I love my morning

di Rota
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** KagaKuro ***
Capitolo 2: *** MidoTaka ***
Capitolo 3: *** KiyoHyuuga ***
Capitolo 4: *** KasaKise ***
Capitolo 5: *** MitoKoga ***



Capitolo 1
*** KagaKuro ***


*Autore: margherota
*Titolo: I love my Morning
*Capitolo: KagaKuro
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Kagami Taiga, Kuroko Tetsuya
*Generi: Romantico, Fluff
*Avvertimenti: Shonen ai, Flash fic
*Rating: Giallo
*Dedica: A Nemeryal perché è la mia Mitobe, a Martina e Shichan che compiono e hanno compiuto gli anni (L)
*Note: Raccoltina di qualche capitolo su un tema super- abusato ma mai troppo vecchio per non essere ripreso :D apro con un pair per me classico per poi affrontare, nei prossimi, qualcosa di assolutamente nuovo per me e penso anche per il pubblico del fandom.
Come dire, buona lettura :D

 

 

 

 

Umido di saliva sulla pelle, bagnato e freddo a livello della scapola sinistra.

Kuroko muove le spalle spinto dal fastidio ma si accorge un secondo dopo, quando anche una parvenza di coscienza si stiracchia nella sua mente, che Kagami lo tiene ancora intrappolato tra le proprie braccia. Si sono addormentati in quella posizione , la sera precedente, ed è davvero incredibile come in quelle ore Taiga non sia rotolato dall'altra parte della stanza assieme al proprio cuscino e a stento un lembo bianco di lenzuolo – con ogni probabilità ha constatato nell'intimo che fosse più piacevole così piuttosto che la sensazione di vuoto di non averlo più stretto a sé.

Tetsuya lo sente grugnire quando tenta di nuovo di liberarsi, poi i muscoli del ragazzo si tendono tutti e c'è abbastanza ragione nei suoi movimenti da poter affermare che il sonno è decaduto: la bocca chiusa in un'espressione scocciata, le mani aperte sul petto dell'altro che prendono il nulla, il respiro meno regolare e il suo stupido naso che si alza fino ad immergersi tra i suoi capelli chiari sparsi in ogni direzione.

Kuroko, che sa che in quei momenti Kagami assomiglia più ad una piovra che ad un normale e comune essere umano, tenta un approcio morbido e senza danno, forse vinto a sua volta dalla mollezza del risveglio avvenuto solo da poco. Dimentica il solito tono un poco provocatorio, dimentica il contegno e il decoro dell'adulto di fronte al bambino; ha la voce impastata e la voglia di abbracciarlo di nuovo appiccicata addosso.

-Buongiorno, Kagami-kun.-

Quello grugnisce di nuovo e si chiude a bozzolo contro di lui. É caldo e molle, piacevole.

Solo dopo il mondo si palesa attorno a loro, nella luce del sole che filtra dalla finestra e i rumori del mattino che il vento tra le tende bianche trascina con sé.

Kuroko sorride appena aprendo completamente gli occhi: nuovo giorno significa stare ancora assieme.

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Capitolo 2
*** MidoTaka ***


*Autore: margherota
*Titolo: I love my Morning
*Capitolo: MidoTaka
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Kazunari Takao, Midorima Shintaro
*Generi: Romantico, Fluff
*Avvertimenti: Shonen ai, Flash fic
*Rating: Giallo
*Dedica: A Nemeryal perché è la mia Mitobe, a Martina e Shichan che compiono e hanno compiuto gli anni (L)
*Note: Secondo capitolo, tutto per voi (L)



 

 

Apre gli occhi ma non vede niente; impiega solo due secondi in più ad allungare la mano di lato e a recuperare la custodia degli occhiali dalle assi del pavimento in legno su cui è appoggiata, sigillata con cura e perfettamente in ordine. Nell'alzarsi a sedere Shintaro solleva il lenzuolo del proprio futon abbastanza da scoprirsi fino al basso ventre, dove l'unico indumento superstite che indossa si rivela in tutto il suo splendore: quell'intimo con gli orsacchiotti è già stato ampiamente schernito dalla malignità altrui perché lui si rifiuti ancora di indossarlo.

Sta per uscire dal proprio giaciglio quando percepisce un lento movimento accanto a sé e vede comparire da sotto le lenzuola un paio di braccia e mani protese che piano cercano di stringersi attorno alla sua coscia, falliscono e quindi raggiungono il suo bacino e lì si avvinghiano con tutta la forza possibile. Ne segue un momento di silenzio rotto soltanto, di tanto in tanto, dai borbottii lamentosi provenienti dalla testa chiomata di scuro che, in un movimento poco percettibile ma inesorabile, si avvicina cauta al corpo di Midorima.

-Ho sonno.-

Shintaro fa molta fatica a trattenere a sé la stizza, si ricorda ancora che quelle dannate mani e solo quelle dannate mani sono la causa del suo essere quasi tutto nudo e certo non lo può ignorare con tanta facilità; se la sua mano sale al volto invece che picchiare con forza la nuca di Takao è soltanto perché si ritiene abbastanza educato da ignorare di proposito la violenza bruta.

-Nessuno ti ha obbligato a rimanere sveglio fino a tardi, ieri sera. Tutto questo è solo colpa tua.-

Takao non vuole ricordargli, però, le ore spese a parlargli assieme, del più e del meno, della felicità intensa o solo densa che scaturiva da tutto quanto, fino ad accorgersi stupidamente che l'altro si era addormentato pacifico tra le sue braccia – perché il bello di Midorima sta proprio nel fare le cose più semplici con una naturalezza disarmante, senza neppure rendersene conto. Allora Kazunari sbuffa di nuovo ed emerge tutto dalle lenzuola, guardandolo male ma senza mollarlo, non ancora. L'altro lo lascia stare e per qualche minuto fa persino finta di non provare fastidio da quel contatto; forse è persino un sorriso, quello che gli increspa gli angoli della bocca.

Perché, per Midorima, nuovo giorno significa stare ancora assieme.

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Capitolo 3
*** KiyoHyuuga ***


*Autore: margherota
*Titolo: I love my Morning
*Capitolo: KiyoshiHyuuga
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Kiyoshi Teppei, Hyyuga Junpei
*Generi: Romantico, Fluff
*Avvertimenti: Shonen ai, Flash fic
*Rating: Giallo
*Dedica: A Nemeryal perché è la mia Mitobe, a Martina e Shichan che compiono e hanno compiuto gli anni (L)
*Note: Terzo capitolo, tutto per voi (L)

 

 

 

Quello che percepisce come un corpo estraneo gli cade sul viso e lo sveglia abbastanza bruscamente. Hyuuga si alza di soprassalto dal proprio giaciglio e sbatte una seconda volta contro qualcosa, questa volta qualcosa di duro. Maledice aspramente il mondo e tutti i suoi abitanti mentre si piega all'indietro e si tiene la testa con le mani. La vista filtra tra le dita e vede il braccio muscoloso di Kiyoshi che pende dal cuscino del divano – il forte mal di testa, proprio a livello della nuca, gli suggerisce che il maledetto l'ha spinto via durante la notte per avere tutto lo spazio per sé al morbido.

Attorno, più o meno quando allunga la gamba per stiracchiarsi, nota i resti della sera precedente sparsi un po' ovunque sul tappeto, tra pacchetti vuoti di snack vari, pop-corn, vaschette di gelato con cucchiaini annessi e più in là il telecomando della tv. Uno sforzo di memoria repentino gli riporta alla mente l'assenza di motivazione per un disastro simile se non l'intenzione di Teppei di passare un po' di tempo assieme a lui. Solo con lui.

Pensare che, successivamente, sarà l'unico a dover riordinare tutto quanto lo aiuta a odiarlo con maggior intensità.

Si alza dal pavimento e si sporge verso l'ospite, ancora profondamente addormentato; il ragazzo ha la tipica faccia di chi non teme nulla ed è ad un passo dalla morte da tanto è rilassato. Le braccia piegate al petto potrebbero anche suggerire a Junpei che ha passato la notte a stringerlo presso sé prima di spingerlo via in malo modo, magari anche a causa di un brutto sogno, ma è un pensiero troppo stupido perché lo possa accettare. Quindi Hyuuga gli scuore la spalla e gli gracchia contro.

-Kiyoshi, svegliati!-

Quello mugugna e Hyuuga deve ripetere il gesto per avere una reazione: Teppei lo prende per il braccio e lo intrappola contro il proprio corpo, in una maniera che pare fin troppo istintiva. Nella lotta che segue, cadono entrambi a terra ed è tra le forti risa che finalmente Kiyoshi dice qualcosa, contro il muso duro che l'altro gli rivolge.

-Hyuuga, buongiorno!-

Sorride, sorride che sembra quasi luminoso; Hyuuga prende il cuscino a terra e cerca di soffocarlo per non farsi vincere da tutto quello, per orgoglio e ostinazione. Perché, purtroppo, nuovo giorno significa stare ancora assieme.

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Capitolo 4
*** KasaKise ***


*Autore: margherota
*Titolo: I love my Morning
*Capitolo: KasamatsuKise
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Kasamatsu Yukio, Kise Ryota
*Generi: Romantico, Fluff
*Avvertimenti: Shonen ai, Flash fic
*Rating: Giallo
*Dedica: A Nemeryal perché è la mia Mitobe, a Martina e Shichan che compiono e hanno compiuto gli anni (L)
*Note: Quarto capitolo, per fare gli auguri di buon compleanno a Kasamatsu senpai anche se in ritardo XD (L)

 

 

 

Barcolla in avanti fino a trovare nella luce esaltata che arriva dal salotto della casa anche un vociare allegro e spensierato che già comincia a martellargli la testa e a tediarlo.

Anche senza vederlo, sa che ad attenderlo dall'altra parte della parete ci sarà un Kise pimpante e sveglissimo con in mano la propria scodella che trangugia latte e cereali mentre cincischia come una seconda comare assieme alla signora Kasamatsu, nella stessa egual maniera di come hanno fatto durante la cena della sera precedente durante tutto il santo tempo. Quanto Yukio dovrebbe cercarsi una brava ragazza, quanto dovrebbe curare di più il proprio aspetto, quanto dovrebbe essere meno arcigno e maligno: il ragazzo sospetta di aver fatto un grave torto al Karma per meritarsi non solo sua madre ma anche quello scemo di Ryota che le da corda, il maledetto!

Sorreggendosi con una mano al muro e mettendosi ben dritto sui propri piedi, Kasamatsu entra finalmente in cucina con tanto di entrata assai poco scenica e l'aria di chi avrebbe preferito mille volte dormire ancora una vita e mezza piuttosto che essere lì in quel momento. Lo accoglie il sorriso di Ryota che, lasciato posto e scodella per andare da lui, lo saluta quasi urlando da tanta è la vitalità dei suoi gesti.

-Senpai!-

Se non lo ammazza sul posto è solo perché sa bene che a sua madre non piacerebbe lavare tutto quel sangue dal muro, anche se non per questo Yukio si risparmia dal riservargli un'occhiataccia e a dargli una pacca sulla testa.

-Cretino! Guarda che ti sento!-

Sua madre sghignazza e Kise la imita mentre si massaggia la parte lesa.

Kasamatsu si chiede perché, oltre allo shock di non vederselo più accanto nel proprio letto nel momento del risveglio, gli tocchi per forza sopportare anche quello – sospira rassegnato, senza più intenti bellici. É in quel momento che Kise lo abbraccia non troppo stretto e, senza preoccuparsi troppo d'essere visto, gli da un bel bacio sulla guancia.

-Ben svegliato, Kasamatsucchi!-

Sconcertato alquanto e vinto dal dubbio se ucciderlo per il bacio o per il pessimo nomignolo che gli ha curvato le labbra nell'ennesimo sorriso solare e fin troppo sincero, Yukio si lascia strapazzare ancora un poco, assolutamente sicuro che tanto di motivi per picchiarlo ne troverà a bizzeffe nelle ore che seguiranno, specialmente perché nuovo giorno significa ancora stare assieme.

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Capitolo 5
*** MitoKoga ***


*Autore: margherota
*Titolo: I love my morning
*Capitolo: MitobeKoganie
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Mitobe Rinnosuke, Koganei Shinji
*Generi: Fluff, Romantico
*Avvertimenti: Shonen ai, Flash fic
*Rating: Giallo
*Note: Altro pair abbastanza classico, per me (L)

Per la Neme, assolutamente (L)
 

 

 

Il concetto di normalità, in casa Mitobe, era stato opportunamente modificato da recenti avvenimenti che avevano alterato un po' tutto il corso naturale delle cose.

Se ormai quell'orda famelica di fratelli e sorelle minori di Rinnosuke consideravano l'ospite alla stregua di un ulteriore componente della famiglia, nel momento in cui capitavano per casa persino i genitori del ragazzo lo trattavano ormai come un lontano parente, così che tutti uniti riuscivano a mascherare l'assurda frequenza con cui Koganei varcava noncurante la soglia di quella casa.

Se fosse stato solo per questo Shinji avrebbe anche potuto farci l'abitudine senza recriminare nulla, anzi. Eppure, sebbene l'abitudine aveva attenuato un po' il fastidio, sentire anche in quella mattina di riposo come prima cosa lo strillo di uno di quei piccoli diavoli non lo rese propriamente felice.

Il viso fu contorto in una smorfia di dolore, le mani alzate alle orecchie e le palpebre strette fino a veder solo bianco; il ragazzo emise pure un basso lamento, simile a quello di un animale in pena – un gatto infastidito, per la precisione.

Si rigirò tra le lenzuola e affondò il viso nel cuscino, nella speranza recondita di finire a quella maniera le sue pene. Fu un odore familiare a salvarlo dal baratro, qualcosa di dolce e persistente, in avvicinamento. Alzò appena il collo e il viso, allargando le narici per riuscire a distinguere tra tutte le altre fragranze presenti la sua, quella tutta per lui.

Qualcuno entrò nella stanza e chiuse la porta con un rumore secco, Koganei girò di scatto lo sguardo e lo vide. Stava sorridendo, con dolcezza, e teneva tra le mani la sua colazione, cucinata esattamente con tutte le cose che più gli piacevano dalle sue mani.

Shinji si sistemò meglio sul letto e attese che Mitobe lo raggiungesse lì, per abbracciarlo, per stringerlo, per fargli le fusa, per ringraziarlo d'esistere.

Nuovo giorno significava stare ancora assieme.

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