Sei la mia stella..

di thekida90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Bzz bzz bzz bzz clop! << È ora di alzarsi, Sofia! >> mi dico assonnata, poi apro per bene gli occhi, li stropiccio un po’ e vedo sul calendario : ‘’7 settembre 2011! Oddio domani lo vedo! ‘’ Non posso credere che il tempo sia passato così velocemente, insomma ormai è un mese che ho letto l’articolo che rivelava la sua presentazione al Festival del Cinema di Venezia quest’anno, e ora eccomi già qui con l’adrenalina che sale perché fra meno di 24 ore gli sarò così vicina da svenire! Ok, meglio riprendere fiato o l’ansia mi ucciderà in pochi istanti; allora con calma finisco di vestirmi e truccarmi, di preparare il mio trolley e la borsa con tutto l’occorrente: blocco per autografi, portafoglio con contanti e carta di credito e biglietto immancabile del treno, ipod, libro, specchietto controllostatodiansia, e la mia macchina fotografica; si direi che sono pronta. Arrivo in stazione, per fortuna il treno è puntuale e io pure, salgo e mi rilasso leggendo un po’. Il viaggio è tranquillo e anche abbastanza veloce, quasi non me ne rendo conto (forse ho dormito), e mi ritrovo alla stazione di Venezia con i bagagli in mano e il foglio dove ho annotato l’indirizzo dell’albergo. Fortunatamente lo trovo bene, senza troppi giri e troppe domande per le indicazioni; Venezia, per quel poco che ho visto finora mi piace già tantissimo. Fra una sistemata alle cose in camera e un po’ di relax, che non mi dispiace, si fa ora di cena, così scendo nella hall e mi dirigo verso il ristorante dell’hotel; tutto buonissimo, poi il senso di agitazione torna, e decido che è meglio dormirci sopra. La mattina non lascio nemmeno suonare la sveglia e mi alzo 15 minuti prima, il sole si riflette nel canale che si vede dal mio balcone, è bellissimo; faccio qualche foto, mi preparo e poi pronta e munita di tutto esco in strada. Faccio una lunga passeggiata fino a Piazza San Marco, qualche scatto, un po’ di lettura e poi dopo un panino al volo vado, vista l’ora, verso il Palazzo del Cinema dove si intravede già da lontano un bellissimo, lunghissimo e famosissimo red carpet. Trovo subito il mio posto, praticamente attaccata ad una transenna, e di lì non mi muovo nonostante la folla, urlante, che si sta pian piano raggruppando ai lati del tappeto. Finalmente l’ora x arriva, vedo illuminarsi la passerella di flash intermittenti, e scendere dalle limousine alcuni registi e direttori di scena, poi viene il turno degli attori: e lì lo vedo. Lo osservo così a lungo e attentamente che non sbatto nemmeno le palpebre, sento solo un gran frastuono intorno a me ma anche dentro di me, ormai mi esce il cuore dal petto; ancora pochi metri ed eccolo che si ferma per altri autografi e foto, e quindi ne approfitto. Mi fiondo in avanti, per quanto possibile, e sventolando il blocco in mano tento di attirare la sua attenzione. Ad un tratto sento una mano calda che sfiora la mia, mi toglie il quaderno e mi si presenta davanti agli occhi in tutta la sua bellezza quel 34enne che spesso si intrufola nei miei sogni. Mi sorride, << Come ti chiami? >> mi chiede. Di ritorno dal mondo degli imbambolati gli rispondo sorridendo: << Sofia! >> Mi firma un autografo e mi riconsegna in mano il blocco; proprio mentre penso se ne stia per andare gli prendo il polso e lo fermo chiedendogli: << Possiamo farci una foto? >>. Sempre con quel sorriso così enigmatico annuisce e mi attira verso di lui mettendosi in posa. Nonostante tutto il trambusto intorno a noi mi pare di essere dentro una bolla, dove siamo solo io e lui e il tempo non corre distratto come sempre ma sembra aspettare che la nostra conversazione finisca; purtroppo dopo l’ultimo sorriso, tutto cessa in un attimo e la bolla esplode!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ancora non ci posso credere che sia successo, che il mio cuore mi abbia mantenuta in vita nonostante l’assenza di battiti, oddio.. che sensazione bellissima è stata, in quella frazione di secondo, quando le nostre mani si sono scontrate…
‘ Sofia svegliatiii! Ma cosa stai fantasticando, andiamo ritorna sulla terra! ‘
Intanto davanti a me passano a fiumi celebrità su celebrità ma io quasi non ci bado, perché ancora penso a lui e a quel momento magico vissuto poco prima, aaaah!
-Driiin, driiiin!
<< Pronto? >>
<< Buooooona sera gentile concorrenteee! >> ‘ma cos’è uno scherzo?’ << qui è Dj Max che parla dallo studio di Radio Canal Grande e sei in diretta con i nostri ascoltatori! Secondo i nostri dati tu hai partecipato al nostro concorso sul web che vedeva come premio un biglietto di entrata per il Privè Venice Cinema Party 2011! Dico bene? Ti chiami? >> .
Rimango un attimo in silenzio e sgranando gli occhi dico << Sofia! Mi chiamo Sofia! >>.
Con la confusione delle fan urlanti per l’arrivo di Vincent Cassel intorno a me mi allontano dalla transenna perdendo il mio posto privilegiato, per cercare di capire che cosa quel pazzo di un Dj mi stesse dicendo.
<< Pronto Sofia, ci senti? Vorremmo comunicarti e farti i complimenti per la tua vincita! >>
‘Oddio!’ << Ho vinto? >> chiedo incredula.
<< Puoi dirlo forte che hai vinto, il tuo questionario è risultato il migliore fra tutti, quindi preparati, perché stasera si balla con Di Caprio, Damon, Butler e molti altri! >>.
Mi metto a strillare, non ci posso credere, ho vinto! E pensare che quel questionario l’avevo trovato per caso un giorno navigando su internet in cerca delle sue ultime news, dovevo solo rispondere alle domande di una radio sconosciuta.. non avevo alcuna possibilità di vincere e invece!
<< Oddio grazie, davvero..non so cosa dire! >>.
<< Bene allora rimani con noi, ti passo la nostra Chiara che ti darà tutte le informazione per ritirare il pass e poi potrai goderti la tua serata! Un bacione Sofia, e complimenti ancoraa! >> .
Parlo con Chiara, chiudo la chiamata e guardo l’orologio, mancano 6 ore, e mi prende un’agitazione terribile; mi allontano del tutto da quella moltitudine di gente e corro verso lo studio della radio, che per fortuna, con le indicazioni ricevute trovo abbastanza facilmente. Salii al primo piano dell’edificio e mi trovai davanti a un bancone, lì ad aspettarmi c’era Chiara, che si complimentò ancora con me e mi diede fra le mani il pass, troppo emozionante!
Dopo uno scambio di chiacchiere ci salutammo, e mettendo al sicuro nella mia borsa il pass uscii dallo studio e mi diressi verso il centro di Venezia, con quei negozi stupendi nella speranza di trovare qualcosa da mettere.  Arrivai in un negozietto un po' più nascosto rispetto agli altri e decisi di entrare. Mi provai diversi vestiti, ma non ero soddisfatta del tutto, quindi gettai la spugna e mi incamminai verso l'uscita. Ma quando mi avvicinai alla porta notai un vestito nero, semplice, senza maniche, un po' come il tubino di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. Lo indossai e lo comprai subito, pensando fosse perfetto.
La sera, in albergo, ci abbinai una pochette piccola, argentata, per contenere il cellulare, soldi e pass. Raccolsi i capelli in uno chignon e indossai un paio di orecchini pendenti, d'argento e un braccialettino con la mia iniziale. Ai piedi le mie mitiche scarpe col tacco nere, costate una fortuna un anno prima, per il mio compleanno. In fondo guardandomi allo specchio mi piacevo, ero diciamo sexy ma non troppo provocante! Un filo di matita intorno agli occhi, il mio profumo ed eccomi, sono pronta!
Esco dall’albergo e vado verso il locale, avevo controllato la strada e era anche vicino al mio albergo, infatti in pochi minuti arrivai. Venezia è una splendida città anche di notte, tutti quei riflessi nei canali.. che meraviglia!
All’entrata c’erano vari gruppetti di fan che tentavano di strappare foto o carezze ai loro idoli, e mi sentivo quasi fuori posto,ma alla fine di cosa mi preoccupavo? Io avevo il pass, e finalmente potevo entrare, e così ho fatto!
Ho trovato l’entrata e ho presentato il pass, hanno controllato e poi mi sono ritrovata dentro: è stata una sensazione magica, luci soffuse, poltroncine e divanetti in giro, una meravigliosa pista da ballo e un bancone con un bar luminosissimo, una sala stupenda..
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


LUI: Che giornata, cavolo! Sono esausto, avrei bisogno di un massaggio, ma purtroppo non sono a Los Angeles, e qui non saprei neanche a chi rivolgermi… Almeno il film ha ricevuto della buone recensioni, quanto impegno e quanta fatica durante le prove e sul set. Chi l’avrebbe mai detto che la vita dell’attore era così estenuante?! Ma almeno questa sera mi ‘divertirò’ un po’ al Privè Party e cercherò di rilassarmi con un paio di Martini e qualche chiacchiera in giro. È quasi ora, mi preparo in fretta, alla fine ho optato per un abito che adoro, un classico nero di Armani, due gocce di profumo Gucci, il mio i-Phone e mi guardo allo specchio, sono stanco ma posso andare bene! Esco dalla camera e scendo dalla gradinata che mi porta nella hall; lì incontro Viggo, Kate e Jessica, e anche Leonardo e mi complimento ancora per il suo ultimo ruolo. Dopo una breve chiacchierata mi incammino verso la sala dove si svolge la festa, devo fare ancora i miei complimenti all’organizzazione e alle decorazioni è tutto molto accogliente; tendoni rossi alle finestre, lampadari di cristallo, tappezzeria rifinita in oro e tutti i tavoli piani di vasi di rose rosse e petali sparsi ovunque..l’atmosfera perfetta per starsene anche un po’ tranquilli. << James! Hei aspettaa! >> le ultime parole famose.. << Che c’è Alistair? >> il mio agente, un uomo insopportabile o almeno lo è ultimamente. Per questo evento mi ha messo un’ansia, insomma non che io non dia importanza al Festival e a tutto il resto ma la sua preoccupazione è come sempre esagerata. << James, dobbiamo parlare; ho discusso fino a poco fa con alcuni registi che dopo averti visto nel film, ti avrebbero proposto dei ruoli, insom.. >> << No, mi dispiace Alistair, non stasera, andiamo.. oggi ho passato 3 ore seduto su una sedia ad ascoltare te e altri tizi sconosciuti parlare di contratti, impegni, e denaro. Poi lo spettacolo e i fan, avanti..non ce la faccio più! >>. Rimango a fissarlo un attimo, vedo che non ha quasi il coraggio di ribattere, forse finalmente si accorge di quanta frustrazione stia provando! << Davvero scusa, ci vediamo domani mattina, buona serata! >>. E me ne vado. ‘Ecco mi mancava proprio una discussione con il mio agente; dai James, andiamo a farci un drink!’ E proprio mentre mi avvicino noto una ragazza, che non è un’attrice, o per lo meno io non la conosco, è diversa; non è come molti presenti in sala, con un gran traffico di chiacchiere, lei se ne sta seduta al bancone tranquilla guardandosi intorno, sembra anche divertita! Più mi avvicino e più mi pare di averla già vista,… ma certo credo sia una mia fan, oggi su l red carpet mi ha chiesto una foto, bhè non che sia strano ma quella strana o meglio particolare è lei, in quei pochi istanti in cui abbiamo parlato ho sentito qualcosa di…inspiegabile… sarà stato quel suo sorriso così timido e umile o i suoi occhi meravigliati collegati ai miei, non so! Si ne sono certo è lei, solo che mi sfugge il nome.. ‘cometichiami?... SOFIA’ ma certo ecco Sofia… che faccio? Mi avvicino? Spero non si spaventi…

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Lei:
Molto meglio dopo qualche sorso di Martini; mi sento più a mio agio.. sarà che c’è un simpatico barista, e si deve essere accorto che non sono una da red carpet, mi ha fatto i complimenti per l’abito, bhè tanto meglio! ‘Oddio ma quella è Scarlett Johansson, insieme a… Sean Penn, che strana copp..’
<< Venuta bene la foto allora? >> mi sento chiedere da una voce dietro di me..che conosco, oh sì, la conosco fin troppo bene! Mi giro di scatto e lo vedo, incontro i suoi occhi, il suo sorriso, rimango così immobile e senza fiato; penso anche di avere gli occhi sgranati..
Ride, si schiarisce la voce: << è venuta così male la foto? >>.
Ritorno in me e con un po’ di sana emozione rispuntata fuori all’improvviso sorrido: << No no anzi, è molto bella, cioè è … sei stato molto gentile ad avermi concesso una foto.. >>
<< Ok ok, è chiaro sei contenta ed è venuta bene, Sofia giusto? Bhè direi che ci vuole un brindisi.. un Martini? >>.
<< Si grazie … >> mi sa che non sono riuscita a contenere il rossore delle guance, mi sta guardando e sta sorridendo, ‘vabbè ma quanto è bello? Cioè voglio dire, sfido a dire che non ha fascino, io lo trovo così intrigante, così anche misterioso … così..bello, sì semplicemente bello.’
Il barista ci porta il drink e mi sorride; << Cin cin? >> propongo io, mi guarda e annuisce, << Cin! >>.
Parliamo e parliamo e parliamo, nonostante i primi dialoghi un po’ sgrammaticati, il mio inglese non è proprio perfetto, diciamolo, poi sembriamo intimi, e così uniti.
Ad un certo punto mi sento mancare, come se non ci fosse più aria nella sala..
<< Ei, ma ti senti male? Che cos’hai Sofia? >>
<< Si, mi gira la testa, ti dispiace se esco un attimo? Ho bisogno di un po’ d’aria >>
<< Si, andiamo ti accompagno, non sia mai che svieni per le scale! >> mi dice con un sorriso, e nonostante io lo veda doppio e senta tutto come se fossi in una scatola, il suo sorriso mi abbaglia.
<< Per di qua, vieni! >> e mentre tenendomi per mano mi porta verso l’uscita inizio già a sentirmi meglio, all’improvviso i miei polmoni riprendono finalmente l’aria e il mio sangue si rimette in circolo; non so davvero cosa mi sia preso!
Quando stiamo per arrivare all’uscita però mi fa notare che c’è troppa gente e quindi deviamo, e dopo una rampa di scale mi porta in un posto … magico!
<< Come ti senti ora? >> mi chiede, sembra anche preoccupato.
<< Meglio, grazie. Ma .. che posto magnifico! >>. Ed era vero, era un posto bellissimo, una stupenda balconata dalla quale si vedeva benissimo San Marco e le mille luci della notte Veneziana, questa città non smetteva mai di stupirmi.
<< Si bhè, piace molto anche a me, in questi giorni così intensi mi sono rifugiato qui un paio di volte, mi sembra molto rilassante poi pare non lo conosca nessuno. >>
<< Bhè adesso va molto meglio, grazie di avermi portata qui ma non dovevi disturbarti >> dico sorridendo e cercando di sembrare il più naturale possibile ma in realtà dentro mi stavo lentamente sciogliendo.
Tutto tranquillo e gentile il mio James era ancora più bello e affascinante di quanto potessi aspettarmi e quello che stavo vivendo era indescrivibile e probabilmente irripetibile.
Con lui avevo perso la cognizione del tempo infatti .. e chi si era accorto che è già l’una di notte?
<< Mi dispiace ma forse è il caso che io vada, domani mattina ho il treno per tornare a casa, e non vorrei perderlo. >>
<< Sicura di sentirti meglio? >> mi chiede un po’ perplesso; ‘oddio e adesso come faccio a nascondergli la mia voglia di rimanere con lui anche tutta la notte?’
<< Ehm si si, sto bene davvero, e grazie ancora per l’aiuto e la chiacchierata, è stata un grande piacere per me! >>
Proprio mentre mi avvicino, fissandolo dritto negli occhi, per stringergli la mano impacciata vedo un flash, e come se fossimo in pericolo il suo braccio mi sposta verso l’interno dell’edificio e lui mi guarda anche un po’ agitato.
<< Forse è meglio se ti accompagno all’albergo, prometto di non importunarti più poi >> mi dice sorridendomi. E come posso rifiutare?

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Uao! Ma quanto tempo era che non dormivo? Mi pare di essermi risvegliata da un letargo di 5 mesi. Troppe emozioni, indubbiamente è questa la causa. Ma … cos’è quello lì per terra? Un biglietto?!
‘’ parlare con te sta sera è stato fantastico, diciamo che ne avevo bisogno.. sei riuscita a distrarmi dallo stress di qusti giorni. So che devi partire ma non mi dispiacerebbe se perdessi il treno domani. Buongiorno Sofia! ‘’
COSA? Oddio, sto per caso sognando o James Franco mi ha lasciato un biglietto? Forse sto sognando, massì sicuramente è un sogno, dai!
Driiiin, driiin!
<< Pronto? >> La mia voce è leggermente spaventata.
<< Salve signorina Magni, mi dispiace disturbarla, ma hanno appena recapitato qui per lei una busta. >> mi dice la signorina della reception dell’hotel.
<< Oh, beh non c’è problema, scendo subito a prenderla. Grazie  >>
<< La aspetto, grazie a lei >>
Mi vesto con i primi vestiti che trovo e scendo nella hall; la receptionist mi sorride e mi saluta lasciandomi la busta sul bancone; la apro … un altro biglietto. Riconosco la calligrafia, ma cos’è una caccia al tesoro?
‘’ se stai leggendo questo biglietto vuol dire che hai perso il treno e dovrai aspettare per forza che arrivi quello di domani, per cui non ti resta che prepararti ed andare a questo indirizzo per le 16, buona passeggiata!’’
No, andiamo non può essere così tardi, ma quanto ho dormito? Le 11 e 43? Mioddio ma il mio treno è partito ormai un’ora fa! Come mai non ha suonato la mia sveglia? Un attimo, ma ieri sera non l’avevo puntata.. non posso crederci!
E adesso? Ma cosa faccio con sto biglietto? Devo andare?
Qui ci vorrebbe la mia aiutante, Martina dove sei?
Torno di sopra in camera e la chiamo, non la sento da un paio di giorni e posso approfittarne per chiedere un aiuto; << Marti? >>
<< Ciao tesoro, come stai? Com’è Venezia? >>
<< Ah bellissima, e qui va tutto benissimo, forse anche troppo.. te invece come stai? >>
<< Addirittura? Bhè io tutto bene, qui c’è sempre da lavorare e nessuna novità! Dai raccontami un po’, chi hai visto sul red carpet? >> mi dice con una voce quasi sognante.
Le racconto tutto nei minimi dettagli e rimane quasi di stucco quando le parlo della radio e del pass per la festa.. ho qualche dubbio su come dirle del mio incontro.. come dire, speciale!
Alla fine vuoto il sacco e lì davvero rimane senza parole!
<< Non ci credo, mi stai prendendo in giro? Tu e James Franco avete chiacchierato come due persone normali tutta la sera? >>
<< Bhè si in pratica si, e non solo.. diciamo che non mi sembrava nemmeno di avere davanti una chissà quale star, ma un uomo, indubbiamente molto attraente ma assolutamente normale! Poi abbiamo parlato per un sacco di tempo, e di tutto, un po’ come due amici che non si vedono da tanto.. cioè eravamo rilassatissimi, bhè a parte me all’inizio; sai fra il caldo e l’emozione quasi svenivo! >>
<< Non ci credo, giuro tesoro sono felicissima per te e per la serata da sogno che hai passato.. e poi? >>
<< Mi ha riaccompagnata all’hotel e poi… >>
<< E poi? >>
<< quando siamo arrivati davanti all’hotel l’ho salutato e l’ho ringraziato di tutto, specie della magnifica occasione che mi aveva dato e niente è tornato per la sua strada. Però… quando sono andata per aprire il portone dell’albergo l’ho trovato chiuso, e quando se n’è accorto mi ha aiutata a chiamare il custode ed entrare, fino ad arrivare in camera… poi non so, forse ero stanca, vabbè stamattina mi sono svegliata e non so come ho trovato un biglietto sulla coque, dove il mio caro bell’attore mi ringraziava della serata e mi dava il buongiorno! >>
<< ok la prossima volta che decidi di andare da qualche parte io vengo con te, ma che cavolo di fortuna hai avuto? Oddiooo, e adesso? Hai modo di ringraziarlo? >> mi dice ridacchiando.
<< Sì, ecco in realtà ti ho chiamata proprio per questo, ha mandato una busta nella hall per me dove mi dava appuntamento al Ponte di Rialto alle 4 oggi pomeriggio.. dato che ieri sera non ho puntato la sveglia e ho perso il treno. >>
<< Ahaha non ci credoo, d’accordo ma cosa centro io? >>
<< Mi devi aiutare a decidere se andare o no >>
<>
<< Ma è che non ne sono sicura, insomma non voglio farmi un film, sai come sono fatta io, e questa è una cosa impossibile.. >>
<< Oh Sofia, basta. Non ti capiterà mai più, preparati, esci e raggiungi quel ponte! >>
<< Va bene ok, grazie Marti, Graziee! >>
<< Chiamami quando hai novità, ciao Cenerentola! >>
Chiudo la chiamata, mi metto a sedere sul letto e dopo poco mi alzo convinta e guardo se nella mia mini valigia provvista di pochi cambi ho qualcosa da mettere, quando risuona il telefono, lo prendo, sicuramente quella svampita si è dimenticata di dirmi qualcosa;
<< Pronto? >>
<< Ahh finalmente, che fine hai fatto? >>. 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


 
LEI :
<< Davide? >>
<< Sì, sono io, che fine hai fatto Sofi? Dove ti sei cacciata? E’ da ieri che ti chiamo a casa e non rispondi.. sei via? >>
<< Ehm, si sono fuori città, perché? E’ successo qualcosa? >>
<< No no, è che avevo voglia di sentirti, vederti.. Non trovandoti al telefono mi sono preoccupato.. >>
<< Non ti devi preoccupare di nulla, non ti sei mai preoccupato di me, perché farlo adesso? >>
<< Perché mi manchi Sofia, mi manca la nostra vita insieme... >>
<< Neanche per sogno Davide! La nostra vita insieme? Dai per piacere, quale vita.. io lavoro tutto il giorno e tu cosa fai? Mi prepari una sorpresa quando arrivo a casa? Gran bella sorpresa, tu e quella Marta.. spero siate felici; chi lo sa magari hai trovato l’anima gemella.. >>
Silenzio; ‘vorrei anche vedere che parlasse, ne ha usate anche troppe di parole, di scuse.. patetico!’
La discussione va avanti per tutto il mio tragitto e quando arrivo al ponte di Rialto mi siedo gradino della scalinata e mi auguro che si decida presto a lasciarmi in pace, ho altro a cui pensare.
 
 
LUI:
‘Sono quasi le 4, sono in perfetto orario.. piuttosto dove sarà Sofia? Eccola.’
È al telefono sta discutendo con qualcuno, mi avvicino a lei ma non capisco l’italiano, intuisco che non siano in buonissimi rapporti però.
Pare che abbia finito …
<< Allora sei venuta! >>
Si gira e mi guarda mezza sconvolta, il mio sorriso diventa ansia, cosa è successo?
<< Ehi, che c’è? >>
<< No niente, tranquillo… sto bene. Si, non avevo molta altra scelta e sono venuta, soprattutto per ringraziarti per quello che hai fatto ieri sera per me. Anche se mi hai fatto perdere il treno, perché ho dimenticato di mettere la sveglia! >>
Mi rispunta il sorriso, è così carina, anche se si nota benissimo che c’è qualcosa che non va, qualcosa che la turba.
<<  Ok diciamo che invece a me non dispiace, sono stato bene con te e speravo di poterti rivedere.. >>
<< Sta a vedere che magari tutto quello che mi è capitato oggi è opera tua! Anche se l’ultima mezz’ora te la potevi risparmiare..  >>  mi dice amaramente.
<< Si, ecco..volevo giusto chiederti se andasse tutto bene, ti ho vista un po’ agitata al telefono.. è successo qualcosa di grave?  >>
Il suo viso assume un’espressione tirata, quasi dispiaciuta.
<< Sofia, puoi parlarmene se vuoi.. davvero! >>
<< James, non so, sai per me è tutto ancora così strano.. strano che una delle persone che più ammiro e che seguo sempre da casa, dal mio divano, dalla mia camera che mai avrei pensato di poter sfiorare, ora sia qui con me, e mi cerchi, mi sostenga.. >>
<< Lo so, lo capisco,  ma sono umano anche io; e mai come in questo momento mi sento di dirlo, perché tu mi fai sentire così! >>
La distanza fra noi due si riduce, sento una gran voglia di stringerla a me, come per  proteggerla farsi avanti..
<< Sei turbata e si vede, perché? >>
<< Perché sono uscita di recente da un momento buio, uno di quei momenti dove ti senti solo anche in mezzo ad una folla, incompreso anche da chi ti è sempre stato vicino… circa 6 mesi fa ho perso una delle persone più care, mia nonna, ed è stata una doccia fredda, lei è sempre stata una specie di faro per me e io mi sono ritrovata nell’oscurità più totale… ho perso il lavoro poche settimane dopo, perché non sono arrivata in tempo ad un appuntamento importante; e poi bhè, esco da una storia di 3 anni, Davide, che la sera del nostro terzo anniversario ha pensato bene di farsi trovare a letto con un’altra, che per altro io conoscevo… adesso mi chiama e mi supplica di tornare da lui, che è cambiato, che si è pentito, e io sto ancora male capisci? Perché mi sento abbandonata, nonostante chi mi vuole bene davvero. >>
Mentre mi racconta queste cose, i suoi occhi si arrossano a poco a poco e una piccola lacrima sta per scendere sulla sua guancia destra; istintivamente avvicino una mano e la cancello dal suo viso.
Come già è successo un’altra volta in quell’istante sembra che tutto intorno a noi si fermi, e quasi senza accorgercene le nostre labbra si ritrovano in un bacio, che forse aspetto da  troppo tempo.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


 
LEI:
Abbiamo passato tutto il pomeriggio insieme parlando un po’ di tutto e raccontandoci l’un l’altra; poi James mi ha chiesto di andare a cena insieme e quindi l’ho portato nella locanda sul Canal Grande che avevo notato subito il primo giorno che sono arrivata, così intima e tipica. Il proprietario del locale ci ha consigliato dei piatti deliziosi, e oltre ad aver mangiato bene siamo stati benissimo.. pare anche che nessuno abbia riconosciuto la mia star di Hollywood.
<<   Che cosa hai voglia di fare mia cara Sophie? >> mi dice sorridendomi, e io quando mi parla così non posso fare altro che sciogliermi.
<< Non saprei ti va un gelato? >>
Ci incamminiamo verso una gelateria poco distante e dopo aver preso i nostri due coni ci sedemmo tranquilli su una panchina.
<< Posso farti una domanda? >>
<< Certo, spara sono pronto! >> sorride.
<< Perché ci tieni tanto a me? >>
<< Bhè, io credo che il motivo principale sia che tu mi apprezzi, almeno quanto ti apprezzo io; insomma sei una persona splendida e in qualche magico modo sei riuscita a farmi rilassare anche in una settimana stressante com’è questa per me, e poi sei così solare, così vera.. >>
‘e tu sei così stramaledettamente affascinanteeee!’
Non so cosa mi prenda ma in un lampo mi avvicino a lui e lo bacio, è un bacio profondo romantico, come se fossimo in un film, in uno dei suoi film anche io con lui su una panchina di sera con la luce dei lampioni intorno a noi.. vinciamo anche l’Oscar!
<< Oddio scusa non so cosa mi è preso, davvero >> ‘ci saremo già baciati altre volte ma mi sento così sfacciata; non posso dimenticarmi che lui è un vip, un super vip… oh dio che confusione!’
<< Sofia tranquilla, non hai niente di cui scusarti, sei perfetta! >> e lo dice scostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Le mie guance stanno a poco a poco scolorendosi e James mi prende la mano nella sua e mi sorride tenero; ci alziamo e mi riaccompagna in albergo.
Anche se la serata è stata splendida, e non ne ho nessun motivo mi sento un po’ imbarazzata e lui lo nota, forse è per questo che prima di lasciarmi un dolce bacio della buona notte mi abbraccia.
Quasi senza toccare il pavimento arrivo in camera, prendo il telefono e chiamo Martina.
<< Tesoroo! È successo qualcosa? È tardi! >>
<< No no tranquilla, sto una meraviglia e va tutto benissimo, volevo solo sentirti! Ti ho svegliata? >>
<< Oddio allora ci sono delle novità? Non dirmi che vi siete rivisti! >>
<< Si, bhè mi ha appena riaccompagnata in albergo e ci siamo anche baciati.. >>
<< No!>>
<< Sì!>>
Con un urlo mi rompe il timpano destro e mi riempie di curiose domande. Le racconto tutto e sembra di raccontare una specie di film, stento ancora anche io a crederlo realtà.
<< Senti, ma quando pensi di ritornare qua fra noi poveri mortali? >>
<< Ehm sono leggermente indecisa, o domani o dopo domani, devo ancora comprare il biglietto e controllare l’orario del treno, sai oggi non ho avuto molto tempo.. ahh e poi non sai cosa mi è successo ieri! Mi ha chiamato Da.. >>
<< Davide >>
<< Sì, come fai a saperlo? Ha cercato anche te? >>
<< Sì e non solo, anche i tuoi genitori! >>
<< Cosa? E per quale motivo? >>
<< Dice che è disperato, che vuole tornre  con te, che è cambiato, che gli manchi e bla bla bla..ma non ti preoccupare tuo babbo l’ha gentilmente invitato a farsi un giro, e se continuerà ha detto che prenderà provvedimenti seri. >>
<< Ooh! Meno male che c’è il mio superuomo a difendermi sempre! >>
<< So che la tua piccola vacanza sta andando a gonfie vele e non vorrei insistere ma sarebbe il caso che tu tornassi…  >>
<< Tranquilla Marti, credo proprio che domani mattina andrò a comprare il biglietto e forse già domani sera mi troverai a casa! >>
<< Va bene,  però fammi sapere e tienimi aggiornata su tutto.. ciao bellezza! Buona notte. >>
<< D’accordo, buona notte anche a te. >>
‘Magari potrei prendere il treno di domani, o forse del giorno dopo, se James… oh ma andiamo, lui è una star Sofia, basta vivere nei sogni.. è impossibile che possa nascere qualcosa, è stato solo un flirt..lui aveva bisogno di staccare la spina e anche io e ci siamo incontrati, ci siamo piaciuti ma non durerà  mai.’
“È difficile ammetterlo ma forse quello che abbiamo vissuto in questi giorni non può durare oltre, quindi credo sia meglio per tutti e due finirla qui, domani riparto. Grazie per tutto quello che mi hai regalato, è più di quanto potessi sperare.”  ….invia!
È da stupidi lasciarsi così ma vista l’ora credo che stia già dormendo e preferisco uscire così di scena.
Driin, driiin! È lui….
<< Pronto? >>
<< Cosa significa? Allora non hai sentito quello che ti ho detto stasera? Ti prego lo so che è surreale, lo è anche per me davvero, ma lascia che passiamo l’ultimo giorno insieme, domani non ci sono treni per Rimini, ho già controllato, quindi non hai scelta, ti prego! >>. Chiudo lentamente gli occhi e mi sdraio sul letto, riprendo fiato…
<< Ne sei sicuro? Nessun treno? >>
<< Nessuno, ho chiesto al mio manager di controllare per me… >>
<< in tal caso allora non mi rimane altra scelta. >>
<< Rimani? >>
<< Sì, ma domani mattina vado a comprare il biglietto e punto anche già la sveglia, perché non posso proprio rimanere di più! >>
<< D’accordo donna super impegnata, ti lascerò partire.. allora adesso riposati, ti passo a prendere domani mattina alle 9 ok? Buona notte. >>
Sorrido, << va bene, buonanotte. >>
Mi preparo per dormire e poco dopo essermi messa sotto le coperte mi addormento.
‘e così saresti tu eh?quello che mi sta portando via la fidanzata..e pensi di avere più possibilità di me con lei solo perché sei ricco e famoso? Hai capito male’
‘davide? Ma che stai facendo? Con chi ce l’hai?’ mi avvicino al salotto e.. ‘james!’ ma cosa sta succedendo
‘Sophie vieni via con me, lascia questo imbecille e parti con me..andremo lontano da qui’
‘ma che stai dicendo, lei rimane con me, non è vero Sofia?’ sono esattamente a metà fra loro due e inizio a sentirmi a disagio ‘ragazzi ma che sta succedendo? Perché discutete? Davide noi non stiamo più insieme basta, vivi la tua vita..’
‘mai, ho bisogno di te per favore Sofi’
‘sentitelo lo stronzo, l’hai fatta soffrire, l’hai tradita quando meno se l’aspettava e ora pretendi che torni con te? Non lo farà mai, non è vero Sofia?’
<< Bastaaaaaa! >> ‘oddio era solo un sogno, oh cavolo.. perché dovevo partire con lui? Perché il mio ex..cosa centra lui…’
Mi alzo un po’ tremante dal letto e vado a bere un bicchier d’acqua per rilassarmi; il sonno però sembra essermi passato per cui forse è meglio se mi rilasso un po’ leggendo.. ma come non detto, nel giro di un quarto d’ora gli occhi si fanno pesanti e io mi riaddormento.
 

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