Sangue di drago

di tennista
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo1:La premiazione ***
Capitolo 3: *** Capitolo2:Uno strano personaggio ***
Capitolo 4: *** Capitolo3:Il combattimento ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Sangue di drago

Sangue di drago

                                                                       

 

Prologo. -Sì,finalmente l’ho trovata. L’ho cercata per venti lunghi anni,ma adesso è nelle mie mani.Con questa potrò vendicarmi per il male che mi è stato fatto dalle persone a cui tenevo di più.Ed incomincerò proprio da te.- A quelle parole,Igris balzò in avanti,pronto a distruggere la vita di Kris. A quest’ultimo non rimase neanche il tempo per recitare le famose “ultime preghiere”, dato che ormai si era fatto tutto scuro. L’ultima immagine che scorse fu strana:vide il suo corpo che si allontanava da solo. Con l’ultimo pensiero capì che non era il suo corpo ad allontanarsi,ma la sua testa che stava rotolando lontano da esso.

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo1:La premiazione ***


Capitolo 1:La premiazione

Capitolo 1:La premiazione.  Sarebbe banale definire Nadia e Garfa due ragazze come tutte le altre. Alle ragazze della loro età,diciassette anni,ma più in generale alle ragazze di tutte le età,non era possibile diventare dei membri dell’esercito;per di più non era assolutamente pensabile che una ragazza diventasse comandante. Per Nadia e Garfa però non esisteva l’impossibile. Le due sorelle si erano dedicate al combattimento fin da piccole,superando in poco tempo il livello di bravura di maestri come Khor,un tempo generale dell’esercito dopo la scomparsa di loro padre,a sua volta comandante,ora vicecomandante per colpa di quelle due sorelle. Inutile dire che Khor odiava Nadia e Garfa,sia perché erano donne,quindi secondo la tradizione non adatte a svolgere quel particolare tipo di lavoro,sia perché molti anni prima era stato sconfitto proprio dalle due sorelle nella piazza della città,davanti a migliaia di persone. Inutile dire come oggi non ci sarebbe stato alla festa della città,dove per l’occasione Nadia e Garfa sarebbero state premiate per il loro valore dimostrato nell’ultima guerra.       -Svegliati pigrona,o faremo tardi alla premiazione.- -Mmmmmhh.No,ancora cinque minuti e poi mi sveglio.- -Ho detto no.- A quelle parole,Nadia aprì le tende della stanza di Garfa,facendole arrivare dei fastidiosissimi raggi di sole negli occhi;ma non bastò a svegliare Garfa. -Okay,piano b.- Il piano b consisteva nel togliere di scatto le coperte e aprire la finestra,cosa molto fastidiosa,più dei raggi del sole,perché a Ilpania era stagione del Frida,il nostro inverno,con temperature che toccavano anche i -60°C. Neanche questo bastò a svegliare Garfa che rimaneva nel letto solo per sfida,dato che,grazie alla piacevole brezza che entrava dalla finestra,era ormai semi-congelata. -Va bene,hai vinto. Puoi restare a letto altri cinque minuti.- A quelle parole,nonostante il freddo glaciale che entrava dalla finestra,Garfa si sentì ribollire il sangue. Per lei era difficilissimo spuntarla contro la sorella,ed ogni volta che ci riusciva era come se qualcuno le accendesse un fuoco dentro,tanto era la sua gioia. Ovviamente tutto questo accadeva mentre Garfa stava visibilmente fingendo di dormire,russando in maniera innaturale per una ragazza,come se questo potesse ancora di più infierire su sua sorella. Tutta gongolante Garfa si chiese il perché di tutto quell’innaturale silenzio,rotto soltanto dal rumore dell’acqua della pompa del pozzo,domandandosi inoltre cosa potesse farci la sorella con tutta quell’acqua. Il rumore dell’acqua scrosciante si interruppe,per lasciare posto ad un rumore di passi,che subito Garfa riconobbe. “E’ Nadia che sta tornando qui” pensò subito Garfa,che si rimise a fingere di dormire. –Garfa,sto entrando.- -Zzzzzz.- -Oohh,che carina,quando dorme sembra proprio un angioletto. Però non si vuole proprio svegliare. Come posso fare? Vediamo. Forse questo secchio pieno d’acqua mi sarà utile.- Dette quelle parole,Nadia verso tutta l’acqua contenuta nel secchio addosso a Garfa, che si svegliò immediatamente. –Alla fine ti sei svegliata. Ti aspetto di sotto. Sbrigati che la colazione è in tavola.- -Sei una bastarda,Nadia.- -Lo so.- ed uscì dalla stanza. “Come ho potuto pensare di fregare Nadia? E’ troppo più intelligente.” E così,dopo quel breve pensiero,Garfa si cambiò,si asciugò i capelli,e scese a fare colazione insieme a sua sorella. Tra le due regnava un religioso silenzio,in cui Garfa cercava di uccidere la sorella con delle occhiate furiose,mentre Nadia rispondeva con dei sorrisi di superiorità. Tra le due c’era una forte competitività,non mancava occasione che si sfidassero per vedere chi fosse la migliore. Ogni occasione era buona per loro:durante le battaglie;alle premiazioni;persino in chiesa,durante i canti si sfidavano a chi cantava più forte,con il risultato che le persone accanto a loro erano costrette a cambiare posto. Comunque,anche se tra loro c’era questa grande rivalità,le due si amavano molto,e se una di loro era in difficoltà,l’altra era sempre pronta per aiutarla. La mattinata passò tra alti e bassi,e alla fine arrivò il momento di incamminarsi per raggiungere la piazza pubblica. Ovviamente nel tragitto non mancarono le discussioni,su chi dovesse essere premiata per prima,su chi dovesse fare il discorso,su chi dovesse salire per prima sul palco. Alla fine,dopo molte discussioni, arrivarono ad un accordo:Garfa sarebbe salita per prima sul palco e premiata per prima;mentre a Nadia sarebbe toccato l’onore del discorso. Arrivate in piazza,furono accolte dalla folla festante,che urlava a squarciagola il loro nome. Dal momento che il primo nome pronunciato era quello di Nadia, non mancò una frecciata di quest’ultima alla sorella –Hai visto?Urlano per primo il mio nome. Mi amano di più.- -Non è vero. Non lo sai che si tiene sempre il meglio per ultimo?- -Colpita e affondata,per questa volta.Ora sbrigati a salire sul palco. Non vorrai far aspettare la folla?- -Okay,okay,adesso vado.- Quando Garfa salì sul palco allestito apposta per loro,seguita da Nadia,la folla scoppiò in una standing ovation incredibile. Ma a metà scalinata si fermarono. –Guarda Garfa,hai visto chi c’è?- -Sì,ho notato. Cosa ci fa Khor qui? Non vorrei che rovinasse la festa.- -No,non ti preoccupare. Non lo farà. Non è uno stupido. Se lo facesse sarebbe subito degradato da vicecomandante a uomo delle latrine,e lui non vuole questo. Piuttosto mi preoccupano quei tipi laggiù.- -Chi,quegli incappucciati?- -Sì,non li ho mai visti qui. Non vorrei che fossero di paesi limitrofi venuti qui per vendetta contro di noi. Stai in guarda Garfa- -Lo farò. Ora però andiamo a ricevere quello che ci spetta.- Detto questo le due salirono sul palco, dove trovarono il sindaco ad aspettarle. Era una persona dall’aspetto bonario,con delle guance paffute e dei piccoli occhi azzurri. Era molto amato in città,aveva tanti pregi:era una persona incorruttibile,sempre ligio al dovere,sempre schierato dalla parte dei più deboli. Fu lui ad iniziare il discorso d’apertura della festa. –Signori e signore,siamo qui per festeggiare non solo 150 anni di storia della nostra splendida Ilpania,ma anche la nostra vittoria nella guerra appena conclusa contro la città di Pagre. E la nostra vittoria è solo merito di due nostre concittadine che noi molto amiamo,e che hanno fatto tantissimo in questa guerra. Anzi,possiamo dire che la guerra è stata vinta solo per merito loro. Bando ai formalismi,ecco a voi Garfa e Nadia,a cui consegno la medaglia al valore,nostro massimo riconoscimento. Ed ora un discorso dalle star di questa festa.- Nadia quindi,come d’accordo,incomiciò a parlare alla folla sempre più festante. –Grazie,grazie. E’ un grande onore per noi essere qui. Ricordo ancora quando fummo nominate comandanti,suscitando lo stupore e lo sdegno generale. Per questo motivo mi fa ancora più piacere essere qui,vuol dire che ci siamo conquistate il vostro affetto,e questo è il riconoscimento più grande. Vorrei ringraziare il sindaco,per questo splendido riconoscimento;tutti gli uomini dell’esercito caduti,che grazie al loro sacrificio ci permettono di vivere in tranquillità e ovviamente tutti voi,che siete venuti qui. Ed ora che la festa abbia inizio,ma prima…- A quelle parole,Nadia sfoderò la spada e si lanciò dal palco con uno scatto fulmineo verso Khor.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo2:Uno strano personaggio ***


Capitolo 2:Uno strano personaggio

Capitolo 2:Uno strano personaggio.  –Nadia,ma che fai?- urlò Garfa,ancora stupita per quell’attacco improvviso verso il vicecomandante dell’esercito di Ilpania. Ma garfa non era l’unica ad urlare,anche il sindaco stava urlando contro Nadia,intimandole di fermarsi. La folla invece,oltre ad urlare,stava scappando terrorizzata in tutte le direzioni. L’unico ancora immobile era Khor, che stava aspettando con la spada sguainata l’arrivo di Nadia,dopo aver ucciso i due tizi incappucciati tagliandoli a metà. –Avanti Nadia,ti sto aspettando.- Nadia non se lo fece ripetere:si avventò contro Khor senza mostrare alcun timore,quando ne avrebbe avuto tutte le ragioni:Khor era un uomo alto 2 metri e 10 e pesante 170 kg! Le spade dei due combattenti entrarono in collisione,e subito Nadia si trovò in difficoltà. Non le era mai successo,infatti fu subito presa dal panico. Non sapeva più cosa fare,era nel panico. Khor non l’aveva mai messa in difficoltà,nonostante la sua mole;era sempre riuscita a vincere. Ora invece Khor combatteva con uno stile che non aveva mai avuto,era troppo forte,troppo bravo. Nadia sapeva di non avere nessuna possibilità,quindi chiamò a gran voce Garfa,che non accorse in suo aiuto. “ Ma dove diavolo si sarà cacciata? E’ sempre tra i piedi,ed ora che mi serve non c’è.” pensò Nadia,sempre più in difficoltà. –Allora? Non sai fare niente di meglio? Tutto qui? Sinceramente mi aspettavo di più dal comandante dell’esercito. O forse sei in difficoltà perché sei una donna? Ti chiedo scusa se è così,vuoi che ci vada più piano? Ahahah.- -Maledetto bastardo,ti faccio vedere chi è la donna. Prendi questo.- Ma fu tutto inutile,Khor parò il colpo e contrattaccò. Fu una contromossa strana,che lasciò Nadia senza fiato:la spada di Khor si illuminò,sembrava carica di energia. Nadia capì subito che se avesse preso quel colpo in pieno sarebbe morta,quindi si parò con la spada. La sua difesa fu utile,il colpo di Khor infatti si fermò sulla lama,che andò in briciole dopo quel colpo violentissimo. Ma il colpo era troppo forte,e Nadia troppo poco pesante,che il risultato fu che quest’ultima volò in aria per 30 metri finendo dietro al palco dove poco tempo prima erano state premiate. Insieme a lei c’erano il sindaco e sua sorella Garfa,con la quale Nadia subito si infuriò. –Perché non sei venuta ad aiutarmi? Avevo bisogno di te? Non hai sentito?- -Sì che ho sentito,ma non ho potuto. Dovevo stare qui a prendermi cura del sindaco. Non vedi come è ridotto male?- -Okay okay,poche ciance. Dammi la tua spada,devo andare a dare una bella lezione a Khor.- -Che cosa? Non ci penso neanche. Non vedi come ti ha conciata? No,mi dispiace,non te la posso dare.- -Dammela ho detto.- -Ferma Nadia,tua sorella ha ragione. Non hai alcuna possibilità contro quell’uomo. Lascia che me ne occupi io.- Aveva parlato il sindaco,lasciando le due sorelle a bocca aperta. –Con tutto il rispetto,signor sindaco,lei sta è messo molto male;e,sinceramente parlando,non credo che potrebbe fare molto anche se stesse bene.- -O,ma non c’è problema. Ti posso assicurare che so badare a me stesso,per lo star bene rimedio subito.- Detto fatto. Il sindaco,dopo aver appoggiato le sue mani sul corpo,riuscì borbottando qualche strana parola a guarire completamente le ferite e si rialzò,sotto gli occhi stupiti delle due sorelle. –Non è possibile,lei era fino a cinque minuti fa con la gamba e il braccio rotto. Non può essersi ripreso così in fretta.- -Stupefacente vero Garfa? Questa è una tecnica che noi Fratelli del Destino ci tramandiamo da secoli. Il piano adesso è questo:io terrò a bada quello scimmione,e voi ne dovrete approfittare per scappare. Sono stato chiaro?- -Non possiamo abbandonarla sindaco. Non ha alcuna possibilità contro Khor.- -Ti ho già detto che so badare a me stesso Nadia. Ora,ve lo devo ripetere di scappare o avete capito?- -Ma noi…- -Ho detto andate via. Non fatemi arrabbiare. Posso essere molto pericoloso.- -Okay,abbiamo capito. Forza Garfa,andiamocene.- -Brave. Ascolate prima di andarvene:aspettatemi alla porta del villaggio,se tra un’ora non sarò tornato fuggite via e non tornate mai più in questo villaggio. Capito?- -Sì. Faremo come vuole.- E le due sorelle,come promesso al sindaco,scapparono.-Adesso,mio caro Khor,te la vedrai con me. E’ tempo di terminare quello che abbiamo inziato.- -Hai proprio ragione Pascal. Adesso è arrivato il momento di farti pagare quello che mi hai fatto dieci anni fa.-

 

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Capitolo 4
*** Capitolo3:Il combattimento ***


Capitolo 3:Il combattimento

Capitolo 3:Il combattimento.  -Non ti sembra incredibile Nadia? Quell’uomo così pacato,così tranquillo,adesso sta combattendo contro Khor,senza avere la minima paura.- -Hai ragione Garfa,ma la faccenda non mi quadra. Comunque adesso pensiamo a scappare.- Intanto,a pochi chilometri di distanza,stava per iniziare lo scontro tra Khor e Pascal.-Ho aspettato per dieci lunghi anni questo momento. La pagherai per tutto il male che hai fatto a quelle due ragazze. Muoriiiiii.- -Forza,fammi vedere quello che sai fare Khor.- Le spade dei due combattenti sin toccarono,emettendo scintille rossastre.-Vedo che hai ancora la tua vecchia spada,non è vero Pascal?- -Certo,pensavi che l’avessi gettata?- -A dire il vero ci speravo,so quanto può essere terribile. Ricordo cosa hai fatto quella notte di 10 anni fa. Non potrò mai dimenticarlo,per questo ora  ti ucciderò. Colpo del supremo leone blu.- Quello che successe dopo,si tramandò di generazione in generazione. I pochi che erano lì,videro un enorme leone blu che usciva dalla spada di Khor,che andava scagliandosi contro Pascal. Ma quello che successe dopo fu ancora più stupefacente:il sindaco di Ilpania,evocò a sua volta un altrettanto grande drago rosso,che ingaggiò una furiosa battaglia contro il leone rosso. Pascal e Khor,intanto,stavano controllando mentalmente i due animali. Per lo sforzo i due stavano sudando visibilmente. La tecnica del controllo mentale era faticosissima,soprattutto se il tuo avversario non era alle prime armi. Dopo un inferno durato dieci minuti;dopo aver distrutto buona parte di Ilpania e aver ucciso un ventina di persone la svolta:Khor, per il combattimento sostenuto prima contro Nadia, dissolse il suo controllo mentale. Pascal,approfittando dell’occasione,scagliò il suo drago rosso contro Khor,che,non avendo più resistenza ed essendo completamente sfinito,volò a peso morto per 50 metri.-Mi deludi molto Khor. Da un avversario del tuo calibro mi aspettavo molto di più. Che delusione.- -Aspetta. Non mi hai ancora sconfitto. Posso ancora combattere. Forza,riprendiamo lo scontro.- -Ma non farmi ridere. Ti reggi a malapena in piedi. Cosa vorresti fare in quelle condizioni? Comunque io sono un tipo a cui piace esaudire i desideri delle persone,e se il tuo è quello di morire,ti accontento subito.- E così fu. Pascal concentrò tutta la sua forza mentale per evocare nuovamente il drago rosso,che questa volta arrotolò il povero Khor nell’Abbraccio dell’addio,la tecnica finale di Pascal.-Ormai è finita Khor,nessuno ha mai resistito all’Abbraccio dell’addio. Finalmente ti porterai quel segreto nella tua tomba,nessuno saprà cosa è successo dieci anni fa. Addio.- Croc. Fu questo l’ultimo suono che Khor poté udire,quello delle sue ossa che andavano in mille pezzi. –E’ finita. Ora sarà meglio andare dalle ragazze. Non vorrei che si cacciassero in qualche guaio. Stammi bene Khor.-

 

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