Hai delle isole negli occhi!

di mescheea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fuggire. ***
Capitolo 2: *** Casualità.. ***
Capitolo 3: *** Felicità? Non esiste questa parola nel mio vocabolario! ***
Capitolo 4: *** Grazie! ***
Capitolo 5: *** Riflettere.. ***
Capitolo 6: *** Di nuovo insieme :D ***
Capitolo 7: *** Tristi incontri. ***
Capitolo 8: *** Sorpresa! ***
Capitolo 9: *** We son geloso io :') ***
Capitolo 10: *** Il mio inizio sei tu.. ***



Capitolo 1
*** Fuggire. ***


<< Non ne posso più  >> urlai alla mia migliore amica Sofia << Io non voglio più mostrarmi la ragazza forte che tutti credono! Nessuno sa che tutte le notti inizio a piangere, sfogarmi perché la mia vita è cambiata da sei anni! Quel maledetto giorno di Agosto, la voce di mia zia al telefono “non c’è l’ha fatta”, una nostra amica, se cos’ si può chiamare per consolarmi mi ha detto “non è successo niente, è tutto apposto ”Ma niente è tutto apposto! Io sono cambiata! Io devo mostrarmi forte per la mia famiglia! Non posso permettermi di sentirmi debole davanti a loro. Da sei anni io non sono più me stessa. Sono diventata la ragazza fredda ed egoista che tutti conoscono.. non mi apro a molte persone ,anzi, a nessuna solo tu Sof sai chi sono in realtà >> ma forse non lo so nemmeno io chi sono pensai.
Sofia, la mia migliore amica, la ragazza che sa rendermi le giornate diverse da quando ci siamo conosciute alcuni mesi fa. Se non fosse arrivata non saprei per quanto tempo avrei ancora retto.
Capelli mori e lisci che gli cadono dolcemente sulle spalle ,mai una coda sempre e solo sciolti << Poi soffrono >>  mi dice sempre. Profondi occhi da cerbiatto marroni/verdi che non fanno trapassare nulla della ragazza che è veramente. Eh già ”l’apparenza inganna” appena l’ho vista la prima volta mi sembrava una ragazza calma e tranquilla che si tiene sulle sue. Ma conoscendola ho notato che mi sbagliavo, Sofia la pazza squilibrata che mi appoggia in tutte le cose folli che mi girano per la mente. Appassionata dei lupi! Entrambe desiderose di fuggire via dalla nostra città. Perchè? Per realizzare i nostri sogni e trovare un posto dove possiamo veramente sentirci a casa
<<  Ele.. >>disse abbracciandomi .Ecco con un solo suo abbraccio riuscii a recuperare la calma che avevo perso due minuti prima.. Lei che riesce a sopportare tutte le mie lamantele, se così si possono chiamare. Io chi sono? Una ragazza che ha perso la sua ancora, la parte mi importante di se solo a nove anni. Che all’apparenza può; sembrare forte ma solo lei sa che il suo cuore non può reggere un’altra ferita. Ferita che non si rimarginerà più perché  il solo che poteva rimarginarla se n’è; andato, per sempre!
Gli unici che riescono a farla sorridere veramente sono: Sofia e cinque ragazzi idioti che sono entrati dentro di lei in un secondo e non ne usciranno più.
<< Kat! >> così che mi chiama sempre S << ma se andiamo via? Abbiamo un’estate davanti giusto? Bene! Godiamocela al meglio. Partiamo, via da questo posto, via dall’Italia! >> Mi si illuminarono gli occhi. Ma si dai,tanto non avevo nulla che mi bloccava a restare ferma in questa città che assomiglia più a una gabbia. << Clove! Ma tu sei un genio! >> esclamai per poi ri-continuare in tono dubbioso e facendo gli occhioni dolci << Ma te sai dove voglio andare giusto?? >> Sof puntò gli occhi al cielo e iniziò a imitare il tono della mia voce provocando una mia risata sclerotica  << Londra!! Voglio andare a Londraaa! Lì ci stanno i mie idoli! Il mio sogno!! Oh Niall!! Harry!! Zayn!! Liam!! Louis!!! >> ebbene si lei odia gli One Direction ma vabbè proverò  a “convertirla”  <>  Stavo iniziando a fare mooolti programmi quando vengo interrotta da un leggero tossicchiare  <<  Miss-andiamo-a-Londra-che-ci-sono-i-miei-.idoli come vorresti andarci? Volando?? >>  << Sai, non è una brutta idea comunque ho un bel pò di risparmi e ci basteranno per pagarci il viaggio, l’albergo e tutto il resto e poi li unisco con i tuoi ;) >>. << Si.. ma i nostri genitori? >>.  << Mamma come sei però! Li convinceremo, siamo abbastanza grandi e poi ti ricordo che siamo già partite l’anno scorso da sole >> le dissi sbuffando, a volte era davvero stressante ma le volevo e le voglio un bene dell’ anima.
Una settimana dopo...

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Capitolo 2
*** Casualità.. ***


<< E dai mamma! Il viaggio lo paghiamo noi e anche l’albergo! >> stavo cercando di convincerla, ma lei sembrava impassibile. La nostra discussione venne interrotta dalla suoneria del mio cell, era Sofi << Kat! Sono riuscita a convincere mia madre, perché a Londra ci lavora un mio zio e quindi non siamo sole teoricamente >> esclamò tutta esaltata.
Bene, tra meno di due ore io e la mia migliore amica partiremo, Londra mi aspetta! Eh si, mia mamma si era convinta a lasciarmi partire a condizione che la chiami ogni due ore.  Saranno i tre mesi più belli della mia vita. Stavo cercando di ricordarmi se avevo messo tutto in valigia mentre le mie dita scorrevano veloci nei tasti della tastiera del pc. Mentre lo spegnevo il mio sguardo si posa su una scatola che fuoriusciva da sotto il letto. La apro e addio mascara, le lacrime iniziarono a rigarmi il volto e non accennavano a diminuire. All’interno di quella scatola erano rinchiusi tutti i miei ricordi, i più importanti, i ricordi che avevo vissuto con l’uomo più importante della mia vita.  Infondo alla scatola c’era una lettera, scritta con una calligrafia ordinata e chiara. Racchiudeva poche parole ma con un significato ben chiaro e profondo! “Non smettere mai di credere nei tuoi sogni! Sono i tuoi sogni e le tue esperienze per cercare di avverarli che ti rendono e ti renderanno una persona con un cuore grande.. E io sarò lì, affianco a te, ad appoggiarti in ogni tua scelta e a guidarti!”
“ Ma adesso non sei più con me ” pensai! Riposi con rabbia la scatola sotto il letto, ma decisi di conservare la lettera. La misi in tasca, mi risistemai il trucco per non far capire a nessuno quello che era successo e uscii di casa per dirigermi con mia mamma in aereoporto dove mi aspettava la mia migliore amica e l’inizio di un’avventura.
In macchina mia madre non faceva altro che parlare e parlare di quello che dovevo e che non dovevo fare, smisi quasi subito di ascoltarla perdendomi tra le note di More than this. Dopo quindici minuti di strada arrivammo in aereoporto  e appena scesi dalla macchina vidi una ragazza corrermi incontro, Sof J
Dopo un’ora salimmo sull’aereo, un mix di emozioni attraversarono il mio corpo: eccitazione, gioia e soprattutto tristezza. Tristezza per i ricordi racchiusi in quella scatola sotto al letto. Indossai le cuffie e ne porsi una a Sof, i suoi occhi brillavano, in quel momento era la ragazza più felice del mondo. Approfittati di quella situazione e decisi di selezionare tuutte le canzoni dei 1D a sua insaputa ;). Sorpresa delle soprese si era innamorata di quelle canzoni << Ehi El, ma chi sono? >> mi chiese a un certo punto, un sorriso mi si stampò sulle labbra << I miei idoli! >> Sof iniziò a ridere come una sclerata facendo rivolgere l’attenzione di tutti i passeggeri su di noi..(che figura di BIIIIIP). << Sof! Zitta! Smettila di ridere!!! >>  tra una risata e l’altra quella matta riuscì solo a dirmi << Me l’hai fatta!! >> e poi riinizio a ridere per tutto il viaggio. “ Bene l’ho persa “ pensai.
Appena atterrammo fummo investite dall’aria frizzantina londinese. Uscite dall’aereoporto un folla di ragazzine urlanti cercava di attirare l’attenzione di qualcosa o meglio qualcuno. Mentre Sof cercava di chiamare un taxi vidi in mezzo a quel caos una testa riccioluta che cercavo di farsi spazio per passare. Questa testa(?) era seguita da altre quattro. Quando riuscii finalmente a metterle a fuoco sentii mancarmi l’aria, le mani iniziarono a tremare e il mio cuore batteva all’impazzata. Clove non capendo cosa mi stesse succedendo cercò di chiamare aiuto, ormai non connettevo più, le urla mi arrivavano distanti era come se tutti fossero spariti e c’era spazio solo per me e quelle cinque carote. Però caso volle che a soccorrere me e la mia amica furono proprio loro. Li vidi avvicinarsi correndo e parlare con Sofia, i loro volti erano non so come definirli se spaventati o preoccupati, forse un misto tra le due cose. Pian piano stavo riprendendo il controllo di me stessa o almeno così pensavo perché tutt’un tratto scoppiai a piangere e vi assicuro quelle erano lacrime di gioia!

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Capitolo 3
*** Felicità? Non esiste questa parola nel mio vocabolario! ***


Sfortunatamente non so cosa successe dopo, non capii più niente, mi sentii solo trascinare all’interno del taxi e Sofia che parlava come una pazza.
Mi ritrovai sdraiata sul letto di una suite stratosferica! Un letto sofficissimo a due piazze, la stanza emanava un’aria di tranquillità ed era molto illuminata ( non si sa come c’era il sole ). Mentre cercavo di alzarmi un forte mal di testa mi prese alla sprovvista e fui costretta a sdraiarmi. Immagini confuse iniziarono a girarmi per la testa, i miei idoli che si avvicinavano, Sofia che chiedeva aiuto, il mio viso rigato di lacrime. Mi alzai di botto, non poteva essere successo veramente! Stavo per uscire dalla stanza quando vidi seduto sul divano Niall.. Iniziai a stropicciarmi gli occhi, a darmi pizzicotti ma non era una sogno era la realtà. Di nuovo quella sensazione di vuoto iniziò a pervadermi ero lì immobile a osservarlo dormire. Mi appoggiai al tavolinetto della stanza ma feci cadere la lampada che c’era poggiata ( la solita maldestra! -.- ). Il biondino si sveglio di soprassalto << Oddio! Cos’è stato!? >>    << Oh..ehmm sc..sc..scusa! >> NO! Non posso balbettare! Pensai.  << Ehi! Tranquilla! E ben svegliata >> disse con uno di quei sorrisi che possono solo far svenire.  << Dov’è Sof?? E che ci fai tu qua?? >> esclamai. << Alloora Sof è nell’altra stanza con gli altri e dopo che sei svenuta ti abbiamo portata qua e io sono rimasto con te. >>   Sbiancai in viso e lui se ne accorse << Ehi ti senti male??? >>  << Sono svenuta??? Davanti a voi?? >> mi lascia sfuggire con una voce a dir poco squillante << Oddio che figura! >> bisbigliai tappandomi la bocca.  << Ahaha no tranquilla! Ah..quasi dimenticavo prima ti è caduta questa dalla tasca >> e mi mostrò la lettera. Sentii un pizzicorio agli occhi..no! Le lacrime no! Cercai di trattenerle e presi bruscamente la lettere dalle mani di Niall e uscii dalla stanza. Mi ritrovai davanti una scena alquanto insolita Sof e i ragazzi stavano facendo una lotta di cuscini! Non ebbi il tempo di chiedere che cosa stesse succedendo perché mi arrivò una cuscinata in faccia e tutti si bloccarono appena mi videro. << Eleeeee! >> iniziò a urlare S << come stai?? Mi hai fatto prendere un colpo! >>  << Ciao carotaaa!! >> gridarono i ragazzi. Mi sentivo spaesata non riuscivo a spiccicare parola, mi ritornarono in mente le parole della lettera, Niall che me la restituiva, lui che non c’è più e un peso mi scese in corpo, volevo solo sfogarmi e stare sola, volevo scappare, ma non sapevo nemmeno il motivo insomma ero la con le sei persone più importanti della mia vita! Cinque scemi e una sclerata perché facevo così?? Perché mi sentivo così?? La voce di Sof mi riportò alla realtà << Cicci che hai?? Stai male?? >>. Non so perché ma scoppiai << Ma perché mi chiedete tutti come sto?! Come se tu non lo sapessi come mi sento! Bene volete sapere come sto? Sto da schifo! Ma ormai per me è una cosa normale sentirmi così! Nessuno può capirmi! Voglio solo scomparire! Dissolvermi in questo momento come polvere! Perché?? Perché voi riuscite ad essere felici ma io no! Ormai essere felice nella mia vita è diventata una cosa innaturale! Come se il mio cervello, i miei sentimenti si sono scordati che cos’è la felicità! Ecco come sto! >> lacrime iniziarono a solcarmi le guance << E poi quando stavo iniziando a convincermi che anche io potevo essere felice e spensierata come tutte le ragazze della mia età che succede? PUF spunta una scatola che contiene tutti i ricordi più importanti della mia vita e tra quei ricordi cosa trovo? Una lettera! Si Sof una sua lettera! Ma lui adesso non è più con me! Non c’è da sei anni! Ma nessuno può capire come sto. >>. Li lasciai così: i ragazzi che non capivano il perché del mio comportamento e Sofia con gli occhi lucidi e lo sguardo rivolto in basso. Volevo solo stare sola per un po’, e capire veramente me stessa. Non sapevo dove andare ma ero decisa a non fermarmi e non tornare indietro, il cell iniziò a squillare era S
“ Ele..”
“ Sofi.. scusa ma voglio stare sola, è tutto apposto non preoccuparti, ci vediamo stasera “ e riattaccai senza aspettare una sua risposta. Cuffie nelle orecchie, mani in tasca e sguardo rivolto verso il basso iniziai a dirigermi verso un parco che si intravedeva da lontano ma prima andai da Starbucks e prendermi qualcosa da bere. Era estate ma a Londra faceva freddo e la cioccolata calda mi riscaldò per bene. Decisi di gustarmela su un altalena osservando il cielo e facendomi inondare dal vento di Londra.

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Capitolo 4
*** Grazie! ***


Stavo canticchiando One thing quando mi sento sfiorare la spalla, scatto come una molla( ? ) per lo spavento e mi giro lentamente,Niall. C’eravamo seduti all’ombra di un albero e avevamo iniziato a parlare, gli raccontai la mia vita,tralasciando  molti dettagli.  << El,posso chiamarti così vero? >>  << Oh certo biondo,posso? >>  << Ma certo! >> esclamò,sorridendomi a 32 denti. << Perché hai reagito in quel modo quando ti ho dato la lettera? >> mi chiese, i miei occhi si velarono di lacrime ma basta! Avevo deciso che anche io potevo essere felice e poi avevo davanti la persona che amavo,amo, più di me stessa. Ritirai indietro le lacrime e per la prima volta dopo tanto tempo parlai di mio padre senza sentire dolore. << Scusami, ho avuto una reazione esagerata, mi avrete preso tutti per una pazza che non sa quel che dice. >> come risposta ricevetti un suo abbraccio. Non era un normale abbraccio, era il SUO abbraccio, quello che desideravo da tempo. Una sensazione di calore mi percorse il corpo e per la prima volta dopo mooolto tempo mi sentii felice. Nel vero senso della parola. Volevo che quel abbraccio non finisse mai, mi sentivo protetta tra le sue braccia e avevo paura che se mi lasciasse proprio adesso potevo crollare, come una grande catasta di libri messi tutti uno sopra l’altro in equilibrio che quando ne togli uno cadono tutti.
Però come tutti i momenti anche questo finì. Uno strano brontolio ci riportò alla realtà e Niall con voce imbarazzata disse << Ehm, scusa, il mio stomaco ha bisogno di rifocillarsi. >> Non so perché ma scoppia a ridere, la mia prima vera risata, mi sentivo come rinata << Biondo posso farti una proposta? >>  << Se si tratta di cibo qualunque cosa >> esclamò, aveva una strana luce negli occhi, una luce che mi faceva stare bene << Aahahaha, sei unico! >>  << E inimitabile bellezza! >> completò la frase. << Tu mi vuoi morta! >>  << Non sia mai! ;) >>  << Ma sentite come si sente spiritoso il biondo oggi >>  << Lo sono cara >>  << Si certo! >>  << Ovvio! >>  << Ma la vuoi sentire la mia proposta si o no? >>  << Io? Certo sei tu che hai iniziato a parlare d’altro >> . << Massè, sei tu che mi distrai ù.ù comunque, mi ci porteresti da Nando’s ?? >>  << Ma non saprei… >>  << Oh..se non vuoi fa niente, torniamo in albergo. >> Sincera? Ci ero rimasta un po’ male, e mi stavo alzando per avviarmi quando una risata mi fece sobbalzare  << Questa è la conferma che oggi mi devono fare spaventare tutti! >>  << Ahahah dovevi  vedere la tua faccia! Ma certo che ti ci porto! >> << Oddio! Mi ci porti? GRAZIE! >> gli saltai letteralmente al collo, aveva un profumo buonissimo x’D.
Si alzò velocemente da terra e mi porse la mano per farmi alzare, ma appena mi alzai non mollò la presa e restammo con la mano per tutto il tragitto. Mi stavano sudando le mani e avevo paura che se ne accorgesse, non volevo che me la lasciasse, aspettavo da un casino questo momento.  << Oddio mi sta sudando la mano! >> Ma no! Cavolo! Perché l’ho detto? Ma sono proprio una scema! << Nessun problema >> mi disse Niall facendomi l’occhiolino. Mi stavo sciogliendo!
Arrivati da Nando’s il biondo mi trascinò ad un tavolo << Mi siedo sempre qui ogni volta che vengo! >> mi sorrise. << Questo vuol dire…sempre? >> stavo iniziando a sentirmi a mio agio con lui, era veramente un ragazzo normale e che non si era montato la testa, proprio come pensavo e questo mi rendeva felice. << Ahahah non sempre, quando sono  a Londra, ovvio >>  << Questo vuol dire quasi la maggior parte del tuo tempo >>  << Quando non sono in tour…si >>  << Ma guarda non l’avrei mai detto ahhahaah >>  << E adesso chi è la spiritosa? >>  << Ma come sempre io! >>  << Modesta la ragazza >> << Già già ù.ù >>
Il cibo?? Era SQUISITO! La serata passò tra risate e momenti di serietà, quando provavamo a farli, invano. Stavamo tornando in albergo quando mi squillò il telefono
“ Io ti avevo detto che dovevi chiamarmi ogni due ore!! Da stamattina non ti sei fatta sentire!!! “” Oh cavolo, mia mamma era incazzata nera e come darle torto d’altronde.
“” Ma buonasera anche a te mamma! “” cercai di sdrammatizzare, ma ormai le urla poteva sentirle anche Niall.
“ Non cercare di scherzare hai capito?! Che non si ripeta MAI più! Se no torni subito! “
“ Si mamma.. Va bene mamma.. “
“ Ma mi stai ascoltando!? “
“ Si! Adesso vado che è tardi! “ e riattaccai.
L’irlandese non capì una mazza, avevo parlato in italiano e aveva stampato un punto interrogativo in viso. Ahahah quell’espressione mi faceva morire!
<< Biondo, ma tu non eri quello che stava studiando l’italiano? >>  << Ehmm si certo, ma ognuno ha i suoi tempo eheh >>  << Convinto tu…ma a proposito dove alloggiate? >>  << Qua! >> disse indicando l’albergo d’avanti a noi << Uh, anche io! >> << Ma va non lo sapevo Ahahaha >> << Scusaa ù.ù >> feci la finta offesa, poi chiesi << Piano? >> << Ultimo e tu quinto >>  << Lo sapevo >> Nel frattempo ci eravamo fatti dare le chiavi dalla receptionist.
Aprii la porta e c’erano tutti i ragazzi e Sof impegnati a guardare un film horror, proprio mentre stavamo entrando una specie di mostro spunta da sotto il divano( film ) e io saltò in aria con un urlo attirando l’attenzione dei ragazzi su di me e Niall dietro che rideva come uno sclerato, era piegato in due dalle risate. Hanno ragione a dire che la sua risata era contagiosa perché iniziai a ridere anche io come una pazza uscita dal manicomio. Eravamo tutti rossi in faccia e i ragazzi ci guardavano in modo strano. Appena ci calmammo Sof esclamò << Ma bentornati! >> Non so perché ma io e Niall ci guardammo di nuovo in faccia e sbuffammo a ridere, sentii Harry esclamare << Li abbiamo persi! >> e tutti gli altri a ridere.



Salvee :) volevo solo dirvi che mi farebbe piacere sapere cosa pensate della mia fanfic, magari attraverso una recensione. Grazie :D

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Capitolo 5
*** Riflettere.. ***


Stavo correndo per il parco, il viso teso, avevo paura. Qualcosa o qualcuno mi stava seguendo. Ero sola. Ad un certo punto il cielo diventò buio, come se tutta la luce venisse risucchiata. Non vedevo  nulla, non sapevo  dove stessi mettendo i piedi. Sapevo solo una cosa; dovevo continuare a correre e non fermarmi! Ma la mia corsa termina quando vado a sbattere contro qualcuno. Un uomo alto, vestito di scuro. Non riesco a vederlo in faccia, stringeva  qualcosa in mano e la puntava verso gli alberi, forse non mi aveva sentita anche se non so spiegarmi come visto che gli ero piombata addosso. Dagli alberi escono varie figure che trasportavano qualcuno. Mi avvicino per capire chi fossero quando sento un botto. Mi giro di scatto e vedo l’uomo vestito di scuro accasciato a terra, su una pozza di sangue. Inizio a urlare per chiedere aiuto ma a  nessuno sembra interessargli. L’uomo mi prende la mano e mi sussurra “ Credi nei tuoi sogni, io ti sarò accanto!”.
 << AHHHH! >> mi svegliai di scatto urlando, ero sudata, agitata e con un solo pensiero in testa “Chi era quell’uomo”. Erano le cinque del mattino, non riuscivo a riprendere sonno, forse non volevo. Decisi di andare a farmi una doccia e uscire fuori dalla stanza. Finito di vestirmi presi il mio Nokia C3, I-pod, chiavi e uscii. Infilai le cuffie e parti la canzone di Hilary Duff - Someone's Watching Over Me. Decisi di salire sul tetto dell’hotel, volevo prendere un po’ d’aria e riflettere. Presi l’ascensore, era gigantesco con le pareti a specchio e questo mi faceva sentire molto a disagio, ho pochissima autostima di me stessa e odio guardarmi allo specchio. Quanto lusso c’era in quell’hotel, l’avevo scelto Sofia, ma a me non piaceva tanto. Vabbè il letto era comodissimo, perfetto per saltare, ripensandoci non l’avevo ancora fatto, una delle cose da fare prima di andarmene. Fermai prima l’ascensore, non ce la facevo più. Fare le scale mi aiutò a “riflettere”, mi piace farle e non capisco il perché decisi di prendere quell’oggetto quadrangolare, che fa mancare l’aria, pieno di specchi e, a mia vista , orribile. Appena iniziò “This is me” arrivai davanti una porticina, era socchiusa, sperai che non ci fosse nessuno, volevo stare sola. La terrazza era enorme, la vista era pazzesca, si vedeva tutta Londra. Restai a contemplare quel paesaggio che mi si parava davanti agli occhi e che non avevo mai visto per un po’, non saprei dire per quanto. Fui riportata alla realtà dall’odore del fumo. Cercai di non farmi vedere e cercare un posto tranquillo. Lo trovai. Era sotto un albero, perfetto direi visto che non mi copriva la vista. Mi misi seduta là e inizia a vagare con la mente. Pensai alla sera prima, con i miei idoli , wow finalmente li avevo incontrati, avevo realizzato il mio sogno, anzi due dei miei sogni. Ero anche a Londra con la mia migliore amica! Cosa si può volere di più dalla vita?
<< Pronta a vedere sorgere il sole? >> fu questa voce a farmi notare che si erano fatte le sette e stavo per vedere un’alba strepitosa. Alzai il volto per vedere chi avesse parlato << Oh ciao Zayn! Ecco chi fumava >> spiegata la puzza di fumo... Non so perché ma riuscivo a trattenere la calma davanti ai miei idoli anche se volevo esplodere e urlargli in faccia tutto quello che provo per loro, da quanto li aspettavo, che mi hanno fatto iniziare a vivere veramente. Mi persi a guardare i suoi occhi color cioccolato, così profondi che nascondevano tutto di lui. Il vero ragazzo che in realtà è così misterioso, mi assomiglia nemmeno io mi apro con tutti. << Scusa, mi serve a riflettere >> << Ma no tranquillo, non mi hai dato fastidio, ma come hai fatto a scoprire che ero qua? >>  << Beh ti ho visto subito appena sei arrivata qua su >>  << Giusto.. >>. Ci fu un attimo di silenzio, leggermente imbarazzante che fu interrotto dalla suoneria del mio cell. Sof.
“Ma mi spieghi dove sei!?”
“ In terrazza perché?”
“Perché non ti ho visto!”
“Ah..non riuscivo a dormire”
“Vabbè io torno a letto” e chiuse la chiamata.
<< Allora siamo in due a non riuscire a dormire eh? >> << Già.. >>  << Vuoi parlarmene? >>. Rimasi spiazzata da quella domanda, non me la aspettavo. << Per ora non mi va..scusa >> << Tranquilla, quando vuoi io ci sono. Però non fa bene tenersi tutto dentro, te lo dice uno che ne sa qualcosa. >> detto questo scese e io rimasi sola, per la prima volta la solitudine e quel silenzio mi pesavano. << Zayn! >> lo rincorsi ma di lui nessuno traccia. Trovai un biglietto “Per qualunque cosa stanza 308 ;) Goditi l’alba!” Conservai il biglietto, salii sul muretto e assaporai quell’aria fresca che mi faceva sentire bene e appena aprii gli occhi uno spettacolo meraviglioso mi si presentò davanti. 
Si erano fatte le otto e decisi di scendere, a piedi. Passai davanti le stanze dei ragazzi, silenzio assoluto tranne in una dove si sentiva qualcuno urlare contro qualcun altro. << Niall!! Posa subito quel cucchiaio o ti rubo tutte le patatine!! >> Liam stava urlando come un pazzo << Ma scusa io come lo mangio il budino con le mani?? >> era Niall che stava di sicuro parlando con la bocca piena e aveva una voce strana, mi stavo ammazzando dalle risate. Sento la porta dietro di me aprirsi << Carotaaa che fai spii?? >> la voce assonnata di Tommo, ma che era dolce appena sveglio *-* << Eh? Cosa? No! Stavo tornando in camera e li ho sentiti urlare e….beh..mi sono preoccupata.. >> mi giustificai. << Oh..ma tu non sei al 5? >> << Si certo ma stamattina mi sono svegliata presto e sono salita in terrazza e ora stavo scendendo. ;) >> la faccia di Lou cambiò subito espressione << E ti fai tutti sti piani a piedi? Esiste un oggett.. >> lo interruppi << Un oggetto orripilante che io odio ;) comunque come siete mattinieri, io scendo ci si vede >>  << La prima fan che non mi salta addosso!!! L’ho trovata!!! Haroooold!!! Ho vinto la scommessaaa!!! >> urlò Lou, e chiuse la porta. Oddio quei ragazzi mi stupivano sempre di più, rientrai in stanza sorridente ma gettai subito un urlo. La mia amica mi aspettava davanti la porta, seduta su una sedia con una sguardo a dir poco spaventoso << Ma che cavolo fai? Mi hai fatto saltare in aria! Ho perso come minimo 10 anni di vita! >>  << Perché non sei scesa subito?? Non mi hai fatto dormire! >> iniziò a sclerare Sofia. << Ma se ti ho detto che ero in terrazza! >>  << Ma ti potevano rubare gli alieni! O peggio ti mangiavano!! >> iniziò a ridere come una scema. << Ma che cazzo stai dicendo?? No tu non sei normale ahahah! >> In quel momento mi ricordai una cosa..presi la rincorsa e BOM mi buttai sul letto e inizia a saltarci di sopra! Bussarono alla porta ma io non me ne accorsi perché quando mi girai c’erano i ragazzi che mi guardavano in modo strano. << Oh ciao! :D >> nel frattempo stavo continuando a saltare, Tommo mi raggiunse di corsa e iniziammo a saltare come matti da un letto all’altro e lanciandoci cuscini, sembravamo due bambini. << Ehmm ragazzi! >> una voce,che non avevo mai sentito, ci fece smettere, era il proprietario. << Se vi becco a rifarlo vi butto fuori! >> e sbattè la porta, io come risposta gli feci la linguaccia e riiniziai a saltare. << Oddio sono sfinita! Devo farmi una bella doccia! >> dissi mentre mi dirigevo in bagno << Oh sisi vengo anche io! >> ci girammo tutti a guardare Lou male << Che ho detto?! >> Scoppiai a ridere << Niente Tommo, niente! Beh ragazzi voi restate o no? >>  << Veramente dobbiamo andare a fare le prove, in sala registrazioni, ci vediamo in giro ok? >> esclamò Liam << Va bien ;) >>
Uscita dalla doccia Sof mi saltò addosso << E adesso…Shopping sfrenato!! >>

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Capitolo 6
*** Di nuovo insieme :D ***


<< Sofia! ma io DEVO entrare qui dentro! >> entusiasta indicai un negozio con la scritta “One Direction” mi brillavano gli occhi e mi precipitai verso quella direzione. << Scema io sono da Harrods se non mi trovi lì chiama ;) ah.. divertiti nel tuo mondo! >> mi girai di scatto << Ma non vieni con me?? >> ma si era già volatilizzata. Desideravo che venisse con me, volevo renderla più partecipe in questo mio mondo, come lo chiama lei. Mi ritrovai davanti l’entrata del negozio, il cuore batteva all’impazzata, spinsi la porta e mi ritrovai davanti il paradiso! C’erano poster giganteschi, i bracciali in gomma con scritti i loro nomi, un bracciale con cinque ciondoli con disegnati i loro visi e cinque cuori con scritti i loro nomi, le collane, i libri, i cd, i dvd, le cover per il cell, le tazze, e chi più ne ha più ne metta! Mi brillarono gli occhi quando vidi l’ultimo paio delle converse con la scritta One Direction in una e i loro nomi nell’altra mi catapultai su quelle scarpe le afferrai e vidi la misura. 37. La fortuna oggi è con me *-* . Comprai anche due magliette, una con la scritta Niall <3 e una con una loro foto. Presi i bracciali in gomma e una borsa. Stavo andando a prendere anche la cover per il cell quando una ragazza alta, riccia e mora mi arriva addosso. Ero tutta dolori, avevo i suoi capelli in faccia, di scatto si alza e mi inizia a chiedere scusa, non la smetteva un attimo << Ehi tranquilla! Non è successo niente. >> le sorrisi. << Scusa ancora non..non ti avevo vista. Ma, oddio! Non è possibile! Ele! Sei tu!! >> guardai attentamente il volto della ragazza << Agata!! >> e le saltai addosso. Era, ed è, una mia amica, la adoro questa ragazza! Vivace, solare, instancabile e Directioner! Dopo aver pagato uscimmo dal negozio, con la promessa che ci saremmo tornate per svaligiarlo  x’D . << Ma tu che ci fai qua? Dall’anno scorso non ti ho più vista! >> eh si, da un anno io mi ero trasferita in un’altra città, lasciando tutte le mie amicizie. Sinceramente non mi dispiaceva più di tanto essermene andata, solo per Agata che eravamo molto legate. << Sai Aghi sono partita l’anno scorso e quest’anno ho convinto mia mamma a farmi partire, un’intera estate a Londra. Tu invece? >> << Qua vive mio zio e ci ha ospitato per un po’ e forse resteremo qualche anno. >> << Ma sei seria??!! >> << Serissima cara! >> << Ma noi dobbiamo assolutamente vederci! >> << Ovvio! Sai i 1D domani sera fanno un concerto e ho tre biglietti a disposizione, con chi sei in viaggio? >>  << Con Sofi J>> << AHHH!! Agataaa!! OMG!! >> << Eccola lì la sclerata che ora ti strapazzerà! >> Nemmeno il tempo di dirlo che Agata ha cominciato a correre verso Sof. Visto a rallentatore sembrava una scena di un film. Restarono più di 5 minuti a urlare, chi l’avrebbe detto il trio si è ritrovato.  Siamo abbastanza diverse tutte e tre, ma andiamo d’accordo, assieme ci..come dire completiamo. Io la ragazza sognatrice e solitaria, Sofia la sclerata, amante dei lupi e dei boschi e infine Agata, ma non per questo meno importante, la persona realista e mooolto pessimista. E quando ci capita di fare le serie i nostri discorsi prendono strane pieghe. Dimenticavo, tutte e tre leggermente pervertite. Passiamo una serata fantastica, una di quelle che non facevamo da un bel po’. Agata si è fermata in albergo da noi. Nella nostra stanza regnava il caos. Avevamo unito i letti con il divano, per guardarci la tv eravamo sdraiate a terra sopra vari cuscini morbidosi(?), pop-corn, film horror, luce spenta. Iniziamo a urlare dalle prime scene, sobbalzavamo a ogni minimo rumore. Io e Agata eravamo abbracciate e Sofia che rideva per le nostre facce. Appena il film finisce restiamo 5 minuti in silenzio per riprenderci. Quando a un certo punto mi alzo per prendere un bicchiere d’acqua bussano alla porta, dallo spavento faccio un salto di tre metri, l’acqua va a finire addosso a Sofia e il bicchiere fa un volo kilometrico. Io e le ragazze ci guardiamo in faccia, a rompere il silenzio è Aghi << Allora, andiamo a vedere chi è però tu Sofi prendi una padella, io un coperchio e tu Ele il mattarello! >> scoppio a ridere come una scema, ma mi calmo quando capisco che è serissima, vado a prendere la mia arma, sembravamo pronte per partecipare agli Hunger Games ahah. << Chi è?? >> chiesi appoggiandomi alla porta  << Cinque scemi! >> Apriamo la porta di scatto e ci ritroviamo i ragazzi << Che film horror vi siete viste? Ahaha >> esclamo Tommo << Ehmm.. ma ciao!! >> buttai il mattarello per terra e fece un rumore pazzesco << Ops.. >> << Ahah ma siete fantastiche! >> Non mi ero accorta di Agata che era rimasta immobile, guardava i ragazzi sbalordita e non riusciva a parlare. << Ragazzi entrate! Io nel frattempo faccio riprendere la mia amica >> << Directioner? Ci penso io! Ragazzi ve la rubo! >> << Harry! Non fargli prendere un attacco di panico! Ahah >> << Tranquille è in buone mani! A dopo! >>
<< Ragazze ma che avete combinato qua dentro? >> chiese Niall, che stava iniziando a mangiare i MIEI pop-corn. << Biondo! Giù le mani dal mio cibo!! >>  << NO! Ù.ù :P >> Iniziai a rincorrerlo per tutta la stanza. Non riuscivo a prenderlo ma saltando sul letto gli arrivai addosso e i miei amati pop-corn fecero un brutto volo dalla finestra! << Ma no!! >> urlammo io e Niall assieme. << Ma tu lo sai cosa hai fatto??! >> << Casomai cosa hai fatto tu irlandese! Ehi che vuoi fare? >> Si stava avvicinando sempre di più, mi prese per i fianchi e BOM iniziò a farmi il solletico. Ero diventata tutta rossa. Non resistevo più! << Oddioo bastaa! Non resisto! Ragazziiii, Sofia aiuto!! >> I ragazzi si buttarono addosso a Niall e iniziammo a farci il solletico a vicenda, avevo le lacrime dal ridere!
Ci eravamo addormentati tutti, io ero in uno stato di dormiveglia e mi accorsi che avevo le braccia di qualcuno che mi stringevano, mi girai a fatica. Ero accocolata fra le braccia del mio biondino preferito :3. Annusai il suo profumo, era buonissimo. Mentre stavo per riaddormentarmi sentii il cigolio della porta, quest’ultima si aprì e spuntarono due figure, mano nella mano. << Si sono addormentati tutti >> era Agata, ma con chi parlava? << Eh già, che ne dici se li seguiamo a ruota? >> Hazza?! << Guarda vicino a Ele c’è spazio >> << Ahah vabbè che è attaccata a Niall, non penso si stacchi facilmente ;) >> Li sentii avvicinarsi a me, dovevo restare seria e non farmi scoprire. Stavo provando a riaddormentarmi quando Agata mi cade addosso e non riesco a trattenere un lamento << Ahi! Ma sei scema? >> << Ma tu non dormivi? >> << Voi fate casino per decidere dove dormire e se dormire ovvio che mi sveglio ù.ù >>  << Scusa >> << Tranquilla, buonanotte >>
Ero seduta accanto ad un uomo(lo stesso del primo sogno)le mie mani erano sporche di sangue. Le lacrime scendevano velocemente, sapevo che quell’uomo era molto importante per me ma non riuscivo a capire chi fosse. Lo tenevo tra le mie braccia, gli parlavo, ma non dava segni di vita. Scorgo una signora venire verso di me. Con un gesto veloce mi allontana dall’uomo e lo porta via. Cercavo di raggiungerla ma ogni passo che facevo verso di lei la allontanava sempre di più. Mi sento come risucchiata da un vortice, che sembra non aver fine. Precipito ma non tocco mai il fondo.
Mi sento scuotere da qualcuno, Niall. Una sensazione di freddo mi pervade il corpo. D’istinto lo abbraccio e lacrime silenziose mi bagnano il viso. Ci dirigiamo verso il lato cottura della suite. Mi siedo su una sedia. Il ragazzo che amo mi accarezza la guancia. << Scusa se ti ho svegliato.. >> riesco a dirgli tra vari singhiozzi. << Mi hai fatto spaventare, hai iniziato ad agitarti >> << Io..da quando ho inizato ad essere “felice” faccio sempre lo stesso sogno la notte.. >> inizio a raccontargli in sogno. Nel frattempo ci dirigiamo verso il letto vuoto e mi addormento, cullata dalle sue braccia.



Scusate se alla fine ho usato il presente, ma mi è venuto spontaneo, penso che continuerò così.
Spero che la storia vi piace, fatemi sapere, ci tengo molto. 
Grazie a tutte che lo leggete e non vi sto annoiando :) almeno spero

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Capitolo 7
*** Tristi incontri. ***


<< Ele >> sento qualcuno sussurrare il mio nome << Ele! >> non capisco chi mi chiama ma so solo che non voglio alzarmi. << Eleonora! Cazzo alzati! >> << NO! Fammi dormire! >> << Ma è mezzogiorno!! >> << Ma a me che importa! Buonanotte! >> Oh finalmente hanno capito. SPLASH. << Oddio! Oddio! Sono sveglia! >> Acqua ghiacciata, nuova sveglia-.-
Agata e Sofia si guardano soddisfatte e si scambiano un bel cinque. Mi guardo attorno ma non vedo i ragazzi, solo casino. << Ma..qui manca qualcuno >> << Sono andati in sala registrazioni, credo! >> urla Agata dal bagno << E ci hanno dato la via, quindi adesso ti prepari e andiamo da loro! Forza! >> Uscirono entrambe dal bagno, le guardo dalla testa ai piedi. Vestitini e scarpe col tacco O.o << Ehmm ragazze..non stiamo andando ad una festa! >> << Ma a mangiare con loro! >> << Clove..non ti ho mai vista così! Ma.. io opto per un paio di jeans, superga, e maglietta ;) Vado a vestirmi >>
Fuori dall’hotel mi accorgo di essere “leggermente” a disagio. Loro si erano fatte carine per i ragazzi e io mi sono semplicemente limitata a vestirmi come sempre. Vorrei andare di corsa a cambiarmi ma ormai Agata ha fermato un taxi.
<< La mia prima volta in una sala registrazioni! Che figata! >> << Ragazze magari voi entrate. Vi aspetto qui >> Mi fulminano con lo sguardo << Non se ne parla proprio! Forza andiamo >>
Non voglio entrare lì dentro, non so il motivo ma sento che qualcosa andrà storto. Le due pazze stanno cercando con molta fretta la sala giusta, io mi limito a seguirle. Sento l’ansia salire, e per l’agitazione mi sudano le mani.
<< Ragazze lì c’è il bagno, ci vado un secondo, vi raggiungo subito! >> mi fanno un cenno con la testa e continuano la loro ricerca. Vado in bagno mi rinfresco il viso, mi rimetto la matita nera e il mascara, una pettinata ai capelli e esco.

<< Ele?? >> sento qualcuno che mi chiama, mi giro. NO! Non può essere che ci fa lui qui! << Ciao Joh… >>  Johnny, il mio ex, quattro anni più grande ma avevamo instaurato un bel rapporto tra noi due. Rapporto durato due anni e finito pochi mesi fa. Sapevo solo che si era trasferito fuori dall’Italia ma non  sapevo fosse qui a Londra. << Da un po’ non ci vediamo noi due soli eh? >> si sta avvicinando sempre di più, cazzo. << Che vuoi dire? Tra noi è finita quando io ho pronunciato quelle semplici paroline mesi fa. Quindi..evapora! >> Ho paura, quando Joh  fà così non si può controllare. << Ehi ehi tu non puoi parlami così hai capito? >> << Io ti parlo come voglio e lasciami le braccia se no inizio ad urlare! >> << Non puoi farlo, vedi io qua ci lavoro, non sono proprio il capo, ma.. il vice si >> mi fà l’occhiolino. Non resisto inizio a urlare, lui cerca di tapparmi la bocca ma gliela mordo. << Lasciami andare stronzo! Ma io ti denuncio se non mi lasci! AIUTO!! >> << Fai silenzio! >> Mi prende in braccio e mi porta in una stanza buia, sento il rumore della serratura chiudersi. Cazzo, devo chiamare qualcuno, cerco il cell, in quel momento squilla. << Guai a te se rispondi! >> << Se non rispondo possono preoccuparsi! >> Premo il verde:

“ Ele ma dove sei?? “ Zayn!

“ Zayn! Aiut.. “ Joh mi strappa il cell dalle mani, << Dammi il cell!! Lasciamo uscire di qui! Zayn aiutamii!! >> Dalla cornetta si sentiva rumore, la voce squillante di Sof e gli altri che parlavano velocemente << Joh!! >> neanche il tempo che chiude la telefonata. << E adesso tu fai quel che dico io >> << MAI! Aiuto!! Ragazzi!! >>
Sento dei passi provenire da fuori la porta, si fermano << C’è qualcuno?! >> Sto per urlare quando vedo Joh aprire la porta e uscire. Mi avvicino, guardo attraverso la serratura, vedo delle ombra agitarsi. Allungo la mia mano in cerca del cell, nulla. Inizio a toccare la parete per trovare un interruttore, idem. Abbasso la maniglia, la porta è aperta, ne apro una fessura. Non si vede nessuno, esco e inizio a correre come mai ho fatto prima. Joh se ne è accorto, lo sento chiamarmi, forse mi sta rincorrendo. Volto lo sguardo per assicurarmi e si, lui è pochi metri da me, è velocissimo. Non so che corridoi prendere, vedo una porta con su scritto “camerini ONE D”. SALVA! Apro di scatto la porta ed entro, non c’è nessuno ma in compenso ci sono tutte le borse, giacche e cappelli segno che devono per forza ripassare da qui. Johnny inizia a bussare come un ossesso alla porta, mi minaccia, ma io non ho la minima voglia di uscire. Frugo tra le borse in cerca di un cellulare, eccone uno, non so di chi sia ma dalla foto credo di Louis. Cerco nella rubrica il numero di Niall e lo chiamo. TU-TU-TU… odiosi sembrano non finire mai, ho fretta, deve rispondere, ora. Una voce affannata risponde.

“Ehi! Chi ha il mio telefono!” Tommo.

“Sono io, venite in camerino vi prego!”  Lou stava per rispondere ma io chiudo subito la chiamata, Joh è riuscito ad entrare.

<< Se fai di nuovo una cosa del genere non la passi liscia! >> Si piomba si di me e inizia a baciarmi violentemente. Gli dò un calcio, dal dolore si piega in due. Questo mi dà il tempo di scappare, sto per uscire quando Niall si piomba davanti la porta. << Oddio! Niall! >> lo abbraccio fortissimo, inizio a tremare.
Arrivano tutti, Sofia appena vede Joh si blocca << TU! Che cosa ci fai qua! Devi sparire dalla sua vita hai capito?! Non provare a farti vedere in giro se no ti finisce male! Esci subito da questa stanza! Ora! >>  
Siamo tornati da un po’ in albergo, ho gli occhi di tutti puntata su di me, vogliono sapere cos’è successo ma io non ho voglia di parlare. Mi alzo prendo il cellulare ed esco. Sto due minuti dietro la porta e sento i ragazzi parlare, Niall è agitato e Zayn vuole sapere chi è Johnny. Sof  inizia a raccontare la storia dal’inizio.

Johnny è suo cugino di 2° grado, me l’ha presentato tre anni fa. Tra noi due c’è subito stato un ottimo rapporto. Parlavamo sempre, scherzavamo fino a quando un giorno ci siamo messi assieme. Solo che nell’ultimo periodo era diventato geloso e possessivo nei miei confronti. Non voleva che stavo con i miei compagni o che parlavo con loro.  Una sera è venuto sotto casa mia ubriaco e ci stava provando di brutto, sono entrata di corsa e l’ho lasciato lì tutta la notte. L’indomani si è ripetuta la stessa situazione solo che non era ubriaco. Da quel giorno l’ho lasciato e non l’ho più visto.

I ragazzi continuano a parlare, non voglio ascoltare tutto quello che dicono e decido di salire nel mio posto segreto. Sento qualcuno dietro di me seguirmi. << Ele aspettami >> << Che vuoi Zayn? >> << Parlare.. >> << Ma io non voglio! >> << Vieni con me >> << Dove? >> Non risponde. Usciamo dall’albergo a arriviamo di fronte la cancellata del parco. << Mr. Intelligenza è chiuso >> << Chi ti ha detto che dobbiamo entrare dal cancello >> Facciamo il giro del parco, scavalchiamo un muretto e siamo dentro. << Bene, puoi parlare. >> << Ma.. >> << Su, ti ascolto >> Ma dico come cavolo fa? La sua voce calma infonde sicurezza, e le parole iniziano a scivolarmi velocemente, gli racconto di mio padre, dei sogni, di Joh e di quello che mi aveva fatto la mattina. Lui sta tranquillo di fronte a me, mi ascolta, veramente. Come se potesse sentire tutto quello che provo. Alla fine dopo avergli raccontato metà della mia vita si alza, mi porge la mani e guardando verso la siepe mi dice semplicemente << Adesso possiamo andare >> Stranamente non mi sento infastidita da quello che mi ha detto. Forse perché non desidero altro che avere qualcuno con cui parlare, sentirmi capita, ascoltata e non ho bisogno di avere le opinioni degli altri. Perché già so quello che mi diranno. Ho solo bisogno di parlare e liberarmi, sentirmi leggera dentro. E Zayn è stato il primo a farmelo capire. Torniamo in albergo, ma invece di entrare in stanza vado nella stessa direzione di Zayn, mi guarda in modo strano << Devo parlare con Niall tranquillo J>> << Beh io entro, miraccomando non fate baccano >> e mi strizza l’occhio. << Ehi! Pervertito! Ahahah >> Busso alla porta del biondino, mi apre poco dopo un Liam non poco assonnato. << Ehmm.. >> Non mi dà il tempo di finire che esce Niall. << Posso parlarti? >> << Ehi Ele! Certo! >> << Vieni saliamo in terrazza >> Avevo deciso di dirgli tutto, tutti i sentimenti che provo per lui, da quanto li provo e cos’è lui per me!

<< Allora… ti consiglio di sederti perché la cosa è lunga >> mi guarda in modo strano ma si siede, mi metto davanti a lui e inizio a parlare. Senza impappinarmi. Inizio nel dirgli che da quando ho visto per la prima volta i suoi occhi mi ci sono persa dentro. Occhi di un celeste intenso, occhi sinceri, che rassicurano. Ogni volta che lui stava male io stavo male. Lui rideva io ridevo. Era diventato il mio ossigeno. Le giornate senza ascoltarli e vederli diventavano tristi. Odio dire che è il mio preferito, io amo tutti e cinque allo stesso modo. Ma per Niall è qualcosa di diverso, una cosa che va oltre il bene che puoi volere ad un amico o ad un migliore amico. Perché io a loro li vedo come i miei migliori amici. Però con Horan non ci riesco. Lo vedo sempre come qualcosa in più. Non sono una di quelle ragazze che aspetta il principe azzurro. Io aspetto LUI!  Anche se so che forse non potrò mai vederlo io ci spero e non smetterò mai di farlo. Io desidero solo un abbraccio da tutti e cinque ovvio, ma da Niall ancora di più. Desidero che il loro sorriso per una volta sia rivolto solo a me e a nessun altra.

<< Niall io ti ho sempre voluto bene, da subito, ma non come gli altri, un bene più intenso. So che mi conosci da pochissimi giorno ma io avevo il bisogno di dirtelo il prima possibile. >> Mi guarda intensamente con quegli occhi che fanno perdere il fiato. Lo vedo avvicinarsi, prendermi delicatamente il viso e poggiare le sue labbra sulle mie. Mille fuochi d’artificio mi esplodono dentro, d’un tratto le cose attorno a noi spariscono e abbiamo occhi solo per noi. Ci stacchiamo, mi guarda negli occhi e mi sussurra << Ho subito capito che saresti diventata speciale per me! >>

Le nostre bocche si cercano, e quando si trovano compaciano perfettamente.


Questo capitolo non è un granchè ma spero che vi piaccia lo stesso ;) Recensite, vi prego! Grazie

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Capitolo 8
*** Sorpresa! ***


Anche se siamo a fine Giugno il fresco a Londra si sente. Sono affacciata al balcone, una tazza di cioccolata calda fra le mani e il mio lettore sempre con me. Sono persa fra le note di Gotta be you e non sento la porta scorrevole dietro di me aprirsi. Le mie pazze migliori amiche mi saltano addosso rischiando di farmi cadere la cioccolata. << Coglioncella!!(?) Auguri!!!! >> mi urlano nell’orecchio. Le guardo stranita << Scusate ma il mio compleanno è domani, oggi siamo 23 >>. Come risposta ricevo una sonora risata. << Ragazze! >> << Ma allora sei cogliona! Oggi è 24! Sveglia! >>
Sputo la cioccolata che stavo bevendo, corro a prendere il cell: 10 chiamate perse, più di 30 mess, vari MMS. Vado a controllare l’agenda: Domenica 24 Giugno! Inizio a urlare come una scema. << Ahhh!!! 16 anni!! OH YEAH! >> metto a tutto volume UP ALL NIGHT e inizio a fare una danza strana.  Mi squilla il cell e mi catapulto(?) per afferrarlo.
“ We mami!!” sono leggermente eccitata.
“ Tesorooo! Auguri!” mi fracassa i timpani  >.<
“Graziee *-*”
“Bene, ti arriverà un pacco da parte di tutta la famiglia e anche di alcuni tuoi amici. Dentro c’è di tutto”
Mi si illuminano gli occhi dalla gioia “Oh grazie! Bene adesso vado! Ti voglio bene!” e riattacco.
Riinizio a urlare, stavolta seguita da Agata e Sofi! << Oggi è il giorno più bello della mia vita! >> Sentiamo qualcuno bussare impazientemente alla porta, guardo attraverso l’occhiello. << Ragazze dite che abbiamo fatto troppo casino? >> nel frattempo apro << Salve…>> << C’è un pacco per voi all’in.. >> Non faccio nemmeno finirgli la frase che mi precipito nella hole. Un postino con un pacco abbastanza grande mi aspetta << Salve! Questo è per me giusto?? >> Sono euforica,molto. << Stanza n°230 piano 5°? >> Annuisco velocemente, prendo il pacco e mentre salgo urlo un GRAZIE!.
Arrivo in stanza, le ragazze mi stavano aspettando ansiose. << Che aspetti? Apri! >>

Inizio a scartare il mega-pacco, appena lo apro gli occhi mi diventano lucidi << Ragazze posso stare sola? >> Loro,semplicemente, si alzano ed escono.
Un fotografia spicca fra tutti i regali, oggi sarebbe stato anche il suo compleanno. Quello di mio padre. Prendo la foto e me la stringo in petto, come per farla entrare dentro il mio cuore, dove sarebbe stata al sicuro per sempre.  La guardo per un po’, tutti i momenti passati con lui mi passano davanti. Inizio a scartare gli altri regali: Magliette strafighe(?), pantaloni a sigaretta, collane, una coperta dei One Direction *-*, e infine una scatolina con un bigliettino. La calligrafia di mamma “ Voleva che la avessi avuta tu a 16 anni”
Delicatamente schiudo la scatolina: una catenina,anzi LA catenina, era sempre al suo collo, non se ne separava mai! Adesso ce l’ho io. La lego al collo e un brivido mi percorre la schiena. Prendo la foto e esco in balcone. Guardo il cielo e sussurro << Auguri papà >> Il cielo è limpido, nemmeno una nuvola lo ricopriva.

Rientro e chiamo S al cell “ Ehi scema dove siete?” “Dai ragazzi,vieni” “OK!”
Mi vesto alla velocità della luce, mando un mess a S “Quale stanza?” La risposta non si fa attendere “Niall e Liam”
Oggi non ho avuto modo di pensare quello che è successo ieri con Niall, in terrazza. WOW ci siamo baciati! Però adesso non so come comportarmi, se salutarlo come gli altri, abbracciarlo oh…oh beh vediamo come si comporterà lui. Io mio comporterò di conseguenza ù.ù

Busso alla porta, non apre nessuno, guardo attraverso la fessura. Buio. << Ragazzi! Ci siete?! >> Abbasso la maniglia, la porta è aperta. Entro, finestre chiuse, non vedo un tubo. Procedo verso la finestra per aprirla ma sbatto contro qualcosa << Cavolo!! Oh dio che dolore!! Ma che cazzo c’è messo qua! >> grido esasperata. Inciampo altre 2 volte prima di arrivare alla finestra, la spalanco, scosto le tende e finalmente luce! Mi volto, dei ragazzi nessuna traccia -.-“ << Ma voi lo sapete che io odio le sorprese?! >>
Il cell mi vibra all’interno della tasca. Un mess da..Niall *-*

“ Tesoro <3 vai in bagno!”

<< Oddio non mi dite che vi siete nascosti in bagno! Fantasia zero! >> urlo.
Apro la porta del bagno, nulla. Noto un post-it nello specchio

“Dove abbiamo parlato la prima volta VERAMENTE? Niall”

NO! Ditemi che non è vero! Caccia al tesoro no! Uff! Allora..Abbiamo parlato..AL PARCO! Inizio a correre come non ho mai fatto in vita mia. Stanca morta arrivo al parco, entro e mi dirigo verso la panchina. Un altro foglietto!

“Dove ci siamo ritrovate?Agata”

Questa è facile! Negozio dei 1D! Nel frattempo mando un mess a Niall
“Se volevate farmi girare mezza Londra potevate dirmelo! <3”
“Dai scanzafatiche! <3” Mi ritrovo in poco tempo davanti il negozio, stavolta niente fogliettini, ma l’arrivo di un mess
“Sei svenuta appena arrivata! Sofi”
“ Ma siete scemi?! Io non ci arrivo in aereoporto!”
“ VAI!”
Uffa! Fermo un taxi, arrivata a destinazione scendo e vado nel punto preciso dove sono svenuta, un bambino mi viene accanto << Sei Eleonora? >> lo guardo curiosa << Ehmm si.. >> << Bene tieni! Ciao! >> Guardo il foglio

“Vediamo, non so che scrivereee!! Allora dove hai sentito puzza di fumo(?) Zayn!”

<< E io devo tornare in albergo?! >> sclero, la gente si volta verso di me sconvolta OPS!
Chiamo un altro taxi -.- . Albergo, terrazza! Faccio i gradini a due a due, davanti la porta un foglietto

“ Apri la porta e guarda in alto”

Esco in terrazza, guardo il cielo e migliaia di palloncini lo riempiono. << Auguri!!! >> Mi giro e li fulmino con lo sguardo << Mi avete fatto fare avanti e indietro! >> Scoppiano a ridere, mi sento abbracciare da dietro << Auguri amore mio <3 >> mi sussurra Niall stampandomi un leggero bacio a stampo.
Mille fuochi d’artificio mi esplodono dentro. In questo momento mi posso reputare la ragazza più felice del mondo!
<< Battaglia d’acqua!! >> urla Louis. Sto per dirgliene quattro ma vengo colpita in pieno da un palloncino pieno d’acqua ghiacciata! << TOMMO! VIENI QUA! GUERRA? BENE! INIZIA A CORRERE! >>  Finiamo la battaglia dopo un’oretta. Ci sediamo a mangiare << Ma io voglio i regali! >> esclamo. I ragazzi si guardano e si fanno strani cenni. Agata si alza e mi porge una bustina: due biglietti per Londra solo andata per Settembre *-* << Amore! Grazie!!! Dì a tuo zio di preparare i letti ahah! >> << Non ne avrai bisogno >> esclamano i ragazzi, vengono verso di me e mi svolazzano un mazzo di chiavi in faccia. Un punto interrogativo ho stampato in faccia << Ma sei scema? Sono le chiavi di CASA NOSTRA! >> urla Sofi << N..NO..NOSTRA?! >> << Già, nostra e dei ragazzi >> << Oddio! Una casa a Londra! Mi devo riprendere per bene ahaha >>
<< Il mio lo avrai stasera ù.ù >> << Niall! Ma..un indizio? >> Occhioni dolci, funzionano sempre ;) << NO! >> << Ma come! Uffa mi hai offeso >> << Si certo! >> e mi abbraccia. Passo la giornata più bella della mia vita e non vedo l’ora che arrivi stasera *-*

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Capitolo 9
*** We son geloso io :') ***


Io e Agata siamo sdraiate nel letto, stereo ad alto volume. Sofia è ripartita per l’Italia. Appena siamo tornate in stanza ci ha avvertite del fatto che non sopportava di vivere con 5 ragazzi, soprattutto se i ragazzi erano loro.
Ci ha messe davanti una decisione: lei o loro.

Sapeva quanto tengo a loro, cosa sono loro per me, e una cosa del genere da lei non me la sarei mai aspettata.

<< Sai Agata la credevo una VERA amica, una di quelle che restano per la vita, che non criticano i gusti o le scelte degli altri, ma evidentemente mi sbagliavo.. >> sospirai.

<< Non si è comportata da tale.. >>
<< Già.. >> annuisco andando verso la porta-finestra.

Il sole sta tramontando. La parte più bella ma triste della giornata. Il cielo è dipinto da sfumatore gialle, arancioni e rosse. “I miei colori preferiti” pensai.

<< Elee il telefono! >> mi avvisa Agata
<< Dov’è?! >> chiedo, sentendolo suonare ma non ricordando dove l’avessi posato.
<< Se non lo sai tu >> fa spallucce.
<< Ma aiutami a cercarlo, potrebbe essere Niall >>
<< Nella borsa? >>
<< Non ne porta borse, lo sai! >>
<< Niente ha smesso di suonare D: >>
<< Ma va non l’avevo sentito >> le rispondo ironica.

Il telefono ricomincia  a squillare.

<< Cavolo! Dove l’ho messo?! >> urlo esasperata. Frugando fra i cuscini del divano.
<< In mezzo alle coperte! >> mi catapulto nel letto e tolgo tutti i piumoni. No, non sono un tipo freddoloso, nono.
<< Trovato! >> esulto, mentre premo il verde.

“Ehi tesoro” rispondo.
“Wei come mai col fiatone?” chiede Niall.
“Sapessi ahaah”
“Eh no ora me lo dici v.v”
“No”
“Allora ti farò così tanto solletico che me lo dirai”
“Prima devi prendermi”

Toc,toc,toc.

Vado ad aprire veloce la porta.

<< Presa >> mi sussura Niall all’orecchio abbracciandomi e chiudendo la chiamata.
<< Ehi ma non vale >> protesto mettendo il broncio.
<< Sese tutte scuse >> sorride << Allora vuoi dirmi perché avevi il fiatone? >> continua.
Faccio cenno di no con la testa, sorridendo.
<< Bene, ti avevo avvertita >> esclama iniziando a farmi il solletico in pancia, il mio punto debole, che stronzo :’)
<< Niall ahaahaha bastaaa ahahah non ce la faccio più! >>
<< Dillo e io smetto aahah >>
<< OK OK fermati però! >> si ferma e ci troviamo sdraiati sopra le coperte che poco prima avevo buttato a terra.
<< Non sfottere però >>
<< Prometto >>
<< Non trovavo il cellulare che però tengo sempre in mano, ed era sotto  le coperte, quindi sono stata a cercarlo, per questo la suite e leggermente sottosopra >>
Lo guardo, sta diventando rosso, molto rosso. << Avevi promesso però! >>
Niente, scoppia a ridere in una risata fragorosa, quelle che io adoro.
<< Ahaha scusa però solo tu puoi fare ‘ste cose >>
<< Avrò preso dai miei idoli >>
Mi sorride e lentamente si avvicina, mi prende il viso fra le sue mani e poggia le sue soffici labbra sulle le mie.
Potevo restare così per sempre, solo io e lui, ma la rompiscatole della mia amica entra in stanza proprio in quel momento.

<< OPS >> fa un sorrisetto innocente.
Mi giro verso di lei e le rivolgo uno sguardo poco carino.
<< Potevi mettere un cartello: “Non disturbare” o che so >> si difende lei.
<< Ma come sei spiritosa >>
<< Lo so, lo so >>
<< Modesta la ragazza >> ride Niall
<< Anche troppo ahaha >>
<< Ehi io sono qua! >>

Mi alzo da terra e corro ad abbracciarla << Ti amo anch’io >> rido.
<< Wei io son geloso! >> si alza l’irlandese di scatto.
<< Devi esserlo biondo, devi esserlo >> scherza Agata.
<< Sisi, intanto viene con me stasera >> mi mette il braccio intorno alle spalle e mi accarezza il volto, gesto che mi fa rabbridire.
<< Dove? >> mi si illuminano gli occhi.
<< Sorpresa, passo alle nove >> mi saluta baciandomi il collo per poi uscire dalla stanza.

In stanza cala il silenzio, interrotto dai nostri respiri.
<< Che mi metto?! >> urlo ad Agata agitandola per le spalle. << Elegante? Casual? Tacchi? Ballerine? Capelli sciolti? Legati? Aiutami! >> continuo, in preda all’agitazione.
<< Wo wo wo calma! Non ti sei MAI preoccupata per come andavi in giro >>
<< Ok eleonora, calmati, respira e inspira, respira e inspira >> continuo a ripetermi.

Dopo circa un’ora di preparazione sono pronta.

Indosso un vestitino bianco, senza spalline, con un fiocco nero in vita, mi arriva sopra il ginocchio ed è leggermente abbombato di sotto.
Scarpe nere, con il tacco per  mia sfortuna. I capelli li ho lasciati sciolti. Il trucco è leggero, un filo di matita e mascara.

Sono agitata, molto. Inizio a tormentare Agata di domande fin quando sento bussare alla porta.

Faccio un lungo sospiro e apro. Mi si presenta davanti Niall. Un angelo sceso in terra.
<< wow >> riesco a dire, le mani iniziano a sudare.
<< Ele sei magnifica stasera >> mi sorride prendendomi per mano.
Saluto Agata e usciamo.

Usciamo dall’hotel, davanti a noi una vespa di quelle che ho sempre adorato *-*

<< Girati >> faccio come dice lui. << Niall? Una benda? >> << Shhh, sarà una serata fantastica >> mi assicura sfiorando le mie labbra con le sue.

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Capitolo 10
*** Il mio inizio sei tu.. ***


Il vento mi scompiglia tutti i capelli, non vedo nulla a causa della benda e questo mi mette un po’ a disagio.
Non ho mai sopportato le cose che mi impediscono di vedere. Mi fanno sentire vulnerabile, indifesa.
Ho una voglia pazzesca di scoprire dove mi sta portando, ad un certo punto sento che aumenta di velocità e mi tengo stretta a lui.
<< Ehi tranquilla, stiamo arrivando >>
<< Non sei tu quello con una benda agli occhi >> sbuffo.
Sento che rallenta per poi fermarsi. << Arrivati >>

Scende e prendendomi per mano mi aiuta a non cadere.
Mani calde si poggiano sui miei fianchi << Andiamo >> mi sussurra baciandomi il collo.
Camminiamo da pochi minuti,quando sento la presa delle sue mani allentare pian piano.

<< Niall? Niall  dove sei? >>

Non lo sento rispondere, di fretta mi tolgo la benda.
Sbatto più volte gli occhi per abituarmi alla luce.
Davanti a me un sentiero illuminato da candele, inizio a percorrerlo, agitata.

Tolgo velocemente le scarpe e inizio a camminare scalza sul prato, soffice ma umido.

Arrivo alla fine del sentiero per trovarmi davanti una grande distesa di verde.
Cerco Niall con lo sguardo, ma lo sento spuntare dietro di me << Ti piace? >> sorride.
<< Questo è il mio posto “segreto” ci vengo sempre quando voglio stare da solo, per riflettere o semplicemente per staccare un po’. >>
<< Niall è..è bellissimo >> lo abbraccio e una lacrima silenziosa riesce ad uscire. << Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me >>
<< Per te questo ed altro >>  mi prende il viso fra le mani, asciuga una seconda lacrima e mi rivolge uno sguardo intenso, sincero, unico.
Uno di quei sguardi che dice più delle parole, che ti infonde sicurezza.
Per mano mi porta sotto un albero, anch’esso illuminato tutto attorno.
Ci sdraiamo sopra una coperta, abbracciati l’un l’altro ad osservare il cielo.

<< Grazie >> sussurro guardandolo negli occhi.
<< Ti amo >> si avvicina e ci perdiamo in uno di quei baci che mi fanno esplodere dentro mille fuochi d’artificio.
<< Guarda! Una stella cadente, esprimi un desiderio >>
Mi guarda per un attimo per poi sorridermi e stringermi di più fra le sue braccia << Il mio desiderio si è già arrivato >>

“ Venivamo da esperienze sbagliate, ben lontani dal vedersi mai più, ma siamo qua fabbricanti di sogni.. Il mio inizio sei tu. Sconosciuti tu non eri nei piani, stiam vivendo nuove complicità, ma era un po’ che il cuore voleva, funzionerà! Con te che io voglio riempire i mie giorni, te che io voglio far veri i miei sogni, te questo viaggio porti sicuri chiari contorni. Ci sarò per la fine del mondo, ci sarò per amarti di più e così se chiami io rispondo IL MIO VERO INIZIO SEI TU!”


Attraverso le foglie degli alberi si fanno strada i raggi del sole che si fanno a posare sul viso di Niall,amo guardarlo mentre dorme.
<< Dormiglione, sveglia >> gli parlo dolcemente.
<< Mmmhh giorno >> e uno dei suoi sorrisi che mi fanno perdere il fiato gli riempie il volto.
<< Giorno >> sorrido, abbassandomi verso di lui per poggiare le mie labbra sulle sue.
<< Dovresti venire a svegliarmi più spesso lo sai? >>
<< Lo farò >> rido, abbracciandolo per poggiarmi sulla sua spalla e inspirando il suo dolce profumo.

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