Because when I shop, the world gets better.

di audreyslook
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter uan. ***
Capitolo 2: *** capitolo ciu ***
Capitolo 3: *** Sette minuti in paradiso. ***



Capitolo 1
*** chapter uan. ***


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E' normale che ho dei segreti...infondo chi non ne ha mai avuto uno? Sono sicura di essere completamente, normale a tutte le ragazze dell'universo. Ore ve li elenco alcuni:

1. Le mie Hogan sono false.
2. Ho sempre pensato che il mio fidanzato, Liam sia identico a Ken. Chi Ken? Il Ken di Barbie, ovviamente!
3. Peso cinquattotto chili e non cinquantadue come pensa Liam.
4. Ho perso la verginità con Niall Horan, nella mia cameretta mentre mamma e papà stavano guardando 'La vita secondo Jim'.
5. A volte, cioè quasi sempre, annaffio la pianta della mia collega Perrie con il vino.
6. Una volta ho avuto in un sogno, una fantasia lesbica molto strana, sulla mia compagna di appartamento, Suze.
7. Il reggiseno mi da' fastidio.
8. Ho fatto morire la tartaruga di mia cugina Lissy e poi l'ho rimpiazzata con un'altra.
9. Non ho idea di cosa mi stia dicendo il tizio che ho qui di fronte.

"Allora signorina Bloomwood, pronta per la riunione?"
Si, dai. Questa potrebbe essere la mia occasione per spiccare nel marketing ed essere promossa ad 'ASSISTENTE CAPO'.  
" Certo, signor....ehm..."
Non ci posso credere. Mi sono persino scordata il nome del tizio.
"Stavo dicendo, per me è un'occasione molto importante, sono sicurissima di farcela. Basta avere molta..."
Il tizio in abito grigio mi guarda, annuendo per poi dire: " Basta avere molta LOGISTICA."
Meglio aggiungere un nuovo punto:
10. Non ho idea di cosa vuol dire la parola 'LOGISTICA'.
Sorrido debolmente.  Stringo la mano del 'tizio in grigio' e lo accompagno nella sala riunione, dove servo a tutte le persone lì presenti, una tazza di thè caldo., sorridendo cordialmente.
" Avrei voglia di un succo di mirtilli, Becky! "
Ma con chi crede di parlare? Con una cameriera? Sono un'assistente marketing non DOROTA di Gossip Girl. Ma, ovviamente, sorrido e vado a prendere alla machinetta del piano inferiore, ciò che ha chiesto il capo.
Scendendo le scale, noto una grande confusione. Persone che corrono tra gli uffici, segretarie che riordinano le proprie scrivanie, i telefoni che impazziscono di chiamate. Un caos totale. Afferro dalla cravatta un tizio chiunque e chiedo cosa sta succedendo.
"Cosa? Davvero non sai niente? " Si fa sfuggire una sonora risata a cui rispondo con un'occhiataccia minacciosa. Va bene, va bene. Il propietario di questa azienda verrà a controllare DI PERSONA come procedono i lavori!"
Rimango paralizzata per alcuni secondi nei quali, il tizio riesce a svignarsela. Devo smettere di chiamare tutte le persone che non conosco 'tizio'. Il proprietario dell'azienda? Giravano molte notizie scandalose su di lui...Del fatto che non si sa neanche dove abita..è svanito nel nulla qualche anno fa', successivamente alla morte di un suo caro 'amico'. Molti sostengono che era piu' che amico ma, il proprietario dell'azienda non ha mai piu' rilasciato interviste. Sinceramente non ricordo neanche come si chiami. Tom....Toml...Tomlinson! Ecco!
Infilo le monete nell'apposito distributore di bevande e prelevo il succo di mirtillo. Una creazione della nostra società. Salgo di corsa le scale ed entro nella sala riunione sorridendo cordialmente e mascherando l'affanno. Purtroppo qualcosa mi fa inciampare, rovesciando così, la bevanda e sporcando completamente la camicia bianca del mio capo.
Cazzo, cazzo, cazzo. Questa non ci voleva. Mi licenzia. Questa volta mi licenzia.
Me lo sento.
ME LO SENTO!
Mi preparo psicologicamente ad un rimprovero di quelli colossali che si sentono fin al capo del mondo e invece mi congela con un: "Becky, puoi andare." Non può farmene andare. "E la mia promozione?" chiedo, incrociando le dita. Ecco. Sta diventando tutto rosso.
"TE LA PUOI SCORDARE LA TUA PROMOZIONE!"
Sono sicura che si sentiva fin dall'altro capo del mondo, Becky non mollare. "Mi dia una seconda possibilità! La prego!" Con mia grande felicità, lo vedo riprendere il suo colorito naturale. "Sono estremamente buono, Becky. Sia chiaro..non voglio andare a favorotismi ma mi sento di darti una seconda chanche. Partirai per una riunione e parlerai del nuovo succo di mirtilli che la nostra società ha prodotto. Miraccomando..non versarlo a nessuno. Ci saranno tante persone importanti." Sorrido amabilmente. "Grazie capo! Non la deluderò!"
" Il volo partirà domani mattina alle otto. Sii puntuale e LOGISTICA."
Perfetto. Il volo partità domani mattina....IL VOLO?

11. Ho una fobia tremenda sia per le scale mobili, sia per gli aerei.

Nonostante ciò non posso rifiutare questa offerta. Ne vale del mio futuro! E così, quando sarò promossa ad 'ASSISTENTE CAPO' mia madre sarà fiera di me e non mi paragonerà più a quella stronza di mia cugina. Artemis. Già il nome mi fa pensare all'orticaria.
Arrivo a casa per l'ora di pranzo. Sarei arrivata prima ma, vedendo una svendita da Barney's non ho proprio resisisto. Suze dice che sono affetta dalla 'shopping mania' e forse ha ragione. Dico...forse eh. Butto per terra i miei tacchi a spillo e mi precipito sul divano.
"Ciao, Becky! Com'è andata la giornata?" Suze è un avvocato.
"Ciao, Suze! Sto per morire...io certe cose me le sento!" Gli occhi della bruna si spalancano di colpo per poi arricciare il naso.
"Spiegami...." Li racconto tutto, per filo e per segno ma lei mi sembra non preoccuparsi più di tanto. "Non succederà niente." "Stai tranquilla" mi dice. Si, intanto io sto per morire.
"Con Liam? " Mi lascio sfuggire un sorriso da perfetta babbea quando sento pronunciare il suo nome. E' così bello, affascinante, intelliggente, dotato...ehm...fate finta che non l'ultimo aggettivo non ci sia.
"Oh, Suze...è perfetto con lui! Sai che prima, mentre ero da Barney's...." Non riesco neanche a finire la frase che vengo assalita dalle grida della mia amica.
"Becky! Mi avevi promesso di non comprare più niente!"  Il che è vero..ma, si sa in una svendita nessuna promessa va' tenuta in conto.
"C'era una svendita! " mi difendo, incrociando le braccia. E' proprio insopportabile. Una guasta feste. Allunga la mano ma, non so cosa voglia fare. Oh no. NO. NO. NO. NO. Corro per tutta la casa, cercando qualche nascondiglio ma Suze riesce a prendermi cioè...riesce a prendere il mio piccolo tesoro. LA MIA CARTA DI CREDITO.
Non posso credere di salire su quell'enorme aereo.E' così grande ed io sono così..umana. Ci schianteremo.
"Becky, amoruccio! Vedrai, andrà tutto bene." Grazie al cielo Liam c'è con me. Non mi sarei potuta immaginare qui, adesso da sola. So che non starà con me anche dentro ma, voglio assaporare quest'ultimi minuti insieme al mio ragazzo.
Quando annunciano il mio volo mi sento trasalire. Ho paura. Ho una tremenda fobia. Sverrò tra momenti. Le labbra di Liam sulle mie, mi fanno calmare e mi dirigo verso la Reception. Una bella signorina mi accoglie con un bicchiere di champagne, che io adoro e mi porta sulla Business Class dell'aereo. Cammino sul pavimento dell'aereo. Mi siedo su una poltroncina dell'areo. Ok, basta pronunciare 'aereo'. Affianco a me c'è un tiz..cioè un signore. Non riesco a percepire l'età visto che è completamente incappucciato. Alzo le spalle e mi guardo intorno. L'aereo è pieno di persone vestite per bene o, almeno la Business Class.
"Prego, allacciarsi le cinture. Il volo sta per iniziare."
Ecco. La mia fine.
Invece di osservare le procedure di salvataggio, sono concentrata a fare una radiografia all'uomo che ho affianco. Insomma che maleducato! Siamo compagni di volo e neanche mi ha chiesto come sto. Non si è neanche preoccupato che la mia cintura sia ben allacciata. Peggio per lui. Vale a dire che mi arrampicherò su di lui, mentre staremo per schiantarci.
"Gradite qualcosa da bere, signori?" Una hostess tutta in ghingheri ci fa notare delle bottiglie di vetro. "Champagne, grazie." rispondo, cordialmente.
"E lei, signore? Gradisce qualcosa?" Domanda, rivolta all'altro. Scuote la testa e continua ad ammirare fuori il finestrino. Che antipatico.
"Il volo sta per cominciare." Ecco che prende velocità. Oddio, oddio. Involontariamente stringo la mano del tizio affianco a me.
"Signorina, è nervosa?" Ma no! Guarda. Da cosa l'hai capito?
"Un pochettino..." mi sento, invece rispondere.
Ecco che va ancora più veloce. Oddio. Oddio. Stringo ancora più forte la mano del signore.
"Signorina. mi sta facendo male!" Che faccia tosta. Io rischio di morire e lui si preoccupa della sua mano.
"Sono agitata. Ok? E' normale! Vuole ammazzarmi per questo? Rischio di morire, sa?"
Un sorriso beffardo li compare sul volto. Riesco a vedere la barbetta e le rughe. Che minchia c'è da ridere?
Mi sporgo con la testa per vedere fuori dal finestrino e noto che stiamo già volando.
"Oh....." sussurrò, soffocando un sospiro di sollievo. Mi tocco la guancia con una mano. Sono viva.
"Gentili signori. Il volo avrà delle leggere scosse. Mantenere la calma.
Oh Merda.






*Ualà*
Una nuova storia.
Questo è solo l'inizio.
Il nome l'ho preso dalla serie 'I love shopping' (di cui ho tutti i libri).
kjhghjkhghjk.
Mi farebbe piacere se recensiate ma, è come dire a Zayn Malik di non specchiarsi. Impossible? HAHAHAHAHAHAAHHAHA.
No, aparteglischerzi.
Su twitter sono @_____staytrue .


LOVE YAAAAAAAAAAAAA.

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Capitolo 2
*** capitolo ciu ***





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Vedete?
Io me lo sentivo! Ansimo sempre più forte. Voglio tornare a casa. Immediatemente. Come sempre  ha ragione mia madre. Quando diceva: "Becky, perchè non vai ad aiutare zia Irene lavorando con lei come parrucchiera?" Di certo non rischiavo di morire.
Invece io: "Mamma! Voglio fare rappresentatrice marketing!" A qui tempi non sospettavo minimamente ciò che poteva succedermi.
"Signorina, sono solo leggere scosse!" mi rassicurò l'uomo incappucciato. Eccone una. Oddio. Chiudo gli occhi e stringo forte i braccioli della poltroncina. Eccone un'altra. Sento delle grida. Oddio. Apro gli occhi. Hostess a terra, vetri dei bicchieri sparsi dappertutto. Persone che piangono o che si fanno il segno della croce. Questa è la mia fine.
"Soffro di shopping-mania." L'uomo affianco a me mi guarda incredulo, inarcando le sopracciglia.
"Odiavo il maglione di lana che mi aveva fatto per Natale, mia mamma. Ecco perchè lo gettato e ho inventato una bugia sul suo 'smarrimento'."
Un'altra scossa. Chiudo gli occhi. Un incubo.
"Prego?"  E' inglese. Si sente dall'accento. Ho parlato a voce alta?
"Stiamo pe rmorire." Potrebbe essere l'ultima persona che vedrò, da viva. Percepisco un'altra scossa e, senza volerlo lancio un urlo.
" La mia carriera è un fallimento totale. Sono solo una sfigata. Oggi ho avuto il mio primo incarico importante e ho rovinato tutto, rovesciando del succo di mirtillo addosso al mio capo! Inoltre non ho la minima idea di cosa significhi il termine 'Logistica', devo un sacco di soldi a Suze e non mi sono mai, realmente innamorata!"
Dio, devo essere impazzita. E comunque, quello che ho appena detto è una cazzata. Si, perchè io sono innamorata. Di Liam.
L'aereo ha ripreso a ballare. Oh dio.
"Non sopporto mia cugina, Artemis. E' così perfetta! Sono dell'idea che i miei preferiscono lei, piuttosto che me..."
Non riesco a smettere di parlare. Non riesco proprio.
O PARLO O URLO.
".....orribile ragazza che si chiama Perrie..ogni giorno annaffio la sua stupida piantina con il vino..così s'impara!"
"...una ragazza simpaticissima che lavora nell'ufficio personale. Si chiama Eleanor. Abbiamo una parola in codice, quindi quando lei entra in ufficio e dice: "Posso controllare alcuni documenti con te, Emma?" significa: "Facciamo una scappatella da Starbucks?"
"....il  caffè in ufficio è la cosa più disgustosa che abbia mai bevuto..."
".....desideravo tanto questo lavoro, ecco perchè ho messo "esame di metematica ammesso con il massino dei voti" mentre avevo avuto appena la sufficienza..."
"....cinquantotto chili e mezzo ma, avevo intenzione di mettermi a dieta..."
"....odio il reggiseno...."
"....si chiamava Niall Horan. Mamma e papà erano di sotto che guardavano 'La vita secondo Jim'..."
"...gli ho dato da mangiare tutto il mangime e non so proprio cosa sia successo...."
Non so neppure io cosa sto blaterando.
"...se ti sdrai sul fianco, il seno sembra più grosso.."
"....anche lui lavora nelle ricerche marketing...ricordo che quando l'ho visto ho pensato: "Accidenti, quant'è bello!" e così mi ha chiesto di uscire...."
"....è meraviglioso...Liam è semplicemente meraviglioso....Tutti sostengono che siamo una coppia perfetta
.."
"..assomiglia a Ken..il Ken di Barbie...."
"...ogni singolo film di Toy Story a memoria e anticipa tutte le battute, cosa che mi fa andare fuori di testa!..."
"...dopo il sesso mi continua a chiedere: "Come è stato? Com'è stato?"
"Scusi signorina?"
Alzo lo sguardo, intontita.
"Siamo atterrati."  Non è possibile. Come? L'aereo è fermo! Sono salva!
"Siamo atterrati! Non...non moriremo..."
"Non moriremo!" conferma l'inglese.
Lo osservo come se lo vedessi per la prima volta. Ho confessato i miei segreti più intimi ad un perfetto sconosciuto. Voglio scendere da questro stramaledettisimo aereo. Ripeto. Ho confessato i miei segreti ad uno sconosciuto che mi sta anche sulle palle. Cazzo. Dai, Becky. Trova il lato positivo a tutto ciò. Non lo rivedrai mai più. Scendo dall'aereo e mi incammino dentro l'aereoporto dove prenderò un taxi che mi porti alla riunione.
Che palle. Che palle.
Un braccio mi ferma, Che cazz....Il tipo dell'aereo.
"Signorina, senta..." incomincia a parlare. Che noia.
"Senti, signore sono stata colta da un'improvvisa paura di morire....quelle cose sono tutte stronzate. Ora, la prego di lasciarmi andare..."
Alzo i tacchi e chiamo un taxi.
Questa giornata non sta partendo con il piede giusto.
Assolutamente no.




*ASDFGHJ*
Ecco un altro capitolo.
Sinceramente non so cosa dire.
Ah si.
No, scherzo.
Su twitter mi trovare come: @_____staytrue
Love yaaaaa

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Capitolo 3
*** Sette minuti in paradiso. ***


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Il ritorno a casa sta diventando molto fastidioso. Fastidiosissimo. Dovrei essere felice ma...oh, santissimi numi....E' successo che all'atterraggio Liam mi ha chiesto di vivere insieme a lui. Dovrebbe essere fantastico, super mega galattico e invece....sono insicura, non capisco il perchè. You're insicure, don't know what for. Ah. Ah. Ah. Risata sarcastica. In effetti era una bella notizia se non quando, Liam inizia a chiamarmi con dei nomignoli tipo 'bocciolina' 'amore' 'cara' 'tesoro'.
Insomma, 'tesoro' e 'amore' possono anche andare bene ma 'cara' mi sa di vecchia arrappata e 'bocciolina'.....Non ne parliamo. Dovrei affrontare la situazione. Si! Ecco perchè mi sto dirigendo nella nostra nuova casa. Non capisco quel'era la fretta. Praticamente Liam aveva già fatto tutto perchè era sicuro della mia risposta. E' un appertamento di media grandezza, adatto a due persone. Due bagni. Due camere da letto di cui una matrimoniale e una degli ospiti, cucina, salone, sala da pranzo e ripostiglio. Suono il campanello e la dolce voce di Liam mi entra nelle orecchie.
"Chi è?"
"Tua madre! Chi può essere?"
"Oh, ciao bocciolina!"
Basta con questo cazzo di nome di merda!
"Ti devo parlare!" proclamo sentendomi tipo Obama quando deve annunciare una nuova legge.
"Dimmi tutto, amorino!" Socchiudo gli occhi, trattenendo la mia irritazione nei riguardi di quel nomignolo e mi siedo. "Senti Payne...è su quei strani nomi che mi dai...." Fa una smorfia. "Non ti piacciono?" Mi chiede, ingenuo. Mi fanno schifo, è diverso!
"Non è che non mi piacciono è che non mi sento poi così tanto 'bocciolina'...." Annuisce serio. "Che ne dici di 'cara'?"
Salto dal divano. "NO! Senti facciamo che mi chiami 'Becky', ok?" gli propongo, facendo gli occhi dolci. Allunga le mani, buttando la testa all'indietro e scoppiando a ridere. "Bocciolina, certo che sei troppo simpatica! Ecco perchè ti amo!"
Insomma....la sue ex non è che era molto simpatica. Come sono a conoscenza di questo? Easy. Al nostra primo appuntamento, Liam aveva lasciato il cellulare a casa mia e quindi mi sono divertita a rileggere i vecchi messaggi che la ragazza gli inviava. Erano tutti tipo: 'Tra noi è finita xx' oppure 'TI ODIOOOO XXXXXXXXX' Che poi sti cazzo di 'xx' non c'azzeccavano un cazzo. "A cosa stai pensando, tesoro?" Alla tua ex che era proprio na soggetta. "Al ripostiglio." Come me ne sono uscita?
"Facciamo sette minuti in paradiso?" Mi alzo di scatto in piedi, rischiando di affogarmi con la mia stessa saliva. "C-cosa?" balbetto, arrossendo leggermente. "Hai capito..."
Anche Liam diventa rosso. Ho sempre pensato che la nostra relazione avesse bisogno di un pizzico di sale in più ma, mai che il dolce e sensibile Liam potesse proporre 'SETTE MINUTI IN PARADISO'. Sorrido maliziosamente e ci richiudiamo nel ripostiglio.
Cazzo. Me ne sono completamente dimenticata.
"Liam, cazzo..." dico, ansimando infilandomi la mutandina prima che sia troppo tardi.
"Che c'è, cara? Non abbiamo neanche iniziato!" Dobbiamo andare a lavoro..oggi arriva il capo dell'azienda e dobbiamo essere tutti presenti, ricordi?" Usciamo dal ripostiglio leggermente sconvolti. Liam decisamente nudo. "Liam! Vestiti!" lo rimprovero, affogando la risate.
"Perchè non sono sexy, così?"
Liam si mette in posa, tipo quelle statue greche
. E' perfetto. La perfezione fatta persona. "Sono affascinante, ah?" Delutisco e lui se ne accorge perchè ride come un deficente. Mi infilo la scarpe ed esco da casa, seguita dal mio ragazzo. Liam, chiama un taxi e ci dirigiamo verso l'azienda. "Ciao, Paul!" dico, salutando il portiere che, gentilmente ci apre la porta. "Sempre tosto eh, Paul!" fa Liam. Oggi è particolarmente esuberante. Entriamo nell'enorme edificio e il chiasso regna. Peggio di una svendita da Barney's.  Tutte le segretarie sono impazzite. Deve essere proprio una persona importante questo 'Tomlinson'. "Becky Marie Bloomwood! Alla scrivania, immediatamente! Tu, giovanotto al piano di sopra, scattare!" Il capo è odioso. Lo prenderei a schiaffi e a calci per tutta la giornata. Io e Liam ci salutiamo con un leggero bacio sulle labbra e andiamo ai nostri rispettivi posti. "Sei in ritardo, Becky" E questa che cazzo vuole mo? "Senti, Perrie non è giornata, ok? Ho ricevuto qualche telefonata?" Annuisce. "Trentraquattro. Tutte da tua madre. Ho fatto partire la segreteria telefonica" Faccio roteare gli occhi. Perrie si avvicina a me. "Sai, ho conosciuto un tipo..." mi sussurra, con un sorriso malizioso. "Si, ma me ne sbatto la minchia." rispondo scontrosa. "Si da il caso sia un amico stretto del nostro capo." Scoppio a ridere. Chissà che soggetto. "Deve essere proprio una persona affascinante e di una certa età..." dico, sarcastica. "Che cazzo hai capito? Dico di Tomlinson!" Capirai. Sarà un vecchio di ottant'anni.
"Di bene in meglio." sussurro.
"E' pakistano!"
"Che?"
"Il ragazzo!" "
No! Che cazzo vuoi?"
Sbuffa. Sbuffo. "Becky, la mia piantina non cresce...." Scrollo le spalle. "Non è un mio problema." Il chiasso si fa più forte ed io e la mia compagna di lavoro ci guardiamo preoccupate. "Basta!" urla il capo. "Il signor Tomlinson sta per arrivare! Sedetevi e fate i buoni. Miraccomando, spontanei e logistici." Merda. "Hei, Becky!" mi chiama, Perrie. "Che vuol dire 'logistici'?" Naaaa, che cosa vuole mo questa. "E io che cazzo ne so, vai a chiederlo al pakistano!" "Sempre fine, vedo!" "Sempre!" rispondo, trionfante. Una limousine si piazza fuori all'azienda. Riconosco il motore di una lomouisne. Gossip Girl insegna anche questo. "Chissà come sarà il signor Tomlinson!" sento provenire da una scrivania vicina. Ma dai! Sarà un vecchio di novant'anni. 
Una figura entra nell'edificio. Indossa un cappotto. L'ho già visto da qualche parte.
Tomlinson avanza, togliendosi il cappotto e gli occhiali da sole. "E' un piacere per noi, signor Tomlinson! Direttamente dall'Inghilterra per visitare la nostra azienda!" Il capo e tizio si stringono la mano.
"E' un piacere per me. Devo sbrigare alcuni affari e già che ci sono passerò l'intera settimana qui." Dio. Questa voce. Un deja-vou. Faccio schioccare le dita, ripetutamente aspettando che mi torni in mente qualcosa.
Continuo a fissarlo quando noto che sta ricambiando. Ci sono! 'Ho confessato i miei segreti più intimi ad un perfetto sconosciuto. Voglio scendere da questro stramaledettisimo aereo. Ripeto. Ho confessato i miei segreti ad uno sconosciuto che mi sta anche sulle palle.' No. No. No. No. No. No. Mi indica. Sta venendo verso di me. Oh Merda. Porca fottutissima merda. "Lei chi è?" sento tutti li sguardi addosso.
"Lei è Becky Bloomwood, assistente/segretaria marketing"  risponde il mio capo. Mi sorride, cordialmente. La barba del giorno prima è sparita e sembra anche più giovane. Mi alzo di scatto, involontariamente.
"Devo andare in bagno."
Avanzo verso l'ascensore seguita dallo sguardo di tutti. Mi viene da dire: 'Che minchia state guardando?' Ma mi sto zitta. Premo il pulsante dell'ascensore ripetutamente, sperando che sali più velocemente. Ho bisogno del mio Liam. Quando arriva, mi piazzo subito all'interno. Schiaccio il pulsante che porti al quarto piano e aspetto. Lancio un sonoro respiro di sollievo quando vedo che le porta si stanno chiudendo. Sorrido. Una mano blocca le porte facendole riaprire. "Buongiorno, Becky!" Cazzo. Il tizio dell'aereo.






Ecco un altro capitolo!
*Scusate il ritardo ma, non ho avuto veramente tempo!*
RINGRAZIO CHI RECENSISCE <3

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