I Promise You

di Melinda Hastings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


eddddddddddd





I Promise You

Prologo






Erano passati esattamente quattro anni da quando Doremi aveva ricevuto il diploma alla scuola elementare con le sue migliori amiche, quattro anni da quando non aveva più ricevuto notizie da loro.

Era al primo anno di scuola superiore e nella sua classe c'era solamente una persona che stava con lei: Masaru Yada, un amico d'infanzia di Melody mentre tutti gli altri compagni erano capitati in altri classi diverse, ma sempre nella stessa scuola.

Masuru controllava sempre Doremi per conto del suo amico Tetsuya, visto che lui non era potuto essere in classe con lei.

Quel giorno alla prima ora c'era la lezione d'inglese, la professoressa Inuzaki entrò in classe salutando tutti i suoi alunni e dicendo a loro che avevano una nuova compagna di classe:

<< ... il suo nome è Sakura Heisuke, si è dovuta trasferire in Giappone per motivi di lavoro dei suoi genitori, parla perfettamente la nostra lingua quindi non c'è nessun problema di comunicazione... >> spiegò l'insegnante

Yoshino Inzuka aveva trent'anni e lavorava al liceo Misora come insegnate d'inglese, i suoi genitori si erano trasferiti in Giappone solamente quando lei aveva tre anni e da allora la signorina Inuzuka non si era mai allontana dal Giappone.

Yoshino aveva i capelli castani, lunghi che le arrivavano fino alle spalle ed aveva gli occhi di colore azzurro e portava gli occhiali.

Per venire a scuola indossava sempre una maglia dalle maniche lunghe di colore bianco ed una gonna di colore bianco che cambiava spesso.

<< Entra pure. >> esclamò la signorina Inuzuka dicendo alla ragazza che era fuori

quando entrò la ragazza si mostrò a tutta la classe, aveva i capelli blu legati in una coda di cavallo e gli occhi erano del medesimo colore; indossava la divisa della scuola, una gonna con le balze lunga fino alle ginocchia di colore blu, con la maglia bianca e la cravatta.

<< Benvenuta, Heisuke-san... >> dissero i loro compagni

<< Grazie mille... >> rispose lei imbarazzata

<< Heisuke-chan, perché non ti vai a sedere vicino a Harukaze? >> domandò lei

Harukaze? Sarebbe...?” pensò lei

sulla faccia della ragazza comparve un segno interrogativo

<< Ah, già... non sai chi è... è quella ragazza dai capelli rosa. >> esclamò la donna indicando Doremi che guardava la scena

Ragazza dai capelli rosa?”bisbigliò Doremì

La ragazza così si andò a sedere vicino a Doremi che disse

<< Non sei abbastanza grande da poter portare gli odango? >> domandò lei sedendosi e prendendo i libri dalla sua cartella

<< Che hai detto scusa? >> domandò Doremi << Nessuno deve offendere i miei odango... >> rispose lei lasciando la frase in sospeso

Meisuke ignorò Doremi che stava incominciando ad innevosirsi.

Maledetta.” bisbigliò Doremi

<< Harukaze, in silenzio. >> la rimproverò la professoressa

Doremi guardò male la sua “nuova” compagna di classe.

Durante l'ora di lezione Doremi venne superata dalla nuova arrivata in inglese, essendo che la ragazza degli odango ha imparato bene l'inglese era quella che aveva un buon voto in quella materia, ma sfortunatamente Sakura la batté facendo arrabbiare la rosa.

E niente meno che durante le ore di musica, lei sapeva suonare benissimo il pianoforte e durante l'ora di cucina.


Ora di pranzo, liceo di Misora.




La odio, la detesto, la odio....”continuò a bisbigliare Doremi mentre mangiava gli onigiri

<< Non dovevi sfidarla... >> esclamò Masaru seduto accanto a lei che stava mangiando anche lui

Erano sotto l'albero di quercia che c'era nel cortile della scuola, si erano messi d'accordo il giorno prima per poter pranzare insieme.

<< E' stata lei a sfidarmi... se solo osa anche nello sport, giuro che gliela faccio pagare. >> rispose Doremi

All'improvviso Doremì si sentì chiamare da una voce maschile che riconobbe come quella di un ragazzo che era all'ultimo anno.

<< Doremi-chan, buongiorno; Yada-san buongiorno anche a te. >>

<< 'giorno. Io vi lascio da soli, vado in classe... ci vediamo dopo Doremi-chan. >> disse lui salutando l'amica che ricambiò con un'occhiataccia

<< Qualche problema Doremi-chan?! >> domandò lui sedendosi alla sua sinistra

<< Si: Heisuke Sakura. Ecco qual'è il mio problema. >> rispose lei nervosa chiudendo la sua scatola del cibo che gli aveva preparato sua madre

<< Oh, ho sentito la sfida... >>

<< Sentito? >> domandò il ragazzo dai capelli blu, corti ed occhi del medesimo colore ed aveva indosso la divisa scolastica: dei pantaloni blu ed una camicia bianca con una cravatta blu ed ai piedi indossava delle scarpe da ginnastica nere.

<< Le voci girano... >> rispose lui

<< Ha preso in giro i miei odango ed il mio nome. >> ripose lei

<< Beh, forse non è ora togliere gli odango? Sei alle superiori... Dore-chan. >> rispose lui

Doremi non rispose.

<< E per quanto riguarda il tuo nome... si è buffo, ma è raro... non trovi? >> domandò lui

Doremì sorrise.

<< Già, grazie mille Sempai... >> rispose lei

il ragazzo dai capelli e gli occhi blu era il suo sempai dall'inizio dell'anno, si erano conosciuti grazie alle loro madri con il passare del tempo divennero grandi amici, ma poi si erano persi di vista, per una strana coincidenza si sono ritrovati alle superiori, lui all'ultimo anno e lei al primo.

<< A proposito, domani arrivano due nuovi studenti. >>

<< Eh? Dici sul serio? >>

<< Si. >> rispose solamente lui alzandosi

<< Ci vediamo dopo scuola, facciamo la strada insieme. >> disse lui

<< D'accordo, Hisami-Sempai. >> rispose lei

Hisami Ryuta. Questo era il suo nome.

Si alzò anche lei e disse che andava in classe, però quando stava raggiungendo la sua classe, andò a sbattere contro una persona che conosceva benissimo.

<< Ahia, che male... scusa non ti ho visto. >> disse lei cercando di scusarsi

<< No, tranquilla... è tutto a posto. >> esclamò la ragazza

Ma questa voce?”pensò Doremi alzando il viso di scatto e vide che davanti a se c'era Nobuko, un'amica di Sinfony.

<< Nobuko-chan, che piacere vederti. >> disse Doremi tutta contenta

<< Doremi-chan. Sei tutta intera? >> domandò lei

<< Si, e tu? >> rispose lei

<< Si, grazie. E' da un sacco che non vediamo, anche se siamo sempre nella stessa scuola. >> rispose lei scherzando

<< Già, dobbiamo scontrarci più spesso... >> rispose Nobuko

Nobuko era una ragazza di un'altra sezione, aveva i capelli sciolti e castani che le ricadevano sulla schiena ed erano boccolosi e gli occhi erano di un colore simile all'oro.

<< Come mai in questa parte della scuola? >> domandò lei

<< Stavo andando in classe... ma credo di aver preso la strada più lunga. >> rispose lei guardandosi intorno e notando che erano nella parte dove c'erano le terze e le quarte.


<< A proposito: hai più sentito Sinfony e le altre? >> chiese lei

Doremì si irrigidì a sentire quel nome e scosse la testa

<< No, tu? >> domandò lei

<< Una volta... però è strano che non ti abbiano chiamato. >> rispose lei provando a cambiare argomento

<< Ti va di andare a trovare Tetsuya-kun? >> chiese lei

<< Tetsuya? >> rispose lei << E' da una vita che non lo vedo... >>

<< ... strano, oggi è venuto Masauru-kun in classe a parlarci. >>

Doremì guardò confusa Nobuko sentendo che la campanella di fine pranzo era terminata salutò l'amica e si diresse in classe.


Le lezioni finirono molto velocemente, fortunatamente domani Doremi poteva scoprire chi erano i due nuovi studenti.

Quando arrivò al cancello della scuola, riconobbe alcuni dei suoi compagni delle elementari e vide Ryuta che stava parlando con la sorella Aqua Hisami.

Aqua era una ragazza di diciassette anni, molto popolare per la sua età ed aveva i capelli di colore azzurro e gli occhi castani ed indossava la divisa della scuola.

Lei e Doremi andavano molto d'accordo, sia perché avevano in comune molte cose sia perché erano brave nello sport e si confrontavano sempre.


<< Ryuta-kun, Aqua-chan. >> salutò lei

<< Doremi-chan, è da un po' che non ci vediamo tutto bene? >> domandò lei

Rispose di si.

Visto che abitavano vicini, tutti i giorni facevano la strada assieme.

<< Che ne dite di venire a cenare da me? Mamma sarà felice di rivedervi... >> chiese lei

<< Non vorremo disturbare. >> rispose Ryuta

<< Certo che no. >> esclamò Doremi


Senza rendersene conto arrivarono davanti ad un negozio che Doremi conosceva benissimo, si fermò all'improvviso e nella sua mente le vennero molti ricordi:


-di quando aveva scoperto di Raganella e di Lala;

-dei Flat e di Hana;

-di quando si era rinchiusa all'ultimo giorno del diploma delle elementari;


<< Questo non è il negozio di cui ci parlavi l'anno scorso? >> chise Ryuka

<< Si. >> rispose lei

<< Vuoi entrarci? >> chiese Aqua

<< No, non c'è n'è bisogno... è chiuso ed è pieno di polvere. >> rispose lei incominciando a camminare i due la seguirono

<< Che strano nome. >> disse a voce alta Hisami-kun << Perché proprio Maho? >> domandò infine

<< Sta per Magic House, il nome l'ho scelto io. >> rispose lei


<< Sarebbe Casa Magica? >>

<< Si... >> rispose lasciando la frase in sospeso


Tra loro scese un imbarazzante silenzio.

Doremì non voleva ricordare tutto quello che era successo li dentro, non voleva più essere un'apprendista strega anche se il suo sogno era quello di diventarne una; ma erano passati quattro anni da allora... chissà, magari un giorno potrà rivedere i suoi vecchi amici.



To be continued.


Angolo Auttrice:


Salve a tutti.

Che ne dite di questa mia nuova fan fiction su Doremi? I personaggi non sono miei, tranne quelli nuovi. Chi saranno mai i due nuovi studenti?!

Spero che vi piaccia questa nuova storia.


A presto.


Melinda Malfoy.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


eddddddddddd


I Promise You

La giornata tipo di Doremì




Era mattino a casa Harukaze, gli abitanti di quella casa stavano dormendo tutti quanti, era mattina presto ma si dovevano svegliare per poter fare quello che dovevano nella loro giornata, chi doveva andare a scuola, chi doveva andare a lavorare e chi doveva pulire casa.

I primi a svegliarsi furono proprio i genitori di Harukaze seguiti a poco dopo da una Pop ancora assonnata ed appena messo piede fuori dalla sua stanza ancora con indosso il suo pigiama rosa con delle stelle si diressero verso la cucina al primo piano.

L'unica che stava ancora dormendo era Doremì che stava ancora sognando all'improvviso però mezz'ora dopo la tranquillità che regnava in quella stanza venne interrotta dal rumore improvviso di una porta aprirsi ed una sorella minore arrabbiata come tutte le mattine.

“DOREMI' ALZATI O FARAI TARDI A SCUOLA!!!!” le urlò Pop

“Pop-chan, lasciami stare... ho sonno.”rispose lei girandosi dall'altra parte

“Sono le sette e mezza, devi svegliarti.”disse ancora la ragazzina che ora aveva dodici anni ed andava alle scuole medie.

Pop indossava la divisa scolastica: gonna con le balze blu che le arrivava fino alle ginocchia, una maglia dallo stesso colore con una maglia sotto di colore bianca, ai piedi indossava delle scarpe da ginnastica nere ed i capelli erano sciolti come sempre.

Pop uscì dalla camera e si diresse verso il bagno prendendo un bicchiere pieno d'acqua e lo rovesciò addosso alla sorella che stava ancora dormendo.

“POP.”urlò lei

“Buongiorno sorellina... ero costretta.”disse lei indicando il bicchiere che aveva in mano

“Mi hai bagnata, questa me la paghi.”disse lei rivolgendole uno sguardo malvagio

Pop sorrise compiaciuta che il suo “piano” era riuscito nell'intento e si diresse verso la cucina lasciando la sorella da sola in camera.


Doremì così si tolse il pigiama e si mise la divisa scolastica: una gonna nera che le arrivava fino alle ginocchia con una felpa grigia ed una maglia sotto di colore bianca ed aveva anche la cravatta nera e verde ai piedi per finire il tutto indossava un paio di scarpe del medesimo colore della gonna.

Cercò di farsi gli odango ma non ci riuscì perché le si era strappato un fermaglio che gli cadde per terra, si abbassò per riprenderlo e disse

“Accidenti, mi ero affezionata...”disse lei prendendolo e lo mise sulla scrivania

si guardò allo specchio e vide lei una ragazza di quasi sedici anni in mano aveva ancora quello che non si era rotto e lo mise sulla scrivania assieme all'altro.

“Forse è ora di lasciarli sciolti...” adesso che ci pensava era una bella ragazza coi capelli sciolti e non una bambina delle elementari.

Sorrise. I capelli gli arrivavano fino al fondo schiena e sembrava diversa ed essendo che li aveva tenuti legati sempre ora li aveva un po' mossi.

Guardò l'ora e vide che erano quasi le otto, prese la cartella e si diresse verso la cucina scendendo di fretta e furia, vide che in cucina seduti sul tavolo c'erano sua madre che era intenta a preparare la colazione, sua sorella che stava mangiando dei biscotti e suo padre che stava leggendo il giornale.

“'giorno a tutti.”disse lei prendendosi il suo bicchiere già riempito dalla madre precedentemente con del latte che lo bevette tutto d'un fiato

“Doremi... come mai i capelli sciolti?”chiese la madre voltandosi e mettendo del bancon nel piatto del marito e vedendo la figlia coi capelli sciolti glielo chiese

“Si rono fotti i mermarfli... non ho fempo, sono già in ritardo...”rispose lei mangiando contemporaneamente dei biscotti

"Doremì." la riprese la madre "Non si parla con la bocca piena."

“Scusa. Ma sono in ritardo.”disse lei uscendo di casa e tornando indietro prendendo dalla madre il pranzo che aveva dimenticato e si diresse verso la scuola essendo che era lontana una ventina di minuti dalla sua casa.




Senza rendersene conto arrivo in anticipo a scuola, essendo che aveva corso si fermò all'ingresso e mise le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.

“Doremì?”domandò una voce maschile che a lei pareva di riconoscerla

Si alzò e vide una persona dai capelli abbastanza lunghi di colore rosa con gli occhi del medesimo colore ed indossava la divisa scolastica maschile della sua stessa scuola.

“E tu chi sei?”rispose lei cercando di ricordare chi era ma non ci riuscì

“Come? Non mi riconosci?”chiese lui

“Akatsuki?”domandò lei

sulla sua faccia non si sapeva se voleva sorridere o mettersi a piangere

“Si, proprio io.”

“Che...che ci fai qui?”domandò lei balbettando

“E' una lunga storia, te lo spiego dopo all'ora di pranzo...”rispose lui

“Ora di pranzo? Non mi dirai che frequenterai questa scuola?”domandò lei

“Si è per conto della regina...”rispose lui

Doremì sospirò

“Tutto bene?”domandò lui

Lei annuì.

“Sei venuto qui da solo?”chiese

“Sono qui con Léon e...”rispose lui lasciando la frase in sospeso “...Aiko.”

A quel nome Doremì rimase paralizzata, non aveva più sentito le ragazze da ben quattro anni ed all'improvviso una di loro si presenta dopo quattro anni, che cosa doveva fare lei?! Arrabbiarsi?! Piangere?!

“Doremì?”la chiamò Akatsuki

lei non rispondeva rimase in silenzio

“Doremì?”la richiamò lei


To Be Continued...


Angolo di Melinda:


Inanzi tutto vorrei ringraziare chi ha recensito il “prologo”, sono contenta che vi sia piaciuta.

Spero che anche questo capitolo vi piaccia. Mi scuso anticipatamente per gli errori di grammatica.

Ringrazio: EleNeiro, QueenSango e _ Silvia123 _ .

Al prossimo capitolo.


Melinda Malfoy.








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