Vampaires:Notti di Caccia

di Lithia del Sud
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ATTO 1:Berlino anno 1950 ***
Capitolo 2: *** ATTO 2:Cacciatori ***
Capitolo 3: *** ATTO 3:sei come me 2 parte....(stretta amicizia) ***
Capitolo 4: *** ATTO 4:cosa devo fare fratellone?? ***
Capitolo 5: *** ATTO 5: viaggio verso il sole ***



Capitolo 1
*** ATTO 1:Berlino anno 1950 ***


Berlino anno 1950, le strade sono cosparse da una leggera brina la gente rincasa velocemente nelle loro sicure e confortanti case,c'è chi si ferma per gli ultimi ritardanti acquisti e poi corre come gli altri nel loro tepore casalingo,si perchè loro al nostro confronto hanno qualcuno da cui tornare,qualcuno da chiamare amore,qualcuno da amare e proteggere,....li invidio molto. ormai è tardi le famiglie cenano davanti ad un pasto caldo e accogliente, confortati dall'affetto degli altri in questo giorno di festa,....anche il mio pasto sarà caldo,ma non sarà accogliente, sarà duro e doloroso,e lo sarà ancora di più alle luci di un nuovo giorno...perchè sono quello che sono,...perchè non sono come gli altri,perchè non posso avere affetto come gli altri, per quale peccato devo pagare,... che cosa stupida ho pensato, io devo pagare il fatto stesso di vivere la mia vita dannata,trascinando con me le mie vittime,costringendole ad una vita come questa...no aspetta non una vita.. una esistenza fatta di morte e odio. Cimitero centrale,una cripta di marmo nero come la pece cigola e una creatura di oscurità vestita esce circondata dalla notte senza luna e stelle. un cacciatore solitario che presto viene raggiunto da altri famigli,anch'essi spinti da fame e morte,una morte fatta di artigli e denti. lei si solleva in volo e si posiziona su un lampione illuminato da una tenue luce,guarda intorno a se,non c'è anima viva se non si considera i non morti alle sue spalle,anche se stranamente quegli esseri descritti con tanta crudeltà sembrano quasi spaventati,spaventati come dei bambini,gli stessi bambini che forse diventeranno il loro pasto stanotte,aspettano qualche cosa,un segnale lei si guarda ancora in giro,manca poco e potrà saziare la fame del suo popolo. all'improvviso un rintocco della chiesa segnala la mezzanotte e l'inizio del giorno della nascita del figlio,guerra i suoi seguaci e da loro accenno di andare,la mezzanotte è scoccata ora berlino è la loro città e diurni che verranno sorpresi in giro saranno uccisi,el il contratto loro non uccidono prima di mezzanotte e non smettono prima delle cinque,finche i raggi messaggeri della sua fede non sfiorano la volta ora priva di luce. lei non mangia,non ne ha bisogno,non ora,lei non è come loro,lai è pura ma al tempo stesso dannata,viva ma allo stesso tempo morta,lei è nata vampira,lai non ha conosciuto il sole,non ha conosciuto il mondo e l’affetto della gente,lei non ha conosciuto niente,eppure lei sa più di tutti,è la più saggia,la più forte,la più.... la più...lei,lei è tutto per quel mondo la loro guida e la loro maestra,soprattutto per i nuovi "nati" ma lei è infelice,lei odia tutto questo ma lo accetta.. lei è felice per i nuovi nati che ancora inesperti muoiono la loro prima notte,si rischiano di rilevare il loro mondo,ma per lei loro sono veramente fortunati,non dovranno macchiarsi di peccati inutili,anche lei vorrebbe morire,ma dopo cosa l'aspetterebbe,non certo il riposo eterno e la grazia,non a lei,lei nascendo aveva già compito un orribile peccato,... assorta nei suoi pensieri la "piccola" vampira non si accorge che qualcosa sta turbando la caccia del suo popolo,la richiamano alcune grida di dolore,si volta e cominci ha correre nella direzione delle grida,la piazza centrale vicino alla chiesa che ora scocca le due degli uomini armati di spade e paletti stanno uccidendo i suoi piccoli,senza pensarci due volte si fionda al centro della piazza lasciando dietro di se i suoi seguaci impauriti ma al tempo stesso inferociti,nessuno finora aveva osato attaccarli,e lei tranquilla di questo non controllava più la città da molto,un errore grave,ma sfortunatamente per quegli uomini sarebbe stato l'ultimo..... COMMENTO AUTRICE: fine per il primo capitolo,spero vi piaccia anche se un pò noioso perchè quasi tutto parla dei pensieri della protagonista,non temete il secondo capitolo sarà più movimentato e con più battute,spero che commenterete e che perdonerete eventuali orrori di ortografia

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Capitolo 2
*** ATTO 2:Cacciatori ***


vampiri2

 

 

 

 

Li avrebbe uccisi,si lo avrebbe fatto,nessuno si poteva permettere una cosa simile,esisteva una tregua e lei l’aveva sempre rispettata,sempre…e aveva sempre punito chi non lo faceva,e loro sarebbero morti…si morti,li avrebbe uccisi e se ne sarebbe cibata,o forse no,loro non meritavano nemmeno di essere considerati un nutrimento,ma non importava cosa ne avrebbe fatto aveva tutta la notte per decidere il loro ormai futile destino.

Li squadro uno ad uno soffermandosi poi su un uomo incappucciato e completamente vestito di nero,in mano aveva una pistola ha canna lunga,con un filo di acciaio che si ricollegava con spalle quello che doveva essere il suo serbatoio di acqua santa sulle sue spalle,una specie di esorcista fatto in casa,..  era assorta nell’osservare le loro armi quando tutto ed un tratto l’uomo incappucciato si tolse la maschera mostrando un volto scavato dall'età e parlò,ma le sue parole non le pesarono minimamente tanto che si girò appena e lo guardo di lato

Uomo1:ma bene il capo in persona è una moccioso,niente di più facile

lei:...

non si abbasso nemmeno ha rispondere alla provocazione di "moccioso",era solo un morto ormai perchè dargli peso

uomo2:ma sarà davvero lui il capo,non è che è solo un messaggero,come avviso?

lei:...

ma era mai possibile che fossero cosi stupidi era una lei non un lui,ma forse l'avevano scambiata per un ragazzo perchè avvolta in un mantello che le copriva il volto e il corpo fino ad arrivare a terra,non era mai stata molto prosperosa anzi era abbastanza compatta,..la voce di quelle creature la riscosse dal suo breve pensiero

uomo1:ok ragazzino,preparati a morire

l’uomo assunse una posa alquanto strana,gambe spalancate e braccia puntate verso il cielo,ma chi si credeva di essere..

uomo1:Dio!!!dammi la forza per uccidere i tuoi nemici

cominciò ad urlare come un cretino,ma per caso aveva intenzione di svegliare tutta la città,ci mancava solo questo stasera

uomo1:sei pronto demonio io Cross Bitrex ultimo dei Bitrex ti ucciderò

ma chi cavolo erano i Bitrex mai sentiti e visti,e lei di cose ne aveva viste,non era certo un vampiro da poco,nella sua lunga e travagliata esistenza aveva già ucciso centinaglia di esorcisti,preti,e cacciatori di ogni sorta

uomo1:ARRIVO DEMONIO PREPARATI.AH!AH!AH!

ma la voleva smettere di urlare,voleva svegliare tutti,perchè non l'attaccava e basta,o forse aveva paura e cercava di intimorirla,...

non fini il pensiero che l'uomo le si scaglio contro cercando di colpirla con una serie di attacchi mirati al cuore,che lei schivo agilmente senza problemi,lo prendeva in giro lasciandolo avvicinare e poi scansandosi con piroette incredibili,saltava,schivava e correva qua e la come se non avesse peso,era un armonia con l'aria come se ne fosse addirittura fatta sembrava inafferrabile..

dopo l'ennesima schivata l'uomo si butto sulle ginocchi ansimando per la lunga corsa qua e la,e cercando di riprendere fiato guardo il suo avversario tranquillamente seduto su un lampione poco distante e illuminato da una tenue luce opaca,lo guardò per un pò e pio cominciò il suo discorso

uomo1:male...anf...maledetto ragazzino…anf vuoi,...anf...vuoi fermarti ...e affrontarmi,...anf da vero uomo

ancora un pò e gli prendeva un infarto

uomo1:non,...anf,non hai il minimo,...anf...orgogli,affrontami...e…e non scappare,...anf codardo

lo guardo incuriosita allora decise per la prima volta da quando era iniziato il "duello"di parlare e la sua voce nonostante la battaglia e la rabbia verso chi aveva attaccato il suo branco,la sua voce risuono calma,di una calma irreale,senza nessuna sfumatura del tutto incolore una voce che ebbe l'effetto di una lama,tagliente e appuntita,la voce di un assassino

lei:codardo?!

ripeté quella parola come per capirne il significato,come se per lei quella parola non esistesse e fosse del tutto inventata...gli umani erano codardi,scappavano,tradivano si uccidevano tra di essi ma lei,loro la sua razza non lo erano,non era un aggettivo adatto,li avevano attaccati nonostante alcuni di loro fossero già morti li volevano vendicare,uccidere chi minacciava i membri del clan,e no i codardi non erano proprio loro...

lei:ragazzino,tu lo sai chi sono??

la sua voce non era cattiva ma metteva una soggezione,come dire psicologica,era come se scrutasse nei meandri del cuore,non era un nemico qualunque era un pezzo grosso

uomo2:Cross ritiriamoci non possiamo affrontarlo è meglio chiamare il capo

donna1:è vero anche volendo le nostre armi non...

fu zittita da uno sguardo severo dell'uomo che gli era affianco,già erano nei guai dire pure che le armi non avrebbero funzionato era un suicidio,mi sa tanto che era una novellina,tanto peggio per lei non arriverà mai ha vedere cariche maggiori

lei:ma bene,senza armi,senza forse in una città infestata da creature della notte....ahahah

soffoco una risata di scherno e continuo dicendo

lei:ditemi cari diurni per quale motivo siete voluti entrare nel mio mondo,volevate per caso una morte precoce??

uomo1:vieni giù e te la do io una morte precoce moccioso

lei:ma quanto siete furbi,io al posto vostro mi darei ad una fuga molto rapida verso la chiesa,esorcisti da 4 soldi

l'uomo ancora inginocchiato stava per replicare qualcosa ma fu strattonano dagli altri due che cominciarono una folle corsa verso la cosiddetta chiesa,li guardo allontanarsi per un pò poi alzandosi sbuffo pensando all'inesperienza di questi novizi,al che si giro e chiamo con un sottile e quasi impercettibile fischio un lupo,ma non un lupo come tutti gli altri,era enorme un enorme lupo nero come la notte e con due scarlatti occhi,lei lo guardo un pò mentre si avvicinava,e più si avvicinava e più si poteva notare la deformità fisica di quella bestia,grandi orecchi,denti aguzzi e spropositatamente grandi,torace largo ma arti anteriori piccoli quasi fragili per quella struttura,arti inferiori più lunghi e muscolosi e poi più si avvicinava e più brandelli di pelo cadevano lasciando scoperta la carnagione chiara di una bambino sui 12-13 anni,arrivo sotto al lampione un bambino vestito solo di una specie di intreccio di fibbie di pelle,sembrava quasi la veste di un gladiatore,appena fu arrivato alzo lo sguardo e..

lei:tra poco sarà l'alba porta i fratelli nella mia casa,saranno al sicuro li,avvisa anche gli altri lican di tenersi pronti il clan è in guerra

ragazzo.si mia signora,....ma sei mi è concesso dirlo quegli uomini,non erano pericolosi,possiamo andare io e due fratelli ha sistemarli se desidera

lo osservo un pò,erano 50 lunghi anni che la serviva,era un combattente valoroso non c'era che dire,ma ancora troppo inesperto,se lo voleva come possibile successore avrebbe dovuto addestralo di più ma non era questo ne il momento ne la situazione

lei:Duma fa come ti ho detto,non temere voglio affrontarli perchè quegli uomini hanno osato mettere in dubbio la mia autorità

Duma:come desidera mia signora

si inginocchio e si inchinò in segno di sottomissione e appena alzo lo sguardo chiazze di pelo ricomparvero sul suo corpo e in pochi attimi il lupo torno ha sobredare alla luna,si giro e stava per andare quando la voce della sua padrona lo fermo ancora anche se questa volta non fu una frase che avrebbe desiderato sentire

lei:Duma,se...

sembrava cercare le parole e lui purtroppo già intuì cosa doveva dire

lei:se non dovessi tornare,prendi il branco e dirigetevi a nord verso il clan dei lupi rossi,...sono sempre stati nostri alleati e vi daranno soccorso d’accordo

gli rivolse uno sguardo che non ammetteva repliche

il lupo la guardo negli occhi,era uno dei pochi ha farlo senza paura e lei per questo lo apprezzava molto,lui assenti,si volto e cominciò ad andare verso il branco radunando i vari notturni,al quel punto anche lei si giro e dopo aver annusato l'aria cominciò a saltare di tetto in tetto per raggiungere il piccolo gruppo di fuggiaschi,non potevano essere lontani,li voleva raggiungere ma non per ucciderli ma per capire perchè mentre combatteva aveva percepii quell'odore,non era un odore umano,era l'odore di morte o per meglio dire di vita antica,era l'odore di una creatura come lei,doveva assolutamente capire di chi si trattava e dopo pochi incredibili balzi sui tetti delle case,li raggiunse e lasciandosi letteralmente cadere nel vuoto si parò davanti alla loro via di fuga bloccandoli

lei:siete fortunati umani,...rispondete ad una domanda e forse per questa volta avrete salva la vita...

li guardo erano visibilmente sorpresi e spaventati ma la guardarono con uno sguardo che lasciava intendere che volevano sapere la fatidica domanda

lei:perchè dei miseri umani come voi portano l'odore di una creatura tanto antica,chi siete

mentre aspettava una risposta una voce alle sue spalle la fece trasalire ma non lo diede ha vedere e rimase ad ascoltare la risposta tanto cercata

....:perchè sono uomini di un organizzazione dedita alla ricerca dei demoni,il loro compito è di trovare i generali più potenti e segnalarcelo..

lei sempre di spalle continuò chiedendo

lei:e potrei sapere il perchè??

....:saprai che spesso i demoni non rispettano il trattato di pace e creano disordini siamo qui per impedirlo

lei:devo sentirmi offesa da questa affermazione!?

....:non era nostra intenzione,era nostra intenzione chiederti di unirti alla nostra guerra per onorare il trattato che fu stipulato dai nostri padri secoli fa

lei:e per chiedermi questo dovevate attaccarmi e uccidere alcuni membri del mio clan??

disse girandosi verso la voce,la sua voce non era più molto calma anzi era carica di odio e le iridi finora nascose ora brillavano come se possedessero una luce propria

....:vi chiedo scusa per ciò che è accaduto,sapremo farci perdonare

lo guardo con uno sguardo assassino,ma chi si credeva di essere quella creatura,tipico degli umani uccidi qualcosa e la rimpiazzi...che razza stupida

lei:ci penserò,piazza della fontana domani alle 5 crede di farcela??

desse girandosi e guardandolo di lato

....:noi certamente ma lei??

ma aveva deciso di provocarla era il signore di quella città non li aveva uccisi e ancora non si spiegava il perchè e quello la provocava ma voleva morire allora

lei:faccia come le ho detto!!

dicendo questo si girò e stava per andarsene quando la domanda per la quale li aveva seguiti rientro inscena

lei:comunque non avete risposto?

....:ha cosa?!

lei:perchè avete quell'odore

ma erano scemi o cosa o forse avevano deciso di tentare di ingannarla,per una sera era già sufficiente quello

....:ha un buon senso signorina,dato che noi abbiamo ucciso alcuni dei suoi fratelli lei ha il pieno diritto di conoscere i nostri,...Leonard

da dietro l'uomo spuntò una creatura che antico c'è l'aveva scritto in fronte,ma chi era più lo guardava e più si rispecchiava in qui occhi di brace,non lo conosceva ma il suo odore era già come una carta di presentazione,lui era come lei.

 

 

 

 

 

SALVE,GRAZIE PER AVER SEGUITO LA FICTION E SPERO CONTINUERETE,COMUNQUE ECCO   IL TERSO ATTO BUONA LETTURAThis Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

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Capitolo 3
*** ATTO 3:sei come me 2 parte....(stretta amicizia) ***


v3

 

 

 

 

 

 

.....da dietro l'uomo spuntò una creatura che antico c'è l'aveva scritto in fronte,ma chi era più lo guardava e più si rispecchiava in qui occhi di brace,non lo conosceva ma il suo odore era già come una carta di presentazione,lui era come lei....

lei dopo un breve attimo di smarrimento in quegli occhi di fuoco ma al contempo freddi come il ghiaccio,si ridesto e si ricompose nella sua posa rigida da capo,era dubbiosa e mai lo era stata nelle sue decisioni,lei era sempre decisa e fredda nelle decisioni che potevano decidere il bene della sua odiata e al contempo amata razza di "sanguisughe",era indecisa non sapeva se rifiutare la richiesta sul nascere o accettare,ma che le succedeva oggi,insomma non era più una bambina possibile che quegli occhi l'avessero messa in una difficoltà mentale,che si fosse presa una cotta,si desto velocemente da quell'assurdo e irrazionale pensiero e si diete mentalmente della stupida per quanto aveva pensato,se la vedesse suo padre ora sicuramente gli avrebbe fatto uno dei suoi pomposi discorsi su l'essere un lider,un capo e una guida,persone come lei non potevano avere certi cedimenti,per una volta si penti di averlo ucciso,magari ora ci sarebbe lui al posto suo in questa assurda e indescrivibile situazione.

cercò di ricomporsi per evitare di dare un aria confusa,regola numero:1 mai lasciare che il nemico scopra le tue debolezze....

 

lei:lei è un creatura strana sa signor...

effettivamente parlare con un umano di cui non si conosce il nome è molto stupido per un vampiro,...anche se effettivamente è stupido per un vampiro parlare con una creatura che tecnicamente è alla base della sua alimentazione base,ma che cavolo di pensieri aveva...

umano capo:Professore Victor Welles,Victor per gli amici e quindi spero anche per lei signorina...

quella risposta-domanda l'aveva fregata proprio bene,non era solita dare il suo nome al primo che le capitava,e ne tanto meno voleva darlo ad un umano che probabilmente se andava avanti cosi sarebbe stata la sua cena,pero poi l'uomo compi un gesto che la colse di sorpresa gli porse la mano in segno di amicizia e cerco la sua che anche se lei stessa si chiedeva che stesse facendo strinse e ricambio la stretta pronunciando un nome che quasi fu impercettibile all'orecchio umano ma quel "ragazzino" lo senti lo stesso cavolo ma che aveva i radar al posto delle orecchie...

lei:piacere professor Welles Victor,...il mio nome è Jillian Lc. Rubdich...

ma che cavolo stava facendo,ora mancava solo che gli dicessi età,data di nascita e combinazione della cassaforte.....

....ma che diavolo le era preso,possibile che gli occhi di quella creatura le avessero ispirato tutta quella fiducia,o forse erano stati gli occhi penetranti di quella magnifica creatura alle spalle del professore,.... un momento aveva pensato "magnifica creatura",ma che si era rimbecillita,o beh il danno era fatto ma poteva ancora cercare di girare il coltello dalla sua parte...

Prof:spero che non ci pentiremo di questa alleanza signorina Jillian,ma credo sia opportuno parlarne in un altro momento....

che intendeva in un altro momento ora dava pure degli ordini ma lei lo stroncava....

Leonard:professore sarebbe meglio rientrare il sole...

lei lo anticipò con un grido che lanciò lasciando i presenti leggermente sorpresi...

Jillian:IL SOLE!!!ca**o impreco cercando di darsi un contegno mal celato

il suo branco doveva raggiungerli e non si erano neppure nutriti doveva rimediare assolutamente

Prof:ehm,...tutto bene...!?

ma sembrava che stesse bene

Jillian:domani ore 18:00 davanti alla chiesa crede di farcela??

Prof:e...si naturalmente non c'è problema ma per lei non sarà troppo rischioso uscire ...

non completo la frase che un "sonnambulo"usci da un portone alle 6:30 per buttare la spazzatura,.....cavolo ma non bastavano i giustizieri della notte oggi anche questo

Jillian lo guardo con una faccia indecifrabile e cosi fecero tutti compreso il poveraccio di turno

uomo1:cavolo,professore che facciamo ora??

Prof:...

non disse nulla,lei li guardo uno per uno,ma bene se non sanno gestire nemmeno una cosa del genere...

Jillian:sei sfortunato umano,mi dispiace ma tu non mi scappi

e senza che i suoi nuovi "amici"avessero la ben che minima possibilità di reagire lei si fiondo con un balzo sulla vittima di turno e dopo averla afferrata per le spalle scatto in volo aprendo sulla schiena quattro magnifiche ali come quelle degli angeli,solo che nel suo caso erano nere e riflettevano una colorazione vermiglia

appena si sollevo in volo l'uomo cominciò ad urlare in preda al panico,lai si girò appena il tempo per  urlare al professore

Jillian:ogni morte va ripagata,questo è per i miei caduti

si giro e fece per andarsene m volto ancora lo sguardo su quegli occhi ardenti,li osservo per un attimo immenso per lei,poi si giro e volo verso il suo "mondo",per tutto il viaggio non fece che ripensare al suo nome Leonard,si diede della sciocca ma non poteva farci nulla....

in un paio di minuti fu al cancello del suo castello,vi entro trascinando ha peso morto l'uomo appena dentro fu accolta dalla sua famiglia

Jillian:calma piccoli,lo so che avete fame....

guardo l'uomo che le si era attaccato alla gamba tremando dalla paura nel vedere centinaia di occhi vitrei fissi su di lui....

Jillian:ecco la il pasto per il momento,poi vi d’aro dell'altro

disse lanciando l'uomo in mezzo ha quella foresta di zanne e artigli

cammino per un pò nel coridoglio seguita dal fedele lupo e altri servitori più fedeli,e dalle strazianti urla di dolore di quell'uomo,ormai c'era abituata...cammino per un pò poi si fermò davanti ad una porta enorme completamente lavorata in ferro e legno,di buon gusto ottocentesco,la guardo per un pò poi appoggio la mano affusolata sulla maniglia e con un gesto secco e al contempo deciso la aprii,ed essa cigolò leggermente,come tutte le porte vecchie e poco usate,attese qualche secondo prima di aprire quasi completamente uno spiraglio in quella porta cosi strana,sotto lo sguardo interrogativo dei suoi fedeli,se entrava li dentro c'erano problemi in vista pensarono....

Jillian:...tra 3 ore tutti nella sala nord,devo comunicarvi una decisione di primaria importanza

le due creature dietro di lei si inchinarono leggermente...

seguaci1-2:si!

lei annui alla loro risposta,si giro ed entro nella stanza chiudendosi la porta alle spalle con un sordo tonfo che riecheggio nelle mura morte di quel castello....

ecco il terzo cap,tra un pò arriverà il 4 prometto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** ATTO 4:cosa devo fare fratellone?? ***


 

 

 

 

 

 

 

ATTO 4:cosa devo fare fratellone??

 

 

 

cammino per un pò nel coridoglio seguita dal fedele lupo e altri servitori più fedeli,e dalle strazianti urla di dolore di quell'uomo,ormai c'era abituata...cammino per un pò poi si fermò davanti ad una porta enorme completamente lavorata in ferro e legno,di buon gusto ottocentesco,la guardo per un pò poi appoggio la mano affusolata sulla maniglia e con un gesto secco e al contempo deciso la aprii,ed essa cigolò leggermente,come tutte le porte vecchie e poco usate,attese qualche secondo prima di aprire quasi completamente uno spiraglio in quella porta cosi strana,sotto lo sguardo interrogativo dei suoi fedeli,se entrava li dentro c'erano problemi in vista pensarono....

Jillian:...tra 3 ore tutti nella sala nord,devo comunicarvi una decisione di primaria importanza

le due creature dietro di lei si inchinarono leggermente...

 

 

 

una volta dentro si guardo attorno con sguardo triste,alla ricerca di qualcosa che non sfuggi ai suoi attenti occhi da mostro,in un angolo vicino ad una tenta di pesante stoffa che in quel momento poteva sembrare nera vi era un candelabro decorato da ragnatele e polvere,si avvicino con passo deciso e lo prese,anche se buio si muoveva tranquilla in quella stanza la conosceva come le sue tasche,li non vi era nulla che non conoscesse,era il suo mondo segreto…

prese il candelabro di pesante pietra e dopo una leggera spolverata lo poso su un tavolino di marmo e legno al centro della stanza,lo guardò per un secondo e dopo con un gesto secco della mano sprigiono una leggera fiamma che accese le candele,lasciando assaporare un po’ di tenue luce a quella ormai morta stanza.

Il chiarore della candela illumino anche se con tenue e insicura luce la stanza,mostrando un mondo nascosto agli occhi di molti,il tavolo su cu essa era poggiata era di marmo,un marmo nero e lucido,nonostante il tempo e la polvere,con gambe di legno di quercia nere,sopra il tavolo in scomposta posizione vi è una tovaglia rosso scuro con filamenti ai lati d’oro,ormai mangiata dal tempo,intorno al tavolo ci sono diverse sedie di legno nero,con rifiniture  e cuscini rossi ormai corrosi dal tempo,lei si avvicino ad una delle sedie e posò dolcemente la mano,quel posto un tempo era suo,un tempo in cui anche lui era vivo…ritirò la mano e si avvicino verso la tenda di prima,prima poteva sembrare nera invece il suo colore era viola,un viola scuro dovuto allo sporco,ma era sempre viola,lo stesso colore dei suoi occhi,occhi viola,sprizzanti di vita…vita che è morta per mano di lui,e lei cosa poteva fare se non uccidere a sua volta,lo aveva ucciso e lo avrebbe rifatto se lo avesse riavuto davanti,ma questo non gli avrebbe riportato il suo adorato fratello…

Alcune silenziose lacrime scesero da quegli occhi innocenti e dannati allo stesso tempo,le asciugò con il dorso della mano,non era il momento di piangere,non ve ne era il tempo,il suo sguardo si pose di nuovo verso il tavolo,anzi più precisamente su ciò che vi era dietro,una immensa libreria colma di ogni sorta di libro,le si avvicino  con passo deciso ma calmo e dopo un’attenta osservazione il suo sguardo cadde su ciò che cercava,un vecchio libro di pelle rossa,ricamato con cura e con bordi d’oro,sembrava molto prezioso,lo prese con cura e lo adagiò lentamente sul tavolino,vicino al suo vecchio posto ma si sedette sulla sedia del fratello,in cerca di conforto,era chiuso da un lucchetto,estrasse dal collo una catenina dove alla fine faceva capolino una piccola chiave lavorata,la introdusse nella  fessura del lucchetto e dopo un giro e mezzo si apri con un piccolo “clik”,lo apri lentamente,le pagine ingiallite rilasciarono della polvere in aria,ma non la turbò minimamente,cominciò a leggere,e in breve tempo si immerse nella lettura di quell’ignoto libro.

 

Stesso momento base dei cacciato2 km fuori dal paese:

 

Infermeria

 

Uomo1(quello che era ferito):AHIAHAIAI,MALEDETTO MACELLAIO MI VUOI AFFETTARE PER CASO VACCI PIU’ DELICATO POR************A

Uomo2:stò facendo piano,smettila di lamentarti,la prossima volta sarai più attento

Uomo1:CHE VORESTI DIRE CON QUESTO…..AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHIIIIIIIIAAAAAAA

………………..

………………..

………………….

Caffetteria:

 

 

Uomo3:ma sentitelo il grande cacciatore,che si lamenta dopo essersi fatto mettere i piedi in testa da una mocciosa

Ragazzo1:altro che mocciosa,dovevi esserci,quella era fortissima,e poi volava

Uomo3:ma sempre una ragazza era,certo che ve la siete presi comoda

Donna1:ma smettila tu nell’ultima missione per prendere un mocciosetto ci ai impiegato quasi tre ore

Uomo3:se,sfotti pure ma almeno io c’è l’ho fatta…

Donna2:se come no

Tutti:ahahahahhah

 

 

La base si trovava in una vecchia base militare abbandonata fuori dalla città,era abbastanza grande da contenere il gruppo,le attrezzature e dato che sembravano militari la gente non si insospettiva molto.

Era  divisa in diversi piani,i dormitori,i laboratori,palestra per allenamenti,l’infermeria,ecc.,ma verso gli ultimi piani cera il vero centro dell’operazione,gli ultimi due piani erano riservati al centro studi e difesa dalle creature,e lo studio del professore,stanza di che si dica importantissima.

 

Lo studio di quest’ultimo era composto da un immensa libreria dove l’umano aveva archiviato ogni prezioso volume dalla magia alla geografia,dalla matematica alla scienza,c’erano bestiari mitologici e recenti libri d’epoca e ultime uscite,per lui il mondo dl sapere era il più bello di tutti,ricco di ogni sfaccettatura e pieno di mistero,magia e fonte di sapere.

Il professore era un uomo colto ma sembrava che non gli bastasse mai,voleva sapere di tutto e tutti,popoli scomparsi,mostri mitologici o anche della “semplice”algebra,per lui era tutto importante allo stesso modo,un uomo di grandi vedute non c’è che dire.

In questo momento nello studio il professore stava sorseggiando un bicchiere di Brendy accompagnato da un tiro di pipa e un buon libro,accanto a lui vi era il demone dagli occhi di brace intento a guardare uno scoppiettante caminetto davanti ai due.

Professore:….sbuffo di fumo…

Demone:…..

Sembrava che quei due non avessero bisogno di parlare per intendersi,in quella stanza illuminata dal calore di un camino e animata solo dai loro respiri e piccolo rumore dei fogli che frusciavano sotto le dita dell’uomo quando cambiava pagina,un silenzio armonioso.

Professore:….sbuffo di fumo…

Demone:……

Professore:che ne pensi di quella ragazza leonard??

Domanda poggiando la pipa nel posa cenere e chiudendo il libro con un suono sordo ma al contempo solenne.

Una domanda riecheggi nella stanza aspettando una risposta.

Leonard:in che ambito se mi è concesso  professore??

Un sorriso impercettibile su quel volto freddo e distaccato,un misto tra malizia e sincera curiosità.

Professore:….mpf…

Una leggero sbuffo seguito da una lieve e impercettibile risata soffocata,per quanto si sforzasse di trattenersi non c’era nulla da fare,quel ragazzo era impareggiabile,infondo era un demone e i demoni erano sempre enigmatici,rispondere ad una domanda con un'altra domanda era interessante avere una chiacchierata con loro,enigmatici e misteriosi,rigiravano le parole con una maestria incredibile,se non avevano voglia di rispondere ad una domanda riuscivano ed illuderti fino al punto in cui si crede di aver ricevuto una risposta,sono creature veramente affascinanti non c’era nulla da fare.

Professore:che ne pensi di lei sul piano….

Leonard:sul piano fisico?mentale?caratteriale?o sotto il mio stretto e personale pensiero professore??

Professore:….

Lo aveva rifatto,domanda con risposta un'altra domanda,e si quel ragazzo era impareggiabile,una creatura senza pari.

Professore:sul piano mentale?

Leonard:mi sembra un buon lider,forse troppo protettiva ma un buon lider,sarà utile nella nostra guerra

Professore:quindi non pensi che ci tradirà?

Leonard:se non saremo noi i primi a tradirla lei non lo farà,è orgogliosa ma non stupida,non rischierà una guerra per nulla,mi da l’idea di una persona estremamente razionale

Professore:speriamo tu abbia ragione

Leonard:….mpf,io ho sempre ragione..

Professore:…senti,e su gli altri piani che mi dici,secondo te è abbastanza forte da dirigere e scendere in guerra?

Leonard:non mi chiamo cassandra professore,non posso prevedere il futuro,ne tanto meno basarmi su pochi elementi,si mi è sembrata forte,agile e strategica,immagino anche che il suo potere sia molto più grande ci quello mostratoci questa mattina

Professore:sai,pensavo di chiederle di mostrarci i suoi poteri al nostro prossimo incontro,….che so un …

Leonard:uno scontro amichevole?

Professore:sicuro di non chiamarti cassandra??

Leonard:e lei è sicuro di essere un umano professore??mi a appena rubato la battuta

Professore:mmm….ahahah,hai ragione,hai perfettamente ragione

Leonard:…d’accordo,mi scontrerò con lei in un incontro,…amichevole

In quel momento si sentì un leggero rintocco seguito da un sordo suono di campane,erano le 5.

Professore:direi che è ora di andare,finiremo la nostra chiacchierata per strada d’accordo leonard?

Leonard:certamente professore,chiamo la macchina.

Mentre il professore cominciava ad alzarsi e riporre il libro,leonard cominciò ad incamminarsi verso le scale ripensando alla domanda del professore, “che ne pensi di quella ragazza leonard??”, “quindi non pensi che ci tradirà?”,no lei non li avrebbe traditi,prima aveva mentito,aveva celato all’uomo i suoi pensieri,ma lei era come lui,anche se per poco quegli occhi lo avevano incantato,quello sguardo quell’odore quel senso di smarrimento e di ritrovata armonia,quando l’ha incontrata era sicuro che lui e lei erano uguali,ne era certo,….salì le scale e con questo pensiero,presto l’avrebbe incontrata di nuovo,e per la prima volta in vita sua era ansioso di questo incontro.

 

 

 

Stesso momento sala buia,della torre a nord della tenuta dei Lc. Rubdich

Una porta si apre e una donna provata dalla stanchezza ne esce fuori,fa qualche passo incerto e cade,ma un qualcosa la trattiene,volge lo sguardo ed incontra le iridi di duma,il suo braccio destro,nonché amico,miglior amico…forse unico.

Duma:tutto bene mia signora?

Jillian:…io…si,si stò bene,sono solo stanca

Duma:se non ve la sentite posso andare io alla riunione,e all’incontro con quell’umano?

Jillian:non è necessario,ce la posso fare,devo solo nutrirmi e riposarmi un attimo,il branco stà ancora dormendo??

Duma:si

Jillian:bene,vado a cambiarmi d’abito,la riunione non si svolgerà,preferisco aspettare,per il momento è meglio che il branco non lo sappia

Dicendo questo fece perno sulle braccia forti di duma e si rialzò,poi prima di incamminarsi per la strada si volto e..

Jillian:duma mettiti qualche cosa di carino,vieni con me oggi,lascio il branco alle direttive di Minerva e Aliaster

Duma:si mia signora

Si voltò e si incammino verso la propria stanza.

Mancava solo un ora all’appuntamento doveva sbrigarsi.

Percorse velocemente il corridoi e dopo pochi minuti entrò in una stanza,la porta di legno nero era pesante ma lei non ci badò molto,la spalanco con un colpo secco,entro e si diresse al centro della stanza,li volse lo sguardo verso la sua destra,un armadio antico poggiava contro l’ancor più antica parete di pietra,l’aprì e estrasse una gonna in raso nero lunga,pieno di pizzi,con un bustino in pelle lavorato in maniera molto elaborato,prese anche dei stivali alti in pelle anch’essi e una giacca anche essa di pelle lunga,dispose tutto sul letto,dopo si voltò verso una piccola porta in legno ambrato e vi entro,all’interno vi era il bagno e senza pensarci due volte si svesti e entro nella vasca,aveva bisogno di farsi un bagno.

Dopo 20 minuti era ancora li tranquilla nella vasca,non sembrava ricordarsi dell’appuntamento,apri gli occhi era stanca,aveva fame,non c’è la faceva,stava per richiudere gli occhi quando qualcosa attirò la sua attenzione.

…TOC-TOC….

Due colpi secchi e precisi alla porta del suo bagno,aspetto un secondo prima di rispondere,prima voleva uscire,ma quasi ha farlo ha posta non vi erano asciugamani.

Jillian:….si chi è?

…:mia signora sono io duma

Jillian:duma…fammi un  favore mi prenderesti un telo,non c’è ne sono qui e devo uscire

Duma:subito

La ragazza sentì i passi del più giovane farsi l’ontani per cercare ciò che gli era stato chiesto,si rilasso un altro po’,dopo qualche minuto la porta si aprì,e la mano del suo piccolo prediletto entrò,portando con se ciò che le serviva.

Lo prese e ringraziò il ragazzo.

Jillian:grazie duma

Duma:di nulla mia signora

Jillian:non c’è bisogno di quella formalità quando siamo da soli

Lo aveva detto di getto,non ci aveva pensato molto,le era stato sempre insegnato che i sottoposti devo aver rispetto,ma duma aveva sempre avuto rispetto,anche se avessero parlato in modo diverso,infondo lei era la sua maestra,la sua famiglia,duma non aveva mai avuto nessuno,era un po’ come un fratello minore.

Duma:…in questo caso…di nulla

La ragazza uscì dal bagno e senza aver il tempo di dire o fare altro le fu porto un bicchiere alto e contenente un liquido color cremisi,la ragazza lo prese e guardo un attimo interrogativa il ragazzo.

Jillian:…è

Duma:ho pensato che foste affamata,vi ho portato del sangue umano

Jillian:sei un tesoro

Disse poggiando le labbra sul l’orlo del bicchiere e bevendone un lungo sorso

Duma:qui per servirvi…

Sembrava sul procinto di aggiungere “mia signora” ma si trattenne.

La ragazza posò il bicchiere sul tavolino al centro della stanza e dopo essere andata verso l’armadio,aprì una specie di anta pieghevole,vi si mise dietro e cominciò ha vestirsi.

Duma:volete che esca

Jillian:se sei tu non mi dai fastidio,siediti pure

Il ragazzo aspetto qualche secondo e poi si sedette con le gambe penzoloni sul bordo della finestra.

Dopo che la ragazza ebbe fatto usci e osservò compiaciuta per qualche secondo il ragazzo ancora voltato di spalle,aveva indosso abiti molto gotici ma al tempo stesso molto belli,sembrava un piccolo lord,si intenerì ha guardarlo,in questo momento sembrava quasi un bambino come gli altri,se non fosse che quel bambino era un mostro,come lei un fiera che cacciava e si nutriva di sangue.

Lo guardò ancora per un po’ poi noto che i capelli lunghi del ragazzo erano legati in una treccia bassa un po’ spettinata,e ha chiuderla un elastico,senza troppi problemi si avvicinò al ragazzo e senza chiedere nulla,gli sciolse la treccia e si mise ha fargliene una lei,raccolse tranquillamente i capelli e creò una treccia perfetta,che lego con un nastro scuro che in precedenza aveva legato al suo collo,ha lui donava molto,dal canto suo il ragazzo,non si era minimante accorto della presenza della sua signora,se non quando aveva sciolto la sua treccia e si era messa ha pettinargli i suoi capelli,in un certo senso gli era piaciuto,si sentiva un po’ come il fratello della ragazza.

Jillian:andiamo duma

Duma:…è…si certo

Era rimasto spiazzato dalla semplice domanda ma in quel momento non se l’aspettava di certo.

Duma:vado a prendere il calesse

Stava per scendere quando le braccia forti ma sottili della sua signora gli cinsero la vita,di sicuro lui era arrossito,si sentiva in imbarazzo,non sapeva minimamente che fare.

Duma:…mia sign…..ehm Jillian che intenzione hai?

Una mezza idea gli era venuta ma non ebbe risposta,la ragazza si lasciò cadere dalla torre portandoselo dietro,all’ultimo minuto sulla sua schiena 4 ali nere si aprirono respirando l’aria  e facendo leva su di esse prese quota e cominciò a volare nella direzione dell’appuntamento,il lupo dal canto suo si rassegno a farsi trasportare,non che avesse paura,sapeva che la sua signora non lo avrebbe mai fatto cadere.

Dopo 15 minuti arrivò al luogo dell’appuntamento,purtroppo cera ancora della gente in giro,ma lei non ci badò molto,senza molti complimenti atterrò sul tetto della chiesa e facendo scendere duma dal suo abbraccio si sedette tranquillamente vicino ad uno dei golem che sporgevano dall’immensa chiesa.

Il giovane lupo le fu subito vicino e le si inginocchio affianco e si mise a guardare l’orizzonte tra breve gli ospiti sarebbero arrivati.

Jillian:….duma quando arrivano vagli incontro li incontrerò dentro il cimitero è meglio non farci vedere troppo dagli umani…ma

Duma:si ..?

Jillian:se azzardano qualcosa di strano vieni da me non mi fido ancora completamente di loro in caso di tradimento li uccideremo seduta stante

Duma:si jillian

Gli occhi del ragazzo si illuminarono per un secondo di una luce diabolica per poi tornare alla solita colorazione oro.

Dopo 15 minuti una macchina nera seguita da due auto militari fece il suo ingresso nella piazza sotto gli sguardi incuriositi dei pochi passeggianti,era l’ora del patto i mancava molto poco e i negozianti si apprestavano a chiudere e le poche massai rientravano di corsa nelle proprie case.

Jillian:sono loro…tsk cominciano bene sono in ritardo di 10 minuti…umani esseri davvero..

Duma:stupidi?inferiori?

Jillian:patetici

Jillian:io comincio ad andare….devo mettere dei sigilli per evitare problemi sai cosa fare piccolo mio

Duma:non si preoccupi

Jillian:stai attento piccolino

Disse dandogli un leggero bacio sulla fronte,dopo di che si giro e si appresto ad andare a creare la giusta accoglienza ai suoi ospiti.

Il piccolo mostro dl canto suo rimase spiazzato mai si sarebbe aspettato anche questo dalla ragazza,sapeva che lei gli voleva bene ma addirittura temere per la sua morte,non ci si appresto a pensarci molto si giro e guardo gli ospiti della sua signora scendere dalla macchina tutti umani tranne uno che portava lo stesso odore della sua signora molto probabilmente un demone anche lui.

Spicco un salto e attero agilmente davanti al gruppo di uomini che al principio reagirono un po’ male.

Soldato1:ma che caz…chi sei fermo o sparo!

Duma:…siete voi gli ospiti della mia signora?

Professore:aspettate calmi abbassate le armi…si siamo noi ragazzo sai dirci dove si trova jillian

Per un secondo il ragazzo non rispose ma si poteva vedere chiaramente lo sguardo omicida nei suoi occhi come aveva osato quello sporco umano chiamare per nome la sua signora nessuno che non fosse lei a deciderlo poteva farlo,per un breve istante sperò davvero che la tradissero lo avrebbe ucciso molto volentieri quell’essere umano.

Duma:….seguitemi

Trattenne a stento la sua furia omicida se non fosse che la sua signora si era raccomandata di stare attento col cavolo che lo avrebbe lasciato in vita lo avrebbe dilaniato e poi forse anche mangiato…non mangiato no non ne valeva ne la pena ne lo spreco di tempo per un vecchio tutto ossa.

Mentre camminavano il demone di nome leonard si avvicino al professore parlandogli sotto voce.

Leonard:tutto bene professore?

Professore:si…ma ecco direi che quel ragazzino mi odia

Leonard:non vi odia…vuole solo uccidervi

Professore:confortante…voi demoni siete campioni del conforto

Leonard:…ha una furia omicida repressa all’inverosimile…un consiglio non chiamate più la ragazza per nome

Leonard:almeno non di fronte al suo branco non credo che lo accettino molto

Professore:trovi

Leonard:per noi demoni è come un attacco al nostro potere una creatura che non consideriamo nostro pari che ci da del tu….se non fosse che le è fedele al 100% credo che avrebbe già ucciso

Professore:capisco…complicati voi demoni

Leonard:se no non saremo demoni

Il discorso dei due fu interrotto dalla voce del ragazzo.

Duma:….siamo arrivati….

Professore:oh!bene…bene…non vedo l’ora di parlare con…il tuo capo

Duma:tsk

Una terza voce irruppe nel discorso.

Jillian:il capo è qui…vieni duma

Disse chiamando vicino a se il suo piccolo che in un lampo le fu a fianco la ragazza sedeva tranquillamente su una lapide nera contornata i fregi d’oro.

Professore:sono felice di rivederla

Jillian:mi dica professore perché devo stringere un patto con lei per poi scendere in battagli quando sto così bene…le consiglio di essere soddisfacente con le risposte….altrimenti

Duma:….

Lo sguardo del ragazzo fece capire benissimo che altrimenti erano morti.

Professore:per i motivi ci sarà tempo il più pericoloso che immagino lei conosca è l’ascesa e il risveglio del demone dl caos Caitros

Jillian:quel demone non si risveglierà finche io avrò respiro e mi creda professore non è solo un modo di dire

Duma:…(pensiero mentale a jillian)mia signora volete che li uccida vi stanno infastidendo?

Jillian:…(p.m. a duma)non piccolo non temere…non è ancora il momento per assaggiare il loro sangue

Professore:capisco che lei essendo un capo molto forte si senta invincibile contro quel demone ma sei lui torna in vita…

Jillian:gioca a non capirmi professore…le ripeto che finche respiro quel demone non vivrà

Professore:non capisco

Leonard:un sigillo…. Se tu muori quello risorge ma se tu vivi non se ne fa nulla….è la vecchia dottrina del patto stipulato nell’inferno di ghiaccio secoli fa

Duma:…anche voi siete uno dei guardiani dunque….mi sembrava di avervi già visto

Jillian:…ma chi lo avrebbe mai detto due guardiani nella stessa città a pochi metri di distanza…quantè piccolo e noioso il mondo

Professore:guardiani…quindi leonard anche lei come te è un guardiano

Jillian:13 erano i guardiani 13 come i passi alla porta del diavolo attento a non svegliarlo se la tua morte non vuoi contare sulle dita di una mano umano

Disse la ragazza sporgendosi leggermente dalla posizione di seduta,una filastrocca antica come il tempo e ancor oggi maledetta o eri un demone o eri un pazzo a parlarne con tanta leggerezza.

Professore:sono al corrente dei guardiani ma so anche siete rimasti ben pochi….solo 7

Jillian:5…siamo rimasti solo in 5

Professore:questo è ancor più grave

Leonard:come sono morti il 6 e il 7

Jillian:li ho uccisi io

Lo disse tento tranquillamente quanto gelidamente,sembrava una bambina,sadica e violenta estremamente violente.

Professore:come scusa…ma il portale i guardiani voi dovreste essere uniti non ammazzarvi a vicenda

Leonard:professore noi siamo demoni questi concetti non ci toccano minimamente

Jillian:il 7 lo uccisi perché ci aveva tradito

Jillian:l’altro l’ho ucciso perché ero debole…troppo debole

Duma sentendola incrinare la voce vederla nello stato in cui era rimasta per mesi dopo quella notte si innervosì e mutando sotto lo sguardo terrorizzato dei presenti si appresto ad attaccare,chi erano,chi si credevano di essere per far questo alla sua padrona.

Senza aspettare un assenso o meno dalla sua padrona parti all’attacco.

Quando la ragazza realizzo che il cucciolo li stava attaccando per difenderla si ridesto dal suo pensiero e prima che duma commettesse un errore,scatto in avanti afferrando il lupo per le spalle e stringendolo a se con le sei ali per farlo calmare.

Jillian:duma calmati…fermati piccolo mio

Duma:….

Jillian:non è colpa loro calmati…non voglio perde anche te

A quelle parole il lupo allento la sua resistenza e si calmo un poco,ma che gli era preso ora la sua padrona si stava mostrando debole per colpa sua.

Duma:….mia signora

Jillian: ti sei calmato….perdonami ti fai sempre carico dei miei problemi

Duma:non dite cosi mia signora

Sembrava di vedere una madre alle prese con il suo bambino era una scena stranamente tranquilla anche se a recitarla vi erano i figli del diavolo.

Professore:…so che questo non è il momento più adatto ma il motivo del nostro arrivo è che una setta di umani e demoni stanno cercando di riportare in vita il demone del caos

Jillian:finche i guardiani saranno vivi non c’è nulla da temere potete fare sogni tranquilli professore

Leonard:purtroppo no sembra che abbiano trovato il modo di eludere noi guardiani per risvegliarlo

Jillian:capisco….quando siete intenzionati a partire?

Professore:all’ora avete deciso di unirvi alla nostra causa

Jillian:non avete risposto….

Leonard:anche oggi stesso se per te va bene?

Jillian:perfetto

Professore:all’ora uomini si torna al rifugio preparate tutto si parte

Uomini:si

Jillian: …

Duma:mia signora…io

Jillian: chiama aliaster e Minerva

Jillian: rimarranno qui per il momento vicino al branco

Duma:si mia signora

Jillian:tu preparati invece verrai con me piccolo

Duma:si mia signora

Dicendo questo prese a correre verso il castello in cui il branco attendeva notizie.

Jillian:…tu ti chiami leonard giusto?

Leonard:si

Jillian:…perché non ti sei fatto riconoscere subito?temevi per la vita di questi umani per caso?...o per la tua?

Leonard:credevo di essermi già presentato a dovere…ma a quanto vedo mi sbagliavo

Jillian:nessun errore…ti avevo capito…tu sei uguale a me

Leonard:stessi peccati?

Jillian:stessi peccati!

Professore:andiamo leonard

Disse l’uomo anziano cominciando a camminare.

Leonard:…arrivo professore….sai….sono felice che tu abbia accettato

Jillian:…anche io

Così dicendo parti in volo per il suo castello,pronta più che mai a fermare la rinascita del demone del caos.

 

 

Ok ecco un altro cap. in ritardo tanto in ritardo ma spero che mi perdonerete calcolando che è bello lungo!^^

Commentate e ditemi se vi è piaciuto ciao!^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** ATTO 5: viaggio verso il sole ***


 

 

 

 

 

 

ATTO 5: viaggio verso il sole

 

 

 

La ragazza volo fino alle porte della sua magione e poco prima dell’immenso cancello atterrò agilmente a terra.

 

Jillian:duma corri a prepararti si parte fra 30 minuti

Duma:…si mia signora…

 

Il ragazzo fece per andarsene ma,prima che varcasse il cancello.

 

Jillian:non sentirti in colpa per quello che è successo piccolo mio…

Duma:ma io ho espressamente disubbidito hai vostri ordini

Jillian:no non è vero tu mi sei stato vicino…e questa cosa molti compagni non sono in grado di farlo

 

Così dicendo la ragazza si apprestò ad entrare nei suoi alloggi per prepararsi all’imminente partenza.

Passando prima nella sala delle riunioni avvisando Minerva e Aliaster di presentarsi tra trenta minuti scarsi di fronte al portone perché aveva degli ordini per loro.

 

Una volta nella sua stanza la ragazza chiuse pesantemente la porta alle sue spalle e sospiro,si era proprio immischiata in un bel casino.

Ormai ne faceva parte e avrebbe assolto il suo compito fino in fondo.

 

Si avvicino a passi decisi verso un baule e aprendolo vi trovo dentro una sacca di pelle scura lavorata finemente a mano.

La prese e la poggio sopra al letto immacolato,vi ripose dentro due o tre vestiti,il sigillo della sua famiglia un e alcuni libri antichi,più qualche oggetto che poteva tornarle utile,richiuse la borsa e dopo essersi avvolta in un lungo e pesante mantello nero se la prese e si diresse spedita verso il cancello,li passo prima per l’armeria della sua casata,certo lei era forte e evocare un arma non era certo un problema per lai ma cera una cosa che doveva assolutamente prendere.

Entrò dentro la stanza,sulle pareti decine centinai di armi di ogni sorta,una sola era lasciata solitaria alla polvere,una spada di squisita fattura,terribile nel vederla certo era una spada demoniaca ma comunque avrebbe affascinato anche un angelo tanta era la bellezza.

 

Jillian:sei ancora qui…in effetti dove potresti andare senza di lui…Noiein

………..

Jillian:ti rifiuti ancora di parlarmi…mi sembra logico…ti ho tradita…ho tradito lui…

Jillian:…mi dispiace turbare il tuo sonno ma ho bisogno del tuo aiuto…fratello…ti prego

……………

Jillian:lui sta per risorgere…la terra tremerà di nuovo sotto i suoi passi….ti prego…una volta non fui capace di difendere ciò a cui volevo più bene…ti prego di perdonarmi…

……………………llian…………..ji….jilliiiiannn………..dono…..per…dono……………

Jillian:….grazie fratello……..grazie ………ti chiedo di combattere con me…ti prego…

Jillian:ti chiedo di prestarmi la tua forza per …per impedire cha accada di nuovo

………..

 

La ragazza si sporse sfiorando lievemente l’elsa della spada che brillo di una tenue luce violacea,dopo aver percorso tutto lo spessore della spada la prese tra le mani e dopo una attenta osservazione la mise nel suo fodero che attacco successivamente alla sua schiena,si giro e tornò sui propri passi nel farlo prese anche qualche pugnale poteva sempre essere utile,ma in fondo con noiein dietro le sue spalle era al sicuro.

 

Dopo neanche dieci minuti arrivo al cancello e li ad attenderla cera il fedele duma e aliaster e Minerva.

 

Jillian:Minerva … Aliaster io e duma partiremo per una spedizione…per il momento il branco è sotto la vostra stretta giurisdizione

Minerva ….  Aliaster:si

Jillian:ci sono probabilità che saremo costretti ad una guerra…in quel caso dirigetevi dai clan vicini e ritrattate le nostre alleanze

Jillian:…e mi raccomando fate attenzione

Minerva:si

Aliaster:come desiderate

Duma:mia signora la carrozza è pronta per partire

Jillian:bene…duma

Duma:si mia signora

Jillian:andiamo

Duma:si mia signora vi seguirò ovunque voi vogliate….

 

Il lupo si diresse verso la carrozza in stile medievale color nero lucido,davanti vi erano 5 cavalli scarni e dagli occhi di fuoco,anzi per meglio dire non erano cavalli ma testral i cavalli della morte,li guardò un attimo e poi si appresto ad aprire uno degli sportelli della carrozza lasciando salire la sua signora,era davvero bella se non fosse che era anche altrettanto lugubre,gli interni in stoffa violacea e intersecata di fregi d’oro che portavano lo stemma della casata.

Il ragazzo si apprestava a chiudere la porta,quando la voce della sua signora lo raggiunse.

 

Jillian:duma Sali anche tu…preferisco che tu stia qui dentro con me

Duma:…si mia signora…come volete

 

Il ragazzo saltò dentro la carrozza e chiuse la porta dello scompartimento.

Appena chiuse la porta i cavalli come se fosse un ordine partirono da soli,non erano certo cavalli normali sapevano bene dove dovevano andare.

 

Jillian:duma voglio essere sincera con te…non credo che questa battaglia porterà solo vantaggi…probabilmente il nostro mondo scomparirà per sempre dal ricordo umano

Duma:in che senso…per noi non sarebbe un bene…jillian

Jillian:dipende dai punti di vista…si certo il fatto che l’uomo smetta di credere in noi è un aiuto per nascondere la nostra natura…ma

Duma:ma?

Jillian:così finiremmo anche noi per dimenticarci chi siamo

Duma:non capisco il senso…è un bene che gli umani non si ricordino di noi o un male

Jillian:se noi veniamo scordati automaticamente l’uomo cercherà la nostra esistenza mettendo in questo modo a repentaglio la vita della nostra stirpe

Duma:…

Jillian:se ora come ora l’uomo sa della nostra esistenza è normale che di fronte ad una strana morte non si chiedano più di molto…solo che di fronte ad una morte altrettanto strana…ma in un epoca in cui noi per loro non esistiamo più cosa pensi che succederà

Duma:caos

Jillian:esatto

Jillian:è questo che temo…

Duma:vedrete che c’e la faremo mia signora…

Duma:abbiamo passato così tante ere ….così tanti cambiamenti…è normale è il ciclo dell’evoluzione umana

Jillian:…lo so…anche se rimpiango il medio evo…e bei vecchi tempi andati

Duma:coraggio vedrete che riusciremo a ricrearci il nostro mondo in un modo…o nell’altro

Jillian:…

 

La ragazza si sporse leggermente da dove era seduta e senza dar tempo a lupo di capire le sue intenzioni gli butto le braccia al collo e lo abbraccio stringendolo forte al suo corpo.

 

Duma:…ji..

Jillian:grazie per essere venuto con me duma…grazie per esserci sempre

 

Alla ragazza scapparono involontarie e solitarie due lacrime,non cristalline come tutte le lacrime ma rosse,di un rosso scarlatto come il sangue infondo lei era un demone,un anima dannata era normale che anche le sue lacrime non fossero pure.

 

Duma:…jillian…

 

Il giovane lupo all’inizio esitò un momento poi all’ungo anche lui le braccia stringendola in un abbraccio confortante,era passato molto tempo da quando la sua signora aveva subito quel duro colpo,meta e più della sua casata distrutta,l’unica persona nella vita della sua signora morto.

 

I suoi pensieri furono interrotti dal richiamo dei testral,erano arrivati al luogo dell’appuntamento.

 

Duma:mia signora siamo arrivati

Jillian:bene…sei pronto piccolo mio

Duma:per voi sempre mia signora

 

La carrozza si fermò vicino al cancello in cui il professore e il suo gruppo di soldati si erano istallati,scesero molto velocemente dalla diligenza e si apprestarono ad entrare dentro la struttura.

 

Duma:non vedo nessuno ma si sente chiaramente l’odore degli umani…e anche di alcune creature speciali

Jillian:hai ragione…vedo che il loro esercito è ben fornito..

Jillian:andiamo duma i testral sapranno tornare a casa da soli

Duma:si mia signora non si preoccupi….

 

Le due figure si mossero verso la struttura,dietro le spalle la loro vettura si allontanava sparendo poi nelle ombre della notte.

 

Duma:dovrebbe essere questa l’entrata

 

Disse il ragazzo indicando una robusta porta in metallo.

 

Jillian:si credo di si…duma apri tu per favore

 

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e dopo aver assunto le sembianze i un grosso lupo la afferro e senza apparente sforzo la sradicò di netto.

Intanto dall’altra parte il professore e i suoi uomini erano intenti a trasferire tutto il materiale e diciamo che l’entrata in scena dei loro alleati li lascio leggermente spaventati.

 

Jillian:è permesso umano

Soldato1:professore si nasconda ci pensiamo noi qui

 

Senza dar tempo al professore di parlare l’uomo cominciò a sparare verso il lupo e la ragazza,dopo quasi 5 minuti il fuoco cesso,intorno si era levata una nuvola di polvere,e dei due intrusi sembrava essersi persa la traccia.

 

Professore:…dannazione…perché non hai ubbidito hai miei ordini loro sono alleati non nemici

Soldato:ma quell’animale aveva sfondato la porta blindata da 3 tonnellate

Professore:dannazione…dannazione chiamate la squadra medica e tu invece di attentare la vita dei miei ospiti aiutami a soccorrerli

 

Intanto allertato dal rumore degli spari il demone leonard si catapultò di sopra e in un attimo fu vicino al professore.

 

Leonard:professore cos’è successo ho sentito degli spari…

 

Il demone si blocco un attimo poi guardo storto prima il professore poi gli umani dietro di lui.

 

Leonard:potrei sapere perché avete aperto il fuoco sui nostri alleati?

 

Disse indicando le due figure che ora emergevano dalla polvere,intatti nemmeno un proiettile li aveva feriti o semplicemente sfiorati,hai loro piedi decine di bossoli vuoti.

 

Jillian:…che bell’accoglienza…non trovi duma

Duma:…grrr

 

Il lupo si limito ad un suono basso simile ad un ringhio sottomesso.

 

Jillian:cominciamo male professore…cominciamo proprio male…pazienza…gli umani sono sempre umani…

 

La ragazza alzò le spalle,come sconfortata dalla brusca accoglienza,poi si girò e fece per uscire sempre seguita dal fedele lupo.

Ad un tratto si blocco con lo sguardo assente come alla ricerca di qualcosa,lo stesso comportamento lo imitò il demone leonard,il professore li guardo normalmente questo comportamento era dovuto quando il loro sistema di allarme interno si attivava,probabilmente stava arrivando qualcosa che turbava la loro quiete,i demoni a differenza di quanto si dica erano grandi osservatori e anche se sembravano sempre distratti o incuranti di ciò che accade intorno a loro in realtà percepisco ogni minimo cambiamento,non davano mai nulla per scontato.

 

Anche il lupo drizzo il pelo e si mise ad annusare l’aria in cerca di una qualche traccia.

 

Jillian:questa sera non siamo soli…duma andiamo….

Senza dar tempo di capire o dire nulla agli umani presenti nella stanza la ragazza usci fuori accompagnata dal fedele lupo.

 

Leonard:professore non vi allontanate da me…si stà avvicinando qualcosa di pericoloso

Professore:e cosa per mettere in allerta anche te

Leonard:antiche conoscenze…comunque potrà costatare la forza della ragazza probabilmente

 

Il professore sempre accompagnato dal demone e da un gruppo di soldati si avvio verso l’uscita,intanto in mezzo allo spiazzo principale la ragazza fissava intensamente un punto preciso in mezzo alla boscaglia,il lupo sempre vigile affianco a lei non si soffermo neppure a guardare gli uomini del professore,se quelle erano le armi con cui intendevano affrontare le razze infernali o meno partivano già con un piede nella fossa.

 

Professore:di cosa si tratta leonard

Leonard:…dall’energia che rilasciano….sono licantropi

 

Intanto i soldati parlottavano dietro esprimendo frasi non gentili alla razza dei lupi definendoli creature senza cervello che attaccano solo per mangiare.

 

La ragazza si voltò verso i presenti con una freddezza incredibile,effettivamente quei tre soldati avevano parlato ad un tono bassissimo infatti il professore non poteva averli sentiti ma la ragazza non sfuggi la cosa,che la fece alquanto incavolare,ma come potevano permettersi quegli umani di giudicare i licantropi in quel modo e soprattutto come potevano definire il suo piccolo duma solo un animale addestrato.

 

Jillian:vi ricordo che è questo “animale” addestrato ha difendervi …per cui tacete

 

Bastarono quelle parole per zittire quegli sciocchi umani,il professore rimase abilito se li avesse sentiti lui li avrebbe di certo rimproverati,il demone li aveva sentiti,li sentiva sempre ma faceva sempre finta di nulla,infondo essere superiori vuol dire anche ignorare quegli stupidi.

 

Il demone torno a guardare la ragazza di fronte a lui,se ne era accorto che il suo sguardo era teso ma non perché avesse paura ma perché non era normale che dei licantropi si spostassero in questo modo in un territorio ostile soprattutto se a capo di questa zona c’era un demone come quello,probabilmente dietro doveva esserci qualcuno potente,o qualcuno che bisognava temere per scappare in quel modo.

 

Jillian:duma…sei pronto

Duma:…

Jillian:non accetto che qualcuno invada il mio territorio proclamando guerra senza motivo…quei mezzo sangue stanno giocando col fuoco

 

Intanto il professore sentendo il discorso della ragazza si soffermo un attimo a pensare,mezzo sangue ma in genere i lupi mannari non erano sempre mezzo sangue.

 

Professore:leonard cosa intendeva con mezzo sangue…dalle nostre ricerche risulta che i licantropi siano tutti mezzo sangue

Leonard:i mezzi sangue sono quelli nati dal contatto diretto di sangue o saliva di un licantropo….ma c’è anche chi nasce purosangue cioè nasce da genitori lupi

Professore:credevo che anche la nascita non incidesse…che si considerassero sempre mezzo sangue

Leonard:in caso uno dei genitori non sia un licantropo professore…ma ci sono casate anche ceppi puri di licantropi...il qui presente è nato da un ceppo puro…infatti sa controllare la sua metamorfosi…

Leonard:i mezzo sangue non ne sono capaci e solo raramente capita…così anche per vampiri e tutte le razze … i cosiddetti meticci…le creature di più basso rango prima degli umani

Professore:…credo di non aver afferrato bene ma ne parleremo in seguito…cosa pensate di fare…insomma dovremmo affrontarli oppure no

Leonard:io non mi muovo professore…questa è un’ottima occasione per vedere le capacità di un demone del mio livello…anche se saranno molto ridotte per affrontare questi nemici

 

Un rumore di foglie e rami che si spezzano interruppe il loro discorso ad un tratto senza preavviso un gigantesco lupo nero scatto in avanti correndo con le fauci spalancate verso jillian.

 

Fu un attimo il professore e gli uomini dietro di lui non videro nemmeno quando la ragazza estrasse la spada e colpi il mostro tagliandolo in due verticalmente,il sangue della creatura impregno l’erba intorno a lei ma non una goccia la colpi,come se a tagliare fosse stata una spada di vento.

 

Jillian:patetici

Jillian:duma vieni…visto che non escono andiamo noi da loro

Duma:….si mia signora

Jillian:insegniamo loro un po’ di buone maniere

 

La ragazza si diresse verso il bosco sempre seguita dal suo fedele lupo a una decina di metri da esso una ventina di lupi uscirono correndogli incontro con l’intanto di dilaniarla,purtroppo il loro destino fu la morte.

 

Nel giro di 5 minuti un incredibile quantità di cadaveri e sangue circondavano la ragazza e il suo seguace,sembrava che non fossero nemmeno stanchi,spaventati o scossi da tanta morte,come se quello fosse l’unico scopo per cui erano nati

 

Solo uno dei lupi era rimasto ancora vivo,ormai la luna stava sparendo dal cielo per via di nuvole e quindi il mezzo sangue interruppe sotto lo sguardo di tutti la sua mutazione tornando ad un aspetto più normale,duma immediatamente lo inchiodò a terra impedendogli ogni movimento e la ragazza gli fu vicina subito,non lo aveva certo lasciato vivo per pietà,lei voleva delle risposte,chi era,chi c’era dietro questo attacco.

 

Dal cielo come in protesta per tanto sangue versato cominciò una lenta e fitta pioggia seguita da lampi e bagliori gialli nel cielo.

 

Jillian:…dimmi cacciatore…hai tu paura della morte…

Licantropo:….non parlerò mai…puoi anche uccidermi io non tradirò la mia setta

Jillian:così siete una setta interessante…e cosa spinge una setta ad essere così sciocca da invadere il mio territorio

Licantropo:…figurati se parlo con te donna

 

Il morso di duma fu parecchio doloroso a giudicare dagli urli di quella creatura,ma la ragazza sembrava non esserne per niente turbata,anche il demone le si avvicinò il licantropo steso ha terra sbianco del tutto,sapeva che la regina di questo posto fosse una dei demoni più importanti ma non sapeva che ce ne fosse un altro,sapeva da voci che il fratello della ragazza fosse morto,questo era una mina al piano del suo signore,combattere contro un solo demone potente era difficile ma non impossibile ma due era impossibile,doveva tornare indietro ed avvisare il suo signore in qualche modo.

 

Jillian:ripeto la domanda…hai tu paura della morte

Licantropo:…si…

Jillian:all’ora dimmi chi ti manda e vivrai

Licantropo:….

Leonard:il mezzo sangue ha perso la voce

Jillian:duma….fagliela tornare per cortesia

 

Il lupo lo morse di nuovo facendolo urlare,non aveva scelta doveva parlare,ma in questo modo sarebbe potuto tornare dal suo signore per avvisarlo.

 

Licantropo:…il nome del…mio signore….tu lo conosci…voi lo conoscete molto bene…

Jillian:…illuminaci…se ci tieni alla vita

Licantropo:il suo nome è…VLAsh…

 

Un lampo squarciò il cielo impedendo al professore e agli altri dietro di lui di comprendere il nome ma dallo sguardo dei due potè capire che non era una bella notizia,il loro sguardo metteva paura,sembrava che avesse pronunciato il nome di lucifero in persona.

 

La ragazza si alzò barcollando leggermente,mentre la pioggia continuava ad impregnare i suoi vesti e i suoi capelli,il demone affianco a lei le fu vicino sorreggendola,il lupo senza attendere un ordine mozzo di netto la teste al loro informatore,anche lui era sconvolto dalla notizia,ma doveva essere forte per la sua signora.

 

Jillian:è...tornato…non è possibile….lui…

Leonard:…vieni…

 

La ragazza lo guardo interrogativa un momento,poi rivolse il suo sguardo verso duma che assecondo con un cenno della testa sarebbe rimasto lui con gli umani per proteggerli da eventuali attacchi mentre preparavano il resto delle attrezzature prima di partire,infondo non sarebbe stato difficile per la sua signora ritrovarli se c’era lui con loro.

 

Professore:leonard cosè successo…chi…chi è tornato

Leonard:parleremo al ritorno professore…ora…

 

Il demone spalanco sulla schiena gigantesche ali da pipistrello nero con riflessi rossi,scarlatti.

La ragazzo lo imito aprendo le ali sulla sua schiena che a differenza di quelle del ragazzo erano come quelle degli angeli solo nere.

 

Leonard:…non ve ne è ne tempo ne luogo…partite senza di noi

Leonard:noi vi raggiungeremo….vi lasciamo in ottime mani

 

Il demone spicco il volo con una pressione che fece cadere alcuni soldati che vi si erano avvicinati.

 

Jillian:duma ti lascio con loro per un po’…fai il bravo cucciolo ok

 

La ragazza si abbasso leggermente sul lupo e dopo avergli detto qualcosa all’orecchio così che solo lui potesse sentire gli diede un leggero bacio sulla fronte e parti anche lei seguendo il demone di fronte a lei.

Mentre volavano si chiese istintivamente dove la stesse portando era così sconvolta che non riusciva realmente a pensare,sentiva che le grandi ali avrebbero potuto cedere da un momento all’altro,salta irrazionalmente tutti i passaggi non prestava nemmeno attenzione alla zona che stava sorvolando poteva anche essere sopra casa sua ma non ricollegava nulla,guardava tutto passivamente come se tutto le fosse estraneo.

 

Ad un tratto il demone rallentò il suo volo cominciando a scendere lei lo imitò e dopo essere atterrata alzò lo sguardo e si trovò di fronte un immensa porta,…………un castello.

 

Jillian:che luogo è questo?

Leonard:un tempo era la mia magione … ora è disabitata

Jillian:e perché mi hai portato qui?...in cosa potrebbe aiutarci

Leonard:aiuterà sicuramente … dentro ci sono i trattati e la storia del nostro accordo

Jillian:continuo a non seguirti…

Leonard:il professore e il tuo seguace si stanno dirigendo ad sud…roma per essere precisi…

Jillian:e questo che centra con noi?

Leonard:abbiamo 5 giorni prima di doverli raggiungere

Jillian:…

 

Lo guardava ma non capiva minimamente a cosa si riferisse,insomma quanto gli ci voleva per dire cosa aveva realmente intenzione di fare.

 

Fine capitolo 5…. Sorry per il ritardo blasfemo ma oltre a vari problemi personali,ho anche gli esami e quindi …. Sono imperdonabile ….!^^

Dora in poi aggiornerò più frequentemente.

 

 

 

 

 

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