Closer To The Edge

di PomegranateMohawk
(/viewuser.php?uid=168937)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era mattina, la prima mattina che trascorrevo nella mia nuova casa in Louisiana.
Mi svegliai di buon umore poiché sentii provenire una piacevole musica dalla casa accanto alla mia.
Un delizioso motivetto ,privo di ritornello, composto da 4 strofe.
Qualcuno accompagnava quelle fini parole con una chitarra, forse acustica.
Mi vestii in fretta, uscii di casa e spiai dal cancelletto della casa da cui proveniva quella bella canzone e vidi un ragazzo che suonava: aveva un’acconciatura un po’ bizzarra, una cresta bionda con le punta rosa, per specificare erano pomegranate, colore melograno.
Lui si accorse della mia presenza e smise di suonare, mi guardò per un istante e io, imbarazzata, scappai dentro casa.
Passò in fretta quel primo giorno nella nuova casa ed ero molto stanca quindi andai a letto presto. Mi addormentai subito, ricordando la canzone che avevo sentito quella mattina.
 
La mattina dopo mi alzai presto, preparai la colazione e andai in giardino a sorseggiare la mia tazza di caffèlatte.  Era estate e perciò non dovevo andare a scuola , e per cercare di ambientarmi , decisi di andare a fare una passeggiata.
Misi apposto la tazza, mi vestii, mi truccai e scesi dalle scale, chiusi la porta e me ne andai fuori dal cancello.
Ebbi un attimo di esitazione passando davanti alla bella casa da cui, la mattina precedente, avevo sentito la canzone; mi fermai 30 secondi per ammirare la bellezza di quell’alloggio e quando decisi di rimettermi in cammino, mi trovai faccia a faccia con il ragazzo dall’acconciatura strana.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Il ragazzo mi guardò sorridendo e disse: “Scusa, ieri non ho avuto modo di presentarmi, piacere, io sono Jared”
Imbarazzata, risposi: “Il mio nome è Cloud” e accennai un sorriso.
 Indossava una camicia  che si intonava molto bene con il colore dei suoi capelli e che risaltava in modo particolare i suoi occhi azzurri. Ci fu un momento di silenzio, che fu presto interrotto dalla sua dolce voce:
” Beh,che poco cortese che sono, vuoi entrare a bere qualcosa?”
“No grazie mille, sto andando a fare un giro per il quartiere, devo tornare per l’ora di pranzo”
“Ti servirebbe una guida..e io non ho nulla da fare”
“Mah, non sapr…” e non mi fece nemmeno finire la frase che disse:
“Non ti preoccupare, mi fa solo piacere accompagnarti”
“Se è così, accetto volentieri” risposi.
Jared fece un sorriso enorme e aggiunse “Ok, seguimi, il nostro quartiere è piccolo, ma se passeggi con qualcuno che trovi interessante o simpatico, diventa un luogo molto piacevole  dove stareJ”
Ricambiai il sorriso e poi timidamente dissi:”Mi piace molto la canzone che hai suonato ieri mattina, sei molto bravo”
Jared si mise a ridere, ma non era una risata di cattiveria, era una risata di umiltà, disse:” beh, si, credo tu abbia ragione, stasera hai impegni?”
Io diventai rossa in viso e poi sussurrai” Non so..dovrei chieder..” e di nuovo non mi fece finire la frase che disse: “Ok, allora sei invitata a casa nostra a mangiare”
Sorpresa risposi: “Nostra?Cioè, vostra?”
“Gli altri li conoscerai questa sera, ti chiamo io al campanello, a dopo”
“a dopo” e aspettò che entrai nel cancelletto di casa mia e quando mi voltai a guardare se fosse ancora lì, lui mi sorrise, si girò e con una camminata moto tranquilla, ma composta ,raggiunse casa sua.
Era già mezzogiorno , avevo passato una piacevole mattinata con Jared; mi aveva mostrato tutto il quartiere, ed aveva ragione, era un posto molto piacevole dove poter passeggiare..
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 
Erano gia’ le sette di sera, presto sarebbe arrivato Jared a chiamarmi e dovevo ancora prepararmi.
Alla fine decisi di mettermi una T-shirt lunga con un paio di jeans, senza truccarmi, un paio di Convers…et  voilà, me stessa!
Finalmente sentii il campanello suonare, aprii il cancello, Jared entrò e mi sorrise
“wow sei bellissima “ mi disse, non sapendo come rispondere sfoggiai un sorriso sgargiante.
Entrammo a casa sua, aprì la porta un ragazzo non molto alto, con i capelli castani scuri e uno sguardo penetrante:
“Ei Jared” disse con una voce sicura, ma scherzosa.
“Oi Shannon”rispose Jared sorridendo.
“ah..scusa, piacere, tu devi essere Cloud, sono  Shannon, suo fratello”
“piacere mio di conoscerti!” risposi un po’ imbarazzata.
Mi fecero accomodare dentro casa e all’improvviso sentii un frastuono: un altro ragazzo corse giù per le scale saltando e gridando.
Jared rise:” Ecco lui è Tomo!”
Mi sembrava  un ragazzo esteticamente più maturo degli altri, era vestito di nero, aveva una lunga barba e dei lunghi capelli neri.
“Piacere Tomislav, ma tutti mi chiamano Tomo!” disse allegramente.
“Ciao, sono Cloud”risposi sorridendo.
“Ok, la cena è quasi pronta, intanto che aspettiamo possiamo bere una birra” urlò Shannon dalla cucina.
Jared entrò in cucina e quando uscì aveva 3 birre in mano:
“Cloud, ne vuoi una?”
“in realtà preferirei una CocaCola, se c’è” risposi timidamente.
“Non c’è problema, anche io preferisco una Coca J” mi rispose gentilmente
E ritornò in cucina per cambiare le bibite.
Bevetti la mia Coca insieme agli altri e quando ebbi finito ci sedemmo a tavola.
Mentre assaporavo i miei spaghetti , Shannon mi chiese
“che musica ascolti?”
“mi piacciono molto i Maroon 5, i Simple Plan, gli All Time Low.. e poi ascolto molta musica commerciale”risposi.
“mai sentiti i Thirty Seconds To Mars?” chiese Tomo
“..mm..no, sono bravi?”
Tutti si misero a ridere e Jared disse:
“credo siano bravi..ma lasciamo stare..”
Parlammo tutta la serata di musica, libri, televisione, teatro, mentre gustavamo la prelibata cena preparata da Shannon.
Si era fatto tardi e quindi dissi “Bene ragazzi, è tardi..è meglio che io ritorni a casa, è stata una bella serata, grazie di tutto, e Shannon: tu sei un ottimo cuoco!” e sorrisi.
Tomo e Shannon mi salutarono, mentre Jared mi accompagnò fino al cancello di casa mia
“Sei stata di ottima compagnia Cloud; senti, noi domani mattina dobbiamo partire,  starò via qualche giorno, quindi ci vedremo  settimana prossima”
Sorpresa risposi: “Ah, dove vai ? vai in vacanza?”
“no, vado in Francia, ad un concerto”
“Wow, di chi?”
“Dei 30 Seconds To Mars “ sorrise
“Devono essere proprio bravi questi Mars!”
“Si..presto te li farò ascoltare” sorrise e mi baciò la fronte
“Buonanotte” dissi felice
“Sogni d’oro” mi guardò a lungo con uno sguardo dolce e protettivo, aspettò che entrai in casa e poi se ne andò.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Mi svegliai  a causa del rumore di un clacson molto forte, guardai la sveglia: erano le 8 di mattina.
Forse Jared non era ancora partito, uscii di corsa senza cambiarmi e vidi un furgone che stava caricando grandi scatoloni, mi spinsi fino in giardino e vidi Jared che stava portando nel veicolo una custodia di un chitarra, credo.
Rientrai in casa, indossai una felpa e uscii:
“Ei, non siete ancora partiti” dissi sorridendo
Jared sorpreso rispose “ah, no, spero che  non ti sia svegliata per colpa nostra, stiamo facendo molto baccano, scusa”
“non ti preoccupare..ma, cosa ve ne fate di tutti quegli scatoloni? In fondo andate qualche giorno a Parigi per un concerto!”
“ah…em..attrezzatura varia” rispose imbarazzato.
“ah, ok, beh buon viaggio allora! J”
Jared mi guardò e con voce da finto duro disse: “Grazie, ci vediamo settimana prossima” e salì con un salto sul furgone. Dall’interno del veicolo vidi Tomo e Shannon che mi salutarono, risposi e aspettai che il furgone partì, poi ritornai dentro casa.
Decisi di fare colazione in veranda con una tazza di latte fresco e quando ebbi finito,  andai a fare una passeggiata al parco e consumai il mio pranzo lì.
Quando tornai a casa era quasi sera e guardai un film che si intitolava “Fuga da Seattle”; certo non era il mio genere di film, ma la scelta non era molto vasta. Notai la chiara somiglianza tra il protagonista, Jack, e Jared e subito pensai ‘Sto impazzendo’
Finito il film mi coricai sul divano, chiusi gli occhi e mi addormentai.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


La mattina seguente mi svegliai di cattivo umore, feci colazione con caffè e biscotti e poi decisi di andare a fare shopping. Non amavo molto comprare vestiti, ma durante il trasferimento era andato perso uno scatolone nel quale c’erano le mie scarpe preferite e i miei cd, e non potevo proprio farne a meno.
Così mi vestii e uscii di casa. Notai l’ammirevole somma di posta di cui la casa dei fratelli Leto poteva godere..saranno state minimo 200 lettere e c’erano anche molti pacchi. Sorpresa passai oltre la loro casa e mi sedetti alla fermata dell’autobus per aspettare la linea che portava al centro commerciale.
Dopo una lunga giornata passata alla ricerca delle scarpe perfette, tornai a casa, cenai e accesi il computer..avevo proprio voglia  di chattare con la mia migliore amica e raccontarle di questi giorni.
Finita la video chat spensi il computer e mi sedetti sulla poltrona..
Pensai, pensai a Jared, mi mancava, anche se lo avevo appena conosciuto quel ragazzo mi aveva subito colpito, per la sua stranezza , per la sua bravura a suonare e per la sua bellezza; i suoi occhi erano stupendi, gli occhi più belli del pianeta probabilmente. Mi addormentai sulla poltrona.
 
Mi svegliai improvvisamente ricordandomi che il giorno successivo sarebbe  arrivato Jared.
Feci colazione con calma e mi misi a leggere un libro.
Lo finii e decisi di andare su YouTube a sentire qualche canzone di quel gruppo di cui Jared parlava tanto..non ricordavo bene come si chiamassero..mi ricordavo ‘Mars’ e basta, quindi chiesi su Yahoo Answer  e mi risposero: erano i Thirty Seconds To Mars.
Digitai le parole su YouTube e la prima canzone che uscì fu ‘Hurricane’. Ascoltai la canzone e guardai il video. Rimasi  stupita.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Mi svegliai scossa, non ricordavo molto bene cosa fosse accaduto il giorno prima..poi la visione del computer acceso mi rinfrescò la memoria. Avevo riconosciuto Jared nel video di Hurricane.
Andai subito a cercare altre informazioni, vidi altri video come Closer To The Edge e From Yesterday..
Non me lo sarei mai aspettata. Jared era il cantante dei 30 Seconds To Mars.
Non sapevo se essere felice o arrabbiata.  In effetti lui non mi aveva mentito..perchè essere arrabbiata?
Sentii un forte rumore provenire da fuori..era il camion dei fratelli Leto, i famosi fratelli Leto.
Uscii con calma e mi avvicinai a Jared, lui si girò di scatto e, sorpreso, mi sorrise.
Schietta dissi: “allora, com’è andata a Parigi?”
Jared:”bene grazie, il concerto è stato magnifico!”
“ah, quindi hai cantato bene? “ risposi ironicamente
“Oh..l’hai scoperto..” imbarazzato
“Eh si..per quanto tempo avresti voluto nasconderlo?”
“scusa, è che..ogni volta che rivelo la mia personalità, tutte le ragazze mi giudicano e mi frequentano per la mia popolarità, ma tu sei diversa,  avrei dovuto dirtelo..ho un idea!”
“Idea..? O.o”
“Sì, per scusarmi ;potrai venire con noi in Italia!”
“In Italia? Non sono mai stata in Italia! Wow!”
“Ecco, sapevo che ti sarebbe piaciuto..facciamo 2 date, una a Milano e una a Roma!”
“e quando si parte!?”
“Em..domani!” rispose Jared con un sorriso un po’ imbarazzato.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


“Domani???” esclamai sorpresa
“Si, la prima data sarà a Milano e la seconda a Roma”
“Non so..domani… devo preparare le valigie, non vorrei disturbare, magari un’altra volta..” dissi dispiaciuta
“No! Non disturberai! E’ un invito ufficiale questo; non capita tutti i giorni! Ti prego, farebbe piacere a tutta la band, soprattutto a me!” e sfornò un sorriso gigante.
“mm..beh, ok!! J”
“perfetto, il pullman per andare all’aeroporto ci viene a prendere domani mattina alle 8 a casa. Non ti preoccupare di nulla, pensiamo a tutto noi, prepara quello che ti serve e riposati..domani il viaggio sarà lungo, ma ti assicuro che quando arriveremo in Italia resterai sorpresa dalla bellezza dei suoi paesaggi!”
“Ok, signor Leto mi ha convinto! A domani mattina”
“Buona serata bella”
*arrosii*
Rientrai in casa e cominciai a preparare tutto quello che mi sarebbe servito per il viaggio in Italia.
Impiegai circa due ore per preparare le valigie, feci una doccia fresca e andai a dormire; ero veramente emozionata! Non avrei mai pensato di andare in Europa con Jared..ma ero anche preoccupata, poiché non sapevo come comportarmi con lui, con gli altri, avevo paura che mi sarei sentita esclusa o come un pesce fuor d’acqua, ma ero quasi certa che Jared non lo avrebbe mai permesso.
Mi addormentai con il sorriso.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 
La sveglia delle 6 suonò. Mi alzai e andai a farmi una doccia fresca. Erano quasi le sette e non ero pronta moralmente a partire..presi una tazza di caffe e mi vestii. Dopo quasi mezz’ora andai fuori e vidi i ragazzi parlare, ritornai dentro, presi la valigia e li raggiunsi.
“Ciao ragazzi !”
“Ciao Cloud!” urlò Tomo.
“tra poco arriverà l’autobus, sei pronta?” mi chiese Shannon sorridendo
“Certo!”
“perfetto!” esclamò Jared.
Dopo circa 10 minuti arrivò l’autobus, mi sedetti vicino a Jared..o meglio, lui si sedette accanto a me e passammo tutto il viaggio da casa all’aeroporto a parlare di musica.
Finalmente arrivammo e prendemmo il volo per Milano!
Passai  quasi tutto il viaggio a dormire, ma ad un certo punto sentii una voce sussurare al mio orecchio
“svegliati, guarda che bello!”
Era Jared, lo guardai con stupore e poi vidi una centinaia di lucine gialle e bianche dal finestrino, era Parigi.Eravamo in Europa..
“wow, davvero straordinario!” risposi.
Jared sorrise e prese la mia mano. Io imbarazzata, diventai rossa e cercai di imitare il suo sorriso.
Stavamo per atterrare .
Eravamo arrivati all’aeroporto di Milano.
Subito fuori ci aspettava un altro autobus, molto più grande e molto più bello di quello che ci era venuto a prendere a casa.
Arrivammo all’Hotel e Jared raggiunse la portineria e sussurrò qualcosa nell’orecchio del ragazzo che consegnava le chiavi, poi ritornò da noi.
“Ragazzi, ci deve essere stato un errore, ci sono solo 3 stanze di lusso” disse Jared.
Subito Shannon e Tomo si misero a discutere vivacemente, ma furono fermati da Jared
“ragazzi, non fate i bambini..ok, io e Cloud divideremo la stanza..sempre che lei sia d’accordo”
E mi fece un occhiolino.
“Per me va bene J”
Raggiungemmo la nostra stanza. Jared mi fece strada e mi aprì la porta. Era una stanza bellissima!
“E’ stata una lunga giornata, ho voglia di rilassarmi!” disse Jared.
Io imbarazzata risposi “Si, hai ragione, sull’aereo non sono riuscita a dormire bene, era scomodissimo!”
Jared mise apposto le sue quattro valigie, prese un lenzuolo e lo stese per terra, poi prese un cuscino e si sdraiò sulla morbida moquette.
“Stai scherzando?” dissi sorpresa.
“hai detto che non sei riuscita a dormire perché eri  scomoda sull’aereo, ora hai il letto tutto tuo J”
“non se ne parla nemmeno! Al massimo sto io per terra”
“un galantuomo come me che fa stare una ragazza per terra, figurati”
“dai, non ti preoccupare, hai un concerto da affrontare domani sera!”
“ok, dormirò sul letto, ma anche tu.”
Il mio sguardo si incrociò con il suo e feci un sorrisino per acconsentire.
Ci sdraiammo sul letto..immobili, senza nessun contatto cutaneo ci addormentammo.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Due dolci labbra a contatto con la mia fronte mi svegliarono. Era Jared, in canottiera e pantaloncini corti girava per la stanza con una tazza di latte caldo
“Ne vuoi un po’?” disse dolcemente
“Si, grazie” risposi e bevetti il latte con calma.
“Io e i ragazzi oggi passiamo la giornata a provare..dobbiamo essere in forma per il concerto..non lo facco di solito, ma volevo chiederti se vuoi venire..”
“Ma sei sicuro che non vi disturbo?”
“Noo! Abbiamo migliaia di Echelon davanti a noi ad ogni concerto, non sarai tu a darci fastidio, anzi..ci sproneresti a suonare meglio!”
“Ok, mi faccio una doccia e vi raggiungo in sala prove!”
“Anche io dovrei farmi una doccia..vado a vedere se ha finito Shan,  la faccio in camera sua, così non ti disturbo!”
“No no no! Scherzi! Sono io l’ospite, la farò dopo di te”
Mi sorrise e mi fece un occhiolino, si tolse la canottiera ed entrò in bagno.
Dopo quaranta minuti uscì da bagno. Indossava una salvietta intorno alla vita, era tutto gocciolante.
Guardò l’orologio e disse:
“Ohh è tardissimo, scusami Cloud, quando mi faccio la doccia perdo la cognizione del tempo!”
“ahahah tranquillo, ora tocca a me però! Ci vediamo dopo!”
“Si J”
Entrai in bagno, ma c’erano ancora i vestiti di Jared, allora li presi e ritornai in sala
“Jared, i vestit…”  OMG era completamente nudo, di schiena, si stava già cambiando, probabilmente con dei vestiti puliti.
“Oh, Cloud, scusa!” E si infilò un paio di slip.
“No, mi scuso io..beh..ritorno a fare la doccia..”
Entrai nella doccia..
Quel fondoschiena perfetto perseguitava i miei pensieri.
Finita la doccia, mi vestii e raggiunsi i ragazzi in sala prove.
“Ciao bellissima ragazza” salutò Jared
*arrossii*
“Ciao ragazzi!”
“Ciao Cloud!” urlarono dall’altro lato della stanza Tomo e Shannon.
“Dai cominciamo ragazzi!”
Cominciarono a suonare, continuarono per 4 ore senza sosta, rimasi a bocca aperta dalla loro bravura.
Quando ebbero finito ritornammo all’Hotel.
Giocammo fino a sera alla PlayStation e poi andammo a cena fuori tutti insieme, per poi affrontare il mitico concerto.
Era arrivato il momento.
L’autobus passò a prenderci al ristorante verso le 8 di sera..e ci lasciò alla Fiera di Milano, a Rho.
Entrammo da un cancello di servizio e arrivammo dietro alle quinte. Dopo circa un quarto d’ora arrivò un uomo alto e biondo che disse:
“Ragazzi, è ora!”
Allora Jared mi prese una mano e mi trascinò in un angolo
“Sarà divertente, puoi fare quasiasi cosa tu voglia!”
Sorrisi. Mi diede un bacio sulla guancia e raggiunse Shannon e Tomo che stavano già per salire sul palco.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


“Lie awake in bed at night
And think about your life
Do you want to be different?..”
Dopo l’entrata dei ragazzi sul palco con il sottofondo di Escape, cominciò così il concerto, con A Beautiful Lie.. avevo ascoltato molte volte quel brano a casa e sapevo il testo a memoria. Cominciai a canticchiarla seguendo il ritmo della batteria di Shannon, della dolcissima voce di Jared e della chitarra di Tomo.
Seguirono Attack, Search And Destroy, This Is War, 100 Suns e Vox Populi. Dopo quest’ultima Jared, intanto che Shan suonava L490, ritornò dietro le quinte, mi fece un occhiolino, prese una chitarra acustica e mi sussurrò “Vieni con me” sorridendo.
Io imbarazzata risposi “Io? Che imbarazzo ahahah cosa dovrei fare?”
“Visto che sei bravissima a cantare e che sei splendida ti faccio fare un pezzo con me J”
“Emh…non lo so Jared..” non feci in tempo a pensarci che mi trovai lì, sul palco, seduta vicino a Jared..
“No warning sign
 No Alibi
We faded faster than the speed of light
Took our chance
Crashed and burned
No we'll never ever learn
I fell apart
But got back up again and
I fell apart
But got back up again yeah..”
Mi fece un accenno, come per dire “Dai, canta anche tu!”
Fortunatamente la maggior parte delle canzoni le ricordavo a memoria!
Jared fece un cenno ad un tecnico che portò un altro microfono e cominciammo a cantare insieme.
Tutti gli Echelon erano impazziti, ragazze che saltavano le transenne per cercare di salire sul palco o tipi che cantavano a squarciagola per cercare di far notare le loro doti canore agli altri,inutilmente..
La sensazione che provai è indescrivibile.
Stetti li seduta a cantare fino a Closer To The Edge, dopodiché cominciarono tutti e a gridare..mi trovavo un po’ in imbarazzo, ma raggiunsi le ragazze del Golden Ticket e ballai con loro.
Al secondo ritornello uno dei tecnici sparò in aria un sacco di coriandoli e dei palloni gonfiabili giganti rossi, era stupendo.
Il concerto durò ancora per una mezz’ora abbondante e tutti si stavano divertendo un mondo..
Dopo 2 cover dei Pantera Jared mi prese per mano e cominciò a chiamare sul palco un po’ di Echelon delle prime file, indicandole, che avevano l’opportunità di salire per l’ultima canzone: Kings And Queens.
“uoooo,ooo,ooooooo….uoooo,oooo,ooooo” le voci degli Echelon si sommarono e diventarono un unico coro, relativamente intonato..
L’energia di tutti i presenti travolse tutto il brano che giunse lentamente alla fine, scivolando nella conclusione delle voci degli Echelon, un’altra volta “uoooo,ooo,ooooooo….uoooo,oooo,ooooo” .
Jared salutò tutti “Grazie mille, Echelon vi amo da morire, siete fantastici..voglio dirvi un segreto. Questo concerto lo dedico a Cloud, una ragazza eccezionale e piena di energia!”
Le urla accompagnarono i 3 ragazzi dietro le quinte e io, con gli occhi luminosi, guardai Jared.  Jared guardò me. Si avvicinò alle mie labbra lentamente ma sicuro di se, mi prese le mani e chiuse gli occhi, io feci lo stesso…era bellissimo, sentivo e il suo respiro calmo, nonostante fosse ancora stanco dal concerto,  la sua lingua calda toccare la mia fredda e le sue mani che stringevano sempre più forte le mie..
Sembrava un sogno.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Era sicuramente il bacio più bello che mi avessero dato in tutta la mia vita. Mi sentivo realizzata, felice e un po’ in imbarazzo.
Continuavo a pensare a cosa sarebbe accaduto ora.
Mi sorrise.
Mi prese la mano e salimmo sull’autobus che ci riportò in hotel.
“E’ stato proprio un bel concerto..bisogna festeggiare..che ne dite di passare in camera da me?” disse Tomo.
“Io sicuramente, porto la birra!” rispose felicissimo Shannon.
Jared mi lanciò un’occhiatina d’intesa e poi disse
“Ragazzi, noi preferiamo andare a riposare, vi dispiace?”
“No, tranquilli, ci vediamo domani mattina!” rispose Shan con un mega sorriso.
Entrammo in stanza.
“Cloud, necessito una doccia..ci impiegherò poco ;)”
Feci un cenno di consenso accompagnato da un sorriso tenerissimo e cominciai ad osservare il panorama che si vedeva dalla finestra. La città di Milano illuminata, era stupenda. D'altronde eravamo al 18esimo piano dell’Hotel, nessuno ci poteva negare una vista così spettacolare.
Avevo leggermente freddo, ma non volevo distaccarmi dal panorama e dai miei pensieri..
..pensavo a Jared.
‘Lo amo’ pensai.
‘Magari lui non prova sentimenti così seri, magari per lui è solo un gioco..magari è normale per lui..’
Sentii il suo corpo che si appoggiava al mio da dietro, le sue labbra sfiorarono il mio collo, io inclinai leggermente il capo verso destra e sorrisi.
Mi prese le braccia, mi girò verso il suo viso e mi baciò.
Ci sdraiammo sul letto e lui cominciò a slacciarmi i bottoncini della camicia..
Me la sfilai..lui si sfilò la T-Shirt che aveva appena indossato e mi sussurrò all’orecchio
“Te la senti?”
Ero imbarazzata, non avevo mai..no..non l’avevo mai fatto prima, ma sentivo che era la persona giusta.
“Si..io..”e non feci in tempo a finire la frase che mi interruppe.
“Anche io ti amo.”
Fu la notte più bella della mia vita.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=936158