La botoLOL

di chiaramella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tritolo. ***
Capitolo 2: *** Unicorni rosa ed automobili rotte. ***



Capitolo 1
*** Tritolo. ***


Sssssssono tornata gggggente (?) sono pronta per nausearvi con un'altra delle mie fanfiction dal dubbio senso. La dividerò in due (o forse tre capitoli), dovrete sopportarmi c:
Si ringraziano Sunny e le nostre conversazioni molto zfvhoasihsladkhgoai che mi hanno ispirata per la stesura del testo c:



Una botola. Una piccola e stupida botola di legno marcio verniciata di bianco, situata al secondo piano di casa Sullivan.
E se un giorno quest'ultimo decidesse di farla saltare in aria con del tritolo?
-Brian? Brian sei sveglio?-
-No, fingevo di dormire.-
-Tanto meglio, ho bisogno del tuo aiuto.-
Sullivan è uno di quegli ubriaconi che incontri al bar, uno di quelli che pur di bere in compagnia vende la casa per offrirti qualcosa.
Haner, invece, è uno di quelli che se hanno anche solo un capello fuori posto danno buca persino a miss Universo.
Fuori fa freddo, è inverno inoltrato. James ha passato l'intera notte a contemplare quella stupida botola che se ne sta sola soletta al piano superiore, un'intera notte passata a chiedersi che cosa ci potrebbe mai essere là dentro.
Un cadavere in putrefazione, un forziere d'oro o dell'alcool del 1800?
-Lasciami dormire.-
-Bri, ti prego.-
-Non fare quella cazzo di faccia da cucciolo bastonato.-
-Dai.-
-E va bene, dimmi cosa dobbiamo combinare stavolta.-
-La botola.-
-Che botola?-
-Come "che botola"?!-
-Che botola?-
-Quella sul soffitto, al secondo piano.-
-Non so di che botola tu stia parlando quindi buonanotte.-
-Solo le dieci e venti del mattino.-
-Devo andare a fare la spesa.-
-Come ti chiami?-
-Cosa?-
-Come ti chiami.-
-Brian.-
-No, pene.-
-Eh?-
-Ed io come mi chiamo?-
-James.-
-No, vagina.-
-Eh?-
-E sai perchè pene non va mai a fare la spesa?-
-No.-
-Perchè vagina.-
-Dopo questa battuta squallida vuoi spiegami cos'è più importante di una spesa, in questo momento?-
Brian scaraventa il soffice cuscino a terra sbuffando, appoggiandosi allo schienale in legno d'ebano del letto matrimoniale.
Non chiedetemi nè perchè Haner si trovi a casa Sullivan nè perchè si sia svegliato nel letto dell'amico.
Sbronza?
Forse.
Litigio con Zacky?
Può darsi.
Fatalità?
Nessuno lo potrà mai sapere.
-Bri, mi serve del tritolo.-
-COSA?!-
-Non fare il finto tonto.-
-Senti, se tu fai pene e io vag..-
-NO.-
-E io dove lo vado a comprare del tritolo?!-
-Non lo so.-
-No, aspetta. Tu vuoi aprire una botola con del tritolo?-
-Esattamente.-
-Vuoi far saltare in aria tutta la casa forse?!-
-No,solo la botola.-
-Dammi una mazza da baseball, la sfonderemo con quella.-
L'idea di Jimbo non è delle migliori, potrebbero morire tutti e due se qualcosa andasse storto e, conoscendoli, deduco abbiano centotrè probabilità su cento di lasciarci le penne. Parliamoci chiaro, Haner non ha idea la minima idea di come si tagli una stupida fetta di salame, immaginiamoci alle prese con del tritolo.
-E perchè mai dovrei possedere una mazza da baseball?-
-Non ne ho idea Jim. Se preferisci, la sfondiamo con la tua testa di merda.-
-Molto simpatico, Haner.-
-Sempre stato.-
-E comunque, facendola saltare in aria, farebbe molto 'telefilm anni '80'.-
-Ti faccio esplodere il cervello se lo pensi ancora una volta.-
-Ribadisco, molto simpatico Haner.-
-Ribadisco, sempre stato.-
Passano venti, forse trenta minuti prima che i due alzino il culo dal soffice materasso in lattice ed appoggino i loro enormi piedi sul pavimento freddo.
Il termostato alla parete segna -6°, alcuni pezzi di ghiaccio pendenti dal soffitto ne danno conferma. Rotolano avvolti dalle coperte ed arrivano in cucina dove tentano in qualunque modo di far scendere almeno una goccia d'acqua dal rubinetto.
-Le tubature sono andate a baldracche.-
-Facciamo saltare in aria anche quelle.-
-Ti prego, finiscila.-
-Perchè? Che ho detto?-
-Prima di buttarmi giù da un faro ti chiamerò e mi racconterai tutto quello che avrei intenzione di far esplodere, okay?-
-Okay, me lo segno eh.-
-Segnatelo.-
Il ticchettio dell'orologio è l'unica cosa che spezza il silenzio venutosi a creare nella sala, i due si guardano attorno alla ricerca di un qualunque oggetto con cui sfondare il legno della piccola botola.
Lampadine, hot dogs, frittata, uova, preservativi. Nulla di tutto questo è adatto all'ardua impresa che tra poco i nostri eroi dovranno compiere.
-Penso di..-
-Da quando in qua hai questo dono divino?-
-Zitto Syn, non interrompermi. Penso di avere un'idea.-
-Non puoi "pensare di avere un'idea".-
-Cioè?-
-O hai questa cazzo di idea o non puoi supporre di averne una.-
-Mmh mmh!-
-Davvero hai capito ciò che ho detto?-
-No, ma anni fa m'hai insegnato la tecnica del "sorridi ed annuisci", non so se rammenti.-
*BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMBAAAAAAAA*
Una musichetta allegra proviene dal salotto, qualcosa trema sotto al divano.
Un terremoto? No.
Il cellulare di Jim? Esattamente.
-M'è preso un infarto!-
*SUAVECITO PARA ABAJO, PARA ABAJO, PARA ABAJO*
-E fai star zitto quel coso, santo dio!-
-Quel coso si chiama "cellulare" e sarebbe carino se mi dassi una mano a cercarlo.-
Il più alto si precipita nell'altra stanza, alzando i cuscini dal divano ed infilando la testa in ogni dove.
L'aggeggio continua imperterrito a suonare, rimbombando tra le mura della casa.
La pazienza di Brian volge al termine.
-Jimbo.-
-Mhh! Cazzo, dammi una mano!-
-è sul tavolo.-
-Che ci fa la tua mano sul mio tavolo?!-
-No, il cellulare.-
-Oh, deciditi! O la tua ma..-
-JAMES. IL. TUO. CAZZO...-
-No, il mio cazzo è quì sotto e sta benissimo! è tutto apposto piccolino, non dare retta a zio Brian, su.-
-OOHCCRISTO! MA DA QUANDO IN QUA PARLI CON PARTI DEL TUO CORPO DI DUBBIA LUNGHEZZA?! e non interrompermi mentre parlo, volevo dire che il tuo telefono è sul tavolo.-
-E SOLO ORA ME LO DICI!? Ti prendesse un colpo Haner!-
Sputando ad ogni parola, Jimbo si rialza in piedi e corre verso il mobile in legno, cercando di afferrare l'aggeggio prima che il misterioso individuo dall'altro capo del cellulare decida di riattaccare.
La scena molto simile a un qualunque film d'azione, il momento in cui il protagonista fugge inseguito da fuoco e fumo che si stanno levando in aria proprio dietro alle sue spalle.
Nemmeno pochi istanti e il mento del nostro coraggioso Sullivan, picchia violentemente contro lo spigolo del tavolo.
Brian si lancia a terra, ridendo e rotolando sul freddo pavimento.
-Era Johnny. Cazzo, ora devo pure sentirmele da quello gnometto. E vaffanculo Bri! Smettila di ridere, cristo! è stato imbarazzante.-
Il dito indice ricade sul tastino verde del cellulare, lo schermo si illumina e la chiamata viene inoltrata.
-PORCA PUTTANA.-
Jim allontana il telefono dall'orecchia per qualche istante.
-Si, ciao anche a te.-
-Ma sai che ore sono?!-
-Mezzo giorno e dieci.-
-Appunto.-
-E quindi?-
-Quindi nulla. Ci vediamo a prove!-
-Fumato, il nanetto!- esclama in direzione dell'amico, ancora steso a terra.
-Guarda che sono ancora in linea, coglione.-
Un debole raggio di luce entra da dietro le tende della cucina, una lampadina sembra comparire sopra il ciuffo di capelli neri del più alto.
-Bri.-
-AAHHAHAHHAHHAHAHHHAHAHHHAHHAHAHHA-
-Ho avuto un'altra idea.-
-AHAHAHAHAHAHAHHAHHAHAHAHHA-
-Possiamo..-
-AHAHHAHAHHAHHAHAH.-
-Un unicorno verde mangia dell'erba blu in un prato rosso.-
-AHAHHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHA.-
-Io e Zacky ci siamo divertiti l'altra sera.-
-AHHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAH.-
-Ho buttato nell'immondizia la lacca ed ho dato fuoco alla tua piastra per capelli.-
-CHE. CHE CAZZO. CHE CAZZO HAI FATTO?! Questa me la paghi, Sullivan! Me la paghi!-
Esce dalla porta sbattendola violentemente dietro di sè e portandosi via pure la maniglia. Alza il pugno al cielo, promettendo vendetta ed imprecando.
-Scherzavo Haner. Ti volevo solo dire che giù in garage ho un vecchio water in ceramica, potremmo staccarne un pezzo e sfondare la botola. Perdonami, ma mi stavi ignorando. Ho dovuto farlo.-
-Tu mi farai diventare bianchi tutti i cazzo di capelli prima della vecchiaia, poi sì che ti spaccherò il culo.-




Un'ora più tardi..

-Allora, al mio 'tre' lanci la tavolozza verso l'alto, intesi?-
-Perchè io, Bri?-
-Perchè se qualcosa va storto, la testa te la spacchi tu e non io.-
-Giusto, non ci avevo pensato.-
-Allora, sei pronto?-
-Sì!-
Un forte crack si ode in tutto il corridoio, assieme al legno marcio cadono anche alcuni pezzi di soffitto.
-Avevo detto al mio "tre". Cosa non ti è chiaro in "al mio 'tre' lanci la tavolozza verso l'alto"?!-
Cumuli di cenere si alzano in aria, offuscando la vista a tutti e due. Alcuni colpi di tosse fanno eco, arrivando sino al piano terra.
-Chiedo perdono, avevo interpretato male le tue parole.-
-Chissà perchè me l'aspettavo, una risposta del genere.-
-E allora cosa me lo chiedi a fare?-
Prima di replicare, James gli fa cenno di stare zitto portando l'indice sulle labbra socchiuse.
-Mmmbeh? Che ti prende?-
-Se strilli, i topi potrebbero prendere paura e caderci in testa. Meglio fare silenzio.-
-Scusa, non riesco a seguirti. Tu non avevi mai accennato alla parola "TOPI" e sei perfettamente a conoscienza della mia fobia verso quelle bestiole. Non pensare minimamente che io ti segua lassù!-
-Ah. Altro problemino: ora che abbiamo sfondato questa botola, come ci arrivo fino a là?-
-Mr. Furbizia colpisce ancora!-
Jimbo si gratta il capo per una decina di secondi in cerca di una buona idea che sembra arrivare quasi subito.
-Fammi salire sulle tue spalle.-
-NO.-
-Perchè?!-
-Peserai un centinaio di chili, sei alto quanto l'Empire State Building! Tutti quegli ossicini che ti ritrovi, più o meno in buono stato, nel corpo non sono mica leggeri!-
-Vuoi salire tu al posto mio?-
-MAI.-
-Allora vuol dire che lasceremo questa piccola botola aperta. Tutti i topi che abitano proprio qui sopra invaderanno la mia casa e mi mangeranno generando un topo gigante che busserà alla tua por...-
-Ho capito, ho capito! Salta su.-
Sullivan si aggrappa alla maglietta dell'amico saltandogli letteralmente addosso e facendolo cadere a terra, facendogli sbattere violentemente il mento sulla polverosa moquette che riesce però ad attutire, seppur relativamente, il colpo.
-Bri? Ti sei fatto male?-
-Maccchè! Non vedevo l'ora di picchiare la faccia su questa moquette e contemplarla da vicino!-
-Ohw. Così la fai arrossire. Si tratta di un vecchio regalo di Barbara.-
-Tua madre ti ha regalato una moquette?!-
-Sì, c'è qualcosa di male in tutto questo?-
-No, solo che un regalo del genere lo trovo insolito.-
-Osi disprezzare i regali di mia madre?!-
-No, no! Non ho detto questo! Solo che.. lascia perdere e dammi una mano ad alzarmi.-
-Non vuoi contemplarla ancora per qualche secondo?-
-Ero sarcastico, prima.-
-Potresti spiegarti meglio, santo dio!-
-Cosa c'era da spiegare? Me lo spieghi?-
-Che gioco di parole Haner, complimenti!-




Ed eccoci qui alla fine del primo chap :'D Ho dato MOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO spazio ai dialoghi.
Ho deciso di dividerla in un paio di capitoli solo cinque minuti fa LOL è un mese che ci lavoro su e non trovo un finale abbastanza carino e demenziale. Diamo tempo al tempo #cazzodico (?)
Detto ciò, ringrazio ancora Sunny, Alisea(che ha un nome troppo fAIGHo), Vitt e mia cognata Asiuccia:3 VOGLIO BENE A TUTTA CODESTA GENTE(?) LOL
Ora che ho concluso gli esami, avrò tutto luglio per preparare il nuovo capitolo, quindi VI PROMETTO che aggiornerò prezzzzztizzzzmo fdbvejhkjgedid
Ad agosto scomparirò, trascorrerò l'intero mese con la mia migliore amica sdjvhsdijhdfvhua <3
Aufwiedersen!

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Capitolo 2
*** Unicorni rosa ed automobili rotte. ***


ODDIO. SONO PASSATI ANNI DALL'ULTIMA VOLTA IN CUI HO PUBBLICATO QUALCOSA. No, solo un mese c.c scusate ma ho il morale sotto la suola delle scarpe c.c Anyway, sono tornata :3
Devo ringraziare di cuore tutte le 10 persone che hanno recensito il precedente capitolo, le 5 che hanno inserito la fanfiction tra le preferite e le 11 che la seguono *_* Non me l'aspettavo davvero c':




-Bri abbassati.
-Ancora con questa storia?
-Pensa ai topi.
-Okkay, okkay.
James contempla per qualche secondo le spalle dell'amico, forse non è proprio un'idea geniale. Insomma, se qualcosa andasse storto .. sì, provate ad immaginare ad un Sullivan senza denti, spappolato sulla moquette di mamma Barbara. Non sarebbe molto carino.
-Allora, ti vuoi muovere?
-Mmmh, ho avuto un'altra idea, puoi alzarti.
-Cosa vuoi fare ora?! Lanciarmi lassù con una catapulta? Staccarmi la testa e giocarci a booling? Strapparmi gli occhi e farti un bel pranzetto?
-Nulla di tutto questo anche se devo ammettere che giocare a booling con la tua testa non sarebbe affatto male.. Lo segno tra le cose da fare prima di morire.
Estrae un block notes dalle pagine ingiallite e scrive velocemente qualcosa di incomprensibile a noi comuni mortali per poi riporlo in un'improbabile tasca costruita da lui stesso a lato dei suoi improponibili boxer verde acido.
-James Owen Sullivan.
-Eh, sai com'è, io mica ricordo tutte le cose che devo fare prima di soccombere, penso di avere un piccolo principio di alzheimer ma nulla di preoccupante.
-Tu mi stai dicendo che da una vita annoti le cose da fare prima di crepare su uno stupido libricino che ti porti in tasca?
-è un block notes Haner, è diverso.
-Vabbè, il succo del discorso è quello.
-Che succo?
-Del discorso.
-Ah, è un nuovo gusto? Io conoscevo il succo di mela, di pera, di car..
-FINISCILA.
-.. di carota, di pomodoro.. Comunque, ritornando al discorso di prima..
-Ecco, appunto.
-.. pensavo di comprare una scala.
-Oh. Da quando in qua hai delle idee simili a quelle di noi umani?
-Da cinque minuti.
-Ecco.
Si guardano negli occhi per qualche istante poi Brian fa cenno di scendere le scale. Al piano di sotto ancora si gela, tutti e due indossano ancora solo un paio di boxer.
-Insomma, ti muovi?
James si ferma davanti allo stipite della porta con aria seccata, Bri non vuole assolutamente uscire da lì.
-Sei pazzo?! Ci saranno due gradi fuori! Dammi almeno un paio di minuti per indossare un giubotto come la gente comune in un giorno d'inverno.
-Dio come sei antipatico! Muoviti o il negozio chiuderà. Ah, a proposito, dov'è che la compriamo una scala?
-E a me lo chiedi?! Dio, passami almeno un cappotto!
-Non ti serve un cazzo di cappotto per rispondermi, muovi quel culo flacido che ti ritrovi. ORA.
-Ti sparerò un giorno, credimi.
-Sono troppo bello, non lo farai. Ah, in caso contrario potresti cominciare a scrivere anche tu una lista di cose da fare prima di esalare l'ultimo respiro.
-Sì, effettivamente dovrei.
I due escono in fretta dalla porta principale pronti a correre verso l'auto che li aspetta parcheggiata sul vialetto davanti a casa Sullivan.
-Non toccare l'auto con le mani!
-Non sono mica scemo Jim, con questo freddo potrei rimanerci incollato!
-No, io te lo dicevo per non rovinare la carrozzeria ma fai finta di non aver sentito quest'ultima frase.
-Oh anche io ti voglio bene, amico mio.
-Lo so, chi non può volermi bene?
Salgono velocemente a bordo del veicolo nero e partono alla volta di un negozio in cui vendano un qualunque tipo di scala.
-Accendi l'aria calda, potrei morire da un momento all'altro.
-Non funziona.
-COSA?!
-Non funziona.
-C.. CO.. COSA?!
-Non funziona santo dio, SEI DIVENTATO SORDO?!
Il cuore di Brian inizia a battere velocemente, niente aria calda. Tre gradi centigradi e l'aria calda in quella maledetta macchina non funziona.
-Ah, c'è del wisky dietro. Riscaldati con quello.
-Ricordami di farti santo.
-Ok, aspetta che cerco il mio block notes.
-Controlla la strada piuttosto.
-Scherzi?! Devo farlo.
-No parlo sul serio.
-Pensavo parlarsi sul sedile. Passami quella maledetta bottiglia e metti un CD nello stereo.
-Uno, tu non bevi mentre guidi. Salire in macchina con te sobrio è già maledettamente pericoloso, immaginiamoci da ubriaco. Due, di quale CD stai parlando?
-Quello.
-E grazie al cazzo! Ce ne sono a migliaia qua dentro.
-T'ho detto quello, santo iddio!
-Ma se non me lo indichi come cazzo faccio a sapere che mi stai chiedendo di mettere un CD dei Casualties?! .. No aspetta, da quando in qua ascolti i Casualties?
-Da qualche mes.. WE ARE ALL WE HAVEEEEE TONIIIIIIIIGHT WHOOOOOOOOA WHOOOOOOA OOOOOOOOH
Brian si accende una sigaretta, ormai convinto della precaria salute mentale dell'amico.
-Che cazzo combini Jim?!
-Svolto a destra e prendo il lungo mare.
-Non farlo, rimarremo bloccati nel traffico.
-Fidati del buon vecchio Sullivan.
-Eh, appunto. Fidarmi di te è una cosa che mi riesce tremendamente male.
James svolta a destra senza nemmeno controllare la strada e, come aveva previsto Gates, si ritrova nel bel mezzo di una lunga fila di automobili.
-Ecco, che ti avevo detto?
-"Eh, appunto. Fidarmi di te è una cosa che mi riesce tremendamente male.".
-No, intendo prima.
-"Che ti avevo detto?"
-Sei un caso perso.
-Eddai per due macchine.
-Due macchine?! Ce ne saranno duecento!
Il più alto abbassa il finestrino facendo entrare una follata d'aria fredda ed inizia ad inveire contro gli altri automobilisti bloccati lungo la strada.
Brian squote il capo e si lascia scivolare lungo il sedile.
-'Cazzo fai Bri? OH, COGLIONE! Muoviti! Guarda che quel semaforo di merda è maledettamente verde!
-Urli le peggio parole dal finestrino verso persone a noi sconosciute ed hai anche il coraggio di chiedermi perchè ho una voglia improvvisa di sprofondare sotto dieci metri di terra?
-Mmmh.. Sepolto vivo. Carina come cosa.
-Certamente molto più carina del stare in auto con te. Ah, potremmo scriverci una canzone. "Sepolto vivo".. Ti rendi conto di quanto spaccherebbe i culi?
-Amico mio, qua la mano.
-Si lo so Jim, ho davvero delle idee geniali.
-Eh sì, è la cosa più intelligente che oggi sia uscita dalla tua bocca.
Gli tira una pacca sulla spalla mentre l'altro continua a lanciargli occhiate ben poco amorevoli.
-Mmmh, penso che andrò di qua.
-Non farlo, santo dio, non farlo.
-E perchè mai non dovrei?
Svolta improvvisamente e si ritrovano nell'altra enorme e, per qualche motivo a noi ancora oggi sconosciuto, deserta corsia.
-Jimmy.
-Mmmh.
-Stiamo andando contromano.
-Che c'è di male?Non passa nessuno. Ah, ora è meglio se svolto di qua.
-Se non muoio oggi, sopravviverò ancora cento anni. Ne sono sicuro.
-Ti consiglio di iniziare a pregare perchè se a quest'ora siamo ancora vivi è un miracolo.
-Oh, mi hai letto nel pensiero.
-Eh, da una persona con un elevato intelletto aspettati di tutto.
-Ah. E chi sarebbe questa persona dall'elevato intelletto?
-Sei adorabile quanto un riccio di mare attaccato ai coglioni quando fai così, lo sai?
I due compagni di sventure si ritrovano improvvisamente in una stradina sterrata e completamente dritta, sembrerebbe la direzione giusta. O almeno, da qualche parte dovranno pur andare a finire.
Non c'è anima viva, non si ode nessun tipo di rumore e non si riesce a scorgere nemmeno una formica attraversare la strada. Che siano giunti in paradiso dopo un grave incidente?
-Guarda qua che fortuna. Strada libera.
-Io mi preoccuperei un po'. Dov'è che andremo a finire? Non vedo nemmeno un cartello.
-Fai come me.
-Cioè?
-Prova ad immaginarteli. Funziona.
-Devo illudermi che non morirò in fondo a qualche dirupo o che non vagherò per sempre in questa stradina a noi sconosciuta che in realtà scopriremo essere un varco spazio temporale?
-Sì, quello era ciò che intendevo dire.
-Aspetta, vedo un'uscita. Si, vai sempre avanti!
-No guarda, pensavo di girare a sinistra e schiantarmi contro questi alberi. Ma grazie per avermi avvertito di proseguire lungo una strada completamente dritta, senza di te ora saremo messi davvero male.
-Conoscendoti, avresti potuto benissimo dirmi "Ohi Bri, non ho mai provato l'ebrezza di schiantarmi contro un platano".
-Devo ammettere che per un attimo l'ho pensato.
-Non ne sono per niente stupito.
Passano venti, forse trenta minuti ed i due sono ancora fermi all'uscita di quella stessa strada.
-Prima bloccati nel traffico, ora ci mancavano anche i cavalli! Ci conviene tornare indietro ed arrivare in centro ripercorrendo il lungo mare
Silenzio.
-Jim mi stai ascoltando?
Ancora silenzio.
-Jim.
-dfjgjvngyuds.. Mi chiamo James Owen Sullivan e sono sveglio, chi mi chiamava? Dove siamo? Ma l'unicorno rosa che era qui davanti è andato via senza salutare?
-Di che unicorno stai parlando?
-Di quello con cui stavo parlando cinque minuti fa.. O un'ora fa.. Forse due.
-Sognavi
-No, eravamo in un grande prato verde con tante margheritine, era primavera e stavo cantando La vendetta dei biscotti dei Kane HC*.
-Smettila di dire cazzate e rimetti in moto dai.
-Che trauma. Pensavo davvero di aver fatto amicizia con un unicorno.
Sullivan gira la chiave intenzionato a ripartire ma qualcosa va storto.
-NO.
-Eh direi di si.
-No. Siamo. A. Piedi.
-Ottima osservazione Haner, senza di te non me ne sarei mai accorto. Vado a dare un' occhiata al motore, tu aspettami qui.
-Meglio se scendo, non vorrei saltare in aria. Conosco bene le tue conoscenze in fatto di motori ed affini.
-Sta' tranquillo, non finirà come l'ultima volta.
-Hai dato fuoco all'auto di Johnny e per poco non saltevamo tutti in aria, spero vivamente che oggi tu non abbia le stesse intenzioni.
Il più alto scende dall'auto sfoggiando ancora una volta i suoi improponibili boxer  verdi, si stiracchia ed apre il cofano assumendo un'aria da intenditore.
Haner, intanto, prega all'interno del veicolo sperando che tutto vada per il verso giusto.
-Mmmh, sì hai ragione.
Brian abbassa il finestrino.
-Con chi stai parlando scusa?
James richiude il cofano pulendosi le mani su uno straccio dalla dubbia provenienza (?) e risale in macchina.
-L'unicorno rosa m'ha dato una mano, è tutto a posto.
-Ohmadonnamia. Se questa carretta riparte giuro che ti pago da bere per il resto dei miei giorni.
Il motore sembra rinato, Brian sbarra gli occhi.
-Oh, qualcuno dovrà offrirmi da bere per il resto della sua vita.
-Che mi prendesse un colpo.
-Lo dici perchè non vuoi spendere o perchè non avresti mai dovuto sfidare James Owen Sullivan ed il suo fido unicorno? Ripeti con me: James è un genio.
-Hai mai pensato di andare a fare un bel giretto affanculo?
-Hai mai provato a pensare a tutte le belle birrerie che trovi qui ad Huntington?
-Spero che il tuo principio di alzheimer ti faccia dimenticare tutto.
-Ah già, me lo stavo scordando. Meglio se segno la tua promessa sul mio amato block notes.
-Un giorno imparerò a stare zitto.
-Spero che quel giorno arrivi tra molto tempo. Se non sai parlare come pensi di ordinare da bere?







BOOM. Eccoci a fine capitolo :3 come al solito, non mi convince c.c Avrei voluto aggiungere ancora qualcosa ma poi avrei perso ogni nesso logico (?) insomma, sarei andata completamente fuori tema (?) anyway, scriverò ancora due o forse tre capitoli e poi concluderò questa fanfiction :3 Ancora un grazie enorme quanto Shadows, a tutte le persone che continuaneranno a recensire o anche solo leggere c: Dovrei farvi una statuetta d'oro, davvero e.e
Alla prossima! C:

*I Kane HC sono un gruppo italiano che nessuno conosce ahah sono assai carinosi (?) vi lascio il link della canzone che ho citato: http://www.youtube.com/watch?v=cS8YjhXhnXs

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