When in doubt, do it.

di azzurra16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Paura e... Dannazione! ***
Capitolo 7: *** Haribo e pizza. ***
Capitolo 8: *** Verità e tutti a nanna! ***
Capitolo 9: *** Fuoco ed imbarazzo a colazione. ***
Capitolo 10: *** Rischio e proposte. ***
Capitolo 11: *** Inconveniente. ***
Capitolo 12: *** Ricordi e decisioni. ***
Capitolo 13: *** Addio prigione, sono libera! ***
Capitolo 14: *** Non potrebbe andare peggio. ***
Capitolo 15: *** Cosa cavolo hai combinato, Harry?! ***
Capitolo 16: *** Sono un idiota! ***
Capitolo 17: *** L'inizio della vendetta. ***
Capitolo 18: *** Gelosie e Jared. ***
Capitolo 19: *** Regali inaspettati. ***
Capitolo 20: *** film e nuovi scontri. ***
Capitolo 21: *** Chiacchiere e colazioni movimentate. ***
Capitolo 22: *** Inviti e nuovo lavoro. ***
Capitolo 23: *** Serata speciale. ***
Capitolo 24: *** Nonostante tutto, dovrò ringraziare Jay! ***
Capitolo 25: *** Prima volta e scoperta. ***
Capitolo 26: *** Mi hanno presaa! ***
Capitolo 27: *** Compleanno. ***
Capitolo 28: *** Non ha lasciato perdere, lui è ancora qui. ***
Capitolo 29: *** Andrà tutto bene, con loro al mio fianco. ***
Capitolo 30: *** Mi erano mancati questi momenti. ***
Capitolo 31: *** Fuggire. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Cara dolce amorevole sveglia , chi è il disgraziato che ha voluto interrompere tutti i sogni della gente?
Solita routine, ormai non mi rendo nemmeno più conto di ciò che faccio, ed eccomi in piedi pensando " ecco, la solita squallida e terribile vita".
Esagerata? No, non per me, non per la ragazzina "orfana" , come mi indica la gente per strada, come se, compatendomi, riuscissero ad alleviare il dolore per la morte dei miei genitori.
Beh, novità: fanno solo peggio.
E' duro avere 17 anni, tra 2 mesi, e vivere da sola, non c'è molto da dire su di me: sono autosufficiente, la bella e dannata della scuola, desiderata e irraggiungibile, non perchè me la tiri ma perchè non credo semplicemente nelle relazioni moderne, dov'è l'amore tra tutte le parole sdolcinate che le coppiette pronunciano?
Quello non lo è, non se poi, alla prima occasione, uno dei due si trasforma magicamente in un cervo.
E poi, parliamone, i ragazzi usano sempre le stesse tecniche di seduzione, cioè, non mi piacciono i soliti "dolcezza, bellezza, tesoro, honey, patatina", ho un nome, fammi il piacere di usarlo.
Dopo essermi lavata, vestita e truccata: eccomi fuori di casa, con un enorme ombrello giallo in mano e le scarpe già tutte bagnate dalla pioggia.
Sarà una gran giornata.... Cara dolce amorevole sveglia , chi è il disgraziato che ha voluto interrompere tutti i sogni della gente?
Solita routine, ormai non mi rendo nemmeno più conto di ciò che faccio, ed eccomi in piedi pensando " ecco, la solita squallida e terribile vita".
Esagerata? No, non per me, non per la ragazzina "orfana" , come mi indica la gente per strada, come se, compatendomi, riuscissero ad alleviare il dolore per la morte dei miei genitori.
Beh, novità: fanno solo peggio.
E' duro avere 17 anni, tra 2 mesi, e vivere da sola, non c'è molto da dire su di me: sono autosufficiente, la bella e dannata della scuola, desiderata e irrangiungibile, non perchè me la tiri ma perchè non credo semplicemente nelle relazioni moderne, dov'è l'amore tra tutte le parole sdolcinate che le coppiette pronunciano?
Quello non lo è, non se poi, alla prima occasione, uno dei due si trasforma magicamente in un cervo.
E poi, parliamone, i ragazzi usano sempre le stesse tecniche di seduzione, cioè, non mi piacciono i soliti "dolcezza, bellezza, tesoro, honey, patatina", ho un nome,fammi il piacere di usarlo.
Dopo essermi lavata, vestita e truccata: eccomi fuori di casa, con un enorme ombrello giallo in mano e le scarpe già tutte bagnate dalla pioggia.
Sarà una gran giornata....ah dimenticavo, mi chiamo Juliette Connors, o più semplicemente Julie e benvenuti all'inferno! http://www.google.com/imgres?q=clizia+fornasier&hl=en&client=firefox-a&hs=Zo6&sa=X&rls=org.mozilla:it:official&biw=1920&bih=829&tbm=isch&prmd=imvns&tbnid=wqs59hdmbFSBbM:&imgrefurl=http://www.listal.com/viewimage/2162928&docid=Wta8oxpjw04-WM&imgurl=http://i2.listal.com/image/2162928/600full-clizia-fornasier.jpg&w=443&h=604&ei=bzf_T86YNOnk4QSMzYz3Bg&zoom=1&iact=hc&vpx=726&vpy=105&dur=7578&hovh=262&hovw=192&tx=124&ty=153&sig=111470851466567839335&page=1&tbnh=114&tbnw=88&start=0&ndsp=71&ved=1t:429,r:5,s:0,i:90 Vi piace la nostra Julie? Io personalmente la trovo bellissima, recensite, voglio sapere come vi sembra, alla prossima ragazze((:

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Edificio maledetto, perché tutta questa calca?! È una scuola, non può esserci così tanta gente all’entrata, insomma!
Che sarà successo? Anche i paparazzi?! Che sia morto il preside e non l’abbia saputo? Peccato, era un uomo così adorabile.
Mi faccio largo a suon di spintoni quando intravedo la ragione dell’ammasso di persone: 5 ragazzi scendono da un auto con i finestrini oscurati con l’aria da vip.
Qualcuno dietro di me urla “Gli One Direction”, ragazzine urlanti: le peggiori.
Mmm, One Direction, aspetta, la “famosa” boy band del momento? Oh Signore, c’era bisogno di tutto questo?!
Passo di fianco ai ragazzi ricevendo occhiate strane, le solite occhiate da “una nuova preda in vista” e inoltre un occhiolino dal ricciolo…Ditemi che non l’ha fatto, per favore.
Lo fulmino prima di girarmi ed entrare definitivamente nel mio manicomio, avevo detto che sarebbe stata una bella giornata…


Le lezioni passano in fretta ed eccoci in mensa, oggi credo di non aver sentito pronunciare così tante volte 5 nomi in tutta la mia vita, credo di saperli anche io ora.
In mensa anche peggio, il tavolo dei ragazzi è completamente circondato, da quanto ho capito stanno girando un video nella nostra scuola, per il nuovo album.
Davvero fantastico.
Vado, sola, al mio solito tavolo, beccandomi i soliti stupidi apprezzamenti sul mio fondoschiena e con le cuffiette alle orecchie tento di buttar giu’ qualcosina al mio stomaco, gran brutta impresa.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Campanella, essere imparentata con la sveglia non fa di te un oggetto cattivo, io ti amo.
Mi fiondo fuori dalla classe,  entrando nel parcheggio scolastico e finendo addosso a niente popo’ di meno che a Louis Tomlinson... Applausi per la memoria? Me lo sono ricordata.
Mi rialzo in fretta senza aspettare che mi aiuti, sperando che capisca che voglio solo andare a casa e non prolungarmi in un’inutile conversazione con lui.
“Piacere Louis, mi spiace d’averti intralciato il cammino, carotina…”
Non credo lo abbia capito.
“Scusami, ma non ho tempo per parlare con te e anche se lo avessi credo che non lo farei comunque, il mio nome è Juliette Connors, per gli amici Julie, quindi per voi, anzi per tutti i presenti, Juliette, arrivederci”
Credo di non aver mai goduto così tanto, hanno un’espressione in viso che mi rimarrà impressa per giorni.
Apro l’ombrello e dritta a casa.



Accidenti, dove si è cacciato? Ho appena perso il cellulare e per di più devo andare al lavoro.
Ebbene sì, lavoro ed è davvero orrendo ciò che faccio.
Sono una barista, non una qualsiasi, una con quelle divise che sembrano uscite da un porno in piena regola.
Essendo minorenne è stato l unico lavoro possibile da fare e mi pagano bene, nonostante sia sempre importunata da uomini con problemi ormonali.
Corro verso il bar ed una volta vista la scritta luminosa “Roxanne bar” entro senza pensarci troppo.
Vado nel retro, mi cambio e ritorno pronta per iniziare.
Primo tavolo: 5 ragazzi…Oh no, ancora loro, ti prego.
Con la testa bassa, sperando non mi riconoscano, mi presento come “la loro cameriera pronta a servirvi”, penoso, molto.
H:“ Tesoro, sei a nostra disposizione per tutto? Avrei un pensierino”
J: “ Certo, se volessi una mano per ucciderti, non esitare a chiedermi una mano” sorrisi angelicamente, perdendomi per un secondo nei suoi occhioni verdi.
Lui sembra incantato, anche peggio di questa mattina!
Lo:” Scusalo, è che davanti a delle belle ragazze perde la testa il nostro Hazza…oddio, non volevo dire, cioè si, sei una bella ragazza ma io sono felicemente fidanzato, io…scusa.”
Lo guardai seria per qualche secondo prima di scoppiare in una fragorosa risata…Da quanto non lo facevo? Troppo.
J:” E’ tutto a posto, tranquillo, nessun problema, ditemi ciò che volete intanto” sorrisi, per davvero.
Possibile che una sola persona possa mangiare tanto, Niall scoppierà prima o poi.
Porto tutto al tavolo, mentre un signore seduto al bancone mi fischia alle spalle e mi da una palpatina mentre vado verso il mio tavolo.
Odio tutto questo, abbasso la testa con le lacrime agli occhi per la disperazione, consegno le ordinazioni e scappo velocemente nel retro del locale.
Via libera, lacrime, scendete pure ora.
Mi siedo sul pavimento freddo e sento la porta aprirsi tra i miei singhiozzi.
Mi giro e vedo Louis sulla porta, lo guardo duramente prima di urlargli di andarsene, più e più volte.
Niente, lui rimane, si avvicina e mi prende tra le braccia, inutile opporre resistenza, ho davvero bisogno di un abbraccio.
J:” perché sempre a me? Io non posso ribellarmi, sono sola, completamente sola, non ce la faccio” Altri singhiozzi.
L:”Juliette, non sei sola, io sono qui e sono pronto ad esserci quando hai bisogno, sempre.
 so che può sembrare strano ma sin da quando questa mattina ti ho vista, ho letto qualcosa nei tuoi occhi che mi ha fatto star male: tanto dolore.
Non te lo meriti, Julie, e io voglio solo fartelo capire, me lo permetteresti?”
Non so se piangere di gioia o finirla con le lacrime, sembra sia venuto il mio angelo salvatore, dopo 2 anni di solitudine e non posso rifiutarlo.
Lo fisso negli occhi e annuisco, mentre lui toglie le lacrime dal mio viso.
L:” Quando ti sentirai pronta, mi racconterai ogni cosa, ora torniamo in sala, dai”
Fa un sorriso rassicurante e prendendomi sotto braccio mi trascina nel locale, sotto gli sguardi allibiti dei 4 suoi amici.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
Fine turno, i ragazzi, soprattutto Louis, insistono per accompagnarmi a casa, non posso che accettare.
Nonostante io non sia ancora molto gentile con loro, loro lo sono con me e proprio non capisco come facciano.
J:”beh, grazie allora” salgo in macchina con la mia solita arroganza e mi ritrovo schiacciata contro la portiera, con di fianco Harry Styles…Di bene in meglio.
Chiudo un secondo gli occhi e cerco di riposare un secondo, dopo aver spiegato la strada a Lou.


?:”Sveglia, carotina, siamo arrivati”
Arrivati dove? Dove sono? Apro gli occhi di scatto e guardo quei 5 ragazzi che ridono, mentre io sono completamente stesa su Harry.
Che figure!
Mi alzo velocemente e scendo dall’auto.
J:“Ragazzi volete entrare?” chiedo sbadigliando.
Tutti:” Si dai, così ti aiutiamo” sorridono tutti, sempre, come fanno?!
Apro la porta ed entrano tutti, non mi preoccupo nemmeno di far fare loro il giro della casa, è un solo piano ed è davvero così piccola che è impossibile perdersi.
N:”io, non vorrei disturbare ma dov’è la cucina?”Mi chiede imbarazzato.
Gli sorrido rassicurante e gli indico la porta alla mia destra.
Ringrazia e si avvia: ADDIO FRIGORIFERO.
Z:” Piccina, potrei fumare una sigaretta qua fuori?”Lui sembra intimorito invece, fa bene.
J:”Certo, arrivo anche io” gelida, forse troppo.
I ragazzi si sono accomodati, non accorgendosi nemmeno dello scambio di battute tra me e il bel moro.
Chiudo la finestra del balconcino e mi siedo su uno sgabello.
Zayn mi guarda, accendendo la sigaretta, che subito gli rubo e fumo un po’.
z:” Hei, quella è mia” fintamente arrabbiato.
Gliela porgo, semplicemente perché odio fumare, avevo smesso da un po’, precisamente da quando andava di moda e tutte si sono messe a farlo per sembrare più belle, un po’ come la rasatura di lato o le canne, mode stupide.
J:”Perché hai iniziato a fumare?” chiedo sussurrando, guardando il giardino che ho davanti.
Zayn mi racconta tutto, dal principio, mi racconta tutta la sua vita e dal suo sguardo capisco che non lo fa perché si sente costretto, sembra più che voglia aiutarmi a sua volta ad esternare tutto ciò che ho dentro, ma proprio non riesco.
J:”Ti ringrazio, ti sei aperto con me e ne sono felice ma io non riesco, spero che tu possa perdonarmi, scusami” e scappo in casa a testa bassa e con le mani strette a pugno tra loro.
Lo: “Ehi carotina che è successo?” non dico nulla e mi fiondo tra le sue braccia, respirando il suo profumo.
Non fraintendete io lo ritengo solo un amico, il migliore per ora, non lo vedo proprio come “fidanzato”, è solo che è riuscito a consolarmi ed è stato l’unico da quando i miei genitori sono morti.
Mi culla nell’abbraccio fino al momento in cui se ne vanno, forse ho trovato i miei angeli, ma per ora non abbasserò le difese, non voglio essere ferita ancora.


Lo specchio, oggettino odioso, strano penserete, mi definiscono così bella ma io non trovo sia vero.
In fondo, cosa c’è di male in una ragazza di 1,65, magra forse troppo, con i fianchi sporgenti e una terza?
C’è di male che sono la fotocopia di una ragazza da copertina e tutti hanno sempre avuto paura di avvicinarsi veramente a me, se i ragazzi ci provano è solo per il mio fisico, non si sono mai soffermati sul mio viso, così simile a quello di mia madre: magro, con un nasino all’insù e le labbra carnose e gli occhi di mio padre, grandi e verdi.
I miei occhi hanno sempre intimorito tutti, sono sempre stati solari, ma da due anni esatti sono freddi, ghiaccio allo stato puro, pieni di dolore.
Mi scosto, cercando di scacciare i pensieri e mi infilo tra le soffici coperte attendendo che Morfeo mi accolga.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Credo di non aver mai avuto cosi paura di entrare a scuola che oggi.
Non so come comportarmi, se fosse stata l'ennesima delusione? Se loro nemmeno mi salutassero? Non voglio soffrire ancora, sapevo di sbagliare fin dall'inizio.
D'altronde non ho altra scelta, supero il cancello della scuola e cammino dritta verso le grandi porte a vetri, sperando di passare inosservata.
Improvvisamente, 2 braccia mi cingono la vita, i soliti scocciatori , penso.
Z:"buongiorno piccina, dormito bene?"
Zayn?! Mi giro e gli sorrido, alla fine è andata bene, niente di quello che temevo si è avverato.
Mi trascina, sotto gli sguardi accusatori di tutte le ragazze della scuola, verso gli altri.
A turno mi lasciano un bacio sulla guancia e mi salutano calorosamente.
La mia risposta? "troppa confidenza, non allargatevi" con un sorriso ironico.
Scherzo, ovviamente, e so che loro lo capiranno.
Li:"meglio oggi? Spero di sì" sorride comprensivo.
Oh Liam, sembra così dolce!
J:" molto meglio, grazie"
Harry mi guarda prima di parlare:" scusa, potremmo parlare 2 minuti?"
J:" cosa c'è? Non puoi parlarne qui?" cattiva, non posso farne a meno.
H:"per favore" il labbruccio? Ma insomma, andiamo, non è valido! Lo guardo negli occhi verdi prima di annuire e seguirlo.
Guardo tutti e li saluto alzando solamente un angolo della bocca.
Siamo dietro l'edificio, lo esorto a parlare.
H:"vorrei chiederti scusa per il mio comportamento, so che posso sembrare uno stronzo(scusate), il classico play boy, e si, in un qualche modo lo sono.."
Cerco di andarmene, che scuse sono? Non ci si scusa per quello che si è.
H:"ferma, dicevo solo che tu mi hai colpito veramente, insomma, non solo sembri un angelo, sai tenermi testa e non esiti un secondo di dire la tua e vorrei far parte della tua vita"
I suoi occhi sono così sinceri e il sorriso imbarazzato così perfetto!
È vero, è il ragazzo più bello che abbia mai visto, ma non posso fidarmi così ciecamente di lui, rimarrei ferita, ne sono sicura, ma non so se correre comunque il rischio.
J:"propongo una tregua: amici. Ma fai complimenti poco... Adatti, e la prima rampa di scale diventerà il tuo tappetino per le capriole, comprendi?"
Sorrido veramente, mostrano i miei denti bianchi.
H:"d'accordo, ma non è colpa mia se tu sei cosi..."
J:" ah ah ah, stai già rischiando, fermo."
Si scusa divertito e mi prende per mano, come se fossimo fidanzati, e il cuore assopito inzia a battere più velocemente? Per quale motivo?! E il suo profumo, vogliamo parlarne? È il più buono che abbia mai sentito: vaniglia e menta.
Julie, basta.
Intanto le ragazzine iniziano con i loro commenti, credevo d'essere troppo lontana per sentirli, ma a quanto pare non era così, uno giunge alle mie orecchie, e anche a quelle di Harry.
"poverina, ora usa la scusa di non avere più i genitori per farsi amici gli One Direction, patetica, sapevamo tutti che quella stupida che si crede chissà chi, avrebbe puntato alla fama" ed ecco che la ragazza e le amichette scoppiano a ridere sguaiatamente.
Fantastico, harry mi guarda dispiaciuto e curioso di saper la verità, non resisto e giro i tacchi.
Saltare un giorno di scuola non mi farà male, penso correndo verso casa, ignorando i suoi richiami, A QUEL PAESE TUTTO.

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Capitolo 6
*** Paura e... Dannazione! ***


Mi passo una mano tra i miei lunghi e lisci capelli castani mentre con l altra mi stropiccio gli occhi , assonnata.
Guardo l'orologio sul comodino che segna le 16.
Ho dormito molto, meglio.
Sento il fastidioso rumore del campanello e mi alzo andando a guardare dallo spioncino chi sia.
Accidenti.
I soldi dell'affitto!
Da quando mia madre Elisabeth e mio padre Peter sono morti, non lasciandomi molta eredità in quanto non avevamo mai avuto moti soldi, devo provvedere io a pagare bollette e affitto, per la piccola casa dove sono cresciuta.
Ma purtroppo, sono in ritardo con qualche rata, ma capitemi, ci è voluto molto a trovare lavoro e sono un po' indietro.
Apro la porta, ritrovandomi davanti un arrabbiato jack.
Ju:" jack, mi dispiace ma non mi hanno ancora dato lo stipendio questo mese, non puoi aspettare un altro po'?" occhi dolci e sguardo innocente: ON.
Ja:" è inutile, non mi incanti più, hai da pagare 6 rate ancora, più quella del mese in corso!
Ritorno domani sera, se non hai i soldi, vedrai.." mi riserva un'occhiata minacciosa ma famelica prima di scomparire.
Vedrò? Ok, sapevo che jack non era simpatico, una volta mio padre dovette pagare di più se no sarebbe stato picchiato.
L'uomo è dentro a strani giri, credo droga e prostituzione, i miei non m'hanno mai accennato nulla, tentavano sempre di tenermi sotto una campana di vetro, protetta, ma li sentivo spesso parlare tra loro e non sono mai stata una bambina ingenua, capivo perfettamente.
Chiudo la porta e mi siedo sul piccolo divanetto blu al centro della sala, tremando.
Sempre a cacciarmi nei pasticci, sono un disastro.
La serratura scatta, mi copro la testa con le mani, sperando non sia di nuovo jack.
Tremo come una foglia!
Mi sento toccare un braccio e urlo a gran voce!
Lo:" julie, sono louis , cos è successo?" mi chiede con tono preoccupato.
Lo guardo e mi siedo normalmente.
J:"niente, ho visto un horror e ora ho paura".
Vai julie, fai veramente schifo come bugiarda!
Louis non è convinto ma forse leggendo qualcosa nel mio sguardo non insiste.
N:" julie, siamo venuti per chiederti di venire da noi a cena, stasera" intercede Niall insicuro.
Volto lo sguardo e li trovo contro lo stipite della porta, tutti e 4, beh, louis è al mio fianco.
J:"io, beh, se non disturbo..."
Li:" ti pare che tu possa mai disturbare? Su vai a vestirti che andiamo" liam, ti adoro.
Aspetta, vestirmi? Mi guardo bene e noto d'essere in pigiama, arrossisco e tutti scoppiano a ridere.
H:" ti dona minnie" dice tra le risate.
Ah ah ah... Solo perchè sei perfetto... No ferma, lui non è perfetto.
J:" sai cosa donerebbe a te, invece? Cinque dita stampate in faccia"
Si allarga un coro di UUUH ed Harry s'imbroncia, sorridendo nel contempo.
Salgo le scale ed indosso un paio di
Shorts di jeans a vita alta e una camicetta e fiori, abbastanza scollata, prendo un cardigan e scendo velocemente per cercare le ballerine beige .
Le indosso e torno in sala pronta, sono tutti a bocca aperta.
J:"Ok, forse ho esagerato, vado a cambiarmi".
H:" non ci pensare nemmeno, sei una favola, dico davvero, bellissima" nei suoi occhi leggo sincerità e non posso far a meno di arrossire e impedire al mio cuore di impazzire.
Maledizione, Maledetto sorriso perfetto, maledetti occhi perfetti, maledetti ricci perfetti, maledetto corpo perfetto.
Gli altri ci guardano strani e Zayn rompe il ghiaccio guardandomi con i suoi occhioni cioccolatosi e prendendomi la mano per andare in macchina.
Gli altri ci seguono facendo battutine, non sono certa su che argomento.
Usciti tutti , chiudo a chiave e salgo dietro accanto a niall che mi stringe a se' in modo fraterno.
Credo di essermi affezionata a loro, dannazione.

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Capitolo 7
*** Haribo e pizza. ***


Gran bella casa, più che 5 persone sembra ci abitino 4 famiglie.
Cantanti, spendaccioni.
Credo d’aver una faccia esilarante date le grandi risate che i ragazzi si stanno facendo.
J: “ voglio vedere come riderete quando, nel cuore della notte, darò fuoco a tutto” seria, molto molto seria.
I ragazzi sembrano davvero spaventati, tranne Liam, sempre detto che è il più intelligente del gruppo.
Ci guardiamo prima di scoppiare a ridere e batterci un cinque.
Ad un tratto però mi ricordo della mia, di casa.
Accidenti, come li ricavo mmm 7000 euro più o meno!? Non ce la farò mai. Non posso abbandonare casa mia, tutti i miei ricordi, i miei anni migliori…non posso!
Mi riprendo quando noto che mi fissano preoccupati.
J: ”che c’è? Mai vista una ragazza con la testa tra le nuvole?”
Lo:” Molte, ma tu non ci sembri il tipo”
J:” Lo sono e se non mi dai immediatamente un pacchetto di quelle Haribo penso che urlerò. “
Dico indicando il tavolo davanti a me, pieno di pacchetti di caramelle che preferisco in assoluto, amerò chiunque abbia la mia stessa passione a vita.
H:” Le mie piccole non si toccano, scordatelo.” Harry? Ritiro tutto, nono, io non amerò nessuno per nessun motivo.
Nel frattempo il ricciolo si para davanti al tavolo per far scudo alle sue adorate “cucciole” ma, ascolta, da piccola non andavo a ginnastica artistica per nulla, no?
Provo un’acrobazia degna da circo, con il solo risultato di trovarmi completamente spalmata sul tavolo, con sotto di me “Hazza” come lo chiamano tutti.
Non ero brava nemmeno da bambina, giusto, m’ero scordata!
Arrossisco e ci guardiamo negli occhi, due tonalità di verde così diverse che insieme facevano scintille, pura attrazione tra di noi.
Lui avvicina le labbra alle mie, ma qualcuno ci riporta con i piedi per terra.
Lo:” Noi li ci mangiamo, le camere sono di sopra ed inoltre, ragazzina, Harry è solo mio” mi fa la linguaccia e ride contagiando tutti noi, io sembro più un’isterica e con le guance completamente rosse scendo dal tavolo, rifugiandomi dietro Zayn, che mi accoglie di buon grado.

Mi conducono verso la cucina e poi mi guardano.
J:”beh?”
N:” Pensavamo cucinassi tu, noi siamo poco affidabili”
Ecco dov’era l’inganno.
Sguardo truce e accetto, ringhiando e facendo scappare tutti.
Vado verso il frigorifero, lo apro quando sento una mano sul mio fianco, una grande mano: Harry.
J:” Che vuoi Harry?” sono uno yogurt scaduto eh, acida uguale.
H:” voglio aiutarti, è così ingiusto lasciarti fare tutto da sola, che ne dici della pizza?”
Sorride mostrandomi i denti perfetti e muove in modo sexy i capelli, togliendo la ciocca che mi impediva la visuale di uno dei suoi perfettissimi occhi.
J:”D’accordo, ma se pensi che poi finiremo a fare la lotta con la farina e poi lo faremo sul bancone ti sbagli… e non guardarmi così, so che lo stavi pensando”
Mi rivolge un occhiata colpevole prima di ridere e rispondermi.
H:”Forse ci ho pensato, è che tu sei così tremendamente bella….” Mi scosta i capelli dal viso, altro gesto pericoloso.
Decido di non rischiare un infarto e far risposare il mio povero cuore che sta battendo come un matto.
J:” Avanti, cuciniamo e sta zitto” sorrido come un ebete, seguita da lui.



Dopo tante chiacchiere e risate ecco pronte le 7 pizze, sì, 7, contro Niall bisogna sempre essere preparati.
H:” ragazzi, è pronto”
Nemmeno finisce di parlare che sono già seduti al tavolo.
portiamo la pizza sul tavolo, già tagliata ed ognuno si serve.
Lo:”sareste una coppietta di sposini perfetta, cucinate da Dio insieme”
Gode così tanto nel farmi arrossire vero?!
N:” sì concordo, è buonissima”
E via con i complimenti e le battutine su me e Harry.
Sarà una lunga serata e siamo solo all’inizio, nonostante tutto però che non preferirei essere in nessun altro posto che qui.

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Capitolo 8
*** Verità e tutti a nanna! ***


J:” sono pienissima, ora scoppio”
N:” Ma non hai mangiato quasi nulla, come puoi essere piena?” era sconcertato.
Se sapessero quante volte, per risparmiare i soldi delle tasse, non ho nemmeno mangiato…
Li:” completamente d’accordo, che ne dite di un film?”
Z: “ va bene, ma lo scelgo io”
Conversazione interessante, sì, ora stanno litigando Zayn e Niall per chi dovrà scegliere il film, mentre Harry mi porge la mano e mi porta sul grande divano in sala, facendomi sdraiare al suo fianco.
Intanto i ragazzi hanno scelto il film, mai scelta fu peggiore per la mia salute mentale.
Dopo 1 ora e mezza in cui il protagonista cercava di salvare la famiglia dalla morte, i cattivi muoiono ed ecco la classica “famigliola felice” alla raccolta.
Pensare che due anni fa io ero uguale mi provoca una fitta al petto e i miei occhi si fanno lucidi.

Protagonista :”non vi abbandonerò mai, principesse”
La madre e la bambina si stringono a lui lasciandosi cullare dalle braccia muscolose dell’attore.

Bella frase, dico sul serio, peccato che una volta me l’avesse dedicata mio padre, appena dopo aver litigato con mamma, ricordo che ero in ansia, pensavo che lui volesse andarsene, ma lui aveva sempre il modo di rassicurarmi….al diavolo tutte le promesse, lui non c’è più e non posso nemmeno arrabbiarmi perché non è colpa sua.

Scoppio in un pianto disperato e mi trovo 5 paia di occhi ad osservarmi.
Mi stringo a Harry continuando a piangere mentre gli altri aspettano che mi calmi per chiedermi qualcosa.

10 minuti e 4 pacchi di fazzoletti dopo è finita la crisi, ne ho avute molte e questa non è una delle peggiori.
H:” Ci spieghi, se ti va, cos’è successo?” chiede preoccupato, stringendomi un po’ di più.
Non so cosa fare, lo dico o no? Sì.
Inizio a raccontare tutto, di come sono morti i miei in un incidente e comprese le crisi, i problemi economici e ogni altra cosa.
Alla fine mi guardano tristi, non compassionevoli, solo infinitamente tristi.
Solitamente, quando qualcuno scopriva la mia storia, iniziava a guardarmi con pena, come se fossi un cucciolo abbandonato al mondo, non con tristezza, ma pena e io l’ho sempre odiato.
Ma loro sono diversi e piano piano mi stanno aiutando.
Mi trovo immersa in un abbraccio di gruppo e rido piano tra le ultime lacrime mentre i ragazzi mi confortano.
Lo: ” avanti, non pensiamoci, ci hai già rimuginato su fin troppo, è ora di divertirsi con noi!”
E’ il migliore, mi chiedo come avrei fatto senza di loro.
Passiamo la serata tra battute e risate, non credo d’essermi mai divertita così.
Sfiancati, mi chiedono di dormire qui, non vogliono lasciarmi andare e io non voglio andarmene perciò accetto.

J:” Ho detto di no. Dormirò io sul divano”
Tutti vogliono lasciarmi sul loro letto, ma è esagerato, in fondo sono io l’ospite, mi adeguo, insomma.
H:” ok, facciamo così, prima di scannarci, lei dormirà con me, fine della storia.”
Tutti lo guardano sconvolti.
N:” Lei? Nemmeno Caroline dormiva con te, le hai sempre mandate via tutte”
Ahia, cos’è questo fastidio che provo? La situazione si mette male per me, io gelosa?! Scherziamo?
H:” lei è lei, cambia”
Ci liquida così prima di dare la buonanotte e salire al piano superiore ed aprire l’ultima porta del corridoio.
è una camera spaziosa, ordinata e arredata in modo divino, molto moderna.
Mi porge sorridendo una sua maglia.
H:” usala come pigiama, non credo tu dorma così”
In effetti ha ragione, lo ringrazio e vado nel bagno della camera a cambiarmi e sistemarmi.
Quando ritorno lui non c’è più, mi giro verso la porta e lo trovo li, appoggiato con solo un asciugamano in vita e uno per i capelli in mano, che mi guarda.
Ormoni, a cuccia, non è il momento.
Avevo già detto che era perfetto? Chissà quante altre ragazze l’hanno visto così prima di me, o anche più nudo.
Mi rabbuio e mi infilo sotto le coperte già disfate.
Dopo qualche minuto arriva anche lui, con solo i boxer, rigorosamente firmati, addosso.
Mi prende per la vita e mi gira verso di lui, ci guardiamo negli occhi e mi perdo, di nuovo.
Lui abbassa la testa verso di me e io, stregata, faccio lo stesso.
Ed ecco che le nostre labbra si sfiorano, per qualche secondo.
Il bacio migliore che abbia mai dato e ne ho dati abbastanza per capirlo, niente fraintendimenti, sono vergine, i baci erano riservati ai miei “ragazzi” di un tempo.
Ci stacchiamo e lui mi sorride, complice, prima di lasciarmi piccoli baci in fronte e sussurrarmi :”Due giorni, due giorni che ci conosciamo e mi hai stregato completamente, m’interessi davvero Julie, ma ora dormi” guance a pomodoro, occhi splendenti e cuore a mille: sono io, ora.
Non faccio in tempo a rispondere che con la sua magnifica voce si mette a intonare le parole di una loro canzone, cullandomi e facendomi addormentare in men che non si dica.

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Capitolo 9
*** Fuoco ed imbarazzo a colazione. ***


Capitolo 8
Raggio di sole, chi ti ha detto di svegliarmi? Cerco di muovermi ma una presenza ancorata a me non me lo permette.
In un attimo ricordo ogni cosa della sera prima.
La statua perfetta al mio fianco sorride, con gli occhi chiusi e sussurra un: “ buongiorno principessa” stringendomi anche con l’altro braccio.
Principessa?! A volte penso che non si ricordi il mio nome, ma è così dolce che potrei anche tralasciare il dettaglio che io odi i soprannomi del genere, tanto il mio cervello non riesce più ad avere la meglio sul cuore, perciò…
Sorrido e appoggio dolcemente la testa sul suo petto, sfregando su e giù la punta del nasino e lasciando qualche bacio.
Momento. Cosa diavolo sto facendo?! Ho completamente perso la testa, ma lui sembra gradire, perché sposta le mani dalla mia schiena, ai fianchi, stringendoli possessivamente.
Lentamente passo al collo, mordicchiandogli la pelle.
Un sospiro, questa faccenda diventa ogni momento più divertente.
Sghignazzo silenziosamente, prima di trovarmi schiacciata dal suo corpo e i suoi occhi puntati nei miei.
Sorrido estremamente divertita e lui uguale.
H:”Non ti hanno mai detto di non giocare con il fuoco? Potresti scottarti” Malizioso il ragazzo.
J:”Mi piace correre il rischio e credo inoltre che tra i 2, la più brava a giocare con il fuoco, sia io… non credi?” ridacchio prima di dargli un bacio veloce ed allontanarmi.
Avrei potuto scegliere di fare motocross, oppure di lanciarmi da un grattacielo, ma no, ovviamente, il più stupido cuore ha preferito prendersi una bella cotta per il play boy, che fortuna.
Mi do una veloce guardata allo specchio e noto che questa mattina i miei occhi sembrano più brillanti, boh, avrò dormito bene, sìsì. Nessun’altra spiegazione.
Harry mi aspetta in fondo al corridoio, lo raggiungo e per mano scendiamo in cucina.
Mai errore fu più grande, i ragazzi erano già seduti a tavola e ora ci guardavano maliziosamente.
Arrossisco, stranamente,  e indifferente vado verso zayn e gli rubo una cucchiaiata di cereali, l’unico che sta mangiando con la forchetta è Liam, mm, chiederò.
Z:” Buongiorno Juls, ti consiglio di vestirti, sei in una casa con 5 ragazzi in piena fase ormonale e tu hai delle gambe strepitose e… ok , taccio, scusa” ride guardando la faccia che gli riservo e smette di parlare.
Che pretendevano? È una maglietta di Harry, mi copre il sedere ma niente di più e sinceramente, non sono in imbarazzo, in 3 giorni mi hanno dimostrato che sono come i fratelli che non ho mai avuto.
N:” comunque complimenti, sei messa bene” Anche Niall?! Oh no…
Harry improvvisamente si sposta mettendosi dietro di me e stringendomi tra le braccia, guardando male i suoi amici.
Li:” Qualcuno è geloso, non è vero Hazza?” tutti ridono e lui sembra un pochino imbarazzato.
Mi rigiro tra le sue braccia trovandomi davanti a lui, mi alzo sulle punte e gli sussurro all’orecchio un “andiamo a sederci” , mi sorride, annuisce e prima che mi allontani mi stringe a se’ e mi lascia un bacio, davanti a tutti.
ACCIDENTI.              
Si siede sull’unica sedia rimasta, tirandomi sopra di lui, ovviamente, in tutto questo, ho tenuto lo sguardo basso.
Lo rialzo giusto per vedere gli sguardi di tutti puntati su di noi.
J:” beh, che cosa avete da guardare?” dico parecchio infastidita.
Lo:” Ci nascondete qualcosa….e poi, non ti avevo detto di stare lontana dal mio ragazzo?” chiede imitando la vocina acuta di una ragazza.
Scoppiamo a ridere, mi alzo e vado verso di lui minacciosa, prima di lanciarmi su di lui e scoccargli un bacio lunghissimo sulla guancia.
Mi stringe con un braccio e mi lascia anche lui un bacio appiccicoso su entrambe le guanciotte.
Gli altri sembrano parecchio inteneriti, mi ricordo però di una cosa urgente.
J:” Liam, perché mangi i cereali con la forchetta?!”
Passiamo la mattina a ridere, mentre loro mi raccontano ogni cosa sulla loro vita e sulla loro carriera.
A questo punto, mi chiedo solo come farò quando finiranno di girare il video nella nostra scuola, quando si allontaneranno…Sono sicura che non potrei farcela più da sola.

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Capitolo 10
*** Rischio e proposte. ***


Capitolo 10
Ore 14, nando's.
Paghiamo il conto e andiamo, i ragazzi insistono per accompagnarmi a casa e così mi ricordo di jack.
Diavolo, i soldi...
Harry che si trova al mio fianco mi guarda preoccupato, devo avere una faccia davvero pensierosa.
H:" che succede?"
Lo:" arrivati piccina, stasera veniamo a prenderti, di nuovo"
Grazie lou, ti adoro.
Ringrazio velocemente e bacio tutti sulla guancia e hazza sulle labbra.
Scappo velocemente verso la porta, guardando l'auto allontanarsi.
Entro in casa, lanciando le chiavi sul tavolino d'entrata.
Vado verso la cucina ma mi trovo schiacciata al muro.
Urlo spaventata, con il cuore in gola.
Ja:"piccoletta, ti avevo detto che sarei venuto, i soldi?"
Tira fuori un coltellino e me lo punta alla gola.
Maledette lacrime, devo mostrarmi forte!... Non anche i singhiozzi.
Ju:" io... Non li ho, ti prego non uccidermi" altri singhiozzi.
Mi guarda negli occhi, mentre con la mano libera scende verso i pantaloncini, sbottonandoli e facendoli scendere.
Inizio a piangere ancora più forte pregandolo di non toccarmi.
Ja:" ti avevo avvisata! Ho una proposta: per ridarmi i miei soldi, potresti concederti a me, poi magari potresti conoscere le mie ragazze e diventare parte di loro, si guadagna molto e tu sei così bella che non avresti proble..."
non fa in tempo a sfilarmi le mutandine che i miei 5 angeli irrompono in casa.
Li:" juls, ci siamo dimenticati di dirti che abbiamo trovato il tuo cellulare ieri, a scuo... Che succede?"
Mi libero velocemente dalla presa dell'uomo, cercando di andar loro incontro.
Purtroppo le mie gambe non collaborano e così cado a terra, piangendo sempre di più.
Mi sono tutti addosso in un istante e zayn mi prende in braccio, abbracciandomi forte come si farebbe con una bambina.
Harry intanto guarda verso il luogo dov era jack che , essendo stato scoperto, è scappato in un secondo.
Il riccio Si rigira verso di me e mi guarda ansioso.
Iniziano tutti a farmi domande, a cui non riesco a rispondere, troppo impegnata a singhiozzare.
Mi fanno stendere sul divano e harry si siede a terra, di fronte a me, carezzandomi i capelli e baciandomeli piano.
In pochi secondi smetto di piangere, è come se con lui vicino abbia dimenticato ogni cosa, come se nessuno potesse farmi di nuovo del male.
Mi Rizzo in piedi, attaccandomi al suo corpo e stringendo le mani tra i suoi capelli convulsamente.
N:" juls, credo che tu debba spiegarci qualcosina"  
Mi stacco dalla mia droga e inizio a raccontare ma quando arrivo al punto di poco fa, scoppio di nuovo in lacrime.
Vorrei tanto mamma e papà ora!
I ragazzi si arrabbiano un momento  quando Scoprono che gli ho nascosto le minacce del giorno prima, ma subito si calmano, tranne harry.
H:"diavolo, avresti dovuto dircelo, perche non l hai fatto? Sai cosa sarebbe potuto succederti se non fossimo arrivati?! Dio, ti avremmo prestato i soldi, ne siamo pieni, siamo cantanti famosi! Sai cos' ho provato quando ti ho vista impotente tra le braccia di quel mostro? Cazzo, nessuno deve toccarti o farti del male, sei troppo importante per me, non puoi nascondermi queste cose, io devo proteggerti!"
Gesticola per tutto il discorso, che sembrava una sgridata epica ma che si è rivelato una confessione.
Il mio cuore batte più veloce un secondo e capisco subito ciò che devo fare.
Poggio le mie labbra sue sue, che inizialmente oppongono resistenza ma iniziano poi a muoversi possessivamente con le mie.
Mi stringe tra le braccia e dimentico ogni cosa, dove sono , chi sono e che giorno sia.
È tutto così perfetto che se qualcuno non ci avesse interrotto avremmo continuato per ore.
Ci stacchiamo e lui mi fa sedere sulle sue gambe.
Z:" emm emm.... Io sono d'accordo con hazza, avresti dovuto dircelo, ti avremmo aiutata!"
Lo guardo un secondo prima di rispondere.
J:" non volevo che pensaste che vi frequentassi solo per i vostri soldi "
Abbasso la testa, capendo d'essere stata una..
Lo:" stupida!" esattamente, una stupida.
"non potremmo mai pensarlo piccola" continua.
J:" io... Scusate"  mi torturo le mani, graffiandomi i palmi.
Harry me le stacca, prima di guardarmi male e propormi qualcosa di totalmente inaspettato.
H:" che ne dici di venire da noi? La nostra casa è grande e tu saresti la benvenuta, sempre se vuoi"  chiede dolcemente.
Tutti annuiscono e aspettano una risposta.
Cosa fare? Abbandonare la casa da mia infanzia, piena di ricordi, per andare nella casa dei miei angeli oppure stare qui e continuare a vivere sola?...

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Capitolo 11
*** Inconveniente. ***


 pov Harry
Com’è possibile? 3 giorni esatti, 3 giorni che entrata nelle nostre vite, in modo così arrogante e sicuro che sembrava capace di spaccare il mondo se solo lo avesse voluto, ma allo stesso tempo in modo così triste che ci ha colpiti in un secondo.
Poi, vogliamo parlare dei suoi occhi? Sono di un verde così bello da sembrare finti.
Lei sembra finta, una bambolina appena scartata, perfetta, con quel corpicino che fa sognare tutti i ragazzi che la vedono e quel viso così dolce che vorrei baciare per ore.
Sì, mi piace davvero, la prima ragazza che mi ha conquistato senza sdraiarsi prima nel mio letto.
Nemmeno Caroline, ora capisco, mi è piaciuta sul serio, mi piaceva come mi faceva sentire: grande, potente, capace.
Ma Julie, eh, lei mi fa sentire me stesso, un po’ incapace, come un ragazzino alle prime armi ed è capace di togliermi il fiato solamente sorridendo.
Farò di tutto per farla mia e non intendo portarla a letto solamente, intendo impossessarmi del suo cuore e di lei, come quella pazza è riuscita a fare con me e proteggerla da chi vuole farle del male come stava per succedere qualche ora fa.
E’ stato straziante, vederla imprigionata mezza nuda tra le braccia di un altro, in lacrime.
Non si sarebbe dovuto permettere, se non fosse scappato, lo avrei ucciso perché non si meritava di toccare la mia splendida Julie senza il suo consenso.
Ho bisogno di lei, spero che accetti la mia proposta.

pov. Julie
Sto camminando per le strade di Londra, non mi sono mai sembrate così vuote e tristi.
Inizia a piovere ed io, ovviamente, ho lasciato l’ombrello a “casa”, non so cosa fare.
In un certo senso mi sembra di tradire i miei genitori accettando la loro proposta.
Corro verso l’entrata del parco, rifugiandomi sotto un grande albero.
Chiudo gli occhi, per riflettere meglio, il rumore dell’acqua che si  infrange sul terreno mi mette tranquillità.
Una bambina dagli occhietti vispi verdi e un visino paffutello contornato da capelli rossicci e mossi mi si avvicina, guardandomi piangente.
J:” tesorino, che c’è? Sei qui da sola? Perché piangi?”
Si aggrappa al mio braccio, con una mano, mentre con l’altra reggeva il suo orsacchiotto ormai tutto bagnato.
?:” io… non trovo la mamma, lei…voglio la mammaa”
singhiozzi a non finire mi rivedo completamente in lei, decido di aiutarla, ma con questa pioggia prenderebbe una polmonite.
Ideona: chiamo Harry, aspetta ma il numero?! Scorro nella rubrica e sorrido, quei ragazzi sono formidabili, si sono salvati i loro numeri nel mio telefono, grazie a Dio.
uno squillo, 2… H:” Pronto, chi parla?”
J:”Harry, sono Julie, ho bisogno di te!”
La bambina non sembrava voler smettere di piangere e speravo che Harry non se ne accorgesse, insomma, cos’ avrebbe potuto pensare?
H:” dimmi dove sei e arrivo subito!...Chi sta piangendo?”
Gli dico velocemente la strada ed attacco per evitare altre domande.
5 minuti dopo vedo una macchina dai vetri scuri arrivare e da un finestrino aperto vedo la testa di Zayn che spunta e mi cerca con gli occhi.
Mi alzo velocemente in piedi prendendo la piccola in braccio.
J:” Tesoro, adesso ti aiuto a trovare la tua mamma, ma prima dobbiamo andare ad asciugarci e magari prendere una cioccolata, ci stai?”
Alza lo sguardo e annuisce, calmandosi un po’.
I ragazzi sono ancora lì e io entro in macchina velocemente, spaventandoli.
H:” Juls, che.. chi è lei?”
Harry è completamente assorto, tenta di capire chi sia la bimba.
?:” io…Kristen, tu chi sei?”
Chiede tirando su con il nasino, la guardo esterrefatta, ah bene, a me non lo diceva il nome, il mio(?) ricciolino colpisce anche le bambine ora!
Intanto scalcia e con le braccine chiede di andargli in braccio.
Gliela passo davanti e lui l’accetta con un po’ di paura.
Kristen si attacca al suo petto ed in pochi secondi si addormenta.
Io nel frattempo, sono scossa da tremiti di freddo, d’altronde sono tutta bagnata!
Liam, al mio fianco, si sporge abbracciandomi e cercando di scaldarmi.
Louis alla guida, mi chiede dove dovremmo andare e senza che dica niente ci porta a casa loro.
Scendiamo in fretta ed entriamo, mi danno degli asciugamani ed Harry, con la piccola in braccio, mi accompagna nella sua stanza, mentre gli altri preparano la cioccolata.
H:” Mi aiuti a posarla sul letto?”
In un secondo la copriamo con le coperte e ci sediamo ai piedi del letto guardandola.
J:” e’ così bella ed impaurita, mi ricorda estremamente me.”
H:” completamente d’accordo” si volta verso di me e continua “ solamente che tu sei molto più bella “ e da inizio ad un bacio meraviglioso.

Ragazze, sarei felice se mi lasciaste qualche recensione, giusto per capire se a qualcuno piace, se arrivo a 2, vi posto il prossimo capitolo immediatamente. un bacio!

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Capitolo 12
*** Ricordi e decisioni. ***


Siamo alla centrale di polizia, aspettando che i genitori della piccola arrivino.
I poliziotti ci hanno trattato molto bene e ci hanno anche fatto i complimenti per il sangue freddo mostrato in questa situazione.
Io sinceramente non sto ascoltando nulla, è orribile essere di nuovo qui, nonostante siano passati due anni.
M’allontano di qualche passo dai miei amici, sfiorando la sedia davanti a me, quella dov’ero seduta quando mi hanno detto dei miei genitori.
I miei occhi sono lucidi e mi porto una mano alla bocca per trattenere un singhiozzo.
La supero e lancio un’occhiata nell’ufficio dove 5 impiegati stavano seduti alle loro scrivanie, cerco di riconoscere l’uomo di quel giorno, quello che mi ha rivelato anche che l’uccisore dei miei era magicamente scomparso, che avrebbero fatto di tutto per trovarlo…si, certo.
Altro piccolo singhiozzo trattenuto, una mano mi picchietta sulla spalla e mi giro lentamente di poco, senza staccare gli occhi dalla vetrata.
Una donna alta, abbronzata e con qualche ruga, forse dovuta alle lampade è in piedi dietro di me, con l’aria severa.
E’ l’assistente sociale della centrale, lo capisco perché anche io l’ho conosciuta, il suo nome era Martinique, non era inglese, aveva, mi sembra, origini spagnole.
M:” Juliette Connors, sei davvero tu? Sei cresciuta in questi 2 anni, abbracciami avanti”
Mi butto completamente su di lei, sentendomi osservata.
Chissenefrega, insomma, lei è stata l’unica che mi aveva capita e che per i primi tempi mi aveva aiutata e difesa, impedendomi di finire in uno squallido orfanotrofio.
Ci sarà una volta in cui riuscirò a non piangere?!
Mi stringe poco prima di prendermi una mano e girarmi verso un omaccione appena entrato, era lui.
Sapeva chi stavo cercando.
E’ ingrassato abbastanza e gli occhi azzurri così compassionevoli di quel giorno ora erano splendenti e contornati da piccole rughe dell’età.
Sentendosi osservato si gira verso di me e mi guarda attentamente, prima di avvicinarsi.
Oh Mark, non hai idea di quanto ti abbia odiato quando mi hai dato la notizia.
M:”Juliette, come stai?” mi chiede dolcemente.
J:”io…tiro avanti” sorrido in modo falso.
M:” che ci fai qui?”
Mi ricordo improvvisamente dei 6 paia di occhi che mi osservano ancora, li guardo e sorrido rassicurante asciugandomi le guance.
Li indico e poi spiego velocemente la situazione.
In quel momento entrano i genitori della piccola, che dopo averla sgridata e stretta infinitamente ci ringraziano a turni.
J:”Non ho fatto niente, figurarsi” sorrido imbarazzata.
Finito il nostro dovere, saluto i miei “amici” e torniamo in macchina.
J:”Forse devo spi…”
N:”non preoccuparti, Martinique ci ha raccontato già tutto e ci dispiace, ancora, se ce lo avessi detto saremmo venuti solo noi.”
J:” Io volevo venire, è stato solo più difficile del previsto, ma sono sopravvissuta” sorrido colpevole, spostandomi i capelli dal viso e stringendo con l’altra mano quella di Harry al mio fianco.
Mi da un bacio sulla testa e stringe di più anche lui, per rassicurarmi.
Li:” noi aspettiamo ancora una risposta” mi dice, sgridandomi scherzosamente.
Assottiglio gli occhi, divertita e poi rispondo.
J:”Accetto ma contribuirò a qualche spesa…e non contraddirmi Lou”
Lo fermo prima che possa dire qualcosa e ricevo un’occhiataccia dall’interessato.
Continuiamo il viaggio fino a casa tranquillamente, con la promessa che, l’indomani, saremmo tornati nella mia “dimora” per prendere le mie cose e trasferirmi.
L’esperienza della bambina mi ha fatto capire che da sola non sarei riuscita a fare niente e che loro sarebbero stati pronti ad aiutarmi in qualsiasi momento, mi ha aiutata a prendere la mia scelta, la migliore che potessi mai prendere.

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Capitolo 13
*** Addio prigione, sono libera! ***


J:”Lou, no, i libri vanno nello scatolone dei libri non i quello dei vestiti” urlo per farmi sentire.
Sono stravolta, mi hanno tenuto sveglia tutta la notte e alle 6 del mattino hanno ben pensato d’iniziare il trasloco.
Sono le 10 e mezza e abbiamo svuotato, salotto, cucina, bagno e camera mia, manca solo la camera dei miei…
Non ci entro dal loro funerale, mi faccio forza e con harry al mio fianco apro la porta.
Bum, mille ricordi, soprattutto guardando il grande letto sul quale da piccola saltavo ogni mattina.
Ma oggi niente lacrime, l’ho promesso a me stessa, solo tanta malinconia ma basta con i pianti, ne ho abbastanza.
I ragazzi ci seguono in silenzio, mi giro e annuisco.
Capiscono subito che posso iniziare a raccogliere ogni cosa qui dentro.
Io mi occupo del comodino, mettendo ogni cosa nello scatolone apposito.
Hazza mi sta aiutando ma quando mi fermo ad osservare una foto di noi 3 insieme, trattengo il respiro.
H:”piccola, sei uguale a tua madre, siete meravigliose, lei sarebbe fiera di te”
Mi stringo un po’ di più a lui, mettendo via a fatica anche le ultime cose.
J:” Bene ragazzi, qui abbiam finito!” sorrido orgogliosa di me e chiudo tutte le scatole con lo scotch.
Z:” Quindi ora dobbiamo passare da scuola?”
Sì. Ho deciso di ritirarmi, insultatemi anche ma sinceramente sono già sicura di essere bocciata, grazie principalmente alla mia totale non voglia di vivere, che mi portava a non aprire nemmeno un libro, mai.
J:”Sì ragazzi, quest’anno andrà così, se poi vorrò, mi riscriverò” sorrido e Louis mi scompiglia i capelli, abbassandosi a baciarmi una guancia.
Lo:” e staccatevi un  po’ da Harry, sono io il suo preferito, non ho ragione, signorina?”
J:” mais certainement, monsieur ”
Ho sempre amato il francese, sembra una lingua così fine.
H:”ah, grazie” s’imbroncia.
Mi avvicino sorridente e gli lascio un piccolo bacio sulla guancia, ad un millimetro dalle labbra e cerco di scappare.
Non avevo preso in considerazione il fatto che lui sia molto più veloce e mi ritrovo stretta tra le sue braccia, appiccicata al suo corpo, con le sue labbra sulle mie.
Sorrido e mi stacco un po’, concedendo una pausa al mio povero cuoricino.
N:” I mobili li lasci qui?” mi chiede quando sto chiudendo per sempre la porta.
J:” sìsì, non sono nostri, sono sempre stati qui fin da quando siamo venuti ad abitarci” gli sorrido.
L:” ah meno male, io non ti avrei aiutata a spostare la credenza in cucina, altrimenti” Mi avverte ridendo.
J:”Oh liam, non te lo avrei mai fatto fare, insomma, a cosa serve Harry?!” E ridiamo tutti, tranne lui che si mostra fintamente offeso, ma con le labbra incurvate all’insù.



Entro nella segreteria della scuola, dopo aver fatto la mia entrata trionfale, completamente circondata dalle mie guardie del corpo.
Quei cinque sembrano la mia ombra e le ragazzine della scuola non sembrano gradire, in effetti, nessuno sembra gradire, nemmeno i ragazzi.
A quanto ho sentito “gli One Direction mi hanno comprata con i loro soldi e se li avessero avuti anche loro, ci sarei stata”…. Caspita, non avevo dubbi…
J:” Salve sig. Dewitt, tutto bene?” sorrido, tanto non la rivedrò più, questa vecchia arrogante.
D:”Signorina Connors, molto bene grazie, cosa ci fa qui?” mi chiede alzando un sopracciglio e guardando i cinque ragazzi dietro di me.
J:”Avrei bisogno dei documenti per ritirarmi dalla scuola!” Dico secca.
D:” ma…Glieli porto subito, così poi può andarsene con i suoi bei cantanti” acidella la segretaria.
Gli altri dietro di me ridono, mentre io sto per alterarmi.
Picchietto nervosamente un piede a terra, aspettando che la signora compaia dietro la scrivania con i miei moduli.
D:” ecco a lei, deve firmare qui e poi….” Finalmente, faccio tutto ciò che dice e me ne vado con un grosso sorriso, oltrepassiamo la porta d’entrata della scuola e mi giro soddisfatta: ADDIO PRIGIONE, SONO LIBERA!


Ne appofitto per fare gli auguri alla nostra El, sarà, ma io la adoro.(:

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Capitolo 14
*** Non potrebbe andare peggio. ***


Capitolo 14
Giornata stancante, fin troppo.
Portiamo dentro gli ultimi scatoloni, lasciandoli all’entrata.
Li:”Io opterei per una bella dormita, poi ti sistemiamo la camera, per ora puoi stare con Harry, non gli da fastidio, vero?” ah-ah, simpatico.
J:”Per me non c’è problema, vi ringrazio ancora ma ora vado a dormire, a dopo” Mi lasciano tutti a turno un bacio sulla guancia e poi salgo le scale.
Entro tranquillamente in camera di Harry e poi mi ricordo di non aver preso il pigiama.
Scendo di nuovo e non c’è già più nessuno.
Apro lo scatolone dei vestiti e ne estraggo un paio di pantaloncini blu, quelli da pallavolo che sembrano culottes e una canottiera bianca di pizzo.
Ritorno velocemente di sopra e trovo il riccio steso sul letto.
H:” Vieni principessa? Ti aspetto” mi dice dolcemente, mentre tira indietro le lenzuola.
J:” Arrivo subito, tesoro” quando pronuncio il soprannome si gira verso di me, sorridendo ancora più del solito, con le sue meravigliose fossette e gli occhi luccicanti.
Sono contenta di averlo reso felice, mi chiudo in bagno e mi butto sotto la doccia.
15 minuti dopo sono pronta, devo solo asciugarmi i capelli, ma da sola è difficile, sono davvero lunghi.
Torno in camera e chiedo ad Harry, che come mi aveva detto, mi ha aspettata, di aiutarmi.
Accetta volentieri e mi raggiunge, mi fa sedere sul mobiletto del bagno ed accende il phon.
Non abbiamo bisogno di parole, ci basta guardare i nostri riflessi sorridenti allo specchio per capire che siamo felici.
H:” adoro i tuoi capelli, profumano di te” mi dice scompigliandoli con l’aria calda che esce dall’apparecchio.
Arrossisco visibilmente sotto il suo sguardo divertito.
Mi passa le grandi mani tra ogni ciocca, per togliermi i nodi e io sono completamente abbandonata al suo tocco, è davvero rilassante.
H:” Principessa, abbiamo finito, andiamo a dormire” mi tende la mano e l’afferro subito.
Chiude la porta del bagno e mi trascina sotto le calde coperte con lui.
Mi stendo sul suo petto muscoloso e lui mi stringe con le braccia, cantandomi la stessa ninna nanna della prima volta.
J:”Anche tu mi interessi” gli sussurro prima di addormentarmi, convinta che abbia sentito.


Crispio, campanello smettila immediatamente.
Nessuno sembra voler svegliarsi, Harry soprattutto perché ha anche infilato la testa sotto al cuscino.
Mi alzo, stropicciandomi gli occhi e sistemandomi con le mani i capelli.
Scendo le scale lentamente per paura di cadere e sbadigliando piano apro la grande porta.
?:” Signorina lei è? Una delle nuove prede del nostro Harry? È pregata di uscire, tanto, l’avrebbe fatto lui non appena si fosse svegliato.” Mmm, rassicurante e veramente coinciso.
Devo parlare con Harry.
Intanto mi spinge delicatamente lontana dalla porta ed entra, con lui anche una donna, bionda e alta, vestita da donna di facili costumi.
H:” Paul, credo tu abbia frainteso, lei non deve andarsene, lei vive qui….e beh, ciao Caroline!” mentre scende le scale, barcollando, fa una piccola smorfia all’ultimo nome e capisco tutto, Caroline, la sua “fidanzata” pedofila di X-factor..
Fantastico, non me ne va bene una, che sia una eh.
C:”Harry, patatinoooo!” urla spalmandosi sul suo corpo, sotto il mio sguardo spiritato.
Faccio un respiro profondo e mi limito solo ad alzare un sopracciglio.
H:”Sì, scusami ma mi stai strozzando” afferma staccandosela di dosso.
Il ricciolo subirà un lungo discorso da me, stasera.
Lo:” Chi sta facendo così baccano alle 5 del pomeriggio?” esclama, scendendo solo con un paio di pantaloni del pigiama arancioni carota… Non c’è alcuna speranza.
P:” Louis, sveglia tutti che devo fare un annuncio e dovete spiegarmi la presenza della ragazza” afferma autoritario, tanto che louis fa davvero ciò che gli dice.
Dopo qualche minuto siamo tutti seduti sul divano, ovviamente io sono finita sulle gambe di Zayn perché “miss io indosso solo cose che facciano vedere le mie tette rifatte” ha preteso il mio posto vicino ad Harry, mancava poco che battesse anche i piedi a terra piagnucolando.
Il mio moro capisce che mi sto alterando parecchio e mi stringe la mano, lasciandomi un paio di baci sulla guancia, vicino all’orecchio, così da parlarmi sottovoce passando in osservato.
Z:”Dopo ti spiego tutto, piccina” Gli sorrido e mi giro verso Paul, aspettando che parli.
Intanto il riccio ci sta guardando male, fulminando con gli occhi Zayn.
Oh tesoro, non posso essere solo io quella gelosa, non è vero? Gli sorrido sarcasticamente di rimando.
P:” Allora ragazzi, domani sapete che inizia x-factor, la nuova edizione di quest’anno, voi dovrete partecipare come giudici!”
I ragazzi si guardano felici e si battono un cinque in contemporanea e io li guardo fiera.
Sono bravi e se lo meritano.
P:”Il punto è che voi dovrete vivere con i concorrenti 3 giorni, il tempo che finiscano tutte le audizioni”
Smetto di sorridere e guardo Paul con gli occhi spalancati.
Porca puzzola!
C:” ovviamente io starò con voi” dice ridacchiando con fare da oca.
Non potrebbe andare peggio.

Allora, donzelle, abbiamo superato i 10 capitoli, che ne pensate di questo capitolo? a presto :))

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Capitolo 15
*** Cosa cavolo hai combinato, Harry?! ***


Capitolo 15
Li ho aiutati a preparare le valigie per 3 giorni, mettendoci la bellezza di 6 ore.
Sono peggio di noi donne.
Ora sono in camera di Harry, stesa sul letto a pancia in giù, pensando a questi ultimi giorni della mia vita.
H:” principessa, vorrei parlarti” mi dice dolce sedendosi vicino a me.
Lo guardo e rispondi J:” dimmi tutto” sorrido, in contemporanea con l’aumento del mio battito cardiaco.
Sorride anche lui, a fatica, mostrandomi solo poco le sue fossette.
H:” io, … ti avevo detto che mi piace e…no, non ho cambiato idea” dice notando la mia espressione per un secondo delusa.
H:” Tu mi piaci davvero e non mi importa nulla di tutte le ragazze che sono passate nel mio letto, sono state solo sesso ma tu sei diversa, sei così bella, mi piace quando sorridi, quando sei assorta, quando mi guardi e arrossisci, mi piaci tu e davvero tanto.
Sono geloso di chiunque ti tocchi che non sia io, sono geloso perfino dei miei 4 migliori amici, quando ti abbracciano o ti stringono e vorrei chiederti se vorresti beh… vuoi essere la mia ragazza?” continua imbarazzato, ma del tutto sorridente e sincero.
Cerco di rispondere, ma ho la bocca impastata e gli occhi lucidi.
H:” so che è presto e ci conosciamo da poco ma…”
J:” Sì Harry, voglio essere la tua ragazza” dico emozionata.
Lui mi guarda un attimo prima di sorridere e far splendere i suoi occhioni, contagiati dalla sua felicità.
Mi prende in braccio scoccandomi un bacio sulle labbra che piano piano si trasforma in un bacio passionale.
Mi stacco senza fiato ed appoggio la testa sul suo petto.
Forse un lato positivo, in tutta la situazione, c’è.


J:” mi mancherete ragazzi” dico con le lacrime agli occhi, va bene, sono tre giorni, ma ormai mi sono abituati a vederli qualsiasi minuto.
Lo/Li/N/Z:” anche tu, piccola, anche tu” mi abbracciano e mi dicono di fare la brava e che mi chiameranno sempre.
Infine arriva il momento di salutare il mio Harry.
H:” principessa, mi mancherai tantissimo, ti chiamo appena riesco, fai la brava e non cacciarti nei pasticci, ti prego” annuisco e lo bacio.
i 2 minuti migliori della ma vita, interrotti da Paul che li chiama a salire sull’auto.
Li guardo allontanarsi e li saluto tristemente con la mano.

Oggi sono le 9 del secondo giorno che sono via, dopo che sono partiti mi hanno chiamato a ogni ora del giorno, mattina, pomeriggio e notte.
Le 2 sere ho guardato la trasmissione, incollata al televisore, con un pacchetto di caramelle in mano e dei fazzoletti di fianco a me, in caso si fosse fatta sentire troppo la mancanza.
Harry mi ha scritto sempre e chiamato insieme ai ragazzi, ma ieri , quando i ragazzi alle 2 mi hanno telefonato mi hanno detto che dormiva, strano, visto che la sera prima mi aveva scritto una buona notte lunga un km!
E stamattina lo stesso, nessun messaggio di buongiorno o altro.
Non ci penso, d’altronde i ragazzi mi avrebbero avvisata, giusto?
Finisco la colazione ed vado a fare una doccia, indosso un paio di jeans attillati e una camicetta blu a body ed esco.
Dove vado? Al lavoro.
Sono finiti i giorni di pausa e ovviamente devo pagare la mia parte in casa, l’ho promesso.
Inoltre, tornata a casa, devo anche sistemare la roba negli scatoloni, non ho mai avuto tempo.
Sto per entrare nel bar quando vengo circondata dai paparazzi.
I ragazzi mi avevano messa in guardia, sapevano di noi e sapevano anche di me e di Harry, non si sa come, ma sanno sempre tutto.
Faccio finta di non sentire le loro domande e sorrido divertita quando uno di loro mi chiede come sia il riccio a letto…come se io lo sapessi!
Quando iniziano a parlare circa un tradimento di Hazza li guardo sconvolta…
COSA CAVOLO HAI COMBINATO, HARRY?!

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Capitolo 16
*** Sono un idiota! ***


Pov Harry
Ho fatto una cazzata, sono un idiota!
Continuo a ripetermi la stessa cosa da 10 minuti, da quando mi sono svegliato nel letto di Caroline, completamente nudo e mi sono ricordato della sera precedente.
Ero andato nelle cucine e avevo bevuto la prima bottiglia che avevo trovato, volevo divertirmi, volevo dimenticarmi di quanto mi mancasse lei, volevo capire se fossi riuscito a scordarla anche per poco.
Inoltre, da quando sono qui, la pedofila che ho di fianco continuava a provarci e io non ce l’ho fatta, ero ubriaco!
Santo cielo, ero ubriaco, ho anche pensato che fosse giusto così, perché Julie non aveva il diritto di farmi cambiare, era la mia vita!
Sono stato un emerito testa di…
Mi vesto velocemente e ritorno in 5 minuti dai ragazzi.
Apro la porta, sperando che dormano ma me li trovo tutti davanti con aria incazzata.
Lo:”Sei un idiota, non si merita un ragazzo come te lei, perché l’hai illusa?!” mi urla conto.
H:” io…come lo sapete? Poi non l’ho illusa, ho fatto un errore ma non ricapiterà più, lei mi perdonerà” cerco di convincere me stesso.
Z:”Punto uno: sei su tutti i giornali, hai dato spettacolo.
Punto 2: ieri ci hai detto che andavi un secondo al bagno e non sei più tornato.
Punto 3: hai la maglia al contrario”
Anche lui urla, cosa non buona per il mio mal di testa.
N:” Io sono senza parole, spera che lei non veda niente fino al nostro ritorno, quando sarai TU stesso a dirglielo”
H:” mi dispiace ragazzi, io ero ubriaco, non ho capito più nulla e c’era Caroline e…” abbasso lo sguardo, capendo di non aver giustificazioni.
L:” beh, almeno tu non hai dovuto mentire quando Julie ci ha chiesto di te ieri sera e abbiamo detto che dormivi, tu non l’hai sentita quando ha cercato di cambiare discorso avendo benissimo capito che le stavamo raccontando una balla” Nemmeno Liam mi risparmia e so che fa bene.
Mi siedo sul divano che ho davanti, prendendomi la testa tra le mani.
Julie non mi perdonerà mai.
I ragazzi non mi prestano più attenzione, si siedono sull’altro divanetto, fino al momento in cui qualcuno bussa alla porta.


pov. Julie
Guardo la rivista che uno dei paparazzi mi porge, dove in copertina c’è una bellissima foto di Harry e Caroline, che si baciano davanti alla porta della stanza della vecchia.
Potrebbe essere che sia stata lei a baciarlo, ma non se la mano del riccio è stretta sul suo sedere.
Un paio di lacrime mi scivolano sul viso e ignoro tutti, corro via, veloce.
Al diavolo il lavoro, ne troverò un altro.
Salgo sul primo taxi che si ferma e gli indico l’indirizzo degli studi di X-Factor.
Tutto ciò che voglio ora è sfogarmi e ucciderlo, oltre che piangere, ma beh, questo lo sto già facendo!
Arriviamo in pochi minuti, do i soldi all’autista e scendo di fretta.
Entro e chiedo dove si trovano “gli One Direction” ma non vogliono dirmi nulla.
M’avranno scambiato per una fan, compare magicamente Paul che guardandomi in lacrime capisce e mi trascina, dicendo che “sono con lui” alla segretaria.
P:” Se hai bisogno per ritornare a casa, chiamami che lo dico all’autista personale dei ragazzi!” mi sussurra dolce, forse compassionevole.
Ci fermiamo a metà di un corridoio e lui bussa alla porta alla mia destra.
Cerco di asciugarmi le lacrime prima che mi vedano ma è già troppo tardi, la porta è spalancata e i miei 5…4 angeli mi stanno guardando tristi.
Prendo una boccata d’aria prima di fissarlo incazzata nera, delusa e quant’altro.
J:” Sono davvero contenta di esserlo venuta a sapere dai paparazzi, almeno non devo ascoltare tutte le cavolate che vuoi dirmi, sei un idiota, anzi no, l’idiota sono io che mi sono fidata di te, grazie per avermi fatto capire che razza di persona tu sia, spero che vivrai meglio ora. E non guardarmi triste, sei solo uno str… e la nostra presunta relazione è già durata fin troppo!
3 giorni sprecati dietro un cretino simile… Ti do un consiglio, non cercarmi, non parlarmi, non guardarmi, stammi lontano e cerca di farti vedere il meno possibile da me.” Finisco il mio monologo, spezzato dai singhiozzi e mi giro per andarmene.
Purtroppo 4 mani mi prendono il braccio.
Z:” piccola, sei arrabbiata con noi? Non te ne andare, per favore, noi ti vogliamo bene davvero!”
Sorrido piano, asciugandomi un’altra lacrima e rispondo.
J:” No ragazzi, tranquilli, ho solo bisogno di stare da sola” do un bacio sulla guancia a tutti e mi faccio cullare qualche secondo tra le braccia di Louis, prima di attraversare la porta ed andarmene.
H:”Ferma, Julie, ti prego, voglio almeno spiegarti, Julie per favore”
Mi giro, per guardarlo avvicinarsi con gli occhi lucidi.
J:” Juliette, mi chiamo Juliette per te.”
H:” Juliette ti prego, non ti ho mai mentito, mi piaci davvero.
Ieri sera sono sceso in cucina e ho iniziato a bere, tu mi mancavi così tanto e io non volevo, tu non avevi il diritto di occuparmi la mente 24 ore su 24, Caroline ci provava con me a tutte le ore, ero ubriaco e non ce l’ho fatta, so che non è una giustificazione ma ti prego, non lasciarmi, ho bisogno di te”
Harry piange, HARRY STYLES PIANGE.
gli sta bene.
J:” t’ho detto di lasciarmi stare, VATTENE” gli urlo prima di correre via io e buttarmi nelle strade di Londra, cercando di ricordarmi la strada di casa e di saperla percorrere anche con la vista appannata e i singhiozzi che mi percuotono.


Cosa ne pensate? Troppo presto? Beh, io sono molto vendicativa e sinceramente la parte della vendetta è quella che preferisco di più! Fatemi sapere, splendori!
A presto:)) <3

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Capitolo 17
*** L'inizio della vendetta. ***


Cosa dovrei fare ora? Non sono arrabbiata con i ragazzi, d'altronde è il loro migliore amico e a quanto pare hanno scoperto tutto anche loro questa mattina.
Andrei a casa mia, se solo fosse ancora mia. Non mi pento della mia scelta, tanto torneranno solamente domani sera.
Cammino piano per le strade, ignorando la gente che mi riconosce e vado nella mia nuova abitazione.
Tiro fuori le chiavi dalle tasche dei jeans e apro la porta meccanicamente.
Salgo le scale, vado in bagno e mi guardo, asciugo il mascara colato e subito ripenso ad Harry.
 Una lacrima, 2, 3 iniziano a sfiorarmi il viso. Scoppio a piangere disperatamente, forse non sarei dovuta entrare nel suo bagno.
Fisso il ripiano dove è poggiata una lametta da barba. Non devo farlo, no, è autolesionista! Io odio il dolore, non devo!
 L'afferro velocemente e passo la parte tagliente piano sul mio polso. Mi riprendo subito, torno in me e poso come scottata l'affare che avevo in mano. La ferita non è profonda, sono uscite solo poche gocce e si sta già rimarginando. Sono una stupida. 
Corro via dal bagno, piangendo ancora più disperatamente. Io mi ero fidata, mi ero Lasciata andare con lui, mi ero aperta e l'avevo lasciato fare ed il punto è che lui mi piace davvero, nonostante tutto. Mi piace, è vero, ma lo odio e sono arrabbiata a morte con lui. Ha tradito la mia fiducia e non la riconquisterà piu.
 Sento il mio cellulare squillare nella mia stanza, esco da camera del traditore e apro la porta della mia, cercando con lo sguardo il mio cellulare. 
15 chiamate perse e 12 messaggi, mittente: Harry. Più altre 10 chiamate dei ragazzi.
Cosa vuole ancora?! Apro solo l'ultimo messaggio, cercando di leggere qualcosa con la vista appannata dalle lacrime. "Juliette ti prego, almeno dimmi che stai bene, non rispondi nemmeno ai ragazzi, siamo preoccupati, non fare sciocchezze! Mi dispiace davvero, non so più come dirtelo, so che non mi crederai ma tu mi piaci davvero, ho fatto un errore e ti ho spiegato perché, ti prego, spero che tu possa perdonarmi un giorno... Tuo Harry"
Mio un corno, accidenti!
"mi piaci davvero" sì, ti piaccio come a me piacciono i ragni. Ricevo un'altra chiamata: Louis.
Rispondo e reprimo i singhiozzi.
Lo:" grazie a Dio, stai bene?" In sottofondo sento le voci di tutti, perfino quella di Harry. Non ce la faccio e piango più forte, senza riuscire più a trattenermi. J:" s-St.-sto bene, g-grazie, ci vediamo domani ragazzi" Finisco la frase ed attacco, affondando la testa nel cuscino e sfogando tutte le lacrime. A quel paese quel giorno in cui ho deciso di fidarmi di nuovo di qualcuno.
 
    
 
Apro gli occhi e capisco di essermi addormentata dato che l’orologio sul comodino segna le 2 del pomeriggio.
Ho lo stomaco chiuso, perciò non ho fame.
Mi alzo lentamente e vado nel MIO bagno, mi spoglio dei vestiti di questa mattina e mi butto sotto la doccia e scaccio ogni pensiero.
Esco, mi asciugo i capelli, frettolosamente, cercando di non pensare alla volta in cui è stato LUI ad occuparsene.
Quando sono asciutti, mi guardo allo specchio e noto che i miei occhi verdi, sono meno brillanti rispetto agli ultimi giorni, per non parlare del fatto che sono arrossati.
Prendo la mia trousse e mi metto del fondotinta e del blush sulla mia pelle così pallida, poi prendo il mascara e lo passo sulle mie ciglia già lunghe.
Dopodiché prendo il rossetto rosso sangue e lo passo sulle mie labbra.
Sorrido un pochino, soddisfatta del risultato.
Frugo nello scatolone dei vestiti e guardo al suo interno, perfetto.
Tiro fuori un paio di shorts davvero short bianchi e una maglietta vedo/non vedo nera a fiori, prendo il mio paio di tacchi preferiti neri e altissimi, scamosciati e la borsa di mia madre, quella che amava e m’ha lasciato, sempre nera, con la catenella oro e mi vesto.
Stasera, ragazzi, si va a ballare, ma non in un posto qualunque, alla festa migliore di Londra con ospiti speciali: gli One Direction, signori e signori.
Stasera ti mostrerò come ci si sente, senza andare a letto con qualcuno ovvio, ma stasera sarà solo l’inizio della mia dolce vendetta!

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Capitolo 18
*** Gelosie e Jared. ***


Chiamo un taxi, prendo la borsa e passo davanti allo specchio d'entrata, sorridendo soddisfatta ancora una volta.
Prendo le chiavi e una volta uscita, chiudo la grande porta e getto le chiavi nella pochette.
Attendo per qualche minuto ancora il taxi e appena vedo una macchina gialla in fondo alla strada, mi ci fiondo dentro e do l'indirizzo al conducente.
Intanto lui smanetta con la radio, mettendo su una stazione di vecchie canzoni.
Canticchio un motivetto per passare il tempo.
 Autista:" signorina, mi perdoni se sono invadente, ma lei è la ragazza di Harry Styles?"
J: "si figuri, comunque no, non lo sono più" gli sorrido rassicurante, ormai la tristezza è passata ma il mio orgoglio ha bisogno di vendetta.
Arriviamo e porgo la cifra per il viaggio. Fuori dal locale c'è un sacco di gente, ma devo entrare. Guardo il buttafuori che mi sta squadrando, guardandomi un po' troppo le gambe.
Mi fa un cenno, chiedendomi di avvicinarmi e lo faccio.
B:"tu sei Juliette, giusto? La ragazza di harry styles e amica degli one direction?" Mi chiede ammiccando... Pessimo.
 Ma dovrò pur entrare.
Mi avvicino, sfiorandogli un braccio muscoloso con la mano.
 J:"sì, sono io, ma mi sono lasciata con Harry, sai com’è, capita" Gli faccio la voce smielata e sensuale, guardandolo da dietro le mie lunghe ciglia, facendo lo sguardo da gatta morta.
Che schifo.
B:"piacere io sono Trevor e beh, se hai bisogno per dimenticarti di Harry, chiedi, comunque ora entra piccola, a presto" mi fa un occhiolino al quale rispondo .
Ce l'ho fatta, non ci credo. Entro e mi butto nella mischia, ignorando i fumi che mi bruciano gli occhi.
Vado verso il bar e chiedo un drink a caso tra quelli scritti.
Barista:"per te in omaggio, bellezza"
?:" lo pago io." una voce dolce, ma ferma, costringe il bar man a fare il suo lavoro, tacendo.
Mi giro lentamente collegando la voce alla persona, Niall.
N:"ti abbiamo vista flirtare con il buttafuori, abbiamo dovuto trattenere Harry dal venire lì e pestarlo" mi dice severo. Afferro il mio drink, lo butto giù in un sorso e poi rispondo.
 J:"non sono affari suoi, sono libera come l'aria!"  Mi allontano, con la testa che mi gira un pochino... Non ho mai ingerito alcool prima d'ora...
Mi metto a ballare a ritmo di "glad you came" , ancheggiando e muovendomi sensualmente.
Mi trovo un paio di ragazzi addosso in pochi minuti, uno è veramente bellissimo.
Occhi blu, oceano direi, capelli biondi miele, alto e muscoloso ma non troppo, leggermente abbronzato!
Un dio greco, ma non è lui...
Chissenefrega, insomma, sono qui per fargliela pagare, perciò...
Lo trascino con me sul cubo, proprio davanti ai ragazzi e ci mettiamo a ballare.
Io fingo di non averli visti e mi lascio prendere i fianchi fino a farmi scontare con il suo bacino.
Mi avvicino al suo orecchio e parlo.
J: " il mio nome è Juliette Connors, tu sei?" Mi ammicca e dice solo "jared".
Mmm jared, bel nome.
Iniziamo a ballare e io mi struscio provocante su di lui. Una sua mano finisce sotto il mio mento costringendomi ad alzare la testa verso di lui.
Si avvicina sempre di più alle mie labbra.
All'inizio ero restia ma poi mi sono convinta. 
Chiudo gli occhi e aspetto, ma il bacio non arriva, anzi, l'unica cosa che arriva è qualcuno a dividerci.
Bene bene bene, un Harruccio molto arrabbiato!
Sorrido poco, maligna, prima di strattonarlo e fissarlo negli occhi, indifferente.
Un paio di secondi e mi butto di nuovo tra le braccia di jared, baciandolo. Lo sento allontanarsi velocemente e mi stacco in tempo per vederlo con gli occhi lucidi dalla rabbia e i pugni stretti contro i fianchi.
Torna dai ragazzi che mi guardando tristi.
Sorriso a tutti, un po' strafottente, prima di parlare ancora.
Ju:"jared, andiamo fuori un secondo?"
Ok, forse dovrei essere impaurita, ma qualcosa in lui mi infonde sicurezza.
Annuisce e posa una mano sulla mia bassa schiena, prima di condurmi fuori.
Si respira finalmente!
 Ja:" quello era il tuo ragazzo?"
Ju:" ma come? Non lo sai? Lui era harry styles, il solo e unico! " dico ironicamente.
Ja:" oddio, Juliette Connors! La ragazza che l'ha mollato dopo il tradimento... Scusa non volevo" mi guarda preoccupato.
Ju:" non preoccuparti, tutti bene, decisamente tutto bene!" Gli sorrido piano.
Ja:"è stato un idiota a tradirti, sei la ragazza perfetta, bellissima e hai in sorriso meraviglioso"  arrossisco, abbassando lo sguardo.
È davvero dolce, ma purtroppo non è harry, l'ho già detto vero?
Ja:"vuoi tornare dentro?" continua.
Ju:" in realtà vorrei tornare a casa"
 Ja:"ti accompagno dai, non ti ucciderò, anzi, durante il tragitto mi racconterai un po' di te" mi sorride e mi tende la mano.
La guardo e l'afferro senza pensarci.
Ju:"a patto che tu mi racconti di te"
Annuisce e iniziamo a camminare, mentre io gli racconto la mia vita, dal principio fino al nostro incontro! Mi ascolta tacendo fino a che non decido che tocca a lui parlare.


Ecco il nostro Jared:
http://weheartit.com/entry/32925721
Cosa ne pensate ragazze? Lasciatemi qualche recensione, a prestissimo, un bacio!:))

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Capitolo 19
*** Regali inaspettati. ***


Ja:" il mio nome è jared kevin smith, ho 19 anni e vivo qui a Londra da tutta la vita, mantenendomi grazie al mio lavoro di modello. Sono figlio unico, genitori separati dai miei 4 anni e risposati.
 Sono un ragazzo "stronzo", uso le ragazze per il sesso e poi le abbandono.
Ho molti amici, ma non siamo legati indissolubilmente, ci vediamo quando capita.
Adoro gli animali e sono a sua disposizione, signorina" Sorrido divertita e ignoro l'ultima parte.
J:" mi spiace per i tuoi genitori, insomma, so come ci si sente. Comunque non voglio rattristarti perciò, mio caro ragazzo stronzo, ti chiedo perchè non stai provando a portarmi a letto!"
 Ja:"ci ho pensato, ma mi ispiri fiducia ed inoltre sei piccola" dice sfottendomi.
J:" ehi, ho quasi 17 anni, anzi tra un mese esatto compio gli anni e comunque amo anche io gli animali, ho sempre voluto un cagnolino, un cucciolo di rottweiler, ma mia madre era allergica"
Alzo tristemente gli occhi al cielo al ricordo.
J:"e comunque sono arrivata, grazie mille davvero" lo abbraccio riconoscente.
Ja:" lasciami il tuo numero, voglio davvero conoscerti, sei molto simpatica" mi dice stringendomi.
 Apro la borsa e tiro fuori una penna, gli scrivo il numero sul braccio e con un bacio sulla guancia lo saluto, entrando in casa.
È stata una grande serata: il mio piano ha funzionato alla grande ed ho conosciuto un bellissimo ragazzo.
Vado in bagno e mi strucco.
Indosso il pigiama e vado a letto, sperando di non ricevere brutti scherzi, non voglio incubi.
 
 
 
Il cellulare squilla e mi alzo stanca, sbadigliando e guardo chi è.
Un messaggio. Numero sconosciuto.
 Recita:  “stasera ti va di uscire? Mi sono divertito molto cara Juls! Un bacio, j."
Jared , che dolce.
 Rispondo velocemente, digitando qualche frasetta che abbia senso. "ciao Jay, mi sono divertita anche io, stasera da me alle 9 e mezza: film e pop corn, non ho voglia di uscire. Un bacio, Juls"
Guardo l'ora sullo schermo: le 14 e 27 ... Scherziamo?! Mi alzo del tutto e vado in cucina.
Mi preparo un panino veloce e bevo una coca cola trovata in frigo.
 Dopodiché, finalmente, mi decido a mettere a posto gli scatoloni.
 
 
2 ore e mezza dopo.
 Sono le 5 e 40 e ho appena finito di sistemare tutta la mia roba.
Guardo il mio enorme armadio, ora pieno di vesiti.
Non so cosa fare!
Inizierò con andare a vedere la posta.
Esco, indossando la vestaglia di seta blu del pigiama e mi passo una mano tra i capelli, dirigendomi alla cassetta delle lettere.
Al suo interno? Un giornale di gossip cui i ragazzi sono, a quanto pare, abbonati. Fantastico, ci sono io in prima pagina.
Questa volta fuori da casa dei ragazzi, mentre scrivo il mio numero sul braccio di jared.
Sfoglio l'articolo, leggendo qualche frase qua e là: "la ex ragazza di Harry Styles non perde tempo, Eccola in compagnia di un bel ragazzone fuori dalla sua nuova casa" C’è tutta la nostra conversazione, hanno tralasciato solamente i dati personali di Jay.
Guardo le foto: quella di copertina, il nostro abbraccio e il mio bacio sulla guancia, accidenti.
Rientro in casa e vado in salotto, sdraiandomi sul grande divano e avvolgendomi con la prima coperta che trovo.
Accendo la tv e metto su MTV, godendomi un po' di musica.
 
Sono le 7 e mezza, vado in cucina e guardo nel freezer, tana.
Trovato una pizza congelata, la metto nel forno e aspetto, la mangio avanzandone metà. La lascio sul tavolo e vado a prepararmi .
9 e 20, suona il campanello. È in anticipo.
Mi guardo allo specchio: mi sono truccata un pochino, giusto un po' di mascara e fondotinta. Ho messo una canottiera attillata e scollata bianca, con una felpa rossa a cerniera sopra e un paio di jeans chiari e stretti sotto, che, con l'aiuto delle zeppe che indosso, mi fanno le gambe lunghissime.
Apro la porta e la prima cosa che vedo è una scatola piena di buchi sul coperchio con un piccolo biglietto, Ma di Jared nemmeno l’ombra.
Prendo il bigliettino e la scatola, che pesa tantissimo.
Li poggio sul tappeto in salotto e apro il cartoncino azzurro.
“Un piccolo regalo per iniziare a farmi perdonare, mi manchi e ho bisogno di te, non mi arrendo, Harry.
p.s.: non avrei mai pensato che questi giornaletti di gossip mi sarebbero stati d'aiuto un giorno
p.s2: Cosa ci faceva quel tizio fuori da casa nostra?!”
Harry?! Cosa vuole ancora?
Lascio il bigliettino a terra, accingendomi ad aprire la scatola…
PER LA MISERIA…
Al suo interno? Beh, un cucciolo di rottweiler, con pedigree e libretto sanitario.

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Capitolo 20
*** film e nuovi scontri. ***


Sorrido come un ebete, prendendo in braccio il cucciolo, che si accovaccia sul mio petto, sfregando la testolina e mugolando.
Apro il libretto e leggo “maschio”, ora posso dire di esserne circondata, non vivo più con 5 uomini, ora con 6.
Non nego che è stato un gesto bellissimo e l’ho apprezzato moltissimo.
Soprattutto perché non è tanto il cagnolino, quanto i bellissimi ricordi che ho, legati alla mia infanzia.
Athos, si chiamerà Athos, proprio come piaceva al mio papà.
Mi scivola una lacrima, di gioia, ovviamente.
Afferro il cellulare e gli scrivo solo un “grazie..”
Non l’ho perdonato, ovviamente, ma un po’ di rabbia è passata e non va bene.
Intanto Jared è arrivato e mi osserva curioso dallo stipite della porta su cui è appoggiato.
Ju:” jay, ti presento Athos! Hai presente la rivista con l’articolo su di noi? Pare che Harry l’abbia letto e abbia deciso di accontentare il mio desiderio.” Sorrido felice, accarezzando il corpicino del mio regalo.
Ja:” credo che si stia facendo perdonare, ci tiene a te! Comunque ti ho portato qualcosina anche io, mon amour.”
guardo la busta che ha in mano e poi di nuovo lui, aggrottando le sopracciglia.
Ju:”Mon amour?” rido.
Ja:” Ah, vuoi dirmi che non abbiamo davvero una relazione? I giornali mi hanno illuso…” dice, facendo finta di essere triste e asciugandosi una finta lacrima.
Ju:” oh no, hai ragione, mi ero scordata, perdonami…mi amor”
Gli reggo il gioco, in fondo è divertente.
Ju:” ora mostrami cos’hai in mano!”
Jay svuota la borsa sul divano: scatola di gelato gusto tentazione e tiramisù, pop corn e un dvd.
“Ho cercato il tuo nome”, mi piace.
Ju:” sei un genio, se prima non ero convinta ora lo posso dire: TI AMO!” gli dico ridendo.
Ja:” facciamo così, io metto il dvd nel lettore e lo avvio, tu prendi dei cucchiai e dei bicchieri, tesoro” mi risponde ridendo anche lui.
Faccio come mi dice, portandomi dietro anche il piccolo Athos e prendendo una bacinella bassa, in cui dargli dell’acqua.


Lo:”fate meno rumore, la sveglierete!” dice urlando.
Sei davvero perspicace, Lou.
Apro gli occhi ormai sveglia e mi trovo sdraiata sul divano, con il braccio di Jared sul mio fianco e la faccia sul suo petto.
Tra di noi però c’è Athos, anche lui completamente addormentato.
Mi giro cercando di non svegliare nessuno e vedo 5 carote intente a fissarci, tra cui uno abbastanza infuriato.
Ju:” hei ragazzi, che ore sono?” chiedo a bassa voce.
H:” sicuramente l’ora che lui se ne vada.” Mi dice guardandomi severo.
Lo guardo e gli rispondo a tono.
Ju:” ti ringrazio ancora per Athos, il cucciolo, ma sulla mia vita tu non hai potere decisionale.”
Mi guarda un’ultima volta prima di voltarsi, prendere la sua borsa con i vestiti e andare nella sua stanza.
Ju:”scusateci, ci siamo addormentati durante il film, domani pulisco il casino” dico guardando i pop corn sparsi a terra, grazie la nostra lotta.
Z:” fai con comodo Juls, non c’è problema!
Ah, tra 10 minuti ti voglio in camera mia, dobbiamo parlare”
Mi dice, avvicinandosi e lasciandomi un bacio tra i capelli.
Chiudo un secondo gli occhi e quando si stacca gli annuisco.
N:” non pensare di cavartela così, anche noi vogliamo parlarti” dice guardando Liam e Louis che muovono la testa velocemente, imitando un “sì”.
Sorrido a tutti e sveglio Jared.
Ju:” Amore mio, svegliati” dico divertita, ricordandomi la nostra conversazione.
Jay si alza improvvisamente e si guarda intorno disorientato, prima di capire e prepararsi.
Ja:”ci sentiamo domani…amore MIO” dice calcando sul mio, per far in modo che il riccio, sceso in cucina, sentisse.
Gli do un bacio sulla guancia e lui mi scompiglia i capelli, prima di uscire dalla porta.
Sveglio anche Athos e lo porto a bere un po’, cercando di ignorare Harry.
H:” Così mi hai già rimpiazzato?...”
Accidenti.
Ju:” è solo un amico, l’ho conosciuto ieri sera in discoteca” ops, forse non avrei dovuto dirlo.
H:” ah bene, era lui quello che hai baciato? Cristo, Juliette, mi hai distrutto lo sai vero?!” dice alzando la voce.
Ju:” era la mia intenzione, ora prova a dirmi come ci si sente…” lo guardo dritto negli occhi.
Mi guarda, consapevole…Colpito e affondato.
H:” Male, odio che qualcuno ti si avvicini, che qualcuno ti tocchi, che qualcuno ti faccia ridere, che qualcuno dorma con te, se quel qualcuno non sono io!
Non so come dirtelo, mi dispiace, non avrei mai voluto farlo, ti prego di credermi..” mi dice triste.
J:” Ti dispiace, ti dispiace…SAI DIRE SOLO QUESTO?! IO MI SONO FIDATI DI TE E TU MI HAI SOLAMENTE ILLUSA…sei uno stronzo” dico iniziando a piangere.
Avevo detto che stavo bene eh…
H:” Juliette, non ti ho mai illusa, sei davvero importante per me.. io, ti prego non lasciarmi”
Piange anche lui, bene.
J:”Credo che sia troppo tardi ormai, l’hai fatto tu per entrambi…”
Mi riprendo Athos e vado dritta in camera di Zayn, fiondandomi tra le sue braccia.
Non mi chiede niente, mi stringe solo, lasciandomi sfogare.

Ragazze mie, adoro il fatto che leggiate la mia storia, ma mi aggraderebbe anche se lasciaste qualche recensione!:(
A prestissimo e buona notte, splendori :))

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Capitolo 21
*** Chiacchiere e colazioni movimentate. ***


Z: ”ti va di sfogarti parlandomi?” mi chiede, alzandomi con due dita il mento.
J: ” Zayn, io mi sono fidata, per la prima volta dopo 2 anni, mi sono fidata di qualcuno ed ecco come sono stata ricompensata!
Lui mi ha solo preso in giro!”
Gli dico, singhiozzando.
Z:” Fidati, lo conosco da tempo ormai e sono più che certo che non ti abbia mai presa in giro.
Non è mai stato preso da una ragazza, non le ha mai regalato un cucciolo per farsi perdonare” dice, indicando con la testa Athos che dorme sul suo letto e continua “ Non ha mai faticato in questi anni, ha sempre scaricato tutte.
Fidati, non hai mai ammesso ad una ragazza che le piacesse, non ha mai guardato nessuna come fa con te.”
Lo ascolto, cercando di smettere di piangere.
Mi accarezza una guancia e ci lascia un piccolo bacio.
Z:”E’ stato un idiota, lo so, e non ti dico di capirlo e perdonarlo subito ma lui è così, ha avuto paura, per la prima volta si è trovato davanti a qualcosa più grande di lui, qualcosa che non poteva gestire e lui odia non poter avere il controllo sulle situazioni.”
J:” Zayn…io, grazie mille davvero…ti voglio bene!” gli dico, sorprendendolo.
Z:” te ne voglio anche io, piccina!”
Ci abbracciamo forte.
Z:”cos’hai intenzione di fare adesso, con Harry?”
J:” Gliela farò pagare e aspetterò che lui si faccia perdonare, se davvero sono importante come dice, lo farà” sorrido un po’, asciugandomi le lacrime.
Z:” mi piace come pensi, te l’ho mai detto? Ma ora si è fatto tardi, dormi con me o preferisci andare nella tua stanza?”
J:”penso che occuperò il tuo letto, voglio sapere come procede con la tua ragazza, infondo ne avevamo parlato per poco, quel giorno!”
Z:” eh ci credo, eri una scorbutica!” rise, prendendomi in giro e lanciandomi una sua maglietta, intuendo la mia smania di andare a prendere il pigiama.
Mi cambio davanti a lui, senza alcun imbarazzo.
Ok, forse un po’, quando mi sono ricordata che indossavo la biancheria “da seduzione”.
Z:” D’accordo che sono fidanzato ma, andiamo, sono un ragazzo e tu sei uno splendore! Hai un corpo meraviglioso Juls”
Mi dice ammiccando.
Arrossisco, inevitabilmente, prima di stargli addosso sul letto.
Lui tira le coperte fino alle nostre teste, disturbando il sonno del mio cucciolo, che lo guarda e gli ringhia contro.
Z:”si vede che è il tuo cane, ha il tuo stesso caratterino” mi dice ridendo.
Prendo un cuscino e glielo tiro in faccia, prima di accomodarmi sul suo petto.
J:”non cambiare discorso, con la tua cara Isabelle?” (ok, Perrie è la sua ragazza, ma non nella mia storia.)
Sospira sognante.
Z:” è meravigliosa, voglio fartela conoscere, ti starebbe sicuramente simpatica!”
J:”Quando vuoi, moro” gli sorrido.
Continuiamo così, parlando della sua ragazza e della sua famiglia per un’ora intera, prima di cadere tra le braccia di Morfeo.


Li:” Ragazzi, mi spiace disturbarvi, ma è pronta la colazione e prima che Niall la spazzoli tutta, vi conviene scendere”
Apro gli occhi lentamente, scorgendo Liam appoggiato ai piedi del letto.
Gli sorrido sussurrando un piccolo “buongiorno” e cerco con gli occhi Athos, non trovandolo.
L:” Athos è giù, Harry è uscito presto per comprargli il cibo e ora sta mangiando”
Mi dice sorridendomi e prendendomi mentre stavo per cadere, dopo essermi alzata bruscamente.
J:” grazie Li” gli dico arrossendo.
L:”figurati, però ti porto in spalla fino in cucina, prima che tu cada dalle scale” ride.
Metto su il broncio, ma quando mi prende sulle sue spalle, rido anche io.
Scendiamo in cucina così, l’unico dettaglio che non avevo calcolato era Harry.
Posa il suo sguardo su di me, prima felice di vedermi, poi geloso, vedendomi tra le braccia di Liam.
Intanto qualcuno mi salva dall’imbarazzo, Zayn, quanto posso volergli bene?!
Mi prende per i fianchi, facendomi staccare da Liam e mi fa sedere con lui al tavolo…Insomma, lui non doveva salvarmi?
Z:”Juls, quando dormi ti muovi parecchio, te l’hanno mai detto?” mi dice versandosi i cereali nella tazza.
Lo:” non solo quando dorme!” mi accorgo ora della presenza degli altri due, così mi alzo e do un bacio sulla guancia ad entrambi, venendo ricambiata solo da Louis, poiché Niall era preso dal suo amato cibo.
J:”ATHOSSSSS” urlo.
Ed eccolo apparire in cucina , mi abbasso per fargli un po’ di coccole e gli lascio un piccolo bacio sul musino.
Z:”Julie, mi tradisci già e per di più con un cane? Pensavo che stanotte mi avessi dichiarato il tuo amore” dice scherzando e asciugandosi una finta lacrimuccia.
Faccio appena in tempo a voltarmi che Harry è già scappato via correndo, su per le scale.
Vedo Lou che prova a seguirlo.
J:”Non preoccuparti Lou, vado io”
Corro su anche io per la grande scala e busso alla sua porta.
H:” non voglio vedere nessuno” urla da dietro la porta.
Non gli do ascolto ed entro, pronta ad avere un altro scontro memorabile.

Arriviamo a 3 recensioni ragazze? La vedo dura ma ci provo comunque! A presto:))

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Capitolo 22
*** Inviti e nuovo lavoro. ***


J:”ehi…” sussurro sedendomi vicino a lui sul letto.
H:” mi pareva di aver detto di non voler parlare con nessuno” mi dice, senza guardarmi negli occhi.
J:”Tecnicamente hai detto che non volevi vedere nessuno e beh…non mi stai guardando, perciò…”
Vedo un angolo della sua bocca sollevarsi, prima di tornare serio.
H:” perché sei qui? Zayn ti aspetta, così come James.”
Lo guardo intensamente, con un sopracciglio alzato.
J:”Jared, Harold, si chiama Jared. E comunque siamo solo amici e poi Zayn è fidanzato!”
H:” Io…scusami, ho esagerato forse…ma io odio vederti con gli altri, lo sai”
J:” mi pare di averne già parlato” dico, irrigidendomi un po’.
H:” io..ti prego, ti chiedo solo di concedermi la possibilità per farmi perdonare…vieni con me a cena stasera” mi chiede, guardandomi con i suoi occhioni verdi e lucidi.
Sospiro e annuisco, vedendo i suoi occhi accendersi e un sorriso farsi largo sul suo viso, mostrandomi le sue meravigliose fossette.
J:” ma come amici, non sono ancora disposta a perdonarti” lo avverto.
H:”sì, avevo immaginato, ma sta tranquilla, saprò farmi perdonare.”
Sono imbarazzata, vorrei posare le mie labbra sulle sue e credo che lui l’abbia capito perché mi fissa insistentemente le labbra.
Si avvicina di poco ma mi riprendo subito, giro il volto e mi da un bacio sulla guancia, guardandomi poi deluso.
Scappo, prima di combinare altri danni.
J:” A stasera allora” sussurro, andando verso la porta.
H:” Fatti trovare pronta per le 8, non vedo l’ora, a stasera, principessa”
Accidenti, non deve chiamarmi così.


Sono al telefono con Jared da 1 ora e passa, gli ho raccontato tutto ciò che è successo e ora stiamo parlando di cosa indosserò.
J:” Juls, secondo me dovresti metterti il vestito panna con la cerniera, con le francesine nere e la borsa dell’altra sera, saresti meravigliosa”
In questo momento mi sembra davvero tanto gay.
Scendo in cucina, mentre mi subisco altre mille parole su quanto sarei sexy vestita così e di quanto lui sia bravo nel campo della moda.
Apro la credenza e prendo un biscotto.
Inizio a camminare avanti ed indietro, intorno al tavolo, sgranocchiando il mio dolcetto.
Arriva anche Athos e mi abbaia per farsi prendere in braccio.
Lo prendo e vado sul divano, sdraiandomi con lui sulla pancia.
Ja:” Mi stai ascoltando amore mio?” mi chiede istericamente.
Ju:” certo, è che i tuoi comportamenti sembrano molto da checca, oggi” gli dico ridendo.
Ja:” ingrata, ti ho salvata dal panico da ultimo momento e così mi ripaghi?  Inoltreeee, la tua ‘checca’ ti ha trovato un lavoro”
Mi strozzo con l’ultimo pezzo di biscotto e tossisco.
Ju:”Tu, davvero, mi hai trovato un lavoro?!” chiedo euforica.
Ja:”tesoro, sono un modello, la mia agenzia ha visto le nostre foto e ti hanno trovata perfetta”
Sarò una modella…W-O-W.
Ju:” aaaah io ti amo, ti amo davvero” gli dico cantilenando.
Ja:” domani passo a prenderti alle 14 e andiamo a firmare il contratto, dopodichè ci sarà il tuo primo servizio fotografico” mi dice anche lui contento.
Ju:”Non so davvero come ringraziarti, ma ora devo proprio scappare, mancano solo 2 ore all’appuntamento e devo fare ancora tutto, a domani Jay, grazie” gli dico sincera.
Ja:” corri, non far aspettare il tuo principe, figurati dai, a domani piccola”
Attacco e corro in camera, mi spoglio e mi fiondo sotto la doccia.
20 minuti dopo sono lavata, profumata e interamente depilata grazie alla ceretta dell’altro giorno.
Lascio che i miei capelli si asciughino all’aria, così da diventare morbidi boccoli.
Prendo l’intimo: brasiliana panna e niente reggiseno, siccome il vestito è fatto apposta.
Dopodiché mi metto a cercare l'abito nell’armadio.
Una volta trovato lo infilo velocemente e ritorno in bagno, a truccarmi:
fondotinta, terra, mascara, tanto mascara, un filo di matita e il mio amato rossetto rosso.

Mancano esattamente 20 minuti, infilo le scarpe e mi controllo un’ultima volta allo specchio, sistemandomi una ciocca ribelle dietro l’orecchio.
Ecco cosa dimenticavo.
Mi metto un goccio di profumo, non molto e un paio di orecchini a perla.
Pronta.
Scendo le scale lentamente, sperando di non cadere.
Lo:” sei una meraviglia piccina” mi dice.
Sono tutti in fondo alla scala, Harry compreso.
E’ vestito molto elegantemente, si avvicina e mi prende la mano negli ultimi gradini, lasciandomici un bacio.
Bene, cuore, ci risiamo…
Gli sorrido imbarazzata.
J:”Ragazzi, vi affido Athos, per favore, non uccidetemelo”
Z:”Non preoccuparti, gli insegnerò a trovare gli specchi, ci divertiremo molto” mi dice serio.
Sta scherzando?!
J:” Ecco appunto, Liam, mi fido di te, non farlo mangiare da Niall” dico guardando l’interessato che sorride divertito.
N:”Ehi! Sii più gentile” mi dice ridendo.
Intanto Harry mi ha avvolto un fianco con un braccio e mi sta portando alla macchina, la sua adorata macchina.
Lo:”divertitevi e ricordate che voglio un maschietto”
Arrossisco sotto le risate di tutti.
Z:” Lou, sarà già tanto se non saranno 2 gemelli, andiamo, l’hai vista che schianto?”
Harry di fianco a me sorride divertito e mi apre la portiera, facendomi l’occhiolino.
Che la serata abbia inizio.

Buona sera ragazze, sono ancora io e siamo già al 22esimo capitolo.
Ancora non ci credo, spero che la storia vi aggradi, che dite, riusciamo ad avere 3 recensioni anche per questo?
A prestissimo e buon sabato sera a tutte, divertitevi!:))
P.s: stasera sono incapace e non riesco a caricare la foto dei vestiti di Julie, ci riproverò nel prossimo capitolo.

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Capitolo 23
*** Serata speciale. ***


Siamo in macchina ormai da 10 minuti e non ho idea di dove mi voglia portare.
Inoltre, siamo entrambi leggermente imbarazzati e non spiccichiamo parola da quando abbiam lasciato il garage di casa.
H:”Julie, siamo quasi arrivati, quindi indossa la benda.”
J:”Stai scherzando vero?”
Si gira di poco e mi guarda seriamente.
Faccio ciò che dice e mi copro gli occhi con il foulard blu di seta.
Sento la macchina rallentare e fermarsi, Harry scendere e pochi secondi dopo aprire la mia portiera e prendermi la mano.
Mi stringe a se’ e mi guida lungo il percorso.
H:” ferma principessa, ci siamo” mi toglie piano la benda “guarda” continua, spostandosi dietro di me per farmi ammirare.
Non ci credo. Oh mio Dio.
Un tavolo per due è apparecchiato nel bel mezzo di un piccolo parco giochi con giostre per bambini.
Lo stesso parco giochi in cui mi portava da piccola mio padre, la domenica.
Lo stesso di cui gli ho parlato una volta.
Qualche lacrima inizia a scivolarmi sul viso, bagnandomi le guance.
H:”io…spero che ti piaccia” dice incerto vedendomi immobile.
Mi giro verso di lui, completamente commossa.
J:” Come puoi pensare che non mi piaccia? Non credevo nemmeno che ti ricordassi” gli dico abbracciandolo di slancio.
Mi circonda con le sue braccia muscolose e sussurra: “Ricordo ogni cosa, tutto, anche i più insignificanti dettagli di ciò che mi dici, Julie.”
E in quel momento capisco, capisco di averlo perdonato.
Alzo la testa dal suo petto e punto i miei occhi nei suoi.
J:”Sai quando ti ho detto che non ero pronta a perdonarti?...Credo di non aver mantenuto la parola”
Un sorriso si allarga sul suo viso, le sue fossette meravigliose compaiono e i suoi occhi iniziano a brillare.
H:” Grazie, grazie…non mi merito una ragazza come te, mi dispiace ancora” dice sincero e felice.
J:”Non parliamone più” gli dico guardandolo con un grosso sorriso e , ci scommetto, la matita colata.
Harry si avvicina, portando il suo viso a pochi millimetri dal mio e finalmente mi bacia.
Prolunghiamo il momento per qualche minuto, assaporando la sensazione di spensieratezza che avevamo fino a pochi giorni fa.
Poi si stacca e poggia la fronte sulla mia.
H:”Vieni, ti ho invitato per una cena, mi sembra”


Menù di pesce e tiramisù.
Quel ragazzo è un genio!
Durante la cena abbiamo parlato molto, gli ho anche raccontato di Jared e del nuovo lavoro, che lui sembra non apprezzare molto e abbiamo ritrovato la complicità.
Mi appoggio alla sedia e mi porto una mano alla pancia, che sento gonfia per il troppo cibo.
J:”Sembro incinta, forse i ragazzi adesso sono felici” dico ridendo seguita da lui.
H:” contento che ti sia piaciuto” dice, nella mia stessa posizione.
J:”non hai idea di quanto…ora sai cosa ci vorrebbe?” dico guardandolo con un piccolo broncio.
H:” ho dimenticato qualcosa, lo sapevo, accidenti, volevo che fosse tutto perf…”
Dice agitandosi.
J:”Un bacio” termino per lui.
Mi guarda serio, prima di sorridere e alzare gli occhi al cielo.
Mi alzo e mi siedo sulle sue gambe.
Capisce subito e mi anticipa, poggiando di nuovo le sue labbra sulle mie.
Una sua mano si poggia sulla mia gamba scoperta, accarezzandola e provocandomi una scia di brividi lungo la schiena.
Mi stacco prima che perda il controllo e dal cielo inizia a cadere qualche goccia d’acqua.
In pochi secondi inizia a piovere pesantemente, mi prende la mano e corriamo verso la macchina.
Prima di salirci, però, si volta verso di me, come se improvvisamente si fosse ricordato di qualcosa.
Mi prende il viso tra le mani e mi da uno di quei lunghi ed interminabili baci e allora capisco.
J:”il tuo famoso bacio sotto la pioggia, finalmente l’hai ottenuto”
Gli sorrido, cingendogli il collo con le braccia.
H:” Non solo, ho ottenuto il perdono di una delle donne più importanti della mia vita” dice, sfiorandomi la fronte bagnata con le labbra e scostandomi i capelli ormai fradici dal volto.
Infine, riusciamo finalmente a salire in macchina.
Accende il riscaldamento e mi porge la giacca che aveva lasciato nei sedili posteriori.
J:”Insomma sei sicuro? Non hai freddo?”
H:”Sicurissimo e poi non vorrei mai che ti ammalassi, principessa”
Il solito adulatore.
Accendo la radio che mi informa in una pausa dell’ora: le 11 e 40.
Riconosco la strada che ci porta a casa e chiudo gli occhi, godendo del calore e del profumo del suo giubbotto e poi iniziamo una nuova divertente conversazione.
Adoro Harold Edward Milward Styles.
 
 
Allora ragazze, com’è andato il vostro sabato sera e come procedono le vacanze?
Va beh, poi ovviamente voglio sapere se vi è piaciuto il capitolo!
Raggiungiamo le 5 recensioni questa volta? A prestissimo, splendori, un bacio, la vostra Azzurra <3
i vestiti di Julie, come promesso:

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Capitolo 24
*** Nonostante tutto, dovrò ringraziare Jay! ***


H:”signorina…” dice prendendomi la mano e facendomi un piccolo inchino, mentre entriamo dalla porta di casa.
J:”Merci beaucoup, monsieur” dico ridacchiando, con espressione molto seria.
Non faccio in tempo a girarmi per accendere la luce che le sue labbra cercano avidamente le mie.
Chiude la porta con un calcio e mi fa aderire al muro del corridoio d’entrata.
Porto le mani dietro il suo collo e una sale tra i suoi capelli, mentre le sue dai miei fianchi, sono finite sulle mi cosce e le stringono.
Mi fa alzare e lego le gambe intorno al suo bacino, sentendo la sua erezione premere contro di me, gemo piano.
In un secondo è tutto più luminoso, apro gli occhi e noto 4 ragazzi fissarci in maniera decisamente divertita.
Mi stacco da Harry, scendendo ed aggiustandomi il vestito, abbassando la testa per non fare il rossore che ha imporporato le mie guance.
H:”che? Jul….Aaaah” mi prende la mano,  abbassando il viso anche lui, dopo averli visti.
Lo:” zayn, ho vinto.” Esclama improvvisamente Louis, distogliendo lo sguardo per puntarlo sul moro.
J:”vinto cosa?!” li guardo male.
Z:”Louis scommeteva che ci avreste dato dentro, questa sera, io invece che non lo avresti perdonato ancora, accidenti, però, Juls, potevi farmi vincere, mi avevi detto che…” Faccio uno sguardo eloquente, azzittendolo.
H:”ti aveva detto che? Vogliamo saperlo!”
Lo sapevo, maledizione.
J:”Gli avevo parlato di noi, niente di speciale, non volevo perdonarti” esclamo rassegnata.
N:”mi sembra che alla fine tu glielo abbia concesso il perdono, piccola Julie” dice facendoci ridere tutti.
Zayn mi prende tra le braccia sussurrandomi un “hai fatto bene!” e baciandomi il naso.
H:” Zayn, quella è la mia ragazza!” esclama parecchio infastidito, prendendomi per i fianchi ed allontanandomi.
Li:” Tranquillo Harry, le corna in famiglia non contano, vero Juls?” mi dice facendomi un occhiolino.
J:”Assolutamente d’accordo, amore mio, dopo aspettami nel letto, va bene?”  dico con voce sexy ed un sorriso ironico.
H:” Fermi tutti,qui, l’unico che la può toccare sono io e stasera dormirà con me, è deciso”
Lo guardo con un sopracciglio alzato e sospiro.
J:”ragazzi, per stasera non si fa niente” esclamo con voce da bimba triste, scatenando l’ilarità di tutti.
N:” io vado a mangiare, a domani ragazzi” dice, sollevando una mano a mo di saluto e lasciando a me un bacio sulla guancia.
H:”Noi andiamo a dormire, a proposito, Athos?” chiede preoccupato.
Vediamo un batuffolo correre verso di noi, scodinzolando con la piccola codina.
Salta addosso alle mie gambe mugolando.
Lo prendo in braccio e seguo Harry in camera.
J:”buonanotte ragazzi” urlo sulle scale.
Lo:” Non fate troppo casino, io voglio dormire” urla di rimando.
Z:” come dice Louis e poi sarebbe ingiusto nei nostri confronti”
Li:” Buonanotte Hazza, notte Juls”
 
Poggio Athos sul grande letto, prima di andare a prendere il mio pigiama.
Intanto il mio cellulare squilla, rispondo.
Ja:”tesoro, vai in camera tua sul tuo letto, c’è una piccola sorpresina per te, un regalo da parte dell’agenzia e da parte mia…Buona notte” dice infine malizioso Jared, attaccandomi senza farmi parlare.
Una scatola rossa, aperta, mi mostra ciò che indosserò per dormire questa notte:
una camicia da notte molto “sensuale”, nera, di pizzo, trasparente…Caro il mio riccio , ci sarà da divertirsi.
Chiudo la porta della mia camera a chiave, mi svesto ed indosso l’intimo: reggiseno di pizzo e una brasiliana.
Dopodiché mi infilo il completino e mi guardo allo specchio.
Sono bellissima, è vero, ma è davvero imbarazzante!
Nonostante tutto, dovrò ringraziare Jay.


Ciao piccoline, come state? Mi scuso per il ritardo, ma internet mi ha preso in giro non poco in questi giorni!
Che ve ne pare di questo capitolo? Io mi sono divertita molto a descrivere la reazione di Harry, che vi posterò domani.
A prestissimo, un bacione <3

Una foto di Julie e del suo "completino":
(Sì, ho imparato a caricarle e mi sento davvero realizzata) :))

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Capitolo 25
*** Prima volta e scoperta. ***


Ragazze, questo capitolo potrebbe essere più spinto del solito, certo niente di che, ma non voglio che mi diciate che non vi avevo avvisate.:))
Buona lettura e voglio anche qui superare le 3 recensioni, a prestissimo, un bacione splendori!
 
 
Esco di soppiatto dalla mia stanza, sperando di non incontrare nessuno.
Apro lentamente la porta della camera di Harry e lo trovo steso sul letto, con le mani dietro la testa, in una posizione rilassata.
Chiudo sbattendo poco la porta, per farmi notare e si gira di scatto.
Il sorriso iniziale si trasforma in incredulità, poi in un sorriso completamente malizioso e i suoi occhi si accendono di desiderio.
Ohoh, credo abbia sbagliato ad indossare solo i boxer, non coprono molto bene…
Tuttavia rimane seduto sul letto, perciò mi avvicino a lui, ancheggiando piano e sorridendo soddisfatta nel vederlo completamente abbandonato a osservare ogni mio movimento.
Mi siedo su di lui, trovando il coraggio per la prima volta nella mia vita.
Mi stringe i fianchi, possessivamente e da inizio ad un bacio da far girar la testa!
Le nostre lingue si sfiorano, si rincorrono, è un bacio pieno di passione, che rispecchia il suo umore in questo momento.
Sento la sua erezione premere nei suoi boxer e contro di me, ansimo piano e lui si stacca, baciandomi il collo e scendendo fino l’incavo dei seni.
Ormai gemo completamente persa anche io.
Ma non è giusto, voglio che impazzisca lui, oggi.
Lo stacco piano e lo faccio sdraiare sul letto.
Mi metto a cavalcioni su di lui, strusciandomi ben bene.
Abbiamo entrambi il fiato corto, è la mia prima volta e voglio vivermela senza paura.
Gli bacio il collo, alternando piccoli morsi e scendo sempre più giù, fino ad arrivare all’orlo delle sue mutande, dove le mie mani sono prese a giocare con l’elastico.
Harry geme e io sono fiera di me, scendo con la bocca nell’interno coscia, torturandolo anche lì.
E’ abbandonato al mio tocco.
Mi ritrovo in un secondo schiacciata dal suo corpo e la sua bocca, così come le sue mani sono ovunque e mi sfilano la vestaglia, il reggiseno ed infine la brasiliana.
J:” H-ha-harry” sussuro presa dall’eccitazione “è la mia prima volta ma sì, sono sicura!” continuo intuendo i suoi pensieri.
H:”tranquilla, devi solamente pensare a me, non ti farò del male” mi guarda rassicurante, con la lussuria negli occhi, togliendosi i boxer.
Da lì è iniziata davvero la mia prima volta, con il ragazzo che mi ha rubato il cuore.
 
 
Sono le 6 del mattino e siamo entrambi svegli, anzi, non abbiamo proprio dormito.
Lui è stato così dolce, è stato tutto perfetto.
Ora è andato in bagno a fare la doccia e a radersi, questa mattina hanno le riprese finali del video.
Gli servirà un po’ di trucco per coprire le occhiaie, anche se io penso che sia meraviglioso anche così.
Io sono ancora stesa sul letto, coperta dal lenzuolo.
H:”Juliette, vieni qui subito. Ora. ” Oddio, non mi ha mai parlato in questo modo….Che voglia lasciarmi? Sono stata una delle altre, lo sapevo.
Mi alzo avvolgendomi nelle coperte e con gli occhi lucidi lo raggiungo in bagno.
Lui è fermo immobile, davanti allo specchio, con il rasoio in mano e la schiuma da barba perfettamente spalmata sul viso.
J:”dimmi” dico tremante, alzando la testa per guardare i suoi occhi seri.
H:”Dimmi?! Cosa cavolo hai combinato eh?! PERCHé SUL MIO RASOIO C’è DEL SANGUE? IO NON L’HO MAI USATO, L’AVEVO LASCIATO NUOVO SUL RIPIANO PRIMA DI PARTIRE!”
urla fuori di se’.
Io inizio a tremare più forte, capendo a cosa si riferisce, indietreggio spaventata, con le lacrime che mi scendono copiose sul volto.
Abbasso lo sguardo non riuscendo a sostenere il suo.
Non riesco a tornare in camera che una sua mano mi trattiene per un braccio, osservando la piccola cicatrice rossa che è in bella vista…pensavo non l’avesse notata.
H:” COS’HAI FATTO?! JULIE!” urla di nuovo.
Io non riesco a stare in piedi, le gambe mi tremano e cado per terra.
Sento la porta aprirsi e 4 ragazzi appaiono sulla porta assonnati e preoccupati, avendomi sentita piangere e singhiozzare pesantemente.
J:”mi dispiace…io..H-harry, s-sc-scusa” sussurro spaventata.
Vedo Liam che guarda l’affare in mano al riccio e poi il mio polso ancora girato e ben visibile.
Fa una faccia scioccata prima di guardarmi severo e avvicinarsi.
Indietreggio ancora, ritrovandomi con la schiena appoggiata sulla parete fredda.
Lui non desiste però, continua ad avvicinarsi e allora mi metto in posizione di difesa, prima di ritrovarmi stretta tra le sue braccia.
Piango ancora di più, lasciandomi cullare.
Sapevo di aver sbagliato, non volevo che lo sapessero.
H:”..almeno dimmi perché l’hai fatto..” sussurra abbassandosi alla mia altezza, con gli occhi lucidi di chi è consapevole di essere la causa.
J:” Credevo di non essere ab-abbastanza, s-so di a-aver sbagliato, e-ero distrutta, t-tu mi avevi t-tradita…Scusa H-harry” dico con la voce spezzata dai singhiozzi.
Le braccia muscolose del mio ragazzo mi circondando completamente, mentre gli altri, Liam compreso, escono dalla stanza, per concederci un po’ di privacy.
H:” è tutta colpa mia…” sussurra, stringendomi e piangendo, mentre mi calmo del tutto.
J:”Non è colpa tua, non pensarlo mai…Ho capito di aver sbagliato, è stato un m-moomento di debolezza, mi ero solamente graffiata, avevo capito subito che era una cavolata, ti -prego non è colpa tua” gli dico, con la vista ancora un po’ appannata, accarezzandogli i riccioli.
Poggio le labbra sulle sue e smette di lacrimare.
Ci stacchiamo dopo 5 minuti e con il poco fiato rimasto, sussurro un “vestiamoci e andiamo giù…vorranno delle spiegazioni”
Annuisce, lasciandomi un bacio in fronte e uno sul polso, esattamente sopra la cicatrice rossastra.
Mi lavo anche io, mi vesto ed usciamo dalla stanza per mano, con lui che mi bacia i capelli.
So che sarà dura da chiarire la situazione, ma con Harry al mio fianco posso farcela!

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Capitolo 26
*** Mi hanno presaa! ***


Alla fine della scala, stacco la mia mano da quella di Harry e mi rifugio dietro di lui.
Ok, non dovrei avere paura di loro e infatti non ne ho, ho paura di deluderli.
Poggio la testa sulla sua schiena e le mani sui suoi fianchi, seguendolo in salotto.
Oltrepassiamo la porta e alzo un po’ il viso, sentendomi osservata.
Hanno una faccia così seria..
Sospiro ed esco dal mio rifugio.
Li guardo dritti negli occhi ed inizio a spiegare, di nuovo.
Sono increduli e incredibilmente tristi.
Z:” tesoro, sei stata avventata, stupida e fin troppo idiota…tuttavia, non siamo arrabbiati con te” mi dice, venendo ad abbracciarmi forte.
N:” Zayn ha ragione, l’importante è che tu ci prometta di non farlo mai più” Si aggiunge anche lui all’abbraccio.
Li:” Giusto, promettilo piccolina” ed eccone un altro.
Attendo solo che Louis parli, lo guardo con occhi imploranti.
Lo:” Sai benissimo che non sono arrabbiato, tu hai paura di averci delusi, vero?” annuisco piano, abbassando la testa.
Lo:” non ci deluderesti mai, principessa” esclama infine e mi ritrovo stretta tra le braccia di 5 bellissimi ragazzi.
J:” prometto” sussurro.
N:” bene…ora colazione, tutti in cucina” urla correndo verso il luogo che aveva detto.
Ridiamo tutti e lo raggiungiamo.
 
Dopo anni di raccomandazioni i ragazzi sono andati finalmente a terminare il video ed io mi preparo per il mio colloquio.
Sono in camera con Jay, che ha la testa immersa nel mio armadio a cercare degli indumenti adatti.
Ja:”Tieni, indossali e muoviti: dobbiamo parlare” dice mollandomi in mano il tutto e spingendomi verso il bagno.

1 ora dopo, sono prontissima e imbarazzatissima, mi ha fatto indossare una maglia rosa larga, con degli shorts di jeans ed un cardigan blu sopra.
I tacchi, la borsa e gli accessori, per fortuna, li ha fatti scegliere a me.
Siamo in macchina da qualche minuto e io gli sto spiegando tutto, compresa questa notte.
Ja:”contento che ti sia servito, ringraziami” dice sorridendomi.
Gli do un bacio sulla guancia e lo ringrazio.
Ju:”amore, non era quello l’edificio?” gli chiedo perplessa, vedendolo oltrepassare la struttura dove lavora.
Ja:” Sì, ma noi facciamo l’entrata da vip” esclama, parcheggiando in mezzo alla strada e lanciando le chiavi al portiere lì davanti, con un occhiolino.
Lo guardo un secondo prima di scoppiare a ridere sguaiatamente e prendergli la mano.
Auguratemi buona fortuna.

Ju:“MI HANNO PRESA! AAAH, JAY NON CI CREDO, MI HANNO PRESAAA!” entro in casa urlando, in braccio a lui che ride come un ebete.
Mi carica sulle sue spalle di peso, ho la faccia sul suo sedere…mica male.
Mi fa saltellare, mentre continuo ad urlare.
Ops…non avevo calcolato che potessero essere tornati…
5 paia di occhi ci stanno squadrando e sono più che sicura che in questo momento i pantaloncini non mi stiano nemmeno coprendo il fondo schiena…accidenti.
Ju:” ciao ragazzi, sono stata assunta” dico imbarazzata.
Li:” dici sul serio? Non l’avevamo capito” dice portandosi una mano sotto il mento, ridendo.
Ju:” fai poco lo spiritoso, Payne, sarò una foto modella, posso battervi in qualsiasi istante, cantanti dei miei stivali” dico sfidandoli con un ghigno divertito stampato sul viso.
Z:” Tesoro, il più bello della casa, rimango comunque io” dice, toccandosi i capelli e facendo lo sguardo”sexy”.
H:” A parte gli scherzi, Jared, mollala immediatamente giù! E voi non guardatela!” ringhia geloso il mio riccio.
Gli faccio una linguaccia, scendendo e gli do un bacio veloce.
Ju:”MI HANNO PRESAA!” urlo di nuovo, scatenando l’ilarità di tutti.
 
 
Buona sera ragazze, il prossimo capitolo farà un salto nel tempo, in avanti ovviamente, ma niente più anticipazioni.
Ce ne saranno delle belle!
Comunque cosa ne dite? È stato un po’ noioso, ma era essenziale per poter scrivere il resto. Vi piace? Pensavo di postare il seguito già stasera, ma gradirei avere almeno un paio di recensioni, giusto 3 o 4 :’(
Vi lascio i vestiti di Julie:
A prestissimo, un bacione meraviglie. :))

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Capitolo 27
*** Compleanno. ***


Dalla mia assunzione è passato un mese, un mese fantastico.
Guadagno moltissimo e non faccio poi molto, ho truccatrici, parrucchiere e stiliste, è tutto divertentissimo.
Con Harry va alla grande, non ha fatto più nessun pasticcio, anzi mi riempie di attenzioni, facciamo l’amore ogni sera ed è sempre meglio, non ho mai provato sensazioni tanto forti di come quando sto con lui.
Louis è ufficialmente il mio migliore amico, ho conosciuto la sua Eleanor, è una ragazza stupenda e ci ho fatto subito amicizia.
Ho conosciuto anche Danielle, è molto più simpatica di quanto sembra, è un angelo e anche con lei ho stretto un buonissimo rapporto d’amicizia.
Liam e Niall sono ogni giorni più stupidi, ma li adoro come non mai, faccio gare di cibo con il biondo e lunghe chiacchierate, con momenti divertenti con il signor Payne.
Zayn, beh, che dire di lui? E’ il mio secondo migliore amico, alla pari di Lou!
Mi ha presentato la sua ragazza e purtroppo all’inizio mi odiava, credeva volessi rubargli il suo moro, poi ne abbiamo parlato da sole e ora è come una sorella anche lei.
Jared è partito da ormai qualche giorno per andare a sfilare a Milano, per 3 settimane, ma nonostante questo, ci sentiamo tutti i giorni.
Un mese splendido, se non fosse che oggi, 16  aprile, è il mio compleanno ed è anche lo stesso giorno in cui i ragazzi partiranno una settimana per andare in America a promuovere il loro cd.
In questo momento sono stesa sul letto dopo aver fatto l’amore con il mio Harry.
Ieri sera abbiamo festeggiato tutti insieme e hanno aspettato la mezzanotte per darmi regali e farmi gli auguri.
I regali, parliamone, ci hanno messo tutto il cuore per farmi imbarazzare, tra costumi da bagno e babydoll firmati e bellissimi ma azzardati, l’unico casto è quello del mio riccio: una collana molto fine e splendida anch’essa.
Un compleanno perfetto, mancavano solo i miei genitori.
H:”Buongiorno amore mio” sussurra stiracchiandosi.
Gli do un piccolo bacio sulle labbra.
J:”Buongiorno a te” ricambio il saluto.
H:”Ancora auguri principessa” dice, specchiandosi nei miei occhi.
Da il via ad un altro bacio e ci ritroviamo, come sempre, a non rispondere più delle nostre azioni.
Rifacciamo l’amore, per l’ennesima volta.
 
 
Ju:”Ragazzi, Paul si sta alterando, andate, ci vediamo tra una settimana” dico con le lacrime agli occhi, cercando di essere matura.
Mi danno un altro abbraccio, tutti e poi Harry mi da un bacio da togliere il fiato, prima di sparire nella grande macchina nera, alla volta dell’aereoporto.
Rientro in casa e siccome sono solo le 2 del pomeriggio, decido di chiamare El, Dani e Isa, per andare a far un po’ di spesa per stasera, dato che rimarranno da me.
Accettano, mi preparo velocemente e mi passano a prendere un’ora dopo.

Stiamo girovagando tra gli scaffali, per vedere se abbiamo dimenticato qualcosa.
J:”ragazze, domani mi accompagnereste a fare un tatuaggio?” esclamo incerta.
E:”certo, non ti lasceremmo da sola” mi dice sorridendo.
D:”Giusto, cosa devi fare?” chiede guardandomi.
J:”due rondini, in onore dei miei genitori!” dico con gli occhi lucidi.
I:”Tesoro, è un pensiero meraviglioso, dove vuoi farle?”
J:”sui fianchi, perché mi piacevano molto anche sulla schiena ma poi non riuscirei a vederle e io vorrei vederle sempre”
D:”mi piacciono molto, ti accompagneremo di sicuro” dice, avviandosi alla cassa e disponendoci sopra gli articoli.
 
 
El:”tesoro, dove vanno i biscotti?” mi urla dalla cucina, mentre io porto dentro le ultime buste della spesa.
J:” nella credenza, sopra il frigorifero, ma nascondili” urlo di rimando.
D:”io porto tutti i sacchi a pelo nella tua stanza, nel frattempo” mi dice, sorridendo già sulle scale.
Le annuisco e cerco Athos con gli occhi.
I:” piccino, giù, giù dal divano, AAAAH” urla Isabelle dalla sala, ridendo.
La raggiungo, capendo dov’è.
Il cucciolo mi guarda e corre nella mia direzione scodinzolando!
Gli faccio qualche coccola e gli do un bacino in fronte, tra gli occhietti furbi.
I:”tesoro, io prendo le patatine, i pop corn e qualche birra, tu metti un film a caso, tanto questa sera parleremo di ragazzi” urla, correndo verso la cucina da El.
Il cellulare mi squilla nella tasca, lo prendo e rispondo.
Ja:” Amore mio, auguri davvero, mi dispiace non essere lì, appena torno usciamo insieme” dice euforico.
Rido divertita dal suo comportamento e gli rispondo.
Ju:”amore, non devi preoccuparti, recupereremo tutto, adesso vai che ti stanno chiamando, a presto, un bacio” dico, riferendomi alle voci che urlano il suo nome in sottofondo.
Ja:” d’accordo, ancora auguri e a prestissimo cucciola, un bacione” attacca.
Metto il film nel lettore dvd, si intitola “beastly” e chiamo le ragazze a gran voce, sedendomi sul divano.
 
 
 
Buona sera ragazze, eccomi ancora qui! Il capitolo volevo postarlo ieri, ma non ho ricevuto le 4 recensioni, perciò l’ho postato ora.
Che ve ne pare? Ditemi voi!
 Ora vi lascio le foto dei regali, a presto, un bacione a tutte.:))
 
Liam/Niall:

Louis/Zayn:

Danielle/Isabelle/Eleanor:

Harry:

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Capitolo 28
*** Non ha lasciato perdere, lui è ancora qui. ***


J:”ragazze, ho paura” dico, davanti alla porta dello studio del tatuatore.
D:”sta zitta ed entra” dice, spingendomi affettuosamente dentro.

2 ore e mezza di tortura dopo, osservo il mio tatuaggio e sorrido…è bellissimo.
Le ragazze sono estasiate, in effetti, è davvero bello.
Pago l’importo a Daniel, il proprietario e usciamo.
I:”ragazze, io sto morendo di sonno, vado a casa, è proprio là in fondo, tranquille” dice indicando una palazzina nuova e molto grande, annuiamo e la salutiamo con un bacio sulla guancia.
E:”anche io ho sonno, abbiamo parlato tutta la notte, Ti accompagniamo a casa e andiamo nell’appartamento, d’accordo Dan?” chiede lei.
D:”perfetto” dice sbadigliando.
J:”tranquille ragazze, vado a piedi, non è lontano e non mi pesa, grazie mille per tutto a domani” sorrido e mi incammino verso la casa dei ragazzi.

 
Sto camminando da 25 minuti buoni e sono distrutta, per di più sono le 6 del pomeriggio e la luce sta calando.
Imbocco la via a destra e ammiro il cancelletto che porta nella mia residenza.
Qualche passo ed eccomi, prendo le chiavi dalla borsa e le infilo nel cancelletto ma mentre sto entrando, sento due mani tirarmi i capelli.
Urlo a squarciagola, terrorizzata e sento un braccio stringermi al corpo del mio aggressore.
Una mano mi tappa la bocca, impedendomi di gridare ancora.
?:” tesoro, diventi ogni giorno più bella…la mia proposta è ancora valida” riconosco in un attimo la voce ed inizio a piangere copiosamente.
Jack non ha lasciato perdere, lui è ancora qui.
Mi trascina a forza in casa, chiudendo la porta d’entrata a chiave.
I singhiozzi sono sempre più frequenti e faccio fatica a respirare.
J:” Allora piccolina, vieni qui” dice girandomi e guardandomi negli occhi.
Poggia le labbra sulle mie e io cerco di staccarlo, ma è tutto inutile.
Le sue mani mi sfilano la canottiera e cerco di scappare.
Mi tira per i capelli.
Ja:”Juliette cara, non devi scappare, sarebbe un peccato dover tirare fuori il coltellino e rovinarti, non credi?” dice, con voce roca ma ironica.
Inizio ad ansimare, in cerca d’aria, mentre lui continua a toccarmi ovunque e a leccarmi il collo, mi sfila i pantaloncini e anche le mutandine.
Io sono completamente arresa, non riesco a liberarmi e nessuno può aiutarmi.
Si spoglia dei pantaloni anche lui e si struscia su di me, ma mentre io gli urlo di smetterla lui prende a sfregare la sua mano sulla mia intimità.
Urla anche lui e lo vedo portarsi la mano sulla gamba, Athos è spuntato dalle scale e gli ha lasciato i denti nella carne.
Ora gli sta ringhiando contro, Jack impreca a gran voce, prima di tirar fuori il coltello e avvicinarsi al cane.
Ju:”Stagli lontano” urlo, mettendomi tra i due e proteggendolo dall’arma, che in un secondo mi ha lacerato la pelle della coscia.
Urlo dal dolore, cadendo a terra e Jack si rimette i pantaloni.
Sento Athos abbaiare e corrergli dietro, vedo l’uomo sparire dalla finestra della sala e il buio, svengo.
 
 
Un rumore metallico alla mia sinistra mi costringe ad aprire gli occhi.
Richiudo in fretta le palpebre, accecata dalla forte luce bianca, poi li riapro lentamente, guardandomi intorno.
Sono in una camera d’ospedale…Rivedo la figura di Jack nei miei ricordi e poi Athos, il coltellino, il mio aggressore che scappa e poi più niente.
Riprendo a piangere, sentendomi sporca e in un secondo sono rannicchiata su me stessa, con i punti della bamba che tirano e il rumore dei miei singhiozzi sempre più frequenti.
Sento la porta sbattere violentemente e le mie tre amiche correre verso di me.
El intanto urla un semplice “correte” a non so chi.
Poi capisco, vedendo entrare i miei cinque angeli dalla porta, con una faccia stravolta e preoccupata.
Piango ancora di più, senza riuscire a calmarmi.
Affondo il viso nel cuscino nello stesso momento che due mani, che riconoscerei ovunque, si posano sui miei capelli, accarezzandomeli.
Mi giro per vedere in faccia Harry, che cerca di calmarmi.
Punta i suoi occhi verdi nei miei e mi posa un bacio sulle labbra, un dolce bacio a stampo, al contrario di quelli di Jack.
Mi scordo del mondo e mi calmo, Il mio riccio ha capito subito come aiutarmi.
Si stacca e parla.
H:” amore mio, non hai idea di quanto eravamo preoccupati, hai dormito 1 giorno intero, le ragazze ti hanno trovata in una pozza di sangue, nuda, la sera stessa. Cos’è successo piccolina? Per favore, dimmelo, non ce la faccio a vederti così! Abbiamo mollato tutto e siamo tornati non appena Danielle ci ha avvisati. Per favore, amore mio, dimmi che stai bene!” dice con la voce rotta dal pianto.
Cerco di dire qualcosa, ma non mi esce la voce.
Un’infermiera entra in camera, salvandomi e cacciando tutti.
Inf:”Juliette, ti ricordi cos’è successo immagino, hai molti lividi addosso e tra poco un agente verrà qui a farti qualche domanda…te la senti?” chiede comprensiva.
Annuisco.
J:” io…sì, p-però v-vor-vorrei che i-i r-ragazzi ass-assistano” mi guarda triste e accetta, prima di controllare le ferite.
 
 
Sono cattivissima, ma andava tutto così bene e non volevo che la storia finisse subito.
Oltretutto sarebbe stato alquanto banale se lei avesse scoperto che era incinta e poi sarebbero vissuti tutti felici e contenti no?…chissà, quello forse accadrà dopo!:))
Mi lasciate qualche recensione? Giusto per dirmi cosa ne pensate di questo capitolo!
Grazie mille a tutte quelle che hanno inserito la storia nelle seguite/ricordate o preferite e grazie a chi recensisce.
A prestissimo bellissime, un bacione <3
La foto del tatuaggio:

 

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Capitolo 29
*** Andrà tutto bene, con loro al mio fianco. ***


L’infermiera ha richiamato tutti nella stanza e infine ha fatto entrare i due agenti di polizia.
Uno è basso, con gli occhi scuri e grassottello, l’altro è più alto, robusto con i capelli corti biondi e gli occhi marroni.
Il più basso dei due parla per primo:” è sicura di essere pronta per deporre?” annuisco, incerta, sperando che non se ne accorgano.
L’altro intanto ha tirato fuori un piccolo registratore e un computer portatile, appoggiandoli sul comodino di fianco al letto.
Le ragazze si mettono dietro i due uomini, guardandomi tristemente, mentre gli altri si siedono nel divanetto vicino alla finestra.
Harry è fermo, mi guarda quasi come se si sentisse in colpa e si avvicina a me,  posizionandosi al mio fianco e prendendomi una mano.
Ci lascia un piccolo bacio e sento i suoi ricci sfiorare la mia pelle, mi beo qualche secondo della sensazione prima di guardare negli occhi gli agenti.
A parlare ora è il più alto, che, stando a quanto scritto sul cartellino, si chiama Brian.
B:” allora, le sue amiche ci hanno raccontato che è stata con loro fino alle 5 e 30 del 17 aprile, giusto?”
Annuisco.
B:”e ci hanno detto che era a fare un tatuaggio, sbaglio?” annuisco ancora.
Vedo i ragazzi guardarmi storti, non sapevano questo particolare, Harry si è irrigidito di colpo e ha girato immediatamente il viso verso di me, capendo che di essersi perso qualcosina.
Abbasso lo sguardo, incapace di sopportare il suo così limpido e pulito.
B:”poi cos’è accaduto?” alzo la testa e prendo un grosso respiro, cercando il coraggio che è sparito magicamente.
J:” Sono tornata a casa dei ragazzi a piedi ed era tutto tranquillo, le ragazze hanno insistito per accompagnarmi ma volevo camminare, era una bella giornata…” ansimo un secondo, come se i polmoni non volessero darmi l’aria necessaria per continuare.
J:”Quando..quando ho aperto il cancello per entrare, qualcuno mi ha tirato i capelli e mi ha tappato la bocca, Jack, lui non s’era rassegnato.
Mi ha spinto in casa e ha chiuso la porta chiave, io piangevo e provavo a scappare, ma lui si è infuriato, lui ha…” mi mordo il labbro cercando di non far cadere le lacrime dai miei occhi lucidi e appannati.
Lascio che un singhiozzo mi esca dalla bocca e riprendo a parlare.
J:”Lui mi baciava, mi spogliava, mi ha minacciata con un c-coltellino, era f-forte, non riuscivo a li-liberarmi…Mi ha tolto i pantaloncini e poi le m-mutandine, mi t-toccava, io non v-volevo” non ce la posso fare, non riesco, mi sembra di rivivere di nuovo tutto.
La presa di Harry sulla mia mano si fa più salda, per confortarmi, quando inizio a tremare, e mi ricordo di come anche Jack mi toccava così, senza preoccuparsi del fatto che mi stesse facendo male.
Stacco in fretta le nostre mani, pentendomene nel momento in cui il suo sguardo si punta su di me, quasi ferito.
B:”signorina, dobbiamo sapere come si è procurata la ferita sulla gamba” dice l’uomo, risvegliandomi dai pensieri.
Lo:”mi scusi, non vede che non riesce?!” dice Lou difendendomi e alzandosi in piedi.
J:”Tranquillo, Lou, c-ce la posso f-fare, grazie” gli sorrido rassicurante e poco convincente, lo so.
Guardo di nuovo l’agente e ricomincio.
J:”Comunque lui aveva il coltellino e io ho cercato di s-scappare, il mio c-cane mi ha difesa, gli ha morso la g-gamba e Jack si è arrabbiato, ha cercato di attaccare il c-cucciolo e mi s-sono messa in mezzo, mi h-ha tagliato la gamba e s-sono caduta…Athos ringhiava e l’uomo,lui… è scappato dalla finestra poi…più niente, solo b-buio”
Finisco il racconto, a testa bassa, con le lacrime che scendono veloci sul mio viso.
Vanno avanti qualche minuto ancora, facendomi qualche domanda su Jack e poi se ne vanno.
Escono dalla stanza e chiudono piano la porta, non m’importa se i ragazzi sono qui, io mi raggomitolo e inizio a piangere ancora più forte, sentendo i singhiozzi che mi perforano la cassa toracica, impedendomi di respirare.
Intanto le mie mani graffiano le mie braccia, come per pulirsi dallo sporco che mi ha lasciato quell’uomo.
Sento qualcuno che mi libera dalla mia presa e poi vedo Harry, chino su di me, piange anche lui.
Mi alzo, mettendomi a sedere, attirata dai suoi occhi verdi e mi stringo al suo corpo, continuando nel mio pianto.
Mi culla qualche minuto e poi mi stacco, asciugandomi il viso.
Guardo tutti, uno per uno, prima che inizino a parlare tutti insieme.
El:”tesoro, ci dispiace moltissimo, dovevamo accompagnarti..” dice tra i singhiozzi.
Lo stesso fanno Dan e Isa.
D:” El ha ragione, noi…è colpa nostra”
I:” Scusaci, per favore J-julie”
J:”ragazze voi non ne sapevate n-nulla, non è colpa vostra, non voglio che pensiate m-mai più una c-cosa del genere, voi ci avete provato, io non h-ho voluto, tranquille” rispondo, allargando le braccia, con un piccolo sorriso.
Si fiondano su di me e mi stringono forte, prima di lasciarmi nelle mani dei 5 angeli.
Z:”piccola, ci dispiace tanto, noi non…”
N:”non saremmo mai dovuti partire, non avremmo dovuto lasciarti” termina la frase.
Li:”Tesoro, scusaci davvero, scusa!” sussurra Liam.
Lo:”Cucciola, io non so cosa dire, abbiamo sbagliato tutto, avremmo dovuto pensar..”
J:”vale lo stesso discorso delle ragazze” dico interrompendoli. J:” non è stata colpa vostra, nessuno poteva sapere che sarebbe t-tornato, nessuno sapeva che avrebbe continuato…n-nemmeno io, perciò, non vi dovete assolutamente s-sentire in colpa.” Dico guardandoli seria e ritrovandomi stretta in un altro abbraccio soffocante.
Mi godo per qualche altro momento la sensazione e poi me li scrollo delicatamente di dosso, scontrando lo sguardo con l’unica persona che mi preoccupa di più, Harry.
Si avvicina a me e parla.
H:” Amore mio, per favore, dimmi che non c’è riuscito, dimmi che non ti ha fatto altro…io, non ce la faccio, quando è successo io ero in America, non ero al tuo fianco, io avrei dovuto difenderti, principessa scusa, scusa,scusa, non sono stato capace di provvedere a te, io…scusa” termina piangendo.
Piango anch’io, ancora, ma devo rispondere.
J:” Harry, non so quante volte devo dirvelo: NON è COLPA VOSTRA, nessuno sapeva, nessuno poteva immaginarselo, ora sto bene, la ferita alla gamba sparirà e mi dimenticherò tutto, ma per farlo ho bisogno di voi, ho bisogno di te, ho bisogno che tu mi stia vicino e che mi ami, come hai sempre fatto, io ce la farò, ne sono sicura” Mi stringe a se, piangendo ancora e poi poggia la sua fronte sulla mia, facendo scontrate le nostre labbra.
Puff, in un attimo addio a tutti i problemi, ecco di cosa parlavo, con lui supererò tutto.
Ci stacchiamo ansanti, quando il medico entra in camera per parlarmi e li manda fuori.
Sono più che certa che andrà tutto bene, se avrò loro al mio fianco, penso, osservandoli uscire.
 
 
Buona sera ragazze, scusate il ritardo, allora, che ve ne pare?
Fatemi sapere, a prestissimo splendori, un bacione. :))

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Capitolo 30
*** Mi erano mancati questi momenti. ***


Finalmente una buona notizia, il medico ha detto che posso andare ma che dovrò stare molto attenta ai punti.
Non vedevo l’ora.
Ora è uscito, sicuramente per comunicare ai miei “amichetti”, come li ha soprannominati, la bella notizia.
Un’improvvisa stanchezza si impossessa di me e in poco tempo mi trovo tra le agognate braccia di Morfeo.
 
 
Siamo in macchina, davanti a casa e io sono persa ad osservare il cancello e a rivivere tutto.
I ragazzi scendono mentre Harry aspetta me, porgendomi la mano dalla portiera aperta.
Gliela afferro velocemente e metto un piede giù dall’abitacolo, che sembrava diventare più stretto ogni secondo.
Mi attacco al suo fianco e gli punto le unghie nel braccio mano a mano che ci avviciniamo.
H:”principessa, se non te la senti troviamo un altro modo, entriamo dal dietro” mi sussurra all’orecchio.
Mi giro giusto per specchiarmi nei suoi bellissimi occhi verdi e non voglio deluderlo, perciò sospiro e avanzo un pochettino.
Oltrepassiamo per mano il piccolo cancello e prendo un’altra boccata d’aria.
I ragazzi sono davanti a me di qualche metro, stanno già entrando in casa.
Li seguo, con loro al mio fianco non mi succederà niente, ne sono sicura.
Entro anche io e la porta si chiude rumorosamente dietro di me, facendomi sussultare e gridare poco.
Si voltano tutti allarmati verso di me, mentre mi porto una mano al cuore per rallentare i battiti.
In un secondo vedo la mia piccola palla di pelo scendere le scale e venire scodinzolante a farmi le feste.
Non posso far a meno di abbassarmi e riempirlo di carezze e baci, infondo mi ha salvata, perciò posso solo amarlo.
Ma poi mi chiedo come faccio ad amarlo più di così.
Athos mi lecca la faccia, facendomi ridere felice, mi stacco e hanno tutti lo sguardo fisso su di me, con un piccolo sorriso.
Lo:” a quanto pare lui riesce a farti ridere eh” dice fingendosi offeso e prendermi di scatto per i fianchi, facendomi il solletico.
Rido ancora, spensierata, tra le braccia del mio migliore amico.
J:”b-basta, t-ti prego, t-tesoro” urlacchio tra le risate.
La fa finita e mi stringe tra le sue braccia.
Mi appoggio al suo petto, cercando di respirare normalmente.
Mi lascia qualche bacio in testa prima di lanciarmi tra le braccia del mio prossimo aguzzino.
N:”cucciola bella” esclama, abbracciandomi stretta stretta.
Gli cingo le braccia al collo e gli lascio qualche bacio sulla guancia.
Così con gli altri 2… Ovviamente non conto Harry, lui non si è affatto limitato ad un abbraccio.
 
 
J:”ragazzi stasera faccio la pizza, come la prima sera” dico, alzandomi dal divano, dove siamo tutti schiacciati.
H:” e io l’aiuto, come la prima sera” esclama, sorridendomi e provocandomi un mezzo infarto.
Accidenti, dannate fossette.
Z:” ragazzi, io credo che la ordinerò, a lasciarvi da soli non c’è da fidarsi” dice, ridendo.
J:” ah-ah, sai di cos’altro non c’è da fidarsi, tesoro? Della presenza del tuo cervello, o perlomeno, se c’è non sai proprio usarlo” lo sfido con lo sguardo, mentre gli altri, abituati a queste scenette, scuotono la testa e ridacchiano.
Z:” questa te la concedo piccola, vai che ho fame”
N:”si giusto, vai che ho fame” ribatte anche Niall.
L:” quando mai non hai fame, Nialler?!” dice scioccato.
Li abbandono e vado in cucina, seguita dal mio bellissimo ragazzo.
 
2 ore e 8 teglie di pizza dopo, io e Harry mettiamo tutto in forno e andiamo a fare la doccia.
J:” amore, sei troppo lento, credo proprio che oggi farò la doccia prima io.”
Dico, salendo le scale correndo.
H:” non ci conterei troppo, piccola” dice, superandomi di qualche scalino.
Corro a perdifiato, come sempre, quando facciamo queste sottospecie di gare e arrivo in bagno.
J:” beh” mi giro a guardarlo soddisfatta “se vuoi possiamo farla insieme”
Non se lo fa ripetere due volte, diamo sfogo alla nostra passione liberamente, stando sempre attenti alla mia gamba.
Mi erano mancati questi momenti.
 
Buonasera, non uccidetemi per il ritardo, ma qui internet va poco e niente e non riesco a fare miracoli.
Allora, com è? Vi piace?
A presto, un bacione <3

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Capitolo 31
*** Fuggire. ***


Un enorme stanza buia si protende davanti a me, provo a fare un passo verso la porta che fa passare un piccolo spiraglio di luce.
Il pavimento di legno scricchiola sotto il mio peso, provocandomi una scia di brividi di terrore in tutto il corpo, che si immobilizza.
I muscoli non danno più retta a me, una forza mi costringe nel punto in cui sono e non so come liberarmene.
Intanto, dalla porta entra un uomo, grande, molto grande, vestito di nero, che mi osserva.
Si avvicina e mi tocca, voglio andarmene, urlare e scappare, fare qualcosa, ma non riesco nemmeno a respirare.
“ti prego, lasciami, per favore” vorrei dire, se solo trovassi la mia voce.
La figura scura mi sfiora, con le sue mani viscide, la porta si chiude si scatto provocando una risata isterica e rumorosa del signore.
Riesco finalmente ad urlare, completamente terrorizzata e tutto diventa bianco.
Apro piano gli occhi e noto che non c’è nessun uomo, nessuna stanza nera, ci sono solo io, seduta sul letto di Harry, nuda e tremante,con il riccio che dorme beatamente.
Guardo la sveglia di fianco al letto che segna le 4 del mattino e mi asciugo con una mano la goccia di sudore freddo sulla mia tempia.
Metto i piedi giù dal letto, silenziosamente, prendo i vestiti del giorno prima e sgattaiolo fuori dalla stanza.
Ho bisogno di aria, aria fresca.
In corridoio si sentono solo il russare di Lou e il rumore dei miei passi che scendono veloci le scale.
Alla fine della rampa, il mio sguardo finisce alla porta di entrata, arretro, come scottata.
Decido di uscire dalla porta sul retro.
Una volta in giardino, cammino qualche metro e vado sotto il gazebo, sedendomi sul grande dondolo.
Prendo una coperta che c’è lì e guardo il cielo, da cui scendono piccole goccioline di pioggia.
A illuminare lo spettacolo solo il lampione in strada.
Continuo a guardarmi intorno, sentendomi sempre osservata e sfiorata.
Il mio cuore sta esplodendo nel petto dall’ansia, mi alzo velocemente e inizio a correre.
Apro violentemente il cancello di entrata, mentre i ricordi e la paura si impossessano di nuovo di me.
Corro, ignorando il dolore ai polmoni e alle gambe.
Dopo non so quanto tempo, mi trovo davanti al cimitero, dove sono sepolti i miei.
Come un riflesso incondizionato che mi ha condotto a loro.
Arresto la mia corsa e la pioggia fitta mi scorre ormai incontrollata addosso.
Ho freddo e non riesco a respirare, ma sono arrivata fin qui, perciò mi spingo fino alle due conosciutissime tombe.
Crollo sulle ginocchia, appoggio le braccia su di esse e la testa tra le mie braccia.
I capelli bagnati mi solleticano, ma nemmeno me ne accorgo.
Il cervello in stand-by si spegne del tutto, sento le forze abbandonarmi completamente e chiudo gli occhi, sperando di raggiungere mamma e papà.
 
 
Due mani mi scuotono, costringendomi ad aprire gli occhi.
Un sole accecante fa bella mostra di sé, scaldandomi un po’.
Guardo il disgraziato che mi ha svegliata e vedo Jared.
Jared? Mi guardo intorno allarmata, alzandomi di scatto e non sono a letto con Harry, dove diavolo sono?
Sbarro gli occhi e guardo Jay.
Ja:”Piccolina, a casa sono tutti preoccupati, sono le 9 e mezza del mattino e tu sei sparita questa notte, Harry è in ansia, ucciderà qualcuno se non riusciamo a trovarti”
Ju:”Io non mi ricordo niente, cosa ci  faccio qui? E tu cosa ci fai qui?”
Ja:” le ragazze mi hanno chiamato non appena hanno potuto e mi hanno raccontato tutto, sono tornato per starti vicino”
E finalmente ricordo anche io, scoppio a piangere convulsamente, spostando lo sguardo dalle lapidi dei miei e mi aggrappo al suo corpo.
Mi stringe, baciandomi i capelli e sussurrandomi qualche “ssht, adesso passa”.
No, non passa, è solo l’inizio invece…
Si alza, con me in braccio e cammina.
Io gli sto solamente bagnando i vestiti, tra la pioggia che ho preso e le lacrime.
Affondo il viso nel suo petto e trattengo il respiro inconsapevolmente, fino a svenire di nuovo.
 
 
 
Allora ragazze, se riesco, stasera ne posto addirittura un altro, per farmi perdonare dei continui disguidi tecnici che mi perseguitano, costringendomi a ritardare.
Cosa ne pensate? A prestissimo, un bacione <3

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