La forza che è in noi

di SheilaPhoenix
(/viewuser.php?uid=199551)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la nuova casa ***
Capitolo 2: *** nuova scuola ***
Capitolo 3: *** così diverse ma vicine ***
Capitolo 4: *** Lei non ha amici ***
Capitolo 5: *** Vera amicizia ***
Capitolo 6: *** piccoli incidenti ***
Capitolo 7: *** La forza che è in noi ***
Capitolo 8: *** Litigi ***
Capitolo 9: *** amiche finchè un nuovo ragazzo ci separi ***



Capitolo 1
*** la nuova casa ***


Mi trovavo da un paio d’ore seduta in macchina , guardavo la strada che velocemente mi lasciavo indietro , ora non era facile capire se è la macchina che camminava o ora la strada , non vi è mai capitato per esempio di vedere il vostro treno che camminava ma in realtà voi eravate fermi ? era il secondo treno a camminare , a me si tante volte , ho passato un’itera vita a viaggiare a causa del lavoro di papà , non ho un posto fisso e amici non ne ho tanti ‘’ Questa volta ti prometto che rimarremo per sempre ‘’ è quello che dice mio padre prima di partire per una nuova città , ma non è mai così .
New York era la nostra destinazione , per precisione l’sola di   HYPERLINK  a Manhattan , questa sarebbe stata la mia nuova casa , è una città bella , pulita , qui andrò in una nuova scuola , nuovi amici ecc..  sarà difficile ma mi dovrò adattare alle nuove condizioni che mi darà la società , più volte sono rimasta chiusa in casa perché avevo difficoltà a trovare nuovi amici , o nuovi Hobby nella nuova città , la casa nuova mi chiedevo come sarebbe stata , ho vissuto in diversi appartamenti , sono stata in un condominio dove erano tutti anziani o morti , poi mi sono ritrovata in un palazzo di psicopatici e maniaci , la ogni sera avevo paura a rincasare , ed infine in un pianterreno , quello era stato il peggio , la casa puzzava di muffa e io non ne potevo più , la notte mi sentivo soffocare << Eccoci , la nostra nuova casa >> la voce di mio padre mi risveglia dai miei pensieri << Ah si >> dico io sorridendo a sforzo , lo sguardo mi cade fisso sul nuovo appartamento , era come un grattacielo , il piano a cui eravamo stati assegnati era l’ultimo , sarebbe stato come toccare le nuvole , sorrido al pensiero , una cosa positiva c’era , sarei stata più vicina alla mamma .
L’appartamento numero 20 era il nostro , appena aperta la porta sembrava di stare in una suite , l’ordine era impeccabile , vi era un lungo corridoio che portava al solone e la cucina , poi il bagno posto alla mia destra e le due stanze da letto , con per di più il bagno personale , era bella si , ma per quando tempo sarebbe durata ?? << Tesoro vai a mettere le tue cose in camera >> mio padre è un uomo daffare molto ricercato nel settore , forse lui mette in primo piano solo ed esclusivamente il lavoro , per questo non mi conosce affatto , è un uomo bello , occhi azzurri e capelli castani chiari , non ha nulla fuori posto , i denti sono perfetti , le mani da uomo ti danno sicurezza se ti toccano , allora perché gli piace vivere come lo scapolo d’oro ? la mamma è morta quando avevo sei anni e ora ne ho diciotto , in fondo sono già passati dodici anni dalla sua scomparsa , no che voglia sostituire la mamma per carità , ma vorrei vederlo felice , lui non sa , ma molte volte l’ho visto piangere in camera sua
<< Dove vai papà ? >>
Chiedo  fissandolo con il portatile , già a lavoro ? aveva promesso di passare un po’ di tempo con me appena arrivati qui << Vado a mettere a posto il mio studio di lavoro >> dice entusiasta << Come ? non vai in ufficio a lavorare ? rimani in casa ? >> chiedo felice , per lo meno non sarei dovuta rimanere sola per molto tempo come al solito
<< No , è solo che quando torno a casa da lavoro , voglio fare qualcosa per la società anche mentre sono al riposo >>
scuoto la testa
<< Insomma , fai il lecca culo al capo >>
mio padre mi fissa come se avessi detto una parolaccia
<< Lo faccio per te lo sai >>
detto ciò me ne vado in camera mia , meglio mettere le cose al posto , anche se so che servirà a poco , chissà tra una o due settimane dovremo ripartire di nuovo.
Il pomeriggio rimasi chiusa in camera , mi stavo annoiando a morte , decisi di farmi una passeggiata nella zona , presi la giacchetta e scesi in ascensore , mentre scendevo era possibile vedere attraverso i vetri , era l’unica cosa bella che mi aveva colpita da quando ero arrivata qui.
Scesi in strada con le mani in tasca , la nuova casa mi piaceva e anche la nuova città , ma non mi volevo affezionare a nessuno , e a niente , sapevo che presto sarei dovuta ripartire , era questa la mia vita , sembravo quasi padrona di un circo , non avevo una casa , non avevo amici , solo me stessa e il lavoro che svolgeva mio padre , spesso la notte rimango sola quando lui esce di casa e si intrattiene all’ufficio , chissà se davvero questa volta rimarrà con me più spesso , come promesso , ma mio padre non mantiene mai le promesse .

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** nuova scuola ***


La mattina a venire mi sveglio presto , dovevo iniziare il mio primo giorno di scuola nel nuovo istituto , avrei visto nuovi insegnanti , nuovi amici , tutto quel cambiare mi ha fatto venire la nausea , ho perso anche voglia di andarci a scuola , ma sola in casa non ci voglio rimanere
<< E’ questa la nuova scuola >>
Esclama mio padre dopo aver parcheggiato avanti all’istituto
<< Hai preso tutto ? >>
<< SI >>
<< Vuoi dei soldi ? Per il pranzo >>
<< No , mi sono preparata un panino a casa >>
Mi sorride amaramente , forse sono troppo fredda con lui
<< tesoro , la smetti ? >>
<< Quando la smetti tu ? >>
Dico io aprendo la porta e uscendo dalla macchina , sento lo sguardo di mio padre su di me , fin a quando entro in quella che sarà la mia nuova scola , cerco la classe che per fortuna trovo subito , era a piano terra e facile da trovare , appena entro dentro tutti mi guardano come se fossi un alieno
<< Che cosa avete da guardare tanto ? >>
Chiedo ,  questa situazione inizia a darmi fastidio
<< Come ti chiami ? >>
Mi chiede una ragazza avvicinandosi a me
<< Ginger , tu ? >>
<< Madelene , piacere di conoscerti >>
Mi sorride , in fondo non è male la nuova classe , non sono antipatici
<< Non sei di qua vero ? >>
Mi chiede ancora lei , scuoto la testa
<< Si può dire che  non so neanche dove sono nata >>
Dico seria , Madelene mi sorride , forse ha creduto che stessi scherzando , ma purtroppo non è uno scherzo il mio , decido di trovare un banco libero , per fortuna c’è ne uno in fondo alla classe , mi siedo , noto una scritta che mi fa ridere ‘’ Tu che hai osato sederti al mio posto =è Fra 7 giorni morirai ‘’ rido , sarà una matta , ma proprio a me doveva capitare ? Non faccio in tempo a sedermi che un rumore invade la scuola , il rombo di una moto si estende nell’atrio , sembra quasi che qualcuno si sia introdotto a scuola con la moto , le urla che sento mi danno conferma che un pazzo abbia davvero fatto una cosa del genere , mi affaccio assieme alla classe per vedere , sgrano gli occhi , una ragazza su una moto da corsa rosa sta girando per tutto il corridoio , la classe ride
<< Lei è Rachel , non viene quasi mai a scuola , salvo quando deve fare qualche casino , tipo ora >>
Ride uno dei ragazzi della classe , decido di tornare a sedermi , che strana ragazza , all’improvviso Rachel entra in classe
<< Ehy sfigati invece di scaldare il banco e fare i lecca culo hai prof , perché non vi andate a fare un giro ? >>
Urla lei
<< Non vogliamo mica diventare come te >>
Risponde Madelene , Rachel   è vestita tutta di nero , ha un orecchino al labbro e uno all’occhio , il suo sguardo cadde sul mio , la vedo scendere dalla moto e avvicinarsi a me , poggia il piede  sul banco
<< Vedi di andartene , questo è il mio banco >>
<< I-io non lo sapevo >>
Dico alzandomi
<< A te che interessa ? non stai mai a scuola >>
Dice Madelene , faccio per fermarla , è meglio che non dice nulla , non voglio avere problemi
<< Zitta tu …  Chi sei ? >>
Mi domanda Rachel
<< Ginger , piacer … >>
 
<< Ascolta , tu non mi piaci , e io non piaccio a te , patti chiari amicizia lunga >>
<< Non ho mica detto che voglio essere tua amica , sai le persone inutili non entrano mai a far parte della mia vita >>
Dico infastidita , forse quella giornata era giusto che andava così , Rachel sorride malignamente , intanto in classe iniziano a fare confusione , chi dice che era meglio che mi costruivo da subito la tomba per come avevo risposto , io penso che è meglio che Rachel si tolga dai piedi
 <<  E' meglio per te che sparisci dal mio campo visivo >>
dice la ragazza , rido
<< Ti credi di farmi paura ? sbagli di grosso >>
Rachel non fa in tempo di ribattere , un uomo l’afferra per la maglia e la spinge lontano da me
<< Vieni con noi >>
Dice questo tirandola via , ma prima di andare con quello che probabilmente era il preside della scuola , mi guarda , a mo di sfida , e con sguardo aggressivo .

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** così diverse ma vicine ***


La mattina a seguire decisi di fare due passi per il centro , i negozi erano bellissimi e grandi andai a vedere tutti i centri commerciali , comprai tante belle cose , sorrisi con le mie buste in mano , mi ritenevo soddisfatta era ora di tornare a casa , nel tragitto mi trovai ad osservare una scena poco bella , una ragazza stava litigando con il fidanzato , lei seduta alla moto piangeva mentre lui le urlava parole poco belle , la cosa che più mi diede fastidio fu lo schiaffo che il ragazzo diede alla fidanzata , rimasi senza fiato quando realizzai che quella giovane era RACHEL , quando il ragzzo fu abbastanza lontano mi avvicinai a lei , Rachel mi diede una rapida occhiata e su sedette su uno scalino
<< Che cosa è successo ? >>
<< Che non lo hai visto ? >>
<< Scusa , ma intendevo , perché ? >>
<< E’ troppo geloso >>
Annuisco , faccio per sedermi accanto , ma lei mi guarda male e urla
<< Cosa cavolo vuoi ? io non cerco compassione capito ? Ho la sfortuna di incontrare uomini di merda , già si vede che sei la figlia di papà , di sicuro lui ti amerà molto io un padre neanche lo tengo , se ne andato dopo aver messo incinta mia madre , poi è tornato quando avevo 3 anni e dopo averla messa incinta di nuovo è sparito ancora , tu hai entrambi i genitori , che ti coccolano e ti danno i soldi >>
Piange , quelle lacrime mi fanno una strana impressione , mi iedo accanto a lei , e sussurro due semplici parole , che in quel momento fecero calmare la lacrime di Rachel
<< Ti sbagli >>
Mi guarda sgranando gli occhi
<< Io una mamma non la tengo , è morta che avevo sei anni , mio padre lavora così tanto che non passa mai del tempo con me , in un certo senso siamo uguali , siamo sole >>
Dico quasi con le lacrime agli occhi , Rachel mi guarda sbalordita
<< Ho carte di credito , per comprare tante belle cose , ma i soldi non fanno la felicità >>
<< Come puoi dire una cosa del genere ? una casa bella tu la tieni , l’ho vista , ieri ero ferma al semaforo sotto casa tua , ti ho vista che ti credi ? io vivo in una merda di posto >>
Sorrido amaramente
<< La Tua mamma , passa del tempo con te ? >>
<< Un po’ , tanto lavora la sera lei >>
<< Che lavoro fa ? >>
Chiedo curiosa , mi sorride
<< Non lo so >>
Annuisco , ora si è calmata del tutto
<< Dici che siamo uguali , beh vuoi vedere la differenza che ci lega ? >>
Annuisco , la vedo alzarsi e mettersi seduta sulla sua moto , mi indica di sedermi dietro di lei , non sono mai salita su una moto , ma sento che presto ci salirò molte altre volte , Rachel correva nel traffico molto velocemente , sfrecciava e scansava tutte le auto che ci stavano avanti , la mia paura era alle stelle , quella è pazza si vuole ammazzare, mi strinsi a lei quasi tremando , Rachel se ne sarà di certo accorta perché ha iniziato ad andare più piano , dopo una decina di minuti imbocca una stradina e si ferma , sgrano gli occhi , persone sono sedute a terra e vivono come barboni , i gatti ci camminano sopra alle persone , bambini che addosso non ha nulla solo gli indumenti intimi , ma di sicuro hanno trovato quelle mutandine in qualche bidone dell’immondizia , Rachel mi osserva e si ferma di fronte una porta verde , a terra c’è robba di vario genere , dalle siringhe alle bottiglie di vino e birra
<< Questa è casa mia >>
Sussurra , forse ha paura a dirlo
<< Ma io credevo che … >>
Forse ha capito che l’idea che mi ero fatta di casa sua era una casetta accogliente , non credevo che una ragazza ben vestita e con una moto così costosa potesse fare questa vita
<< Mamma ha molti soldi è vero , può comprare belle cose , ma non mandare avanti una casa , l’ultima volta che ci ha provato il padrone di casa ci ha cacciate , e ha persino picchiato mia madre quel bastardo , questa casa è abbandonata , vivo abusivamente >>
Annuisco , poi guardo la moto
<< E’ rubata , era di mio padre , prima era nera , l’ho solo verniciata e cambiato la targa >>
Annuisco , ora sono senza parole
<< Vieni >>
Dice entrando in casa , mi viene quasi il disgusto a vedere topi camminare per casa , e immondizia da per tutto , per fortuna non aveva un brutto odore , noto da subito una donna bella , snella , occhi neri e capelli rossi come Rachel , capisco che è la madre
<< Oh , hai portato un’amica , se sapevo avrei messo in ordine >>
<< Non si ferma molto , le dovevo dare un cd >>
Mente , forse per lei era difficile portare una persona a casa
<< Capito , vai a cercare tua sorella per favore >>
Annuisce , mi tira per un braccio e la seguo , usciamo di casa , sono ancora senza parole , notiamo un gruppo di bambini più o meno di 10 anni , Rachel si avvicina a una bambina di otto anni
<< Ehy , a casa >>
Dice con tono severo
<< Ma uffa >>
Dice la bambina
<< Adele , muoviti >>
La bambina annuisce , poi si fa prendere in braccio
<< E’ mia sorella >>
<< Ciao >>
Dice la piccola , la saluto con un sorriso
<< Ciao >>
<< Sei sua amica ? >>
<< No , era di passaggio >>
Dice Rachel , ci rimango male , poi continua a parlare
<< Mi annoiavo , e ho trovato qualcosa da fare , me la sono portata con me >>
<< E non eri con Jo’ ? >>
Sarà di sicuro il ragazzo di prima , Rachel sembra diventare triste in un attimo
<< Quande cose vuoi sapere ? >>
Dice solo , cammina verso casa sua , poi si rivolge a me
<< Vattene a casa , non torno indietro >>
<< Ma io .. >>
<< Ciao >>
Dice lei ,poi sparisce dalla mia visuale ,  e ora ? cavolo ! mannaggia a me quando ho deciso di seguirla , ho paura a tornare sola , inizio a camminare verso l’uscita del vicolo , persone che mi guardano con le mie cose , forse vorrebbero derubarmi , esco sana e salva dal vicoletto , ma ora devo tornare  acasa , in una città che stento conosco ?
<< Ginger ? credevi che ti lasciassi andare sola ? >>
Mi giro verso la mia salvezza , Rachel  era sulla sua moto , mi porge il casco , sorrido e corro dietro di lei , dopo poco arriviamo a casa
<< Non parlare con nessuno di oggi … Chiaro ? >>
<< Trasparente >>
Dico seria
<< Bene >>
Fa per andare via , ma la moto non parte , dev’essere finita la benzina , prendo dal mio portafogli dieci euro
<< Prendi >>
<< No , non voglio l’elemosina >>
<< Ma che dici ? è colpa mia se non hai benzina , mi hai portata fin qua , è anche per ringraziarti >>
Mi guarda titubante
<< Su prendili >>
<< Saprò ridarteli indietro >>
<< No , non li voglio >>
Dico ed entro in casa , mentre lei spinge la moto verso la benzina più vicina , era da poco che ero salita a casa quando sento bussare al portone , e ora chi poteva essere ? papà era a lavoro , rispondo e con mia grande sorpresa è Rachel , scendo da lei , mi vuole dire una cosa , appena apro il portone mi porge le dieci euro
<< Ma perché ? ho detto.. >>
<< Zitta e prendili , la benzina è piena nella mia moto , ti ho mentita , volevo fregarti , ma sei troppo buona e non ci riesco , sei fortunata , ad un'altra persona gli avrei fregato tutto il porta foglio >>
Annuisco
<< Apprezzo la sincerità >>
Vedo che mette in moto il motore
<< Vado >>
<< Ci vediamo domani a scuola ? >>
<< Non ci vengo >>
<< Perché ? >>
<< Non posso , dopo il casino fatto oggi >>
<< Ma poi torni >>
Scuote la testa
<< Odio stare seduta la , sentire le cazzate dei prof >>
<< Te ne pentirai un giorno >>
dico io , mi sorride debolmente
<< E’ meglio che vado >>
<< Aspetta .. vuoi il mio numero ? >>
<< Non ho detto che siamo amiche >>
Detto ciò se ne va via con la moto di corsa , mi spiace che se ne sia andata , volevo diventasse mia amica , anche se non servirebbe a niente , presto potevo anche andare in una nuova città .

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lei non ha amici ***


Il giorno dopo a scuola era una noia , la prof non faceva altro che ciarlare di cose che non mi interessavano , stavo pensando di fare la stessa cosa di Rachel , non venire più a scuola , anche se una buona educazione serve , e poi non voglio stare sola a casa , il mio sguardo cadde sul banco vuoto di Rachel
‘’ Ti ho mentita volevo fregarti i soldi ‘’
Il fatto che era stata sincera con me e che mi aveva riportato i soldi indietro , mi aveva fatto capire che qualcosa di buono in quella ragazza - teppista c’era
<< Ginger ? che fai dormi ? >>
sento la voce di Madelene  richiamarmi , mi stava persino punzecchiando con la matita
<< I-Io >>
<< Hai sentito la prof , ti ha fatto una domanda >>
<< Eh ?? P-presente >>
Dico alzandomi dalla sedia , l’altra si schiaffa sul volto e io rido nervosa , sento il vociare della classe , chi rideva e chi diceva
<< Ma è tutta strana >>
Rido anche io , la prof non sembra divertita ,in conclusione mi sbatte fuori dalla classe .
A fine lezione vado in mensa con Madelene e le sue amiche , assieme a noi si siedono due ragazzi e tre ragazze , un bel gruppo
<< Ma che ti è preso oggi ? >>
<< Ah , pensavo >>
Dico io prendendo il mio panino
<< Ma perché ti porti il cibo da casa ? la mensa l’hai pagata >>
<< Si , ma preferisco le cose che preparate da casa >>
<< Ah ,sei stranissima >>
Dice Ruby sedendosi accanto a me , mi sorride
<< Comunque a cosa pensavi ? >>
Dice Madelene buttando  un’occhiataccia al ragazzo che si era appena seduto accanto a me
<< Ah , a Rachel >>
Dico tranquillamente , tutto mi fissano come se avessi imprecato
<< Cosa c’è ? >>
<< Smetti di pensare a quella , non è una ragazza normale >>
<< Io credo di no >>
Rispondo frontalmente
<< Tu non la conosci bene >>
Dice Ruby , lo guardo male
<< Perché tu si ? >>
Non risponde , poi prende la parola Morgan
<< Nessuno la conosce bene , ma tutti sanno di lei quel che basta per tenerla alla larga >>
<< E cioè ? >>
Madelene mi fissa  e sorride
<< E cioè che è una teppista , non è per niente educata , sicuramente vive come una poveraccia , ha sempre gli stessi vestiti se ci fai caso , di sicuro vive come una poveraccia e in zone malfamate >>
Guardo male tutti e mi alzo sbattendo le mani al tavolo
<< E allora ? per questo  deve essere giudicata male e non avere amici ? >>
<< Lei non vuole avere amici >>
È la goccia che fa traboccare il vaso , stringo i denti dalla rabbia e rispondo acida
<< Meglio non averli che conoscere gente senza cervello come voi >>
Me ne vado sotto lo sguardo contrariato degli altri , l’ultima cosa che sento è
<< Ma è pazza ? vuole stare con quella ? ahaha peggio per lei >>
L’unica cosa che riesco a pensare è : << Quella ha un nome stolto , è Rachel , vi farò capire che in lei vive una persona stupenda , più interessante di voi >>. 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Vera amicizia ***


Dovevo trovarla , cercare Rachel non doveva essere difficile , decisi di andare a casa sua , anche se avevo paura ad andarci sola , arrivata, non so come ,  bussai , poco dopo mi aprì la sorellina di Rachel
<< Ciao , sei l’amica di mia sorella >>
<< Si , è in casa ? >>
<< No >>
<< Cavolo , e dove si trova ? >>
La bambina alzò le spalle , la salutai e me ne tornai indietro , ma nel tornare indietro qualcuno mi afferrò per il braccio , era un barbone
<< Che ci fai tutta sola bimba ? >>
<< I-Io.. >>
Ero spaventata , e ora ? chiusi gli occhi , non volevo vedere cosa mi avrebbe fatto , ma non accadde nulla anzi , sentì la stretta di quell’uomo scivolare via , aprì di scatto gli occhi , una mano afferrava quella dell’uomo e l’allontanava da me , era un ragazzo di venti anni occhi neri  e capelli sul biondo , era proprio bello , quel suo sguardo da mozzare il fiato
<< Ti conviene andartene >>
Disse , quella semplice parola bastò per allontanare il barbone
<< Stai bene ? >>
<< Si >>
<< Ma che ci facevi sola da queste parti ? >>
<< i-io cercavo una mia amica , Rachel >>
Il ragazzo mi fissò per un attimo , sorrise e mi fece cenno di seguirlo
<< Conosci Rachel ? >>
<< Si , è la figlia di una mia amica >>
La mamma di Rachel aveva amici così giovani e carini ?
<< Dove andiamo ? >>
<< Dove di solito incontro  Rachel >>
Annuisco , dopo poco la vedo , e seduta sulla sua moto ad osservare una famiglia che era felice , mi venne la nostalgia , un tempo anche io e mio padre eravamo così felici con la mamma , quella bambina non conosceva le lacrime per il dolore della perdita della mamma o del papà , piangeva solo per i capricci , come vorrei tornare a quei tempi , quando ero ancora felice di vivere .
<< Rachel , ti ho portato un’amica >>
Mi osserva , un leggero sorriso solca le sue labbra
<< Lei non è mia amica >>
<< A no ? peccato , un barbone stava per farle del male , e questo perché era venuta a cercarti a casa tua >>
<< Ma sei matta ? non venire mai più da sola , hai capito >>
Annuisco dispiaciuta
<< Tu ed io parliamo un’altra volta >>
Dice Rachel rivolta a quel ragazzo
<< Se vuoi dirmi che devo rinunciare a lei , lo farò >>
Sorride triste , un amore non ricambiato ?
<< Fai bene , ti farebbe solo soffrire , per il lavoro che fa >>
Mi guardano entrambi , forse sono un tantino di troppo , arrossisco come una stupida
<< Come ti chiami ? >>
Dice il ragazzo rivolto a me
<< Ginger >>
Sussurro porgendo la mano , l’altro l’afferra
<< Piacere , io sono Basil  >>
Quel nome mi faceva quasi ridere , strinsi la mano , era calda e accogliente , mi sentivo in imbarazzo
<< Bene , io dovrei andare , se la signorina mi lascia la mano >>
Dice Basil , sgrano gli occhi e tolgo subito la mano , arrossisco come un peperone .
<< Ahahaha , imbranata >>
Mi dice Rachel quando rimaniamo sole
<< Aaah non ridere tu >>
<< Ma perché sei venuta a cercarmi ? >>
Sorrido
<< Volevo chiederti di diventare mia amica , per far capire agli altri che in te c'è qualcosa di buono , io l'ho visto >>
Era la prima volta che mi sorrideva così , pensavo che fosse felice
<< Insisti troppo , mi piaci >>
Dice abbracciandomi
<< Solo una cosa devi sapere >>
<< Cosa ? >>
<< Basil … è mio , già me lo contengo con mia madre >>
Sgrano gli occhi , come ha fatto a capire
<< Si , non ti preoccupare >>
Ci stacchiamo , la nostra sarà la nascita di una vera amicizia ?
 Lo spero .

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** piccoli incidenti ***


La mattina dopo mi svegliai presto , come al solito ero sola in casa , feci colazione e preparai il pranzo per la scuola , mentre camminavo per andare a scuola mi scontrai con Rachel
<< Vieni con me ? >>
<< Ma devo andare a scuola >>
Mi sorrise
<< A che ti serve ? >>
Non capivo il motivo per il quale la odiava ma avevo intenzione di cambiarla
<< Vieni tu con me >>
<< No , non ci metto il naso in quel posto >>
<< Per favore >>
<< Aaah e va bene >>
Mi fa cenno di salire sulla moto , sorrido e sfrecciamo verso scuola .
Arrivate avanti l’istituto Rachel inizia ad avere dei ripensamenti , ma la blocco
<< Su dai vieni , che ne sai , e se Basil preferisce le studiose ? >>
Si fa seria , e inizia a correre verso scuola , faccio la linguaccia , poi si gira verso me
<< E tu che en sai ? se Basil preferisce le teppiste ? >>
Arrossisco
<< Facciamo salasso ? o entriamo in classe in moto ? >>
Ridiamo , insieme ci dirigiamo in classe , tutti ci guardano straniti , insomma sembra che hanno visto un fantasma
<< Che avete tutti ? >>
Chiedo , come se non sapessi cosa stavano pensando tutti , ad un certo punto ci imbattiamo in un ragazzo , lo riconosco subito è l’ex di Rachel
<< Che vuoi ? >>
Dice lei
<< E così sei tornata ? >>
<< Si >>
Gli passa avanti , io mi limito a seguirla in silenzio
<< Sei una stupida >>
Dice spingendola
<< Tu non hai futuro neanche se vieni a scuola , se tua madre continua a fare quello che fa .. >>
<< Zitto >>
Urla lei dandogli uno schiaffo
<< Stronza >>
Jò la spinge al muro e alza la mano per colpirla , e ora che io intervenga , gli afferro la mano
<< Lasciala >>
Dico , ma lui è un uomo , riesce a spingermi e a buttarmi a terra
<< Come ti sei permesso >>
disse Rachel buttandosi su di lui , io guardo la scena e decido di mordere il braccio di Jò , si lascia sfuggire un urlo , non sembra ma ho i denti molto affilati
<< Siete due stronze >>
Dice lui prima di andarsene
<< Ecco uno dei motivi per il quale non vengo a scuola , tutti mi giudicano >>
Abbasso la testa è colpa mia .
Alla fine delle lezioni Rachel ed io decidiamo di andarcene insieme
<< Ti va di venire a casa ? >>
Dice verso di me , annuisco e salgo sulla moto , arriviamo a casa e da subito mi colpisce una scena orribile , un uomo stava violentando una ragazzina , voglio andare da lei ad aiutarla , ma Rachel mi ferma
<< Non puoi farci niente , proprio niente >>
<< Ma lei ha bisogno di aiuto , perché nessuno va a salvarla >>
<< Se servisse a qualcosa, lo farei già io , ci sono passata ed è bruttissimo , sai ormai quella ragazza è segnata per tutta la vita >>
<< Che vuoi dire ? >>
Dico allontanandomi da lei , quel che basta per vederle il viso , lei si nasconde le lacrime nel casco , in breve la vedo correre verso quella poverina ,  quel mostro si allontana
<< Corri >>
Dice Rachel , la ragazzina non si muove , piange in  silenzio , mi avvicino a loro due sento chiaramente la ragazza dire
<< E’ tutta colpa mia >>
Dopo corre via piangendo come una disperata
<< Rachel , dimmi la verità , ti è stato fatto la stessa cosa ? >>
<< Avevo dieci anni >>
Sussurra , poi mi prende la mano
<< Non dirlo a nessuno ti prego , neanche mia madre lo ha mai saputo >>
Sgrano gli occhi e le tolgo il casco , sta piangendo , l’abbraccio
<< No , il tuo segreto è al sicuro con me >>
La sento sorridere , dopo arriviamo a casa sua , esce un uomo dal suo portone , sembra quasi anziano , sarà un parente ?
<< Sorellona >>
La sorella di Rachel corre ad abbracciarla
<< Da quando sei fuori a  giocare ? >>
<< Da stamattina >>
Dice triste , non le capisco proprio
<< Puttana >>
Sussurra Rachel , non capisco a chi lo ha detto ? Adele sorride e corre a giocare , si siede a terra
<< Ma non è pericoloso ? >>
Dico spaventata , a terra è pieno di siringhe
<< Starà attenta , non è la prima volta che gioca a terra >>
Annuisco
<< Posso farti una domanda ? che lavoro fa tua madre >>
Mi sorride Rachel in un modo che mi incute tristezza
<< La poco di buono >>
<< Come ? >>
<< Basil era un suo cliente tanto tempo fa >>
Ecco perché non voleva mai parlare di se , mi allontano leggermente , adesso ho un po’ paura di lei
<< Scusa ma devo proprio andare ora , sai sono sola a casa , devo cucinare io >>
Rido nervosamente e corro via , non oso girarmi verso di lei , sono sicura di averla fatta soffrire ora e mi spiace da matti , mentre corro verso casa cado addosso una persona
<< Signorina , come mai di fretta ? >>
Sgrano gli occhi , quella voce la conosco
<< Basil ? >>
<< Si , vedo che sei comoda su di me >>
Sorride , è per l’ennesima volta ho fatto una mega figura di merda .
Camminiamo insieme per le vie della città , gli racconto delle varie città che ho cambiato , da Roma a Parigi fino ad oggi
<< In pratica non hai una casa >>
Scuoto la testa
<< Hai litigato con Rachel ? ti vedo pensierosa >>
<< Ecco io .. >>
mi sorride
<< Hai scoperto il lavoro della madre >>
<< Si >>
<< Le vuoi bene ? >>
<< Certo >>
<< Allora non fare come gli altri , non lasciarla sola >>
Sgrano gli occhi e biascico un grazie , lui si sporge verso di me afferrandomi il mento tra le dita , mi bacia le labbra , le sue sono così calde e morbide
<< Ora devo andare >>
Mi saluta e rimango per un paio d’ore a fissare il vuoto che ha lasciato
<< Tesoro ? >>
Sento la voce di mio padre , è felice
<< Papà ? >>
<< Ho una bella notizia da darti , forse alla fine del mese cambiamo città >>
Ecco ora voglio urlare e piangere nello stesso momento .

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La forza che è in noi ***


Ormai sono decisa , devo tentare il tutto per tutto e convincere mio padre a rimanere qui , non voglio andarmene via , non più , il mio sbaglio è stato affezionarmi troppo a delle persone ma ora sono stanca , basta viaggiare e cambiare posti ogni mese .
<< Esco  >>
Esclamo correndo verso la porta
<< Ma dove vai ? >>
Non lo rispondo , forse se faccio la fredda papà ci rimarrà male e capirà il suo sbaglio , anche se lui promette sempre e non mantiene mai , corro per le strade fino ad arrivare a casa di Rachel , busso forte alla sua porta , mi viene ad aprire Adele
<< Ciao >>
<< C’è tua sorella ? >>
Scuote la testa e mi sorride
<< E’ andata a scuola , perché tu non sei con lei ? >>
Sgrano gli occhi , per una volta sono io ad odiare quel posto , non ci voglio più andare tanto non avrebbe senso , sorrido e la saluto , prendo il cell e decido di mandarle un messaggio , le dico : - Devo parlarti , mi devi aiutare su una cosa – poco dopo mi risponde – Ma dove sei ? cavolo prima insisti che devo tornare a scuola e poi tu non ci vieni ? ma sono io o è il mondo che va a rotoli ? – sorrido di gusto , in fondo ha ragione – Poi ti spiego , fai il permesso ed esci prima , ti aspetto al parco vicino casa tua –
Lei non mi risponde più , forse è andata già a fare il permesso , non so per quando tempo rimango seduta ad aspettarla , forse una decina di minuti , finalmente la vedo arrivare con la sua moto , l’abbraccio e piango
<< Ma che ti prende ? >>
Mi chiede a voce bassa
<< Io , non voglio andarmene >>
Dico , rimane senza capire , mi allontana delicatamente da lei e mi guarda , le dico tutto quello che mi sta succedendo , a ogni parola posso notare la tristezza nei suoi occhi
<< Non puoi andare via >>
<< Io , non voglio , ma mio padre … >>
Mi sorride fiduciosa
<< Lo convinceremo >>
Finalmente sorrido , salgo sulla moto e mi faccio dare il casco , arriviamo sotto casa mia , vedo mio padre uscire di casa con il suo inseparabile computer
<< E’ lui >>
Dico puntandolo
<< Mh , che bell’uomo >>
Le do una pacca sulla spalla , sorride
<< Senti , che ha in quel pc ? >>
<< Di sicuro il suo lavoro >>
Annuisce
<< Forse gli serve , se non consegna il lavoro non partite , niente promozione niente partenza >>
<< Non capisco , dove vuoi arrivare ?? >>
<< gli rubiamo il pc >>
<< Chee ? sei matta ?? >>
<< No , ha qualche chiavetta ? >>
Annuisco
<< Però non so se la porta con se >>
<< Perfetto , tu corri a casa tua a vedere se sta li , e io gli frego il pc , alla fine di questa storia glielo ridiamo ,ma nel frattempo cancelliamo tutti i fail , o il piano non ha senso ,  non ti preoccupare >>
Alla fine mi faccio convincere , corro verso casa
<< Fa attenzione >>
Urlo , lei mi sorride e mi fa l’ok con la mano , arrivo a casa e apro con le chiavi il portone , mi giro solo per vedere cosa stava accadendo alle mie spalle , vedo Rachel correre verso mio padre e prendere il computer dalle sue mani , mio padre cade a terra , senza farsi male , io nel frattempo salgo a casa , e cerco in camera di mio padre e nel suo studio , sorrido quando trovo una chiavetta blu
<< Bingo ! >>
La metto in tasca , mi dirigo di corsa verso l’uscita di casa , ma mentro sto per aprire vedo comparire mio padre
<< Pa-papà ? >>
<< Ginger ? che fai qui ? non devi essere a scuola ? >>
<< E tu non dovevi essere a lavoro ? >>
Rispondo , scuote la testa , si dirige verso la sua stanza , sembra molto arrabbiato
<< Un teppista mi ha rubato il pc , sono venuto a prendere la chiavetta , se non consegno il lavoro non ho la promozione >>
Dice nervoso , lo vedo cercare la sua chiavetta , getta a terra ogni minima cosa gli sia d’ostacolo
<< Porca .. cuoi vedere che era nel computer ? strano di solito non la porto con me , per non perderla >>
<<  forse non te ne sei accorto e l’hai lasciata nella custodia del pc >>
Dico , mi sento agitata , spero che non si accorga di nulla
<< Già , quel teppista bastardo >>
<< EHY >>
Istintivamente sento il dovere di prendere le difese di Rachel , ma mi accorgo che faccio un errore
<< Non puoi prendere le difese di quel .. >>
<< non è per quello , dico le parolacce non si dicono >>
Mento io , spero che ci caschi
<< E va bene , comunque signorinella , oggi riparliamo del fatto che non sei andata a scuola , ora vado a denunciare alla polizia >>
<< Ma a cosa serve ? a trovare il pc e a mandare in gattabuia quel dannato >>
Lo vedo uscire di corsa da casa , decido di mandare un messaggio a Rachel , scendo anche io di casa e corro a cercare la mia amica , la trovo nascosta con il computer tra le braccia
<< siamo nei casini , papà vuole denunciare , se ci vedono con il computer in mano >>
<< Ehy calmati , troviamo una soluzione >>
<< certo genio , ci hai gia messe nei casini abbastanza per oggi non trovi ?? >>
Rachel scuote la testa , sorride , poi urla
<< Basil >>
Metto la testa di lato , poi capisco e guardo dietro di me , c’è Basil
<< vuoi mettere nei guai lui >>
Ci avviciniamo alla vittima ,
<< Ma no , Basil è il figlio di un carabiniere , se trova misteriosamente il pc di tuo padre e lo porta per oggetto smarrito , si terminerà tutto per il meglio , io non posso ho il motorino , e tu se stai con me ti metti anche nei casini >>
Rachel mette una mano sulla spalla del nostro amico che ci guarda con aria scocciata
<< Mi dovete spiegare cos’è successo però >>
sorridiamo
<< Ti spieghiamo tutto ma  strada facendo >>
Annuisco , povero Basil , non stava facendo niente di male e si è trovato in una situazione del genere
<< Però dobbiamo cancellare i fail  >>
Dico io
<< Già , o il nostro lavoro sarà stata tutta fatica sprecata >>
Afferma Rachel
<< E ora genio ? dove andiamo >>
Dico io per prenderla in giro , sorride
<< A casa di Basil >>
<< E perché nella mia ?? >>
<< Semplice , per due o forse tre ovvi motivi , nella mia c’è mia madre , non è consigliabile andarci , nella sua c’è suo padre se ci vede con il computer stiamo nella più completa e totale merda , mentre la tua c’è il tuo papà che è carabiniere e ora dovrebbe essere a lavoro , ma se ci vede con il computer possiamo dire che è stato smarrito >>
Mi viene da ridere , poi aggiungo soddisfatta
<< Così abbiamo preso due piccioni con una fava >>
Basil ride e scuote la testa
<< e va bene , tanto è inutile farvi cambiare idea , comunque è importante sacrificarsi per la patria e se questo basta per far rimanere Ginger con noi , lo faccio più che volentieri >>
Rachel mette in moto e io salgo0 dietro di lei , prendo il computer e lo tengo bello stretto a me
<< Noi andiamo avanti , ti aspettiamo a casa tua Basil >>
Lui annuisce e ci saluta con la mano , arriviamo poco dopo a casa del nostro Basil , sembra bella , vive in un condominio enorme
<< Spero che funzioni >>
Dico con il morale a terra
<< Non voglio andare via >>
Rachel si siede accanto a me sulla sua moto , gioca con il manubrio , prende coraggio e inizia a parlare
<< Neanche io voglio che te ne vada , sei l’unica amica che ho , che è stata capace a farmi tornare a  scuola >>
<< No , non sono stata io , questa è LA FORZA CHE E’ IN NOI che è capace di superare anche le paure >>
Ci sorridiamo , vediamo arrivare Basil di fretta
<< Ragazze , abbiamo una ventina di minuti , è una corsa contro il tempo , mia madre tornerà a casa tra poco dalla visita alla nonna , quindi moviamoci >>
<< SI >>
Saliamo di fretta a casa di Basil , e accendiamo il pc
<< Cavolo , ha la password , pensa Ginger quale può essere ? >>
Non lo so proprio ! tutta via ci provo , metto la data di nascita mia , della mamma e persino la sua
 << Non lo so , non lo so >>
Dico abbattuta , Rachel si siede accanto a me e osserva il computer , ma mio padre non lascia scritto un codice sul pc come fanno molti che non hanno memoria
<< Ah , forse ci sono , la data che i miei genitori si sono sposati >>
Digito in fretta il codice , per fortuna lo ricordo , ed ecco apparire la schermata del pc , rimango di sasso quando vedo la foto dello schermo , ero io da piccola in braccio alla mamma  e il mio papà
<< Ginger ? >>
Scuoto la testa e sospiro a lungo
<< Bene , cancelliamo quei fail … Scusami papà , ma questa volta voglio essere io l’egoista >>
Così mando a puttane tutto il lavoro di mio padre , e dopo aver cancellato le cose salvate nella penn drive spengo una volta per tutte quel pc , pieno di ricordi tristi .

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Litigi ***


Dopo aver spento quel computer non dissi più una parola , ero triste , la gola mi bruciava e sentivo come un nodo , volevo piangere  anche se era da tempo che non lo facevo , e nessuno mai ci era riuscito a buttare giù quella corazza interna che si era creata dopo la morte della mamma
<< Ehy , Ginger >>
La voce di Rachel mi costrinse a tirare su un sorriso forzato , falso come i miei occhi , che sempre esprimevano felicità , ma dentro avevano solo rabbia e dolore .
<< Dimmi ? >>
<< Tutto bene ? >>
<< Che domande ? certo ! >>
Mi allontano da lei e da Basil andando ad appoggiarmi alla finestra , fuori ha iniziato a piovere , il cielo era grigio come il mio morale , entrambi mi guardano , avranno capito la situazione , sento Rachel venirmi dietro e sedersi sul bracciolo del divano sistemato accanto a me
<< Mi spiace che stai soffrendo , posso fare qualcosa ? >>
<< No >>
Sono le uniche parole che mi escono da bocca , lei annuisce e mi posa una mano sulla spalla , si alza venendo a pararsi di fronte a me
<< Se ti va ,quando te la senti, puoi confidarti con me su qualunque cosa , io ci sarò sempre per te … Ma solo per te >>
Dice sorridendo , ricambio il sorriso , questa volta è sincero come il bene che provo per lei e per Basil , avevo ragione io quando dicevo che dentro di Rachel viveva una persona straordinaria , mi limito ad abbassare gli occhi e ad appoggiare la testa sulla sua spalla , senza dire nulla rimaniamo in silenzio.
Rachel mi riaccompagnò a casa , il computer era rimasto da Basil , l’avrebbe consegnato al padre quando sarebbe tornato da lavoro
<< Grazie >>
Dico con voce flebile
<< Ehy , se vuoi parlare … io ci sono >>
Annuisco e l’abbraccio
<< Ti voglio bene >>
<< Anche io , tantissimo >>
Sorrido e salgo a casa , appena apro con le chiavi la porta, vedo mio padre seduto al tavolo , le mani ferme sotto il mento , quando fa così è perché arrabbiato ma non capisco perché
<< Papà ? >>
<< Sei tornata , dove sei andata ? con chi eri ? >>
<< Ah , con un’amica >>
annuisce , sembra deluso , ma di cosa ?
<< Perché ? >>
<< Cosa perché ? >>
Lui si alza di scatto e batte la mano sul tavolo , era la prima volta che lo vedevo reagire così
<< Ti ho vista , salire in moto con quella teppista , perché mi hai fatto questo ? cos’è una vendetta ? >>
<< No , io , non ho fatto niente >>
Alza la mano verso di me , mi da uno schiaffo , è talmente forte che barcollo indietro , era la prima volta che mio padre alzava le mani su di me
<< Papà ? >>
<< Mi hai deluso >>
Dice con un fil di voce , scappo , non so dove ma scappo via di casa , scendo in strada di corsa , fuori è buio , ma so dove andare , da Basil , non volevo andare da Rachel avevo un po’ paura bazzicare da quelle parti di tarda notte , arrivo di corsa sotto casa di Basil e busso al suo piano , ho il fiatone , mi apre la porta e rimane senza parole , mi getto tra le sue braccia , piango , sento le sue mani sui miei fianchi e spostarmi da lui gentilmente
<< Che hai ? >>
<< Papà … >>
Prendo coraggio e dico tutto quello che è successo senza fermarmi e prendere fiato , mi dice di rimanere con lui questa notte e che avrebbe chiamato Ginger
<< No , non chiamarla , ci penso io a dirle tutto domani >>
Annuisce e mi abbraccia
<< Però questa notte siamo soli , mio padre è a lavoro e mamma è andata da mia zia >>
Annuisco
<< Non ho paura >>
Sorride , mi bacia delicatamente , come se avesse paura , ora sono le mie mani a finire dietro la sua schiena , ci sorridiamo e continuo  a baciarlo .
Il mattino dopo apro gli occhi , sono tra le sue braccia , sorrido stringendomi ancora più a lui , poco dopo sento bussare alla porta , non capisco chi possa essere , mi aveva detto che la mamma sarebbe tornata il pomeriggio e il padre probabilmente anche , lo scuoto un po’ per svegliarlo
<< Che vuoi ? >>
Chiede gentilmente , capisce subito quando sente il rumore del citofono , si alza di mala voglia e va ad aprire , sento una voce famigliare , adesso ho paura
<< Ginger ? >>
Rachel ha fatto capolino nella stanza , in un attimo troviamo faccia a faccia
<< Rachel ? >>
Mi scendono le lacrime dagli occhi , io sapevo che lei era innamorata di Basil , non dice nulla , scappa di casa con le lacrime agli occhi .
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** amiche finchè un nuovo ragazzo ci separi ***


Non ci potevo ancora credere , Rachel mi odiava , mio padre mi detestava , ora non avevo più niente , lo dicevo io che il soggiorno qua sarebbe stato il peggiore , Basil mi aveva detto che sarebbe tornata , ma erano già due giorni che non la sentivo .
Questa mattina non andrò a scuola , non mi serve andarci voglio evitare le continue critiche della gente , proprio ieri ho sentito due che dicevano
‘’ Mah , che quelle strane due prima sono amiche poi, si fanno la guerra per un maschio , ma chissà alla fine cosa sceglieranno ‘’
‘’ Per me il ragazzo , una delle due lo farà suo e addio a mai più rivedersi ‘’
‘’ Ma che , sarebbero due stupide , perché scegliere il ragazzo e perdere l’amicizia ? poi si ritrovano senza niente in mano , l’amore prima o poi se ne va , se dura vivrai con la tristezza nel cuore per aver perso l’amica ‘’
‘’ Ma non ha senso lo stesso ‘’
‘’ Già ‘’
Poi sono andata , il mio cervello da ieri è andato in tilt , non riesce a fabbricare una risposta alle mie domande , cosa scegliere ? lei o lui ??
Ma alla fine di quella giornata la risposta arrivò alla mia mente , e al mio cuore , scesi di casa non curante che erano le 23 :30 , mi misi in tasca un coltellino per auto difesa nel caso servisse , arrivai così a casa sua , bussai e fui aperta dalla madre
<< Rachel ? non è in casa ? >>
La donna scuote il capo , annuisco e vado via , dove poteva essere, non lo sapevo , ma l’avrei cercata per tutta la notte e per tutta Manhattan se fosse necessario , arrivai non so come sotto casa di Basil , forse sapevo che lei era li , sorrisi e corsi da lei , rimasi distante
<< Ciao >>
Non mi rispose , sorrise
<< Speravo che tu non fossi da lui >>
 Annuì
<< Senti se vuoi , puoi prenderlo , io non voglio stare con Basil , a me interessa la tua amicizia solo >>
Rachel si avvicina a me , e mi posa la mano sulla spalla
<< Speravo che dicessi così , anche io volevo dirti la stessa cosa >>
Ci abbracciammo sorridendo , quella sera le stelle erano più belle del solito
<< Allora ? amiche , finché il prossimo ragazzo ci separi ? >>
Scossi il capo
<< No , basta , non voglio più andare di testa per lo stesso ragazzo che piace a te >>
Sorridemmo , alla fine l’amicizia era più forte di qualsiasi altra cosa   .
 
                                                  FINE ?
 
 
NO ! altro che fine , Ricordate che avevamo lasciato le due ragazze alle prese con il padre di Ginger ? alla fine che farà ? deciderà di non partire più ? e poi una nuova presenza si aggira dalle parti di casa di Rachel chi sarà mai ? e che vorrà ??
 
Intro nuova storia : << Eccomi a casa , chissà come saranno cresciute >>…
<< Oh salve , e voi siete la madre di Rachel ? vostra figlia deve evitare  Ginger , è una brutta compagnia >>
<< Ma come si permette lei ! >>
Un nuovo ragazzo arriverà a scuola portando con se un fratello gemello e tante novità nei cuori di Rachel e Ginger , che sono pronte ad affrontare gli esami per la maturità …
Tutto questo e molto altro in AMORI PARTICOLARI non mancate .

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1174517