Come una vacanza apparentemente orribile può rivelarsi...

di sun_angel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto iniziò così... ***
Capitolo 2: *** L'incontro ***
Capitolo 3: *** Dopo cena ***
Capitolo 4: *** La mattina dopo ***
Capitolo 5: *** L'appuntamento ***
Capitolo 6: *** L'indimenticabile serata ***
Capitolo 7: *** La tristezza di Monica ***



Capitolo 1
*** Tutto iniziò così... ***


CAPITOLO 1

CAPITOLO 1

Tutto iniziò così…

 

Finalmente un altro pesante anno scolastico era passato; la campanella che segnava la fine dell’ultimo giorno di scuola cominciò a suonare, e Monica non poteva essere più felice, soltanto una cosa riuscì a turbarla in quell’istante: due (sicuramente interminabili) settimane in vacanza con i suoi genitori…

Monica aveva fatto tutto ciò che era possibile, (o almeno ci aveva provato) ad evitarle e a convincere i suoi a lasciarla partire con degli amici, dopotutto aveva quasi sedici anni, non era più una bambina! Tutti i suoi tentativi, però, furono inutili e Monica dovette rassegnarsi ed accettare l’idea delle “vacanze incubo”.

Il giorno della partenza arrivò e per Monica risultò quasi una sofferenza andar via, non solo perché la vacanza si prospettava orribile, ma anche perché, siccome erano l’ultima settimana di agosto e la prima di settembre, era ormai fine stagione e la maggior parte dei suoi amici era già tornata a casa; questo significava perdersi gli ultimi giorni di divertimento con loro prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.

Il viaggio fu lungo, ma finalmente intorno alle 13:00 di quel 27 di agosto arrivarono all’hotel.

La vista e l’odore del mare fece tornare (almeno in parte) il sorriso a Monica.

Dopo pranzo, la famiglia venne condotta nelle rispettive camere (per sua fortuna Monica aveva una stanza tutta per sé).

Nel pomeriggio, disfò i bagagli e decise di gironzolare per l’albergo nella speranza di “adocchiare” qualcuno con cui poter fare amicizia. La cosa non risultò per niente facile, in quanto l’albergo era quasi deserto, i ragazzi dovevano sicuramente essere tutti in spiaggia. Ad un tratto, la mente di Monica fu colta da un lampo che le fece venire un’idea:”forse non proprio tutti sono al mare, c’è la possibilità che qualcuno sia rimasto in piscina” pensò. Così senza perdere nemmeno un secondo, corse lì e notò subito due ragazze sedute a bordo-piscina: parevano leggermente più piccole di Monica, e sembravano conoscersi già da parecchio tempo.

Monica aveva molti pregi come la generosità e la pazienza, ma anche tanti difetti tra i quali c’era anche la timidezza. Era proprio questo il problema, non sapeva come avvicinarsi a loro e come iniziare una conversazione. Vedendole così divertite non se la sentì di andare a disturbarle e così decise di tornare in camera. Mentre stava per girarsi sentì la voce di una delle due ragazze chiamarla:-scusa?-fece una pausa-sapresti dirmi l’ora per favore?-.

Monica rispose semplicemente:-quasi le tre e mezza…-e fece per andarsene.

-Aspetta!!- urlò una ragazza -sei sola?-chiese. –Si…-fu la risposta di Monica.

-perché non vieni qua con noi?-

-dici sul serio?-

-certo!Cosa aspetti?-

Monica corse verso di loro e chiese:

-siete arrivate questa mattina?-

-no…siamo qui da ieri e ci aspettano ancora due lunghe settimane di vacanza e tu?-

-Davvero?! Anch’io rimarrò qui altre 2 settimane! Ero terrorizzata all’idea di rimanere da sola per tutto il tempo…-

-Ma stai tranquilla…ormai che ci siamo presentate…anzi no!Scusa..piacere Anna- disse porgendogli la mano.

-Ed io sono Grace, piacere-

-Io mi chiamo Monica, piacere mio-.Si presentarono con la tipica stretta di mano.

-Allora Monica che ci racconti? Con chi sei venuta qua?- chiese Anna.

-Sono qui con i miei…purtroppo…-rispose Monica –e voi?-aggiunse.

-anche noi…non sei l’unica…-

-Be’? Cosa sono queste facce tristi? Il fatto che ci siano anche i nostri genitori qui non ci può impedire di divertirci,no?-disse ironicamente Grace.

-Giusto!-risposero in coro le altre due ragazze.

-Allora che ne dite di andare a farci una passeggiata sulla spiaggia?-propose Grace.

-Ok,certo!-esclamò Anna seguita da Monica.

Le tre ragazze uscirono dalla porta principale dell’hotel dirette verso il mare. Bastavano soli pochi passi per raggiungerlo.

Una volta arrivate Monica si accorse subito della presenza di un sacco di ragazzi impegnati in una partita di pallavolo, quando…

 

 

 

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Capitolo 2
*** L'incontro ***


CAPITOLO 2

CAPITOLO 2

L’incontro

 

N.b.=il primo capitolo era terminato così:

Le tre ragazze uscirono dalla porta principale dell’hotel dirette verso il mare. Bastavano soli pochi passi per raggiungerlo.

Una volta arrivate Monica si accorse subito della presenza di un sacco di ragazzi impegnati in una partita di pallavolo, quando…

Fu colpita da una pallonata in pieno viso…non riusciva ancora a capire cosa le stesse capitando, quando era già a terra con un sacco di persone intorno a lei. Le due ragazze appena conosciute le s’inginocchiarono vicino e, vista la situazione (Monica mostrava un rigonfiamento appena sotto l’occhio…come se qualcuno le avesse tirato un pugno) decisero di correre a cercare del ghiaccio.

Monica si demoralizzò, “ecco, proprio adesso che ho conosciuto due possibili amiche in questo posto, mi arriva una mina proprio nell’occhio o quasi…che figuraccia!!!Adesso ogni volta che mi vedranno mi rideranno in faccia…”pensò tristemente.

Quando Monica stava per rialzarsi, anche se con estrema fatica, in quanto si sentiva come stordita dalla botta appena subita, vide avvicinarsi a lei un ragazzo; “probabilmente quello che ha lanciato la palla” pensò, il quale, con aria premurosa la costrinse a terra e gli disse:

-Scusa! Sono imperdonabile…ti senti bene?-chiese il ragazzo.

Quando Monica si girò per accennare ad una risposta, rimase come incantata da quel colore ghiaccio che vide. I suoi occhi lasciavano intravedere un’anima molto sensibile e gentile. I pensieri che fino a qualche tempo prima la preoccupavano ora non esistevano più, era come se tutte le persone intorno a lei fossero sparite e fosse rimasta da sola con lui in un ambiente indescrivibile dalla bellezza.

Purtroppo fu riportata alla realtà da Anna e Grace, che le misero subito il ghiaccio in faccia, e la condussero di corsa all’hotel nonostante le continue grida di Monica: -ASPETTATE!!!Sto bene non preoccupatevi…ASPETTATE UN SECONDO!!-. Monica non poteva abbandonare quel ragazzo, le sarebbe bastato almeno sapere il suo nome. Le due ragazze però non le diedero ascolto e la portarono in camera.

-Allora, stai bene?- chiese preoccupata Anna.

-Ora sto meglio, grazie per il ghiaccio-

-Ma figurati…era il minimo che potessimo fare…-

-a parte una risata!-esclamò Grace.

Anna vedendo l’espressione d’imbarazzo nel viso di Monica urlò rivolgendosi a Grace:

-se stessi zitta qualche volta faresti una figura migliore! Vedi già in che posizione è messa e vai ancora a prenderla in giro!?-

-no, non volevo, la mia non era una presa per il culo! Era solo per sdrammatizzare un po’…-si difese Grace.

-be’ la pross…-Anna fu interrotta da Monica:

-su dai non importa, non voglio vedervi litigare per colpa mia…ormai è successo e non c’è nient’altro che voi possiate fare…-.

-non vederla come una tragedia!- esclamò Anna nella speranza di consolarla.

-veramente non sono triste per questo- disse Monica indicando il livido.-sono triste perché… ho visto un ragazzo…-

-e allora che motivo hai di essere triste?-intervenne Grace.

-volevo presentarmi, ma quando mi sono rialzata lui non c’era più, non è che per caso l’avete visto? Aveva i capelli neri, corti, degli occhi che dire fantastici è dire poco e indossava un costume azzurro…-

-no, mi spiace…io non l’ho visto..-rispose Anna.

-Nemmeno io..-disse Grace.

-Ascolta, mi è venuta un’idea, che ne dici se adesso torniamo in spiaggia e lo cerchiamo? Magari è ancora lì…-propose Anna.

-ok, proviamo..-fu la risposta di Monica.

Le tre ragazze setacciarono l’intera spiaggia per tutto il pomeriggio, ma del misterioso ragazzo nessuna traccia.

Verso le sei del pomeriggio decisero di arrendersi e di tornare in albergo.

Nella hall le tre amiche si salutarono e si diedero appuntamento per le nove.

A cena Monica dovette subire un interrogatorio da parte dei suoi genitori su come si era procurata quel livido e dov’era stata tutto il pomeriggio.

Monica si limitò a rispondere semplicemente che era rimasta in camera a riposare e che, per quanto riguardava il livido, raccontò che se l’era procurato sbattendo contro il comodino. (Il comodino e il letto erano praticamente attaccati, soltanto che il primo era leggermente più alto dell’altro, perciò bastava un piccolo movimento per sbatterci contro).

Come aveva previsto, sua madre le disse:

-stai più attenta la prossima volta! Possibile che tu sia così imbranata?! Comunque, dopo io e papà andremo a fare una passeggiata al centro, vedi di vestirti bene e non sempre con quei soliti jeans strappati che sembri una scappata di casa!!-.

A quelle parole, Monica non riuscì a trattenere le lacrime e corse via dalla “sala ristorante” per recarsi in camera sua, quando, proprio davanti a lei vide…

 

Fine secondo cap, spero che vi abbia incuriositi almeno un po’…e ditemi se ne vale la pena di continuare…

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Dopo cena ***


Prima di iniziare con il nuovo chap volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto la storia ma in particolare quelli che han

Prima di iniziare con il nuovo chap volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto la storia ma in particolare quelli che hanno commentato!Un grazie speciale a:

GRECOBAIN: volevo ringraziarti per “il tuo stile non è male” ma soprattutto per tutti i suggerimenti, che cercherò di seguire con lo scopo di migliorare…

SERENA: bene, sono felice che la mia ff ti piaccia, mi raccomando continua a leggere e dimmi che ne pensi…alla prox…

TRIX: Hai ragionissima riguardo a descrivere meglio anche Monica, Anna e Grace…Cercherò di farlo già in questo cap…dimmi poi che ne pensi!

CRI90: 1000 grazie x seguire la mia ff…mi raccomando continua a leggere e fammi sapere il tuo parere!

STELLINA*: grazie 1000 anche a te…e mi raccomando continua a seguire!!!

E ora basta con i ringraziamenti, vi lascio alla lettura del terzo cap…BUONA LETTURA!!!E mi raccomando commentate in tanti! Sia positivamente sia negativamente, in quanto credo che le critiche non siano un‘offesa, anzi una spinta a migliorare sempre più!!! Grazie ancora…

CAPITOLO 3

DOPO CENA

 

N.b. Il secondo cap era terminato così:

Monica non riuscì a trattenere le lacrime e corse via dalla “sala ristorante” per recarsi in camera sua, quando, proprio davanti a lei vide…

Lui, quel misterioso ragazzo che l’aveva così colpita ora era davanti a lei, era come se il tempo si fermasse, di nuovo.

In quell’istante lui disse:

-ehi tutto bene?

Monica non accennò ad una risposta.

A quel punto il ragazzo si rese conto che la ragazza che aveva di fronte era la stessa di quel pomeriggio, e forse guidato dall’istinto, o meglio dal cuore, la strinse forte a se’. Monica non si rendeva conto di quello che stava succedendo, sentiva soltanto il bisogno di sfogarsi, e adesso poteva farlo, per la prima volta non era più sola, si sentiva protetta fra le braccia di quel ragazzo.

Quell’istante sembrava interminabile. Quando si separarono da quell’abbraccio lui l’accompagnò ad uno dei divanetti lì vicino e le chiese:

-Tutto ok?

-ora va meglio… scusa, mi sembra di approfittare troppo della tua gentilezza, ora sarà meglio che vada…- disse asciugandosi le lacrime. Monica non voleva che il ragazzo che aveva così tanto cercato per tutto il pomeriggio la vedesse così: triste ed angosciata. Quando fece per alzarsi, sentì il braccio di lui afferrare il suo e fu costretta a sedersi.

-stai scherzando?! Oggi mi sono comportato come un vigliacco a scappare via in quel modo, ma dovevo correre qui…lavoro come bagnino per questo hotel.

-uao! Perché lo dici con quel tono triste? Io lo trovo fantastico! E’ un lavoro molto rispettabile, specialmente perché fai qualcosa per aiutare gli altri- disse Monica. L’averlo rivisto e il parlare con lui le aveva fatto cancellare tutti i pensieri dalla mente.

-scusa, ma non ci siamo ancora presentati, mi chiamo Manuel, e tu?- chiese intimidito il ragazzo.

-Io sono Monica, piacere.-rispose la ragazza porgendogli la mano.

-Allora Monica, che ne dici di accompagnarmi fuori fino al parcheggio? Ti farà bene cambiare aria-

-sono d’accordo- rispose Monica.

Insieme si alzarono e si diressero verso la porta principale;

-vieni, ho lasciato la moto lì- disse Manuel indicando uno dei tanti motorini parcheggiati.

Monica lo seguì.

Quando arrivarono lui si sedette sulla sua moto e disse:

-scusa ancora per oggi, non volevo procurarti quel livido…-fece una pausa-spero che non ce l’avrai con me per sempre!-disse ironicamente.

“come potrei avercela con te…”pensò Monica.

-ormai è passato, l’ho già dimenticato-rispose.

A quel punto Manuel guardò l’orologio e si rese conto che erano già le nove passate e che doveva tornare a casa.

-Scusa, ma ora devo proprio andare…se ti va possiamo vederci domani, sempre che tu venga in piscina…-

Monica non poteva credere alle parole del ragazzo, non sapeva cosa rispondere, rimase letteralmente senza parole, così disse semplicemente:

-certo, per me ve bene!-

-ok, allora a domani…ciao!-la salutò Manuel.

Mentre Monica stava rientrando in hotel vide una figura alta, con corti capelli ricci avanzare verso di lei: era sua madre. Le corse incontro e urlò:

-ma che fai ancora così? Ti avevo detto di vestirti bene! Muoviti che altrimenti si fa tardi!-esclamò Carla (la madre di Monica).

-a dir la verità, io non vengo, mamma-rispose decisa Monica.

-a no?!Be’ meglio così, tanto ci avresti soltanto fatto rallentare-rispose la madre con aria sfacciata.

Appena i genitori di Monica uscirono, lei corse all’appuntamento con le due amiche sperando di trovarle ancora lì nonostante il suo estremo ritardo.

Quando arrivò in piscina (il luogo dell’appuntamento) si sorprese nel vedere le due ragazze ancora lì ad aspettarla. Monica notò subito com’erano vestite: Anna portava un bellissimo paio di jeans chiari, legati in vita da una cintura blu abbinata alla maglietta; i suoi lunghi e lisci capelli neri erano legati da un nastrino verde che le metteva in risalto gli occhi; mentre invece Grace indossava dei pantaloni corti, bianchi con una maglietta rosa ed i suoi corti capelli castani le scendevano dolcemente lungo le spalle.

Monica si sentiva un po’ inferiore a loro, in quanto i suoi enormi occhi verdi erano rossi per via delle lacrime, i suoi lunghi capelli castani apparivano arruffati e, inoltre, portava ancora i vestiti del pomeriggio.

-Ciao!-le salutò Monica –scusate per il ritardo, ma ho incontrato una persona…-

La ragazza raccontò tutto l’accaduto alle due amiche; e dopo aver risposto alla montagna di domande da parte delle due ragazze decise di andare a dormire, promettendo ad Anna e a Grace che si sarebbero viste l’indomani.

Monica si accasciò nel letto, era passato solo un giorno, ma era sembrato un eternità…non vedeva l’ora che fosse mattina, quando finalmente l’avrebbe rivisto. Dopo pochi minuti si addormentò con il sorriso fra le labbra.

 

 

Fine terzo cap…spero che vi sia piaciuto anche questo! Aspetto ansiosa tanti commentini…

P.S. Se qualcuno pubblica storie ditemi il vostro nick e prometto che andrò a leggerle, ci tengo ad esprimere anch’io un parere sulle vostre storie!! Ciao ciao… a presto! sun_angel.

 

 

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Capitolo 4
*** La mattina dopo ***


Rieccomi qui con un nuovo chappy

Rieccomi qui con un nuovo chappy!! Prima di tutto volevo ringraziare tutte le persone che leggono, ma soprattutto quelle che recensiscono…in particolare:

GRECOBAIN: grazie ancora per i consigli che mi hai dato…sono stati davvero utili…spero che continuerai a seguire la mia ff..

CRY90: grazie 1000 x tutti i tuoi complimenti…mi raccomando continua a seguire la mia storia…

ECLIPSE: un grazie enorme anche a te x tutti i tuoi commenti positivi! Continua a leggere!

_LAURA_: grazie  per aver letto la mia storia, spero che ti abbia incuriosito e che continuera a leggere! Leggerò presto anche le altre tue storie…

Come al solito…BUONA LETTURA!!!

CAPITOLO 4

La mattina dopo

La mattina dopo, Monica si svegliò ancora incapace di credere a ciò che era successo il giorno prima.

Dopo essersi vestita, scese al piano inferiore per recarsi alla “sala Ristorante” dove avrebbe fatto colazione con i suoi.

Non si sorprese quando vide che al tavolo era già seduta sua madre. Si sedette e mentre consumava la colazione, Carla disse:

-Peccato che ieri tu non sia venuta; era davvero bella quella via, piena di negozi…sicuramente avresti trovato qualcosa di bello da regalare alle tue amiche…-

-Sarà per la prossima volta…abbiamo ancora parecchi giorni da trascorrere qui-rispose Monica.

-certo, ci sarà tempo…avevo pensato di andare al mare oggi, che ne dici?-chiese la madre.

-si, non è una cattiva idea, ma credo che andrò in piscina a leggere un bel libro…magari ti raggiungo più tardi, ok?-

-va bene, fa come credi…sai dove trovarmi-. Con queste ultime parole Carla si allontanò dal tavolo dirigendosi verso la hall.

Monica era sollevata…stranamente sua madre quella mattina era stata più gentile del solito.

Ad un tratto vide Anna e Grace entrare nella sala con aria molto assonnata…

-Ciao!- urlò Monica.

-Ciao!- risposero in coro le due ragazze mentre si avvicinavano al tavolo.

-Buongiorno Monica…allora, oggi è il grande giorno!-esclamò Anna.

-Già, non vedo l’ora di vederlo…per fortuna sono riuscita a liberarmi di mia madre…-rispose Monica.

- capisco…anche tu non hai uno splendido rapporto con tua mamma, vero?-chiese Grace.

-già…il fatto è che lei è troppo all’antica…ha una mentalità risalente all’epoca delle scimmie…e poi è sempre scorbutica, ma questo fa parte del suo carattere…comunque adesso non importa…l’avete già visto da qualche parte?-

-no, mi dispiace…ancora nessuna traccia…be’ ma non temere si farà vivo!- disse Anna rassicurandola.

-E poi la piscina apre alle 10 e mezza, perciò dovrebbe essere qua per le dieci…-disse Grace.

-Cambiando discorso…che fate voi oggi?-chiese Monica.

-Credo che staremo in spiaggia e poi qualche volta verremo a vedere come te la cavi con il bell’imbusto…-disse Grace.

-Smettila! Se lo vorrà ci racconterà tutto dopo… giusto Monica?-chiese Anna.

-certo, non preoccupatevi saprete tutti i particolari al più presto! Ciao a dopo…-

disse Monica alzandosi dal tavolo.

Subito dopo corse verso la hall e si sedette su uno dei divanetti continuando a fissare la porta principale dell’hotel. Finalmente dopo circa un quarto d’ora lui arrivò.

Monica rimase quasi incantata…Manuel indossava una semplice t-shirt nera con la scritta in rosso “STAFF”; un costume verde e un paio di infradito anch’esse nere. Niente di speciale, ma rivederlo fece scattare in lei qualcosa di strano, di insolito.

“mi sono proprio presa una bella cotta…”pensò.

 

 

Fine quarto cap…in confronto agli altri non è niente di speciale, in quanto è solo un cap di passaggio…mi raccomando recensite come al solito e a presto con un altro chappy!!!

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** L'appuntamento ***


Un grazie speciale a tutti quelli che mi seguono, specialmente a:

Un grazie speciale a tutti quelli che mi seguono, specialmente a:

GRECOBAIN:grazie ancora per aver letto tutti i capitoli, spero che continuerai a leggere…ciao!

BAD_DEVIL:sono felice che anche tu adori i bagnini…be’ anch’io…grazie x avermi lasciato la recensione!!!

_LAURA_:grazie 1000 x aver commentato!!!continua anche tu con le tue storie perché sono davvero stupende!!!Ed io continuerò sicuramente a leggere…

CRY90:un grazie spetta anche a te che puntualmente leggi tutti i miei cap e recensisci sempre!!!grazie ancora e fammi sapere se ti piace anche questo chappy!!!

CAPITOLO 5

L’appuntamento

Manuel corse verso Monica e la salutò con un bacio sulla guancia. In quell’istante Monica volò in paradiso…

-Ciao! È da molto che aspetti?- chiese Manuel.

-No, figurati…- Monica non sapeva cos’altro rispondere…era sicura che il suo viso aveva assunto una tonalità rosso fuoco, perciò non se la sentì di dire altro…

-allora, ti scoccia aspettare ancora due secondi? Dammi solo il tempo di posare lo zaino e poi sono da te-disse Manuel.

Monica non aveva nessuna intenzione di vederlo di nuovo sparire sotto i suoi occhi, anche se sarebbe stato per pochi minuti, purtroppo però non potè far altro che rispondere:

-certo, vai pure…-

Così Manuel corse via, ma nel giro di pochi minuti era di nuovo lì, davanti a lei con lo sguardo dolce e perso in chissà quali pensieri…

-che ne dici di accompagnarmi in piscina, devo mettere a posto l’acqua prima che arrivino tutti.-

-Ok, andiamo!- rispose felice Monica.

Insieme si diressero verso la piscina; quando arrivarono Manuel le disse:

-allora, ti stai divertendo qui?-

-insomma se non fosse per le due ragazze che ho conosciuto ieri, la vacanza non sarebbe VACANZA, anche perché sono qui “in compagnia dei miei”, ma soprattutto con mia madre che non mi lascia respirare…-

-non sei proprio in buoni rapporti con tua madre, vero?-

-già…ma lasciamo perdere, non voglio annoiarti parlando di mia mamma…anzi, perché non mi racconti qualcosa di te?-

Monica stava iniziando a sciogliersi…

-be’ non c’è molto da dire…abito qui vicino, ho 16 anni e adoro il basket oltre che le ragazze!- esclamò con una risata.

-anch’io ne ho sedici!!-intervenne Monica accorgendosi tardi che forse non era il caso di urlarlo in quel modo…

Il suo momento di inutile preoccupazione fu rotto dalle parole di Manuel:

-che coincidenza! Quand’è il tuo compleanno?-

-fra cinque giorni…-rispose intimidita Monica.

-Se sarai ancora qua festeggeremo!!-

-Dici sul serio? Tu faresti davvero questo per me?-

-Certo! Che male c’è andremo da qualche parte in compagnia, non sei d’accordo?-

-certo che sono d’accordo! Sono stra-felice!!!Nessuno aveva mai dato così tanta importanza al mio compleanno…-disse Monica con aria triste.

-Be’ non devi preoccuparti penserò a tutto io…anzi che ne dici di uscire già questa sera? Prendila come un pre-festeggiamento…-disse Manuel.

-E me lo chiedi?! Tutto pur di stare il più lontano possibile da mia madre…-

 

Dopo pranzo Monica raccontò tutti i dettagli alle due ragazze impazienti di sapere cos’era successo nella mattinata.

-Mi ha chiesto di uscire…-disse Monica.

-Ti ha dato un appuntamento!!-esclamò Grace.

-non credo l’abbia intesa così…-

-e allora come si dice quando uno ti chiede di uscire?? È un’appuntamento!!-insistè Grace.

-Quindi oggi andremo al mare e penseremo bene ai preparativi, dopodiché, dopo cena verrai in camera nostra e ti renderemo più bella di come sei già, in modo che appena ti vedrà rimarrà incantato…-disse Anna.

 

A cena Monica dovette spiegare a sua mamma che quella sera sarebbe uscita…

-sai mamma, avevo pensato di uscire con le mie due nuove amiche…posso?-disse sperando in un SI.

-Dove andate?-le chiese con un tono scorbutico.

-credo che faremo una passeggiata qui vicino…-

-mm…va bene, a patto che tu sia in hotel prima di mezzanotte…sono stata chiara?-

-Certo mamma, grazie!!-

E così, come deciso, Monica corse in camera delle amiche.

Quando uscì era irriconoscibile. Indossava un corto (ma non troppo) vestitino nero, abbinato ai suoi infradito (non voleva sembrare troppo elegante); mentre i suoi capelli erano raccolti con una coda che le metteva in risalto il viso dai lineamenti dolci e fini. I suoi occhi verdi erano sottolineati dall’eye-liner che le dava un tocco di femminilità.

Quando Monica si guardò allo specchio rimase senza parole.

-Già, sei proprio uno schianto!!!-esclamò Grace.

-Sul serio, stai veramente bene, vedrai che anche il tuo Manuel rimarrà “di sasso”-disse Anna.

-Grazie ragazze! Ma ora vado..sono in ritardo…-disse Monica affrettandosi.

Quando arrivò, lui era già lì ad aspettarla.

-Stai benissimo!- esclamò Manuel.

-anche tu non sei male…-rispose Monica.

-Allora, andiamo?-Disse Manuel prendendola per mano.

Monica rimase un’altra volta immobile…

 

La passeggiata durò a lungo, quando finalmente decisero di sedersi su una panchina.

Monica era al settimo cielo, ormai avevano già molta confidenza. Il muro costruito dalla sua timidezza stava per crollare, quando Manuel si avvicinò a lei e…

Che ne pensate?? Spero che vi sia piaciuto anche questo cap e mi raccomando recensite!!!

 

 

 

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Capitolo 6
*** L'indimenticabile serata ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!!! Innanzi tutto scusate per il mio estremo ed imperdonabile ritardo…finalmente sono riuscita a scrivere qualcosa…spero che anche questo cap vi piaccia e mi raccomando RECENSITE!!! Ma prima di lasciarvi al nuovo chappy, i ringraziamenti:

-grecobain:sono felice che il cap precedente ti sia piaciuto!! Leggi anche questo e dimmi cosa ne pensi!!!ciao!

-eclipse:grazie mille x i complimenti!!continua a seguirmi!!!ciao!!!

-cerenyse:grazie anche a te x i complimenti!! Se ti va lasciami un’altra recensione e dimmi che ne pensi della continuazione della storia…

-_laura_: grazie x aver letto la mia storia, ma soprattutto x la recensione!!!ciao!!

Capitolo 6

L’indimenticabile serata

Nda:il capitolo precedente era terminato così:

La passeggiata durò a lungo, quando finalmente decisero di sedersi su una panchina.

Monica era al settimo cielo, ormai avevano già molta confidenza. Il muro costruito dalla sua timidezza stava per crollare, quando Manuel si avvicinò a lei e…

 

Le sfiorò le labbra con un tenero bacio.

Monica non si rendeva ancora conto di ciò che le stava capitando, le sembrava di vivere uno dei suoi sogni più belli e desiderati…

Quando la “magia” finì, Monica rimase senza parole, non aveva la minima idea di cosa dire in quell’istante, forse anche per paura di rovinare quell’indimenticabile momento; perciò, questa volta decise di fare lei il primo passo e ricambiò il bacio, un bacio passionale, intenso…

Quando, però, Monica si rese conto che era quasi mezzanotte, ricordandosi della raccomandazione della madre, fu costretta a correre velocemente in hotel.

-Scusa, ma dovrei già essere in albergo…ho passato una serata fantastica…grazie!!!Ciao!!!- urlò Monica rivolgendosi a Manuel.

-aspetta!!! Un secondo, ti prego!!!-rispose Manuel.

Monica, avrebbe davvero voluto rimanere lì ancora per un bel po’ di ore se non fosse stato per sua madre…

-Dammi almeno il tuo numero, così ti potrò dare una buonanotte migliore!!!-

A quelle parole, Monica non potè fare altro che fermarsi e fare ciò che Manuel le aveva appena chiesto.

Per tutta la strada non fece altro che pensare alla magnifica serata che aveva appena passato, augurandosi di trascorrerne presto un’altra anche migliore di quella…

Quando arrivò in hotel era ormai mezzanotte, ma per sua fortuna sua madre doveva essersi già addormentata, così corse in camera sua, si sdraiò sul letto e all’improvviso il suo cellulare iniziò a vibrare: era Manuel.

L’sms diceva:

Ho davvero passato una serata fantastica, mi hai fatto provare emozioni che non sentivo da tempo…grazie, a domani…buonanotte.

Queste parole fecero triplicare la felicità di Monica, la quale non si era mai sentita così felice…

Senza neanche aspettare un secondo, rispose al messaggio:

grazie a te…anch’io ho trascorso una serata indimenticabile…a domani…buonanotte.

La mattina dopo, a colazione, Monica dovette affrontare sua madre:

-Ciao mamma…-

-Ciao! Com’è andata ieri sera, ti sei divertita? Perché io sono rimasta in pensiero per tutto il tempo!!! Potevi almeno avvertire quando sei tornata!!!-

-Be’…mamma..vedi..-

-Non ci sono scuse!!! Stavolta non ti perdono! La prossima volta che vorrai chiedermi di uscire, risparmia il fiato, perché la risposta sarà NO!!!-

Monica si rese conto che sua madre era davvero molto arrabbiata e che la vacanza ora non poteva che peggiorare…

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Capitolo 7
*** La tristezza di Monica ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti! Sono tornata con un nuovo cap!! Ma prima di tutto i ringraziamenti:

-grecobain: bene, sono contenta che la storia ti piaccia!! Mi raccomando continua a leggere e dimmi che ne pensi!

-_laura_: grazie, piacciono molto anche a me i due…continua a leggere! Ciao!

-mewkaggy:grazie, sono felice che ti piaccia la fic! Continua a seguirmi e lasciami un tuo parere! Ciao!

BUONA LETTURA!!

 

 

CAPITOLO 7

La tristezza di Monica

Monica ripensò per tutto il giorno alle parole della madre “la prossima volta che mi chiederai di uscire, la risposta sarà NO!!!” ; lei voleva assolutamente uscire ancora con Manuel e questo non era più possibile per via di sua madre.

Però, quella mattina, mentre stava comodamente seduta su una poltroncina che si affacciava alla piscina, fu presa da una preoccupazione e da un’ansia tali da dimenticarsi completamente delle parole della madre; era ormai tardi e di Manuel non c’era traccia.

A un certo punto, cominciò a pensare che gli fosse successo qualcosa, e si spaventò. Non riusciva a spiegarsi il motivo di quel ritardo. Ad un tratto, sentì la voce di sua madre che la chiamava:

-Monica! Monica!- urlava la madre nel bel mezzo della hall.

-Eccomi mamma!-rispose seccata Monica mentre si alzava dalla poltrona –che c’è?-

-come che c’è?-fece una pausa –ora tu ti alzi da quella poltrona, prendi le tue cose e vieni in spiaggia con me, capito?- rispose la madre.

Monica non se la sentiva proprio di andare in spiaggia, voleva rimanere lì dov’era per aspettare Manuel.

-E va bene, arrivo- disse Monica costretta ad alzarsi e a seguire la madre.

Dopo pochi minuti raggiunsero la spiaggia, Carla posizionò il suo sdraio verso il sole e si coricò.

-Be’ Monica, che stai aspettando? Su, gira lo sdraio e prendi un po’ di sole!-esclamò Carla rivolgendosi a sua figlia.

-No mamma, preferisco rimanere sotto l’ombrellone, magari più tardi- rispose Monica.

-Fa come vuoi-rispose Carla.

Monica non aveva proprio nessuna voglia di sdraiarsi al sole, quando per la testa le ronzavano pensieri ben più importanti di un colorito.

Ad un tratto, il cellulare di Monica squillò. Era il suono di un messaggio. In quell’istante fu invasa da un’ondata di agitazione, dentro di se’ sperava che fosse di Manuel. Ma, quando premette il tasto che gli permise di visualizzare il mittente del messaggio, scoprì che era di Anna.

“Ehi! Ciao! Ma dove sei finita? Noi siamo in piscina, perché non vieni? Ti aspettiamo…baci”

La risposta di Monica fu immediata:

“Ciao! Mi spiace, ma sono incastrata con mia madre in spiaggia…non posso venire, anzi mi potresti dire per favore se è già arrivato Manuel?”

Anna rispose:

“no, non l’ho ancora visto…mi disp.”

A quelle parole, Monica iniziò a preoccuparsi seriamente, ma era talmente timida che non osava scrivergli un messaggio per sapere dove fosse finito.

“Ormai è quasi ora di pranzo, arriverà presto…” disse fra se’ e se’, cercando di rassicurarsi.

Dopo circa mezz’ora, lei e sua madre tornarono in hotel per il pranzo.

-Allora Monica, oggi io e la mamma andiamo a visitare una città qui vicino, ti va di venire con noi?- le chiese gentilmente il padre.

Monica aveva sempre preferito suo padre a sua madre, in quanto lui si era sempre dimostrato in grado di capirla ed era sempre gentile con lei a differenza della madre.

-be’ ecco…non so…e se rimanessi qui?-chiese timorosa Monica.

-assolutamente no!!-rispose scontrosa la madre –ti avevo detto che non ti avremmo più lasciata da sola! La prossima volta ti fai furba e cerchi di non fare tardi!- aggiunse Carla.

-Su dai Carla se non vuole venire lasciamola qui no?- disse il padre.

-Ho detto di no! Monica viene e basta.-

-Va be’ papà, non preoccuparti, verrò-rispose rassegnata la ragazza.

Dopo aver spiegato alle due amiche come stavano le cose, Monica partì con i suoi.

 

Il pomeriggio sembrò interminabile e, quando finalmente tornarono in hotel, era già tardi.

Dopo cena, Monica si diresse velocemente in camera sua, oppressa da un’ondata di tristezza.

Anna e Grace erano molto preoccupate per l’amica, perciò decisero di correre verso la sua camera per tirarla su di morale.

Anna bussò alla porta.

-Ehi Monica apri! Siamo noi!- urlò Grace.

-Eccomi arrivo-rispose Monica.

-Ciao! Ma cos’hai? Cosa c’è che non va?-chiese Anna, che in realtà immaginava il motivo per cui l’amica fosse triste.

-Sembra che stai per piangere!!- esclamò Grace.

A quelle parole, Monica non riuscì più a trattenersi, si sedette sul letto e diede sfogo alle sue lacrime.

-Grace! Sei sempre la solita!- disse Anna mentre abbracciava Monica cercando di consolarla.

-Monica ma stai tranquilla! Perché piangi? Per quel ragazzo? Manuel? Bè oggi lui c’era in piscina…non preoccuparti- disse Grace.

In quel momento Monica alzò il viso e guardò le due ragazze, singhiozzando ancor di più.

Un solo pensiero continuava a frullarle in testa.

“Allora non è vero che è stato bene con me, mi sono illusa! Come ho fatto ad essere così stupida e a pensare che a lui gliene importasse davvero qualcosa di me!”

-Ehi Monica!!!-urlò Grace, che non faceva altro che peggiorare la situazione.

-Forse è meglio se noi ora andiamo, ma mi raccomando se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarci.- la interruppe Anna.

-Ok, va bene…grazie ragazze, a domani.-rispose Monica con il volto rigato di lacrime.

Subito dopo, la ragazza decise di andare a dormire sperando che il giorno successivo sarebbe stato migliore. Stava per addormentarsi, quando il suono del cellulare richiamò la sua attenzione. Lo schermo diceva “1 messaggio ricevuto”.

 

 

FINE CAP…A PRESTO CON UN NUOVO CHAPPY!!! RECENSITE!!! CIAO!!!

 

 

 

 

 

 

 

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