Scusami se non sono perfetta.

di xshawtyx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tell me what your name is ***
Capitolo 2: *** We could go to the movies or the mall, baby I don't care; ***
Capitolo 3: *** It's your chance take her hand to the floor. ***
Capitolo 4: *** I think I like you more because your different ***
Capitolo 5: *** Can you feel me when I think about you? ***
Capitolo 6: *** Please, take my hand. ***
Capitolo 7: *** That was EPIC || ***
Capitolo 8: *** without you. ***
Capitolo 9: *** yes, she's my girl. ***
Capitolo 10: *** Baby, if you see a comet, I'm on it. ***
Capitolo 11: *** The time keeps slipping by. ***
Capitolo 12: *** singin' my whole life with his words. ***
Capitolo 13: *** We can fly, together. ***
Capitolo 14: *** Just tell me what i gotta do, just to stay right next to you. ***
Capitolo 15: *** So just call me if you need me. ***
Capitolo 16: *** Rawr ***
Capitolo 17: *** -- ***
Capitolo 18: *** i hear it everyday. ***
Capitolo 19: *** why do you wanna play with me like this, justin? ***



Capitolo 1
*** Tell me what your name is ***


Tell me what your name is.

'Tiff, Bieber ritornerà qua a Stratford' mi dice Caitlin mentre passeggiamo tra i corridoi della nostra High School.
'Okay, quindi?' chiedo con un tono indifferente e stranamente altezzoso. Lei si mette a ridere.
'Sembri tanto Kate' mi dice lei con una risata che diventa soffocata dopo il mio sguardo da "stai zitta o ti polverizzo".
Mi metto a ridere anche io fino a quando vediamo la nostra "carissima amica" Kate Gregory.
'Quando si parla del diavolo spuntano le corna' dice Caitlin con un tono sarcastico.
'No, lei è il diavolo' ribatto io. Quell'ochetta dai capelli biondi è sempre seguita dai suoi anatroccoli che non diventeranno mai cigni: Brittany e Juliet.
La Gregory è la ragazza più odiata e richiesta della scuola; una vera e propria puttana in poche parole.
Abbastanza alta, magra e con due antipatici occhi color cenere che potrebbero criticare anche la creatura più perfetta dell'universo.
'Sapete che Justin ritornerà qua a Stratford? Oddio non vedo l'ora di vedere quel figo della madonna' ci racconta. 
Caitlin si limita a sorridere, dovrebbe essere difficile per lei rivedere il suo ex, che è così richiesto dalle ragazze della nostra scuola. Io invece decido di risponderle in tono poco cortese.
'Tesoro mio, potresti chiudere quella bocca che ti ritrovi e non parlare così con me e la mia amica? Perchè Bieber, lei lo conosce meglio di te' volevo dirle qualcosa di più volgare e arrogante ma penso che non sia una persona così importante da essere insultata da me. 
Sicuramente Bieber non aveva eliminato l'ipotesi di scoparsi Caitlin, un giorno.
'Ah si? Infatti tu Justin non lo conosci neanche, Carter' ribatte lei con un sorriso sulle labbra che mi innervosisce.
'Ora puoi spostarti?' le chiedo con una voce abbastanza dolce e carina. Lei si sposta mentre Juliet e Brittany la guardano stranamente.
Caitlin sembra un po' spaventata; la mia migliore amica, Caitlin Beadles, è una delle ragazze più timide della scuola ed è abbastanza strano vederla affiancata da una ragazza ribelle e trasgressiva come me.
'Tiffany, forse hai esagerato con Kate' mi dice lei, sembra quasi me lo avesse sussurrato così che nessuno ascoltasse il suo parere. Sorrido, so che lo dice per il mio bene.
'Sai, volevo dirle di peggio ma averti affianco mi ha fatto frenare' ci mettiamo a ridere insieme.
'Ma è bello essere amici di Bieber?' le chiedo. Lei annuisce e sorride. 
'Oggi si mangia a casa mia, no?' le chiedo ancora. Lei annuisce ancora una volta. Mi piace avere un'amica così calma e pacifista.
Usciamo nel cortile della scuola e lo attraversiamo lentamente continuando a chiacchierare. Dopo una decina di minuti siamo già nel cortile di casa mia.
Io e Caitlin siamo vicine di casa ed è per questo che è diventata la mia migliore amica. Due anni fa mi sono trasferita qua a Stratford. Prima io e mia madre abitavamo a Los Angeles ma, per lavoro, lei si è dovuta trasferire nella sua città natale in Canada.
'Di chi è quella range rover parcheggiata davanti a casa tua?' chiedo a Caitlin mentre cerco le chiavi per aprire la porta nella mia borsa. Mia madre non è mai in casa: lavora dalla mattina alla sera e spesso di notte esce con un suo amichetto. Così almeno dice.
Caitlin non mi risponde e inizialmente mi preoccupo nel vedere la sua faccia che è un misto di paura e allegria. 'Quindi?' voglio sapere al più presto di chi è quella macchina.
Faccio una faccia imbronciata perchè la ragazza non mi risponde. 'Eddaaaai!' mi metto ad urlare con una vocina da bambina piccola.
Lei sorride e mi guarda negli occhi. 'Lo scoprirai tra poco' mi dice.
Okay, non c'ho voglia di sopportare la sua aria misteriosa. Non voglio aspettare quindi lascio lo zaino all'entrata di casa mia e mi avvio verso la casa dei Beadles.
'Caitlin te intanto entra!' le urlo dal marciapiede opposto a quello dove si trova lei e la saluto agitando la mano.
Non busso neanche; ormai sono diventata come una figlia della famiglia e entro in casa salutando Christian.
'Ciao bro' gli dico arruffandogli i capelli che a me assomigliano tanto ad un casco di banane.
'Chi è lui?' gli chiedo indicando un ragazzo sdraiato sul divano con le gambe all'aria e con degli occhiali da sole che li coprono gli occhi.
'Non lo riconosci?' mi chiede Christian. Il ragazzo misterioso si alza togliendosi gli occhiali e mi porge la mano.
'Io sono Bieber, Justin Bieber' mi dice. Io gli afferro la mano e gliela stringo davvero troppo forte.
Lui si mette a ridere e si sdraia di nuovo sul divano. 'Non mi hai detto di avere amiche così sexy e carine' dice guardando Christian che finge di arrossire.
'Comunque, dimmi il tuo nome' mi ordina. Io lo guardo con fare altezzoso. 'Scoprilo tu' gli dico.
Lui mi prende per una piega della mia camicia e mi fa sedere sul divano.
'Dimmelo subito' mi ordina, un'altra volta. Sapevo che Bieber fosse un donnaiolo ma non credevo lo fosse così tanto.
'Tiffany Carter' gli rispondo. Lui sorride e mi fa rialzare.
'Piacere mio' dice fingendo di essere un angelo sceso in terra. Esco di corsa sbattendo la porta e sperando di non aver rotto niente.
Vaffanculo Bieber.

 

Il mio spazio.
Ciao ragazze! Io sono Leti, l'autrice di questa fanfiction.
Ho provato a scriverne molte ma sono finite tutte in un cestino
a causa mia. La causa? Non mi piacevano-facevano schifo- poche
recensioni-nessuno la leggava-troppo banale-non so come continuarla 
e altre stupide scuse.
Ma questa FF è stata iniziata per rimanere ed essere finita.
Okay, questa parte da 'SALVERO' LA TERRA' potevo risparmiarmela.
Comunque, spero che questa storia bruttissima possa diventare bella
e trasformarsi da brutto anatroccolo a cigno.
Per il prossimo capitolo voglio almeno cinque recensioni.
Okay, ora me ne vado.
E YOOOOOOH!

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Capitolo 2
*** We could go to the movies or the mall, baby I don't care; ***


We could go to the movies or the mall, baby I don't care;

Justin's chapter.

'Christian, spiegami: che ho fatto di male?' chiedo al ragazzo. Lui resta seduto sul bordo dell'angolo-cottura e sembra pensi all'evento appena accaduto.
Resta immobile, impassibile ma dopo pochi secondi si butta, gambe all'aria, sul divano vicino a me.
'Beh, secondo me a lei piaci' mi sussurra nell'orecchio come farebbe una vecchia suocera. Preferivo avere di fianco a me Tiffany..
Preferirei avere di fianco Tiffany che mi sussurra qualcosa nell'orecchio. Ma che vado a pensare? Io sono Justin Bieber, amato da milioni di ragazze in tutto il globo.
'E a te...' inizia Christian alzandosi dal divano con un atteggiamento simile a quello della Pantera Rosa. Prende un cuscino. Non capisco che vuole fare. 
Quel ragazzo mi preoccupa ogni giorno di più. '...piace lei' dice mettendosi a correre per la cucina. Io rimango seduto sul divanetto, non mi muovo.
Da quel poco che la conosco, posso dire che è una bella ragazza. Ma non so com'è caratterialmente; so soltanto che è scontrosa, menefreghista, autoritaria e ribelle.
Penso che sia anche una ragazza solare e allegra.
Un po' come me. Avendo un carattere simile penso che anche lei, nel profondo del suo cuore, ha un briciolo di dolcezza, che deve essere recuperata come uno dei tesori più importanti dell'archeologia. E' un po' come un antico vaso greco che uno staff di persone deve riportare a galla.
'Stasera che facciamo?' chiedo a Beadles. Lui mi guarda di traverso e si mette a ridere, buttandosi sul pavimento e battendo su questa superfice mani e piedi.
Sembra un pazzo da ricoverare, per questo è uno dei miei migliori amici. Sorrido.
'Vuoi passare una notte di fuoco con me?' mi chiede con una voce da ragazza che mi ricorda quella di Tiffany. Mi metto a ridere anche io e gli spiego che non aveva capito cosa intendevo. 'Sei una bella ragazza però io volevo vedere un film con..' scherzo.
'Beh, si può fare. Oggi è venerdì, i miei sono dai nonni e.. party tutta la notte' dice Christian urlando le ultime quattro parole. Mi metto a ridere. 
Si mette a pensare grattandosi la nuca. Il ragazzo impara dai fighi a quanto pare. Sta imitando un ragazzo perfetto di nome Justin Drew Bieber.
'Bieber. Facciamo come nel tuo video di One Time' dice come se una lampadina si fosse accesa nel suo cervello forse inesistente.
Si, parla Bieber. La voce di Tiffany mi perseguita, la voglio conoscere bene.
'Okay, si potrebbe fare' dico io prendendo dalla tasca dei jeans il mio iPhone. Christian si allontana un attimo e si avvia verso il corridoio per usare, secondo me, il telefono di casa però dopo un minuto scarso ritorna e mi porge un foglietto.
'E' il numero di Tiffany' sorride. A cosa gli serviva il numero di Tiffany? Ah si, loro erano amici. Forse si erano anche fidanzati.
'L'hai mai baciata?' gli chiedo. 'Chi, lei? Mi piacerebbe ma non ha mai baciato nessuno, per ora. Così dicono' il mio amico sorride e ricambio anche io.
Un pericolo in meno. Digito velocemente il numero di Tiffany sullo schermo del cellulare e lo salvo nella bacheca.

'Pronto?' risponde una voce femminile. Non dovrebbe essere Tiffany. Aspetta, ma io conosco quella voce. Si, la conosco davvero bene.
'Caitlin, c'è Tiffany?' le chiedo con una voce alquanto stressata. Non ero 'depresso' per colpa sua ma volevo parlare con Tiffany.
'Si, te la passo' mi risponde con una voce dolce. Caitlin, sempre la stessa romanticona. 'Tiff, è per te' sento. Non ha detto chi è la persona che la chiama. Meglio.
'Ciao Bieber' mi dice lei. Come cazzo mi ha scoperto? Caitlin non le ha detto niente. Glielo chiedo.
'Ti vedo dalla finestra, coglione!' alzo la testa e davanti a me, nella casa di fronte, c'è Tiffany che mi saluta. Ricambio quello strano saluto.
Quella ragazza. Come poteva essere così perfetta per i miei occhi? Non mi sarei stancato mai a guardarla; non avrei dormito per osservarla mentre, con gli occhi chiusi, sembra un angelo sceso dal cielo. I lunghi capelli scuri lisci anche senza piastra e i suoi occhioni marroni mi facevano sentire meglio. Continuavo a guardarla.
Alta e magra indossava una gonna nera a pieghe, una camicetta bianca e un cardigan rosso. Quella era l'uniforme della mia nuova scuola solo che lei la rendeva un'uniforme particolare, stupenda. Non le staccavo gli occhi di dosso. Anche lei mi guardava e sorrideva.
'Comunque, smettila di guardarmi con quella faccia' mi dice. Si mette a ridere, una risata che mi eleva fino al cielo. -Questi sono i pensieri stilnovistici di Bieber-
'Ehm, si. Scusami' le rispondo grattandomi la nuca. So di essere rosso e quella cosa che mi dice la ragazza mi mette terribilmente in imbarazzo.
'Baby, sei diventato rosso. Non pensavo potessi farti questo effetto' mi dice lei con una voce attraente.
'No, è solo un po'.. di febbre' le dico. 'Ah davvero? Ti vengo a curare io' mi risponde e si mette a ridere, di nuovo.
'Non è niente, scherzavo. Ti va di venire al party che organizziamo io e Christian stasera?' le chiedo dopo una chiamata interminabile.
'Certo che si. Vengo là alle sette' mi risponde. Sono felicissimo. Tiffany ha detto di si.
Mi riattacca il telefono in faccia senza neanche salutarmi. Ecco: dov'è finito quel carattere dolce e attraente di prima? Dio aiutami.

Christian mi sorride. Nell'ora che passa continuiamo a mandare SMS di invito e tutte le persone accettano perchè i re della festa sono Christian Beadles e io, Justin Bieber.
Come potrebbero rifiutare? Fare un party privato con una delle star più famose del pianeta.
Rifletto un po'. Come mi vestirò? Chiamo Caitlin.
'Di che colore si veste Tiffany?' le chiedo senza salutarla o presentarmi. Lei si prende un colpo e si mette a ridere. 
Ma tutto quello che le ragazze sanno fare è ridere e attrarre ragazzi? No. Spero.
'Si veste di rosa' mi dice la ragazza. La saluto e riattacco.
Rosa. Rosa. Rosa. Rosa.
'Christiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan' chiamo il ragazzo. Io non sono un grande stilista. Non penso che Tiff ballerebbe con me se mi vesto con una giacca di pelle grigia, dei pantaloni neri che mi fanno vedere il didietro, delle supra rosse e una bandana gialla. Ah, non dimentichiamo le calze azzurre che sbucheranno dalle supra.
No, meglio di no. 'Con cosa si abbina il rosa?' chiedo a Christian.
'Nero. Nero. Nero' mi risponde lui e si chiude nella sua camera a prepararsi. Mancano due ore, amico.
Mi sdraio sul divano e scrivo un tweet 'beh, stratford rimane la mia casa' 
3785395320 RT. 385372835293 MENZIONI. Leggo i tweets delle fans.
Le adoro. Amo le mie beliebers.

Intando, guardo le finestre della casa di Tiffany e indovina chi vedo? Tiffany in reggiseno che si sta vestendo.
'ddio mio, ha un corpo perfetto. Credo pratichi danza, non ho mai chiesto niente a Christian. La ragazza si gira e mi vede osservare attentamente il suo corpo.
Mi fa una linguaccia e chiude le tende. Dopo sbuca di nuovo e mi saluta. Che tenera che è. Assomiglia un po' a Jazzy, nei modi di fare.

 

Note dell'autore.
Salve ragazze! Devo ammettere che questo capitolo mi piace
davvero tanto. L'ho scritto ascoltando varie canzoni di Katy Perry,
forse è lei che mi fa scrivere meglio (?)
Beh, grazie per le DODICI recensioni! Cioè in un giorno, DODICI RECENSIONI?
Siete magnifiche. Non voglio darvi delle figone ma lo siete lol
Per il prossimo capitolo voglio sei recensioni. Sono poche e so che 
voi ce la farete perchè si.
Su twitter sono @kidrauhlsdoll
..e yoooh! MUCHLOVE

PS: datemi pure consigli ;)

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Capitolo 3
*** It's your chance take her hand to the floor. ***


It's your chance take her hand to the floor

Tiffany's part.

'Caitlin' dico alla mia migliore amica. Lei mi sorride. 'Dimmi'
'Non so che mettermi' sbotto. Lei sorride un'altra volta.
'Beh, mettere vestiti non è il massimo per te' annuisco.
'Si, ma io voglio essere bella. Per lui' le dico. Era inutile negare a Caitlin che volevo cercare di 'catturare' Bieber.
'Gli ho detto che ti vestivi di rosa' mi rivela lei mettendosi a ridere. Io odiavo il rosa. 
'Si, ti ho sentita, scema' le dico abbracciandola. Guardo le tende bianche per un'altra volta. Justin era là dietro.
Sorrido. 'Vado a casa a prenderti un vestito' mi dice Caitlin uscendo dalla mia camera e, successivamente, di casa.
Chissà che vestito mi avrebbe portato.

Justin's part.

Dalla finestra vidi Caitlin che attraversava la strada. 
'Christian, sta arrivando Caitlin. Forse ci dirà qualcosa su Tiffany. Io non so neanche come vestirmi' dissi io al ragazzo.
Christian era già pronto. Con un'ora in anticipo. Mentre io ero seduto sul divano vestito da barbone.
'Caitlin!' disse il ragazzo quando la sorella entrò in casa. 'Ciao Cait' la salutai. Lei mi salutò con un gesto della mano e diede uno spintone al fratellino.
'Spostati Christian, devo prendere un vestito rosa per Tiffany' disse lei, credo scusandosi, al fratello. Si mise a correre per salire le scale, quando si girò.
Mi guardo con un'espressione orgogliosa che mi mise i brividi. 'Vieni Bieber' mi ordinò. Forse non voleva sembrare un generale ma quella ragazza, in quel momento, era Hitler.
Mi alzai e la raggiunsi sulle scale. 'Andiamo in camera mia' mi disse lei con un sorriso a 37857328 denti. Non è che mi vuole stuprare? Beh, sono un ragazzo figo, io. Caitlin non commettere sciocchezze. Ti prego. Capisco che sono il tuo ex però non dovresti fare queste cose con me.
'Entra forza' mi consigliò. 'Ora apri l'armadio e scegli qualcosa che ti piace' mi disse.
Io sorrisi. Quell'armadio era pieno di vestiti. 'Devo sceglierlo per Tiffany?' chiesi. Lei annuì.
Osservai tutti i vestiti rosa. Questo era troppo frufru, via. Quello troppo sexy. Lo lanciai sul letto. Non volevo che qualcuno mi rubasse la mia futura ragazza.
'Questo' dissi. Non so come mi fosse uscito di bocca quel ''questo''. Lo stavo solo pensando.
Caitlin sorrise. 'Ti piace ancora, eh?' mi chiese. Mi piace ancora? Che significa? E' la prima volta che vedevo quel vestito. Davvero non capivo.
Sembrò che la ragazza mi lesse nella mente. 'Me lo avevi regalato tu' mi disse. Io le avevo regalato quel vestito? Lo rimisi via.
'No, penso che stia meglio a Tiff che a me' disse riprendendo il vestito rosa. 'Grazie Justin' mi abbracciò.
Fu allora che mi ricordai tutto.

Justin's flashback.

'Justin, oggi è il compleanno di Caitlin, no?' chiese la donna al figlio. Il ragazzino annuì.
Justin aveva solo dodici anni e doveva fare un regalo a Caitlin, la sua ragazza.
La madre sorrise. 'Tieni' gli disse porgendogli una banconota da venti dollari. Il ragazzo la ringraziò e uscì di casa tutto contento.
Entrò in un negozio a caso, l'unico negozio di vestiti in cui era potuto entrare. Gli altri erano troppo costosi.
'Vorrei un vestito' disse Justin alla commessa. Lei si mise a ridere.
'Di che colore lo vuoi questo vestito, Justin?' le chiese la donna. Tutti lo conoscevano, ormai.
Cantava sulle scale del teatro di Stratford con una chitarra per mancini. Dava speranza a quella piccola cittadina.
'Rosa' disse Justin. Sapeva che era uno dei colori che piaceva alle ragazze e Caitlin adorava quel colore, anche se non era una delle solite ochette.
'Questo' disse lui. Diede i soldi alla ragazza e raggiunse di corsa casa sua.
'E' meraviglioso' disse Pattie, abbracciando il figlio.

Tiffany's part.

'Eccomi!' urlò Caitlin dal salotto. Io ero ancora in intimo, seduta sul mio letto a guardare qualcosa che non avevo neancora messo a fuoco.
Caitlin stava correndo sulle scale. Sentii un tonfo. 'Cait! Stai bene?' dissi correndo fuori dalla mia camera.
La mia migliore amica era incimpato su un abito. Era meraviglioso.
'Si, sto bene. Sono sempre la solita sbadata' le porsi la mano per aiutarla ad alzarsi. Mi fece vedere il vestito.

'Ti piace?' mi chiese. 'Certo' le risposi. Era stupendo.
'Ora provalo' mi disse. Veloce come la luce mi provai il vestito.
Mi specchiai. Ero bellissima, sembravo una di quelle ragazze perfette che sono su tumblr. Sorrisi.
'Caitlin, entra!' urlai. Quando la ragazza mi vide rimase a bocca aperta. 'Sei bellissima' mi disse.
Annuii; aveva ragione. 'Ora prova questo' le dissi dandole un vestito color acquamarina.

Me lo aveva regalato mia mamma ma a me stava un po' largo quindi avevo pensato di regalarlo a Caitlin.
'Ma è.. bellissimo!' mi disse abbracciandomi. Appena lo indossò sembrava una principessa.
'Caitlin, sei perfetta' Lo era davvero. Sorrise e ci abbracciammo.

Justin's part. Questa parte la dovete leggere per forza con 'First Dance' di Bieber, per forza. Okay?

Mi ero preparato anche io. Mi piacevo, come sempre. Con quella felpa nera e i jeans grigi sembravo proprio la star diciottenne.
Mi sedetti sul divano e mi allacciai le supra nere come solo io sapevo fare. 'Ora siamo dei veri gentiluomini' dissi a Christian facendo uno dei miei occhiolini.
Preparammo il gazebo, mettendo palloncini e riordinammo la casa. Si, sembrerebbe strano che Justin Bieber faccia le pulizie di casa.
Gli ospiti iniziarono ad arrivare. C'erano molte ragazze carine che cercavano di parlare con me ma nessuna era bella come Tiffany.
'Chi è quella?' chiesi a Christian indicando una ragazza mora che indossava un vestito rosa uguale a quello scelto per Tiff.
'Non la riconosci? E' la migliore amica di Caitlin' mi rispose lui dandomi una pacca sulla spalla. Tiffany era stupenda.
La raggiunsi con Christian. Le corsi incontro da dietro (?) e le afferrai i fianchi. Lei sussultò un po'. Si era spaventata? Ora mi aspettava uno schiaffo.
'Bieber' mi disse, girandosi e abbracciandomi. 'Sei bellissima' le dissi, mentre ci abbracciavamo. 'Grazie' disse arrossendo leggermente.
'Balliamo?' le chiesi. Lei annuì. 'Che le danze abbiamo inizio' urlò Christian. Partì la mia canzone. First Dance.
'E' partita proprio nel momento giusto' osservai. Tiffany mi guardò regalandomi un altro dei suoi bellissimi sorrisi.
Mi avvicinai di più a lei, baciandola sul collo. Lei si allontanò un po' e si mise a ridere.
'Bieber potrebbe smetterla di mettere in gioco gli ormoni di una ragazza?' mi chiese ridendo.
'Beh, se vorrei giocare con lei lo farei in un letto' le dissi con un tono malizioso. 
'Ma stai zitto e balliamo' rispose lei ridendo. 'Boyfriend. Ma hai deciso di mettere solo canzoni tue, stasera?' mi chiese, sussurrando nelle orecchie.
'Beh, no. E' DJ Christian!' dissi mettendomi a ridere. 'A chi l'hai dedicata questa canzone? A Selena?' mi continua a porgere domande.
'No, alla ragazza che sta ballando con me' dissi mettendo le mani sui suoi fianchi. Mi avvicinai e iniziai a baciarle il collo.
Lei si attaccò a me. Il suo petto era attaccato al mio. 'Bieber, smettila..' mi disse con un tono malizioso. Non la ascolto. Continuo a baciarla focosamente.
Mi accorgo che tutti gli occhi delle persone sono puntati su di noi. 'Ora, se ci permettete, togliamo il disturbo' dissi io guardando Tiffany, il peperone.

Raggiungemmo la casa di Tiffany. 'Ma che cazzo cercavi di fare?' mi chiede lei.
'Volevo conquistarti' risposi io buttandomi sul divano. Lei si sedette vicino a me.
'Ti piacciono i film horror?' mi chiese. Annuì.
'Anche a me. Guardiamone uno' disse lei scegliendo una cassetta. 'Di chi sono?'
'Di Beadles, me le ha prestate. Questo non l'ho neancora visto' mi rispose mettendo la cassetta nel lettore cassette, per l'appunto.
Si sedette vicino a me togliendosi i tacchi. Osservai di nuovo il vestito. Di un rosa chiarissimo e stretto. Era davvero seducente.
Al primo urlo Tiffany mi abbracciò. Fino alla fine del film, mi tenne stretto come un'ostrica e il sasso dove resta 'attaccata'.
Mi avvicinai a lei e la baciai. 'Bieber..' sussurrò lei, prima di iniziare a sbottonarmi la camicia.

 

I miei appunti.
Questo capitolo è dedicato a tutte le persone
che continuano a recensire questa cacchio di FF.
Spero vi piaccia. Credo di aver esagerato nell'alternare 
la parte di Bieber con quella di Tiffany ma se non lo facevo
il capitolo risultava lungo 18 righe. lol
Le canzoni usate per scrivere questo capitolo sono:
-One Love
-First Dance
-Boyfriend
-Take you

Beh, spero vi piaccia e forse avete capito cosa succederà
nel prossimo capitolo. eheh.
Voglio nove recensioni per il prossimo, che è veramente
impegnativo lol

SPOILER:
i due faranno l'amore su un divano. Bello, no? Comunque, 
credo che a voi basti una scena di sesso. Devo cambiare
il tipo di colore (?) della storia. Mettendo arancione ee

Au revoir e yoooooh.



 

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Capitolo 4
*** I think I like you more because your different ***


I think I like you more because your different
Justin's Chapter.
Iniziai a baciarle focosamente il collo. Lei gemeva di piacere e ripeteva il mio nome in un modo perfetto.
'Dimmi Tiffany, sei ancora vergine?' le chiesi io con un tono provocante. 'Si. Justin è la prima volta per me. Per te altrettanto?' mi chiese lei.
'Si anche per me, tesoro' dissi ricominciando a baciarla. 'Fammi sentire in paradiso, mi lascio nelle tue mani' mi dice mordendomi le labbra.
Ci baciamo mentre lei mi sbottona la camicia. 'Justin' la sento ripetere il mio nome mentre le nostre lingue giocano come se stessero formando un puzzle.
Quella ragazza mi faceva letteralmente impazzire. 'Ti amo' mi sussurra lei nell'orecchio.
Sorrido. 'Anche io, Tiff' dico iniziando a baciarla sempre più in giù. La spoglio. Era perfetta anche senza vestiti.

Lei mi sorride e mi sdraio vicino a lei. In poco tempo, mi ritrovo nudo mentre Tiffany, sdraiata sopra di me, si mette a percorrere ogni centimetro del mio corpo.
'Mi piacciono le donne che comandano nel sesso ma te mi sai troppo da generale, Tiff..' le dico iniziando a baciarle il corpo.
Inizio a scendere, verso la sua intimità. 'Sicura?' le chiedo. Annuisce. 
Iniziamo a far l'amore. 'Bieber.. Bieber!' urla lei afferrandomi per il collo. Decido di smettere, è troppo per essere la prima volta. Mi sdraio vicino a lei e inizio a toccarle il seno.

'Sai, se tu fossi una materia scolastica, ti studierei tutto il giorno' le dico sorridendo.
'Forse non prenderai sempre A' mi dice lei in tono malizioso.
'Te che voto mi dai, ora?' le chiedo. Si alza a prendere carta e penna.
Justin Bieber. Tiffanologia. Voto: A+++
'Ora devi farlo firmare a mamma' mi dice porgendomi il foglio. Sorrido.
'Non so cosa potrebbe dire mia madre guardando questo' dico indicanto il nome della materia.
Lei si mette a ridere mentre inizia a giocherellare con il mio sesso.
Dopo poco tempo decide di smettere, vedendo anche il mio alto grado di eccitazione, e si sdraia sopra di me.

'Guardiamo un film?' mi chiede lei. Accendo la TV e do una sbirciatina all'orario: erano le due di notte.
'Abbiamo svegliato i vicini, tesoro' dico stringendola a me. Le nostre pelli nude si toccarono, unendosi e producendo calore.
Iniziai a guardare i vari canali. Trasmettevano solo porcherie. Di solito, mi fermavo per un minutino a vedere quelle scene di sesso ma, dopo quella notte, terminai. Avrei avuto sempre Tiffany vicino, no?
'Non c'è un cazzo' dissi io. Lei annuì e si mise a ridere. Seguii il suo sguardo: era posato sul pavimento.
C'erano solo i nostri vestiti. I miei boxer, il suo intimo nero e i vestiti indossati alla 'festa'.
'Vai su MTV o se no guardiamo il telegiornale' propose lei. Intanto si alzò e indosso l'intimo nero.
Mentre cercava di allacciarsi il reggiseno raggiunse la cucina e si girò a guardarmi.

Tiffany's chapter.
 
Justin mi guardava nella penombra della stanza sorridendo appena. Con la luce della televisione che aleggiava intorno a noi come una fantasmagoria, sembrava fosse contento dell'oretta passata insieme. In quel breve periodo di eccitazione, gli brillavano gli occhi color miele e sentivo il suo respiro girare intorno alla mia testa come se un vento mi spiasse i pensieri. Ci eravamo conosciuti appena due giorni e qualche ora prima ed eravamo già stati a letto, o meglio, a divano insieme. Sorrisi, mi rendeva felice come nessuno faceva.
'Un po' d'acqua?' gli chiesi mentre sorseggiavo da uno degli ennesimi bicchieri della Mc Donald's. Rifiutò. Mi avvicinai a lui e mi sdraiai.
Intanto, si era già messo i boxer come avevo fatto io, indossando l'intimo, poco fa.

Me ne stavo distesa con la testa sulle sue ginocchia, metre lui passava le dita fra i miei capelli. Quel tocco tiepido, gentile e, allo stesso tempo, timido mi faceva sorridere.
Socchiudevo gli occhi, provando un piacere leggero ogni volta che mi scostava i capelli dalla fronte. Quando li riaprivo, ritrovare il suo sguardo guardarmi attentamente con un sorriso ebete in faccia mi faceva ridere e pensavo che fosse la cosa più bella che la vita poteva regalarmi.
Quel sorriso, quelle fossette che solo lui riusciva a fare in un modo particolare mi facevano provare un brivido ogni volta che lo guardavo.
'Come ci riesci?' gli domandai alzando lentamente il braccio per sfiorargli il mento. Al contatto con il dorso della mano, lui sorrise ancora e mi provocò un po' di malizia.
'A fare che cosa? A essere così legale ed illegale allo stesso momento?' mi chiese. Era un coglione, però.

Rimasi qualche secondo in silenzio, guardandolo da un occhio all'altro, persa nelle varie sfumatura dei suoi occhi. Poi mi alzai di scatto e gli diedi un bacio.
'Te lo spiego dopo, ora chiamo Caitlin per raccontarle tutto. Si sarà preoccupata' gli dissi ridendo mentre mi alzavo e raggiungevo il telefono di casa.
Lui lasciò cadere la testa indietro e appoggiò le braccia sulle ginocchia.
'E' sleale da parte tua..' sussurrò mentre ritornava a fissarmi. Mi diede un colpetto sulla fronte.
'Ehi' gli urlai come se fossi arrabbiata per quello che avevo appena fatto.
'Non sei brava a recitare Tiff..' disse lui terminando con uno sbuffo. Lo guardai con fare altezzoso.
'Ah, perchè te si, eh?' gli dissi. Lui annuì. Pff, ma chi si credeva di essere.

Qualcuno interruppe le nostre effusioni amorose bussando alla porta di casa mia.
'Sarà la vecchietta tua vicina di casa che ci dice di gridare un po' di meno' disse Justin mettendosi a ridere.
'Non è colpa mia se mi fai questo effetto' aggiunse con un sorrisetto malizioso.
'Bieber..' lo richiamai come fa una madre paziente con un figlio.
'Mammina, puoi avvicinarti qui? Avrei bisogno di un po' di latte' mi disse lui imitando la voce di un bambino di tre anni.
'Avevi l'occasione di approfittartene prima' risposi io facendogli l'occhiolino e girandomi per fargli vedere il mio bel sedere.
'Tiffany, hai un bel culo!' 'Non te ne eri accorto prima? Ah, forse eri troppo impegnato ad infilare Jerry dentro di me' commentai io.
'Come fai a conoscere Jerry?' disse lui imitando lo stesso bambino di prima e toccandosi il sesso.
Mi diedi il palmo della mano sulla fronte. Cercava di essere sensuale oppure era un'idiota.
'Mezz'ora fa, Jerry è stato nella mia bocca, ciccio'
gli risposi io cercando di essere il più sensuale possibile.

'Allora apri oppure mi lasci qua fuori?' urlò Christian da fuori.
'Christiaaaaaaaaaaan' dissi io, seguita da Bieber che iniziò ad emettere delle note acute.
Aprii la porta e mi vidi la faccia di Christian guardarmi come un sedicenne guarderebbe un porno.
Mi diedi il palmo della mano sulla fronte. Un'altra volta. Justin si mise a ridere.

L'angolino dell'autrice
uhuhuh saaaaalve! Sono io: la vostra 'scrittrice' pervertita.
Devo salutare tutte le ragazze che continuano a recensire
questa fottutissima storia che sta iniziando a diventare interessante.
Il rating, o come si dice, è diventato arancione o dovrebbe essere rosso?
Beh, credo che un giorno diventerà rosso perchè mi piace molto
scrivere questi capitoli piccanti (?) '-'
Beh, visto che c'ho messo un'ora a scrivere il mio capitolo preferito
(QUESTO) voglio DIECI recensioni e so che voi ci riuscite.
Cioè ho postato il capitolo precedente alle due e avete messo
nove recensioni! Poi c'ho messo tanto perchè non mi
andava la linea di internet c: Comunque, spero che
questo capitolo vi abbia eccitato un po' AHHAHAHAHA
YO! Leti.
 
 

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Capitolo 5
*** Can you feel me when I think about you? ***


Can you feel me when I think about you?
Tiffany's part.
'Ciao Justin' disse Christian facendo degli occhietti provocanti all'amico. Justin iniziò a ridere.
Come poteva essere un ragazzo così perfetto? La sua risata. I suoi occhi. I capelli.
'Come è andata?' gli chiede ancora sedendosi sul divano e dandogli una pacca sulla spalla.
'Bene' risponde Bieber sorridendo. 'Meglio delle altre volte?' chiede Beadles.

Il sorriso di Justin si spegne. 'Vaffanculo' inizio ad urlare. Il ragazzo si alza e mi afferra un braccio.
'Vaffanculo Bieber!' ripeto. Vedo i suoi occhi diventare più cupi delle altre volte. Mi dispiace ma cos'altro dovrei fare? Lasciarmi scopare come una puttana? No, questo mai.
Mi giro per salire verso le scale ma Justin non mi lascia il braccio. 'Justin perchè non mi hai detto che hai perso la tua fottuta verginità?' gli chiedo sempre girata ferma sul terzo gradino delle scale.
'Non l'ho fatto apposta, Tiff..' mi risponde lui con un tono lontano, del tutto diverso a quello che conoscevo.

'Cosa a perdere la verginità o a dirmi che eri ancora vergine? Parla Justin' gli dico io. Gli occhi erano iniziati a diventare lucidi e le lacrime non tardarono a scendere.
'Tiffany..' mi sussurra Justin come aveva fatto per tutta la notte. 'L'hanno detto tutti..' inizio asciugandomi le lacrime.
'Me lo hanno detto tutti che eri solo un puttaniere' dico mentre le lacrime continuano a scendere e io non riesco a chiudere il rubinetto.
Justin lascia la presa e mi lascia andare. Non voglio girarmi, non voglio vedere niente che mi colleghi al pensiero di Bieber.
Entro in camera mia e mi butto sul letto, piangendo.
'Vaffanculo Bieber...' sussurro. Qualcuno bussa alla porta. 'Bieber vattene, cazzo' dico senza sapere chi fosse la persona all'entrata della mia camera.

'Sono io. Christian' mi dice Christian. Mi siedo normalmente indossando una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini.
'Circondo' le gambe con le braccia e sto lì a piangere fino a quando Christian mi abbraccia.
Era come un fratellino per me. 'Ma è vero?' gli chiedo io alzando la testa. Guardo i suoi occhi marroni pieni di lacrime.
'Perchè piangi Christian?' gli porgo un'altra domanda. Lui si limita soltanto a fare le spallucce.
'Dov'è Bieber?' gli domando. 'Non so, Tiffany. E' uscito di casa con le lacrime agli occhi ed è salito in macchina'
Spero soltanto non voglia fare qualcosa di brutto per esempio ubriacarsi o, peggio, fare un incidente.

Justin's part.
Osservai a lungo i suoi capelli che sembravano neri. Poco prima, quella ragazza era stata mia.
-Justin- dico parlando tra me e me -perchè hai giocato in questo modo?-
Ero stato uno stupido. Avevo ferito i suoi sentimenti. Le lascio il braccio e mi accorgo che le ho lasciato un segno rosso.
Mi giro e mi asciugo gli occhi umidi. Cosa avevo fatto?
Sei un coglione Bieber. Vaffanculo. Vaffanculo Bieber. Justin perchè.. fottuta verginità.. L'hanno detto tutti che eri solo un puttaniere..

Le parole di Tiffany continuano a fare un eco nella mia mente. Aveva ragione. Quella fottutissima ragazza non aveva nessun torto.
Ero io l'imbecille qui. Amami come solo tu sai fare, Tiffany. Forse era stata un po' affrettata come scelta, quella fatta quella stessa notte. Tiffany, amami come sai fare. Lasciami baciare il tuo collo. Amami come se non ci fosse niente da perdere. Scegli te che fare, io non so che scelta scegliere. Amami come ti amo io e non lasciarmi andare. Io ti amerò anche quando sarò stanco. Tiffany, hai ragione ma sappi che io, un giorno, ti conquisterò e diventerò per te oro, argento e platino. Ti amo, Tiffany.
Forse è strano ma questo è il mio modo di amarti. Hai ragione, sono stato a letto con due o tre ragazze ma non sono un puttaniere. Tiffany, mostrami la via per il tuo cuore. Adoro i tuoi occhi e i tuoi capelli. Mi fai vedere le stelle mentre ti tocco. Insegnami ad amare.

Lascio la casa della ragazza e entro nella mia Range Rover. Cosa avevo fatto? Sbatto la testa sul timone della macchina, attivando il clacson.
Chissene frega della fottuta gente di questa città. Inserisco la chiave nella macchina e inizio a guidare, mentre la radio trasmette varie canzoni che non riesco, o meglio, voglio, ascoltare. Io la amo e non so più che fare. Ho perso tutto.
La conosco da poco, si, ma io la amo. Inizio a premere sull'accelleratore: 40 km/h. 80 km/h. 95 km/h. 113 km/h.
Continuai ad accellerare. Non volevo suicidarmi ma forse era meglio dacci un taglio. Tagliare quel filo rosso che si sarebbe spezzato prima o poi.
Premetti il pedale del freno solo una volta. E quella volta vidi nero.

Note dell'autrice.
Ho provato a modificare un po' il corso della storia perchè, come dicevate voi,
il capitolo quattro è  stato scritto troppo presto. Quindi, per ora, la situazione
è questa:
Tiffany - Pensa che Bieber sia un puttaniere
Justin - Pentito di quello che ha fatto vuole riconquistare il cuore di Tiffany.
Christian - Pentito di aver detto a Justin se era stato meglio delle altre volte

Spero che il capitolo vi piaccia e per questo mi servono solo OTTO recensioni.
Il mio YOOOH non potrebbe mancare e neanche il muuuuuchlove.
# @kidrauhlsdoll on twitter #

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Capitolo 6
*** Please, take my hand. ***


Please, take my hand.

Allora la musica di sottofondo per questo capitolo è un po' complessa. Bisogna prima aprire questa pagina rainy e poi aprire questa canzone di Justin stuck in the moment (acoustic) Spero che il capitolo vi piaccia e.. buona lettura :3

Justin's part.
 
Un forte impatto. La macchina che perdeva il controllo e che cadeva nel canale. Ecco l'ultima cosa che vidi.
Stavo pensando a Tiffany, ai fatti avvenuti in meno di tre giorni. Pensavo a lei. Possibile che tutti i miei pensieri erano rivolti a quella ragazza?
Mi ricordo di un ambulanza e successivamente del buio. 'per Dio, signor Bieber. si sente bene?' mi chiese un dottore, probabilmente fu l'ultima cosa che mi avevano chiesto.
'Tiffany...' sussurrai. Pensavo che sarei morto. La mia Range Rover era distrutta. Stava piovendo. Era una notte di fine aprile.



Tiffany's part.
 
Christian mi osservava dalla penombra della stanza, sorridendo. Accesi la televisione.
'Justin Bieber, il giovane cantante canadese, ha subito un incidente stradale a causa della velocità e ha perso il controllo dell'automobile. "tiffany" è stata l'ultima parola prima di svenire. Ora si trova nell'ospedale di Toronto' disse la conduttrice del telegiornale. Ero scioccata. Non capivo niente.
Le lacrime ricominciarono. Anche Christian si asciugò una lacrima e mi abbracciò.
'Vuoi andare a vederlo?' mi chiese sorridendo. Io annui con un sorriso. Mi vestii di fretta e ci avviammo verso Toronto, con il primo autobus per la città.

Non avevamo i biglietti. Tutte le edicole erano chiuse e se volevamo averli dovevamo andare in un bar, abbastanza lontano. Avremmo perso tempo.
'E se ci beccano?' chiesi a Christian prima di entrare nell'autobus. 'Tiffany, da quando rispetti così tanto le regole?' mi chiese. Sbuffai e mi misi a ridere con il ragazzo.
'Ragazzi' disse un omone di colore toccandomi la spalla. Instintivamente, mi girai di scatto cercando di dargli uno schiaffo ma, mentre la mia mano raggiungeva la sua guancia, lo sconosciuto me la afferrò in una morsa che, con un po' di forza in più, mi avrebbe spaccato l'osso.
'I biglietti' ci ordinò. Eravamo proprio davanti alla fermata dell'ospedale. 'Non possiamo dobbiamo andare all'ospedale per Bieber..' iniziai io.
'Voi amici di Bieber?' ci chiese l'omone mettendosi a ridere pensando che quella fosse una bella barzelletta. Si, ci sono anche andata a letto. Decisi di non dirglielo.

'Si, siamo di Stratf..' dissi io iniziando a spiegare. Ma mi dovetti interrompere: Christian mi aveva afferrato il braccio e, facendo fermare il bus, mi aveva trascinato di corsa fuori dall'autobus. Appena usciti le porte si bloccarono e l'omone rimase bloccato. Il ragazzio di fianco a me salutò educatamente con un gesto della mano.
Ci mettemmo a ridere. 'Perchè l'hai fatto?' gli chiesi continuando a ridere a crepapelle. 'Saremo ritornati a Stratford, sciocca' mi disse arruffandomi (?) i capelli.
Entrammo nell'ospedale correndo. Erano le quattro del mattino e tutto l'ospedale aveva un'aria lugubre.
Muri bianchi e personale vestito dello stesso colore camminavano velocemente come se fossero robot. Guardando i vetri trasparenti, si intravedevano i pazienti. In una camera, brillava una luce blu fosforescente.

Le gambe mi abbandonarono. Quella doveva essere la camera di Justin. Caddi a terra; i piedi non riuscivano a sostenermi.
Mi presi la testa tra le mani e mi misi a piangere lacrime di disperazione. Perchè?
Perchè Justin doveva essere in quella stanza? Perchè doveva essere in coma? Se solo, non lo avessi trattato così male.
Era tutta colpa mia. Stavo pensando a lui per tutto il tempo. Pensavo sempre a lui. Perchè?

Una pacca sulla spalla mi fece smettere di piangere. Volevo dare uno schiaffo alla persona che mi aveva dato quella pacca.
Era davvero forte. Mi girai e non feci proprio quello che avevo pensato di fare.


Il mio angolino.
YOOOOH!
Saaaaalve care lettrici :3 Siate fiere di me che scrivo due capitoli al giorno.
Ma voi avevate capito cosa era successo a Bieber? Ditemi la verità. ee
Se avete delle critiche da farmi, ditemi tutto :3
Sapete a me piace molto ricevere recensioni eheheh
Ora che ci penso Caitlin è scomparsa dalla mia storia '-' Beh, potrei farla
comparire all'ospedale da un momento all'altro. Il potere dell'autrice uu
Okay, vi piace questo capitolo? Per il prossimo voglio dieci recensioni.
questo capitolo è davvero breve, lo so.
#MuchLove la vostra leti.

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Capitolo 7
*** That was EPIC || ***


This was EPIC!
Tiffany's chapter.
Mi girai. Volevo tirare uno schiaffo alla persona che mi aveva dato una pacca sulla spalla, ma non lo feci.
Anzi lo abbracciai.

'Coglione!' dissi al ragazzo mentre mi abbracciava. Mi sentivo protetta tra le sue braccia.
'E' stata una figata, Tiff' mi rivelò con un sorriso sulle labbra.
'Ah si? Sei sicuro, sfigato?' gli chiesi guardandolo di traverso. Come poteva essere contento della cosa che gli era appena successa? Era proprio un'idiota.
'Si. Tutto quello che faccio è epico, tesoro' mi disse con un tono da perfettino. Mi veniva voglia di strozzarlo da un momento all'altro.
Mi mollai dalla sua presa e iniziai a contare i rischi e le cose che aveva combinato quella notte.
'Primo: io e Christian ci siamo spaventati da morire. Secondo: ora ci riempiranno di domande fino all'ultimo centimetro quadrato della mia mente, ha senso questa frase? no. Terzo: sei andato contro il muro della signorina Aston, la preside della scuola. Quarto e cosa meno importante: potevi morire' dico alzando un dito per ogni osservazione che avevo fatto (?).

'Primo: vi sta bene. Secondo: la signorina diventerà famosa. Terzo: non sai quanto me ne fotte perchè io la conquisterò con il mio visetto dolce. Quarto: sai. credo che sia la cosa più importante' dice Justin avvicinandosi. Dopotutto, aveva ragione.
Mi allontanai. Non volevo commettere l'errore che avevo fatto poche ore prima.
'Justin, dai tempo al tempo' iniziai a dire guardandolo negli occhi.
 
Ricambiambiò quello sguardo. 'Prima tutto è andato troppo in fretta' continuo io. Justin afferra le mie mani, che tremavano come potrebbe tremare un bambino piccolo che ha la febbre molto alta.
'Domani ti va di incontrarci al parco?' annuisco. Vorrei conoscerlo meglio, vorrei sapere di più del suo carattere.
'Ciaaaaaaaaaao Justin' disse una voce che conoscevo fin troppo bene. Selena. Per molto tempo ero stata babysitter e avevo dovuto badare non solo ai bambini ma anche alla televisione. Sapevo a memoria gli orari dei loro film preferiti e molti bimbi adoravano quella ragazza.
Mi ero completamente dimenticata di quella che il mondo conosceva come la 'fidanzata di Justin Bieber'.
Velocemente, mi spostai per non creare sospetti a Selena. Christian si avvicinò a Bieber sussurrandogli, nell'orecchio, qualcosa che non ero riuscita a sentire forse perchè troppo distratta dalla ragazza.

Selena si avvicinò al ragazzo e lo baciò. Così, senza aspettare i nostri saluti. Sentii qualcosa dentro di me esplodere; come se il mio cuore fosse ricoperto di mine che, alla minima gelosia o emozione negativa, sarebbero scoppiate. Non sapevo che fare là, nel corridoio di un ospedale.
Non volevo vedere le loro effusioni amorose e non volevo più vedere quel coglione. Questa sarebbe stata una promessa.
Salutai tutti dicendo che mia mamma si sarebbe preoccupata di non vedermi a casa e corsi verso l'uscita.
'Tiffany!' mi chiamò Justin. Non mi girai, continuai a correre guardando verso il pavimento e piangendo fino a quando urtai contro a qualcosa, o meglio qualcuno, che mi fece cadere.
'Grazie uomo misterioso, mi hai fatto venire un mal di sedere'
dissi io, tradita dall'istinto.

Il ragazzo si mise a ridere. Sapevo di essere diventata rossa come un peperone e non volevo guardarlo negli occhi.
Mi diede una mano per aiutarmi a ritornare in una posizione eretta e, quando fui in piedi davanti a lui, mi alzò il mento.
Era Ryan. Veniva nella mia stessa classe ed eravamo grandi amici. ' 'fany.. che ti succede?' mi chiese lui.
'P... parco. Il parco. Si, il parco' dissi mettendomi a piangere. 'Che succede, 'fany?' mi chiese di nuovo.
'Al parco. Si, domani al parco.' gli risposi sorridendo. Ero nervosa e avevo il cuore a pezzi.

'Spiegati meglio' mi chiese. Continuavo a ripetere le parole 'domani' e 'parco' tra i singhiozzi. Ryan non capiva.
'Bieber, lui non mi ama' dissi io scoppiando in lacrime. Ryan mi abbracciò. 'Lui è come tutti.. è... è...' non volevo insultarlo, dopo tutto mi aveva reso felice un paio di volte.
'No, non tutti sono come lui' disse alzandomi il mento e baciandomi come nessuno aveva mai fatto.
Non riuscivo ad emettere parola. Credo che lui la prese come un 'sentimento ricambiato' ma io non volevo che Ryan mi baciasse.

La mia vita stava andando a rotoli per colpa di quella star; Justin Drew Bieber.
Sentii dei passi. Mi girai e vidi un ragazzo che correva. Era Justin.

Leti's part.
YOH! se ve lo state chiedendo io cambio sempre nome
alle 'note dell'autrice' ee mi dite quale preferite?
questo capitolo è corto come il precedente ma vi prometto
che il prossimo sarà lungo il doppio di tutti gli altri.
Sarà dnjghjghdjshjdghfjhg, spero.
Che ne dite di questo capitolo? ee
il prossimo a QUINDICI recensioni ee
#muchlove

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Capitolo 8
*** without you. ***


Without you.
io vi consiglio di leggerla con 'with you' di chris brown perchè io
l'ho scritta ascoltando quel capolavoro.
Tiffany's chapter.
'Justin' gridai. Lui sembrò fermarsi per pochi secondi ma, poi, ricominciò a correre.
Ripetei il suo nome altre volte ma questa cosa sembrò inutile. Guardai Ryan con disprezzo e lasciai cadere la borsa con un tonfo.
'Aspetta' urlai un'altra volta dall'ingresso dell'ospedale. Vidi che le infermiere mi guardarono di traverso ma sorridendo raggiunsi il ragazzo.
Gli poggiai la mano sulla spalla. 'Scusami' dissi prima che si girasse. Quando i suoi occhi incontrarono i miei, capii che le lacrime rigavano il suo volto.
'Scusami' ripetei. Lui sorrise e, prima che lo abbracciassi, si spostò. 'Tiff, smettila' mi consigliò. Non capivo, cosa dovevo fare?
Sorrise un'altra volta con un'espressione malinconica negli occhi.

'Domani, le mie beliebers, verranno a trovarmi, capisci? Non devono vedermi così per colpa tua, Tiffany' mi risponde.
Continuo a non capire. 'Io ho tradito Selena, questa notte, e se lei mi bacia non è tradimento nei tuoi confronti. Sto con lei; mentre tu.. hai tradito me baciando Ryan' disse con indicando con un cenno della testa il ragazzo all'entrata.
'lui mi ha baciata, Justin' raccontai. Ricominciò a sorridere. 'davvero? raccontami altre storie, baby' disse lui, in tono di sfida.

'ti sto raccontando la verità. io gli ho detto che tutti i ragazzi erano ugua..' prima che mi potessi accorgere di quello che voleva fare, mi zittì con un bacio.
Era tutta un'altra sensazione quella del suo bacio. Vidi Ryan allontanarsi ed uscire dall'edificio. Meglio, uno in meno.
Bieber continuava a vincere le nostre piccole partitelle 'a calcio'. Eravamo già 1-0, partendo da quel bacio.
Cosa mi attraeva di quel ragazzo? era tanto diverso dall'idea di puttaniere che mi ero fatta io.
'tutti i ragazzi sono uguali. allora anche i baci lo sono' disse lui leccandosi le labbra. 'meglio questo bacio o quello del mio amico?'

'meglio il tuo' dissi abbracciandolo. 'Cosa dirai a Selena?' chiesi io.
'abbiamo chiarito tutto' disse giocherellando con i miei capelli. 'ora sono tutto per te' continuò lui.
'Sappi che senza di te, io non sono niente' dissi. 'una parte di me non esisterebbe senza di te, Bieber'
'bello, come mai tutta questa poeticità?' mi chiese lui. Mi misi a ridere. 'volevo essere un po' carina' risposi spingendolo un po'.
'Stupida, potevo cadere e spaccarmi il meraviglioso cranio che mi ritrovo' disse lui sdraiandosi sul pavimento grigio e facendo l'angioletto sulla neve che mancava.
'ehm.. quella idiota dovrei essere io?' chiesi a mia volta. 'si, io sono L'IDIOTA e non LA idiota, stupida' rispose lui.

lo aiutai ad alzarsi e camminammo mano nella mano. 'davvero, senza di te non sono niente' ripeto.
Mi da una pacca sulla testa (?). 'l'abbiamo capito, Tiff' mi dice lui sussurrandomi nell'orecchio.
Fuori ci aspettano una decina di taxi. 'e se andiamo a piedi? abbiamo tutta la mattinata d'avanti' propose lui.
'ma sei pazzo? domani sera non siamo neanche a Stratford' risposi mettendomi a ridere.
'Allora prendiamo questa bici' disse lui prendendo una bici e salendoci sopra.

Lo raggiunsi. 'sei trasgressivo, bieber' dissi io.
'è per questo che mi chiamo justin bieber' mi risponde iniziando a pedalare velocemente.
Dopo una decina di minuti, passiamo di fronte alla stazione di polizia di Stratford.
'Stupidi teppistelli, non si va in bici in due' ci urla dietro un poliziotto raggiungendoci in bici.
'veloce veloce veloce veloceeeeee' mi metto ad urlare. di fronte a casa bieber lasciamo cadere la bicicletta ed entriamo di fretta in casa.
chiudiamo la porta e ci lasciamo cadere ansimando. 'Che succede qui?' ci chiede mamma Pattie.


Leti's part.
Ssssalve ragazze ee sono delusa da voi perchè non siamo
arrivate alle QUINDICI recensioni ma solo alle UNDICI.
comunque, mi bastano e dopo circa una settimana senza cose
da scrivere, oltre ai compiti delle vacanze, ho deciso di aggiornare.
Beh, questo capitolo forse è breve ma il prossimo sarà lungo lungo.
Aspettate, questa lunghezza vi va bene o lo volete più lungo?
così non mi stanco troppo uu
Okay, se avete critiche, etc. ditemi!
PROSSIMO CAPITOLO: undici recensioni c:
sappiate che non so cosa scrivere nel prossimo capitolo.

 

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Capitolo 9
*** yes, she's my girl. ***


 

 

yes, she's my girl.
Justin's part.
Sospiriamo. 'niente, mamma' sussurro io.
'e lei chi è?' mi chiede curiosa. 'sembra una ragazza così dolce e carina'
'è una ragazza che mi segue da giorni'
rispondo io con un sorriso 'poi non è che di carattere sia così carina...' aggiungo io.
Tiffany mi salta addosso e inizia a farmi il solletico. Sbatto le gambe contro la porta mentre Pattie ci guarda di traverso.
quando la ragazza si stufa, o meglio, si stanca si appoggia al mio petto e restiamo sdraiati a guardare le stelle inesistenti del soffitto.
'me lo potevi dire che era la tua ragazza' mi dice con un grandissimo sorriso. 'come ti chiami, cara?' chiede a Tiffany.

'piacere Tiffany, ma lei può chiamarmi Tiff.. e poi non sono la..' inizia a dire con una faccia imbronciata mentre si alza per
diventare un po' più seria e creare una prima immagine di una ragazza per bene. La afferro per la manica della camicia bianca a
quadratini rossi da ragazza di campagna e la bacio prima che potesse dire qualcosa che cambierebbe le cose. al peggio.
'Justin..' dice lei al termine del bacio. 'oh, hai scelto proprio una giovane per bene.. ma continuate le vostre effusioni amorose sul divano'
ci dice mia mamma andando di là in cucina. 'Tiffany, te resti qua a mangiare a mezzogiorno?' chiede alla mia presunta 'ragazza'.
Lei annuisce dicendo che era domenica e la scuola sarebbe cominciata l'indomani.

'tesoro, mostrale la tua camera' mi ordina mia madre. Sembra più un'ordine che un consiglio quindi decido di farlo.
Afferro la mano della mia 'fidanzata' e la porto in camera.
'cretino, cosa ti salta in mente?' mi chiede lei. 'niente, solo che ti amo' le rispondo avvicinandomi. Dopotutto eravamo fidanzati, no?
Lei continua ad indietreggiare finchè il muro, mio grande amico, la blocca. 'solo per oggi, Tiff' sussurro in tono malizioso e subito dopo inizio
a guardare un punto indefinito del pavimento in legno con aria timida ed imbarazzata, maledettamente irresistibile.
Lei mi afferra per il colletto della camicia e inizio a baciarla lentamente.
Sembra che la cosa le piaccia; continua a passare le mani sulla mia schieda in modo attraente. Inizio a baciarla con voga mentre appoggio
la mia mano destra sulla sua coscia, che lentamente si alza come per proteggermi da un possibile nemico; la mano sinistra è appoggiata al muro, vicino al suo viso.

Emette dei versetti di piacere, che somigliano tanto a fusa che potrebbe fare un gattino. Mi spinge un po' indietro e, continuando a baciarci, entriamo in camera mia.
Ci sediamo sul bordo del letto e, poco dopo aver finito, Tiffany si sdraia, braccia all'aria, sul mio letto.
'tesoro mio' dico sdraiandomi vicino a lei e giocherellando con i suoi capelli 'questo è il mio letto e tu sollevi il bel sedere che ti ha fatto mamma dal mio materasso'
'senti baby' mi risponde accettuando l'ultima parola che, di solito, usavo sempre io 'io sono la tua ragazza e posso fare tutto con le cose che appartengono a te'
continua con un sorriso malizioso. Si sdraia di lato e gioca con i bottoni della mia camicia.
'che ne dici se stanotte dormo da te?' mi chiede. Che si fosse davvero innamorata di me o stava solo al patto?

'certo che si' le dico prima che il 'è pronto' di mamma arrivasse. Tiffany mi sorride e, mano nella mano, raggiungemmo la cucina.
'spaghetti alla bolognese' dico 'dandomi un bacio alle dita' come fanno gli chef della cucina italiana o francese.
Tiffany si mise a ridere e l'abbracciai. Era davvero tenera.


Lety's part.
cciao bellissime c: okay, avete cambiato l'ordine delle recensioni AHAHHAH
nel capitolo precedente quindici e in quello prima undici. sono fiera di voi
*applaude annuendo*
beh, anche questo capitolo è breve ma, prima o poi, arriverà un capitolo
lungo lungo lungo c: okay, grazie per tutti i complimenti.
per il prossimo capitolo DIECI RECENSIONI.
su twitter sono @drewsdrum
Yoh, alla prossima ;)

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Capitolo 10
*** Baby, if you see a comet, I'm on it. ***


Baby, if you see a comet, I'm on it.

Tiffany's part.

Mi piaceva quel giochetto tra me e Justin, forse perchè sotto sotto ero innamorata di lui.
Iniziai a mangiare gli spaghetti fissando la tovaglia rossa e notai che Pattie era sotto pressione.
'Signora, cosa succede?' chiesi con un tono abbastanza carino, secondo me. Lei sorrise.
'Niente, ho solo paura che tu sia abituata ad altro' mi risponde lei con un sorriso. Ecco da dove Justin aveva preso quel sorriso.
'No, sono di Stratford' la informo. Vedo che la sua espressione si allegra e Justin le pone il braccio sulle spalle. 'Dai Justin, parlami un po' di Tiffany' propone la madre.
Justin sorride. 'Beh, è una ragazza stupenda: la più dolce che io abbia mai visto.. è come una stella cometa, non è facile vederla ma se la trovi la fortuna sarà sempre con te' dice lui.

Il resto del pranzo si alternò con domande di Pattie e risposte del figlio. Io non partecipavo alla conversazione; non perchè la madre mi stesse antipatica ma era perchè stavo pensando a quello che aveva detto il ragazzo: è una ragazza stupenda.. come una stella cometa..
Forse tutte quelle parole stavano al gioco. Fu così che immersa nei miei pensieri il pranzo passò veramente veloce.
'Andiamo a fare un giro?' mi chiede Justin con un sorrisone mentre mi guida verso il divano. 
Ci sediamo e mi metto a pensare, appoggiando la mia testa sulla spalla di Bieber. 'si potrebbe fare' dico alzandomi di scatto e trascinando il mio ''fidanzato'' per un braccio.
Lui si mette a ridere. Aveva una risata perfetta.

'Verso le tre io vado al bar a lavorare quindi la casa sarà libera' annuncia Pattie con un sorrisone mentre Justin apre la porta di casa.
'Allora?' chiede il figlio alla madre. 'Se volete fare dei nipotini' gli risponde la donna mettendosi a ridere.
'Maaaamma, abbiamo diciott'anni. I nipotini si fanno a venticinque' dice lui con una cantilena. 'tesoro, scusa mia madre' dice rivolgendosi a me.
'Ma no, mi piace molto. è così simpatica' rispondo io. Justin mi abbraccia forte forte e, sempre abbracciati, raggiungiamo il parco.
Decidiamo di sederci su una panchina a guardare le coppiette felici e i bimbi che giocano.

'Lo pensavi davvero?' gli chiedo mentre fisso una bambina dalle trecce bionde saltare la corda.
'Cosa pensavo davvero?' domanda a sua volta il ragazzo. 'Quello che hai detto prima..' rispondo. Mi giro a guardarlo; lui lo faceva da tempo.
Annuisce e, facendo finta di niente, ritorna a guardare l'altalena.
'Perchè io senza di te.. non sarei niente..' sussurra Justin. Ritorno a fissare la bimba, che si sta avvicinando a noi.
Cosa?! Cosa cosa cosa?! Ha forse detto che senza di me lui sarebbe vuoto?! 'Justin.. potresti ripetere quello che hai detto?' chiedo tentennando.
Sembra non ascoltarmi finchè la piccola si avvicina a noi e si siede vicino a Justin. Lo osserva attentamente.

'Sei il suo ragazzo?' gli chiede indicandomi. Lui sorride e annuisce. 'E' davvero carina!' continua facendo un piccolo balzo per scendere dalla panchina e si siede vicino a me.
'Mi piacciono i tuoi capelli.. secondo me, da grandicelli, avrete dei bimbi molto belli' mi dice con un sorrisone. 'Come ti chiami?' le chiedo prima che ritorni a giocare con la corda.
Si gira e, sempre con un sorrisone tra le labbra, mi risponde: 'Alice'. 'Hai un nome davvero bello, piccola' le dice Justin.
'E voi come vi chiamate?' ci chiede Alice sedendosi a gambe incrociate davanti a noi. Justin arrossisce. 'Io sono Justin mentre lei è Tiffany' lo abbraccio.
'Ora devo andare' ci dice salutandoci con un movimento della mano. 'Davvero carina..' commenta il ragazzo a bassa voce.
'Baby, guarda che divento gelosa, eh!' dico baciandolo.


Justin's part.

'eheheh guarda i due piccioncini' sento la voce di Chaz. Mi giro e lo saluto.
'Ciao Chaz' dice la mia finta ragazza salutandolo graziosamente. Chaz si avvicina e, senza neanche chiederci il permesso, si siede tra di noi.
'Ehi' mi lamento. 'uhuhuh Bibbino è gelosino' si mette a cantare mentre abbraccia Tiffany. 
'Dai, siamo solo compagni di classe, Bibbino' dice mentre la ragazza è tra le sue braccia.
'Primo: non chiamarmi Bibbino; Secondo: è la mia ragazza; Terzo: Non mi avevate detto che eravate in classe insieme' dico io.
'Bibbino è così tenero..' sussurra Tiffany. 'Quarto: Potete chiamarmi Bibbino' aggiungo. I miei due 'amici' si mettono a ridere di gusto.

'Si, Bibbino, siamo in classe insieme. Io, Ryan e la tua adorata Tiff' mi dice Chaz mentre vedo le guanciotte di Tiffany arrossire. 'Lascia stare la mia ragazza' consiglio a Chaz con un sorriso.
'Dai Baby, vieni qua' dico a Tiffany indicandole un posticino vicino a me. Lei mi raggiunge e mi abbraccia.
'Mi ha detto Christian che avete fatto fichi fichi!' dice lui, quasi urlandolo come se volesse informare il mondo intero sul fatto che 'Justin Bieber, popstar internazionale, ha fatto l'amore con la sua fidanzata'.

'Si, abbiamo fatto l'amore' rivela Tiffany quasi sussurrandolo. 'eheheh, l'angelo più dolce della terra ha fatto l'amore con il mio migliore amico' 
'aspetta, Tiffany non è il tuo migliiore amico' dico io. 'Justin smettila di atteggiarti da "son figo, son beo, son fotomodeo", capito?' mi dice Tiffany spettinandomi i capelli.
'infatti, io mi atteggio da 'Sono figo, sono bello, sono il tuo fidanzatello'' le dico appoggiando un palmo della mano sulla sua coscia.
'Okay, piccioni, io vi lascio alle vostre affusioni! Ci vediamo domani a scuola, piccioni' dice Chaz alzandoci e avviandosi verso il sentiero che porta a casa sua.
'Siamo in classe insieme?' urlo. 'Yeeeeeeeeeeeep' dice lui. Sorrido e bacio Tiffany. Era una ragazza davvero dolce.


Tiffany's part.

'Justin, andiamo a casa tua?' gli chiedo. Lui annuisce e ci avviamo verso casa Bieber.
Ci sediamo sul divano. 'Hai già fatto i compiti?' chiedo a Justin mentre mi massaggia i piedi indolenziti. 
'No e non voglio farli. I compiti di Tiffanologia gli ho già fatti ma vorrei dei compiti extra' mi risponde guardando in basso.
Mi metto a ridere ma, dopo poco, mi ricordo della lezione di matematica che dovevo fare ai ragazzi della mia età.
'Justin, devo andare in biblioteca tra dieci minuti a dare delle lezioni di matematica extra a David, Derek e John' dico io dandomi un bel facepalm (?) sulla fronte.
'Io sono geloso quindi le lezioni le dai anche a me' mi risponde. Mano nella mano ci mettiamo a correre verso la biblioteca.

'Buongiorno!' urlo ai miei quattro alunni. Derek è il più carino del gruppo; alto, abbastanza magro, non troppo palestrato, dai capelli scuri e gli occhi verdi.
David è il secchione del gruppo e non capisco il perchè della sua partecipazione ai corsi visto che prende sempre i voti massimi in matematica. Più basso di me, molto magro, con dei capelli rossi ricci e occhi marroni incorniciati da occhiali a montatura larga.
John è un furfantello, un bullo. Alto, palestrato dai capelli cortissimi biondi e gli occhi azzurri. Molto antipatico. 
Justin invece.. beh, lo conoscete già.
'Bene.. ecco i compiti da fare per oggi' dico battendo le mani e dando a ciascuno dei compiti copiati a mano dalla sottoscritta.

David è il primo che finisce, seguito da Justin e John. Derek non tocca neanche la penna. Di solito, era il bullo quello che non faceva nulla.
Mi consegna i suoi fogli e vedo una scritta a caratteri in grassetto. 'Rosa con i fiorellini o nere con il pizzo?'
Non capisco. Justin capisce che c'è qualcosa che non va. 'Derek cosa significa?' chiedo. Il ragazzo sorride e mi risponde:
'Le mutandine, Tiffany' sorride. Vedo Justin arrossire di rabbia e alzarsi.
'Senti, Derek' dice al coetaneo afferrandolo per il colletto della camicia. 'Lei è la mia fidanzata' gli dice.

Derek alza un pungo ma il mio grido li ferma. Corro fuori dalla biblioteca non facendo caso al richiamo della bibliotecaria e a Justin che mi chiama.
'Ragazzi, basta' sento la segretaria fermare i giovani. Una rissa era già iniziata. Perchè tutte a me?
Mi appoggio ad un albero e asciugo le lacrime. Vedo la bambina di prima avvicinarsi. 
'Ciao Alice' sussurro. 'Perchè piangi?' mi chiede sedendosi vicino a me, abbracciandomi.
Come poteva una bambina di cinque o sei anni proteggermi? La sensazione di protezione aumentava, come le lacrime.

Lety's Part.
BBBBonjour! Siete fiere di me? Guardate che bel capitolo lungo che ho scritto.
sono soddisfatta di queste parole e, beh.. cosa succederà a Bieber? Non dimenticatevi che
tra un paio di mesi ci sarà il ballo di fine anno ee 
Grazie per tutte le recensioni: siete stupende! Scusate le mie risposte tutte 'dgjdhjhgdfj grazie'
ma non so che scrivere. Siete perfette: in un giorno più di 14RECENSIONI?
Sono fiera di voi in pochi capitoli siamo arrivati alle 160 recensioni! Siete mitiche.
il prossimo capitolo arriverà presto: solo 10 RECENSIONI!
Beh, a presto e.. YOH!

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Capitolo 11
*** The time keeps slipping by. ***


The time keeps slipping by.
Questo capitolo è stato scritto ascoltando ripetutamente 'Stay' di Miley Cyrus. Perfavore leggete il capitolo con questo sottofondo musicale.

Dedicato alle persone che rendono la nostra vita migliore,
dedicato alle persone che amiamo e che forse ora ci mancano davvero molto,
dedicato a quelle persone che ci hanno aiutati in un momento di difficoltà;
ma più importante: dedicato a voi. Grazie per aver continuato a leggere questa FF, grazie.
Tiffany's part.
'Perchè non vai da lui?' mi chiese Alice. Non sapevo davvero che dirle. Perchè non andavo da Justin? Perchè restavo a piangere sotto ad un albero mentre una bimba mi abbracciava? Perchè non lo proteggevo come aveva fatto lui?
Forse dovevo prendere un'ascia, ma non lo feci. Il mio senso dell'umorismo non era dei migliori forse perchè c'era in gioco la salute di una persona che amavo.
Diedi un bacetto sulla guancia di Alice e la salutai con un sorriso sforzato sulle labbra. Lei mi guardò negli occhi e se ne andò.

Da quel giorno non vidi più Alice. Non sapevo cosa era successo alla bimba bionda. I giornali non parlavano di lei. Niente.
Forse era un angelo venuto ad aiutarmi. Quella bambina dal faccino angelico era venuta a mancare, lasciando un po' di solitudine nel mio cuore.
Un po' di giorni dopo averla vista l'ultima volta, lessi un articolo di giornale: Scomparsa la bimba di cinque anni Alice Bopartè.
Origini francesi allora. Un piccolo angioletto francese. Quando lessi quel titolo una lacrima scorse per la mia guancia.

Dopo aver baciato Alice corsi in biblioteca e raggiunsi l'aula dove tenevo i corsi. Derek era lì che picchiava Justin. Urlai il suo nome.
Derek non finiva di dare pugni a Bieber quindi decisi di mettermi immezzo a dividerli. 'Basta Derek!' urlai.
Il ragazzo dai capelli scuri finì di dare vari pugni al mio ''ragazzo'' e se ne andò dando un calcio alla sedia in cui era seduto pochi minuti fa.
Abbracciai Justin e iniziai a cullare la sua testa tra le mie braccia. 'Ti amo' sussurro al giovane. Mano nella mano, usciamo e ci andiamo a sedere sotto quell'albero.
Gli asciugai la ferita.

Justin's part.
Non capivo il perchè dell'allontanamento di Tiffany. La stavo proteggendo dopo tutto.
Ero un po' stordito dal suo comportamento e Derek, approfittando dei miei pensieri, mi colse di sorpresa dandomi un pugno sulla mascella.
Non esitai a dargliene uno sul naso che non tardò a sanguinare. 'Bieber...' sussurra il giovane mentre mi da un calcio appena sopra la mia sessualità, pieno nello stomaco.
Diedi un altro pugno nello stomaco di Derek e la 'lotta' tra cervi adulti ebbe inizio. La bibliotecaria cercava di calmarci ma niente.

Quel Derek era un codardo. Insinuava che io gli avevo rubato la fidanzata? Ero pieno di collera nei suoi confronti, dopotutto aveva chiesto alla mia ragazza il colore delle sue mutande. Io ero Justin Bieber e solo io potevo sapere il colore dell'intimo di Tiffany.
Il mio cuore traboccava di odio nei suoi confronti. Vidi Tiffany correre verso di me e continuava a ripetere il mio nome.
Derek decise di andarsene e Tiffany mi abbracciò quasi cullandomi. Mano nella mano uscimmo e ci sedemmo sotto un albero.

'Mi ha detto che siete andati a letto insieme' le dissi guardandola negli occhi.

Tiffany's part.
'Mi ha detto che siete andati a letto insieme' mi disse guardandomi negli occhi. Derek gli ha detto che mi aveva portato a letto? Quel lurido bastardo..
'No, Justin. Te sei il primo' dissi abbracciandolo forte. Mi ero davvero arrabbiata, stavo pensando di interrompere le lezioni aggiuntive.
Il cuore mi bruciava sia dalla passione che avevo per Justin e l'odio per Derek. Come poteva avergli detto quelle cose?
Penso che Justin mi abbia letto nella mente infatti mi baciò. Un lungo e appassionante bacio.

Leti's part.
Okay, forse il capitolo è corto ma la mia immaginazione era all'1%. Bello no?
In un capitolo ho dimenticato il mio 'YOH' e oggi lo metto miliardi di volte: YOH.
Okay, YOH, come vi è sembrata questa bazzecola? (?) YOHYOHSA? AHAHHAHA
Vi dico un po' di dati sulla FF: capitoli -> 11
recensioni -> 194
nei preferiti di -> 10 persone
ricordata da -> 2 persone 
seguita da -> 18 persone
Beh, grazie mille c: per il prossimo capitolo voglio DIECI RECENSIONI.
Okay, yoh yoh yoh.

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Capitolo 12
*** singin' my whole life with his words. ***


Singing' my whole life with this words.

Justin's part.

'Justin...' sussurra Tiffany; mi limitai a sorriderle. Quella era l'unica cosa giusta che avevo fatto, fino ad ora.
'Abbiamo fatto una cosa giusta, finalmente' dice Tiffany sorridendo. Sembrava quasi che mi avesse letto nella mente, volevo dirle la stessa cosa. Annuisco lentamente pensando a cose che non mi ricordo, così lontane dal presente. 'Ma Caitlin?' mi chiese. Inizialmente, non capii il significato di quella domanda ma dopo pochi secondi di ragionamento iniziai a risponderle.

'Beh, con Cait è una lunga storia.. la potresti chiedere a lei' sbotto con un tono freddo e indifferente.
'Ho paura di farla piangere, Justin..' mi disse quasi come se mi stesse pregando. Sentimmo uno starnuto in lontanza, così forte che ci mettemmo a ridere di gusto.
'Ti racconto tutto tutto tutto tutto?' le chiesi sorridendo e ricevendo come risposta un accenno che non si fece aspettare.

Justin's flashback

'Caitlin' la stavo chiamando per più e più volte ma lei sembrava non essere in casa. Eppure chi mi avrebbe aperto la porta di casa se lei non c'era? 'Caitlin' ripetei. Avevo deciso di non entrare in tutte le stanze perchè quella non era casa mia e i Beadles se mi avessero scoperto mi avrebbero ammazzato: tutti vogliono avere un po' di privacy.
Mi ricordo ancora delle bellissime sensazioni che, a quindici anni, mi davano i suoi occhi ma che, dopo un paio di mesetti, cessarono subito. Così, da un giorno all'altro.
Uscii fuori in giardino e vidi due figure: una ragazza e un ragazzo che si baciavano. La ragazza non assomigliava particolarmente a Caitlin ma il ragazzo di schiena mi sembrò Christian quindi lasciai stare e girai i tacchi uscendomene dalla casa.

--

'Justin' mi chiamò Caitlin appena mi sedetti al mio banco. 'Scusami per ieri' sussurrò diventando rossa in volto, sembrava fosse un peperoncino.
'Ma non preoccuparti.. allora, dove eri andata?' le chiesi sorridendo e dandole una pacca sulla spalla.
'Justin... mi hai vista' mi disse un po' spaventata e tentennando prima di darmi quella risposta.
'Parliamo fuori' le dissi continuando a sorridere, speranzoso di sapere dove era andata la mia fidanzata e come si chiamava la ragazza di Christian.

--

All'uscita di scuola corsi ad abbracciare Caitlin, cosa che lei non prese come le altre volte; mi sembrava più fredda, distaccata nei miei confronti ma, lì per lì, non me ne accorsi più di tanto e iniziammo a camminare mano nella mano.
'Just..' iniziò lei ma io finì per interromperla; ora le domande le facevo io.
'Allora, come si chiama la ragazza di Christian?' le chiesi.
'Non ha nessuna ragazza e quelli che hai visto ieri non er..' la interruppi di nuovo.
'allora chi era la ragazza che baciava?' le chiesi interessato alla faccenda.
'quella ero io' mi rispose. Cosa?! Caitlin aveva baciato suo fratello con un bacio così appassionante?
Mi misi a ridere 'hai baciato tuo fratello? potevi dirmi di essere interessata al piccolo Beadles' vidi Caitlin che diventava rossa e poi, di colpo, pallida come se avesse visto un fantasma. Intanto le nostre mani si erano sciolte e dopo non molto riuscii a capire che era successo.
'Caitlin!' la chiamò un ragazzo correndo verso di noi e abbracciandola. Dopo questo abbraccio, la baciò e i miei dubbi si fecero più chiari. 'ciao' dissi ai tue con un filo di tristezza 'divertitevi' continuai con le lacrime agli occhi.
Iniziai a camminare lentamene e a raggiungere la panchina.
'Chi era?' sentivo alle mie spalle Caitlin e il ragazzo misterioso parlare di me. 'no, nessuno..' rispose lei.
Allora, io non ero nessuno per lei? Io, che avevo intrapreso la carriera di cantante, non ero nessuno? Non riuscivo a credere che, la ragazza che fino a poco fa amavo e non avrei mai smesso di farlo, mi aveva definito nessuno, una persona che non aveva nessun ruolo importante nella sua vita. Mi ero semplicemente illuso.

Tiffany's part.

Guardai negli occhi Justin e, solo ora, capii quanto mi amava e quanto io lo amavo. Vedermi con Ryan, quella sera, gli aveva ricordato cosa era successo con Caitlin, anche se io e Bieber ci conoscevamo appena e avevamo avuto già un rapporto. Eravamo degli imbecilli? Si.
Aveva gli occhi pieni di lacrime quindi decisi di abbracciarlo. Non fui tanto io quella che lo stava proteggendo ma lui che con le sue braccia non esageratamente muscolose mi abbracciava.

'È bello tenere il proprio mondo tra le tue braccia' sussurrò credendo che non lo avessi sentito. Questa volta fui io quella che si avvicinò e, con il mondo tra le mie braccia, lo baciai.


Leti's part.
Ho cancellato la nuova FF perchè mi si è cancellato il secondo capitolo
che era una cosa bellissima e non c'ho voglia di riscriverlo. Però in cambio
scriverò capitoli belli lunghi per questa FF :) Ho anche il capitolo successivo già
scritto quindi se scrivete DIECI recensioni io aggiungo l'altro :)
YOH.

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Capitolo 13
*** We can fly, together. ***


We can fly, together.

'Pronto?' erano le tre di mattina e avevo ricevuto una chiamata. Il sonno pesante che avevo di solito era scomparso e la vibrazione del cellulare sul comodinino mi aveva svegliata.
'Ciao Tiff' riconobbi la voce di mia madre. 'Mamma ma di solito ti vai i calcoli sul fusorario? Qua sono le tre di notte e da te è mezzanotte'
'oh scusa, ho interrotto la tua meditazione' disse lei scoppiando una risata, seguita dalla mia.

'ti vorrei chiedere se volevi venire un po' qua con me a Los Angeles e portare una tua amica' mi disse con un sorriso. Nella mia mente si accese una lampadina che non mi fece ascoltare la domanda di mamma.
'Tiffany, hai capito?' mi chiese quasi richiamandomi e facendomi cadere dalle nuvole. 'se devo essere sincera no' risposi sentendo una risata dall'altra parte del telefono (?)

'i biglietti arriveranno domani mattina alle sette e partirai alle quattro di pomeriggio, ci vediamo' mi disse.
'signor si, capitano' le risposi prima che potesse riattaccare. Anche se erano le tre di notte decisi di chiamare Justin, dopo tutto era il mio finto ragazzo, no?

'Pronto Bieeeeeeber' urlai quando mi chiese chi fossi. 'Ah, sei te' mi rispose con un tono diverso dal solito, condizionato dalle poche ore in cui aveva dormito. Penso che entrambi abbiamo visto i Robinson e, alle due di notte, sia andato a letto. 'Perchè? certo che sono io, che domande. hai forse commesso qualche delitto? stuprato qualcuno?' gli chiesi mettendomi a ridere.
'comunque ho una proposta da farti: mamma mi ha detto che alle sette di mattina mi arrivano due biglietti per Los Angeles quindi volevo chiederti se volevi venire con me' dissi. Per la prima volta, ebbi paura che mi potesse dire di no ma, fortunatamente mi disse che ora veniva a casa mia, che per lui andava benissimo, aveva un lavoro da svolgere in quella città e stupidaggini varie.

Dopo pochi minuti eravamo seduti sul divano a guardare uno degli ennesimi film di Christian. In verità non stavamo guadando niente del film, faceva sottofondo alle nostre occhiate tenere.
'non sei contento di partire con me?' gli chiesi fissando il pavimento.
'credo di si.. avremo più tempo per noi e per i nipotini' mi disse scoppiando in una risata.
'Stupido' gli dissi abbracciandolo. Iniziò a baciarmi lungo il collo e, come movimento di difesa, iniziai a morderli un po' l'orecchio destro, trovando il suo punto debole. La sua mano entrò sotto la mia maglietta toccando la mia pelle fredda mentre le labbra scendevano verso la spalla.

Per rovinare un po' quel momento mi alzai dirigendomi in cucina. 'Vuoi qualcosa da mangiare Bieber?' dissi prima di accorgermi che il ragazzo mi aveva raggiunta ed era dietro di me.
'mi piacerebbe la tua pelle, Tiff..' mi disse avvicinandosi a me.
'basta Bieber..' sussurrai mentre iniziò a baciarmi il collo. 'oggi no..' continuai.
'e chi ti ha chiesto di fare l'amore. voglio solo baciarti' mi sussurrò poggiando le sue mani sui miei fianci.
mi girai di scatto per poterlo baciare cosa che mi constrinse a sedermi sul piano cottura della cucina.
'basta.. stai buono' dissi a Justin mentre iniziava a sollevarmi la maglietta. Parlavo con bieber come se fosse un cagnolino.

'eddai' si lamentò quando scappai dai suoi artigli (?) per raggiungere il frigorifero. Presi un bicchiere d'acqua e ci versai un po' d'acqua fredda. Iniziai a bere quando Bieber si avvicinò facendomi sputare quello che stavo bevendo. 'coglione' gli dissi abbracciandolo. Lui mi sollevò e mi lasciò sulle spalle come fece Shrek quando salvò Fiona. Iniziai a dare calci e lui si avviò verso il divano, sedendosi.
Continuavo a scalciare e ricevetti un ordine da parte del ragazzo: 'se non stai ferma..'
decisi di non stare ferma ma in cambio ricevetti un morso sul polpaccio. 'ehi' mi lamentai mentre mi sedevo sul divano. Mi stiracchiai un po': erano le quattro di mattina.

Non sapendo che fare Bieber si mise a leggere; stava leggendo un giornale fingendo di essere interessata. 'Oddio!' urlò il ragazzo facendomi sussultare. 'Guarda che hanno scritto: Bieber e una ragazza misteriosa rubano una bicicletta lasciata libera, apposta per il signorino Justin, davanti alll'ospedale' era solo uno scherzo. la sua risata mi contagia e finisco per ridere a crepapelle anche io, abbracciandolo. Mi fermo a guardarlo: i suoi denti, le labbra, il naso e anche le sopracciglia sembrano essere messe al posto giusto per creare una combinazione perfetta; lui.


Leti's part.
YOH! beh, spero che questo capitolo vi piaccia :)
L'ultimo paragrafo (si dice così vero? lol) mi è venuto in mente parlando con
ItsBieberConga, grazie bella c: beh, per il prossimo capitolo voglio dodici recensioni :))
Volete un po' di numeri? 252 recensioni - preferita da 23 persone - ricordata da 2-
seguita da 24 YAAAAAAAAAAY c: grazie

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Capitolo 14
*** Just tell me what i gotta do, just to stay right next to you. ***


Just tell me what i gotta do, just to stay right next to you

Justin's chapter.

Mi svegliai e mi fermai ad osservare la sveglia: erano le sette e tra pochi minuti il corriere con i biglietti sarebbe arrivato. Decisi di svegliare Tiffany; mi fermai ad osservarla: anche senza trucco era meravigliosa. Una coda da cui spuntavano ciuffi disordinati, le labbra socchiuse che assomigliavano tanto alle mie e un pigiama abbastanza da bambina. Mi appoggiai alla sua spalla: si v

edeva che usava quel pigiama da quando era piccola; era consumato e il colore era un azzurro sbiadito. L'unica cosa ancora rimasta integra era la stampa: due coniglietti disegnati in stile giapponese e dei cuori.

'Tiffany..' la chiamai in un tono dolce per svegliarla senza spaventarla. Niente.
'Tiffany!' la richiamai di nuovo quasi urlando. Aveva un sonno davvero pesante, forse più pesante di Kenny.
Decisi di 'scuoterla' un po': mi avvicinai e la presi per le spalle. Nulla. Decisi di svegliarla baciandola un po': dopotutto avrebbe fanno piacere anche a me e al mio caro amico. Iniziai a baciarla lentamente sul collo ma, appena mi avvicinai alle labbra, si svegliò. 'potevi far finta di dormire' le consigliai io.

Sorrise. 'Justin.. a Los Angeles potremm..' inizio lei interrotta dal suono della 'campanella' che avvisava l'arrivo dello sconosciuto. 'salve' disse Tiffany sorridendo un poco.
'Tiffany, non ti ricordi di me?' chiese il ragazzo. Era abbastanza alto, con dei ricciolini e due occhi azzurri. Era carino ma nessuno poteva superare la perfezione di Justin Bieber. Dimenticavo sono io. Inziai a ridere attirando l'attenzione dei due.

'fidanzata?' chiese il ragazzo misterioso che già mi stava antipatico. 'perchè ti devo raccontare della mia vita? non ti conosco. ora dammi i biglietti' disse Tiffany con un tono arrogante molto attraente. Mi alzai e mi avviai lentamente verso la porta: sembravo un bradipo.
'dalle i biglietti' ordino. 'sono Danny Hale' disse lui. Qualcosa negli occhi di Tiffany sembrò accendersi. 'ciao Denny, ci vediamo' risponde la ragazza prendendogli dalle mani i due biglietti e, spingendolo un po', chiuse velocemente la porta. 'abbiamo un po' di tempo per noi' disse abbracciandomi.

'tesoro, cosa ti ha fatto cambiare così velocemente idea?' le chiesi imbambolato. 'tu?' chiese lei a sua volta. 'non ora' dissi imitandola e facendo una rincorsa per poi saltare sul divano. 'vado a preparare la mia valigia' mi dice lei salendo velocemente le scale. 'chiamo mamma e poi ti raggiungo' l'avverto. Avevamo perso i contatti con Christian, Chaz, Ryan e Caitlin. Dovevamo essere a scuola quel giorno. Digitai il numero di Christian e gli scrissi un messaggio.
                Io e Tiffany andiamo a LA. ci vediamo tra un mesetto. -Justin

Poi chiamai mia madre. Ci mise un po' a rispondere e questo mi innervosò un po'. 'mamma?' le chiesi 'dimmi justin' disse lei quasi sussurrando. 'io e tiffany partiamo per los angeles, ci vediamo tra un mese.. incontrerò anche papà' lei mi disse altre cose, cose che dicono sempre le mamme e, dopo una decina di minuti, riuscii a finire quella chiamata. 'Tiffany' la chiamai salendo velocemente le scale.

Aprii la porta di camera sua senza bussare e mi ritrovai con un cuscino in mano. 'mi stavo cambiando' mi urla da dentro Tiffany. Aspetto una decina di minuti e vedo la porta aprirsi. Entro in camera e salto sul letto. 'camera carina' le dico con un sorriso. 'preparate le valigie?' le chiesi. Quasi come per darmi una risposta apre le ante dell'armadio: c'erano una decina di magliette, cinque o sei felpe e tre paia di jeans: due vans e tre converse. Tre vestiti e due paia di tacchi, se non sbaglio.

'è del tutto diverso dall'armadio di Sel..' iniziai a dire. Quel commento mi era scappato di bocca senza neanche accorgermi. Lei si limitò a sorridere. 'appena arriviamo a Los Angeles andiamo al centro commerciale' 'odio fare shopping.. JULIE!' urlò lei dandosi con forza la mano sulla fronte. Prese di fretta il suo cellulare, un samsung nexus davvero carino, e chiamò quella misteriosa Julie.
'Ju? Juju? sei tu?' chiese lei 'ehi juju sono solo io' dissi io quasi lamentandomi. 'stai zitto bieber' mi disse lei.

'ciao bella' disse lei iniziando a parlare con Julie e mettendo il vivavoce facendomi un occhiolino. 'Hai detto bieber prima?' la ragazza al telefono iniziò a sclerare. 'esattamente' disse Tiffany passandomi il telefono 'ciao julie..' sussurrai con un tono sexy mentre la mia 'fidanzata' si sedeva sulle mie ginocchia.
'ju, smettila di fare fangirling' le consigliò Tiffany. 'te conosci bieber?' le chiese. Decisi di iniziare un po' a giocare con Tiff e iniziai a baciarla sul collo. 'justin smettila' urla lei.

'che ti sta facendo?' chiese la ragazza mettendosi ad urlare di gioia. 'mi sta baciando sul collo.. smmm.. smettila bieber' mi disse lei mentre continuavo a baciarla appassionatamente sul collo. 'bieber smettila.. facciamo dopo' decido di continuare. 'julie.. smettila justin.. di pomeriggio veniamo là a los angeles.. juuuustin.. aspettaci all'aeroporto' disse la ragazza terminando la chiamata. 'ora posso continuare senza problemi' dissi tra un bacio e l'altro.

Tiffany si alzò e si sedette vicinò a me sul letto a gambe incrociate. mi abbracciò. 'justin.. mi dispiace interromperti in questo momento di eccitazione ma ti prometto che avremmo un po' di tempo per noi due a Los Angeles..' '..per l'appartamento come facciamo?' mi chiese lei appoggiandosi alle mie gambe.
'stiamo da me?' proposi io mentre lei iniziò a giocherellare con il mio ciuffo. 'che mangiamo?' le chiesi prima che il mio stomaco vuoto si lamentasse.

'cucino io o andiamo al donald?' mi chiese a sua volta. 'vorrei vederti cucinare perchè so che non ne sei capace ma preferirei mangiare le squisitezze del mc invece delle tue schifezze' le dissi mettendomi a ridere. 'niente divertimento a los angeles' mi ricordò lei dandomi una leggera spinta sul petto che mi fece cadere. Mi abbassò un poco e mi diede un lungo bacio. 'senti tesoro, andiamo al mcdonalds e basta' le dissi io alzandomi e avviandomi verso l'armadio 'e te ti metti questo e questo' continuai buttandole un paio di shorts e una canottiera corta. 'ma..' iniziò lei lamentandosi.

'niente ma, e, poi, però e.. perchè' dissi io con un sorriso. Decisi di rimanere nella stanza anche se Tiffany mi obbligò a non guardarla, anche se qualche sbirciatina gliela davo. Quando si accorgeva delle mie occhiate si metteva ad urlare come una bambina di due anni. 'senti Tiffany, quando un ragazzo adolescente sà che dietro di lui c'è una ragazza che si sta spogliando vuole guardare e, evidentemente, si eccita subito.. capito?' dissi io avvicinandola a me, tirandola leggermente dalla canotta.

'sei uno schianto' le dico toccandole lentamente la schiena e sentendo un brivido, o meglio, un leggero pizzicotto, ogni volta che la mia mano andava troppo in basso. 'ma non sai niente sugli ormoni dei ragazzi?' le chiesi io 'perchè ti sembro un ragazzo? da quando dovrei sapere che succede quando una ragazza ti si avvicina così..' si avvicina a me 'o ti bacia così?' mi chiede iniziando a baciarmi lentamente.
'un giorno ti racconterò che si prova' la avviso prendendola per mano e scendendo le scale.

ci dirigemmo verso il mcdonalds e, per strada, incontammo.. come si chiamava? Katy, credo. Quella gallina antipatica con le tette rifatte.
'Justin..' mi chiama prendenmi per un braccio. 'vattene' le ordino sembra seguire il mio sguardo ma mi accorgo che ci spia da lontano. Tiffany fa finta di niente e guarda l'orologio. 'sono le due e mezza.. tra poco dobbiamo andare all'aeroporto..' mangiamo tutto di fretta facendo varie foto con le mie beliebers, che avevano una certa simpatia per Tiffany.

Iniziano ad arrivare pure i paparazzi che, mentre Tiffany mi sporca il naso con del ketchup, ci fanno delle foto. Non avevo mai visto quella ragazza così vivace tanto da ricordarmi sempre di più Jazzy. Non mi ero mai divertito così con Selena. Conoscevo Tiffany da una settimana ma è come se l'avessi conosciuta da due o tre anni. Con Selena mi comportavo sempre nello stesso modo: sembrava che fosse lei a comandare tra noi, mi comportavo come un tonto facendole da cagnolino da compagnia. Ci divertivamo solo alcune volte, a letto.

'Tiffany non fare la bambina' le sussurrai nell'orecchio. 'perchè?' disse lei portandosi la mano davanti alla bocca come le ragazze dal corpo sexy delle pubblicità vintage. 'ci sono i paparazzi' le rivelai io. Credo che visti dagli altri sembravamo degli agenti segreti. Tiffany si alzò bruscamente e si mise ad urlare 'salve paparazzi' seguita da miliardi di flash in cui la ragazza faceva delle pose strambe. Quando decisi di uscire si mise a fare uno strano balletto per coprirmi. Mi misi a ridere.

'ma che fai?' le chiesi asciugandomi le lacrime procurate dal ridere. Non smettevo, continuavo a ridere senza emettere alcun suono e battevo le mani come una foca. 'che c'è da ridere? volevo essere simpatica ai paparazzi' disse lei facendo il broncio. La abbracciai e ritornammo insieme a casa mia per prendere la range rover. Mamma non era a casa. Entrammo in macchina e accesi la radio.

Passò 'we are young' dei Fun. 'toooooonight weee are yooooooooung!' si mise a cantare Tiffany sgolandosi; decisi di rovinare la sua atmosfera da pop star e spensi la radio. 'ma che fai?' mi chiese lei imitando la mia voce. 'non copiarmi le battute' mi lamentai mettendomi a ridere. iniziai a cantare.
'me plus you.. imma tell you one time..' mi girai a guardare Tiffany: stava piangendo.
'kidrauhl..' sussurrò mettendosi a frignare come una bambina. 'aww.. dont cry dont cry' le dissi io appoggiandole una mano sulla spalla.

Tra risare e false frignate arrivammo all'aeroporto. Prima di entrare nel checkin (si dice così vero? lol) Tiffany, da squilibrata che era, si mise ad urlare 'aaaaarrivederci caaaanadaaaaa' e fece una giravolta. Grazie a quella stupida i paparazzi si accorsero che Tiffany era la pazza del mc e iniziarono a fare foto. Prima di scomparire dietro i vetri per raggiungere l'aereo, si mise a fare quel balletto muovendo tutto il corpo, ribbattezzato da me "balletto delle alghe".

Salimmo mano nella mano sull'aereo. Prima classe. 'non c'ero mai salita' disse Tiffany giocherellando con gli spaghetti che ci avevano dato anche se non avevamo fame. 'non fare la bambina' le consigliai dandole un bacio sulla fronte. 'cos'era questa? una benedizione?' mi chiese la ragazza mettendosi a ridere. 'vorrei dare il benvenuto ai passeggeri' un uomo ci attrirò l'attenzione battendo le mani. Era lui.


Leti's part.
Ciao bellissime :) vi vorrei ringraziare, perchè questo capitolo è dedicato a voi.
Non c'è nulla di importante ma è bello lungo e l'ho scritto pensando a voi: vorrei
ringraziare tutte quelle persone che continuano a recensire ma vorrei ringraziare
particolarmente bibbino, biebersdrunk, shakeyourlife, ItsBieberConga, erikagomezbieber
ichoosejustin e Giiuls. sappiate che Julie è un misto di voi. Però vorrei ringraziare TUTTI:
grazie per le recensioni che mi date ogni capitolo e.. beh, vi voglio bene.
Pensavo che nel prossimo capitolo farò un altro piccolo spazio: About Me. Di cosa si tratta?
Nelle recensioni fatemi una o due domande a testa e, nel prossimo capitolo, capirete.
YOH - much love - Lety.

forse è un capitolo troppo lungo cc

 

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Capitolo 15
*** So just call me if you need me. ***


So just call me if you need me
Justin's part.
Danny Hale. Ora non era quel dolce ragazzo che avevamo visto poco fa: era del tutto diverso. Capelli lunghi, neri con dei ciuffi rosso sangue, bocca enorme dipinta di nero, occhi incorniciati da trucco del colore della cenere. 'vieni Tiffany..' disse lui porgendole la mano. Lei la afferrò avvicinandosi e abbracciandolo.
'Tiffany te ti meriti un finale da favola..' sussurrò io mentre i due si baciano. Una scena orrenda, poi Danny si lecca le labbra con una lingua simile a quella di un serpente.
'Il mio finale sarà con lui e il tuo sarà su questo aereo' risponde Tiffany: anche lei si è trasformata. Capelli neri con un ciuffo rosso, trucco marcato di un grigio scuro e una tutina grigia aderente che mostra tutto di quella ragazza. Sorrido stressato. 'addio' mi dice Danny con un sorriso mentre mi afferra per un braccio e mi butta nel vuoto.

'Justin.. Justin' Tiffany continua a chiamarmi finchè non mi sveglio. Era la mia Tiffany, quella di sempre. 'che succede?' le chiedo massaggiandomi la fronte.
'stavi sognando.. era un incubo?' mi chiede con un sorriso. Era preoccupata per me? mi metto a ridere a crepapelle pensando a quello che avevo appena visto.
'beh, quando l'ho sognato era un incubo ma ora mi sembra una barzelletta' dico tra una risata e l'altra. 'racconta' mi ordina. inizio a dirle tutto e qualcosa in lei sembra oscurarsi. Mi faceva male vedere quegli occhi pieni di lacrime che stavano soffrendo. 'Tiff.. che ti succede?' le chiedo; si limita a sorridere dicendo che non è successo niente. 'arriverà il momento in cui, forse, lo saprai..' mi dice mentre una lacrima le riga il volto. 'non piangere, ti si rovina il trucco' le consiglio facendola sorridere.

Tiffany's part.
Scendiamo di fretta dall'aereo per raggiungere l'aeroporto e prendere le nostre valigie. Mi metto a correre velocemente quando Justin mi afferra per un braccio.
'Non correre..' sorride. 'ci sono kenny e scooter che ci aspettano' continua. Ricambio il sorriso. Appena usciamo con le nostre due valigie in mano vediamo mia madre che parla con Scooter e Kenny. 'ehi ehi ehi, andateci piano con la madre della mia ragazza' dice dando una pacca sulla spalla a Scooter ma non a Kenny. 'allora a Kenny non la dai la pacca, eh? hai forse paura che ti ammazzi?' dico io in tono divertito e quasi da presa in giro. Abbraccio mamma. 'sei cambiata' mi sussurra nell'orecchio con gli occhi pieni di lacrime 'in meglio' sorrido e raggiungo Justin. 'Riguardo a quello che hai detto prima' inizia avvicinandosi a me 'dovresti stare zitta' continua con un tono malizioso iniziando a baciarmi. 'Dai Justin, basta' sussurro io ma, quando mi giro, vedo che tutti se ne sono andati: Kenny con la mia valigia, Scooter con quella di Bieber e mia madre con la sua borsa.

'è una bella donna' commenta Justin. 'ehi' mi lamento dandogli un bacione sulla guancia.
'è la tua punizione cara' risponde lui facendomi una linguaccia, che ricambio. Come aveva detto mia madre, quel ragazzo mi aveva cambiata in meglio. Sorrido mentre una folla di fan ci circonda. 'potrei fare una foto con il tuo ragazzo?' mi chiede una ragazza paffuta dai capelli rossicci. 'lui non è il mio ragazzo' sorrido. Le ragazze fanno una faccia sorpresa.
'o meglio lo è, ma prima di tutto è il vostro ragazzo' prendo le macchine fotografiche che mi danno le ragazze e inizio a scattare foto fino a quando un ragazzino di cinque o sei anni mi afferra per la mano. Mi abbasso per guardarlo negli occhi. 'posso fare una foto con te?' mi chiede. Non riesco a trattenere le lacrime: quel bambino, dalle ciglia lunghe e gli occhi scuri, dai capelli corti del mio stesso colore assomigliava vagamente a mio padre. Asciugo velocemente le lacrime e con due sorrisoni inizio a fare delle foto con il bimbo, mentre Justin, come un servo filippino, ce le scatta.

'dove'è tuo padre?' gli chiedo dandogli un bacione sulla guancia. 'là' indica un uomo di spalle: leggero spolverino blu sulle spalle, pantaloni di velluto blu perfettamente stirati e un cappello a me così tanto famigliare. 'Tiffany dobbiamo andare' mi dice Justin afferrando il bimbo e portandolo dal padre. Lo riconosco: il profilo era lo stesso, lo stesso naso a patata e le sopracciglia folte. Forse ero solamente pazza, non si può riconoscere una persona da un centinaio di metri di lontananza, non si può ritrovare una persona morta e un bambino non potrebbe assomigliare moltissimo ad un adulto. Dopo vari saluti ci allontaniamo. 'manuel!' sento il uomo dallo spolverino blu chiamare il bambino che mi sta raggiungendo.
'Ti chiami Manuel allora?' gli chiedo con un sorriso. 'Si e te sei..?' mi chiede lui con il suo faccino dolce.
'Tiffany..' sussurro abbracciandolo per quella che sarà, forse, l'ultima volta. 'Mi chiamo Manuel Car..' dice ma prima che finisse il cognome una donna dai capelli biondi lo afferra e lo porta dal padre. Si baciano; sarà sua madre?

Mi giro e vedo Justin sorridere. Mi porge una mano per farmi alzare da quella scomoda posizione. 'allora, li raggiungiamo?' mi chiede afferrandomi per la mano e iniziando a correre. 'lo stiamo già facendo'.
Arriviamo velocemente all'uscita. 'Tiffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa' mi dice una ragazza dalla voce ben conosciuta saltandomi sulle spalle.
'Juju, chiamami Tiff, Tiffany, Fany ma non Tiffa. Tutto quello che vuoi ma non Tiffa' le risposi sorridendo. Appena mi girai la abbracciai forte forte. Quella era Julie: capelli biondi abbastanza lunghi con dei ciuffetti viola in onore del suo idolo, occhi verdi e una marea di lentigini.
'Ju, mi stai stritolando?' dico. Mi lascia subito dalla sua morsa fatale e mi giro verso Justin. 'e lui non lo abbracci?' le chiedo.

Sembra aver visto Dio, una persona talmente famosa che ha un colpo di luce negli occhi e correndo, quasi a rallentatore come nei film, si lancia addosso a Bieber che allarga le braccia per abbracciarla. 'grazie' sento sussurrare questa semplice parola. 'grazie a te' risponde Justin sfoggiando uno dei suoi più belli sorrisi.
mi lascio scappare un 'awwww' che fa ridere tutti i presenti. 'ma che ho fatto?' dico io iniziando la risata generale. 'andiamo?' chiede Justin porgendomi la mano. Non la afferro; non sarebbe giusto nei confronti di Julie. Lei lo conosce da più tempo di me. 'Niente baci quando c'è Julie' gli sussurro nell'orecchio a bassa voce. Sembra che la mia migliore amica non si accorga di niente e lei ci saluta mentre raggiunge la macchina di suo padre. Decido di andare in macchina con Scooter, Kenny e Justin lasciando mia madre da sola nella sua. Lei sorride; ha capito, credo.

I due uomini si siedono davanti, lasciando a noi il posto più spazioso; il primo che entra è Justin, lasciandomi aspettare fuori dalla macchina. 'cos'è che dici in boyfriend? Posso diventare il tuo gentiluomo, tutto quello che vuoi?' gli dico entrando nella grande macchinona: un'altra range rover. 'Infatti: ho detto posso diventare e non sono il tuo  gentiluomo' dice lui sorridendo a 3787538 denti. 'spiritoso'
Entro dalla parte di Justin che mi afferra per il bacino e mi fa restare seduta sulle sue ginocchia. 'Resta qua' mi sussurra nell'orecchio. Sento il suo respiro sulla pelle, seguito da una leggera scossa. 'Justin, lascia la ragazza' commenta Scooter 'vuoi far sentire la presenza del tuo amichetto, eh?' chiede a sua volta Kenny, che guidava.

'Sentite ragazzi, lei è la mia ragazza e a lei piace sentire il mio amichetto sulla sua pelle' si mettono a ridere tutti e tre. 'che razza di pervertiti' commento io mettendomi a ridere; osservo attentamente l'automobile: è una Range Rover nera uguale a quella che aveva a Stratford.
'l'altra era nolleggiata' mi dice Bieber appoggiando una mano sulla mia coscia. 'è circa mezz'ora di strada: scegliete voi che fare' ci dice Scooter. 'possiamo scambiarci occhiate sexy?' chiede Bieber: gli do un leggero pizzicotto. 'o baci' aggiunge con un'aria leggermente maliziosa, iniziando a baciarmi. 'vedo che ti piace baciare sul collo' commento a bassa voce. 'si si' mi risponde lui emettendo un suono di piacere.

'bieber, fai tutto ma non fare l'amore in macchina' commenta Scooter 'ma dai c'è sempre una prima volta' risponde Bieber.
Scooter si mette a ridere. 'forse era meglio andare in macchina con mamma...' penso.
'Tiff.. fanno di peggio in studio' mi rivela Kenny. Scoppio in una risata che contagia tutti. 'sei bellissima' 


Leti's part.
Okay, forse questo capitolo era un po' breve e schifoso. Penso che sia molto schifoso
ma dovevo scriverlo oggi per farvi contente. Beh, LUI era solo parte di un sogno. Justin e Tiffany
erano sull'aereo ma LUI non è mai esistito AHHAHHHA
Okay, dal prossimo capitolo farò dei mini
#letisfact all'inizio di ogni capitolo così che voi mi conosciate meglio c: beh, per il prossimo capitolo
vorrei.. dodici recensioni? vi amo e vi vorrei abbracciare tutte. 
                            -Leeeeti

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Capitolo 16
*** Rawr ***


Rawr;

Justin's Part.

'vuoi entrare?' le chiesi aprendo la porta. 'uhuhuh bibbino è diventato un gentiluomo' mi dice lei prendendomi in giro; mi avvicino a lei e la guardo negli occhi. 'certo me l'hai chiesto tu' rispondo io sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi. Tiffany mi aveva cambiato come io avevo fatto con lei: prima ero solo un ragazzo che pensava solo al sesso e al lavoro, ora, oltre al lavoro, c'era anche il vero amore. Sorrisi di nuovo. 'dai, entri?' le chiesi. Lei fece le spallucce e si girò a guardare Scooter e Kenny 'ragazzi, voi sapete dove abiterò?' chiese lei. 'segui bieber' le risposero con due sorrisoni, che in confronto al mio non erano niente: io avevo la galassia, loro una misera stella.

Salii di fretta le scale; ne io e ne Tiffany sapevamo dove sarebbe stato l'appartamento della ragazza.
La madre spuntò fuori da un appartamento aprendo la porta e Tiffany entrò subito dentro.
'no no no' le disse Scooter 'questa è solo per me e tua madre' 'cosa?' io e Tiffany eravamo scandalizzati.
'allora era lui' disse Tiffany indicandolo con un dito 'il tuo "amichetto"' disse imitando le due virgolette con le dita. 'forza ragazzi andiamo' ci ordinò Kenny prendendo le nostre due valigie e salvando i due da una spiegazione. 'non me la sarei mai aspettata' continuava a borbottare Tiffany immersa nei suoi pensieri.

Mi misi a ridere, vincendo un'occhiata da "stai zitto o ti butto giù dal ottavo piano" di Tiffany.
'Tiffa hai una faccia così divertente! dovevi vederti, oddio mio!' le dissi io ricevendo un'altra occhiata da "ti ammazzo a colpi di testa contro il muro" ma subito dopo anche la ragazza si mise a ridere.
'come mi hai chiamata?' disse dopo la nostra risata guardandomi con uno sguardo da serial killer. 'tiffa' cantilenai io.
'rawr' disse lei continuando ad andare avanti. 'i love you too' dissi io. Tutti sapevano che argh significava I love you, no? Cercai le chiavi nelle tasche dei pantaloni e sentii un tonfo.

'Tiffany, che cavolo hai fatto?' dissi vedendola perterra nel corridoio del decimo piano. 'sono andata contro il muro facendo la curva. credevo ci fosse una scala' borbottò lei. 'justin lasciami' gridò lei quando Kenny la sollevò 'sono qui babe' le dissi dal corridoio del mio appartamento. Kenny la lasciò davanti alla porta e scese all'ottavo piano, dove abitava. 'e io dovrei abitare con un pervertito così?' urlò Tiffany.
'Yes' dissi io avvicinandomi a lei e spingendola contro la porta, facendola chiudere. 'un maniaco' si mise ad urlare la ragazza. Le posi un dito sulle labbra 'ssh.. ti potrebbero sentire' le dissi facendola urlare più forte. La afferrai e la buttai sul divano.

'no! non farlo. ti prego ti prego' continuava a pregarmi lei. 'cosa ho fatto ora?' le chiesi. 'uh, grazie a dio' disse abbracciandomi 'okay, ora preparami un sandwich' mi ordinò.
'prima dammi un bacio' dissi io, baciandola. Mi alzai e andai a preparare due sandwich. 'eccoti' dissi lanciandole dalla cucina il sandwich. Aprì con attenzione la carta e iniziò a mangiare il panino.
'bieber, cucini bene' mi disse, mentre mi stavo sedendo sul divano. 'non si parla con la bocca aperta' le consigliai. Lei sorrise.

Tiffany's part.

'oggi andiamo alla premiere' mi disse. 'ah, e te mi dici le cose così? da un momento all'altro?' annuì sorridendo.
'voglio fare shopping' urlai io mettendomi a ridere. 'vieni' mi disse afferrandomi la mano e portandomi in camera.
'eccoti' disse aprendo l'armadio bianco della camera bianca 'ma sei sicuro di non aver buttato un secchio di vernice bianca?' gli chiesi io mettendomi a ridere. 'dai scegli' mi disse indicandomi degli abiti da donna.
'perchè tu avere questi vestiti da femmina?' gli chiesi io ridendo di nuovo; fece le spallucce. 'gli ha comprati scooter'

scelsi un vestito nero aperto ai lati e dietro fino al fondo schiena; davanti con un collo a cuoricino e sotto lungo, con un'apertura che iniziava a metà della coscia destra, a lato. 'mi dovrebbe stare bene' osservai.
'provatelo e ti dirò come stai' mi disse. 'potresti uscire?' gli chiesi. Non potevo negare di aver un po' di vergogna. Lui sorrise e si chiuse la porta scorrevole alle spalle. Mi vestii velocemente prendendo dalla mia valigia i tacchi neri. Mi guardai allo specchio: sembravo perfetta.

'Justin' lo chiamai. Quando entrò si mise a fischiare. 'allora ti piace?' gli chiesi. Lui annuì.
'ho paura che uno dei miei amici ti possa mettere gli occhi addosso con questo bel fondoschiena' si miss a ridere. 'amici tipo?' 'jaden, chris brown e altri conoscenti come i jonas.. anche una ragazza potrebbe diventare lesbica per te' gli diedi una pacca sulla testa, leggera.
'te che ti metti?' gli chiesi sorridendo. Senza nessun timore, si sfilò la maglietta e i jeans restando in boxer davanti a me mentre cercava qualcosa da indossare.

Mi misi comoda e iniziai ad osservare attentamente il corpo del mio ragazzo. Dubito che nessuno sapesse della nostra relazione ma non l'avevamo detto apertamente al mondo delle celebrità.
Indosso una camicia bianca, una giacca dorata e dei jeans neri. Si allacciò le supra dorate. 'vieni' mi disse porgendomi la mano. 'sei poco più alta di me però sei sempre bella' disse baciandomi. Sorrisi.

'ora andiamo' mi disse togliendosi gli abiti e indossando quelli di prima. 'cosa dobbiamo fare?' chiesi.
'prendere gli abiti e uscire a farci truccare dai tizi degli awards' mi disse lui aiutandomi a togliere il vestito e baciandomi sul collo di tanto in tanto. Indossai un altro paio di scarpe e cambiai tshirt. Si, sto bene.
Mano nella mano, con i vestiti affidati a kenny, entrammo in macchina. Questa volta, senza scooter, l'ambiente era meno pervertito. 'eccoci' disse Justin dandomi un bacio e non badando ai flash. Uscimmo dalla macchina mentre i flash dei paparazzi e dei fotografi continuavano all'infinito. 'niente baci, quando sei davanti ai paparazzi e ai fotografi' mi consigliò Justin. 'dopo mi dici altri segreti' gli proposi io.

Lui annuì e entrammo nel camerino di Bieber. 'ciao Ryan' urlò Justin abbracciando lo stilista. Sorrisi.
'fatemi vedere gli abiti' disse lui appendendoli alla parete con due mollettine. 'sisi.. davvero bello. ora andate di là che vi devono truccare' ci disse indicando due postazioni. A Justin misero un po' di fondotinta mentre per me spesero un'ora intera. Quando mi vidi allo specchio ero.. 'stupenda' mi disse justin sorridendo. Un po' di trucco dorato sulle paltebre, mascara e matita nera, blush color pesca e fondotinta.

'now, andate di là per i capelli' ci disse indicando altre due postazioni. Dopo un'oretta di postazione capelli, Justin aveva un semplice ciuffo mentre io i capelli piastrati. 'Siamo perfetti' sussurrai. 'ora vestitevi manca mezz'ora' disse Ryan porgendoci i vestiti.
'ma te ti spogli davanti a cinque persone?' chiesi a Justin. 'esatto' sorrise lui. 'basta parlare!' ci ordinò Ryan. Indossai velocemente il vestito stando attenta ai capelli. 'si sei uno schianto' mi disse Ryan prendendo due cose di silicone. Si avvicinò a me e, alzandomi il vestito e il reggiseno, mi infilò quelle due cose di plastica sopra le tette.

'Ryan, è la mia ragazza, ricordatelo' disse Justin facendo un occhiolino. Ci guardammo allo specchio: bellissimi. 'ora uscite, forza' ci ordinò Ryan buttandoci le scarpe nel corridoio. Indossai di fretta i tacchi e osservai che anche le scarpe di Bieber erano più rialzate all'interno, diventando più alto di me. Non dissi niente ma mi limitai a sorridere.

'ciao Justin!' continuavano a salutare Bieber mentre percorrevamo, mano nella mano, il corridoio. 'Tra dieci minuti parte il red carpet' ci disse un ragazzo che organizzava gli awards dando una pacca sulla spalla a Bieber. 'non dire niente sul red carpet, puoi scambiare poche parole, dolci, con me. poi, non fare facce strane e non metterti a ballare quello stupido balletto. non fermarti, inciampare, toccarmi, toccare gli altri, stai sempre al centro del red carpet e.. non toccarti niente! ne capelli, vestito, faccia. N-I-E-N-T-E!' mi disse lui.

'okay, ho capito' dissi sorridendo. '3-2-1 in onda' disse un tizio facendo entrare Chris Brown. Selena Gomez. Taylor Laurent. Jennifer Lawrence 'oddio che bella, devo avere un suo autografo' commentai. 'dopo avrai gli autografi che vuoi'. Josh Hutcherson. Taylor Swift. Miley Cyrus. Demi Lovato. Jaden e Willow Smith. Joe Jonas e i suoi fratelli. Altri 437847318 persone e poi toccava a noi. Avevo il cuore che pulsava al massimo. E se fossi caduta sul tappeto rosso? No, meglio non pensarci. 'andiamo' mi disse Justin con un sorriso, facendo il primo passo. Ero fuori: milioni di flash.


Leti's part.
Ciaaaao! YOH. Beh, spero che questo capitolo vi piaccia e che ne dite
se faccio cadere Tiff agli awards? No. meglio di no.
Beh, per il prossimo capitolo vorrei 14 RECENSIONI èé

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Capitolo 17
*** -- ***


Salve. Vi vorrei dire che mi assenterò dal 02/08/2012 alla fine di agosto.
Porterò in vacanza l'ipad e il portatile quindi potrò scrivere gli altri capitoli, quando ho tempo, naturalmente.
Beh, intanto che sono al mare a fare vari tuffi ( ee ) in mare (no, guarda. in montagna vuoi farli i tuffi?), recensite tuuuuuuuutti i capitoli c:

Okay, vado. :3

--
Vi voglio un mondo di bene, 
                                 Tiffany/Lety

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Capitolo 18
*** i hear it everyday. ***


 

i hear it everyday.

sfoggiò un sorriso alle macchine fotografiche. tiffany era splendida, come sempre. sorrisi anche io.
'aaah' urlò la ragazza afferrandosi a me 'cosa ti è successo?' le chiesi; guardai nei suoi occhi: vergogna, timidezza e altri sentimenti che non avevo mai afferrato in lei. tutto questo avvenne in una pochissimi secondi: mi avvicinai a lei e la baciai facendo finta che non era successo nulla. dopo il nostro romantico bacio e un 'awww' da parte dei presenti chiesi a tiffany chi era stato a spingerla.

'ssselena' serpenteggiò* la ragazza.
'come puoi accusare selena senza avere delle prove?' 'è stata lei' urlò tiffany. le afferrai velocemente per un braccio e ci avviammo verso l'interno, dove si sarebbero svolti gli award.

'tiff, non fare più niente del genere' 'tell me tell me tell me something i don't know something i don't know something i don't know' canticchiò tiffany; sorrisi 'da quanto hai una passione per la musica di selena?' 'da ssssempre' sussurrò sorridendo. Le luci si spensero e, come sempre, quando tutti si girarono a destra, io feci l'incontrario. sentii una mano afferrarmi le guancie e voltarmi nel verso giusto. tiffany.

era il mio turno. passate le esibizioni di selena, taylor, adele e vari awards, tra poco toccava a me: era il mio momento. 'male hottie: justin bieber' baciai tiffany e raggiunsi il palco, abbracciando taylor che mi consegnò il premio. 'contento di questo premio, justin?' 'certo che si.. non pensavo di essere così.. hot?' dissi io accentuando l'ultima parola. 'potremmo chiedere a tiffany' disse taylor indicando la ragazza che mi raggiunse sul palco.

'taylor. swift. ha. pronunciato. il. mio. nome.' si mise ad urlare afferrando il microfono e abbracciando taylor 'lei è il mio idolo. è una figona altro che s..' iniziò lei. prima che potesse dire altre sciocchezze la afferrai e la baciai. taylor sorrise e uscì dal palco.

le luci si spensero. 'che succede?' chiese tiffany con una voce quasi tremante. uscii anche io dal palco prendendo delle rose e un microfono. 'one less lonely girl.. one less lonely girl.. one less lonely girl..' iniziai a cantare. 'mi serve una sedia dell'ikea' balbettò tiffany mettendosi a ridere. 'eccoti' dissi continuando a cantare e porgendole una sedia svedese; si sedette e, finita la canzone, le diedi le rose.
'che cosa ti è successo bieber?' mi chiese lei con un sorriso.

'i'm justin love' dissi mettendomi a ride 'justin me' disse lei ricambiando la battuta. sentimmo una risata da parte del pubblico e un arrossamento di tiffany. 'ora ti chiamerò justout' disse mettendosi a ridere. 'no, non voglio essere justout, io sono sempre in' un'altra risata.

'ora' iniziai 'nelle rose troverai una non rosa' cercò tra i fiori e trovò un coffanetto rosso che aprì velocemente. 'do you want to be my baby?' le chiesi inginocchiandomi vicino a lei. 'mmh.. si' disse abbracciandomi. 'awww' il pubblico era innamorato di noi due.

'allora voi due non eravate fidanzati' disse taylor entrando con una foto di noi due all'ospedale. 'cos'è quella foto?' chiesi io mettendo un braccio attorno il fianco di tiffany. 'justany e jelena' disse taylor mostrandoci le due foto: io e tiffany che ci baciavamo fuori dall'ospedale mentre prendevo la bici e una foto con selena mentre ero all'ospedale con lei. 'quale preferisci justin? e il pubblico?' il mio volto si oscurò, non volevo quelle domande.

'preferisco..' iniziai. 'jelena' urlò una ragazza mora di statura media e dal viso rotondeggiante. mi voltai e vidi il viso di tiffany oscurarsi.

*okay, forse questo verbo me lo sono inventato, lo ammetto.

Leti's part.
yoh! ciao ragazze, dopo un mese senza wi-fi e senza capitoli per voi ho postato questo :8
vi voglio dire che ho scritto tutti i capitoli, fino alla fine della FF, solo che sono pochi e corti quindi li vorrei allungare e aggiungere più descrizioni, così che la FF sia più lunga e ci siano più recensioni jsdnjivs
poi, ho altre novità per voi: ho scritto, in questo mese di vacanza, altri tre capitoli per la FF appena iniziata e.. TANTARATAN (?) ho scritto un capitolo per una nuova FF e due capitoli per l'altra nuova FF, queste due nuove storie le posterò al più presto :3 E il 13 agosto (taylor mi ha dato l'ispirazione fshsdjadkxan) ho scritto una OS su justin e #ragazzamisteriosa che me gusta mucho ee ora vado in bagno.
beh, per questo capitolo voglio tredici (numero fortunato di taylor ee) recensioni e scusate l'attesa del capitolo :8

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Capitolo 19
*** why do you wanna play with me like this, justin? ***


why do you wanna play with me like that, justin?

justin's part.

'selena' commentai. diedi la mano a tiffany e ritornammo al nostro posto per non creare interruzioni durante il programma.
'io preferisco la coppia con tiffany' commento io, ricevendo un sorriso di tiffany.
decisi di andare in bagno. erano successe troppe cose e mi serviva una pausa; tanto avrebbero dato awards in cui non ero nominato. raggiunsi il bagno di fretta.

'ciao bieber' mi disse brown mentre usciva dal gabinetto e raggiungeva il lavabo nero.
'ciao chris' ricambiai il saluto prima di scomparire nel bagno per completare i miei bisogni.
dopo una manciata di minuti, uscii da quel posto oscuro e iniziai a lavarmi le mani quando delle mani iniziarono a percorrere tutto il mio corpo. mani di donna.

'eddai tiffany, smettila' mi lamentai io preso dal piacere. la ragazza iniziò a baciarmi il collo come sapeva fare soltanto selena.
'bieber smettila di pensare a quella stronza' mi ripetevo.
'justin..' sussurrò la ragazza: non potevo sbagliarmi, quella era la gomez.
non so perchè lo feci ma ora so che non avrei dovuto farlo. la afferrai e la appoggiai al muro.
mi baciava con tanta passione e io, come uno scemo, le toccavo il sedere.

iniziò a spingermi mentre mi sbottonava la camicia e mi portava verso il wc. continuava a ripetere il mio nome e si appoggiò al muro con far seducente.
iniziai a baciarle il collo e la spingevo vicino al muro.
'bieber..' continuava a dire mentre le toccavo il corpo. iniziai a baciarla sulle spalle per poi passare al decoltè; lei non faceva altro che abbassarsi il vestito
facendomi ammirare l'intimo nero trasparente che mostrava il suo corpo.

toccavo le parti che nessuno aveva toccato, credo, e lei sembrava esserne contenta. 'stasera in camera' mi disse quando le stavo togliendo il reggiseno.
'non ora' disse con un tono simile a quello di tiffany. ero tra le sue grinfie ed ero contento. si rimise il vestito e io la spinsi contro il lavabo.

'ju.. justin..' continuava a ripetere al punto dell'eccitazione mentre toccavo il suo didietro e mettevo le mie mani dentro i suoi slip.
continuavamo a baciarci e anche io ero eccitato; selena era rimasta la stessa.

tiffany's part
justin stava ritardando e non vedevo selena. decisi di raggiungere il bagno e, prima di cercare justin, entrai nel bagno delle donne.
mi lavavo le mani con l'acqua fredda, dando mille occhiate all'anello regalato da justin.
era d'argento con una J e una T di pietre preziose, credo: poteva essere anche un anello dei cinesi. scherzo.

sentivo delle voci in lontananza, una di donna e una simile a justin ma credevo mi sbagliassi.
aprii leggermente la porta del bagno degli uomini e vidi il mio ragazzo baciare con passione selena. mi diceva che ero sua e mi aveva chiesto di fidanzarmi con lui in pubblico.
perchè giocava con me in questo modo? senza chiamarlo iniziai a correre facendo cadere quel fottuto anello e molte lacrime.
'tiffany' continuava a ripetere il biondino. 'tiffany' mi chiamava ma non lo ascoltavo. correvo più veloce ma, ad un certo punto, inciampai e caddi.
ora c'era solo il pavimento che voleva consolarmi, no?

mamma, scooter, kenny e gli altri erano contenti per le cose successe nello show. poi mi ricordai di manuel, dovevo trovarlo.
continuai a correre con i tacchi in mano ma ero troppo stanca per ritornare a casa da sola. 'tiffany' mi raggiunse anche justin.
selena era lì, davanti alla porta del bagno. 'vattene, justin' gli dissi mentre mi asciugavo le lacrime.
'dimmi, quante delle tue lacrime hanno toccato il pavimento?' 'justin, basta fare il romantico. l'anello è là, selena è davanti al cesso e il tuo letto stanotte sarà libero. vaffanculo' dissi io iniziando a camminare.

'eddai tiffany' 'vattene ti ho detto' queste furono le ultime parole che dissi tra i singhiozzi. non so perchè gli diedi uno schiaffo ma poi scappai dal mio passato.

un taxi si fermò per me mentre cercavo qualcuno che mi potesse dare un passaggio. quel uomo. l'uomo dallo spolverino era dentro il taxi.
decisi di prendere quello, non potevo andare da un altro tassista a dirgli 'insegua quel taxi' non eravamo nei film. entrai nella macchina gialla
e presi uno specchietto, iniziando a struccarmi. 'salve' dissi all'uomo.

'tiffany?' mi chiese lui con una scintilla negli occhi. annuii lentamente e, prima che potessi chiedergli se fosse mio padre, disse al tassista
'ecco, ora si fermi'. gli diede i soldi e non rispose a nessuna delle mie domande, continuava a ripetere 'tiffany'

mancava una decina di minuti per arrivare all'appartamento ma, all'ultimo momento, dissi 'andiamo in un bar'. appoggiai la testa al vetro
della finestra e prima che potessi accorgermene eravamo al 'status club'. diedi i soldi al tassista e, vestita come una principessa, entrai nel bar.

tutti mi indicavano continuando a dire 'la principessina senza un lieto fine'. facevo finta di non ascoltare, mi limitai a sedermi vicino al bancone
e chiedere un bicchiere di vodka.

continuai a bere, alternando la vodka al whisky. 'ciao bella' mi disse un ragazzo dai capelli neri che identificai come leonard,
un mio amico delle medie. 'leo' dissi abbracciandolo. iniziammo a parlare ma io non finivo di bere. non ricordo nulla: solo nero.


Leti's part.
salve ragazze, dovete sapere che tuuuuuutti i capitoli che sto postando gli ho scritti il 10 agosto :8
sono bravissima no? ee comunque, spero che il capitolo vi piaccia.. e si, la mia drammaticità voleva uscire fuori perchè i fatti stavano andando
tutti troppo, e quando dico troppo è troppo, bene.
per il prossimo capitolo voglio altre tredici recensioni. comunque, spero che questo capitolo vi piaccia anche se l'ho già detto. s
econdo voi cosa è successo a tiffany? aspetto taaaante recensioni c:
comunque, un po' mi sono arrabbiata con voi AHHAHAH perchè nel scorso capitolo mi avete
lasciato solo sette recensioni. Come punizione in quello devo ricevere tredici recensioni e in questo
dodici se no non continuo più AHHAHAHAHHA
il mio YOH non poteva mancare eheheh lol

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