Bagliore Arancione... Naruto Uzumaki!

di Zeroes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio dei guai! ***
Capitolo 2: *** Comincia la prova! ***
Capitolo 3: *** Fallimento? ***
Capitolo 4: *** Incontro inaspettato! ***



Capitolo 1
*** L'inizio dei guai! ***


Erano ormai passati 9 anni dalla fine della Quarta Guerra Ninja, ormai le guerre e i conflitti tra paesi e terre ninja
sembravano giunti alla fine, apparte per un piccolo inconveniente. Ovvero il fatto che Iwagakure no Sato e il paese del
ferro, governato dal samurai Mifune, abbia tradito l'alleanza solo 7 anni dopo la Grande Guerra, Iwa tradì per il semplice
motivo che lo tsuchikage Kitsuchi, nominato tale dopo la morte dello Tsuchikage Onoki. Non volesse più collaborare con gli altri paesi. Furono appoggiati da Mifune, che sostiene
che quest'alleanza, abbia fatto entrare in crisi il paese del ferro.

Intanto a Konoha un certo biondino di nostra conoscenza era già sveglio alle 7: 30 del mattino, era particolarmente nervoso.
Ripensava al fatto che non abbia mantenuto la promessa fatta a soli 12 anni. Ora ne erano passati ben 13 e si sentiva uno
stupido, per il fatto che non abbia accontentato la sua Sakura-chan. Fu risvegliato dal suono della sveglia impostata alle
ore 7: 35.
Dopo aver spento la sveglia andò in cucina per fare colazione, era pure nervoso che da oggi dovesse fare da maestro a 3
ragazzini, non che gli dispiacesse, però era preoccupato del fatto che non sarebbe stato all'altezza.
Finito di fare colazione si vestì ed uscì di casa, cominciò a camminare ripensando al fatto che in questo momento potrebbe
aver realizzato il suo sogno, ovvero quello di diventare Rokudaime Hokage. Rifiutò la carica per concentrarsi su Sasuke,
così dopo che sarebbe riuscito a riportarlo indietro, potrebbe finalmente realizzare il suo sogno, il motivo per cui combatteva

-Ehi, Naruto!- Lo risvegliò dai suoi pensieri la voce di una ragazza dagli insoliti capelli rosa e gli occhi verde smeraldo.

-Ciao, Sakura-chan- Disse il biondo regalandole un sorriso... La rosa gli si affiancò e cominciò a parlare del più e del meno,

finquando Naruto gli chiese cosa ne pensasse del fatto che avrebbe fatto da maestra a 3 ragazzini.

-Perché me lo domandi? Sei nervoso?- domandò con una piccola risata, pensare che il ninja più imprevedibile di Konoha sia

preoccupato per una cosa del genere gli faceva uno strano effetto. -Ma che dici, io sono Naruto Uzumaki, non mi faccio
spaventare da 3 mocciosi- disse imbarazzato. I due arrivarono di fronte all'accademia.

-Team 4: Ashi Inuzuka- seguita dal suo cane Akahito, un cane nero con una chiazza bianca sulla fronte. -Daichi Hyuuga-
Membro della casata principale. -Ichiru Akimichi, il vostro Jonin arriverà tra un pò, aspettate qui-.

Detto questo Iruka uscì dall'aula, e subito dopo 5 minuti entrò un biondino dagli occhi azzurri.

-Salve, sono Naruto Uzumaki- disse con un sorrisetto imbarazzato e con una mano dietro la testa.

I tre genin non appena videro chi era il loro sensei rimasero tra un espressione stupita e felice.

Naruto non appena vide a che clan appartenevano i tre genin pensò -"Ecco l'inizio dei miei guai..."-

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 Salve, dato che questo è il primo capitolo, consideratelo come un prologo.
Gli altri saranno più lunghi, ora ho solo voluto mettere al corrente delle cose successe dopo la Guerra.

Grazie a tutti quelli che seguiranno della storia, sperando che non sia tanto male ^-^"""

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Capitolo 2
*** Comincia la prova! ***


Naruto era entrato nell'aula del suo Team. Gli faceva uno strano effetto sentire quei cognomi su altre persone.
Erano passati tanti anni da quando diventò genin, troppi, era stato così tanto in contatto con gli amici di altri team che ormai
non riusciva a sentire un Inuzuka che non si chiamasse Kiba, o uno Hyuuga che non siano Neji ed Hinata. Per questo all'inizio
non sapeva da dove cominciare e cosa dire, poi prese coraggio e fece cenno ai tre di seguirlo.
I tre genin si guardarono e poi cominciarono a seguirlo. Naruto li portò nel tetto di quel palazzo dove tutto ebbe inizio,
lo stesso dove si erano presentati a Kakashi-sensei e lo stesso dove cominciarono a nascere tutti i sogni dell'essere ninja.
Il biondo un pò titubante prese la parola.

-Allora, vorrei che vi presentereste e mi diceste i vostri sogni, ambizioni e quello che odiate.- disse ai tre novizi.

Uno di loro prese la parola, era un ragazzo con degli strani segni ondulanti sulle guance, era un pò grasso con i capelli biondi,
una maglia grigia e un kimono rosso sopra.

-Salve, io sono Ichiru Akimichi, sono un membro del clan Akimichi, non ho un sogno preciso... Apparte quello di diventare un
buon shinobi, ovviamente si sa che sono il migliore del mio team, quindi non ci saranno molti problemi. Quello che odio o meglio la gente che odio
è quella che discrimina il nostro clan perché siamo deboli, secondo il loro parere.- disse il ragazzo, con disgusto l'ultima frase


Agli altri due membri del team non andò giù il fatto che si considerasse il migliore e lo squadrarono da capo a piedi con uno sguardo truce. Poi uno di loro
prese la parola.

-Io invece sono Ashi Inuzuka, e come si può capire dal cognome sono un membro del clan Inuzuka, il mio sogno è quello di conquistare
il cuore di Kiba Inuzuka.- disse una ragazzina con dei segni rossi sulle guance a significare delle zanne e con dei cuoricini negli occhi. Naruto la fissò con
un gran gocciolone dietro la testa e con gli occhi ridotti a due fessure.

-E tu invece?- domandò al terzo membro del team. Era un ragazzo dai capelli lunghi fino alle spalle neri, gli occhi completamente bianchi.
un kimono bianco e dei pantaloni blu scuro quasi nero. Ricordava molto Neji.

-Io sono Daichi Hyuuga, ho solo un sogno, quello di far diventare il mio clan il migliore di Konoha, e di diventare il suo capo.
Riuscirò a superare Neji-sama ed Hinata-sama. E dopo, sarò rispettato da tutti. Spero solo che questi due non mi
mettano i bastoni fra le ruote.- Disse in modo freddo e distaccato l'ultima frase indicando i suoi due compagni che cominciarono ad odiarlo già da all'ora.

Naruto si grattò la nuca e fece una piccola risata imbarazzata mentre pensava -"Dannazione questo sembra un misto tra Sasuke e Neji, ho l'impressione che dovrò sudare parecchio"-

-Maestro ora dovrebbe presentarsi lei, anche se sappiamo quasi tutto delle sue imprese!- disse Ichiru incoraggiando il Sensei a parlare.

Naruto che stava ancora pensando al nuovo team, si riprese e poi cominciò a parlare.

-Già, e va bene. Mi chiamo Naruto Uzumaki, il mio sogno è quello di diventare Hokage della foglia e di riportare un mio amico indietro, dopo che tradì la foglia tredici anni fa.-

Sospirò lentamente a ricordare quegli anni, poi proseguì.

-Adoro il ramen, soprattutto quello di Ichiraku. Come sapete sono il figlio dello Yondaime Hokage, Minato Namikaze. E poi... Poi... Sono il jinchuuriki del Kyuubi no Yoko-
disse quest'ultima frase con spavento e titubanza, come se avesse paura dei giudizi dei tre ragazzini.

-Bene, ora, visto che abbiamo finito le presentazioni vorrei mettervi alla prova! Incontriamoci al campo di allenamento numero 3 domani mattina all'alba!- Disse il biondo, per poi
dileguarsi.

Dopo un paio d'ore Naruto stava camminando con le mani in tasca e fissava davanti a sè, era molto divertito dai tre ragazzini, gli ricordava il suo adorato
Team 7. Sperava che avrebbero capito il motivo della prova che stava per fargli fare, quando ad un tratto incontrò Kakashi-sensei.

-Yo, Naruto!- disse l'argenteo sorridendo sotto la maschera a vedere il suo ex-allievo.

-Come te la passi con i tuoi genin?- domandò al biondino che fino ad un attimo prima era assorto nei pensieri.

-Eh? Ah... Kakashi-sensei! Beh, devo dire che assomigliano a noi in tutto e per tutto! Solo qualche piccolo dettaglio- disse naruto sorridendo.

-Ah si? E quale?- chiese l'Hatake, molto curioso di sapere del team del suo allievo preferito.

-Semplice! Il loro sensei non è ritardatario, freddo, antipatico, presuntuoso come lei!- disse divertito alzando un dito per ogni aggettivo che diede al suo ex-sensei.

L'occhio scoperto del Hatake si era ridotto ad una fessura e sentiva la sua autostima scendere. Iniziò a sospirare e poi rispose in tono di sfida il biondino.

-Beh, almeno io  non sono impulsivo, combina guai e una peste come te!- Naruto fece il finto offeso e mostrò un viso imbronciato dandogli un' aria infantile.

-Kakashi-sensei andiamo a mangiare del ramen?- chiese l'Uzumaki con l'acquolina in bocca.

L'argenteo sospirò e poi annuì. Per tutta la camminata parlarono del più e del meno, delle vecchie missioni e l'ultima volta che furono assieme in una missione.
Poi arrivarono davanti al chiosco e salutarono il Signor Teuchi, come sempre molto accogliente nei confronti di Naruto.

-Teuchi-san, una porzione di ramen con miso!- Esclamò il biondino euforico, poi domandò all'argenteo cosa volesse.

-Solo ramen- disse l'argenteo distaccato.

Anche qui Naruto consumò il pasto, facendosene ordinare altre due porzioni. Quando si saziò cominciò a parlare con il maestro della prova di sopravvivenza.

-Kakashi-sensei, senta: io voglio far fare ai miei allievi l'esercitazione a cui ci sottopose tredici anni fa, i campanelli!- Affermò determinato il futuro Hokage.

-Voglio che mi dia qualche consiglio a proposito dell'essere un sensei, non sono sicuro di trasmettere a loro ciò che lei mi ha insegnato.- disse questa volta un pò preoccupato.

-Naruto...- L'argenteo sospirò e poi ricominciò a parlare: -Sei tu il sensei, io ormai non ho più un team a cui insegnare, e allora dovrai fare tutto da solo. Anche se ti aiutassi
non cambierebbe molto, saresti sempre insicuro.- Disse deciso l'argenteo, fissando il biondo negli occhi, accennando poi ad un sorriso, tipico di Kakashi.

Naruto mise su un espressione imbronciata sostituita subito dopo da una divertita: -E va bene, è sempre il solito presuntuoso- Disse incrociando le braccia al petto.

-E per questo... Signor Teuchi, va tutto sul conto del signor Kakashi Hatake- Disse divertito per poi correre fuori dal locale, lasciando dentro un Kakashi furioso.

-Co...Cosa?! "Dannazione con quello che ha mangiato rischio di finire in mezzo ad una strada"- Pensò Kakashi, sconsolato. Poi prese il portafogli e pagò un mucchio di soldi.

-Quell'idiota me la paga!-

 

Intanto Naruto non aveva chiuso occhio e si era recato al suo vecchio campo d'allenamento, dove fu umiliato dal sensei e da Sasuke. Si arrampicò su un albero e cominciò a riflettere.

FLASHBACK

-Allora, Vogliamo cominciare!?- disse il ragazzino con aria di sfida, per poi avventarsi sul suo sensei.

Il sensei lo bloccò e gli puntò il kunai dietro la schiena: -Tsk... Sei troppo avventato... Non avevo ancora dato il via.- Disse Kakashi distaccato.

FINE FLASHBACK

Naruto sospirò divertito, per poi ripensare a tutti gli eventi del Team 7, e per poi pensare a lui. Sasuke... Il suo amico/nemico, compagno di tante avventure
e prove. Sempre uno fianco all'altro, apparte quando tradì Konoha per il potere... Chiuse gli occhi per assaporare al meglio tutti quei ricordi, fino
a giungere alla fine della Quarta Grande Guerra, dove non riuscì a portarlo a casa.
Poi pensò alla sua Sakura-chan, di quanto si sentisse in colpa per essere stato così debole, e non aver portato il suo Sasuke a casa.
Quando riaprì gli occhi era l'alba e i suoi allievi lo stavano chiamando, spazientendosi. Ad Ashi si formò una vena pulsante sulla fronte e chiuse la mano a pugno, poi tutto un fiato urlò:

-NARUTO-SENSEEEEEEI, SI VUOLE SVEGLIAREEEEE?!- Il biondo cadde dall'albero preso alla sprovvista.

-Ahia, che male 'ttebayo!- Poi si rialzò e si massaggiò la testa sorridendo come un ebete . Poi dalla sua tasca prese due oggetti insoliti, i suoi allievi rimasero stupiti: dei campanelli, due per la precisione!

-Ehm... Sensei, che dovremmo fare con quei cosi?- Domandò Ichiru indicando gli oggetti, e sorpreso per quegli insoliti oggetti per una prova.

-Semplice...- Ghignò con aria di sfida: -Una prova! Dovrete prendermi questi campanelli, spero troviate la soluzione per superare quest'esercitazione!- esclamò il biondo emozionato all'idea che dovrà
fare il maestro della prova di cui anni prima fu un totale disastro.

I tre sgranarono gli occhi e avevano la bocca socchiusa, poi Daichi con sguardo determinato fissò il sensei che stava mettendo i campanelli appesi alla tasca.

-Bene... COMINCIATE!- I tre cominciarono a correre contro il biondino che sogghignò.

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Capitolo 3
*** Fallimento? ***


-Bene... COMINCIATE!- I tre cominciarono a correre contro il biondino che sogghignò.

Il primo ad attaccare fu Ichiru con un paio di pugni che Naruto schivò senza problemi, da dietro Daichi tentò un calcio, ma Naruto si abbassò e inevitabilmente Daichi colpì Ichiru.
Il biondo venne scaraventato a tre metri di distanza, dolorante a una guancia: -Ehi tu, fai attenzione a dove colpisci- disse rialzandosi.
Naruto intanto era ancora occupato dall'attacco degli altri due ragazzini, si limitò a schivare per tutto il tempo. Quando d'un tratto decise.

-Kage bunshin no Jutsu- Disse creando intorno tre sue copie, mentre si nascondeva tra esse Ashi cominciò a sfoggiare le tecniche del suo clan.

-Moltiplicazione Selvatica!- Urlò mentre il suo cane si trasformò in una copia perfetta di se stessa e subito dopo partì all'attacco -Zanne perforanti!- Disse colpendo in pieno tre dei quattro Naruto.
L'unica cosa che si sentì dopo l'attacco fu un suono di tre Pouf, erano solo copie.

-Byakugan!- Le vene attorno agli occhi di Daichi si ingrossarono e girò la testa in tutti gli angoli, non trovando però il sensei. -Vuoi vedere che...?!- Non fece in tempo
a terminare la frase che si ritrovò sotto terra con solo la testa fuori. Naruto aveva usato la Decapitazione Sotterranea. Dopodichè uscì dal terreno e cominciò a guardare gli altri due.
Poi una cosa che non si aspettava. Ichiru aveva ingrossato la mano e con un pugno al terreno riuscì a liberare l'amico.

-"Perfetto, vedo che sono molto diversi da noi"- pensò il biondino compiaciuto di come stavano svolgendo la prova.

-Grazie amico.- Disse Daichi con un pò d'imbarazzo. Naruto sgranò gli occhi e non fece in tempo che qualcuno da dietro lo aveva bloccato: -Ashi!- Esclamò sorpreso.

-Forza ragazzi, muovete il culo e prendete quei campanelli!- Urlò ai due che erano dietro. I due rimasero un momento disorientati, però poi cominciarono a correre. Entrambi sfiorarono il campanello quando:

POUF!

-Dannazione, era una maledetta copia!- disse Ashi con una vena pulsante in fronte. Poi guardò gli altri due. -Ehm... Che avete da guardare?- Chiese confusa.

-Niente, però sei stata niente male.- disse Ichiru con un sorriso. Daichi si intromise, e col suo Byakugan individuò la posizione del sensei. -E' lì!- Esclamò determinato mentre poi cominciò a spiegare il suo piano

-Bene ragazzi, contro uno del calibro del sensei ci vuole gioco di squadra... Quindi, avrei un piano!- Disse risoluto lo Hyuuga, che come risposta ebbe un incoraggiamento a parlare.

-Allora, ora tu Ichiru usi la tua tecnica dell'espansione e ti getti nel punto che indicherò, poi Ashi sfrutterà la difensiva del sensei e userà le zanne perforanti, poi se non andrà a segno io mi posizionerò dietro e userò
una tecnica del mio clan.

I due annuirono mentre Daichi indicò la posizione del sensei. -Bene, Tecnica dell'espansione!- urlò Ichiru mentre cominciava a rotolare in mezzo agli alberi.

-Nikudan Sensha!!!- Urlò Ichiru mentre spazzava via alberi, e un Naruto colto di sorpresa saltò in aria uscendo dalla moltitudine di alberi, non fece in tempo a riprendere fiato che due vortici si avvicinavano sempre di più.

-Zanne Perforanti!- Disse mentre era ad un passo dal suo sensei, egli però si scansò appena in tempo, ma subito dopo Daichi assestò da dietro ben quattro juuken, uno nel punto centrale della schiena, gli altri un pò dappertutto.

-"Niente male...- Disse Naruto con un ghigno e con la testa bassa, ma appena alzò la testa diede un calcio allo stomaco a Daichi, che fu sorretto dagli altri due che sembravano in difficoltà. -Dannazione è troppo forte per noi!- Disse Daichi con un occhio chiuso per il dolore.

-Tentar non nuoce, dobbiamo superare questa prova- Continuò Ichiru... Però intanto sul volto di Ashi si formò un ghigno compiaciuto per poi dire -Ce l'abbiamo fatta!- Gli altri due sgranarono gli occhi, increduli. Ichiru stava per parlare mentre dal terreno spuntarono
tre Kage Bunshin formati da Ashi che bloccarono Naruto molto sorpreso di ciò. -Vai Ichiru!- Urlò mentre cercava di trattenere Naruto con le sue copie.

-Nikudan Sensha!- disse mentre da dietro Ashi diceva -Zanne perforanti!- e allo stesso tempo Daichi corse contro il sensei e urlò -Rotazione suprema!- Un impatto fortissimo travolse Naruto che si accasciò a terra privo di sensi.

-I campanelli sono solo due! Chi li prende?- chiese Daichi titubante. -Prendeteli voi!- esclamò Ichiru determinato e risoluto, -Meglio che li prendiate voi, siete stati la mente, io ho solo agito.- I due increduli cominciavano a raccogliere i campanelli, ma per l'ennesima volta

POUF!

-Ci ha giocati di nuovo!!- Urlò furiosa Ashi, che aveva faticato inutilmente. Quando ad un tratto...

DRIIIIIIIIIIIIIIN.

-La sveglia... Il tempo è scaduto.- Disse in un sussurro Daichi disattivando il Byakugan ed abbassando la testa. -Bene... Siete promossi!- disse il biondino appena apparso davanti ai tre genin, con un sorriso a trentadue denti.

I tre sgranarono gli occhi e spalancarono la bocca, Daichi prese la parola. -Come promossi? Non abbiamo preso i campanelli!- disse con ovvietà.

Naruto sospirò lentamente... -E' vero non avete preso i campanelli, ma ragionate! Questi campanelli sono due... Voi siete tre!- Disse squadrandoli serio. -Il che vuol dire che il lavoro di squadra è fondamentale nel mondo ninja, e anche lo spirito di sacrificio, Ichiru si è sacrificato per farvi prendere i campanelli.
E questo perché in una missione non si deve lavorare per scopi personali, ma per portarla a termine e salvaguardare i propri compagni!- Esclamò come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

I tre cominciarono a sorridere mentre Ashi saltellava qui e là come una forsennata -YATTAAAA!- Continuava ad urlare. Tutti sembravano felici, però Ichiru si sedette in disparte, la cosa non sfuggì al sensei che gli si avvicinò e con un sorriso gli mise la mano in testa scompigliandogli i capelli.

-Sei stato bravo, Ichiru...- Disse lentamente: -Non dar retta alla gente, parla non sapendo le cose... Vedi, un tempo nella Grande Guerra Ninja, gli Akimichi sconfissero due dei nemici più forti dell'epoca.

Sul volto di Ichiru cominciò a disegnarsi un sorriso a trentadue denti, mentre piccole lacrime solcavano il suo viso.

-Grazie, Naruto-sensei.- disse asciugandosi le lacrime e andando a festeggiare con gli altri due.

Naruto accennò un sorriso... -"Ci sarà da divertirsi"- pensò con un ghigno.


Intanto in un altro campo di allenamento, un ragazzo dai capelli lunghi raccolti in una coda alta si ritrovò bloccato per via della tecnica che più lo caratterizzava.
Ciò che lo sorprese era il fatto che ad utilizzarla non fu un Nara, bensì un Sarutobi, per essere più precisi il figlio di Asuma Sarutobi.

-Visto Shikamaru-sensei?- disse con un sorriso e un aria di sfida al suo sensei.

Poi disse agli altri due: -Shibi, Miyu, legatelo!- disse determinato il moro.

Un ragazzo con dei capelli a spazzola e una maglia a maniche corte rossa si avvicinava con degli insetti al suo fianco. Era un Aburame, Shibi Aburame.
L'altra era una ragazza dai capelli rossi ed una maglia che finiva sopra l'ombelico bianca, e una gonna dello stesso colore, Miyu Yamanaka.
I due lo legarono e superarono la prova.

-Bravi ragazzi... Ma ora slegatemi.- disse annoiato il genio di Konoha.


Intanto un biondino di nostra conoscenza aveva congedato i tre ragazzini, mentre cominciava ad allontanarsi dal campo di allenamento, nei suoi pensieri, si riteneva soddisfatto del lavoro svolto dal suo team,
era completamente diverso dal suo, niente litigate, facevano lavoro di squadra, ed erano più simpatici e socevoli, pensando ad un moro di sua conoscenza.
Senza accorgersene la sua Sakura le si era affiancato.

-Naruto, come sono i tuoi genin?- chiese con un dolce sorriso.

-Sono in gamba, la prova dei campanelli è andata perfettamente, hanno lavorato da squadra. La tua invece?- chiese sorridendo

-Diciamo che se la cavano, due di loro vogliono fare i medici, credo che Tsunade-sama me li abbia affidati apposta. Uno fa parte del clan Nara, gli altri invece non fanno parte di clan.- disse la rosa, per poi chiedere di cosa avesse intenzione di fare con gli allenamenti eccetera.

-Naruto... E' da un pò che voglio dirtelo... Ecco... Non devi gettare via i tuoi sogni per una stupida promessa, sai anche tu che i miei sentimenti per Sasuke sono cambiati anni fa- disse rimproverandolo, ma si sentiva in colpa per avergli dato un simile peso da portare.

-Sakura-chan... Non lo faccio solo per la promessa, Sasuke è come un fratello per me, e non posso lasciarlo consumare dalla vendetta, lo riporterò indietro, A COSTO DELLA MIA STESSA VITA!- Esclamò risoluto il biondo, nei suoi occhi si potevano leggere la determinazione e la volontà.

Sakura si perse nella determinazione di quegli occhi così maledettamente blu e intensi, sembrava di guardare l'immensità dei cieli, e la maestosità del mare.
Poi Sakura decisa e allo stesso tempo titubante chiese a Naruto: -Ti va di venire a cenare da me?- Naruto la fissava stupito, non se l'aspettava. In un momento riprese la sua lucidità e accettò con un sorriso.

-Non metterti niente in testa però, ok?- Domandò preoccupata per i pensieri di Naruto.

-Oh, di questo non devi preoccuparti- disse inarcando un sorriso a trentadue denti.

Insieme si incamminarono verso casa Haruno, Naruto era particolarmente felice, e per il suo entusiasmo ricevette ben tre scappellotti sulla nuca.
Naruto con il viso imbronciato continuò a camminare verso l'appartamento, sotto l'espressione divertita di Sakura. Arrivarono davanti alla casa, entrarono e Sakura cominciò a preparare la cena, ramen. Per la felicità di Naruto.
Apparecchiata la tavola Sakura lo chiamò e lui felice si sedette di fronte a lei. Dove cominciò a divorare il pasto.

-Sakura-chan, sei una cuoca meravigliosa 'ttebayo!- esclamò in piena euforia, un sorriso che mancasse poco prendesse tutta la faccia, e continuando a mangiare.

Sakura arrossì, non se lo aspettava.

-Beh... G..Graz..zie..- che le succedeva? Ora balbettava per un complimento di quel baka? Aveva sicuramente bisogno di una dormita, aveva chiuso non molto gli occhi.

Trascorse la sera piuttosto rapidamente, tra le battute di Naruto, i pugni di Sakura e le risate di entrambi, quando ad un certo punto...

-Sakura-chan, si è fatto tardi. Meglio che vada- disse sorridendo, aveva sempre stampato in faccia quel sorriso disarmante, cavolo mai una volta che lo si vedeva triste.

-Oh... O-Ok...- disse abbozzando un sorriso, non sapeva, perché continuava a balbettare in certi momenti? Naruto stava per andare alla porta insieme a Sakura.
Un totale silenzio ci fu nella casa. I due si fissavano davanti alla porta... Sempre più intensamente... Naruto un pò titubante cominciò ad avvicinarsi a lei.
Sakura era nel panico... Era arrossita completamente, poi riprese la lucidità e si avvicinò anch'ella. Stavano per compiere quel gesto tanto desiderato quando...

DRIIIN!

Il campanello della porta il fermò. I due sussultarono a quel suono, e Naruto imprecava mentalmente tutte le maledizioni possibili ed immaginabili quando Sakura allungò il braccio ed aprì la porta.
Naruto malediceva tutti i Kami della terra, chiunque avesse suonato sarebbe morto.

-S...Shikamaru?!- Dissero all'unisono i due perplessi per la visita del Nara.

-Tsunade-sama ci ha convocati per una missione, Kakashi e Neji sono già li. Non so di cosa si tratta... Dovevo andare a cercare Naruto, ma visto che è già qui... Muoviamoci- disse Shikamaru, annoiato come sempre.

-Ah, prima portiamo a termine questa seccatura, meglio è- continuò sospirando il moro, alquanto annoiato e addormentato.

-Va bene.- disse Sakura cominciando a seguire Shikamaru seguito da Naruto, che si tirò la porta alle spalle.

I tre cominciarono ad incamminarsi verso il palazzo dell'Hokage.

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Capitolo 4
*** Incontro inaspettato! ***


I tre Jounin continuarono a camminare in religioso silenzio, nessuno aveva voglia di parlare. Una missione in questo momento non era il massimo. Sopratutto per un biondino di nostra conoscenza, che malediceva ancora Shikamaru per aver suonato la porta in quel momento. Sospirò abbassando la testa, "Che diavolo vorrà Tsunade-baachan proprio a quest'ora?"  pensò Naruto sconsolato, di solito era euforico per una missione ma ultimamente non ne aveva proprio voglia.

-Allora Shikamaru, sai qualcosa a riguardo della missione?-  chiese poi Sakura interrompendo quel silenzio che si era creato per tutto il tragitto.

-No, solo il fatto che riguarda i ninja di Iwagakure, uno scambio di informazioni... Pare.- rispose Shikamaru alquanto annoiato.

Naruto dopo aver ascoltato le parole del genio di Konoha, pensò:  "Ecco, una missione di spionaggio. Dannazione con tutti quelli che ci sono proprio noi?-" 

-Un momento, visto che si tratta di uno scambio di informazioni, sarà una missione di spionaggio. Perché Neji, il Byakuugan non è fondamentale nelle missioni di spionaggio.- disse poi Naruto con aria interrogativa.

-Rifletti testa quadra, il Byakuugan di Neji può vedere a 360° gradi, e può individuare chi ci stesse osservando e spiando.-  rispose Shikamaru seccato.

I tre dopo aver concluso la discussione continuarono a camminare in silenzio.
Cinque minuti dopo arrivarono alla Magione, dove li attendeva una Tsunade impaziente, Neji e Kakashi.
Dopo aver bussato ed avuto il consenso dell'Hokage ad entrare, chiesero i particolari della missione.

-È una missione di livello A, molto importante, due ninja della foglia, mandati in ricognizione ad Iwa mi hanno informato di uno scambio di informazioni tra loro e due uomini, di cui non hanno fatto nomi.- disse la sannin, poi continuò a parlare: -La vostra missione è identificare i due uomini e capirne le intenzioni, e se possibile, evitare lo scambio informazioni. Si incontreranno al confine del Paese del Fuoco e quello del Vento, fra due giorni.- disse risoluta la bionda, che con un gesto della mano congedò i cinque, che si andarono a preparare, stabilendo l'incontro alle porte del villaggio a mezzanotte in punto.

Scoccata la mezzanotte i cinque si ritrovarono tutti puntuali per la missione, anche Kakashi per la sorpresa di tutti.
I cinque si guardarono ed annuirono, per poi mettersi in marcia.  Corsero, saltarono tra rami per tutta la notte.
Naruto quello che andava più veloce di tutti, pensò che prima finivano quella missione, meglio era. Così poteva tornare sulle tracce di Sasuke, visto che ogni tanto usciva dal Villaggio in cerca di qualche informazione. Proprio come il suo Ero-Sennin.

-Naruto, sei tu quello che non ha voglia di fare questa missione, non andare così di fretta.-  disse l'Hatake dietro di lui, non aveva voglia di stare al suo passo a quell'ora della notte. Erano all'incirca le quattro.

-Prima finamo, meglio è!- esclamò distaccato il biondo.

D'un tratto il Copia Ninja si fermò, facendo fermare il resto del gruppo. Decise di accamparsi, erano sulla buona strada, meglio che riposassero ora.
Costruirono tre tende. In una avrebbero dormito i tre ragazzi, nell'altra Sakura e nell'ultima l'argenteo.
Tutti entrarono nelle tende ed in poco tempo si addormentarono, tutti tranne uno. Un certo biondino dagli occhi azzurri, decise di uscire e sdraiarsi con le mani incrociate dietro la nuca.
A fissare il cielo scuro ormai privo di stelle. Chiuse gli occhi, e si mise a pensare. Ovviamente il centro dei suoi pensieri era Sasuke, non aveva ancora trovato informazioni.
Non sapeva dove fosse finito, gli sembrava impossibile, quelle poche volte che lo aveva incontrato, lui era sempre riuscito a scappare. "Dove diavolo sei? Che devo fare ancora? In che luogo sperduto ti dovrò cercare stavolta? Dannazione teme, fatti vedere!"  pensò tra se e se.

-Che ci fai qui?-  chiese una donna dietro di lui, conosceva troppo bene quella voce.

-Rifletto...- disse il biondo, in un'espressione mezza addormentata e distaccata da tutti.

-Scommetto che pensi a Sasuke... Dico bene?- chiese Sakura andandosi a sedere di fianco al biondino.

-Esatto.- rispose, se possibile più distaccato di prima.

La rosa sospirò, da un pò di tempo Naruto non era più quello di una volta, quando giorno dopo giorno nessuna notizia, informazione su Sasuke accennava ad arrivare, o farsi vedere, lui si chiuse in se stesso, escludendo gli altri. Come se vedesse solo quel concentrato di odio. Ormai era certo, finché non lo avrebbe salvato, niente avrebbe distolto i pensieri dalla missione.
La rosa si stese, anche lei a guardare il cielo vuoto. Chiuse gli occhi, e per tutto il resto della notte non parlarono.

-Torno a dormire- disse la donna, lasciando solo Naruto ancora nei suoi pensieri, dopo la visita di Shikamaru, pensava solo a finire in fretta la missione e tornare a concentrarsi su Sasuke. Sospirando si rimise a dormire, mentre il ragazzo dai capelli color grano si addormentò all'aperto.

-"Ahahahahahaha, morirai, tu e tutta la tua gente!"- disse un uomo non riconoscibile, era oscurato.

-Attaccate, mostri!"- esclamò questi con tutta la rabbia che aveva in corpo. A Naruto parve conoscere quell'uomo, ma non appena cominciò a riflettere un ondata oscura lo investì in pieno.

Il ragazzo si sedette subito di scatto, era solo un sogno, un incubo, era da giorni, settimane che faceva quello stesso incubo. Sapeva di conoscere quella persona, ma non capiva chi poteva essere.
Poi quell'ondata carica d'odio, alimentata dalla vendetta, gli mise i brividi.
Era tutto sudato, col fiatone e con gli occhi spalancati. Aveva un espressione shoccata. "Di nuovo, ancora quello stramaledettissimo incubo. Ho un brutto presentimento".

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Finalmente ti sei svegliato, forza dobbiamo rimetterci in marcia.- disse lo Hyuuga rivolgendosi al biondino di fronte, notò in che condizioni stesse e si preoccupò.

-Che cos'hai?- chiese il moro, che come risposta ebbe un lieve "niente" quel tono lo fece preoccupare, non era da Naruto.

I cinque dopo varie discussioni, si rimisero in marcia. Naruto se possibile sfrecciava a razzo, dopo che quell'incubo si era fatto vivo nella sua mente dopo giorni, cominciò a pensare che questa missione potesse centrare qualcosa.
Come niente staccò i suoi compagni, ignorando le maledizioni che gli lanciava Sakura e le parole degli altri tre. "Devo vederci chiaro. Quanto diamine manca?" continuò a pensare il ragazzo.
Il tempo passò non molto velocemente, la notte successiva Naruto non volle accamparsi, e così costrinse gli altri a seguirlo. Dopo un altro giorno arrivarono al punto dello scambio con un'ora di anticipo, Naruto si nascose fra dei cespugli e un albero, Sakura e Shikamaru invece erano in un albero dietro, mentre Kakashi e Neji erano sopra i rami, ben nascosti. I cinque comunicavano con dei piccoli microfoni collegati (non so come si chiamano, pardon ç_ç) tra loro. Lì attesero un'ora e mezza, e nessuno si faceva vedere. Neji attivò il Byakuugan credendo in una trappola, ma venne subito smentito da ciò che vedeva.
Proprio quando Naruto stava per spazientirsi, da una parte si vedevano i ninja di Iwa, dall'altra due volti incappucciati. Naruto parve di conoscere entrambi, ma non ci capiva più niente ormai.

-Hai portato quello che ti avevamo chiesto?- chiese uno dei due volti incappucciati.

"Quella voce... No, non può essere lui!" pensarono i cinque riconoscendo la voce del ninja misterioso.

-Certo, Uchiha no Sasuke. Eccolo qui.- disse uno dei ninja di Iwa, prendendo un rotolo rosso.

L'uomo che parve essere Sasuke si tolse il cappuccio, tutti lo riconobbero. Sgranarono gli occhi e spalancarono la bocca. Gli unici a rimanere normali furono Kakashi e Neji. "Allora sei proprio tu... Sasuke...!" pensò il biondo, anche Sakura pensò lo stesso. Poi cominciò a fissare Naruto preoccupata, non sapeva cosa potesse fare il biondo in quella situazione. Infatti Naruto non seppe come fece a resistere all'impulso di attaccare Sasuke, per poterlo riportare a Konoh.

-Ora devi darci tu, quello che ti avevamo chiesto, non scordarti della nostra alleanza...Uchiha.- continuò un altro ninja della roccia.

Sasuke prese un rotolo completamente bianco. Si avvicinò all'uomo che aveva il rotolo rosso che fece lo stesso.

-Spero che tu non faccia sciocchezze caro Uchiha, se tradirai l'alleanza con quel rotolo... Sta sicuro che Iwa e il ferro te la faranno pagare cara!- esclamò minaccioso l'uomo che poi prese il rotolo bianco porgendogli il rosso, che venne preso dal moro.

Dopo ciò i tre ninja di Iwa si dileguarono, lasciando soli gli altri due.

-Puoi anche uscire ora... Naruto- disse con assoluta calma Sasuke, a quanto pare se n'era accorto.

I cinque ninja di Konoha uscirono allo scoperto, "Finalmente... Sasuke!- pensò il biondo incrociando lo sguardo determinato, con quello calmo e rilassato dell'Uchiha.

Stanno per cominciare...


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Angolo dell'autore:

Scusate se in questo capitolo, alcuni personaggi come Naruto siano un pò OOC, ma fa parte della storia.


Quindi, ringrazio tutti quelli che mi seguono e chi mi ha messo tra i preferiti. Grazie mille.


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