Tell me of Love.'
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One- Destiny Evans.' ***
Capitolo 2: *** Chapter Two- Oh Shit.' ***
Capitolo 3: *** Chapter Three.' ***
Capitolo 4: *** Chapter Four.' ***
Capitolo 1
*** Chapter One- Destiny Evans.' ***
| La sveglia suonò,guardai l’ora 10.15 ero in netto ritardo,velocemente mi alzai,mi lavai e mi vestiihttp://www.polyvore.com/senza_titolo_33/set?id=53294713 , presi la borsa, il mio I-Phone e le chiavi della macchina dopo di che andai di sotto, salutai mio padre e mio fratello Josh. Mio padre è uno dei manager di Justin,mentre mio fratello è uno dei suoi migliori amici. Uscii di casa ,entrai in macchina e mi diressi verso lo studio . In men che non si dica arrivai . -Destiny finalmente- -Scusami Scooter,la sveglia non ha suonato- -Tranquilla è tutto a posto,a dimenticavo,ieri hai lasciato qui la tua cartellina- me la porse -Grazie- la presi ,poi mi diressi verso Justin. -Hei Evans- -Bieber- - Allora ,hai deciso cosa indosserò all’intervista di oggi pomeriggio?- -Si,vieni – gli mostrai i capi che avevo scelto appositamente per lui, Jeans chiari,maglia aderente grigia con scollo a V e supra rosse,come il cappello che avrebbe indossato. -Perfetto- -Senti un po’ biondo,non dimenticarti che verso le 13.00 dobbiamo prendere le misure per l’abito di domenica sera per i Teen Choice – -Tranquilla bambola non lo dimenticherò – mi fece l’occhiolino ,lo odiavo Flashback Febrauary 2005 ,7 anni prima. -Hei Evans- si avvicinò,avevo terrore,come sempre -Bieber cosa vuoi?- -Signorina non alziamo i toni he- velocemente i miei libri volarono,poi sentii un bruciore sulla guancia sinistra. # Ecco il motivo,per cui lo odio,e ora lavoro per lui,forte no? NO,per niente. -Hei Destiny- -April hei- April è la nipote si Scooter,lavora anche lei qui,sempre per Justin ,lei diciamo che è un promemoria per il biondo,gli ricorda tutti quello che ha da fare durante il mese. -Stasera facciamo qualcosa- -April mi dispiace ma devo andare a scuola- -A scuola?- -Si stò frequentando il serale,per poter lavorare la mattina- -Sei all’ultimo anno ?- -Esatto- -Moda?- annuii ,amo la moda e tutto ciò che la riguarda,è una passione ereditata da mia madre,lei era una delle più grandi stiliste francesi,spero di diventare molto presto come lei. -Evans- Bieber ,ancora -April io vado,ci si vede in giro- le appoggiai una mano sulla spalla e raggiunsi Bieber. Entrai nel mega camper che aveva lì,solo per cambiarsi. -Cosa c’è?- -Tu mi ricordi qualcuno – ma no davvero,non mi dire -.- -E chi?- -Ecco,tu sei la piccola Evans che torturavo alle scuole medie- ma dai,dici sul serio? -Esatto,contento ora?- mi afferrò per un fianco -Però è servito a qualcosa,guarda ora quanto sei – non continuò ,si morse il labbro -Non stò hai tuoi giochetti- detto questo presi la cartellina e uscii dal camper. -Un giorno sarai mia- mi urlò dal finestrino . -Si contaci- Salve a tutti sono Destiny Evans ,ho 17 anni e vivo a Manhattan E come avrete capito sono la stilista di Bieber.
Spazio autrice.'
Destiny |
Capitolo 2
*** Chapter Two- Oh Shit.' ***
| 21.00 p.m Il custode aprì il grosso cancello grigio,consumato dal tempo,tutti gli studenti,compreso me, lo superarono,salutandosi tra di loro,magari dandosi appuntamento per la mattina seguente o per prendere un gelato,chissà. Il caldo vento estivo sfiorò la mia pelle,rimasi lì per qualche secondo ad osservare la mezza luna che tra poco si sarebbe alzata in cielo,poi sentii bussare un clacson dietro di me,mi girai. Una grossa Range Rover nera,lucida era parcheggiata nel cortile della scuola, sapevo già chi ci fosse dietro quel finestrino dai vetri scuri,che pian piano calò. Mi avvicinai,rimasi a fissarlo per qualche istante, Mi risvegliai da quella sottospecie di trans. -Che ci fai qui?- lo guardai,di nuovo,in attesa di una sua risposta,scrollò le spalle. -Passavo di qui e ho pensato di venirti a prendere- -Hai pensato male,la mia macchina è proprio lì- indicai un punto impreciso in quel grande cortile scolastico . -Ci vediamo domani mattina,buonanotte- continuai ,poi mi diressi verso la mia auto,uguale a quella che pochi secondi fa era sfrecciata via. La aprii ed entrai,un profumo di pino verde mi avvolse lentamente,anche se,per chiunque altra persona sarebbe troppo forte,io lo adoravo. Misi in moto e partii ,il mio I-Phone vibrò ,lo estrassi dalla borsa blu elettrico, un messaggio. From: Chris Text:Hei bambola ,ho casa libera,che ne dici di passare da me? Guardai di nuovo la strada,ci pensai un po’ su,già sapevo le sue intenzioni, ma d’altronde è il mio ragazzo,e già siamo stati insieme,anche se,l’idea non mi entusiasma più di tanto. Stiamo insieme più o meno da sei mesi scarsi,e con lui non ho mai avuto le farfalle allo stomaco,né i brividi quando mi sfiorava ,né le classiche sensazioni che si provano quando una persona è innamorata. To: Chris Text:Sono fuori casa tua. Entrai nel viale ,dove abitava,suonai al citofono,mi aprì il cancello nero,entrai nella villa bianca ,c’erano rose e margherita da per tutto,Rose la mamma di Chris ama i fiori,ed ecco perché in tutta la sua casa c’è sempre qualcosa che li riguardasse. Parcheggiai la macchina nel Garage,dietro il suv di Chris,poi uscii da esso. Attraversai il sentiero di mattonelle grigie,che portava alla porta,salii i tre scalini e bussai alla porta. -Hei bocciolo- mi diede un leggero bacio sulle labbra Bocciolo ,sul serio? Ma che sono sua figlia? Mio padre mi chiama bocciolo,comunque. Entrai e chiuse la porta,mi diressi verso il salone,mi sedetti su uno dei tre divani di pelle bianca ,osservai il collage di foto famiglia che c’era nel muro di fronte,appena accanto al camino,non era la prima volta che venivo qui,ma amavo molto quelle foto. -Allora – si stese su di me,poggiando le braccia,sui braccioli del divano,per non scamazzarmi. - Com’è andata a lavoro?- -Bene- sorrisi,non gli avrei detto del fatto che Bieber ci aveva provato con me - Detty tu non hai caldo?- odiavo quel sopranome e poi no,non avevo caldo -No Chris- me lo scrollai di dosso,non avevo voglia di far niente -E che palle però Destiny è una settimana che non facciamo sesso- -Lo so,io non ne ho voglia,quindi- un momento sesso? Io non. .cioè credevo che fosse amore non sesso,insomma. Abbassai lo sguardo,volevo uscire da quella casa. -Senti io vado,ci sentiamo- presi la mia borsa e il mio cappello che avevo poggiato sul tavolino al centro della stanza e senza aggiungere altro andai via. 22.30 Uscii dalla doccia,indossai l’intimo e una maglietta bianca che arrivava sotto il sedere,con scritto “ I love Spongy” e sì a diciassette anni guardo ancora i cartoni. Entrai in camera ,tolsi il copertino bianco con dei disegni astratti neri,poi mi appoggiai allo schienale bianco del letto. Presi il mio pc portatile nero ,misi le gambe a mo di indiano,dopo di che lo poggiai sulle mie cosce. Entrai su Twitter ,un secondo dopo bussarono alla porta della mia camera ,nera lucida. -Avanti- entrarono in camera mia -Hei,carina la maglia- Oh merda.
Spazio autrice.' Baci,Babi .' |
Capitolo 3
*** Chapter Three.' ***
| il biondo entrò a passo veloce in camera mia. -Che ci fai qui?- -Sono venuto a riportarti questo- mi porse il mio astuccio fucsia,dove portavo regolarmente il mio trucco. Lo afferrai,per un secondo sfiorai la sua mano,poi,subito la ritrassi . -Grazie- mi alzai e risposi l’astuccio dentro una delle mie borse. -Ci vediamo domani a lavoro- -Okkei,buonanotte – sussurrai -Buonanotte bambola- chiuse la porta ,il suo profumo,nonostante fosse rimasto in queste quattro mura nemmeno un quarto d’ora,arieggiava in camera . Sospirai ,scostai il lenzuolo ,e in un batter d’occhio mi addormentai. La mattina seguente 09.00 -Destiny,tesoro,su alzati- -Si arrivo- velocemente mi alzai e scesi di sotto. -Buongiorno – mio fratello mi baciò il capo. -Giorno fratellone-mi appoggiai per un istante sul suo petto. -Destiny,bocciolo,devo parlarti- -Dimmi papà- -Vedi io devo trasferirmi- -E per io intendi noi vero papà?- annuì -Perfetto,io non mi muovo da qui,ho un lavoro e degli amici,affitterò una casa e pagherò tutto io,sono grande,so badare a me stessa- -Destiny non dire stupidaggini,non se ne parla nemmeno,sei ancora piccola- -Ma andiamo papà ho quasi diciotto anni,e ho imparato a cavarmela da sola,da quando mamma se ne andata,lasciano da soli me e Josh a soli 10 anni,tu sei subentrato dopo- Mia mamma abbandonò me e Josh da bambini ,mio padre non c’è mai stato,era sempre fuori per lavoro,così dice, e noi quando lui non c’era eravamo da soli,quindi. -Destiny ho detto di noi,voi verrete con me- -Poi vedremo papà- mi alzai e andai in camera mia,entrai in bagno,mi lavai e mi vestii http://www.polyvore.com/senza_titolo_35/set?id=54853302 mi truccai e preparai la borsa ,presi la cartellina,la mia agenda,la borsa e il cellulare. Andai di sotto,entrai in soggiorno presi le chiavi della macchina e i documenti buttai tutto nella borsa,salutai mio fratello e andai a lavoro. -Buongiorno – -Ciao Scooter,dov’è Justin?- -E’ nel camper- -Va bene grazie- mi diressi verso il camper, bussai ,nessuna risposta,bussai di nuovo,niente, aprii velocemente la porta,un Justin e una bruna tettona che si baciavano appassionatamente su uno dei tanti letti lì nel camper. -Scusate vi lascio subito continuare,Justin passo dopo per decidere i capi per il video- -No,Destiny aspetta- si alzò ,mi afferrò il polso -Che c’è?- -Tra mezz’ora da starbuck’s ,ci prendiamo un caffè e parliamo del video- -Okkei,a dopo- salutai con la manina la coppia felice e uscii da quel straziante camper. -Hei Am – -Hei bambola- ci abbracciammo ,Am è il diminutivo di Amber ,un'altra ragazza che lavora per Justin,lei organizza tutte le interviste e concerti. -Come và?- -Abbastanza bene tu?- -Me la cavo- -Senti un po’ Am,per caso conosci qualche monolocale qui nei paraggi?- -Fammi pensare e poi ti dico,ora vado Scoot mi chiama,ciao Detty- -Ciao bella- mi diressi nel mio studio,posai la borsa e le cartelline sulla scrivania. Mi sedetti sul divano di pelle nera che era situato alla destra della camera. Allora in questo mese abbiamo 10 interviste e -Andiamo su- -Justin,non è passata mezz’ora- -E allora? Andiamo su- To Starbuck’s cafè. -Allora che mi racconti di bello?- -Justin siamo qui per lavorare,allora- presi la mia cartellina dalla borsa,cacciai alcuni fogli Justin’s chapter . Fuori il sole splendeva,un profumo di croissant e caffè mi invadeva il naso. Destiny prese la sua cartellina dalla borsa marrone e diede prima un occhiata lei e poi la fece guardare a me. Erano scritti gli appuntamenti che avevo,e nelle pagine successive c’erano degli scizzi degli abiti che dovevo indossare. -Destiny- -Si- alzò quei grandi occhioni azzurro,puro,proprio come il cielo che era sopra di noi. -Invece delle supra grigie che ne dici di quelle dorate,come la maglia?- -No,biondo devi spezzare con i colori- poggiò l’indice su uno dei tanti fogli sparpagliati su quel tavolo. -Vedi tutti questi colori?- annuii -Bene,secondo te stonano?- -No- -Ecco,l’importante è proprio quello,possono esserci anche mille colori,però se sono ben abbinati tra di loro è tutto perfetto,perciò- -Okkei hai ragione- -Bene- bevve un sorso di caffè,si aggiustò i capelli ricci ,neri . Un profumo di mandorla si mischiò con il profumo del caffè. Questa ragazza è proprio bella,peccato che è fidanzata con quel Chuck,Chick,Croc,Chriss,avete capito no,quello lì. -Justin?- -Si?- -Mi stai ascoltando?- no bambola,mi sono perso nella tua infinita bellezza. -Dicevo ,per caso conosci qualcuno che affitti un monolocale?- -Monolocale?- annuì -Che devi farci con un monolocale?- -Non sono affari tuoi,conosci qualcuno o no?- ecco lo sapevo,mi sembrava strano che fino ad ora non mi avesse risposto male. -Si ne conosco cinque o sei più o meno- -Bene,procurami il numero,per favore,è urgente- come facevo a dirgli di no con quei occhioni azzurri. Oooh cazzo ,non mi sono mai fatto abbindolare da una ragazza. Poggiai la mia mano sulla sua,gli feci l’occhiolino . Destiny Evans,piccola,preparati ad essere mia. 
Spazio autrice.’  |
Capitolo 4
*** Chapter Four.' ***
| -Allora cosa ne pensa ?- -Non so,le faccio sapere in giornata – salutai la giovane donna e uscii da quel appartamento,come avrete capito sto cercando casa,mio padre partirà oggi,nel tardo pomeriggio,Josh è riuscito a convincerlo ,mentre io no,non ci sono riuscita. Entrai in macchina,mi diressi verso casa,entrai salutai mio fratello e andai in camera. Feci una doccia veloce e mi vestii http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=55634316 Nel frattempo a casa Bieber. -Senti un po’ Chaz- mi sedetti con la delicatezza di un elefante sul divano -Dimmi- addentò una delle tante patatine -Come mi ci vedi insieme a Destiny?- bevvi un po’ di succo -La messicana ?- come faceva a sapere che Destiny era di origini messicane? Annuii -Bhè diciamo che- mise in bocca un'altra patatina a formaggio – Sareste davvero belli insieme,ma scusa non è fidanzata?- cazzo ,è vero. -Non sarebbe la prima ragazza che tradisce- anche se non è il tipo. -Justin sai che non lo farebbe mai,ha dei grandi valori- è vero anche questo -E io come faccio allora?- chiudo sull’orlo della disperazione,okkei no proprio disperazione no,dai Bieber sei un uomo,contegno he. -Gli hai mai detto che ti piace?- scossi la testa ,sistemandomi meglio sul divano. -Mi rifiuterebbe- -Ne sei sicuro?- Destiny’s chapter. Sono d’avanti casa Bieber ,parcheggio la macchina e busso alla porta. -Hei Destiny- -Chaz- lo abbracciai. -Justin è in salotto- raggiunsi Justin e salutai Chaz che era appena andato via. -Buongiorno- mi sedetti sulla poltrona accanto al divano. -Hei Destiny – si mise seduto,involontariamente gli sorrisi,scossi leggermente la testa. -Allora hai qualche idea?- gli domandai,mi guardò,poi,sorrise maliziosamente . -Allora ,hai qualche idea riguardo il tuo abbigliamento per il Meet and Greet di stasera?- riformulai meglio la domanda. -Hei qui sei tu la stilista – si alzò . -Vieni- salimmo le scale,entrammo in camera sua,si sedette sul letto ,aprii l’armadio. Oh mio Dio,maginbù aiutami tu [ho fatto la rima =D ] C’era un caos in quell’armadio che voi non potete nemmeno immaginare , vi dico solo che,quando ho aperto le ante di quel mobile,mi sono ritrovata con tipo dal bacino in giù ricoperta di abiti,vi dico solo questo. Sembrava una scena che si vede nei film americani. -Tu sai ,vero ,che un po’ di ordine non fa mai male?- mi girai verso di lui,che era steso a pancia in giù ,piegato dalle risate. Incrociai le braccia al petto. Dopo ,diciamo,un quarto d’ora si riprese. -Hai finito?- mi guardò,scoppiai a ridere ,non chiedetemi il perché,non lo so nemmeno io. Turn up the music, cause this song just come on Turn up the music, if they try to turn us down Turn up the music , can I hear it till the speakers blow Turn up the music ,fill your cup and drink it down. Carina questa canzone,ho no aspetta,è la suoneria del mio cellulare. Presi il mio I-Phone dalla borsa,mio padre,feci scorrere il dito sullo schermo. -Cosa c’è Papà?- -Dove sei?- -A lavoro- Justin mi guardò ,mi abbassai e presi una maglia nera con lo scollo a V dal armadio . -Tra mezz’ora partiamo,hai preparato le valigie?- presi un pantalone dello stesso colore della maglia da quel mucchietto di panni che era caduto poco prima. -Si,ma non per partire con te,ho trovato un piccolo attico e ho già pagato i primi due mesi d’affitto,quindi stà tranquillo- poggiai gli indumenti sul letto,mi avvicinai alla scarpiera ,sfilai un paio di supra rosse e le poggiai per terra,al lato destro del letto. -Destiny ti prego- -Papà io la mia decisione lo presa ,quindi ti prego di rispettarla- misi una mano sul microfono del cellulare ,guardai Justin -Dove sono i tuoi cappelli ?- mi indicò un'altra anta dell’armadio,la aprii pregando Dio di non ritrovarmi sepolta tra i tanti cappelli di Justin. -Stavi dicendo ?- fortunatamente non cadde niente,presi un cappello rosso della Chicago Bulls con la medesima scritta bianca,una catenina d’oro ed ecco fatto. -Promettimi che mi chiamerai,e sarei responsabile in tutto,e mi terrai aggiornato- -D’accordo papà,non preoccuparti- -Okkei,allora ciao bocciolo,ci sentiamo,ti voglio bene- -Ciao papà,ti voglio bene anch’io,un bacio.- attaccai -Che casino- sbuffai,mi sedetti sul letto. -Fammi indovinare,non c’è ne un attico né niente,vero?- annuii -E ora come faccio?- mi alzai Si alzò,poggiò la sua mano sul mio fianco ,poi,mi tirò a se,eravamo praticamente a due centimetri di distanza. Poggiai la mia mano sul suo petto. -Justin- -Si?- soffiò sulle mie labbra -Perché siamo così vicini?- 
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