Tell me a story about love and mystery

di Vi Vanish
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


"Soltanto i migliori di voi avranno la fortuna di accedere al particolarissimo stage che si terrà in Scozia questo settembre..." Helen Figgins, professoressa della facoltà di archeologia di Boston, era solita iniziare ogni anno scolastico con questa frase. Ogni volta che questa veniva pronunciata, tutti gli alunni dell'ultimo anno a cui era rivolta si drizzavano sulle sedie come se la scelta dei dodici fortunati spettasse ad Helen Figgins in qul preciso istante. Ovviamente non era così.
"..come sapete, ogni anno, agli studenti che sono in procinto di laurearsi viene data l'occasione di passare due mesi con me in un sito archeologico per toccare con mano ciò che significa essere un archeologo. Questa speciale occasione permetterà ai prescelti di lavorare professionalmente e fare colpo su veri esperti del settore che, se rimarranno colpiti, potranno scegliere di dare immediatamente lavoro a chi, di fatto, li ha impressionati. Inutile dirvi che a questa facoltà siete così numerosi che ognuno di voi ha circa il 2% di possibilità di essere scelto..."
Helen Figgins camminava su e giù per la stanza, guardando negli occhi gli studenti che pendevano dalle sue labbra "..questa è un'esortazione ad un duro impegno ragazzi e ragazze, ma ora cominciamo la nostra prima lezione."


Esattamente nove mesi dopo, all'inizio di luglio, tutti gli studenti erano in tensione ed in attesa che il foglio con su scritti i dodici fatidici nomi venisse affisso alla bacheca della scuola.
In particolare, Adrienne Seymour era ansiosa di scoprire se ce l'aveva fatta.
"Ho superato tutti gli esami con il massimo dei voti, ho talmente tanti crediti che potrei vederli e sono una delle migliori qui dentro!...ehm...a parte te ovviamente, Katlynn."
"Tranquilla non mi offendo e non devi mentire: so benissimo che le mie possibilità sono misere. Ma sono certa che tu ce la farai, invece!" Katlynn si fermò di botto in mezzo al corridoio prendendo l'amica per le spalle e mostrandole uno splendido sorriso incoraggiante.
"Quando vedremo i risultati?" chiese Adrienne dopo che ebbero ripreso a camminare.
"Questo pomeriggio. Dopo pranzo. Ops, scusa cara, ma Mark mi aspetta per pranzo, devo scappare!"
Mentre Katlynn correva verso la mensa, Adrienne si fermò di fronte alla bacheca ancora vuota sperando che da lì a due ore ci avrebbe letto il suo nome sopra. In realtà non sapeva molto sullo stage perchè il giorno in cui Helen Figgins ne aveva parlato approfonditamente, lei era a casa con la febbre. Comunque, da quello che conosceva sui precedenti stage, la Figgins aveva una certa passione per i luoghi mistici, in cui anche solo un incisione su un reperto avrebbe potuto svelare un mistero perdurato migliaia d'anni.
Sospirò e riprese a camminare verso la mensa, dove sapeva avrebbe trovato Katlynn intenta a scambiare effusioni e saliva con Mark.
A volte si sorprendeva di quanto in fretta potesse cambiare fidanzato la sua amica nonostante il suo aspetto da ragazza per bene; Katlynn portava i capelli neri a caschetto e gli occhiali tondi sul naso che nascondevano le letiggini ed un paio di grandi occhi blu. Indubbiamente bella, ma Adrienne ogni tanto si chiedeva perchè a lei non potesse succedere altrettanto.
Certamente era una ragazza impegnata e studiosa, tuttavia partecipava ai party organizzati dal comitato studentesco e anche a tutti i corsi che l'università offriva.
Nessuno però, pareva essere rimasto colpito dai lunghi capelli castani che le arrivavano fino alla vita e nemmeno dalle iridi color nocciola chiaro racchiuse da folte ciglia.
Questo però al momento non importava, perchè il primo pensiero di Adrienne era quello di partecipare allo stage con Helen Figgins e con altri undici studenti dotati quanto lei.

Alle due e mezza di quel pomeriggio, tutta la facoltà di archeologia era radunata nel corridoio principale in trepidante attesa che la lista fosse appesa. Un suono di tacchi sul marmo rosato del corridoio fece girare tutti, che come impauriti di ritrassero per far passare Helen Figgins e la busta gialla che teneva in mano.
Camminava alta e fiera di fianco ai ragazzi che trattenevano il respiro e poi, con un semplice gesto fluttuante della mano, aprì la busta ed attaccò la famigerata lista sulla bacheca.
Poi si voltò e fece un discreto sorriso a Mish Lawrence per poi avviarsi nella direzione opposta lasciando che gli studenti guardassero la bacheca.
Mish si allontanò dalla calca poichè il sorriso della Figgins gli aveva già fatto comprendere che lui, in quella lista, c'era.
Adrienne intanto lo guardò con disprezzo mentre cercava di superare la calca: Mish Lawrence era il noto "cocco della maestra" da ben due anni consecutivi e giravano addirittura voci che andasse a letto con Helen Figgins pur di ottenerne favori.
"Non sarebbe tanto strano, in effetti lei ha solo 45 anni!" le aveva risposto una volta Katlynn.
Adrienne riuscì finalmente a superare l'ultimo alunno che indietreggiava deluso e cominciò a fissare attentamente il foglio. Katlynn non c'era, ma lei sì, la numero sette.
E senza alcuna sorpresa trovò anche il nome di Mish, in cima a tutti gli altri.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Molto tempo prima, essattamente tre anni prima, Adrienne Seymour era solo una delle tante matricole entrate alla facoltà di archeologia di Boston.
Conobbe Katlynn il primissimo giorno e questa non mancò di riferirle tutti i gossip della scuola. Mentre queste camminavano e chiacchieravano dirette al parco del Campus, qualcuno urtò Adrienne facendolo cadere un libro di mano.
"Scusa, ma potresti guardare dove vai?" aveva sbottato lei mentre si chinava a raccogliere il libro.
"Andavo di fretta..." aveva risposto un giovane alto, biondo e muscoloso, anch'esso matricola. "Mish Lawrence." aveva detto sorridendo porgendole la mano in gesto di scusa.
"Adrienne Seymour"
Dopo questa breve scena, Mish era corso via con la stessa fretta con cui era arrivato e le due ragazze avevano continuato a camminare, poi Katlynn aveva detto "Lui è Mish, ma questo già lo sai. è appena entrato nella squadra di nuoto del Campus e a quanto so, ha già una lunga fila di pretendenti ai suoi pieni. Tu forse non sai che la famiglia Lawrence è una tra le più benestanti di Boston..."
"Un figlio di papà!"
"Possibile, sì. Io qualche anno fa ho conosciuto sua sorella Madge: una gran put...."
I ricordi di Adrienne vennero interrotti dal suono della campanella. La lezione della Figgins era finita e finalmente era arrivato il momento di sapere specificatamente tutte le finezze riguardanti lo stage, pertanto Helen Figgins aveva organizzato una riunione con i dodici ragazzi nell'Aula Magna del Campus.
Adrienne si incamminò tutta pimpante verso l'ala ovest, dove per altro c'era un notevole affluire di gente. "molti credono che imbucarsi alla riunione gli permetterà di imbucarsi anche allo stage" pensò stizzita: non voleva condividere la sua fortuna con nessuno.
All'improvviso una voce dietro di lei la fece sussultare: "Sbaglio o la Figgins ne aveva scelti dodici? Qui ce ne saranno almeno trenta!"
Senza bisogno di voltarsi, Adrienne sapeva già che la voce suadente e profonda apparteneva a Mish Lawrence...il problema ora, era capire se stesse parlando con lei oppure no.
"Ehy Raperonzolo parlo con te!" le si piazzò davanti con un broncio da finto offeso e allora lei potè notare alcuni particolari di cui non si era mai accorta. Mish aveva un collo forte e largo, niente a che vedere con il suo più lungo e sottile, prettamente da donna.
Le braccia che Mish teneva incrociate erano muscolose e tirate e le spalle erano larghe e forti, come ci aspetta da un nuotatore provetto.
"Io..non so perchè tutte queste persona si illudono ancora di poter prendere ciò che non gli spetta!" Adrienne riprese a camminare a testa alta mentre rispondeva a Mish che pareva non essersi accorto dell'accurata osservazione appena fatta.
Ora che ci pensava, quella era la prima volta che Mish le rivolgeva la parola. Per fortuna una della qualità di Adrienne era di saper reagire magnificamente sotto pressione e questo le permetteva sia di affrontare esami complicatissimi senza batter ciglio, sia di non svenire davanti ad un dio greco reincarnato in un ventiquattrenne.
Adrienne non amava le attenzioni maschili, in particolare non amava le attenzioni che poteva darle quel maschio, poichè lei lo considerava un'idiota.
Era vero che Mish aveva vinto una borsa di studio ed era sicuramente sveglio ed aveva buoni voti, ma Adrienne era convinta che fosse tutto dovuto o alla ricchezza della sua famiglia o alle performance sessuali con la Figgins; questo faceva di Mish uno dei tanti ragazzi senza cervello che Adrienne detestava e tentava di evitare, e fino ad allora ci era riuscita perfettamente.
"L'aula è questa, ci vediamo dentro Allyson"
....Allyson? Con uno sbuffo, Adrienne guardò Mish allontanarsi da lei per entrare nell'aula e si ripromise di scrivere nella lista degli idioti da non frequentare : evitare chiunque non si ricordi il tuo nome.

L'Aula Magna, era un grande salone circolare ed altissimo, con più di mille sedie ed un grande palco.
Quella mattina ovviamente sembrava vuoto, considerando che vi erano solo tredici persone, contanto la Figgins, che aveva già malamente cacciato via chi aveva cercato di imbucarsi alla riunione.
Era stata una mattinata dura per lei, ma gli stage la facevano sentire di nuovo ragazzina ed era ansiosa di cominciare a spiegare l'eccitante ed insolito percorso che avrebbe atteso lei ed i ragazzi.
Si diresse quindi sul palco sistemandosi i capelli bianchi nella crocchia e si schirì la voce:
"Benvenuti!" breve pausa per gli applausi "Eccovi qui, pronti ad intraprendere uno stage di due mesi. Bè, vi ho già accennato che si terrà di Scozia giusto? Precisamente andremo nelle Highlands, le splendide montagne scozzesi famose in tutto il mondo. Il nostro sito è vicino al lago Lomond nei pressi di Loch Ness tanto per intenderci. La maggior parte di voi alloggerà nell'Hotel del lago che essendo piccolo non ha stanze a sufficienza, gli altri nella cascina della famiglia Glaw situata appena due metri avanti. Abbiamo già alloggiato in entrambi i luoghi e vi posso assicurare che l'ospitalità non è delle migliori, ma non troverete animi gentili tra gli scozzesi." La Figgins emise un leggero gridolino e poi proseguì "..ed ora passiamo alla parte importante. Il sito archeologico in cui lavoreremo è diventato tale qualche mese fa, quando Ken Buzham vi trovò un dipinto risalente ai primi anni del trecento. Vedete, è strano trovare reperti così recenti, di solito si trovano oggetti di gran lunga più antichi, ma noi sospettiamo che gli oggetti che si celano a Lomond furono posti lì da qualcuno, molti anni fa. Questo significa che per non so quale motivo, qualcuno ha scavato e sotterrato oggetti forse suoi, forse no, a Lomond. Tocca a noi scoprire chi fu e perchè, ma soprattutto a chi apparteneva tutto ciò." La Figgins si fermò un momento ed una ragazza alzò la mano.
"Salve sono Jane Ellins: sono rimasta delusa da quanto ha appena detto perchè tutti sappiamo che una delle qualità dei reperti e che si trovano sotto terra per cause naturali, non perchè qualcune ha deciso di fare la caccia al tesoro! Dovremmo cercare un sito in Italia per trovare reperti risalenti ai greci o agli etruschi, altrimenti di questo passo, anche le ossa che sotterra il mio cane saranno reperti!!"
La Figgins la guardò per un attimo e senza staccarle gli occhi da dosso rispose "Il lavoro di un archeologo è tutto fuorchè prevedibile signorina Ellins. Molti archeologi passano la vita a trovare e pulire pezzi di vasi o se gli va bene, di tombe. Voi avete l'occasione di maneggiare oggetti medioevali, probabilmente in buono stato, pulirli e fare pratica come veri archeologi. Ma soprattutto..." Helen Figgins si erse nel suo metro e ottanta di donna e le brillarono gli occhi "....avete anche l'opportunità di svelare un mistero."

Adrienne era entusiasta. Amava il medioevo ed era pronta a sporcarsi le mani pur di catalogare antichi oggetti. La cosa che poi la emozionava era che il tutto, era coperto da una velata nebbia di mistero.






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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


La mattina del cinque luglio era stata fissata la partenza per la Scozia.
Dopo il breve volo a bordo di un aereo locale, i ragazzi e la Figgins erano atterrati ed un pulmino li aveva subito condotti per stradine tutte curve e pendii.
Intanto, Adrienne controllava il suo set da archeologa, contando mentalmente ciò che aveva e sperando di non essersi scordata nulla; quando ebbe finito diede un'occhiata fuori dal finestrino e scorso un paesaggio bellissimo. C'erano colline verdi a non finire e piccoli centri abitati in lontananza.
Adrienne non aveva mai viaggiato molto nella sua vita perchè era sempre stata concentrata sullo studio e tutto quel verde la spaesava e la affascinava allo stesso tempo.
"Bello eh?" di nuovo, la voce di Mish Lawrence interruppe i suoi pensieri e per un secondo Adrienne si chiese perchè continuasse a cercare di attaccare dicorso proprio con lei.
Il sedile di fianco ad Adrienne era vuoto e così, mentre lei annuiva senza nemmeno voltarsi, Mish ne prese possesso.
Avete presente quando si guarda qualcosa, ma non lo si vede davvero? In quel momento, Adrienne guardava fuori, ma non vedeva più le valli versi e le casette di pietra, era piuttosto concentrata ad ascoltare il ritmo regolare del respiro di Mish e a respirare il suo profumo.
Da quando si era presa una cotta per lui? "MAI" si rispose mentalmente. "non è altro che il classico effetto che fa alle ragazze"

L'orologio segnava le dieci meno un quarto. Questo significa che i ragazzi erano sul pulmino da quasi quattro ore, ed erano piuttosto stanchi.
"Signorina Figgins? Per quanto ne abbiamo ancora?" chiese un ragazzo nell'ultima fila.
"Ancora un paio d'ore signor Coogan, ora il conducente spegnerà le luci per fare in modo che possiate riposare."
Le luci si spensero. Il fatto che Mish fosse seduto di fianco a lei, non permetteva ad Adrienne di dormire tranquilla: c'era qualcosa in quel ragazzo che non le ispirava assolutamente fiducia. Oltre al fatto che lo riteneva stupido, viziato e maschilista, c'era una luce strana nei suoi occhi scuri che le faceva venire le farfalle allo stomaco.
Nonostante questo turbinio di pensieri, Adrienne crollò in una sorta di dormiveglia improvvisa, cullata dal movimento dell'autobus e dal live sibito dell'aria condizionata sopra le loro teste. Intorno era tutto silenzioso, come se anche tutti gli altri non aspettaro altro che la luce per appisolarsi un momento.
Adrienne cominciò a sentire che il sonno si impadroniva di lei, la cullava, sembrava quasi che la stesse accarezzando sui capelli, poi, si addormentò del tutto.

"SVEGLIA, TRA CINQUE MINUTI SAREMO ARRIVATI A A LAGO LOMOND!" annunciò la Figgins con voce trillante un'ora dopo, svegliando i ragazzi.
Adrienne aprì gli occhi immediatamente, aveva il sonno molto leggero e un rumore come quello non poteva di certo essere ignorato. Osservò che Mish invece, continuava a dormire con la testa leggermente reclinata sulla spalla ed una mano aperta e rivolta all'insù, appoggiata sulla gamba.
Aveva un'aria tenera ed indifesa, il classico cucciolone duro di giorno e coccoloso di notte.
Adrienne stava per scuoterlo, quando notò qualcosa nella sua mano aperta: c'era un capello incastrato fra le dita, lungo e castano; era certa che nessuna ragazza su quell'autobus aveva i capelli lunghi quanto i suoi...non c'era altra possibilità, quel capello era suo.
Ricordò il momento in cui si addormentava, quando le sembrava che qualcuno la accarezzasse e le venne quasi un colpo al pensiero che Mish Lawrence potesse averle passato le dita tra i capelli mentre dormiva.
La sua parte razionale le diceva che quello era un gesto dolce e romantico, ma l'altra parte, quella calcolatrice e fredda, voleva credere che fosse solo una sorta di perversione.
Ancora scossa, gli spinse leggermente la spalla dicendo "Tra poco si scende" e Mish aprì gli occhi. Come se nulla fosse, come se non sospettasse di avere un capello fra le dita, si stropicciò gli occhi e sbadigliò, prima di guardare Adrienne e porgerle un sorriso.
L'autobus si arrestò e i dodici, assonnati ragazzi scesero a prendere le loro valige. Molti rimasero però incantati a guardare l'enorme lago che si estendeva per chilometri, circondati da splendide valli verdi.
Helen Figgins si mise davanti a loro ed indicò una struttura bianca in cima ad una collina "Quello è l'hotel in cui la maggior parte di noi alloggerà, mentre in quella.."  puntò il dito verso una casupolina poco distante "..alloggeranno gli altri. Andiamo!"
Helen si incamminò su per una viuzza acciottolata, seguita a ruota dai ragazzi, ma non appena raggiunse la cima si bloccò. La casupolina vicina all'hotel che aveva indicato prima, aveva il tetto scoperchiato e alcuni pezzi di intonaco caduti a terra.
Vi si recò subito con aria preoccupata per parlare con la proprietaria, che fortunatamente era lì fuori e stava annaffiando i fiori.
"Signora Glaw! Ci incontriamo di nuovo eh?" si strinsero la mano sorridenti,poi Helen si sistemò la crocchia prima di riprendere a parlare "...cosa è successo alla casa?"
"Oh, non ve l'hanno detto? Purtroppo la casa era molto vecchia e un acquazzone l'ha quasi distrutta, qualche giorno fa.  Al momento non ci entriamo nemmeno io e mio marito, attendiamo che la rimettano a nuovo."
Helen Figgins sbiancò improvvisamente. Se quel luogo era inaccessibile, dove avrebbe messo i due ragazzi che non avrebbero potuto alloggiare in hotel?

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Helen Figgins vagava preoccupata nella piccola hall dell'hotel.
Non aveva ancora detto ai ragazzi che i Glaw non avrebbero potuto ospitarli e al momento non sapeva nemmeno come fare a sistemare la faccenda: che lei sapesse, non c'erano altri hotel o abitazioni per chilometri e chilometri e ovviamente sarebbe stato scomodo per i due malcapitati alloggiare lontani dal luogo degli scavi.
Helen guardava i dodici prescelti seduti sul divanetto nella stanza a fianco, tutti intenti a digitare sui telefono o a fare foto al paesaggio esterno, ignari di tutto.
"Signora Figgins, c'è qualche problema? Posso dare le chiavi ai ragazzi?" la receptionist nonchè proprietaria del piccolo hotel le si avvicinò con fare rassicurante e voce calma, ma notò subito lo sguardo preoccupato dell'altra.
"Oh salve Beitris....sì ecco, un problema ci sarebbe: i Glaw non posso ospitare il resto di noi e non mi avevano avvisata prima. Per cui Beitris, io non so che fare. Non c'è modo di aggiungere delle brande nelle altre stanze?" fece Helen speranzosa, ma in cuor suo sapeva che non era possibile.
"Lei ha già alloggiato qui Helen, sa perfettamente che le camere sono state sfruttate al massimo delle loro possibilità. Non so come aiutarla, proverò a contattare qualche hotel nella città più vicina, vuole?"
"Troppo scomodo, non abbiamo mezzi di trasporto qui e le città sono veramente molto distanti."
"Mmmmh..." Beitris Campbell si massaggiò il mento....forse aveva un'idea.


Adrienne Seymour guardava fuori dalla finestra con una strana sensazione che la pervadeva: c'era qualcosa che non andava.
La Figgins era intenta a complottare con la padrona dell'hotel da più di un'ora ormai e a nessuno era stato detta una sola parola. Tra l'altro a lei non era nemmeno sfuggito il "piccolo" particolare delle casa scoperchiata...casa che con ogni probabilità doveva essere dei famosi Glaw.
"Hey Raperonzolo, che guardi?" non c'era bisogno che si voltasse per sapere a chi diavolo appartenesse quella voce, dolce e profonda allo stesso tempo.
"Bè c'è l'imbarazzo della scelta..." rispose lei senza voltarsi "..a sinistra c'è un drago sputafuoco, a destra una comitiva di un circo ambulante e proprio davanti a noi c'è un unicorno. Eeee ommioddio, cos'è quello? Aspetta un po'.....ma è...ma è......ah già, una collina" a quel punto si voltò "..anche oggi hai vinto il premio per la perspicacia, perchè attenzione attenzione....stavo guardando IL CIELO!" Adrienne finse di battere lievemente le mani e lo guardò con un misto di odio e ironia.
Mish non sapeva se ridere o prenderla in giro a sua volta, per cui optò per la seconda: "Oh peccato, se ci fosse stato davvero il circo avresti potuto fare un provino per la donna barbuta." piegò le labbra in un leggero sorriso e se ne andò, lasciandola lì con gli occhi sbarrati e inorriditi.
"che cafone"  fu l'unico pensiero coerente in mezzo ai tanti insulti che le passavano per la mente.
Adrienne lo guardò allontanarsi, camminando sicuro in mezzo agli altri undici. A proposito, chi erano?
Adrienne spostò lo sguardo da un volto all'altro, intenta a riconoscere qualcuno di quei ragazzi.
Innazitutto contò 4 ragazzi e 6 ragazze. Riconobbe Todd Coogan, il ragazzo che aveva parlato in autobus e il suo amico timido e pelato: Anthony King.
Delle ragazze invece conosceva più o meno 3 di loro, e comunque di vista: Emily Male, con cui aveva fatto un corso qualche anno prima, Alexandria Jordin capitano della squadra di nuoto femminile del campus e Dakota Bryan, famosa per il fisico prosperoso ed il carattere particolarmente introverso.
L'attenzione di Adrienne si spostò poi su Helen Figgins, che si avvicinava al loro gruppeto con uno strano sorriso sul volto.
"Silenzio ragazzi." ordinò con un gesto delle mani "Vi devo fare partecipi di un piccolo contrattempo: purtroppo i Glaw non potranno riceverci quest'anno e quindi la nostra gentile Beitris Campbell ci ha fatto il grandissimo favore di chiedere ospitalità ad una delle più grandi famiglie scozzesi, appartenente ad uno dei più importanti clan che abitavano questi luoghi: i MacKenzie.
Al momento Ross MacKenzie e sua moglie Dory vivono nel grande castello medievale che molti anni fa apparteneva agli avi dei MacKenzie, una dimora storica e in ottime condizioni. Poichè i due non hanno figli, hanno accettato di buon grado di ospitare due di voi nelle stanze del castello. L'unico problema è che il castello è sulla collina dietro di noi a più di 10 chilometri da qui, ma è comunque il luogo più vicino.  Ecco, se vi sporgete un po' dovreste riuscire vedere una delle torri."
Mentre Helen spiegava, tutti  i ragazzi speravano di poter essere quei due famigerati fortunati: i MacKenzie facevano parte di un antico clan, tra i più vecchi e più ricchi e tra l'altro si diceva che fossero famosi per i loro trascorsi con alcuni druidi che si insidiarono nel clan stesso.
Non c'era da sorprendersi che tutti volessero alloggiare nell'antico castello e non vi erano nemmeno dubbi che Helen concedesse a Mish, uno dei due posti. E così fu.
"Lawrence, so che lei ha problemi di pressione, per cui è meglio se alloggia al castello che è più basso di quest'hotel in cima alla collina" gli sorrise beata dopo quella indecente sucsa e poi scrutò gli altri. "non guardatemi con quelle facce, procederò ad un'estrazione per voi altri."
Adrienne sentì un sussurro vicino al suo orecchio "quasi non si nota che si scopa Mish eh. No ma viva la democrazia."
Adrienne voltò la testa sorridendo appena e intravide una ragazza biodiccia che la guardava e le tendeva la mano.
"Daisy Wilson" fece ancora sottovoce.
"Adrienne Seymour" rispose compiaciuta di aver trovato una nuova amica.

Intanto la Figgins aveva preso un grosso libro sulle leggende del luogo da uno scaffale e procedeva ad aprire una pagina a caso:
"Pagina 331. La somma dei numeri fa 7."
Adrienne sgranò gli occhi prima ancora che venisse dato il responso finale. Se possibile lei era l'unica che non voleva andare in quel castello, ovviamente a causa di Mish. E poi in un sussurro, Helen confermò la sua paura più grande:
"Adrienne Seymour"

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