Red Investigations - Indagini Rosse

di Akiko__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo Rosso ***
Capitolo 2: *** 1.Red Night ***
Capitolo 3: *** 2.Convalescenza ***
Capitolo 4: *** 3.Red Kisses ***
Capitolo 5: *** 4.Tanta fatica per niente ***



Capitolo 1
*** Prologo Rosso ***


The mentalist_Prologo Nvu

Prologo Rosso



-Allora com'è andata con Walter- chiese Jane ad una stupita Teresa Lisbon

-Che?-

-Dai Lisbon,lo so che sei andata a letto con lui- gli fece l'occhiolino -dai non lo dico a nessuno-

-Non sono andata a letto con lui!- urlo le in tono isterico

-Lisbon la tua mente grida che sei andata a letto con lui...e non è neanche la prima volta che succede...allora...com'è?-chiese sorridendo sornione

-Cosa?- chiese lei

-Walter-

-Oh,è simpatico- lui ridacchio

-Che c'è?-

-Lisbon intendevo com'è a letto- Teresa divenne completamente rossa

-Jane!-

-Eddai Lisbon!-

-Vah beh è...bravo...molto...-

-Oh-

-Che c'è?Geloso?- si pentì subito da aver fatto quella domanda,era ovvio che no

Lui la guardò con sguardo furbo e sorrise malizioso -Molto- disse

Teresa diventò ancora più rossa

-Lisbon dovresti vedere la tua faccia in questo momento- rise lui

Lei mise il broncio e prese il caffè

-No,adesso non fare la principessa arrabbiata-

-Sei tu che mi fai arrabbiare-

-Allora rimedio subito-

Posò un mano dietro la nuca di Teresa per poi ritirarla e porgerle un fiore di carta comparso “magicamente”

Lei lo prese sorridendo -Grazie-

-Oh ora si- lei fece un risolino

-Capo!Capo venga è urgente!- sentì Van Pelt chiamarla dal bullpen e uscì dal cucinino,un bicchierino di plastica contenente del caffè in mano e ancora con il sorriso sulle labbra per i giochetti di Jane che ora la stava seguendo.


Note di fine capitolo : D

_____ =Ricordatevi questa parte del prologo


Angolino autrice:Eccomi qui,la mia prima fanfiction,sono molto emozionata :) ,allora questo è solo un piccolo prologo più cose verrano dette subito nel prossimo capitolo ma dovete recensire perché se no cado in depressione e non aggiorno più =(.

Bene io credo di chiudere qui alla prossima : D

Baci

Akiko__


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Capitolo 2
*** 1.Red Night ***


The mentalist_1-Red Night Nvu

Red Night

-Chiude i casi – sorrise un nervosa e visibilmente arrabbiata Teresa Lisbon mentre continuava a spiegare ,allo sceriffo della zona, perché si intestardiva a voler tenere quell'irritante consulente in squadra.

-Agente Lisbon il suo consulente è appena entrato in una casa e l'ha perquisita senza un mandato!Senza contare che ha anche offeso il vicepresidente di un'azienda che esporta prodotti in gran parte del mondo!E mi ha screditato davanti ai miei cittadini,le sembra un comportamento accettabile?- lo sceriffo era rosso di rabbia e Lisbon più lo guardava più capiva in che guaio sarebbe caduta...più desiderava ammazzare Jane.

Dopo aver chiesto mille volte scusa e giurato che nulla di simile sarebbe ricapitato,per quanto non ci credesse veramente,ritornò sul suo SUV dove stava comodamente seduto Patrick. Appena salì sul' auto lui le sorrise,le ricordava un bambino che orgoglioso va dalla mamma a dirle di aver preso un bel voto a scuola.

Però doveva ammettere che da un po di tempo i sorrisi di Jane erano diventati più belli di quanto già non fossero,ora l'allegria contagiava anche gli occhi che non erano mai stati così brillanti.

Il motivo di questo cambiamento?

La morte di Red John.



2 mesi prima...

-Capo!Capo venga è urgente!- sentì Van Pelt chiamarla dal bullpen e uscì dal cucinino,un bicchierino di plastica contenente del caffè in mano e ancora con il sorriso sulle labbra per i giochetti di Jane che ora la stava seguendo.

-Che c'è Van Pelt?- chiese corrugando la fronte mentre tutti e tre i suoi sottoposti alzavano lo sguardo spaventato dallo schermo del computer posandolo sul consulente alle sue spalle

-Forse dovreste vedere con i vostri occhi- disse la rossa facendo ruotare la sedia per lasciargli spazio davanti alla scrivania,Teresa posò lo sguardo sullo schermo e il bicchierino rischiò di caderle dalla mano,si voltò verso Jane che con sguardo stupito stava ancora leggendo l'e-mail



Caro C.B.I.,


Sì stavolta mi rivolgo a tutti voi. Vi ricordate di me?

Spero proprio di si,sarebbe proprio brutto dimenticare un'amico.

Di questi tempi devo ammettere di non essermi dato molto da fare

Ma purtroppo non riesco più a trovare delle persone che riescano a smuovere in me dell'interesse. A parte voi ovviamente,per questo credo proprio che ci dovremmo incontrare,non pensate?Vi aspetto al parcheggio sulla Roy Avenue alle 23:00 mi raccomando siate puntuali.

Oh già, dimenticavo abbiamo anche un'ospite sapete non è all'altezza degli altri amici a cui ho fatto visita in passato ma dovevo animare la mia ultima festa in qualche modo.

Ora mi rivolgo a te Patrick,è arrivato il momento che aspettavamo,finalmente possiamo scoprire chi è la mente superiore tra noi due. Sai mi dispiace molto dover interrompere la nostra conoscenza ma questo passatempo comincia proprio ad annoiarmi,credo quindi che uno di noi due non vedrà il prossimo giorno.

Buona fortuna a tutti. : )



-Cosa facciamo?- chiese Cho,Lisbon rimase sorpresa di vedere negli occhi dell'uomo di ghiaccio del C.B.I. Un velo di preoccupazione e rabbia.

-Si va- disse decisa incamminandosi nel suo ufficio per recuperare la Glock e il giubbotto antiproiettile,ma la voce dura di Jane la fece desistere dal continuare la sua marcia

-No- si voltò stupita a guardarlo

-Come scusa?-

-Ho detto no,Lisbon.Tu e gli altri starete qui,andrò io,lui vuole me-

Teresa si adirò,sapeva di avere un consulente idiota...ma non lo pensava talmente idiota!

Lo guardò fredda e distaccata e poi tornò a parlare:

-Senti Patrick Jane, a me non frega assolutamente niente di quello che tu vuoi o non vuoi,IO sono il capo di questa squadra,IO sono il TUO capo quindi se dico che andiamo tutti,andiamo tutti,mi pare che Red John si sia rivolto all'intera squadra quindi ormai siamo coinvolti,per di più non so se hai notato ma ha un ostaggio e non rischierei mai di farlo ammazzare a causa della tua impazienza...infine senza protezione ti potrebbe far fuori in un secondo dato che non sai neanche tenere in mano una pistola o tu potresti sparare a sangue freddo verso di lui e io non ho proprio voglia di passare ore,ma che dico,giorni su carte burocratiche per il tuo arresto o la tua...morte-

Disse quella parola piano,quasi sussurrando facendola stonare con il resto del discorso praticamente urlato,non poteva nemmeno immaginare Jane immobile e pallido riverso in una pozza del proprio sangue,si accorse solo in quel momento di essersi avvicinata al consulente e avergli puntato l'indice su petto in malo modo.

Si ricompose alla svelta,togliendo il dito e assumendo un posa e un tono di voce più calmi

-Tutto chiaro?- gli chiese poi

Lui sbuffò visibilmente contrariato -Cristallino-

-Molto bene- Si voltò verso il resto della squadra che aveva seguito la scena

-Se qualcuno di voi non se la sente lo dica subito,credo che tutti lo comprenderemmo e non gliene faremmo una colpa- scrutò uno a uno i suoi sottoposti ma nessuno di loro sembrava voler mollare...fu molto orgogliosa di loro.

-Bene a prepararsi allora,Jane,con me- camminò nuovamente in direzione dell'ufficio con Jane dietro di se.

Si sentiva emozionata e l'adrenalina che le scorreva nel corpo non faceva altro che farla sentire più forte,più pronta ad affrontare quel bastardo che aveva distrutto la vita a Patrick.

Si voltò verso il consulente con in mano una pistola e un giubbotto antiproiettile

-Queste le tieni tu,come ho detto non voglio trovarmi con carte da firmare ne ho voglia di sopportare altri colloqui per il ruolo di consulente.

Lui prese l'arma con piglio sicuro poi guardò il giubbotto

-Quello non mi serve- disse indicandolo col capo

-Senti Jane o fai le cose come dico io o ti lasciò qui-

Lui la fissò incredulo,con gli occhi sbarrati -Non puoi farlo!-

-Oh si che posso quindi forza preparati- lui di malavoglia indossò il giubbotto e sistemò la pistola

-Va bene così,mamma?- chiese poi guardandola

-Oh si,adesso si- sorrise lei,stava per uscire quando sentì la mano di Patrick afferrarle il polso e riportarla indietro di qualche passo,quando fu di nuovo di fronte a Jane il suo consulente l'abbracciò di slancio.

Inutile dire che la povera Lisbon non capì più nulla appena percepì il petto dell'uomo a contatto con il suo viso e fu investita dall'odore di miele e sole che Jane diffondeva.

Restarono in quella posizione un paio di minuti cercando di calmarsi a vicenda e quando si staccarono capirono di avere una valida ragione per andare incontro a Red John,l'amicizia che provavano .

Non si parlarono si limitarono a occhiate e sorrisetti,giusto per alleggerire la tensione poi ritornarono dal resto del team già pronto per andare.

-Boss,vuole che chiami dei rinforzi?- chiese Cho

-No,Kim,credo fosse sottinteso il fatto che dobbiamo andare solo noi in quanto squadra a capo delle indagini su di lui ed anche fili conduttori con Jane,credo che l'intervento di altre forze dell'ordine servirebbe solo a farlo innervosire e rischieremmo molto di più sia noi che l'ostaggio- concluse

-Eh brava Lisbon,vedo che stai imparando- affermò Jane fiero

-Mhpf- sbuffò lei avviandosi verso il parcheggio

-Presero una sola auto per non dare troppo nell'occhio e in cinque minuti stavano già correndo per le strade di Sacramento

-Qualche piano?- chiese Rigsby

-Non credo che i piani ci saranno utili,è un assassino,molto intelligente si,ma pur sempre un assassino seriale,quindi nervoso ,schizzofrenico,malato insomma.

Non potremmo mai prevedere una sua reazione quindi direi di non arroventarci il cervello e prepararci ad avere riflessi pronti come mai in vita nostra-

-Wow Lisbon,cominci seriamente a stupirmi- Teresa sbuffò di nuovo ma infondo era grata al consulente per quelle battute che alleggerivano anche se di poco l'atmosfera.

Venticinque minuti dopo stavano entrando nel parcheggio della Roy Avenue.

Appena scesi dalla macchina un furgoncino blu si fermò a un duecento metri di distanza da loro e poco dopo il portellino si aprì e ne uscì una ragazza,alta e bionda.

Lisbon la squadrò attentamente,era sicura di averla già vista da qualche parte...dannata memoria...fu Van Pelt a rinfrescargliela

-Amanda Mcwilliam?- chiese stupita

Ecco chi era,giorni prima al C.B.I. era arrivato un fascicolo riguardante la scomparsa di una certa Amanda Mcwilliam,venticinque anni,cameriera in un Bistrot a Sacramento,avevano lavorato per giorni e giorni a quel caso mai avrebbero sospettato si trattasse di Red John.

La ragazza continuò ad avanzare e poco dopo si accorsero che dietro di lei c'era un uomo il cui viso era coperto dalla giovane e che la costringeva a muovere un passo dopo l' altro grazie ad una pistola puntatagli sulla schiena.

-Finalmente incontro tutta la squadra del C.B.I in persona- esclamò allegro l'uomo

-Però ci avete messo parecchio,io e Amy cominciavamo d annoiarci,vero tesoro?-

Contrariamente a tutti i pensieri e le supposizioni fatte dalla squadra la voce di John non era nulla di spaventoso anzi,era un po come una cantilena se non avessero conosciuto la personalità di quell'uomo e la sua indole ad uccidere si sarebbero perfino rilassati nel sentirla.

Intanto Amanda annuiva spaventata alla domanda del killer

-Bene ora cominciano i giochi- esclamò lui togliendo la sicura dalla pistola puntata contro la schiena della ragazza,che scoppiò a piangere,contemporaneamente tutti gli agenti presero in mano la loro pistola,meno che Patrick ma solo perché lui l'aveva sempre tenuta saldamente in mano

-Ehy ragazzi,piano,è così che ci si comporta con i vecchi amici?- domandò stupito lui,spostando la pistola e puntandola sulla tempia della vittima.

Teresa guardò attentamente la mano scoperta e si disse che se solo fosse riuscita a colpirla lui...

-No,ah ah,Tess non ci pensare neanche,non vorrai comportarti da bambina cattiva usando un trucchetto talmente subdolo,vero?- chiese John posando il volto sulla spalla della ragazza e sorridendo a Lisbon.

Capelli marroni e lisci,carnagione dorata il sorriso di uno a cui è appena stata raccontata una barzelletta,Red John sembrava un uomo dannatamante normale se non fosse stato per gli occhi: due pozzi di pece nera pieni di euforia ed isteria,gli occhi magnetici di un matto.

Teresa spalancò gli occhi :come aveva fatto?

-Oh già,le dovute spiegazioni,sono anche io un...com'è che chiamate Patrick voi?Ah,già un mentalista!Sisi anche io lo sono ora bisogna vedere chi è il più bravo però,-

E sorrise in direzione di Patrick,che per tutta risposta fece partire un colpo dalla sua pistola. Il vedere quegli occhi quel sorriso sadico e ricordare che era l'ultima cosa che avevano visto Angi e Charlotte lo aveva mandato fuori di testa.

Il colpo raggiunse con precisione estrema la mano dell'uomo che senza mollare la pistola lasciò andare la presa su Amanda che corse subito verso il C.B.I raggiunti Lisbon le disse di rifugiarsi subito in macchina e lei eseguì.

Intanto Red John aveva cominciato a sparare ,con la mano buona,colpi senza una meta precisa un po dove capitava,per tutta risposta gli agenti si erano rifugiati dietro qualsiasi cos avevano trovato cominciando a sparare a loro volta.

Cho dietro un cassonetto della raccolta differenziata,Rigsby e Van Pelt dietro dei bidoni per la benzina vuoti e Lisbon e Patrick dietro una macchina che sfortunatamente si trovava nel parcheggio.

Ormai l'unico rumore che si sentiva era quello delle pallottole che sferzavano l'aria,purtroppo erano troppo distanti e i colpi non riuscivano a mirare John.

-Jane?Jane che stai facendo?!Patrick no!- urlò Lisbon vedendo il suo consulente dagli occhi blu uscire dal nascondiglio per andare incontro al serial killer. Dopodichè fu tutta una questione di secondi.

Il colpo che partiva dalla pistola di Red John dritto verso Patrick.

Lisbon che uscì di corsa dal nascondiglio lanciandosi su Jane e buttandolo a terra prendendo il colpo destinato a lui.

Teresa che si accasciava sul cemento del parcheggio,il sangue che cominciava a fluire dalla ferita sul petto e Patrick che la guardava terrorizzato.

-Ma che peccato,pensavo di potermi divertire di più insieme a Tess,non pensi anche tu Patrick che sia davvero un peccato?- chiese Red John al consulente

Lui prese la pistola in mano e con rabbia vendetta e dolore dipinto negli occhi sparò un colpo diretto alla testa di John che ,colto alla sprovvista non riuscì a spostarsi facendosi trapassare il cranio dal proiettile e cadendo a terra come un pezzo degli scacchi sotto l'abile mossa di un giocatore.

Morto.

Patrick però non se ne interessò molto,appena vide che ormai era inoffensivo si chinò su Lisbon e cercò in tutti i modi di tamponare la ferita

-No,Lisbon,ti prego no,ti prego non lasciarmi anche tu. Lisbon...Teresa di prego resisti,ti prego- sussurrò piangendo.

Sentì in lontananza Cho che chiamava l'ambulanza ma tutto gli arrivava come ovattato mentre piangeva sui capelli della sua Tess.



POV Lisbon.


Aprì piano gli occhi e venni accecata da una luce bianca che mi costrinse subito a richiuderli

-Tess-

Sentii in lontananza qualcuno che mi chiamava,la voce arrivava ovattata ma era così bella e armoniosa,poi qualcuno mi prese la mano e la tirò un po in su.

Era un contatto così bello mi sembrò di stare in paradiso.

Oddio,non è che sono davvero morta e questo è il creatore che mi chiama?” pensai terrorizzata

No però!Dai morta senza neanche la soddisfazione di prendere a calci nel culo quel dannato consulente...ma che poi,perchè sono morta?” ricordai subito tutto,l'e-mail,l'abbraccio,il parcheggio,Amanda,Red John,gli spari,Patrick che usciva e John che mirava a lui,la dannata paura,la corsa poi il dolore del colpo che avevo preso e una voce che mi diceva di non andarmene,qualcosa che mi bagnava il viso ed i capelli,poi buio .

A tutti quei ricordi trattenni bruscamente il respiro e aprì di scatto gli occhi vedendo...dei ricci biondi e un paio di occhi blu che mi guardavano sorridendo

-Ben tornata tra noi- mi disse il mio consulente.


Fine POV Lisbon



Appena aprì gli occhi Teresa riconobbe una stanza d'ospedale e dei fiori sul comodino vicino a lei...ok non voglio prendere per il naso nessuno,appena aprì gli occhi Teresa vide il suo consulente preferito ,che per dirla proprio tutta era meravigliosamente sexy con quel camice dell'ospedale addosso,e continuò a vedere solo lui per altri cinque minuti...poi si accorse dell'ospedale e dei fiori.

-Buongiorno Jane,cos'è successo- chiese cercando di toccare con il braccio un punto sull test che le doleva particolarmente,ma il suo consulente la fermò.

-No,non toccarti,nella caduta hai sbattuto la testa e hanno dovuto metterti dei punti- le sorrise cordiale

Solo allora Teresa si accorse di avere due tubicini nelle narici che l'aiutavano a respirare,il petto fasciato da una benda,al braccio una flebo che le stava iniettando chissà cosa.

-E...Red John?- chiese titubante,ma meravigliosamente il viso di Patrick non venne oscurato da nessun ombra anzi,le sorrise radioso

-Morto,finalmente è morto-

-Oddio!Chi è stato?-

-Così mi offendi Lisbon ovviamente io!-

-E...ma...non ti hanno arrestato?- d'improvviso era diventata molto agitata

-No,era legittima difesa,basta vedere come ci ha conciati!-

-Si sa già chi è'?-

-Oh credo di si,la scientifica deve aver già consegnato i rapporti al C.B.I ma dato che siamo relegati in questo ospedale per i controlli non lo sappiamo,nessuno che conoscevamo comunque grazie al cielo-

-E Amanda?-

-è ferita e scossa ma sta bene,è in ospedale anche lei-

-Credo che prima o poi dovremo interrogarla...-

-Già-

Lisbon lo guardò di sottecchi -E tu come stai?- Jane capì che non si riferiva di certo alle ferite fisiche

-Bhè,sono felice di aver ricevuto vendetta ma...non so...ho come capito che questo non le farà tornare indietro,lo sapevo già ma averne la prova certa è molto...frustrante- Teresa riuscì a vedere di nuovo quell'ombra passare negli occhi del suo consulente e cercò di cambiare discorso

-E come stanno gli altri?-

-Bhè io e Cho ce la siamo cavata con qualche ferita e abrasione superficiale,Rigsby si è slogato una caviglia ma assolutamente niente di grave,la piccola Grace è stata colpita di striscio ad un braccio ma ormai sta bene,quella ridotta peggio come vedi sei tu,hai ferite causate della caduta e la pallottola che quel bastardo ti ha sparato poteva esserti fatale,era vicinissima al cuore e ai polmoni ma grazie al cielo non ha ferito gravemente nessuna vena o organo vitale ti hanno portata in sala operatoria d'urgenza ,hai però perso molto sangue,ti hanno fatto una trasfusione e sedata,stai dormendo da...quattro giorni circa-

-Oh. Wow-

-Già- disse lui e poi le prese una mano facendo arrossire Teresa

-Grazie- le disse poi,lei lo guardò

-Per cosa?- chiese confusa

-I medicinali ti rendono meno sveglia Lisbon- rise lui,stringendole maggiormente la mano -Di avermi salvato,quella pallottola era destinata a me e probabilmente sarebbe stata fatale invece tu mi hai salvato la vita-

-Oh,beh non c'è di che...dovere...anzi no,potevo pure lasciarti morire invece!Cosa diamine ti era venuto in mente idiota?!Se cercavi la morte bastava chiederlo a me,ero li pronta con la pistola in mano!- esclamò poi arrabbiata

-Ma non l'avresti mai fatto e poi io volevo uccidere John-

-Si che l'avrei fatto te lo assicuro-

-Lisbon sai benissimo che io ho il completo accesso sui tuoi pensieri,e so che non l'avresti fatto-

-Beh si vede che li hai letti male,i miei pensieri-

-Non lo faccio mai e comunque anche se l'avresti fatto ora non lo faresti più-

-Ah si?E perché scusa?-

-Perché quando qualcuno intercetta di propria volontà un colpo che ucciderebbe l'altro le loro vite si legano inesorabilmente e non si dividono più*- le sorrise sornione

Teresa lo guardò male,se solo avesse avuto un qualche materiale di cancelleria del C.B.I sotto le mani...

-Signor Jane deve venire a fare gli ultimi controlli-cinguettò un'infermiera entrando,era giovane e aveva i capelli marroni legati in una coda alta,molto magra ma con le forme al posto giusto persino il camice le stava meravigliosamente bene

-Oh signora Lisbon!-

-Signorina- la corresse Jane sorridendomi prima che potessi farlo io

-beh si insomma signorina Lisbon,vedo che si è svegliata,chiamo subito il medico-

Lisbon pensò che fosse troppo giovane per fare l'infermiera,doveva essere una tirocinante,beh restava il fatto che ci provava troppo con il suo consulente e appena si avvicinò lesse sul cartellino il nome

Katerine Harris. avrebbe indagato,magari avrebbe potuto farle passare un piccolo inferno penale se avesse scoperto qualche reatino anche molto piccolo nel sup fascicolo

Storse il naso quando prese sottobraccio Patrick e lo portò fuori dalla stanza parlandogli animatamente.

Chiusero la porta alle loro spalle

-Credo,Patrick Jane, che le nostre vite fossero unite già prima di quel colpo-sussurrò.


Note di fine capitolo :D

*Ragazze è una cosa completamente inventata,lo dico per assicurarmi di non avere sulla coscienza vite umane perché a qualche figliuola è venuta la brillante idea di sparare al fidanzato e poi correre per parare il colpo:NON LO FATE


Angolo autrice molto matta:

Buongiorno!!!Capitolino abbastanza  lungo.Beh non so se dobbiate abituarvici perché questo capitolo è stato davvero un parto!Le scene d'azione non fanno per me,mi vengono male e le trovo pure lunghe da scrivere.

Ora comincia una nuova vita per i nostri agenti preferiti! <3

La morte di John è parecchio scontata lo so ma non mi venivano proprio idee...Comunque anche se John è morto ho deciso di tenere i titoli comunque sul tema del rosso perché mi piace come idea...Bene ora tocca a voi,recensite!!! (no sul serio vi prego recensite =( )

Baci

Akiko_

Angolino recensioni e ringraziamenti:

Theresa_94 = Eh si,Jane e Lisbon fanno scintille e Patrick geloso :O__...Comunque grazie per la recensione,spero di non deluderti : ) Questo capitolo è più lungo

(Lo ammetto,ho aggiornato sopratutto perchè avevo paura della tua minaccia XD)

Grazie per aver recensito.

Ringrazio anche Martolilla96 che ha inserito la storia nelle seguite e anche chi si limita soltanto a leggere :D


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Capitolo 3
*** 2.Convalescenza ***


The Mentalist_2-Convalescenza

   Convalescenza


-Cosa?-chiese Lisbon stupita

-Mi dispiace signorina ma la ferita non è da sottovalutare-

-Si ma...quattro settimane?!-

-Dai Lisbon,pensale come delle meritate vacanze-le sorrise il consulente

-Vacanze?In un letto d'ospedale?!Se vuoi facciamo cambio- brontolò lei

-Dai su,verrò a trovarti tutti i giorni-

-A parte il fatto che non è di conforto,non ci credo-

-Ah no?- esclamò Patrick fingendosi offeso

-Per niente-

-Vedremo,Lisbon,vedremo-


1° GIORNO

-Senza di te non ci si diverte- le stava spiegando candidamente Jane.

Durante la sua assenza Cho aveva preso il comando della squadra ma sembrava che il consulente non fosse molto d'accordo.

-Cho è un grande ma dai!Non è affatto adeguato per fare il capo,è sempre serio-

-Jane è quello che deve essere un capo- sorrise Lisbon

-Bhè tu non sei così-borbottò lui

-Vuoi dirmi che non sono seria nel mio lavoro?- chiese Lisbon alzando le sopracciglia

-No,sei seria ma a volte scherzi,mi prendi in giro,dai il buonumore alla squadra,Cho invece è sempre zitto...credo che dovrò comportarmi peggio de solito per farlo smuovere un po'- esclamò ghignando

-Oddio povero Cho- lui sorrise

-Bhè si sta facendo tardi,io vado- si alzò dalla sedi le baciò la fronte e uscì dalla stanza. Grazie al cielo era sola in camera o qualcuno avrebbe pensato che stesse soffocando dalla colorazione del suo viso


4° GIORNO


-Van Pelt mi ha chiesto come stai?-

-Dille che mi annoio-

-Ma dai,un po di vita!Hai l'occasione di riposarti,cogli l'attimo-

Lei fece una smorfia -La vita sedentaria non fa per me,specialmente se imposta-

-Oh,ho notato,non perdi tempo per buttarti su una pallottola-

-Spiritoso,al lavoro come va?-

-Per ora nessun caso,tutto calmo e tranquillo,ma in ufficio c'è un caldo-

-Strano,siamo a Maggio,il caldo vero di solito inizia verso Giugno...- aggrottò la fronte

-Appunto- esclamò lui -figurati a Giugno,ci scioglieremo-

-Ma qui non c'è caldo-

-Si ma Tess,tu hai l'aria condizionata,noi in ufficio solo qualche ventilatore,pure vecchio e che s'inceppa ogni due per tre-

-Oh gia è vero-

-Signor Jane,l'orario di visite è finito,la signorina dovrebbe riposare- lo chiamò la tirocinante che l'aveva portato via il giorno del suo risveglio...Lisbon cominciava seriamente ad odiarla, riposare?Non riposava gia abbastanza?!

-Ok,a domani Tess-la baciò nuovamente ma stavolta sulla guancia

-Ciao- mentre stava per uscire gli urlò dietro-E piantala di chiamarmi Tess!-

Sentì una risata e quando la porta si chiuse sorrise con le guance ancora rosse


6° GIORNO


-Guarda un po chi ti ho portato- le sorrise il consulente facendo entrare i suoi tre sottoposti dalla porta.

-Ciao ragazzi,finalmente,non ne potevo più di interagire solo con quella stupida forma di vita- indicò col capo Patrick,che sorridendo all'infermiera che le stava iniettando dei farmaci nella flebo commentò

-Fa così per scena,in realtà mi adora-

Lisbon sbuffò un “Certo”

-Capo come stai?- chiese Grace sedendosi sulla sedia a fianco del letto e posando a terra la borsa

-Bene ragazzi state tranquilli,stavo bene tre giorni fa quando siete venuti e sto bene ora ma probabilmente uscirò pazza da questo letto se non mi fanno neanche mettere un piede a terra-

Kim si avvicinò al comodino sostituendo il mazzo di fiori di qualche giorno prima,ormai secchi,con uno nuovo di calle.

-Grazie-disse Lisbon,le calle non erano propio i suoi fiori preferiti,anzi,ma apprezzava molto il gesto della squadra

-Sai la vita senza di te al C.B.I parecchio noiosa,nessuno di noi ha il fegato e la pazienza di mettersi a discutere con Jane,e i vostri battibecchi erano rilassanti- mi informò Rigsby sorridendo

Rimasero a parlare per un'altra oretta poi se ne andarono tutti.



8° GIORNO


-Che leggi?-

-Oh,un libro che mi ha lasciato Van Pelt-

-Hmm...e di che parla?-

-Omicidi,crimini,storie d'amore...-

-Storie d'amore?Lisbon non pensavo leggessi queste cose- lei arrossì

-Guarda che sono anche io una donna-

-Oh lo so- sorrise lui

-Ah si,mi stavo dimenticando...non è che dopo o magari domani passeresti da casa e mi porteresti il mio pigiama?Questo camice comincia a darmi seriamente fastidio-

-Si signora,quale ti prendo?-

-Quella con la scritta Lisbon 99 per ora,ma credo che dovrai fare un bel po' di giri a casa mia-

-Tranquilla mi piacerà curiosare in casa tua- lei sgranò gli occhi

-Non ci provare neanche!-

-Perché Lisbon?C'è forse qualcosa che vuoi nascondermi?-

Teresa arrossì -No,certo che no,solo non mi va che metti mano nelle mie cose-

-Certo,bhè allora io vado,h no aspetta le chiavi di casa?-

-Come sensitivo non sei più un gran che...-

-Aspetta...sotto il vaso vero?-

-Ok,hai vinto-

-Non c'è bisogno di ricordarmi quanto sono bravo,tranquilla,notte Tess- marcò bene l'ultima parola

-Egocentrico,notte Pat- contrattaccò lei

Lui rise -Pat! Volte non so proprio dove le prendi-

-Me le sogno di notte-

-Awww allora mi sogni!-

-Sparisci va-



10° giorno


-Sei andato a fare il test per l' alzheimer-

-Lisbon solo perché ieri mi sono dimenticato la tua maglia non vuol dire che io abbia una malattia al cervello-

-No infatti ne hai più di una,mi hai portato la maglia?-

-Si,e ti prego anche di cambiare posto a quelle chiavi,non riesco a capire come mai dei ladri non ti abbiano ancora presa di mira-

-Forse perché ho circa tre o quattro pistole in casa?- chiese lei fingendo di pensarci

-Si,sarà per quello,dove metto a maglia?-

-Passa- Teresa allungò la mano afferrando la maglia e poggiandola ai piedi del letto

-Allora,al C.B.I come va?-

-Sempre la stessa storia: Chiamata,morto,io lo annuso,gli altri indagano,io offendo persone importanti,gli altri stanno ancora indagando,io so chi è il colpevole e lo dico a Cho,loro lo interrogano,io avevo ragione e loro lo mettono in carcere-

-Bene,dimmi che non stai facendo impazzire Cho ti prego-

-Non sto facendo impazzire Cho- sorrise lui

Teresa lo squadrò -Mi stai mentendo!-


-No,tu mi hai detto di dirlo e io l'ho detto-

-Ma che imbecille!-

-Ehy così mi offendi,diciamo che più che Cho sto facendo impazzire Torrealta,continua a dire che non vede l'ora che torni-

-Oddio povero Cho e povera Higtower-

-Povero me invece!Cho non mi lascia più sdraiare sul divano del tuo ufficio io mi rilasso li,e poi quando litigo con Elvis ora non so più dove andare!-

-Povero- disse lei fingendosi dispiaciuta

-Infatti,comunque per qualche giorno non potrò venire a trovarti-

-Perché?-

-Andiamo in missione sotto copertura,forse qualche volta potrà venire la piccola Grace,lei non viene-

-Oh,ok...-

-Non preoccuparti quando esci da qui mi farò perdonare-

-Di cosa?-

-Di averti fatto sentire la mia mancanza-

-Ma che scemo!- alzò gli occhi al cielo Lisbon

-Lo so,allora io vado eh-

-Ciao- dopo un' altro bacio sulla guancia,ormai consuetudine in quei giorni,lasciò la stanza.

Teresa si lasciò cadere sui cuscini...ok le sarebbe mancato



14° GIORNO


-Ehy capo!- Grace entrò nella stanza sorridendo -Come va?

-Ciao Grace,bene grazie,fortuna che sei venuta,cominciavo ad annoiarmi-

-Lo so scusa,è che al C.B.I c'è un sacco di lavoro arretrato ma annoiandoti sei riuscita a finire il libro?-

-Si,era davvero molto carino-

-Bene mi fa piacere,Cho Rigsby e Jane sono partiti sa-

-Si,Patrick me l'ha detto- Grace la guardò

-Patrick?Da quando lo chiami Patrick?- Teresa arrossì

-Bhe...io...non è che...lo so che stai pensando a...ma...no...non è quello... e...-

-Teresa è una bella cosa- le sorrise prendendole la mano -Insomma in centrale un po' tutti avevamo capito che tra voi,si bhè hai capito...a parte Rigsby che ha scommesso con Cho...-

-Grace?-

-Si?-

-Io e Pat...Jane Non.Stiamo.Insieme- chiarì chiudendo gli occhi e respirando a fondo per calmarsi -E su cosa diamine hanno scommesso Cho e Rigsby?-

-Oddio,lo sapevo,ho parlato troppo,i miei lo dicevano sempre “Grace non tirare conclusioni affrettate” dicevano e anche “Grace tu parli senza pensare” e avevano ragione,oh che stupida davvero Teresa mi dispiace io-

-Grace!-

-Si?-

-Grace basta ho capito,io ti ho chiesto su cosa scommettono Cho e Rigsby-

-Bhè...loro...insomma si...- la guardò con occhi colpevoli -Bhè Cho ha detto che tu e Jane finite a letto prima della fine di quest'anno mentre Rigsby dice non prima di altri tre anni hanno scommesso cinquanta dollari-

Lisbon dopo l'iniziale stupore getto la testa all'indietro e cominciò a ridere,stupendo Grace

-Cioè voi scommettete sulla vita sessuale mia e di Patrick?!?- rise ancora

-Loro,non io...e perché ridi?- era sempre più sconvolta dalla reazione del suo capo

-Perché è divertente immaginare Rigsby e Cho che ci guardano per capire chi vincerà,Cho poi...- scosse la testa divertita

-Ah e io che pensavo li avresti licenziati!-

-Naa,licenziarli sarebbe troppo comodo,li torturerò con un po di straordinari-

-Ora ti riconosco- esclamò Van Pelt alzando la mano e schioccando un cinque su quella di Lisbon.





26° GIORNO

Pov Lisbon


Odio Patrick Jane,odio quella bionda canaglia irritante,lo odio.

Cosa aveva promesso lui?Ti verrò a trovare tutti i giorni,non ci credi? Vedremo.

E infatti si è visto!Dato che quei tre sono andati in copertura e Grace è sepolta dalle scartoffie nessuno mi viene più a trovare da giorni ormai,e io mi annoio a morte.

In più sono anche preoccupata,la missione sotto copertura sta durando più del previsto. Quanto vorrei essere la con loro.Con lui.

Non lo dico a nessuno ma mi preoccupo sempre troppo per Patrick,anche per gli atri mi preoccupo ma per lui è diverso.

Quando non so dov'è cosa fa,se sta bene,se è in pericolo,se gli manca qualcosa,se ha bisogno di qualcuno con cui parlare sto in ansia e niente riesce a tranquillizzarmi.

In più dopo che Grace mi ha confessato che molte volte ,dopo la morte di Red John e il mio ricovero, lui si siede sul divano con una tazza di thè caldo tra le mani e fissa un punto imprecisato della stanza,sta in silenzio per delle ore poi si porta la tazza alle labbra e sentendo che il thé è ormai gelido va in cucina con la faccia disgustata e lo rovescia nel lavandino.

Dio,chissa cosa gli prende,non vedo l'ora di uscire da qui e potergli stare di nuovo vicino.

28° GIORNO

Pov Esterno


-Bene,signorina Lisbon lei ufficialmente dimessa- sentenziò il medico sorridendole

-Oh,finalmente!- esultò lei stringendo la mano al primario e prendendo la sua borsa di vestiti ,fatti portare da Grace nei giorni precedenti, la stessa grace che l'aspettava fuori dall'edificio attendendola con un grande sorriso.

-Sono così felice che tu stia di nuovo bene Tess-

-Anche io Grace e grazie ancora per la compagnia in questi giorni- le disse abbracciandola

-Ma ti pare?Comunque guarda un po' chi ti ho portato...- esclamò lei scostandosi

Da un' angolino spuntarono Cho,Rigsby e Jane tutti e tre sorridenti

-Bentornata- le disse Cho

-è bello riaverla con noi capo- sorrise Rigsby

-Ma lo sai che le giornate al C.B.I sono tremendamente lunghe e noiose senza qualcuno a cui rompere?- le rivelò Jane abbracciandola e lasciando la povera Tess,doveva ammetterlo, senza fiato

-Come se a noi non avessi rotto!- esclamò Cho

-Infatti- concordò Rigsby

-Ma voi non siete divertenti-gli fece la linguaccia Jane

-Si Jane,lo sappiamo che te le fai solo con il capo- gli fece l'occhiolino Rigsby

Lisbon arrossì mentre Jane sorrise

-E chiamami scemo.Comunque Rigsbuccio se è un modo per richiedere attenzioni potevi dirlo subito!- esclamò prendendolo in giro e lanciandosi sopra Wayne cercando di dargli un bacio sulla guancia

-Jane!Jane togliti!-

Risero tutti ma Teresa aveva in realtà un grande dubbio...Patrick non aveva negato l'affermazione di Rigsby...questo voleva forse dire qualcosa?Le guance le se imporporarono nuovamente e decise di non pensarci mentre si avviava con il suo team verso la macchina,aveva insistito per tornare subito al C.B.I ad informare Higtower,ora era di nuovo lei il capo della sua squadra.




Angolino autrice:

Ah,che dire,mi sono tolta un peso con questo capitolo,insomma scrivere di una Tess convalescente che deve stare ferma tutto il giorno e non può fare niente per impedirlo non è facile e sinceramente questo chappy mi piace proprio poco poco poco ma devo pubblicarlo e quindi lo faccio,ah già scusate per l'attesa...comunque passiamo alle vostre meravigliose recensioni : )

Theresa_94 =Eh si,John è proprio andato,sono contenta che ti sia piaciuta la scena perchè io ero proprio in dubbio,la povera Tess è stata quella che ci ha rimesso di più si : ( Quell'infermiera l'ho creata apposta per farsi odiare e infatti anche in questo capitolo...si a odiare!Le tue minacce mi mettono sempre più paura XD. Spero di non verti deluso,alla prossima : )

Mici 71 = Grazie per averla messa nelle suguite : )Lo so la morte di Jonh è MOLTO scontta ma volevo buttarlo fuori dalle scatole e le scene d'azione non vanno molto d'accordo con me per i momenti Jisbon non mi esprimo ancora...ti dico solo che anche io sono una gran romanticona ; ) ( Anche se magari vi tiro un colpo basso e faccio mettere la nostra Lisbon con Rigsby...chissà,chi vivrà vedrà ) Grazie per la recensione : )



larettakill :Eh si quell'infermiera è proprio una rompiscatole U.U infermiera: Mi hai creata tu! Io:Ma sei rompiscatole : P

Come già ho detto le scene d'azione non fanno per me mi dispiace m proprio no e comunque vedremo magari riusciamo a far saltare fuori qualche reato anche piccolo piccolo,grazie mille per aver recensito : )


Ringrazio anche: Keite che ha aggiunto la storia tra le preferite,Kira988 che l'ha aggiunta nelle ricordate e Ainwen fras e mici 71 che l'hanno inserita nelle seguite : )

Grazie Mille spero di non aver deluso nessuno e se l'ho fatto ditemelo che provvederò a rimediare per quel che posso.

Bene adesso la parola a spetta a voi,recensite!


AKIKO__

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Capitolo 4
*** 3.Red Kisses ***


The mentalist_3-Red kisses Nvu

Red Kisses


Era quasi passato un mese da quando era ufficialmente rientrata in servizio,un mese di fascicoli da compilare ,di omicidi da risolvere e di Jane da tenere a bada.

Oddio!No,non c'era nessun Jane da tenere a bada!Jane non combinava più guai da quasi un mese!

-Sta male- asserì Rigsby guardando il suo toast

-Anche secondo me- concordò Grace

Lisbon li guardò corrucciata,li aveva richiamati tutti e tre nel suo ufficio per parlarne,nessuno ci vedeva chiaro in questa storia.

-Sta male da un mese?- chiese Teresa scettica

-Che abbia imparato a rispettare le regole?- chiese Grace trovando l'approvazione di Rigsby

-Ma sapete che stiamo parlando di Jane o no?- chiese Cho allucinato

Lisbon lo ringraziò mentalmente,sembrava l'unico suo sottoposto ancora sano di mente

-Secondo me si è preoccupato per Lisbon,si sente in colpa per quello che è successo e dato che è stata in ospedale ora non vuole farle fare gli straordinari-

Ok,scherzava,anche Cho era impazzito .Jane che sacrificava la sua natura schietta impicciona e rompiscatole per lei?Che idee che venivano al suo team!

-Ma dai Cho!Non lo farebbe mai,e non di certo per me-

Grace alzò lo sguardo maliziosa,sapeva che stava ripensando alla conversazione in ospedale,Cho la guardò come si guardano i bambini di quattro anni che non capiscono un qualcosa di elementare e Rigsby...bé Wayne spostava lo sguardo dal toast a Van Pelt senza sapere chi guardare più a lungo e con più adorazione .Ma in fondo l'aveva sempre saputo,Rigsby era l'ingenuo della squadra,tutti erano esasperati ma allo stesso tempo inteneriti del suo modo di fare quindi non si stupì della sua (non)reazione.

-Ah,io vado a chiederlo direttamente a Patrick- si alzò e uscì il più velocemente possibile dall'ufficio

Grace,Kim e addirittura Rigsby alzarono la testa e si guardarono

-Patrick?!- chiese poi Wayne allibito,Van Pelt e Cho si guardarono sorridendo sotto i baffi

-Rigsby?- chiamò poi Kim

-Si?-

-Angolo scommesse su- gli disse uscendo dall'ufficio seguito a ruota da Rigsby,non vedeva l'ora di recuperare quei cento dollari che aveva dato a Cho.


oOoOoOo


Seduto vicino alla finestra guardava il sole scivolare su Sacramento espandendo i suoi rflessi,gli piaceva sedersi ed ammirare la città,lo aiutava a pensare.

Vide una famiglia passare per la strada,mamma papà e due bambini.

Lei era piccola,magra con i capelli neri e lisci lasciati liberi di correre sulle spalle,lui più alto i capelli ricci e biondi come il bambino che gli camminava a fianco,e poi una bimba in braccio alla mamma,non aveva più di tre quattro anni,i capelli lisci e neri un visino grazioso e sorridente,la fotocopia della mamma. Sorrise.

Una famiglia felice insomma,guardandoli bene si rese conto che somigliavano terribilmente a lui e Lisbon.

Non devo pensare a queste cose” scosse la testa

Si va bé,allora non pensarci,tanto fanno parte della tua vita queste cose” sorrise

Ehy coscienza!Sei tornata!”

Purtroppo non me ne vado mai”

Che c'è,non ti piace essere la mia coscienza?”

No. A chi piacerebbe essere la coscienza di un cretino?”

La smetti di insultarmi?”

La smetterò quando farai discorsi sensati”

Senti non posso permettermi di affezionarmi troppo”

E perché mai?Ormai John è morto,non corri più alcun pericolo”

Ho vissuto di vendetta per troppo tempo non sono l'uomo giusto per lei,non ho niente da offrirle”

Ancora non capisci che tutto quello che cerca è amore?”

Ma io...io non l'amo”

Sono la tua coscienza Jane,non puoi mentirmi” sorrise

A volte odio avere una coscienza” si alzò e si buttò di peso sul letto malconcio sdraiandosi e facendolo scricchiolare

Di cos'hai paura Patrick?” sospirò

Di tutto. Di farla soffrire,di non essere abbastanza per lei,di non poterle darle tutto ciò che chiede,di tradire la memoria di mia moglie e della mia bambina,di...di aver aspettato troppo a lungo,magari lei non mi ha aspettato...”

Uno,non la faresti soffrire,due, lei non pretende nulla da te non l'ha mai fatto,tre,ti ho già detto che lei chiede soltanto un po' d'amore,quattro,Angela e Charlotte sarebbero felici per te,e Teresa sai che non cercherebbe mai di insidiare il posto riservato a loro nel tuo cuore,cinque,ecco questo potrebbe essere un problema...”

L'uomo che si era perso nelle dolci rassicurazioni a quella rivelazione si alzò di scatto “Come?”

Bé guarda fuori dalla finestra”

Lui si avvicinò lentamente alla finestra. La notò subito,difficile non farlo,una Ferrari gialla parcheggiata vicino alle porte del C.B.I.


OooOoOo




Non aveva trovato Patrick nel bullpen e si era quindi decisa a salire le scale per raggiungere la sua soffitta ma non era riuscita a sorpassare neanche il primo gradino,una voce l'aveva bloccata prima.

-Teresa- si voltò con il sorriso sul volto,stava pensando ad una battuta di Jane,che le si gelò quando vide Walter Mashburn davanti a se.

-W-Walter...che ci fai tu qui?- lui si avvicinò

-Che c'è non sei felice di vedermi?Eppure il nostro ultimo incontro mi sembrava essere andato piuttosto bene-sorrise malizioso,Lisbon arrossì.

-Ehy,Tess- le sventolò una mano davanti al viso -non mi abbracci?- le chiese allargando le braccia,lei timidamente avanzò e si sentì avvolgere dal corpo dell'uomo,il volto premuto sul maglione inspirando il suo profumo identico all'ultima volta che l'aveva incontrato.

Alzò un po' il volto e vide,oltre la sua squadra,Jane che guardava Walter male,ma male davvero. Si schiarì a voce arrossendo e si allontanò,non con poca difficoltà,dall'uomo.

-Ciao ragazzi,ci si rivede!- salutò la squadra

-Ragazzi,tornate al lavoro,forza- imperò Lisbon,ancora rossa

Van Pelt se ne andò guardando preoccupata Jane,Rigsby sembrava essersi già dimenticato di tutto e Cho fece finta di non aver visto niente.

Jane,invece,rimase fermo a guardarli.

-Bé io ero venuto solo a salutare ora...vado...ciao Lisbon- si chinò e le sfiorò le labbra,avvampò

-Jane- fece un gesto con la mano e usci dal C.B.I voltandosi solo per sorriderle un'ultima volta.

-Lisbon- la chiamò Patrick in tono duro

-Si?- domandò con un filo di voce e doveva ammetterlo,impaurita

-Nel tuo ufficio,subito- Teresa,pur essendo stranita insomma tra i due il capo era lei,ubbidì

Filò nel ufficio seguita a ruota da Jane che appena entrato sbatté la porta facendola tremare e abbassò le veneziane,poi si voltò a guardarla sembrava,arrabbiato,si.

-J-Jane?-

-Teresa cosa ci faceva Mashburn qui?!- le chiese spingendola verso la sedia

-E io che ne so?- chiese Lisbon,sedendosi sulla sedia

-E perché ti stava abbracciando?- chiese facendosi più vicino

-Ma cos'è un interrogatorio?- lui alzò le spalle,ero tornato difficile da tradurre,troppo bravo a nascondere le sue emozioni. Era incredibile come cambiasse rapidamente atteggiamento

-Ti ha baciata- le disse rialzandosi e sorridendo strafottente

Teresa arrossì -Non mi ha baciata proprio baciata era...bé...-

-Ti ha baciata- le ripeté lui e la guardò intensamente.

Lisbon non capiva poi guardandolo meglio afferrò e si avvicinò al volto dell'uomo

-Esci dalla mia testa Patrick!- gli intimò

Lui sorridendo si fece più vicino -Non mi occorre entrare,te l'ho sempre detto è la tua mente che urla,per farsi sentire. Quindi non ti ha baciata?-

-Ancora?No!-

-Quindi tu non consideri quello un bacio-

Si avvicinò ancora di più,ormai Lisbon non respirava e non riusciva a non far saettare gli occhi dalle sue iridi azzurro cielo alle sue labbra perfette.

-Teresa,Teresa,Teresa- il suo fiato le arrivò dritto sulle labbra mandandola ufficialmente in tilt

-Teresa pensa meglio alle cose che dici in futuro-annullò la distanza tra loro,ma non fu un bacio vero e proprio,fu più che altro uno sfiorarsi di labbra,quelle di Lisbon che fremevano e agognavano qualcosa di più mentre quelle di Patrick che fredde ma passionali e continuavano a infondere quella lenta e dolcissima tortura.

Lei aveva chiuso gli occhi appena aveva avvertito l'avvicinarsi di quel contatto ma avrebbe scommesso che lui gli aveva tenuti aperti pronto a captare qualsiasi segno che la tradisse. Ma c'era davvero bisogno di captarli?Non era abbastanza ovvio il messaggio che il suo corpo regalava?

Per questo si stupì quando socchiudendo gli occhi vide quelli di Jane chiusi,la cosa non seppe spiegarsi perchè la emozionò così tanto da pensare di approfondire il bacio...e l'avrebbe fatto se non fosse stato per il suo dannato cellulare.

-Lisbon?-rispose guardando Jane che intanto aveva aperto gli occhi stralunato.

Si accorse che Teresa diventava più rossa di quanto non fosse già e pensò di aver purtroppo capito chi parlava dall'altro capo del telefono,e infatti...

-Oh,una cena di beneficenza...si bé ora chiedo...ok,si,si ci sentiamo Walter,a dopo- chiuse la telefonata senza smettere di guardarlo.

-Mashburn ha chiesto se siamo disposti a fargli compagnia in una pallosissima serata di beneficenza,testuali parole-

-Oh,divertente,io ci sto!Magari potrei fare di nuovo un altro dei miei trucchetti di magia,vado a chiedere agli altri se vengono...Lisbon dai non guardarmi così in fondo l'hai detto tu che non era un bacio- le sorrise ed uscì dall'ufficio,lo aveva molto irritato il comportamento di Mashburn quella mattina ed il fatto che Teresa lo lasciasse fare,aveva deciso quindi di farla un po impazzire prima di dirle davvero ciò che sentiva. Anche se quello sfiorarsi aveva mandato in tilt anche lui. Si leccò le labbra per sentire ancora un po quell'aroma di caffè e cannella.

Sperò con tutto il cuore che riuscisse a farla impazzire velocemente perché altrimenti sarebbe impazzito lui,si diresse con le mani nelle tasche verso il bullpen dove la proposta della serata di beneficenza trovò l'accoglienza di tutti,era sempre bello avere una serata da passare in compagnia senza pensare ad omicidi ed orrori vari,poi tornò in soffitta a pensare a lei,alla sua Lisbon.

Se proprio cotto”

Eh,si coscienza,mi sa che hai ragione...secondo te quella famiglia prima...era frutto della mia fantasia?”

Può darsi”

Cioè?”

Senti,io sono te,so le cose che sai tu,non sono un veggente o un sensitivo”

Sorrise “I sensitivi non esistono coscienza”

Lo so”.



Angolino mio:

Ok,Walter è tornato facciamo un'ola a Walter?*Olè* Si io adoro Mashburn,non quanto Janeninno bello ma è l'unico che riesce a fare smuovere quei due quindi Viva Walter!!!!

Bene d'ora in poi alle recensioni rispondo con dei messaggi personali.

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito che mi hanno inserito nelle seguite e spero che questo capitolo vi piaccia.

A presto(dai questa volta ho aggiornato presto : D )

Akiko__

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Capitolo 5
*** 4.Tanta fatica per niente ***


The Mentalist_4-Tanta fatica per niente Nvu

Tanta fatica per niente


-Io non indosserò questo coso Grace-

Teresa Lisbon e Grace Van Pelt si stavano preparando ,in casa di quest'ultima, per la serata di beneficenza di Mashburn ma nessuna delle due era molto contenta di andare.

Grace non si trovava a suo agio tra signori ricchi e “senza la consapevolezza delle tradizioni e delle virtù”,come amava definirli lei e Lisbon non aveva semplicemente voglia,sopratutto dopo quello che (non)era successo con Patrick.

Ma ormai dovevano andare avevano accettato senza pensare alle conseguenze.

-Teresa è bello invece- le disse Grace guardando il vestito nella scatola

-Ma non fa per me...non posso venire in t-shirt e jeans?- chiese imbronciata

-Non credo...senti io vado in bagno,ne ho un altro appena dopo la cucina,se vuoi puoi anche lavarti , trovi tutto dentro- le sorrise

-Grazie Grace-

Entrò nel bagno,una stanzetta quadrata abbastanza grande con il pavimento di marmo bianco e le pareti ricoperte di piastrelle color avorio,vasca,lavabo e sanitari in porcellana,uno specchio ovale e un piccolo armadietto contenente trucchi,asciugamani,shampoo,balsami e tutto l'occorrente per rendere un bagno più che abitabile.

In più era tutto pulitissimo,sapeva che Grace aveva uno spiccato senso per l'ordine,la precisione e i dettagli ma quel bagno sembrava davvero non essere mai stato usato.

Era entrata con l'idea di un doccia veloce ma la sola vista di quella vasca le fece rivedere i suoi piani,era stata troppo occupata nell'ultimo periodo e rimpiangeva i lunghi bagni che aveva sostituito con docce veloci e poco rilassanti. Aprì quindi l'acqua e la vasca cominciò a riempirsi,fece cadere qualche goccia di un sapone alla cannella,lo stesso che usava lei e che aveva costretto Grace a comprare dicendole che era meraviglioso,nella vasca e si inginocchiò a guardare la schiuma formarsi giocando di tanto in tanto con le bollicine.

Lo faceva spesso da bambina,la rilassava.

Quando decise che l'acqua era sufficiente si spogliò e si immerse nel liquido,sentì subito i muscoli rilassarsi e l'aroma di cannella invaderle le narici e cullandola dolcemente. Si lavò lentamente,e insaponò i capelli con uno shampoo al cacao che aveva trovato nell'armadio.

Uscì di malavoglia e le sembrò di sentire un rumore ma non ci fece caso pensando fosse lo scarico dell'acqua,avrebbe voluto passare più tempo li dentro e si avvolse con un asciugamano, che le arrivava poco oltre il sedere e si asciugò i capelli,sentì delle voci e pensò che Grace si fosse messa a guardare la televisione.

Guardandosi in giro notò di aver dimenticato il vestito in salotto e non si fece problemi ad uscire dal bagno ancora leggermente bagnata e con quel misero pezzo di stoffa a coprirla,in fondo in casa c'era solo Van Pelt.

Aprì la porta e fece qualche passo avanti fino raggiungere la sala poi si guardò in torno cercando il vestito

-Grace sai dov'è finito il mio...- si bloccò alzando gli occhi e incontrandone un paio di marroni e altri azzurri.

Wayne e Patrick la stavano fissando con la bocca leggermente spalancata.

-vestito?- esalò con un flebile suono,sentendo le guance andare a fuoco

In quel momento Grace uscì dalla cucina un asciugamano in testa a mo di turbante e una felpa accompagnata da jeans.Due tazze fumanti in mano

Lisbon impiegò poco a capire cos'era accaduto.Grace era in bagno e aveva sentito quel rumore che lei aveva identificato come lo scarico,aveva intuito si trattasse di qualcuno che bussava ed era andata ad aprire,ma lei aveva avuto l decenza di mettersi qualcosa addosso.

La sua sottoposta appena la vite scaraventò le tazze nelle mani dei due uomini e li fece voltare urlando.

-Giratevi!Giratevi immediatamente!Oddio che situazione- si voltò poi verso Teresa -Scusa,avrei dovuto avvertirti- si morse il labbro inferiore

-No sono stta io che... insomma non dovevo uscire così...- abbassò lo sguardo ancora rossa

-No no Teresa,così vai più che bene,secondo me possiamo pure partire e andare così alla festa -sentì la voce di Jane sopraggiungere e quello addizionato al ricordo del (non)bacio la fece infuriare. Ma come diamine si permetteva?!?

-Ora lo picchio giuro che lo uccido!- fece per andare verso il consulente ma il braccio di Grace la trattenne

-Tess,forse è meglio se lo picchi dopo da vestita eh?- le chiese sorridendole

-Hm- borbottò lei guardando adirata la schiena del suo consulente -Si,forse hai ragione...hai idea di dov'è il mio vestito?- chiese poi

-Oh si li ho portati di la,sai i maschietti non devono vederli prima del tempo-

-Grace non ci stiamo sposando...-

-Oh ma è divertente lo stesso!-esclamò lei eccitata

-Ma da quando quei due ci accompagnano?-

-Me l'ha chiesto Jane oggi e io ho detto di si...ho forse fatto male?Pensavo ti facesse piacere...insomma alla fine è solo Jane- mi sorrise

-Si,si,tranquilla- disse riprendendosi il vestito – è solo Jane- sussurrò chiudendo la porta del bagno dietro di se.

Cominciò a prepararsi, arricciò leggermente la lunghezza dei capelli e si truccò un po' gli occhi e le labbra,poi infilò il vestito,carino,senza spalline,nero fino sotto il seno e poi beige con una gonna irregolare e uno spacco.

Ai piedi delle scarpe nere e glitterate abbastanza alte,avrebbe fatto causa a quel Mashburn,si sarebbe sicuramente rotta qualcosa cadendo da quei trampoli,prese anche una piccola borsa nera che stava nella scatola e l'aprì ,per infilare dentro portafogli,cellulare e distintivo...non si può mai sapere cosa potrebbe succedere,ma si ritrovò davanti ad un foglietto di carta ripiegato con cura,lo aprì curiosa

Ciao cara,credo tu abbia capito chi sono...bè per evitare equivoci spiacevoli sono Walter,spero tu abbia apprezzato il regalo che ti ho fatto e spero che anche a Grace sia piaciuto,già t'immagino con quel vestito,sei splendida anche con i vestiti normali figurati così,vi aspetto nel giardino di casa mia vicino alla piscina,arriva presto tesoro,già mi manchi,tuo Walter.



Boccheggiò,cara?tesoro?!mio?!?

è impazzito” concluse,uscì dal bagno e camminò traballando fino al salotto dove trovò Grace già pronta in un bel vestitino verde che le arrivava poco sopra le ginocchia,con uno scollo a v,stretto sui fianchi per poi ricadere più ampio sulle gambe,delle scarpe verde scuro abbinate alla borsetta che aveva in mano,anche lei aveva arricciato leggermente i capelli sulle punte.

-Wow- Patrick fu il primo a vederla e quando si lasciò sfuggire quel commento lo inceneri con lo sguardo

-Non corro a picchiarti solo perché potrei scivolare dai trampoli e ammazzarmi – gli disse

-Teresa stai davvero molto bene- le sorrise la rossa mentre Wayne annuiva e Jane la guardava con la bocca leggermente aperta

-Grazie...Grace hai ricevuto anche tu una lettera?- chiese poi facendo vedere il foglio alla ragazza che aggrottò la fronte -No,che c'è scritto?- Lisbon le passò il foglio e poi andò a sedersi sul divano per agganciare i laccetti delle scarpe.

Quando tornò notò che tutti avevano letto il bigliettino,e forse non era stata una mossa furba,pensava che quelle frasi non avrebbero scatenato niente ma...

-Io l'ammazzò- ringhiò Jane

-Che?- chiese Lisbon quasi strozzandosi con la saliva

-Non può pretendere di giocare con te poi lasciati qui per mesi e dopo pretendere di chiamarti...tesoro- sputò a fatica l'ultima parola

-Eddai Jane,non fare il gelosone- lo riprese Rigsby sorridendo

-Non sono geloso- gli rispose il consulente

-Ah no?- ecco ci mancava solo che Grace si unisse al gioco!

-No- ma sembrava meno convinto di prima

Lisbon decise di prendere il controllo della situazione -Andiamo?- chiese

-Si,andiamo- rispose Jane desiderando cambiare discorso

Wayne porse il braccio a Grace e lei accettò con un sorriso ,da quando il suo futuro marito si era scoperto essere un complice di Red John e lei stessa insieme ad Hightower gli aveva sparato si era riavvicinata molto a Wayne...Teresa si ritrovò a sospettare andassero ancora a letto insieme.

Patrick le se avvicinò offrendole a sua volta il braccio,sorrideva era più sereno di prima, lei accettò titubante

-Se stai pensando che quei due vanno di nuovo a letto insieme bè Teresa hai ragione-

-Cosa?!Sul serio?- chiese lei,oddio questo si era un problema

-Si,ma abbassa la voce che se no ci sentono- ridacchiò lui della sua espressione

-Ma avevano chiuso Rigsby sembrava essersi innamorato di quella ragazza...-

-Ah,non si sono mai scordati,sotto sotto l'hanno sempre saputo tutti che srebbero ritornati insieme...a parte tu ovvio...-

lei lo guardò male e lui rise di nuovo

-Simpatico- commentò sarcasticamente lei

-Lo so-

Salirono sull'auto di Jane e stavolta non poté fare niente se non sedersi dietro con la rossa e lasciare il comando del veicolo al consulente

-E meraviglioso prendere in mano un volante senza sentire la tua voce che mi urla dietro Teresa!- esclamò lui tutto soddisfatto girando le chiavi e avviando la macchina

-Giuro che se superi i limiti di velocità ti faccio io stessa la multa!-ringhiò lei

Patrick sbiancò e si voltò verso Rigsby -Può farlo?- chiese

-Oh credo di si...- rispose lui sorridendo

Non seppe se per la sua minaccia o altro ma quella volta Patrick Jane rispettò tutti i limiti di velocità.

E arrivarono in ritardo.

-Non starò mai più alle tue regole!hai visto cos'è successo?!-

-Patrick siamo solo arrivati in ritardo non è la fine del mondo- ridacchiò lei,proprio lui parlava che al lavoro arrivava sempre all'ora della pausa pranzo.

-Ma il lavoro è lavoro questa è una festa!- sorrise lui sotto i baffi mentre la vedeva diventare rossa dalla rabbia,sapeva che odiava quando entrava nella sua testa.

Entrarono nell'enorme giardino,parcheggiarono e scesero dirigendosi verso la piscina. Per colpa della maledetta ghiaia sparsa per terra Teresa fu costretta,come Grace con Rigsby,a cercare il braccio di Jane ed appoggiarcisi per non cadere.

-Aww,Tessi lo sapevo che non potevi stare più di qualche minuto senza toccarmi!- le disse lui passandole una mano intorno alla vita per aiutarla a sorreggersi meglio e lei per quanto imbarazzata dovette arrendersi e optare per una camminata sicura e più o meno comoda lasciando da parte le guance in fiamme.

-Devi ricordarmi di uccidere Mashburn quando lo vedo...- disse a Jane che ridacchiò e poi disse:

-Te lo ricorderò molto volentieri ma vorrei che tu lasciassi l'onore a me-

-Ma perché ce l'hai tanto con lui?-

-Perché crede di essere l'uomo perfetto per te e invece non è così-

-Ah no?E chi lo dice?-

-Ma dai Teresa,lui non è l'uomo per te...l'unica cosa che ha dell'uomo che sogni è che è un bastardo egoista-

-Io non sogno un bastardo egoista!- mentì lei

-Si invece,vuoi un uomo romantico si ma irraggiungibile,con un alone di mistero intorno,e l'unico alone che aleggia intorno a Mashburn e quello della sua eau de toilette ,poi il tuo uomo deve essere affidabile devi avere la sicurezza che non ti tradirà con la prima che passa,poi ti piace che sia...- la guardò attentamente negli occhi -possessivo- dichiarò poi

-Ti piace che provi una leggera gelosia verso di te,devi sentirti...marcata?Si marcata ti piace sapere che lui è tuo e tu sei sua.-

Teresa lo guardò con gli occhi sgranati,ma come diavolo faceva?!?Quella era la perfetta descrizione dell'uomo che avrebbe desiderato...

-Lo so sono molto bravo- sorrise lui,decifrando i suoi pensieri

Lei borbottò qualcosa di incomprensibile e continuarono a camminare fino che non raggiunsero Walter.

-Oh siete arrivati,pensavo che solo Cho sarebbe venuto- disse sorridendo e indicando l'orientale che parlava con Hightower e un'altra ospite mentre mangiavano degli stuzzichini e bevevano quello che sembrava vino bianco da dei calici.

-Tessi sei...meravigliosa- le disse poi avvicinandosi a lei,si voltò verso Grace

-Senza nulla togliere anche a te Grace sei splendida ma sai ho sempre avuto una predilezione per la mia Tessi,lo sapevo che questo vestito ti sarebbe stato d'incanto,sembri una regina- le sorrise smagliante mentre lei arrossiva fino alla punta dei capelli e Jane lo guardava con occhi assassini mentre stringeva la presa su di lei.

Regina?!?Ma era scemo?Tess,perché era Tess e non Tessi...lei odiava il nome Tessi!Comunque lei era la sua principessa arrabbiata...aveva una tale voglia di spaccare il naso a quel deficiente,e pensare che solo pochi mesi prima gli stava simpatico.

-Allora ci uniamo alla festa?- chiese poi facendo strada verso gli stuzzichini e le persone.

La serata passò più o meno tranquilla per tutti tranne che per Jane,non poteva resistere ancora a lungo tra Walter che cercava in ogni modo di sfiorare,toccare e abbracciare Teresa e lei che troppo timida e imbarazzata lo lasciava fare.

Odiava vedere il rossore provocato da un altro sulle sue gote,adorava quando era a lui a fargli quell'effetto.

Ma si sa la fortuna gira e il DJ,che Patrick avrebbe provveduto personalmente a fare santo,decise di far partire il disco con incisa la canzone preferita di Teresa,la stessa che avevano ballato insieme tempo prima.

Gli occhi di Jane si illuminarono mentre Teresa si girò velocemente a guardarlo con un sorriso sulle labbra,lui non perse tempo e si avvicinò

-Ovviamente mi concedi questo ballo vero?- chiese allungando la mano verso l'agente

-Se non lo faccio mi tormenterai ancora di più sul lavoro non è vero?- chiese lei ridacchiando

-Sì-

-Allora sono proprio costretta- disse allungando la mano a sua volta

Camminarono fino alla piscina dove Mashburn aveva fatto incastrare un'enorme forma in vetro per creare la pista da ballo

-Ahh Teresa Teresa,meglio se non trovi scuse leggo la bugia meglio della verità lo sai- le fece l occhiolino e cominciarono a ballare

Lisbon sbuffò -Patrick devi piantarla di entrare nella mia testa o giuro che ti sparo

-Tess è la tua testa che urla per essere letta...e comunque non trovi che questa pista da ballo sia in pieno stile Mashburn?- chiese osservando l'acqua di diversi colori grazie alle lampadine sotto di loro

-Assolutamente,la mia mente non urla niente-

-Io la trovo un po' pacchiana,anche se d'effetto,si invece che urla-

-è molto pacchiana e secondo me è già stata vista,e cosa ti urlerebbe?-

-Si forse hai ragione,io avrei optato per una pista circolare,magari color avorio,mi urla che avevi una voglia terribile di ballare con me perché ti sono mancato in queste ore in cui non ti ho parlato e che Mashburn ti sta distruggendo tanto ci prova con te e tu vorresti dirgli che non vuoi più andare a letto con lui ma credi che sarà l'unico che ti vorrà e quindi cerchi ti tenertelo vicino se mai ne avessi bisogno,ammetto che è un po' egoista ma ti comprendo e comunque non credo che Mashburn debba essere trattato con molto rispetto visto tutte quelle che combina,quello che mi dispiace è che tu pensi che Mashburn sia il massimo che puoi avere,tu puoi,devi pretendere molto di più- la guardò e lesse nei suoi occhi un po' d'amarezza

-Non credo Patrick,ormai ho trentotto anni quante possibilità mi rimangono?- abbassò lo sguardo ma lui la costrinse a riportare gli occhi nei suoi

-Quante ne vuoi,Tess tu sei meravigliosa potresti avere chiunque ti prego non sprecarti con quel cretino- si avvicinò leggermente al suo viso

Lei arrossì vistosamente mentre Patrick si avvicinava sempre di più al suo viso,ormai erano a pochi centimetri dell'altro e Teresa sentiva chiaramente il fiato di Patrick,sapeva leggermente di menta e di thè,la stava mandando completamente fuori di testa,lo guardò negli occhi...non erano mica pupille dilatate quelle,vero?

Se si fosse spostata in avanti di qualche centimetro l'avrebbe baciato ed era una prospettiva così strana,proibita,bella...

Mio Dio mi sono innamorata di Patrick Jane!” pensò agitata

Non si accorsero della musica che finiva,di Mashburn che li guardava come se volesse uccidere Jane,di Grace che sorrideva,di Wayne che prendeva già il portafogli in mano e di Cho che teneva impegnata Hightower perché non ci vedesse,o almeno non se ne accorsero finché...

-Tessie ora concederesti un ballo anche a me?- la voce di Walter arrivò alle loro orecchie chiara e forte risvegliandoli dallo stato di “trance” in cui erano caduti.s

Teresa si allontanò di scatto mentre Patrick guardava Mashburn

-Certo- esclamò poi Lisbon avvicinandosi al miliardario che non perse tempo portandola il più lontano possibile d Jane e incominciando a ballare.

Il consulente si guardò intorno poi si indirizzò verso Van Pelt e Rigsby che ballavano piuttosto goffamente qualche metro più in là.

-Wayne scusa ma devo rubarti la piccola Grace un attimo- spiegò ad uno sbalordito Rigsby che si era visto strappare la dama da sotto il naso,tornò a passi pesanti verso Cho che,inpassabile come sempre, guardava la scenetta che si presentava ai suoi occhi

-Cinquanta dollari che prima della fine Jane da un pugno sul naso a Mashburn- disse poi vedendo che Patrick aveva sottratto Grace dalle mani di Rigsby solo per avere un valido motivo per seguire da vicino Lisbon e Walter.

-Andata- Rigsby gli strinse la mano,Cho pensò che avrebbe fatto una fortuna con tutti i soldi che Wayne gli doveva.

Intanto Van Pelt se la rideva guardando l'espressione imbronciata di Jane mentre volteggiavano sulle note musicali accanto a Teresa e Walter. Doveva ammetterlo era un ballerino molto più esperto di Wayne ma le dispiaceva essere stata strappata dal ballo con il suo appena ritrovato fidanzato.

-Allora pensi di stare tutta la sera a spiarli o vuoi fare qualcosa?- chiese dopo qualche altro minuto in cui tra l'altro cambiarono anche la canzone

-Cosa potrei fare?- chiese lui scuotendo il capo,sapeva che mentire adesso sarebbe stato futile oltre che un perdita di tempo,i suoi compagni sapevano quindi che senso aveva negare?Sarebbe stato molto più proficuo chiedere dei consigli.

-Non so...va da lei,dille che hai sbagliato tutto,che vuoi rincominciare,che ti comporterai bene e starai attento,digli che non puoi vivere senza di lei e che se non ti vuole non le imporrai nulla ma resterai sempre al suo fianco- consigliò Van Pelt con l'aria sognante

-Hmm...è questo che ti ha detto Rigsby la settimana scorsa quando avete fatto il turno di notte insieme?-chiese continuando a guardare Walter parlare con la sua Teresa

Da quando è diventata tua?”

Coscienza non ora!” imperò mentalmente

Ok,ok scusa...bah,che caratteraccio!”

Vide Grace avvampare

-Come come...?!?-

-Avanti piccola Grace ormai sai che io conosco tutto,comunque non è un dichiarazione in stile Jane-

-Ah,allora cosa conti di fare?-

-Non lo so...non lo so propio-

Poi successe tutto velocemente:

Vide Mashburn avvicinarsi pericolosamente alle labbra di Teresa le mani ad accarezzarle i fianchi,lo sguardo della donna allarmato,gli fece capire che lei non voleva quel bacio lo faceva solo per non scatenare un putiferio e perché era troppo timida ed impacciata in quel momento per ragionare,le labbra di lui toccarono quelle della sua Tess e perse la ragione,lasciò Van Pelt che guardava la scena con gli occhi spalancati e richiamò l'attenzione di Walter picchiettandogli un dito sulla spalla,l'altro si voltò visibilmente stupito e seccato dell'interruzione maquando vide che si trattava di Jane sorrise

-Oh,Patrick dimmi che c'è?-

Jane sorrise a sua volta all'apparenza calmo

-Niente Mashburn- calcò sull'uso del cognome

-Ah,allora bé direi che possiamo- fece un gesto con la mano come a indicare un fine “Te ne vuoi andare?!”

-Oh certo scusa volevo solo fare una cosa-

-Oh certo dimmi pure,cosa c'è?-si voltò completamente verso di lui le mani in tasca e un sorriso strafottente stampato sul volto...ora capiva come si sentiva Lisbon...anche se lui era molto più simpatico quindi Teresa avrebbe dovuto passarci sopra*

Intanto Teresa li guardava con le sopracciglia aggrottate,Van Pelt con un sorrisetto mentre Rigsby e Cho si avvicinavano con i portafogli in mano.

-Questo- esclamò Ptrick alzando la mano e colpendo con un pugno il naso di Walter,sentì qualcosa nel naso di lui scricchiolare ma anche qualcosa nella sua mano che si massaggiò mentre Walter cadeva a terra,Lisbon era molto più brva a tirare i pugni.

Tutti gli invitati guardarono stupiti la scena e nessuno si mosse a parte Cho che con la sua solita aria di Ice-man allungava la mano incassando i soldi che gli porgeva uno stupito Rigsby.

Teresa fu la prima riscuotersi e si accovacciò vicino a Mashburn,cercando di calcolare il danno

-Jane!Dio santo gli hai rotto il naso!- lo aiutò ad alzarsi e poi gli lanciò uno sguardo di fuoco -Jane è meglio se te ne vai di qui- disse perentoria

Lui la guardò come un cucciolo ferito -Già forse è meglio,ho fatto tanta fatica e in più non ho capito niente,scusa tanto- si fece spazio tra la gente accalcata per vedere la scena ma non fece neanche caso i suoi commenti si diresse prima verso il tavolo degli alcolici prendendone uno e poi con il bicchiere ancor in mano si avviò alla macchina e cominciò a guidare,non sapeva neanche lui dove sarebbe andato.





Buongiorno mie povere lettrici (o lettori,non voglio essere sessista ; D )

Lo so ora vorreste lapidarmi,bruciarmi sul rogo,torturarmi,e chi ne ha più ne metta ma è stato davvero un periodo incasinatissimo e il tempo per scrivere era poco,poi sto cercando anche i cofanetti delle 4 stagioni di The Mentalist perché 1 Io voglio rivedermi tutte le puntate!!! 2 Mi servono per un'idea di fic che ho in mente dopo aver finito questa,e tra ricerca idee e tutto il resto non ho auto davvero tempo però dai almeno ho fatto dare un pugno da Jane a Mashburn.

Mi scuso ancora per il ritardo,spero a presto

Akiko__

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