I wish you would tell me how you really feel.

di aprilwoods
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** does he know that we hate her?! ***
Capitolo 2: *** goodbye, bestfriend. ***
Capitolo 3: *** all those fucking masks. ***
Capitolo 4: *** I'll fight for you. ***
Capitolo 5: *** I was supposed to be here. ***
Capitolo 6: *** I'm sorry but I have to let you go. ***
Capitolo 7: *** la nueva chica! ***
Capitolo 8: *** but I'd lie, if I have to. ***
Capitolo 9: *** it was just sex, okay? ***



Capitolo 1
*** does he know that we hate her?! ***


Alfie Deyes


Maida Deyes


Sam Pepper


Finn & Jack Harries


Holly Butler


Marcus Butler

Jess Martin




1 Luglio – Casa Pepper.

Holly aprì gli occhi lentamente, cercando di focalizzare dove fosse. Notò immediatamente le lucine blu intorno a lei, quindi capì che si trovava nella stanza di Sam. Svegliata dalla luce che filtrava dalle tendine della finestra, si rigirò lentamente nel letto, ritrovandosi il braccio tatuato di Sam davanti al viso che a stento riusciva a farla respirare. Le scappò una risatina per il suo odore, tutt’altro che piacevole e fortunatamente la sua risata oscena lo fece svegliare, facendolo spostare da quella posizione assurda. Quando aprì gli occhi, si ritrovò gli occhioni verdi della sua bellissima ragazza che lo fissavano. – Buongiorno.. – mugugnò con voce assonnata. Lei gli sorrise e gli stampò un bacio sulle labbra – Dovresti farti una doccia, sai? Non hai un buon odore.. – tornò a ridere, irritandolo ancor più della luce a prima mattina. – Potresti evitare di ridere? Stai facendo del male ai miei timpani. E ne ho solo due.- roteò gli occhi, alzandosi dal letto così da mostrarle il suo sedere perfetto coperto solamente dai boxer. Sam non era il solito ragazzo inglese, lui era magrissimo e pieno di tatuaggi. Aveva addirittura il lobo dell’orecchio dilatato e qualche piercing qua e là. Scostò il ciuffo nero dal viso e andò subito a chiudersi in bagno per farsi la doccia, così la rossa approfittò del tempo per rivestirsi e truccarsi. Prese il costume azzurro dalla valigia e lo indossò per poi coprire il tutto con una canotta rosa e un pantaloncino nero. Si truccò semplicemente con un filo di matita e un rossetto color ciliegia e dopo aver finito, prese il suo Samsung Galaxy S III e guardò l’orario: 10.30. Avrebbero fatto tardi come sempre all’appuntamento con i loro amici. – “Scusate, io e Sam siamo di nuovo in ritardo. Arriviamo verso le 11.15 :D”; selezionò i destinatari del messaggio e seduta comodamente sul letto, si mise ad aspettare.

10.35 - Casa Harries

La casa degli Harries era una casa bianca enorme. Chiunque passasse davanti a quella casa rimaneva meravigliato dalla sua bellezza e, specialmente, dalla sua grandezza. Questo perché i genitori dei due gemelli erano famosi e molto ricchi: la mamma era attrice mentre il padre produttore tv. Jackson Harries, detto Jack il coglione, era seduto non proprio comodamente sul suo enorme divano che guardava la sua tv da 100 pollici finchè qualcosa nei suoi pantaloni, non vibrò. Fece scivolare fuori dalla tasca il suo iPhone e lesse il messaggio di Holly. Sbuffò sonoramente, infastidito dalle scuse false della sua “amica-nemica” che sicuramente se ne stava lì a fottersene del loro ennesimo ritardo. – Finny!!! – urlò in modo da farsi sentire dal suo gemello. Finnegan comparve improvvisamente nel salone, ancora in boxer, mentre si infilava una t-shirt pulita. – Ho ricevuto lo stesso messaggio, non preoccuparti. – si sedette accanto a suo fratello. –Quei due dovrebbero smettere di fare sesso, così non rimarrebbero svegli tutta la notte.- rise guardando Jack che aveva tutt’altra espressione sul viso. –Io onestamente mi sono rotto di aspettare quei due, dovremmo lasciarli stare da soli. Magari per sempre. – si alzò dal divano e si diresse verso la porta, prendendo le chiavi dal mobile all’entrata. – Vado a prendere Jess, torno tra poco.- uscì dalla porta lasciando Finn da solo che rabbrividiva per il tono di suo fratello. Il gemello più alto e decisamente più biondo, si alzò dal divano tornando in camera sua, ripensando alla risposta del fratello. Perché si comportava così ogni volta che tirava in ballo Sam ed Holly? Probabilmente la risposta era già chiara a suo fratello come lo era a lui, ma semplicemente non gli andava di ammetterlo. Appena finì di vestirsi e aggiustarsi perfettamente i capelli, sentì il campanello bussare. Scese di fretta l’enorme scala a chiocciola e si diresse verso la porta. –Alfie! – sorrise abbracciando l’amico e notando così la bellissima Maida dietro di lui. Maida era sorella di Alfie, i suoi occhi variavano a seconda del tempo da verde a marroncino, aveva i capelli lisci, corti e castani che le arrivavano sulle spalle e.. beh, in poche parole, agli occhi di Finn: la perfezione fatta a persona. La ragazza alta 1,78 si avvicinò con passo felpato alla porta, staccando suo fratello dall’abbraccio con Finn. – Se avete finito di farei i gay, io vorrei andare a mare.- sbuffò appoggiandosi allo stipite della porta. Suo fratello e il gemello si guardarono in faccia con aria perplessa e poi tornarono a guardare la ragazza che, annoiata, li stava squadrando. – Beh, cara mia Mai.. dovremmo aspettare la tua migliore amica e il suo scopamico.. e anche Jack che è andato a prendere Jess. – puntualizzò il biondino. Maida lo gelò con lo sguardo. – COSA. HAI. DETTO. – Finnegan si grattò il capo – Ah sì scusa.. La tua migliore amica e il suo fidanzato.. – fece finta di non capire. –No, tu hai detto che Jack è andato a prendere Jess. - non riuscì a trattenersi e iniziò ad urlare. – NON PUO’ PORTARE QUELLA TROIETTA. LO SA CHE IO ED HOLLY LA ODIAMO. PERCHE’ DEVE FARE SEMPRE IL SOLITO STRONZO?! MA CHE PORCA PU.. – Alfie la stoppò tappandole la bocca con una mano. – Per la cronaca, Jack è sempre stronzo. E’ la sua natura. E poi è la sua ragazza, perché non dovrebbe portarla? Solo perché tu ed Holly non andate d’accordo con lei?- fece spallucce e seguito da Finn entrò in casa, lasciando la sorellina perplessa al suo posto.Sbuffò arrendendosi e girò i tacchi, chiudendosi la porta alle spalle così da raggiungere i due ragazzi. – Non mi va il fatto che venga quella. So benissimo che è la sua fidanzata ma dopo tutto quello che hanno passato lei ed Holly, vuole seriamente rovinarle la vacanza? – Finn si alzò avvicinandosi alla brunetta annuendo. – E’ più complicato di quello che credi tu ma.. vedrai che capirete tutti molto presto.. – e tornò seduto al suo posto senza dire altro. Dopo una ventina di minuti di silenzio imbarazzante causato dalla presenta di Jess, sentirono un clacson, probabilmente quello della Jeep enorme di Sam. Alfie scostò la tendina dalla finestra per controllare che fosse davvero lui e poi si girò verso gli altri –Sono loro, andiamo? – sorrise aspettando che gli altri si alzassero. Presero tutti le loro rispettive valigie e si avviarono, lasciando indietro Jack e Finn. Il più pallido si avvicinò al fratello. –Se hai intenzione di portare Jess solo per fare un dispetto ad Holly…- Jack lo fermò. –Io non voglio fare un dispetto a nessuno. E’ la mia ragazza. E poi anche lei porta il mio ex-migliore amico in vacanza, quindi. – sorrise calmo e fece per uscire dalla porta ma Finn gli mise una mano sulla spalla bloccandolo. – Non fare casini. – fu l’ultima parola famosa. Sam aprì il bagagliaio e aiutò i ragazzi a posare le valigie al loro posto. Intanto Holly era rimasta in auto; si sporse dal finestrino per guardare fuori e incrociò l’unico sguardo che voleva evitare: quello di Jack. Rimase a guardarla per svariati secondi e poi distolse lo sguardo, andando a cingere la vita della sua fidanzata. La ragazza con i capelli biondo fragola fece una faccia disgustata e tornò a limarsi le unghie in santa pace, per quello che poteva. Maida fu la prima ad entrare in auto, sorridendo alla sua migliore amica. –Ha portato anche quella.- roteò gli occhi. –Si, ho notato..- fece finta che non le importasse –Se vuole portare con se la mia peggior nemica, che faccia pure. Stronzo.- strinse forte i denti e nello stesso momento Alfie entrò in auto. –Chi è stronzo?- guardò le due ragazze. –Già, chi?- si intromise il nuovo arrivato in macchina insieme alla sua biondissima fidanzata. Holly prese parola –Jack, sai benissimo che stronzo è il tuo secondo nome, smettila di chiederlo sempre.- battè le palpebre con un sorrisino stronzo sul viso che fece irritare il biondino. Fortunatamente a placare i due, furono Sam e Finn che entrarono in macchina. –Allora, pronti?- Sam allacciò la cintura raccomandandolo anche agli altri. Holly si sporse verso di lui stampandogli un bacio sulla guancia. –Prontissimi!- sorrise beffarda. –Già, prontissimi.. – finì Finn, guardando gli altri con sguardo preoccupato.

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Capitolo 2
*** goodbye, bestfriend. ***


 

 

Il viaggio in macchina stava andando meglio di quello che Finn potesse immaginare. Maida era nel dormiveglia appoggiata sulla sua spalla, Jack e Jess si erano addormentati e Alfie ed Holly si battevano ad un duello all’ultimo sangue di dragonball sul nintendo DS. –Sam, vuoi che ti dia il cambio?- Maida aprì gli occhi di colpo,  non gli diede neanche il tempo di rispondere che guardò Finn. –Non ti permettere neanche, l’ultima volta  che sono stata in macchina con te e tu eri alla guida, stavamo per morire schiacciati da un camion. – gli picchiettò sulla testa. Sam rise guardandoli dallo specchietto retrovisore –Non ti preoccupare, non avevo intenzione di farlo guidare.. mi vengono ancora i brividi se penso a quel giorno.- Finn lo guardò male –Magari non è per colpa mia se hai un brutto ricordo di quel giorno, ma di un’altra persona.. – fece finire il suo sguardo sul gemello che dormiva. Sam rimase in silenzio, per poi aprire bocca dopo un po’ –tuo fratello quel giorno ha deciso di non avere mai più a che fare con me e non è stata colpa mia. – Holly si sentì chiamata in causa e guardò il suo fidanzato che distolse per un secondo lo sguardo dalla strada per guardarla. Lei abbassò lo sguardo. –Guardate che vi sento.- la voce di Jack risuonò nella macchina, facendo zittire tutti quanti intorno a lui. Sam scosse la testa e tornò a far finta che il suo amico, o meglio ex, non esistesse. Una mezz’oretta dopo parcheggiarono in un autogrill per una sosta. Holly scese dall’auto di corsa e si trascinò con se la sua amica dietro un albero. –E’ possibile che devono mettere in mezzo sempre lo stesso discorso quando sono insieme?! – iniziò ad andare avanti e indietro dal nervosismo. –Quel giorno ho fatto la mia scelta.- stava per fare un solco nel terreno. Maida sospirò e si appoggiò all’albero –Holly… hai mai pensato che Jack non abbia mai superato tutto quel casino? Andiamo, sennò perché si comporterebbe così con entrambi.- La rossa si fermò di fronte a lei e prima che potesse rispondere fu interrotta dalla voce starnazzante di Jess che urlava contro il suo fidanzato per motivi assurdi. Le due amiche si avvicinarono al loro gruppo –Per favore, potete evitare di rovinarci questa vacanza?- Jack e la bionda si girarono verso Holly che era fin troppo calma. –Non ho voglia di vedere né discutere Jack e Sam.. – indicò i due. -..nè voi due. Che già non sopporto entrambi.- roteò gli occhi e tornò in macchina. Jack la seguì tornando anche lui in macchina con gli altri al seguito. Il biondino si sporse sul sedile anteriore della macchina e sussurrò qualcosa all’orecchio di Holly –e per la cronaca, anche io non ti sopporto.- la rossa rimase immobile sentendo il fiato del ragazzo sul suo collo. Le sembrava di essere tornata ai vecchi tempi.

Jack ed Holly erano seduti sul tappeto del salone di casa Harries a giocare all’x-box. – Ti sto distruggendo!- la ragazza era al quanto elettrizzata e se la rideva per la figura che stava facendo il suo amico. Jack, ormai sconfitto, lasciò cadere il joystick a terra. –BASTA, CI RINUNCIO! E’ colpa di tuo fratello se sei così brava a giocare.- roteò gli occhi, guardando la ragazza che gioiva per la vittoria. Lei lo guardò senza dire niente, il suo sguardo diceva già tutto. Jack le prese la mano, avvicinandola lentamente. Si faceva sempre più vicino e lei, sempre più nervosa.. sentiva il suo cuore battere e il suo respiro sul collo.

Ad entrambi venne in mente quel momento, Jack si allontanò di colpo passandosi una mano sul viso. Holly deglutì, rimanendo in silenzio per una buona oretta.
Sam fermò la macchina, facendo svegliare tutta la combriccola. –Dove siamo?- chiese Alfie con voce assonnata. –Uhm..ehm… mi sa che ci siamo persi..- rispose Sam titubante. Jack guardò malissimo il ragazzo con i capelli neri –Sei così affidabile che ti affiderei la mia stessa vita.- roteò gli occhi scendendo dalla macchina, seguito da Sam. –Oh sì? Mi piacerebbe avere la tua vita tra le mie mani così ti ucciderei immediatamente.- Jack lo guardò malissimo e in men che non si dica si ritrovò addosso a Sam riempiendolo di pugni. Finny ed Alfie scesero di corsa dall’auto, cercando di dividerli ma l’unica cosa che fecero fu beccarsi uno, un gomito nello stomaco, e l’altro un pugno sul viso. I due indietreggiarono doloranti. Le tre ragazze li raggiunsero e per fortuna diedero ascolto a Maida che diede  un urlo assurdo. I due rimasero a terra, coprendosi le ferite. –Siete due idioti! Siamo chissà dove e voi perdete tempo a litigare?!- Holly si avvicinò ai due e prese per il braccio Sam per aiutarlo ad alzarsi, mentre Jess fece la stessa cosa con Jack. I due non sapevano che dire, avevano davvero esagerato ma si erano vendicati di tutto il male che si erano fatti in 3 anni, in 5 minuti. Come era potuta finire la loro bellissima amicizia?

Jack le prese la mano, avvicinandola lentamente. Si faceva sempre più vicino e lei, sempre più nervosa.. sentiva il suo cuore battere e il suo respiro sul collo. Voleva davvero Jack in quel momento. Si avvicinava sempre di più alle sue labbra, sarebbe stata sua come aveva sempre voluto. Le mise una mano sul viso e.. suonò il campanello. I due si allontanarono subito e Jack corse  ad aprire. –Sam che.. che cosa ci fai qui amico?- Sam non sembrava essere molto interessato a parlare con lui, corse dentro ignorando il suo migliore amico e si fermò nel salone. –Holly, sei qui.- la rossa di alzò e lo raggiunse –Sam, che succede?- chiese portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. –Non voglio più fingere. Non voglio più mentire a tutti quanti su ciò che è successo tra di noi. Voglio stare con te, non mi importa di nient’altro.- Holly rimase senza parole, così come Jack che si trovava dietro al ragazzo di fronte a lei. Gli era appena caduto il mondo addosso. Holly era stata con Sam e nessuno dei due gli aveva detto niente, mentre il suo sentimento per la ragazza cresceva sempre di più. Era quasi diventata sua ma purtroppo, apparteneva già a qualcun altro. E così, dopo qualche mese lei fece la sua scelta. Scelse Sam per non rovinare l’amicizia con Jack ma era troppo tardi e  così, lui perse i suoi due migliori amici.
 

 

-Chiamo Marcus.- la voce di Holly fece svanire le immagini nella mente di Jack. La rossa si allontanò componendo il numero del fratello. –Coglione, guarda che mi hai combinato!- Sam si teneva la mano sul labbro che continuava a sanguinare. Per fortuna Jack decise di ignorare il ragazzo che lo istigava e andò ad appoggiarsi alla macchina. Finn si mise di fronte a lui –Stai bene?- l’altro annuì. –Non preoccuparti Finny, ora come ora sto bene.- gli sorrise rassicurando il fratello. Maida si avvicinò a Jack –devi smetterla.. le fai solo ancora più male così.- Jack rise e la guardò. –Lei mi ha mentito. Lei stava con Sam quando io stavo per baciarla!!- urlò facendosi sentire dalle persona che proprio non doveva venire a conoscenza di tutto. Jess lo guardò contrariata e corse via, seguita da Jack  -Andiamo Jess, fermati!- la raggiunse. –Ecco perché ce l’hai con Sam, ti ha fregato la ragazza. E la ragazza è Holly! Dovevo capirlo prima.- Jack sospirò. – Ce l’ho con lui per questo, sì. Ma ciò non significa che sono ancora innamorato di Holly.- la ragazza scosse la testa e lo guardò. –fingerò di crederti solo perché siamo in vacanza e non voglio litigare. Ma sono arrabbiata.- Jack sospirò e tornarono indietro. –Allora? Marcus ci ha dato qualche indicazione? – Il suo gemello annuì. –Sappiamo dove andare, entrate tutti in macchina, tra un’oretta arriveremo a destinazione!-
Il sole stava calando ma finalmente i ragazzi erano arrivati in un campeggio a Paignton dove avrebbero passato tutta l’estate insieme. C’è chi era felice di questo e beh.. chi no. Presero tutte le valigie dall’auto e si diressero verso i proprio bungalow. –Io in stanza con Maida!- urlò Finn che si beccò un occhiataccia da Alfie. -..e Alfie, ovviamente!- si corresse immediatamente. Ovviamente, Sam si ritrovò in stanza con Holly e Jack con Jess. Si sarebbe prospettata proprio un’interessante vacanza.
 

 

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Capitolo 3
*** all those fucking masks. ***


Alana Lee

Caspar Lee


 

 

 La mattina seguente, Holly e Sam erano decisamente nervosi; la notte nessuno dei due aveva chiuso occhi. Nella stanza affianco, Jack e Jess si erano dati decisamente da fare lasciando i due svegli tutto il tempo a fissare il soffitto. Le avevano provate di tutte: mettere un cuscino sulla testa, far finta di nulla e addirittura contare le pecorelle ma l’unica cosa che Holly aveva in mente era il gregge di pecore che passava violentemente sopra Jack. La rossa, ormai esausta, si alzò velocemente dal letto infilando il suo cardigan preferito e corse fuori dalla porta ritrovandosi di fronte alla loro camera. Bussò con forza in modo da farsi sentire dato che i loro gemiti erano diventati talmente forti da svegliare addirittura i tre della stanza accanto che aspettavano la scenata della loro amica guardandola attraverso l’enorme finestrone della loro camera. All’improvviso i gemiti scomparvero, e in tre minuti Holly si ritrovò davanti Jack con solo i boxer addosso che la guardava con aria confusa. -..Qualcosa non va?- il biondino si passò una mano tra i capelli. La ragazza guardò dietro di lui, notando Jess che si rivestiva e poi tornò da lui. –Volevo solo avvisarti che i vostri gemiti hanno svegliato mezzo albergo.- stava leggermente per perdere le staffe guardando il sorrisino idiota sul viso del suo “amico”.  –Oh, mi dispiace- mantenne la stessa espressione arrogante che faceva impazzire Holly. –No, non ti dispiace.- corruciò lo sguardo, fulminandolo. –No, hai ragione. Che posso dirti, sono in vacanza e faccio quello che voglio! Di certo non do ascolto ad una che pur di scopare, fa tardi a tutti gli appuntamenti.- chiuse la porta in faccia alla rossa che, stringendosi nel suo cardigan, tornò indignata nella sua stanza. Dall’altra parte, invece, Finn e Alfie non facevano che ridere. –Potreste fare i seri per un momento?- Maida li rimproverava come una mamma farebbe con i propri figli. –Ma dai! Li hai visti!?- Finn ormai si rotolava a terra neanche avesse visto lo spettacolo più comico al mondo e Alfie non era da meno. Il suo amico si manteneva la pancia con una mano talmente che si stava sentendo male. –E hai visto Jack come l’ha chiusa?! In questo caso direi che quei due hanno proprio bisogno di una scopata ma.. non mi sembra il caso. – riprese fiato ma tornò nuovamente a ridere. Maida cercò di trattenere una risatina ma alla fine cedette, la scena tra la sua migliore amica e il gemello era stata da oscar. –Okay, ammetto che è stata una bella scena..- rise ma poi si calmò grazie al suo grandissimo autocontrollo. –Ora vado a farmi una doccia così dopo possiamo uscire un po’.- la brunetta diede le spalle ai due e andò a farsi la doccia, lasciandoli ai loro commenti poco femminili.  Alfie notò il sorriso idiota sul viso del suo migliore amico –Finny..- lo guardò attentamente. –Si amico?- rispose Finn con sguardo confuso. –Sai che si nota davvero tanto che ti piace mia sorella?- alzò un sopracciglio. Il biondino iniziò a gesticolare come un ragazzo che cercava di scacciare una zanzare –Pff- cercò di non incrociare il suo sguardo –ma cosa dici.. cioè.. ma che… - si fermò a guardarlo. –..si nota così tanto?- sbuffò. Alfie rise quasi quanto prima –Si, si nota davvero tantissimo.. mia sorella deve essere solo idiota per non accorgersene!- scosse la testa. Finnegan prese parola –Beh, allora non capisco come abbia fatto tu ad indovinare!- allargò le braccia e si beccò nel bel mezzo del viso un cuscino.

Intanto, nell’altra stanza…

Sam vide rientrare Holly più arrabbiata di prima. –Direi che non è andata molto bene- rise notando l’espressione che aveva la sua ragazza in viso. –Lo odio!- annunciò decisa la ragazza. –Se potessi, lo farei sparire dalla faccia della terra.- si buttò nuovamente sul letto appoggiandosi al petto di Sam. Lui sospirò –Credimi, quanto lo vorrei anch’io..- rise -..prima non era così, credo sia cambiato tutto dopo…- Holly si alzò di colpo. –Dovremmo vestirci!- cambiò subito argomento. –Non vorrai far tardi come sempre, specialmente dopo cioè che mr. Perfettino ha parlato.- infilò velocemente le pantofole e si chiuse in bagno. Sam chiuse gli occhi per poi riaprirli –Perché le ragazze sono così complicate?- scosse la testa guardando il soffitto.
Dopo quasi due orette, si ritrovarono tutti sulla spiaggia a preparare il tutto. Anche Marcus, il fratello di Holly li aveva raggiunti. –Finalmente!- sua sorella gli saltò completamente addosso abbracciandolo. Marcus rise –Così mi stritoli, sai?- la lasciò andare, aiutandola a portare le sue borse verso il punto dove volevano mettere l’ombrellone. –Allora, com’è andata la prima notte?- il ragazzo dagli occhi azzurri guardò sua sorella mentre fissava il piedistallo nella sabbia. –Non ne parliamo..- Holly prese la sedia e la aprì affianco al fratello. –Fammi indovinare.. Ja..- non finì neanche di parlare che la voce della persona che gli era apparsa in mente lo fermò. –Marcus!- saltò sulle spalle del migliore amico facendolo cadere a terra. –JACK PORCA PUTTANA!- si scrollò l’amico di dosso riempiendolo di sabbia e cercando, poi, di far cadere tutta la sabbia dai propri capelli. Jack se la rideva incurante nella sabbia che gli era entrata anche in bocca –Sei proprio una femminuccia!- Marcus iniziò a riempirlo di calci e una terza voce, non femminile, comparve sul posto. –Non lì, già gli ho dato una bella lezione io.- Sam non rivolse neanche uno sguardo al suo carissimo cognatino ma lo salutò con un cenno. Sì, era anche amico di Marcus ma dal momento che aveva preso il suo posto nella vita di Jack, niente era più come prima ma fortunatamente per Holly, almeno suo fratello e il suo fidanzato riuscivano a parlare senza scannarsi a vicenda. Sam prese il suo telo da mare e lo stese accanto a quello di Holly che si era già posizionata per prendere un po’ di sole. Dopo poco l’arrivo del tatuato, arrivò il trio. Maida sfoggiava il suo nuovo costume leopardato, Finn il suo fisico scolpito da Michelangelo (o almeno, era quello che Holly diceva a tutte le sue amiche quando lo chiedevano) e Alfie.. beh.. e poi lui, con il suo fisico che assomigliava all’asticella di legno di un ghiacciolo. Marcus rise guardandolo e urlò da lontano, facendo girare mezza spiaggia –ED ECCO A VOI, ALFIE LA STECCA DEL GHIACCIOLO!- Alfie giurò di sentire la faccia diventare rosso fuoco e a dargli ragione furono proprio i suoi amici. –Giuro che…- non finì la frase dato che una ragazza gli finì contro mandandolo a terra. –ma cos’è oggi, la mia giornata fortunata?- Alfie si massaggiò la testa e aprì gli occhi, ritrovandosi accanto ad una ragazza di colore. –Scusami, non volevo! Cercavo di prendere il frisbee e..- Alfie la fermò. –Figurati, non preoccuparti, ormai sono abituato a queste figure.- rise sonoramente facendo ridere anche la ragazza. –Io sono Alana, piacere.- gli porse la mano. –Io sono…- -Pieno di sabbia!- Marcus continuava a prenderlo in giro. –Alfie, andiamo!- la sorella lo chiamava per farlo tornare. -..Alfie, ovviamente- la ragazza gli sorrise e lui la aiutò ad alzarsi. –E’ stato un.. piacere- usò la parola piacere creando le virgolette con le dita. Alana rise –torno dai miei amici.. ci si becca in giro, magari- sorrise allontanandosi lentamente aspettando una risposta dal ragazzo. Lui annuì –certo!- le porse il fresbee e tornò dai suoi amici. Jack si stese sul suo telo e alzò gli occhi su Alfie –Fai conquiste?- il ragazzo gli fece cenno di lasciar perdere facendo ridere gli altri. –Figurati se con quel fisico che si ritrova va a spezzare qualche cuoricino!- Butler continuava a stuzzicarlo ma sapeva che lui non avrebbe reagito, si limitò semplicemente a fargli un’occhiataccia. Intanto però, continuava a girarsi indietro a guardare la ragazza di prima. Holly e Maida si scambiarono un’occhiata tra ragazze, poi la sorellina del ragazzo si avvicinò a lui. –Perché non la inviti?- Alfie si girò di scatto verso di lei. –Cosa?- la guardò sbigottito. –Sì, puoi farla venire a cena con noi stasera, sarebbe carino conoscere un’altra ragazza oltre..- calò il tono della voce. -..oltre quella sgualdrina della fidanzata di Jack.- risero entrambi. –Magari dopo.. per ora sto bene così.- fece spallucce mandando via la sorella sconfitta.

La mattinata passò velocemente tra un bagno e l’altro. Fortunatamente, Holly e Jack stettero abbastanza lontani da non discutere, così come Sam. Dopo aver pranzato al ristorante, tornarono tutti nelle rispettive stanze, tranne Finn e Maida dato che la ragazza aveva  costretto il biondino ad accompagnarla a prendere un gelato. Non che la cosa dispiacesse al nostro piccolo Finnegan. Maida camminava con passo veloce mentre Finn faceva di tutto per passare più tempo con lei. –Hey, rallenta…- disse con tono calmo mentre l’afferrava per un braccio. La ragazza si girò sorridendo –Scusa, non mi ero accorta che stavo correndo- rise e iniziò a rallentare seguendo lo stesso ritmo del ragazzo accanto a lei. –Sono contento di essere qui con te, sai?- Finn guardava davanti a se, senza distogliere lo sguardo. –Ah si?- la ragazza sorrise. –Si, cioè.. con tutti voi, intendo..- Maida rise nuovamente. –Non sai proprio mentire, sai?- lo spintonò, richiamando lo sguardo del ragazzo su di lei. –Hey! Hai intenzione di farmi cadere come un sacco di patate come ha fatto tuo fratello?- la guardò male. –Almeno qui siamo soli, così nessuno apparte me potrà assistere alla tua grandissima figuraccia!- la brunetta battè le mani. Finn infilò le mani in tasca –Sei forte per essere una ragazza!- si aggiustò il cappellino facendolo finire all’indietro. Maida annuì –Ne sono consapevole!- rise e riprese a camminare con passo più veloce.

-Mi sono stancato, vado a fare un giro- Alfie si alzò dal letto lasciando il nintendo al suo amico Jack per infilarsi una maglia pulita. –Ti lascio da solo con la tua ragazza.. che dorme.- alzò un sopracciglio aprendo la porta, il gemello rise. –Dopo questa nottata..- Alfie scosse la testa. –Ci vediamo dopo- rise chiudendosi la porta alle spalle. Camminò tutto il tempo controllando il telefono, possibile che fosse davvero finita tra lui ed Eliza? Forse doveva trovare qualcun altro. Sbuffò sonoramente continuando a camminare, finchè non finì addosso a qualcosa o meglio, qualcuno. Alzò lo sguardo dal piede appena pestato alla faccia. –Di nuovo tu!- Alana indietreggiò a causa del piede dolorante. –Oddio, scusami davvero, non guardavo la strada!- si scusò almeno cento volte. La ragazza lo fermò facendogli segno di smetterla. –Non fa niente, ti sei vendicato- rise. –Come posso rimediare?- la guardò. –Beh, che ne dici di invitarmi a cena?- sorrise e Alfie fece la stessa cosa. –Mi spaventi, mi leggi per caso nel pensiero?- rise. –No, semplicemente ho notato come mi fissavi stamattina in spiaggia!- Alfie sembrò imbarazzato. –Beh.. comunque…allora…- la ragazza lo aiutò finendo la frase. –Stasera alle otto fuori il tuo bungalow.. ho parlato con tua sorella- rise, i due vennero interrotti da un ragazzo alto, biondo e.. non di colore. -Alana, andiamo?- posò lo sguardo su Alfie. -piacere, sono Caspar Lee, il fratellastro di Alana- gli porse la mano e Alfie la strinse gentilmente. -Io sono Alfie, piacere!- Alana sorrise al fratello e poi si rivolse ad Alfie -A stasera allora..- tornò dai suoi amici lasciando il ragazzo con una voglia assurda di uccidere sua sorella.

Intanto nel bungalow di Holly e Sam stava per succedere un casino assurdo. La ragazza prese in mano il telefono del suo fidanzato per controllare l’orario ma per sua sfortuna, quella di Sam ovviamente, le apparì la notifica di un nuovo messaggio da parte di una certa Jane. Rimase a fissare il cellulare per qualche minuto, finchè Sam non comparve in camera. –Potresti spiegarmi questi messaggi?- la rossa alzò lo sguardo verso Sam con un’espressione triste ma anche arrabbiata. Sam si avvicinò subito a lei –Posso spiegarti..- sbuffò. –Ah si, puoi?- la ragazza buttò il telefono sul letto. –E’ solo una stupida scommessa, giuro!- Holly lo guardò e l’unica cosa che riuscì a fare fu alzargli il dito medio per poi andarsene, lasciandolo da solo in camera.

-Jess, vado a cercare Alfie, credo di dover trovare un posto dove seppellire il suo nintendo.- stampò un bacio sulle labbra alla ragazza mezza addormentata ed uscì dalla porta e invece di ritrovarsi il suo amico davanti, trovò Holly che piangeva. Si avvicinò a lei –non sapevo avessi dei sentimenti..- alzò un sopracciglio, la rossa si girò verso di lui asciugandosi le lacrime. –Sparisci Harries. Proprio tu mi ci volevi ora.- si girò di nuovo dal lato opposto. –E’ colpa di Sam?- si appoggiò al balconcino di legno aspettando una risposta. –Mi sembra di essere stata chiara, e poi che ti importa? Non hai di meglio da fare?- Jack sospirò. –Certo che ho di meglio da fare.- roteò gli occhi e fece per andarsene ma la rossa si fece coraggio, oltretutto, era stato il suo migliore amico per anni. –Lui dice di aver fatto una stupida scommessa con i suoi amici ma…- Jack ritornò accanto a lei, ascoltandola attentamente. -…ma come posso credergli? Come se non l’avesse fatto in passato.- iniziò a torturarsi le mani. –Fatto cosa?- Jack sembrava confuso. –Tradirmi.- Holly scoppiò di nuovo a piangere sotto lo sguardo incredulo del biondino. –Non posso crederci. E stai ancora con lui?!- Jack stava perdendo le staffe. Faceva di tutto per dimostrare il contrario ma in realtà ci teneva ancora ad Holly. A quella ragazza che sembrava così dura all’esterno ma che in realtà era la dolcezza fatta a persona. Era solo una maschera per difendersi, la sua. Beh, come lui d’altronde. Una bella maschera da stronzo che gli serviva per difendersi dai suoi stessi sentimenti. Purtroppo non gli venne in mente nient’altro da dire, le appoggiò una mano sulla spalla e le sussurrò –Passerà.- se ne andò lentamente lasciando la ragazza sola lì, a sfogarsi ancora un po’ con se stessa.
 

 

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Capitolo 4
*** I'll fight for you. ***


Jack continuò a camminare ininterrottamente. Sarebbe rimasto ore ad ascoltare Holly, tutto quello che aveva da dire, ma non poteva. Faceva male a lui quasi quanto lo faceva a lei. Si ritrovò sulla spiaggia dove incrociò suo fratello e Maida che tornavano ai bungalow. –Jack?- Finn si avvicinò a lui. –Che è successo?- aveva  uno sguardo preoccupato. Il fratello non rispose e sospirò, sedendosi sul muretto seguito dai due. –Jack, parla.- Maida lo incitò a condividere ciò che era successo con loro. –Io.. sono uscito dalla stanza per cercare Alfie e ho trovato Holly che piangeva.- la brunetta rimase shockata di fronte a lui. –Cosa!? E..e perché piangeva?- Jack alzò lo sguardo sulla sua amica. Aveva un’espressione così arrabbiata.. Finn non l’aveva mai visto così. –Sam l’ha tradita probabilmente.. cioè lei dice che già l’ha fatto in passato e ha paura che l’abbia fatto di nuovo.- Maida sospirò –Si, lo sapevo già..- Jack si alzò di scatto. –E NON HAI FATTO NIENTE?!- Finn si mise davanti a lui per evitare che perdesse le staffe anche con l’altra ragazza. –Non ti incazzare anche con noi, okay?- Maida roteò gli occhi. –Ho fatto di tutto per convincerla a lasciarlo ma non ha voluto ascoltarmi. Che posso farci? Non sono mica sua madre, non posso costringerla a non vederlo più.- Jack strinse i pugni e andò via correndo, lasciando suo fratello e l’amica perplessi. –Dove starà andando?- Maida guardò il biondino. – a sfogare la sua rabbia.. spero non contro Sam.- sbuffò e le fece cenno di tornare ai bungalow. -Penso che andrò a cercare Holly..- sorrise e andò dalla parte opposta.

 

Holly era seduta in spiaggia mentre guardava il sole che tramontava. Aveva smesso finalmente di piangere e ora se ne stava lì tranquilla, a pensare. Jack aveva ragione, come aveva fatto a perdonare Sam? Tutte le sue promesse, tutto quello che le aveva detto dopo averlo scoperto…il suo amore per lui l’aveva semplicemente accecata. –holly..- la rossa si girò verso la sua migliore amica che la stava raggiungendo sulla spiaggia. –voglio tornare a casa..- aveva davvero un’espressione triste sul volto. Maida sospirò e si sedette accanto a lei. –Ho parlato con Jack..- Holly fece spallucce. –Ah si? Ti ha detto di quanto sono stata patetica a piangere davanti a lui e a sfogarmi?- Maida fece un sorrisino poggiandole una mano sulla schiena. –Veramente era piuttosto arrabbiato.. sembrava volesse uccidere qualcuno..- rise, Holly sembrava interessata. –..già, ma poi se n’è andato dicendomi “passerà” ..- Maida rise. –Almeno non è andato ad uccidere Sam.- Holly sospirò e si appoggiò sulla sua spalla, lasciandosi collolare dalla sua amica.

 

Dopo che Maida era andata a cercare Holly, Finn aveva fatto la stessa cosa ed era andato a cercare suo fratello. Lo trovò dopo una mezz’oretta su una panchina all’ingresso del campeggio. –Eccoti qui, finalmente.- Jack alzò lo sguardo verso di lui e gli fece cenno di sedersi accanto a lui. –Non starai mica per piangere?- Finn rise piano guardando l’espressione triste del fratello. L’altro scosse la testa –Non sto per piangere, l’ultima volta che mi hai visto piangere è quando è morto l’ultimo mio animale prima di Sydney.- alzò un sopracciglio e iniziò a giocherellare con la zip della felpa. Finn rise –allora… cosa hai intenzione di fare con Holly?- suo fratello arrivò dritto al punto. –E che ne so.- sbuffò alzando gli occhi al cielo ormai pieno di stelle. –non puoi fingere ancora a lungo che non ti importa niente di lei.. almeno con me.- lo guardò attentamente. Jack non si mosse di un millimetro dalla posizione che aveva –Non mi va che soffra- fece spallucce –è stata mia amica per anni. E l’ho persa per colpa di quel deficiente. E ora scoprio che la tradisce anche! Cioè. Come dovrei sentirmi?!- lo guardò cercando una risposta nello sguardo del suo gemello. Finn non sapeva che dire; in fondo, non sapeva neanche lui come potesse sentirsi un ragazzo tradito dal suo migliore amico. –Dovresti parlare con Holly e cercare almeno di essere suo amico di nuovo… farà bene ad entrambi..- si diede una pacca sulla spalla e si alzò. –Tu dici?- Jack lo seguì con lo sguardo. –E’ quello che penso..- sorrise e si incamminò verso la sua stanza.

 

Sam uscì dal suo bungalow per andare a cercare Holly. Si stava sentendo male; per la prima volta non aveva fatto niente di male ma per qualche strana ragione feriva sempre la ragazza che amava. Prese il cellulare dalla tasca e continuò a chiamarla ininterrottamente ma senza risposta, se non dalla voce robotica della segreteria. –Holly cazzo, dove sei.- parlò tra se e se. Percorse tutto il viale che portava la spiaggia e finalmente la trovò lì, insieme a Maida. La brunetta si girò verso Sam e sussurrando qualcosa alla sua amica se ne andò, lasciando il posto al ragazzo. Holly non lo degnò nemmeno di uno sguardo –Cosa vuoi, Samuel?- iniziò a giocare con la sabbia facendola passare da una mano all’altra. –Spiegarti una cosa…- le mise una mano sul viso per farla girare verso di lui. –Non sono la persona migliore del mondo, lo so. Per qualche assurdo motivo continuo a farti soffrire ma non è mai mia intenzione. E’ che sono ancora un bambino. Un grosso bambino immaturo che ha bisogno di capire molte cose ma che di una cosa è certo… che ti ama.- gli occhi verdi della rossa si persero in quelli scuri di Sam. –ti amo così tanto e ti giuro..- sottolineò l’ultima parola –..che non ti ho tradita. Ho fatto questo sbaglio 2 anni fa ma da quella volta ho capito quanto ho bisogno di te.- Holly sorrise e appoggiò la testa nell’incavo del suo collo, abbracciandolo. Lui prese ad accarezzarle i capelli rossi, dandole un bacio sul capo. –Ti amo anch’io.-


Tornati tutti ai rispettivi bungalow…

Jack si stese sul letto accanto a Jess e le accennò un sorriso. –C’è qualcosa che non và?- la bionda si avvicinò a lui, preoccupata. –Sono solo stanco.. dopo cena vorrei solo dormire..- Jess alzò un sopracciglio. –Da quando in qua la stanchezza ti ha mai fermato dal fare sesso?- rise, Jack scosse la testa. –Non ho voglia, okay?- si mise seduto e infilò le scarpe. –Dobbiamo andare a cena, vado a chiamare gli altri.- aprì la porta ed uscì fuori dalla stanza. Si appoggiò alla parete di legno e chiuse gli occhi. Perché si stava comportando così? Reprimere i suoi sentimenti stava diventando ancor più difficile stando in vacanza con lei. Si sentiva morire quando la vedeva con Sam e ora che aveva scoperto che lui l’aveva tradita, aveva davvero voglia di spaccargli la faccia. Lo odiava. Odiava il fatto che gliel’avesse portata via e che non avesse neanche un po’ di rispetto per lei. Voleva fargliela pagare. Si passò una mano sul viso e fu quando la tolse che si accorse che dalla stanza affianco stavano uscendo Holly e Sam mano nella mano. Come poteva averlo già perdonato? Guardò la rossa con un’espressione confusa in viso e quando lo sguardo fu ricambiato, lei abbassò lo sguardo. Odiava scambiare occhiate con Jack, il suo sguardo le faceva venire i brividi. Strinse di più la mano di Sam e lo trascinò via di lì. La pazienza di Jack era arrivata al limite. Si staccò dal muro e raggiunse i due, mise una mano sulla spalla di Sam e lo strattonò per farlo girare. –L’hai già perdonato?- Jack guardò Holly aspettando una risposta. –Jack non sono affari tuoi.- la rossa si avvicinò a lui facendo segno di lasciar perdere. Sam si mise davanti ad Holly –Già Jack, non sono affari tuoi.- erano vicinissimi, pronti per un’altra rissa come la precedente. –Non sono affari miei ma mi sono rotto le palle di vedere che lei sta male perché tu la tradisci!- incominciò ad alzare il tono della voce. Sam lo prese per il colletto della camicia guardandolo negli occhi. –ti ripeto che…- gli diede un pugno in pieno viso. -..NON SONO AFFARI TUOI!- il biondino cadde a terra passandosi una mano sotto il naso dato che stava sanguinando. –HA SCELTO ME. FATTENE UNA CAZZO DI RAGIONE! IO LA AMO E LEI AMA ME, SMETTILA DI COMPORTARTI COME SE FOSSI IL SUO RAGAZZO PERCHE’ NON LO SEI.- Gli occhi di Holly si stavano riempiendo di lacrime, proprio come quelli di Jack. Non stava piangendo, ma i suoi occhi erano lucidi e pieni di rabbia. Per quanto non volesse ammetterlo, era vero. Lei aveva scelto Sam e lo amava e lui non poteva farci niente. Rimase lì a terra, evitando lo sguardo del suo ex amico che scosse la testa allontanandosi, portando con se la rossa. Jess intanto, che aveva assistito a tutta la scena, lo guardava da lontano. Jack la notò e la guardò senza dire nulla, aveva già capito tutto. Infatti Jess tornò in stanza e incominciò a preparare le valigie. Non ne poteva più, Jack era ancora innamorato di Holly dopo tutto quel tempo e l’unica cosa che poteva fare era dimenticarlo. Il biondino si stese a terra, aveva proprio combinato un bel casino. Ma almeno si era tolto quella fottuta maschera che aveva represso tutti i suoi sentimenti. Ora non doveva più fingere. Dopo qualche istante vide arrivare in suo soccorso suo fratello ed Alfie. –COSA CAZZO E’ SUCCESSO?- lo aiutarono ad alzarsi. –Ho litigato di nuovo con Sam.- Finn scosse il capo e lo portò nella sua stanza. Intanto Maida che guardava da lontano, si affacciò nella stanza di Jack e Jess e notò lei che faceva i bagagli. –Parti?- azzardò la brunetta ficcando il naso. –Si parto, sarai felice finalmente.- Jess la guardò in cagnesco e Maida fece spallucce portando una ciocca di capelli dietro l’orecchio. –Sapevi benissimo che Jack sarebbe scoppiato prima o poi.. in fondo mi dispiace- sospirò. –Già, anche a me.- Chiuse la cerniera della valigia e la posò a terra, trascinandola fuori dal bungalow. Le fece un cenno per salutarla e si incamminò verso l’uscita del campeggio.

 


 

Jack si stese sul letto del fratello aspettando che qualcuno gli portasse il ghiaccio. Alfie aprì il mini frigo della loro camera e lo lanciò al biondino. Ad un tratto sentirono bussare alla porta e il brunetto si avvicinò, aprendola. –Alana!- sorrise abbracciandola. Lei ricambiò e guardò dentro –Oddio, sta bene?- Jack alzò il pollice per rassicurarla e lei guardò alfie come per chiedere “chi diavolo l’ha menato?”. Andiamo a cena, ti racconto tutto lì..- sorrise e chiuse la porta dietro di se, incamminandosi insieme a lei verso il ristorantino del campeggio. –Ricordi il ragazzo tatuato in spiaggia?- le domandò, lei annuì spronandolo a continuare. –Si sono picchiati di nuovo..- la ragazza sembrò curiosa. –e perché mai?- alzò un sopracciglio. –Jack è ancora innamorato di Holly..la ragazza di Sam. In poche parole,  loro erano migliori amici, lei ha scelto Sam e a Jack non è mai passata.- alzò gli occhi al cielo. –wow..poverino- storse la bocca. Salirono le scalinate dell’albergo e si avvicinarono al tavolo. –Prego- Alfie spostò la sedia dal tavolo per farla sedere. –Grazie- gli sorrise, aggiustandosi il vestitino. –Allora, parlami un po’ di te- appoggiò i gomiti sul tavolo. –Allora.. Vengo dal Sud Africa..- sorrise guardando l’espressione sbigottita del ragazzo. -..ma io e mio fratello..cioè, fratellastro.. veniamo spesso in vacanza qui- annuiì. –Il tuo fratellastro, Caspar?- domandò, lei annuiì di nuovo sorridendo. –Si, è il mio fratellastro ma è nato un anno dopo di me.. e quindi sono cresciuta con suo padre, perciò ho il suo cognome. Mio padre ha lasciato mia mamma quando era incinta di 5 mesi… non ha retto. –fece spallucce. Alfie poggiò la mano sulla sua e la guardò. –ti posso capire.. i miei hanno divorziato e non vedo quasi mai mio padre, quindi..- abbozzò un sorriso per poi lasciarle la mano.


Holly si passò un dito sotto l’occhio per aggiustarsi il trucco. –Non dovevi colpirlo. E’ stata colpa mia, mi sono confidata con lui in un momento di debolezza..- sbuffò sotto lo sguardo di Sam che era appoggiato ad un albero mentre fumava una sigaretta. –Ti dispiacerebbe non fumare in mia presenza?- roteò gli occhi. –Sono nervoso.- fu la risposta secca di Sam. La rossa gli diede le spalle e iniziò a camminare verso i bungalow. –Dove vai?- chiese Sam staccandosi dall’albero. –A vedere come sta Jack.- non lo degnò di uno sguardo e si avviò verso la stanza di Jack.


La rossa bussò alla porta che venne aperta dopo poco da Finn. –Hey- le sorrise, spostandosi dalla porta per farla entrare. –Io..vado a cercare Maida, vi lascio da soli.- Jack lo salutò con la mano e guardò Holly entrare. –Ho fatto una scenata assurda, mi dispiace.- chiuse gli occhi sospirando. Lei si sedette accanto a lui –è stata colpa mia, non dovevo dirti tutte quelle cose..- iniziò a giocherellare con le lenzuola.

Finn uscì dalla porta e si ritrovò davanti Maida che dallo spavento fece un passo indietro. –MI HAI SPAVENTATA!- lo spinse ridendo. –Ho notato. Dio, manco avessi visto Samara.- alzò un sopracciglio. –Sai dov’è Holly?- chiese guardandolo. –Sì è dentro con Jack- indicò la stanza. –Meglio lasciarli parlare da soli.. andiamo a cena, ti va? Magari raggiungiamo Alfie e Alana..- la brunetta annuì e lo prese per mano. –Andiamo- sorrise. Finn stava leggermente per svenire a causa delle sue dita intrecciate a quelle di Maida. Respira Finn, respira. Era l’unica cosa che riusciva a pensare e Maida l’aveva notato. –Rilassati Finn!- rise fermandosi di colpo. –Sono rilassato!- fece lo spavaldo. –Credi che non me ne sia accorta?- rise ancora e appoggiò le mani sul petto del ragazzo, avvicinandosi sempre di più. –N-non so di cosa parli.- Sentiva il cuore del ragazzo palpitare sempre più forte.  -..si, lo sai.- fece un sorrisino e gli sfiorò le labbra, fino a che non furono ben vicine e lo baciò dolcemente stringendosi a lui.

Jack si mise seduto, guardandola negli occhi. –Io voglio solo che tu non soffra, Holly.- le prese le mani. –Sono stato tuo amico per così tanto tempo, c’ero io lì a proteggerti. Ma da quando è successo tutto quel casino e ci siamo allontanati…- Holly lo interruppe -..ho perso completamente il controllo di tutta la mia vita.- sospirò. –Voglio tu sia felice. Ma non credo che tu lo possa essere con lui.- la guardò negli occhi e si avvicinò lentamente alle sue labbra mentre lei rimaneva ferma senza muoversi di un millimetro.

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Capitolo 5
*** I was supposed to be here. ***



"la guardò negli occhi e si avvicinò lentamente alle sue labbra mentre lei rimaneva ferma senza muoversi di un millimetro."

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Rivolse lo sguardo alle sue labbra color ciliegia, prima di poggiarci sopra le sue. Le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente. La rossa fece una cosa che Jack non si sarebbe mai aspettato: ricambiò il bacio. Finalmente, dopo anni, aveva potuto assaporare le sue labbra. Poteva averla tutta per se in quell’istante. La rossa istintivamente si strinse a lui, passandogli una mano nei capelli tenendolo vicino. Lei sapeva che non era giusto fare questo a Sam ma dopo le parole del biondino, anche i suoi sentimenti vennero a galla. Quelle parole. Quel suo sguardo perso nei suoi occhi. Il suo essere semplicemente così sincero in ogni cosa che diceva. Sapeva che lo pensava sul serio, al contrario di quello che Sam le diceva a cui lei, perennemente, non credeva. Aveva smesso di credere a quello che le diceva, anni fa. Ma per qualche assurdo motivo continuava a stare con lui. Il gemello si sporse verso di lei e la fece stendere sul letto, staccandosi dal bacio solo per prendere fiato. Non si sarebbe staccato da quelle labbra per nessuna ragione al mondo, non avrebbe lasciato che nessuno li fermasse. Si mise sopra di lei dandole leggeri baci sul collo, mentre lei si mordeva il labbro inferiore dal piacere. Jack la guardò nei suoi occhioni verdi e lei sorrise, accarezzandogli i capelli biondi. Poi fece scendere la mano verso il suo petto e incominciò ad alzargli lentamente la maglia. L’aiutò levandola lentamente e fece lo stesso con quella della rossa che riprese a baciarlo con foga. Per quel breve tempo, sarebbero stati solo loro due. Insieme. Come avevano sempre voluto, in fondo.

Finn era rimasto shockato da quel bacio improvviso. Si staccò lentamente sotto lo sguardo divertito di Maida. –Magari così ti rilassi un po’- si morse il labbro e fece un sorrisino, prendendo di nuovo il biondino per mano. –Quindi l’hai fatto solo per farmi rilassare?- sembrava ancora più nervoso in realtà e confuso, più che altro. Maida fece spallucce –anche per quello, capirai Finn, cosa può essere un bacio innocuo?- . Già, per lei cosa poteva valere quel bacio? Sicuramente non era importante come lo era per lui che aveva aspettato con tanta pazienza quel bacio ricevuto improvvisamente. Ma invece come sempre Finn si sbagliava; a Maida interessava e pure tanto, ma aprirsi per lei era così dannatamente difficile che doveva fingere. Le riusciva così naturale che riusciva ad ingannare anche colui che la conosceva meglio di tutti. Strinse di più la mano a Finn e sospirò. –Ho trovato Alfie e Alana- lo trascinò al tavolo dove aveva individuato suo fratello. –Ciao!- sorrise al fratello e poi ad Alana che a differenza di Alfie, sorrise ricambiando il saluto. –Che ci fate qui?- alzò un sopracciglio. –volevamo unirci a voi?- lo guardò con un’espressione ovvia in viso. –prego.. prendete le sedie dal tavolo affianco- rispose Alana indicando il tavolo accanto al loro. Alfie notò le loro mani intrecciate e guardò il suo migliore amico che fece spallucce, sorridendo. Maida prese la sedia e la poggiò accanto al posto della ragazza sud africana e Finn invece si posizionò affianco ad Alfie. –Allora.. Alana, giusto?- la brunetta la guardò. –- sorrise. –Che strano nome- azzardò la piccola Deyes sotto lo sguardo incredulo di suo fratello che non poteva credere che sua sorella avesse appena fatto quella sparata di ca..volo. Alana si guardò intorno e tossì –sì, so che è strano.. Maida.- sottolineò il suo nome come per dire “non che il tuo sia molto normale”. Finn rise insieme ad Alfie.

Holly si rigirò nel letto, stringendo le lenzuola al petto. Aprì gli occhi e vide Jack accanto a lei che riposava ancora; si sporse verso di lui e gli sussurrò all’orecchio “sveglia”. Sorrise lasciandogli un bacio leggero sulle labbra, allontanandosi poi mentre lui apriva gli occhi. Si girò lentamente verso di lei sbadigliando –Allora non era un sogno- sorrise. –No, non mi sembra- ci pensò su e poi rise. –Pensavo di svegliarmi da solo, onestamente..- il biondino si mise seduto, aggiustandosi i capelli. –Ci avevo pensato in realtà, ma scappare dalle cose che faccio non è da me.- fece spallucce, alzandosi dal letto per rivestirsi. Jack si tolse le lenzuola da dosso e la guardò –e ora?- la rossa sospirò guardandolo attraverso lo specchio. –Non lo so Jack, dammi tempo..- si infilò il reggiseno e tornò accanto a lui sul letto. –Va bene?- lo guardò con sguardo dolce. Il gemello annuì e le diede un bacio sul naso per poi andare a vestirsi. 10 minuti dopo Holly lasciò la stanza tornando nella sua, dove l’aspettava il suo carissimo fidanzato.

Dopo la cena a quattro Alfie accompagnò Alana al suo bungalow, Maida tornò nella sua stanza e   invece Finn decise di andare a vedere come stava suo fratello. Bussò alla porta e qualche minuto dopo comparve sulla soglia della porta il suo gemello con un sorriso idiota sul volto. –E io che pensavo di trovarti tutto depresso a guardare un film d’amore- alzò un sopracciglio entrando. Jack chiuse la porta e rise. –Allora, hai intenzione di dirmi perché sei così felice?- Jack fece un sorrisino e si guardò intorno. -Che hai combinato?- suo fratello lo schiaffeggiò piano. –hey!- lo guardò male. –parla!- allargò le braccia e si sedette sul letto aspettando. –Sono stato con Holly- tossì ridendo. -stato.. stato?- lo fissò. -sì, stato.. STATO.COSA?! QUI?- indicò il letto shockato. Jack annuì e il suo gemello fece un salto dal letto fino al pavimento –ma che…- iniziò a ridere come uno spastico. –La smetti di fare quella faccia?- continuò a ridere. Finn si calmò finalmente e si alzò. –come cazzo…- lo guardava ancora incredulo. –è successo e basta Finny!- rise mettendosi una mano in fronte. –Beeeene.. tu scopi con Holly e Maida mi bacia.. nice one!- rise. –Maida ti ha baciato?!- ora era l’altro ad essere shockato. Finn si morse il labbro inferiore annuendo. –e bene sì, l’ha fatto.. anche se credo l’abbia fatto solo per sfizio.- fece spallucce.

Intanto..

Alfie teneva per mano Alana. Andavano molto d’accordo. Ascoltavano lo stesso genere di musica, erano divertenti entrambi e specialmente dolci. Alfie non sapeva però, se avrebbe funzionato. Ovviamente si erano appena conosciuti ma da quando aveva notato un messaggio strano nella segreteria da parte della sua ex, la sua mente era completamente andata altrove. Alana si fermò –Sono arrivata- sorrise e si sporse verso Alfie, lasciandogli un bacio leggero sulla guancia. Lui sorrise –Ci vediamo domani, allora- la bruna annuì e salì le scalette del bungalow fino ad entrare in stanza. Alfie rimase lì per qualche secondo e poi si incamminò verso il suo bungalow. Era davvero una situazione straziante. Gli piaceva tanto Alana. Era così dolce e bella. Ma Eliza? Erano stati insieme tutto quel tempo e poi l’aveva lasciato senza una spiegazione valida.

http://www.youtube.com/watch?v=QSlFurDmwuQ&feature=related

Holly si aggiustò i capelli prima di entrare in stanza; aprì la porta e trovò Sam sul letto che guardava la tv. Si girò verso di lei –dove sei stata?- abbassò il volume della tv. -..con maida e finn.- finse un sorriso e poggiò la sua borsa sul comodino. –scusa per prima..- il ragazzo sospirò. Holly fece spallucce –non ti credo più quando chiedi scusa quindi, lascia perdere.- entrò in bagno e accese la radio a tutto volume. “Suddenly – Superchick” Proprio la sua canzone. Si tolse i vestiti di dosso e li buttò casualmente sul pavimento per entrare nella doccia. Aprì l’acqua e rimase lì per circa mezz’ora. Non voleva vedere Sam, ora l’unico che aveva in testa era Jack, ovviamente.
 

"And after all this time it worked out just fine. And suddenly I am where I'm supposed to be. And after all the tears I was supposed to be here."

Eliza



p.s. Eliza sarebbe Monica (che ero davvero convinta di aver chiamato Jade ma vabè, sti cazzi.. AHAHAHAHA)

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Capitolo 6
*** I'm sorry but I have to let you go. ***


Si dice che quando si è in vacanza, il tempo passa così in fretta che non te ne accorgi nemmeno.
Invece per Holly Butler era esattamente il contrario. I giorni seguenti alla serata passata con Jack sembravano non finire mai. Il suo continuo mentire a Sam per andare da Jack, il continuo dire a Jack di darle tempo perché lui non voleva più aspettare.. stava per scoppiare. Così aveva preso una decisione importante, che sarebbe stata difficile per tutti e tre.

Samuel in quel momento si trovava sulle scalinate del bungalow con il suo iPhone in mano finchè le mani calde della sua ragazza non si posarono sulle sue spalle. Sobbalzò e si girò indietro –Mi hai spaventato- rise piano. Holly aveva un’espressione così seria in viso. –devo dirti una cosa, Sam. E’ importante quindi ascoltami bene.- Sam l’ascoltava attentamente, in fondo già sapeva cosa stava per dirgli. Aveva notato che nelle ultime due settimane si era distaccata completamente, non passava più del tempo con lui e le due paroline magiche che ripeteva ogni giorno erano completamente scomparse dal suo vocabolario. Holly andò avanti, senza aspettare risposta. –Tra noi due non è più come una volta, diciamocelo..- Sam annuì. -..quindi mi sembra completamente inutile andare avanti. Non credi?- lo guardò negli occhi. –Sì, è da un paio di settimane che..- Holly lo fermò. –No Sam. E’ da anni che va avanti questa cosa.. da quando mi hai tradita due anni fa. Non va più niente bene, non mi sono più fidata di te.- Sam giurò di sentire il cuore spezzarsi in due. –Mi dispiace Sam.. e poi.. c’è altro..- la rossa fece un respiro profondo, prima di sparare in faccia a Sam tutto quello che aveva da dirgli.

Finn e Maida in quelle due settimane avevano passato talmente tanto tempo assieme che ormai sembravano una coppia, anche se non lo erano.. non ancora, almeno. Per Finn, era tutto quello che avesse mai desiderato. Per Maida.. tutto quello che non si sarebbe aspettata di vivere. Maida si sede su un muretto all’ombra. –Ahh.. non ne potevo più di tutto quel sole.- portò gli occhi al cielo sporgendosi all’indietro. Finn fece la stessa cosa, prendendo posto accanto a lei mettendosi però seduto di lato. –per noi due che siamo così bianchi, poi..- rise guardandola. Maida lo guardò e sorrise –Già- si avvicinò a lui prendendogli le mani e posizionandosi tra le sue gambe, guardandolo. –Cosa c’è?- Finn fece combaciare le dita con quelle della brunetta, che fissava le loro mani. –anch’io sono felice di essere qui con te- sorrise, ricordando ciò che Finn aveva detto all’inizio della vacanza. Ora sembrava lei quella in difficoltà. In realtà lo era sempre stata, solo che era bravo a nasconderlo. La ragazza arrossii. –Ora sei tu quella che ha bisogno di rilassarsi- alzò un sopracciglio, azzardando. –Oh ma smettila.. –fece per scendere dal muretto ma Finn le strinse le mani e la portò a se, baciandola ancora una volta. Sperava così di farla aprire finalmente. Voleva fosse il primo ad avere quell’onore.

Alfie era seduto in spiaggia sotto l’ombrellone insieme a Jack e Marcus. –Non ce la faccio più- la sua voce ruppe il silenzio fra i tre. Jack e Marcus lo guardarono –Cosa c’è che non va?- il gemello si tolse gli occhiali. –Eliza.- -Mia cugina? Che fa?- chiese confuso. –Continua a chiamarmi ma non le rispondo.- Marcus si sedette sul telo da mare. –E perché mai?- Alfie si stese –Perché non saprei che dirle.- Jack prese parola –Sì, ma almeno scopriresti perché ti ha lasciato.- il piccolo Deyes sospirò –sentire la sua voce mi rovinerebbe i momenti con Alana..- Jack si rimise gli occhiali. -..come se non lo stesse già facendo continuando a chiamarti.-. Come si dice.. parlando del diavolo spuntano le corna. Alana arrivò improvvisamente indossando il suo costume arancione e azzurro. Salutò Alfie con un bacio sulla guancia e poi guardò Jack e Marcus –ciao ragazzi!- sorrise rimanendo accanto ad Alfie. Loro ricambiarono con un cenno e un sorriso. –Vi va di venire a fare un po’ di surf con me?- guardò i tre ragazzi. –Io passo, credo che andrò a vedere dove sono finiti gli altri..- Jack si alzò portando via le sue cose. Marcus ed Alfie annuirono. –Io ci sto, andiamo?- Marcus e Alfie si alzarono. Il brunetto prese per mano Alana e si incamminarono più in là dove c’erano i ragazzi che surfavano.

Sam guardò la rossa impaziente. –Holly, parla…- la ragazza alzò lo sguardo su di lui. –Due settimane fa sono andata a letto con Jack- disse tutto d’un fiato. Finalmente gliel’aveva detto. Sam rimase immobile. Non poteva credere che il suo incubo peggiore era diventato realtà. -..Sam, parla ti prego..- i suoi occhi diventarono lucidi. –non potevi aspettare che ci lasciassimo?- fu l’unica cosa che gli venne in mente. –E’ successo e basta. Dovresti saperlo benissimo.- lo guardò sospirando. –Mi dispiace, Sam. Ma se ti può far piacere, sto per andare a dare una brutta notizia anche a lui.- si alzò e scese gli ultimi scalini per andare verso la spiaggia per parlare con Jack.
Mentre camminava, dalla parte opposta infatti, eccolo arrivare. –Hey- Jack le sorrise prendendola per i fianchi. Holly si scostò –Devo parlarti, Jack..- il biondino conosceva quello sguardo. Stava per dargli una brutta notizia. –Vieni..- lo prese per mano e lo portò in un posto più appartato. –Ho appena detto a Sam che siamo stati a letto insieme…- il biondino fece un sorrisino ma lo sguardo della rossa lo fece tornare come prima. -..quindi l’ho lasciato ma.. Jack non posso stare neanche con te.- Jack la fissò -..e perché?- ecco un altro cuoricino spezzato dalla piccola Butler. –Perché continuerebbe la lotta fra te e Sam. E io prima di tutto voglio che questa cosa tra voi finisca. Quindi prima fate pace e meglio è per tutti. Avrei voluto scegliere te prima, mi dispiace.- gli diede un bacio sulla guancia e scappò via lasciandolo lì da solo.

Alana prese la tavola da surf blu e la poggiò sulla sabbia tenendola stretta –Ci siete?- guardò i due ragazzi che sembravano davvero impediti, avrebbe sicuramente visto delle belle scene divertenti. Rise pensandoci e poi aiutò i due a portare le tavole. –Sapete già come fare, no?- chiese. I due annuirono –certo!- fecero gli spavaldi pur non sapendo nemmeno come stare in piedi sulla tavola. -Me la sto facendo sotto.- Marcus si avvicinò ad Alfie che rise. -Dai, cosa potrà mai essere. Se lo fa una ragazza, possiamo anche noi.- Alana buttò la tavola a mare e si stese sopra, in modo da fare da guida a quei due incapaci. All’inizio sembrava andare bene a Marcus ed Alfie, anzi, il brunetto se la cavava abbastanza bene.. finchè non vide qualcuno sulla spiaggia che lo guardava. –Eliza.- fu l’ultima cosa che disse prima di cadere dalla tavola da surf e finire sott’acqua. 

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Capitolo 7
*** la nueva chica! ***


Alfie cadde dalla tavola da surf e in pochi istanti finì sott’acqua. –E’ CADUTO DALLA TAVOLA E NON RISALE!- urlò Eliza dalla spiaggia mentre correva verso la riva. Alana fortunatamente la sentì e si guardò intorno, infatti non vide nulla se non la tavola da surf che stava usando. –Oh cazzo, Alfie!!!- nuotò velocemente verso il punto dov’era caduto, fece un respiro profondo e andò sott’acqua cercando Alfie. Dopo poco risalì, il ragazzo aveva battuto la testa sulla tavola ed era svenuto ma niente di grave. Marcus nuotò verso di loro e l’aiutò a portarlo a riva.

Maida si staccò e gli sorrise. –Cos’è, ora credi di poter fare il figo baciandomi quando vuoi?- si passò una mano tra i capelli scendendo dal muretto. –Questa era l’idea- Finn fece spallucce. –Non ti ho mai detto che mi piaci, mi sto solo divertendo Finn- sembrava così seria che quasi quasi ci credeva anche lei. Finn sospirò –questo significa che ti farò cambiare idea- scese anche lui e iniziò a camminare. –Dove vai?- Maida si affrettò a raggiungerlo. –A cercare un modo per conquistarti- rise. Come se non l’avesse già fatto. La ragazza rise. –Beh allora ti conviene cercare a fondo perché finchè  non ti trasformi in un modello dell’Hollister non ti presterò più attenzione di questa- si fermò a guardarlo. –Credi davvero che io mi stia bevendo tutte le stronzate che dici?- smise di camminare. Maida alzò un sopracciglio –non ho mai avuto un ragazzo per più di una settimana, Finn. Cosa ti fa pensare che tu sia diverso dagli altri?- scrollò le spalle e lo superò lasciandolo lì. Eppure lui era consapevole di essere diverso e gliel’avrebbe fatto capire.
La brunetta sbuffò. –Quando la smetterà di fare così?- disse fra se e se. Passò accanto all’altalena e vide la sua migliore amica con un’espressione al quanto triste. –Hey miss felicità- urlò per farsi sentire. Holly alzò lentamente lo sguardo su di lei –ti prego dimmi che non ho fatto una stronzata.- le indicò l’altra altalena e Maida si sedette, iniziando a dondolarsi. –Cosa hai combinato stavolta? Hai fatto di nuovo sesso con Jack?- fece uno sguardo malizioso e la sua migliore amica la guardò malissimo. –No Maida. Ho lasciato Sam dicendogli tutto ma ho anche detto a Jack che smetterò di vederlo finchè non farà pace con Sam.- Maida la guardò con occhi sbarrati. –Ma tu sei innamorata di J…- in quel momento Jack passò davanti a loro. –Jay-Z!- il biondino alzò un sopracciglio. –Non sapevo fossi innamorata di Jay-Z, pensavo fossi più un tipo da Wiz Khalifa.- Holly fece un mezzo sorriso –Sorpresa!- guardò velocemente la sua migliore amica e poi posò di nuovo lo sguardo su Jack. –mh, okay- il gemello rise e si allontanò. Maida scoppiò a ridere –E’ stato imbarazzante- Holly la guardò –JAY-Z? TRA TUTTA LA GENTE DI QUESTO MONDO, JAY FOTTUTO Z?- stava per ucciderla. –Hey ma sei sicura di aver parlato con lui? Non mi sembrava così triste- la rossa fece spallucce. –Gli sarà già passata, che ti devo dire…-

Sì, sembrava gli fosse passata ma non era così. Tornò ai bungalow, salì le scale e trovò Sam a fumare una sigaretta. –Fumi ancora?- Jack si fermò, aggiustandosi l’asciugamano sulla spalla. –I fatti tuoi no, Harries?- cacciò via il fumo ma Jack giurò che gli stesse per uscire anche dalle orecchie per quanto fosse arrabbiato. –So che sei arrabbiato per colpa di Holly, come se fossi l’unico.- si appoggiò al recinto di legno. Sam lo squadrò –Era la mia ragazza.- sottolineò la frase. –Sì, ma voleva me.- rise. –Ma alla fine ha lasciato tutti e due. Quindi perché non mi fai il piacere di andare a fanculo invece di sparare cazzate?- fece un sorriso finto. Jack rise nuovamente –volevo solo parlare un po’- fece spallucce e tornò in camera sua. Il ragazzo scostò il ciuffo nero dal viso e si aggiustò il cappellino che aveva perennemente in testa. Spense la sigaretta e si avviò verso il bar del campeggio. Avrebbe passato la giornata ad ubriacarsi, si sa com’è fatto Samuel Pepper.

Jack si buttò sul letto e iniziò a fissare il soffitto. Prese il cuscino e lo scaraventò sulla porta proprio nel momento in cui il suo gemello stava per aprire la porta. Infatti Finnegan, vedendo il cuscino volare nella sua direzione, urlò come una femminuccia chiudendo la porta giusto in tempo. Dopo l’aprì lentamente infilando la testa nella stanza –Hai intenzione di buttare anche qualche altra cosa contro il tuo caro fratellino?- Jack rise. –Scusa, non volevo.- si alzò dal letto e prese il cuscino, facendogli segno di entrare. Finn chiuse la porta alle sue spalle. –Che è successo ora?- Si sedette sul letto. –Holly non vuole stare ne con me, né con Sam. O almeno finchè non faccio pace con quell’idiota di Pepper.- Finn rise –Allora mai. Non avrai mica intenzione di far pace con lui?- Jack guardò suo fratello. –Se è l’unico modo.. posso anche fingere.- fece spallucce. –Come se Sam fosse d’accordo, certo.- prese il telecomando ed accese la tv.

Alfie aprì gli occhi, ritrovandosi Eliza e Alana che lo fissavano. Tossì facendo uscire tutta l’acqua che aveva bevuto quando era caduto e guardò la bionda. –Cosa ci fai qui?- Alana lo aiutò a mettersi seduto. –Non rispondevi alle mie chiamate, quindi..- la ragazza abbassò lo sguardo. -Come ti senti?- Alana gli prese il viso tra le mani e gli accarezzò una guancia sotto lo sguardo assassino dell’ex ragazza di Alfie. –Sto bene, non preoccuparti- le sorrise massaggiandosi la testa e poi tornò a guardare Eliza. –uhm..lei è Alana..- Eliza la guardò –Piacere, Eliza- le fece un mezzo sorrisino ma Alana la snobbò –Lo so, Alfie mi ha parlato di te.- lo aiutò ad alzarsi. –Dobbiamo parlare, Alfie..- l’altro annuì sospirando. –Ci vediamo dopo, okay?- stampò un bacio sulla guancia di Alana e si allontanò insieme alla sua ex. Marcus si avvicinò alla ragazza –La situazione diventa assurda e imbarazzante..- Alana rise dandogli un colpetto sul petto. –Stai zitto o giuro che ti affogo!-

 

Nora Lopez

Sam arrivò velocemente al bar e si avviò verso il bancone. Prese posto su uno sgabello e ordinò un bicchiere di vodka. La ragazza dietro il bancone alzò un sopracciglio –non è un po’ presto per la vodka? E poi sei sicuro di avere l’età?- Sam si sporse di più sul bancone e la guardò. –Ho 23 anni e invece di dire la tua, dovresti servirmi.- la ragazza dai capelli neri rise –E tu non dovresti essere così sgarbato oppure potresti ritrovarti un carinissimo sputo nel tuo bicchiere.- prese la bottiglia di vodka e un bicchere. Sam rise –il cliente ha sempre ragione quindi smettila di parlare.- -Non se il cliente è un coglione.- posò bruscamente il bicchiere di fronte al ragazzo che la bloccò prendendola per un braccio. –potrei farti licenziare dicendo che non fai bene il tuo lavoro, sai?- sam iniziò a stuzzicarla. La ragazza con l’altro braccio lo spinse e poi lo prese per il colletto della maglia –provaci e..- non finì di parlare che il capo li raggiunse. –NORA!- urlò facendo mollare la presa alla ragazza. –Mi ha fatta incazzare!- guardò il suo capo con fare di sfida. –non è un buon motivo per attaccarmi!- Sam prese parola. –TU ZITTO!- Nora gli puntò il dito contro. –Ora basta, lascialo stare e torna a fare il tuo lavoro.- gridò tornando nel suo ufficio. –Sarà meglio che tu te ne vada presto..- scostò i capelli dalla spalla e continuò a servire gli altri. –Contaci, Nora..- la ragazza iniziò a bestemmiare in spagnolo. –Uuuh, caliente.- Nora urlò -Voy a cortar las bolas, deficiente!- Sam rise ancora di più e continuò a bere la sua carissima vodka.

Finn sbuffò –Devo trovare un modo per far dichiarare Maida..- Jack lo sentì anche se era nel dormiveglia. –Sì, auguri allora..- disse con voce assonnata. –Perché?- suo fratello si girò verso di lui. –Perché sai com’è fatta, è impossibile farla aprire con qualcuno e anche se le piacessi, cosa improbabile, non te lo direbbe.- Finn gli diede un calcio –Non sei d’aiuto, sai?!- Jack rise. –Sto solo dicendo che non è facile, tutto qui..- No aveva ragione, non era facile. Niente era mai facile con lei. Niente.

Alfie si fermò –Allora, dimmi tutto.- Eliza si sedette –Ho fatto una grande cazzata a lasciarti.- lo guardò con sguardo triste. –Ero confusa, pensavo di essere innamorata di quell’idiota di Andrew ma mi ha lasciata e ho capito…- il ragazzo la fermò. –Ah quindi torni da me solo quando qualcuno ti lascia?- alzò un sopracciglio. –No Alfie! Ho capito che ti amo e che voglio stare con te. Anche quando stavo con lui pensavo a te. Non ce la faccio più ti prego.- si alzò guardandolo negli occhi. –Eliza, io..- la ragazza gli prese le mani. –Ti prego…- Alfie sospirò. Ora sarebbe diventato una piccola Holly. Cioè indeciso fra due ragazze: la sua ex che probabilmente amava ancora e la nuova arrivata che gli faceva battere il cuore come nessun altra.

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Capitolo 8
*** but I'd lie, if I have to. ***


Alfie lasciò le mani di Eliza. –Non..non posso El. E’ da due mesi che cerco di dimenticarti e ci sto riuscendo. Mi sto innamorando di un’altra persona, mi dispiace ma non posso cambiare quello che provo.- sospirò e diede le spalle alla biondina che rimase senza parole. Iniziò a correre più veloce che poteva, doveva dire quelle parole a qualcun altro e non solo alla sua ex ragazza. Percorse tutto il vialetto verso la spiaggia di corsa e quando si ritrovò con i piedi sulla sabbia tolse le scarpe per correre più velocemente. –Alana!- urlò mentre la raggiungeva velocemente. La brunetta si girò guardandolo –che è successo?- il ragazzo si fermò di fronte a lei –dovevo farlo già qualche settimana fa.- le prese il viso sorridente tra le mani e la baciò dolcemente, incurante di tutte le persone presenti. La strinse forte a se, probabilmente senza Eliza non avrebbe capito quanto teneva in realtà ad Alana. Ma non sapeva neanche che la biondina non aveva intenzione di arrendersi, non poteva. Ma ci sarebbe voluta davvero una bomba per dividere quei due.

Ormai il sole stava calando ed erano tutti tornati nelle rispettive stanze

 


La rossa era in piedi di fronte allo specchio. –Niente più lacrime.- disse fissando il suo riflesso. Avrebbe affrontato tutto senza neanche una lacrima. Perché era convinta che tutto si sarebbe aggiustato. Quei due avrebbero fatto pace e Sam avrebbe accettato la relazione tra lei e Jack. Scoppiò a ridere a quel pensiero. –Sì, certo..- scosse la testa e infilò il vestitino da sera. Marcus entrò nella stanza non curante –Non si bussa?!- infilò velocemente il vestito e guardò male suo fratello. Il ragazzo rise –scusami, dal momento che non hai un ragazzo ho pensato volessi deprimerti in stanza e non uscire- la rossa infilò i tacchi e lo raggiunse. –Ho la faccia della depressa?- indicò la sua espressione sorridente. –dal momento che tutti qui fingete di stare bene..- corruciò lo sguardo -..sì, sei depressa.- scosse la testa e si allontanò, avvicinandosi al mini frigo per prendere una birra. –Nessuno finge di stare bene, stiamo tutti affrontando le cose con maturità.- cercò di convincere anche se stessa oltre a suo fratello, in realtà. –Certo.. quando siete con noi siete tutti felici e poi vi chiudete nelle stanze a piangere su voi stessi…- la rossa si sedette sul letto. –Perché continui a parlare al plurale?- alzò un sopracciglio. –Perché tu e Jack continuate a fare così mentre Sam va ad ubriacarsi al bar. Alfie è in bilico tra Alana ed Eliza e Finn sembra un povero disperato a cercare di conquistare Maida!- Holly scoppiò a ridere. –Per prima cosa.. povero Finny. Non è colpa sua se Maida è fatta così… e poi.. Sam è al bar ad ubriacarsi?- il biondino annuì. –Sì, in realtà è da stamattina che sta chiuso lì dentro.- sospirò aprendo la birra. –Wow, è messo male- abbassò lo sguardo. “povero sam” pensò.

Jack prese una camicia pulita dal cassettone e guardò suo fratello tramite lo specchio. –Tu non vieni?- Finnegan alzò lo sguardo –cosa? Dove?- -Andiamo in discoteca con gli altri, ricordi?- l’altro si alzò di scatto scambiando uno sguardo malizioso con il fratello –Sì Finny, Maida viene- rise e finì di abbottonarsi la camicia. –Come sto?- il gemellino alzò il pollice in su e poi aggiunse –Cosa hai in mente?- fece la stessa cosa di suo fratello e prese una camicia dal cassetto dal momento che era andato a finire in camera sua dato che Holly non poteva più dormire in stanza con Sam.  –cosa dovrei fare? Ubriacarmi come quell’idiota di Pepper?- rise –Non sono così messo male.- Finn alzò un sopracciglio. –Conoscendoti vuoi far ingelosire Holly quindi si, sei messo peggio di lui.- Jack lo guardò con la coda dell’occhio mentre si aggiustava i capelli –Non ho intenzione di farlo, credimi.- fece spallucce girandosi verso di lui. –Invece sì, vuoi farle credere che non ti importa e che non farai pace con Sam solo perché te lo chiede lei.- Jack roteò gli occhi –Ho detto di no, smettila. Credo che la convincerò a ballare con me-

Maida piombò di corsa nella stanza dove si trovavano i due fratelli Butler. – Allora, pronti?- Holly squadrò la sua migliore amica. –Non avrai mica intenzione di uscire così?- fece una faccia disgustata. –Cos’hai contro i miei jeans?- guardò malissimo la rossa. –Ho tutto contro quei cosi.- si avvicinò all’armadio di Maida e lo aprì, cacciando fuori una minigonna. –Ecco, metti questa.- la brunetta roteò gli occhi –ma..- -ZITTA!- la interruppe. –Infila.- Maida fece come ordinato e sfilò i jeans per infilare la minigonna. Poteva farlo benissimo davanti a Marcus tanto per lei era come un fratello. Infatti si appoggiò al cassettone e la guardò –Così puoi andare- sorrise. –Concordo, ora porta il tuo culetto fuori dalla stanza che andiamo.- spinse l’amica fuori la porta e la seguì. Maida andò a bussare alla stanza dei due gemelli e quando la porta fu finalmente aperta, si ritrovò Finnegan Harries in tutto il suo splendore davanti agli occhi. Stava per saltargli addosso ma l’unica cosa che fece fu sorridergli e dire –Andiamo?- si girò di scatto scuotendo i suoi capelli perfettamente lisci e lasciando Finn a bocca aperta. Holly si avvicinò a Finn e si appoggiò sulla sua spalla –Lo so, è stupenda. E’ merito mio- finse di asciugarsi le lacrime e trascinò il suo carissimo amico fuori dalla stanza senza degnare di uno sguardo Jack dietro di loro. Il biondino roteò gli occhi raggiungendo Marcus avanti a loro. –Ciao Butler!- sorrise appoggiandosi a lui. –Ciao idiota- rise spingendolo via. –Cos’è, la serata non pensiamo a Jack?- mise su un musetto tenero. –E’ la giornata ‘fingiamo che non sia successo niente tra di noi?’- fece uno sguardo d’intesa. –Ma cos’avete tutti oggi.- raggiunse Maida. –Scambio di coppie?- la brunetta alzò un sopracciglio. –Non sapevo tu e mio fratello foste una coppia- Finn si avvicinò ai due –Già, neanche io- prese per mano Maida lasciando indietro suo fratello che rimase come un cretino accanto ad Holly. ‘imbarazzante’ pensò la rossa continuando a camminare tenendo lo sguardo basso. –Allora.. sapete dove sono Alfie, Alana ed Eliza?- Holly alzò lo sguardo su Jack –Eliza è qui?- il biondino si girò verso la ragazza annuendo. –E’ venuta per Alfie, ovviamente- concluse Marcus. –Uh, un bel triangolo amoroso..- Maida rise. –Sì, come se fosse il primo- Holly roteò gli occhi sorpassando tutti in modo da essere la prima ad entrare in discoteca.

Sam era seduto su quello sgabello ormai da ore. Nora si avvicinò al ragazzo che aveva la testa appoggiata al bancone. –Sei qui da ore e sei ubriaco fradicio, come ci torni al tuo bungalow?- Sam alzò la testa –Forse potrei venire nel tuo- fece un sorrisino prima di sbattere di nuovo con la testa sul bancone. Nora roteò gli occhi e gli diede una spinta. –Su idiota, per stasera hai finito.- si sedette sopra al bancone cercando di svegliarlo, senza riuscirci. Così scese e lo aiutò ad alzarsi –mhh..voglio restare qui.- Sam piagnucolava come una femminuccia. –Non puoi restare qui- lo trascinò fuori dal bar. –Ora devo solo capire dove diamine è il tuo bungalow.- si guardò intorno cercando di capire quale fosse la direzione giusta.  

Mama Lover – Serebro

Maida trascinò Finn sulla pista da ballo in mezzo a tutte le altre persone. Lui le mise le mani sui fianchi ed iniziarono a ballare sotto gli sguardi di Holly, Jack e Marcus. –Si uniranno ad un’orgia dopo?- Marcus scoppiò a ridere facendo ridere anche sua sorella e il suo migliore amico. –Maida potrebbe avere un futuro come ballerina di lap dance, sta usando Finn come un palo!- Holly stava per morire dalle risate. Jack guardò la rossa –ti va di ballare?- chiese abbastanza imbarazzato. La ragazza lo guardò; cosa poteva mai essere un ballo innocente? Annuì e lo seguì in pista, lasciando suo fratello lì da solo –Non preoccupatevi, io rimango qui.- sospirò guardandoli mentre si allontanavano.

Alfie ed Alana stavano per raggiungere i loro amici finchè Alfie non notò qualcosa, o meglio qualcuno di strano venire nella loro direzione. –Sam!- lasciò la mano di Alana e si avvicinò a Nora che trascinava Sam per il vialetto. –Finalmente! È tuo amico?- il ragazzo annuì e la spagnola gli mollò Pepper. –E’ stato tutto il giorno al bar ad ubriacarsi, credo abbia bisogno di riposare..- sospirò –ci pensate voi?- Alana annuì –sì, grazie mille!- Nora sorrise e fece marcia indietro per tornare a lavoro. –Samuel, che cavolo mi combini..- il ragazzo dal ciuffo nero mugugnò qualcosa ma si lasciò trascinare dal suo amico fino al bungalow. Lo poggiò lentamente sul letto –Dovremmo rimanere con lui?- la brunetta si sedette sul letto aspettando una risposta. –Almeno per un po’, poi raggiungiamo gli altri..-

-Sono stanca morta.- la brunetta si sedette sulle gambe di Finn, appoggiando la testa sulla sua spalla. –Dopo aver usato Finn come palo da lap dance…- azzardò Jack facendo sentire in imbarazzo i due. –Zitto.- lo zittì suo fratello prima che potesse aggiungere qualcos’altro. Poco dopo arrivò Holly con quattro bicchieri di vodka. –Tenete- li poggiò sul tavolino prendendo posto accanto a Jack. –uhm..avete visto..Sam da qualche parte?- azzardò Holly facendo un sorso dal suo bicchiere. Si beccò un’occhiataccia da tutti –Non lo vedo da stamattina- Finny fece spallucce. Pochi istanti dopo, Alfie ed Alana li raggiunsero. –Heilà!- sorrisero prendendo posto insieme a loro. –Dove eravate finiti?- Maida guardò male il fratello. –Abbiamo fatto tardi per una buona causa, abbiamo aiutato Sam a tornare in stanza.- Holly saltò dalla sedia –Cosa? Sta bene?- Alana la guardò –non preoccuparti, era solo ubriaco marcio…- Holly si mise una mano in fronte. –Devo andare a vedere come sta..- Jack si alzò insieme a lei. –Vengo con te.- la rossa si girò di scatto –Cosa? Perché?- era shockata. –Perché mi sento in parte responsabile se sta cercando di farsi del male così.- la spronò ad uscire dal locale e la seguì a ruota.

-Non sei obbligato, Jack.- disse mentre cercava di mantenersi in equilibrio su quei tacchi. Jack le prese la mano –ci ho riflettuto okay? Una volta era il mio migliore amico e in fondo gli voglio ancora bene, non voglio che gli succeda nulla.- Non si sa come, ma Holly pensò che fosse sincero. Forse perché quel lato di Jack l’aveva scordato. In realtà a lui non piaceva mentire. Ma.. no, non avrebbe realmente fatto pace con Sam. Non l’avrebbe mai perdonato. Ma sì, poteva fingere per avere Holly. Avrebbe fatto di tutto. Holly gli strinse la mano finchè non furono insieme a Sam nella stanza. La rossa lasciò la mano del biondino –Sammy…?- si sedette accanto a lui. –Mh…- mugugnò tenendo gli occhi chiusi. Holly iniziò ad accarezzargli i capelli. Sam era una delle persone a cui lei teneva di più. L’aveva amato, in un certo senso.. anche se non aveva mai smesso di essere innamorata di Jack. Il biondino era rimasto sullo stipite della porta che li guardava, sospirò. –dovresti rimanere con lui stanotte..- sorrise –buonanotte Holly.- uscì dalla stanza e chiuse la porta alle sue spalle. Probabilmente quella era l’unica cosa vera che avesse detto quella sera. Vedere Sam in quello stato non lo faceva sentire bene ma comunque per tutto il resto avrebbe continuato a fingere. Holly si rannicchiò accanto al suo ex ragazzo e dopo una mezz’oretta si addormentò, lasciando tutti i pensieri svanire nel nulla…

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Capitolo 9
*** it was just sex, okay? ***


All’istinto che ci spinge a desiderare che le cose belle durino per sempre.” – E.J Allibis

Maida tolse le scarpe con i tacchi e iniziò a dondolare le mani che erano intrecciate a quelle del biondino. –I’M SINGING IN THE RAAAAAAIN!- iniziò a cantare facendo le giravolte. Finn alzò un sopracciglio e scoppiò a ridere –No Mai, perché non sta piovendo.- puntualizzò –e poi sei ubriaca, meglio tornare in stanza.- aggiunse. La brunetta lo guardò –non sono ubriaca!- iniziò a ridere come un’idiota. Finnegan non riusciva a trattenersi, era troppo divertente. Iniziò a ridere insieme a lei –oh, lo sei eccome.- la trascinò fino alla sua stanza. La brunetta entrò e notò che né la sua migliore amica, né suo fratello erano presenti. –Uh, siamo soli.- la sua performance da finta ubriaca era l’occasione perfetta per avere quello che aveva sempre voluto. –Uhm, già..- il biondino si guardò intorno, capendo le intenzioni della ragazza. Maida lo guardò e sorrise in modo malizioso per poi spingere il gemellino sul letto che rimase quasi impietrito aspettando la prossima mossa della Deyes. La ragazza si morse il labbro e abbassò la gonna fino a sfilarla. Per qualche istante rimase a guardarlo, pensando se fosse la cosa giusta. Fingere di essere ubriaca per poi fingere nuovamente di non ricordare nulla di quello che era successo tra i due. Era una cosa bruttissima da fare, specialmente alle persone a cui tieni così tanto. Ma doveva pensare a proteggere prima se stessa e poi gli altri. Non poteva permettere a Finn di abbattere tutte le barriere che aveva costruito nel corso della sua vita. Anche se ci stava riuscendo, molto lentamente. Mise le mani sul letto e gattonò fino al ragazzo per poi mettersi sopra di lui. –Okay, sono un po’ ubriaca.- rise e iniziò a dare piccoli baci sul collo di Finn che continuava a tenere le mani sui fianchi della ragazza, scendendo sempre più giù. Intanto lei iniziò a sbottonargli la camicia ma senza smettere di baciare quel corpo che desiderava avere così tanto. Gli sfilò completamente la camicia e non esitò a fare la stessa cosa con la sua maglia. Buttò entrambi gli indumenti a terra e baciò con foga il ragazzo che finalmente stava per avere quello che si meritava.

Jackson Frayn Harries camminava come un vagabondo per i viali del campeggio. Ormai tutti i bambini che rompevano alla luce del giorno, stavano dormendo, lasciando spazio ai suoi coetanei che si divertivano in gruppo mentre lui era lì, solo. Era così che si sentiva da anni, da quando aveva perso la sua migliore amica. Anche quando stava con Jess si sentiva così ma almeno lei riusciva ad alleviare tutto il dolore. Così fece quello che la sua testa gli disse in quell’istante.. chiamò proprio lei. Prese il cellulare dalla tasca e incominciò a scorrere nella rubrica alla ricerca del suo numero. Si fermò a fissarlo per qualche istante di tentennamento ma poi si fece forza e lasciò un messaggio nella sua segreteria. –“Hey sono Jack… lo so che è tardi quindi.. uhm.. richiamami domani, okay? Ho fatto una cazzata e voglio rimediare e mi ma…"- beep. Perfino la segreteria voleva fargli dire quella bugia così grande.

Intanto Alana ed Alfie erano seduti sulla riva della spiaggia. –Posso chiederti una cosa?- la ragazza iniziò a fare dei solchi nella sabbia con un rametto di legno. L’altro annuì, guardandola –Certo che puoi- sorrise. –Quando Eliza è tornata.. come ti sei sentito?- alzò lo sguardo su di lui che fece spallucce. –Mi ha sorpreso. Non pensavo di rivederla proprio ora. Non so se mi ha fatto piacere o meno ma.. quel che conta è che quando mi ha chiesto di tornare con lei.. io sono venuto da te, okay?- le strinse le mani. La ragazza si fece rossa in viso e gli diede un leggero bacio sulle labbra. –Mi sto innamorando di te..- ammise lui, imbarazzato. –Anch’io, sai? Ora non sarai più un forever alone- rise e  lo abbracciò, lasciandosi coccolare.

Sam aprì lentamente gli occhi. La testa gli scoppiava e non poco. Notò la testolina rossa di Holly accanto a lui –che diamine…- sussurrò mettendosi seduto. Con quel movimento, fece svegliare anche la ragazza accanto a lui. -..come ti senti?- sbadigliò. Lui scosse la testa -..che ci fai qui?- passò una mano sulla faccia. –Ero venuta a vedere come stavi, mi sentivo in colpa..- ammise, storcendo la bocca. –Oh, ti sentivi in colpa per avermi lasciato, ignorato e poi…- notò l’espressione triste di Holly e sospirò. –Scusa. Non devi sentirti in colpa comunque.- si alzò dal letto aprendo un mobiletto per poi cacciare un’aspirina. Sam era così. Era uno stronzo e ne era consapevole. E questo gli dispiaceva. Quindi quando se ne rendeva conto tendeva sempre a chiedere scusa. Holly sospirò. –Dato che stai bene..torno in camera mia..- si avvicinò alla porta con espressione distrutta. –Ti serve altro?- alzò lo sguardo e abbozzò un sorriso. Sam ricambiò –No, hai già fatto abbastanza tenendomi compagnia..- la rossa annuì e girò la maniglia della porta. –Qualunque cosa..Sam.. qualunque cosa io possa fare per farti stare meglio…- il ragazzo la fermò. –Non puoi cambiare i tuoi sentimenti ma grazie del pensiero..- sorrise e tornò a letto. La piccola Butler abbassò lo sguardo ed uscì dalla stanza per poi recarsi nella sua. Ma quando aprì la porta della stanza trovò Finn sopra Maida. Maida sotto Finn. Entrambi sotto le lenzuola. Fece una faccia shockata e quando i due la notarono lei chiuse di scatto la porta. –Oh, benissimo. E ora dove cazzo vado?- fece qualche scalino per poi sedersi sul penultimo. Guardò l’orologio che segnava le 4.45. Si guardò intorno, non c’era un’anima viva. Sbuffò e diede un’occhiata alla stanza di Jack. Si alzò e si avvicinò alla porta. Bussò ma non ebbe risposta e così decise di entrare. Accese la luce e si stese sul letto.. e in men che non si dica si addormentò.

Il giorno dopo non sarebbe stato facile come Finnegan pensava. Era ancora a letto sotto le lenzuola con Maida fra le sue braccia e quando lei si svegliò.. beh…
La brunetta aprì gli occhi ritrovandosi quelli verdi del gemellino che la fissavano. Lui sorrise, lei sobbalzò. Doveva pur continuare la sua sceneggiata. –Stai per dire che non ti ricordi nulla di stanotte, vero?- Finn era abbastanza tranquillo, in realtà. La brunetta annuì lentamente e abbassò lo sguardo, coprendosi meglio con le lenzuola. –Peccato fossi ubriaca, sarà per la prossima volta..- sospirò e si alzò, infilando i boxer. –Cosa ti fa pensare che ci sia una prossima volta?- la Deyes fece lo stesso. Finn rise –Il fatto che hai bisogno di fingerti ubriaca per fare l’amore con me.- Maida si fermò di scatto. Come diamine aveva fatto a scoprirla? Quel ragazzo la terrorizzava. La terrorizzava perché non aveva mai incontrato nessuno che la capisse così bene. –Prima cosa.. non stavo fingendo Finn. Seconda cosa non abbiamo fatto l’amore ma sesso.- sottolineò l’ultima parola come se fosse il concetto più difficile da far capire al biondino. –Solo sesso Finn.- finì di vestirsi e corse fuori la stanza. Chiuse la porta dietro di se e ci si appoggiò contro. Fece un grosso respiro, sentiva il cuore pulsare all’impazzata. Perché doveva essere così dannatamente perfetto? Perché?

Holly era già sveglia accanto a Jack che dormiva beato. Che carino, non l’aveva nemmeno svegliata quando era tornato. Appena Jack fu sveglio, la rossa aprì bocca –Ho un deja-vù- disse con il suo accento perfettamente francese. Jack si passò una mano tra i capelli e rise –ma ci manca tutta la parte del sesso o sbaglio?- Holly gli diede una piccola spinta –grazie per non avermi mandato via a calci…- sorrise –Figurati.. ma per curiosità.. come ci sei finita qui?- alzò un sopracciglio. –Finn e Maida nell’altra stanza…- tossì lasciando intendere. Jack sgranò gli occhi –FINALMENTE!- rise. –già- la rossa annuì. –Meglio che vada a vedere se hanno finito..- sorrise. –Ci vediamo più tardi- gli lasciò un bacio sulla guancia e si dileguò fuori dalla camera.

Per quanto riguarda Samuel invece, la sua coscienza l’aveva fatto alzare presto quella mattina per dare delle scuse ad una persona. Entrò nel bar e  notò Nora che puliva. La spagnola alzò lo sguardo e roteò gli occhi –Non abbiamo ancora aperto, aspetta un’ora per ubriacarti, ora stiamo pulendo- fece per voltargli le spalle ma Sam la fermò. –No, no.. volevo solamente scusarmi, in realtà.- la brunetta alzò un sopracciglio –Davvero?- il tatuato annuì. –Davvero davvero.- Nora sospirò –Scusa accettate ma ti prego non farlo mai più- rise. –Non posso prometterlo, sono uno di quei ragazzi che fanno le cazzate senza pensarci e poi se ne pentono amaramente..- fece spallucce. –Beh allora significa che qualcuno deve darti una dritta.- posò lo straccio sul bancone e lo guardò. –Tu?- sorrise. Nora rise –figurati, devi vedere chi da una dritta a me!-

E mentre Alfie ancora dormiva, c’era qualcun altro che stava preparando la colazione. Infatti il ragazzo si svegliò con odore di toast e bacon. –Hai scoperto il mio punto debole..- il ragazzo le cinse la vita prendendola da dietro. Lei rise –di cosa parli?- -Del cibo, ovviamente!- le diede un bacio sulla guancia. –Veramente stavo preparando la colazione per me, se vuoi preparatela da solo- rise allontanandosi facendo rimanere il ragazzo come un cretino immobile. –Sei seria?- alzò un sopracciglio seguendola con lo sguardo. –Mai stata così seria- iniziò a mangiare la colazione appena preparata. –Non sono mica la tua serva- rise.

L’iphone bianco di Jack vibrò sul comodino, facendolo sobbalzare. Nuovo messaggio vocale. Sospirò e iniziò ad ascoltare il messaggio lasciato in segreteria. –“Hey Jack.. se hai bisogno di parlarmi io domani torno lì.. ho scordato alcune cose e.. quindi.. beh ci vediamo allora.”. Jess stava tornando. Le cose si stavano per complicare di nuovo.

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