A new friend.... the sequel di DalamarF16 (/viewuser.php?uid=98962)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stolen tracks ***
Capitolo 2: *** Maybe I Lost Her ***
Capitolo 3: *** Let's Start Again ***
Capitolo 4: *** Trying To Get Out This Situation ***
Capitolo 1 *** Stolen tracks ***
Ok,
rieccomi qui.
per
chi non mi conosce, o non ha letto la prima fanfic, ecco qui il link
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=562626&i=1
rieccomi
a distanza di un paio di anni, a riprenderla e a scriverne un
seguito...spero vi interessi, e nel caso fatemelo sapere senza
paura...accetto sia critiche positive che negative!
vi
lascio al capitolo...baci!
Dalamar_f16
CAPITOLO
1 - STOLEN TRACKS
SHANE
Nick non mi rivolgeva la parola da due giorni, e io non capivo perchè.
Ormai erano due mesi che mi ero trasferita nel New Jersey, e da allora
ci eravamo messi ufficialmente insieme.
Cioè, ufficialmente per quanto riguardava il nostro gruppo di amici;
per il resto, evitavamo di dare materiale ai giornali scandalistici,
limitandoci a comparire insieme in pubblico solo come le rockstar e la
loro amica pattinatrice che ogni tanto facevano esibire.
Ma da due giorni a questa parte, mi evitava, a malapena mi salutava, e
quando lo faceva, era di malavoglia.
Anche Kevin e Joe si comportavano in modo stranamente freddo con me, e
proprio non capivo la motivazione
Stella invece si comportava come sempre, e nemmeno lei si spiegava come
mai i Jonas avessero cambiato atteggiamento nei miei confronti.
Alla fine non ne potei più, e andai a cercare chiarimenti con Joe.
Sì, lo so. Avrei potuto farlo con Kev, o direttamente con Nick, ma il
fratello di mezzo è quello con cui, quando uno di noi è arrabbiato,
riesco a comunicare meglio, forse perchè alla fine finiamo per
esplodere entrambi e urlarci le cose in faccia.
Così, dopo la scuola, lo agguantai e lo trascinai nella prima aula
vuota che mi capitò a tiro.
-Allora?- gli andai contro diretta -Mi dite che vi succede? Nick non mi
parla da giorni e tu e Kevin fate quasi fatica a chiedermi come sto-
-E ce lo chiedi anche?-
Prego?
-Che vuoi dire? Per favore, spiegati perchè io non ci capisco più
niente-
-Shane, basta! Ne ho piene le scatole!-
-Joe ma di che diavolo parli?-
Ecco, i toni cominciavano ad alzarsi, e finalmente tra poco avrei
capito quello che stava succedendo.
***
NICK
Come aveva potuto farci una cosa simile?
Proprio lei, che credevamo una migliore amica, che credevo mi volesse
bene!
Quando mandarono QUEL pezzo, spensi la radio con un gesto brusco e mi
buttai sul letto.
-Nick-
Kevin mi venne vicino e mi mise una mano sulla spalla, costringendomi a
voltarmi verso di lui e a guardarlo negli occhi.
-Che c'è?-
-Io, insomma...pensavo...ma se Shane non c'entrasse niente? Se ci
stessimo sbagliando?-
-Kevin solo lei poteva fare una cosa del genere. Era l'unica ad avere
quelle canzoni a parte noi!-
-Ma...Nick...è Shane. Stiamo parlando di Shane...-
-Che probabilmente ha capito che è più redditizio sfruttare la nostra
musica-
Kevin sospirò, e anche io. Nemmeno lui aveva potuto crederci quando
aveva sentito quella canzone alla radio, cantata da Miley Cyrus.
Non era una canzone qualunque, era una delle NOSTRE, e non nostre in
quanto scritta da noi tre, ma in quanto faceva parte dell'album-diario,
come ci piaceva chiamarlo, che le avevamo inciso e regalato il giorno
della sua partenza.
Che stupido ero stato a fidarmi di lei!
***
SHANE
-Che cosa?!- esplosi quando alla fine, esaurito, Joe mi rivelò il
motivo del loro comportamento. -Ma porca miseria, Joseph! Perchè
diavolo non me ne avete parlato subito?!-
-C'è qualcosa da dire, forse? Noi ci siamo fidati, Nick è pazzo di te,
e tu hai venduto una delle nostre canzoni al miglior offerente!-
Presi dei respiri profondi e guardai quello che era diventato per me
come un fratello.
Continuando a urlare non avremmo ottenuto niente di buono.
Ma era la verità.
Non so cosa fosse successo, o come fosse stato possibile, ma io non
avevo venduto niente a nessuno. Non avrei mai potuto farlo.
Adoro quelle canzoni, perchè so che sono una parte di loro, di loro
come famiglia, e non come band musicale.
In quelle canzoni c'era il diabete di Nick, il ballo d'inverno, i
battibecchi miei e di Joe, i compiti infiniti di Frankie, i pomeriggi
con Kevin a suonare la chitarra; i gelati, le pizze, il Natale.
Tutto.
E neanche per tutto l'oro del mondo avrei mai potuto vendere quelle
canzoni.
Non so cosa fosse successo, ma io non c'entravo.
Ma come fare a farlo capire a quei tre?
Guardai Joe, e cercai di riportare la conversazione su toni civili.
-Joe, ti giuro che io non c'entro niente. Non avrei mai potuto farvi
una cosa simile. Siete una famiglia per me e mai e poi mai permetterei
a qualcuno che non foste voi, di cantare una di quelle canzoni-
Dissi queste parole a cuore aperto, ma senza pianti o lacrime. Non mi
stavo sforzando, semplicemente ero troppo stupita e arrabbiata con chi
ci stava facendo questo per piangere.
Lui rimase un istante di fronte a me, i nostri sguardi erano rimasti
incrociati per tutto quel tempo.
Alla fine sospirò.
-Hai ragione, Shane. Lo vedo nei tuoi occhi che sei sincera. Ma il
fatto resta...-
-Voglio aiutarvi a scoprire chi vi ha rubato quelle tracce-
Mi guardò di nuovo.
Avevo fatto fatica ad abituarmi a vederlo con i capelli così corti e
gli occhiali, ma in quel momento riuscivo solo a fissare i suoi occhi
intensi e marroni.
-Andiamo a casa-
***
NICK
-Ragazzi, sono tornato, e con me ho una persona-
Joe non dovette dire altro.
Conoscevo il rumore di quei passi.
Non avevo voglia di vederla, non avevo idea del perchè mio fratello
l'avesse portata qui.
-Nick, resta- Kevin mi bloccò prima ancora che mi alzassi -Eravamo
d'accordo nel non portarla in casa, perciò se Joe l'ha portata qui deve
esserci un motivo. Almeno ascoltala, ok?-
***
JOE
Le tremavano le mani e aveva un groppo alla gola che le impediva di
parlare durante tutto il tragitto.
Fu questo a convincermi definitivamente che il colpevole, chiunque
fosse, non era lei.
Le misi un braccio intorno alle spalle e cercai di confortarla come
potevo.
-Joe- mi chiese con la voce che tremava -Credi che Nick...-
-Capirà, ne sono sicuro- la rassicurai in un istante.
Forse ci avrebbe messo un po', ma ero sicuro che mio fratello alla fine
avrebbe fatto al cosa giusta.
Entrati in casa annunciai il nostro arrivo, e condussi Shane di sopra.
-Non è stata lei- esordii.
E lei mi bloccò con una mano, facendosi avanti per parlare.
Allo sguardo infuriato del mio fratellino risposi solo con un cenno che
lo invitava a tacere
***
SHANE
Tremavo, e forse stavo anche per piangere.
Ma DOVEVO dire qualcosa.
-Ragazzi io...- cominciai cercando dentro di me il coraggio per
guardarli negli occhi. Alzai lentamente lo sguardo, andando prima da
Kevin, che mi guardava perplesso ma interessato, a Nick, talmente
freddo e...deluso che mi fece tremare. -Io...-
Cercai di continuare ma non ci riuscii.
Non potevo sopportare lo sguardo di Nick.
Scoppiai a piangere.
***
JOE
Nessuno di noi tre si mosse quando scoppiò in lacrime.
Né Nick, né Kevin.
Avrei dovuto farmi avanti io e rincuorarla, ma tutto ciò che feci fu un
cenno a Nick, in cui gli dicevo di non essere così duro con lei.
***
NICK
Joe voleva che fossi meno duro, ma o così...o mi alzavo e la
abbracciavo, stringendola forte a me.
Una cosa che il mio cuore voleva assolutamente fare, ma che faceva
ribrezzo al mio cervello razionale.
Così non mi mossi, ma addolcii appena la mia espressione.
Ci mise poco a riprendersi.
Ma tremava così forte che cominciai sul serio a preoccuparmi.
***
SHANE
Stavo tremando, ma in qualche modo ripresi possesso delle mie corde
vocali e del mio sangue freddo.
E quando tornai a guardare Nick, vidi che ora il suo sguardo era più
umano.
Mi diede coraggio.
-Io non so cosa sia successo, né come diavolo abbiano fatto a ottenere
quelle canzoni ma...ho intenzione di scoprirlo, perchè non sono stata
io, e non voglio che qualcosa rovini quello che abbiamo creato-
E non mi stavo riferendo solo a me e Nick, ma a tutti noi. A noi
quattro, a Frankie e a Stella.
-Shane-
Quello che fino a due giorni fa era il mio ragazzo si alzò in piedi, e
mi venne incontro.
Istintivamente arretrai di un passo, ma sentii la mano di Joe sulla mia
schiena. Era calda e rassicurante...e mi stava invitando a non
arretrare.
Mi fermai e guardai Nick negli occhi.
-Shane, giurami che non sei stata tu- mi disse -guardami dritto negli
occhi e dimmi che sei innocente-
-Nicholas- alzai il mio sguardo finchè Incrociai il suo -Quelle...non
sono canzoni. Sono pezzi della nostra vita. E io non venderei mai la
mia vita. Mai. Per niente al mondo-
***
NICK
E quando disse quelle parole, non riuscii a fare altro che abbracciarla.
Era quello che da due giorni mi auguravo.
Che fosse tutto un incubo.
***
KEVIN
Nick e Joe erano conviti, e a me non serviva altro per esserlo a mia
volta.
Era da quando tutto era cominciato che spingevo perchè parlassimo con
Shane e chiarissimo tutto, ma loro due non ne avevano voluto sapere,
specialmente Nick.
E Joe ovviamente l'aveva spalleggiato.
E prima che io potessi decidermi ad andare da lei, evidentemente lei
era andata da Joe.
L'abbraccio tra i più piccoli di noi divenne alla fine un abbraccio di
gruppo.
-E adesso troviamo il ladro di canzoni- dissi convinto.
-Un attimo, Kev- mi fermò Shane.
Ci guardò negli occhi, uno per uno.
-La prossima volta che succede qualcosa di grave, gradirei però che ne
parlassimo. Dovrei arrabbiarmi con voi per quello che mi avete fatto-
Cavolo no!
***
NICK
Bè tutti i torti non li aveva.
Ero il suo ragazzo, avrei dovuto parlarci prima di accusarla
ingiustamente.
Ma non l'avevo fatto.
Ed ero stato un completo idiota.
Io ero stato un pessimo fidanzato, e insieme coi miei fratelli tre
pessimi amici.
E ora probabilmente non avrebbe più voluto vederci.
-Ma preferisco tenermi la rabbia per chi ha organizzato tutto questo-
Dio, ma questa ragazza vuol farmi venire un infarto?!
|
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Capitolo 2 *** Maybe I Lost Her ***
Allora
allora....eccomi qui a mettere il secondo capitolo...i prossimi magari
saranno più lenti ma è per via dello studio...ho ancora gli esami
all'università -.-"
comunque....grazie
innanzitutto a Nicole jonas e nessie jonas che hanno recensito, spero
continuerete a seguirmi e a recensire, nel bene e nel male... ^_^
Vi
lascio quindi al secondo capitolo
baci
^_^
Dalamar_f16
CAPITOLO 2 - MAYBE I LOST HER
JOE
-Ok Shane, questi sono i
fatti-
Finito il tempo delle
riconciliazioni, era giunto il momento di raccontare alla nostra amica
perchè avevamo puntato il dito proprio contro di lei.
Mentre Kevin spiegava, io
guardavo mio fratello minore.
Nei suoi occhi era tornata
quella luce che si era spenta due giorni fa, quando aveva smesso di
parlare con Shane.
Gli era mancata moltissimo,
ma la delusione al momento aveva superato ogni cosa.
Ora erano di nuovo insieme,
anche se per il momento più che fidanzati sembravano solo buoni amici.
Forse Shane ci era rimasta
male.
***
SHANE
Nick era accanto a me
e ogni tanto mi sfiorava come per prendermi la mano, ma io mi ritraevo.
Non ero proprio furiosa con
lui; so che avrei dovuto esserlo ma alla fine il suo sospetto era più
che legittimo, ma mi aveva ferita il fatto che non era nemmeno venuto a
chiedermi spiegazioni.
Si era limitato a non
parlarmi più, così, di punto in bianco.
Aveva così poca fiducia in me?
E soprattutto. Se non si
fidava di me, valeva la pena avere una relazione con lui?
Incrociai le braccia sulla
superficie del tavolo e tornai ad ascoltare Kevin.
-Quindi- ricapitolai -C'erano
solo 10 copie, compresa la mia, di quell'album, e le restanti nove sono
tutte qui-
-Esatto- confermò Joe
-Ok, la mia copia è rimasta
in Italia, me la porterà mamma quando arriverà qui finito il trasloco,
per cui, oltre a quei nove CD resta solo il mio lettore mp3, cioè il
tuo-
Feci indicando Nick.
-Perfetto- rispose lui -E ce
l'hai con te?-
-Sempre, è nello zaino-
E senza dire una parola
cominciai a frugare nella mia borsa.
Dopo dieci minuti di inutili
ricerche, alzai la testa.
-Ragazzi...Non c'è più-
***
NICK
-Ok, ok, manteniamo la calma-
Joe guardò prima me e poi Kevin. -Shane, quando l'hai usato l'ultima
volta?-
-Bè...- distolse lo sguardo
da noi e aggrottò le sopracciglia, pensandoci un po' su -Una settimana
fa circa. Quello lo uso solo per allenarmi-
-Allora una settimana e
mezza- la corressi mentre di nuovo cercavo di prenderle la mano.
Lei si ritrasse e io lasciai
perdere.
Le dovevo delle scuse grandi
quanto la nostra caserma come minimo.
-Sì, giusto-
Si era fatta male a un
ginocchio cadendo pesantemente mentre si allenava, tanto che pensavamo
che fosse rotto. Non era nient'altro che una brutta botta, ma nei passi
le faceva male, così si era messa a riposo.
-E l'hai sempre tenuto con
te?-
-Sì Kev. Sempre-
Continuammo a parlare per
almeno un'altra ora, poi mi offrii di riaccompagnarla a casa.
La grande differenza tra il
periodo dello scambio era l'abitazione di Shane. A circa 20 miglia
dalla nostra città.
E' vero, era lontano, ma lei
aveva comunque voluto venire nella nostra scuola per stare in nostra
compagnia, e per evitare di doversi ambientare in un ambiente nuovo per
la seconda volta in due anni.
-Prendo l'autobus, ti
ringrazio-
-Ti prego. Voglio solo
parlare-
***
JOE
Mi scambiai uno sguardo con
Kevin mentre Nick seguiva Shane fuori in strada.
Le cose si mettevano male per
il nostro fratellino.
A quanto pare, Shane era
rimasta davvero male per come l'aveva trattata Nick.
-Si è arrabbiata?-
-Tu come la prenderesti se
Stella si comportasse con te come lui ha fatto con Shane?-
-Ma da che parte stai?-
-Joe, io capisco le ragioni
di Nick, ma forse questa volta il nostro fratellino si è comportato da
imbecille-
Rimasi in silenzio un attimo
prima di rispondergli, ma alla fine annuii.
Nick aveva sbagliato su tutta
la linea.
-Ma noi non siamo meno in
torto di lui- gli feci notare -e ci ha perdonati-
-Noi non siamo i suoi
fidanzati-
***
SHANE
-Che cosa c'è, Nicholas?-
Dovevo sbrigarmi, o avrei
perso l'ultimo autobus per tornare a casa.
Ma quando diavolo si decideva
mia madre a spedirmi la mia amata moto?
-Io...Shane...ti chiedo
scusa, sono stato un cretino-
Avrei dovuto dirgli che
andava bene così, che non importava. Ma non era vero.
Mi aveva fatto del male.
-Sì, Nicholas, sei stato un
cretino- gli risposi irritata. Quella sua aria da cucciolo smarrito
molte volte mi inteneriva, ma non era questo il caso -Credevo avessi
più fiducia in me, in noi. Nel nostro rapporto, ma a quanto pare pensi
che possa preferire i soldi a voi-
-Che cosa avrei dovuto fare?-
-Parlarmene magari? Chiedermi
spiegazioni?-
Cercò di abbracciarmi, di
chiedermi scusa, ma, almeno per il momento, non volevo né le sue
coccole, né i suoi abbracci.
-Per ora, è meglio se
torniamo amici. Se cerchiamo di capire se vale la pena continuare o se
per noi non c'è futuro-
***
NICK
Quelle parole mi bloccarono
completamente.
Non sapevo che cosa fare, né
cosa dire.
Sapevo solo che non volevo
perderla, non così, ma anche che al momento non c'era nulla che potessi
fare. Tra noi si era incrinato qualcosa, e ora spettava a me
ricostruirlo passo per passo.
-D'accordo- mi ritrovai a
dire con lo sguardo puntato a terra -chiedo a Kevin di riportarti a
casa. Comunque, non voglio che prendi l'autobus-
-Ciao, Nick-
-Ciao, Shane. A domani-
Tornai in casa e diedi il
messaggio a Kevin.
Mi sedetti e presi la
chitarra, cominciando a strimpellare accordi senza senso.
-Tutto ok?-
Joe mi si sedette accanto e
mi abbracciò.
Scoppiai a piangere e gli
raccontai tutto.
***
JOE
Nick era davvero a pezzi, e
non trovai il coraggio di rimproverargli nulla.
Aveva già capito da solo i
suoi errori, e adesso li stava pagando nel peggiore dei modi.
Certo, c'era ancora una
speranza, ma non doveva più sbagliare, o quel frammento di storia che
c'era ancora tra loro sarebbe andato perduto.
-Ci sono io, Nick. Sta
tranquillo- gli sussurrai in un orecchio mentre cercavo di calmarlo, ma
sembrava inconsolabile.
***
SHANE
-Shane-
Stavo già scendendo dall'auto
quando Kevin mi richiamò.
Ovviamente non c'era stato
bisogno di spiegargli niente; aveva già capito e, corretto come sempre,
aveva evitato qualunque tipo di domanda.
-Che c'è, Kevin?-
-Ehi, lo so che mio fratello
ha sbagliato, ma non fargliela pagare troppo dura. Eravamo tutti
sconvolti, e tutti eravamo convinti che fosse colpa tua. Non è solo di
Nick la responsabilità-
Sì, stava cercando di
difendere Nicholas, e lo capivo.
-Ho solo bisogno di tempo,
Kev. Tutto tornerà come prima, ma ora devo smaltire un po' di rabbia.
Dì a Nick che gli voglio bene. Ciao- lo salutai ed entrai in casa. Era
stata una giornata interminabile.
Alla fine telefonai a Stella
per un consiglio.
***
KEVIN
Quando tornai a casa la scena
non era delle migliori.
Nick era abbracciato a Joe, e
non riusciva a frenare i singhiozzi.
Corsi da loro e mi unii a
quell'abbraccio consolatore.
-Shh, basta, Nicholas. Basta
dai...-
Finalmente sembrò calmarsi e
recuperare il controllo.
Dallo sguardo che aveva,
credo che Joe avrebbe davvero voluto abbracciarmi. Evidentemente, i
suoi tentativi di calmare nostro fratello erano falliti miseramente.
-L'ho persa, vero?-
-No, no-lo rassicurai
mettendogli le mani sulle spalle e costringendolo a guardarmi negli
occhi -Shane ti vuole ancora bene, mi ha chiesto di dirtelo. Dice che
ha solo bisogno di un pochino di tempo e smaltire la rabbia. Andrà
tutto bene, te lo prometto-
Lui mi guardò un attimo
ancora, poi, finalmente, sorrise.
-Devo farmi perdonare in
qualche modo-
-Ce la farai-
|
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Capitolo 3 *** Let's Start Again ***
Prim a
di tutto....GRAZIE! grazie per le recensioni! !^_^
e
comunque siete fortunate che sette o otto capitoli li ho già scritti se
no considerando che quest'anno finisco gli esami al 3 di agosto mi sa
si che il prossimo capitolo lo vedevate per il compleanno di Joe
Jonas....se non addirittura per quello di Nick XD
Scherzi
a parte grazie di nuovo e spero continuerete a seguire e
recensire...non sono una di quelle che da gli ultimatum sulle
recensioni per mettere nuovi capitoli ma avere anche solo una piccola
opinione da parte di qualche lettore è davvero importante e
gratificante ^_^
Vi
lascio al capitolo
baci
^_^
Dalamar_f16
CAPITOLO 3 -LET'S START AGAIN
NICK
La notte porta consiglio, e
se la sera prima mi ero addormentato accanto a Kevin e Joe, tutti e tre
infilati nel mio letto matrimoniale poiché non avevano voluto
allontanarsi da me, il mattino avevo in mente una nuova
strategia.
Rivolevo Shane.
A tutti i costi.
Il più silenziosamente
possibile mi tolsi da quell'ammasso di braccia e gambe scomposte che
erano i miei fratelli, cercando di non svegliarli.
Dovevamo ricominciare tutto
da capo.
E ora sapevo da dove partire.
A scuola mi liberai subito
dei miei fratelli per andare a cercare Shane, nella speranza che non mi
uccidesse con la mazza da hockey.
Era in palestra, e si stava
allenando con gli altri ragazzi e una nuova ragazza, Mecy.
Quelle due avevano legato
subito, e anche con Stella ora formavano un trio compatto.
La nostra stilista, una
lontra aliena pattinatrice che suona la tromba...e una fan scatenata
che i primi tempi rischiava il collasso ogni volta che ci vedeva.
Come diavolo facessero lei e
Shane ad andare d'accordo, era un mistero che ancora non era stato
svelato.
***
SHANE
Avevo parlato con Stella e
anche con Mecy.
Ok, Mecy mi aveva non dico
insultata e presa a mazzate ma ci era andata sufficientemente vicina.
Ovviamente però era solo uno
scherzo.
Sapeva come mi ero sentita,
ed entrambe avevano convenuto che la cosa migliore tra me e Nick era
ripartire da zero e cercare di capire cosa provavamo l'uno per l'altra.
E io volevo che lui si
fidasse di me, che non avesse mai più un dubbio del genere.
Lo vidi arrivare poco prima
che iniziassero le lezioni.
Mi staccai dalle mie amiche e
gli andai incontro.
-Ciao-
***
NICK
Mi aveva salutato, era già
qualcosa.
-Ciao- risposi cercando di
sorridere, e le porsi il mio mp3 -Purtroppo questo dovremo condividerlo
perchè non ne ho altri-
Lei mi guardò per un attimo,
poi sorrise e alzò le spalle
-Si può fare, Jonas-
Finalmente un sorriso allegro
mi salì spontaneo sul visto.
-Ora devo andare...pranziamo
insieme?- ok no, così sembrava un appuntamento -Con anche Joe, Kev,
Stella e Mecy, ovviamente-
-D'accordo, Nick. Mi vuoi
ancora come insegnante di storia?-
-Assolutamente sì-
Mi sorrise e andò verso la
palestra, mentre io mi diressi in aula.
***
JOE
-Accidenti! Si parlano di
nuovo!-
Passai davanti alle due
cheerleader scuotendo la testa con un sorriso e scambiandomi uno
sguardo esasperato con mio fratello Kevin.
Mio Dio, le fan potevano
essere insopportabili. Soprattutto quando facevano le gelose in quel
modo.
Entrammo in aula dimenticando
ben presto l'accaduto; erano cose a cui eravamo abbastanza abituati.
Finite le lezioni mi fermai
in bagno prima di raggiungere gli altri in pausa pranzo.
Con un sms Nick mi aveva
comunicato che ci sarebbe stata anche Shane. Il tutto contornato da
mille faccine sorridenti, ovviamente.
Ero felice anche io per loro.
Le cose forse si sarebbero
davvero rimesse a posto tra loro.
-Cavolo ha venduto una loro
canzone e ancora le parla!- era la cheerleader di prima, e queste
parole mi fecero rallentare istintivamente.
Come diavolo facevano a
saperlo?
-Vuoi dire TU hai venduto una
loro canzone-
Ora era tutto chiaro.
Buttai a terra i quaderni e
mi accucciai fingendo di allacciarmi una scarpa.
-Già, ma a quanto pare non è
bastato. Dovremo inventarci altro come...uhm...che ne dici di...-
Ma avevo già sentito
abbastanza.
Agguantai Shane fuori dalla
classe.
-Sono le cheerleader!-
ansimai. Avevo fatto tutta la scuola di corsa per arrivare da lei.
-Che?-
-Le cheerleader. Hanno
venduto loro la canzone-
E in poche parole, mentre
insieme camminavamo verso la mensa, le raccontai tutto.
-Che scema a non pensarci!
Solo loro potevano prendere il lettore dal mio zaino. Nello spogliatoio-
-Ora tutto torna. Scusaci
ancora se abbiamo dubitato di te-
-Il vostro dubbio era più che
legittimo-
-Ehi, Shane scusa- un ragazzo
decisamente carino ci fermò, evidentemente uno dei compagni di hockey
della ragazza
-Dimmi Luke-
-Ehm, mi chiedevo...visto che
non esci più con Jonas-
Ehi!
Lo incenerii con un'occhiata,
ma lui fece appena una pausa prima di riprendere a parlare con lei come
se niente fosse -Ti va di andare al cinema?-
Dì di no. Dì di no. Dì di no.
Shane sembrò un po'
imbarazzata dalla cosa,e io mi infilai in bagno. Non volevo che si
sentisse obbligata a rifiutare l'invito a causa della mia presenza.
Tuttavia le voci erano alte,
e io riuscii a sentire il suo rifiuto.
Aspettai ancora un minuto,
poi mi riunii a lei.
-Gli ho detto di no- mi disse
ancora prima che aprissi bocca.
-Ehi, puoi uscire con chi ti
pare. Non stai più con Nick, ergo, non sono affari miei-
-Joe, io non voglio uscire
con nessun altro! Io voglio stare con tuo fratello. E se per ora ho
fatto un passo indietro, è solo per capire che tipo di rapporto io e
lui vogliamo avere. E comunque, non uscirei mai con Luke-
Non potei fare a meno di
sorridere.
Un punto per mio fratello.
-Ok, torniamo alle cose
serie. Hai idea del perchè ti facciano una cosa simile?-
-Nessuna idea. Certo non sto
loro molto simpatica, e questo lo so per certo, ma finora ognuna è
sempre stata per i cavoli suoi-
-E Nick?-
-Non ne ho idea...a parte
forse il fatto che tra tutte quelle supergnocche truccate di tutto
punto abbia scelto la ragazzina che si scanna con i maschi sul campo da
hockey...-
-E che quando si mette in
tiro per un ballo scolastico può far concorrenza a chiunque- terminai
per lei, mettendola come sempre in imbarazzo.
Lei infatti abbassò lo
sguardo e diventò tutta rossa. Risi e le misi un braccio intorno alle
spalle, conducendola sicuro al nostro tavolo.
***
SHANE
Quello che avevo detto a Joe
era la pura verità.
Io volevo solo Nick. Anche in
Italia, per quei mesi che ci ero rimasta prima che mio cugino mi
proponesse di tornare qui con lui per lavoro, anche quando uscivo con
dei ragazzi, il mio pensiero andava sempre al più giovane dei Jonas.
Ma ora avevamo cose più
importanti a cui pensare.
Di certo non avrei commesso
lo stesso errore due volte.
Mi sedetti accanto a lui e
gli restituii l'mp3 con lo sguardo duro.
Io e Joe avevamo pensato una
cosa mentre camminavamo per i corridoi.
-Non voglio niente da te,
Nicholas Jonas, e sai una cosa? In storia cavatela da solo-
***
NICK
Ma che stava succedendo?
Perchè mi trattava in questo modo ora?
Cercai lo sguardo di Kevin, e
poi quello delle ragazze, mentre lei se ne andava. Joe mi guardò e
scosse la testa.
Non capii e mi sforzai di
finire di mangiare solo per via del mio diabete, ma lo stomaco era
letteralmente chiuso.
Quasi un'ora dopo, quando
nella sala eravamo rimasti solo noi, Shane tornò e si sedette accanto a
me come se nulla fosse successo.
Lo sguardo di Joe era chiaro.
Niente domande. Ti spiego
dopo.
Annuii e mi sforzai di
comportarmi normalmente.
A tutto c'è una spiegazione,
Nick. Mi dissi. Fidati di lei.
***
JOE
Sapevo di averlo ferito, che
la mia idea non era stata delle migliori per il morale di mio fratello,
ma non avevo avuto altra scelta, visto che, tra le altre cose, avevo
origliato qualcosa a proposito di un altro piano per farli litigare.
A casa Nick quasi mi aggredì
-Ora parli, Pericolo, perchè
se no sarai davvero in pericolo!-
-Ok, ok Nick. Ora siediti e
calmati. Appena arriva anche Kevin vi spiego tutto-
-Sono tornato fratellini!-
Appunto.
Tempismo impeccabile.
|
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Capitolo 4 *** Trying To Get Out This Situation ***
Scusateeeeeeeee!!
con un po' di ritardo ecco
qui il quarto capitolo...ho avuto un po' da fare con l'università e non
sono riuscita a pubblicarlo prima....
spero vi piaccia....
come sempre grazie alle
fedelissime che hanno recensito e a tutti quelli che hanno letto...non
siate timidi ditemi le vostre opinioni ^_^
vi lascio al
capitolo...bacioni!
Dalamar_f16
CAPITOLO 4 -TRYING TO GET OUT THIS
SITUATION
NICK
-No, no, no, fatemi capire,
perchè diavolo non me l'avete detto?-
Joe mi aveva appena
raccontato cosa avevano architettato lui e Shane per cercare di evitare
che le cose peggiorassero ancora.
Quelle malefiche delle
cheerleader.
Improvvisamente ebbi anche un
po' paura per Shane. Certo se la sapeva cavare in tutte le situazioni,
ma se l'avessero presa alla sprovvista? Se non fosse riuscita a reagire?
-Nick, tranquillo- Kevin
sapeva sempre leggermi nel pensiero, o nel cuore. Ad ogni modo, sapeva
sempre cosa stavo pensando -Aspetterò Shane fuori dagli spogliatoi, e
Mecy ci ha assicurato che non la lascerà sola un'istante-
-Quindi sapevi tutto?-
-Tutto no, Joe mi ha solo
assicurato che era una sceneggiata organizzata da loro due. Il resto lo
scopro ora-
Mi misi seduto con le
ginocchia rannicchiate contro il petto.
Quella situazione era tutta
un grosso impiccio.
E poi, Miley.
C'era anche la questione
Miley da risolvere.
Non avevo dubbi che sapesse
che quella canzone era mia.
Sapeva che era il mio stile,
lo stile dei Jonas.
E allora perchè l'aveva
cantata?
Che pensasse che l'avessi
scritta per lei in una sorta di ripensamento?
-Ci parliamo noi con Miley.
Tu devi solo pensare al tuo rapporto con Shane, adesso, e rivedere la
tua ex non mi sembra una cosa molto furba da fare, considerati i suoi
slanci affettivi e i paparazzi che non ci mollano un istante-
Di nuovo, Kevin mi aveva
letto nel pensiero. Era quasi irritante, ma allo stesso tempo molto
dolce.
-D'accordo- sospirai. Aveva
ragione.
Non potevo rivedere Miley.
-Fila, ora. Shane ti aspetta
per ripassare storia- Joe mi diede uno scappellotto.
E io, preso lo zaino e le
chiavi dell'auto, mi fiondai a casa della mia amica.
***
JOE
-Dobbiamo chiamare Miley-
senteziò Kevin guardandomi negli occhi
-No-
-No?-
-No. Prendiamo l'auto e
andiamo dritti da lei. Voglio parlarci a quattr'occhi e vedere se ha il
coraggio di negare che non sapeva di chi fosse quella musica-
Sì. Ero decisamente
arrabbiato con Miley.
Come aveva potuto farlo?
O anche solo accettare una
canzone in un anonimo mp3, o CD che fosse, senza porsi nemmeno una
domanda. E soprattutto, che non mi venga a raccontare che non aveva
riconosciuto le nostre voci, perchè allora potrei non rispondere più di
me.
-Ok, come vuoi. Ma non andare
fuori di testa come al tuo solito. Non vogliamo finire su qualche
giornale, ok? Risolviamo la cosa tra di noi-
Sì, giusto.
Attorno a Miley i giornalisti
giravano molto di più, principalmente perchè lei sbottonava molto più
sulla sua vita privata che non noi tre, che finora eravamo riusciti a
evitare che la stampa sapesse di Shane e Nick.
E così doveva rimanere.
Avevo già fatto un casino una
volta, e non dovevo ripetermi.
Ci infilammo nell'auto di
Kevin, diretti a casa Cyrus. Era piuttosto lontana da noi, circa 70
miglia, ma non ci importava. Certe cose andavano discusse faccia a
faccia.
***
KEVIN
Speravo che Joe non facesse
qualche cavolata delle sue.
Ci mancava solo di finire in
pasto alla stampa, e poi sì che saremmo stati a posto.
Shane sarebbe finita nelle
mire dei giornali di gossip, e noi avremmo dovuto spiegare a nostro
padre perchè esisteva un nostro CD, forse il migliore che avessimo mai
registrato, di cui lui non sapeva nulla.
Decisamente una brutta
situazione, a cui, sinceramente, cercavo di pensare il meno possibile.
In un'ora e mezza eravamo
giunti a destinazione, guidando più o meno sempre nei limiti di
velocità prescritti dalla legge.
Potevo percepire più che
vedere la rabbia e il nervosismo di Joe, ora saliti alle stelle.
-Tu stai zitto. Parlo io
questa volta-
Potevo non essere il più
sveglio dei tre, ma con Joe così e Nick assente giustificato dovevo
assolutamente prendere il comando delle operazioni.
Mio fratello annuì appena,
mentre si metteva al mio fianco e ci dirigevamo verso la porta.
Ci aprì suo padre, Billy Ray.
-Ciao ragazzi! È un piacere
vedervi! E grazie per la canzone, è stato un bellissimo pensiero!-
Chi? Che?
Misi una mano sulla spalla di
Joe, che era partito in quinta come al suo solito, e lo trattenni con
un'occhiata complice e ammonitrice allo stesso tempo
-Bè ecco...- cominciai
esitante, salvo poi prendere sicurezza -C'è stato un equivoco, potremmo
parlarne in un luogo privato per favore?-
Avevo già individuato almeno
due paparazzi pronti a scattare foto.
-Certo, entrate. Che succede?-
Prima di rispondere entrammo
nello studio insonorizzato dove Miley registrava le sue canzoni. La
ragazza ci raggiunse in pochi minuti
-Ecco vedete...quella
canzone...non era per Miley. Fa parte di una serie di canzoni che
abbiamo scritto per una nostra cara amica, quasi una sorella, prima che
ripartisse per l'Italia. Ora però è tornata a vivere in New Jersey e le
hanno rubato l'mp3 su cui c'erano questi brani. E a quanto pare
qualcuno li ha venduti a qualcun'altro che li ha dati a voi facendovi
credere che la canzone era stata scritta per Miley-
Mi fermai e mi scambiai uno
sguardo con Joe. Non sapevo quanto spingermi oltre nei dettagli, quanto
rivelare a Miley e suo padre.
-Ragazzi mi dispiace
io...davvero non lo sapevo, cioè...credevo che...-
-Miley...-
No, Joe, taci. Taci. Taci!
-Ma come hai potuto pensare
che te l'avremmo fatto avere per vie traverse?-
Va bè, il tono era civile e
pacato.
Ma ciò non toglie che stavo
sudando freddo.
-Voglio dire, ci conosciamo
da anni, sei stata con nostro fratello. Te l'avremmo come minimo
offerta per telefono-
E bravo Joe.
***
NICK
Arrivai a casa di Shane dopo
mezz'ora, circa. Per fortuna lungo la statale non c'era traffico.
Non sapevo bene cosa avessero
intenzione di fare i miei fratelli con Miley, ma speravo che Kevin
trattenesse Joe dal combinarne una delle sue.
Suonai il campanello e attesi.
-Ciao Nick! Credevo non
venissi più-
-Joe mi ha aggiornato sulla
situazione. È il caso che a scuola non ci facciamo vedere insieme
almeno finchè non avremo risolto questa cosa-
-Sono d'accordo. Vieni,
entra. Storia ci aspetta-
Sorrisi ed entrai in quella
casa che per noi stava diventando sempre più famigliare. Non era raro
che rimanessimo tutti lì a dormire perchè si era fatto troppo tardi la
sera prima.
Feci anche per ridarle il
lettore mp3, ma lei scosse la testa.
-Non voglio fare lo stesso
errore due volte. Tienilo tu, o dallo a Joe. Vengo a prenderlo quando
mi serve e poi te lo restituisco subito dopo-
Le sorrisi e mi venne
spontaneo abbracciarla.
Con mio piacere non si
ritrasse.
***
SHANE
Aveva capito!
Non si era arrabbiato!
Ero felicissima, e mi lasciai
abbracciare senza ritrarmi, godendomi quel momento e quelle braccia
forti ma gentili che tante volte mi avevano stretta e consolata.
Ma storia purtroppo chiamava,
e ci mettemmo a studiare.
***
JOE
-Ritirerò subito la canzone,
lo prometto-
-Grazie- sorrisi grato a
Miley mentre vedevo Kevin rilassarsi visibilmente -Sai, se fosse stata
una qualunque nostra canzone, ce ne saremmo fregati abbastanza, ma per
noi quelle tracce sono molto importanti-
-Sembra un diario- commentò
la ragazza
-Perchè in un certo senso lo
è. Abbiamo messo in musica tutto quello che ci è successo insieme a
lei- spiegò Kevin -Per lasciarle un buon ricordo di noi-
-Voi lasciate sempre un buon
ricordo, ragazzi-
-Ora è meglio se torniamo a
casa; mamma e papà si preoccuperanno altrimenti-
-Certo. Chiamerò Nick per
scusarmi anche con lui, e da domani, non sentirete più quella canzone
in radio, promesso-
-Grazie-
Finalmente lasciammo quella
casa con il cuore più leggero. Qualcosa sembrava finalmente girare per
il verso giusto.
***
SHANE
-No Nick! Ma come fai a
confonderti sempre! Prima l'attacco a Pearl Harbour e POI Hiroshima e
Nagasaki-
Come sempre questo ragazzo mi
stava mandando fuori di testa.
Incredibile come riuscisse a
imparare a suonare una canzone in maniera impeccabile nel giro di dieci
minuti e invece fosse totalmente e irrimediabilmente negato per storia.
Ormai erano tre ore che
studiavamo senza fare una pausa, e mi stava venendo un'emicrania coi
fiocchi.
-Ok- dichiarai -Pausa. O
giuro che impazzisco. Gelato?-
-Vada per il gelato-
acconsentì lui con un sorriso stanco.
Poverino.
Nonostante tutto, si stava
impegnando, non potevo rimproverarglielo.
Ci sedemmo sul divano a
guardare un po' di TV per distogliere la mente dalla scuola per un
pochino.
E come un orologio svizzero
suonò il suo cellulare. Con mia sorpresa, rifiutò la chiamata.
-Era Miley- rispose al mio
sguardo interrogativo -Non volevo parlarle-
-Dovresti richiamarla invece-
Non ero gelosa. Nick mi aveva
espressamente detto che quel capitolo della sua vita era acqua passata.
-Sì, insomma, sentire cosa
vuole-
-Ok, ma in viva voce. Voglio
che tu senta-
-Mi fido di te, Nick-
Potevamo anche esserci
lasciati ufficialmente, ma per certe cose, sentivamo entrambi che in
fondo, stavamo ancora insieme, e questo ci dava la forza di ricostruire
il nostro rapporto.
Compose il numero e mise
comunque l'altoparlante. Non c'era verso di fargli cambiare idea.
-Ciao Miley-
Dio che imbarazzo! Volevo
scappare da quella telefonata! Volevo che lui togliesse quel cavolo di
viva voce.
Ma non lo fece.
Istintivamente mi prese la mano, e io non mi staccai, sorridendogli un
po' impacciata.
Questa situazione era strana,
decisamente strana.
-Nick? Credevo mi avessi
riattaccato-
-Ehm, sì scusa. Momento di
incertezza. Che succede?-
-Ho parlato con Joe e Kevin,
sono venuti a casa mia-
Lo sguardo che il ragazzo mi
lanciò era a dir poco allucinato. Non sapevo dove abitasse questa
ragazza, e di rimando scossi le spalle.
-Spero che non ti abbiano
trattata male-
-No, sono stati gentilissimi.
In realtà volevo chiedere scusa anche a te. Ho appena chiamato la casa
discografica per far ritirare il singolo dalle radio-
Eh?
Che?
Credo che la mia faccia fosse
molto simile alla sua, a metà tra lo sconvolto, il felice, il grato e
lo stupefatto.
Rimanemmo per un'istante in
silenzio, senza sapere cosa dire
***
NICK
-Ehm...ehi? Sei vivo? Nick?-
Ma io non riuscivo a
spiaccicare parola.
Ero troppo...tutto.
-Ehm...Miley? Io sono Shane,
la ragazza che è stata così imbecille da farsi rubare il lettore mp3,
Nick credo che abbia momentaneamente perso la lingua-
Ah bene, ci si metteva pure
Shane a prendermi in giro ora.
Miley rise, dall'altra parte
del telefono.
-Sei fortunata ad averli come
amici, Shane. Ora devo andare. Nick Jonas ce la fai almeno a dirmi
ciao?-
-Ti manderà un telegramma-
-Finitela!- Sbottai alla fine
ridendo .
-Wow, ti è tornata la voce
finalmente-
Ok questo era troppo. Presi
un cuscino dal divano e glielo premetti sulla bocca
-Prima che soffochi, voglio
ringraziarti- dissi velocemente mentre ridendo tenevo zitta Shane
-Ma che le stai facendo?-
-Niente, ora però torno a
studiare. Ciao-
-Ciao ragazzi. È stato
un piacere Shane!-
Quando la conversazione si
chiuse, finalmente la lasciai andare. Ridevamo come due pazzi.
Eravamo felici.
Che tutta questa storia fosse
finalmente risolta?
Lo speravo, perchè volevo
chiedere a Shane una cosa già da un po' di tempo, e anche se ora non
stavamo più insieme, non avevo cambiato idea.
-Senti Shane, ma se venissi a
Toronto con noi?-
***
SHANE
A Toronto? Con loro?
Cioè sul set di Camp Rock 2?!
-E con la scuola come la
mettiamo?-
-Sei l'assistente di Stella.
Assenza giustificata-
E certo, Jonas, la fai facile
tu! Non sei tu quello che deve convincere mio cugino a farmi venire con
te!
Mi piaceva l'idea.
Sarebbe stata un'ottima
occasione per chiarire le cose tra di noi, e anche per allontanarci un
po' dall'ambiente scolastico.
-Ok, se convinco mio cugino e
mamma, verrò con voi-
-Grande!-
Sembrava davvero
felice, e mi venne spontaneo abbracciarlo e sorridergli.
-Grazie per la proposta-
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