A Bloodlines Story

di Alucarth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una vita normale? ***
Capitolo 2: *** Frammenti(Prima Parte) ***
Capitolo 3: *** Frammenti (Seconda Parte) ***
Capitolo 4: *** Wild Geese (Prima Parte) ***
Capitolo 5: *** Wild Geese (Seconda Parte) ***



Capitolo 1
*** Una vita normale? ***


Non rimaneva gran che di quello che una volta poteva essere un bel paesaggio, poiché trasformatosi in un vero è proprio inferno. Tutto ciò che rimase erano solo delle misere macerie in fiamme e corpi senza vita sparsi ovunque.
Il sangue non finiva di scendere e tutto sembrava la finire.
Abbandonò il gelido corpo al suolo, recupero la grande spada sporca di sangue e iniziò ad incamminarsi.
-Andiamo... Alucard.- 
Disse Zero a cuor malinconico mentre le lacrime di sangue continuarono a scendere dal suo viso pallido e sporco.
-Ti sta davvero bene così?- 
Rispose Alucard Rimasto ad assistere alla triste scena di quell'inferno, senza aver detto nessuna parola fino ad allora.
Zero si pulì il volto e con fermzza gli rispose freddamente:
- Cosi doveva andare... Questa è la guerra e nessuno può cambiarla, Ne il dio in cui credono tanto, ne tu, ne.. io.-
 
 
Ma cosa sarebbe accaduto? Cosa sarebbe successo se gli avvenimenti di quella sera non si fosserò svolti? Le vicende che accaderò, accadono e quelle che accadranno, sarebbero davero divenute possibili? 
Solo il tempo saprà dircelo...
 
Ancora una volta Seras si ritrovò a passare davanti a quella stanza. Chiusa, sbarrata con travi di legno e catene d'argento con tanti lucchetti attaccati.
-Già, chi sa perché è chiusa così? Ci sono passata tante volte e pure me lo domando ancora.-
Penso Seras guardando la porta, per poi avviarsi verso il cimitero dietro la casata.
Il cimitero era vasto e vi erano le tombe dei wild Geese, "Eroici mercenari morti per la difesa della casata Hellsing nella guerra contro i fascisti" o almeno così vi era scritto nell'insegna a loro dedicata.
-E così nostalgico, sono passati trent'anni anni da allora e ora è tutto così calmo... Anche se 2 settimane fa si è rifatto vivo Master Alucard; ero così felice di vederlo ma ora e come se fosse tornato tutto alla normalità, certo sono una vampira però...- 
Un rumore di catene si fece sentire in tutta la casata succeduto da una lieve scossa di terremoto, interrompendo i limpidi pensieri di Seras Victoria.
Nemmeno il tempo di riflettere che Seras inizio a correre all'interno per vedere cosa fosse successo, ma non appena entro nell'ufficio di Integra per chidere cosa stesse succedendo, entro e vide una persona rivolta verso integra. Insieme ad esso vi era Alucard con un gigno malefico stampato in faccia. L'uomo si girò verso la nuova entrata e cosi seras lo vide. Era un Uomo tra ventotto e i trent'anni, Alto su 1.92m, Pallido, occhi color rosso sangue, dei capelli lunghi che scendevano dietro ed un Ciuffo che scendeva sull'occhio destro. Aveva uno sguardo serio quasi tagliente, dei pantaloni che si stringevano su una gamba da due cinturine e due stivali in pelle. Ma la cosa più strana erano i due bracciali i quali scendevano una catena rotta per ambi bracciali sul capotto Lungo in pelle nera.  
Il primo pensiero di seras era come se fosse qualcuno di familiare ma non riuscì a capire il perché.
- Quindi sei finalmente uscito - disse Integra.
- È un problema? - Rispose l'uomo con aria seccata.
- Niente affatto. È un piacere rivederti, a quanto puoi notare è passato molto tempo.- 
- Lo vedo mia signora, gli anni non sono stati clementi con voi.-  
- Come ti permetti insolente?! Ti sei visto tu?!- Disse integra scherzosamente.
L'Uomo rimase senza parole ma subito dopo:
- Scherzi a parte dov'è Walter?-
Ci fu un silenzio quasi tagliente, nessuno in quella stanza sapeva come rispondergli. Come gli potevano dire che il suo ragazzo era morto? Che li aveva traditi? Come gli potevano dire che preferì dinvenire un vampiro solo per poter riuscire a vincere Alucard? 
Seras Abbasso lo sguardo e Integra prese un sigaro e l'accese:
- Alucard aggiornalo..-
- Con molto picare mia signora. Walter è morto. L'ho ucciso con le mie stesse mani. Ci tradi come un cane e lo ripagaì come tale-
- Ma master? da... - 
Nemmeno il tempo di dire qualcosa che venne subito interrota da Alucard:
- Zitta poliziotta non sei stata interpellata.- Disse freddamente Alucard che se ne andò.
Così anche l'Uomo, prese la bara che si trovava in un angolo della stanza e se ne andò.
 
Perché Alucard aveva mentito? Perché definì il suo vecchio amico un cane? Cosa stava succedendo? 
 
Seras meravigliata dall'accaduto provo a chiedere cose stesse succedendo, ma fu subito interrotta da Integra
- Seras, l'hai visto? Quell'Uomo è Zero, se così si può dire è uno dei nostri, prima che ti chieda perché non ci sia stato fino a ora, la risposta è semplice Lui non Esiste.-  
 
 
Nota : La fanfiction è stata rifatta. E ringrazio Ciacinski per la recensione 
Alucarth

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Capitolo 2
*** Frammenti(Prima Parte) ***


Era sera, Pioveva e Tra le rovine di vecchio palazzo a Londra vi era un lago di sangue dovuto a carneficina di poveri delinquenti di strada che si erano imbattuti in qualcosa più grande di loro. Oramai rimanevano solo io e lui, Un ragazzino che teneva 8 anni. Già alla sua tenera eta con un coltello in mano e devo dire che se l'è cavata bene. Però:
- Piccolo perché non scappi? Perché alemeno non ci provi? Cosa ci guadagni a star fermo li a fissarmi con quegli occhi seri?-
- hai visto che fine hanno fatto tutti, Mi vuoi dire che alla tua età già sei pronto a morire?-
Era li immobile davanti a me, aveva paura, questo era scontato ma rimaneva li come se sapesse che non avrebbe potuto far niente, fu per quello che lo chiese.
Chiese cosa? Mi chiese se lo potevo portare con me... Non mi sono mai pentito di quella scelta, lui stesso me lo dimostro, fu un valido amico, ma ora? 
Mi vuoi dire che sei morto? E solo che... Amico mio non ti ho mai potuto chiedere scusa... Scusa e addio Walter...
 
- Cosa? Che significa non esiste? - Chiese Seras incredula
- Seras Victoria, Raggiungilo, Se tinei delle domande falle stesso a lui e consegnagli qusta lettera. -
Disse Integra riprendendo un sorriso un pò malinconico e prendendo una lettera dal cassetto.
- Ma questa è stata scritta da.. -
- Già, Walter. Portagliela e penso che capirà tutto anche se neanch'io so cose c'è scritto.-
 
Perché Alla sua vista hanno sorriso?Perché lui era così serio?Cosa singifica non esiste e perché aveva una aria familiare?
C'erano troppe domande e nessuna risposta. La risposta era celata nei suoi ricordi.
Mentre si faceva queste domande, arrivo di nuovo al cimitero ove trovò Zero alla tomba del defunto comandante Pip Bernadotte. Non piangeva, ma neanche sorrideva. Allora che ci faceva li?
- Cosa fai? - Chiese gentilmente Seras, avvicinandosi a lui.
- E cosi anche lui è caduto - Disse Zero con un sorriso triste.
- Tu conoscevi il comandante bernadotte? - Chiese la seras sorridendo.
Parti così una risata bassa e malinconica.
- Certo che si, fui io a cedergli il posto di comandante. Se lo meritava e io dovevo tornare qui, ma non successe proprio questo... - Detto questo Zero si alzò e si avvio verso il gazebo,costruito negli ultimi 30 anni insieme al cimitero. C'erano 2 sedie e un tavolo, Eara tutto Bianco e ricoperto da fiori.
Zero si sedette e chiese a Seras di fare lo stesso.
- Ho una sola domanda per te, che per me ne hai molte- Disse zero con uno sguardo serio.
- Perché? Cosa ti ha spinto a diventare una Vampira? - Chiese zero.
- perché... Io...- Sbisbiglio Seras.
Perché rispose così? Era semplice nemmeno lei lo sapeva con certezza, era per vendicare la famiglia? Era per poter continuare sulle orme del padre? O era solo un gesto egoista per poter continuare a vivere?
Pensando ciò, Seras si era dimenticata di dargli la lettera ma quando si girò lui non c'era più.
 

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Capitolo 3
*** Frammenti (Seconda Parte) ***


-Si, Signore!
....
Mortai?!-
....
- Attento!-
....
- Pip, resisti! Non ti lascero morire in questa topaia!-
.....
- È inutile comandante! Non ci sono possibilità per me, si salvi.-
- Ho perso tutti gli uomini! Non lascerò che uccidano anche te!-
.....
- Oh! Mio dio! Cos'è quel coso!-
.....
 
Come finì? Io non ricordo.... E i miei uomini? che fine fecero? Lui sopravisse, me lo ricordo e io inseme a lui, ma come?
E Gli altri? Che fine fecero? Se solo io.... Pip io...
 
Seras non sapeva cosa rispondere, è nel fratempo che ci pensava Zero prese la Bara e rientro nel'edifico.
- Ah, eccoti stavo cercando proprio te - Disse Alucard rivolto a Zero
- Cosa vuoi Alucard? - Rispose seccato 
- Integra ha qualcosa da dirti. E poi l'hai ricevuta la lettera?-
- Quale lettera?-
- Ho sentito che Seras doveva consegnarti una lettera.-
- Ah si? Sarò felice di riceverla dopo aver parlato con Integra.-
 
- Ah! La testa!- 
Zero si accasciò al muro, con le mani che sorregevano la testa. I ricordi facevano male, ma per aver dormito tutto quel tempo questo era il risultato. Lo sapeva ma fu per questo che decise di farlo, dormire per più di 20 anni...
- Perché proprio i fili? Per poterli usare con maestria servono anni di duro lavoro, lo sai questo? -
- Potranno tornami utili e poi voi mostri siete speciali perché siete Mostri. Io invece voglio essere speciale come umano e le armi convenzionali non mi vanno bene. Pistole? Troppo fastidiose, sono ingombranti e devono ricaricare come qualsiasi arma a lungo raggio. Armi bianche? Credo che una spada ti farebbe solo ammazzare. i Fili sono Lideali."
- Allora ti insegnerò come usarli ma sa ben attento, non sono gioccatoli.-
 
- Cosa volete Integra? -Disse Zero con aria scocciata.
- Volevo parlarti di ciò che successe a Walter.-
- Non mi interessa, Se è sucesso quel che è successo, avrà avuto le sue ragioni.-
- Alucard ti ha mentito su Walter. Si, finì per tradirci, si fece vampirizare dai fascisti per poter eliminare Alucard, ben 30 anni fa. So che per te Walte... - Integra venne interrotta
- Lo so che alucard mentiva, ma Walter era come un figlio per me, l'ho cresciuto e Addestrato ma qualsiasi cosa faccio non tornerà in vita.- 
- Tutti prendono decisioni, che siano giuste o sbagliate, ci saranno sempre persone che soffriranno, quindi prendendo una decisione e giusto che si soffra per essa. Walter ha preso la sua, sapeva a cosa sarebbe andato incotro. Questo è quanto, vado a riposarmi.- 
Freddamente zero fini la discussione e uscì.

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Capitolo 4
*** Wild Geese (Prima Parte) ***


Erano lì, tutti fermi davanti a lui. Era un bel giorno di primavera, si trovarono li sul quel bel prato. Erano mercenari scelti e chiamati da tutto il mondo.
- Ok ci siete tutti.- 
- Mi presento sono il vostro comandante, mi chiamo Zero.-
- È un piacere Signore!-
- Perfetto, da oggi voi sarete i Wild Geese.- 
- Cosa? Wild Geese? Ma signif...-
- Oche Selvatiche, già. Perché? Mi ispirava e poi e la prima cosa che mi è venuta in mente guardandoti.-  Disse zero sarcasticamente
- Cosa?! Guardandomi! Guarda che ho ben 18 anni..- Venne subito interrotto
- Ed ecco perché selvatiche.- Disse zero interropmendo il ragazzo
E tutti i membri dei Wild Geese iniziarono a ridere. Poi Zero si avvicinò al ragazzo:
- Come ti chiami moccioso ? - Chiese Zero sorridendo
- Pip Bernadotte e non sono un moccioso! Ci so fare con le armi, la mia famiglia è una famiglia da mercenari da varie generazioni! Comandante ve lo dimostrerò!- Rispose Pip tutto inergico
- Ehehehe, questo è lo spirito giusto! Ragazzi mi aspetto uno spirito combattivo come il suo da tutti voi, intesi? - Disse Zero con un sorriso incoraggiante.
- Si!!!- 
E così i Wild Geese si formarono. Erano un gruppo di ragazzi e di veterani. ognuno di loro aveva una storia da raccontare.
 
Svariati anni dopo, verso le 21:15 in un qualche Bar di Chicago
- Intesi?-
- Si, Signore!-
- Bene, questa sera divertitevi più che potete, Domani andiamo a prendere quel figlio di puttana!-
- Urra!!!!!!!!-
I Wild Geese, chi diventato più grande, chi più vecchio. Quella sera fu una serata fantastica. Si divertivano, bevevano, giocavono, facevano a mazzate tutto per quello sera. Anche perché non si aspettavano ciò che sucesse il giorno dopo.
Dopo aver bevuto e giocato, Pip decise di sedersi vicino a Zero.
- Zero, domani faremo fuori quel lurido bastardo.-
- Già sperò ti piaccia come regalo di compleanno.... uh.. ma quanti ne facevi? 30? Congratulazioni! - Disse Zerro mezzo ubriaco
- Già sono ben 12 anni che sto al tuo servizio e penso di meritarmi un grado più alto.. -
- Sono già trascorsi 12 anni?  E poi vorresti aumentare di grado?- Disse Zero ancora stordito
-  Ok, perché no. Però...- Zero si pulì il muso ancora bagnato dalla birra e continuo
- Pip, questa sarà l'ultima missione che farò con voi, devo fare una cosa e penso che dopo ciò non m vedrete mai più -
- Cosa?! Cosa terresti di cosi tanto importante da fare?- Rispose Pip preoccupato
- Mi spiace amico mio, questa è una questione personale. Non c'entra con nessuno di voi. Se domani saraì in grado di gestire la situazione ti promuoverò come Comandante.-
- Cosa? Io comandante? Non penso che ne sarei in grado.-
- Pip, in tutti questi anni di servizio mi hai dimostrato quanto vali. Ora lasciati offrire un'ultima birra.-
- OK.-
 
 

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Capitolo 5
*** Wild Geese (Seconda Parte) ***


5:32 Del mattino, in viaggio per Manitoba, Canada.
2 Camion
 
- Comandante, ci fornisca le informazioni della missione! -
- Manitoba, Canada. Li vi è uno stabilimento abbandonato dove veniva trattata la legna. Li è stato catturato il vip, che dobbiamo recuperare.-
- È il piano? Si entra, si uccide tutti e si recuperare il vip?- Disse sarcasticamente uno dei Mercenari
- No, il piano è semplice, entraimo furtivamente e scortiamo il vip fino al punto di estrazione. Tutto chiaro?-
- Si,Signore!-
Questo è quello che ci aspettavamo. Una missione più tosto facile....
- Ok, allora il vip è ex-militare a conoscenza di alcune informazione molto preziose, quindi ci interessano queste informazioni e per questo la sua incolumità sarà un nostro problema finchè non quelle fottute informazioni.-
- Se queste informazioni valgono così tanto, perché non portarlo nella propria patria e estirpargli le informazioni, a posto di portarlo in un luogo tanto desolato?-
- Secondo un nostro informatore, il vip dovrebbe avere delle informazioni che riguardano Jerico Pich, una volta avuto quelle informazioni sapremo come intervenire questa sera.-
- E in tal caso che quelle informazione non ci servisserò? O se non c'è l'ha proprio? Signore, non crede che sia un pò avventato?
- già, ma se quelle informazione esistono per davvero ne abbiamo bisogno. Mr. Pich è un pericolo per gli stati uniti, per questo ci hanno ingaggiato. Solo noi possiamo farlo, quindi forza!-
- E poi senza quelle informazioni, questa sera dovremmo fare un bel "Blitz"- Disse Zero con aira compiacuta.
- Ah, è un'ultima cosa, per questa missione, Pip sarà il Vice Comandante, quindi se vi ordinerà qualcosa, fatela. Ok? Questo è quanto.-
 
10 minuti più tardi...
- 3 minuti all'arrivo, "comandante".- disse il pilota
- Ma cosa? Command...-
Un esplosine davanti al camion lo fece ribaltare su un lato, a quanto pare qualcuno era a conoscenza della loro missione.
- Cazzo! uscite tutti, veloci, bisogna trovare un riparo!- 
Zero e altri si rifugiarono ditro al camion in fiamme, Non ci mise tanto quel posto tranquillo a trasformarsi in un campo da bataglia.
- Mortai?! Come cazzo sapevano del nostro arrivo?! -
- Già o sapevano del nostro arrivo o erano ben protetti! -
- Questo spiega perché hanno scelto un campo desolato come questo! -
- Il camion sta per scoppiare forza correte! -
 Il camion scoppiò e loro si ritrovarono senza un riparo e senza che se ne accorgersero erano già sotto il mirino nemico.
- Attento! -
Un colpo di un fucile di precisione perforò la spalla di pip e come lui anche altri vennero feriti. 
- Cazzo! Tieni giù la testa Vice! Se ti muori i wild sono spacciati! -
- Ma? Certo! Ragazzi, usate quei buchi nel terreno come riparo! Comandante venga troviamo un riparo anche noi! - 
- Stai perdendo molto sangue, resisisti, il medico sta cercando di raggiungerci! -
Dopodiché... Zero partì in una risata malvagia e inquetante la quale mise i propri compagni a disagio
- Dammi qua, ora ci penso io -
- Cosa vuole fare con quella? -
Zero prese una granata accecante dalla tasca sulla cintura di pip.
- Rimozione del 1° e 2° siggillo - disse zero a bassa voce e poi lanciò la granata-
Spari da per tutto o almeno questo è da quello che si sentiva. Non appena si dissolse l'effeto dell'accecamento, I Wild Geese si ritrovarono in un lago di sangue....
- Cosa? Che diavolo è successo? Sono morti tutti? Comandante non sarà stato mica lei? -
- Basta prolungarci in chiacchiere,  continuiamo verso il nostro obbiettivo -
Pip rimaase senza parole, daltrocanto come poteva credere che il capitano avesse fatto tutto quello da solo? Nel frattempo che avanzavano anche pip venne curato dal medico, una siringa di morfina e qualche fasciature, niente di che.

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