Chi non muore si rivede.

di Akahana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Un refolo di vento correva per le strade deserte creando mulinelli di foglie secche, come un sussurro.
 
Il cielo era distratto; non prestava attenzione a ciò che succedeva ma ne rifletteva soltanto le sventure.
 
E qualcuno forse osservava i poveri mortali dall’alto facendosi grosse risate.
 
Uno schianto che sapeva di porta distrutta ruppe la quiete della città, facendo alzare in volo una colonia di corvi.
 
Una figura entrò nell’ambiente vasto e tuttavia non molto luminoso dell’ultimo piano del palazzo semidistrutto; una parete era totalmente formata da un’immensa vetrata, per metà ora frantumata.
 
L’individuo si avvicinò ad essa: nient’altro che un paesaggio di desolazione e morte e in lontananza una distesa di terra brulla e selvaggia.
 
Si sedette al tavolo.
 
Sopra c’era un mazzo carte.
 
Un mezzo sorriso per niente appropriato comparve sul suo viso.
 
Dannazione.
 
Il cielo si oscurò leggermente.
 
Un paio di occhi conturbanti fissarono le carte intensamente.
 
Sarebbero arrivati presto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell'Autrice:

Eccomi qua con una nuova storia… So che è troppo poco per capirci qualcosa, ma andando avanti farò luce su molti punti… Spero che la storia vi incuriosisca, anche perché già nel prossimo capitolo faremo conoscenza con i primi personaggi… Le recensioni sono molto gradite. :)
 
Akahana

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Stava aspettando; da ore ormai, se possibile.
 
Non che ci fosse altro da fare, ovviamente.
 
Ma il cielo là fuori si era tinto di arancio e quando l’unica cosa che sai di poter fare è aspettare senza che anima viva ti dia spiegazioni, allora l’attesa è qualcosa di frustrante.
 
Perciò si mise a pensare: poche ma indispensabili cose che analizzò freddamente, come era nella sua indole.
 
Per esempio: chi stava aspettando? Stranamente aveva una mezza idea al riguardo.
 
Si mise a tamburellare le dita sulla superficie del tavolo.
 
“Fregati, ecco cosa siamo”, pensò.
 
Aveva appena finito di constatare che la cosa aveva anche un notevole lato umoristico, quando una voce parlò da dove prima non c’era nessuno.
 
- Buonasera Paz. -
 
La figura seduta al tavolo immagazzinò il saluto e un fugace stirato ghigno comparve sul suo volto in ombra.
 
- Sidonius. – disse con voce frusciante.
 
L’uomo chiamato Sidonius si girò imperturbabile. Sarebbe stato difficile attribuirgli un’età. Ma c’era qualcosa in lui che ispirava un istintivo rispetto se non timore.
 
Cose che Paz, ostentando una sviluppata indifferenza, non capiva.
 
- E’ davvero una splendida coincidenza, non trovi? – proferì Paz, con quel tono così denso di freddo sarcasmo che sapeva di beffa.
 
- In fin dei conti mi è dispiaciuto lasciarti quel ricordino. – e così dicendo mosse la mano e indicò dietro di sé l’uomo. 
 
Sidonius incrociò le braccia. Una cicatrice curiosamente liscia gli attraversava lo zigomo destro.
 
- Fuori la verità, Paz. Cosa c’entri tu in tutto questo? – sputò duro l’uomo.
 
La figura si alzò in piedi voltandosi.
 
- Perché pensi che io sia ancora qui? Voglio avere risposte Sidonius, proprio come te. -
 
- Allora siamo in due a essere all’oscuro. -
 
Paz si avvicinò all’uomo fino a fermarsi a neppure un metro da lui.
 
Sidonius fissò la ragazza negli occhi. Una smorfia di sfida gli si dipinse sul viso.
 
- Ora aspettiamo. -
 
- Ti detesto cordialmente, Sidonius. -
 
- Allora la cosa è reciproca. -
 
In quel momento l’ennesimo boato ruppe l’idillio dei due e una figura comparve tra la polvere e le ombre della stanza.
 
Sidonius si diede una manata sulla fronte.
 
- Dimmi che non è lui. – scongiurò l’uomo.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’Autrice:
 
Salve a tutti! Cosa posso dire? Pian piano la storia va spiegandosi… Non anticipo niente però! Nel prossimo capitolo conosceremo altri particolari tra cui l’identità del nuovo arrivato… Buona lettura :)
 
Akahana

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Paz buttò gli occhi al cielo.
 
La figura appena comparsa avanzò non senza qualche difficoltà di percorso fino al tavolo. All’ultimo metro inciampò e cominciò a imprecare ai quattro venti.
 
- La vuoi smettere!? – ringhiò Sidonius. Era raro vederlo adirato, ma se c’era qualcuno ferrato nel fargli perdere le staffe quello era Rando.
 
- Senti senti… La grazia di questa voce mi ricorda tanto quella del vecchio Sidonius… - disse la figura che nel frattempo si era portata davanti ai due. Un ragazzo, dall’aspetto focoso e la voce pungente.
 
Mantenne stampato sul volto un insopportabile sorriso strafottente, che morì però non appena si accorse della presenza di Paz. Allora sembrò trasfigurarsi: spalancò gli occhi, una smorfia incomprensibile gli attraversò il viso e le puntò contro un dito accusatore.
 
- Tu… - boccheggiò il giovane.
 
- Ciao Rando. – salutò Paz con una voce pacata che contrastava molto col sorriso ferino di denti bianchissimi.
 
- Un vecchio adagio dice: “Ogni morte ha la sua scusa.”; per te avrei fatto un’eccezione, Rando. Ti avrei ucciso senza un motivo, solo perché mi andava. – concluse secca ma quasi languida Paz.
 
- Concordo con Paz. – saltò su una voce flemmatica ma suadente che non aveva mai parlato.
 
Tre teste si voltarono verso un punto della stanza.
 
L’individuo appoggiato al muro in una posa sprezzante si staccò e avanzò con una camminata sciolta e fiera fino quasi al gruppo ma si tenne leggermente in disparte.
 
Rando ebbe una smorfia di esagerata frustrazione.
 
- Lurido spocchioso damerino! -
 
L’ultimo arrivato osservò gli altri tre con un sorriso affascinante. Era giovane e ogni cosa in lui sembrava molto ricercata.
 
Rando sembrava non sopportarne nemmeno la vista, perciò fece un gesto rabbioso rivolto al cielo e cominciò a camminare stizzito su e giù per la stanza, lanciando maledizioni a “quel presuntuoso pallone gonfiato di Tristram”.
 
Il giovane chiamato Tristram fece un sorrisetto di superiorità e si mise le mani in tasca.
 
- Credimi Rando, se avessi saputo che ti avrei trovato qui, non mi sarei scomodato. – così dicendo si sedette elegantemente su una sedia.
 
- Mi duole enormemente interrompere il vostro sciocco diverbio. – la voce atona ma dura di Sidonius fu sufficiente a riportare l’attenzione.

L’uomo si guardò attentamente intorno.
 
Non un alito smuoveva il silenzio dell’ambiente.
 
- Non è ancora finita. -
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo dell’Autrice:
 
Salve a tutti! Ecco il terzo capitolo! So che la storia non è ancora chiara del tutto ma in questi primi capitoli ci tenevo più che altro a delineare velocemente i protagonisti… Penso di riuscire domani a postare il quarto capitolo che è anche quello che vedrà l’arrivo dell’ultimo personaggio… Buona lettura :)
 
Akahana

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il rumore persisteva.

Nessuno accennava a muoversi. Non un respiro.

Rando si schiarì la gola.

- Che vuol dire non è ancora fin... -

Non ebbe tempo di finire la frase che una parte del tetto, letteralmente, crollò, sollevando una nube di polvere e calcinacci.

Rando e pure Paz furono costretti a fare un balzo indietro per evitare di venire tramortiti. Senza quasi accorgersene tutti avevano tirato fuori le armi.

Poi, improvvisamente, il contorno di una figura umana cominciò a delinearsi in mezzo alla polvere.

- Ma che... - cominciò a dire Tristram, assottigliando gli occhi.

Mano a mano che la figura si avvicinava i quattro videro che si trattava di un giovane uomo. Quando fu davanti a loro e la polvere si diradò, fu anche chiaro che c'era qualcosa di anomalo in lui. Paz ringraziò i propri riflessi, ormai più che ben allenati, per aver estratto la spada.

Negli occhi arancioni del nuovo arrivato, dallo sguardo torvo e la chioma arruffata, non c'era un briciolo di umanità.

Sidonius abbassò il bastone che impugnava e fece un cenno del capo.

- Bentrovato Reed. - salutò con voce imperiosa.

L'uomo girò piano la testa verso di lui, il volto adombrato da alcune ciocche ribelli.

Non rispose ma lo sguardo di vago riconoscimento fu più che eloquente. In ogni caso faceva accapponare la pelle.

- Questo posto sta diventando una riunione di spostati... - borbottò a bassa voce Rando. Nel silenzio che aleggiava nella stanza le sue parole furono però facilmente udibili e disgraziatamente le sentì anche Reed, che voltò la testa verso di lui, come un predatore che ha individuato la preda al buio. Un ringhio animale gli salì alla gola; la luce che animava quegli occhi era quella di un folle.

Rando gli puntò la lama contro restando tuttavia a debita distanza. Se Reed volesse scagliarsi contro qualcuno non era dato saperlo. Fortunatamente Tristram s'intromise.

- Sta buono, testa calda... Perchè non vai a sederti al tavolo? -

Rando si divincolò indispettito.

- Perchè non pensi un po' ai fattacci tuoi!? -

La situazione si stava surriscaldando, e Paz sapeva bene, data l'indole focosa di Rando, che non avrebbero dovuto aspettare molto perchè i due passassero alle armi. Sidonius, al suo fianco, strinse le labbra e chiese il silenzio con un gesto. Due volti si girarono a guardarlo: quello dall'espressione infastidita di Rando e quello scettico di Tristram. Reed non si smosse di un millimetro.

- Rinfoderate le armi. Per quel che mi riguarda non avrei niente in contrario a vedervi entrambi morti, tuttavia, c'è un motivo per cui siamo qui. -

Così dicendo volse lo sguardo al tavolo in mezzo alla stanza.

Paz rinfoderò la spada.

- Muoviamoci. - disse.

Tristram guardò per un secondo Rando alzando il sopracciglio.

- Certo che te le vai proprio a cercare... -

Rando scrollò orgogliosamente il capo. L'altro sospirò, rinunciando a continuare la conversazione.

Rando si avviò per ultimo verso il tavolo, ma prima si fermò sotto la parte di tetto da cui era caduto Reed: guardò per un attimo in alto con occhio critico e mugugnò qualcosa di inintelligibile. A Paz però non sfuggirono le sue parole.

- Esistono anche le porte... -


 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'Autrice

 

Salve a tutti! Sì, sono passati mesi dall'ultima volta che ho postato qualcosa, ma sono stata presa da varie faccende... Ecco il quarto capitolo e (finalmente!) tutti i personaggi sono sul palco! Che dire, per adesso ho idee ancora alquanto... “oscure” riguardo al seguito. Spero di poter aggiornare quanto prima, anche perchè man mano che la storia procederà saranno rivelate le storie dei singoli protagonisti, ai quali tengo particolarmente e ci terrei a vederli evolvere. Detto questo chiedo scusa dei vari errori che ho commesso nelle stesure dei capitoli e buona lettura. :)

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