una promessa da mantenere

di kurogane92
(/viewuser.php?uid=20735)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I capitolo ***
Capitolo 2: *** II capitolo ***
Capitolo 3: *** III capitolo ***
Capitolo 4: *** IV capitolo: ***
Capitolo 5: *** V capitolo:Allenamento ***
Capitolo 6: *** VI capitolo:Il Gigante ***
Capitolo 7: *** VII capitolo:La potenza dei cavalieri di patino ***
Capitolo 8: *** IIX capitolo ***
Capitolo 9: *** IX capitolo:Il lupo ***
Capitolo 10: *** X capitolo:La tomba ***
Capitolo 11: *** XI capitolo ***
Capitolo 12: *** XII ***
Capitolo 13: *** XIII capitolo ***
Capitolo 14: *** XIV capitolo ***
Capitolo 15: *** XV capitolo ***
Capitolo 16: *** XVI capitolo: il rapimento ***
Capitolo 17: *** XVII capitolo ***
Capitolo 18: *** XIIX capitolo ***
Capitolo 19: *** XIX ***
Capitolo 20: *** XX ***
Capitolo 21: *** XXI capitolo ***
Capitolo 22: *** XXII capitolo ***
Capitolo 23: *** XXIII capitolo ***
Capitolo 24: *** XXIV capitolo...con tutte le mie scuse per il ritardo ***
Capitolo 25: *** capitolo 25 (mi sto impicciando con tutti questi numeri romani^_^ ) ***
Capitolo 26: *** capitolo26 :Il processo ***
Capitolo 27: *** capitolo 27: Una visita inaspettata ***
Capitolo 28: *** capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** capitolo 29 Una via di scampo ***
Capitolo 30: *** capitolo 30:Il simbolo ***
Capitolo 31: *** 31 Ritorno a casa ***
Capitolo 32: *** capitolo 32 La fine ***



Capitolo 1
*** I capitolo ***


“ormai manca poco” Pensava una ragazza affacciata al balcone del palazzo in cui si trovava,aveva i capelli lunghi e castani raccolti in una treccia,i suoi abiti erano più che consoni alla situazione in cui si trovava, indossava una leggera cotta di maglia, i suoi superiori le avevano proibito di indossare la sua armatura e andare ad aiutare i soldati che combattevano sotto di lei dicendole che aveva altri compiti da svolgere, ma nessuno si era presentato da lei per dirle cosa doveva fare se non aspettare. “Ora basta!”pensò ,si diresse verso la torre più alta del castello,passando per l’armeria prese il suo arco e le frecce per forare le armature.Arrivata in cima alla torre cominciò a tirare i dardi con una precisione che il suo maestro le avrebbe lodato “se solo non fosse morto,ovviamente” . Il Maestro le aveva insegnato che il rispetto delle regole e dei propri compagni era fondamentale se si voleva essere dei bravi cavalieri,ma lei aveva imparato che spesso le regole limitano le azioni delle persone e causano la morte di coloro che agiscono nel giusto,infondo era quello che era accaduto al Maestro,e lei non voleva fare la sua stessa fine;proprio per questo si teneva lontana dalle decisioni degli altri cavalieri facendo sempre di testa sua,preferiva isolarsi dal gruppo e spesso si allenava da sola. Forse per questo motivo, al momento dell’investitura era stata scelta proprio dall’armatura del lupo,ma neanche lei lo sapeva per certo.Sorrise.Quante altre armature del lupo esistevano?Di certo tante,ma la sua era la più potente,la sua era un’armatura di platino. Cosa avrebbero detto i suoi vecchi maestri se avessero saputo che era diventata atea,che non riconosceva più l’autorità di nessuno se non quella dei Saggi che le facevano compiere missioni di alto rischio che pochi altri potevano fare? Presto avrebbe dato una risposta a questa domanda,doveva mantenere la promessa fatta ai maestri. Finite le frecce decise di non perdere tempo e andò subito a far rapporto ai Saggi del suo comportamento di pochi minuti prima.Non le piaceva il fatto di dover rendere conto a sette stravaganti vecchietti del suo comportamento,ma erano i suoi capi e le avevano perdonato un sacco di effrazioni al codice dei cavalieri evitandole l’esilio temporaneo che veniva inflitto a chi era irrispettoso delle regole. Arrivata davanti alle porte che introducevano nella stanza del consiglio incontrò le solite due guardie che avevano il compito di presentarla ai Saggi “come se non mi conoscessero già”pensò ironica. Entrò nella sala del consiglio in cui si trovavano i Saggi,ognuno sedeva su uno dei sette troni messi in fila in fondo alla stanza,quando si avvicinarono, le due guardie si inchinarono,ma lei rimase ritta a fissare impassibile quelle sette persone da cui prendeva ordini: nonostante fossero vecchi, i loro occhi erano pieni di vita e vi si leggeva una saggezza infinita che era uno dei motivi del loro posto a capo degli altri cavalieri, erano immortali,non potevano morire perché erano già morti. -Allora,Lupo,hai la coscienza sporca?-Le chiese il Saggio al centro leggermente ironico -No,siccome mi avete proibito di combattere ho deciso di allenarmi un po’ nel tiro con l’arco e non trovando bersagli disponibili ho pensato di esercitarmi sui nemici.Non stavo combattendo,mi stavo solo allenando- Rispose con calma,senza fretta,erano undici anni che i Saggi le facevano quella domanda e non avrebbero mai ottenuto da lei un ‘mi dispiace’. Dal canto loro i Saggi sapevano quanto potesse essere orgoglioso un lupo e conoscevano abbastanza bene il cavaliere che avevano davanti per non chiederle altro, così la congedarono. “E adesso?Come faccio ad andarmene e arrivare dai maestri in tempo per mantenere la mia promessa?” rimuginava il cavaliere del lupo mentre girovagava per i corridoi del castello,nel frattempo la battaglia era finita e i soldati e i maghi che vi avevano preso parte affollavano il castello,chi per andare nei propri alloggi chi in infermeria.Camminando il cavaliere andò quasi a sbattere contro il cavaliere del falco che si stava dirigendo dalla parte opposta -Ehi,Lupo,bella improvvisata oggi!Lo sapevano tutti che in qualche modo avresti infranto gli ordini dei Saggi- -Ah,ma sta’un po’zitto,io volevo solo allenarmi con il tiro con l’arco Falco- -Non chiamarmi così,sei un cavaliere mio pari e come tale ti permetto di chiamarmi con il mio vero nome,a differenza di te.Non ho ancora capito il motivo perché tutti ti devono chiamare con il nome della tua armatura- -Voi conoscevate mio padre,che fu cavaliere prima di me,e conoscevate il nome di sua figlia,destinata a diventare la sua erede,ma io non mi ritrovo in quel nome ne’tantomeno ho voglia di ricordare colui che così mi ha chiamato- -Ma mi sembra che i tuoi maestri ti abbiano dato un altro nome quando studiasti da loro- -Si,ma solo a loro permetto di chiamarmici,Andrew- -Finalmente ti sento pronunciare il mio nome,Lupo- -E forse prima o poi tu sentirai il mio- e il cavaliere del Lupo fece per allontanarsi,ma la voce dell’altro la fermò -Quasi dimenticavo,i Saggi mi hanno detto che devi recarti in missione,le istruzioni sono nella tua stanza- -Ah,grazie- si voltò verso Falco e lo salutò con un sorriso poco accennato, -Un’altra cosa Lupo,- la richiamò il cavaliere -Cosa c’è?- -…Ricordati di mantenere la promessa-le disse il cavaliere del Falco -Non me la sono mai dimenticata- disse Lupo,sorrise e se ne andò verso la sua stanza,se ne ricordava anche lui allora della promessa.Anche se era una cosa che non lo riguardava,il cavaliere del falco,così come tutti gli altri cavalieri di platino,aveva alle spalle più anni di servizio e la trattava un po’ come se fosse stata una ragazzina normale e lui suo padre “Come se uno non mi fosse già bastato” ridacchiò. Arrivata nella sua stanza trovò sul letto una pergamena con il sigillo dei cavalieri(un cerchio con una spada nel centro)la aprì e vi lesse le direttive dei Saggi,quando ebbe finito le si illuminò il volto e disse: -Maestri sto arrivando-

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II capitolo ***


Nella Casa del grande sacerdote erano riuniti i nove guerrieri di Atena che vestivano le armature d’oro,erano tutti in agitazione anche se non lo davano a vedere,era il secondo Chrysos Synagein che il grande sacerdote convocava a distanza di due settimane e un’assemblea straordinaria come questa era indetta solo in situazioni di estrema emergenza.Erano lì ormai da due ore,ma il grande sacerdote non accennava a esporre il problema che li aveva riuniti lì. -Ora basta!!Con tutto il rispetto Grande Sacerdote,perché ci ha convocati qui?- Esordì Milo,cavaliere dello scorpione. Il Grande Sacerdote non rispose. -Calmati Milo,agitarsi non serve a nulla- rispose calmo Camus dell’acquario. -Anche il silenzio ha la sua bellezza- disse con voce mielosa Aphrodite dei pesci. -Ma sta’ un po’ zitto tu,io ho di meglio da fare che stare qui ad aspettare- parlò Death Mask del cancro.E così comincio una specie di lite che i tre cavalieri Mu dell’ariete,Aldebaran del toro e Shura del capricorno cercarono di sedare,gli unici che se ne stavano in disparte erano Aiolia del leone e Shaka della vergine,il primo perché si tirava fuori dalle discussioni e dalle decisioni dei suoi pari,il secondo impensierito da una promessa che gli altri sembravano non ricordare. -BASTA!!!- come per magia tutti i cavalieri smisero di urlare e il silenzio calò per l’ennesima volta sulla tredicesima Casa,a parlare era stato il Grande Sacerdote che per tutto il tempo era rimasto silenzioso e assorto nei suoi pensieri. -Vi ho convocati qui per comunicarvi che da adesso fino alla fine di questa storia sarete aiutati da un cavaliere di alto rango che avrà il compito di annientare i Titani e Crono…- “un cavaliere di platino,allora”fu il pensiero di tutti. -Questo cavaliere alloggerà nella Casa del cavaliere del Sagittario vuota da undici anni ormai- A quelle parole Aiolia ebbe un sussulto,la Casa che una volta era presieduta da suo fratello abitata da uno sconosciuto,non lo avrebbe mai… -è un onore per me dormire nella Casa di cui una volta fu custode il più forte fra i cavalieri d’oro- A parlare era stata una voce che proveniva dalla porta d’ingresso,dieci paia di occhi si voltarono verso quella figura controluce,era alta e snella e i suoi passi erano leggeri e controllati,nonostante la voce fosse femminile la figura non ancheggiava e sembrava piuttosto una bestia che si sta avvicinando alla sua preda.La misteriosa figura si avvicinò al Grande Sacerdote e senza inchinarsi disse: -Sono il cavaliere di platino mandato per combattere insieme ai cavalieri d’oro protettori di Atena,sono il cavaliere del Lupo- Dopo aver riabituato gli occhi all’oscurità della tredicesima Casa i nove cavalieri guardarono maglio quella figura:era una ragazza,come età doveva avere all’incirca diciotto anni,sopra ai vestiti indossava un mantello nero,da esso si intravedevano due braccia che si capivano subito abituate a molti sforzi,il suo viso era molto bello,i capelli erano raccolti all’indietro da una treccia che le arrivava fino a metà della schiena,ma ciò che colpì di più i cavalieri furono i suoi occhi, di quel colore che non si può definire ne’celeste ne’grigio,freddi come il ghiaccio.Furono quegli occhi che ricordarono ai cavalieri qualcuno di familiare. -Qual’è il tuo nome cavaliere?- Le chiese il Grande Sacerdote -Sono poche le persone a cui permetto di chiamarmi con il mio vero nome, se voi cavalieri lo conoscete potete chiamarmici,altrimenti il mio nome è Lupo.- -Sarebbe stato difficile non riconoscerti,Kira- disse Shura –i tuoi occhi sono inconfondibili- E tutti gli altri cavalieri sorrisero facendole capire che l’avevano riconosciuta per lo stesso motivo. -è bello essere a casa,maestri-

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III capitolo ***


Era passato un giorno da quando Kira era arrivata al Santuario e non aveva avuto modo di parlare molto con i suoi maestri,dalle loro facce si capiva che erano contenti che fosse ritornata,ma lei sapeva che avevano notato che non portava alcuna maschera come i cavalieri donna sacre ad Atena,sapeva anche che se gli avesse spiegato il perché alcuni di loro avrebbero capito,ma gli altri…cosa avrebbero detto? Mentre pensava tutto questo se ne stava distesa sul tetto della nona Casa a guardare il cielo greco,ad un certo punto sbuffò e con un salto scese dal tetto,appena rialzò lo sguardo vide Aiolia,lui era stato l’unico che non le aveva ancora rivolto una parola da quando era ritornata,ma sperava che lui lo facesse presto,aveva la sua stessa età e si erano spesso allenati insieme da bambini con l’unica differenza che lei era stata allieva di tutti gli altri cavalieri d’oro che l’avevano adottata quando da piccola suo padre l’aveva abbandonata nella foresta vicino al santuario. -Prego entra cavaliere del Leone- -E così sei ritornata qui,dove ti sei allenata-disse Aiolia ignorando l’offerta dell’altra -Già,avevo una promessa da mantenere,ti ricordi?Avevo promesso ad Aiolos che sarei diventata più forte per proteggere le persone a cui tengo di più,e che lo avrei fatto in undici anni,dopodiché sarei ritornata qui- -Mi ricordo quella promessa,Kira,la formulasti davanti alla salma di mio fratello,davanti a tutti gli altri cavalieri.E quel giorno te ne andasti-disse amaro il cavaliere del Leone -Ce l’hai ancora a morte con gli altri cavalieri?- -Si,hanno permesso la morte di mio fratello e ne sono stati partecipi,credo che mi basti per odiarli.Tu invece non la pensi come me,infondo sono i tuoi maestri,come puoi contraddirli?- -Chi credi che io sia,una stupida che fa solo quello che le viene ordinato e non riesce a pensare con la propria testa?Ti ricordo che Aiolos è stato anche il mio maestro ed è proprio da lui che ho imparato a vedere le cose sempre da un altro punto di vista.Ti sei forse dimenticato chi fosse quella che disubbidiva sempre agli ordini del Grande Sacerdote e andava in giro per il Santuario senza la maschera che invece avrebbe dovuto sempre tenere sul volto?- disse con il tono di chi aveva subito un’offesa -Scusa,non volevo,comunque sono molto felice di rivederti e anche questa volta senza maschera a quanto pare- -Già,ma non sono più tenuta a portarla-disse con tono divertito Kira -Come mai?…non sarai mica…- -Eh,già,sono diventata atea-concluse la frase dell’amico -Adesso è chiaro perché non ti sei inchinata davanti al Grande Sacerdote, non ne riconosci più l’autorità- dal tono del cavaliere del leone non si capiva bene se era triste perché ora a proteggere Atena c’era un cavaliere in meno o se era felice perché la sua amica era riuscita a sfuggire al giogo del Grande Tempio,ma a Kira non importava,anche lei era triste e felice per gli stessi motivi e così decise di cambiare argomento -Parlami di te adesso,cosa ti è successo da quando sono partita?Hai conosciuto nuova gente?Sei diventato più forte?Hai imparato nuovi colpi?- -Ehi,calmati,credo che in fondo siano affari miei,o mi sbaglio?- -Ti sbagli Aiolia,le ultime due domande sono anche affari miei in quanto sono un cavaliere con cui devi collaborare-disse compiaciuta Kira,ricordandosi degli interrogatori a cui la sottoponeva il cavaliere del leone quando,da piccola,ritornava dagli allenamenti con gli altri cavalieri -E l’altra?- -Hai addosso l’odore di molta gente,cavalieri e non. Soprattutto hai addosso l’odore di Galan e di una ragazzina,suppongo che abitino con te nella quinta Casa - -E tu come fai a saperlo?-le chiese sconvolto Aiolia -Sono il cavaliere del lupo,ho i sensi più sviluppati rispetto al normale;allora:chi è quella ragazzina?La devo assolutamente conoscere,se è riuscita a farsi accettare nella tua Casa deve avere qualcosa di straordinario-gli disse il cavaliere del lupo dandogli cordialmente una gomitata -Si chiama Lythos,suo padre è morto,ma io gli ho promesso che avrei badato a sua figlia e che l’avrei protetta- -Sono proprio curiosa di conoscerla- -Se vuoi domani possiamo incontrarci alla Casa del leone,così ti faccio conoscere Lythos- -Va bene domani mattina?Vengo lì da te e ci alleniamo un po’ insieme come ai vecchi tempi,ti va bene?- -Ok,allora ci vediamo domani mattina, è stato un piacere parlarti a quattr’occhi-salutò e si incamminò verso la quinta Casa;arrivato fuori dalla portata visiva di Kira,si permise un brivido,durante il loro dialogo aveva avvertito il cosmo della sua amica e aveva capito perché avessero mandato solo un cavaliere per combattere i Titani.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV capitolo: ***


La mattina successiva Kira si svegliò presto,sapeva che alcuni degli altri cavalieri erano già svegli,avvertiva chiaramente il loro cosmo,Shaka e Mu,erano quelli che non dormivano quasi mai e che passavano le notti in meditazione,Kira proprio non capiva come facessero a non addormentarsi,più volte quando si era allenata nella meditazione si era ritrovata distesa per terra a dormire beatamente. “almeno uno di loro non lo incontrerò,ma il maestro Shaka sarà difficile che non mi rivolga la parola,lui ha capito di sicuro cosa sono diventata” Così decise,per non fare tardi,di uscire presto dalla nona Casa,attraversare le altre tre case che la separavano dalla quinta e sperare che Shaka fosse talmente impegnato nella meditazione da non accorgersi di lei. Attraversò con facilità le prime due case,Milo dormiva e Doko non metteva piede al santuario da molto tempo,arrivata alla Casa della vergine Kira annullò il più possibile il suo cosmo ed entrò con passi felpati nella sesta Casa,non cercò il maestro,sapeva dov’era,si mosse il più velocemente possibile verso l’uscita,ma a pochi passi dalla salvezza venne bloccata da una voce -Credevi forse che non ti avrei notata?- Kira rimase silenziosa,sapeva che qualunque cosa avesse detto non le avrebbe evitato la domanda a cui preferiva non rispondere -Cosa sei diventata?-le chiese subito il cavaliere senza mezzi termini. Kira esitò nel rispondere a quello che veniva chiamato l’uomo più vicino agli Dei,sapeva la risposta che voleva,ma preferì rispondere -Sono Kira,cavaliere di platino del lupo,cresciuta al Grande Tempio dai cavalieri d’oro di Atena- -Non ti ho chiesto ‘chi sei’,ma ‘cosa sei diventata’- Kira si ricordava del tono con cui le stava parlando il suo maestro,era lo stesso che usava quando da piccola le chiedeva i risultati della sua meditazione e Kira sapeva che il maestro si sarebbe accorto se mentiva,quindi decise di dirgli la verità. -Sono diventata atea-lo disse tutto d’un fiato,guardando in faccia il maestro, sapeva che si sarebbe arrabbiato,in fondo lui era il cavaliere più vicino ad Atena e una sua allieva aveva contravvenuto a ciò in cui lui credeva e che aveva tentato di insegnare a lei;Kira aveva negato l’esistenza degli Dei come sovrani assoluti,compresa la Dea Atena,come avrebbe reagito Shaka? Dal canto suo,Shaka sorrise impercettibilmente,aveva capito quale fosse il destino di quella ragazza fin da quando l’avevano ritrovata in quel bosco,ma comunque non era quello che voleva sapere. -Ti rifaccio la domanda,cavaliere del Lupo,cosa sei diventata?- Kira rimase un attimo spiazzata da quella domanda,in fondo gli aveva detto ciò che voleva sapere…o no. “non avrà mica capito che…”,a quel punto Kira si concesse una risata,e così anche il suo maestro aveva migliorato i propri poteri,si mosse verso il centro della Casa fino a ritrovarsi davanti al suo maestro e si sedette per terra studiandolo per alcuni minuti e alla fine disse -Da cosa l’ha capito?- -Nonostante io tenga gli occhi chiusi posso scrutare a fondo nel cosmo delle persone,credevo che te lo ricordassi- -Nonostante io sapessi tutto questo,non credevo che arrivasse addirittura a scorgerlo,é migliorato- -Non mi ci è voluto molto,mi vuoi raccontare cosa hai combinato?-

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** V capitolo:Allenamento ***


ringrazio tutti quelli che hanno recensito fino a questo momento(e anche quelli che lo faranno),soprattutto mi voglio scusare se il testo é tutto attaccato,ma ultimamente io e il mio mac non andiamo daccordo. /-/-/-/-/-/-/-/-/ Uscita dalla sesta Casa,Kira si diresse verso la Casa presieduta dal suo amico “per fortuna che ho deciso di uscire prima,sennò stavo ancora lì a raccontare, mi chiedo quanti altri al Santuario lo abbiano capito”;era sollevata dal fatto che il suo maestro non si era arrabbiato,ma le sembrava strano,”quell’uomo è sempre riuscito a spiazzarmi”pensò allegramente. Arrivò alla Casa del leone alle dieci in punto e si diresse verso la porta che portava agli alloggi,arrivata alla porta fece per bussare,ma la porta si aprì di scatto e Kira si trovò difronte una ragazzina più bassa di lei,con i capelli verdi -Oh,mi scusi-disse abbassando gli occhi -E di che?Mi hai aperto la porta,dopotutto-Kira le sorrise- sto cercando Aiolia,il cavaliere del leone- -E lei chi è?-il tono non era beffardo,segno che quella ragazzina doveva accertarsi dell’identità dei visitatori,se Kira fosse stata un nemico,avrebbe potuto mentire e comunque la persona che aveva davanti non era un guerriero,le sarebbe bastato un pugno per metterla al tappeto,anche la ragazzina probabilmente lo aveva capito,ma sembrava decisa a svolgere il suo compito. -Sono un amica del cavaliere del leone,sono Kira del lupo di platino e tu devi essere Lythos- -S-si,sono io-Lythos arrossì-il signor Aiolia vi sta aspettando,prego entrate- -Grazie e ti prego al massimo dammi del lei- Lythos arrossì di nuovo e annuì -Il signor Aiolia sta ancora dormendo,ma dovrebbe svegliarsi a momenti,può aspettare qui?- -Sta’ tranquilla,non mi faccio problemi- e si accomodò su una sedia;Lythos se ne andò a fare la spesa e Kira rimase sola “Uffa,quello lì dorme sempre,per il suo prossimo compleanno gli regalo una sveglia nucleare” Non era la prima volta che Kira si svegliava presto per un appuntamento con Aiolia e quando arrivava lo trovava ancora addormentato. Decise di contare fino a cento,dopodiché lo avrebbe svegliato -uno,due,tre,quattro,….-arrivata a cinquanta cominciò a cercare un secchio -cinquantadue,cinquantatre,cinquantaquattro,…- a settanta lo riempì con acqua gelida –settantacinque,settantasei,settantasette,…- a ottanta entrò nella stanza dove dormiva Aiolia –ottantasette,ottantotto,…Uffa,basta!-e svuotò il contenuto del secchio sul letto del suo amico che con un urlo si svegliò.Aiolia ci mise trenta secondi per capire quello che era successo,al trentunesimo guardò Kira adirato,lei gli rispose con un sorriso e gli tirò un asciugamano -Buongiorno Aiolia,vedo che ti sei svegliato finalmente- -Vorrai dire MI hai svegliato!Sei in anticipo- -Ma ti rendi conto di che ore sono?Sono le dieci- Il cavaliere del leone rimase con l’asciugamano in mano e guardò la sveglia allibito -Allora,ti vuoi alzare o mi devo andare ad allenare da sola?-disse spazientita Kira.Aiolia si alzò e fece un breve colazione;si vestì e prese l’armatura.Usciti dalla quinta Casa si diressero verso la zona di allenamento dei cavalieri di Atena,a quell’ora era ancora deserta e i due cavalieri si schierarono l’uno difronte all’altro e cominciarono, -Non indossi la tua armatura?-chiese il cavaliere del leone alla sua amica dopo i primi colpi-potrei anche offendermi- -Preferisco indossarla solo per combattere contro i miei nemici-rispose lei continuando a combattere -Se io fossi un tuo nemico la indosseresti?- -Oh,certo,ma se tu fossi un mio nemico-gli assestò un calcio-saresti già morto- sorrise e continuò a combattere senza notare che intorno all’arena si stava raccogliendo un discreto numero di persone che assistevano ad uno scontro fra un cavaliere d’oro e una ragazza che,senza armatura ne’ maschera,riusciva a tenergli testa e addirittura a colpirlo;inizialmente i due si equivalevano,ma dopo un po’ cominciò a vedersi la differenza del colore delle armature:combattevano da ore ormai e Aiolia avvertiva la stanchezza,non si era mai allenato così tanto e così assiduamente contro una persona del calibro della sua amica,dal canto suo Kira non sembrava avvertire la stanchezza e continuava a tirare calci e pugni al suo compagno nonostante anche lei avesse subito qualche colpo. -Adesso basta-disse Kira quando il sole cominciava a sparire dietro l’orizzonte,anche lei aveva il fiatone, ma di sicuro non quanto Aiolia;insieme si incamminarono verso la quinta casa -Che razza di allenamenti hai seguito in questi undici anni?-le chiese incredulo il cavaliere del leone mentre salivano le scale che portavano direttamente alla quinta casa,Kira non gli rispose subito,restò per un po’ in silenzio a misurare le parole e poi disse: -Sono stati allenamenti dieci volte più duri rispetto a quelli a cui mi sottoponevano qui,nei primi sei anni sono rimasta all’accademia e lì ho migliorato il combattimento corpo a corpo e ho imparato ad utilizzare gran parte delle armi esistenti,alla fine del tirocinio ho ricevuto l’investitura a cavaliere e ho cominciato a svolgere le missioni che venivano affidate ai cavalieri di platino,inizialmente compivo le missioni insieme ad un veterano,ma dopo tre missioni hanno capito che me la sapevo cavare da sola e mi affidavano missioni sempre più difficili fino a raggiungere il livello di difficoltà massimo e quando non svolgevo missioni combattevo in una delle tante guerre che infuriano costantemente sotto alle nostre mura.Non è passato un giorno che io non mi sia allenata in pratica- Aiolia era rimasto stupito da quelle parole e fissava allibito la sua amica che ora le appariva ancora più diversa da quando aveva avvertito il suo cosmo il giorno prima.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** VI capitolo:Il Gigante ***


-Mio signore Crono-disse inginocchiandosi una figura che indossava un’armatura nera come l’ebano-abbiamo ricevuto notizie dal nostro informatore,è arrivato un nuovo cavaliere al Santuario di Atena con il compito di distruggerci,ma non sembra essere fedele alla Dea- -Come fai a dirlo,Iperione?-chiese un voce imperiosa nascosta nell’ombra -Beh,non porta la maschera come le altre donne guerriere di Atena e l’ho vista maneggiare delle armi,sono entrambe cose proibite dalla legge del Santuario- -Vedi di scoprirne di più sul suo conto,voglio sapere se ci potrebbe mettere i bastoni fra le ruote,scopri chi è quella ragazza-il tono con cui aveva parlato il suo Signore non ammetteva repliche,perciò si alzò e andò a reclutare uno dei Giganti,avrebbe pensato lui a far parlare quella ragazza. /-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/ CRAK -Oh,accidenti ho rotto un’altra freccia,si vede che l’ho usata troppo-Kira era nella nona Casa e si stava allenando nel tiro con l’arco,i bersagli erano le prime cose che le capitavano:fori nel muro,mosche,insetti vari e…cavalieri -Ehi stai un po’ più attenta!-le urlò il cavaliere del Toro quando una freccia gli passò a un pelo dal naso -Ops!,scusa-disse Kira,poi notando la fretta con cui si dirigeva verso le case successive gli chiese -Che sta succedendo? Ti vedo di fretta- -Abbiamo avvertito la presenza di uno dei Giganti,sembra che si trovi a pochi chilometri da qui- -Stai andando nella direzione opposta,allora-gli disse scherzando -Ha,ha-finse di ridere Aldebaran-abbiamo l’ordine di riferire al Grande Sacerdote ogni nostro spostamento,ora mi sto recando da lui a dirgli che questo Gigante lo affronterò io- -Ma smettila,ci sono già tre cavalieri di meno al Grande Tempio,uno in meno peggiorerebbe la situazione,ci vado io- e si precipitò fuori prima che l’altro potesse controbattere,si diresse verso il cosmo gigantesco che aveva avvertito appena fuori dalla Casa dell’Ariete;non fu difficile trovare il Gigante,stava seminando distruzione e morte e a Kira bastò seguire la scia lasciata dal suo cosmo enorme. Quando se lo ritrovò davanti Kira ebbe l’impressione che il Gigante stesse cercando proprio lei,l’essere che le si presentava davanti la squadrò da capo a piedi e con un ghigno le disse -Chi sei tu ragazza,che osi metterti contro i miei signori?- la voce del Gigante era profonda e sprezzante, -Non credo di volerti dire il mio nome,-sorrise malignamente-,forse,se tu volessi prima dirmi il tuo…- -Non giocare con me stupida ragazzina,io sono un Dio e come tale mi devi rispettare!- -Allora mi vuoi dire il tuo nome?-gli chiese un’altra volta il cavaliere del Lupo ignorando la minaccia del Gigante -A che ti serve sapere il nome di colui che ti ucciderà?- -Lo facevo per rispetto nei confronti di un avversario,di solito sono io che scrivo il loro nome sulle tombe- Kira sorrise,ma non si mosse e rimase a fissare l’essere mitologico che aveva davanti senza lasciar trapelare alcun sentimento. -Ma chi ti credi di essere,al mio confronto tu sei solo un moscerino!- Così dicendo il Gigante sferrò un pugno verso Kira,ma lei senza fare una piega lo schivò come avrebbe fatto contro un pugno di dimensioni normali. -Credo di aver capito chi sei,tu sei Alcione,non è vero?Il Gigante che per sfuggire alla morte si rifugiò sulla luna;sbaglio o poi fu proprio la Dea Atena che ti tirò giù da lì?- Il Gigante rimase per un attimo spiazzato nel sentire la voce di quel moscerino che aveva appena schiacciato,era solo una ragazzina senza un cosmo particolare e perdipiù non indossava nessuna armatura a proteggerla -Complimenti,sei stata brava a riconoscermi,-le disse-,ma ora farai una brutta fine e sapere chi sono non ti salverà la vita- -Tu dici?-il Gigante trasalì,la voce che aveva sentito era sulla sua spalla e lo guardava-Sai,quando ero piccola il mio maestro mi raccontava sempre di un Gigante molto stupido che osò sfidare Zeus,ma perse e per sfuggire alla sua pena cercò rifugio sulla luna,ma la Dea della giustizia lo trovò e lo fece ritornare sulla Terra dove,nonostante il suo potere,venne ucciso da Eracle.Quel Gigante eri proprio tu,Alcione- -Ora basta con le chiacchiere,mi hai stufato moscerino!-

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** VII capitolo:La potenza dei cavalieri di patino ***


MOON BLASTER Il colpo prese Kira alla sprovvista e la fece cadere dalla spalla del Gigante, non fece in tempo ad atterrare che Alcione la prese in pieno con un pugno,Kira andò a sbattere contro un albero e si aggrappò ad uno dei rami rimanendo il più possibile nascosta,il primo colpo del Gigante le aveva preso in pieno il braccio sinistro lasciandole uno squarcio dalla spalla al polso che ora sanguinava copiosamente,ma non ci fece caso,doveva trovare il modo di tagliare la mano destra di Alcione,era l’unico modo di ucciderlo,così aveva fatto a suo tempo Eracle,così ora avrebbe fatto lei. -Dove sei moscerino?Ti devo schiacciare,hai troppa paura forse?- -Io paura?,-Kira venne fuori dal suo nascondiglio-,ma non farmi ridere- Alcione guardò quella ragazzina,ora il suo sguardo era cambiato, sembrava determinato ad uccidere -Prima mi hai chiesto chi sono,e ora avrai la risposta- “Armatura del Lupo,vieni” Ci fu un lampo di luce abbagliante,dopodiché davanti ad Alcione comparve un cavaliere vestito di un’armatura bianca,l’elmo a forma di lupo ricopriva il volto del cavaliere quasi completamente,lasciando liberi solo gli occhi,ma ciò che colpì il Gigante fu soprattutto l’immenso cosmo che emanava quella figura. -Chi sei tu?Che ne hai fatto di quel moscerino?- Il cavaliere non gli rispose,estrasse una spada e partì all’attacco,Alcione non ebbe nemmeno il tempo di reagire,il cavaliere gli saltò sul braccio e con un taglio netto gli mozzò la mano.Il Gigante cadde a terra,ma prima che potesse morire,il cavaliere gli si avvicinò e si tolse l’elmo -Sono Kira,cavaliere di platino del Lupo,e ho il compito di proteggere il Santuario e i suoi cavalieri- Detto questo Kira piantò la spada nel collo del Gigante che morì. /-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/ -E così è un cavaliere di platino,chissà chi le ha chiesto aiuto-rifletteva Ponto mentre osservava dal suo specchio d’acqua quella ragazzina uccidere l’unico Gigante abbastanza forte da permettersi di sfidare Zeus in persona. -Ci mancava solo quella ragazzina,-disse Ponto alterato-,ora dovrò pensare pure a lei-.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** IIX capitolo ***


-Kira!- questa era la voce del cavaliere del leone,anche se non avesse parlato,avvertiva il suo cosmo preoccupato,come anche un altro vicino a lui,questi non parlava,ma Kira lo aveva riconosciuto come il cavaliere della Vergine;il suo corpo non rispondeva ai suoi ordini come voleva,era rimasto lì,con le mani ancora strette attorno all’impugnatura della spada conficcata nel collo del Gigante “Oh,maledizione,è successo ancora” con un notevole sforzo ordinò alla sua armatura di staccarsi da lei,quando si separò dal suo cavaliere l’armatura sparì in una luce bianca,rimase lì solo Kira,immobile.Lei sapeva già come riprendere il controllo del proprio corpo,le era già capitato altre volte:tirò un profondo respiro e richiamò il cosmo dal suo corpo al suo spirito,dopo pochi secondi riuscì a sfilare la spada dal collo di Alcione e a rimetterla nel suo fodero,fatto questo si girò verso i due cavalieri che poco prima aveva avvertito vicino a se’ -è tutto a posto-disse con un sorriso e si avviò verso il Santuario senza dire nient’altro. Arrivata alla nona Casa si lasciò cadere sul letto con un gemito “Devo stare più attenta quando indosso la mia armatura” sospirò e solo in quel momento si accorse di un’altra presenza nella Casa,istintivamente richiamò il suo cosmo,le sfuggì un gemito,aveva forzato troppo quel giorno,per fortuna il cosmo le risultò familiare,era il cavaliere del Leone. -Come mai sei venuto qui?-gli chiese mettendosi a sedere sul letto -Ero preoccupato per te,come stai?-le chiese notando la ferita sul braccio sinistro dell’amica -Sto benone,non credere che basti una ferita di poco conto per mettermi fuori gioco!- il tono era beffardo,ma la voce era debole notò il cavaliere del Leone,di certo non era stata quella ferita ad indebolirla,ma quello che era successo dopo;neanche Aiolia si sapeva spiegare cosa fosse successo all’amica,sapeva soltanto che dopo aver ucciso quel Gigante era rimasta immobile e solo dopo qualche secondo era riuscita a riprendere il controllo e che questo le era costato molta fatica. -Che ti è successo dopo che hai ucciso Alcione?- -Niente- liquidò la domanda -Non mi dire che non riuscire a muovere il proprio corpo è niente- in quel momento a Kira venne in mente il maestro Aiolos,quando la sgridava per aver combinato qualcosa di grave,eh si:Aiolia diventava sempre più uguale a suo fratello -Mi succede a volte quando indosso l’armatura- cominciò Kira –ma ormai ho imparato a riprendere il controllo velocemente…anche se mi costa ancora molta fatica- -Perché allora hai indossato l’armatura se sapevi che avrebbe avuto questo effetto su di te?- le chiese sconcertato Aiolia -Lo sai meglio di chiunque altro che se mi arrabbio perdo il controllo,no? Ora che sono diventata cavaliere,ogni volta che mi arrabbio,l’armatura del lupo arriva da me,in pratica è come se la chiamassi.In tutti questi undici anni di allenamenti se c’è una cosa che non ho imparato è l’autocontrollo- -Mi ricordo molto bene delle tue facili arrabbiature,tutti i cavalieri del Santuario cercavano in continuazione un modo per indurti alla meditazione,ma ogni volta tu ti addormentavi o scappavi per venire al campo di allenamento- al ricordo di undici anni prima i due cavalieri risero, Kira si lasciò ricadere sul letto e l’attenzione di Aiolia ricadde sulla ferita del cavaliere,sanguinava ancora nonostante Kira se la fosse fasciata ben stretta -Senti,io non sono molto abile nel medicare le ferite,ma se vuoi Galan potrebbe rifarti la fasciatura- -Sta’ tranquillo,non ne ho bisogno,te l’ho già detto che questa ferita non mi dà nessun…- Aiolia sorrise,la sua amica doveva essere proprio stremata,aveva lasciato a metà una frase e si era addormentata;decise di lasciarla riposare,sapeva che se fosse peggiorata c’erano i cavalieri dello Scorpione e del Capricorno che vegliavano su di lei essendo le loro Case più vicine.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** IX capitolo:Il lupo ***


Quando Aiolia uscì dalla nona Casa ripensò a quello che le aveva detto la sua amica riguardo a quello che le era accaduto dopo il combattimento,dubitava che quella fosse la verità,e se lo era non era completa.Non si spiegava ad esempio perché la sua armatura le facesse questo effetto,in fondo le armature avevano il compito di proteggere il proprio cavaliere,non di indebolirlo.L’unico che forse ne sapeva qualcosa di più era Shaka di Virgo, anche lui aveva avvertito la preoccupazione nel cosmo del cavaliere della Vergine quando aveva visto Kira immobile;forse lui gli avrebbe potuto spiegare qualcosa di più,decise di parlarci,Kira era la sua amica e lui voleva avere delle risposte. Quando arrivò nella sesta Casa Aiolia trovò Shaka in meditazione,provò ad avvicinarsi,ma il cosmo dell’altro glielo impedì,non voleva essere disturbato.Così Aiolia dovette tornarsene nella sua Casa. Due giorni dopo Aiolia decise di andare a controllare le condizioni della sua amica,sperava che si fosse svegliata,aveva voglia di parlarle,magari sarebbe riuscito a dare una risposta alle sue domande;era quasi sicuro che avrebbe trovato Kira a letto,ma quando entrò nella nona Casa non sentì nessun rumore,pensando che la sua amica stesse ancora dormendo si avvicinò al letto che era vuoto,quando lo vide decise di andare a vedere un po’in giro,non credeva che si fosse allontanata più di tanto. ‘Grrrrrr’ Aiolia si voltò e inizialmente pensò di essersi immaginato quel rumore,ma poi dall’ombra emerse un grosso lupo grigio che lo fissava,c’era qualcosa di strano in quell’animale,qualcosa che il cavaliere del Leone non riusciva a distinguere,poi se ne accorse:quel lupo aveva un cosmo e anche molto potente. Quel lupo continuava a fissarlo mentre avanzava verso Aiolia,questi senza rendersene conto aveva cominciato ad indietreggiare fino ad uscire dalla nona Casa,ora si trovava sulle scale che conducevano alla Casa dello Scorpione. “Ma chi è questo lupo?Che ci fa nella nona Casa?” Ora il lupo aveva scoperto le zanne in modo poco amichevole e si stava preparando a saltargli addosso. -Fermati!- disse una voce alle spalle del cavaliere del leone Obbediente il lupo si girò e ritornò nella nona Casa. Ripresosi dallo spavento Aiolia si voltò e si ritrovò faccia a faccia con Kira -Finalmente ti sei svegliata!-le disse lui sollevato,lei non gli rispose subito,lo fissò per un po’con uno sguardo divertito e poi gli disse -Ti dovresti vedere,hai una faccia!Che c’è,ti sei spaventato perché non ti aspettavi di trovare un lupo all’interno del Santuario,o perché credevi che io mi fossi trasformata in un lupo?- Aiolia non rispose,per un attimo credette che Kira gli avesse letto nel pensiero,effettivamente inizialmente aveva pensato che la sua amica si fosse trasformata in un lupo quando aveva avvertito l’immenso cosmo che quell’animale emanava,non era così,per fortuna;però ad Aiolia rimaneva un dubbio -Allora chi è quel lupo,come c’è arrivato qui?- Kira sorrise ed emise un fischio,il lupo che prima aveva minacciato Aiolia arrivò e si mise al fianco di Kira -Lui è la mia armatura,-disse semplicemente e si mise a ridere appena notò l’espressione stupefatta del cavaliere del leone-,guarda che non è poi tanto strano,è meglio un’armatura animata,passa più inosservata durante le missioni.- Aiolia non disse niente,rimase allibito a fissare la sua amica.Kira sorrise un’altra volta -Ora scusami,ma non ho tempo di fermarmi a parlare,il Grande Sacerdote mi sta aspettando.- e Kira se ne andò. “Il Grande Sacerdote e io abbiamo un paio di cosette da discutere” e si avviò verso la tredicesima Casa.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** X capitolo:La tomba ***


Arrivata alla scalinata che conduceva alla tredicesima Casa Kira fece una deviazione,in fondo il Grande Sacerdote non si sarebbe di certo arrabbiato se lei avesse ritardato di un po’,e così si diresse verso una scala più piccola e meno visibile che introduceva al luogo in cui riposano i corpi dei più grandi cavalieri di Atena “Mi manca ancora un maestro da salutare” Il cimitero dei cavalieri era costituito da un grande spiazzo diviso in tre parti:la prima era la più vicina all’entrata ed era il cimitero dei cavalieri di bronzo,ordinati a seconda dell’armatura che vestivano da vivi;la seconda parte era il cimitero dei cavalieri d’argento. Kira si diresse senza esitazione verso la terza parte,quella riservata ai cavalieri d’oro.La tomba che cercava era quella che aveva ricevuto meno decorazioni rispetto alle altre nonostante il cavaliere a cui apparteneva quella lapide fosse il più grande mai esistito.Kira si inginocchiò davanti alla lastra di pietra che portava inciso il nome del più grande fra i suoi maestri: “Aiolos del Sagittario”; solitamente sotto al nome del cavaliere defunto si scriveva una frase che testimoniava il coraggio e il valore che aveva dimostrato in vita,sotto il nome del cavaliere del Sagittario c’era soltanto scritto: “morto in terra di Grecia”.Questo fece rabbrividire Kira,questo è ciò che ti succede quando sei sottoposto a qualcuno,questa era la fine che Kira sperava di non fare mai. -Sono felice che almeno ti abbiano sepolto insieme agli altri cavalieri d’oro,io so quello che è successo quella notte,so che non hai mai attentato alla vita di Atena e so anche che lei è ancora viva da qualche parte,ma non è ancora il momento di andarla a cercare. Come puoi vedere sono diventata un cavaliere di platino,non sono più sottoposta alla volontà di nessun Dio,ho pensato che così avrei potuto proteggere le persone a me più care senza che qualche Dio ci si metta d’imipiccio.-Kira sorrise amaramente e aggiunse-Forse,se tu fossi stato un cavaliere di platino,oggi saresti ancora vivo…o forse no…no,tu avresti comunque rischiato la vita per proteggere quella bambina anche se non fosse stata Atena,lo so perché è quello che hai insegnato anche a me.- Kira rimase lì per un po’,poi si disse che per un cavaliere che è abituato ad uccidere parlare con i morti è una cosa assurda e se ne andò. “Andiamo a parlare con il Grande Sacerdote”

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** XI capitolo ***


Kira entrò nelle stanze del Grande Sacerdote con un’ora di ritardo,ma non si mostrò dispiaciuta della sua mancanza.

-Sei in ritardo cavaliere,cosa ti ha trattenuto dal venire in orario al nostro colloquio?- la sua voce era autoritaria,il Grande Sacerdote era in piedi e le dava le spalle.

-Sono andata nel cimitero dei cavalieri a trovare il mio maestro,ma questo non la riguarda;piuttosto,perché mi ha fatto venire qui?-

-Vedo che non hai rispetto dell’autorità,cavaliere del lupo.Ho una missione da affidarti,- il Grande Sacerdote si voltò verso di lei-,devi recarti nella Danimarca settentrionale,nell’isola Sjallard,sembra che ci sia un mostro molto pericoloso che sta uccidendo chiunque si avvicini troppo al suo territorio-

-E perché non ci manda il cavaliere del’Acquario,a lui piace il freddo-

-Quello che hai detto al cavaliere del Toro prima di andare a combattere quel Gigante mi ha fatto pensare,e poi se è riuscito a sopportare l’attacco del cavaliere della Vergine deve essere impossibile per gli altri cavalieri contrastarlo,quindi ho pensato che sarebbe perfetto affidare a te questa missione.-

Kirà sbuffò,era comunque costretta ad accettare la missione perché quando aveva letto la missione dei Saggi aveva promesso di ubbidire(almeno in parte)agli ordini del Grande Sacerdote.La missione che Kira doveva svolgere per i Saggi non consisteva solo nel dar manforte ai cavalieri d’oro,ma anche tenere d’occhio il Grande Sacerdote.I suoi capi avevano scoperto il tradimento verso la Dea Atena e l’alleanza con Crono che la Somma autorità del Santuario tramava alle spalle degli altri cavalieri.

Nonostante Kira intuisse che quella missione era una trappola per toglierla di mezzo,accettò per non destare sospetti nel Sacerdote.

-Perfetto,allora recati immediatamente in Sjallad,è un’isola danese;la raggiungerai presto in aereo,riceverai altre informazioni prima di partire, ora vai-le disse imperioso il Sommo Sacerdote

Crede veramente di potermi controllare?Bah,l’influenza dei Titani gioca brutti scherzi non c’è che dire”.

Senza salutare Kira si voltò e se ne andò.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Sommo Crono il suo piano per togliere di mezzo quel cavaliere di platino andrà a meraviglia,il Sacerdote di Atena l’ha mandata in una missione che la terrà impegnata per almeno due giorni,così noi avremo tutto il tempo di tenderle un agguato-

-Proprio così Giapeto,quel cavaliere di platino è più di una scocciatura per i miei piani di dominio,è bene toglierla di mezzo il prima possibile-Crono era in piedi,con la sua arma divina in pugno,da quando aveva riconquistato il suo corpo normale non vedeva l’ora di mettere le mani su suo figlio Zeus,e quando gli si era presentato i problema di questo nuovo cavaliere per un momento aveva temuto di dover rimandare i suoi piani di conquista,ma lui conosceva il punto debole di quella ragazzina e lo avrebbe sfruttato a suo vantaggio.

-La prima regola per essere un buon cavaliere di platino è non affezionarsi a nessuno abbastanza da rischiare la propria vita per salvarlo,così dice il codice di quei cavalieri-il tono con cui Crono aveva pronunciato una delle regole basilari dell’ordine di cavalieri a cui apparteneva Kira era assai ironico-,ma sembra che il nostro cavaliere se la sia dimenticata,vediamo di rinfrescarle la memoria-

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** XII ***


-Finalmente sono arrivata nell’isola Sjallad- disse Kira stiracchiandosi le braccia e le gambe intorpidite dal lungo viaggio,la temperatura fuori dall’aeroporto non era delle migliori,ma Kira contava di rimanere lì solo il tempo necessario per distruggere quel mostro,non si fidava a lasciare il Santuario per un lungo periodo,soprattutto con quel falso Sacerdote a dare ordini;come se non bastasse,da quando era partita aveva un brutto presentimento.

Fuori dall’aeroporto Kira si mise a cercare un mezzo con cui poteva viaggiare fino all’estremo nord dell’isola danese,alla fine decise di prendere un cavallo,andava di certo più veloce di una bicicletta e era meno rumoroso di una moto.Kira aveva preso l’abitudine,dalle campagne militari a cui partecipava con gli altri cavalieri,di non portare con se’ una grossa valigia;anche questa volta,infatti,il suo bagaglio era limitato da una sacca in cui c’erano un sacco a pelo,il suo arco,le frecce e una spada che,per intercessione del Santuario,erano passate dalla dogana come ‘giocattoli’.

La cavalcata verso nord le portò via un’intera giornata,alle fine fu costretta a fermarsi perché il suo cavallo era stremato,decise di accamparsi presso una sponda del fiume Orsund,lì bevve e mangiò un po’di pane che aveva comprato passando per un paese;mentre Kira si preparava per ripartire avvertì una forza enorme che proveniva da un punto imprecisato dall’altra parte del fiume,non era un vero e proprio cosmo,piuttosto un’aura di furia cieca e di dolore,anche il suo cavallo l’avvertì e fece di tutto per ribellarsi alla sua padrona e non andare in quella direzione,Kira riuscì solo a farlo arrivare fino al ponte che la avrebbe portata aldilà del fiume,allora decise di legarlo ad un albero poco distante e proseguire a piedi.

Attraversato il ponte Kira constatò che l’aura da quella parte era più forte,aguzzò la vista e scorse non molto lontano un castello diroccato,si diresse in quella direzione,voleva vedere meglio il luogo in cui si trovava e soprattutto voleva cercare la fonte di quell’aura maligna.

Il castello sembrava ancora pressoché intatto,qua e là si scorgevano finestre rotte e pietre mancanti,ma aveva delle torri molto alte dalle quali si poteva di sicuro controllare tutto il territorio circostante,senza esitare Kira vi entrò,le stanze erano poco arredate,ogni tanto si trovavano appese ai muri delle corna di cervo che probabilmente in origine tappezzavano tutte le sale del palazzo.Decise di passare la notte nella sala del camino,lì accese un fuocherello e ammirò meglio quella stanza,era molto ampia,le finestre erano posizionate in alto,ma c’era un portone dal quale si poteva uscire verso il territorio esterno;c’era qualcosa di strano in quel posto,Kira avvertiva distintamente l’odore di morte che emanavano i muri,era strano,quella non era la sala delle torture,perché mai proprio lì ci sarebbe dovuto essere un tale odore?Kira decise di non preoccuparsene troppo e si addormentò.

BAM BAM BAM

Kira si svegliò di soprassalto,qualcuno,o qualcosa stava cercando di sfondare il portone che portava all’esterno,senza pensarci due volte Kira allungò una mano verso l’arco e mirò con una freccia verso il portone che cominciava a scardinarsi,avvertiva l’odore del sangue che la presenza che ora voleva entrare emanava,dalla furia con cui stava cercando di buttare giù il portone Kira capiva che di certo non aveva intenzioni amichevoli.

BAM BAM…CRASH

Con uno schianto secco il portone crollò,prima di capire cosa o chi fosse,Kira scagliò una freccia contro quell’essere e lo colpì ad una gamba;stupito,l’intruso si tolse la freccia dalla gamba come se niente fosse e dopo aver fiutato per un attimo l’aria nella direzione da cui proveniva la freccia emise un ringhio sommesso e poi ululò verso Kira che intanto aveva preparato altre frecce,dopo aver fatto questo l’essere se ne andò,Kira rimase per un po’ancora con l’arco teso,ma quello non ritornò,lei aveva riconosciuto quell’essere,il suo nome era Grendel ed era un mostro dalle fattezze di un lupo che molti secoli prima aveva seminato distruzione e morte nella corte del castello di Heorot,solo grazie all’intervento dell’eroe Beowulf,che aveva mutilato Grendel prima del braccio e poi della testa,gli abitanti di quel castello erano riusciti a sgominare quella minaccia.

Ciò che,però,turbava maggiormente Kira era il fatto che Grendel,dopo aver fiutato il suo odore,le aveva ululato e quindi l’aveva sfidata.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** XIII capitolo ***


Kira dormì tranquilla per il resto della notte,sapeva che quando un lupo ti sfidava era impossibile che ti attaccasse subito dopo;comunque si svegliò presto e si mise a lucidare la sua spada,l’aiutava a riflettere.

Perché mi ha sfidato?Sapevo che Grendel odiava gli intrusi e che li uccideva appena entravano nel suo territorio,ma allora perché non mi ha attaccata subito?Non credo che mi volesse tendere una trappola,infondo Grendel è ‘solo’ un demone custode,il suo unico compito dovrebbe essere di eliminare gli intrusi e non di sfidarli.Comunque credo che accetterò la sfida,in fondo sono qui per ucciderlo.”

Kira uscì dal castello quando il sole era già alto,dovevano essere all’incirca le undici,e si diresse nel punto dal quale proveniva l’odore del visitatore della notte prima.Non le ci volle molto per individuarlo,Grendel si trovava al limitare di una foresta e la stava aspettando sdraiato all'ombra di una grossa quercia.

Non appena Kira gli si avvicinò,Grendel emise un ringhio sommesso e si alzò in tutta la sua statura;le sua dimensioni erano pressoché uguali a quelle di un uomo molto alto e muscoloso e,in effetti,questa era l’impressione che dava da lontano,ma quando ti avvicinavi scoprivi che era completamente ricoperto di peli ispidi e che la sua faccia era più simile a quella di un lupo che a quella di un normale essere umano,di solito non avevi che il tempo di scorgere altro tranne le sue zanne affilate ed eri già morto.

-E così hai accettato la mia sfida,Lupetto-

Kira rimase sconcertata dal sentir parlare quel demone,non aveva mai sentito dire che sapesse usare il linguaggio degli esseri umani.

-Non ti aspettavi che io sapessi parlare,vero?-la sua voce era cavernosa e paurosa,ma sembrava che avesse da poco appreso quel linguaggio così strano e che stesse ancora assaporando le lettere come qualcosa di nuovo.

-Hai ragione,non mi aspettavo che tu potessi parlare,mi hai sorpreso.Prima di cominciare la nostra sfida,però,avrei una domanda da farti-aggiunse Kira vedendo che Grendel stava assumendo una posizione di attacco

-D’accordo,te lo concedo-

-Perché non mi hai ucciso ieri notte?Credevo che tu fossi un demone custode e che il tuo solo compito fosse quello di uccidere gli intrusi.-

-Perché non ti ho ucciso?Non credevo che avessi così tanta fretta di raggiungere l'Ade,comunque non l'ho fatto perché ho avvertito l’odore di un lupo come me e ho desiderato sfidarlo,è da un po’che mi capitano solo persone che non possono neanche essere definite ‘prede’.E comunque ti devo dire che anche tu mi hai sorpreso,Lupetto,credevo di aver sfidato un vero lupo, e invece mi sono ritrovato un essere umano.-

-Smettila di chiamarmi Lupetto!Il mio nome è Lupo-

Grendel rimase perplesso per un attimo e poi ridacchiò

-Lupo?Sei il cavaliere di platino?-

-Proprio io!-disse Kira con tono minaccioso preparandosi a sferrare un attacco

-E così tu saresti il cavaliere di platino del lupo...ma non farmi ridere!Sei solo un cucciolo e di certo non puoi competere con un demone lupo del mio livello.Però devo ammettere che sei stata abbastanza coraggiosa ad accettare la mia sfida,credo che ti risparmierò la vita.-

Kira non si scompose mentre Grendel parlava,appena ebbe finito fu il suo momento di ridere

-Credi veramente che basti l’età per essere un cavaliere di cui si deve aver paura?Io sono la più piccola in età dei cavalieri di platino e nonostante questo sono capace di sconfiggere facilmente un mio pari.Sarò anche un cucciolo di lupo ai tuoi occhi,ma non ti conviene risparmiare i tuoi attacchi verso di me,perché io non lo farò!-.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** XIV capitolo ***


Kira e Grendel erano a pochi metri l’uno dall’altra e si fissavano con uno sguardo feroce.

Fu Grendel ad attaccare per primo,balzò addosso a Kira,ma lei se lo aspettava e si spostò in tempo piazzandogli una ginocchiata sullo stomaco, il demonelupo provò allora ad azzannarle il collo,ma lei lo schivò per un soffio e si allontanò il più possibile da quel mostro,non doveva assolutamente farsi ferire,altrimenti non avrebbe potuto indossare la sua armatura se ne avesse avuto il bisogno.

Continuarono così per molte ore,senza che nessuno dei due venisse ferito.

-Come credi di potermi fare veramente del male senza avere zanne o artigli affilati?Sei proprio un'illusa se credi di potermi uccidere con la sola forza delle tue braccia.-la sbeffeggiò Grendel

-Non mi sembra che tu stia ottenendo un risultato diverso nonostante tu sia fornito di artigli e zanne,-constatò Kira-,comunque ti ho appena detto che sono un lupo,non tanto nell'aspetto quanto nell'animo,il mio cosmo è quello di un lupo,anche tu che sei un demone dovresti sentirlo.Se così non fosse a quest'ora non sarei un cavaliere di platino e non potrei indossare la mia armatura.Per farmi diventare cavaliere del lupo mio padre,che indossava l'armatura del lupo prima di me,mi lasciò in una foresta popolata da lupi facendosi promettere da essi che mi avrebbero allevata come un cucciolo del branco;fino all'età di tre anni sono vissuta cacciando gli altri animali del bosco e combattendo contro gli altri lupi.-a questo punto Kira fissò Grendel con uno sguardo divertito e continuò -Io non posseggo artigli o zanne,ma a te che sei più lupo nel corpo che nello spirito io posso incutere timore con il mio cosmo che più del tuo si avvicina a quello dei lupi.Queste sono le mie zanne e ora te le mostrerò!-

Kira tese le braccia di lato e nelle sue mani si materializzarono due spade identiche

-Queste spade si chiamano Freki e Geri,i loro nomi sono quelli dei due lupi sterminatori che accompagnavano Odino e il loro cosmo arde in queste armi che ho conquistato dimostrando di essere un lupo a tutti gli effetti,queste sono le mie zanne e i miei artigli e ora li sentirai sulla tua stessa pelle!-mentre pronunciava queste ultime parole,Kira si lanciò verso Grendel e prima che questi potesse reagire gli conficcò la spada nella spalla sinistra.

Il mostro emise un ululato di dolore e guardò Kira inorridito,il cavaliere del lupo era ora davanti a Grendel e lo fissava beffarda con una delle due spade imbrattata dal suo sangue denso che colava sul terreno.

A quel punto Grendel fece qualcosa che Kira non si sarebbe mai aspettata: si inginicchiò

-Ti prego,uccidimi.-disse chinando la testa-so che è questo che devi fare-

-Perché dovrei farlo?-gli chiese Kira ancora confusa dal gesto di Grendel

-Perché ti ho sottovalutato e ti ho arrecato la più grande delle offese non ritenendoti un lupo,ora che posso vedere il tuo cosmo ammetto di essermi sbagliato,inoltre se i due lupi di Odino hanno accettato di porre il loro cosmo al tuo servizio devi essere un lupo molto più di me-

-Va bene,ti ucciderò se è questo quello che desideri,-gli disse Kira capendo il suo gesto-,ma prima vuoi dirmi come mai sei ricomparso?-

-So solo che ad un certo punto della mia vita sono morto e che dopo un tempo interminabile mi sono risvegliato nel punto in cui l'eroe Beowulf mi aveva ferito per la prima volta.Avevo una gran fame e così ho seguito l'odore di carne umana fino ad un gruppo di persone e le ho divorate.Per un'altra volta avevo assaporato il sapore della carne umana e mi giurai di non dimenticarmene più.Così ho continuato a nutrirmi degli esseri umani che passavano fino a che non ho fiutato una persona molto malvagia e assetata di sangue in direzione del vecchio castello,mi ero diretto lì per scacciare un altro possibile cacciatore dal mio territorio,arrivato lì ho sentito l'odore di un altro lupo e,pensando che fosse lui l'intruso,l'ho sfidato senza pensarci due volte.Credevo che fossi tu il mostro sanguinario,ma a quanto pare mi sono sbagliato pure su questo-

-Che cosa hai detto?!Io credevo che quell'odore appartenesse a te!- in quel momento Kira era molto confusa,annusò un'altra volta l'aria e si rese conto che quell'odore era dovunque in quel luogo ed era impossibile individuarne l'origine,ma sicuramente non apparteneva a Grendel.

-Io ti ho risposto,cavaliere,ora mantieni la tua parola ed uccidimi-

Kira sapeva di dover mantenere la sua parola,ma avvicinarsi a Grendel le costò un notevole sforzo;per ucciderlo Kira gli avrebbe dovuto tagliare la testa,piantò Geri a terra,levò Freki e la calò sul collo del demonelupo,prima che la lama arrivasse al collo di Grendel si sentì un ululato,un enorme lupo sbucò dal bosco lì vicino e si avventò su Kira buttandola a terra.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** XV capitolo ***


-Figlio mio,stai bene?-

Kira era ancora stordita per il colpo che quel lupo le aveva dato,si rialzò e pensò di aver preso un brutto colpo alla testa perché ora non c'era più un solo Grendel,ce n'erano due...no,uno era Grendel,ma l'altro sembrava più anziano e soprattutto era una femmina.

-Figlio mio,stai bene?-ripeté l'altro essere.

Anche Grendel sembrava sconcertato da quella vista,di certo non si aspettava che anche sua madre fosse lì.

-Madre,e tu che ci fai qui?Non eri morta?-

-Si,ma il mio odio per gli esseri che ti hanno ucciso e che poi hanno ucciso anche me mi ha fatta ritornare su questa terra e ora non avrò pietà.-Dopo che la Madre di Grendel ebbe pronunciato queste parole,Kira fiutò l'aria nella sua direzione e capì finalmente che l'aura omicida proveniva da quell'essere.Evidentemente anche Grendel aveva fiutato il suo odore e l'aveva riconosciuto perché ora stava indietreggiando per allontanarsi dalla madre,aveva paura,glielo si leggeva negli occhi.Evidentemente l'Ade lo aveva molto cambiato,ma sembrava che non avesse avuto lo stesso effetto con sua madre che sembrava ancora più arrabbiata.

-Perché arretri,figlio mio?C'è forse qualcosa che ti spaventa?-Solo allora la madre di Grendel si ricordò della persona che poco prima stava per uccidere suo figlio e si voltò verso Kira

-Tu!Stavi per uccidere mio figlio!-La madre di Grendel saltò addosso a Kira con una furia tale che neanche il cavaliere del lupo si sarebbe aspettata e caddero a terra,con un calcio Kira riuscì a schivare le zanne che si stavano per richiudere sul suo collo e si rialzò cercando con lo sguardo la spada che le era volata via con l'impatto con la madre di Grendel,la vide conficcata a terra a pochi metri di distanza da lei,ma era comunque troppo lontana perché l'avesse potuta raggiungere senza che la sua avversaria se ne accorgesse,l'altra era alle spalle della sua avversaria.Kira guardò il grande lupo che si avvicinava sempre di più e decise che riprendersi la spada più vicina era la cosa migliore da fare;corse verso la madre di Grendel,ma poco prima di arrivarle addosso deviò la sua corsa e si diresse più veloce possibile verso la spada che le era volata via,quando la raggiunse la estrasse e avvertì appena in tempo l'odore della madre di Grendel che le saltava addosso,si voltò e con un gesto fluido le tagliò la testa.

Kira rimase per un attimo ferma con la spada in mano,aveva il fiatone e come se non fosse bastato era pure coperta di sangue maleodorante,ma il suo compito non era ancora finito.Si avvicinò a Grendel che era sempre rimasto seduto a terra impaurito

-Alzati!Devo mantenere la promessa che ti ho fatto-

Grendel,che non si era di certo illuso che il cavaliere del lupo sarebbe venuta meno a una promessa,si alzò in piedi e si rimise in ginocchio come segno di sottomissione.A Kira dispiaceva dover uccidere un avversario che si era rivelato tanto nobile,ma gli aveva promesso che lo avrebbe ucciso e questo avrebbe fatto.

Senza pensarci una volta di più,Kira levò la spada e la calò sul collo di Grendel.La sua testa cadde e rotolò fino ai piedi di Kira che la guardò triste.

Dopo aver dato degna sepoltura al corpo di Grendel e aver gettato quello della madre nel fiume Orsund,Kira tornò al castello,raccolse la sua roba e si avviò dove aveva lasciato il cavallo,dopo che lo ebbe raggiunto si lavò nelle acque del fiume e ritornò all'aeroporto.

Quando Kira salì sull'aereo,ebbe una strana e spiacevole sensazione,aveva paura che qualcosa fosse successo al Santuario in sua assenza,e in effetti non aveva torto.



Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** XVI capitolo: il rapimento ***


Aiolia vagava inquieto per le stanze della quinta Casa,Kira era partita quel giorno e non lo era neanche passato a salutare prima di andarsene.

Evidentemente aveva molta fretta”

Comunque non era solo il fatto che Kira non lo avesse salutato prima di andarsene a rendere Aiolia nervoso,ma il fatto che da un po' aveva una strana sensazione,come se di lì a poco sarebbe dovuto accadere qualcosa di terribile.Aiolia non era l'unico ad avere questa sensazione,tutti i cavalieri d'oro che risiedevano al Santuario stavano provando in quel momento la stessa cosa.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Il cavaliere di platino se ne è andato,mio signore,è ora di mettere in atto il nostro piano per eliminare tutti i cavalieri a protezione di Atena una volte per tutte-

-Bene,cominciamo!-alle parole del suo signore,Giapeto si voltò e si preparò per scendere sul Santuario-Fermati Giapeto!-Il Titano si voltò verso Crono e vide il sorriso maligno che il suo signore aveva sul volto-Sarò io stesso a recarmi al Santuario,tu resta qui e prepara una bella accoglienza per il nostro lupo-

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

Aiolia non la smetteva proprio più di girare intorno alla stanza,Lythos cominciava a temere che non si sarebbe fermato più,ad un certo punto,improvvisamente,si bloccò e contemporaneamente anche gli altri cavalieri d'oro fecero lo stesso.

-S-signor Aiolia-Lythos era impallidita,il suo signore si era improvvisamente immobilizzato e ora aveva una faccia talmente pallida che Lythos credette che stesse male.

-E così sei ritornato,maledetto,cosa diavolo sei venuto a fare di nuovo qui?-disse Aiolia stringendo i pugni,poi si accorse della faccia di Lythos,ma preferì non dirle quello che aveva sentito-Sta' tranquilla,non è niente,è solo che...-

Cavalieri d'oro custodi delle dodici Case dello zodiaco,vi ordino di recarvi immediatamente all'inizio del territorio appartenente al Santuario,dovrete combattere uniti il Dio Crono!” Gli ordini del Grande Sacerdote avevano interrotto ciò che Aiolia stava dicendo a Lythos,ma egli non continuò,si limitò a guardarla e se ne andò indossando l'armatura del Leone.

Arrivò nel punto in cui il Grande Sacerdote gli aveva ordinato e vide che gli altri cavalieri erano già sul posto.Nessuno parlò.Fra di loro solo Aiolia aveva già affrontato Crono,ma allora non aveva ancora recuperato per intero le sue forze e,soprattutto,non aveva dalla sua parte la sua divina arma.

Ad un certo punto arrivò.I cavalieri ne avvertirono immediatamente il cosmo color dell'ebano e si prepararono a scagliare i loro colpi migliori.

-Ma quale onore,tutti i cavalieri d'oro protettori di Atena sono venuti qui per fermarmi-Crono apparve davanti ai cavalieri in un lampo nero,non indossava la sua Soma,ma aveva con se' la Megas Drepanon,l'arma mietitrice di vite-state tranquilli non sono venuto qui per combattervi,mi servite vivi se voglio attirare la mia vera preda-

I cavalieri sbiancarono,non era venuto fin lì per combattere,ma allora perché?Chi era la preda che voleva catturare?Capirono contemporaneamente io suo obiettivo e si lanciarono insieme all'attacco.

CHRONOS STOP

Crono lanciò il suo attacco contro i cavalieri che per effetto ne vennero immediatamente paralizzati.

-Avete ancora la forza di opporvi a me allora,ma questo non vi servirà a salvare la pelle.Mi servite vivi solo per attirare la vostra amica da me e ucciderla,poi toccherà a voi-Crono li guardò divertito-è inutile che cerchiate di muovervi,grazie al mio potere ho bloccato lo scorrere del vostro cosmo,non è una semplice paralisi,persino Zeus,mio figlio,ebbe problemi a liberarsi di questo attacco-

Dopo che ebbe finito di parlare arrivarono dal nulla le sei Dee sorelle di Crono,con i loro poteri trasportarono i nove cavalieri d'oro nel luogo in cui avrebbero teso la trappola per Kira.

-Non preoccupatevi per il resto della gente che abita il Santuario-disse Crono ai cavalieri prima che venissero portati via-la rivedrete molto presto nell'Ade-

L'ultima cosa che i cavalieri videro fu Crono che rideva malignamente,dopodiché il nulla.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** XVII capitolo ***


Appena Kira mise piede al Santuario capì subito che c'era qualcosa che non andava,non c'era nulla fuori posto,ma la sensazione che aveva avuto prima di ritornare ora era più forte.Provò a percepire il cosmo degli altri cavalieri,cercò per tutto il Santuario,ma non trovò nulla.Ad un certo punto avvertì un cosmo potente,non come quello di un Titano,ma minaccioso abbastanza che Kira decise di raggiungerlo.

Il cosmo proveniva dalla zona del mercato ai piedi del Santuario,Kira arrivò alle spalle della persona a cui apparteneva il cosmo minaccioso,era forzuto e alto,stava in piedi davanti a una piccola figura avvolta in un mantello che tremava visibilmente.Kira si avvicinò alla figura alta,gli prese un braccio e glielo torse dietro la schiena costringendolo a voltarsi verso di lei,riconobbe subito la sua non appartenenza al Santuario

-I guerrieri fedeli a Crono qui non sono ammessi!Vattene.-

Kira gli lasciò il braccio,ma appena libero il guerriero tentò di colpirla con un pugno,Kira lo schivò e lo colpì con un calcio in pieno volto.Il guerriero cadde a terra,ma fu immediatamente circondato da altri con lo stesso cosmo minaccioso,evidentemente era una trappola.

-Sei tu il cavaliere di platino del lupo?-chiese uno di loro facendosi avanti.

-Si,sono io,cosa volete da me?-chiese Kira minacciosa

-Abbiamo un messaggio per te da parte del nostro signore Crono-il guerriero si schiarì la voce e srotolò una pergamena-il sommo Crono dice “Cavaliere del lupo,i tuoi amici sono miei prigionieri,puoi stare tranquilla,non li ucciderò prima del tuo arrivo.I cavalieri d'oro si trovano nella dimensione di noi Titani,credo che tu sappia come arrivarci,in caso contrario i miei messaggeri ti faranno da scorta,è inutile che io ti dica di venire da sola,in tutto il Santuario non c'è cavaliere che in questo momento sia in grado di combattere”-

Kira rimase terrorizzata da quello che aveva appena sentito,ma non lo lasciò trapelare,doveva dare una risposta al messaggio di Crono

-Dite al vostro signore che presto verrò a cercarlo personalmente e quando lo troverò gli farò provare tutte le pene dell'Ade.Per quanto riguarda voi,non è necessario che mi facciate de scorta,verrò quando ne avrò voglia,se il vostro signore crede che mi importi veramente di nove miseri cavalieri d'oro si sbaglia.-pronunciare queste ultime parole costò a Kira uno sforzo immane,aveva capito che ormai Crono sapeva quanto lei fosse attaccata a quei cavalieri,ma sperava di fargli venire qualche dubbio dimostrando che non gliene importava niente.

Appena i guerrieri scomparvero,Kira si avvicinò alla piccola figura che tremava ancora,quando arrivò alla luce riconobbe subito quella figura come la ragazzina al servizio di Aiolia

-Lythos,che ci fai qui?Da queste parti è pericoloso,dove sono gli altri cavalieri?-

La ragazzina appariva visibilmente rincuorata dalla vista di un cavaliere amico,ma il suo sguardo era ugualmente turbato

-Non so cosa sia successo,ad un certo punto tutti i cavalieri si sono bloccati come delle statue e non si sono più mossi-

-E che fine hanno fatto gli altri che non sono cavalieri?-

-Si sono nascosti,io li stavo raggiungendo,ma mi hanno trovata quelli e...-Lythos rabbrividì,poverina si doveva proprio esser presa un bello spavento,Kira decise che non era il caso di farla continuare e cambiò discorso

-Sai se anche Galan è rimasto bloccato come tutti gli altri cavalieri?-

-No,non lo so.-

-Va bene,portami dagli altri-così dicendo Kira aiutò Lythos ad alzarsi e insieme si avviarono verso il rifugio del Santuario.

Il rifugio si trovava in una grotta segreta sotto terra,vi si poteva accedere da varie entrate sparse in tutta la zona attorno al Santuario,quando Kira e Lythos vi arrivarono trovarono un sacco di gente che tremava di paura,molti di loro avevano visto i cavalieri,l'unica difesa del Santuario, immobilizzarsi;quando Kira passò davanti a loro,qualcuno la riconobbe come la ragazza che pochi giorni prima si era allenata con il cavaliere d'oro del leone,ma nessuno le disse niente,non indossava alcuna maschera e ai loro occhi non era un cavaliere.

-Kira!- una voce alla sua destra la fece voltare

-Galan!Mi fa piacere rivederti dopo tanto tempo anche se la situazione non è delle migliori-

Galan annuì

-Hai saputo dei cavalieri d'oro?-

-Si,-la voce di Kira si era fatta improvvisamente seria-,ma stanno bene,Crono mi ha assicurato che non li ucciderà prima del mio arrivo-

Galan non parve sorpreso dalla parole di Kira rifletté per un po' e poi chiese

-E tu che farai?Andrai da Crono e ti consegnerai così,senza combattere?-

Kira guardò il suo interlocutore con un sorriso molto più simile ad un ghigno

-Credo che andrò a trovare Aiolia e miei maestri,non vorrei che si divertano troppo insieme ai loro amici,ma mi serve una mano per il ritorno,ti va di darmi una mano?-

-Per il ritorno?Ci sto,cosa devo fare?-

-Devi tenere pronte le cavalcature per quando li libererò,da sola non potrei tenerle d'occhio-

-Vuoi che rimanga in disparte ad occuparmi di semplici cavalli?-

-Cavalli?E chi ha parlato di cavalli,per uscire vivi da quella dimensione ci servono delle cavalcature molto più grandi,forti e,soprattutto,alate.-



Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** XIIX capitolo ***


Aiolia tentò per l'ennesima volta di liberarsi da quella stretta che incatenava il suo cosmo,non si ricordava quanto tempo era passato da quando Crono li aveva fatti rinchiudere in quella cella,vicino a lui poteva avvertire la presenza dei suoi compagni cavalieri che tentavano come lui di liberarsi invano

-Ancora provate a liberarvi?Siete proprio cocciuti voi esseri umani!Il potere del mio signore è troppo potente perché voi vi possiate opporre. Potrete muovervi solo quando il mio signore deciderà di liberarvi-a parlare era stata Mnemosine,delle stirpe dei Titani,che era stata posta a guardia dei cavalieri d'oro

-Non capisco proprio perché devo stare di guardia qui,-continuò Mnemosine-,in fondo non potete muovervi e per la vostra amichetta sarà difficile che il grande Crono non la uccida prima che possa arrivare fino a qui.-

-Tu non sai nemmeno di chi stai parlando!Kira è un cavaliere di platino e di certo la sua forza è pari a quella di un Dio!-Aiolia aveva parlato,ma proprio non si aspettava che le parole riuscissero ad uscirgli dalla bocca che prima era paralizzata.

Mnemosine sorrise

-Lo so,e lo sa anche Crono,è per questo che non appena arriverà il cavaliere del lupo troverà una bella sorpresa.Il fatto che tu possa parlare è segno che anche il sommo Crono vuole risparmiare energie per combattere la vostra amica-

-Cosa ha Kira di tanto terribile da far rabbrividire anche gli Dei?-chiese Camus che come gli altri cavalieri aveva recuperato il controllo solo dei muscoli facciali.

-Non lo sapete?La vostra amica possiede l'armatura del lupo che fra le armature di platino è una delle più potenti.Il solo fatto che possa indossarla vuol dire che fin da piccola è stata sottoposta ad allenamenti durissimi,anche se solo questo non basta a fare della vostra amica un cavaliere del lupo,-Mnemosine continuò con un tono divertito-,e voi dovreste saperlo,in fondo siete i suoi maestri.-

Aiolia era furente di rabbia,quel Titano si stava prendendo gioco di loro e lui ne aveva abbastanza,ma non riusciva ancora a muoversi e così fu costretto a sbollire aspettando di potersi nuovamente muovere normalmente per poter spaccare la faccia ai Titani e anche a Crono.

Intanto,in un angolo,Shaka ripensava alla discussione che aveva avuto pochi giorni prima con la sua discepola

FLASHBACK

Kira si era appena seduta davanti a Shaka e lo osservava librarsi in aria mentre meditava,era rimasto concentrato fino a quel punto della loro discussione,ma prima che Kira potesse rispondere alla domanda che le aveva posto,Shaka smise la sua meditazione e si sedette anche lui per terra.

-Non saprei proprio come iniziare,vediamo,...è il caso di cominciare proprio dal principio,quindi cominci lei a dirmi cosa sa di me e io le racconterò il resto,cominci dalla prima volta che mi ha visto fino all'ultima,se ci vuole capire qualcosa dobbiamo fare così-

Shaka si schiarì la voce,erano molte le cose da dire,e ne avrebbero avuto per un bel po'.

-La prima volta che ci siamo incontrati è stato durante una missione con gli altri cavalieri d'oro,quel giorno eravamo sulle traccie di un cavaliere_spia,ad un certo punto sentimmo della grida,venivano dallo stesso luogo dal quale proveniva il cosmo di quel cavaliere;a quel punto ci affrettammo,credevamo che quel cavaliere avesse fatto del male a qualcuno durante la fuga,ma quando lo raggiungemmo vedemmo uno spettacolo del tutto inaspettato:il cavaliere era a terra in fin di vita,davanti a lui c'erano un lupo enorme e una bambina di non più di tre anni che lo fissavano con lo stesso ed identico sguardo impassibile,le zampe del lupo erano imbrattate del sangue del cavaliere,la bambina non sembrava affatto spaventata ne' dal sangue ne' dal lupo e guardava il cavaliere a terra come se fosse tutto assolutamente normale.Ci avvicinammo al cavaliere,ma ormai era già morto,allora fissammo lo sguardo sulla bambina,ci chiese chi fossimo ancora prima che noi potessimo rivolgerle la stessa domanda,le rispondemmo che eravamo cavalieri d'oro e che il nostro compito era quella di salvaguardare la vita della dea Atena;poi fu il nostro turno di chiederle il suo nome,ma lei rispose che non lo conosceva e che per quanto la riguardava non aveva mai sentito nominare la dea Atena ne' altri dei.

Decidemmo di portare la bambina al Grande Tempio,era troppo piccola e probabilmente i suoi genitori l'avevano abbandonata lì da poco,altrimenti non sarebbe stata ancora viva.Il cavaliere del sagittario prese per mano quella bambina e la portò via,ma prima che ci fossimo allontanati del tutto,il lupo che prima era con lei le saltò addosso e la morse sulla spalla destra,dopodiché sparì nel folto della foresta.La ferita non era grave,ma in genere un bambino si mette a piangere anche solo per un graffio e questo ci rese ancora più curiosi nei confronti di quella ragazzina quando quella si limitò a prendere un lembo dei suoi vestiti e a fasciarsi la spalla.

La portammo nella prima Casa,dove Mu le curò la ferita che non sarebbe mai svanita del tutto,dopo questo decidemmo di tenerla lì come discepola del Santuario,in particolare ci prendemmo cura di lei in tre:io,Milo dello scorpione e Aiolos del sagittario,quest'ultimo aveva un fratello della stessa età di quella bambina e fra di loro nacque subito una grande amicizia.Dato che non aveva un nome,decidemmo di chiamarla Kira,come il nome della foresta in cui l'avevamo trovata.

Kira crebbe nel Santuario,ebbe come maestri tutti noi cavalieri d'oro e da noi imparò la mitologia greca;nonostante,però,crescesse in un luogo sacro, continuava a non avere rispetto per le divinità e contravveniva sempre alle regole imposte del Grande Sacerdote,ci rendemmo subito conto che era diversa,ma non riuscivamo a capire in che cosa.

Un giorno il cavaliere Aiolos del sagittario si ribellò e rapì la reincarnazione di Atena che si era manifestata nel Santuario,il cavaliere d'oro venne accusato di tradimento e fu ucciso,Kira si rattristò molto per la morte del cavaliere che più le era stato vicino e il giorno del suo funerale giurò di diventare più forte e potente del dio che aveva permesso la sua morte,quello stesso giorno Kira se ne andò dal Grande Tempio e non la rivedemmo più fino a due giorni fa.

Ecco fatto,ti ho raccontato tutto quello che sapevo,ma non capisco cosa c'entri tutto questo con la mia domanda-

Kira rimase per un attimo a fissare il suo maestro,assalita com'era dai ricordi del suo passato non si era resa conto che il cavaliere della vergine avesse finito di parlare,quando se ne accorse cominciò a parlare

-Durante questi undici anni in cui sono stata ad allenarmi presso i cavalieri di platino ho avuto modo di scoprire le mie origini e l'identità di mio padre,egli era il cavaliere a cui apparteneva l'armatura del lupo prima che questa passasse a me.L'armatura del lupo è particolare,accetta di proteggere solo una persona che ha ricevuto un particolare tipo di allenamento,questo consiste principalmente nel sostenere particolari prove di forza e di resistenza fin dall'infanzia,ma queste prove possono essere sottoposte solo dai lupi più anziani verso un lupo del proprio branco;per questo motivo quando avevo meno di un anno mio padre mi lasciò presso il clan di lupi che viveva nella foresta vicino al Santuario facendosi promettere che mi avrebbero trattata come un lupetto del branco.Per tre anni vissi assieme al clan,i lupi erano la mia famiglia,non ne conoscevo altre,imparai a cacciare le mie prede sia in branco che da sola;ero completamente libera,avevo solo l'obbligo di non uscire assolutamente dalla foresta,lì c'erano pericoli che ancora non ero pronta ad affrontare.

Un giorno stavo inseguendo una preda insieme al mio capoclan,ero così impegnata a seguire l'odore dei quel coniglio che non mi accorsi che la foresta dietro di me si stava lentamente diradando,improvvisamente mi ritrovai all'aperto e ne ebbi paura,dietro di me c'era la foresta che mi attirava verso di lei.Prima di rientrarvi avvertii un odore che non avevo mai sentito prima,quell'odore si stava dirigendo verso di me e aveva paura,quando mi passò davanti e si fermò estrasse un coltello,l'odore apparteneva ad un essere che mi somigliava molto:come me si reggeva su due gambe riusciva a tenere in mano le cose;dal suo odore e dal suo sguardo capii che non aveva intenzioni amichevoli e mi preparai a combatterlo;poco prima che quello potesse calare il suo coltello su di me,arrivò il lupo che mi accompagnava nella battuta di caccia e gli morse il collo,quando lasciò la presa quella persona cadde a terra,al morso di un lupo non si sopravvive,lo sapevo benissimo.Appena il capoclan mi arrivò vicino arrivaste voi cavalieri d'oro,vi vidi osservare il cavaliere davanti a me con orrore,poi vi voltaste verso di me,ero curiosa di conoscere meglio quegli esseri che mi erano sconosciuti e poi c'era qualcosa in quelle persone che mi attirava verso di loro,il loro modo di parlare,le loro armature e la loro potenza che avvertivo,mi fecero decidere di andare con loro abbandonando il clan senza aver finito i miei allenamenti e senza conoscerne lo scopo.Quando il capobranco vide che mi allontanavo insieme a degli esseri umani,accettò la mia scelta di seguire gli allenamenti insieme a delle persone e mi lasciò andare,ma prima mi morse lasciandomi un segno indelebile,un promemoria per non dimenticare le mie origini che si sarebbe attivato appena fossi stata pronta a continuare l'allenamento dei lupi.

Passai quattro anni fra voi cavalieri d'oro durante i quali imparai le basi del combattimento corpo a corpo,il senso di giustizia e tentai anche di imparare la meditazione,con scarso successo.Nonostante a voi cavalieri di Atena fosse proibito l'uso delle armi,facevano eccezione due cavalieri:il cavaliere della Bilancia e il cavaliere del Sagittario,dal primo non potei imparare niente perché già da molto tempo non metteva piede al Grande Tempio,ma il cavaliere del Sagittario mi insegnò a tirare con l'arco.

Dopo il 'tradimento' del cavaliere del Sagittario,decisi che era venuto il momento di andare per la mia strada,il giorno stesso me ne andai e promisi agli altri cavalieri che sarei ritornata solo quando avessi avuto la forza necessaria per uccidere un dio.

Cominciai a viaggiare per il mondo,sfidavo ogni persona che mi sembrava forte e la uccidevo senza esitazione,fino a che un giorno arrivai nei pressi di una foresta che sembrava attirarmi a se',quando vi entrai fui assalita da un forte dolore alla spala destra e mi ritornarono in mente vecchi ricordi che fino a quel momento erano rimasti sopiti;mi ricordai del primo incontro con i cavalieri d'oro,il morso di quel lupo,i miei allenamenti e...mio padre,mi ricordai del giorno in cui mi lasciò nella foresta e il luogo in cui vivevo prima:il castello dei cavalieri di platino.Capii che se volevo diventare più forte era lì che dovevo allenarmi e ci andai.Entrare nel castello fu molto difficile,quei luoghi erano continuamente occupati da battaglie furibonde fra soldati del castello e mostri vari che tentavano di impadronirsene.

Per poter arrivare al castello dovevo passare fra le fila dei nemici,ci riuscii rubando l'armatura ad un soldato umano nemico e infiltrandomi nel primo battaglione che si avviava a combattere.Accanto agli umani vidi delle creature gigantesche e possenti che impugnavano mazze chiodate,mi domandai se anche fra i cavalieri di platino militassero creature così straordinarie,ma quando i portoni del castello si aprirono per far uscire i soldati ne rimasi delusa,fra di loro non c'erano creature gigantesche o straordinarie,anche il numero dei combattenti che si fece avanti per combattere mi appariva piuttosto limitato,loro erano appena un centinaio e i nemici erano dieci volte tanto.

Quando la battaglia cominciò fui travolta dai soldati nemici che avanzavano dietro di me e fui spinta verso il centro dei combattimenti,mi ritrovai a combattere contro quelli con cui mi sarei dovuta alleare,invano tentai di spiegare chi fossi ai soldati che mi si avvicinavano;continuai a combattere cercando il più possibile di non uccidere i cavalieri con cui mi scontravo,ad un certo punto vidi uno di loro a terra ferito e uno di quei mostri giganteschi che gli stava per salire sopra,senza pensarci mi gettai contro quell'essere e gli passai gli occhi con la spada,quando quel gigante perse la vista si arrabbiò e si passò la mano sulla faccia buttandomi per terra e facendomi sbattere la testa vicino al cavaliere che avevo appena salvato.

Mi risvegliai che la battaglia si era già conclusa,qualcuno mi stava trasportando in spalla verso il castello,quando il mio trasportatore capì che mi ero svegliata,si fermò e mi mise a terra,era il cavaliere che avevo salvato dal mostro,mi disse che il suo nome era Gufo,era il cavaliere che aveva il compito di medico nel castello e mi ringraziò per il mio intervento in suo aiuto,quando cercai di alzarmi ebbi un capogiro e Gufo dovette sorreggermi,mi passai una mano sulla fronte e un dolore acuto mi trafisse il cervello,avevo preso proprio una bella botta e Gufo mi dovette portare di nuovo in braccio fino al castello.

Arrivato al castello,Gufo mi portò in infermeria,mi medicò meglio la botta alla testa e poi uscì dicendomi di rimanere lì a riposare fino a che non fosse ritornato.Rimasi sul letto per dieci minuti,poi mi alzai e con molti sforzi raggiunsi la finestra dalla quale filtrava una bellissima luce;fuori da quella finestra vidi un campo di allenamento,c'erano delle persone che si allenavano con delle armi a me sconosciute,decisi di scendere in quella piazza d'armi.Mi diressi verso la zona nela quale utilizzavano l'unica arma oltre alla spada che io conscessi e cominciai a tirare con un arco che avevo trovato lì.Dopo il mio decimo centro consecutivo gli altri arcieri smisero il loro allenamento e rimasero a fissarmi,molti di loro mi chiesero chi fossi,ma io non sapevo come rispondergli e rimasi in silenzio tirando le frecce sempre nello stesso punto.Ad un certo punto sentii una mano sulla spalla,era Gufo,mi disse che i feriti dovevano rimanere a letto e non uscire a dare spettacolo di se'.Rientrati al castello Gufo ricontrollò la mia ferita e mi condusse al cospetto degli Anziani,i suoi capi,loro mi dissero di sapere chi fossi e che il mio destino era quello di diventare cavaliere del lupo prendendo il posto del precedente che era morto quattro anni prima. Accettai il mio incarico di cavaliere e due giorni dopo,il tempo che secondo Gufo mi ci voleva per riprendermi,cominciai il tirocinio dei cavalieri.Giorno e notte mi allenavo nel combattimento sia fisico che mentale,in sei anni imparai tutto quello che gli altri cavalieri imparavano in otto,con grande stupore di tutti gli altri cavalieri diventai cavaliere del lupo a soli quindici anni.

Il giorno prima della mia investitura a cavaliere venni convocata dai Saggi e mi sottoposero l'ultima prova per ricevere l'armatura del lupo.

Così come serve un arco per scagliare una freccia,a me serviva qualcosa per poter indossare e farmi rispettare dall'armatura,dovevo diventare un lupo a tutti gli effetti,e così...-Kira prese fiato dopo tutto quel racconto e fissò il suo maestro,stava per dare una risposta alla sua domanda

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito fino a questo momento.Continuate a leggere! ^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** XIX ***


-...così decisi di forgiare ancora di più il mio cosmo a forma di lupo,ma per farlo strinsi un'alleanza con un demonelupo prigioniero nelle prigioni del castello,più volte gli ero andata a fare visita e avevo capito che per lui la prigionia era la peggiore delle punizioni e che sarebbe stato disposto a tutto pur di ricevere la sua libertà;gli dissi che se lui mi avesse aiutato a mantenere la mia promessa gli avrei permesso di vedere la luce del sole attraverso il mio corpo.Egli accettò la mia proposta,grazie a lui divenni cavaliere di platino e lui adesso è il mio branco insieme alla mia armatura.-

Kira guardò Shaka,il cosmo del suo maestro gli appariva turbato e preoccupato,per rassicurarlo disse

-Stia tranquillo,quel demone è il più mite che ci sia,riconosce la mia autorità su di lui e sa che gli permetto di prendere pieno possesso del mio corpo solo se sono gravemente ferita e ho perso decisamente la calma-vedendo che il suo maestro non le rispondeva Kira si alzò e si diresse verso l'uscita-ora è meglio che vada,non vorrei che per una volta Aiolia si fosse svegliato in orario-

FINE FLASHBACK

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

Erano passati quattro giorni da quando Kira era ritornata al Santuario,le ci era voluto un po' di tempo per rintracciare i draghi che l'avrebbero dovuta aiutare a scappare dalla dimensione dei Titani.Durante questi giorni Kira aveva girato tutto il Grande Tempio cercando dei cavalieri che fossero riusciti a sfuggire all'attacco di Crono,ma trovò soltanto altre statue di cavalieri.Neanche la sua armatura era riuscita a trovare qualcuno,alla fine dovette rassegnarsi e radunò gli undici draghi che aveva trovato disponibili,in fila sembravano tutti uguali,delle lucertolone coperte di scaglie affilate multicolori e dotate di denti aguzzi.Solo uno si distingueva dagli altri, quello era l'unico fra quegli undici draghi che Kira conosceva,il suo nome era Zefiro,spesso l'aveva accompagnata nelle missioni ad alto rischio e lei sapeva di potersi fidare di lui al cento per cento;le scaglie di Zefiro erano del colore della notte di luna piena,le sue ali sembravano carta velina,ma erano in realtà robuste e più di una volta avevano protetto Kira da piogge incessanti di frecce.Gli altri draghi erano più bassi di Zefiro e non avevano lo stesso portamento,erano molto giovani e si guardavano intorno incuriositi,le loro scaglie erano lucenti e lisce,segno che da poco avevano terminato i loro allenamenti,tempo due anni e avrebbero cambiato le squame lucenti con altre più robuste,taglienti e di un colore più opaco che li avrebbe resi pressoché invisibili nonostante la loro mole.Kira sospirò,quei dieci draghi le sarebbero serviti solo a trasportare i suoi amici lontano,se i Titani avessero evocato qualche altro essere volante sarebbe toccato a Kira e Zefiro proteggere la ritirata degli altri cavalieri.

-Ascoltatemi!-undici paia di occhi da rettile si puntarono verso Kira-la nostra missione è quella di recuperare nove cavalieri che in questo momento sono prigionieri del dio Crono,per il buon risultato della missione voglio che qualunque cosa succeda voi dieci draghi fuggiate portandovi dietro i cavalieri,se ci attaccheranno saremo solo io e Zefiro a combattere,capito?- undici teste squamose annuirono,poi Zefiro si fece avanti

-Se i cavalieri da salvare sono solo nove,allora c'è un drago in più- il tono di Zefiro era pratico,anche lui come Kira era cresciuto sui campi di battaglia e che degli alleati venissero presi in ostaggio era più che normale durante una guerra.

-Con noi verrà anche un'altra persona-Kira si voltò e fece segno a Galan di avvicinarsi,i draghi soffiarono e cominciarono a dondolare le code ostilmente,il cavaliere del lupo sospirò,era quella la solita reazione dei draghi quando si trovavano davanti altri umani che non fossero cavalieri di platino,erano diffidenti per natura,con uno sguardo eloquente intimò a Galan di non fare movimenti improvvisi e continuò-,il suo nome è Galan,ci aiuterà durante la fuga,è al servizio di uno dei cavalieri che sono prigionieri potete stare tranquilli che non ci tradirà-i draghi smisero di dibattere le loro code,ma continuarono a fissare ostilmente Galan.

-Ora vi lascio soli,io vado con Zefiro a fare un sopralluogo nel punto in cui dovremo entrare-Kira guardò Galan e gli altri draghi-fate amicizia e soprattutto,e mi rivolgo a voi draghetti,non combinate guai o ci saranno dieci draghi in meno-.

Kira salì sulla schiene di Zefiro e partirono,quando furono abbastanza lontani Zefiro chiese a Kira il motivo di quel sopralluogo,non era nello stile del cavaliere e poi era del tutto inutile

-Lo so anch'io che è inutile,ma ti dovevo parlare in privato-Kira appoggiò la sua testa su quella del drago-ho fatto venire anche Galan perché così ti darà una mano a tenere a bada gli altri draghi mentre io libererò i cavalieri d'oro-Zefiro ebbe un sussulto e virò per atterrare su una collina disabitata.

-Ma ti sei ammattita?Non mi ricordavo che tu fossi così stupida!Quelli sono undici Titani più Crono e chissà chi altro,non li puoi affrontare tutti insieme!Finirai con il farti ammazzare.-le disse sconcertato il drago appena si fu fermato e Kira fu scesa dalla sua schiena.

-No,non mi farò uccidere,ne puoi stare certo,ma Crono ha detto che mi devo presentare solo io e nessun altro;è di sicuro una trappola,ma posso batterli comunque-

Zefiro ci pensò un po',ma non riuscì a trovare una soluzione a quello che gli aveva appena detto Kira,come poteva lei sperare di sopravvivere ad una trappola tesa non da uno o due,ma da tredici déi.Non riuscendo a trovarvi risposta guardò Kira con un'aria interrogativa,lei intuì i pensieri del drago,si sdraiò a terra e cominciò a spiegargli

-La differenza fra un'armatura di platino e le altre riguarda il fatto che se per poter indossare un'armatura di un qualsiasi altro colore non sono necessari altro che un cosmo abbastanza potente e un animo forte,per poter indossare un'armatura come la mia c'è bisogno anche di un demone che faccia da tramite tra il cavaliere e la sua armatura.Al momento di indossare le proprie vestigia,il demone si impossessa del corpo del cavaliere per un breve lasso di tempo e consente al corpo del cavaliere di sopportare il cosmo schiacciante dell'armatura,fatto questo il demone rimane sopito nello spazio fra il cosmo dell'armatura e quello del cavaliere facendo attenzione a tenerli separati,se così non fosse il cavaliere verrebbe sopraffatto dall'armatura e diventerebbe un demone a tutti gli effetti:una spietata macchina da guerra e la sua armatura diventerebbe nera come la notte di luna nuova,ma in compenso il cavaliere ottiene una forza immane e capace di distruggere l'intero pantheon greco.

In casi estremi il cavaliere può ordinare al proprio demone di abbandonare il suo ruolo di custode del cosmo per un certo periodo di tempo,allo scadere del tempo il demone fa ritorno all'interno del cosmo e ricomincia la separazione,ma questo richiede un notevole sforzo ed è molto doloroso.-

-Non avrai intenzione di farlo spero-le disse severo Zefiro

-Se questo si renderà necessario lo farò,non intendo mettere a rischio la vita di qualcun altro per una mia debolezza,è per questo che farò venire anche Galan con noi,insieme dovrete tenere a bada gli altri draghi,non vorrei che si intromettessero in un combattimento e che ci lasciassero le squame.-Kira guardò Zefiro come se si aspettasse qualcosa,il drago intuì al volo e annuì con la testa

-Ok,ti prometto che non mi intrometterò e che terrò a bada gli altri fino al tuo arrivo,ma tu mi devi promettere che farai attenzione,è terribile quello che sei disposta a fare per salvare quelle persone.Adesso capisco il motivo dell'esistenza di quella regola...-

-Giah, “Un cavaliere di platino non deve in nessun modo affezionarsi a una o più persone al punto di essere disposto a sacrificare la propria vita per la loro;disobbedendo a questa regola si rischia di mettere a repentaglio la buona riuscita delle missioni”...io me ne sono dimenticata e adesso la vita dei miei amici è in pericolo per colpa mia-Kira era sconsolata,ma Zefiro la riscosse

-Non ti demoralizzare così,è grazie alla loro amicizia con te se sono ancora vivi,o mi sbaglio?Da quello che mi hai detto Crono li tiene in vita solo per fare da esca a te,se loro non ti avessero conosciuto e tu non nutrissi sentimenti di affetto verso quei cavalieri,Crono li avrebbe uccisi da un pezzo-

Kira guardò l'enorme testa di drago che si era chinata verso di lei e sorrise, Nonostante Zefiro fosse nato sette anni dopo Kira,quel drago era diventato per lei un fratello maggiore con il quale si poteva confidare liberamente; cercò il sole nel cielo,ma non lo vide,solo allora si accorse che era calata la notte e decise di tornare al Grande Tempio,il giorno dopo avrebbe liberato i suoi amici.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** XX ***


-Allora,mi vuoi rispondere?-Aiolia continuava a urlare contro Mnemosine dalla cella in cui era rinchiuso insieme agli altri cavalieri-,tu sai qualcosa su conto di Kira,dimmelo!-

-Huhu,il cavaliere del leone è preoccupato per la sua amichetta sta' tranquillo,presto sarà nell'Ade,dove vi rincontrerete presto.Anche se la vostra amichetta ha fatto un patto con un demone non può fare nulla contro noi Titani-

-Che cosa?Tu non sai di chi stai parlando!Kira non farebbe mai una cosa del genere,non si alleerebbe con un nemico,figuriamoci con un demone- Aiolia era rimasto sorpreso dall'affermazione di Mnemosine,era sicuro che mentisse,ma allora perché sentiva qualcosa rodergli lo stomaco,il dubbio che si portava dentro da quando aveva visto Kira immobilizzarsi dopo aver combattuto contro quel Gigante?No,il Titano mentiva,Kira odiava i demoni, “sono loro la causa della morte di Aiolos”gli disse un giorno.

-Pensala come ti pare,per quanto mi riguarda...-Mnemosine si fermò come se improvvisamente qualcuno avesse interrotto il suo discorso,dopo un minuto circa in cui era stata in silenzio guardò Aiolia e tutti gli altri cavalieri con uno sguardo perfido-Sembra che il lupo stia venendo qui,è meglio che mi vada a preparare.E' inutile che tentiate di liberarvi,quando mi rivedrete sarà il momento della vostra morte- detto questo Mnemosine si allontanò ridendo.

-Ma per chi ci ha preso quella pseudodivinità,sperava che noi credessimo a quella bugia?Kira non si alleerebbe mai e poi mai con un demone-lo disse all'inizio a tono alto,poi continuò a ripeterselo a voce sempre più bassa fino a quando non lo sentì altri che il suo cosmo.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

La mattina del giorno in cui avrebbe dovuto liberare i cavalieri d'oro,Kira si alzò presto e andò alla cascata dove il maestro Shaka le insegnava da piccola la meditazione,con indosso tutti i vestiti si buttò nel laghetto e nuotò fino ad un masso che sporgeva proprio sotto la cascata,vi si arrampicò e si sedette lì a gambe conserte e occhi chiusi;le serviva il tempo di pensare a quello che stava per fare e a come farlo nel migliore dei modi.In genere la meditazione non era nel suo stile,ma questa volta doveva pensare bene a come agire senza che i suoi amici subissero conseguenze:per prima cosa avrebbe dovuto mettere almeno in difficoltà Crono per costringerlo ad utilizzare anche la parte del suo cosmo che in quel momento immobilizzava i cavalieri di tutto il Santuario,a quel punto avrebbe dovuto raggiungere le prigioni e portare i cavalieri d'oro verso i draghi,da lì in poi sarebbero riusciti a tornare al Grande Tempio;rimaneva il problema degli altri undici Titani che di certo non sarebbero rimasti a guardare e avrebbero dato manforte al loro signore,se questo sarebbe successo,Kira avrebbe provato ad eliminarli con l'aiuto di Freki e Geri,se anche questo non fosse bastato,sarebbe dovuta ricorrere al demone dell'armatura,avrebbe comandato al demone_lupo di allontanarsi per un paio di ore,le sarebbero bastate?Le dovevano bastare,se avesse chiesto più tempo sarebbe rimasta un demone per tutta la vita.

Kira riaprì gli occhi e vide che il sole era già alto nel cielo,era l'ora in cui si era data appuntamento con Galan e i draghi,uscì dalla cascata e si asciugò il più possibile mentre si dirigeva ai piedi del Grande Tempio.Arrivata trovò tutti che la stavano aspettando,tutti i volti tranne quello di Zefiro erano tesi e preoccupati,per i draghetti era una delle prime missioni che compivano senza i loro insegnanti,per fortuna c'era Zefiro.

Senza dire una parola Kira sistemò la faretra piena di frecce sulla destra e l'arco sulla sinistra della sella di Zefiro,dopo essersi assicurata che fossero tutti pronti salì su Zefiro e partirono;solo quando furono alti nel cielo Kira guardò gli altri draghi e Galan,non se la stava cavando male sul suo drago,tutto il giorno prima lo aveva passato ad imparare a cavalcare e a fare amicizia con i draghi che alla fine avevano capito che di quell'essere ci si poteva fidare.

Non ci misero molto ad arrivare al portale che il Titano Crio aveva aperto alla fine della battaglia contro Shura del Capricorno,l'impressione che dava era quella di uno squarcio su un disegno di un paesaggio,arrivati nella pianura del Grande Tempio si poteva ammirare un taglio verticale che come una porta si apriva su un'altra dimensione.Prima di passarvi Kira si voltò e diede un ultimo sguardo al Santuario e alle Case dello Zodiaco,pregò in cuor suo di rivederle,poi guardò i suoi compagni,avevano lo sguardo fermo e deciso,erano pronti a compiere la loro missione fino in fondo.

Senza esitare oltre Kira condusse il gruppo attraverso lo squarcio dimensionale;la dimensione dei Titani era un luogo orribilmente bello,il colore predominante era il nero in tutti i suoi toni,anche gli alberi e le pianure,tutto nero,ma tutto illuminato da una luce indefinibile che non si capiva da dove provenisse;in lontananza Kira poteva scorgere le dimore dei suoi nemici,erano disposte come le Case dello Zodiaco,ma erano completamente nere,dentro ad esse Kira poteva percepire la morte e l'odore del sangue di coloro che avevano osato introdursi nella reggia dei Titani.Decise che avvicinarsi non era una buona idea e insieme agli altri draghi cercò un luogo lontano dalle case dei Titani in cui avrebbero potuto nascondersi fino a che non fosse stato il momento di scappare;trovarono riparo in una radura al centro di una foresta,era il posto perfetto,se Kira fosse riuscita a non farsi inseguire sarebbero potuti fuggire indisturbati.

Dopo aver controllato che nella foresta non ci fossero pericoli,Kira si arrampicò sull'albero più alto che riuscì a trovare e dette un'occhiata alla disposizione della difesa dei quel Grande Tempio nero:c'erano pattuglie di soldati fedeli a Crono che sorvegliavano ogni punto di passaggio,se avesse voluto passare avrebbe dovuto distruggere un intero manipolo di guerrieri, e non sarebbe stata un' impresa facile,come se non bastasse avrebbero segnalato immediatamente la sua posizione ai Titani e lei avrebbe dovuto dire addio all'effetto sorpresa.Ci pensò un po' ,ma poi si rese conto che l'unica cosa che poteva fare era distruggere una pattuglia il più lontano possibile dalla foresta in cui si nascondevano i suoi amici per attirare lontano la loro attenzione.

Scese dall'albero e si diresse verso Galan e i draghi,si sedette a terra ed espose loro il suo piano,inizialmente apparvero contrariati,ma poi si arresero all'evidenza capendo che quella era veramente l'unica soluzione possibile,dopo aver parlato Kira si alzò e cominciò a prepararsi;quando fu pronta si avviò verso il punto più lontano dalla foresta

-Buona fortuna-le disse Zefiro prima che se ne andasse-vorrei dirti 'in bocca al lupo' ma non è il caso,vedi di fare attenzione e di ritornare,mi hai capito?-

Kira sorrise al suo compagno di tante battaglie,poi si portò una mano sulla fronte e si inchinò guardandolo negli occhi

-Ti saluto Zefiro,drago dalle squame blu,ti saluto come è consono fra cavalieri quando ci si saluta per un breve periodo di tempo;arrivederci.-

Kira si allontanò senza dire altro,quando fu scomparsa nel folto della foresta, Zefiro inchinò il capo imitando il gesto della sua amica

-Arrivederci Kira,cavaliere dalle mille risorse,spero che tu ritorni sana e salva-

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

Bene,ora sono abbastanza lontana dalla foresta,una pattuglia dovrebbe passare tra poco”Kira si arrampicò su un albero e tese al massimo i suoi sensi per percepire il numero dei guerrieri contro cui si sarebbe dovuta battere,erano in venti,armati di spade,altri cinque li seguivano e portavano archi e frecce in abbondanza

Solo venticinque?Ma per chi mi hanno pr...”

Kira ritornò in ascolto,insieme a loro c'era un odore a lei molto familiare,Kira ripensò subito alla prima volta che lo aveva sentito e rabbrivdì

Orchetto?!Ma no,mi devo essere sbagliata”

Scese dall'albero e posò l'orecchio a terra per sentire il rumore dei passi,venticinque piedi di persone corazzate,e un altro paio di piedi enormi con passo pesante e trascinato,di certo non erano umani,ma allora erano veramente di Orchetto!

Kira si alzò di scatto da terra,doveva cercare un altro punto in cui attaccare,trovò riparo fra gli alberi,si nascose fra la loro fitta chioma nera e aspettò che passassero sotto di lei.Cinque minuti dopo arrivarono venti guerrieri,prima quelli armati di spade e dopo quelli con gli archi,dietro di loro stavano gli altri cinque spadaccini che stringevano con molta forza una catena legata al collo di un orchetto.

Kira guardò con molta attenzione l'essere tenuto al guinzaglio da quei cinque guerrieri,le sue dimensioni erano pari a quelle di un uomo molto grasso di statura media,l'unica differenza stava nel fatto che tutti quei rotoli di grasso erano in realtà fasci di muscoli molto potenti capaci di frantumare le scaglie di un drago.Il suo volto e il suo sguardo non esprimevano una grande intelligenza,ma dai suoi movimenti si poteva capire subito che era affamato e che avrebbe mangiato qualunque cosa gli fosse capitata a tiro,doveva essere ancora molto giovane,comunque,poiché non provava neanche a mangiare i soldati che erano con lui

Per salvarsi da un orchetto ancora giovane è necessario indossare un'armatura qualsiasi,fino all'età di venti anni gli orchetti non raggiungono il livello di intelligenza che gli permetterebbe di capire che ingoiare un'armatura è per loro una condanna a morte,e dopo aver ricevuto i dovuti ammonimenti dai loro simili smettono di attaccare esseri umani dotati di armatura.”.

Kira stava pensando a questo quando notò con orrore che l'orchetto si era fermato a fiutare l'aria come se avesse trovato qualcosa,il cavaliere del lupo rimase immobile senza nemmeno respirare,se avesse indossato l'armatura in quel momento di certo l'orchetto avrebbe smesso di fiutare il suo odore,ma doveva risparmiare più energie possibile per il combattimento contro Crono,presto la avrebbero scoperta e allora lo scontro sarebbe stato inevitabile,decise di attaccare per prima.

Prese cinque frecce e ne conficcò quattro sul tronco dell'albero,per prima cosa doveva eliminare gli arcieri,scagliò la prima freccia e colpì il bersaglio in pieno cuore,sapeva di averlo ucciso e prese la mira con un'altra freccia mirando al secondo prima che si potessero accorgere di quello che stava accadendo,quando arrivò al quinto gli spadaccini si raccolsero tutti dietro all'orchetto e lo slegarono

Vigliacchi”pensò Kira con disgusto e tirò più frecce possibile contro quel bestione,ma la pelle di quell'orchetto era troppo spessa perché una semplice freccia l'avesse potuta trapassare e allora Kira decise di affrontarlo con le spade.

Non evocò Freki e Geri,le avrebbe tenute come assi nella manica,sguainò le due spade che si era portata dietro dall'armeria dei cavalieri di platino e scese dall'albero affrontando direttamente quell'essere;l'orchetto colpì per primo accecato com'era dalla fame,Kira doveva stare bene attenta a come si muoveva,non voleva farsi ferire inutilmente prima della vera battaglia.Vedendo che gli altri spadaccini cominciavano ad avvicinarsi,Kira decise di uccidere l'orchetto al più presto;non appena le si presentò l'occasione,saltò sulle spalle del mostro e,incrociando le due spade sul collo del bestione gli mozzò la testa;impauriti da quello spettacolo gli spadaccini che prima tanto spavaldamente le si avvicinavano con intenti omicidi scapparono verso il castello,Kira fece appena in tempo ad ucciderne cinque utilizzando l'arco,ma gli altri riuscirono a sfuggirle,decise allora di seguire le loro traccie fino alle case dei Titani,quando arrivò all'entrata avvertì dodici presenze dotate di un cosmo straordinario

Oh,ma guarda!Mi stavano aspettando”

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** XXI capitolo ***


Kira non si meravigliò più di tanto del fatto che i Titani fossero a conoscenza del suo arrivo e che la stessero aspettando,aveva lasciato in vita qualche soldato di quella pattuglia che di sicuro aveva riferito ai suoi signori che il cavaliere del lupo era arrivato e che aveva ucciso l'orchetto che era con loro;si meravigliò soprattutto quando non avvertì la presenza di Crono insieme agli altri Titani,ma vicino ad altre fonti di cosmo che Kira riconobbe come i cavalieri d'oro di Atena.

Fece per andare verso i Titani,ma un fruscio dietro di lei attirò la sua attenzione,credendo che fosse un altro nemico Kira si nascose su un albero per vedere chi le stava dietro,dall'alto scorse un ragazzo,probabilmente era stato lui a produrre quel rumore,era più o meno della stessa età di Kira, aveva lunghi capelli blu scuro,era alto e muscoloso e indossava una cotta di maglia che rifletteva il nero di quel luogo,sembrava un normale guerriero,c'era solo una cosa particolare che colpì subito Kira

-Se non fosse per i tuoi occhi da rettile non ti avrei riconosciuto- disse al ragazzo atterrandogli davanti e guardandolo con uno sguardo poco amichevole-Zefiro!Da quand'è che i draghi si abbassano a contravvenire agli ordini di un cavaliere di platino e a mutarsi in esseri umani?-

Il ragazzo sostenne lo sguardo del cavaliere del lupo,sapeva che si arrabbiava quando qualcuno disobbediva ai suoi ordini,ma era stato costretto a farlo e lei lo avrebbe capito

-Poco dopo che te ne sei andata ho avvertito la presenza di esseri che non dovrebbero appartenere a questa dimensione,esseri molto pericolosi che vanno affrontati in gruppo,Kira,e così sono venuto a darti man forte.-

Kira ascoltò in silenzio il drago_ragazzo,alla fine,pensando all'orchetto di poco prima,convenne che aveva fatto bene a venire e gli consigliò di rimanere in forma umana fino a quando non avessero portato i cavalieri al sicuro

-Non voglio che capiscano con che mezzo porterò via i cavalieri d'oro,non vorrei che si organizzassero in tempo per fermarci,tu non hai un cosmo,renditi invisibile ai loro sensi e intervieni solo in caso di bisogno-

Zefiro annuì,era un ordine impartito da un cavaliere di platino,non si discuteva;dopo che il drago si fu reso invisibile,Kira si diresse finalmente verso gli undici Titani che la stavano aspettando.

Quando arrivò,i Titani erano schierati in fila,gli sguardi divertiti e calmi,oggi si sarebbero divertiti a versare il sangue di un cavaliere di platino,lo avrebbero torturato fino alla morte e avrebbero lasciato il suo corpo agli uccelli,era questo che pensavano mentre Kira avanzava verso di loro,un solo cavaliere,uno solo.

Il cavaliere di platino si fermò a venti metri da loro,li guardò negli occhi uno ad uno,sfidandoli in combattimento,ma nessuno si fece avanti

-Che vi prende?Siete così vigliacchi da non potermi affrontare in un duello uno contro uno?Se volete essere definiti delle divinità non dovreste aver paura di un solo essere umano,ne andrebbe del vostro onore.-

Non dovresti provocarli così,a tal punto vuoi sbrigarti a salvare le vite di quei cavalieri?”pensò Zefiro allarmato e si preparò ad aiutare Kira in caso di attacco;i Titani si irritarono molto,ma non la attaccarono,anzi,si spostarono di lato per permettere a Kira di passare e le sei dee innalzarono la loro barriera a difesa propria e dei loro fratelli,Kira si rese conto che le stavano permettendo il passaggio verso le prigioni dove erano rinchiusi i suoi amici,ma dove c'era anche Crono.

-Mi dispiace per voi,ma credo che solo il vostro signore avrà l'occasione di uccidermi-Kira sorrise malignamente ai Titani e si diresse verso le prigioni.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Il cavaliere del lupo sta arrivando-disse con voce impassibile Crono,signore del tempo,rivolgendosi ai nove cavalieri d'oro rinchiusi nella cella difronte a lui.

I cavalieri rimasero immobili e silenziosi,avevano paura,tutti,ma non volevano farlo vedere al loro nemico,persino Aiolia se ne stava zitto e fissava con odio il dio del tempo;Crono era completamente pronto per la battaglia,indossava la sua Soma e teneva fra le mani la Megas Drepanon.

Ad un certo punto la porta della prigione si spalancò e sulla soglia apparve una ragazza alta e aggraziata che,senza distogliere lo sguardo da Crono,si mosse verso la cella dei cavalieri e si pose fra il dio ed i cavalieri volgendo le spalle a quest'ultimi.

-Kira!Razza di stupida!Perché sei venuta?Questa è una trappola!-le dicevano i cavalieri d'oro,rincuorati e disperati perché la loro amica era intervenuta per salvarli ma solo per finire in trappola a sua volta.

Kira non rispose,ma per un attimo smise di guardare Crono e si girò verso di loro,il suo sguardo era quello di un veterano esperto,inizialmente fu duro e di ammonimento e per un attimo i cavalieri d'oro si resero conto di quanto fosse diversa da quella ragazzina che fino a nove anni prima era stata la loro allieva,ma poi lo sguardo del cavaliere si fece più dolce e Kira sorrise,come se avesse accettato quel rimprovero e adesso fosse lì per porvi rimedio.Tutto questo durò meno di trenta secondi, dopodichè ritornò a fissare Crono.

-E così alla fine sei venuta,erano tutte storie quelle che hai raccontato ai miei cavalieri,di questi nove guerrieri ti importa molto.-

Crono parlò a Kira con tono beffardo,ma lei aveva già la risposta pronta

-E infatti li lascerei morire se solo la mia missione non fosse quella di proteggerli,non sai che seccatura dover far da balia a nove cavalieri minori-il distacco con cui Kira aveva parlato era quasi riuscito a convincere Crono e anche cavalieri d'oro c'erano quasi cascati,ma il sorriso che poco prima aveva fatto loro il cavaliere del lupo li rassicurava.

Il dio del tempo rimase silenzioso e così fu Kira a prendere la parola

-Allora,che vuoi fare?Combattiamo oppure preferisci salvarti la pelle e liberare i cavalieri d'oro?- La risposta era ovvia,brandendo la sua arma divina,Crono attaccò Kira,lei si riparò con la spada che portava appesa al fianco,ma questa dopo due soli colpi finì in frantumi e il cavaliere del lupo decise di evocare Freki e Geri,tese le braccia di lato e nelle sue mani apparvero le due spade divine,Kira le fece roteare un paio di volte e poi si lanciò contro Crono puntando Freki contro il colo del dio e tenendo Geri parallela al suo corpo per utilizzarla come difesa,il dio parò il colpo e allo stesso tempo attaccò,ma Kira fece lo stesso e continuarono così per molto; nessuno dei due sembrava cedere il passo all'altro,Kira teneva testa al dio del tempo e nessuno dei due sembrava particolarmente stanco,erano in una situazione di stallo,uno attaccava e l'altro parava,continuavano così,provando tutti gli schemi possibili,ma i due si equivalevano e nessuno sembrava prevalere sull'altro.

Basta,non può continuare così,devo riuscire ad indebolire Crono... Armatura de lupo,vieni”

Ci fu un lampo di luce bianca e poi davanti a Crono apparve un cavaliere di platino,con un'armatura splendente che si distingueva chiaramente dall'ambiente nero di quella dimensione,il cavaliere non aveva più le due spade divine,ma ora il suo cosmo permeava l'aria tanto da avvolgere completamente quello di Crono.

Il dio del tempo sorrise

-E così hai deciso di fare sul serio,benissimo,ma questo posto non è adatto per combattere,seguimi.-Crono si voltò e uscì nel cortile dove si trovavano gli altri Titani,prima di seguirlo Kira fece un cenno a Zefiro che per tutto il tempo era rimasto invisibile,dicendogli di stare pronto.

Uscita all'aperto Kira si guardò intorno,Crono si trovava al centro del grande cortile,dietro di lui alcuni servi stavano accendendo dei fuochi,altri portavano grandi recipienti pieni di acqua,alla destra del dio,a pochi metri, si trovava una piccola foresta,il terreno era di terra battuta

Magnifico,Crono gioca in casa,ha vicino a se' tutti gli elementi che può dominare,mi attaccherà con quelli,meglio stare attenta”

Kira si avvicinò a Crono e gli si mise difronte,intorno a lei avvertì la presenza degli altri Titani,ma non ci fece caso,sarebbero intervenuti solo se il loro signore si fosse trovato in pericolo,avrebbe dovuto cominciare a preoccuparsi quando Crono avrebbe liberato i suoi amici per risparmiare il proprio cosmo.

Il primo ad attaccare fu Crono,invocò la terra e la comandò di bloccare il cavaliere,Kira si ritrovò difronte un enorme serpente di terra che sibilava pericolosamente,quando Kira cercò di spostarsi il serpente la avvolse completamente nella sue spire e la bloccò,il cavaliere del lupo non riusciva più a muoversi e Crono ne approfittò per attaccarla,ma Kira si liberò in tempo per schivare l'attacco del dio ed attaccarlo a sua volta con un pugno sullo stomaco che non si aspettava,Crono si allontanò e guardò il cavaliere del lupo

-Come hai fatto a liberarti?Le spire del serpente non lasciano scampo a nessuno.-

Solo in quel momento il dio del tempo si accorse delle sei lame che erano apparse nelle mani del cavaliere,affilate e arcuate come artigli,il cavaliere che aveva davanti era davvero un lupo molto esperto;Kira partì all'attacco,il suo colpo fu così fulmineo che Crono fece appena in tempo a difendersi con il serpente di sabbia che per la violenza del colpo si frantumò,ma Kira non terminò lì il suo attacco,continuò ad attaccare Crono con i suoi artigli con colpi incessanti costringendolo ad innalzare un barriera per proteggersi,più Kira colpiva la barriera più questa si rafforzava utilizzando il cosmo di Crono,ad un certo punto avvertì il cosmo dei cavalieri d'oro,ce l'aveva fatta, li aveva liberati.

Vorrei ringraziare tutti (e tutte) quelli che hanno recensito o almeno letto la mia ff. Mi scuso se per un po' non aggiornerò, ma sono straimpegnata e non ho il tempo ne' di scrivere ne' di pubblicare quindi vi chiedo ancora perdono se non sarò costante come all'inizio. Al prossimo capitolo,ciao!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** XXII capitolo ***


-Siamo liberi!-esclamò Aiolia constatando che ora riusciva a muovere tutto il corpo così come i suoi compagni-Kira ce l'ha fatta!Quella ragazza è grande-

-Ehi,Aiolia!Dacci una mano,dobbiamo uscire al più presto di qua- Milo dello Scorpione lo richiamò,tutti i nove cavalieri stavano cercando con tutte le loro forze di buttare giù la porta della cella,ma con esito negativo, provarono due,tre volte,ma fallirono,il loro cosmo veniva come respinto da quelle sbarre

-Non è una buona idea cercare di abbattere questa cella con i vostri colpi-

I cavalieri smisero di colpire le sbarre e si guardarono intorno alla ricerca della provenienza di quella voce,non avvertivano nessun cosmo,quindi non poteva essere un Titano,ma non videro chi aveva parlato poco prima

-Se vi fate indietro credo di poterci riuscire io-dal nulla spuntò un ragazzo con i capelli blu che indossava una cotta di maglia

-E tu chi sei?- gli chiese diffidente il cavaliere dell'Acquario

-Mi chiamo Zefiro,sono compagno d'armi di Kira,ora se non vi dispiace...potreste girarvi un attimo dall'altra parte così vi posso liberare?-

i cavalieri ubbidirono e si voltarono,sentirono un fruscio, un rumore di ferro stritolato e spezzato e poi un altro fruscio

-Ora potete uscire-

I cavalieri guardarono sbalorditi le sbarre della cella frantumate in maniera orribile,come se un grosso animale le avesse strappate via a morsi,gli sembrava impossibile che un ragazzo così gracile avesse potuto aprire quella porta,ma non ci stettero molto a pensare e si diressero verso la porta per uscire nel cortile dove la loro amica stava affrontando Crono e forse anche gli altri Titani,prima che potessero mettere una mano sulla maniglia Zefiro gli si parò davanti impedendogli il passaggio

-Spiacente,ma Kira mi ha ordinato di non farvi uscire fino al suo segnale-

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

Dall'altra parte della porta Crono aveva capito il piano di Kira e ora era più infuriato che mai,anche gli altri Titani ci erano arrivati e ora speravano che il loro signore gli permettesse di combattere quel cavaliere al suo fianco,ma Crono non li guardò nemmeno e continuò a proteggersi con la sua barriera di cosmo dalla raffica di colpi che cadevano su di lui.

Kira continuava a colpire Crono,era riuscita a fargli utilizzare così tanto cosmo da costringerlo ad utilizzare anche quello che teneva imprigionati i suoi amici,adesso doveva passare alla seconda fase del piano,doveva farsi attaccare da tutti i Titani per permettere a Zefiro e ai cavalieri d'oro di allontanarsi,per farlo avrebbe dovuto mettere in serio pericolo la vita di Crono.

Il dio del tempo continuava a difendersi dagli attacchi incessanti del cavaliere,ma ormai era allo stremo delle forze,non avrebbe potuto continuare a colpirlo a lungo e quando avrebbe cessato i suoi colpi la avrebbe tagliata a metà con la sua Megas Drepanon,era così impegnato a pensare a questo che per un attimo si distrasse e Kira ne approfittò per evocare Freki e con essa colpì la barriera di Crono mandandola in frantumi, il dio cadde all'indietro per la sorpresa e Kira levò la sua spada sopra di lui per colpirlo,ma prima che Freki arrivasse alla Soma di Crono le sei Titane intervennero in suo aiuto creando un'altra barriera,questa era formata dal cosmo di sei dee e nulla poté il cosmo di Freki mischiato a quel poco che rimaneva del cosmo di Kira.

Il cavaliere del lupo si fermò e si guardò attorno,di fronte a lei aveva le sei dee,dietro a loro c'era Crono,ai suoi lati c'erano gli altri Titani,era circondata.

-Che c'è?Avete paura che uccida il vostro signore?Non dovete arrabbiarvi così,mi avete invitato voi e mi avete sottovalutato,se volete arrabbiarvi fatelo con voi stessi e lasciatemi in pace-

-Ma chi ti credi di essere?Sei solo un misero essere umano,una pulce al nostro confronto!Voi esseri umani esistete solo per il divertimento di noi dei,non avete il diritto di controbattere al nostro volere,è il vostro destino-

-Destino?Il destino non esiste,lo hanno inventato gli dei per soggiogare gli uomini e fargli credere di essere più deboli di loro,niente che riguardi gli esseri umani è scritto o deciso dagli dei,siamo solo noi che decidiamo della nostra vita.-gli occhi di Kira si ridussero a due fessure,non le rimaneva più tanto cosmo,ma doveva continuare a combattere,stringendo Freki nella mano destra,evocò Geri nella mano sinistra e si preparò a combattere-Chi mi credo di essere?...Io sono un cavaliere di platino e non credo di essere alla vostra altezza,lo sono e basta-

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Ora possiamo uscire-disse Zefiro rivolgendosi ai cavalieri d'oro

-Un'ultima cosa,non andate in aiuto di Kira per nessun motivo al mondo,mandereste a monte il suo piano e rendereste tutti i suoi sforzi inutili,non ci seguirà subito,quindi non preoccupatevi se non la vedete arrivare dietro di voi...Pronti?-

I cavalieri annuirono,Zefiro spalancò la porta e guidò i cavalieri verso la foresta,mentre attraversavano il cortile videro Kira,la loro amica era circondata dai Titani che la attaccavano da tutte le direzioni,lei si difendeva meglio che poteva,ma neanche la sua armatura riusciva a proteggerla dagli attacchi di tredici Titani contemporaneamente e si vedeva il sangue colarle dall'armatura che adesso non era più tanto lucente; nonostante le ferite ricevute,però,Kira rimaneva in piedi e parava più colpi possibile,ma non riusciva ad attaccare e il suo cosmo era prossimo a spegnersi.

Tutti i cavalieri avrebbero voluto andare in suo aiuto,ma quello che Zefiro gli aveva detto prima li fermò e si costrinsero e fuggire nella foresta.

Kira li vide fuggire e tirò un sospiro di sollievo,ma ritornò subito con la mente al combattimento,sembrava che i Titani fossero così occupati a combattere contro di lei che non si fossero accorti dei nove cavalieri che si stavano allontanando,ma si sbagliava.

-Credi che non mi sia accorto dei cavalieri d'oro?-le disse Crono mentre era impegnata contro gli altri Titani-Sapevo che saresti riuscita a tirarli fuori dalle prigioni e ho ordinato che un plotone di miei guerrieri e orchetti attaccassero i cavalieri d'oro...non porterai a termine la tua missione,vi ritroverete nell'Ade!-

Kira ebbe un tuffo al cuore,orchetti,i cavalieri d'oro non sarebbero mai riusciti ad affrontarli,i loro colpi non potevano nulla contro la pelle dura di quei mostri,neanche Zefiro avrebbe potuto affrontare un'intera schiera di orchetti da solo e per i draghetti sarebbe stato un suicidio,doveva andare ad aiutarli,ma il suo cosmo era ormai al limite,ora riusciva a malapena a vedere i colpi dei Titani,doveva evocare il demone dell'armatura,non aveva scelta.

Fu un attimo.Un bagliore più nero del territorio che li circondava avvolse i Titani e si fermarono;all'interno di quella luce Kira comandò al demone lupo di andarsene,questi ubbidì e Kira fece in tempo a vedere il demone in cui si sarebbe trasformata,per la prima volta vide il vero volto della sua armatura:un lupo dal manto nero,con zampe sporche di sangue,occhi dello stesso colore e zanne affamate;

'Salva i cavalieri d'oro', fu l'unica cosa che riuscì a dire al demone,poi venne presa da una furia insormontabile e ebbe solo voglia di sangue e morte,sentì i suoi muscoli rafforzarsi e i suoi sensi affinarsi ancora di più,era terribile...e bellissimo. All'inizio Kira urlò di dolore, poi si abbandonò a quelle emozioni così selvagge e liberatorie facendogli prendere il posto della sua parte umana.

Il bagliore nero cessò e i Titani avvertirono un cosmo dalle fattezze di un lupo,immenso e capace di uccidere tutti gli dei in un colpo solo.Rabbrividirono.

Sono riuscita a connettermi finalmente,ma ho poco tempo quindi rispondo su bito a Gufo_Tave: la storia si riaggancia(molto liberamente) al numero 16 della serie G dei cavalieri dello zodiaco,inizialmente mi ero promessa di finire questa ff prima che ricominciassero a pubblicare il manga, ma non ci sono riuscita per il poco tempo ç_ç Comunque ti ringrazio per aver recensito,alla prossima,CIAO!

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** XXIII capitolo ***


I Titani non fecero in tempo a riabituare gli occhi all'oscurità che sentirono un urlo e Teti cadde a terra,ferita,poi fu il turno di Mnemosine e poi Rea, quando i Titani riacquistarono la vista videro un demone enorme,con un'armatura nera,che stava attaccando tutte le dee per arrivare a Crono.

I nove Titani rimasti si misero allora a difesa del loro signore,ma il demone non si spaventò neanche quando la attaccarono tutti insieme,non parò nemmeno il colpo e lo subì senza un gemito nonostante gli avesse causato una ferita al finco.Il demone attaccò,saltò al collo di Giapeto e lo morse facendo scorrere Ichor ovunque,la stessa fine fecero gli altri Titani,Crio,Temi,Febe,Tia,Oceano,Ceo e per ultimo venne Iperione,non li aveva uccisi,ma erano ridotti in maniera tale che per un po' non si sarebbero più potuti muovere.Era rimasto solo Crono,il demone si girò verso di lui e ne fiutò l'odore, stirò la bocca in un ghigno e poi gli saltò addosso con tutta la ferocia di cui è capace un lupo demoniaco,affondò le zanne nella carne del dio e con gli artigli gli squarciò le braccia lasciandolo a terra.

Il Demone non badò alle sue vittime,gioiva del sangue che aveva versato,ma non ne era sazio,fiutò l'aria e trovò molti odori interessanti che stavano andando lontano da lui,decise che un inseguimento gli sarebbe piaciuto e si gettò in una corsa veloce e silenziosa verso quegli odori così allettanti.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Continuate a correre!Non vi fermate!-era Zefiro che incitava i nove cavalieri d'oro a correre,ma il drago avvertiva la loro preoccupazione e sapeva che se non si fossero fermati per qualche minuto a riposare sarebbero caduti a terra dalla stanchezza.Il ritmo di corsa del drago,che aveva ancora le sembianze di un ragazzo,era troppo per delle persone che avevano da poco recuperato il controllo del proprio corpo,anche se erano cavalieri.Zefiro li fece fermare in una piccola radura circondata da alberi fitti e alti,i cavalieri si sedettero a terra,ma non dissero nulla,la loro preoccupazione si avvertiva nell'aria era quasi tangibile; mentre correvano avevano sentito il cosmo di Kira scemare fino a scomparire del tutto ed essere sostituito da un cosmo enorme e demoniaco che in breve tempo aveva surclassato tutti i Titani che ora erano ridotti ad una piccola scintilla di cosmo.I cavalieri si chiedevano cosa fosse successo a chi appartenesse quel cosmo enorme e,soprattutto, dove fosse la loro amica. Zefiro conosceva la risposta a quelle domande,ma non aveva il coraggio di dirgli che la loro amica era diventata un demone sanguinario e che probabilmente se li avesse trovati entro due ore sarebbero morti anche loro.

La sosta durò poco,quando ripartirono il drago vide i cavalieri voltarsi indietro più volte sperando di veder arrivare la loro amica,ma Kira non arrivò e ricominciarono a correre verso la loro meta.

Avevano ricominciato a correre da un po' quando Zefiro si fermò improvvisamente e si guardò intorno

-Cosa c'è?Perché ci siamo fermati?- gli chiese Aphrodite

-Ci stanno seguendo...e non è Kira-Zefiro si girò verso i cavalieri-state pronti a combattere-

Ricominciarono a correre e si fermarono al centro di uno spiazzo dove aspettarono i nemici,procedere sarebbe stato rischioso poiché i nemici gli avrebbero potuto tendere dovunque un agguato

-Ascoltatemi bene,fra quelli che ci stanno inseguendo ci sono anche degli esseri chiamati orchetti,li riconoscerete subito,quelli lasciateli a me e statene alla larga sono pericolosi anche per uno come me-

-E chi sarebbe uno come te?-gli chiese Shaka-Non hai un cosmo,dici di essere un compagno di Kira eppure non sei un cavaliere,chi sei?-

Zefiro guardò il suo interlocutore,Kira gliene aveva parlato,Shaka della vergine,uno dei più acuti e formidabili cavalieri che militavano sotto Atena, non si stupì che fosse stato proprio lui a fargli quella domanda

-Se ve lo dicessi Kira mi ucciderebbe...per il momento vi basti sapere che questa non è la mia forma normale-Zefiro fece una pausa,e fiutò l'aria -Stanno arrivando,preparatevi- “Sono quasi passate le due ore,mancano dieci minuti,spero di finire con gli orchetti prima dell'arrivo di Kira”.

I nemici sbucarono dagli alberi,li avevano circondati gli umani erano circa cento e gli orchetti venti,sarebbero stati un problema se avessero attaccato insieme;Zefiro sentì la paura dei cavalieri quando i primi vennero allo scoperto,ma subito si fecero coraggio e soppressero la paura cominciando ad attaccare gli umani,il drago decise allora di attaccare gli altri esseri,ma questi dovevano aver riconosciuto il suo odore perché insieme lo circondarono e cominciarono ad attaccarlo,uno di loro cadde,ma ne rimanevano comunque undici e difficilmente Zefiro avrebbe potuto avere la meglio da solo.

Erano passati otto minuti da quando avevano cominciato a combattere,Zefiro era riuscito ad abbattere un altro orchetto e i cavalieri avevano ormai dimezzato i loro assalitori;ad un certo punto all'ombra degli alberi apparve una figura che ai cavalieri sembrò familiare

-Kira!-esclamò Aiolia e fece per avvicinarsi alla sua amica,ma si ritrasse,quella non era Kira,e non era neanche un essere umano.

Un minuto,accidenti,un minuto prima che Kira ritorni normale,speriamo che gli orchetti tengano impegnato il demone” Zefiro ordinò ai cavalieri di interrompere la battaglia e di seguirlo,si rifugiarono dietro ad una roccia enorme,da lì avrebbero potuto controllare la battaglia senza essere totalmente allo scoperto,videro il demone balzare nel gruppo degli esseri umani ed ucciderli facendo scorrere un fiume di sangue.

Zefiro osservava con attenzione i movimenti del demone,erano identici a quelli che Kira aveva imparato all'accademia,ma molto più potenti e aggressivi;ormai mancava poco al ritorno del demonelupo che avrebbe separato il cosmo dell'armatura del lupo da quello di Kira,sapendo che se la sarebbe cavata,Zefiro condusse i nove cavalieri d'oro nella radura dove li attendevano gli altri draghi e Galan.

I cavalieri rimasero stupiti quando videro dieci lucertoloni squamosi e dotati di zanne,per un attimo credettero che fosse un'altra trappola dei Titani e si prepararono a combattere,i dieci draghetti fecero lo stesso,cominciarono a emettere profondi ruggiti e a muovere le code ostilmente;per fortuna Zefiro si mise in mezzo ai draghi e ai cavalieri placandoli

-Questi sono i nove cavalieri d'oro che Kira ci ha ordinato di proteggere e portare in salvo,se vi attaccaste rendereste tutto inutile-

I draghi,allora, si avvicinarono cautamente ai cavalieri e li squadrarono

-State tranquilli, questi sono veramente i nove cavalieri d'oro che proteggono il santuario, potete fidarvi- a parlare era stata una figura che si trovava sul dorso di uno dei dieci draghi

-Galan!- esclamò Aiolia- E tu che cosa ci fai qui?-

-Me lo ha chiesto Kira,le serviva qualcuno che avrebbe tenuto a bada questi draghi mentre lei e Zefiro erano in missione- disse Galan scendendo dal drago -e Kira?Dov'è?-

-Non lo sappiamo,la abbiamo persa di vista dopo che ci ha liberati-gli rispose triste il cavaliere del leone

-Non c'è più molto tempo,sbrigatevi!Salite sui draghi e preparatevi a partire!-gli disse Zefiro,ma prima che i cavalieri avessero potuto fare un altro passo avvertirono il cosmo del demone che poco prima aveva attaccato gli orchetti proprio alle loro spalle;si voltarono e videro quell'essere maligno e disumano che li fissava.

Mi devo scusare con la redazione di efp per aver risposto alle recensioni con una recensione, ma non ero ancora molto pratica col sito, non si ripeterà più. Cmq ringrazio ancora tutti quelli che hanno recensito e recensiranno,ciaooo!

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** XXIV capitolo...con tutte le mie scuse per il ritardo ***


eccomi, vi chiedo umilmente perdono per questo mega ritardo, é inutile che vi dica che non succederà più perché non ne posso essere sicura, ma vi posso promettere di fare del mio meglio.Adesso vi lascio alla storia... spero chevi piaccia ^_^.

Zefiro si voltò come gli altri verso il demone in cui si era trasformata Kira, nonostante avesse combattuto contro i Titani, Crono, esseri umani e orchetti,non sembrava per niente stanco e il suo cosmo malvagio era ancora molto potente.

Il demone si guardava intorno,come alla ricerca di altre prede,aveva notato i dieci esseri umani e gli undici draghi che aveva davanti e ora si stava preparando ad attaccarli;era così impegnato a decidere di chi sarebbe dovuto essere il primo sangue che avrebbe versato che non si accorse dell'orchetto che da dietro gli si stava avvicinando.

Mancano cinque secondi” pensò Zefiro “Speriamo che non siano troppi”

L'orchetto tirò un pugno al demone,

Quattro...”

questi se ne accorse,lo schivò,

...tre...”

gli saltò al collo e lo morse.

...due...”

Zefiro riprese la sua forma originale,in un attimo la cotta di maglia si estese su tutto il corpo,le braccia e le gambe si trasformarono in zampe robuste e potenti, il volto cominciò ad allungarsi e a schiacciarsi fino a diventare quello di un enorme lucertola,sulla schiena comparvero due ali potenti e il colore scuro dei capelli passò a tutto il corpo.

...uno...”

L'enorme drago blu si lanciò verso il demone sollevando un polverone che lo nascose alla vista degli altri cavalieri

...Zero...Ce l'ho fatta!”

Il colore dell'armatura di quel demone stava lentamente ritornando bianco e lui stava ricominciando ad addormentarsi soddisfatto,aveva avuto la sua dose di sangue finalmente.

Quando la nuvola di polvere scomparve,agli occhi dei cavalieri apparvero un drago,molto più robusto e grande degli altri, e un cavaliere con un'armatura bianca,svenuto.

-Kira!- esclamò Aiolia,questa volta sicuro della sua affermazione e corse a vedere come stava la sua amica,non si fermò neanche davanti al drago blu che gli sbarrava la strada,lo superò e si avvicinò a Kira;la sua amica aveva la spalla destra che sanguinava, probabilmente un colpo dei Titani le aveva riaperto la ferita che aveva riportato durante lo scontro con Alcione,Aiolia provò a svegliare Kira scuotendola,il cavaliere del lupo aprì leggermente gli occhi e si guardò intorno

-Dove sono?-chiese con un soffio di voce

-Sta' tranquilla,ora torniamo al Santuario- quella voce le sembrava familiare e sapeva di potercisi affidare,così si abbandonò un'altra volta al sonno.

Gli altri cavalieri,intanto,tenevano d'occhio il drago blu che per ora non aveva dimostrato di aver intenti cattivi nei loro confronti,ma avevano notato come gli altri draghi li avevano accolti poco prima e temevano che questo li avrebbe attaccati; avvertendo degli sguardi su di se' ,Zefiro si voltò verso i cavalieri d'oro

-State tranquilli,sono Zefiro,questo è il mio vero aspetto-i cavalieri rimasero sbalorditi- ma ora basta con le chiacchiere,vi spiegherò tutto non appena avremmo portato Kira al Grande Tempio-

Senza dire altro i cavalieri d'oro salirono sui draghi e partirono verso il Santuario.Non trovarono nessun ostacolo durante il ritorno,ma Zefiro si guardava continuamente intorno con i sensi estesi al massimo per intercettare un eventuale nemico,voleva arrivare al più presto alle Case dello zodiaco per permettere a Kira di riprendersi.Il drago avvertiva la sofferenza della sua amica,probabilmente in quel momento il demone lupo stava separando il suo cosmo da quello dell'armatura; nonostante Kira lo avesse avvertito che il processo di separazione sarebbe stato doloroso,ma lei sarebbe sopravvissuta comunque,Zefiro rimaneva preoccupato e si sarebbe calmato solo quando Kira fosse stata al sicuro nelle quattro mura della nona Casa.

Finalmente arrivarono al Santuario,sembrava che lì tutto fosse tornato alla normalità:i cavalieri d'argento e di bronzo,liberati contemporaneamente ai cavalieri d'oro,si aggiravano per il mercato insieme agli altri abitanti ridendo e scherzando come se niente fosse successo.

Zefiro si diresse subito verso la nona Casa dello zodiaco e i draghi che portavano Aiolia,Shaka e Milo lo seguirono,atterrarono uno alla volta sulla gradinata che porta dalla Casa dello scorpione a quella del sagittario,per primi scesero i tre cavalieri d'oro,poi Zefiro atterrò e portarono Kira nel suo letto;Aiolia e Milo rimasero per un po' insieme al cavaliere del lupo,ma poi dovettero ritornare nelle loro Case per ordine del Grande Sacerdote,solo Shaka rimase presso il letto di Kira per medicarle le ferite,sarebbe ritornato nella settima Casa solo dopo aver curato almeno i due tagli che gli sembravano più gravi:le fasciò stretto il braccio sinistro e le curò la ferita al fianco.Quando Shaka uscì dalla nona Casa ripensò a quello che aveva visto poche ore prima.

Il demone che somigliava a Kira li stava per attaccare, poi Zefiro si era intromesso sollevando un gran polverone e, quando finalmente avevano potuto vedere cosa stava succedendo,tutti avevano scorto Kira stesa a terra,Zefiro che la proteggeva e l'orchetto morto,ma nessuno aveva capito cosa fosse successo durante il polverone;nel viaggio di ritorno avevano chiesto a Zefiro cosa fosse successo e lui gli aveva detto di aver sentito l'odore di Kira vicino all'orchetto, che probabilmente la aveva presa come una preda, e si era avventato contro l'orchetto per salvare il cavaliere di platino. Nonostante avesse appurato che Zefiro era degno di fiducia Shaka sapeva che quella che gli aveva raccontato non era la verità, sapeva che in realtà Kira era il demone che li stava per attaccare e che l'orchetto non l'aveva catturata, probabilmente non era il solo cavaliere ad essersene accorto, aveva notato infatti il volto avvilito del cavaliere del leone,lui era sicuramente quello che era rimasto peggio vedendo il demone trasformarsi nella sua amica;anche Mu e Milo se ne erano accorti, con loro Shaka poteva stare tranquillo, di certo non sarebbero andati in giro per il Santuario a raccontare che il cavaliere di platino poteva trasformarsi in un demone.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Sei contento adesso?-

-Direi proprio di si,mi sono divertito un mondo a far scorrere tutto quel sangue,dovremmo farlo più spesso.-

-Non ci contare,mi fa stare troppo male-

Kira si trovava in un luogo totalmente buio,si era svegliata lì dopo che l'armatura aveva preso il suo posto,aveva visto il demone,il suo demone, ferire i Titani e uccidere i nemici che gli si paravano davanti;più che vedere aveva avvertito ciò che accadeva intorno al demone,come se fosse stata ancora nel suo corpo.Dopo due ore il suo fisico debilitato era caduto a terra e il suo spirito era stato richiamato in quel corpo per un attimo,ma poi era ritornato in quel luogo buio e quando Kira si era risvegliata lì non era più sola,due occhi rossi come il fuoco la fissavano, per un attimo le sembrò che quegli occhi galleggiassero intorno a lei,ma poi si rese conto che appartenevano ad un lupo dello stesso colore di quel luogo,Kira lo guardò senza comprendere, non lo aveva mai visto prima eppure gli era familiare,come se si fossero sempre conosciuti. Poi realizzò. Certo che lo conosceva, erano ormai tre anni che lavoravano insieme.

-Sei contento adesso?-

-Direi proprio di si,mi sono divertito un mondo a far scorrere tutto quel sangue,dovremmo farlo più spesso.-

-Non ci contare,mi fa stare troppo male-

-E perché?Non mi dire che la mia dimora è troppo stretta-

-La tua dim...Vorresti dire che sono dentro l'armatura?!-

-Ma certo, è qui che io vivo aspettando che ti serva una mano,anche l'altro demonelupo ogni tanto viene qui.Quando tu vedi la tua armatura in forma animale, dentro ci siamo io e l'altro demone-

-Ma allora questa non è la mia mente o qualcosa del genere,credevo di essere rimasta all'interno del mio corpo e invece ci siamo scambiati semplicemente di posto-

-Proprio così!-

Kira rimase zitta a riflettere,poi si accorse di una cosa molto strana

-Scusa,ma tu sei veramente il demone sanguinario e violento che poco fa ha tentato di uccidere i cavalieri d'oro?Certo,fai paura,ma ora che stiamo parlando ti trovo piuttosto...amichevole.-

-Certo che sono io il demone che si è impossessato del tuo corpo! Certo che sono un demone sanguinario e violento! Ma sanguinario non vuol dire assassino,il mio unico scopo era far scorrere più sangue possibile e ci sono riuscito anche abbastanza bene,non credi?- Kira preferì evitare di rispondere a quella domanda.

-Quindi non avresti attaccato i cavalieri d'oro quando te li sei ritrovati davanti?-

-Mi dispiace,non c'è più tempo per le domande,stai venendo richiamata nel tuo corpo-effettivamente Kira stava lentamente scomparendo -Se vuoi puoi ritornare qui quando vuoi,basta che ti addormenti. Ricordati che facciamo parte dello stesso branco e sono sempre disposto a darti una mano-

Kira stava ritornando nel suo corpo,sentì solo le ultime parole del demone

-Ti prego di scusarmi,forse ho esagerato un po' durante il combattimento, sentirai un po' di dolore-

Non fece in tempo a finire la frase che Kira sentì un dolore lancinante invaderle il corpo..

Ecco fatto, la storia é finita e adesso voglio ringraziare tutti quelli che hanno recensito,spero che anche questo capitolovi sia piaciuto, vedrò di aggiornare al più presto

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** capitolo 25 (mi sto impicciando con tutti questi numeri romani^_^ ) ***


-Sta' calma,Kira-

Avvertendo il dolore tremendo il cavaliere del lupo si era svegliato,con la vista annebbiata,era distesa su un letto,quando aveva provato ad alzarsi un'altra fitta la aveva assalita e le aveva strappato un gemito,a quel punto due mani l'avevano costretta a distendersi un'altra volta e gli occhi avevano poco a poco ricominciato a distinguere nitidamente la persona che aveva davanti,era Milo,cavaliere d'oro dello scorpione. Il cavaliere aveva la faccia stanca, probabilmente era lì da molto,

-Quanto tempo ho dormito?- anche solo parlare le procurava dolore, quando lo avrebbe rivisto,non le sarebbe importato che fosse la sua armatura, avrebbe scuoiato quel demone.

-È passata una settimana da quando ci hai liberati dai Titani-

Una settimana? Era stata a letto per una settimana? Doveva subito mettersi in pari con gli allenamenti quotidiani! Kira fece un altro sforzo per alzarsi,ma le forti mani del cavaliere dello scorpione la tennero inchiodata al letto

-Non credere di poterti alzare dal letto tanto presto! Hai riportato numerose ferite e sei tanto debole che anche un bambino potrebbe stenderti-

Ignorando ciò che le diceva il maestro,Kira continuò a provare a liberarsi del maestro,ma era così debole che non lo mosse neanche di mezzo millimetro e dopo tre tentativi dovette cedere e accettare di rimanersene a letto.

-Hai visto?Stai proprio male!Conoscendoti avresti provato a spostarmi almeno sei volte di più! Resta a letto,lupacchiotto,io vado ad avvertire Shaka che ti sei svegliata.-

Il cavaliere dello scorpione uscì dalla nona Casa e si diresse verso la sesta Casa

Ma sarà poi ancora tanto giusto chiamarla lupacchiotto?”.

-Lupacchiotto- si ripeté Kira quando Milo uscì dalla sua Casa, era un nomignolo che le avevano affibbiato il cavaliere dello scorpione e il cavaliere del sagittario quando era piccola, la chiamavano così solo loro e Kira non permetteva a nessun altro di pronunciarlo, quei due cavalieri erano stati per lei due fratelli maggiori con cui potersi confidare, il suo piccolo branco insieme a Shaka e ad Aiolia, c'erano poi gli altri cavalieri, ma Kira li considerava solamente dei maestri.

Facciamo parte dello stesso branco”

Di colpo le ritornarono in mente le parole che le aveva detto il demone dell'armatura. Dello stesso branco...ma era poi vero?Il demone non aveva risposto alla sua domanda, avrebbe attaccato i cavalieri d'oro?Lo avrebbe fatto?Se fosse stato così Kira si sarebbe preclusa la tecnica di cui si era servita contro i Titani, anche a costo di morire. Presto sarebbe dovuta ritornare dal demone, dovevano concludere il discorso che avevano iniziato.

Kira cercò di fare un punto della situazione sulle sue ferite:non riusciva quasi a muovere il braccio sinistro, probabilmente le si era riaperta la ferita che le aveva causato Alcione, e ogni volta che respirava o si muoveva le faceva male il fianco.

Sono stata anche peggio” pensò per rincuorarsi e cercò con le dita la fasciatura al fianco e si percorse delicatamente tutto il taglio, sussultando ogni volta che arrivava ad un punto più sensibile; il taglio era perpendicolare al suo corpo,segno che il demone si era accorto di quell'attacco appena in tempo per schivarlo e evitare che colpisse un organo vitale

-Quel demone si ritroverà presto a mangiare minestra per tutta la vita, se non fosse stato per lui sarei in ottima forma!-

Se non fosse stato per me a quest'ora tu staresti sguazzando nelle acque dell'Ade!”

Kira si guardò intorno,sbalordita di aver sentito la voce del demone, poi si accorse della sua armatura che la guardava con quei suoi occhi rossi.

-E così mi puoi sentire,eh?-

Si,e posso anche avvertire i tuoi pensieri,quindi evita di parlare ad alta voce, altrimenti i cavalieri ti crederanno pazza”

Quante cose non mi hanno detto i Saggi riguardo alla mia armatura!” Kira guardò il lupo che le stava vicino “Tu potresti dirmi altro,vero?”

Certo che si, ma il mio tempo in questa forma è limitato e devo lasciare il campo al demone lupo.”

Aspetta!” ma ormai gli occhi del lupo erano diventati grigi,segno che il demone era tornato nella sua tana

-Ma che razza di vigliacco!Appena gli faccio una domanda scompare!Ma che modi!-

-Con chi stai parlando?-

Kira si voltò nella direzione da cui proveniva quella voce e vide Aiolia appoggiato al muro.

-Con nessuno...pensavo ad alta voce- mentre lo diceva Kira lanciò un'ultima occhiataccia al lupo, Aiolia non ci fece caso

-Come stai?-

-Questo lo devi chiedere a Shaka o a Milo, loro sono senza dubbio più informati di me.- il cavaliere del leone le lanciò un'occhiata interrogativa, Kira scrollò le spalle -Io mi sento benissimo, o almeno in grado di camminare, ma per loro sono così debole che non riuscirei neanche ad alzarmi dal letto.-

-Non nego che tu non riesca ad alzarti dal letto, ma dubito fortemente che poi riusciresti a fare anche un solo passo- Milo era ritornato

-Scherzi?Aspetta solo che mi alzi e poi vediamo chi non riesce a fare un passo!-

Aiolia sorrise, in effetti il cosmo di Kira era pressoché impercettibile, ma la sua amica non avrebbe mai ammesso di essere debole, era fatta così.

-È meglio che me ne vada- disse il cavaliere del leone alzandosi- Lythos sarà in pensiero,ciao!- e si diresse verso la quinta Casa.Poco dopo uscì anche Milo dicendole che Shaka sarebbe venuto il giorno dopo.

La mattina del giorno successivo Kira aprì gli occhi e si trovò davanti Shaka,il cavaliere della vergine si avvicinò a Kira e le tolse la benda che le fasciava il braccio,il cavaliere del lupo lo lasciò fare anche perché si sentiva senza energie nonostante avesse fatto una bella dormita.

-Questa ferita sta guarendo in fretta,ma è meglio se tieni la fasciatura ancora per due giorni- le disse Shaka medicandole il braccio,quando ebbe finito notò che le bende che le ricoprivano la ferita al fianco erano rosse.

-Non muoverti troppo,ti si è riaperta la ferita.-Kira non rispose, si limitò a sbuffare con aria contrariata. Il cavaliere della vergine sospirò invisibilmente, era sempre stata così, ogni volta che doveva rimanere a letto era una sofferenza, quella ragazza odiava l'inattività.

-Non ti potrai alzare prima di una settimana, quindi ti conviene trovare qualcosa da fare- Shaka uscì dalla nona Casa lasciando Kira da sola.

Una settimana? No, non resisterò mai!”.

Due giorni dopo Kira provò ad alzarsi dal letto,le sembrava di stare meglio, mettersi in piedi le riuscì facilmente, ma appena provò a fare un passo perse l'equilibrio e cadde a terra.La trovò lì il cavaliere dello scorpione attirato dal rumore della caduta, rimise Kira sul letto e la rimproverò aspramente di essersi alzata;poi le legò le gambe e le braccia al letto in modo che non avrebbe potuto sciogliere i nodi da sola.

-Non devi forzare i tempi di guarigione, e poi che devi fare di tanto importante?-

Kira lo squadrò con ferocia,

-Cosa devo fare? Mi devo muovere,accidenti!Qua dentro sto impazzendo!-

-Calmati. Devi rimanere a letto e riposarti, così potrai ricominciare ad allenarti il più presto possibile.-Kira fissò ancora per un po' il suo maestro, questa volta non con ostilità, ma con gli occhi di un lupo in gabbia,tristi e spenti.

-Non ci posso fare niente, legarti al letto è il massimo che posso fare per aiutarti a guarire velocemente...Devo ritornare alla mia Casa, se ti serve qualcosa fammi un fischio- e uscì.

-UFFA, non ce la faccio più, non me ne importa niente se le mie condizioni peggioreranno, ora mi alzo e...- il lupo era salito sul suo letto e la stava fissando, quando fu sicuro di avere l'attenzione di Kira su di sé scese dal letto e si rivolse fuori dalla porta,poi tirò indietro la testa e ululò.

Un messaggio dal castello dei cavalieri di platino...temo di sapere cosa vogliano da me”.

Un enorme falco attraversò l'entrata e si posò vicino al braccio di Kira porgendole la pergamena che portava appesa al collo.

-Eh,la prenderei volentieri, ma ho le mani legate,non è che mi daresti una mano?- l'appello era rivolto al falco,ma il lupo si avvicinò e con un singolo morso le tolse le corde che le legavano le braccia. Kira diede un'occhiata di gratitudine alla sua armatura e poi sfilò la pergamena dal collo del falco. Appena vide che il cavaliere di platino aveva in mano il messaggio, il rapace volò via.

-Brutto segno,-Kira lanciò uno sguardo al sigillo che chiudeva la pergamena-,o sono ordini o è una convocazione, dubito che i Saggi mi mandino messaggi di cortesia.-.

Kira srotolò il messaggio e velocemente lesse quello che c'era scritto.

Ordiniamo che il cavaliere che risponde al nome di “Lupo” si rechi immediatamente al castello dei cavalieri di platino per esporre il rapporto sulla condizione attuale della sua missione insieme alla sua armatura.

Al posto del cavaliere del lupo manderemo provvisoriamente un altro cavaliere che sostituirà il suddetto cavaliere fino a che egli non sarà ritornato.

Ordine di recarsi immediatamente nel castello e divieto assoluto di spiegare ai cavalieri ciò che sta succedendo, sarà il primo compito del cavaliere che verrà in sostituzione.”

-Ehi,armatura,- Kira si voltò verso il lupo che le stava vicino- scioglimi anche le corde ai piedi,poi vai a cercare Zefiro, dovrebbe essere ancora al Santuario,e chiedigli se ci da un passaggio, fai in fretta e non farti notare dagli altri cavalieri d'oro.- il lupo annuì e,dopo aver morso le corde che legavano il suo cavaliere al letto,scomparve.

Kira appallottolò la pergamena e la tirò sulla candela accesa assicurandosi che bruciasse tutta,quando ebbe finito tirò a se' le gambe,piegandole e flettendole per vedere se riusciva ancora a muoverle,poi fu il turno delle braccia,il sinistro le faceva ancora un po' male,ma era sopportabile.

Si guardò i vestiti e vedendo che erano laceri e sporchi di sangue decise di cambiarsi, come aveva fatto prima si alzò facilmente,ma questa volta si resse al muro prima di fare un altro passo,se fosse caduta sarebbe arrivato in poco tempo Milo e la avrebbe legata con delle funi indistruttibili,per fortuna riusciva a reggersi in piedi e con un po' di dolore arrivò all'armadio dove teneva i suoi vestiti;indossò dei pantaloni pesanti,la cotta di maglia da viaggio a contatto con la pelle e sopra un corpetto di cuoio,si mise a tracolla l'arco e la faretra e legò alla cintura una spada,alla fine indossò il mantello da viaggio e si diresse all'uscita dove Zefiro e la sua armatura la stavano aspettando.

/font>

uff! ce l'ho fatta! Sono riuscita ad aggiornare presto(relativamente), ora devo ringraziare Syria86,che aveva recensito il chappy precedentee non l'ho ringraziata per il consiglio( così vanno bene i paragrafi?) e Gufo_Tave:il demone non é un omicida, é solo un essere terribile a cui piace vedere il sangue ...anche se poi le persone che ferisce muoiono io non lo considererei un killer... Ringrazio ancora tutti quelli che stanno leggendo questa fic.e cercherò di aggiornare al più presto ^_

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** capitolo26 :Il processo ***


XXVI capitolo

Il processo

Il giorno successivo Milo si recò di nuovo nella nona Casa ad accertarsi delle condizioni della sua allieva,stranamente non trovò il solito lupo ad attenderlo all'entrata con quei suoi occhi minacciosi.

Quando entrò nella stanza di Kira la prima cosa che vide fu una persona ammantata di nero che stava raccogliendo dei panni sporchi di sangue.

-E tu chi sei?- gli chiese il cavaliere dello scorpione preparandosi ad attaccare -E dov'è Kira?-

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Ehi, Kira! Siamo quasi arrivati!...Kira?- Zefiro si voltò verso la sua passeggera, era da quando erano partiti che Kira non proferiva parola ed era sicuro che ci fosse qualcosa che la preoccupava, ma non voleva chiederglielo, era pur sempre un cavaliere di platino e ammettere di avere paura era una cosa che non si poteva concedere.

Dal canto suo, Kira stava cercando di godersi il più possibile il viaggio assaporando l'aria che le investiva la faccia e ammirando il paesaggio che le sfilava sotto gli occhi, la voce di Zefiro la aveva portata alla realtà e al perché di quel viaggio.

-Si, ho capito, vedi la mia armatura? Dovrebbe essere sotto di noi.-

-Si, è lì.-Zefiro indicò un punto grigio che si muoveva all'ombra del drago tenendone la velocità.

-Benissimo, lasciami nel cortile principale e poi va' a riposarti, mi dispiace di averti causato tanti problemi-

-Non ti preoccupare per me, combattere insieme a te è sempre un onore; piuttosto sei sicura di voler atterrare proprio nel cortile principale?A quest'ora si staranno allenando i novizi e non credo che possiamo disturbare così.-

-Ma certo che possiamo! E poi quella è l'entrata più vicina alla camera dei Saggi e io ho fretta di vederli-

Senza controbattere Zefiro planò verso il grande spiazzo che si trovava fra le alte mura del castello, come previsto dal drago c'erano i novellini che si allenavano con le armi e nel combattimento corpo a corpo. Tutti si voltarono a guardare Zefiro incuriositi da quell'essere che non avevano mai visto; senza badare agli sguardi, Zefiro si accucciò per permettere a Kira di scendere meglio.

-Ma per chi mi hai preso?Guarda che riesco ancora a scendere da un drago senza il suo aiuto!-

Zefiro si rialzò immediatamente e Kira scese dalle sue spalle con un salto, rimase vicino al drago per pochi minuti per permettere alla sua armatura di raggiungerla, quando il lupo fu arrivato Zefiro se ne andò lasciando a bocca aperta gli spettatori.

-Beh,che avete da guardare?Tornate ad allenarvi!- disse Kira rivolta ai giovani che le stavano intorno, qualcuno aveva la sua età, altri erano addirittura più grandi

-E tu chi ti credi di essere per darci ordini così?- non sembravano affatto intimoriti dal lupo che le stava accanto ed era così che doveva essere;la prima cosa che gli avevano insegnato in accademia era l'orgoglio dei cavalieri e cioè: “mai farsi mettere i piedi in testa da nessuno”.

Se fosse stata di umore migliore Kira li avrebbe lodati, purtroppo per loro quello era proprio un pessimo giorno per il cavaliere del lupo e saltò addosso a quello che aveva parlato mandandolo a terra,in un attimo lo sollevò e gli bloccò da dietro il collo con il braccio.

-Se fossi stata un nemico a questo punto tu saresti morto, vedi di allenarti di più sui riflessi che sulla lingua- il giovane tremava di paura e Kira decise di lasciarlo andare,appena lo liberò scappò verso i suoi compagni e il cavaliere del lupo si avviò verso la sala dove l'attendevano i Saggi.

Nei corridoi non incontrò quasi nessuno,la solita battaglia doveva essere appena finita o doveva ancora cominciare, i pochi che incontrò nei corridoi non li conosceva, non c'erano cavalieri e questo era molto strano.

Prima di aprire la porta che la avrebbe condotta al cospetto dei suoi capi, Kira diede uno sguardo alla bacheca che si trovava alla sua destra, lì c'erano segnate tutte le missioni in svolgimento e da svolgere con i nomi dei cavalieri a cui erano assegnate

Vediamo chi hanno mandato a sostituirmi” pensò Kira e fece scorrere lo sguardo fino al numero della sua missione “Ecco qui, missione numero 5137, cavaliere del lupo/cavaliere del...?”Kira rimase stupita,perché avevano mandato proprio lui a sostituirla?

L'orologio sulla grande porta indicò le dodici.

É meglio che entri, chiederò direttamente a loro perché hanno scelto proprio Falco per sostituirmi.”

Kira spalancò la porta e rimase stupita:la parete alla sua destra era nera e addossate c'erano delle sedie bianche, alla sua sinistra i colori erano invertiti e le sedie nere spiccavano sulla bianchissima parete,il muro dalla parte opposta da dove era entrata Kira era invece grigio e vi erano sette seggi dello stesso colore.

Improvvisamente sulla parete difronte al cavaliere del lupo si aprì una porta e da esso uscirono cento cavalieri,cinquanta con armature nere e cinquanta con armature bianche, e si andarono a sedere sulle sedie dello stesso colore delle loro vestigia, quando si misero a sedere si irrigidirono come delle statue e dalla stessa porta da cui erano entrati loro apparvero sette figure ammantate in mantelli grigi, si sedettero sui seggi a loro riservati e, senza togliersi il cappuccio,alzarono la taste in direzione di Kira fissando impassibili il cavaliere del lupo.

Allora è proprio vero!Avevo ragione sul perché di questa convocazione.” pensò Kira mentre sosteneva impassibile gli sguardi dei Saggi.

Il Saggio al centro si alzò e si rivolse ai cavalieri bianchi e neri

-Cavalieri di platino!Siamo qui riuniti per giudicare il comportamento del cavaliere del lupo che ha disobbedito ad una delle nostre regole principali. Il fine di questo processo sarà decidere se il cavaliere chiamato Lupo potrà continuare ad essere uno di noi...E ora cominciamo il processo!-

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Si può sapere allora chi sei?- domandò Milo per l'ennesima volta alla persona misteriosa che era apparsa nella nona Casa- E dov'è Kira?-

Era la terza volta che quel cavaliere d'oro gli faceva la stessa domanda, il cavaliere del falco cominciava a stufarsi, evidentemente la faccenda dei Titani aveva portato molto scompiglio nel Grande Tempio e questo aveva reso ancora più prudenti i cavalieri che lì abitavano,però quel cavaliere aveva ragione, doveva presentarsi e dare almeno qualche spiegazione

-Sono il cavaliere di platino mandato a sostituire il cavaliere del lupo che è stato richiamato dai Saggi per delle questioni di massima importanza- il cavaliere fece un inchino- il nome della mia armatura è Falco, ma mi puoi anche chiamare Andrew, se non sbaglio tu sei il cavaliere dello scorpione, vero?-

-Si,sono io-Milo era ancora stupito dal fatto che al posto della loro amica ci fosse un altro cavaliere. Intanto il cavaliere del Falco aveva ripreso in mano i vestiti di Kira sporchi di sangue e li aveva messi sul letto,poi si fermò e guardò Milo

-Scusa, ma chi è Kira?Non mi risulta che ci sia un cavaliere d'oro che abbia questo nome- Milo fu inizialmente confuso, come mai quella persona che diceva di essere un cavaliere non sapeva il nome del cavaliere del lupo? Ci pensò per un po', poi si ricordò di quando Kira era ritornata al Santuario e gli aveva detto che erano poche le persone che erano a conoscenza del suo vero nome, comunque era meglio dirlo anche al cavaliere che aveva davanti

-Kira è il nome che io e gli altri cavalieri d'oro abbiamo dato alla persona che tu chiami Lupo-

-E così è questo il suo vero nome...Kira...non è neanche male!-

Milo stava per fargli un'altra domanda,ma in quel momento il Grande Sacerdote inviò un messaggio mentale a tutti i cavalieri dicendogli di raggiungerlo nella tredicesima Casa.

Probabilmente vuole presentare agli altri il cavaliere del Falco”

Insieme ad Andrew e immerso nei suoi pensieri il cavaliere dello scorpione si avviò verso la tredicesima Casa.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** capitolo 27: Una visita inaspettata ***


XXVII capitolo

Una visita inaspettata

Eccomi qua, alla fine ho pubblicato ben due capitoli insieme per farmi perdonare del ritardo pazzesco, SCUSATEMI e buona lettura.

-Che cosa vuol dire 'Kira se n'è andata'? E poi ferita com'era!Insomma qualcuno si vuole degnare di rispondermi!?- Queste erano state le prime parole di Aiolia dopo aver scoperto che la sua amica non era più al Santuario,ancora prima di chiedere chi fosse quel tizio sconosciuto che era arrivato insieme al cavaliere dello scorpione.

-Calmati Aiolia!- intervenne Milo- Tutti vogliamo capire di più sulla partenza di Kira.Lui è un cavaliere di platino,si chiama Andrew ed è stato mandato per sostituire Kira per un po'.-Aiolia gli lanciò uno sguardo poco amichevole,non gli importava se quello era un cavaliere di platino,se non gli avesse detto subito quello che era accaduto a Kira gli sarebbe saltato addosso.

Notando lo sguardo poco amichevole di Aiolia, il cavaliere del Falco si schiarì la voce:

-Come vi ha già detto il cavaliere dello scorpione il mio nome è Andrew e sono il cavaliere di platino del Falco,sono stato mandato qui dai miei capi per sostituire il cavaliere del Lupo nella sua missione.-

-E perché Kira è stata sostituita?Che doveva fare di tanto importante per Saggi?-gli chiese Aiolia, Andrew ci pensò un po' prima di rispondere, probabilmente quello che stava per riferire non gli sarebbe piaciuto.

-Beh,ecco...vedete...Il cavaliere del lupo ha infranto una delle regole basilari dell'ordine dei cavalieri di platino,mettendo così a rischio la sua incolumità e quella dell'armatura del lupo inutilmente, per questo è stata richiamata dai Saggi per essere processata.- tutti rimasero zitti, persino Aiolia era senza parole, il primo a parlare fu Milo:

-Si può sapere cosa ha combinato?Quale regola ha infranto?-

-Non affezionarsi a nessuno abbastanza da rischiare la propria vita per salvarlo,sia esso un parente, un maestro o un amico.- Andrew non disse altro, si astenne dall'esprimere come la pensava sulle regole a cui erano sottoposti, anche il cavaliere del lupo la pensava come lui, ne era sicuro, se non fosse stato così a questo punto non ci sarebbero più stati cavalieri d'oro in quel luogo.

-Ma questa è una regola assurda!- Il cavaliere di platino sussultò,per un attimo credette di aver esclamato i suoi pensieri, ma poi vide che gli sguardi di tutti erano rivolti verso il cavaliere del leone e capì che era stato lui a parlare;tutti gli altri cavalieri lo guardavano in un muto rimprovero, aveva appena contestato le regole di un ordine di cavalieri a lui superiore, correva un grave rischio.Il cavaliere di platino però fece finta di non averlo sentito, non doveva e non poteva esprimersi apertamente a favore di quello che aveva appena detto Aiolia, e rimase in silenzio guardandosi attorno:

-Cosa avete detto?-chiese come se fosse stato distratto.I cavalieri se ne resero conto:

-Cosa succederà ora a Kira?- chiese Aiolia per ritornare al discorso di prima

-Il cavaliere del Lupo verrà giudicato dai sette Saggi, dalla loro sentenza dipenderà il suo destino;da quello che ho capito l'hanno già giudicata colpevole, in tribunale dovranno solamente decidere quale punizione assegnarle in base alla gravità di quello che ha fatto, nel peggiore dei casi la condanneranno all'oblio perpetuo.-anche Andrew rabbrividì pronunciando le ultime parole, l'oblio era la peggiore punizione che si potesse infliggere ad un cavaliere di platino, l'immobilità infinita,stare a guardare impotente le persone che muoiono senza poterle aiutare,anche gli altri compresero la gravità di quella pena

-Quante possibilità ci sono che Kira subisca questa sorte?- chiese Milo in un tono decisamente speranzoso

-Questa regola è una base del nostro codice, infrangerla è un reato gravissimo- gli occhi di tutti si abbassarono,ormai la loro amica non aveva più speranza, non potevano neanche provare a liberarla, i cavalieri di platino li superavano in numero e forza, sarebbe stato inutile-ma il cavaliere del Lupo se l'è sempre cavata davanti ai Saggi,certo non si era mai trovata in situazioni come questa,ma Kira ha un carattere forte e se tiene duro avrà più possibilità di rimanere un cavaliere..ehm...attivo- Andrew guardò uno per uno i cavalieri che lentamente avevano cominciato ad alzare lo sguardo e a guardarsi speranzosi, se c'era da tenere duro Kira ce l'avrebbe fatta.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Il consiglio si ritira per decidere, fino a quando non avremo preso una decisione il cavaliere del Lupo sarà rinchiuso nella sua stanza- Così aveva parlato il Saggio che si trovava al centro, Kira non ce la faceva più, erano state le tre ore più lunghe di tutta la sua vita, si sentiva sfinita come se avesse fatto il giro del mondo a piedi portando in spalla un macigno; quando i Saggi lasciarono la sala il cavaliere del Gufo la scortò fino alla sua stanza

-Si può sapere che ti ha preso?- le chiese appena furono nella stanza di Kira-Non dovevi farlo, hai rischiato la tua vita per niente.-

-Niente!? Cosa vuol dire niente!? Io ho fatto quello che mi è sembrato più giusto fare in quel momento, ho seguito l'istinto come avrebbe fatto un lupo, infondo non è questo che vogliono da noi i Saggi? Farci diventare più animali possibile per poterci tenere sotto controllo come degli ammaestratori?Meglio che sappiano da subito che un lupo non è animale da tenere in gabbia o al guinzaglio!-Kira era furiosa, aveva mantenuto la calma per ben tre ore e ora stava sfogando tutta la rabbia accumulata, quando ebbe finito di urlare aveva il fiatone.

-Capisco il tuo punto di vista Lupo,ma quando hai accettato di diventare cavaliere ti sei anche sottomessa alle regole e ai doveri che questa carica comporta,lo sai.-il tono del cavaliere del Gufo era calmo,non era la prima volta che Lupo gli faceva queste scenate sulle regole a cui erano sottoposti e sapeva che qualunque cosa in più che avesse detto avrebbe solo contribuito a peggiorare l'umore dell'altro cavaliere;Kira si buttò sul letto e guardò il soffitto, non disse niente.

-Bene,allora io resto qua fuori a sorvegliare la porta-disse Gufo uscendo

-...Durante l'investitura a cavaliere di platino una persona giura fedeltà all'ordine dei cavalieri, non alle sue regole- disse Kira continuando a fissare il soffitto,Gufo non rispose e uscì, molti altri cavalieri la avrebbero uccisa se gli avesse detto quelle stesse parole, ma il cavaliere conosceva bene il pensiero di Lupo e anche lui aveva voglia di cambiamento.

Il cavaliere del Gufo si chiuse la porta dietro le spalle lasciando Kira da sola sdraiata sul letto, il cavaliere del lupo sapeva a quale rischio stava andando incontro, ma non aveva intenzione di cedere il passo a delle regole così dure e assurde.

Non si poteva sapere quanto tempo avrebbero impiegato i Saggi a prendere una decisione e quindi Kira rimase sul letto a fissare il soffitto,ad un certo punto sentì Gufo sbattere i piedi come se si fosse messo sull'attenti, qualcuno bussò alla porta e la aprì, era uno dei Saggi;Kira si alzò in piedi,ma non fece nessuna riverenza limitandosi a guardare la figura ammantata di grigio, quello era l'unico Saggio di cui non si vedeva il viso,diversamente dagli altri aveva sempre preferito tenere il cappuccio calato fino a coprirgli il naso e a fare ombra sul resto del volto.

-Cavaliere del Lupo,abbiamo preso una decisione...- la voce del suo capo sembrava abbastanza giovane per essere quella di un morto, quando era trapassato doveva aver avuto più o meno la sua stessa età-...Per aver disobbedito ad una legge fondamentale del codice dei cavalieri di platino, per aver messo in pericolo la propria incolumità e quella dell'armatura del lupo...-Kira abbassò lo sguardo, non era pentita, ma sapeva la pena che rischiava era la peggiore-...I Saggi condannano il cavaliere del lupo all'oblio eterno.- Kira si sentì perduta, ma sapeva che il Saggio che le stava davanti lo sapeva e quindi alzò la testa e lo guardò con coraggio, cercando di celare la paura che in quel momento le stringeva il cuore. Notando lo sguardo del cavaliere puntato su di sé, il Saggio sorrise sempre nascosto dal cappuccio, quella ragazza non si smentiva mai, doveva dimostrare di essere forte sempre e comunque anche se l'avevano appena condannata alla peggiore pena per un cavaliere di platino.

-Ma io ti giudico innocente,per aver salvato il Santuario e tutte le vite ad esso legate, soprattutto quelle dei cavalieri d'oro- a queste parole Kira spalancò gli occhi stupita e alzò la testa in direzione del Saggio; lo vide tirarsi indietro il cappuccio e mostrarle il suo vero volto, rimase a bocca aperta e non riuscì a formulare parole di senso compiuto, non ci poteva credere.

-Ma tu sei...no, non ci credo, sei un'illusione-

-No, non lo sono, se vuoi prova a toccarmi- Kira si avvicinò lentamente come se avesse paura di quella figura ora che le aveva svelato la sua identità, Kira avvicinò la sua mano al volto del Saggio e gli diede un pugno,o meglio, Kira fece per colpirlo ma il Saggio si spostò di lato quanto bastò per far passare il colpo vicino al suo orecchio, poi si abbassò di scatto e colpì le gambe di Kira facendola cadere

-Se ti fossi fatto colpire non avrei mai creduto che fossi veramente tu- entrambi erano seduti per terra, Kira si avvicinò all'altro e lo abbracciò-Aiolos, fratello e maestro, non sai quanto mi sei mancato!- l'ex cavaliere d'oro del sagittario ricambiò il gesto della ragazza

-Non me ne sono mai andato, lo sai e ho vegliato su di te- Kira si staccò dall'abbraccio e guardò Aiolos

-Hai vegliato su di me?Ma allora è per questo che i Saggi me la facevano passare liscia ogni volta!- il cavaliere del lupo era raggiante, si era chiesta come mai lei non avesse mai ricevuto punizioni per tutto quello che combinava, ma proprio non si sarebbe aspettata che quella fosse la risposta.

-Si, è per questo, ma prima erano fatti meno gravi, una rissa tra cavalieri o uno scherzo anche pesante, mentre adesso... la mia parola da sola non basta a salvarti e anche se se la decisione deve essere unanime, a lungo andare potrebbero decidere di eliminarmi da questa decisione per velocizzare le cose-. Il volto di Kira si rabbuiò improvvisamente, al pensiero dell'oblio eterno

-Non posso proprio fare niente per far capire al consiglio che io ho agito nel giusto?-

Aiolos sorrise ancora una volta e disse:

-Ammiro il fatto che tu abbia detto 'posso' e non 'possiamo', ma in questa storia non sei coinvolta soltanto tu, cerca di capirlo, ci sono io e poi molti altri cavalieri di platino che ti appoggiano come Falco o Gufo, inoltre hai sempre la tua armatura.- sentendosi nominare il grosso lupo grigio si avvicinò ad Aiolos placidamente e si fece accarezzare come un cagnolino.

-Ma guarda!Sembra che tu lo conosca!- fece Kira al lupo, poi si rivolse di nuovo verso il suo maestro

-Ti ringrazio per l'appoggio che mi hai dato a che continui a darmi, maestro, sono davvero felice di avere il tuo favore, ma questo è un mio problema e non ho intenzione di coinvolgere te ne' altri.-

-'Non ho bisogno della tua approvazione, la decisione di proteggere te e gli altri è mia e tu non puoi fare niente per farmi cambiare idea'-a Kira si bloccò il respiro, quelle erano le stesse ed esatte parole che aveva detto ad Aiolia il giorno in cui aveva lasciato il Santuario e il cavaliere del leone aveva tentato di fermarla; vedendo che la sua allieva aveva capito la sua decisione,Aiolos continuò-Anche io sono felice di aiutarti, ma ora è meglio che vada, devo ripresentarmi in assemblea.Ero venuto qui solo per dirti che io sono dalla tua parte e che farò di tutto per evitarti l'oblio eterno, ma evita di aggredire apertamente i Saggi, altrimenti sarà impossibile aiutarti- Kira annuì poco convinta,Aiolos si tirò di nuovo il cappuccio fino a coprirsi di nuovo tutto il volto.

-Aspetta!-lo bloccò Kira-Ti devo chiedere un'ultima cosa...Sei mai tornato da Aiolia?Lui lo sa?- gli chiese accennando al mantello grigio che portavano i Saggi come segno distintivo

-No, non lo sa, tu sei l'unica ad essere a conoscenza del ruolo che ricopro tuttora fra i cavalieri di platino, nonostante io sia morto.- c'era amarezza nella voce del suo maestro,anche Kira si ricordò improvvisamente che Aiolos in realtà era morto-Comunque la risposta alla tua prima domanda è si, l'ho incoraggiato durante il combattimento contro Ceo e gli sono sempre stato vicino.-

-Ne sono felice, lui è quello che più di tutti sente la tua mancanza-

-Me lo immagino...ora però è meglio che vada veramente-

-Un'ultima cosa, fratello-Aiolos si voltò verso Kira che lo abbracciò un'altra volta e poi lo lasciò andare, Aiolos si richiuse la porta dietro le spalle e Kira rimase un'altra volta sola con la sua armatura.

-Ancora non ci credo,Lupo, Aiolos è uno dei Saggi!-

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** capitolo 28 ***


XXIIX capitolo

Eccomi qui con un nuovo capitolo, ringrazio tutti quelli che hanno letto e Gufo_Tave che ha recensito e merita una risposta: Aiolos é morto, come nella storia vera, i Saggi sono tutti grandi guerrieri, ma sono tutti morti, l'avevo scritto nel primo capitolo; per quanto riguarda il fatto che adesso si trova fra i cavalieri di platino... lo spiego fra qualche capitolo^_^ Buona lettura!

Kira si era stesa sul letto e parlava alla sua armatura, ad un certo punto le venne un'idea, aveva proprio voglia di scambiare quattro chiacchiere con il demone;si distese sul letto e chiamò a se' il lupo che si addormentò sopra i suoi piedi,essendo molto stanca il sonno non tardò ad arrivare e ben presto il cavaliere del lupo si ritrovò nel luogo da dove aveva osservato qualche giorno prima la battaglia contro i Titani.

-Visto?Sono ritornata!- disse Kira a gran voce-Allora,demone, vieni qui che dobbiamo parlare!- Il demone non si vedeva da nessuna parte, ma Kira era sicura che fosse lì; non dovette aspettare molto, dopo poco che lo aveva chiamato il demone apparve, al solito aveva le sembianze di un enorme lupo nero con gli occhi rossi come il sangue, alla sua apparizione lo spazio circostante divenne una foresta

-È inutile che cerchi di impressionarmi, questa volta non mi sfuggirai e dovrai rispondere alle mie domande!-la voce di Kira era ferma, non avrebbe permesso che il demone le sfuggisse un'altra volta.L'enorme lupo nero si sedette

-Va bene, comincia pure, questa volta non ci saranno interruzioni.-

-Bene, meglio così-anche Kira si mise per terra- perché voglio delle spiegazioni.Innanzitutto voglio sapere perché i Saggi o gli altri cavalieri non mi hanno mai parlato a fondo della trasformazione in demone.-

-Perché i pochi che utilizzano sempre questa tecnica sono quelli che voi definite 'cavalieri neri', erano presenti anche al processo-

-Aspetta un attimo!Nessuno mi ha mai parlato dei cavalieri neri! Comincio a chiedermi quante cose mi abbiano tenute nascoste-Kira rimase zitta per un po',poi ripensò al processo -Comunque se ti riferisci a quei cavalieri con le armature nere avevo notato qualcosa che non mi quadrava, il loro cosmo era minaccioso e emanava un vago odore di morte, inoltre non avevo mai visto nessuno di loro né le loro armature.Chi erano?-

-Ehi, calma!Abbiamo appena cominciato e già mi hai fatto due domande! Guarda che il tuo tempo qui è limitato, quindi per adesso risponderò solo a queste due domande-

Kira annuì, almeno poteva avere delle risposte

-Bene, allora, i cavalieri neri sono cavalieri di platino, quindi hanno la stessa preparazione tecnica e fisica di un cavaliere come te che è invece 'bianco', la differenza che c'è fra un cavaliere bianco e uno nero dipende da come essi utilizzano il proprio cosmo,l'armatura e il demone animale.

Come già sai un cavaliere bianco al momento dell'indossare l'armatura chiede aiuto al demone e lo fa rimanere sopito fra l'armatura e se stesso; i cavalieri neri invece al momento di indossare l'armatura non chiedono aiuto al demone e portano l'armatura a contatto con il proprio cosmo, il demone viene invece utilizzato per le caratteristiche dell'animale che rappresenta, ma un cavaliere nero ne può anche fare a meno...Cosa c'è che non ti convince?-chiese notando lo sguardo scettico di Kira

-Non capisco comunque il perché di questa divisione fra bianchi e neri.-

-Inizialmente c'erano solo i cavalieri bianchi che indossavano le loro armature con l'aiuto del demone e con l'evenienza potevano escludere quel demone e diventare 'neri', ma questa trasformazione comportava dei rischi, si perdeva completamente il controllo e si diventava spietati con chiunque, amico o nemico che fosse.

Tuttavia questa era una tecnica troppo importante perché venisse preclusa a tutti i cavalieri, per questo i Saggi di quel tempo decisero di creare i cavalieri 'neri', al momento dell'investitura ad alcuni cavalieri non venne detto del demone e quindi impararono a combattere mescolando il proprio cosmo a quello dell'armatura diventando così fortissimi, ma ne erano completamente sopraffatti, l'unica cosa che riuscivano a distinguere erano gli alleati e i nemici e ai Saggi bastava.-

Kira era a bocca aperta, non ci credeva, aveva ancora un mucchio di domande da fare, ma sapeva di non avere tempo e si limitò a guardare il demone aspettando che continuasse.

-Avendo capito che i cavalieri 'neri' sarebbero stati molto utili ogni anno i Saggi prendevano cinque cavalieri che erano stati già scelti dall'armatura e li facevano allenare ad indossare l'armatura senza l' aiuto del demone di cui non conoscevano neanche l'esistenza.

Per quanto riguarda i cavalieri bianchi, dopo che furono creati i cavalieri neri vennero introdotte nuove regole che impedivano ai cavalieri bianchi di combattere fino ad essere costretti a ricorrere alla trasformazione in demone, come...-

-'Non affezionarsi a nessuno abbastanza da rischiare la propria vita per salvarlo,sia esso un parente, un maestro o un amico'...Come questa?-

-Si,proprio così-

-Ma allora perché la pena inflitta ad un cavaliere che non rispetta questa regola è così severa?Non basterebbe semplicemente un'ammonizione?-

-No, un cavaliere bianco che diventa nero è un gravissimo problema, se altri cavalieri venissero a conoscenza di quello che sei riuscita a fare, tutto il lavoro che i Saggi hanno fatto per attuare questa separazione andrebbe in fumo e se tutti i cavalieri diventassero neri non ci sarebbe più un equilibrio fra la luce e l'ombra proprio fra i cavalieri di platino che sono i più potenti, lo capisci?-

-Certo che lo capisco, ma allora ora che ne sarà di me?-

-Temo che tu non possa proprio farci nulla, l'oblio eterno è la pena che viene inflitta ai cavalieri bianchi per la loro disobbedienza.-

Kira rimase pensierosa per un po', poi il suo volto si illuminò:

-Forse ho trovato il modo per uscire da questa situazione! Ascoltami...-

-Non è questo il momento, non abbiamo abbastanza tempo, ti stai per risvegliare- la bloccò il demone

-Hai ragione...Presto, prima che mi svegli dimmi il nome del cavaliere nero che al momento è il più importante!- non capendo il piano del suo cavaliere il demone rispose:

-Che io sappia è il cavaliere del cobra. Arrivederci, cavaliere, spero di esserti stato di aiuto.- il lupo si ritirò nelle tenebre e Kira si svegliò nel suo letto, ora più sicura di sé e certa che tutto si sarebbe risolto per il meglio.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** capitolo 29 Una via di scampo ***


XXIX capitolo

Una via di scampo

-É il momento di andare, Lupo, spero per il tuo bene-

quelle erano state le uniche parole aveva detto Gufo quando era entrato nella stanza dell'imputata, preoccupato per la sorte di quel giovane cavaliere lo era diventato ancor di più quando aveva visto Lupo sorridere, temeva che avrebbe tentato qualche colpo di testa che le sarebbe potuto costare la vita.

Kira procedeva di fianco a Gufo, pensando al modo migliore per fare quello che doveva senza poter essere bloccata da qualcuno, le sarebbe servito un aiuto che in quel momento solo Gufo e Aiolos le avrebbero potuto dare.

Sapeva che entrambi i suoi alleati avrebbero capito il suo piano fin dalla prima mossa e che l'avrebbero appoggiata il più possibile.

La situazione all'interno della sala del tribunale sembrava rimasta immutata da quando l'avevano mandata nella sua stanza, i cavalieri bianchi da una parte e i neri dall'altra, fu proprio su di essi che Kira focalizzò la sua attenzione, cercò cavaliere dopo cavaliere un cosmo potente simile ad un cobra, quando lo trovò notò che anche egli la stava fissando.

Gli occhi del cavaliere erano viola scuro e sembravano volerle scavare dentro per capire i suoi pensieri, Kira sostenne il suo sguardo cercando anch'essa di intuire cosa gli passasse per la testa; continuarono a fissarsi in questo modo fino a quando non entrarono nella sala i Saggi, prima che Kira distogliesse lo sguardo, il cavaliere del cobra le fece un cenno impercettibile e lei capì che il suo piano avrebbe funzionato.

Il cavaliere del lupo venne portato davanti ai Saggi, Kira non ostentò paura, anzi, passò lo sguardo su tutti i Saggi senza mostrare timore o preoccupazione, quando incrociò gli occhi con il suo maestro lei gli sorrise e mormorò appena una scusa; Aiolos intuì quale fosse il piano della sua allieva e rispose al sorriso nascosto dal suo cappuccio.

-Cavalieri!- disse a voce alta il Saggio al centro- abbiamo raggiunto una decisione: per aver disobbedito ad una delle leggi principali del nostro ordine condanniamo il cavaliere di platino del lupo all'oblio eterno.-.

Kira non si scompose rimase ferma e immobile, era sicura di quello che stava per fare.

-Prima di subire la pena, cavaliere del lupo hai qualche richiesta?-

Kira sorrise in modo inquietante, poi lanciò un rapido sguardo ad Aiolos, Gufo e al cavaliere del cobra e rispose

-Voglio diventare un cavaliere nero-

Un mormorio di diffuse nella sala, da una parte i cavalieri bianchi si chiedevano cosa volesse dire “cavaliere nero” dall'altra i cavalieri neri si interrogavano sull'identità di quel cavaliere così imprudente da chiedere di diventare uno di loro.

Anche i Saggi erano rimasti stupiti da quello che aveva detto Lupo, come faceva a sapere dell'esistenza dei cavalieri neri? Di certo non poteva averlo saputo da uno dei suoi compagni in quanto essi credevano che le armature nere fossero dovute semplicemente ad una provenienza differente, né poteva essere stato un cavaliere nero perché essi evitavano il contatto con i cavalieri del colore opposto.

-Chi...- fecero per chiederle i Saggi, ma poi si accorsero della presenza dell'armatura del lupo e vedendo che i suoi occhi erano rossi come il sangue capirono

-Cosa ti fa pensare che potresti diventare un cavaliere nero?- disse un Saggio

Kira si scambiò un'occhiata d'intesa con il lupo

-“Ho fatto trenta, adesso tanto vale fare anche trentuno”Armatura!-

Davanti agli occhi dei presenti apparve un cavaliere nero che indossava l'armatura del lupo, questa volta Kira aveva detto al demone che non era il caso di far male a qualcuno e quindi nessuno di loro correva dei rischi.

-Scusate, mi correggo: io sono un cavaliere nero e voglio essere riconosciuta come tale-

I Saggi apparivano piuttosto contrariati dal comportamento del cavaliere, se avessero accettato avrebbero dato agli altri cavalieri bianchi un cattivo esempio che li avrebbe indotti ad infrangere le regole, ma c'era ancora una possibilità di farle subire la condanna.

-Fa' come vuoi,cavaliere, ma prima bisognerà vedere se i cavalieri neri ti accetteranno fra di loro...Tu cosa ne pensi cavaliere del cobra, sei il più forte e meritevole fra i tuoi pari, credi che questa ragazzina possa essere una di voi?-

Cobra si alzò dal proprio posto e si avvicinò a Kira, di nuovo i loro sguardi si incrociarono, di nuovo il cavaliere del lupo sentì lo sguardo indagatore su di lei nonostante non fosse nel suo corpo

Lasciami il campo, Demone, è meglio se parlo io”

In un lampo il cavaliere nero scomparve e ritornarono ad esserci Kira e il suo lupo, il cavaliere del cobra guardò questa volta entrambi e poi si rivolse ai Saggi

-Io non ho problemi ad accettarla ed è così anche per gli altri, questo cavaliere è uno dei nostri-

Dalla parte dei cavalieri neri ci furono molti segni di approvazione, i Saggi allora non poterono fare a meno di accettare

-Il consiglio dei sette Saggi ritira il verdetto precedente: il cavaliere di platino del lupo non è più da considerare sottoposto alla legge di cui era stato precedentemente accusato quindi la seduta è tolta e il cavaliere del lupo non subirà alcuna punizione- a parlare era stato Aiolos, era stato l'unico dei Saggi a non essere deluso dalla decisione dei cavalieri neri.

Kira si voltò allora verso Cobra e si portò la mano alla fronte in segno di gratitudine

-Ti ringrazio per avermi accettata fra di voi, sono fiera di poter far parte dei cavalieri neri-

Cobra la guardò divertito

-Aspetta a ringraziarmi, io ho visto dentro di te una grande forza d'animo e mi sono fidato a tal punto di te da giocarmi la reputazione fra i miei compagni, probabilmente molti di loro ti sfideranno per capire il perché di questa mia scelta e anch'io prima o poi ti affronterò per capire se ho fatto bene a riporre in te la mia fiducia.-

Kira comprese quello che le stava dicendo, in pratica avrebbe dovuto ricominciare a farsi una fama fra i suoi nuovi fratelli, ma questo non le importava poiché ora avrebbe potuto aiutare al massimo delle sue possibilità i cavalieri di Atena.

Fine del capitolo 29, tenete duro e continuate a leggere, siamo quasi alla fine della storia ^_^'

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** capitolo 30:Il simbolo ***


XXX capitolo: Il simbolo

Kira era da sola nei suoi nuovi alloggi da cavaliere nero, la stanza era abbastanza grande, l'arredamento era costituito principalmente da un letto e da un armadio in cui poter riporre armi e altro, sulle pareti erano dipinte immagini che, almeno da come la pensava Kira, fossero state dipinte apposta per lei: un branco di lupi grigi a cui faceva capo un lupo bianco con il petto e la coda neri, quello stesso lupo si trovava dipinto un po' ovunque nella sua stanza, vi era intagliato anche sull'armadio e sullo stipite del letto.

Probabilmente è così che mi vedono da queste parti: a prima vista bianco ma in realtà nero.”

A Kira non dispiaceva la nuova sistemazione, ma doveva risolvere molti problemi con i compagni, vecchi e nuovi.

Cobra non le aveva proibito di parlare con Gufo o altri cavalieri bianchi della situazione in cui si trovava, ma probabilmente i Saggi glielo avrebbero impedito; per il momento, però, non aveva il tempo di preoccuparsene, doveva incontrare per la prima volta tutti gli altri cavalieri.

L'incontro avvenne nella piazza d'armi dove quel giorno tutti i cavalieri, tranne quelli che erano in missione, si stavano allenando, Kira venne introdotta da Cobra che le si era avvicinato appena l'aveva vista entrare nel campo di allenamento, ad un cenno del cavaliere tutti gli altri presenti nel campo smisero di allenarsi e si avvicinarono a Kira e a Cobra, il cavaliere del lupo notò che tutti portavano al collo una piastrina di cui però non riusciva a leggere niente.

-Cavalieri! Accogliamo oggi fra noi un nuovo cavaliere, il suo nome è Kira- il cavaliere del lupo si sentiva a disagio, non era abituata a sentire il suo nome pronunciato da persone che conosceva appena- è il cavaliere di platino del lupo, alcuni di voi l'avranno vista al processo che si è tenuto pochi giorni fa e avranno capito che sono stato io ad accettarla fra di noi, ma l'ho fatto perché ho visto in lei una forza che fra i 'bianchi' sarebbe stata sprecata, qualcuno ha delle obiezioni da fare?-

L'ultima frase era stata pronunciata in un tono gelido e minaccioso, ma nonostante questo ci fu un cavaliere che si fece avanti

-Non puoi affidarti semplicemente alle tue sensazioni quando si tratta di scegliere uno di noi, soprattutto se è un ex-bianco, voglio proprio vedere la fantomatica forza di cui ci stai tanto parlando-

Cobra sospirò, era assolutamente certo che sarebbe stato proprio il cavaliere dell'orso a protestare

-Allora, Shea, tu cosa proponi di fare?-

La risposta era scontata

-Propongo una sfida, che questo lupo se la veda con me, ora, se riuscirà a convincermi allora anche io l'accetterò fra di noi, che ne dici, Lupo?-

Kira era rimasta silenziosa fino a quel momento, aspettando che qualcuno si facesse avanti, era sicurissima che ci sarebbero stati disaccordi; accettò la sfida e in silenzio si portò davanti al suo avversario, intorno a loro si formò un cerchio di cavalieri, tutti erano curiosi di vedere la forza del nuovo cavaliere.

Entrambi i cavalieri non indossarono le armature, aspettarono che gli altri avessero disposto alcune armi che sarebbero servite per il combattimento e cominciarono.

Il primo ad attaccare fu Shea, prese fra le armi una spada dentata e si lanciò contro Kira; il cavaliere del lupo aveva invece preso due spade, avrebbe voluto evocare Freki e Geri, ma preferiva tenerle come ultime risorse.

Gli attacchi di Shea erano potenti, se Kira non fosse stata un cavaliere di platino probabilmente l'avrebbero uccisa;lei parava ogni colpo dell'avversario e intanto cercava una falla nelle sue difese, ma quel cavaliere doveva avere almeno la sua stessa esperienza perché il combattimento durò per più di due ore senza che venisse versata alcuna goccia di sangue, allora Kira decise di farla finita, in un lampo lasciò le due spade ed evocò Freki e Geri appena in tempo per parare un altro colpo dell'avversario, questo era particolarmente forte poiché Kira dovette arretrare di qualche centimetro per assorbire meglio il colpo.

Kira reagì immediatamente: dandosi la spinta con le gambe si gettò contro l'avversario, le due spade cozzarono contro quella avversaria producendo scintille, ma l'attacco del lupo non si fermava lì, con un altro sforzo Kira utilizzò le spade come fulcro e si portò alle spalle di Shea immobilizzandolo.

-Sei convinto ora, Shea?- chiese Cobra al compagno- Credi che possiamo accettarla fra di noi?-

-Si, ammetto che per essere un ex bianco ci sa fare, ma mi piacerebbe sentire la sua voce oltre che le sue lame.-

Kira dissolse Freki e Geri

-Sono contenta di rientrare nelle tue aspettative.- Kira aiutò Shea ad alzarsi, poi, dopo un breve saluto, ritornò nei suoi alloggi seguita da Cobra.

-Dovresti essere un po' più fiduciosa nei nostri confronti-

-Perdona la mia diffidenza, ma non so ancora come comportarmi-

-Ah, non è poi così complicato come lo è fra i bianchi, semplicemente devi comportarti come meglio credi, puoi fare a botte con i cavalieri neri o puoi accettarli come amici.-

-Ma allora fra i cavalieri neri non vi sono regole?-

-Certo che ci sono, ma non sono così severe e rigide come quelle che eri abituata a sopportare prima-

-E per quanto riguarda i cavalieri bianchi?Posso parlarci?-

Kira era molto speranzosa, sperava di poter parlare almeno con Gufo e Falco per spiegargli meglio la situazione, ma quando vide Cobra scuotere la testa, si sentì molto triste

-Mi dispiace questo è vietato, ma se può consolarti loro non si dispereranno, i Saggi gli avranno già cancellato dalla memoria tutto quello che ti riguarda e così sarà stato anche per tutti gli altri cavalieri bianchi, nessuno si ricorderà di te.-.

Kira sospirò, le dispiaceva moltissimo di non poter più parlare con quei due, ma soprattutto le dispiaceva di non avergli spiegato niente.

-E per quanto riguarda i cavalieri di rango inferiore? Cancelleranno anche la loro memoria?-

Il cavaliere del cobra ci pensò su un attimo

-No, loro non sono soggetti alle nostre regole e quindi i Saggi non dovrebbero fargli dimenticare la tua esistenza...Almeno in teoria-

Kira rabbrividì, il fatto che Cobra aveva utilizzato il condizionale le aveva messo addosso molta ansia e, ora più di prima, aveva fretta di tornare al Grande Tempio.

-Prima di essere convocata dai Saggi eri in missione?-

Kira guardò Cobra

...In missione? Certo che n...Ah, è vero, era una missione”

-Si, mi trovavo al Grande Tempio di Atena per aiutare i cavalieri d'oro contro i Titani di Crono... Credi che possa ritornare lì per concludere la mia missione? Quei Titani sono veramente forti e...-

-E temi per l'incolumità di chi ti sta a cuore- Cobra completò la frase lasciando Kira a bocca aperta,- Bene, devi tornare al Grande Tempio e completare la tua missione come cavaliere nero, ma prima...- il cavaliere le si avvicinò e le mise al collo una piastrina simile a quelle che aveva visto al collo degli altri cavalieri, Kira la guardò meglio e vide che sopra non c'era una scritta, ma lo stesso lupo bianco e nero che si trovava disegnato nella sua stanza con una spada e delle frecce incrociate sullo sfondo.

-Da adesso in poi questo sarà il tuo simbolo e ti distinguerà anche fra noi cavalieri neri, adesso sei una di noi a tutti gli effetti e non importa se quando combatterai la tua armatura sarà bianca o nera, da adesso sei libera da tutte le restrizioni a cui eri sottoposta in precedenza-

Kira prese fra le mani la sua piastrina e la strinse forte, finalmente era libera e niente e nessuno le avrebbe mai più messo un guinzaglio.

-Grazie- disse e sorrise raggiante, cosa che non faceva più da anni.

Cobra rispose al sorriso e se ne andò dicendole che poteva partire quando voleva per completare la sua missione.

Quando voglio? Adesso!” pensò e si diresse verso la sua stanza per preparare i bagagli

Ok, fine del capitolo ^_^questo era il terzultimo e, dato che ormai ho già scritto la fine, aggiornerò entro tre o quattro giorni appena mi sarà possibile rimettermi al computer. Voglio ringraziare Gufo_Tave che ha recensito i miei capitoli ^_^ e tutti gli altri che hanno resistito fino a questo punto della storia. Cercherò di aggiornare presto, saluti a tutti! ^+^

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** 31 Ritorno a casa ***


XXXI capitolo

Ritorno a casa

Era passato quasi una mese da quando Kira era stata convocata per il processo, Aiolia e gli altri cavalieri erano in pensiero per la loro amica e speravano di riaverla fra loro al più presto.

Falco svolgeva il suo lavoro, sorvegliava il Grande Tempio e aveva richiuso il portale per la dimensione dei Titani, i loro nemici non si erano fatti vedere per tutto il mese e lui continuava a svolgere il solito lavoro di routine.

Nessuno dei cavalieri aveva più parlato di Kira semplicemente per non intristire gli altri; un giorno il Grande Sacerdote li convocò nella tredicesima casa e gli comunicò che il cavaliere del Falco sarebbe partito la sera stessa per tornare dai cavalieri di platino e che sarebbe stato inviato al suo posto un altro cavaliere non meglio specificato, poteva essere la loro amica come poteva essere un altro guerriero di platino.

I cavalieri avvertirono una strana sensazione e capirono che se quel cavaliere non fosse stato Kira probabilmente non l'avrebbero più rivista.

La sera i cavalieri d'oro si recarono alla nona casa per salutare Falco, quando arrivarono videro che era già arrivato un drago per portarlo dai cavalieri di platino

-Ehi, Andrew!-

Il cavaliere fece capolino da dietro il drago, era già pronto per partire, ma andò incontro ai cavalieri per salutarli; mentre se ne stava per andare Aiolia lo fermò:

-E di Kira? Hai saputo niente?-

Falco lo guardò con uno sguardo strano, come se non avesse capito quello che gli aveva detto:

-Kira? E chi sarebbe?Fatemi pensare...hmm...No, non conosco nessuna Kira. Si è fatto tardi, ora è meglio che me ne vada, salutatemi il mio sostituto. Addio!- e salutando con la mano salì sul drago e se ne andò.

Kira...chissà chi è.Però...bel nome!”

Pensò Falco mentre si trovava ormai nel cielo.

Intanto a terra i cavalieri d'oro erano rimasti stupiti a bocca aperta

-Ma cosa diavolo...?!- fu tutto quello che riuscì ad esclamare Milo, poi, ognuno con i suoi pensieri, erano ritornati nella propria Casa pensando che il giorno dopo sarebbe venuto un altro cavaliere di platino.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-Maledizione, sono in ritardo! Ma dove diavolo si è cacciato il lupo?-

Kira aveva appena finito di preparare i bagagli, ma ora non trovava più il suo lupo

-Peggio per lui, lo lascio qui-

Kira prese la sacca in cui aveva messo l'indispensabile per il viaggio e si diresse verso le scuderie

-Accidenti, avevo mandato un messaggio al Santuario per dirgli che sarei arrivata di mattina presto, ma ormai non arriverò in tempo, meglio avvertirli... Ehi tu!-

Kira chiamò un falco viaggiatore che veniva utilizzato come mezzo di scambio di messaggi dai cavalieri neri, prese un foglio di carta da messaggi e vi scrisse che sarebbe arrivata con un'ora di ritardo, sigillò il messaggio e vi scrisse sopra la provenienza, fatto questo lasciò che il falco volasse verso la sua meta.

-Bene! E adesso è ora che mi dia una mossa-

Nelle scuderie Kira vide che c'erano un cavallo e un drago assegnati ad ogni cavaliere, alla fine trovò le sue due cavalcature, il cavallo era molto giovane, aveva chiazze marroni sparse sul manto bianco e coda e criniera molto folte; il drago invece... le sembrava familiare

-Ciao, Kira!-

-Zefiro!?-

-Si, proprio io-

-Cosa ci fai tu qui?-

-Quando sei andata via con quel cavaliere mi si è presentato uno dei Saggi, quello che tiene sempre il cappuccio, e mi ha detto che un cavaliere ha bisogno di una cavalcatura alata e mi ha proposto di seguirti e diventare il tuo 'cavallo volante'... io ci ho pensato un po' e poi ho accettato-

-Grazie... grazie mille- “Sia a te che ad Aiolos”

Disse Kira avvicinandosi al drago, era felice di avere qualcuno di conosciuto lì, in quel luogo dove tutti erano simili a lei, ma che Kira faticava a comprendere.

-É tardi, mi devo sbrigare, altrimenti arriverò più tardi di un'ora, mi accompagni tu?-

Il drago scosse la testa

-Uno scudiero ti ha già sellato il cavallo, sarebbe scortese non andare con lui, a proposito: si chiama Blackmoon-

-Grazie per l'informazione e a presto!-

Kira salì sul cavallo e partì in direzione del Santuario

-Chissà che fine ha fatto il lupo...-

Il lupo non c'è più, i Saggi hanno liberato il demone lupo e ora siamo solo io e te”

La voce veniva da dentro di lei ed era quella del demone dell'armatura

E così adesso stai dentro al mio corpo.”

Si, adesso non avrai più un lupo al tuo fianco”

Kira era dispiaciuta, le sarebbe piaciuto salutarlo, in fondo erano compagni d'armi...meglio non pensarci, ora doveva solo concentrarsi sul suo ritorno a casa.

-E così ti chiami Blackmoon, eh?È un bel nome.-

Disse Kira al cavallo che correva ad un velocità pazzesca, probabilmente era stato addestrato alla guerra perché poteva avvertire i suoi muscoli contrarsi a fior di pelle.

-Grazie-

Ci mancò poco che non cadesse dalla sella, quel cavallo aveva parlato?

-Ehi, non sorprenderti per così poco! Io parlo proprio come un drago o un essere umano.-

-Fantastico!- Disse Kira recuperando l'equilibrio sulla sella -E adesso vai, fammi vedere quanto puoi andare veloce-

Blackmoon non se lo fece ripetere due volte, con un nitrito aumentò ancora la velocità, Kira gli lasciò libere le briglie e lo lasciò correre quanto voleva.

-Siamo arrivati, dove ti lascio?-

Kira si guardò intorno, erano davanti alle dodici Case dello zodiaco

-Portami, nella nona Casa, poi ti lascio libero, come ti richiamo?-

Avviandosi il cavallo le disse:

-Mi puoi chiamare, proprio come fai con la tua armatura, pensami intensamente e io sarò da te-

Kira scese a terra e tolse le briglie e la sella a Blackmoon

-Bene, comunque credo che rimarrò qui per un po' di tempo, provvederò a farti sistemare una mangiatoia, ciao-

Grazie al suo cavallo, Kira era arrivata soltanto con mezz'ora di ritardo, comunque tutti i cavalieri dovevano già essere nella tredicesima dato che avvertiva tutti i cosmi concentrati in quel punto. Decise di avviarsi verso la Casa del Grande Sacerdote.

Arrivata davanti all'entrata, avvertì la presenza di qualcun altro nel cimitero dei cavalieri e, visto che era in anticipo sul ritardo, decise di andare a vedere chi c'era.

Mentre saliva le scale perse la presenza che aveva avvertito poco prima, ma ormai aveva capito da che parte proveniva e tanto valeva darci un'occhiata; si diresse allora verso la zona dei cavalieri d'oro, ma non trovò nessuno, camminando arrivò alla la lapide del suo maestro, si guardò intorno ma non vide niente e nessuno.

Ad un certo punto avvertì di nuovo la presenza di prima, si voltò verso la lapide e si vide apparire davanti un Saggio

-Cosa sei venuto a fare da queste parti?- gli chiese curiosa- Sei venuto a salutare Aiolia?-

Il Saggio si tolse il cappuccio, scoprendo il viso di Aiolos del sagittario

-No, sono venuto per parlare con te-

-Ah, bene, e che cosa mi devi dire?-

-Solo che sono contento che non ti hanno condannata-

Kira sorrise amaramente

-Veramente mi avete condannata e sono stata io che ho trovato uno scampo-

-Mi dispiace, ma non dare la colpa anche a me, io avevo trovato un modo per salvarti, ma tu non me ne hai dato il tempo e hai fatto di testa tua-

-Non ho dato la colpa anche a te, ma a tutti i Saggi; comunque cosa avevi pensato per salvarmi?-

-...La stessa cosa che hai fatto tu! Infatti avevo già preparato tutto- Non

sapendo cosa fare Kira scoppiò a ridere, poi le venne in mente una cosa

-Perché dato che sei qui non vai a salutare Aiolia? Lo so che gli sei sempre vicino con lo spirito, ma a volte questo non basta-

Aiolos del Sagittario sospirò

-Mi dispiace, ma non posso, me lo sono imposto fin da quando sono diventato un Saggio. È per il suo bene, non vorrei che decidesse di diventare un cavaliere di platino solo per starmi vicino-

-Ma non lo farà! Lui ha una famiglia qui e non la lascerebbe per nulla al mondo! Lo vuoi capire questo o no!-

Kira era arrabbiata, arrabbiata perché il suo maestro non capiva i sentimenti di Aiolia. Aiolos fece un passo indietro, poi tristemente le rispose

-No, non lo voglio capire, perché so che se lo facessi probabilmente lo farei soffrire e questo non mi va. Preferisco sapere che lui non è a conoscenza della mia 'professione' da morto, dato che neanch'io ne vado tanto fiero-

-Allora rinuncia! Lascia perdere i Saggi e conduci noi cavalieri neri! Anche noi abbiamo bisogno di una guida forte e salda! Diventa il nostro capo!-

-Non posso farlo! Quando ho accettato di diventare un Saggio l'ho fatto perché avevo sentito la promessa che avevi fatto di proteggere il Santuario a tutti i costi, diventando un cavaliere di platino.

Ho pensato che diventando un Saggio non potevo aiutarti fisicamente, ma salvarti e proteggerti nell'ombra ed è quello che ho fatto. Adesso non ti aiuterò più, ma io ho fatto la promessa di proteggere il Santuario proteggendo te e continuerò a farlo nonostante essere un Saggio non mi piaccia affatto.

Le promesse sono cose che rimangono in eterno e vanno di pari passo con il nostro spirito, ricordatelo-

Kira abbassò lo sguardo e strinse i pugni, ma stette in silenzio

-Ora me ne devo andare, ma prima mi devi fare un favore-.

Kira rialzò lo sguardo verso il suo maestro, Aiolos del Sagittario e lo vide sorridere dolcemente, l'uomo che aveva dato la sua vita per proteggere ciò in cui credeva e prima aveva lottato strenuamente sempre per i suoi ideali di giustizia e libertà, l'uomo che le aveva insegnato il tiro con l'arco e che le aveva trasmesso il senso di giustizia, lo stesso che l'aveva accolta e che le aveva dato una famiglia, l'uomo che adesso era diventato parte di un sistema che odiava; lo guardò e, per la prima volta dopo tanto tempo due calde lacrime le colarono lungo il viso. Aiolos le asciugò le due gocce salate con la mano

-Un cavaliere forte come Kira del lupo che piange! Meglio non farlo sapere a nessuno!-

Aiolos continuava a sorriderle dolcemente, un sorriso che apparteneva al suo fratello più grande, non al Saggio né al maestro; anche Kira a quel punto sorrise e lo abbracciò

-Ho detto che me ne devo andare, dai, prima mi devi fare un favore- il cavaliere del lupo si staccò dall'abbraccio e guardò seriamente Aiolos -fammi vedere il cavaliere nero per cui ti sei battuta così tanto-

Kira sorrise, poi, con uno sguardo deciso, chiamò dentro di sé il demone e l'armatura, quando aprì gli occhi, si ritrovò nel suo corpo e non nell'armatura

Perchè?” chiese al demone

Ehi, sveglia! Non hai più un lupo! Sono io la tua armatura adesso!”

È vero!”

In quel momento Kira si rese conto di un altro cosmo, era Aiolia, si voltò e lo vide terrorizzato correre verso la tredicesima Casa e poi fermarsi

-Addio fratellino- mormorò Aiolos alle spalle del cavaliere nero, poi Aiolia ricominciò a correre

Quando Kira si voltò verso il suo maestro, vide che si era tirato di nuovo su il cappuccio, ma nonostante questo notò uno scintillio all'altezza degli occhi, probabilmente gli aveva mandato un messaggio mentale suggerendogli di tornare a chiedere aiuto.

-Addio, Kira, cavaliere di platino nero del lupo-

-Arrivederci, Aiolos, fratello e maestro, per me non sarai mai altro-

Kira si inchinò e Aiolos scomparve.

E adesso andiamo a cercare Aiolia, credo di dovergli una spiegazione”

E così la storia é quasi finita, questo era il penultimo capitolo, entro due giorni pubblicherò l'ultimo. Ringrazio come al solito Gufo_Tave e spero che non rimarrà deluso dal finale di questa storia ^_^.

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** capitolo 32 La fine ***


XXXII capitolo

Fine ^_^

Eccoci arrivati alla conclusione di questa fanfiction, prima che iniziate l'ultimo capitolo vi voglio ringraziare per avermi sopportato per trentadue capitoli. Presto scriverò qualcos'altro, ma credo che mi dedicherò ad altre serie come Naruto o FMA(anche se ho già scritto qualcosa a riguardo ^_^') Spero che non vi siate annoiati troppo durante la storia e che questo capitolo vi piaccia. Ringraziamento speciale per Gufo_Tave che ha recensito la fic.; mi ero dimenticata della domanda che mi avevi fatto nella recensione del 30o capitolo ^_^' comunque la risposta é no, le armature dei cavalieri di platino non derivano dalle costellazioni, ma da tutti gli animali e ne prendono alcune caratteristiche. Quindi l'armatura di Kira non é ugulae ne al cavaliere di bronzo, ne a quello d'acciaio, ne al cavaliere di Asgard. Ora vi lascio all'ultimo capitolo, BUONA LETTURA.

Il mattino dopo che Falco se n'era andato Milo si recò nella tredicesima Casa dove avrebbero dovuto incontrare il nuovo cavaliere.

Quando arrivò nella Casa del Grande Sacerdote si stupì di trovarvi già un Aiolia piuttosto assonnato, seduto su una sedia.

Probabilmente non avrà dormito neanche lui stanotte, deve essere molto preoccupato per Kira, proprio come me”

-Buongiorno Aiolia- disse rivolto all'altro cavaliere

Il cavaliere del leone si voltò a guardarlo

-Buongiorno-

Milo prese una sedia e si sedette accanto ad Aiolia

-Anche tu preoccupato per Kira, Eh?-

-Si- sospirò guardando un punto imprecisato davanti a lui.

Passarono altri interminabili minuti di silenzio che vennero interrotti ad un certo punto dall'arrivo degli altri cavalieri.

Quando furono arrivati tutti fece il suo ingresso nella sala anche il Grande Sacerdote, che si sedette sul suo trono e stette in silenzio, era esattamente tutto come quando Kira era tornata al Grande Tempio, tutti si aspettavano che da un momento all'altro entrasse il nuovo cavaliere e tutti speravano che fosse la loro amica.

Ad un certo punto si sentirono dei passi veloci salire la scalinata che portava alla tredicesima Casa; dieci paia di occhi guardarono intensamente la porta d'accesso e, dopo minuti che sembravano un'eternità, apparve sulla porta una figura mingherlina che, porgendo una pergamena verso l'interno della stanza diceva:

-Scusatemi, cavalieri d'oro, è arrivato un messaggio per voi da parte dei cavalieri di platino.-

-...-

Nessuno parlava, tutti erano rimasti sconvolti, si erano preparati ad accogliere, nel bene o nel male, il nuovo cavaliere e ritrovarsi un semplice messaggero... beh, un po' li aveva lasciati male.

Il messaggero rimaneva lì, protendeva il braccio con il messaggio ai cavalieri, non potendo entrare, così Mu gli si avvicinò e prese la pergamena arrotolata, notò che la carta era scura e che il simbolo del sigillo era molto particolare, sembrava un lupo con qualcosa incrociato sullo sfondo; arrivò davanti al Grande Sacerdote e gli porse il messaggio, questi lo prese e lo lesse in silenzio.

-Ascoltatemi! Il cavaliere di platino è in ritardo, arriverà fra circa un'ora, fino a quando non sarà arrivato non farete ritorno alle vostre Case.-

Nessuno ebbe niente da obiettare e rimasero in silenzio, Aiolia emanava nervosismo da ogni poro, sentiva di stare per scoppiare e così decise di uscire a prendere un po' d'aria.

-Dove stai andando Aiolia?-

Lo fermò il Grande Sacerdote

-Da nessuna parte in particolare, solo a prendere un po' d'aria- e uscì.

Quando fu fuori dalla Casa, il cavaliere del leone si guardò un po' in giro e poi, perso nei suoi pensieri, cominciò a camminare, godendosi la rilassante brezza che gli soffiava sul viso.

Camminando non si accorse di essere entrato nel cimitero dei cavalieri di Atena, quando alzò lo sguardo si ritrovò all'ingresso del luogo in cui venivano seppelliti i cavalieri d'oro e decise di fare una cosa che ormai non faceva più da tanto tempo: andare alla tomba di suo fratello.

Si stava avvicinando alla lapide quando scorse due persone davanti ad essa che parlavano, una era avvolta in un mantello grigio e aveva il cappuccio calato fin sopra il viso, l'altra, invece, portava una maglietta nera e dei jeans strappati, entrambi erano familiari ad Aiolia, ma lui riconobbe solo la figura senza mantello: era Kira!

Il cavaliere del leone stava per chiamarla quando Kira evocò la sua armatura

-Kir...-

Le parole gli morirono in gola, l'armatura che indossava in quel momento era nera! Ricordandosi il precedente incontro, decise che era meglio affrontarla in tanti e cominciò a correre verso la Casa in cui in quel momento si trovavano gli altri cavalieri.

Ehi, ma cosa diavolo sto facendo?Perchè sto scappando?” Si chiese ad un certo punto Aiolia “Devo affrontarla e salvarla da quel demone!” si voltò verso il cavaliere nero per affrontarlo, ma

Che fai? Fuggi!”

una voce nella sua testa gli disse di correre verso la tredicesima Casa e di avvertire gli altri, questa volta le diede ascolto e quando fu nella Casa del Grande Sacerdote, prima di dire agli altri quello che aveva visto pensò:

Ma quella...era la voce di mio fratello?!”

-Ehi Aiolia... Che ti prende?-

gli chiesero i cavalieri notando che il cavaliere era improvvisamente diventato pallido.

Aiolia fece un profondo respiro cercando di calmarsi

-Qua fuori c'è Kira...-

I cavalieri si guardarono fra loro, felici che la loro allieva non fosse stata condannata dai cavalieri di platino,

-Fatemi finire! Kira è qua fuori, ma indossa un'armatura nera!-

Tutte le facce si fecero serie e tese, non si erano certo dimenticati quello che era successo nella dimensione dei Titani, tutti sapevano che in realtà quel demone era Kira, non ci avevano messo molto a capirlo, nonostante Zefiro gli avesse detto che quel demone era scomparso e che Kira era stata presa da un orchetto.

Bastò uno scambio di sguardi fra i cavalieri per decidere di affrontarla insieme,

-Ehilà, salve! Cos'è, un ritrovo di sordomuti?-

Tutti si girarono verso il punto dal quale proveniva la voce e con orrore videro un'armatura nera appoggiata sull'uscio dell'entrata, si prepararono al combattimento

-Maledizione! Shaka, Milo, Aiolia! Perché non vi mettete in posizione? Non è Kira, è il demone!-

Urlò Aldebaran ai suoi compagni che invece erano rimasti fermi e immobili a guardare quell'essere davanti a loro

-E invece è proprio Kira,- disse Shaka -,guardatela meglio-

Gli altri cavalieri si voltarono verso Kira, lei si avvicinò di più e si mise in luce, ammutolirono tutti, tranne Aiolia e Milo che erano ammutoliti appena l'avevano sentita parlare.

Effettivamente non era il demone, Kira sorrideva allegra,

-Bella l'accoglienza!- si guardò intorno, nessuno parlava, probabilmente non si spiegavano come mai ora indossava un'armatura nera, sospirò -Credo di dovervi delle spiegazioni-

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-...e così ho deciso di andare a salutare la tomba del mio maestro, poi ho evocato la mia armatura e non mi sono accorta che c'eri anche tu, Aiolia, così ti ho seguito fino a qui e adesso...eccomi qua.-

Kira terminò il racconto, gli aveva detto tutto, aveva omesso solo le parti con Aiolos descrivendolo, quando necessario, semplicemente come un Saggio dalla sua parte, tutti erano convinti, tranne Aiolia, che sembrava perplesso

-Scusa, Kira, ma c'è una cosa che non mi convince: quando ti ho vista lì al cimitero, non eri da sola, c'era anche un'altra persona-

-Un'altra persona? Nooo, non c'era nessun altro! Probabilmente sarà stato un riflesso!-

-Ah, probabilmente hai ragione-

Kira emise un sospiro di sollievo invisibile

Mi dispiace, Aiolia, ma questo deve rimanere un segreto”

-Comunque sei impressionante con quell'armatura addosso-

Kira si voltò verso Milo e poi si guardò le braccia e le gambe

-Si, sembro proprio un Titano!- constatò- A proposito, dei Titani avete saputo nulla?-

-No, niente di importante, non hanno neanche attaccato da quando ci hai salvati dalla loro dimensione.-

-Uff, devo averli conciati proprio bene!-

Kira rise; poi decise che quell'armatura stava diventando troppo pesante e se la tolse

-Bene! Adesso, se non vi dispiace, dovrei parlare in privato con il Grande Sacerdote.-

I cavalieri si voltarono verso l'emissario della dea Atena, lui gli fece un cenno e loro se ne andarono salutando Kira

-E così gli altri cavalieri di Atena si fanno ancora comandare a bacchetta da te, cavaliere dei gemelli-

Il Grande Sacerdote si irrigidì sul suo seggio, non sapeva che quella ragazzina fosse a conoscenza della sua vera identità, ma poco importava, avrebbe utilizzato su di lei la tecnica che solo un emissario degli dei poteva usare.

Saga si alzò dal proprio trono e si tolse la maschera simbolo di tutti i Grandi Sacerdoti

-Da quanto lo sai?-

-Più o meno da quando sono venuta qui la prima volta, oltre ad aiutare i cavalieri a combattere i Titani avevo l'incarico di sorvegliare il Grande Sacerdote perché forse era in combutta con i Titani...Poi una notte ho avvertito debolmente il cosmo di Shura combatterne un altro che non conoscevo e, il giorno dopo, ho notato un certo cambiamento nello sguardo del cavaliere del capricorno e ho capito tutto.-

Saga rise

-Sei perspicace, Kira, e sei anche forte, purtroppo hai la testa piena di quegli stupidi ideali che aveva anche Aiolos del sagittario, questa è la tua debolezza...e la mia forza-

ILLUSIONE DIABOLICA

Indossando l'armatura dei gemelli Saga lanciò contro Kira il colpo proibito agli altri cavalieri d'oro, il cavaliere del lupo non lo parò subendolo in pieno.

Per la violenza del colpo il pavimento su cui stava Kira si sgretolo provocando un gran polverone.

-Hahaha, neanche un cavaliere di platino è riuscito a parare il mio colpo micidiale, allora ho davvero raggiunto la forza di un dio!-

-Tu dici?-

Saga ammutolì, dal polverone uscì il cavaliere del lupo, illesa,

-E così il mio colpo non ha avuto effetto, eh? Fa niente, sarà per quest'altra volta!-

ILLUSIONE DIABOLICA

-Ancora?-

Chiese Kira al cavaliere che le stava sferrando il colpo, ci fu un altro polverone, ma questa volta Saga non rise, si sentì paralizzato da un cosmo potente e furioso

-C-come è possibile che il mio colpo non abbia avuto effetto su di te?-

Kira uscì dal polverone,

-Perché? Perché il tuo colpo trasforma gli uomini in demoni al tuo servizio, ma con me sei capitato male, perché io sono GIÀ un demone- “Armatura!”

Qualcosa di simile ad un'ombra avvolse Kira e prese poco a poco consistenza fino a diventare un'armatura nera; poi attaccò

BLACK FANG

Saga chiuse gli occhi aspettando la fine, non aveva paura, anzi, una parte di lui gioiva avvertendo la vicinanza della morte, ma quando sentì che questa tardava ad arrivare si azzardò a guardare, davanti a lui c'erano due spade, una così vicina al naso che poteva vederne i minuscoli graffi sulla lama, e l'altra puntata alla gola, poi rivolse lo sguardo a Kira e vide i suoi occhi pieni di rabbia e rancore, allora Saga ebbe paura.

-Uccidimi!-

-No.-

Il cavaliere dei gemelli guardò di nuovo l'altro cavaliere, aveva lo stesso sguardo e gli teneva sempre puntate contro le spade.

-Non ti ucciderò né svelerò agli altri la tua identità, voglio vederti morire per la tua brama di potere, voglio vedere la tua decaduta e voglio vedere la tua sofferenza.-

Kira abbassò le spade e richiamò la sua armatura; poi si voltò e se ne andò

-E così sarò io stesso la causa della mia morte, eh? Bene, dato che tu hai previsto il mio futuro ora ti dirò io qualcosa sul tuo: anche tu sei un demone e come tale prima o poi ucciderai le persone che ti sono più care, allora si che soffrirai HAHAHAHA- zac!

Saga sentì un leggero dolore alla guancia e qualcosa di caldo colargli giù per il viso, guardò Kira e la vide girata verso di lui, un lampo assassino le passò negli occhi, ma poi la vide sorridere

-Io non sono mica come te, uccido solo chi, quando e perché mi pare; e adesso me ne vado nella mia Casa, il viaggio mi ha sfinito-

Kira se ne andò, lasciando Saga da solo, il cavaliere dei gemelli tornò al suo trono e si rimise la maschera da Grande Sacerdote sapendo che da quel momento fino a quando i Titani non fossero più stati una minaccia i suoi movimenti sarebbero stati ancora più limitati di prima.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

I Titani attaccarono due settimane dopo ormai ripresi del tutto dalle ferite causategli circa un mese prima dal demone lupo, erano di nuovo forti come prima, ma ad affrontarli trovarono dieci cavalieri decisi più di prima ad impedirgli di dominare sul mondo, fra di essi un cavaliere di platino.

Kira combatté al fianco degli altri cavalieri costituendo un fronte unito contro i Titani, le loro schiere di soldati alla fine ottennero una grande vittoria e salvarono il mondo e tutti i suoi abitanti.

Durante la guerra la presenza del cavaliere nero fu fondamentale per la vittoria, oltre che per la sua potenza anche per il vigore che infondeva ai soldati e agli altri cavalieri; molti di loro giurarono, e continuano a giurare, di aver visto delle ali dorate aprirsi sulla schiena del cavaliere di platino quando questo si lanciava all'attacco, due enormi, abbaglianti ali dorate.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=117709