Another World.

di __wannabefree
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 12: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


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Ciao a tutte! Questa è la mia terza Fan Fiction!:3 L'ho fatta raiting arancione , perché la prima era verde, la seconda gialla, e questa arancione u.u Ma non in tutti i capitoli!:3 E durante quei capitoli, mi farò aiutare da alcune ragazze, perché non li so scrivere!D: Ovviamente, citerò! u.u Vabbè vi lascio al capitolo!:D
P.s. So che a Londra non c'è il mare, ma voi fate finta che ci sia!hahahaah:'D
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Hikari e Helen non avevano mai discusso, erano sempre state unite, inseparabili. Nonostante fossero l’una l’opposto dell’altra.
Hikari aveva dei folti capelli castani, che le cadevano delicati sulle spalle, coprendola dal freddo che molto spesso avvolgeva il clima di Londra, gli occhi erano grigi e, durante la notte, sembrava che si illuminassero. Era una ragazza semplice, non amava truccarsi eccessivamente, un filo di matita nera dentro l’occhio ed era apposto. Amava lo sport, adorava il vento che la oltrepassava mentre correva più veloce possibile. La sua migliore amica, era tutto il contrario, ma sarà per questo che erano sempre andate d’accordo.
Helen aveva dei lunghi capelli biondi, che alla luce del sole quasi brillavano, gli occhi erano del colore del cielo sereno, probabilmente Dio aveva staccato un pezzo di esso per dare vita a questi. Lei adorava truccarsi, le piaceva molto la matita nera dentro l’occhio, che le metteva in risalto il colore delle iridi. Odiavo tutto ciò che faceva sudare, odiava essere spettinata.
Loro non avevano mai litigato, fino al giorno in cui incontrarono l’amore, lo incontrarono nello stesso fottutissimo ragazzo.

*

Nella città di Londra Nord, in un piccolo appartamento in periferia, Hikari era dolcemente stesa sul suo letto. Poteva permettersi di rilassarsi per ancora 20 minuti, per poi andare al suo primo giorno di lavoro. Aveva trovato un impiego che aveva sempre sognato, la bagnina, nella nuova spiaggia. Aveva sempre amato nuotatare, in particolare con la sua amica Helen..Scosse la testa, la sua migliore amica era uscita dalla sua vita, e probabilmente non ne avrebbe fatto più parte. Le mancava da morire, anche se era troppo orgogliosa per andare di sua spontanea volontà a chiederle perdono. Ogni tanto la incrociava per le stradine di Londra, ma non si guardavano neanche negli occhi, erano diventate come due sconosciute. Lei avrebbe tanto desiderato correrle incontro e stringerla fra le sue braccia, ma aveva paura di un suo rifiuto. Si catapultò giù dal letto, facendo cadere sul pavimento il lenzuolo, ed appoggiandò delicatamente i piedi sui mattoni gelidi. Si diresse in bagno ed osservò la sua figura riflessa nello specchio. Tutti la consideravano stupenda, ma lei non trovava nulla di perfetto in essa, era come tutte le altre ventenni londinesi. Niente in più, niente in meno. Si sciacquò il viso con l'acqua gelida, per togliere il sonno che non le permetteva di aprire definitivamente gli occhi, dopodiche si diresse verso la cucina, dove mangiò velocemente una brioche e si fermò a riflettere. Quanti ricodi in quell'appartamento, sul tavolo di legno c'erano ancora incise le iniziali sue e della sua migliore amica, avvolte in un cuore e seguite dalla scritta 'Amiche per sempre'. Rise alla lettura di quella frase. Lei se n'era andata come tutte, eppure lei non era come 'tutte'. Lei era diversa. Lei era la sua migliore amica, ed anche se ora non erano più unite, lei sapeva che un giorno l'avrebbe riabbracciata. Salii nella sua camera ed estrasse il costume rosso da bagnina, che le stava tremendamente bene. Aveva un fisico invidibiale, invidiabile da tutte, esclusa la sua migliore amica. Odiava il fatto di non averla più accanto, tutto le ricordava lei. Indossò un pantaloncino bianco ed una maglia altrettanto rossa che le lasciava scoperta una spalla. Aveva un pò paura di questo primo giorno di lavoro, ma era allo stesso tempo felice. Prese la corriera che portava al mare, si sedette su uno di quei scomodissimi sedili ed accese il suo amato iPod bianco, dove aveva caricato tutta la sua musica preferita. Dopo cinque minuti, la corriera si fermò e lei si diresse verso la spiaggia, andando incontro al suo capo, un ragazzo sulla trentina, alto, biondo e con gli occhi verdi smeraldo. Come quelli del ragazzo che lei tanto amava, ma che aveva finito per odiare. Quel ragazzo che era stata la causa per cui le due 'BBF' si erano divise.
-Tu devi essere Hikari- Disse il biondo porgendole la mano e sorridendo.
-Così mi chiamano.-Rispose Hikari ricambiando il sorriso.
-Questo è il tuo materiale, puoi andare a quell'ombrellone, ti abbiamo affidato la parte della spiaggia frequentata dagli adulti, in modo che come primo giorno non sarai costretta a salvare nessuno- Disse il ragazzo porgendole tutto il materiale. -Comunque il mio nome è Lucas- Aggiunse per poi dirigersi verso la parte di spiaggia frequentata dai bambini. Hikari s'incamminò verso l'ombrellone rosso. Appoggiò tutto il materiale e si sedette sulla sedia e si guardò intorno. Sembrava tutto tranquillo, ma dopotutto era ancora molto presto.
-Sei nuova?-Si girò verso la voce e vide un ragazzo biondo, con qualche ciocca castana e gli occhi del colore del cielo inizialmente pensò che Dio avesse dovuto strappare un altro pezzo di cielo per donarlo a lui. Abbassò lo sguardo per ammirare il suo sorriso. Era qualcosa di..magico. Era.. perfetto.
-Umh,si. Oggi è il mio primo giorno qui.- Aggiunse accennando un lieve sorriso.
-Oh, piacere, io sono Niall- Disse il ragazzo porgendole la mano e stringendola.
-Hikari-Rispose sorridendo.
-Allora, ci si vede, Hikari- Disse il ragazzo per poi sparire tra la folla che stava arrivando.

*

Dall'altra parte di Londra, c'è la dolce Helen, anche lei al suo primo giorno di lavoro, che si affretta per arrivare in orario ed evitare di fare una brutta impressione proprio al primo giorno. Al contrario dell' "ex" migliore amica Hikari, Helen è sempre stata molto ritardaria, questo perché adorava dormire e farsi perfetta, più di quanto lo fosse già.
-Dio! E' tardissimo!- Urlò Helen buttandosi giù dal letto inciampando nel lenzuolo arrotolato a terra, urtando il capo. Si alzò accarenzzandosi il punto della ferita e si diresse nel bagno. Si tolse i vestiti di dosso e si gettò sotto la doccia calda. Uscì velocemente, senza badare a stare attenta a non creare il lago di Garda con l'acqua. Non aveva tempo per mangiare, avrebbe preso un muffin allo starbucks vicino al negozio. Aprì l'enorme armadio, pieno di vestiti che a lei sembravano eccessivamente pochi ed estrasse un pantaloncino in jeans ed una maglietta rosa. Aveva sempre adorato il colore rosa, sin da quando era piccolina. La faceva sembrare una principessa. Indossò tutto di fretta e ritornò in bagno per passare alla fase 'trucco e parrucco'. Prese una matita nera e la mise abbondantemente dentro gli occhi azzurri, poi prese dell'ombretto bianco e lo spalmò appena sotto le sopracciglia. Per le labbra utilizzò un pò di lucidalabbra rosa. Infine legò i lunghi capelli biondi in una coda che le cadeva sulla spalla sinistra. Mise un braccialetto ed un paio di orecchini. Se c'era una cosa di cui non poteva fare a meno erano gli orecchini, senza di essi si sentiva persa. Corse fuori dall'appartamento ed aspettò la corriera. Su una di esse vide una persone a lei molto cara, che le mancava sin troppo, ma non aveva il coraggio di andare da lei e scusarsi, anche se le mancavano da morire i loro abbracci, le loro risate e persino gli insulti da migliori amiche che si scambiavano: Hikari. Le mancava tutto della sua 'vecchia migliore amica'. E questo tutto per colpa di uno stupido ragazzo. Ogni tanto pensava ancora a lui, ma dopo un pò si ricordava che era colpa sua se lei e Hikari non erano più niente, allora l'amore che provava per lui si tramutava immediatamente in odio. Salì sulla corriera e riuscì ad arrivare con soli due minuti di ritardo. Indossò il cartellino con scritto il suo nome e si sedette dietro la cassa del suo negozio preferito: Primapark. Era emozionatissima, aveva sempre adorato quel luogo, più che altro adorava i vestiti, le scarpe e le borse che vendeva. Ed anche i trucchi.
-Uh,e tu chi sei?- Chiese un moro avvicinandosi a lei, rivolgendole un sorriso sghembo. Il suo sorriso era meraviglioso.
-Io sono la nuova commessa,posso esserti d'aiuto?- Chiese lei affogando nei suoi occhi color cioccolato.
-Veramente si. Vorrei sapere il tuo nome- La ragazza arrossì pesantemente e rivolse un sorriso imbarazzato al ragazzo.
-Il mio nome è Helen.- Rispose lei accendendo il computer del negozio.
-Piacere, io sono Zayn.- Rispose il bel ragazzo rivolgendole lo stesso sorriso sghembo di prima e stringendole la mano. Solo ora, Helen notò la sua cresta enorme, doveva essere alta più di 5 cm, almeno.
-Lei dev'essere la signorina Helen Nator- Disse una signora sulla quarantina avvicinandosi ad Helen sorridendo. Helen fece cenno di si con il capo.
-Ci si vede in giro, Helen.- Disse Zayn facendole un'occhiolino ed uscendo dal negozio mettendo le mani nel jeans bassi.
-Questi sono i suoi orari giornalieri e pomeridiani.- Disse la signorina porgendole un foglio stampato. La ragazza sorrise e lesse il foglio. Quel pomeriggio sarebbe stata libera, magari avrebbe fatto un salto alla nuova spiaggia, era da un pò che non andava a mare. Sorrise ed accolse i suoi primi clienti, con un sorriso smagliante ed una forza di volontà pazzesca.

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Spero che vi sia piaciuto, a tre recensioni continuo:3

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


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Rieccomi, ho ricevuto il doppio delle recensioni, quindi credo che posso pubblicare il capitolo. Non ho mai ricevuto tante recensioni in un solo un capitolo, non immaginate quanto mi avete resa felice!:'3 Vabbè basta rompere, ciauu!
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Hikari era seduta sulla sdraio, con in mano il salvagente, in modo che se qualcuno affogasse fosse subito pronta ad entrare in acqua. Era molto agitata e lo si poteva vedere a chilometri. Sapeva che non sarebbe mai successo nulla, ma non voleva tranquilizzarsi, aveva paura che appena si fosse distratta fosse successo qualcosa. Era sempre stata così ansiosa e per questo tutti l'avevano sempre presa in giro. Anche prima di una gara sportivo, si chiudeva in se stessa, con il cuore che batteva sin troppo veloce e faceva scorrere le lacrime sulle guancie. Da piccola si sfogava così, piangendo. Lei era sempre stata quel tipo di ragazza che sopporta, sopporta e poi si sfoga piangendo stringendo un cuscino o la prima cosa morbida che le capita. L'unica che l'aveva sempre capita era stata l'amica Helen, o l'ex amica. Sospirò.
-Tutto bene?- Le chiese il biondino che aveva conosciuto prima, Niall, se ricordava bene. Lei tornò in se e gli sorrise.
-Si,tutto apposto.- Gli disse guardando il mare dietro di lui, anche se gli occhi del biondo erano decisamente più belli del mare.
-Non sembrerebbe- Rispose Niall piazzandosi difronte a lei.-Senti,volevo chiederti..- Cominciò Niall sedendosi accanto a lei senza smettere di guardarla. Hikari si sentiva molto imbarazzata, immaginava quello che il biondino le voleva chiedere.-A che ora finisci il turno,oggi?- Continuò Niall tutto d'un fiato. Sembrava molto imbarazzato, anche lui. Hikari non aveva idea di cosa rispondere, tutti i ragazzi carini di solito erano dei grandi stronzi, però Niall sembrava diverso. Sembrava dolce, simpatico ed anche intelligente. Tutto il contrario di quell'essere che aveva diviso lei ed Helen.
-Finisco alle 14.00- Rispose Hikari sorridente, spostando, per la prima volta, lo sguardo su di lui. Era davvero.. stupendo. Avrebbe detto perfetto, ma aveva sempre affermato che la perfezione non esistesse.
-Umh,bè..- Notò l'imbarazzo di Niall, si vedeva che non era uscito con molte ragazze e questo le piaceva. Significava che non era un ragazzo come gli altri,come quell'unico ragazzo di cui era stata innamorata, avrebbe detto, ma ora si era stufata di sentire in ogni sua frase, o in ogni suo pensiero, un riferimento a lui. Si era promessa che non avrebbe più pensato a lui, eppure non ci riusciva. Magari se fosse uscita con Niall per un pò avrebbe smesso di pensarlo, magari l'avrebbe addirittura dimenticato!
-Si, Niall, voglio uscire con te.- Disse non lasciando concludere la frase al biondo abbastanza in imbarazzo. Vide gli angoli delle labbra di Niall alzarsi in un modo stupefacente. Era perfetto quando sorrideva. Hikari rispose con un sorriso da ebete, che le uscì spontaneo alla vista di quel sorriso troppo spettacolare.
-Okay, che dici se rimaniamo qui a mare?- Chiese Niall alla dolce Hikari che ancora lo guardava innamorata. Aspetta, innamorata? Provava davvero qualcosa per Niall? Per quel ragazzo che conosceva da meno di due ore? Lei aveva sempre creduto nell'amore a prima vista, credeva che se due persone si piacessero, si sarebbero dovuto piacere sin dall'inizio, dal primo sguardo.
-Certo,per me va benissimo- Rispose Hikari sorridente a Niall, che le stava ancora sorridendo e guardando con quei pozzi d'acqua che si trovava al posto degli occhi. Erano molto simili a quelli di Helen, tranne per il fatto che quelli di Helen erano leggermente più chiari, mentre quelli di Niall erano quasi blu. Le mancavano gli occhi celeste chiaro dell'amica, le mancava guardarla negli occhi e ridere insieme. Le mancava tutto della sua migliore amica.
-Okay, allora a dopo.-Rispose Niall per poi schioccarle un bacio sulla guancia. Hikari arrossì e, quando Niall si girò, sfiorò la guancia dove Niall l'aveva baciata. Quindi.. era sul serio innamorata di Niall? Sperava solamente che non l'avrebbe fatta soffrire, perché il suo cuore aveva abbastanza cerotti. Si risedette sulla sedia e tornò al fissare il mare, distrattamente, ma lo continuò a fissare. Era così bello. Così libero. Così estremamente immenso. Aveva tanto voglia di farsi una nuotata, ma non poteva permettersi altre distrazioni.
-Ciao- Disse una vocina stridula, Hikari si girò e vide una bambina bionda e con gli occhi azzurri e lucidi, probabilmente aveva pianto.
-Hei piccola, che succede?- Disse inginocchiandosi per essere all'altezza della bimba.
-Mi sono persa- Disse facendo una faccia da cucciola. Hikari aveva sempre amato i bambini, le sembravano così dolci ed indifesi.
-Vieni, cerchiamo la tua mamma- Rispose Hikari sorridendo e prendendo per mano la bimba.
-Qual'è il tuo nome?- Chiese alla bambina sempre cercando con il viso la madre della bimba, che doveva essere preoccupata.
-Mi chiamo Jennifer, però sono qui con il mio fratellone, mia madre lavora- Aggiunse la piccola Jennifer. Hikari annuì e prese in braccio la piccola, in modo da farle vedere meglio i ragazzi.
-Eccolo! E' lui!- Disse la piccolina indicando un bel ragazzo alto, con gli occhi azzurri, i capelli lisci tendenti al castano ma con qualche ciuffo biondo. Appena vide la sorellina le corse incontro.
-Carotina ma dov'eri finita?- Hikari rise quando chiamò Jennifer 'carotina', era un soprannome simpaticissimo per una bimba come lei.
-Mi ero persa e questa ragazza mi ha salvata- Disse orgogliosa la 'carotina' indicando la ragazza, che arrossì e sorrise.
-Grazie mille,non so come posso ringraziarla- Disse il ragazzo stringendo la mano della ragazza.
-Non ce ne bisogno, è il mio lavoro- Rispose orgogliosa del lavoro che aveva fatto Hikari.
-Mi chiamo Louis- Annunciò il ragazzo.
-Hikari- Quel giorno aveva già conosciuto tre ragazzi ed una bimba, si sentiva fiera di se stessa. Salutò Louis e la piccolina e tornò alla sua postazione sorridente.

*

In un luogo del tutto diverso, Helen si stava godendo il suo nuovo lavoro.
-Le sta benissimo questo vestito signora, io ci abbinerei anche queste scarpe ed una borsa beige- Consigliò la ragazza. Aveva sempre amato dare consigli di moda ad altre persone, il suo sogno nel cassetto era diventare una grande stilista, ma per ora si accontentava di questo.
-A parere mio, le starebbe meglio questa maglia, la fa sembrare più snella.- Disse ad un'altra ragazza. Era soddisfatta del lavoro che stava svolgendo. Si dirigette verso un manichino, con dei vestiti maschili. Quei vestiti le ricordavano tanto quelli del suo primo amore, quel ragazzo che aveva diviso lei ed Hikari. Voleva tanto bruciarli, ma decise di trattenersi.
-Cosa mi sta meglio? Questa maglia nera o questa bianca?- La ragazza si girò, ed incontrò quegl'occhi cioccolato che aveva conosciuto in mattinata.
-Io voto per questa- Disse indicando la maglia nera con la scritta 'Sexy and I'm know it'. Il ragazzo sorrise ed andò nel camerino a provarsi la maglia. Ogni volta che incrociava quello sguardo, Helen, perdeva la testa, sentiva i pipistrelli distruggerle lo stomaco.
-Complimenti, signorina Nator, da quando c'è lei i clienti sono aumentati vertiginosamente- Si complimentò la signora Martin, la proprietaria. Helen sorrise e si diresse verso il camerino dove era entrato Zayn.
-Hai fatto?- Chiese la ragazza, ma dal camerino, non uscì il ragazzo che si aspettava.
-Ciao!- Esclamò il ragazzo. Aveva dei capelli un pò ondulati, tra il biondo ed il castano, gli occhi erano altrettanto castani. Il suo sorriso era dolcissimo.
-Umh,scusa. Ho sbagliato persona- Si scusò la bionda grattandosi la testa imbarazzata.
-Non ti preoccupare, io sono Liam- Si presentò il ragazzo stringendole la mano.
-Piacere, io sono Helen- Rispose lei ricambiando il sorriso.
-Hei eccoti qui! Come mi sta?- Urlò Zayn sfilando davanti a lei. Le piaceva quel moro, era così affascinante, così tremendamente bello, era così perfetto. Lei, al contrario di Hikari, aveva sempre creduto nella perfezione, perché lei cercava sempre di essere perfetta.
-Sei stupendo- Si lasciò scappare la ragazza, che portò subito le mani alla bocca arrossendo. Sperò che il moro non l'avesse sentita.
-Bè, grazie mille.- Sbagliato. Il moro l'aveva sentita eccome. Faceva così tanta attenzione a tutte le parole che uscivano dalle bellissime labbra della bionda che avrebbe potuto ripetere tutto ciò che aveva detto in mattinata. La bionda lo guardava imbarazzata e lui si avvicinò a lei.
-Senti,volevo chiederti se oggi uscivi con me- Disse tranquillamente Zayn, puntando gli occhi color cioccolato negli occhi color mare di Helen. La ragazza era indecisa, aveva sempre amato i ragazzi come Zayn, ma aveva paura di soffrire, aveva paura di amare. Ma lei già provava qualcosa per il moro e, come le disse l'amica Hikari il giorno in cui litigarono 'Il cuore non si comanda'. Aveva tremendamente ragione, lei aveva avuto sempre ragione. Forse perché lei tra le due era l'intelligente, mentre lei era la cosiddetta 'bella'. Ma anche l'amica era stupenda, nella sua semplicità era perfetta.
-Certo, che dici se andiamo a mare?- Propose la bionda sorridendo.
-Si, magari- Rispose il moro titubante.
-C'è qualcosa che non va?- Chiese la bionda. Aveva quasi l'impressione che il Zayn avesse già cambiato idea.
-No,no. Tutto okay. Comunque, la compro!- Rispose riferendosi alla maglia che aveva addosso. La bionda sorrise e si diresse verso la cassa.
-Alle 14.30 ci incontriamo a mare,daccordo?- Chiese il moro poggiando la maglia sul bancone. Helen annuì sorridendo.
-Grazie e torni presto.- Fece l'occhiolino a Zayn, che uscì dal negozio con un sorriso stampato sul viso.

*

Entrambe le ragazze avevano avuto il loro primo appuntamente dell'estate, erano entusiaste. La dolce Hikari si stese sulla spiaggia ed attese che il suo 'principe azzurro' arrivasse. La vanitosa Helen si distese anch'essa, un pò più lontana da Hikari, attendendo il suo 'vampiro tenebroso'.
-Eccomi,scusa per il ritardo- Annunciò Niall stendendosi accanto alla sua principessa.
-Non ti preoccupare,sono io in anticipo- Si sedettero sulla spiaggia e solo a quel punto Hikari notò la sua amica, intenta a parlare con un moro affascinate. Ricordava che all'amica erano sempre piaciuti i ragazzi così, belli e pieni di valori.

Dall'altra parte della spiaggia Zayn era appena arrivato e metteva in mostra i suoi addominali. La bionda si alzò per andarlo a salutare, e lì si accorse che l'amica la stava fissando. Le andò incontro, e lei fece lo stesso. Si guardarono per intensi minuti, nessuna delle due aveva intenzione di parlare. Erano entrambe troppo orgogliose da ammettere che le mancava la propria migliore amica.

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Eccoci di nuovo alla fine del capitolo, spero che vi sia piaciuto. Mi raccomando recensite! Continuo alle 4 recensioni!:'3 Volevo ringraziare quelle sei meraviglie che mi hanno recensito nel capitolo precendente. Grazie.Grazie.Grazie.
xx Giulia

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


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In due capitoli 12 recensioni*^* Grazie mille! Poi siete così dolciose(?) nelle recensioni! Stanotte, mentre cercavo di addormentarmi, mi è venuto in mente il capitolo!hahah lol Vabbè ciauuu
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Le due ragazze si guardavano negli occhi, che ormai erano diventati lucidi. Volevano tanto abbracciarsi, ma entrambe avevano paura di essere respinte dall' altra. Si erano dimenticate che avevano degli accompagnatori, era come se tutto intorno a loro fosse svanito, c'erano solo loro. Hikari ed Helen. Come una volta. Hikari voleva saltare addosso all'amica, voleva abbracciarla, voleva chiederle scusa, voleva dirle che le era tremendamente mancata. Helen voleva abbracciare fortissimo l'amica, voleva dirle che non si sarebbero mai più lasciate, che sarebbero rimaste unite per sempre. Ma entrambe erano frenate dall'orgoglio.
-Hikari,tutto bene?- Chiese Niall avvicinandosi alla sua principessa, che fece cenno di si con il capo, senza distoglierere lo sguardo dagli occhi dell'amica.
-Helen?Che ti è successo?- Chise, invece, Zayn avvicinandosi alla sua accompagnatrice, che scosse la testa, per farli capire che non era successo nulla.
-Zayn?- Urlò il biondo alla vista dell'amico.
-Niall?- Urlò il moro abbracciando Niall.
-Che ci fai qui, amico?- Disse Zayn mettendoli una mano dietro al collo.
-Sono con lei- Rispose Niall indicando Hikari, che era ancora intenta ad osservare l'amica.
-Hai trovato finalmente la tua pricipessa?- Chiese Zayn con tono malizioso, facendo diventare Niall rosso come un pomodoro.
-Hikari..- Sussurrò Helen con le lacrime agli occhi. Odiava piangere, le si scioglieva tutta la matita, ma in quel momento non riuscì a trattenersi.
-Helen..- Sussurrò questa volta Hikari, con le lacrime agli occhi. Questa volta non piangeva per sfogarsi, ma piangeva per l'emozione. Aveva sempre immaginato come sarebbe stato incontrare di nuovo l'amica, ma sicuramente non l'aveva immaginato in questo modo. Si guardarono ancora per qualche minuto, per poi saltare l'una addosso all'altra, cadendo sulla sabbia bagnata.
-Tu non sai quanto mi sei mancata- Disse Hikari piangendole addosso.
-Non sai tu quanto sei mancata a me- Si guardarono di nuovo e scoppiarono a ridere. Erano state così..stupide. Avevano litigato per uno stupido ragazzo che non le meritava, per un ragazzo che si era solo preso gioco di loro.
-Ragazze, ci spiegate che succede?- Chiesero all'unisono Zayn e Niall, che guardavano la scena senza capire cosa stesse succedendo. Le due migliori amiche si guardarono negli occhi e risero, insieme. Come 6 mesi prima, prima di conoscere Harry, il ragazzo che le aveva fatte litigare.

FLASH BACK

-Helen, devo confidarti una cosa!- Esclamò Hikari entusiasta sorridendo all'amica, che si stava specchiando.
-Spara- Urlò l'amica sedendosi accanto a lei.
-Anche io ho una notizia bomba.- Aggiunse poi Helen.
-La diciamo insieme?-Propose Hikari, Helen fece cenno di si con il capo
-Mi sono innamorata!-Esclamarono insieme le ragazze, per poi fare urli isterichi.
-Come si chiama?-Urlò Hikari sorridente!
-No,no. Prima tu!-
-Insieme, al mio tre. Uno..due..-
-Harry Styles!- Urlarono insieme le amiche. Entrambe spalancarono la bocca. Si erano innamorate dello stesso ragazzo. Helen si alzò dal letto ed uscì di casa sbattendo la porta. Hikari provava una rabbia pazzesca, o forse era solo gelosia. Sapeva che i ragazzi avrebbero sempre scelto Helen, lei era stupenda, non aveva difetti. Helen pensava la stessa cosa dell'amica, Harry avrebbe scelto lei, perché era dolce ed ingenua.

FINE FLASHBACK

Le ragazze avevano pensato insieme all'inizio del loro litigio, erano stati così duri quei mesi da sole, loro erano come un'angelo con un'ala sola: potevano volare solo insieme. Helen prese per mano Hikari e si sedettero sulla spiaggia, facendo segno ai ragazzi di fare lo stesso.
-Allora, qualche mese fa..- Hikari raccontò tutta la storia, con gli occhi lucidi. Niall si avvicinò a lei e l'abbracciò.
-Io non ti farò mai soffrire- Hikari ricambiò l'abbraccio e gli sorrise. L'amica la guardò con un qualcosa di malizioso. Forse aveva intuito che Hikari provava un sentimento molto profondo per quel ragazzo dagli occhi azzurri, in effetti, a guardarli, sembravano proprio una coppia di fidanzati. Erano così diversi, ma anche così uguali. In comune avevano un sorriso stupendo. Zayn cinse la spalla di Helen, sorridendole e facendole l'occhiolino. Era così perfetto quel ragazzo. Forse era persino troppo perfetto. Helen sentiva le farfalle allo stomaco, non aveva mai provato certe emozioni per un ragazzo conosciuto in così poco tempo.
-Ragazzi, che ne dite se entriamo in acqua?- Propose Niall sorridendo con quel sorriso che faceva perdere la testa ad Hikari. Tutto di lui le faceva perdere la testa.
-Yeahh!- Urlò Hikari alzandosi in piedi.
-No,ragazzi, io preferisco di no.- Disse Zayn preoccupato.
-C'è qualcosa che non va?- Chiese Helen avvicinandosi a lui, che arrossì virtiginosamente. Helen non credeva che Zayn fosse il tipo di ragazzo che arrossisce quando una ragazza si avvicina a lui.
-No,tutto apposto, è solo che..- Zayn spostò lo sguardo in cielo.
-Non so nuotare.- Disse velocemente nascondendosi il volto tra le mani. Helen gliele spostò.
-Tranquillo, se ci sono io con te non affonderai mai, perché il mio amore ti terrà a galla.- Era stupita dalle parole che aveva appena pronunciato. Amava sul serio quel ragazzo? Lo desiderava sul serio? Si,si ed ancora si. Quel ragazzo le aveva rubato il cuore. Lo prese per mano e lui la prese in braccio a mò di principessa e cominciò a correre verso il mare.
-No!Zayn non ci provaaaaaaah- Troppo tardi, Helen era finita nell'acqua gelida del mare.
-Questa te la faccio pagare.- Helen lo cominciò a rincorrere e si buttò sopra di lui bagnandolo e facendolo cadere in acqua. Helen si aggrappò a lui, che la prese in braccio, avvicinando i loro visi sempre di più, quasi si sfioravano. Helen sentiva il respiro di Zayn sulla pelle, ed i suoi occhi fissi nei suoi. Eliminò la distanza che li divideva. Ecco i pipistrelli che le invadevano lo stomaco. Si sentiva innamorata, felice. Si, dopo tanto tempo lei era felice, di nuovo.
-Sono davvero teneri.- Commentò Hikari guardando la scena seduta sulla sabbia vicino a Niall.
-Già- Rispose Niall girandosi verso di lei.
-Quanto sei bella..- Si fece scappare Niall arrossendo e facendo arrossire Hikari.
-Hei, ma non te l'hanno insegnato che non bisogna dire le bugie?!- Rispose Hikari sorridendo e cercando di nascondere il rossore che le aveva invaso le guancie.
-Ed a te nessuno te l'ha detto che non bisogna rubare?- Disse Niall mettendo in mostra i denti.
-Ma io non ho rubato niente!- Disse Hikari stupita.
-Davvero? Ed il mio cuore dov'è?- Hikari stava quasi per svenire, nessun ragazzo le aveva mai detto una frase così dolce, ma giusto, Niall non era un ragazzo. Era un angelo. Un angelo che Dio aveva mandato ad Hikari per farla nuovamente sorridere. E ci era riuscito. I loro volti si avvicinarono lentamente, i loro nasi quasi si sfioravano. Hikari cercava di non affogare negli occhi del ragazzo e lui cercava di non perdersi in quelli di lei. Si avvicinarono ancora, fino a che le loro labbra si sfioravano, per poi toccarsi del tutto, facendo venire i cavalli nello stomaco di lei. Finalmente aveva trovato il vero amore, lo avevano trovato entrambe.

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Eccoci di nuovo alla fine del capitolo, il prossimo lo pubblico alle 5 recensioni:3 Faccio così, in modo che possa avere più volontà di continuare. Mi piace quando la aggiungete ai preferiti, seguite o ricordate, ma se recensite mi fate felice felice. Nel prossimo capitolo si aggiungerà un nuovo personaggio, ma non vi anticipo nulla!
xx Giulia

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


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Scusate per il ritardo :c Ma ora sono qui, è questo che conta, no?:33 Nel prossimo capitolo entreranno in gioco due nuovi personaggi, vi dico solo i nomi: Noemi e Mayra. E poi un terzo, che ci sarà anche alla fine di questo, ma sto zitta u.u RECENSITE!u.u
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Hikari sentiva le balene allo stomaco, si sentiva così felice, finalmente era di nuovo felice. In un solo pomeriggio aveva ritrovato la sua migliore amica ed aveva trovato un fidanzato che l'amava. Si staccò da lui e lentamente aprì gli occhi sprofondando in quelli del ragazzo difronte a lei. Si abbracciarono e si sedettero a guardare il tramonto, era molto romantico.
-E così tu sei italiana?- Chiese il biondo girando il capo verso la mora, che annuì.
-Tu, invece? Hai sempre vissuto qui?- Chiese a sua volta Hikari. Si accorse che lei non sapeva nulla del ragazzo che amava, mentre lui sapeva tutto di lei.
-No, io mi sono trasferito qui l'anno scorso. Vengo da Mullingar, in Irlanda- Rispose sorridendo.
-E come mai ti sei traferito qui?- Chiese curiosa sorridendoli ed appoggiando il capo sulla sua spalla.
-Per il tuo stesso motivo.-
-Ma com'è che sai tutto di me?- Chiese divertita.
-Insomma, ne parla tutta la spiaggia.. 'affogherei pur di farmi salvare dalla nuova bagnina figa'.- Hikari arrossì. Era nella spiaggia da meno di un giorno e tutti già la conoscevano.
-Sei tenerissima quando arrossisci- Disse Niall dandole un bacio sulla guancia.
-Io lo trovo.. imbarazzante!- Rispose Hikari.
-E' dolcissimo! In questo modo fai capire che non sei una di quelle ragazze che si vogliono fare notare a tutti i costi, ma una di quelle che farebbe di tutto pur di passare inosservata- L'aveva praticamente descritta, lei era sempre stata così. Odiava che tutti le facessero i complimenti, che cercassero di diventare loro amici solo per poi vantarsi di essere usciti con lei. A volte odiava essere com'era. Anche per quel motivo era 'scappata' dal suo paese natale: l'Italia. Appena compiuti i 18 anni ha fatto le valigie ed è partita a Londra, per inseguire i sui sogni, studiare e diventare una grande scrittrice, ma per ora si doveva accontentare di studiare e guadagnare soldi facendo la barista d'inverno e la bagnina d'estate. Ma a lei piacevano i suoi lavori. Più che altro, era scappata dall'Italia, dalla sua famiglia, da tutti i suoi conoscenti, perché nessuno la riusciva a capire. Nessuno capiva che si vergognava stare al centro dell'attenzione, nessuno capiva che se non fosse stato per la passione per la scrittura e per la musica, lei sarebbe scappata all'età di 13 anni, nessuno capiva che quando si chiudeva in se stessa era perché si vergognava anche dei suoi stessi parenti, nessuno capiva che quando aveva attacchi di pianto non era perché i genitori la sgridavano per il troppo stare al computer, ma perché si sentiva tremendamente sola, perché aveva bisogno di incontrare il suo 'principe azzurro', aveva bisogno di un suo abbraccio, aveva bisogno di essere consolata. Nessuno capiva che lei preferiva passare l'estate al computer piuttosto che a mare o uscendo con le amiche non perché fosse un'asociale, ma perché la sua autostima era bassissima. Nessuno la capiva, nessuno tranne la sua amica Helen, che aveva conosciuto all'età di 5 anni su internet. Nessuno la capiva, perché nessuno la conosceva sul serio.
-Niall, tu sei il mio ragazzo- Rabbrividì al pronunciare di quella parola- quindi devo essere sincera con te. Io non sono venuta qui per studiare.- Lei voleva dire la verità, voleva confidarsi con qualcun'altro che non fosse la sua migliore amica, perché per lei era come una sorella, ma preferiva chiamarla 'migliore amica', perché nessuno della sua famiglia la capiva. Quando scappò sua madre la chiamava sempre, sua madre era una donna stupenda, era piena di amiche, ma neanche lei la capiva. Tutti cercavano di farla cambiare, di farla diventare più sociale, di farla diventare più forte, magari come la cugina, che era quasi perfetta. Ma lei aveva paura, non sapeva neanche di che cosa, ma lei aveva una paura tremenda.
-Ed allora perché sei venuta qui?- Chiese Niall dopo aver ragionato sulla confessione della ragazza e su quanto fosse bello il suo nome pronunciato da lei.
-Vedi, io sono esattamente come mi hai descritto tu. Io non sono venuta qui, io sono scappata. Non riuscivo più a sopportare la mia vita, ed allora ho deciso di scapparmene a Londra, che è stato il mio sogno sin da quando frequentavo la terza media. Si, lo so. Sono una vigliacca. Sono un'essere insignificante scappata dalle persone che l'amavano di più.- Una lacrima percorse il viso di Hikari, per poi distruggersi sulle sue labbra.
-Hei, ricorda che anche le stelle da lontano sembrano insignificanti- Le disse abbracciandola. Hikari si strinse al suo petto e scoppiò a ridere quando sentì il suo stomaco brontolare.
-Scusa, è solo che sto morendo di fame- Si scusò Niall.
-Andiamo da quei due piccioncini e chiediamoli se vogliono venire in pizzeria.- Propose Hikari alzandosi e dirigendosi verso i due piccioncini che guardavano il tramonto abbracciati.

*

La bionda era emozionatissima. Aveva aspettato a lungo un ragazzo che l'amasse per com'era dentro, senza guardare il suo aspetto fisico. Si staccò dalle labbra di Zayn e si girò a guardare l'amica, sembrava davvero innamorata. Ricordò il giorno in cui l'aveva conosciuta. Lei viveva ancora in Irlanda, a Galwey, ed era tremendamente triste, perché i suoi genitori litigavano in continuazione e le prestavano pochissime attenzioni. Lei aveva sempre amato stare al centro dell'attenzione, aveva un carattere forte, indipendente, non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Di amiche ne aveva tante, eppure non era abbastanza, voleva conoscere qualcuno di nuovo, qualcuno che capisse come si sente. Aveva sempre amato stare al computer, ed anche avendo cinque anni, lo sapeva usare perfettamente, così si iscrisse ad un sito di 'amici di penna' e trovò una bimba italiana, della sua stessa età. Ed è lì che nacque una bellissima amicizia, quella di H&H, così si facevano chiamare. Si scrivevano ogni giorno, raccontandosi i problemi ed all'età di 14 anni si incontrarono e decisero che un giorno sarebbero scappate insieme ed avrebbero formato una 'nuova vita' a Londra, la città che entrambe amavano. E così fecero, il giorno del diciottesimo compleanno di Helen le due presero un aereo e scapparono dalla 'vecchia vita'.
-Guarda che bello il sole!- Urlò emozionata Helen indicando esso.
-Già- Disse Zayn cominciando a guardarla. Helen si sentiva imbarazzata, di solito non arrossiva per un ragazzo, ma con lui era diverso. Li bastava toccare la sua pelle, guardarla negli occhi o parlarle, per farla diventare un peperone rosso.
-Il sole è lì.- Disse ridendo Helen.
-Perché dovrei guardare un sole che possono vedere tutti, quando io di fronte a me ho un sole più splendente e solo mio?- Disse Zayn calcando sulle parole 'solo mio'. Helen li diede un bacio sulla guancia, stringendo il suo volto tra le mani a mò di 'cioppi-cioppi'. Anche se il moro era un ragazzo molto vanitoso e sicuro di se, era anche molto romantico e geloso. Di solito, per conquistare le ragazze, le porta a vedere un film horror, in modo che le possa abbracciare quando hanno paura.
-Ragazzi, noi abbiamo fame!- Urlarono all'unisono Hikari e Niall, interrompendo la scena romantica.
-Ristorante?- Chiese Helen alzandosi. Helen era sempre stata una ragazza molto raffinata, le piaceva la perfezione.
-Pizzeria!- Urlò Hikari ridendo.
-Come vuoi.- Aggiunse Helen prendendo sotto braccio Zayn e dirigendosi verso la sua auto. Niall ed Hikari si sedettero ai sedili di dietro, scambiandosi degli sguardi innamorati, mentre Helen si mise al sedile davanti accanto a Zayn, che le stringeva la mano. Quei due ragazzi erano entrati nelle loro vite in mattinata, eppure le avevano già cambiato la vita. Scesero dall'auto e si diressero in una pizzeria italiana. Niall aveva sempre adorato il cibo italiano e se c'era una cosa che ad Hikari mancava del suo paese era proprio il cibo. Zayn si fermò a fumare una sigaretta e Niall li fece compagnia, mentre le ragazze entrarono.
-Allora, amico, è quella giusta?- Chiese Zayn al dolce irlandese, che annuì imbarazzato.
-Non ci credo, arrossisci ancora?- Chiese Zayn quasi ridendo.
-E tu fumi ancora?- Niall sapeva che Zayn odiava fumare, avrebbe voluto smettere, ma li mancava la forza di volontà.
-Entriamo.- Disse Zayn buttando la sigaretta e cambiando discorso. Quando entrarono videro le ragazze ferme qualche metro più avanti, che si sussurravano delle cose.
-Non può essere lui.- Sussurrò Helen all'amica.
-Helen, riconoscerei quei ricci ovunque.- Rispose Hikari all'amica.
-Non è cambiato per niente!-
Disse Helen abbassando lo sguardo, aveva paura di innamorarsi di nuovo di quegli occhi.
-Helen, ho paura.- Disse Hikari tremando all'amica. Harry le aveva frantumato il cuore, lo aveva fatto ad entrambe e loro non sarebbero riuscire a sostenere di nuovo quei suoi occhi verde smeraldo ed il suo sorriso che sembrava così sincero.

©

Tatà! Finito anche questo capitolo u.u Ora non vi dico a quante recensioni voglio arrivare, tanto non ci arrivo lol Vi chiedo solo di recensire con più di 10 parole, non chiedo molto!ç.ç Alla prossima
xx Giulia

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


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Yooo! I'm very happy!u.u Perché? Primo, sono arrivata a 24 recensione in 3 capitoli*^* Secondo, avete presente la descrizione di Hikari del capitolo precedente? Bene, sono io. Allora, dato che mia madre segue la storia, quando gliel'ho fatto leggere ha capito che mi ero ispirata a me stessa e mi ha promesso che non mi sgriderà mai più per il troppo stare al computer, che non mi farà mai più stare al centro dell'attenzione, ma soprattutto ha detto che non cercherà più di cambiarmi*__* YEAH BUDDY! Quindi, questo capitolo sarà perfetto*^* Ciauu e grazie a tutte delle recensioni!:* Ah! Dimenticavo, potete mettere 'mi piace' a questa foto? E' per un concorso che vorrei vincere, grazie<3 Qui
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Le due amiche osservavano il riccio, che non si era accorte di loro. Era intendo a parlare con una donna sulla trentina, che aveva i capelli castano chiaro ed un paio di occhiali da sole, a prima vista poteva essere la madre, ma Harry aveva raccontato alle ragazze della madre, diceva che era una donna affascinante, mora, con gli occhi azzurri, ma quella non sembrava così bella. Anzi, tutto il contrario.
-Ragazze, tutto okay?- Chiese Niall avvicinandosi ad Hikari ed Helen e mettendo una mano sulla spalla. Hikari non voleva mentire a Niall, non voleva già mentirli, ma non poteva neanche dirli la verità.
-Niente,tranquillo.- Rispose velocemente Helen, che si stava dirigendo verso che Zayn.
-Harry!- Urlò il moro alzando il braccio per farsi notare dal vecchio amico. Helen ed Hikari si guardarono con gli occhi spalancati.
-Accompagnami in bagno! Si sta sciogliendo il mascara!- Disse la bionda afferrando per un braccio la mora, dirigendosi verso il bagno.
-Come fanno a conoscersi?- Disse Helen appena chiusa la porta del bagno.
-Non ne ho idea, ma questo è un bel guaio.- Rispose Hikari appoggiandosi al lavandino.
-Hikari, promettimi una cosa.- L'amica annuì. -Non ci separerà di nuovo.- Hikari sorrise e corse ad abbracciare l'amica.
-Te lo prometto, Helen, ci ha divise una volta, non ci riuscirà di nuovo. Ma ora andiamo.- Fecero un grosso respiro ed aprirono la porta, bloccandosi. I loro ragazzi stavano allegramente parlando con Harry. Lui sembrava così sincero, ma lo era anche quando le ha ferite, entrambe.
-Che ci fai qui, amico?- Chiese Zayn al riccio, che si toccava i capelli.
-Oh, niente ero venuto per incontrare lei.- Rispose indicando la donna che stava accanto a lui. Niall alzò un sopracciglio.
-Che avete capito? E' mia zia!- Disse abbracciandola. I ragazzi scoppiarono a ridere.
-E voi?- Chiese sistemandosi, di nuovo, i ricci.
-Oh, noi siamo con le nostre ragazze.- Rispose Niall indicando le ragazze, che spontaneamente si nascosero dietro un tavolo.
-No, Helen, così non va bene! Dobbiamo essere forti! Dobbiamo farlo per Niall e Zayn. Forza, alziamoci e facciamo vedere ad Harry che siamo più unite di prima!- Disse Hikari prendendo una mano all'amica.
-Si, hai ragione. Dopotutto Cenerentola ha camminato sui cocci di vetro, Aurora ha dormito una vita intera, Belle si è innamorata di una bestia, Jasmine ha sposato un comune ladro, Ariel ha camminato sulla terra per amore, Biancaneve è riuscita a scappare dalla cattiva matringna. Tutto questo perchè l'amore significa affrontare le nostre più grandi paure.- Rispose Helen lasciando a bocca aperta l'amica. Il problema è che le favole hanno insegnato a tutti i bambini che c'è sempre un lieto fine, ma finora non è stato molto vero, anche se finalmente avevano trovato l'amore.
-Dove sono finite?- Chiese Zayn guardandosi intorno. Le ragazze si alzarono.
-Mi era caduto un'orecchino!- Disse Helen sorridente, ma impaurita. Si strinsero forti le mani e s'incamminarono verso la loro futura morte.
-Ciao Harry.- Disse Hikari prendendo coraggio. Tra le due Hikari era sempre stata la più coraggiosa, anche se a prima vista sembrava Helen la più coraggiosa. Il riccio le stava guardando, ma più di tutte guardava Hikari, guardava i suoi occhi grigi così rari, anche se l'aveva tradita, lui aveva sempre amato la dolce ed ingenua Hikari.
-Hikari, Helen.- Disse guardandole sorridendo. 'Come fa a sorridere?' Si chiese Helen con un volto schifato.
-Vi conoscete?- Chiese stupito Zayn.
-Si.- Rispose Helen. -Purtroppo.- Aggiunse sottovoce, beccandosi una gomitata da parte dell'amica.
-Si, ci siamo conosciuti sei mesi fa al Campus.- Disse Harry non togliendo gli occhi da Hikari, che si stringeva a Niall.
-Rimani con noi, amico.- Propose Zayn provocandosi un'occhiataccia da Helen.
-Umh.. daccordo.- Affermò sedendosi al tavolo che si era appena liberato.
-Vado in bagno.- Disse Hikari alzandosi dal tavolo.
-Vuoi che ti accompagno?- Chiese Niall premuroso.
-No,tranquillo.- Rispose Hikari dando un bacio sulla guancia al biondo.
-Allora, Harry, sei fidanzato?- Chiese Helen. Non è che volevo saperlo per interesse personale, voleva solo sapere quale sarebbe stata la prossima ragazza con il cuore spezzato.
-No, non sono fidanzato da molto, da sei mesi circa.- Rispose con non-change. La bionda rimase a bocca aperta. Erano state loro due le sue ultime fidanzate. Bè, come dicevano sempre loro 'H&H non si dimenticano facilmente'. Però ora era diverso, lei stava con Zayn, Hikari con Niall, e lei aveva paura che Harry avrebbe potuto dividerli.
-Vado in bagno.- Disse Harry alzandosi dal tavolo. Helen voleva seguirlo, aveva paura che facesse qualcosa alla migliore amica, ma poi avrebbe destato troppi sospetti. Hikari si stava lavando le mani ed uscì dal bagno, quando venne tirata dal braccio da qualcuno.
-Mi sei mancata.- Disse il riccio avvicinandola a se.
-Sono fidanzata.- Disse allontanandosi.
-Mi dispiace.- Disse il riccio abbassando lo sguardo. Hikari si avvicino a lui, li sollevo il volto con una mano. Si stava avvicinando sempre d più.
-Harry, tu per me sei come il sole.- Disse avvicinandosi. -Quindi stammi il più lontano possibile.- Disse mettendoli una mano sul petto ed allontanandolo, per poi tornare al tavolo. L'amica le lanciò un'occhiata e lei rise. Era.. soddisfatta. Non si era mai comportata così, di solito era Helen a fare queste battute. La serata passò così, risate, ricordi ed anche sguardi soddisfatti da parte delle H&H. Tornarono a casa, e si raccontarono tutto.
-Li hai detto sul serio così?- Chiese Helen con la bocca aperta.
-Sii!- Urlò Hikari facendo un grido isterico e cominciando a saltellare. Risero così tanto che avevano male allo stomaco, per poi addormentarsi felici.

Il mattino dopo

-Helen, svegliati.- Disse Hikari sbadigliando e dirigendosi verso il bagno. Si sciacquò il viso e si diresse in cucina, divorandosi un cornetto. Quando tornò al piano di sopra vide che l'amica non si era mossa di un centimetro.
-L'hai voluto tu.- Sussurrò facendo un sorriso maligno. Prese la chitarra, lei aveva sempre adorato suonare la chitarra, e con il canto se la cavava. Cominciò a suonare.
-Its time to get up, in the morning. Got McDonalds breakfast for you. Just for you. So you better get up and eat it. So we gotta get up- Cantò, anzi urlò, cominciando a saltare sul letto. -Its time to get up! ITS. TIME. TO. GET .UP-
-Ma che stai facendo, idiota?- Urlò Helen ridendo come una disperata.
-Ti sto svegliando, e ci sono riuscita.- Rispose Hikari orgogliosa abbracciando l'amica. Si prepararono e si diressero a lavoro.
-Giorno.- Disse Hikari dando un bacio sulla guancia a Niall, che era già lì. Lui viveva praticamente accanto alla spiaggia, quindi andava appena sveglio.
-Hei, tutto bene?- Chiese stropicciandosi gli occhi.
-Certo, dormito bene?- La mora annuì e si sedette sulla sua sedia.

-Hei Lou!- Disse Noemi stampando un bacio sulla guancia all'amico. Lui ricambiò, ma sembrava triste.
-Che hai carota?- Chiese la rossa scompigliando i capelli a Louis.
-Sono triste.- Disse abbassando lo sguardo. Noemi, aveva una cotta per Louis, l'aveva sempre amato, dal primo giorno che si sono incontrati. Ma per lui era solo un'amica, e non capiva perché! Alla fine non era brutta! Aveva dei folti capelli ricci e rossi, gli occhi celeste chiaro ed anche un bel fisico, perché Louis non la notava?
-Ho trovato!- Urlò il biondo sorridendo!
-Che? Cos'hai trovato?- Chiese la rossa non capendo a cosa si riferisse Louis. Lui sta stava guardando negli occhi, sorridendo. Lui l'aveva sempre amata, ma non aveva mai avuto il coraggio di dirle cosa provava per lei, era un vigliacco.
-Una ragione per sorridere- Disse avvicinandosi a lei. Si, si sarebbe dichiarato. E lo avrebbe fatto in quel momento.
-E quale sarebbe?- Chiese curiosa perdendosi negli occhi azzurri del ragazzo difronte a lei.
-Tu- Sussurrò per poi eliminare la distanza che li divideva.

*

-Hei! Sei arrivata, finalmente.- Disse Zayn dando un bacio a stampo alla bionda che stava indossando il cartellino con il suo nome.
-Da quanto sei qui?-
-Non da molto, è venuto anche Harry.- Disse mentre il riccio faceva la sua entrata. Helen degluti.
-Vado a dare un'occhiata a quella maglietta, mi sta chiamando.- Disse Zayn allontanandosi. La bionda avrebbe voluto urlare a Zayn di fermarsi, di non lasciarla sola, ma si soffermò a sorridere e basta.
-E così, lavori qui?- Chiese Harry sorridendo.
-Ma dai? Da cosa l'hai capito?- Disse la bionda acida.
-Helen, non comportarti così. Sai che mi siete mancate tutte e due.- Disse avvicinandosi pericolasamente alla ragazza.
-Harry, le persone come te sono la ragione per cui abbiamo il dito medio!- Disse sorridendo e dirigendosi da una cliente.

Mayra aveva sempre amato Liam, ma lui.. stava con quella Danielle. Sbuffò e si asciugò una lacrima.
-Che hai May?- Disse Liam sedendosi accanto a lei.
-Niente, mi era entrato qualcosa nell'occhio.- Disse abbassando lo sguardo. Mayra era una ragazza stupenda, dentro e fuori. Aveva i capelli quasi arancioni, erano corti e lisci, gli occhi erano cervone e li adorava. Il suo fisico non le piaceva molto, però era perfetta. Si, era perfetta nelle sue imperfezioni.
-Ho lasciato Danielle.- Disse Liam abbassando lo sguardo anche lui. Anche se May di fuori sembrava triste per l'amico, dentro urlava di gioia.
-Perché?- Chiese alzando lo sguardo verso di lui.
-Amo un'altra, ma non so come dirle che la amo!- Rispose Liam storcendo le labbra. A Mayra si spezzò di nuovo il cuore, come poteva pensare di avere una change con Liam Payne?
-Bè, è semplice, va da lei e dille che la ami!- Disse abbassando nuovamente lo sguardo.
-Mmh.. bene. Posso fare pratica con te?- La ragazza annuì. Anche se sarebbe stato per finta, avrebbe sempre ricevuto un 'ti amo' da parte del ragazzo che amava da sempre.
-Ti amo.- Disse il biondo.
-Ti amo anch'io- Rispose May con tutta la sincerità del mondo. -Ora va da lei e dille che la ami!- Disse spingendolo giù dalla panchina. Sentiva che le stavano per scendere le lacrime e non voleva farsi vedere piangere da lui.
-L'ho appena fatto.- Disse baciandola e provocandole i brividi alla schiena.

©

Eccomi qua! Spero che vi piaccia!c: Scusate per l'attesa, ma la mia fantasia era andata a farsi friggere e.e Comunque, che teneri Louis e Liam *uu* In ogni caso ho notato che questa FF ha le recensioni, ma le visualizzazioni sono davvero poche! Bè,dai. Non si può avere tutto dalla vita! Alla prossima.
xx Giulia

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


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Scusate davvero taaaanto per il ritardo, ma prometto che sarà un bel capitolo u.u Volevo ringraziare quei 4 angeli che mi hanno recensito lo scorso capitolo:3 I LOVE YOU! P.s. Nel prossimo capitolo ci sarà la prima scena 'hard', dove mi aiuterà Hikari_niall :33 Graziee<3
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Mayra non ci credeva. Lei. Liam. Bacio. Si sfiorò le labbra buttandosi sul letto a peso morto, guardando il soffitto e scoppiando a ridere. Si diede un pizzicotto sul braccio, per realizzare se stava ancora facendo l'ennesimo sogno o se era sul mondo reale. Si sentiva così..felice? Contenta? Realizzata? No, si sentiva innamorata. Si,era innamorata di un ragazzo che fino a ieri la considerava solamente la migliore amica, che l'aveva sempre consolato e sorriso falsamente quando si fidanzava con una nuova ragazza. Lei aveva sempre sorriso, anche se dentro esplodeva di gelosia, di rabbia. Lei aveva sempre nascosto i sentimenti che provava per lui per paura di perderlo anche con amico. Lei aveva sempre sorriso perché il suo sorriso era così perfetto che la contagiava, lui era così tremendamente perfetto. Si morse il labbro e sorrise. Accese il pc, connettendosi su Twitter, il suo social network preferito, ed anche quello di Liam.
'Non smettere mai di sognare, perché solo chi sogna impara a volare'. Ho imparato a volare.' Scrisse ed inviò. Entrò nella Time Line, amava Twitter. Quando era triste per qualcosa che aveva fatto Liam, lei si connetteva lì e si sfogava con una sconosciuta, che le dava consigli e poi spariva. Amava questo modo di agire, così si faceva tante amiche in tutto il mondo. Diciamo che Twitter era il suo secondo mondo, dove tutti la accettavano, la capivano, non la criticavano. Nessuno sapeva chi era, nessuno sapeva che sua madre era una prostituta e l'aveva concepita per sbaglio. Nessuno sapeva che prima si tagliava per soffocare il dolore. Nessuno sapeva chi era nella realtà, lì la conoscevano come 'Dreamer'. Amava Twitter anche perché nessuno si vergognava di esprimere la propria opinione su qualcosa, ma soprattutto su Twitter erano tutte persone semplici, con dei sogni, con degli idoli, che si erano iscritte sul social network nella speranza di far sapere al proprio idolo della propria esistenza. Anche Mayra aveva un idolo, Miley Cyrus. Quella ragazza aveva una voce da far venire i brividi, il modo in cui cantava era tremendamente stupefacente, la sua voce 'navigava' nell'aria come una farfalla, per poi arrivare nel cuore di ogni Smiler e rapirlo. Quella voce le piaceva così tanto, diciamo che Miley, per lei, era come la sua migliore amica, la sua ispirazione. Lei e la sua voce, le sue battute, erano essenziali per lei, come il suo sorriso fottutamente perfetto. Lei era perfetta, lo era sempre stata. Un'altro idolo di Mayra era Demi Lovato, era grazie a lei ed al suo 'Stay Strong' che aveva smesso di tagliarsi. Odiava quando gli haters la insultavano, perché nessuno sapeva la sua storia. Nessuno sapeva che era anoressica, che si tagliava, che è stata forte ed ora è in piedi più forte di prima. Nessuno la conosce, eppure tutti la criticano. Amava sia Miley che Demi, come delle sorelle, come delle ispirazioni, perché era quello che erano per lei, ispirazioni. Ragazze esemplari, forti e, soprattutto, stupende. Una lacrima le rigò il viso. Ogni volta che pensava ai suoi idoli si commuoveva, ricordava quando diventò Smiler e Lovatic. Era così felice di avere, finalmente, un esempio, una, anzi due, ragazze che la ispiravano a cambiare, a diventare una ragazza migliore. A diventare la ragazza che era ora. Andò alle intersezioni, aveva 4 RT ed una risposta.
@Mayne Abbiamo imparato a volare insieme.
@Real_Liam_Payne Mi hai fatto aspettare però!:P xx Rispose a Liam sorridendo.
@MayneL'importante è che ci sono ora, e per sempre. I love u. xx A Mayra vennero i brivid. Le aveva detto 'Ti amo', lo aveva annunciato a tutto il mondo di Twitter. Prese il cellulare e digito il numero della sua amica Noemi.
-May!- Rispose ridendo Noemi.
-Vieni. Ora. Devo raccontarti una cosa.- La rossa scoppiò a ridere. -Emi? Tutto okay?- Aggiunse notando che l'amica non smetteva di ridere.
-Si, sto arrivando. Ahia fermo Lou!- Mayra capì subito il motivo delle sue risate: Louis William Tomlinson. Noemi aveva sempre amato quel ragazzo, sin da quando era piccolina, come lei con Liam, solo che tra lei e Louis era diverso, sembravano quasi fratelli per quanto fossero legati. Si muoveva lei, si muoveva lui. Erano come un'ombra.

-No! Fermo Louu!- Urlò Noemi mentre Louis la prendeva in braccio e la stava per gettare in acqua.
-Ti lascio solo se mi dici che sono bellissimo!- Disse Louis con aria di sfida. Per la rossa non c'era nessun problema, alla fine diceva solo la verità.
-Sei stupendo, Louis.- Louis annuì.
-Ed ora devi dire che amerai sempre e solo me.- Disse Louis guardandola negli occhi ridendo.
-Amerò per sempre Louis William Tomlinson.- Disse Noemi dandoli un bacio dalla guancia, lui la lasciò a terra e si sedette sulla sabbia, lei si distese accanto a lui, perdendosi nei suoi occhi azzurri.
-Hei, Noemi, lo sai che Louis è mio, vero?- Disse la piccola Jennifer con la sua vocina stridula, facendo scoppiare a ridere Louis.
-Certo, carotina, io sarò sempre tuo- Disse Louis dandoli un bacio sulla guancia. Noemi osservò la scena sorridendo, erano così teneri quei due fratelli.
-Tranquilla piccola, è tuo.- Disse accarezzandole il capo. La piccola tornò a fare i castelli di sabbia con le sue amichette, lasciando i due ragazzi soli, tra i loro pensieri ed i loro sguardi.
-Louis, posso farti una domanda?- Disse arrossendo Noemi. Louis annuì.
-Da quanto sei innamorato di me?- Chiese la rossa facendo arrossire il biondo.
-Da sempre. Ti ho sempre amata, solo che ero troppo vigliacco per dirtelo.- La ragazza abbracciò il biondo, appoggiando il capo sulla sua spalla e sorridendo come un'ebete. E' proprio vero, i sogni si realizzano. Si staccò da lui, e guardò l'orologio.
-Miseriaccia avevo detto a May che sarei andata da lei! Devo andare, scusa.- Disse alzandosi e dando un bacio a stampo al ragazzo, che la guardò andare via. Posò lo sguardo sulla sua sorellina. Così tenera, così indifesa, non capì come avevano fatto i suoi genitori ad abbandonare un angelo. Li odiava per questo, avevano privato ad una bambina l'amore di due genitori, eppure lei sorrideva sempre. Non aveva mai pianto per loro, non aveva mai versato una lacrima per quegli esseri.

*

-Fra un anno amerai sempre me?- Chiese Hikari appoggiandosi sul petto di Niall, che era steso sulla sabbia a guardare il cielo roseo.
-Certo.- Rispose dandole un bacio sulla fronte.
-E fra due anni?-
-Sempre te.-
-E fra cinque anni?- Chiese Hikari stringendosi al petto dell'irlandese.
-Fra cinque anni amerò un'altra.- Disse sospirando. La mora si alzò e lo guardò negli occhi aggrottando le sopracciglia.
-Amerò un'altra che ti chiamerà 'mamma'.- La mora sorrise e si buttò sopra di lui baciandolo e ridendo. Si era presa paura. Niall era felicissimo, non solo aveva trovato una ragazza che lo amava sul serio, ma aveva ritrovato la sicurezza che li mancava. Ricordò di Olly, la sua prima fidanzata. Quanto l'aveva amata. Niall era sempre stato un ragazzo timido. Si era fidato di una sola ragazza in vita sua e lei li aveva spezzato il cuore. Era stato mesi a piangerla. Mesi era stato distrutto. Non voleva neanche ricordarla, li ha fatto troppo male. Ha creduto a tutte quelle parole che li diceva, lui come un bambino la ascoltava e sognava un futuro assieme. Sognava le loro fughe d'amore, solo lui, lei e il loro amore più forte di un soffio. In quei mesi voleva correre via, volevo circondarsi da vere persone che li volevano veramente bene, e poi ha incontrato lei, Hikari. Lei li ha allungato la mano e con il suo sorriso li ha salvato la vita. Lei li ha ridato il sorriso. Fu un errore credere ad Olly, ma lo ha reso più forte e combattivo. Niall era diventato forte grazie a quei pochi giorni passati con Hikari, lei, la sua forza, la sua forza di vivere.
-Tutto okay?- Chiese Hikari notando lo sguardo pensieroso di Niall, che annuì sorridendoli.
-Nostra figlia si chiamerà Alessia, e non si discute.- Disse la mora sorridendo.
-E se sarà maschio?- Chiese Niall mettendo un braccio dietro la sua schiena.
-Se sarà maschio, Niall junior.- Disse ridendo Hikari.
-Ma come mai già pensi a quando avremo dei figli? Siamo fidanzati da meno di due giorni!- Disse Niall dandole un bacio sulla guancia. Nonostante tutto, però, non li dispiace fantasticare sul loro futuro, anzi, li piaceva.
-Sei stato tu a cominciare!- Disse Hikari ridendo e stampando un bacio sulla guancia a Niall.
-Ti amo.- Disse guardandola. Non era stato Niall a parlare, lui era troppo timido per dire una cosa così importante, era stato il suo cuore a parlare. I sentimenti che provava per Hikari erano qualcosa di forte, che arriva dritto nel cuore e te lo rapisce. Ti colpisce e non ti da scampo, sei obbligato ad amarla, anche se non ricambia. Ma per fortuna, questa volta, cupido aveva fatto centro.
-Ti amo anche io, Nialler.- Disse Hikari sfiorando le labbra del biondo, che arrossì.
-Dio, se sei tenero quando arrossisci!-Niall l'abbracciò e si stese sulla sabbia umida, guardando il cielo che ormai era diventato blu, inondato di stelle. Hikari poggiò delicatamente il capo sul petto del suo angelo, chiudendo gli occhi e sorridendo.

-Zayn Jawaad Malik, ti obbligo ad uscire da quel camerino, sei dentro da mezz'ora.- Disse Helen ridendo. Zayn aveva preso cinque magliette e non smetteva di specchiarsi.
-Ma non sono ancora pronto!- Urlò Zayn infilandosi l'ultima maglietta, che li stava a dir poco splendidamente. Uscì dal camerino.
-Allora, sono o no perfetto?- Disse Zayn specchiandosi.
-Si, Zayn. Sei l'allegoria della perfezione.- Disse Helen. -Ma ora dobbiamo chiudere, quindi o compri o lasci.- Aggiunse spingendo Zayn nel camerino per togliersi la maglia. Lui ragionò sulle parole dette da Helen. Che cos'era l'allegoria? Non era mai stato bravo a scuola, figurati se si ricordava una parola così complicata. Si sedette sullo sgabello, togliendosi la maglia e rimanendo a petto nudo, in modo da sbrigarsi dopo, prese il suo I-phone all'ultima moda e digitò 'Allegoria'. Uscirono dei risultati dove era citato Botticelli, se ricordava bene Botticelli era un pittore, che aveva disegnato la 'Primavera' usando delle donne. Li era sempre piaciuto quel quadro, ma non sapeva cosa avesse a che fare con l''allegoria'. Aprì il link di Wikipedia, dove spiegava cosa fosse l'allegoria.
'Raffigurazione materiale di una caratteristica astratta.' Quindi Helen lo considerava la raffigurazione della perfezione. Bè, insomma detto da lei era più che un complimento. Non aveva mai visto donna più bella di lei, e lui di ragazze ne aveva avute tante, poteva addirittura farci una collezione. Chiuse il cellulare e si infilò la sua maglia. Andò da Helen e la baciò sulle labbra, senza calcolare che stava parlando con il suo capo.
-Grazie- Disse sorridendo e poi andandosene dal negozio. Helen rimase sconvolta, guardò la signora Martin che la guardava a bocca aperta e sorridendo.
-Un ragazzo così non lo trovi ovunque, non fartelo scappare.- Le diede una pacca sulla spalla e le fece un'occhiolino, cominciando a chiudere il negozio. Zayn si diresse a casa, buttandosi sul divano e sorridendo. La sua casa era molto grande, ed era sempre solo, dato che i suoi genitori erano sempre in viaggio per lavoro e sua sorella maggiore si era sposata e viveva a Bradford con la sua famiglia. Quanto avrebbe voluto anche lui avere una famiglia, ma era ancora troppo giovane, ed aveva appena trovato la ragazza perfetta. Che lo amava e lui amava lei. Quindi è vero? Zayn Malik innamorato? Si, Zayn Jawaad Malik il ragazzo che collezionava i cuori infranti delle ragazze era seriamente innamorato di una ragazza più che perfetta. Suonarono al campanello ed andò ad aprire, trovando due occhioni azzurri guardarlo. Lei le saltò addosso, come se non si vedessero da una vita, lui la sollevò in aria baciandola appassionatamente e facendola girare in aria.
-Sei stupendo.- Disse soffiandoli sulle labbra.
-Sei perfetta.- Disse lasciandola delicatamente a terra sorridendole.
-Allora, vediamo un film?- Propose il moro, la bionda annuì.
-Romantico?- Chiese lei con gli occhi a cuore.
-Scherzi vero? Un bell'horror!- Disse prendendo dal suo scaffale l'esorcista. Helen sorrise e scosse la testa. Zayn decise di vedere quel film per un motivo ben preciso, lei si sarebbe presa paura e lui avrebbe avuto una scusa per abbracciarla. Si sedettero sul divano, Zayn si stese sulle gambe di Helen, che li accarezzava il viso.
-I love you.- Disse mentre il film cominciava.
-Me too.- Disse Zayn sconvolto dal modo in cui aveva pronunciato quelle parole. Le aveva dette con il.. cuore.

©

Il prossimo capitolo sarà mooolto dedicato ad una coppia, ma non vi dico a chi :P Voglio tenervi sulle spine, vi dico solo che sarà mooolto romantico. In questo capitolo non c'è stato Harold, perché volevo dedicarlo interamente a tutte le coppie, ed Harry è ancora SINGLEEE!(?), ma nel prossimo entrerà in gioco, più forte di prima. Comunque volevo fare un sondaggio: qual'è la vostra coppia preferita? Rispondetemi con più di 10 parole lol u.u
Ah, ed ora una cosa per la storia, Harry lo preferite single o lo faccio fidanzare? A voi la parola!:33
xx Giulia

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


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Hei bellezze, bene, in questo capitolo c'è la prima scena raiting rosso, scritta da quella meravigliosa creatura di Hikari_niall, a cui voglio tanto,tanto bene:3 Quando vedrete un'asterisco rosso, vuol dire che quella bellissima parte l'ha scritta lei u.u
Volevo anche ringraziare Nonsmetteredisognaremai, che con le sue recensioni mi fa piangere e ridere c': Grazie mille, siete dolcissime!
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Harry voleva conquistare di nuovo l'ingenua Hikari, amava il modo in cui i suoi capelli scuri le cadevano sulle spalle ed incorniciavano il suo viso da angelo. Non l'aveva mai dimenticata in questi sei mesi, non si era riuscito ad innamorare di nessun'altra ragazza, se non di lei. Si sarebbe anche accontentato dell'amica Helen, anche se con lei sarebbe stata più dura, data la sua esperienza di ruba cuori. Però, ora che entrambe le ragazze erano fidanzate, Harry si sentiva distrutto. Come aveva potuto lasciarle sfuggire? Non avrebbe dovuto mai tradire Hikari, ma tantomeno illudere Helen. Si sentiva uno stronzo per quello che aveva fatto, ma alla fine lo era. Aveva diviso due migliori amiche ed ora cercava di dividere due coppie felici. Sapeva che non sarebbe stato facile, vedeva in che moda Hikari guardava Niall. Lo guardava in un modo da sognatrice, quasi da ragazza incantata. Il biondo era bello, ma lui era sempre stato considerato il più bello tra loro, forse per i suoi ricci, o semplicemente per il suo carattere. Però sembrava che la sua Hikari avesse solo occhi per lui e lui sembrava altrettanto. Sapeva quanto Niall aveva sofferto per quella Olly e non voleva farlo soffrire, già. Lui non voleva farlo soffrire, ma magari se fosse stata lei a farlo soffrire, lui non avrebbe avuto nessuna colpa e avrebbe avuto qualche change in più con Hikari. Come poteva pensare una cosa del genere? Come poteva voler far soffrire il suo migliore amico? H&H avevano ragione, era propria un essere spregevole e senza cuore. Sospirò.
-Hai intenzione di rimanere qui ancora per molto? Sai, avremmo altri clienti- Disse una voce stridula distogliendolo dai suoi pensieri. Alzò il capo. Una ragazza in divisa da barista lo guardava scocciata, tenendo in mano un blocchetto ed una penna. Aveva gli occhi azzurri, ma non era un azzurro normale, non era ne troppo scuro, ne troppo chiaro. Aveva le labbra carnose, tanto che ti veniva da morderle. I capelli erano castani, ondulati, legati in una coda alta che le arrivava poco dopo al collo.
-Si, scusa. Ecco a te.- Disse pagando il cappuccino che aveva sorseggiato fino a qualche minuto prima. La ragazza li diede lo scontrino, sempre con il suo sguardo da snob e si diresse verso la cassa. Il riccio uscì. Chi era quella donna? Ma soprattutto, perché li sembrava di averla vista da qualche altra parte?

*

-Quindi, May e Liam?- Disse ridendo Noemi staccando una foto dal muro. Raffigurava loro quattro, Louis,Liam,Mayra e lei. Era di qualche anno prima, forse durante l'ultimo anno di liceo. Erano così felici, proprio come in quel momento. Louis era riuscito a mantenere la semplicità e la simpatia di quando frequentava il liceo. Come aveva fatto a non accorgersi che lui l'amava da così tanto tempo? Che ingenua era stata.
-Louis e Noemi?- Ribattè la rossa strappando la foto dalle mani dell'amica e appendendola nuovamente al muro.
-Lemi.- Disse Noemi toccandosi il mento con la mano a mò di 'investigatrice'.
-Che?- Rispose Mayra guardando sconvolta l'amica.
-Lemi. Louis e Noemi.- L'amica si mise una mano sul volto e scoppiò a ridere.
-Mayne è più figo,però.- Disse buttandosi a peso morto sul letto.
-Oddio, ma è tardissimo! Io oggi devo fare un colloquio per entrare a far parte delle bagnine, se vuoi rimani qui a dormire, a me farebbe piacere.- Disse Noemi ricordandosi dell'impegno che si era presa. L'amica annuì ed accese la televisione, mentre Noemi si dirigeva alla spiaggia.
-Eccomi, scusate il ritardo!- Disse Noemi toccandosi i capelli.
-Non preoccuparti. Come ti chiami?- Chiese Lucas sorridendo e prendendo un blocchetto per scrivere le risposte della 'pre-bagnina'.
-Il mio nome è Noemi Gonzalo. Sono di origine brasiliana ed amo nuotare.- Disse Noemi sicura di se. Noemi non era come le altre ragazzine, lei da piccola aveva sempre voluto fare la bagnina, per salvare la gente e stare tutti i giorni a mare.
-Mmmh.. bene. Se la cava con i bambini?- Chiese il ragazzo. Noemi annuì.
-Comincia domani insieme alla signorina Hikari. E' ancora in spiaggia con il suo ragazzo, se vuole.- Disse indicando una coppia di ragazzi stesi sulla spiaggia. Bè, dato che dovevo prendere l'autobus per tornare a casa, ed era ancora presto, andai dai ragazzi.
-Ciao, tu sei Hikari?- Dissi sorridendo attirando l'attenzione della ragazza.
-Sono io, e tu sei..?- Disse alzandosi. Il biondo accanto a lei fece lo stesso e le cinse il fianco per dimostrare che lei era solo sua.
-Io sono Noemi, ma puoi chiamarmi Emi. Da domani lavorerò con te.- Hikari era italiana, e sapeva che anche il nome 'Noemi' lo era.
-Sei italiana?- Disse sorridendo. La rossa annuì.
-Oddio anche io!- Disse saltellando di gioia. Dopo si calmò ed arrossì, si era spinta troppo.
-Hei, parliamo domani, ora devo andare.- Disse girandosi e dirigendosi verso il pullman che era appena arrivato.

*

Helen e Zayn passarono tutta la serata a vedere quel film. Ogni tanto la ragazza si stringeva al moro, il quale non rifiutava affatto abbracciarla. Helen si sentivo protetta tra le sue braccia ed il suo cuore rischiava un infarto.
-Film finito. Vuoi vederne un altro?- chiese il moro alla ragazza, mentre la stringeva in un ulteriore abbraccio.
-Bhè, a me importa stare solo con te.- Si strinse di più a Zayn. Il moro le prese il viso con entrambi le mani e poggiò le sue labbra su quelle della ragazza. Non era la prima volta che si baciavano, ma ogni volta era come la prima. La lingua di Zayn tracciò delicatamente il contorno delle labbra della ragazza, chiedendo il permesso di entrare. Helen schiuse le labbra e lasciò che la lingua del ragazzo accarezzasse la sua. Senza pensarci due volte, Zayn prese l’incavo delle ginocchia della ragazza e la prese in braccio. Mentre continuavano a baciarsi, incominciarono a salire le scale.
-Quante scale hai salito con una ragazza eccitata addosso?- sussurrò Helen all’orecchio del moro, prima di lasciargli un dolce bacio là dietro.
-Solo queste ragazza gelosa.- Finalmente arrivarono vicino alla porta di una stanza. Zayn la spalancò e mise a terra la ragazza. Subito si fiondò sulle sue labbra, in cerca di un contatto. Le labbra di lui erano cos’ soffici e sapevano di tabacco e miele. Mise le mani dietro al collo di lui, mentre quest’ultimo incominciava a lasciare dei teneri baci lungo il collo della bionda. Helen portò la testa all’indietro, per assaporare meglio ogni attimo. Il moro ritornò sulle sue labbra: i baci prima lenti e dolci, adesso erano veloci e provocatori. Zayn le prese con le mani l’incavo delle ginocchia, facendole incrociare dietro la sua schiena, e si sedette sul letto da uno dei lati. Helen Continuò a baciarlo sulle labbra, sul collo. Salì sulle sue labbra e con le mani scese sui bottoni della sua camicia, sfiorandoli leggermente. Incominciò ad aprire ogni singolo bottone, con calma, come per godersi ogni attimo. Il moro la stringeva con la sua presa sulla sua schiena. Appena arrivò all’ultimo bottone della camicia, l’abbassò dalle spalle. Aspettò che se la levasse dalle braccia, per poi abbandonarla da qualche parte. Passò un dito sul suo petto, prima di incominciare a lasciargli dei baci. Sorrise nel sentire qualche gemito uscire dalla bocca del ragazzo. Il quale la prese per le braccia e le fece alzare di scatto il viso. Sorrise e lui la baciò. Si sdraiò e lei era sopra di lui. Incomincio a giocare con la sua maglietta. Infilò la sua mano dentro di essa e le accarezzò la schiena. Mentre i baci diventavano sempre più passionali, levò la maglia e la lasciò cadere. le prese i polsi e fece cambiare la posizione. Adesso, sopra a lei, incominciò a baciarle il collo per scendere sempre più giù fino al seno, ancora coperto dal reggiseno. Helen soffocò alcuni gemiti con delle risate. Zayn continuò a baciarla, scendendo ancora più giù verso la pancia, le mani di lei fra i suoi capelli. Ritornò con il viso vicino al suo e strofinò il suo naso con quello di lei. Sorrise, incrociò le braccia dietro il collo di lui ed unii le loro labbra in un ulteriore bacio. Dopo pochi minuti tutti i loro vestiti erano per terra e loro erano sdraiati sul letto l’uno sopra all’altro a condividere tutto l’amore che provavano. E quando Zayn dovette entrare in lei, si convinse ancora di più che quello che stavano facendo era più che giusto. All’inizio la bionda inarcò la schiena per il dolore, ma poi questo scomparse. Helen non aveva mai provato un amore così puro. Era stata innamorata solo due vole. Quando ancora era in Italia di un certo Josh, era così innamorata di quel ragazzo che aveva mandato la sua vita sociale e le sue amiche a farsi friggere. Tutte le sue amiche, i suoi amici, i suoi parenti, tutti trascurati per colpa di un ragazzo geloso che non faceva altro che facerle l'interrogatorio appena entrava in casa. Così Helen lo lasciò, anche se lo amava, ma non avrebbe potuto convivere con un ragazzo così per tutta la sua. Ed il secondo lo sapete, Harry. Lo conobbe in un pub, lei era andata a bere, dopo aver rifiutato l'ennesimo invito a cena da diversi ragazzi. Lui si sedette accanto a lei e cominciarono a chiaccherare, fino ad innamorarsi. O almeno lei lo era. Ritornò a pensare al suo amore al giorno d'oggi, al suo Zayn, che l'amava e che lei amava più di ogni altro ragazzo sulla faccia della terra. Dopo varie spinte, il moro uscì da dentro di lei e si sdraiò a fianco di lei, stanco. Si abbracciarono e si addormentarono felici, felici di aver condiviso l’amore più vero e puro del mondo.

*

Niall ed Hikari erano andati nell'appartamento di Hikari, ed erano stesi sul letto abbracciati. Helen non c'era, probabilmente si trovava da Zayn. Hikari sorrise.
-Secondo te dov'è finita Helen?- Chiese guardando il biondo che sorrise maliziosamente.
-Da Zayn,sicuramente.- Risero e si sfiorarono le labbra. Helen, probabilmente, non sarebbe tornata.
-Niall, ti andrebbe di rimanere a dormire qui?- Chiese Hikari sorridendo. Sapeva che dormire con un ragazzo senza fare i pervertiti era molto strano, ma Niall era diverso. Lui era un ragazzo timido, che avrebbe fatto di tutto per rendere felice la sua principessa.
-E' ovvio.- Disse sfoderando un sorriso a trentadue denti. Hikari si alzò e si diresse in bagno, lasciando Niall sul letto intento a guardare la televisione. Si guardò allo specchio e respirò profondamente. Aveva i capelli tutti spettinati e sembrava che un elefante fosse passato sopra di essi. Sospirò e tornò da Niall, stendendosi accanto a lui. Il telefono squillò, pensò che dovesse essere Helen.
-Pronto?- Disse quasi ridendo. Poi spalancò gli occhi. -Che cosa?- Disse alzandosi dal letto sconvolta. -Domani parto.- Disse mentre gli occhi cominciavano a lacrimare da soli. Niall la abbracciò, senza neanche chiedere cosa fosse successo. Sapeva che la sua principessa stava male e non li importava il motivo, voleva solo vederla di nuovo sorridere.

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Uuhuhuhu eccomi qua!:3 Vi è piaciuto? Ricordate che non è tutto merito mio, ma anche di quell'angioletto di Hikari:33 Chissà cosa sarà successo ad Hikari e chissà cosa succederà nel prossimo capitolo! Lo vedremo nella prossima puntata(?) lol
xx Giulia

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. ***


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Eccomi con il settimo capitolo:3 Ho notato che gli ultimi due hanno ricevuto solo due recensioni, non vi sono piaciuti? :c Vi prego, ditemi le vostre opinioni!T.T Questo capitolo sarà soffermato su Zayn e Helen e Hikari e Niall. Ma per le coppie Mayra-Liam e Louis-Noemi aspettermo il prossimo capitolo:33
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Helen vennè svegliata da una piccola luce che proveniva dalla finestra, penetrando la tenda azzurro chiaro che la copriva. Sbadigliò e si girò, da Zayn. Ricordava tutto della sera precedente. Era stato tutto così perfetto, proprio come nei film. Ma lei non voleva che la sua vita fosse come un film, perché i film, prima o poi, finiscono. Lo osservò per un pò dormire, era perfetto anche così, con il ciuffo in giù, tutto spettinato. Il sole li baciava la pelle, facendola quasi brillare. La bionda si alzò dal letto, cercando di non svegliare il moro, scendendo al piano di sotto. Indosso un grembiule e si mise ai fornelli. Preparò una ciambella al cioccolato, adorava cucinare, in particolare i dolci. Le uscivano anche bene. Infornò l'insieme di ingredienti e si sedette sul tavolo a leggere una rivista che aveva trovato lì. C'erano diversi articoli, ma nessuno la interessava particolarmente.
'Lola, la cagnetta famosa, incinta'
-No, dico, chissene frega!- Pensò ad alta voce Helen. Posò la rivista sul tavolo ed andò a controllare la ciambella, che cominciava a cuocersi, quando sentì aprire la porta. Si girò e presa una padella, avvicinandosi all'entrata. Quando si aprì vide una donna stupenda, mora, con gli occhi azzurri e dei lineamenti giovanili, seguita da una ragazzina, che sembrava Zayn versione femminile.
-E tu chi sei?- Chiese la donna sorpresa.
-Potrei farvi la stessa domanda.- Disse Helen mettendo giù la padella.
-Bè, io sono la madre e lei è la sorella.- Bene, aveva appena fatto una figura pessima con sua suocera e sua cognata.
-Vorrei essere il raggio di sole che ogni giorno ti viene a svegliare per farti respirare e farti vivere di me. Vorr.. Mamma?!- Disse Zayn mentre cantava una canzone scendendo le scale e poi accorgendosi della presenza della madre.
-Buongiorno Zayn. Devi dirmi qualcosa?- Disse la signora Malik. La sorella guardava Helen attentamente, poi si avvicinò a lei e la guardò dal basso, girandole intorno.
-Sembri una Barbie!- Disse poi allontandosi dalla bionda.
-Waliyha!- Urlò Zayn correndo accanto alla ragazza e prendendo per un fianco Helen. La madre lo guardò storto.
-Mamma, Waliyha.. lei è Helen.- Si fermò e sorrise. -La mia fidanzata.- Disse dandole un bacio a stampo. Non doveva stare molto simpatica alla cosiddetta Waliyha, la guardava quasi con invidia. Eppure lei non aveva nulla da indiare alla bionda, era perfetta, forse più di lei.
-Zayn... possiamo parlare?- Chiese la madre. Zayn annuì. -In privato.- Aggiunse guardando Helen.
-Oh, s..- Zayn la bloccò.
-No, lei rimane.-
-No, Zayn, anzi vado in camera a vestirmi.- Disse salendo le scale. In effetti indossava solamente una felpa che le andava larga, di Zayn, per di più.
-Figliolo, un'altra?!- Disse la madre guardando Zayn e sedendosi sulla sedia. La sorella fece lo stesso.
-E poi, andiamo. Una bionda?- Disse Waliyha quasi ridendo. Zayn la incenerì con lo sguardo e lei cessò di ridere.
-Mamma, io.. io.. io credo di amarla. Non è come tutte le altre ragazze che sono state mie fidanzate, con lei è diverso. Lei è diversa.- La madre annuì.
-Se è questo che vuoi, io sono daccordo.- Disse dandoli un bacio in fronte.
-Ma è bionda!- Urlò Waliyha alzandosi dal tavolo.
-Cos'hai contro le bionde- Si fermò. -Ali- Disse con crudeltà, sapeva che la sorella odiava quel soprannome.
-Niente, Jawaddino, è solo che le bionde sono tutte uguali.- Zayn scosse la testa e salì al piano di sopra, dove Helen stava indossando i vestiti del giorno precedente.
-Se vuoi puoi tenere la mia felpa.- Disse avvicinandosi e facendole notare una macchia. Ad Helen si illuminarono gli occhi. Il suo sogno sin da piccola era stato di avere una felpa del fidanzato, per averlo sempre con lei. Indossò di nuovo la felpa di Zayn e lo abbracciò. Quell'abbraccio sembrava non finire mai, era così profondo, così dolce. Helen alzò il viso e Zayn le baciò la fronte sorridendole.
-Andiamo, ti presento, per bene, mia madre.- Disse prendendola per mano.

*

-Niall, spiega tu quello che è successo ad Helen e dille di non preoccuparsi.- Disse Hikari dando un bacio sulla guancia a Niall e prendendo la valigia.
-Certo. Mi mancherai.- Disse dandole un bacio profondo. -Chiamami appena arrivi e fammi sapere se ci sono novità!- Urlò Niall mentre Hikari che stava camminando verso l'entrata dell'aereo. Si girò e guardò Niall negli occhi, finché non sparì nella folla. Già li mancava. Sospirò e si sedette su un sedile accanto ad una ragazza intenta a leggere un libro e prese il cellulare, digitando il numero della madre.
-Mamma, sto arrivando, sono appena entrata in aereo.-
Disse appena la madre rispose.
-Okay, sbrigati.- Rispose chiudendo la chiamata. Prese il suo iPod ed andò alla Playlist del suo cantante preferito: Conor Maynard. Anche se ora era fidanzata con Niall, non avrebbe mai smesso di amare quel ragazzo troppo perfetto che l'aveva fatta sognare con una semplice canzone. Non avrebbe mai dimenticato il suo amore platonico. Ma, cos'è l'amore platonico? Bè, l'amore platonico è quello che provi per un idolo, è un'amore che sai che non potrà mai vivere, vedere, se non nei sogni. E' un amore composto da anime sole, senza contatti fisici. E' un'amore che se comincia, stai certo che non finisce. E Conor sarebbe stato per sempre il suo piccola grande amore platonico. Si addormentò con la sua melodiosa voce nelle orecchie e venne svegliata dalla voce dell'alto parlante che annunciava l'arrivo in Italia. Ciao Brindisi. Odiava quella città, anzi non odiava la città. Odiava le persone che ci abitavano, non tutte ovviamente. Odiava i suoi vecchi compagni di scuola, che l'avevano insultata solo per essere un fan di Conor Maynard, solo perché lo amava, solo perché non era come tutte le altre ragazze: snob, tutte trucco e che se le buttavi un secchio d'acqua in faccia perdevano il 99,9% della bellezza. All'aereoporto c'era il fratello che l'aspettava. Riconobbe subito quei ricci, che le ricordavano tremendamente quelli di Harry. Gli occhi erano castani ed era diventato davvero un bel ragazzo.
-Hei Ronald- Disse Hikari abbracciando il fratello.
-Sai che odio essere chiamato in quel modo.- Disse acido. Prese le valigie della sorella e si infilarono nell' auto.
-Come sta?- Chiese Hikari guardando fuori dal finestrino.
-Come vuoi che stia? E' stato investito da un'auto ed ora è in coma.- Disse con un groppo alla gola. Sia Hikari che Ron erano molto affezionati a quel ragazzo, dopotutto per loro era come un secondo fratello. Li volevano un bene del'anima, e rischiavano di perderlo, per sempre. Hikari fu distolta dai suoi pensieri dalla suoneria del cellulare che le ricordava di non aver chiamato Niall.
-Pronto?- Disse rispondendo.
-Hei, cucciola, sono io. Tutto okay?- Chiese Niall con un tono di voce preoccupato. La serata prima Hikari aveva raccontato a Niall tutto quello che Antonio aveva fatto per loro, era anche per lui che lei era rimasta in Italia fino a 18 anni.
-Bè, diciamo. Sono così triste e mi manchi tanto.- Disse con gli occhi lucidi.
-Hei tranquilla, anche se non sono materialmente accanto a te, io ti penserò sempre, così staremo vicini mentalmente.-
-Grazie.- Sussurrò per poi chiudere.
-E chi sarebbe questo ragazzo?- Disse Ron. Hikari arrossì, in effetti non aveva parlato alla sua famiglia di Niall, non ne aveva avuto il tempo.
-E' Niall, il mio fidanzato.- Disse Hikari. Ron scosse la testa ridendo e poi scese dall'auto, prendendo le valigie della sorella e mettendole nella sua stanza. Era tutto come ricordava: i poster, i suoi pensieri, i disegni, le medaglie e persino le sue lettere con Helen. Era tutto quanto come qualche anno prima, tutto perfetta. Dopotutto, le era mancata Brindisi. Si buttò sul letto, sprofondando nel cuscino estremamente morbido e notando che sul muro c'era ancora la scritta della sua prima cotta: Davide. Sorrise. Quel ragazzo non aveva fatto altro che illuderla e lei ora lo odiava, per averle rovinato il periodo più bello della sua vita. Si fece una doccia veloce e prese dalla valigia uno short ed una maglietta sbracciata con scritto 'I'm back from London', con il big red bus stampato su di essa. Uscì di casa e percorse la strada piena di ricordi. Non era cambiato nulla, era tutto uguale. Tutto così.. noioso. In giro c'erano sempre le solite persone, che con gli anni erano cambiati. Tutti quanti si fermavano a guardarla, probabilmente pensavano 'Oh, la fuggitiva figlia dei Han è tornata a casa'. Si rifugiò nella casetta dove passava interi pomeriggi da piccola. La casa era piena di gatti ed era anche arrugginita, ma a lei non importava, in quel luogo aveva fatto di tutto ed anche se fosse caduto a pezzi lei sarebbe ugualmente tornata. Notò che dietro ad un mattone, c'era ancora il suo diario, lo prese e cominciò a sfogliare le pagine. Le tornarono in mente tutti i ricordi, tutte le delusioni, le risate, le lacrime, versate inutilmente. Prese una penna e cominciò a scrivere.

Caro diario,
sono io, Hikari. Sai, non ti scrivo da tanto, perché sono riuscita a realizzare il mio sogno. Si, sono andata a vivere a Londra. E' tutto così bello lì, lavoro come bagnina in una spiaggia ed in uno Starbucks d'inverno. Ovviamente studio all'università, sai, il sogno di diventare scrittrice ancora non si è realizzato. Ti chiederai come mai sono tornata qui, nel 'luogo delle sofferenze', nel luogo dove ho versato tante lacrime. Bè, ti ricordi Antonio. Quel ragazzo che mi ha aiutato a sorridere nei momenti di tristezza? E' stato investito da un pirata della strada ed ora è in coma. Sono così triste, così tremendamente distrutta. Non posso pensare che mi possa abbandonare, che mi possa lasciare qui, sola. Vabbè, proprio sola no. Sai, ho incontrato un ragazzo, Niall. Lui è perfetto. E' biondo, ha gli occhi blu ed un sorriso stupendo. Il suo carattere è magnifico, è dolce, premuroso e romantico. Lo amo, diario, si. Io lo amo sul serio. Poi ti ricordi di Helen? Siamo scappate insieme ed abbiamo vissuto in un appartamento insieme per ben due anni, finché è arrivato Harry Styles ed ha rovinato tutto. Non ne ho mai parlato con nessuno, neanche con Niall, ma con te parlo di tutto. Era una giornata stupenda, io ero innamorata e lo era anche Helen, il problema è che eravamo innnamorate dello stesso ragazzo. Lui ci ha usate, entrambe. Prima ha detto ad Helen di amarla, di volere solo lei e poi ha detto le stesse identiche cose a me. Io ed Helen non ci siamo parlate per 6 mesi, poi qualche giorno fa abbiamo finalmente fatto pace. Anche lei si è innamorata. Si chiama Zayn ed anche lui è perfetto. Lo sono entrambi. Insomma, ora sto vivendo la mia vita al massimo, diciamo che me la sto godendo, come sempre mi aveva raccomandato Antonio. E sper che lui riesca a godersi la sua. Ci sentiamo. Baci.
La tua Hikari.


Nascose di nuovo il diario dentro il mattone ed uscì dalla casetta, notando che si era fatto buio. Decise di tornare a casa a riposarsi, dato che il giorno dopo sarebbe andata a trovare Antonio in ospedale. Si diresse verso casa, cercando di non inciampare tra i ramoscelli sparsi per tutto il marciapiede.
-Hikari? Hikari Han?- Disse una voce alle spalle della ragazza, che si girò e vide il suo più grande incubo.
-Davide. Si, sono io. Tutto bene?- Disse avvicinandosi al ragazzo che la guardava sconvolto.
-Si, ma.. sei cambiata!- Hikari arrossì violentemente abbassando lo sguardo.
-Quando sei tornata?- Chiese il ragazzo avvicinandosi a lei.
-Questo pomeriggio, ora devo andare. Scusa.- Disse Hikari cercando di evitare di guardarlo in quegl'occhi che per anni le avevano fatto perdere la testa, ma lui la prese per un braccio posando le sue labbra sulle sue. Hikari cercò di staccarsi, ma lui la stringeva forte a se.
-Hikari!-

©

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Capitolo 9
*** Capitolo 8. ***


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Eccomi tornata. Scusate per il terribile ritardo, comunque ho pubblicato una OS: Dream quando la leggerete, perché la leggerete e la recensirete lol, capirete che sono da manicomio ^_^ Coooomunque, avete visto i ragazzi alle olimpiadi? Diiiiiooo che belli! Non vi dico le mie reazioni che mi prendete per pazza lol Vi dico solo che ho corso per tutta la casa urlando: 'QUELLI SONO I MIEI IDOLI ED IL COGNOME DI UNO DI LORO SARà QUELLO DEI VOSTRI NIPOTI!' lool Okay. Stop. Comunque, in questo capitolo ci saranno Harry, Niall ed Hikari. Nel prossimo ci saranno Liam e Mayra insieme a Louis e Noemi, ed anche un pò di Zayn ed Helen. E' dura scrivere di tutto, e poi ho appena saputo che la 'mia' scuola comincerà il giorno del compleanno di Nialler :c Ciauu!
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Harry stava viaggiando per la città, meditando su cosa, o meglio chi, avesse perso. Avrebbe dovuto scegliere subito tra Helen ed Hikari, ma il problema è che le amava entrambe, o forse di più Hikari. Quel suo visino innocente, gli occhi grigi e rari, i capelli ricci che le cadevano leggeri sulle spalle, il suo profumo che per lui era come droga. Sapeva che non avrebbe mai potuto avere un'altra change con lei, ma lui voleva solamente qualcuno che lo amasse per com'era, non per la sua reputazione, non per il suo bel sorriso, o per i suoi ricci sexy e tanto meno per i suoi occhi verde smeraldo. Voleva una ragazza che lo amasse per il suo carattere estroverso, romantico, divertente, altruista. Vorrebbe una ragazza diversa da lui, in modo che insieme si completino e formire la perfezione. Si sedette sulla panchina, prendendo il cellulare tra le mani e scrisse un messaggio.
'Ti amo, ti ho sempre amata, ma purtroppo l'ho capito troppo tardi. Ora tu stai con lui, con uno dei miei migliori amici, e sei felice. Ora il tuo sorriso non mi appartiene più, come il tuo cuore. Ora tu non sei più mia. E probabilmente non lo sarai mai. Ti amo, H.' Cancellò il messaggio e mise a posto il cellulare. Non avrebbe mai avuto il coraggio di inviarle un messaggio del genere, non avrebbe mai potuto mettere fine alla sua felicità, anche a costo di non essere mai più felice. Si, la amava così tanto da non essere mai più felice.
-Come stai?- Disse la ragazza del bar. Harry era convinto di averla vista da qualche parte, e probabilmente anche lei si ricordava di lui perché una sconosciuta non chiederebbe 'come stai?' ad un ragazzo che non conosce. Eppure non ricordava proprio chi fosse, ma sentiva una certa attrazione nei suoi confronti.
-Come sto? Non lo so. Sto come non vorrei stare. Sto come sta una persona senza ombrello nel bel mezzo di un temporale. Sto normale.- Disse Harry alzando il viso e guardando la ragazza, che intanto si era seduta accanto a lui.
-Normale?- Chiese lei aggrottando le sopracciglia.
-Si, normale. Ma senza 'nor'.- La ragazza lo abbracciò, ma lui rimase impassibile. Chi era quella ragazza? E perchè provava quelle emozioni nei suoi confronti?
-Tu non ti ricordi di me, vero?- Il riccio alzò il capo al celo, per cercare di ricordare. Ma non c'era nulla. Un vuoto. Nulla. Scossè la testa.
-Ti ricorda qualcosa 'Hazza'?- Harry ricordò quel soprannome. Glielo aveva dato la sua migliore amica, Jesy, ai tempi del liceo. Jesy era cicciottella, aveva l'apparecchio ma aveva degli occhi stupendi ed un carattere magnifico. Riusciva sempre a farlo sorridere.
-Jesy?- Disse Harry spalancando gli occhi. Se era lei, era davvero cambiata. Ora era.. alta, magra e stupenda. La ragazza annuì. -Oh mio Dio! Quanto mi sei mancata!- Disse Harry abbracciandola. La guardò negli occhi e notò che le si erano illuminati.
-Tu non sai quanto sei mancato a me. Che è successo?- Disse la ragazza riferendosi a quello che il riccio le aveva confessato prima.
-Tanto, troppo.- I ragazzi si alzarono e cominciarono a passeggiare per il parco, raccontandosi la loro vita in questi anni.
-Quindi ora sei una modella?- Chiese Harry sorridendo imbarazzato all'amica, o meglio migliore amica. Ricordava ancora il giorno in cui si lasciarono. Jesy doveva partire per l'America, visto che i suoi genitori aveva trovato un lavoro lì. Harry era distrutto, e lo era anche lei. Si volevano tantissimo bene e la distanza li aveva separati 'per sempre' avrebbero detto, ma ora erano di nuovo insieme. La ragazza annuì e si guardò le converse rosse imbarazzata.
-E tu?- Chiese poi.
-Io sto studiando sociologia, sai che ho sempre amato stare con i bambini.- Disse sorridendo il riccio.
-Mmh.. capisco.- Disse lei annuendo.
-E come mai sei tornata?- Chiese Harry fermandosi a guardare gli occhi stupendi della migliore amica.
-Mi mancava Londra.- Sospirò lei. In verità non le mancava Londra, ma le mancava il suo migliore amico.. Harry. Lei lo aveva sempre amato, ma lei la considerava solo la 'migliore amica che nessuno voleva'. Le si stringeva il cuore a pensare agli anni del liceo. Era stati durissimi per lei. Persino con Harry accanto a lei.
-Che dici se stasera andiamo in pizzeria, insieme?- Propose Harry sorridendo. Forse provava qualcosa per la ragazza, forse provava sul serio qualcosa per la sua migliore amica. Dopotutto, lui ha sempre detto che l'amicizia può diventare amore e sconvolgere tutto, ma finora non gli era mai successo.
-Certo!- Disse la ragazze sorridendo.
-Bene, allora ti vengo a prendere alle 20. A dopo.- Disse dandole un bacio sulla guancia e dirigendosi verso casa.

*

-Niall, io..- Hikari sentiva gli occhi pizzicare. Sentiva che lo stava per perdere. Sentiva che stava per perdere la sua unica ragione di sorriso. E tutto per colpa del ragazzo che le aveva rovinato l'adolescenza.
-Non c'è niente da spiegarmi, Hikari. Ero venuto per consolarti, ma vedo che hai già qualcuno.- Disse Niall con tutto l'odio del mondo indicando il ragazzo che sorrideva alla scena. Niall si sentiva distrutto, tradito, per la seconda volta. Si girò e cominciò a camminare. Hikari lo seguì.
-Ti prego Niall, io ti amo!- Urlò in lacrime. Ma Niall non le credeva, continuava a camminare, lasciando cadere le lacrime sulle sue guancie. Hikari si accasciò a terra accovacciandosi e portando le mani al viso, cominciando a singhiozzare. Perché non poteva essere felice? Perché doveva esserci sempre qualcosa a rovinare la sua felicità? Perché l'Italia le portava solo guai e sofferenze? Niall continuava a camminare, senza una meta ben precisa, anche perché non conosceva il luogo, così scavalcò il muro di un parco e si stese sopra l'erba fresca per la pioggerella che era caduta pochi minuti prima. Come aveva potuto di nuovo innamorarsi dopo essersi promesso di non farlo mai più. Come aveva potuto credere che una ragazza come Hikari si interessasse sul serio ad uno come lui? Con l'apparecchio, il fisico di un pollo e per di più alto solo 1 metro e 69 centimetri. Come aveva potuto? Si addormentò sul prato con le lacrime che continuavano a scendere. Hikari non voleva tornare a casa, anche se da piccola le faceva bene sedersi sul letto e parlare con i suoi poster ed anche se loro non facevano altro che sorriderle, lei si sentiva bene. Ma non voleva affrontare la famiglia. Davide aveva di nuovo rovinato tutto, è possibile che era così spregevole da averle rovinato la vita di nuovo?
-Era il tuo fidanzato?- Chiese Davide ridendo sotto i baffi. Quanto lo odiava, come poteva essere così meschino e senza cuore? Hikari si alzò da terra passandosi un braccio sugli occhi per asciugare le lacrime.
-No, non era il mio fidanzato! Lo è tutt'ora! E tu non sei nessuno per me, non hai fatto che farmi soffrire con le tue stupide bugie, le tue scuse, non hai fatto che illudermi, che prenderti gioco di me, mi hai solo messo in ridicolo davanti a tutti. E Niall è speciale e non lo perderò per un coglione come te!- Fu la rabbia a parlare, fu il cuore a buttare tutto fuori, fu la sofferenza a tirargli una sberla in viso lasciandoli il segno delle dita. Si girò e cominciò a correre verso la casetta dove aveva passato il pomeriggio. Si sentiva distrutta, aveva fatto soffrire l'amore della sua vita, ora non sapeva dov'era, con chi stava, se stava bene. Che domanda stupida, è ovvio che non stava bene. L'aveva vista mentre quell'essere la baciava. Alzò il mattone dove nascondeva il diario e cominciò a scrivere, nonostante fosse buio e non riuscisse a vedere nulla.

Caro diario,
ci risentiamo. Non è passato così tanto tempo, giusto qualche minuto, eppure è cambiato tutto. Di nuovo per colpa di Davide. Quel ragazzo non fa altro che rovinarmi la vita. Mentre tornavo a casa lui si è posizionato davanti a me e mi ha baciata, avevo tanto immaginato quel momento per anni, ma sicuramente non era quello che volevo in quel momento. Io provavo a staccarmi da lui, ma le sue braccie era più forti delle mie. Poi è arrivato Niall e ci ha visto, ma se ne scappato e non ho avuto il tempo di spiegarli com'erano andate le cose. Dio se mi sento distrutta. Ho così paura di perderlo, ho così paura che tutto questo possa finire, ho così tanta paura che per colpa di uno stupido bacio, se così si può chiamare, tutto quello che avevamo costruito in questi giorni possa finire, che possa fare 'puf' e scomparire nel nulla, lasciando solamente una grossa ferita nel mio cuore, l'ennesima. Ho così paura. Ma perché l'Italia mi porta solo guai? Perché? Se non fosse stato per Antonio io neanche ci sarei venuta. Ho così tanta voglia di un suo abbraccio, ho tanta voglia di sentire la sua voce mentre mi accarezza i capelli e mi dice 'Vedrai che passerà tutto e tu e Niall riderete pensando che vi stavate per dividere per colpa di quell'idiota'. Ma ho paura di perdere anche lui. Due delle persone più importanti della mia vita. Perché diario? Perché non posso semplicemente essere felice? Che male c'è a provare dell'amore verso qualcuno senza nessun problema? Perché non posso più semplicemente vivere in una favola? Scusa, non riesco più a scrivere. Le lacrime stanno per uscire ed io voglio rimanere sola con la melodiosa voce di Conor e viaggiare nel mondo dei sogni, che è stato sempre il mio preferito. Ci sentiamo, baci.
xx Hikari


Chiuse il diario stringendolo a se ed accese l'iPod cliccando sulla Playlist di Conor e perdendosi nella sua voce da far venire i brividi. Si addormentò guardando le stelle, che piano piano sbucavano dal loro nascondiglio dietro le nuvole. Quelle stelle le ricordavano tanto il sorriso del suo Niall. Si addormentò, lasciando che il sonno prendesse il sopravvento sui suoi pensieri.
-Ragazzo, sveglia.- Disse una voce. Niall si sentiva scosso. Perché si trovava in quel luogo? Si guardò intorno e ricordò tutto. Italia. Hikari. Bacio.
-Si,scusi.- Si scusò Niall uscendo dal parco e percorrendo la strada del giorno precedente. Non c'era molta gente in giro, dopotutto era domenica e la gente dormiva. Era sicuro che Hikari si trovasse nel suo comodo letto, soddisfatta di aver finalmente baciato quell'essere che aveva tanto amato per la sua adolescenza. Una lacrime scese dai suoi occhi senza chiedere il permesso. Si sedette su una panchina e mise le cuffiette, facendosi rapire dalla voce melodiosa dei suoi cantanti. Desiderava tanto diventare un cantante, ma non ne aveva mai avuto l'occasione. Al liceo faceva parte di una band, ma dopo si era dispersi e non li aveva più sentiti. Sospirò e continuò a camminare.
-Tu non sei il fidanzato di Hikari?- Chiese una voce alle spalle del biondo. Si girò e si ritrovò un ragazzo molto simile ad Hikari, riccio con gli occhi castani ed i lineamenti del viso uguali alla ragazzi. Niall annuì un pò insicuro. Era ancora il fidanzato della ragazza?
-E tu chi sei?- Chiese poi il biondo stringendo gli occhi. Il padre non poteva essere, era troppo giovane. Forse era il fratello o un cugino.
-Io sono Ron, il fratello. Mi sapresti dire dov'è mia sorella?- Rispose stringendo la mano al cognato.
-Non è tornata a casa?!- Disse Niall quasi urlando. Lui credeva che fosse tornata a casa, se le fosse successo qualcosa lui non se lo sarebbe mai perdonato.
-Noi credevamo fosse con te!- Disse spalancando gli occhi.
-No, bè, noi abbiamo litigato.- Rispose il biondo guardandosi le supra sporche di terra.
-Oddio, aiutami a cercarla. Vai vicino al posto dove avete litigato, io cercherò qui vicino.- Propose il riccio. Niall non se lo fece ripetere due volte e cominciò a correre verso il luogo dove l'aveva persa. La cercò ovunque, anche dentro i bidoni della spazzatura [lol], rimaneva solo un luogo. Era una vecchia casa che a breve sarebbe caduta a pezzi, non poteva sicuramente essere lì, ma non costava nulla provare. Scavalcò il cancello ed entrò nel giardino, cercando di non graffiarsi con le piante spinose da cui era circondato. Entrò dentro, sussurrando con un filo di voce 'si può?'. Non ebbe nessuna risposta, così si guardò intorno, ma l'unica cosa che trovò era un diario rosa ed una penna. Lo aprì e li sembrò la grafia della ragazza. Si sedette e cominciò a leggerlo, magari c'era qualche indicazione su dove poteva trovarsi. Cominciò dalla prima pagina. Solo in quel momento si accorse di quanto dura fosse stata la vita della ragazza, di quanto avesse sofferto e di quanto lui la stesse facendo soffrire. Quando arrivò all'ultima pagina si rese conto che la stava per perdere, che la stava lasciando uscire dalla sua vita, per un suo errore. La ragazza non aveva fatto nulla, aveva immaginato tutto lui. Non sapeva se ridere, sapendo che la ragazza non l'aveva tradito, o piangere, perché lei stava da qualche parte in preda alle lacrime ed alla sofferenza. Trovò un foglietto lì vicino e lo aprì, lasciando scorrere le lacrime sulle sue guancie, calde tanto da farli bruciare gli occhi, che oramai erano diventati rossi. Si alzò di scatto e cominciò a correre verso il parco dove era stato poco prima, non poteva perderla, non poteva.

©

Se volete ammazzarmi potete, tranquille, no problem. Mi ammazzerei anche io lol Ora vi lascio e recensite, vi prego!ç.ç

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Capitolo 10
*** Capitolo 9. ***


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Vi prego, non ammazzatemi per il terribile ritardo! Ma sono stata dalla nonna e mia madre non mi ha fatto portare il pc e.e Vi piace quella specie di banner che ho messo sopra? Ho impiegato più tempo a fare quello che a scrivere il capitolo lol Cooomunque, per sapere di Hikari e Niall dovrete aspettare il prossimo capitolo, ma vi assicuro che varrà la pena aspettare, perché sarà stupendo dufdnj*^* In questo capitolo ci sono Mayra, Liam, Louis e Noemi u.u c: Nel prossimo Zayn,Helen (mi mancano ncsdjbjsd), Hikari, Niall ed anche Harold u.u Vi voglio bene stupendose<3
xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Noemi uscì di casa puntuale, dirigendosi al suo nuovo lavoro con il sorriso stampato sulle labbra. Erano successe tante di quelle cose in quei due giorni, lei e Louis finalmente si erano fidanzati. Salì sul pullman, sempre con il sorriso stampato sul volto, quando le vibrò la gamba. Sfilò il cellulare dalla tasca e lesse il messaggio che le era arrivato.
'Buongiorno principessa. Oggi ci vediamo a mare?' Louis. Sorrise e mise il cellulare dov'era, avrebbe risposto al fidanzato arrivata a mare. Si soffermò ad osservare le strade di Londra, che pur essendo presto erano molto affollate. Le squillò il telefono.
-Dove sei?- Disse Mayra con la voce ancora impastata dal sonno.
-Sto andando al mio primo giorno di lavoro, ricordi?- Rispose Emi. L'amica probabilmente se n'era dimenticata, e sicuramente si era dimenticata anche che doveva andare a badare il cugino. -May, tu ricordi cosa devi fare oggi, vero?- Chiese Noemi mentre scendeva dall'autobus, che si era fermato di fronte alla spiaggia.
-Cazzeggiare tutto il giorno?- Disse Mayra ridendo.
-No, badare tuo cugino.- Mayra si mise una mano in fronte, spalancando gli occhi e prendendo in mano l'orologio per vedere l'orario.
-Merda!- Urlò Mayra dall'altro lato del telefono. Anche se la ragazza sembrava la più dolce tra le due, la sua finezza era sempre al minimo. Noemi rise e mise il cellulare nella tasca del pantaloncino e si diresse verso Lucas che si stava sbracciando per farsi notare della ragazza.
-Hei.- Disse lei avvicinandosi al biondo, che le sorrideva.
-Hikari è dovuta tornare in Italia, quindi oggi sarai sola. Ti dispiace?- Mayra si chiese che impegno avesse avuto la ragazza conosciuta il giorno prima. Scosse la testa e si diresse verso la sua postazione, dopo che Lucas le aveva spiegato come funzionavano le cose.
-Quindi il pomeriggio sono libera?- Disse lei prendendo il salvagente in mano. Lucas annuì e tornò nella zona bambini. Noemi si guardò intorno, avrebbe voluto conoscere meglio Hikari, chissà cosa le era successo, sembrava una brava ragazza.
-Chi sono?- Disse una voce che avrebbe riconosciuto tra mille. Decise di prenderlo in giro e farlo preoccupare.
-E come potrei sbagliarmi, sei Liam!- Disse trattenendo una risata. Il ragazzo tolse le mani dagli occhi della ragazza e la girò verso di lui, guardandola sconvolto. La rossa scoppiò a ridere e lo baciò. -Potrei mai sbegliarmi? Liam non ha una voce acuta come la tua!- Disse sempre ridendo. Louis la abbracciò, poggiando il mento sui suoi capelli, che al sole diventavano ancora più rossi.
-Louis, ho fame!- Disse la piccola Jennifer tirando per la maglietta il fratello, che la prese in braccio e la mise sulle sue spalle.
-Vado a sfamare questa carota, a dopo- Disse lasciando un bacio a fior di labbra alla ragazza, che rise e si sedette alla sedia.
-AIUTOO!- Sentì urlare. Senza pensarci due volte prese il salva gente e cercò di individuare da dove provenisse l'urlò. Si guardò intorno e vide un bambino all'acqua alta. Cominciò a correre verso di lui, per poi buttarsi in acqua. Aveva il cuore che le batteva al massimo, forse non era pronta per un salvataggio, ma non poteva lasciare lì il bimbo. Nuotò più veloce che poteva e prese il bimbo sulle spalle. Doveva avere all'incirca 3 anni, cosa ci faceva tutto solo lì? In mezzo all'acqua alta? Lo portò sulla spiaggia. Tutta la gente era intorno a lei, che blaterava qualcosa.
-Dove diamine eri finito moccioso?!- Sentì urlare, prima che un ragazzo le si catapultò addosso, inginocchiandosi vicino al bimbo, che aveva perso i sensi. Non sembrava per niente preoccupato, anzi... Noemi si fermò a guardare il suo volto, i suoi lineamenti, era davvero un bel ragazzo.
-E' morto?- Disse il ragazzo incontrando gli occhi di Noemi, che ancora lo osservava. Scosse la testa. Lei amava Louis.
-No, è solo svenuto, si sveglierà a breve.- Rispose cercando di sembrare il più convincente possibile. Il ragazzo si alzò e prese una sigaretta. Che ragazzo.. sfacciato! Suo fratello, cugino, insomma chi sia sia, è svenuto, e lui che fa? Fuma una sigaretta!
-Vuoi un autografo?- Disse il ragazzo notando che Noemi lo stava fissando. La rossa sbuffò e guardò il cielo. Prese in braccio il bambino e lo distese su una barella, dove Lucas si affrettava a prendere il materiale di soccorso. Ma prima che potessero fare niente, il bimbo si svegliò.
-Sei una sirena?- Le chiese sorridendo con gli occhi da sognatore. La ragazza rise.
-No, non lo sono, ma per te posso esserlo.- Disse prendendolo in braccio e portandolo dal ragazzo, che lo prese per mano e girò i tacchi.
-Prego, eh.- Disse Noemi in modo da farsi sentire, infatti il ragazzo si girò e le porse la mano.
-Grazie, io sono Matt.- Disse poi presentandosi.
-Non te l'ha chiesto nessuno.- Rispose Noemi con un tono da strafottente.
-Oh scusa se cercavo di essere gentile.- Rispose lui con un tono acido, per poi girarsi di nuovo. Noemi lo prese per un braccio.
-Scusa, sono Noemi.-
-Ed io sono il fidanzato Louis.- Disse Louis comparendo dal nulla calcando la parola fidanzato. Noemi rise e si strinse al biondo.
-Bene, ciao.- Rispose Matt poi andandosene, di nuovo.
-Adoro quando sei geloso- Disse Noemi stringendosi ancora di più a lui.
-Non sono geloso!- Mentì Louis.
-Si, ed io sono Taylor Swift.- Rispose ridendo Noemi.
-Oh, andiamo! Ti stava praticamente mangiando con gli occhi! Come faccio a non essere geloso?- Si giustificò Louis. Noemi si sedette alla sua postazione. Davvero la mangiava con gli occhi? Eppure lei non se n'era accorta, anzi, sembrava che la odiasse quasi. Sospirò. Che strani i ragazzi.

*

Per Mayra la giornata era cominciata male. Aveva dimenticato di dover badare al cugino ed ora stava correndo per la stanza dell'amica in cerca del bigliettino che le aveva lasciato la zia, con l'indirizzo di casa.
-Dove sei finito? Brutto idiota di un foglietto!- Urlò buttando all'aria tutti i cuscini dell'amica. Si gettò sul letto, esausta. Bene, avrebbe fatto tardi e sua zia si sarebbe arrabbiata, si girò verso il comodino per prendere il cellulare e sollevandolo un fogliettino di carta bianca con delle scritte cadde a terra.
-Maledetto.- Disse afferrando il fogliettino e correndo fuori casa. La via non era molto lontana da lì. Girò l'angolo, sempre correndo, ed intravide sua zia, che osservava l'orologio impaziente. Quando la vide scosse la testa.
-Er..- Mayra la bloccò dandole un baciò sulla guancia e chiedendo scusa, poi entrò in casa.
-Kevin, dove sei?- Urlò quasi la ragazza.
-Sono qui, stupida.- Disse una voce dietro di lei. Si girò e vide il cugino attaccato alla televisione, con un joystic in mano, la lingua di fuori ed un ragazzo abbastanza carino accanto a lui, che era nella sua stessa posizione. Il ragazzo doveva essere dell'età della ragazza. Era riccio, con degli occhi.. verdi? O forse azzurri? Non riusciva a capire. La ragazza si avvicinò alla televisione e staccò la spina.
-Ma sei pazza? Stavo per fare un record!- Urlò Kevin alzandosi dal divano, che aveva preso la forma del suo di dietro, e cominciando a saltare per prendere la spina, ma invano.
-Harry aiutami!- Urlò il bambino. Ma il riccio non si mosse di un centimetro. -Harry!- Urlò ancora. Il riccio sbuffò. -Non vuoi aiutarmi solo perché stavi perdendo!- Li rinfaccio la peste, che sapeva che quello era il punto debole del riccio, che infatti si alzò e si avvicinò alla ragazza, che guardava ogni suo movimento. Le prese la spina dalle mani e la prese a mò di sacco di patate.
-Heii! Ma che modi!- Urlò la ragazza dando pugni sulla schiena del riccio, che sembrava non sentire neanche i pugni che le dava Mayra. -Lasciami subito!!- Urlò ancora. Il riccio rise e cominciò a salire le scale. La ragazza si arrese e sbuffò. Vide il cugino venirle dietro, facendole una linguaccia. Quel bambino era odioso. Il riccio la buttò sul letto e si sedette accanto a lei, che lo guardò alzando le sopracciglie. Verdi. Ecco il colore dei suoi occhi. Erano stupendi, perché non era un verde normale, ma bensì un verde quasi elettrico. Erano quel tipo di occhi in cui potresti perderti per sempre.
'No, Mayra, sei innamorata di Liam! Che pensieri fai!?' Pensò la ragazza scuotendo la testa.
-Sei buffa.- Disse il ragazzo rompendo il silenzio che si stava formando.
-Non sono io quella che ha sollevato in aria una perfetta sconosciuta.- Rispose acida la ragazza.
-Touché- Disse il riccio. -Sono Harry.- Disse porgendole la mano.
-Mayra. E sono fidanzata.- Il riccio scoppiò a ridere.
-Non sono interessato a te, tranquilla.- Disse sospirando. La liscia fece spalluccie e si alzò dal letto.
-Ma perché mi hai portato qui?- Chiese poi alzandosi. Il ragazzo scoppiò a ridere, di nuovo.
-Mi ha pagato Kevin per farlo, voleva farti un video e ricattarti.- La ragazza divento rossa, raggiungendo quasi il colore dei capelli, ma non per l'imbarazzo, ma per la rabbia.
-KKKKeeevin!- Urlò buttando quasi giù la porta. Il moccioso cominciò a correre per tutta la casa ridendo, stringendo il mano il cellulare. -Dammi quel telefono, peste!- Urlò la ragazza salendo sul divano cercando di prendere il bambino, ma ottenne solo un bernoccolo in testa. Alla fine si arrese e si buttò sul divano. -Cosa vuoi che faccia?- Chiese.
-Umh.. emh.. deciderò!- Rispose Kevin ridendo. -Ho sonno, vado a letto.-
-E' presto.- Disse premurosa Mayra.
-Si, ma io ho sonno!- Disse quasi arrabbiato. Salì nella sua stanza.
-Ma fa sul serio?- Chiese al riccio che si era goduto tutta la scena.
-E' sempre così, lunatico.- La ragazza si avvicinò a lui.
-Come l'hai conosciuto?-
-Mia madre e sua madre sono amiche, ed allora mi costringe a venire da lui.- Disse sospirando il ragazzo con gli occhi verdi. -Tu sei la cugina, invece?- Mayra annuì e sorrise. Era davvero bello quel ragazzo, ma lei aveva il suo Liam.
-Emh.. tu sei fidanzato?- Le parole le uscirono sole dalla bocca. Perché lo voleva sapere? Harry rise.
-Sono in una situazione complicata. Ma tu lo sei!- Disse ridendo. La rossa arrossì di botto. Come le era saltato in mente? Le vibrò la gamba.
'Esci con me stasera? xxx L.' Sorrise e rispose al suo fidanzato.
'Ovvio che si! xxxxxx'
-Insomma, non gliene hai dati di baci!- Disse Harry divertito. Mayra lo fulminò con lo sguardo.
-Posso lasciarti la peste? Avviso io la zia!- Disse facendo gli occhi dolci.
-Okay, okay. Vai.- Disse Harry facendo dei gesti con la mano. Mayra fece degli urletti isterici e stampò un bacio sulla guancia ad Harry, che arrossì.
-Ciao! E buona fortuna!- Mayra uscì di corsa dalla porta e si diresse verso casa sua.

©

Fa schifo. Non ditemi che non è vero. Ma è un capitolo di passaggio, dal prossimo tornerà ad essere quella che era. Poi ho pubblicato solo perché se no qualcuno *colpo di tosse*Hikari<3*colpo di tosse* mi avrebbe ammazzato lol In questi giorni la mia fantasia è andata a farsi friggere!ç.ç Vado a correre! Ciaooo xxx

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Capitolo 11
*** Capitolo 10. ***


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Diamine se sono triste. Zayn si è tolto da Twitter per dei fottutissimi haters! :'c Sto pubblicando ugualmente, perché scrivendo mi sfogo, quindi il capitolo sarà bello, almeno.. Comunque, ho iniziato anche una nuova Fan Fiction, è su Niall Horan, magari datele un occhiata e recensite c: Waited for a boy like you.

STAY STRONG ZAYN


xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Helen si strinse alla felpa di Zayn, che profumava ancora del suo odore, miele e tabacco. Il moro la prese per mano e le diede un bacio sulla fronte, sapeva che era tutto tranne che tranquilla. Non la preoccupava la madre del fidanzato, più che altro la sorella, si vedeva che non provava molta simpatia nei confronti della fidanzata del fratello.
-Andiamo.- Disse Zayn aprendo la porta.
-Andiamo.- Li fece eco Helen abbozzando un lieve sorriso. Scesero le scale, dove il giorno prima si baciavano appassionatamente. Entrambi sorrisero. Entrarono nella cucina, dove la madre era seduta al tavolo leggendo la rivista che poco prima aveva letto anche Helen, mentre la sorella guardava fuori dalla finestra, cercando qualcosa di interessasse che potesse rallegrarle la giornata. La signora Malik alzò lo sguardo verso la ragazza, sorridendole affettuosamente, si alzò e porse la mano alla ragazza.
-Piacere cara, io sono Tricia, la mamma di Zayn.- Le rivolse un sorriso sincero e si strinsero la mano.
-Io sono Helen, la fidanzata di Zayn.- Avvampò violentemente, non capendo il perché. Probabilmente si sentiva molto imbarazzata per aver conosciuto la suocera in questo modo. Avrebbe voluto conoscerla organizzando una cena di familia, intorno ad un tavolo, mangiando pollo e patatine, parlando del lavoro che avrebbe voluto svolgere la ragazza. La signora Tricia tossì voltandosi verso la figlia, che ancora stava ammirando il paesaggio che li circondava, stringendo i denti e mordendosi la lingua per la rabbia. Odiava quella ragazza, odiava quella ragazza che aveva rubato il cuore di suo fratello, odiava quella ragazza che le aveva tolto suo fratello, che aveva tolto suo fratello a.. Fu interrotta dai suoi pensieri dalla madre, che le aveva urtato il braccio.
-Ciao, io sono Helen.- Le disse la bionda gentilmente. A differenza della mora, lei trattava bene tutti, anche chi la trattava scortesemente, anche se non sapeva il motivo per cui Waliyha odiava la ragazza le sfuggiva. Forse era una di quelle ragazze gelose delle fidanzate del fratello o semplicemente doveva ancora abituarsi all'idea di avere un'altro membro in famiglia.
-Ciao, io sono la ragazza che ti rovinerà la vita.- Rispose acida con un sorriso maligno. Helen tolse la mano lentamente, Zayn la fulminò con lo sguardo e la prese in disparte.
-Che problemi hai, Waliyha?- Disse acido tenendo per le braccia la sorella, che aveva la schiena al muro. Lei aveva il cuore che le batteva a mille, che cosa li diceva ora? Che la sua migliore amica era follemente innamorata di suo fratello e soffriva giorno e notte perché lui la considerava solo 'l'amichetta stupida di sua sorella più piccola'? Che aveva una cotta per lui da più di cinque anni? Che non sopportava quella bionda perché la sua migliore amica avrebbe sofferto quando avrebbe saputo che l'amore della sua vita si era fidanzato con una barbie? No. -Waliyha, ti ho fatto una domanda.- Disse Zayn alzando il tono della voce. Era davvero arrabbiato, sua sorella aveva appena ferito la sua fidanzata, la ragazza che amava più di se stesso, la ragazza con cui aveva fatto per la prima volta l'amore. -Waliyha!- Urlò. La sorella lo guardava negli occhi, sembrava che il cioccolato al latte si stesse sciogliendo e diventasse veleno, aveva delle sfumature giallognole intorno alla pupilla.
-Non voglio che soffra, okay? Tu la farai solo soffrire!- Urlò lei sputando quelle parole in faccia al fratello, che la lasciò libera. Sapeva che la sorella non aveva detto la verità, non si era mai preoccupata di nessuna ragazza con cui lui usciva, perché si preoccupava di Helen? Certo, lei era la più bella tra tutte, la più simpatica, lui l'amava sul serio. Helen, nascosta dietro la porta, aveva ascoltato tutta la discussione dei due fratelli, con le lacrime agli occhi. Chi era Zayn sul serio? Perché avrebbe dovuto farla soffrire? Qual'era il passato del ragazzo che ama? Lui stava ancora immobile, che guardava i piedi con la testa bassa. Si avvicinò a lui e li mise una mano sulla spalla, facendolo girare. Aveva lo sguardo perso, pensieroso, quelle parole li avevano fatto male. Lei lo abbracciò senza pensarci due volte, piangendo silenziosamente sulla sua spalla.
-Tutto okay?- Chiese Zayn notando una lacrima scendere dagli occhi della ragazza. 'No Zayn. Non sto bene. Ho appena origliato alla discussione con tua sorella e l'ultima sua frase mi ha fatto venire dei grossi dubbi'.
-Si, tutto bene.- Rispose sorridendo e dandoli un bacio sulla guancia.
-Ed allora perché piangi?- Chiese. Bene, ora cosa li diceva. -E' colpa di Waliyha. Scusala, è che lei è sempre stata così.- Disse. Bè, in verità era colpa di Waliyha, ma non per quello che pensava lui.
-Su, torniamo da tua madre, o penserà male.- Disse maliziosa la ragazza. Zayn le cinse i fianchi con un braccio e sorrise. Si, la amava. E la avrebbe amata per sempre, anche a costo di andare contro tutto e tutti.

*

Harry si stava guardando davanti allo specchio e si aggiustava la giacca blu. In quel pomeriggio aveva avuto l'occasione di ragionare sui sentimenti che provava per la sua migliore amica. La amava, ma come un fratello ama una sorella, non sarebbe mai potuto nascere qualcosa di più profondo. La sua anima gemella doveva ancora arrivare. Erano le 19.30, così cominciò ad uscire di casa. Jesy li aveva spiegato per telefono dove abitava, non era molto lontano da lì. La strada era molto affollata, come sempre. Passò vicino al parco, dove c'erano molti ragazzi skater che si allenavano, ma la cosa che lo colpì di più fu una ragazza. Indossava un caschetto nero ed impugnava un skate rosso. Aveva una maglietta che le lasciava scoperto l'ombelico con un teschio rosa scuro, un pantaloncino che le copriva davvero poco e delle converse viola con dei pallini di diversi colori. I suoi capelli erano biondi, con qualche ciuffo rosa, era leggermente truccata. Gli occhi erano castani, ma erano ugualmente stupendo. Si era incantato a guardare quella ragazza, tanto da non accorgersi che le stava venendo incontro con lo skateboard, fino a che non si trovarono uno sopra l'altro.
-Hei stà attento!- Disse la ragazza acidamente. Incrociando gli occhi verdi smeraldo del ragazzo.
-In verità sei tu che mi sei venuta addosso.- Rispose gentilmente il riccio spolverandosi la maglia ed aiutando la ragazza ad alzarsi, che se ne andò scontrosa verso la rampa, senza degnare di una parola il riccio. 'Credo che verrò più spesso qui al parco'. Pensò il riccio guardando malizioso la ragazza che si allontanava. Si diresse verso la sua amica, che lo aspettava fuori casa, più bella che mai.
-Hei!- Disse dandoli un bacio sulla guancia.
-Hei.- Rispose il riccio sorridendo. La ragazza indossava un vestito violetto, con un tacco di 5 cm ed i capelli ricci che le cadevano delicati sulle spalle.
-Allora, andiamo?- Chiese lei prendendo a braccietto l'amico, che annuì. Si diressero verso Nando's, non era il massimo per loro, ma loro non volevano il massimo.
-Allora, com'è che hai fatto tardi?- Chiese la ragazza sedendosi sulla sedia.
-Ho avuto un imprevisto.- Rispose storcendo il labbro. L'amica alzò un sopracciglio. -Ho incontrato una ragazza.- Si confidò. -E' stupenda.- Aggiunse. Jesy abbassò lo sguardo. Lei pensava che poteva avere una possibilità con Harry, ma sembra che lui avesse occhi per tutte tranne che per lei, anche se era diventata una modella. E si sa che le modelle sono perfette. -Tutto okay?- Chiese Harry osservando la reazione dell'amica.
-Si, si, è tutto okay.- Rispose Jesy sfoderando un sorriso falso. Harry alzò un sopracciglio.
-Jesy, ti conosco troppo bene.- Disse Harry.
-Non è niente Harry, solo che.. bè.. io.. credevo che.. insomma.-
-Tu credevi che io e te potessimo diventare più che amici.- La interruppe Harry finendo la frase che la ragazza non riusciva a dire. La mora spalancò gli occhi ed annuì.
-Si.- Sussurrò. Harry le prese la mano.
-Jesy, io ti amo, ma come una sorella. Sei una ragazza stupenda, simpatica, intelligente.. ma me..-
-Ma meriti qualcuno meglio di me.- Questa volta fu Jesy a concludere la frase del riccio. -Voi ragazzi siete tutti uguali, ti credevo diverso, Harry.- Disse per poi alzarsi e lasciando Harry da solo al tavolo. Sapeva com'era l'amica, voleva stare da sola, quindi non perse tempo a seguirla, ma tornò a casa e si buttò sul letto.
Tin,tin,tin.
Il cellulare cominciò a suonare con la suoneria dei messaggi.
'Scusa, ho esagerato. Amici? xx J.' Harry sorrise e mise accanto a se il cellulare, per poi addormentarsi felice.

*

[Ora mettete Questa canzone di sottofondo c: E non mi scoppiate a piangere!lol]

Niall stava ancora correndo, ed anche se si sentiva male alla milza cercava sempre di aumentare. Hikari, la sua Hikari, l'unica ragazza che l'aveva fatto sentire speciale, l'unica che non l'avrebbe mai tradito, l'unica che lui avrebbe sempre amato, stava per togliersi la vita per colpa sua. Le lacrime li scivolavano veloci e calde sulle guancie, per poi volare via leggere dietro alle sue spalle. Il cuore li batteva veloce, troppo veloce, era quasi sicuro che a breve sarebbe svenuto. Tutti lo guardavano male, non sapevano che quel ragazzo biondo stava per perdere l'amore della sua vita. Hikari stava ancora salendo le scale del grande monumento [se non sapete qual'è il Monumento al marinaio di Brindisi, cercatelo su google, rende meglio l'idea c:], stanca. Era stanca di tutto. Prima aveva una ragione per vivere, il suo Niall. Ma ora che aveva? Nulla, non valeva più la pena restare sulla terra con tanti mostri, almeno in Paradiso avrebbe potuto proteggere il suo Niall da tutte le persone che lo criticavano, che lo facevano soffrire, sarebbe stata accanto a lui per sempre. Le venne i brividi a pensare a quella parola.
'Per sempre' Fino ai 10 anni ci aveva sempre creduto, aveva creduto al principe azzurro, che la vita fosse una favola. Ma poi aveva smesso di sperarci. Compiuto i 12 anni ha lasciato il 'per sempre' alle favole, ha capito che il principe azzurro è gay e che la vita è un film horror. Intanto era arrivata alla fine delle scale, ed aprì la porta. Perfetto, era vuoto, non c'era nessuno. Quindi, sul serio, stava mettendo fine alla sua vita? Lo stava facendo sul serio? Ma avrebbe avuto il coraggio? Bè, alla fine sarebbe stato come fare bungee jumping senza filo. Il vento che ti sfiora i capelli, la sensazione di libertà, si l'avrebbe fatto. Salì sul muro e guardò giù. Chiuse gli occhi e respirò profondamente. Niall era finalmente arrivato al monumento, aprì il grande portone nero ed entrò. Era buio e si intravedeva solamente la luce della lampadina del guardiano.
-Scusi, ha visto una ragazza perfetta con i capelli castani, gli occhi grigi ed una voce vellutata?- Disse Niall sperando in un 'no'.
-Si, è venuta 10 minuti fa.- Dieci minuti. Il cuore di Niall si fermò e si sentì mancare il respiro.
-Grazie.- Cominciò a correre su per le scale, saltando due gradini. Continuava a piangere. La stava perdendo. Il suo dolce viso era impresso nella sua mente e la sua voce che a lui sembrava una melodia li risuonava nella mente. Ricordò il giorno in cui si erano conosciuti. Lei era molto timida, non che lui non lo fosse. Le piacque sin da subito, dal primo sguardo, dalla prima volta che ha visto i suoi capelli ondeggiare. Sembrava un angelo, ma era il suo angelo. E Dio non poteva portarla con se, lui ne aveva bisogno. Arrivò alla porta, più piccola dell'altra, che era chiusa. La aprì velocemente ed entrando il suo cuore si fermò. Girò per tutto il piccolo spazio, ma non la vide. Era vuoto. Un vento gelido li passò per la schiena e per tutto il corpo. Cominciò a piangere ancora più forte, accasciandosi a terra con le mani sul volto per coprirsi gli occhi, che ormai erano diventati rossi. L'aveva persa.
Non l'avrebbe più rivista.
Non avrebbe mai più rivisto il suo sorriso.
Non avrebbe più sentito la sua voce.
Non avrebbe mai più riso insieme a lei per la più grande cavolata.
Non avrebbe mai più potuto sfiorare la sua pelle più morbida di quella di un bimbo appena nato.
Non avrebbe più potuto fare nulla con lei. NULLA. Ormai il sole aveva lasciato spazio alle stelle, che inondavano il cielo. Una di quelle stelle era la sua Hikari. Si distese e guardò il cielo, ancora singhiozzando, quando vide una stella cadente.
'Rivoglio la mia Hikari' Espresse quel desiderio. Anche se era un desiderio stupido. I morti non tornano in vita. Pianse più forte. I morti. Lei era morta.
-Perché piangi?- Quella voce. Quella terribile voce che l'aveva fatto sognare. Non poteva essere. Si alzò in piedi e si guardò intorno. Ma non c'era nessuno. L'aveva dovuta immaginare. E così è questo quello che si prova quando perdi una persona che ami. Senti la sua voce ovunque. -Qui su.- Disse ancora la voce. Niall alzò il viso e la vide. Era seduta sul punto più alto del Monumento e li sorrideva. Si stava sorridendo. Quel sorriso sincero che li mancava tantissimo.
-Hikari.- Sussurrò il biondo ridendo e piangendo insieme. La ragazza scese dal luogo che per tanti anni era stato importante per lei. Quando era triste, sconsolata, delusa, si stendeva lì sopra e guardava il cielo. Mentre era sul muretto che stava per buttarsi, decise che prima avrebbe voluto rivivere quei momenti di quando era più piccola, così era salita sulla punta del monumento e si era addormentata. Era stata svegliata dalle lacrime del suo Niall.
-Niall.- Rispose lei sorridendo mentre le lacrime cominciavano ad uscire. Senza pensarci due volte li corse incontro e lo baciò appassionatamente.
-Ho avuto paura di perderti.- Disse Niall soffiandoli sulle labbra.
-Ti amo.- Disse lei baciandolo ancora. Non voleva staccarsi, voleva godersi il momento, voleva ricordarsi tutto. Il bacio diventava sempre meno casto e, quando la lingua del ragazzo chiese il permesso di entrare, Hikari schiuse le labbra. Le loro lingue cominciarono a giocare ad acchiapparello, fino ad incontrarsi e cominciare una danza melodiosa. Niall prese in braccio la ragazza facendola sedere sui mattoni freddi, che le fecero salire dei brividi alla schiena, ma non aveva i brividi solo per quello, e Niall lo sapeva. Hikari sorrise sulle sue labbra, che sapevano di.. patatine? Mise le mani dietro al suo collo, toccandoli i soffici capelli biondi con qualche sfumatura più scura e cominciò a lasciargli qualche bacio dietro al collo. Questa volta i brividi li ebbe Niall, che inclinò la testa indietro per godersi il momento. Il biondo le alzò il viso e si fiondò sulle sue labbra, non potevano più stare divisi, ormai le sue labbra erano diventate droga per lui. Niall la stringeva a se, i loro corpi erano divisi dagli abiti, che in quella situazione erano di troppo. Hikari fece sparire la polo di Niall, sfiorandoli i pettorali con il dito in un modo sensuale, per poi lasciare delle scie umide, che fecero uscire dei gemiti dalle labbra del ragazzo, che le alzò il viso con una mano e la portò sul divanetto rosso, dove si sdraiarono uno sopra l'altro. Niall mise una mano dentro la maglia della ragazza, accarezzandole la schiena, per poi buttare all'aria la sua maglietta, facendola rimanere in reggiseno. Niall ribaltò la situazione, adesso era lui sopra di lei, che le lasciava dei baci sul collo, scendendo sempre più giù, fino ad arrivare al reggiseno di pizzo bianco. Dei gemiti uscirono dalle labbra di Hikari, facendo sorridere soddisfatto il biondo. Le loro labbra si incontrarono nuovamente e, dopo pochi minuti, tutti i loro indumenti erano a terra. Niall entrò dentro di lei, con spinte prima leggere per farla abituare, poi sempre più veloci. La ragazza inarcò la schiena per il dolore, che poi si trasformò in vera e propria passione. Hikari era sempre più convinta che stava facendo la cosa giusta, stava donando la sua verginità, una parte di se, a Niall, il ragazzo che ama e che amerà sempre. Si, perché lei a ventanni ancora era vergine, non se l'era mai sentita di donare una parte di se ad un ragazzo. Dopo varie spinte, il biondo uscì da lei, stendendosi accanto a lei ed abbracciandola.
-Niall.- Disse lei con una voce dolce.
-Dimmi amore.- Era la prima volta che Niall la chiamava amore, ma suonava bene.
-Tu mi amerai per sempre, vero?- Chiese lei. Lui la guardò e le sorrise.
-Per sempre.- Le diede un bacio sulla fronte, facendola sorridere.
-Forse è meglio vestirsi, sai potrebbe arrivare qualcuno.- Disse lei divertita. Presero tutti gli indumenti, indossandoli e si distero sulla punta più alta del monumento, guardando il cielo innamorati.

©

Okay, sto piangendo. Ho pianto per praticamente.. tutta la prima parte di Niall ed Hikari? Ci ho passato praticamente due ore, ma ne è valsa la pena! Sono soddisfatta! Che cicciiii *u* dhfbdhk*^* Recensite, miraccomando!
xx Giulia

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Capitolo 12
*** Epilogo. ***


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No, non sono morta, tranquille. Oh Yeah, Giulia is back! lol Scusate, avevo voglia di scriverlo. Immaginatelo con il tono di voce di Louis hahahah(?) Okay, vi prego, abbiate pietà! Sono coscente che non pubblico da un casino, ma diciamo che ero molto triste, e quando sono triste la mia fantasia fa a farsi friggere. Avevo intenzione di pubblicarlo per il compleanno di Liam, ma ho avuto un 'blocco dello scrittore' (se posso definirmi una scrittrice lol). Ed è finita, questo è l'ultimo capitolo, non sapevo più come continuarla. Scuuusatemi çç Cooomunque, ho già cominciata una nuova storia, sotto vi metto il link! c: Love you.c':
xx Giulia.
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Caro diario,
è parecchio che non ti scrivo. Qualche anno. 15 anni. Si, sono passati ben quindici anni da quando ho conosciuto Niall, da quando mi riappacificai con Helen. Come passa in fretta il tempo, mi sembra solo ieri che io ed Helen ci siamo trasferite a Londra per inseguire il nostro sogno. Ricordo tutto di quel giorno, ero così emozionata, così di felice di scappare da quella merda. Perché l'Italia non può definirsi uno 'stato'. Conosco inglesi che vorrebbero andare a vivere in Italia, ma non sanno che in Italia dominano i pregiudizi. Dicono che in Italia ci sono i ragazzi più belli, ma credo che non stiamo parlando della stessa Italia. Oh, ora ti starai chiedendo perché ci sono tornata, giusto? Bè, mio fratello si sposa! Già, una povera ragazza ha accettato di sposare quel deficente. Povera. Comunque, credo che ora vorrai sapere cosa ho fatto in questi quindici anni. Ebbene, caro diario, ora sono una mamma! Si, io e Niall ci siamo sposati dopo cinque anni di fidanzamento ed ora abbiamo tre bambini: Alessia, Francesca e Larry. Sono adorabili. Alessia ha gli occhi azzurri come il padre, i capelli castani ondulati come i miei, ed un visino adorabile; Francesca ha gli occhi verdi come mia madre ed i capelli castano scuro come Niall; mentre Larry, il più piccolo, sembra la fotocopia di Niall. Sai, quando da piccola mi chiedevano 'cosa vuoi per il tuo futuro?', di certo non immaginavo che tutto quello che rispondevo si sarebbe avverrato. In questi anni ho stretto amicizia con Mayra e Noemi, sono due ragazze stupende! Peccato che Liam si sia lasciato sfuggire Mayra. Sai, una sera Liam invitò la rossa ad uscire e, mentre Mayra apriva il portone, vide il biondo e Danielle baciarsi. Non li ha più dato una possibilità, nonostante lo amasse più di se stessa. E credo lo ami ancora. Noemi e Louis, invece, non hanno smesso di amarsi un secondo. Sono bellissimi insieme. Se si sono sposati? No, ancora no, Louis ha una sorellina piccola da crescere e vorrebbe aspettare ancora un pò prima di crearsi una famiglia sua. Ma la mia coppia preferita sono Zayn ed Helen! Non ho mai visto due ragazzi amarsi più di loro. Sono come due ombre, si muove lei, si muove lui, seguito da un tappino di quattro anni, Josh, il primogenito della mia migliore amica. Sono così felice per lei, ed è tutto cominciato su un sito internet! E pensa tu che la mia professoressa di latino diceva che internet è la nostra rovina. Non ti ho parlato di Harry perché non ho più avuto sue notizie, un giorno è partito e non è più tornato. So che mi ha fatta soffire, ma alla fine mi preoccupo. Caro diario, magari la prossima volta che ti scriverò sarò sul punto di morte, leggerò queste pagine e scoppierò a piangere, stringendo la mano di Niall e baciandolo. Banciandolo per l'ultima volta. Sarebbe una fine da favola.


-Mamma! Vieni dobbiamo andare!- Urlò la piccola Alessia da fuori la casa, per poi saltare in braccio al padre.
-Arrivo piccola.- Disse Hikari, alzando lo sguardo e sorridendo al marito. Ogni volta che lo guardava era come la prima. I suoi occhi erano rimasti uguali, le trasmettevano sempre le stesse emozioni della prima volta che li incrociò, di quella volta a mare. Si innamorò di Niall, perché nei suoi occhi c'era il mare, che lei tanto amava. Prese di nuovo la penna e continuò a scrivere.

Caro diario, il mio dovere di madre e sorella mi chiama, ci si vede, allora. Sempre tua,
Hikari xx.


Sorrise e posò il diario al solito posto, gattonando verso l'uscita.
-Una volta ci stavo in piedi in questa casetta.- Disse prendendo in braccio la piccola e posando un bacio sulle labbra del marito.
-Se non fosse per questa casa, noi non staremmo qui.- Disse Niall abbracciandola.
-Io non starei qui, tu ci saresti.- Lo corresse la moglie cominciando a camminare verso l'auto, dove l'aspettavano la figlia maggiore ed il minore.
-No, perché perdendoti la mia vita sarebbe definitivamente finita.- Hikari posò sua figlia a terra, facendola correre verso la macchina dai suoi fratelli e girandosi verso Niall, con gli occhi lucidi. Quel ragazzo, quell'uomo, riusciva sempre a farla sentire speciale. Si avvicinò a lui, prendendoli il volto tra le mani e baciandolo. Lui, posò le mani sui suoi fianchi, avvicinandola a sè e sorridendo sulle sue labbra. Dei brividi percorsero la spalla di lei, cosa che il biondo notò, staccandosi da lei e prendendole la mano, cominciandosi a dirigersi verso l'auto, dalla loro famiglia. Prima di entrare in auto, lei lo fermò e lo guardò negli occhi.
-You take me in another world.

©

Fa schifo, è orribile, fa schifo, è corto, ma l'ho pubblicato, perché se nò qualcuno *tosse*Hikari*tosse* mi avrebbe uccisa. Ragazze, volevo ringraziarvi per avermi sostenuta per tutto questo tempo, GRAZIE, siete bellissime! Ora, questo è il link della mia nuova Fan Fiction. Personalmente, mi piace di più ed ho già la trama scritta. Forget the past..
Voglio bene a tutte:3

xx Giulia

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