Mi hai comprato coi difetti

di Diiiva
(/viewuser.php?uid=213258)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I just met you ***
Capitolo 2: *** Lo aveva già deciso ***
Capitolo 3: *** Poi mi sorridi, mi piace tanto come muovi la bocca. ***
Capitolo 4: *** L'amore non ammette orgoglio ***
Capitolo 5: *** Un piano perfetto? ***
Capitolo 6: *** Grazie Kai ***
Capitolo 7: *** Poi mi confondi con la tua stupida dolcezza ***
Capitolo 8: *** Cos'è la felicità? ***
Capitolo 9: *** Tutto per le mie principesse ***
Capitolo 10: *** La senti quella cosa? ***
Capitolo 11: *** Poi mi confondi con la tua stupida amarezza ***
Capitolo 12: *** Cos'è l'amore? E i giorni senza te ***
Capitolo 13: *** Tutto quello che voglio è che tu sia felice, niente di più ***
Capitolo 14: *** Sandwich e i regali non sono ancora finiti? ***
Capitolo 15: *** E questo è il senso di un momento già perfetto ***
Capitolo 16: *** Le istruzioni del cuore ***
Capitolo 17: *** "Sei allergico all'amore?" Se solo potessi disegnare il mio cuore accanto al tuo... ***
Capitolo 18: *** Quell'emozione che nasce dal cuore e mi fa vibrare l'anima ***
Capitolo 19: *** Joking. Lo vorrei solo per me ***
Capitolo 20: *** Ma gli ubriachi dicono la verità? ***



Capitolo 1
*** I just met you ***


I just met you


Come sempre si vestiva dopo che avevamo fatto l'amore, si infilava i suoi pantaloni con disinvoltura, scansava i miei
 vestiti gettati poco prima in terra e mi chiedeva "Posso andare in bagno?"
 gli rispondevo con un cenno di testa e lui senza aprir bocca ci andava.  Così dolce con i capelli tutti scompigliati,
proprio come adesso. Ed io rimango sempre qui sul mio letto a fissare il soffitto.
 Lo conobbi una sera per caso, quando, non sapendo che fare mi diressi
 in un bar per prendere un cocktail, mi guardò con il suo solito
 sguardo furbo e mi fece un occhiolino invitandomi a sedere al suo fianco,
 cosa può mai pensare una persona in quelle circostanze? E' ovvio,
ci sta provando. Ordinò un cocktail per lui e uno per me e facemmo le rispettive presentazini. Mi chiese
quanti anni avessi e se frequentavo l'università ed io feci lo stesso.
Lui era di poco più grande di me ma non frequentava l'università. Restammo a parlare per circa dieci minuti,
sorseggiò il suo drink e poi disse "Beh, sei qui solo per parlare o ci spostiamo di là ?" 
Non capii cosa volesse intendere e lo guardai con aria interrogativa "Come scusa?"
 Il tono della mia voce doveva essere divertente, ricordo solo che mi sentivo un perfetto idiota.
Sorrise con l'angolo della bocca e scosse la testa divertito "E' la prima volta che vieni qui?" chiese sorridendo malizioso.
Annuii, più lo guardavo più i suoi tratti mi incuriosivano, il suo sorriso mi affascinava forse più del resto.
 "Credi tu abbia sbagliato posto, quì ci vieni per cercare una prostituta o al massimo un gigolò" esordì indicandosi.

Ero sconvolto e sgranai gli occhi, credo le mie mani iniziarono a tremare. Quel ragazzo di nome Jonghyun un gigolò?
 Mi accarezzò la mano e si alzo lasciando il bicchiere vuoto sul tavolo. Stava per andarsene quando all'improvviso fece un passo indietro e prese il mio mento tra le dita  "Se ci ripensi questo è il mio numero".
Poggiò sul tavolo un bigliettino con sopra scritto il suo numero e andò via sul serio lasciandomi a bocca asciutta.
Guardai quel fogliettino, era semplicissimo, bianco scritto in rosa.
Mi voltai e lo vidi uscire, il mio istinto mi disse di seguirlo ma la mia razionalità vinse.
Pensai a lui per giorni e giorni mentre la mia vita continuava. Andavo al lavoro e mentre sfilavo
sulle passerelle più prestigiose mi distraevo e una volta ho anche sperato fosse tra la folla, tra tutte quella gente, a guardarmi.

Quanto può un incontro completamente casuale sconvolgerti i piani?
Succede, anche se, noi non siamo in grado di constatare la situazione.
E' come se ci buttassero del fumo negli occhi, la nostra vista è appannata e riusciamo solo a vedere la luce.
La luce può diventare quella persona stessa?


 

Così, dopo dieci giorni esatti, mi resi conto che non potevo starmene con le mani in mano.
Dovevo decidere.
Ricordo che quel giorno guardai il bigliettino che tenevo tra le mani per più di tre ore, tre ore esatte, 180 minuti.
Mi chiesi  perchè quel ragazzo fosse riuscito a prendersi il mio tempo, i miei pensieri.
Provai a chiamarlo ma lo aveva spento, ad oggi so che quando spegne il cellulare è perchè sta
"lavorando", ma allora pensavo fosse una presa in giro. Il mio cuore batteva sempre più forte e devo dire che le mie
ghiandole sudorifere provaravano gusto nel farmi perdere litri di sudore... ma sto divagando. Tornando a Jonghyun, o per meglio dire al pensiero che mi ossessionava da giorni, alla persona che mi ossessionava da giorni,
provai a chiamare per l'ennesima volta, il telefono squillava. Le mie mani tremavano, inspirai ed espirai.
Rispose e feci un balzo dal letto "Pronto" disse con quella voce tanto bella, non sapevo cosa dire cosi riattaccai.
Nuovamente schiacciai il tasto verde, squillò e lui accettò la chiamata. Non emise suono sentii solo il suo respiro, chiusi.
Finalmente alla terza volta...
 "Senti se hai voglia di scherzare chiunque tu sia no, non sono dell'umore adatto, chi cazzo sei?" rimasi sconvolto cosi mi decisi a parlare
"Ciao... Jonghyun sono... ecco... sono Key!"

Tre secondi di silenzio passarono ed io pensai avesse riattaccato.




Ciao a tutti sono nuova : )  ho postato questa ff anzi questo piccolissimo capitolo
 per vedere se potrebbe piacervi, in tal caso pubblicherò velocemente ù.ù e capitoli più lunghi

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Lo aveva già deciso ***


Lo aveva già deciso

Non aveva riattaccato, me ne accorsi quando sentii
il suo respiro forte seguito da un colpo di tosse.

"Si? Dimmi Key"

Le mie gote si colorarono di rosso, un rosso vivo che s'intonava alla perfezione con la mia pelle bianca.
La sua voce la sentii come rimbombare, alle orecchie poi come un boomerang il suo respiro tornò indietro riportandomi alla realtà.

"Come stai? Ehm... ecco io..."

Mi interruppe con una risatina che mi diede ai nervi.

"Cosa ridi?" gli domandai scocciato.

Con tono malizioso mi rispose

"Key, non essere timido. Senti facciamo domani alle undici davanti al bar?"

Presi a camminare avanti e dietro per tutta la camera, e vi assicuro che è grande.
Passarono pochi secondi ma, a me, sembrava stessi facendo la maratona mondiale. Quello non era un appuntamento.
Lo intesi da quel "non essere timido". Come se fosse normale andare con un gigolò.
Roteai gli occhi e mi grattai la nuca.
"Ti passo a prendere io con la mia macchina, non potrai sbagliarti sarà la più bella che vedrai"
Riattaccai senza neanche sentire una risposta e mi buttai letto.
I pensieri si divertivano ad intrecciarsi tra di loro, fare su e giù, insomma si divertivano tanto a farmi rincoglionire.
Li ricordo ancora, tanto superficiali avevo nei confronti di tutti alle volte persino con me stesso.
Mi imponevo cose come "contare ingerite in un giorno", ho sempre ambito alla perfezione ed era diventato tutto un'ossessione.
 Ero arrivato a pensare che ero caduto davvero in basso, andavo dietro un ragazzo che faceva il gigolò quando avrei potuto averne cento mille forse milioni e tutto con uno schiocco di dita. Io, Kim Kibum, Modello acclamato e ricercato in tutte le case di moda, amato dai migliori stilisti, io che rendevo uno straccio un vestito d'alta moda? Ma quel ragazzo doveva piacermi davvero tanto per cadere cosi in basso e forse era questa la cosa di cui non riuscivo a convincermi.
Quante volte uscivo con un ragazzo e lo facevo penare. In molti credo mi abbiano voluto anche bene, ma io?
No, per me era solo sesso e basta, divertimento senza impegni. Volevo che tutti mi desiderassero che cambiassero a mio gusto e piacimento,
volevo scalassero le montagne per me. Volere, volere, volere e in tutto ciò il mio ego era il centro dell'universo.
Quella volta le cose furono diverse e quando iniziai a prenderne coscienza sentivo l'ansia crescere in me facendomi mancare un po' il respiro.
Dormii si e no due ore quella notte mi rivoltai nel letto milioni di volte. Sbuffai e pensai a cosa stassi andando incontro.
Il vero me stava venendo fuori, ero nudo al solo pensiero e mi sentivo piccolo. Che cosa stupida lo tenevo nascosto persino a me stesso.
Allora capii che se avessi "fatto l'amore" con Jonghyun me ne sarei innamorato.
Allora bisognava prendere una decisione ma cambiavo idea ogni tre secondi.
Il mio cuore così decise per me, lo aveva già deciso dal primo istante.
Forse più cosciente lui di quanto lo fossi io.

 


 

Ciao ragazze *-* eccomi qua volevo ringraziare Ile_85 per la prima recensione *-*
e le altre ragazze che la stanno seguendo, oggi ho potuto postare solo questo è solamente un anticipo
dal terzo capitolo le cose cambieranno e saranno lunghiiiii ù.ù prometto spero vi piaccia
fatemi sapere se ha deluso le vostre aspettative mi scuso per eventuali errori *lancia cuoricini*

  

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Poi mi sorridi, mi piace tanto come muovi la bocca. ***


Poi mi sorridi, mi piace tanto come muovi la bocca

Appena mi svegliai la mattina seguente dentro di me sentii un senso d'inquitudine.
Alzai la testa e vidi che l'orologio posto sul comodino segnava le 11 precise:
dovevo lavarmi,dovevo andare a lavoro e soprattutto
dovevo parlare con il mio manager di "un affare importante".
Passai una mano tre i miei capelli e così mi ricordai dell'appuntamento con Jonghyun.
Pensai che sarei dovuto essere perfetto.
Mi alzai: feci una doccia, mi vestii, presi le chiavi di casa, la mia maxi borsa con dentro il cellulare, il note book e tante altre cose ancora ed uscii.
Chiamai il mio manager e gli spiegai che in quel giorno ero troppo impegnato per incontrarlo. Una stupida scusa.
In realtà a me non fregava niente in quel momento degli affari, ma conutnuavo a ripetere a me stesso
che non era un giorno importante, anche se mi comportavo come se lo fosse.
Andai dal parrucchiere per rinnovare la mia tintura castana e feci accentuare la mia rasatura laterale.
Successivamente andai dall'estetista per: una depilazione completa, manicure e pedicure.
Non mangiai, era l'ultimo dei miei pensieri.Tornai a casa ed era già tardi.
Feci una doccia e scelsi i vestiti: leggins aderenti neri di pelle lucida,
canotta bianca larga lunga semplice ma con delle scritte nere centrali.
 Mi improfumai e scesi giù nel salotto. Mi guardai per la millesima volta nel primo specchio che
trovai, ma non fu difficile, la mia casa è sempre stata piena di specchi
. Decisi di andare in moto, non so per quale strano motivo così
presi le chiavi.Controllai che non avessi ricevuto nessuna chiamata,
mi incamminai verso la porta e mi fermai sull'uscio. Salutai Kai la mia cagnolina
e le dissi " Ti prego, almeno per questa volta, non farmi fare brutte figure. E poi non stare lì a
fissarmi come sempre, chiaro?" Chiusi la porta rassegnato, Kai non avrebbe obbedito. Lei ha sempre avuto
lo strano vizio di aggredire chiunque portassi in casa di sesso maschile, e quando ci finivo a letto insieme
era lì a fissarmi, e tutto ciò era imbarazzante. Nel giro di pochi minuti arrivai davanti al bar. Tolsi il casco e controllai l'ora, erano
le undici precise ma di Jonghyun non c'era traccia. Sbuffai, ma dopo dieci minuti sentii qualcuno chiamare il mio nome.
Mi voltai e lo vidi arrivare alla moto sorridente "Scusa il ritardo" disse con il fiatone. Era bellissimo, ricordo ancora il modo in cui era vestito:
un pantalone bianco sportivo con il cavallo basso stretto alla fine, t-shirt bicolore bianca e nera e scarpe lucide di ginnastica a stivaletto
bianche. Dovevano essere nuove perchè sembrava brillassero proprio come il suo sorriso.
Ricambiai il sorriso, mi accarezzò il viso e facendomi l'occhiolino disse "Non avevi detto che saresti venuto in moto"
. Tremai, tremai a quel tocco tanto leggero quanto dolce, deglutii per quell'occhiolino e il mio respiro divenne affannato. Mi chiesi se il suo
"dovere" al lavoro fosse essere dolce o se il suo carattere fosse proprio quello del quale
ero affascinato. Mi faceva bene, bene all'anima. Lo accarezzai a mia volta e risposi "No, bella sorpresa vero?"
fece cenno di si con la testa abbozzando un sorriso "Andiamo Key?" amavo quando mi chiamava Key, nessuno l'aveva
mai fatto con tanta dolcezza, o forse stavo solo diventando pazzo, beh questa è l'opzione più probabile fidatevi.
Gli feci cenno di accomodarsi dietro. Successivamente capii che anche il mio inconscio era un fottuto stronzo
proprio come le mie ghiandole sudorifere.Inconsciamente preferii la moto poichè su di essa potevo stabilire
un maggior contatto fisico con lui. Salì, e strinse a me. Rabbrividii anche se faceva molto caldo.
Nello stesso tempo in cui arrivai al bar arrivammo a casa, in quattro minuti circa. Quando arrivammo si staccò, tolse il casco e scese.
Feci lo stesso ma all'improvviso e inaspettatamente mi prese per mano "Questa è casa tua?" era evidentementente sorpreso.
Abozzai un sorriso "Si tesoro." Lo invitai ad entrare, e mi meravigliai del fatto che Kainon abbaiò, si limitò a guardarlo.
Jong si guardava intorno spaesato "Key che lavoro fai?" mi chiese dal nulla mentre mi sedetti sul divano invitandolo a fare
lo stesso. Misi un braccio intorno le sue spalle e risposi "Modello professionista, ma questo non è importante. Vuoi qualcosa da bere?"
Si avvicinò al mio viso pericolosamente, mi prese la mano e mi sussurrò "Non importa quello che voglio io adesso, tu cosa vuoi?"
si leccò le labbra e mi scansò il ciuffo che copriva il mio occhio. Averlo cosi vicino per la prima volta mi fece impazzire, il mio cuore
battè peggio di un tamburo, credetti di sognare quando mi si avvicinò così pericolosamente ed inspirai il suo profumo. Tossii "Beh... sai...
ecco... io..." non riuscii a parlare, ne tanto meno lui me lo permise. Rise "Sei buffo quando sei imbarazzato"
accennai un sorriso mentre le mie guance rosee divennero rosso ciliegia. Era strano il modo in cui lui era riuscito in pochi gesti a farmi sentire così sereno.
. Mi baciò. Credetti di
svenire. Mi accarezzò i capelli, e pian piano le nostre lingue iniziarono una danza, eravamo in perfetta
sintonia, il suo sapore era dolce e le sue labbra morbide, i suoi denti mordevano il mio labbro inferiore
e io assaporavo ogni parte della sua bocca. Potei definirlo il bacio più bello della mia vita, ed ancora oggi
lo definisco tale. La mia mano si andò a posizionare dietro la sua nuca in modo di avvicinarlo ancora di più a me.
Più mi baciava, più ne volevo, più impazzivo. Lo volevo questo era certo, mi misi a cavalcioni su di lui e mi toccò
il sedere ero disinibito, non lo conoscevo neanche eppure non avevo pudore. Iniziò a leccarmi il collo e mossi il bacino in avanti in
modo da for scontrare i nostri bacini. Nel farlo gemetti forte e lui si staccò soddisfatto. Mi guardò negli occhi e disse "Andiamo
di là? A letto magari?" sorrise con l'angolo della bocca come era solito fare, e non poteii resistere a tanta bellezza.
Scesi dalle sue gambe ma non appena toccai terra mi prese in braccio "Mettimi giù Jonghyun peso ahahah" risi sonoramente poichè mi fece il solletico. Risi
come non facevo da tempo, mi fece un occhiolino e disse "Indicami la strada". Lo guardai negli occhi malizioso " sali le scale infondo a
sinistra. Arrivammo nella mia stanza e mi buttò sul letto mentre lui rimase impalato davanti al letto.
Si morse il labbro e si tolse la maglia, deglutii non avevo mai visto nulla di simile. Il suo corpo scolpito,
i suoi occhi, il suo modo di muoversi così sensuale. Mi leccai le labbra in modo lussurioso "Key, sei davvero
bello!" a quell'affermazione sgranaii gli occhi "A-anche... t-tu" sorrisi imbarazzato. In un secondo lo trovai su
di me, mi baciò dolcemente prima a stampo poi sciusi le labbra e lui mi infilò la sua lingua in bocca in modo passionale. L'accolsi,
e iniziai a toccargli il sedere, mentre lui teneva tra le mani il mio viso. Feci per abbassargli i pantaloni, era eccitato
quanto me, o forse di più. Fui sorpreso da questa cosa "Jong..." sussurrai ansimando mentre ci strusciavamo
ancora vestiti "Mmh? Dimmi Key" rispose ansimante passandomi una mano tra i capelli "Sei... bello" non fece molto caso alle mie
parole, pensai fosse abituato nel sentirsele dire. Mi sfilò la maglietta, poi subito dopo i leggins. Lui aveva ancora quel pantalone bianco
che sembrava fosse stato disegnato proprio per lui. Mi sfilò i boxer, e passò una mano sul mio membro eccitato, rabbrividii.
Lui mi baciava il petto, lasciava piccoli baci lungo il mio corpo, scese all' ombelico. Mi guardò con uno sguardo
furbo ed eccitato, capii le sue intenzioni e feci cenno di si con la testa. Mi baciò il ventre, e scese sempre più giù:rese il
mio membro tra le mani e iniziò a muovere la sua mano intorno prima piano, poi sempre più veloce, dopo ciò,
leccò la punta, e delicatamente lo prese in bocca. Lo guardai era stupendo e il mio livello di eccitazione era
pari a mille. Mi sentivo a mio agio, mi sentivo stranamente ma meravigliosamente felice.
Si fermò e tornò a mettersi sopra di me, questa volta ribaltai la situazione lo feci stendere sotto di me.

Iniziai a baciargli le labbra con dei piccoli baci stampo, poi scegli al mento, risalii all'oreccio e ne mordicchiai

il lobo "Mi piaci davvero tanto" lo sentii tremare sotto di me. Gli baciai il collo e scesci giù
sempre più giù leccandolo. Pensavo che quel ragazzo stesse sconvolgendo la mia routine,
le mie imposizioni. Ma allo stesso tempo, stesse assaporando il lato migliore di me, che fino a quel
momento neanche io conoscevo, o forse lui non meritava di vedere la parte peggiore di me. Il mio cuore voleva
davvero innamorarsi di lui? La risposta arrivò nel momento in cui prese il mio mento tra le sue dita e disse
"Non devi se non vuoi" a quell'affermazzione divenni rosso, e qualcosa scattò in me. Nella mia vita fino a quel
momento mi sono sempre sentito quasi "costretto" a fare ciò, ma quella volta lo volli per davvero.

Misi un dito sulle sue labbra e lui compiaciuto di questo
mio gesto mise una mano tra i miei capelli e mi invitò a succhiarglielo. Non esitaii e lo feci subito. Mi piaceva,
si mi piaceva sentirlo tremare sotto di me, mi piaceva sentirlo gemere. Mi fermai e baciandolo lo invitai a salire
di nuovo su di me. Mi guardò negli occhi intensamente e si leccò due dita "Jong" ansimai, mi zittì con un bacio.
Mise le due dita dentro di me, strinsi gli occhi per il lieve dolore e ansimai, prima piano poi sempre più forte
fin quando urlai "Jong ti voglio adesso!" non esitò neanche un attimò, entrò con estrema facilità ed io lo accolsi.
Iniziò anche lui ad ansimare mi baciava come nessuno fece mai prima di quel momento, ed io lo stringevo forte a me.
Mi accarezzò e sorrise "Sto per venire Key..." a quelle parole, a quel sorriso mi sciolsi. Venimmo insieme e lo guardai fisso negli occhi
era sorridente con gli occhi socchiusi, l'immagine più bella fu quando mi accarezzò e sorridendo uscii. Lo vidi
accasciarsi al mio fianco sudato, ed ansimante. Aveva il fiatone ma continuava a sorridere ed io lo ammiravo.
Ammiravo quel sorriso, mi piaceva tanto quel sorriso.


 

Ciao ragazze *-* mi scuso per gli errori, ma alcune parti sono state scritte di getto, premesso ciò...
Volevo ringraziarvi e spero vi piaccia baci, posterò presto

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'amore non ammette orgoglio ***


L'amore non ammette orgoglio

Lo guardai, era cosi bello...
Mi voltai a pancia in sù, e iniziai a parlare "Sai, sei il primo con cui io mi senta davvero bene, è così stupido... neanche ti conosco
e tu neanche conosci me" risi e riniziai a parlare "Neanche sai della mia vita incasinata, dei miei problemi con il cibo, con il mio corpo, neache sai... neanche sai che sono un modello famoso! Ecco adesso lo sai, anche se avrei preferito che tu non lo sapessi"

Mi voltai... ma lui stava già dormendo con un espressione imbronciata, non serena come quella di prima.
Sbuffai, e poi iniziai ad ammirarlo: era steso a pancia in sù con le gambe divaricate, il corpo muscoloso accentuato
dal sudore, poi guardai il suo viso cosi perfetto. Quel viso dolce, non dimenticherò mai il modo in cui la nostra "prima volta"
tenne gli occhi socchiusi e sorrise mentre venne dentro di me, mi strinse forte a se in quei momenti, mi sentii al sicuro.
Lui non sapeva della mia vita, non sapeva della mia carriera e non sapeva dei miei problemi di anoressia.
Lui mi vedeva solamente come un ragazzino in cerca di sesso e di AFFETTO.
Decisi di scendere giù in cucina a prendere un sorso d'acqua. Infilai i miei boxer, coprii il corpo di Jonghyn fino a metà busto
posai un bacio stampo sulle sue labbra ed uscii chiudendo la piccola luce soffusa posta sul mio comodino.
Scesi le scale piano per non farlo svegliare, era cosi adorabile. Ed io in tutto ciò mi chiedevo come fosse stato possibile
per me sciogliermi alla sola vista di un ragazzo fantastico, io di ragazzi fantastici ne avevo visti a milioni, ma c'era dell'altro lo sentivo.
C'era qualcosa già dal primo sguardo che mi lanciò mi spinse ad andare oltre.
Entrai in cucina e bevvi, sorseggiai piano quell'acqua gelida, era gelida come il mio cuore prima che incontrassi quei meravigliosi
occhi, quelle calde mani, quello splendido sorriso.
Andai in salotto e vidi Kai seduta sul divano "Kai! Quante volte ti devo dire di non salire sul divano?"
la presi in braccio ed iniziò a leccarmi le mani scodinzolando "Brava la mia piccola, anche a te piace Jonghyun?
Hai ottimi gusti!" risi e mi diedi del cretino da solo.
Poggiai Kai sul divano "Per questa notte, visto che sei stata brava con Jonghyun, ti lascio dormire qui. Buonanotte bitchy"
Spensi la luce e salii in camera, dormiva ancora. I nostri vestiti erano sparsi in terra per la camera, mi calai a prendere la sua maglia e la portai al mio naso per annusarne il profumo. Profumava di buono, la strinsi forte a me...
La posai di nuovo in terra e mi stesi piano sul letto, mi voltai verso di lui e lo sentii bisbigliare qualcosa.
Strinse le lenzuola con le mani e le tirò forti... lo accarezzai e dopo un pò tornò a fare sogni tranquilli almeno
cosi sembrava.

Mi addormentai guardando il suo profilo, la notte passò velocemente.
Mi svegliai sentendo Jonghyun alzarsi dal letto, mi strofinai gli occhi e dissi "Non andare via!" con un tono di voce dolce portai il
braccio in avanti come se volessi afferrarlo ma era troppo lontano.
Lo vidi infilarsi i pantaloni e mi chiese "Posso andare in bagno?" con un tono di voce serio, fu la primo volta che sentii Jong serio.
Lo guardai e risposi "Certo". Scavalcò i miei vestiti che erano in terra, ed uscì dalla stanza.
Era diventato freddo, gelido, proprio come me prima che lo conoscessi. Mi voltai di schiena e guardai che fuori ancora il sole
non era sorto in cielo. Erano appena le sette del mattino, constatai guardando l'orologio posto sul mio comodino.
Lo sentii rientrare in stanza, aveva infilato la t-shirt e aveva pettinato i capelli. Non mi guardò neanche negli occhi, nulla,
ne uno sguardo ne un sorriso. Tirò su col naso e guardando in un punto indefinito della stanza disse "Key, i soldi!"
Mi alzai, lo guardai e lo accarezzai ma scostò la mia mano... Rimasi davvero male per quel gesto "Quanto ti devo?"
dissi con una faccia da culo memorabile "100" si limitò a dire... Per essere un semplice gigolò,
pensai, il prezzo era davvero alto. Presi il mio portafogli e glieli diedi "Tieni, ma dove vai a quest'ora? Non passano
gli autobus qui sai? Dovrò accompagnarti io!" dissi fissandolo, ma lui non alzò neanche lo sguardo
"Passano a prendermi poco più avanti di quì tranquillo" tirò ancora una volta sù con il naso e fece per uscire ma lo bloccai con una mano "Si può sapere cosa ti prende Jonghyun?" urlai, ma lui si limitò a rispondermi con calma "Key il mio lavoro finisce quando sei soddisfatto della scopata, chiaro?" alzai un sopracciglio e lo lasciai andare.

 
Quella giornata ricordo che passò lentamente, andai a lavorare con il broncio,
parlai con il mio manager che mi propose una pubblicità per Dolce & Gabbana ad una cifra che non potei rifiutare.
Lo spot venne girato in italia, fui ospite degli stilisti, anche loro mi amavano e mi amano tutt'ora.
Come dicevo prima lo spot venne girato in italia e partii per quindici giorni, fu un successo.
Nel viaggio in italia incontrai un modello esteticamente favoloso, scopammo dietro il set dello spot, mentre
lo feci pensai per tutto il tempo a Jonghyun, ma non erano le sue mani, non erano i suoi baci, non era lui.
Così decisi di venire subito, almeno me lo sarei tolto di dosso presto. Il modello continuò a cercarmi nei giorni seguenti ma fu respinto.


Tornai a casa e misi la mia fedele compagna di viaggi, Kai, nella cuccia. Gettai i bagagli a terra e mi tolsi le scarpe urlando "Finalmente a casa bitchy". Andai subito a docciarmi, quella sera avevo voglia di andare al bar dove incontrai Jonghyun, avevo troppa voglia di vederlo. Troppa voglia di risentire il calore del suo corpo contro il mio. Il mio orgoglio avrebbe vinto sui miei sentimenti anche quella volta? L'amore non ammette orgoglio, quella per me sarebbe stata un ennesima conferma?





  
Ciao ragazze *-* ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia.
Mi scuso in anticipo per gli errori come sempre, e spero di non aver deluso le vostre aspettative.
Al prossimo capitolo baci la vostra Diiiva *lancia cuoricini* Non vedo recensioni : O ma... nn vi è piaciuto questo kapitolo? 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Un piano perfetto? ***


Un piano perfetto?

 Mi vestii, quella sera volevo essere impeccabile: Jeans stretti bianchi, camicia rosa,giacca avvitata bianca e stivaletti da ginnastica bianchi.
   Ancora non avevo deciso la mia meta. Ero insicuro di ciò che volessi fare, paura di farmi male.
   Jonghyun, quel ragazzo continuava ad ossessionarmi. Partii anche con la speranza di dimenticarlo, ma neanche
   questo cambiò le cose. Allora, non sapevo ancora quali fossero i miei sentimenti verso di lui, mi sentivo
   confuso. Decisi di uscire ugualmente anche con una meta indefinita, decisi ancora una volta di prendere la moto.
   Saluti Kai ad uscii, infilai il casco e sfrecciai con la mia moto in città. Girai per un tempo indefinito
   fin quando non passai davanti al bar e notai che davano una festa all'interno, continuai a sfecciare senza fermarmi.
   Decisi stada facendo di andare in discoteca, la discoteca come definirla? Per persone omosessuali. Quella sera volevo
   divertirmi, tentare di nuovo a scacciare via lui dalla mia testa. Arrivai parcheggiai la moto, scesi e tolsi il casco.
   Era sabato per cui la serata era molto movimentata. Avendo conoscenze con tutti lì dentro riuscii ad entrare senza
   fare una fila stratosferica. La musica era assordante, la discoteca era piena e in giro vedevo solo coppie ballare e
   strusciarsi, sbuffai e mi diressi in direzione del bar. Presi un cocktail e iniziai a ballare. Incontrai un mio caro
   "Ciao Taemin!" dissi abbracciandolo lui fece lo stesso e iniziammo a parlare "Come mai da
   queste parti? E' da un pò che non ti si vede in giro!" esclamò l'altro mentre ballavamo "Impegni, il lavoro mi porta
   via molto tempo." mentii sorseggiando il mio cocktail ancheggiando "Già, dimenticavo ormai sei famoso" disse avvicinandosi ancora di più.
   Iniziò a strusciarsi contro di me mentre la musica diventava sempre più forte "Tae sei quì da solo?" chiesi, era strano
   vederlo da solo di solito era sempre in coppia. Mi fece un occhiolino e si avvicinò al mio orecchio "Adesso ci sei tu,
   quindi non sono solo". Conoscevo Taemin da anni, e sapevo fino a che punto sarebbe voluto arrivare.
   Cosi iniziai a distaccarmi "Mi dispiace ma stasera ho il ciclo!" dissi sorridendo, un modo carino per fargli capire
   che quella sera non cercavo qualcuno per scopare. La serata continuò ed io e Taemin ci stavamo devertendo anche senza andare al sodo
   , lui era ubriaco marcio dopo aver un numero indefinito cocktail e sparava stronzare, le quali mi fecero ridere non so quanto. Io a differenza sua non volli esagerare.
   Credetti di sognare quando tra la folla intravidi Jonghyun.
   Non ero ubriaco, ne ero sicuro mi voltai verso Taemin ed asclamai "Chiedimi quanti anni ho!" mi guardò con un aria interrogativa
   "Quanti ani hai?" risi sonoramente "Lascia stare, ne ho venti." lasciai taemin all'interno del locale e mi
   diressi fuori per prendere una boccata d'aria. Se avessi saputo, non sarei uscito fuori.
   Vidi Jonghyun "amoreggiare" con un ragazzo adulto. Mi venne da rigurgitare e
   sentii caldo improvvisamente. Mi nascosi in modo da non farmi vedere da entrambi per ascoltare quella "conversazione"
   "Dai Jong cosa ti costa?" fece l'altro sedendosi su un muretto, vidi Jonghyun avanzare in avanti e accarezzarlo
   "Tanto quanto sei bello, ed è tanto".Scappai all'interno del locale e mi diressi verso il bagno
   le lacrime scesero involontarie e bagnarono il mio viso, il mio cuore fu spezzato in mille pezzi.
   Aprii violentamente la porta del bagno e mi accasciai in terra a vomitare. Tirai lo sciacquone e mi sciaquai il viso.
   Asciugai le mie lacrime ed uscii, vidi Taemin ballare in pista ed era ancora da solo ma parlava.
   Roteai gli occhi, era proprio ubriaco. Lo presi per mano e lo portai
   con me. Era l'occasione giusta, pensai, cosi facendo strinsi forte la sua mano e arrivati quasi all'uscita
   gli chiesi un favore. Acconsentì, lo ringraziai e gli feci le dovute raccomandazioni dato lo stato in cui si trovava
   "Hai capito tutto? Ti prego agisci in un modo normale da bravo ragazzo quale sei!" fece cenno di si con la testa ed uscimmo.

   Mi prese entrambe le mani e mi sbattè contro il muro, mi baciò con passione. Pensai stesse esagerando quando sentii
   il suo corpo muoversi in aventi e dietro facendo strusciare le nostre parti intime. Lo staccai "Non quì amore!" esclamai,
   sono sempre stato un attore nato, mi voltai e vidi Jong fissare la scena con occhi sgranati. Perfetto, il mio piano
   stava andando alla perfezione, pensai.

 

   Riaccompagnai Taemin a casa lo salutai e sfrecciai con la mia moto davanti al bar
   non so per quale ragione, ma vidi che era già vuoto, la festa era già finita.
   Tornai a casa, mi tolsi le scarpe e "mangiai" un biscotto, quello fu il cibo che toccai in una giornata.
   Vidi Kai venirmi incontro scodinzolando "Amore, menomale che ci sei tu! La mia bitchy!"
   La presi tra le mie braccia e la portai con me sul divano, ripensai a quella scena orribile...
   e sul mio viso scesero lacrime di amarezza. Che stupido che ero stato nel pensare di piacere davvero a Jonghyun
   la tattica del carino e simpatico faceva parte del lavoro. La cosa brutta? Fu sentirlo utilizzare quasi le stesse
   parole usate con me. Andai a letto, presi delle pasticche per dormire e mi addormentai in un sonno profondo, ma non
   fu un sonno tranquillo.
   Sognai quella scena, Jong accarezzava quell'uomo... ma sentivo una strana musica in sottofondo. Era la canzone di Lady Gaga Telephone
   che ripeteva "Stop calling, stop calling i don't wanna talk anymore"

    mi svegliai ed iniziai di botto a piangere convulsivamente, cercai tra le lenzuola il mio
   cellulare e notai una cosa sul display che mi sconvolse [14 chiamate perse: Jonghyun].
 






Ciaoooo ragazze, volevo ringraziarvi per continuare a seguire la ff, spero vi piaccia.
Ma c'è una novita  ; ) , come ho accennato prima, ci sarà un giochino!
La prima che commenterà potrà chiedere quel che vuole sulla ff, le risponderò in privato!
La seconda e la terza una piccola domandina!
La sfida è aperta *lancia cuoricini*

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Grazie Kai ***


Grazie Kai

Non smisi di piangere, ma diventò un pianto di felicità.
Pensai che il mio piano fosse riuscito e sorrisi tra le lacrime, uno di quei sorrisi luminosi che si fanno solo quando si è felici.
Erano solo le quattro di notte, così decisi di scendere giù in cucina.
Lanciai il cellulare sul letto e scesi di cosa le scale "Kaiiiii!" urlai felice, volevo condividere questo con l'amica che mi sarebbe stata sempre fedele, e che sapeva e sa ancora adesso davvero tutto di me. Non era nella sua cuccia, arricciai la fronte e mi diressi nel salone "Amoreeeee dove sei?" urlai ancora. Pensai fosse sul divano così guardai là ma non c'era.
Mi spaventai e mi voltai verso la porta pensai l'avessilasciata aperta e fosse scappata.
Sospirai quando la vidi là davanti camminareavanti e indietro. Mi avvicinai e la presi tra le mie braccia e dissi
cantanto "Mi ha chiamato Jonghyun, siiii mi ha chimato!" saltellai ma lei non scodinzolò ne mi leccò,
La guardai stranito e dissi "Amore stai bene" si dimenò tra le mie braccia e la poggia in terra... 
Presi la ciotolina con dei croccantini e gliela misi davanti, ma nulla. Prese la ciotolina e la rovesciò in terra.
Non mi preoccupai era in calore ed era probabile che un cane fosse davanti alla porta. Così decisi di darle la buonanotte ed andare a letto. Salii le scale ed andai in bagno. Mi guardai allo specchio: i capelli in disordine, le occhiaie, il viso pallido, diventavo ogni giorno più  magro e quello mi piaceva. Mi sciacquai il viso prima di andare di nuovo a letto, e mentre stavo per rientrare in camera mia sentii Kai abbaiare forte.
Mi spaventai, pensai ci fossero i ladri. Sgranai gli occhi e scesi piano le scale per non far rumore, ed intravidi Kai da sola davanti alla porta abbaiare contro questa. Sospirai, e corsi verso la mia piccolina.
Annusava l'angolo della porta "Kai! Insomma cos'hai stasera?" urlai infastidito.
Mi venne vicino e mi tirò il calzino in direzione della porta "Vuoi uscire? Kai,non è prudente è tardi!"
urlai ancora, mi guardò con uno sguardo dolce a cui non seppi resistere, così decisi di infilarmi una
tuta ed uscire con lei. Non appena aprii la porta corse fuori ed annusò la terra in diverse zone, pensai dovesse fare i bisognini cosi aspettai qualche minuto. La vidi correre in direzione di un cespugio e sparire dietro questo "Kaiiii!" la chiamai correndo, abbaiò e riuscii a capire la provenienza del suono. Quando arrivai lì  mi tremarono le gambe, le mie guance diventarono rosse e i miei occhi divennero colmi di lacrime. Jonghyun era lì in terra steso a pancia in giù teneva in una mano il cellulare con una presa molle, uno zigomo e la testa sanguinante. Rabbrividii, un brivido si fece strada lungo la mia schiena e tremai. Mi accasciai a terra per vedere se respirasse ancora. Esitai e misi la mia mano vicino alle sue labbra. I miei occhi si riempirono di lacrime, appena sentii il suo
caldo respiro sulla mia mano. Aveva solo perso i sensi. Lo presi in braccio con quelle poche forze che avevo e lo portai in casa, feci entrare Kai, chiusi la porta e lo portai nella mia camera.
Lo poggiai sul mio letto e gli tolsi i vestiti. Presi il disinfettante e gli disinfettai lo zigomo sanguinante, poi passai alla testa e tremò a quel contatto. Aprii piano gli occhi, erano lucidi e il sudore gli scorreva sulla fronte "K-Key!" sussurrò. Lo accarezzai e posai la mia mano sopra la sua fronte, scottava. Corsi giù in cucina per prendere una bacinella e uno straccio bianco per tenergli fresca la fronte. Era strano come io non riuscissi a prendermi cura di me stesso, pensai, e in quel momento dovevo prendermi cura di lui. Mentre riempivo la bacinella d'acqua fredda il mio sguardo ricadde sulla credenza. Mi avvicinai ad essa e presi tre biscotti. Li mangiai anche se stavo per vomitare. Sospirai, che Jonghyun doveva essere proprio importante per farmi "mangiare",  per rimettermi in forze per lui. Abbozzai un sorriso e chiusi la fontana, presi la bacinella e m'incamminai per arrivare nella mia camera. Ero preoccupato per Jonghyun più di quanto sembrasse. Mi voltai verso Kai "Grazie" le dissi. Entrai e lo vidi con gli occhi aperti, poggiai la bacinella in terra e mi abbassai per immergere lo straccio e strizzarlo. Lo piegai, glielo poggia sulla fronte e mi sedetti di fianco a lui. Mi prese la mano e io gliela accarezzai "Sta tranquillo, ora sei al sicuro" gli sussurai mostrandomi quanto più calmo e possibile.
Fece per dire qualcosa ma la tosse non glielo permise, lo guardai sorridendo "Non ti sforzare, non serve, hai la febbre" strinse la mia mano e tentò di nuovo di parlare "K-Key... ho bisogno...di te" strizzò gli occhi, lo guardai attentamente per capire cosa volesse dire "Ho bisogno di un lavoro!" lo accarezzai ancora "Ne parliamo domani, adesso riposa" dissi mostrandogli il lato migliore
di me.
La "notte" non passò velocemente, ogni cinque minuti bagnavo lo straccio e lo strizzavo per metterglielo sulla fronte, per fargli abbassare la febbe che verso le nove del mattino arrivò persino a quaranta.
Quella notte capii tante cose, quella notte capii cosa ero disposto a fare per
Jonghyun. Fu in quel momento che capii di essere davvero innamorato di lui.



Ciaoooo ragazzeeeee eccomi qua : ) spero vi piaccia questo capitolo ahahah xD vi ho lasciate un pò appese... adesso sapete
il motivo della chiamata secondo voi? mmh vedremo... Grazie mille davvero a ttt, soprattutto ad Ile e neeama. Baciiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Poi mi confondi con la tua stupida dolcezza ***



 

Poi mi confondi con la tua stupida dolcezza






Mi addormentai svegliandomi quasi per l'ora di pranzo, dormii si e no qualche ora.
Raccomandai Jong di restare a letto e andai a comprare qualcosa
da mangiare nelle vicinanze. La mia casa era ovviamente vuota. Come poteva essere piena la casa di un anoressico

 

modello fissato?
 

Tornai in casa, Jong era a letto a riposare.  Misi a cuocere del riso, un pranzo adatto ad una persona con la febbre
ed un anoressico. Come ci era arrivato Jong fin lì in quelle condizioni?  Le parole di quell'uomo improvvisamente rimbombarono
nella mia testa "Dai Jong cosa ti costa?".
Spalancai la bocca, poteva esser stato lui a ridurlo cosi? Voleva qualcosa da Jong che forse lui non poteva dargli senza un costo,
supposi. Sentii dei passi, e vidi Jong strofinarsi gli occhi all'entrata della porta dell'immensa cucina, sorrisi.
Quei sorrisi ebeti, quei sorrisi che solo una persona importante può regalarti, quei sorrisi che fai quando ami qualcuno anche solo perchè fa qualcosa di carino. Ti illuminano la giornata, quella luminosità che percepisci solamente tu.
Sbadigliò, era buffo in bantaloncini corti da "calciatore" e canotta bianca, sorrisi nuovamente. Si sedette al mio fianco
vicino al tavolo "Come stai?" gli chiesi accarezzandogli la mano, "Grazie Key" mi sorrise, aveva
anche un piccolo taglietto sul labbro, era tenero con i capelli tutti scompigliati gli passai una mano tra i capelli
scompigliandoglieli ancora di più "Non devi ringraziarmi!" dissi abbozzando un sorriso.
Tirò la testa all'indietro e sospirò "Key, ho bisogno del tuo aiuto!" lo guardai alzando il sopracciglio e feci cenno di si con
la testa "Ti ascolto, nel frattempo servo il riso. Devi mangiare Jong sei debole, hai la febbre!"
"Ho bisogno di soldi, ho bisogno di un lavoro" disse in preda al panico.
"Non sono un datore di lavoro Jong!" sbuffai.
"No hai ragione, ma io ho bisogno che tu diventi mio cliente fisso." disse e si voltò a guardarmi
"Mi stai ascoltando Key?" alzò il tono delle voce
Non mi voltai rimasi immobile a fissare il riso in pentola.
"No, forse è meglio che non ti ascolto." dissi grattandomi la fronte.
Non rispose... lo vidi appoggiarsi con la testa sul lavolo e giocherellare con il cesto della frutta quasi vuoto.
Apparecchiai la tavola fece per toccarmi il braccio ma lo scostai violentemente.
Servii il riso ed iniziammo a "mangiare" in silenzio.
Lui mangiava un boccone ogni tre minuti circa guardandosi intorno, io fissavo il piatto e giocherellavo con qualche chicco di riso.
"Mangia, devi rimetterti sei debole!" dissi senza guardarlo, ma lui prese a guardarmi insistentemente.
"Non ho fame." disse a sua volta, si alzo dal tavolo ed andò in camera.
Diedi un calcio alla sedia sbattei le mani sul tavolo e biascicai "Merda!".
Ero furioso, il sangue ribollì nelle mie vene.
Lasciai i piatti in tavola ed andai a gettarmi sul divano, Kai era sul tappeto a fissarmi spaventate, il mio respiro
diventava ogni secondo più forte come il battito del mio cuore.
Passai diversi minuti a fissare il soffitto, pensando a quanta fatica sprecata, quanta preoccupazione stesse dandomi questo
ragazzo.
Ad un tratto una fitta allo stomaco mi assalì facandomi alzare di botto, mi tolse il respiro.
Corsi in bagno tenendomi lo stomaco in mano, dovevo vomitare.
Feci in tempo a chiudere la porta a chiave e mi gettai in terra al wc.
Ci ero abituato, e lo sono ancora adesso.
Vomitai bile, il mio stomaco era vuoto come sempre.
Mi sciacqua il viso con dell'acqua fredda e mi lavai i denti, feci per asciugarmi e sentii bussare alla porta
"Stai bene?" mi chiese con una voce preoccupata.
Roteai gli occhi guardando il cielo "Si, sto bene!" mi limitai a rispondere.
Scaricai ed uscii dal bagno senza neanche degnarlo di uno sguardo quando mi blocco con le sue mani forti stringendomi il
polso "Aiutami Key" sussurrò avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra.
Come non si può aiutare la persona che ami? Mi chiesi guardando i suoi occhi che divetarono colmi di lacrime.

 

Passò una settimana, lo ospitai in casa mia e lo curai.
Ridemmo molto in quella settimana, mangiai più del solito.  Constatai che mangiare in compagnia non era poi tanto male quanto ricordassi.
Credo di essere diventato anoressico proprio quando andai a vivere da solo, era noioso cucinarsi.
Era noioso mangiare senza la mia chiassosa famiglia, ma dovevo lavorare. Fare il modello è sempre stato
il mio sogno ed anche trasferirmi dalla parte opposta della città per me non è mai stato un sacrifico.
Ma sto divagango.
Quel giorno era sabato e decidemmo di restare a casa, volle ordinare una pizza.
"Allora tu come la mangi?" mi chiese sorridente tenendo in mano il cellulare.
"Non...non la mangio." sussurrai guardando il pavimento.
"Perchè?" mi chiese ancora guardandomi con aria interrogativa
"Ho detto di no Jong, ho lo stomaco sottosopra, ne mangerò un pezzo da te promesso" abbozzai un falso sorriso.
Non bevve molto la palla dello stomaco sottosopra, infatti incominciò a farmi domande strane ed lo zittii con un bacio.
Mangiò e restai incantato a guardarlo. Appoggiai i gomiti sul tavolo e tenni la testa tra le mani.
"Sei bello" sorrisi imbambolato.
Sorrise anche lui e mi accarezzò la guancia "Anche tu" disse.
Corrugai la fronte e divenni serio "Fa parte del lavoro questo? Stai entrando nel tuo personaggio?" domandai.
Alzò un sopracciglio e sbuffò "Chi lo sa. Mi hai fatto venire in mente che dovremmo cominciare, ho bisogno di soldi.
Domani devo tornare a casa, la mia famiglia mi aspetta."
Lo guardai facendo una strana smorfia con la bocca "Quando vuoi" mi alzai e andai a fare una doccia.

(VI CONSIGLIO DI ASCOLTARE QUESTA CANZONE NEL LEGGERE QUESTA PARTE http://www.youtube.com/watch?v=LP2GD7ephL0)

Chiusi la porta dietro di me e mi spogliai lentamente facendo quasi uno streap tease senza motivo, amavo pavoneggiarmi e comportarmi da BITCH come lo chiamo io.
L'ho sempre amato. Regolai la temperatura dell'acqua in tiepida e mi infilai sotto la doccia.
L'acqua sorreva sul mio corpo, accarezzandolo, e facendomi rilassare.
Mille pensieri si scavalcarono nella mia mente, ricordai la nostra prima volta e una mano andò a posarsi sulle mie parti besse.
Scossi la testa e presi ad insaponarmi.
Sentii la porta della cabina doccia aprirsi e mi ritrovai davanti un Jonghyun nudo guardarmi con uno sguardo sensuale...
"C-cosa ci fai q..." non mi lasciò finire la frase e mi baciò, un baciò stampo, spancai gli occhi ma mi sciolsi
quando inziò a cingermi i fianchi. Fece aderire il mio corpo alla parete. Salì con le mani accarezzandomi il petto
e lasciando una scia di baci sul mio collo, ansimai piano.
Mi bloccò le mani intrecciandole con le sue e facendole aderire al muro, mi guardò e mi morse il labbro inferiore, ansimai
ancora e lo guardai dritto negli occhi.
Era perfetto, l'acqua bagnava il suo viso ed il suo corpo scolpito.
"Jonghyun un giorno o l'altro mi farai impazzire" dissi guardandolo dalla testa ai piedi.
Non mi rispose, prese a baciarmi con foga e fece scontrare le nostre erezioni.
Gemette forte ed iniziò a far strusciare i nostri bacini.
Mi prese i capelli e fece cenno di andargli a baciare i pettorali bagnati.
Lo guardai con aria di sfida, mi leccai le labbra ed iniziai a scendere leccandogli e baciandogli i capezzoli,
sfiorai i suoi addominali con la punta delle dita e lo sentii inarcare la schiena dal piacere.
"K-Key" ansimò respirando forte, mise la schiena contro il muro ribaltando la situazione.
Mi inginocchiai davanti al suo membro ed iniziai a massaggiarglielo con movimenti irregolari, mi fissava ad ansimava.
Quando feci per baciagli la punta afferrò con più sicurezza la presa dei miei capelli.
Iniziai a baciarglielo e piano lo presi in bocca, mi diede il ritmo giusto ed ansimava il mio nome.
Più andavo avanti e più urlava, lo sentii pulsare forte, sarebbe venuto di li a poco se non mi fossi fermato
 così smisi e risalii baciandogli le labbra.
Abilmente mi fece voltare di schiena e mi abbracciò da dietro, pian piano cominciò
a scendere giù con le mani e prese a mordicchiarmi il lobo, tremai...
Prese il mio membro tra le mani e iniziò a masturbarmi, ansiamai per tutto il tempo.
Inclinai la testa all'indietro e lui si spinse in avanti a baciarmi il pomo d'adamo.
Deglutii e potei sentire le sue labbra carnose fare su e giù.
"Sei fottutamente stupendo Jong" ansimai ancora.
Si accorse che ero al limite e si fermò.
Presi le sue mani e gliele baciai, successivamente presi il suo dito medio ed iniziai a succhiarlo e leccarlo.
"Sei... cazzo Key! Ti voglio!" sussurrò con una voce sensuale.
Iniziò a baciarmi il collo e infilò due dita dentro di me, inarcai la schiena ed un
grido di piacere si diffuse nella stanza.
Il mio corpo era suo, poteva farne ciò che voleva.
Con lui era tutto diverso, scoprire quelle nuove sensazioni di amore e passione nascere in me.
Sorrise sulla mia spalla, ed estrasse le dita.
Mi prese dai fianchi e cominciò a penetrarmi con il suo membro, gridai e lui ne era compiaciuto.
Teneva la testa sulla mia spalla e di tanto in tanto mi baciava il collo e sorrideva.
Sentivo il suo respiro e i suoi gemiti sul mio collo, lo amai ancora di più quando prima di venire
mi disse "Key, mi fa stare bene!".
Le nostre urla si unirono e il piacere invase i nostri corpi mentre l'acqua ancora aperta scorreva sui nostri corpi
impazziti dal piacere.
Mi fece voltare e mi baciò. Lo strinsi forte a me, un abbraccio che durò minuti e minuti.
Mi prese il mento tra le mani mi guardò e sorrise poggiando un piccolo bacio stampo sulle mie labbra






Ciao a tutte ragazze *-* come sempre vi ringrazio di recensire e sono felice che stiate seguendo la mia prima Jongkey!
Piaciuto questo capitolo? Uè voglio trovare le recensione ù.ù so che altre ragazze che non recensiscono hanno questa ff nelle preferite e vorrei sapere
un pò i vostri pareri... contente di questa parte super hot? mi scusa x gli errori ma l'ultima parte non ho potuto rileggerla

Ciao a  

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Cos'è la felicità? ***


 

Cos'è la felicità?





Si scostò e poggiò la testa al muro guardando il soffitto.
"Cosa succede?" gli chiesi accarezzandogli il viso, lui mi guardò "Potresti uscire un attimo? Ho bisogno di stare
da solo". Uscii dal bagno senza proferire parola, andai in camera e mi gettai sul letto nudo.
Chiusi gli occhi ed iniziai a pensare, i comportamenti di Jong mi lasciavano sempre perplesso. Ogni volta che
facciamo l'amore è sempre così dolce, mi riempie di attenzioni e parole che sembrano essere vere e non prese da
un "copione" prefissato, dopo cambia, come se diventasse un'altra persona, come se quello che succede ogni volta non gli
riguardasse
.
Ero ancora immerso nei miei pensieri quando lo sentii varcare la soglia della camera "Io dovrei andare a casa" mi disse
guardandosi intorno evitando il mio sguardo. "Ti accompagno?" gli chiesi alzandomi dal letto e cominciando a vestirmi.
"Si, grazie."
Decisi di prendere la macchina, quella sera non ero in vena di moto, e in più volevo parlare un po'.
Mi feci indicare la strada da Jong e partimmo, per metà del tragitto nessuno dei due disse una parola.
"Come hai iniziato a fare il modello?" mi chiese all'improvviso guardando fuori dal finestrino.
Mi voltai ed abbozzai un sorriso "E' sempre stato un mio sogno, una passione. Fin da piccolo mi è sempre piaciuto
vestirmi alla moda, sempre sopra le righe. Così un giorno decisi di fare un provino, ed ora eccomi qua."
Mi guardò, serissimo, "Una bella vita la tua: una macchina stupenda, una casa, i soldi, il successo... cosa si potrebbe
desiderare di più? Un po' ti invidio"
Sorrisi, un sorriso pieno d'amarezza "Non credere che per star bene con te stesso bastino queste cose, anzi,
sono davvero futili. Niente può farti stare bene come il sorriso della persona che ami."
Mi regalò uno dei sorrisi più belli e luminosi che avessi visto nella mia vita "Quindi tu vorresti dirmi che non sei felice?" 
"Adesso si!"

Un silenzio imbarazzante recò nella macchina ancora una volta. Sbuffai ed accellerai, non volevo avere più tra
i piedi, non volevo averlo davanti in quel momento, quando dal nulla tornò a farmi domande.
"La tua famiglia?" mi chiese. Lo guardai con aria interrogativa,
cosa poteva importare a lui della mia famiglia?
"La mia famiglia vive dall'altro lato della città, la tua?"
"La mia è una famiglia felice!" si limitò a rispondere. La sua voce sembrava felice, ma i suoi occhi lo tradirono.
"Se la tua è una famiglia felice, perchè fai questo lavoro?"
Mi guardò per qualche secondo ed alzò un sopracciglio "Non sono affare tuoi, comunque io sono arrivato!"
Accostai e scese dalla macchina, si affacciò dal finestrino e disse "Key, i soldi."
Li presi dal portafogli e glieli diedi.
"Ti chiamo io!" disse allontanandosi.

Sfrecciai via con la mia macchina ed accesi lo stereo a tutto volume.
Mille pensieri si scavalcarono, sentivo ancora il suo profumo su di me, i suoi baci sul mio collo.
Gli abbracci che lui mi ha sempre dato, sono quelli che mi fanno sentire amato per la prima volta, anche se così non è.
Iniziai a sudare freddo, ed il battito del mio cuore per la prima volta nella mia vita lo sentii talmente
forte da farmi male. Continuai ad accellerare ignorando questa sensazione.
Chiamai Taemin, avevo bisogno di svagarmi.
"Tae dove sei?"
"Sono in un bar, perchè?"
"Ho bisogno di vederti..."
"Va bene, preferisci in strada o andiamo a casa mia?"
"Passo a prenderti io e andiamo a casa tua. In che bar sei?"
"Quello sulla strada principale, dove ci sono tutte puttane."
"Come mai sei lì? Merda Taemin, merda!"
"Dai vieni, poi ti spiego."
"Fatti trovare all'entrata, chiaro?
"Si"
Non dissi altro, riagganciai e sbattei le mani sul volante sbuffando.
Più cercavo di non pensare a quel cazzo di ragazzo, più il mondo mi ricordava di lui.

Arrivai lì davanti, saltò in macchina e sfrecciai il più veloce possibile.


"Non ti ho mai visto guidare così, calmati Key!"
"Non posso. Grazie comunque, ti ho rovinato il sabato sera... sei un amico."
"Tranquillo, la serata non era poi così interessante. "
"Non ho interrotto il tuo tentativo di diventare etero?"
"No ma figuriamoci, io etero pff. Ho chiesto di un gigolò ed il titolare mi ha detto che è assente."
Deglutii, sentii come se mi fossi tolto un peso.

Arrivammo a casa di Taemin e mi accomodai aspettando che lui si cambiasse e accesi la tv.
Lo vidi tornare in salotto in boxer e con delle bottiglie di vodka a tutti i gusti in mano.
Feci una smorfia con la bocca e lo guardai male.
"Sei sempre il solito!"
"Mentre parliamo almeno ci rilassiamo un pò."
"E va bene stronzetto!"
Bevemmo davvero tanto e ci ubriacammo.
Ricordo ancora oggi quella sensazione di voler fare sempre la pipì.
Taemin andò in bagno, ed io scoppiai a piangere, la presi male quella sbornia.
Mi addormentai sul divano tra le lacrime, quando il mattino seguente mi svegliai mi ritrovai
nel letto di Taemin in boxer. Spalancai gli occhi quando sentii Taemin abbracciarmi da dietro.
Mi voltai e notai che era sveglio.

"Buongiorno tesoro!"
"B-buongiorno!" balbettai
"Dormito bene?"
"S-si!"
"E' stata una notte di fuoco amore!"
"C-COSA?" urlai
"Sei stato così selvaggio" si inebriò del profumo dei miei capelli.
Mi alzai di scatto e lo guardai scioccato.
"COSA CAZZO ABBIAMO FATTO? COSA? TAEMIN DIMMELO!"
Rise con gusto facendosi venire le lacrime agli occhi.
Gli diedi uno schiaffo sulla spalla ed urlai ancora "TAEMIN TI PICCHIO SUL SERIO!"
"N-non abb-abbiamo fatto niente Kibum!" disse ridendo
Feci un sospiro di sollievo.
"Ti odio!"
"Ma davvero? Io invece ti adoro Kibummie!"
Mi abbracciò e mi scompigliò i capelli con una mano.
Sorrisi, un sorriso sincero e tenero... pensai fosse tanto tempo che non sentivo qualcuno
chiamarmi con il mio vero nome...
"Grazie davvero Taemin" sospirai ancora tra le sue braccia.
"Sei sempre il solito Kim Kibum, ricordo quando da piccolo combinavi qualche
stronzata ed io, pur essendo più piccolo di te, dovevo sempre aiutarti.
Poi tu mi ringraziavi e mi davi un bacino sulla guancia!"
"Te lo meriti anche adesso un bacino!"
Posai dei piccoli bacini sulla sua guancia che divenne di colpo rossa e calda.
"Anche tu sei sempre il solito Taemin!" risi
"Che vuoi dire?"
"Arrossisci sempre per un mio gesto carino! No Taemin, anche oggi ho il ciclo, e il mio ciclo si chiama Jonghyun!"
"Strano nome per un ciclo mestruale!"
"Ovvio, sono una DIVA non posso dare un nome banale al mio ciclo mestruato!"
"E' fortunato." si limitò a sussurrare
"E' fortunato, ma non mi vuole. Penso un pò te."
"Deve essere proprio stupido questo Jonghyun. Tu avresti la fila di ragazzi e ragazze.
La gente sbava anche guardando una tua copertina."
"La verità è che sono solo un riccone da sfruttare."
Non mi rispose.
"La verità è che lo amo, e farei di tutto per vederlo sorridere!"
Presi a giocare con le lenzuola con lo sguardo basso, e sentii la mano di Taemin accarezzarmi il viso.
"Amati Key, hai tutto. Ma soprattutto hai un gran cuore e chi non lo merita, non ha il diritto di farti stare male.
Cosa manca ad una persona come te?"
"L'amore."
"Devi dare il tuo amore a chi lo vuole."
"Forse hai ragione, ma ci sono troppo dentro. Sogno sempre che un giorno lui si innamora di me, ormai è un ossessione.
Quando facciamo l'amore lui è sempre così dolce, mi riempie di attenzioni e di parole che nessuno mi ha dato o
detto mai.Tae lui è riuscito a farmi mangiare capisci? Tu sai che nessuno da tre anni
ci è mai riuscito. Mi sono rimesso in forze per lui, perchè dovevo badare a lui.
Gli ho dato la parte migliore di me. Io ero freddo, ero gelido e lui è riuscito a sciogliere la corazza
di ghiaccio che avevo intorno al cuore. Sai come? Lo vuoi sapere?"
"Come?" mi chiese incuriosito e un pò sbalordito.
"Con un sorriso, il suo sorriso."
"Lui lo sa?"
"Se non è stupido lo sa, ho tentato di dirglielo stasera."
"E come?"
"Mi ha detto che mi invidia perchè ho: una macchina bella, una casa e un lavoro che mi piace. E io gli ho detto
che queste cose non fanno la felicità quanto il sorriso della persona che ami."
"E lui?" chiese incuriosito, quasi stesse ascoltando la trama di un film d'amore.
"Ha sorriso, e subito dopo mi chiesto se non ero felice... cosi gli ho detto che in quel momento lo ero."
"Sembra un film."
"Eh, non dirlo a me."
"Hai bisogno di un assorbente?"
"Ma no scemo!"
Iniziammo a picchiarci,farci il solletico e a giocare come due bambini. Facemmo la lotta con i cuscini
e ci insultammo.
Quando finimmo mi lasciò da solo in camera ed iniziai a vestirmi.
Dalla tasca dei pantaloni tirai fuori il telefono:
Messaggi [1] Jonghyun.
Il battito del mio cuore impazzì nuovamente.
[Possiamo vederci questa sera al parco, quello dove ci sono le altalene. Ti aspetto per le dieci.]
Risposi nella maniera più fredda possibile [OK!]
Scesi in cucina, e le lacrime si fecero strada sul mio viso.
Guardai Taemin, e poi guardai loro. Aveva invitato la mia famiglia lì a pranzo.
Era tanto, troppo tempo che non li vedevo. Tutto quello che riuscii a fare fu
abbracciarli tutti, mentre guardavo Taemin con gratitudine.
"C-come hai... hai fatto?" singhiozzai
"Ti voglio bene Kibum!"




 

 Ciao ragazze : ) spero che questo capitolo vi piaccia... e che ve lo dico a fare ahahah xD scusate per gli errori...
Posterò presto fatemi sentire un pò i vostri pareri *-*

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Tutto per le mie principesse ***


 

 Tutto per le mie principesse


Jonghyun POV

La sera prima...

Iniziai a camminare, appena potei svoltare lo feci.
Corsi più velocemente possibile infilandomi in un vico, aspettando che Key fosse davvero lontano.
Quando sentii le ruote delle sua macchina sgommare sospirai.
Non ero arrivato, ma avevo i miei buoni motivi par farmi lasciare lì. Key non doveva vedere dove abitavo.
Sospirai, e tornai indietro. Camminai per non so quanto tempo, così decisi di ascoltare un pò di musica dal cellulare.
Presi le cuffiette ed iniziai ad ascoltare una canzone che allora era la mia preferita e mi fermai a rifrettere
su una frase:

My haert stops when you look at me, Just one touch. Now baby I belive.
This is real, so take a chance and don't ever look back, don't ever look back, don't ever look back.

 

Scossi la testa, e presi a guardare le foto che avevo scattato.
Trovai una foto mia e di Key, l'avevamo fatta il giorno prima.
Eravamo sorridenti e ci abbracciavamo. Mi ritrovai a sorridere come un cretino.

Proprio in quel momento sentii nuovamente una frase della canzone che mi lasciò perplesso:

 

I finally found you, my missing puzzle piece, I'm complete.


Katy Perry - Teenage Dream

 

 Stoppa la canzone e posai il cellulare nella tasca.
 Pochi metri ed arrivai a casa.
Era silenziosa, buia. Solo nella camera da letto c'era una piccola lucina accesa. Sorrisi, le mie principesse erano ancora sveglie.
Entrai ed erano lì sul letto.
"Jonghieeeeeee" gridò Song Dam saltandomi al collo.
"Amore! Mi sei mancata!"
"Dove tei tato? Mi shei mancato tanto!"
"Dovevo lavorare principessa! Quanto ti è mancato il tuo fratellone? Eh?"
Sorrise, e il mio cuore si riempì di gioia
"Tanto coshiiiiiiiiiii" disse aprendo le braccia.

Non avrei mai permesso per nessuna ragione al mondo a nessuno di fare del male alla mia piccola, alla mia principessa.
Aveva soli 3 anni. E' indifesa, e tocca a me proteggerla.
Ricordo ancora quando nacque, ero lì al fianco di mia madre a tenerle la mano.
Non fu un periodo facile per entrambi. Si dice che i bambini creano un rapporto speciale
con le prima persona che vedono, ed io ricordo perfettamente tutto di quegli attimi.
Ero lì a riprendere con la telecamera il momento della nascita, quando una dottoressa mi fece posare la videocamera.
"Aspetta" mi disse.
Song Dam aveva gli occhietti chiusi appena arrivata al mondo, e li tenne chiusi per tutto il tempo che i dottori
la lavarono e la visitarono, anche mentre piangeva. Era buffa, e pensai quello fosse il suono più bello che avessi mai
sentito. In nove mesi non so quante volte ebbi la paura di perderla.
Quando mi voltai per vedere dove fosse me la ritrovai tra le braccia, ricordo le lacrime che rigavano il mio viso.
Aprì gli occhi e smise di piangere. Si calmò.
"Prometto che ti proteggerò sempre, principessa." le dissi.
La misi tra le braccia di mia madre e scattai una foto alle mie due principesse.

 


"Non te ne antare più!" mise il broncio.
"No non me ne andrò più. Voglio un bacinooooooooo!"
"Shi Jonghie!"
Me lo diede, ma notai mia madre molto seria sul letto.
"Mamma, è successo qualcosa?"
"Nulla Jong, dopo devo parlarti."
"E' successo qualcosa?" le chiesi ancora.
"Nulla, ma meglio parlarne quando la bambina dorme."
"Va bene allora adesso la faccio addormentare e sono da te."
"Vuoi un pò di latte caldo?"
"Si mamma, mi mancava il tuo latte caldo!" sorrisi, strappai un sorriso anche a lei.

Mi svestii, mi misi nel letto e Song Dam iniziò a tempestarmi di domande.
"Cos'hai qui?" disse toccandomi la guancia, tremai.
"Mi sono fatto male sul lavoro!" dissi, ignorando quella sensazione di bruciore.
"Non devi più farti male!" mi rimproverò.
"No tranquilla!" risi
"Dove lavori?"
"Faccio il muratore tesoro"
"Sali sui mui?"
"No, li costruisco."
"No shei un supereoe?"
"No, sono il tuo principe. Non ti piace?"
"Shi! Jonghie ho visto una babola che mi piace tato, la mamma dice che coshta toppo" iniziò a piangere.
"Ma no! Te la compro promesso, nulla costa troppo per la mia principessa." le posai un bacino sulla guancia e
le asciugai le lacrime.

Avrei fatto, e farei ancora di tutto per vederla felice.


Si addormentò accarezzandomi i capelli, aspettai qualche minuto e poi andai da mia madre.
Era seduta sul piccolo divanetto posto in cucina. Stava sorseggiando il latte, sorrisi.
Mi avvicinai e l'abbracciai.
"Mi sei mancata!" sussurrai
"Anche tu!"
Mi sedetti al suo fianco e iniziai anche io a bere il latte.
"Il nostro momento, vero?" sorrisi
"Già, anche d'estate! Sempre il nostro latte caldo."
"Esatto."
"Cos'hai fatto lì?"
"Ma niente, sono caduto al lavoro, di cosa dovevi parlarmi?"
"Di questo Jong."
"Di cosa?"
"E' tornato?"
"No, non è tornato."
"DIMMI LA VERITà!"
"No, te l'avrei detto."
"Sei sicuro?"
"Potrei mentirti su una cosa simile?"
"No, ma ho paura per te, e soprattutto per Song Dam. E' piccola Jong, ha bisogno di te, e di me."
"Siete al sicuro. Non gli permetterò di avvicinarsi a voi"
"Non c'è più niente da mangiare in casa..." sospirò amareggiata
"Mi hanno pagato, domani andremo a fare tutti e tre la spesa, e comprerete quello che volete!"
"Grazie di tutto Jong, sei il figlio migliore che potessi desiderare."



Con i soldi di Key potei far mangiare la mia famiglia, e far felice mia sorella.
Grazie Key. Volevo ringraziarlo di persona, così al mattino seguente decisi di dargli un appuntamento.



Ciaooooo ragazzeeeee volevo ringraziarvi tutte! Siete sempre così dolci *-*
così ho deciso di postare questa parte inedita... ahahah xD spero riuscirete a capire qualcosa n cosi : )
Baciiiii mi aspetto tante recensioni per il nostro Jonghyun

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** La senti quella cosa? ***



 

La senti quella cosa?

Dalla tasca dei pantaloni tirai fuori il telefono:
Messaggi [1] Jonghyun.
Il battito del mio cuore impazzì nuovamente.
[Possiamo vederci questa sera al parco, quello dove ci sono le altalene. Ti aspetto per le dieci.]
Risposi nella maniera più fredda possibile [OK!]
Scesi in cucina, e le lacrime si fecero strada sul mio viso.
Guardai Taemin, e poi guardai loro. Aveva invitato la mia famiglia lì a pranzo.
Era tanto, troppo tempo che non li vedevo. Tutto quello che riuscii a fare fu
abbracciarli tutti, mentre guardavo Taemin con gratitudine.
"C-come hai... hai fatto?" singhiozzai
"Ti voglio bene Kibum!"

"Mamma, papà, Miyon, nonna, mi siete mancati tanto!" dissi ancora singhiozzando.
Li abbracciai così forte ad uno ad uno che pensai di fargli male.
"Key, finalmente posso stringerti!" disse mia sorella Miyon felice.
Ci spostammo in salone, che devo dire, non era per niente ordinato. C'erano mille bottiglie sparse sul tavolino, e i bicchieri sporchi.
"Vi siete dati da fare con l'alcol a quanto vedo!" disse mio padre.
"Ehm..." mi grattai la testa sorridendo, un sorriso imbarazzato.
Iniziammo a parlare della nostra famiglia, di come procedessero gli studi di mia sorella, insomma del più e del meno.
Mi fecero un sacco di domande, soprattutto mia nonna. Mi fecero i complimenti per le mille pubblicità, e per le mille copertine.
"Tua sorella ha un sacco di poster in camera!" esclamò mia madre.
"Davvero? E di chi? Sono geloso Miyon!"
"Poster tuoi cretino!" esclamò ridendo.
La mia piccolina è sempre stata mia fan. Ricordo quando ancora non ero famoso e sfilavo nella nostra camera, lei mi applaudiva e mi dava anche un voto.


Taemin preparò il pranzo, è sempre stato un ottimo cuoco. "Mangiai" qualcosa, Taemin mi fissò per tutto il tempo, indicando il piatto preoccupato.
Interruppi la conversazione, che ovviamente girava intorno a me, facendo cadere una posata.
"Ops, è caduta. Io vado a prenderne una pulita, già che ci sono, prendo il dolce." dissi fingendo un sorriso.
Taemin, come da previsto mi seguì.
"Key, se non vuoi finire male, mangia! Tua nonna ha già iniziato a fare un sacco di domande, ed ha aperto un dibattito su quanto tu fossi
dimagrito, Miyon fissa di continuo il tuo piatto, tuo padre ti chiede come mai non mangi, e tua madre ti guarda malissimo!"
"Lo so." dissi sospirando.
"Sforzati, almeno per un giorno." mi accarezzò il viso.
"Non... non posso!" iniziai a tremare.
"Key, mangia, dopo se proprio non puoi resistere, vomiti." disse con tono severo, era evidentemente preoccupato.
"Ci proverò."
Rientrammo in sala da pranzo  e mi sforzai di mangiare tutto il dolce che Taemin mi servì.


Come previsto, mi sentii male. Un dolore allo stomaco mi lasciò nuovamente senza fiato, le mie solite fitte.
Si sa che quando qualcuno non mangia "tanto" da tempo, appena lo fa si sente male. Passai un buon quarto d'ora
in bagno a vomitare, cercai di rendermi presentabile , mi sciacquai la faccia e i denti ed andai a sedermi in terrazza,
 a pensare.

 

Non so quanto tempo passò, so solo che il sole iniziò a calare, quando sentii mia sorella sedersi accanto a me.
"Come va l'amore?" le chiesi.
"Mmmh, c'è un ragazzo che mi piace, ma io non penso di piacere a lui."
"Allora siamo nella stessa barca!"
"Chi è il fortunato?"
Rimasi basito dalle sue parole, aveva detto proprio fortunato e non fortunata.
"Come?" le chiesi andandola a guardare con aria interrogativa.
"Key, sono tua sorella, tu credi non l'abbia capito?"
"Cos'hai capito?"
"Key..."
"Jong" quasi lo sussurrai ed abbassai lo sguardo.
"E' bello?"
"Tanto"
"Descrivimelo allora."
"Non posso descriverti lui, per me è perfetto, e lo descriverei come l'essere più bello al mondo. Posso
descrivermi io come sono quando sto con lui."
"Allora fallo!"
"Felice, spensierato, inizio a tremare, mi sento stupido, tanto stupido, sudo, e non so cosa dire."
"La senti quella cosa?" rise...
"Cosa?"
"Quella cosa che si chiama amore."
"Si."
Ci furono alcuni minuti di silenzio, quando mi venne in mente l'appuntamento.
"Devi farmi un favore!" le dissi, quasi supplicandola.
"Dimmi tutto!"
"Ci verresti a dormire casa mia, da sola, aspettandomi per tutta la sera, anche se porto Jong a casa tu dovrai uscire
dalla camera degli ospiti?"
"E cosa mi invento??"
"Miyon!"
"E va bene Key, mi inventerò qualcosa!"
"Ti adoro!"

 

 

Miyon inventò la scusa di voler visitare del locali e conoscere i miei amici, funzionò.
Dopo mille raccomandazioni, riuscimmo ad "evadere".
In pochi minuti arrivammo a casa, mi feci una doccia ed insieme a Miyon decisi i vestiti da indossare.
Canotta trasparente bianca, jeans grigio strettissimo, e gli anfibi.

"Sei perfetto!" disse con aria sognante.
"Dici?"
"Si!"
"Bene, sono le nove e mezza dovrei andare. Mi suona lo stomaco."
"E' quella cosa." disse lei sorridendo.
"Quella cosa che si chiama amore." finii la sua frase e strappò un sorriso anche a me.

 

 


Il parco era illuminato da qualche piccola luce, si potevano intravedere le giostrine da lontano.
Iniziai a sbuffare, e lo cercai con lo sguardo, ma nulla.
All'improvviso sentii qualcuno abbracciarmi da dietro.
Il suo profumo mi inebriò, voltai la testa e vidi il suo viso a pochi centimetri dal mio.
Mi mancò il respiro, e non fu per colpa del mal di stomaco.

"Scusa il ritardo!" disse affannato
Non gli risposi, rimasi immobile, sentivo il suo respiro affannato, e i miei occhi si specchiarono
nei suoi.

"Ma tu diventi sempre più bello?" mi chiese, subito dopo mi baciò la guancia.
Scostai lo sguardo, mi imbarazzai nonsoquantodaunoamille.
Mi fece voltare, tenendomi dai fianchi.
"Imbarazzato signor Key?"
"N-no..."
Mise le braccia intorno al mio collo e si spinse in avanti.
Posò un dolce bacio stampo sulle mie labbra, pian piano il bacio divenne sempre più passionale.
Sentivo il suo petto contro il mio, e posso giurare che sentii il suo battito accellerare insieme al mio.



Ciao ragazzeeeee *-* vi chiedo scusa perchè so che questo capitolo non è un granchè, grazie comunque di essere sempre in tante a leggerla *-*,
e ringrazio sempre tutte le ragazze che la recensiscono e mi danno l'imput per continuare a scriverla! Baci al prossimo capitolo




CXCC 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Poi mi confondi con la tua stupida amarezza ***



 

Poi mi confondi con la tua stupida amarezza.


 

Scese a darmi dolci baci sotto il collo, poi salì nuovamente a giocare con la mia lingua.
Sorrise con l'angolo della bocca, poi prese a mordicchiarmi il labbro inferiore.
Le sue mani si andarono a posare sul mio sedere e io gli diedi un piccolo schiaffetto sulla nuca, rise.
Tra di noi si era creata una complicità e una confidenza unica.
"Abbracciami" sussurrò sulle mie labbra.
Avevo capito bene? Mi chiesi, non ci pensai molto e decisi di approfittarne.
Gli feci appoggiare la testa sul mio petto. Il suo respiro diventò più forte, lo sentii sospirare, come se se si fosse sentito bene di colpo.
Avevo timore potesse sentire il battito impazzito del mio cuore.
Avevo timore potesse farmi domande.
Avevo timore potesse prendermi in giro. 

Per stare tra le tue braccia,
ma senza cadere ai tuoi piedi?
Sentirti quì per sempre,
io e te non c'è niente di meglio.



 

"Grazie Key" ruppe il silenzio.
"Di cosa?" gli chiesi, sorridendo ancora.
"Grazie per..."
Non riuscì a finire la frase, squillò il suo cellulare.
Lo tirai verso di me, quasi supplicandolo con lo sguardo di non rispondere... posò un dolce bacio sulle mie labbra e scosse piano la testa.
Si staccò dall'abbraccio, e tirò fuori il cellulare dalla tasca. Imprecai, avevo paura potesse finire quel momento così romantico.
Diventò serissimo -come non detto-, anche se era lontano, potevo sentire le sue risposte che erano limitate ad un si e un no.
Quando lo vidi da lontano, la mia mente diventò leggermente più lucida, ma subito fu offuscata dalla sua bellezza.

E' sempre stato strano il modo in cui lui riuscisse a farmi sentire speciale, e poco dopo una merda.
In quel momento mi sentivo speciale, anche solo guardarlo,  mi dava un senso di felicità.



Lo vidi cambiare espressione non appena lesse il nome impresso sul cellulare. Iniziai a farmi mille domande,
volevo sapere. Era forse quell'uomo che l'aveva ridotto male?
Passarono vari minuti, presi a giocherellare con i miei anelli, e ogni tanto tornavo a guardalo. Era bellissimo, anche da arrabbiato  -pensai-
Riattaccò e restò immobile fissando la terra, lo vidi calciare un sasso con rabbia.
Si passò una mano tra i capelli, con l'aria di chi non sa proprio cosa fare, in preda al panico.
Gli andai vicino e lo abbracciai da dietro, lui rimase rigido.
Iniziai a fargli delle domande, forse un pò troppo snervanti,
ora a mente fredda me ne accorgo anche io.

"Chi era? Perchè di colpo sei diventato nervoso? Perchè? Eh?"
"Devo andare, non farmi domande!"
"Come?"
"Ho detto che devo andare."
"T U   S E I   M A T T O"  scandii bene tutte le lettere.
"Eh?"
"HO DETTO CHE SEI MATTO."
"Sei l'ultimo dei miei pensieri adesso, non ti ci mettere anche tu!" sbuffò.
"Guarda che l'ho capito! Ho capito come sei." risi nervosamente.
"E come sarei io?" aggrottò la fronte.
 "Appena trovi un cliente che può offrirti una cifra più alta, lasci il precedente come uno stronzo!
 Cosa vuoi: due centro, trecento, quattrocento, O cinquecento? POSSO COMPRARTI QUANDO E COME VOGLIO."
tirai fuori dal portafogli cinquecento euro dalla tesca e glieli lanciai addosso.
"Pff" si limitò a scuotere la testa, tremò.
"E non fare quella faccia da cane bastonato! Mi fai veramente schifo! Se sono i soldi quelli che vuoi,
con me puoi averne tanti" stavo delirando, è palese, lo stavo ferendo e non me ne rendevo neanche conto.
"TU NON SAI UN CAZZO, SEI SOLO UN FOTTUTO MODELLO VIZIATO!IO NON TI PERMETTO DI PARLARMI COSì!
 I TUOI FOTTUTI SOLDI, LE TUE MACCHINE, LA TUA BELLA CASA,
LA FAMIGLIA FELICE NON TI PERMETTE DI PAVONEGGIARTI. PENSA CHE TUTTE QUESTE COSE NON FANNO DI TE UNA
 PERSONA FELICE. C'è GENTE CHE ANCHE SOLO AVENDO UN MILLESIMO DELLA CASA CHE HAI TU POTREBBE ESSERE FELICE,
 E SAI PERCHè? PERCHè UNA CASA NON L'HA! MA GUARDATI! SEI RIDOTTO DAVVERO MALE, CHIEDERE AFFETTO AD UNO COME ME!
 E TU SARESTI IL SEX-SIMBOL DELLE COPERTINE? BAMBINO DEL CAZZO!" iniziò a dire con una voce colma di odio. Prese i soldi
da terra ed iniziò a strapparli. Spalancai la bocca e colpii le sue mani con un "calcio". Si alzò, prese il collo
della mia "canotta" e mi iniziò a strattonarmi forte, tanto da strapparmela.
Stavamo litigando, mi stava strattonando, CI STAVAMO FACENDO MALE.
Mi stava facendo male: le sue parole erano peggio di mille schiaffi.
 


 

Ma c'è un lato di te
che non ho mai compreso

 

Me lo sono chiesto così tante volte, eppure... Quando sentii il parere della persona di cui ero innamorato non potevo crederci.
Era/E' quella l'impressione che davo a qualcuno che mi conosceva poco, oppure era/è l'impressione che davo a tutti?


"E TU COSA NE SAI DI ME CAZZONE DI UN JONGHYUN? I SOLDI IO ME LI GUADAGNO IN UN MODO PULITO A DIFFERENZA TUA, SAI? E VOLEVO
FARTELI GUADAGNARE ANCHE A TE SCOPANDO CON UNA PERSONA DEGNA DI RISPETTO!
AVRESTI FATTO QUESTO SPORCO LAVORO CON ME, TRA NOI C'è UN BEL RAPPORTO,NON MENTIRE, LO SENTO IL TUO CUORE COME BATTE QUANDO MI BACI O QUANDO FIACCIAMO L'AMORE CAZZONE! STAVO PENSANDO DI REGALARTELI, VOLEVO...INSOMMA TE LI AVREBBE DATI UNA PERSONA CHE TI AMA, NON FACENDOTI VENDERE LA DIGNITà OGNI VOLTA!"
" COSA?"
"NIENTE! VATTENE, MI FAI SCHIFO!" 

E  

 

E tutti i giochi a cui hai giocato,
li hai vinti sempre TU.



"NON VOGLIO LA TUA PENA!" quell'urlo rimbombò. Potei sentirne l'eco.
"NON è PENA, STUPIDO! E' SOLO FOTTUTO AMORE! E' DA MESI CHE CERCO DI DIRTELO!"
"NON DOVEVIIIII! IO SONO SOLO QUALCOSA DA COMPRARE PER UNA NOTTE E BASTA, KEY FICCATELO IN TESTA!"
Iniziai a piangere, così mi lasciò.
La sua espressione cambiò notevolmente.
"S-s-scusa!" sussurrò.
Si accorse di aver sbagliato. 

Ma ho dato fuoco alla pioggia,
lasciala bruciare mentre
piango perchè l'ho sentita
urlare il tuo nome.





La rabbia fu troppa, che non riuscii a controllare il mio instinto: gli mollai uno schiaffo.
Voltò la testa, e tirò su con il naso. Vidi una lacrima scivolare sul suo viso, e subito mi pentii.
"Siamo pari, ci sentiamo Key." disse voltandosi di spalle. Iniziò a camminare velocemente, in pochi secondi
sparì dietro le gioste.Mi lasciai cadere a terra e piansi, strappavo l'ebra con le mani a pugni chiusi,
sentivo ormai le guance bruciare per le troppe lacrime.
Iniziai a delirare, mi sentivo la febbre...
Sussurravo "Dove sei?"




E' andata così la storia:
ho incontrato qualcuno per caso.
Mi ha sbalordito.
Era uno dei giorni più bui,
quando tu hai preso i miei
dispiaceri e li hai mandati lontano.



Sentii il mio telefono squillare più e più volte, ma non risposi.
Mi era caduto dalla tasca, e non riuscivo/volevo prenderlo.
Pensai mi fossi illuso, pensai stessi diventando pazzo.
Il suo cuore io lo sentivo, sentivo quel fottuto battito accellerare insieme al mio.
Ero impazzito? Forse lo ero davvero, e lo sono tutt'ora, ma i pazzi sanno di esserlo?
Io penso di no, quindi?
Quello sarebbe dovuto essere il giorno più bello della mia vita: la mia famiglia vicino, "l'appuntamento"...
ed invece? 
Il mio telefono continuò a squillare ininterrottamente per circa un'ora.
Quando mi calmai, ricordai che la piccola Miyon era a casa mia e che dovevo rincasare.
Mi alzai, raccolsi il cellulare e m'incamminai verso la moto.
Saltai su, ed in poco tempo arrivai a casa.
Le luci erano spente, supposi stesse dormendo, così feci per aprire la porta.
Mi sbagliavo, era di sopra nel letto, ma non dormiva.

"Kibum?" urlò per accertarsi fossi io.
"Piccola sono io."
Aprii la porta della mia camera e la trovai accoccolata nel mio letto.
"Non ti avevo detto di restare nella camera degli ospiti?" dissi un po' imbronciato
"Si... ecco... io... Avevo paura." disse guardando verso il basso... mentre si torturava le mani.
"E' uguale, tanto Jonghyun non c'è." sorrisi amareggiato.
"Hai pianto? Cos'hai Key?"
Mi spogliai, non risposi alla sua domanda... Mi stesi di fianco a lei e l'abbracciai forte.
"Grazie per essere rimasta, per essere stata mia complice... anche se... mi sono sbagliato ancora una volta,
forse non merito il suo amore!" con un voce fievole.
"Non devi ringraziarmi... Tu meriti tutto l'amore del mondo.  Ricordi quando tornavo a casa e avevo le ginocchia sbucciate?"
Annuii con il capo.
"Tu mi portavi in camera, correvi in bagno, prendevi il disinfettante e mi disinfettavi. Dopo mi coccolavi, e mi davi
sempre un cioccolatino o un biscotto." disse sorridendo.
"E con questo?" la guardai con aria interrogativa.
"Adesso tocca a me, prendermi cura di te, con lo stesso amore con cui lo facevi tu. Tutto quello che mi hai insegnato
in quindici anni che mi sei stato vicino, non lo dimenticherò mai e te ne sono grata hyung.
Il tuo ginocchio sbucciato si trova decisamente più
sù del mio -toccò il mio petto-, ti cercherò di disinfettare le tue ferite con le mie parole, e ti prometto che stanotte le mie braccia saranno
i cioccolatini più buoni del mondo."
Piansi sopra la sua spalla, e lei mi coccolò tutto il tempo, mi strinse forte a se, e mi rassicurò.
 
Lei si prese cura del mio cuore...
Proprio come io facevo con le sue
ginocchia sbucciate...
Questo amore bruciava dentro,
e quelle parole, le sentii risuonare
tutta la sera nella mia testa.

 

Ciao a tutte ragazzeeeeee grazie per essere sempre numerossime...
ci ho messo due giorni x riuscire a pubblicare questo kapitolo ho avuto problemi con html...
Come vi pare? Ve lo aspettavate? *-* recensiteeeeee baci!

"Non devi ringraziarmi, ricordi quando tornavo a casa e avevo le ginocchia sbucciate?"
Annuii con il capo.
"Tu mi portavi in camera, correvi in bagno, prendevi il disinfettante e mi disinfettavi. Dopo mi coccolavi, e mi davi
sempre un cioccolatino o un biscotto." disse sorridendo.
"E con questo?" la guardai con aria interrogativa.
"Adesso tocca a me, prendermi cura di te, con lo stesso amore con cui lo facevi tu. Tutto quello che mi hai insegnato
in quindici anni che mi sei stato vicino, non lo dimenticherò mai e te ne sono grata hyung.
Il tuo ginocchio sbucciato si trova decisamente più
sù del mio -toccò il mio petto-, ti cercherò di disinfettare le tue ferite con le mie parole, e ti prometto che stanotte le mie braccia saranno
i cioccolatini più buoni del mondo."Non devi ringraziarmi, ricordi quando tornavo a casa e avevo le ginocchia sbucciate?"
Annuii con il capo.
"Tu mi portavi in camera, correvi in bagno, prendevi il disinfettante e mi disinfettavi. Dopo mi coccolavi, e mi davi
sempre un cioccolatino o un biscotto." disse sorridendo.
"E con questo?" la guardai con aria interrogativa.
"Adesso tocca a me, prendermi cura di te, con lo stesso amore con cui lo facevi tu. Tutto quello che mi hai insegnato
in quindici anni che mi sei stato vicino, non lo dimenticherò mai e te ne sono grata hyung.
Il tuo ginocchio sbucciato si trova decisamente più
sù del mio -toccò il mio petto-, ti cercherò di disinfettare le tue ferite con le mie parole, e ti prometto che stanotte le mie braccia saranno
i cioccolatini più buoni del mondo." 

Ppppppp 

PS: Thank's to adele... per le sue meravigliose canzoni: set fire to the rain, hiding my heart

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Cos'è l'amore? E i giorni senza te ***


Cos'è l'amore?
E i giorni senza te...

Mi Yon mi accarezzò e coccolò per un tempo illimitao...
A me sembrarono anni, forse, secoli...
Mi calmai, ma sentivo un vuoto bruciarmi ugualmente al petto...
L'amore... Cosa significa amare una persona? E' una delle domande, che, noi
umani ci poniamo più frequentemente...
L'amore  è quando mi abbracci, ti abbraccio, ma senza secondi fini...
Solo per la voglia di sentirti vicino al cuore...


Mi hanno detto che puoi far sesso con una persona
anche solo per il gusto di farlo, ma, se l'abbracci
è perchè infondo le vuoi bene...


Le sento, le sento su di me...
Quelle braccia che ogni volta si stringono
intorno al mio corpo, alla mia vita, mi riscaldano l'anima...
L'amore è quando tu mi guardi, io ignoro
il tuo sguardo, ma sorrido... Sorrido con le labbra,
ma soprattutto con il cuore.


Quando mi "ripresi" sperai che Miyon non si fosse addormentata.
Si arrestò nell'accarezarmi all'improvviso.
"Mi Yon" le sussurrai
Ma nulla, dormiva. Non volli svegliarla, mi staccai da quell'abbraccio tanto
caldo e dolce che solo una sorella può regalarti, le posai un bacio sulla guancia,
spensi la luce e chiusi la porta dietro le mie spalle.
Mi diressi in salotto, Kai era lì, appena mi vide abbassò le orecchie e
prese a scodinzolare piano... Era sul divano...
"Tranquilla!" esclamai prendendola ed accarezzandole il musino.
La posai sulle mie gambe ed iniziai ad accarezzarla.
Accesi la tv, ma non feci caso al canele su cui era sintonizzata...
Improvvisamente fui catturato dai miei pensieri:

I miei occhi incontrano i suoi
il suo sorriso, il suo modo di gesticolare...
Il nostro primo incontro...


Iniziai a tremare...
Le sue parole d'odio mi ritornarono alla mente...
Le sentii risuonare ogni secondo più forte.



So che ti amo, devo farmela passare...
proprio così, proprio così, Jojo...
Guardate, guardatelo... E' come se mi stesse dicendo
che è facile dimenticare uno come me...
Non voglio crederci. In questa notte inquieta, sono così stanco
di questo mal di testa... se mi metto in ginocchio, colpisco il mio petto e piango...
Quello che non può accadere, non accadrà?
Jojo quando scorre una musica triste penso a te...
Jojo perchè non riesco a dimenticarti? Sei stato così crudele con me...



Mi alzai di scatto, mi mancò il respiro.
Le solite fitte, ma con una differenza: mi faceva male il petto.
Sentivo il cuore in gola, cercai di respirare profodamente, ma nulla tutto quello che riuscii a fare fu andare lentamente in bagno.
Passai davanti ad uno specchio, avevo il viso pallido e le occhiaie viola...


Resta, cosa ho fatto di sbagliato?
Così tante notti mi chiedo il perchè, cosa posso fare per aggiustere le cose?
Non voglio piangere, il mio cuore abbandonato è stato graffiato profondamente.



Mi accasciai in terra al bagno e presi a vomitare.
Il solito bile...

Jojo quando quest'amare musica finirà ti manderò via.


Vidi del sangue all'interno, supposi mi si fosse rotto un capillare.
Non era laprima volta che capitava.
Fui interrotto dalla musica del mio cellulare.
Mi sciacquai il viso e la bocca, mi asciugi e risposi sbuffando.

"Si?"
"Sono Taemin!"

Imprecai e scossi la testa innervosito...


"Ti disturbo per caso?"
"No Taemin, ma sono le quattro di notte. Cosa c'è di tanto urgente?"
"Non è venuto Jonghyun?"
"Prossima domanda?"
"Come stai?"
"VOMITAVO."
"Key... cosa? Cioè stai male, oddio!"
"Calmati, sto bene. Per cosa avevi chiamato?"
"Tre giorni al tuo compleanno, lo sai?"
"Andiamo avanti..."
"Hai capito?"
"Ho detto andiamo AVANTI."
"Ma... Key..."
"Ne parleremo quel giorno okay?"
"Va bene... buonanotte..."
"Notte..."

Mi buttai sotto la doccia, il dolore fisico era passato.
Tutto mi ricorda di lui, ogni angolo di questa fottuta casa.
Quella settiman passata insieme mi ritornava sempre alla mente.

Le sue labbra baciavano, le sue mani accarezzavano, la sua anima diventava
una cosa sola con la mia. L'acqua tiepida scivolava sui nostri corpi che tremavano di piacere, c'era passione,
il tuo tuo cuore prese a battere forte tanto quanto il mio.
Mi stringevi forte in quell'abbraccio e ti lasciavi andare a me, come
se in quel momento il mondo intorno a noi non esistesse.

Quando facemmo l'amore sotto la doccia.

Ancora una volta, quelle parole d'odio tornarno alla mia mente...
Questa volta le sentii talmente forte che il mio cuore prese a battere
nuovamente in gola.
Mi asciugai velocemente e me ne tornai a letto, lasciai persino la tv accesa di sotto in salotto... -L'avrebbe guardata Kai- pensai e mi diedi dello stupido.
Mi addormentai pensando a lui, a tutte le sue cose belle.
Sognai il nostro litigio. Penso che urla quella notte nel sonno, mi svegliai piangendo.
Inutile dire, che, mi svegliai nel pomeriggio...
Andammo a casa di Taemin i miei dovettero partire il giorno stesso, per
impegni lavorativi di mio padre...
Non so quante lacrime piansi, so solo che quando la macchina sfrecciò sentii
un dolore forte al petto, più forte del giorno precedente.

"Ti amo fratellinooooo!"
"Ti amo sorellina!"



Nei giorni che seguirono non riuscii neanche a farmi una doccia,
insomma, non riuscivo a darmi un contegno fisico. Mangiai, si certo che mangiai,
in tre giorni 10 biscotti. Ma lo feci perchè volevo ubriacarmi, non volevo che mi si spaccasse del tutto lo stomaco. Che cosa fantastica...
La mia casa puzzava, c'erano bottiglie sparse ovunque, Kai pianse dalla mattina alla sera. Il giorno del mio compleanno cominciò con me steso
di fianco alla cuccia di Kai, con una bottiglia di vodka tra le mani ormai vuota, l'avevo bevuta la sera prima...
Kai che mi leccava piagnucolando di tanto in tanto. Mi aveva già chiamato tutta la famiglia per farmi gli auguri...
Mi sentivo perso, vuoto, instabile.
Mi mancavano, quello che desideravo di più al mondo era passare il mio
compleanno con loro e con Jonghyun.
Volevo scrivergli una lettera, mi sarei sopogliato davanti a lui.
Si esatto, mi sarei spogliato perchè avrei messo a nudo la mia anima.
Ma non avevo paura, ho sempre saputo che la mia anima infondo è pura.


Sentii qualcuno entrare, non mi voltai neanche...
Sapevo che era Taemin, avevo lasciato persino
la porta aperta... -Sono ridotto proprio male!- pensai.

Mi risveglio da questo sogno con le lacrime
esaurite.

"KEY!" urlò Taemin correndomi incontro preoccupato...
"Sto bene, calmati." cercai di dire con un tono serio...
Devo sempre tranquillizzarlo per queste cose, si è sempre preoccupato,
persino quando ho il raffreddore.
Mi fece alzare, mi fece bere tanta acqua.
Lo guardavo shockato ma lui continuava a riempirmi i bicchieri.
"Si può sapere perchè mi fai bere tanto?" gli domandai guardandolo come se fosse pazzo
"E' per la sbronza, bevi, tranquillo..." mi accarezzò la testa come se fossi
stato Kai.
Storsi il muso e scossi la testa, mi andai a sedere sul divano lasciandolo lì impalato con la bottiglia d'acqua tra le mani. Resto a guardarmi con la bocca aperta. Posò la bottiglia e venne a sedersi al mio fianco.
 Mi diede gli auguri baciandomi la guancia, lo ringraziai e gli dissi che non si doveva disturbare, che non era importante. Fece qualche battuta stupida per farmi ridere ma nulla...
Avevo lo sguardo perso nel vuoto... prese la mia mano e l'accarezzò...
Posò una busta grigio ghiaccio liscia di cartone sulle mie gambe...
L'aprii e ci guardai dentro...
Un vestito: pantaone fucsia, maglia bianca a mezze maniche attillata, giacca avvitata fucsia... Sbiancai, quello era l'outfit che indossai per un servizio fotografico molto importante. Tentai di comprare quei capi numerose volte senza risultato nonostanta lo stilista fosse mio amico... "E' una limited edition, è l'unico capo sul mercato, non lo venderò" continuava a ripetermi.
Non l'aveva venduto a nessuno nè tanto meno fatto toccare a qualcuno, aveva fatto fare solo a me quel servizio fotografico. Quando lo indossavo per le sfilate
si emozionava sempre, restava lì nell'angolo con le braccia conserte, un sorriso
soddisfatto e tenero, gli occhi colmi di lacrime di gioia e mi diceva:
-Solo tu sei capace di dare valore a questo vestito.-


Guardai Taemin con la bocca aperta... Come aveva fatto?
Lo tempestai di domande alla quale non ebbi risposta...
"Basta con queste domande! Voglio che lo metti stasera. Ah... e un'altra cosa...
Andiamo dal parrucchiere."
"Perchè?" lo guardai con la fronte corrucciata...
"Perchè si, Key, lavati e renditi presentabile. Dopo pranzo ti riaccompagno
a casa per prepararti. Stasera sarai il più bello di tutti."

-Che avesse organizzato un uscita con tutti i "nostri" amici?
e che bisogno c'era di regalarmi un vestito tanto importante?- mi domandai.
Sbuffai, l'ultima cosa che volevo era lavarmi e vestirmi... Ma soprattutto
rendermi presentabile. Ma stavo meglio, mi aveva reso davvero felice quel regalo. -Chissà quanto ha dovuto faticare ed implorare lo stilista per avelo- pensai, ed un dolce sorriso si stampò appena sul mio viso.
Dopo circa un'ora scesi in cucina, Taemin era in salotto
a guardare la tv...
Decisi di prendere qualche biscotto con un pò di latte fresco.
Non sentii i suoi passi, nè la sua presenza...
Ero intento ad inzuppare quel biscottino nel latte, mi solleticò i fianchi e saltai
dalla sedia...
Rovesciai tutto il latte sul tavolo...  
Mi voltai e gli diedi uno schiaffo al centro della testa.
"Così impari!" gli dissi facendogli la linguaccia...
"Ma... mi hai fatto male!" fece un finto, ma tenero, broncio.
Gli diedi un bacino sulla guancia e mi voltai ed andai a prendere lo straccio
per pulire.
"Sei proprio un testone però... per una volta che decido di mangiare..."
"Lo so... scusa..."

Per una volta che avevo deciso, di mia spontanea volontà, di mettermi qualcosa
nello stomaco c'era Taemin a farmi cadere il bicchiere. Avrei voluto picchiarlo ma non ci riuscii sul serio, infondo lui mi è sempre stato vicino, mi ha sempre sopportato e in quel giorno, come sempre, voleva rendermi un po'  felice per il mio compleanno.
Ripulii per quanto possibile, poi uscimmo, abbandonai l'idea di mangiare
anche quella mattina.
Presi la mia macchina, ci saltammo dentro e sfrecciamo dal parrucchiere.
Per tutto il tragitto lo guardai seccato, ma lui sorrideva.


"Vattene!" esclamai spingendolo fuori dal negozio con un po' di fatica...
"Perchèèèè?" iniziò a ridacchiare opponendo resistenza...
"Perchè si, non voglio che mi vedi, e soprattutto non voglio che tu metta strane
idee al mio parruchiere." continuai a spingerlo con buoni risultati
"Ma..." disse lui con una vocina triste...
"Niente ma, vattene... a dopo" sorrisi gli posai un dolce bacio sulla guancia e una volta fuori gli chiusi la porta sul naso.


Quando uscii fuori mi sentii come rinato.
Avevo bisogno di cambiare, volevo dare una botta di energia e carica alla
mia figura, ma soprattutto alla mia vita. Un cambio radicale.

Taemin era al bar posto di fronte, sorrisi con l'angolo della bocca.
Era intento a leggere un giornale.
Decisi di andare da lui, volevo sconvolgerlo da vicino.
Quello che gli si presentò davanti insieme al mio sorriso lo fece arrossire e spalancare la bocca
Iniziai a ridere un po' imbarazato, era davvero buffo, e gli ero grato di tutto.








Ciaooooo ragazzeeeee scusate il ritardo... Ringrazio neesama per avermi sopportato è tutto merito suo se sono riuscita a buttare
giù qualcosa... spero non vi deluda... questo capitolo è solo la "preparazione" a qualcosa di stupendo... *-* prossimo capitolo sorpresaaaaa eheheh xD

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Tutto quello che voglio è che tu sia felice, niente di più ***


Tutto quello che voglio è che tu sia felice, niente di più

HTML Online Editor Sample

Rimase a fissarmi in quella posizione per circa dieci minuti, aveva una faccia da pesce lesso.
Fin quando lo strattonai per farlo ritornare alla realtà...

"Allora? Ti piace?" gli domandai sorridendo
"No, cioè si... ma... volevo dire... ecco..." disse grattandosi la testa
"Si o no?"
"Si, tu sei sempre bellissimo." disse infine sorridendo imbarazzato
"E tu sei sempre un marpione!"
"Eh?"
"Niente Taemin, lascia perdere. Dovremmo andare a casa sono le tre..."
"Key, c'è tempo... andiamo a pranzare?"
"Va bene, dove andiamo?"
"Non saprei, ristorante o fast food?"
"Mc Donald, parappappapàààà, I'm loving it!"
"Va bene andiamo là!"
 

Salimmo in macchina, lasciai guidare lui, mi "rilassai" chiudendo gli occhi e poggliando la testa al sediolino.
Mille pensieri vagavano nella mia testa, ma quello sempre costante che non mi abbandonava un momento era Jonghyun.
Ad esempio, pensavo al mio vestito? E subito dopo mi ponevo una domanda stupida "Potrebbe piacergli?"
Era da un po' di giorni che non lo vedevo e la sua mancanza si faceva sentire sempre nei momenti in cui pensavo di sentirmi meglio.
Era strano, e forse lo è ancora adesso. Ma nonostante tutto, Jonghyun, fin dal primo giorno in cui l'ho incontrato è stato il mio pensiero costante.
Forse non posso dire il mio pensiero felice, perchè, ci sono state troppe incomprensioni ma in qualche modo lui è sempre nella mia testa.

Pensai a dove fosse e con chi fosse. Quando ad un tratto iniziai ad agitarmi...
Probabilmente stava lavorando, e pensare che stesse scopando con qualche vecchia arrapata mi fece davvero andare su tutte le furie.
Non riuscii a darmi una calmata, spalancai gli occhi e mollai un calcio in un luogo indefinito della macchina.


"Ti senti bene?" mi domandò voltandosi verso di me shockato...
"Sto bene, pensa a guidare, non vorrei fare un incidente."
"Sei sempre stato antipatico, da quando ti conosco, ma ultimamente lo sei di più."
"Tutta questa dolcezza da dove viene fuori? Sono emozionato! E' la prima volta che riesci a trattarmi male." dissi sorridendo.

 

Non ci era mai riuscito, anche quando lo mandavo a cagare nei momenti di nervosismo era sempre pronto ad accarezzarmi e comprendermi.
Ma desideravo una sua risposta brusca, desideravo anche vedere il lato "brutto" di Tae.


"Non ti ci abiutare amico mio..." sorrise ad io scossi la testa.


Una volta arrivati  al Mc ci dirigemmo alla cassa  e ordinammo.
"Un mac menù e..."
Non gli lasciai finire la frase...
"E un'isalatina..."
"Con le crocchette di pollo? Salsa?" domandò la commessa
"Un'insalatina e basta."
"Va bene" rispose un pò spaventata...

 Ero stato arrogante, ma non riuscivo a fare altrimenti.


Prendemmo posto in un tavolo per due. Ci sedemmo e Taemin iniziò a mangiare, con voracità, il suo gigantesco
panino.
 -Chissà, magari un giorno anche io potrò- pensai...
Aprii la mia bella insalatina ed iniziai a mangiare in tutta calma...
Credo che il primo boccone fu il più duro da masticare in tutta la mia vita...
Ci misi, penso, 10 minuti a masticarlo e sminuzzarlo per bene... Era diventato un passato di verdure.

 

"Key, cosa ci vieni a fare al Mc Donald per poi ordinare un'insalatina?"
"Non voglio risponderti..."
"Simpatia portami via... Comunque, stasera dovrai essere pronto per le undici..."
"Come vuoi, come hai fatto a convincere lo stilista?"
"Non importa..." sorrise portandosi una patatina alla bocca
"Si che importa!"
"Non sono affari che ti riguardano..." sorrise, un sorriso finto...
"Ti pregoooo!" gli feci degli occhioni dolcissimi...
"Smettila Kibummie, non mi incanti..." rispose portandosi la cannuccia della coca cola alla bocca...
"Vuoi smetterla di ingozzarti e dirmi come hai fatto?" dissi sbuffando...
"NO,NO,NO E NO... e adesso sbrigati a mangiare quell'insalatina che è tardi..."
"Ma uffà, Tae ti pregoooo!"
"No, è inutile che fai quegli occhioni dolci!"
"Va bene, ti giuro che se mi annoierò questa sera poi ti picchio!"
"Vado in bagno... quando torno voglio vedere quel piatto pulito." disse voltandosi di spalle ed avviandosi verso il bagno.
Probabilmente andò in bagno perchè non voleva dirmi come aveva fatto, perchè torno dopo 3 secondi...
Tornammo a casa, inutile dire che non toccai più quell'insalatina...
Taemin mi salutò, mi disse che aveva delle commissioni da fare e che sarebbe venuto a casa per le dieci e mezzo...

 

 

Taemin's POV

"Tutto chiaro?"
"Tutto chiaro, per quanto riguarda il pagamento?"
"Non è importante, tu pensa solo a quello che ti ho detto prima. Per i soldi non c'è problema."
"Ne sei sicuro?"
"Ne sono sicuro, ma ti giuro che se torna da me piangendo ancora io... potrei ammazzarti!"
"E' davvero fortunato, ha qualcuno che lo ama davvero. Sei sicuro di questa cosa?" mi domandò ancora, quella domanda stava diventanto snervante
"Se non fossi stato sicuro credi che ti avrei chiamato? E per di più, per quello che mi è costato trovarti!"
"Hai ragione..."

Qualche secondo di imbarazzante silenzio passò, nessuno dei due proferì parola.
Cosa stavo facendo? Era davvero la cosa giusta?

"Taemin..."
"Si?"
"Grazie..."

Riagganciai, era troppo. Avevamo un patto, se non l'avesse rispettato, mi sarei davvero incazzato.
Andai a controllare che la sala fosse pronta, era tutto come avevo chiesto...
Stavano ancora facendo gli ultimi preparativi, feci controllare le luci... Era tutto, TUTTO PERFETTO.

 


Key's Pov

Ero appena uscito dalla doccia quando mi sedetti sul letto e presi quella busta fra le mani...
Guardai emozionato quei vestiti, erano davvero belli, sembrava fossero cuciti per me...
Ci misi molto a scegliere gli accessori, così optai per delle collane: una metallica e una rosa molto vistosa.
Per non parlare delle scarpe, quelle sono state un'incognita fino all'ultimo minuto, ma le scelsi fucsia come il vestito.
Mi truccai, decisi di mettere del fondotinta e una linea di matita nera all'interno degli occhi.
Spruzzai il mio profumo, sospirai,  guardai l'orologio ed erano le undici meno un quarto e di Taemin neanche l'ombra.
Bussarono alla porta, era lui...
Corsi giù per le scale ed aprii la porta.

 

  (non fate caso al microfono, ma era per rendere l'idea del vestito)

 

Mi guardò quasi come se si stesse emozionando

"T-Ti sta... davvero bene!" disse per poi sorridere, un sorriso dolce e tenero.


Sorrisi anch'io, aveva un mazzo di fiori fra le mani...


"Auguri Kibummie!" disse saletellando

"Ma..."
Non mi lasciò finire la frase... e mi diede i fiori...
22 rose rosse più una bianca... C'era un bigliettino lo aprii e lessi il messaggio

-Tutto quello che voglio è che tu sia felice, niente di più- 

Quando stavamo per partire da casa mia mi guardò e mi strappo letteralmente le chiavi della mia macchina dalle mani.

"Giudo io!" si limitò a dire facendomi l'occhiolino...
Anche lui era vestito bene, lo guardavo... sorrideva...


Notai che era già da mezzora che giudava ed ero seccato...
"Si può sapere dove mi stai portando?" domandai spazientito
"Lo scoprirai..."
"Come sei misterioso oggi!" borbottai...
Quando dopo poco fermò la macchina e mi coprì gli occhi con una benda...
"Cosa stai facendo?" gli domandai spaventato...
Ma non rispose... dopo poco mi aprì lo sportello, mi prese entrambe le mani, per guidarmi, e mi fece scendere...
Non volava una mosca, era tutto silenzioso, calmo e tranquillo...
C'era solo un'aria che non so definire benissimo ma credo fresca...
Mi fece camminare e dopo un pò si fermò nuovamente.
Mi sembrò di stare su una giostra...
"Sei pronto?" mi domando posandomi un bacio sulla guancia...

"Si..." risposi...
Mi slaccio il nodo della benda... e quel che vidi mi lasciò senza fiato... Ero emozionato, mi vennero le lacrime agli occhi.
Era davvero un regalo stupendo. Aveva fatto tutto da solo?
Tutta la sala era piena di amici che io non vedevo da molto...
Tutti urlarono "Sorpresaaaaa!"
C'erano persone sconosciute e non... Tra la folla intravidi: Jinki e Minho.
 sono anche loro amici d'infanzia...
Corsi ad abbracciarli...
"Minho, Jinki!"
L'emozione in quel momento mi invase, io quasi non riuscii a riconoscerli, ma appena vidi i tratti del loro viso mi tornaro alla mente
tutte le cose che facevamo da bambini, e le lacrime, finalmente di gioia affiorarono sulle mie guance.
Salutai tutti gli invitati, mi diedero i loro regali si scartai ed erano favolosi, erano quasi tutti accessori...
Quando aprii quello di Jinki e Minho restai nuovamente a bocca a aperta.
Un altro vestito, un altro di una collezzione che non riuscii a comprare, ma che avevo indossato per le sfilate
"Vi siete messi d'accordo?" domandai, guardando i tre.
"NO!" risposero all'unisono ridendo...
Era ovvio che l'avevano fatto, ed ero contento.

 

 

 

Ciao ragazze, mi sono resa conto che per il capitolo speciale dovrete aspettare ancora un altro capitolo, il prossimo lo sarà promesso!

Sarebbe venuto troppo lungo e vi avrebbe annoiato credetemi... è meglio un po' di suspance? Ahahah xD

Dedico ugualmente questo capitolo a Neesama, auguri per ieri cara *-*, ma quello del regalo, dovrà essere speciale e tu sai perchè...

Quindi quello del mio "piccolo" regalo di compleanno sarà il prossimo! Un popo (?) a tutte, spero vi piaccia....

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Sandwich e i regali non sono ancora finiti? ***


HTML Online Editor Sample

Sandwich e i regali non sono ancora finiti?

 

Ci sedemmo al tavolo riservato per me e loro, era tutto stupendo...
C'erano le luci  rosa, quelle da discoteca ma erano delicate, non accecavano la vista...
Era una discoteca, c'erano anche i cubi e il palco per ballarci su...
La musica era leggera, commerciale, ci servirono dei cocktail ed iniziammo a bere... Ci portarono gli stuzzichini ed io li laciavo addosso a tutti...

Dopo aver finito il bicchierone di cocktail ordinai una bottiglia di champagne

"Il più costoso!" dissi al bar man facendogli l'occhiolino.

Dopo poco arrivò in tavola e lo stappai...
Taemin era brillo già al terzo sorso, Jinki reggeva, Minho un po' meno...
Io ero solamente brillo, mi divertivo a vedere i miei amici sparare cavolate, gli davo anche spago.


 

"Quando è stata l'ultima volta che hai fatto l'amore Minho?" gli domandai lanciandogli un oliva tra i capelli...

"Hey Kibummie che fai? Sono stato tutto il pomeriggio dal parrucchiere, non mi sembra il caso! Comunque un mesetto, ci ho fatto la muffa..." disse

con un sorriso ebete

"Un mesetto? Ahahah povero Minhooooo!" gli dissi con una vocina dolcemente stupida e gli accarezzai la guancia

"E tu Kibum?" intervenne Jinki divertito

"Io? Non saprei di preciso, ma poco tempo insomma... ho una voglia matta adesso!"

"Key!" tuonò Taemin dandomi un pattone sulla gamba

"Si? Dimmi? Cosa c'è sei geloso? Ma se sei il primo porco!"

ridemmo tutti e quattro all'unisono...

"Ah, senti chi parla mister facciodeipompinifantasticiragazzieingoioanchelospermaperchèmipiace!" disse tutto d'un fiato

Lo fulminai con lo sguardo e gli diedi uno schiaffo dietro la nuca

"Aia!"

"No, cioè tu e Kibum avete?" chiese Jinki spalancando la bocca più che poteva

"Per un certo periodo!" risposi portandomi il bicchiere alle labbra con disinvoltura...

 

Quelle luci di cui vi parlavo prima divennero intense, non erano più rosa, ma fucsia.

La musica si stoppò all'improvviso, vidi tutti avvicinarsi al "palco", la gente urlava.
Taemin mi fece un sorriso a 10324304949 denti, mi prese per il polso e mi tirò verso la folla.

"Sei matto?" urlai, ma non mi sentì.
La sala era piena di gente, non si respirava...
Taemin si faceva strada urlando "Pistaaaaaa!"
Arrivammo lì sotto e proprio in quel momento il palco si riempì di fumo.
Le luci diventavano sempre più intense...
Vidi spuntare un ragazzo, era vestito con dei pantaloni bianci e una "canotta", se così la si può definire,
nera...

 

(Immaginatevi un ragazzo muscoloso che spunta dal basso sollevato da una piattaforma con le luci fucsia e il fumo... con questa canzone
http://www.youtube.com/watch?v=asc1Sqd3OOc)
 

Era mascherato, non riuscivo a vederlo in viso, arrivato all'apice iniziò a muoversi con disinvoltura, muoveva il bacino in un modo tremendamente sexy.
Boccheggiai, mi stavo perdendo in quel fisico scopito, da quel vedo non vedo della sua favolosa canotta nera.
La maschera era colorata, ma non riuscivo a vedere molto...
Si allontanò da quella piattaforma e prese a ballare sul cubo, muoveva i suoi fianchi.
Un boato, le ragazze urlavano impazzite e tutti i miei amici gay anche.
Non capii più nulla quando mi guardo e mi indicò, si girò di schiena e mostrò il suo sedere.
Il pantalone bianco aderente diventava sempre più stretto per i miei gusti... avevo la bocca aperta ed il cuore a mille.
 Sarei voluto salire sul palco e strappargliela.
Mi leccai le labbra, mi guardava e prese nuovamente a giocare con il palo della lap dance...
Mi portai una mano al petto, dovevo calmarmi. Mi stavo eccitando troppo.
Era perfetto.
Si allontanò dal palco, il fumo scomparve insieme a lui, le luci divennero di nuovo rosa.
Lo cercai con lo sguardo ma non riuscii a trovarlo, c'era troppa gente.
Indicai il punto dove era scomparso con la bocca aperta.
"Ma...ma lui!" dissi balbettando
"Piaciuta la sorpresina?" disse Taemin guardandomi divertito
"Lo voglio, tu ora dimmi chi cazzo è!"
"No, mi dispiace, non lo conosco!"
"TU COSA? SEI PROPRIO SCEMO!"
"Perchè?"
"Ingaggi un ballerino e non sai neanche chi è?"
"No, capita."

La sala venne invasa di nuovo dalla musica.
Io e Taemin incominciammo subito a ballare, raggiunti da Minho e Jinki...
Ricordo che mi sentivo impazzire in quei pantoloni fucsia, diventati troppo stretti. Avevo una voglia matta di scopare.
Preso dall'eccitazione del momento, mi sarei scopato chiunque.
Mi ritrovai in una sorta di situazione strana, ma eccitante.
Minho era dietro di me e strusciava il suo bacino contro il mio sedere, Taemin faceva lo stesso davanti.
In quel momento mi sentii un sandwich, un eccitato e calorico sandwich.
Minho si muoveva in un modo tremendamente sexy, poggiò le mani sui miei fianchi facendomi ancheggiare.
Inaracai il collo e quello che trovai dietro fu la spalla di Minho, mi sorrise, era evidentemente ubriaco.
Le sue mani scivolarono sul mio basso ventre e le lasciò lì, gli diedi un morso sul collo e lo sentii rabbrividire.
Taemin continuava a muoversi, poi, appena vide il nostro coinvolgimento mi prese dalla nuca.
Fu un bacio passionale, mi guardò per pochi secondi e poi prese nuovamente a baciarmi con foga.
Strusciò la sua erezione contro la mia, era davvero troppo.
Aprii le braccia scrollandomeli di dosso.

"Adesso BASTA ragazzi." dissi con un fare da diva.
"Perchè?" urlarono entrambi
"Mi stavo divertendo così tanto!" esclamò Minho.
"Minho, spero per te che tu abbia dei pantaloni puliti. Ti sei bagnato."

 

Poco dopo arrivò la torta, era immensamente rosa...
Era bellissima davvero, soffiai le candeline, avevo gli occhi di tutti puntati addosso.
Mi cantarono tanti auguri a te ed io sorridevo come un ebete, imbarazzato.
Taemin non mi lasciò tempo di fare molto, mi prese per il polso e mi trascinò via...
Non mi diede neanche il tempo di parlare, lo guardavo shockato...
Facemmo una stradina strana, c'erano delle scale.
Salimmo e aprì la porta di una camera, lo guardai e sgranai gli occhi.
Mi ci buttò letteralmente dentro, mi sorrise.

"Ciao ciao Kibummie!" disse chiudendomi dentro.


Nel cadere mi feci male il ginocchio, -stupido Taemin- imprecai...
Mi guardai intorno e notai che quella non era una stanza delle torture...
C'erano delle luci rosse soffuse, un letto pieno di petali di rose ed un cuscino a forma di cuore al centro con scritto -Aspettami quì!-

C'era un buon odore, sarà stato di fresco. C'erano delle candele rosse che si intonavano perfettamente ai petali delle rose.

Sorrisi, era davvero bellissimo, ma era un sorriso spaventato ed in parte anche sbalordito.

D'un tratto sentii abbracciarmi da dietro, mi si poggiò sulla spalla.

"Non sono meglio io di Taemin?" sussurrò una voce calda e da me conosciuta al mio orecchio. Quanto mi era mancata? Rimasi immobile non riuscii a fare nulla

Il mio cuore non esplose, ma ci era quasi.

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutte ragazze, spero che questo capitolo vi piaccia! Ve lo aspettavate?

Eh? dite la verità! Vorrei ringraziare TokioFastFoodTK per avermi aiutato tantissimo a scrivere questo capitolo, grazie scema!

E volevo dedicarlo a neesama per il suo compleanno, unnie spero ti piaccia!

Grazie a tutte, un bacione

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** E questo è il senso di un momento già perfetto ***


HTML Online Editor Sample

 E questo è il senso di un momento già pefetto

 

 

 

Ciao a tutte ragazze, ecco il capitolo tanto atteso... ringrazio tokiofastfood per le sue preziose corregioni. Vi chiederete perchè le note le metto all'inizio... bene perchè voglio che ascoltiate questa canzone mentre leggete il capitolo http://www.youtube.com/watch?v=LqIlnF2zjz8&feature=fvwrel detto ciò... buona lettura!

 

 

"Com'è che faceva quel moretto, prima, dietro di te?"

 

Mosse il suo bacino, facendo strusciare la sua erezione, contro il mio sedere.
Riconobbi quella voce tanto dolce e melodiosa quanto sensuale ed intrigante.

"J-Jong..." sussurrai/ansimai a bassa voce

 

Mi abbracciò da dietro senza dire una parola, poggiò il suo mento sulla mia spalla, lo sentii sospirare.
Inspirò il mio profumo sul collo facendomi rabbrividire.

Giuro che sentii il suo cuore battere forte contro la mia schiena.
Mi posò un bacio sotto l'orecchio, mi sentii svenire.
In quei giorni quanto avevo bramato quelle labbra, quanto le avevo sognate?
Forse troppe...

In quei giorni quante volte avevo sognato di passare il mio compleanno con lui?
Ancora di più del desiderio delle sue labbra, infondo quello era un desiderio fisico...
Io avevo un desiderio d'amore.

"Tu s-sei q-qui... C-cioè" balbettai
"Shhh..." sussurrò.
Voltai la testa per cercare i suoi occhi, non appena lo feci posò un dolce bacio
sulle mie labbra guardandomi, cercava i miei e si trovarono. Proprio in quell attimo i nostri cuori si accarezzarono e diedero vita ad una dolce melodia.

Schiuse le labbra ed io a mia volta feci lo stesso, quel baciò diventò passionale ma allo stesso tempo dolcissimo.
Continuava ad abbracciarmi, mi strinse forte a se.
Quando si staccò sorrise, inarcò la testa e mi baciò il mento.

"Auguri Key!" sussurrò in un modo estremamente dolce.

Sorrisi, ero shockato. Non era più eccitazione fisica, era eccitazione mentale.
Mi sentivo impotente con lui al mio fianco, non riuscivo a fare nulla.
Si staccò da quell'abbraccio e sorrise ancora con l'angolo della bocca.
Era tremendamente bello, indossava solo quei pantaloni bianchi e la sua estrema dolcezza.
Si lasciò cadere sul letto, lo guardai e mi morsi il labbro.
La sua carnagione si sposava perfettamente con i petali delle rose, era tutto stupendo.
Era stupendo il modo in cui mi guardava, non l'aveva fatto mai con tanto imbarazzo.
Tese il braccio in avanti porgendomi la mano, feci un passo in avanti e mi tirò facendomi cadere su di lui.

"Sei mio..." sussurrò mentre iniziò a baciarmi il collo, il mio cuore esplose.
Gli presi il viso tra le mani, mi posizionai a cavalcioni su di lui ed iniziai a baciarlo con foga, come mai prima di quel momento.
In quel bacio si poteva sentire il MIO AMORE.
Il suo gusto dolcissimo mi mandava fuori di testa.
Iniziò a toccarmi il sedere con voglia. Potevo sentire la sua erezione crescere sotto di me.
Presi a muovere il bacino in avanti facendo scontrare i nostri sessi, lui ansimò sulle mie labbra.
Pensai di potermi perdere nell'immensità dei suoi abbracci, dei suoi baci, dei suoi tocchi.
Ribaltò la situazione con un abile mossa, ricaddi sotto di lui, stavo impazzendo.
,Lo guardai negli occhi con aria di sfida e gli morsi il labbro facendolo male.
NON CAPIVO SE ERA PIù PER SESSO O AMORE.
Guardò il cielo ed ansimo a quel gesto, gli portai una mano tra i capelli e lo tirai ancora di più verso di me.
Quando fu a pochi centimetri dal mio viso gli leccai le labbra e lui prese a muovere il bacino, proprio come facevo io prima.
Aveva la passione negli occhi, mi infilava le mani ovunque mi stringeva le natiche e di tanto in tanto mi teneva dai fianchi per spingere meglio.
Ansiamavo sulle sue labbra sul suo collo o sulla sua spalla ovunque mi appoggiassi.

Le mie labbra mordevano, le mani accarezzavano ed il cuore lo amava...

 I suoi occhi erano lucidi e carichi di passione, ero completamente pazzo di lui.
Sentivo mille brividi percorrermi la schiena, ma quello più forte arrivò al cuore.

Era una sorta di situazione strana, era carico di voglia ma allo stesso tempo si curava di essere dolce.
Mi tolse la giacca prendendo nuovamente a baciarmi il collo, gli posai una mano sul sedere.
Infilò le mani sotto la maglietta bianca e inziò a stuzzicarmi i capezzoli, mi guardava divertito ed io inarcai la testa.
Mi leccò il pomo d'adamo ed ansimai forte.

Posai le mie mani su quel petto scolpito sudato, era lì tutto per me.
Mi sfilò la maglia e dopo ciò io ribaltai la situazione, lo feci cadere sotto di me ed iniziai a leccargli le labbra sensualmente.
Roteo gli occhi e in un gesto involontario spinse il bacino in avanti ma io non permisi alle nostre eccitazioni di toccarsi.
Volevo essere io per un po' a farlo impazzire.
Scesi a baciargli il collo e lo stuzzivao con la punta della lingua, senza fermarmi presi le sue mani che erano posizionate sul mio sedere
e le tolsi. Le intrecciai con le mie e sorrisi sul suo collo, lo sentii rabbrividire e tremò.
Lasciai una scia di baci scendendo ai suoi pettorali, una volta arrivato lì gli leccai i capezzoli e feci scontrare le nostre erezioni
"AHHH,KEYYY!" ansimò forte, urlò il mio nome.
Leccai i suoi pettorali, i miei pantoloni fucsia per poco non si strapparono.
Arrivato al basso ventre gli lasciai le mani ed andai a cingergli i fianchi, accerezzandoglieli leggermente in modo da procurargli solletico.
Tremò ancora ed ansimò il mio nome a bassa voce mordendosi il labbro.
Quando feci per sbottonargli la cintura mi fermai un attimo, mi stava guardando ed era bellissimo.
Aveva un sorriso imbarazzato stampato sul volto e mise una mano tra i miei capelli.
Non ci pensai due volte, gli tolsi i pantaloni,  posando di tanto in tanto bacini su tutta la lunghezza della gambe, aveva già capito le mie intenzioni.
La stretta si fece più salda, mi stava invitando a sbrigarmi.
Gli tolsi anche i boxer, ed era già in erezione non ci fu bisogno di fare molto.
Gli accarezzai l'interno coscia e proprio in quel momento ansimò.
Presi a sfiorarglielo la punta con la lingua, lo feci velocemente e stava impazzendo, ansimava e con la mano cercava di spingermelo in bocca.
Risi, non volevo dargliela subito vinta, così per farlo distrarre gli passai delicatamente la mano nell'inguine...

"AHHH, tu mi farai impazzire un giorno o l'altro!" sussurrò


Non resistetti, così glielo presi in bocca, iniziai a succhiarlo e gemeva di piacere, quei gemiti si diffusero in tutta la stanza.
Facevo su e giù velocemente, lui mi guidava con la mano... Ho sempre amato le sue mani.
Lo fermai, mi accorsi che era quasi al culmine, così risalii su di lui con un sorriso soddisfatto sulle labbra.

"Tu sei già pazzo di me, anche se non lo ammetti!" gli dissi dolcemente,  sorrise ma non gli lasciai tempo di replicare.
Lo baciai con foga e lui mi spinse con forza facendomi cadere dall'altra parte del letto, iniziò a toccarmi l'erezione da sopra i pantaloni e io gli ansimano
letteralmente in bocca.
Mi slacciò i pantaloni ed infilò una mano nei boxer aprì gli occhi durante quel bacio, mi sentii osservato.
Lo fà sempre, non ho mai capito il perchè!
Prese a muovere la mano su e giù, non resistetti e gli morsi il labbro superiore.
Gemette, era un gemito nasale quasi come un lamento, gli avevo fatto male.
Lo guardai divertito e mi scappò da ridere... si vendicò.
Prese a muovere la mano velocemente e mi fece urlare non so quanto, ero quasi arrivato al limite non riuscivo a trattenermi.
"Basta Jong, basta sto per venire basta!"

Ma lui continuava, non mi dava ascolto, avevo un'espressione divertita disegnata in volto.
 
Si fermò proprio nel momento in cui supposi stessi per venire, lo guardai contrariato.

"PERCHè?" urlai

"PERCHè NO, IO TI VOGLIO, NON POSSO FARTI VENIRE COSì!"

Mi tolse finalmente i pantaloni e mi sentii libero, quando mi tolse i boxer mi sentii pronto per accoglierlo dentro di me.
Lo volevo, volevo che le nostre anime si unissero di nuovo.  Si posizionò meglio sospra di me e io schiusi le gambe, lo guardai e lui mi accarezzò il viso.
Mi baciò, il suo sapore dolce invase la mia bocca, le sue mani calde iniziarono a riscaldarmi l'anima quando dal nulla mi abbracciò.
Quando si staccò dal bacio restò per qualche minuto a guardarmi senza dire niente, gli posai una mano sul cuore e lui non fece niente per togliermela.
"Ti piace sentire il battito del mio cuore?" disse un po' affannato,  non risposi mi limitai ad annuire e lui mi regalò uno dei suoi sorrisi più luminosi...
Presi la sua mano e gli leccai due dita, mi guardò un po' sconvolto...
Avevo una voglia matta di sentirlo dentro di me, capì subito...
Mi infiò prima un dito, feci una smorfia di dolore e mi guardò come per cercare un consenso...
Annuii nuovamente, così iniziò a muoverlo piano... non appena iniziai ad ansimare infilò anche l'altro...
Mi guardava negli occhi ed io facevo lo stesso, ero diventato rosso...
Non appena le tolse lo tirai verso di me e lo baciai, intrecciai le mie gambe dietro la sua schiena e mi penetrò delicatamente...
Urla di piacere, e lui si morse il labbro...
Poggiai le mie mani dentro la sua schiena, partì con delle spinte regolare poi aumentò la velocità...
Era bellissimo fare l'amore con lui e guardarlo negli occhi, mi accarezzò il viso e sgranai gli occhi...
"Ahhhh, non ti fermare..." sussurrai
Scosse la testa e posò un bacio sul mio collo...

"Mi... M-mi pia-ci!" balblettai tra gli ansimi, mentivo, quello che avrei voluto tanto dirgli era ben altro.
Due parole che il mio cuore canticchia ogni volta che lo ho al mio fianco e le urla quando facciamo l'amore.
Tremava, era tutto sudato ed era bellissimo.

"Tu no!" urlò e mi fece la linguaccia... ci rimasi un po' male, ma era così carino, infondo sapevo che mentiva...

Ad un tratto tolse le mani dai miei capelli, le intreccio con le mie, poggiò la testa sul mio petto e spinse forte...
Mi abbracciò, io tremai e lui sorrise...  venimmo insieme, fù l'attimo più bello di tutta la mia vita.
 

E questo è il senso di un momento già perfetto.

"Mi sei mancato!" mi disse accasciandosi al mio fianco e baciandomi la guancia

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Le istruzioni del cuore ***



 

Le istruzioni del cuore





Ciao a tutte ragazze, LEGGETE PERCHè è IMPORTANTE... da quì verso la fine Key inizierà a parlare al presente, questo vuol dire che mancano davvero pochi capitoli alla fine *si asciuga la lacrimuccia*... spero vi piaccia. Sicuramente, i prossimi capitoli vi stupiranno e saranno i più emozionanti. Grazie a tutte un bacio



Intanto...

 

  

   "Dov'è andato Key?" chiese Minho al più piccolo,  era appena tornato in pista da ballo  

"Non saprei!" gli rispose fingendo di nulla e si mise a ballare.

"Taeminnie sei cattivo!" esclamò corrugando la fronte.

 

Gli si avvicinò pericolosamente al viso e gli cadde quasi addosso ubriaco, riuscì a fermarlo prima che cadessero entrambi.

Minho era ubriaco ormai da un po' e non faceva altro che sparare cavolate. Jinki intanto si divertiva con la piccola Tiffany,

i due ragazzi erano molto vicini ed affiatati.

Taemin era esausto, doveva fare qualcosa per Minho non lo reggeva più in quelle condizioni. ìììii CcC

Si avvicinò ai due ragazzi che stavano ballando/amoreggiando...

"Jinkiiii dobbiamo andare a casa!"

"NO! Non posso adesso,  Tae ti prego..." lo supplicò

"Non reggo più Minho, per favore... la vedrai domani!"

"Tu va tranquillo in qualche modo tornerò..."

"Non posso lasciarti quì, non mi sembra il caso!"

"A me si!" disse infine...

Taemin annuì rassegnato, prese Minho sotto il braccio avviandosi verso l'uscita.

Tornarono a casa, e quel tragitto fu molto movimentato...

Taemin che cervava di distrarre Minho dal cambio marce, si era affezzionato tenendoci la mano su e facendo gesti osceni...

La strada bagnata per l'incessante pioggia... fu quasi un miracolo arrivare sani e salvi

"Che bbbella casa!" esclamò Minho felice

"Si bella, l'hai vista anche prima... Bevi questa bottiglietta d'acuqa..." disse porgendogliene una un litro e mezzo...

"Bottiglietta? Questa è una torre!"

Non oppose resistenza e la bevve tutta d'un fiato...

Taemin intanto andò a cambiarsi, ma all'improvviso sentì delle mani fredde posarsi sulle sue spalle...

"Che... che fai?" sobbalzò

"Niente!" disse il più grande facendolo girare e posandogli un bacio sulle labbra...

"Minho... non mi sembra il caso..."

"Perchèèèèèèè? Io l'ho detto che sei cattivo!" disse mettendo il broncio...

" Infilati questa canotta e andiamo a letto... è tardi, e siamo stanchi!"

"Siamo? Chi c'è in casa?"

"Io e te, cretino!" rispose spazientito...

Taemin l'aiutò a spogliarsi ed infilarsi la canotta, anche perchè prima Minho l'aveva infilata sopra ai vestiti facendolo ridere...

Si preoccupò di metterlo a letto, nel suo di letto,  si stese al suo fianco...

Taemin iniziò a parlare quasi più a se stesso che all'altro...

"Che giornata lunga, sono proprio stanco."

Ma l'altro non disse nulla... Tae si voltò e notò che ormai dormiva.

Aveva un pulsante? Dove si trovava? Pochi minuti prima stava sparando cazzate e poi si era addormentato di colpo, dov'è

la scritta on/off ?  Il cuore gli iniziò a battere forte e si voltò ad abbracciarlo, restatono così tutta la notte.

 

Jinki invece quella sera potè assaggiare il sapore dell'amore, anche se per metà. Tra baci e coccole si sentì volare... Quando tornò a casa era l'alba. Avebbe rivisto Tiffany il giorno dopo, lui l'aveva invitata ad uscire e lei aveva accettato senza alcuna esitazione. Minho si scusò con i ragazzi del suo comportamento e ammise di non ricordare davvero nulla di quella notte, quando poi lui e Taemin furono nuovamente soli in casa scoppiò una scintilla... Si accese il fuoco dell'amore, i due si baciarono e il più grande invitò Taemin ad uscire. Forse quel fuoco ardeva ormai da tempo nel cuore
di Minho che in quegli anni passati lontani credeva di aver dimenticato. Mentre invece per il più piccolo fù un occasione per ricominciare. Voleva darsi un opportunità: quella della felicità.

Key Pov

 

 

Poggiai la mia testa sul suo petto e lui mise una mano dietro le mie spalle, mi accarezzava il braccio.
Non so come fù possibile, davvero, ancora oggi me lo chiedo... Ma mi addormentai, forse tutta la tensione accumulata
in quei giorni, la sorpresa di vederlo e il rilassamento sia mentale che muscolare poi, mi fecero addormentare.
Mi sentivo terribilmente bene tra le sue braccia, in quei pochi istanti che stetti sveglio ricordo il suo petto alzarsi ed abbassarci velocemente
ed il cuore che pian piano tornava a battere ad un ritmo regolare...
Non so se lui si addormentò o se andò in bagno come sempre non me ne accorsi e forse questo fù meglio, so solo che il mattino seguente
quando mi svegliai ero posizionato sul lato che dava l'esterno del letto con un lenzuolo addosso...
Aprii piano gli occhi me li strofinai, la luce del sole mi accecava la vista e mugugnai qualcosa. Non mi voltai per vedere se ci fosse o meno, decisi di farlo con
cautela, ci sarei rimasto davvero male se non ci fosse stato.
Restai in quella posizione per un po', rimasi per qualche minuto a pensare alla notte precedente.
Tante cose mi frullavano nella testa, quello era stato senza dubbio il più bel compleanno di sempre.
Averlo fra le mie braccia e sentirlo vicino al mio cuore, così come non avevo mai fatto prima di quel momento, mi rese davvero felice.
Le parole che mi aveva detto, le pensava davvero?
Era tutto così silenzioso, potevo sentire solo gli uccellini cinguettare... Le candele si erano spente o forse le aveva spente lui stesso.
C'erano petali di rose ovunque, avevamo fatto un gran casino quella notte.
In cuor mio sapevo che non dovevo aspettarmi nulla, me lo sentivo.
Così decisi di voltarmi istintivamente  lui non c'era...
Sospirai, il lenzuolo era tirato accuratamente fin sopra il cuscino, ma c'era qualcosa lì sotto.
Tirai giù il lenzuolo e quello che vi trovai mi lasciò un po' perplesso.
Una scatola bianca con sopra un post it...

"Auguri Kibum, questo è il mio regalo!"

Kibum? Jong conosceva il mio nome reale?

-Forse è dei ragazzi- pensai...

Aprii la scatola: una bustina trasparente lucida sigillata con all'interno tanti pezzi di cartone?

Cercai di capire cosa fossero, era un puzzle.

Mi misi seduto ed incrociai le gambe, spostai il lenzuolo definitivamente. Una volta aperta la bustina cercai di assemblare i pezzi...
Non ci riuscivo, era mezzo addormentato e non capivo gli incastri...
Mi strofinai gli occhi e sbuffai, mi calmai e sbadigliando riuscii a metterne qualcuno insieme,
C'era la mia faccia, si quello l'avevo capito...
Lo sfondo mi ricordava tanto casa mia, il mio divano.
Corrugai la fronte e mi grattai la nuca.

Non c'erano le istruzioni, forse le uniche da seguire erano quelle del cuore.
Non ci sono mai le istruzioni per far innamore qualcuno, accade e basta.
Non ci sono le istruzioni per creare la confidenza, l'intimità...
Tutto accade in modo così semplice e naturale, proprio com'è accaduto a me con Jonghyun...
Forse il bello d'innamorarsi di qualcuno è cercare le istruzioni, le istruzioni del suo cuore.


Di colpo un flash back, sparsi pezzi sul letto iniziai ad assemblarli con facilità...
La nostra foto, scattata in quella settimana che passò a casa mia. Era stato Jonghyun.
Come aveva fatto? Senza neanche sapere le istruzioni del mio cuore era riuscito a fare tanto...

Da quel giorno, posso dire che la mia vita non è cambiata molto.

Io e Jonghyun continuamo a vederci, ho ancora i miei problemi con il cibo anche se sono migliorato.

Sto lavorando su me stesso e sto cercando di capire cosa vogli dalla mia vita.

Ma sono passati quattro mesi, tra un po' è natale...

Mi sembra ieri che lo incontrai per la prima volta.

Ogni volta che se ne va lascia un profumo nella mia stanza, il profumo della felicità che lui è per me.

Da quella notte Minho e Taemin fanno coppia fissa... e che ve lo dico a fare, anche Jinki e Tiffany...

Sono davvero carini in meno tempo di me sono riusciti ad avere l'amore, quello che io rincorro da tempo senza mai fermarmi.

Ho il fiatone ma non mi stanco.

Se sono riuscito a capire qualcosa di lui in questi mesi? Forse tanto, forse niente.

C'è qualcosa che mi sfugge, voglia sapere cosa.

Sento che ci sarà un tempo, forse, per sapere.

Ho appeso il puzzle in un quadretto ed ogni volta che sento la sua mancanza o litighiamo lo disfo poi lo ricompongo...

Mi fa sentire completo, mi fa sentire meglio... Forse perchè lo sento più vicino al cuore, oppure perchè vedo questo

puzzle come un segno d'affetto...

In questi quattro mesi ha continuato a dirmi cose importanti, certo, dipende dai punti vista.

Anche io ne ho tanti... Se vogliamo calcolare che me le dice mentre facciamo l'amore oppure se si vuol pensare che vengano dal cuore...

Io, ad esmpio, ho cercato tante volte di dirgli quelle due semplici parole... senza mai nessun risultato.

A lui invece è riuscito molto più semplice dirmi "Sei importante per me"

ed in quel momento mi sono sentito morire di felicità...     

   

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** "Sei allergico all'amore?" Se solo potessi disegnare il mio cuore accanto al tuo... ***


HTML Online Editor Sample

"Sei allergico all'amore?"

Se solo potessi disegnare il mio cuore accanto al tuo.








Il giorno sta passando velocemente, sono parecchio indaffarato.
Controllo la posta, rispondo alle telefonate del menager e pulisco casa.
Oggi per pranzo ho mangiato latte e biscotti, mi è rimasto sullo stomaco.
Ieri notte c'è stato un po' di "movimento" in casa, per essere precisi sul tavolo
della cucina e in camera da letto...
Jonghyun era venuto a farmi "visita" di sua spontanea volontà, aveva bisogno di
soldi... Almeno così mi impongo di credere, ma spero sia per altro.
Sto divagando comunque... Quando gli ho chiesto come ci era arrivato non mi diede una risposta, iniziò a baciarmi e finimmo per "fare l'amore" sul tavolo...
Kai assistì alla scena, quando mi stavo chinando per fargli un servizietto
 mi sentii leccare il piede ed urlai...
Scoppiammo tutte e due a ridere,  il cuore mi batteva così forte  che credetti
mi stesse per venire un infarto... Quella bitchy mi spaventò davvero.






Lui mi prese sulle spalle e mi portò sù in camera...
"Quanto pesi Key? Sei davvero leggerissimo!" esclamò "lanciandomi" sul letto...
"Cosa t'importa?" gli risposi tirandolo verso di me dalla nuca...
"Potrebbero farti del male facilmente..." scostò il ciuffo biondo dal mio viso soffiandoci sù...
"Anche se sono magro non vuol dire nulla, graffio io sai? Raaaawrrr!" iniziai
a scherzare, gli morsi il labbro...
Nel farlo sembrava distratto, quasi come se fosse preoccupato...
Cercava di evitare il mio sguardo, teneva gli occhi chiusi, era strano.
Del resto Jonghyun non ha mai avuto comportamenti normali, almeno nei
miei confronti.
Era davvero imbarazzante, evitava il mio sguardo ma ci dava dentro...
Mi sentivo impazzire ma volevo avere anche e soprattutto il suo cuore non il suo corpo...
Presi il suo viso tra le mani, da quando avevamo iniziato non si era degnato di un bacio e questo era strano forse più del resto.
"Tutto bene?" gli chiesi arrestandomi nei movimenti...
"S-si..." sussurrò ansimando...
"Ne sei sicuro?"
"S-si!" ripetè ancora...
"Jong?" richiamai la sua attenzione di nuovo, questa volta si fermò e mi
guardò tirando su con il naso...
"Perchè hai gli occhi rossi?" gli domandai accarezzandogli la guancia rossa.
-Forse è per questo che mi ignori- pensai
"Sto bene, s-s-arò allergico a... qual-c-cosa..." mentì... la sua voce tremava...
"All'amore forse?" gli sussurrai sulle labbra baciandogliele dolcemente...
Non mi rispose... si asciugò gli occhi e prese a baciarmi, il suo bacino tornò
a muoversi. Si mosse dentro di me. Inizialmente piano poi ad un ritmo regolare, il suo... IL NOSTRO... Tornammo a fare
l'amore per tutta la notte, quasi come se non fosse accaduto nulla. Sorrideva e mi stringeva fra le sue braccia...
E' inquietante il modo in cui cambia umore...
Vestiti sparsi per tutta la casa e coperte ormai inesistenti... E' tutto un caos come nel mio cuore. Ogni giorno mi ritrovo a combattere con la mia irrazionalità. Mi sono abiutato ad averlo dentro di me, alle volte quando lo facciamo non c'è nenache bisogno che lui mi prepari... Forse è questa la forma dell'amore... Combaciare perfettamente con l'altra persona, si, proprio come un puzzle. L'altra persona è il pezzo che ti completa.
Ed è proprio così che mi sento quando lui è dentro di me, completo.
Lui combacia perfettamente con la mia anima ed il mio cuore...

Alle volte lo chiamo di sera, mi vesto e lo vado a prendere ovunque lui sia...
Appena entra in casa sento il mio cuore completarsi a poco a poco...
Proprio come il loading della play-station... che paragone stupido, lo so, ma è
proprio così... Mi sento al 10 % quando mi dice "Certo Key, per te ci sono sempre", al 50 % quando sale nella mia macchina e mi bacia la guancia, al 90 % quando entra in casa e al 100 % quando ci mettiamo sotto il piumone a "coccolarci".
Sono le cose semplici con lui che mi fanno felice, riesce a rendere un dettaglio il motivo della mia allegria... 
Molte volte quel dettaglio è proprio lui, una sua parola o un suo abbraccio.






Questa sera verranno i ragazzi, li ho invitati per fare un giochino stupido... Ci sono Taemin e Minho, Jinki e Tiffany ed infine io e Jonghyun...
Dovrebbe essere una sorta di "appuntamento a coppie"... Peccato che io e Jong non saremo mai una coppia.
Ovviamente gli ho detto venire con un po' di ritardo e gli ho spiegato anche il perchè...
Vorrei parlare un po' con lui, mi manca da morire eppure non sono
passate neanche 24 ore dall'ultima volta che l'ho visto.
Sono pazzo, completmente pazzo. Faccio cose davvero folli per lui, non
mi riconosco più... Adesso mi sto andando a fare la doccia, poi mi vesitrò...
Mi vestirò per stare in casa, rendiamoci conto. E' questo l'amore?
Il sentirsi sempre insicuri e fottutamente stupidi quando si tratta della persona
che ami?  Probabilmente si...

Preparo i vestiti e prendo l'accappatoio... In poco tempo sono sotto l'acqua calda che accarezza il mio esile corpo. Mille pensieri vagano nella mia testa, sono rumorosi e non mi lasciano per un secondo.
Come ho già accennato molte volte, questa casa mi ricorda di lui...
Ogni angolo della casa mi ricorda un momento che ho vissuto con lui.
In questi mesi abbiamo fatto l'amore ovunque, quante volte lo abbiamo rifatto
sotto l'acqua calda che accarezzava i nostri corpi carichi di passione... tante!

Esco dalla doccia, mi infilo l'accappatoio ed inizio a strofinarmi con l'asciugamano i capelli bagnati.
Il campanello, sta suonando. Sgrano gli occhi ed inizio a parlare da solo, si sto diventano davvero matto!

"E' lui, e' lui.. no, ma dico, no... non esiste non può vedermi così!" mi agito e scuoto la testa muovendo freneticamente le mani
Ho la tachicardia...
-Incredibile Kim Jonghyun un giorno di questi volente o nolente mi ucciderai- penso
Non voglio che mi veda in queste condizioni, ma sono costretto.

Sto per avere una crisi isterica, è evidente.
"Arrivoooooooooooo!" urlo più forte che posso, sembro una gallina starnazzata... Jinki avrebbe apprezzato.
Scendo le scale a due a due, passo per il corridoio e mi soffermo davanti allo speccio...

"Un mostro, Key sei un mostro!" ripeto a bassa voce...


Finalmente arrivato davanti alla porta m'aggiusto un po' il ciuffo...
Un' altra cosa d'aggiustare? Il campanello, Jonghyun me lo sta buttando giù...
Apro e mi ritrovo un Jonghyun sorridente  e tutto bagnato.
Tra le mani ha un vassoio ben incartato...


"Entra!" sussurro con un sorriso imbarazzato...
Non se lo fa dire due volte, entra e poggia il vassoio sul tavolo...
Mi bacia la guancia e si china ad accarezzare Kai che gli scodinzola felice.

"Jong, sei tutto bagnato!"
"Tranquillo, è solo un po' di pioggia!" lo vedo sorridere mentre accarezza il
musino della mia piccolina.
Gli do una patta sul culo facendolo sobbalzare...

"Aiiiiii! Sei impazzito?"
"Alzati chiappe d'oro, vai a fare una doccia calda!"

Si alza, si volta e mi abbraccia... rimango pietrificato.
Infila la testa sotto l'incavo del mio collo e si dimena, che stupido...
Un dolce, tenero stupido...

"MMMMh, che buon profumo!"
"Scemo..."
"Che dolce che sei oggi, come mai sei così dolce micina?"
"Micina?"
"Si micina, non obbiettare!" mi morde il collo ed io rabbrividisco...
"Stà zitto nano e và a fare una doccia!" scuoto la testa e gli do un'altra patta sul culo...
"Va bene, dammi un accappatoio!" finge un sorriso a 300495053 denti


Gli do l'accappatoio, mentre lui è in bagno accendo i termosifoni e mi butto
sul letto... Non ho voglia di vestirmi.
Avrei tanta voglia di spiarlo, ma questo sarebbe stalking!
Poi ricordo che i suoi vestiti sono bagnati, così  mi alzo e li vado a  raccogliere... li ha lasciati appesi
alla maniglia del bagno. Li sento pesanti, li appoggio sul termosifone della mia camera, nel
farlo il suo cellulare cade a terra.


"Merda!" biascico mentre mi chino per raccoglierlo...

Nel cadere si è accesa la luce del display, sono troppo curioso...
Vorrei leggere i suoi messaggi, devo resistere!
Lo sblocco, e mi riprometto di dare solo una piccola e innocente sbirciatina. Come sfondo ha una foto con una bambina...  La bamina gli bacia la guancia e lui sorride, un sorriso accecante... felice.
La fisso per un po' confuso... -Chi è?- penso... questo pensiero non mi abbandona fin quando sento la porta della mia stanza aprirsi.

"BECCATO!" urla divertito.

Mi volto ed è a pochi passi da me...
Si avvicina, mi guarda intensamente. Riesco ogni volta a perdermi nel suo sguardo così profondo. Ha i capelli bagnati e delle goccioline che gli scendono lungo la fronte. Ha l'accappatoio sbottonato e riesco ad intravedere i suoi
pettorali. Sento l'imbarazzo crescere dentro di me, dipingersi sul mio viso di un rosso vivace e tutto ciò mi fa sentire un perfetto idiota. Si avvicina con le sue labbra alle mie ed io, da stupido che sono, abbasso la guardia. Chiudo gli occhi e mi sporgo in avanti... Mi prende dai polsi con forza, si gira abilmente e mi fa piegare in avanti storcendomi le braccia.

"J-jong... ah... Mi fai male!" sussurro
Lui ride rumorosamente, quanto amo quella risata.
Di botto lascia la presa ed inizia a farmi il solletico.

"No, no, nooooooo ti prego!" urlo mentre rido con le lacrime agli occhi.
"Me la pagheraiiiiiii Key!" lo dice con una vocina divertente
Mi dimeno come un matto, faccio di tutto per liberarmi quando poi finalmente
riesco a mettergli lo sgambetto. Cade su di me e finalmente, 'sta volta, sono io che gli blocco le mani. Mi guarda, il mio accappatoio ormai e caduto... Lui non indossa l'intimo e i nostri sessi si strusciano... Lo vedo arrossire e sorrido...

"Cosa c'è? Sei imbarazzato?" glielo sussurro all'orecchio e trema...
"I-Io? N-no! Pff, figuriamoci!"

Mi ruba un bacio stampo, proprio come fece con il mio cuore.
Non seppi opporre resistenza, le emozioni erano e sono più forti della mia
stupida razionalità. Un abitudine da disegnare, se solo potessi disegnerei
il mio cuore accanto al tuo, li farei combaciare perfettamente ed insieme potrebbero dar vita a quella cosa meravigliosa che tutti chiamano VERO AMORE.









Ciao a tutte ragazze... allora prima di tutto volevo dedicare questo capitolo a TFFTK e neesama...

Poi volevo scusarmi se nella parte dove descrivo la sera precedente uso quel tempo verbale,

se non è scorrevole ditemelo io l'aggiusterò... KAIIIIIIIIIII AVETE VISTO KAI? *-*

Ci tengo a dire che il cane non è mio, mi scuso con il proprietario della foto a prescindere...

beh spero vi piaccia, è un po' particolare lo so... alla prossima ragazze baciii, recensite ù.ù

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Quell'emozione che nasce dal cuore e mi fa vibrare l'anima ***



 

Quell'emozione che nasce dal cuore e mi fa vibrare l'anima


 



"Cosa c'è? Sei imbarazzato?" glielo sussurro all'orecchio e trema...
 

"I-Io? N-no! Pff, figuriamoci!"

Mi ruba un bacio stampo, proprio come fece con il mio cuore.
Non ho saputo opporre resistenza, le emozioni erano e sono più forti della mia
stupida razionalità. Un abitudine da disegnare, se solo potessi disegnerei
il mio cuore accanto al tuo, li farei combaciare perfettamente ed insieme potrebbero dar vita a
quella cosa meravigliosa che tutti chiamano VERO AMORE.


 

E' qua, proprio dentro di me, quell'emozione che nasce dal cuore e mi fa vibrare l'anima.
Solo tu riesci darmela. Ogni volta che ti stringo, t'ho più vicino o mi baci penso di poter volare.
Sei tu che mi fai volare tanto in alto, proprio tu che dopo tre secondi mi fai schiantare al suolo.
Non ho un appiglio, non ho un paracadute. Stai tremando, lo fai ogni volta.
Hai freddo? Quì è tutto estremamente caldo forse l'unica cosa che di freddo ancora c'è è il tuo cuore.
Eppure ti sento, sento il tuo dolce fremere sopra di me. Hai paura? Paura di me, di chi ti ama?
L'idea dell'amore spaventa molti, ma tu... sei il primo di questa lista.
Poi d'un tratto il mondo intorno a me se tu, i tuoi occhi. Mi baci, un bacio dolce e delicato.
Intorno a me non sento nessun rumore solo il tuo dolce respirare mi fa un po' rabbrividire.
Il tuo bacio è il più dolce del mondo, sento la tua essenza che mi fa respirare un po' affannosamente.
Eppure il cuore è un muscolo involontario, giusto? Perchè il mio batte così forte e non riesco a dargli dei comandi.
E il tuo? Poggio una mano contro il tuo petto e lo sento batte forte, ma non quanto il mio.
Sai cosa vorrei? Vorrei che il mio diventasse immune a te.
Ed eccola, la mia razionalità che piomba nei momenti più belli e fa a pugni con l'emozione.
L'emozione mia più grande nasce quando sul tuo viso spunta un sorriso, tutto per me.
E di colpo ancora m'abbracci, ti sento al centro del cuore.
Ma chi sei tu Jonghyun? Chi sei?
Perchè sento l'amore nei tuoi baci? E' solo un'illiusione Jong, vero?

Vero? Dimmi che lo è.
La tua mano scivola più giù, m'accarezzi.
E' calda, la passi delicatamente sulla mia erezione.
Ansimo, mi dimeno sotto di te dal piacere, e tu mi mordi il collo.
Mi mordo le labbra per non urlare, ma tu mi schiocchi un bacio deciso sulle labbra.
Lo fai per incitarmi, solo io lo so quanto ti piace.
Lo faccio, tu sorridi con l'angolo della bocca.
Aumenti il ritmo, la tua mano fa sù e giù e sto per gridarti che ti amo.
Voglio farlo, perchè ti amo, sembra stupido ma è così.
Forse è proprio questo che non riesco ad ammettere del tutto...



Ad un tratto suona la porta, interropendo quella magia che si era creata intorno a noi.
Sgrano gli occhi e spalanco la bocca, tu mi guardi un po' seccato.
Ti fermi e mi baci la guancia, io ti guardo con disappunto.
Con gli occhi ti prego di continuare, di ignorare quel suono fastidioso che proviene dal piano di sotto. 



"Jong ti prego continua!" ti imploro...

Ti alzi e ti passi una mano tra i capelli...

"Dobbiamo aprire la porta!" esclami sgrandando gli occhi.

"Doooopo!" metto il broncio

"Vado ad aprire io."

"No ti pregooooooo!" sussurro

"Non-non puoi lasciarmi così!" urlo indicando la mia evidente erezione.

"Certo che posso."

Lo vedo aprire il cassetto dove tengo i boxer e sono ancora più shockato.
Ne prende un paio bianchi e l'infila, sbatto le palpebre freneticamente.
Mi strofino gli occhi, non posso credere a quel che sto vedendo.
Apre l'armadio e tira fuori un paio di jeans, sono stretti non potranno mai entrargli.
Li infila faticosamente, praticamente adesso sembra che qualcuno lo abbia cucito dentro.

"JONG!"

"Si?"

"Ti prego!" glielo impoloro con gli occhi dolci.

"Io vado ad aprire!" mi guarda sorridendo, nei suoi occhi posso leggere il divertimento.

Mi da le spalle ed esce.

Dove vorrà andare senza maglia? Cerco di richiamarlo ma m'ignora.



LLO 

POV JONG

Non appena chiudo la porta l'urlo isterico della micina mi fa sorridere ancora di più.
E' davvero buffo, sto imparando a conoscerlo in tutte le sfumature del suo carattere.
Devi dire che questo mi piace.
Scendo velocemente le scale, salto l'ultimo gradino e a passi svelti mi dirigo verso la porta.
Il campanello non smette di suonare, sto diventando matto.
Apro, mi ritrovo davanti dei ragazzi. Tra questi Taemin che ha la sua mano intrecciata al moretto.
Quel moretto! Quello che si strusciava sul sedere di Key al suo compleanno.
C'è un altro tizio che tiene la sua mano interecciata ad una ragazza dai capelli lunghi e rossi.
E' tutto un intreccio.
Sbarrano tutti gli occhi, proprio in quel momento mi accorgo di non avere la maglia.
I capelli che gocciolano e una di queste ricade sui miei pettorali.





Taemin chiude la bocca spalancata con un mano del suo, suppongo, fidanzato.


"Minho, ti entreranno le mosche in bocca!" la voce fuori campo del ragazzo della rossa mi fa ridere.

Taemin scuote la testa infastidito e io gli lancio un'occhiata.

"Kibum?" mi chiede...



 

Sorrido, uno dei miei soliti sorrisi da stronzo.

"Piacere, Jonghyun... sono il..." mi blocco per un secondo e mi gratto la nuca imbarazzato.
Non so come definirmi.

"Un amico di Key!" dico semplicemente.

"Ti conosciamo!" dicono tutti all'unisono.

Li faccio accomodare, mi guardano... Mi fissano dalla testa ai piedi soffermandosi sul busto... non capisco.
Tutti, tranne Taemin.
Ci sediamo in salotto e non so cosa dire, dopo aver fatto le rispettive conoscenze.
Parlottano tra di loro silenziosamente...

"Dov'è la star?" mi chiede sorridendo Minho...

"Si sta vestendo!"

"P-p-perchè prima non lo era?" sussurra Tiffany


"No!" esclamo facendole l'occhiolino


 

I loro sguardi continuano ad imbarazzarmi, non sono per niente a mio agio.
Finalmente dopo poco  Minho sembra voler dire qualcosa.


"TU... T-tu sei... quello!"

"No-non ci credo!" dice la ragazza portandosi una mano alla bocca sorpresa.

"Quello chi?"

"Qu-quello... qu-quello della festa di Kibum!"


 

Sto per rispondere ma
vengo interrotto dall'entrata di Key in salotto.
E' bellissimo, indossa un maglioncino lungo rosa e dei jeans stretti...

"Buonasera, scusate il ritardo..." sorride imbarazzato e ha le guancie rosse.

"Tranquillo, sappiamo tutto!" risponde Minho

"TUTTO COSA?" lo vedo spalancare gli occhi ed agitarsi, muove freneticamente le mani.

"TUTTO!" ribattono tutti insieme all'unisono...

"Non sapete nulla. Jong, va ad asciugarti i capelli ti verrà un accidenti!"

"Va bene mamma!" gli rispondo facendogli l'occhiolino, gli passo accanto e nel farlo gli dò una pacca sul culo.

 

Key POV


Mi ha toccato il sedere, no dico, mi ha toccato il sedere davanti a tutti i miei amici.
E' PAZZO, POTREI AFFOGARLO, CAZZATE... E' COSì TENERO.

Quando sento il rumore della porta del bagno chiudersi sospiro, non ha visto la mia evidente agitazione.
Ritorno con lo sguardo sui miei amici, sono belli comodi sul divano ma c'è qualcosa che li turba... me lo sento.
Taemin, lui è quello più strano...








 




"Ragazzi, tutto bene?" gli chiedo corrucciando la fronte
"N-no!" rispondono Tiffany e Minho insieme...
"Perchè?" forse lo domando alzando un po' troppo il tono della voce, non vado a guardare loro ma i rispettivi ragazzi...
Vedo Taemin scuotere la testa con aria amareggiata, Jinki è tranquillo come sempre solo che batte il piede a terra ripetutamente.
OK, JONGHYUN NON PUò AVERGLI FATTO DEL MALE. E' UN BRAVO RAGAZZO, UN PO' STRANO MA è BUONO...
Mille pensieri stupidi che mi fanno anche ridere vagano nella mia testa...
Quando mi sento afferrare per il polso dal piccolo Tae...
Mi porta in cucina, Kai lo guarda minaccioso...






 

"SI PUò SAPERE CHE DIAVOLO SUCCEDE? urlo guardandolo shockato...

"TI ODIO KIBUM, PERCHè? EH? DIMMI PERCHè? POTEVI SCEGLIERTI UN ALTRO MENO ATTRAENTE DI JONG!" lo dice con tono preoccupato e le braccia incrociate

"CHE VUOI DIRE?"

"VOGLIO DIRE CHE MINHO E TIFFANY, MA SOPRATTUTTO MINHO è SCONVOLTO!"

"Cosa vuol dire è sconvolto? Non ha mai visto un ragazzo senza maglia scusa? Ci avete interrotti in un momento fantastico!"

"Scusa, ma quello... oddio io già lo odiavo perchè ti ha fatto soffrire, adesso non sai quanto mi sta sulle palle!"

"Calmati Tae, non mi sembra il caso... non è successo nulla di grave!"

"Certo, va bene tranquillo regolerò questo conto da solo." si volta di spalle.

Sono preoccupato.

"COSA VUOI FARE TU?"

Vengo interrotto dai passi di Jong, lo vedo fare irruzione in cucina...
Ha infilato una mia canotta, gli va talmente stretta che posso intravedere TUTTO. Tutto ben scolpito lì sotto quel pezzo di stoffa.
Deglutisco, beh, infondo Taemin non ha torto.
Ma cosa ci posso fare? NULLA.
Come vorrà regolare i conti?
Lo vedo uscire dalla cucina e chiamare il suo ragazzo.
Jong apre il frigo, prende dell'acqua e se ne versa un po' in un bicchiere.



 

"Fa come se fossi a casa tua Jong!" un sorriso stupido mi si stampa sul viso...
Mi avvicino e gli pizzico i fianchi...
Si volta, mi guarda male e mi spavento.
Posa il bicchiere dell'acqua e mi bacia.
Non riesco a rispondere, sono pietrificato. PERCHè?
Posa un bacio sulle mie labbra e poi ne lascia una scia scendendo sul collo...
Si ferma sotto il mio orecchio, mi morde un attimo. Sussulto... mi sento strano, eccitato.

"Tutto è mio qua, tu sei mio!" mi sussurra...

Mi fa un succhiotto proprio lì e non riesco a non ansimare, sto impazzendo.
Non oppongo resistenza, è tutto inutile anche volendo non so proprio farlo.
Si stacca, mi fa l'occhiolino, prende il bicchiere d'acqua tra le mani e a passo svelto esce dalla cucina.


"Merda!" è l'unica cosa che riesco a farfugliare mezzo imbambolato..

La mia faccia adesso deve essere proprio divertente.
Resto con  la bocca aperta a fissare la porta, dove, poco prima lui è scomparso attraversandola.



 




Mi tocco il collo con la mano e sotto le mie dita sento quel poco della sua saliva che è rimasta lì appiccicata.
Ho troppa voglia di fare l'amore con lui.


 

Le risate dei ragazzi mi fanno ricordare che dobbiamo giocare.
Giusto, adesso potrò divertirmi.



 

Ciao a tutte ragazze! Allora allora allora ù.ù prima di tutto mi scuso, potete anche picchiarmi perchè vi ho fatto aspettare tanto lo so sono stata una str ù.ù capite...
non fatemi continuare ahahah xD ... Grazie a tutte voi che mi seguite sempre recensite mettete nei preferiti ricordate e seguite... ma quante siete? IO NON SO QUANTO RINGRAZIARVI... vi avverto dell'arrivo di nuove Jonkey siete contete? DITEMI DI SIIIIIIIIIIIIIIIIII
Ringraziare TFFTK nel seguirmi passo passo in questa ff e sopportarmi seeeeeeeeeeempre e correggermi soprattutto quel sorriso al posto di sorrido ahahah xD Lob u...
Poi volevo dedicare questo capitolo a neesama... e augurarvi buona lettura baci ragazze scusatemi ancora! Ah... e se ci sono errori scusatemi ancora ho appena finito di fare ginnastica non ho la forza di correggere ahahah xD

PS: Tippanyyyyyyyyyyyyyyy preparati ù.ù


 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Joking. Lo vorrei solo per me ***


Joking

Lo vorrei solo per me.



    



Prendo delle bottiglie di vodka insieme a dei bicchieri e mi dirigo verso il salotto.
Entro, ma non attiro la loro attenzione.
Parlano tra di loro, Jong scherza con Jinki e Tiffany,  Minho e Tae sono impegnati in un bacio a dir poco passionale.
Faccio un po' di tosse, per richiamare la loro attenzione, ma niente continuano a fare tutto con la stessa
disinvoltura di prima.
Lo faccio di nuovo ma niente, mi sta salendo la rabbia...
"Ragazzi guardate che urlo eh... urlo!"



Tento di minacciarli, ma nulla.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH, BASTAAAAAAAAA!"

Il mio urlo isterico li fa sobbalzare.

 

"SEI IMPAZZITO?" urla Jong, è saltato dal divano...

Sono tutti shockati, non so quanti decibel ho toccato, credo davvero tanti...

"Voi non mi ascoltavate..." metto il broncio e incrocio le braccia.

"Cosa ci dobbiamo fare con quelli?" mi chiede Tae guardandomi stranito, indicando i fogli che avevo tra le mani.


"TU LO SAI!" dico con una voce stupida, stridula e coccolosa facendogli l'occhiolino

"No, non possiamo... se ho capito bene... LA MIA RISPOSTA è NO!" sventola la mano in aria in segno di disapprovazione.

"Si invece, giochiamo..." così dicendo prendo i fogli e comincio a fare dei piccoli bigliettini, poi sopra ci scrivo i loro nomi.

"RAGAZZI, KEY è PAZZO!" esclama Tae, conoscendo le mie intenzioni...

Con lui ho giocato mille volte a questo giochino tanto stupido quanto divertente e un po' pervertito.
Spiego le istruzioni ai ragazzi, in pratica questo gioco è semplicissimo, si tratta di mischiare i foglietti e pescarne tre a turni.
I primi due saranno le coppie che dovranno fare qualcosa, decisa dalle terza persona che è stata estratta.
I ragazzi non sono molto convintini,soprattutto Taemin e Jinki.
Ci sediamo sul mio divano ed inizio a mischiare i bigliettini.

 

"Chi inizia?" chiedo felice...

"TU!" rispondono tutti all'unisono...

 

"Va bene, inizio io si fa il giro partendo da me, facendo sempre il giro... tutto chiaro?"

 

Annuiscono così chiudo gli occhi e prendo il primo bigliettino, lo apro...

"Jonghyun!" esclamo ridendo

Lui si gratta la testa imbarazzato. Prendo il secondo...

"Minho" questa volta lo sussurro e vado a guardare Tae, è arrabbiato.

Infine il terzo decido di farlo leggere proprio a Taemin...

"Tiffany."


 

La ragazza a quell'affermazione è sconvolta, va a guardare Taemin e Key con aria mortificata.

"Ecco... io... beh... datevi un bacio stampo!" dice infine portandosi le mani al viso dall'imbarazzo.

Tutti scoppiano a ridere tranne io e Tae.

I due si avvicinano e si guardano un po' imbarazzati, Jonghyun sorride divertito, poi prende Minho dalla nuca e gli schiocca un bacio.

"YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!" urla Taemin tirandosi il fidanzato verso di se e facendolo risedere.

Gli lancio un'occhiata, ha già capito le mie intenzioni e sorride beffardo.
Sento la rabbia salire, e il cuore mi batte forte... fortissimo.
Come si dice? Mi sono fregato da solo. Ma perchè lui doveva fare proprio così? Proprio da stronzo, sotto i miei occhi?
Voglio vendicarmi, lo farò anche io. Sorrido e lascio i bigliettini al piccolo Tae, questa volta è lui a scegliere.



 

"Vai amico, siamo tutti con te!" gli sussurro...

Li prende e apre i primi due... "Kibum e Tiffany!"

Sbianco, una ragazza.

Apre il terzo, spero davvero non sia Jonghyun a scegliere.
Non lo legge lo sventola solamente, lo guardo e sospiro.

"Jonghyun!"


"Amore, tocca il sedere alla Tiff!" mi dice facendomi l'occhiolino.

Amore? No, ho sentito bene?
Mi ha chiamato amore, e poi... io dovrei toccare il culo alla ragazza di Jinki.

"Jinki, non essere geloso, mi piacciono altri generi di cose!" dico imbarazzato...

Tiffany si gira anche lei imbarazzata e gli dò una palpatina

"DI PIùùùùùùùù!" urlano all'unisono Minho e Jong divertiti

"V-va bene..." sussurro imbarazzatissimo...

"BASTAAAAA!" urla Jinki tirando la sua fidanzata dal braccio, rido... come fa ad essere geloso di me?

"Va bene ragazzi, andiamo avanti... su Minho pesca!" dice Tae che è seduto al mio fianco.

Minho sembra un pinguino, batte le mani felice.


 

"Taemin, Jonghyun e a scegliere è... Jinki!"

Taemin e Jonghyun, me li sono scopati entrambi, che effetto mi farà vederli fare qualcosa insieme?
Mi sembrerà d'aver fatto un'orgia, cosa sto dicendo? Non lo so neanche io più.
Il pensiero che tutte quelle mani possano toccare il mio Jonghyun mi fa sempre più riflettere sui miei errori.
Lo vorrei solo per me, l'amore che provo per lui è troppo forte.
Mi perdo nei miei pensieri quando sento Jinki urlare "Strusciatiiii che è morbido!"

Mi volto di scatto e vedo Taemin strusciarsi sul bacino di Jong.
E l'altro lo tira verso di se. MERDA.

Taemin sta bevendo tantissimo e anche Jong.


 

Gli altri ridono compreso Miinho, ma cosa hanno da ridere? Sarà l'effetto dell'alcol.
Finalmente si staccano, e Jonghyun, si lancia sul divano al mio fianco.
Mi posa un bacio sotto l'orecchio ridacchiando.

"E' divertente questo gioco, no?" mi sussurra, io lo scosto e annuisco.

Voglio divertirmi, e vendicarmi.

 

"Jinki tocca a te pescare!" esclama Jonghyun felice

"Va bene ragazzi!"

"Tiffany e Minho, a scegliere sarà Kibum!" lo dice con voce triste...

"BACIATEVI!"

"CHECCOSA?" urlano Tiffany e Taemin all'unisono.

Minho intanto è sconvolto ma continua a ridere, ha una faccia da pinguino felice.

 

 Verso della vodka a tutti, l'aria si sta riscaldando.

"Avete capito." gli dico facendo l'occhiolino a Tae che mi fulmina con lo sguardo.

Si posizionano al centro un po' titubanti, li incito quasi minacciandoli... infondo è divertente!

Le loro labbra si incontrano, Minho spalanca gli occhi e la ragazza emmette un suono nasale...

Quando si staccano vado a guardare nuovamente Tae sorridente, bene sono soddisfatto.


Mi dispiace solo un po' per Jinki.

Tiffany pesca e ridendo ci annuncia i tre nomi.

"Minho e Taemin a scegliera sarà Jonghyun!"

"Oh finalmente una bella coppia, mi posso divertire?" chiede Jonghyun dando una patta sulla spalla a Taemin.

"Bene dai, allora Minho struscia il tuo amico sul sedere di Tae!" dice ridendo.

Questi senza neanche pensarci, ormai ubriaco perso prende il fidanzato lo fa sedere sopra di lui e inizia a strusciarsi baciandogli il collo da dietro.
Mi viene da sputare tutta la vodka che ho in bocca, non ho mai assistito a niente del genere.
Taemin ansima forte e Minho non ha intenzione di staccarsi, lo fa voltare e lo bacia con foga.
Jonghyun è li al loro fianco che li fissa con gli occhi spalancati, Jinki anche e Tiffany si copre il viso con le mani.

"Basta, Tae scendi." gli dice Jonghyun in tutta tranquillità.

I due smettono come se nulla fosse mai successo, Tae si passa una mano tra i capelli per aggiustarseli un po' e l'altro si tira un po' su i pantaloni.


 

E' il turno di Jong.


Kibum,Jonghyun e a scegliere è Tiffany.

"Questa volta mi vendico per bene, toccaglielo e fallo ansimare, qua davanti a tutti!"

Le risate di sottofondo mi fanno andare nel pallone, bevo tutto d'un sorso il bicchiere che ho fra le mani.

Io e Jonghyun ci andiamo a guardare per un momento, lei ha indicato me.
Sono troppo imbarazzato. Ma all'improvviso Jong mi scoppia a ridere in faccia, potrei picchiarlo, ha l'alito che gli puzza già troppo d'alcol.
Poi mi si avvicina  e mi schiocca un bacio.

"FATELO!" urlano tutti all'unisono, guardandoci come se non avessero mai visto nulla del genere.

"Cosa ti costa micina? Lo fai sempre!" mi dice facendomi l'occhiolino, si toglie la canotta e si scompiglia i capelli.

 

Mi va di traverso la saliva che stavo per deglutire.

"Si è messo pure comodo, dai su, veloce!"  Tiffany ride con gusto.

Jonghyun si mette con la testa poggiata sullo schienale del divano ed io non riesco a muovermi.
Cosi mi tira la mano e me l'appoggia lì, proprio lì...
Ci passo prima il palmo su e lo vedo chiudere gli occhi, poi piano piano la struscio interamente e lui mi guida.
Vorrei saltargli addosso, quando sento la sua erezione crescere sotto la mia mano.
Tutti sussurrano dei "Oh cazzo!" saltellano dal divano alla sedia come scimmie godendosi lo spettacolo mentre io sono confuso.
Finalmente ansima forte e tiro via la mano da lì, shockato.

.

Questa volta a scegliere sono di nuovo io. Minho e Tiffany a scegliere sono io.

Intanto ho aperto i pasticcini che ha portato Jonghyun, alla panne con le fragoline.
Minho ha seguito Jong togliendosi la maglia ed Onew è tutto ubriaco.
Taemin da i numeri insieme a Tiffany, io sono l'unico ancora brillo.

"Dai su una leccata alla panna e fragola ci sta, non trovate?"

 

Mille risate, un gran casino. Taemin mi si accoccola persino sulla mia spalla  e Jonghyun si gratta la testa, sembra si stia spulciando.

Spalmo un po' di panna sui pettorali di Minho e incito la ragazza a leccare. Lo fa, ma con la punta della lingua.

Decido i fermarli.

"BASTA!" urlo staccandoli

I due non replicano, vanno a sedersi ognuno vicino i propri fidanzati come se nulla fosse successo.

"Adesso estrae Taemin, vai amico sobrissimo, pesca. Pesci grossi mi raccomando."

Mi guarda shockato, credo stia per vomitare. Resiste, pesca.

"Un tizio di nome Taemin e Key a scegliere è Jinki.

Lui ormai è pertito sta contanto granelli di polvere che ho sul tavolino.

"JIIIINKIIIIIII!"

"SIIII? DICAAAA" urla

 

"Scegli."

"Strusciati sul suo bacino, mettici a cavalcioni su. Come i vecchi tempi!"

Jonghyun si risveglia dal suo "sonno" e apre gli occhi, mi va a guardare con aria interrogativa.
Beh, lui non sapeva niente.

"Cos'hai fatto tu con Taemin?" mi chiede alzandosi di scatto.

"Niente! Ragazzi, si sono fatte le tre che ne dite di andare a dormire?" chiedo imbarazzatissimo.

Ciao a tutte ragazze, mi scuso prima di tutto per averti fatto aspettare tanto... Questo capitolo l'ho partorito nel vero senso della parola.
Credetemi sviluppare un gioco del genere in una fan fiction non è facile. Infatti devo ringraziare Asia : ) BumBumie che mi ha suggerito questo giorno,
perchè inizialmente ne avevo scelto un altro. Poi come sempre ringrazio la TFFTK di leggere sempre tutto in anteprima lol e darmi consigli... e la neesama che ha tanta pazienza con me e mi sopporta nei miei
scleri e crisi quando sono bloccata, grazie *-*...
Grazie a tutte le ragazze che l'hanno messa tra le preferite, seguite e ricordate mi fate davvero felice.
Un bacio al prossimo capitolo...




 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Ma gli ubriachi dicono la verità? ***




 

Ma gli ubrichi dicono la verità?






Adesso si mette anche a fare il geloso, sarà l'alcol.

"Jong, sei ubriaco. Andiamo a letto!" gli dico dandogli la mano.

"Ti ho fatto una domanda, non mi trattare come se fossi stupido!" risponde con una vocina stupida
"COS HAI FATTO CON TAEMIN TI HO CHIESTO!" 

 Perchè fa così?

Si lascia cadere sul divano, sbuffa e incrocia le braccia mettendo il broncio.
Gli accarezzo il viso, e mi siedo al suo fianco, cerco di calmarlo ma mi ferma dal polso.
Un urlo strozzato, mi sta facendo male.

"Cosa ti importa? SONO COSE DEL PASSATO, E POI TU NON SEI IL MIO FIDANZATO!" urlai liberandomi dalla stretta della sua forte mano.

"MA IO CI TENGO A TE!" mi risponde urlando, gli ubriaci dicono la verità... Ma io non riesco più a credergli, cosa mi sta succedendo?


D'un tratto nel salotto scende il silenzio, lo abbraccio perchè è evidente che sta dando di matto.
Sembra esserci rimasto davvero male.



 

Caccio via i ragazzi, li faccio sistemare nelle camere di sopra cercando di fargli capire che sul letto ci si dorme, non ci si salta ne tanto meno ci
si vomita, che i lampadari non sono liane e scendo di sotto.

In pochi minuti si è addormentato e ha assunto un espressione più dolce.

Lo vedo sonnecchiare mezzo seduto e mezzo steso con la testa che gli penzola da un lato.
E' proprio tenero, ogni tanto biascica qualcosa... Mi sento più libero di accarezzarlo quando dorme.
Mi siedo al suo fianco e gli faccio appoggiare la testa sulla mia spalla, gli prendo la mano e gliela accarezzo...
Amo stargli vicino, mi fa sempre esaurire come un matto, cerca sempre di farmi gelosire ma non si sbilancia mai.
Sono quattro mesi che questa storia va avanti e non so più dove sbattere la testa, sono un po' demoralizzato.
Avere tra le braccia il ragazzo che ami e non poterglielo dire, non poterglielo neanche accennare, non poterlo amare...
Tutto ciò dopo un po' ti fa diventare pazzo, non so per quale motivo io stia ancora resistendo a questa specie di "storia masochista",
anche perchè a soffrirne sono sempre io...

Quella bambina, chi era?
Non si è arrabbiato quando mi ha scoperto a guardare il suo telefono, perchè?
Stavamo per fare l'amore ma...


 


Le urla dei ragazzi di sopra mi riportano alla realtà, Jonghyun mi stringe la mano quasi come se fosse cosciente e sveglio,
 quei quattro caproni di sopra stanno litigando. Suppongo per un cuscino visto che sento urlare solo la parola "quello in latticeeeee è mio" dalla voce di Jinki...
Sbuffo, cerco di svegliare Jonghyun ma sembra non volerne proprio sapere.
Lo smuovo un pochino dalle spalle, ma l'unica cosa che riesce a fare è tentare di schiaffeggiarmi nel sonno, wow... bene, benissimo.

Mi alzo e lo prendo di forza, lo aiuto ad alzarsi e lo tengo sotto il braccio, lui senza neanche aprire gli occhi dice qualcosa nel sonno tipo "Ho capito, cammino!" innervosito...

Una volta in stanza lo stendo sul letto e mi posiziono al suo fianco...

"Tu non mi vuoi bene..." sento all'improvviso la sua voce...

"Eh?"

Mi giro è sveglio e sta guardando il soffitto...

"Cosa stai dicendo?" gli chiedo cercando di mantenere la calma...

"Io ci tengo a te invece, non sai quanto. Forse quanto alle caramelle!"
"Non dire cavolate, Jonghyun!" "Mi sento usato da te..." Il mio cuore prende a battere così forte che quasi scoppia... "Ma sto bene con te, solo con te!"
URLA, SEMBRANO QUELLE DI UNA DONNA SPAVENTATA.
Mi alzo di scatto, penso ci siano i ladri, ma come? Non è possibile Kai avrebbe urlato!
Apro piano la porta e la scena che vedo mi lascia perplesso, un Jinki che tiene con la mano la porta della sua stanza socchiusa
e spia da quel buco, Tiffany sopra di lui che cerca di guardare anche lei...
Ma che cavolo sta succedendo?
La luce del corridoio è accesa, e la porta di Minho e Taemin anche...


 

"Se non siete voi allora chi cavolo è?" sussurro in preda al panico guardando i due ragazzi...

Esco dalla stanza, sbatto la porta in faccia ad Onew per farlo uscire il quale urla per qualche secondo "Il mio nasooooo", e con cautela mi dirigo
verso le urla...



 

Quello che vedo è davvero osceno, Jinki che è dietro di me spalanca la bocca come unnonsoche...
Minho e Tae lo stenno facendo selvaggiamente e Taemin urla come una donna, urla i nomi di tutti...

Ma cosa cazz?

"NON URLATE STUPIDI!" mi limito a dire innervosito e sbattendo la loro porta.

 

D'UN TRATTO IL TELEFONO DI JONGHYUN SQUILLA, MERDA!
Corro in camera, guardo il display "Umma"

E adesso cosa cavolo faccio? Sarà preoccupato, devo rispondere.

Prendo un respiro, mi volto e Jonghyun sta giocando sul letto come un bambino di 3 anni, ok devo rispondere.

"Pronto!" dico a bassa voce, un suono quasi impercettibile, mi mancava l'aria.

"JONGHYUN, sono le cinque del mattino, stai bene? Dove sei finito? Tua sorella piange!" una donna dalla voce giovane dice queste parole tutte

d'un fiato, tutto quello che avevo ascoltato mi lascia a bocca asciutta per qualche secondo. UNA SORELLA? Era forse quella la bambina della foto?



Ciao a tutte ragazze, volevo scusarmi prima di tutto per aver pubblicato così in ritardo, lo so è colpa mia...
Ma la scuola è diventata stressante, scusatemi... Poi mi volevo scusare per la lunghezza del capitolo, capirete il perchè...
Spero vi piaccia... e vi annuncio che mancano pochi capitoli alla fine... un bacio






 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1168024