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- Trunks vuoi darti una mossa?! Non voglio arrivare in
ritardo anche questa mattina per colpa tua!-
La bruna urlava a squarciagola, sperando di farsi udire
dall’amico.
- Bra, vai a chiamare tuo fratello, o…- ma voltandosi vide
che la ragazza dai capelli azzurri non era più accanto a lei.
- E adesso dove è andata a finire?!-
La sayan stava per avere una crisi isterica ( in una
famiglia come quella è impossibile non averla! :-P ndA), così decise di
dirigersi verso il garage per mettere in moto la sua auto.
- Giuro che se anche stamattina arriviamo in ritardo quei
due me la pagano!-
Ringraziò il cielo che almeno suo nipote fosse già pronto e
li aspettava davanti alla porta.
- Ehi, zia, calmati, o ti verrà una crisi di nervi!- le
disse Goten preoccupato.
- Mi spiace, Goten! Sei arrivato tardi!- gli rispose
facendogli capire che le era già venuta.
E da 19 anni ormai, pensò la ragazza.
Giunta davanti al garage aprì le porte scorrevoli e accese
la luce quando vide che … la sua auto era sparita!
- DOV’E LA MIA AUTO!- urlò.
Improvvisamente si ricordò che il giorno prima l’aveva
portata dal meccanico per un guasto al motore.
Si batté il palmo della mano sulla fronte, maledicendo la
sua sbadataggine.
- Dannazione! Proprio oggi dovevo essere senza macchina?!-
Uscì di corsa dalla porta per dirigersi verso l’edificio che
ormai da anni chiamava casa.
- Ehi, che succede?!- le chiese il nipote vedendola passare.
- Ho la macchina dal meccanico!- rispose senza neanche
guardarlo.
Salì le scale 3 gradini alla volta: per fortuna era allenata
e un piccolo sforzo come quello non l’affaticava di certo.
Entrò come una furia dalla porta facendo sobbalzare Bulma
che stava riordinando la tavola della colazione.
- VEGGY!!- chiamò la bruna.
Erano ormai 7 anni che Ayako viveva insieme a tutta la sua
famiglia alla Capsule Corporation.
Quando era bambina viveva insieme al fratello, alle cognata
e ai nipoti in una piccola casa di
campagna, ma quando Gohan, uno dei figli di suo fratello, si
era sposato e aveva avuto una
bambina, la piccola Pan, l’abitazione era diventata troppo
stretta per loro, così Bulma aveva proposto di andare a vivere con lei e la sua
famiglia dal momento che la casa era abbastanza grande per tutti.
La proposta fu accettata con grande entusiasmo di tutti, in
modo particolare quello di Ayako e Goten, che avrebbero vissuto con il loro
migliore amico, Trunks, figlio di Vegeta e Bulma.
La ragazza adorava stare in loro compagnia, come un’unica
grande famiglia, anche se più di una volta l’aveva soprannominata “la famiglia
pazza”.
In effetti non era una famiglia come tutte le altre, tenendo
soprattutto conto del fatto che più della metà era di sangue o di origine
Sayan.
Ma nonostante la facessero spesso imbestialire, come quella
mattina, adorava la sua famiglia.
- VEGGY!!!- chiamò ancora Ayako non avendo ricevuto nessuna
risposa.
- Si può sapere che hai da urlare?!-
Finalmente il principe dei sayan uscì dalla sua camera,
guardando la ragazza con il solito sguardo infastidito.
- C’è un’emergenza! Ho la macchina dal meccanico! Devi
accompagnarci a scuola!- gli spiegò la bruna afferrandolo per un braccio e
trascinandolo verso l’uscita.
- Che cosa?!?!?! Non se ne parla! Chiedilo a Kaaroth!-
- Non posso! È già uscito con Pan! Muovetevi voi due!- urlò
ai due fratelli passando accanto alla loro camera.
- Kahmara, vuoi lasciarmi andare! So camminare da solo!- la
rimproverò Vegeta liberando il braccio dalla sua presa, non ammettendo che in
realtà lo stava stringendo troppo forte.
Era l’unico in tutta la famiglia che la chiamava con il suo
nome Sayan, anche se pian piano anche lui stava imparando a chiamarla con il
nome terrestre.
- Ops, scusa! Il fatto è che i tuoi figli mi stanno facendo
diventare matta!-
Come al solito Vegeta non seppe dirle di no: era l’unica
della famiglia di Goku a cui non sapeva tener testa.
Così uscirono dall’edificio seguiti da Bra e Trunks.
- Alla buon ora! Pensavo di dovervici portare con la forza a
scuola!- li rimproverò.
- Scusa, Aya, ma avevo dimenticato una cosa importante! – si
scusò il ragazzo.
- Anche io! Avevo dimenticato il mio lucidalabbra!- spiegò
la sorella.
Ayako alzò gli occhi al cielo esasperata, ma non fece
commenti.
Finalmente tutti si trovarono sull’auto del sayan e
partirono sgommando nella direzione della scuola.
Nonostante tutto riuscirono ad arrivare con ben 15 minuti
d’anticipo.
- Grazie Veg! Ci vediamo oggi!- e così dicendo scese
dall’auto seguita dagli altri.
- Tanto casino e poi siamo anche in anticipo!- si lamentò
Trunks.
Ayako lo guardò con sguardo di rimprovero: lei odiava
arrivare in ritardo e questo l’amico lo sapeva benissimo.
- Ok, ok! Come non detto!-
Si diressero verso l’entrata, quando un ragazzo con una
faccia da schiaffi e due suoi scagnozzi si pararono innanzi a loro.
La bruna alzò il viso, intuendo chi si sarebbe trovata di
fronte.
- Ehi, ciao dolcezza! Che ne dici di saltare le lezioni e
venire a fare un giro con noi?!- le chiese con il ghigno stampato in faccia.
- Aspetta… fammi pensare…… NO!!- gli rispose indifferente,
superandolo.
Il ragazzo si voltò di scatto e le afferrò la vita,
avvicinando le sue labbra all’orecchio della ragazza.
- Tesoro… lo sai benissimo che non accetto un rifiuto,
soprattutto da te!-
- Ehi lasciala stare!- intervenne Goten, cercando di aiutare
la zia.
- Stanne fuori tu, moccioso!- gli disse l’energumero,
spintonandolo.
- Tranquillo Goten!- gli disse Ayako, così il nipote si
fermò.
- Sai una cosa Hyosuke…- disse poi rivolta al ragazzo con
tono malizioso.
- Cosa?!- rispose lui, credendo di aver vinto.
Ma per tutta risposta la ragazza gli diede una gomitata
nello stomaco, liberandosi dalla sua stretta.
- Non ho mai sopportato i ragazza insistenti!- disse,
guardandolo piegarsi in due dal dolore.
Hyosuke la guardò con odio.
- Brutta sgualdrinella da quattro soldi…- urlò tentando di
darle un pugno, ma Ayako fu molto più veloce: gli afferrò il braccio e glielo
storzò dietro la schiena.
- Non te l’hanno mai detto che è meglio non mettersi contro
di me?!- chiese stringendo la presa, mentre il ragazzo gemeva di dolore.
- Goten, vuoi favorire?!- chiese la bruna al nipote.
Il ragazzo si avvicinò dando un altro pugno nello stomaco
del malcapitato.
- Così impari a chiamarmi moccioso!-
Ayako lo lasciò andare e si diresse verso la scuola insieme
agli amici, lasciando il ragazzo dolorante in mezzo al cortile, sotto gli occhi
divertiti di tutti gli studenti.
Appena varcarono la porta, tutti e quattro scoppiarono a
ridere.
- Bella quella frase ad effetto! Ci sarebbe stato bene anche
un bel “ mai mettersi contro un sayan”!- commentò Trunks tra le risate.
- Già! Ma era già messo così male, che non volevo peggiorare
la situazione!- rispose la sayan.
Così tra una risata e l’altra si diressero verso le
rispettive aule: un’altra giornata di suola era iniziata.
Ehi, ciao a tutti!!!
Finalmente mi è venuta un’idea per scrivere una storia di
Dragon Ball!! Era tanto che volevo farla!! È la prima… ma forse l’avevate già
capito?!?! ^_^ quindi siate buoni mi raccomando….
Ma come al solito ho iniziato, ma il continuo è duro da
partorire…. Forse non è molto bella come metafora! :-P… comunque come avrete
capito, Ayako è la sorellina di Goku… HAHAHAH ve lo immaginate con una bambina
piccola in braccio?!?!? Anche perché ovviamente era un piccola peste!! Comunque
si accettano suggerimenti per il continuo… a presto! BACIOTTO!! E
recensite!!!!!!
- Lo sai che stamattina il nonno mi ha portato alle
giostre?!-
- Davvero?! E ti sei divertita?!- le chiese la bruna
sorridendo al fratello: era sempre così amorevole con la nipotina!
Ma anche lei la adorava.
- Si! Tantissimo! Il nonno è molto bravo a farmi divertire!-
- Già, lo so! Ma la prossima volta vengo anch’io, ok?!-
- SIII! Che bello!- esclamò la bambina divertita.
Ayako le sorrise poi tutti si sedettero a gustare le
leccornie di Bulma.
A pranzo finito i ragazzi si diressero nelle rispettive
stanze per fare i compiti, mentre gli adulti restarono in salotto a
chiacchierare, Vegeta compreso! ( Non mi va di fargli fare la solita parte da
associale! NdA).
Dopo circa 2 ore, Ayako aveva finito di studiaree aveva una gran voglia di sgranchirsi le
ossa.
Decise di andare un po’ in palestra: in fondo come diceva
sempre suo fratello, un po’ di movimento non fa mai male, soprattutto al super
sayan che c’era in lei ( sorpresi?!?! Anche la sorella di Goku è un super
sayan!ndA).
Passando dal salotto vide che gli adulti erano ancora tutti
lì.
- Io vado in palestra, qualcuno viene con me?!- chiese
rivolta a Goku e Vegeta in particolare.
- Verrei volentieri sorellina, ma devo uscire!-
Così Ayako guardò Vegeta sperando che le facesse compagnia.
- Perché no!- rispose il sayan alzando le spalle.
Così entrambi si diressero nella camera speciale costruita
apposta per loro da Bulma.
- Gravità?!- chiese Vegeta.
- Fai te! Per me è uguale!-
Così mise a gravità 250.
Entrambi erano abituati a sforzi ben maggiori e quella
gravità serviva giusto a sgranchirsi le ossa.
Entrambi fecero alcune flessioni e dominali per riscaldarsi,
poi Ayako si mise a dar pugni al sacco: era un ottimo metodo per scaricare la
tensione.
Vegeta lo guardò affascinato: per un sayan puro come lui,
era sempre uno spettacolo magnifico vedere una sayan allenarsi.
In modo particolare quando quella Sayan era Ayako.
- Ehi, Veggy, ti sei incantato?!-
- Eh?! Cosa?! Parlavi con me?!- chiese Vegeta uscendo dai
suoi pensieri.
- Vedi qualcun altro qui con noi?!-
- Cosa mi hai chiesto?!-
- Se ti va di combattere?!-
- Uh, si, va bene!!!-
- Massimo livello?!- chiese la bruna con aria di sfida.
- Massimo livello!- rispose il sayan rispondendo allo
sguardo.
Così entrambi si trasformarono in super sayan: in realtà
nessuno dei due aveva raggiunto il massimo livello, soprattutto per il fatto
che Ayako aveva già raggiunto il livello di super sayan 4 da parecchi anni.
Ma per loro quello era un modo per allenarsi e divertirsi
allo stesso tempo.
Si misero in posizione di combattimento e partirono
all’attacco.
Erano due combattenti molto in gamba, probabilmente lei più
di lui, anche se questo Vegeta non l’avrebbe mai ammesso.
Iniziarono con una scarica di calci e pugni, fino ad
arrivare agli attacchi più seri, le onde energetiche.
Combattevano senza esclusione di colpi, come se da quel
combattimento dipendesse il loro onore, cosa che valeva un po’ per Vegeta.
Alla fine, il sayan, con uno scatto veloce si pose alle
spalle della ragazza, cercando di metterla al tappeto, ma lei fu più rapida, e
dopo aver scansato il suo pugno, fu lei a mandarlo al tappeto!
Vegeta rimase a terra, cercando si riprendere fiato.
- Il grande principe dei sayan steso de una ragazzina! Sono
sicura che gli altri si faranno due risate!- lo prese in giro lei, ridendo.
- Se questa cosa esce da questa stanza, credo proprio che
Kaaroth rimarrà figlio unico!- rispose lui.
Ayako gli si avvicinò e gli tese una mano per aiutarlo ad
alzarsi.
- Dai, pappamolle!!- lo esortò lei.
Ma Vegeta, dopo averle afferrato la mano, invece di alzarsi,
trascinò la ragazza accanto a se, invertendo le posizioni e ponendosi sopra di
lei, per tenerla ferma a terra.
- Dovresti saperlo che nessuno mi chiama pappamolle, senza
che dopo io gliela faccia pagare!- la rimproverò sorridendo.
- Uuuh, sto tremando di paura!- lo sfidò lei.
- Piccola impertinente!- disse iniziando a farle il
solletico.
- NO, dai, Veggy! Lo sai che non sopporto il solletico!
LASCIAMI!!-
Così il sayan smise, ma non si alzò dalla sua posizione,
restando a guardare Ayako che riprendeva fiato.
Quando il respiro della ragazza fu tornato normale, lo
guardò negli occhi sorridendo.
Rimasero così alcuni secondi, senza dire una parola.
Poi Vegeta, sollevando una mano, le spostò un ciuffo dagli
occhi, mettendoglielo dietro alle orecchie.
Poi, senza esitare, posò le sue labbra su quelle morbide di
lei.
Dopo un attimo di sbigottimento, Ayako si lasciò andare e
rispose al bacio.
Solo dopo pochi secondi si rese realmente conto di ciò che
stava succedendo, e con un gesto deciso lo allontanò da se.
Si alzò in fretta, senza guardarlo, troppo imbarazzata per
farlo.
- Scusa, vado a farmi una doccia!- e senza aggiungere altro
uscì dalla camera, lasciando Vegeta a terra con lo sguardo perso nel vuoto.
- Dannazione!!- urlò Vegeta battendo un pugno a terra appena
la porta si fu richiusa alle spalle della ragazza.
Non sapeva perché l’aveva fatto; era stato più forte di lui.
A pochi metri di distanza, dall’altra parte della porta,
Ayako si toccava le labbra ancora incredula di ciò che era appena successo.
Poi, senza pensare a nulla, si diresse correndo verso il
bagno.
Ayako era sotto la doccia: il getto caldo sul viso la faceva
star bene.
Appoggiò le mani al muro e abbassò la testa, lasciando che
l’acqua le scorresse tra i capelli.
Tornò con la mante alla stanza di gravità: perché Vegeta
l’aveva baciata?!
O forse aveva solo sognato?!
No, non aveva sognato: aveva ancora il suo sapore sulle
labbra.
Sorrise; in fondo, fin da piccola aveva una cotta per
Vegeta.
Quando era bambina non vedeva l’ora che suo fratello e
Chichi uscissero per poter essere affidata a lui.
Spesso il sayan aveva brontolato per quella situazione, ma
quando poi si trovavano da soli, era sempre stato molto affettuoso con lei:
forse era l’unica della famiglia di Goku che sopportava veramente.
Ma quella era stata solo la tipica cottarella da bambina.
Erano ormai parecchi anni che considerava Vegeta un semplice
amico, come era giusto che fosse.
Era felicemente sposato, aveva due figli, i suoi migliori
amici…
Ma allora perché l’aveva baciata?!
Forse avrebbe dovuto chiederglielo…. Oppure no?!
Provò a scacciare quel pensiero dalla testa e uscì dalla
doccia.
Si avvolse un asciugamano intorno al corpo, poi ne prese un
altro per asciugarsi i capelli e uscì dal bagno, per dirigersi verso la sua
camera.
Intenta a strofinarsi la testa, non vide la persona che
stava venendo verso di lei, anch’essa con la testa tra le nuvole.
Così, come era logico accadesse, si scontrarono.
- Oh, scusa!- disse Ayako, alzando la testa.
- No, scusami tu!- rispose una voce roca, ma gentile.
Gli occhi della ragazza si incrociarono con quelli di
Vegeta.
Entrambi rimasero immobili, senza dire un parola, troppo
imbarazzati o forse troppo presi l’uno dall’altra per parlare.
Vegeta la osservò attentamente: sotto l’asciugamano si
potevano vedere le sue forme rese perfette dai duri allenamenti.
Era così bella…
Poi, quando la sayan si riprese, distolse lo sguardo, anche
se con molta fatica.
- Scusa, devo andare a prepararmi! Stasera devo uscire!-
Era una balla enorme, ma fu l’unica cosa che le venne in
mente in quel momento.
Così, senza aspettare risposta e senza sollevare lo sguardo,
superò il sayan continuando per la sua strada.
Ma quest’ultimo si voltò e la afferrò per un braccio,
fermandola.
- Aya, aspetta!-
La ragazza si girò stupita, e i loro sguardi si incatenarono
di nuovo.
- Senti io…- cominciò Vegeta, ma fu interrotto da una voce
che chiamava la ragazza.
- Ehi, sorellina?! Puoi venire un secondo?!-
Goku la stava chiamando dalla porta del salotto.
- Scusa, mi stanno chiamando?!- disse Ayako voltandosi verso
il fratello. ( se dici ancora una volta “Scusa” guai a te! NdCicci12) ( Ma sono
imbarazzata! Capiscimi!! ç_ç NdAyako) (ok, ok… farò finta di niente NdCicci12)
( la finite di parlare voi due e continuate la storia NdVeggy!) (Ops… scusa!
O_o NdCicci12 e Ayako).
Così il sayan le lasciò la mano e Ayako raggiunse Goku.
- Dimmi!- gli chiese la ragazza con voce un po’ roca.
- È successo qualcosa?! Sei strana!- le chiese il fratello
preoccupato.
- No, tranquillo!! È tutto ok! Allora, cosa dovevi dirmi?!-
gli richiese, questa volta sorridendo.
- Eeeeeh…. Non me lo ricordo più!- le rispose Goku
grattandosi la testa.
( Ma quanto è idiota! NdCicci12 O_o) ( Ehi, non sono
idiota!! NdGoku) ( Bè insomma…. Ma in fondo sei un sayan! NdCicci12) ( EHI!!!
Cos’hai contro i sayan?! è_é NdAyako e Veggy) ( Ops… mi hanno sentita! O_o)
Ayako si mise una mano davanti al viso, scuotendo la testa:
suo fratello era sempre lo stesso!
- Ehi, tesoro! Cosa dovevo chiedere ad Ayako!- chiese Goku
rivolto alla moglie.
- Se può controllare Pan stasera!- gli rispose Chichi dalla
cucina.
- Urka è vero!!! Stasera io, Chichi, Gohan e Videl usciamo!
Potresti controllare Pan?!-
- Certo! Intanto non avevo impegni!- accettò volentieri la
ragazza.
- Grazie, sorellina!! Sei un tesoro!!- le disse dandole un
bacio sulla guancia.
- Ma figurati! E divertitevi stasera!-
- Grazie!- rispose Goku e se ne andò.
Ayako andò in camera sua e solo allora si ricordò che aveva
detto a Vegeta che quella sera sarebbe uscita: cosa avrebbe detto se l’avesse
vista a casa con Pan?
Decise di non pensarci e dopo essersi vestita andò alla
ricerca di qualcuno che le facesse compagnia quando Pan sarebbe andata a letto.
Ma sembrava che proprio quella sera tutti avessero degli
impegni: Trunks e Goten dovevano uscire con alcuni amici e Bra sarebbe andata
con i suoi ad una sfilata.
Così decise che quando la piccola sarebbe andata a letto, si
sarebbe guardata un bel film in TV.
Tutti uscirono e Ayako rimase sola con la sua nipotina, e
dopo una cena a base di pizza,si
misero sul divano in salotto a guardare i cartoni.
Dopo un’oretta circa, la bambina si addormentò, così la
sayan la prese in braccio e, senza svegliarla, la mise in camera sua.
Quando si fu accertata che Pan dormiva ancora profondamente,
la ragazza uscì a si diresse nuovamente verso il salotto, quando, svoltato un
angolo, andò a sbattere contro qualcuno. ( Oh, ormai è diventato un vizio!
NdCicci12) ( Ma la pianti di interrompere la storia per dire cavolate?!
NdAyako) ( Uffi!!! Oggi ce l’hanno tutti con me! ç_ç!!! NdCicci12).
Chi poteva essere?!
Credeva non ci fosse nessuno in casa, a parte lei e Pan!
Ma quando sollevò gli occhi, per la seconda volta nel giro
di 3 ore, trovò quelli di Vegeta.
- V…Vegeta! Cosa ci fai qui?! Pensavo fossi uscito con Bra e
Bulma!- gli chiese un po’ titubante.
- E andarmi a sorbire 2 ore di sfilate?! Fossi matto!!
Piuttosto rinuncerei al mio titolo!- rispose lui.
( Ogni scusa e buona per ricordare che sei il principe dei
sayan, eh?! NdCicci12) ( Ovvio, altrimenti non c’è gusto! NdVeggy) ( O_o
NdCicci12)
Ayako rise divertita da quell’affermazione.
Quando tornò a guardare il sayan, vide che lui le sorrideva
con tenerezza.
- Ma anche tu mi avevi detto che dovevi uscire!- le disse.
- Eh… Bè, Goku mi ha chiesto di controllare Pan, così ho
disdetto il mio impegno…- rispose arrossendo.
Il sayan tornò serio e, perdendo i suoi occhi in quelli
scuri di lei, rimasero a fissarsi a lungo, come se intorno a loro non ci fosse
più nulla.
Poi il sayan la afferrò per le spalle e, facendole posare la
schiena al muro senza violenza ma con impazienza, si chinò e la baciò, questa
volta con più trasporto.
Ayako ricambiò il bacio, cingendogli il collo con le
braccia.
Dopo alcuni secondi, Vegeta si allontanò dal suo viso,
guardandola preoccupato.
- S… Scusa! I… Io.. non volevo! Perdon…- si scusò
allontanandosi da lei.
Ma la sayan non lo lasciò finire e riallacciando le mani
dietro alla sua nuca lo baciò.
Vegeta, dopo un momento di sbigottimento, rispose al bacio.
Poi la sollevò e la portò in camera sua, che si trovava poco
lontano.
La adagiò sul letto, continuando a baciarla, mentre il
desiderio di entrambi cresceva sempre di più.
Il sayan le mise una mano sotto la maglietta,
sollevandogliela centimetro dopo centimetro.
Ayako era persa nelle sensazioni che le facevano provare i
suoi baci, quando, all’improvviso, nella sua mante, si delinearono i volti di
Trunks, Bra e Bulma.
Spalancò gli occhi: stava baciando il padre dei suoi
migliori amici e in più rischiava di diventare la sua amante, tradendo così
Bulma.
Non poteva.
Non poteva fare una cosa del genere.
Non se lo sarebbe mai perdonata!
Così con una forza di volontà che non credeva nemmeno lei di
avere, spinse Vegeta lontano da se, alzandosi dal letto sotto lo sguardo
stupito del sayan.
- Mi… mi dispiace! Non posso fare questo a… a Trunks, Bra e
Bulma!- disse guardandolo.
Vegeta era troppo shockato per dire qualsiasi cosa.
- Mi spiace!- e con le lacrime agli occhi uscì dalla stanza,
lasciando ancora una volta il sayan da solo con i suoi pensieri.
Eccomi di nuovo!!
Come mi avete chiesto ho continuato la storia.
Sapete che con le vostre recensioni m i avete fatto tirare
un sospiro di sollievo?! Credevo che mi avreste detto che vedere Vegeta con
un'altra che non fosse Bulma non vi piaceva! O_o…. grazie!! Vi sono debitrice!
Quindi spero che vi sia piaciuto anche il continuo…
Anzi, a dire il vero non aveva praticamente dormito: ciò che
era accaduto la sera precedente l’aveva tenuta sveglia tutta notte.
Ma soprattutto, non riusciva a togliersi dalla testa i suoi
baci e le sue carezze.
Scacciando questi pensieri dalla mente, si alzò di
malavoglia: per fortuna quel giorno era domenica.
Non aveva né la forza mentale né quella fisica per
intraprendere una giornata scolastica.
Senza fretta si vestì, poi si diresse verso la sala da
pranzo per la colazione.
Quando entrò dalla porta vide che tutti erano seduti intorno
al grande tavolo.
Non mancava nessuno… nemmeno lui.
Il suo sguardo non poté fare a meno di cercarlo, e quando lo
trovò, vide che anche il suo si era posato su di lei.
Si osservarono per alcuni secondi, poi imbarazzata Ayako lo
distolse e si andò a sedere il più lontano possibile da lui, vicino a suo
fratello.
- Allora, come è andata ieri sera?!- le chiese curiosoGoku.
La ragazza spaventata si voltò verso di lui.
- Come scusa?!-
- Ieri sera, con Pan!-
Ayako tirò un sospiro di sollievo: per un lunghissimo e
interminabile secondo aveva creduto che suo fratello sapesse tutto.
- Ah! È andato tutto ok!-
- Ha fatto la brava la nostra piccola peste?!- le chiese
Videl, sorridendo alla figlia.
- E stata un angioletto!- rispose la ragazza scompigliando i
capelli alla nipotina, che fece una risatina divertita.
Quando la colazione stava per giungere al termine, uno ad
uno i componenti della famiglia si alzarono per iniziare le loro attività
quotidiane.
A tavola erano rimasti solo Ayako, Vegeta e Goten, e quando
quest’ultimo si alzò, la ragazza fece altrettanto: non voleva rimanere sola con
il principe, rischiavano di dover riprendere il discorso iniziato la sera
precedente.
Quando riuscì a rifugiarsi nella sua camera, si sedette sul
letto e come era logico, si fermò a riflettere: non avrebbe potuto schivare il
sayan per sempre, ma non se la sentiva di affrontarlo.
Non ancora.
Così decise che quel giorno avrebbe cercato di stargli
lontano.
Chiamò alcune amiche e con loro organizzò un’uscita.
Avevano deciso di fare un giro per la città e poi di andare
al luna park.
Così si vestì accuratamente e a metà mattinata uscì di casa.
Ma a metà del corridoio lo incontrò: non sarebbe mai
riuscita ad evitarlo.
Così proseguì per la sua strada, fingendosi intenta a
cercare qualcosa nella borsetta.
Ma nemmeno questo servì.
Si sentì afferrare un braccio, e perdendo l’equilibrio, si
ritrovò direttamente tra le sue braccia.
Rimase immobile, guardandolo e arrossendo vistosamente.
Ayako riprese l’equilibrio, allontanandosi da Vegeta.
Anche se con malincuore, lui la lasciò andare.
- Dobbiamo parlare!- disse improvvisamente il sayan.
- Vegeta io…!- iniziò la mora senza alzare lo sguardo.
Proprio in quel momento la voce di Bra risuonò nel
corridoio.
- Aya! Muoviti! O faremo tardi!-
Mai come allora la sayan era stata così grata all’amica.
- Scusami!- disse rivolta a Vegeta, per poi voltarsi e
raggiungere l’amica.
Sapeva che non avrebbe potuto evitare per sempre
l’argomento, ma in quel momento, proprio non se la sentiva.
Era troppo presto.
La giornata passò tranquilla, e Ayako riuscì ad andare a
letto senza aver più incontrato il sayan.
La mattina seguente la sua settimana scolastica ricominciò e
ringraziò il cielo che la sua auto era stata riparata, così che Vegeta non
dovesse accompagnarli a scuola.
E anche quel giorno riuscì a schivare il sayan: più di una
volta l’aveva incrociato, ma era sempre riuscita a cambiare strada.
Quella notte faticò molto a prendere sonno, così, verso l’1,
decise di andare a bere un bicchiere di latte.
Arrivata in cucina prese un bicchiere dalla credenza e aprì
il frigo per prendere il latte.
- Non riesci a dormire?!- chiese improvvisamente una voce
dietro di lei.
La sayan spaventata lasciò andare il bicchiere, ma grazie ai
suoi ottimi riflessi e alla sua super velocità, riuscì ad afferrarlo prima che
toccasse terra.
Quando fu salvo tra le sue mani, Ayako si voltò: davanti a
lei c’era Vegeta, con un sorriso divertito sul volto.
La ragazza rimase un po’ a guardarlo: era così bello!
E nel buio della stanza lo era ancora di più: così
misterioso, così virile, così..
- Scusa, ti ho spaventata?!-
La sua voce la fece tornare al presente.
- Si!- rispose semplicemente, cercando di sembrare il più
fredda possibile, voltandosi per prendere il latte dal frigo.
Mentre posava la bottiglia sul tavolo, si sentì abbracciare
da dietro e la calda voce del sayan sussurrarle all’orecchio.
- Ora non puoi più scapparmi!-
Ayako si girò di scatto, liberandosi dalla sua presa.
- Ayako, non puoi continuare ad ignorarmi!- la rimproverò il
sayan.
- E chi te lo dice?! Sono già due giorni che ci riesco!-
rispose lei dura, guardandolo negli occhi.
Quando il suo sguardo divenne improvvisamente serio, la
ragazza abbassò gli occhi.
- Vegeta, ascolta…- iniziò la ragazza.
- No, ascoltami tu!- la interruppe lui con tono duro, che
subito riprese quella sfumatura dolce che riservava solo a lei.
- Aya è da sabato che non riesco a chiudere occhio! Non riesco
a non pensare a quello che è successo! Non riesco a non pensare a te…-
Ayako lo guardò stupita e nei suoi occhi lesse che ciò che
le stava dicendo era la verità.
- Vegeta io… io… sono confusa!- rispose lei abbassando la
testa.
- lo so! Ti capisco! Lo sono anche io! Ma devi solo dire ciò
che pensi!- le disse il sayan sollevandole il mento con due dita, facendo in
modo che lo guardasse negli occhi.
- Io… anche io faccio fatica a dormire! Anche io non riesco
a dimenticare..- iniziò lei mentre un sorriso si allargava sul viso di Vegeta.
- Ma non è giusto… nei confronti di Bulma… e di Trunks e
Bra! Non riesco a tradirli…-
La mora non riuscì a continuare, parsa in quegli occhi scuri
che fin da piccola l’avevano fatta sognare.
Poi entrambi non resistettero all’impulso, e le loro labbra
si unirono con passione.
Il bacio diventò sempre più profondo, facendo trasparire il
grande desiderio che invadeva entrambi.
Vegeta la sollevò e la portò nella camera di lei, facendola
sdraiare sul letto.
Questa volta Ayako non lo fermò: anche in lei era troppa la
voglia di lui.
Continuarono a baciarsi, mentre si toglievano i vestiti e si
esploravano a vicenda.
Poi lui la fece sua, e si amarono.
Quando alla fine raggiunsero il culmine del piacere, il moro
ricadde accanto a lei, e sfiniti si addormentarono, lasciandosi cullare dalle
braccia di Morfeo.
Ciao!!!!!!
Ooooh, che rivelazione!! Vegeta e Ayako sono andati a letto
insieme!!!
Se, come se non ve lo foste aspettati!! :-P
Comunque vi garantisco che i prossimi capitoli saranno molto
più interessanti…. Credo…
La mattina dopo Ayako fu svegliata da alcuni raggi che
filtravano dalla finestra.
Improvvisamente le venne in mente ciò che era successo
quella notte.
Si voltò ansiosa di vedere se il principe era ancora accanto
a lei: ma vide che il posto occupato da Vegeta la sera prima era vuoto.
Dopo un primo momento di delusione, vide, poggiato sul
cuscino accanto al suo, un biglietto scritto a mano: era la scrittura di
Vegeta.
Il messaggio diceva: “ Buongiorno piccola! Mi dispiace
nonessere lì al tuo risveglio, ma ho
pensato non fosse il caso che ci trovassero insieme! Ci vediamo a colazione…
Baci Vegeta”.
La ragazza sorrise, felice di quelle dolci parole che il
sayan le aveva rivolto. ( Già, non capita spesso! NdCicci12) ( Cosa vorresti
dire?! Che sono un insensibile?! NdVeggy) ( Esatto!! @_@ ndCicci12) ( -_-‘
ndVeggy)
Si alzò lentamente, senza fretta: voleva rivivere nella sua
mente la notte trascorsa con Vegeta, ricordarne ogni particolare.
E una volta tanto non si era alzata tardi poteva permetterselo.
Quando finalmente fu pronta si diresse verso la cucina e
quando vi entrò la prima cosa che fece fu quella di cercare il sayan con lo
sguardo.
E lo trovò: era lì, seduto tra Trunks e Chichi, più bello
che mai.
- Ehi! Buongiorno sorellina!- la salutò Goku con un bacio
sulla guancia.
- Buongiorno!- rispose allegra sedendosi a tavola.
- Ehi, zia! Oggi sembri particolarmente felice! È successo
qualcosa?!- le chiese Gohan.
Ayako sollevò lo sguardo dal suo piatto e sorrise al nipote.
- No, niente! Ho solo fatto un bel sogno!- rispose,
scambiandosi poi una rapida occhiata e un fugace sorriso con il principe.
Quando ebbero finito la colazione tutti si alzarono e si
diressero ai rispettivi lavori.
La mora andò in camera sua a prendere lo zaino e poi si
diresse verso l’uscita, salutando tutta la famiglia.
- Dimmi una cosa! In questo sogno c’era un certo sayan?!- le
chiese una voce all’orecchio mentre usciva dalla porta principale.
Ayako sussultò per poi voltarsi verso il suo interlocutore:
Vegeta la guardava con un sorriso malizioso.
La ragazza si accertò che non ci fosse nessuno nei paraggi,
poi gli buttò le braccia al collo.
- Già! Però sai una cosa: questo sogno sembrava
tremendamente reale!- gli rispose con voce sensuale.
Il moro le catturò le labbra in un focoso bacio prima di
allontanarla dolcemente da se.
Proprio in quel momento giunsero Bra e il fratello.
- Aya, sei pronta?!- le chiese la ragazza.
- Si! Andiamo!! Ciao Veggy!- lo salutò la ragazza con un
ultimo sorriso.
- Ciao papà!- lo salutarono i ragazzi seguendo Ayako.
La giornata passò veloce: la sayan non riuscì a seguire
nemmeno una lezione, non riuscendo a togliersi dalla mente la notte passata con
il principe, tanto che venne richiamata più di una volta dagli insegnanti.
Finalmente arrivò il momento di tornare a casa.
Quando rientrarono trovarono Vegeta seduto in salotto a
leggere il giornale.
- Ciao papy!- lo salutò Bra baciandolo su una guancia.
Ayako dovette lottare contro la voglia di baciarlo,
accontentandosi si un “Ciao”.
- Come è andata oggi a scuola?!- chiese poi il sayan
sbalordendo tutti i presenti: mai si era interessato alla loro giornata
scolastica.
- Benissimo!! È stata una giornata leggera!- rispose Trunks.
- Già! E Aya è stata distratta tutto il tempo!- la prese in
giro Bra.
Vegeta sollevò lo sguardo dal giornale per posarlo sulla
sayan che era arrossita lievemente.
- Non è vero!- rispose per difendersi.
Il sayan riprese a leggere sorridendo divertito.
Ayako si diresse verso camera sua per posare lo zaino, poi
tornò in salotto.
Si sedette sul divano accanto a Vegeta e accese la tv.
Dopo pochi secondi sentì le labbra del sayan posarsi sulle
sue delicatamente.
La ragazza si scostò, spaventata che qualcuno li potesse
vedere.
- Veggy! Non qui!- lo rimproverò guardandosi intorno.
- Tranquilla! Non c’è nessuno! Ho controllato prima di
baciarti!- rispose lui.
La sayan arrossì, non ancora abituata a sentirsi dire certe
cose dal principe.
- Hai impegni oggi pomeriggio?!- le chiese poi a bassa voce.
I due sayan ancora abbracciati si voltarono verso Pan.
La piccola continuava ad osservarli, aspettando una
risposta.
- Perché vi state abbracciando?!- domandò ancora la bambina.
Finalmente Ayako e Vegeta si resero conto della situazione,
e sciolsero il loro abbraccio, arrossendo.
La ragazza si volto verso Pan e a si inginocchiò davanti a
lei.
- Vedi tesoro… io e lo zio Vegeta eravamo abbracciati…- si
fermò un momento, cercando con lo sguardo l’aiuto del principe.
Ma questo non giunse.
- Ecco… perché ….- tentò Ayako, cercando di togliersi da
quell’impiccio: sua nipote era ancora piccola, ma era tremendamente
chiacchierona, avrebbe potuto raccontare tutto.
Per fortuna o per sfortuna in quel momento giunse Bulma
(ironia della sorte!!! NdCicci12).
- Ehi, ragazzi!! Che fate?!- chiese la donna.
- Ehm…- disse solamente la ragazza.
- Zia Aya e zio Veggy si stavano abbracciando!!! -
Ecco, lo sapeva!!!
Tutto sua nonna!!! ( ehi, cosa centro io?!?! NdChichi)(
Niente!!! @_@ ndCicci12).
Bulma sollevò lo sguardo dalla bambina per posarlo sul
marito e sull’amica.
- Ma no!!! Secondo te!! Il fatto è che sono scivolata e
Veggy mi ha sorretto per un pelo!! Altrimenti avresti sentito che tonfo!!! –
disse la sayan, inventando una scusa sul momento. ( Che fantasia!!
NdCicci12)(^////^ NdAyako).
La donna sorrise e si chinò per prendere in braccio la
piccola.
- Ah, Pan!!! Quanta fantasia hai!!! Proprio come tuo nonno!-
Ayako tirò un sospiro di sollievo e altrettanto fece Vegeta,
anche se impercettibilmente.
Bulma se ne andò dirigendosi verso la cucina, lasciando i
due sayan soli, in mezzo al corridoio.
La ragazza guardava fisso davanti a se senza muovere un
muscolo.
- Allora, dove eravamo rimasti?!- chiese il sayan, cingendo
la vita di Ayako.
La sayan si divincolò dalla sua stretta.
- Scusa, ma ora devo andare. Ho ancora tantissimi compiti da
fare!- e si diresse correndo verso la sua stanza, lasciando il principe solo.
Si chiuse la porta alle spalle, e si accasciò a terra,
appoggiando braccia e testa sulle ginocchia.
C’era mancato un soffio che non venissero scoperti.
Erano stati fortunati che ad averli visti era stata Pan, una
bambina che aveva molta immaginazione, e che non sarebbe stata presa sul serio.
Ma se li avesse visti qualcun altro?!
Trunks,
Bra, Goku, Gohan…
Tutto era possibile!!
Quella sera, quando arrivò in sala da pranzo per la cena,
non rivolse nemmeno un piccolo sguardo al sayan, nemmeno un saluto, e lo evitò
per tutto il tempo.
La mattina seguente fu la stessa storia: a colazione non gli
rivolse la parola e nemmeno prima di uscire di casa.
Lo stesso accadde quando rientrò insieme a Trunks e Bra.
L’avrebbe sempre evitato, almeno fino a quando non l’avesse
dimenticato, e lui avesse fatto lo stesso con lei.
Quel pomeriggio decise di andare ad allenarsi nella Gravity
Room, per scaricare la tensione.
Rimase in quella stanza per diverse ore, a gravità
altissima: forse quello era anche un modo per punirsi, per aver tradito così
Trunks, Bra e Bulma.
Perché è questo che si sentiva: una traditrice!!!
Aveva raggiunto lo stadio di super sayan di 3° livello e
continuava ad allenarsi senza tregua, quando sentì la porta della stanza a
aprirsi e la gravità abbassarsi.
Si voltò, tornando alla sua forma normale.
Era lì, bello come sempre, con indosso solo un paio di
pantaloncini ed una canottiera, i muscoli ben in vista, pronto per
l’allenamento. ( :-)’’’’’’’’’ ndCicci12)( asciugati la bava!!! NdTutti)(Ehm….
Si!!! °//////° NdCicci12)
Ayako, senza neanche una parola, prese il suo asciugamano e
si diresse verso l’uscita.
- Ti cedo la stanza! Intanto io avevo finito!-
Ma fu fermata dal braccio muscoloso di Vegeta.
- Aspetta!!- le disse lui.
La ragazza osservò prima il braccio poi il suo viso.
- Che c’è?!- chiese in modo più freddo possibile, ma che le
risulto assai difficile.
- Dobbiamo parlare!-
- Io non credo proprio!! Non ho nulla da dirti!- disse la
ragazza e tentò di uscire dalla stanza.
- E invece io credo di si!- rispose il principe con tono
duro, stringendo con più forza il braccio della ragazza.
Avrebbe fatto male a chiunque, ma la natura sayan della
ragazza non faceva certo caso a certe piccolezze: aveva sopportato di peggio.
L’uomo allentò un po’ la presa, anche se sapeva benissimo di
non farle male, ma sapeva di essere stato troppo duro.
- Perché mi eviti?? Cosa ti ho fatto?!- chiese poi.
Ayako lo guardò incredula come se lo vedesse per la prima
volta.
- Mi stai chiedendo perché ti evito?! Vegeta, ieri abbiamo
rischiato di farci scoprire!!-
Era la prima volta che lo chiamava con il suo nome per
intero, e questo gli fece capire che la situazione era più seria di ciò che si
aspettava.
- Ma non è successo!!-
- Già!!! Solo perché ad averci visto è stata Pan!! Ma se al
suo posto ci fosse stato Gohan, o Goten, o Goku?! O ancora peggio Tranks, Bra o
Bulma?! Cosa avremmo fatto?! Tu avresti perso tua moglie e io la fiducia dei
miei migliori amici!!-
- Ma non è successo!!! Basterà che d’ora in poi stiamo più
attenti! La prossima volta non accadrà!-
- No, Vegeta, no!!! Non ci sarà una prossima volta!!!- disse
convinta Ayako, liberandosi finalmente dalla stretta del sayan.
Ayako aprì gli occhi a fatica: se li sentiva pesantissimi.
Si alzò dal letto e si guardò allo specchio: aveva gli occhi
rossi e gonfi, dovuti al lungo pianto del giorno precedente.
La sera prima era andata a letto presto, scusandosi con gli
altri e dicendo che aveva mal di testa.
Solo Vegeta sapeva che quella era solo una scusa.
Appena arrivata in camera si era buttata sul letto ed era
scoppiata a piangere.
Ora si sentiva proprio a pezzi; non aveva nessuna voglia di
andare a scuola, ma quel giorno aveva una verifica importantissima, a cui non
poteva mancare.
Così si buttò sotto la doccia ghiacciata per svegliarsi
completamente.
Dopo essersi asciugata, si truccò accuratamente per
nascondere più che poteva le occhiaie e il gonfiore, poi si diresse in cucina
per la colazione.
Come sempre erano tutti lì, tranne Gohan che era già al
lavoro.
Cercò di non guardare nessuno, per non fare vedere ai suoi
amici ciò che c’era nei suoi occhi: tristezza e frustrazione.
Diede un veloce bacio sulla guancia al fratello e si
sedette.
- Ehi, sorellina!!! Stamattina hai qualcosa di diverso!!! Ma
non riesco a capire cosa!!- osservò grattandosi il mento pensieroso. ( Ma è
sempre così?! NdCicci12)( Anche peggio!!! NdTutti)(@_@ NdCicci12)
- Nulla di strano!!! Mi sono solamente truccata più del
solito!!!- rispose la ragazza ridendo.
- Urca!!! Hai ragione!!!- esclamò Goku battendo un pugno sul
palmo della mano. (@_@ NdCicci12)
- Stamattina sei davvero carina zia!!- le disse Goten.
- Goten, sei il solito pervertito!!! Nemmeno con tua zia hai
un po’ di pudore?!- lo rimproverò la ragazza.
Il giovane sayan arrossì vistosamente.
- Ma che ho detto?!- chiese imbarazzato, abbassando gli
occhi sul tavolo.
La sayan lo guardò divertita, poi scoppiò in una fragorosa
risata.
- Goten stavo scherzando!! Rilassati!!- gli disse poi,
continuando a ridere.
Ma il nipote non accennò ad alzare il capo, ancora
imbarazzato, mentre gli altri si univano alla risata di Ayako.
Per fortuna c’era la sua famiglia a tirarla su di morale!
- Tornando al discorso di prima, come mai ti sei truccata?!
Hai un appuntamento?!- le chiese curiosa Bra, puntellandole una costola con il
gomito.
Improvvisamente Ayako si sentì lo sguardo del principe dei
sayan puntato addosso.
Abbassò gli occhi, per evitare di incontrarlo.
- Ma che dici!! È solo che avevo voglia di cambiare per un
giorno!!- rispose poi arrossendo.
- Mmmh… mi sa che sto cominciando ad influenzarti!!!- le
disse allegra la ragazza dai capelli turchini.
- Ma per l’amor del cielo!! Mi auguro per lei di no!!! Di
Bra ne abbiamo già una ed è anche troppo!!!- esclamò Trunks sollevando il capo
dalla sua colazione.
Tutti scoppiarono a ridere, mentre una Bra offesa e
indignata tornava alla sua colazione.
Arrivò l’ora di andare a scuola: Ayako aveva la macchina dal
meccanico ( Ancora?! Ma che ci fai con sta macchina?! @_@ NdCicci12)( Ehm… sai
come si dice, donna al volante, pericolo costante!! ^///^ NdAyako)( @_@
NdCicci12)( °////° e poi sei tu che scrivi la storia, non è colpa mia!!!
NdAyako)(Ok, lasciamo perdere e continuiamo con la storia! NdCicci12)(Sarà
meglio!!! NdTutti)( @_@ NdCicci12 e Ayako), così fu Goku ad accompagnarli.
La mattinata passò lenta come sempre, mentre tutti i ragazzi
aspettavano con ansia la fine della sesta ora.
Ayako stranamente riuscì a concentrarsi sul compito di
Latino, sicura di aver preso almeno un 7. ( visto che io non riesco a prenderli
nella realtà, almeno che li prenda lei!! ç_ç NdCicci12)
Finalmente l’ora tanto attesa arrivò e tutti gli studenti si
riversarono nel cortile della scuola, dirigendosi verso casa.
- Chissà chi ci è venuto a prendere?!- chiese Bra.
- Facciamo scommesse?!- propose divertito il giovane Brief.
- TRUNKS!!!- esclamarono in coro le sue sayan.
- Era così per dire!!!- si giustificò lui arrossendo,
facendo ridere le due ragazze. ( Ma oggi arrossiscono tutti?! NdCicci12)( Ti
facciamo notare che quella che sta scrivendo la storia sei sempre tu!!
NdTutti)(Giusto!!! ^////^ NdCicci12)(@_@ NdTutti).
- Ehm, ragazzi…-
Tutti e tre si voltarono verso Goten che aveva parlato.
- Ehm… io non vengo a casa!! Cioè, arrivo più tardi!!!-
disse loro il ragazzo, diventando tutto rosso. ( e ridaie!!!! NdCicci12)
- Perché, dove vai?!- chiese curiosa la zia.
- Bè… ho un appuntamento!!!-
- E bravo il nostro Goten!!!- esclamò Trunks abbracciando
l’amico e sfregandogli le nocche sulla testa, ridendo insieme a lui.
- E chi sarebbe la fortunata?!- chiese Ayako con sarcasmo:
la ragazza era famosa per la sua gelosia nei confronti del nipote.
- Ecco, si chiama…- iniziò il sayan, ma una voce lo fermò.
- Goten!!-
Una giovane ragazza dai capelli ramati e gli occhi verdi,
sui 16 anni, si avvicinò ai ragazzi sorridendo.
Ayako la guardò con quello sguardo che riservava alle
ragazze che si avvicinavano al moro.
- Ciao piccola!!!- la salutò calorosamente Goten con un
bacio sulla guancia, un po’ troppo calorosamente, secondo la mora.
- Allora, non mi presenti i tuoi amici?!- chiese la ragazza
rivolgendo un largo sorriso ai presenti.
- Giusto!! Allora lui è il mio migliore amico Trunks e lei
sua sorella Bra!- disse il giovane sayan mentre i tre si stringevano la mano.
- Lei invece è mia zia, Ayako!-
- Allora sei tu la famosa zia!!! Goten mi parla sempre di
te!!- le disse la rossina stringendole la mano e rivolgendole un sorriso
smagliante.
- Ciao io mi chiamo Viky!!! Sono felicissima di
conoscerti!!-
La mora notò che la ragazza aveva una stretta salda e
decisa, proprio come piacciono a lei, era molto carina e sembrava anche
simpatica: forse Ayako poteva permetterle di uscire con il nipote, sembrava una
ragazza a posto!
Dopo aver appurato tutto ciò, anche la sayan le sorrise
calorosamente ricambiando la stretta.
- Il piacere è mio, Viky!! Ora noi togliamo il disturbo!!!
Buon appetito!! Ciao Goten, ci vediamo a casa!- disse poi rivolgendosi ai due
ragazzi e dando un bacio sulla guancia del moro per salutarlo.
- Ok, ciao
zia!!! Lo dici tu a mia madre?!-
- Tranquillo!! A Chichi ci penso io!!- lo rassicurò
facendogli l’occhiolino.
Così il gruppetto si allontanò, dirigendosi verso il
parcheggio.
I tre stavano parlando allegramente di Viky e Goten, quando
Ayako si bloccò all’improvviso.
- Ehi, Aya, tutto bene?!- le chiese preoccupato Trunks.
- Eh?! Si, si!!!- lo tranquillizzò, riprendendo a camminare.
La mora aveva visto chi era venuto a prenderli a scuola.
Ironia della sorte, era proprio lui, il principe dei suoi
sogni e dei suoi incubi: Vegeta! ( Bè, incubi mica tanto!!! È un figo!!!
NdCicci12)(Eh, lo so!! Sono irresistibile!!! NdVeggy)( @_@ NdCicci12).
La sayan arrivò davanti alla macchina e mentre gli altri due
salivano in auto salutando l’uomo, lei abbassò lo sguardo, farfugliando un
“Ciao”.
Stava per salire anche lei, quando fu fermata da una voce.
- Ehi, Aya!!!-
La giovane si voltò, trovandosi davanti un ragazzo alto,
biondo con gli occhi azzurri ( Il principe azzurro!!! NdTutti)( In effetti
dovrebbe sembrare una specie…. NdCicci12).
- Ciao Hiro!!! Dimmi!!!-
- Ecco, per oggi…- iniziò il ragazzo.
- Chi è quello?!- chiese Vegeta al figlio.
Trunks lo guardò meravigliato, poi rispose.
- Si chiama Hiro! E un compagno di classe di Aya!-
Il principe continuò a guardarlo con sguardo omicida, come
se avesse voluto incenerirlo con un’onda da un momento all’altro.
Ci mise un po’ ad ammettere perfino a se stesso che era
geloso marcio di quel ragazzo che stava così vicino alla “sua piccola” Aya.
Davvero aveva pensato quella cosa?!
La sua piccola Aya?!
Da quando si era rammollito così?!
Forse da quando… si era innamorato di lei?!
Perché era questa la verità: si era innamorato di quella
ragazza così spontanea, che l’aveva stregato fin da piccola, quando tendeva le
sue piccole manine per farsi prendere in braccio, quelle stesse mani che poche
notti prima l’avevano toccato, nei posti più nascosti, facendogli provare
quelle sensazioni e quelle emozioni che nessuna donna glia aveva mai fatto
provare, nemmeno sua moglie, anche se l’aveva sempre amata.
Vegeta fu risvegliato da Ayako che saliva in macchina.
- Allora, hai finito di scambiarti effusioni con quel
bell’imbusto?!- chiese alterato il sayan mettendo in moto, facendo notare la
sua gelosia solo alla mora.
Quest’ultima lo guardò con occhi di ghiaccio, dallo
specchietto retrovisore.
- Non mi stavo scambiando effusioni con nessuno!!! Stavamo
semplicemente parlando e mettendoci d’accordo per oggi pomeriggio!!!- rispose
lei guardandolo con sfida.
Adesso si metteva anche a fare il geloso?!
- Perché, avete un appuntamento?!- chiese curiosa Bra.
Ayako vide che le orecchie di Vegeta si rizzavano, per
ascoltare meglio la conversazione.
- No! Devo dargli qualche ripetizione di matematica, così
oggi vado a casa sua!-rispose. (Ripetizioni di matematica?!?!?!?! @_@………
Ahahahahahahahah!!!! È proprio frutto della mia immaginazione!!!
NdCicci12)(Chiamate il San Lazzaro!! NdTutti)( @_@………. ç_ç NdCicci12).
Ancora una volta guardò il principe dallo specchietto per
impedirgli di ribattere.
I due fecero tutto il viaggio in silenzio e benché Trunks e
Bra si fossero accorti del gelo che scorreva tra loro, non fecero alcuna
domanda.
Arrivarono a casa che il pranzo era pronto, così tutti si
misero a tavola.
Alle 3 Ayako si preparò per uscire.
Prese la borsetta e si diresse verso l’uscita: la sua auto
era ancora dal meccanico, così decise di raggiungere la casa di Hiro a piedi,
dal momento che non abitava molto lontano.
Stava per raggiungere la porta quando fu fermata da un
braccio muscoloso, che la afferrò.
La ragazza si voltò trovandosi davanti Vegeta, alquanto
irritato.
- Dove vai?!-
- Non sono affari tuoi!- rispose lei brusca.
Il principe non rispose, ma guardandolo negli occhi la sayan
notò che era parecchio alterato.
- Vado da un amico per delle ripetizioni di matematica!-
rispose alla fine rassegnata.
- Tu non vai da nessuna parte!!-
- Come scusa?!- chiese stupita.
- Hai capito benissimo!!! Tu non esci da questa casa!!
Soprattutto se devi andare da quel bell’imbusto di oggi!!-
Ayako si liberò dalla stretta, arrabbiata.
- Chi sei tu per dirmi cosa devo fare?! Non sei mio
fratello, e men che meno mio padre!!!- gli urlò, guardandolo in faccia.
- No, ma sono l’uomo che ti ama e che è tremendamente geloso
di te!- le rispose più dolcemente e più serio.
La sayan lo guardò allibita.
Le aveva appena detto che l’amava e doveva ammettere anche
con se stessa che questa dichiarazione improvvisa non la lasciava indifferente,
anzi, in altre circostanze gli sarebbe saltata al collo e l’avrebbe baciato con
passione.
Ma in quel momento no, non poteva ricascarci: aveva chiuso
con lui e così doveva continuare ad essere.
- Ci vediamo stasera a cena!- disse mettendosi la borsa
sulle spalle e voltandosi per uscire, lasciando Vegeta solo con il suo amore.
Caspita!! Questo capitolo mi è venuto più lungo degli altri!
E io che non avevo idee!!! ^_^
Cmq spero vi sia piaciuto!!!
Non è successo gran che, quindi dovrete aspettare x sapere
se Ayako deciderà di tornare con il bel principe, ma su consiglio di un’amica
ho deciso di lasciare un po’ di suspance!! A proposito della mia amica….
Ciao Vikyyyyyyyyyy!!!!!!!! ^_^
Piaciuta la sorpresa!!! Ho inserito anche te nella storia!!!
Con il tuo adorato Goten!!! Spero ti abbia fatto piacere!!! ^_^bacioni!!!! Tvttttb
Tornando a noi, ringrazio tutti quelli che hanno commentato.
Siete fantastiche!!!!!!!! Un bacione a tutte!!!
Allora al prossimo chappy e come sempre….
RECENSITEEEEEEEEEEEEEEE!!!
Ayako camminava tranquilla per le strade di Satan City, con
un leggero venticello che le muoveva i capelli.
Stava ripensando alle parole di Vegeta: nonostante facesse
di tutto per togliersele dalla mente, loro erano sempre lì, e non accennavano
ad andarsene.
Aveva detto la verità o era solo un pretesto per non farla
andare?
Doveva per forza aver detto il vero: il principe dei sayan
non era tipo da andare in giro a dire che amava qualcuno, senza che l’avesse
prima accettato con se stesso.
Finalmente arrivò davanti alla casa di Hiro così suonò il
campanello imponendosi di dimenticare il volto e le parole del sayan.
Aspettò qualche secondo, poi il giovane dai capelli biondi
le venne ad aprire.
- Ayako! Ben arrivata accomodati!- l’accolse posandole un
leggero bacio sulla guancia.
Forse stava veramente facendo un errore; doveva smetterla di
pensare a Vegeta.
Guardò Hiro per alcuni secondi; forse era lui il ragazzo
giusto per lei: alto, biondo, occhi azzurri, gentile e simpatico.
Se fosse stata innamorata di lui non ci sarebbe stato
nessuno problema, nessun tradimento.
- Ehi, Aya!-
La sayan fu risvegliata dal richiamo dell’amico.
- Oh, scusa Hiro! Ero soprapensiero!!! Spero di non essere
in ritardo!- si scusò sorpassando la soglia.
- No, tranquilla! Sei in perfetto orario!- le tranquillizzò
lui, con un dolce sorriso.
Sorrise anche lei, pensando che quello del ragazzo era molto
bello.
- Vuoi qualcosa da bere?-
- Si, grazie! Un bicchiere d’acqua!-
Il giovane sparì in cucina, lasciando Ayako da sola in
salotto, tornando poco dopo con due bicchieri d’acqua in mano.
- Non ci sono i tuoi genitori?- chiese la sayan notando che
quella casa era particolarmente silenziosa.
- No, sono dovuti uscire! Così potremo studiare più
tranquillamente!-
Di nuovo quel sorriso: se non la smetteva gli si sarebbero
slogate le mascelle, pensò Ayako.
- Allora, cominciamo?- le chiese poi Hiro.
- Certo!-
Così i due ragazzi si sedettero al tavolo del salotto e
cominciarono la lezione di ripetizione.
Dopo tre ore ininterrotte di equazioni e disequazioni (
chi?! NdTutti)(Equazioni e disequazioni! Mai sentito parlare?! NdCicci12)(
NO!!!! ?_? NdTutti)( allora non sono l’unica ignorante in matematica qui!!!
NdCicci12)( Ehi!!! Ignorante a chi?! è_è NdTutti)( ^/////^ NdCicci12), i due
ragazzi decisero che per quel giorno poteva bastare.
- Allora, hai capito tutto quello che ti ho spiegato?!-
chiese la ragazza stiracchiandosi.
- Alla perfezione!-
- Molto bene!! Allora io andrei! A casa mi aspettano!!-
- Adesso che ci penso però, non ho capito bene questo
passaggio!!- la fermò lui.
La ragazza lo guardò stupita, poi gli rispiegò ciò che le
aveva chiesto.
Finì dopo mezz’ora e guardò l’orologio: erano quasi le 7.
- Ora devo proprio andare!- disse Ayako alzandosi.
- No, aspetta!- la fermò Hiro prendendola per un braccio,
nello stesso punto in cui poche ore prima si era posata la mano del suo adorato
principe.
La sayan guardò prima la mano del giovane poi il suo viso
sorridente.
- Perché non resti a cena? I miei stanno via fino a tardi!
Così mi fai un po’ di compagnia!-
- Mi dispiace Hiro, ma mia cognata e la mia amica avranno
già preparato la cena!! Devo proprio andare!!- disse cercando di liberarsi
dalla stretta.
Ma il ragazzo, invece di allentare la presa, strinse ancora
di più.
- Ahia, Hiro, mi fai male!-
Non era vero, ma lo sguardo di quel ragazzo non le piaceva
affatto, e voleva tornare a casa il prima possibile.
- Eddai! Che ti costa rimanere!! Guarda che posso anche
farti divertire!-
Ora lo sguardo era diventato troppo malizioso: Hiro la
squadrava da capo a piedi, soffermandosi sulle sue forme.
- Dio quanto mi piaci!- le sussurrò poi.
- Come scusa?!- chiese stupita Ayako, sicura di aver capito
male.
- Mi sei sempre piaciuta, Aya! Dal primo momento che ti ho
vista!E da allora il mio scopo è diventato quello ci averti!!-
Con uno strattone la fece finire dritta tra le sue bracci,
posandole le labbra sul collo.
- Quanto sei bella! E che buon profumo!- le disse,
cominciando a metterle le mani sotto la maglietta.
Questo fu l’allarme che fece capire alla ragazza che le
intenzioni del biondo non erano per niente buone.
- Hiro!! Ora devo proprio andare!! Si sta facendo tardi!-
La sua presa divenne ancora più salda.
- Perché tanta fretta!! Sono sicuro che piacerà anche a te!-
E con queste parole le catturò le labbra in un bacio
prepotente.
Ayako tentò di liberarsi, ma le sue braccia stringevano
sempre di più, graffiandole una spalla con l’unghia, mentre la lingua del
ragazzo si insinuava nella sua bocca.
Fu così che decise di usare un po’ della sua forza sayan per
liberarsi dalla presa e allontanare il giovane con uno schiaffo.
- NON MI TOCCARE MAI PIU!!!!- gli urlò in faccia.
Senza lasciargli il tempo di ribattere, prese la borsetta e
uscì dalla casa.
Si mise a correre in direzione della C.C..
Dopo qualche metro rallentò, fino a riprendere la camminata
normale.
E lei che aveva pensato di provare a costruire qualcosa con
quello?!
Era peggio di Vegeta nei suoi momenti di rabbia!
Vegeta!
Ecco, non aveva nemmeno fatto in tempo ad uscire da quella
casa che già gli tornava in mente.
Raggiunse casa sua ed entrò.
Arrivò in cucina e salutò tutti.
- Buonasera! Scusate il ritardo!! Ho avuto un contrattempo!-
si scusò Ayako rivolta a Bulma e Chichi.
- Tranquilla!! Intanto non è ancora pronto!- le rispose la
cognata.
- Allora vado a farmi una doccia!-
Detto questo andò in camera sua dove posò la borsetta e si
diresse verso il bagno.
Sentì dei passi lungo il corridoio e pregò con tutta se
stessa che non si trattasse lui.
Ma le sue preghiere non furono ascoltate: svoltato l’angolo
si trovò faccia a faccia con Vegeta, appena uscito dalla Gravity Room dopo gli
allenamenti.
Come sempre Ayako rimase incantata ad ammirare i suoi
muscoli, prima di riprendersi e continuare nella sua direzione.
- Ti sei divertita con quello sfigato?!- la bloccò
all’improvviso la sua voce tenebrosa.
- Non sono affari tuoi!! E poi non sono andata là per
divertirmi, ma per studiare!- gli rispose voltandosi e affrontandolo.
Il principe la guardava con quello sguardo misto dolcezze e
decisione, che l’avevano sempre fatta impazzire.
All’improvviso lo sguardo attento del sayan si posò sulla
spalla della ragazza.
Ayako istintivamente si coprì la ferita che Hiro le aveva
fatto con le unghie quando l’aveva stretta.
Vegeta azzerò la distanza che c’era tra loro con due
falcate, togliendole la mano dalla spalla e mostrando il piccolo graffio.
- Cosa hai fatto?!- le chiese duro lui.
- Niente!!! Mi sono graffiata!- rispose lei abbassando gli
occhi, per non fargli capire ciò che provava.
- Quel bastardo ti ha toccata, vero?! Ti ha fatto del
male?!-
La ragazza rimase immobile, senza fiatare.
- RISPONDI!! TI HA MESSO LE MANI ADDOSSO?!-
- Si!!! Ma non sono affari tuoi!!!- gli urlò in faccia lei.
Il sayan tolse la mano dal suo braccio e con un'unica spinta
la sbattè contro al muro, mettendosi davanti a lei con le mani ai lati della
testa, e il viso a pochi millimetri dal suo.
- Dici che non sono affari miei?! E invece dico di si!!!
Sono affari miei!!!-
La ragazza quasi si spaventò: mai aveva visto il suo Vegeta
così arrabbiato, mai.
Sentiva il suo respiro sulla palle, un respiro irregolare,
come se avesse corso per chilometri.
Ayako non riusciva a muoversi: era impietrita sia dallo
stupore, sia dal corpo massiccio del sayan.
- Vegeta, ora devo andare a fare una doccia! Puoi
spostarti…- cominciò la ragazza cercando di sfuggirgli.
- No che non mi sposto!- le gridò.
La mora non si mosse.
Il principe continuò a fissarla, posando i suoi occhi
maliziosi sulla scollatura di Ayako.
Poi all’improvviso si impossessò delle sue labbra, ma non
con la sua solita dolcezza, ma con cattiveria e prepotenza.
La lingua si insinuò nella sua bocca con violenza,
assaggiando il suo sapore.
Quando Vegeta sentì il sapore del bacio di Hiro, (perché si
può sentire in sapore di un’altra persona che ha baciato la stessa persona?!
NdCicci12)( guarda che la storia la stai scrivendo tu! Quella contorta sei tu!!
NdTutti)( Ah, giusto!! ^/////^ NdCicci12) la sua rabbia aumentò, insieme alla
violenza del bacio.
Le stava facendo male.
Non sapeva se era un male fisico o morale; ma sapeva di
provare un dolore terribile al cuore.
Non pensava che il suo principe potesse essere così brutale,
o almeno, lo era quello di un tempo, ma non quello che conosceva lei, non
quello che la stringeva forte con le sue potenti braccia, non quello che le
dava quei dolci baci che così tanto adorava, non quello che le aveva detto di
amarla.
Il sayan non accennava a smettere, torturando sempre di più
le labbra della ragazza.
Ad un certo punto, Ayako sentì le sue mani calde insinuarsi
sotto la sua maglietta, andando a cercare il gancio del suo reggiseno.
Nonostante sentisse lunghi brividi percorrerle la schiena,
la sayan sapeva che Vegeta non aveva buone intenzioni.
Forse voleva abusare di lei!
No, non poteva crederci! Non voleva crederci!
Il suo Vegeta non l’avrebbe mai fatto.
Ma si ricredette quando la mano del moro si posarono sul
bottone dei suoi pantaloni.
- Vegeta, smettila!- gli disse Ayako cercando di
allontanarlo, ma con scarsi risultati.
- Perché dovrei?! Voglio divertirmi anche io! Non puoi far
divertire solo i tuoi amichetti!- le rispose sogghignando, riprendendo a
baciarla con foga.
Questo era davvero troppo.
Con la sua forza di sayan, la ragazza allontanò Vegeta da se
per poi stampare sulla sua guancia un sonoro schiaffo.
- Ma come ti permetti?! Io non sono come una di quelle
puttane che ti scopavi sul tuo pianeta!! Hai capito?!-
Vegeta rimase fermo nella sua posizione, senza proferire
parola.
- Non ci provare mai più! Non mi toccare mai più! STAMMI
LONTANO!!-
E con queste parole si diresse verso il bagno, scoppiando in
lacrime.
Ciao a tutti!!!
Sono tornata!!! ( Oh, no!!!!!!!!!!! NdTutti)( ç_ç
NdCicci12).
Allora, come vi è sembrato il nuovo chappy?!
Vi prego, non giudicate troppo in fretta Veggy!!! (
giudicarlo troppo in fretta?! Ha tentato di stuprare Ayako!! NdTutti)( Vabbè,
cosa vuoi che sia!!! NdCicci12)(@_@ NdTutti)(^/////^ NdCicci12).
È stato un momento di debolezza!! ( Ne sei proprio sicura?!
NdVeggy)( Ma che fai?! Io cerco di difenderti e tu mi dici così?! NdCicci12)(
°/////° NdVeggy).
Comunque sia, Ayako lo perdonerà… o forse no?!
Chi lo sa!
Muahahahahaha!!!!! (me perfida!!!!)
Dovrete aspettare i prossimi chappy per saperlo!!!
E soprattutto per sapere come farà Vegeta a farsi perdonare!
( ma con il mio fascino, ovvio!! NdVeggy)( @_@ NdCicci12).
Allora, come sempre grazie mille per le recensioni!!
Continuate così, che mi fanno un sacco piacere!!!
Quindi alla prossima!!!
e… RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
BACIONI
CICCI12
Ps x Viky4forever: sono contenta che la mia sorpresa ti sia
piaciuta! ^_^ bacioni tvttttb
Dopo aver lasciato solo Vegeta, Ayako si precipitò sotto la
doccia, poi direttamente a letto, con la scusa di non sentirsi bene.
La mattina seguente si svegliò controvoglia: sentiva le
membra pesanti e solo l’idea di dover incontrare quel volto che aveva
tormentato i suoi sogni, non le rendevano facile l’impresa di alzarsi dal
letto.
A fatica si sedette sul bordo per poi alzarsi con uno
slancio e camminare fino alla cucina con l’andatura di uno zombie. ( certo che
tutta sta storia la distrugge!! Che sfiga, poverina!!! NdCicci12)( Sei sempre
tu che scrivi, ricordalo! NdTutti)( Giusto! ^////^ NdCicci12).
Quando si sedette pesantemente su una sedia intorno al
grande tavolo della colazione, la ragazza si guardò intorno: con stupore notò
che il principe non era presente.
Forse era già nella gravity room, oppure era uscito per
qualche commissione affidatagli da Bulma.
Comunque fosse, era contenta di non doverlo affrontare.
- Ehi, sorellina!!! Che brutta cera che hai!!- la risvegliò
Goku dai suoi pensieri.
- Goku!!! Non si dicono certe cose ad una ragazza!!- lo
rimproverò la moglie.
- Tranquilla, Chichi! Ha ragione!!! Il fatto è che non mi
sento molto bene!- rispose la sayan divertita.
Trunks le si avvicinò e le posò una mano sulla fronte.
- In effetti sei un po’ calda!! Forse è meglio se stai a
casa a riposarti oggi!-
- Ma non posso!! Oggi ho una lezione importantissima di
matematica!!- esclamò la ragazza preoccupata alzandosi in piedi e barcollando.
- Stai tranquilla!! Prima di tornare a casa passo dalla tua
classe e chiedo glia appunti a Joyce!- la tranquillizzò il giovane Brief,
posandole una mano sulla spalla e costringendola a risedersi.
- Dici sul serio?!-
- Certo!!! Tu pensa a riposarti!-
- D’accordo!- si arrese Ayako, non molto convinta.
Ma forse quello di cui aveva bisogno era proprio un giorno
di vacanza.
- Brava!!! Ora torna a letto e quando torno a casa voglio
vederti in un sonno profondo!- le disse Trunks scompigliandole i capelli come
ad una bambina piccola e facendola ridere.
In quel momento Vegeta oltrepassò la soglia della stanza.
Si bloccò quando vide la sua Ayako scherzare con il figlio:
in quel momento era tremendamente geloso di lui, che era riuscito a farle
spuntare quel sorriso che lui era solo riuscito a cancellare. Quando la ragazza
si accorse della sua presenza, tornò seria e si alzò dalla sedia.
- Allora io torno a letto!- e sparì oltre la porta.
- Ma che ha?!- chiese l’uomo alla figlia.
- Non si sente bene, così Trunks le ha consigliato di
restare a casa! Poverina, aveva una cera!! Chissà cosa le sarà successo!!!-
Vegeta lo sapeva benissimo cosa le era successo, e per la
prima volta in tutta la sua vita, si sentì tremendamente in colpa.
Forse perché si trattava della donna che amava.
Ayako, appena giunta in camera, si buttò sul letto e chiuse
gli occhi: le sue palpebre erano talmente pesanti che non riusciva nemmeno a
tenerli aperti.
Le serviva proprio un lungo giorno di riposo, non facendo
altro che dormire.
Ma quello stesso lungo giorno le permetteva, purtroppo di
pensare, e a chi se non al principe dei sayan.
La sera prima le aveva fatto del male, ma lo amava.
E lo odiava nello stesso momento.
La sua anima era combattuta: non si sarebbe stupita se da un
momento all’altro, sulle sue spalle, fossero comparsi il famoso diavoletto e il
celebre angioletto con i suoi tratti.
Con questi pensieri si addormentò profondamente, iniziando
subito a sognare il persecutore dei suoi incubi.
Dormì tutto il giorno.
Quando si svegliò e guardò la sveglia sul suo comodino, notò
che erano già le 19.30: caspita, aveva dormito tutto il giorno! ( bè, se ne
avessi la possibilità, lo farei anche io! NdCicci12)( Ma tu sei una dormigliona
scansafatiche!! NdTutti)( °////° NdCicci12).
Però doveva ammettere che le era servito: ora si sentiva
molto meglio.
Così decise di farsi una doccia e di raggiungere gli altri
per la cena.
Dopo essersi rinfrescata, indossò una maglietta e un paio di
pantaloncini corti, per poi uscire dalla sua stanza e raggiungere la cucina.
- Ehi, guardate chi c’è! Ben svegliata, dormigliona!- la
salutò Goten.
- Buona sera!!- salutò lei rivolta a tutti.
- Allora, ti sei riposata?!- le chiese Bulma.
- Si! Mi ci voleva proprio!-
- Visto! Io ho sempre ragione!!- si dette delle arie Trunks,
facendo sorridere la ragazza.
La sayan vide Vegeta seduto al lato opposto del tavolo, ma
fece finta di non vederlo: per la prima volta dopo parecchi giorni si sentiva
meglio, non voleva incontrare i suoi occhi, non li avrebbe retti.
Cenarono, chiacchierando del più e del meno, cercando di far
sorridere il più possibile Ayako.
Dopo cena si sedettero tutti in salotto a parlare e guardare
la tv: era la prima volta che erano tutti insieme, nessuno escluso.
La mora sapeva che lo facevano per lei, e fu loro
estremamente grata.
Verso le 11 quasi tutti decisero di ritirarsi nelle loro
stanze.
Ayako augurò la buonanotte a tutti e si diresse verso la sua
camera.
Quando la raggiunse, chiuse la porta dietro di se e sorrise:
era tanto che non rideva così, ed era tutto merito dei suoi amici.
Non fece nemmeno in tempo a raggiungere il letto, che
qualcuno bussò. ( Chi sarà mai?!?! NdCicci12)(Taci e continua la storia!
NdTutti)( Ok, ok!! ç_ç NdCicci12).
La sayan andò ad aprire e si trovò davanti l’ultima persona
che avrebbe voluto vedere: Vegeta! (Ed eccolo! NdCicci12)(è_é NdTutti)( Ho
capito, ho capito! ç_ç NdCicci12).
Appena si rese conto che si trattava proprio di lui, la
ragazza gli chiuse la porta in faccia.
- Ayako, apri!!-
- No, vai via!!!-
- Non vado via finché non mi hai aperto!-
- No!! Ti ho detto di andartene!-
- Ayako! Apri questa porta o la butto giù!-
La mora sapeva che faceva sul serio, soprattutto adesso che
era arrabbiato.
Così gli aprì, lasciandolo sulla soglia.
- Mi fai entrare?!-
Ayako era un po’ timorosa, così non rispose.
- Aya, non possiamo parlare qui! Potrebbero sentirci!!!-
Lo guardò per alcuni secondi, poi si fece da parte per farlo
passare.
La mora chiuse la porta dietro di se, rimanendovi appoggiata
e rimanendo a debita distanza dal principe.
Con uno scatto improvviso l’uomo si avvicinò ad Ayako,
prendendole la mano e facendola sussultare.
- Aya, ti prego! Perdonami!- (Vegeta che chiede perdono?!
@_@ NdCicci12)(°////° NdVeggy)(è un miracolo!! Da segnare sul calendario!
NdCicci12)(-_-‘ NdVeggy).
La sayan distolse lo sguardo, liberando la mano da quella di
lui.
- Guardami!- le disse, prendendole il mento con l’indice e
girandole il viso verso quello vicinissimo del principe.
- Non potrai tenermi il muso per sempre!-
- Vegeta!! Ieri hai tentato di stuprarmi! Dovrei fare molto
più che tenerti il muso! Non ti dovrei nemmeno parlare!- rispose acida,
muovendo la testa per liberarsi dalla sua presa.
- Non ho tentato di stuprarti… io… ho perso il controllo!!
Sapere che quel bastardo ti aveva toccata… mi ha fatto andare fuori di testa!-
- Non sono affari tuoi quello che io faccio nella mia
vita!!!-
- E invece si!- rispose con voce alta e dura.
- E invece si!- ripeté con voce più dolce. – Perché ti amo!!
E so che mi ami anche tu!-
Ayako non lo guardò in faccia, non voleva che lui leggesse
nei suoi occhi che le sue parole erano fondate.
- Vattene per favore!- gli chiese dirigendosi verso il suo
letto.
- Aya, non me ne vado…- ma fu interrotto dalla voce decisa
della ragazza.
- Vattene ho detto!! Per stasera non ti voglio più sentire!
Ti perdonerò forse… un giorno… ma non adesso!-
Vegeta non aggiunse nulla: la guardò per pochi secondi puoi
uscì dalla stanza.
Quella notte la sayan faticò a prendere sonno: continuava a
pensare alle parole del principe.
Era tutto vero: lui la amava e lei amava lui, ma ciò che
aveva fatto, o meglio tentato di fare, era dura da digerire.
Verso le 3 di mattina riuscì ad addormentarsi, dormendo
abbastanza tranquillamente.
Il giorno dopo si alzò presto e insieme a Trunks, Bra e
Goten affrontò un’altra giornata di scuola.
Al ritorno a casa Goten se ne andò a pranzo con Viky (
Visto!!! Ci sei ancora, non ti ho dimenticata! NdCicci12), Trunks con dei suoi
compagni di classe e Bra andò a far compere con le sue amiche.
Così Ayako tornò a casa da sola.
Quando arrivò, le donne di casa erano ai fornelli.
- Ciao belle donne!!! ( si fa per dire!! NdCicci12)(Ehi!!
NdChichi Bulma e Videl) Avete bisogno di una mano?!-
- No, grazie cara! È quasi pronto!- le rispose Chichi.
Proprio in quel momento suonarono alla porta.
- Vado io!- si offrì la ragazza.
Quando aprì si trovò davanti il postino, coperto da un
enorme mazzo di rose rosse.
- Ehm… buongiorno!! Dovrei consegnare queste rose alla
signorina… Ayako Son!- spiegò il poveretto cercando di sbirciare il foglietto
che teneva in mano: quei fiori erano terribilmente ingombranti!
- Si, sono io!- rispose la diretta interessata: chi le aveva
mandato quella marea di rose?
- Ah, si… ecco! Firmi qui per favore!- le indicò il postino.
- Grazie mille! Arrivederci!-
- È il mio lavoro, signorina! È stato un piacere!
Arrivederci!- rispose il ragazzo andandosene contento di essersi sbarazzato di
quei fiori.
La sayan chiuse la porta con un calcio e si diresse verso il
salotto, cercando di recuperare il bigliettino che aveva intravisto in mezzo al
groviglio di rami, senza pungersi.
- Chi era?!- chiese Bulma curiosa, uscendo dalla cucina.
- Il postino!! Ha consegnato queste!- rispose Ayako da
dietro il mazzo.
- Caspita!! Ma sono enormi!!! Per chi sono?!- chiese
esterrefatta Videl.
- Ehm… per me!-
- Davvero?! Wow!! Forza leggi il biglietto!- le ordinò la
turchina, sorreggendo il mazzo così che la ragazza potesse prendere il
foglietto.
Quando riuscì nell’impresa lo aprì e lo lesse.
Non poteva credere ai suoi occhi!
Non era possibile!!!
Lo dovette rileggere più volte per esserne sicura.
- Allora?! Chi è?!- chiesero le tre donne portandosi alle
spalle della ragazza per leggere.
Il biglietto diceva:
Ayako, perdonami!! Non riesco a vivere senza di te e
senza il tuo perdono!! Ti chiedo scusa per ciò che ho fatto, ma ti prego, torna
da me!!
Ti amo
Sempre
tuo
P.V.
- Wow!!! Che carino!! Non sapevo avessi il ragazzo!- osservò
Chichi.
- Infatti non ce l’ho!- rispose la giovane, ancora sotto
shock.
- Allora deve essere un ammiratore segreto!!! Dai, hai idea
di chi possa essere?!- le chiese impaziente Bulma.
Ayako sollevò lo sguardo dal fogliettino.
- Non ne ho la minima idea!-
- Accidenti! Che peccato!!-
Ma la sayan aveva mentito: sapeva benissimo a chi
appartenevano quelle due iniziali.
P.V.: Principe Vegeta!
Non poteva essere che lui.
Non se lo sarebbe mai aspettato: Vegeta che le manda dei
fiori?!
Non si era mai visto!
Eppure erano proprio lì, davanti ai suoi occhi.
Decise di portare il mazzo in camera sua, per evitare di
venir assillata da altre domande.
Mise il mazzo in un vaso pieno d’acqua, e rimase a
contemplarlo.
Era davvero meraviglioso.
E glielo aveva spedito, proprio lui, il suo principe.
Ora, cosa doveva fare?!
Perdonarlo o non perdonarlo?!
Questa sarebbe stata la decisione più difficile della sua
vita!
Tadan!!!!! Ecco qui il nuovo chappy!!!!
Lo so, non dice praticamente niente!!
Lo perdonerà, o non lo perdonerà?! Lo perdonerà, o non lo
perdonerà?! Lo perd… (abbiamo capito!! NdTutti)(@_@…………ç_ç NdCicci12)
Cmq sia, dovrete aspettare il prossimo chap!! (ma va?!
NdTutti)(Ma perché siete così cattivi?! NdCicci12)(Perché sei stupida!
NdTutti)( ç_ç NdCicci12)
Prometto che nel prossimo capitolo vi rivelerò se lo perdona
o no!!! ……. O almeno spero!!!!!
Allora, come sempre ringrazio tutti per le recensioni!!
RAGA, SIETE FANTASTICI!!!!!!
Al prossimo chap e come sempre….
RECENSITEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!
Ayako rimase a lungo a contemplare le rose, fino a quando
non la chiamarono per il pranzo.
Appena varcò la porta si fermò, vedendo Vegeta davanti a se.
Arrossì vistosamente, abbassando lo sguardo: sapeva che il
principe non era tipo da inviare le rose ad una ragazza e sapeva che farlo con
lei doveva essergli costato molto.
Forse avrebbe dovuto perdonarlo sul serio! ( NO!! Devi farlo
soffrire!! NdCicci12)(Ma tu farti i cazzi tuoi mai?! NdVeggy)(No!! ^_^
NdCicci12).
Si sedette a tavola salutando tutti e nessuno in
particolare.
Per tutto il tempo, la ragazza cercò di non incontrare gli
occhi del sayan, ma la cosa era resa difficile dal fatto che Bra, con sui stava
parlando, sedeva proprio accanto al padre.
Quando il pranzo finì tutti si alzarono per svolgere le loro
attività pomeridiane.
Ayako si diresse verso la Gravity Room: sapeva che lì vi
avrebbe trovato Vegeta.
Non era sicura nemmeno lei di volergli parlare; forse stava
commettendo un errore, ma le sue gambe andavano da sole.
Si fermò: davanti a lei c’era la porta della stanza
speciale.
“Che cavolo faccio?! Entro o non entro?! Entro o non
entro?!….” pensò la ragazza.
Rimase in quella posizione per alcuni secondi poi optò per
tornarsene in camera sua.
Proprio mentre stava girando sui tacchi per andarsene, la
porta della GR si aprì.
- Cercavi me?!- le chiese la voce profonda e sensuale del
principe, facendo bloccare la sayan.
- Ecco, v-veramente…- iniziò a balbettare Ayako, voltandosi
verso di lui con gli occhi abbassati e un rossore che si diffondeva rapidamente
sul suo volto.
- Volevi dirmi qualcosa?!- le chiese ancora con tono
malizioso alzandole il viso con un dito per far si che lo guardasse in faccia.
Quel suo sorriso strafottente, di chi sa di aver vinto, le
fece dimenticare i suoi propositi, e con un movimento brusco del capo si liberò
del suo tocco, riprendendo lo sguardo freddo e distaccato.
- Volevo solo ringraziarti per le rose!-
Il sorriso di Vegeta si allargò ancora di più.
- Ma volevo avvisarti che non sono servite a niente!-
Questa volta le sue labbra si piegarono verso il basso,
lasciando posto ad un’espressione di delusione misto tristezza sul suo volto.
La sayan si voltò e sparì lungo il corridoio.
Alcune lacrime le rigarono il viso: vedere quell’espressione
sul volto del suo amato principe le aveva fatto male.
Non era vero che le rose non erano servite: lei lo aveva già
perdonato, forse ancora prima che lui le mandasse i fiori.
Ma nelle sue vene scorreva sangue sayan e quando aveva visto
il sorriso di vittoria sulle labbra di Vegeta, il suo orgoglio aveva preso il
sopravvento su di lei.
Decise di non pensarci e riprese a studiare.
Poche ore dopo, Trunks la raggiunse in camera per avvisarla
che la cena era pronta.
Ovviamente c’era anche lui, ma non gli rivolse nemmeno un’occhiata:
ancora quel suo maledetto orgoglio!
- A proposito!- esclamò all’improvviso Bulma, facendo
sussultare Vegeta.
- Ehi, donna, che ti prende! Mi hai fatto venire un colpo!-
la rimproverò l’uomo, facendo sorridere Ayako.
Ma il sorriso scomparve appena il sayan la guardò, contento
di averla fatta ridere, almeno una volta.
- Questa mattina mi è venuta un’idea fantastica!-
- Le tue idee sono pericolose, mamma!- la prese in giro
Trunks, guadagnandosi un’occhiataccia da parte della turchina.
- Ok, come non detto! Continua!- si salvò in extremis il
giovane sayan.
- Ho pensato di dare una festa qui, alla C.C., per
festeggiare l’inizio della primavera!-
Tutti lanciarono esclamazioni di approvazioni, contenti di
avere un’occasione per rilassarsi.
L’unico che non sembrava molto contento all’idea fu Vegeta,
che sputò l’acqua che aveva appena bevuto.
- COSA?!?!?!?!?! Non se ne parla nemmeno! Non voglio tutta
quella gente per casa!-
- Eddai, Vegeta! Che ti costa per una volta?!- gli disse la
moglie.
- Ti prego papà!- lo supplicò Bra.
- È una buona occasione per stare in compagnia!- osservò
Goku.
- Taci Karoth! Nessuno ha chiesto il tuo parere!-
- Io penso che sia un’ottima idea! Sarà divertente!- esclamò
poi Ayako.
Il principe la guardò con la coda dell’occhio: lo sapeva che
l’aveva detto perché sapeva che per lei avrebbe accettato, così come lei sapeva
che lui non le avrebbe rifiutato niente.
- Uff!! E va bene!- accettò alla fine il principe.
- Oh, grazie papà!!!- esultò sua figlia, abbracciandolo a
stampandogli un bacio sulla guancia.
Anche Aya sorrise, felice di averlo convinto.
I preparativi iniziarono il giorno dopo: mancava una
settimana al 21 marzo e dovevano comprare tutte le decorazioni e spedire gli
inviti.
- Ehi, Bulma! Ma quanta gente hai intenzione di invitare?!-
chiese sospettoso Vegeta, mentre la turchina imbustava i cartoncini.
- Mmmh… fammi pensare… gli amici di Bra, Trunks, Goten e
Aya, i miei colleghi, gli amici della famiglia Son… saranno circa 150!-
- Che cosa?! 150?! Ma sei completamente impazzita?!- domandò
il principe strabuzzando gli occhi.
- Tesoro, lo sai che quando faccio una festa devo farla bene
o niente!-
- Hai ragione, Bulma! Le tue feste sono sempre state un
successo e sono sicura che lo sarà anche questa!- intervenne Ayako.
- Grazie cara!- le disse la donna sorridendole.
- Sgrunt! Fate come vi pare! Io vado ad allenarmi!- si
arrese Vegeta uscendo dal salone delle feste. (Un salone per le feste?! In cui
ci stanno 150 invitati e più?! Ma che razza di casa ha?! NdCicci12)(Eh!!!
Questo è il bello di essere ricchi! NdBulma)(@_@ NdCicci12).
Il tempo passò in fretta e presto arrivò il pomeriggio del
primo giorno di primavera.
La grande stanza era già tutta decorata con fiori e
ghirlande e i componenti delle due famiglie si trovavano nelle rispettive
camere per prepararsi.
Ayako si stava truccando quando Bra irruppe nella sua
stanza.
- AYA!!! Ho un problema enorme!-
- E sarebbe?!- chiese la mora voltandosi verso di lei:
sapeva che prima dell’inizio della serata la turchina sarebbe andata da lei per
qualche consiglio.
- Sono indecisa tra questi due vestiti!- disse appoggiando i
due abiti in questione sul letto.
Uno era lungo fino ai piedi bianco con sfumature dorate,
l’altro era corto fin sopra le ginocchia, rosso fuoco, con una scollatura più
marcata, ma non troppo provocante.
La sayan guardò i due vestiti.
- Viene anche Alessandro?!- chiese poi alla turchina,
conoscendo a fondo la cotta che aveva per quel ragazzo.
- Si!- rispose lei arrossendo.
- Allora metti quello rosso!- le disse infine, tornando a
guardarsi allo specchio.
- Grazie!- e corse nella sua stanza, lasciando Ayako
nuovamente sola.
Nonostante fosse già pronta da parecchio tempo, decise di
aspettare l’arrivo di qualche ospite: non le piaceva essere la prima. ( se,
se!!! Dillo che vuoi fare l’entrata da diva!! NdCicci12)( Ma non è vero!!!
^////^ NdAya).
Quando sentì che dal salone giungevano già parecchie voci,
si decise a raggiungere gli altri.
La stanza era già piena di ospiti, tra ragazzi e adulti.
Vide molti suoi amici: erano tutti molto eleganti,
soprattutto per lei che era abituata a vederli in jeans.
Tra la folla intravide anche Trunks e Goten, così li
raggiunse.
- Cavolo, non ditemi che sono in ritardo!-
- No, tranquilla sei…. Wow!!!!- esclamò suo nipote appena la
vide.
- Caspita, Aya! Sei uno schianto!!- esclamò Trunks,
facendola arrossire.
La ragazza indossava un lungo abito azzurro, con un profondo
spacco che lasciava intravedere le sue belle gambe, rese tali dai numerosi
allenamenti; il vestito proseguiva verso l’alto terminando in un dolcevita ma
lasciando scoperte le sue braccia perfette. (spero di aver reso l’idea di come
sia fatto l’abito! NdCicci12)
Ai piedi portava un paio di alti sandali, anch’essi azzurri.
- Che mi venisse un colpo se Trunks non ha ragione! Sei
fantastica, zia!-
- Adesso non esagerate, o mi fate arrossire!-
- Non esageriamo! Ehi, papà! Vieni a vedere tua sorella, che
gran pezzo di f… (sguardo glaciale da parte di Aya e Viky che era poco
distante)… come sta bene con questo vestito!- aggiunse Goten rivolto a Goku.
- Sorellina! Sei bellissima!- le disse il fratello
guardandola da capo a piedi.
- La volete finire si o no?!- esclamò la ragazza sentendosi
numerosi sguardi puntati addosso.
Sentì che tra quelli sguardi c’era anche quello di Vegeta.
Si voltò un poco per vedere la sua reazione. Il sayan la
guardava incantato.
La mora trattenne un sorriso per non far capire che la cosa
la compiaceva.
Intanto il principe continuava a fissarla: era bellissima!
Mai l’aveva trovata più meravigliosa di quella sera!
Sembrava un angelo! (ho esagerato?! …… noooooooooo!!! ^///^ NdCicci12).
Molti altri compagni di Ayako le fecero i complimenti per il
vestito, poi cominciarono le danze.
Molti ragazzi le chiesero di ballare, accettandolo l’invito
solo di alcuni di loro, tra cui Trunks e Goten.
- Ehi, Goten! Forse è meglio che vai da Viky non credi?! Non
penso che la tua ragazza sia contenta di restare da sola!- gli disse la mora.
- Hai ragione! La raggiungo! Ci vediamo dopo!- e con un
bacio sulla guancia della zia, si allontanò.
La giovane sayan ne approfittò per sgattaiolare in bagno,
per cercare un po’ di tranquillità.
Adorava le feste di Bulma e adorava stare in mezzo alla
gente, ma ogni tanto c’era bisogno anche di relax lontano da tutti.
Dopo pochi minuti uscì per tornare nel salone; fece pochi
passi e andò a sbattere addosso a qualcuno.
- Oh, mi scusi!- cercò di scusarsi la ragazza, quando si
accorse che si trattava del principe.
- V- Vegeta!-
- Ciao Aya!-
La guardava con il suo solito sguardo tra il dolce e il
deciso, quello sguardo che la faceva impazzire.
- Sei incantevole stasera!-
- G-grazie!- gli disse abbassando gli occhi: quella
situazione la imbarazzava terribilmente.
- Ti prego, perdonami!- disse all’improvviso l’uomo.
- Cosa?!- chiese stupita la mora alzando il viso.
- Perdonami! Te lo chiederò all’infinito, fino a quando non
lo farai!-
- Vegeta, ti prego…-
- No! Non dire niente, se non che mi perdoni!-
Ayako non riusciva a guardarlo in faccia: dentro di se
voleva dirglielo, voleva dirgli che lo aveva già perdonato, che lo amava.
Ma quel suo maledetto orgoglio glielo impediva.
- Lo so che il tuo orgoglio te lo impedisce!- esclamò
Vegeta, stupendo la ragazza. - Anche io sono un sayan!- le disse poi
sorridendo.
- Quindi aspetterò! Fino a quando non mi avrai perdonato!- e
con queste parole si voltò per andarsene.
Ayako osservò la sua schiena allontanarsi: non poteva
lasciarlo andare via così, non voleva!
- Vegeta, aspetta!- esclamò facendo un passo verso di lui.
Il sayan si fermò.
- Io… io l’ho già fatto!- gli disse abbassando gli occhi.
- Cosa l’hai già fatto?!-
- Io ti ho già perdonato!- gli disse poi decisa alzando lo
sguardo.
Sul volto del principe si dipinse un sorriso, mentre con
lunghe falcate raggiungeva la ragazza, rubandole le labbra in un bacio pieno di
passione.
- Dio, quanto mi sei mancata!- le disse, staccandosi da lei
per riprendere fiato.
- Anche tu mi sei mancato!-
I due ripresero a baciarsi: il desiderio dentro di loro
cresceva ad ogni istante che passava.
Vegeta la sollevò e la portò nella sua stanza, e dopo aver
chiuso la porta a chiave la adagiò sul letto.
Le abbassò la cerniera del vestito, mentre lei gli slacciava
i bottoni della camicia.
La voglia l’uno dell’altra bruciava sui loro corpi, rendendo
i loro movimenti più impazienti e frenetici.
Il vestito di Ayako scivolò fino alle sue caviglie, cadendo
poi per terra, insieme alla camicia del sayan.
La mora sentiva l’eccitazione del principe attraverso i
pantaloni, così impaziente glieli tolse.
Vegeta eliminò l’ultimo ostacolo, creato dagli slip della
ragazza, e la fece sua.
Cominciarono a danzare insieme: a entrambi erano mancate
quelle sensazioni che provavano quando si univano in una cosa sola.
- Ti amo!- le disse Vegeta.
- Ti amo anch’io!- rispose Ayako.
Poi entrambi raggiunsero il culmine, perdendosi l’una negli
occhi dell’altro.
Ecco qui il nuovo chap!!
Bè, direi che Ayako ha perdonato Vegeta!!! (ma dai?!
NdTutti)
Contenti?!?!?!? Lo spero tanto!!!
Ma le sorprese non sono finite!!! Hihihihi!
Lo so sono diabolica!!! Muahahahahahahah!!!!
Ne succederanno di belle più avanti!
Ma per adesso dovete accontentarvi!!!
Spero che il chap vi sia piaciuto!
Allora alla prossima e ovviamente…. RECENSITEEEEEEEEE!!!!!
I due sayan giacevano ancora sul letto, sfiniti ma
soddisfatti.
Ad Ayako erano mancate le sue carezze e ora che le aveva
riavute, sapeva che non poteva più farne a meno.
- Sarà meglio che torniamo dagli altri, o ci verranno a
cercare!- disse all’improvviso la ragazza.
- Già!- disse semplicemente Vegeta.
Ayako restò un po’ delusa: si aspettava qualche parola
dolce, non pretendeva un “Ti amo” ma almeno un “Ti voglio bene”.
E invece l’uomo non disse nulla; semplicemente si alzò e
cominciò a vestirsi, così alla ragazza non restò che imitarlo.
Erano quasi pronti per uscire dalla camera, quando sentirono
dei passi nel corridoio seguiti da una voce.
- Vegeta?! Sei qui?! Dove diavolo è andato a finire!-
Era la voce di Bulma.
I due si guardarono terrorizzati: Ayako cominciava ad avere
paura, ma uno sguardo di Vegeta le bastò per farla tranquillizzare. ( e mo li
beccano!!! NdCicci12)(Taci e continua la storia! NdTutti)(Agli ordini!!
NdCicci12).
- Esci dalla finestra e vai in camera tua! Io mi inventerò
una scusa!- le disse il principe aprendo i vetri.
La ragazza si stava per alzare in volo, quando fu fermata
dall’uomo.
Ayako si voltò e lo fissò negli occhi.
- Ti amo!- le disse guardando nei suoi pozzi profondi.
Un sorriso di felicità si dipinse sul volto della ragazza e
dopo avergli dato un rapido bacio sulle labbra, volò via dalla finestra.
Volare con quel vestito addosso non era molto comodo, ma non
poteva fare altrimenti.
Per fortuna quella sera, prima di andare alla festa, aveva
lasciato i vetri socchiusi, così riuscì ad entrare nella sua camera.
Si diede un veloce sguardo allo specchio per vedere se era
in ordine, poi, dopo aver controllato che fuori dalla porta non ci fosse
nessuno, si diresse verso il salone dove aveva luogo la festa.
Nessuno si era accorto della sua assenza, tranne Trunks e
Goten, che aveva liquidato dicendo che era andata in bagno.
Pochi minuti dopo giunsero anche Bulma e Vegeta, che guardò
la ragazza rivolgendole un sorriso.
Per il resto della serata si rivolsero poco la parola tranne
quando si trovavano insieme agli altri, ed evitarono di restare soli.
Anche il principe aveva capito che la loro storia era
pericolosa, e questo faceva piacere ad Ayako che era sicura che da quel momento
anche lui avrebbe fatto più attenzione, ma avevano anche capito che non
potevano più fare a meno l’uno dell’altra.
La serata passò tranquilla: la sayan si divertì un mondo
ballando prima con suo fratello poi con Trunks e altri ragazzi.
Più di una volta aveva sentito l’occhio geloso di Vegeta
puntato sulla schiena, così una volta gli chiese di ballare con lei, cercando
di non destare sospetti.
La cosa fu semplificata dal sayan che cercava di non farsi
trascinare in pista dalla ragazza.
Ma nonostante tutto alla fine cedette, stupendo tutti
quanti: ma tutti sapevano che Vegeta non sapeva mai dir di no alla giovane Son.
Arrivarono le 2 di notte e tutti gli invitati erano tornati
a casa, così i componenti della famiglia Son e quelli della famiglia Brief
andarono a letto.
Ayako fu l’ultima ad uscire dalla sala.
Era veramente stanca: dopo aver fatto l’amore con Vegeta si
era scatenata e non era stata ferma un minuto.
Quando arrivò davanti alla sua camera, trascinando i piedi
sfinita, vi trovò il principe che si guardava in giro furtivo. (eh, che è! È
arrivato il detective Conan!! NdCicci12)(@_@ NdTutti).
- Vegeta?! Cosa ci fai qui?!-
Finalmente l’uomo si accorse della sua presenza e le si
avvicinò abbracciandola.
- Sono venuto a darti la buonanotte!-
E si baciarono.
Per la prima volta da quando avevano iniziato la loro
relazione, Ayako non si preoccupò dell’eventualità di essere scoperti: quando
era tra le sue braccia tutto in resto spariva. ( Ma come sono poetica!
NdCicci12).
Rimasero così qualche secondo, poi entrambi si staccarono,
dispiaciuti di doverlo fare.
- Buonanotte!!- le disse dolcemente il sayan.
- Buonanotte!! Ci vediamo domani!- rispose lei, posandogli
un ultimo bacio leggero sulle labbra.
Il principe si stava già allontanando quando la ragazza lo
richiamò.
- Vegeta!!-
L’uomo si girò a guardarla.
- Anche io ti amo!-
Il sorriso si dipinse sul volto del sayan; poi si voltò e
sparì lungo il corridoio.
Quella notte Ayako fece sonni tranquilli e sogni popolati
dal suo principe oscuro.
La mattina seguente, quando arrivò in cucina per la colazione,
aveva il sorriso stampato sulla faccia
- Buongiorno!- salutò la ragazza, posando un bacio sulla
guancia a tutti i maschi presenti: ma l’aveva fatto esclusivamente per poter
baciare Vegeta senza destare sospetti. (furba la ragazza!!! NdCicci12).
Perfino la scuola qual giorno sembrò più leggera.
Il sorriso scomparve per alcuni minuti, quando Ayako
intravide Hiro tra gli studenti, e facendosi largo tra di essi, si diresse
verso di lui e dopo avergli dato uno schiaffo, tornò dai suoi amici.
Trunks, Bra e Goten la guardavano a bocca aperta.
- Credo che tu ci debba raccontare qualcosa!!- le disse il
giovane Brief.
Così la ragazza raccontò del pomeriggio in cui era andata da
Hiro per studiare.
- Che bastardo!- fu il commento di Bra.
- Brutto figlio di…. Lo sistemo io, quello!!- esclamò Goten,
tirandosi su le maniche pronto a lottare per difendere la dignità della zia.
- Calmati!! Non fa niente! Mi sono già vendicata!-
Così decisero di non parlare più dell’accaduto e si
diressero verso l’uscita.
- Ehi, ragazzi! Andiamo a mangiare qualcosa al fastfood qua
all’angolo?!- propose Trunks.
- Per me va bene! Aya, vieni con noi?- chiese Bra.
- No, grazie! Non ho molta fame!- rispose lei.
- È tutto ok?!- chiese preoccupato il nipote.
- Si, non ti preoccupare!! Ho solo un po’ di nausea! Andate
pure ci vediamo a casa!-
Così i tre sayan se ne andarono, mentre Ayako tornava a
casa.
Passarono le settimane, e la storia tra Vegeta e la sayan
andava avanti senza problemi: si vedevano di nascosto, si scambiavano teneri
baci quando gli altri non guardavano e facevano l’amore nei posti più
impensati, in modo particolare nella Gravity Room. (vuoi darci anche i
particolari, finché ci sei?! NdTutti)(Mmmh…. No!! NdCicci12)(@_@ NdTutti).
Erano ormai tre settimane che si erano riappacificati.
Ayako era in camera sua a studiare.
Quella sera sarebbe uscita con Vegeta, ed era
emozionantissima.
Sentì una fitta alla pancia, poi le venne un attacco di
nausea: fece appena in tempo ad arrivare in bagno, che vomitò. (scusate la
schifezza, ma non sapevo come scriverlo! NdCicci12).
Erano già alcuni giorni che non si sentiva in piena forma:
subito aveva pensato che avesse mangiato qualcosa di avariato, ma poi le era
venuto in mente che era anche parecchio tempo che aveva poco appetito.
Per non parlare del gonfiore che sentiva al ventre e ai
seni.
Nausea, poco appetito, gonfiore….
Ayako rimase impietrita.
Non era che per caso….
MUAHAHAHAHAHAHAH!!!! Me malefica!!!! Vabbè, intanto avete
capito di che si tratta no?! Ora dovrete aspettare il prossimo chap per sapere
se era indigestione di cibo avariato o…. altro!!!!!
Hihihi!! Ecco i colpi di scena!!!
Intanto ringrazio tutti quelli che mi seguono e spero
continuerete a farlo!!!
Al prossimo chap e….. RECENSITEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!
BACIONI
CICCI12
- Allora! Come le avevo detto per telefono mi sono arrivati
i risultati che mi aveva chiesto!- le disse, sfogliando alcuni documenti.
- E quindi…- chiese titubante la ragazza.
La voce le tremava terribilmente: fin dal giorno in cui
aveva riscontrato i primi sintomi, pregava che il test comprato in farmacia si
fosse sbagliato.
E ora, seduta su quella sedia, aspettava la risposta.
- Il test aveva ragione, signorina: lei è incinta!
Complimenti!-
Improvvisamente il mondo sembrò fermarsi e sentiva solo il
suo respiro pesante e i suoi battiti accelerati.
Non sapeva se piangere o ridere.
- Signorina Son! Va tutto bene?!- chiese preoccupato il
dottore, risvegliandola dalle sue riflessioni.
- Uh!! Si, si! Tutto ok, grazie!-
- Bene! Sa già chi è il padre?!-
Lo sapeva benissimo, ma avrebbe tanto voluto non conoscerlo.
- S… sì… sì, so chi è il padre! Non ho avuto rapporti
sessuali con nessun altro negli ultimi mesi!-
- Mi dica, le serve aiuto?! Insomma, lei mi sembra molto
giovane…-
- No, no! Non si preoccupi! Il mio… compagno è più grande di
me… non ci saranno problemi!-
- Molto bene!! Allora le consiglio, adesso, di andare a casa
e dare la bella notizia al padre! Sono sicuro che ne sarà felicissimo!- le
disse sorridendo il ginecologo. ( OH!!!! Al settimo cielo!!! NdCicci12)(@_@
NdVeggy)( ecco, appunto! NdCicci12).
Ma quello che più preoccupava la mora, invece, era proprio
dirlo a Vegeta.
Sapeva che l’amava e forse avrebbe anche accettato di
riconoscere il bambino, ma non poteva fare questo a Bulma, Trunks e Bra.
Non poteva e non voleva.
Doveva trovare una soluzione.
Ayako si alzò e dopo aver salutato il dottore, uscì
dall’ospedale.
Salì in macchina e tornò a casa; ancora non ci credeva!
Non riusciva a capacitarsi che dentro di lei cresceva una
creatura, sua e del principe, sua e del padre del suo migliore amico.
- Ehi, ciao zia!- la salutò Goten, incontrandola mentre lei
entrava e lui usciva.
La ragazza lo guardava con sguardo un po’ assente.
- Ehi! Tutto bene?!- chiese il moro preoccupato.
- Eh?! Cosa?! Oh, scusa! Ero soprappensiero! Tutto ok, non
preoccuparti! – lo tranquillizzò sorridendo la giovane.
- Se lo dici tu…- disse lui, poco convinto.
- Io esco con Viky! Ci vediamo a cena!- la salutò poi,
uscendo.
- Ok! Salutamela! – gli urlò, ricevendo come risposta un
cenno con la mano.
Quando il nipote fu sparito, Ayako tornò seria e ricominciò
a pensare ai suoi problemi.
Sapeva che doveva dirlo a Vegeta, ma non ne aveva il
coraggio.
Non gli aveva detto nulla dei suoi sospetti: prima voleva
esserne completamente sicura.
E ora che lo era, non voleva accettarlo.
Camminando lungo i corridoi si ritrovò davanti alla Gravity
Room: sapeva che lui eralì dentro,
sentiva la sua aurea.
Stava per entrare, ma poi si bloccò.
Forse era meglio aspettare ancora un po’: doveva accettare
prima lei la situazione.
Si stava allontanando quando la porta della stanza si aprì,
facendo uscire il principe, sudato, con solo una canottiera e un paio di
pantaloncini a coprire i suoi muscoli perfetti. ( Sto per affogare nella mia
bava!! NdCicci12)( @_@ NdTutti)( ^///^ NdCicci12).
Come sempre Ayako rimase immobile a fissarlo, presa dal suo
corpo (e te credo! NdCicci12) e dai suoi occhi. (se, occhi!!! NdCicci12)( La
pianti?!?!? NdTutti)( sorry!!! ^////^ NdCicci12).
- Ehi, ciao piccola!- la salutò lui andandole incontro, dopo
essersi assicurato che non ci fosse nessuno nei dintorni.
Il principe le diede un bacio sulle labbra, bacio che
approfondì insinuando la lingua nella bocca della ragazza e accarezzando
lievemente la sua.
All’inizio la mora rispose, ma poi si staccò, cercando di
non far capire a Vegeta la sua agitazione.
- Sei appena tornata?! Dove sei stata di bello?!- le chiese
notando la sua borsetta sulla spalla, avvicinandosi ancora a lei.
- In centro con le amiche!- rispose lei, allontanandosi di
qualche centimetro: non che non fosse più attratta da lui, anzi proprio perché
lo era non voleva stargli troppo vicino.
O almeno non prima di avergli detto della sua gravidanza.
- Scusa, tesoro, vado in camera mia! Sono stanchissima e ho
bisogno di una doccia! Ci vediamo a cena!- e dopo un rapido bacio sulla bocca
si dileguò.
Il principe scosse la testa, per poi dirigersi verso la sua
camera: mai avrebbe capito quella ragazza, ma in fondo era una Son!
La sayan intanto era arrivata nella sua stanza e si era
chiusa dentro.
Dopo essersi spogliata si era gettata sotto la doccia,
godendosi l’acqua fresca che le scorreva sulla pelle.
Non sapeva se tutto quel calore era stato provocato dal
caldo dell’estate che stava per giungere, dalla notizia appena ricevuta o dalla
vista di Vegeta mezzo nudo. ( Io voto x l’ultima!! NdCicci12).
Ma alla fine arrivò alla conclusione che probabilmente era a
causa di tutte e tre le cose.
Quando ebbe finito la doccia, uscì ed afferrò un
asciugamano, ma si bloccò, guardandosi allo specchio: era solo al primo mese di
gravidanza, ma già si vedeva cambiata.
Portò il suo sguardo sul proprio ventre e lo accarezzò
delicatamente con la mano.
- Ciao principino! Sai che proprio non ti aspettavo?! Sarà
un bel problema dirlo al tuo papà!- disse la mora, parlando con il bambino che
cresceva nella sua pancia. ( tranquilli! Non è impazzita! NdCicci12).
- Aya! È pronto!- sentì poi la voce di Trunks che la
chiamava dalla camera.
- Arrivo!- rispose lei, sussultando.
Si asciugò e vestì in fretta per poi dirigersi verso la sala
da pranzo.
Quando varcò la soglia la prima persona che cercò fu lui,
che le sorrise appena i loro occhi si incrociarono.
Ayako rispose al sorriso: aveva deciso di non dirgli niente
per il momento, ma cercò in tutti i modi di sembrare naturale, per non destare
sospetti.
La cena passò tranquilla e la ragazza riuscì a non far
trapelare i suoi problemi e le sue preoccupazioni.
Qualche ora dopo si stava dirigendo verso la propria camera
per andare a dormire.
- Ehi, Aya!- attirò la sua attenzione una voce.
La giovane si voltò spaventata e si trovò davanti Vegeta.
- Veggy, sei tu! Caspita mi hai fatto venire un infarto!-
- Scusa, non volevo!- le disse lui, abbracciandola e
baciandola.
- C’è qualcosa che non va?!- le chiese poi allontanando le
sue labbra da quelle li lei.
- Cosa?!- chiese la sayan, temendo che l’uomo avesse
scoperto tutto: in fondo la creatura che portava dentro era figlio di due
sayan, poteva essere che il principe sentisse la sua debole aurea.
- Ti ho visto un po’ strana stasera! C’è qualcosa che ti
preoccupa?!-
Non poteva nascondergli proprio niente: bastava un solo
sguardo che lui capiva tutto ciò che pensava.
Per pochi secondi sembrò sul punto di dirgli tutto, ma poi
decise di non farlo.
- No, tranquillo, tutto ok!- gli rispose sorridendo.
- Ok, ti credo! Vado! Sento che arriva qualcuno!
Buonanotte!- poi le diede un rapido ma dolce bacio e si dileguò.
Altrettanto fece lei, che si ritirò nella sua stanza; sapeva
che prima o poi doveva dirglielo, ma sperava che il momento non arrivasse mai.
Così passarono diverse settimane.
Ayako era ormai al secondo mese di gravidanza e ancora non
aveva rivelato niente a nessuno.
Un giorno si trovava in camera con il sayan: tutta la
famiglia era uscita, così ne avevano approfittato per restare un po’ soli.
Erano distesi sul letto; si baciavano con passione, ma nulla
di più.
Da quando aveva scoperto di essere incinta, la ragazza aveva
permesso poche volte all’uomo di unirsi a lei.
Lui la stava baciando sul collo, mentre lei gemeva per i
brividi che le percorrevano la schiena, quando all’improvviso sentì un attacco
di nausea.
Veloce spinse Vegeta lontano da se e corse in bagno.
Fece appena in tempo ad arrivare al lavandino che vomitò. (
Ma che schifo! NdTutti)( ehm…. Scusate, ma era necessario! ^///^ NdCicci12).
Il sayan la raggiunse preoccupato.
- Tesoro, tutto bene?!-
- Si, si! Tranquillo! Devo aver mangiato qualcosa di
avariato!- fece appena in tempo a dire la giovane, che un altro conato la
prese.
Quando finalmente si fu calmata, si sedette sul water e
Vegeta le si inginocchiò davanti.
- Sei sicura che sia tutto ok?!-
- Si, non ti preoccupare!- rispose.
Ma forse qualcosa nel suo sguardo oppure il sesto senso del
sayan la tradirono.
- Non mi stai dicendo la verità! Cosa ti sta succedendo?! È
diverso tempo che ti vedo correre in bagno e poi tornare pallida in volto!- le
disse l’uomo.
La ragazza distolse lo sguardo per evitare che leggesse
altro nel suo sguardo.
- Mi vuoi dire che hai?!- chiese nuovamente, girandole il
volto.
Le bastò un’occhiata nei suoi occhi per capire che era
giunto il momento.
- Credo sia ora che ti dica la verità!-
- E quale sarebbe?!- chiese lui, attendendo pazientemente.
Ayako fece un profondo respiro.
- Vegeta…. Sono incinta!!!-
Il sayan rimase immobile a guardare la mora.
Ahahahahah!! Mi sembra che Veggy ci sia rimasto di sasso!!!
( Fa te!!! Mi ha appena detto che è incinta!!! NdVeggy)( Eh, cosa vuoi che
sia!!! NdCicci12)(@_@ NdVeggy)( U.U NdCicci12).
Tornando a noi… complimenti a quelle che ci hanno azzeccato!
( Tutte!!! Si capiva benissimo!!! NdTutti)( La smettete di spegnere il mio
entusiasmo in questo modo?! ç_ç NdCicci12).
Ayako è incinta!!! Cosa farà ora Vegeta?!?!?!?!
Lo scoprirete nella prossima puntata!!! ^_^
Ovviamente ringrazio tutti quelli che mi seguono e che recensiscono!!!! Siete
grandi!!!!! Vi adoro!!!!!!!!!
Vegeta era ancora immobile e non accennava a togliere lo
sguardo dalla ragazza o a muovere un solo muscolo.
Ayako era preoccupata, non tanto perché l’uomo nonreagiva, ma perché era proprio lui, il
principe dei sayan, colui che non si faceva sorprendere da niente, a farlo.
- Tesoro, tutto ok?- chiese titubante la ragazza.
- Dici sul serio?- chiese improvvisamente lui, facendo
sobbalzare la giovane.
- S-si… l’ho scoperto il mese scorso, ma non ho voluto
dirtelo per non preoccuparti…- cercò di giustificarsi lei.
L’espressione di Vegeta cambiò improvvisamente: Aya chiuse
gli occhi, aspettandosi una delle solite sfuriate del principe, riversando su
di lei la colpa delle mancate precauzioni.
Ma essa non arrivò.
La mora riaprì gli occhi e si trovò davanti un Vegeta
sorridente.
- Amore, è fantastico!!- esclamò abbracciandola.
La sayan fu spiazzata da quella reazione e rimase immobile
per alcuni secondi, senza rispondere all’abbraccio.
- Ci pensi?! Avremo un bimbo tutto nostro!! Sai già se è
maschio o femmina?- le chiese guardandola negli occhi.
Ayako scosse la testa: Vegeta era proprio cambiato, nemmeno
quando era nato Trunks era così felice.
Fu quando pensò a quella cosa che tornò alla realtà: lei
aspettava un figlio dal principe, ma lui aveva già una famiglia.
- Devo abortire!- esclamò improvvisamente la giovane,
guardando fissa negli occhi dell’uomo davanti a se.
L’espressione del sayan cambiò nuovamente, perdendo quel
sorriso che aveva poco prima.
- Come scusa?!- chiese, credendo di aver capito male.
- Devo abortire!- ripetè la ragazza, seria.
- Stai scherzando spero!!- esclamò il moro, preso alla
sprovvista.
- No, non sto scherzando!-
Vegeta la guardò a bocca aperta, senza dire una parola.
- Tesoro, rifletti! Hai già una famiglia! Hai Trunks, Bra
per non parlare di Bulma! Come faremo a dire loro che aspetti un figlio con
me?- intervenne la ragazza.
Ciò che diceva era giusto, ma le lacrime cominciarono a
scorrerle lungo le guance.
- No, non dire così! Troveremo una soluzione!!-
- No, non c’è soluzione!!- disse continuando a piangere.
- Si che c’è! Basta non dire agli altri che è figlio mio! Ci
deve essere una soluzione!- urlò l’uomo, scrollandola per le spalle.
- E come faccio?! Non potrò tenere nascosta la gravidanza
ancora a lungo, e quando si saprà cosa farò? Cosa dirò quando mi chiederanno di
chi è il figlio?!-
Il principe rimase in silenzio: Ayako aveva ragione, ma non
voleva perdere quel bambino che lei portava in grembo, e non voleva perdere
nemmeno lei.
Rimasero in silenzio per alcuni minuti, senza guardarsi: non
riuscivano a sostenere i rispettivi sguardi.
- Forse… forse è meglio che ci riflettiamo su! Fra poco
torneranno gli altri! Vado nella mia camera!-
E senza aggiungere altro, la giovane uscì dalla stanza.
Arrivata al suo rifugio pianse ancora più forte, pianse
quelle lacrime che aveva cercato di trattenere davanti a Vegeta.
I giorni passarono e le nausee continuavano.
Anche la pancia cominciava a crescere, ma Ayako indossava
maglioni abbastanza larghi, per nascondere la gravidanza agli altri.
Erano passate già 3 settimane dal suo colloquio con il
principe e finalmente aveva preso la sua decisione: ora doveva solo dirla a
Vegeta.
Come sempre lo aspettò all’uscita della Gravity Room dove si
stava allenando.
Era già parecchio tempo che si trovava lì: avrebbe potuto
far notare la sua presenza aumentando l’aurea, ma al contrario l’aveva
azzerata.
Pensava così di allungare i tempi per poi arrivare a quello
fatidico.
Finalmente la porta si aprì e apparve il sayan.
Quando se la vide davanti capì all’istante che aveva preso
la sua decisione.
- Allora hai deciso?- chiese duro Vegeta.
La giovane era un po’ spaventata dalla sua reazione, ma
annuì.
- E qual è?-
Ayako lo guardò negli occhi.
- Ho deciso di abortire!-
Vegeta sentì un sono “crack” dentro di sé, ed era convinto
che si trattasse del suo cuore.
Ma non lo fece vedere e mantenne la sua impassibilità.
- D’accordo! Fa come vuoi!- e se ne andò lasciando sola la
ragazza.
Lei mai l’aveva visto così freddo e distaccato, non era più
il Vegeta che aveva imparato a conoscere negli ultimi mesi.
Anche se non sembrava aveva capito che gli aveva spezzato il
cuore.
Ma lei non aveva trovato altra soluzione.
L’appuntamento era fissato per quel venerdì: era martedì, ma
il tempo sembrava non scorrere più.
Ma finalmente, dopo quelli che sembravano secoli, arrivò il
giorno X.
Ayako non tentò nemmeno di chiedere al principe di
accompagnarla, l’avrebbe ferito ancora di più.
Così si diresse sola verso l’ospedale.
Quando vi arrivò, trasse un profondo sospiro ed entrò.
Si sedette nella sala d’aspetto del dottore che le avrebbe
fatto perdere il suo bambino.
A quei pensieri, calde lacrime scesero dai suoi occhi, ma
era decisa a non tornare indietro.
Dopo circa un quarto d’ora la porta del laboratorio si aprì.
- Signorina Son, tocca a lei!- la chiamò l’infermiera.
Non le restava che alzarsi da quella sedia ed entrare in
quella stanza.
Ma era proprio ciò che voleva?
Scusate per l’enorme ritardo!!!! E lo so, il chap è molto
corto, ma ultimamente sono a corto di idee…
Ayako era ancora seduta sulla sedia davanti alla stanza in
sui sarebbe dovuta entrare per perdere il suo bambino.
Si teneva la testa tra le mani e piangeva: aveva chiesto
all’infermiera di aspettare qualche altro minuto per permettere al suo compagno
di arrivare.
Ma era stata un bugia: Vegeta non sarebbe mai arrivato e
l’aveva usata solo per prendere tempo.
Ora non era più tanto convinta di voler compiere quel gesto.
Anche se il feto aveva solo un paio di mesi, lo sentiva già
come suo figlio, come il frutto dell’amore che provava per il principe.
- Zia. Cosa ci fai qui?-
La giovane, quasi spaventata, alzò di scatto la testa, al
suono di quella voce: davanti a lei c’era il viso preoccupato di Gohan.
- Gohan…- disse la ragazza, ma la voce le si spezzò in gola.
- Ma stai piangendo. Che ti è successo?- chiese posandole
una mano sulla spalla.
- Oh, Gohan!-
Ayako si alzò in piedi e si rifugiò tra le braccia del
nipote, ricominciando a piangere.
Il ragazzo non fece altre domande e si limitò ad abbracciare
la giovane.
Aveva sempre voluto molto bene ad Ayako e avrebbe fatto
qualsiasi cosa per la zia.
Vederla in quello stato lo faceva stare male.
Finalmente i singhiozzi di Ayako diminuirono, permettendo a
Gohan di guardarla negli occhi.
- Va meglio?- chiese premuroso.
Lei si limitò ad annuire.
Non lo guardava in faccia, proprio non ci riusciva.
Ma lui le sollevò il mento, in modo che i loro occhi neri
come la pece si incontrassero.
- Adesso mi vuoi dire cosa ti succede?-
Non voleva essere insistente, ma se voleva aiutarla doveva
porle quella domanda.
Ayako lo osservò per alcuni minuti: aveva bisogno di
sfogarsicon qualcuno, ma non sapeva se
era giusto, anche nei confronti di Vegeta.
Quello più in pericolo era lui: era lui che aveva una
famiglia, era lui che rischiava di perdere moglie e figli se quella storia
fosse venuta a galla.
Mentre la giovane rifletteva, il nipote si guardò intorno:
Gohan si rese conto dove si trovavano.
- Zia, perché sei davanti a questa ambulatorio? Qui
abortiscono le donne incinte…-
La voce si affievolì piano piano, mentre lo sguardo tornava
sulla ragazza.
- No, non mi dire che…-
Non riuscì a concludere la frase, così lo fece lei per lui.
- Gohan, sono incinta.-
Cercò di trattenere le lacrime che premevano per uscire, non
voleva piangere ancora.
Il giovane rimase immobile per qualche istante, continuando
ad osservarla.
- Dici sul serio?- chiese poi.
Ayako si limitò ad annuire, distogliendo nuovamente lo
sguardo.
- E… e chi è il padre?-
Il cuore della sayan perse un battito, per poi riprendere a
palpitare sempre più velocemente: sapeva che prima o poi sarebbe arrivata
quella domanda, ma non credeva così presto.
- N-non posso dirtelo. Mi odieresti.- rispose poi lei.
- Zia, se non me lo dici non posso aiutarti. E so che è di questo
che hai bisogno.-
La mora sollevò gli occhi verso i suoi: il nipote le sorrise
per incoraggiarla.
Lo guardò per alcuni secondi: cosa doveva fare?
Si fidava di lui, le era sempre stato vicino, fin da
quand’era piccola.
Lui le aveva sempre raccontato tutto di se, e viceversa.
Cos’era cambiato? Perché ora non voleva fidarsi?
Trasse un lungo respiro, poi decise.
- Il padre è…-
Gohan trattenne il respiro, aspettando che Ayako
continuasse.
- Il padre è…. È Vegeta.-
Questa volta fu il cuore del sayan a perdere un battito.
Rimase a fissarla senza dire una parola.
Quel silenzio spaventava la ragazza che lo guardò.
- Bene, ora mi odi. Meglio che vada a concludere ciò che
avevo iniziato.- e con queste parole si accinse ad entrare dalla porta alle sue
spalle.
- Aspetta.-
La mano del nipote la fermò.
La giovane, stupita, si voltò e lo guardò negli occhi.
- Stavi dicendo sul serio? Il padre del bambino è Vegeta?-
Ancora una volta Ayako annuì, senza proferire parola: quelle
maledette lacrime continuavano a voler uscire.
- Mi odi, vero?- chiese poi, con la voce incrinata, a causa
del pianto imminente.
- No! Cioè, la cosa mi ha stupito, ma… non ti odio. Sei mi
zia, e… bè, al cuore non si comanda.- le disse sorridendo.
Ora fu il turno della sayan di rimanere stupita.
- Dici sul serio? Gohan, sto con un uomo sposato, porto in
grembo il figlio del padre del mio migliore amico! Sono una persona orribile!-
si scaldò lei, attirando l’attenzione dei presenti.
- No, sei solo una persona innamorata.-
- Io… io non ci credo. Non posso credere che tu mi dica
queste cose. Insomma… sto tradendo la fiducia di tutti.-
- Non la mia. Aya, qualunque cosa tu faccia, sei pur sempre
mia zia. Ho avuto la fortuna di vederti crescere, so che tipo di persona sei. E
so che non dev’essere stato facile per te portare avanti la tua storia con
Vegeta. Devi aver avuto mille ripensamenti. Dico bene?-
Come faceva a sapere tutto questo, si chiedeva la ragazza.
Era vero che la conosceva da una vita, ma non pensava che
potesse capirla così bene.
In quel momento, le lacrime che aveva cercato di trattenere
fino a quel momento uscirono prepotenti.
Si ributtò tra le braccia del giovane che stava davanti a
lei, sputando tutto ciò che si era tenuta dentro in quei mesi trascorsi accanto
al principe.
- È successo tutto così all’improvviso! Io non so perché
l’ho fatto! Ho seguito il mio cuore al posto della mia mente! Sapevo che era
sbagliato! Dal primo giorno in cui Vegeta mi ha baciata, non faccio altro che
pensare che sono una traditrice! Ho tradito Trunks, Bra, Bulma! Sono un mostro,
Gohan, un mostro!- si sfogò, tra i singhiozzi.
Il sayan la strinse ancora a se, per accertarsi che Ayako
non avesse altro da aggiungere, poi la allontanò un po’ per guardarla negli
occhi.
- Te l’ho già detto non sei un mostro. Sei una ragazza
innamorata.-
- Quindi non mi condanni per quello che ho fatto?-
- Come potrei. Hai sbagliato forse, ma non posso
condannarti. Io per primo seguo sempre il mio cuore e non il mio cervello.- le
disse ridendo, cercando di alleggerire la tensione.
A quanto pare servì, perché anche la giovane si unì alla sua
risata, anche se debolmente.
- Oh, finalmente. Questa è l’Aya che conosco.-
Lei arrossì leggermente, guardandosi i piedi.
Poi tornò a guardarlo.
- Io lo amo, Gohan.-
Lui scrutò nel suo sguardo, poi annuì.
- Va un po’ meglio adesso?- chiese poi.
- Si.-
Entrambi si voltarono verso la porta entro la quale stava
per entrare Ayako.
- Sei sicura di volerlo fare?-
- Si.- rispose sicura.
Mosse un passo, ma poi si fermò.
- No.- ammise.
- Pensaci bene, perché se lo fai non potrai più tornare
indietro.-
La sayan rimase immobile a fissare la porta.
- Ma anche se portassi avanti la mia gravidanza, come farei?
Prima o poi gli altri se ne accorgeranno e mica posso dire che il padre è
Vegeta.- disse lei titubante.
- Troveremo una soluzione.- le rispose, rivolgendole un
sorriso dolcissimo.
Aya tornò a fissare le porta: non poteva, né per il bambino
né per Vegeta.
Si limitò a scuotere la testa e il nipote capì all’istante.
- Hai preso la decisione più giusta. Se lo avessi fatto te
ne saresti pentita a vita. Andiamo.- disse poi, spingendola delicatamente verso
l’uscita.
- A proposito, non mi hai detto cosa ci fai tu qui.- gli
fece notare la ragazza mentre uscivano dall’ospedale.
- Sono venuto a fare qualche ricetta: Pan si è presa la
febbre.-
- Oh, povera piccola.-
- Tranquilla, sta bene. Nulla di grave.-
- Per fortuna.-
Continuarono a camminare, poi all’improvviso Ayako si fermò.
- Che c’è?- chiese Gohan, temendo che la zia avesse cambiato
idea.
- Grazie.- disse, guardandolo con un sorriso.
- E di cosa? Sei la mia zia preferita.-
- Vorrei anche vedere. Sono la tua unica zia.-
Il sayan rise, seguito a ruota dalla ragazza.
Si diressero verso la macchina di Gohan e vi salirono.
Ayako decise di lasciare la sua nel parcheggio: non era
nelle condizioni di guidare.
Tornarono a casa, mentre la giovane pensava a cos’avrebbe
dovuto dire a Vegeta.
Eccovi il nuovo chap!! Contenti? Non ha abortito!! J
E ora hanno un nuovo “alleato”!!! cosa farà ora la nostra
sayan?
Grazie a tutti quelli che leggono e commentano!!!
A presto…
Baci
Cicci12
P.s. x anonimo: i tuoi commenti non mi toccano! Non mi fanno
ne caldo ne freddo! L’unica cosa è che ti chiedo di evitare di scrivere certe
recensioni perché mi occupano dello spazio. Se la mia storia ti fa schifo, il
che è accettabilissimo, almeno voglio le motivazioni.
Gohan parcheggiò la sua auto nel garage della C.C.
Dopo aver spento il motore si voltò a guardare Ayako.
Quest’ultima era immobile, con lo sguardo perso nel vuoto,
riflettendo: come l’avrebbe presa Vegeta?
Sarebbe stato contento?
Bè, era così affranto quando gli aveva detto che voleva
abortire, quindi immaginava di si.
- Zia…- richiamò la sua attenzione il sayan.
- Cosa?- rispose risvegliandosi.
- Sei pronta?-
- Si.- disse, dopo un lungo sospiro.
Scesero dalla macchina ed entrarono in casa.
- Gohan.- lo fermò la ragazza appena varcata la soglia.
- Posso chiederti un favore?-
- Certo, dimmi.- rispose lui sorridendole.
- Vieni con me? A parlare con Vegeta intendo…-
- Si, certo.-
- Grazie. Sei un angelo.- gli disse regalandogli un sorriso.
I due si diressero verso la Gravity Room, dove erano sicuri
avrebbero trovato il principe.
Di fermarono davanti alla porta: Ayako esalò un forte
respiro, poi guardò il nipote che la incoraggiò con lo sguardo.
Pigiò i tasti sulla parete che le avrebbero permesso di
aprire la porta.
Anche dall’esterno si poteva percepire la grande gravità che
vi era all’interno della stanza.
Nel buio la ragazza intravide l’uomo, che si muoveva con
agilità, senza badare alla pesantezza dell’atmosfera.
Dopo qualche minuto che lo osservava, Vegeta si accorse
della presenza della sayan.
Si fermò a guardarla per alcuni secondi, poi si preoccupò di
abbassare la gravità, anche se sapeva che non ce n’era affatto bisogno.
Si voltò nuovamente verso Ayako.
- Allora, l’hai fatto?- le chiese con voce fredda e
alterata.
- Tesoro, meglio che esci. Dobbiamo parlare.-
L’uomo la guardò stupito, ma felice che l’avesse chiamato in
quel modo.
Uscì dalla stanza come gli aveva chiesto lei e vi trovò
anche Gohan.
Lo guardò con sguardo interrogativo, ma poi riportò la sua
attenzione su Ayako.
- Allora, cosa dovevi dirmi?- chiese, la voce ancora fredda,
ma con una nuova speranza negli occhi, anche se la presenza del Son la spegneva
un po’.
- Ecco… io… non ho abortito.- disse tutto d’un fiato la
sayan.
Lui la guardò sbalordito, per poi posare lo sguardo sul
ragazzo accanto a loro.
- Tranquillo. Gohan sa tutto.- gli spiegò lei.
- Che cosa?-
- L’ho incontrato all’ospedale e gli ho raccontato tutto.
Non ce la facevo più a tenermi tutto dentro.- gli spiegò.
- Avevamo deciso di non dire niente a nessuno. Proprio tu
che fino a due ore fa dicevi che se si veniva a sapere succedeva il finimondo?-
Vegeta sembrava davvero arrabbiato: si sentiva quasi
tradito, come se gli avesse detto che il bambino non era suo.
- Vegeta, calmati. Ci possiamo fidare di lui.-
- è una cosa troppo importante per urlarla ai quattro
venti!-
- Dannazione Vegeta, è mio nipote!- gli urlò in faccia
Ayako.
Perché non capiva?
Lei aveva bisogno di avere qualcuno di fidato accanto,
qualcuno di estraneo a tutta la faccenda.
- E se lo raccontasse in giro?- chiese lui, continuando ad
urlare.
- Ehm, forse è meglio che vi lasci soli.- disse titubante il
diretto interessato.
- No Gohan, resta.- gli disse lei, posandogli una mano su un
braccio.
Poi si rivolse a Vegeta:- Tu non ti fidi? Bè io si! È mio
nipote, lo conosco da una vita, è stato come un secondo fratello maggiore e io
mi fido di lui, più che di chiunque altro!-
Si guardarono negli occhi per alcuni secondi.
Il principe stava per ribattere, ma fu preceduto dalla
ragazza.
- È stato lui a convincermi a non perdere il nostro
bambino.-
Era sicura che con questo l’avrebbe convinto.
Lo sapeva, non era leale, ma era l’unico modo.
Lo sguardo del sayan si spostò da lei al ragazzo.
Poi abbassò gli occhi.
- Allora credo che mi toccherà ringraziarti.- gli disse con
un grugnito.
- Non mi devi ringraziare. L’ho aiutata a fare la scelta
migliore. E poi ho sempre sognato di avere un cuginetto.- disse Gohan
sorridendogli, cercando di alleggerire la situazione.
Con grande sorpresa dei 2 Son, anche Vegeta sollevò il capo
e sorrise al giovane.
- Ehm… scusate, ma devo proprio andare. Mia figlia starà
aspettando le sue medicine. A dopo zia.- disse stampando un bacio sulla guancia
della ragazza.
- Ciao Vegeta.- disse con un cenno del capo.
E se ne andò, lasciando soli i due sayan.
Ayako si voltò verso il padre del suo bambino e gli
accarezzò una guancia, attirando così la sua attenzione.
- Come ti senti?-
- Bè, non ero molto convinto della tua decisione, ma forse
hai ragione tu. Ci farà bene avere qualcuno dalla nostra parte.- le rispose
prendendole la mano e baciandogliela.
- Tu come ti senti?- le chiese poi.
- Così. Un po’ preoccupata ma so di aver fatto la scelta
giusta.-
Si sorrisero e si scambiarono un bacio dolcissimo.
Come aveva detto Ayako sarebbe stata dura, ma insieme
avrebbero superato tutto.
Passarono i giorni e le settimane.
La Son era ormai al quarto mese di gravidanza, ma riusciva
ancora a nasconderla grazie alle maglie larghe che indossava.
Insieme a Vegeta e Gohan avevano deciso di non dire nulla al
resto della famiglia, almeno fino a che sarebbero riusciti a nascondere la
pancia.
Era un pomeriggio soleggiato e faceva parecchio caldo, così
i tre avevano deciso di uscire: Ayako aveva insistito così tanto che voleva
iniziare a comprare alcuni accessori per il bambino, che alla fine nipote e
compagno avevano ceduto.
- Tesoro, ti rendi conto che mancano più di 5 mesi? Non ti
sembra un po’ presto per…-
- Non è mai troppo presto per questo genere di cose. Bulma
aveva iniziato quando era incinta di Trunks a 2 mesi, me l’hai detto tu.- lo
interruppe la giovane.
- Si, ma…-
- Niente ma. Voglio comprare qualcosa per nostro figlio e lo
farò.- dichiarò Aya, facendo capire che non voleva obbiezioni.
- Maglio darle ragione. Meglio di me sai come possono essere
facilmente irritabili la donne incinte.- lo avvisò il sayan più giovane,
trovando l’assenso del principe.
- Uh, guardate questi che carini.- esclamò la ragazza,
fermandosi davanti ad una vetrina ed indicando un paio di vestitini da neonato.
- Veggy, non sono tenerissimi?- chiese poi, prendendo l’uomo
per un braccio.
- Ehm, si… molto…- rispose lui un po’ titubante.
Non era più abituato a quel genere di cose: nemmeno Bulma
l’aveva mai trascinato per negozi a compare qualcosa per Trunks o Bra.
Anche Gohan si fermò a guardare la vetrina, ma poi il suo
sguardo si portò sulla coppia.
Sembravano veramente marito e moglie, Vegeta sembrava quasi
cambiato.
Ma sapeva perfettamente che non sarebbero mai potuti essere
felici: lui aveva una famiglia e voleva loro un gran bene.
Entrambi non volevano che qualcuno soffrisse.
Poi gli venne in mente un particolare che dovevano discutere
già da parecchio tempo.
- Non per rovinarvi questo momento, ma non abbiamo ancora
deciso chi dovrà essere il presunto padre del bambino.- disse loro.
I due sayan lo fissarono: sapevano che avevano ragione, ma
non avrebbero mai voluto pensarci, non così presto.
- Che ne dite di Hiro?- propose Ayako osservandoli.
- Chi? Quel bell’imbusto che ha tentato di metterti le mani
addosso? Neanche per sogno. Non voglio che mio figlio passi per il discendente
di quel coglione.-
Gohan e la ragazza lo guardarono stupiti: caspita, più
schietto di così!
- Ok, ho capito. Mmmh… vediamo…-
Tutti e tre si misero a pensare: non era affatto facile,
dovevano trovare qualcuno di credibile, ma che sarebbe facilmente passato per
colui che l’aveva abbandonata con un bambino da crescere.
Improvvisamente i loro pensieri furono interrotti da un
urlo.
- AAAAAAAAAAAAAAAAH!!! IL MIO BAMBINO!!!!-
I tre sayan si voltarono: una donna sulla trentina osservava
qualcosa in mezzo alla strada, con le mani nei capelli.
Cercarono di capire cosa attirava la sua attenzione: nel bel
mezzo della strada vi era una carrozzina e un camion stava procedendo verso di
essa a tutta velocità, suonando all’impazzata.
La donna continuava ad urlare e chiedere aiuto.
Successe tutto in pochissimo tempo: Ayako si slanciò verso
il passeggino, dal quale proveniva un pianto di un neonato.
Lo raggiunse appena in tempo, prima che venisse centrato dal
camion.
Lo spinse via, ma lei non fu altrettanto veloce: la sua
solita super velocità dovuta alla sua natura di sayan non le fu sufficiente.
Con uno stridere di freni, il grande veicolo prese in pieno
la ragazza, scaraventandola qualche metro più in là.
Subito i due sayan rimasti sul marciapiede non si mossero,
convinti che entro pochi secondi la giovane si sarebbe rialzata.
Ma quando videro che rimaneva immobile, cominciarono ad
avvicinarsi, mentre i loro cuori prendevano a battere selvaggiamente.
Non dovettero aspettare ad avvicinarsi del tutto, per vedere
una macchia di sangue che si allargava sotto il corpo della ragazza.
- Aya…- sussurrò Vegeta, temendo di sapere cosa fosse
accaduto.
Coprirono la poca distanza che li separavano da lei con due
falcate.
Quando il principe vide la sua piccola lì, distesa, in una
pozza di sangue, si inginocchiò accanto a lei.
La guardò, la accarezzò… sembrava quasi non respirasse.
- AYA!!!- urlò quando si rese realmente conto di ciò che era
successo.
In lontananza si udivano le sirene di un’ambulanza.
Oh, cavolo!!!
Spero proprio sia questo quello che state pensando.
Ayako ha fatto l’eroina e guardate cos’è successo.
Ma solo nel prossimo chap saprete come va a finire.
Intanto ringrazio chi legge e soprattutto Francyssj, Giugiu94 ( tranquilla, anzi grazie per il
sostegno! ), Martozza, Hainett, Viky4forever, Vale15 e anonimo.
Continuate a seguirmi.
Baci
Cicci12
X gli amministratori: Grazie
mille per aver cancellato le rece di anonimo, me è tornato all’attacco! :P
X anonimo: ringrazio anche a
te, xkè con le tue rece sceme aumenti il numero delle rece in questa storia e
mi sproni a continuarla. Grazie tante!! J
Ciò che accade dopo fu molto veloce: l’ambulanza, chiamata
da chi sa chi tra i testimoni, arrivò con le sirene a tutto volume, caricarono
Ayako e chiesero a Gohan e Vegeta chi fosse il parente.
- Io sono il nipote.- rispose il più giovane tra i due,
cercando di mantenere la calma.
- Bene. Salga.- disse uno degli infermieri salendo a bordo.
- Vengo anche io.- disse improvvisamente il principe dei
sayan, risvegliandosi dal suo stato di shock.
- Signore, se non è parente non può…-
Il pover’uomo non fece in tempo a terminare la frase, che
Vegeta lo prese per il collo.
- Stammi bene a sentire. Io ho detto che vengo e verrò, che
ti piaccia o no.- gli urlò in faccia.
- Vegeta, calmati.- cercò di tranquillizzarlo Gohan,
afferrandogli il braccio. – Lasciate che venga, è… un amico molto intimo.-
disse poi rivolto a quelli dell’ambulanza.
- D’accordo.- disse semplicemente lui, massaggiandosi il
collo.
Così entrambi i sayan salirono.
Il mezzo corse per le strade di Satan City e arrivò
finalmente all’ospedale.
Gli infermieri fecero correre la barella lungo i corridoi,
seguiti da Vegeta e Gohan, che guardavano la ragazza preoccupati.
Quando entrò in sala operatoria, purtroppo loro non poterono
seguirla, così si sedettero in sala d’aspetto.
- Vado… vado a chiamare papà e gli altri.- lo informò il
ragazzo, ricevendo un semplice cenno d’assenso.
Gohan si diresse verso un telefono, lasciando Vegeta solo
con i suoi pensieri.
Aya, la sua piccola Aya, era chiusa in quella stanza, e le
stavano facendo chissà cosa.
Ci pensò: la stavano aiutando a stare meglio, stavano
tentando di salvare il loro bambino, perché era sicuro che tutto quel sangue
era stato causato proprio da lui.
Cosa sarebbe successo se quella piccola creatura non c’era
più?
Avrebbe perso anche la sua Ayako?
I suoi pensieri furono interrotti dal giovane che tornava.
- Arriveranno subito. Ho chiamato anche Trunks e gli altri.-
lo avvisò, cerando un consenso.
- Hai fatto bene.- annuì il principe.
Gohan si sedette accanto all’uomo, aspettando i famigliari.
Si voltò e guardò Vegeta: sembrava stanchissimo e profondamente segnato da ciò
che stava succedendo.
- Ehi, sono sicuro che andrà tutto bene. La zia si
riprenderà. Ti sei forse dimenticato che è una sayan?- gli disse il ragazzo,
posandogli una mano sulla spalla, un po’ titubante.
- Si, lo so. Noi sayan abbiamo la pellaccia dura.- confermò
l’uomo, abbozzando un sorriso.
- Quello che mi preoccupa veramente è…-
- Il bambino, lo so.-
- Già.- confermò Vegeta, con un sospiro.
- Sono sicuro che anche lui, o lei, starà benissimo.
Caspita, è pur sempre figlio di due sayan.- esclamò deciso Gohan.
Le parole del giovane l’avevano aiutato a trovare una nuova
speranza, ma aveva comunque paura.
Un rumore improvviso fece girare entrambi: in mezzo al
corridoio erano appena comparsi i loro amici e famigliari trasportati lì da
Goku.
- Dov’è Ayako?- chiese preoccupato quest’ultimo, andando
verso i due.
- Calmati papà, la stanno operando. Presto i dottori ci
diranno qualocosa.-
- Ma… ma cosa è successo?- chiese Chichi un po’ tremante.
Il figlio, con l’aiuto di Vegeta raccontarono a tutti la
dinamica dell’incidente.
- Oddende.- eslamò Bulma, portandosi una mano davanti alla
bocca.
Il marito la guardò: se avesse saputo che Ayako aspettava un
bambino da lui non avrebbe detto così, ne era sicuro.
Bra scoppiò a piangere, rifugiandosi poi tra le braccia del
fratello.
La piccola Pan guardava tutti, senza capire la situazione.
- Dov’è la zia Aya?- chiese la bambina.
Tutti la guardarono con tenerezza: beata lei che non si
accorgeva di nulla.
- I dottori la stanno visitando, amore. Presto sarà di nuovo
con noi.- le rispose Videl, cercando di convincere anche se stessa e gli altri.
- Perché, è ammalata?- chiese ancora ingenua lei.
- No. Il fatto è che… é caduta e… si è fatta male. Quindi
ora i dottori la devono guarire.- cercò di spiegarle il padre, dolcemente.
- Le devono mettere un cerotto come quello che mi mette la
mamma quando mi sbuccio il ginocchio?-
- Si, piccola, diciamo di si.- le rispose la nonna,
sorridendo.
Passarono un paio d’ore senza che nessuno dicesse loro una
parola sulle condizioni della ragazza.
Goku continuava a camminare avanti e indietro, senza sosta.
- Goku, ti vuoi calmare. Mi stai facendo venire il mal di
testa.- lo rimproverò la moglie.
- Chichi, mia sorella è là dentro, che lotta per la vita.-
- Lo so. Tutti noi siamo preoccupati, ma non è camminando
che l’aiuteremo. Siediti, tesoro, e cerca di rilassarti.-
L’uomo sospirò poi fece come gli aveva detto lei.
Vegeta era immobile, non aveva più detto niente da quando
aveva raccontato ciò che era successo.
Goku aveva ragione: la ragazza che amava era là dentro che
lottava contro la morte e lui non poteva fare niente.
Finalmente, dopo un quarto d’ora, un dottore uscì dalla sala
operatoria e tutti si alzarono in piedi.
- Dottore, come sta?- chiese subito Goku.
- Lei è un parente?-
- Sono il fratello.-
- D’accordo. Potete stare tranquilli. Sua sorella sta bene.
Ha avuto una semplice commozione celebrale e un paio di costole rotte. Ma
sembra una ragazza forte, guarirà in fretta.- li tranquillizzò il dottore.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo, ma quello che lo fece
di più fu Vegeta, anche se nessuno se me accorse.
- Anche il bambino sta bene, è in perfetta salute.- aggiunse
il medico.
Appena pronunciò quelle parole l’attenzione del principe si
fece più acuta.
Lo stupore sui volti degli altri, invece, non si può nemmeno
descrivere.
- Bambino?- chiese Goku stupito.
- Si, il bambino che aspetta sua sorella, o per meglio dire
bambina.-
Era una femminuccia: il frutto del loro amore sarebbe stata
una splendida bambina, pensò Vegeta raggiante.
- Io… io non ne sapevo nulla. Voi sapevate qualcosa?- chiese
poi il fratello rivolto agli altri, che negarono scuotendo la testa.
- Quindi il padre…- chiese il dottore guadando i maschi
presenti.
- Il padre non c’è.- intervenne improvvisamente Gohan,
attirando l’attenzione di tutti.
- Il padre non c’è. Lui… se n’è andato.-
- Allora tu sapevi?- gli chiese suo padre, sempre più
stupito.
- Si. Anche Vegeta lo sa.- affermò, attirando l’attenzione
del principe. – Noi… l’abbiamo scoperto per caso.-
- E cosa aspettava a dircelo?-
- Ti prego, papà, non prendertela con lei. È stata una
decisione difficile la sua. Non voleva preoccuparvi perché… il padre se né
andato.- spiegò, guardando poi il principe.
- E… e chi è?- chiese poi Goku.
- Io… te lo dirà lei, se lo vorrà.- rispose il figlio.
Non voleva lasciare un peso così grande alla zia, ma non
aveva trovato altra soluzione.
- Scusate se vi interrompo. La ragazza si sta svegliando.
Potrete andarla a trovare 4 alla volta.- li informò il medico.
- La ringrazio.- disse Chichi.
- Andate prima voi. Siete i suoi parenti.- disse Bulma,
rivolta alla famiglia Son.
Vegeta avrebbe voluto vedere subito la sua amata, ma sapeva
che la moglie aveva ragione.
Così i 4 si diressero verso la stanza in cui si trovava
Ayako.
Quando li sentì entrare aprì gli occhi.
- Ehi.- la salutò il fratello sedendosi sul bordo del letto.
- Ehi.- rispose lei sorridendogli.
- Come ti senti?-
- Un po’ ammaccata, ma sto bene. Sono o non sono una sayan?-
affermò lei, facendo sorridere i presenti.
- Abbiamo saputo del bambino. Perché non ci hai detto
niente?- le chiese il fratello.
Ayako si scambiò uno sguardo con il nipote maggiore prima di
rispondere.
- Perché… non volevo preoccuparvi.-
- Diamine, sei mia sorella. Dovevi dirmelo.-
- Hai ragione, scusa.-
- Chi è il padre?- chiese poi lui, con un sospiro.
La giovane guardò ancora una volta Gohan: il momento era
arrivato.
- Il padre è… si chiama Takuoshi. A dire la verità è stata
l’avventura di una sera. Insomma credo che fossimo anche un po’ brilli. Avevo
anche deciso di abortire, ma ormai mi ero innamorata di questa creatura e non
sono riuscita a farlo.-
- Capisco. E ora dov’è questo Takuoshi?-
- Lui… se n’è andato. Non voleva affrontare la situazione.-
Le dispiaceva mentire così, ma non poteva fare altrimenti.
- Quel bastardo. Giuro che gli telefono e lo faccio venire
qui…-
- NO!- esclamarono Ayako e Gohan all’unisono.
- No, lascia perdere… non è importante. Io riuscirò a
crescere questo bambino da sola.- si affrettò ad aggiungere la giovane.
- Tu non lo farai da sola. Ti daremo noi una mano. Siamo pur
sempre la tua famiglia.- le disse Chichi.
Ayako le sorrise riconoscente.
- Chichi ha ragione. Ti staremo accanto.- le disse Goku,
abbracciandola.
- Questo significa che avrò un cuginetto?- chiese Goten, che
parlò per la prima volta da quando era entrato in ospedale.
- Già.- rispose il fratello, e tutti risero.
I Son si ritirarono, lasciando posto ai Brief.
Quando Vegeta entrò e vide la ragazza avrebbe voluto
abbracciarla forte e baciarla, ma riuscì a trattenersi.
- Come ti senti?- le chiese Bulma.
- Un po’ meglio, grazie. Più che altro è stata la paura. Ma
sono una sayan, mi riprendo in fretta.- la rassicurò lei, mentre un leggero
sorriso si dipingeva sul volto del principe.
- Abbiamo saputo che… sei incinta. Bè, congratulazioni.- le
fece i complimenti Bra, abbracciandola.
- Grazie, tesoro. Sono contenta del tuo sostegno.-
- Aya, chi è il padre?- le chiese Trunks: era la sua
migliore amica e voleva sapere chi le aveva fatto ciò.
- Trunks, non si chiedono queste cose. Se te lo vuole dire
te lo dirà lei.- lo rimproverò la madre.
La giovane si scambiò un rapido sguardo con Vegeta, poi
rispose.
- No, Bulma, Trunks ha ragione. Ne avete il diritto. Il padre
è… Takuoshi.-
- Takuoshi? Ma lui…- iniziò il lillà.
- Si è trasferito il mese scorso, lo so. Ed era questo il
motivo.-
- Io non sapevo che voi due…-
- Infatti non è come pensi. La nostra è stata l’avventura di
una notte. È successo e basta. Non lo amavo.- mentre pronunciava quelle parole
non poté fare a meno di guardare l’uomo che amava.
Ancora una volta stava raccontando bugie, ma non poteva fare
altrimenti.
E poi erano ormai 6 mesi che raccontava frottole alla
famiglia Brief.
- Me la caverò da sola. Con l’aiuto della mia famiglia.-
- Anche noi ti daremo una mano. In fondo, fai parte della
nostra famiglia.-
Bulma non sapeva quanto era andata vicina alla verità.
Le lacrime premevano per uscire, ma Ayako le ricacciò
indietro.
- Ora ti lasciamo riposare. Ci vediamo domani.- affermò
Trunks, regalandole un bacio sulla fronte.
Si salutarono, poi tutti e 4 si accinsero ad uscire.
- Ehm… io vi raggiungo subito. Dico due parole ad Aya e
arrivo.- disse Vegeta alla moglie.
- Ok.- rispose semplicemente lei.
L’uomo rimase immobile, finchè la sua famiglia non fu
sparita, poi si voltò verso la giovane distesa a letto e senza dire una parola
la abbracciò e bacio.
Gli sembrava un’eternità che lo voleva fare e finalmente ce
l’aveva fatta.
- Vegeta…-
- Ssh… Non dire niente. Volevo solo sentire il sapore delle
tue labbra.- le disse spostandole un ciuffo dal viso.
- Hai visto. Il nostro bambino sta bene.-
- Bambina.-
- Cosa?!- chiese lei stupita.
- È una femminuccia.-
I due si guardarono, poi le lacrime che aveva trattenuto cominciarono
a sgorgare dagli occhi della ragazza, mentre si abbracciavano.
- Ora riposati. Ci vediamo domani.-
La giovane annuì e, dopo averle regalato un dolcissimo ma
casto bacio, Vegeta uscì dalla stanza, lasciandola sola.
Come le aveva detto lui, cercò di riposarsi e, in pochissimo
tempo, cadde in un sonno profondo, con il sorriso sulle labbra.
Caspita, questo è venuto parecchio lungo. Ma dovevo farli
chiarire tra di loro.
Ovviamente questo presunto Takuoshi non comparirà mai.
A meno che non voglia incasinare un po’ la situazione. :P
Ovviamente ringrazio tutti quelli che mi seguono, in modo
particolare minisirena, hilaryssj, vale15, martozza,
viky4forever, francyssj, Hainett, giugiu94 e pan95.
Capitolo 17 *** Nove mesi passano in fretta... ***
Cap. 17 Nove mesi passano in fretta...
Cap. 17 Nove mesi passano in fretta…
Grazie alla sua natura sayan, Ayako si riprese in fretta e
dopo circa4 giorni fu dimessa.
Stava raccogliendo le sue ultime cose mentre aspettava che
qualcuno la venisse a prendere.
Le capitò in mano una foto: Goku gliel’aveva portata qualche
giorno prima.
Sapeva che la sorella non poteva stare senza quell’immagine.
Ritraeva tutti loro: dal primo Son all’ultimo Brief e ironia
della sorte, lei era proprio accanto al principe.
In quella foto aveva solo 15 anni.
Ne erano già passati 4.
Quante cose erano successe.
I suoi ricordi furono interrotti da un leggero bussare alla
porta.
Si voltò e sulla soglia c’era… Vegeta.
- Veggy. Cosa ci fai qui?-
Possibile che né Goku né Gohan avessero trovato il tempo per
venirla a prendere?
- Ho usato la scusa che dovevo sbrigare qualche commissione
e hanno incaricato me di venirti a recuperare.- le spiegò lui.
La giovane sorrise: ora era tutto più chiaro.
- Perché ti dispiace?- chiese poi l’uomo, abbracciandola.
- Assolutamente no.- rispose lei.
E si baciarono: le erano mancati quei baci, e pensare che
erano passati solo 4 giorni.
- Sei pronta?- le chiese quando si furono staccati.
- Si.-
Così raccolse le sue cose e uscirono dall’ospedale.
Durante il ritorno chiacchierarono poco: si limitarono a
guardarsi e tenersi per mano di tanto in tanto.
Quando arrivarono a destinazione, le macchine erano tutte al
loro posto, segno che tutta la famiglia era in casa.
Il principe l’aiutò con la sacca e la seguì all’interno
della dimora.
Non fecero nemmeno in tempo ad entrare nel salotto che le
luci si accesero e tutti gridarono: - SORPRESA!!!- saltando fuori da tutti i
posti impossibili ed inimmaginabili.
- Oddio.- esclamò la giovane spaventata.
Dietro i suoi amici si estendeva un lungo striscione con la
scritta: BENTORNATA.
Quasi come se fosse stata via per degli anni.
- Bentornata a casa, sorellina.- la salutò Goku con un bacio
sulla guancia.
- Tu lo sapevi?- chiese Aya, rivolta a Vegeta.
- Ehm…- disse solamente lui.
- Voi siete tutti pazzi.- disse poi ridendo la giovane.
- E lo scopri adesso? Bentornata, cara.- la salutò Chichi.
Tutti l’abbracciarono e baciarono: sembrava che stesse per
sposarsi.
Ok, era incinta, ma non c’era bisogno di fare tutto quello.
Nonostante tutto però le aveva fatto piacere.
- Vieni, c’è una sorpresa per te.- le disse dopo un po’ il
fratello, facendole strada verso una stanza di cui Ayako non conosceva nemmeno
l’esistenza.
- Et voilà.- disse il sayan aprendo la porta.
All’interno vi erano un lettino, un affasciatoio, un comò,
qualche vestitino e qualche bambola.
La giovane rimase esterrefatta, con gli occhi spalancati.
Si voltò verso il principe, ma vide che anche lui era
rimasto stupito: quella doveva essere stata un’idea di Goku, o più
probabilmente di sua cognata.
- Se non ti piacciono puoi sempre andarli a cambiare.- si
affrettò a dire il fratello, vedendo la faccia della giovane.
- No, è tutto bellissimo. Grazie fratellone.- lo rassicurò
lei, abbracciandolo.
La vita tornò quella di sempre: Trunks, Aya, Goten e Bra
tornarono a scuola, Vegeta e Goku erano tornati ai loro allenamenti, Bulma
aveva ripreso a lavorare nel suo laboratorio aiutata da Gohan di tanto in
tanto, Chichi e Videl ai loro lavori da mamma e moglie.
L’unica cosa che cambiò fu che tutti stavano molto più
attenti quando nei paraggi c’era la giovane sayan, come se fosse potuta cadere
da un momento all’altro.
Una volta aveva proposto al fratello e al principe di poter
assistere ad un loro allenamento, così da non perdere l’abitudine, ma loro
rifiutarono: la gravità era pesante e poteva essere nocivo per la bambina.
A volte si sentiva proprio così: come una bimba piccola.
Anche con Vegeta tutto filava liscio: cercavano di passare
il maggior tempo possibile insieme e qualche volta Ayako si stupiva nel vedere
il compagno parlare con il feto.
Non sembrava nemmeno lui: era proprio cambiato.
I 5 mesi che la separavano dal parto passarono in fretta e
anche le paure arrivarono.
Secondo i calcoli del ginecologo mancavano pochi giorni al
grande evento e Goku le proibì categoricamente di andare a scuola.
- Cosa? Ma perderò già un sacco di lezioni. Non posso
saltarne così tante.- si lamentò la giovane.
Alla fine accettò, ma solo dopo che Trunks le aveva
assicurato che le avrebbe portato tutti i compiti e l’avrebbe messa al corrente
di tutto.
Finalmente i giorni finirono.
Aya era seduta in salotto e gustarsi una coppa di gelato (
con la scusa che lei doveva mangiare per 2).
Stava guardando un programma TV, non noioso, ma non era
niente di particolare.
La giovane sentì scalciare, ma non si preoccupò: succedeva
ormai da parecchio tempo.
Ma improvvisamente sentì una fitta, si calmò, poi un’altra.
Andò avanti così per alcuni minuti: non sapeva nemmeno lei
come ma era riuscita a prendere il tempo tra una contrazione e l’altra.
30 secondi.
Era il momento.
- Chichi! Bulma!- cominciò ad urlare.
Le due donne uscirono dalla cucina.
- Che c’è?- chiese la cognata.
- È ora.-
Ciò che successe dopo è indescrivibile: Chichi che correva
qua e là cercando Goku, Bulma che avvertiva tutti gli altri, loro che correvano
qua e là spaventati.
- Dannazione, volete smetterla di correre come dei pazzi?
Sto per partorire!- urlò mentre le fitte si facevano più forti.
Il primo a riprendersi fu Vegeta: nonostante l’agitazione
riuscì a restare lucido.
La prese in braccio e si diresse verso la macchina di Goku,
seguito da tutti.
- Kaharot, credi di essere in grado di guidare?- chiese il
principe al suo nemico-amico.
- Ehm…- rispose questo, pallido.
- Ho capito. Guido io. Salite.-
La corsa all’ospedale fu rapidissima, con Ayako che urlava
sul sedile posteriore e Vegeta che temeva che partorisse sull’auto.
Finalmente arrivarono e furono aiutati dai medici.
- Il padre vuole entrare?- chiese uno di loro.
- N-non c’è il padre… V-vengo io.- disse Goku.
- NO!!- l’urlo della giovane li fece sobbalzare.
- No… tu sverresti appena vedi un po’ di sangue.- gli disse,
stringendogli il braccio.
Il Son rimase un po’ stupito, ma sapeva che aveva ragione.
Gohan si scambiò un cenno con Vegeta ed intervenne.
- Vengo io. Sono il nipote.- e detto questo si affiancò alla
barella.
Zia e nipote sparirono in sala parto.
Gli altri rimasero fermi per un po’, poi cercarono di
rilassarsi e si sedettero.
Vegeta sedette senza dire una parola: sua figlia stava
nascendo e lui non poteva essere con Ayako mentre succedeva.
Ma non poteva fare altrimenti.
Così si appoggiò allo schienale della sedie e attese con
pazienza.
Sta nascendo, sta nascendo!!!!!
Che carini!!!
E Vegeta non ha perso la testa; meno male.
Grazie a hilaryssj, Hainett, vale15,
francyssj, giugiu94 e viky4forever.
Erano ormai 4 ore che Ayako era in sala parto: tutti
sapevano che era un procedimento lungo, soprattutto Chichi, Bulma e Videl, ma
erano comunque impazienti.
Quello più agitati di tutti era ovviamente Vegeta: Gohan si
era seduto accanto a lui, nel caso avesse voluto parlare della zia o della
bambina.
Ma come immaginava, il principe non disse una parola.
Allo scoccare della 5 ora, finalmente un dottore li
raggiunse.
- Come stanno?- chiese Goku riferendosi a mamma e figlia.
- Stanno bene entrambe. La piccola e sana e robusta e anche
sua sorella si è ripresa in fretta.-
Tutti sorrisero: nessuno era stupito della cosa, la giovane
Aya era una delle sayan più forti e in gamba.
- Adesso sta riposando, ma tra qualche minuto potrete farle
visita.- continuò il medico.
Il Son lo ringraziò e questi tornò dalla paziente.
- Che sollievo. Temevo che a causa dell’incidente di 5 mesi
fa ci sarebbero state delle complicazioni.- commentò Chichi.
- E invece è andato tutto bene.- annuì il figlio maggiore.
Quest’ultimo guardò il padre segreto di sua cugina: aveva un
sorriso stampato in faccia e anche se nessuno se ne accorgeva si vedeva che era
raggiante dalla gioia.
Passò una mezz’oretta, poi l’infermiera li raggiunse e disse
loro che potevano entrare.
I medici fecero un’eccezione e li lasciarono passare tutti e
8.
Si fermarono sulla soglia ad osservare la scena: Ayako era
stesa a letto e teneva la piccola tra le braccia.
- Entrate o rimanete lì tutto il tempo?- disse
improvvisamente la giovane, guardandoli.
Uno alla volta andarono ad abbracciarla, facendole i
complimenti per la bellissima creatura che aveva dato alla luce.
Tutti si meravigliarono dei suoi occhi, così neri e così
profondi per una creaturina così piccola, e dissero che erano uguali a quelli della
madre, ma lei sapeva che erano identici a quelli di Vegeta.
Sollevò lo sguardo dal viso della figlia, notando che il
principe non si era ancora avvicinato: egli era fermo immobile dietro agli
altri, lo sguardo fisso sulla neonata.
- Ehi, Veggy. Guarda che non ti mangia.- lo prese in giro la
ragazza.
L’uomo si risvegliò e guardò la sua amata.
Piano si avvicinò al letto, incurante degli occhi fissi su
di lui.
Si fermò accanto alla neo-mamma, guardò entrambe, poi
accarezzò la testolina della figlioletta.
Era così dolce, che per poco Aya non si commosse.
- Non ci hai ancora detto come si chiama.- disse Goten,
improvvisamente.
- Avete ragione. L’ho chiamata Keiko.-
- Keiko? Come mai?- chiese curioso il più giovane dei Son.
- Non lo so. Mentre partorivo mi è balzato alla mente questo
nome e ho pensato fosse un segno.-
Guardò Vegeta, come per cercare la sua approvazione.
- È un nome bellissimo.- commentò lui, capendo cosa la sayan
voleva sentirsi dire.
Ed era vero: gli piaceva quel nome.
- Concordo. Piace molto anche a me.- disse Gohan sorridendo
alla zia.
- Già… Keiko Son.- disse Ayako e voce alta.
“Keiko Brief” pensò invece tra se e se.
Un’infermiera entrò proprio in quel momento, avvisando la
ragazza che doveva portare via la bambina: anche lei aveva bisogno di riposare.
Quando la piccola fu uscita, gli altri la imitarono,
lasciando riposare la neo-mamma.
Vegeta rimase indietro e quando fu sicuro che gli altri non
li avrebbero visti, tornò verso la madre di sua figlia.
- Come ti senti?-
- Benissimo. Soprattutto ora che so che nostra figlia sta
bene.-
- Èbellissima.-
commentò l’uomo sorridendo alla ragazza.
- Hai ragione. È meravigliosa. L’amo con tutta me stessa.-
- Ehi, guarda che divento geloso.- disse Vegeta, facendo
ridere Ayako.
Si avvicinò alla sayan e la baciò con amore.
- È identica alla mamma.-
- Scherzi? Non hai visto? Ha i tuoi stessi occhi.-
Rimasero ancora un po’ insieme, poi il principe si ritirò:
non voleva stancarla troppo.
Si diresse verso la sala dove vi erano tutti i neonati e
cercò la sua piccola.
“Keiko Son”: eccola.
Leggere il cognome gli fece male, ma sapeva che non poteva
essere altrimenti.
Era il cognome della madre e andava bene così.
I giorni passarono e tutta la famiglia andava spesso a
trovarla.
Anche Vegeta ci andava, ma lo faceva da solo, in modo da
poter stare con l’amata senza problemi.
Dopo circa 5 giorni i dottori le diedero il permesso di
tornare a casa.
Questa volta fu Goku a venirla a prendere e quando
arrivarono, Ayako trovò tutti ad accoglierla con uno striscione che diceva:
“Benvenuta Keiko”.
Questa volta non riuscì a trattenere le lacrime: tutto stava
andando bene e anche se non poteva dire a nessuno che il padre era Vegeta, cosa
che avrebbe voluto fare, era felice, perché era circondata dalle persone che
amava.
La bambina era tenerissima e bravissima: mangiava in modo
adeguato e, tutto sommato, dormiva tranquilla la notte.
Tutti facevano il diavolo a 4 per occuparsi di lei e Ayako
ne approfittò, sapendo che appena sarebbe cresciuta nessuno l’avrebbe voluta
intorno, soprattutto se era una peste come il padre.
Quando lo diceva al principe, questi metteva il broncio
offeso, ma la ragazza sapeva come farsi perdonare.
Il tempo passava e la piccola Keiko cresceva sana e forte,
circondata dall’amore ti tutta la famiglia.
Ayako era felice e sapeva che nulla sarebbe più andato
storto.
Eccomi qui.
Lo so che il chap è corto, ma con questo si conclude la
prima parte della storia.
Nel prossimo saranno passati alcuni anni e inizierà così la
seconda parte.
È quindi un chap di transito.
Intanto ringrazio vale15, emyc,
francyssj, videl93, viky4forever, Bulma_007 e Hainett per i commenti.
Ayako si accomodò sul divano, concedendosi qualche minuto di
relax.
Ma non fece nemmeno in tempo a sedersi, che una voce
squillante la raggiunse.
- Mamma, mi porti al parco giochi?-
La piccola Keiko, allegra e vivace come sempre, entrò
saltellando nella stanza, gettandosi poi tra le braccia della madre.
- Tesoro, sono stanchissima oggi. Perché non chiedi allo zio
se ti accompagna? Così magari viene anche Pan, cosa ne dici?- le rispose la
sayan, dandole un bacio sui capelli nerissimi.
- Siiiiiiii!!! Che bello!! ZIO GOKU!!- urlò la bambina,
ancora prima d’essere uscita dalla stanza.
Ayako la guardò allontanarsi, sorridendo, poi si lasciò
andare sullo schienale del divano, chiuse gli occhi e si mise a riflettere.
Erano già passati 4 anni da quando aveva partorito: il tempo
sembrava passato in un baleno.
Lei, ormai ventitreenne, aveva lasciato gli studi e aveva
trovato un lavoro negli uffici della C.C, grazie all’aiuto di Bulma.
Nonostante Vegeta le avesse ripetuto mille volte che l’avrebbe
aiutata lui a mantenere la figlia, la mora era stata irremovibile: voleva
essere lei a garantire un futuro a Keiko.
Si mise più comoda tra i cuscini, quando vide la testa di
suo fratello far capolino.
- Sorellina, porto le bambine al parco. Tu riposati.- le
disse.
- D’accordo. Grazie fratellone.- gli rispose sorridendogli.
Goku ricambiò il sorriso e uscì.
L’aiuto del sayan e di tutta la sua famiglia era stato
importantissimo per lei; senza di loro non ci sarebbe mai riuscita.
Decise di andare a farsi una doccia per poi mettersi a
sedere sotto l’ombrellone in giardino sorseggiando una bevanda fresca e
leggendo una rivista.
Era appena uscita dalla doccia e, con solo un asciugamano
addosso, si stava dirigendo verso la sua camera, quando venne a scontrarsi con
due occhi profondi, identici a quelli di sua figlia.
- Aya. Non sapevo fossi tornata.- le disse Vegeta stupito,
ma mettendole le mani sui fianchi, dopo essersi assicurato che non ci fosse
nessuno nei paraggi.
- Infatti sono appena tornata.- rispose lei, rispondendo a
quel bacio che lui le aveva posato sulle labbra.
- Dov’è Keiko?- le chiese poi, notando lo strano silenzio
che regnava nella casa.
- Al parco giochi con Goku e Pan. Avevo bisogno di un po’ di
relax.- gli rispose, circondandogli il collo con le braccia.
- Mmmh, allora abbiamo un po’ di tempo per noi.- esclamò con
sguardo malizioso.
La ragazza rise, mentre il principe la spingeva nuovamente
nel bagno per farla “rilassare” a modo suo.
Dopo un paio d’ore, mentre Ayako si trovava in giardino come
da lei programmato, vide Goku e le due bambine rientrare dal parco giochi.
- Mamma!- urlò la piccola, saltandole in braccio.
- Ciao amore, allora, ti sei divertita al parco con lo zio?-
- Si, tantissimo. E poi ci ha preso anche il gelato.-
- Davvero? Allora è stato bravo.- disse la sayan, sorridendo
al fratello che si era avvicinato.
- Anche lei è stata bravissima.- la informò lui, mentre
Keiko sorrideva soddisfatta e orgogliosa.
- Piccola, perché non vai dentro a giocare con Pan mentre io
parlo con la mamma?- le disse poi l’uomo, accomodandosi di fronte alla sorella.
Era sempre stato un amore con la bambina, era un po’ la
figlia femmina che non aveva mai avuto.
- Ok.- e saltando giù dalle gambe della madre, si diresse
correndo verso la casa in compagnia di Pan.
- Keiko, non correre!- le urlò la madre, temendo che
cadesse: certo non si sarebbe fatta molto male, ma i suoi poteri da sayan non
si erano ancora sviluppati del tutto.
- Quella bambina è sempre piena di energia.- disse poi la
giovane, voltandosi verso il fratello.
- Già, chissà a chi assomiglia.- rispose lui, alzando un
sopracciglio e guadagnandosi una linguaccia dalla sorella.
- Allora, che dovevi dirmi?-
- Dobbiamo mettere a punto gli ultimi dettagli per la festa
di Keiko.- rispose lui.
- Si giusto.-
Infatti da lì a 4 giorni, la bambina compiva 4 anni e tutta
la famiglia le stava organizzando una festa.
Avevano deciso che Goku avrebbe portato lei e Pan da qualche
parte, mentre la madre a gli altri preparavano le ultime cose, poi l’avrebbe
riportata a casa e avrebbe trovato la sorpresa.
Fratello e sorella rimasero per un po’ fuori a discutere,
per poi tornare in casa dove era ormai pronta la cena.
- Tutto a posto al lavoro, cara?- chiese Bulma ad Ayako,
mentre cenavano.
- Si, tutto benissimo. C’è un mucchio di lavoro.-
- Lo so, ne sono stata informata. Ricorda che se hai bisogno
di ferie basta chiedere.-
- Grazie, Bulma, ma per il momento va bene così.- rispose la
sayan sorridendo.
- Keiko, ti ho detto di non correre. Stiamo mangiando.-
rimproverò poi la figlia, che stava correndo intorno al tavolo.
Proprio in quel momento la bambina inciampò e rovinò a
terra, cominciando a piangere.
- Che ti avevo detto?- disse esasperata la madre, pronta ad
alzarsi.
- Lascia, faccio io.- la precedette Vegeta, alzandosi e
sollevando la piccola: erano rari i momenti che poteva passare con la figlia, e
faceva di tutto per starle accanto il più possibile.
Si inginocchiò davanti a lei parlandole.
- Ehi, non è successo niente. Sei o non sei la piccola
principessina sei sayan?- le chiese dolcemente.
La piccina annuì, mentre il pianto diminuiva, sfregandosi
gli occhietti arrossati.
- E allora le principessine non piangono e soprattutto non
lo fanno quelle sayan.-
Keiko smise di piangere e guardò il principe con un
sorrisone.
- Va bene, allora non piango più.- gli promise poi.
- Brava. Vai dalla mamma adesso.- le disse poi.
La bambina raggiunse correndo la madre, che la prese in
braccio.
Poi Ayako guardò il sayan che amava: era così diverso, così
cambiato da quando Keiko era nata.
Si vedeva che, anche se non doveva farlo notare, voleva
essere un buon padre, e ci riusciva perfettamente.
Passarono i giorni e il compleanno di Keiko arrivò.
Come deciso, Goku uscì con le bambine, mentre gli altri
finivano di addobbare la stanza.
Ayako sentì il BIP del cellulare: era il fratello che la
avvertiva che stavano tornando.
- Stanno arrivando. Presto, presto, tutti nascosti.-
Tutti si trovarono un nascondiglio.
La sayan si mise a fianco di Vegeta, sorridendogli: la loro
bambina stava crescendo in fretta.
Quando la porta si aprì, tutti udirono la vocina della
festeggiata.
- Zio Goku, perché c’è buio?-
Appena la sua testolina fece capolino, tutti schizzarono
fuori, accendendo le luci.
- SORPRESA!- urlarono tutti.
La bambina rimase un po’ stupita, poi tutta eccitata si
lanciò tra le braccia della madre.
- Una festa, che bello!-
- Auguri, piccola mia.- le disse Ayako, baciandole la
fronte.
La festa proseguì tra musica e divertimenti: gli adulti da
una parte che parlavano e controllavano i bambini, dall’altra i piccoli
amichetti di Keiko che correvano avanti e indietro.
Sembrava che tutto procedesse per il meglio, quando
improvvisamente andò via la luce.
Tutti i bambini urlarono spaventati, mentre gli adulti
cercavano di tranquillizzarli.
- MAMMA!-
Improvvisamente tutti sentirono quell’urlo: era stata la
piccola Keiko.
- Keiko!!- la chiamò spaventata la ragazza, ma non ottenne
risposta.
Finalmente la luce tornò: Ayako si guardò intorno alla
ricerca della piccola, ma senza trovarla.
- Keiko, dove sei?!- continuò ad urlare, ma invano.
All’improvviso una risata agghiacciante arrivò alle loro
orecchie.
- Ahahahahah!! È inutile che la cerchi. Non la troverai. Ora
la tua piccola creatura è in mano mia.- disse quella voce. Probabilmente stava
comunicando telepaticamente.
- Farabutto! Chi sei? Cos’hai fatto alla mia bambina?- urlò,
mentre le lacrime cominciavano a scendere sulle sue guance.
- Per il momento niente, ma non si può mai sapere. Per
quanto riguarda chi sono… forse ti ricordi di mio fratello… Babidi.-
- B-Babidi…- disse tremando la ragazza.
- Esattamente. Io sono Bobidi, suo fratello. Pagherete per
quello che gli avete fatto. Ahahahah!- e così come era giunta, la sua voce se
ne andò.
- NOOOOOOOOOO!- il grido agghiacciante di Ayako rimbombò tra
le pareti.
Si accasciò a terra, piangendo disperata.
- No, Keiko, no… la mia bambina…-
Vegeta le si inginocchiò a fianco abbracciandola, incurante
di ciò che avrebbero potuto pensare gli altri.
- Stai tranquilla, la ritroveremo. Nostra figlia sarà di
nuovo con noi molto presto.- le sussurrò in modo che solo lei lo sentisse.
Poi guardando il soffitto come se il nemico fosse lì, pensò:
“ Me la pagherai molto cara, promessa del principe dei sayan”.
Eccomi…
Scusate per il terribile ritardo, ma l’ispirazione era scappata.
Come avete potuto notare non c’è mai un attimo di tregua.
Ma in fondo è pur sempre il Dragon Ball World.
Intanto grazie a Hainett, emyc,
vale15, francyssj,martozza, BULMA_007 e Viky4forever per le recensioni.