Palermo: vite a rischio nel nome della legge

di EleCla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Palermo..Caserma dei carabinieri, Reparto operativo/scorte. Ore 10.30

Il Capitano Barbara Fulci si stava dirigendo nel suo ufficio con con una cartelletta in mano e il berretto sottobraccio , entrando appoggiò il fascicolo con i fogli sul tavolo fatto questo prese il telefono e dopo aver fatto un paio di telefonate chiamò i suoi uomini per una riunione urgente anche se sapeva benissimo che quello che stava per dirle non era una cosa facile, infatti i suoi uomini erano stati chiamati per svolgere una missione molto pericolosa che avrebbe messo a repentaglio le proprie vite, le rincresceva molto farlo anche perchè sapeva che tutti erano molto giovani e avevano una famiglia da mandare avanti come il Tenente Orlando Serra, 28 anni, che era sposato con Lucia, 27 anni, che gestiva uno studio stilistico e aveva due figlie una due anni e l'altra di tre, mentre il Tenente Bartolomeo Dossena, di appena 22 anni, era sposato con Eleonora che era davvero giovane, aveva appena 20 anni, proprietaria di un bar da cui aveva avuto due gemelli di cinque mesi, Il Sottotenente Emiliano Cecchi, 22 anni anchesso, sposato con il Sottotenente Bianca Proietti, 21 anni, della scientifica, che aspettava una bambina da lui, poi c'erano il Capitano Daniele Ghirelli di 30 anni sposato da poco con il Sottotenente Costanza Moro che ne aveva 26 e infine il Tenente Federica Valle, 25 anni,sposata con un avvocato, che difendeva gli interessi dell' Arma e della povera gente di cui tutti abusavano, da cui aveva una figlia di pochi mesi e aveva solo 27 anni. L' unica cosa che la consolava e che, in fondo, quel reparto cosi particolarmente rischioso l' avevano scelto loro ed erano coscienti dei rischi ma lo facevano con orgoglio e passione perchè credevano in quello che stavano facevano. E cosi dopo pochi minuti furono tutti nel suo ufficio pronti per i compiti della nuova giornata.

Ba: "Allora vi ho convocato tutti qui perchè ho una cosa di cui parlarvi, il Maggiore Castelli mi ha riferito che tra poco sarete impegnati in una missione molto pericolosa, dovrete scortare un pentito e la moglie Daniela Corsi fino a Roma e di questo caso se ne occuperanno il Tenente Serra, il Capitano Ghirelli e il Sottotente Cecchi; Dossena, Valle e Moro prima della partenza si occuperanno di informare loro familiari, se c'è qualcosa che dovete chiarire dite pure! concluse la donna.

G:"E tutto molto chiaro Capitano, faremo del nostro meglio! rispose Daniele tranquillo.
In fondo, però, aveva una paura terribile ma non per lui ma per la sua Costanza perchè se le sarebbe successo qualcosa sarebbe impazzito dal dolore.

Anche Bianca era terribilmente spaventata. Sapeva i rischi che correva Milo in un reparto come quello però non capitava da tempo un caso così ad alto rischio. 
In più era in un momento particolare, era appena entrata nel 4 mese, e andava tutto abbastanza bene, ma aveva bisogno del suo Milo accanto, in più, non poteva fare a meno di essere angosciata per il suo Emiliano, aveva tanta paura di non rivederlo mai più e non vederlo vedere nascere e crescere la figlia che portava in grembo, di doversela crescere da sola ma come avrebbe afrontato tutto questo? 
Bi: Senti io sono orgoliosa di te e di quello che fai, ti amo da morire e ti sarò sempre accanto però tu stai attento e cerca di tornare a casa. Voglio crescere nostra figlia con te accanto.
M:(la strige a se e la bacia) Certo, farò di tutto perchè sia così, voglio veder nascere e crescere nosta figlia.
Anche Bart e Orlando che si stavano chiedendo come l'avrebbero presa Eleonora e Lucia specialmente adesso che avevano dei figli cosi piccoli e avevano bisogno di aiuto e di sostegno e infine il Tenente Federica Valle con la sua piccola di pochi mesi se le fosse successo qualcosa chi l'avrebbe cresciuta quella piccola creatura? l'amore di una mamma per una bimba cosi indifesa era indispensabile ma non poteva certo rifiutare di aiutare il prossimo e poi era suo dovere farlo. E cosi dopo che il Capitano informò tutti i suoi collaboratori li congedò, quella fù una giornata dura per tutti anzi una batosta, più che altro perchè giungeva inaspettata anche se infondo erano fieri del loro lavoro e di tutto quello che avevano fatto finora.

Giunsero le nove e in quel momento Orlando stava rientrando a casa e trovò Lucia intenta a far mangiare le loro piccole, Anna e Agnese, e questo lo intenerì molto. 
Penso a tutte le volte che aveva pensato ai troppi rischi di quello che faceva, momenti in cui aveva pensato al trasferimento in reparti più semplici ma poi si era ricordato che faceva quel lavoro perchè era la sua missione, ciò in cui credeva e non poteva, ne voleva mollare.
Con delicatezza si avvicino alle sue donne e diede un tenero bacio sulle labbra di Lucia e bacio le sue piccole sulla fronte poi si sedette e prese la parola per dire a Lucia quello che doveva fare..
O: Amore io devo andare a Roma..dobbiamo scortare li la figlia di un pentito e la sua famiglia..
Partiamo fra tre giorni, lo saputo solo da poco. Ma devi stare tranquilla vedrai andrà tutto bene.
A Lucia si riempirono gli occhi di lacrime ma poi pensò che aveva sempre saputo cosa comportava il lavoro del suo uomo e che doveva essere altruista e mostrarsi forte per lui, le loro bambine e anche per se stessa.
L: Si certo..non dico che sarà facile ma è il tuo lavoro, quello in cui credi e in cui credo anchio, percui..sono con te.
O: Grazie amore mio.

Intanto anche Federica stava rincasando e pensava a come dirlo al marito Marco, un uomo cosi speciale, dolce e disponibile da capirla e starle sempre vicino nonostante ora avessero anche una bambina, il loro piccolo angelo, Francesca.
Tante volte Federica aveva ricevuto critiche per il suo lavoro, per il fatto di fare quel mestiere nonostante avesse una famiglia ma lei credeva e amava troppo il suo mestiere e grazie a Dio aveva affianco un uomo meraviglioso che in quel momento stava dando il biberon alla loro piccola.

Lei lei si avvicino e lo bacio poi bacio teneramente la loro piccola.
F:Amore..ti devo parlare..
Ma: Dimmi!
F: Devo scortare la famiglia di un pentito fino a Roma, far tre giorni..disse tutto d' un fiato.
Marco pensò ai rischi, al fatto che era la prima missione cosi delicata da quando era nata la loro bambina, ma voleva e doveva appoggiarla
Ma: sono fiero di te, e sono con te.
Federica si strinse forte a lui e cominciò a cullare la loro piccola senza staccarsi da lui.

Smontato dal turno, Bart si recò subito a casa dalla sua Eleonora e dai loro piccoli, Alessandro e Gabriele.
Mentre rincasava pensava alla missione e a come dirlo, pensava ai tanti colleghi morti giovanissimi in servizio, i quali, spesso, lasciavano una famiglia e dei figli piccoli.
Lui come tutti i suoi colleghi temeva il dover lasciare soli i suoi piccoli, la moglie, ma la passione e il credere in ciò che faceva erano più forti e aveva la fortuna di avere accanto una donna che lo capiva

Arrivato trovò Eleonora intenta a fare la cena e vide i suoi piccoli giocherellare nel box.
Le cinse le spalle e la bacio, quando lei si giro le sorrise e poi prese un bel respirò per cominciare a parlare.
B: Senti io devo partire fra tre giorni..devo scortare la famiglia di un pentito a Roma. ( si sofferma un attimo pensoso)
Ti amo, sta tranquilla andrà tutto bene.
Eleonora,anche se si sentiva morire, prese la forza per far sentire la sua vicinanza a Bart.
E: Ok..c'è la faremo vedrai..ci amiamo e questo ci aiuterà

Tutti i familiari dopo aver saputo la notizia e si domandavano cosa mai le avrebbe riservato tutto ciò sapevano soltanto che l'unico modo per superare quel momento difficile era affidarsi alla preghiera l'unica cosa bella che li avrebbe rasserenati un pò....

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Quella notte prima della partenza nessuno riuscì a dormire.
La squadra era preoccupata per quello che avrebbero fatto, speravano di riuscirci bene perché quel processo era davvero importante e la famiglia del pentito era fondamentale per fare finalmente giustizia. Inoltre, erano preoccupati per le famiglie che stavano lasciando a casa.
Anche le famiglie erano preoccupate per quell’incarico particolarmente difficile e rischioso.
Orlando, restò tutta la notte a pensare alle sue piccole e alla sua Lucia: aveva paura sopratutto per le difficoltà che avrebbero avuto in sua assenza. Lucia, invece, aveva il terrore di non vederlo più e questo, le provocava un dolore immane.
Bart ed Eleonora restarono tutta la notte abbracciati a guardare i loro piccoli entrambi col pensiero di quanto poteva essere terribile crescere senza un padre.
Anche Federica e Marco restarono abbracciati, a pensare alla loro piccola, per tutto il tempo.

Casa Brancato Serra ore 08:00 
Orlando si apprestava a preparare i bagagli tra pochi minuti sarebbe venuto a prenderlo un taxi per portarlo in caserma dai suoi colleghi dopo di ché sarebbero andati a casa del pentito per prelevare lui e la sua famiglia. 
Quella mattina il suo stato d'animo non era come il solito perché sapeva che tra pochi minuti avrebbe lasciato la sua amata Lucia, l'amore della sua vita, la luce dei suoi occhi e se pensava che nei giorni successivi si sarebbe svegliato senza di lei accanto, senza sentire il calore del suo corpo accanto al suo, il suo respiro e il suo dolcissimo profumo si sentiva morire e ovviamente anche senza le altre sue piccole donne Anna e Agnese che gli rallegravano sempre le giornate.
Si domandava se mai sarebbe tornato a casa, se la missione avrebbe avuto buon fine sperava tanto di si a parte questo però era orgoglioso del suo lavoro perché gli aveva dato sempre soddisfazioni anche con i suoi lati negativi. 
I suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo di Lucia.
O:Oh amore, le bambine sono sveglie? vorrei salutarle prima di andare"! 
L: Si sono di là disse rammaricata
O:"Amore mio ti prego, non fare quella faccia vedrai che andrà tutto bene"! la tranquillizzò lui stringendola a sé 
L: "Stringimi, stringimi forte"! le disse lei mentre calde lacrime le scivolavano sul viso lui obbedì mentre il suo cuore si stringeva in una morsa di amarezza assoluta. 
O: "Stai serena amore della mia vita, e poi voglio che mentre sono via tu pensi a questo"! dicendo cosi le prese il volto tra le mani e la baciò appassionatamente e con tutta la dolcezza di cui era capace "
L: "Grazie"! le sussurrò lei quando le loro bocche si staccarono"Voglio che porti questo con te"! aggiunse mettendogli al collo il Tao di San Francesco D'assisi "Sono sicura che ti proteggerà come ha fatto con me"! concluse
O: "Amore grazie, lo porterò sempre con me"! rispose lui commosso per poi andare a prendersi di nuovo le sue labbra dopo di ché andò nella stanzetta delle sue piccole principesse "Ecco le mie piccole donne"! disse arruffandole i capelli 
"Ciao papinoooo"! dissero in coro 
O:"Ascoltate tesorine, adesso papà deve andare via per un po’ ma vi prometto che sarò di ritorno il più presto possibile cosi porterò voi e la mamma in Calabria ok? 
Ok papino risposero
E cosi dopo aver salutato le sue piccole figlie e la sua adorata Lucia il ragazzo prese il suo borsone e uscì da casa poiché il taxi era arrivato per accompagnarlo in caserma dov'era stato stabilito l'appuntamento con i colleghi che anche loro in quel momento stavano salutando i loro familiari come Bart che stava cercando in tutti i modi di tranquillizzare Eleonora.
B:"Amore ti prego, stai tranquilla ti chiamerò tutti i giorni 
se sarà possibile ok"? 
Eleonora annuì tristemente e Bart la strinse a sé dandole un dolce bacio 
E: Amore mio mi mancherai!
B: Anche tu!
E: Ti prego torna a casa, torna da noi. I nostri figli sono troppo piccoli per restare senza il loro papà
B: Sta tranquilla andrà tutto benissimo.
Detto questo le diede un altro bacio e dopo aver salutato i suoi piccoli Alessandro e Gabriele uscì di casa, in quel momento anche Daniele e Costanza stavano uscendo di casa anch'essi molto rammaricati anche se a differenza degli altri sarebbero stai insieme in questa missione lo stesso sentimento.
Lo stesso rammarico affliggeva anche Bianca che si stava preparando a salutare il suo Emiliano.
E: Amore mio ti prometto che quando il nostro piccolo nascerà sarò accanto a te!
Bi: "Guarda che hai promesso eh"! rispose stringendosi nel suo abbraccio "
M: "Io mantengo sempre le mie 
promesse"! precisò lui dandole un altro bacio sulle labbra.
Poi diede un altro bacio sulla pancia che custodiva il loro frutto dell'amore e disse
M: Fai il bravo eh! La mamma ora è da sola per un po' quindi devi farla stare bene. Papà torna presto. Ti amo piccolo mio. A presto
Questa scena fece venire le lacrime agli occhi di Bianca non appena Milo lasciò l' appartamento.
Anche Federica si stava accingendo a salutare il suo Marco e la sua piccola Francesca.
Ma:Mi raccomando amore stai attenta"!
F:"Certo non preoccuparti, prometto di tornare presto"! 
Ma: "D'accordo amore mio"! le disse Marco dandole un dolcissimo bacio 

E cosi quella mattina tutti partirono per quella missione rischiosa e pericolosa che avrebbe messo a repentaglio le loro vite ma cosa avrebbe riservato quell' incarico? Dopo circa mezz'ora di macchina si ritrovarono tutti di fronte alla caserma insieme al Capitano Fulci che le doveva comunicare le ultime cose, anche lei quella mattina era in ansia per tutti i suoi uomini perchè sapeva i rischi che corre un Carabiniere svolgendo una missione del genere e sapeva cosa significava perdere una persona cara, una persona che si ama con la quale condividi ogni momento e ogni istante della tua vita infatti circa tre anni fà aveva perso il marito durante una missione simile a quella che dovevano fare i suoi uomini lasciandola con un bambino piccolo d'accudire e aveva tanta paura che potesse rivivere quel momento cosi tragico che l'aveva attanagliata nel corso di quegli anni e ancora tutt'ora la faceva stare male nel profondo dell'anima. Dopo averle detto tutto partirono per la missione raggiungendo la casa del pentito dove prelevarono la figlia e i familiari.
I famigliari del pentito erano anchessi molto spaventati e nervosi poiché sapevano i rischi che correvano data l' importanza della loro testimonianza al processo e sapevano anche che quella gente non si faceva problemi ad eliminare chiunque si mettesse di intralcio al loro obbiettivo. 
Le persone da scortare erano la moglie del pentito e la figlia con il marito e i loro piccolissimi figli di 2 anni e, soprattutto quest' ultimo dettaglio, metteva molta ansia sia nella famiglia del pentito che nei membri della squadra poichè quel viaggio poteva essere rischioso anche per quelle piccole creature innocenti.

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