Quando i personaggi delle fiabe si mettono d'accordo...

di silvia97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cenerentola ***
Capitolo 2: *** La bella addormentata nel bosco. ***
Capitolo 3: *** Ace & Luffy in versione Cappuccetti ***



Capitolo 1
*** Cenerentola ***


Cenerentola in versione One Piece
 
Come ogni fiaba che si fa rispettare (certo, come no) anche questo racconto inizia con un: Tanto tempo fa in un lontano paese di cui ora non nominiamo il nome, per questioni di privacy e non perché la sottoscritta non ha la più pallida idea di dove vive la nostra protagonista.. comununque tornando alla storia, in questo paese anonimo vive una giovane ragazza di nome Cenerentola o semplicemente come la chiamano tutti “Luffy”, per alcuni motivi che ora non diciamo per non offendere la nostra cara eroina.
La ragazza vive felicemente ogni giorno e cresce a vista d’occhi, mangiando tanta di quel cibo che rischia di finire tutti i soldi della famiglia.
Ma un brutto giorno la malata madre della nostra giovane eroina muore per vari motivi, tra cui la mancanza di medicina (colpa di Luffy che si dimentica sempre di dare le medicina alla povera madre).
 
[Il momento della morte della madre].
<< Non possiamo fare nulla.. >> afferma il medico Chopper, una renna.
Come sia riuscito a diventare un medico rimane un mistero del raccconto.
Comunque sentiamo le ultime parole della nostra povera madre.
<< Tu, figlio di.. >> comincia a mormorare la madre Zoro/a in punto di morte.
<< Madre, so di essere tuo figlio, non aggiungere altro; risparmia la voce. >> dice la giovane Luffy in lacrime.
<< E’ vero, muori in pace. Amen! >> dice senza batter ciglio il padre Sanji.
Ecco un altro misteto della storia, come mai Sanji abbia sposato Zoro/a o come mai Zoro/a abbia accettato.
Tornando alla madre: << Voi.. io anche da morta tornerò per.. >> non finisce la frase che la povera donna muore.
<< Ci ha lasciati.. >> afferma Chopper con sguardo perso.
<< Nooo, non puoi lasciarmi da solo con Sanj.. voglio dire papá.. >> urla in preda di disperazione Luffy e si butta in lacrime sopra la madre.
<< Ahi! >> esclama la madre e poi niente.
Chopper si avvicina di nuovo e controlla: << Questa volta è davvero morta, almeno credo. >>
<< Noooo! >> urla di nuovo la figlia.
<< Smettila di frignare Luffy, ha detto che ritorna a visitarci, no? >> cerca di consolare il padre Sanji mentre tira fuori dalla tasca un sacco di foto di donna per scegliere la nuova moglie.
<< Che genere di nuova madre vuoi, Luffy? >> chiede lui.
<< Possibilmente una che sa cucinare meglio di Mamma Zoro/a. >> dice felice Luffy dimenticandosi della morte della madre.
 
Ora facciamo un salto temporale di due mesi avanti dopo il matrimonio del padre di Luffy.
Volete sapere con chi si è spostato il povero vedovo?
Ovviamente con Nami (almeno nelle ff esaudiamo il desiderio del povero Sanji), dopo una difficile scelta.
Come mai Nami abbia deciso di sposare Sanji rimane un mistero, no semplicemente per i soldi.
Ma dopo essersi sposata Nami si rende conto che la famiglia di Sanji è in crisi, come mai? Facile la risposta: Luffy.
 
<< Vai fuori a lavorare! >> esclama Nami al nuovo marito.
<< Ma cara io vorrei restare con voi... >> cerca di dire Sanji.
<< Restare con noi? Secondo te questo serve per comprarmi nuovi vestiti? >> urla la donna istericamente.
Non penso che ci sia bisogno di continuare a leggere il loro discorso, sappiamo bene come finisce.. Sanji decide di partire all’estero alla ricerca di un nuovo lavoro.
E da quel giorno la nostra povera Luffy viene costretta a lavorare in casa, per un motivo semplice: non hanno soldi per assumere una domestica.
<< Lava i piatti. >> esclama una delle sorellastre di Luffy, Usopp.
<< Non so come si fa... >> si lamenta il povero Luffy con in mano un altro pezzo di carne.
<< Non mangiare tanto, non vedi che non abbiamo soldi.. >> spiega la nuova madre Nami.
<< ... >> nessuna risposta.
<< Madre ho un’idea per risolvere la situazione della nostra famiglia. >> dice Robin, l’unico personaggio normale di questa storia.
<< Quale? >> esclmano Usopp e Nami mentre Luffy continua a mangiare.
<< Fra qualche giorno ci sarà un grande ballo al castello per scegliere la moglie del principe.>> spiega Robin.
<< Brava Robin, se una di voi due riesce a diventare regina, non avremmo problemi a mantenerci in futuro. >> dice rivolgendosi a Robin e Usopp, ok forse solo a Robin.
<< Una festa? >> dice Luffy capendo solo quello.
<< Non puoi venire, non voglio fare pessima figura. >> dice la madre.
 
Altro salto temporale precisamente nella sera del ballo, dopo che le due sorellastre e la madre sono andate al ballo.
<< Ho tanta fame, voglio andare alla festa... >> dice Luffy in lacrime.
Dopo che succede?
La fata madrina aiuta Cenerentola e quest’ultima va al ballo e balla con il principe, ma allo scoccare della mezzanotte Cenerentola scappa e perde una scarpetta di cristallo ecc.. insomma sapete come va avanti la storia.
Ma devo deludervi perché questa storia non finisce in questo modo.
Motivo? Semplice, la fata madrina o come meglio conosciuta Ace non si presenta mai ad aiutare la nostra Luffy.
Volete sapere perché? Anche questo è molto semplice, Ace si addormenta prima di andare ad aiutare la nostra povera eroina dimentica.
Come finisce? Altra domanda semplice, Nami chiede il divorzio e se ne va con le due figlie, Sanji triste va alla ricerca di una nuova moglie all’estero , Ace non si risveglia prima di un mese dal matrimonio del principe con una ragazza qualsiasi e Luffy?
Lui/lei continua a mangiare, ovviamente e ogni sera riceve una visitina dalla madre Zoro/a.
Il morale di tale fiaba? Penso che questo rimanga il mistero più grande del racconto.
 
 
   ****
Angolo mio.
Penso che questa ff non abbia niente di originale, ma spero proprio che vi piaccia (e spero in qualche commento). Vi auguro buonanotte :3 [soprattutto alla mia dolce Sensei, penso che sia ora che tu vada a dormire :3]. 

 

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Capitolo 2
*** La bella addormentata nel bosco. ***


N.B. FF dedicata alla Sensei (per le sue perle di saggezza)
e Vi-Chan (per il suo quasi compleanno U.U).

 

La bella addormentata nel bosco

 

Tanto tempo nel regno di .. (problemi tecnici), vive un Re una regina di cui ora non citiamo il nome per vari motivi; i due regnanti hanno dopo vari anni di matrimonio una figlia che la chiamano Luffy, nome deciso a tombola.
Al quinto compleanno della principessina decidono di organizzare una festa.
Invitano tanta gente, tra cui le sette meraviglie.. voglio dire le sette fate del regno.

 

<< Mi piacevebbe donavle la mia stessa bellezza. >> esclama la prima fata Ivankov, un/a uomo/donna alta circa due metri con un buffo faccione e uno strano modo di parlare.
<< Speriamo proprio di no. >> pensano i poveri sovrani.
<< Ti dono il regalo di non ingrassare mai per poter un giorno indossare questo bel abito di cigno e danzare con le tue ali nel fiume. >> dice la seconda fata, un certo Mr. 2, vedendo la giovane principessina abbuffarsi.
<< Quale ali? Quale fiume? >> pensano disperati i regnanti.
<< Prego il mio Dio che tu sia la grazia in persona. >> dice la terza fata Brook, uno scheletro, agitando la forchetta in mano
<< E quale sarebbe il suo Dio? Quello della morte? E poi quale grazia? Con una forchetta al posto di una bacchetta magica in mano. >> pensano il Re e la Regina in uno stato di totale sfiducia.
<< ... >> nessuna fatina continua.
<< Ehii, tocca a te! >> dice la sesta fata rivolto a quello che dovrebbe essere la quarta fata
<< A Natale puoi, fare quello che non puoi mai fare... >> comincia a cantare quest'ultima.
Canzone totalmente fuori luogo per un compleanno.
<< .. >> nessuno reagisce, tutti rimango stupiti, guardano rivolto alla quarta fata.
Uno strano animale nato, probabilmente, da uno strano incrocio tra un procione e una renna o da qualsiasi/qualunque altra cosa/animale esistente in questo strano regno.
<< Scusi, potresti ripetere? >> dice in tono formale il Re.
<< Voglio semplicemente donarle la mia voce con questa canzone di Natale. >> risponde Chopper, la quarta fata.
<< ... >> altro silenzio che viene interrotto bruscamente dall’entrata in scena di un sconosciuto essere.
Un/a uomo/donna di mezza età con un lungo abito rosso del tutto non intonato al cappello nero, tutto fa pensare (almeno in teoria) a Babbo Natale se non fosse per la barba nera o meglio per uno strano cartellino con sopra scritto: “Sono la quinta fata, Barbanera”. Entrata ad effetto, devo dire!
<< Ti dono il mio sogno di ballare (sogno non realizzato per problemi personali, ovvero non riesco a trovare un abito da cigno adatta alle mie dimensioni ). >> esclama Barbanera, la quinta fata.
<< No comment. >> pensano i regnanti rassegnati.

“BOM BOM” altro rumore che interrompe nuovamente la cerimonia.
Ma non succede niente per molti secondi, forse minuti oppure per intere ore.
Quindi la regina decide di ritornare a pensare ai doni: <<< E te sesta fata? >> chiede la regina sperando in un miracolo alla sesta fata che si sta dirigendo velocemente verso l’uscita d’emergenza.
<< Scappa? >> pensa il Re, ma preferisce non dirlo per motivi d’onore.
<< No, veramente controllo se l’uscita funziona ancora o no... >> cerca di giustificarsi impaurita la sesta fata, Usopp.
Tecnicamente cerca di scappare per vari motivi, tra cui la paura scatenata dal rumore di prima.
<< Io le dono la capacità di costruire e suonare tutti i strumenti. >> esclama la fata Usopp velocemente per poi tornare a cercare un piano di fuga.

“Bom Bom” altro rumore che per la terza, spero l’ultima volta, interrompe la situazione; davanti ai due regnati e alle fate compare una fata decente, ovvero una donna/fata.
<< Come avete potuto non invitarmi! >> accusa la nuova arrivata.
<< Ti dice qualcosa quello che hai fatto 5 anni fa al regno? >> afferma il Re.
<< No! >> risposta semplice, ma efficiente.
<< Allora ti rinfresco la memoria, 5 anni sei scappata con tutti i nostri tesori. >> spiega il Re.
<< Ahh, quella cosa! >> risponde ingenua la fata Nami.
<< Comunque oggi parliamo di affari seri, pagami o uccido la tua figliola! >> dice Nami e si guarda intorno alla ricerca della possibile figlia del Re.
Ma davanti a se vede solo sei uomini (tra cui un strano animale e uno scheletro) travestiti da fate, una Regina che le manda strani baci con la mano, un Re con tre spade in mano pronto ad attaccare, ed.. un elefante, no forse una persona del tutto non nobile o graziata grande quanto un elefante che si abbuffa. Non riesce proprio a capire chi sia la figlia del Re o meglio chi possa assomiglia minimamente ad una possibile creatura femminile.
<< Figlia, vero? >> chiede la fata malvagia cercando una conferma alle informazioni da essa possedute.
<< Si, perché? >> chiede il Re ironicamente.
<< Mi faresti la cortesia di indicarmi chi sia tua figlia. >> dice Nami dopo essersi arresa alla ricerca della possibile figlia del Re.
<< Non vedi quel dolce essere che si sta abbuffando? >> risponde il Re.
<< Ah. >> riesce semplicemente a dire la fata.
<< Meglio se ritorniamo a noi, pagami o la uccido. >>
<< Fai pure. >>
<< Scusa? >>
<< Sei proprio noiosa, volevo dire... >> comincia la frase il Re Zoro con una mano alzata e con la voce da finto drammatico << Ti prego non la uccidere, prendi me o lei a suo posto. >> dice rivolgendosi alla regina, che salta di gioia sentendo le parole del marito.
<< Non me ne faccio niente della vostra inutile vita, voglio i soldi oppure prendo la sua vita. >> afferma lei convinta.
<< In questo caso, prendila pure.. >> dice annoiato il Re. Che sia veramente un Re non ci sono dubbi, vero?
<< Nooo, luce degli miei occhi.. portami via da questo regno di *** (problema tecnico risolto: siamo nel regno di Kamabakka). >> dice invece quella che in teoria dovrebbe essere la regina Sanji. Neanche sul fatto che lei/lui sia veramente una regina ci sono dubbi, giusto?
<< Non potete semplicemente pagarmi cosi me ne vado? >> chiede Nami volendo andarsene in prima possibile da quel regno di pazzi travestiti.
<< Siamo economicamente instabile per via di quella moccios.. volevo dire della mia graziata figliola. >> spiega il Re.
<< Allora come mai avete organizzata questa festa? >> chiede sconvolta Nami.
<< Pensavo che le fate ci avrebbero potuto regalare qualche oggetto di valore, e non tutto quelle cose di cui non sappiamo che farcene. >> si giustifica il Re.
<< Che dire.. >> comincia la fata Nami prendendo in mano un pezzo di carta e leggendo le parole terrificante, dice: << Se non puoi pagarmi, allora devo ucciderla, ma per non sporcarmi le mani (o perché potrei rischiare di non farcela contro di te).. io le lancio questa maledizione: al suo sedicesimo compleanno si pungerà e morirà. >>
Tutti i presenti rimangono sconvolti o forse solo rassegnati.

* BOM BOM *

Altro rumore che interrompe nuovamente la situazione, almeno questo volta tutti sembrano a proprio agio quando davanti a loro compare una nuova fata.
Una donna, per fortuna, con un abito nero e capelli lunghi e neri/verdi, forse assomiglia ad una strega più che ad una fata, ma questo è solo un piccolo particolare.
<< Aspettate.. >> comincia a recitare Robin, l'ultima arrivata.
Che siano tutti fermi non ci sono dubbi.
<< Rassicuratevi, o Re e Regina; la vostra figlia non morirà: è vero che io non ho abbastanza potere per disfare tutto l'incantesimo che ha fatto la mia sorella maggiore (sempre se possa definirsi mia sorella): la Principessa si bucherà la mano con un fuso, ma invece di morire, s'addormenterà soltanto in un profondo sonno, che durerà cento anni, in capo ai quali il figlio di un Re la verrà a svegliare. >> dice lei leggendo il copione in mano.
Almeno qualcuno che recita bene la proprio parte.
<< Ma... >> comincia a ribattere la fata malvagia, ma viene interrotta, ancora una volta, dall'entrata in scena di un nuovo personaggio.
Che si siano messi tutti d'accordo per fare queste entrate ad effetto non ci sono dubbi.
<< Oh mia dolce principessa sono venuto a salvarvi. >> recita l'ultimo arrivato, un ragazzo non travestito da fata ma da principe.
Che qui tutti i personaggi hanno qualche rotella fuori posti si sa oramai.
<< Non pensi di essere un po' in anticipo? >> chiede una delle tante fate.
<< Dici? Nella fiaba precedente mi sono persa la mia parte (leggi primo capitolo della ff), per questo questa volta sono arrivato un po' prima. >> spiega il principe Ace (quello che nell'altra ff era la fata madrina).
<< Arrivare 110 anni prima, io personalmente non lo definisco un po'. >> pensano tutti i presenti.
<< Non posso salvarla ora la principessa? >> chiede l'ultimo arrivato, finalmente capendo la situazione (almeno si spera).
<< Tecnicamente devi ancora aspettare che cresca e poi altri 100 anni. >> spiega Robin.
<< Ma a quel punto non sarei un vecchio o un morto io? >> si domanda il principe.

Come continua questo fiaba non lo sa nessuno, ma sappiamo di certo e lo ribadisco che o qui hanno tutti delle/(tutte le) rotelle fuori posto oppure hanno bevuto prima di venire a recitare.
Morale di tale fiaba? Nessuna, ma almeno questa volta tutti i personaggi si sono ricordati di presentarsi (mi riferisco sempre alla ff prima).

 

***

Ecco il secondo capitolo [?].
Ringrazio le persone che hanno messo la ff tra i preferiti/da ricordare/seguite e grazie anche alle persone che hanno commentato :3. Non fate caso agli errori ecc..., sapete restare tutta la notte sveglia a scrivere questa cosa mi sta … * me sviene dalla stanchezza*

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Capitolo 3
*** Ace & Luffy in versione Cappuccetti ***


Ace & Luffy in versione Cappuccetti


Tanto tempo fa in un paesino sperduto vivono due fratelli con il nonno;
Per pigrizia, i due fratelli vengono chiamati semplicemente “Cappuccetto Ace” e “Cappuccetto Luffy”; che nella fiaba di Cappuccetto Rosso il protagonista è solo uno è un piccolo dettagli e che sia una femmina è un dettaglia ancora meno rilevante.
La loro è una vita “tranquilla”, anche se povera, fino al giorno in cui il loro caro nonnino non decide di mandarli nella foresta.

<< E' ora che voi due andiate da soli nella foresta per portare questo alla nonna! >> esclama Garp, il nonno, porgendo a loro una cesta.
Che poi nella fiaba originale è la mamma e non il nonno, è solo uno dei tanti particolari.
Che cosa ci sia dentro non lo sa nessuno.
Tecnicamente devono andare da soli nella foresta, ma praticamente lui vuol liberarsi di loro per qualche giorno (o qualche anno), volendo dedicarsi alla sua improvvisa passione per la pesca, con la scusa di dover portare il pranzo alla “non esistente” nonna.
<< Non pensi che siamo troppo piccoli per essere lasciati da soli nella finestra? >> chiede Ace, il fratello maggiore dei due, tenendo con la mano Luffy, non ancora capace di tenersi perfettamente su due gambe.
<< No! Un vero uomo non tiene mai conto dell'età. >> risponde.
Sul fatto che un vero uomo non tiene mai conto dell'età, Ace potrebbe anche essere d'accordo (anche se tecnicamente è ancora un bambino), ma non riesce proprio a capire cosa c'entra la nonna con la foresta, visto che prima d'oggi non ha mai sentito parlare di quest'ultima che abita dall'altra parte della foresta.
<< Ace, prendi esempio da Luffy che non si sta lamentando >> dice poco convinto Garp.
Sul fatto che quel marmocchio non si lamenta non ci dubbi, visto che non è ancora capace di mettere tre parole in una frase.
<< L'ultima cosa: state attenti al lupo! >>
<< Ma allora non sarebbe meglio passare per la città invece della foresta? >> chiede Ace con tono intelligente.
<< Come fa un bambino di quattro anni ad essere cosi intelligente? Sicuramente ha preso tutto da me. >> pensa Garp tra fiero e disperato.
<< No! Devi passare da qui! >> risponde indicando la foresta davanti.
La città è la via sicura, ma anche la più corta e lui che vuol liberarsi “ per un po' “ di questi due piccoli marmocchi, non deve farli passare per la città.
Dopo questo breve dialogo (che non ha portato a niente), Ace e Luffy decidono di seguire l'ordine e di portare quella misteriosa cesta alla misteriosa nonna.


Camminano e camminano, che altro volete che facciano in una foresta?
Durante il quale incontrano un po' di gente: Sanji/padre (del primo capitolo) ancora alla ricerca della sua perfetta moglie, Zoro/madre/fantasma (del primo capitolo) che si è perso mentre cerca di andare in paradiso (forse), Mr. 2 (del secondo capitolo) che balla vicino ad un fiume.. insomma tanta gente non del tutto normale, ma del lupo non si vede neanche l'ombra.


<< Dove andiamo, cartellone? >> chiede Luffy dopo un po'.
A quel punto Ace si chiede se rimanere più sorpreso del fatto che Luffy sia riuscito a mettere insieme tre parole (miracolo del secolo) oppure più sorpreso che sia finalmente riuscito a capire che sono usciti da casa. E poi, che il suo dolce fratellino lo abbia chiamato cartellone invece che fratellono è solo un altro dettaglio.
<< Andiamo dalla nonna. >> risponde dopo un po' il fratello maggiore, dopo aver scartato le opzioni buttarsi nel fiume o buttarci direttamente il fratello.
<< Nonna? >> si chiede Luffy stranito.
Potrebbe essere più intelligente di quello che sembra ed essersi reso conto anche lui che non hanno una nonna, ma sono solo stati ingannati ad uscire per un po'.
<< Pensi che ci abbia preparato uno spuntino? >> chiede ingenuo Luffy.
<< Ti piace l'acqua? >> chiede Ace non rispondendo alla domanda e riconsiderando l'idea del fiume.
<< Na! >> dice con il broncio Luffy.
<< Peccato, allora ritorniamo al piano A: buttare me stesso nel fiume. >> pensa l'altro fratello in totale crisi di nervi.
Che Ace abbia veramente deciso di buttarsi nel fiume non si sa, visto che vengono interrotti dall'entrata in scena di un nuovo personaggio.
<< Piccoli dove state andando di bello? >> chiede quest'ultimo con tono dolce.
Che sia veramente dolce il tono non ci sono dubbi, visto che stiamo parlando di Sabo.
<< Andiamo dalla nonna. >> risponde Luffy prima di Ace.
<< Wow, dalla nonna.. e posso sapere dove abita? >> chiede Sabo imitando il tono che dovrebbe avere un lupo.
Che questa sia una domanda da un milione di dollari non ci sono dubbi, visto che nessuno dei presenti sa dove abita la nonna, o meglio non sanno neanche se esiste veramente.
<< In un certo luogo.. >> risponde Ace vago.
Un certo luogo indica anche oltretomba, no?
<< Tu chi sei? >> invece chiede Luffy.
<< La fata madrina. >> risponde scherzando Sabo.
<< Non pensi di aver sbagliato tempo e fiaba? >> chiede ingenuo Luffy.
Che i bambini siano stupidi è naturale, ma quando assomigliano troppo a Luffy ci si deve preoccupare, che poi il diretto interessato sia proprio Luffy sono dettagli.
<< Ehi, ero io la fata madrina! >> dice Ace convinto.
E' un altro dettaglio anche che sia presente l'ex-fata madrina (mi riferisco sempre alle fiabe prima) e che poi anche Ace sia un bambino non ci sono dubbi.
<< Wow, che bel cesto. >> improvvisa Sabo cambiando l'argomento.
Non è certo nei suoi piani sapere che questa fiaba non ha la nonna, quindi decide di mangiarsi la cosa dentro il cesto.
Che poi una volta aperto ci trovino delle esche per la pesca è solo un piccolo errore di nonno Garp.


Morale di tale fiabe e come finisce?
Luffy scopre che la nonna non esiste e che i lupi sono buoni, Ace decide di ritornare ad applicare il suo piano A o B, Garp non riesce ad andare a pesca (per mancanza dell'esca) e Sabo capisce che il lavoro del lupo non fa per lui.


***

Eccovi il 3 capitolo [?].
Ho scoperto che mi piace scrivere la parodie xD [?]
Ringrazio Fra_chan22 e Nico love efp, e spero che questo capitolo sia di vostro gradimento.

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