Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Prologo. -Sì,finalmente l’ho trovata. L’ho
cercata per venti lunghi anni,ma adesso è nelle mie
mani.Con questa potrò vendicarmi per il male che mi è
stato fatto dalle persone a cui tenevo di più.Ed
incomincerò proprio da te.- A quelle parole,Igris balzò in avanti,pronto a distruggere la vita di Kris.
A quest’ultimo non rimase neanche il tempo per
recitare le famose “ultime preghiere”, dato che ormai
si era fatto tutto scuro. L’ultima immagine che scorse fu strana:vide il suo corpo che si allontanava da solo. Con l’ultimo
pensiero capì che non era il suo corpo ad allontanarsi,ma
la sua testa che stava rotolando lontano da esso.
Capitolo 1:La premiazione.Sarebbe banale definire Nadia e Garfa due
ragazze come tutte le altre. Alle ragazze della loro età,diciassette
anni,ma più in generale alle ragazze di tutte le età,non era possibile
diventare dei membri dell’esercito;per di più non era assolutamente pensabile
che una ragazza diventasse comandante. Per Nadia e Garfa però non esisteva
l’impossibile. Le due sorelle si erano dedicate al combattimento fin da piccole,superando in poco tempo il livello di bravura di maestri
come Khor,un tempo generale dell’esercito dopo la scomparsa di loro padre,a sua
volta comandante,ora vicecomandante per colpa di quelle due sorelle. Inutile
dire che Khor odiava Nadia e Garfa,sia perché erano
donne,quindi secondo la tradizione non adatte a svolgere quel particolare tipo
di lavoro,sia perché molti anni prima era stato sconfitto proprio dalle due
sorelle nella piazza della città,davanti a migliaia di persone. Inutile dire
come oggi non ci sarebbe stato alla festa della città,dove
per l’occasione Nadia e Garfa sarebbero state premiate per il loro valore
dimostrato nell’ultima guerra.-Svegliati pigrona,o faremo tardi alla
premiazione.- -Mmmmmhh.No,ancora cinque minuti e poi mi sveglio.- -Ho detto
no.- A quelle parole,Nadia aprì le tende della stanza di Garfa,facendole
arrivare dei fastidiosissimi raggi di sole negli occhi;ma non bastò a svegliare
Garfa. -Okay,piano b.- Il piano b consisteva nel
togliere di scatto le coperte e aprire la finestra,cosa molto fastidiosa,più
dei raggi del sole,perché a Ilpania era stagione del Frida,il nostro
inverno,con temperature che toccavano anche i -60°C. Neanche questo bastò a
svegliare Garfa che rimaneva nel letto solo per sfida,dato
che,grazie alla piacevole brezza che entrava dalla finestra,era ormai
semi-congelata. -Va bene,hai vinto. Puoi restare a letto altri cinque minuti.- A quelle parole,nonostante il
freddo glaciale che entrava dalla finestra,Garfa si sentì ribollire il sangue.
Per lei era difficilissimo spuntarla contro la sorella,ed
ogni volta che ci riusciva era come se qualcuno le accendesse un fuoco
dentro,tanto era la sua gioia. Ovviamente tutto questo accadeva mentre Garfa
stava visibilmente fingendo di dormire,russando in
maniera innaturale per una ragazza,come se questo potesse ancora di più
infierire su sua sorella. Tutta gongolante Garfa si chiese il perché di tutto
quell’innaturale silenzio,rotto soltanto dal rumore
dell’acqua della pompa del pozzo,domandandosi inoltre cosa potesse farci la
sorella con tutta quell’acqua. Il rumore dell’acqua scrosciante si interruppe,per lasciare posto ad un rumore di passi,che
subito Garfa riconobbe. “E’ Nadia che sta tornando qui” pensò subito Garfa,che si rimise a fingere di dormire. –Garfa,sto entrando.- -Zzzzzz.- -Oohh,che carina,quando dorme
sembra proprio un angioletto. Però non si vuole
proprio svegliare. Come posso fare? Vediamo. Forse
questo secchio pieno d’acqua mi sarà utile.- Dette quelle parole,Nadia verso tutta l’acqua contenuta nel secchio addosso a
Garfa, che si svegliò immediatamente. –Alla fine ti sei svegliata. Ti aspetto
di sotto. Sbrigati che la colazione è in tavola.- -Sei una bastarda,Nadia.- -Lo so.- ed uscì dalla stanza. “Come ho potuto pensare di fregare Nadia? E’ troppo più
intelligente.” E così,dopo quel breve pensiero,Garfa
si cambiò,si asciugò i capelli,e scese a fare colazione insieme a sua sorella.
Tra le due regnava un religioso silenzio,in cui Garfa
cercava di uccidere la sorella con delle occhiate furiose,mentre Nadia
rispondeva con dei sorrisi di superiorità. Tra le due c’era una forte competitività,non mancava occasione che si sfidassero per vedere chi
fosse la migliore. Ogni occasione era buona per loro:durante
le battaglie;alle premiazioni;persino in chiesa,durante i canti si sfidavano a
chi cantava più forte,con il risultato che le persone accanto a loro erano
costrette a cambiare posto. Comunque,anche se tra loro
c’era questa grande rivalità,le due si amavano molto,e se una di loro era in
difficoltà,l’altra era sempre pronta per aiutarla. La mattinata passò tra alti
e bassi,e alla fine arrivò il momento di incamminarsi
per raggiungere la piazza pubblica. Ovviamente nel tragitto non mancarono le
discussioni,su chi dovesse essere premiata per
prima,su chi dovesse fare il discorso,su chi dovesse salire per prima sul
palco. Alla fine,dopo molte discussioni, arrivarono ad
un accordo:Garfa sarebbe salita per prima sul palco e premiata per prima;mentre
a Nadia sarebbe toccato l’onore del discorso. Arrivate in piazza,furono accolte dalla folla festante,che urlava a
squarciagola il loro nome. Dal momento che il primo nome pronunciato era quello
di Nadia, non mancò una frecciata di quest’ultima alla sorella –Hai visto?Urlano per primo il mio nome. Mi amano di più.- -Non è vero.
Non lo sai che si tiene sempre il meglio per ultimo?- -Colpita e affondata,per questa volta.Ora sbrigati a
salire sul palco. Non vorrai far aspettare la folla?- -Okay,okay,adesso
vado.- Quando Garfa salì sul palco allestito apposta per loro,seguita da
Nadia,la folla scoppiò in una standing ovation incredibile. Ma
a metà scalinata si fermarono. –Guarda Garfa,hai visto
chi c’è?- -Sì,ho notato. Cosa ci fa Khor qui? Non
vorrei che rovinasse la festa.- -No,non ti
preoccupare. Non lo farà. Non è uno stupido. Se lo facesse sarebbe subito
degradato da vicecomandante a uomo delle latrine,e lui
non vuole questo. Piuttosto mi preoccupano quei tipi laggiù.- -Chi,quegli incappucciati?- -Sì,non li ho mai visti qui. Non
vorrei che fossero di paesi limitrofi venuti qui per
vendetta contro di noi. Stai in guarda Garfa- -Lo
farò. Ora però andiamo a ricevere quello che ci spetta.- Detto questo le due salirono sul palco, dove trovarono il sindaco ad aspettarle.
Era una persona dall’aspetto bonario,con delle guance
paffute e dei piccoli occhi azzurri. Era molto amato in città,aveva
tanti pregi:era una persona incorruttibile,sempre ligio al dovere,sempre
schierato dalla parte dei più deboli. Fu lui ad iniziare il discorso d’apertura
della festa. –Signori e signore,siamo qui per
festeggiare non solo 150 anni di storia della nostra splendida Ilpania,ma anche
la nostra vittoria nella guerra appena conclusa contro la città di Pagre. E la
nostra vittoria è solo merito di due nostre concittadine che noi molto amiamo,e che hanno fatto tantissimo in questa guerra. Anzi,possiamo dire che la guerra è stata vinta solo per merito
loro. Bando ai formalismi,ecco a voi Garfa e Nadia,a
cui consegno la medaglia al valore,nostro massimo riconoscimento. Ed ora un
discorso dalle star di questa festa.- Nadia quindi,come
d’accordo,incomiciò a parlare alla folla sempre più festante. –Grazie,grazie. E’ un grande onore per noi essere qui. Ricordo
ancora quando fummo nominate comandanti,suscitando lo
stupore e lo sdegno generale. Per questo motivo mi fa ancora più piacere essere
qui,vuol dire che ci siamo conquistate il vostro
affetto,e questo è il riconoscimento più grande. Vorrei ringraziare il sindaco,per questo splendido riconoscimento;tutti gli uomini
dell’esercito caduti,che grazie al loro sacrificio ci permettono di vivere in
tranquillità e ovviamente tutti voi,che siete venuti qui. Ed ora che la festa abbia inizio,ma prima…- A quelle parole,Nadia sfoderò la
spada e si lanciò dal palco con uno scatto fulmineo verso Khor.
Capitolo 3 *** Capitolo2:Uno strano personaggio ***
Capitolo 2:Uno strano personaggio
Capitolo 2:Uno strano personaggio.–Nadia,ma che
fai?- urlò Garfa,ancora stupita per quell’attacco improvviso verso il vicecomandante
dell’esercito di Ilpania. Ma garfa non era l’unica ad urlare,anche
il sindaco stava urlando contro Nadia,intimandole di fermarsi. La folla invece,oltre ad urlare,stava scappando terrorizzata in tutte le
direzioni. L’unico ancora immobile era Khor, che stava aspettando con la spada
sguainata l’arrivo di Nadia,dopo aver ucciso i due
tizi incappucciati tagliandoli a metà. –Avanti Nadia,ti
sto aspettando.- Nadia non se lo fece ripetere:si avventò contro Khor senza
mostrare alcun timore,quando ne avrebbe avuto tutte le ragioni:Khor era un uomo
alto 2 metri e 10 e pesante 170 kg! Le spade dei due combattenti entrarono in
collisione,e subito Nadia si trovò in difficoltà. Non
le era mai successo,infatti fu subito presa dal
panico. Non sapeva più cosa fare,era nel panico. Khor
non l’aveva mai messa in difficoltà,nonostante la sua
mole;era sempre riuscita a vincere. Ora invece Khor combatteva con uno stile
che non aveva mai avuto,era troppo forte,troppo bravo.
Nadia sapeva di non avere nessuna possibilità,quindi
chiamò a gran voce Garfa,che non accorse in suo aiuto. “ Ma
dove diavolo si sarà cacciata? E’ sempre tra i piedi,ed
ora che mi serve non c’è.” pensò Nadia,sempre più in
difficoltà. –Allora? Non sai fare niente di meglio? Tutto qui? Sinceramente mi aspettavo
di più dal comandante dell’esercito. O forse sei in
difficoltà perché sei una donna? Ti chiedo scusa se è così,vuoi
che ci vada più piano? Ahahah.- -Maledetto bastardo,ti
faccio vedere chi è la donna. Prendi questo.- Ma fu tutto inutile,Khor parò il colpo e contrattaccò. Fu una contromossa
strana,che lasciò Nadia senza fiato:la spada di Khor
si illuminò,sembrava carica di energia. Nadia capì subito che se avesse preso
quel colpo in pieno sarebbe morta,quindi si parò con
la spada. La sua difesa fu utile,il colpo di Khor
infatti si fermò sulla lama,che andò in briciole dopo quel colpo violentissimo.
Ma il colpo era troppo forte,e Nadia troppo poco
pesante,che il risultato fu che quest’ultima volò in aria per 30 metri finendo
dietro al palco dove poco tempo prima erano state premiate. Insieme a lei c’erano il sindaco e sua sorella Garfa,con la quale
Nadia subito si infuriò. –Perché non sei venuta ad
aiutarmi? Avevo bisogno di te? Non hai sentito?- -Sì che ho sentito,ma non ho potuto. Dovevo stare qui a prendermi cura del
sindaco. Non vedi come è ridotto male?- -Okay
okay,poche ciance. Dammi la tua spada,devo andare a
dare una bella lezione a Khor.- -Che cosa? Non ci penso neanche. Non vedi come
ti ha conciata? No,mi
dispiace,non te la posso dare.- -Dammela ho detto.- -Ferma Nadia,tua sorella ha
ragione. Non hai alcuna possibilità contro quell’uomo. Lascia che me ne occupi io.- Aveva parlato il
sindaco,lasciando le due sorelle a bocca aperta. –Con tutto il rispetto,signor sindaco,lei sta è messo molto male;e,sinceramente
parlando,non credo che potrebbe fare molto anche se stesse bene.- -O,ma non c’è
problema. Ti posso assicurare che so badare a me stesso,per
lo star bene rimedio subito.- Detto fatto. Il sindaco,dopo
aver appoggiato le sue mani sul corpo,riuscì borbottando qualche strana parola
a guarire completamente le ferite e si rialzò,sotto gli occhi stupiti delle due
sorelle. –Non è possibile,lei era fino a cinque minuti
fa con la gamba e il braccio rotto. Non può essersi ripreso così in fretta.-
-Stupefacente vero Garfa? Questa è una tecnica che noi Fratelli del Destino ci
tramandiamo da secoli. Il piano adesso è questo:io
terrò a bada quello scimmione,e voi ne dovrete approfittare per scappare. Sono stato chiaro?- -Non possiamo abbandonarla sindaco. Non
ha alcuna possibilità contro Khor.- -Ti ho già detto che so badare a me stesso Nadia. Ora,ve lo devo
ripetere di scappare o avete capito?- -Ma noi…- -Ho detto andate via. Non
fatemi arrabbiare. Posso essere molto pericoloso.- -Okay,abbiamo
capito. Forza Garfa,andiamocene.- -Brave. Ascolate
prima di andarvene:aspettatemi alla porta del
villaggio,se tra un’ora non sarò tornato fuggite via e non tornate mai più in
questo villaggio. Capito?- -Sì. Faremo come vuole.- E le due sorelle,come promesso al sindaco,scapparono.-Adesso,mio caro Khor,te la vedrai con me. E’ tempo di terminare
quello che abbiamo inziato.- -Hai proprio ragione Pascal. Adesso è arrivato il
momento di farti pagare quello che mi hai fatto dieci
anni fa.-
Capitolo 3:Il combattimento.-Non ti sembra incredibile Nadia? Quell’uomo così pacato,così
tranquillo,adesso sta combattendo contro Khor,senza
avere la minima paura.- -Hai ragione Garfa,ma la
faccenda non mi quadra. Comunque adesso pensiamo a scappare.-
Intanto,a pochi chilometri di distanza,stava per iniziare lo scontro tra Khor e Pascal.-Ho aspettato per
dieci lunghi anni questo momento. La pagherai per tutto il male che hai fatto a
quelle due ragazze. Muoriiiiii.- -Forza,fammi vedere
quello che sai fare Khor.- Le spade dei due combattenti sin toccarono,emettendo
scintille rossastre.-Vedo che hai ancora la tua vecchia spada,non è vero
Pascal?- -Certo,pensavi che l’avessi gettata?- -A dire il vero ci speravo,so
quanto può essere terribile. Ricordo cosa hai fatto quella
notte di 10 anni fa. Non potrò mai dimenticarlo,per
questo orati ucciderò. Colpo del
supremo leone blu.- Quello che successe dopo,si
tramandò di generazione in generazione. I pochi che erano lì,videro
un enorme leone blu che usciva dalla spada di Khor,che
andava scagliandosi contro Pascal. Ma quello che
successe dopo fu ancora più stupefacente:il sindaco di
Ilpania,evocò a sua volta un altrettanto grande drago
rosso,che ingaggiò una furiosa battaglia contro il leone rosso. Pascal e Khor,intanto,stavano
controllando mentalmente i due animali. Per lo sforzo i due
stavano sudando visibilmente. La tecnica del controllo mentale era
faticosissima,soprattutto se il tuo avversario non era
alle prime armi. Dopo un inferno durato dieci minuti;dopo
aver distrutto buona parte di Ilpania e aver ucciso
un ventina di persone la svolta:Khor, per il
combattimento sostenuto prima contro Nadia, dissolse il suo controllo mentale. Pascal,approfittando
dell’occasione,scagliò il suo drago rosso contro Khor,che,non
avendo più resistenza ed essendo completamente sfinito,volò a peso morto per 50
metri.-Mi deludi molto Khor.
Da un avversario del tuo calibro mi aspettavo molto di più. Che
delusione.- -Aspetta. Non mi hai ancora sconfitto. Posso ancora
combattere. Forza,riprendiamo lo scontro.- -Ma non
farmi ridere. Ti reggi a malapena in piedi. Cosa
vorresti fare in quelle condizioni? Comunque io sono
un tipo a cui piace esaudire i desideri delle persone,e se il tuo è quello di
morire,ti accontento subito.- E così fu. Pascal
concentrò tutta la sua forza mentale per evocare nuovamente il drago rosso,che questa volta arrotolò il povero Khor
nell’Abbraccio dell’addio,la tecnica finale di Pascal.-Ormai
è finita Khor,nessuno ha mai resistito all’Abbraccio
dell’addio. Finalmente ti porterai quel segreto nella tua tomba,nessuno saprà cosa è successo dieci anni fa. Addio.- Croc. Fu questo l’ultimo suono che Khor
poté udire,quello delle sue ossa che andavano in mille
pezzi. –E’ finita. Ora sarà meglio andare dalle ragazze. Non vorrei che si
cacciassero in qualche guaio. Stammi bene Khor.-