Love Is All We Need!!

di Stellina_21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1 Ehm...che dire??Vi lascio al capitolo sperando che vi piaccia!! =)

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Adam aprì piano la porta di casa chiudendosela poi alle spalle.
Salì le scale ed entrò in salotto dove trovò Danielle ad aspettarlo seduta sul divano.
-Stanno dormendo, la serata come è andata??-Gli chiese con un espressione tranquilla, il che probabilmente faceva intuire che sapeva benissimo com'era andata.
-Una noia mortale!!Ho sorriso, risposto alle solite domande interminabili, non vedevo l'ora di tornarmene a casa.-Borbottò infastidito.
-Ti chiamo domani e mi racconti tutto...-Adam annuì accompagnandola all'uscita e poi chiuse a chiave la porta.
-Papà!?-Una vocina assonnata gli arrivò alle orecchie e immediatamente un sorriso prese forma sul suo viso.
Salì le scale a due a due fino a trovarsi davanti una delle due persone senza le quali non potrebbe mai vivere.
-Amore...-La piccolina dai capelli rossi gli corse incontro allacciandgli le braccia introno al collo.
-Mi sei mancato tanto.-Adam si sentì in colpa come ogni volta che li doveva lasciare per lavoro e la strinse più forte contro il suo petto.
-Anche tu amore, anche tu. Matt??-Chiese poi dirigendosi nella stanza dei suoi figli.
-Dorme.-Rispose la piccola Alyssa stringendo una manina tra i suoi capelli neri.
-Posso dormire con te stasera??-Adam sorrise e come ogni volta ignorò la vocina che gli diceva che così avrebbe finito per viziarli e annuì. D'altronde, erano più le volte che doveva lasciarli soli, che quelle in cui dormivano con lui . Sorrise alla vista di suo figlio Matt completamente avvolto dalle lenzuola, quel bimbo si muoveva così tanto quando dormiva che una mattina si sarebbe sicuramente trovato avvolto dalle lenzuola come una mummia.
-Aspettami in camera, arrivo con Matt e poi mi cambio okay??Non saltare sul letto!!-L'avvisò subito, trattenendo un sorriso alla vista della smorfia che piegò le labbra della sua bambina.

-Okay.-Mormorò la piccola.
Adam liberò suo figlio dalle lenzuola,
buttandole ai piedi del letto per poi prendere in braccio il suo ometto addormentato e raggiunse sua figlia nella sua camera.

Lo distese delicatamente su
l letto, coprendolo subito con la coperta sotto la quale anche la piccola Alyssa si coricò, e gli baciò la fronte spostandogli i capelli castani dalla fronte.

Adam nel frattempo si tolse lo smoking nero che aveva indossato per la serata e si dedicò a togliersi tutto il trucco dal viso. Appena terminato, si infilò una maglietta bianca e raggiunse la sua camera.
Abbracciò i suoi tesori e sorrise quando Aly lo pregò di non chiudere ancora la luce, la piccolina infatti saltò sul suo petto e cominciò a contare una ad una le lentiggini sul suo viso. Poco dopo si addormentò con la manina ancora appoggiata alla sua guancia, Adam spense la luce e l'abbracciò chiudendo anche lui gli occhi.

La mattina arrivò troppo presto per i suoi gusti, sbadigliò spegnendo la sveglia irritante e mentre stava per richiudere gli occhi, si trovò quelli gradi ed espressivi del suo ometto che lo fissavano.
-Sei tornato tardi ieri!!Avevi promesso che tornavi prima della mezzanotte!!
Zia Dani ha detto che era già passata e che dovevo andare a letto!!-Lo accusò deluso, aveva ragione e si sentì in colpa, era arrivato a casa quasi alle 4 del mattino, non aveva mantenuto la parola e scusarsi era inutile. Per quanto intelligente suo figlio fosse, aveva sempre 3 anni e spiegargli i meccanismi del suo lavoro non sarebbe servito.
-Hai ragione, ma ti prometto che oggi starò a casa tutto il giorno e facciamo quello che volete, okay??-Il sorriso tornò sul viso del suo bambino che lo abbracciò forte.
-Mi manca quando non canti per farmi addormentare, il cd non è lo stesso.-Adam sorrise stringendo a se il piccolo, aveva registrato un paio di canzoni per loro, in modo che quando non era a casa la loro routine non veniva sconvolta troppo.
Si alzarono insieme dal letto e raggiunsero la cucina.
-Posso..-Adam interruppe suo figlio.
-Solo fino a quando la colazione non è pronta poi la spegni e vieni a tavola okay??-Matt lo guardò annuendo seriamente e trattenne un sorriso. 
Matt corse sul divano e prese il telecomando dal tavolino accendendo la tv su Disney Channel, Adam scosse la testa e cominciò a preparare la colazione.
Mangiarono in silenzio fino a che Matt non parlò-Che ore sono??-Adam alzò la testa per guardare l'ora sul l'orologio appeso al muro.-Le 9 e 30.-Rispose accarezzando i capelli castani del figlio.
-Aly si deve alzare è tardi!!-Adam non potè non ridere, Matt odiava quando sua sorella dormiva più di lui, il che succedeva sempre, solo perchè Aly aveva la tendenza a svegliarsi spesso quando lui non c'era per controllare quando arrivava.
-Tra poco la chiamiamo, non preoccuparti. Cosa avete fatto ieri sera??-Chiese per cambiare discorso.
-Abbiamo guardato un cartone, e poi zia Dani ci ha letto un libro...-
-Cosa vi ha letto??-Chiese curioso Adam.
-Ehm....non ricordo.-Adam alzò le sopracciglia confuso.
-Come non ricordi??-
-Non ho ascoltato....non mi piacciono i libri mi annoiano, ma zia non capisce e li legge lo stesso, poi sono sempre gli stessi: la principessa è in pericolo e arriva il principe, sono noiosi.-Adam scoppiò a ridere alla vista del figlio così scocciato.
-Hai ragione sono sempre gli stessi, ma Aly li adora..-
-Già...-E una smorfia piegò le labbra del suo ometto.
Il cellulare di Adam cominciò a squillare e Matt mise il broncio.
-Tranquillo..-Gli sussurrò Adam prima di rispondere.
-Hey Tommy!!-Il broncio di Matt sparì lasciando spazio ad un sorrisone enorme, adorava lo zio Tommy. Adam aveva perso il conto di tutte le volte che gli aveva chiesto se poteva farsi biondo e farsi i tatuaggi.
-Oggi no, ho promesso a Matt che averi passato la giornata con lo...-In qualche modo Matt era riusicto a prendergli il cellulare.
-Ziooooooooo vieni??Giochiamo in pissina??-Il suo ometto non riusciva a dire "sci"
-Siiiiiii vado a dirlo ad Aly!!-Adam rimase lì a guardare suo figlio correre via, sperando con tutto il cuore che non cadesse come succedeva fin troppe volte, riportandosi poi il cellulare all'orecchio.
-Cosa mi sono perso??-Tommy dall'altra parte del telefono scoppiò a ridere.
-A quanto pare ci vediamo fra poco...a dopo..-Adam scosse la testa, il rapporto che Tommy aveva con i suoi figli era davvero speciale ed era assolutamente contento di questo.
Tommy era una delle persone più importanti per lui dopo i suoi figli e la sua famiglia.
Non ebbe nemmeno il tempo di appoggiare il suo telefonino sul tavolo che una furia dai capelli rossi gli avvolse una gamba.
-Viene zio Tommy??-Adam annuì a sua figlia che lanciò un urlo cominciando a saltellare. Come facesse ad essere così attiva appena sveglia non sarebbe mai riuscito a capirlo.
-Vieni a fare colazione prima.-La piccola annuì saltellando fino al tavolo, Adam riscaldò il latte e lo versò nella tazza già piena di cereali al cioccolato.
-Arriviamo subito.-Le disse prima di prendere per mano Matt e raggiungere il bagno.
-Lavati viso e denti...poi ci andiamo a cambiare e ti metti il costume così quando arriva Tommy sei pronto.-Il piccolo annuì salendo sullo scalino messo apposta vicino al lavabo così che lo potesse arrivarci tranquillamente, Adam lo aiutò e poi raggiunsero la cameretta in cerca di un costume.
-Quello rosso!!-Saltellò sul letto Matt.
-E' sporco quello, c'è quello nero oggi.-Disse Adam tirando fuori dal cassetto appunto uno slip nero.
Una volta pronto ritornò in salotto a guardare al tv e poco dopo la sua sorellina lo raggiunse.
-Mamma ha chiamato oggi??-Adam sorrise ai suoi figli forzatamente.
-Mi ha mandato un messaggio in cui mi pregava di salutarvi e di scusarsi, ma non riesce a venire domani.-Il viso dei suoi tesori cambiò rapidamente espressione e si sentì morire.
-Capito..-Sussurrò Matt.
-Oggi ci divertiremo come matti!!Aly andiamooooo!!-Adam prese sulle spalle il suo tesoro e l'aiutò a lavarsi viso, denti e a mettersi il costumino rosa a due pezzi che insisteva di dover mettere.
Era il suo modo di cambiare argomento e non far pensare troppo i suoi figli. Almeno ci provava.
La coprì con un vestitino sempre rosa, Aly andava matta per il rosa, se fosse per lei tutto sarebbe rosa, la cucina, i pavimenti e addirittura il cibo.
Quando pochi minuti dopo il campanello suonò, obbligò i suoi figli a stare fermi o sarebbero caduti dalle scale vista la voglia che avevano di vedere Tommy.
-Hey!!Nottataccia??-Gli chiese subito Tommy probabilmente alla vista delle sue occhiaie.
-Nottataccia e giornataccia.-
-Vai a farti una doccia sto con queste piccole pesti io.-Gli disse ridendo prima di piegarsi in ginocchio e abbracciare i suoi figli.
-Ti amo!!-Gli urlò Adam mentre si dirigeva in bagno sotto l'eco delle risate dei suoi figli.
-Lo so!!-

Si trovavano tutti i giardino, Tommy era in acqua con Aly e Matt e giocavano come bambini, mentre lui si era sdraiato all'ombra e li guardava sorridendo.
-Papààààààà!!-Adam cercò di alzarsi in tempo dalla sdraio per evitare di ritrovarsi fradicio, ma non ci riuscì. La sua piccolina gli saltò in braccio e lui allargò le braccia per stringerla a sè.
-Vieni con noi in acqua??-Adam annuì incapace come al solito di negare qualsiasi cosa hai suoi figli.
Senza neanche togliersi la maglietta si tuffò in piscina tenendo stretta a sè la sua piccolina.
-Uuuuuuuu bello bello ancoraaaaaa!!-Adam scosse la testa.
-Dopo lo rifacciamo.-Le disse, togliendosi i capelli dagli occhi e rilegando i capelli della sua piccolina in una coda alta, gli erano finiti tutti davanti al viso.

Adam e Tommy si stavano rilassando nella piscina idromassaggio mentre i piccoli si divertivano in quella normale, aiutati dai braccioli per stare a galla, sapevano nuotare, ma se non era con loro non se la sentiva di lasciarli senza braccioli.
-Caroline??-Gli chiese Tommy ad un certo punto.
-Non ne ho idea Tommy, non so più che fare, ne cosa dire a loro.-Ammise sconsolato passandosi una mano sul viso esausto.
-Io ci sono lo sai no??-Adam sorrise spettinando i capelli biondi e bagnati del suo migliore amico.
-Non so davvero cosa farei senza di te certe volte.-Tommy gli sorrise e lo abbraciò appoggiando la testa sul suo collo.
-Mi ha detto che è impegnata con un paio di sfilate....le ho detto che anche io lo ero, ma mi ha rinfacciato come al solito che lei deve lavorare duro per tenere pulita la sua immagine.
Che è difficile che la gente dimentichi che ha avuto due figli da un uomo gay e che per colpa mia ha perso i contatti con la sua famiglia. Mi sono rotto di starla a sentire, se non fosse per loro-guardò i suoi figli giocare con l'acqua-l'avrei mandata a farsi fottere un casino di volte. Ma devo sempre starmene zitto, non c'è la faccio più. Come se fosse solo colpa mia, tra l'altro. Mi sono preso i miei impegni dopo quella notte, sarà stato un errore, ma è grazie a quel dannatissimo errore se ho loro...-Tommy lo abbracciò più forte e lui ricambiò, aveva davvero bisogno del suo migliore amico in quel momento.
-Non puoi semplicemente dirle che deve scegliere una volta per tutte??Ci soffrono di più i bambini così Adam, e non se lo meritano affatto!!-Adam affondò la testa nel collo del biondo.
-Lo so.-Gli soffiò all'orecchio.-Lo so, ma non hai visto i loro occhi quando mi chiedono di lei, manca loro da morire. E' la loro mamma....come posso imporle di scegliere sapendo che poi loro cresceranno senza di lei??-Tommy si staccò dall'abbraccio per guardarlo dritto negli occhi.
-Cazzo finiscila, li vede una volta al mese se tutto va bene per nemmeno 24h perchè ha altro da fare...non è che è presente adesso, non sei tu che sbagli anzi, se continui a farle fare quello che vuole sbagli, perchè cresceranno domandandosi ogni giorno se la vederanno per il compleanno o meno.-
-Hai ragione, le parlerò..-Tommy gli sorrise soddisfatto, dandogli un bacio sulle labbra.

Primo capitolo di un idea nata all'improvviso, per cui non so se continuarla o meno. 
E' un Adommy, fatemi sapere cosa ne pensate!! =)    


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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2 Eccomi con il secondo capitolo!! =)
Prima di lasciarvi leggere il capitolo ci tenevo a ringraziarvi per i commenti che avete lasciato al primo capitolo, sono contenta che vi piaccia l'idea di Adam padre=)

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-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah-Così entrò in camera dei suoi figli quella mattina Adam urlando come un matto per svegliarli.
Il lunedì per i suoi figli era un giorno terribile: ricominciavano l'asilo e loro volevano solo dormire.
Poi invece tornavano a casa dall'asilo sorridenti e il resto della settimana erano felici di trascorrerlo con i loro amici.
-Papàààààààà!!-Urlò la piccola Aly alzandosi di colpo dal letto.
-Su su su, se in meno di 15 minuti siamo tutti pronti si va a fare colazione fuori!!-Matt si alzò come un razzo dal letto, lui amava i cornetti al cioccolato caldi del bar in centro.
I piccoli si vestirono con l'aiuto del papà, che notò mentre preparava la sua bambina che lo stava fissando allo specchio.
-Cosa c'è??-Le chiese sorridendo finendo di legare con l'elastico una delle due treccine.
-Sei bellissimo!!Il papà più bello del mondo.-Adam sorrise e le baciò la testa.
-E tu sei la bambina più bella del mondo.-
Una volta che i piccoli erano pronti presero gli zaini e uscirono di casa.
Salirono in macchina e Adam sorrise alla vista dei suoi figli che dopo essersi seduti sul loro seggiolino si allacciarono le cinture.
Arrivarono al loro amato bar e scesero dall'auto ignorarono i paparazzi che gli corsero incontro.
Adam era felice che i suoi figli non gli creassero problemi per via dei paparazzi, ormai ne erano abituati, ma a lui infastidiva che anche una cosa semplice e privata come portare i suoi figli a fare colazione, venisse pubblicata ovunque.
-Non adesso ragazzi...sono con i miei figli a fare colazione..-Li pregò, era sempre disponibile se poteva, ma quando era con i suoi figli pretendeva un pò di rispetto, era chiedere troppo??
Entrarono nel bar sedendosi ad un tavolo lontano dalle finestre e poco dopo arrivò un cameriere a prendere le loro ordinazioni.
Tre cornetti al cioccolato, da quando erano nati i suoi tesori, i cornetti al cioccolato erano diventati la sua passione e due bicchieri di latte per i piccoli e uno di tea per lui.
Poi si diressero a piedi verso l'asilo.
-Allora vi viene a prendere Hanna oggi, perchè non so fino a che ora ho l'intervista ma poi sono a casa stasera. Quindi fate i bravi con lei okay??-Hanna era la donna "tutto fare" che aveva assunto Adam un paio di anni prima, si occupava della casa, del cibo e dei suoi tesori quando come oggi aveva interviste o altro. Era una brava donna, sui 50 anni e si fidava ciecamente di lei.
-Siiii!!Ci fà la torta al cioccolato oggi??-Adam scosse la testa.
-No l'avverto di no, perchè avete appena mangiato i cornetti, al massimo un gelato prima di tornare a casa.-I piccoli saltellarono entusiasti.
-Hey Adam!!-Adam sorrise a Michelle la mamma del piccolo Sam, il migliore amico di suo figlio Matt.
-Michelle!!-Si abbracciarono.
-Senti Sam vuole stare con Matt oggi dopo la scuola e ho pensato di portali da me se ti va bene!?-Adam annuì guardando suo figlio che lo pregava con gli occhi.
-Nessun probelma, solo non so quando riesco a passare a prenderlo...-
-Tranquillo basta una chiamata e resta a cena da me.-Adam annuì grato.
-Pefetto. Allora salutami Richard!!-
-Sarà fatto!-Lo rassicurò lei dirigendosi all'entrata dell'asilo.
-E io che faccio??-Adam si inginocchiò e baciò la fronte al suo piccolino, che poi corse per raggiungere Sam e si rivolse alla sua principessa.
-Facciamo così, dico a Hanna di passare a prenderti e di portarti agli studi okay??Però dei fare la brava!!Promesso!?-
-Siiiiiiii promessssssssssso. Faccio la brava...grazie papy!!-
-Corri vai che stanno entrando tutti.-La piccola annuì stringendo forte le braccia intorno al collo del padre, dandogli un bacetto sulla bocca e scappando poi all'interno della scuola.
Non ebbe neanche il tempo di raggiungere la macchina che fù nuovamente circondato dai paparazzi.
-Allora Adam parlaci un po' del tour e della collaborazione con i Queen, 6 concerti ormai confermati, ce ne saranno altri??-
-Non so quando inizierà il mio tour, ancora. Per i concerti con i Queen prima di progettarne altri dovremmo vedere come vanno questi e come reagisce la stampa e il pubblico, ora scusatemi, ma ho un impegno.-E salì in auto.
Aveva da poco lanciato il suo terzo album 'Trespassing' che era arrivato in cima alle classifiche e ne era orgoglioso, ci aveva lavorato così tanto, che questo era un bel riconosicmento.
Si diresse allo studio dove sapeva la band si stava esercitando per l'esibizione di oggi.
-Mattina traumatica??-Gli chiese Ashley sorridendo dolcemente, sapevano tutti quanto faticoso di solito era portarli a scuola il lunedì mattina.
-Stranamente non hanno fiatato. Li ho portati a fare colazione fuori...-
-Li hai corrotti con i cornetti al cioccolato..sei spregevole.-
-Oh allora mi sa che questi li tengo per me.-Disse portandosi davanti al petto la borsa con la colazione per la sua band che aveva nascosto dietro alla schiena.
-No!!Sei la persona più bella, meravigliosa, dolce e premurosa del mondo...-Rispose Ashely.
-Dannazzione, io credevo di essere sexy...neanche un pò??Non credo di potervela dare allora.-Tommy si alzò dal divano in pelle nera nella quale era seduto e rubò la borsa dalle mani del suo migliore amico schioccandogli un bacio all'angolo della bocca.
-Sto morendo di fame..-E così cominciò a tirare fuori tutto dalla borsa e si prese i suoi due cornetti e si risedette soddisfatto sul divano.
-Io non capisco dove mette tutta la roba che mangia...-Mormorò tristemente Adam, immaginando tutte le corse che aveva cominciato a fare da un pò di tempo a questa parte per restare in forma e lui non era di certo un tipo atletico!!E si doveva sorbire il suo migliore amico mangiare di tutto, restare magro, magro senza fare nemmeno uno sforzo.
La vita certe volte era davvero ingiusta.
Provarono per una mezzora, Adam, quando si trattava della sua musica, diventava davvero pignolo e, una volta soddisfatto, diete l'appuntamento ai ragazzi da Ellen, alle 14.
-Hey mi dai uno strappo??Sono venuto con Isaac, ma ha altro da fare.-Adam annuì a Tommy circondandogli le spalle.
-Hanna??Ciao, senti mi faresti un favore??All'13.30 quando vai a prendere Aly me la porti agli studi da Ellen??Avviso io di farti passare okay??Ti mando l'indirizzo per messaggio......Va da a casa di Sam penso io a prenderlo stasera quando ritorno a casa, e magari se prepari una cenetta male non sarebbe visto che non so a che ora tornerò.....No tranquilla, ho sistemato io la cucina sta mattina non c'è molto da fare in casa, al massimo passa la cameretta, lì trovi sempre qualcosa.-Rispose ridendo alla domanda di Hanna.
-Ah, dimenticavo: in frigo ho lasciato gli avanzi della cena di ieri che ha preparato Dani, se hai fame prendili pure così non vanno a male......Sei parte della famiglia Hanna, sono tre anni che stai con noi...-Ripetè per l'ennesima volta Adam, ogni volta che gli cheideva di restare a mangiare o fare come se fosse a casa sua continuava a dirgli che non poteva farlo.
-A dopo.-
-Quella santa donna, non so come ti sopporti.-Adam tirò uno scappellottò a Tommy accendendo poi il motore della macchina.
Raggiunsero un ristorante e mangiarono in fretta pronti per andare allo studio, dove avrebbero provato un attimo l'audio e poi sarebbero stati truccati e vestiti.
-Ellen, ciao!!-Si diedero il solito bacio a stampo e si sorrisero a vicenda.
-Ho un favore da chiederti, oggi Hanna, la baby sitter, mi porta Alyssa, puoi chiedere di farle entrare??Non so a chi rivolgermi.-
-Tesoro, adoro quello scricciolo e Matt??-
-Va da un amico.-Ellen annuì cominciando poi a spiegarli su cosa si sarebbe svolta più o meno l'intervista.
-Benissimo, ci vediamo tra poco allora.-Si salutarono e Adam si lasciò sistemare per bene.

Poco dopo la porta del camerino si spalancò e la sua principessa gli corse incontro.
-Uuuuuu ho vistooo tanta gente lì fuori, tanti cartelli per te papy!!Ma tu sei solo mio vero??Glielo dici??-La risata di Brian rimbombò nel camerino.
-Glielo dico, promesso.-La piccola annuì soddisfatta baciandogli la guancia.
-Ti sei il mio principe vero??E di nessssssun altro!!-
-Solo tuo.-La piccola scese dalle sue gambe e andò a salutare gli altri, dedicandosi poi alle cure di Ashley, lei era brava a farle le treccine in tutti i capelli, le piacevano davvero tanto.
-Adam tra meno di 5 minuti sei in onda.-Adam annuì alzandosi dalla sedia e lasciandosi sistemare il microfono.
Salutò la piccola e con la band raggiunse la postazione.
Ellen chiamò il suo nome e poco dopo le porte scorrevoli si aprirono davanti a lui e con loro la muscia partì.
Si esibì con il suo nuovo singolo “Never close our eyes” e alla fine il pubblico si alzò in piedi applaudendo e urlando, sorrise soddisfatto ringraziandoli e avvicinandosi a salutare Ellen.
Ringraziarono la band, come era d'obbligo per Adam e si accomodarono in due poltrone vicine.
-Allora Adam cosa ci racconti di nuovo??Sei sparito un pò dalla scena ultimamente, poi sei tornato con questo album che, fattelo dire, adoro!!-
-Grazie. Ho voluto prendermi il mio tempo e fare questo album e volevo passare un pò di tempo con i miei figli.-Spiegò.
-Amori in vista??-Sorrise.
-Due in realtà...sono sempre con me.-Ellen sorrise mentre il pubblico si scolse in un "awww"molto sentito.
-Come vanno le cose con loro??-
-Non potrebbero andare meglio...-Prima che Adam potesse finire la frase vide la sua principessa rossa come un pomodoro maturo corregli incontro e saltargli in braccio nascondendo il viso nella sua spalla.
-Cosa...-Il pubblicò scoppiò a ridere e lo stesso Ellen, che accarezzo i rossi capelli della piccola.
-E' un amore!!-Cinguettò Ellen.
-Hai il fidanzatino??-Le chiese Ellen una volta che si era seduta sulle sue ginocchia.
Adam sgranò gli occhi. Era piccola per quello ancora, ancora 20 anni come minimo pensò in ansia. Era la sua piccola principessa.
-Si.-Il cuore gli salì in gola.
-Il mio papà, è il mio principe...-Il pubblico si sciolse in un altro "awww" mentre Adam strinse a se la sua principessa baciandole la testa e rilassandosi.
-Cosa ti dicevo??Sono i miei amori.-
-Molti si chiedono come fai a sopportare tutto, dopo gli scandali dell'inizo della tua cariera, allo scandalo che è scoppiato quando si è saputo che saresti diventato padre. In tutto questo però sei rimasto sempre te stesso sia sul palco che fuori. Come fai??-
-Non ci sono regole. Ma una me la sono data, all'inizio di tutto questo, ovvero essere onesto, si può recitare per un po', ma poi a lungo andare la verità viene sempre a galla. Io sono sempre stato onesto, ho fatto errori, quelli sì!!-Ridendo si sistemò i capelli tenendo salda per la vita della sua bambina.-Ma ora sono orgoglioso delle scelte che ho fatto e della vita che sto vivendo, non credo potrei chiedere nulla di più al momento.-
-L'amore??Arriverà mai??Hai tempo anche per quello??-Adam rise.
-Credo che si debba essere sempre pronti all'amore, no??Lo sono, magari sono concentrato su altro al momento, quello sì, ma sono pronto. Non è facile trovare qualcuno che sia disposto a stare anche con i mei figli e noi siamo un pacchetto!!Prendi uno e ci prendi tutti.-Sdramatizzò.
-Della musica cosa ci dici??Trespassing è arrivato al primo posto della billboard 200, congratulazioni!!-
-Grazie, è stato davvero un bel traguardo e devo ringraziare i mei fan, che mi sono sempre vicino e mi sostengono su tutto, grazie di cuore davvero!!-riprese poi-Ora ho un paio di concerti in programma per promuovere l'album e poi devo volare a Londra per le prove con i Queen. Poi ci saranno i concerti con loro e poi volerò in Australia e poi in Giappone.-
-Impegantissimo vedo, a proprosito dei Queen so che non ci puoi dire molto ancora, ma mi aspetto una tua chiamata da Londra e verrò sicuramente a vederti. Grazie mille per essere stato con noi e grazie per la tua onestà. Ciao piccola.-

Tommy teneva in braccio la piccola Aly mentre Adam si era fermato a firmare autografi e foto, aveva chiesto al suo migliore amico di portarla in macchina, non la voleva assolutamente lì in mezzo.
Appena si liberò, salutò i suoi fan con un sorriso e raggiunse Tommy e Aly in macchina.
-Gelato adesso??-Adam annuì ricordandosi di averglielo promesso la mattina.

Dopo aver preso il loro gelato si diressero verso la casa di Michelle e Richard per prendere Matt, erano le 19 e avevano tutto il tempo adesso di andare a casa e mangiare, Hanna aveva l'abitudine di cucinare sempre per due o tre persone in più quindi c'era posto anche per Tommy.
-Adam dai, prendo un taxi da qui...-Adam gli prese la mano tirandolo verso di lui mentre i piccoli corsero in casa.
-Tommy seriamente...a casa non hai nulla da mangaire e a malapena sai accendere il fuoco-Tommy fece per ribattere ma Adam parlò nuovamente-qui la cena è pronta e poi mi tieni compagnia no??-Adam portò un braccio intorno alle spalle del suo chitarrista spingendolo verso la cucina.
Si sedettero a tavola, che era già pronta con tutto quello che di più buono c'era al mondo.
Hanna era una cuoca straordinaria.
Mangiarono in silenzio e Adam obbligò Hanna a cenare con loro, i piccoli mangiarono con gusto dopo che il padre tagliò loro la carne in piccoli pezzettini.
Hanna se ne andò dopo essersi assicurata che tutti i piatti fossero lavati e la cucina fosse in ordine, 
-Arriviamo subito.-Avvisò Tommy, Adam che stava accompagnando i suoi figli in camera a mettersi il pigiama e a lavarsi i dentini.
Tommy, Adam e i piccoli si accomodarono nei due grandi divani del salotto, i piccoli disesi su uno e sull'altro Adam e Tommy a guardare un cartone animato.
I due uomini erano consapevoli che sarebbe stato questione di pochi minuti prima che crollassero, la giornata a scuola li stancava sempre tanto e alla sera bastava una mezzoretta di tv e crollavano.
E così successe, Adam si alzò e prese tra le braccia la sua principessina, attendo a non svegliarla, ringraziando di averle messo prima il pigiama. La sistemò sotto le coperte e poi portò anche il piccolo Matt, li baciò entrambi sulla fronte, accese la lucina senza la quale non avrebbero dormito e socchiuse la porta ritornando in salotto.
-Sono corollati eh??-Gli chiese Tommy e gli sorrise.
-Se sono a casa si sentono sicuri e la scuola li stanca, per cui durante la settimana la sera non danno mai problemi.-Sorrise Adam.
-Sei esausto eh...-Commentò Tommy.
-Credo di esserlo da quattro anni a questa parte, onestamente. Non so se sia giusto che continui con il mio lavoro, levo loro troppo tempo...non so...io..-Tommy lo strinse a se accarezzandogli la schiena.
-Non mollare, non privarti del tuo sogno...puoi fare sia il padre che il cantante, lo sai, lo hai fatto fino adesso.-
-Sì, ma prima erano più piccoli e si accorgevano meno della mia assenza, ora Aly non fa che svegliarsi se non ci sono, dorme male, è sempre in ansia come se avesse paura che l'abbandonassi, credo che il coportamento di Caroline abbia pesato su di lei molto più che su Matt...è così piccola...-
-Adam...hey...guardami..-Tommy gli alzò il viso con una mano.-Nulla di tutto questo è colpa tua, lo sai come la penso, Caroline deve prendere una decisone, o c'è, o non c'è. In questo modo in cui c'è quando vuole non va bene per nessuno, sopratutto per i bambini. Devi parlarle Adam!!-Si impuntò per l'ennesima volta Tommy.
-Lo so, ma preferisco parlarle faccia a faccia, non per telefono. Quando torna dall'Italia le parlerò.-Tommy annuì cambiando canale alla ricerca di qualcosa da guardare.
Due ore dopo, Tommy aveva la testa appoggiata al petto di Adam che era disteso sul divano con il biondo praticamente sopra di lui.

Tommy aprì gli occhi confuso e si ritrovò davanti Matt, si alzò subito rendendosi conto della posizione in cui era messo e si rivolse al piccolo.
-Ho sete.-Tommy sorrise prendendogli la mano e lo accompagnò in cucina, versò l'acqua su un bicchere e poi lo accompagno in camera, gli sistemò le lenzuola e gli baciò la fronte prima di tornare in salotto.
Adam era completamente addormentato e a Tommy gli si strinse il cuore, voleva davvero aiutarlo di più, ma non aveva idea di come fare. Gli baciò la fronte, decidendo di andare a casa ormai che era sveglio. Prese il suo telefonino pronto a chiamre un taxi, quando una voce lo spaventò.
-Dio!!Adam!!Mi hai fatto prendere un colpo!!-Lo accusò girandosi verso il moro che si stava alzando dal divano.
-Che fai??-Gli chiese poi.
-Chiamo un taxi visto che sono già in piedi.-
-Che cazzate, sono le..le 4 del mattino che cosa vai a fare a casa??Dormi qui, no!?Domani, dopo aver portato i piccoli a scuola, ti accompagno a casa.-Tommy si arrese e annuì.
-Andiamo va, per quanto comodo possa essere il mio divano, il letto è mille volte meglio.-
Così come tutte le altre volte che era rimasto a dormire a casa di Adam, dormì nel letto con lui.

Durante la notte, si avvicinarono fino a finire abbracciati, Tommy si era spostato sopra ad Adam, appoggiando la testa al petto di quest'ultimo che gli aveva circondato la vita come se avesse paura che scappasse.
Inconsciamente forse, sapevano già di appartenersi, ma...se ne sarebbero mai accorti??
O avrebbero continuato a scambiare il setimento che li univa per semplice amicizia??

Fatemi sapere cosa ne pensate!! =) E scsaute per gli errori!!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3 Eccomi un bel pò in ritardo ma...ho fatto il possibile.
Direi di poter descrivere questo come un capitolo di passaggio nonostante accada una casa important ai fini della storia.
Spero vi piaccia e scusate per gli errori!!

http://img856.imageshack.us/img856/4526/loveisallweneed.jpg

Adam dormiva tranquillo, esausto dal concerto che aveva tenuto la sera prima.

All'imporvviso un suono infastidì Adam che aprì gli occhi accorgendosi che qualcuno stava suonando il campanello, si alzò per niente felice dal suo letto passandosi distrattamente una mano fra i capelli.
Scese i pochi gradini che lo separavano dal salotto e poi scese nuovamente le scale per arrivare alla porta d'ingresso, guardò sul piccolo monitor del citofono e vide che era Caroline.

Sbuffò irritandosi quando suonò per la quinta volta, avrebbe finito per svegliare i bambini.
Aprì il cancello e la porta lasciandola entrare.
-Cosa fai qui??Sono appena le otto del mattino!!-Le chiese con un tono di voce che esprimeva tutta la sua irritazione.
-Ho il giorno libero e quindi sono venuta a pendere i bambini.-
-Cosa??Assolutamente no!!Mi devi chiamare quando li vuoi prendere, devi avvisarmi e non piombare qui alle 8 del mattino nel primo giorno in cui posso dormire e dopo che ieri ho avuto un concerto...-
-Sono miei figli non devo chiederti il permesso...-
-Papi che succede??-Chiese un Matt assonnato rischiando di inciampare sugli scalini, Adam corse verso di lui prendendolo in braccio appena in tempo.
-Nulla cucciolo, è arrivata la mamma..-Matt si stroppicciò gli occhi allargando la bocca in un sorriso e mostrando i suoi dentini.
-Mamma!!-Adam lo mise a terra lasciando che corresse verso Caroline.
-Ho pensato di portarvi a fare un giro e a farvi conoscere una persona..-Adam si girò di scatto-cucciolo va a svegliare tua sorella va bene??Devo parlare un attimo con la mamma.-Matt annuì correndo per raggiungere la sua cameretta.
-Chi gli devi fare conoscere??-
-Oh su Adam...è il mio ragazzo ha diritto di conoscere i miei figli.-Rispose lei con tono scocciato.
-E io sono il loro padre e pretendo di conoscerlo prima che lo conoscano loro e sopratutto in MIA presenza!!-
-Li porto a fare un giro e ci vediamo stasera al solito ristorante così lo puoi incontrare con loro, te li porto verso le 16 e per le 20 ci vediamo al risporante.-Adam annuì sconsolato capendo che non aveva altra via d'uscita.
Addio alla sua idea di passare la giornata a casa a rilassarsi.
Durante le sue ultime relazioni flash, la più lunga negli ultimi tre anni, durata due settimane, aveva sempre fatto in modo che i suoi figli non incontrassero le persone con cui si "divertiva" non ci teneva assolutamente.
Il suoi figli erano una cosa del tutto estranea al mondo che aveva prima, mondo che logicamente non aveva dimenticato, ne abbandonato del tutto.
Era sempre in fondo, quello che non si era fatto nessun probelma a slinguazzarsi in diretta nazionale Tommy, quindi decisamente non poteva essere cambiato così tanto in soli tre anni.
Semplicemente ora, sapeva quali erano le sue priorità. Per quanto amasse i party, perdere la testa e divertirsi come un matto, se li doveva confrontare con una notte passata con i suoi figli sul suo grande letto a guardare un cartone bhè, decisamente ora la seconda opzione era più allettante per lui della prima.
-Preparo i bambini, preparagli la colazione almeno prima di portarli via. Trovi tutto in cucina.-Le disse prima di raggiungere i suoi figli.
-Voglio quello rosa con la fascetta bianca con il fiocco!!-Dichiarò la sua principessina, era peggio di lui, in fatto di vestiti era peggio di lui!!E non poteva lamentarsi con nessuno se non con se stesso. Alla fine crescendo con un padre come lui, vanitoso fino all'esaurimento, non potevano essere cresciuti diversamente.
Ma andava fiero del gusto estetico dei suoi figli.

-Tu Matt??-Matt corse verso il suo armadio tirando fuori un paio di jeans neri strettini, che gli aveva regalato Tommy e una maglia sempre nera a maniche corte con una stampa bianca davanti. Decisamente voleva somigliare a qualcuno e non potè trattenersi dal sorridere.
-Chissà perchè mi ricordi qualcuno Matt!!-
-Zio Tommy??-Chiese sorridendo e allargando gli occhietti in attesa di una sua risposta.
-Direi che gli assomigli parecchio..mancano solo i tatuaggi e i capelli biondi ma per quello mio caro...ci vorranno anni e anni..-
-Uffffffff ma io li voglio adesso!!-
-Cucciolo, per poco non mi svieni alla vista di un ago...i tatuaggi sono fatti con degli aghi...-Gli spiegò pazientemente.
-Oh...ma sono forte posso farcela!!-Rispose cercando di sembrare convinto.
-Certo..puoi farcela, ma non ora e non prima di una ventina d'anni!!-
-Andate in cucina che la mamma ha preparato la colazione, vi raggiungo subito.-I piccoli corsero fuori dalla loro cameretta mentre Adam si sedette sul lettino di Matt prendendosi il viso tra le mani.
Era stanco di tutto questo, era davero esausto, si alzava prestissimo ogni giorno per accompaganre i suoi figli a scuola nonostante la sera prima avesse avuto un concerto o un intervista o chissà cos'altro, perchè per quanto magari fosse assurdo per certi genitori, ci teneva davvero ad essere persente anche in queste piccole cose.
Amava svegliarli la mattina, vedere i loro occhietti chiusi aprirsi ancora assonnati, amava prepararli e salutarli davanti alla scuola. La sera prima era arrivato a casa verso le 5 della mattina, come ormai succedeva da un mese a questa parte, troppe interviste o concerti per promuovere il nuovo album e il fatto che dovesse fare viaggi lunghissimi per un intervista di massimo trenta minuti lo faceva innervosire.
E quando arrivava il sabato, aveva bisogno di dormire!!

Raggiunse anche lui la cucina guardando stranito i suoi piccoli giocare con il latte e i cereali.
-Che c'è??Perchè non mangiate??-Chiese confuso, il latte e i cereali al cioccolato erano una delle cose per cui andavano matti non c'era davvero la minima possibilità che si stufassero o che non li mangiassero appena se li vedevano davanti.
-I cereali...-Rispose Matt abbassando lo sguardo, Adam allora si avvicinò e scoprì che i cerali erano quelli che teneva in casa più per altri che per lui e i suoi figli, erano cereali integrali, e non avevano affatto sapore. O meglio quello che avevano disgustava lui e i suoi bambini.
-Perchè gli hai dato questi??Non gli piacciono!!-
-Ogni tanto mangiare questi gli fa bene..-Adam sbuffò cercando di non fare scenate davanti ai suoi figli.
Aprì un anta e tirò fuori il cacao, non sarebbe stato lo stesso ma almeno avrebbero mangiato più volentieri la loro colazione e mise un bel cucchiaino di cacao in tutte e due le tazze.
-Meglio??-Chiese e i suoi tesori annuirono.
Mentre i piccoli facevano colazione Adam decise che era arrivato il momento di parlare con Caroline, e per farlo aveva escogitato qualcosa.

-Allora, sai che tra meno di un mese devo partire per le prove con i Queen e poi i 6 show mi terranno lontano da casa per un pò. Volevo sapere se li potevi tenere tu, così non dovrebbero stare con mia madre.-In realtà questo era l'ennesimo test che le stava facendo Adam, perchè a dirla tutta, preferiva che i suoi figli stessero con sua madre che con lei.

-Adam...non puoi chiedermi una cosa simile con così poco preavviso.-Gli occhi di Adam restarono impassibili, trattenendosi dall' alzarli al cielo. Si era aspettato una risposta simile.-Manca ancora un mese, non mi sembra poco come preavviso...il punto è puoi o no??-
O meglio il punto era "vuoi o no??"

-No.-
-Allora mi sa che stasera abbiamo molte altre cose di cui discutere, dico ad Hanna di venire a fare una bella cena e puoi potare il tuo fidanzato se vuoi. Ma stasera io e te parlimo.-Concluse serio Adam prima che i loro figli gli raggiungessero nel salotto.
-Papà vieni anche tu con noi??-Adam scosse la testa negativamente baciando la punta del naso della sua principessina.
-No, oggi state solo con la mamma, ci vediamo tra poche ore.-
-Ma perchè??-Adam sperava davero che in quel momento non cominciasero con tutti i loro perchè, o non ne sarebbero più usciti.
-Andate su, che la mamma vi sta aspettando.-Li abbracciò entrambi per poi abbandonarsi sul divano.
Chiuse gli occhi solo un momento bisognoso di estraniarsi dal mondo e invece si addormentò.

Si risvegliò solo quando suonarono al campanello e ancora frastornato andò ad aprire venendo abbracciato da due piccoli cicloni, uno che piangeva e l'altra che urlava.
-Shhh shhh, il papà ha tanto male alla testa. Calmiamoci un attimo e mi dite cosa succede va bene??-Gli chiese inginocchiandosi e prendendo il visino del suo piccolo tra le mani, asciugandogli le guance dalle lacrime.
-Mi sono fatto la bua.-Adam esaminò il ginocchio e il gomito del suo bambino, niente di grave, ma erano due brutte ferite.
-Adiamo in bagno così disinfettiamo...tu ferma qui, stai con la mamma.-Caroline aveva l'aria esausta e Adam si trattenne dal ridere, non era abituata a passare così tante ore da sola con i suoi figli. Prese il piccolo Matt che ancora piangeva in braccio e raggiunse il bagno, lo fece sedere sopra la lavatrice procurandosi poi dell'acqua ossigenata e del cotone pronto a disinfettare ignorando gli urli del piccolo.
Due bei cerotti blu con disegnati alcuni cartoni animati ed era ritornato il sorriso sul volto del suo bambino.
-Stai bene adesso??-Chiese preoccupata Aly a suo fratello.
-Si, sto bene.-Gli sorrise lui in risposta ma non fidandosi Aly, si avvicinò al suo papà guardandolo seriamente negli occhi.
-Sta bene??Non muore vero??-
-Certo che no!!Perchè dovrebbe morire??Si è solo fatto la bua..-Gli spiegò sorridendo cercando di calmarla.
-Non avevo con me il kit di pronto soccorso e non sapevo che fare..-Ammise Caroline.
-E' tutto okay, sta bene.-Si sentì strano a rassicurarla, anche se non aveva il kit in macchina, come lui, avrebbe comunque potuto pulire la ferite con un pò d'acqua, in quel modo anche Matt si sarebbe calmato, pensò.
-Mi dispiace.-Disse ad un certo punto Caroline.
-Per cosa??-
-Per tutto questo!!-Spiegnò indicando i bambini con una mano che si erano seduti davanti al televisore ora acceso su un canale musicale.
-Non sono portata per questo, io e loro...non posso Adam!!C'ho provato ma è più forte di me, non posso.-Adam la guardò da un lato stupido e da un lato sollevato.
-Quindi cos'hai intenzione di fare??-Gli chiese dopo un pò che lo sguardo di lei era fisso sui bambini.
-Ti lascio la custodia definitiva...-
-Care, non puoi piombare qui quando vuoi, devi decidere se esserci o no. Non posso e non ti permetterò di farli soffrire in questo modo.-
-Adam, non mi vedranno più, non sarò una brava mamma, ma gli voglio bene Adam. Non gli farei mai soffrire in questo modo!!-
Ed ora erano lì, seduti tutti e quattro sul grande tappeto del salotto e per la prima volta Adam lesse negli occhi di Caroline l'amore che lei provava verso i suoi figli, solo, non era così forte da farle cambiare vita, da mettere loro, prima di tutto il resto.
-Devo fare un viaggio, un viaggio molto lungo...quindi, non ci rivedremo per molto tempo piccoli.-Girò intorno per un pò all'argomento cercando di far carpire ai due bambini che non l'avrebbero vista per un pò di tempo, ma i suoi bambini, anche se piccoli erano piuttosto svegli e la domanda sucessiva di Matt, non lo sorprese affatto.
-Non ti vedremo più??-Gli chiese con le lacrime agli occhi e ad Adam si strise il cuore, era la scelta giusta e lo sapeva, ma...vederli così lo distruggeva.

Caroline aveva lasciato la casa e dietro di lei due piccoli bambini che non smettevano di piagere, Adam non era più sicuro che quella di Caroline fosse la scelta giusta.
Non era più sicuro di tutti i suoi discorsi fatti con Tommy, sul fatto che Caroline dovesse sparire o essere sempre presente.
Cercò di calmarli, rassicurarli ma nulla.
-Basta basta...-Disse ad un certo punto con un tono di voce abbastanza alto tanto da farli alzare lo sguardo ora pieno di dolore su di lui.
-Hey!!Siamo qui, noi tre, come sempre.-Gli fece presente stringendoli a se.
-Noi tre.-Concordò Aly, asciugandosi gli occhi con una manina, mentre l'altra era intenta a stringere la maglia di Adam.
Il piccolo Matt invece non simise affatto di piangere e si aggrappò con forza alle spalle del suo papà che lo strinse a sua volta con il cuore a pezzi.
Matt, a differenza di Aly, era molto legato a Caroline, entrambi le volevano bene, era la loro mamma, ma Matt, era sempre stato quello più legato a lei.
Adam rimase seduto sul pavimento per un bel pò fino a che esausto Matt non si addormentò sulla sua spalla, sorrise a sua figlia che invece si era distesa sul divano a guardare la tv e alzandosi si diresse verso la cameretta dei gemelli.
Lo disetse cautamente sul letto coprendolo con il lenzuolo, lo fissò per un paio di minuti accarezzandogli perso nei suoi pensieri, i capelli per poi baciargli la fronte e uscire dalla cameretta.
Raggiunse la sua principessina che stava ancora guardando un cartone animato e la prese sedendosi con lei in braccio.
Ogni tanto aveva bisogno anche lui di conforto e le piccole manine della sua bambina che gli strinevano il collo erano tutto quello di cui aveva bisogno in quel momento.
Lasciò la piccolina a colorare alcuni fogli e decise che era il caso che si mettesse ai fornelli se a cena volevano mangiare qualcosa, ma non ne aveva assolutamente voglia.
Aprì il frigo trovandolo stranamente, quasi vuoto. Di solito se ne occupava Hanna di fare la spesa.
-Aly??-Urlò dalla cucina. -Che dici di andare a cena fuori stasera??-
-Siiiiii..-Urlò euforica ed entrò saltellando in cuicina con un sorrisone in viso. 
Decise di chiamare Scarlett così che portasse anche Riff a cena.
Decisero il ritorante e si diedero appuntamento alle 20.30.
-Aly, ci facciamo adesso il bagno così poi sei pronta??-La piccolina annuì non risparmiandosi un bello sbuffò che fece per forza di cose sorridere Adam.
Adam lavò la piccolina pettinandogli poi i capelli imbalsamati al profumo di cocco e poi con pazienza li asciugò con i phone, lasciandoli ricadere sulle spalle ondulati.
Quando arrivò il momento di scelgliere i vestiti Adam rimase a braccia incorciate appoggiato al muro in attesa che sua figlia uscisse dall'armadio, grande tre volte lei e pieno di vestitini.
Quando uscì ne aveva due in mano.
-Quale??-Gli chiese fissandolo negli occhi.
-Ehm...direi quello grigio, con sotto dei leggings bianchi e le ballerine che dici??-La piccolina annuì entusiasta e laciò i vestiti sul letto e corse ad abbracciarlo.
-Shhh o svegliamo Matt.-Le ricordo quando lanciò un urletto eccitato.
-Scusa.-Adam sorrise andando a rimettere a posto l'altro vestito e a prendere i leggings, i suoi figli avevano decisamente erediato da lui la passione per i vestiti, e se si trattava di tirarli fuori erano bravissimi, ma quando si trattva di rimetterli al loro posto bhè...stranamente sparivano nel nulla, non che potesse poi pretendere tanto visto che avevano solo tre anni, quasi quattro.
Adam aiutò la piccola ad indossare il pigiamino pulito, rosa e nero e poi la lasciò correre a guardare la tv.
Pensò indieciso se era meglio svegliare prima Matt e fargli il bagno o farselo prima lui.
Decise alla fine di farsi il bagno prima e prese dei vestiti da casa puliti, consapevole che se prendeva subito quelli da usare la sera, durante il bagno a Matt si sarebbe ritrovato bagnato da capo a piedi.
Erano ormai le 19, quando Adam si decise ad alzarsi dal divano in cui era sdraiato con la piccola stesa sopra di lui a guardare un cartone, per svegliare il suo bambino.
Aveva dormito un bel pò, più del solito ma non se l'era sentita di svegliarlo prima.
-Piccolo....hey...-Lo scosse delicatamente ma nulla, era completamente addormentato.
Sorridendo cominciò a lasciargli tanti bacini su tutto il visino fino a che la risata di Matt non arrivò alle sue orecchie e al suo cuore, che si calmò leggermente.
Era davvero preoccupato per il suo bambino.

Con le mani scese ad alzargli la maglietta e cominciò a fargli il solletico al pancino scatendando definitivamente le risate del piccolo miste a urletti.
-Bastaaaa ahahahah non respiroooo......papiiiiiiiii!!-Adam rise forte togliendo le mani dal pancino del suo bambino ormai rosso in viso e gli baciò il nasino prendendolo poi in braccio e stringendolo forte a se.
-Cosa succede??Ho sentito che ridevate!!-Adam scambiò uno sguardo complice con il suo bambino e andarono all'attacco.
Adam corse verso la sua bambina e la sollevò in aria facendola ricadere sul letto di Matt che subito incominciò a farle il solletico.
Si distesero tutti e tre senza fiato sul letto decisamente troppo piccolo per Adam, o meglio Adam si distese sul letto e i due piccolini su di lui.
-Ora, ci dobbiamo fare il bagno Matt...andiamo a cenare fuori con Riff...-Riff era la parola segreta di Adam da usare con suo figlio, Matt era totalmente pazzo di Riff e si divertiva come un matto quando era con lui.
Dopo aver fatto il bagno anche a Matt e averlo vestito con dei jeans, mini covers nere e una maglia a maniche corte grigia, ed aver vestito anche la sua bambina li lasciò in salotto per andarsi a preparare nella sua stanza.
Jeans neri, stretti, maglia grigia con sopra una giacca elegante nera a con le maniche che gli arrivavano al gomito, stivali di pelle nera. Anelli, collana, e bracciali.
Si guardò sodisfatto allo specchio ripassandosi il mascara sulle ciglia, non si era truccato tanzi, anzi, ma il mascara non poteva mancare!!
Scese in salotto e dopo aver recuperato cellulare, chiavi della macchina e della casa dal tavolo in cucina uscirono di casa.
Aiutò i piccoli a salire sulla jeep nera, nuova e parì subito.
Come al solito non fece nemmeno in tempo a parcheggiare e si ritrovò la macchina circondata dai paparazzi.
Sbuffò, non aveva mai avuto troppi problemi per via della mancanza di privacy, ma in serate come quella, voleva solo stare con i suoi figli e i suoi amici.
Era una semplice cena fuori, nulla per cui la gente sarebbe andata in edicola a comprare il giornale il giorno dopo.
Scese per primo, intimando come al solito ai suoi bambini di non togliersi la cintura e di non uscire dall'auto per nessuna ragione. Rispose ad un paio di domande lasciando che gli facessero delle foto per poi chiedergli gentilmente solo di lasciargli un pò di spazio, non li voleva così vicino ai suoi figli.
Stranamente nessuno disse niente e si spostarono di qualche passo continuando a riprendere e fare foto.
Adam fece scendere i piccoli e camminarono velocemente fino all'interno del ristornate, dove trovarono quasi subito Scarlett, Lee con il piccolo Riff al centro, Tommy e Danielle.
Li raggiunsero salutandoli con caldi abbracci come erano soliti fare e si sedettero a tavola, Adam in mezzo ai gemelli e di fianco a Matt, Tommy.
-Ti aiuto a tagliargli la pizza.-Chriarì Tommy ad Adam dopo che gli aveva lanciato uno sguardo confuso visto che aveva cambiato posto.
-Grazie..-
Cenarono tranquillamente sotto risate e racconti per poi salutarsi e dirigersi ognuno alla propria macchina.
-Ci vediamo domani mattina per quell'incontro in radio??-Chiese per assicurarsi Tommy ad Adam che era già seduto all'interno della sua auto.
-Si, vieni per le 8??-Tommy annuì per poi lasciarli un casto bacio sulle labbra e aprire la porta posteriore e baciare sulla fronte quelli che reputava i suoi nipotini.

Eccoci alla fine anche di questo capitolo, spero vi sia piaciuto!! =)
Un piccolo chiarimento:
Non doveva esserci questo capitolo inizialmente, la scomprasa di Caroline diciamo doveva avvenire tra almeno due o tre capitoli ma è uscito così.
Ricordo una cosa, per quanto questa storia sia un Adommy, la cosa che più è importante per me e spiegare e raccontare il rapporto di Adam con i suoi figli.
Quindi si, avrete una bella storia Adommy, bella o almeno spero bella per voi, ma con i tempi giusti.


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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 5 Dopo secoli eccomi qui a postare, ci ho messo davvero tanto, ma questo capitolo non mi convinceva e l'ho riscritto minimo 4 volte.
E' lunghetto per cui spero di farmi almeno in parte perdonare del ritardo, spero vi piaccia.

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-Perchè ci stiamo preparando??-Adam venne distratto per l'ennesima volta dai suoi bambini che quel giorno erano iperattivi al massimo.
-Perchè Tommy deve farci conoscere una persona.-Gli rispose per l'ennesima volta quella mattina.
-Ma perchè??-Adam sospirò.
-Perchè ci vuole bene e vuole farci conoscere la persona con cui si è fidanzato..-Spiegò sperando che capissero ma dagli sguardi che gli lanciavano, non ne erano felici.
-Ma perchè??-Adam in quei momenti, nei momenti in cui ogni singola cosa per loro aveva bisogno di una motivazione avrebbe volentieri sbattuto la testa contro il muro un paio di volte.
-Ora basta con i perchè, mi state facendo uscire di testa!!-
-Ma papà....-
-Matt basta, ora andiamo o arriviamo tardi.-
Salirono in macchina diretti al ristorante in cui Tommy e il suo nuovo ragazzo gli stavano aspettando.
Non lo aveva mai incontrato Adam perchè ultimamente non aveva avuto un attimo libero ed era davvero curioso di conoscere questo tipo che sembrava aver del tutto rincoglionito Tommy.
Adam sperava solo che i suoi figli non spaventassero a morte Dylan, così si chiamava il ragazzo di Tommy. Arrivarono al ristorante e dopo aver parcheggiato entrarono, li trovarono subito ad un tavolo vicino ad una grande vetrata e i piccoli lasciarono la mano del loro papà precipitandosi dal loro zio Tommy.
-Hey!!Cucciolini..-Si strinsero tutti e tre in un abbraccio sotto lo sguardo emozionato di Adam, era davvero felicissimo che i suoi figli avessero un rapporto così bello con Tommy.
-Tu devi essere Adam...Tommy mi ha parlato tantissimo di te, io sono Dylan è un piacere conoscerti.-Adam portò lo sguardo su Dylan congratulandosi mentalmente con i gusti di Tommy.
Mica male il ragazzo!!
Moro, un bel corpo e dei bei occhi castani.
-Piacere di conoscerti..-Gli strinse la mano sorridendo per poi sedersi in mezzo ai suoi figli che fissavano Dylan come se volessero ucciderlo.
-Smettetela.-Gli sussurrò, lo stavano imbarazzando e non poco, Tommy gli lanciò un occhiata, come a dirgli 'ma che succede??'
-Quindi...stai conTommy??-Adam voleva ridere da un lato, perchè Aly era serissima e piangere dall'altro perchè non capiva cosa avessero in mente i suoi figli.
-Ehm...si..-
-Hai intenzioni serie??-Gli chiese Matt intervenendo e Adam lo fissò per poi chiedergli,
-Questa dove l'hai imparata??-
-A casa della nonna, quando guarda i suoiprogrammi preferiti fanno seeeempre questa domanda.-Adam scoppiò a ridere non potendo evitarlo e anche Tommy e Dylan fecero lo stesso. -Allora??-Richiese Matt fissandoil povero Dylan in attesa di una risposta.
-Si.-
-Lo vuoi sposare??-Adam si sbatté una mano sul viso.
-Scusali...a quanto pare oggi sono un pò....-Non sapeva nemmeno lui come definirli.
-Adesso basta, lasciatelo in pace e ditemi cosa volete mangiare prima che vi porti fuori di qui.- Ordinarono il pranzo e nell'attesa Matt si era seduto sulle gambe di Tommy, quasi a marcare il territorio, sembrava non piacergli affatto Dylan.
-Baci luicome baci papà??-Adam voleva sotterrarsi in quel momento e Tommy lo fissò preoccupato.
-Ahahah no, quei baci sono cose vecchie....tu come sai di queibaci??-Gli chiese poi confuso, non faceva di certovedere loro, lui che si baciava Tommy sul palco!!
Il piccolo scosse le spalle come se la domanda del padre non fosse importante.
-No, vi salutate sempre con un bacio..vero Aly??-Chiese a sua sorella che annuì con vigore. -Anche ieri..vi ho visti!!- -E' solo un bacio a stampo, di solito si...-
-Nessun problema.-Rispose Dylan a denti stretti.
-Scusate li porto un attimo in bagno..-Prese la mano di Aly e prese dalle braccia di Tommy, Matt, dirigendosi poi nel bagno del ristorante fortunatamente vuoto e si inginocchiò davanti a loro.
-Ora basta!!State imbarazzando Tommy!!Cosa vi prende oggi??-

-Ma perchè tu e Tommy non state insieme??-La domanda stupì Adam, non ci aveva mai pensato seriamente nel senso che...si gli piaceva, tanto anche ma era...Tommy, il suo migliore amico!!
-Perchè è un mio amico, vi state comportando male. Smettetela con le domande e fate i bravi.-
I piccoli annuirono al loro papà che sperava davvero avessero capito.
Ritornarono al tavolo nel momento in cui arrivarono anche i loro piatti e con pazienza Adam si dedicò a tagliargli la pasta in modo che potessero mangiare da soli prima di cominciare lui stesso ignorando lo sguardo di Tommy, era vero che di solito era abituato ad aiutarlo, ma non voleva la situazione apparisse strana agli occhi di Dylan...non ora che lo vedeva così tranquillo e felice, i suoi figli avevano fatto già abbastanza danni quel giorno.
-Quindi voi due vivete insieme??-Chiese Matt interrompendo il confortevole silenzio che si era creato al tavolo.
-Ahah Matt??Che dici se andiamo a vedere i dolci eh??-Fortunatamente per lui il piccolo lo ascoltò e insieme si diressero verso il carrello dove c'erano tutti i dolci esposti.
Adam prese in braccio Matt così che riuscisse a vederli e alla fine indicò il salame di cioccolata.
Finirono il pranzo parlando del più e del meno, cercando di coprire le strane uscite dei due gemellini nei confronti di Dylan.
Adam salutò Tommy con un forte abbraccio sussurrandogli un 'mi dispiace' all'orecchio e aspetto che i suoi figli lo salutassero e nel mentre andò scusarsi e salutare Dylan guardando poi i suoi figli avvicinarsi alla macchina senza calcolare nemmeno di striscio Dylan, lanciò l'ennesimo sguardo di scuse prima di correre da loro e farli salire in macchina.


-Si può sapere perchè vi siete comportati in questo modo??-
-Non ci piace Dylan!!-Riposero in coro dai loro seggiolini.
Adam li guardò dallo specchietto retrovisore.-Anche se non vi piace una persona non significa che siete liberi di comportarvi così!!La prossima volta gli chiedete scusa e cercate di essere carini o....niente festa di compleanno!!-
-Ma nooo!!Papààààààààààà....-Urlò Mat.
-No no!!La festa nooo!!Facciamo i bravi promesso papà!!-Adam sorrise alla sua bambina e il resto del viaggio trascorse quasi in tranquillità.
Una volta arrivati a casa i piccoli corsero davanti alla tv a guardare il loro programma preferito, mentre Adam ne aprofittò per rilassarsi sull'altro divano ascoltando le canzoni dei Queen, ormai aveva solo quelle nel suo i pood in attesa che Brian e Roger gli dessero la scaletta ufficiale.
Non voleva presentarsi impreparato, non che non le conoscesse, ma conoscere e doverle cantare erano due cose completamente diverse.
Passate due orette era ormai ora che i piccoli facessero il loro riposino e ignorando le loro proteste spense la tv, arrendendosi a lasciargli dormire sul divano, meglio di niente.
Se non dormivano poi diventavano incredibilmente nervosi.
Pochi minuti dopo che finalmente era riuscito a farli addormentare suonarono il campanello e di conseguenza si svegliarono e Aly cominciò a piangere, sbuffò innervosito accarezzando i capelli di Matt sperando che si riaddormentasse e prese in braccio la piccola andando a vedere chi era.
Storse in naso quando vide che era il postino, anche perchè che lui sapesse venivano la mattina di solito non il pomeriggio, aprì continuando a "cullare" la piccola affinchè si riaddormentasse.
-Signor Lambert??-Sbuffò mentalmente quel 'Signor' lo faceva sentire incredibilmente vecchio.
-Si.-Firmò dove doveva e rientrò in casa chiudendo la porta con il piede e salendo le scale con in mano il pacchetto.
Distese la piccolina vicino a Matt, baciandole la fronte per poi sedersi sul grande tavolo di vetro che aveva nel salotto appoggiando sopra esso il pacco che aveva appena preso.
Lo aprì, rompendo la carta gialla fino a ritrovarsi una busta, abbastanza grande con una scritta.
"Solo per te"
Confuso aprì la busta e si ritrovò in mano una foto che lo ritraeva, scattata ad un suo concerto mentre si toccava.
Girò la foto continuando ad essere confuso, di solito quando riceveva foto erano più dei collage, di lui e la ragazza o ragazzo in questione, non gli era mai capitato di ricevere in casa sua una sua foto. A meno che non fossero dei ritratti.
Nel retro della foto trovo una scritta.
"Sei tutto ciò che voglio, tutto ciò che desidero. Nessuno può fermarci, il nostro amore è troppo grande e prima o poi lo capirai anche tu. Siamo fatti l'uno per l'altro."
Scosse leggermente le spalle per liberarsi a una strana sensazione che gli stava stringendo lo stomaco, in fondo non è che non avesse mai ricevuto lettere del genere, anzi, ne aveva ricevute di ben peggiori, quindi non aveva senso che si sentisse improvvisamente così in ansia.
Per distrarsi andò a sistemare la camera dei bambini che era sempre un disastro e quando dormivano era il momento migliore per farlo.
Preparò loro la merenda e li svegliò lasciandoli poi giocare un pò, quella sera avrebbero dormito da sua madre visto che Ashley lo aveva chiamato facendogli sapere che andavano tutti al locale a divertirsi un pò e gli ordinò di raggiungerli.
Era da tanto che non staccava un pò e ne aveva davvero bisogno.
Arrivarono all'ora di cena a casa di sua madre che lo strinse a se forte forte baciandogli una guancia come era solita fare.
Mangiarono in tranquillità e Adam si gustò tutto, gli mancava la cucina di sua madre, in qualche modo lo faceva sempre ritornare bambino.
Parlarono del più e del meno e dopo aver salutato i bambini che si erano messi a giocare con il nuovo cane di sua madre, baciò quest'ultima sulla guancia abbracciandola prima di uscire di casa.

Una volta rientrato in casa si fece una doccia veloce e si fermò davanti al suo armadio indeciso su cosa indossare.
Alla fine scelse dei pantaloni di pelle nera, talmente stretti che non lasciavano nulla all'immaginazione e si guardò allo specchio ancora a torso nudo.
Cercò tra le sue tantissime camice per poi scegliere la sua preferita, nuovo aquisto e ancora non l'aveva mai usata, stasera era l'occasione perfetta per indossarla.
Era una camicia leopardata, l'indossò lasciando aperti i primi bottoni e si arrotolò le maniche fino ai gomiti lasciando così vedere i suoi tatuaggi.
Si sistemò i capelli e poi si trucco evidenziando bene i suoi occhi sfumando sulle palpebre del nero e del grigio. 
Indossò anelli, bracciali, collane e infine indossò sopra ai pantaloni i suoi amati stivali sempre di pelle nera.
Quando entrò in auto si accorse che era in ritardo di almeno un ora, sbuffò, fortunatamente i suoi amici erano a conoscenza del fatto che era un ritardatario.
Arrivò al locale e quando entrò non ci mise molto ad individuarli visto che il tavolo era sempre il solito.
Salutò Ash, che era meravigliosa quella sera, che stava già ballando in pista con il marito.
Salutò Tommy e Dylan che erano ora seduti ad un divanetto a scambiarsi effusioni con un cenno della testa girandosi poi verso Brian che lo invitò a ballare.
Non ci pensò nemmeno un secondo e lo raggiunse in pista scatenandosi come da tempo non faceva più.
Ormai era parecchio brillo e euforico e aveva davvero perso il conto di quanti bicchierini aveva bevuto, tanto che si ritrovò a scatenarsi nuovamente nella pista da ballo circondato due ragazzi, che non conosceva minimamente e di cui non vedeva quasi neanche la faccia.
Era in mezzo ai due ragazzi che si strusciavano su di lui, che lo toccavano e si ritrovò a reclinare la testa all'indietro appoggiandola al collo del ragazzo che aveva cominciato a leccarglielo sensualmente, lasciò che la mano dell'altro ragazzo gli toccasse i glutei e schiacciasse il suo corpo contro il suo mostrandogli quanto fosse eccitato.
Quando entrambi gli sussurrarono all'orecchio di andare in bagno decise stranamente quasi come se fosse lucido, che non voleva una scopata veloce in un bagno sudicio, casa sua era libera e per una notte, poteva smettere di essere una rock star, ma sopratutto smettere di essere un padre responsabile, era solo una notte dopotutto no??
-Non qui..-Disse ad entrambi facendogli poi un segno con la testa di seguirlo, venne fermato da Brian che lo guardo in modo strano.
-Adam...un conto  è divertirti in pista bere con noi presenti, ma non vorrei ti pentissi domani..-Si sentì improvvisamente irritato, cos'era un bambino per caso??
-Credo di saper badare a me stesso tante grazie..-Lo scansò trascinandosi dietro i due uomini fino ad arrivare alla sua macchina.
Non ci misero molto ad arrivare a casa, scese e con  lui i due uomini di cui ancora non sapeva il nome, tolse l'allarme e finalmente entrarono in casa.
Solo passando davanti ai giochi dei suoi figli sentì una strana sensazione salirgli in petto, ma la ricacciò giù 'non faccio nulla di male se mi diverto per una sera'
Non ebbe nemmeno il tempo di terminare il suo pensiero che si ritrovò nuovamente in mezzo ai due uomini, si arrese poggiando la testa sulla spalla dell'uomo biondo e parecchio muscoloso, non era decisamente il suo tipo, ma in quel momento non poteva importagliene di meno.
La sua bocca fu invasa da una lingua e i suoi pantaloni vennero slacciati, sospirò, quando il biondo spinse contro i suoi glutei la sua eccitazione e quando una mano cominciò ad accarezzare la sua erezione.

Si svegliò grazie ad un rumore di una porta che veniva chiusa, di due voci che avrebbe riconosciuto a distanza di Km e poco a poco la sua mente gli ricordò confusamente che non era solo in quel letto, si alzò di colpo ignorando la testa che pulsava in modo impressionate e chiuse a chiave la porta. Si guardò intorno sperando con tutto il cuore che non avessero lasciato vestiti in giro per casa. Si maledì mentalmente, una delle sue tante regole, dopo essere diventato padre, era quella di non portare mai le sue avventure nella sua casa, giusto appunto ad evitare tutto questo.
Rimase come un idiota davanti al letto a chiedersi cosa fare fino a che non si accorse di essere nudo, il che...bhè era logico.
Si vestì, boxer puliti e pantalone di una tuta, si avvicinò al letto per chiamare i due uomini di cui non ricordava nulla e appena aprirono gli occhi uno dei due, lo sorprese-Oddio allora è vero che ho scopato Adam Lambert!!Non ci posso credere...la mia prima vol...-Adam sgranò gli occhi osservando meglio il viso dell'uomo...o meglio ragazzo in questione, non poteva avere più di 20 anni sicuro.
Cazzo!!Se la faceva con i ragazzini adesso??Che cazzo!!
-Si si okay dovete uscire da casa mia....adesso!!-
-Papàààààààà!!!-Adam lanciò uno sguardo preoccupato alla porta della camera sentendo la voce del suo piccolino chiamarlo.
-Sentite...davvero è una cosa seria, ieri sera non ero me stesso e ...-Non ebbe il tempo di finire la frase che le mani dell'altro uomo, quello che fino ad ora non aveva aperto bocca gli accarezzarono il petto scoperto, si scostò infastidito.
-Forse non sono stato abbastanza chiaro..dovete uscire di qui subito!!-
-Mamma poi portare i bambini un attimo in cameretta e aspettare li con loro??Poi ti spiego..-Urlò dalla porta che aveva appena socchiuso immaginandosi già le strigliate che lo avrebbero aspettato.
Quando fu sicuro, fece uscire i due uomini di casa sapendo già che si era cacciato in un bel casino.
Non fece in tempo a chiudere la porta che una piccola furia gli corse incontro, sollevò la sua piccolina, sentendosi quasi in difetto a guardarla negli occhi.
-Cosa ti sei fatto??-Gli chiese con voce allarmata indicando qualcosa sul suo collo, si sentì quasi arrossire.
La sera prima dovevano avergli lasciato un bel succhiotto...
-Ehm nulla...tranquilla..allora ti sei divertita con la nonna??-Le chiese per distrarla, raggiunsero la cucina dove salutò il piccolino e ignorò l'occhiata che li lanciò sua madre.
-Faccio una doccia poi vado a comprare la colazione per tutti okay??-
-Hanno già fatto colazione Adam...sono quasi le due di pomeriggio..-Adam aprì e chiuse più volte la bocca incapace di dire qualsiasi cosa.
-Vado a fare la doccia allora. Guardate...guardate un film nel frattempo..- scappò praticamente su per le scale, non che fosse un santo e di certo sua madre non lo credeva tale, ma la regola del non portare uomini in casa era stata decisa da lui stesso e sua madre aveva concordato con lui.
Senza contare che fatto ancora più grave se non si fosse svegliato i suoi figli sarebbero entrati in camera e lo avrebbero visto con due...scosse la testa, decisamente una cazzata del genere non l'avrebbe più rifatta.

-Papàààààààààààààà smettilaaa ahahahaaaaaaaaaaaaaaaaaah no no no noooooo!!-Matt stava correndo come un pazzo per la casa rincorso dalla sorellina e dal papà che a quanto pare aveva mooolta fame e Matt era lo spuntino perfetto visto che aveva appena rovesciato sul divano, dove sapeva benissimo che non doveva andare a sedersi se aveva da bere in mano, un bicchiere di aranciata e Adam lo voleva "mangiare" per punizione.
Dopo il piccolo siparietto familiare Adam decise di andare a cenare fuori con i suoi bambini, che tra meno di una settimana avrebbero compiuto 4 anni, sembrava ieri che li teneva in braccio meravigliandosi di quanto piccoli fossero.
-Uffa ma quelli non vanno mai via??-Chiese Aly al suo papà mentre parcheggiava nell'ampio parcheggio del ristorante, mano per la mano scesero e Adam ignorò i paparazzi come faceva sempre o quasi, se era insieme ai suoi figli.
Cenarono tranquillamente e mentre aspettavano il dolce la piccola Aly si alzò di corsa correndo verso una ragazza che indossava un lungo vestito nero e appoggiò il suo piedino sul pezzo di carta igienica che si era attaccato al piede della ragazza e l'aiutò di nascosto a toglierselo.
Adam guardò tutta la scena con uno strano sorriso in viso per poi seguire quella ragazza e guardarla sedersi ad un tavolo per due, dove un ragazzo vestito elegantemente anche lui, la stava aspettando.
La piccolina tornò a sedersi-Perchè lo hai fatto??-Le chiese curioso.
 -Perchè nei film fanno sempre una brutta figura e mi dispiace...-Rispose tranquillamente.
-Sei sicura di avere solo 3 anni??-
-Ne ho quattro tra poco!!Quanto manca alla festa??-
-Mancano ancora 6 giorni..-
-La torta è rosa con le principesse??-
-Noooo!!E' con i dinosauri vero papà??-
-No!!E' con le principesse me lo ha promesso!!-
-No!!Io mangio la torta con le principesse secondo te??-Chiese ad Aly, Matt con tono scocciato sotto lo sguardo sorridente del loro papà.
-Avete due torte, per cui una con i dinosauri per Matt e i suoi amici e una per te con le principesse per le tue amiche..-
-Sei il papà migliore del mondo intero!!-Urlarono insieme correndo ad abbracciare il loro papà davanti agli sguardi sorridenti dei presenti.

Eccoci alla fine di questo capitolo, che dire spero vi sia piaciuto e scusate per gli errori :/

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