zach sussultò appena per lo spavento e deglutì.
“Sono venuto solo per avvisarvi,ora me ne torno al mio posto tranquilli.” Detto ciò,si allontanò sperando che gli avessero creduto. Con la coda dell’occhio li vide allontanarsi e fece cenno a Zayn di muoversi.
“Ti devo un favore.” Mormorò Zayn,posandogli una mano sulla spalla.
“Forza,vai. Non mancheranno molto.” A quelle parole Zach rabbrividì,immaginando cosa avessero fatto quelli dopo aver scoperto che era solo una balla.
Vide il moro salire le scale in fretta e pensò che era meglio mettersi al sicuro;tornò nella sua postazione e afferrò tutte le sue cose,per poi uscire di fretta dal locale.
Zayn avrebbe dovuto cavarsela da solo,da quel momento.

Il cuore minacciava di scoppiargli e cominciava a sentire il fiatone per la corsa fatta. Non gli rimaneva molto tempo,così cominciò ad aprire tutte le porte che gli presentarono davanti agli occhi,sperando di trovare in fretta Allison.
Era agitato e aveva un brutto presentimento;aprì una porta sulla sinistra,ma trovò la stanza vuota. Proseguì ancora con altre due porte,fin quando non sentì delle voci provenire dalla fine del corridoio.
Accelerò il passo,fin quando non si ritrovò di fronte alla porta. La voce di Allison gli arrivò all’orecchio e fece scattare la mano sulla maniglia,ma sentì dei passi veloci dirigersi per le scale e così aprì una porta a caso e vi si chiuse dentro.
“Se prendo quel farabutto lo ammazzo!” Zayn riconobbe la voce di uno dei bodyguard e lo sentì farsi sempre più vicino.
Chiuse gli occhi,pregando che non aprisse la porta.
L’uomo bussò alla porta di Allison e lo sentì scusarsi per aver interrotto,poi domandò se per caso fosse entrato un ragazzo a cercarla.
L’uomo all’interno della stanza sbottò infastidito e rispose un no secco,prima di sbattere la porta in faccia al bodyguard.
Attese qualche minuto per accertarsi che quest’ultimo fosse andato via,poi uscì cercando di fare meno rumore possibile.
Si avvicinò alla porta e,senza troppe cerimonie,l’aprì di scatto,assistendo ad una delle scene peggiori di tutta la sua vita.
Allison era distesa sul letto completamente nuda,mentre l’uomo sopra di lei si divertiva a proprio piacere col suo corpo.
“Levale le mani di dosso o giuro che ti uccido!” ruggì imbestialito Zayn,spostando l’uomo con un violento spintone.
“E tu chi saresti,ragazzino?” l’uomo sorrise beffardo,rialzandosi da terra e gli si parò di fronte,svettando sopra di lui di almeno cinque centimetri.
“Il suo ragazzo.” Disse,provocando una risata sguaiata nel tipo di fronte a lui.
Zayn si accorse solo qualche momento dopo di ciò che aveva detto,ma non se ne pentì affatto.
“Tu saresti il suo ragazzo?” esclamò il tipo,senza smettere di ridere. Poi si voltò verso Allison,ancora immobile sul letto. “Pensavo avessi gusti più raffinati,bellezza.” E tornò a ridere sguaiatamente,mettendo a dura prova i nervi di Zayn.
“Cos’hai da ridere eh?” sbottò il moro,trattenendosi dal tirargli un pugno su quella faccia da schiaffi che si ritrovava.
“Senti,non mi importa se sei il suo ragazzo. Lei stasera è mia.” Sussurrò quell’ultima parola terribilmente vicino al viso di Zayn,come se volesse fargli capire che non stava scherzando.
A quel punto il ragazzo non riuscì più a controllarsi e il suo pugno scattò dritto sul volto dell’uomo di fronte a lui,che gemette per il dolore.
“Forza,Allie. Andiamo via.” Si avvicinò alla bionda,seduta sul letto,e le mise la sua felpa addosso per coprirla.
La ragazza era in uno stato di shock,aveva un sorriso ebete sul volto e Zayn si accorse subito che non aveva retto il drink che aveva bevuto poco prima.
La aiutò a mettersi in piedi e la condusse verso la porta,che però non raggiunse poiché il tipo si era rialzato e gli si era avventato addosso.
“Tu non vai da nessuna parte. Non con lei.” Rise beffardo,colpendo il ragazzo più volte.
Nonostante fosse molto più grosso di lui,Zayn riuscì a sistemarlo,subendo però non pochi danni.
Allison era seduta sulla moquette,avvolta nella felpa del ragazzo,e si guardava attorno senza dire una parola.
“Stai bene? Guardami,ti prego.” Zayn si mise in ginocchio,ritrovandosi il suo volto di fronte. Gli occhi azzurri erano spenti,lo sguardo vacuo.
“Ciao Zayn.” Esclamò la ragazza,carezzando il viso del moro con una mano.
“Non abbiamo tempo,dobbiamo uscire da qui.” Allison era KO,così la prese in braccio ed uscì dalla stanza,non prima di essersi assicurato che l’uomo non si fosse ripreso.
Camminò lungo il corridoio alla ricerca di una porta secondaria,non poteva certo scendere di sotto ed uscire!
“Cerchi qualcosa?” esordì una voce alle sue spalle,che lo colse di sorpresa facendolo sobbalzare.
Si voltò lentamente,ritrovandosi un paio d’occhi blu che lo fissavano con aria di sfida.
L’uomo che aveva di fronte gli ricorda terribilmente Allison. Oh cazzo,era suo padre!
Si ritrovò in un vicolo senza via d’uscita,era consapevole che non sarebbe uscito da quel luogo infernale.
“Lei chi è?” domandò Zayn,sperando di riuscire ad ottenere tempo per elaborare un piano di fuga.
“Robert Cooper. Si dia il caso che quella che hai tra le tue braccia sia mia figlia.” Rispose pacato l’uomo,porgendo la mano al ragazzo che lo guardò diffidente. “Cos’è,hai paura che io morda?” si lasciò andare ad una risata,guadagnandosi un’occhiata glaciale da parte del moro.
“Non credo che lei morda,semplicemente non ci tengo a stringerle la mano.” Replicò il ragazzo,continuando a guardarlo con aria diffidente.
Non aveva la più pallida idea di cosa sarebbe accaduto,di quali erano i piani del signor Cooper.
“Sei sveglio,ragazzo.” Si congratulò l’uomo,sorridendo beffardamente.
“E lei è un ipocrita.” Rispose schietto Zayn,facendo scoppiare a ridere l’uomo.
Ma che cos’hanno tutti da ridere?
“Non sei il primo che me lo dice.” Robert posò lo sguardo sulla figlia,dormiente tra le braccia di Zayn. “Anche lei lo pensa. Sai,oggi mi ha detto che lei è sempre stata un peso per me,mi ha rinfacciato tante brutte cose. Hai idea di come mi possa esser sentito?”
“Non credo che Allison si sia inventato tutto,se pensa questo di lei evidentemente c’è un motivo.” Rispose incalzante Zayn,posando lo sguardo sulla ragazza che aveva in braccio. Era terribilmente bella e si chiese cosa avesse fatto di male per meritarsi un padre simile.
“Non le ho mai fatto mancare nulla. Mi sono sempre preso cura di lei e suo fratello,da quando mia moglie è morta.” Esclamò l’uomo infastidito.
“Lei pensa davvero che riempiendoli di regali,possa renderli felici? Avrebbe dovuto colmare,o almeno provarci,il vuoto che la perdita della madre aveva causato,stare accanto a loro e non allontanarsi.”
“Chi ti credi di essere,ragazzino? Tu non sai nulla!”
sbottò inviperito l’uomo,perdendo la pazienza.
“La verità fa male.” Esclamò Zayn,muovendo qualche passo. Ma l’uomo gli bloccò il passaggio,frapponendosi tra lui e l’uscita che nel frattempo aveva avvistato.
“Dove vorresti andare?” domandò con tono di sfida,lasciando apparire un sorriso maligno sul volto.
“Via da questo posto.” Resse il suo sguardo e gli sorrise,facendo perdere la pazienza ancora di più all’uomo.
“Puoi andare dove vuoi,ma lei rimane qui.” Disse,cercando di apparire autoritario.
“Lei viene via con me.” Replicò Zayn,continuando a reggere il suo sguardo.
“Mi spiace infrangere i tuoi sogni,ragazzino,ma lei è mia figlia e fino a prova contraria,sono io che decido.”
“Mi creda,Allison non sceglierebbe mai di rimanere con lei.” Voltò lo sguardo alle sue spalle,la porta non era lontana. Doveva solo trovare un modo per raggiungerla.
“E tu cosa ne sai?” lo provocò l’uomo,incrociando le braccia al petto.
“Me l’ha detto lei. Ma anche se non lo avesse fatto,non ci vuole molto a capire che è infelice. Per quale motivo crede che Allison sia rimasta a casa,con lei?” domandò Zayn,mettendo l’uomo con le spalle al muro.
“Non crederà davvero che sia rimasta perché le vuole bene!” esclamò Zayn,dopo aver visto l’espressione che si era dipinta sul volto del signor Cooper.
“È rimasta per suo fratello,per non privarlo anche di suo padre. Ha fatto ciò che avrebbe fatto sua madre.” Proseguì il ragazzo,notando gli occhi blu di Robert infuocarsi di rabbia.
“Adesso basta!” gridò,posando un braccio su quello della figlia. “Non permetto a nessuno di parlarmi in questo,né tantomeno a un ragazzino saccente che pensa di sapere tutto.”
Zayn si abbassò a terra e appoggiò Allison contro il muro,tornando poi a fronteggiare l’uomo.
Oramai aveva compreso che non sarebbe mai riuscito a passare,così decise che affrontare il padre di Allie era l’unica cosa da fare.
“La smetta,per favore. Lei conosce meglio di me la verità.” Incalzò Zayn,muovendo qualche passo in direzione di Robert,che,furioso,scagliò un pugno verso il ragazzo,che però lo evitò abilmente.
“Non mi costringa a reagire,mi lasci passare insieme ad Allison e non le succederà nulla.” Ora era il turno di Zayn,stava reagendo,lo stava minacciando per tentare di ragionare con quel pazzo che stava ridendo a crepapelle.
“Non ho paura di un ragazzino come te.” Rispose presuntuoso.
Fu un attimo. La risata gli morì in gola,Zayn gli scagliò un pugno in pieno viso e poi una ginocchiata nello stomaco che lo fecero urlare di dolore.
Di sicuro i bodyguard sarebbero accorsi in un attimo,così Zayn prese Allie in braccio ed uscì dalla porta d’emergenza in un attimo,ritrovandosi sul retro del locale.
Corse a perdifiato fino a raggiungere l’auto di Allison,adagiò la ragazza sul sedile del passeggero e,trovate le chiavi,mise in moto procurando un rombo sordo.
Accelerò,allontanandosi il più velocemente possibile dal quel maledetto luogo che aveva causato ad Allison solo dolore.
Parcheggiò nel viale di casa Cooper ed aprì la porta,ritrovandosi davanti il piccolo Tom.
“Allie!” gridò il bimbo,vedendola addormentata tra le braccia del ragazzo.
“Sta bene,non preoccuparti” Zayn sorrise al bambino per rassicurarlo. “Dobbiamo andare via,non siete al sicuro qui.” Thomas sembrò non capire e così Zayn lo prese per mano e salì le scale fino ad arrivare nella camera di Allison.
“Ho bisogno del tuo aiuto,Tom. Va’ nella tua stanza e prendi tutte le tue cose. Mettile in una borsa e poi torna qui. Io mi occupo di tua sorella,okay? Fai presto,non abbiamo molto tempo.” Il bimbo annuì e corse nella sua stanza a fare ciò che aveva detto Zayn senza replicare.
Tornò dopo pochi minuti con uno zaino più grande di lui in mano,aiutò il ragazzo con i vestiti della sorella ed uscirono da quella casa in fretta.
Zayn adagiò Allison sul sedile e aiutò Tom a sistemarsi accanto alla sorella,poi partì a razzo verso casa sua.
Quello sarebbe stato un nuovo inizio,per Allie e Tom.






Angolo autrice.
Questo capitolo è un poema ahahahah spero che almeno sia di vostro gradimento.
Come vedete,qui avviene un passaggio decisivo per la storia,per questo ho lasciato spazio solo a Zayn ed Allison. Il nostro Malik supereroe :') SuperMalik lol
In realtà c'era un altro pezzo che avrei dovuto inserire,ma dopo diventava davvero lunghissimo e allora ho deciso di stopparlo qui.
Cosa ne pensate? Personalmente,me gusta muuuuucho (?)
Mi fate sapere cosa ne pensate con una recensione? *-*
Stranamente,non ho molto da dire ahah quindi termino qui e ringrazio tutte le persone che seguono la mia storia,l'hanno messa tra i preferiti o nelle ricordate. Ringrazio chi legge e chi recensisce,siete la mia forza,davvero.
Evaporo.
Baci,Fè.



 

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Capitolo 15
*** I think I'm fall in love with you ***


Premetto che mi vergogno per aver scritto questo capitolo,leggendo capirete e.e 
Enjoy!



Capitolo 15. I think I'm fall in love with you.

“Allison,svegliati su.” Zayn la scosse appena,sotto gli occhi attenti di Tom che non capì che cosa fosse successo.
La bionda aprì lentamente gli occhi,scontrandosi con due iridi nocciola che la fissavano preoccupata.
“Grazie al cielo!” esclamò il ragazzo,abbracciandola forte. “Stai bene?” domandò,accarezzandole la guancia col dorso della mano.
“Credo di si.” Biascicò la bionda,mettendosi a sedere sul letto. “Ho dormito parecchio?” chiese,sentendo un cerchio alla testa.
“Abbastanza,cominciavo seriamente a preoccuparmi.” Le rispose,sorridendole.
“Allie!” esclamò Thomas,gettandosi nelle braccia della sorella. “Che cosa è successo? Perché siamo andati via dalla nostra casa?” gli occhioni azzurri del bimbo divennero lucidi ed Allie guardò Zayn in cerca d’aiuto. Come avrebbe potuto spiegare ciò che il padre le aveva fatto?
“È meglio così,Tom. Credimi.” Rispose Allison,sentendo una stretta micidiale al cuore.
“Ma io voglio tornare a casa!” Sbuffò il bambino,cominciando a piangere.
“Smettila di fare i capricci,Thomas!” Lo rimproverò,massaggiandosi le tempie.
“Adesso è tardi,domani dobbiamo andare tutti a scuola ed è meglio se andiamo a dormire non credi? Avremo tempo per parlare di questo.” Esordì Zayn,sorridendo dolcemente al bambino,che si calmò e sorrise timidamente.
Il bambino si stese sul letto accanto ad Allison e l’abbracciò come sempre,crollando immediatamente tra le braccia di Morfeo.
La ragazza attese qualche minuto per accertarsi che il fratello stesse realmente dormendo,poi si alzò e raggiunse Zayn sul balcone.
Barcollò appena,sentendo le tempie pulsare forte quasi volessero scoppiare.
“Ti aspetto di là.” Gli sussurrò piano,accorgendosi dei lievi brividi che si erano impadroniti del corpo del suo ragazzo.
Uscì dalla stanza trascinando i piedi e dovette aggrapparsi al letto per non finire a terra. Aveva la vista annebbiata e i sensi affievoliti,sentiva ancora quel forte drink bruciarle lo stomaco e ci sarebbe voluto un po’ affinché il suo corpo lo smaltisse.
Raggiunse la stanza di Zayn e si sedette al centro del letto,con le gambe incrociate. Un sorriso raggiunse le sue labbra facendole incurvare all’insù.
Si guardò attorno,notando quanto quella stanza fosse sobria. La parete di fronte al letto era bordeaux,rispetto alle altre che erano di un bianco candido. E su quella parete color mattone si apriva l’enorme porta finestra,coperta da delle leggere tende pastello.
Il letto matrimoniale e soffice avvolto da un lenzuolo arancione tenue e un caldo piumone color crema,su cui era impresso il profumo della pelle di Zayn. Allison prese uno dei cuscini e respirò a fondo,lasciando che l’odore del ragazzo le entrasse dentro e le infondesse una piacevole sensazione di benessere.
Il grande armadio occupava tutta la parete accanto al letto e sulla scrivania erano sparsi alcuni vestiti del ragazzo.
La bionda posò lo sguardo su di sé e si accorse di avere indosso la felpa di Zayn,così vi si strinse e lasciò che il profumo di vaniglia le si appiccicasse addosso.
Sentì la maniglia abbassarsi e sussultò appena,colta di sorpresa,mentre la figura del moro si stagliò contro la porta.
Zayn le sorrise e si sedette accanto a lei,facendo sfiorare le sue labbra con quelle della ragazza.
“Per un momento ho avuto paura” Confessò sincero,scrutandola col suo sguardo magnetico. “Ma ora è tutto finito.” Continuò,sorridendole dolcemente.
Allison ricambiò il sorriso e si sedette in braccio a lui,incrociando le gambe contro il suo bacino.
Lo baciò sensualmente,lasciando che le loro labbra tornassero ad incontrarsi e a scoprirsi. Zayn sussultò per la sorpresa,ma l’iniziativa presa dalla bionda non lo dispiacque affatto e così prese a baciarla con passione,sentendo subito il desiderio impossessarsi di lui.
Allison posò entrambi le mani sul petto del ragazzo e sbottonò i bottoni della camicia lentamente,accarezzando ogni singolo centimetro di quel corpo scolpito e così perfetto.
Ma Zayn la bloccò,separando le loro labbra e guardandola negli occhi.
“Che hai intenzione di fare?” domandò incredulo,mentre lei nel frattempo lo aveva privato della camicia.
“Non fare finta di non aver capito,Jawaad.” Sussurrò maliziosa,facendo scorrere le dita sui pettorali e sugli addominali.
“Non credo sia il caso” Zayn si scostò,provocando un grugnito contrariato da parte di Allie. “È l’alcool a farti parlare,non lo vuoi seriamente.”
Lui la desiderava sul serio,ma avrebbe voluto che accadesse quando lei era davvero consapevole e non mezza ubriaca come in quel momento.
Allison si alzò dal letto e lo raggiunse,guardando il riflesso del suo viso attraverso la finestra.
Non disse nulla,attese che lui si girasse e la guardasse,per poi sfilarsi sotto i suoi occhi la felpa,rivelandogli il suo corpo nudo in tutta la sua sinuosità.
Zayn spalancò gli occhi,ma rimase comunque ad ammirare ogni centimetro del corpo della ragazza,sentendo la sua eccitazione prendere vita nel basso ventre.
Provò a dire qualcosa,ma Allison gli posò un dito sulla bocca e gli si avvicinò piano.
“Avanti Malik,so che lo vuoi quanto me.” Mormorò al suo orecchio,poi senza preavviso gli saltò addosso,circondando la sua vita con le gambe lunghe e snelle.
Allison sorrise soddisfatta sentendo l’eccitazione del ragazzo premere contro di lei;Zayn,d’altra parte,era indeciso su cosa fare. Sentiva la sua erezione crescere sempre di più e sapeva che non avrebbe resistito a lungo,così la baciò e si avvicinò al letto.
Fece stendere la ragazza e si posizionò sopra di lei,portando tutto il peso sulle braccia per non gravare col suo peso sul piccolo corpo della bionda.
Baciò le labbra sottili,poi passò al collo fino a scendere sul seno e sul ventre piatto. Quella scia umida di baci fece fremere Allison,che prese ad armeggiare con la cintura dei jeans del ragazzo finché non riuscì a toglierli.
Sentiva un irrefrenabile desiderio di lui pervaderle tutto il corpo,si aggrappò alla schiena di Zayn con le lunghe unghie laccate di un rosso acceso,graffiando la pelle ambrata.
Allison lo privò dell’ultimo pezzo di stoffa inutile che li intralciava ed inarcò la schiena,pronta ad accoglierlo.
Zayn guardò la ragazza negli occhi,chiedendole se fosse davvero sicura di volerlo. Lei annuì e gli sorrise,baciando poi le labbra del fidanzato.
Entrò in lei con una spinta decisa che la fece sobbalzare appena e soffocò i gemiti sulle labbra del moro,che cominciò a muoversi dentro di lei con dei lenti movimenti di bacino.
Lasciò che si abituasse a quella presenza,poi accelerò i movimenti anche con l’aiuto di Allie che lo stava aiutando con le spinte.
Un’ondata di piacere li invase,facendoli gemere e ansimare forte;arrivarono al piacere insieme e subito dopo Zayn si accasciò esausto su Allison,abbracciandola.
La bionda si strinse nel suo petto e nascose il viso nell’incavo della sua spalla,baciandola appena.
Per Allison quella era stata la sua prima volta ed era sicura che non l’avrebbe mai dimenticata;dovette proprio ricredersi,sulle doti di Malik. Ci sapeva fare eccome!
Non aveva mai provato un sentimento così forte per nessun ragazzo e questo un po’ la spaventava,ma sentiva che con Zayn poteva lasciarsi andare ed essere se stessa,perché era convinta che il moro fosse il ragazzo adatto a lei,quello che da tanto tempo aspettava.
E ora che lo aveva tra le sue braccia,era certa che non lo avrebbe più lasciato andare via.
“Ti amo,Zayn.” Sussurrò,prima di venire accolta da Morfeo,ancora stretta contro di lui.
Zayn spalancò gli occhi sorpreso;le aveva davvero detto di amarlo?
Rimase ad osservarla mentre dormiva e si accorse che era di una bellezza tale da disarmarlo,da lasciarlo impotente. Era bella da far male.
Le lasciò un bacio sulla nuca,poi sorrise appena e si accoccolò contro di lei,lasciando che il sonno lo accogliesse e lo accompagnasse in quel labirinto di emozioni.
Che cosa provi,Malik? Sei davvero innamorato di lei?

“Ti vedo strana” Esordì Harold,voltandosi verso Ben. “Cosa ti turba?”
La rossa si armò di coraggio e,dopo aver inghiottito l’enorme nodo alla gola e preso un bel respiro,guardò Harry negli occhi.
“Devo tornare in Italia” il riccio la guardò con occhi spalancati,ma la lasciò proseguire. “Mi ha chiamato mia madre qualche giorno fa e mi ha detto che devo tornare.”
“Ma non dovevi rimanere fino al termine della scuola?” chiese Harry,sperando che tutto quello fosse un sogno e che si sarebbe svegliato presto.
La ragazza annuì,ma non seppe dargli una risposta precisa. A dire la verità,sua madre non le aveva detto nulla,se non il fatto che dovesse tornare il prima possibile. Che fosse successo qualcosa?
“Cosa succederà ora,Harry?” domandò con gli occhi lucidi Ben,dopo lunghi ed incessanti minuti di silenzio.
“Non lo so” ammise,stringendo i pugni. “Non lo so davvero,l’unica cosa di cui sono certo è che ti amo e non voglio che tu vada via.” Il riccio abbassò lo sguardo ed imprecò piano,chiedendosi perché proprio a lui era capitato tutto ciò.
“Ti amo anche io,Harry,e credimi,nemmeno io voglio andare via,ma purtroppo non ho altra scelta. Potrebbe essere una cosa grave,capisci?” Una lacrima sfuggì al suo controllo e il ragazzo la catturò,asciugandola con il pollice.
“Io ti aspetterò.” Puntò le sue iridi verdi in quelle scure della ragazza,che si accorse delle lacrime che il riccio stava trattenendo.
“Potrei non tornare più.” Sottolineò Ben,sentendo il cuore distruggersi sotto una forza molto più potente di lei:il destino.
“Io so che tornerai.” Affermò deciso Harry,accarezzando il viso della rossa e sorridendole dolcemente.
Non avrebbe permesso a niente e a nessuno di dividerli.
“Certo che è davvero strano,sai?” sorrise Ben,asciugandosi le lacrime.
“Cosa?” domandò confuso il riccio.
“La prima volta che ti ho visto,non avrei mai pensato che ti saresti innamorato. Insomma,non sembravi per niente il tipo da innamorarsi,viste poi le tue innumerevoli conquiste.” Rise appena,notando Harry fare lo stesso.
“Le persone cambiano. L’amore cambia.” Replicò,avvicinandosi al suo viso per baciarla.
“Hai ragione” soffiò lei ormai vicinissima alle labbra del riccio. “Ma adesso non pensiamoci,ok? Godiamoci questi ultimi istanti insieme.” Entrambi sorrisero complici,lasciandosi andare ad un bacio ricco di passione.

“Ehi Liam!” Niall sventolò un braccio in direzione dell’amico,che gli sorrise amichevole.
Liam si diresse dall’amico e insieme percorsero i corridoi del prestigioso college.
“È da tempo che non ci facciamo una chiacchierata,stai bene?” domandò il biondo,scrutando l’amico con i grandi occhi azzurri. Quegli occhi così simili a quelli di Allison.
“Sto bene,davvero” non era esattamente vero e Niall parve accorgersene,ma preferì non indagare. In fondo,se Liam non aveva voglia di parlarne,un motivo doveva esserci. “Tu piuttosto,come va?” Liam rigirò la domanda al biondo,tanto per cambiare discorso.
“Va tutto bene. Che ne dici se dopo scuola andiamo a bere qualcosa? Così magari parliamo un po’.” Propose Niall,pensando che all’amico avrebbe fatto bene un po’ di svago.
“Va bene,ci vediamo all’uscita allora.” Liam congedò l’amico abbracciandolo,poi si diresse in classe avendo sentito la campanella suonare.
Niall scosse la testa divertito e si incamminò verso l’aula di matematica,dove fu sorpreso di trovare Zayn.
“Cominciavo a pensare che fossi disperso.” Rise appena,sentendo il moro sbuffare.
Presero posto nei soliti posti in fondo e Niall si accorse di Julie che gli sorrideva dolcemente.
Ricambiò il sorriso e la salutò con un cenno;la trovava davvero simpatica e nella lezione precedente aveva avuto modo di conoscerla un po’ e non si era rivelata affatto come si era descritta.
La osservò per un momento,accorgendosi solo in quel momento di quanto fosse carina.
I capelli castano ramati le arrivano alle spalle,dritti come spaghetti. Gli occhi di un verde smeraldo intenso,coperti da degli occhiali da vista,e il viso dai lineamenti dolci e delicati.
“Terra chiama Horan,ci sei?” Zayn gli sventolò una mano davanti al viso,facendolo tornare con i piedi per terra. “Ti piace quella lì eh?” ammiccò il moro,vedendo l’amico arrossire appena.
“Ma no,che dici!” si affrettò a rispondere,ma Zayn gli sorrise complice.
“Guarda che a me puoi dirlo!” Niall sapeva bene che avrebbe continuato fino a mandarlo all’esasperazione,così decise di dargli corda e fargli credere che avesse ragione.
“Non è male,anzi. È simpatica,l’ho conosciuta l’altro giorno che tu non c’eri.” Il discorso si interruppe lì perché entrò la docente di matematica infuriata e pensarono che era meglio starsene zitti e non farla arrabbiare ancora di più.

Le lezioni terminarono e Niall e Liam si ritrovarono subito in cortile insieme agli altri.
“Ragazzi,siete dei nostri?” chiese il biondo,rivolgendo l’invito a tutti i loro amici.
“Io passo,mi spiace.” Rispose Harry,con aria triste.
“Passiamo anche noi.” Disse Zayn,stringendo le spalle di Allison e sorridendole appena.
“Lou?” domandò Liam speranzoso,ma l’amico scosse la testa.
“Spiacente ragazzi,devo vedermi con Melanie e sono già in ritardo.” Si apprestò a salutare tutti e poi andò via di corsa.
“Vorrà dire che saremo solo noi due,Liam.” Niall posò una mano sulla spalla dell’amico e insieme videro i loro amici andare via.
Presero la macchina e si avviarono verso un bar poco distante dalla scuola,un posto tranquillo e accogliente.
Parcheggiarono ed entrarono,prendendo posto in un tavolo libero proprio accanto alla vetrata.
Un rombo sordo ruppe il silenzio e nel giro di pochi minuti,un violento temporale si abbatté sulla città. Le goccioline di pioggia correvano veloci sul vetro e Liam le osservò,fin quando una suadente voce femminile non lo distolse dai suoi pensieri.
“Posso portarvi qualcosa?” i due amici volsero lo sguardo verso la ragazza;stava sorridendo e subito Liam pensò a quanto fosse bella.
Dei lunghi capelli ricci e scuri le incorniciavano il viso leggermente ambrato,profondi occhi color cioccolato e labbra sottili contribuivano a darle un aspetto ancora più elegante.
Liam la osservò nei minimi dettagli e si accorse che anche lei lo stava fissando;i loro sguardi si incrociarono per un attimo e sorrisero imbarazzati.
Era palese che ci fosse intesa tra loro,una scintilla aveva attraversato i loro occhi nel momento in cui si erano scontrati.
Niall osservava la scena divertito,persino lui si era accorto che c’era interesse reciproco tra i due!
“Per me un cappuccino con tanta schiuma e un paio di ciambelle con glassa al cioccolato.”  Esordì Niall con aria sognante,il solo pensiero del cibo lo metteva di buon umore e la ragazza non poté far a meno di sorridergli.
“E a te cosa porto?” domandò a Liam,che venne come scosso da quella voce così melodiosa.
“Quello che vuoi.” Rispose distrattamente,troppo intento a guardarla negli occhi.
Poté perfino giurare di averla vista arrossire.
La ragazza annuì e andò via,suscitando un commentino sul suo fondoschiena da parte del biondo.
“Ehi Liam,hai fatto colpo!” mormorò piano,volgendo lo sguardo verso il bancone dove la ragazza era intenta a preparare le ordinazioni.
Ma Liam non lo ascoltò minimamente;era caduto in una specie di stato di trance.
“Guarda! Continua a fissarti e a sorriderti,le piaci!” concluse ovvio l’irlandese,risvegliando l’amico dal suo stato di ‘incantamento.’
“Va’ da lei e chiedile di uscire.” Sparò Niall all’improvviso;Liam sgranò gli occhi e gli lanciò un’occhiata curiosa.
“Che aspetti? Muoviti!” lo incoraggiò,ma il ragazzo sembrò non essere d’accordo.
“Sei impazzito? Non posso chiederle di uscire!” questa volta fu il biondo a non prestargli attenzione,in quanto intento a fissare la ragazza.
“Guarda,sta venendo qui. È il tuo momento,ora o mai più.” Si alzò e sparì in fretta,lasciando Liam interdetto;quando ci si metteva,sapeva essere davvero testardo.
“Ti ho portato le stesse cose del tuo amico,spero vada bene.” Disse timorosa la ragazza,sperando di non aver sbagliato.
“S-si,va più che bene.” Liam le sorrise rassicurante e lei ringraziò mentalmente d’avere la carnagione olivastra cosicché non si vedesse quando arrossiva. Perché si,quel ragazzo l’aveva fatta arrossire ben due volte in pochi minuti ed era davvero una cosa rara.
“Comunque io sono Liam.” Esitò un po’,ma poi le porse la mano e lei la strinse incerta;era inutile dire che l’aveva affascinata,ma era davvero molto timida e parlare con un ragazzo così bello la metteva in soggezione.
“Taylor.” Sorrise e Liam sentì il cuore perdere un battito;aveva davvero un sorriso meraviglioso.
Si erano scambiati pochissime parole,eppure quel continuo gioco di sguardi era più che sufficiente a far capire quanto si piacessero;a volte non c’era bisogno delle parole,bastavano gli sguardi.
Niall sbucò improvvisamente e si presentò alla ragazza,sfacciato.”Io sono Niall.” Taylor rise e gli strinse la mano,per poi tornare a servire altri clienti.
“No dico,ti sei bevuto il cervello?” sbottò Liam,guadagnandosi un’occhiata confusa da parte dell’irlandese.
“Cos’ho fatto?” esordì il biondo,alzando le braccia in alto.
“Non potevi aspettare per fare la tua entrata? Avevo cominciato a parlarle!”
“Oh scusa tanto!” commentò ironico Niall. “Sei ancora in tempo,amico mio. Va’ da lei e invitala ad uscire.”
Liam non se lo fece ripetere una seconda volta;si alzò e si sedette su uno sgabello di fronte al bancone,attendendo che Taylor si avvicinasse.
“Dimmi.” Chiese cortese,senza smettere di sorridere.
“Ecco,io..” coraggio Liam,sii uomo. “Mi chiedevo se ti andrebbe di uscire,qualche volta.” Mormorò,fissando un punto imprecisato del bancone di marmo pur di non incontrare i suoi occhi.
“Oh,ehm..si,perché no.” Rispose,sperando che Liam non notasse in realtà quanto lei fosse felice di quella proposta.
“Oh,perfetto. Ci sei più tardi?”
“Finisco di lavorare alle cinque,magari possiamo vederci dopo.” Un altro di quei sorrisi e Liam sarebbe morto,sul serio.
“Allora ci vediamo qui alle cinque.” Sorrise soddisfatto e la salutò,tornando a posto.
“Com’è andata?” farfugliò Niall,masticando una ciambella.
“Alla grande. Usciamo oggi alle cinque.” Esultò Liam,con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.
“Grande! Buona fortuna allora.” Esclamò il biondo,tornando poi a divorare la sue ciambelle.

Louis e Melanie erano riparati sotto un albero al parco,bagnati fradici a causa dell’improvviso temporale che li aveva colti nel bel mezzo della loro passeggiata.
“Sembro un panda!” borbottò Melanie,osservando allo specchietto di una macchina il trucco sbavato.
“Sei sempre bellissima.” Disse con ovvietà Louis,abbracciandola da dietro e sorridendole.
Mel si girò e si ritrovò a pochi centimetri dal viso di Louis,che la stava osservando con i suoi occhi azzurri che tanto amava.
Lasciò che le loro labbra si incontrarono,dando vita ad un intreccio di lingue che pareva più una danza elegante.
Rimasero abbracciati ancora un po’,aspettando che il temporale diminuisse per dargli la possibilità di tornare a casa.
“Come minimo mi prenderò un raffreddore!” esclamò Melanie,dopo l’ennesimo starnuto.
Louis rise e Mel pensò che la sua risata fosse a dir poco meravigliosa.
“Almeno ne varrà la pena.” Replicò Lou,baciandole la punta del naso.
Le loro mani si intrecciarono ed entrambi si guardarono per poi sorridere;stavano davvero bene insieme.
“Melanie,c’è una cosa che voglio dirti.” Affermò serio Louis,facendo comparire un’espressione preoccupata sul volto della ragazza,che gli fece cenno di continuare.
“Credo proprio di essermi innamorato.” Soffiò sulle sue labbra,per poi prenderle il viso tra le mani e baciarla con passione.
Melanie sentì un brivido correrle lungo la schiena e no,non era perché fosse bagnata dalla testa ai piedi.
Si lasciò andare al tocco dolce di Louis,dimenticando tutto il resto. Si,anche lei era innamorata.



HOLAAAAAAAAAAAA
No ma li avete visti i Teen Awards oggi? Erano frngksysyu come sempre,peccato che il cameraman non li abbia inquadrati mentre cantavano LWWY -.-
Ho pianto come una fontana e avevo i brividi e sicuramente chi li avrà vista,potrà capirmi.
Ma torniamo al capitolo.
Qualcuno di voi mi amerà per la scena hot che ho inserito e di cui mi vergogno,si io non so descrivere queste cose e mi sento sempre in terribile imbarazzo e.e
Allison ha detto a Zayn di amarlo fngurjtk quanto posso amarli? Sono perfetti insieme çç
E che ve ne pare di Taylor? Vi avevo detto che anche Liam avrebbe avuto la sua felicità,e pare proprio che sia attratto da questa ragazza!
Non so a voi,ma a me Horan mi ha fatto sbellicare dal ridere LOL guastafeste u.u
Ah,un annuncio importante. I prossimi aggiornamenti saranno abbastanza veloci (tempo e scuola permettendo) perché ho già in mente come terminare questa storia e vi avviso che saranno venti capitoli,compreso l'epilogo. 
Quindi preparatevi,perchè ben presto ci sarà una sorpresa. 
Much love,Fè.

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Capitolo 16
*** Confessioni ***


Capitolo 16. Confessioni.

Liam era visibilmente nervoso e non la smetteva di torturarsi le mani;stava aspettando Taylor fuori dal bar ed era agitatissimo. Non gli era mai capitato di sentirsi così ad un appuntamento,ma fin da subito si era accorto che lei non era una ragazza qualsiasi,lei era speciale.
“Ehi!” esordì raggiante la ragazza,facendolo sobbalzare.
“Ciao.” Sorrise Liam,guardandola negli occhi scuri.
“Scusa per il ritardo,il capo non voleva farmi andare via.” Mormorò imbarazzata,arrossendo appena.
“Non preoccuparti,sono appena arrivato.” La rassicurò il ragazzo,sorridendole.
Liam si fermò un attimo ad ammirarla e pensò che fosse splendida. I lunghi capelli ricci le ricadevano perfetti sulle spalle,le gambe snelle fasciate da dei jeans scuri molto stretti,mettendo in risalto ancora di più il suo fisico slanciato. Il busto avvolto da un semplice top a fascia blu,con un cardigan dello stesso colore a coprirle le braccia e le spalle.
Cominciarono a passeggiare,uno accanto all’altra,senza dire nulla. Il nervosismo che aleggiava nell’aria era palese,ma entrambi stavano bene anche in silenzio,perché avere accanto la presenza dell’altro bastava.
Più volte si erano scambiati degli sguardi fugaci e avevano sorriso,ma nessuno dei due aveva avuto il coraggio di farsi avanti.
“Dimmi qualcosa di te.” Disse,dopo svariati minuti di silenzio,Liam.
Taylor alzò lo sguardo,posandolo sul viso del ragazzo. Gli sorrise timida,ma poi cominciò a parlare,finendo per raccontare a Liam tutta la sua vita.
Il ragazzo l’ascoltò rapito e scoprì tante cose su di lei;anche lei era all’ultimo anno di liceo,lavorava per potersi pagare il college,viveva con i suoi genitori e sognava di studiare medicina.
Anche Liam finì col raccontarle della sua vita e senza neanche accorgersene,si ritrovarono davanti al London Eye,con il sole che tramontava colorando il cielo di meravigliose sfumature arancioni.
“Ho sempre sognato di salirci!” disse Taylor,guardando la ruota panoramica come un bimbo goloso guarda le caramelle. Ma poi il suo entusiasmo si spense subito,rendendosi conto dell’ora tarda.
Liam se ne accorse e si allontanò,facendo cenno alla ragazza di aspettarlo.
Scambiò due parole col tipo seduto sotto alla ruota e gli chiese se poteva fare un’eccezione e farli salire.
L’uomo all’inizio storse il naso,ma poi acconsentì.
Il ragazzo ringraziò l’uomo e tornò contento da Taylor,la quale stava ammirando il tramonto estasiata. Il Tamigi assunse delle sfumature arancioni,mescolandosi  al blu del fiume,creando una visione paradisiaca per gli occhi.
“Ti va di salire?” domandò il ragazzo,sorridendole dolcemente.
Sul volto della ragazza comparve un sorriso raggiante,che la rese ancora più bella agli occhi di Liam.
“Dici sul serio?” gli occhi scuri di Taylor divennero lucidi;annuì e sorrise a Liam,che le tese la mano.
La ragazza l’afferrò saldamente e insieme salirono sulla ruota. La visuale che si aveva da lassù era meravigliosa e il cuore di Taylor perse un battito;aveva sempre amato ammirare i paesaggi suggestivi e ora le piaceva ancora di più,perché c’era Liam a completare quel meraviglioso idillio.
Il ragazzo si sedette accanto a lei e osservò ogni lineamento del volto della ragazza. Sentì l’impulso di avvicinarsi a lei e baciarla su quelle belle labbra sottili,ma temeva di correre troppo.
“Grazie per avermi portato qui. È davvero bellissimo.” Taylor si voltò all’improvviso,staccando gli occhi dal vetro per posarli su Liam.
I loro visi erano vicinissimi,tanto che poterono sentire l’alito caldo dell’altro soffiare sul proprio viso.
“L’ho fatto con piacere.” Replicò Liam,senza smettere di sorridere.
Taylor sentì il suo cuore perdere un battito;era convinta che il sorriso di Liam fosse splendido.
Vide il suo volto avvicinarsi e d’istinto chiuse gli occhi;le labbra morbide del ragazzo si posarono sulle sue,la sua lingua andò subito a chiedere il permesso per entrare e far incontrare le loro lingue,che si intrecciarono in una danza piena di passione.
Liam sentì le proprie emozioni esplodergli nel cuore;si sentiva davvero bene con Taylor ed era sorpreso dell’effetto che le faceva la ragazza,considerato che non aveva mai amato nessuno all’infuori di Allison.
 Hai trovato il vero amore,Payne?

“Vorrei che tu non partissi.” Sussurrò Harry,abbracciando di slancio Ben.
Lei era in partenza e non c’era davvero nulla che il riccio potesse fare per fermarla;si amavano,questo era chiaro ormai,e nel profondo dei loro cuori,entrambi speravano che l’altro non l’avrebbe mai dimenticato.
“Ti prego,non rendere le cose ancora più difficili. Sai bene che vorrei rimanere qui con te.” Gli rispose Ben,trattenendo le lacrime. Si lasciò andare tra le braccia del ragazzo e cominciò a singhiozzare. “Mi mancherai.” Sussurrò piano,alzando poi il viso per incontrare quegli occhi di smeraldo che tanto amava.
“Anche tu,da morire.” Harold le baciò la testa e abbozzò un sorriso,facendo comparire le sue deliziose fossette.
Ben si alzò sulle punte per potergli lasciare un ultimo bacio,ma quel magico momento fu interrotto dalla voce metallica dell’altoparlante che la informava del suo volo in partenza.
“Devo andare.” La rossa si staccò a malincuore dal ragazzo e prese in mano il suo bagaglio,fermandosi un momento per ammirarlo un’ultima volta in tutta la sua perfezione. “Ti amo,Harry. Non dimenticarlo mai.” E se ne andò,lasciando che le lacrime prendessero il sopravvento e le annebbiassero la vista.
Corse il più velocemente possibile per evitare di ascoltare il suo cuore che le stava urlando di tornare indietro e non lasciarlo più.
Harry era rimasto immobile,con la bocca semiaperta,scosso dalle parole della ragazza.
Fu un attimo,decisivo,e si ritrovò subito a frugare nelle tasche. Estrasse il portafoglio con le mani tremanti e lo aprì,contando velocemente le banconote.
Corse all’imbarco e sperò che la fortuna lo assistesse;si rivolse gentile alla ragazza seduta dietro il banco e le chiese un biglietto per il volo di Ben diretto in Italia.
La ragazza le sorrise e dopo un lungo attimo di silenzio,scandito solo dal battere delle dita sui tasti,lo guardò negli occhi.
“Sei fortunato,ne è rimasto solo uno. Ma devi sbrigarti perché sta per partire.”
Harry ricambiò il sorriso e pagò il biglietto,sfrecciando poi veloce al gate indicato dal biglietto.
Corse a perdifiato,finché non sentì il respiro affannoso e dovette fermarsi;superò tutti i controlli e lo fecero salire giusto in tempo.
Cercò con lo sguardo la sua amata,ma di lei non vi era traccia. Che fosse il volo sbagliato? Lo avrebbe avuto sulla coscienza per sempre,ne era certo.
Vagò per i corridoi,spostando la testa a destra e a sinistra fino a che non scorse una chioma rosso mogano nelle ultime file.
Il cuore saltò un battito e immediatamente si diresse verso quella chioma,col cuore in gola.
Quando fu abbastanza vicino da scorgerla,si accorse che era proprio lei. Aveva lo sguardo rivolto verso il finestrino ed Harry vide,attraverso il riflesso,che stava piangendo.
Non aveva mai smesso di piangere,a dire il vero.
E anche con gli occhi rossi e colmi di lacrime,la trovò sempre meravigliosa. Ben non si era accorta lui,troppo presa a guardare fuori.
“È libero questo posto?” Harry sorrise.
Ben sussultò appena;non solo per lo spavento,ma perché aveva riconosciuto quella voce --l’avrebbe riconosciuta tra mille,quella voce così roca e profonda!- e non le sembrava possibile. Si voltò,trovando immediatamente due occhi verdi scrutarla dolcemente.
“Harry? Cosa ci fai qui?” domandò sorpresa,asciugando velocemente le lacrime.
“Non posso stare senza di te,io ti amo. E verrò in Italia con te,non mi importa del resto.” Il ragazzo si sedette e,senza dare tempo alla rossa di rispondere o quantomeno formulare una frase,la baciò con foga.

Allison e Zayn percorsero il corridoio della Hamilton mano nella mano,nonostante stessero correndo.
“Giuro che questa non la passi liscia!” lo minacciò la bionda,cercando di divincolarsi dalla sua presa;Zayn sorrise malizioso e per risposta le rubò un bacio veloce.
“Non farla tanto tragica,non è mica la fine del mondo!” non gli importava affatto di essere in ritardo,per lui ne era valsa la pena.
Avevano trascorso l’ultima mezz’ora in un posto che Zayn aveva scoperto per caso,in una delle sue tante fughe da scuola.
Un piccolo promontorio ricco di verde,non molto distante dal liceo,in cui regnava la pace più assoluta.
Si erano seduti sull’erba soffice,abbracciati,e si erano persi ad ammirare la visuale che quella collina offriva. Zayn non le aveva tolto gli occhi di dosso un momento e più volte aveva pensato di rimanere lì per tutto il giorno,tra le sue braccia.
Al diavolo la scuola,al diavolo tutti,gli bastava solo lei.
Allison era rimasta incantata da quel posto,e se non fosse stata ora di andare a scuola,sarebbe rimasta volentieri lì,stretta tra le braccia forti del suo ragazzo.
“Ti amo,Zayn.” Gli aveva sussurrato dopo averlo baciato;lui le aveva sorriso ma non le aveva risposto. E in quel momento nella mente di Allison si formulò un sospetto,che sperò con tutto il cuore non fosse vero. E se non mi amasse? Se volesse solo prendermi in giro?
Scosse la testa e tornò a guardare Zayn,il quale la stava fissando con i suoi caldi occhi nocciola confuso.
“Qualcosa non va,piccola?” Allison scosse di nuovo la testa e gli sorrise per tranquillizzarlo;era convinta che lei sue fossero solo stupide paranoie,in fondo stavano insieme già da un po’ e le cose erano diventate serie quindi non aveva assolutamente motivo per dubitare dei suoi sentimenti.
Ha solo bisogno di tempo.
Si convinse della sua ipotesi e mise da parte le sue preoccupazioni.
“Oddio,è tardissimo!” esclamò la bionda,alzandosi di scatto e trascinando con sé Zayn,che cominciò a ridere.
Ed ora si ritrovavano a correre a perdifiato tra i corridoi,sperando di non beccarsi un ammonimento.
Allison posò la mano sulla maniglia della porta e la abbassò,ma Zayn la bloccò. La baciò con foga,facendo aderire i loro corpi. “Adesso puoi andare.” Soffiò sulle su labbra,per poi andare via.
La ragazza entrò in classe e con grande sorpresa si accorse di essere in visibile ritardo.
“Oh Cooper,ben arrivata! Stavamo aspettando solo lei!”  le disse il professore,facendole cenno di andare a sedersi.
“Mi scusi,non accadrà più.” Prese posto e sperò vivamente che il professore chiudesse un occhio sul ritardo. Era la prima volta che arrivava in ritardo e non era da lei.
“Ne sono certo,anche perché arrivare in ritardo non è da lei. Quel ragazzo,Malik,la sta distraendo dallo studio..” il professore si voltò e prese a scrivere sulla lavagna,lasciando la povera Allison attonita e color porpora in faccia.
Si sentì gli occhi della classe puntati addosso e in quel momento avrebbe solo desiderato essere invisibile. Ma come si era permesso di fare un’insinuazione del genere?
Si alzò in piedi,sbattendo entrambe le mani sul banco. “Lei non sa nulla di lui,non è nessuno per accusarlo di essere una distrazione.” Sbottò furiosa.
Il docente si voltò e la fissò sbigottito. “Un simile comportamento non me lo sarei mai aspettato da lei,Cooper. Dal preside,immediatamente.” non se lo fece ripetere due volte,prese la borsa ed uscì dall’aula sbattendo violentemente la porta.

Niall si trovava nella sala d’aspetto davanti l’ufficio del preside. Era stato cacciato di nuovo perché continuava a mangiare,nonostante i richiami della docente e così questa lo aveva sbattuto fuori dall’aula inviperita e lo aveva mandato dal preside.
Sentì dei passi provenire dal corridoio,seguiti da una voce familiare.
“Allie?”  domandò sorpreso. “Cosa ci fai tu qui?”
La ragazza sbuffò sonoramente e si accasciò sulla sedia accanto al biondo. “Sono stata mandata dal preside,è così strano?” chiese retorica,guadagnandosi un’occhiata confusa da parte del ragazzo.
“Direi di sì,visto che stiamo parlando della ragazza più brava dell’intero istituto!”
“Horan,non sono una santa se è questo che stavi pensando.” Rise,trascinando con sé anche l’irlandese. “Tu per quale motivo sei qui?” lo guardò negli occhi azzurri così simili ai suoi,ma quando lui fece per rispondere,la serratura della porta scattò e il preside fece capolino dalla porta.
“Horan,torni in classe. Non ho voglia di perder tempo con lei. Cooper,per quale motivo lei è qui? Forza,entri.”
Allison e Niall si scambiarono un sorriso e poi il biondo se ne tornò in classe.
Si ricordò che era terminata l’ora e che quindi ora doveva recarsi nell’aula di scienze. Tornò a prendere le sue cose e si diresse in laboratorio,spiegando alla professoressa che era stato in presidenza.
Prese posto accanto a Julie,che gli sorrise dolcemente.
Niall ricambiò il sorriso e la seguì attentamente mentre armeggiava con gli strumenti del laboratorio. Dovette riconoscere che era molto carina,anche se tendeva a non mostrarsi troppo.
“Julie,mi stavo chiedendo se..ti andasse di andare a mangiare qualcosa insieme,dopo la scuola.” Esordì il biondo;Julie si voltò e lo fissò ad occhi spalancati,esterrefatta.
“Mi prendi in giro,Horan?” rispose piccata. Nessuno le aveva mai chiesto di uscire e si chiese come mai proprio lui,Niall James Horan,uno dei ragazzi più belli dell’istituto,avesse chiesto a lei di uscire. Lei che era la classica sfigata di turno di cui a nessuno importa.
Niall le lanciò un’occhiataccia glaciale,tant’è che Julie comprese di aver sbagliato e si scusò.
“Mi piacerebbe molto,Niall. E scusami se ti ho accusato di prendermi in giro,è solo che non ho mai ricevuto un invito e pensavo che volessi solo prenderti gioco di me come fanno tutti.” Julie abbassò lo sguardo dispiaciuta,ma il ragazzo le posò due dita sotto il mento e la guardò dritta negli occhi verdi.
“Niall Horan non si prende gioco di nessuno e mi dispiace che ci siano persone che perdono il loro tempo in questo modo.” Le sorrise dolcemente e la ragazza rischiò seriamente il collasso. Aveva un debole per l’irlandese da un anno ormai,e le sembrava quasi incredibile che lui si fosse accorto di lei.
La docente li richiamò e i due ragazzi si guardarono negli occhi prima di scoppiare a ridere. “Allora ci vediamo più tardi.” Mormorò piano e le fece l’occhiolino,per poi tornare a seguire la lezione.

Louis aveva la testa tra le nuvole e non aveva ascoltato una parola della lezione di storia.
I suoi pensieri avevano tutti lo stesso nome:Melanie.
Da quando l’aveva conosciuta,non aveva mai smesso di pensarla ed ogni giorno era sempre più convinto di essere perdutamente innamorato di lei. E si sentiva strano,perché lui aveva avuto moltissime ragazze ma non gli era mai capitato di sentirsi così con nessuna.
Prese il suo iPhone e le mandò un messaggio. ‘Mi manchi,piccola. Ho voglia di vederti,ti va di uscire oggi?’
Era sempre stato un tipo impulsivo,ma questa volta era sicuro. Sicuro dei suoi sentimenti per Melanie e quel pomeriggio glieli avrebbe confessati.
Il telefono vibrò nella sua tasca e sorrise istintivamente,sapendo che era lei. ‘Mi manchi anche tu e si,ho voglia di vederti perché sto impazzendo senza te.’
Il cuore del ragazzo accelerò i battiti,rischiando quasi di scoppiare. Non ce l’avrebbe fatta ad aspettare quel pomeriggio,sentiva il bisogno di rivelarle i suoi sentimenti.
‘Sto impazzendo anche io,credimi. Vorrei averti accanto a me ogni momento,per poterti stringere tra le mie braccia e sussurrarti che ti amo. Sì,ti amo e lo griderei ai quattro venti se fosse necessario. Mi spiace dirtelo così,ma volevo che lo sapessi.’
Quando Melanie ricevette il messaggio,per poco non urlò. Louis le aveva detto di amarla.
“Va tutto bene Mel?” le domandò Daisy,la sua migliore amica.
Melanie non rispose,le mostrò il telefono e l’amica trattenne a stento un gridolino. “Questo ragazzo è un angelo. Non lasciartelo scappare Mel,si vede che ti ama.” Daisy le sorrise e l’abbracciò. “Adesso rispondigli,su. Deve sapere che ricambi i suoi sentimenti.”
Mel annuì e riprese di nuovo il telefono in mano,digitando e cancellando più volte il testo.
Non sapeva cosa rispondergli,che parole usare.
“Sii sincera,non occorrono giri di parole.” Melanie era davvero grata a Daisy;senza di lei non avrebbe saputo cosa fare.
‘Ti amo tanto anche io,Louis.’ Semplice e coincisa,ma racchiudeva dentro tutto l’essenziale.
Lo spedì,sentendosi sollevata. Sorrise,immaginandosi la faccia che avrebbe fatto il suo ragazzo non appena lo avesse letto.
E infatti Louis sorrise,sentendo il cuore sciogliersi sotto il peso di quelle parole. Sapere che anche lei lo amava lo faceva sentire meglio e aveva fatto sparire tutte le sue incertezze e i suoi dubbi.
Come ti senti ora,Louis?






LITTLE THINGS
Salve a tutte,so che sono in terribile ritardo e mi scuso. Non sono morta,è solo che questa maledetta scuola mi occupa un sacco di tempo e infatti per scrivere questo capitolo ci ho messo diversi giorni,perchè l'ho dovuto fare a pezzi.
Ora,avete sentito Little Things? A mio parere è la quinta essenza della perfezione,cazzo è bellissima! *^*
Non mi dilungo più di tanto,vi dico solo che i prossimi due capitoli saranno simili a questi,cioè di transizione,quindi non succederà granché. Come dice Ligabue,il meglio deve ancora venire. LOL
Scappo,che sono in ritardissimo e devo andare a scuola guida. 
Vi amo tutte,dalla prima all'ultima. Mi fate sapere cosa ne pensate con una recensioncina? *occhioni dolci*

Aggiornerò il prima possibile,promesso.
Fè.

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Capitolo 17
*** Inviti. ***


Capitolo 17. Inviti.

Da giorni all’Hamilton non si faceva altro che parlare dell’evento dell’anno: il ballo scolastico.
L’Hamilton era conosciuto proprio per le feste in grande stile che organizzava al termine di ogni anno,prima della cerimonia del diploma.
E quell’anno,in particolare,erano tutti più agitati del solito.
Liam e i suoi amici avevano già in mente di invitare le loro ragazze,ma non avevano la più pallida idea di come fare.
“Qualcuno ha qualche idea?” domandò Liam ai suoi amici,mentre erano radunati nel cortile della scuola durante la ricreazione.
“No,niente di niente.” Rispose Zayn,accendendo una delle sue immancabili sigarette.
“Acqua in bocca,ragazzi. Arrivano le ragazze.” Esordì Niall,sorridendo alle ragazze che si stavano avvicinando.
“Di cosa stavate parlando?” chiese Allison,avvicinandosi a Zayn e sfilandogli la sigaretta dalle labbra. “Sai bene che non voglio che fumi,non ti fa bene.” Sussurrò,per poi prendere il posto della sigaretta e baciando con ardore le labbra carnose del ragazzo.
“Nulla,cose tra ragazzi. Sai,auto,calcio..” rispose Liam vago,sperando di aver persuaso la bionda dal fare altre domande.
Da quando aveva conosciuto Taylor,Liam aveva trascorso meno tempo con Allie e la cosa gli dispiacque;erano pur sempre migliori amici da una vita,no?
“Mmh,chissà perché ma non ti credo” replicò la ragazza,continuando a rimanere avvinghiata a Zayn. “Non le hai mai sapute dire le bugie,Liam.” Sorrise,voltandosi poi a guardare l’amico negli occhi scuri.
Il ragazzo sorrise imbarazzato,non sapendo cosa dire. Nessuno lo conosceva meglio di Allison.
“È ora di entrare,ragazzi.” Fece notare Niall e Liam lo ringraziò mentalmente per averlo tirato fuori da quella situazione imbarazzante.
L’irlandese cercò con lo sguardo Julie;la trovò davanti all’ingresso intenta a parlare con una ragazza e non poté fare a meno di sorridere. La trovava estremamente bella e si chiese per quale motivo si fosse accorto di lei solo in quel momento.
Salutò con un cenno gli amici e la raggiunse,in trepidante ansia.
Allison cercò la mano di Zayn e la strinse,rubando al moro un bacio veloce e osservando un sorriso nascere sul suo volto.
Liam era impegnato a mandare messaggi dal suo cellulare e stava sorridendo come un ebete;Allison se ne accorse e sorrise,schernendolo.
“Sei cotto a puntino,non è vero?” anche Zayn sorrise malizioso,facendo arrossire dall’imbarazzo l’amico.
“Taylor mi piace. Ciò che provo per lei,l’ho provato solo per te,Allie,e credo che questa sia una cosa positiva.” Esordì il ragazzo,esitando appena sull’ultima parte.
La bionda sorrise,poi sciolse l’intreccio di mani con il suo ragazzo per abbracciare forte l’amico. “Sono davvero contenta per te,Liam. Te lo meriti.” Zayn annuì in senso d’approvazione e Liam si sentì sollevato del fatto che i suoi amici lo appoggiassero.
Ora però doveva trovare il modo di invitarla al ballo.

Quella mattina,sembravano tutti piuttosto felici. Forse era Maggio con le sue giornate più lunghe e le temperature gradevoli,forse era l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico.
Allison aveva sempre amato la primavera,fin da bambina. Amava vedere come i fiori sbocciassero sugli alberi,dopo un inverno gelido in cui tutto era privo di vita.
Ma soprattutto amava i colori che la primavera donava all’ambiente circostante.
Le infondevano un senso di pace e tranquillità,oltre alla gioia. E sapere che oltre a quei meravigliosi colori,aveva Zayn accanto a sé,la rendeva ancora più felice.
Amava quel ragazzo in una maniera che mai avrebbe creduto possibile. Era diventato essenziale,il suo tutto.
Come cambiano le cose,prima lo odiavi e ora sei totalmente innamorata di lui.
Tornò a concentrarsi sulla lezione,lasciando che quegli occhi scuri e magnetici le tenessero compagnia per tutta l’ora.

“Sei davvero sicura di ciò che fai?” domandò preoccupato Niall,spostandosi leggermente dal banco in cui Julie stava conducendo l’esperimento di scienze.
“Non ti facevo così pauroso,Horan.” Lo prese in giro lei,facendosi scappare una risatina che alle orecchie del biondo parve un suono fin troppo melodioso.
Si finse offeso,ma non durò molto;non ce la faceva ad essere arrabbiato con lei.
La osservò incantato,finché uno scoppio non lo fece sobbalzare dallo spavento.
“Ops.” Esclamò Julie,ritrovandosi il viso ricoperto di uno strano fumo grigiastro.
Spostò lo sguardo su Niall e non poté fare a meno di ridere;era così adorabile!
“Okay,ora so che non dovrò mai metterti in mano qualche sostanza chimica. Rischieresti di far saltare in aria la scuola!” esclamò divertito l’irlandese,notando che la ragazza aveva messo su il broncio.
“Davvero simpatico,Horan. Credi di saper fare di meglio?” Julie lo fissò con aria di sfida,ma il biondo resse lo sguardo della ragazza senza esitazioni,avvicinandosi terribilmente al suo viso tanto da farla deglutire.
Quegli occhi azzurri avevano il potere di mandarle in confusione la testa,non riusciva a formulare un pensiero coerente quando aveva i suoi occhi puntati addosso.
E il fatto di avere il suo viso così vicino,le fece perdere la cognizione del tempo.
Niall sorrise e le accarezzò il volto,mentre la ragazza sentì le guance accendersi di rosso e bruciare proprio nel punto in cui lui l’aveva sfiorata.
“Hai tutto il viso sporco,aspetta.” Continuò ad accarezzarle il volto,ripulendolo delicatamente dallo sporco.
Niall sentì il cuore fare una capriola e lo stomaco contorcersi,non appena la sua mano sfiorò il viso di lei. Forti brividi lo scossero da capo a piedi.
I loro volti erano vicinissimi e Julie chiuse lentamente gli occhi,sentendo il viso di Niall avvicinarsi sempre di più.
Ma quello che la ragazza sperò,non accadde;il biondo si ritrasse subito indietro,notando che non erano soli. Sorrisero e poi tornarono a seguire la lezione.

Louis non riusciva a seguire la lezione di storia,poiché aveva la mente piena di pensieri. Mandò l’ennesimo messaggio a Melanie,poi alzò la mano e chiese al professore di poter uscire.
Quello non vi badò più di tanto e gli fece cenno di uscire; Louis estrasse l’iPhone e compose il numero di Harry. Da quando era andato in Italia con Ben,non si era fatto più sentire e sentiva la mancanza del suo migliore amico.
“Pronto?” la voce di Harry  gli invase le orecchie e non poté far a meno di sorridere.
“Harry!” trillò Louis,felice di risentire il suo migliore amico dopo tanto tempo.
“Ehi Lou!” il riccio parve felice,dalla voce.
“Come procedono le cose? Quando hai intenzione di tornare?”
“Torno presto,Tommo. Devo solo risolvere alcune cose con Ben e poi torno,promesso.” Louis sorrise.
“Va bene Hazza,ora ti saluto. Mi manchi,amico,ti voglio bene.”
“Ti voglio bene anche io,Lou. A presto.”
 Concluse Harry,chiudendo la chiamata.
Louis tornò in classe,decisamente sollevato. La lezione di storia non gli interessava minimamente,così iniziò a pensare a come avrebbe chiesto a Melanie,quella sera,di andare al ballo con lui.

Harry chiuse la chiamata e sorrise;gli mancavano i suoi amici e sperava di rivederli presto. Ma doveva prima fare una cosa.
Raggiunse Ben e sua madre nel salotto -dal quale si era allontanato per rispondere al telefono- e si accorse che la situazione non era poi cambiata molto.
“Io continuo a non capire” Sbottò Ben,confusa dall’atteggiamento della madre. “Ho diciannove anni,non sono più una bambina e non vedo che problema ci sia se torno in Inghilterra con Harry!”
La donna sospirò rassegnata;guardò Harry negli occhi e gli sorrise. “La ami davvero?” gli chiese,ma il riccio non fece in tempo a rispondere che la donna riprese a parlare,sotto lo sguardo vigile della figlia. “Promettimi che ti prenderai cura di lei.” La voce della donna si era ridotta ad un sussurro ed Harry si era accorto che stava piangendo.
“Glielo prometto.” Affermò serio,guardando Ben negli occhi scuri.
La rossa poi si alzò e abbracciò la madre,che scoppiò a piangere tra le braccia della figlia. “Avanti,mamma,non piangere. Non ce n’è bisogno,non sto andando in guerra!” riuscì a strapparle un sorriso e poi la donna tornò seria.
“Vorrei solo che capissi che io non sono contraria a farti andare via con Harry,anzi,ne sono più che felice,è un bravo ragazzo e si vede che ti ama e che ci tiene a te. È solo che..speravo che questo giorno arrivasse più tardi,che l’uomo con cui saresti andata a vivere fosse il tuo futuro marito e..” la ragazza sorrise e bloccò la madre.
“Stop,ho sentito abbastanza.” Esclamò,sciogliendo l’abbraccio per dirigersi da Harry. “Lo so che è una notizia inaspettata,mamma,ma puoi stare tranquilla. Tornerò a trovarti spesso e tu potrai venire a Londra quando vuoi,ma capisci che per me rimanere qui,lontana da lui,mi farebbe stare ancora più male?”
“Lo capisco tesoro,ma mi mancherai così tanto..” Ben sorrise e per un momento le balenò in mente un’idea: era davvero la cosa giusta da fare? Non si stava comportando da egoista lasciando sua madre sola?
“Mi mancherai tanto anche tu,mamma.” L’abbracciò un’altra volta e lasciò che qualche lacrime sfuggisse al suo controllo.
“A questo punto posso sperare di diventare nonna,un giorno.” Rise la donna,notando le facce sconvolte dei due ragazzi.
Harry era rimasto in disparte ad osservare la scena ed era diventato rosso per l’imbarazzo,a quell’affermazione.
“Mamma!” la rimproverò Ben,ma il risultato fu una sonora risata da parte di entrambe. “Non te ne uscire più con frasi simili,ok?” Ben fece cenno ad Harry di avvicinarsi e non appena fu vicino lo abbracciò.
“È meglio che andiamo,ora. Ti chiamo appena arrivo.” Salutarono entrambi e varcarono la soglia,mano nella mano.
“Non so cosa accadrà d’ora in poi,so solamente che affronteremo tutto quanto insieme.” Disse Harry,una volta arrivati in aeroporto.
Ben sorrise e lasciò che il suo ragazzo la baciasse,nel frattempo che il volo per Londra venisse annunciato.
“Sarà l’inizio di una nuova vita,insieme.” Mormorò sulle labbra del riccio,prima di lasciargli un ultimo bacio e dirigersi verso l’imbarco.

“Hai pensato a come invitare Taylor al ballo?” domandò Niall a Liam,vedendolo assorto nei propri pensieri.
“Non ancora,non ho assolutamente idee. Tu piuttosto,quando ti deciderai ad invitare Julie?” Niall arrossì e Liam sorrise. Era da tempo che non vedeva il biondo così preso da una ragazza e la cosa lo rendeva felice.
“Non so come chiederglielo.” Ammise poi,sprofondando con la testa tra le mani. “E se dovesse rifiutare?”
“Amico,siete cotti l’uno dell’altra,si vede da un miglio di distanza!”
rise Liam e vide subito gli occhi azzurri di Niall illuminarsi. “Comincia invitandola ad uscire,vedrai che poi troverai le parole giuste per chiederglielo.” Niall stava per rispondergli,ma il telefono di Liam cominciò a squillare e fu costretto ad allontanarsi,lasciando il biondo da solo.
Intravide Julie nel corridoio e accelerò il passo per evitare di perderla,poi quando finalmente le fu abbastanza vicino,la salutò.
“Ciao Julie!” esordì,con uno smagliante sorriso sul volto.
La ragazza si voltò e Niall poté notare che aveva le gote appena arrossate. Ma non poteva sapere che era proprio lui a causarle quell’effetto.
“Ciao Niall” rispose lei,contraccambiando il sorriso.
Per alcuni minuti nessuno dei due parlò e l’imbarazzo aleggiava nell’aria.
Forza Niall,che aspetti?
“Andrai al ballo di fine anno?” le domandò,cercando una scusa per tirare fuori l’argomento.
Julie lo fissò con gli occhi smeraldini,non capendo il perché di quella domanda. In cuor suo sperava che Niall la invitasse,ma sapeva che non sarebbe mai accaduto.
“Non credo,non sono amante di queste cose” sorrise imbarazzata,guardandolo negli occhi azzurri. “E tu invece? Hai deciso quale delle tue tante ammiratrici invitare?”
Niall avrebbe voluto risponderle che era lei l’unica che lui volesse invitare al ballo,ma scosse semplicemente il capo.
Non sapeva ancora come chiederglielo,ma di certo non lo avrebbe fatto nei corridoi della scuola.
“Ora vado in classe,ci vediamo alla fine delle lezioni così andiamo a prendere qualcosa da bere al bar.” Niall le diede un bacio sulla guancia e corse in classe,lasciando la povera Julie attonita nel corridoio.
Se l’era ricordato veramente di averla invitata,non era stato un sogno.
Posò la mano proprio nel punto in cui si erano posate le labbra del ragazzo e si sentì avvampare.
Sentì lo stomaco contorcersi e il cuore galoppare;possibile che quel ragazzo le facesse un effetto così devastante?

La campanella suonò,segnando la fine di un’altra giornata scolastica.
“Harry è a Londra,è appena tornato insieme a Ben.” Esordì Louis entusiasta,andando incontro ai suoi amici.
“Sai già se la inviterà al ballo?” domandò Liam,ma Louis scosse la testa.
“Io scappo,Melanie mi aspetta. Ho trovato il modo di invitarla e spero che accetterà.” Louis salutò velocemente i suoi amici,poi salì sulla sua Porsche e sfrecciò via per le strade di Londra.
“Andiamo anche noi.” Liam si allontanò insieme ad Allison,seguendo alla lettera le istruzioni che gli aveva dato Zayn. Era sparito da scuola proprio per organizzare il tutto e aveva chiesto aiuto al suo migliore amico,affinché tenesse occupata Allison in modo che non avesse sospetti.
Niall si appoggiò contro l’enorme cancello di ferro e attese l’arrivo di Julie,che non tardò ad arrivare.
Si sorrisero e insieme si diressero in un bar non molto lontano. Niall aveva deciso che avrebbe invitato Julie al ballo,mancavano solamente due settimane e sperò vivamente che lei non avesse già un altro accompagnatore.
Presero posto in un tavolo accanto alla vetrata del locale e attesero le loro ordinazioni,due frullati al cioccolato con tanta panna.
Trascorsero un tranquillo pomeriggio in compagnia,tra chiacchierate e risate. Julie stava davvero bene in compagnia di Niall e avrebbe voluto trascorrere tutti i giorni con lui.
“È meglio che vada,prima che si faccia troppo tardi.” Disse la ragazza,a malincuore.
“Ti accompagno,dai.” Le rispose prontamente Niall,con un sorriso sul volto. Non poteva lasciarla andare via senza prima invitarla al ballo.
Julie arrossì appena per il gesto inaspettato dell’irlandese,lo ringraziò e insieme percorsero la strada fino a casa di lei.
E durante il tragitto continuarono a parlare,a raccontarsi qualcosa su di loro ed entrambi avevano un sorriso sul volto che niente e nessuno avrebbe potuto toglier loro.
“Grazie per avermi accompagnato,sei stato davvero gentile anche se non ce n’era bisogno.” Julie gli sorrise di nuovo e prese le chiavi,per poi infilarle nella serratura e farla scattare.
Aprì la porta,ma prima che poté entrare,Niall la bloccò per un braccio.
“Ti andrebbe di venire al ballo con me?” le domandò piano,avvicinandosi pericolosamente al suo viso.
Julie si sentì morire il cuore in gola. Non stava sognando,il ragazzo per cui aveva una cotta da più di un anno l’aveva invitata ad andare al ballo con lui.
Spalancò gli occhi incredula,non riuscendo a trattenere un sorriso.
“Certo che mi va.” Rispose lei e le labbra di Niall si incurvarono in uno splendido sorriso che la lasciò estasiata.
Il biondo annullò la distanza tra i loro visi e ancorò i suoi occhi glaciali in quelli smeraldini della ragazza e,senza smettere di sorridere,posò le labbra sulle sue,facendo sussultare appena Julie.
Niall le posò le mani sui fianchi e fece aderire i loro corpi,beandosi del contatto con quelle labbra che desiderava baciare da  tempo.
Le labbra della ragazza si schiusero,permettendo alla lingua del ragazzo di scontrarsi con la sua,per conoscersi ed esplorarsi per la prima volta.
“Sapevo che avresti accettato.” Sussurrò a fior di labbra l’irlandese.
“E io sapevo che me l’avresti chiesto.” Replicò lei,senza smettere di fissarlo in quegli occhi chiari che tanto amava.
Risero,per poi tornare a baciarsi.

Liam aveva accompagnato Allison a casa in serata,lasciando a Zayn il tempo di preparare la cena.
La ragazza abbracciò il suo migliore amico e,dopo averlo congedato,lo salutò.
Infilò le chiavi nella serratura e si meravigliò quando si accorse che era bastato un solo giro per farla aprire.
Improvvisamente tremò,in quanto l’ultima volta aveva trovato suo padre in casa ed era finita male.
Accese le luci e mosse qualche passo incerta,fin quando Tom non le andò incontro abbracciandola e lei si rassicurò.
“Tom,perché la porta non era chiusa a chiave? A chi hai aperto?” lo rimproverò la bionda,che si sentì circondare i fianchi da delle braccia muscolose e un odore fin troppo familiare le invase le narici.
“Zayn,che ci fai qui? E come hai fatto ad entrare?” domandò Allison,voltandosi verso il suo fidanzato per lasciargli un bacio sulle labbra.
“Mi ha fatto entrare Tom,ma non prendertela con lui. È anche merito di Liam.” Rispose il moro,sghignazzando.
“Liam? Cosa c’entra lui adesso?” domandò confusa Allie,non riuscendo a comprendere cosa stesse dicendo Zayn.
Il ragazzo non rispose;la prese per mano e la condusse in cucina,seguita dal piccolo Tom,dove Allison rimase senza parole.
Zayn aveva preparato la cena,apparecchiato la tavola con candele profumate,petali di rose e luci soffuse,il tutto accompagnato dalla musica.
“Hai fatto tutto questo da solo,per me?” chiese Allison,con un sorriso a trentadue denti sul volto.
“Mi ha aiutato anche Tom ma sì,ho fatto tutto questo solo per te.” Zayn sorrise soddisfatto e fece accomodare la bionda a tavola insieme al piccolo Tom.
“Grazie,davvero.” baciò le labbra del ragazzo e tutti e tre cominciarono a mangiare.

“Non immaginavo sapessi cucinare.” Affermò Allison,una volta terminata la cena.
 “Sono pieno di sorprese.” Zayn le cinse i fianchi e l’abbracciò,posando la testa sulla spalla di lei.
Tom si era addormentato e Zayn lo aveva portato a letto,rimanendo solo con Allie sul divano a coccolarsi.
“C’è una cosa che vorrei chiederti.” Esordì il ragazzo all’improvviso e la bionda si voltò preoccupata,fissandolo con le sue iridi azzurre.
Non parlò,ma lo incitò a continuare. “Ti andrebbe di venire al ballo con me?”
Allison si sentì felice come non mai,tanto che sentì il cuore scoppiargli di gioia.
“E me lo chiedi anche? Mi stavo giusto domandando quando me lo avresti chiesto.” Rise,per poi prendere il volto del suo ragazzo tra le mani e baciare quelle labbra carnose di cui non riusciva a fare a meno.

Harry e Ben erano tornati da poche ore ed Anne,la mamma del riccio,era stata contenta di ospitare la ragazza che aveva fatto innamorare suo figlio.
Avevano disfatto le valigie e si stavano rilassando sul divano,abbracciati,mentre guardavano un film in tv.
“Stavo pensando che domani dobbiamo tornare a scuola.” esordì Ben,con un raggiante sorriso sulle labbra.
Harry storse il naso,contrariato. Non aveva per niente voglia di ritornare a scuola.
“Dai,pensa che mancano solo un paio di settimane e che poi sarai in vacanza.” Continuò lei,carezzandogli il petto fasciato da una semplice maglietta nera.
Il riccio chiuse gli occhi e si lasciò coccolare,ma la vibrazione del suo cellulare lo fece sobbalzare dal divano.
‘Bentornato a casa,Hazza. Stasera siamo tutti a casa mia,ti va di venire insieme a Ben?
P.S. Non dimenticarti che tra due settimane c’è il ballo di fine anno!’
Louis era sempre il solito,quando si trattava di feste o simili lui si esaltava da morire ed era sempre quello che trascinava tutti in discoteca o in qualche serata.
Domandò a Ben se le andava di uscire quella sera e la rossa accettò entusiasta,sapendo che ci sarebbero stati tutti i loro amici.
Improvvisamente si ricordò del ballo e a quel punto gli sorse spontaneo chiederlo alla sua ragazza.“Ti va di andare al ballo insieme?”
“Sì.” Rispose lei,prima di riprendere da dove si era interrotta qualche minuto prima.

Louis aveva appena mandato un messaggio ad Harry invitandolo a casa sua insieme agli altri,quella sera,e stava passeggiando mano nella mano con Melanie lungo Hyde Park.
Non stava più nella pelle all’idea del ballo e sperava davvero che Melanie sarebbe stata contenta di andarci insieme. Doveva solamente chiederglielo.
“Piccola,sai che sono un tipo diretto e che dico ciò che penso senza giri di parole,perciò te lo chiedo. Ti va di venire al ballo di fine anno con me?” Melanie sorrise per l’espressione buffa che aveva assunto il viso di Louis e senza troppi preamboli gli rispose di sì.
Aveva sempre sognato di andare al ballo scolastico con un ragazzo e non le sembrava vero che ci sarebbe andata con lui,il ragazzo che amava.
Louis l’abbracciò e la baciò,facendola volteggiare. Si sentiva sempre bene con lei e mai in vita sua avrebbe pensato di provare emozioni simili per una ragazza.
La guardò in quegli occhi acquamarina e sorrise. “Ti amo.” Sussurrò,facendola avvampare.
“Anche io.” E di nuovo le loro labbra si congiunsero,lasciando che tutto il resto intorno a loro sparisse.

Liam era visibilmente nervoso;stava aspettando che Taylor finisse di lavorare per fare una passeggiata e invitarla al ballo,ma non aveva la più pallida idea di cosa dirle.
Il telefono vibrò e lui lo estrasse dalla tasca,leggendo i due messaggi ricevuti.
‘È andato tutto alla grande,grazie mille per avermi aiutato amico xx’
Era felice di essere stato d’aiuto a Zayn e sapere che era andato tutto bene lo aveva fatto sentire bene.
Poi lesse il secondo messaggio,da parte di Allison.
‘Non avrei mai pensato che tu e Tom vi foste alleati con Zayn per farmi una sorpresa,bravi,non l’avrei mai capito. Grazie mille,ti voglio bene. Buon divertimento,a stasera xx’
Non poté fare a meno di sorridere;quanto poteva essere dolce la sua migliore amica?
Sentì la porta del bar aprirsi e immediatamente si voltò,vedendo Taylor uscire.
Le andò incontro sorridendo e la salutò con un bacio sulle labbra.
“Finalmente,ti stavo aspettando.” Le disse,prima di intrecciare le dita con le sue.
“Scusami,ho fatto tardi.” Si scusò lei,senza però smettere di sorridere.
Cominciarono a passeggiare,finché non si ritrovarono lungo la riva del Tamigi,accorgendosi solo in quel momento che il sole stava cominciando a tramontare.
“È sempre bello vedere il tramonto.” Disse Taylor,osservando le sfumature del sole riflettere sull’acqua.
Liam la osservò e pensò che fosse ancor più bella del solito,probabilmente era merito di quei tenui raggi di sole che le illuminavano il viso leggermente ambrato.
Rimasero lì per alcuni minuti,fin quando Liam non si armò di coraggio e prese a parlare.
“Senti,io stavo pensando se ti andrebbe di venire al ballo di fine anno con me.”
Taylor lo guardò sorpresa,ma poi gli sorrise. Di certo non si aspettava una proposta simile!
“Certamente,se non devo lavorare ci vengo volentieri.” Si sporse contro il viso di Liam e lo baciò dolcemente.
Ripresero a camminare verso casa di Louis,mano nella mano,con la gioia dirompente nel cuore.
Qualcosa di nuovo sta nascendo nei loro cuori,che la scintilla iniziale si stia trasformando in un fuoco ardente?




NON UCCIDETEMI,VI PREGO.
Sì,lo so,sono in un ritardo allucinante,sono quasi due mesi che non aggiorno e avete tutte le ragioni del mondo per odiarmi ewe
Mi scuso,ma davvero è stato un periodaccio. La mia ispirazione era andata a farsi fottere allegramente (?) e tra scuola e quant'altro,avevo a malapena il tempo per respirare.
Però per farmi perdonare,ho scritto questo capitolo bello lungo,anche se fa un po' schifo lol
Ad ogni modo,vi auguro buone feste (in ritardo,ma vabè) e niente,sono stata a Londra con la scuola,due settimane fa,e non volevo più andarmene ç.ç
Stranamente,non so cosa dire,quindi concludo qua e vi dico che il prossimo aggiornamento non tarderà ad arrivare,anche perché ormai siamo quasialla fine.
Mancano tre capitoli,compreso l'epilogo. 
So che in questo capitolo non succede granché,è l'ultimo dei capitoli di 'passaggio',dal prossimo le cose si movimenteranno e molte di voi verranno a cercarmi sotto casa,ne sono sicura. AHAHAH 
Non vi anticipo niente,ma preparatevi perché non andrà a finire come credete. u.u
Evaporo che è meglio,lol.
A presto babes,buon anno a tutti *^*
Much love,Fè.

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Capitolo 18
*** E nonostante tutto, ti amo. ***



Chiedo scusa per il ritardo, ci sentiamo a fine capitolo, sempre se sarete sopravvissuti.

    Capitolo 18. E nonostante tutto, ti amo.


Mancava meno di una settimana al ballo e alla fine dell’anno scolastico. L’atmosfera che si respirava in quei giorni all’Hamilton era diversa; il caldo aveva cominciato a dare i primi segni, le giornate si erano allungate e tutti sembravano contenti, ma allo stesso tempo c’era molto movimento e frenesia lungo i corridoi del liceo.
Allison era arrivata in anticipo, quella mattina. Aveva diversi libri in mano e si stava dirigendo in classe per poter ripassare in tranquillità.
Aveva perso qualche giorno per stare con Tom, che era a letto con l’influenza, e si era trovata un po’ indietro con lo studio.
Ora che finalmente suo fratello era tornato all’asilo, poteva riprendere a studiare.
Da quando Zayn le aveva chiesto di andare al ballo insieme, aveva uno strano presentimento, come se qualcosa non andasse per il verso giusto.
Pensò che fosse solo l’agitazione e lasciò che tutti i suoi dubbi scivolassero via, immergendosi nella lettura del libro di filosofia.

“Hai già scelto cosa indosserai al ballo?” domandò Ben ad Allison, durante l’intervallo. La rossa fremeva dall’eccitazione e non stava più nella pelle; ora che viveva con Harry, la loro relazione aveva assunto i caratteri di una storia ancora più seria, e in cuor suo sperava vivamente che il riccio le chiedesse di sposarla. Amava quel ragazzo in una maniera che mai avrebbe creduto possibile ed era sempre più convinta che fosse lui, la persona con cui avrebbe voluto trascorrere il resto dei suoi giorni insieme.
“Non ancora, tu?” rispose la bionda, dirigendosi insieme all’amica dai ragazzi.
“Sì, volevo parlarti proprio di questo. Devo fartelo vedere, è splendido. Ti va se ci vediamo domani? Così ti aiuto anche a decidere cosa indossare.”
Allison vide Ben così entusiasta che non poté dirle di no. “Va bene.” Le rispose, sorridendo.
Harry e Zayn si avvicinarono a loro e le abbracciarono. “Di cosa stavate parlando voi due?” domandò il moro curioso, ma ancor prima che Allison poté rispondergli, Ben lo zittì. “Questioni che non vi riguardano” saettò lo sguardo verso Harry, che se la stava ridendo, e lo fulminò. “Cose tra donne.” Convenne poi Allison, sorridendo alla scena.
“È meglio andare, gli altri ci aspettano ed è quasi ora di rientrare in classe.” Esordì Harry, che prese per mano Ben e si allontanò con lei.
Zayn ed Allison, rimasti soli, ne approfittarono per scambiarsi qualche bacio e poi seguirono anche loro il riccio, ritrovandosi in cortile dove c’erano Louis, Niall e Liam ad attenderli.
Allison andò ad abbracciare il suo migliore amico e, vedendolo assorto tra i suoi pensieri, lo scosse piano.
“Va tutto bene?” domandò lei.
“Ho invitato Taylor al ballo.” Rispose lui, facendo nascere un sorrisone sul suo volto.
La bionda sorrise e lo abbracciò. “Sono contentissima per te, dico sul serio.”
Zayn stava per domandare a Niall se avesse invitato Julie, ma non fece in tempo a voltarsi verso l’amico, che vide Julie avvicinarsi al biondo e baciarlo languidamente sulle labbra.
Le ragazze sorrisero, mentre i ragazzi fecero partire un coro di fischi verso la neo-coppia che si staccò dal loro intreccio di lingue e sorrisero imbarazzati.
Liam si accorse che Niall era diventato rosso per l’imbarazzo e Julie aveva nascosto il viso contro il petto di lui.

Shirley era terribilmente infuriata, quella mattina. Aveva ricevuto tantissimi inviti al ballo, molti anonimi, ma nessuno dei ragazzi le andava bene. Lei ne voleva uno in particolare, ma non perché fosse attratta da lui o altro. Voleva vendicarsi. Zayn Malik l’aveva palesemente rifiutata per stare con Allison la santa, la ragazza dai mille problemi.
Avrebbe voluto farli lasciare, ma da quando stavano insieme, li aveva visti affiatati e in sintonia, cosa che con lei non era successa. Tra loro c’era sempre stato solo un puro desiderio carnale, erano stati loro stessi a decidere di non impegnarsi seriamente, senza sentimenti né altro. E vedere Zayn cambiare radicalmente, impegnarsi seriamente per la prima volta nella sua vita, le faceva salire i nervi.
Forse era solamente invidiosa, perché avrebbe voluto esserci lei al posto di quella bionda con la faccia da santa.
Sbatté con violenza il suo armadietto, tanto da far sobbalzare un ragazzino accanto a lei, e poi si diresse nei corridoi, alla ricerca di Jane, la sua migliore amica.
“Devi aiutarmi, J.” Le disse, senza nemmeno salutarla.
“Stai ancora pensando di vendicarti?” le chiese la mora, sorpresa di vedere l’amica scervellarsi per cercare un modo per riavere Zayn tutto per sé.
“Sì, e non ho intenzione di rinunciare.” Affermò decisa, lanciandole uno sguardo duro.
Shirley e Jane erano completamente diverse e in molti si erano sempre chiesti come facesse la mora a sopportarla. Era autoritaria, presuntuosa e arrogante, l’esatto contrario di Jane, che era sempre disponibile e gentile con tutti.
E lei rispondeva a tutti allo stesso modo. “Se impari a conoscerla, capisci che non è poi così male.” Ci credeva davvero, anche se non aveva mai visto l’amica mostrarle un minimo d’affetto in quegli anni che si conoscevano.
“Secondo me dovresti smetterla con questa storia assurda. Non ha senso, Zayn è innamorato di Allison, si vede lontano un miglio. Dovresti semplicemente accettarlo e andare avanti, ma so che non lo farai e che continuerai a guardarlo ancora come lo guardavi quando stavate insieme. Perché, devi ammetterlo, tu non l’hai mai dimenticato, e ora ti rode sapere che abbia trovato un’altra e soprattutto ti dà fastidio il fatto che lei sia diversa, che lei non sia te.” Jane sapeva bene a cosa andava in contro, ma le voleva bene e si sentiva in dovere di dirle la verità, anche se lei non l’avrebbe mai ammesso.
Shirley si voltò verso la mora con espressione sbigottita, la fissò ad occhi spalancati per un momento, ma poi si riprese e le lanciò uno sguardo fulminante. “E questa grossa cazzata chi te l’ha detta, sentiamo?” replicò sprezzante, sentendosi colpita nel profondo.
Jane ci aveva preso in pieno, lei era ancora attratta da Zayn, sentiva la sua mancanza, le mancava il contatto della loro pelle sotto le lenzuola, i baci e le carezze. Ma questo, Shirley Walker, non lo avrebbe mai ammesso.
Il discorso terminò lì, le due ragazze percorsero il corridoio per dirigersi nelle loro classi, ma quando Shirley si accorse di un Liam Payne estremamente felice e con la testa tra le nuvole, un’idea le balenò per la mente.
Un ghigno perfido si fece spazio sul suo viso e, volgendosi verso l’amica, disse: “Ti spiace andare sola? Mi sono dimenticata di fare una cosa.”
Jane la guardò di sottecchi, la conosceva bene e sapeva che stava tramando qualcosa. “Va bene, ci vediamo dopo.” Decise di lasciar perdere, discutere con lei era pressoché impossibile.

“Non sapevo che tu e Julie vi foste messi insieme!” mormorò Liam a Niall, durante la lezione di storia dell’arte.
“Non stiamo insieme, o perlomeno, ancora ho trovato il coraggio di chiederglielo. Ci stiamo frequentando e devo dire che sto davvero bene con lei.” Rispose il biondo, con un sorriso che arrivava da un angolo all’altro delle labbra.
Liam sorrise insieme a lui; si sentiva esattamente come l’amico ed era contento che anche lui avesse trovato qualcuno che lo apprezzasse e che gli volesse bene.
Aveva sempre avuto un istinto di protezione verso il piccolo biondo, fin da quando lo aveva conosciuto. Sapeva che era estremamente fragile e più volte lo aveva visto piangere a causa di qualche ragazza, e ogni volta sentiva il suo cuore spezzarsi. Niall era la persona più buona che avesse mai conosciuto e vederlo stare male lo faceva sentire impotente, perché non sapeva mai come aiutarlo.
“Non ti vedevo così felice da moltissimo tempo, non hai idea di quanto io sia contento per te, te lo meriti.”
Niall ricambiò il sorriso dell’amico e lo ringraziò, dandogli una pacca sulla spalla. “Grazie, amico. Non hai idea di quanto mi faccia piacere sentire queste parole. Sono felice che anche tu abbia finalmente trovato qualcuno che ti ami.”
Avrebbero continuato a chiacchierare volentieri, ma il professore li richiamò decisamente infastidito e così decisero di seguire la lezione, benché non ne avessero la minima voglia.

Harry, Louis e Zayn erano alle prese con la matematica, ma nessuno dei tre riusciva a concentrarsi sugli esercizi scritti alla lavagna. Harry stava mandando messaggi a Ben da più di un’ora e Louis lo aveva seguito a ruota, scambiandosi teneri messaggini con Melanie.
Zayn aveva deciso di rinunciare, non sopportava affatto la matematica. Magari se la sarebbe fatta spiegare da Allison quel pomeriggio.
Allison. Da giorni non faceva altro che martellarsi la testa di dubbi. Ormai stavano insieme da svariati mesi ed era più che convinto di amarla, ma ogni volta che era assieme a lei, non riusciva mai a trovare il coraggio di dirle ciò che sentiva.
Ma questa volta si sarebbe fatto coraggio e le avrebbe detto tutto; Allison doveva sapere che anche lui l’amava.

“Ehi, Liam!” il ragazzo, assorto nei suoi pensieri, si sentì chiamare da una voce piuttosto fastidiosa, che riconobbe appartenere a Shirley Walker.
“Ciao Shirley.” La salutò con tono scocciato, continuando a camminare.
“Hai fretta, Payne?” sorrise maliziosa, bloccandogli la strada.
“Cosa vuoi?” domandò con tono pacato, facendo un lungo sospiro.
“Solo parlare. Ho delle cose da dirti che potrebbero interessarti.” Disse, sperando di aver catturato la sua attenzione.
“Ti ascolto.” Liam non aveva la più pallida idea di cosa aveva da dirle, sperava solo che facesse in fretta perché non la sopportava.
“Sai, mi fai quasi pena” cominciò Shirley, con un ghigno sul volto. Liam le diede le spalle e fece per andarsene, ma lei lo richiamò. “Povero Payne, sei sempre così buono con tutti da non accorgerti neanche del tuo migliore amico che ti prende in giro.” Soffiò fuori, a un palmo dal viso del ragazzo.
Liam la guardò confuso, ma allo stesso tempo arrabbiato. Che cosa stava blaterando?
“Non ho idea di cosa tu stia dicendo.” Le rispose seccato, sperando che quella strana conversazione si concludesse il prima possibile.
“Sei così ingenuo e cieco da non esserti reso conto che in questi mesi, Zayn ti ha tenuto all’oscuro della sua scommessa con gli altre tre.” Shirley continuava a guardarlo dritto negli occhi, sorridendo soddisfatta.
“Quale scommessa? Di cosa stai parlando?” Liam era sempre più confuso.
“Vedi, Payne, il tuo caro amichetto ha scommesso con quegli idioti dei vostri amici che sarebbe riuscito a conquistare Allison solo per portarsela a letto.” Vide l’espressione di Liam cambiare, ora pareva sconvolto.
“Non ti credo” mormorò, fissandola nelle iridi verdi. “Sei solo una bugiarda, una vipera senza scrupoli che si diverte a rovinare le vite altrui.” Ora era decisamente infuriato, non permetteva a nessuno di fare simili accuse ai suoi amici.
La ragazza scoppiò a ridere e questo fece perdere ancora di più la pazienza a Liam.
“È per questo che mi fai pena” stava per riprendere il discorso, quando il suo sguardo cadde alle spalle di Liam. “Sta arrivando Zayn insieme ad Allison, perché non chiedi a lui se ho ragione o meno?” ghignò perfida, accorgendosi che la coppia si stava dirigendo verso di loro, ignara di tutto.
“Ciao amico” salutò Zayn sorridente, ma quando si accorse della presenza di Shirley, la sua espressione mutò. “Cosa ci fai qui, Shirley? Lascia in pace Liam.” Sillabò infuriato, sentendo la presa di Allison sul suo braccio farsi più forte.
“Stavo dicendo al tuo amico qui presente della tua scommessa con gli altri” esclamò Shirley, che vide il moro contrarre la mascella ed irrigidirsi.
“Pensavi che nessuno lo sapesse, eh?” continuò imperterrita, soddisfatta delle reazioni che aveva provocato.
“Di cosa stai parlando, Walker?” questa volta fu Allison a parlare, e a giudicare dal tono che aveva usato, non sembrava molto contenta di vedere quella strega.
Nel frattempo un gruppetto di curiosi si erano avvicinati, attirati dal discorso. Shirley si guardò attorno e notò anche il resto del gruppo. Tutti e quattro i ragazzi avevano capito a cosa alludeva lei, e sperarono davvero che non avesse detto nulla, o sarebbero stati guai per tutti.
Ma conoscevano Shirley e sapevano che quando si metteva in testa una cosa, la faceva. Quando Zayn l’aveva lasciata, tempo prima, lei aveva giurato di vendicarsi ma nessuno l’aveva presa sul serio.
Niall, Louis ed Harry si avvicinarono a Zayn, che era diventato rigido come un pezzo di marmo.
“Vuoi davvero saperlo, Cooper?” Shirley la guardò con aria di sfida. Si stava gustando la sua vendetta e mai come in quel momento si era sentita così orgogliosa e soddisfatta.
“Stai zitta.” Digrignò tra i denti Harry, che in quel momento si maledisse mentalmente per aver proposto quella stupida scommessa mesi prima.
“Il qui presente Zayn Malik, insieme ai suoi tre amici, il primo giorno di scuola accettò una scommessa proposta da Harry” li guardò uno ad uno e sorrise vedendo il panico nei loro occhi. “Se Zayn fosse riuscito a portarsi Cooper a letto entro la fine dell’anno, tutti e tre gli avrebbero dato cento sterline a testa.” Dalla piccola folla si sollevò un coro di espressioni sorprese. Zayn impallidì, così come gli altri.
“Questa è la fine.” Sussurrò Louis all’orecchio di Harry, che lo fulminò con lo sguardo.
“E ti aspetti davvero che ti creda?” ringhiò Liam.
“Perché non glielo chiedi tu stesso?” lo rimbeccò prontamente Shirley.
Liam si voltò verso Zayn e si accorse della mascella contratta, della postura rigida e del viso pallido.
“È vero ciò che dice, Zayn?” Liam non voleva crederci, il suo migliore amico non aveva potuto farlo davvero. Nel frattempo Allison lo aveva lasciato andare e lo stava fissando incredula.
Zayn guardò Allison, poi Liam, ed infine Shirley. Poi abbassò lo sguardo e strinse i pugni.
“Zayn, guardami negli occhi e dimmi che non è vero.” Ora anche negli occhi di Liam vi era panico.
“Purtroppo ha ragione. Ma quello che non sa è che io sono cambiato, da quel giorno.” Zayn non avrebbe voluto che si scoprisse, ma Shirley lo aveva messo con le spalle al muro e non aveva vie di fuga.
La ragazza sorrise soddisfatta per ciò che aveva fatto e fece per andare via, ma Harry la trattenne per un braccio. “Tu non vai da nessuna parte.” Ringhiò infuriato.
Allison raggelò e sentì le forze abbandonarla; non riuscì a trattenere le lacrime e sfociò in un pianto silenzioso. Il suo cuore si sgretolò come granelli di sabbia.
Non avrebbe dovuto fidarsi di Zayn.
Sentì dei passi avvicinarsi, lui la stava fissando ma lei non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi.
“Sparisci dalla mia vita, Zayn. Non voglio vederti mai più.” Sussurrò, cercando di rimanere calma. Il moro sentì una morsa dolorosa allo stomaco. Avrebbe preferito  che qualcuno gli conficcasse un coltello nel petto, probabilmente avrebbe fatto meno male.
“Lascia almeno che ti spieghi.” Non si preoccupò minimamente dei curiosi che stavano assistendo alla scena.
Louis li mandò via tutti, mentre Harry continuava a stringere il braccio di Shirley che continuava a dimenarsi.
“Guarda cosa hai combinato” le disse, fissandola negli occhi smeraldini così simili ai suoi. “Sei contenta, ora?” la sbatté contro il muro e alzò la voce. “Ti diverti così tanto a far soffrire le persone, stronza?” gli occhi di Harry si accesero di rabbia, Shirley non lo aveva mai visto così, ma non aveva paura di lui.
“Lasciami andare, Styles. La colpa è solo vostra, io ho solo detto la verità, cosa che avreste dovuto fare voi.” Sorrise impertinente e dovette ringraziare Louis che trascinò via Harry da lei, altrimenti il riccio l’avrebbe presa a pugni.
Liam era rimasto immobile, sconvolto. Non riusciva a credere alle sue parole. Si sentiva deluso, preso in giro. Non aveva la forza di reagire, di fare nulla.
Niall si avvicinò a lui, ma Liam lo scacciò in malo modo.
Sentì la voce di Allison divenire più forte e si accorse che stava discutendo con Zayn.
Improvvisamente si svegliò dal suo stato di trance e si avvicinò a grandi passi alle spalle del moro.
Gli posò una mano sulla spalla e quando questi si voltò, lo colpì in pieno viso con un pugno.
Gli occhi di Liam si infuocarono di rabbia, perse il controllo e si avventò su Zayn, colpendolo ripetutamente.
Il moro non aveva le forze per reagire, non ne valeva nemmeno la pena. Si meritava tutto ciò, doveva aspettarsi che prima o poi il suo migliore avrebbe scoperto tutto quanto.
Zayn si sentiva prosciugato di tutte le forze, nulla aveva più senso ora che aveva perso l’unica persona che aveva mai amato.
Si sentiva in colpa perché non era mai riuscito a dirle che l’amava, magari lei gli avrebbe creduto, avrebbe capito che era sincero e che era veramente cambiato.
Aveva mandato tutto all’aria, aveva perso lei e il suo migliore amico per una stupida scommessa.
Harry e Louis afferrarono Liam, mentre Niall aiutava Zayn, piuttosto mal ridotto, a rialzarsi.
“Lasciatemi.” Sibilò Liam. Nessuno lo aveva mai visto così arrabbiato.
“Ho detto di lasciarmi!” sbottò, questa volta più forte.
I due lo lasciarono e videro il castano avvicinarsi al moro, ancora sorretto da Niall.
“Non farti più vedere da queste parti o potrei seriamente mandarti all’ospedale. Non cercare più Allison, non cercare più me. Non cercare più nessuno di noi. Tu per me non esisti più, sei morto. Se ti vedo che continui a cercare lei, anche solo a distanza, giuro che ti uccido. Sparisci dalle nostre vite, non vogliamo più vederti. E parlo anche a nome di Allison.” Il tono di Liam era incredibilmente calmo; si allontanò da Zayn e andò via con Allison, ormai distrutta.
Ma prima di andare via, lei volle dire un’ultima cosa a quel ragazzo che tanto amava e che l’aveva solo usata.
Fece cenno a Liam che era tutto a posto e si avvicinò al moro.
“Avrei dovuto immaginarlo. Ho donato tutto il mio amore, tutta me stessa, alla persona più sbagliata di questo mondo. Lo sapevo, ma ho comunque rischiato. E all’inizio ero convinta davvero che fossi cambiato, ma ora mi accorgo che certe abitudini non muoiono mai. Mia madre mi disse che c’è una sottile differenza tra amore e odio, tutto è iniziato così, tra di noi. Ti odiavo, ma poi ho finito per innamorarmi perdutamente di te. E quello che mi fa più rabbia è che ti amo ancora, nonostante tutto. Vorrei tornare ad odiarti come ho fatto per tutto questo tempo, ma non ci riesco. Quello che provo per te è un sentimento devastante, che distrugge qualsiasi altra cosa. E tutto questo amore mi distruggerà, lentamente.
Ti amo, Zayn. Ti amo come non ho mai amato nessun altro in vita mia, ma non posso perdonarti. Provo un senso di disgusto nei tuoi confronti, mi hai illusa, mi hai usata, e vorrei tanto prenderti a schiaffi. Ma nonostante tutto, ti amo.
Non cercarmi, non chiamarmi, non voglio più vederti. Io continuerò a fare la mia vita e tu la tua, le nostre strade si dividono qui.”

Gli voltò le spalle e tornò da Liam, che la guardò confuso. Era sorpreso dalle sue parole, così come lo erano tutti.
Allison aveva mostrato un enorme coraggio e lui era fiero di lei.
Da quel momento, per Liam ed Allison, sarebbe cominciata una nuova vita.




Sì, so di essere in ritardo come sempre, ma credetemi, lo studio mi sommerge e io sono nel panico per via degli esami.
Questo capitolo è stato un vero e proprio strazio, ci ho impiegato secoli per scriverlo e l'ho terminato solo oggi. Chiedo umilmente perdono.
Uccidetemi pure, se volete, so che questo colpo di scena vi ha lasciati senza parole. Venite pure, ve le do io le armi.
Scherzi a parte, mi si è stretto il cuore nella parte finale, nonostante abbia scritto io tutto, trovo che Allison abbia avuto un grande coraggio e lei ha tutta la mia stima. 
So che tifavate per Zallie (?) o come si chiama, e che vi dispiace per Zayn. O magari no, e pensate che Liam abbia fatto bene.
Non so cosa sto dicendo, ma ci terrei comunque a ricevere un vostro parere su questo capitolo.
Siamo ormai agli sgoccioli, mancano solo due capitoli e spero di riuscire a postare presto, dato che ho già in mente come terminare questa fan fiction in cui ho messo anima e cuore.
Vi saluto e vi mando un abbraccio immenso, grazie a chi ha messo questa storia tra le preferite/ricordate/seguite, grazie a chi recensisce e anche a legge solamente. Non avete idea di quanto mi rendete felice.
Ora vado, o questo angolo autore diventa più lungo del capitolo. lol
A presto,
Federica.

    

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