Il principio era la mela

di PotterGleeBeatles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ossessione ***
Capitolo 2: *** Sfortuna... o fortuna? ***



Capitolo 1
*** ossessione ***


Appena sceso dall’espresso per Hogwarts non degnò di uno sguardo Tiger e Goyle e si mosse velocemente verso i carri che si trainavano da soli.  Era un po’stanco per il viaggio e non vedeva l’ora di infilarsi sotto le coperte. Ma prima c’era lo smistamento e il discorso che faceva rendere interessanti le mosche del cappello parlante.
Quando arrivò il momento del banchetto Draco non aveva molta fame.  Dopo aver guardato un po’ schifato Weasley che si ingozzava aveva scrutato il lungo tavolo dei Serpeverde. Pollo, budino, verdure e dolci e poi... Un sussulto al cuore. Poco più in là c’era un cestino di vimini. Pieno di mele. Mele verdi. Ne appellò una e quando tocco la buccia qualcosa lo sciolse. Era bellissima. Nessuna ammaccatura, consistenza dura e vellutata, un profumo irrestibile. La arrotolò in un tovagliolo e la infilò nel mantello facendo attenzione che nessuno lo vedesse.

Arrivato con i suoi amici nella sala comune era scappato per il dormitorio e aveva preso la mela. Sì, era perfetta. La portò, quasi tremando alla bocca. Sentì la buccia fresca sulle labbra e....
-Draco ma che fai?- era Blaise
- Nulla. Mangiavo una mela. Che fai ora mi schiaffi ad Azkaban?- rispose Draco irritato.
-Pensavo che con l’estate questa mania delle mele ti fosse passata... Non è normale essere ossessionati da una mela Draco.-
Il ragazzo non rispose. Come osava “quello” parlare in questo modo delle SUE mele!? Il frutto del peccato, lo chiamavano così i babbani. Forse ne era attratto per quello...
- Non è che cerchi sicurezza nella mela perché sei ancora sconvolto da quello che fa tuo padre per Tu-sai-Chi?-
-VATTENE- questa volta Draco aveva urlato – Lasciami da solo-
Blaise lasciò il dormitorio scuotendo la testa.
Riprese da dove era stato interrotto. Morse la mela e il suo sapore lo riempì di benessere. Dopo tanti morsi arrivò al torsolo e con una lacrima (veloce e furtiva) la buttò. Il maniaco delle mele. Lo chiamavano così i suoi amici per scherzare.
Amava le mele fin da bambino. Al Malfoy Manor, da piccolo, era sempre annoiato. Passava giornate sulla sua nuova scopa, dava ordini a Dobby.
Il giardino era triste e spoglio in tutte le stagioni. Tranne per un particolare. Sul retro, dopo lunghe pareti di siepi impenetrabili, c’era un enorme albero di mele. Rigoglioso, verde e vivo.
Lo aveva piantato lui stesso, un giorno. Dopo pranzo aveva conservato dei semi e li aveva sotterrati. Ogni tanto innaffiava la terra e provava senza successo a far crescere la pianta con la magia. Dopo quattro anni era diventato un bellissimo albero e quando Draco si ritrovava a passare da quella parte prendeva una mela e la mangiava con gusto. Una mela ogni giorno era d’obbligo ormai. Non aveva mai avuto problemi di salute. Su questo i babbani avevano ragione: una mela al giorno toglie il medico di torno. Anche se i mali babbani con un piccolo tocco di magia durano ben poco.

Per non continuare a fare l’asociale il ragazzo scese fino in sala comune. Era il suo 3° anno ad Hogwarts e già non vedeva l’ora di finire la scuola.
- Devi continuare a stare con le tue amate mele o vuoi chiacchierare un po’con noi?- lo risvegliò Daphne –Almeno dai il benvenuto a mia sorella, appena smistata in serpeverde!- Si scostò lasciando davanti a lui una ragazza molto alta per la sua età, magra, con i capelli castani e un’espressione di grande intelligenza.
-Benvenuta nella casa più fica di Hogwarts, Greengrass junior- disse Draco.
La “piccola sorrise” per poi correre dietro ad un’altra ragazzina probabilmente della sua età.
In realtà l’anno prima aveva avuto una piccola cotta per Daphne. Bionda, carina ma non dotata di particolare intelletto. Insomma a volte si divertiva a fare la gallina con Pansy e quindi l’aveva subito lasciata perdere.
-Scusate non mi sento bene- Con questa scusa corse dritto nel dormitorio, infilò alla svelta il pigiama e si infilò sotto le coperte di lana. A pensare.

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Capitolo 2
*** Sfortuna... o fortuna? ***


La mattina dopo Draco si svegliò presto e scese a fare colazione. Era domenica e non avevano lezione. Vide Potter e i suoi amichetti ridere e scherzare ed ebbe una fitta in pieno petto. Loro erano così uniti. Li invidiava in fondo. Ma non era cosa da lui invidiare gente simile e sprezzante si rimise ad ascoltare Blaise che parlava delle sue “bellissime” vacanze.
Dopo la colazione risalì le scale lentamente, rimanendo solo. Pensava. Come era possibile che nessuno fosse mai stato attratto da lui. Non aveva mai avuto una ragazza. Nessuna le aveva fatto capire di essere innamorata di lui. Ma come? Lui era il fichissimo Draco Malfoy!
Si mise a mangiare una mela per disperazione e, cambiando idea, scese e uscì all’aria aperta. Sul ponte.  Dopo un po’ di tempo una figura si avvicinò saltellando. Era Greengrass Junior.
“Ehi ciao Draco!” disse con un sorriso. Lui non le rispose. 
“Ti senti bene?” Lui continuò ad ignorarla ma gli scappò un sospiro che sapeva di depressione.
“Mhh, senti io mi chiamo Astoria, e sono felicissima di essere tra i serpeverde! Daphne mi parla spessissimo di te!”
A quello Draco si girò con sguardo sorpreso “Ti parla spesso di me?”
“Esatto! Draco qui, Draco lì... a volte è davvero petulante” rispose lei con aria di “disperazione ironica”
A quel punto Draco sì aggiustò con le dita i capelli biondo platino e sorrise soddisfatto di sé.
“Beh senti Greengrass mi stai simpatica, ma ora devo... andare” e continuando a sorridere con esagerazione si diresse verso la sala comune dei serpeverde a passo svelto. Daphne non c’era. Con aria disperata Draco la cercò per tutta la stanza fino a quando Pansy non gli chiese “Che stai facendo?”
Lui farfugliò un “Dove si è cacciata Daphne?” e uscì di fretta. La ragazza, rimasta sola nella sala scoppiò a piangere perché Draco non la degnava mai di uno sguardo. Ne era innamorata. Lei, la ragazza con la faccia da Carlino aveva una cotta esagerata per Malfoy, il più intrigante (secondo lei) ragazzo del mondo.
Lui, inconsapevole della sua ammiratrice, cercò Greengrass Senior per tutto  il castello fino a quando non sentì un risolino nel corridoio accanto. Facendo passi a rasoterra si affacciò dall’altra parte del muro, C’erano Daphne e Theodore seduti per terra che si tenevano la mano. Bene. Ora sì che era depresso.
Anche se Daphne non gli interessava poteva sempre vantarsi di piacere ad una ragazza. Ma La sfortuna volle cheD non sapesse che tra Daphne e Theodore non c’era assolutamente nulla. Erano molto amici fin da bambini, si consideravano quasi fratello e sorella (anche se avevano deciso di non dirlo in giro) e a Nott... beh non interessavano le ragazze. La realtà è che anche lui era infatuato dal perfido biondo. E non riusciva a toglierselo dalla testa.

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