Rehearsal Room

di _LOLa_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Chapter one - Tell me a lie ***
Capitolo 3: *** Chapter two- The Second Name ***



Capitolo 1
*** Prologue ***





 

Prologue.

Perchè? 
Perchè tutto questo doveva capitare a me che non avevo fatto un bel niente?
Effettivamente avevo fatto incontrare quei due traditori. Fino a poco tempo fa non mi sembrava possibile che mia madre si sarebbe risposata, insomma era una bella donna ma ha molto carattere, molto. E' molto testarda ed è questo l' aspetto che ci accomuna maggiormente insieme all' aspetto fisico.
Siamo come due goccie d' acqua. Capelli color miele, occhi verdi, pelle chiara e costituzione magra.
Invece con mio padre non ho proprio niente in comune e adesso sono costretta a passare con lui un intera estate perchè mia madre e il suo compagno Dave hanno deciso di passare tre mesi ai Caraibi come luna di miele.
Non che abbia niente contro mio padre, ma il fatto è che non lo vedo da due anni e questo rende tutto più scomodo. L' unica cosa che posso detestare di lui è che mi abbia trasmesso il suo stupido cognome.
Higgins.
Più lo ripeti più ti mette in imbarazzo.
Paul Higgins.
Lola Higgins.
"Uffa" - sospirai - "Non è giusto".
"Smettila di lamentarti Lola!" - mi riprese mamma - "Guarda ,invece, quanto è bella Londra". Guardai fuori dal finestrino ;almeno Londra era una città stupenda, forse un pò fredda ma con il suo fascino insuperabile. Era lì che lavorava mio padre come agente per un gruppo dal nome impronunciabile.
Mi aspettava nella sala prove ,o in inglese "Rehearsal Room", di un grande studio.

"Eccoci arrivati!" - disse mia madre mettendo le mani ai fianchi.
"Già.."- dissi con la testa bassa mentre prendevo le ultime valigie -" Mi mancherai "
"Anche tu, tesoro mio" - mi rispose lei stringendomi forte a sè in un abbraccio- "Ora devo andare"
La salutai con la mano mentre lei risaliva in macchina. Non voleva che vedessi che stava piangendo.
Sospirai e presi a guardarmi in torno.
"Tre mesi" sussurai mentre entravo nello studio- "Tre lunghi mesi".

 

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Capitolo 2
*** Chapter one - Tell me a lie ***


*il banner è andato a farsi benedire*

Chapter one
-Tell me a lie-

 

"Lola! Amore mio, finalmente sei arrivata!" gridò entusiasta papà nel vedermi.
Corse verso di me e mi stritolò in un abbraccio sollevandomi da terra. Non era cambiato dall' ultima volta che lo avevo visto.
Stessi capelli, anche se di un nero più spento, stesso viso rotondo, stessi occhi e stesso inconfondibile, la stessa vitalià di quattro anni anche se più accentuata per via del suo arrivo.
"Ciao papà" lo salutai sorridendo. Possibile che mi mettesse sempre di buon umore? Tutto sommato mi sarei divertita.
"Vieni" mi disse prendendomi la mano "Ti presento i ragazzi". O forse no.
Entrammo in una sala prove dove cinque ragazzi, probabilmente miei coetanei, cantavano una stupida canzone su uno sfigato che a quanto pare stava per essere scaricato dalla sua ragazza. Insomma chi scrive questa roba? Dimmi che non te ne stai andando per lui, dimmi una bugia. Che lagna, terribile.
"Che ne pensi?" mi chiese mio padre con fare curioso alla fine della canzone. Passo. Domanda sbagliata. Errore nella connessione al server. Il numero da lei chiamato non è al momento raggiungibile. "E' carina" invece risposi io semplicemente.
Intanto il gruppetto era uscito dalla sala e mio padre non esitò a fare le presentazioni. 
"Ragazzi, lei è mia figlia" disse posandomi una mano sulla spalla "Lola P.." 
Non riuscì a finire la frase che gli pestai un piede facendolo gemere dal dolore.
"Come non detto" disse divertito alzando le mani in segno di resa. I ragazzi ci guardarono in silenzio incuriositi e allo stesso tempo spaventati dalla situazione ma poi uno ruppe il ghiaccio.
"Non ti assomiglia per niente" disse il ragazzo castano con gli occhi azzurri "Comnque molto piacere Lola, io sono Louis" 
Era un ragazzo alto, credevo fosse più grande di me, e indossava un insolita maglietta a righe con le bretelle. Un clown. Assomigliava in tutto e per tutto un clown.
"Io invece sono Harry" lo seguì a ruota il ragazzo riccio ammiccando "Al tuo servizio". Ecco il solito Latin Lover da strapazzo.
"Io sono Liam" si presentò il terzo ragazzo castano ma stavolta con gli occhi di un marrone tene. Il mio unico pensiero fu la sua camicia. La sua bellissima camicia.
"Me la devi assolutamente prestare" dissi di getto indicando l' indumento "Adoro le camicie". Lui rise annuendo.
"Io sono Niall" disse il ragazzo biondo con gli occhi profondamente blu "L' irlandese". L' irlandese? L' irlandese! 
"Anche io sono irlandese!" dissi io entusiasta. Lo sguardo del ragazzo si illuminò. "Da dove vieni?" mi chiese.
"Da Dublino" gli risposi. "Io da Mullingar" disse poi il ragazzo radioso. "Mia madre è di Mullingar!" dissi poi ridendo per la bellissima coincidenza che si era venuta a creare.
"Pensa io vengo dal Pakistan!" ci schernì il ragazzo moro "E mi chiamo Zayn! Wow!" concluse con una vocina irritante. Niall abbassò la testa.
"Ma Quando? " allora feci io incrociando le braccia al petto. "Ma quando cosa?" chiese lui di getto. Bam. Caduto nella trappola.
"Ma quando te l'ho chiesto" gli risposi acida facendo ridere tutti i presenti meno Zayn che umiliato strinse i pugni arrendendosi.

"Eccoci arrivati!" esclamò mio padre aprendo le braccia "Casa dolce casa".
Casa? Non so proprio dove vedesse una casa mio padre. Io vedevo solo una reggia, un castello, una cattedrale, un.. vabbè avete capito.
I ragazzi entrarono uno dopo l' altro. "Chiudi la bocca o ti entreranno le mosche" mi sussurrò Zaza passandomi vicino. Io serrai la mascella. Poteva essere più irritante?
La casa dentro era ancora più grande. E a due piani per giunta. "Dove dormo?" chiesi io spaesata.
"Bè" disse Zuzu malizioso "Puoi dormire con me, tesoro". Deficiente. Ipocrita. Stupido.
Lo ignorai completamente e mi girai verso Niall: "Posso dormire con te, irlandesino?". Zecca rimase a bocca aperta. Punteggio: 1-o per me.
"Mi dispiace, irlandesina" fece il biondo "La tua camera è al piano di sopra, comunque è vicino la mia" disse poi sorridendo. 
Io risposi al sorriso poi mi avvicinai a Zucchero e gli sussurai: "Chiudi la bocca o ti entreranno le mosche.

Io.Adoro.La.Mia.Camera.
E' bellissima e gigantesca! C'era una finestra che dava su Londra era sommersa da dischi; sugli scaffali; sulle mensole; sopra l' armadio.
Mi sembrava di vivere in un sogno. Peccato però che c'erano quei cinque. O meglio quei quattro. Niall mi stava a genio. 
Osservai meglio la stanza. Era di colore beige, c'era un tappeto bianco circolare con sopra un letto, un grosso armadio e..O mio Dio! Non può essere, una chitarra.
Una bellissima chitarra nuova. La mia l' avevo dovuta lasciare a Dublino perchè la compagnia aerea non la accettava come bagaglio. Era marroncina, di ciliegio però un pò rovinata.
Questa invece era nuovissima, una Yamaha. Ed era per me!
Un regalo di benvenuto da parte di tutti noi. 
Questo era il testo del biglietto legato alla chitarra con un fiocco rosa. Tutti chi? I cinque e mio padre? L' importante era solo metterla alla prova.
Che cosa? "Potrei provare la canzone di oggi" mi dissi "Come era?". Abbozzai qualche parola, poi ricordai una parte del testo e cominciai a cantare suonando la chitarra.


Can't ever get it right 
No matter how hard I try
And I've tried
Well, I put up a good fight
But your words cut like knives
And I'm tired
As you break my hearth again this time
Tell me I'm a screwed up mess
That I never listen 
Tell me you don't my kiss
That...


"Come cavolo era..." dissi schioccando le dita e sforzandomi di ricordare.
"That you need your distance, distance.." mi prcedette qualcuno. Alzai lo sguardo e notai che ZigZag mi guardava con aria stupita: "Hai davvero una bella voce" disse.
"Da quando è che m-mi stai ascoltando?" chiesi. Lui mi guardò con un sopracciglio alzato: "Cos'è ti vergogni?"
"Un pò" gli dissi "Ora però dimmi da quando è che sei qui, Zaino?" Lui mi guardò interdetto.
"E' Zayn" mi corres
se poi.
"Senti Zen.."gli dissi acida. "Zayn" mi corresse nuovamente. "Senti Zayn" dissi allora roteando gli occhi "A una domanda si risponde con una risposta non con un' altra domanda".
"E così suoni la chitarra?" mi chiese lui. Sospirai. Non mi avrebbe mai risposto.
"Si" gli risposi incrociando le braccia al petto. "Allora non sei l' unica.." si lasciò scappare a bassa voce ma sfortunatamente lo sentii.
"Chi altro sa suonare la chitarra?" chiesi curiosa. Zayn non mi rispose per qualche secondo. "Io" disse poi.
"Tu?" chiesi scettica indicandolo, lui annuì con la testa "Bè, qualche volta potremmo suonare insieme" dissi sorridendo. Lui annuì di nuovo.
"Si ma ora vattene" gli dissi facendolo ridere "Sciò". Lui non si mosse di un centimetro anzi si avvicinò vertiginosamente. "Non vuoi cantare con me?" chiese malizioso.
"Sai" me ne uscii io allontanandomi da lui "Quella canzone ha proprio ragione". 
"A proposito di cosa?" chiese lui curioso.
"A proposito del fatto che io voglia il mio spazio" dissi spingendolo verso la porta "Quindi ora esci".
Riuscii appena a farlo arrivare alla soglia che gli sbattei la porta in faccia.
Invadente il ragazzo.

Povero Banner

Ed ecco il motivo per cui non ho messo il banner:
Tinypic. Non. Mi. Funziona.
Non mi dire? Ebbene Si. Lo dico eccome.
Vabbè forse al prossimo lo metterò.
Il capitolo è piuttosto noioso. Piuttosto.
Ma questo era solo il capitolo delle presentazione, voi non sapete cosa ho in servo per voi.
Muahahahaah (?)
Ricordate due cose: il tasto per aggiungere la recensione non è radioattivo, e lode ai Panda.
Pace.


 

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Capitolo 3
*** Chapter two- The Second Name ***



*il banner è tornato :D*

Chapter two
-The second name-


Zayn

Chi altro sa suonare la chitarra?
Io.
Io? Ma che cazzo mi è saltato in mente? Io non suonare nemmeno il flauto ti pare la chitarra? Bè in realtà so suonare il triangolo ma non credo che una serenata a forza di tintinnii andrebbe bene. E' solo che ero nel panico, mi mette in soggezione quando mi guarda. E inoltre è la prima ragazza che mi respinge e questo mi da un altro buon motivo per conquistarla. E' quasi una sfida a me stesso e avvicinarla a Niall ulteriormente non servirebbe a niente.
Insomma, già sono irlandesi ora ci manca che scoprano di suonare lo stesso strumento.
Devo smetterla di pensarci e andare a farmi un caffè per svegliarmi.
Scesi le scale stropicciandomi gli occhi ed arrivando a mò di zombi al frigorifero. Cercai in ogni angolo e non trovai le mie amate barrette al cioccolato.
"Ebfano tue?" mi chiese una voce alle mie spalle "Bscusa, ma avevo bfame".
Mi girai pensando fosse come al suo solito Niall e invece trovai Lola seduta sul divano intenta a divorare l' ultima barretta. La guardai con un sopracciglio alzato.
"Te le sei mangiate tutte?" chiesi stupito, lei annuì con veemenza "Ma erano sei!".
"Non è colpa mia se mi piace il cioccolato" disse incrociando le braccia al petto. Era proprio infantile.
"E io ora che mi mangio?!" lei dissi scocciato. Lei fece spallucce e quando stavo per andare su tutte le furie entrò Niall.
"Che succede?" chiese avvicinandosi e sbadigliando. "Succede che la tua amica" dissi indicandola "Si è mangiata tutte le mie barrette"
Niall si avvicinò a Lola: "Come? Tutte e sei?" chiese stranito, pensavo mi avrebbe appoggiato e invece diede il cinque alla ragazza ridendo "Sei una degna avversaria!"
"Puoi mangiare una delle mie carote" intervenne in quel momento Louis "Ma solo una" scandì l' ultima parola. Stiamo scherzando?
"Vado a prendere una boccata d' aria" dissi aprendo la porta.

Mangiai allo Starbuck approfittando dell' occasione per prendermi un frappuccino ma il telefono cominciò a squillare.
"Pronto?" chiesi notando che il numero era sconosciuto. "Amore mio!" trillò una voce dall'altra parte del telefono. Sospirai rassegnato. Era Perry.
"Ciao amore, come va lì a Parigi?" le chiesi sorseggiando un pò di frappuccino. "Malissimo!" disse lei scandalizzata "Mi manchi da morire! E io ti manco?"
"Si certo" risposi. Tanto, che altro avrei dovuto rispondere? Non mi manchi perchè sto con te solo per fare notizia. Paul non me l'avrebbe permesso. "Anche io sto male perchè ultimamente è arrivata la figlia del nostro agente a casa, e mi sta facendo impazzire" dissi poi tutto d' un fiato.
"E' carina?" trillò lei furiosa. "Si, un pò" risposi come da copione "Ma tu per me sei l' unica". Lei fece una risartina compiaciuta.
Dopo un pò di sana conversazione ci salutammo e io tornai all' appartamento.
Citofonai più volte ma nessuno mi venne ad aprire.
"Ragazzi" gridai bussando più volte "Fatemi entrare!". Sentii dei passi avvicinarsi alla porta. "Entra" bisbigliò Louis "Ma silenzio o li deconcentri?"
Ero pronto a ribattere ma lui mi tappò la bocca. Nel salone seduti al tavolo uno di fronte all' altra c'erano Harry e Niall che si fissavano. Vicino a loro gli altri li guardanìvano curiosi.
Harry aveva una smorfia contratta sul viso e non riuscì a trattenere una risata.
"Evvai!" esclamò a quel punto Niall "Ho vinto, quindi i piatti li lavi tu!". Harry alzò le mani in segno di resa: "E va bene"
Lola che fino a quel momento era rimasta in silenzio abbracciò Niall congratulandosi, quasi fosse un eroe.
A mettere fine a tutto ciò fu Paul che entrato in casa non fu molto felice di constatare che era un disastro.

Lola

"Che ne dite di ordinare una pizza?" propose papà allargando le braccia.
"No, basta pizza" si lamentò Harry posandosi una mano sullo stomaco "E' da settimane, se non da mesi che mangiamo pizza".
"E se ordiniamo cinese?" propose allora Liam. I ragazzi scossero la testa contrariati.
"Se volete cucino qualcosa io" buttai lì. I ragazzi mi guardarono dubbiosi. "Cosa?" mi chiese Louis assottigliando lo sguardo. Io mi posai un dito sul tempo assumendo una posizione pensierosa.
"Una carbonara" conclusi poi. I ragazzi si guardarono esterrefatti. "Sai cucinarla?" chiese Niall. Io annuì.
"Mio nonno è italiano" dissi "Secondo voi perchè mi chiamo 'Lola'?" chiesi ridendo per le facce sconcertate che avevano assunto.

"E allora hai origini italiane?" mi chiese Zayn curioso.
"Si sono.." dissi facendo finta di contare "Inglese, irlandese, italiana e francese" conclusi infine sorridendo.
"E infatti a un nome per ogni nazionalità" disse mio padre provocatorio "Vero, Patty?"
Zayn quasi si strozzò con l'acqua "Patty?" mi chiese divertito. Oh, no. Sospirai rassegnata.
"Si" rispose papà al posto mio "Lola Patricia Agatha Renè Higgins" disse solenemente. Avvampai terribilmente, nascondendo il viso tra le mani.
Zayn scoppiò a ridere ma Niall lo guardò severo "Non dovresti ridere visto che il tuo secondo nome è il più ridicolo di tutti"
Il moro lo gardò in cagnesco. "Ah si?" chiesi io pronta per la mia vendetta "E di grazia, quale sarebbe?"
"Jawaadnnrtvuj" mugugnò lui.
"Giggio?" dissi io provocandolo, lui mi fulminò con lo sguardo.
"Jawaad!" esclamò lui rassegnato "Il mio secondo nome è Jawaad"
Io tratteni una risata a stento. "Jawaad?" dissi con la voce incrinata dalle risate. Lui annuì flebilmente. Stavo per scoppiare ma i ragazzi mi anticiparono.
Fu una risata generale. "Povero Jawaadino, mio" lo schernì Harry.
"Zitto, Harold" gli rispose Zayn di tono. Harry fece una smorfia.

Dopo cena Zayn non disse una parola anzi uscì fuori.
Sospirai e lo raggiunsi. Mi sentivo in colpa per avergli rovinato la giornata.
"Senti Zayn" dissi strofinandomi le mani per il freddo, stupida Londra "Mi dispiace, oggi ti ho incasinato tutto"
"Ti stai scusando?" chiese con un sorriso strafottente dipinto sulla faccia. "Si" dissi "Ora vado"
Accennai un passo ma Zayn mi fermò. "Sai" disse aspirando la sigaretta "Il tuo è un nome degno di una principessa".
Io lo guardai scettica. "Si" dissi poi mentre rientravo "La principessa sul pisello".
Lo sentii ridere di gusto ed anche io non riuscii a trattenere un sorriso.


Perdono..

Scusate, è da una vita che non aggiorno e oltre tutto il capitolo non è granche.
Volevo scrivere un inizio totalmente diverso in cui erano tutti ubriachi per motivi sconosciuti (?) ma non era il caso.
Comuuuuuuunque... Che ne dite? Per il prossimo capitolo avete idee?
Come vi procedono le vacanze? A me bene a parte il fatto che l' ansia pre-scuola mi sta divorando >.<
Quest' anno infatti devo fare il primo anno di liceo e ,non usando parole volgari, mi sto facendo la pupù sotto.
Volevo sottolineare che non ho niente contro Perrie e che aggiornerò l'altra FF a breve.
Vabbè, BuonPandaPomeriggio.

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