I can't have you.

di _acchiappasogni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***




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But according them, who am I, an idiot?















“Mona?”, ma dico, in questa casa è possibile avere non dico due ore, ma almeno cinque minuti di quiete?
Sollevo lo sguardo dal libro che avevo intenzione di leggere e poggio il volto sul palmo della mano, almeno così cerco di stare pure comoda
“Cosa c'è Harry, hai di nuovo perso la tua copertina magica?” gli dico, sorridendo leggermente.
Alza gli occhi al cielo per poi assumere quel faccino che lui osa chiamare da cane bastonato, ma a me sembra solo una scimmia con una paralisi facciale. “Potresti smetterla un attimo di leggere, e scendere giù? C'è papà che vuole salutarti e mi ha chiesto di venirti a chiamare, ah e tanto per la cronaca, la mia copertina è al sicuro.” Pure un fratello cretino mi doveva capitare, non potevano saltare il primo figlio e passare subito a me? Almeno così si evitava un idiota sulla terra, ah no ovvio, poi le ragazzine non avevano nessuno da adulare, dannazione!
“Ma non poteva venire lui su? Cos'è questa comodità? Questa famiglia è troppo pigra per i miei gusti.” mio fratello sbuffa per poi zittirmi con un gesto della mano.
“Tu sei l'ultima persona che ha il diritto di parlare, su quel letto se ti togli, c'è la forma del tuo sedere. Quindi sbrigati che non può aspettare i tuoi comodi, già è in ritardo.” minchia e che delicatezza. Ma non si diceva che i fratelli maggiori fossero dolci e zuccherosi con le proprie sorelle? Quante cazzate già nell'età antica: nonna la prossima volta evita di spargere queste menzogne.
Con un agile scatto mi trovo già dal letto, e dire che se voglio potrei anche diventare una famosa atleta, però poi c'è troppo uno sbattimento, meglio tenermele per me queste cose.
“Papà la prossima volta che vuoi salutarmi, sali tu sopra. Siate più attivi in questa casa!” ed ecco come salutare il proprio padre in partenza per qualche nuovo paese sconosciuto, oh prendete esempio dalla sottoscritta.
Lui intanto sbuffa, ma cos'hanno? Sono andati tutti in una scuola dove insegnavano a sbuffare? Che cosa triste.
Oh si forse hai ragione, dovrei fare proprio come la mia figlia adorata, ovvero stare ventiquattro ore su ventiquattro su un letto il cui materasso ha la forma del suo sedere. Questo si che può essere definito attivo.” ma cos'hanno tutto col mio culo oggi? Ma poca confidenza oh!
“Ma quanto siete divertenti tu e tuo figlio, insegnatemi la vostra arte vi prego, potrei morire altrimenti.”dico guardando mio fratello sghignazzare con mio padre, e battersi il cinque.
“Su non prendertela Mona, ma cerca di prendere esempio da lui che è un ragazzo così attivo.” E grazie al cazzo, pure io lo sarei se fossi una cantante famosa, ma poi non mi sentirei a mio agio perché sotto al mio sedere non avrò più un letto, visto che siamo in ambito di prese per il culo, quindi non credo che seguirei le vostre orme.
“Papà è inutile, sarebbe come chiederle di pulire casa, di sicuro dopo il primo giorno mandarebbe a quel paese detersivo, scopa, e quant'altro. Non è abituata ai nostri ritmi.” si a fanculo ci manderei voi, con tanto di biglietto di sola andata.
“Hai ragione, ma cucciola dovresti capire che non gira tutto intorno alla tua stanza.” questa volta ad alzare gli occhi al cielo sono io e noi loro. Vi prego, mandate qualcuno a prenderli e portateli lontano da me, anche solo per un anno non chiedo troppo.
Guardo l'orologio con sguardo annoiato, e poi rivolgo lo sguardo a quei due menomati. “Papà sei in ritardo, e non vorrei che perdessi l'aereo, e non credo che tu riesca ad arrivare in Australia correndo.” sbatto freneticamente un piede sul pavimento, forse capiscono che vado di fretta, il libro mi aspetta.
“Hai ragione, Harry mi raccomando controlla tua sorella, non credo sia in grado di cavarsela da sola, è ancora troppo immatura.” ma secondo loro chi sono un'idiota? Oh andiamo, è vero che mi piace rimanere chiusa in stanza, ma non sono mica scema, conosco le strade meglio di loro due messi insieme.
“Non preoccuparti papà, per qualunque cosa conta pure su di me, me la vedo io con Simona.” ruffiano, c'ho un fratello idiota e ruffiano, e un papà scemo che gli crede anche. Non ha ancora capito, dopo tutti questi suoi viaggi, che dopo che lui ci lascia casa, io me ne vado per fatti miei, e lui se ne sta con i suoi amici?
“Si babbo ci sarà la scimmia ammaestrata con i suoi amici ad accudirmi, perché per voi sembra che abbia ancora due anni, ovviamente.” sbuffo, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi sto annoiando.
“Non hai due anni, ma sei alquanto pericolosa non so mai cosa aspettarmi da te, però sono in ritardo quindi questo discorso lo continueremo la prossima volta. Vi voglio bene ragazzi.” 
Ah! Finalmente adesso potevo ritornare a legger ...
“Mona no da qui non ti muovi, stanno arrivando i ragazzi e tu devi aiutarmi!” poi mi dicono che essere figli unici è brutto, ma prego facciamo uno scambio e poi ne riparliamo.
“Scusami fratellino non adorato, ma cosa c'entro io con voi? Che sia chiaro, io non sono la cameriera di nessuno, quindi se questo era il tuo intento credo che sia andato male.” meglio chiarire da subito, voi che dite?
“Ma no scema, volevo solo che stessi un pò con noi, di solito quando alle medie portavo a casa qualche amico, tu te ne stavi per fatti tuoi in camera.”
Alzo un sopracciglio, e lo guardo palesemente confusa “e me ne fai una colpa? Mi hai sempre trattata come un'estranea quando eri con qualcuno, ed io non ero così stupida da venirti a chiedere qualcosa, per poi ricevere una tua risposta idiota che facevi per pavoneggiarti. Ripeto, se questo è il tuo piano, andrà male, sai?” 
Sorride mentre prende posto sul divano, no ora ditemi, cosa ci trova di divertente nel mettere in imbarazzo la propria sorella? “Hai ragione e scusami, però ammetilo era divertente vedere come gonfiavi le guance per non prendermi a parole davanti a loro.” così divertente che mi veniva voglia di gettarmi dal trampolino.
“Oh si come lo è stato anche quella volta in cui hai detto al tuo amico che mi piaceva, non sai quante risate mi sono fatta.” e ovviamente la mia era un'esclamazione sarcastica.
“Oh, ehm, scusami per quella volta, credevo di aiutarti non di fare uno sbaglio.” okay ora che si è mostrato dispiaciuto, tu non cedere, sii superiore.
“Si scuse accettate, ora cosa facciamo?”
Mio fratello allora sorridendo prende il telecomando, no, ora ogni essere umano normale si metterebbe alla ricerca di qualche canale interessante, ma non lui che invece lo stava usando come microfono. Ma non gli bastano tutti quei concerti? Pure a casa doveva cantare? 
Stavo per sparare una delle mie battute effetto suicidio immediato, ma una nuova voce, mi aveva battuto sul tempo “Tanto non la compri così, tua sorella è una tosta mica come quelle sceme delle tue vecchie amiche.”
E ovviamente quella voce apparteneva solo ad un individuo che aveva il coraggio di entrare nelle case altrui senza prima bussare e rompere l'anima alla gente.
“Lou come sei entrato?”
Il ragazzo mi si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia, e poi con un balzo, prende posto anche lui sul divano, bene pure lui ha un futuro come atleta, caso mai con la musica andasse male.
“Beh sai, questa ora è casa nostra, ergo abbiamo le chiavi, quindi da oggi mi vedrai sempre qui in giro.” 
Oh, dunque erano arrivati anche gli altri? E me li sarei dovuta sorbire in casa finché non si sarebbero stancati? Minchia e che bellezza oh!












Wake me up 

Così eccomi di nuovo qui *quelle poche persone che hanno letto la mia one-shot adesso mi buttano delle mele addosso* e questa volta ho voluto scrivere qualcosa che proverò a portare a termine, perché dovete sapere, che io mi scoccio molto velocemente delle cose, soprattutto quando si tratta di storie e quando l'immaginazione parte per un viaggetto.
Forse questo non dovevo dirlo (?) AHAHAHAHAHAHAH fate finta di non aver letto, e passiamo avanti.
So che questa è una storia come un'altra, però ho voluto provare a buttare giù quelle cose che di solito mi sognavo durante la notte, quindi potete capire che sono una mezza pazza che invece di dormire tranquillamente perde tempo a creare situazioni ambigue per i personaggi AHAHAHAHAHAH.
So anche che ci sono ragazze che scrivono mille volte meglio di me e riescono ad attirare qualcuno già dal primo capitolo, ed io sono la prima che ammette ciò, però sto cercando di migliorare, anche perché con tutte quelle storie che ho iniziato su word, ma che poi non ho continuato, qualcosa dovrei pur capirla no? Sto cercando infatti un modo per scrivere tutto quello che mi passa per la mente, senza sembrare una bambina di otto anni, anche perché io sono molto più grande, tiè, e penso che possa riuscire in questo mio intento, solo continuando a buttare giù le mie idee, e quindi a scrivere.
Poooi che altro posso dirvi? Ah si. Beh io ho pubblicato questa fan fiction ora, perché durante l'inverno scorso, non sono mai riuscita a buttarmi, da come potete vedere è anche da poco che sono iscritta qui. Questo perché, durante il periodo scolastico, per via dei compiti non avevo tempo per scrivere, e così mi sono detta aspetto che arrivino le vacanze estive, e poi vediamo come va.
Non chiedo mille visualizzazioni, perché forse non me le merito nemmeno, e in questo caso vorrei anche capire in cosa cambiare, però spero che qualcuno la legga perché alla fine, ci metto del tempo per scriverle, e pure per pubblicarle ... sono un tantino impedita AHAHAHAHAHAHAHHA.
Bene me ne vado (?) si dai, altrimenti davvero mi arriva qualcosa in faccia, tramite computer, adieu.

No, prima di andarmene volevo ringraziare i One Direction.
Oggi 23 luglio 2012 festeggiano il loro secondo anno insieme, e con loro anche noi directioners.
Forse sono l'unica, ma per me questo è il primo "compleanno" se così vogliamo soprannominarlo, ma non sarà l'ultimo questo è certo.
Se lo meritano, e questo non l'ho capito solo io ovviamente. Hanno lavorato tanto in questi ultimi anni, e la prova sono ovviamente i premi che vincono, ma soprattutto l'amore di ogni fan che aumenta costantemente che è appunto quello che loro di più ammirano nell'appoggio di tutte noi.
Sono un esempio per molti ragazzi perché sono riusciti a trasformare il loro sogno in realtà, ed il tutto non è stato, come gli haters pensano, merito del loro bel faccino, perché ovviamente quando Simon aveva detto si avrà pensato a tutto tranne che a questo, così come anche il resto dei giudici. Ed io sono fiera di loro, come lo saranno ovviamente tutte le persone che hanno creduto sin da subito in loro, per me è come vederli muovere i primi passi, o una cosa del genere. Ve lo avevo detto no, che sono mezza scema lool.
Ciò non toglie però che io sono orgogliosa. 

A massive thank you guys .

Bene, adesso davvero me ne vado, forse mi sono dilungata troppo, beh pazienza.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***




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I'm just looking for detective's pastilles.















Stavo preparando un panino, poi però mi è venuta voglia di un bel gelato fresco, così ho preso un bicchiere e l'ho riempito. Ecco, questa era una di quelle cose che mi piaceva fare quando papà non si trovava in casa, almeno così non poteva ricordarmi quando potesse non essere sano tutto questo zucchero per il mio povero organismo.
No, ma ora ditemi come una cosa così buona, possa far del male, ceh mica lo vedo giusto. Questo potrebbe essere il caso degli spinaci, perché ad esempio 'sti qui chi se li mangia?
Nessuno, ma appunto per questo sono detti buoni inveci che pericolosi per una persona -per me sono fatali-, ma tu metti qualcuno alle strette, e vedi come butta gli spinaci nel cesso, con tanto amore per loro, tanto nessuno vi si caga, e scelgono cioccolata, o dolci in quantità.
“Mona sai cosa direbbe papà in questi casi, vero?” oh dannazione, avevo cantanto vittoria troppo presto. 
Chiudo il frezer, e mi rivolgo a mio fratello.
“Ti ricordi quando la nonna diceva che chi si fa i fatti suoi campa cent'anni? Ecco, perché non la vuoi mai ascolare? E dire che le nonne sono sempre l'esempio dei nipoti, mah.”
Per tutta risposta lui sorride, e prende il panino che avevo poggiato sul tavolo, e lo porta in salotto.
Ora ditemi, qualcuno gli ha dato il permesso di mangiarlo? Ceh, e se lo volevo io? Alla fine l'ho preparato proprio per questo mica per giocarci a nascondino.
Prendo il bicchiere pieno di gelato alla nocciola e cioccolato - mhm che delizia -, e mi dirigo in salotto dove sul divano ci sono già i cinque ragazzi, due che giocano come bambini alla play station, mentre gli altri tre stanno parlando tranquillamente tra di loro.
Okay io con loro non c'entro nulla, quindi meglio tornare in stan.. 
“Mona vieni qui, stiamo parlando dell'incontro che Harry ha avuto con una fan.” 
Quel biondino è davvero dolce a non volermi far stare da sola, ah, no mi sono sbagliata lui è il diavolo, si sta mangiando il mio panino, quello che avevo preparato con tanto amore e che avevo intenzione di far finire nel mio stomaco quindi ha perso in partenza, tzè. 
“Oh ma non mi dire fratellino, ti è venuta addosso fingendo di non averti visto, poi quando ha alzato la testa tu le hai sorriso e quando lei si è resa conto di chi avesse di fronte, ha cominciato a blaterare, e poi si è fatta fare un autografo e una foto. Molto commovente, davvero.” cazzo, dalle loro espressioni deduco che ho centrato il bersaglio. Me lo dicevano sempre che dovevo fare il detective, altro che Conan, a quel tappetto gli avrei fatto un baffo. 
“Perché sei così acida sorellina? Non dirmi che hai messo anche del succo di limone nel gelato, che ti sotterro.” oh ma quanto è divertente, si come un palo nel naso.
“Lou, per caso conosci qualcuno che vende pasticche del tipo che si usano per rimpicciolire la gente? Tipo come è successo a Conan, avrei una mezza idea di come usarle, sarebbe per una buona causa.”
Per tutta risposta il ragazzo si passa una mano tra i capelli, uhm, forse starà pensando. 
“Perché lo chiedi a me? Qualcosa ti fa pensare che mi intenda di queste cose?” avrà forse capito che non sembra tanto una persona sana di mente? Mah, personalmente sono sicura di no: è completamente improbabile.
“No non preoccuparti non c'entra la tua faccia, era una domanda come un'altra che ho posto ad una persona come un'altra. Bene, dato che però non sai rispondermi, vado di sopra, forse il computer può aiutarmi.” 
Ma comunque, ripensando ai cinque tizi giù in salotto, come minimo dovrebbero azzardassi ad aiutarmi, anche solo fare un gesto di cortesia visto che dormiranno e mangeranno qui per qualche mese -forse-, come se fosse casa loro. 
Un minimo di collaborazione, sto solo cercando le pasticche del detective.
Beh fortunatamente c'è il computer, e poi dicono che la teconologia fonde il cervello, se non ci fosse questa qui, nessuno saprebbe rispondere alle nostre domande esistenziali.
Allora, partiamo subito dal motore di ricerca: 
 
«Dove posso trovare delle pasticche come quelle che hanno somministrato a Conan?» più semplice di così si muore.
«Ma sei normale? Mica sei una pazza?» 
«Mi dispiace ma in commercio non ci sono, dovresti crearle da te, ma gli ingredienti costano davvero tanto, quindi non conviene.»
«Ti conviene invece chiederle direttamente a Conan, magari può aiutarti, sempre se prima non ti rinchiudono.»
 
“Oh ma fanculo.” sbotto urlando davanti al computer.
Uno cerca un modo di sabotare il proprio fratello, e qui c'è chi ti prende per psicopatica, e che ti piglia per il culo, non ci vuole mica l'arte della scienza per distinguere una domanda seria da una fatta tanto per divertirsi e poi se potessi, andrei in Giappone ora, ma non posso, mica mi crescono i soldi in casa, no okay forse si, avendo un fratello e un padre cantante ne ho abbastanza per farmi una vacanza di un anno, ma non conviene spenderli soprattutto se le pasticche per rimpicciolire la gente, non sono in commercio.
“Mona ma che succede?” mi volto verso Harry col fiatone, ma che ha fatto i cento metri tutti in una sola volta?
“Stavo cercando qualcuno che mi dicesse dove poter comprare le pasticche, ma non ci sono.” mi alzo dalla sedia, e mi giro completamente verso la porta, ah ma non è solo, con lui ci sono anche gli altri quattro con delle espressioni alquanto ridicole però, come fanno le directioner a trovarle adorabili non lo so.
Il primo a prendere la parola, è Niall, il biondino che si è mangiato il mio panino. 
“Stai scherzando vero?” 
Eh? E perché dovrei farlo scusa? Chi li capisce è bravo.
Il secondo stavolta, è il mio fratellone, che purtroppo rimarrà così grosso perché nessuno ha saputo aiutarmi, che amarezza.
“Sei sicura che tu non ti fai di altre pasticche?”
Momento momento momento, lo scemo mi sta dando della drogata?
“Mi stai dando della drogata?” gli chiedo infatti, e lui annuisce. Ah, è pure coglione allora. “Mi dispiace deluderti ma non mi faccio, cazzo quelle pasticche erano per te, mica per me!” 
Mi butto sul letto con le braccia aperte, ma sempre con la testa rivolta verso di loro. “Dovreste chiudere le vostre bocche, altrimenti ci entreranno non solo le mosche, ma anche qualche altro insetto a me ancora sconosciuto.”
“Ma tu non sei normale, io l'ho sempre detto a nostro padre che tu sei alquanto stramba, ma non mi ha mai creduto.”
Oh ma stramba a chi? Ha parlato quello che si mette i cappelli di lana in estate, tzè, il bue che dice cornuto all'asino.
“Stai calmino con le offese, che tu sei peggio di me, idiota.”
Lui intanto mi guarda stralunato, così come tutti i suoi amici, mi sta venendo il dubbio che si siano bloccati a causa della nostra conversazione.
“Sono peggio di te? Ma se sei tu che sei andata a trovare qualcuno che ti aiutasse a cercare le pasticche di Conan, sai che non esistono vero?” 
Che mi ha preso per una scema veramente? E' normale che non esistono, parliamo di anime, mica di un cartone che ha preso spunto dalla realtà. Ecco in quel caso avrei affrontato anche le più feroci bufere, navigato i mari per anni -come Ulisse, pace all'anima sua-, e scalato i monti più alti che ci siano sulla faccia della terra, e questo solo per poter portare a termine un mio piano. Peccato però che mi sia andata male, sarebbe stato bello avere un mini Conan per casa.
“Sono alquanto anormale, ma so che non esistono.” Rispondo tranquilla, mentre con una mano cerco di trovare un codino, no nulla da fare, prenderò una matita e mi alzerò i capelli con quella.
Dovete sapere care, che sono una maga nell'arte dell'arrangiarsi, come quella volta che dovetti usare un giacchetto come gonna, poiché quella che avevo me l'avevano bagnata, indovinate chi? Ah, non potete, ancora non lo conoscete. Comunque, detto molto francamente, tutti questi stilisti, me li metto in tasca, ovvero li distruggo, ergo sono un genio.
“E perché le stavi cercando su google, nonstante tu sappia che sia tutta finzione?” Questa volta a parlare è il tizio figo, alias Zayn.
Tu non sei adatto a fare il detective mi dispiace, per questo non posso dirti il perché della mia iniziativa ergo, non posso svelarti neanche la cosa più banale. Ora, se gentilmente uscite dalla mia bellissima -per modo di dire- stanza, io mi preparo.” con la mano faccio loro segno di uscire, e poi dopo aver chiuso la porta, mi precipito vicino all'armadio. 
Okay, cosa avete imparato oggi cari ragazzi e ragazze?
Non spremete le meningi che ci penso io a rispondere per voi: che ovviamente le pasticche di Conan non esistono, ma se hai intenzione di fare uno scherzo a tuo fratello, puoi sempre farti una passeggiata per la città, memorizzare qualche iniziativa divertente e ascoltare tutto quello che gli altri hanno ovviamente già fatto prima di te, e poi naturalmente, copiare tutto nei minimi particolari.
 














Wake me up
Ho aspettato un pò, prima di pubblicare il secondo capitolo che avevo già precedentemente scritto.
Per questo vorrei chiedere scusa, a chi ad esempio non sopporta dei linguaggi troppo forti, io ho provato a modificarli con altri, ma in alcuni punti servivano quelli che già c'erano, o almeno io penso che siano adatti perché riescono a rafforzare il significato della frase, comunque non vorrei che pensaste che l'abbia pubblicato senza leggerlo, anzi è tutto il contrario. 
L'ho rivisionato parecchie volte e addirittura ho tagliato parti inutili e ho reso delle frasi più logiche, poiché avendole scritte di getto, non si capiva molto il discorso. Ecco questa è una cosa che dovete sapere ahahahahah, sono abbastanza anormale, quindi molte volte scrivo cose che non stanno né in cielo né in terra e che dunque non hanno un nesso logico, ma il bello è questo no (?)
Comunque ho notato che ho avuto solo una recensione, e mi dispiace ad essere sincera perché pensavo che almeno a qualcun altro piacesse, quindi spero almeno che questo sia di vostro gradimento, e se avete qualcosa da dirmi potete mandarmi un messaggio, ma detto molto francamente, a me piacerebbe anche ricevere delle vostre recensioni.
Ah, dimenticavo, chi casomai vuole essere aggiornato quando scrivo, posso provare a farlo, così sapete sempre quando il nuovo capitolo sarà pubblicato.
Tranquille, ora me ne vado AHAHAHAHAHA. 
Fateci caso, quasi quasi, passo più tempo a scrivere il mio spazio d'autrice che il capitolo, no sto scherzando ovviamente. 
Comunque se volete farmi qualche domanda anche, sono disposta a rispondervi.
E se ve lo state chiedendo, si, me ne sto andando, adieu.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***




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But, where is my brother?















Poi mi chiedono perché rimango chiusa in camera.
Con questo caldo è davvero difficile poter fare qualcosa, poiché non arrivi neanche a fare due o tre passi che già cominci a sudare, ma forse questa è una cosa che succede solo a me, però un'altra cosa che non sopporto è che la gente ti spinge per arrivare non so dove, oppure ti squadra dalla testa ai piedi.
Che c'è, forse il pantaloncino e la maglia che uso per casa non ti vanno bene? Sono problemi tuoi, per me sono comodi, e poi come se non bastasse, mi sono già cambiata quattro volte, tant'è che i ragazzi giù mi avranno preso per una fanatica, oh beh problemi sempre loro io già sono incasinata di mio.
Devo capire ancora cosa fare per quello scherzo così la prossima volta evita di darmi della scema, mhm forse se chiedo un pò in giro...
“Mi scusi signora, non vorrei disturbarla ma ho bisogno di chiederle una cosa.” okay, gentile e rispettosa, proprio come mi aveva insegnato mio padre.
“Certo cara, dimmi.” 
Mi guardo un pò in giro, peccato non ci sono sono ragazzi della mita età, oh beh poco importa lei forse mi sarà molto utile, alla fine gli anziani sono quelli che hanno vissuto di più, quindi ne hanno fatto delle belle durante la loro adolescenza.
“Vorrei fare uno scherzo a mio fratello, peccato però che non mi viene nulla in mente. Lei, così, su due piedi, sa darmi qualche dritta?”
L'anziana signorotta mi guarda sbalordita. Che c'è, non ha mai fatto uno scherzo? “Vieni, sediamoci su quella panchina così parliamo.”
Eh andiamo! Cazzo, ho trovato subito il mio alleato, altro che computer dove ti prendono per una pazza, la signora qui ha già capito tutto.
“Quando avevo la tua età ero un asso di queste cose, adesso però sono arruginita.”
Oh ma che sarà mai, forse così spolveriamo qualche ragnatela dal suo cervellino, su avanti si confidi con questa giovane donzella.
“A me basta fare lo scherzo, quindi non mi importa quanto tempo ci mettiamo.”
Dovrei sforzare un sorriso per rassicurarla, ma non me ne tiene proprio, già è tanto se sono uscita fuori casa, e se ve lo state chiedendo si, mi piace oziare.
“Il mio ultimo scherzo è stato alquanto sgradevole, ma è anche l'unico che mi ricordo.”
Oh fantastico, ho trovato la vecchietta con una memoria simile a quella della mia nonna ma d'altronde come si dice: nonna per nonna, memoria per memoria, no okay forse questa l'ho inventata il detto diceva tutta un'altra cosa, qualcosa che aveva a che fare con gli occhi e i denti, beh ma ormai siamo in ballo, tanto vale ballare, anche se io non so farlo, sono imparentata con degli alberi.
“Può condividerlo con me? Così almeno ho qualche un'idea.” 
La signorotta dopo aver controllato qualcosa nella borsa, cosa che a me proprio non interessa, ha cominciato il racconto del suo scherzo, e pensare che io l'avevo presa anche per una signora corretta, questa qui è peggio di me.
Well, che il piano abbia inizio, allora.
 
 





Okay tutto pronto, la donna anzianotta, mi ha anche aiutato nel travestimento.
Travestimento poi, mi ha truccato perché io sono negata, ed è già tanto se metto la matita in occasioni importanti quindi immaginatevi come sono impedita.  
Comunque ritornando allo scherzo, la signora mi ha aiutato a far comparire dei lividi sul volto, ovviamente sono tutti finti, perché col cavolo che mi facevo picchiare, e mica sono scema oh. 
Poi sempre con il suo aiuto, ho indossato degli abiti simili a quelli che avevo indossato prima di uscire fuori casa, con un paio di pantaloncini sgualciti nei punti giusti, ed una maglia che secondo la vecchietta si era strappata, perché correndo si è impigliata in qualche chiodo o una roba del genere.
Al mio fianco non c'è niento poco di meno che lei, la mente del male, ovvero dello scherzo. 
Quella donna è qualcosa di unico, mi ha anche raccontato che una volta ha fatto un gavettono a suo marito, ed aveva poco più di sessant'anni. Oh e che vitalità!
“Allora, tu dovrai solamente fare dei versi quando ti toccano nei punti in cui abbiamo fatto uscie i lividi. Ci penso io a spiegare loro la situazione, okay? E mi raccomando, non ridere che altrimenti ti faccio male per davvero.”
Deglutisco a vuoto, si bisogna avere paura di quella donna, dopo tutto quello che mi ha raccontato, evito di contraddirla, quindi annuisco e mi accuccio sulla sua spalla. Fortunatamente non sono alta quanto un lampione altrimenti avrei avuto pure un mal di schiena tremendo come conseguenza. 
A bussare alla porta è sempre lei, io ormai non mi muovo se non per far finta di trascinare il mio corp-
“Oddio, ma cos'è successo?” Ma cos'è questa cosa di interrompere sempre i miei pensieri? Oh ma abbiate un pò di rispetto e che diamine.
“Mi dispiace disturbarla ragazzo, ma la signorina qui al mio fianco aveva bisogno di aiuto, e siamo da quasi un'ora alla ricerca di questa casa, lei è messa un pò maluccio, quindi ho evitato di farla sforzare troppo.”
Wow e che attriche che ho trovato, mi devo complimentare con lei dopo.
“Ci potresti fare entrare? Sa, la ragazzina è giovane ma non pesa mica come una piuma.”
Volto lo sguardo verso la signora, e senza farmi vedere da Liam che è venuto ad aprire, le rifilo una leggera gomitata. Non si permetta sa!
“Si ha ragione mi scusi, e che non mi aspettavo una cosa del genere. Ma sa cos'è successo? Quando è uscita stava bene, oddio devo chiamare il fratello.”
Ma quanto parla? Guardo la signora Pina, e vedo che cerca di trattenere un sorriso, forse anche lei sta pensando la stessa cosa.
Liam prende l'altro braccio, e se lo passa sopra il collo, mentre la signora continuava a mantenermi. A me però veniva da ridere, quella situazione era alquanto stramba. Il ragazzo alto quasi due metri aveva il braccio quasi verso nord, con la signora invece rimanevo verso sud, ovvero ai piani bassi.
“Liam chi era? Oddio.Ma, dov'è mio fratello? Stanno venendo tutti i suoi amici, e lui che fine ha fatto?
“Scusami giovanotto, ma non aveva detto che la signorina ha un fratello? Dov'è lui?”
Intanto io ero stata poggiata sul divano, e la signora aveva preso posto accanto a me, e mentre i due ragazzi si allontanavano, noi due ci scambiammo un sorriso. Era un forza la signora Pina. “Niall hai chiamato Harry? Oddio signora, ma cosa le è successo?”
Ecco io ora dovevo stare in silenzio, se la sarebbe vista la mia collega, così posso stare tranquilla. Intanto mi conviene chiudere gli occhi, giusto per fare scena.
“Non so di preciso cos'è accaduto, perché io sono passata di lì per caso, quando la ragazza già stava per terra, e da quel poco che è riuscita a raccontarmi, qualcuno l'ha spinta, ma forse da quanto mi ha riportato è stato tutto un incidente. Lei però non aspettandosi una cosa del genere, non è riuscita a parare il colpo, ed è caduta come una sacco di patate. O meglio questo lo penso io, ma non è difficile vedere che è così.
La nonna Pina merita un premio, ceh minchia avrebbe potuto tranquillamente recitare.
“Ho capito. Dannazione Niall li hai chiamati?” 
In tutto questo casino io avevo ancora gli occhi chiusi, ma non mi fu difficile capire che c'era un'altra persona, anche perché non si può ingannare l'udito. “Ma cos'è tutto questo casino? Oddio Mona ma che è successo?” 
Ecco, la parte difficile era capire di chi fosse quella voce.
“Ma quanti ragazzi vivono in questa casa?” ah questa l'avevo capita, era Pina. Poverina, e mica si aspettava tutti 'sti bei giovanotti.
“Signora noi siamo amici del fratello, che quando deve stare a casa non c'è mai.” 
Neanche a volerlo chiamare, sento la porta che si apre. “Mi spiegate perché tutte queste chiamate? Cos'è successo, non c'era da mangiare? Io mi stavo divertendo.”
Oh, ma quanta premura per la sua sorellina, si sono sempre più convinta che questo scherzo sia formidabile. 
“Ma che me ne importa se ti stavi divertendo o no, c'è tua sorella stesa sul divano, cazzo non sapevamo cosa fare!”
Mi impongo di non ridere, tutto ciò è alquanto difficile, penso che non farò uno scherzo per qualche anno non sono portata. 
Lentamente apro gli occhi, e mi perdo in alcuni color cioccolato, ehm, quelli non erano di Harry no. Sbatto più volte gli occhi, e mi accorgo che è Zayn che mi fa un occhiolino. Che avesse capito tutto?
“Mona? Ma che ti è successo?” Oh, e finalmente mi aveva vista. “Cos'hai combinato? Per una volta che esci, guarda come ti fai conciare!”
Oh ma fanculo, adesso mi alzo e gli faccio vedere io cos'è successo. Provo così a far leva sui miei gomiti, ma Zayn mi ributta giù e si rivolge a mio fratello con uno sguardo abbastanza serio, wow fa paura così. “Ma ti sembra il modo? C'è tua sorella sul divano che le è successo chissà che cosa, e tu ti incazzi. Ma complimenti.” poi si rivolge a me con uno sguardo d'intesa.
Si, aveva capito tutto, cos'era una specie di mago? 
“Mi scusi signora, ma lei chi è, e cosa ci fa qui?” Questa volta a parlare è Louis, che probabilmente era uscito con quell'idiota di mio fratello.
“L'ha portata lei a casa, non si manteneva in piedi, e sinceramente non capisco ancora come abbia fatto.” giro la testa verso Liam, e vedo che si siede molto lentamente su una poltrona. 
“Simona, stai bene? Ti fa male qualcosa?” Oh. finalmente aveva capito che doveva fare il fratello, e poi adesso potevo anche far vedere a tutti quant'ero brava come attrice.
Appena Harry poggia la mano sul livido, emetto una specie di gemito strozzato. 
Bene, credo però che sia stato sufficiente. Vedo mio fratello accucciarsi vicino al suo amico figo e mi accorgo che è davvero preoccupato così io lancio uno sguardo d'intesa a nonna Pina, ed entrambe scoppiamo a ridere. Cazzo, non ce la facevo più.
“Stai reagendo così perché sei ancora sotto shock?”  
Guardo i ragazzi uno per uno, sembrano davvero sconvolti tutti tranne il belloccio al mio fianco.
“Nonna Pina sei un genio! Non credevo fosse così divertente fare scherzi. Lei è formidabile, ora capisco perché suo marito l'ha sposata, con lei non si annoia mai.” 
Voltandomi vedo che mio fratello ha davvero una faccia da idiota, l'ha capito no che era tutta una bugia?
“Tu mi stai dicendo che era tutto uno scherzo?” 
Annuisco, mentre con una mano cercavo di togliere un pò di quel trucco, che cominciava a darmi fastidio. “Pina, la sa la canzone delle tagliatelle? Bene, lei è capace di farle? Così la prossima volta proverò ad avvelenarlo.”
“Oh ma fanculo!” Sbotta mio fratello abbastanza incazzato, mentre i ragazzi dopo essersi ripresi, scoppiano a ridere. Ma non sono normali eh! Sembrava che prima stessero per avere un infarto, mentre adesso lo avranno forse per le troppe risate. 
Wow neanche una donna incinta cambia umore così presto, che sono alieni?
Directioners, state attente, questi cinque non sono persone normali, tutto ciò è solo un travestimento. Presto uccideranno tutte noi, loro sono il nemico, e vi prometto che li ucciderò prima o poi, parola di una psicopatica che ha appena preso per i fondelli il caro fratellino amato da milioni di ragazze.
Sono un genio, veneratemi, tzè.
 














Wake me up
Finalmente ho aggiornato, ecco a voi il terzo capitolo.
A me non piace molto nonostante lo scherzo fatto ad Harry, ma cosa posso farci, sono una ragazza a cui non va mai bene niente.
Mi dispiace che il primo e il secondo capitolo non abbiano ricevuto molte recensioni, ma forse è perché sono ancora agli inizi, comunque ho deciso che se non piacerà proprio a nessuno, prima che inizi la scuola, cancello la storia, per poi eventualmente presentarmi con una nuova, mah chissà.
Come forse potete capire questa è la prima fan fiction che scrivo, e sinceramente a me piace più dilettarmi per le one-shot, solo che ho voluto provare a cambiare.
Comunque ora me ne vado, spero che qualcuno lo legga, adieu. 
#1YearOfWMYB
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***




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Where did you go?











 

 
Quanto cazzo è permaloso.
Ma i nostri genitori non potevano concepire due bambini con la stessa capacità di scherzare? 
“Harry, mi passeresti il sale?” gli dico guardandolo con un sorrisetto innocente, no la dolcezza non serve a nulla, i miei sforzi sono inutili.
Mio fratello intanto prende l'oggetto e lo passa al biondino, sempre con gli occhi rivolti verso il basso, anzi no, verso il piatto. “Niall passa questo a Simona, e dille che può evitare di parlarmi.”
Cazzo, uccidetemi. Era uno scherzo, non è mica morto nessuno, anzi no forse sto per commettere un omicidio.
“Basta mi sono rotta!” Butto il tovagliolo sul tavolo, e mi alzo facendo sbattere la sedia contro il muro. Minchia, queste scene da film sono fantastiche.
Mio fratello finalmente alza il volto, e mi squadra con un cipiglio alzato, che c'è, ha capito che la sua reazione è esagerata? “E adesso dove vuoi andare?”
Cazzi miei. “Non fare il fratello premuroso dopo che mi hai tenuto il muso da quando Pina è uscita, risparmiatelo.”
Mi devo ricordare di sbattere la porta altrimenti addio uscita da film.
“No tu da qui non ti muovi, hai sentito?”
Si, il cerume ancora non mi ha otturato le orecchie, purtroppo. “Voglio fare una passeggiata, ciao ragazzi.”
Mi avvicino alla porta abbastanza velocemente, per poi chiuderla con un grosso tonfo. Bene, e ora dove me ne vado? Mi conviene però camminare perché altrimenti mi fermeranno di sicuro.
Potrei andare dalla signora Pina? No, escludiamo quest'ipotesti, si mantiene così giovane che probabilmente con suo marito riesce ancora a fare dell'ottima attività fisica, quindi nothing.
Da qualche amica? No battuta pessima, non ne ho nessuna, troppo normali per una come me, che ama buttarsi da un ramo di un albero per provare a volare. Ah, mi raccomando non seguite questo mio esempio, perché posso assicurarvi che fa davvero male, soprattutto con un braccio rotto. 
Quindi posso sedermi su qualche muretto poco lontano da casa, e poi ritorno, oppure no. Okay ho deciso, passerò la serata in natura.



Cazzo però, oggi pomeriggio faceva caldo, e adesso che ho deciso di starmene per fatti miei, deve cominciare a far freddo? Oh, ma fottetevi, io me ne torno a casa, altro che natura.
Spero davvero che stiano dormendo, altrimenti si ricomincia con una nuova battaglia fra fratelli, che poi vincerò io, ma questi sono dettagli.
Bene, le luci sono spente il che vuol dire che ho via libera, quindi al mio tre apro la porta.
Uno ... mi avvicino e poggio la mano sul pomello, mentre con l'altra infilo la chiave nella serratura.
Due ... ho il cuore in gola, sembra una di quelle scene da film, okay niente televisione per una settimana, già mi sta sulle pall- oh no, devo vedermi grey's anatomy, quindi sarà per un'altra volta.
Tre ... faccio scattare la serratura ed entro. Okay, se continuo in questo modo è sicuro che arriverò in camere senza imbattermi in qualcosa.
Poggia il piede destro davanti, brava, poi quello sinistro, okay, e adesso mettiti in punta di piedi così sembrerai una libellula e nessuno potrà infastidirt-
“Dove sei stata?” Oh e ti pareva, sul più bello ci doveva essere quel pirla di mio fratello ad accendere la luce. 
Poggio di nuovo i piedi per terra, e porto le mani dietro la schiena, okay questa è la mia posa che assumevo da bambina per svignarmela. Mhm, però dallo sguardo del capellone, credo che questa volta non mi salverò.
“Mi hanno invitato ad assistere un orgia, era scortese non andarci. Papà ci ha sempre detto che non si declina un'offerta.” lancio uno sguardo alla cucina, e noto che ci sono anche gli altri ancora svegli. Ma non hanno sonno? Io sto per crollare. 
“Non prendermi in giro.” Sbuffa portandosi una mano nei capelli tanto amati dalle ragazzine. Cazzo ci trovano, non lo so.
Tu allora non fare queste domande. Ti avevo detto no, che uscivo a fare una passeggiata, di che ti preoccupi allora?”
“Di te, di chi mi devo preoccupare altrimenti? Mi sei rincasata oggi con una faccia piena di lividi, ed io che non sapevo che fosse tutto uno scherzo, mi sono alterato. Perché sei sempre così superficiale. Cazzo Mona, sei grande ora.” Ha la voce che gli trema? E davvero sono così? Non è colpa mia se provo ad innalzare un muro con gli altri, oppure a comportarmi da idiota, ho solo paura di soffrire, e lui non dovrebbe farmene una colpa, sa quello che è successo.
Ma nonostante tutto, lo abbraccio, e gli lascio un bacio sulla guancia, quando vuole sa anche essere un fretello protettivo e dolce mentre io continuo a non capire mai quando è ora di scherzare oppure di smetterla.
“Che ore sono?” Cerco di cambiare argomento, e guardo anche gli altri. Ma che hanno? Quelle facce con le bocche spalancate fanno ribrezzo.
“Avete visto un fantasma?”
“No, abbiamo visto la tua parte dolce per la prima volta.” A parlare è il bel moro. Minchia oh, se vuoi vedere come sono zuccherosa dimmelo che farò qualcosa solo per te. Oh, ecco che riesce la mia parte da psicopatica. “Sono le due di notte comunque.” 
Sto per saltargli addosso. No aspetta cos'ha detto? E' davvero così tardi? 
“Buona notte.”
Mi butto sul divano e chiudo gli occhi, mentre quei cinque dementi, ridono.
Oh, ma cosa ci trovano di divertente non lo so.
“Ah Malik? La notte chiuditi perché c'è il rischio che qualcuno, e non faccio nomi potrebbe stuprarti. Ah, e ragazzi? Anche voi, prima ho visto un gruppetto di bambine fuori, mi raccomando eh, io non voglio sentire rumori.”
Silenzio. Wow, sembra che possa ascoltare anche le cicali, okay adesso prendo un fucile e le ammazzo. 
Nessuno deve osare disturbare il sonno di una così dolce e bella -si fa per dire- ragazza, nessuno, o chiamerò nonno Alfredo e vi farò uccidere nel sonno, parola d'onore.
“E' uno zuccherino mia sorella, vero?”
Trucidatelo, oppure strappategli via la lingua perché con lui, mio nonno, che era anche suo, non ci fa nulla, e credetemi ho provato a fare pure una seduta spiritica, ma zero.
Come potete vedere, è ancora vivo e vegeto, pieno di soldi e fan scatenate: un bijoux.












Wake me up 

Sembrano anni, ma so che non è così, anche se mi dispiace non aver aggiornato la storia per parecchio tempo.
Wow, è da agosto che non scrivo neanche un capitolo, e so che per molti non è una grossa perdita, però sono mortificata lo stesso.
Fortunatamente, ieri mi sono ricordata di avere questo capitolo ancora incompleto, e così, tornata a casa, ho aperto word, e mi sono messa a scrivere. Ora non vi resta che leggerlo.
Mi piacerebbe davvero tanto sapere cosa ne pensate, anche qualche critica mi sta bene, ma almeno scrivetemi, così che possa anche conoscervi, eventualmente. 
Comunque, scusate di nuovo, ma badate bene, non vi ho ancora promesso nulla, perché so, che non sarò mai puntuale.
Vi dico però che sto già scrivendo il quinto capitolo, ma, poiché sono una ragazza molto impegnata -si fa per dire, sto sempre a leggere libri, e a studiare, cosa che mi prende molto tempo- capita che a volte mi dimentica di entrare su efp, quindi, perdonate questa maldestra ragazza.

Ora comunque vado, vi lascio in pace, so adieu.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***




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Mona 1 - Antonella 0.













Okay che mi ero buttata sul divano come un corpo senza vita, ma quel bastardo di mio fratello poteva pure prendermi in braccio e portarmi in camera.
Quello è tutto fumo niente arrosto, lo dicevo io. 
Io intanto ho un dolore pazzesco alla schiena, porco di quel riccio in calore, ci vorrebbero scherzi del genere ogni giorno così capisce cosa si prova quando qualcuno si sente male.
Entro in cucina, e mi siedo sulla sedia vicino alla finestra. E se per alleviare il dolore mi buttassi giù? Siamo al piano terra, non penso possa essere una cosa troppo disastrosa, minchia oh e che pensieri macabri questa mattina.
“Buongiorno!” esclama il biondino, alias l'amico del diavolo che deve ancora ripagarmi il panino che si è divorato. 
Lo saluto con un gesto secco della mano, e dopo ritorno a giocare con un cellulare che ho trovato lì vicino.  “Niall ehy, sai di chi è?”
“Dovrebbe essere quello di Liam, ah, quel ragazzo è così sbadato!” esclama con la bocca piena, ma come fa ad avere così tanta fame?
“Stavate parlando di me?”
Oh, ecco il Paolo Bitta dei poveri, alias il coglione di mio fratello, alias quel cretino che mi ha fatto dormire su un divano.
Tu. Ecco, e tu ti consideri un fratello dolce e responsabile?” gli punto un dito contro, sempre con fare molto teatrale.
“Perché, che ho fatto questa volta?” e me lo chiede pure? Roba da non crederci, è davvero stupido allora.
“Mi hai fatto dormire sul divano, idiota! Ora per colpa tua ho la schiena a pezzi e manco la colla può aiutarmi.” 
Intanto in cucina erano entrati anche gli altri tre ragazzi, che avevano già cominciato a mangiare. Ma cos'hanno al posto dello stomaco, un pozzo senza fondo?
“E mica ti potevo portare in camera in braccio, sai quanto pesi? Non sei una piuma sorellina, e la mia schiena, se proprio vogliamo dirla tutta, è più importante della tua.” Ah e ha ragione, lui è il cantante famoso mentre io sono solo la sorellina che non sa cosa fare della sua vita. Ma sti cazzi oh. 
“Mona io ero dell'idea di portarti in camera tua, però tuo fratello ha insistito a farti rimanere lì, quindi scusaci.” mi dice Payne, mentre si prepara del latte.
Ecco, lui si che è un così bravo ragazzo, come avrebbe detto nonna Adelina.
“Idiota, hai un amico così dolce e premuroso, mi chiedo come possa stare con te. Prendi esempio da lui, razza di cavernicolo canterino.” 
Li guardo, e poi saluto Liam con un bacio sulla guancia.
Ebbene si, lui si merita quel pizzico di gentilezza che c'è in me, che penso sia poco, ma pazienza, non si può avere tutto dalla vita.
“Perché con lui sei così gentile?” sbotta mio fratello, indicando me e lui con quella mano piena di nutella. Ma che ha fatto, il bagno nel barattolo?
“Perché lui ha pensato alla mia schiena, tu no.”
Sorrido agli altri, e torno in camera, dove mi butto sul letto.
La mia casa a mare, quando diamine sarà pronta?
 
 
 
“E allora io le ho detto: si sono Zayn dei One Direction, vuoi qualcosa? Sapete cosa mi ha risposto la ragazzina?” gli altri sembravano davvero interessati dal discorso del bel moro, che poi cosa ci vedevano di così bello in una bambina di dodici anni arrapata, non lo so.
“Voleva vederti in camera sua nudo, un sogno nel cassetto di tutte le donne.” sbotto allora io, facendo finta di guardare il documentario in televisione. Cazzo, non c'è mai nulla di bello quando è estate.
“No, mi ha chiesto se potevo darle il mio numero. Mona ehy, ma tu te le sogni di notte queste sparate?” mi chiede sorridendo.
Sapessi cosa mi sogno di notte, fileresti fuori di qua come un razzo, quindi meglio non dire nulla.
Scuoto la testa, e cambio pure canale, non me ne frega niente di cosa si mangiano i leoni.
“No amico, lei è così da quando è nata. Penso che mamma l'abbia fatta cadere dalla culla.” gli dice mio fratello, mentre poggia un suo braccio sulle mie spalle.
“Tu invece sei caduto in sala parto, i dottori poverini hanno provato a prenderti ma eri già così scemo da fare la pipì addosso a quei cristi, fratellino.”  
No questa non me l'ero inventata io, papà mi ha raccontato che l'idiota, appena nato, aveva annaffiato tutti i presenti in sala, o quasi, papà ad esempio, si era salvato perché era svenuto dopo aver visto il sangue, scemo.
“Medico bagnato, reparto fortunato.”, risponde sorridendo, mentre mi pizzica una guancia. 
Quindi la pazza ero io? Ah bene, allora lui è un nuovo esemplare di essere vivente senza cervello, ci completiamo a vicenda, come si suol dire.
“Zayn ritornando alla nostra fan, poi che hai fatto con lei?” chi è quel beato uomo che gli ha chiesto sta cazzata?
“Ma secondo te Lou io sono così scemo da dare il mio numero ad ogni fan che incontriamo?” ah, il pirla era Tomlinson, mentre per quando riguarda il figaccione, si era scemo, chiamatelo pure sesto senso. “Le ho spiegato che non potevo per la mia tranquillità, e anche se ci sono voluti venti minuti, alla fine ha capito e mi ha chiesto solo una foto e un autografo.”
“Ma voi davvero non vi stancate di tutta questa popolarità?” chiedo poggiando la testa sulla spalla di mio fratello, ecco ho trovato qualcosa di utile da fargli fare quando sono stanca: sarà il mio cuscino.
“Perché, a te dormire stanca?.”
Ma che domande sono? Come può stancarmi qualcosa che un essere umano sfrutta per riposarsi? “No, ma è per questo che uno dorme, fratellino, in questo modo ti rilassi e riprendi tutte le energie.”
“Ma no, dico a te piace dormire, quindi lo faresti sempre, beh a noi piace cantare, e le fans sono coloro che ci aiutano a farlo. Sarà anche stancante, ma è fantastico.” sorride, guardando anche i suoi amici che ricambiavano, mhm, bah.
“E poi, guarda quante ragazze vorrebbero baciarci.” ecco, questa se la poteva pure risparmiare, devo insegnare loro, che non devono dire proprio tutto quello che pensano, questo posso farlo solo io, perché io sono molto avanti e più simpatica di Antonella the best, che però ha delle amiche alias cagnolini che io non ho, momento, momento, momento, ma io ho un fratello alias superstar che lei invece non ha, tiè.
Mona 1 - Antonella 0.












Wake me up 


Ecco a voi il quinto capitolo.
So che non sono molto lunghi, ma è perché altrimenti potreste annoiarvi, quindi cerco di non superare un certo numero di pagine di word, ma se avete richieste, potete scrivermi, non mi lamento di certo.
Per il momento siete, credo, ancora in pochi a leggere la mia storia, ma spero che questo cambi, e spero anche di ricevere altre recensioni. 
Credo che sia importante, per chi scrive, leggere i commenti di chi invece legge, in un certo senso, ti fa sentire realizzato.
Comunque io ora vado, non ho nessuna intenzione di annoiarvi, perciò, adios.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***




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Mona, are you okay?













“Tu mi stai dicendo che hai chiamato papà? E perché scusa? Volevi farlo preoccupare? Bene, ci sei riuscito, complimenti. Ma ti rendi conto che lui non deve sapere nulla di ciò che succede qui, durante la sua assenza? Perché ti ostini a non capirlo? Sai com'è fatto, è capace pure di prendere un aereo e tornare qui, anche solo per strangolarmi.
Sei uno stupido, come fai a non capire questo? Anche Louis, sa che non bisogna disturbare chi è in viaggio, chi guida o chi più ne ha più ne metta .. perché tu invece non sai nulla? E poi, cosa ti costava chiamare qualche parente più vicino a noi, invece di nostro padre, cosa?”
Okay, calma Mona, altrimenti rischi anche di morire giovane. Prendi un bel respiro profondo, bevi un pò d'acqua, e conta fino a dieci. 
Uno .. due .. tre .. quattro .. cinqu- no, ma dico io, si può essere più stupidi? Per uno scherzo -per chi non se lo ricorda, quello fatto con la signora Pina- chiama papà, e se invece gli avessi detto che ero incinta, come avrebbe reagito? Sarebbe morto per andarlo a dire a tutti i nostri antenati, per poi resuscitare? Minchia, non può fare così.
“Ti ho già detto che mi dispiace, cos'altro vuoi?” Sbatte un pugno sul tavolino in salotto, mentre con l'altra mano, cerca di trovare qualcosa in tasca.
Ah, e adesso fa pure la parte dell'incazzato? Oh no, tutto ma non questo.
“E' inutile che ti alteri così, perché quando ti avevo chiesto scusa io per lo scherzo, mi hai comunque tenuto il muso quindi adesso è inutile che fai la parte dell'insofferente, perché giuro che questa volta commetto un omicidio.”
Bevo un altro sorso d'acqua, mentre con la coda dell'occhio guardo Liam, che cerca anche se invano, di farmi calmare mentre gli altri tre sono seduti accanto a mio fratello. Non mi importa di fare la parte della pazza, tanto questo già lo sanno, ma devo sfogarmi, e mio fratello adesso, è il mio sacco da box.
“Senti scusa okay? Volevo solo far sapere a papà che razza di figlia ha.
Una stupida bambina che prova piacere nel prendere per il culo la gente, oppure nel far preoccupare quelle poche persone che ha al suo fianco. E sai? Questa è solo colpa tua, perché non sai accettare chi è diverso da te, oppure chi non si comporta come te. Ho capito che hai sofferto, ma hai diciotto anni, cosa ti costa andare avanti? L'unico amico che avevi se n'è andato chissà dove e con chissà chi, e non si sa neanche per quale motivo. Colpa tua? Non lo so. Ma una cosa invece la so Mona, tu hai paura, ma non puoi continuare così, perché è vero che era tutto risolto, ma io non sopporto le tue scenate, non sopporto le tue battute, e non sopporto che tu non prova emozioni. Come adesso, ti sto dicendo tante di quelle cose, perché voglio che tu reagisca, e l'unica cosa che sai fare, cos'è? Aprire la bocca per la sorpresa? Sei ridicola.”
Ho la netta impressione, che sia successo quello che ho appena sentito. 
E come minchia siamo arrivati a questo punto? Stavamo parlando di lui, come ha fatto a capoivolgere la situazione? Come? E cosa più importante, è davvero questo che pensa di me? 
Bene, vuol dire che sarà l'ultima volta che ci parleremo.
“Non credi di esagerare?” 
A parlare è Zayn, e strano a dirsi, non ho neanche la forza di fare battute su di lui. Ora, l'importante è uscire fuori di qui.
Se continuo così, facendo lentamente marcia indietro, nessuno si accorgerà del mio tentativo di fuga, perché quando lo faranno, sarà troppo tardi.
“Mona, tutto bene?”
Questa volta è Louis, che con una mano cerca di prendermi il polso, mentre con l'altra prende qualcosa non so bene da dove, e la lancia a quello che dovrebbe essere mio fratello, ma che in realtà, preferirebbe sicuramente avere uno zoo in casa, piuttosto che una cretina come me.
“Mhm .. ehm .. si, non preoccuparti. Ho solo .. emh ecco, si, bisogno di riposare. Sono stanca, quindi ora vado, e poi prendo a parole questa scimmia. Tutto okay, davvero.” 
Mi impongo di sorridere, anche se forse so che non sono abbastanza convincente, ma cerco di rendere credibile il tutto con un 'okay' fatto con il pollice e l'indice. Prima vado in camera, e prima finisce questo strazio.
Mi giro, e lentamente mi dirigo verso le scale. Ho bisogno di reggermi con quasi tutte le mie forze allo scorrimano, perché altrimenti rischio di cadere, ed io, non posso mostrarmi debole, non di nuovo.
Avanzo lentamente, e quando arrivo poi alla mia stanza, sento un forte rumore che si propaga nel silenzio della casa. Sono così sconvolta però, che non riesco a capire se è caduto qualcosa, oppure se è il rumore di uno schiaffo.
Bene, ora però non mi interessa. Sono in camera, finalmente immersa nel buio più totale, e con la porta chiusa a chiave. Ora quello che ci manca, è solo un pò di musica, e detto fatto perché mi avvicino allo stereo che ho vicino al comodino, e clicco sul tasto play.
Ora si, che sono libera di sfogarmi.
 
 

 
 
“Zayn, che hai fatto?” A parlare è Liam, che cerca ancora di stabilire un certo ordine, ma ormai il danno è fatto.
“Quello che avrebbe dovuto fare qualche minuto fa, Mona. Ma l'hai vista anche tu, no? E' scappata in camera come se fosse una ladra, e perché? Perché quest'idiota non capisce quando è il momento di tacere, e tu -si volta verso Harry, che continua ad avere la testa bassa- davvero pensi di aver fatto la cosa giusta? Cazzo, ma tu hai visto i suoi occhi? Ti stavano supplicando, e avresti dovuto capirlo subito che non era né il momento e né il luogo giusto per parlarne, e trattarla così. L'hai distrutta, e non te ne sei reso conto.”
Riesco a sentire le loro voci, nonostante la musica nell'aria. Stanno litigando? Non lo so, ma sono contenta che almeno qualcuno abbia capito, non sono idioti come in realtà possono sembrare.
“Cosa credi, che l'abbia fatto di proposito? Oh beh, allora non hai capito niente di me. Mi è scappato, okay? Non volevo, ma l'ho fatto ed ora mi sento uno schifo.”
“E fai bene, perché hai davvero dato il peggio di te stesso, e perché poi? 
Solo perché dovevi fare l'idiota. Quando capirai che l'ultima parola non puoi sempre averla tu? Quando Harry?”
Questo invece è Louis, che prima, se avesse potuto, avrebbe ammazzato mio fratello, ne sono sicura.
Lui sa, o almeno in parte, ciò che ho passato, quindi credo sia normale anche questa sua reazione. Si okay, mi dispiace un pò per mio fratello perché ha quasi tutti contro, ma quella offesa rimango io, e comunque ho anche deciso che smetterò di continuare questa commedia.
Basta, ha detto che non mi sopporta più? Bene, da oggi in poi sarà figlio unico, perché questa notte me ne vado. 
Starà bene anche senza di me, e non è una frase fatta.












Wake me up 


Ecco a voi il sesto capitolo.
Non mi ricordo se vi ho accennato di questo capitolo, ma beh, come potete notare, è iniziato come tutti gli altri, ovvero, con toni superficiali, quasi giocosi, ed è finito .. così, ma okay, no?
Per il momento siete, credo, ancora in pochi a leggere la mia storia, ma spero che questo cambi, e spero anche di ricevere altre recensioni. 
Credo che sia importante, per chi scrive, leggere i commenti di chi invece legge, in un certo senso, ti fa sentire realizzato.
Comunque io ora vado, non ho nessuna intenzione di annoiarvi, perciò, adios.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***




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I am a genius.













Uno quando scappa di casa, cosa si porta?
Computer, spine di verio genere, cellulare, e via dicendo? Oppure, pupazzi, libri e un cuscino?
Oh beh, io taglio la testa al toro, ed infilo nella borsa quel vecchio libro che devo ormai consegnare, quindi meglio finirlo il più presto possibile, il cellulare, il cuscino, e poi .. ah si, il mio coniglietto portafortuna.
A proposito del coniglietto, dove l'ho mess- ah che sbadata, sta nell'armadio, sono ormai cinque anni che non lo uso più, però mi è sempre piaciuto.
Avevo anche la mamma coniglio, che un tempo, usavo come cane, infatti la portavo a spasso per la casa, però poi un giorno non la trovai più, e venni a sapere, solo dopo, che il mio adorato papà, colui per cui è iniziato tutto questo casino, l'aveva regalata a mia zia .. che poi mi chiedo, lei cosa ci faceva? Io almeno ci giocavo, ma non posso dire lo stesso di lei.
Comunque, ritornando alla preparazione della borsa, mi sono appena resa conto, che non ho portato nessun abito di ricambio, e devo rimediare perché non voglio di certo puzzare. Sono una signorina per bene, io.
Allora, credo che dieci maglie e altrettanti pantaloni vadano bene, in più, prendo le mie scarpe preferite, poi le infradito e .. ah, boh, non lo so, male che vada, torno a casa -ovviamente entro dalla finestra, che fa molto film romantici/drammatici- e prendo qualche altra cosa.
Sono un genio, l'ho sempre detto ao.
Ora che la borsa è pronta, che faccio? Devo aspettare che i ragazzi vadano a dormire, perché è vero che uscirò dalla porta, ma è anche vero che sono parecchio maldestra, quindi mi conviene aspettare le due o le tre. Casomai, prima di andare via, potrei andare in camera di quel cretino di mio fratello, per lasciargli una bella sorpresa. Uno specchio così che possa ricordarsi ogni giorno del taglio che gli farò durante il sonno. Oh no no no, assolutamente no. Ho detto che con lui non ci avrei parlato, e sinceramente, meglio scappare senza fare niente, che entrare nella stanza dello stronzo.
Si nota vero che sto meglio adesso?
Continuo a fare battutine come se niente fosse, e ogni riferimento al bastardo, con nuovi soprannomi, è puramente casuale.
Non sono una ragazza che porta rancore, cosa ve lo fa pensare? Forse il fatto che da piccola diedi un forte calcio negli stinchi a mio padre perché aveva mangiato la mia parte di gelato? Oppure, il fatto che vorrei tagliare tutti i capelli di quell'idiota?
Comunque sia, sappiate che vi state sbagliando, io sono per il 'peace and love.' 
“Mona, tutto bene lì dentro? Puoi aprirmi così entro e parliamo?” perché ogni volta che inizio un monologo, c'è sempre qualcuno pronto ad interrompermi? Non si fa così, bisogna portare rispetto, minchia.
“Sto bene, ora puoi andare, chiunque tu sia.”
Beh si, perché dovete sapere che stando due ore chiusa in camera, con la musica ad alto volume, pensando a cento modi per ammazzare il proprio fratello, una povera crista non riesce a riconoscere più un cazzo .. figuratevi che quando mi sono alzata, e mi sono specchiata, stavo per lanciare la spazzola davanti allo specchio.
Si okay, so di non essere miss Italia, ma alla vista di due piccoli mostriciattoli -che poi sarei io, e si, vedevo doppio- mi sono spaventata. Poi però, mi sono risvegliata in tempo -fortunatamente- e pericolo scampato.
“Sono Niall, e vengo in pace .. ho portato anche due panini, uno per me e uno per te. Mi fai entrare?”
Per caso il biondino mi ha spiato? Perché altrimenti non mi spiego come faccia a sapere quale sia il mio punto debole, no che non si noti, per carità.
Comunque, l'idea di mettere qualcosa sotto i denti è particolarmente eccitante, tanto da farmi riuscire ad aprire la porta, ovviamente prima, ho nascosto le prove della mia imminente fuga.
Lo ripeto, sono un genio.
“Ah, pensavo fosse più difficile.”
Mi dice, sorridendo appena, una volta entrato in stanza.
Okay, analizziamo la situazione. Mi sono messa il pigiama, ho la stanza nel buio più totale, ho i capelli di una che si è appena svegliata e gli occhi di una che ha appena finito di .. piangere, oh mio dio.
Ed io che non dovevo farmi vedere debole. Presto, ripariamo ai danni oppure .. oh ma fanculo, ormai ha visto, se n'è accorto, quindi adesso l'importante è chiudere di nuovo la stanza a chiave, almeno così nessun'altro capirà cos'è successo qui dentro.
“Vuoi uccidermi per caso? Ti ricordo che ci sono dei testimoni che mi hanno visto salire in camera, non la passerai liscia, ti avverto.”
Prova ad alleggerire l'atmosfera il biondino, e lo devo ammettere, riesce anche a farmi ridere leggermente.
“Non sarebbe male come idea, però no, mi sei simpatico e quindi ti risparmio, a patto che tu non dica a nessuno ciò che hai visto qui dentro, e soprattutto ciò che hai visto sul mio volto. Sono stata chiara, vero?”
Lo vedo portarsi una mano alla fronte, come se stesse salutando un suo superiore, ed infatti:
“Si signor capitano, resterà tra di noi, lo giuro. Parola di scout.”
“Perché scusa, tu sei uno scout?”
Gli dico sorridendo, ma mantenendo comunque uno sguardo vigile. Non si sa mai, meglio essere previdenti.
“No, ma ho sempre voluto dirlo, quindi grazie per avermi dato quest'occasione.”
Lo vedo sedersi sul mio letto, mentre con una mano mi porgeva il panino, e con l'altra si portava il suo alla bocca. Che ragazzo intelligente, sa che con il cibo si risolve tutto. Un punto a suo favore.
“Comunque -riprende, con la bocca ancora piena- cosa stavi facendo, qui, tutta sola soletta?”
Ah, cerca anche di far finta di niente, eh bravo il biondino, così si fa.
“Oh ma niente, sai le solite cose: sedute spiritiche, maledizioni e cose del genere. Ma senti un pò -mi siedo anch'io, però sulla poltrona di lato- come mai sei venuto? Pensavo rimanessi giù con gli altri.”
“Ho visto come hai guardato tuo fratello, e non solo io, il bello è che sono riuscito a convincere i ragazzi a farmi salire, ma è stata un'impresa ardua, soprattutto con Zayn -e mi fa un'occhiolino, ma wtf?- però come puoi vedere, ci sono riuscito.”
Annuisco, ma tanto non me ne frega più di tanto, mi sono fermata al bel moretto che ha dato del filo da torcere al nostro bel biondino. 
Eh bravo Zayn, tu si che mi sei simpatico, hai detto quelle cose a mio fratello e in più, hai anche insistito a salire, let me love you babe.
“Una sola domanda, prima di andare di nuovo a dormire che ho sonno. Cosa volevi insinuare con quell'occhiolino?”
Niall si alza dal letto sorridendo per poi avvicinarsi alla porta e aprirla. Eh bravo, non è impedito come mio fratello.
“Oh niente, ho un tic all'occhio, tutto qui. Comunque riposati, ci vediamo domani.”
Ed esce. 
Uhm, okay.
Ed io vorrei vorrei scendere giù per ammazzarlo, ma non posso perché potrei incontrare il babbuino, alias mio fratello, alias l'insensibile, alias il coglione, alias il deficiente, alias l'arrogante, alias il maschilista, alias chi più ne ha più ne metta, e comunque avete capito, quindi evitiamo.
Poi 'ci vediamo domani' si nei tuoi sonni biondino, io questa sera lascio tutto.
E dire che mi dispiace, perché lui mi sta simpatico, Liam anche, Louis è un caso a parte ma lo adoro e Zayn, beh no comment, potrei risultare volgare, non che mi interessi sia chiaro, però meglio evitare, ho un rating da rispettare.
Comunque stavo dicendo, forse mi mancherà anche quel troglodita di mio fratello, ma alla fine la colpa è sua, poteva anche evitare di fare il saggio all'improvviso, poteva prepararmi psicologicamente prima, e invece no, quindi ora si frega, tanto io un'idea su dove andare ce l'ho.
L'amico mio, quello che Harry ha accennato, non è scappato, e sono sicura che sarà pronto ad aiutarmi, prima però, devo avvertilo.
E tanto per dire, il non avere tanti amici, è una mia scelta. 
Mhm si dai che avete capito, è la cazzata che spesso sparano le single che vogliono a tutti i costi un ragazzo, ma la differenza tra me e loro sta nel fatto che io non sono così patetica, o ridicola, come insinua invece quel mostro di mio fratello.
Io sono solo previdente, e quindi scappo prima di potermi far male, ecco tutto.
Sono un genio, l'avevo già detto per caso? 













Basta con questo 'wake me up' devo trovare un nuovo saluto. 
Mhm, I don't know, credo di doverlo pensare, per adesso mi accontento di salutarvi normalmente, ma don't worry, presto troveremo qualcosa lol.
Purtroppo non ho aggiornato la storia subito, ma ho avuto un problema, tipo che ogni volta che dicevo 'mi fa male la testa' tutti rispondevano con 'è il computer, stai troppo tempo lì vicino' e così ho deciso di staccare un pò, poi ho preso la febbre, anche se lieve, e adesso vi sto scrivendo alle otto di sera perché mi son detta 'okay basta, è vero che non sono molto conosciuta e così anche la mia storia, ma devo pubblicare, costi quel che costi' e quindi, eccomi qui.
Purtroppo ho notato anche che non ho ricevuto nuove recensioni, mi dispiace ad essere sincera, però continuo a pensare positivo, magari arriverà anche il mio momento lol.
Comunque ora vado, sto scrivendo troppo ahahah alla prossima chicas, yo.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***




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Bye Fabio and thanks.














“E quindi mi stai chiedendo di ospitarti a casa.”
No, in realtà gli ho chiesto di mandarmi a fanculo per telefono, mah, vedete un pò voi con chi me la devo fare, è la quinta volta -e non esagero- che lo ripete. 
E poi si lamentano pure se sono cresciuta in questo modo, ma fatevi delle domande, cazzo.
“E' un problema, splendore? No perché sai che non mi interessa vero? Sono capace di venire fin sotto casa tua, appostarmi fuori, ed aspettare lì, ore ed ore, tanto non mi smuove nemmeno un carro atrezzi, ne sei consapevole, no?”
Mi conosce troppo bene, quindi sono inutili anche queste domande retoriche.
“Ciccia, non soffro di alzheimer, mi ricordo troppo bene. Ma tornando alla tua richiesta, per quanto tempo vorresti rimanere qui da me? Sai vero, che non porta a nulla la fuga?”
Un'altra cosa che dovete sapere di lui, è che cerca in tutti i modi di analizzarti, e non importa se sei un parente, un amico, un estraneo, un animale o quant'altro, lui lo farà, che tu lo voglia oppure no. Ma strano a dirsi, questa è una cosa che mi piace, a volte, naturalmente. Anche perché è stato questo sua parte da psicologo a farci conoscere, quindi possiamo dire che è tutta opera sua se adesso siamo amici. Beh, ovviamente anch'io ho fatto la mia parte, e quindi, eccoci qui.
“E comunque -riprende, sempre con quel suo tono calmo- sei davvero sicura di questo? A tuo fratello verrà un infarto. Immagina la scena: si alza, va in bagno, fa tutto quello che di solito si deve fare, scende in cucina e si prepara la colazione, poi ti porta qualcosa in camera, bussa ma nessuno gli risponde, quindi apre la porta e boom, scopre che la sua adorata sorellina è scappata di casa dopo la sua predica da fratello maggiore. Poi urla, e arrivano anche gli altri amici, lo trovano sconvolto, e notano anche loro che la camera è vuota. Provano a fare mente locale per capire qualcosa, ma non sanno neanche come rintracciarti, uhm sai? Forse dovrei fare il regista, mhm, penso proprio di si. Tu che pensi? I tuoi amichetti potrebbero aiutarmi a fare pubblicità?”
Ah, e un'altra cosa che dovete sapere di lui, è che si perde in un bicchier d'acqua. E' fantastico come parte da una tesi, e poi ne arriva ad un'altra, oppure lascia in sospeso un ragionamento o, come in questo caso, spara cazzate anche solo per sentirmi ridere, e devo dire che ci è riuscito anche questa volta.
Ovviamente lui sa cos'è successo, ma lo ringrazio mentalmente, perché ha subito archiviato il discorso, sa che non voglio parlarne. 
Mi conosce bene, nonostante tutto.
“No oddio, poi ti immagini i giornarli? Tipo: Harry Styles, amato da milioni di ragazzine, ricoverato in ospedale a causa di un brutto schock causato proprio da una di queste, nonché sorella minore. Si dice che la ragazzina sia scappata di casa, ma gli altri membri della band, continuano a negare l'accaduto. Cosa sarà successo in reatlà? Nel frattempo, ci sentiamo in dovere di dire che il tanto amato cantante non è in fin di vita, quindi tranquille chicas.”
Dico mentre apro la finestra della mia camera, ed inspiro una bella boccata d'aria fresca. 
“Apparte il 'chicas' finale, direi che il tuo, è un articolo coi fiocchi. Non ti facevo così intelligente, lo ammetto.”
Ah, quindi pure stupida ero? Bene, questa me la lego al dito.
“Senti ciccio, io ho un quoziente intellettivo molto più alto del tuo, e se solo volessi, potrei mettermi anche ad analizzare le persone, un pò come fai te, solo che lo farei come lavoro.
Sai quanti soldi potrei fare? Mhm, se diventerò ricca, ricordami di ringraziarti.”
Mi piaceva parlare con lui, perché alla fine, Fabio -minchia, avevo dimenticato di dirvi il nome-, ha sempre avuto una specie di potere, quello che io quando ero più piccola chiamavo 'il potere di far ridere le persone' un nome molto originale, vero? Beh si, ero intelligente già da bambina, cosa ci volete fare. 
“A parte che tu non hai bisogno proprio di soldi, ma ti ringrazio, questo vuol dire che poi mi pagherai, anche se in ritardo, l'affitto della casa, ovviamente metà, che sia chiaro. Tu che dici?”
E lo sentii a sento trattenersi dalle risate, che bastardo.
“No, ci ho ripensato, questo lavoro è tuo. Comunque, forse si, dovrei pagare qualcosa ..”
E mi sentii una vera egoista, anche se per qualche minuto solamente.
Che razza di amica è una che viene ospitata, ma non si preoccupa nemmeno di dividere le spese?
“Mona, stavo scherzando, lo sai. Non devi pagare niente, tu mi hai chiesto aiuto ed io te l'ho dato, basta, non farti paranoie. In questa casa ci si può vivere tranquillamente in due.”
E questa volta, aveva lasciato il tono scherzoso, per usarne uno più serio, che poche volte utilizzava.
“Si, so che stavi scherzando, ma alla fine io sto per venire a vivere da te, e la convivenza è difficile, almeno lasciami pagare qualcosa. L'hai detto anche tu, i soldi non mi mancano.”
Presi a giocare con una ciocca dei miei capelli, mentre aspettavo -strano a dirsi- con ansia, la sua risposta.
“Tanto è inutile parlare con te, sei così testarda che sarebbe inutile. Okay, ma non pagherai l'affitto, solo qualche spesa superficiale, e basta. Non si discute, anche perché ora devo proprio andare, e non ho tempo. Puoi venire quando vuoi, la chiave è sempre in quel posto. Ciao.”
“Ciao Fabio, e grazie.”
Okay bene, è tutto pronto, ora devo solo aspettare .. ovviamente, senza far capire nulla ai ragazzi, e in questo, lo so, sono un genio.
Anche se .. non avrei mai e poi mai sospettato che dalla finestra di lato, una persona avesse sentito parte della mia conversazione.
 
 
 
 
No basta, io scendo.
Sto da due minuti buoni a dondolarmi avanti ed indietro, che poi, cosa mi costa? Male che va, se incontro il babbuino, lo ignoro, non sarà difficile, no?
Poi non mi interessa, la casa è sua quanto mia, quindi ho il diritto di girovagare per le stanze, nessuno me lo impedisce. 
Okay su Mona, raccogli le tue forze, fai un bel respiro profondo che sei anche vestita così non farai brutta figura, e scendi.
Uno .. mi avvicino alla porta della mia camera.
Due .. giro il pomello, e lentamente la apro. 
Minchia, questo mi sembra un dejà - vu, e a me non sono mai piaciuti.
Tre .. avanzo lentamente, scendo le scale, e mi ritrovo davanti alla porta della cucina.
Quattro .. apro anche questa, ma non con la stessa lentezza di prima, e come se niente fosse, entro. Dai, alla fine, non è stato così difficile, imbarazzo a parte. Ebbene si, perché dovete sapere che adesso in cucina, c'è un silenzio che sto cominciando ad odiare profondamente, la tensione si potrebbe tagliare con un coltello. 
“Ciao.” Il primo a spezzare quell'imbarazzante silenzio è Niall, che sorridendo mi porge un bicchiere d'acqua, mentre con la coda dell'occhio noto Louis che si scambia strani sguardi con Liam. Minchia succede, e dov'è Zayn? Quel bell'imbusto che credo mi abbia anche difesa?
“Harry è uscito, e non è ancora tornato, quindi puoi stare tranquilla.”
Un momento, di chi è quella voce? Mi giro, e noto che si tratta proprio dell'ultima persona che ho nominato nel mio monologo. 
“Bene, non mi interessa, tanto sto per uscire anch'io.”
Forse scappare in questo modo, è la soluzione più facile. Posso sempre dire di dover andare in palestra, così spiego la presenza del borsone, poi quando verso sera non mi vedranno arrivare, potrei mandare un messaggio, oppure aspettare una chiamata. Tanto non sono io quella che dovrà preoccuparsi, e di certo non aspetterò le due o le tre.
“E dove vorresti andare? Potrei accompagnarti, tanto non ho nulla da fare.”
Cazzo no, per quanto può farmi piacere avere la sua compagnia, non posso. 
Mi giro a guardarlo, e noto che mi sta fissando in uno strano modo, forse è solo una mia impressione? Mhm si, credo di si, troppo stress, una ragione in più per lasciare questa casa.
“Ehm no, avrai di meglio da fare, non preoccuparti.”
Mona, sii più convincente, minchia. 
“No insisto, così poi ti porto a casa io e non devi stare troppo tempo fuori.”
Un momento, è sempre una mia impressione, o sta facendo di tutto per uscire con me? Che si sia innamorato? Oh Zaynuccio caro, quanto sei dolc- ehm no, one second, ora non posso farmi distrarre, ho una missione da portare a termine, ma come potrei uscirmene?
“Zayn mi dispiace, ma abbiamo un'intervista da fare, quindi non puoi accompagnarla. Purtroppo dovrà arrangiarsi.”
Oh minchia che botta di cul- ops, di sedere, pardon.
Guardo il belloccio con un finto sguardo dispiaciuto, e dopo aver salutato tutti, mi dirigo in camera. 
Tutto pronto per la fuga, e sembra proprio andare tutto in mio favore, wow che bello, per una volta la fortuna ha deciso di non girarmi le spalle, thank you and let me love you. E' un pò troppo? Uhm no, sia mai che si incazza, poi mi manda all'aria tutto il piano. 
Okay, tempo un quarto d'ora e scendo.
Addio mia adorata stanza, ti ho sempre amata nonostante tutto, e devi sapere che ho lottato con le unghie e con i denti per prenderti;
Addio scrivania, che tanto adorata non sei. Tu mi hai vista sempre in difficoltà, e non hai mai alzato una delle tue quattro gambe per aiutarmi, infame;
Addio armadio, non mi mancherai più di tanto, quello di Fabio è più grande, e poi dovrà contenere solo pochi vestiti;
Addio tappeto che mi hai rotto la minchia fin da bambina, ogni volta che camminavo, tu eri pronto a farmi inciampare. Dovrei bruciarti, lo sai?;
E .. addio mio adorato letto, tu mi mancherai quasi più della stanza, anche se era sottinteso. Ho passato dei bellissimi momenti con te, e credimi, non vorrei abbandonarti, ma devo. E' difficile lo so, ma ce la caveremo perché non sarà per sempre, te lo prometto sui ricci di mio fratello, che possano cadere o lisciarsi anche subito se mento.
 
 










Da oggi in poi, o meglio, da oggi finché non mi stancherò, inizierò con bonjour finesse, carino no?
Bene, allora, ecco a voi l'ottavo capitolo .. inizia con Mona che chiama Fabio, un suo vecchio amico, che non la lascerà mai nei guai, potete notarlo anche nel capitolo che precede il mio spazio, e poi abbiamo anche Zayn che prova a parlare con la ragazza, purtroppo però, ha le mani legate a causa dell'intervista, peccato no? Beh, però serviva alla storia, quindi alla fine, va bene anche così.
Ho già pronto il nono capitolo, mi manca giusto qualcosa, e presto pubblicherò anche quello .. spero solo che questo vi piaccia.
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate (si, lo so, non ho molte recensioni, ma lasciatemi sognare lol)
Ora comunque vado, ci sentiamo presto, bye.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***




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Bonjour finesse.















Ci sono riuscita, ho finalmente chiuso la porta di quella che era la mia ex casa.
Minchia che brutta parola 'ex' anche perché poi tornerò, non subito, o almeno credo, ma non appena Zayn capirà di essersi follemente innamorato di me, prendo il primo taxi che incontro, e rincaso, facendomi trovare in ginocchio con un anello, no alt, freniamo le fantasie. 
Posso anche accontentarmi di due o tre notti di sesso sfrenato, e qualche bacetto nel pomeriggio, sono troppo giovane per legarmi a qualcuno in un modo così drastico.
Comunque, riprendiamo il filo del discorso, come avrete potuto già capire, non mi trovo più nella mia abitazione, ma vi chiederte: e adesso dove minchia è andata questa psicopatica? Niente paura, vi voglio bene anch'io, e soprattutto mi amo così tanto che di certo non sono andata a suicidarmi .. e comunque, sono davanti alla porta di Fabio. 
Ero convinta di avergli detto di non uscire, o almeno nella mia mente l'ho fatto, e dannazione, ora mi trovo chiusa fuori come un'idiota, o meglio, come un pesce fuori dall'acqua, wow e che paragoni.
“Senti ciccia, smettila di rompere le palle, evidentemente non c'è nessuno in casa, sparisci.”
Poteva quella voce, farmi sorridere come un'idiota? 
Ah, e aspetta, cosa mi aveva appena detto? Ma io adesso gli frantumo le ossa, fanculo.
“Sparisci lo dici al tizio che ti sarai fatto ieri sera, e non a me, razza di idiota travestito da fighetto.”
Gli voglio tanto bene, si nota? 
Ah, e un'altra cosa che salta all'occhio, è l'utilizzo della parola 'tizio' al maschile, vero?
Bene, perché mi sono appena ricordata che in tutto questo trambusto, mi ero completamente dimenticata di dirvi che Fabio non è gay, no signori, ma bensì bisessuale, bello vero? Ora ragazze e ragazzi di ogni dove, se avete bisogno di una notte di pura passione, sapete dove e a chi potete rivolgervi, e vi dirò, è parecchio bravo .. non che io ci sia andata a letto, per carità, no okay, questo sarcasmo è fuori luogo, ci sono andata, ed è stato pazzesco e questo, è anche un'altro dei tanti motivi per cui non è più venuto a casa. 
No, non aveva paura di mio fratello, bensì aveva timore di potersi eccitare davanti a cinque ragazzi uno più bello dell'altro, quindi, ecco sveltato il mistero.
“Sempre gentile, wow.”
Mi supera e con uno scatto apre la porta con una spallata.
Minchia, se avessi saputo che sarebbe bastato così poco per buttarla giù, a quest'ora sarei già sul letto. 
“Sai che mi piace trattarti rudemente, mi sento potente.”
Gli sorrido, mentre avvicino le mie labbra alle sue, beh ecco, questa era una cosa che non facevo da tanto, anzi forse è meglio dire, troppo tempo. 
Abbiamo inziato a salutarci in questo modo per infastidire mio fratello, che non voleva vedere certe effusioni a casa, ma poi è diventata un'abitudine, così quella di toccarci, beh tra amici si fa questo.
No okay, tra me e Fabio, poi tra voi non lo so.
“Sempre più idiota, e comunque, qualcuno ti ha seguita?”
Alzo un sopracciglio confusa, siamo in un poliziesco e non lo sapevo?
“Mi sottovaluti agente 007, per chi mi hai preso?”
Mi faccio beffa di lui, mentre mi guardo un pò in giro .. mhm, pensavo fosse più piccola.
“Ha ha ha, guarda, mi sto piegando in due dalle risate.”
E' troppo scazzato per i miei gusti, mhm, qualcuno gli avrà dato buca.
“Perché mi sembri uno yogurt scaduto? Forse qualcuno non ti ha fatto avere l'orgasmo che tanto avevi desiderato?”
Quanto sono cattiva e perversa a volte, wow, mi spavento da sola; però dai, è bellissimo prenderlo in giro. 
E comunque, io stavo solo scherzando, invece il suo cattivo umore dipende davvero da questo poiché lo vedo sedersi sul divano, e iniziare così a parlare a raffica.
“Ti rendi conto? Mi ha abbandonato lì nel bel mezzo della performance. E' normale che io adesso sia scazzato, volevo fare sesso con lui, e mi ha mollato sul più bello e tutto questo perché? Solo perché ha scoperto da qualcuno che sto ospitando un'amica, e si è arrabbiato con me, perché non gliel'ho detto prima.”
Okay, un attimo, troppe informazioni tutte insieme. 
Primo, chi è adesso questo 'lui'?
Secondo, perché non mi ha detto che stava uscendo con qualcuno?
Terzo, e non è una domanda, ma un'affermazione: wow, ho fatto andare in bianco il mio amico, minchia, non è una cosa da tutti i giorni.
“Me lo fai conoscere?”
E ovviamente solo un'idiota come me poteva uscirsene con una frase del genere, quando in realtà, in mente ha mille domande da fare che richiedono mille e due risposte. E si, è sempre meglio abbondare.
“Ti sto dicendo che è come se fosse colpa tua il fatto che io non ci sia andato a letto, e tu mi chiedi di fartelo conoscere? Minchia, ma tuo fratello cosa ti ha fatto in questi anni? Il lavaggio del cervello?”
Ha ha ha, ora è il mio turno di ridere sarcasticamente, che idiota!
“No mister sono-scazzato-col-mondo-perché-non-sono-andato-a-letto-con-un-tipo-che-la-mia-amica-non-conosce-e-ora-voglio-solo-ammazzare-entrambi. Era un modo carino per dirti che voglio conoscere la persona di cui ti sei innamorato.”
E' una mia impressione, o in questa stanza fa un tantino freddo? 
E cos'è questo silenzio macabro? 
Wow, papà mi ha sempre detto che devo essere più delicata nel parlare con le persone, beh, poco importa, questo non fa altro che confermare le mie teorie .. lui si è innamorato, e adesso si comporta come una donna isterica. 
Sono passati degli anni, ma continuo a riconoscere ogni suo comportamento.
“Fabio su, parla che mi sembri un pesce palla. Non ti ho mica detto 'stendimi sul letto, e fammi quello che vuoi' allora si che ti avrei capito, ti ho semplicemente chiesto di farmelo conoscere, perché è ovvio che ne sei innamorato, altrimenti non avresti iniziato a sparare a raffica le tue lamentele solo per una scopata andata male.”
Più diretti di così, si muore.
“Perché dici questo? Cazzo, si nota così tanto? Porca puttana ed io che pensavo di saper nascondere i miei sentimenti. Minchia, si, hai ragione tu, è solo che abbiamo litigato perché lui è un'idiota del cazzo che non vuole mai ascoltare cosa cazzo ho da dirgli. Quando siamo a letto pensa solo a scopare e basta .. è normale che non gli abbia detto nulla, cazzo, io con lui non penso, agisco.”
E' una mia impressione, o ha fatto un largo uso della parola 'cazzo'? No perché mi sto leggermente spaventando .. Fabio è sempre stato un ragazzo così a modo, quando è uscito dal guscio? 
Ah e per la cronaca: bonjour finesse. 
Beh si, questa volta era proprio il caso di dirlo.
“Si tesoro della mamma, si nota e anche tanto. Capisco che a volte uno può andare in bianco, ma non è stato mai il tuo caso, e poi, non ti è mai importato più di tanto di fare sesso con qualcuno, a meno che non sia una persona a cui tieni tanto e che hai paura di deludere e poi di perdere.”
Che ragazza saggia sono diventata, minchia.
Con Fabio nella stessa stanza, il mio umore è come il tempo; solo con lui divento volgare in una maniera inverosimile, tanto da sembrare anche una perversa malata, ma non è così, ve lo giuro sui ricci di mio fratello, che possa affogarsi mentre beve l'acqua dalla sua bottiglietta. 
Okay, mi rode il fatto che mi abbia detto quelle cose, si nota? No, bene!
“Per questo ti ripeto, fammelo conoscere, almeno così mi presento e gli dico che non c'è nulla di cui preoccuparsi, e che per lui, potrei anche iniziare a salutarti come tutte le persone normali fanno e che per la vostra relazione, non ci toccheremo più, beh, valgono solo gli abbracci. 
Ora forza, componi il numero di questo pirla che ha paura di perderti, perché altrimenti anche lui non si sarebbe comportato così, e non preoccuparti, non mi devi nessun favore. Sono una tua amica, per me è normale aiutarti.”
Gli faccio l'occhiolino mentre lui con la bocca spalancata per la sorpresa prende il cellulare e me lo passa, ehm cosa? Devo pure chiamarlo io? Minchia che palle.
“Almeno mi dici come si chiama? Sai com'è, non lo conosco e quindi mi è difficile trovarlo sulla rubrica piena zeppa di nomi.”
Sbuffo mentre lui ridendo mi dice che il tizio si chiama Jack.
Wow bel nome, che sia anche un figo come lo era Di Caprio ai tempi di Titanic?
Non lo so, ma presto lo scoprirò.
Comunque, dopo quattro squilli, finalmente quel pirla (okay, lo è, perché poteva degnarsi di alzare la cornetta un pò prima) risponde. 
“Senti Fabio, non ne voglio parlar-.”
E lo blocco, perché okay che ha anche una bella voce, ma adesso non è il suo momento. Ora devo solo risolvere tutto.
“No Jack, sono la tizia per cui avete litigato. Piacere Simona Styles, al suo completo servizio, no okay sto scherzando non riattaccare che giuro, vengo fin sotto casa tua, e butto la porta giù utilizzando Fabio come strumento, e puoi capire che sarà un disastro per entrambi perché non potrete più andare a letto e copulare, e non sarebbe giusto perché avete bisogno anche voi di fare un pò di sano sesso ogni tanto, vi capisco. Comunque ho chiamato perché volevo farti sapere che non c'è niente tra me e il tuo ragazzo, semplicemente siamo amici di vecchia data, e gli ho chiesto un favore. Sai, sono scappata di casa, e .. ma perché cazzo ti sto raccontando la mia storia? Il punto è, domani vieni qui oppure più tardi, perché ti voglio conoscere e farti capire che non succederà nulla tra me e il tuo amichetto che poi alla fine è anche mio, ma non nel modo che pensi tu.”
Wow, solo adesso mi rendo conto di aver parlato tutto d'un fiato .. mi avrà capita?
“Ehm, sei stata chiarissima, ma .. ecco, puoi passarmi Fabio? Vorrei chiedergli una cosa ..”
Ma ha paura di me, o cosa?
Comunque no che non gli passo Fabio, il poverino è diventato bianco come un lenzuolo, e non vorrei che svenisse.
“Ha detto che puoi anche dire a me, è come se fossimo una sola persona.”
Non nel modo in cui pensi tu, aggiungo poi tra me, ormai questa è diventata la mia frase preferita.
“Okay .. ecco .. come dire .. Fabio ti sta nascondendo dalle autorità? No perché mi sembri una tizia che è appena scappata da un manicomio, senza offesa.”
No, ma chi si offende? Io che magari ho già attaccato il cellulare in faccia a Jack urlandogli a presto?
Io che magari sto iniziando un monologo perché altrimenti sarei capace di andare sotto casa del tizio, e di ammazzarlo?
Io che magari mi sono girata verso Fabio, e lo fisso come per dire 'ao, cazzo guardi'?
No per carità, non mi sono offesa.
“Ehm .. che ha detto?”
Oh, il mio piccolo amico ha paura, che cucciolo.
Si okay lo so, cambio umore troppo facilmente, ma non è colpa mia, e poi fatevi gli affari vostri, per non dire un'altra cosa.
“Che ti ama tanto e che non dovresti nascondere una pazza a casa tua.”
Beh, forse non ha proprio detto così, ma il concetto credo sia quello.










Bonjour finesse.
 
L'avevo detto no, che avrei iniziato a salutarvi in questo modo, bene, ecco fatto.
Inoltre, sono felice di potervi annunciare che questo è stato uno dei capitoli più idioti che abbia mai scritto in vita mia, o almeno credo. Comunque, ecco svelatovi chi è Fabio, ora dobbiamo solo aspettare per sapere cosa succede.
Inoltre, sono contenta di potervi annunciare che ho iniziato a scrivere anche un'altra storia, con protagonista Harry e la nostra, ormai amata, Simona. Il contesto è un pò diverso, ma ci farete l'abitudine.
Ah, prima che me ne vada, volevo dirvi solamente, che il secondo capitolo della nuova storia, lo pubblicherò domani, spero l'andrete a leggere.
Ora vado che alla fine non credo vi importi più di tanto del mio spazietto, quindi, bye.


 



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