The Mentalist_4-Tanta fatica per niente Nvu
Tanta
fatica per niente
-Io
non indosserò questo coso Grace-
Teresa
Lisbon e Grace Van Pelt si stavano preparando ,in casa di
quest'ultima, per la serata di beneficenza di Mashburn ma nessuna
delle due era molto contenta di andare.
Grace
non si trovava a suo agio tra signori ricchi e “senza la
consapevolezza delle tradizioni e delle virtù”,come amava
definirli lei e Lisbon non aveva semplicemente voglia,sopratutto dopo
quello che (non)era successo con Patrick.
Ma
ormai dovevano andare avevano accettato senza pensare alle
conseguenze.
-Teresa
è bello invece- le disse Grace guardando il vestito nella scatola
-Ma
non fa per me...non posso venire in t-shirt e jeans?- chiese
imbronciata
-Non
credo...senti io vado in bagno,ne ho un altro appena dopo la
cucina,se vuoi puoi anche lavarti , trovi tutto dentro- le sorrise
-Grazie
Grace-
Entrò
nel bagno,una stanzetta quadrata abbastanza grande con il pavimento
di marmo bianco e le pareti ricoperte di piastrelle color
avorio,vasca,lavabo e sanitari in porcellana,uno specchio ovale e un
piccolo armadietto contenente trucchi,asciugamani,shampoo,balsami e
tutto l'occorrente per rendere un bagno più che abitabile.
In
più era tutto pulitissimo,sapeva che Grace aveva uno spiccato senso
per l'ordine,la precisione e i dettagli ma quel bagno sembrava
davvero non essere mai stato usato.
Era
entrata con l'idea di un doccia veloce ma la sola vista di quella
vasca le fece rivedere i suoi piani,era stata troppo occupata
nell'ultimo periodo e rimpiangeva i lunghi bagni che aveva sostituito
con docce veloci e poco rilassanti. Aprì quindi l'acqua e la vasca
cominciò a riempirsi,fece cadere qualche goccia di un sapone alla
cannella,lo stesso che usava lei e che aveva costretto Grace a
comprare dicendole che era meraviglioso,nella vasca e si inginocchiò
a guardare la schiuma formarsi giocando di tanto in tanto con le
bollicine.
Lo
faceva spesso da bambina,la rilassava.
Quando
decise che l'acqua era sufficiente si spogliò e si immerse nel
liquido,sentì subito i muscoli rilassarsi e l'aroma di cannella
invaderle le narici e cullandola dolcemente. Si lavò lentamente,e
insaponò i capelli con uno shampoo al cacao che aveva trovato
nell'armadio.
Uscì
di malavoglia e le sembrò di sentire un rumore ma non ci fece caso
pensando fosse lo scarico dell'acqua,avrebbe voluto passare più
tempo li dentro e si avvolse con un asciugamano, che le arrivava poco
oltre il sedere e si asciugò i capelli,sentì delle voci e pensò
che Grace si fosse messa a guardare la televisione.
Guardandosi
in giro notò di aver dimenticato il vestito in salotto e non si fece
problemi ad uscire dal bagno ancora leggermente bagnata e con quel
misero pezzo di stoffa a coprirla,in fondo in casa c'era solo Van
Pelt.
Aprì
la porta e fece qualche passo avanti fino raggiungere la sala poi si
guardò in torno cercando il vestito
-Grace
sai dov'è finito il mio...- si bloccò alzando gli occhi e
incontrandone un paio di marroni e altri azzurri.
Wayne
e Patrick la stavano fissando con la bocca leggermente spalancata.
-vestito?-
esalò con un flebile suono,sentendo le guance andare a fuoco
In
quel momento Grace uscì dalla cucina un asciugamano in testa a mo di
turbante e una felpa accompagnata da jeans.Due tazze fumanti in mano
Lisbon
impiegò poco a capire cos'era accaduto.Grace era in bagno e aveva
sentito quel rumore che lei aveva identificato come lo scarico,aveva
intuito si trattasse di qualcuno che bussava ed era andata ad
aprire,ma lei aveva avuto l decenza di mettersi qualcosa addosso.
La
sua sottoposta appena la vite scaraventò le tazze nelle mani dei due
uomini e li fece voltare urlando.
-Giratevi!Giratevi
immediatamente!Oddio che situazione- si voltò poi verso Teresa
-Scusa,avrei dovuto avvertirti- si morse il labbro inferiore
-No
sono stta io che... insomma non dovevo uscire così...- abbassò lo
sguardo ancora rossa
-No
no Teresa,così vai più che bene,secondo me possiamo pure partire e
andare così alla festa -sentì la voce di Jane sopraggiungere e
quello addizionato al ricordo del (non)bacio la fece infuriare. Ma
come diamine si permetteva?!?
-Ora
lo picchio giuro che lo uccido!- fece per andare verso il consulente
ma il braccio di Grace la trattenne
-Tess,forse
è meglio se lo picchi dopo da vestita eh?- le chiese sorridendole
-Hm-
borbottò lei guardando adirata la schiena del suo consulente
-Si,forse hai ragione...hai idea di dov'è il mio vestito?- chiese
poi
-Oh
si li ho portati di la,sai i maschietti non devono vederli prima del
tempo-
-Grace
non ci stiamo sposando...-
-Oh
ma è divertente lo stesso!-esclamò lei eccitata
-Ma
da quando quei due ci accompagnano?-
-Me
l'ha chiesto Jane oggi e io ho detto di si...ho forse fatto
male?Pensavo ti facesse piacere...insomma alla fine è solo Jane- mi
sorrise
-Si,si,tranquilla-
disse riprendendosi il vestito – è solo Jane- sussurrò chiudendo
la porta del bagno dietro di se.
Cominciò
a prepararsi, arricciò leggermente la lunghezza dei capelli e si
truccò un po' gli occhi e le labbra,poi infilò il
vestito,carino,senza spalline,nero fino sotto il seno e poi beige con
una gonna irregolare e uno spacco.
Ai
piedi delle scarpe nere e glitterate abbastanza alte,avrebbe fatto
causa a quel Mashburn,si sarebbe sicuramente rotta qualcosa cadendo
da quei trampoli,prese anche una piccola borsa nera che stava nella
scatola e l'aprì ,per infilare dentro portafogli,cellulare e
distintivo...non si può mai sapere cosa potrebbe succedere,ma si
ritrovò davanti ad un foglietto di carta ripiegato con cura,lo aprì
curiosa
Ciao
cara,credo tu abbia capito chi sono...bè per evitare equivoci
spiacevoli sono Walter,spero tu abbia apprezzato il
regalo che ti ho fatto e spero che anche a Grace sia piaciuto,già
t'immagino con quel vestito,sei splendida anche con i vestiti normali
figurati così,vi aspetto nel giardino di casa mia vicino alla
piscina,arriva presto tesoro,già mi manchi,tuo Walter.
Boccheggiò,cara?tesoro?!mio?!?
“è
impazzito” concluse,uscì dal bagno e camminò traballando fino al
salotto dove trovò Grace già pronta in un bel vestitino verde che
le arrivava poco sopra le ginocchia,con uno scollo a v,stretto sui
fianchi per poi ricadere più ampio sulle gambe,delle scarpe verde
scuro abbinate alla borsetta che aveva in mano,anche lei aveva
arricciato leggermente i capelli sulle punte.
-Wow-
Patrick fu il primo a vederla e quando si lasciò sfuggire quel
commento lo inceneri con lo sguardo
-Non
corro a picchiarti solo perché potrei scivolare dai trampoli e
ammazzarmi – gli disse
-Teresa
stai davvero molto bene- le sorrise la rossa mentre Wayne annuiva e
Jane la guardava con la bocca leggermente aperta
-Grazie...Grace
hai ricevuto anche tu una lettera?- chiese poi facendo vedere il
foglio alla ragazza che aggrottò la fronte -No,che c'è scritto?-
Lisbon le passò il foglio e poi andò a sedersi sul divano per
agganciare i laccetti delle scarpe.
Quando
tornò notò che tutti avevano letto il bigliettino,e forse non era
stata una mossa furba,pensava che quelle frasi non avrebbero
scatenato niente ma...
-Io
l'ammazzò- ringhiò Jane
-Che?-
chiese Lisbon quasi strozzandosi con la saliva
-Non
può pretendere di giocare con te poi lasciati qui per mesi e dopo
pretendere di chiamarti...tesoro- sputò a fatica l'ultima parola
-Eddai
Jane,non fare il gelosone- lo riprese Rigsby sorridendo
-Non
sono geloso- gli rispose il consulente
-Ah
no?- ecco ci mancava solo che Grace si unisse al gioco!
-No-
ma sembrava meno convinto di prima
Lisbon
decise di prendere il controllo della situazione -Andiamo?- chiese
-Si,andiamo-
rispose Jane desiderando cambiare discorso
Wayne
porse il braccio a Grace e lei accettò con un sorriso ,da quando il
suo futuro marito si era scoperto essere un complice di Red John e
lei stessa insieme ad Hightower gli aveva sparato si era riavvicinata
molto a Wayne...Teresa si ritrovò a sospettare andassero ancora a
letto insieme.
Patrick
le se avvicinò offrendole a sua volta il braccio,sorrideva era più
sereno di prima, lei accettò titubante
-Se
stai pensando che quei due vanno di nuovo a letto insieme bè Teresa
hai ragione-
-Cosa?!Sul
serio?- chiese lei,oddio questo si era un problema
-Si,ma
abbassa la voce che se no ci sentono- ridacchiò lui della sua
espressione
-Ma
avevano chiuso Rigsby sembrava essersi innamorato di quella
ragazza...-
-Ah,non
si sono mai scordati,sotto sotto l'hanno sempre saputo tutti che
srebbero ritornati insieme...a parte tu ovvio...-
lei
lo guardò male e lui rise di nuovo
-Simpatico-
commentò sarcasticamente lei
-Lo
so-
Salirono
sull'auto di Jane e stavolta non poté fare niente se non sedersi
dietro con la rossa e lasciare il comando del veicolo al consulente
-E
meraviglioso prendere in mano un volante senza sentire la tua voce
che mi urla dietro Teresa!- esclamò lui tutto soddisfatto girando le
chiavi e avviando la macchina
-Giuro
che se superi i limiti di velocità ti faccio io stessa la
multa!-ringhiò lei
Patrick
sbiancò e si voltò verso Rigsby -Può farlo?- chiese
-Oh
credo di si...- rispose lui sorridendo
Non
seppe se per la sua minaccia o altro ma quella volta Patrick Jane
rispettò tutti i limiti di velocità.
E
arrivarono in ritardo.
-Non
starò mai più alle tue regole!hai visto cos'è successo?!-
-Patrick
siamo solo arrivati in ritardo non è la fine del mondo- ridacchiò
lei,proprio lui parlava che al lavoro arrivava sempre all'ora della
pausa pranzo.
-Ma
il lavoro è lavoro questa è una festa!- sorrise lui sotto i baffi
mentre la vedeva diventare rossa dalla rabbia,sapeva che odiava
quando entrava nella sua testa.
Entrarono
nell'enorme giardino,parcheggiarono e scesero dirigendosi verso la
piscina. Per colpa della maledetta ghiaia sparsa per terra Teresa fu
costretta,come Grace con Rigsby,a cercare il braccio di Jane ed
appoggiarcisi per non cadere.
-Aww,Tessi
lo sapevo che non potevi stare più di qualche minuto senza
toccarmi!- le disse lui passandole una mano intorno alla vita per
aiutarla a sorreggersi meglio e lei per quanto imbarazzata dovette
arrendersi e optare per una camminata sicura e più o meno comoda
lasciando da parte le guance in fiamme.
-Devi
ricordarmi di uccidere Mashburn quando lo vedo...- disse a Jane che
ridacchiò e poi disse:
-Te
lo ricorderò molto volentieri ma vorrei che tu lasciassi l'onore a
me-
-Ma
perché ce l'hai tanto con lui?-
-Perché
crede di essere l'uomo perfetto per te e invece non è così-
-Ah
no?E chi lo dice?-
-Ma
dai Teresa,lui non è l'uomo per te...l'unica cosa che ha dell'uomo
che sogni è che è un bastardo egoista-
-Io
non sogno un bastardo egoista!- mentì lei
-Si
invece,vuoi un uomo romantico si ma irraggiungibile,con un alone di
mistero intorno,e l'unico alone che aleggia intorno a Mashburn e
quello della sua eau de toilette ,poi il tuo uomo deve essere
affidabile devi avere la sicurezza che non ti tradirà con la prima
che passa,poi ti piace che sia...- la guardò attentamente negli
occhi -possessivo- dichiarò poi
-Ti
piace che provi una leggera gelosia verso di te,devi
sentirti...marcata?Si marcata ti piace sapere che lui è tuo e tu sei
sua.-
Teresa
lo guardò con gli occhi sgranati,ma come diavolo faceva?!?Quella era
la perfetta descrizione dell'uomo che avrebbe desiderato...
-Lo
so sono molto bravo- sorrise lui,decifrando i suoi pensieri
Lei
borbottò qualcosa di incomprensibile e continuarono a camminare fino
che non raggiunsero Walter.
-Oh
siete arrivati,pensavo che solo Cho sarebbe venuto- disse sorridendo
e indicando l'orientale che parlava con Hightower e un'altra ospite
mentre mangiavano degli stuzzichini e bevevano quello che sembrava
vino bianco da dei calici.
-Tessi
sei...meravigliosa- le disse poi avvicinandosi a lei,si voltò verso
Grace
-Senza
nulla togliere anche a te Grace sei splendida ma sai ho sempre avuto
una predilezione per la mia Tessi,lo sapevo che questo vestito ti
sarebbe stato d'incanto,sembri una regina- le sorrise smagliante
mentre lei arrossiva fino alla punta dei capelli e Jane lo guardava
con occhi assassini mentre stringeva la presa su di lei.
Regina?!?Ma
era scemo?Tess,perché era Tess e non Tessi...lei odiava il nome
Tessi!Comunque lei era la sua principessa arrabbiata...aveva una tale
voglia di spaccare il naso a quel deficiente,e pensare che solo pochi
mesi prima gli stava simpatico.
-Allora
ci uniamo alla festa?- chiese poi facendo strada verso gli
stuzzichini e le persone.
La
serata passò più o meno tranquilla per tutti tranne che per
Jane,non poteva resistere ancora a lungo tra Walter che cercava in
ogni modo di sfiorare,toccare e abbracciare Teresa e lei che troppo
timida e imbarazzata lo lasciava fare.
Odiava
vedere il rossore provocato da un altro sulle sue gote,adorava quando
era a lui a fargli quell'effetto.
Ma
si sa la fortuna gira e il DJ,che Patrick avrebbe provveduto
personalmente a fare santo,decise di far partire il disco con incisa
la canzone preferita di Teresa,la stessa che avevano ballato insieme
tempo prima.
Gli
occhi di Jane si illuminarono mentre Teresa si girò velocemente a
guardarlo con un sorriso sulle labbra,lui non perse tempo e si
avvicinò
-Ovviamente
mi concedi questo ballo vero?- chiese allungando la mano verso
l'agente
-Se
non lo faccio mi tormenterai ancora di più sul lavoro non è vero?-
chiese lei ridacchiando
-Sì-
-Allora
sono proprio costretta- disse allungando la mano a sua volta
Camminarono
fino alla piscina dove Mashburn aveva fatto incastrare un'enorme
forma in vetro per creare la pista da ballo
-Ahh
Teresa Teresa,meglio se non trovi scuse leggo la bugia meglio della
verità lo sai- le fece l occhiolino e cominciarono a ballare
Lisbon
sbuffò -Patrick devi piantarla di entrare nella mia testa o giuro
che ti sparo
-Tess
è la tua testa che urla per essere letta...e comunque non trovi che
questa pista da ballo sia in pieno stile Mashburn?- chiese osservando
l'acqua di diversi colori grazie alle lampadine sotto di loro
-Assolutamente,la
mia mente non urla niente-
-Io
la trovo un po' pacchiana,anche se d'effetto,si invece che urla-
-è
molto pacchiana e secondo me è già stata vista,e cosa ti
urlerebbe?-
-Si
forse hai ragione,io avrei optato per una pista circolare,magari
color avorio,mi urla che avevi una voglia terribile di ballare con me
perché ti sono mancato in queste ore in cui non ti ho parlato e che
Mashburn ti sta distruggendo tanto ci prova con te e tu vorresti
dirgli che non vuoi più andare a letto con lui ma credi che sarà
l'unico che ti vorrà e quindi cerchi ti tenertelo vicino se mai ne
avessi bisogno,ammetto che è un po' egoista ma ti comprendo e
comunque non credo che Mashburn debba essere trattato con molto
rispetto visto tutte quelle che combina,quello che mi dispiace è che
tu pensi che Mashburn sia il massimo che puoi avere,tu puoi,devi
pretendere molto di più- la guardò e lesse nei suoi occhi un po'
d'amarezza
-Non
credo Patrick,ormai ho trentotto anni quante possibilità mi
rimangono?- abbassò lo sguardo ma lui la costrinse a riportare gli
occhi nei suoi
-Quante
ne vuoi,Tess tu sei meravigliosa potresti avere chiunque ti prego non
sprecarti con quel cretino- si avvicinò leggermente al suo viso
Lei
arrossì vistosamente mentre Patrick si avvicinava sempre di più al
suo viso,ormai erano a pochi centimetri dell'altro e Teresa sentiva
chiaramente il fiato di Patrick,sapeva leggermente di menta e di
thè,la stava mandando completamente fuori di testa,lo guardò negli
occhi...non erano mica pupille dilatate quelle,vero?
Se
si fosse spostata in avanti di qualche centimetro l'avrebbe baciato
ed era una prospettiva così strana,proibita,bella...
“Mio
Dio mi sono innamorata di Patrick Jane!” pensò agitata
Non
si accorsero della musica che finiva,di Mashburn che li guardava come
se volesse uccidere Jane,di Grace che sorrideva,di Wayne che prendeva
già il portafogli in mano e di Cho che teneva impegnata Hightower
perché non ci vedesse,o almeno non se ne accorsero finché...
-Tessie
ora concederesti un ballo anche a me?- la voce di Walter arrivò alle
loro orecchie chiara e forte risvegliandoli dallo stato di “trance”
in cui erano caduti.s
Teresa
si allontanò di scatto mentre Patrick guardava Mashburn
-Certo-
esclamò poi Lisbon avvicinandosi al miliardario che non perse tempo
portandola il più lontano possibile d Jane e incominciando a
ballare.
Il
consulente si guardò intorno poi si indirizzò verso Van Pelt e
Rigsby che ballavano piuttosto goffamente qualche metro più in là.
-Wayne
scusa ma devo rubarti la piccola Grace un attimo- spiegò ad uno
sbalordito Rigsby che si era visto strappare la dama da sotto il
naso,tornò a passi pesanti verso Cho che,inpassabile come sempre,
guardava la scenetta che si presentava ai suoi occhi
-Cinquanta
dollari che prima della fine Jane da un pugno sul naso a Mashburn-
disse poi vedendo che Patrick aveva sottratto Grace dalle mani di
Rigsby solo per avere un valido motivo per seguire da vicino Lisbon e
Walter.
-Andata-
Rigsby gli strinse la mano,Cho pensò che avrebbe fatto una fortuna
con tutti i soldi che Wayne gli doveva.
Intanto
Van Pelt se la rideva guardando l'espressione imbronciata di Jane
mentre volteggiavano sulle note musicali accanto a Teresa e Walter.
Doveva ammetterlo era un ballerino molto più esperto di Wayne ma le
dispiaceva essere stata strappata dal ballo con il suo appena
ritrovato fidanzato.
-Allora
pensi di stare tutta la sera a spiarli o vuoi fare qualcosa?- chiese
dopo qualche altro minuto in cui tra l'altro cambiarono anche la
canzone
-Cosa
potrei fare?- chiese lui scuotendo il capo,sapeva che mentire adesso
sarebbe stato futile oltre che un perdita di tempo,i suoi compagni
sapevano quindi che senso aveva negare?Sarebbe stato molto più
proficuo chiedere dei consigli.
-Non
so...va da lei,dille che hai sbagliato tutto,che vuoi
rincominciare,che ti comporterai bene e starai attento,digli che non
puoi vivere senza di lei e che se non ti vuole non le imporrai nulla
ma resterai sempre al suo fianco- consigliò Van Pelt con l'aria
sognante
-Hmm...è
questo che ti ha detto Rigsby la settimana scorsa quando avete fatto
il turno di notte insieme?-chiese continuando a guardare Walter
parlare con la sua Teresa
“Da
quando è diventata tua?”
“Coscienza
non ora!” imperò mentalmente
“Ok,ok
scusa...bah,che caratteraccio!”
Vide
Grace avvampare
-Come
come...?!?-
-Avanti
piccola Grace ormai sai che io conosco tutto,comunque non è un
dichiarazione in stile Jane-
-Ah,allora
cosa conti di fare?-
-Non
lo so...non lo so propio-
Poi
successe tutto velocemente:
Vide
Mashburn avvicinarsi pericolosamente alle labbra di Teresa le mani ad
accarezzarle i fianchi,lo sguardo della donna allarmato,gli fece
capire che lei non voleva quel bacio lo faceva solo per non scatenare
un putiferio e perché era troppo timida ed impacciata in quel
momento per ragionare,le labbra di lui toccarono quelle della sua
Tess e perse la ragione,lasciò Van Pelt che guardava la scena con
gli occhi spalancati e richiamò l'attenzione di Walter
picchiettandogli un dito sulla spalla,l'altro si voltò visibilmente
stupito e seccato dell'interruzione maquando vide che si trattava di
Jane sorrise
-Oh,Patrick
dimmi che c'è?-
Jane
sorrise a sua volta all'apparenza calmo
-Niente
Mashburn- calcò sull'uso del cognome
-Ah,allora
bé direi che possiamo- fece un gesto con la mano come a indicare un
fine “Te ne vuoi andare?!”
-Oh
certo scusa volevo solo fare una cosa-
-Oh
certo dimmi pure,cosa c'è?-si voltò completamente verso di lui le
mani in tasca e un sorriso strafottente stampato sul volto...ora
capiva come si sentiva Lisbon...anche se lui era molto più simpatico
quindi Teresa avrebbe dovuto passarci sopra*
Intanto
Teresa li guardava con le sopracciglia aggrottate,Van Pelt con un
sorrisetto mentre Rigsby e Cho si avvicinavano con i portafogli in
mano.
-Questo-
esclamò Ptrick alzando la mano e colpendo con un pugno il naso di
Walter,sentì qualcosa nel naso di lui scricchiolare ma anche
qualcosa nella sua mano che si massaggiò mentre Walter cadeva a
terra,Lisbon era molto più brva a tirare i pugni.
Tutti
gli invitati guardarono stupiti la scena e nessuno si mosse a parte
Cho che con la sua solita aria di Ice-man allungava la mano
incassando i soldi che gli porgeva uno stupito Rigsby.
Teresa
fu la prima riscuotersi e si accovacciò vicino a Mashburn,cercando
di calcolare il danno
-Jane!Dio
santo gli hai rotto il naso!- lo aiutò ad alzarsi e poi gli lanciò
uno sguardo di fuoco -Jane è meglio se te ne vai di qui- disse
perentoria
Lui
la guardò come un cucciolo ferito -Già forse è meglio,ho fatto
tanta fatica e in più non ho capito niente,scusa tanto- si fece
spazio tra la gente accalcata per vedere la scena ma non fece neanche
caso i suoi commenti si diresse prima verso il tavolo degli alcolici
prendendone uno e poi con il bicchiere ancor in mano si avviò alla
macchina e cominciò a guidare,non sapeva neanche lui dove sarebbe
andato.
Buongiorno
mie povere lettrici (o lettori,non voglio essere sessista ; D )
Lo
so ora vorreste lapidarmi,bruciarmi sul rogo,torturarmi,e chi ne ha
più ne metta ma è stato davvero un periodo incasinatissimo e il
tempo per scrivere era poco,poi sto cercando anche i cofanetti delle
4 stagioni di The Mentalist perché 1 Io voglio rivedermi tutte le
puntate!!! 2 Mi servono per un'idea di fic che ho in mente dopo aver
finito questa,e tra ricerca idee e tutto il resto non ho auto davvero
tempo però dai almeno ho fatto dare un pugno da Jane a Mashburn.
Mi
scuso ancora per il ritardo,spero a presto
Akiko__
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