Charlie.

di AlixGiulix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Un lunedì stracolmo di merda. ***
Capitolo 2: *** 2. E chi sarebbe questa forza della natura? ***
Capitolo 3: *** 3. Harry, ieri sera hai sostato nella Charlie avenue? ***
Capitolo 4: *** Picci e Pucci?! ***



Capitolo 1
*** 1. Un lunedì stracolmo di merda. ***


 1. Un lunedì stracolmo di merda.



Charlie, ragazza di Newry, cittadina irlandese, stava camminando per i corridoi dalle pareti arancioni del liceo Holmes Chapel Comprehensive School. I capelli lisci biondi cenere le cadevano sulle spalle, il ciuffo era fermato da un fiocchetto giallo in tinta con il cinturino stretto appena sotto il seno. La camicetta bianca leggermente lunga cadeva sui jeans scuri a sigaretta. I raggi del sole, che filtravano dalle finestre,  illuminavano gli occhi marroni dalla sfumatura verdastra della giovane. Dopo esser stata in segreteria, Charlie camminava a passo svelto alla ricerca del suo armadietto, timorosa di arrivare in ritardo il primo giorno.
Scorse una testa riccia dal sorriso amichevole intento a prendere i libri mantenendo una conversazione con un ragazzo alto, moro e dalla pelle ambrata.
‘…Harry, ma non puoi fartele tutte! Quella lì è la zoccola in assoluto!’ Commentò l’amico.
Il riccio alzò al cielo i suoi occhi verdi, lasciandosi andare ad una risata. ‘Come se tu non te la fossi fatta.’ Punzecchiò Zayn, il compagno di conversazione.
‘Scusate ragazzi, per caso sapete dov’è questo armadietto?’ Una voce tiepida interruppe il discorso tra i due, questi si voltarono, incrociando gli occhi di Charlie.
‘Qual è il numero?’ Domandò il moro.
’24 H’ la risposta arrivò immediata.
Harry si grattò al testa, quasi imbarazzato. ‘Veramente è questo, di fianco al mio.’
‘Ah, scusate, che figura di merda!’ Esclamò diventando leggermente rossa in viso, aprendo l’armadietto. I due risero al commento di Charlie, stupiti dall’espressione che la ragazza aveva usato.
Gentilmente Harry le chiese che lezione avesse.
‘Storia alla prima.’ Sbuffò la bionda, quella materia per lei era sempre stata una palla al piede.
‘Anche noi! A quanto pare seguiamo gli stessi corsi!’ Fu in quel momento che tre ragazzi, belli quanto loro, si buttarono addosso ai due, facendoli scaraventare contro i loro armadietti. Uno dei tre, perdendo l’equilibro cadde immancabilmente sopra Charlie, trascinandola per terra. Una risata limpida e contagiosa di un biondino irruppe nel quotidiano frastuono di voci e altre tre si unirono ad essa.
‘Merda, scusa!’ Disse aiutando Charlie a tirarsi su.
‘Oggi c’è proprio tanta merda in giro!’ Affermò Harry facendo ridere ancora una volta la ragazza e Zayn.
‘Non ti preoccupare, sono ancora viva.’ Replicò sistemandosi la camicetta.
La campanella suonò, sorprendendo tutti e sei, che dovettero correre in classe, posizionandosi a coppie nei lunghi banchi beige.
Una donna alta e magra entrò in aula reggendo la borsa di marca e il libro della materia. Poggiando alla cattedra tutto il materiale, si portò una mano alla fronte e senza pensarci disse con enfasi. ‘Merda, il registro!’ Così generò altre risate dei tre che si scambiarono uno sguardo complice.
Harry seduto al fianco di Charlie ribadì ‘L’avevo detto io che oggi è un giorno stracolmo di merda.’ Provando la risata cristallina della bionda.
‘Comunque io sono Harry.’ Si presentò il ragazzo. ‘Lui è Zayn, Niall, Liam e Louis.’ Indicando in successione il moro ambrato, il biondino tinto, la testa color cenere e il moro dagli occhi azzurri, che qualche minuto prima Charlie aveva scontrato.
‘Styles, invece di fare colpo sulle nuove arrivate, vammi a prendere il registro.’ Interruppe la professoressa.
Harry, sbuffando, si alzò e facendo un occhiolino alla compagna si avviò con la sua lenta camminata verso l’uscio.
‘Io sono la professoressa Walker e come sapete insegno storia.’ In fin dei conti era il primo giorno per tutti, ma solo il viso di Charlie era nuovo alla professoressa e ai compagni.
‘A proposito di nuove arrivate, tu sei…’ Lasciando la frase in sospeso e spingendo la giovane a presentarsi.
‘Charlie Dixon.’ Timidamente disse la ragazza.
‘Bene, e vieni da…’ spronandola ancora.
‘Newry, Irlanda del Nord.’
‘Ma che bello! Abbiamo un'altra irlandese in classe! Horan, da dov’è che vieni, che non ricordo?’ Charlie rimase sbigottita, credendosi l’unica sfigata irlandese in tutta Holmes Chapel. Guardandosi intorno cercò tra i volti il suo compatriota.
‘Da Mullingar, prof.’ Charlie riconobbe la fonte della risata identificando Niall. Sorrise al ragazzo che le sembrava tanto simpatico.
A interrompere la conversazione fu Harry che, entrando, consegnò svelto il registro, tornando al suo posto.
‘Harry, ti sei perso la presentazione della tua compagna di banco, Charlie Dixon.’ Lo informò, il ragazzo sorrise voltandosi verso la nominata.
‘Ok, finite le conoscenze, possiamo felicemente passare ai Romani.’ Provocando agli alunni espressioni poco divertite. ‘Qualcuno sa chi è Giulio Cesare?’ Iniziando a passeggiare tra i banchi.


Here we are!
Ciao! Questa è la nostra e nuova FF. Siamo itsalix e itsgiulix, per una collaborazione!
Speriamo che vi piaccia e in vostre recensioni!
Un bacio, al prossimo capitolo! :)

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Capitolo 2
*** 2. E chi sarebbe questa forza della natura? ***


2. E chi sarebbe questa forza della natura?



Charlie spense il computer prendendo la mappa di Google dalla stampante. Si infilò la felpe rossa e con il borsone in spalla, chiuse la porta dietro di sé. Orientando la piantina si diresse verso l’unica palestra di Holmes Chapel. La strada principale del paese era deserta e non trovando il suo punto di arrivo, la ragazza decise di chiedere indicazioni in uno dei negozi lì vicino.
‘Ciao, hai bisogno?’ Chiese la ragazza sorridente al bancone del piccolo negozio, mentre piegava una maglia celeste. I capelli bruni le cadevano in morbide onde sulle spalle coprendole una buona parte della maglietta rosa e mettendo in risalto i suoi occhi chiari.
‘Sì, mi sono persa.’ Ammise Charlie, toccandosi i capelli biondi.
‘Ah, allora sei quella nuova di Holmes Chapel.’ Charlie la guardò stupita. ‘Sai, le notizie girano veloci, qui.’ Sorrise amichevolmente la commessa. ‘Io sono Daisy.’ Porse la mano alla nuova arrivata.
‘Charlie, piacere.’ Contraccambiò il saluto e sorrise.
‘Scusami, sto dilungando il discorso. Dov’eri diretta con quel voluminoso borsone blu?’
‘Sto cercando la palestra.’ La informò.
‘Oh, conta due edifici da qui e sulla tua destra troverai la palestra!’ Affermò Daisy.
‘Grazie mille, Daisy!’ La salutò.
‘Di niente! Buon allenamento!’ Le ragazze si sorrisero serene e Charlie si rimise in marcia.
Finalmente riuscì a trovare la palestra, ci entrò e subito riconobbe alla radio una delle sue canzoni preferite che le diede carica. Iniziò a canticchiare ‘Go your own way’ dei Fletwood Mac, ma non la amava così tanto come la cover di Glee, una delle sue serie preferite.
Un omaccione la fece risvegliare dai suoi pensieri. ‘Guarda che non siamo in uno studio di registrazione e comunque la sala da ballo è dall’altra parte.’ La squadrò.
‘Ah, no scusi. Stavo cantando la mia canzone preferita.’ Sorrise timidamente. E lui continuò a guardarla male. ‘In ogni caso, non sono una ballerina, faccio pugilato.’ Ammise, l’uomo che le stava davanti esplose in una fragorosa risata. ‘Perché ride? Cosa c’è di strano in una ragazza che fa box? È uno sport come un altro.’ L’omaccione continuò a ridere e con un’espressione ironica disse ‘Oh, niente. Sei la prima ragazza che vedo e sono curioso di vedere quello che sai fare.’ Le indicò il ring senza darle possibilità di replicare. ‘Dieci minuti, ragazzina, dieci minuti.’ Charlie annuì, sicura di sé e di ciò che era in grado di fare.
Dieci minuti dopo, la ragazza era sul ring, di fronte al suo futuro coach. Indossava dei pantaloncini neri e un top bianco che mostrava le sue curve, i capelli erano legati in una coda disordinata. I guantoni rossi colpivano veloci quelli neri dell’uomo che le stava di fronte. Intanto intorno a lei tutti si erano radunati, fermando i loro esercizi per vedere l' ‘esibizione’. Charlie continuava senza fatica eseguendo quello che il coach le diceva. Ad un certo punto, l'allenatore si tolse i guantoni  facendo segno alla ragazza di fermarsi.
‘Niente male, chi ti ha allenata?’ Chiese.
‘Coach Byrne.’ Rispose Charlie scostandosi un ciuffo ribelle.
‘Ah, lo conosco. Ho avuto un incontro con lui.’
‘Bene, ha vinto?!’ Ironizzò la ragazza.
‘Signorina, questi non sono affari suoi. Il sacco la sta aspettando.’ Disse andandosene. 
‘La sconfitta brucia ancora.’ Disse ad alta voce, dirigendosi verso il sacco. E sentì le risate degli altri allievi.
Mentre si allenava con il sacco, sentì una voce abbastanza familiare alle sue spalle.
‘Hai visto?! È veramente lei!’ Charlie si girò cercando il ragazzo che l’aveva riconosciuta.
‘Zayn!? Liam!?’ Stupita, si avvicinò ai due.
‘Dovremmo essere noi quelli stupiti, e lo siamo.’ Disse Zayn. Charlie sorrise imbarazzata aspettando che i due parlassero.
‘Sei veramente brava! Da quant’è che ti alleni?’ Chiese interessato Liam.
‘Da sei anni circa.’ Dichiarò Charlie.
‘Come mai hai scelto proprio questo sport?’ Curiosò Zayn.
‘Così…’ Alzò le spalle insicura, lasciando la frase in sospeso. Liam vedendola in difficoltà chiese se avesse fatto delle nuove conoscenze.
‘Ancora no, d'altronde è solo il primo giorno.’ Disse Charlie. I due annuirono. ‘Dopo allenamento andiamo a mangiare una pizza tutti insieme, vuoi venire?’ Le chiesero mostrando due sorrisi smaglianti, anche se un po’ stanchi.
‘Sarebbe bello, grazie.’ Sorrise anche lei.
‘La mangiamo da Louis.’ Decisero sul momento. ‘Sarà sicuramente felice di ospitarti.’ Disse Zayn. ‘Di ospitarCi.’ Lo corresse Liam, risero insieme alla battuta. ‘Allora ci andiamo insieme. Ci troviamo all’uscita alla fine dell’allenamento.’ Disse cordialmente Zayn. Charlie li salutò con un cenno della mano e tornò al suo sacco.
‘Dovremmo comunicare a Louis la notizia.’ Bisbigliò Liam a Zayn, sogghignando. Il moro annuì e ripresero a fare i loro addominali.

I tre, belli e profumati, erano davanti alla porta di casa, con le sette pizze fumanti dai gusti più strani. Suonarono al campanello e un ‘sto arrivando!’ isterico, uscì dalla bocca del citofono. Sorrisero e aspettarono che il proprietario di casa aprisse loro la porta.
‘Ciao ragazzi, Charlie.’ Lo salutarono a loro volta e si accomodarono in cucina, appoggiando pizza e bibite sul tavolo già apparecchiato.
‘Fai come se fossi a casa tua.’ Disse Harry a Charlie. Lei sorrise divertita e si avvicinò al riccio, con cui aveva legato maggiormente. Niall entrò in cucina muovendo i fianchi a ritmo della canzone che stava cantando.
‘I like to eat everything I want, ehy dude, let me eat it!’ Canticchiò cambiando le parole di ‘Boyfriend’. Justin Bieber era il suo idolo. Tutti risero e si sedettero intorno al tavolo.
Il padrone di casa, conoscendo i gusti degli amici, prese a distribuire le pizze.
‘Chi manca tra di noi che c’è una pizza in più?’ Domandò Charlie. I ragazzi scoppiarono in una fragorosa risata e indicarono Niall che strafogandosi aveva già finito la prima pizza. ‘Ooh, tutto chiaro!’ Rispose la bionda.
‘Ho solo fame!’ Si lamentò l’irlandese.
L’inizio serata passò tranquillo, finché sul divano Harry chiese come fosse andato l’allenamento dei ragazzi e anche come mai Charlie era arrivata insieme a Zayn e Liam.
‘L’allenamento è stato sorprendente. È arrivata una ragazza e si è impossessata del ring insieme a Paul, mettendolo persino in imbarazzo.’ Sorrise compiaciuto Zayn. I tre rimasero sbigottiti e domandarono chi fosse la giovane.
‘Paul le ha chiesto di fare vedere ciò di cui era capace e lei fece i suoi esercizi impassibile.’ Proseguì Liam evitando la domanda. Intanto Charlie diventò leggermente rossa in viso, ma nessuno lo notò tanto presi dal racconto.
‘E chi sarebbe questa forza della natura?’ Insistette Louis.
I due si voltarono contemporaneamente fissando la ragazza e dalle loro bocche uscì solo una parola.
‘Charlie.’


Here we are!
Hola chicas! Ecco il secondo capitolo! Speriamo che vi piaccia, fateci sapere cosa ne pensate!
Il prossimo arriverà a breve!
Un bacio, al prossimo capitolo! :)

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Capitolo 3
*** 3. Harry, ieri sera hai sostato nella Charlie avenue? ***


3. Harry, ieri sera hai sostato nella Charlie avenue?



Charlie la mattina si alzò e davanti ad una tazza di caffelatte ripensò ai discorsi della sera precedente.

‘Wow, Charlie!’ Esclamò Harry sorpreso e sorridente.
‘Ah, bello, quindi Charlie, sei più forte di Zayn e Liam?’ Scherzò Niall, i tre in questione risero alla battuta del biondo girandosi verso Louis aspettando un suo commento.
Il moro sembrò pensarci un po’ su e poi, finalmente, parlò. ‘Non ce l’aspettavamo… Ma perché proprio questo sport?’ La domanda si ripeté per la seconda volta in un giorno solo provocando un timido silenzio della ragazza.
‘Vecchie storie…’ Disse poi.
I cinque si scambiarono sguardi complici e il discorso cambiò, cercando qualcosa da fare durante il fine settimana.


Sul viso della bionda, si dipinse un dolce sorriso: pensava a quanto quei ragazzi fossero particolari e uniti.
Sulla strada che portava alla scuola, la ragazza si spaventò sentendo il clacson di una macchina e, per istinto, si girò a vedere da dove provenisse e imprecando contro il guidatore che si rivelò essere il riccio.
‘Ehi, bellezza, vuole un passaggio?’ La bionda si girò sorridendo pronta a rispondere ma Harry l’anticipò.
‘Ah, ma sei Charlie! Allora niente, ci vediamo a scuola, ciao!’ E ripartì in tutta tranquillità. La giovane era sbigottita e mandò, letteralmente, a fanculo quella testa di ricci che l’aveva sfottuta di prima mattina, mormorando un ‘Quello stronzo impertinente’ e riprendendo a camminare velocemente e facendo notare visibilmente il suo stato d’animo.
La mini grigia e metallizzata di Harry si fermò e con una veloce retromarcia si avvicinò di nuovo alla ragazza, abbassando il finestrino e facendo per parlare, ma Charlie scocciata, lo precedette.
‘Cosa vuoi ancora?!’
‘Dai scherzavo, non ti innervosire, monta su!’ Mostrò le sue fossette che fecero per un attimo distrarre Charlie dal obbiettivo finale.
‘Invece si che mi innervosisco, mi hai dato della brutta alle sette e mezza di mattina!’
‘Ma scherzavo! Sali in macchina che mi faccio perdonare!’ SI scusò Harry.
‘Non pensare di cavartela solo con un passaggio in macchina’ Lo informò salendo sull’auto.
Harry parcheggiò la macchina nel suo solito posto, e per farsi perdonare, da gentiluomo –quale non era solito essere- le aprì la portiera, provocando la risata cristallina della ragazza che una volta scesa si avvicinò sussurrando all’orecchio del giovane ‘Che lecchino’, avviandosi a passi svelti verso i suoi nuovi amici.
Louis un attimo prima si stava domandando dove fosse finita la ragazza e anche il suo migliore amico, e vedendoli insieme fece una faccia contrariata e stranita, chiedendosi per quale motivo i due fossero insieme dato che la sera precedente Harry l’aveva accompagnata a casa, in macchina e così si scatenò la fantasia di Louis creando incredibili film.
‘Harry, ieri sera hai sostato nella Charlie avenue?’ Disse Zayn divertito, scatenando le risate di Niall e Liam, mentre Louis si voltò dall’altra parte innervosito e quelli appena arrivati gli lanciarono occhiate di disappunto.
‘Scusate, era solo una battuta!’ Si difese Zayn ‘Tutti alzati con il piede sbagliato stamattina?’
Louis ancora innervosito avrebbe tirato molto volentieri un pugno al suo amico e inventandosi una scusa si avviò verso l’entrata non volendo sentire altre battute. Charlie lo seguì irritata quanto lui dalle spiacevoli battute. Il moro non accorgendosi della ragazza incominciò a borbottare qualcosa, indispettito.
‘Capisco la sfacciatezza di Zayn ma non può mettermi in queste condizioni!’ Bofonchiò tra sé e sé ‘Che testa di cazzo’ Continuò poi.
Charlie ancora alle sue spalle sorrise sentendo quelle parole e provando un leggero brivido che le corse lungo la schiena, decise allora di continuare i discorsi del moro, cercando di capire cosa gli passasse per la testa.
‘Certo, capisco che non riescano a tenere a freno gli ormoni, ma sanno bene quello che ho provato la prima volta che l’ho vista e che provo ancora!’ Proseguì Louis ‘Certo, è da poco che la conosco, e mi sembra strana questa infatuazione, però cosa ci posso fare io?!’ A Charlie scappò una risata imbarazzata costringendo il ragazzo a girarsi e notarla rossa in viso.

‘Zayn ma sei scemo?!’ Lo rimproverò Liam.
‘E’ già tanto che non ti ha menato’ Disse Harry sedendosi al muretto.
‘Ragazzi, sapete quello che ieri ci ha detto Lou, non prendiamolo in giro’ Affermò serio Niall.
‘Va bene, va bene. Avete ragione, non lo farò più!’ Si scusò un’altra volta il pakistano.
I quattro si voltarono verso il portone anonimo della scuola notando i due ragazzi fermi, uno di fronte all’altra visibilmente in imbarazzo. Harry decise così di rompere il ghiaccio, raggiungendoli e prendendo entrambi a braccetto, iniziando a sparare cavolate e dirigendosi in classe.
La prof era già seduta alla cattedra pronta per la sua lezione, sfogliando un libro dei tanti.
Harry si affacciò alla finestra facendo segno ai tre rimasti in cortile di raggiungere la classe.
I tre entrarono in classe avvicinandosi ad Harry, Lou e Charli mormorarono un veloce ‘Stasera film a casa di Liam!’.

Charlie durante la seconda ora, annoiata, si diresse verso il bagno delle ragazze e lavandosi le mani, sentì dei singhiozzi da pianto provenienti da uno dei gabinetti, bussò chiedendo ‘Hai bisogno?’ e sentì la ragazza soffiarsi il naso e aprire la porta.
‘Charlie?’ Gli occhi rossi di Daisy incontrarono quelli marroni di Charlie e, la bruna, senza pensarci, si buttò tra le braccia della bionda, in cerca di conforto.
Charlie colta alla sprovvista sussurrò parole di consolazione che rassicurarono Daisy.
‘Ti va di spiegarmi tutto?’ Domandò una volta che i singhiozzi e le lacrime furono esaurite.
‘Sì…’ E Daisy venne scossa da un altro singhiozzo.

Here we are!
Eccoci, è un capitolo di passaggio e nel prossimo si chiariranno le cose.
Recensite e fateci sapere cosa ne pensate!
Un bacio!

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Capitolo 4
*** Picci e Pucci?! ***


Picci e Pucci?!



Daisy si era lasciata con David, il ragazzo che amava, così Charlie cercò di tirarle su il morale portandola con lei a ricreazione dai suoi nuovi amici.
‘Hey Charlie!’ La tensione presente al mattino sembrava essere svanita.
‘Ciao ragazzi.’ Contraccambiò il saluto la bionda. ‘Lei è Daisy, una mia amica.’ Daisy cercò di sorridere nonostante gli occhi ancora gonfi e rossi.
‘Piacere Niall.’ Si presentò per primo il biondino, porgendole la mano.
‘Io sono Liam.’ Continuò gentilmente l’altro.
‘Ciao, Louis.’ E così fecero Harry e Zayn.
‘Come mai quegli occhi gonfi?’ Affermò Niall, Charlie le fece segno di stare zitto in tutti i modi, ma lui sembrava non capire. ‘Bella come dovresti solamente sorridere’ Continuò. La bionda si portò la mano alla testa, come per far capire a Niall che aveva sbagliato tutto. E dire che gli irlandesi sono svegli…
‘Su, non ti disperare, ci siamo noi qua! Louis lo spara-cazzate è pronto per te!’ Sdrammatizzò Liam e Charlie sentendo tirato in causa occhi belli fu quasi gelosa della sua nuova amica.
‘Daisy… Sai qual è il colmo per un mango?’ La sua amica la guardò perplessa per poi girarsi verso il moro e scuotere la testa silenziosa.
‘Mango io!’ Rise con enfasi Louis, più divertito della ragazza, che si lasciò andare ad una semplice risata a differenza di Charlie che rise tanto quanto il ragazzo.
‘Bene, abbiamo trovato la prima ragazza che ride divertita alle pessime battute di Louis.’ Affermò Zayn sogghignando guardando la bionda.
‘Oi, dov’è la papera?’ Se ne spuntò preoccupato il solito.
Un silenzio calò tra i sette ragazzi. Louis non riuscendo a trattenere le risate urlò un ‘QUA!’ isterico, per poi ridere ancora piegandosi in due. Questa volta, risero tutti facendosi venire le lacrime agli occhi.
‘Bene, hai visto che ti abbiamo fatto tornare il sorriso?’ Concluse Harry. Daisy annuì e li ringraziò con un ennesimo sorriso sincero.
La campanella li svegliò dai loro pensieri costringendoli a tornare in classe, purtroppo Daisy, essendo in una sezione diversa, dovette prendere una direzione diversa.
Ai ragazzi aspettava una lunga e lenta lezione di letteratura, e a Daisy, più fortunata, due ore di educazione fisica.

All’uscita di scuola i sei si fermarono ad aspettare la loro nuova amica mora. Lei, sorpresa, li ringraziò e accettò il loro invito a pranzare insieme da McDonald’s.
Arrivati al fastfood i cinque uomini fecero la fila e ordinarono anche per le ragazze che pazienti tenevano i loro posti a sedere immerse in una chiacchierata.
‘Ecco il tuo pranzo, dolcezza!’ Arrivò felice Louis, sedendosi accanto a Charlie porgendole il vassoio che avrebbero condiviso, con appoggiati sopra due Happy Meal. La ragazza diventò rossa quando il moro pronunciò la parola ‘dolcezza’ e lo stessa fece Daisy quando Niall l'affiancò dandole il suo panino. A ruota li seguirono anche Harry, Zayn e Liam che si sedettero di fronte ai quattro.
Il pranzo passò veloce, tra patatine nel naso e ketchup nelle Coca-Cola, finchè Zayn sputò tutta il suo sorso di bibita in faccia al povero Niall, dopo uno dei soliti scherzi di Louis in complotto con Harry e Charlie.
I ragazzi uscirono dal McDonald’s e insieme accompagnarono Daisy e Charlie a casa. La prima doveva studiare e poi avrebbe avuto il turno al negozio.
 ‘A domani, Daisy!’ Esclamò Louis seguito dai semplici saluti di Liam, Zayn ed Harry.
‘Felice di averti conosciuto!’ Esclamò arrossendo Niall, anche la ragazza diventò rossa in viso, sorpresa da quel gentile saluto.
‘Ci sentiamo più tardi, bella!’ Le urlò una felice Charlie, accanto a Louis.
Daisy ricambiò tutti i saluti entrando in casa, gridando un ‘Sono a casa!’, facendo sorridere i sei fuori dalla porta che la udirono.
Charlie, invece, sarebbe dovuta andare in palestra per la sua seconda lezione; arrivati davanti al suo portone i ragazzi continuarono a chiacchierare e si chiesero come sarebbe andato l’allenamento.
‘Sarà un normale allenamento.’ Rispose imbarazzata Charlie.
‘Sai che sono curioso di vederti?’ La provocò Harry con la conferma di Louis.
‘Mi fa piacere, peccato che questo non avverrà mai e voi due,’ Indicò Liam e Zayn ‘Ritenetevi fortunati ad avermi vista. Questa cosa non la doveva sapere nessuno.’ Affermò, poi, più sicura di sé.
‘Perché non lo doveva sapere nessuno?’ Chiese incuriosito Louis.
‘Perché poi la gente crea pregiudizi e veder arrivare una giovane ragazza dall’Irlanda con sé solo il fratello minore e praticare box non è cosa da tutti i giorni.. Chissà che storie si inventerebbe la gente.’ Ammise seria. I ragazzi si guardarono stupiti dal lungo discorso.
‘Hai un fratello con te?’ Chiese, rovinando quel momento, Harry.
Charlie scosse la testa e, per scherzo, si girò aprendo la porta di casa.
‘Hey, scherzavo!’ Fece per riprenderla il riccio. La ragazza si girò sorridente chiedendogli se la volessero accompagnare –dato l’orario- a prendere il fratellino alla scuola elementare.
‘Con piacere.’ Ammise sorridente Louis.
‘Grazie, io devo un attimo entrare in casa, accomodatevi. Fate come se foste a casa vostra.’ Charlie non avrebbe mai dovuto dire quelle ultime sette parole. Niall sogghignò cospirando qualcosa e dirigendosi verso la cucina. La bionda lo guardò domandosi quale fosse il suo obbiettivo.
‘Harry, ci sono i twix!!!’ Urlò, poi, il biondo dalla cucina. Il riccio, senza pensarci due volte, corse verso quella stanza, aprendo la confezione.
‘Charlie… Non devi dire certe cose in presenza di quei due scalmanati.’ La informò Liam.
‘Io devo dar da mangiare a mio fratello, se mi svuotano la dispensa, andrò a casa loro a fare altrettanto.’ Sorrise la bionda usando un tono abbastanza alto così che i due affamati potessero udirla. ‘Vado un attimo di sopra. NON FATE COME SE FOSTE A CASA VOSTRA!’ Sottolineò poi provocando le risate dei tre ancora in salotto.
Zayn, Louis e Liam curiosarono in giro notando tante foto in cui comparivano solo colui che doveva essere il fratello, lei e la madre, ma mai il padre.
‘Chissà come mai non c’è nessun ricordo di suo papà...’ lasciò la frase in sospeso Louis.
‘Magari è morto...’ Ipotizzò Liam, il moro ambrato alzò le spalle non sapendo cosa dire e non volendo tirare troppo presto le conclusioni, prese in mano una foto e la scrutò attentamente.  Sentendo dei passi provenire dalle scale si affrettò a mettere a posto ciò che teneva tra le mani.
‘Ragazzi siete pronti?’ Urlò Charlie. Harry e Niall riemersero dalla cucina con la bocca piena, Charlie li ringraziò poi ironicamente per avergli finito le merendine destinate a Denny, il fratello.
I ragazzi lasciarono la casa e si avviarono verso la scuola. Charlie si mise davanti a tutti per farsi notare dalla maestra che poi le diede il fratellino.
‘Ciao Picci!’ Le sorrise dolcemente Charlie, togliendogli dalle spalle lo zaino.
‘Puuuuuucci!’ La abbracciò il piccolo. I ragazzi si guardarono straniti da quei soprannomi. Niall, infatti fissò Zayn e gli disse sottovoce 'Picci e Pucci?!'
‘Com’è andata a scuola? Hai fatto amicizia?’ Chiese interessata la sorella.
‘Si si tutto bene. Andiamo a casa a mangiare! Ho voglia delle mie merendine!’ Sorrise dolcemente Denny senza un dente. Charlie si voltò indicandogli i cinque ragazzi, dicendo poi: ‘Loro, si sono mangiati tutte le tue merendine. Se fossi in te, andrei lì e gli tirerei uno dei destri che ti ho insegnato a dare, costringendoli a comprarti un bel gelato!’ Consigliò. Il bimbo non se lo fece ripetere e subito si fiondò davanti a loro e, non sapendo a chi tirarlo, lo diede a quello che gli sembrava più simpatico: Louis. Questo senza preavviso si piegò, fintamente, in due, prendendolo in spalla mentre il bambino si dimenava urlando ‘Cattivi! Mi avete mangiato tutte le mie merendine!’ I quattro fermi a guardare la scena, iniziarono a fare il solletico al povero Denny, che agitandosi sferrò calci involontari a Louis che non c’entrava niente. Charlie ridendo, tirò giù dalle spalle il bambino e guardò Niall e Harry. ‘Ora, voi, dovete offrirgli un gelato… E' il minimo!’ I due annuirono ridendo prendendo Denny per mano e avviandosi verso la gelateria seguiti da Zayn e Liam, lasciando i due da soli.
‘Picchia forte tuo fratello!’ Disse scherzando Louis.
‘Tutti merito mio!’ Si vantò la ragazza affiancandolo.
‘E’ davvero carino, ti assomiglia molto.’ Ammise il moro.
‘Già, ce lo dicono tutti. Mi ha raccontato che è in classe con due belle gemelline bionde… Per caso, le conosci?’ Ammiccò Charlie.
‘Se sono belle come il fratello sì!’ Rise modesto lui, provocando anche la risata dolce di lei.
‘Sì, ha detto che sono proprio splendide...’ Confessò la bionda.
I due si guardarono armoniosamente e presero a camminare.
‘Chi arriva per ultimo paga il gelato all’altro!’ Disse velocemente Charlie iniziando a correre.
‘Ehi, ma così non vale!’ Protestò il moro, consapevole che avrebbe perso con piacere.


Here we are!
BUON 1Dday A TUTTE!!!
Ecco un altro capitolo! Speriamo vi piaccia, come al solito.
Con affetto, Ali e Giuli!
Passate un buon giorno :D

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