You're my kriptonyte, you know?

di strongfordrew
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Birthday ***
Capitolo 2: *** 2.LEI ***
Capitolo 3: *** 3.Nuove conoscenze ***
Capitolo 4: *** 4. E' tradizione! ***
Capitolo 5: *** 5.Pomeriggio in compagnia ***
Capitolo 6: *** 6.Dittatrice e duo in cucina ***
Capitolo 7: *** 7.Piccoli inconvenienti ***
Capitolo 8: *** 8.Nascondino; si torna a casa ***
Capitolo 9: *** 9.Rivelazioni ***
Capitolo 10: *** 10. Lil's Birthday ***
Capitolo 11: *** 11.Bacio? ***
Capitolo 12: *** 12.Non ti abbiamo mai voluto ***
Capitolo 13: *** 13.Risveglio ***
Capitolo 14: *** 14.Lils è tornata ***
Capitolo 15: *** 15.Luglio ***
Capitolo 16: *** 16.Party ***
Capitolo 17: *** 17. Mi ero lasciato scappare la parte più importante della mia vita. ***
Capitolo 18: *** 18.Sette giorni di inferno ***
Capitolo 19: *** 19.Ritrovarsi ***
Capitolo 20: *** 20.Epilogo ***



Capitolo 1
*** Birthday ***


CAPITOLO 1.
 
8.00- Scuola superiore. Londra.

POV.HARRY
 
“Ehi, Hazza! Pronto per una nuova giornata di scuola?” Liam doveva sempre rovinare i momenti più belli. Dico: era una bellissima giornata (se consideriamo gli standard di Londra), era il mio compleanno e lui mi ricordava che era giorno di scuola? Bah, che amico strano che avevo…
“Ciao Liam, anch’io sto bene e tu?” Sarcasmo pesante. Ci dirigemmo insieme all’entrata della scuola che frequentavamo.
“Ehi, ehi! Vacci piano Harry, non mi sono mica dimenticato del tuo compleanno: AUGURI!” Eh già, era il mio compleanno: era il 1° Febbraio e compivo 18 anni! Incredibile come passava velocemente il tempo: mi sembrava ancora di essere in prima superiore e aver appena incontrato i miei migliori amici. Liam, Louis, Zayn e Niall. Forse senza di loro sarei perso, suppongo.
“Grazie amico, dove sono gli altri?” 
Liam non fece nemmeno in tempo a rispondermi, che mi ritrovai schiacciato da Louis, Niall e Zayn, arrivati dietro di me in quel momento. Avevo dei terremoti al posto dei migliori amici, ma per qualche strana ragione ero contento che fosse così. Non mi annoiavo mai con loro, e questo era un bene.
“AUGURI HAZZA!” Sentii le loro voci sopra di me, giacché mi si erano in pratica stesi sopra! Cominciavo ad avvertire il loro peso sempre di più. Questo non era un bene, decisamente non lo era.
“Ragazzi…cof….cof…se non vi togliete, sarà il mio 18° e ultimo compleanno!”
“Oh, sì. Scusa Harry!” Si alzarono e mi aiutarono a sollevarmi.
“Tranquillo Niall, ma andateci piano la prossima volta.” Risposi ridacchiando. Gli altri mi seguirono a ruota nel varcare il portone d’ingresso.
La campanella era suonata: iniziava un’altra mattinata a scuola.
 
POV. LILY
DRIIIIN! DRIIIIN!

Cavolo, la sveglia! Già le 7.00 del mattino. Mi alzai di colpo dal letto e in preda alla fretta e m’infilai in bagno per farmi una bella doccia rilassante. I giorni di compito in classe, iniziavo la giornata sempre così: i muscoli del mio corpo si rilassavano e di conseguenza anche la mia mente. Lo so, ero un po’ complessata. Ma, d’altronde, avevo diciotto anni. Chi, a quest’età, non lo era?
Scusa banale, so anche questo. Ma il mio carattere paranoico e troppo timido, penso che esistesse dai tempi della mia nascita.
Uscii lentamente dalla doccia, mi pettinai i capelli, m’infilai gli abiti puliti e mi truccai leggermente. Non badavo molto al mio aspetto: non ero tanto carina, quindi non vedevo il motivo per cui dovessi sforzarmi di esserlo a tutti i costi.
Guardai il calendario: era il 1° Febbraio!
E ciò significava soltanto una cosa: era il compleanno di Harry! Ecco perché ero così ansiosa nonostante non avessi nessun compito.
Cercai di non pensare al momento in cui avrei dovuto fargli gli auguri completamente in preda alla mia timidezza, ed uscii da casa dirigendomi a scuola nonostante fosse ancora abbastanza presto. Odiavo i ritardi, soprattutto se ero io quella che li faceva. 

LALALALALLALALALALA MA CIAOOOOOO
SI,OKAY,QUESTO CAPITOLO E' CORTO MA E' SOLTANTO L'INTRODUZIONE

PROBABILMENTE NON VERRA' CAGATA DA NESSUNO,MA CI TENEVO  A PUBBLICARLA,
PER CUI, ANCHE SE NON TI E' PIACIUTA, POSTRESTI LASCIARE UNA PICCOLA RECENSIONE?
I CONSIGLI E LE CRITICHE MI AIUTERANNO A MIGLIORARE U.U


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MUCH LOVE xoxo

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Capitolo 2
*** 2.LEI ***


POV.HARRY
Io e i ragazzi percorremmo i corridoi ed io ringraziai con qualche sorriso a tutti gli auguri,entrammo in classe e fui assalito subito dai miei compagni per farmi gli auguri di compleanno.
Molly e Jane, le due oche della classe, si attaccarono come piovre al mio braccio. Me l'ero già fatte più di una volta, ma mi davano comunque sui nervi.
Cercai di ignorarle e, mentre rispondevo ai miei compagni, feci vagare il mio sguardo per tutta l’aula in cerca di LEI.
Eccola, il mio continuo tormento. La creatura più indecifrabile e timida che io avessi mai visto e conosciuto. Lily se ne stava in fondo, in disparte, in attesa che gli altri finissero, per porgermi anche lei gli auguri. Teneva lo sguardo basso, come sempre, rifiutando di incontrare i miei occhi. I suoi lunghi capelli corvini le coprivano un po’ il viso, come per proteggerla. Tutti i miei compagni, tranne Liam, che era il suo migliore amico,e il resto del mio gruppo a lei preferivano Molly e Jane. Non posso dire che loro fossero brutte, anzi. Direi che erano bellissime, ma erano tanto belle quanto stupide e superficiali. Le classiche ragazze da una botta e via. 
La conoscevo ormai quattro anni (dal primo giorno di scuola superiore), eppure non avevo mai avuto l’occasione di conoscerla davvero, nonostante l’avessi desiderato più di una volta. Sapevo che era molto timida, perché la vedevo sempre arrossire per qualunque cosa, anche la più stupida; sapevo che amava i libri, perché se ne stava sempre, durante la pausa pranzo, seduta ai piedi di una vecchia quercia nel giardino della scuola, con un libro-mattone in mano. Sapevo che era la più brava della classe, perché prendeva sempre il massimo dei voti; sapevo che era generosa, perché la vedevo molto spesso prestare i suoi appunti a chiunque, anche a chi non se lo sarebbe meritato.
Per il resto, non sapevo niente. A volte mi ritrovavo a incrociare il suo sguardo, ma lei abbassava i suoi meravigliosi occhi grigi, impedendomi di decifrarli, timorosa. Quasi avesse paura di mostrare agli altri cosa pensa. Ero affascinato da quella ragazza, semplicemente credo, perché si comportava diversamente dalle altre. Le cheerleader vestivano come se fossero a una sfilata di moda? Lei portava una felpa e un paio di jeans con le immancabili All Star. Le amiche si tingevano di biondo per assomigliare alle "fighette" della scuola? Lei veniva a scuola con una ciocca di capelli colorata di blu.
Era...diversa. Sì, quello era l'aggettivo che più le si addiceva. Non era un male, anzi. Solo che nessuno, a parte Liam e Maya, l'aveva notato. Per gli altri era solo un altro elemento che sfruttavano per prenderla in giro.

La folla a mano a mano si disperse e quasi tutti i miei compagni andarono a sedersi nei propri banchi. Liam, dopo aver scoccato un bacio sulla guancia a Lily, si sedette al nostro banco aspettandomi.

POV. LILY
Eccolo, mentre entrava in classe insieme ai suoi migliori amici.
Harry Styles: ragazzo popolarissimo a scuola, migliore amico del mio migliore amico, ragazzo più corteggiato della classe (per non parlare dell’effetto che faceva all’intera popolazione femminile della scuola) e mia cotta secolare.
Ero circa quattro anni innamorata di lui.
I miei compagni di classe gli si ammucchiarono intorno, e riuscii a vedere quelle oche giulive di Molly e Jane attaccate al suo braccio come polipi. Io restai in disparte, aspettando che la folla diminuisse, con lo sguardo basso. Nonostante Liam,il mio migliore amico, fosse anche il suo, non ci eravamo mai rivolti la parola. Nessuno dei due aveva mai preso l’iniziativa: né io, né lui. Io perché ero troppo timida, e non avrei mai avuto il coraggio di parlargli; lui…beh…presumevo che preferisse sicuramente parlare con quelle due oche.
Come biasimarlo: loro erano alte, magre e belle. Chi avrebbe preferito me a loro?
Insomma, io non avevo niente di speciale: capelli lunghi e neri, non grassa ma neanche magra, occhi grigi e bassottina. Quando mi ritrovavo vicino a lui, mi sentivo sempre una nana. Non mi sentivo mai all'altezza della situazione. Poteva sembrare normale agli occhi degli altri, perché mi vedevano come la classica adolescente che non sa vaorizzarsi.
Io non ero così, solo che non ero stata cresciuta come una bambina normale. Non ero abituata a rivevere complimenti o lodi, e non mi ritenevo in grado di poter essere come le altre ragazze. Tutte impeccabili, circondate dai ragazzi.
Non che le invidiassi, certo. Ma almeno loro un po' di affetto l'avevano ricevuto. Forse troppo, ecco perché erano così frivole. 
“Ehm…ciao Harry…” Balbettai imbarazzata. Ero quasi sicura di essere dello stesso colore della camicetta rossa che avevo indossato il giorno. “Ehm…auguri.” Non lo guardai neanche negli occhi dalla troppa vergogna, e scappai al mio posto.
“Grazie…” Lo sentii dire quando ormai ero già seduta e la prof entrò in classe. Ogni anno la stessa storia, con qualche variazione di tonalità. Con il passare degli anni passavo dal bianco cadavere al rosso peperone, normale per i miei standard.
       
                                                                                                     
LALALALALLALAL (?) CIAOOO,
COME VEDETE HO AGGIORNATO E SPERO TANTO,
TANTO, TANTO, TANTO CHE QUESTO CAPITOLO VI INCURIOSISCA
MAGGIORMENTE RISPETTO AL PRIMO
CONFIDO CHE MI LASCIATE QUALCHE RECENSIONE
ANCHE SE NON VI PIACE,
ACETTO ANCHE I CONSIGLI E LE CRITICHE 
BISOGNA SEMPRE MIGLIORARSI.
UN GRAZIE SPECIALE ALLE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO IERI, 
E GRAZIE ANCHE A QUELLE CHE HANNO SOLO LETTO.

BEH,CIA'
ASPETTO QUALCHE RECENSIONE,

MUCH LOVE, swag baby_

 
       

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Capitolo 3
*** 3.Nuove conoscenze ***


POV.HARRY

“Ehm…auguri.” E se ne andò, con le guance rosse e lo sguardo basso.
Anche questa volta non mi permise di guardarla negli occhi, ebbi soltanto la possibilità di vedere il suo viso che si colorava sempre di più per l’imbarazzo.
Una volta sentii Molly e Jane dire che Lily era ridicola, che quel rossore fosse sintomo di quanto fosse ancora bambina.
Mi ero ritrovato spesso in disaccordo con loro quando parlavano di lei. Io tutti questi suoi comportamenti li trovavo adorabili, al di fuori dalla corazza fredda che si era costruita intorno, impedendo a chiunque di poterla scavalcare.
Beh, tutti, tranne Liam. Lui era l’unico con cui si sentiva a suo agio, l’unico cui sorrideva. Liam provava la stessa cosa, la sentiva come una sorellina da proteggere. Molte volte aveva difeso Lily dalle parole malvage delle due oche. Io non potevo fare niente per difenderla, non la conoscevo neanche. Liam si era convinto da un po’ di tempo che ero innamorato di Lily, ma non era così.
Ero semplicemente incuriosito da lei, e avrei voluto poter scoprire i misteri che si celavano dietro i suoi occhi, ma ciò non significava che mi piaceva o addirittura che fossi innamorato di lei.
Andiamo, io ero il dongiovanni della scuola, non potevo innamorarmi per davvero! L'avevo sempre pensata così, e fin da piccolo facevo il cascamorto con le ragazze. Volevo solo divertirmi, ma non le illudevo.
Non sopportavo di ferire le persone, per cui ogni ragazza sapeva a cosa andava incontro con me. Niente legami, solo divertimento. Volevo evitare che soffrissero, perché tanto sapevo che mi sarei stufato. Non credevo nelle storie serie.
Perso nei miei pensieri, mi andai a sedere accanto a Liam, scuotendo la testa e sospirando.
“Ancora niente eh? Non ti fila proprio la mia piccolina…” Ghignò lui.
Voleva veramente farmi impazzire con questa storia, come se le canzoncine che mi cantava venendo lì non bastassero. Era assurdo quello che pensava, ma ormai ci avevo fatto l'abutine e,anche quel giorno, ignorai i suoi sguardi maliziosi.
 
Liam dove sei finito….cavolo queste mi vogliono succhiare la faccia…!
Che amici fantastici che avevo: come avevano visto Molly e Jane attaccarsi a me come loro solito, se n'erano andati tutti. Liam stava sicuramente cercando Lily, Louis aveva detto che aveva dimenticato la sua carota di emergenza nell'aula di scienze, Zayn disse che stava andando in bagno nonostante ci fosse appena andato, Niall invece era corso a comprarsi un panino.
“Ehi, Hazza. Siamo arrivati, alla mensa c’è molta fila.”
Fate santo subito Liam, per favore.
Si sedette con Lily di fronte a me, e mandò via Molly e Jane usando epiteti poco fini. Non le sopportava, facevano uscire il suo lato aggressivo. Era un ragazzo tranquillo, l'unico in effetti nel nostro gruppo, ma quando si trattava di loro diventava un altro.
Loro rappresentavano il peggior nemico di Lily, e lui non riusciva a tollerare chiunque se la prendesse con lei.
In quel momento feci caso a chi avevo davanti: quella ragazza dai capelli corvini e gli occhi di ghiaccio seduta vicino a Liam, era la stessa ragazza che pensavo io? Lily?
Strano, di solito non si sedeva mai con noi, stava sempre con la sua amica Maya.
“Grazie, mi avete salvato.”
Lily mi rivolse un sorriso timido, in risposta alla mia affermazione e cominciò a mangiare il suo pranzo.
“Come mai, stufo di tutte queste attenzioni?” Mi chiese.
Wow, era la prima volta che mi rivolgeva la parola di sua spontanea volontà.
“Diciamo che vorrei ricevere attenzioni da una femmina umana, non da due piovre.” Rise.
Com’era bella quando rideva…chissà perché si ostinava a mantenere quello sguardo impassibile e impenetrabile con tutti.
Guardai Liam e vidi che mi fece l’occhiolino. Lo guardai stranito e lui scosse la testa sorridendo.
Dovevo assolutamente dire a Louis che tutte quelle carote che ci faceva mangiare, stavano cominciando a fare male al povero Liam.

Ecco che arrivò anche il resto dei ragazzi.
Louis si sedette subito accanto a Lily e cominciò a riempirla di domande:
“Sei Lily vero? Hai gli occhi grigi? Che belli! Ti piacciono le carote? Io amo le carote *-* Alla migliore amica di Liam devono per forza piacere le carote, altrimenti non può entrare nel nostro gruppo e… “ Niall le tappò la bocca con una mano, così che Lily potesse rispondere.
“Ehm…si?” Disse un po’ sconcertata.
Louis mordendo la mano a Niall esultò e si presentò, dandole il benvenuto nel gruppo. Man mano si presentarono anche gli altri, salutandola calorosamente.

 


SCIAAAAAAO BELLE :D
COME VEDETE HO AGGIORNATO CON UN GIORNO DI RITARDO, MI DISPIACE
ALLORA, CHE PENSATE CHE SUCCEDERA' ORA CHE LILY HA CONOSCIUTO I RAGAZZI?
IO DICO (?) CHE FARANNO AMICIZIA AHAHAHAH
ANCHE QUESTA VOLTA VI CHIEDO SE LASCIATE UNA PICCOLA RECENSIONE,
E RIBADISCO CHE ACCETTO CRITICHE E CONSIGLI
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A CHI HA RECENSITO FINO ADESSO
E GRAZIE ANCHE A CHI HA SOLO LETTO.
BEH, MUCH LOVE,
AL PROSSIMO CAPITOLO, swag baby_

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Capitolo 4
*** 4. E' tradizione! ***


POV.HARRY

Sembrava un po’ imbarazzata da tutte quelle attenzioni, ma sorrise comunque a chiunque le parlava.
A volte incrociava il mio sguardo, faceva un mezzo sorriso e tornava a parlare con Liam e gli altri.
Era divertente ascoltarla mentre parlava, faceva delle smorfie per ogni cosa e descrivendo quello che stava dicendo faceva gesticolava in continuazione.
Piaceva già a tutti, lo capivo da come scherzavano con lei.
La campana era suonata, segno che le lezioni erano finite.
Meno male che era sabato e c’era la tradizionale settimana di vacanze a casa mia: io e i ragazzi avevamo la casa tutta per noi e ci preoccupavamo soltanto di rifornirci di caramelle Haribo e Pop corn. 

Lily, stasera che fai tu?” 
Che cosa intendeva Liam? Guardai interessato Lily in attesa della sua risposta.
A casa da sola, come al solito. Mamma e papà hanno litigato ancora una volta….e ci sono passata anch’io. Non è stato molto gentile con me questa volta. Mamma è andata a casa di nonna a dormire, invece papà ha chiesto un turno in più a lavoro e…
Non finì la frase, ma si scambiò uno sguardo d’intesa con Liam. Il suo sguardo si indurì improvvisamente e strinse nervosamente i pugni.
Avrei voluto sapere il perché di questa reazione…
IDEONA!” Gridò Zayn saltando sulla sedia.
Che ne dici di venire a casa di Harry questa settimana, visto che non c’è scuola? Ci siamo anche tutti noi ragazzi, è tradizione!”. 
Beh…non saprei…” Balbettò guardandomi. 
Per me non c’è problema se vuoi venire, la casa è grande e ci stiamo tutti quanti. Beh…dovrai dormire con uno di noi però, ci sono solo camere matrimoniali.”. Le sorrisi incoraggiante. 
Ehm…okay…per me va bene.” Le sorrisero tutti, già affezionati a lei.
In una mezz’ora aveva conquistato tutti i miei amici!
Bene, io vado. Scusate ragazzi, ma devo andare a casa.” Disse Lily, raccogliendo le sue cose.
Ehm…a che ora a casa tua?
Alle 16.30 passiamo a prenderti io e Liam. Quindi prepara le valige, questa settimana si fa festa!” Le dissi sorridendole a trentadue denti.
Lily si alzò, diede un bacio sulla guancia a Liam e salutò il resto di noi con un sorriso, incamminandosi verso l’uscita.
Lei dorme con me, sia chiaro.” Mi avvertì Liam minaccioso.
Il suo desiderio di vederci insieme, era pari al suo istinto protettivo verso di lei.
“Tranquillo, Liam. Non ci avevo neanche pensato…”.
Okay, forse in quel momento un pensierino lo stavo facendo.
Scossi la testa per evitare certi pensieri e, insieme ai ragazzi, andai a casa mia. 
Adoravano Lily, la vedevano come una fragile bambolina di porcellana alla quale bisogna stare attenti come la si prende, perché potrebbe rompersi da un momento all’altro.
Niall e Louis già immaginavano di spupazzarsela tutta per conto loro e Zayn litigava con Liam perché diceva che Lily doveva vantarsi di più.
“Dopotutto, ha proprio un bel fisico, potrebbe permetterselo!Non è ne troppo grassa, nè troppo magra... Ah, la ragazza dovrebbe prendere esempio da me…” 

POV.LILY

Okay Lily, stai calma. Stai calma.
Un normale invito a casa di amici, è questo. Un semplicissimo invito.
Ancora non ci credevo che avevano invitato ME, non Molly, non Jane, ma ME!
Ripensai a quei meravigliosi sorrisi che mi aveva rivolto oggi. Quasi mi scioglievo!
Possibile che fossero rivolti davvero a me? Pensavo, anzi ne ero convinta, che nel giro di cinque minuti mi sarei risvegliata da un bellissimo sogno, restando delusa.
Invece ero stata proprio invitata a casa di Harry Styles! Che meraviglia, e poi già volevo bene a quei ragazzi.
Mi ispiravano fiducia.
Loro, a differenza degli altri, mi vedevano come una ragazza normale, e questo mi piaceva.
Facendo le pulizie, lo spigolo del tavolino mi colpì il fianco, e urlai di dolore.
Ieri mio padre mi aveva picchiato più del solito e, come sempre, i lividi non erano tardati ad arrivare. 
Liam era l’unico che sapeva della mia situazione famigliare: figlia unica di una donna sottomessa al proprio marito, che non solo non rispettava lei, ma picchiava sua figlia e si drogava per puro divertimento.
Non ho avuto un’infanzia felice, e non stavo avendo neanche l’adolescenza, felice.
Sono sempre andata avanti cadendo e rialzandomi da sola o, nei momenti più difficili, con l’aiuto di Liam.
Lui era l’unico ragazzo di cui riuscissi a fidarmi, perché sapevo al cento per cento che non mi avrebbe fatto del male; eravamo vicini di casa da sempre, ed eravamo in pratica cresciuti insieme. Il miglior amico che si potesse avere.
Sotto questo punto di vista ero fortunata: se avevo qualche problema, se c’era qualcuno che mi prende in giro, avevo sempre lui pronto a difendermi. 
Scossi la testa cacciando via i brutti pensieri e guardai l’orolo davanti a Harry. 
Aprii l’armadio in cerca di qualcosa che potessi mettere, e frugai un pò tutti i ripiani. Ero agitata.
Alla fine, optai per una semplice minigonna a palloncino, i leggins neri e un maglioncino blu con scollo a V. 
Nei miei due borsoni misi il più possibile. 
Mi diedi una sciacquata veloce e mi cambiai; 
Sentii il suono di un clacson e mi affrettai a uscire da casa evitando accuratamente ogni rischio di caduta. 
Salutai Liam e Harry con un gesto della mano e mi sedetti sul sedile posteriore.gio: 17.00 
Era meglio se mi sbrigavo, se non volevo fare la solita figuraccia


RICIAO A TUTTE MIE BELLE LETTRICI (?)
ALLUUUUURA, CHE NE DITE DELLA PROPOSTA DEI RAGAZZI?
CHE SUCCEDERA' UNA VOLTA A CASA DI HARRY TUTTI INSIEME?
LO SCOMPRIRETE SOLO LEGGENDO (?)
OKAY, OGGI SONO IN VENA DI DIRE FESSERIE, NON CI FATE CASO.
BEH, COME SEMPRE SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA
MUCH LOVE, swag baby_

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Capitolo 5
*** 5.Pomeriggio in compagnia ***


POV.LILY

Salutai Liam e Harry con un gesto della mano e mi sedetti sul sedile posteriore.
Ehi Lily!”  Mi avevano salutato in coro.
Fate sempre così voi due?” Chiesi ridacchiando.
Mi piacevano queste cose, erano estremamente sorprendenti.
In che senso?
Beh, Harry. Intendevo…succede spesso che salutate in coro le persone? La trovo una cosa….buffa.” 
Mi guardò dallo specchietto retrovisore mentre guidava, ed io arrossii sotto quello sguardo.
No, non succede spesso. Però quando succede di solito ci sono anche il resto dei ragazzi, vedrai quando arriveremo il saluto che ti daranno. Hai conquistato tutti i miei amici in una mezz’ora, potrei essere geloso sai?” Scherzò.
Davvero? Io ho paura di non stare simpatica a loro…insomma… sicuramente preferirebbero la compagnia di qualcun altro…

POV.HARRY

Lei aveva paura di non piacerci…
Non avere paura allora, ora ti spiego: ti piacciono le carote, e già per questo Louis ti adora; Liam è il tuo migliore amico, e questo basta;
Niall e Zayn accoglierebbero qualunque ragazza nel gruppo che non sia né Molly né Jane e poi tu li stai simpatica. Quindi, come vedi, non c’è nessun problema.

Mi saltai perché, insomma, cosa avrei potuto dirle? Lily per me non ci sono problemi perché adoro i tuoi occhi, la tua risata e la tua timidezza?
Andiamo, non mi avrebbe mai creduto!
Avevo la fama di dongiovanni, e lei era troppo insicura per credere che quelle cose le pensassi davvero!
Avrebbe pensato che la volessi prendere in giro…
Liam…
Non era ancora convinta.
Piccola, Harry ha ragione. Abbiamo parlato con i ragazzi prima, non hanno niente contro di te. Fidati di noi” Sorrise a Liam disinvolta e rassicurata dalle sue parole.
Con lui riusciva a confidarsi, ma chissà cosa la spingeva a essere così fredda con gli altri…
Tra una battuta e l’altra arrivammo a casa mia.
Lily scese dalla macchina e l'aiutammo prendere i due borsoni.  
Aprimmo la porta e lasciammo entrare prima lei.

CIAO LILY
Gliel’avevo detto che l’avrebbero salutata così.
Venne abbracciata da tutti, e ricevette anche un bacio sulla guancia da Louis e Zayn. Nonostante sapessi benissimo che non la vedevano come una possibile loro fidanzata, ma soltanto come un’amica, li fulminai con lo sguardo. Restai sconvolto dalla mia reazione.
Che cos’era quel calore che sentivo dentro?
Liam prese a ridacchiare vedendomi tutto concentrato a capire cosa mi stava succedendo. Lo guardai in cerca di una risposta, che ovviamente non arrivò.
Infatti prese a parlare con Zayn e Niall delle caramelle che dovevano andare a comprare.
Lily invece si avvicinò a me.
Ehi tutto bene? Ti ho visto strano prima…ho fatto qualcosa che non va?
Perché doveva sempre pensare che avesse fatto qualcosa di sbagliato? Cercai di rassicurarla.
No, tranquilla. Allora, ti aiuto a portare le valigie nella camera tua e di Liam?
Oh, si grazie Harry.”
Presi i due borsoni e le feci strada.
Eravamo dei disordinati cronici, ma il giorno decidemmo che una casa piena di pezzi di pizza sparsi nel pavimento non era un bel modo di accogliere un ospite. Anche se presto si sarebbe abituata. 
Nonostante la nostra buona volontà,però, nei corridoi erano rimasti alcuni vestiti sparsi sul pavimento.
Wow, sapevo che Liam era disordinato, ma voi ragazzi siete un disastro!” Esclamò guardandosi intorno. Avevamo dimenticato qualcosa in giro, siamo pur sempre ragazzi!
AHAHAHAH, ti ci dovrai abituare allora!” E risi ancora vedendo la sua espressione preoccupata mentre entrava in camera. La lasciai sola a cambiarsi e scesi dagli altri.
 
POV.LILY

Dopo che mi ebbe lasciato un po’ di privacy, cominciai a sistemarmi gli abiti per la notte e il resto lo misi nell’armadio.
La casa era molto riscaldata, e si stava bene, quindi per dormire decisi che mi sarei messa un paio di pantaloncini corti e la mia t-shirt preferita.
Me l’aveva regalata Liam e c’era scritto“ I’m Lils” sul davanti e “Liam’s Lils" nella schiena.
Lils era il soprannome che mi aveva dato quando avevamo cinque anni, e da allora sono sempre o Lils o la Lils di Liam.
Mi piaceva essere chiamata così, mi faceva sentire amata da qualcuno.
Scesi in salotto e vidi i ragazzi intenti a disputare una partita con i videogames spaparanzati chi sul divano, chi direttamente sul pavimento.
Mi sedetti accanto a Liam e li guardai uccidersi a vicenda. Com’era facile far contento un ragazzo: gli davi un joystick e diventava come un bambino davanti ai regali il giorno di Natale!
Si erano fatte le cinque e mezza quando i ragazzi finirono e annunciarono di avere fame. 
Che ne dite di un bel pollo arrosto?” Propose Zayn.
No, io pizza!” Disse Louis con sguardo sognante.
Insomma, non erano d’accordo sul cibo, e così presero a discutere.

“LILY DILLI CHE HO RAGIONE!” Esclamarono tutti in coro voltandosi verso di me. Mi sentivo molto osservata, e anche come una mamma che deve dividere i suoi figli che litigano. Era una sensazione strana, ma mi piaceva.
Io dico che, visto che non riuscite ad andare d’accordo, cucinerò io. E farò un po’ di tutto va bene? Per Zayn faccio il pollo, per Louis la pizza con pomodori freschi, per Liam la sua cioccolata calda, per Niall involtini primavera, per me tacos e….Harry tu cosa vorresti?"
Tacos anche per me, grazie”. Mi disse con un sorriso gigante. Ricambiai e accennai una risatina.
Comunque, come pensi di riuscire a cucinare tutto? Non ci sono nemmeno tutti gli ingredienti”. Mi disse Louis già pronto a ordinare le pizze. 
“Non c’è nessun problema: voi ragazzi mi accompagnerete al supermercato e faremo la spesa”.
Sui loro visi
E non si discute”. Aggiunsi subito vedendo le loro facce.

 
CIAOOOO BELLE CAROTE (?) 
HO AGGIORNATO PRESTO QUESTA VOLTA, SOOOOLO PER VOI
BEH, SPERO CHE VI PIACCIA.
ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI <3 

MUCH LOVE, swag baby_

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Capitolo 6
*** 6.Dittatrice e duo in cucina ***



POV.HARRY
 
Andammo al supermercato a piedi. Lily era tutta felice di poterci comandare, noi ragazzi invece eravamo un po’ spaventati.
Liam ci aveva raccontato che quando si metteva poteva essere davvero crudele: un giorno l’aveva costretto ad accompagnarla a fare shopping e appena Liam si era lamentato, gli aveva fatto tenere tutte le buste!
Entrammo e Lily ci diede le istruzioni: aveva scritto tutti gli ingredienti in sei post.-it.

Allora ecco uno per Zayn, uno per Liam, uno per Niall, uno per Louis e, infine, uno per me e Harry. Fra quindici minuti vi voglio davanti alle casse intesi? Harry, andiamo.

Feci l’imitazione del saluto militare e la seguii ridendo. Lei mi diede una piccola spinta, ma continuò a camminare.
Liam mi fece l’occhiolino, ma sentendo l’urlo di Lily che gli diceva di muovere le gambe, s’affrettò a raggiungere il suo reparto.
Non avevo mai riso tanto.

Faccio così ridere?” Mi domandò mentre prendeva la farina di mais.

Sì, sei troppo buffa quando fingi di essere dura.” Le dissi aiutandola a prendere il resto degli ingredienti.

Io non fingo di essere dura!” Disse lei arrossendo. Non era brava a mentire, quel rossore la smascherava subito.

Non sei brava neanche a mentire a quanto pare, lo dimostra che sei tutta rossa.” Le dissi con tono vittorioso.
Lei si colorò ancora di più e si allontanò offesa.

Io non sono tutta rossa!” Disse dirigendosi con passo veloce alle casse.

Si invece.”. Le dissi io prendendola per il polso facendola girare.

Sei rossa, ma non ho mai detto che sia un difetto, anzi preferirei che non lo dicessi neanche tu.
Sentii lo strano impulso di accarezzarle la guancia, ma non volevo spaventarla, quindi le presi il cestino.

Meglio che ci sbrighiamo, altrimenti siamo noi quelli ritardatari.” Mi seguì ridendo e mi spinse per il resto del tragitto perché andavo troppo lento.
Era vero, ma lo facevo soltanto per farla arrabbiare. 

Eccoci!

I ragazzi arrivarono tutti di fretta. Lily prese i vari cestini e mise tutto nella cassa.
Tirò fuori il portafoglio dalla borsa e allungò delle banconote per pagare. La scansai delicatamente e, cercando di essere veloce, pagai tutto io.
Ehi!” Mi arrivò uno schiaffetto sul collo.

Potevo pagare benissimo io!” Disse Lily.

Scordatelo, sei mia ospite. Il fatto che tu ti sia offerta di cucinare, non significa che debba anche pagare.” Sbuffò sonoramente mentre riponeva tutto all’interno delle buste. 
Ritornammo a casa.
Lily andò a cambiarsi per essere più comoda per cucinare e io mi offrii di aiutarla. Mi guardò sospettosa, era evidentemente sorpresa che io volessi aiutarla.
Cominciai a pensare che non fosse abituata a ricevere attenzioni.
M’infilai il grembiule con calma. Dopo cinque minuti, sentii i suoi passi frettolosi scendere le scale.
Era incredibile quella ragazza: erano solo le sei e venti e lei credeva fossimo “in un stramaledettissimo ritardo”. 
Indossava un paio di pantaloncini corti e una t-shirt, sulla quale c’era scritto“ I’m Lils” sul davanti e “Liam’s Lils nella schiena. 
Anche questa volta sentii un leggero fastidio, ma non ne capii il motivo. Insomma, era la sua migliore amica, ovvio che Liam la considerasse SUA.
Eppure, nonostante lo sapessi benissimo che la vedeva come una sorella, non riuscii a non provare fastidio. Incominciai a capire il nome di quella strana sensazione: gelosia.
Non l’avevo mai provata prima d’ora. Erano sempre le ragazze a essere gelose di me, non il contrario.
Cominciammo a cucinare in silenzio, mentre gli altri apparecchiavano la tavola.
Ogni tanto lei ridacchiava quando vedeva che avevo difficoltà, allora si avvicinava e mi scansava dicendo di farlo fare a lei.

**
Ecco, ora che tutto questo è pronto”. Disse indicando i piatti.
Facciamo finalmente i nostri tacos.” Batté le mani felice e ci mettemmo a lavorare.

Credevo di stare andando bene, quando sentii la sua risata fragorosa e la vidi tenersi la pancia. Non potevo chiedere neanche agli altri perché stava ridendo, infatti, loro erano andati a comprare le caramelle, che si erano dimenticati dalla fretta; così lo chiesi a lei.
Sei…tutto…sporco di farina….Oh Dio, non ce la faccio più…” Riuscì a dirmi tra una risata e l’altra.
Misi il broncio come un bambino piccolo, ma lei rise ancora di più.
 
POV.LILY

Era dolce e buffo allo stesso tempo con quel broncio. E poi, tutto sporco di farina, sembrava un bambino. Non riuscii a trattenermi dal ridere.
Però, improvvisamente, venni avvolta da una nuvola bianca che mi si appiccicò tutta addosso.

HARRY! ARG…!” 
 
BENE BENE BENE, ALLORA QUESTO E' IL SESTO CAPITOLO
(CAPITAN OVVIO)
CHE VE NE PARE? VI PIACE L'ATMOSFERA CHE SI E' CREATA?
QUI LA NOSTRA LILY SI SCIOGLIE DEL TUTTO FINALMENTE, 
ED E' ANCHE UN PO' DITTATRICE NON TROVATe? LOL
BEH, ASPETTO IL VOSTRO PARERE E SPERO CHE VI PIACCIA IL CAPITOLO

MUCH LOVE, swag baby_

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Capitolo 7
*** 7.Piccoli inconvenienti ***


POV.HARRY
 
Mi venne un’idea…
E lei, presa com’era dal ridere di me, non si accorse che avevo preso il sacco di farina e gliel’avevo tutto rovesciato addosso.
Ridevo perché ora, anche lei, sembrava un pupazzetto di neve.
Ma, non posso negare, che mi ricorderò per sempre dell’urlo che lanciò.
“HARRY! ARG…!”
Cominciò a gridare insulti a non finire, facendomi ridere ancora di più. Così, totalmente preso da lei, la presi per i fianchi e feci avvicinare i nostri visi involontariamente.
Smise subito di parlare, spalancò gli occhi e boccheggiò un paio di volte.
Eravamo così vicini che i nostri nasi si sfioravano e i respiri quasi si confondevano.
Volevo avvicinarmi di più, e l’avrei anche fatto se non fosse stato per l’entrata improvvisa dei ragazzi.
Piombarono in cucina facendoci allontanare spaventati. 

“Abbiamo interrotto qualcosa?” Chiese Liam.
Lily scosse la testa e si rimise a cucinare, dicendo:

“Andate pure a sedervi, la cena è quasi pronta. Harry, tu vai pure a darti una ripulita.”

“Lils perché siete pieni di farina?” Liam perché non ti fai un chilo di fatti tuoi?
In quel momento volevo tanto fulminare con lo sguardo il mio migliore amico, ma decisi di salire le scale e andare a togliermi tutta la farina di dosso.

“Oh…ehm…mi è caduta mentre stavamo cucinando…”

Mi cambiai velocemente e, mentre scendevo le scale, incrociai Lily che invece stava salendo a lavarsi. 

“La cena è pronta, arrivo subito.” Mi disse. Poi abbassò lo sguardo e si chiuse in camera.

Mi sedetti accanto a Liam e cominciai a mangiare. I ragazzi sembravano non aver notato quello che stava per accadere tra me e Lily, ridevano e scherzavano normalmente. Mi unii anch’io, e anche Lily quando si sedette con noi.

“I tacos sono in assoluto il mio cibo preferito” Disse sdraiata sul divano, e passando la mando sul suo stomaco, soddisfatta.

Al suono di quelle parole alzai di scatto la testa distraendomi dalla partita ai videogames con i ragazzi.
Mi sembrava incredibile avere qualcosa in comune con lei, ormai ci avevo rinunciato.
Sembrava che tra me e lei ci fosse un abisso, e ne avevo di prove per pensarlo. Infatti:
1. Lei amava studiare, io non proprio. Diciamo che ero diversamente studioso.
2. Lei era timida, io ero tutt’altro che timido. Anzi, ero anche troppo espansivo!
3. Lei s’imbarazzava spesso, io mai. 
Poi c’erano troppi altri punti per poter scrivere una lista. 

“Davvero? Anche il mio!” Le sorrisi e lei ricambiò.

“Ehi, facciamo una cosa? Scriviamo una lista di domande e vediamo se abbiamo qualcosa in comune nei gusti o le opinioni?” Propose Niall.
Accettarono tutti, ma mi sembrò che Lily fosse la più entusiasta.
Le domande erano 10:
a. Qual è il tuo colore preferito?
b. Qual è il tuo animale preferito?
c. Cosa vorresti cambiare di te?
d. Cosa odi di più?
e. Qual è il tuo sogno?
f. Cambieresti il tuo nome?
g. Cosa vorresti fare in futuro?
h. Quanti bambini vorresti avere e come li chiameresti? (la domanda stupida di Niall…)
i. Ti piace qualcuno? (questa è la domanda idiota di Louis…)
j. Cosa ti colpisce nelle persone?
Cominciammo. Vedevo Lily mordicchiare la sua penna blu brillantinata (la sua preferita, così dice Liam), nervosa, in cerca delle risposte giuste.
Dopo più o meno mezz’ora, tutti finimmo.

“Allora domanda numero uno:a. Qual è il tuo colore preferito? I miei sono in assoluto il blu e il verde.” Disse Lily.
Uhm… il mio era il rosa, ma quei due mi piacevano molto.
Le sorrisi. Lei arrossì e si volto ad ascoltare gli altri.
Niall e Zayn discutevano sui loro colori preferiti facendo ridere tutti.
“Domanda due: b. Qual è il tuo animale preferito?Il mio è il gatto.” Dissi.
Avevo una strana ossessione per i gatti.
“Il mio è il cervo.”
Il cervo? Tra tutti gli animali che poteva scegliere, lei diceva il cervo! Quella ragazza mi sorprendeva sempre di più.
Scossi la testa sorridendo e lei, capendo che lo trovavo assurdo, mi fece la linguaccia.
Mimai un “Un giorno mi spieghi come fai..” Lily ridacchiò e sussurrò un timido "okay".
Niall invece aveva come me, una strana ossessione. Quella delle giraffe.
“ Terza domanda: c. Cosa vorresti cambiare di te? Mmh…allora…io l’aspetto. Non sono bellissimo.” Disse Niall.
Lily le tirò uno schiaffetto sul collo. 
“Scordatelo, non devi neanche pensarci. Tu sei bello così come sei.”
Ammiravo il modo in cui riusciva a fregarsene del giudizio degli altri, e anche il fatto che incoraggiasse Niall a fare lo stesso.
Si vedeva che nonostante ci conoscesse da poco, già si era affezionata.

“Okay… io vorrei cambiare la mia camminata. Vorrei che fosse più sexy di quanto già non lo sia, così aumenterei anche il numero delle mie corteggiatrici.” 

Dissi vantandomi: volevo vedere se suscitavo qualcosa in lei. E forse, ma dico forse, volevo anche provocarla.
Era buffissima quando si arrabbiava.
Lei, che dopo aver cominciato il gioco si era seduta accanto a me, incrociò le braccia e borbottò infastidita un

“Maschi! Sempre e solo a quello pensano… tzè…” Sorrisi malizioso e le dissi:

“Lils, non mi dirai che sei gelosa?Lei diventò tutta rossa, ma cercò lo stesso di rimediare.

“AHAHAHAH ceeeerto. Come no!” 

“Ammettilo, sei gelosa” Ero molto compiaciuto devo dire.
In classe aveva la fame di “cuore di ghiaccio” perché sembrava come immune a qualunque elemento del genere maschile che non fosse Liam.
Mi faceva sentire soddisfatto il fatto che quest’effetto glielo facessi solo io.
“No. Io non sono assolutamente gelosa.” Cercava con tutto le sue forze di essere convincente, ma non sapeva mentire.
“Si invece.”
“No.”
“Si.”
“No.”
Continuammo così per circa dieci minuti fin quando sentimmo la voce di Niall (gli altri se n’erano andati a letto, dato che era quasi mezzanotte.) che urlava:
“E BASTA VOI DUE! Continuiamo?” Lily annuì e passò alla domanda successiva.

“Allora...oh ecco… Cosa odi di più?. Io odio San Valentino e la falsità.” 

“COOOSA? E PERCHÉ MAI? ” Chiesi scioccato.

Odiava San Valentino? Ma se tutte e ragazze lo adoravano! Un momento, adoravano che i loro ragazzi le portassero regali. Non cambiava niente comunque, perché non le piaceva?

“Penso che sia una festa totalmente inutile. Insomma, l’affetto tra due persone si dovrebbe dimostrare ogni giorno, non con una sfilza di rose e cioccolatini il giorno di San Valentino! Prima non era così, prima le ragazze venivano corteggiate in modo molto più romantico. Ora è una festa così da materialisti…. Certo, non so se tutte la pensano come me, ma è così. Sono straconvinta che il romanticismo che esisteva prima, è morto e sepolto. Non proverò mai cosa significa essere corteggiata da un ragazzo, ma se fossi diversa…se il mio aspetto mi permettesse di piacere, vorrei essere corteggiata così.” Sospirò malinconica, e riprese il gioco.
Rimasi colpito dal suo discorso, il più lungo che le abbia mai sentito fare.
Ma, soprattutto, mi diede fastidio il fatto che lei pensasse di non piacere. Il fatto che lei pensasse che non fosse bella, mi fece desiderare di poterle dimostrare il contrario.
Il gioco continuò per un bel po’, tra Niall che faceva il solletico a Lily e lei che mi tirava schiaffetti perché “ero troppo sbruffone”. Poi andammo a letto sfiniti.
Continuai a pensare al discorso di Lily per molto…

 
CIAUUU CAROTEEE (?) 
ECCO A VOI IL NUOVO CAPITOLO, A ME NON PIACE SINCERAMENTE
SE ESCLUDO LA PRIMA PARTE PERLOMENO
COMUNQUE L'IMPORTANTE E' CHE PIACCIA A VOI,
E SPERO TANTO DI SI.
ALLORA, CHE NE PENSATE DELLA PICCOLA INTERRUZIONE AI RAGAZZI?


ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI,
MUCH LOVE, swag baby_

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Capitolo 8
*** 8.Nascondino; si torna a casa ***


Ci divertimmo molto e facemmo di tutto: andammo al parco a mangiare un gelato tutti insieme, a fare colazione da Starbucks, e una sera giocammo perfino a nascondino.
La ricordo benissimo, è stata la sera in cui ho capito che mi stava cominciando a piacere Lily.

IDEONA!” Avevo già sentito Zayn dire questo e, se l’idea che gli era venuta adesso era buona quanto quella di invitare Lily qui, avrebbe smesso di svegliarlo a cuscinate per un mese intero.
“Che ne dite di giocare a nascondino?”
“Ma non è un gioco da bambini?” Dissi io dubbioso.
“Mhm…beh, è ciò che lo rende un gioco adatto a te no?” Dicendo questo Lily mi aveva fatto una linguaccia che io avevo ricambiato prontamente.
Subito dopo ci eravamo sorrisi  e ridacchiammo, ma quando lei si accorse che la stavano osservando tutti si affrettò a dire:
“Beh, cosa facciamo? Iniziamo?”
Facemmo la conta: Louis doveva contare per primo.
Appena cominciò, scappammo tutti in diverse direzioni. Io mi nascosi in uno stanzino minuscolo al secondo piano, certo che Louis non sarebbe mai entrato. (speravo veramente)
Liam e Niall erano andati in giardino, Zayn qui al secondo piano, mentre non sapevo Lily…
Sentii dei passi che si avvicinavano e, dalla porta socchiusa, riuscivo a vedere la figura di Lily cercare silenziosa un nascondiglio.
Cercando di non fare rumore, aprii la porta e la tirai delicatamente verso di me cercando di non fare rumore e facendole segno di fare silenzio.
Lo stanzino era piccolo (non c’era da sorprendersi se mia madre lo usava per mettere le valigie), quindi praticamente era schiacciata sul mio petto e sentivo il suo respiro sul mio collo.
Anche se eravamo al buio sapevo benissimo che era arrossita e se non fossi stato così preso dal contemplarla, forse sarei arrossito anche io. Come se la mia mano avesse deciso di fare di sua spontanea volontà, la sollevai esitante e carezzai la sua guancia con il dorso.
Sentivo che tratteneva il respiro, e potevo vedere i suoi occhi spalancarsi e guardarmi sbalorditi.
Fece per parlare ma prima che potesse anche solo aprir bocca, vidi Louis attraversare il corridoio; così le tappai la bocca e mi protesi verso di lei, facendola appoggiare al muro con la schiena.
Forse il giorno ero sfacciatamente fortunato evidentemente, perché Louis diede un’occhiata veloce alla porta dello stanzino e proseguì dritto. 
“Scampato pericolo…vieni”
La presi per mano e scendemmo velocemente giù.
Toccando il punto dove Louis aveva contato gridammo: TANA!
 
Ero abbastanza sicuro che i vicini avessero sentito le imprecazioni di Louis ad alta risoluzione per tutta la notte. 
Con Lily non accennammo neanche una volta all’episodio dello stanzino, anzi, ci avvicinammo sempre di più.
Ma poi la settimana finì e, la domenica, ognuno tornò a casa sua.
Lily non sembrava felice, si rinchiudeva per ore in camera con Liam a parlare e si sfiorava costantemente le braccia.
Non capivo il perché, cosa mi stavano nascondendo…e avevo una strana ansia.
 
POV.LILY

Avevo una paura matta a tornare a casa, non volevo rivedere mio padre. Non volevo ricevere ancora botte e colpi di cintura, e non volevo sputare sangue in bagno come l’ultima volta.
Liam ne era al corrente e aveva promesso che non appena avessi compiuto diciotto anni, sarei andata a vivere con lui.
Più volte aveva cercato di convincermi a denunciarlo, ma io mi ero rifiutata, avevo paura che diventasse anche più violento.
Mancava solo un mese, potevo resistere.
Il mio compleanno era il 22  Giugno, ce la potevo fare.
Vedevo Harry guardarmi in modo strano, sapevo che cercava di capire cosa mi stava succedendo.
Negli ultimi giorni di vacanza ero diventata sempre più ansiosa, scattavo per qualunque cosa. Soprattutto se mi toccavano, anche solo per sbaglio.
Niall e Louis erano preoccupati, ma si limitavano a coccolarmi quanto più potevano.
Ero grata a quei ragazzi più del lecito, mi stavano facendo sentire bene per davvero. 
Ma non volevo dirlo a Harry, non volevo. Avrebbe reagito come Liam la prima volta che vide i miei lividi.
E poi, non volevo la pietà dei miei amici.
Volevo solo vivere, per una piccola parte di vita sociale che avevo, una vita normale.
Appena mi svegliai, cominciai a raccogliere le mie cose e, dopo aver finito, salutai tutti con un abbraccio.
Venni accompagnata da Liam a casa.
Varcai la porta di casa e trovai mio padre appoggiato allo stipite.
Trattenni il respiro, la mamma non c’era.
“Ciao…” La mia voce tremava dalla paura. 
Non mi degnò neanche di uno sguardo, al contrario prese le chiavi della sua macchina e uscì.
Sospirai sollevata, oggi mi aveva risparmiata.
Mi rinchiusi in camera e riordinai un po’ tutto; poi mi sdraiai sul mio letto e presi il cellulare.

Ehi piccola tutto bene?
Liam xoxo

Risposi.

Tutto bene Liam, oggi mi ha risparmiata. Ora è uscito, non mi ha neanche guardata. Faccio un riposino, un bacio.
Lils.

Mi misi le cuffie nelle orecchie e mi addormentai sulle notte di Give Love a try di Nick Jonas.
Non potei restare rilassata per molto.
Infatti al ritorno di mio padre ricevetti una dose doppia di colpi, il giorno e quelli che seguirono.

 
CIAUU BELE (?)
NON PRENDETEMI PER ANALFABETA EH! 
AHAHHA ECCO IL NUOVO CAPITOLO, E' UN PO' CORTO, 
MA SPERO VI PIACCIA. 
ATTENTO IL VOSTRO PARERE.


MUCH LOVE, swag baby_

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Capitolo 9
*** 9.Rivelazioni ***


POV.LILY

Non mi lamentai, lo sapevo che sarebbe andata così.
Finché gli altri non se ne accorgevano e mio padre non peggiorava, mi andava bene.
Avevo lividi sparsi in tutto il corpo, ma i punti in cui mi percuoteva più spesso erano i fianchi, mentre quelli in cui avevo più lividi erano i polsi: me li stringeva per farmi stare ferma, e con una mano sulla bocca mi impediva di urlare.

La notte piangevo, la mattina sorridevo.
Il sorriso era finto ovviamente, sorridevo per non piangere. 

Pranzavo ogni giorno con i ragazzi, e dovevo stare attenta a non destare sospetti.
Harry mi squadrava spesso, sentivo il suo sguardo addosso.
Sapevo che lui aveva capito che qualcosa non andava. Ma mi ostinavo a evitare i suoi sguardi.


POV.HARRY

Era parecchi giorni che la osservavo, ma lei continuava a evitare i miei sguardi. Era sempre più ansiosa, e scattava per ogni cosa.
Si sedeva sempre con noi a pranzo, quindi ebbi l’occasione di notare parecchie cose che non mi quadravano.
Stava per iniziare l'estate e con lei anche il suo compleanno, ma Lily indossava sempre magliette a mezza maniche e ai polsi portava montagne di bracciali, a contrario di tutti noi che già giravamo senza maniche.
Era strano che non si godesse il raro bel tempo londinese. 

Quasi, oltre al viso, non scopriva più un centimetro di pelle.
Lasciavo correre, non volevo costringerla a parlarne, anche se avevo il disperato bisogno di saperlo.

Quando venni a sapere del suo problema ebbi una reazione abbastanza violenta.

Mancavano due giorni al suo compleanno e le avevamo promesso che l’avremmo aiutata a portare le sue cose a casa di Liam, ancora non sapevo del perché volesse trasferirsi. 
Stavamo mangiando tutti insieme nel giardino di casa; ridevamo e scherzavamo, quando due bracciali, troppo larghi, scivolarono dalla mano e vidi il suo polso completamente viola.
Pensai che fosse un’allucinazione, ma non ci vidi più quando notai il segno rosso di cinque dita sul suo collo.


“COSA ACCIDENTI HAI NEL POLSO?” Le chiesi.

Non sapevo chi gliel’avesse fatto, ma ribollivo di rabbia in ogni centimetro del mio corpo.
Tremavo da quanto ero arrabbiato, e molto probabilmente avevo anche urlato perché si girarono tutti a guardarmi.

Lei spalancò gli occhi e, spaventata, cercò di divincolarsi dalla mia presa.
“Non è niente…”Balbettò.

“NON DIRMI CHE NON è NIENTE CAZZO! VORRESTI DIRMI CHE TUTTI QUEI LIVIDI SONO NIENTE?!?”

Non riuscivo più a trattenermi, ero incavolato come non mai, ma quando la vidi piangere mi inginocchiai davanti a lei (che si era accasciata sul prato piangendo) e con voce più dolce possibile le dissi:

“Lily… ti prego. Cosa è successo?”
Si buttò tra le mie braccia e scoppiò a piangere, sentivo il suo corpo scosso dai singhiozzi. Era difficile da decifrare quello che diceva, ma ci misi poco per comprendere poi.

“Mio padre… mi picchia…sono anni che lo fa…si droga, ma anche quando è normale lo fa! Mi stringe troppo forte, mi fa male. Per quello voglio andare da Liam…”

POV.HARRY

Mi raggelai sul posto, tremai poi, dopo averla lasciata andare delicatamente, mi alzai di scatto.
Volevo uccidere quel bastardo. Lo volevo con tutto me stesso. Come si poteva fare del male a una ragazza fragile come Lily? Sua figlia oltretutto!
I ragazzi capendo le mie intenzioni, mi trattennero per le braccia.


“LASCIATEMI ANDARE! RAGAZZI NON VOGLIO FARVI MALE, QUINDI LASCIATEMI AMMAZZARE QUEL BASTARDO!”

“Andiamo fratello calmati…” Ripetevano.
Lily si alzò e, mettendosi di fronte a me, mi prese il viso dalle mani e cercò di parlare con voce ferma.

“No. Tu non ti rovinerai la vita per me. Andrà tutto bene, dopodomani è il mio compleanno, andrò a vivere da Liam, non potrà farmi più niente.”

Protestai e urlai per non so quanto tempo.
I ragazzi erano arrabbiati quasi quanto me: non avevo mai visto Niall così irrequieto, e valeva lo stesso per gli altri.
Mi tranquillizzai un poco per non spaventare Lily, che intanto piangeva tra le mie braccia. La strinsi di nuovo a me, come se avessi disperatamente bisogno di aggrapparmi a lei. Stava di nuovo piangendo, odiavo vederla così.
“Fratello, quel bastardo lo uccideremmo tutti ad un solo segno di Lily, ma calmati. Non le succederà più niente. Ha Liam, ha te e ha noi.” Zayn cercava di farmi stemperare, ma sapevo che non era calmo neppure lui.
Volevo portarla via da quella casa il più presto possibile, così finimmo il giorno stesso di portare le sue cose da Liam. 

Per farla svagare andammo al mare, riuscimmo a farla sorridere.
Non mi allontanavo mai da lei. Era fondamentale averla vicino.

MA SCIAUUUU CAPITOLO AGGIORNATO,
STO CERCANDO DI FARMI CAGARE DA BIEBER SU TWITTER 
PER CUI SE SCRIVO POCO E' QUELLO AHHAA
SPERO VI PIACCIA,
MUCH LOVE, swag baby_



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Capitolo 10
*** 10. Lil's Birthday ***


POV.LILY
 
“BUON COMPLEANNO LILY!”

Fu questa la prima frase che sentii la mattina del 22 maggio.
Era il mio compleanno, mio padre non c’era così i ragazzi erano rimasti a dormire da me.
Da quando avevano scoperto che mi picchiava, non mi lasciavano quasi mai da sola.
Aprii gli occhi lentamente e vidi due meravigliosi occhi verdi di Harry che mi fissavano in modo tenero credo, quelli azzurri di Niall contenti, quelli di Louis, Liam e Zayn esultanti.
La mia bocca si aprì spontaneamente in un sorriso e saltai al collo di ognuno di loro.
Mi riempirono di coccole per un po’, poi arrivò il momento di scartare i regali.

C’erano 6 grossi pacchi disposti in fila ordinata sul mio letto, e vedendoli mi scese una lacrima.
Ero commossa, nessuno aveva mai fatto tanto per me. 
Mi sedetti a gambe incrociate e mi avvicinai.
Presi il primo: era un grosso pacco rettangolare con la carta regalo blu; vidi attaccato un biglietto:

Per Lily,
so che tu odi essere al centro dell’attenzione, ma mi dispiace per te cara, oggi è il 22 maggio, è il tuo compleanno e ti tocca! Ho raccomandato a quei 5 pazzi di trattare bene il mio regalo, per cui se noti qualcosa che non va, chiamami e giuro che li picchio!
Spero ti piaccia,
Maya. 

Ridacchiai con gli altri e scartai il pacchetto.
Maya, la mia migliore amica, mi aveva regalato un’enorme trousse di trucchi professionale.
Sbuffai, sapeva benissimo che non mi piaceva truccarmi, ma lei era tale e quale a Zayn!
Forse è per quello che i due si piacevano così tanto.
Ah sì, dimenticavo.
Maya e Zayn si piacevano, ma erano così orgogliosi da non ammetterlo neanche a se stessi. 
Passai al secondo pacco: abbastanza grande, quadrato e con la carta regalo piena di cuoricini verdi.
Anche in questo c’era un biglietto:

Per la mia carotina preferita: sorridi sempre, così nessuno ti potrà ferire per davvero.
Il tuo sorriso è una delle cose che ti rende una carota tutta da spupazzare!
Louis.

Diedi un bacio sulla guancia a Louis e, ridendo, scartai il regalo.
Dentro trovai un album di foto con tante carote disegnate sulla copertina; sorridendo lo aprii e vidi tutte le foto che avevamo scattato da quando ci stavamo frequentando.
Quella che però mi sorprese di più fu l’ultima: c’eravamo io e Harry coperti di farina, stretti in un abbraccio che ci guardavamo sorridendo. Louis aveva scattato una foto del mio quasi-bacio con Harry, e non me n’ero neanche accorta.
Incrociai lo sguardo del riccio, e vidi che mi sorrideva imbarazzato.

Chiusi l’album delicatamente, ringraziai ancora una volta la mia carotona e passai al terzo pacco. 
Quest’ultimo era di un azzurro cielo, rettangolare.
Lessi il bigliettino:

Alla mia piccola coccolona! Buon diciottesimo compleanno compagna di scorpacciate, ti voglio un mondo di bene! 
Bacio, Niall.

Il mio compagno di merenda, ovvero Niall, mi aveva regalato un quadro con la scritta VOGLIO TANTE COCCOLE DA NIALL! in 3D.
Risi e lo ringraziai con un abbraccio da orso.

“Grazie biondo!”

Gli dissi prima di passare al pacco di Zayn.
 
Per la mia principessa! Quando io ti dico che sei bellissima, è perché lo sei davvero.
Quindi, ho deciso che ti devi guardare di più allo specchio come lo zio Zayn!
Spero che la forma e il colore ti piacciano, ci ho messo una vita a cercarlo!
Tutto questo solo per te meraviglia!.

Mi aveva regalato uno specchio blu a forma di cuore con il mio nome inciso su un lato.
Mi buttai sopra di lui e lo ringraziai con tantissimi piccoli bacini sulla guancia. Mi scese anche una lacrima tanto ero commossa. 
Rimanevano soltanto due pacchi: quello di Liam e quello di Harry.
Decisi di aprire prima quello del mio migliore amico.
Era una piccola scatola rettangolare decorata con l’incisione Liam’s Lils in blu.
Lessi prima il biglietto: 

Per la mia Lils. 
Sei mia e non dimenticarlo, ricordati. Non ti preoccupare più, non piangere più, e non smettere mai di sorridere.
Ci sono persone, come me, che vivono del tuo sorriso e della tua felicità, e tu non puoi privarci di un raggio di Sole giusto? Spero che ti piaccia, ti voglio bene!
Liam.

Sorrisi felice e aprii la scatola.
Ci trovai dentro una collana in oro bianco che aveva come ciondolo una scritta: You’re beautiful.
Era meravigliosa, anche se io non mi sentivo bellissima come diceva lui.
Lo abbracciai e cercai di mettere in quella stretta tutto l’affetto che provavo per lui, e tutti i grazie che gli dovevo per tutto quello che faceva per me.
L’ultimo era quello di Harry. 

Una volta dicesti “Non proverò mai cosa significa essere corteggiata da un ragazzo, ma se fossi diversa…se il mio aspetto mi permettesse di piacere, vorrei essere corteggiata così. “
Con il mio regalo volevo dimostrarti quanto tu ti stia sbagliando.
Così, in quest’ultimo mese, in attesa che arrivasse questo giorno, ti ho scattato un sacco di foto e le ho raccolte in un album che ho chiamato “Beauty”. Voglio che tu legga e veda cosa significa per me la parola “bellezza.”
Harry.

Ecco cosa diceva il biglietto.
Alzai lo sguardo e incontrai soltanto il suo, i ragazzi se n’erano andati.
Lo guardai confusa.

“Ho chiesto loro di lasciarci soli, voglio farti capire bene cosa penso. E ora, su, apri l’album.”

Si sedette in modo che risultassi io in mezzo alle sue gambe con la testa poggiata sul suo petto.
Quella posizione era imbarazzante ma comoda allo stesso tempo. Mi piaceva.
Mi appoggiai e cominciai a sfogliare l’album.

 
CIAOOOO BELLEEE, ECCO IL  NUOVO CAPITOLO, 
SPERO TANTO CHE VI PIACCCIA.
CHE NE PENSATE DEI REGALI DEI RAGAZZI?
MA SOPRATTUTTO, COSA PENSATE CHE SUCCEDERA' CON HARRY ORA?

VI LASCIO CON IL BENEFICIO DEL DUBBIO E VI MANDO UN BACIO,
AL PROSSIMO CAPITOLO

MUCH LOVE. xoxo

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Capitolo 11
*** 11.Bacio? ***


POV.LILY


L’introduzione era la stessa del biglietto.

La prima foto ritraeva me con il viso rigato di lacrime, il giorno che lui scoprì che mio padre mi picchiava.
Sotto c’era un scritta:

Bellezza, per me, è il tuo viso qui rigato di lacrime…

Girai la pagina e trovai un’altra mia foto. In questa sorridevo mentre guardavo Niall abbuffarsi a colazione, e sotto lessi il continuo della frase:

e qui sorridente.

Nella seconda foto c’ero io tutta imbronciata e la scritta:

Bellezza, per me, è il broncio che metti quando ti rendi conto che ti sto prendendo in giro.

La terza ritraeva lui che mi baciava sulla guancia e mi abbracciava.
Ero tutta rossa dalla vergogna.

Bellezza, per me, è il rossore che ti colora le guance quando sei in imbarazzo.

Nella quarta c’ero io con la mano sinistra steccata (la settimana scorsa mi ero fatta male durante pallavolo).

Bellezza, per me, è la tua sbadataggine.

Mentre sfogliavo l’album, Harry mi accarezzava i capelli.
Sospiravo a quel tocco, mi faceva sentire leggera.

Nella quinta eravamo tutti insieme a casa di Niall, eravamo rimasti a dormire e mi ero appena alzata.

Bellezza, per me, l’espressione che hai sulla faccia quando suona la sveglia la mattina.

La sesta ritraeva me e Zayn con i capelli arruffati da Louis, che guardavamo l’obiettivo arrabbiati.

Bellezza sei tu quando hai i capelli scombinati.

Più leggevo e guardavo le foto e più mi commuovevo.
Erano parole così belle, che desideravo con tutto il cuore poterci credere.
Sapevo che lui era sincero, me lo sentivo.

Nella settima ridevo a crepapelle.

Bellezza, per me, sei tu che ridi con me. Bellezza, per me, è accorgermi che lo fai perché davvero vuoi e non per piacere.

Gli strinsi la mano, riconoscente.
Nell’ottava c’ero io che camminavo a braccetto con Niall, con la maglietta che mi aveva regalato Liam.

Bellezza, per me, è tua purezza e la tua semplicità.

Nella nona c’era lui che mi guardava mentre dormivo.

Bellezza, per me, è il fatto che sei completamente ignara dell’effetto che mi fai. Bellezza, per me, è stare ore e ore a contemplarti senza mai stancarmi.

Nella pagina accanto era stato lasciato lo spazio per una foto e per un’ultima scritta.
Mi girai confusa.

“All’ultima foto e all’ultima frase ci sto ancora lavorando. Ma spero con tutto me stesso di poter completare questo album il più presto possibile.”
Chiusi l’album e mi girai in modo da trovarmi di fronte a lui.
Prese il mio viso tra le mani e mi asciugò delicatamente le lacrime.
Gli buttai le braccia al collo e mi lasciai stringere.
Amavo i suoi abbracci, amavo tutto di lui.
Eh già, sono ancora innamorata.
E lui mi considera ancora un’amica. 
“Lily…ti devo dire una cosa.”
Mi scostò delicatamente dal suo petto, e appoggiò la sua fronte sulla mia. Sentivo il suo respiro sul mio viso.
“Io….”

 

IO SONO UN'EMERITA STRONZA
PERCHE' OGNI VOLTA VI LASCIO LA FINE COSI'
AHAHHAAH NEVVERO?
MUAHAHHAA QUANTO SONO CATTIVA ewe

MI DISPIACE PER VOI, MA DOVRETE ASPETTARE PER SAPERE 
CHE SUCCEDERA' ADESSO.
SI BACERANNO? CHI LO SA. U.U

VOI CHE NE PENSATE?


MUCH LOVE, swag baby_

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Capitolo 12
*** 12.Non ti abbiamo mai voluto ***


“RAGAZZI FORZA! SBRIGATEVI SI ESCE!” 

Il momento venne rovinato dalle urla di Louis.

Harry sorrise e, senza continuare la frase, uscì dalla stanza dicendo di cambiarmi che avevano una sorpresa per me.
Mi vestii con un paio di short e una maxi maglia con la bandiera del Regno Unito, presi la borsa e corsi giù dalle scale. 

Ridendo saltai in braccio a Louis e gridai:
“MIA PRODE CAROTONA, DOVE MI PORTA?”
Scoppiarono a ridere tutti e notai che avevano le mie valigie in mano. 
Mi aprii in un sorriso a trentadue denti e chiesi:
“Stiamo andando davvero dove penso voi mi stiate portando?”
Ridacchiarono alla mia domanda ingarbugliata e annuirono.
Esultai felice e mi feci trascinare in macchina da Louis e Niall.
Arrivammo a casa del mio migliore amico e trovai ad attenderci Maya, che mi sorrideva.

“VAS HAPPENIN’ MAYA?” Le solite uscite di Zayn.
Lei rise e gli diede un pugno amichevole sul braccio.
Liam aprì la porta ed entrammo. 

“Allora Lils, vuoi vedere la tua nuova camera?”

Io lo abbracciai e corsi su per le scale. Non vedevo l’ora di fuggire da tutto quel dolore.
Spalancai la porta di quella che ero sicura sarebbe stata la mia camera e mi ritrovai in paradiso. 

Era enorme e ariosa, le pareti erano dipinte dello stesso colore degli occhi del mio biondone, al centro c’era un letto matrimoniale e ai lati due comodini in stile moderno.
Nel lato sinistro avevano messo una libreria con la mia amata collezione di libri e, affianco, una scrivania con tutti i miei attrezzi per disegnare.
Il lato destro, però, fu quello che mi piacque di più: sull’intera parete erano appese foto, da quelle più piccole a quelle dalle dimensioni sproporzionate.
Ritraevano me e Liam poppanti, bambini, alle recite scolastiche fino ad arrivare a quelle che testimoniavano il nostro percorso alle superiori. C’erano tutte, anche le ultime che avevamo scattato con i ragazzi.
Erano state appese in modo che sembrassero carta da parati, in modo che non potessero venire tolte. Mi promisi di ringraziare la mamma di Liam, che aveva scattato e conservato le uniche foto felici della mia infanzia. 

Mi coprii la bocca con la mano e prima che decidessi di scendere a ringraziare i ragazzi, mi ritrovai coinvolta in un super-mega abbraccio di gruppo.
Sentimmo delle urla provenire dal piano di sotto, così scendemmo subito per controllare.
Erano urla famigliari, le avevo sentite per anni.
Spalancai gli occhi e, impaurita mi strinsi a Liam.
 
POV.HARRY
 
La guardavamo tutti in silenzio mentre ammirava la sua nuova camera.
Ero felice di vederla di nuovo sorridere, ero felice di essere riuscito a far parte della sua vita.
E non vedevo l’ora di completare il suo album.
Già, avevo lasciato l’ultima pagina vuota.
Volevo, anzi speravo, un giorno, di riuscire a immortalare i suoi occhi innamorati.
Non innamorati di uno qualunque, innamorati di me. Volevo, desideravo con tutto me stesso, di diventare tutto ciò di cui lei aveva bisogno, di diventare la persona che l’avrebbe sostenuta nei momenti difficili, che le sarebbe stato accanto per sempre.
Volevo scrivere in quella pagina che cosa significava, infine, bellezza per me.
Volevo scrivere: Bellezza, per me, sono i tuoi occhi innamorati.
Bellezza, per me, è vederti finalmente MIA.
La vidi coprirsi la bocca con le mani dallo stupore, così la coinvolgemmo in un mega-abbraccio di gruppo. 

Non so per quanto tempo restammo in quella posizione, so solo che fummo interrotti da delle urla. Scendemmo subito, allarmati. Lily aveva sicuramente riconosciuto quella voce, perché si strinse a Liam impaurita.
Guardammo fuori dalla finestra e vedemmo il padre di Lily che urlava e dava calci alla porta.
“Giuro che questa volta lo ammazzo per davvero…” Dissi.
La rabbia stava già per impossessarsi di me.
Lily scosse la testa e disse:
“Allontanatevi, ci parlo io. “

“Scordatelo, non ti lasciamo da sola.” Le disse Zayn. Annuimmo tutti. Impossibile.
Non l’avrei lasciata nelle mani di quel bastardo.

“Non ho detto di lasciarmi, ho detto di allontanarvi. Quando vedete che la situazione degenera intervenite, ma vi prego lasciatemi almeno provare.”
La sua voce era supplicante, non voleva che noi ci facessimo del male. 

Ci spostammo in cucina, riluttanti. Io restai fuori però.
Ero pronto a intervenire se avesse provato solo a toccarla.
Vidi Lily aprire la porta, e scattare all’indietro come il padre entrò.

“TU! COME TI SEI PERMESSA A SCAPPARE DI CASA PICCOLA STRONZETTA!.”

Strinsi i pugni e sentii i ragazzi che mi trattenevano da dietro.
“Ho 18 anni, posso andarmene dove voglio. E poi perché dovrei restare? Per i lieti ricordi?”
La sua voce era dura, quasi glaciale. 

“TU SEI MIA FIGLIA! TU FAI QUELLO CHE DICO IO!.” 

“SONO TUA FIGLIA?!? SONO TUA FIGLIA?!? ERA ESSERE TUA FIGLIA QUANDO MI PICCHIAVI, MI TIRAVI I CAPELLI E MI INSULTAVI?!? ERA QUELLO ESSERE TUA FIGLIA? LA VERITÁ È CHE TE NE SEI SEMPRE SBATTUTO DI ME!”

“NEANCHE TI VOLEVO IO! HO SPOSATO TUA MADRE SOLO PERCHÉ ERA INCINTA! TU SEI SEMPRE STATA SOLO UN ERRORE, HAI ROVINATO LA NOSTRA VITA LO CAPISCI? SE TUA MADRE NON FOSSE RIMASTA INCINTA A QUEST’ORA SAREBBE UNA MODELLA FAMOSISSIMA E IO UN POLITICO! E INVECE? È RIMASTA INCINTA, E CI SIAMO SPOSATI MOLLANDO TUTTO! PER COLPA TUA!” 

Lily spalancò gli occhi e corse fuori in lacrime. Corremmo tutti fuori e la vedemmo in mezzo alla strada. 
“LILY!” Gridammo.
Lei non si muoveva, teneva lo sguardo basso mentre piangeva.

“CHE COSA VORRESTI FARE, EH? TANTO LORO NON TI VOGLIONO NON L’HAI ANCORA CAPITO? CHI TI VORREBBE, PORTI SOLO GUAI!”  
Il padre continuava ad urlarle insulti su insulti. 


I ragazzi erano veramente arrabbiati, così chiamarono la polizia. Niall gli diede persino un pugno sul naso.
Lily guardava la scena in silenzio, piangendo.

Mi avvicinai e le dissi:

“Lils, ti prego torna qui. Non ascoltare quello che dice, tu sei importante.” Lei scuoteva la testa e continuava a ripetere
“Non è vero…ha ragione lui.”
Una macchina si avvicinava, avrebbe rischiato di investirla. 
“Lily ti prego vieni qui. Lily…”
Alzò lo sguardo e lessi tutto il dolore e l’indecisione che provava. 
Non feci in tempo a tirarla verso di me, la macchina la colpì e lei si accasciò a terra.

“LILY!”

Urlando ci precipitammo da lei.
Era immersa in un pozza di sangue, ma il cuore batteva ancora.
Piangendo Liam chiamò l’ambulanza e, proprio quando Louis stava per dare un altro pugno al padre di Lily, arrivarono sia la polizia che l’ambulanza. 
Arrestarono il padre, e noi corremmo in ospedale. 
Passarono ore, e di lei nessuna notizia.
Quando ci venne incontro il dottore era mezzanotte passata.
Scattammo in piedi.

“Mi dispiace ragazzi…la signorina Lily è entrata in coma. Non è vegetativo, ma non sappiamo per quanto tempo resterà in questo stato di incoscienza."
 
ECCO IL NUOVO CAPITOLO...
OKAY, NON PICCHIATEMI PER FAVORE
ANCHE IO CI STO MALE cwc

ASPETTO UN VOSTRO PARERE, E SPERO CHE VI PIACCIA 
NONOSTANTE QUELLO CHE E' SUCCESSO A LILY.


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Capitolo 13
*** 13.Risveglio ***


POV.HARRY
**
Tre mesi dopo.

 
Erano passati tre mesi, e ancora lei non si era svegliata.
 
Erano passati tre mesi dal giorno in cui era stata investita, tre mesi dal giorno in cui quell'uomo crudele, che era suo padre, aveva spento il suo sorriso.
Non sarebbe durato per sempre, ma aveva rovinato una parte della vita di sua figlia.
Io e Liam, e i ragazzi ovviamente, avevamo testimoniato contro di lui.
L'avevano arrestato, era quello che si meritava.
La mamma non aveva voluto saperne niente, si era chiamata fuori. 
Lily stava ancora con gli occhi chiusi.

I dottori dicevano che la situazione stava migliorando, ma era ancora stabile e non potevano dirci quando si sarebbe risvegliata.
Dicevano avrebbe riaperto gli occhi appena lei si sarebbe sentita pronta. 
Io, i ragazzi e Maya andavamo ogni giorno in ospedale. Io più di tutti.
Liam non ce la faceva a vedere la sua migliore amica così, così come non ce la facevo io.
L'unica differenza è che lui non aveva neanche la forza di guardarla, di entrare in quella stanza bianca e restarci per più di mezz'ora.
Io sì, lo facevo per lei.
Ogni giorno speravo che si risvegliasse, ogni giorno restavo in ospedale a studiare, facevo una pausa, le parlavo. Volevo che lei sentisse almeno che le ero rimasto accanto, nonostante tutto. 

Anche quel giorno, uscii da scuola e andai in ospedale.
Le infermiere mi facevano entrare in qualunque orario, e mi facevano restare sino a tardi. Sapevano la storia, e mi comprendevano.
Le ringraziavo ogni giorno per quello che stavano facendo.
Poggiai lo zaino sul tavolo vicino alla finestra, poi mi sedetti sulla poltrona accanto al letto di Lily.
Le presi la mano, e cominciai a parlare.

Le raccontavo tutto, delle nostre giornate a scuola, della mia famiglia e di quanto ormai fossero vuoti i giorni senza vedere il suo sorriso.
Non avevo ancora avuto il coraggio, però, di dirle quanto l'amavo.
L'avevo capito da poco, credevo che fosse una semplice cotta all'inizio. 
Poi, ho dovuto cercare di abituarmi a non vederla rispondere perfettamente alle domande dei prof, a non vederla arrossire quando parlava con qualcuno; ho dovuto cercare di abituarmi a vederla immobile, bianca e fredda su un letto d'ospedale, a non vederla ridere e abbuffarsi a colazione con Niall.
Non ci sono riuscito. Mi mancava, troppo.

Le presi la mano mentre lasciavo che quel fiume di parole uscisse dalla mia bocca.

"...ciao Lily. Non voglio annoiarti raccontandoti com'è andata oggi a scuola. Voglio dirti tante, troppe cose.
Cose che forse, se adesso fossi sveglia, non riuscirei a dirti. 
Sai che mi manchi? Già, mi manchi. Mi manchi troppo, cazzo.
Mi mancano i tuoi occhi, mi manca il tuo sorriso, mi manca il suono della tua voce. Mi mancano le tue guance rosse e le tue rispostacce acide quando ti svegli la mattina. 
Sai che non ce la faccio senza di te? Già, non riesco a fare a meno del mio tormento personale. E ti starai chiedendo il perché di quest'ultimo mio appellativo per te.
Ti ho chiamata così perché ancora non sono riuscito a capirti completamente, ancora non riesco a decifrare il tuo sguardo.
Sai che ti amo? Sai che amo tutto di te? Tutto, te lo assicuro.
Anche le cose più assurde.
Amo il tuo modo di sbuffare, amo il tuo modo di imprecare, amo il tuo "SE MI GUARDI TI UCCIDO" la mattina, amo il fatto che il tuo animale preferito sia il cervo. Me la dovrai spiegare questa cosa a proposito.
Ti prego, svegliati. Fallo per me, fallo per i ragazzi e fallo per Liam. Non ce la fa senza di te: gli manca la sua Lils, la sua piccola, la sua sorellina.
Gli manca fare il padre protettivo quando mi vedeva abbracciarti. 
Svegliati, fallo per te. Se non ti svegli non potrò completare l'album: non potrò fotografare i tuoi occhi innamorati.
Se non ti svegli non potrai vivere il tuo sogno e diventare fotografa; non potrai avere i tuoi due gemellini e la tua Rose.
Non ti immaginavi che io sapessi questo, eh? E invece lo so, e sono anche d'accordo con te. 
Se non ti svegli non potrò mai dirti che ti amo, che ti voglio sposare e che voglio avere tanti piccoli mocciosi che girano per casa con te." 

Non avrei mai immaginato di saper dire tutte quelle cose.
Appoggiai la testa sulla sua mano e cominciai a piangere in silenzio. 
Smisi solo quando sentii una voce debole, roca che si rivolgeva a me. 

POV.LILY
**
"Ti prego piccola, svegliati. Abbiamo bisogno di te..." Liam.
"Carotina, lo so che mi senti. Ti prego apri quegli occhioni grigi e torna a sorridere." Louis.
"Compagna di merende? Mi senti, si. Me lo sento. Mi manchi sai? Non so più chi coccolare mentre guardiamo i film horror. Ti prego, svegliati. Abbiamo bisogno di te, e tu hai bisogno di noi." Niall.
"HeyLily. Ci manchi, svegliati su. Non puoi restare addormentata pigrona, zio Zayn ti deve ancora dare lezioni di autostima."  Zayn.
"Tesoro, ti prego svegliati. So che puoi sentirmi, e so anche che vorresti svegliarti. Quindi, trova la volontà di farlo. Ci manchi, troppo. Ti voglio bene migliore amica." Maya.
"Lily, mi senti? Io penso di sì. Perché non hai aperto ancora i tuoi occhi?""Buongiorno Lily, sai che oggi ho preso 8 in chimica? Te lo saresti mai immaginato? Mi mancano le tue ripetizioni...mi manchi tu." Harry.

Sentivo le parole dei ragazzi e di Maya che mi parlavano, ma più mi sforzavo di aprire gli occhi per rispondere, più mi sentivo debole.
Volevo aprirli, vedere di nuovo la luce, e consolare le persone che sentivo sempre che piangevano per me.
"Non piangete, io sto bene." Questo volevo dire.
Ma io stavo veramente bene? 
Non lo so. Non mi rendevo conto dello scorrere del tempo.
Quanti giorni, ore, minuti erano passati dall'incidente? Non ne avevo idea.
Potevo soltanto percepire che man mano riprendevo le forze.
Tutte le voci, che prima sentivo confuse, cominciavo a sentirle più chiaramente. 
Non sentii le voci dei ragazzi per un po' di tempo.
Non capivo, ero morta? Perché non sentivo più niente?

"...ciao Lily."
No, non ero morta.
Se fossi morta non avrei potuto sentire quella voce così dolce, così famigliare.
La voce di Harry la percepivo cristallina quella volta, quasi mi stesse vicinissimo. 


Poi, quando lo sentii prendermi la mano e il calore della sua invadermi centimetro dopo centimetro, realizzai che forse, ci speravo, stavo riprendendo il controllo del mio corpo.
Era una bella sensazione rivivere le emozioni che ogni suo tocco mi scatenava.
Lo ascoltai rapita mentre parlava.

"Non voglio annoiarti raccontandoti com'è andata oggi a scuola. Voglio dirti tante, troppe cose. Cose che forse, se adesso fossi sveglia, non riuscirei a dirti."
Che intendeva?
"Sai che mi manchi? Già, mi manchi. Mi manchi troppo, cazzo. Mi mancano i tuoi occhi, mi manca il tuo sorriso, mi manca il suono della tua voce. Mi mancano le tue guance rosse e le tue rispostacce acide quando ti svegli la mattina. "

Mi manchi anche tu Harry, tu non sai quanto.
Mi manca vedere le tue adorabili fossette, il tuo sorriso malizioso, i tuoi occhi verdi...mi manchi troppo. Quasi da far male.

"Sai che non ce la faccio senza di te? Già, non riesco a fare a meno del mio tormento personale.
E ti starai chiedendo il perché di quest'ultimo mio appellativo per te. Ti ho chiamata così perché ancora non sono riuscito a capirti completamente, ancora non riesco a decifrare il tuo sguardo."
 
Non è colpa tua se non riesci a capirmi fino in fondo. La colpa è mia: mia, della mia timidezza e del mio stupido orgoglio.

"Sai che ti amo? Sai che amo tutto di te? Tutto, te lo assicuro. Anche le cose più assurde. Amo il tuo modo di sbuffare, amo il tuo modo di imprecare, amo il tuo "SE MI GUARDI TI UCCIDO" la mattina, amo il fatto che il tuo animale preferito sia il cervo.
Me la dovrai spiegare questa cosa a proposito."

Beh, il mio animale preferito è il cervo perché amo i suoi grandi occhioni da cucciolo e....un momento.
Mi ama? Okay, ho sentito male.
Non può aver detto che mi ama!
Forse, stupida, ti ama davvero. E come al solito ti stai facendo complessi mentali per niente.
Disse una stupida vocina nella mia testa. Decisi che per quella volta l'avrei ascoltata.
Volevo crederci, perché, forse, dopo tanto tempo era arrivato il momento per me di essere felice.

"Ti prego, svegliati. Fallo per me, fallo per i ragazzi e fallo per Liam. Non ce la fa senza di te: gli manca la sua Lils, la sua piccola, la sua sorellina. Gli manca fare il padre protettivo quando mi vedeva abbracciarti. " 

Anche a me manca tanto il mio fratellone...

"Svegliati, fallo per te. Se non ti svegli non potremo completare l'album: non potrò fotografare i tuoi occhi innamorati. Se non ti svegli non potrai vivere il tuo sogno e diventare fotografa; non potrai avere i tuoi due gemellini e la tua Rose.
Non ti immaginavi che io sapessi questo, eh? E invece lo so, e sono anche d'accordo con te. Se non ti svegli non potrò mai dirti che ti amo, che ti voglio sposare e che voglio avere tanti piccoli mocciosi che girano per casa con te."

Si,il momento di essere felice era arrivato finalmente.
Al suono di quelle parole, cominciai a sentirmi più forte.
Poi, quando lo sentii piangere sulla mia mano, non resistetti più.

Aprii gli occhi, ancora debole. La luce di quella stanza mi accecò, ma non m'importava.
Volevo vederlo, volevo incontrare quei due pozzi verde smeraldo e perdermi dentro.

"Ti piacciono i nomi Harry Edward e James per i gemelli?"

Non era uno scherzo, amavo davvero quei nomi.
Il primo "Harry Edward" era perché amavo quel ragazzo che ora mi guardava sbalordita, il secondo non lo sapevo.
Mi piaceva e basta.
Gli sorrisi.
Per un secondo rimase a guardarmi a bocca aperta, poi si alzò di colpo, prese il mio viso tra le mani e mi baciò.

 
LALALLALALALALA MI SONO FATTA PERDONARE CON QUESTO CAPITOLO? *O*
SPERO DI SI, PERCHE' E' DI GRAN LUNGA IL MIO PREFERITO <3
CHE NE PENSATE VOI?

MUCH LOVE, swag baby_

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Capitolo 14
*** 14.Lils è tornata ***


POV.HARRY
 
"Ti piacciono i nomi Harry Edward e James per i gemelli?"  

Nel momento in cui la sentì pronunciare quelle parole, dentro di me si accese la speranza.
Non avevo ancora realizzato bene, ma quando vidi il suo sorriso stanco, mi appareve tutto più chiaramente.
Lei era sveglia, mi stava sorridendo e probabilmente aveva sentito tutto quel mio discorso su di lei.

Da una parte ero contento di essermi liberato di quell'enorme perso, ma dall'altra avevo paura.
Già...e se non ricambiasse i miei sentimenti?
Poi mi specchiai nei suoi occhi, e riuscii finalmente a decifrare il suo sguardo.

Mi amava, si. Ne ero più che certo.

Presi il suo viso tra le mani, attento a non farle del male, e la baciai: sentii il mio cuore scoppiare dalle troppe emozioni che stavo provando.
Non saprei quanto lasciai le mie labbra sulle sue, so solo che fu il bacio più bello di tutta la mia vita.

"Vado a chiamare i dottori e ad avvertire i ragazzi."
Sussurai quando mi staccai, le diedi un bacio in fronte e uscii dalla stanza.
Avverti i dottori che mandarono subito le infermiere da Lily, poi composi il numero di Liam.

"Harry..."

Il tono di voce era spento, come sempre dall'incidente di Lils.

"Liam, fratello corri in ospedale e avverti gli altri. La tua Lils è tornata." 
 
Nemmeno 10 minuti dopo, i ragazzi e Maya si erano precipitati nella stanza di Lily. 
Appena li vide si mise a piangere dalla felicità e si lasciò abbracciare.
Liam la guardava adorante, non ci credeva.
Leggevo nel suo sguardo, nello sguardo di tutti, soltanto gioia. 

Guardai la scena sorridente, poi mi feci spazio e presi la mano di Lily.
Nella stanza si sentì un coro di "ooooooooooooh", e sui visi dei ragazzi spuntarono dei sorrisi raggianti.
Lei arrossì, non ancora abituata a quel genere di attenzioni, ma mi sorrise.

La strinsi di nuovo a me, cercando di mettere in quell'abbraccio tutto l'amore che provavo per lei.
Forse riuscii nel mio intento, perché lei appoggio la testa sulla mia spalla, poi si allontanò e mi baciò davanti a tutti.

***
1 mese dopo.

Appoggiato alla balaustra delle scale di casa di Liam, io e i ragazzi aspettavamo Lily e Maya: era il giorno del ballo di fine anno, e doveva essere speciale per tutti noi.
Io, che stavo insieme a Lily dal giorno in cui era uscita dal coma, saremmo andati in coppia.
Zayn e Maya sarebbero andati insieme, ma da amici.
Ancora non si decidevano quei due!
Il risveglio di Lily aveva completamente stravolto le nostre vite.
Stava andando tutto liscio. 
La gioia che provammo tutti quel giorno mi invade ancora oggi, ed è passato un mese.
La sensazione di vuoto e dolore che ho sentito non avendola più con me, invece, è sparita nell'esatto momento in cui ho rincontrato i suoi occhi.
La reazione dei ragazzi quando ci hanno visto baciarci fu la più comica. La ricordo come se fosse ieri.

Liam ci aveva sorriso e poi abbracciato, poi in privato mi aveva minacciato di morte lenta e dolorosa se solo l'avessi fatta soffrire.
Louis e Niall mi avevano guardato con la bocca aperta, forse non si aspettavano che potessi innamorarmi sul serio. Poi Louis mi
era saltato addosso e, facendo finta di piangere, disse:

"Tu! Sei un disgraziato, mi hai tradito con la mia carotina!"

La risata generale riempì la stanza dell'ospedale come suono di nuova speranza.
Zayn ,invece, prima si era commosso poi aveva fatto finta di niente abbracciandoci.
Non gli piaceva mostrare le sue emozioni, preferiva tenersele tutte dentro. Prima o poi so che cederà.

Venni riportato alla realtà dal suono dei "WOOOOW" che emisero i ragazzi.
Mi voltai immediatamente verso le scale e rimasi sbalordito.
Se avevo sempre considerato Lily una bellissima ragazza, il giorno trovai un aggettivo molto più consono a lei.

Teneva lo sguardo basso, attenta a non cadere mentre scendeva le scale e timida come sempre, poi si avvicinò a me e mi sorrise incerta.
"Non dovresti vestirti così...stupendamente, sai? Al ballo dovrò minacciare tutti i ragazzi che ti si avvicineranno.."

Dissi facendo un finto broncio. 
Lei rise e mi baciò sulle labbra.
"Sai, non si dicono le bugie." 

"Infatti ho sbagliato, non sei bellissima...Sei meravigliosa."

Le circondai la vita con le braccia, tirandola verso di me. Lei mi cinse il collo e avvicinò i nostri visi.
Ci guardammo negli occhi per un'infinità di tempo, poi sentimmo un suono strano e ci voltammo verso Louis.
Ci aveva scattato una foto e ora saltellava felice gridando che l'album era finito.
Era più euforico di Niall che già sognava il buffet!
Il giorno dopo l'avrei sviluppata e messa nell'album.
Non dimenticherò mai quel periodo della mia vita, così pieno di soprese, di emozioni...

Era semplicemente meravigliosa.
Indossava un abito bianco, quasi da principessa,in chiffon e raso. Sotto il seno un fiocco azzurro a fascia le circondava il busto, poi il vestito si apriva in una sontuosa gonna.
Era semplice, ma stupendo.
Proprio come lei.

SCIAOO A TUTTE <3 
ECCO IL NUOVO CAPITOLO, CHE NE PENSATE?
BALLO DI FINE ANNO ewe 

CHE SUCCEDERA' DOPO? 
LALALA VI LASCIO IMMAGINARE :D

BACI, swag baby_

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Capitolo 15
*** 15.Luglio ***


POV.LILY
 
"DAI LILS VIENI IN PISCINA, NON TI MANGIAMO MICA!"

"NON CI PENSO PROPRIO LIAM, IO STO QUI A PRENDERE IL SOLE, NON MI FIDO DI VOI"

"SOLO PERCHE' IERI TI ABBIAMO BUTTATO IN ACQUA..."

"PROPRIO COSÌ" Risi.
 
Era Luglio, ci eravamo lasciati alle spalle il liceo.
Quell'estate volevamo soltanto divertirci,vivere la nostra ultima estate da adolescenti.
A Settembre sarebbe iniziato il college, e a quel punto sarebbe cambiato tutto.
Noi saremo cambiati.
Il mondo degli adulti era dietro l'angolo, e noi eravamo pronti. 

Avevamo scelto tutti la stessa università per diversi motivi.
L' Università Goldsmiths aveva una grande reputazione per i corsi e la ricerca relativi ad arti applicate, creativita’ e sociologia. I dipartimenti erano 15 tra i quali Antropologia, Arte, Centro per gli Studi Culturali, Teatro, Studi Educativi,Letteratura Inglese, Storia, Musica,Politica, Psicologia e Sociologia.
C'erano tutti i corsi che ci interessavano, in questo modo non ci saremo dovuti separare.

Io mi ero iscritta a diverse facoltà: Letteratura Inglese,Psicologia e Sociologia, e infine Arte.
Erano molte, lo so, ma in caso non fossi sfondata come stilista sapevo che avevo altre possibilità nel mondo del lavoro.
I ragazzi invece avevano deciso di seguire tutti la facoltà di Musica.

Durante giugno avevo scoperto in loro un grande talento per il canto. 
Erano bravissimi, le loro voci si completavano alla perfezione.
Loro non ci credevano molto, ma alla fine li avevo registrati mentre canticchiavano e avevano deciso di fidarsi di me.
Ero contenta per loro, la musica li aveva legati ancora di più.
E io mi divertivo a fare la registra filmando le loro esibizioni improvvisate.
Stava andando tutto a meraviglia.

E solo grazie a loro.

Avevano persino trasformato il ballo di fine anno,evento il quale avevo sempre evitato,in una serata perfetta.
Ricordavo quando Harry mi aveva chiesto di ballare e io mi vergognavo e lui mi aveva trascinato in pista con lui.
 
"Signorina mi concede questo ballo?" Mi aveva chiesto improvvisando un inchino.
"Molto gentile, e mi piacerebbe.Ma vorrei evitarle dolori ai piedi e di fare figuracce, quindi devo rifiutare." Avevo risposto ridendo.
Lui mi aveva guardato determinato.
"Sul serio Hazza, non so balllare.Mi vergogno"
E avevo abbassato il viso per nascondere le mie guance, colorate all'improvviso di un rosso acceso.
Con il dito mi aveva sollevato il mento,costringendomi a guardarlo negli occhi.
"Tu non devi vergognarti, hai capito?" 
Poi mi aveva preso per mano e trascinato in pista.Era partito un lento, e io ero sempre più imbarazzata.

I ragazzi ci guardavano mentre ballavano, Liam mi aveva fatto l'occhiolino mentre ballava con Danielle, la sua storica fidanzata.
Eravamo diventate molto amiche, anche con la fidanzata di Louis.
Ah, Eleanor.
Ammiravo quella ragazza, era dolcissima, ma scatenata come Louis.
La sua esatta versione femminile. Erano un portento insieme.

Mentre Hazza mi sollevava per i fianchi e mi faceva poggiare sopra i suoi piedi,esattamente con una bambina piccola che balla con il suo papà, le lanciai uno sguardo implorante.
Lei mi fece una linguaccia e mi mandò un bacio, mentre la sua testolina spuntava dalla spalla di Louis.
"Rilassati Lils.." Mi aveva sussurrato Hazza, e io stranamente lo feci.
Sarà perché in quel momento mi sentivo protetta, ma non badai a niente.
C'eravamo solo io e lui, nessuna preoccupazione.
Niente spada di Damocle sulla testa, ero tranquilla.
Mi lasciai cullare da Harry ogni qual volta voleva ballare, solo lenti però.
Gli altri erano troppo movimentati per i nostro gusti.
 
E mentre ero alla deriva con i miei ricordi, non mi accorsi che qualcuno mi si era avvicinato.
All'improvviso sentì un liquido gelato su tutto il corpo.
Louis ed El mi avevano lanciato un secchio d'acqua addosso.
Strabuzzai gli occhi, poi mi alzai furiosa.
"OH OH"
Cominciarono a correre, inseguiti da me.
Gli altri se la ridevano.
Alla fine mi arresi, perché avevo rischiato di cadere già due volte, e mi unii alle risate.

 
POV.HARRY

Si arrese dopo aver scivolato un paio di volte, e scoppiò a ridere.
Approffitai di quel momento di distrazione per prenderla in braccio.
Lei mi sorrise ma dopo,vedendo il mio sguardo malizioso,cominciò a capire.

"NO NO NO NO, NON PROVARCI HAZZA"

Cominciai a correre e mi buttai in piscina con lei in braccio.
Sentivo le risate dei ragazzi anche sott'acqua.
Mi guardò male anche lì sotto, ma mi venne in mente un'idea.
Avevo bisogno di un diversivo, qualcosa che mi permettesse di evitare la sua furia.
Così nuotai e la raggiungi, sempre sott'acqua.
Le presi il viso tra le mani e la baciai.
Okay, avevo sempre desiderato farlo, e avevo sfruttato la situazione.
All'inizio non ricambiò, era davvero arrabbiata, ma la conoscevo.
E non riusciva a tenere il broncio per più di cinque minuti.
Ricambiò il bacio, ma fummo subito costretti a staccarci e tornare su.
Non riuscivamo più a trattenere il respiro.
Una volta su la guardai.

La leggera t-shirt bianca che indossava le si era attaccata al corpo,quasi come una seconda pelle, e lasciava poco all'immaginazione.
Deglutii impercettibilmente.
Lei mi sorrise,del tutto ignara di ciò che mi stava provocando dentro.
Mi si avvicinò, mi cinse il collo con le braccia e mi baciò.
Le cinsi i fianchi e ricambiai con molta più energia di quella che normalmente ci mettevo.
La desideravo, troppo. 
Ma non volevo metterle fretta, sapevo che non era pronta.
E con tutto quello che aveva passato ultimamente,non avevo alcuna intenzione di spaventarla.
Rise, allontanandosi.
Io misi il broncio, lo faceva apposta.
Mi provocava e mi lasciava sempre come un pesce lesso.
Sapeva che volevo sempre essere io quello che concludeva il bacio,ma in un modo o nell'altro riusciva sempre a fregarmi.
Forse perché ogni volta che la baciavo perdevo totalmente la testa.

Uscimmo dalla piscina e raggiungemmo gli altri. 
"Se voi piccioncini avete finito di amoreggiare.." Disse Louis

"Senti chi parla! Sbaglio o era la bocca di Eleonor quella che stavi baciando due secondi fa?"

"In effetti...comunque, noi abbiamo fame"

"Andate a mangiare,facile." Lily fece spallucce.
Sapeva che aspettavano solo lei, ma era ancora arrabbiata e se la conoscevo bene, non aveva alcuna intenzione di cucinare.
La presi per la vita, e la feci sedere sopra di me nello sdraio.
Si accoccolò sul mio petto e chiuse gli occhi.
"Se la nostra cuoca non cucina, moriremo di fame!"

"Esatto"

"Vuoi farci morire?" Le sussurrai in un orecchio.
Arrossì, e io ridacchiai.
"Ora si." 

"Eddaaaai"

"No."
Cominciai a baciarle il collo, su e giù, dalla clavicola fino alla mascella.
"Harry..." Ci stavo riuscendo. 

"Si?" Dissi.

"Devo andare a cucinare." Bingo.
La feci girare e la baciai a stampo.
Poi risi vedendo la sua espressione esasperata.
Le ragazze andarono ad aiutarla, noi avremmo apparecchiato in veranda
 

OKAY, CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER AVER AGGIORNATO 
CON UN GIORNO DI RITARDO cwc
IERI HO AVUTO UN SACCO DI IMPEGNI E PROPRIO NON HO POTUTO

COMUUUUNQUE MI PERDONATE VERO? 
*OCCHI DEL GATTO CON GLI STIVALI*

SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA.
MUCH LOVE xoxo

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Capitolo 16
*** 16.Party ***


POV.LILY
 
"Allora ragazze, che volete fare stasera?" Ci chiese Zayn mentre pranzavamo.

Sinceramente io non avevo tanta voglia di uscire, eravamo sempre in giro ultimamente e tutte queste serate movimentate in discoteca mi avevano stancata.
Dopotutto, io non ero una tipa festaiola, amavo le serate tranquille.

"Niente discoteca, siete avvisati."

Avrei voluto fare Santa Eleanor in quell'istante!
Lei sì, che mi capiva.
Maya invece era riluttante.
Era buffissima: spostava lo sguardo da me a Zayn a velocità allucinante!
Si vedeva da un chilometro che era cotta di lui.
Ah, ma valeva lo stesso per Zayn. 
Solo che erano troppo...timidi.
Sì, penso che questa sia la parola giusta.
Passavano un sacco di tempo insieme, ma non si decidevano a dichiararsi.

"Mmh...allora che ne dite di fare la discoteca qui?" Guardammo Louis confusi.

Ogni tanto faceva strane proposte, che noi ovviamente dovevamo bocciare da quanto erano assurde.
"Si, invitiamo un po' di gente e mettiamo musica, simple but effective." Disse con una faccia da saputello.

Storsi il naso.
Non mi piaceva come idea. E se qualcosa fosse andato storto? Poteva succedere di tutto: ragazzi e ragazze ubriache, risse.
Rabbrividii pensando che la mattina dopo avrei dovuto mettere in ordine e pulire di nuovo la casa.
Di qualunque casa si trattasse.
Anche se immaginaii che la festa sarebbe stata da Harry.
"Non mi piace per niente come idea..." Ma non mi ascoltò nessuno.

Erano troppo entusiasti per i preparativi. Assurdo.
Nessuno aveva un po' di sale in zucca? Perché dovevo essere sempre io quella responsabile?
Uscii in giardino e mi sedetti a bordo piscina, immergendo i piedi in acqua.

"Ehy..." Avrei riconosciuto quella voce tra mille, ma non mi girai.

"Che ti prende?" E si sedette accanto a me.

"Perché nessuno pensa che è da irresponsabili? Potrebbe succedere di tutto!"

"Che intendi scusa?"

"Che fare una festa con tutte quelle persone che si ubriacano e fanno casino, è una stupidaggine!"

E c'era anche un'altra cosa che mi preoccupava.
Ci sarebbero state anche Molly e Jane, ne ero sicura.
E ci avrebbero provato con Harry, immaginai. Non era la prima volta dopottutto, persino sapendo che stava con me facevano le smorfiose.
Jane soprattutto.
Sentivo che provava quasi odio nei miei confronti, e avevo paura che prima o poi sarebbe riuscita a portarmi via la felicità.

"Secondo me c'è qualcos'altro, ma non me lo vuoi dire."

Beccata. Perché mi capiva così facilmente? 
"Avanti Lils, parla. Sai che non riesci a mentire."

Mi prese il volto tra le mani, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Cercai di liberarmi dalla sua presa, ma non ci riuscii.

"Ho paura..." L'avevo pronunciato talmente piano che non ero sicura l'avesse sentito.

"E di cosa?" 

"Che Jane ti porti via da me, perché tanto so che verrà, non dirmi di no."

"Si, hai ragione. Ci saranno anche Molly e Jane, ma smettila di pensare che ti lascerò per una di loro. Smettila, ti prego.
Non sono più il ragazzo di un anno fa, capito? Ti amo Lily, e non voglio lasciarti."

Annuii, incapace di parlare o fare altro.
Mi baciò, poi mi prese per mano e entrammo in casa.
I preparativi cominciavano.
 
 
POV.HARRY
 
I preparativi per la festa erano quasi finiti, mancavamo solo noi.
Le ragazze erano salite già da un pezzo a prepararsi, così dopo aver sistemato l'impianto acustico andammo anche noi.
Io avevo deciso di indossare dei semplici jeans blu scuro, con una camicia bianca con scollo a V e leggermente sbottonata.
Mi feci una doccia veloce, mi vestii e scesi giù.

Guardai Lily con gli occhi spalancati, non finivo mai di sorprendermi da quanto era bella.
Nella sua semplicità, non ci vedevo niente di più meraviglioso.
Quella sera, invece, era completamente diversa.
Non riuscivo a trovare le parole per descriverla.
Indossava un abito azzurro corto, aderente, ricoperto completamente di paillettes e dei tacco a spillo neri.
Stupenda.

Erano tutti in piedi, chiaccherando, in attesa dell'arrivo degli ospiti.
Li raggiunsi, cinsi i fianchi alla mia ragazza, e cercai di capire l'argomento della conversazione.

"...e se le rovesciassimo il pounch in testa?" Stava dicendo Eleanor con occhi sognanti.
Lily, Maya e Danielle avevano la stessa espressione dipinta in faccia, e anche i ragazzi non erano da meno.
A chi si riferiva?

"No El, troppo scontato! Io direi di rovesciarle addosso il pouch e poi buttarla in piscina!"

Disse Louis per poi battere il cinque alla sua ragazza.
Scossi la testa, erano implacabili quei due.
Mi sorprese Lily.
Era stranamente d'accordo a fare quello scherzo, e ciò mi preoccupava.

"Posso sapere chi sarebbe la vittima?" Chiesi confuso.

"Ma Jane ovviamente!"
Mi fissavano tutti con sguardo da sapientoni, Lily con un sorrisetto malizioso dipinto sulle labbra.
Beh, mica male come idea...

"Non male come idea, lo ammetto. Ma non sarebbe meglio non rovinare la festa a causa sua?"

"Oh...immagino lo farà comunque..." Borbottò Lily.

Strinsi la presa sui suoi fianchi e le baciai la fronte, come per dirle che non doveva preoccuparsi.
Il campanellò suonò.

"Forza, via il dente via il dolore." E andò ad aprire la porta insieme a Maya.

Le prime ad entrare furono naturalmente Molly e Lucy, fasciate in abiti a dir poco osceni.
Rossi, corti che più corti non si poteva, e scollati.
Lily le guardò schifate.
Eleanor spuntò dietro di loro con due bicchieri di pounch, e glieli avrebbe rovesciati addosso se non era per Louis che la trascinò in cucina!
La casa si riempì man mano di ragazzi,e la festa cominciò.


 
ALLUUUUUUURA CHE NE DITE DI QUESTO CAPITOLO?
DITE CHE MOLLY E JANE ROVINERANNO LA FESTA AI RAGAZZI?

NON VE LO DICO MUAHAHAHAHAHHA 
MA QUANTO MI ODIERETE ADESSO?
VI IMMAGINO CHE MI INSULTATE MENTRE LEGGETE LA FINE DEL CAPITOLO LOL

MUCH LOVE, SPERO VI PIACCIA xD

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Capitolo 17
*** 17. Mi ero lasciato scappare la parte più importante della mia vita. ***


 
POV.LILY
 
La festa stava andando bene,in generale.
Nessun ragazzo esageratamente ubriaco, niente risse, niente di quello che mi aspettavo.

Le due oche fino a quel momento erano rimaste a distanza di sicurezza dai ragazzi, ma lanciavano certi sguardi!
Harry mi teneva saldamente stretta a sè, non mi lasciava due secondi.
Stessa cosa facevano Liam e Louis con Danielle e Eleanor.
Zayn teneva d'occhio Maya a distanza.

"In caso qualche ragazzo troppo audace e masochista si avvicinasse a voi" Avevano detto.

Noi avevamo scosso la testa, ma sapevamo che in fondo eravamo lusingate dalla loro gelosia.
 
Stavamo ballando quando Harry,urlando per sovrastare il volume della musica, mi disse:

"Lils vado un attimo in bagno, torno subito!" 

Gli sorrisi e annuii. 
Ero stanca, perciò decisi di andarmi a sedere. 
Le mie amiche si stavano divertendo in pista, e persino Maya stava ballando con Zayn.
Le lasciai stare, avevano bisogno di stare con i loro ragazzi.

Lasciai vagare il mio sguardo per la stanza, e scorsi Molly.
Era avvinghiata a un moretto abbastanza carino,e muscoloso.
Sicuramente faceva parte di qualche squadra di basket della scuola.
Strano che non fosse insieme a Jane.

Feci un giro del giardino, dove alcuni si stavano scatenando, ma niente.
Non c'era nemmeno lì.

Cominciavo a preoccuparmi, Harry non era ancora trovato.

Rientrai in casa, magari mi stavo facendo solo paranoie.

Salii le scale con l'intenzione di andare in uno dei tanti bagni che aveva la casa di Harry.
Ridacchiai al pensiero. Era davvero enorme, ancora mi ci perdevo!
Arrivata al primo piano, dopo una lunga serie di scale, ero esausta.

Camminai in cerca del bagno più vicino, quando sentii degli strani versi.
Qualcuno si era sentito male?
Tesi l'orecchio, cercando di capire da dove provenissero.
Aprii varie porte, ma nessuna era quella giusta.
In compenso i versi erano sempre più chiari, sembravano più che altro gemiti.
Cominciavo ad avere paura, e se qualcuno stesse davvero male?

Arrivai davanti alla stanza di Harry, sembrava che i rumori venissero dall'interno di quella stanza.
Quando aprii la porta, mi sentii morire.

**
 
Harry era sdraiato sul letto, ansimante mentre quella stronza di Lucy gli si strusciava addosso. 

Mi vide e cercò di liberarsi di Lucy, ma ormai il danno era fatto.
Sentii le lacrime scendere copiose sul mio viso, e scappai.

Corsi giù per le scale, e non so come feci a non cadere visto che indossavo i tacchi.
Ero sconvolta,arrabbiata, delusa.
Mi sentivo morire.
Ero talmente accecata dalle lacrime che mi ritrovai tra le braccia di Liam senza che me ne accorgessi.

"Lils che è successo?" Mi chiese preoccupato. 

Mi guardai intorno e notai che eravamo solo noi e i ragazzi.
La festa era finita.
Singhiozzavo talmente forte che non riuscivo a parlare.

"LILY" Ci girammo tutti. 

Harry correva verso di noi, con la camicia sbottonata e in boxer.
Mi si avvicinò e cercò di prendermi la mano.

"NON MI TOCCARE, SEI UNO STRONZO!"
 
"Si può sapere che è successo?" Gridò Louis.
 
Sentimmo scendere qualcuno dalle scale. 
Chi poteva essere se non Lucy? Non aveva avuto neanche il pudore di rivestirsi.
Se ne stava lì, appoggiata beatamente al muro, con quel sorrisetto soddisfatto sulle labbra, e il vestito sbottonato.
Appena la videro, sul viso dei ragazzi comparve la comprensione.
Io fissavo Harry, piangendo.

Come aveva potuto?
Lo sapevo che avrebbe rovinato tutto, che non sarebbe cambiato. 
Ero soltanto una stupida illusa! 

"Lily ti preg..."

"No, non dire niente. Sei solo uno stronzo! Avrei dovuto saperlo che non eri cambiato, avrei dovuto immaginare che non avresti resistito.
Sono stata soltanto una stupida ingenua..." Dissi scuotendo la testa.

Le lacrime non volevano smettere di scendere.
"Liam ti prego portami a casa.."

"Comincia ad andare in macchina, devo fare una cosa prima. Dani accopagnala..."

Danielle annuì, mi abbracciò e mi portò in auto.
Si sedette con me nei sedili posteriori, e lasciò che le inzuppassi l'abito mentre mi aggrappavo a lei, in lacrime.
 
POV.HARRY
 
"Tu puoi anche andare, il tuo dovere di stronza l'hai fatto." Disse Eleanor a Lucy.

Lei non accennava ad andarsene.
I ragazzi non mi avevano ancora rivolto uno sguardo, guardavano la ragazza con cui avevo rovinato tutto, schifati.
El le si avvicinò con fa minaccioso, Lou questa volta non la fermò.
 
"Stammi a sentire: se tu adesso non te ne vai, giuro che ti prendo per i capelli, ti butto in piscina e ti affogo. 
Fin quando te la prendi con me mi sta bene. Io sono in grado di difendermi.
Ma se osi un'altra volta fare del male a Lily, che non è assolutamente in grado di risponderti, te la vedrai con noi.
Lei è troppo buona persino per te. E ora, volatilizzati.
O ti faccio uscire da questa casa a suon di calci in culo."
Lucy alzò il mento, e altezzosa racattò la sua roba e se ne andò.
Prima di uscire però mi rivolse uno sguardo malizioso, che io non ricambiai.

Mi facevo schifo.

Mi ero lasciato trasportare dai miei bisogni, e avevo perso la persona più importante della mia vita.

 
OOOKAY, SONO SICURA CHE ADESSO STATE PROGETTANDO LA MIA MORTE cwc
INCROCIO LE DITA SPERANDO CHE CON IL PROSSIMO CAPITOLO MI PERDONIATE
ORA SCAPPO, SPERO VI PIACCIA ALMENO UN POCHINO....


EHM..MUCH LOVE,
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Capitolo 18
*** 18.Sette giorni di inferno ***


POV.HARRY
 
" MA CHE CAZZO DI E' SALTATO IN MENTE SI PUO' SAPERE?" 

Liam era furioso, e non gli davo torto.
"Io...mi dispiace...non volevo"

"Non volevi Harry? Perché l'hai fatto?" Mi chiese Niall con sguardo deluso.

"Io non lo so..."

"TI RENDI CONTO DI COME SARA' RIDOTTA LILY ADESSO? HAI LA PIU' PALLIDA IDEA DI QUELLO CHE STARA' PENSANDO?
LA CONOSCI HARRY, LO SAI CHE E' FRAGILE! SE NON VOLEVI STARE PIU' CON LEI BASTAVA CHE GLIELO DICESSI!"

"Io voglio stare con lei, la amo cazzo!" Gridai disperato.
Eleanor mi si avvicinò.

"Io lo so che la ami, ti si legge negli occhi che non volevi.
Ma capisci che ora sarà distrutta? Hai fatto un grosso errore Harry, e devi rimediare."
Prese per mano Louis e se ne andò con lui.
Il mio migliore amico non mi aveva rivolto neanche la parola, sapevo che era deluso da me.

"Rimedia Harry, o sarò costretto a intervenire io."

Se ne andarono tutti.
Niall e Zayn prima di uscire mi diedero una pacca sulla spalla, ma nessuno dei due mi accennò comprensione.

E andava bene, avevo sbagliato, e ora dovevo rimediare.
 
POV.LILY 
 
Era passata una settimana da quel giorno, e io stavo sempre più male.
Non uscivo dalla mia stanza, ero allo stremo delle forze.

O forse le avevo già perse da tempo e non me n'ero accorta.

Liam, la mamma, le mie amiche entravano per portami da mangiare, per consolarmi, ma io rifiutavo tutto.
Non facevo altro che piangere, e dimagrivo a vista d'occhio.

La mia vita era tornata ad essere un incubo. 

Avevo perso la cognizione del tempo, me ne stavo sulla sedia di camera mia, a osservare il paesaggio fuori dalla finestra. 
Tick tock. Tick tock.
Il tempo scorreva davanti a me, e io non me ne rendevo neanche conto.
Il telefono suonava di continuo.
Messaggi, chiamate. Sapevo chi era il mittente, ma non volevo assolutamente sapere niente di lui.
Mi aveva ridotta a uno zombie, e ogni giorno la ferita era sempre più dolorosa.
 
Ero, come sempre in quel periodo, sdraiata nel letto, circondata da pacchetti di fazzolettini di carta, e barattoli di gelato ormai finiti.
Cioccolato e pistacchio, i miei preferiti.
L'unico cibo che riuscivo a mangiare.
Dicono che il gelato aiuta a superare i dispiaceri, io non la pensavo così.

Ma finché non morivo di fame, mi costringevo a convincermi che fosse davvero fonte di consolazione.

Sentii bussare alla porta. 
Dissi un debole "avanti", e vidi spuntare le testa riccioluta di Danielle, seguita dal viso dolce di Eleanor.
Mi sorrisero e, dopo aver chiuso la porta dietro di loro, si sdraiarono accanto a me nel letto. 

"Allora carota, cosa vuole fare oggi?" Mi chiese pimpante El. 

Ah, El. Non perdeva mai la speranza quella ragazza, era convinta che sarei riuscita a superare anche quello che mi aveva fatto Harry. 
Mi diceva che avevo ragione, che era stato uno stronzo, ma io sapevo che in fondo lei sperava ancora che io lo perdonassi. Soffriva anche per Lou, che dalla sera della festa era molto distaccato da Harry.
Mi aveva raccontato che il loro rapporto si era incrinato, Lou era rimasto molto deluso dal comportamento del suo migliore amico e finché non fosse riuscito a farsi perdonare da me, non l'avrebbe fatto neanche lui.

"Si, perché non vieni a casa mia e di El? Facciamo un pigiama party, che ne dici?" L'appoggiò Danielle.

Non ne ero convinta, ma vedevo che soffrivano anche loro nel vedermi in quelle condizioni, e mi costrinsi ad accettare.
In qualche modo dovevo andare avanti, anche per non spaventare le persone a cui tenevo.
"Va bene, ma av-"

"Si Lils, abbiamo il tuo gelato al cioccolato e pistacchio, tranquilla" E risero.

In quel momento riuscirono persino a farmi sorridere.
Non era di certo uno dei miei sorrisi migliori, ma come inizio andava bene.
 
POV.HARRY
 
Una settimana. Una settimana che non mi rispondeva ai messaggi e alle chiamate.
7 giorni di puro inferno.
Non riuscivo neanche a spiegare come mi sentivo.
Senza Lily mi sentivo vuoto, mi sentivo di nuovo come il diciasettenne che si faceva tutte le ragazze che gli capitavano e se ne fregava di tutti e di tutto.
Non mi piaceva quella sensazione.

Mi mancava la sua risata, i suoi occhi, le sue battute sarcastiche, la sua semplicità, la sua purezza. Mi mancava lei. 
Volevo tornare a fare le passeggiate al chiaro di luna ad Hyde Park, svegliarmi con il suo capo poggiato sul mio petto, sentire il calore del suo corpo contro il mio.
I ragazzi cercavano di aiutarmi a convincere Lily, ma lei non ne voleva sapere di sentirmi. 

Rifiutava ogni cosa riguardasse me.

Quella mattina mi ero svegliato con una melodia in testa, e mi aveva accompagnato per il resto della giornata.
La sentivo chiara nella mia testa, e diventava più completa ogni volta che pensavo a Lily.
Di sera, dopo che i ragazzi se ne furono andati, salii in camera mia e presi uno spartito e la chitarra di Niall.
Mi aveva insegnato a suonarla, quindi provai qualche accordo.
Più provavo le note, più la melodia mi sembrava giusta.
Una volta finito di trascriverle in un foglio pentagrammato che avevo comprato per i corsi dell'Università, ne presi uno bianco.

Le parole mi uscirono spontanee, come se ce le avessi in testa senza saperlo.

 
MA CIAOOOOO TESORI *^*
PRIMA COSA: CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER NON AVER AGGIORNATO 
IERI, MA TRA UNA COSA E L'ALTRA NON CE L'HO FATTA cwc
MI INCHINO AL VOSTRO COSPETTO!

ANYWAY, FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE *^*

MUCH LOVE, swag baby_


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Capitolo 19
*** 19.Ritrovarsi ***


 
You're insecure 
Don't know what for 
You're turning heads 
When you walk through the do-o-or 
Don't need make up 
To cover up 
Being the way that you are is en-o-ough 
Everyone else in the room can see it 
Everyone else but you 
 
Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
If only you saw what I can see 
You'll understand why I want you so desperately 
Right now I'm looking at you and I can't believe 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
Oh oh 
That's what makes you beautiful 
 
So c-come on 
You got it wrong 
To prove I'm right I put it in a so-o-ong 
I don't know why 
You're being shy 
And turn away when I look into your ey-e-es. 
Everyone else in the room can see it 
Everyone else but you 
 
Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
If only you saw what I can see 
You'll understand why I want you so desperately 
Right now I'm looking at you and I can't believe 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
Oh oh 
That's what makes you beautiful 
 
Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
 
 
Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
If only you saw what I can see 
You'll understand why I want you so desperately 
Right now I'm looking at you and I can't believe 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
Oh oh oh 
You don't know you're beautiful 
Oh oh oh 
That's what makes you beautiful
 
Mentre rileggevo il testo di quella canzone, vidi il volto di Lily in ogni riga.
Poi mi ricordai di un particolare: "Prima non era così, prima le ragazze venivano corteggiate in modo molto più romantico. Ora è una festa così da materialisti…. Certo, non so se tutte la pensano come me, ma è così. Sono straconvinta che il romanticismo che esisteva prima, è morto e sepolto. Non proverò mai cosa significa essere corteggiata da un ragazzo, ma se fossi diversa…se il mio aspetto mi permettesse di piacere, vorrei essere corteggiata così.” 
 
Sapevo come riprendermi la mia Lily.
 
POV.LILY
 
Il pigiama party con le ragazze andò piuttosto bene, e la mattina dopo mi riaccompagnarono a casa.
Prima però, mi trascinarono in giro per i negozi.
Mi regalarono un sacco di abiti, e mi concessero di offrire loro solamente il gelato.
Era stressante fare compere con loro: mi facevano sedere in una poltrona mentre le guardavo andare e venire da una parte all'altra dei negozi, le braccia cariche di vestiti da provare.
Alla fine per me scelsero un abito casual, senza spalline, che arrivava all'altezza delle ginocchia, e che mi fecero indossare subito per non so qualche motivo.
Poi, dopo aver preso 3 paia di scarpe col tacco, che io sicuramente non avrei mai messo, mi trascinarono dal parrucchiere.
I miei capelli neri boccolosi erano diventati lisci come la seta, e una frangetta aveva sostituito il mio ciuffo.
Mi avevano fatto fare di tutto, ma con loro era divertente.
Mi davano consigli e cercavano di farmi svagare.

Scendemmo di fronte a casa mia dall'auto di Danielle, ed entrammo in casa.
Una volta nell'andito trovammo tutta la casa immersa nell'oscurità.
Le tapparelle abbassate, le luci spente.
E tutto taceva. 
Mi girai per chiedere a Danielle e a El che stava succedendo, ma dietro di me non c'erano.

Ad un tratto si accesero delle piccole luci al neon davanti a me, illuminando e formando una specie di percorso.
Mi avviai, e il percorso mi portò al divano blu che c'era in salotto.
Poggiai le buste accanto a me e mi sedetti.
Dopo qualche minuto partì una canzone, e con lei si illuminò uno schermo gigante.
In questo, seguendo il ritmo della canzone, vennero riprodotti dei filmati e delle foto.

Non filmati e foto qualsiasi. 

Ma i filmati che Harry mi aveva fatto mentre cantavo e nel  frattempo cucinavo, ignara che lui mi stesse riprendendo; i video che avevo fatto io ai ragazzi, quelli miei e suoi, delle nostre uscite e dei pomeriggi passati insieme.
E le foto erano tutte quelle che avevamo scattato quell'estate.
La canzone era semplicemente stupenda, non l'avevo mai sentita.
Ma la cosa che mi fece commuovere è che la stessero cantando i ragazzi.
Mi mancava tutto quello che avevo visto nello schermo.
Mi mancava lui.
Perché aveva rovinato tutto?
 
Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
 
Da un'angolo della stanza spuntò Harry, che si avvicinò a me, mi fece alzare prendendomi la mano e continuò a cantare.
 
If only you saw what I can see 
You'll understand why I want you so desperately 
Right now I'm looking at you and I can't believe 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful 
Oh oh oh 
You don't know you're beautiful 
Oh oh oh 
That's what makes you beautiful
 
La canzone terminò, e la stanza tornò ad essere illuminata.
Sparsi per il salotto vi erano i ragazzi, e vicino alla porta anche Danielle ed Eleanor.
Tornai a guardare Harry.
 
"Perché?"
Fu questa l'unica cosa che riuscii a dire.
Perché mi faceva questo? Non gli era bastato umiliarmi alla sua festicciola?
 
"Perché ti amo Lily-" Scossi la testa, incapace di credere alla verità di quelle parole. Non volevo soffrire ti nuovo, eppure ero ancora là.
Con la mia mano tra la sua, a guardarlo negli occhi e piangendo davanti a lui.
 
"Lily ti amo e non riesco a immaginare il mio futuro senza di te.
Ti prego perdonami, ho fatto una cazzata e lo so. Me ne pento amaramente e lo sai perché?"
 
Feci segno di no con la testa.
 
"Perché facendo l'errore più grosso della mia vita, ho perso la ragazza che intendo avere al mio fianco per i prossimi 80 anni. Ma che dico, per il resto della mia vita. Lily..ti prego perdonami. Non ce la faccio senza di te."
 
Scrutai i suoi occhi per non so quanto tempo. Erano limpidi, del loro solito verde smeraldo.
Quel verde che mi aveva fatto innamorare quattro anni prima.
Li fissavo e dentro vedevo la verità delle sue parole.
 
Mi feci più vicino a lui, sorrisi e dissi:
 
"Mi avevi convinta al Lily ti amo e non riesco a immaginare il mio futuro senza di te." 
 
Fece quel sorriso che io amavo tanto, mi sollevò facendomi roteare in braccio a lui, poi mi mise giù e mi baciò con forza.
Non era uno dei nostri soliti baci. Quelli casti e delicati che di solito ci scambiavamo.
Era un bacio vero, carico di passione e della gioria del ritrovarsi.

Quando ci staccammo per prendere aria, in casa non c'era più nessuno.
Ci guardammo di nuovo negli occhi, e ricominciammo a baciarci.
Avvicinò i nostri corpi fino a farli combaciare.
Fu lì che feci la mia scelta. Lo volevo, lo volevo con tutto il cuore.
Come se avesse percepito le mie senzazioni, mi sollevò per le gambe, che andarono a circordare il suo bacino, e sostenendomi per il mio mi portò in camera da letto.
Prima che me ne accorgessi, mi ritrovai sul letto, con Harry sopra che continuava a baciarmi.
Dalla bocca scese giù per il collo, e da quest'ultimo risalì fino a baciarmi la lunghezza della mandibola e il mento.
I nostri respiri si confondevano, e così anche i nostri gemiti.
Quella mattina diventai sua.
Fu una sensazione meravigliosa appartenerci a vicenda.
O almeno per me.
Era la mia prima volta, non avevo mai provato una cosa del genere.
Ci addormentammo abbracciati, io con la testa sul suo petto.

E quando di pomeriggio mi svegliai, sempre stretta tra le sue braccia, pensai che ero stata maledettamente fortunata che i genitori di Liam fossero in viaggio per lavoro.
Ma anche se non fosse stato così, non mi sarebbe importato.
In quel momento m'importava solo di me e di Harry.
 

Ehm *tossisce* allora *si schiarisce la voce*
che ne pensate?

Sinceramente sono parecchio preoccupata,
questo capitolo è molto diverso rispetto agli altri e non so
davvero se ho fatto un buon lavoro o meno.

Comunque spero vi piaccia e che altro?
Ah si, mi aspetto un vostro commento 
*incrocia le dita e spera vi piaccia*


Baci, swag baby_


@xswaglondon on twittah.

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Capitolo 20
*** 20.Epilogo ***


‘Cause baby when you’re with me
It’s like an angel came by
(oh)
And took me to heaven

(Like you took me to heaven, girl)

‘Cause when I stare in your eyes
It couldn’t be better


(I don’t want you to go, oh no, so)
 


Epilogo.



"Papà, questi due siete tu e la mamma?"

"Si Rose, io e la tua mamma al ballo di fine anno."
Risposi alla mia bellissima bambina, chiudendo l'album e dando un bacio sulle labbra a Lily.

"Com'eravate belli! E guarda papi, si vede benissimo che la mamma era innamorata di te!" Disse Rose ridacchiando.

Lily arrossì- nonostante avessi ormai 24 anni ancora non si era abitutata a questo genere di cose-, poi sorrise e accarezzò il pancione.
Eh già, aspettavamo due gemellini, proprio come aveva sempre desiderato lei.
La guardai negli occhi, e riuscì ancora una volta a capire che mi amava.
E quanto l'amavo io,ormai, è noto a tutti.

"Sai Rose, lo zio Louis ha dimenticato di farti vedere delle mie foto mentre guardo la mamma. Anche io ero, e sono innamorato pazzo di lei."

"Davvero?"
Chiese con quei grandi occhi,identici ai miei, che tanto amavo.
Accarezzai i suoi lunghi capelli ricci e neri e annuii.

"Oh tesoro, anche tu troverai il principe azzurro un giorno" Le disse Lily.

"Lo so, e sarà uguale al mio papà."

"Lo spero, altrimenti gli distruggo il castello."

Le risate di Lily e Rose riempirono il salotto.

"Papà, mamma, possiamo andare da zio Zayn e zia Maya?"

Io e Lily annuimmo e prendemmo le giacche.

In questi 7 anni erano cambiate molte cose: Zayn e Maya si erano sposati e, con grande stupore di tutti, era stato lui a fare la prima mossa.
Quei due da allora sono inseparabili e fra un mese avrebbero coronato la loro storia con il matrimonio.
Louis si era sposato con Eleanor, la perfetta versione femminile del mio migliore amico.
Rose l'adorava, era la sua zia preferita, faceva tutto con lei ed Eleanor la portava con sè dappertutto. 
Liam stava con Danielle, la sua cotta storica, e niente allontanava quei due.
Niall non si era ancora fidanzato, ma da un po' frequentava una ragazza dell'Università.

Eravamo davvero felici, non desideravamo altro. 
Guardavo la mia famiglia e vedevo la mia vita, gli ostacoli che avevo affrontato insieme a Lily  e l'amore che ancora ci legava. 

Arrivati a casa di Zayn e Maya ricevemmo una notizia stupenda. 

"Sono incinta" Annunciò raggiante la migliore amica di Lily.
Quest'ultima scoppiò a piangere e abbracciò i due fidanzatini. Io mi congratulai con entrambi sorridendo.
Rose ci guardava confusa.

"Cosa significa zia?" Maya la prese in braccio sorridendo.

"Vedi tesoro, significa che avrai un cuginetto. Vedi? E' proprio qui" Disse indicandosi la pancia.

Rose corrugò le sopracciglia e fece una faccia buffissima.

"Come può essere nella tua pancia? Te lo sei mangiato?" Scoppiammo tutti a ridere.

Era così innocente, aveva tutta la vita davanti.
"Un giorno capirai tesoro." Le dicemmo solo questo, c'era tantissimo tempo per spiegarglielo.
 
THE END.
 

Note dell'autrice:

Bene directioners, come vedete la mia storia  giunta al termine cwc
Mi dispiace tantissimo, perché è come se fosse finita una parte di me.
Anyway volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto i miei capitoli,
li hanno recensiti e mi hanno sempre sostenuto nonostante non potessi aggiornare con regolarità.

Grazie mille alle fantastiche recensioni e a tutti i complimenti.
Ringrazio anche chi ha letto soltanto.
In particolare volevo ringraziare @SimpleButEffective_
Grazie amore per il sostegno <3.

Beh, ciao a tutte.
Much love, swag baby_

@xswaglondon on twittah.

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