A new friend.... the sequel

di DalamarF16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stolen tracks ***
Capitolo 2: *** Maybe I Lost Her ***
Capitolo 3: *** Let's Start Again ***
Capitolo 4: *** Trying To Get Out This Situation ***



Capitolo 1
*** Stolen tracks ***


Ok, rieccomi qui.
per chi non mi conosce, o non ha letto la prima fanfic, ecco qui il link
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=562626&i=1
rieccomi a distanza di un paio di anni, a riprenderla e a scriverne un seguito...spero vi interessi, e nel caso fatemelo sapere senza paura...accetto sia critiche positive che negative!
vi lascio al capitolo...baci!
Dalamar_f16

CAPITOLO 1 - STOLEN TRACKS


SHANE
Nick non mi rivolgeva la parola da due giorni, e io non capivo perchè.
Ormai erano due mesi che mi ero trasferita nel New Jersey, e da allora ci eravamo messi ufficialmente insieme.
Cioè, ufficialmente per quanto riguardava il nostro gruppo di amici; per il resto, evitavamo di dare materiale ai giornali scandalistici, limitandoci a comparire insieme in pubblico solo come le rockstar e la loro amica pattinatrice che ogni tanto facevano esibire.
Ma da due giorni a questa parte, mi evitava, a malapena mi salutava, e quando lo faceva, era di malavoglia.
Anche Kevin e Joe si comportavano in modo stranamente freddo con me, e proprio non capivo la motivazione
Stella invece si comportava come sempre, e nemmeno lei si spiegava come mai i Jonas avessero cambiato atteggiamento nei miei confronti.
Alla fine non ne potei più, e andai a cercare chiarimenti con Joe.
Sì, lo so. Avrei potuto farlo con Kev, o direttamente con Nick, ma il fratello di mezzo è quello con cui, quando uno di noi è arrabbiato, riesco a comunicare meglio, forse perchè alla fine finiamo per esplodere entrambi e urlarci le cose in faccia.
Così, dopo la scuola, lo agguantai e lo trascinai nella prima aula vuota che mi capitò a tiro.
-Allora?- gli andai contro diretta -Mi dite che vi succede? Nick non mi parla da giorni e tu e Kevin fate quasi fatica a chiedermi come sto-
-E ce lo chiedi anche?-
Prego?
-Che vuoi dire? Per favore, spiegati perchè io non ci capisco più niente-
-Shane, basta! Ne ho piene le scatole!-
-Joe ma di che diavolo parli?-
Ecco, i toni cominciavano ad alzarsi, e finalmente tra poco avrei capito quello che stava succedendo.
***
NICK
Come aveva potuto farci una cosa simile?
Proprio lei, che credevamo una migliore amica, che credevo mi volesse bene!
Quando mandarono QUEL pezzo, spensi la radio con un gesto brusco e mi buttai sul letto.
-Nick-
Kevin mi venne vicino e mi mise una mano sulla spalla, costringendomi a voltarmi verso di lui e a guardarlo negli occhi.
-Che c'è?-
-Io, insomma...pensavo...ma se Shane non c'entrasse niente? Se ci stessimo sbagliando?-
-Kevin solo lei poteva fare una cosa del genere. Era l'unica ad avere quelle canzoni a parte noi!-
-Ma...Nick...è Shane. Stiamo parlando di Shane...-
-Che probabilmente ha capito che è più redditizio sfruttare la nostra musica-
Kevin sospirò, e anche io. Nemmeno lui aveva potuto crederci quando aveva sentito quella canzone alla radio, cantata da Miley Cyrus.
Non era una canzone qualunque, era una delle NOSTRE, e non nostre in quanto scritta da noi tre, ma in quanto faceva parte dell'album-diario, come ci piaceva chiamarlo, che le avevamo inciso e regalato il giorno della sua partenza.
Che stupido ero stato a fidarmi di lei!
***
SHANE
-Che cosa?!- esplosi quando alla fine, esaurito, Joe mi rivelò il motivo del loro comportamento. -Ma porca miseria, Joseph! Perchè diavolo non me ne avete parlato subito?!-
-C'è qualcosa da dire, forse? Noi ci siamo fidati, Nick è pazzo di te, e tu hai venduto una delle nostre canzoni al miglior offerente!-
Presi dei respiri profondi e guardai quello che era diventato per me come un fratello.
Continuando a urlare non avremmo ottenuto niente di buono.
Ma era la verità.
Non so cosa fosse successo, o come fosse stato possibile, ma io non avevo venduto niente a nessuno. Non avrei mai potuto farlo.
Adoro quelle canzoni, perchè so che sono una parte di loro, di loro come famiglia, e non come band musicale.
In quelle canzoni c'era il diabete di Nick, il ballo d'inverno, i battibecchi miei e di Joe, i compiti infiniti di Frankie, i pomeriggi con Kevin a suonare la chitarra; i gelati, le pizze, il Natale.
Tutto.
E neanche per tutto l'oro del mondo avrei mai potuto vendere quelle canzoni.
Non so cosa fosse successo, ma io non c'entravo.
Ma come fare a farlo capire a quei tre?
Guardai Joe, e cercai di riportare la conversazione su toni civili.
-Joe, ti giuro che io non c'entro niente. Non avrei mai potuto farvi una cosa simile. Siete una famiglia per me e mai e poi mai permetterei a qualcuno che non foste voi, di cantare una di quelle canzoni-
Dissi queste parole a cuore aperto, ma senza pianti o lacrime. Non mi stavo sforzando, semplicemente ero troppo stupita e arrabbiata con chi ci stava facendo questo per piangere.
Lui rimase un istante di fronte a me, i nostri sguardi erano rimasti incrociati per tutto quel tempo.
Alla fine sospirò.
-Hai ragione, Shane. Lo vedo nei tuoi occhi che sei sincera. Ma il fatto resta...-
-Voglio aiutarvi a scoprire chi vi ha rubato quelle tracce-
Mi guardò di nuovo.
Avevo fatto fatica ad abituarmi a vederlo con i capelli così corti e gli occhiali, ma in quel momento riuscivo solo a fissare i suoi occhi intensi e marroni.
-Andiamo a casa-
***
NICK
-Ragazzi, sono tornato, e con me ho una persona-
Joe non dovette dire altro.
Conoscevo il rumore di quei passi.
Non avevo voglia di vederla, non avevo idea del perchè mio fratello l'avesse portata qui.
-Nick, resta- Kevin mi bloccò prima ancora che mi alzassi -Eravamo d'accordo nel non portarla in casa, perciò se Joe l'ha portata qui deve esserci un motivo. Almeno ascoltala, ok?-
***
JOE
Le tremavano le mani e aveva un groppo alla gola che le impediva di parlare durante tutto il tragitto.
Fu questo a convincermi definitivamente che il colpevole, chiunque fosse, non era lei.
Le misi un braccio intorno alle spalle e cercai di confortarla come potevo.
-Joe- mi chiese con la voce che tremava -Credi che Nick...-
-Capirà, ne sono sicuro- la rassicurai in un istante.
Forse ci avrebbe messo un po', ma ero sicuro che mio fratello alla fine avrebbe fatto al cosa giusta.
Entrati in casa annunciai il nostro arrivo, e condussi Shane di sopra.
-Non è stata lei- esordii.
E lei mi bloccò con una mano, facendosi avanti per parlare.
Allo sguardo infuriato del mio fratellino risposi solo con un cenno che lo invitava a tacere
***
SHANE
Tremavo, e forse stavo anche per piangere.
Ma DOVEVO dire qualcosa.
-Ragazzi io...- cominciai cercando dentro di me il coraggio per guardarli negli occhi. Alzai lentamente lo sguardo, andando prima da Kevin, che mi guardava perplesso ma interessato, a Nick, talmente freddo e...deluso che mi fece tremare. -Io...-
Cercai di continuare ma non ci riuscii.
Non potevo sopportare lo sguardo di Nick.
Scoppiai a piangere.
***
JOE
Nessuno di noi tre si mosse quando scoppiò in lacrime.
Né Nick, né Kevin.
Avrei dovuto farmi avanti io e rincuorarla, ma tutto ciò che feci fu un cenno a Nick, in cui gli dicevo di non essere così duro con lei.
***
NICK
Joe voleva che fossi meno duro, ma o così...o mi alzavo e la abbracciavo, stringendola forte a me.
Una cosa che il mio cuore voleva assolutamente fare, ma che faceva ribrezzo al mio cervello razionale.
Così non mi mossi, ma addolcii appena la mia espressione.
Ci mise poco a riprendersi.
Ma tremava così forte che cominciai sul serio a preoccuparmi.
***
SHANE
Stavo tremando, ma in qualche modo ripresi possesso delle mie corde vocali e del mio sangue freddo.
E quando tornai a guardare Nick, vidi che ora il suo sguardo era più umano.
Mi diede coraggio.
-Io non so cosa sia successo, né come diavolo abbiano fatto a ottenere quelle canzoni ma...ho intenzione di scoprirlo, perchè non sono stata io, e non voglio che qualcosa rovini quello che abbiamo creato-
E non mi stavo riferendo solo a me e Nick, ma a tutti noi. A noi quattro, a Frankie e a Stella.
-Shane-
Quello che fino a due giorni fa era il mio ragazzo si alzò in piedi, e mi venne incontro.
Istintivamente arretrai di un passo, ma sentii la mano di Joe sulla mia schiena. Era calda e rassicurante...e mi stava invitando a non arretrare.
Mi fermai e guardai Nick negli occhi.
-Shane, giurami che non sei stata tu- mi disse -guardami dritto negli occhi e dimmi che sei innocente-
-Nicholas- alzai il mio sguardo finchè Incrociai il suo -Quelle...non sono canzoni. Sono pezzi della nostra vita. E io non venderei mai la mia vita. Mai. Per niente al mondo-   
***
NICK
E quando disse quelle parole, non riuscii a fare altro che abbracciarla.
Era quello che da due giorni mi auguravo.
Che fosse tutto un incubo.
***
KEVIN
Nick e Joe erano conviti, e a me non serviva altro per esserlo a mia volta.
Era da quando tutto era cominciato che spingevo perchè parlassimo con Shane e chiarissimo tutto, ma loro due non ne avevano voluto sapere, specialmente Nick.
E Joe ovviamente l'aveva spalleggiato.
E prima che io potessi decidermi ad andare da lei, evidentemente lei era andata da Joe.
L'abbraccio tra i più piccoli di noi divenne alla fine un abbraccio di gruppo.
-E adesso troviamo il ladro di canzoni- dissi convinto.
-Un attimo, Kev- mi fermò Shane.
Ci guardò negli occhi, uno per uno.
-La prossima volta che succede qualcosa di grave, gradirei però che ne parlassimo. Dovrei arrabbiarmi con voi per quello che mi avete fatto-
Cavolo no!
***
NICK
Bè tutti i torti non li aveva.
Ero il suo ragazzo, avrei dovuto parlarci prima di accusarla ingiustamente.
Ma non l'avevo fatto.
Ed ero stato un completo idiota.
Io ero stato un pessimo fidanzato, e insieme coi miei fratelli tre pessimi amici.
E ora probabilmente non avrebbe più voluto vederci.
-Ma preferisco tenermi la rabbia per chi ha organizzato tutto questo-
Dio, ma questa ragazza vuol farmi venire un infarto?!




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Capitolo 2
*** Maybe I Lost Her ***


Allora allora....eccomi qui a mettere il secondo capitolo...i prossimi magari saranno più lenti ma è per via dello studio...ho ancora gli esami all'università -.-"
comunque....grazie innanzitutto a Nicole jonas e nessie jonas che hanno recensito, spero continuerete a seguirmi e a recensire, nel bene e nel male...  ^_^
Vi lascio quindi al secondo capitolo
baci ^_^
Dalamar_f16


 CAPITOLO 2 - MAYBE I LOST HER

JOE
-Ok Shane, questi sono i fatti-
Finito il tempo delle riconciliazioni, era giunto il momento di raccontare alla nostra amica perchè avevamo puntato il dito proprio contro di lei.
Mentre Kevin spiegava, io guardavo mio fratello minore.
Nei suoi occhi era tornata quella luce che si era spenta due giorni fa, quando aveva smesso di parlare con Shane.
Gli era mancata moltissimo, ma la delusione al momento aveva superato ogni cosa.
Ora erano di nuovo insieme, anche se per il momento più che fidanzati sembravano solo buoni amici.
Forse Shane ci era rimasta male.
***
SHANE
Nick era accanto a me e ogni tanto mi sfiorava come per prendermi la mano, ma io mi ritraevo.
Non ero proprio furiosa con lui; so che avrei dovuto esserlo ma alla fine il suo sospetto era più che legittimo, ma mi aveva ferita il fatto che non era nemmeno venuto a chiedermi spiegazioni.
Si era limitato a non parlarmi più, così, di punto in bianco.
Aveva così poca fiducia in me?
E soprattutto. Se non si fidava di me, valeva la pena avere una relazione con lui?
Incrociai le braccia sulla superficie del tavolo e tornai ad ascoltare Kevin.
-Quindi- ricapitolai -C'erano solo 10 copie, compresa la mia, di quell'album, e le restanti nove sono tutte qui-
-Esatto- confermò Joe
-Ok, la mia copia è rimasta in Italia, me la porterà mamma quando arriverà qui finito il trasloco, per cui, oltre a quei nove CD resta solo il mio lettore mp3, cioè il tuo-
Feci indicando Nick.
-Perfetto- rispose lui -E ce l'hai con te?-
-Sempre, è nello zaino-
E senza dire una parola cominciai a frugare nella mia borsa.
Dopo dieci minuti di inutili ricerche, alzai la testa.
-Ragazzi...Non c'è più-
***
NICK
-Ok, ok, manteniamo la calma- Joe guardò prima me e poi Kevin. -Shane, quando l'hai usato l'ultima volta?-
-Bè...- distolse lo sguardo da noi e aggrottò le sopracciglia, pensandoci un po' su -Una settimana fa circa. Quello lo uso solo per allenarmi-
-Allora una settimana e mezza- la corressi mentre di nuovo cercavo di prenderle la mano.
Lei si ritrasse e io lasciai perdere.
Le dovevo delle scuse grandi quanto la nostra caserma come minimo.
-Sì, giusto-
Si era fatta male a un ginocchio cadendo pesantemente mentre si allenava, tanto che pensavamo che fosse rotto. Non era nient'altro che una brutta botta, ma nei passi le faceva male, così si era messa a riposo.
-E l'hai sempre tenuto con te?-
-Sì Kev. Sempre-
Continuammo a parlare per almeno un'altra ora, poi mi offrii di riaccompagnarla a casa.
La grande differenza tra il periodo dello scambio era l'abitazione di Shane. A circa 20 miglia dalla nostra città.
E' vero, era lontano, ma lei aveva comunque voluto venire nella nostra scuola per stare in nostra compagnia, e per evitare di doversi ambientare in un ambiente nuovo per la seconda volta in due anni.
-Prendo l'autobus, ti ringrazio-
-Ti prego. Voglio solo parlare-
***
JOE
Mi scambiai uno sguardo con Kevin mentre Nick seguiva Shane fuori in strada.
Le cose si mettevano male per il nostro fratellino.
A quanto pare, Shane era rimasta davvero male per come l'aveva trattata Nick.
-Si è arrabbiata?-
-Tu come la prenderesti se Stella si comportasse con te come lui ha fatto con Shane?-
-Ma da che parte stai?-
-Joe, io capisco le ragioni di Nick, ma forse questa volta il nostro fratellino si è comportato da imbecille-
Rimasi in silenzio un attimo prima di rispondergli, ma alla fine annuii.
Nick aveva sbagliato su tutta la linea.
-Ma noi non siamo meno in torto di lui- gli feci notare -e ci ha perdonati-
-Noi non siamo i suoi fidanzati-
***
SHANE
-Che cosa c'è, Nicholas?-
Dovevo sbrigarmi, o avrei perso l'ultimo autobus per tornare a casa.
Ma quando diavolo si decideva mia madre a spedirmi la mia amata moto?
-Io...Shane...ti chiedo scusa, sono stato un cretino-
Avrei dovuto dirgli che andava bene così, che non importava. Ma non era vero.
Mi aveva fatto del male.
-Sì, Nicholas, sei stato un cretino- gli risposi irritata. Quella sua aria da cucciolo smarrito molte volte mi inteneriva, ma non era questo il caso -Credevo avessi più fiducia in me, in noi. Nel nostro rapporto, ma a quanto pare pensi che possa preferire i soldi a voi-
-Che cosa avrei dovuto fare?-
-Parlarmene magari? Chiedermi spiegazioni?-
Cercò di abbracciarmi, di chiedermi scusa, ma, almeno per il momento, non volevo né le sue coccole, né i suoi abbracci.
-Per ora, è meglio se torniamo amici. Se cerchiamo di capire se vale la pena continuare o se per noi non c'è futuro-
***
NICK
Quelle parole mi bloccarono completamente.
Non sapevo che cosa fare, né cosa dire.
Sapevo solo che non volevo perderla, non così, ma anche che al momento non c'era nulla che potessi fare. Tra noi si era incrinato qualcosa, e ora spettava a me ricostruirlo passo per passo.
-D'accordo- mi ritrovai a dire con lo sguardo puntato a terra -chiedo a Kevin di riportarti a casa. Comunque, non voglio che prendi l'autobus-
-Ciao, Nick-
-Ciao, Shane. A domani-
Tornai in casa e diedi il messaggio a Kevin.
Mi sedetti e presi la chitarra, cominciando a strimpellare accordi senza senso.
-Tutto ok?-
Joe mi si sedette accanto e mi abbracciò.
Scoppiai a piangere e gli raccontai tutto.
***
JOE
Nick era davvero a pezzi, e non trovai il coraggio di rimproverargli nulla.
Aveva già capito da solo i suoi errori, e adesso li stava pagando nel peggiore dei modi.
Certo, c'era ancora una speranza, ma non doveva più sbagliare, o quel frammento di storia che c'era ancora tra loro sarebbe andato perduto.
-Ci sono io, Nick. Sta tranquillo- gli sussurrai in un orecchio mentre cercavo di calmarlo, ma sembrava inconsolabile.
***
SHANE
-Shane-
Stavo già scendendo dall'auto quando Kevin mi richiamò.
Ovviamente non c'era stato bisogno di spiegargli niente; aveva già capito e, corretto come sempre, aveva evitato qualunque tipo di domanda.
-Che c'è, Kevin?-
-Ehi, lo so che mio fratello ha sbagliato, ma non fargliela pagare troppo dura. Eravamo tutti sconvolti, e tutti eravamo convinti che fosse colpa tua. Non è solo di Nick la responsabilità-
Sì, stava cercando di difendere Nicholas, e lo capivo.
-Ho solo bisogno di tempo, Kev. Tutto tornerà come prima, ma ora devo smaltire un po' di rabbia. Dì a Nick che gli voglio bene. Ciao- lo salutai ed entrai in casa. Era stata una giornata interminabile.
Alla fine telefonai a Stella per un consiglio.
***
KEVIN
Quando tornai a casa la scena non era delle migliori.
Nick era abbracciato a Joe, e non riusciva a frenare i singhiozzi.
Corsi da loro e mi unii a quell'abbraccio consolatore.
-Shh, basta, Nicholas. Basta dai...-
Finalmente sembrò calmarsi e recuperare il controllo.
Dallo sguardo che aveva, credo che Joe avrebbe davvero voluto abbracciarmi. Evidentemente, i suoi tentativi di calmare nostro fratello erano falliti miseramente.
-L'ho persa, vero?-
-No, no-lo rassicurai mettendogli le mani sulle spalle e costringendolo a guardarmi negli occhi -Shane ti vuole ancora bene, mi ha chiesto di dirtelo. Dice che ha solo bisogno di un pochino di tempo e smaltire la rabbia. Andrà tutto bene, te lo prometto-
Lui mi guardò un attimo ancora, poi, finalmente, sorrise.
-Devo farmi perdonare in qualche modo-
-Ce la farai-

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Capitolo 3
*** Let's Start Again ***


Prim a di tutto....GRAZIE! grazie per le recensioni! !^_^
e comunque siete fortunate che sette o otto capitoli li ho già scritti se no considerando che quest'anno finisco gli esami al 3 di agosto mi sa si che il prossimo capitolo lo vedevate per il compleanno di Joe Jonas....se non addirittura per quello di Nick XD
Scherzi a parte grazie di nuovo e spero continuerete a seguire e recensire...non sono una di quelle che da gli ultimatum sulle recensioni per mettere nuovi capitoli ma avere anche solo una piccola opinione da parte di qualche lettore è davvero importante e gratificante ^_^

Vi lascio al capitolo
baci ^_^
Dalamar_f16

CAPITOLO 3 -LET'S START AGAIN


NICK
La notte porta consiglio, e se la sera prima mi ero addormentato accanto a Kevin e Joe, tutti e tre infilati nel mio letto matrimoniale poiché non avevano voluto allontanarsi da me, il mattino  avevo in mente una nuova strategia.
Rivolevo Shane.
A tutti i costi.
Il più silenziosamente possibile mi tolsi da quell'ammasso di braccia e gambe scomposte che erano i miei fratelli, cercando di non svegliarli.
Dovevamo ricominciare tutto da capo.
E ora sapevo da dove partire.

A scuola mi liberai subito dei miei fratelli per andare a cercare Shane, nella speranza che non mi uccidesse con la mazza da hockey.
Era in palestra, e si stava allenando con gli altri ragazzi e una nuova ragazza, Mecy.
Quelle due avevano legato subito, e anche con Stella ora formavano un trio compatto.
La nostra stilista, una lontra aliena pattinatrice che suona la tromba...e una fan scatenata che i primi tempi rischiava il collasso ogni volta che ci vedeva.
Come diavolo facessero lei e Shane ad andare d'accordo, era un mistero che ancora non era stato svelato.
***
SHANE
Avevo parlato con Stella e anche con Mecy.
Ok, Mecy mi aveva non dico insultata e presa a mazzate ma ci era andata sufficientemente vicina.
Ovviamente però era solo uno scherzo.
Sapeva come mi ero sentita, ed entrambe avevano convenuto che la cosa migliore tra me e Nick era ripartire da zero e cercare di capire cosa provavamo l'uno per l'altra.
E io volevo che lui si fidasse di me, che non avesse mai più un dubbio del genere.
Lo vidi arrivare poco prima che iniziassero le lezioni.
Mi staccai dalle mie amiche e gli andai incontro.
-Ciao-
***
NICK
Mi aveva salutato, era già qualcosa.
-Ciao- risposi cercando di sorridere, e le porsi il mio mp3 -Purtroppo questo dovremo condividerlo perchè non ne ho altri-
Lei mi guardò per un attimo, poi sorrise e alzò le spalle
-Si può fare, Jonas-
Finalmente un sorriso allegro mi salì spontaneo sul visto.
-Ora devo andare...pranziamo insieme?- ok no, così sembrava un appuntamento -Con anche Joe, Kev, Stella e Mecy, ovviamente-
-D'accordo, Nick. Mi vuoi ancora come insegnante di storia?-
-Assolutamente sì-
Mi sorrise e andò verso la palestra, mentre io mi diressi in aula.
***
JOE
-Accidenti! Si parlano di nuovo!-
Passai davanti alle due cheerleader scuotendo la testa con un sorriso e scambiandomi uno sguardo esasperato con mio fratello Kevin.
Mio Dio, le fan potevano essere insopportabili. Soprattutto quando facevano le gelose in quel modo.
Entrammo in aula dimenticando ben presto l'accaduto; erano cose a cui eravamo abbastanza abituati.
 
Finite le lezioni mi fermai in bagno prima di raggiungere gli altri in pausa pranzo.
Con un sms Nick mi aveva comunicato che ci sarebbe stata anche Shane. Il tutto contornato da mille faccine sorridenti, ovviamente.
Ero felice anche io per loro.
Le cose forse si sarebbero davvero rimesse a posto tra loro.
-Cavolo ha venduto una loro canzone e ancora le parla!- era la cheerleader di prima, e queste parole mi fecero rallentare istintivamente.
Come diavolo facevano a saperlo?
-Vuoi dire TU hai venduto una loro canzone-
Ora era tutto chiaro.
Buttai a terra i quaderni e mi accucciai fingendo di allacciarmi una scarpa.
-Già, ma a quanto pare non è bastato. Dovremo inventarci altro come...uhm...che ne dici di...-
Ma avevo già sentito abbastanza.
Agguantai Shane fuori dalla classe.
-Sono le cheerleader!- ansimai. Avevo fatto tutta la scuola di corsa per arrivare da lei.
-Che?-
-Le cheerleader. Hanno venduto loro la canzone-
E in poche parole, mentre insieme camminavamo verso la mensa, le raccontai tutto.
-Che scema a non pensarci! Solo loro potevano prendere il lettore dal mio zaino. Nello spogliatoio-
-Ora tutto torna. Scusaci ancora se abbiamo dubitato di te-
-Il vostro dubbio era più che legittimo-
-Ehi, Shane scusa- un ragazzo decisamente carino ci fermò, evidentemente uno dei compagni di hockey della ragazza
-Dimmi Luke-
-Ehm, mi chiedevo...visto che non esci più con Jonas-
Ehi!
Lo incenerii con un'occhiata, ma lui fece appena una pausa prima di riprendere a parlare con lei come se niente fosse  -Ti va di andare al cinema?-
Dì di no. Dì di no. Dì di no.
Shane sembrò un po' imbarazzata dalla cosa,e io mi infilai in bagno. Non volevo che si sentisse obbligata a rifiutare l'invito a causa della mia presenza.
Tuttavia le voci erano alte, e io riuscii a sentire il suo rifiuto.
Aspettai ancora un minuto, poi mi riunii a lei.
-Gli ho detto di no- mi disse ancora prima che aprissi bocca.
-Ehi, puoi uscire con chi ti pare. Non stai più con Nick, ergo, non sono affari miei-
-Joe, io non voglio uscire con nessun altro! Io voglio stare con tuo fratello. E se per ora ho fatto un passo indietro, è solo per capire che tipo di rapporto io e lui vogliamo avere. E comunque, non uscirei mai con Luke-
Non potei fare a meno di sorridere.
Un punto per mio fratello.
-Ok, torniamo alle cose serie. Hai idea del perchè ti facciano una cosa simile?-
-Nessuna idea. Certo non sto loro molto simpatica, e questo lo so per certo, ma finora ognuna è sempre stata per i cavoli suoi-
-E Nick?-
-Non ne ho idea...a parte forse il fatto che tra tutte quelle supergnocche truccate di tutto punto abbia scelto la ragazzina che si scanna con i maschi sul campo da hockey...-
-E che quando si mette in tiro per un ballo scolastico può far concorrenza a chiunque- terminai per lei, mettendola come sempre in imbarazzo.
Lei infatti abbassò lo sguardo e diventò tutta rossa. Risi e le misi un braccio intorno alle spalle, conducendola sicuro al nostro tavolo.
***
SHANE
Quello che avevo detto a Joe era la pura verità.
Io volevo solo Nick. Anche in Italia, per quei mesi che ci ero rimasta prima che mio cugino mi proponesse di tornare qui con lui per lavoro, anche quando uscivo con dei ragazzi, il mio pensiero andava sempre al più giovane dei Jonas.
Ma ora avevamo cose più importanti a cui pensare.
Di certo non avrei commesso lo stesso errore due volte.
Mi sedetti accanto a lui e gli restituii l'mp3 con lo sguardo duro.
Io e Joe avevamo pensato una cosa mentre camminavamo per i corridoi.
-Non voglio niente da te, Nicholas Jonas, e sai una cosa? In storia cavatela da solo-
***
NICK
Ma che stava succedendo? Perchè mi trattava in questo modo ora?
Cercai lo sguardo di Kevin, e poi quello delle ragazze, mentre lei se ne andava. Joe mi guardò e scosse la testa.
Non capii e mi sforzai di finire di mangiare solo per via del mio diabete, ma lo stomaco era letteralmente chiuso.
Quasi un'ora dopo, quando nella sala eravamo rimasti solo noi, Shane tornò e si sedette accanto a me come se nulla fosse successo.
Lo sguardo di Joe era chiaro.
Niente domande. Ti spiego dopo.
Annuii e mi sforzai di comportarmi normalmente.
A tutto c'è una spiegazione, Nick. Mi dissi. Fidati di lei.
***
JOE
Sapevo di averlo ferito, che la mia idea non era stata delle migliori per il morale di mio fratello, ma non avevo avuto altra scelta, visto che, tra le altre cose, avevo origliato qualcosa a proposito di un altro piano per farli litigare.
A casa Nick quasi mi aggredì
-Ora parli, Pericolo, perchè se no sarai davvero in pericolo!-
-Ok, ok Nick. Ora siediti e calmati. Appena arriva anche Kevin vi spiego tutto-
-Sono tornato fratellini!-
Appunto.
Tempismo impeccabile.

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Capitolo 4
*** Trying To Get Out This Situation ***


Scusateeeeeeeee!!
con un po' di ritardo ecco qui il quarto capitolo...ho avuto un po' da fare con l'università e non sono riuscita a pubblicarlo prima....
spero vi piaccia....
come sempre grazie alle fedelissime che hanno recensito e a tutti quelli che hanno letto...non siate timidi ditemi le vostre opinioni ^_^
vi lascio al capitolo...bacioni!
Dalamar_f16


CAPITOLO 4 -TRYING TO GET OUT THIS SITUATION

NICK
-No, no, no, fatemi capire, perchè diavolo non me l'avete detto?-
Joe mi aveva appena raccontato cosa avevano architettato lui e Shane per cercare di evitare che le cose peggiorassero ancora.
Quelle malefiche delle cheerleader.
Improvvisamente ebbi anche un po' paura per Shane. Certo se la sapeva cavare in tutte le situazioni, ma se l'avessero presa alla sprovvista? Se non fosse riuscita a reagire?
-Nick, tranquillo- Kevin sapeva sempre leggermi nel pensiero, o nel cuore. Ad ogni modo, sapeva sempre cosa stavo pensando -Aspetterò Shane fuori dagli spogliatoi, e Mecy ci ha assicurato che non la lascerà sola un'istante-
-Quindi sapevi tutto?-
-Tutto no, Joe mi ha solo assicurato che era una sceneggiata organizzata da loro due. Il resto lo scopro ora-
Mi misi seduto con le ginocchia rannicchiate contro il petto.
Quella situazione era tutta un grosso impiccio.
E poi, Miley.
C'era anche la questione Miley da risolvere.
Non avevo dubbi che sapesse che quella canzone era mia.
Sapeva che era il mio stile, lo stile dei Jonas.
E allora perchè l'aveva cantata?
Che pensasse che l'avessi scritta per lei in una sorta di ripensamento?
-Ci parliamo noi con Miley. Tu devi solo pensare al tuo rapporto con Shane, adesso, e rivedere la tua ex non mi sembra una cosa molto furba da fare, considerati i suoi slanci affettivi e i paparazzi che non ci mollano un istante-
Di nuovo, Kevin mi aveva letto nel pensiero. Era quasi irritante, ma allo stesso tempo molto dolce.
-D'accordo- sospirai. Aveva ragione.
Non potevo rivedere Miley.
-Fila, ora. Shane ti aspetta per ripassare storia- Joe mi diede uno scappellotto.
E io, preso lo zaino e le chiavi dell'auto, mi fiondai a casa della mia amica.
***
JOE
-Dobbiamo chiamare Miley- senteziò Kevin guardandomi negli occhi
-No-
-No?-
-No. Prendiamo l'auto e andiamo dritti da lei. Voglio parlarci a quattr'occhi e vedere se ha il coraggio di negare che non sapeva di chi fosse quella musica-
Sì. Ero decisamente arrabbiato con Miley.
Come aveva potuto farlo?
O anche solo accettare una canzone in un anonimo mp3, o CD che fosse, senza porsi nemmeno una domanda. E soprattutto, che non mi venga a raccontare che non aveva riconosciuto le nostre voci, perchè allora potrei non rispondere più di me.
-Ok, come vuoi. Ma non andare fuori di testa come al tuo solito. Non vogliamo finire su qualche giornale, ok? Risolviamo la cosa tra di noi-
Sì, giusto.
Attorno a Miley i giornalisti giravano molto di più, principalmente perchè lei sbottonava molto più sulla sua vita privata che non noi tre, che finora eravamo riusciti a evitare che la stampa sapesse di Shane e Nick.
E così doveva rimanere.
Avevo già fatto un casino una volta, e non dovevo ripetermi.
Ci infilammo nell'auto di Kevin, diretti a casa Cyrus. Era piuttosto lontana da noi, circa 70 miglia, ma non ci importava. Certe cose andavano discusse faccia a faccia.
***
KEVIN
Speravo che Joe non facesse qualche cavolata delle sue.
Ci mancava solo di finire in pasto alla stampa, e poi sì che saremmo stati a posto.
Shane sarebbe finita nelle mire dei giornali di gossip, e noi avremmo dovuto spiegare a nostro padre perchè esisteva un nostro CD, forse il migliore che avessimo mai registrato, di cui lui non sapeva nulla.
Decisamente una brutta situazione, a cui, sinceramente, cercavo di pensare il meno possibile.
In un'ora e mezza eravamo giunti a destinazione, guidando più o meno sempre nei limiti di velocità prescritti dalla legge.
Potevo percepire più che vedere la rabbia e il nervosismo di Joe, ora saliti alle stelle.
-Tu stai zitto. Parlo io questa volta-
Potevo non essere il più sveglio dei tre, ma con Joe così e Nick assente giustificato dovevo assolutamente prendere il comando delle operazioni.
Mio fratello annuì appena, mentre si metteva al mio fianco e ci dirigevamo verso la porta.
Ci aprì suo padre, Billy Ray.
-Ciao ragazzi! È un piacere vedervi! E grazie per la canzone, è stato un bellissimo pensiero!-
Chi? Che?
Misi una mano sulla spalla di Joe, che era partito in quinta come al suo solito, e lo trattenni con un'occhiata complice e ammonitrice allo stesso tempo
-Bè ecco...- cominciai esitante, salvo poi prendere sicurezza -C'è stato un equivoco, potremmo parlarne in un luogo privato per favore?-
Avevo già individuato almeno due paparazzi pronti a scattare foto.
-Certo, entrate. Che succede?-
Prima di rispondere entrammo nello studio insonorizzato dove Miley registrava le sue canzoni. La ragazza ci raggiunse in pochi minuti
-Ecco vedete...quella canzone...non era per Miley. Fa parte di una serie di canzoni che abbiamo scritto per una nostra cara amica, quasi una sorella, prima che ripartisse per l'Italia. Ora però è tornata a vivere in New Jersey e le hanno rubato l'mp3 su cui c'erano questi brani. E a quanto pare qualcuno li ha venduti a qualcun'altro che li ha dati a voi facendovi credere che la canzone era stata scritta per Miley-
Mi fermai e mi scambiai uno sguardo con Joe. Non sapevo quanto spingermi oltre nei dettagli, quanto rivelare a Miley e suo padre.
-Ragazzi mi dispiace io...davvero non lo sapevo, cioè...credevo che...-
-Miley...-
No, Joe, taci. Taci. Taci!
-Ma come hai potuto pensare che te l'avremmo fatto avere per vie traverse?-
Va bè, il tono era civile e pacato.
Ma ciò non toglie che stavo sudando freddo.
-Voglio dire, ci conosciamo da anni, sei stata con nostro fratello. Te l'avremmo come minimo offerta per telefono-
E bravo Joe.
***
NICK
Arrivai a casa di Shane dopo mezz'ora, circa. Per fortuna lungo la statale non c'era traffico.
Non sapevo bene cosa avessero intenzione di fare i miei fratelli con Miley, ma speravo che Kevin trattenesse Joe dal combinarne una delle sue.
Suonai il campanello e attesi.
-Ciao Nick! Credevo non venissi più-
-Joe mi ha aggiornato sulla situazione. È il caso che a scuola non ci facciamo vedere insieme almeno finchè non avremo risolto questa cosa-
-Sono d'accordo. Vieni, entra. Storia ci aspetta-
Sorrisi ed entrai in quella casa che per noi stava diventando sempre più famigliare. Non era raro che rimanessimo tutti lì a dormire perchè si era fatto troppo tardi la sera prima.
Feci anche per ridarle il lettore mp3, ma lei scosse la testa.
-Non voglio fare lo stesso errore due volte. Tienilo tu, o dallo a Joe. Vengo a prenderlo quando mi serve e poi te lo restituisco subito dopo-
Le sorrisi e mi venne spontaneo abbracciarla.
Con mio piacere non si ritrasse.
***
SHANE
Aveva capito!
Non si era arrabbiato!
Ero felicissima, e mi lasciai abbracciare senza ritrarmi, godendomi quel momento e quelle braccia forti ma gentili che tante volte mi avevano stretta e consolata.
Ma storia purtroppo chiamava, e ci mettemmo a studiare.
***
JOE
-Ritirerò subito la canzone, lo prometto-
-Grazie- sorrisi grato a Miley mentre vedevo Kevin rilassarsi visibilmente -Sai, se fosse stata una qualunque nostra canzone, ce ne saremmo fregati abbastanza, ma per noi quelle tracce sono molto importanti-
-Sembra un diario- commentò la ragazza
-Perchè in un certo senso lo è. Abbiamo messo in musica tutto quello che ci è successo insieme a lei- spiegò Kevin -Per lasciarle un buon ricordo di noi-
-Voi lasciate sempre un buon ricordo, ragazzi-
-Ora è meglio se torniamo a casa; mamma e papà si preoccuperanno altrimenti-
-Certo. Chiamerò Nick per scusarmi anche con lui, e da domani, non sentirete più quella canzone in radio, promesso-
-Grazie-
Finalmente lasciammo quella casa con il cuore più leggero. Qualcosa sembrava finalmente girare per il verso giusto.
***
SHANE
-No Nick! Ma come fai a confonderti sempre! Prima l'attacco a Pearl Harbour e POI Hiroshima e Nagasaki-
Come sempre questo ragazzo mi stava mandando fuori di testa.
Incredibile come riuscisse a imparare a suonare una canzone in maniera impeccabile nel giro di dieci minuti e invece fosse totalmente e irrimediabilmente negato per storia.
Ormai erano tre ore che studiavamo senza fare una pausa, e mi stava venendo un'emicrania coi fiocchi.
-Ok- dichiarai -Pausa. O giuro che impazzisco. Gelato?-
-Vada per il gelato- acconsentì lui con un sorriso stanco.
Poverino.
Nonostante tutto, si stava impegnando, non potevo rimproverarglielo.
Ci sedemmo sul divano a guardare un po' di TV per distogliere la mente dalla scuola per un pochino.
E come un orologio svizzero suonò il suo cellulare. Con mia sorpresa, rifiutò la chiamata.
-Era Miley- rispose al mio sguardo interrogativo -Non volevo parlarle-
-Dovresti richiamarla invece-
Non ero gelosa. Nick mi aveva espressamente detto che quel capitolo della sua vita era acqua passata.
-Sì, insomma, sentire cosa vuole-
-Ok, ma in viva voce. Voglio che tu senta-
-Mi fido di te, Nick-
Potevamo anche esserci lasciati ufficialmente, ma per certe cose, sentivamo entrambi che in fondo, stavamo ancora insieme, e questo ci dava la forza di ricostruire il nostro rapporto.
Compose il numero e mise comunque l'altoparlante. Non c'era verso di fargli cambiare idea.

-Ciao Miley-
Dio che imbarazzo! Volevo scappare da quella telefonata! Volevo che lui togliesse quel cavolo di viva voce.
Ma non lo fece. Istintivamente mi prese la mano, e io non mi staccai, sorridendogli un po' impacciata.
Questa situazione era strana, decisamente strana.
-Nick? Credevo mi avessi riattaccato-
-Ehm, sì scusa. Momento di incertezza. Che succede?-
-Ho parlato con Joe e Kevin, sono venuti a casa mia-
Lo sguardo che il ragazzo mi lanciò era a dir poco allucinato. Non sapevo dove abitasse questa ragazza, e di rimando scossi le spalle.
-Spero che non ti abbiano trattata male-
-No, sono stati gentilissimi. In realtà volevo chiedere scusa anche a te. Ho appena chiamato la casa discografica per far ritirare il singolo dalle radio-
Eh?
Che?
Credo che la mia faccia fosse molto simile alla sua, a metà tra lo sconvolto, il felice, il grato e lo stupefatto.
Rimanemmo per un'istante in silenzio, senza sapere cosa dire
***
NICK
-Ehm...ehi? Sei vivo? Nick?-
Ma io non riuscivo a spiaccicare parola.
Ero troppo...tutto.
-Ehm...Miley? Io sono Shane, la ragazza che è stata così imbecille da farsi rubare il lettore mp3, Nick credo che abbia momentaneamente perso la lingua-
Ah bene, ci si metteva pure Shane a prendermi in giro ora.
Miley rise, dall'altra parte del telefono.
-Sei fortunata ad averli come amici, Shane. Ora devo andare. Nick Jonas ce la fai almeno a dirmi ciao?-
-Ti manderà un telegramma-
-Finitela!- Sbottai alla fine ridendo .
-Wow, ti è tornata la voce finalmente-
Ok questo era troppo. Presi un cuscino dal divano e glielo premetti sulla bocca
-Prima che soffochi, voglio ringraziarti- dissi velocemente mentre ridendo tenevo zitta Shane
-Ma che le stai facendo?-
-Niente, ora però torno a studiare. Ciao-
-Ciao ragazzi. È stato un  piacere Shane!-
Quando la conversazione si chiuse, finalmente la lasciai andare. Ridevamo come due pazzi.
Eravamo felici.
Che tutta questa storia fosse finalmente risolta?
Lo speravo, perchè volevo chiedere a Shane una cosa già da un po' di tempo, e anche se ora non stavamo più insieme, non avevo cambiato idea.
-Senti Shane, ma se venissi a Toronto con noi?-
***
SHANE
A Toronto? Con loro?
Cioè sul set di Camp Rock 2?!
-E con la scuola come la mettiamo?-
-Sei l'assistente di Stella. Assenza giustificata-
E certo, Jonas, la fai facile tu! Non sei tu quello che deve convincere mio cugino a farmi venire con te!
Mi piaceva l'idea.
Sarebbe stata un'ottima occasione per chiarire le cose tra di noi, e anche per allontanarci un po' dall'ambiente scolastico.
-Ok, se convinco mio cugino e mamma, verrò con voi-
-Grande!-
Sembrava davvero felice,  e mi venne spontaneo abbracciarlo e sorridergli.
-Grazie per la proposta-

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