No Ordinary Life.

di HopeM
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benvenuti ad Huntington Beach, Ca. ***
Capitolo 2: *** Never Gossip Again. ***
Capitolo 3: *** Un nuovo ragazzo, da New York. ***
Capitolo 4: *** Postcards from London. ***
Capitolo 5: *** Una Notte Tempestosa. ***
Capitolo 6: *** Con successo da Londra. ***
Capitolo 7: *** This is Halloween. ***
Capitolo 8: *** Pool Midnight Party. ***
Capitolo 9: *** Il Ringraziamento. ***
Capitolo 10: *** 18 Candeline. ***
Capitolo 11: *** On the Road to Tijuana. ***



Capitolo 1
*** Benvenuti ad Huntington Beach, Ca. ***


Los Angeles. Paparazzi. Luci accecanti illuminavano Coop Davies che radiosa sorrideva ai fotografi, sfilando con disinvoltura sul red carpet. Gli obiettivi erano concentrati tutti su di lei, nessuno le toglieva gli occhi di dosso, catturati da quegli occhi verdi magnetici. Aveva lunghi capelli castano nel biondo, una gonna lunga giù ai piedi che fasciava una semplice canotta e le nuove Jeffrey Campbell ai piedi. Ma in quell'attimo, proprio nel bel mezzo del suo momento, arrivò Trey Caldwell attirando a sé i paparazzi curiosi e ossessionati dal sapere la nuova fiamma di quella sera del bell'attore. Coop lo vide con quel sorriso così affabulatore e pieno di sé, aveva quei capelli così biondi che gli scendevano su quegli occhi così blu, insopportabile. Alzò gli occhi al cielo infastidita entrando nel locale, mentre il ragazzo con aria di sfida le lanciò un sorriso affascinante. 
Gli ospiti cominciarono a prendere posto, pronti per guardare la sfilata di moda che stava per iniziare a breve. Coop si sistemò al suo posto riservato, proprio davanti la passerella. Ottimo, amava la moda, soprattutto quella innovativa, diversa, originale. Traeva ispirazione ovunque, dall'alta moda alla strada, dal vintage al trash. Era euforica. 
<< Sorellina ! >> si avvicinò a quel punto Trey, liberatosi della sua recente fiamma. 
<< Fratellastro. >> gli mostrò uno dei suoi più finti sorrisi.
<< E' da più di un anno che non ci frequentiamo e ancora ci mettono vicini di posto, ma guarda che coincidenze. >> sorrise soddisfatto sedendosi accanto a lei. 
<< Già coincidenze, e la tua nuova bambola da paparazzi, dov'è che l'hai lasciata? >>
<< Gelosa? - si tolse la giacca guardandola divertito - Avrà incontrato qualche amica e starà parlando di come l'essere venuta con Trey Caldwell abbia reso la sua serata, la migliore della sua vita. >>
<< Sei davvero un ragazzo modesto, troppo modesto. Davvero. >> Trey la vide sorridere dopo tanto tempo. << Inizia la sfilata, non voglio neanche un qualche tuo stupido commento, chiari?>> Trey fece gesto di cucirsi la bocca e divertito rimase a guardare Coop affascinato, quel suo caratterino. Le luci si abbassarono e sinuosi corpi cominciarono ad invadere la passerella. 
***
<< E' stata meravigliosa. >>
<< Troppo magre quelle ragazze, ma i vestivi deliziosi. >> 
Commentavano gli ospiti a fine sfilata davanti un ricco buffet, stappando Champagne e brindando all'eleganza di quella serata. 
Coop venne fermata dai fotografi che assetati di scoop la fecero ritrovare accanto a Trey. I due imbarazzati erano vicini regalando il loro sorriso alla stampa, con la convinzione di ritrovarlo il giorno dopo sulla copertina di un giornale famoso. Quello era il loro apparente mondo, da tempo ormai, due star sin da piccoli, abituati a vivere nel lusso e nella finzione alimentata per spettatori e scoop. Agitata Coop spostò lo sguardo e accidentalmente incrociò quello di Trey, ne rimase così affascinata, quei lineamenti, quei capelli biondi, quel suo modo di fare così eccentrico. Lui le ricambiò lo sguardo in modo intenso, le provocò una fitta allo stomaco. Spaventata da quei pensieri subito distolse lo sguardo, voleva tornarsene solo a casa. La loro vita non era a Los Angeles, non era immersa ad Hollywood. Coop e Trey abitavano ad Huntington Beach, una piccola cittadina della west coast nel sud della California. Quel mattino seguente fecero subito ritorno ad Hb. Il clima era particolarmente soleggiato e caldo per quella mattina di inizio Settembre. Un mese di nuovi inizi, nuovi cambiamenti. 
Coop arrivò a casa esausta, posò le sue cose per uscire di nuovo e darsi appuntamento con le sue due migliori amiche al molo. 
In spiaggia i surfisti si godevano le ultime onde estive e le ragazze in bikini l'ultimo giorno d'abbronzatura. Coop parcheggiò la macchina al solito posto vicino al pontile e ritrovandosi le sue due amiche davanti lasciò tutto così com'era per andarle incontro contenta. 
<< Princy, Trilly! Oddio quanto mi siete mancate, non ne potevo più di Los Angeles. >> 
<< Abbiamo visto la sfilata in Hd, fantastica ! >> esclamò Trilly facendo dondolare i suoi lunghi riccioli biondi eccitata. 
<< Si ma, è mai possibile che veniamo a scoprire solo sui giornali che c'era anche Trey? >> disse Pry furiosa e curiosa nel contempo. 
<< Avete ragione, l'ho incontrato solo ieri sera, pensa ha fatto mettere i nostri posti vicini. Come se la gente non sapesse che ci diamo la guerra da più di un anno, per di più senza un reale motivo. >> ci pensò su Coop entrando al Sunset per un buon frappè. 
<< Bene bene, guardate chi c'è. >> arrivò Trey al loro tavolo insieme ad un amico. 
<< Non riesci proprio a lasciarmi andare, non è vero? >> lo stuzzicò. 
<< E' più forte di me. >> sorrise lui. 
<< Ho sentito sentito che vi siete dati da fare a Los Angeles - si intrufolò vicino a Coop l'amico  accanto a Trey - Ora si spiega tutta questa carica sessuale nell'aria! >> 
<< Oh Charlie sei disgustoso ! >> gli disse Coop, mentre il ragazzo sorrise compiaciuto salutando le due amiche. 
<< Princy. Trilly. >> sorrise. 
<< Charlie. >> fecero le due in coro. 
<< Io credo che se ci fossimo stati noi due Davies, avremmo fatto scintille ! >> la guardò speranzoso. 
<< Sicuramente Hamilton. >> stette al suo gioco lei quando Trey ritornò con i drink aggiungendosi al gruppo. 
<< Si festeggia l'ultimo giorno di vacanza ! >> << E così sia ! >>. 
Un drink dopo l'altro e scese sera. Le luci del locale vennero accese e tutto ebbe quell'atmsofera più adeguata. 
<< Adoro vederla sbronza. >> sorrise Charlie a Trey in disparte, guardando le ragazze brille divertirsi insieme. 
<< Soprattutto se posso metterla in ridicolo. >> ghignò Trey per un nuovo piano contro di lei.
<< Ah ma smettetela voi due con queste stupide ripicche, guardala. >>  gli fece notare Charlie guardando Coop sorridere e bere drink su quel tavolo lì davanti. 
<< E' bellissima. - si lasciò andare Charlie - E prima eravamo noi tre, inseparabili, cosa diavolo è successo? >> gli domandò ripensando al passato. 
<< Ha iniziato prima lei questo gioco, io riesco solo a continuare e basta. >> rispose Trey serio guardando fisso e malinconico Coop. 
<< Andiamo Trey, Charlie venite ! Non vorrete lasciare tre ragazze sole e indifese ! >> sorrise Coop invitando i due ragazzi a ballare con loro. 
<< Io non me lo faccio ripetere due volte. >> corse subito Charlie, seguito da un Trey divertito e interessato a passare del tempo normale con la sua sorellastra. 
 
Il mattino seguente il campanello in casa Davies suonava ininterrottamente, nessuno si era degnato di aprire, così Coop scendendo le scale ancora non pronta per scuola aprì. Quegli occhi di un blu intenso la fissarono divertiti. 
<< Trey? >> si ritrovò il ragazzo fuori la sua porta a prima mattina. 
<< Wow, Coop Davies senza trucco, con shorts e calzettoni. Se la stampa ti fotografasse in questo momento ritaglierei subito la foto per incorniciarla ! >> 
<< Buongiorno anche a te, che diavolo ci fai qui? >> domandò scettica. 
<< Devo parlare con tua madre. >> 
<< Aspetta un secondo. >> sbattendogli violentemente la porta in faccia. 
<< Mamma, ho una curiosità. Che ci fa Trey Caldwell dietro la porta di casa nostra? Trey, sai, il figlio del tuo ex marito con figlio a carico .. >> parlava alla casa, quando la madre accorse subito all'ingresso. 
<< Oh è gia qui! Cooper apri sbrigati, fallo entrare. >> 
<< Cosa? >>
<< Ecco vedi tesoro. poiché Tad è molto indaffarato con il lavoro mi ha chiesto se potevo ospitare momentaneamente Trey in casa nostra per un tempo, a dir la verità indeterminato ma .. Dai ! Sarà divertente riverlo qui come un fratello maggiore, ricordi ? >> spiegò la madre velocemente. 
<< Lui mi odia. >>  barbottò Coop. 
<< Oh non dire sciocchezze e riapri quella porta non è buona educazione. >> 
Cercando di far riaffiorare un finto sorriso sul viso e cercando di msotrare la sua massima disponibilità, Coop riaprì la porta << Entra. >> 
<< Grazie Eliza, il mio buon vecchio padre ti saluta. >> sorrise. 
<< Certo, i suoi soliti saluti. Voi due avete la scuola stamattina giusto? >> si rivolse ai due. 
<< Già, quest'anno è iniziato davvero splendidamente. >> commentò scontrosa Coop. << Ok, io prendo la macchina, ciao Trey. >> 
<< Ci si vede a scuola, a chi fa prima ! >> uscì di casa lui, lasciando le sue valigie lì nell'ingresso. Le avrebbe disfatte al ritorno. 
Coop parcheggiò la macchina lungo il viale, attraversando il grande cortile verde e luminoso. 
<< Guarda Coop Davies è ritornata ad Hb!>> << Già è stata a Los Angeles tutto questo tempo con Trey. >> << Trey Caldwell? >> << Si, non leggi i giornali? >> << Ecco perché mancava anche lui in città! >> Pettegolezzi riempivano da sempre la vita della ragazza che andando sempre avanti incontrò Princy e Trilly, finalmente in mani sicure. 
<< Ho una novità per voi ragazze. >> si decise a raccontare Coop. 
<< Riguarda Trey, me lo sento. >> concluse Princy. 
<< Esatto, notizia dell'anno, Trey Caldwell ritornerà ad abitare con noi ! >>
<< Cosa??! >>
<< Già, me lo sono ritrovato stamattina fuori casa con le valigie. E', è strano riaverlo dopo così tanto tempo. >> 
<< Beh si, voi due insomma da quando i vostri si sono separati, praticamente vi odiate ! >> fece il punto della situazione Trilly. 
<< Ma non dimenticate che prima eravate amici, forse vivendo di nuovo sotto lo stesso tetto potreste diventarlo di nuovo .. >> si intromise Princy saggia come sempre. 
<< Amici, io e Trey. Preferisco vivere con Charlie Hamilton piuttosto! >> 
<< Essì, allora devi odiarlo davvero tanto Trey per vivere con Charlie. >> scherzò divertita Princy. 
<< Come m'è venuto? >> risero insieme entrando in classe.
 
***
Dopo la lunga giornata di scuola, fuori il cortile l'attenzione di Coop si rivolse al suo fratellastro Trey, che come al solito era circondato da tante ragazze dandosi arie e accompagnato dal suo solito gruppetto di sempre. Una volta erano anche amici suoi.  
Aaron Scott, perfetto californiano biondo e abbronzato, ossessionato dal surf e dalle battute divertenti solo per lui, era stato il sogno di Trilly al primo anno. Ora si sperava che i suoi gusti in fatto di uomini fossero completamente cambiati. 
Charlie Hamilton, il miliardario e sgangherato Hamilton. Classico viziato e amante delle feste ma sempre di buona presenza e perspicace, era stato il migliore amico di Coop quando tutto era ancora semplice, ma forse non lo era mai stato fino in fondo perché Charlie aveva da sempre avuto un ossessione per Coop, fin da piccoli. 
Ed infine il più tranquillo e gentile Rick Grey, di famiglia benestante, bravo ragazzo e il più corteggiato del college. 
<< Hey Coop >> la salutò intimidito un ragazzo dai jeans stretti e strappati e dal ciuffo che gli fuoriusciva da un cappellino. 
<< Dougie ! >> gli sorrise Coop. 
<< Allora sei veramente tornata. >> si sistemò quello skate sotto al braccio. 
<< Già , come vanno le tue gare di skate, è da molto che non le seguo. >>
<< Come al solito, ho vinto due tornei. Non male. >> si vantò divertito, spostandosi quei capelli scuri e lunghi dagli occhi. 
<< E' fantastico, invece. Sei il solito modesto. >> scherzò divertita Coop quando la conversazione fu interrotta dal suo fratellastro. 
<< Guarda guarda chi abbiamo qui >> sorrise Trey. 
<< E' meglio che me ne vado, ci vediamo domani Coop >> salutò Dougie con un occhiolino e saltando sul suo skate guardò di mal modo Trey, il quale ricambiò piacevolemente. 
<< Che vuoi? >> si rivolse Coop scontrosa al fratellastro. 
<< Da quando in qua te la fai con quello? >> domandò incuriosito. 
<< Preferisco le persone come lui che i soliti bulletti snob come te ! >> si girò lei infastidita.
<< Io sarei snob? >>
<< E poi da quando in qua tu fai la parte del geloso? Smettila che non ti si addice per niente.>> 
E lasciandolo lì fece per andarsene salendo in macchina. 
<< Ci vediamo a casa, sorellina ! >> contraccambiò lui scosso. 
Coop entrò in casa stanca dopo essersi fatta vari giri senza senso solo per non tornare a casa, dove sapeva chi la stava aspettando ormai. Salì al piano di sopra di fretta e passò senza accorgersene davanti la nuova stanza di Trey, era semiaperta. Si fermò curiosa e cercò di origliare quando questa si spalancò. 
<< Hey, sei tornata. Non sapevo che fine avessi fatto. >> le sorrise Trey affaticato e un pò sudato per gli esercizi di palestra che stava svolgendo. 
<< Ehm, ho fatto un giro al molo. >> rimase lei affascinata da quel fisico ben scolpito, da quei capelli bagnati che gli scendevano sulla fronte, ne rimase esterrefatta. 
<< Volevi dirmi qualcosa? >> chiese Trey. 
<< No! cioè no, sono tornata ora vado in camera, ciao. >> balbettò imbarazzata lasciando la stanza velocemente. 
Trey sorrise curioso, e chi la capiva. Coop si gettò sul letto e abbracciando forte il cuscino chiuse gli occhi e subito folli pensieri le albergarono la mente. Era riuscita così bene a tramutare in quegli anni quel che provava per lui in disprezzo, e ora, ora averlo a pochi metri di distanza le provocò di nuovo quella fitta allo stomaco. Quella fatale attrazione, era di nuovo lì, o forse non se n'era mai andata completamente. 
<< Impossibile, io lo odio, devo odiarlo. >> si avvicinò sconcertata alla parete che divideva la sua stanza con quella di Trey. 
Trey intanto dall'altra parte, si avvicinò anche lui alla parete confinante appoggiando la testa al muro pensieroso. Entrambi cominciarono a capire che quella fatale attrazione non era che l'inizio di un lungo e travagliato anno. 

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Capitolo 2
*** Never Gossip Again. ***


Nella fortezza di casa Davies, Coop e le sue migliori amiche distese sul lungo tappeto del soggiorno, mangiucchiavano e parlavano nel loro perfetto stile. 
<< Non ci posso credere che il tuo fratellastro abiti di nuovo qui! >>
 Cominciò Trilly alquanto confusa ma entusiasta. 
<< Andiamo sono due anni che continui a dire che lo detesti e adesso te lo ritrovi in casa! >>  continuò con un lungo sorrisino. 
<< Già è talmente strano... Ma stiamo cercando di comportarci da amici,almeno ci proviamo. >> rispose Coop poco convinta. 
<< Beh, intanto avete fatto strage con gli scoop quando vi hanno visto di nuovo insieme! >> ripropose Princy infilandosi in bocca un’altra manciata di noccioline. << A proposito di scoop, sono un paio di settimane che non mi faccio sentire, devo inventarmi qualcosa! >> fece Coop prendendo del succo dal frigo in cucina. << Cosa hai intenzione di fare? >> le chiese Trilly dall’altra stanza. 
<< Devo organizzare assolutamente una festa >> cominciò Coop affacciandosi dalla cucina << O i gossip su di me scemano e questo non può assolutamente accadere! >> 
<< Bene e allora che si fa? >> chiese Princy accettando l’idea.
<< Qualcosa per far parlare la troveremo, ma prima viene questo dannato shopping! Una festa ha sempre bisogno di vestiti nuovi! >>
<< Ottima idea! >> cantarono le due ragazze alzandosi dal comodo tappeto.
Trey Caldwell era agli Studios e mentre aspettava di essere ricevuto flirtava come sempre con qualche ragazzina nuova, promessa attrice, futura top model, passando il tempo nel modo migliore che poteva. 
<< Trey puoi entrare ora! >>  fece la segretaria al ragazzo, dandogli segno di sbrigarsi e smetterla di dare false illusioni a quelle povere ragazzine. Il ragazzo entrò salutando la futura non so che con un occhiolino sexy. 
<< Trey! >>
<< Johnatan ne è passato di tempo! >>
<< Che ci fai ragazzo qui? Sempre più alto, bello e biondo mm, peccato che tu non sia gay ! >>
<< Già peccato! >> sorrise il ragazzo. 
<< Allora come posso aiutarti? >> si accomodò.
<< Vedi John, sono per Coop... >>
<< La graziosa Cooper, ultimamente state molto insieme vedo dalle riviste >> << Beh, vivo da lei, di nuovo, ed è questo il problema vorrei regalarle qualcosa da fare, come un regalo, per farle capire che di me si può ancora fidare, sai non abbiamo bei rapporti. >>
<< Ed ecco qui che entro in gioco io >> 
<< Si, se hai qualcosa non di grosso, tanto per farle capire che non le rubo la scena, ma voglio vedere lei in scena. >> rimase pensieroso alle sue stesse parole.
<< Beh avrei uno spot, una pubblicità, niente di particolare ma potrebbe andare bene su di lei.>>
<< Grazie John sarà perfetto. >> Si alzò dalla sedia in segno di saluto. 
<< Solo perchè di voi due mi fido, ragazzi. >> gli fece un occhialino vedendolo sparire da quella porta raggiante. Fare affari con Johnatan era diventato ormai semplice per Trey, sapeva di poter contare sul suo sex-appeal in fatto di gay. A volte questo lo esaltava anche, essere desiderato da tutti, tutti tranne la persona a cui più teneva. 
Passando per boutique da Chanel a grandi magazzini eccentrici ai centri commerciali, Coop,Princy e Trilly entravano ed uscivano da camerini provando abiti e vestiti vintage con accessori abbinati di continuo. Finita la prestazione cariche di buste e bustine, caricarono il tutto sulla Cabriolet di Coop ripartendo divertite verso un nuovo shop. 
<< Sono a casa! >> urlò Coop appena entrata dalla porta, Matilda la cameriera le si avvicinò << Signorina vostra madre è partita per lavoro mi ha detto di avvertirla >> << Grazie Matilda! >> Posò le buste all’ingresso e fece per salire sopra in camera quando un Trey entusiasta le si presentò davanti. 
<< Cosa hai? >> chiese lei perplessa 
<< Hai svaligiato un negozio? >> domandò Trey vedendo un ingresso traboccante di buste. 
<< Simpatico, dai dimmi ti vedo contento!? >>
<< Ti ho introdotta in uno spot! >> rivelò a trentadue denti. 
<< A me? C’è qualcosa sotto Trey? >>
<< No davvero, me l’ha dato Johnatan, sembra carino anche se non so di cosa parla, è un regalo per te visto che mi ritieni uno stronzo ho pensato di fare qualcosa di carino...per te. >> 
<< Ok! >> fece lei allegra, superandolo e salendo le scale. 
<< Com'è che si dice? >>le urlò lui dietro divertito 
<< Credo grazie. >> rispose lei guardandolo colpita dall'alto delle scale. 
Lavoro. Ormai è un rito che si protrae da quando aveva 10 anni, da quando il padre di Trey li aveva introdotti nel mondo dello spettacolo. Coop aveva ancora in mente l’idea di organizzare una festa in casa,ci aveva pensato tutta la notte, soprattutto adesso che la mamma era partita doveva approfittare dell’assenza. Entrò agli Studios, salutò amorevolmente Johnatan e subito si attaccò alla macchinetta del caffè speranzosa di rimanere sveglia, non voleva di certo fare brutta figura ad un incarico regalatogli da Trey. Adesso che ci pensava Trey non era male anche se negli ultimi anni si era convinta che lo fosse. 
<< Oh cavolo si è inceppata la macchina >>
<< Aspetta faccio io! >> 
Un ragazzo della sua stessa età le aveva appena messo una moneta nel distributore di caffè e guardandola le sorrise gentilmente. 
<< Grazie.. >> rimase lei affascinata. 
<< Non c’è di che, Coop Davies vero? >> le chiese il ragazzo con un nuovo sorriso,aggiustandosi il ciuffo lungo e scuro dagli occhi di un grigio intenso. 
<< Si come fai a... >>
<< Danny, Danny Lowell. >>
<< Anche tu per lo spot? >>
<< Già. >> continuava a fissarla. 
<< Scusa ma, di che parla esattamente? >> chiese imbarazzata, il ragazzo divertito le spiegò << Un profumo della Stupid Cupid, dobbiamo solo cantare e sorridere alle telecamere. >> imitò divertito la scena. 
<< Ah bene, mi sa che è arrivato il momento di vedere di cosa si tratta! >> gli sorrise salutandolo con un cenno. Danny, Danny Lowell. 
Si avviò nei camerini, aprì la porta e si trovò tantissime ragazze eccitate sedute davanti agli specchi per il trucco. Stanca buttò il caffè nel cestino e si sedette su una sedia per fortuna libera. D’improvviso una ragazza piena di bigodini sui capelli le si avvicinò e subito le urlò eccitata << Ma tu sei Coop!! >> l'abbracciò strettamente. 
<< Già, sono proprio io. >> rispose Coop un pò incerta e scioccata. 
La ragazzina dodicenne cominciò a zampillare dalla gioia chiamando le sue coetanee sparse per il camerino. 
<< Ragazze qui c’è Coop Davies! >> Una massa di ragazze la circondò entusiaste chiedendole foto,autografi e parlandole. Finalmente entrò uno dei produttori che avvisò di entrare in scena, così il gruppo scatenato di ragazze uscì contento dal camerino lasciando Coop libera di rilassarsi e di poter leggere finalmente il copione.
Ma inevitabilmente cominciò a squillarle il cellulare.
<< Pry? >> rispose al suo Blackberry. 
<< Hey Coop, io e Try stavamo pensando perché non una festa in piscina con griglia? Sarebbe divertente. E poi con quella piscina vista oceano che hai in casa! E' perfetto non trovi? >>
<< Pry sei il solito genio, io arriverò tra poco diffondete la notizia su internet ai ragazzi di scuola ci vediamo dopo! >> 
Uscendo dagli Studios, Coop incontrò Danny e andandogli in contro
<< Hey stupido Cupido! >>
<< Hey! >> sorrise lui riconoscendola.
<< Senti stasera do una festa a casa mia in piscina, se ti va di raggiungerci mi farebbe piacere! Questo è il mio numero. >> sfilò il cappuccio della penna coi denti e scrisse sulla mano di Danny il suo cellulare. 
<< Ecco fatto, all'americana. >> gli sorrise divertita. 
<< Grande, mi farò sentire. >> rimase lui colpito. 
 Coop ricambiò e salutandolo con un occhiolino prese le chiavi della macchina e sparì dentro.  
<< Allora come è andata la giornata? Saputo di che parlava lo spot? >> 
Le chiese Trey quando Coop nel pomeriggio tornò a casa. 
<< Si tratta di una linea di profumi, dovrò cantare insieme a Danny Lowell non so se lo conosci. >> gli raccontò con ancora la mente annebbiata da quel ragazzo. << Cosa Danny Lowell? >> domandò preoccupato Trey tossendo per aver ingoiato male la Powerade che stava bevendo. 
<< Lo conosci? >> chiese Coop indifferente. 
<< Si e non è un granché, si dà tante di quelle arie, ma è solo un ridicolo deficiente. >>
<< Mi ricorda vagamente qualcuno >> sorrise Coop guardando la faccia scioccata di Trey- << Sto scherzando! Purtroppo però mi sa che stasera verrà alla festa che ho organizzato qui. >>
<< Perchè tu dai una festa? >> 
<< La casa è mia, e solo perchè tu abiti di nuovo qui avrai il permesso di esserci, contento? >> 
<< Finalmente invitato alle tue feste dopo due anni, sono onorato Davies. Comandi tu, vado di sopra. >> corse scambiandole uno sguardo divertito. 
 
***
 
La festa in piscina in casa Davies ebbe inizio. Gli invitati come inevitabile arrivarono con alcolici e casse di birra, e molti si divertivano in costume fuori dal lato della piscina. 
Finalmente arrivò anche Danny, tanto atteso da Coop il quale vedendo Trey lo salutò in modo carino e gentile 
<< Hey Caldwell come stai? >> gli diede una pacca sulla spalla.
<< Hai visto non c’è l’ha per niente con te >> gli sorrise Coop divertita a bassa voce. Ma Trey non riusciva ad accettare la sua presenza lì, soprattutto perché quella sua presenza aveva reso Coop così emozionata. 
Molti ragazzi cominciarono a sbronzarsi, altri ad appartarsi, e di conseguenza Coop e Princy cercarono di controllare il festino nascondendo bottiglie alcoliche portate dagli ospiti. 
<< Hai visto Danny, non è carino? >>
<< Beh non male! Mi sa che Trey lo detesta. Ecco che arriva.. >> 
 Danny si avvicinò a Coop parlandole scherzosamente e molto, molto vicino. 
Da lontano Trey che parlava con Aaron e Rick i due suoi migliori amici, assistette furioso alla scena. 
<< Guarda quello stronzo, fa pure lo stupido con Coop. >>
 E lasciando l’amico, si intrufolò tra un gruppetto di ragazze flirtando con loro, il suo perfetto giochetto. Guardava Coop compiaciuto dal suo ricambio, ma la ragazza cercava di evitarlo ascoltando le parole di Danny che le parlava animatamente davanti a lei. 
In piscina, nell’idromassaggio caldo, Trilly era coinvolta in pettegolezzi con alcune amiche della scuola. Fin quando si intrufolò all’interno l’amico di Trey, Aaron lasciato solo. 
<< Finalmente una buona compagnia >> fece lui rivolto a Trilly 
<< Ma non per me! >> continuò lei con un sorrisino ammaliante. Aveva una cotta per Aaron dal primo anno, era il perfetto ragazzo dei suoi sogni : bello,ricco e biondo. Doveva solo farlo cuocere per bene nella sua pentola. 
Coop intenta ad andare a prendere da bere, gettò lo sguardo verso Trey e vide che il ragazzo continuava a fare lo stronzo con altre ragazze cercando sempre di attirare la sua attenzione. Cosa le stava accadendo? Perché quel comportamento le dava talmente fastidio? Lo guardò per l’ultima volta fin quando corse subito via, rifugiandosi dall’altra parte del giardino sola. 
<< Hey Coop che succede? >> arrivò Princy preoccupata per l’amica. Coop era tra i singhiozzi, scioccata e mortificata per i suoi sentimenti repressi da troppo, troppo tempo. 
<< Princy è assurdo, io, io penso di avere una cotta per Trey. >>
<< Oh cavolo. >> rimase senza parole. 
<< Ecco perché  l’ho sempre odiato, non potevo averlo e... Sai che se non ottengo qualcosa divento isterica! Sono patetica stracotta del mio fratellastro!!? >>D’improvviso urla e grida si sentirono dall’altra parte della casa, le due ragazze accorsero subito lì e videro Danny e Trey prendersi a pugni con ragazzi che tifavano per uno o per l’altro. Coop corse immediatamente lì cercando di farli smettere 
<< Basta!State fermi!Smettetela! >>
Ed ecco un susseguirsi di “Chic” di macchine fotografiche, una massa di giornalisti era comparsa da dietro l’inferriata scattando e immortalando quel preciso momento. E la festa ebbe la sua meritata conclusione. 
Il mattino dopo ecco spiattellato il gossip che Coop tanto desiderava, non esattamente quello che aveva in mente. 
“Nuovo triangolo amoroso ad Hb: La freccia di Cooper Davies colpisce ancora. Ieri notte nella grande villa della sedicenne teen star, quel che doveva essere un party tra amici si è concluso con una rissa per la signorina. Chi vincerà tra Trey Caldwell e Danny Lowell?” 
<< Hai letto il giornale? >> chiese Coop quella mattina a tavola durante la colazione a Trey imbarazzata, lui era appena sceso. Aveva un labbro rotto, il viso imbronciato e ciò agli occhi di Coop lo rendeva ancora più sexy. 
<< Si, scusami non so che mi è preso! So solo che Danny Lowell non vince mai contro di me! >>
E con un occhiolino prese una fetta di pane tostato, un bicchiere di latte e si avviò nel salotto. Coop sperava tanto che quelle parole nascondessero il vero. 

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Capitolo 3
*** Un nuovo ragazzo, da New York. ***


Crudele e inaspettato test in classe per Coop. Ansia e insicurezza cominciarono a impossessare la ragazza che preoccupata per lo scarso studio di quei giorni sentiva il mondo crollarle addosso. Per di più la simpatia che nutriva per il prof era scarsa come il suo studio e ciò non l’aiutava  molto. 
Si sedette al suo banco e il professor Runner arrivò in classe con aria minacciosa e trionfante, Coop guardò il foglio con su scritto il compito sul suo banco, di che diavolo parlava. 
<< Ma cosa c’è scritto? >> Disse sconfitta a Princy e Trilly, quando il prof le andò incontro soddisfatto << Cosa c’è signorina Davies? Ha qualche problema per caso? >> sorrise sadicamente. 
<< No, va tutto alla perfezione. >> sorrise lei poco convinta.  Il professore è sempre stato privo di scrupoli con Coop, la ragazza ha sempre notato che quando parla con lei prova un sottile piacere nell'arrecare volutamente un danno o una delle sue lezioncine per dirle : la scuola è più importante del tuo stupido passatempo che chiami lavoro!
Finalmente suonò l’attesa campanella è ora di uscire e Coop intravide Dougie nel cortile skateando. 
<< Hey Dougie! >> lo salutò da lontano. 
<< Hey .. >> si girò lui ammaliato prendendo sotto al braccio il suo skate. 
<< Com'è andato il test? >> gli sorrise.
<< Me la sono cavata, e tu? >> rispose disinteressato. 
<< Mi sa che il prossimo andrà meglio, mi auguro ! >> sorrise imbarazzata.
<< Capito, non sei neanche capace di copiare. Imbranata? >> scherzò lui. 
<< Non sono per niente imbranata, anzi forse troppo onesta per copiare! >> contraccambiò lei finta offesa. Dougie le scambiò uno sguardo divertito, lei era Coop Davies e lui, lui era semplicemente uno qualunque. 
<< Mi sa che il tuo fratellastro sta cercando di farsi notare .. >> guardò stranito Trey sfrecciare su una nuova macchina costosa. Coop si girò verso il fratellastro, 
 l’ossessione che aveva quel ragazzo per le auto arrivava quasi a raggiungere quella che aveva lei per le borse e gli anelli.  
<< Scusami, mi tocca tornarmene a casa. >> ultimo sguardo tra i due e Coop salì sulla macchina del fratellastro. Trey mise in moto paralizzando con lo sguardo quel Dougie Baker. 
Aeroporto di Orange County, un nuovo ragazzo era appena decollato: alto, biondo, occhi castani e con indosso una maglietta della sua squadra preferita di New York,città dalla quale si è appena allontanato,arriva in città pronto a cambiare la vita di qualcuno.
Coop nel pomeriggio aveva le riprese dello spot con Danny e quindi si affrettò ad arrivare agli studi televisivi. Qui si scontrò con Danny che con aria imbarazzatala salutò timidamente.  
<< Ciao Coop. >> abbassò lo sguardo. Lei vide il suo sopracciglio rotto coperto da uno strato di fondotinta messo precedentemente dalle truccatrici. 
<< Hey, non ci sentiamo da quella sera, come va lì? >> indicò il sopracciglio.
<< Me la cavo, oggi canteremo la canzone insieme, perciò preparati! >> sorrise.
<< Sarà divertente e in più avrò il profumo in omaggio. >> 
 << In scena! >> si fece sentire uno degli scenografi, così i due ragazzi  entusiasti si precipitarono davanti le telecamere. Era quello il loro mondo. 
<< Ciak primo! >>
 Coop aveva la boccetta rosa confetto tra le mani e guardava divertita Danny, la musica cominciò e la ragazza iniziò a cantare, aveva quella voce candida come un angelo, Danny la guardò disarmato e per poco si dimenticò di attaccare la sua strofa. Erano davvero magnifici insieme, riuscendo a creare spettacolo il solo stare lì in scena. I due ragazzi scesero divertiti dal palco allestito per lo spot, quando un gruppetto affiatato di fotografi si precipitarono lì per intervistarli e fotografarli, così Danny approfittandone mise un suo braccio attorno le spalle di Coop portandola verso di sé, la ragazza imbarazzata vide aumentare i flash e ormai sconfitta sapeva già che foto del genere susciteranno storie non veritiere. Ma per ora continuava a sorridere a quei soliti flash che accompagnavano di continuo la sua vita, sperando che un giorno quei giornali dicessero il vero su di lei e la persona che amerà veramente. 
Quella sera il gruppo di ragazzi organizzò un’ uscita tutti insieme per inaugurare l'inattesa notizia di una lunga partenza di Coop e Trey per Londra. I due ragazzi erano stati scritturati per la lavorazione di un nuovo film insieme, gli ultimi gossip e scoop avevano dato il loro importante contributo. Si fece notte, i ragazzi si infiltrarono in locali esclusivi fatti sedere nelle zone VIP, all’interno il caos più infernale, ragazzi in preda a balli scatenati e sensuali, droghe che giravano velocemente e ovunque. Trey prese Coop per mano e la portò con sè all’interno della folla dimenandosi in modo sexy, Aaron era intento nel farsi Trilly, da quando la conobbe alla festa in piscina non faceva altro che avere quel punto fisso in mente e così come inevitabile ci provò con lei, anche se la ragazza non gli dava certo ciò che lui voleva. Princy fu presa sulle spalle da Charlie, un altro dei ragazzi più cool dell’ high, anche se il più casinista e festaiolo del gruppo, vivente di sole pillole e alcol, ma con un importante famiglia di alto ceto sociale alle spalle! Stanchi finalmente si sedettero ai tavolini ordinando dei drink, ritoccati però da Aaron e Charlie con alcolici molto forti, che purtroppo fecero il loro benevole effetto. Uscirono dal locale tutti completamente ubriachi e cominciarono a fare pazzie per la strada ormai deserta. Charlie si abbracciò Princy e Coop, Aaron talmente fatto che scambiò Trey per Trilly cercando di baciarlo. 
Erano le 5 del mattino, quando Coop e Trey entrambi storditi si accostarono alla porta delle loro camere una accanto all’altra dandosi la buonanotte. 
La mattina dopo la madre di Coop entrò nella sua camera e aprì le serrande del balconcino, la luce entrò nella stanza facendola svegliare.
<< Ah mamma chiudi, ti prego! >> si lamentò. 
<< E ci credo con Trey tutta la notte - in tono di ramanzina - so che vi ho detto di fare amicizia ma non in questo modo! Adesso svegliati è tardi, giù è pronta la colazione, adesso vado da quell‘altro! >> 
Coop infastidita dalla luce cercò di alzarsi ma il dolore alla testa non glielo permise, la scorsa notte fu la prima volta che aveva bevuto così tanto e non si era mai sentita così stupida, non riusciva a controllare le sue azioni ma sopratutto non ricordava nulla, solo varie immagini sfocate. Riuscì finalmente ad alzarsi per andare nella camera di Trey dove era appena passata la madre. Entrò nella stanza e si sedette accanto a lui sul letto. 
<< Ma buongiorno. >> gli sorrise togliendogli le mani dal viso. 
<< Come diavolo fai a stare alzata? >> domandò lui in situazione peggiore. 
<< Tutto merito della mamma, quando vuole sa essere persuasiva. >>
<< L'ho fatta grossa eh? >> sorrise Trey. 
<< Tanto tra due giorni partiamo per Londra, ancora mi fa strano sai. Io e te. >> 
<< E' così tanto impossibile? Una volta eravamo inseparabili, cos'è successo? >> domandò Trey guardandola profondamente negli occhi, quando la madre li chiamò per la colazione di sotto. 
<< E' meglio scendere, devo mangiare qualcosa, ho troppe commissioni prima di partire . >> si alzò frettolosamente Coop dal letto lasciando Trey pensieroso. 
Nel pomeriggio Trilly passeggiava per strada tra commissioni e shopping, quando attraversando le squillò il cellulare e nel rispondere un ragazzo su una bicicletta le arrivò addosso frenando di colpo. 
<< Ma sei impazzito? >> urlò spaventata con le buste per terra. 
<< Oh scusa, non t'avevo per niente vista, ora vado di fretta. >> sospirò il ragazzo per la catastrofe appena evitata. 
<< Hey no aspetta! >> le urlò contro Trilly arrabbiata. 
<< Devo andare, scusa! >> E spingendo sul pedale ripartì lasciando la ragazza lì, arrossita e confusa.
Il giorno dopo a scuola tutti guardarono le foto in prima pagina che ritraevano Coop insieme a Danny e Coop insieme a Trey e la sua cattiva compagnia di amici brilli. Pettegolezzi e storie vagano per la scuola riguardante i ragazzi più popolari di essa. Coop, Princy e Trilly sono le ragazze più chiacchierate dell’istituto. Trey, Rick, Aaron e Charlie quelli che ogni ragazza vorrebbe portarsi a letto. 
Dougie aveva lo sguardo fisso su quelle foto, ma quando alcuni ragazzi gli passarono davanti, chiuse il giornale fingendo di non importarsene entrando in classe con aria strafottente. Quel giorno in classe il prof annunciò l’arrivo di un nuovo ragazzo, tutti lo videro entrare dalla porta, Trilly alzò lo sguardo e lo riconobbe come il ragazzo dell’incidente della bicicletta! Il professore si rivolse alla classe << Lui è Jeremy Collins viene da New York, dalla grande mela. Siediti dove vuoi Jeremy! >> Prese la borsa e si sedette al banco accanto a Trilly e con un sorrisino cercò di farle un cenno di saluto, ma la ragazza gli girò la testa nervosa. Coop invece si rivolse al ragazzo entusiasta. 
<< Hey tu vieni da New York? >> 
<< Già >> rispose  il ragazzo imbarazzato.
<< Io adoro quella città perché te ne sei andato? >> sognava ad occhi aperti.    << Mia madre e mio padre si sono lasciati >> la buttò lì il ragazzo guardando Trilly. << E mia madre è scappata con un ballerino sperando in una vita da attrice. >> Coop rimase sbalordita dalla storia quando il ragazzo continuò. 
<< È incredibile che mi ritrovo in classe con un’attrice, mia madre mi ucciderebbe! >> sorrise divertito. 
<< E adesso con chi vivi? >> Chiese Trilly interessata rivolgendosi al ragazzo. << Con mio padre. >> rispose lui. 
<< Bene- fece Trilly con un sorrisino- comincia a dirgli che dovrai ripagarmi 100 dollari di shopping! >> 
Coop era in macchina, era pensosa e preoccupata per la prossima partenza. Londra, in una città, in un altro paese, sola con Trey, sola con i suoi sentimenti nascosti.
Trey al contrario se la spassava a casa di Charlie tra birre Corona insieme a Rick e Aaron. I ragazzi sorseggiando birra e mangiando cibo spazzatura si divertivano in partite alla play station 3 da perfetti maschi immaturi. 
Dopo scuola Trilly sbirciò l’indirizzo della casa dove abitava Jeremy e salendo in macchina decise di dare un’occhiata. Accostò la macchina in un vialetto e decise di bussare alla porta della villa. La porta era aperta, con grandi scatoloni sparsi per l’ingresso. 
<< È permesso? >> chiese la ragazza alla casa apparentemente vuota.
<< Che ci fai qui? >>
Jeremy era appena comparso dietro di lei.
<< Ehm scusa, carino qui. >>
<< Già, stupendo. >> fece il ragazzo poco convinto. 
<< Ti manca New York? >> 
<< Almeno lì avevo degli amici. >>
<< Beh potresti trovarli anche qui. Oh e questo cosa è? >> Chiese Trilly scorgendo in uno scatolone dei trofei di vela. Il ragazzo avvicinandosi le rispose sorridendole << Trofei di regate in barca a vela, mio padre ne è ossessionato e ogni estate ne facciamo una insieme.  >> Lei gli sorrise, fin quando un uomo sulla quarantina chiamò il ragazzo dal fondo del vialetto.
<< Aiutami a scaricare le ultime cose, Jer! >>
<< Ok papà, arrivo subito! >> rispose il ragazzo. Trilly posò delicatamente il trofeo e imbarazzata << Beh allora io vado... >> 
<< Ok, allora ci si vede a scuola. >>
 Impacciata seguì il vialetto con l’intento di uscire fin quando Jeremy la chiamò di nuovo. 
<< Hey grazie... >>
<< Per cosa? >> fece lei confusa.
<< Per avermi conosciuto! >> 
E sorridendole si diresse dall’altra parte. Trilly uscì dal vialetto... Di nuovo arrossita e imbarazzata.

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Capitolo 4
*** Postcards from London. ***


L'aereo decollò in un altro continente, in un altro luogo, in un altro tempo. Coop e Trey erano finalmente atterrati all'aeroporto di Londra. L'aria era fresca e rigenerante. 
Si diressero subito all‘hotel, guardando la città passare dal finestrino di un taxi. Era uno dei più belli della città. Il giorno dopo sarebbero dovuto recarsi agli studi televisivi per conoscere i produttori, gli attori e i copioni del nuovo film. Entrambi erano così eccitati e per non sprecare altro tempo decisero di non passare la loro unica giornata libera in camera, ma di uscire per visitare la città da perfetti turisti americani. 
A Hb, intanto, i loro amici si trovavano tra le mura della scuola come tutti i giorni, Trilly continuava a vedersi con Jeremy ormai molto amici, anche se entrambi sapevano di provare qualcosa in più ma cercavano comunque di non darlo a vedere. Nella pausa mensa, Trilly e Princy sedute ad un tavolino furono raggiunte da Jeremy accompagnato da Dougie e Harry, un buon amico dello skater. 
<< Tra poco sarà Halloween >>sparò Princy abbattuta.<< Dovremmo fare qualcosa! >>
<< La solita festa? >> propose Trilly entusiasta. 
<< Ma dove potremmo farla? >>
Dougie dopo aver dato un sorso alla sua bottiglina d’acqua chiese alle due, <>Le due ragazze entusiaste guardarono il ragazzo con approvazione.
<< Hai ragione sarebbe perfetto. Abbiamo più di un mese per organizzare, sarà qualcosa di intimo tra noi amici. >> 
Le due ragazze risero soddisfatte, mentre Harry guardò Dougie, era l’unico che capì l’intenzione e la proposta del ragazzo. Sapeva che Dougie voleva rivederla, stare con lei e la scusa della festa sarebbe stata perfetta per distoglierla dalle smancerie del fratellastro. Dougie prese l’ipod e mettendosi le cuffiette prese il suo skate e la bottiglina d’acqua e si alzò dal tavolo. 
Intanto a Londra Coop e Trey si divertivano a passeggiare per le stradine della città, passando dal grande centro commerciale Harrods, di cui Coop non poteva fare a meno di visitarlo. Si precipitarono carichi di buste presso il parco di Kensington Gardens ammirando la statua di Peter Pan. 
<< Il bambino che non voleva crescere... >> fece Trey in tono dolce e malinconico, Coop lo guardò preoccupata sembrava che il ragazzo si rispecchiasse in quel bambino, ma, perché lui non avrebbe voluto crescere? <> sorrise Coop malinconica. 
<< Già tu eri Wendy e io Peter, avrei preferito anche io non crescere. >> 
E con rammarico il ragazzo dette le spalle alla statua e si incamminò per i viali verdeggianti seguita da una Coop abbastanza preoccupata e pensierosa.
<< Allora - incominciò cercando di sdrammatizzare - Possiamo lasciarci assorbire nel mondo interattivo di Madame Tussaud’s o esplorare i macabri segreti di Londra al London Dungeon? >> propose Coop. 
<< Preferisco andare a vedere un match di rugby >> rispose Trey ridendo guardando il viso arrabbiato e deluso di Coop. 
<< Tu vieni a Londra per vedere cosa? Un match di rugby? >>
<< Non ci posso far niente i musei non mi ispirano così tanto! >>
<< Sei incredibile, Trey! >> E sbuffando si incamminò più velocemente seguita da Trey che scompigliandole i capelli l’abbracciò sorridendo. 
Quel pomeriggio Trilly accettò di passare il resto della giornata insieme a Jeremy. Si diressero in giro per le strade di Hb, e la ragazza tentò di fargli visitare la città. 
<< Oggi sarò la tua guida personale, sei davvero fortunato ad avere una guida come me! >>
Il ragazzo divertito fece comprendere di essere pronto.
<< Bene incominciamo! >> Fin quando la ragazza distratta da un graziosissimo negozio infondo pieno di scritte “Saldi” esclamò subito al ragazzo:
<< Cambio di programmi, la tua guida personale ti insegnerà come svaligiare un negozio in saldi, credimi in questo sono esperta! >>
<< Ed è questo quello che dovrebbe preoccuparmi, giusto? >> domandò Jeremy confuso. 
<> sorrise Trilly divertita, così lo prese per la mano intrufolandosi tra la folla all’ingresso della boutique.  
 
<< Non dire che non è stato divertente! >> cominciò Trilly dopo l’uscita dal negozio. 
<< Carino! >> commentò Jeremy assaporando il suo gelato appena comprato. Passeggiarono per la spiaggia fino al tramontare. 
Il giorno dopo Coop e Trey arrivarono agli Studios che li doveva ospitare per il resto dei giorni. Furono accolti dal produttore con molta accoglienza e stima e condotti nei propri camerini. 
<< Tu devi essere Coop Davies? >> le chiese una ragazza brunetta sui 18 anni appena Coop entrò nel camerino. 
<< Si,tu? >> le sorrise Coop.
<< Piacere sono Alison Kim, sono contenta che lavoreremo insieme! >>
<< Hey Alison e tu dovete venire subito di là >>  fece un ragazzo appena aperta la porta, Alison si diresse verso il ragazzo presentandolo dolcemente.
<< Coop, lui è Chad è il mio manager nonché mio ragazzo! >> E con un sorrisino malizioso gli stampò un bacio sulle labbra. Trey curioso entrò anche lui nella stanza venendo presentando da Coop divertita. Erano appena precipitati in un nuovo mondo, in un nuovo film, con nuove amicizie. Le scene cominciarono a girare e i copioni cominciati ad essere recitati a memoria e interpretati nel migliore dei modi.
Era una storia su quelle creature maledette e splendide, i vampiri. Ultimamente stavano andando troppo di moda in tutto il mondo, penso Coop. Lei era una normale studentessa,  la quale ogni notte le faceva visita in sogno un ragazzo bellissimo, con capelli corvini e penetranti occhi neri, la ragazza era così attratta da quell’individuo magnetico perché inconsciamente percepiva in lui quella calma, presenza, sicurezza e conoscenza da offrirgli un bacio sul collo che però le provocava dolore, come se due aghi le penetrassero la pelle. Un vampiro, interpretato da Trey, ossessionato da lei e dal suo passato. Si scopre così che Coop è la reincarnazione di un affascinante demone donna simbolo del peccato e della lussuria, e quel vampiro voleva risvegliare in lei quell’amante.
 << Tu sei come me >> le sussurrò all’orecchio leccandole il collo facendo scomparire quel rivolo di sangue.
<< No ti sbagli >> sussultò lei. 
<< Sei sicura? Sei un demone della notte, dell’oscurità, la reincarnazione di Lilith, provocatrice, lussuriosa, che innebbia la mente degli uomini. Una creatura di immaginaria bellezza , così ingenua e fresca ma simbolo di morte e devastazione, che ha scelto le ombre alla luce.. e così accadrà, di nuovo. Tu sarai mia. >> 
<< Stop! Perfetto! >> urlò il regista da dietro la scena entusiasta, Coop e Trey rimasero intrappolati uno nello sguardo dell’altro, quei costumi, quelle scene così medievali erano talmente affascinanti in quel momento.. 
 
I ricchi e viziati ragazzi di H beach si divertono a girare al pontile e in spiaggia cercando di fare colpo su qualche bella ragazza. Aaron e Charlie soprattutto, senza Trey avevano più possibilità di fare colpo di sicuro. <> Fece Charlie avvistando una ragazza passeggiare per il pontile insieme ad una sua amica. 
<< Hey bionda! >> la ragazza si girò e lui sorridendole e pavoneggiandosi 
<< Ho fatto colpo >> riferendosi ad Aaron. 
<< Salve bellissime >> continuò facendo lo sbruffone, la ragazza bionda gli disse un ciao intimidito sorridendo insieme alla sua compagna. 
<< Posso sapere i vostri nomi? >>
<< Io sono Ashley e lei Stephanie. >>
<< Piacere, molto piacere io sono Charlie, avete qualcosa da fare stasera? No perché io avrei un’idea. >> le fece un occhiolino e portando con sé la ragazza si conobbero meglio. 
Al Twickenham Stadium di Londra, Coop,Trey,Alison e Chad erano seduti in buoni posti a vedere un match di rugby, proprio come desiderava Trey quel pomeriggio. 
Trey e Chad erano diventati molto amici, entrambi appassionati per lo sport, passavano serate intere quando le riprese duravano fino a tardi a guardare al plasma partite di baseball e football. Coop divertita indossava un berretto della squadra e si era comprata insieme ad Alison una di quelle manone gigantesche che agitava da per tutto. 
In uno dei locali esclusivi ad Hb, si stava svolgendo un concerto live. Trilly entrò all’interno insieme a Jeremy e Princy con un ragazzo di nome Bradin. <> le chiese Trilly quando si furono seduti al tavolino
<< E io che ne so, l’ho invitato e ha accettato di venire con me, non potevo certo restare sola con te e Jeremy! >> Le rispose Princy amareggiata nel vedere il ragazzo alquanto stralunato. 
<< Noi andiamo a ballare venite anche voi >> fece Trilly presa per mano da Jeremy diretti tra la folla. Princy preferì rimanere lì seduta al tavolino a fissare il gruppo esibirsi e cercando di allontanarsi il più possibile da quel Bradin che adesso si era fissato con la cannuccia del suo drink. D’un tratto vide ad un altro tavolino Aaron, Charlie e Rick Grey insieme a delle ragazze divertendosi tra di loro. Li guardava con interesse cercando di capire cosa si stessero dicendo, quando Aaron si portò a ballare la ragazza bionda e al tavolo rimasero Charlie e quel Rick Grey che l’osservava da lontano. Princy girò lo sguardo ma inevitabilmente lo riguardò. Cosa el prendeva?
Tra la folla Aaron si divertiva a ballare con la bionda, quando scorse Trilly ballare sensualmente con Jeremy, così si avvicinò alla ragazza cercando di rovinare la scena. 
<< Bocca di miele! >> la chiamò. 
Trilly si girò e guardò perplessa Aaron seguito dalla ragazza bionda. 
<< Aaron, che ci fai qui? >>
<< Mi diverto, vedo anche tu a quanto pare. >> 
E guardò con sguardo storto Jeremy. 
<< Si infatti, ci vediamo! >> e prendendo la mano di Jeremy, Trilly cambiò lato, lontano da quella testa calda di Aaron. 
Coop e Trey erano appena ritornati all’hotel. Coop si sdraiò sul letto e aprì con un sorriso il suo diario segreto, l’aveva chiamato Hope, ormai era diventato una specie di migliore amico da quando Trey se ne era andato la prima volta di casa. Sapeva tutto di lei e conosceva i suoi pensieri, i suoi sentimenti a memoria. 
In Trey cominciava a diffondersi una certa curiosità nel leggere quelle pagine, desiderava leggere ciò che contenevano da quando da bambini la vide scrivere per la prima volta, ma in questo non aveva ancora avuto occasione,infondo ciò che può dire il cuore di una ragazza a volte può spaventare.  
<< Ancora col tuo diario? Quando finirai di scriverlo? Ricordo che da bambina lo iniziasti a scrivere. >> domandò Trey sedendosi sul letto. La ragazza se lo portò al petto nascondendolo.
<< Quando non avrò più bisogno di lui, la smetterò , ma per adesso dovrà sopportarmi ancora per un bel pò! >>
<< Chissà che ci trovi di bello nel scrivere su un diario >>
<< Nel rileggerlo, nel lasciare ricordi ed emozioni vecchie nel tempo, su carta, per sempre. E poi chissà quante persone sarebbero curiose di leggerlo. E vedendo l’espressione muta di lui soddisfatta posò il diario sul comodino e spense la luce. 
<< Notte, curiosone. >> 
Trey rimase steso nel suo letto girato verso di lei vedendola dormire, quella domanda lo aveva colpito, lui era il primo curioso aveva ragione, cosa mai poteva contenere quel diario? E se parlava anche di lui? Ma sotto quale aspetto? Queste domande tormentavano la testa di Trey nel quale poi si addormentò.

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Capitolo 5
*** Una Notte Tempestosa. ***


Quel giorno Princy era in biblioteca, attenta e concentrata a leggere libri e a ricercarne altri per una ricerca di un compito. Tutto intorno ingombrava silenzio, il profumo di antiche pagine di libri si sentiva nell’aria, tutto sembrava perfetto e calmo, quando il suo mondo fu disturbato dall'apertura della porta principale dalla quale entrò un ragazzo dall’aria annoiata che sbuffando ripetitivamente si sedette davanti alla ragazza fingendo di essere interessato a un libro che aveva in mano. Alternava sguardi al libro e altri a Princy, ma la ragazza non gli destava interesse e continuava imperterrita e impegnata da un grosso libro. 
<< È interessante? >> chiese d’un tratto il ragazzo rivolto a lei, Princy non alzando nemmeno lo sguardo rimasto incollato alle pagine rispose freddamente.
<< Lo era prima che mi disturbassi! >>
<< Oh pensavo che avessi bisogno di compagnia >>le rispose lui sorridendo << Non ho bisogno di... >> Ma rimase senza parole quando chiudendo il libro distrattamente guardò con chi stava avendo quella spiacevole conversazione. Rick Grey la guardò divertito, ormai quel libricino che aveva in mano fino ad all’ora non aveva più interesse per lui. 
<< Sai chi sono io? >> fece lui cercando di metterla in difficoltà. 
<< E tu sai chi sono io? >> Fece lei in tono di sfida. 
<< Princy, certo che so chi sei. >>
<< Già, Rick Gray sa ogni cosa. >> 
<< Eri giù al Privè un paio di sere fa non è vero,ti ho vista. >>
<< Vorrei dire anche io la stessa cosa, ma penso di non averti notato! >>Princy cercò di nascondere il suo interesse per il ragazzo durante quella notte. La signora che custodiva la biblioteca fece segno ai due studenti di tacere, così Princy cercando di togliere il disturbo e di sparire da quella situazione si alzò e sparì dietro la porta, Rick sorridendo posò il libricino e fece altrettanto, l’aria bibliotecaria non era più di suo interesse. 
Londra, era una giornata più umida e fredda del solito, Coop e Trey erano in un fast food intenti nel mangiare e rilassarsi dopo un estenuante e faticosa giornata di lunghe riprese. Usciti dal locale, cercarono un taxi nei paraggi e subito uno di color giallo acceso si fermò davanti ai due. 
<< Vedi quanto hai, ho dimenticato il portafogli in hotel >> domandò Trey a Coop controllandosi le tasche. 
<< Io ho solo cinque stelline, Trey , ho pagato il pranzo prima, e ho lasciato la carta in hotel, non volevo fare altri acquisti inutili. E ora? >> si preoccupò. 
Il taxista ascoltando la conversazione si sbrigò rivolgendosi ai due. 
<< Sentite senza soldi niente taxi! >>
<< Hey ,no no aspetti! >> cercò di fermarlo Trey, ma il taxista sempre più sbrigativo, << Scusa ma vado di fretta, se volete lì c’è la fermata degli autobus, buona fortuna! >> E accelerando parte lasciando i due ragazzi lì da soli. 
<< Accidenti, in autobus? >> 
<< Andiamo a vedere, più in là c'è qualche fermata, entriamo nello spirito da veri londinesi Trey ! >> prese la sua mano Coop divertita, prendendogli la mano e trascinandolo con sè verso la fermata. 
Ad Hb era ora di uscire, il cortile del college era traboccante di studenti che si fermavano a parlare e a perdere tempo prima di arrivare a casa, il parcheggio della scuola altrettanto pieno per le macchine dalle più lussuose alle più normali. Princy passeggiava sconfortata insieme a Trilly per i lunghi viali. <> emise Pry disperata.
<< Vorrei anche darti un passaggio, ma torno con Jeremy, passerà il weekend con la madre a New York, capiscimi,scusa! >> Si giustificò sorridente Try. <> Le due ragazze si girarono sorprese di vedere Rick allegro giocherellare con le chiavi. 
<< No grazie,troverò un altro modo. >>
<< Insisto, tu sei a piedi io ho la macchina... Che male c’è? >>
Princy passò lo sguardo imbarazzato a Try cercando di ricavarne una risposta ma poi si arrese. 
<< Ehm se la metti così ok. >> salì indifferente e altrettanto imbarazzata. <> Fece il ragazzo entusiasta. I due si accostarono insieme al parcheggio quando voci e spettegoli si diffusero tra le ragazze.
<< Guarda, Princy con Rick, ci mancava solo questa. >>
<< Secondo me quella è stata rifatta completamente dal padre, ha un chirurgo plastico in casa secondo voi non ne approfitta? >>
 Seguite da una serie di risatine comuni. Solito. 
Coop e Trey saliti in un grande bus vuoto, si ritrovarono distesi agli ultimi posti vicini. C'era silenzio nei dintorni, una sola signora anziana era seduta poco avanti, seguita da una coppia di uomini. Trey sfilò dalle tasche del giubbotto il suo I-pod distraendosi un pò, mentre Coop appoggiandosi sulla spalla gli chiese al quanto assonnata << Posso addormentarmi? Stanotte ho dormito proprio male. >> E sistemandosi il braccio di Trey come un cuscino continuò << Quando arriviamo svegliami! >>
E il ragazzo mettendo play << Ok. >>
A Hbeach Princy era appena ritornata a casa quando prendendo il telefono chiamò immediatamente Trilly. 
<< Pronto? >>
<< Ok, credo di avere una cotta per Rick Grey! >> Sparò subito Pry. 
<< Cosa? >> domandò Try confusa. 
<< Già, è una cosa assurda! È assurda no? >>
<< Cosa? >>
<< Come cosa, Rick Grey! >>
<< Non è poi così assurda, è talmente carino! >> Sorrise Trilly divertita. <> si arrese Pry. 
<< Com'è stato dolce oggi, mi ha portata a casa, abbiamo parlato, non è poi così stupido e superficiale come pensavo. Cioè è diverso, sono stata davvero bene, Try. >> Ribatté ancora più disperata << È solo una cotta, passerà, si passerà, non c’è niente da preoccuparsi! >> 
Agli studi televisivi di Londra, il produttore aspettava con ansia Coop e Trey. Alison preoccupata era con l’altro personaggio entrambi pronti, truccati e vestiti e guardava lo schermo del cellulare sperando che dopo 7 chiamate fatte ai due si decidessero a chiamare, ma nulla..  
Nel frattempo i due erano addormentati sugli ultimi posti del bus ormai vuoto e fermo. Coop era appoggiata ancora sulla sua spalla di Trey e lui sulla sua testa. Coop si svegliò d'un tratto, e guardandosi attorno vide Trey dormire e un bus vuoto e deserto, fuori dal finestrino il nulla li circondava, dove diavolo erano finiti. Coop terrorizzata svegliò arrabbiata Trey chiamandolo più volte e colpendolo ripetutamente terrorizzata. Il ragazzo si svegliò. 
<< Mi fai male, che combini, Coop? >>
<< Ti sei addormentato ! >> gli fece capire la situazione lei furiosa. 
<< No riposavo solo gli occhi >> si giustificò lui.
<< A si? Qui non c’è nessuno, guardati un pò intorno, cosa facciamo? >>
Trey si guardò attorno, stranito. 
<< Credo di aver riposato un pò troppo gli occhi. >>
<< Dai scendiamo! >> propose lei sconfitta. 
 
 
 
 
Usciti dall’autobus si ritrovarono davanti ad un autogrill chiuso e deserto, speranzosi cercarono nel retro una cabina telefonica, poiché i cellulari in quel posto non prendevano. 
<< Niente! >>
<< C’è ne uno solo li giù ma è rotto. >> la informò Trey.
<< Grandioso, moriremo qui, come quei film dell'orrore. >>
 I due si guardarono di nuovo intorno cercando una via di salvezza, erano davvero nel bel mezzo del nulla,c’era una stradina solitaria con attorno un paesaggio verde, sembrava che fossero in periferia o meglio erano in periferia. Senza che nessuno se ne accorgesse l’autista del bus in silenzio rientrò al posto di guida, partendo, non rendendosi conto di aver lasciato i due ragazzi lì. I due arrivati al posto di partenza non trovano più il bus. 
<< Qui si mette male >> fece rassegnato Trey. 
Rick era appena uscito dalla palestra, portava un borsone, capelli ancora leggermente bagnati per la doccia fatta in fretta. Si stava dirigendo verso la macchina quando una ragazza uscita anch’essa dalla stessa palestra gli si precipitò davanti prendendolo a braccetto e baciandolo sulla guancia. 
<< La prossima volta mi aiuterai tu con i pesi! >> Squittì la ragazza.
<< Certo >> le sorrise lui da perfetto gentiluomo. D’improvviso dei fari d’auto investirono i due, e urla e grida di folli ragazzi in macchina si cominciarono a sentire. 
<< Rick! >> urlò Charlie al volante. 
<< Ciao bionda >> si rivolse alla ragazza Aaron.
<< Ragazzi! >> si imbarazzò Rick. 
<< Richard Grey ci vediamo stasera abbiamo molte domande da farti >> rise divertito Charlie, Rick gli fece un cenno di saluto e vedendo la macchina degli amici ripartire salutò la ragazza che interessata voleva sapere il programma della loro serata, e salendo in macchina partì. 
Stradina periferica di un paesino sperduto vicino Londra, Coop e Trey erano intenti nel fare autostop senza grandi risultati. Londra non è come gli States, la gente non si fida molto degli autostoppisti, e neanche negli States purtroppo, non erano più negli anni 70.  Coop cercava di alzare il braccio con il pollice alzato il più possibile ogni qual volta passava una macchina sfrecciante. Trey invece la guardava fallire e ogni qual volta sorrideva sconfitto. 
Quella sera i ragazzi si vedevano in un locale a bere e scherzare. Vi era un gioco che adoravano fare, i giochi alcolici d’altronde stuzzicano sempre, si fanno domande a testa chi risponde bene secondo a colui che fa la domanda evita la bevuta, chi risponde in modo contrario beve. 
<< Allora Rick, ti abbiamo visto con la brunetta stamattina e con la bionda oggi, con chi te la fai delle due? >> iniziò Charlie. 
<< Con nessuna delle due! >> 
<< Bevi ! >> urlò Charlie divertito. 
Rick prese il suo bicchierino di vodka liscia e lo bevve tutto d’un fiato.
<< Però era vero cazzo, la biondina posso farmela di sicuro, è la brunetta che mi dà filo da torcere. >> E tra altre risate fu il turno degli altri. 
La notte calò velocemente, ormai le macchine passavano di rado in quella stradina isolata, e per di più cominciò a piovere. Coop e Trey si ripararono sotto un paravento accovacciati e l’uno vicino all’altro. Guardavano cadere la pioggia che fortemente picchiettava sull’asfalto. Coop si stese cercando di dormire, mentre Trey era ancora seduto e la fissava. D’improvviso ci fu un lampo, un tuono rimbombante. Coop impaurita si aggrappò a Trey stringendolo con le mani al collo, quando lui perdendo l’equilibrio cadde sopra di lei, paralizzato. Il tuono si calmò, ma i due rimasero fermi l’uno sopra l’altro guardandosi con la punta del naso. Respiri affannosi e infreddoliti, il calore di quell’abbraccio, il cuore di entrambi che batteva incessantemente ormai non solo per la paura ma un altro sentimento li aveva pervasi, che fosse amore?
Un momento eterno nelle loro menti, un ricordo che sicuramente avrebbe scritto sulle pagine del suo prezioso diario. Il tuono era cessato da un pò, e i due resosi conto della situazione si staccarono velocemente. Trey si alzò impacciato, stendendosi dall’altro lato per non guardala ancora. 
Si fece mattina,  Alison era sveglia già da un pò, e preoccupata per gli amici che non si erano presentati al lavoro per tutto il pomeriggio, richiamò Coop al cellulare purtroppo ancora spento, e quello di Trey ancora irraggiungibile, e così pensò di chiamare il loro hotel ma scoprì che i due usciti la mattina scorsa non erano ancora rincasati. Posò il telefono e preoccupata chiamò Chad e insieme decisero di cercarli.
La rugiada della pioggia violenta della notte scorsa riposava sopra le foglie inumidite delle piante, Coop si svegliò, aprì gli occhi lentamente godendosi quel cielo e quella luce fioca. D'un tratto si rese conto di avere il braccio caldo di Trey attorno a sé, imbarazzata cercò di spostarlo, ma il ragazzo si svegliò. << Buongiorno >> la guardò lui sorpreso.
<< Buongiorno >> ricambiò lei sorridendogli. 
Alison e Chad erano ansiosi all’interno della macchina e si dirigevano verso i paesini lontano Londra dove i bus andavano per il deposito. 
Coop e Trey ritornarono sfiniti sulla strada principale con l’intento di riprovare l’autostop, quando una macchina si fermò accanto ai due. 
<< Ce l’ho fatta! >> gridò Coop soddisfatta, ma quando videro all’interno della macchina Alison e Chad che subito scesero da essa per vedere i due ragazzi in che condizioni si trovassero.
<< Non sapete che pena! Entrate! >> li fece entrare subito in macchina Alison preoccupata. E saliti in auto, i due furono portati finalmente nel centro di Londra. Tutto ritornò normale, anche se qualcosa dentro di loro era cambiato. 

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Capitolo 6
*** Con successo da Londra. ***


Un mese era passato da quando i due ragazzi avevano iniziato il loro viaggio avventuruoso in quella  Londra così artistica e alternativa. Una città che parla da sola, talmente affascinante, è arte. È una dimensione a parte con il suo vintage e punk, con quegli artisti che creano il panico per le stradine, con il suo famoso Starbucks con i suoi frappuccini e cookies, dove la notte ha un fascino strano.
Le riprese che dovevano ritrarre la città erano a buon punto, così i produttori annunciarono quel giorno che le riprese si sarebbero potute svolgere anche in California, ormai il soggiorno a Londra era terminato. Così Trey e Coop entusiasti decisero di partire subito per casa, ma nel frattempo erano ancora occupati tra interviste e paparazzi nei dintorni curiosi nel sapere qualche anteprima del film. 
In California intanto Princy e Trilly con l’avvicinarsi del giorno di Halloween erano intente nei preparativi della festa intima per il bentornato di Coop e Trey. La madre di Coop, Elizabeth Davies, da perfetta designer quale era, accettò con entusiasmo l’iniziativa delle ragazze e decise di lasciare loro la casa per gli allestimenti. 
Quel giorno, le due ragazze iniziarono a distribuire gli inviti agli amici più stretti. Durante la pausa mensa, Aaron, Charlie e Rick si avvicinarono alle ragazze convinti nel ricevere il loro invito. 
<< Hey ragazze dove sono i nostri inviti? >> Sparò Charlie, le due ragazze lo guardarono con sarcasmo. 
<< Pensi davvero che voi tre siate stati invitati? >> sparò Trilly divertita guardando le loro espressioni incomprese. 
<< Noi saremo su quella lista, siamo i migliori amici di Trey! >> replicò Aaron << Rick e Charlie possono, tu no! >> contraccambiò schietta Trilly.
<< Non mi vuoi tra i piedi? È per il tuo fidanzatino? >> Trilly lo guardò in modo ripugnante ma lui continuò << Tanto lo so che non ti sono indifferente! >> E detto ciò lasciò quella conversazione. Charlie lo seguì, Rick seguendo i suoi amici fece un occhiolino rivolto a Princy, la quale gli sorrise compiaciuta. 
Nella camera d’hotel di Londra, Coop e Trey preparano i loro bagagli. Lei è davanti lo specchio della sua camera con tutto il corredo di valige pronto e sistemato accanto al letto, indaffarata nell’aggiustarsi i capelli, mentre lui è ancora intento nel mettere le ultime cose nelle sue valige. 
<< Non sei eccitato di ritornare ad Hb? >> Chiese Coop al ragazzo.
<< Certo ma, qui non era niente male. >> Rispose lui, con i propri ricordi custoditi segretamente.
<< Già, ma non vedo l’ora di rivedere tutti, di organizzare di nuovo una festa per la scuola, le responsabilità da presidentessa del comitato studentesco e delle organizzazioni sociali mi mancano. >> Emise tutto d’un fiato la ragazza. 
<> sorrise lui stupito che seppur non facesse parte di nessun club all’interno della scuola era lo stesso il più popolare di essa. 
All’uscita di scuola ormai tutti erano a conoscenza del party privato che si sarebbe tenuto nell’enorme villa dei Davies-Caldwell, e solo pochi eletti erano scritti su quella lista. 
All’aeroporto londinese, i due ragazzi salutarono con nostalgia i loro nuovi amici Chad e Alison. 
<< Allora ci vediamo lì, per le ultime riprese. >> fece Alison abbracciando l'amica. Ultimi saluti, e l'aereo decollò, portandosi dietro l'avventura londinese con loro. 
 
Alla tv l’aeroporto di Santa Ana in Orange County, era pieno e colmo di giornalisti che aspettavano l’arrivo dei due giovani attori. Al loro arrivo la folla impazzita di paparazzi si precipitò verso i due riparati da due guardie del corpo. Flash, domande dominavano la scena. Nella villa di Princy le due ragazze erano davanti l’enorme televisore eccitate nel sapere che la loro migliore amica era appena tornata in California. In casa di Dougie invece la situazione era più calma e sospensiva. Il ragazzo era solo nella sua camera allestita da un paio di trofei di skate di gare estive. Guardava la tv, e guardava Coop uscire da quell’aeroporto con accanto Trey ed entrare insieme in una limousine. 
<< Allora è arrivata. >> mormorò tra sè e sè. E spegnendo la tv prese il suo skate e uscì dalla camera. 
Coop e Trey arrivarono davanti casa, scesero e si diressero all’interno del giardino. La villa era alquanto diversa. Di lato sorgeva un laghetto artificiale buio e sinistro, la casetta sull’albero era diventata oscura e con un fumo grigiastro che usciva dalle piccole fessure e finestre. Entrarono sconcertati all’interno, la situazione era simile sembrava essere realmente in quei film dell’orrore dove case antiche e scricchiolii caratterizzano la scena. D’improvviso il cellulare di Coop squillò nella casa vuota e apparentemente sinistra. 
<< Coop!!! >> urlarono dall’altra parte del cellulare Princy e Trilly. << Sei arrivata! Dovete venire immediatamente giù al pontile, dobbiamo vederci. E dì a Trey che ci sono anche quegli sfigati dei suoi amici! >> concluse Trilly. 
<< Ok, saremo lì tra un pò, non vedo l’ora di vedervi, vi voglio bene! >> Chiuse il cellulare e divertita si rivolse a Trey. 
<< Prendi la macchina si va al pontile, ci sono tutti. >> E cambiando borsa seguì il ragazzo in garage. 
Coop e Trey arrivarono al pontile. Coop abbracciò divertita le sue due migliori amiche, mentre Trey salutò in modo gangsta i suoi tre amici. <> chiese entusiasta Charlie << Qui c’è bisogno di un drink!  >> Tutti entrarono divertiti nel locale e ordinando delle birre brindarono al ritorno delle due star. 
<< Un brindisi al ritorno di Trey e Coop! >> urlarono Charlie e Aaron alzando i bicchieri e ripeterono gli altri avvicinando i loro. 
<< Coop allora com'è stata questa Londra, racconta ! >> chiese eccitata Princy.
<< Beh è grandiosa.. >> ricordò d'un tratto i primi giorni con Trey ed ebbe una piccola fitta allo stomaco. Guardò così Trey inevitabilmente imbarazzata, il ragazzo preso in ostaggio dagli amici interessati nel sapere che tipo di ragazze c’erano a Londra, ricambiò il suo sguardo. Una fitta. 
Intanto nei parchi da skate, Dougie era intento nello skateare perfettamente tra quelle pareti curve e salire sopra ringhiere. Il ragazzo aveva bisogno di sfogarsi, dopo aver saputo che la ragazza ,che per tempo era stata quella dei suoi sogni, era ritornata in città, si sentiva contento ma impotente... Cosa poteva mai offrirle lui? D’improvviso prese una caduta.
<< Merda, il braccio! >> si rialzò con fatica. 
<< Sei troppo duro con te stesso, calmati un pò! >> lo rimproverò una ragazza che era sempre lì a guardarlo. 
<< Non è niente, non ti preoccupare >> fece lui indifferente, riprendendo il suo skate.
<< Hai qualcosa per la testa, si vede, sei totalmente distratto! >> replicò la ragazza. 
<< Kat, non ho niente! >> Tagliò corto lui seccato poi continuò dopo aver bevuto un sorso << E poi perché sei ogni giorno qui, non ti stanchi di vedere questa gente? >>
<< No. >> rispose lei decisa con un sorriso. << Mi domandavo, è la prima volta che ti vedo così arrabbiato e sovrappensiero, non dirmi che è per una ragazza! >> lo stuzzicò. 
<< Non sono fatti tuoi, lasciami stare. >> rispose tipicamente lui come si rivolgeva a chiunque altro. Scontroso e indifferente. Prese la sua tavola da skate e ritornò tra le pareti mentre la ragazza Kat, lo guardò interessata e pensierosa. 
<< Come vuoi, tanto ci sono abituata. >> 
Al pontile i ragazzi si divertivano tra una bevuta e l’altra finché arrivata sera, decisero di scendere in spiaggia per una tranquilla passeggiata sul bagnasciuga. La riva era bagnata, l’acqua gelata. Coop si levò i sandali che aveva portandoli in mano. Il vento tirava leggero e scompigliava i capelli dei sei ragazzi perfettamente ritoccati dai migliori hair-style della città. La spiaggia di notte era incantevole, immensamente loro. Aaron e Trey cominciarono a schizzare l’acqua alle ragazze che preoccupate per i loro vestiti appena sfornati da un’importante boutique scapparono urlanti e divertite. Charlie bloccò Coop prendendola sopra le sue spalle, e Rick fermò Try e Pry che cercarono di nascondersi sulla torretta del bagnino. << Aaah lasciami stare! >> gridava Coop tra una risata e l’altra vedendo che Charlie si dirigeva verso Trey in acqua. 
<< No in acqua no. No! >>
Troppo tardi, un tuffo nell’acqua gelida e Trey divertito che le immergeva la testa sotto. Trilly scappò dalle mani di Rick il quale ormai teneva prigioniera solo Princy, e scappando divertita fu rincorsa da Aaron che prendendola la scaraventò sulla sabbia, sopra di lei tenendole ferme le braccia. 
<< Non mi scappi! Preferisci acqua o sabbia, o tutte e due? >> le fece scegliere divertito. Trilly prendendo una manciata di sabbia la posò con forza sui capelli biondi del ragazzo, scappando dalla sua presa.
<< Questa non me l’aspettavo >> e fingendosi offeso la buttò in acqua ma poiché lei non lasciava la presa fu costretto ad andare sotto con lei. 
Passò un pò di tempo, i ragazzi erano tutti attorno ad un piccolo falò acceso dai ragazzi. Charlie si rollò una canna passandola tra le labbra di Aaron e Trey. Coop guardava interessata quel fumo uscire dalle loro bocche, ma non aveva il coraggio di provarne una. Princy era accanto a Rick, e divertita lo guardava bere. Quelle giornate così divertenti e spensierate erano talmente perfette... Pensava Coop che sedeva vicino a Charlie e Trey. Lo guardava, era l’oggetto principale della sua testa, quella cartina, quel portarsela alle labbra così inavvertitamente. Stava impazzendo al sol sguardo ricambiato. Il fuoco scoppiettava, coccole e abbracci per riscaldarsi da quel venticello freddo proveniente dal mare. <> propose d’un tratto Charlie. 
<< Chissà che potremmo combinare.. >> disse pensieroso Trey. Tutti si guardarono compiaciuti e interessati. Aaron guardò con un sorriso Trilly, la quale cercò di evitarlo. Princy fu distolta dallo sguardo di Coop che le sorrideva, mentre Rick guardava lei, solo ed esclusivamente lei, anche Trey non lo dava a vedere ma, voleva assolutamente sapere cosa sarebbe potuto succedere tra la trasgressione di quella città infernale col suo oggetto del desiderio. Il suo sguardo fu rivolto alla sua Coop che innocentemente sorrideva...

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Capitolo 7
*** This is Halloween. ***


 
 
 
 
 
 
La festa di Halloween, la preferita di Coop. Portare una maschera ed essere per una sola notte chiunque si voglia, era la parte preferita. 
Le tre ragazze si trovavano in giro per i negozi cercando abiti adatti al party di Halloween di quella sera. Tra tanti personaggi provati e ricambiati,riuscirono a trovare il costume adatto. 
Ognuno è nelle proprie stanze cercando di prepararsi, i costumi buttati sul letto, solo poche ore all’inizio del party. Coop indossava un abitino da angelo con tanto di ali dietro la schiena e si guardava allo specchio ritoccandosi le labbra con un gloss.
Princy decise di indossare il costume di uno dei personaggi Disney che adorava, Jasmine e attenta si aggiustava la lunga treccia nera. Trilly posò sulla folta chioma riccia il cappellino da marinaia abbinato al suo abitino. 
I ragazzi si erano dati un bel da fare nel trovare dei costumi adatti. Erano perfettamente adorabili. Charlie si mise la maschera da diavolo. Aaron si aggiustò il cappello da messicano. Rick si infilò i denti aguzzi da vampiro. Trey si aggiustò le bretelle e il cappello del protagonista di Arancia Meccanica. Erano pronti. 
Che il party abbia inizio. La lista era stracolma  di invitati i quali aspettavano in coda in una lunga fila nel lungo vialetto di casa Davies-Caldwell. 
Coop e Charlie sono da sempre stati i re e la regina delle feste, si dimenavano freneticamente nel ballare, si passavano drink e sorrisi folli a vicenda. Dall’ingresso entrarono Jeremy e Dougie. Il primo era vestito da pirata, tipo Jack Sparrow mentre il secondo quando Coop lo vide rimase sbalordita. La ragazza avvicinandosi a Dougie estasiata dal suo abbigliamento così elegante e insolito lo abbracciò divertita. Aveva i capelli tirati in dietro, il ciuffo ribelle sulla fronte era sparito, indossava una camicia con un gilet stile anni ‘30 ... Era davvero sexy. Ma dietro di lui comparve Kat, l’amica di skate. 
<< Ciao, e tu chi sei? >> domandò Coop sorpresa nel vedere Dougie con una ragazza. 
<< Sono Kat, siamo anche a scuola insieme. >> si presentò sorridente la ragazza. << Sono una sua.. >>
<< Amica. >> terminò Dougie imbarazzato. 
<< Carino il vestito >> fece Kat questa volta in soggezione. Coop la guardò con un sorriso curioso fin quando la ragazza decise di lasciarli soli.
<< Io vado a prendere qualcosa da bere >>
<< Perfetto. >>  La ragazza si allontanò verso il bancone. 
Trilly vedendo arrivare Jeremy subito salutò il ragazzo che mancava da un weekend passato con la madre a New York. 
<< Mi sei mancato troppo, vieni qui! >> E con un sorriso lo prese con sè in disparte, allontanandosi dallo sguardo perseguitante di Aaron seduto al bancone dei drink. 
Coop e Dougie erano soli, fin quando iniziò una canzone lenta, e il ragazzo imbarazzato decise di invitarla. 
<< Ti va di ballare? >> le chiese intimidito. 
<< Pensavo che non me l’avresti mai chiesto! >> sorrise lei.
Il ragazzo le prese la mano e si avvicinarono intimiditi. Da lontano videro quella scena Kat che aveva fra le mani due drink e Trey che fingendo di ascoltare le conversazioni degli amici guardava infastidito i due. 
Intanto Princy era sola seduta al bar girando la cannuccia del suo drink. Guardava speranzosa l’ingresso cercando di intravedere quando Rick sarebbe arrivato ma quella non si apriva. 
<< Ah sei patetica >> le disse Charlie sedutosi accanto a lei.
<< Come? >> chiese la ragazza perplessa. 
<< Non dirmi che aspetti Grey? >>
<< Cosa? >>
<< Preferisci il finto santarellino, a me? >> chiese lui ironicamente e profondamente offeso. 
<< Charlie preferirei chiunque in confronto a te >> rispose in tono secco lei.
<< Beh le altre ragazze non la pensano ugualmente >> e il suo sguardo si andò a posare su Coop, Pry vide il suo sguardo rivoltosi alla sua amica.
<< Lei si diverte solo con te, è tempo sprecato. >>
<< Violerò quel bocconcino prelibato >> assaporava già il ragazzo.
<< Ci hai già provato l’anno scorso e se non ricordo male non è andata tanto bene. >> gli sorrise Pry. 
<< Solo perché c’era la battaglia col fratellino premuroso. >> Ricordò il rapporto tra lei e Trey dell'anno precedente.
<< E cosa credi cambierà ora? Lui ci sarà sempre. >>
D’improvviso dalla porta entrò Rick facendo baldoria, abbracciato a due ragazze con in mano una bottiglia di champagne. 
<< Ecco il tuo cavaliere. >> fece Charlie a Pry in tono di te l’avevo detto. Lei lo guardò in modo storto, poi passò lo sguardo a Rick si sentì tradita e offesa e finalmente bevve tutto d’un sorso il suo drink. 
Intanto Trilly era con Jeremy, seduti su uno dei comodi divanetti di pelle, lui l’abbracciava dolcemente, fin quando una canzone.
<< Adoro questa canzone dai vieni! >> fece lei prendendogli la mano. Erano così vicini, gli occhi di lui riflessi nei suoi, poi il ragazzo le sussurrò qualcosa all’orecchio che cambiò tutto.
<< E se adesso ti bacio, che succede? >>
<< Beh, bisognerebbe scoprirlo per saperlo. >> rispose lei arrossendo.
Jeremy con un sorriso si avvicinò a lei, ormai era solo una frazione di secondi che separava le loro labbra, e finalmente quel bacio tanto atteso divenne realtà. 
Dougie e Coop erano ancora vicini a parlare e ballare insieme, Trey li guardava da lontano con sguardo nervoso e illusorio. Cercava di far finta di non accorgersene distogliendo la sua attenzione parlando con i suoi amici. Gelosia, cos'era la gelosia per Trey Caldwell, lui non l'aveva mai provata ed ora, ora si era semplicemente geloso. Non riuscendo a controllarsi, si diresse avventatamente verso i due. Coop spensierata era abbracciata a Dougie, fin quando arrivò Trey che con un sorriso si mischiò tra i due avvicinando Coop verso di sé.
<< Cambio canzone, cambio partner >> ne approfittò sorridente e si allontanò con Coop, lasciando Dougie sconfitto. Kat si avvicinò al ragazzo un pò dispiaciuta e altrettanto soddisfatta. 
<< Non penso che sia facile introdursi in questi ambienti, ci hai provato. >> << Già io me ne vado. >> E uscendo fuori nel giardino cominciò a slacciarsi furiosamente il papillon e quel colletto della camicia che lo soffocava, si spettinò i capelli, furioso. 
<>gli propose Kat, il ragazzo accettò. 
Flash, scatti di foto di gruppi di ragazzi che volevano immortalare la loro presenza a quel party. Molti avevano la digitale in mano e scattavano divertiti foto a chiunque. Princy si avvicinò a Rick che era in dolce compagnia di una ragazza, Pry facendo vedere la digitale si rivolse ai due con la scusa del << Per il giornalino >> e rivolse la loro attenzione con una posa, Rick travestitosi da vampiro morse il collo della ragazza che rideva divertita, Princy atterrita scattò. 
Le cose andavano diversamente per Trilly e Jeremy i quali divertiti si appartarono fuori da soli. 
Coop e Trey invece erano seduti al bancone sorseggiando un Martini, fin quando vennero raggiunti da Charlie che li abbracciò teneramente, con un favore in cambio nella mente. 
<< Chi vuole venire a farsi una canna con me? >>
<< Sei in assenza di ragazze? >> gli chiese divertita Coop.
<< Questa festa è un mortorio, rianimiamola un pò >> E le porse una canna. 
Dougie e Kat si fermarono al pontile davanti ad un hamburger e patatine. << Carina la festa >> iniziò lei.
<< Non male >> rispose lui dando un morso al suo panino. 
<< Per il tuo amico è andata bene, però. >>
<< Già Jeremy ha avuto vita facile, io mi sono impigliato nella rete di Cooper Davies >> confessò sconfitto.
<< E pare che sei anche impedito nel liberarti >> gli sorrise. 
<< Oh grazie così mi aiuti >> le sorrise anche lui. 
<< Dico solo la verità. >> ricambiò Kat. 
Al party Charlie con accanto Trey rimase stupito nel vedere Coop rifiutare la sua proposta. 
<< Ha rifiutato di farsi una canna con me? >>
<< È una brava ragazza. >> sorrise Trey.
<< Non ti preoccupare, la cattiva ragazza che è in lei uscirà, e nessuno sarà capace di fermarla, è solo questione di tempo. >> Sorrise sicuro di sé Charlie. << Tua sorella mi è sempre piaciuta >> confessò dopo.
<< Non è mia sorella >> rispose preoccupato Trey.
<< Fa lo stesso. >> E con una pacca sulla spalla si diresse verso Coop lasciando Trey preoccupato e turbato. 
Il giorno dopo tutti i blog dei ragazzi di Hb parlavano del party di quella notte. Le foto padroneggiavano su ogni contatto di Facebook. Quella mattina a scuola le ragazze erano impegnate nell’ora di atletica in una partita di soccer femminile. Indossavano graziose divise da calcio maschile : t-shirt con uno short. Coop aveva i capelli raccolti in una coda e le mani ancora smaltate di nero dal party di quella sera. Era nella squadra avversaria di Pry e Try e coalizzava contro di loro per far vincere la sua squadra. Alcuni ragazzi dell’ high erano seduti sui gradoni del campo cercando di ripassare e ripetere materie dei corsi successivi, altri facevano uno spuntino e altri sparlavano su argomenti generali guardando la partita. Aaron e Charlie erano seduti in tribuna guardando con interesse e divertimento la partita di calcio femminile. 
Intanto Trey e Rick erano nel bel mezzo di una partita singola di tennis. Erano entrambi molto forti e a vedere quel match c’erano tante ragazze che più che altro erano interessate nei due loro beniamini più che all’esito della partita. Trey schiacciò, Rick ricambiò asciugandosi la fronte con il dorso della mano, mentre Trey gli sorrideva divertito aggiustandosi la fascia tra i capelli sudaticci e bagnati. 
Aaron e Charlie si diressero nella piscina della scuola per eseguire il waterpolo. Ma invece di entrare negli spogliatoi maschili, Charlie si infiltrò in quelli femminili dove le ragazze erano appena entrate dopo l’entusiasmante partita di calcio. Charlie era nascosto nell’armadietto in cui Coop aveva riposto la sua roba. La ragazza cominciò a levarsi la maglietta con l’intento di farsi una doccia seguita da Trilly mentre Pry era già sotto l’acqua. 
<< Vittoria eclatante per noi! >> esultò Trilly entusiasta, Coop le sorrise sbuffando. Charlie dall’armadietto la guardava levarsi di dosso la canotta, la guardava sempre di più, fin quando la ragazza aperto l’armadietto per prendere l’asciugamano si ritrovò il ragazzo lì dentro. 
<< Aaaaah! >> urlò spaventata  << Cosa diavolo ci fai qui dentro? Pervertito del cazzo! >> lo cacciò via. 
<< Non stavo guardando, ero qui per caso, mi sarò confuso! >> gridava lui giustificandosi mentre Coop e le altre ragazze lo cacciavano fuori dallo spogliatoio. 
<< Che malato. >> ammise Trilly ridendo per la situazione imbarazzante. 
<< Dove cazzo eri? >> domandò Aaron all’amico.
<< Nel paese delle meraviglie. >> fantasticò Charlie.
<< Il coach ti cerca, senza te non possiamo iniziare! >> 
Così i due si diressero nella piscina.
Coop all’uscita di scuola, vide Dougie skateare per il cortile e subito gli andò incontro. 
<< Hey, tu. >> gli sorrise, lui le concesse solo un cenno con la mano. 
<< Non ti ho più visto alla festa, che fine hai fatto? >> domandò lei.
<< Un giro con Kat, la festa m'annoiava. >> rispose in modo indifferente e freddo il ragazzo. 
<< Mi dispiace - fece lei mortificata - La prossima volta... >> ma senza che ebbe il tempo di continuare che Dougie la interruppe.
<< Non ci sarà una prossima volta. >>
<< Cosa? >> fece lei confusa. 
<< Andiamo Coop - continuò lui - io non sono come i tuoi amici e non lo sarò mai, quel genere di ambiente non fa per me, mi sentivo un pesce fuor d’acqua, e il tuo fratellastro non aiutava la situazione. 
<< Cos'ha fatto Trey? >>
<< Coop, veniamo da due mondi diversi e penso che non si congiungeranno mai. Scusa. >> Lasciò Coop senza parole. Prese il suo skate e si allontanò turbato. Coop rimase lì ferma ed emise un incerto ok dalle sue labbra.

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Capitolo 8
*** Pool Midnight Party. ***


Huntington Beach High School, nella palestra di scuola Jeremy è con la sua squadra a giocare a basketball. Ultimi tiri l’allenamento è quasi al culmine, un passaggio, un salto e canestro. Il coach fischiò e i ragazzi si radunarono per bere ed asciugarsi. Trilly entrò intimidita in palestra e lo vide, gli fece saluto con la mano e lui distolse lo sguardo. La ragazza turbata così gli andò incontro. 
<< Hey, sono qui! >> scherzò sorridente, ma lui non scherzava affatto. 
<< Scusa ma adesso non posso, ci vediamo dopo! >> 
<< Alla fine della prossima ora? >>
<< Perfetto. >> e detto ciò si diresse verso gli spogliatoi lasciando la ragazza incerta e insicura. 
Quella mattina Princy si era svegliata tardi, e non avendo fatto una abbondante colazione a casa, si sistemò al bar della scuola ordinando del cappuccino con una briosche. 
<< Hey ciao che fai? >> le domandò d’un tratto Rick appena entrato. 
<< Faccio colazione, tu che fai qui? >> chiese lei imbarazzata . 
<< Perder tempo è il mio mestiere, quindi mi troverai dovunque. >> 
Dall’ingresso entrò una ragazza dalla folta chioma bionda che sorridente avvicinandosi a Rick lo salutò con un bacio stampo sulle labbra. Princy infastidita ma cercando di non darlo a vedere si concentrò sul suo cappuccino quasi pronto. 
<< Princy la conosci vero? Lei è Stacy, era alla festa di Halloween! >> disse soddisfatto il ragazzo. 
<< Già Stacy. >> ricordò quello spiacevole evento. 
<< Ecco a te cappuccino senza cacao e briosche >> intervenne in suo aiuto la signora del bar. 
<< Grazie. Scusatemi ma devo proprio andare... Ehm.. Si .. Ciao! >> Uscì velocemente seguita dal saluto dei due teneramente abbracciati. 
<< Idiota! >> borbottò fra sè e sè... E il ragazzo le era perfettamente indifferente, si era auto convinta lei. 
L’ora passò. Trilly uscì dalla classe del corso di letteratura, quando vide Jeremy passare per il corridoio. 
<< Hey! >>  lo salutò, ma il ragazzo si chiuse la porta alle spalle senza degnarla di uno sguardo e né ben minimo saluto. Aaron che passava anche lui da quelle parti vide con enorme soddisfazione la scena e divertito fece un occhiolino alla ragazza che disgustata chiuse con forza il suo armadietto e si chiuse nel bagno delle ragazze. 
All’uscita di scuola, Coop passeggiava leggiadra per il cortile dirigendosi verso la sua macchina, quando il braccio le fu afferrato violentemente da Charlie che la portò dietro il muro nascosti. 
<< Ahi, mi hai fatta male, cosa c’è? >> chiese lei sofferente.
<< Io sono un genio! E visto che mi sei simpatica Coop, voglio condividere la mia genialità con te! >> emise il ragazzo al quanto soddisfatto.
<< Di cosa si tratta? Ti vedo veramente entusiasta! >> sorrise lei.
<< La vedi questa? >> fece il ragazzo misterioso mostrandole una chiave.
<< È una chiave? >>
<< Non una chiave qualunque è la chiave >>.
Ma vedendo Coop non capire si spiegò meglio.
<< E' la chiave della piscina della scuola, e il tuo Charlie ha ben pensato di infiltrarsi stanotte. Che ne dici? >>
<< Che ne dico? Tu sei folle! >>
<< Andiamo, mia compagna di festini, immagina un party esclusivo e pericoloso all’interno della scuola, drink, super alcolici, cartine ragazzi e ragazze in costume...>><> buttò lei sorridente 
<< Grande! >> 
Notte. Scuola. Piscina. I ragazzi più cool del college danno inizio al festino. Alcuni si tuffano nell’acqua piena di palloni gonfiabili e materassini, altri sorseggiano a bordo piscina drink superalcolici, e molti preparano cartine. Tutto ciò che Charlie aveva menzionato era divenuto realtà tra fumo e ormoni sparsi per la sala.
Trilly è seduta sul bordo piscina pensierosa con lo sguardo perso. Accanto a lei si sedette Aaron che con sguardo di soddisfazione cominciò .. 
<< Ho sentito dire che il Newyorkese ti sta evitando. Ma come dopo quel lungo bacio ti lascia così? >>
<< Aaron lasciami stare >> disse lei stufa.
<< Drink? >> le propose il ragazzo ponendole un bicchiere alcolico  << Vodka >>specificò. << A volte può essere il migliore amico dell’uomo. >> 
Trilly guardò con interesse il bicchiere ma con incertezza.
<< Dammi qua! >> e prendendoglielo dalla mano bevve tutto d’un sorso. 
A preparare cartine erano Charlie e Trey che fumando guardavano divertiti le ragazze in bikini passare davanti a loro. 
<< Guarda quelle ti spogliano con gli occhi >> fece mostrare Charlie all’amico << Dai Trey risvegliati, non eri tu lo stronzo che si scopava tutte le ragazzette dell’ high? >>Trey sorrise, il suo passato senza Coop gli sembrava davvero così lontano, era veramente un’altra persona. 
<< Ne sono ancora capace >> disse fiero il ragazzo.
<< E allora datti da fare! >> lo spronò Charlie. Trey dandogli un pugno sul braccio divertito si avvicinò alla ragazza che lo guardava interessata flirtando con lei. Charlie soddisfatto del suo piano sorseggiò il suo tequila con un enorme sorriso sul viso e puntando gli occhi sulla sua desiderosa vittima,Coop. 
Princy non fumava e cercava di bere il meno possibile, a volte aveva il bisogno di essere una salutista rispetto ai suoi amici. Si stava levando la t-shirt sfoggiando il suo nuovo bikini, quando vide Rick divertirsi in acqua con la sua Shelly o Stacy o come diavolo si chiamava. La voglia di fare il bagno le era passata del tutto. 
<< Tu sei un genio >> disse soddisfatta Coop a Charlie << Aprire la piscina della scuola per un festino, lo sai che ti adoro vero? >> 
<< Dovrai dimostrarmelo di più! >> Lei sorrise divertita pensando che fosse una battuta. Lui guardava i suoi capelli bagnati, e porgendole un bicchiere di champagne in mano continuò. 
<< Brindiamo alla splendida riuscita! >> Cin cin. I bicchieri si scontrarono. Bevvero guardandosi divertiti, fin quando lo sguardo di Coop si spostò al suo fratellastro che si divertiva nel flirtare con una ragazza. 
<< Ma quello è Trey? >> 
<< Finalmente il Trey di una volta >> sorrise soddisfatto Charlie << Brindiamo anche a lui e alla sua nuova conquista! >>
Brindarono di nuovo, ma Coop questa volta rimase sconcertata e confusa. 
In un piccolo locale fast food, erano seduti ad un tavolo Dougie e Jeremy. I due ragazzi avevano legato molto dalla festa di Halloween. I due parlavano delle due ragazze di Hb, Coop e Trilly. 
<< Sono veramente uno stupido >> ammise Jeremy << per tutta la giornata non ho fatto altro che evitarla è solo che... A volte penso e se mi scaricherà per un fustone dei suoi amici? Un giorno me ne ritornerò a New York, me lo sento. >>
<< Beh se non ci provi non potrai mai saperlo, e poi pure se accadesse sei stato insieme a lei. >> gli consigliò Dougie << Io ormai con Coop ho rovinato ogni cosa, probabilmente mi odierà per quello che le ho detto. E Trilly potrà odiarti perché l’hai fatta rimanere una serata intera con quel deficiente di Aaron. >>
<< Aaron è con lei? >> chiese stupito il ragazzo.
<< Non lo sapevi? Hanno organizzato uno dei loro party nella piscina di scuola, sicuro ci sarà anche lui. Non può non fare a meno di sfoggiare i suoi pettorali. Bleah. >>
Jeremy cercò di ridere ma al solo pensiero che Trilly potesse essere tra le grinfie di quel verme gli passò tutta la voglia e ancora serio.
<< Devo andare lì, non posso lasciare Trilly con lui! >>
<< La porta è lì >> gli indicò Dougie.
<< Ok >> fece deciso J.
 E alzandosi dalla sedia fece un sorriso coraggioso all’amico ed uscì. 
Princy era seduta sul trampolino, quando Rick le si avvicinò insieme alla sua “ragazza”. << Cosa ci fai qui tutta sola? Mancanza di affetto? Posso aiutarti io! >> Princy guardò il ragazzo confuso, dire quelle parole davanti a Stacy la quale sorrideva in modo nervoso. 
<< No grazie! >> rispose con un sorrisino. Rick rivolgendosi a Stacy << Piccola prenderesti qualcosa da bere? >>
<< Certo! >> squittì lei. 
Princy vedendo la scena << Non posso credere che tratti le persone così! >>
<< Così come? Lei è contenta, io sono appagato. >>
<< Charlie aveva ragione sei disgustoso. >>
<< Quando in qua dai ragione a Charlie? >>
<< Da ora! >> fece lei soddisfatta e alzandosi lo lasciò lì. 
Il ragazzo stufato sbottò tra sè “La tattica della gelosia è già finita? Peccato mi mancherà Stacy! D’un tratto Stacy arrivò con due bicchieri in mano. 
<< Ecco questo è per te! >> sorrise. Il ragazzo prese il bicchiere e facendo la parte dello sconfortato le rivelò << Stacy, sei arrivata troppo tardi, scusa ma è finita! >>
E bevendo un sorso dal suo drink le fece un cenno e la lasciò. 
Nella grande vasca piena d’acqua, Coop faceva baldoria cercando di attirare l’attenzione di Trey. Ma ciò non avvenne, così continuò a flirtare con altri ragazzi. Charlie stava vendendo dell’erba ad altri e contava i mazzetti di dollari che aveva guadagnato, quando vide nella piscina Coop che gli sventolava il suo pezzo di sopra del costume divertita. << Questo non posso perdermelo >> disse fra sè scontrando lo sguardo della ragazza, la quale gli sorrise maliziosa, così si diresse verso il bordo tuffandosi. 
<< Scusa ma non potevo perdermelo >> disse avvicinandosi nell’acqua accanto a lei. <> fece lei divertita.
<< Nessun problema che ci sono a fare qui io? >> E le schizzò dell’acqua sul viso, lei rise, lui le spinse la testa sott’acqua e scherzando e ridendo attirarono involontariamente  l’attenzione di Trey. 
Nell’ingresso della sala, Jeremy aprì la porta cercando di infiltrarsi al festino. Subito dei ragazzi gli si avvicinarono fermandolo. 
<< Hey tu chi diavolo sei? >>
<< Devo entrare, conosco... >>
<< Calma, calma - intervenne Aaron - e tu che ci fai qui? >>
<< Devo parlare con Trilly! >> gli disse con forza.
<< L’hai evitata tutto il giorno e adesso hai anche la faccia tosta di presentarti qui, aria Collins! >> Jeremy era davvero incazzato stava per fargli un occhio nero quando Trilly si avvicinò ai due sconcertata. 
<< Tu che ci fai qui? >> 
<< Trilly ti devo parlare! >>
 La ragazza incerta non sapeva che fare e restò muta. Aaron abbracciandola si rivolse a J << Non vuole parlarti, lasciala stare! >>
<< Tu fatti da parte. Trilly. Per favore, mi dispiace per oggi lo so sono un coglione è solo che vivere qui, avere questa nuova vita è così fantastico che ho paura di perderla e avevo paura di perdere anche te... Scusami. >>
Trilly lo aveva sentito, e sebbene quella mattina lo avesse odiato, quelle parole le avevano fatto capire quanto tenesse a Jeremy. 
<< Scuse accettate, J. >> e con un sorriso i due si mettono disparte, lasciando Aaron incavolato e solo come sempre. 
Il giorno dopo la scuola era di nuovo affollata e ricoperta dai raggi del sole. I ragazzi passeggiavano per il cortile aspettando l’inizio delle lezioni. Rick chiamò Princy da lontano cercando di parlarle. 
<< Pry! >> la chiamò. 
<< Lasciami stare! >> ma questo era il massimo che riusciva ad avere. Jeremy e Trilly erano di nuovo insieme e camminavano mano nella mano per i corridoi. Al ritorno Coop e Trey ritornarono insieme a casa con l’auto di lui. Accostarono nel vialetto e videro una figura di un ragazzo nell’atrio. Coop vide quel ragazzo alto, dai capelli neri agli occhi azzurri e subito una fitta di rabbia e disperazione l’assalì. 
<< Alfie? >> Ma non riuscendo a sopportare altro si chiuse in casa sbattendo la porta. << Coop >> urlò il ragazzo ma Trey lo fermò.  
<< Alfie è meglio se ci parlo io, che diavolo sei venuto a fare? >>
<< Volevo rivederla sono passati due anni >>
<< Beh non è stata una buona idea. >>
E lasciando il ragazzo lì fuori entrò anche lui. Si diresse verso Coop, sotterrata da mille pensieri. 
<< Stai bene? >> le domandò preoccupato e protettivo.
<< 5 minuti fa si, adesso non so più. >>
<< Posso fare qualcosa? >> le si avvicinò accarezzandola. 
<< No, vorrei stare da sola. >> Trey capendo la situazione si accostò alla porta.
<< Sai che se ti serve una spalla su cui piangere la mia è sempre disponibile! >> lei gli sorrise colpita. 
<< Non ce ne sarà bisogno. Grazie Trey, davvero. >> lo guardò profondamente. 
Alfie è stato il ragazzo di Coop delle scuole medie, i due sembravano essere una bella coppia, ma lui un bel giorno decise di partire dopo averla tradita e non avendo il coraggio di dirle tutto la lasciò senza parlarle. Sono passati due anni da allora e rivederlo ha riaperto una vecchia ferita nell’orgoglio e un pò nel cuore di Coop. Nessuno poteva comportarsi con lei come fece Alfie tanto tempo fa. Vendetta o finalmente chiarimenti?
Coop uscì di casa, voleva liberarsi di quel peso e decise di andare alla vecchia villa in cui abitava prima Alfie con i suoi genitori. L’abitazione come sperava era aperta, e lo vide. << Sapevo che saresti venuta a cercarmi, mi fa piacere. >> le sorrise lui, ma lo sguardo della ragazza non si impietosì nemmeno un pochino. 
<< Non sono qui per te ma per me! Che diavolo sei venuto a fare di nuovo qui? Non ti è bastato andare a letto con la stronzetta della mia ex amica, non ti è bastato andartene senza nemmeno dirmi niente? Ti presenti qui per che cosa? >> Domandò Coop.
<< Volevo rivederti, spiegare quello che avrei dovuto spiegare temo fa. >>fece lui.
<< Beh non so se te ne sei accorto ma, sono passati due anni Alfie. Le persone cambiano e anche i sentimenti, per me non conti più nulla. >> confermò lei chiudendo col passato. << Sapevo che avresti reagito così, e me lo merito, ma sono solo di passaggio qui e volevo chiarire solo chiarire con te. >> fece lui dispiaciuto.
<< Non c’è niente da chiarire, è andata così non abbiamo più niente da dirci. >>
<< Quindi per te è finita sul serio? >>
<< Per me è finita due anni fa. >> Il ragazzo acconsentì turbato, e guardò la ragazza entrare nella sua macchina e sparire. Era davvero finita.
Trey entrò nella sua stanza e vide Coop ai piedi del letto che lo aspettava. 
<< Sono andata da lui... >> Iniziò lei.
<< E? >> Voleva sapere lui.
<< Abbiamo chiarito. Era da tanto che non ci pensavo. >>
<< Beh - fece sollevato il ragazzo - Sono cambiate molte cose da allora >>
<< Ad esempio? >>
<< Siamo di nuovo sotto lo stesso tetto! >> le sorrise lui. Coop gli ricambiò e lo abbracciò. Lui la strinse forte. Quel calore, quel suo sussurrio le ricordava quella notte sotto la pioggia a Londra, loro due soli. 
<< Sono a casa! >> urlò d’un tratto la madre chiudendo la porta d’ingresso. I due imbarazzati si distaccarono immediatamente, girandosi in versi opposti. Quanto l’avrebbe voluta baciare pensò lui, e lei lo guardava capendo che provava ancora qualcosa per Trey e anche se cercava di nasconderlo era più forte di lei.

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Capitolo 9
*** Il Ringraziamento. ***


A casa Davies nella sala dei ricevimenti vi era riposto l’intero catering che si occupava dell’organizzazione della cena e delle operazioni del rifornimento. Tutto doveva essere perfetto per il giorno del Ringraziamento, ed Elizabeth Davies non cercava altro. I cuochi provavano nuove ricette da mettere nel menù della cena prevista quella sera. La signora Davies, elegante e raffinata donna dell’alta società, aggiungeva o eliminava portate dalla lista, aveva ideato un buffet e champagne di alta qualità per i suoi ospiti. 
Quella mattina inoltre arrivarono da Londra Chad e Alison. Il taxi si fermò davanti al vialetto bussando col clacson. Coop e Trey uscirono velocemente per andargli incontro. 
<< Ciao ragazzi, come è andato il viaggio? >>
<> disse Alison. 
<< Se non avete ancora prenotato nessun hotel, sarete nostri ospiti senza alcun problema! >> propose Coop. << E poi ci sarà il giorno del Ringraziamento voi Europei dovete provarlo! >>
Alison e Chad incuriositi accettarono l’idea di fermarsi da loro per qualche tempo. << Benvenuti nella nostra modesta dimora! >> scherzò Coop. 
<< Venite vi aiutiamo! >> fece Trey prendendo alcune valige. 
<< E lui chi è? >> chiese Coop riferendosi ad un ragazzo in disparte. 
<< Ah è il mio fratellino Pierre! >>
<< Fratellino? >> fece il ragazzo infastidito << Ho 17 anni! >>
Coop sorrise e fece accomodare i ragazzi nella casetta degli ospiti. 
Entrata in casa per avvisare la domestica di preparare le stanze, incrociò la madre appena ritiratasi fuori dall’organizzazione. 
<< Cooper! >> la chiamò << Ricorda che stasera verranno anche gli Hamilton con Charlie, cosa aspetti per prepararti? >>
<< Mamma è stasera la cena e poi volevo andare al pontile con Alison, è appena arrivata da Londra. >>
<< D’accordo >> tagliò in fretta la madre << Ti voglio qui in orario. >>
Al pontile sulla spiaggia, i cinque ragazzi si incontrarono con Princy e Trilly davanti ad un frappè. Dopo le presentazioni, Pierre si invaghì di Princy la quale era deliziata dei suoi sguardi. Dopo un pò Jeremy raggiunse la sua ragazza e scusandosi con gli altri, si allontanarono dal posto. 
Quel pomeriggio si presentarono a casa di Trey, Aaron e Charlie.
<< Almeno quest’anno mio padre non lavorerà tutto il giorno e io non mi sbatterò una cameriera come sempre >> disse Charlie divertito. Aaron aggiunse stufato <>
<< Ah siete disgustosi! >> Fece Trey << questo sarà il primo ringraziamento in casa Davies dopo tanto tempo,chissà che effetto farà, anche se come al solito mio padre non ci sarà. >>
<> Scherzò Charlie.
Princy passò quel giorno con Pierre, era divertente passeggiare con un ragazzo che non conosceva nulla della sua città. 
<>
<> E con un sorrisino la fece arrossire. Nei paraggi vi era Rick, il quale assistita la scena si accostò ai due. 
<< Chi è il tuo amichetto Princy? >> La ragazza cercando di evitare Rick, disse a bassa voce a Pierre << Non lo dar retta >> Rick ancora più infastidito per l’indifferenza.
<< Amichetto saluta Princy che lei viene con me! >> Pierre infastidito << Ehi hai qualche problema per caso? >>
<< Si sei tu il mio problema! >>Princy intervenne << Pierre lascialo perdere. E tu Rick saluta Princy che se ne va col suo amichetto! >> E rivolgendosi a Pierre <>
Coop e Alison rimaste sole al pontile, fanno una passeggiata per il molo. 
<< Dovevo farti conoscere i miei amici e, ci hanno rimaste tutte e due qui! >> sorrise Coop.
<< Anche mio fratello a quanto pare si è integrato bene! >> scherzò Alison . 
<< Già, ha già preso una cotta per Princy! >> Le due sorrisero poi Alison proseguì << E' meglio se ritorniamo a casa, per come ho visto la situazione da te, tua madre ci vorrà prima! >>
Il ricevimento inizia. Drink buffet era decorato da torte di zucca, salsa di mirtilli, e altre pietanze riservate per il reparto dolci. Dalla porta arriva la famiglia Hamilton. 
<< Ciao Elizabeth >> salutò la nuova signora Hamilton con un rispettoso bacio sulla guancia di amicizia << E' sempre incantevole questa casa >> squittì.
Charlie entrò come se fosse a casa sua e dopo aver fatto buona impressione alla signora Davies, si diresse verso i drink alcolici riservati agli adulti. 
<< Se non fai il ripieno ora quando non c’è nessuno, dopo rimarrai a bocca asciutta scricciolo >> disse saggiamente a Coop. Arrivarono anche i genitori di Princy insieme alla ragazza. Il tacchino ripieno è una delle portate tradizionali del ringraziamento. La cena fu squisita. Il buffet ricco di dolci ebbe inizio e mentre gli adulti erano fuori nel grande giardino curato a bere drink e assaggiare nuove pietanze tra pettegolezzi, scoop, e affari di lavoro, i ragazzi erano di sopra chiusi nella stanza di Coop in preda alla noia. 
<< Le feste in famiglia sono una gran palla >> disse Charlie annusando i cuscini del letto improntati dall’odore di uno dei tanti profumi di Chanel di Coop. 
<< Non si può nemmeno ravvivare alla Hb >> emise sconfortato Trey . 
<< Puoi ben dirlo - rimproverò Princy- ci sono i miei genitori, i tuoi Charlie e vostra madre! >>
<< Però una piccola bottiglia di Champagne... >> cercò di introdurre Chad. 
<< Solo per brindare? >> cercò di renderla plausibile Coop. Tutti acconsentirono. << È nella mia stanza, nascosto nel minibar >> esultò Trey. 
<< Vado io! >> disse entusiasta Coop. 
Al piano di sotto Trilly bussò alla porta aperta dalla signora Davies. 
<< Trilly? >> fece sorpresa nel vedersi l’amica di sua figlia a casa dopo che i genitori della ragazza avevano rifiutato gentilmente l’invito.
<< I miei mi hanno dovuta lasciare! >> Spiegò lei.
<< Oh qui sei sempre la benvenuta, i ragazzi sono di sopra, hai già mangiato? >><< Certo anche se quei suoi dolci di marzapane li prenderei volentieri >> sorrise la ragazza. 
Coop era appena entrata nella stanza di Trey, frugò nel suo minibar e trovò la bottiglia di Champagne che lui aveva detto, in mezzo a tante altre birre, se la mamma lo avesse scoperto Coop avrebbe riso per le conseguenze. Stava per uscire quando lo sguardo cadde su un foglietto stropicciato sulla sua scrivania. Curiosa lo prese tra le mani srotolandolo e lesse:  
“Cosa dovrei fare?
Ho cercato a lungo di nasconderlo...
Ma non ne ho più la forza 
Sempre nella mia mente
Nel mio cuore
Sei un bel sogno divenuto incubo
Piccola “Sum”...
Un soprannome che non ricorderai
Eri troppo piccola ma io...
Io si, sempre!”
D’un tratto rimase impassibile alla fine di quella lettura, sembrava una canzone, una semplice strofa in cui Coop comprese tante cose. Ebbe vari flashback uno dopo l’altro, come tanti lampi che le squarciarono la testa. Quell’estate al mare, aveva 8 anni ed era talmente entusiasta che fossero arrivate le vacanze estive che quel giorno Trey le si avvicinò e sorridendole “Che effetto che ti fa l’estate Sum, da oggi ti chiamerò proprio così.” “Sum!Sum!Hey Sum!” Tante voci, tanti posti, tanti flashback. Accartocciò quel foglietto nervosamente e chiuse la porta di quella stanza. Confusa rientrò nella sua e mostrò la bottiglia di Champagne ai ragazzi, i quali entusiasti per una piccola percentuale di alcol esultarono. Vide Trilly e confusa per la sua presenza non ebbe neanche il tempo di salutarla che Trey le prese di mano la bottiglia di champagne, e la stappò facendone uscire la schiuma dall’orlo e si divertì a schizzarla ad ognuno. 
La famiglia Grey era riunita a tavola, ognuno seduto ad un capo della tavola. Rick finiva educatamente la cena, quando il suo cellulare squillò in quell’assordante silenzio. 
Anche il cellulare di Aaron squillò, mentre il ragazzo si tormentava dell’assenza della cugina del Connecticut. “Vieni da me, sbrigati, c’è anche Trilly. Trey.”
“Da me, c’è anche Princy. Trey.” c’era scritto sull’sms di Rick. 
<< Scusatemi ma devo uscire >> disse il ragazzo ai genitori << Mamma è stato tutto delizioso! >> E con un bacio alla madre si alzò dalla lunga tavola. 
<< Io esco! - disse Aaron alla famiglia riunita - Nonna è stato davvero un piacere rivederti, ma la prossima volta portami qualcuno di più interessante dal Connecticut. >> 
A casa Davies-Caldwell i ragazzi giocano a football nel campetto dietro la villa. Fin quando arrivano Rick e Aaron. 
<< Iniziate senza di noi? >> e immediatamente si infiltrarono nella mischia. La palla saltò in aria e subito passata ai nuovi arrivati. Fu passata a Princy la quale corse velocemente divertita mentre Rick della squadra avversaria, la seguiva e la prese tra sé levandole la palla tra le mani. 
<< Non vale! >> rise lei .
<< Oh si che vale! >> scherzò lui. La partita continuò sleale ma divertente.
Pierre non riusciva a capire cosa ci fosse tra Rick e Princy. Ridevano,scherzavano ma un attimo dopo ritornavano ad odiarsi. Aaron cercava di godersi quelle ore con Trilly senza “quello sfigato Newyorkese” come lo chiamava lui. Ma le sue idilliche ore finirono quando Trilly disse guardando l’orario 
<< Scusate ma io devo andare da Jeremy! >>
<< Cosa? >>
<< Gli avevo promesso che sarei passata da lui! >> Le due amiche rimaste col muso lungo salutarono la ragazza, che con un sorriso si chiuse alle spalle la porta d’ingresso. 
<< Voi rimanete qui? >> chiese Princy a Pierre.
<< Si solo per questo fine settimana, poi andremo in hotel. >>
Alla conversazione poi si aggiunse Rick con aria superba.
<< E quanto tempo rimarrete qui in California? >>
<< Fin quando finiscono le riprese, mia sorella lavora con i tuoi amici! >><>
<< Cosa? >> chiese lei divertita .
<< Ti accompagno a casa! >>
<< E chi ti dice che io venga con te? >>
<< Perchè i tuoi genitori se ne sono andati e non hai nessuno che ti accompagni>>Coop sorrise divertita alla deliziosa scenetta, mentre Pierre si innervosì. 
<< Solo perchè non ho nessuno! >> ribattè lei e così salutarono gli amici. Pierre si nascose nella sua stanza seguito da Alison e Chad. Coop corse nella sua cercando di evitare gli sguardi di Trey rimasti soli. Ma lui entrò nella sua stanza.
<< Non ho per niente sonno! >> le disse sorridente. Ma Coop non riuscì a trattenersi quella scoperta per sè che gli disse d’un tratto. 
<< Ricordi come mi chiamavi da piccola? >> Trey meravigliato cercò di mantenere la sua espressione da bravo attore più confusa possibile. 
<< No perché? >>
<< Mi chiamavi Sum >> continuò lei con lo sguardo fisso verso il basso, mentre quello di Trey si infiammò. 
<< Summer, quando veniva l’estate ero così vivace e terribile dicevi... >>
<< Hai letto il mio ritornello? >> fece lui con sguardo cupo smentendosi.
<< Si...>> ammise lei << Cosa significa Trey? >>
<< Non lo so nemmeno io ma... È ciò che sento, da troppo, troppo tempo. >>
E i due si guardarono con forte rammarico e nostalgia, avvolti in quel lugubre silenzio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** 18 Candeline. ***


Notte fonda. In una delle sale dell’hotel più benestante di Hb, si svolge il compleanno dei 18 anni di Trey. Una bella età, un traguardo importante. Ma l’episodio più importante di quella serata stava quasi per accadere. Coop mezza sbronza per la paura dei propri sentimenti, dondolava per la sala incasinata dalla musica rimbombante. Prendendo una bottiglia di champagne ancora chiuso, si introdusse in un’altra sala nel retro, chiusa e deserta. Era un piano bar, accanto c’era un bancone  con una ricca vetrina di super alcolici. Coop salì barcollante sul bancone rovistando tra le bottiglie avidamente. Finalmente trovò ciò che voleva, Gin, Tequila, Martini, bevve qualche sorso da ognuna di quelle bottiglie senza respiro, fin quando in quella sala vuota entrò per sbaglio un Trey vestito in modo elegante per compiacere la stampa e gli invitati. Coop posò le bottiglie,rimanendo immobile sopra quel bancone, lui chiudendo la porta alle sue spalle la guardò esterrefatto. 
10 ore prima.
<< Domani sarà il compleanno di Trey, e stanotte a mezzanotte spegnerà le candeline davanti la stampa e migliaia di invitati non sei eccitata? >> chiese Princy all’amica soprappensiero. << Coop? Ci sei? >>
Coop distolse lo sguardo perso nel vuoto e si concentrò su quello che aveva appena detto Pry.
<< Si certo, ovvio >> sorrise. 
<< Mi stavi ascoltando? In questi giorni sei così strana! >>
Ma Coop, che non voleva proferire nessuna parola su ciò che provava in quei giorni, fu salvata dall’ansia e dalla crisi di Trilly appena arrivata. 
<< Non posso pensare che Aaron mi abbia levato la prenotazione per il mio vestito di stasera! Odio quel ragazzo. >>
<< Calma Try sicuramente ne troveremo un altro. >>
<< Vuole fare di tutto per farmi esaurire! >>
<< La cotta per Aaron è passata quindi! >> scherzò Pry.
<< Cosa me ne faccio di Aaron quando ho Jeremy? >> fece offesa lei.
Coop intervenne divertita << Ricordo ancora quando lo vedesti il primo giorno di scuola e al ballo delle debuttanti quando volevi andare con lui! Ah il mio principe azzurro! >> scherzò imitando la Trilly di quel tempo. 
<< Passato tutto! >> Concluse Trilly.
Quel pomeriggio Trey in compagnia esaltante dei suoi amici, Charlie, Aaron e Rick si dirigeva nella concessionaria per comprare una nuova macchina per il suo compleanno. Ogni anno ne comprava una diversa, era la sua ossessione quella di possedere macchine sportive, d’epoca... Erano tutte parcheggiate nel grande garage di villa Davies. Ma quella per i suoi 18 anni doveva essere formidabile, poi ci sarebbe stata quella insuperabile dei 21 anni, per non parlare di come era stata quella dei 16. Entusiasti e scatenati entrarono in quel paradiso maschile. Attorno a loro erano ferme e luccicanti di diversi colori Lamborghini, Jaguar, Peugeot, Porshe, Ferrari, Aston Martin.. Vi era solo l’imbarazzo della scelta. Charlie si mise al volante di una Lamborghini e gasato fingeva di guidarla. 
Le tre ragazze insieme ad Alison  entrarono in una boutique di Chanel, per comprare un abito adeguato per l’evento. 
<< Voglio uno di quei vintage stile impero, li adoro. >> cominciò Coop rovistando con delicatezza tra i reparti. 
<< Io devo trovarne uno assolutamente scollato, così Jeremy non mi resisterà! >>cinguettò Trilly. 
<< Scarpe, borse e accessori >>fece Alison divertita. 
<< Mi sono appena innamorata - emise Princy guardando una delle borse col marchio della casa- anche se preferisco Fendi ma Chanel Coop non è niente male. >> 
<< Ma scherzi? >> 
 
<< Hai davvero preso una Lamborghini? >> chiese stupito Aaron all’amico che guardava il suo nuovo regalo. 
<< Già.. >> fece Trey a bocca aperta, continuando a guardare quel regalo.
<< Dovremmo farci qualcosa, dobbiamo inaugurarla. >> Propose Charlie.  
<< In che modo? >> chiesero i tre stupiti.
<< Con una corsa!! >>Terminò Charlie divertito. Dicendo questo salì divertito sul sedile dell’auto e esultando a Trey di accellerare i due divertiti e accompagnati da urla “Wooow” sfrecciarono via rimanendo Aaron e Rick in compagnia di una sola nuvola di fumo. 
Le ragazze intanto escono dalla boutique cariche di buste. 
<< La mia macchina è là >> disse Princy 
<< Io vado in hotel allora ci vediamo stasera? >> chiese Alison.
<< Ehm Alison posso venire a mangiare da te? Ho sempre avuto un fascino per gli Hotel >> mentì Coop. 
<< Certo! >> rispose la ragazza.
<< Allora prendiamo la mia macchina! >> disse Coop. Salutando così Princy e Trilly le due ragazze si avviarono alla Cabriolet di Coop posando le buste nei sedili posteriori e partirono. 
In strade deserte e isolate, Charlie e Trey sfrecciano a gran velocità alzando un gran polverone dall’asfalto. La freccetta del contachilometri si alza sempre di più. D’un tratto la macchina rallenta e si ferma in una stridula sgommata. Ciò che riuscirono ad emettere i due ragazzi fu solo 
<< È una bomba! Che figata! >>
<< Grazie per avermi fatta venire qui >> Disse Coop a Alison quando entrarono nella stanza d’albergo << Non avevo proprio voglia di stare da sola a casa! >> << Beh Chad è agli Studios una compagnia dovevo averla anche io, oltre mio fratello! >> Disse Alison guardando Pierre seduto sul divano giocando alla Play Station 3. 
<< Ciao Pierre! >> 
<< Ciao Coop! >>
<< Accomodati >> l’invitò Alison. 
Intanto Rick, rimasto a piedi dagli amici, si ritrovò in un taxi con l’intento di ritornare a casa. D’un tratto passò davanti casa di Princy e decise di scendere dal taxi. Bussò alla porta e gli aprì la ragazza curiosa. 
<< Cosa ci fai qui? >> gli chiese.
<< Ehm non so, Charlie e Trey mi hanno lasciato per una Lamborghini e... Mi chiedevo >>
<< Si? >> Insistette lei.
<< Ecco se stasera verresti insieme a me alla festa. Non puoi rifiutare alla proposta di un Grey. >>
<< Ehm - fece lei scusandosi - Penso proprio che devo rifiutarla invece >>
<< Cosa? >> le chiese il ragazzo insoddisfatto.
<< Beh ci vado già con Pierre. >>
<< Ah! Beh allora ci vedremo lì! >>
<< Certo. >> lo guardò Princy alquanto dispiaciuta.
<<  Grande, beh a stasera allora. >> la ricambiò lui sconfitto. 
 
<> disse Charlie a Trey entrando in casa dell’amico.
<< Coop? >> urlò Trey alle pareti della casa, ma nessuno rispose.
<< Non c’è! >>
<< Peccato volevo divertirmi un pò. >> sorrise Charlie. 
<< Tu ordina qualcosa, i numeri e il telefono sono in cucina, io la chiamo! >>
<< Ok! >> 
Trey prese il suo cellulare e digitò il numero di Coop.
<< Segreteria di Coop lasciate un messaggio, Bip. >>
<< Hey Coop sono Trey dove sei? Io ti aspetto sono a casa.Ehm a dopo!Ciao!>> << Cinese o Italiano? >> gli urlò Charlie dalla cucina.
<< Arrivo! >>sorrise lui dirigendosi dall’amico. 
Nella camera d’Hotel, Coop era in una gara alla Play con Pierre. 
<< Cavolo mi hai uccisa di nuovo! >>
<< Sei davvero una frana! >> rise Pierre. 
La porta bussò e Alison fece entrare il servizio in camera.
<< Il pranzo è servito! >> sorrise ai due. Pierre si alzò e si avvicinò al carrello quando vide dei vestiti appoggiati sulla poltrona. 
<< Di chi sono quei vestiti? >>
<< Miei >> gli rispose Coop confusa. 
<< Quello è il tuo vestito? Certo che li spendete di soldi. >>
A casa, Trilly telefonò Jeremy entusiasta per  organizzare l’orario per andare alla festa di Trey. 
<< Hey J? >>
<< Trilly, ciao... >>
<< Allora per stasera alle 8 da Coop? Ci aspetta la Limousine! Sarà fantastico! >>disse entusiasta la ragazza, ma la voce di Jeremy non era al quanto simile. 
<< Ehm, non penso che verrò >>
<< Cosa? >> gli chiese la ragazza sperduta e confusa.
<< Non mi va, e poi ho un casino di compiti da finire... >>
<< Hai tutto un fine settimana per finirli. >> Insistette la ragazza.
<>
<< Ne dubito! >> fece rabbiosa lei e attaccò giù il telefono. 
<< Idiota! >>urlò alle pareti della sua stanza.  
Coop cercava il suo cellulare nella borsetta quando si accorse di avere un messaggio non ascoltato. Se lo portò all’orecchio e ascoltò con imbarazzo il messaggio di Trey. 
<< Qualcuno di importante? >>  le chiese Alison preoccupata per l’espressione della ragazza.
<< Solo Trey, mi vuole a casa, meglio che vada. >>
<< Ok, allora ci vediamo stasera tutti da voi! >>
<< Tutti da noi si! >> E con fretta prese il suo vestito, la borsa e le chiavi della macchina, si infilò il suo cardigan e uscì. 
Strade illuminate di notte di Hb. Una Limousine nera sfreccia per le strade ancora accaldate della città con all’interno giovani rampolli pronti per un nuovo party stile Oc. Charlie stappò una bottiglia di champagne Crystal, Trey un’altra. Erano tutti insieme lì in quell’auto scherzando, ridendo, bevendo e stuzzicandosi. Trilly era seduta in disparte lontano dai festeggiamenti, l’aria di divertirsi le mancava del tutto. Coop si era seduta accanto al confusionario Charlie, aveva fatto il possibile per evitare in quei giorni Trey e stare vicino a lui non era per niente una buona idea dopo ciò che si erano detti quella notte del Ringraziamento. Princy sedeva accanto a Pierre con l’occhio perseguitante di Rick che li osservava. Erano davvero pronti per una sana e calma festicciola di compleanno. 
Inizia il party. Una enorme ed elegante sala d’albergo si era appena trasformata nel caos più infernale. Barman che mostravano le loro acrobazie con i cocktails al bancone. Ragazzi che si sfrenano a ritmo di musica house rimbombante nella sala. 
Princy era con Pierre che passeggiavano divertiti nell’atrio quando vide Rick al bancone seguirli con lo sguardo e bevendo nervosamente qualcosa di pesante nel suo bicchiere. La ragazza ricambiò il suo sguardo ma lo distrasse concentrandosi su quello di Pierre. 
In uno di quei morbidi divanetti erano sedute Coop e Trilly desolate. 
<< Jeremy non è venuto >> si sconsolò Try.
<< Trey mi ricambia >> le propose disperata Coop. 
Trilly la vide sbalordita, che notizia e lei non ne aveva ancora parlato? Coop cercando di non dare altre spiegazioni.. 
<< Io vado a bere! >> E subito sgattaiolò. 
<< Di nuovo sola? Certo che il tuo non è un ragazzo! >> le disse Aaron appena accomodatosi sul divanetto al posto di Coop. 
<< Aveva da fare, non è potuto venire >> disse lei triste.
<< Capisco, beh possiamo divertirci anche senza di lui. >> e con un sorriso la guardò divertito porgendole un drink. 
<< No grazie. >> rispose fredda lei. 
Al bancone dei drink Coop si siede accanto a Rick.
<< Anche tu allegro a quanto pare >> gli disse la ragazza.
<< Già, la tua amica mi farà impazzire >>
<< Anche il tuo >> disse a bassa voce.
<< Cosa prendi? >> le chiese lui.
<< Quello che prendi tu! >> gli sorrise. 
<
<< Non sono una bambina! >> si oppose lei. 
<< Lo so, due Jack. >> ordinò il ragazzo. 
In un angolo fuori al caos, Trey presta il suo sorriso per compiacere la stampa e i paparazzi che fotografano lui e i suoi amici per poi sbattere quelle foto su qualche copertina di qualche giornalino per ragazzine. 
Aaron e Trilly sono ancora insieme “Non hai qualche altra ragazza da torturare? Le chiese la ragazza stufata - Si, ma ho scelto te!” - le rispose lui con un sorrisino malizioso. Ma non fece in tempo di finire quel suo sorriso smagliante che Jeremy si era presentato alla festa “Jeremy?” - emise la ragazza con meraviglia, Jeremy la vide e la baciò teneramente strappandola ancora una volta dalle “grinfie” del povero Aaron. Sarà un periodo sfortunato per il ragazzo. 
Ancora al bancone ci sono Rick e Coop alquanto brilli. “Hai bevuto troppo tu - le rimproverò sorridendo Rick a Coop - Ah non pensare a me so reggere l’alcol giuro, vai da Princy lei ha più bisogno di te - gli consigliò la ragazza - E come faccio quei due non si staccano mai. - Chiedile di ballare con te, semplice! - Ballare eh? - Coop acconsentì col capo - Un Grey non si tira indietro.” Così dicendo il ragazzo si alzò finalmente da quello sgabello. Attraversò la sala e si avvicinò a Pry sorridendole “Mi concedi questo ballo?- E prendendole la mano e allontanandola da Pierre- No Rick non mi sembra il caso - offeso per il rifiuto della ragazza gli riprese di nuovo la mano dicendole “Neanche un ballo con un tuo amico vuoi fare? - Perché noi siamo amici? - le chiese lei guardandolo negli occhi malinconica - Si infatti, hai ragione noi siamo qualcosa di più. E lentamente si avvicinò alle sue labbra guardandola negli occhi e con passione la portò a sé. Pierre rimase lì immobile e amareggiato, era consapevole che prima o poi sarebbe successo, e sconfortato se ne andò. 
Scocca la mezzanotte. La grande e decorata torta di compleanno viene trasportata al centro della sala. Flash. Tanti auguri. Risate. Trey spense le diciotto candeline guardando Coop che gli risiedeva davanti... Sperava tanto che quel desiderio si sarebbe avverato. 
Ritornò la musica e gli invitati ricominciarono a sbizzarrirsi intrattenendo il festeggiato per dargli i migliori auguri. Coop desolata prese una bottiglia di Champagne e si allontanò dalla sala. “Auguri Trey! - Finalmente diciottene! - Che macchina hai comprato quest’anno? Non l’hai ancora sfoggiata!” - Lo riempirono gli amici divertiti, cercando di ottenere una loro foto insieme al bell’attore. Trey confuso riuscì a liberarsi dai complimenti, dalla stampa, e seguì Coop dove ricordava di averla vista sparire. Aprì la porta di una sala in silenzio e la vide lì, accovacciata su un bancone con una bottiglia di Tequila in mano. “Cosa vuoi la festa è di là - lo rimproverò lei - Perché bevi? - Dimmelo un pò tu... - la ragazza cominciò a piangere e fece cadere la bottiglia. Trey le si avvicinò cercando di farla rassicurare. “Hey,hey, non piangere. - Dimmi che scherzavi quella notte- singhiozzava lei - Se vuoi che ti dico che per te non provo niente ok lo farò, ma Coop non cambierà le cose.” La ragazza girò lo sguardo perduta e il ragazzo le prese il viso ,si guardarono, gli occhi fissi sull’altro e lui la baciò. Un bacio puro e delicato. Si riguardarono storditi negli occhi “Buon compleanno Trey - gli sussurrò Coop all’orecchio e lo baciò con passione tenendo il suo viso tra le mani. Sprofondarono sullo sgabello che risiedeva davanti al bancone. Coop era sulle sue gambe e lo baciava con passione, con voglia, con pentimento. Tutta quell’attrazione repressa uscì come una bestia feroce. Ma con tale puntualità, la porta si aprì, due ragazzi che cercavano anche loro intimità avevano interrotto l’atmosfera e capita la situazione uscirono domandandosi chi fossero quei due ragazzi dentro a quella sala. Coop freneticamente e tremando si alzò dalle gambe di Trey e si ricompose cercando di scappare ma Trey ancora confuso la fermò sconvolto e arrabbiato “Non puoi andartene così fingendo che non sia successo nulla! - E cosa dovrei fare?” - gli chiese lei altrettanto sconvolta con le lacrime agli occhi. Trey non sapeva cosa risponderle, non riusciva a connettere, aveva perso completamente la lucidità, voleva solo lei perché non si poteva? “Non possiamo Trey è sbagliato!” e guardandolo negli occhi piangendo, lasciò la mano del ragazzo e scappò via dietro quella porta. Trey rimase impassibile davanti quella porta chiusa. La voleva,non gli bastava averla accarezzata, annusata, baciata,morsicata, guardata, la voleva sempre di più, ma non poteva...

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Capitolo 11
*** On the Road to Tijuana. ***


Tijuana. Città della trasgressione, della baldoria, del lasciarsi andare, di quel desiderio di trasgredire dalle regole ed evadere dalla noiosa normalità. Ecco di cosa avevano bisogno i ragazzi di Hb. In una stradina isolata in direzione Mexico di tarda sera, Charlie guida la sua macchina con davanti un Aaron entusiasta e vendicativo, e una Coop stranamente silenziosa.
<< Finalmente Tijuana! >> urlò contento Charlie cercando di attivare l’atmosfera, Aaron fece un gesto non convincente e Coop gli rispose distratta e stufata un "Evviva!”
Dietro un’altra auto segue la prima guidata da Trey, alquanto imbarazzato, davanti c’era Rick che si girava ogni qual volta dietro per baciare Princy che era sui sedili posteriori accanto a Trilly e Jeremy occupati nel farsi coccole. 
D’un tratto il cellulare di Trey squillò e il ragazzo rispose. 
<< Charlie? >>
<< Hey senti ci vuole ancora una mezz’oretta per arrivare ma mi hanno detto che al confine c’è una fila assurda >>
<< E quindi? >> fece Trey preoccupato 
<< Possiamo passare la notte in un hotel qui vicino, dista a 10 minuti da qui. >><< Ok allora perfetto lo dico agli altri. >> chiuse il cellulare e si rivolse alle due coppiette. 
<< Si passa la notte in Hotel! >>
<< Charlie è questo sarebbe un hotel? >> chiese infuriata Coop al ragazzo vedendo che la infrastruttura che aveva davanti era un osceno Motel. 
<< Beh non è male... >> si giustificò il ragazzo guardando l’opuscolo che parlava dell’albergo. 
<< Non era così nell’opuscolo ma può andare. >> E con un sorriso non tanto convinto entrarono all’interno. 
Si recarono alla reception.
<< Solo doppie >> affermò quello dietro al bancone, i ragazzi si divisero in due. Subito Rick e Pry e Jeremy e Try si misero vicini. Aaron stava per mettersi vicino a Charlie quando Coop cercando di non capitare con Trey afferrò il braccio di Charlie.
<< Io sto in stanza con lui >>
<< Ok allora io con Trey >> rispose Aaron prendendo le chiavi. 
<< La tua sorellina ti evita proprio >> disse in camera Aaron al suo compagno di stanza << Passare la notte con Charlie pur di non stare con te che cazzo hai combinato? >> gli chiese divertito.
<< Niente >> rispose cupo Trey lanciandogli una borsa presa al volo. 
<< Vado a fare provviste. >>
<< Non perderti tesoro! >> gli urlò Aaron con una voce sdolcinata appena Trey aprì la porta e divertiti entrambi risero. 
Pry e Rick erano stesi sul letto, già accomodati e a loro agio nella nuova camera. 
Fuori al motel Trey si dirigeva verso il distributore automatico cercando di saziare la sua fame con qualche barretta dolce. Si avvicinò e vide Coop alle prese con la macchina. Senza che lei si accorse della sua presenza gli diede due colpetti con i pugni e uscì la merenda velocemente. Coop lo vide e imbarazzata prese il suo dolce e gli disse un timido”Grazie”. 
<< Tu che cerchi provviste e Charlie ti aspetta in camera? >> le chiese lui divertito.
<< Sta esplorando la tv via cavo >> gli rispose lei indifferente. Trey mise un dollaro nel distributore e scelse ciò che voleva dicendole deciso con lo sguardo sui vari dolci nella vetrina.
<< Stai solo sprecando tempo >>
<> gli chiese lei confusa.
<< Non potrai dimenticare ciò che c’è stato tra di noi! >> E prendendo la sua barretta appena uscita la lascia lì perplessa entrando in camera. 
Try e Jeremy sono nella loro stanza seduti ad un tavolino con delle carte da gioco tra le mani. 
<< Cosa dovrei fare ora? >> gli chiese Trilly cercando di capire come si giocasse a poker.
<< Vedi le tue carte e dimmi se vuoi cambiare o rimanere così >>
<< Mmm.. >>pensò la ragazza indecisa << Rimango! >> gli sorrise.
<< Ok scopriamo le carte >> fece lui. 
<< Una doppia coppia >> aveva lui.
<< Un full! >> rise soddisfatta Try al suo ragazzo che sbalordito per la sua fortuna da principiante tolse di mezzo le carte baciandola appassionatamente. 
Coop entrò nella stanza e guardò Charlie ancora alle prese con la tv che la guardò entrare. Buttò i dolci sul letto e si stese con lo sguardo rivolto al soffitto. Charlie lasciò perdere la sua ossessione alla tv per dedicarsi all’altra sua ossessione. Si stese anche lui sul letto accanto a lei. 
<< La tv era di tuo gradimento? >> gli chiese Coop guardandolo.
<< Nah troppi programmi porno, posso vederli benissimo anche dal vivo >> le sorrise assumendo un’espressione da pervertito. 
<< Sei disgustoso! >> rise lei.
<< Ma ti piaccio >> disse lui. Lei lo guardò prendendolo in giro.
<< Come questo squallido motel >> Il ragazzo sorrise .
<< Ah no di più >>
<< Un pochino di più >> gesticolò lei divertita. Lui sorridendole le lanciò un cuscino sul viso e lei rimasta scandalizzata gli ricambiò con un nuovo lancio potente litigando e lottando scherzosamente e divertiti sul letto. 
Si fece mattina. Tutti i ragazzi si riunirono fuori davanti ad uno shop nelle vicinanze comprando caffè e muffin. Tutti tranne Charlie e Coop. I due dormivano tranquillamente uno accanto all’altro, quando Pry e Rick bussarono con forza alla loro porta. 
<< Vai tu! >> disse Charlie assonnato a Coop che si alzò ancora addormentata, aprì la porta e si ritrovò i due ragazzi davanti.
<< Buongiorno dormigliona. Preparatevi e sbrigatevi siamo tutti pronti noi. >> le disse Pry porgendole un caffè.
<< Tieni caffè, svegliati che fai paura! >> Coop le sorrise attutendo la battuta e richiuse la porta. 
A scuola ad Hb Dougie stava entrando a scuola quando vide Pierre e gli andò incontro salutandolo,
<< Hey tu sei l’amico di Coop vero? >>
<< Si >> rispose lui e ricordandosi del ragazzo.
<< Ah tu sei lo skater? >>
<< Ehm si, senti sai Coop dov'è? >>
<< Non lo sai? Sono tutti a Tijuana, passano tutti il weekend lì >> ammise il ragazzo amareggiato al sol pensiero che Pry poteva essere con Rick. 
<< Ah - fece cupo Dougie - ehm grazie! >> E prese il suo skate e scivolò via. 
<< Finalmente pronti! >>
<< Andiamo! >>
Coop salì nella macchina di Charlie davanti mentre Aaron stava per entrare. <> sbuffò il ragazzo.
<< Chi ha passato la notte con questo qui? >> gli fece comprendere lei.
<< Tu ma.. >>
<< E allora? >>
<< Hai fatto tutto tu >> continuò il ragazzo.
<< Precedenza alle donne Aaron >> gli rimproverò Charlie divertito. 
<< Mi metto indietro >> disse sconfitto il ragazzo facendole la linguaccia divertito. Anche nell’altra macchina si erano appena sistemati con Rick come autista e Trey accanto a lui. 
Sono in viaggio. Rick guida al posto di Trey che gli sta accanto e si gira divertito dietro verso Pry imitando Rick quando la bacia. 
<< Vieni qui tesoruccio >> e l’abbracciava ridendo e mangiandola di baci susseguito dalle risate di tutti. Coop è con i piedi distesi sul cruscotto bevendo un altro caffè e cantando insieme ai suoi due compagni di viaggio la canzone che stava trasmettendo la radio. Si fermano in un autogrill per fare benzina. Aaron e Trey si comprano entrambi un cappello da cowboy, mentre le ragazze fanno provviste di qualsiasi genere. Rientrano in macchina. Questa volta guida Aaron con Coop che indossa il suo cappello da cowboy e Charlie sui sedili posteriori che scherzano insieme. 
Intanto ad Hb,le lezioni sono finite. Dougie insieme al suo skate si dirige verso i parchi per allenarsi. Da quasi professionista solca le pareti delle “pool” fin quando scorge da lontano Kat intenta nello skateare. Gli si avvicina divertito <
<< A forza di vederti ho imparato anche io >> gli sorrise lei fermandosi e asciugandosi la fronte col dorso della mano. Poi continuò,
<< Vuoi una sfida signor Baker? >> gli chiese lei in pronta di sfida.
<< L'accetto. >> fece lui divertito, saltando sul suo skate. 
Charlie accosta in un parcheggio, sono appena entrati nel confine di Tijuana. Si accomodano nel loro nuovo hotel, non molto diverso dal primo, e i ragazzi si dirigono alla reception per dare il cognome con cui si sono prenotati. Lasciano le valigie ai facchini dell’hotel per dirigersi nelle due camere prese. Una da quattro per i ragazzi e un’altra per le ragazze. Questa volta erano quattro e quattro, nessuna complicazione con cui dover passare la notte. 
<< Questo letto è il mio! >> sprofondò Princy.
<< E' matrimoniale lo dividiamo! >> le spiegò Coop.
<< Ma io vorrei stare con Jeremy sta notte >> confessò Trilly.
<< No! >> la fermò subito Coop << Non potete lasciarmi con Charlie, Aaron e Trey! Non penso proprio! >> Princy e Trilly si guardarono divertite per poi scoppiare a ridere.
I due londinesi di Alison e Chad sono negli studios guardando varie scene del film tra poco finito e mandato sui grandi schermi. 
Arriva notte. Caos nei locali di Tijuana. Musica. Alcol. Droga. Fumo. Ragazzi e ragazze che ballano freneticamente accompagnati da cartine e drink super alcolici. 
 Trey è al bar seduto bevendo nervoso un sex on the beach. Coop gli si avvicina senza vederlo ordinando qualcosa da bere e inghiottendolo tutto d’un sorso davanti al ragazzo. 
<< Continua pure così >> le rimproverò lui stanco di far finta di niente.
<< Con piacere! >> gli rispose lei con un sorriso ironico e voltandogli le spalle per andarsene. 
Al centro del caos vi erano Rick e Charlie al punto in cui si erano tolti addirittura le t-shirt. A dorso nudo con perfetti addominali, facevano casino tra la folla, fin quando una ragazza alta e mezza svestita si avvicinò ai due ragazzi ballando con entrambi, per poi dedicare tutta la sua attenzione a Rick. Ciò suscitò l’attenzione di Pry che intanto stava parlando con Trilly e Jeremy tra un drink di troppo e l‘altro. 
<< Ma guarda quella stronza! >> fece lei a Try. Trilly rise sbalordita. 
Charlie era accanto a Rick divertito quando gli si avvicina Coop che guardando sbalordita la scena di Rick,
<< E lui sarebbe il fidanzato della mia migliore amica? >> disse ad alta voce cercando di buttarsi sui due ma Charlie la prese per un braccio portandola verso di sé.
<< Lascialo divertire e pensa un pò più a me, sei anche sbronza questo mi piace!>>
Princy sempre più nervosa guardava quella scena aspettando che Rick si decidesse a mandar via quella. Ma ciò che sperava non accadeva. 
<< Ma è deficiente lui? >> fece Pry arrabbiata << adesso gli faccio vedere io.>> E porgendo l’ennesimo drink a Try si diresse infuriata  verso i due spostò la ragazza dicendole con un sorriso di sfida.
<< Scusa ma lui è il mio ragazzo! >> ma la ragazza non mollò e la spinse prendendosi Rick.
<< Scusa ma ci stavo ballando io! >> Princy scandalizzata la spinge lei a sua volta, provocando la ragazza e iniziando un litigio con lei che ricambia con uno schiaffo rompendole il labbro inferiore. Pry adesso ancora di più incazzata si butta sulla stronza riempiendola di schiaffi e calci con Rick dietro che cercava di fermarla. 
<< Tu sei pazza! >> disse sconfitta la ragazza quando riuscì a liberarsi di Pry presa da Rick. 
<< Una rissa tra ragazze per me - fantasticava Rick - Figo! >>
<< Piantala deficiente! >>
Ancora con la mano stretta a quella di Coop, Charlie la trascinò alla parete cercando di approfittare del suo stato per baciarla ma lei gli sposta il viso avvistando un nuovo drink. Il ragazzo insoddisfatto si avvicina al bar prendendole da bere, per poi ritornare da lei.
<< Questo è per te >> le sorrise sussurrandole all’orecchio. Lei gli sorrise maliziosa bevendo. Gli porse un pò del suo drink e lui eccitato ne bevve un sorso per poi baciarle il collo umido d’alcol proveniente dalle sue labbra. 
Lontano dalla confusione vi erano Princy seduta con accanto Rick che le teneva fermo sul labbro una busta di ghiaccio. 
<< L’hai veramente uccisa a quella! >> scoppiò dal ridere Aaron seguito da tutti gli altri. Rick divertito ma preoccupato.
<< E' meglio se torniamo in hotel >>
<< Già >> approvò Trilly << Ma dove sono Charlie e Coop? >>
<< Vado a cercarli io! >> si propose Trey. 
Facendosi spazio tra la folla fatta di tutto e di più, Trey scorse Coop e Charlie, ma non riuscì a credere ai suoi occhi. Appoggiata ad una parete con un altro drink in mano, Coop era lì e il suo splendido viso era incollato a quello disgustoso del suo migliore amico. Trey rimase lì fermo, perso a guardare Coop e Charlie baciarsi appassionatamente. Si sentì tradito e ferito, Coop era riuscita nel suo gioco e aveva vinto, lo aveva davvero sconfitto. Non gli fregava niente di lui pensò e amareggiato ritornò dai suoi amici.
<< Non li trovo andiamo prenderanno il taxi! >>
All’hotel tutti sono nella stanza dei ragazzi parlando, scherzando e guardando la tv polemizzandoci sopra. Nella stanza accanto invece vi era Trey disteso sul letto con lo sguardo perso sul soffitto triste e arrabbiato. 
<< Domani partiamo! >> urlò ai ragazzi di là.
<< Cosa? >> fecero gli altri confusi.
<< La macchina è la mia quindi si fa come dico io!Domani si ritorna ad Hb.>>
E chiudendo la porta lasciò tutti alquanto perplessi.  
Molto più tardi Coop e Charlie riuscirono a ritornare al loro hotel. La hall era deserta, e salirono sopra cercando di non far rumore, ma piccole risatine non poterono non mancare. Coop cercò nella borsetta le chiavi della stanza delle ragazze e aprì la porta entrandoci con Charlie. 
<< Ma non c’è nessuno? >>
<< Saranno tutti di là che ci importa vieni qui! >> e prendendola a sè si buttarono sul letto baciandosi. 
Si fece mattina. La luce passava scaltra dalla finestra, Charlie e Coop si svegliarono insieme alquanto storditi e accompagnati da un forte mal di testa. << Che ore sono? >> chiese lei stordita.
<< Non lo so >> si contorse lui premendosi sulla testa. 
<< Vado a vedere dove sono gli altri >> fece lei alzandosi con fatica dal letto. Aprì la porta e trovò per terra un biglietto con su scritto che gli altri erano partiti quella mattina presto e che li avrebbero aspettati ad Hb. 
<< Sono già tutti partiti >>
<< Cosa? >>
<< Si ritorna a casa su vestiti! >>
Huntington beach. Le sue spiagge, i suoi surfisti, le sue ville. Coop scende dalla macchina di Charlie ed entrò in casa. 
<< C’è nessuno? >> domandò alle pareti. La madre entrò nell’ingresso preoccupata,
<< Tesoro come è andata? Siete tornati tutti così presto!cos'è successo? >>
<< Niente mamma , perché Trey come sta? >> chiese lei preoccupata.
<< Trey era così sconvolto e arrabbiato, mi ha detto che aveva accettato una proposta di lavoro fattagli già da tempo e ora aveva deciso che era il momento. E' partito stesso stamattina per Los Angeles! >>
<< Cosa?>> riuscì ad emettere Coop sconvolta <> La madre fece segno di no e Coop amareggiata e incosciente si ritrovò sola, sconfitta dal suo stesso gioco. 

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