'You're everything'. Daniela and Justin. -Chapters.

di DaniCanadian
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo n 1. Flash back. ***
Capitolo 2: *** Capitolo n 2. Claudia, la migliore amica di sempre. ***
Capitolo 3: *** Capitolo n 3. Just two days. ***
Capitolo 4: *** Capitolo n 4. Domani l'avrei rivisto. ***
Capitolo 5: *** Capitolo n 5. A new start. ***
Capitolo 6: *** Capitolo n 6. Time changes things. ***
Capitolo 7: *** Capitolo n 7. Amare qualcuno significa godere della sua felicità, anche se quella felicità non sei tu. ***
Capitolo 8: *** Capitolo n 8. “Chi sei? E cosa vuoi da me?” ***



Capitolo 1
*** Capitolo n 1. Flash back. ***


Capitolo n 1. Flash back.
Iniziamo, dunque sono quasi 2 anni che non vivo più in Canada diciamo che io e la mia famiglia ci siamo trasferiti quando io avevo 13 anni per motivi di lavoro ed ora infatti vivo nel New Jersey con mio fratello.
Sin da piccolina ho sempre avuto una cotta per un ragazzo, Justin. 
Si, sto parlando proprio di Lui.
Ma allora non era ancora famoso.
Credo che lui ricambiasse, ma non ci siamo mai messi insieme per via di Caitlin, insomma lei era la mia migliore amica e anche lei provava qualcosa per Lui e non mi andava di ferirla quindi decisi di farmi da parte per non creare problemi ed io e Justin decisimo di rimanere solo amici, infondo non eravamo ancora pronti a stare insieme.
Caitlin non lo sapeva cosa provavo per lui, sinceramente non me la sentivo nemmeno di dirglielo, non ne valeva la pena.
Poi arrivò il "grande" giorno: La partenza.
Avrei abbandonato quella che ormai era la mia casa, avrei abbandonato le mie abitudini, mi sarebbe mancato tutto di quella città.
E non sapevo nemmeno se sarei più tornata.
Fu un momento difficile ma sopratutto doloroso, insomma lasciare Caitlin, Chris, i genitori beadles Patty, Jeremy ma sopratutto Justin non fu facile ma fui costretta.
Salutai Chris che mi stampò un grosso bacio sulla guancia, abbracciai fortissimo Caitlin, fu uno degli abbracci più belli della mia vita.
Ed infine salutai i genitori di Justin e i Beadles, ma Justin non lo salutai, non me la sentivo. 
Sapevo che se l'avrei fatto mi sarebbe mancato e non ce l'avrei fatta a sopportare il dolore.
Mentre mi incamminavo verso la macchina però vidi Justin corrermi dietro, mi prese un braccio e mi sussurò nell'orecchio  -Daniela.. io.. io ..- non fece in tempo a terminare la frase che mia mamma mi chiamo' e mi disse che dovevamo partire perchè sennò avremmo perso l'aereo.
Lo guardai per l'ultima volta cercando di non far vedere che stavo per piangere e me ne andai, lui mi guardo' con una faccia triste e malinconica, sentivo che cercava i miei occhi, il mio cuore stava esplodendo, voleva piangere, sentivo che mi gridava e mi diceva -Daniela, vallo ad abbracciare, digli quello che provi per lui una volta per tutte- ma era tardi, la macchina partì e in un secondo mi passarano per la mente quelle parole -Daniela.. io.. io- 
Chissà cosa voleva dirmi? E se davvero gli importavo? quel pensiero mi torturo' per tutto il viaggio.
Insomma, lui è stato importante.
Era il mio migliore amico, anche se noi sapevamo bene che non era solo amicizia la nostra, ma non volevamo ammetterlo a noi stessi.
-Danii, tesoro! sono a casa.- era la voce di Claudia, la mia migliore amica di sempre.
Con la sua voce interruppe il flash black riportandomi ad oggi.
Ah, giusto.
Scusate, non mi sono ancora presentata.
Il mio nome è Daniela da come avrete capito, ed ora ho 15 anni.

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Capitolo 2
*** Capitolo n 2. Claudia, la migliore amica di sempre. ***


Capitolo n 2. Claudia, la migliore amica di sempre.
“Tesoro, mi sei mancata! Come stai?” 
“Bene, bene ho anche un sacco di novità da raccontarti e tu invece, come stai?”
“Ooh, davvero? Non vedo l'ora. Comunque abbastanza bene dai..”
“Successo qualcosa? Ti vedo un po' giù di morale..”
“Mah, no niente.. Non preoccuparti, le solite cose.”
“Mmh, ti conosco bene.. C'è di mezzo Justin, non è vero?” Dovete sapere che io a Claudia non riesco a nasconderle mai nulla perché tramite il mio sguardo riesce sempre a capirmi, è assurdo.
“Si..” Dissi senza esitare nemmeno un secondo.
“Cosa succede?”
“Mi manca, cioè ogni volta che penso al Canada mi viene in mente Lui, mi viene in mente a quanto eravamo felici insieme, mi ricordo di come con poche cose riuscivamo a divertirci, mi ricordo sopratutto quel suo magnifico sorriso ed i suoi meravigliosi occhi.
Mio dio, ogni volta che mi guardava mi scioglievo e diventavo rossa in viso.
Quando invece mi sorrideva riuscivo a sentire le farfalle nello stomaco, ti giuro, una sensazione bellissima. E poi mi ricordo ancora quel giorno, quel maledetto giorno, il nostro addio. Lui voleva dirmi qualcosa, insomma non credo mi abbia fermata così, nel bel mezzo della partenza per nulla..” Mi fermai e scoppiai in lacrime.
“Tesoro, ti capisco. passerà tutto, ne sono sicura, infondo tu sei innamorata di lui e si capisce anche da come ne parli e chissà che magari non lo è nemmeno lui.” Mi disse stringendomi più forte di prima.
“Ehi Dani, che ne dici se oggi andiamo a mangiare da mc? Almeno non stai qui chiusa a casa a deprimerti.”
“Sisi, certo. Cinque minuti e scendo.”
“Vabbene, ti aspetto fuori, muoviti però!”
“Tranquilla.”
Spalancai l'armadio presi una maglietta viola scollata dietro la schiena, un paio di pantaloncini corti neri e le superga viola come la maglia.
Mi misi un po' di mascara, la matita nera, sciolsi i capelli ed ero pronta.
Scesi giù e vidi Claudia parlare al telefono.
‘Si, vabbene amore, ora devo andare, ci sentiamo dopo.’ Disse e un attimo dopo buttò giù.
“Ma chi era al telefono?”
“Te l'avevo detto io che avevo un sacco di cose da raccontarti!” Scoppiammo in una risata.
Ci avviammo da mc quando ad un certo punto ci fermammo davanti ad un cartello pubblicitario che diceva -Selena Gomez e Justin Bieber sono stati sorpresi a New York in un negozio di dolci a scambiarsi tenerezze.- appena lessi il manifesto scoppiai in lacrime, cercai di trattenerle per non far vedere il mio dolore a Claudia, ma invano.
Com'era cambiato, insomma il suo aspetto fisico intendo. Non era più quel ragazzino che tanto ho amato con i capelli lunghi e quelle sue magliette un po' larghe. Stoppai i ricordi e ancora con le lacrime agl'occhi dissi “Insomma ha la ragazza..” Mi fermai.
Poi proseguii “Con questo non voglio dire che sia ingiusto, perché infondo sono passati due anni è anche ovvio che si sia rifatto la sua vita, ma insomma un po' di rispetto nei miei confronti no eh?”
“Dani su, non fare così. Hai bisogno di distrarti un po', avanti su andiamo” Mi disse incoraggiandomi.
“Hai ragione, forse sto esagerando.”
“Ma no, magari devi solo distrarti un po' e pensare ad altro.”
“Del tipo?”
“Del tipo che mi sono fidanzata e non vedo l'ora di fartelo conoscere.”
“Oddio, che bello! Sono stracontenta per te, non vedo l'ora di vederlo.”
“E lo vedrai presto, tanto è vero che stasera sta organizzando una festa in discoteca con dei suoi amici e mi ha invitato, ecco con chi parlavo prima al telefono.”
“Ah, divertiti allora.”
“Dani, guarda che verrai anche tu con me.”
“Cosa? Stai scherzando spero, non sono stata invitata!”
“Ma si invece, gliel'ho chiesto proprio oggi al telefono ed ha detto che per lui andava più che bene.”
“Okay, allora se è così, perfetto.”
“Sisi è così, ora sbrigati andiamo a mangiare e dopo andiamo in un negozio a comprare qualcosa per stasera, okay?”
“Vabbene.” 
Ci avviammo da mc.
Io mangiai davvero poco e niente, dopo quella notizia sinceramente mi era passata la fame, non facevo altro che pensare -Selena Gomez e Justin Bieber sono stati sorpresi a New York in un negozio di dolci a scambiarsi tenerezze.-
insomma, io l'amavo e lo amo tutt'ora, perché mi stava facendo questo? non si sarà già dimenticato di me? infondo credo di essere stata importante almeno un po' per lui, come si fa a dimenticarsi di una persona che è significata qualcosa nella tua vita? Tutti questi pensieri non fecero altro che assalirmi la testa, stavo diventando paranoica, BASTA.
Lui giustamente si è rifatto una vita, qui l'unica stupida innamorata sono io che non faccio altro che pensarlo.
Tornai nella realtà e vidi Claudia che mi guardava con la faccia perplessa.
“Ehi clody, cosa succede? Perché mi guardi così?” 
“E me lo chiedi? Non hai toccato cibo! Ed è mezz'ora che ti chiamo e non mi rispondi, non mi dai segni di vita, mi sto preoccupando seriamente, sicura di star bene?”
“Oddio, ti dico di sì! E la ragione per cui non ho toccato cibo è perché non ho fame, tutto qui. Tranquilla.”
“Vabbè, se lo dici tu.”
“Si, tranquilla dai. Hai finito di mangiare?”
“Si, andiamo?”
Annuii.
Uscimmo da mc ed andammo in un negozio molto conosciuto li in New Jersey: Brandy.
Comprammo di tutto e di più, ci mancava poco che Claudia lo svaligiasse hahah.
Una volta acquistato quello che ci serviva Claudia uscì dal negozio più che soddisfatta.
Si era comprata un vestitino corto fino alle ginocchia di color blu, una maglietta sbottonata davanti rosa con i jeans abbinati, due paia di reggiseni e un giubbotto color marroncino chiaro.
Io invece mi ero comprata una maglietta sbottonata come la sua solo di colore blu e un vestitino viola.
“Insomma mi hanno detto che hai comprato poca roba.” Le dico ridendo.
“Eh si, hai visto? Ahah.”
“Vabbene, ora possiamo andare no?”
“Sisi, andiamo dai, dobbiamo prepararci che tra tre ore c'è la festa.”
“Dai andiamo.”
Andammo di corsa a casa di Claudia passando di nuovo quel maledetto cartello, ma io feci finta di niente.
Non potevo continuare a soffrire per un ragazzo che non ricorda nemmeno la mia esistenza.
“Clody, aspetta che invio un messaggio a mia madre per dirle che stasera non sarò a casa e tornerò tardi.”
“Okay, dille che dopo la festa ci viene a riprendere mio padre e rimani a dormire da me.”
“Perfetto.”
E così feci.
‘Mamma, questa sera non torno a casa, vado ad una festa e poi resto a dormire a casa di Claudia. Okay?’
Mia mamma mi rispose dopo qualche minuto.
‘certo amore, ma fai attenzione. Un bacio.’
‘certo, stai tranquilla.’
“Okay, mamma ha detto che vabbene.” 
“Bene, perfetto. Dai entra.”
Entrai e la mamma di Claudia mi salutò con un sorriso stampato sulla faccia, ricambiai il sorriso e la risalutai.
“Ciao tesoro, da quanto tempo, come stai?”
“Ciao Deborah, tutto apposto grazie. Tu?”
“Anche io, grazie mille e tua mamma?”
“Anche lei tutto bene, ora sta lavorando. Ma fortunatamente ancora per poco, anche perché tra una settimana circa iniziano le vacanze e lei ha preso le ferie.”
“Ah e dove pensate di andare?”
“Non ne ho idea.” 
“Mamma, scusa ma ora noi dobbiamo andarci a preparare. Ci vediamo dopo, ciao.” Interruppe Claudia portandomi di sopra.
“Allora, cosa hai deciso di metterti stasera?” Mi chiese Claudia.
“Non ne ho idea, io optavo per la maglietta leggermente sbottonata che abbiamo comprato oggi o sennò un corpino, tu che dici?”
“Mmh, io pensavo a dei pantaloncini ed un top.”
“Potrebbe essere un'idea anche se è un pò esagerato a parer mio, poi fai tu.”
“No, hai ragione, allora credo che mi metterò le stesse cose tue.”
“Ahah, perfetto!”
Tra un quarto d'ora sarebbe passato il ragazzo di Claudia a prenderci e noi come al nostro solito dovevamo ancora truccarci.
Io decisi di andare sul classico: matita nera, eye liner nero e mascara.
Una volta truccata mi pettinai i capelli giusto per dargli l'effetto mosso ed ero pronta.
Claudia invece si mise mascara, ombretto nero sfumato con il bianco e matita nera.
Eravamo pronte, tutte e due vestite uguali, io con la maglietta leggermente sbottonata blu ed i jeans e lei con la maglietta uguale alla mia solo rosa ed i jeans identici.
Scendemmo le scale e Deborah ci riempì di complimenti.
“Ma come siete belle!” Ci disse con un sorridendo.
“Grazie Deborah” risposi ricambiando il sorriso.
Claudia si limitò a sorridere.
Sentimmo il clacson suonare, era sicuramente il ragazzo di Claudia.
“Divertitevi e fate attenzione, mi raccomando.” Ci disse infine Deborah.
Uscimmo chiudendoci la porta alle spalle e Claudia corse incontro al suo ragazzo dandogli un bacio a stampo.
Erano così teneri.
“Ricki lei è Daniela.” Disse Claudia indicandomi.
“Dani, lui è Riccardo.”
“Piacere.” Dicemmo in coro stringendoci la mano e montammo in macchina.
Claudia si era messa davanti vicino a Riccardo ed io dietro con le cuffiette e l'iPod.
Decisi di non intervenire nei loro discorsi, preferivo isolarmi ed ascoltare la musica.
“Dani allora? Non fare l'asociale com'è il tuo solito fare, avanti unisciti a noi.”
“Non preoccuparti per me, non fa niente.”
“Ma dai, su! Non fare così.” Disse Riccardo.
“Dico sul serio, non preoccupatevi per me, preferisco ascoltare la musica.”
“Come vuoi.” Disse Claudia con tono seccato.
Mi rimisi le cuffiette e partì 'never let you go'
Ma che diamine, ma perché mi perseguita? Perché anche quando non ci penso Justin è sempre nella mia testa? Perché non riesco a dimenticarlo? Ogni cosa mi ricorda lui. La sua voce mi arrivò al cuore facendomi venire i brividi. incominciai a piangere di nuovo, singhiozzando piano per non farmi sentire da Riccardo e Claudia.
Non ce la facevo più, mi mancava da morire.
Claudia si insospettì.
“Che succede Dani?”
“Niente.” risposi tirando su con il naso.
“Sicura?”
“Sisi.”
Fortunatamente era buio e non poteva vedere ne i miei occhi e ne il mio viso ricoperto di lacrime.
‘Speriamo non mi si sia sbavato il trucco.’ Pensai tra me e me.
Finalmente eravamo arrivati, Riccardo parcheggiò la macchina e scendemmo. (fortunatamente il trucco era apposto)
La musica era così forte che si sentiva da fuori.
“Oddio, non ci sarà troppa gente?” Dissi.
“Ma figurati!” Disse Riccardo.
Claudia era ansiosa, non vedeva l'ora di entrare e di ballare.
A me invece non è che importava granché sinceramente.
Entrammo e Claudia si fiondò subito in pista a ballare.
Mi fece cenno di venire ma a me non andava e le risposi di no.
“Daniela, sicura che non vuoi unirti a me e a Claudia?” Mi disse Riccardo.
“No, tranquilli davvero. Vi aspetto qui.”
Mentre li guardavo divertirsi come pazzi si avvicinò un ragazzo.
“Ciao, tu devi essere Daniela, giusto?”
“Ciao, si. Come fai a saperlo?”
“Eh, qui tutti parlano di te stasera, comunque piacere, Matteo.”
“In che senso scusa?”
“Mah niente, lascia stare. Tutto bene?”
“Si, grazie e tu?”
“Bene, bene. Ti va di andare a ballare?”
“No, mi dispiace. Sei gentile, ma non mi va.”
“Dai, non starai mica rifiutando il mio invito?”
“A quanto pare..”
“Ma lo sai cosa hai appena fatto? Guarda che io qui dentro sono il più desiderato.”
“E allora? Non mi interessa..”
“Era per farti sorridere..”
“Non sei affatto simpatico lo sai?” Dissi accennando un sorriso sarcastico.
“Vabbè dai, non cambiamo discorso, allora vuoi venire o no? Non farti trascinare.”
“Vabbene, se proprio insisti..”
“Si.”
Mi alzai dalla sedia ed entrai in pista.
Io e Claudia ci stavamo divertendo un sacco, quando ad un certo punto Matteo prende e cerca di baciarmi strusciandosi a me.
“Ma cosa fai? Ma sei scemo? Allontanati subito.”
“Dai bella, madonna. Non sarai un po’ troppo agitata? Calmati eh!”
“Ma cosa vuoi? Non ti azzardare a toccarmi mai più.”
Gli mollai uno schiaffo e me ne andai.
Claudia corse verso di me mentre Riccardo gli mollò un pugno, era ubriaco.
“Dani, Dani, fermati!”
“Fermarmi? E perché dovrei? Forse non hai visto quello che è successo.”
“Sisi, ho visto tutto. Vuoi tornare a casa?”
“Si, per favore.”
Claudia corse a chiamare Riccardo che ci accompagnò a casa.
“Scusa per averti rovinato la serata, non era mia intenzione.” Dissi a Riccardo.
“No, non devi scusarti, tranquilla.”
“Grazie mille.”
Entrammo a casa di Claudia esauste.
Quella fu una delle notti da dimenticare.

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Capitolo 3
*** Capitolo n 3. Just two days. ***


Capitolo n 3. Just two days.
Appena entrammo Deborah ci guardò stranita.
-Come mai siete già a casa? Non doveva venirvi a prendere papà?- disse rivolgendosi a Claudia.
-Sisi, solo che é successa una cosa..- 
-Oddio, non fatemi preoccupare, state bene?-
-Sisi, tranquilla, ti spiegherò un altro giorno, ora non è il caso. Andiamo a dormire, notte mamma-
-Okay, notte tesoro, notte Dani-
-Notte Deborah- dissi con un filo di voce.
Salimmo in camera e passammo tutta la nottata a parlare.
-Dani, svegliati che è tardi. Dobbiamo andare a scuola!-
-Oddio è vero, oggi è Lunedì- dissi mezza assonnata.
-Ecco appunto, alzati dai-
-Altri cinque minuti e poi giuro che mi alzo-
-Vabbene, ma vedi di sbrigarti- mi disse Claudia ansiosa.
-Ma cosa pretendi? Non è colpa mia se ieri siamo andate a dormire alle sei del mattino a furia di chiacchierare ahah-
-Ahah, mi mancavano le nostre chiacchierate serali- 
-Anche a me da morire-
-Vabbene ok, ora alzati dai!-
-Ecco! –
Ci alzammo e andammo a fare colazione al piano di sotto.
-Latte e cacao come il tuo solito?-  mi chiese.
-Si- risposi.
-Okay, ecco a te- mi porse la tazza.
-Thank you - le dissi scherzando.
-You’re welcome – scoppiammo a ridere.

-Dai clody, hai finito?-
-Sisi, Saliamo su e ci prepariamo?-
-Si, muoviamoci che sono le sette e venticinque e noi alle otto e un quarto dobbiamo stare a scuola!-
-Perfetto-
Ci preparammo.
Io mi misi una canottiera bianca, dei pantaloncini di jeans e le superga argentate.
Claudia invece si mise canotta verde i pantaloncini come i miei e le trainer bianche.
Ci truccammo mettendoci un filo di matita e un po’ di mascara ed eravamo pronte.
Scendemmo di sotto per prendere lo zaino e andammo a scuola.
-Dani, tutto ok?-
-Sisi, perché me lo chiedi?-
-No perché sai, ti è arrivato un messaggio e non te ne sei nemmeno resa conto-
-Ah davvero? Oddio pensavo fosse il tuo-
1 nuovo messaggio, Mamma.
‘Tesoro, tutto ok? Alla fine com'è andata ieri? Quando torni a casa io e tuo padre dobbiamo parlarti di una cosa importante. Un bacio.’
-Allora chi è?- mi chiese Claudia curiosa.
-E' mamma, dice che lei e papà devono parlarmi di una cosa-
-Mmh, sai di cosa si tratta?-
-No, sinceramente non ne ho la più pallida idea-
-Vabbè dai, aumentiamo il passo che stiamo in ritardo-
Corremmo per paura di far tardi, ma fortunatamente eravamo in tempo.
-Clody, intanto che tu entri io rispondo a mia mamma, vabbene?-
-Sisi, ma fai presto-
‘Mamma, non è tutto ok. Poi quando torno a casa ti racconto tutto.’
Dopo 2 minuti mi rispose.
‘Vabbene’
Corsi subito in classe. 
-Eccomi! Non ho fatto tardi vero?- dissi a Claudia.
-Nono, deve ancora entrare-
-Vabbene, ma dove ci mettiamo?-
-Ultimo banco infondo come al solito?-
-Perfetto-
Ci mettemmo sedute e la professoressa iniziò a parlare.
-Buongiorno ragazzi, come ben sapete questo vostro anno di liceo è quasi giunto al termine, tra non meno di 5 giorni inizieranno le vacanze e noi professori abbiamo deciso di farveli passare senza studiare e senza fare i compiti-
-Davvero?- disse una mia compagna di classe interrompendo la professoressa. 
-Si, abbiamo pensato di andare a fare una specie di 'gita' al mare, voi cosa ne pensate?-
-Noo, prof. dice sul serio?- chiese Giovanni.
-Certo, vi sembra che io sia una persona che scherza su queste cose?-
-No, ma certamente, ci mancherebbe altro prof.- rispose Giovanni.
-Allora, che ne dite? siete d'accordo?- chiese alla classe.
-Si- risposero tutti in coro.
-Vabbene, allora ha aggiudicato, ci andremo domani-
Tutti si misero a urlare per la felicità.
A me e a Claudia sinceramente non ci importava molto, infatti non sapevamo nemmeno se ci saremmo andate, tanto non la contavano come assenza.
-Che dici? Ci andiamo?- mi chiese Claudia.
-Mah boh, per me è indifferente tu che dici?- le risposi.
-Io non lo so, a questo punto preferisco uscire con Ricky no?-
-Si infatti-
-Vabbene allora che facciamo? Usciamo con lui ed i suoi amici?-
-Per me va più che bene!-
-Perfetto, allora gli mando subito un messaggio-
‘Ricky, senti tu hai da fare domani? Perchè io e Dani non andiamo a scuola che ne dici se ci vediamo insieme agli altri?’
-Che dici Dani, credi possa andar bene scritto così?-
-Sisi, va più che bene-
-Okay, allora glielo invio-
-Ragazzi, mi raccomando fatemi sapere chi ci sarà o no!- Concluse infine la prof.
Suonò la campanella, era ricreazione.
Scendemmo in giardino come è nostro solito fare.
-Danii, come stai?- mi disse Maria.
-Ehii! Tutto bene grazie e tu? Come va con Marco?-
-Anche io tutto bene, mah diciamo che ci siamo presi una pausa di riflessione, dice che le piace un'altra ma non mi ha detto chi è-
-Ah, mi dispiace, vabbè dai vedrai che si risolverà tutto!-
-Lo spero tanto, tu invece con i ragazzi come va?-
Avrei voluto risponderle ‘Una merda, c'è un ragazzo che amo e che si trova dall'altra parte del mondo, sicuramente si sarà anche dimenticato di me dato che ora sta con un'altra ragazza che non sono io’
-Mah, niente di che-
-Come niente di che? Ma dai Dani, tu sei una ragazza bellissima, possibile che non c'è nessuno che se ne accorge?- 
-Magari fosse così-
-Ma si che lo è! Fidati, non sanno cosa si perdono e secondo me prima o poi se ne renderanno conto. Vabbè senti Dani, ora devo tornare in classe che ho Matematica, sennò la prof. mi uccide, mi ha fatto piacere parlare con te, ci sentiamo. Un bacione-
-Vabbene, Ciao Maria, anche a me ha fatto piacere. A presto!- Le dissi salutandola e avviandomi da Claudia che era mezz'ora che stava al telefono.
‘Si Ricky, per noi va più che bene, allora ci vediamo domani! Un bacio’  disse attaccando il telefono.
-Che dice?- le chiesi.
-Niente, dice che i suoi amici sono tutti impegnati e che con lui verrà solo un ragazzo e mi ha chiesto se per noi andava bene e gli ho detto di si-
-Ah ok, perfetto!-
Risuonò la campanella della fine ricreazione e salimmo in classe.
Le altre ore le passiamo tutte chiacchierando perchè i prof. hanno ritenuto giusto farci riposare questi ultimi giorni dopo un anno di fatica.
Finita la scuola io tornai subito a casa perchè ero curiosa di sapere ciò che i miei genitori dovevano dirmi mentre invece Claudia andò a pranzo fuori con il suo ragazzo.
-Vabbè dai io scappo, ci sentiamo più tardi- le dissi.
-Si vabbene, poi fammi sapere cosa ti hanno detto!-
-Certo-
E me ne andai.

-Mamma, sono a casa!- urlai.
-Danii, finalmente! Allora, com'è andata ieri?-
-Lasciamo stare, c'era un ragazzo che voleva mettermi le mani addosso-
-Oddio tesoro, dimmi che ora stai bene-
-Sisi, ora si tranquilla. Gli ho tirato uno schiaffo in tempo-
-Oddio mio, ma perché non me l'hai detto prima?-
-Perchè non me la sentivo, ma ora sto benissimo, tanto non è successo nulla, fortunatamente-
-Menomale-
-Ma cosa volevate dirmi di così importante tu e Papà?-
-Allora, abbiamo deciso di passare le nostre vacanze in Canada!-
Alla parola 'Canada' e all'idea che avrei potuto rivedere Justin scoppiai a piangere.
-Tesoro, tutto bene?-
-Si..-
-Mmmh, non mi sembra, sei sicura?-
-Sisi, veramente- tirai su con il naso.
-Vabbene, mi fido-
-Ma dove staremo?- 
-Io pensavo a casa di Caitlin e Chris, che ne dici?-
-Oddio, dici sul serio?-
-Sisi, non sono mai stata così seria-
-Oddio, non ci credo- Iniziai a ridere con le lacrime agli occhi.
-Sei contenta?- mi chiese felice.
Sinceramente non tanto, insomma vedere Justin con Selena tutti i giorni, non ce l'avrei fatta. Non l'avrei sopportato. Ma rivedere Caitlin Chris che mi mancavano un sacco, non vedevo l’ora.
-Si!- accennai un falso sorriso.
-Perfetto!-
-Ma quando partiamo?-
-Dopo domani!-
-Cosa? Come mai?-
-Si, tanto ho parlato con la tua scuola e mi hanno detto che questi cinque giorni non farete nulla, quindi vale la pena approfittarne-
-Ah, vabbene. Ma papà e Francesco dove sono?-
-Papà è al lavoro,dovrebbe rientrare da poco, mentre tuo fratello è ancora a scuola-
-Ah e verrà con noi?-
-No, perché un amico l'ha invitato a stare con lui quest'estate -
-E voi?-
-E noi staremo lì solo il pomeriggio, poi ce ne andremo e torneremo più in là-
-Quindi starò da sola?-
-Si, ti divertirai- concluse in fine.
-Mamma, ora io salgo su in camera chiamo Claudia-
-Vabbene, ma non metterci molto che tra poco si mangia-
-Okay, l'avverto solo che dopodomani parto e poi scendo- dissi correndo in camera.

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Capitolo 4
*** Capitolo n 4. Domani l'avrei rivisto. ***


Capitolo n 4. Domani l'avrei rivisto.
‘Pronto, Dani sei tu?’
‘Clody, sisi sono io. Non puoi capire cosa é successo!’
‘Dimmi, sono curiosa. Approposito che ti hanno detto i tuoi alla fine?’
‘Eh, ti stavo giusto per parlare di quello.. indovina dove passerò le vacanze?’
‘Mmh, New York?’
‘Nono, macché. Prova ad indovinare..’
‘Barcellona, Parigi? Dove?’
‘Canada’
‘Cosa? scherzi Dani? oddio, sono troppo felice per te!’
‘Nono, sono serissima! ti rendi conto?’
‘Si, mi rendo conto, ma quando partite?’
‘Dopodomani’
‘Come mai? non finisci nemmeno scuola?’
‘No, perché mamma dice che ha parlato con la scuola e le hanno detto che potevamo partire perché in questi ultimi cinque giorni non ci faranno fare niente’
‘Menomale, non ce la facevo più a studiare!’
‘Ahah, seriamente!’
DANI E’ PRONTO A TAVOLA.
‘Clody senti, io ora devo andare, c'è mia mamma che mi chiama per pranzare, ci vediamo domani?’
‘Si, ti passo a prendere con Riccardo alle nove’
‘Ok, perfetto. Ciao!’
‘Ciao Dani’
E attaccai.
DANI!
Ripeté mamma.
-Eccomi- dissi dirigendomi verso la cucina.
-Allora, domani ci andate al mare tu e Claudia?- mi chiese mamma mentre mi mise il piatto sul tavolo.
-Sisi- 
-Ah, e a che ora vi vedete?- 
-Alle nove mi vengono a prendere-
-Bene- disse infine mamma.
Il resto del pranzo lo passammo ridendo e scherzando.
Dopo mangiato mi alzai e mi diressi verso camera mia.
Accesi un attimo il computer per vedere se c'erano novità su twitter, ma nulla.
Andai sul profilo di Justin che non seguivo e lessi un messaggio di venticinque secondi fa con scritto -Non ti immagini nemmeno quanto mi manchi- sarà riferito sicuramente a Selena pensai tra me e me.
Bah, spensi il computer e mi stesi sul letto, misi le cuffiette e mi isolai completamente fissando come una scema il tetto della mia camera.
Pensavo e ripensavo a come sarebbe stato rincontrare Justin. Non ero pronta, non me la sentivo.
Rivederlo dopo due anni che non si era fatto vivo mi faceva strano, di certo non avrei fatto io il primo passo, anche per questo non lo seguo su twitter. 
Cercai di non pensarci più di tanto e mi addormentai.
-Dani, tesoro. Svegliati è ora di cena-
Ora di cena? Pensai.
Ma quanto cavolo ho dormito? 
Mi alzai di scatto dal letto.
-Di già?- dissi.
-Si, hai dormito un bel pó- mi disse papà.
-Me ne sono accorta, ahah- dissi ridendo.
-Dai su, andiamo a cena- mi disse ridendo anche lui.
Scesi giù e cenai.

Finito di cenare risalii su in camera e mi misi un pó su facebook.
1 notifica.
La guardai ‘Daniiii, come stai? Mi manchi tanto, mi ha fatto tanto piacere parlare con te oggi, grazie.’ era Maria.
‘Cucciola! Anche tu mi manchi stratanto, dai che ci rivedremo sicuramente presto, un bacio.’  le risposi.
Dato che non avevo nulla da fare e di rimanere su facebook non valeva la pena, spensi il computer.
Presi il mio diario ed incominciai a scrivere qualcosa.
‘’Caro Diario,
sono sempre io, Dani. 
Avevo bisogno di informarti. tra due giorni parto per il Canada e rivedrò Justin, si, hai capito bene.
il ragazzo per cui ogni sera ti scrivo, il ragazzo per cui piango continuamente. Dai su che hai capito. Mi manca e questo tu lo sai meglio degl'altri, ma non ho voglia di rivederlo, non posso farcela. 
Oggi girovagando nel web ho trovato delle foto sue e di Selena in barca. Sono così felici insieme, lui la fa sentire speciale, con quei suoi modi che tanto amo e che ho sempre amato. Lui è davvero felice con lei ed è innamorato. Ce l'ha scritto negl'occhi e non si può negare. Ma ci sto male perché ho paura che per lei non sia così. Ormai sto incominciando ad accettarlo, devo farmene una ragione, non potremmo mai stare insieme, noi non ci apparteniamo. Spero che non lo faccia soffrire, chiedo solo questo. 
Infondo io non sono nessuno per lui, non posso intromettermi ne tanto meno giudicare senza sapere. 
Con questo ti lascio mio caro diario, a presto.
La tua Dani’’

Appena finii di scrivere mi scese una lacrime che bagnò la pagina del diario macchiandola. 
Decisi di andare a leggere le altre cose che scrissi un pó di tempo fa e trovai questa.
-21 agosto 2009.
‘’Caro Diario,
non ti immagini nemmeno come mi sento.
sto piangendo da ore ormai, precisamente da quando ho lasciato il Canada ed il mio cuore.
ti starai sicuramente chiedendo cosa c'entra ora il cuore, bene ora te lo spiego.
come ti avevo scritto settimane fa, era da un pó di tempo che io e Justin ci eravamo avvicinati, ricordi? ma avevamo concluso di rimanere solo amici per via di Caitlin. 
Ma poi lui oggi voleva dirmi qualcosa, mentre stavo per andarmene mi ha preso il braccio dicendomi qualcosa di cui ho capito solo l'inizio ma non la fine. qualcosa che era sicuramente importante sennò non mi avrebbe fermata se non lo era. 
Io non posso sopportare questa fottuta distanza che c'è tra di noi, già mi manca, se fosse per me prenderei l'aereo e andrei da lui senza pensarci due volte. 
Io lo amo caro diario, ecco perché il mio cuore è lì.
Me l'ha rubato e lo rivoglio indietro, mi appartiene.
Non è giusto, perché lui può avere il mio e io non posso avere il suo? io non lo farei mai soffrire, gli procurerei solo del bene, cercherei solo la felicità per lui.
Ma invece no, il destino ha voluto separarci e non riesco ad accettarlo. 
Io ho bisogno di lui, ho bisogno della sua risata, ho bisogno delle sue soffici mani che mi sfioravano il viso ogni mattina per svegliarmi, ho bisogno della sua dolce voce.
non ce la faccio più, ho gli occhi gonfi.
Ora devo lasciarti, ti scriverò presto, lo prometto.
Dani’’

Anche su questa pagina risiedevano delle lacrime di dolore, delle lacrime che gridavano il suo nome ma erano bloccate lì in quella pagina da ormai due anni.
E pensare che prima avrei fatto di tutto pur di tornare indietro. 
Mi vien da piangere sapendo che noi potevamo essere perfetti insieme ma nello stesso tempo eravamo sbagliati.
Continuai a sfogliare altre pagine e ne lessi una di cui non ne ero a conoscenza.
-18 agosto 2009.
‘’Ciao Dani, sono Justin.
So che non leggerai mai ciò che sto per scriverti e se lo leggerai magari sará troppo tardi, ma ho bisogno di scrivertelo.
Tu forse non ti rendi conto di quanto conti per me, sei davvero importante. mi trovo bene con te e sai benissimo che farei qualunque cosa pur di vederti felice. 
Sono giorni che sto provando a dirti una cosa ma non ci riesco, mi manca il coraggio e non vorrei che se te la dicessi cambiasse qualcosa tra noi, giuro non voglio perderti per nulla al mondo.
ma credo sia arrivato il momento, nella vita bisogna rischiare. 
Non importa come andrà a finire io devo dirtelo.
Justin.’’

Mi scesero più lacrime di prima.
Ma perché non me l'ha detto? Perché non si è accorto che anche per me era la stessa cosa, perché? 
Chiusi il diario e mi infilai sotto le coperte cercando di dormire, almeno avrei placato tutti i pensieri che mi stavano assalendo in questo istante.
Il giorno dopo mi svegliai alle 7 e mezza perché alle nove sarebbero passati Claudia e Riccardo a prendermi.
Scesi giù a fare colazione, mi feci una doccia veloce mi lavai i denti e mi diressi verso l'armadio per scegliere i vestiti da abbinare sopra il mio costume blu.
Mi misi una maglietta azzurra dell'abercrombie e dei jeans corti.
Presi il cellulare, la macchinetta, l'asciugamano e la crema.
Nel frattempo dato che erano ancora le 8 e mezza e mancava mezz'ora mi misi a guardare un pò di televisione.
Si fecero le 9.
Spensi tutto, presi la borsa e le chiavi ed uscii di casa.
-Daniiii, come stai?- Mi disse Claudia abbracciandomi.
-Ehii, bene grazie tu?-
-Tutto bene, andiamo?-
-Si, certo!-
-Aspetta.. Prima devo farti conoscere una persona-
-Okay-
-Maarco? Vieni?-
-Eccomi!-
Si avvicinò un ragazzo con i capelli biondi e gli occhi azzurri come l'oceano che mi strinse la mano.
-Piacere, Marco-
-Daniela, piacere mio-
-Vabbene, andiamo?- disse Claudia.
-Sisi- dissi - ma Riccardo, dov'è?-
-In macchina, ci sta aspettando-
-Ah okay, allora poso la borsa nel bagagliaio ed entro-
-Ok-
Posai la borsa ed entrai in macchina vicino a Marco.
-Allora? come va?- mi disse.
-Bene grazie, tu?-
-Mah, così e così-
-Come mai? c'è qualcosa che non va?-
-In realtà si...-
-Ah, ti va di parlarne?-
-Si certo, in pratica a scuola c'è una ragazza che mi piace solo che è fidanzata e non mi calcola proprio a volte ci scambiamo degli sguardi ma non gli interesso, si capisce da come mi guarda-
-Tu dici? secondo me un pò gli interessi, altrimenti non ti guarderebbe..-
-Lo sai che forse hai ragione? anche se non lo so...-
-Ma sì dai te lo dico io-
-Ahah, scusami allora!-
-Ahah -
-Tu invece?-
-Lasciamo stare per favore..-
-Ah scusa, non volevo chiedertelo- disse.
-No, ma figurati. non è per te più che altro sto cercando di non pensarci-
-Ti capisco, vabbè quando avrai bisogno di parlarne sappi che ci sono- mi sorrise
-Grazie mille- gli ricambiai il sorriso.
Finalmente eravamo arrivati a mare.
Scendemmo dalla macchina e prendemmo le borse.
-Ciao Dani, scusa se non ti ho salutato prima ma ero impegnato- mi disse Riccardo.
-Ahah ma tranquillo, l'avevo intuito-
Ci dirigemmo verso la spiaggia.
Era una giornata assolata rispetto agli altri giorni e c'erano un sacco di persone distese su quella sabbia calda a prendere il sole.
Misi l'asciugamano per terra e mi stesi.
-Danii, daii non deprimerti e vieni in acqua con noi è l'ultima giornata che stiamo insieme perché poi tu parti!- mi disse Claudia.
-Non me la sento, scusami.-
-Daii!-
-Forse più tardi, ora proprio non mi va-
-Vabbene, noi andiamo a largo. Torniamo tra un po', Marco anche rimane con te-
-Okay, fate con calma.-
E si tuffarono in acqua.
-Dani- Marco si avvicinò a me.
-Ehi- Sorrisi.
-Cos'hai?-
-Nulla, davvero non mi va di deprimerti con le mie stupide paranoie, non preoccuparti-
-Deprimermi? Ma cosa ti passa per la testa? Non mi deprimeresti affatto. Dai raccontami, sono tutto orecchie!- Mi disse sorridendo.
-Sicuro?-
-Certo! Sennò non te l'avrei chiesto-
Gliela raccontai tutta e scoppiai a piangere. Marco mi avvolse in un abbraccio.
-Ehi Dani, non preoccuparti. Ho capito tutto, stringimi più forte che puoi-
-Grazie- dissi singhiozzando.
-E di cosa? Figurati-
Mi alzai e mi diressi verso l'acqua.
-Senti, io vado a farmi un bagno vuoi venire?-
-Sisi, andiamo!-
Ci tuffammo e raggiungemmo Riccardo e Claudia che si stavano scambiando tenerezze in acqua.
-Eccovi, finalmente ce l'avete fatta!-
-Eh si- Disse marco ridendo.
La giornata era quasi finita e dovevo tornare a casa per preparare le valigie.
-Andiamo a casa?- Disse Riccardo.
-Si, io devo ancora fare le valigie per domani- Risposi.
-Okay, allora avviamoci alla macchina-
Presi la mia roba e la misi dietro la macchina di Riccardo.
Claudia e Marco si andarono a sciacquare al bagno in spiaggia per entrare in macchina. 
Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso casa.
Arrivammo a casa alle sei e mezza per via del traffico.
-Dani, come ti senti?-
-Meglio, grazie. Domani mi raccomando inviami un messaggio e fammi sapere com'è andata con lei-
-Ahah certo! Ci sentiamo- Mi disse Marco.
-Daniiii, mi mancherai un sacco! Mi raccomando, poi mi racconti. Ti chiamerò tutte le sere- mi disse Claudia.
-Anche tu Clody, dai ti chiamerò appena potrò, te lo prometto-
Ci abbracciammo fortissimo.
-Ti voglio bene- Mi disse.
-Anche io, tanto-
Salutai Riccardo ed entrai a casa.
-Amore eccoti! Ti aiuto a fare la valigia?- mi disse Mamma.
-Si, grazie sono stanchissima-
-Immagino, ti sei divertita?-
-Si, tanto-
-Questo è l’importante-
Misi dentro la valigia tutti i vestiti che avevo nell’armadio, tre mesi erano tanti e non potevo farne a meno.
Feci lo stesso con le scarpe.
-Ho finito- dissi esausta.
-Sicura di aver preso tutto?- disse mamma.
-Penso proprio di sì!- 
-Lo penso anche io, sei sempre la solita Dani- disse ridendo papà.
-Vabbene Dani, ora riposati che domani partiamo presto-
-Okay, buonanotte-
-Notte- dissero all'unisono.
Chiusero la porta.
Cercai di chiudere occhio ma non ci riuscii, si fecero le 2 di notte.
Presi il telefono e chiamai Claudia.
‘Pronto?’ mi disse con voce rauca.
L’avrò sicuramente svegliata pensai.
‘Ehi, sono io! Scusami se ti ho svegliata ma non riesco a dormire, sono troppo ansiosa’
‘Dani! Ma tranquilla, non preoccuparti, lo sai che puoi chiamarmi quando vuoi’
‘Grazie mille ed è per questo che ti adoro’ dissi ridendo abbassa voce.
‘Stupida! Ahah dai non pensarci e prendi sonno, scusami ma ora devo lasciarti che sono davvero stanca’
‘Okay, tranquilla ci sentiamo domani’
Attaccai e mi misi a scrivere sul diario.
Ore 03.00 di notte.
‘’Non riesco a dormire, diamine. Non posso farcela, sono sicura che domani morirò nel vederlo di nuovo. Non posso pensarci. Come faccio a dormire pensando che domani lo rivedrò dopo 2 anni? Magari non si ricorderà nemmeno chi sono, magari sono io che penso di essere stata importante per lui ma non contavo nulla e mi sono solo illusa. Non lo so, so solo che sono ancora qui distesa sul letto a guardare il soffitto e non riesco a prendere sonno. Dio mio, come dovrò comportarmi? Vabbè io vado, provo a prendere sonno e a cercare di dormire queste ultime due ore che mi sono rimaste.
Notte diario. ‘’

Lo chiusi e mi addormentai con mille pensieri e fantasie per la testa.
Domani l'avrei rivisto.

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Capitolo 5
*** Capitolo n 5. A new start. ***


Capitolo n 5. A new start.
Il mattino seguente mi svegliai stanchissima non avendo dormito per niente.
-Danii, sbrigati a vestirti intanto che noi carichiamo le valigie sennò non facciamo in tempo a prendere l’aereo- 
-Si ecco, ora mi alzo e mi preparo!-
Mi alzai dal letto aprii poco la serranda e mi diressi verso il bagno.
-Buongiorno scema- disse mio fratello che era più grande di me, aveva diciotto anni ma nonostante essi alcune volte era insopportabile realmente.
-Giorno- risposi senza dargli tanta importanza. 
Entrai in bagno mi guardai allo specchio e pensai ad oggi, era finalmente arrivato il momento non ci potevo credere.
Mi sciacquai la faccia con acqua fredda mi lavai i denti e ritornai in camera per prendere i vestiti che avevo già scelto.
Optai per qualcosa di semplice: una maglietta grigia un po’ scollata davanti, i leggins neri e le ballerine nere.
Ritornai in bagno mi sciolsi i capelli che avevo piastrato il giorno precedente me li pettinai ed infine mi misi un filo di matita nera il rimmel ed ero pronta.
Uscii dal bagno presi il cellulare e scesi giù.
-Mamma io sono pronta, andiamo?-
-Si, ecco dobbiamo prima accompagnare tuo fratello da Enrico e poi partiamo! Intanto se vuoi puoi sederti in macchina-
-Okay, vabbene-
Salii in macchina e mi misi le cuffiette alle orecchie isolandomi del tutto.
Accompagnammo mio fratello dal suo amico e ci dirigemmo all’aeroporto.
Per tutto il viaggio non feci altro che messaggiare con Claudia per non pensare.
‘Dani, sei arrivata?’
‘No, non ancora sono in viaggio per l’aeroporto’
‘Come ti senti?-
‘Male, anche se in questo istante sto cercando di non pensarci’
‘Ma che hai deciso di fare alla fine?’
‘Non ne ho idea, io credo che la cosa migliore sia ignorarlo, infondo è come se non ci fossimo mai conosciuti, lui ora ha la ragazza non posso intromettermi nella sua vita’
‘Bhè ma chi ti dice che lui non si sia dimenticato mai di te?’
‘Tutte cavolate, fidati. Vabbè senti ora ti lascio, siamo arrivati, dobbiamo fare il check-in ti chiamo quando sarò lì’
‘Vabbene, buon viaggio tesoro’
Misi il telefono in borsa e scesi dalla macchina.
-Dani prendi il tuo bagaglio che è nella macchina io intanto mi avvio per il check in- 
annuii, presi il bagaglio e lo trasportai con molta fatica all’interno dell’aeroporto. 

Salimmo sull’aereo, ero agitatissima, era la seconda volta che lo prendevo ma avevo paura lo stesso.

‘Gentili signori, siete pregati di allacciarvi le cinture perché l’aereo sta per atterrare’ 
La voce del signore mi svegliò, avevo dormito per tutto il viaggio.
-Dani, siamo arrivati!-
Mi alzai e scesi dall’aereo con la valigia tra le mani tremanti.
Dopo due anni ero di nuovo qui, riuscivo persino a percepire l'odore estivo, il venticello fresco mi sfiorò il viso scompigliandomi leggermente i capelli, adoravo quel vento.
-Ma ora dove andremo?- chiesi ai miei genitori.
-A casa dei Beadles a posare i bagagli e poi vediamo che fare a pranzo- 
Suonammo il campanello e si presentò la mamma di Caitlin e Chris alla porta con un sorriso a trentadue denti.
-Oddio, come ci siete mancati, entrate e posate le valigie- disse incredula di rivederci.
Io ho sempre adorato questa donna è sempre così raggiante da metterti allegria.
-Grazie mille Stephy!- disse mia madre.
-Ma grazie di cosa? Avanti entrate e fate come se foste a casa vostra-
Entrammo in casa chiudendoci la porta alle spalle.
-Allora come state? Com'è andato il viaggio?-
-Tutto bene, il viaggio è andato a meraviglia e voi?-
-Mah tutto bene. I ragazzi ora sono andati a fare una passeggiata con degli amici, dovrebbero rientrare a momenti-
-Ah, come stanno? È da tantissimo che non li vedo, chissà come si saranno fatti grandi!- disse mio padre accennando un piccolo sorriso.
-Eh, in effetti n'è passato molto di tempo, comunque stanno tutto bene, hanno fatto nuove amicizie qui al liceo e non hanno mai smesso di parlare di te Dani, soprattutto Caitlin, le sei mancata moltissimo e sono sicura che appena ti vedrà rimarrà contentissima-
Che cosa bellissima sapere che almeno loro non si erano dimenticati di me, che almeno la mia migliore amica non ha mai smesso di parlare di me, le parole di Stephy mi fecero sorridere ingenuamente, perché mi vennero in mente tutti i momenti passati insieme a Caitlin e non vedevo l'ora di riabbracciarla.
Nella conversazione non uscii il nome di Justin, chissà cosa era successo, anche perché era da tanto che non lo vedevo più con Chris anche sui siti dicevano dappertutto che c'era stato un diverbio, chissà per quale motivo, cercai di non pensarci troppo e di pensare ad altro, insomma mi trovavo in Canada, la mia città natale, la città in cui avevo sempre desiderato tornare e sto pensando ad un ragazzo che non merita nemmeno un secondo in più del mio tempo.

-Sentite ragazzi, che ne dite di rimanere a pranzo qui? A meno che non abbiate programmato qualcos'altro- disse Stephy interrompendo i miei pensieri.
-Nono, ma figurati, anzi stavamo giusto pensando dove andare e se per te non è un problema accettiamo molto volentieri la tua proposta- disse mamma sorridendo.
-Ma vi pare che è un problema? Se lo era non ve lo avrei nemmeno proposto-
Decisi di uscire nel frattempo che loro chiacchieravano e cucinavano, infondo non c'entravo nulla lì e preferivo che stessero un pó insieme per recuperare il tempo perso.
-Io esco, torno all'ora di pranzo, ci vediamo dopo, ciao!- dissi chiudendomi la porta alle spalle.

Girovagai senza una meta.
Ormai conoscevo le strade perfettamente come fossero le mie tasche, ci furono addirittura persone che mi riconobbero e mi salutarono nonostante il tempo passato, girai per negozi in cerca di qualcosa di carino, ma non trovai nulla e decisi di fermarmi ad un bar all'angolo.

-Buongiorno signorina, desidera?- Una ragazza dalla capigliatura bionda con gli occhi verdi color prato e dalla statura abbastanza alta mi si avvicinò con voce dolce.
-Buongiorno, una cioccolata calda per favore- le dissi accennando un sorriso.
Ricambiò il sorriso annuii e sgattaiolò via.
Nel frattempo che aspettavo la cioccolata calda mi squillò il cellulare, era Claudia.
‘Pronto?’ 
‘Pronto tesoro, sei arrivata?’
‘Sisi, ora mi sono fermata in un bar, non immagini nemmeno quanto mi è mancato il Canada, pensa che alcune persone mi hanno riconosciuta nonostante siano passati due anni’
‘Davvero?’
‘Sisi, non me lo sarei mai aspettata. Tu invece lì come va?’
‘Tutto bene, oggi era l'ultimo giorno di scuola finalmente, non abbiamo fatto nulla come al solito, abbiamo cazzeggiato tutto il giorno’
‘Mmh, novità?’
‘Mah, niente ho discusso con Riccardo, poi ti racconto che ora non ho molto credito, quando puoi chiamami tu, così parliamo un pó, ne ho bisogno’
‘Vabbene, ora attacco anche io, ci sentiamo presto, ciao’
‘Ciao’

Posai il telefono e la ragazza mi porse la cioccolata calda.

-Ecco a lei!- 
-Grazie mille- sorrisi e le diedi i soldi.
-Piacere, il mio nome è Melanie- mi porse la mano, era tenerissima.
-Piacere, Daniela- le strinsi la mano.
-Sei qui come turista?-
-No, diciamo che è una storia abbastanza lunga-
- Ho tutto il tempo che vuoi, che ne dici se ci andiamo a fare una passeggiata? Tanto ho finito di lavorare qui per oggi- accennò un sorriso.
-Vabbene- ricambiai.

Entrò nel bar, si tolse il grembiule e chiuse la porta.

-Insomma, da quant'è che vivi qui?-
-Beh, in pratica io sono nata qui e due anni fa mi sono trasferita in New Jersey per lavoro di mio padre e non ho più avuto modo e tempo di tornarci-
-Ah capisco, ma conosci qualcuno?-
-Si, diciamo la maggior parte delle persone- risi e lei si unii a me.
-In che senso?-
-Nel senso che ormai qui mi conoscono tutti e se mi vedono per strada mi salutano anche se sono passati due anni, sono tutti molto gentili e simpatici, tu invece vivi qui?-
-Si, ma mi ci sono trasferita da poco- 
Guardai l'ora, si erano fatte le due e sicuramente erano già rientrati tutti.
-Melanie, mi dispiace ma devo andarmene si è fatto tardi- dissi allungando il passo.
-Okay, ci vediamo in giro, è stato un piacere-
Corsi a più non posso quando finalmente arrivai a casa.
-Dani, ma dov'eri finita?- mi chiese Stephy preoccupata.
-Scusami tantissimo, mi ero andata a fare un giro e non ho fatto caso all'orario- dissi ancora con il fiatone.
-Tranquilla, non preoccuparti, se vuoi salire su per riporre i bagagli o per darti una sistemata la tua camera è la seconda infondo a destra, c'è anche una sorpresa per te- disse con il sorriso sotto i baffi.
Non mi piaceva affatto quel sorriso, chissà cosa intendeva per sorpresa.

*Flashback.
-Dani, seguimi ho una sorpresa per te mi raccomando non aprire gli occhi- mi disse Justin ridendo di gusto.
-Vabbene, mi fido di te- dissi aggrappandomi al suo petto.
-Tranquilla- disse sorridendomi.
Mi fece fare due o tre passi e finalmente mi tolse le mani davanti agli occhi.
Non potevo credere ai miei occhi, mi aveva regalato un mazzo di fiori rossi e dei cioccolatini, sapeva che andavo matta sia per i fiori che per i cioccolatini. 
C'era anche una lettera, l'aprii delicatamente per paura di romperla.
-Questi sono per te, volevo semplicemente dimostrarti quanto bene ti voglio, non dimenticarlo mai.
-Justin.* 


Possibile che ogni santa volta mi devono venire in mente flashback su di lui? Devo dimenticarlo, diamine.
Pensai tra me e me salendo le scale.

Il corridoio era tutto cupo andai infondo alla camera a destra come mi aveva detto Stephy e aprii piano piano la porta.
-Sorpresa!- disse Caitlin correndo verso di me a braccia aperte.
Sprizzava di felicità da tutti i pori, si vedeva quanto ci teneva a me.
-Caaait!- Urlai di gioia anche io, quanto mi era mancata.
-Mi sei mancata tantissimo Dani, non posso crederci che dopo tanto tempo siamo qui insieme- disse abbracciandomi il più forte possibile.
-Anche tu mi sei mancata, non immagini nemmeno quanto!- posai la valigia.
-Ho stratante cose da raccontarti, penso che stanotte non dormiremo per quante cose ci diremo, come ai vecchi tempi, ricordi i nostri pigiama party?-
-Assolutamente si, anche io devo raccontarti tantissime cose. Come dimenticarsi dei nostri pigiama party? Erano meravigliosi, stavamo sveglie fino alle sei del mattino per poi svegliarci alle nove-
-Ahah esattamente e la notte giravamo per tutta casa, soprattutto in salotto che era il nostro 'punto di riconciliazione' con Chris, Chaz, Ryan e Justin- 
Non ci potevo credere, l'aveva appena nominato, mi sentii come una scaglia che mi trafisse il cuore e abbassai lo sguardo nel momento in cui lo pronunciò.
-Che hai Dani? Ho detto qualcosa di strano?- Incredibile, neanche a Caitlin potevo nascondere nulla che automaticamente se ne accorgeva, magari lei nemmeno ci ha fatto caso nell'averlo pronunciato, magari per lei è una cosa normalissima, ma per me no, non lo è, infondo ci sono stata malissimo per due anni e ci sto male tutt'ora anche se mi autoconvinco del contrario.
-Fammi indovinare, è per via di Justin?-
RAGAZZE, È PRONTO A TAVOLA! 
La voce della mamma di Caitlin interruppe la nostra conversazione.
-Dani, non te la caverai così facilmente con me, stasera mi spieghi tutto per filo e per segno- mi disse sorridendomi e riabbracciandomi.
Annuii ricambiando il sorriso, infondo lei era la mia migliore amica, ne abbiamo passate tante insieme e gliel'avrei raccontato anche perché non le avrei nascosto nulla ed ora avremmo ricominciato tutto da capo.
Scendemmo le scale dirigendoci verso la cucina.
-Ma Chris?- chiesi stranita di non averlo ancora visto dato che quando si parla di mangiare lui è sempre il primo che si catapulta a tavola.
-È a casa di amici, dovrebbe rientrare nel pomeriggio- disse Stephy servendomi la porzione di pasta.
Mi sedetti al mio posto ed iniziai a mangiare.
-Allora ragazze, oggi pomeriggio avete intenzione di uscire?- Ci chiese Stephy mandando giù un pò di pasta.
-Veramente, io credo di...- non feci in tempo a finire la frase che Caitlin mi interruppe.
-Noi pensavamo di andare a fare una passeggiata- mi fulminò con lo sguardo mandando giù un sorso d'acqua.
-Perfetto allora, divertitevi!- 
Finito di mangiare io e Caitlin ci alzammo da tavola sparecchiando le nostre cose e ci dirigemmo su in camera.
-Ma perché non mi hai fatto finire di parlare?- 
-Perchè so cosa stavi per dire e non mi va che tu rimanga a casa da sola a deprimerti, devi distrarti e io ti aiuterò- disse sorridendo.
-Vabbene- dissi ridendo.
Ci sistemammo solo un pò il trucco e scendemmo giù.
-Mamma, noi stiamo uscendo ci vediamo stasera- disse Caitlin chiudendosi la porta alle nostre spalle.
-Allora, dove vuoi andare?- mi chiese.
-Per me è uguale, non ci sono problemi-
-Bene, allora ti porto a conoscere alcune mie amiche, che dici?-
-Vabbene- 
Passeggiammo per le vie del Canada spensierate, come ai vecchi tempi, mi era mancata un sacco la nostra amicizia e queste nostre uscite, ne avevo proprio bisogno.
-Eccoci arrivate, questa è casa di Christal- disse guardando verso il portone.
Salimmo le scale perché tanto era al secondo piano.
Bussammo alla porta e ci venne ad aprire una donna che ci fece cenno di entrare, era la mamma di Christal.
-Prego, accomodatevi, Christal è in camera sua- disse la signora.
-Vabbene, grazie mille- rispose Caitlin sorridendole.
-Caitlin!- disse Christal.
-Chri, lei è Daniela-
-Piacere, io sono Christal- mi disse porgendomi la mano.
-Piacere mio- gliela strinsi.
-Senti Chri, sei libera? Perché io e Dani avevamo intenzione di uscire, volevo farle conoscere le altre-
-Certo che si! Se mi aspettate mi sistemo al volo e andiamo-
Si cambiò i vestiti che indossava e scendemmo giù.
Andammo al parco lì vicino e Caitlin mi fece conoscere le sue amiche che erano tutte gentilissime, tra di loro c'era anche Melanie che era amica sua.
-Melanie!- dissi sorridendo.
-Dani, conosci Caitlin?- 
-Certo, siamo amiche da tantissimo tempo- 
-Oddio, mica me l'avevi detto oggi!- disse ridendo.
-Non pensavo la conoscessi-
-Voi vi conoscete già?- chiese Caitlin perplessa.
-Si, ci siamo conosciute oggi al bar dove lavoro, era venuta a prendere una cioccolata calda- rispose Melanie.
-Ah, ecco perché avevi fatto tardi, ahah- disse Caitlin.
-Ahah, esattamente!- risposi.
Passammo tutto il pomeriggio a chiacchierare e a ridere insieme anche alle altre, solo che si era fatto tardi e dovevamo rientrare a casa altrimenti Stephy si sarebbe preoccupata.
-Vabbè ragazze, io e Dani rientriamo, ci vediamo domani?- 
-Vabbene, ciao ragazze- 
Salutammo tutte e ci avviammo.
-Eccovi, Dani i tuoi stanno partendo, sono fuori che vogliono salutarti- disse Stephy.
-Okay, li vado a salutare e poi salgo su da te- dissi a Caitlin.
-Ciao Dani, mi raccomando divertiti, ti vogliamo bene!- dissero mamma e papà.
-Certo, vi chiamerò qualche volta, vi voglio bene anche io- li abbracciai e se ne andarono.
Salii su in camera.
-Dani, c'è una persona che vuole vederti- disse Caitlin.
-Dimmi che non è lui!- dissi entrando piano nella stanza.
-Dani!- sentii urlare fortissimo, era l'unico che urlava in questo modo, come potevo non riconoscerlo? Era Christian. Dio santo, quanto mi era mancato anche lui.
-Chris! Mi sei mancato tanto, sei cambiato un sacco- dissi abbracciandolo.
-Visto? Sono diventato più bello vero?- disse ridacchiando.
-Troppo- dissi scherzando.
-Chriis! Sei sempre il solito, ahah- disse Caitlin.
-Allora, che mi racconti?- 
-Niente, le solite cose. Tu invece? Novità?-
-Si, sono fidanzato!-
-Oh, davvero?- 
-Sisi, ormai è quasi un mese che stiamo insieme-
-Sono contenta per te- dissi accennando un sorriso.
-Grazie- ricambiò.
Dovete sapere che Chris un pò di tempo fa aveva una piccola cotta per me, ma sapeva che io non provavo nulla per lui e non riuscivo a vederlo più di un amico, poi lui era l'unico a conoscenza del fatto di Justin, solo lui sapeva che mi piaceva ma non sapeva tutta la storia.
-Vabbene, cosa facciamo?- chiese Caitlin per cambiare discorso.
-Non lo so, so solo che stasera stranamente non ho fame- disse Chris.
-Sinceramente nemmeno io- dissi.
-Bene, allora niente cena anche perché faremo la nottata quindi sicuramente mangeremo qualche schifezza, se mi aspettate dico a mamma di non preparare per noi e prendo da mangiare-
Io e Chris annuimmo.
-Dani, ti vedo un pó strana, hai voglia di parlarne?- mi chiese Chris.
-No, tranquillo non ho niente- cercavo di mentirgli, non avevo voglia di parlargliene, almeno non ora.
-Sicura?-
-Sisi- feci un sorriso finto.
-Eccomi!- disse Caitlin chiudendo la porta.
-Allora Dani, io e te abbiamo un discorso in sospeso- disse Caitlin sorridendo.
Speravo se lo fosse dimenticata.
-Che discorso?- chiese Chris curioso.
-Nulla, riguarda Justin- pronunciare il suo nome mi faceva strano, tutto d'un tratto la pancia iniziò a brontolare.
-Ah ecco che avevi prima- disse Chris vedendomi cambiare sguardo nel pronunciare il suo nome.
-Esatto- dissi, non volevo più nascondergli nulla, perché farlo? Loro erano miei amici e mi avrebbero aiutata ad affrontare questa cosa, non potevo più tenermela dentro, dovevo liberarmi, così gli spiegai tutto, per filo e per segno.
-Dani, mi dispiace tantissimo, ora capisco perché Justin quando tu partisti era così triste- disse Caitlin.
-Lui ci parlava sempre di te e di come gli mancavi, ma non ci raccontò tutto quello che era successo- proseguii Chris.
Un momento, lui parlava di me? 
-Parlava di me?- chiesi incredula.
-Si, ogni santa volta, ormai in ogni suo discorso c'eri sempre tu, non la smetteva mai, tanto è vero che una volta gli chiesi se gli piacevi e lui cambiò discorso- disse Chris.
-Ma tu Caitlin non stavi con lui?-
-Ma no, ci eravamo lasciati già da un pò di tempo- disse.
-Oddio, non ci credo, V-veramente?- iniziai a balbettare, le lacrime stavano per scendere ma guardai in alto per cercare di farle rientrare dentro.
-Si, altrimenti non gli avrei dato consigli con te, lui mi chiedeva se tu gli piacevi, ma io non sapendolo gli ho sempre detto di no, infatti lui ci rimase male anche se mi disse che doveva dirti qualcosa di importante e l'avrebbe fatto al più presto- 
-Anche a me e gli altri chiedeva di te, ci chiedeva dei consigli ma noi lo prendevamo sempre in giro perché non trovava mai l'occasione giusta per dirti questa cosa- aggiunse Christian.
-Ma non avevate litigato voi?- chiesi.
-No, sono tutte bufale che hanno messo in giro ora che lui è famoso, in realtà ci siamo allontanati, questo si ma che abbiamo litigato no- disse Chris.
-E ora dov'è?- 
-In questo momento è a New York con la Gomez, torna domani- 
Una lacrima mi rigò il volto, lui ora si era rifatto una vita, non erano solo gossip e cose varie lui è fidanzato mentre io sono qui a piangermi addosso, non potevo più andare avanti così.
-Con la Gomez- specificai.
-Vieni qui- mi disse Caitlin abbracciandomi, quanto ne avevo bisogno, avevo proprio bisogno del suo abbraccio in quel momento, non ce la facevo più e scoppiai a piangere su di lei, era più forte di me, Chris mi accarezzò i capelli.
-Non ce la faccio più Caitlin, sono due anni che sono così, sono due anni che mi auto convinco di non pensarci pur essendo il mio primo pensiero la mattina e l'ultimo la notte, mi sta lacerando il cuore, a lui non è mai importato nulla di me, lui si è rifatto una vita nonostante parlasse sempre di me, diceva di tenerci a me ma non è venuto, non si è più fatto sentire, devo dimenticarlo, è finta, da oggi in poi non ci penserò più, veramente- dissi tra un singhiozzo e l'altro.
-Noi non possiamo sapere cosa c'è realmente tra di loro e non possiamo neanche dirtelo perché è tanto che non lo vediamo e non ci abbiamo più parlato, ma stanne certa che tu vali molto più di lei e lui lo capirà- mi disse Chris sorridendo.
Tra due chiacchiere e altre ci addormentammo.
Questo era un nuovo inizio.

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Capitolo 6
*** Capitolo n 6. Time changes things. ***


Capitolo n 6. Time changes things.
*bip bip bip* il suono assordante della sveglia mi svegliò.
Mi alzai lentamente dal letto e mi stropicciai gli occhi ancora un pò gonfi per la sera precedente e mi recai in bagno.
Erano le dieci e mezza e non avevo voglia di fare nulla.
Mi spogliai e mi feci una doccia rinfrescante al volo. 
Tornai in camera in biancheria intima e decisi cosa mettermi.
Optai per un qualcosa di semplice: maglietta stretta a maniche corte nera e pantaloncini di jeans molto corti.
Entrai di nuovo in bagno per truccarmi, mi sistemai i miei lunghi capelli castano chiaro che lasciai sciolti lungo le spalle ed infine scesi giù a fare colazione.
-Buongiorno dormigliona, ce l'hai fatta a svegliarti- una voce proveniente dal divano mi parlò, era Chris.
Lui era solito a svegliarsi molto presto e mi riteneva dormigliona per questo.
-Hei- gli sorrisi mentre versavo del latte nella tazza.
-Allora come stai oggi?- mi chiese alzandosi dal divano e sedendosi sullo sgabello difronte a me.
-Molto meglio grazie- risposi abbozzando un sorriso.
-Bhè allora, che facciamo oggi?- continuai poi mentre sorseggiavo il latte freddo.
-Avevo intenzione di uscire con Ryan e Chaz, se vuoi sei la benvenuta- sogghignò.
-Per me non ci sono problemi, ma Caitlin?- gli chiesi perplessa.
-È uscita con il ragazzo stamattina presto, mi ha lasciato detto di dirti che tornava verso il tardi e che questo pomeriggio non potevate fare nulla- 
-Quindi sei per forza costretta ad accettare la mia proposta- continuò.
Lo guardai per un secondo e accettai.
Infondo non avevo nulla di meglio da fare, poi era da tanto che non li vedevo.
-Allora ci vediamo alle tre e mezza da Chaz, mi raccomando puntuale- Annuii e misi la tazza nella lavastoviglie.
Salii su in camera e accesi il computer.
Entrai su facebook, una notifica.
L'aprii.
'ciao tesoro, sapevo che saresti sparita di nuovo. appena leggi questo messaggio chiamami è importante.' era Claudia. 
Non potevo chiamarla, avevo finito i soldi e non so quando avrei fatto la ricarica quindi le risposi 'hei tesoro, perdonami ma non ho credito. non so quando mi faccio la ricarica, scrivimi tutto per posta.' e successivamente non essendoci nulla di nuovo lo spensi. Andai su twitter e nulla nemmeno lì. Nessuna menzione, nessun nuovo follower, nessun messaggio.
Annoiata chiusi il computer e mi stesi sul letto a fissare il soffitto.
I pensieri si stavano impossessando di me e non potevo lasciare che ciò accadesse quindi mi diressi al bagno e mi sciacquai il viso per cercare di scacciarli.
Avevo deciso di iniziare una nuova vita, giusto? E così doveva essere. Avevo già sofferto abbastanza per i miei gusti e non avevo intenzione di soffrire ancora di più.
Il vibrare del mio telefono interruppe definitivamente ogni pensiero.
Un nuovo messaggio:Clody.
'Dani, ho una notizia importante riguardante...impossibile visualizzare tutto il contenuto' Merda, quanto odiavo il blackberry a volte.
Quando il messaggio è troppo lungo non me lo fa leggere tutto. E ora? Non posso nemmeno ricontattarla, chissà cosa aveva da dirmi. Bah, sicuramente qualcosa riguardante Riccardo.
Presi il telefono e lessi l'ora '15.00'.
Tra mezz'ora sarei dovuta stare da Chaz.
Mi diressi verso il bagno e passai giusto un pò di matita leggera e mascara. 
Aprii l'armadio e cercai qualcosa da mettermi.
Alla fine decisi:top bianco, calze nere pantaloncini di jeans e superga bianche. 
Presi la borsa e il cellulare e scesi giù. '15.20' dovevo muovermi altrimenti sarei arrivata tardi come il mio solito.
La casa era vuota, Chris sicuramente sarà già là da tempo pensai.
Spensi tutte le luci e mi chiusi la porta alle spalle.
Faceva un caldo da morire. Mi era mancato questo caldo afoso del Canada d'estate.
Mi recai verso casa sua che più o meno distava dieci minuti da quella di Chris.
Mi lasciai scompigliare i capelli da quel fresco venticello in contrasto al caldo che invadeva tutta l'aria.
Continuai a camminare per altri due e tre metri quando finalmente arrivai.
*din don* 
Nessuno mi rispose. Vidi l’orario sul cellulare ’15.40’ ero in ritardo di dieci minuti.
Sicuramente saranno già usciti.
Feci per andarmene quando il portone si aprì.
Spalancai il portone per poi chiuderlo subito alle mie spalle.
Entrai lasciandomi avvolgere da una strano profumo che conoscevo troppo bene.
Non feci nemmeno in tempo a chiudere la porta che poco dopo sbatté.
Mi guardai intorno non trovando nessuno nel salotto.
'Chaz, Ryan, Chris. Dove siete?' urlai.
Sentii un rumore provenire da sopra. 
Con molta cautela ed un pò di paura salii le scale.
'Dai ragazzi, so che siete qui.' mi avvicinai ad una porta semi aperta presi un respiro profondo e l'aprii.
No, non potevo credere ai miei occhi, non poteva essere davvero lui.
Mio dio, sentivo il cuore che perse un battito, poi un altro e un altro ancora.
Mi sentivo morire.
Perché? Perché mi ero fatta convincere da Chris a venire qui?
Chiusi la porta con le lacrime agl'occhi e fuggii via. Non ci potevo credere.
Justin in quella camera a baciarsi la Gomez.
Il mio cuore andò in mille pezzi.
Scesi le scale il più veloce possibile per cercare di raggiungere la porta e tornarmene a casa.
Corsi cercando di cancellare dalla mente ciò che avevo appena visto.
Corsi in cerca di un rifugio.
Corsi in cerca di una via di scampo.
Finché finalmente non arrivai a casa.
Salii le scale velocemente ignorando tutti.
'Dani, che è successo?' mi chiese Cait che era sul divano con il ragazzo preoccupata.
La ignorai.
Non avevo voglia di parlare con nessuno.
Corsi in camera e chiusi la porta alle mie spalle.
Mi buttai sul letto stringendo il cuscino forte al mio petto.
 Piansi ancora di più.
Avevo bisogno di sfogarmi.
Cercai di soffocare le lacrime che mi scorrevano violentemente sul volto. 


È proprio vero che il tempo cambia le cose.





Spazio autrice.
Ciao meraviglie, vi chiedo scusa se non ho più aggiornato, ma in questi ultimi mesi ho avuto tanto da fare.
Prometto che non accadrà più. 
Dani 

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Capitolo 7
*** Capitolo n 7. Amare qualcuno significa godere della sua felicità, anche se quella felicità non sei tu. ***


Capitolo n 7. Amare qualcuno significa godere della sua felicità, anche se quella felicità non sei tu.
Dani, che succede? Posso entrare?” Caitlin urlò dall’altra parte della stanza.
Senti, per favore Caitlin, non ho voglia di parlare con nessuno, ti chiedo di lasciarmi sola.
No, non me ne andrò fin quando non mi dici cos’hai questo era un altro dei tanti motivi per cui l’amavo, non si faceva intimorire da un mio ‘no’ perché sapeva benissimo che proprio in questi momenti avevo un forte bisogno di lei anche se non lo ammettevo.
Allora?”Continuò.
Entra, è aperta. Dissi.
Aprì la porta lentamente e si fiondò sul letto accanto a me.

E’ tornato. buttai fuori senza nemmeno aspettare che lei spiccicasse parola, avevo bisogno di sfogarmi e non mi importava nulla in questo momento.
L’hai saputo? disse silenziosamente quasi come se non volesse farsi sentire.
Tu sapevi che sarebbe tornato e non me l’hai detto?” Chiesi allibita dalla sua domanda.
No, l’ho scoperto stamattina da Christian, nemmeno io ne sapevo nulla. Christian mi ha detto esplicitamente che non dovevo parlarne con te perché ci avrebbe pensato lui e così ho fatto.
Ah sì certo, perché trovarlo sul letto di casa di Chaz che limona con la Gomez è un bel modo di parlarmene. Mh, interessante.” Dissi morendomi il labbro inferiore cercando di trattenermi le lacrime che volevano fuoriuscire dal mio viso.
Non ci credo, è venuto con la Gomez?
A quanto pare..” Sentimmo bussare la porta della stanza.
Possiamo entrare?” Bene, ci mancavano solo loro. Christian, Chaz e Ryan.
Cosa volete? Mi è bastata la bellissima sorpresa che mi avete fatto trovare senza dirmi nulla, complimenti.” Urlai più furiosa che mai.
Se ci lasci spiegare magari.
Non mi interessa nulla, okay? Va bene così, dovevo aspettarmelo
A quanto pare sembravano non aver recepito il mio messaggio ed entrarono comunque senza che gli dessi il permesso sedendosi anche loro sul mio letto.
No ma dico, comodo?!

Possiamo parlarti o ci mangi? disse Ryan sghignazzando.
Dato che insistete così tanto, ditemi, basta che sia qualcosa di convincente. Dissi ridacchiando. Infondo loro non c’entravano nulla, non volevo metterli in mezzo tra me e Justin. Loro volevano solo aiutarmi, non l’avrebbero mai fatto apposta sapendo tutto ciò che ho passato.
Ride, Dani ride! disse quel coglione di Chaz.
Cretino.” Dissi dandogli un pugnetto sulla spalla.
Dai, siate seri per una volta. Disse Caitlin facendoli zittire tutti.
Allora, in poche parole Justin ha saputo della tua vacanza qui in Canada e si è subito precipitato qui, voleva v.. Ryan zittì Christian dandogli una gomitata nello stomaco.
Emh, voleva venire a prendersi una feria dal lavoro ed ha optato per il Canada! Proseguì Christian mentre gli altri due si misero una mano in fronte.
Okay, sinceramente? Non me ne frega di quello che voleva fare, non si spiega comunque cosa ci faceva Selena sonounaventosa Gomez attaccata a Bieber nella camera di Chaz dove avevamo appuntamento. Ed era vero, loro sapevano che sarei dovuta venire, perché non si erano fatti trovare? Perché hanno lasciato che io entrassi in quella stanza dove Bieber stava trescando con la sua ragazza?
Se magari mi fai finire signorina! Annuii facendogli cenno di proseguire, non avevo voglia di parlare.
Nemmeno lui sapeva di Selena. Lui stava seduto sul letto ad aspettare che noi ritornassimo dal bagno! Infatti gli abbiamo detto di aprirti nel caso citofonassi, ma non si aspettava che citofonasse anche lei e così sotto ricatto è stato obbligato a lasciare la porta della camera aperta…
Non capisco, la Gomez ha ricattato Justin di lasciare la porta della stanza aperta per farmi vedere come si baciavano? Ma che senso ha? Secondo me c’era qualcosa sotto.
E Justin ha accettato?” Chiesi sull’orlo di una crisi di pianto.
Sì, ma… Non lo lasciai finire, aveva già detto abbastanza.
Senti, lasciate stare okay? Ne ho abbastanza, non importa, quel che è fatto è fatto, non mi interessa, infondo non vedo nemmeno a cosa mi servano tutte queste spiegazioni, io e Justin non stiamo insieme e può fare ciò che vuole. Voglio solo la sua felicità e se per lui Selena Gomez è la sua felicità ben mi sta. Ora per favore uscite, ho bisogno di stare da sola. Dissi.
Ma Dani, tu non capisci. Comunque se è questo che vuoi va bene, stasera noi andiamo in discoteca se ne hai voglia alle nove e mezza ti veniamo a bussare in camera. Non mi lasciarono nemmeno rispondere che fuggirono via lasciandomi lì su quel letto a fissare il vuoto.
Forse era questo ciò che dovevo fare. Superare la cosa ignorandolo. Dovevo farmene una ragione: era finito tutto. Non eravamo più niente e quel gesto me ne ha dato la prova. Dovevo ricominciare a vivere, conoscere nuova gente, nuovi volti, nuovi caratteri. Dovevo rifarmi una vita senza di lui. Com’è che si dice?
 ‘Amare qualcuno significa godere della sua felicità, anche se quella felicità non sei tu.’
 Bene, era quello che avrei dovuto fare. Lui era felice no e avrei dovuto esserlo anch’io.
 E allora perché mi ostinavo a pensarlo e a giustificare ogni singola cosa che faceva? Aveva sbagliato. Ma cosa dico? Sono io che sto sbagliando alla grande, lui non ha fatto niente di male, si è ricreato una vita ed è felice, quello che dovrei fare anch’io. Era davvero questo che volevo? Dimenticarlo e cancellarlo per sempre dalla mia vita? Forse.




Salve splendori.
Sono tornata jythjs.
Mi scuso di nuovo ma la scuola mi ha tenuto impegnata fino all'ultimo purtroppo.
Ma adesso prometto che aggiornerò ogni giorno solo se mi fate vedere che ci siete ancora e se mi lasciate qualche recensione. 
Parlando del capitolo: innanzitutto spero che vi sia piaciuto e poi volevo anticiparvi che da adesso in poi le cose cambieranno e si faranno sempre più interessanti.
Non posso dirvi di più altrimenti rovinerei tutto, ahahah. (:
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacione,
-Dani.

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Capitolo 8
*** Capitolo n 8. “Chi sei? E cosa vuoi da me?” ***


Capitolo n 8. “Chi sei? E cosa vuoi da me?”
Mi alzai dal letto asciugandomi le ultime lacrime rimaste sul viso.
Quella sera sarei andata in discoteca, ne avevo una certa voglia.
Mi diressi verso l’armadio e mi soffermai su un vestitino che ho sempre desiderato mettere ma non ne ho mai avuto l’occasione.
Era nero, corto poco sotto le mutande.
Lo comprai in New Jersey con la mia migliore amica. Inizialmente ero contraria a quel vestito ma lei insistette tanto dicendomi che metteva in risalto le mie forme e che mi donava, così alla fine mi convinse a prenderlo.
Mi tolsi i vestiti che avevo indosso e me lo infilai.
Mi sentivo leggermente una poco di buono perché era corto ed era stretto nei punti giusti, ma non m’importava. Ogni tanto trasgredire ci stava.
Mi sciacquai il viso e mi misi un filo di matita nera sopra e sotto, mascara e rossetto rosso acceso.
Misi i tacchi argentati che non erano tanto alti dato che lo ero già di mio ed ero pronta.
Guardai l’ora sul cellulare ’21.27’ bene, altri tre minuti.
Ne approfittai per chiamare la mia migliore amica.
‘Pronto..?’
‘Tesoro, sono io!’ Dissi.
‘Hei Dani. Allora sei viva, temevo il contrario. Ti ho chiamata infinitamente in questi due giorni ma non rispondevi mai, è successo qualcosa?’
‘Lo so, ma non lo sentivo mai perché ce l’avevo in silenzioso. Comunque sì. Justin, è tornato l’altro ieri.’
‘Era quello che tentavo di dirti da due giorni. Il suo nome è ovunque sui giornali. ‘Justin Bieber ritorna in Canada per una pausa riposo.’ E tutte robe così.’
‘Bene, quindi ero l’unica cretina che non ne sapeva nulla. Mh, interessante.’ Dissi sbuffando.
“Dani, allora che hai deciso di fare?” La voce di Christian interruppe la telefono tra me e Claudia.
‘Tesoro senti, devo attaccare che stasera esco, ci sentiamo quando posso, aggiornami tramite messaggi, un bacione.’
‘Va bene, un bacio divertiti.’ E attaccai.
“Sì, ecco un attimo prendo un copri spalle e scendo, aspettatemi giù.”
Presi il copri spalle e scesi giù. Li trovai tutti seduti sul divano che guardavano la televisione ridendo e scherzando come ai vecchi tempi, quanto mi mancavano. Fortunatamente Justin non c’era.
Li raggiunsi e tutti fecero una faccia maliziosa e sorpresa.
Li fulminai con lo sguardo.
“Hai capito Daniela, sei proprio sexy!’ Disse Ryan mordendosi il labbro inferiore.
Gli altri due annuirono come per acconsentire ciò che disse il loro amichetto. Gli mollai un piccolo schiaffo.
Ma dico, proprio io dovevo avere degli amici così stupidi? Risi di gusto per la faccia da pesce lesso che avevano in volto tutti e tre coinvolgendo anche loro e cercai Caitlin che non c’era ancora, forse anche lei si stava finendo di preparare.
“Tornando seri, Caitlin è su con il suo ragazzo, si stanno finendo di preparare.” Disse Christian.
“Dani, non è un po’ troppo corto quel vestito?” Disse Chaz che fin’ora non aveva spiccicato parola sorridendo.
Quello che ho sempre adorato di Chaz è che per me era come un fratello maggiore, era sempre premuroso nei miei riguardi e quando successe tutto quel fatto con Justin rimase sempre dalla mia parte nonostante fosse il suo migliore amico.
Sorrisi. “No, Chaz, ti pare? Ci sarà di peggio in discoteca.”
“Secondo me se ti vede J.. Jaxon impazzisce!” Tossì velocemente come per rimangiarsi ciò che aveva detto e si diede un colpetto in fronte mentre gli altri due risero a crepapelle.
“Sì, Jaxon. Sicuro di star bene Chaz?” Ridemmo tutti quanti compreso lui, non diedi peso al nome perché sapevo che era una delle sue solite cavolate.
Tra una chiacchiera e l’altra finalmente arrivò Caitlin, in ritardo come al solito.
“Eccoci! Allora andiamo?” Annuimmo e ci dirigemmo verso la macchina.

Per tutto il tragitto Caitlin e il suo ragazzo, Andrew non fecero altro che scambiarsi tenerezze. Erano così dolci insieme, si amavano incondizionatamente. Gli bastava uno sguardo per capirsi, li amavo così tanto insieme.
I miei pensieri svanirono nell’istante in cui lessi l’insegna fuori dal finestrino in cui c’era scritto ‘Paradise.’
Intuii fosse la discoteca e spalancai gli occhi, il locale visto da fuori era tutto pieno di luci brillanti. Se devo dirvi la verità ero un po’ ansiosa, era la mia prima volta in discoteca e non sapevo come comportarmi.
So di per certo che avevo una voglia matta di ballare e di scatenarmi non pensando a niente.
“Eccoci arrivati, ho prenotato uno spazio riservato solo a noi così da non essere disturbati dal resto della folla.” Disse Ryan sorridente.
Erano tutti pimpanti all’idea di portarsene qualcuna a letto che non vedevano l’ora di entrare. Valli a capire.
Entrammo in quel immenso locale illuminato solo da dei fari che andavano ad intermittenza e ci dirigemmo verso il nostro spazio. Nel tragitto mi scontrai con delle puttanelle che non facevano altro che strusciarsi o slinguazzarsi i ragazzi. L’unico particolare delle discoteche che odiavo era proprio questo, che senso ha andare in discoteca e slinguazzarsi decine di ragazzi di cui non si conosce nemmeno il nome?
“Ragazzi, noi andiamo a ballare, ci vediamo dopo.” Disse Caitlin tenendo per mano Andrew.
Chaz, Ryan e Christian scrutarono tutte le ragazze presenti quella sera dalla testa ai piedi guardandole con fare malizioso fino a quando mi lasciarono da sola seduta su quella poltrona come una povera sfigata. Decisi di andarmi a prendere qualcosa da bere e optai per un alcolico, volevo provare qualcosa di diverso.
“Una bottiglia di Vodka, grazie.” Dissi sorridendo al barista che mi fece un occhiolino.
Mi porse la bottiglia ed iniziai a mandar giù strizzando gli occhi ad ogni sorso. Era davvero forte. Mi alzai da quello sgabello ormai barcollante per quanto ero ubriaca e mi diressi allo spazio sedendomi. Mi girava da morire la testa e non capivo nulla, vedevo doppio e sfogato. Riuscii a vedere solo delle figure ballare un po’ più distanti da me che intuii fossero Caitlin, Andrew, Chaz, Ryan, Christian e le loro “prede” come le chiamavano solitamente.
Un ragazzo sconosciuto si avvicinò a me sorridendomi o almeno credevo lo stesse facendo.
“Ciao bella pupa, come mai sei qui da sola?” Mi disse iniziando ad accarezzarmi la gamba.
Deglutii rumorosamente, non avevo la capacità di ribellarmi o tirargli uno schiaffo, ero ubriaca marcia ma avevo un presentimento bruttissimo su ciò che sarebbe successo.
“Ciao!” Dissi comunque ridendo per quanto ero ubriaca.
Era la mia prima sbronza e non riuscivo a capire nulla, mi sembrava di essere in un sogno.
“Che ne dici di divertirci un po’ bambolina?” Continuò avvicinandosi fin troppo per i miei gusti al mio viso. Percepii l’odore di alcool. Era ubriaco anche lui, bene.
Mancava poco che le nostre labbra si sfiorassero quando ad un certo punto sentii una mano dolce e morbida intrecciarsi con la mia che mi diede un senso di sicurezza anche se non riuscii a capire chi fosse perché ero in trans più totale.
“Ma che cazzo fai? Vedi di starle alla larga, chiaro? Altrimenti non vivrai a lungo.” Una voce familiare ma non troppo da riuscire a decifrare chi fosse ringhiò contro quel ragazzo che ormai impaurito scappò via.
Il ragazzo che mi aveva salvato la vita mi prese in braccio e mi fece uscire di lì salutando i nostri amici.
Aprì la porta della sua macchina poggiandomi delicatamente dalla parte del passeggero. Chiuse la porta e salì anche lui.
“Chi sei? E cosa vuoi da me?” Dissi ridendo a crepapelle, ero completamente andata che non riuscivo a capire nulla.
Riuscivo solamente sentire la testa che a momenti esplodeva, mi faceva malissimo e vedevo tutto appannato.
Lui non rispose e si concentrò sulla strada.
Io non capii più nulla e mi addormentai.




Ciao ragazze, ecco il capitolo appena sfornato.
L'ho postato lo stesso anche se nel capitolo precedente non ho ricevuto nessuna recensione.
Comunque da come potrete aver intuito il ragazzo che le salva la vita è Justin, ma per ora non accadrà nulla tra loro due, ma le cose potranno cambiare, chissà.
Non posso dirvi altro.
Spero vi piaccia.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacione,
-Dani.

Ps. questo era il vestito che indossava Daniela. (http://weheartit.com/entry/31101382).

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