L'amore è la nostra forza

di _liamsnipples
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 00_Prologo ***
Capitolo 2: *** 01_La svolta ***
Capitolo 3: *** 02_L'incontro a casa di J ***
Capitolo 4: *** 03_La festa di Cody ***
Capitolo 5: *** 04_Salvate il biondino Niall ***
Capitolo 6: *** 05_Dovresti vederti quando sorridi ***
Capitolo 7: *** 06_1/5 di quel ben di Dio ***



Capitolo 1
*** 00_Prologo ***


00_Prologo
PROLOGO

Allora, prima di iniziare la storia ecco le immagini che associo ai protagonisti :) 


MAT


JENNIFER (J / JENNY)


JESSICA JADE (JAYJ)


CHAZ


DREW


CODY



Grazie per l'attenzione e.. buona lettura :)

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Capitolo 2
*** 01_La svolta ***


01_La svolta
LA SVOLTA



«VATTENE! NON TI VOGLIO PIU' VEDERE! E PORTATI ANCHE LEI!»
urlò l'uomo muscoloso e prepotente, biascicando le parole sotto l'effetto dell'alcool. Da dietro la sua persona imponente sbucava il visino dolce e fragile di una bambina bionda con due occhioni azzurri pieni di lacrime. Tremava.
«Con piacere, non aspettavo altro! Ubriacone!» ribattè un ragazzo, circa ventenne. Era sicuro di sè e stringeva i pugni nervoso, cercava di trattenersi dal distruggere ogni singola cosa si trovava in quella catapecchia.
«NON PARLARMI IN QUEL MODO! Sono pur sempre TUO PADRE!» si adirò l'uomo che puntò il dito contro il povero ragazzo.
«NO! MAI! Dopo quello che hai fatto non dovrei nemmeno rivolgerti la parola!» si avviò verso la bambina e la prese in braccio, raccolse i pochi effetti personali e giocattoli che avevano in casa, le chiavi della macchina e uscì di casa sbattendo la porta. Quella porta che non avrebbe rivisto più.

DIECI ANNI DOPO
«J, la colazione!» urlò dalla tromba delle scale il ragazzo che dieci anni prima aveva deciso di dare una svolta positiva alla sua vita e a quella di sua sorella scappando di casa.
«Eccomi!» disse la piccolina, ormai diciassettenne scendendo le scale. Indossava un paio di jeans azzurri con una maglietta larga a righe gialla, Dr. Marteens gialle, borsa gialla e accessori azzurri come i jeans (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=53274782&.locale=it
). Aveva i capelli lunghi che le scendevano fluttuando sulle spalle. Si sedette sullo sgabello della cucina mentre il fratello le porgeva il piatto ripieno di uova, bacon e salsicce.
«Tesoro io devo scappare a lavoro» il ragazzo, Mat, aveva trovato lavoro come assistente sui set dei film: portava caffè, spuntini, coordinava i provini e gli stuntmen..  Svolgendo questo lavoro dapprima avevano abitato in un appartamento molto piccolo in periferia poi erano riusciti a trovarsi una casa abbastanza piccola a Beverly Hills. Al piano di sotto la cucina, il salotto, un piccolo bagno e il garage, al piano di sopra le due stanze e un bagno.
«Non torno a pranzo Mat, esco con JayJ e vado a fare shopping, okay?» Chiese la ragazza.  
«Va bene, ci sono dei soldi nella scatola sul comò, se ti servono prendili, ti voglio bene» rispose Mat, stampandole un grosso bacio sulla guancia. Poi uscì di casa e andò a lavoro.
J finì di far colazione e posò i piatti nel lavandino, poi andò in bagno a sistemarsi, afferrò la borsa, sfilò i soldi dalla scatola sul comò e se li ficcò in tasca. Prese le chiavi, chiuse la porta e saltò in macchina per andare a prendere la sua migliore amica, JayJ, prima di andare a scuola.
JayJ era sua amica da quando si erano trasferiti a Beverly Hills quando J aveva dieci anni, sono sempre andate a scuola insieme ed erano ormai inseparabili. Ovviamente, JayJ era un soprannome il suo nome era Jessica Jade, da cui poi JayJ. Il vero nome di J era invece Jennifer.
Jenny imboccò il vialetto che portava alla casa di JayJ e lei era già fuori casa pronta che l'aspettava. Aveva dei capelli color rosso fuoco e gli occhi grigio-azzurro, come il ghiaccio, la pelle candida. Quella mattina si era vestita abbastanza stravagante dal solito, strano che non stava indossando abiti neri borchiati. Aveva invece un paio di jeans neri con una maglietta a balze blu, scarpe alte a stivaletto blu, borsa blu e accessori neri come i jeans (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=53275465&.locale=it
).
«Hei JayJ ti vedo in forma!» J salutò l'amica che saliva in macchina e si avviò verso la scuola.
Arrivò al parcheggio e parcheggio la sua coupè sportiva nera. Scesero entrambe e s'incamminarono sul vialetto di pietra bianca che passava nel mezzo del prato e portava all'ingresso della scuola. C'erano ragazzi che ripassavano o si svagavano nel prato, chiaccheravano, coppiette che litigavano o facevano pace.. Solita tiritera.
Entrarono dal portone principale e svoltarono l'una a sinistra, l'altra a destra. J frequentava il liceo delle belle arti e il suo sogno era quello di diventare un'attrice, mentre JayJ avrebbe tanto voluto fare la scrittrice o la giornalista. Fortunatamente le due scuole stavano nello stesso stabile e le ragazze potevano vedersi durante le pause, ma avevano i corridoi con gli armadietti separati.
Jenny si diresse al suo armadietto tentando invano di aprirlo.
“Oh merda, perchè non riesco mai ad aprirloo?!”
pensò la ragazza, mentre alle sue spalle si era appostato un ragazzo molto carino, con i capelli castano-biondo e gli occhi chiari, color ghiaccio.
Questo aprì con un colpo secco l'armadietto e poi sentenziò sorridendo «Meno male che ci sono io eh J?»
«Sì, davvero. Grazie mille Chaz» lo ringraziò un po' imbarazzata ficcandosi le mani sempre più dentro alle tasche dei pantaloni, tesissima. Si fissò i piedi. Non riusciva a reggere quello sguardo magnetico che Chaz usava sempre per scrutarla, con ammirazione.
«Terza volta in una settimana, quando imparerai ad aprirlo? ahah» disse scherzando e si mise a ridere. Poi salutò J e andò in classe lasciandole un sorriso ebete stampato sulla faccia e una sensazione di calore accogliente davvero strana.
Si avviò anche Jenny verso la sua classe, quella mattina J aveva lezione di mimica, poi intervallo e in seguito improvvisazione. Le
ore passarono in fretta perchè J aveva scelto una scuola in cui si studiavano cose che a lei piacevano e quindi non si annoiava.
All'intervallo lei, Chaz e JayJ erano andati a chiachierare insieme nel prato della scuola mentre si gustavano un sandwich.
A Jenny era rimasta per tutto il giorno quella sensazione di protezione che Chaz le faceva provare ogni volta che si abbracciavano e, un po' perchè la lezione di improvvisazione quella mattina era noiosa, un po' perchè forse, e dico FORSE, le piaceva, non aveva fatto altro che pensare a lui.
Uscita da scuola vide che JayJ stava chiacchierando con Chaz. S'incamminò alla loro volta.
«Hey, allora.. che si fa? Andiamo?» chiese sorridendo impaziente di ricevere una risposta. A dirla tutta aveva un po' di fame.
«Certo! Ho invitato anche Chaz, ti dispiace se viene anche lui?»
«Nessun problema, il consiglio di un maschio ci farebbe comodo per scegliere i vestiti» fece l'occhiolino e poi sprizzò di gioia, nel suo cuore ovviamente. Era davvero felice di poter passare più tempo insieme a Chaz, ma non voleva certo darlo a vedere.
Così salirono in macchina e JayJ, intuendo le intenzioni di Jenny, lasciò il posto del passeggero a Chaz e si sedette dietro. S'avviarono verso il Burgher King che si trovava vicino al centro commerciale, pranzarono e, dopo aver attraversato la strada entrarono dalle porte scorrevoli del centro commerciale.

SPAZIO DELL'AUTRICE:

Eccomi, come promesso la nuova FF.
Lo so, non ci sono ancora i 1D ma non disperate, arriveranno ;)
Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere con una recensione.
E come sempre..

Grazie mille lettrici, luci dei miei occhi♥

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Capitolo 3
*** 02_L'incontro a casa di J ***


02_
L'INCONTRO A CASA DI J




«Quali sono le mete?» chiese J alla sua amica.
«Allora io direi Zara, Brandy e Forever 21»
«E ci aggiungiamo H&M e Abercrombie» ribattè J.
«Ohh, sai che a me Abercrombie non fa impazzire ma lo farò per te.. Chaz, tu hai bisogno di andare in qualche negozio?» si rivelse poi JayJ al ragazzo che si era infissato con lo sguardo alla vetrina di un negozio.
«No grazie, verrò con voi per consigliarvi» disse spalancando un sorriso a diciaddue denti.
“Opporcatroia che pezzo di bontà” pensò tra sè e sè J mentre s'incamminava con i due amici verso l'entrata di Zara.
«J, serata intima con il ragazzo che ti piace» affermò decisa JayJ all'amica.
«Okay, qui tra dieci minuti e poi dopo ne ho una io che..»
«Serata intima? Hahaha ma che è ragazze? State proprio messe male» Chaz rise un po' confuso e poi tornò serio «No, davvero, che significa?»
«Bhe è una specie di 'metodo' per fare shopping. Ci diamo dei temi in base ai quali scegliamo dei vestiti, poi li proviamo e decidiamo il migliore» spiegò accuratamente J.
«Esatto, così se compriamo qualcosa è già abbinato e sappiamo come e quando metterlo» aggiunse JayJ.
«Ahahah, e funziona? Sembra una cosa stupida, ma spiegata da voi sembra una furbata.. Ohh, sono confuso!» rise mettendosi le mani nei suoi capelli biondi.
«Sta a vedere, tu sarai il giudice» disse JayJ.
«Quindi devo scegliere il vestito migliore per ciascuna di voi?»
«Esattamente»
«Okay, sono pronto»

Dopo due ore JayJ e J avevano comprato da Zara il loro vestito per la serata intima; provato quello per l'uscita con gli amici lungo il porto sempre da Zara ma senza risultati, così l'avevano poi acquistato a Brandy; avevano comprato un costume da H&M, un vestito da discoteca a Forever 21 e J si era comprata dei Jeans e una tuta da Abercrombie. Alla fine avevano trascinato di peso Chaz in un negozio casual e gli avevano fatto comprare un bel completo sportivo, da usare tutti i giorni.
La giornata s'era conclusa allegramente e così verso le sei i ragazzi uscirono dalle porte del centro commerciale per tornare verso casa.
Lasciarono rima Chaz che abitava più vicino al centro commerciale, poi J accompagnò JayJ e infine rincasò felice dei suoi nuovi acquisti.


Spalancò la porta e cominciò ad urlare per farsi sentire dal fratello che probabilmente si trovava in qualche stanza al piano di sopra «MAAAT! SONO TORNATAA!» cominciò a salire le scale in ciliegio lucido «Ho comprato un casino di ves..» s'interruppe aprendo la porta dello stanzino-ufficio di Mat vedendo seduto al suo fianco un biondino dalle fattezze nordiche. Si scusò «Oh sei in compagnia, dovevo immaginarlo.. Torno più tardi». Fece per chiudere la porta ma il ragazzo seduto a fianco di suo fratello la fermò: «No resta pure, io stavo per andarmene. Penso che per oggi abbiamo finito» fece un ampio sorriso poi alzò quel culetto d'oro che non era per niente male  dalla sedia e s'avviò alla porta.
«L'accompagni tu Jenny? Io ho un po' di cose da finire» chiese il fratello.
“Ohmminchiolina, chiedi anche cheiz!? Accoglierò volentieri questa proposta” pensò, ma chiaramente le parole che le uscirono dalla bocca non combaciavano con i sui pensieri: «Okay»
Freddo, insipido e senza un minimo d'entusiasmo.
Chiusero la porta alle loro spalle e s'incamminarono verso le scale.
Ragazzobiondoenordico cominciò sentenziando: «Allora.. eh.. come ti chiami?»
«Jennifer, Jenny o più semplicemente J»
«Oh, allora J.. Mat è il tuo.. fidanzato?» chiese un po' titubante.
«Ahahahahah oddio» rise compulsivamente, non riusciva proprio a smettere.
Al che il ragazzo diventò scuro in viso e confuso.
«Perchè ridi?»
«Ahaha no perchè Mat è.. Mio fratello! Ahaha e poi sono troppo piccola per stare con uno della sua età»
«Perchè una ragazza di vent'anni ed uno di trenta.. Si può sempre fare, sono alla fine solo dieci anni»
«Bhe io ne ho ancora diciassette per dirla tutta» affermò J stupendo il ragazzo che per risposta spalancò i grossi occhi azzurri e scosse la testa.
«Oh seriamente? Sembravi molto più grande a dirla tutta. Te quanti anni mi dai?»
«Mmmh» pensò un po', per essere sicura di non offenderlo, poi rispose decisa «diciotto»
«Ebbene sì, sembro proprio quello che sono»
«Almeno non hai maschere»
«Già»
Ci fu un momento di estremo silenzio imbarazzante quando arrivarono di fronte alla porta che durò anche più di cinque secondi. Poi J affermò fredda e distaccata: «Bhe questa è la porta, ci vediamo» e il ragazzo rispose con un grande sorriso «Ciao J».
I loro occhi s'incrociarono e in quel momento J si sentì tremare le gambe tanto esili e sottili. Poi richiuse la porta e J cominciò a pensare: “Merdolina fritta, come l'ho trattato male. E lui che mi lanciava tutti quei sorrisi non sono riuscita ad essere un minimo gentile nei suoi confronti, nemmeno so come si chiama. Che maleducata santiddio!”

Salì le scale e tornò da suo fratello che stava scribacchiando al computer girato di schiena. Si voltò facendo ruotare la sedia girevole e chiese a J: «Allora, com'è andata?»
«Bhe, è un ragazzo simpatico e anche gentile e..» non riuscì a finire la frase perchè suo fratello la guardava con aria divertita. Lei rimase a bocca aperta, cercando di capire dove aveva sbagliato o cosa aveva detto di tanto esilarante.
«Ahahah no, intendevo com'è andata la giornata!» la frase del fratello le tolse i dubbi e J arrossì di fronte a suo fratello, poi si riprese e rispose alla domanda «Oh sì, bene. Ho comprato un po' di vestiti e anche JayJ»
J rimane con lo sguardo fisso sulle venature del parchè senza dire una parola, imbambolata.
«Jenny, si può sapere che cacchio ti prende?»
Non rispose alla domanda, ma ne fece una a sua volta: «Come si chiama?»
«Ma perchè? Jenny? Proonto?»
«Vado ad ordinare la cena»

SPAZIO DELL'AUTRICE:

Ecco la comparsa del biondino che tutti ovviamente e sicuramente avrete già capito di chi si tratta no?
Bhe vi chiedo solo di recensire con più di dieci parole, ve ne sarei gratissima.
Penso che, se avrete trovato tempo di leggere la storia, ne troverete per recensire..
*occhioni dolci*

Grazie mille lettrici, luci dei miei occhi♥


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Capitolo 4
*** 03_La festa di Cody ***


03_
Attenzione! prima di incominciare a leggere vi chiedo di andare a rivedere il prologo che ho aggiunto i due personaggi. 
-Marta

LA FESTA DI CODY


Jenny scese le scale per ordinare al telefono la cena. Tempo mezz'ora e sarebbero arrivate le ali di pollo. Nel frattanto accese il computer. Facebook come al solito:

"blup"

CHAZ: Hey bionda!
J: Ciao :)
CHAZ: Allora, come stai?
J: Alla grande, tu?
CHAZ: Bene grazie..
Comunque volevo dirvi
che oggi mi sono divertito
molto con voi, da rifare!

J: Assolutamente, quando vuoi

J chiuse il pc e rimase spiazzata. Spiazzata del fatto che quel messaggio comparso sul suo computer non le avesse fatto nessun effetto. Niente, eppure pensava che fosse Chaz il ragazzo con cui avrebbe voluto stare, almeno per il momento. Eppure niente. Nella sua mente era rimasta ancora impressa l'immagine di quel biondino, quegli occhi azzurri in cui si sarebbe persa per delle ore e quella sensazione di debolezza che aveva provato nello stargli anche solo vicino. Incredibile.
Arrivarono le ali di pollo e J si sedette sul divano aspettando Mat per mangiare.
«Ohi fratellone, ma ti muovi? Dai che ho fame!» urlò impaziente sperando che il fratello la sentisse dal piano di sopra.
Poco dopo comparve scendendo le scale, prova del fatto che la voce di J era riuscita ad arrivargli alle orecchie ed esclamò «Calmati Jenny, diventi agitata se hai fame eh! Mamma mia ahahah»
Si sedette insieme alla sorella e cominciarono a mangiare guardando la televisione quando..
«Ehi J, guarda! E' la pubblicità del nuovo film in cui lavoro, che ne dici?» esclamò Mat.
Alla tv c'erano cinque ragazzi che raccontavano la loro storia. Cantavano e ballavano e.. facevano gli scemi.

“Ehi, io sono Liam”

“Io Louis”
“Io Harry”
“Io mi chiamo Zayn”
“E io sono Niall”
“SIAMO I ONE DIRECTION”


J rimase un po' perplessa e stette zitta fino alla fine del promo, poi chiese al fratello: «Niall è il ragazzo che..»
Non la lasciò finire e immaginò già che cosa avrebbe chiesto: «Sì»
«E quindi voi..»
«Lavoriamo insieme» disse con un sorrisetto.
«Ma cazzo Mat, me la lasci finire una cazzo di frase o no?»
«Ahaha no» sorrise, poi le diede un pizzicotto.
«Ahi, ma sei scemo?» lo prese a cuscinate sulla pancia.
Lui storse la faccia in segno di dolore poi le pose la mano «No sono Mat, piacere»
J sbottò e continuò la cena immersa nei suoi pensieri mentre alla tv il telegiornale stava articolandosi attorno alla faida famigliare di qualche mafioso.
Rimase un po' a fissare il vuoto, guardò un film con Mat e poi andò a dormire cercando di scostare il ricordo di quel ragazzo dalla mente. Voleva solo stare con lui, avelo tutto per lei. Non le serviva nessun altro, non voleva nessun altro. Lui era speciale, se lo sentiva. Come se avesse una vocina che da dentro le dicesse 
E' lui, è quello giusto. L'aveva guardato e avrebbe votuto farlo per tutta la notte. Si lasciò così cullare da questi dolci pensieri e prese sonno.
L'indomani J si veglio, fece colazione, si preparò e passò a prendere JayJ come era solita. Era una giornata abbastanza calda per essere fine estate. Il sole infilava i suoi raggi ovunque e in giro 
proprio non si riusciva a stare, figuriamoci a scuola!
Arrivate a scuola cercarono di far passare in fretta il tempo perchè le lezioni erano particolarmente insopportabili quel giorno. Forse anche perchè J stava pensando a tutt'altro.
Notando quest'improvvisa assenza l'insegnante di letteratura, bastarda com'era, decise di interpellare J.
«Allora, signorina Trascot.. Mi può segnalare tutte le allitterazioni presenti in questa strofa?» ci fu un attimo di silenzio imbarazzante in cui tutti si girarono a fissare la povera ragazza. La professoressa Wilson è roprio una di quelle professoresse a cui piace altamente far fare figure di merda ai ragazze, sembra quasi provare piacere nel farlo. Sì era proprio una stronza, con la S maiuscola.
«Signorina Trascot?!» ripetè con un tono interrogativo.
J scattò scuotendo la testa, come svegliandosi da qualche sogno. «Eh? Scusi può..?»
«Buonanotte signorina, mi faccia il piacere la prossima volta se viene in classe per dormire non ci metta neanche piede» rispose un po' scocciata.
J e Amy, la sua vicina di banco, si guardarono con occhi d'intesa cercando di non ridere altrimenti la sonounazoccola Wilson avrebbe spedito entrambe dal preside con un biglietto di sola andata.
All'intervallo si trovò con JayJ e Chaz nel cortile. Lui chiese espressamente di poter parlare in privato con Jenny. J accettò e andarono a sedersi su una panchina in cortile, ad uno degli angoli del portico rettangolare. Davanti a loro passavano i ragazzi e le ragazze discutendo e parlando del più e del meno.
J li guardava imbarazzata, cercando di avitare lo sguardo di Chaz che invece la stava fissando.
«Di che mi dovevi parlare?» chiese cercando di sembrare indifferente.
Lui le rispose un po' tentennante ma con un fare così dolce.. «Volevo chiederti bhe, se.. Ecco volevo chiederti se ti andava di venire alla festa di Cody con me»
Lei rimase in silenzio fissando l'erba del prato che cresceva fuori dal portico, poi esclamò: «Certo che mi andrebbe!» sorrise e in cuor suo gioiva perchè finalmente Chaz s'era fatto avanti.
«Ohh perfetto! Avevo paura che rifiutassi» aveva negli occhi un'aria sollevata, come se si fasse tolto un peso. Campanella. Si alzò dalla panca, diede un bacio sulla guancia a Jenny e sì avviò verso i suoi amici.
«Passo alle otto, puntuale e ti voglio sexy!» tutti si girarono ridendo perchè per farsi sentire, essendo l'ontano, aveva dovuto gridare.
«Ahah sì Chaz, girati e va' a scuola! Ci vediamo stasera!» finendo la frase vide arrivare da dietro JayJ tutta entusiasta.
«Allora? Che ti ha detto?» chiese subito ansiosa di sapere perchè la sua migliore amica aveva quel sorriso impresso sulla faccia.
Prese tutta la calma che aveva e le disse: «Mi ha invitata alla festa di Cody!»
«Non ci credo, anche Drew mi ha invitata!»
«No! Dici Drew quello figo figo del penultimo anno?»
«Sì! Proprio lui!»
«Come ti vesti stasera allora?»
«Vestito e tacchi?»
«Vada per vestito e tacchi, ti chiamo su skype verso le sette che ci prepariamo insieme»
«Certo e..»
Si avviarono blaterando alla classe e non entrarono, rimasero fuori per il resto della lezione perchè erano arrivate in ritardo. Oh, meglio così!
Quando finalmente suonò l'ultima campanella, quella decisiva, si fiondarono in classe a prendere le borse ed uscirono in fretta e furia dirette al ristorante più vicino per consumare il pranzo e filarsela a casa a fare i compiti e a prepararsi.
Jenny si infilò un vestito di tulle color Tiffany con il corpetto a cuoricino in pizzo nero, degli orecchini con le piume nere, un bracciale di perline nere, alcuni borchiati d'oro, un paio di scarpe tacco dodici nere con applicate borchie nere e una pochette abbinata. Per concludere un coprispalle di cotone nero. 
http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=58539456
JayJ invece andò più sul classico, aveva un vestito con il corpetto a cuoricino nero liscio e la gonna di raso leopardata che scendeva morbida sopra alle ginocchia, davanti, e sotto alle ginocchia, dietro. I tronchetti abbinati neri con il platò leopardato, la poschette nera con la linguetta leopardata, orecchini neri perndenti, il solito anello nero con la croce e una moltitudine di bracciali d'oro e neri.
http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=58540903
«Ommioddio JayJ sei stupenda!» le dissi vedendola fare le giravolte nella sua camera di fronte alla webcam.
«Grazie pucci, anche te madò! Ti invidio, hai dei capelli stupendi. Stanno da Dio con quel turchese» replicò l'amica compiaciuta. Passarono cinque minuti ridendo e scherzando, poi ad un tratto..

"din-don"

La faccia di Jenny diventò paonazza e si sentì agitare dentro.
«Ehm, tesoro mi sa che è arrivato» l'avvisò JayJ.
«Lo so, ma è in anticipo.. vado ad aprirgli, ci vediamo là! *smack*» lanciò un bacio volante e scese le scale per andare ad apprire.
Jenny s'avviò alla porta, era da sola a casa. Suo fratello era uscito a cena per lavoro ed erano solo le sette emmezzo. Suonò di nuovo il campanello.
«Chaz, arrivo! Con calma, non c'è bisogno di agitarsi così tanto. Eccomi, sono..»
Aprì la porta e appena vide che quello che stava sulla soglia di casa non assomigliava per nulla a Chaz si bloccò con la bocca aperta e gli occhi wide open.

SPAZIO DELL'AUTRICE:

Eccocii c'ho messo tanto? Spero non vi siate annoiate nella mia assenza :) (ammettetelo, avete pianto tutti i giorni eh? lol)
Macchissarà mai alla porta mbha, Jenny riuscirà ad andare alla festa con Chaz mbha :3
Bhe vi chiedo solo di recensire con più di dieci parole, ve ne sarei gratissima.
Penso che, se avrete trovato tempo di leggere la storia, ne troverete per recensire..
*occhioni dolci*
Sbaciucchietti qua e là a tutti! C:
-Marta

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Capitolo 5
*** 04_Salvate il biondino Niall ***


04_Salvate il biondino Niall

SALVATE IL BIONDINO NIALL



«Ciao J» disse il ragazzo biondo, infilando i suoi occhi agghiaccianti in quelli spauriti e disorientati di lei, lei che si sentiva nuda di fronte a tanta bellezza.
«Ciao Niall» risose timidamente Jenny. Tutto si muoveva sul filo di una placida lentezza, che faceva sembrare quel momento quasi magico. Continuò: «Matt è uscito, non è a casa in questo momento, ma se t..»
«Sonovenutoperte» le disse tutto d'un fiato, senza pause. Un fiume in piena.
Poi sgusciò all'interno della casa come se nulla fosse, con la chiara intenzione di accomodarsi in salotto.
«io.. veramente.. stavo per..» J cercò di spiegarsi, di mandar via Niall da casa sua prima dell'arrivo di Chaz, anche se a malincuore.
Il ragazzo rispose pronto con un sorriso ebete: «Sì, lo so. Stavi per uscire con il ragazzo che ti piace» strizza l'occhio. Una pagliuzza?
«Esattamente, quindi.. che ci fai qua?»
«Sono venuto per te» le pause c'erano, a tuttotondo. Con la voce aveva anche calcato insistentemente su quel te.
«Ma devo uscire» ribattè.
«Lo so» Niall se ne stava con quel suo sorriso furbo, quasi falso, come se nascondesse qualcosa.. Ma cosa?
«Ma si può sapere perchè sei qua?» iniziava ad innervosirsi, ma c'erano quegli occhi magnetici a tenerla buona. Come se, anche solo osservandola, Niall fosse in grado di trattenerla. Si potrebbe definire il cocchiere della sua carrozza, che con le briglie rende i cavalli mansueti.
«Sono venuto per..»
«Di' un'altra volta 'sono venuto per te' e finisci male!»
«Haha no, sono venuto per invitarti a vedere le nostre prove giovedì pomeriggio, tuo fratello ha detto che sei brava a truccare. Ci servirebbe una mano»
Presa in contropiede Jenny si ritrovò un po' delusa. "Ma come? Tutto qua?.. Ma che cazzo sto dicendo? Fatemelo capire, cosa pretendo? Un appuntamento? Un invito a cena? Stupida, io" certo le sarebbe piaciuto un qualcosa di più.. ma anche solo truccarlo sarebbe stato perdersi nella sua bellezza.
«Ci sto. E ora, fuori di casa prima che arrivi..»

"din-don"


«Lui?»
«Merda.. Nello sgabuzzino, zitto!»
La ragazza spinse Niall nello sgabuzzino, dove lei e suo fratello solitamente riponevano le scarpe e le giacche. Socchiuse la porta. Dall'interno il ragazzo riusciva a intravedere J aprire la porta e sorridere a Chaz-sonounfigoemenevanto-McCohen, che le fece un complimento.
«Sei bellissima»
"Haha banale" pensò Niall senza minimamente accorgersene.
«Grazie, ho messo la prima cosa che ho trovato»
Gli sorrise, felice delle attenzioni che Chaz le aveva rivolto.
«Allora.. Vogliamo andare?»
«Certamente» senza cercar sgami J appoggiò le chiavi di scorta sul tavolino e uscì di casa, convinta d'avrene un altro paio in borsa. Uscì di casa.
«E le chiavi?» chiese Chaz indicando il tavolino.
«Sono quelle di scorta, dovrei averne un atro paio..» frugò con le mani in tutta la borsa. Poi le venne in mente: «Merda, ce le ha mio fratello!»
«E che problema c'è, prendi quelle di scorta» sorrise e prese l'altro mazzo di chiavi.
«Sì giusto» rise istericamente «che stupida, andiamo» si diresse alla macchina.
«Non chiudi casa?»
«Ah sì, mi stavo dimenticando»
«J, ti senti bene?»
«Sì sì, certo. Ero solo sovrappensiero» J chiuse la porta di casa consapevole di aver intrappolato al suo interno il biondino sexy dei One Direction.

Dopo alcuni minuti Niall viaggiava avanti e indietro per il salotto della casa di J chiamando tutte le persone che poteva.
«Come cazzo esco di qua? Porca vacca! Ho fame! E se prendo del cibo dalla cucina? Io qui muoio senza cibo, muoio! E perchè non risponde nessuno ma porca di quella vacca!» iniziò ad andare in panico.
«Calmiamoci, come per partorire, respiri luuunghi..»
Nessuno rispose alle chiamate del ragazzo. Scrisse su twitter per attirare l'attenzione:

@NiallOfficial: "Salvate il biondino Niall"

SPAZIO DELL'AUTRICE:

Voilà! *fa l'accento francese*
Il capitolo è un po' scarno e corto, lo so e me ne rendo conto che faccia un pochetto schifìo vi chiedo perdono :(
Come al solito la mia richiesta è di recensire i capitoli con più di dieci parole, ve ne sarei gratissima.

Penso che, se avrete trovato tempo di leggere la storia, ne troverete per recensire..
*occhioni dolci*
Sbaciucchietti qua e là a tutti! C:

-Marta

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Capitolo 6
*** 05_Dovresti vederti quando sorridi ***


05_
DOVRESTI VEDERTI QUANDO SORRIDI



La porta scricchiolò un poco prima di aprirsi del tutto. Un filo di luce proveniente dal lampione nella strada illuminava una striscia di parquet fino all'angolo opposto del salotto.
Mat non era ancora evidentemente tornato a casa.
J entrò dalla porta con le scarpe in mano. Si tolse il vestito e lo mise in bagno, pronto ad essere lavato. Rimase in lingerie, s'era dimenticata che a casa sua, da qualche parte, c'era ancora Niall.
Fece per salire le scale.
«Sono in paradiso?» bofonchiò mezzo addormentato il ragazzo.
J, che aveva appena percorso i primi tre scalini, scese di corsa coprendosi con le mani. Cercò disperata con gli occhi qualcosa con cui potersi coprire, ma tutto ciò che le stava attorno non era indossabile.
«Ommiodio, Niall! Mi hai fatto prendere uno spavento non mi ricordavo che fossi qua! E non mi guardare! Piuttosto, dammi la tua camicia» disse lei, imbarazzata e fissandolo dritto negli occhi. Fu in quel momento che Niall si accorse delle lacrime che avevano sbavato tutto il suo trucco rigandole il viso. Ne fu intenerito e dispiaciuto.
«Tieni» le porse la camicia infilandogliela prima in un braccio poi nell'altro. J afferrò i due lati aperti e se li strinse al petto coprendosi. Era così fragile..
Lui la strinse tra le sue braccia e la coccolò per un po'.
«Va tutto bene, ci sono io qui»
Rimasero in silenzio. Nessuno disse nulla, la quiete notturna era rotta solo dai singhiozzi del pianto di J che soffocavano sulla spalla di Niall. Lui rimaneva a fissarla, le accarezzò i capelli e non si sforzò nè di chiedere nè di dire nulla. Non voleva sembrare invadente. E a J probabilmente andava bene così.
Pian piano i singhiozzi diminuivano fino a che Jenny spirò e fissò il ragazzo negli occhi che brillavano azzurri nella fioca luce della notte, pieni di tenerezza e anche un po' d'imbarazzo.
«Mi spiace, non avresti dovuto vedermi così è che..» la sua voce si ruppe e non seppe continuare a parlare. Compresa la sua fragilità Niall la strinse ancora più forte a se sussurrando un flebile: «Va tutto bene, tranquilla»
«Sei stato chiuso qui tutta la sera mi dispiace»
«Non ti preoccupare, ho saputo passare il tempo» disse di rimando il biondino sorridendole.
Jenny si sentì stranamente felice, consolata dallo splendere di quei denti nell'oscurità.
«Sono stanca» disse J al ragazzo sbadigliando graziosamente.
«Si vede ahah - ridacchiò poi proseguì - ti accompagno in camera, mi ridai la camicia e poi me ne vado, lo prometto»
J annuì e insieme si avviarono al priano di sopra, prima J e dietro Niall che le sbirciava il fondoschiena appena coperto dalla camicia. J si fermò di colpo e chiese perplessa:
«Come mai sei rimasto dietro di me? C'è posto per tutti e due sulle scale»
«Guardo il panorama» sorrise fissando il sedere a mandolino della ragazza coperto da un paio di mutande color pesca e su cui ricadeva morbida la camicia azzurrina di Niall.
«Maiale» rispose la ragazza, scosse la testa e proseguì sulle scale imperterrita.
Arrivati nella stanza della ragazza lei si sedette sul letto, cercò il suo pigiama e lo pose su letto, poi fissò Niall con sguardo interrogativo: 
«Allora?»
«Allora cosa?» rispose Niall ingenuo.
«Devo vestirmi, ti giri per favore?»
«Per forza?» disse sbattendo le palpebre come un cucciolino. Ma questo non fece cambiare l'opinione di J che sbuffò e lo guardò male. Lui si girò subito, e così fece anche lei. Si sfilò la camicia.
«Non sbirciare» disse rivolta a Niall. Ma questo con la coda dell'occhio intravedeva le curve dei fianchi di J che gli fecero perdere la testa. Aveva solo voglia di stringerla, di baciarla, di averla sua..
Una voce interruppe i suoi pensieri, dolce e armoniosa «Ho finito, tieni»
J porse la camicia al suo leggittimo proprietario e lo accompagnò al piano di sotto.
«J?» chiamò ad un tratto Niall.
«Sì?» di rimando.
«Io non l'avrei mai fatto»
La ragazza storse la testa e arricciò il naso pensierosa:
«Cosa?»
«Qualsiasi cosa abbia fatto quel ragazzo per farti stare così»
Lei lo fissò un secondo, con gli occhi pieni di lacrime riusciva ancora a vedere la sua bellezza risplendere nella stanza poi gli chiese:
«Cos'ho di speciale? Perchè io?»
«Dovresti vederti quando sorridi, capiresti il perchè sono tornato, il perchè non riesco a starti lontano»
Imbarazzato e silenzioso uscì dalla stanza e fece per andarsene, J lo trattenne per un braccio.
«Non riesci a starmi lontano?»
Lui sorrise.
«Buonanotte J, ci vediamo giovedì»
Le schioccò un bacio sulla fronte e se ne andò lasciando J sola e pensierosa sulla soglia di casa, immersa nella penombra della sera.

SPAZIO DELL'AUTRICE:



Eccomi, è passato tanto tempo lo so ma alla fine sono tornata, yaya
e questo capitolo me gusta mucho, spero anche a voi :)
Mi sono impegnata, sappiatelo eh!
Come al solito la mia richiesta è di recensire i capitoli con più di dieci parole, ve ne sarei gratissima.

Penso che, se avrete trovato tempo di leggere la storia, ne troverete per recensire..
*occhioni dolci*
perfavoreperfavoreperfavore/tipregotipregotiprego
Sbaciucchietti qua e là a tutti! C:

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Capitolo 7
*** 06_1/5 di quel ben di Dio ***


06_
1/5 DI QUEL BEN DI DIO




La settimana passo' veloce, lunedì, martedì, mercoledì.. I giorni sembravano tutti uguali a J che non vedeva l'ora di giovedì per poter rivedere Niall occhicolordelcielo Horan.
Chaz l'aveva fermata nel cortile durante l'intervallo, voleva scusarsi per quello che era successo alla festa, per averla baciata solo per scommessa. Disse che era stato uno stronzo e che non doveva comportarsi cosi', ma a J non interessava. A testa alta s'era allontanata dal ragazzo che un tempo l'era piaciuto cosi' tanto schifata dal suo comportamento. Mentre lei s'allontanava insieme a JayJ, Chaz diede un pungno arrabbiato ad un armadietto e se ne ando'.
Finalmente era arrivato giovedì e quel giorno Jenny s'era alzata dal letto per la prima volta con il sorriso.
Si reco' in bagno per guardarsi allo specchio.
"Serve una ristrutturazione" penso' ridendo tra se' e se'.
Si sistemo' le sopracciglia con la pinzetta, un po' di crema idratante, fondotinta, matita nera, ombretto bronzo, eyeliner nero, mascara con i brillantini bronzo e un po' di gloss sulle labbra.
Ando' in camera e prese dall'armadio un paio di jeans stretti blu scuro, una maglietta color pesca con la schiena di pizzo trasparente. Se l'infilo' e si guardo' allo specchio soddisfatta. Prese un po di braccialetti e se li mise sulle braccia, qualche cruciani e un po' di bracciali a cerchio rigidi di bronzo e crema. Aggancio' alle orecchie due anelli bronzati pendenti e s'allaccio' dietro al collo una catenina abbinata, afferro' la borsa e scese le scale.
Al piano di sotto c'era Mat con la colazione, come al solito.
«Come siamo belle oggi» disse facendo l'occhiolino.
«Devo pur essere presentabile oggi, in mezzo a tutti quegli attori sul set» replico' decisa e felice.
«Passo a prenderti io dopo scuola allora e pranziamo con il buffet sul set, io vado a lavoro» bacio' la sorella ed usci' di casa.
Finita la colazione J si avvio' felice a scuola, all'intervallo chiacchiero' con JayJ e finite le lezioni usci' da scuola aspettando il fratello. JayJ la segui'.
«Merda, mi son dimenticata! Oggi non ti posso portare a casa, vado sul set con mio fratello!» disse rivolgendosi all'amica.
«Non fa niente, vado a casa a piedi» rispose sorridendo.
«Perché non vieni anche tu? Mio fratello va con la sua macchina e noi lo seguiamo con la nostra» annuncio' felice della sua proposta.
«Sì che bello! Oddio ma non sono presentabile»
JayJ indossava dei jeans neri, una maglietta nera larga con la stampa dei Ramones bianca e anfibi bianchi con i bordi neri e accessori vari. S'era truccata anche abbastanza bene quella mattina.
«Non ti preoccupare, sei bellissima cosi', ti sistemo il trucco in macchina e sei a posto» tranquillizzo' cosi' l'amica e sorrise eccitata.
Arrivo' Mat e J gli annuncio' il cambiamento di programma che accetto' successivamente.
Le due ragazze saltarono in macchina e J accese il motore partendo subito dopo il fratello. La strada per gli studi era durata circa mezz'ora, sarebbe durata di meno se non fosse stato per l'ingorgo, che a Los Angeles e dintorni era all'ordine del giorno.
Arrivate nel parcheggio J parcheggio' la sua coupe' e si volto' verso JayJ. Estrasse dalla borsa a sacca marrone che portava a tracolla una piccola trousse di Harrods e ne estrasse un eyeliner, la matita e un po' di blush.
JayJ la fissava ammirata: «Quell'astuccino è stupendo»
«Ma dai? Chi sa chi me l'ha regalato» rispose ironica e sorridente J, poi si avvicino' all'amica ponendole delicatamente una mano sotto al mento e sollevandole il viso.
«Chiudi gli occhi.. Bene.. Ho quasi finito.. Fatto!» Esclamo' infine soddisfatta del suo lavoro e diede a JayJ lo specchietto e il blush perché si sistemasse da sola. La ragazza passo' sulla polverina compatta due dita con movimento circolare e con lo stesso gesto se ne spalmo' un po' sulle gote che subito divennero rosee.
Finito il restyling le ragazze scesero dalla macchina e andarono incontro a Mat che aveva aspettato pazientemente conoscendo alla perfezione queste 'manie da donna'.
Si rivolse a entrambe: «Allora, ora entriamo, non taccate niente se non il cibo e non parlate male di nessuno con nessuno. Purtroppo qui anche i muri hanno le orecchie»
«Non abbiamo due anni» ribatte' scocciata la sorella.
Dopo che Mat ebbe fatto la sua battutina del cavolo mugugnando un «Ah no?» entrarono tutti insieme nel set, che era già allestito per le riprese del film. I due angoli sul fondo della sala erano allestiti come se fossero parte di una casa. In uno degli angoli c'era quella che evidentemente era la camera da letto di un ragazzo con un letto a soppalco e un casino di libri sparsi per la libreria che ricopriva tutta la parete. Sotto al letto una piccola scrivania con la sedia girevole.
J e JayJ si guardarono un po' in giro, c'era un casino di gente che si dimenava andando da un lato all'altro della stanza spostando oggetti e mobili avanti e indietro, che parlava all'auricolare o più frequentemente urlava perchè qualcosa non era andato per il verso giusto. J cercava fin troppo evidentemente con gli occhi il ragazzo biondo. Essendosene accorta JayJ le chiese: «Chi è?»
«Chi è chi?» domandò a sua volta J fingendo di non capire.
«Chi è il ragazzo per cui sei venuta qua, quello che hai sempre in testa. Quello che ti ha colpito talmente tanto da farti dimenticare Chaz e tutte le sue bugie. Chi è?» rispose e allo stesso tempo chiese l'amica a J. Decisa e con un sorriso di compiacimento stampato in faccia.
«Oh.. JayJ mi spiace di non avertelo detto.. Ti racconterò tutto promesso, ma non adesso» si rivolse così dispiaciuta alla ragazza che però non sembrava arrabbiata infatti sorridendo ancora si era diretta al buffet e prendendo in mano una tartina aveva pronunciato un «Basta che me lo fai conoscere» strizzando un occhio complice.
In quel momento J si accorse che Niall era solo 1/5 di tutto quel ben di dio perchè dalla porta entrarono cinque ragazzi, tutti bellissimi e tutti diversi. Uno dalla carnagione scura i i capelli neri tirati su con un tenero ciuffetto camminava guardando avanti pensieroso, negli occhi un'espressione concentrata. Un altro con una maglietta a righe i capelli castano scuro e gli occhi color ghiaccio abbracciava amichevolmente un ragazzo ricciolino castano scuro anche lui con gli occhi verde smeraldo che rideva ininterrottamente. Accanto a loro stava un quarto membro ricciolo anche lui castano-biondo, indossava una camicia a quadri allacciata fino all'ultimo bottone. E poi dietro a tutti c'era lui. Camminava insicuro guardandosi intorno, era palesemente teso, come un pezzo di legno.

"Ehi ma.. No oddio help! Vengono verso di noi!"

SPAZIO DELL'AUTRICE:

Yoo ciauu, questa volta è passato poco tempo! Come sono brava, ya
mi rendo comunque conto che questo capitolo sia un po' poco pieno
di colpi di scena e di novità, ma alcune parti descrittive servono, fidatevi
senza di questo capitolo non capireste il resto! ;)
Mi sono impegnata, sappiatelo eh!
Come al solito la mia richiesta è di recensire i capitoli con più di dieci parole, ve ne sarei gratissima.

Penso che, se avrete trovato tempo di leggere la storia, ne troverete per recensire..
*occhioni dolci*
vipregovipregoviprego/perfavoreperfavoreperfavore
Sbaciucchietti qua e là a tutti! C:

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