Gemma's Brother

di _perfectstyles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Saturday at home Styles ***
Capitolo 2: *** Hi Harry-orange-Styles, I'm Ellie Pierce ***
Capitolo 3: *** Honeycomb-Hair ***
Capitolo 4: *** I bet you can not do! ***
Capitolo 5: *** Chloe? Miles? What are you doing here? ***
Capitolo 6: *** What? My brother has done what? ***
Capitolo 7: *** Grounded with the enemy ***
Capitolo 8: *** Tell me about yourself ***
Capitolo 9: *** Uhm..this has never happend okay? ***



Capitolo 1
*** Saturday at home Styles ***


Capitolo 1



-Buongiorno londinesi. Siete pronti ad affrontare questa splendida giornata?-
la voce meccanica del presentatore radiofonico mi strappò dal mio sonno tranquillo e un’ondata di luce mi costrinse ad aprire gli occhi per ritrovarmi davanti quelli azzurri di mia madre
–Ellie? Oh,finalmente ti sei degnata di svegliarti, se non ti sbrighi farai tardi a scuola.-bofonchiai qualcosa e spensi la radiosveglia con una botta.
A malavoglia scivolai fuori dalle coperte calde e mi diressi all’armadio.
Afferrai un paio di jeans e una felpa a caso e li buttai sul letto. Non ero mai stata una di quelle ragazze che si taglierebbero una mano per un vestito firmato e alla moda o che ucciderebbero per il nuovo mascara della Rimmel London. Non mi interessava particolarmente il look, a meno che non dovessi andare ad una festa e, in oltre, ero troppo pigra per passare ore ed ore a prepararmi. Andai a farmi una doccia, mi raccolsi i boccoli in una coda e mi vestii. Presi il mio vecchio Black Berry dal comodino e mi diressi in cucina leggendo i nuovi messaggi.
–Buongiorno- salutai rapidamente i miei genitori e afferrai una mela dal tavolo –Io vado, ci vediamo stasera dopo gli allenamenti.- dissi sbrigativa –D’accordo, ma appena hai finito gli allenamenti dritta a casa chiaro? Ti ricordo che sei ancora in punizione.- disse mia madre agitando il cucchiaio con aria ammonitrice.
Mi ero beccata questa punizione dopo essere tornata ‘leggermente’ dopo il coprifuoco da una festa. Avevo trovato mia madre in vestaglia sul divano al buio (una scena molto stile ‘film dell’orrore’ devo dire) ed era già un miracolo che respirassi ancora autonomamente. I miei genitori si potrebbero definire…beh, all’antica; mi trattano ancora come se avessi quattordici anni. Io per tutta risposta annuii e la lasciai a farfugliare con mio padre.
Mi infilai le Converse nere ormai sbiadite e afferrai la tracolla. L’aria primaverile mi pizzicò il viso, adoravo Londra. Guardai l’orologio e notai di essere un po’ in ritardo, se non fossi arrivata alla fermata degli autobus entro dieci minuti Gemma, la mia migliore amica, mi avrebbe sicuramente ucciso. Intravidi i suoi capelli mori e urlai
–Geeeeeem!-lei si girò verso di me e sorrise.
La raggiunsi ansimando
–Scusa il ritardo, ma il letto non voleva lasciarmi partire.- lei mi abbracciò.
 –Alla buon ora Pierce, credevo fossi morta, mi stavo già preparando un discorso.- le lanciai uno sguardo scioccato e lei rise.
–Scherzavo. Comunque , visto che sei viva, come stai?- domandò –Bene, escluso il fatto che non posso uscire ancora per tre giorni.- lei sbuffò –Che palle, ancora per via della punizione? Ma quando lo capiranno i tuoi che hai diciassette anni ed un piccolo strappo al coprifuoco è normale? Cavolo, non è possibile, ho convinto mia madre a lasciarti venire a dormire da me questo sabato.- sbuffò di nuovo e disse qualcosa di poco carino sulle punizioni. Ci lasciammo cadere sui sedili del pullman e la guardai sospirando –Beh, se trovi il modo di persuadere anche i miei avvisami, non mi fanno passare nulla, ieri, per esempio, ho dimenticato un libro in cucina e mia madre si è messa a urlare come se avessi dato fuoco ai suoi amati divani di pelle.- le feci limitazione di mia madre e lei ridacchiò –Tranquilla, ci penserà mia madre a convincerli. Passando ad altro, indovina chi torna questo weekend?- disse sorridendo –Ehm…lo speciale di Punk’d?- lei scosse la testa –Ma no, Louis Tomlinson.- disse con aria sognante.
La guardai confusa e lei alzò gli occhi al cielo
–Oddio Ellie, ma hai un cervello o della gelatina in testa? L’amico figo di mio fratello.- disse come se fosse ovvio
–Aah, il tipo dalle bretelle? Quello per cui hai una cotta da quando siete piccoli?- lei annuii arrossendo e io misi una mano sul cuore con aria melodrammatica –Oh Louis, perché sei tu Louis? Amami mio dolce ragazzo dalla maglia a righe.- dissi sospirando. Lei si mise a ridere e mi diede una pacca sulla spalla
–Smettila, non è divertente.- disse incrociando le braccia al petto e fingendosi offesa.
Gemma era davvero stracotta di questo Louis, aveva un intero album pieno delle sue foto che mi aveva costretto a guardare almeno sessanta volte. Poi aggiunse ammiccando –A dire la verità mi ha mandato un messaggio per dirmi che non vede l’ora di rivedermi. Peccato- puntualizzò- che oltre a lui torni anche quel cetriolo di mio fratello e gli altri suoi amici. Avrò di nuovo la casa invasa da energumeni sudati per via delle partite di calcio e da puttanelle che li adorano. E come se non bastasse torneranno nella nostra scuola, così, la pace che avevo avuto durante il loro viaggio dello scambio linguistico andrà a farsi benedire. Per questo devi assolutamente venire da me sabato, non puoi lasciarmi sola con loro.- disse portando le mani davanti al petto a mo’ di preghiera facendo gli occhi dolci –Te l’ho detto, se non riesce tua madre a convincerli non posso, lo sai come sono fatti i miei.- ci fermammo davanti al mio armadietto
–Ehm…che lezione abbiamo ora?- la guardai e lei alzò gli occhi al cielo
–Ellie, sei consapevole di avere anche tu una coppia dell’orario?- dovrai impararlo prima o poi non ti pare?- la guardai ridacchiando e lei sbuffò –Va bene, ho capito. Lettere, con la Benson.- afferrai il libro di letteratura e seguii Gem in classe.                                                              

Quel giorno scolastico sembrò eterno, ma finalmente arrivò l’ora degli allenamenti di pallavolo.
Entrai in palestra con Gem e ci andammo a riscaldare –Prima nella pausa ho chiamato mia madre, ha detto che dopo una lunga chiacchierata è riuscita a convincere tua madre. Quindi, sabato, stai a casa mia.- disse facendo una serie di addominali.
–Sul serio? Ahah, tua madre è un genio.- la abbracciai
-Oddio che tenerezza, siamo tornate alle elementari per caso?- disse Hanna, la capo squadra, così lucciola che metà bastava a farsi metà corpo studentesco maschile, sorridendo con il suo sorrisino perfetto che avrebbe indotto anche un santo a picchiarla.
Le lanciai un’occhiataccia –Che problemi hai Hanna? Ti si è rotta un’unghia stamattina o sei soltanto diventata più rincoglionita del solito? – lei alzò gli occhi al cielo in un gesto teatrale e sospirò – La tua eleganza è impressionante Pierce,comunque, non sono qui per parlare con te ma con la cara Gemma- le rivolse un sorriso finto –Allora Gem, ho saputo che tuo fratello torna finalmente, è vero? Mi manca così tanto.- la mia migliore amica le rivolse un sorriso da stronzetta di cui io stessa andai fiera e disse smielata
-Sì, purtroppo torna, immagino che non vedrà l’ora di una scopata con la sua adorata amichetta-usa-e-getta dopo il viaggio.- Hanna stava per ribattere ma per fortuna il coach Martin ci fece iniziare l’allenamento e io trascinai Gem dall’altro lato della palestra.
  
Questa è la seconda FF che pubblico,  spero vi piaccia :)
Vi avviso già che per ora non è successo molto ma nel secondo dovrebbe diventare più interessante, ho già qualche idea :)                                                   
Grazie per aver letto
Harrys_wife_   :)    
           

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Capitolo 2
*** Hi Harry-orange-Styles, I'm Ellie Pierce ***


Capitolo 2


-E mi raccomando, appena arrivi chiama.- sbuffai
–Mamma? Guarda che non parto per il Vietnam, Gemma abita a tre isolati da qui, non succederà nulla, sono stata moltissime volte a dormire da lei no? Non abbiamo dieci anni.-
dissi calcando sull’ultima frase. Lei mi guardò e continuò a farmi raccomandazioni inutili, ignorando completamente ciò che avevo appena detto. Sentii il clacson dell’auto di Gem nel vialetto, afferrai lo zaino e diedi un bacio veloce sulla guancia di mia madre.
 –Mi raccomando…- non la lasciai finire e uscii di casa urlando
–Si, stai tranquilla mamma.- aprii la portiera della Mini rosa di Gemma e lasciandomi cadere sul sedile sospirai
–Ricordami perché hai un’auto pazzesca? A già, sei ricca sfondata.- lei rise
–Sono contenta anche io di vederti. Ehi, come mai quella faccia?- roteai gli occhi
–Mia madre. No, seriamente, secondo me non si rende davvero conto che non ho più dodici anni. Continuava a dirmi cose del tipo “Quando arrivi chiama” o “Non state alzate fino a tardi” le stavo per chiedere se mi prendeva per il culo.-  Gem scosse la testa e mise in moto ridacchiando
–Infondo è positivo, vuol dire che ci tiene a te se si preoccupa.- disse trattenendo una risata
–No, spiegami, ora ti ci metti anche tu?- le lanciai uno sguardo sconvolto e lei scoppiò di nuovo in una risata fragorosa
–Okay,okay, stavo scherzando. Cambiando argomento, indovina con chi sono uscita ieri sera?- mi guardò pimpante –Fammi indovinare, un nome a caso, Louis?- dissi fingendomi emozionata. Lei strillò eccitata
 –Oh mio Dio, sììì. Appena mi ha visto mi ha abbracciata e mi ha chiesto di andare a fare un giro. È stato così dolce Ellie.- sospirò sognante –Oggi quando verrà a trovare mio fratello ha detto che deve darmi una cosa, non sto più nella pelle.- se non fosse perché stava guidando, penso che si sarebbe messa a saltellare come una bambina. –Ehi ehi, sono felice per te Gem, ma ora fa’ attenzione alla strada sennò non arriverai a vederlo.- dissi così da farla rallentare
. –Oddio, hai ragione, se mi mostrerò troppo felice capirà che mi piace, devo essere leggermente distaccata.- scossi la testa,era inutile farla ragionare quando era presa da un ragazzo, impazziva, era su un altro pianeta. Svoltò nel vialetto della sua villona e parcheggiò –Eccoci a là maison.- disse con fare teatrale. Entrammo nel sontuoso atrio di marmo e trovammo Anne, sua madre, ad accoglierci. Lei mi abbracciò
–O Ellie, sono così contenta di vederti, era da tanto che non venivi a trovarci. Come stai? E la scuola?- le sorrisi e Gem sbuffò –Mamma? Hai intenzione di sottoporla ad un interrogatorio o possiamo andare in camera?- se avessi parlato così a mia madre, ora probabilmente il mio cellulare sarebbe sotterrato in giardino. Ma Anne era diversa, era una mamma mitica, permetteva a Gem di fare quasi tutto e, soprattutto non era imbarazzante come i miei genitori. Lei ridacchiò –Okay, ho capito, ora me ne vado e vi lascio sole. Oh, a proposito, stasera torno tardi perché devo passare dall’ufficio quindi potete ordinare qualcosa da mangiare dove volete. Ciao ragazze.- ci sorrise per poi uscire di casa.
Gem sbuffò –Scusa- disse –sa essere pesante quando vuole.- io la guardai più o meno come si guarderebbe un marziano.
–Gem? Ma sei impazzita? Tua madre è un mito, se la definisci pesante, con la mia ti spareresti dopo dieci minuti.- lei rise –Ma va, tua madre è una donna simpaticissima.- disse sicura. Lasciammo perdere l’argomento genitori ed andammo in camera sua.
Tanto per capirci, quando dico camera, intendo campo da calcio. La stanza di Gem infatti è enorme. Mi sedetti sulla sua fighissima poltroncina girevole e lei si sdraiò sul letto
–Okay, godiamoci gli ultimi minuti di pace prima dell’arrivo dei mammut.- disse indicando la foto del fratello.
L’avevo visto solo in foto e dovevo ammettere che era davvero bellissimo, aveva una marea di riccioli biondi e due occhi verde mare dove avresti nuotato per ore inoltre era quasi la fotocopia di Gem. Tuttavia, aveva un po’ l’aria del fighetto e, stando ai racconti della sorella, lo era sul serio.
–Hai sete?- chiese lei guardandomi e andando ad accendere il portatile
–Mmh, un pochino.- dissi.
 –Okay, vado a prendere un paio di aranciate prima che arrivi la mandria assetata.- disse e non potei che ridacchiare –No, lascia, vado io, ormai so dov’è la cucina, tu messaggia con il tuo amato ragazzo-delle-bretelle.- le lanciai uno sguardo beffardo e lei mi fece una linguaccia.
–Okay, e se li trovi, porta anche due pop corn, altrimenti dovremo stare a digiuno fino a stasera e sinceramente, non credo di farcela.- disse appoggiando una mano sullo stomaco che gorgogliava facendo una smorfia. Scesi la scalinata e mi diressi verso la cucina. Okay, c’erano almeno tredici ante di legno, tutto stava nel capire dove tenessero i pop corn. Riempii due bicchieri di aranciata e cominciai ad aprire le ante una ad una. Ero intenta ad aprire l’anta sopra il frigo quando qualcuno mi appoggiò una mano sulla spalla dicendo
–Ehi!-
sobbalzai, mi girai di scatto e rovesciai l’intero bicchiere di liquido arancione sulla maglietta bianca del proprietario della mano. Alzai lo sguardo e guardai il ragazzo sporco di aranciata, era il fratello di Gem, Harry.
Che figura di merda, uccidetemi vi prego! Mi alzai da terra e lui mi guardò in cagnesco –Scusa, mi dispiace tanto, io non…- lui non mi lasciò finire e urlò –E tu chi cazzo saresti? Cosa ci fai in casa mia? Guarda come minchia ai conciato la mia maglietta nuova.- disse strizzando un lembo della maglia nel lavandino. Ma che razza di stronzo era quel tipo? -Senti, ho detto che mi dispiace okay? E comunque sono un’amica di Gem- dissi risentita.
Lui rise aspro –Non me ne frega un cazzo delle tue scuse, dovrei chiederti le 20£ che ho speso per comprarla.- disse incazzato per poi voltarsi e andarsene borbottando tra se ‘Che cazzo di amiche ha mia sorella!?!’ tornai in camera di Gem furiosa, come si permetteva quello stupido ricciolino di insultarmi?  Vedendo la mia espressione, lei mi guardò attenta
–Ehi, come mai quella faccia?- disse preoccupata
–Tuo fratello è un cretino.- dissi semplicemente appoggiando le bibite sulla scrivania.
Lei spalancò gli occhi –Oddio, l’hai conosciuto? Che ti ha detto?- disse a metà tra l’ansioso ed il curioso
–Niente di che, mi ha insultato perché l’ho riempito di aranciata.- dissi incavolata. Lei scoppiò a ridere e non la smise per un paio di minuti. La guardai mentre si teneva la pancia ridendo e le lanciai uno sguardo confuso
–Gem? Mi spieghi che c’è di divertente?-
lei si asciugò le lacrime che le rigavano il viso e si calmò
–Mi immagino la faccia di Harry, sei stata mitica Ellie, l’hai riempito per bene almeno?- disse ridacchiando.
Non potei trattenere un ghigno al pensiero della faccia del riccio che si sbracciava e strizzava la maglietta zuppa –In effetti era proprio fradicio…- Gem batté le mani
–Ottimo lavoro signorina Pierce.- disse con un finto tono autoritario per poi scoppiare a ridere. –Senti, visto che ora tuo fratello ce l’ha a morte con me per aver rovinato la sua fantastica maglia e sarebbe rischioso aggirarmi sola per casa, che ne dici di accompagnarmi in cucina a cercare del cibo?- dissi sorridendo. Lei annuii –Ottima idea, sto morendo di fame.- Andammo in cucina e lei aprii il frigo –Okay, il cetriolo non ha ancora saccheggiato il frigo.- disse contenta
-Allora, c’è della pizza da mettere in microonde, delle patatine oppure…Sì, c’è ancora del gelato.- disse con un sorriso a 32 denti vittoriosa
–Vada per il gelato.- ci mettemmo a chiacchierare ridendo come due cretine. La voce del riccio che urlava, probabilmente dalle scale, interruppe la frase di Gem.
–Gemma! Se arrivano i ragazzi digli di aspettarmi di sotto e di non rompere i coglioni.- disse sbrigativo.
Lanciai uno sguardo alla mia migliore amica –Però, fine il fratellino eh?- lei sbuffò –Non dargli retta, è solo un esaltato.- disse scuotendo la testa. Il campanello suonò e lei si alzò con un sorriso che andava da orecchio a orecchio
–Louis- disse agitata.
Andò alla porta e tornò poco dopo con quattro ragazzi al seguito. La prima cosa che non potei fare a meno di notare era quanto fossero belli. Gem era a braccietto con il famoso Louis e trillò –Ragazzi, questa è Ellie, la mia migliore amica.- un ragazzo moro dagli occhi color nocciola e una frangia perfetta mi sorrise –Ciao, io sono Liam. Loro sono Niall, Louis e Zayn.- disse cordiale. Gli altri ragazzi accennarono un sorriso, poi, il biondino, che a quanto avevo capito doveva chiamarsi Niall ululò
–Gelatoooooo!!! Posso prenderne un po’? Ho una fame che non ci vedo.-
Gem rise e gli passò un cucchiaio –Mi mancavano i tuoi tre stomaci Horan.- e lo guardò ghignando. Lui le rivolse una linguaccia divertita
–Haha, sei sempre simpatica eh?- poi si buttò sul gelato e non proferì parola.
Stavo chiacchierando con Liam e Zayn quando sentimmo un fischiettio e mi girai verso il lavandino. Il riccio era intento a versare un bicchiere d’acqua…sulla mia felpa. Ci misi un secondo a realizzare cosa stesse facendo poi saltai in piedi e gliela strappai di mano
–No, dico, sei cretino? Ci sei nato deficiente o ci sei diventato col tempo?- dissi urlando sotto lo sguardo di tutti. Lui, per niente preoccupato ridacchiò e mi guardò con aria innocente
–Aah, non è così che ci si presenta ora? Scusa, credevo fosse d’abitudine.- disse ironicamente
–Ma sei proprio uno stronzo lo sai? Brutto idiota, ti avevo già chiesto scusa prima.- dissi cercando di trattenere l’impulso di prenderlo a schiaffi. Zayn ci guardò confuso poi disse
–Ma…ma voi vi conoscete?- chiese, probabilmente sconcertato dal nostro modo di ‘dialogare’
–No- dissi io convinta –E non ci tengo nemmeno.- aggiunsi scoccando un’occhiataccia al riccio che rideva divertito
. –Gem, ti spiace se vado di sopra?- le chiesi. Lei smise di ridere alla battuta di Louis e mi guardò sorridendo –Okay, tra poco arrivo anche io.- salì le scale e mi chiusi nella sua camera. Avrei volentieri spaccato qualcosa.
Brutto cretino di un fratello della mia migliore amica, non ti conosco nemmeno da due ore e già ti odio. 



Tadaaaaaa!
Ecco il secondo capitolo :) Il primo l’ho messo solo ieri sera ma visto che avevo già scritto questo lo posto lo stesso  :) Ringrazio tutte quelle che hanno letto, recensito o seguito la storia  per me è importantissimo il vostro parere  :) così mi vengono idee per continuare ;)
Thank you ;)
Un abbraccio by Harrys_wife_  :)
(scusate gli eventuali errori, ho riletto ma non si sa mai xD) 

 

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Capitolo 3
*** Honeycomb-Hair ***


Capitolo 3

-Svegliaaaaaaaaa!-                                                                                                                                             
La voce di Gem mi fece sobbalzare e spalancai gli occhi.                                                                                 
 –No, dico, buongiorno anche a te.- dissi mettendomi a sedere e lanciandole uno sguardo assonnato-alterato.
Lei ridacchiò –Non pensavi che avrei aspettato tutta la mattina che tu ti svegliassi vero?- chiese andando al bagno e rivolgendomi una linguaccia divertita.
–Okay, lasciamo perdere tanto ormai sono sveglia. Comunque, che ora è?- chiesi sbadigliando.
–Le nove in punto cara dormigliona.-  disse chiudendosi rapidamente la porta della stanza alle spalle prima di darmi il tempo di fargliela pagare.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            –Cosaaaaaaa? Ma lo sai che è illegale svegliare una persona prima delle undici la domenica?- le urlai dietro più che altro parlando da sola visto che ormai era già scesa.
A malavoglia mi stiracchiai e uscii dalle coperte.
Andai in bagno e mi lavai la faccia.
Afferrai il mio asciugamano e mi levai la magliettona dei Maroon 5 ormai scolorita che era diventata la mia camicia da notte. Accesi la radio. Stavano trasmettendo “No Air” di Jordin Sparks e Chris Brown, adoravo quella canzone. Accesi la doccia e mi buttai sotto il getto caldo canticchiando.
Dopo poco sentii bussare alla porta, ora non mi potevo nemmeno lavare in pace?
Uscii e afferrai l’asciugamano sul lavabo, me lo avvolsi intorno al corpo e andai ad aprire.
–Alla buon ora cazzo, sono due ore che busso.-
Mi ritrovai davanti Harry a petto nudo con un asciugamano attorno alla vita.
Wao, sarà pure un bamboccio ma cavoli che addominali…No, basta, chiudi quella bocca Ellie, tra un po’ sbavi.
Rimasi leggermente spiazzata all’inizio, poi mi ricordai di avere  davanti uno stronzo 
–Che vuoi nido d’api?- gli chiesi beffarda. Lui si passò una mano tra i ricci e mi lanciò uno sguardo insofferente
–Ho bisogno del bagno, l’altro l’ha occupato Zayn e non uscirà prima di un’ora quindi…- disse spostando delicatamente il mio braccio ed entrando in bagno.
Lo guardai  allibita –In caso non l’avessi notato, ora anche questo bagno è occupato.- dissi scocciata.
Lui, per tutta risposta si mise davanti allo specchio e cominciò a pettinare quei riccioli che…sembravano davvero morbidi ed erano perfetti…ehm, cioè, volevo dire, sembravano un nido di pettirosso abbandonato.
Ma che pensieri faccio ogni tanto? Doveva essere senz’altro il sonno.
Tornai sulla terra e mi resi conto che lui non sembrava nemmeno lontanamente intenzionato a spostarsi o a uscire
–Hey, senti, a me non me ne frega un’emerito cazzo se hai bisogno del bagno, ora ci sono io e devo vestirmi quindi, prendi il gatto morto che hai in testa e esci di qui, subito!- urlai spazientita. Lui alzò lo sguardo nella mia direzione
–Oh, guarda che a me non da fastidio se tu finisci di preparati qui, anzi…- disse ammicando.
Stronzo, lo sapevo che se ne sarebbe uscito con qualche cazzata delle sue.
Lui mi guardò ghignando –Non avrai mica vergogna vero?- chiese alzando il sopraciglio divertito. Non gli risposi, lui alzò le spalle disinvolto
–Come vuoi, io devo lavarmi, tu vestiti pure piccola.- mi strizzò l’occhio e si tolse l’asciugamano.
Aspettate un secondo, come si è tolto l’asciugamano??? Oh mio Dio, ma è… nudo!?! Strabuzzai gli occhi scioccata
–Ahhhh, cazzo Harry, rimettiti quel coso per carità, oddio, ma sei scemo???- lanciai un urlo e mi girai cercando di coprirmi gli occhi.
Lui scoppiò in una risata fragorosa, cosa che aumentò il mio imbarazzo
–Hai finito?- chiesi quando finalmente aveva di nuovo del sacrosanto tessuto addosso.
Lui sorrise –Dai Pierce, non ti scandalizzerai per così poco? E poi scusa, non ti piaccio più?- disse sempre sorridendo.
Che bastardo –Cosa? Tu non mi sei mai piacuto e mai mi piacerai, sei solo un bambino idiota che si diverte a girare nudo per casa.- dissi sconvolta, anche se sentivo le guancie a quaranta gradi.
Vai Ellie, continua così, non dargli soddisfazione
. Lui scoppiò a ridere di nuovo, avvicinandosi pericolosamente.
Quando tornò serio era a due centimetri da me. Mi cinse la vita e mi attirò a se
–Hey piccola, non c’è bisogno di fare la dura, nessuna mi resiste. È normale che tu ora sia pazza di me.- disse soffiandomi sulle labbra e facendomi passare un brivido lungo la schiena.
Perché quel deficiente mi faceva quell’effetto? Incontrai le sue splendide (ma ho davvero pensato ‘splendide’???) iridi smeraldo che erano fisse sul mio volto, e degluttì allontanandomi bruscamente da lui
–Nei tuoi sogni nido d’api.- affermai convinta riprendendo il controllo di me stessa.
–Beh, una cosa è certa, ti sognerò spesso babe- disse strizzandomi l’occhio ammiccando.
Avvampai, possibile che doveva sempre fare il cretino? In qualunque situazione?
–Sei un deficiente Styles, lasciatelo dire. Decidi a crescere una buona volta. - dissi uscendo rapidamente del bagno.
Lui mi urlò di rimando con fare divertito–Anche tu sei fantastica babe.-


Scesi in cucina e trovai tutti che facevano colazione tranquilli.
Speravo di aver ripreso il mio colorito naturale e di aver abbandonato il rosso cigliegia.
Mi guardai in giro, Zayn e Liam erano a giocare all’ Xbox con davanti una scatolona di cereali, Niall stava divorando le uova di un’intero pollaio e Louis e Gem erano intenti a ridacchiare sorseggiando del caffè
. –Ciao ragazzi.- salutai tutti dirigendomi da Niall, che essendo l’unico da solo mi sembrava anche l’unico con cui poter avere un conversazione decente
–Ciao Niall.- gli sorrisi cordialmente.
Lui alzò la testa dalle uova e appena mi vide la sua bocca si allargò in un sorriso cordiale
–Ehilà Ellie, che succede? Come mai quella faccia?- chiese mentre mi sedevo al suo fianco con una tazza di thé in mano
–Ho appena avuto modo di confrontarmi con il caro nido d’api.- dissi sbuffando e afferrando un paio di biscotti. Lui mi guardò confuso
–Hai incontrato un nido d’api? Sei sicura di stare bene?- chiese a metà tra il preoccupato e il divertito appoggiandomi una mano sulla fronte come per misurarmi la febbre
–Noo, intendevo il tuo amico con il cespuglio al posto dei capelli, Harry.- spiegai ridacchiando.
Lui si lasciò scappare una risata divertita
–Nido d’api, carino...Hey Zayn, Ellie ha un nuovo soprannome per Harry, nido d’api.- urlò al moro che scoppiò a ridere seguito dagli altri
–Oddio- disse quando riprese a respirare
–Hai scelto un’ impresa ardua, sappi che nessuno ha mai preso in giro i ricci dl caro Harry senza pagarne le conseguenze.- mi sorrise indicando il suo sedere
–Mi fa ancora terribilmente male, io l’avevo chiamato ‘Cespuglio con le gambe’.- disse fingendosi dolorante.
Scoppiammò tutti a ridere.
–Chi è che prende in giro la mia capigliatura degna di un’oscar?- chiese la voce alle mie spalle.
Quando mi girai vidi Harry. Aveva uno sguardo divertito in volto, forse, dopotutto non era poi così male, almeno era autoironico (almeno era quello che speravo).

 
 

Okaaaaay, mi scuso per il ritardo bestiale -.-“   Sorry, davvero *Si nasconde dietro al computer*
Comunque, che si dice ragazzuole?                                                                                                        
Allora, prima di tutto volevo mandarvi un bacio enorme, siete splendide, volevo ringraziare specialmente gli splendori (scusate la ripetizione, splendori ;) haha Lol) che mi seguono/ricordano/preferiscono questa FF  e quegli angeli che la recensiscono che dire?
Vi adoro, punto.

Questo capitolo c’est orrible, non mi convince per niente -.-“ mi sembra noioso, ma tralasciamo, infondo è solo di passaggio u.u                                                                                                                  
Che ne pensate dei protagonisti (Harry ed Ellie) secondo voi come andrà avanti, facciamo un piccolo sondaggio dai ;)

Comunque, ora facciamo un po’ di pubblicità ;)

 



ATTENZIONE GENTE,  
ANDATE TUTTI DA QUAESTO SPLENDORE: MaracHARIBO  ;)
 “MY CRAZY STORY”

                       
E DA QUESTA MERAVIGLIA: _proudofniall    ;)
“LIKE A TIGHTROPE WALKER”      



Vi voglio lì in tantissime mi raccomando, sono storie bellissime e meritano davvero ;)
Un maxi abbraccio, vi adoro
Harrys_wife_  ;)
 

Aggiungo che non ho nulla contro i capelli di Harry ;) anzi, li amo alla follia quei riccioloni morbidosi del mio amore(?) ;) hahaha, ciao belleeeee :) <3

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Capitolo 4
*** I bet you can not do! ***


 

Capitolo 4

 

-Ellie-
-No, sul serio, cos’hai contro i miei riccioli di seta?- disse Harry guardandomi negli occhi.
Aveva una strana luce negli occhi, mi fece rabbrividire il contatto con il suo sguardo
–Ehm…io…niente…- balbettai incerta. Lui scoppiò a ridere –Tranquilla Pierce, scherzavo.- disse facendomi un sorriso strafottente.
Poi tornò serio e si rivolse agli altri
–In quanto a voi, lei è una donna e non le farò nulla, ma se voi sfottete ancora i miei ricci ve la vedrete brutta.- disse con un tono che non ammetteva repliche, soprattutto soffermando lo sguardo su Zayn e Niall, che, incuranti continuarono a ridacchiare.
–Che vorresti dire? Che visto che sono una ragazza non so difendermi? Beh, ti aggiorno un po’ Styles, ho fatto cinque anni di…- cominciai a dire alterata, ma lui mi interruppe
–Ellie? Possibile che ogni cosa che esce dalla mia bocca la interpreti male? Era così tanto per dire.- disse passandosi una mano tra i ricci.
Cavoli, forse aveva ragione, voglio dire, lo conosco da due giorni scarsi e continuo a dargli addosso per ogni cosa
–Hai ragione, scusa…mi dispiace, sono un po’ stronza alle volte.- ammisi.
Lui scoppiò nuovamente in una risata fragorosa.
Lo guardai scioccata
–Sei incredibile, a me non può interessare di meno se ti lamenti o ti incazzi per ciò che dico o faccio.- disse calmandosi e se ne andò con una piccola scrollata di spalle.
Ma quanto poteva essere idiota? Non esiste un limite alla stupidità?
–Sei un deficiente Styles, un vero deficiente.- gli urlai dietro per tutta risposta.
Presi Gem per un braccio e le bisbigliai all’orcchio
–Ti prego Gem, usciamo da questo covo di pazzi, ti prego.- le dissi implorante.
Lei guardò Louis e lo salutò rapidamente prima di seguirmi al piano di sopra
–Mi dici che ti succede?- chiese a metà tra il preoccupato e l’esaurito
–Tuo fratello, io davvero non lo sopporto, mi…mi provoca capisci? Io non… non riesco a stare più di dieci minuti nella sua stessa stanza senza sclerare.- sputai fuori esasperata. Gem si mise a fianco a me e mi guardò ammiccante
–Non è che per caso te gusta il mio fratellone eh? No, Perché devo ammettere che sarebbe fighissimo averti come parente ci pensi? Voglio dire, se tu ed Harry vi sposaste io diventerei tua…beh, non lo so cosa diventerei ma diventeremmo parenti.- disse entusiasta battendo le mani come una bimba di cinque anni.
La guardai preoccupata
–No, dico, io ti ho appena detto che non sopporto tuo fratello e tu cominci ad immaginarti come sarebbe se io e lui ci mettessimo insieme? Non mi passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello di frequentare un cetriolo come tuo fratello, piuttosto uscirei con il piccione domestico della signora Resmith, come si chiamava? Ah già, Marvin…no…- cercai di ricordare il nome di quel rumorosissimo piccione d’allevamento della mia vicina.
Gem ridacchiò –Intendi il piccolo Kevin?- mi aiutò. Mi battei una mano sulla fronte
–Kevin!!! Esatto, ecco, lui si che sarebbe meglio di tuo fratello, almeno è un gran chiacchierone.- dissi dando enfasi alla frase con gesti teatrali. Scoppiammo a ridere e dimenticai quel cetriolo-barra-nido d’api nonché fartello di Gem.
 
-Harry-
Passai davanti alla camera di mia sorella.
Sentii lei ed Ellie che ridevano, che cazzo avevano da ridere sempre quelle due non lo so. In ogni caso avevo dimenticato il mio pettine fortunato in bagno e dovevo riprenderlo assolutamente.
–Sul serio Gem, mi domando come possa essere stato creato un cetriolone simile, ma quando distribuivano i cervelli lui dov’era? Seppellito da una valanga sulla cime del K2?- stava dicendo Ellie.
Gem rise, alla faccia dello spirito fraterno.
Misi una mano sulla maniglia della porta e feci per entrare, ne avrei dette quattro a quella bella biondina che si permetteva di sfottermi la capigliatura,quando Lou mi piombò alle spalle con un salto facendomi prendere un’infarto.
–Ehi Harry, che fai?...- chiese quasi urlando.
Gli tappai la bocca con una mano
–Shh cretino, stanno parlando di me.- bisbigliai.
Lui abbassò la voce –E pferchfé pfstai asfcoltanfdo.- farfugliò.
–Lou ma come cazzo parli?- chiesi girandomi verso di lui.
Lui indicò la mia mano, ancora sulla sua bocca
–Oh, giusto…- dissi levandola
–Voglio sentire cosa dice di me la biondina, secondo me le piaccio.- dissi ammicante verso di lui.
Per tutta risposta lui rimase ad ascoltare con me
–E poi scusa, ma Anne non gli ha mai fatto conoscere un parrucchiere?- disse Ellie ridacchiando. Alludeva di nuovo alla mia splendida capigliatura, ma come… Lou si girò verso di me soffocando una risata
–Si vede come le piaci, quasi quasi la sfido a trovarti un pregio. Le stai simpaticissimo secondo me, perché non le chiedi ti sposarti?- chiese con tono canzonatorio
–Ha ha, spiritoso…- fui interrotto dalla voce di mia sorella
–Beh, ci sarà pure qualcosa di positivo che ti piace in lui no?- grazie sorellina, ora ti riconosco.
Sentii Ellie che sospirava –Beh… i suoi occhi, sono bellissimi, e il suo sorriso, questo devo ammetterlo.- si arrese.
Mi voltai verso il mio amico che era appoggiato alla porta
–Visto? Te l’avevo detto che le piaccio.- dissi vittorioso.
Lui alzò gli occhi al cielo
–Okay, allora non avrai paura di accettare la scommessa che sto per proporti.- chiese lanciandomi uno sguardo di sfida.
Harry Styles non si tira mai indietro da una sfida
–Sputa il rospo Tomlinson.- dissi convinto
–Okay, se riesci a metterti insieme ad Ellie entro la fine dell’anno ti pagherò una cena da Nando’s con tutto ciò che vuoi, in caso contrario la dovrai pagare tu a me e a Niall.
Se come dici, sei convinto di piacerle non dovresti avere particolari problemi no?- chiese
–Okay ci sto, ma non capisco come mai se perdo dovrò affrire sia a te che a Niall.- chiesi confuso.
Lui ridacchiò
–Beh, hai mai offerto una cena a Niall? Sarà una giusta punizione, così ammetterai che avevo ragione io.- disse come se fosse ovvio.
Alzai gli occhi e sorrisi, avevo cinque mesi per far sì che Ellie si innamorasse di me. Harry Edward Styles non perde mai, questo è certo.


 
Allura, ciao splendori, ecco il quarto capitolo ;) questo mi piace abbastanza devo dire u.u
Qui inizia la storia vera e propria ;) una scommessa apparentemente innocente tra Harry e Lou, come andrà a finire?


Cooomuque, volevo dire che questa storia ha raggiunto le 8 recensioni (_proudofniall, MaracHARIBO , zorcalove1D x2 recensioni, One_Direction_25 x3recensioni , e Il_sorriso_di_Zayn, garzie grazie grazie <3) 83 visite al primo capitolo, 93 al secondo e 35 al terzo, è preferita da 3 persone (hazza I love you, One_direction_25 e xHarryStylesxo, grazie grazie grazie <3) Ricordata da 1 (one direction forever, grazie grazie grazie <3) e seguita da 3 (Ara Bluevato, directionersforever e Vale97, grazie grazie grazie <3) Che dire…MA IO VI ADORO <3 no sul serio, grazie 1000, siete fantastiche <3

Ps. Avete visto? In questo capitolo c’era anche la parte di Harry ;)

Pps. Io amo Harry Edward Styleeeeeeeeeees <3 haha lol ;)

Ppps. Andate da questi splendori : MaracHARIBO “MY CRAZY STORY” e _proudofniall “LIKE A TIGHTROPE WALKER” mi raccomando, vi voglio li in tante eh ;) <3

Pppps. One_Direction_25: ciaoooo Malik ;) ti adoro lo sai? Haha, salutami Jawi mi raccomando ;) <3

Un abbraccio coccoloso
Harrys_wife_ <3

 

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Capitolo 5
*** Chloe? Miles? What are you doing here? ***


Capitolo 5


-Ellie-


-Ellie! Svegliati tesoro, o arriverai tardi a scuola.- urlò mia madre dal piano di sotto.
Maledetta scuola, stavo così bene nel letto.
Posai lo sguardo sulla sveglia. Pfh, le 7:35…Cazzo, le sette e trantacinque?!?
Merda, merda, merda al cubo, devo entrare alle otto, maledizione. Perché oggi non aveva suonato?
Corsi in bagno, e riuscì a farmi una doccia in soltanto un minuto. Mi truccai appena,  infilai la mia felpa preferita, i jeans chiari e le Converse in tinta con la felpa e mi precipitai giù dalle scale.
–Ciao mamma, papà, Chloe.- dissi con un sorriso e andai ad afferrare la mia tracolla.
Un momento, Chloe?!? Ma come… tornai in cucina e incontrai gli occhi azzurri che avrei riconosciuto ovunque.
Lei mi rivolse un sorriso a 32 denti.
–Chloe? Cosa ci fai qui? Ma come…? Ma…?- boccheggiai.
Lei corse ad abbracciarmi –Ellie.- trillò –Sorpresaaaa! Non ti aspettavi di trovarmi qui eh?- disse ridacchiando.
La strinsi in un abbraccio
–Mi sei mancata così tanto. Ma…cosa ci fai qui?- chiesi ancora confusa.
Lei sorrise –Indovina? Mio padre ha ottenuto il lavoro, ci trasferiamo anche noi qui a Londra.- urlò entusiasta.
–Cosa? Ma è fantastico. Oh mio Dio, sono così felice.- dissi al settimo cielo.
Chloe era la mia vicina di casa, nonché la mia migliore amica, viveva nel palazzo davanti al mio a Milano, siamo sempre andate dovunque insieme, fin da quando eravamo  piccole. Anche se non avevamo mai smesso di sentirci, mi mancava tantissimo anche solo poterla abbracciare.
Mi voltai verso mia madre e mio padre che sorridenti, vennero ad unirsi all’abbraccio.
–Voi…voi lo sapevate?- chiesi stupita. Mio padre mi fec una linguaccia e mi scompigliò i capelli
–Sì, volevamo che fosse una sorpresa.- disse lanciando uno sguardo d’intesa a mamma  e Chloe.
Continuammo ad abbracciarci per dieci minuti buoni, finche il mio sguardo non si posò sull’orologio della cucina,
le otto meno dieci.
Lanciai un urlo –Noooo, siamo in ritardo per la scuola.- dissi cominciando ad andare nel panico, ero già arrivata in ritardo tre volte la settimana scorsa, se continuavo così la Dreyson mi avrebbe segregata nell’ufficio del preside. Mio padre cercò di calmarmi
–Hey, vi posso portare io in macchina se volete.- propose.
Lo guardai riconoscente e lo afferrai per un polso trscinandolo fuori di casa con Chloe al seguito.
Salutai rapidamente mamma e ci fiondammo in auto. Verde, verde, verde…Cazzo, ti pareva che beccavamo un semaforo rosso, la solita sfiga.
Arrivammo davanti a scuola alle otto e dieci.
Ero morta, questo era certo. Papà mi diede un bacio sulla fronte ed accompagnò Chloe  in segreteria.
Corsi il più in fretta possibile davanti all’aula di chimica, la porta era socchiusa e si sentiva la voce gracchiante della Dreyson.
Essendo girata verso la lavagna, probabilmente non mi avrebbe nemmeno notata. Scivolai silenziosa verso il mio posto, rigorosamente infondo all’aula, e mi lasciai cadere sulla sedia. Sospirai di solievo, ce l’avevo fatta, non mi aveva vista.
–Allora, chi vuole rispondere alla domanda?- chiese la strega sempre intenta a scrivere alla lavagna
–Forse la signorina Pierce.- si voltò a guardarmi con quei suoi occhietti da lucertola, oddio, che brividi che metteva quella donna, era inquietante sul serio.
–Si è svegliata bene questa mattina? Ha perso gli orari o ha semplicemente deciso che per lei le lezioni iniziano dopo?- merda, mi aveva visto entrare tardi.
Farfugliai qualcosa di incomprensibile anche a me stessa, tanto sapevo già cosa mi sarebbe toccato, sarei stata mandata dal preside come sempre. Raccolsi le mie cose e mi avviai alla porta rassegnata, ma lei mi fermò
–No no, stavolta non salterà la lezione, starà in prima fila e ascolterà attenatamente, poi, alla fine delle lezioni mi aiuterà a riordinare l’aula.- disse con la sua solita aria da stronza.
Perfetto, mi finiva la punizione per il ritardo dalla festa e ne ricevevo un’altra, fantastico davvero.
Mi lasciai cadere sulla sedia del primo banco, e incrociai le braccia al petto.
La strega riprese a spiegare qualcosa sui solfatti del rame, quando fu interrotta dalla porta che si spalancava bruscamente.
Ci girammo tutti verso la porta aperta ed io incrocia gli occhi di…Oh Dio, nido d’api.
Lui mi rivolse un sorriso ammiccante poi si girò verso la strega
–Buongiorno Mary, scusa il ritardo, ma stamattina ero particolarmente stanco.- disse disinvolto.
Aspettate, aveva dato del tu alla Dreyson? E l’aveva chiamata per nome? Okay, per quanto potesse essere stupido meritava della stima quel riccio.
–Styles- tuonò “Mary” quando tutta la classe, me compresa scoppiò a ridere.
–Si sieda, faremo i conti dopo.- gridò rivolta alla sedia di fianco alla mia.
Lui scrollò le spalle e si diresse verso la sedia al mio fianco.
Eh no! Poteva anche avere un po’ della mia stima ma di certo non lo volevo come compagno di banco. Chimica era già una tortura da sola figuriamoci passare due ore vicino a lui. Feci finta di non vederlo.
Lui si schiarì la voce –Ehm…sai com’è, se sposti la borsa mi posso sedere.- disse in tono divertito.
Non ricevendo risposta lui si lasciò cadere tranquillamente sulla mia borsa
–Ehi, che cazzo. C’è la mia borsa li!- urlai. La strega mi rivolse uno sguardo di fuoco ed io abbassai il tono.
Harry mi posò la borsa sulle ginocchia e mi diede un bacio sulla guancia.
Lo guardai interdetta –Che minchia...- farfugliai.
Lui si girò verso la lavagna e sussurrò –Buongiorno anche a te splendore. Sai, dovresti smetterla con le parolacce, sei una ragazza dopo tutto no?- disse strafottente
–Sei tu che me le fai dire, sei un’idiota.- dissi avvampando
–Però ti faccio ridere.- disse rivolgendomi un altro dei suoi splendidi sorrisi.
–Non stavo ridendo.- dissi convinta
–No, certo, non ridevi.- disse lui annuendo
–Io ho detto che non…vabbé, tu che ci fai qui? Non hai un anno più di me e Gem?- chiesi confusa.
Lui alzò le spalle –Siccome abbiamo perso un’intero anno di programma per andare a studiare lo spagnolo a Madrid ci hanno fatto ricominciare dall’ultimo anno di liceo.- disse come se fosse ovvio.
–Oh, okay.- dissi chiudendo lì la conversazione.
Finalmente suonò quella benedetta campanella e io i misi a raccogliere le mie cose.
Quando mi girai incontrai lo sguardo rabbioso che mi stava rivolgendo Hanna.
Si avvicinò a me a passo di carica su quei tacchi vertiginosi e mi si parò davanti
–Ehi Pierce, chiudi la bocca che stai sbavando.- disse infervorata
–Come scusa cara baldrac…ehm, cara Hanna.- le chiesi spiazzata
–Devi stare lontana dal mio Harry chiaro? Lui è mio e se gli ronzerai ancora intorno ne pagherai le conseguenze.- disse con fare minaccioso.
Se,se, come se potesse picchiarmi con un’extencion ma va la va.
–Ah, tienitelo pure il riccio, ho già dovuto sopportarlo per tutto il weekend figuriamoci se mi interessa averlo ancora intorno.- dissi dirigendomi alla porta. Okay, questo era stato un colpo basso, anche per una baldracchina da quattro soldi come lei, ma diamine, che soddisfazione vedere la sua espressione.
–Tu…l-lui…- farfugliò.
Cavolo, meglio squagliarmela prima che le parta un’embolo.                                                                                                                      
–Gem!- dissi affiancandola
–Ehilà splendore, come mai così pensierosa?- chiese sorridendomi interrogativa.
–Bah, Hanna ha deciso di rompermi i cogl…- iniziai prima che qualcuno mi mettesse una mano sulla bocca
–Shh, che ti ho detto? Niente parolacce.- mi sussurrò una voce fin troppo familiare all’orecchio.
Mi voltai di scatto per incontrare gli occhi divertiti di Harry
–Cazzo, ma sei rincretinito?-  sbottai.
Lui mi sorrise e scosse la testa –Bonjour finesse eh?- domandò ridacchiando.
–Eh che pall…- lui mi attirò a se e appoggiò rapidamente le sue labbra sulle mie.
Giusto due secondi, quanto bastava per farmi interrompere la frese e a farmi rincretinire del tutto.
Si allontanò da me  notando il mio imbarazzo e lo sguardo scioccato di Gem.
Mi sorrise di nuovo e mi scostò una ciocca di capelli dal viso
–Ci si vede in giro El.- disse soltanto per poi andarsene con i suoi amici.
Rimasi ferma in corridoio sotto lo sguardo confuso-scioccato della mia migliore amica.
Appoggiai le dita sull’angolo delle mie labbra dove si erano posate le labbra del riccio poco prima. Le sentivo andare a fuoco, o forse era solo una mia impressione. Scossi la testa e mi incamminai verso la segreteria per andare a prendere Chloe. Gemma mi arrivò alle spalle e disse incredula
–Oh mio Dio Ellie. Ma…ma ti ha baciata…cioè, mio…mio fratello ti ha baciata.- farfugliò. 
La guardai scuotendo la testa –No, si è soltanto avvicinato troppo. Non…non mi ha nemmeno sfiorata.- dissi cercando di auto-convincermi che non fosse successo nulla.
–Oh…d’accordo…- disse lei ancora incredula.
Arrivammo davanti alla porta della segreteria. Vidi Chloe all’interno che salutava la signora Samuels, la segretaria. Usci dalla porta e quando ci vide sorrise e mi abbracciò
–Ellie.- disse contenta.
Poi guardò Gem e abbracciò anche lei
–Ciao, tu devi essere Gemma. Ellie mi ha parlato così tanto di te. Io sono Chloe, l’amica di Ellie.- disse cordialmente.
Gem le sorrise calorosamente, bene, si stavano simpatiche, grazie al cielo.
–Ciao, sì, io sono Gemma. Mi ha parlato molto anche di te, mi ha detto che sei una campionessa di scherzi.- disse entusiasta
–Siii, io adoro fare scherzi.- iniziarono a chiacchierare animatamente.
Rimasi indietro ripensando a poco fa. Come mai quel contatto mi aveva spiazzato così tanto? Io non lo sopporto il riccio, allora come mai mi spiazzava sempre? Bah, sarà il caldo senz’altro.
–Ehi Ellie, ma ti ha mangiato la lingua mio fratello?- chiese Gem ridacchiando
–No…no, ci sono.- dissi distogliendo quei pensieri dalla mente. Vidi una chioma bionda fin troppo familiare che mi tolse Harry dalla mente. Era...no, non ci potevo credere.
 –Miles.- gridai correndogli incontro.
Gli saltai al collo e mi feci stringere tra le sue braccia.
Miles era il fratello di Chloe, nonché uno dei miei migliori amici.
I suoi occhi azzurro ghiaccio incontrarono i miei
–Ehi ehi, ciao anche a te scricciola. Mi sei mancata tantissimo.- disse baciandomi sulla guancia.
Potevo essere più felice? Avevo qui, a Londra,  miei tre migliori amici, Gem,Chloe e Miles. E al diavolo il riccio.
 
-Harry-

Louis mi affiancò negli spogliatoi.
–Ehi amico, complimenti, partiamo calienti eh?- chiese ammiccante.
–Yes, hai visto la sua espressione? Ce l’ho già in pugno Lou. Rassegnati, dopo solo due giorni è già ai miei piedi.- dissi pavoneggiandomi.
Lui alzò gli occhi al cielo e borbottò qualche cazzata delle sue.
Uscimmo in cortile e comiciammo a correre lungo il campo per scadarci.
–Ehi, latin lover, forse ti conviene tenerla d’occhio la tua preda.- disse Lou facendo un cenno con la testa  in direzione dei parcheggi.
Mi girai e vidi Ellie.
Era intenta a chiacchierare felicemente con un ragazzo biondo con la frangia simile a quella di Liam solo che lui sembrava proprio un coglione. Sembrava proprio il tipico sfigato. – Che sgorbio, chi è?- chiesi cercando di essere indifferente.
Lou mi fece l’occhiolino
–Non lo so, è appena arrivato. Geloso Harry?- chiese ammiccando.
–No, è solo che voglio vincere e non voglio intralci.- dissi continuando a correre.
Da quando ero geloso di una ragazza? Bah, sarà il caldo.
 
 
Ehilà ragazzuole ;)
Comicio col die che questo capitolo non era così moscioso quando l’ho pensato -.-“ ma tralasciamo ;)   
Ma mi volete morta? 12 recensioni, 7 seguite e 5 preferite?
Aww, io vi adoro, no sul serio u.u allura, parlando del capitolo, in questo c’era poco POV-Harry ma dovevo spiegare bene l’arrivo di Chloe e Miles ;) a proposito del biondino appena arrivato, Harry avrà un’avversario o un’aiuto per arrivare alla biondina?
Bah, misteroooooooo ;)
Dunque, ora devo mettere un’annuncio importante, qualcuno mi sa dire come inserire foto e banner? Sono giorni che ci provo ma non funziona -.-“ vi prego, vorrei mettere delle foto di Harry molto jansifhhf che ho trovato apposta per la FF *Occhi cucciolosi*


TA TA TA TA PUBBLICITÀ:

Andate tutti da questi splendidi splendori splendenti:

One_direction_25 : “LASCIAMI DORMIRE TRA LE TUE BRACCIA PERCHÉ SENZA DI TE MI MANCA IL RESPIRO” vi prego passate, è una storia assolutamente fantastica e merita tantissimo.
 

_proudofniall : “LIKE A TIGHTROPE WALKER” e  MaracHARIBO : “MY CRAZY STORY” mi raccomando, li in tante ;)

Ps. Che vi adoro ve l’ho già detto? ;)

Pps. One_direction_25 ciao splendore, hai visto? Ora te lo diranno anche gli altri quanto sia fantastica la tua FF u.u e non dire il contrario altrimenti lo sai che io ed Harry abbiamo sempre moltissime carote a disposizione ;) haha lol <3 ti voglio bene <3

Ppps: scusate se il capitolo è un po’ lungo ma ero ispirata ;)

Un abbraccione enormemente coccoloso
Harrys_wife_ <3
 

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Capitolo 6
*** What? My brother has done what? ***


Capitolo 6


“What? My brother has done what?”


-Ellie-

Gurdai per la milionesima volta Miles seduto alla mia scrivania.
Possibile che avessi resistito così tanto senza poter parlare con lui e Chloe?
Adoravo poter passare di nuovo i pomeriggi con loro e Gem.
A proposito di quelle due ragazze degeneri, erano uscite ormai da un bel po’ per la loro “Innocente passeggiata” mentre io e il biondino finivamo i compiti di letteratura.
Quasi sicuramente, anzi, sicuramente erano andate a combinarne una delle loro.
Si erano trovate molto bene insieme. Eravamo un bel gruppetto di pazze diciamocelo. Solo che loro invece di fare i compiti erano in giro a mangiare e a organizzare scherzi di ogni genere.
Due giorni fa per esempio avevano riempito la casa dei vicini coriandoli.
Inutile dire che quando ci vedono arrivare il signor Resmith tira fuori il suo fucile a piombini per prevenire qualunque attacco improvviso.
Cercai di concentrarmi di nuovo su quel cavolo di testo incomprensibile ma proprio in quel momento Miles sbatté le mani sul tavolo e si girò a guardarmi. 
–Non ci capisco nulla El, possiamo fare una pausa?- chiese guardandomi implorante.
Stronzo, sapeva che con quegli occhi puntati addosso non sapevo far altro che acontentarlo.
Sbuffai –D’accordo, ma solo un quarto d’ora, devi rimetterti in pari con il programma cetriolone.- dissi tamburellando sulla sua chioma biondissima con una matita
. Lui rise –Agli ordini capitano.- disse mettendosi sull’attenti.
–Allora, abbiamo tre mesi di arretrati di conversazioni varie quindi, ci conviene cominciare.- disse fregandosi le mani ed assumendo un’aria pensierosa
–Okay, spara, che vuoi sapere?- dissi sedendomi di nuovo a gambe incrociate sul letto
–Dunque, c’è qualche ragazzo di cui dovrei sapere?- buttò li scherzoso
. La mia mente schizzò all’immagine del volto di Harry  ma mi riscossi subito.
–No, nada de nada.- dissi scuotendo la testa con convizione
–Mh, meglio così, non avrei voluto dover spezzare le gambe a qualcuno. Nessuno deve toccare la mia scricciola.- disse facendo finta di rimirarsi i muscoli.
Okay, forse è il caso che io specifichi che una volta io e Miles abbiamo provato a stare insieme. Inutile dire che fu un vero fiasco. Cioè, lui era dolcissimo ma non eravamo fatti per stare insieme. Siamo troppo simili e alla fine abbiamo capito che era meglio restare amici.
Tuttavia abbiamo sempre avuto questo senso di protezione l’uno verso l’altra.
E un po’ di gelosia resta sempre, seppur in modo divertito ma resta, e penso sia anche normale quando vuoi bene ad una persona volere solo il meglio per lei.
  Afferrai le bottiglie di thé freddo dal comodino gliene passai una
–Tieni Shakespeare, dissetati.- dissi ingoiando una lunga sorsata di liquido dolciastro alla pesca.
Lui tracannò mezza bottiglia e tornò a posare il suo sguardo indagatore su di me
–Posso farti un’altra domanda?- chiese ed io annui
–Chi era il ragazzo con cui eri seduta a chimica?- chiese con una disinvolta scrollata di spalle.
Per poco non mi strozzai con il thè
–Ohw…beh…quello era… beh, era solo…Harry, un’amico.- dissi spiazzata.
Fortunatamente suonarono alla porta. Non mi andava di approfondire l’argomento Styles, almeno non oggi.
–Ehm, ne parliamo dopo, vado ad aprire.- dissi sorridendogli.
Scesi di volata le scale e mi fiondai alla porta. Sicuramente erano Gem e Chloe che mi avrebbero salvato dalla conversazione imbarazzante con Miles.
Spalancai la porta con un’enorme sorriso stampato in faccia. Sorriso che si spense non appena  misi a fuoco la figura alta, snella, slanciata ma soprattutto riccia che stava in piedi di fronte a me. Harry teneva le mani affondate nelle tasche e appena mi vide sorrise.
Ah, che sorriso che avev…Ehm, che diavolo ci fa Styles a casa mia?!? Feci per richiudere la porta ma lui fu più svelto e infilò un piede in modo da imperdirmelo
–Ehi, come siamo ospitali.- ridacchiò
–Che vuoi Styles.- ringhiai
–Non più nido d’api? Mi sentivo speciale.- disse fingendosi triste.
–Comunque se cerchi Gem è andata a casa.- dissi sorridendogli strafottente lanciandogli uno sguardo della serie Okay-ora-puoi-anche-andare.
Lui ridacchiò –Non cercavo Gem, ero venuto a farti un po’ di compagnia.- disse guardandomi malizioso e avvicinandosi pericolosamente.
–Non mi serve la tua compagnia.- dissi.
Proprio in quel momento Miles mi arrivò alle spalle
–Che succede El?- grazie Miles, ti adoro sappilo.
–Nulla- dissi al biondino
–Ne ho già di ottima.- dissi poi rivolta al riccio.
Lui alzò le spalle ed entrò lo stesso.
No dico ma è scemo?
Lui e Miles si presentarono e io dovetti sorbirmi lo sguardo inquisitore del mio miglior amico.
I due chiacchierarono un po’ poi Miles lo salutò e venne da me
–Ora devo andare.- disse abbracciandomi –Ti chiamo dopo, mi devi raccontare un po’ di cose tu.- aggiunse poi a bassa voce al mio orecchio ridacchiando
. E così rimasi li, sola con Styles.
Ora posso dirlo…merda!
Lui sorrise
–Bene, visto che siamo soli, che ne dici di chiacchierare un po’?- chiese disinvolto.
Cosa ne dico? Altro che parlare, te ne devi andare da casa mia! Avrei urlato ma avevo ancora un po’ di educazione e mi limitai ad un’alzata di spalle priva d’entusiasmo.
Si sedette al mio fianco e mi passò un braccio intorno alle spalle
. –Allora, come va?- chiese sorridendomi
–Prima che arrivassi tu andava alla grande.- dissi allontanandomi da lui.
Lui rise –D’accordo, che ne dici allora di dirmi perché non mi sopporti? Non ci conosciamo nemmeno.- chiese sfrontato
–Io…appunto, non ci conosciamo e tu prendi troppa confidenza. E inoltre sei vanitoso, sei un montato, ti credi al di sopra del mondo e io non ti sopporto proprio.- sbottai alzandomi.
Lui sia alzò e mi afferrò per mano.
Si avvicinò pericolosamente fino a far sfiorare i nostri nasi.
–Ci sarà qualcosa che ti piace di me no?- chiese soffiandomi sulle labbra.
Ero immobile, sembravo in trans. Ma come mai quello sfigato mi faceva quell’effetto?
Sentii le sue labbra sul collo e le sue mani accarezzarmi la schiena. Ma che cacchio sta facendo? E soprattutto perché non voglio che la smetta?


-Harry-

Poggiai le labbra sul suo collo.
Cominciai a lasciarle piccoli baci umidi.
La sentii rabbrividire. Bingo, sono un conquistatore nato gente.
Lou? Comincia a tirare fuori la tua carta di credito e prenota da Nando’s.
 Le accarezzai la schiena.
Era immobile, era praticamente in mio potere.
La cosa strana poi, è che mi piace baciarla, e pure parecchio. Ma infondo, io amo baciare in generale.
Continuai così per un po’ finche lei non si riprese e mi diede uno spintone.
–Ma che cazzo fai Styles!- urlò. Le sue guance arrossirono violentemente.
–Che c’è?- chiesi tranquillamente
–Come che c’è? Ti sei messo a baciarmi. Chi ti ha dato tutta sta libertà?- urlò di nuovo.
–Non mi sembra che ti sia dispiaciuto.- dissi ammiccante.
Vai Harry, continua così.
–Che cosa…ma smettila va.- disse scuotendo la testa.
–Come vuoi, ora devo andare, ci si vede a scuola piccola.- dissi posandole un bacio sulla guancia.
Lei rimase li, di nuovo senza parole mentre io uscivo dal suo vialetto.
Non appena arrivai in auto presi il cellulare e chiamai Louis
–Lou? Indovina?- chiesi appena rispose.
–Cosa?- chiese curioso
–Ho quasi vinto la scommessa, ancora un po’ e dovrai indebitarti fino al collo per pagare quella cena.- dissi ridendo.
Gli spigai i miei ‘progressi da conquistatore’  e tornai a casa. Ah Pierce,Pierce, non potrai resistere ancora per molto al fascino di questo figazzo riccioluto.
 
-Ellie-

Vidi la sua auto ripartire e ricominciai gradualmente a respirare.
Come mai non l’avevo fermato cacchio. Ora andrà in giro a sparare le sue solite cazzate.
Afferrai il BlackBerry e composi velocemente il numero di Gem
–El, che succede?- chiese appena la salutai –Hai una voce sconvolta, sei sicura di stare bene?- chiese preoccupata.
–No, non sto bene, tuo fratello mi ha appena baciata e il fatto è che non sono nemmeno riuscita ad impedirglielo. Dio Gem che casino, hai uno sfigato come fratello, un cretino.- dissi tutto d’un fiato
–Cosa? Mio fratello ti ha baciata? Oh cazzo, quando arrivo a casa lo meno giuro. Deve smetterla di fare l’idiota con tutte, soprattutto con la mia migliore amica. Mi dispiace Ellie, lui è un coglione lo so, senti, ora sono con Louis, appena arrivo a casa lo sistemo e poi usciamo e mi spieghi bene cosa è successo d’accordo? –  chiese  cercando di tranquillizzarmi
-d’accordo, ci vediamo dopo.- dissi cercando di tranquillizzarmi.
Infondo cosa era successo? Nulla, solo che avevo lasciato che un coglione patentato piombasse a casa mia e facesse conoscenza con il mio collo, avevo vinto l’oscar per la miglior figura da idiota dell’anno e, molto probabilmente avevo qualche cosa che on andava visto che il bacio dello sfigato mi era piaciuto.
Oh, andiamo, devo smetterla di bere thè freddo, mi fa persino pensare di avere una cotta per Harry. O forse non era solo colpa del thè…





 
Ehilà ragazzuole,
*Scansa i pomodori*
allora, vi devo delle scuse enormi, sono da picchiare lo so, è da troppo tempo che non aggiornavo, sorry :’( scusate sul serio ma tra i ripassi prima della scuola eccetera non ho avuto un momento libero -.-
Mi dispiace tantissimo davvero, scusatemi vi prego
Vi amo sul serio, cioè 17 recensioni, 10 seguite e 9 preferite??? E ogni capitolo ha superato le 200 visualizazzioni??? Ma io vi sposo tutte :) davvero, mi sono emozionata a vedere questi numeri.
Grazie grazie e ancora grazie :’) vi amoooooo
Dunque, questo capitolo è un’oscenità assurda, ma dovevo far succedere qualcosa. Mi sa che dopo che l’avrò postato mi converrà restare in casa. Vi verrà voglio di prendermi a carotate (?) ne sono sicura u.u 
Vi avviso però che cercherò di postare regolarmente anche se passerà un po’ tra un capitolo e l’altro perché con la scuola non avrò tantissimo tempo :( -.-“
Volevo ringraziarvi davvero tanto, vi voglio bene davvero u.u
 
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andate tutte da questo splendore:
One_Direction_25 e leggete la sua FF “Lasciami dormire tra le tue braccia perché senza di te mi manca il respiro” è una FF splendida :)
 
 
Un bacione a tutte voi, vi amo sappiatelo <3
Harrys_wife_  :)

Ps. Su twitter sono  @_PerfectStyles se vi interessa ;)
 
 

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Capitolo 7
*** Grounded with the enemy ***


Capitolo 7
 


“Grounded with the enemy”

-Ellie-


-No Gem, Chloe, non se ne parla proprio, io a scuola non ci torno.- dissi tirando nuovamente le coperte sopra la testa.
Sentii Chloe sbuffare –Cavoli Ellie, ancora a pensare alla storia di Harry? Ma è successo tre giorni fa, non se lo ricorderà nemmeno.- disse levandomi per la terza volta il piumone da dosso.
Sbuffai e a malavoglia mi misi seduta
–Certo che se lo ricorderà, e visto e considerato che ne ho già fatte parecchie di figuracce è meglio evitare di aggiungerne altre alla mia lista privata.- dissi andando in bagno a raccogliermi i capelli in una coda spettinata.
–Ah sì?- disse Gem –E credi che non presentandoti farai sì che lui se ne dimentichi? Credimi lo conosco troppo bene, farà l’esatto opposto, gli darai solo punti di vantaggio.- disse seria.
Ma perché devono succedere tutte a me?
–D’accordo, ora mi vesto, dieci minuti e sono da voi.- dissi sconfitta.
 Rovistai nell’armadio e presi una canotta nera e un paio di jeans verdemare, vans nere e capelli legati in uno chinion veloce, okay, niente male.
Mi truccai leggermente e raggiunsi le ragazze di sotto.
Salimmo sull’auto di Gem e sebbene fossimo tutte in silenzio non potemmo che iniziare a cantare quando partì “Mama Lover” sembravamo davvero pazze, qualche signora che attraversava la strada ci guardava male.
Gem posteggiò davanti a scuola e scoppiammo tutte a ridere
–Oh, al diavolo tuo fratello, forza, muovete le chiappe lumacone.- dissi ormai davanti alla scalinata che portava al piazzale. 
Ci dirigemmo verso i nostri armadietti, Miles ci aspettava appoggiato all’anta del mio intento a scrivere al cellulare.
–Ehilà biondo.- dissi piombandoli a fianco e dandogli un bacio sulla guancia.
Lui mi rivolse uno dei suoi splendidi sorrisi
–Ehi scricciola, dormito bene?- chiese ricambiando il bacio sulla guancia e abbracciandomi.
Suonò la campanella e andammo alle rispettive classi.
Dunque, vediamo, dovrei avercelo l’orario da qualche parte…mercoledì, perché non ho chiesto cosa avevo a Gem come al solito?
Appoggiai la borsa a terra e cominciai a svuotarla appoggiando il contenuto a terra, cercando disperatamente l’agenda, se non mi muovevo e arrivavo di nuovo in ritardo la prof o il prof (non so, dipende dalla lezione in cui dovrei essere ora e…non ho idea di quale sia.) cercai per cinque minuti buoni e finalmente trovai l’orario spiegazzato.
Allora, lunedì mattina, prima ora…Francese, merda, al terzo piano.
Cominciai a raccogliere tutto e lo ributtai nella borsa e corsi all’aula 312.
Okay, la prof stava ancora pulendo la lavagna, non dovevo essere poi così in ritardo.
Bussai abbastanza forte da farmi sentire. La prof si voltò scocciata da quell’interruzione e mi guardò torva
–Pierce, di nuovo in ritardo? Che scusa ha oggi? – chiese sarcastica
–Non trovavo l’orario.- risposi semplicemente acida.
Lei sospirò –È il quinto ritardo in un mese, vada dal preside.- scribacchio qualcosa sul solito foglietto rosa da punizione e io mi diressi rassegnata verso la segreteria.
Okay, ammetto che un po’ me le andavo a cercare le punizioni ma per cinque minuti di ritardo mi sembra un po’ esagerato mandarmi dal preside.
Ne avevo collezionate parecchie di punizioni, questa volta il preside non sarebbe stato indulgente.
Arrivai dinnanzi alla porta della segreteria ed entrai. 
La segretaria, la signora Dayson, campeggiava come al solito sulla sua poltrona girevole mangiando avidamente una ciambella
–Ancora qui Pierce? Comincio a stancarmi di vederti quasi tutti i giorni.-
-Grazie signora Dayson, anche per me è un piacere incontrarla.- sbuffò e disse qualcosa del tipo ‘Come sono impertinenti questi giovani d’oggi.’ in un modo leggermente più volgare.
Entrai nell’ufficio del signor Morrison.
Appena entrai desiderai che il 21 dicembre 2012 fosse appena scattato e che un’enorme buco nero mi risucchiasse e mi dissolvesse nel cielo.
Styles campeggiava su una delle due poltroncine davanti alla scrivania del preside.
Feci per girarmi ed uscire ma ormai il prof Morrison mi aveva visto.
–Buongiorno signorina Pierce, ancora qui? Le mancava proprio questo posto eh?- chiese divertito.
Harry si girò leggermente e mi sorrise.
Che faccia da angelo…ehm, volevo dire da culo.
Il preside mi fece cenno di accomodarmi nella poltroncina a fianco al riccio e non potei che ubbidire.
Mi lasciai cadere sul cuscino e fissai dritto davanti a me.
Non avevo intenzione di girarmi, sentivo i suoi occhi che mi fissavano, dio che nervi. Il preside si schiarì la voce e controllò i nostri bigliettini rosa.
–Dunque, Styles, un’altra rissa? Ma è qui soltanto da tre settimane.- constatò diretto al riccio.
Lui scrollò le spalle svogliatamente e si limitò a sbuffare
–Hanno osato criticare i miei capelli.- bofonchiò. Il preside scosse la testa sconsolato e si rivolse a me
–E lei invece? Ancora un ritardo?- chiese esasperato
–Non  l’ho fatto di proposito, ho perso l’orario.- dissi a mia discolpa.
Lui scribacchiò una firma veloce sui nostri biglietti e ce li porse.
–Farete da aiutanti al bidello per tutto questo ultimo mese di scuola.- disse serio.
COSA??? Un mese segregata qui ogni venerdì pomeriggio a pulire??? E con Styles??? Non se ne parla, uccidetemi piuttosto
–Ma prof, io non posso, ho gli allenamenti.- gracchiò Harry.
Lui alzò la mano –Non voglio sentire scuse, sarà così punto. Ora potete tornare alle vostre lezioni. Arrivederci ragazzi.- disse infine sorridendo.
Usci dalla segreteria furente.
Cazzo, odio questa stupida punizione.
Senti il riccio che mi prendeva per il polso costringendomi a girarmi verso di lui.
–Che vuoi nido d’api?- chiesi scocciata.
Lui mi diede un bacio sulla guancia
–Solo ricordarti che domani è già venerdì, e non sarò molto contento visto che mi toccherà perdere gli allenamenti. Ovviamente tu mi metterai di buon umore no?- chiese beffardo.
Stronzo.
-Fottiti Styles.- dissi voltandomi e tornando in classe.
Speravo soltanto che non avesse colto il mio rossore.
 
-Harry-

-Ti dico che è arrossita Lou.- dissi fiero della mia impresa guardando il mio amico.
Lui alzò gli occhi al cielo
–Sarà, ma io voglio delle prove, non siete nemmeno mai usciti, fino a che non vedrò qualcosa scordati la cena riccio.- disse facendomi una linguaccia.
Tornammo dagli altri.
Voleva le prove? Benissimo, tra poco sarebbe arrivata mia sorella con Ellie e Chloe e gliele avrei date io le prove al bretellone.
Guardai gli altri.
Zayn era tutto agitato perché non riusciva a trovare il suo pettine a denti spessi.
–Merda.- imprecava finemente –Non posso usare altri modelli, mi deformano il ciuffo diamine.- urlò.
Liam era nascosto sotto il divano e gridava contro Niall
–Togli quell’aggeggio malefico dalla mia vista Niall, sto per sentirmi male.- piagnucolò.
Il biondo per tutta risposta saltò al di la del divano brandendo il cucchiaio pieno di nutella e iniziò a rincorrere un Liam terrorizzato
–Tieni Payne, mangia dal cucchiaino, è buona la pappa dal cucchiaino.-
 Alla faccia della maturità.
–Ragazzi?- dissi ad alta voce. –RAGAZZI!?!- urlai poi non avendo ricevuto risposta.
Loro si fermarono di colpo e si voltarono nella mia direzione
–Fate silenzio cavolo, arrivana mia sorella tra un po’ e se facciamo casino romperà i maroni.- conclusi.
Non ne ero sicuro ma appena nominai Gem mi parve di vedere Lou arrossire.
Probabilmente era solo la luce della tv. Ci sedemmo tutti a fissare lo schermo in attesa delle ragazze.
Non appena senti il campanello mi precipitai ad aprire.
Gem mi rivolse uno sguardo stranito per poi riporre nuovamente le sue chiavi nella borsa
–Aspettavi qualcuno fratellone?- chiese divertita.
Scrollai le spalle indifferente
–No. Anzi, per meglio dire aspettavo il tizio delle pizze, sono già dieci minuti di ritardo.- dissi neutro.
Lei mi guardò circospetta poi, appena vide Lou corse ad abbracciarlo.
Non appena mia sorella si scostò incontrai gli occhi verdemare di Ellie.
Lei distolse lo sguardo e si rivolse ad un’altra ragazza dietro di lei.
Chloe credo, era sempre con Gem ed Ellie ultimamente ma non ci avevo mai parlato di persona.
Le porsi la mano
–Piacere, io sono Harry- dissi sorridendo come mio solito.
Lei mi porse la sua mano titubante facendo saettare lo sguardo da me all’amica
–Oh…c-ciao, io sono Chloe.- disse accennando ad un sorriso imbarazzato.
Siccome erano ancora fuori casa e se Ellie fosse entrata non avrei più avuto modo di parlarle da solo guardai Chloe.
–Ti spiace se…- dissi indicando prima me stesso poi Ellie.
Quest’ultima mi guardò sconcertata e fece cenno di no all’amica, che però non parve accorgersene e annui
–Oh, certamente.- e segui Gem in casa.
Ellie fece per seguirla ma riusci ad afferarle dolcemente il polso e a trattenerla fuori con me.
–CHE VUOI DALLA MIA VITA NIDO D’API?!? Si può sapere?- chiese alzando gli occhi al cielo.
Mi piaceva quando lo faceva le si formava una minuscola fossetta sul mento che la rendeva ancora più bella.
–Volevo solo chiederti una cosa.- dissi passando una mano tra i capelli.
Lei si rilasso lievemente e mi guardò esitante
–Oh…ok-okay, spara Styles, sentiamo. Ma se è un’altra delle tue cavolate ti conviene iniziare a correre sin da ora.- mi ammonì e non potei che ridere.
–Okay, sarò breve, ti va di uscire con me dopo la punizione domani?- chiesi assumendo un’aria speranzosa.
Lei parve perplessa
–Intendi…intendi solo noi due? Io con te?- chiese poco convinta
–Già, cioè, mi farebbe piacere chiacchierare un po’ con te. Infondo non ci conosciamo molto no?.- dissi, e inoltre era la verità, se volevo conquistarla prima dovevo conoscerla almeno un po’ no?
–Beh, okay.- disse semplicemente –Ma bada che non si ripeta quello che é successo l’ultima volta che volevi “chiacchierare”- aggiunse seria
–Promesso. Vieni, entriamo che gli altri ci aspettano.-  finalmente, con l’arrivo delle ragazze era tornata la pace.
Vidi Zayn e Chloe che chiacchieravano felicemente scambiandosi un pettine uguale a quello che aveva smarrito il moro poco fa, sembravano molto presi l’uno dall’altra.
Lou e Gem erano in cucina e Niall stava abbracciando Liam e si scusava per il cucchiaio.
Mi sedetti al fianco di El e accesi la tv.
Gem tornò in salotto e mi guardò confusa
–Ma non avevi ordinato delle pizze tu?- chiese.
Merda, me n’ero dimenticato
–Pizze? Chi ha mai parlato di pizza?- chiesi fingendomi sorpreso suscitando una risata generale.
Perfino Ellie si lasciò sfuggire un ghigno ed io ne approfittai per sussurrarle
–Ti ho già fatta ridere due volte, ora mi dovresti dare un bacio per ringraziarmi no?- lei avvampò e si alzò dicendo che andava un secondo a rifarsi il trucco.
Io lanciai uno sguardo al mio migliore amico e gli mimai con le labbra
–Nota bene, oggi non è truccata.- dissi facendo firma di abbuffarmi con l’aria.
Lui scosse la testa e gli altri ci guardarono interrogativi.
Cominciava ad essere un po’ difficile non farsi beccare ormai.


 
Ehilà gente ;)

Yeah, stavolta ho postato prestissimo ;) ma non prometto di riuscirci sempre :(     comunque, che ne pensate? A me questo capitolo piace abbastanza sinceramente u.u succedono un paio di cose ;)   
ALLORA, mi volete morta??? 21 recensioni, 12 seguite, sono tra gli autori preferiti di 2 persone e 11 preferite??? IO VI SPOSO GIURO, siete fantastiche sul serio u.u non immaginate quanto mi renda felice leggere le vostre recensioni o i messaggi privati :’) mi commuovo sempre u.u 


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passate tutte da questo splendido splendore splendente (?) ;) :  One_direction_25 “lasciami dormire tra le tue braccia perché senza di te mi manca il respiro” mi raccomando, li in tante ;)
 
Questo capitolo l’ho scritto ascoltando il nuovo cd di Conor  “Contrast” e deprimendomi per non essere potuta andare ad incontrarlo a Milano ieri :’( depressione unica -.- a proposito:
CONOR, I LOVE YOU SO MUCH <3


Haha lol ;) ora mi dileguo

Ps. One_direction_25 e  @Malik_Valbona, contente splendori? Ho continuato ;) <3

Pps. Leggete la mia nuova FF su Bieber please? Vorrei avere il vostro parere :)

Ppps. VI ADORO SIETE SPLENDIDE <3

Un abraccio coccoloso (?)

Harrys_wife_

@_perfectstyles ;)
 
 

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Capitolo 8
*** Tell me about yourself ***


CAPITOLO 8

 

 

Tell me about yourself 

 

-Ellie-

 

 

-Come un'altra punizione? E dopo scuola pure? Elisabeth che ti passa per la testa?- Sbraitò mia madre quando le porsi il foglio della punizione.

-E come farai a tornare a casa poi? Senza contare che dovresti essere ancora il punizione per la faccenda della festa.- tipico esempio di madre apprensiva.

-Mammaaa? Non mi succederà niente, non ho cinque anni.- dissi chiudendo la porta della mia stanza sbuffando.
Lasciai cadere a terra la borsa e mi diressi al computer.
Entrai su Twitter e facebook e subito le notifiche si illuminarono.
Cliccai sulla homepage e risposi ai vari messaggi poi chiusi le finestre ed entrai su youtube. Misi la solita playlist e andai in bagno a farmi una doccia.

Raccolsi i capelli in una crocchia disordinata e tornai in camera. 

Il cellulare si illuminò, Gem.

-Pronto?- 

“Ciao El, come va?” chiese lei ridacchiando

-Bene, in effetti non poteva andare meglio, ho sempre voluto trascorrere ore con il tuo dolce fratellino.- sbuffai.
Lei scoppio a ridere “Non dirmelo, mamma era furiosa con lui, dice che gli dispiace se ti ha messo nei casini. Comuuunque, stasera usciamo?”

chiese speranzosa.

-Non so Gem, non credo che mia madre mi lascerà uscire dopo questa.- sbuffai.

“E se gli diciamo che siamo da Chloe? Dai noi dobbiamo assolutamente andare all'apertura del locale dell'amico di Lou. Non puoi non venire, ti pregooo.” 

-Gem...non lo so, fai chiamare tua mamma a casa se mai.- conclusi. 

“D'accordo, ora le dico di chiamare, tu prendi qualcosa di carino e preparati.” ridacchiò felice.

-Okay, a dopo.- 

“Ciao, a dopo.”
e attaccò. 

Dopo neanche mezzo minuto sento il telefono di sotto che squilla e mia madre che chiacchiera allegramente con Anne. 

Dopo un quarto d'ora scarso, ecco mia madre che bussa
-Ellie?- chiede aprendo la porta.

-Si?-

-Se vuoi puoi andare a vedere quel locale con Gem e Chloe- disse rassegnata
-Davvero? Grazie grazie grazie mamma.- dissi contenta

-Ma, torni per la una massimo.- disse seria -Non scherzo.- 

-D'accordo.-
È già più di quanto mi aspettassi quindi, non ci sono problemi.

 

 

-Venerdì-

 

 

Okay, mancano due ore alla fine delle lezioni, solo due ore di letteratura e poi...no, no, no, la punizione, me n'ero completamente dimenticata.
 Perfetto, davvero, ma la sfiga mi ama. 

Lasciai cadere la testa sul banco sbuffando, sarei morta, poco ma sicuro.

-Ellie?- alzo la testa e mi ritrovo davanti un ragazzo sorridente.
Li..Lian, no Leam
-Ellie sono Liam, l'amico di Harry ti ricordi? Ci siamo visti qualche volta a casa di Gem.- disse sorridendo
-Oh ma certo, sei quello che ama i cucchiai.- dissi ridacchiando.

Lui arrossì
-S-sì, é una vecchia fobia.- disse passandosi una mano tra i capelli corti
-Ehm..posso.- disse indicando la sedia al mio fianco
-Certo.- soirrisi.
Quel ragazzo mi era simpatico. 

Considerato che ne a me, ne a lui interessava la lezione ci mettemmo a chiacchierare senza farci beccare dalla prof.

Finita la lezione salutai Liam e mi diressi al mio precoce patibolo.
Arrivai davanti al locale del bidello e mi sedetti sulla panchina. 

-Ehila splendore.-
Ecco la quiete che va a quel paese
-Come siamo belle, non c'era bisogno di prepararsi così solo per passare del tempo con me.- disse ridacchiando
-Che bellezza, non vedevo l'ora  che arrivassi nido d'api.- dissi sfoderando il mio solito sorriso strafottente che lo fa irritare. 

-Smettila con..- comincio' a ribattere ma fu interrotto dal bidello
-Eccovi qui, bene, cominciate a preparararvi, lasciate li le borse e andate in biblioteca, ci sono tutti i libri da sistemare.-
Lasciammo le borse e andammo in biblioteca.

La signorina Trascott ci indico i libri
-Ecco ragazzi, quelli sono quelli restituiti oggi, mettetili via poi bisognera schedare quelli nuovi.

-Cazzo, saranno almeno cento libri.- disse il riccio infilandosi le mani nei capelli. 

-Rimboccati le maniche allora, prima finiamo, prima ce ne andiamo.- conclusi sbrigativa, non avevo ne voglia ne tempo per aspettare che il gran dio riccio si degnasse di aiutarmi quindi cominciai per conto mio
-Dimmi di te, sei sempre stata una ragazza trasgressiva o attraversi la fase di “dico addio alla santerella”- e scoppio a ridere come se avesse detto una cosa esilarante.
-Non che mi interessi cosa pensi di me, comunque non sono mai stata una di quelle ragayyine perfettine che si sono trasformate nelle zoccolette che ti porti in giro.- 

Al contrario di quello che mi aspettassi non se la prese, anzi, facemmo gli idioti finché non posammo anche l'ultimo libro al suo posto.
Forse non era tanto male questa cosa delle punizioni...

 

-Abbiamo finito signorina Trascott, ci vediamo settimana prossima.- dissi e uscì dalla biblioteca. 

Ripresi la borsa e arrivai alla porta
-Oh merda, quando ha iniziato a piovere? Prima c'era il sole.- dissi ad alta voce
-Se vuoi ti accompagno io.- disse Harry sorridendo.
Nessun ghigno, nessun sorrisino strano, solo..dolcezza?

-Ehm..ma no tranquillo, devo anche fermarmi in farmcia.- dissi ricambiando con un debole sorriso
-Tranquilla, ci fermiamo, non ci sono problemi.- 

Salimmo sulla sua auto e ci fermammo davanti alla farmacia.
Scese e mi apri la portiera facendomi andare sotto il suo ombrello.
Poi si appoggio al muro sotto la tettoia e sorrise
-Ti aspetto qui- annuii ed entrai, una volta dentro, il mio cuore riprese a funzionare regolarmente.

Dopo aver preso le medicine per mia mamma tornammo in macchina e mi accompagno a casa.

Parcheggio nel vialetto
-Aspetta-
scese dalla macchina e arrivo da me, apri la portiera e mi sorressde l'ombrello.
Mi accompagnò alla porta 
-Sono stata bene oggi Harry.- sussurrai, troppo vicino, il suo profumo mi invase le narici e il mio cervello smise di funzionare.
Solo lui mi faceva quell'effetto.
Che mi succedeva?

Lui si faceva sempre piu vicino al mio viso, forse mi stavo facendo uno dei mie soliti film ma..

La porta di casa si aprì di colpo e ci girammo di scatto, mio padre campeggiava sulla porta
-Ellie, fianalmente, ci stavamo preoccupando.- poi guardò me ed Harry, ci eravamo allontanati ma restavamo comunque molto vicini, troppo
-Beh...ecco lui é...Harry..un amico.- conclusi.

-Oh, bene, perché non lo inviti ad unirsi a noi per la cena.- disse mia madre spuntando da dietro con un sorriso a trentadue denti.

Guardai Harry e lui guardo me, merda.

 

 

 

Ehila ragazze mie, come va?

Sono da lapidare lo so, é un secolo che non aggiorno, mi dispiace tantissimo :(

Vabbe, spero vi sia piaciuto il capitolo :) 

Lo dedico a quello splendore della mia Malik che mi spinge sempre a continuare la storia ;) nel prossimo capitolo metto tanto Zhoe prometto :) 

Ciaaaao a tutte, cercherò di non far passare ancora un anno per aggiornare ;)

un bacione <3

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Capitolo 9
*** Uhm..this has never happend okay? ***


CAPITOLO 9

 

 

**uhm..this has never happend ok?**

 

 

 

La porta di casa si apri di colpo e ci girammo di scatto, mio padre campeggiava sulla porta
-Ellie, finalmente, ci stavamo preoccupando.- poi guardo me ed Harry, ci eravamo allontanati ma restavamo comunque molto vicini, troppo
-Beh...ecco lui é...Harry..un amico.- conclusi.

-Oh, bene, perché non lo inviti ad unirsi a noi per la cena.- disse mia madre spuntando da dietro con un sorriso a trentadue denti.

Guardai Harry e lui guardò me, merda.
 

-Ehm..veramente credo che Harry debba andare ora, mi ha già riportato a cas..- cominciai titubante.

-Oh non diciamo sciocchezze Ellie, non credo che ai suoi darà fastidio.- cominciò mia madre rivolta a me
-Caro, se avvisi a casa fanno storie?- disse poi rivolta ad Harry
-N-no no, credo che lei conosca mia madre, sono il fratello di Gem.- disse lui sorridendo
-Oh ma certo, Anne mi ha parlato molto di te, vieni, entrate, tra poco sarà pronta la cena, Ellie perché non gli fai vedere la casa intanto?- disse mamma mentre papà lanciò uno sguardo ammonitore al riccio con sospetto, non aveva mai amato chi mi si avvcinava troppo, sopratutto quando si trattava di ragazzi.

-Si, ma prima ti aiuto con la tavola mamma.- dissi cercando di riprendere fiato.
Andai in cucina e raggiunsi mamma lasciando Harry solo con papà.
Se l'idea di girare con lui da sola in casa mia non mi entusiasmava più di tanto, beh questa mi inquietava ancora di più ma in fondo una chiacchierata con mio padre non sarebbe stata  poi così terribile..o almeno lo speravo..

 


-Harry-

 

-Ehm..- comiciai imbarazzato.

-Puoi mettere la giacca li se vuoi, accomodati.- disse il signor Pierce
-E così sei un amico di mia figlia..- comiciò appena mi sedetti.
Oh cazzo, andiamo bene, appena entrato e già sotto torchio, bello.

-Ehm..si, si può dire di si, l'ho conosciuta quest'anno..- farfugliai.

-Uscite insieme?- chiese lui diretto 

-C-come?- oh merda, merda, e merda, non sto andando bene, questo non mi sopporta già più.

-Intendo dire, uscite mai voi due da soli?- disse guardandomi torvo.

-ah d'accordo..beh non direi, ci sono sempre Gem e gli altri di solito, a parte la punizione dove stiamo in biblioteca non siamo mai stati da soli senza che sua figlia mi saltasse addosso.- mi impapinai da solo.
Guardai la sua reazione.
Cazzo, “mi saltasse  addosso” oddio ma come m'é venuta? Suona malissimo
-Intendo dire che non mi sopporta molto a volte..- tentai di spiegare.

-Si si ho capito tranquillo.- disse scoppiando a ridere.
-Dovevi vedere la tua faccia, ti saresti sotterrato vero?- Oh cacchio, meno male.

-S-si- scoppiai a ridere
-N-non volevo che fraitendesse.- dissi scusandomi.

-Tranquillo, anche io sono stato nella stessa situazione con i genitori di mia moglie quando ero giovane. Beh, sappi che se uscite insieme non ci sono problemi, ma se la farai soffrire te ne pentirai ok?- disse ancora sorridendo ma con aria seria. 

-Certamente.- avrei voluto aggiungere che non stavamo insieme ma Ellie venne a chiamarci per la cena e lasciammo cadere il discorso.

 

 

-Chloe-

 

-Pronto?- chiese appoggiando la piastra

“Chloe? Sono Zayn ciao.” disse una voce profonda dall'altra parte.

OH MIO DIO SANTISSIMO, ha chiamato, ha chiamato davvero..

-C-ciao Zayn che succede?- chies dopo qualche secondo di ecstasy.

“No nulla, solo..mi chiedevo se ti andava di accompagnarmi al cinema stasera, dovrei portare la mia sorellina e, sebbene io le voglia un mondo di bene beh..non penso che mi divertirei molto da solo..” disse e io arrossì.

-Beh ecco..- dissi guardando l'ora

“Ti pregoooo” mi imploro' lui con voce da bambino

-Eh va bene.- dissi rassegnata.
Avrei passato la serata ad arrossire ad ogni sguardo di quell'essere perfetto ma in fondo c'erano anche lati positivi..al cinema é buio no?

“Grande, ti passo a prendere alle 19:30 d'accordo? Madagascar 3 ci aspetta” disse ridendo

-Perfetto, a dopo-

“A dopo bellezza”
 

Oddio, lasciatemi sciogliere..

 

 

Okay, erano le 19:20 ed ero già pronta, perfetto.

Scesi nel vialetto di casa e mi sedetti ad aspettare.

Mi dovevo calmare, era solo un'invito al cinema, a vedere un film per bambini con sua sorella, nulla di che, eppure non potevo chiedere di meglio.
Voglio dire, mi sarebbe andato bene anche un pranzo su un cartone per strada, bastava stare con lui.

Essendo assorta nei miei pensieri non mi resi conto che Zayn era proprio davanti a me
-Ehi splendore.- disse passandomi una mano davanti agli occhi attirando la mia attenzione
-Tutto ok?- ridacchiò. Saltai in piedi e barcollai sul gradino.
Fortunatamente lui mi afferrò per la vita appena prima che cadessi come un sacco a terra -Ehi ehi, non pensavo di farti quest'effetto.- disse divertito a cinque centimetri dal mio volto che ormai doveva essere in fiamme.
Pensavi male allora, dissi interiormente maledicendolo per avere un così buon profumo e degli addominali così perfetti
-Ehm, no no, ero sopra pensiero..-

-ALLORA?? Vi muovete voi due? Vi potete baciare al cinema ma muoviamoci o perderemo il posto vicino a Melody.- urlacchiò una voce dalla macchina.

Zayn divenne color peperone e mi lasciò lentamente la vita
-Scusala, è mia sorella..- comiciò.

-Tranquillo, nessun problema, andiamo?- dissi sorridendo.

-Ma certo- disse sorridendo a sua volta.

Salimmo in macchina e ci ricomponemmo, almeno io, cercando di non darlo a vedere.

 

 

-Ellie-
 

Strano ma vero: sta andando tutto bene.

Harry sembra piacere ai miei.

-E così sei stato in Spagna a studiare giusto?- disse mia madre adorante 

-Si, sono stato un paio di mesi in questo collegio a perfezionare la lingua, poi ho fatto una vacanza prima di tornare per mettere in pratica.- disse disinvolto.

Okay, devo ammettere che questo ragazzo mi stupisce, per quanto io possa averlo trovato irritante, stronzetto e arrogante dovevo  ricredermi.
Mi stava alleviando un peso con i miei, quindi: grazie nido d'api.

Finimmo di mangiare e mia madre cominciò a sparecchiare.
Harry si offrì di darle una mano e il volto di mia madre si illuminò
-No grazie caro, non ce n'è bisogno, piuttosto, Ellie mostrgli la casa.- disse con il suo strano luccichio negli occhi.
Appena lui si girò lei mi mimò qualcosa con le labbra che non capì e credo sia stato meglio così. -Vi chiamiamo per il dolce piu' tardi.- disse mio padre.

Salimmo al piano di sopra.
Okay, ora era davvero imbarazzante
-Vado un secondo in bagno.- dissi dileguandomi.

Repisriamo, è solo Harry dio mio, il fratello di Gem niente di piu'.

Aspettai ancora un attimo facendo scorrere l'acqua per non dare nell'occhio poi uscì.

Lui era intento a guardare le numerose foto che tenevo in camera, praticamente tutte mie con Gem,Chloe e Miles.

-Eccomi.- dissi attirando la sua attenzione

-Questa è stupenda.- disse sorridendo e girandosi verso di me con una piccola cornice in mano.
La foto ritraeva me e Miles vestiti da Pimpa all'asilo -Oddio- dissi avvicinandomi -Non la guardare ti prego è orribile.- dissi ridacchiando.

-A me piace tantissimo- scoppiò a ridere.

-Dai dammela, ora la brucio.- dissi ridendo e cercando di prenderla dalla sua mano.
Ma lui faceva apposta e tirava ancora piu' indietro il braccio
-Sei dolcissima con le guanciotte rosse- ridevamo come due idioti mentre io cercavo di prendere la foto e lui la allontanava.
Finalmente la presi e cercai di ricompormi.
Guardammo i nostri riflessi allo specchio, eravamo arrossati e spettinati e avevamo il fiatone
-Io..non avevo scelta, eravamo obbligati a vestirci così..- dissi sospirando.
Senza accorgermene lui si avvicinò fino ad essere a nemmeno due centimetri da me.

-Eri bellissima comunque.- sussurrò incrociando il mio sguardo.

-Io..non credo che..-cominciai 

-Ssst- disse annullando la distanza che ci separava.

Cominciò a baciarmi e io mi strinsi a lui.

Fece passare le mani su tutta la schiena per poi passarle sotto il maglione e accarezzarmi di nuovo 

Gli scompigliai i ricci e lui mi prese in braccio per poi farmi sdraiare sul letto.
Riprese a baciarmi e io gli torturai il labbro -Sei stupenda- disse tra un bacio e l'altro.

Mi alzò la maglia e si chinò per baciarmi la pancia quando sentimmo dei passi e si alzò di scatto.
Mia madre bussò alla porta
-Ragazzi, é pronto il dessert.- perfetto mamma, come rovinare dei momenti così. 

-S-si arriviamo subito.- dissi cercando di sitemarmi i capelli.

-Ehm...- dicemmo all'unisono imbarazzati.

-Io...ehm...facciamo che questa cosa non é mai successa okay?- chiesi in fiamme.

-S-si infatti- disse lui altrettanto spaesato. 

Scendemmo di sotto e non spiccicammo parola finche mia madre non riprese a tempestarlo di domande.

Fortunatamente la cena finì rapidamente ed Harry se ne andò a casa.

 

 

-Chloe-

 

-Hahaha okay, non dirmi che davvero ami le zebre.- chiesi ormai sull'orlo delle lacrime, Zayn mi stava facendo morire dal ridere da quando era iniziato il film e siccome ci gurdavano tutti male, sua sorella compresa, non dovevamo fare rumore, il che renderva il tutto ancora più esilarante. 

Lui fece un'altra faccia scioccata
-Cos'hanno le zebre che non  va? Sono stupende.- disse come se fosse ovvio.

-Si si..convinto tu.- ridacchiai e gli feci una smorfia.

Lui si passò una mano tra i capelli e sospirò come a prepararsi a parlare
-Sai chi altro é stupenda?.- chiese a bassa voce guardandomi di sottecchi

-Boh..non ne ho idea, cosa?- chiesi confusa.

Lui si fece piu' vicino, era a pochi centimetri dal mio viso ormai..

-..Tu...-
sussurrò prima di chinarsi del tutto e poggiare le sue labbra sulle mie...

 

 

 

-Harry-

 

Usci da casa di Ellie e mi chiusi in macchina.

Gurdai fuori dal finestrino per un po'.

Perchè l'avevo baciata?
Cioè, era un buon passo avanti per la scommessa ma non..non era programmato.

Intendo..non sapevo nemmeno io perchè fosse successo..solo..beh, mi era piaciuto, ed ero io a desiderare che succedesse.

Okay, mi stavo bevendo il cervello, io non perdo la testa per una ragazza, mai. Sono loro a perderla per me, ma mai il contrario.

Presi il telefono dalla tasca e composi il numero di Louis:


“Pronto? Harry?” chiese 

-Ciao Lou, volevo avvisarti che..beh, sono a buon punto con la biondina tutto qui.- buttai fuori.

“Oh, beh, non mi sembri gran che contento amico, sicuro che sia tutto qui?” chiese sospettoso.

-Ma si, si, sono solo stanco. Ora vado a casa, ci vediamo domani. Ciao Lou.- tagliai corto.

“Ciao Hazza” 

 

 

 

Ehilà tesori miei c:

coma va? 

Visto? Prima che ricominci quell'inferno di scuola vi lascio un'altro capitolo c;

Grazie a tutte quelle che mi recensiscono,preferiscono e seguono o ricordano, ma anche a quelle che leggono e basta, vi adoro davvero c:

Un bacione a tutte c:

ihjbhadsighaqfi <3

 

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