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Primo vero racconto horror. Non voglio offendere nessuna religione né parteggiare per nessuno. Le ideologie e le azioni dei personaggi non rispecchiano la mentalità dell'autore. Recensite.
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CAPITOLO 1 (Michael e Jakob)
L'esorcismo.
Il lampadario ed i vetri delle
finestre vibravano
paurosamentee le
le candele,
sparse su ogni superficie piana, s'affievolivano e s'addensavano ad
ogni
parola del prete.
I capelli del novello esorcista Padre
Jakob, venivano
spettinati da folate di vento spirituale che a mulinello circolavano
per la
stanza.
L'anziano inveterato Padre Michael,
insigne esorcista
statunitense agitava il rosario sopra la testa e con l'altra mano
stringeva il
sacro libro.
La donna distesa sul letto faceva oscillare
la testa protendendo
una smisurata lingua purpurea.La
pelle,
un tempo candida e delicata era ora scagliosa e cosparsa di graffi che
emanavano un putrescente tanfo di decomposizione.Gli occhi vacui e incolore mostravano ora la
presenza demoniaca che la ospitavano.
"Se mi ritrovassi in una
valle oscura non temerei
alcun male perché il Signore è con me.Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo
nome..."
"Tua madre succhia cazzi
all'inferno, vecchio
stupratore di bambini!"
"Fa silenzio demone!"
"Prete pompinaro! Io ho un
nome te l'ho detto"
"FA SILENZIO DEMONE!"
L'esorcista la innaffiò
con l'acqua santificata, e la donna
incominciò a scalciare e sbracciare lanciando urla roche che
agghiacciavano il
cuore.
Il giovane Jakob arretrò
spaventato.
"Non temere questo diavolo,
Jakob. Non è chi dice di
essere."
"S-sì"il prete incoraggiato ritornò in postazione.
L'esorcista Michael spinse con una mano
sul torace della donna e
gridò
"Diavolo dell'Inferno,
abbandona questo corpo
per Dio.Diavolo
dell'Inferno entra in
me.ABBANDONA
QUESTO CORPO ED ENTRA IN
ME!"
Jakob sentì che qualcosa
stava accadendo.Le
urla diaboliche della donna posseduta
andavano a scemarsi fino a divenire un soffio. Avvertì una
grande emanazione di
potenza;ormai era
in grado di percepire
le forze spirituali, demoniache ed angeliche come era peculiare in
preti del
suo rango.
La forza che avvertiva era diabolica,
ma non era nulla al
confronto di quella spirituale del suo maestro. Nel constatarlo ne fu
rincuorato.
Padre
Michael
sobbalzò all'indietro e per un attimo i suoi occhi divennero
di bragia.
La calma ritornò nella
stanza.Il circolo
dei candelabri aveva resistito,
segno che l'esorcista Michael non aveva sfruttato appieno la sua
potenza per
distruggere il demonio.
La donna aveva ripreso le sue
fattezze umane. La pelle era
tornata a schiarirsi e la forza spirituale della sua anima era tornata
a
mostrarsi nei suoi occhi.
"Cosa è successo?
Dove...dove mi trovo?"
Michael s'avvicinò al suo
talamo e dolcemente le poggiò una
mano sulla fronte.
"Figlia mia, è tutto
finito ora. Il male che si
radicava nel tuo cuore e divorava la tua anima è estirpato
adesso.Ora resta a
letto e riposati.La
tua forza spirituale è molto indebolita, e
ci vorranno dei giorni prima che torni quella di un tempo."
"Padre, io...io"la donna toccò
la mano di Michael e la baciò,
e rivoli di lacrime le solcarono il viso.
Jakob uscì dalla stanza
per avvertire la famiglia, e in poco
tempo un uomo e due bambini corsero verso la donna per abbracciarla.La famiglia si
lasciò andare in una
commozione collettiva che colpì anche Padre Jakob.
"Grazie!Grazie Padre!" riuscì a scandire il
marito della donna,piangente.
"Perdonatemi ma non possiamo
trattenerci."annunciò
solenne l'illustre esorcista, poi
spazzolò la testa di uno dei due figli.
"Fate
riposare vostra madre, bambini. Ne ha davvero bisogno"Posò una mano sulla spalla di Jakob, il
quale sembrava ancora preso da quel toccante momento famigliare.
"E' quello che amo di
più nel mio lavoro.Ora
seguimi Jakob, dobbiamo tornare in
sagrestia a distruggere i residui del diavolo che ha toccato le nostre
anime"
I due preti abbandonarono la casa,
lasciandosi dietro le
grida di giubilo e gaudio della famiglia. I cittadini che si trovavano
nei pressi
dell'abitazione ed eranoa
conoscenza
del fatto esultarono con loro ed inneggiarono i due uomini come
fossero idoli
sportivi o divi del cinema.
Alcuni s'avvicinarono a Padre Michael
per farsi benedire.
"Signori, mi dispiace ma
dentro di noi c'è ancora il
residuo del demone che abbiamo estirpato. Non possiamo farlo, almeno
non adesso.
Tornate domani, quando darò la mia ultima messa
prima di ripartire"
La
gente sembrava
sconsolata per la partenza di uno dei più grandi esorcisti
che il mondo avesse
visto, il cui arrivo in città fu considerato come un grande
onore per i più
timorati di Dio.
"E' stato un gioco facile
per voi questo ultimo
esorcismo, Padre Michael."
"Facile?Combattere i demoni non è mai facile, Jakob."
"La vostra forza spirituale
è incredibile,
Padre.Sono
riuscito ad avvertirla per
qualche istante, un attimo prima che estirpasse il demone. La
differenza tra la
vostra e la sua era abissale."
"Non per questo bisogna
sottovalutare i diavoli, per
quanto infima sia la loro potenza demoniaca.I diavoli sono astuti, imprevedibili, insidiosi e
ingannatori. Ho visto
più di un esorcista ben dotato cadere a causa degli inganni
di demoni di gran
lunga inferiori. Non bisogna mai abbassare la guardia, Jakob. Mai
sopravvalutarsi. Mai farsi cogliere alla sprovvista o giungere
impreparati ad un esorcismo"
"Dunque il diavolo mentiva proprio
perché si sentiva inferiore
a voi"
Padre Michael rise amabilmente.
"Oh padre Jakob. Hai ancora
molto da imparare sui
diavoli. Sei un prete fatto da poco, è comprensibile.Ti pare che se fosse stato
Satana in persona
come diceva di essere, avrebbe agito in quel modo?Si è impadronito del corpo della donna per
divorare la sua anima e divenire più potente come
entità. Una volta fatto si
sarebbe trasferito in un corpo con un anima più forte e
più salda.
Certi demoni, caro Jakob
entrano nel corpo di gente
comune per consumarle ed acquisire potere come ha fatto quest'ultimo,
ma solo i
più pericolosi sfruttano il corpo ospite per mescolarsi tra
gli uomini e solo i
più potenti di loro riescono a far abbandonare la retta via
ai giusti e piegarli al male.Questi
demoni
non sfruttano il loro potere diabolico per farlo, ma fanno leva sul
libero
arbitrio degli uomini con inganni e sotterfugi.
Essi fanno riemergere con
grande maestria quella piccola
parte di anima malvagia propria di ogni uomo, e, chi più chi
meno, ognuno di
noi ha una parte corrotta, Jakob,anche
il più retto... Persino io.
Possiamo celarla o
indebolirla con la fede, con la
devozione, con atti di carità e di pietà,ma non potremmo mai estinguerla del tutto.
Se quello fosse stato
Satana, non saremmo qui a parlare
adesso. Inoltre occorre una fonte di energia inimmaginabile per
contenere un
simile potere, una donna comune non potrebbe mai accoglierlo nel suo corpo"
"Capisco...Immagino che mi
crederai incredibilmente
ingenuo"
L'uomo rise dandogli una pacca sulla
spalla.
"Non più di tanti
altri"
Arrivati in chiesa, un giovane
fraticello corse allarmato
verso i due uomini.
Padre Michael! Padre Michael!Hanno chiamato per un caso
urgente di
possessione, c'è bisogno del vostro aiuto"
"Un altro?! In
così poco tempo? Sta accadendo qualcosa
in questa città"
Chiedo scusa se sto speculando sul
cristianesimo (tanto ci
pensa già la Chiesa).Mentre
scrivevo
questo capitolo ridevo da solo Spero di destare qualcosa anche in voi
lettori e
che nessuno se la prenda a male (in quel caso cercherò di
modificare).
Questo è un po' lungo del
precedente, ma essendo quasi tutti
dialoghi, spero sia una lettura leggera.
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CAPITOLO
2
(Michael e Jakob) Setta
Satanica.
"Dio
Santissimo, come abbiamo potuto farci fregare
da quel fraticello, Jakob?"
"Non lo so eminenza.Quando torniamo in superficie gliene dico quattro.Frate Jerry non mi
è mai piaciuto sin dal
primo giorno che ho messo piede in città"
"Potevi dirmelo prima
che ci sigillasse a tradimento in quello
scantinato, Jakob.E
ora ci
troviamo nelle catacombe del cimitero cittadino. Speriamo che esista
un'altra
uscita o che non l'abbiano sigillata... Ehi hai sentito?"
"Che cosa?"
"Questo vociare di fondo.Questi rumori"
"sì adesso li
sento Padre Michael."
"Andiamo a vedere"
I
due uomini di Dio seguirono la fonte di quei suoni fino a
giungere nei pressi di una caverna che apparentemente sembrava scavata di
recente.Proseguirono
per i loro passi
finché la vista di ciò che apparve sotto di loro
non fece sussultare i loro cuori puri.
"Cristo...
Salvaci... Non avevo mai visto nulla di
così...Satanico" disse Padre Jakob, quasi venendo
meno.
"Mantieni la calma, Jakob.Per quanto orrido possa
essere il male che si
staglia davanti i tuoi occhi, la tua mano dev'essere salda, il tuo
cuore
dev'essere freddo."
Sotto
di loro a una ventina di metri, diversi uomini in
nerorecitavano i
versi del loro libro
nero cadenzando invocazioni demoniache e Padri Nostri al contrario.
Al centro era tracciato un gigantesco
pentacolo delineato
dagli intestinidelle
vittime
sacrificali, o almeno ciò che rimaneva di loro, poste al vertice di ogni punta.Erano
cinque mezzi busti tranciati di netto
all'altezza della vita, dalla quale fuoriuscivano lunghi cordoni
purpurei madidi
di sangue, bile ed altri fluidi; le loro teste erano state poste su
ogni angolo
del pentagono interno: gli occhi incavati e le palpebre recise
conferivano loro
delle fattezze abominevoli e da quelle orbite iniettate di sangue colavano putridi fluidi giallognoli.
Al centro di tutto, un grande crocifisso rivolto al contrario era avvolto da maestose fiamme divampanti.
"Questo è un rituale per
evocare un potente demone
maggiore, Jakob.Dobbiamo
fermarli!"
"Fer...marli?ma... quei-quei cadaveri, quelle teste.Fermarli?... Come?"
Il
giovane Jakob era
chiaramente scosso da quella visione di sangue e morte.Era paralizzato dalla paura, eppure il
vibrante tremolio delle sue membranon
ne dava alcuna prova; lunghi rivoli di lacrime gli scivolarono lungo il
viso
fino a scendergli sotto il bianco collare.
Il suo cuore pulsava lento ma
così vigorosamente che temeva
potesse scoppiare da un momento all'altro. Le scariche erano
così potenti
che poteva avvertire ben scandito il suo battito all'altezza della gola.Si protese lentamente in
avanti e rigettò
qualche boccata di vomito.
Padre
Michael notò il terrore negli occhi del suo sottoposto
e cercò di porvi rimedio.
Frugò qualcosa nell'abito talare e vi tirò fuori
una piccola
scatola trasparente dentro la quale si potevano intravedere cialde di
forma
circolare
"L'Ostia
santificata:Il
Corpo di Cristo.Questo,
amico mio, ti darà la forza e il
coraggio necessari.Tieni,mangia."
Imboccò il giovane prete e
poi ne tirò fuori una anche per sé.
Il
sacro frumento non servì solo a dare un effetto placebo
al giovane imberbe,ma
gli conferì un
vigore ed una tempra mai provati in venti lunghi anni di vita.
Jakob era il tipico ragazzo magro,
gracile e molto
sensibile, un carattere calmo e sereno di natura, un animo gentile e
pacifico.Era
sempre stato una facile
preda degli innumerevoli bulli del suo quartiere, ma rispondeva spesso
alla
violenza con l'ironia, anche perché il fisico che si
ritrovava non gli avrebbe
potuto concedere altra forma di difesa.
Per la prima volta, il ragazzo si
sentì veramente forte.
"Non
avevo mai assaggiato nulla di simile, Padre
Michael.Non era
un'ostia comune, con
cosa è fatta?"
"Puro frumento al cento per
cento"
"Ma...Come è
possibile?"
"Il
nostro spirito, o meglio, la nostra anima
spiritualecosì
come il corpo ha bisogno
di essere nutrita bene per mantenersi sana e forte.
Se un uomo di fede smettesse
di nutrire il suo spirito
finirebbe per affievolire la luce della sua anima, e quindi non
riuscirebbe a
sfruttare appieno il potenziale ottenuto perseguendo il bene,
così come un
atleta ha bisogno di un'alimentazione sana per ottimizzare i risultati
che
otterrebbe solo con i suoi muscoli.L'Ostia che hai mangiato è come se fosse un
integratore alimentare alle
proteine, prodotta direttamente nella Santa Sede."
"Ma
perché tutte queste cose non me le ha mai
insegnate nessuno?"
"Vaticano, classe 1967. Una
grande scuola"
Jakob
si guardò le mani, e con il suo occhio ascetico notò che la sua
potenza spirituale era
notevolmente incrementata. Poteva constatarlo dai bagliori azzurrognoli
che
riusciva ad emettere come una torcia umana.
"Frena il tuo entusiasmo
Jakob, e risparmia tutta
questa energia per quegli empi spiriti
malvagi"
Improvvisamente
uno degli uomini in nero, percepì qualcosa e
alzò lo sguardo verso l'alto verso il capo della grande scala su
cui si trovavano i
due uomini di fede.
L'uomo gridò qualcosa di
intraducibile e tutto il resto di
quella setta satanica rivoltò lo sguardo dove aveva
segnalato.
Alcuni di loro corsero verso le scale per raggiungerli. L'Esorcista Michael molto lentamente,
appoggiò la sua
valigetta sulla rampa e l'aprì frugando tra croci e boccette
di vetro.Incominciò
ad assemblare alcune parti
metalliche.
"Padre
Michael, cosa fate?Stanno
correndo a tutta velocità verso di
noi?Uno di loro
come un pazzo sta agitando
una mazza chiodata, gli altri due brandiscono coltellacci che non mi
piacciono
per niente.Che
armi abbiamo per
difenderci?"
"Tieni,
intrattienili"
Jakob trasalì.
"La....La bibbia?!Cosa ci
faccio con una bibbia,
scusate? Gliela tiro in fronte? o-oppure gli schiaccio
il naso tra le pagine?"
"Ti pare un buon momento per
fare ironia?Andiamo
Jakob, un po' di intuito. Avrai anche
uno spirito forte per la tua età, ma in quanto a raziocinio
lasci alquanto a
desiderare."
Disse Padre Michael senza distogliere
lo sguardo dal suo
lavoro.
"Ma...ma
sono satanisti, non demoni!Non
possono essere danneggiati con la lettura
di qualche verso."
"No infatti.Ma un prete è in grado di plasmare armi ed
armature spirituali con la
lettura di certi sacri versi, non dirmi che non lo sapevi?"
"COSA?"
"Ma cosa vi ingegnano nelle
chiese di questi
tempi?Forza, vai
sulle lettere di San
Paolo, Efesini
6:10-12"
Jakob
sfogliò velocemente il sacro libro, mentre i servi di
Satana ora si trovavano a circa venti metri di distanza.
"Efesini 6! Efesini 6!
Efesini 6!ECCOLO!
...-Per il resto, attingete
forza nel signore e nel
vigore della sua Potenza.Rivestitevi
dell'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo!-"
Uno
degli uomini in nero si catapultò su di lui con la mazza
ferrata.Jakob vide
la palla avvicinarsi
verso di lui a massima velocità,gridò e
chiuse gli occhi.
Quando li riaprì vide che
l'arma era stata come sbalzata da
un muro invisibile attorno a lui, e aveva cambiato traiettoria.
Un secondo satanista si
avventò col coltello su Jakob,ma anche lui venne allontanato da
quell'incredibile campo di forza.
"
Incredibile.
Le armi non possono farmi nulla!"
"Ora non esagerare, Jakob.
E' solo perché lo spirito
di questi tre è molto debole.Cosa stai
aspettando?Sculaccia
questi
senza-Dio"
"Sì..ehm...-...la
nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di
sangue e di carne, ma
contro Principati e Potestà, contro i dominatori di questo
mondo di
tenebra.Prendete
perciò l'armatura di
Dio perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare
in piedi.
Cinti i fianchi con la
verità, rivestiti con la corazza
della giustizia e con ai piedi la calzatura del Vangelo della pace.
Tenete
sempre in mano lo scudo della fede con il quale proteggersi dai dardi
infuocati
del MALIGNO. Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello
Spirito!"
L'aura
spirituale di padre Jakob lo ricoprì completamente,
dalla testa ai piedi,incominciò
ad
amalgamarsi e prendere la forma di una vera armatura: una corazza di
piastre
completa di un cavaliere medievale.
Jakob alzò la mano con la
quale brandiva la spada dello
Spirito, la quale splendeva nella sua magnificenza. La
contemplò sbalordito.
"Forza,
Jakob.Distruggi le loro anime nere"
Il
giovane prete incoraggiato dalla sua nuova incredibile
forma non lasciò il tempo ai suoi avversari di agire di
nuovo e con la spada
falciò uno dei demonisti dalla spalla all'anca.L'uomo
s'accasciò a terra e incominciò a
spruzzare dalla bocca una sostanza nera liquida che sublimò
a contatto con
l'aria.
Un altro satanista
s'avventò sul ragazzo, il quale affondò
la sua spada all'altezza della pancia dell'aggressore e poi la ritrasse.Notò con
stupore che nonostante fosse caduto
a terra esanime, la spada non aveva lasciato traccia di ferite
né di sangue.
Colpì il terzo satanista al collo con un colpo che una spada normale avrebbe potuto recidergli la testa dal corpo.Invece la Spada dello Spirito lo attraversò come fosse incorporea.
Anche gli altri due vomitarono la
sostanza nera.
"Ho
così tante domande da farvi, maestro che non
saprei da dove iniziare... Ma cos'è questo schifo nero che
tirano fuori dalla
bocca?"
"E' il loro spirito
corrotto, Jakob.La
Spada dello Spirito distrugge l'anima nera
dei malvagi e purifica le anime pure dei giusti.Forza ora, scendi ed elimina gli altri
senza-Dio.Io devo
finire questa
cosa."
Disse Padre Michael che adesso
sembrava aver montato una
specie di lungo bastone di metallo.
Jakob,
confuso ma incredibilmente rincuorato scese le scale
ad affrontare gli altri servi del Demonio.
Non riusciva a credere a
ciò che stava accadendo; sapeva che
l'esoterismo era qualcosa di reale e che con l'impegno avrebbe potuto
imparare
a combattere i demoni con la forza della sua fede ma non avrebbe mai
pensato
che fosse possibile utilizzarla per plasmare armamenti e scudi
impenetrabili.
"Fermateli!Fermate questi maledetti servi di Dio"gridò un uomo vestito di rosso che doveva
essere chiaramente il capo cerimoniere.
Sei satanisti
s'avventarono sul giovane cavaliere di luce,
con spade e asce e lame forcute, ma nessuno
dei loro attacchi pareva penetrare la corazza del
giovane Jakob.
I nemici venivano scagliati lontano di qualche metro, o
cadevano a terra respinti da quell'incredibile muro di forza.La potenza
esoterica dello spirito di Jakob
era superiore a quella di tutti loro messi assieme, e ne era
consapevole.
"Ehi
che c'è?Avete già finito?"Il
ragazzo s'avventò con un balzo su uno di quelli che era
caduto a terra, e con
la spada tranciò di netto la sua anima nera.Poi si voltò di scatto e ne falciò
altri due all'altezza delle
gambe.Questi
stramazzarono al suolo e
defluirono il loro spirito.
Jakob realizzò
personalmente che bastava colpire una
qualsiasi parte del corpo con quella spada per annientarli del tutto.
Caricò
con fervore un altro di quegli uomini in nero, che
venne catapultato lontano, respinto dalgrande Scudo della Fede che ne assorbì anche la
parte malvagia. I due satanisti rimasti si guardarono negli
occhi e
scapparono con grande foga.
"Come?
Ve ne andate di già!"
Esclamò Jakob che adesso si sentiva di potersi arrogare il
diritto di tutto.
"Ed
ora proviamo questa calzatura del Vangelo, vi
va?"
Incominciò
a correre verso quei due, e i suoi calzari
incominciarono a brillare. Senza fare alcun ulteriore sforzo, la sua
velocità
era notevolmente aumentata lasciando dietro di sé una scia
di luce dorata.Provò
a saltare, e la potenza della calzatura
lo spinse in alto quanto bastava e quanto avrebbe voluto per sferrare
un calcio
in faccia al primo fuggitivo e mantenere poi una velocità di
rotazione tale da
colpire anche il secondo.
I
due uomini a terra avevano timbrata sulla fronte
l'impronta dei due calzari, la quale s'era improvvisamente arrossata e
gli stava ora ustionando la faccia.
"Fottuto stronzo!Maledetto te e la tua ridicola cerchia! Prete bastardo"
La loro ferita incominciò
a fumare: un fumo nero denso che
si sparse rapidamente nell'aria. Poi persero i sensi.
Nel momento
stesso in cui il giovane prete si compiacque della
propria potenza, un'onda d'urto tremenda lo fece sbattere su una parete
rocciosa, e un grande schianto lo frastornò.
Si rialzò lentamente e
vide dritto davanti ai suoi occhi il
capo cerimoniere attorniato di un'aura rossa maligna che formava
un'armatura
complementare alla sua.
L'elmo aveva le fattezze di un
caprone demoniaco, e ogni
pezzo che componeva la sua armatura erano grossi serpenti ben
avviluppati a
lui.Brandiva
un'ascia bipenne che emanava minacciose
fiamme innaturalmente vermiglie.
"Lurido
prete insignificante. Non hai ottenuto nulla
interrompendo la nostra messa Satanica.L'evocazione è tutt'ora in corso e
né tu né quel vecchio potete fare
nulla per fermarla!"
Jakob
s'accorse che perdeva un po' di sangue.L'armatura di spirito che aveva prodotto
aveva uno squarcio enorme sul fianco destro e numerose lacerazioni
tutto
intorno da cui evaporava energia bluastra.Il
terribile colpo dell'ascia
di fiamme del suo nemico aveva sopraffatto le sue difese.La corazza della giustizia
aveva retto il
colpo salvandolo da morte certa, ma non aveva impedito che l'onda
d'urto lo
scaraventasse lontano.
La potenza spirituale di quel
satanista era superiore alla
sua, poteva sentirlo, e rapidamente alla spavalderia e l'insolenza
prese il
posto la paura, il terrore cieco.
Jakob lanciò un grido
mentre l'uomo rosso e una dozzina di
altri succubi incombevano minacciosi.
Lo scudo della fede era caduto
durante l'urto e stava
lontano, ma gli bastò nominarlo e coagulare l'energia sulla mano destra per farlo
riapparire. Eppure sapeva che non avrebbe supportato il riversarsi
della
potenza demoniaca che ora stava per abbattersi su di lui.
Il
satanista rosso alzò la sua arma sin sopra la testa per
caricare un nuovo micidiale fendente.
"PREPARATI A MORIRE, PRETE!"
-BANG-
Un
fascio di luce azzurragli usci dalla fronte e una scarica di energia luminosa lo
pervase
facendolo sussultare in modo spasmodico e contorcere convulsivamente.Vomitò tutta l'energia
diabolica e stramazzò al suolo privo di vita.
Ad
una distanza di parecchi metri, Padre Michael puntava
l'area sottostante con quello che ad un occhio profano sarebbe apparso
come la
lunga canna di un fucile da cecchino con due protuberanze laterali.
"P-p-padre
Michael?...Ma-ma che diavoleria è mai
questa!?"
"non
imprecare, Jakob, lo sai, indebolisce la tua
anima." gridò Michael dall'altra parte.
"Comunque questo
è il mio bambino.Il
Crocecchino Vatican2000ac"
Con questo capitolo ho
voluto dare un pò l'idea del repellente mondo che mi accingo
a mostrare. Spero non sia troppo repellente per voi..
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CAPITOLO 3 (Michael e Jakob) Baphometh.
I raggi di luce spirituale
fuoriusciti dalla canna del
potentissimo crocecchino colpirono in testa i satanisti rimasti in
piedi da
una distanza notevole.
Gli uomini e le donne seguaci di Satana
sobbalzavano svuotandosi del
proprio spirito per poi crollare a terra rovinosamente.
Quando tutti i demonisti furono neutralizzati, nella grande
caverna non restò che uno spettrale silenzio di morte
destato solo dagli
scoppiettii del fuoco che avvolgeva il crocifisso centrale. Padre Michael scese le scale per raggiungere
l'adepto. I
suoi passi risuonavano riecheggiando per le catacombe.
"Beh...Che
ne dici del mio Crocecchino, Jakob? Hai visto quanta potenza
concentrata in un
solo raggio? I vaticani hanno fatto un lavoro di
fattura eccellente."
"Padre Michael io sono
confuso.Cosa sta
accadendo?Cosa
sono tutte quelle armi fortissime che ho
invocato, e quelle del cerimoniere?I
miei movimenti erano allucinanti, la vostra arma, la messa satanica...
Cosa
significa tutto questo?"
"E' normale che tu sia
stupito.E'
accaduto tutto così in fretta ed essendo
tu di una piccola cittadina, marginale agli affari della Chiesa,
è naturale che tu non sappia niente di tecniche di difesa esorcistiche peculiari del
Vaticano."
"Come...come sono riuscito a
farne uso così facilmente?Sono forse un eletto di Dio?"
Chiese il ragazzo con una certa vena
di orgoglio e speranza.
" Frena la tua alterigia,
ragazzo. Chiunque a partire dal rango di Prete è in grado di fare uso delle tecniche di esorcismo leggendo specifici versi della Bibbia nel quale è stato infuso un certo
potere.
La
Bibbia è fondamentale nel nostro lavoro. Specie se si
è alle prime armi come lo sei tu.D'ora in poi dovrai portarla con te dovunque tu vadae non scordarla MAI.
Tramite i Sacri Testi noi
uomini di Chiesa possiamo
evocare armi, come hai fatto tu poco fa, ma anche creature, barriere,
trasportarci
in altre dimensioni persino."
Per
esempio quando recito i versi
-se mi ritrovassi in una
valle oscura non temerei alcun
male perché il signore è con me- secondo te lo
faccio a caso?Pensi
che preghiamo tanto per farlo?"
"ehm...beh..."
"Quel verso viene utilizzato
per infondere energia
alle anime pure circostanti e far brillare i loro spiriti.Solitamente è
usato durante le
possessioni,ricordi
questa mattina
quando ho fatto uso di quella frase durante l'esorcismo?"
"s-sì"
"L'ho recitata
principalmente per fare in modo che
la parte di anima pura della donna si risollevasse dall'ombra e
spingesse fuori
di sé l'essenza nera del demone.In
altre parole, serve ad indebolire o far fuoriuscire dal corpo i comuni
demoni
da possessione."
"I-incredibile"
"Ma
come noi uomini di Chiesa, in
modo del tutto complementare, anche gli adepti di Satana possiedono delle abilitài
Il capo cerimoniere era un
prete di una setta oscura e in
quanto tale poteva far uso di diversi poteri conferiti dal suo Oscuro Patrono tramite il loro libro nero."
"Quindi quella corazza, e
quel volto da caprone erano evocazioni belliche come le mie"
"Esatto. Per quanto riguarda
i tuoi movimenti,
eranotutti dipesi
dalla Sacra Armatura
che ti ricopriva:devi
sapere che quel
potere, oltre a darti facoltà magiche e considerevoli
incrementi di forza e
velocità, è anche senziente.Intuisce la
tua volontà, e la rende potenza; concretizza il tuo volere
di punire il
Male;percepisce i
tuoi dubbi, le tue
paure i tuoi scetticismi.
Quando sarai in grado di
utilizzarlo al cento per cento e
impererai a fare a meno della Bibbia per creare i tuoi sigilli,Lui ti parlerà
diventando il tuo Spirito
Santo."
"Allucinante.E voi ne avete uno?"
"Ma certo. Arrivati al rango
di Esorcista è
d'obbligo essere illuminati dallo Spirito Santo"
"Il vostro fucile? E'
anch'esso un'evocazione
biblica?"
"No. Questo è un
oggetto materiale prodotto dagli uomini.E' l'ultima invenzione dei vaticani in fatto
di combattimenti contro i demoni. Infallibile e potentissimo.Con questo posso far
saltare in aria la testa
di un demone da una distanza di dieci chilometri."
"Fantastico.Posso averne uno?"
Padre Michael rise di gusto.
"Temo, amico mio, che nelle tue mani quest'arma non sarebbe altrettanto
efficace...Vedi, il tuo spirito è molto puro, te lo concedo,ma è ancora acerbo. Purtroppo gli uomini non sono ancora in grado di produrre armi che si basino sulla purezza dello
spirito
di chi le brandisce, e per questo motivo chiunque anche un servo di
Satana
potrebbe usare un crocecchino.
La
potenza dei
suoi colpi è direttamente proporzionale a quella del
possessore,non
alla sua purezza come per le armi
Bibliche che hai utilizzato prima."
"Voglio potenziare il mio
potere"
"Allora dovrai migliorare la
tua devozione e
lavorare sul tuo orgoglio, Jakob. Alle volte pecchi di superbia."
Il ragazzo si grattò una
guancia chiaramente imbarazzato.
Padre Michael s'avvicinò
ai caduti ungendoli con uno strano
unguento.
"Questo
servirà ad allontanare da loro ogni forma di
malvagità ed impedire che si rialzino trasformati in zombie
o chissà cos'altro."
"Padre, cosa ne
sarà di loro? Li abbiamo...Uccisi
veramente?"
"Purificare un' anima empia
vuol dire annichilire
parte del suo spirito quando si tratta di un semplice malvagio o un
comune
assassino.Ma
uomini che hanno
deliberatamente votato e accolto
Satana come loro patrono
hanno un'aura malvagia più
potente e placarli senza danneggiarli è impossibile.
Gli uomini in nero si
risveglieranno, forse,ma
avranno perso il lume della ragione e
anche gran parte delle facoltà motorie.Il capo cerimoniere, invece, la cui anima nera brillava
più delle altre
è morto."
Jakob guardò i sacrifici
umani usati durante il rito
cercando di trattenere un conato di vomito.
"Erano...Esseri umani come
noi, in fin dei
conti.Possiamo decidere se un uomo ha
diritto o no di
vivere?"
Michael poggiò una mano
sulla spalla del sottoposto.
"Jakob,certe
cose non sono né giuste né sbagliate ma vanno
semplicemente fatte.
Noi preti abbiamo un ruolo,
ed è quello di salvaguardare l'equilibrio
della creazione divina.Dio ci ha
fornito armi potenti, e per cosa?Per
distruggere i demoni ed impedire la loro ascesa su questo mondo.Siamo destinati a farlo"
"Capisco...A
riguardo di ciò, Padre, mi sono venute in mente le ultime
parole proferite dal
demonista.Aveva
detto che il demone che
stavano evocando sarebbe comunque sorto dal sangue dei morti."
"Balle!Per
completare l'evocazione occorre attivare il sigillo trasferendo una
notevole
quantità di energia,e
questo qui è
morto prima di poterlo fa..."
Padre Michael improvvisamente parve
costernato.
"Cosa c'è?COSA C'E'?Perché
vi siete
fermato, Padre?
"...Santo iddio..."
"Che succede Padre?Smettete di spaventarmi in questo modo!"
"Guarda quello?"
"Intende quel rosario con
all'estremità il
crocifisso capovolto?"
"Questo disgraziato servo di
Satana, prima di morire
ha lanciato il suo rosario verso il sangue delle vittime e ora..."
Un
immane frastuono interruppe il suo discorso.Una colonna gigantesca di lava eruppe dal
centro del circolo del Pentacolo, e si riversò in tutta
l'area schizzando
zampilli di rocce incandescenti.
Il fuoco ardeva e divampava
dappertutto carbonizzando tutti
i satanisti atterrati e se padre Michael non fosse intervenuto in tempo
anche
Jakob avrebbe fatto la stessa fine.
"ILTUO BASTONE E IL TUO VINCASTRO MI DANNO
SICUREZZA O SIGNORE!"
Recitò Michael formando
con la sola potenza della sua aura
una cupola di energia luminosa che ricoprì lui
e Jakob.
Dalle
fiamme si tracciò una sagoma nerastra che lentamente
prese forma.
Immani ed irsute zampe caprine irte
di peli nerastri sottili
e pungenti come aghi, raggiungevano un' altezza di circa tre metri; gli
zoccoli
screpolati, avevano grosse crepe dalle quali fuoriusciva fumo nerastro.Il busto era pallido ed
incredibilmente
glabro, delicato come il corpo di una donna e con un grosso seno
prosperoso e
turgido, che in contrasto con le gambe caprine faceva un effetto
impressionante.Due
immani ali di piume
nere spiegate facevano agitare caoticamente il fuoco che avvolgeva
tutto il
resto.
Il tutto culminava con un grosso ed
ispido volto da caprone;
le grandi corna si diramavano in modo contorto ed insinuoso per metri e
metri;dagli occhi
in continuo movimento
uscivano fiamme;dai
denti increspati di
sangue colava veleno.Al
centro della
fronte brillava un pentacolo, dove un occhio iniettato
di sangue
era in continuo movimento;sopra la
testa una protuberanza carnosa si divincolava come un serpente.
"FINALMENTE
MI AVETE EVOCATO FETESCENTE AMMASSO DI
CARNE UMANA"
Proferì il demonio con l'unione di due voci roche e
cavernose.
"E Voi Luridi Preti, Cosa
Fate Qui? Avreste Dovuto Attendere
La Mia VenutaA
Nord"
"Attenderti
a Nord?Non so di cosa tu stia parlandoDemonio Baphometh"
Rispose l'Esorcista.
"Oh...Quale Onore Essere Riconosciuto Da Uno
Spingimerda Umano.Quindi
Non Avete
Nulla A Che Fare Con LUI".Meglio
così.Avevo
Giusto Un Certo Languore Da
Levarmi.Vi
Succhierò L'Anima E Poi Vi
Stuprerò Nelle Profondità Dell'Abisso!"
"Vieni a prenderle!"
I
passi del demonio facevano vibrare la terra sotto i piedi,
e quando protese gli artigli e spalancò le fauci per
mostrare le zanne, l'animo
di Jakob sussultò ma quello del suo maestro, come la sua
espressione, rimase
imperscrutabile.Una
doppia dentatura
di spuntoni acuminati sottili come quelli di una balena,incrostati di sangue secco
di umani ed altri
diavoli, emanò una ventata di marcio che raggiunse le sue
prede.
Il
giovane Jakob incominciò a lacrimare dagli occhi, poi si
accasciò a terra e vomitò tutto ciò
che gli era rimasto in corpo fino a
rigettare la bile e i prodotti stessi del suo intestino. "Vuoi farci morire di puzza, diavolo!"Gridò l'insigne
Esorcista che non fu colpito
da quel tanfo di decomposizione.
"Pensi
Che Quella Ridicola Muraglia Che Hai Creato
Possa Frenarmi!"
Baphemoth incombette verso i due preti
con tutta la potenza
del suo impeto. I suoi artigli che emanavano diabolica energia rossa,
s'arpionarono sulla cupola spirituale del prete.
Il contatto tra quel baluardo
luminoso in continuo movimento
e quelle grinfie affilate come rasoi
formò incandescenti
sprazzi di energia che disintegrava ogni
cosa toccasse,e lo
stridio metallico fu
così acuto che Padre Jakob perse sangue dal naso.
"Non c'entro niente con
questo scontro!"Pensò
il giovane prete
"Sono troppo inesperto,
troppo debole.Le
due potenze in gioco sono al di là della
mia immaginazione e solo il fatto di essere coinvolto nel duello mi sta
distruggendo!"
"Non temere l'Ombra Padre
Jakob!"Gridò
Michael che parve aver intuito i suoi
pensieri, senza distogliere lo sguardo dagli occhi di fiamme del
demonio.
"Credi nella tua fede, nella
tua luce!"
"Non è facile,
Padre Michael! Questo diavolo mi
terrorizza! Ho paura Padre. Non sono all'altezza della situazione!"
Il diavolo sogghignò, e
poi aprì la sua bocca tirando fuori
tre lingue forcute purulente e cosparse di pustole che si insidiarono
nel muro
spirituale ed afferrarono il giovane monaco.
"No! Nooo!Non avere paura Jacob!"Gridò Michael le cui mani erano impegnate ad
ergere il muro di forza,
ben sapendo che se questo avesse ceduto, entrambi sarebbero stati
schiacciati
dalla pressione delle due potenze spirituali.
"Questo diavolo si nutre
della paura delle sue prede
e le usa contro di loro!"
"Figlio
mio, come saprai sei stato condannato alla
pena capitale. Ma sappi che...la morte non è la fine.La tua anima ha peccato
è vero,ma
puoi ancora scontare i tuoi crimini in
Purgatorio se ti confessi adesso.Dio ti
perdonerebbe"
"Quindi Dio premia la
codardia, Padre. Un uomo può
vivere di crimini, fottere, ammazzare la gente per tutta una vita, e
poi basta
scambiare due paroline con un prete per cancellare tutto agli
occhi di
questo dio?"
"Non cancellare. Perdonare e
darti una possibilità
di scontare le pene dopo la morte..."
"Padre. La mia famiglia
è stata sterminata.Mia
moglie e mia figlia sono morte e non
torneranno mai più, vuole capirlo?.Non
me ne frega un cazzo né della sua predica né
tanto meno di Dio.
Se quel figlio di puttana esistesse
veramente farei di tutto per trovarlo e prenderlo a calci in culo."
"E-empio...Sacrilego.Pentiti adesso figliolo o
brucerai
all'inferno fino al giorno dell'Apocalisse."
"Non mi dispiace l'Inferno.
Le mignotte di lì sono
migliori di quelle del paradiso."
Il
prete rosso in viso, si alzò di scatto indignato.
"Lasci
stare padre"intervenne
una delle guardie che avevano
accompagnato il prete alla cella."Questo
animale non si merita nulla"
"Tornerò"disse il prete.
"E
salverò la
tua anima, Dio m'è testimone"
"Qui
non c'è Dio, Padre. Non c'è nulla che gli
interessi vedere in questa valle di lacrime ed anime perse."
Il
prete se ne andò senza rispondere e uscì dalla
stanza.Il
prigioniero udì i passi
sommessi suoi e delle guardie mentre s'allontanavano.
"Altri
tre giorni.Tre fottuti giorni e tutto sarà finito.
Percorrerò il miglio verde...
E dopo, forse
rivedrò la mia famiglia in un'altra vita o in un altro
mondo, lontano dalla
società e questa umanità ripugnante."
Si
sdraiò sul letto fissando le putride mattonelle del
soffitto per istanti che parvero ore o forse ore che parvero istanti.
La
dimensione del tempo aveva preso una piega tutta sua visto che non
c'erano
finestre che potessero fargli intuire quanto tempo passasse.Ma che importanza aveva
ormai?Le sue ore
erano contate.
Improvvisamente avvertì un sibilo da
qualche parte in quella
stanza.Il
prigioniero distolse lo
sguardo, ma non vide niente.
"La mente mi fa brutti scherzi.Ora incomincio ad avere
anche allucinazioni
uditive. Non vedo l'ora che tutto questo finisca"
Ritornò ai suoi pensieri,ma dopo poco sentì ancora quello stridio. Si
alzò dal letto
avvicinandosi alle sbarre per affacciarsi e capire cosa stava accadendo.
Nulla.Il corridoio
era desolato,il
silenzio era assoluto.
Si voltò e vide una serpe
uscire da sotto la sua branda.
"Ma
che diavolo..."
"Bravo, hai indovinato!"sentì sibilare
il serpente.
L'uomo
arretrò terrorizzato e cadde a terra. S'allontanò
il
più possibile da quella bestia strisciante la quale gli si
avvicinava sinuosamente.
"Non
avere paura, Seth Taylor"Sibilò ancora la bestia parlante.
In quel momento i piedi dell'uomo si
serrarono come una
morsa sulla testa della creatura.
"Sei tu che dovresti aver
paura di me.Cosa
sei?Un demonio?"
Il
prigioniero in cuor suo non voleva sentire la risposta, e
strinse la presa.La
bestia strangolata
tirava fuori la lingua forcuta senza riuscire a scandire una parola,
poi
incominciò a perdere sangue dagli occhi.
Seth aumentò ancora la pressione e gli occhi della bestia
uscirono dalle orbite prima di emettere un ultimo rantolo di morte. Lasciò la presa.
"Non
mi piace essere importunato. Specie in questo
momento"
Rimase
a fissare seduto la bestia morta davanti a sé finche
la voce che aveva udito prima non interruppe il silenzio.
"Non
è stato carino uccidere il mio corpo
ospite.Lasciami
parlare"
Era quasi un sussurro. L'uomo trasalì.
"Si può sapere
chi cazzo sei?"
"Il mio nome è
Ztefan. Sono un diavolo!"
Seth
strinse il ciondolo con la foto della moglie e la
figlia che teneva attaccato al collo, poi prese un po' di coraggio. "Come faccio a sapere che non sei frutto della mia
mente e che non sto diventando pazzo?"
"La
vedi la lampada alle tue spalle che illumina il
tratto di corridoio della tua cella?Ora la faccio saltare in aria"
Taylor
si voltò a guardare quello che doveva accadere.
La lampada incominciò a
crepitare, e la luce vacillava e si
affievoliva finché non si spense del tutto.
Poi dopo alcuni istanti scoppiò in un'esplosione di vetri
che si sparsero ovunque.
Seth
rimase basito.Era davvero in contatto con una creatura ultraterrena.Perché stava
accadendo a lui?Perché
proprio adesso?Si
chiese.Forse prima della morte di una persona è
normale che entri in contatto
con entità extraplanari?Cercò di non
rendere manifesti i suoi dubbi e le sue paure, ma si limitò
a fare sarcasmo. "Bravo. E adesso sono anche rimasto al buio"
"Era l'unico modo che avevo
per farti credere che
sono reale, Seth Taylor"
"Come fai a sapere il mio
nome?"
"Sono
un diavolo, ricordi?Leggo
la tua mente come un libro aperto.Vedo il tuo nome e...la tua storia.Sai, mi ha incuriosito molto... Seth Taylor.
Un agente della CIA
trasformatosi in una mente terroristica
dopo che due assassini hanno fatto irruzione in casa sua stuprando e
uccidendo
la moglie e la figlia piccola. I due assassini sono
stati catturati dalla polizia ed è
stata aperta la causa in tribunale. Seth Taylor si
è rivolto ad un avvocato il quale non aveva
prove da sollevare contro i due assassini e quindi ha deciso di
patteggiare con
la controparte. Uno dei due killer andò
sulla sedia elettrica accusato dal complice, Joe Park, a cui vennero
dati
invece solo 2 anni di prigione. Era stato Joe Park
invece a stuprare e uccidere. Seth lo sapeva.
Così, ha passato gli ultimi dieci anni ad escogitare piani
di vendetta, non solo contro i criminali ma contro la
società stessa e l'organo
giudiziario che aveva dato quell'ambiguo verdetto.
Riuscì a trovare uno degli assassini e ucciderlo con le sue
mani dopo avergli inferto atroci sofferenze.Poco dopo piazzò ordigni esplosivi nelle auto dello sceriffo e di altri
pezzi grossi
detentori della legge uccidendo solo alcuni dei suoi bersagli.Riuscì anche a
piazzare una bomba nel
municipio comunale, ma fu fermato e arrestato dalle forze dell'ordine
aiutate
dai suoi ex colleghi della CIA che avevano intuito tutto."
L'uomo
si portò le mani al volto disperato.
"Stai
zitto!STA
ZITTO!"
"Ti farà piacere
sapere che ora gli assassini della
tua famiglia stanno bruciando all'inferno"
Davanti
a lui si aprì una finestra di fiamme che dava al
piano infernale. Udì le grida disperate di uomini e donne
che in mezzo al fuoco venivano brutalmente violentati da
orridi
mostri scagliosi.
Vide i due assassini sommersi fino
alla vita da un fiume di
lava, montati a turno da una torma di orripilanti centauri che ad ogni mostruoso
affondo
del loro spropositato membrofacevano
loro uscire gli escrementi dalla bocca.
Taylor trattenne il disgusto e disse
"Mi fa piacere che almeno
voi dell'Inferno abbiate
una visione di giustizia più equa"
"Oh ma certo.Ti stupirai quanti punti in comune abbiamo con te."
"Cosa sei venuto a fare qui?"
"Tu ed io abbiamo gli
stessi obiettivi, Seth. Io lo so perché temi il miglio verde. Tu non sei il
tipo
d'uomo che paventa la morte. Tu vuoi ancora vendetta, e la tua sete non
si è
ancora placata. Vuoi vendetta contro quella giuria di
falsi e depravati
che hanno portatoun
uomo onesto a
diventare un omicida.Vuoi
vendetta contro il giudice,che
nella
sua inettitudine ha lasciato in libertà gli assassini della
tua famiglia.Vuoi
vendettacontro
questo fottuto sistema corrotto di
mafiosi e ipocriti e farlo saltare in aria sulle loro teste. Dico bene?"
Seth
rimase in silenzio per qualche istante. "Hai letto ancora nella mia mente, demone?"
il
diavolo eruppe in una risata agghiacciante. "E' naturale.A te la scelta, Seth. Morire tra pochi giorni senza ottenere niente, o
vivere e farla pagare a
tutti coloro che hanno distrutto la vita dell'uomo che eri"
"Cosa vuoi in cambio?"
"Niente
che non voglia anche tu.
Voglio che ci aiuti a
strappare le ali degli angeli e arrivare a Dio. Voglio che ci aiuti a sotterrarlo di forza nella stessa putrida conca infernale dove per eoni
è stato
imprigionato Satana"
"Non me ne frega un cazzo di
Dio" "Allora ti farà piacere sapere che la tua
famiglia
NON si trova in paradiso, o qualsiasi altro posto soave che la tua mente può aver concepito? Vagano
nell'ombra come anime in pena in un piano astrale vuoto.Dio non le ha
volute con sé, per motivi
che non so dirti"
Il prigioniero strinse i pugni fino a
farsi uscire il
sangue,i suoi
occhi erano pieni di
lacrime, la voce rotta.
Solo i demoni più potenti
riescono ad accordarsi con
il loro corpo ospite senza usare la forza
per possederlo. [Padre Michael]
"Notevole umano, davvero notevole.Mi piace la tua idea per evadere, ma forse
c'è una strada meno rischiosa. Sicuro di essere all'altezza
del compito che ti
sei imposto?"
"Per l'ultima volta dannato diavolo, fa silenzio! E
smetti di leggermi nel pensiero"
Proferì
telepaticamente Seth seduto sulla sua branda
gustando una grossa bistecca ai ferri che aveva
ordinato lui stesso. L'ultima cena della
sua vita prima di venire giustiziato il mattino seguente "E va bene, rischia pure.In fin dei conti, se fallissi non saresti
come secondo le aspettative"
"UOMO
MORTO CHE MANGIA! UOMO MORTO CHE MANGIA!"
rise uno dei secondini che lo stava guardando al di là delle
sbarre. "Hai finito di nutrirti, dannata bestia?!"chiese facendo sbattere il
manganello sulle
sbarre.
"E'
ora di dormire!"
Decise un secondo, mentre un terzo s'avvicinava con le
chiavi della cella.
"Spero ti sia piaciuta,
animale!Perché
domani sera cenerai
all'Inferno."
Aprì la cella e s'avvicinò al vassoio con i
piatti vuoti.
"Ehi...Hai spazzolato
proprio tutto, eh animale?
persino l'osso"Rise
assieme ai
suoi colleghi fino all'istante stesso in cui si capacitò di
essere già morto.
Il prigioniero
era in piedi davanti a lui stringendo con la
sinistra l'affilato osso della carne che ora affondava nella sua giugulare per diversi centimetri.
-BANG-
-BANG-
Con la mano destra aveva sfoderato la pistola dal cinturone
del primo secondino ed aveva sparato in testa agli altri due.
Si protese verso la guardia che in piedi davanti a sé
stava ancora ansimando con il collo trafitto.
"Non gradisco l'osso ma ti
ringrazio per l'offerta,
uomo morto che parla"
Il poliziotto cadde a terra privo di vita, e Seth Taylor uscì
dalla sua cella armato di due pistole.
"Forza
demone,ora dovrai essere tu a guidarmi.Non conosco questa struttura"richiese mentalmente correndo
per
i corridoi.
"Gira a destra!"sibilò una seconda voce nella sua testa.
L'uomo
svoltò in quella direzione e vi trovò altre guardie allarmate che
stavano correndo verso di lui.
"Ho sentito degli spari. Ehi ma che
diav..."
-BANG-
il poliziotto cadde a terra colpito in testa. "Hai indovinato!"
Un
secondino armato di fucile ed altri quattro poliziotti
accorsi alla sparatoria esplosero tutti i loro colpi verso il fuggitivo. Le scosse mentali che gli venivano date dal
diavolo Ztefan
erano rapidissime, quasi immediate e Seth si rivelò
così recettivo da coglierle
nel momento stesso in cui le percepiva.
Il diavolo, sapeva esattamente quali
movimenti avrebbe
dovuto compiere il suo corpo ospite per anticipare quelli dei
secondini e
quindi schivare le pallottole, ma era compito di Seth essere tanto
reattivo da
riuscire a riprodurre quei movimenti non un secondo d'anticipo e non uno di ritardo.
"Sbalorditivo!"
commentò Ztefan. "Si trova appena al primo livello di possessione.
Non posso infondergli forza o velocità demoniache eppure
bastano le mie
rapidissime scosse mentali per indurlo a simulare i movimenti sovrumani che concepisco.
LUI aveva ragione,costui non è un uomo nella norma."
Con
una capriola, Taylor si ritrovò tra due guardie,
alzò le
sue pistole e fece loro saltare le cervella.
Balzò su una parete per darsi uno slancio tale da
sorprendere e finire contro la guardia con il fucile.
Repentino, agguantò al volo la doppietta e la
scaricò sui
due restanti facendoli sbalzare all'indietro. "La sala comandi si trova dietro la porta davanti a
te" comunicò il suo diavolo.
-BANG-
Sparò ad un ennesimo poliziotto che presidiava la stanza.
Dinnanzi a lui decine e decine di
schermi davano una visione
approssimativa dei cinque piani di carcere e dei suoi 175
"residenti".
La prigione di San Willis in Illinois ospitava la peggiore
feccia d'uomo che il mondo avesse mai visto: pluriomicidi, criminali di
guerra,
antropofagi, terroristi, pazzi scatenati e forse nei piani
più bassi quelli che
ogni società avrebbe definito "mostri".
Seth stava per tirare giù
la leva che avrebbe aperto le loro
celle.
"Fermati!"lo bloccò il poliziotto morente. "Stai per fare una scelta sbagliata.Questi uomini, questi...mostri sono un
pericolo per l'umanità.
Billy Kid, Hozer, Mad Max, le gemelle Ashley,Iyad, Doppler, Kedway...Anche se darai loro la libertà loro ti
uccideranno,non
avranno pietà per
nessuno..."
L'uomo morì pochi istanti dopo.
"Non
voglio la loro pietà.Voglio
la loro sottomissione"
Dichiarò con fermezza tirando la leva ed il diavolo dentro di lui non
fu mai tanto eccitato quanto lo fu in quel momento.
I carcerati uscirono dalle loro celle
e s'abbatterono come una
furiosa marea sui secondini.Un
negro di
dimensioni spropositate raccolse uno dei poliziotti come fosse un
pupazzo e lo
scaraventò verso altri due. Uno dei prigionieri si
impadronì di un ak-47 ed
incominciò a sparare all'impazzata contro le guardia. La rivolta era scoppiata e i
criminali stavano
avendo la meglio. Seth Taylor come passivo spettatore studiava i volti chiave
che
avevano segnato la rivolta. Ogni volta che il suo sguardo si posava su
uno di
loro, Ztefan il demone semi-onnisciente che risiedeva dentro di lui ne
faceva
un dettagliato identikit.
Al
primo piano riconobbe David Hozer colpire un secondino
selvaggiamente col calcio di un fucile.
"David
Hozer.
Inglese. 24 anni. E'
accusato per l' omicidio di oltre 107 persone.Si fa chiamare anche la Mano di Dio.Si piazzò su un campanile e
incominciò a sterminare gente con un fucile
di precisione risparmiando solo quelli che secondo la sua logica
contorta erano
meritevoli."
"Uhm...un tipino interessante"
commentò Seth.
"E quello?"
Chiese
indicando un uomo con un gran paio di baffi condurre l'avanzata
del secondo piano.
"Khaled
Iyad. Palestinese. 57 anni. Terrorista
internazionale accusato di crimini contro l'umanità. Il suo
numero di vittime è
incalcolabile visti gli innumerevoli attentati terroristici.Diverse decine di migliaia
di persone,
presumo.
Tentò il
genocidio degli Israeliani esparò
senza distinzione su soldati americani
e croce rossa, fumacchiato
di un numero
incalcolabile di torture a militari e cittadini. Fu torturato a sua volta dal governo
statunitense."
"E'
quello che sa fare la società.Rispondere alla violenza con altra violenza
nascondendosi dietro il pietoso velo dell'ipocrisia, Bah... E lei"
Puntò gli occhi su una
bellezza esotica che
contraddittoriamente al suo volto soave stava massacrando di calci un
povero secondino
svenuto.
Ztefan
rise di gusto.
"E' proprio vero quello che
si dice:il diavolo
è femmina.
Dolores Rodriguez.Messicana.32
anni. Detta la
vedova nera.Ha
girato oltre 40 paesi
cambiando tutte le volte identità.
Seduceva ricchi imprenditori e milionari senza figli e dopo
qualche mese li uccideva inscenando un incidente per intascare i soldi
dell'eredità e sperperarli tutte le volte nel gioco
d'azzardo.
Ha un capo di accusa per gli
omicidi di oltre 60 persone,
tra ex mariti e scomodi testimoni.
Una gran donna, dico io"rise il demone.
"E
lui?"
Indicò un pazzo scatenato che mordeva selvaggiamente il
collo di un poliziotto.
"Tom
Jackson detto Doppler. 44 anni. Statunitense.
Gli è stata data l'infermità mentale a causa
della sua schizofrenia.In lui
risiedono oltre una decina di personalità distinte. Neppuregli psichiatri sono
riusciti ad identificarle
tutte.
La personalità
più pericolosa è anche la più scaltra
e
come la tessera di un domino ha corrotto quasi tutte le
altre facendogli
intraprendere la via del Male.
Ha ucciso oltre 100 persone con le sue mani. Percepisco
un potere enorme attorno a lui."
Di
volta in volta Taylor volgeva lo sguardo verso gli altri condannati per averne una descrizione.
"Frank
Morini. Italiano. 54 anni. Capo di una
famiglia mafiosa. Per un certo periodo ebbe il controllo della piccola città dove risiedeva spargendo paura e morte.A lui sono associati oltre 200 omicidi. "
"Tod
Miller.Slovacco.64 anni. L'antropofago.Rapì e fece a
pezzi oltre 70 persone, in gran
parte donne e bambini."
Daniel
Kedway. 30 anni. Statunitense. Un genio.Sfidò tutti gli sceriffi del Colorado
piazzando bombe nei principali centri amministrativi e di controllo in
diverse
città.
A differenza tua però il suo intento non era quello
di
punire la società, ma quello di riempire un vuoto dentro di lui e
sentirsi
realizzato.Ha
ucciso oltre 1000
persone, ma si è salvato dalla sedia elettrica ottenendo
l'infermità mentale.
Dovresti prendere esempio"
"Ahh...Sta zitto, dannato
demone."
"Le loro storie sono tutte
incredibilmente
interessanti ma non abbiamo tempo di studiarle tutti.Vai nella sala grande, è lì che
confluiscono
tutti i corridoi di tutti i piani, ed è lì che si
riuniranno."
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In
poco tempo, i pluriomicidi ebbero la meglio sui
secondini e si ritrovarono tutti nella sala grande normalmente adibita
a
mensa.Le menti
criminali più pericolose
s'erano imposte su gran parte degli altri, più bestie che
uomini, e s'erano
formati diversi sottogruppi.
"Io
dico che dovremmo andare ad Ovest!"propose Morini. "Raggiungeremo un vecchio casale appartenente alla
mia famiglia. Lì ci saranno i miei picciotti ad aspettarci,
poi ognuno decida
cosa fare, non vincolerò nessuno."
"CHE
ASSURDITA'"Gridò
Doppler improvvisamente rinsavito dalla
foga barbarica che lo aveva pervaso prima. "E chi ci dice che una volta lì non ci farai
ammazzare dai tuoi sgherri! Vacci da solo nel tuo casale"
"Non
posso.Voi
servite a me per scappare e io servo a voi per darvi rifugio. E'
un'offerta che
non potere rifiutare" ribadì Frank.
Kedway
cercò di imporsi.
"Io
dico di
scavare una galleria verso Est.Sono
ben
3 anni che scavo un tunnel sotterraneo sotto la mia cella di
isolamento. Non ci
resterebbe che continuare il lavoro che ho cominciato e tutti insieme con gli strumenti
adatti
non dovremmo impiegarci molto a concludere.Emergeremo a poche miglia da qui, e poi ognuno vada per la
sua
strada."
"Sciocchezze!"lo interruppe Iyad. "Non abbiamo
tempo di scavare uno stupido tunnel. Io dico di rubare una nave del porto a un miglio da qui e
approdare a
Cuba."
"E poi che farai?Ci arruolerai
a forza tra i tuoi fottuti terroristi senza-dio, pagani? o forse ci
farai
ammazzare? So bene cosa c'è a Cuba, la tua gentaglia
è arrivata anche lì! Preferisco
finire sulla sedia elettrica che seguire un fottuto arabo!"gridò Hozer.
La disputa
continuò e tutti i prigionieri sostenevano le
proprie tesi cercando di imporsi l'uno sull'altro.I
più
feroci rovesciavano tavoli e ci furono delle risse selvagge tra le
varie fazioni.
"Signori, signori vi prego. Un po' di contegno"
Seth
era in piedi su un tavolo e cercava di attirare
l'attenzione su di sé facendo sbattere un cucchiaio su un bicchiere,
recuperati dalle cambuse lì vicino.
"E
tu chi cazzo saresti!?"
Chiese un uomo con uno sguardo
selvaggio ed una barba
incolta mentre gli puntava addosso un ak47 recuperato dai secondini.
"Nessuno
di importante o esageratamente noto, a
differenza tua Billy The Kid, terrore di Fall River, pluriomicida,
stupratore e
leggenda del Massachussets.Le
giovani
madri di lì, quando vogliono mandare a dormire i propri figli
li minacciano di
portarli a te, lo sapevi?"mentì Seth.
Billy
eruppe in una risata sregolata e fece un teatrale
inchino.
"...Sono
solo colui che ha aperto le vostre celle
regalandovi la libertà"
Continuò Taylor rivolgendosi a tutti.
"E
allora?Presto
o tardi molti di noi avrebbero trovato un altro modo per evadere. E tu
cosa
vorresti? Un applauso o una medaglia al valore?"
intervenne
Kedway che
sentì che il suo status di potenziale leader veniva minacciato.
"Non
voglio nulla di tutto questo, Kedway.
So
bene quanto ti
preme ottenere il comando di tutti gli evasi.Il tuo piano sarebbe irrealizzabile se rimanessi solo. Io
lo so, tu lo
sai e questi signori lo sanno.Pensi
che
siano così stupidi?"
Kedway
ribatté "E' l'unico modo che abbiamo di fuggire senza il
rischio che uno di noi freghi l'altro!"
Un
uomo gigantesco con una grande barba sbatté un pugno sul
tavolo.
"FUGGIRE?Mad
Max non fugge! Ma soprattutto, Mad Max non si fa comandare da nessuno.
E' Mad Max
a comandare gli altri! Io dico di barricarci qui e portare all'inferno
con noi
tanti più fottuti yankee possibili!"
A parlare con un inglese stentato fu lo Scandinavo Mad Max,
la furia del Bronx. Quando era in libertà riunì
sotto il suo controllo diverse
gang rivali ed arrivò a minacciare le autorità
stesse della contea.
"Interessante
la tua idea suicida Mad Max"disse Taylor
"Ma
ho
un'idea migliore che forse ti piacerà.Andiamo a NORD!"
"A Nord?Sei
pazzo?C'è
la città di Key West. E' il
primo posto in cui ci andrebbero a cercare"
protestò Pablo Ramirez narcotrafficante colombiano.
"Ma
noi NON ci nasconderemo."Continuò
Taylor
"Muoveremo verso la città e ce ne impadroniremo con
la forza e il terrore, e nessun esercito potrà fermarci.Rivendicheremo
il nostro diritto di vivere e
grideremo a gran voce la nostra contrarietà verso questa
società corrotta.
Questa società CADRA'
E dalle sue ceneri sorgerà un nuovo ordine
che scuoterà le fondamenta
del mondo"
Qualcuno
rise.
"E
bravo...E con quale esercito vorresti compiere
una tale impresa?" Chiese Kedway. "Al principio eravamo più di 170 evasi. Dopo lo scontro
con le guardie diversi di noi sono morti. Saremmo 150 al massimo e tu
vorresti
invadere una città di oltre ventimila abitanti?
Sei solo un buffone,e mi hai stancato!Bob,
rimettilo
al posto suo.
Rinchiudi in qualche cella questo pazzo visionario"
Un
enorme uomo di colore s'avvicinò in modo minaccioso verso
Taylor, che nonostante si trovasse su un piano decisamente rialzato era
alto
quanto lui.
Bob sfoderò un pugnale ma prima che facesse un altro passo,
Seth repentino gli puntò la pistola alla testa e
premé sul grilletto.
L'uomo
cadde a terra esanime con un grosso foro sulla fronte da cui usciva del fumo.
Alcuni risero istericamente, altri protestarono, altri ancora gli puntarono
contro le armi,Kedway
gridò
contrariato.
"Ben
fatto, Seth. Ben fatto"disse il diavolo Ztefan dentro di lui. "Le tue azioni malvagie mi hanno permesso di passare
al secondo livello di possessione demoniaca.Ora fa come ti dico: protendi la mano verso il morto e
cerca di
concentrarvici tutta la tua energia. Al resto ci penso io"
Seth,
s'accorse di non avere alternativa e fece quanto
consigliato dal demone. Avvertì un'innaturale emanazione di
potenza.Poteva
vederla.Era un
alone immateriale di colore rosso
scuro.Si
trasferì dal suo braccio al
corpo esanime del morto.
Con grande sorpresa di tutti gli occhi di Bob si riaprirono.
Erano di colore rosso come il potere che lo aveva rianimato. Anche la
pelle si
tinse della stessa sfumatura e il sangue che sgorgava dalla testa gli si seccò sulla pelle.
L'uomo
si rialzò in piedi lanciando un urlo feroce, e poi si
genuflesse davanti al NUOVO PADRONE.
Tutti in quella stanza restarono senza fiato: Iyad, Kedway,
Billy Kid, Morino.
Ramirez si strofinò gli occhi pensando di essere
strafatto.Tutte le
personalità di
Doppler concordarono sul fatto di trovarsi di fronte ad un evento
incredibile.
Mad Max basito lasciò cadere il mitra a terra.
"...E
Gesù disse a Lazzaro : -Alzati e cammina-"
Disse
Hozer inginocchiandosi.
Seth dall'alto al basso rivolse lo
sguardo verso tutti i
presenti.
"Allora....CHI E' CON ME!"
Il
silenzio era assordante.Tutti quanti erano scossi daquella manifestazione paranormale, ma via via alla paura
prese spazio la
speranza.
La speranza di aver trovato la guida che li avrebbe resi
GRANDI. Videro in
lui un NERO MESSIA che
avrebbe seriamente reso realtà i loro più ardenti
desideri di voler cambiare le
cose nel mondo.
Improvvisamente i personali interessi
di tutti divennero
comuni e confluirono tutti nello sguardo ambizioso di Seth Taylor.
Una
voce si alzò dal silenzio.
"IO SONO CON TE"
una seconda voce si accodò
"ANCHE IO SONO CON TE"
A queste si unirono lentamente le
voci di molti altri.
"CON TE! CON TE!..."
Alla fine tutti quanti si ritrovarono a far parte del coro,
per ultimi, anche Morino e Kedway.
"...Scateneremo
l'onda del destino..."Dichiarò
Seth Taylor.
Alcuni
saltarono in
piedisulle sedie
osannando il nuovo
leader a gran voce.
"...Su
tutti coloro..."
Alzarono
in alto le loro armi e incominciarono a sparare
esaltati
Dicono di agire in nome di Dio.
Già.
Uccidono per lui, dicendo di compiere delle "distruzioni".Sono solo dei folli.
C'è chi dice che la possessione di un diavolo sia
ciò che di
peggio possa capitare in vita.... Perché non hanno mai visto a cosa può portare
la possessione di
un ANGELO. E ora mi trovo qui, a due metri sotto terra,
sepolto vivo, a
parlare da solo in attesa forse della fine.Non mi trovo in una bara, per fortuna la mia sorte non
è stata così
terrorizzante.Mi trovo in uno spazio
di circa
due metri per due, e sono accasciato sulle scale che portano all'unica
uscita:una botola
serrata.
E' stato mio padre a rinchiudermi vivo.Diceva che LUI gli ha detto di diffidare di
me, che non porterò a nulla di buono. Dice
che non gli ha voluto credere perché sono pur sempre suo
figlio. Ma intanto
mi trovo qui da una settimana, bevendo la poca acqua che mio fratello
fa
scorrere da un buco della botola. Mi formicolano le mani,non sento più le gambe, ma la cosa peggiore
è questo sapore che ho sulle
labbra: non sa di sangue, né di febbre né di
morte, ma di tutto questo messo
insieme.
Probabilmente morirò di stenti.
Tutto
incominciò un mese fa.Le cose andavano bene,o almeno
relativamente bene.Mio
padre aveva la
nomea dello "strano" del paese: bigotto, puritano, predicatore.
Mia madre era morta partorendo mio fratello che ora ha 10
anni ed è tanto strano quanto mio padre visto che sono molto simili.Io
invece mi sono sempre discostato un po'
dalla religione, non la odiavo come la odio ora, ma non la amavo
neppure.
Accadde
tutto quel giorno.
Stavo tornando a casa con mio
fratello quando sentii un
brusio alle mie spalle. Rosemary la bella della scuola stava sparlando
di
noi.Stranamente
considerai le sue
parole del tutto naturali.Non
ero come
mio padre e mio fratello ma facendo parte di quella famiglia, ottenevo
un po'
della loro impopolarità riflessa. Niente di cui non fossi
abituato.
"Rosemary,
è un quarto d'ora che guardi i
fratelliAposless"
"Quei due ragazzini hanno un non so che di
inquietante"
"Inquietanti loro? Sono solo due ragazzi tutta
casa e chiesa. Dovresti vedere il padre
allora"
"E
ora mi dà anche del tipo inquietante.Guarda che mi tocca sopportare"Dissi sottovoce. Ma la speranza di
trasferirmi in una grande città un giorno, mi rincuorava.
Come se non bastasse mio fratello Mark s'era messo a cantare
una ridicola filastrocca da chiesa e non faceva che gettare benzina sul
mio
fuoco già abbastanza ardente
"Ho
tanta tanta tanta gioia in fondo al cuor"cantilenòe poi restò in silenzio.
"No Matt" mi disse"Non hai capito.Quando io dico -In fondo al cuor- tu devi
dire-dove?-capito?"
"Mark, per favore. Non coinvolgermi in queste
stro..."
"Ti prego ti prego ti prego"
"E va bene"
-O cazzo-pensai.C'era
il grasso Jack
Trevor a qualche metro da me, il
più
stronzo della scuola.L'insulso
capo dei
bulletti del paese.Stava
seduto sulla
sella di un motorino probabilmente rubato a discutere con qualche altro
stronzo
suo pari.Provavo
pietà per quella
povera moto costretta a sostenere il suo peso.
"Ho tanta tanta tanta gioia
in fondo al cuor"
-Porca
puttana! E ora mi tocca anche dargli corda-Ci riflettei un attimo e decisi che non mi
interessava cosa avrebbero detto di me,tanto
prima o poi avrei lasciato la città e tutto questo non
sarebbe stato che un
vacuo ricordo.
"Dove?"Risposi
cautamente.
"IN FONDO AL CUOR"
Gridò il mio folle
fratellino.-Sta
zitto maledetto-urlai
dentro di me, ma questo la mia bocca
non lo disse.
La mia bocca quasi come agisse per
conto proprio disse:
"Dove?"
"In fondo al cuor.Ho tanta tanta tanta..."
Ecco.
Jack Trevor e i
suoi s'erano girati verso di noi e stavano chiaramente ridendo.
"Guarda,
guarda guardache
brutti incontri si fanno per questa
strada."
Disse Jack avvicinandosi minacciosamente seguito dagli altri
due.
"I
fratelli Aposless, che gran froci.
Siete appena tornati dalla chiesa dopo esservi fatti le
seghe a vicenda eh?Guarda
che
finocchietto spaventato. Si caca addosso dalla paura." Indicò mio fratello che stava arretrando e s'era nascosto dietro le mie spalle.Gli altri due risero.
Poi tirò fuori un coltello e mi disse
"Dammi tutti i soldi che
hai, o un occhio te lo
stacco."
Decisi
che discutere con tre individui più grossi di me
armati di coltello non sarebbe stato opportuno e senza dire altro tirai
fuori
dalla tasca 3 dollari, tutto quello che avevo.
"Cosa?Mi
prendi per il culo?E'
tutto quello che
hai?"protestò
strappandomi i
soldi dalla mano
"Ho
usato gli altri per il pranz..."
"NON
DEVI RISPONDERE, FINOCCHIO DEL CAZZO!"
s'avvicinò puntandomi il coltello ad una palpebra.
"Cosa
mi impedisce ora da staccarti questo tuo fottuto
occhio del cazzo, eh?"
Jack sembrava particolarmente fuori dai toni, probabilmente
era ubriaco o peggio.
"Lascia
stare, Jack dai. Andiamo via."
Disse uno dei suoi
intuendo la piega che avrebbe preso quella storia. Cercò di mettersi in mezzo.
"STAI ZITTO TU! QUESTO
STRONZETTO DEVE PAGARE!"
"Ma ha pagato Jack. Domani gli chiederemo di più,
dai"intervenne
l'altro
bullo.
Mio
fratello Mark si mise a piangere mentre il fottuto
grassone davanti a me scorreva lentamente la sua lama sulla mia
faccia.
"Eheh
i fratelli Aposless, che gran froci del
cazzo!"Rise
lui.
"Così
devoti...Così credenti...
Credi in Dio eh, Matt?Tu credi nel tuo dio fottuto, vero?"
"s-sì"
"E dov'è adesso il tuo dio fottuto eh?DOVE CAZZO STA QUESTO DIO, DIMMELO!"
"n-non lo so..."
"Non è qui ad aiutarti quindi.E dove sta? A farsi le seghe da qualche
parte?Perché
non viene qui a
salvarti?"
Il suo pugnale affondò
più in profondità e mi tagliò
all'altezza della guancia.
Un rivolo di sangue mi solcò il volto.
"Te lo dico io
perché.Perché
è un fottuto codardo come te e come
tutti voi credenti che vi affidate a lui invece di risolvere le vostre
questioni PERSONALMENTE.Quello
che
veneri è un vigliacco Matt. Ricordatelo sempre"
Detto questo, mi diede le spalle e si
allontanò con i suoi
amici e con i miei tre dollari. Mark piangeva ancora e mi stringeva
forte. La
mia vista era appannata ma ero abbastanza lucido da provare
un'incredibile
rabbia. Probabilmente il taglio che mi aveva inferto aveva
risvegliato in me una sorta di istinto animalesco sopprimendo il
terrore che mi
aveva paralizzato i sensi un attimo prima.
Non era la paura a governarmi ma
l'irrequietezza, una
cresciuta percezione delle cose. E fu in un lampo di follia che la mia
bocca
parlò da sola.
"STRONZO!"gridai.
Jack
si voltò con aria omicida.
Gli altri due bulli erano senza fiato.
"Ehi che sta succedendo qui?"
Chiese un vicesceriffo affacciandosi dalla volante mentre il
pugnale di Jack era ormai a pochi centimetri dalla mia faccia.
Ritrasse subito la lama e siallontanò. "Oh Matt, non finirà certo così
facilmente per te"sussurrò
prima di andarsene.
Insomma
se prima le cose andavano già abbastanza male, ora
sono decisamente peggiorate.Come
sono
caduto dalla padella alla brace? Ci
sto
giusto arrivando.
"Entrate
in macchina!" invitò il
vicesceriffo.
"Perché stavate
attaccando briga con Jack Trevor?"
chiese
"N-non stavamo attaccando
briga! Ha fatto tutto da
solo. Ci ha minacciati con un coltello, ma non lo ha visto?"
"Io ho sentito solo che gli
davi dello -stronzo- "
"Era perché...
lui...Oh andiamo
vicesceriffo, lei lo sa
benissimo!Sa chi
è Jack Trevor e sa
quello che fa.Forse
ho sbagliato a
urlargli che è uno stronzo ma se sono arrivato a questo, un
motivo c'era.
Perché non fate niente per fermarlo?"
"Ehi ehi, piano con le
insinuazioni, ragazzino! Come
predica tuo padre, prima di tutto dovresti giudicare te stesso. E
ringrazia il
cielo che non ti porto in centrale."
L'agentesapeva
benissimo qual era la situazione. Jack Trevor era il
figlio dello sceriffo della contea, e nessun vice sceriffo
trovò mai il coraggio
di portarlo in centrale solo per aver sentito qualche assurda
dichiarazione dei ragazzini del posto. Per mettere dentro
il
figlio di un pezzo grosso servono prove.
Nemmeno coglierlo il flagrante nell'atto di minacciare
qualcuno sarebbe bastato ad un qualunque agente poiché
davanti allo sceriffo
sarebbe stata la parola di uno dei suoi agenti contro quella di suo
figlio.
Pensai che erano solo una massa di codardi e corrotti.
Rimanemmo in silenzio. Sentivo dietro di me solo i sussulti
del mio fratellino ancora scosso per prima.
"Siamo
arrivati"Dichiarò
l'agente. "Ora fa il bravo e vai a casa. Questa volta passi,
ma spero che la cosa non si ripeta mai più"
Non
risposi.Scesi
dalla volante e presi mio fratello per mano. Arrivati sulla soglia la
porta si
aprì.
"Cosa
è successo, ragazzi?Perché
vi ha riaccompagnati a casa la
polizia?"
Chiese mio padre preoccupato accogliendo Mark tra le sue
braccia. "Jack Trevor papà. E' sempre colpa sua."Gli risposi. "Trevor, Trevor, Trevor.Quando imparerai a prenderti le tue
responsabilità, Matthew?Ormai sei
grande, hai già 12 anni.Venite a
mangiare, la cena è pronta."
Dopo
qualche minuto ci ritrovammo tutti a tavola come una
vera famiglia, ma contrariamente ad una vera famiglia non mi veniva
niente da
dire; udivo solo il rumore delle mie mandibole sulla pietanza a base di
carne
che mio padre aveva preparato.
Mio fratello invece stava
riepilogando nei minimi dettagli
tutte le inezie che avevamo fatto durante la giornata. Nulla di
insolito
insomma, finché non fu mio padre a parlare.
"Ragazzi dovete ascoltarmi,
molto attentamente. E' successo una cosa
ieri notte..."
Distolsi lo sguardo dal cibo e li
puntai su mio padre.
Ci disse che aveva avuto una visione la notte prima, una
visione divina.
Gli era apparso un angelo e gli aveva annunciato una
profezia.Gli disse
anche cosa Dio
avesse in mente per la nostra famiglia.
"...La fine del mondo
è prossima, si sta avvicinando.L'angelo me l'ha mostrata.Ci sono dei demoni tra di noi,Satana li ha mandati per la battaglia finale.
L'angelo
mi ha anche detto che per impedire che altri
demoni continuino a sorgere nel mondo, dobbiamo distruggere i malvagi,
gli
ingiusti, gli immeritevoli.Tutti
coloro
insomma, che hanno le potenzialità per accogliere nel loro
corpo un
demone.
Prevenire
è meglio che curare, perché l'unico modo per
dare ad un immeritevole la possibilità di scontare le sue
pene in Purgatorio è
distruggerlo PRIMA che venga posseduto.Se giungessimo troppo tardi la sua anima brucerebbe
all'Inferno fino
alla fine dei giorni"
"Papà, ho tanta
paura"piagnucolò
Mark.
"Non devi aver paura, tigre.Siamo stati scelti da DIO.Lui ci proteggerà. Ci ha affidato un incarico
speciale,non
dobbiamo temere i demoni.
Dobbiamo acciuffarli uno ad uno e cacciarli da questo mondo"
Sorrise carezzando Mark sulla testa.
"Questo è quello
che Dio ha deciso per noi.L'angelo
ha detto che siamo la mano di
Dio"
"Come dei supereroi?" chiese Mark.
"Esatto"rise mio padre."una
famiglia di supereroi che cerca di salvare il mondo"
Dubitavo
di lui.Guardavo mio padre come fosse un pazzo, e forse lo era.
"Papà. Ma questa
cosa non ha senso"gli
dissi.
"Lo so che può
sembrare strana, Matt"
"Allora papà,
quali sono i nostri superpoteri?"chiese mio fratello.
"Intanto noi possiamo vedere
i demoni.E poi Dio
mi ha dato delle armi magiche,
venite a vedere"
Non
sapevo cosa dire e come sentirmi. Ero troppo confuso per
riuscire a capire, non ci riuscivo davvero o forse rifiutavo di farlo.
Il mio
mondo felice e sicuro era stato capovolto e di fronte a me c'erano solo
cose
oscure... Molto oscure.E
la mia mente
non riusciva ad accettarle.
Si
alzò e distese una coperta sul tavolo, la scoprì
e rilevò
quelle che lui chiamava Armi Magiche.
C'era una motosega, un'ascia da taglialegna,una sega circolare, un paio di guanti.
Mi
si agghiacciò il cuore.
Erano armi da serial killer, da pazzo psicopatico.
"Armi
da falegname"disse
mio padre toccando dolcemente la testa
di mio fratello. "Falegname come Gesù Cristo. Ora andate a dormire, ragazzi.Ci aspetta un lavoro grandioso."
Andai
al letto, probabilmente era tutto un sogno, un incubo.
Niente di così folle poteva essere vero.
Nei giorni successivi nessuno parlò più di quella
faccenda,
tutto procedeva come al solito finché una notte io e mio
fratello fummo
svegliati nel sonno da mio padre.
"Ragazzi,
svegliatevi è ora di lavorare."
Pensavo di stare sognando, di nuovo, poi mi mise una mano
sulla spalla e mi parlò. "Lo so che hai dei problemi ad accettare quello
che
sta succedendo e mi dispiace, ma è la volontà di
Dio, e dobbiamo ubbidire a
Dio."
"Forse lo hai solo sognato."
"Non l'ho sognato. Non potrei inventarmi una cosa
del genere"
"Forse sei stanco, esaurito."
"E' tutto vero, Matt. Te ne accorgerai presto.Di questo volevo parlarti. Ho la prima lista."
"Papà.Questi
sono nomi di gente comune."
"Infatti. Lo sembrano, ma non lo sono.Quando poserò le mani su di loro
vedrò tutto
quanto.
A questo servono i guanti."
"P-papà?...Perché indossi i tuoi guanti in questo
momento?"
"Seguitemi ragazzi."
Avevo
la mente annebbiata, il sapore del vomito in bocca.
Mio padre ci portò al vecchio capannone degli attrezzi e con
una chiave aprì la
botola di una vecchia cantina scavata da noimolto tempo prima ma che non sfruttammo mai realmente.
"Per questo motivo la
scavammo.Dio aveva
visto tutto"disse
mio padre accendendo la luce.
La
vista di ciò che mi si presentò davanti mi fece
sussultare.
Adam Lester, il macellaio della
nostra via che conoscevo da
una vita era legato ad una sedia, la faccia tumefatta, il sangue che
gli colava
da una ferita in testa.
"Papà!...Questo
è..."
L'uomo
legato cercava di urlare, ma un panno in bocca glielo
impediva.
Adesso sapevo che non stavo sognando, era tutto vero.
Mio
padre s'avvicinò ad Adam e gli poggiò le mani
sulla
fronte mentre inutilmente si divincolava.
"TI PREGO PAPA' NON FARLO"
Quando lo toccò mio padre
incominciò a fare strani versi
come se avesse una crisi mistica. Incominciò atremare in modo assurdo, quasi epilettico, tutti i suoi
nervi erano in
tensione e i suoi occhi si spalancarono oltre ogni limite.
Poi la crisi cessò, mio padre si voltò,
afferrò l'ascia e
con sguardo severo guardò il vecchio Adam.
"Non
immaginavi che qualcuno lo sapesse eh?MA DIO TI HA VISTO!"
"PAPA' NO, TI PREGO!"urlai
distogliendo lo sguardo mentre mio fratello incuriosito era rimasto a
guardare.
"STA
ZITTO! NON SI SFUGGE ALL'IRA DELSIGNORE!"
L'ultima cosa che vidi fu l'ascia abbattersi su Adam una
volta, due volte, tre volte e tanto tantissimo sangue schizzare sulla
mia
faccia.