La leggenda della verità

di AniaS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1:Cosa è successo? ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: La mia non vita bussa alla porta ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. Giù le maschere ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: Una giornata di incontri ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Fotografie & Shopping ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Il cuore o la mente ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: Le porte si aprono ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8: Il Passato Ritorna ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 : Una festa indimenticabile! ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10: La vera verità ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11: Andata e Ritorno ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 12: NOI, NICO & NICK= ALEX ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13: Un Nuovo Inizio ***
Capitolo 15: *** AVVISO (ASPETTO RISPOSTE) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                                                                                                 

 

 

 

 

 

Prologo

Sono passati alcuni mesi, quando questi bolscevichi hanno preso potere nella mia amata Russia, ero una Granduchessa, nessuno poteva mettersi contro di me, il mio carette allegro, timido, e curioso,è andato perso, ricordo ancora quella notte, oh quanto sangue ho visto!

Era necessaria questa battaglia?

Loro sono migliori di noi?

La cosa che fa più male e non sapere dove sei, guardo il mio anulare e vedo il nostro anello, me lo hai regalato proprio quella notte, qualcuno ci ha allontanato, e tu te ne sei andato, cosa ti è successo amore mio?

Ho compiuto da un mese 17 anni, è il 17 luglio, siamo relegati in questa casa, il mio fratellino non sta bene, quei bolscevichi ci hanno detto che ci dobbiamo unire in una stanza, ci devono parlare, speriamo che ci lasciano liberi, ho voglia di vederti mio amato.

Si fanno aspettare, non capisco quest’attesa, Aleksej ha un altro attacco, lo facciamo sedere, sono preoccupata di quest’attesa, ad un certo punto vediamo il capo, ci guarda inchina il capo, e dietro di lui ci sono degli uomini armati con dei fucili, ci sparano, moriamo uno ad uno.*

Si sta

Come d’autunno

Sugli alberi

Le foglie

G. Ungaretti

 

 

 

 

Angolo Autrice

Buongiorno carissimi lettori, che dirvi, anche se ho delle storie ancora incompiute, voglio pubblicare questa, è diversa dalle mie altre storie.

Penso che avete capito di chi parlo,la mia protagonista è Anastasia Romanov, questo prologo è preso dall' ultima scena del  Film  “Nicola e Alessandra” Consiglio di vederlo.

Spero in qualche recensione...

Alla prossima

                             AniaS


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Capitolo 2
*** Capitolo 1:Cosa è successo? ***


 

 

 

 

Ci sono dei momenti nella nostra vita che ci troviamo ad un bivio. Impauriti, confusi, senza una meta. Le scelte che facciamo in questi momenti possono segnare il resto della nostra vita. È certo che quando si è di fronte all'ignoto, la maggior parte di noi preferisce far retromarcia e tornare indietro. Ma occasionalmente, le persone ti fanno pressione per qualcosa di meglio. Qualcosa aldilà del dolore di dover continuare da soli. E aldilà del valore e del coraggio che ci porta a far entrare qualcuno. O di dare un'altra possibilità a qualcuno. Qualcosa aldilà della calma persistenza di un sogno. Perché è solo quando ti metti alla prova... che scopri chi sei veramente. Ed è solo quando ti metti alla prova che scopri chi puoi essere. La persona che vuoi essere, esiste. Da qualche parte sull'altro lato del duro lavoro, della fede, credenza... ed oltre l'angoscia e la paura di quello che ci aspetta più avanti. Lucas Scott One Tree Hill

 

Capitolo 1: Cosa è successo?

Dopo innumerevoli ore sento qualcuno che vuole infilzarmi, comincio ad urlare, apro gli occhi, e vedo ciò che è successo, vedo i corpi dei miei cari, li distesi per terra, il sangue tumefatto, intorno i loro corpi, cosa vi hanno fatto questi barbari, corro verso il corpo di mio padre, lo scuoto, non da segni di vita, sento degli spari dirigersi verso di me, nessuno va a segno, la gola mi brucia, l’odore del sangue mi fa venire sete, vedo il comandate, la mia rabbia è triplicata, lo raggiungo, gli sorrido malignamente, ora scoprirete la mia vendetta.

Gli azzanno la carotide, succhio ogni goccia vitale del suo sangue, fino a che sento che il suo cuore non batte più, ma non mi fermo, ne voglio altro, vedo lo sguardo impaurito e sbigottito di quei bastardi, li raggiungo uno a uno, li prosciugo tutti, ne lascio libero solo uno, deve dirlo che  Anastasija Nikolaevna Romanova, è tornata.

Esco da quella prigione sono libera, corro arrivo alla porta, esco, ora sono libera, la vendetta, va servita fredda ma devo sapere che cosa sono diventata?

Il mio cervello elabora velocemente le informazioni il mio udito si è sviluppato al massimo, e in quel momento ricordo cosa disse mia nonna  qualche mese prima

 

-Anastasia, vieni qui!- dice mia nonna

-Si nonna!- dico guardando

-Sai che la nostra famiglia, ha delle discendenze molto lontane?-

-Si nonna!-

-Beh devo dirti che tu hai del potenziale magico!-

-Nonna vuoi dire che sono una…-

-Una strega- e mi accarezza il volto e poi mi dice –Non devi dirlo a nessuno, nemmeno a quel bel giovanotto che ti gira intorno!-

-Chi giovanotto?- dico io arrossendo

-Ah Niklaus, mia cara!-

-Oh nonna, lui è un amico!-

-Ah si?-

-Si!-

 

 

Oh quanto mi mancate nonna, cosa sono adesso, raggiunsi una casa, era vuota, andai a dormire, la giornata è stata terribile, non avrei mai più rivisto la mia famiglia, e non sapevo in che cosa sono diventata, oh mio Dio.

Sognavo molte cose ed ecco

 

Ero nel giardino reale, era il giorno dell’assalto, ero dietro ad una colonna, ecco che vedo una persona comincio a correre, lui mi prende facilmente e poi mi gira, mi mette una mano vicino alla bocca e mi dice

-Non gridare Niko!-

-Nik, cosa ci fai qui?-

-Sono venuto per salvarti-poi mi fece guardare dritto negli occhi, e non so cosa mi fece, e mi disse- Bevi queste ampolle ogni giorno, dici che sono le tue medicine! Hai capito Niko?- io mossi  la testa e dissi

-Che cos'è?-

-Il mio sangue!-

-Come?Cosa?-

-Io sono un vampiro, e ho bisogno del tuo sangue!-

In quel momento entrambi ci scambiammo sangue, era stato come un estasi, mi piaceva, poi sentimmo delle voci, allora lui mi disse

-Ci rincontreremo Niko!- si avvicino alle mie labbra e mi baciò- Ti Amo-mi infilò al mio anulare destro l’anello e io risposi

-Ti amo anche io Nik!-

Mi lasciò li sola, con quella borsa piena di ampolle, ecco cosa ero diventata, un vampiro.

 

Era notte inoltrata mi svegliai di butto, e mi ritrovai un vampiro, si lo riconoscevo, lo avevo visto una volta con Klaus, mi disse che era suo fratello, lui si avvicinò a me mi disse

-Le mie condoglianze sua maestà!-

-Non mi piacciono questi formalismi, ditemi cosa volete da me?-

-Niente solo avvisarvi, che il vostro Klaus, se possiamo dirlo ancora così, se ne andato!-

-Come se ne andato?- dissi incredula

-Eh si, sa ha creduto che foste morta, e se ne andato,non dopo aver  trovato un’altra dama!-

-Bene, lei chi è?-

-Io sono Elijah, o Elia, come lei desidera chiamarmi!-

-Elia, lei è il fratello di Klaus?-

-Si-

-Bene, ora può insegnarmi a diventare una vampira perfetta?-

-Si sua maestà!-

-Per prima cosa, non chiamatemi sua maestà, ho sempre odiato questi formalismi, seconda cosa chiamatemi Anastasia o Ania, come preferite, e terza cosa sapete dove sono i miei famigliari?-

-Si li hanno sepolti, e volevano cremare sua sorella Marija e suo fratello Aleksej, ma sono arrivato appena in tempo per   fermali, riposano in pace Ania!-

-Grazie Elia! Ora comincia la lezione!-

 

Passai alcuni anni in quella casa, Elia era una persona molto riservata a tratti somigliava a mio padre, oh quanto mi mancano, quelle giornate a giocare con loro, a farli divertire, è sempre stata la mia passione far divertire le persone, e quando ho scoperto la macchina fotografica, mi divertito a fare milioni di fotografie.

Elia è riuscito a prenderle,e portarmi le mie fotografie, le guardo molte volte, e piango, mi mancano così tanto!

E’ il 1928 Elia è al mio fianco, mi piace la sua protezione, mi manca Klaus, ma ci convivo, sono passati 11 anni da quella notte terribile, ora mi godo la mia vita da vampira.

Da un anno viviamo in Danimarca, da lontano guardo mia nonna, che affaticata dall’età ma anche dal dolore delle sue numerosissime perdite,cammina per il suo palazzo, mi fa male al mio cuore di giaccio, Elia mi guarda e mi abbraccia, sappiamo entrambi quando male mi fa, ma le faccio una fotografia, è il mio ricordo di lei, so che la sua fine è vicina, ha sofferto moltissimo la mia nonna, e merita un po’ di pace.

E’ arrivato Novembre, Elia, arrivò a casa velocemente, stavo facendo sviluppare il rullino, si avvicino a me e mi dice

-Ania, ti devo dire una cosa spiacevole!- dice con un tono triste

-La nonna è morta?- dico io sperando in una risposta negativa

-Si è deceduta!-

A quelle parole svengo, sono rimasta sola, l’unica famigliare è mia zia, ma non voglio rovinarle la vita.

E’ passato un mese da quella notizia, ho fatto i bagagli in gran segreto, devo vivere la mia vita, ho scritto un biglietto ad Elia, e ora che mi faccia una mia non vita, non ho più nessun legame, chiudo la porta e me ne vado

Addio Elia.

 

Angolo AniaS

Buongiorno ragazze, quando ho cominciato a scrivere, mi piaceva questa idea, ho sempre sperato che Anastasia fosse viva, e mi sono documentata molto per rendere le azioni verosimili.

Spero che il capitolo vi piaccia,  e qualche recensione non mi dispiacerebbe, anche se è una critica, sono qui per migliorare.

Al prossimo aggiornamento 

AniaS

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: La mia non vita bussa alla porta ***


 

 

 

Capitolo 2: La mia non vita bussa alla porta 

Grida al cielo quello che senti dentro senza farti sopraffare dal mondo stesso,e poi vivi la tua vita secondo il tuo pensiero,con le tue decisioni, le tue emozioni e con i tuoi sogni..

 

 

Sono passati già 110 anni dalla mia nascita, ricordo sempre la mia famiglia, le risate fatte con mio padre, e le chiacchiere con mia madre e le mie sorelle, la nostra protezione per il mio fratellino, e infine l’amore profondo per Klaus.

Sono andata avanti, nei primi tempi abitai in Inghilterra, ho anche una laurea non proprio al mio nome, ma c’è lo, è in medicina, ho aiutato molte persone a vivere durante i bombardamenti a Londra, e ho incontrato anche il re Giorgio VI, somigliava a mio padre,ho pregato tanto che non facesse la sua stessa fine, qualcuno mi ha ascoltato, alla morte di questo re me ne sono andata in America, ho sempre sognato di vederla, ho girato in lungo e largo, nessuno mi ha mai disturbata, ho fatto credere ad una donna di essere me, così nessuno poteva distruggere di nuovo la mia vita, Elia, non mi ha mai cercato, sono contenta ha rispetto la mia decisione.

Dopo un po’ di anni decisi di vivere negli Stati Uniti, così mi fermai a Richmond, era bellissima e colorata, erano anche gli anni 50, non avrei mai sperato di vivere così a lungo, comprai una macchina fotografica, e cominciai a fare mille, foto, non divenni famosa, ma avevo una mia galleria d’arte.

E così passano gli anni, e passano le persone, io rimango sempre li, faccio credere alle persone di essere una parente, di quella Anastasia che è esistita negli anni 50, loro non sanno che sono la stessa, qui mi chiamo Anastasia Nicole Roman.

Ora siamo arrivati al ventunesimo secolo, non è cambiato niente, gli uomini sono i soliti egoisti, e le donne sono diventate troppo sfacciate, chissà cosa penserebbe mia madre se fosse qui!

Sono in giro per Richmond, quando una persona famigliare si scontra, e io anche se ho un agilità più soprafina degli umani cado per terra, ecco che l’uomo mi prende la mano, e rimango ipnotizzata da lui, pensavo di essergli sfuggita, ad un certo punto lui parla

-Ania che ci fai qui?- dice il vampiro

-Ci vivo!- dico io alzandomi, e camminando in un modo degli altri tempi

-Non volevo seguirti, non lo mai fatto!-

-Elia cosa vuoi?- dico infastidita dalle sue scuse

-Sei l’unica che può riuscirci!- dice pregandomi

-Cosa?- dico io voltandomi verso di lui

-Non vorrei, ma devo, Klaus è qui vicino, e sta facendo del male ad alcune persone, vuole creare un suo esercito!- dice con aria serie

-Come?- dico perplessa  

-Si, hai capito bene!- dice lui

-Il mio Klaus non era così!- dico mettendomi le mani sul volto, somiglio tante a quelle donnicciole, ma non posso pensare che il mio Klaus sia proprio così, con me era diverso.

-Vorresti raggiungermi!- dice porgendomi la sua mano

-Dove?- dico spaesata, visto che mie ro già alzata da terra

-A Mystic Falls!- mi dice con tono serioso

-Devo sistemare alcune cose!- dico io dirigendomi verso l’appartamento, lo invito, e mi parla di tutto, allora lui è un assassino della peggior specie, come quelli che hanno assassinato i miei, perché Klaus!

Chiudo tutto, e seguo Elia, Mystic Falls sto arrivando.

 

Angolo Autrice

Buonpomeriggio ragazze!

Anche questo capitolo è arrivato, ringrazio la recensione che ho ricevuto...

Spero che ti piacia questo capitolo....

Il momento che stai aspettando sta arrivando....

Detto questo, vorrei sapere da voi lettori/ lettrice  cosa ne pensate???????????

Spero in una vostra risposta, ci rivediamo martedì prossimo con un nuovo capitolo

XO XO

                     AniaS

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. Giù le maschere ***


                        

 

 

 

 Capitolo 3: Giù le maschere

In un certo momento non si può più recitare, mollando il copione, togliendo la maschera e far mostrare il proprio volto.

A volte sarebbe meglio rindossare la maschera perchè dietro esistono dei Mostri.

 

 

 

Arrivo a Mystic Falls, Elia mi fa iscrivere in quel liceo Anastasia Nicole Roman, sto all’ultimo anno, quindi non dovrò annoiarmi molto, ho conosciuto un certo Alaric, è un professore/cacciatore di vampiri, quando mi ha vista ha strabuzzato gli occhi, beh le mie foto sono ancora in giro, e si è inchinato, e io a quel inchino ho rido fortemente, dicendo

-Professore niente formalismi, non li ho mai amati!-

-Oh mi scusi!- dice imbarazzato

-Bene, ora lei mi può condurre da questi Salvatore?- dico volgendo lo sguardo verso Elia per avere la conferma di aver detto il cognome giusto

-Si posso!- dice sorridendo

Raggiungo una tipica casa americana, molto lontano dalla reggia dove abitavo, e più confortevole della mia ultima abitazione prima di diventare una vampira.

Mi apre una porta una ragazza molto carina dai capelli lunghi e castani e due occhi castani e grandi, al suo fianco ci sono due uomini, o vampiri, uno ha i capelli neri e occhi celeste-grigio, invece l’altro capelli di un castano chiaro e occhi verdi, mi fanno entrare,e cominciano a parlare

-Io sono Elena Gilbert, lui è Damon - il vampiro con gli occhi cielo- e invece lui-dice indicando l’altro ragazzo- è Stefan!-

-Molto piacere, io sono una vampira, ho più 100 anni e il mio nome è leggenda come la mia persona!-

-Come ti chiami?- dice il vampiro di nome Damon

-Siete sicuri di voler sapere il mio nome?- dico io sedendomi sul divano come farebbe una nobildonna dello scorso secolo, anzi come avrei fatto io quando ero nella reggia imperiale!

-Certo, ce lo dici o no?- dice spazientito il vampiro con gli occhi azzurri, non mi piacciono i suoi modi

-Oh beh, molti mi credono morta, i bolscevichi, li ho uccisi uno ad uno, sapete il sapore del sangue quando scende nella gola, e calma quel bruciore, li ho sentiti gridare è stata musica per le mie orecchie, oh se ci avessero lasciati in pace, avrei vissuto una vita piena ma felice, invece no, eravamo un pericolo, per la neonata Russia, la mia amata Russia, quando ero piccola io ero sempre allegra, dolce, studiavo, andavo a cavallo, dipingevo , ricamavo, amavo i miei genitori più di ogni altra cosa a mondo, e il mio fratellino, oh lui che male ha fatto per essere ucciso così barbaramente, papà era un regnante giusto ma non orrido e sanguinario come hanno fatto credere, era disposto a tutto per salvarci, ma loro, quei mostri, avevano altri progetti, sono contenta che sono andati in malora!

Volete sapere il mio nome, riecheggia in tutto il mondo, molti pensano che io sia viva, beh in un certo senso hanno ragione, io sono Anastasija Nikolaevna Romanova, ora mi chiamo, Anastasia Nicole Roman. Contento Vampiro!-

-Ma, ma come fai ad essere ancora viva?- dice l’umana doppelgänger

- Oh questa è una storia molto più breve, qualche anno prima del nostro declino, conobbi Klaus, me ne innamorai, e lui si innamorò del mio potere, e prima di essere presa mi soggiogò e mi diede delle ampolle con il suo sangue, le ho sempre bevute, ogni giorno, e quando mi hanno sparato, beh eccomi vampira, il mio periodo di transizione non durò neanche 2 minuti, ho prosciugato ogni goccia del loro sangue, non ho mai odiato delle persone come loro.- dico ghignando

Cominciamo a parlare dei progetti di Klaus, non sapevo che avesse altre sorelle altri fratelli, poi alla fine dissi

-Dove si trova adesso?- dico con tono mesto

-Perché lo vuoi sapere? Dice diffidente Damon

-Ho bisogno di parlarci!- dico con aria infastidita

-Ti posso accompagnare io!- disse Elia

-Cosa ci fai qui Elia?- dico sorpresa

-Sono entrato, ho il permesso, comunque vuoi andarci ora?-

-Si- dico io

Salutai quelle tre persone, la ragazza, Elena, voleva inchinarsi, io sorrisi e dissi

-Ho sempre odiato i formalismi, ci vediamo a scuola Elena, Stefan e Damon!-

Uscimmo di casa, e dopo 10 minuti di viaggio , siamo arrivati dove abita, è proprio nel suo stile, vicino alla porta dico ad Elia

-Vai via, gli devo parlare!- dico con un tono che sa di ordine

-Come desidera!- dice guardandomi triste

-Oh Elia, non prendertela, ho aspettato tanti anni, ho bisogno di pace!- e mentre lo dico gi do un bacio sulla guancia e dico-Grazie-

Lui se ne va e solo il vento me ne da conferma, busso alla sua porta e mi sento una voce, la sua voce, se avessi un cuore ora batterebbe all’impazzata

-Chi è?- dice una voce a me conosciuta,

-Un’amica lontana!- dico sorridendo

Lui apre la porta, nel suo volto leggo stupore e meraviglia, e poi dice

-Entra!-

-Grazie!- cammino senza abbassare mai lo sguardo, quando entro dentro, sento lei sue mani intorno al mio collo, mi sta soffocando, piango, ora dopo 100 anni ho capito che lui non mi ha mai amata, mai.

Non so quanti minuti dopo, lui toglie le mani intorno al mio collo e dice

-Sei tu?-

Non rispondo, sono ancora scioccata, di chi mi ero innamorata?

Di un mostro, lui è e sarà sempre un mostro, corro velocemente verso l’uscita, me ne vado via, trovo le braccia di Elia, mi immergo nel suo abbraccio, ora mi sento protetta, è come sentire l’abbraccio di papà, oh non c’è la faccio più, perché non potevo morire quel maledettissimo giorno?

E’ stata colpa sua, dovevo bere il suo sangue, mi voleva con se, o voleva il mio potere?

Solo ora dopo molti anni, le mie domande, i miei dubbi hanno avuto la loro conferma, sono stata solo una pedina.

Elia mi ha portato in una stanza, mi piace, mi mette a letto come si fa con le bambine, e mi sussurra delle parole, non le ho capite.

E’ mattina, il sole è sorto, ieri sera è stato troppo per me, capire realmente chi era quel mostro, non volevo che la mattina arrivasse, ma devo andare a scuola, così mi alzo e vado a scuola, Benvenuti a Mystic Falls, le scuole superiori, le ho frequentate poco, mi sono aggiornata da sola, come facevo quando ero una gran duchessa, invece ora mi ritrovo uno stuolo di ragazzi che sbavano e le ragazze invidiose, anche quando ero a corte era così, avevamo un portamento diverso e le persone ci volevano bene perché le trattavamo tutti alla stessa maniera.

Entro in classe, e subito mi annoio, sento gli occhi di tutti su di me, che noia, conosco quelle vicende a memoria, e quelle del secolo scorso le ho vissute, non riesco a studiare la mia storia, sembra una cosa privata, non ne riesco a parlare, ricordo quelle giornate dove mi divertivo a nascondermi e ridevo come una pazza alle battute di mio fratello, qualche volta sento dei sussurri, le loro risate, e allora piango ricordo l’ultima conversazione con mia mamma

 

 

-Ania, cosa stai pensando?- mi dice guardandomi negli occhi

- A niente mamma!- dico sorridendole

-Non mentire!- dice facendomi una carezza

-Oh mamy vorrei sapere la mia sorte!- dico guardandole i suoi occhi azzurro cielo

-Tu vivrai a lungo, felice, oh piccola Ania!- dico

-Chissà!- dico sospirando

-Oh piccola Ania, sono convinta che il signor Mikaelson  sia sopravvissuto e ti aspetta, sai il suo sguardo lo visto solo una volta!-

-Quando mamma?- dico io curiosa

-Oh, quando tuo padre mi vide per la prima volta!-

-E che significa?-

-Che ti ama!-

-Oh mamy, speriamo!-

 

Non so perché piango, secondo mia madre lui mi amava, no lui amava il mio potere!

Esco dall’aula, quando suona la campanella, e vado fuori, ho visto che c’era un ora buca, vado fuori mi godo i raggi del sole, sento dei passi e non so chi è, sento una voce rauca e forte dirmi

-Pensavo che eri morta?-

-Io pensavo che eri diverso!- dissi con astio

-Diverso come, Maestà!- dice urlando

-Ho sempre odiato queste cose!- dico urlandogli contro, lui si trasforma, ho paura, sento un altro corpo, è Stefan, sembra strano, ma riesce a calmarlo, lo guardo delusa, mi amava madre?

Oh no lui ama solo se stesso, e io lo odio, ho passato un secolo e mi chiedevo perché non mi hai aspettato?

Ora so la risposta

Rientro a scuola, e alla prossima lezione, anche se il mio corpo qui il mio cervello vaga nei miei mille ricordi, i sensi sono all’allerta, ma nessuno mi chiama, quindi torno ai miei ricordi, le mie giornate perfette, dove la malvagità degli uomini non arrivava, all’epoca mi lamentavo per cose così stupide, dopo 100 anni ho capito che non erano loro cattivi, ma erano gli uomini e  tutti quegli esseri appartenenti alla protezione della notte.

 

Angolo Autrice

Buonpomeriggio ragazze, sono tornata, siete contente????????

Spero di si

Questo capitolo, è ancora introduttivo, anche se ci sono due o tre scene molto significanti.

Quando ho scritto questo capitolo e lo letto per vedere qualche errore, ho pianto, devo dirvi però che ci saranno altri capitoli  così, per me non sono forti, ma se lo sono mi dispiace, ma così è la storia.

Spero in qualche recensione powsitiva o negativa, e infine  se volete seguirmi ho creato un gruppo QUI.

A Martedì prossimo

                                            AniaS

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: Una giornata di incontri ***


 

 

 

 

 

Capitolo 4 :Una giornata di incontri

"Non si guarisce mai da ciò che ci manca, ci si adatta, ci si racconta altre verità".

 

E’ l’ora della mensa, prendo qualcosa da mettere giù, serve per le apparenze, Elena alza la mano, e mi reco verso di lei.

Ci sono altri ragazzi che non conoscevo, come il fratello di Elena, Jeremy, è un ragazzo carino, quando lo visto mi sembrava di vedere mio fratello, ha i suoi stessi atteggiamenti, una lacrima scende dai miei occhi, ma la prendo facilmente, poi mi presento la strega Bonnie Bennet, somiglia molto a sua nonna, lo cercata qualche anno addietro, nel suo periodo di figlia dei fiori, è riuscita dove le altre hanno fallito, sono arrivata a utilizzare i miei poteri di strega, ne ho due molti potenti la telecinesi e prevedere il futuro, non sempre è delineato, il destino cambia spesso, basta prendere una via a posto di un’altra ed ecco che cambia, subito dopo ci raggiungono un umano, una vampira e un licantropo.

L’umano si chiama Matt, è il classico ragazzo biondo con gli occhi azzurri, quegli occhi azzurri mi hanno sempre destabilizzata, somigliano dannatamente a quelli della mia famiglia.

 La vampira, sempre la classica bionda con gli occhi azzurri si chiamava Caroline, era molto espansiva, e molto attiva, lo si vedeva da come parlava e gesticolava, non resisto di prendere la mia reflex e scattare una fotografia, tutti compreso il licantropo Tyler, rimasero stupiti, così parlai e dissi

-Io sono una fotografa!-

-Non sei una studentessa?- disse Caroline

-Non avete detto niente?- dico rivolgendomi ad Elena e Stefan

-Ecco noi non volevamo, - disse Elena

-Va bene, io sono una vampira!-

-A chi hai bevuto il sangue?- disse sussurrando Caroline

-Klaus!-

-Sei un ibrido come me?- disse Tyler entusiasta di non essere solo

-Oh no, mi dispiace!- dico sorridendo, non voglio che scoprano la verità

-E come mai ti ha voluto trasformare?- dice Bonnie

-Beh, io avevo molto potere, anzi la mia famiglia!-

-E che potere?- dice Jeremy

-Oh beh è molto difficile dirlo!- dico sorridendo – Vogliamo uscire fuori?-

-Si- risposero tutti sorridendomi

-Allora dove stavamo?-dico spostandomi in capelli

-Ci stavi dicendo che potere avevi , prima che Klaus ti trasformava!- dice Matt

-Beh, io ero!- dico esitando

-Era la Granduchessa di tutte le Russie, l’ultima superstite della famiglia reale, signori e signori, ecco a voi Anastasia!- dice Klaus baciandomi la mano, e inchinandosi a me, io cerco di ritrarre la mano, ma non ci riesco, ed ecco che un ricordo ritorna a galla

Ero seduta sul prato, adoravo stare li e guardare gli alberi scuotere la loro chioma, ad un certo punto, vedo un gentiluomo avvicinarsi a me, è biondo e occhi azzurri, ha i tratti nordici, di sicuro è un nobile, e  anche molto vicino a papà, perché non darebbe a un chi che sia il permesso di venire qui, nella nostra piccola residenza familiare, quando si avvicina prende la mia mano si inchina, me la bacia e dice

-Buon pomeriggio, granduchessa Anastasia!-

-Cosa sono questi formalismi signor?-

-Niklaus, per servirla- dice alzandosi

-Essendo che è qui per servirmi, mi può porgere la sua mano!- dico sorridendo

-Ehm, si Maestà!-

-Niente formalismi!- dico guardando e porgendo la mia mano, lui mi solleva e mi abbraccia, mi piace, mi fa sentire protetta, poi comincio a correre come una pazza, e ridere di più, ricordo quando mi riesce a prendere, cominciamo a ridere, mi piace questo Klaus

 


Quando ritorno in me, vedo gli occhi di Klaus, tutti sono ancora immobili , e io dico

-Cosa vuoi?-

-Te!-

-Mi dispiace, ma la piccola principessa non esiste più!-

-Come?-

-Lasciami Niklaus!- dico con un tono autoritario

-Come vuole!-

Se ne andò, dai suoi occhi vi leggeva delusione, ma lui mi ha ferito  di più, il mio animo orgoglioso.

La giornata va avanti  e io  mi annoio subito, quelle cose si facevano anche 100 anni fa, così comincio a leggere qualche libro.

 

 

 

 

Angolo Autrice

Allora vi piace questo capitolo?

Lo so è un po’ noioso, ma serviva che la nostra Anastasia conoscesse “L’allegra compagnia”, come viene nominata da Damon. C’è anche l’intruso, il nostro caro, dolce Klaus, anche qui abbiamo un flashback, e posso dire che è un modus operandi di quasi tutti i capitoli, che scriverò, ci saranno dei flashback di una vita passata, e altri della sua non vita, spero che vi piaccia!

Infine vorrei davvero ringraziare, una persone che recensisce quasi tutti i capitoli, non faccio il nome se no si emoziona, e poi ringrazio tutte le persone che hanno inserito la mia storia tra le ricordate/seguite/preferite, e chi silenziosamente legge la mia storia.

Grazie mille

Infine vi invito al mio gruppo Fb AniaS Efp <3 Tutti segreti delle mie storie<3 spero che vi iscriverete in tanti.

Grazie ancora e a martedì prossimo

AniaS

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Fotografie & Shopping ***


 

 

Capitolo 5: Fotografie  & Shopping

 Quando faccio una fotografia non ragiono: anche se ti posso concedere che ho ragionato prima Pepi Merisio

La settimana passa velocemente, è sabato non c’è scuola, così prendo la mia macchina fotografica,c'è una luce magnifica,quindi comincio a vestirmi indosso una gonna bianca e blu,la maglia blu con i ricami sul collo e dietro c'è un piccolo scollo, infine prendo delle ballerine blu e corro in bagno mi sistemo i capelli lasciati sciolti e comincio a truccarmi prima il fondotinta e poi il correttore e infine predo l'ombretto bianco sugli occhi e sistemo l'eye-liner sugli occhi e la matita sotto gli occhi e il mascara, prendo il lip gloss color rosa carne e prendo i miei gioielli  di lapislazzuli bracciale, orecchini e il mio anello, poi  corro in camera e prendo la borsa dove ho tutta l'attrezzatura, esco fuori chiudo la mia nuova casa a chiave, e prendo la mia bellissima e comoda macchina e vado alla ricerca di posti mozzafiato.

Arrivo ad un bellissima raduna, è fitta di alberi è la luce con coraggio si increspa tra le folte chioma degli alberi e rischiara questo posto lugubre, mi piace, prendo il mio tre piedi e  posiziono li la mia macchina super accessoriata   sopra al mio tre piede, e comincio a fare numerosi scatti in ogni angolazione, la luce è magnifica e anche il posto  sembra così diverso dal mondo moderno,così simile al mi paese natale.

Ad un certo punto sento delle braccia che mi circondano la vita, mi giro, non protesto, perché ho sentito di chi sono i passi, sono di lui, il mio salvatore,il mio insegnate per vivere questa non vita.

 

E' Elia, ha sempre avuto un senso di protezione verso di me, mi guarda e dice

-Perchè non mi hai detto che venivi qui?- dicendo il tutto con un tono preoccupato

-Non pensavo che dovrei dirti tutto Elia! Non sono una bambina!- dico urlandogli

-In confronto con me tu sei una bambina!- mi dice accarezzandomi la guancia

-Va bene, come mai eri preoccupato?- dico tergiversando la conversazione

-Beh pensavo che Klaus ti avesse rapito! E poi ti cercava Caroline!- mi dice

-Ah Caroline! Come  mai?- dico riflettendo

-Avevi promesso che oggi andavi a fare shopping con lei!- mi dice sorridendo

- Ma io odio lo shopping!- dico sbuffando

-Mi dispiace andiamo ho sistemato le tue cose!- mi dice sorridendomi

Così siamo ritornati alla macchina e ho guidato per ritornare in città, perchè poi ho promesso a quella barbie vampira di fare dello shopping?

Io ho sempre odiato lo shopping, anche quando venivano gli stilisti a casa, non riesco a concepire questa forma di disciplina atletica per le donne.

Comunque torno a casa e vicino alla mia porta,  trovo Caroline, Bonnie, e Elena e come mi vedono, non mi danno neanche il tempo di posare la mia macchina fotografica che subito mi catapultano nella loro macchina e andiamo a fare shopping, io delle quattro sono quella immune dalle frenesia dello shopping, come detto sopra, lo odio, ma per quiete vivere devo pur comprarmi qualcosa di moderno.

Così arriviamo in una strada piena di negozi, e andiamo alla ricerca di un abito leggero e comodo per il ballo di inizio anno,  io non sono mai andata a nessun ballo, sembra strano, ma non ho mai più frequentato una scuola superiore in questi 100 anni di vita, ho molte laure è vero, ma nessun diploma, mi emoziona questa nuova esperienza, cerco nei negozi un abito che mi piace, ne provo moltissimi, ma nessuno è adatto a me, io sono e resterò una donna di altri tempi, e quegli abiti succinti non sono il mio forte.

Entriamo nell’ultimo negozio e trovo il mio abito, è stato amore a prima vista, è semplice ma ha non so che di ricercato e di due colori nero e bianco, quando lo indosso so già a cosa abbinarlo, ho tutto a casa.

Le ragazze rimango sbalordite dalla bellezza dell’abito, e anche io riflettendomi allo specchio rimango stupita da come mi calzi a pennello, dopo vari complimenti, Caroline mi dice

-Tu allora hai avuto una storia con Klaus?-

-Ora si chiama storia?- dico alzando un sopraciglio

-Si, si dice così!- dice Elena

-ah, allora si una storia, ci dovevamo anche sposare,subito dopo la grande guerra, poi ci hanno presi io sono morta risorta e dopo neanche 1 minuto ho completato la mia trasformazione!- ora posso tornare a casa?- dico avvicinandomi alla loro auto

-Certo!- dice Bonnie, che si posiziona al posto del guidatore e mi riportano a casa, e poi Caroline dice

-Ci vediamo domani sera?-

-Oh si certo, domani sera!- dico dopo un attimo di smarrimento

Quando apro la porta di casa, noto un vampiro di mia conoscenza che sfoglia l’album delle mie foto, mi avvicino a lui e dico

-Ero carina da umana!-

-Sei bella anche adesso!- mi dice Elia

-Si non posso lamentarmi!- dico io spostando i miei capelli, poi con il mio solito atteggiamento dico

-Ora dimmi come stanno le cose. Cosa sta succedendo Elia?- dico sedendomi sulla mia poltrona

-In poche parole Klaus si porta in giro delle bare! E c’ero anche io li dentro, ma grazie ai Salvatore sono ritornato in vita, dopo che   hanno ucciso nostro padre, ti ricordi la storia?- mi dice guardandomi negli occhi

-Si la ricordo piuttosto bene!- dico sarcasticamente

-Bene, ora i Salvatore hanno consegnato tutte le bare tranne una, la più potente, quella che Klaus ha paura! Abbiamo bisogno del tuo aiuto per aprila, ricordo i tuoi poteri magici, sei potente!- mi dice sedendosi sull’altra poltrona e prendendo le mie mani.

-I miei poteri non sono espressi nella loro magnificenza Elia!-  dico alzandomi dalla poltrona

-Lo so, ma basta poco! Domani ci sarà questa festa, e sono sicuro che mio fratello verrà, conoscerai anche nostra sorella! Ti prego aiutami a guarirlo!- mi dice avvicinandosi sempre di più verso di me

-Come faccio a guarire una persona che non vuole guarire? Dimmelo!- dico guardandolo negli occhi

-Non lo so. Devi trovare tu la risposta!- io in quel momento mi avvicino alla finestra, e lui fa altrettanto e poi riprende parola –Klaus ti ama, sei l’unica donna, dopo Tatiana, che sei entrata nel suo cuore, lo hai fatto silenziosamente, e non sai come lo trovato quando lo ritrovato. E’ vero ha costruito un muro, ma tu con il tuo cuore, che fisiologicamente è morto, ma simbolicamente è li batte ancora, potrai distruggerlo. Ti prego di pensarci. Se da quella bara esce chi penso di immaginare, Klaus avrà bisogno di te!- detto questo mi abbraccia e io mi lascio cullare, ho bisogno di riflettere.

Non so quando tempo siamo rimasti così, ma so che poi io sono salita sopra ho preso l’album più prezioso e guardo l’unica nostra fotografia insieme, Nik e la mia famiglia, e penso

“Mamma Papà, cosa devo fare!”

Lo ripeto come un mantra per molte ore, ma poi la stanchezza bussa alla mia porta, e anche s e il mio quesito non è stato risposto io chiudo gli occhi.

Morfeo ha mietuto un’altra vittima.

 

 

 

 

Angolo Scrittice "Ritardataria"

Prima che qualcuno mi uccida, che dirvi, chi si è aggiunta al mio gruppo sa che ho avuto qualche problemino con il computer, e per questo non ho potuto aggiornare...

Per farmi perdonare, ho deciso che questa settimana pubblicherò anche venerdì, studio universitario permettendo, detto questo, vi è piaciuto il capitolo?

Spero di si,perchè ci ho messo tanto cuore per scriverlo...

Poi vi voglio ricordare il mio gruppo facebook AniaS <3 Tutti segreti delle mie storie<3

E infine un mio piccolo regale l'outfit di Anastasia 

Detto questo

XO XO

AniaS

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Il cuore o la mente ***


 

 

 

Capitolo 6: Il cuore e la mente

 

Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce. Blaise Pascal

 

 

 

Era Domenica mattina, mi alzai tardi così velocemente prendo la mia vestaglia, metto le pantofole nere, e scendo velocemente le scale per andare nella mia cucina, quanto mi manca la mia famiglia, apro il frigo e solo in quel momento mi accorgo che non ho latte, così velocemente prendo la macchina fotografica per scattare la fotografica.

Apro la porta e in quel momento passa qualcuno la luce è perfetto, in quella bella mattina di sola ecco che passa una persona vestita di nero, allora con la capacità di fotografare velocemente dico

-Tu fermo qui!- dico urlando

La persona si ferma e io scatto mille e più foto,sono bellissime, ma qualcosa, anzi qualcuno, parla

-Principessa legenda, ti piace quello che vedi?- dice la persona con il tono strafottente

-Veramente mi piacciono i contrasti, signor Salvatore!- dico riconoscendo la persona che avevo fotografato

-Sono un contrasto?- dice Damon

-Certo,  lei è vestito di nero in questa giornata di sole!- dico io sorridendo

-Lo so! Sono magnifico!Ma non l’unico- dice facendomi un occhiolino.

Solo allora mi rendo conto che sono uscita vestita con la vestaglia e camicia da notte, e allora dico

-Mi scusi Signor Salvatore, ma non sapevo di essere vestita così!-

Sorrido

E così chiudo la porta e comincio a ridere in quel momento, mi ritrovo Elia senza maglietta e rimango basita, anzi diciamo che è bello, non quanto Nick, volete sapere perché lo so?

Diciamo solo che da umana, non ero più vergine, da vampira invece ero rimasta vergine, sciocca inutile ragazzina che ero anche dopo 100 anni, pensavo che Nick mi amava, invece amava solo il mio potere.

Comunque Elia, mi guarda  e dice

-Sei molto bella!- e poi mi abbraccia da dietro e io sto bene con lui,la mia testa diceva dimentica di Nick,il mio cuore invece diceva perdonalo.

Ma non ascoltavo il cuore, così appoggiavo ancora di più la testa sul petto di Elia, e poi dico

-Non sono l’unica bella!- dico guardando il nostro riflesso allo specchio.

Lui sorride e scioglie l’abbraccio e ci guardiamo e poi dico

-Ho fame tu?-

-Idem, andiamo a fare colazione principessa!- e io sorrido, adoro sentirmi chiamata principessa da lui, non ha quel tono di superiorità, ha un tono dolce, come è lui con me.

Passo tutta la giornata a trovare tutti gli accessori adatti per il vestito che avevo comprato ieri, per la festa di stasera, ad un certo punto sento il telefono squillare, e non riesco a trovarlo, quando lo trovo leggo sul display Caroline, sbuffo e rispondo alla chiamata

-Pronto chi è?- dico alzando la mano e sistemando le mie collane,bracciali e orecchini per metterne in ordine e sento quello che dice

- Ciao Anastasia sono Caroline, ti va di venire a preparaci da me? Ti prego dimmi di si!- e comincia a parlare altre cose

-Caroline, se la smetti di parlare io vengo, se no sto a casa!- e comincio a ghignare  

-Ok finisco di parlare, fra mezz’ora a casa mia!- risponde sbrigativa la Barbie Vampiro

-Va bene!- chiudo la telefonata, e vado da Elia.

Sono vestita in modo casual, jeans e maglietta, e delle ballerine ai piedi, quando scendo sembro una ballerina.

Trovo Elia e dico

-Sai dove abita Caroline Forbes?- chiedo inclinando la testa

-Si perché?- mi dice  guardandomi

-Devo andare li, mi ha chiesto se volevo andare da lei per prepararmi- dico sorridendo

-Sono contento che ti sei fatta delle amiche! Vuoi che ti accompagni?-

-Se non ti dispiace, anche se dopo non so come andrò li!-

-Sarò il tuo accompagnatore!- mi dice alzandosi e prendendo le mie mani, e poi dico

-Allora sarà una bella serata!- dico mentre mi dirigo verso le scale

Comincio a prendere il vestito, scarpe, accessori(collane e orecchini) e infine una stola nera.

Poi scendo e vedo Elia,sorrido, e poi dico

-Sono pronta, tu?-

-Pronto, ti serve una mano?- dice sorridendo

-Non c’è bisogno, e non puoi vedere il vestito!- dico posando il tutto dietro e salendo sulla macchina

-Va bene, ti vedrò stasera a che ora ti devo venire a prendere?- mi dice mentre guida

-Non lo so ti chiamo?- dico io

-Va bene!- mi dice sorridendo

Arrivata a casa di Caroline, scendo prendo le mie cose e poi dico

-Ci vediamo Stasera, sono quella vestita di …!- e poi corro dentro e lui sorride, mi piace stare con lui

Quando entro vedo Elena e Bonnie che si stanno preparando e Caroline mi dice

-Come li vuoi i capelli?-

-Un semplice chignon e la frangetta qui spaccata in centro. E tu?- dico

-Io una cascata di ricci, cosa ne pensi?-

-Ti stanno bene!-

Così passammo tutto il pomeriggio a prepararci, erano passati anni da quando mi sono divertita, sembrava ritornare indietro con il tempo, a posto di queste nuove amiche ci stavano le mie sorelle, oh quando mi mancate, le nostre risate, le mie cadute, i nostri giochi e la nostra timidezza e il nostro volerci bene, mi mancate, molto ma non riesco neanche a mettere fine a questa mia vita, quindi vivo nel ricordo.

In quel momento Bonnie dice

-Ancora ti devi mettere il vestito?-

-Eh si, mi servirebbe una mano, me la puoi dare?- dico a Bonnie

-Certo, andiamo in bagno.- così andammo in bagno e comincia a mettere il vestito, stando attenta al trucco, e poi Bonnie mi aiutò per la cerniera dietro, finito di mettere il vestito dissi a Bonnie

-Se ti devi preparare puoi andare qui riesco a fare da sola Grazie!- e sorrido, lei mi sorride e va a prepararsi, così prendo la collana fatta di piccolo diamanti, e gli orecchini abbinati a lampadario, poi metto le scarpe alte glitterate nere con apertura sul davanti e con il solito plateau, in quel momento mi guardo allo specchio, vedo una giovane vampira, che indossa un vestito bianco e nere, sul seno c’è un drappeggio bianco, e la gonna è fatta di chiffon nero corta avanti e lunga dietro, indossa orecchini e collana abbinati, i suoi occhi vi è uno smookie eyes fatto alla perfezione e valorizza i suoi occhi azzurro cangianti ,sulle labbra c’è un velo di rossetto rosso, infine indossa delle scarpe alla moda  e fantastiche, inclino la testa e mi trovo bellissima, non riesco non a pensare che questo vestito mi valorizza tutto.

Dopo essermi vista allo specchio, decido di uscire, e quando esco tutte sono rimaste stupite dal mio look, così dico

-Ragazze, per favore mi mettete in imbarazzo, se fossi ancora umana sarei già arrossita!- dico ridendo

Tutte ridono e in quel momento sento un clacson suonare, mi affaccio alla porta e vedo Elia, allora dico alle ragazze

-Io vado, ci vediamo al ballo!-

E loro rispondono

-Ci puoi scommettere!- e io sorrido e corro fuori

Elia è perfetto non è classico ma nemmeno sportivo, indossa una camicia bianca inamidata, e poi indossa dei pantaloni neri con delle scarpe classiche, non indossa le giacche, e quando mi vede, mi sorride e dice

-Sei bellissima, mai visto un vampira così bella!- mi dice sorridendomi

-Andiamo a questa festa!- dico sorridendo

-Certo!- mi dice aprendo la porta, quando arriviamo a scuola è allagata, allora capiamo tutto, dovevamo andare alla tana dell’ibrido, mai possibile che lui  doveva distruggere tutto!

Andammo li, la festa è esagerata, la musica ti entra nelle vene, vedo i ragazzi preparare il loro piano, mi hanno avvertito di tutto, Klaus deve morire, e se il mio cuore già si è spezzato, la mia mente già elabora un piano per andare avanti, e il piano comprende stare con Elia, ma quando vidi cosa sta facendo Klaus, quei ibridi con lui, sapevo cosa vuole, allora mi avvicinai, allontanandomi dalla mia ancora di salvezza e  quando sono così vicina a lui, dico

-Sai  non pensavo che fossi così! Sei un essere immondo, ma la cosa che mi fa più rabbia, sai qual è che tu non sei così, lo so io e lo sai tu, ma fino a quando camminerai su questa strada nessuno, e dico nessuno ti starà più vicino, e i primi saranno le persone che ti amano, a te la scelta Niklaus Mikaelson!-  dico guardando negli occhi

-Ah buonasera imperatrice, hai finito  il tuo monologo, sai non ho ascoltato niente, sei sempre la stessa, una stupida ragazzina che è stato facile ingannarla,  devi ringraziare i tuoi genitori, se sei  una stupida! Vuoi sapere una cosa, sei talmente stupida che non ti sopporto, e non ti sopporterò mai, chi ti vuole, solo perché ora sei bella credi che qualcuno vorrebbe stare con una stupida come te? Scendi dal piedistallo Granduchessa Morta, tu sei solo stata un errore di programma, sai forse ti dovrei uccidere!- e mentre lo disse si avvicina al mio volto, ma io non abbasso mai gli occhi e poi riprese a parlare – Non sei neanche brava a scopare! Una nullità e non so che farmene delle nullità!- e quando lo disse, il mio cuore morto si spezza in mille pezzi, emana un urlo assordante ma silenzioso, si dice che quando un cuore si rompe non emette nessun rumore all’esterno invece all’interno emette un urlo agghiacciante che nessuno può sentire, non abbassai mai lo sguardo era la prima cosa che i miei genitori mi avevano insegnato i Romanov non abbassano mai lo sguardo, non dare mai soddisfazione al tuo nemico di vederti debole, non dargli la tua debolezza sul piatto d’argento, invece allontanati come solo una Romanov può fare, mi liberai dalla sua stretta e mi allontani con un passo forte e deciso, mi avvicino a Elia, e gli dico

-Baciamo, fammi dimenticare tutto!-

Lui senza esitare mi bacia, e il mondo non esiste più come il mio cuore, ci vorranno anni per riempire quel vuoto che ora c’è, è un buco nero il mio petto,che ha bisogno di essere riempito, ed Elia avrebbe riempito quel vuoto.

Quando il bacio diventa più passionale, con i riflessi da vampira allacciai le mie braccia intorno al suo collo, e lui mi inchioda ad un muro e mi alza qualche centimetro e io allaccio le mie gambe alla sua vita, e approfondisco ancora di più quel bacio, mi fa sentire amata, e speciale, e quel vuoto si riempie ma mai del tutto!

Ad un certo punto dobbiamo finire quel bacio, e quando apro gli occhi vedo che Niklaus ci ha guardato per tutto il tempo, e sul suo volto, vedo che è infastidito dal mio atteggiamento così dico

-Io non sono una nullità come te, io avrò sempre qualcuno dalla mia parte e tu chi hai Niklaus? Te lo dico io nessuno, tutti ti volteranno le spalle, e la persona a te vicina ti pugnalerà con un pugnale come Cesare, non crederti invincibile mostro!- e allora rido e dentro la mia testa la mia coscienza mi dice

-Bentornata Granduchessa Anastasia Nichelava Romanov -

Detto questo ce ne andiamo, Elia sa perché lo baciato, ma sa anche che io ho bisogno di lui, e lui c’è sempre stato e ci sarà sempre.

Angolo Autrice

Allora piaciuto il capitolo?

Spero di Si.

Cosa ne pensate di Klaus?

Non lo odiate troppo, anzi odiatelo, però non troppo.

Cosa ne pensate del triangolo Klaus Anastasia Elia?

E della coppia Anastasia Elia?

Voglio ricordavi il mio gruppo su Facebook Anias <3 Tutti i segreti delle mie storie<3

Infine ci vediamo martedì con il prossimo capitolo, sempre più emozionante.

AniaS

PS:

Ecco il mio regalo 

Outfit Anastasia

XO XO

ANIAS


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Capitolo 8
*** Capitolo 7: Le porte si aprono ***


 


CAPITOLO 7: Le porte si aprono

"Se un sogno ha cosi tanti ostacoli significa che è quello Giusto" 

 

 

Sono passate sole poche ore da quella festa, ho pianto tutte le mie lacrime, Elia, è rimasto con me, ci siamo addormentati insieme, e non riesco ad alzarmi, il sole si fa beffe di me, rimango su quel letto con gli occhi chiusi, ripenso a quella prima e unica notte insieme, ero davvero stata così imbranata?

“Erano molti giorni che vomitavo, stavamo in prigionia, ma la sensazione di nausea c’era,non toccavo molto cibo, solo lo stretto necessario per sopravvivere.

Quella mattina, prima di vestirmi, mi spogliai, dimenticai di chiudere la porta, e senza accorgermi entrò qualcuno, io invece ero rimasta sbalordita dal mio riflesso, soprattutto centrando il mio ventre, era ingrandito, non in modo esagerato, ma ero più grossa, sentii una mano, così spaventata mi girai, era mia madre, e in quel momento la zarina Alexandra , mi disse

-E’ il figlio di Niklaus?-

-Si, mamma!- dico piangendo

-Perché piangi amore mio?- mi dice mia madre facendomi rivestire.

-Perché lui non vedrà mai i raggi del sole!- dico piangendo a dirotto 

-Farò qualsiasi cosa, per farti uscire viva da qui! Te lo prometto bambina mia!- disse mia madre

-Oh mamma!- dico piangendo”

 

Volete sapere cosa è successo al bambino?

Non è mai nato, perché sono diventata una vampira!

Non ho mai dimenticato che dentro di me c’era una parte di lui, ma solo ora ho ringraziato il cielo, che quel bambino non fossa mai nato, che vita gli avrei offerto?

Una vita di bugie su bugie?

E’ stata una manna dal cielo, in fin dei conti, sto bene da sola!

Dopo questi pensieri, sento gli sguardi di Elia, non voglio svegliarmi, perché implica che devo parlare, non so cosa è successo, e perché lo baciato, non voglio illuderlo, ma non devo essere neanche una codarda, noi Romanov, non lo siamo mai stati, noi affrontiamo i pericoli a testa alta.

Così apro gli occhi e mi alzo, Elia non è a letto, prendo la mia vestaglia, e comincio a scendere le scale, trovo Elia in cucina, ha una sguardo terribile, sembra agitato, e triste, così mi inginocchio davanti a lui, e prendo il suo viso tra le sue mani, e dico

-Cosa è successo Elia?-

-Devo aiutare i Salvatore a creare una tregua!-

-Non è difficile, tu sei il fratello buono!- dico guardandolo

-Invece si, ti ricordi cosa abbiamo combinato ieri?- dici mentre ghigna

-Certo, un bacio non molto casto!- dico guardandolo -Mi è piaciuto!- dico io

-Davvero?Non volevi qualcun altro al mio posto?- mi dice prendendo le mie mani

-Non lo so Elia, ci penso, sempre, ma che futuro posso avere io?- dico piangendo

-Il tuo futuro può coincidere con il mio, non ti prometto rose e fiori, ma ti prometto che qualunque cosa vuoi che siamo saremo insieme per sempre!- e poi in quel momento il telefono squilla, vedo sul display Damon Salvatore

Comincia a parlare, ma io non voglio ascoltare, sento solo il mio nome, e allora la ascolto

-Puoi chiedere alla granduchessa se vuole partecipare alla apriamo la bare dell’ibrido!- 

-Digli di si a quel vampiro sociopatico!- dico io

-Digli a quella vampira Granduchessa che deve andare in quella caverna e riuscire a liberare, la cosa!-

Elia sta per parlarmi, ma io lo blocco e faccio si con la testa, vado di sopra e comincio a vedere cosa c’è nel mio armadio adatto per una scampagnata in una caverna, presi dei jeans di un blu forte, una camicia con delle splendide maniche con dei volant, ha un fiocco molto elegante, e segue tutte le mie curve mozzafiato da vampira, sopra a questa camicia, indosso un cardigan di lana,per via delle temperature delle caverne, e sulle spalle il cardigan ci sono delle borchie, molto carina, mi guardo allo specchio, e prendo il mio anello e lo indosso e poi prendo degli orecchini a forma di schiaccia sogni  color nero, e infine prendo i miei stivaletti con tacco 13 color nero velluto, e scendo le scale, e all’ultimo gradino indosso le scarpe ,e in quel momento vedo Elia, e lui si siede vicino a me e mi dice

-Sei molto bella! Come fai?- mi dice baciandomi

-Vampirismo- dico sorridendo

-No tu sei sempre stata bella!- mi dice accarezzandomi e poi continua –Stai attenta!- e io sorrido e dico

-Starò attenta!- e ci guardiamo, e subito prendo la mia borsa nera e corro per arrivare in quella caverna!

Come arrivo, vedo quella bara, assaggio il potere che emana, mi avvicino la accarezzo, è un legno pregiato, simile a quelle bare dei re e delle regine di un tempo, è molto curata, e anche quell’incantesimo è ben fatto!

In qua el momento vengono le streghe Bennet, la madre di Bonnie sembra intimorita, mi riconosce, e dice

-La leggenda, si sta per avverare!- io rimango basita, non so nessuna leggenda,cosa dovrei sapere???

Ma non riesco a non pensare, che subito pronunciamo l’incantesimo, sempre più potente, le due Bennett si tengono per mano, io invece, sottovoce, all’inizio,gridando poi, comincio a recitare quella formula imparata quando ero una bambina.

“ –Ania, vieni qui bambina mia!- disse mia nonna, io mi sedei a terra e mia nonna parlò

-Ora impara con me questa formula

Viribus naturae, adiuua me, canaliculatum tua potestate inside mea venas.

Da valere non facere mala ista syngrapha.

Adjuva me facere quod fatum meum scriptum

( Traduzione: Forze della natura, aiutatemi, incanalate il vostro potere dentro le mie vene,

Aiutatemi ad essere forte, per non creare questo legame con questa strega.

Aiutatemi a fare ciò che il mio destino ha scritto)

Quando il destino busserà, e troverai una bara, recita questa formula, ricordati bambina mia”

Stavo facendo quello che mia nonna mi aveva insegnato, ad un certo punto la bara si apre con uno scatto, ci scaraventa tutte e tre dall’altra parte, quando Bonnie apre gli occhi le scappa un Urlo…

Io sto per svenire, dalla mia testa il sangue scorre, la strega si avvicina a me, e mi tocca il ventre, il fuoco mi brucia, in quel momento però una scossa la allontana da me, in quei momenti arrivano Nik e Elia, si avvicinano a me, e dico

-Il bambino!-

E poi svengo, il buio mi piace tanto, non c’è nessuno che mi possa far male, ad un certo punto qualcuno si avvicina a me , è un bambino piccolo, di tre o quattro anni, con i capelli biondi e occhi azzurri come uno miscuglio dei miei occhi e quelli di Nik, si avvicina a me e mi dice

-Mamma, finalmente sei qui!- si avvicina a me e io lo abbraccio e lui piange, lo coccolo, e poi dico

-Mamma è qui Alexei, mamma non ti abbandonerà più!

-Mamma, io sono qui!- mi dice accarezzandomi il ventre e poi continua –Quando sarà il momento allora ricrescerò, e saremo sempre insieme!- e in quel momento, se ne va e io rimango seduta al centro della sala con un vestito degli altri tempi, e in quel momento chiudo gli occhi e ritorno al mio presente …

 

Angolo Autrice 

Spero che questo capitolo vi è piaciuto!

Volete sapere la mia parte preferita????

La mia parte preferita è il bambino, è fantastico e come non può essere???

Vi ho scioccato???

Spero di no! 

Detto questo vi faccio un regalo 

 

 

 

 

Vi voglio ricordare il mio gruppo su facebookhttps://www.facebook.com/groups/402708826459698/

Detto questo 

XO XO

AniaS

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Capitolo 9
*** Capitolo 8: Il Passato Ritorna ***


 


Capitolo 8: Il Passato Ritorna

Nessun uomo... può riuscire per un lungo arco di tempo a indossare una maschera in privato e un'altra in pubblico...senza finire col chiedersi quale sia il suo vero volto.

One Tree Hill Lucas Scott


Sono passate solo poche ore, ma per me sembrano secoli, sto per riprendere conoscenza ma delle voci mi avvertano che non è il momento di svegliarmi  

-Elijah come ti sei permesso? Cosa ti suggeriva il tuo piccolo cervello menomato?- dice Nik molto irritato

-Il mio cervello mi dice che devo allontanarla da te, porti solo guai!- e dicendo questo, si avvicina al mio letto e mi accarezza i capelli, ritorno a respirare, e poi lui continua  a parlare

-Se penso che hai avuto un diamante tra le mani e te lo sei fatto scappare, non penso che  sia io lo stupido! Comunque non è la prima volta che ti fai scappare cose rare! E per me è sempre un piacere prendere ciò che tu lasci andare!-  e Poi sento qualcosa pungere la mia testa, e sento una voce

“Potresti svegliarti Principessa, così possiamo andare nella nostra casetta, senza ibridi e bare?”

Io rido nella mia mente, ha capito tutto, ma non ho ancora voglia di svegliarmi,sono ancora stanca, non tutti i muscoli rispondono al mio comando, così mi addormento di nuovo.

Passano altre ore, sento un odore famigliare, sento dei passi , e poi sento un tonfo, come se qualcuno si fosse seduto vicino a me, sento delle mani accarezzarmi e poi sento una voce

-Penso che mi odi davvero, ma io non sono la persona giusta per te Nico, no non lo sono, meriti di meglio, e il tu meglio non coincide con il mio, io non posso essere quello smidollato che hai conosciuto un secolo fa, non mi piace, e non mi piace neanche il modo che sentivo quando stavo con te, non voglio essere uno smidollato Granduchessa, per questo ti lascio via … -

Sento dei passi che si allontanano da me, non sento nessuna porta chiudersi , ma sento altri passi, mi sono sconosciuti,  si siede vicino a me, e poi sento una voce calma, ma il mio istinto mi suggerisce di non  fidarmi,  in questo momento lei comincia a parlare

-Buongiorno, spero che si sveglia, sai ho conosciuto la tua ava, la prima Anastasia Romanov, potente strega, come te, visto che hai il suo sangue, quando è nata la famiglia Romanov, è venuta fuori una profezia, ed ecco la sua realizzazione, ecco la Romanov che mi serve, tu sei la profezia, mia cara!- comincia la risata, e il mio corpo gela, dovevo dar retta al mio istinto.

Dopo quella risata, quella persona se ne è andata velocemente, sbattendo la porta, in quel momento decido di svegliarmi, non voglio rimanere neanche un secondo di più in questo posto, in quel momento, arriva Elia, e mi dice

-Buongiorno Principessa!- e mi bacia, e solo in questo  momento mi tranquillizzo, solo con lui riesco a tranquillizzarmi e rendermi felice, forse dovrei restare con lui per sempre, ma quando realizzo ciò che  dico mi viene da piangere, non posso rinunciare al mio bambino così, e poi devo scoprire che cosa significa la profezia,  ho paura di scoprire il mio destino.

In questo momento di riflessione, Elia, mi guarda e mi dice

-Cosa significa Bambino?-  mi dice guardando negli occhi

-Cosa Bambino?- dico io guardando con gli occhi sgranati, durante i secoli ho imparato a mentire

-Hai detto Bambino prima di svenire cosa significa?-

-Non lo so!-dico io- forse hai sbagliato a sentire- dico alzando gli occhi al cielo.

In quel momento, lui urla e mi dice

-Dimmelo Anastasia, ti prego, dimmelo e non mentirmi!-

Io impaurita dico

-Ho sempre voluto avere un bambino, credevo di essere incinta prima di trasformarmi-  dico io mentendo, neanche lui deve conoscere la verità

-E’ impossibile, noi vampiri non generiamo - mi dice portandomi sul letto e abbracciandomi

-Lo so!- dico io sprofondando la testa nel mio letto

-Beh, potremmo vedere se con la magia potremmo avere un figlio- mi dice abbracciandomi-  Te lo prometto!- dice, io rimango li, abbracciata a lui, a piangere, quel bambino lo voglio, dentro di me c’è quella voglia di abbracciare il mio bambino, perché io???

Non potevo vivere una vita normale?

Penso di no

 

 

Qualcuno vicino alla porta ha sentito tutto,  dentro di se il serpente della gelosia lo sta avvolgendo lentamente e fino ad arrivare a stritolarlo.

 

In quel momento, qualcosa mi arriva con una folata di vento, abbaglia i miei occhi e ….

 

… Ricordi …

 

Molti anni orsono, una donna , vagava nel bosco immenso della sua nuova reggia, il suo grembo è pieno,  ha paura perché non riesce a trovare la via di ritorno, vorrebbe piangere, ma una Romanov non piange, non deve farsi vedere debole, ma forte e risoluta, i maschi Romanov devo essere forti e decisivi.

Ha paura adesso, vuole tornare a casa, ci sono molti nemici, e comincia a fare freddo, non è abituata a stare fuori con questo freddo, all’improvviso arriva una donna, è vestita come le donne del medioevo, mi guarda e sorride e mi dice

-Zarina Anastasia,  finalmente ci incontriamo, molti secoli fa io ho avuto una previsione,  eravamo in un altro tempo, in un epoca futura, la tua ultima discendente sarà il collante tra il bene e il male, Zarina, mi ha capito?-

Io sono intimorita, conosco la magia, ma questa profezia , mi sconcerta, tutti noi sappiamo cosa è il bene e il male, e non capisco cosa significa che lei sarà il collante tra il bene e il male, e poi un lampo che capisco …

Non può essere …

Non così …

La strega del passato mi aiuta e dice le mie parole

-Lei concepirà un figlio da umana, e genererà quando avrà abbandonato la sua forma da umana, lei sarà il bene e il male dentro di se!- 

 

-Come sarà possibile?- dico io riprendendo la voce

-Per la prima volta, penso che lei lo capisca già- mi dice indicando il mio ventre – Per la seconda basta solo uno scambio  del sangue da parte del padre, quando la madre è in fin di vita!- 

-Succederà davvero?- dico timorosa

-Si, ma non ora, ma fra due secoli!- dice  la strega, e in quel momento sembra in trace e mi dice

-Con lo scoccare del XX secolo, il bene e il male si incontreranno, si innamoreranno, il male salverà dalla morte certa la madre non il bambino, arriverà velocemente il XXI secolo, ed ecco che il male e il bene si incontreranno di nuovo, il padre, con uno scambio di sangue salverà l’erede.

Il bene e il male si incontreranno scontreranno, ma alla fine ci sarà un ponte, per il falso male, e per il falso bene, dovranno lottare, ma alla fine il collante vincerà!

Ora Zarina devo andare! –

 

La strega se ne andò come era arrivata, e io rimango basita, il freddo non è più il mio primo problema, in quel momento i saldati mi ritrovano, io sono sotto choc, mio marito, non riesce a capire il perché di questo mio stato d’animo, non gli posso dire che io sono una strega, anche se non ho molto potere, ma devo scrivere, prendo il mio Grimorio, e comincio a scrivere ogni lettera tutti al proprio posto, senza una sbavatura, quando poso la piuma, e rilego ciò che ho scritto, quel mio malessere se ne andato, la mia pro pro pro e all’infinto nipote sarà bene informata, ora devo vivere la mia vita, e sperare che questa mia nipote sia felice per tutta la sua eternità!

 

 

ANGOLO AUTRICE ...

 

 

 

COSA VI DEVO DIRE????

 

 VI  PARLO DEL CAPITOLO CHE  L'HO DIVISO IN 2 PARTI : 


LA PRIMA PARTE E'  IL PRESENTE

1. E' SOLO SVENUTA ANASTASIA, QUINDI SI SVEGLIA 2 VOLTE, E ASCOLTA LE CONVERSAZIONI, COSA SUCCEDERA'? NON LO SO

2. KLAUS E' UNO STRONZO! (SCUSATE IL FRANCESISMO)  SI IN QUESTO MOMENTO E' COSI' MA CI SONO DEGLI INDIZI PER IL SUO COMPORTAMENTO ... 

3. ANASTASIA & ELIA INSIEME PER SEMPRE? O ALLA FINE KLAUS RIUSCIRA'  A RINSAVIRE???????



 

E LA SECONDA PARTE E' IL RICORDO  

1. IN POCHE PAROLE E' UN'ANTENATA DELLA NOSTRA ANASTASIA,  LA STREGA???? 

NON VE LO DICO, MA PENSO CHE AVETE CAPITO, S ENON AVETE CAPITO IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' VI CHIARIRA' LE MEBRA ...

2. ESISTE UN GREMORIO ROMANOV CHI HA IL GREMORIO??? DI SICURO NON LA NOSTRA PROTAGONISTA, SE VOLTE RISPONDERE O SCOMETTERE BEH FATEMELO SAPERE 

3. ANASTASIA E' A CONOSCENZA DI QUESTA PROFEZIA??? FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE

 

 

DETTO QUESTO NON RESTA CHE RICORDARVI IL MIO GRUPPO SU FACEBOOK ---> AniaS<3 Tutti i segrete delle mie storie <3 

E ORA NON MI RESTACHE AUGURARVI UNA BUONA NOTTE, SOGNI D'ORO, E SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO 

BACI BACI 

                                           AniaS

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 : Una festa indimenticabile! ***


                                                       

 

 

 

 

Capitolo 9: Una festa indimenticabile!

Feste e balli fantasia

E il ricordo di sempre

E un canto vola via

Quando viene dicembre

Sono passati alcuni giorni da quel mio malore, quella voce non sono riuscita a collegarla ad un volto . Io e Elia non ci vediamo da qualche giorno, aveva da fare, in quel momento sento qualcuno bussare e dal suo odore so già chi è!

Vado ad aprire la porta mi ritrovo un invito sotto la mia porta, lo giro tra le mie mani e incuita lo apro e comincio leggerlo

“La pregiamo di unirsi alla famiglia Mikaelson  questa sera alle sette, per una serata di danze, cocktail e festeggiamenti”

Giro il biglietto e noto la calligrafia di Elia

“Vuoi essere la mia dama?”

Sorrido a quella richiesta, sono anni che non vado ad un ballo, ricordo il mio ultimo ballo come principessa, corro dal mio armadio e prendo il mio ultimo vestito, accarezzo la sua stoffa e mi vengono in mente un ricordo …

 

 

Ero nel salone centrale, sdraiata per terra e guardavo il soffitto, perché  papà aveva fatto dipingere qualsiasi costellazione, adoravo guardare le stelle,ad un certo punto, mi giro e vedo Klaus

-Maestà, la stavo cercando!-

-Nik quante volte ti ho detto non chiamarmi  Maestà!- dico divertita.

Lui si siede al mio fianco e mi sussurra all’orecchio

-Molte volte Niko!-Io arrossisco e poi mi metto seduta  e dico

-Nik, secondo te, chi mi sposerà?-

-Io Niko!- dice semplicemente

-Come voi?- dico sorridendo

-Perché Ti amo Niko! Tu?- mi dice avvicinandosi alle mie labbra

-Ti amo anche io Nik!- dico posizionando le mie braccia sul suo collo e poi ci fu il bacio, un bacio magnifico, potente unico, fantastico, ti fa toccare il cielo con un dito, e ti fa rimanere li in un cielo tutto nostro, quando abbiamo bisogno di fiato, all’epoca pensavo che fosse umano, e quando mi guardò aveva gli occhi più belli del mondo …



Apro il mio uovo Fabergé e prendo dei miei orecchini color blu topazio, poi prendo sempre un altro scrigno Fabergé e prendo la collana della mia Famiglia, tempestate di diamanti dal blu zaffiro al viola, è bellissima, la tocco e mi ricordo l’ultima volta che lo indossata

                                           

Sembra come un attimo

 

Dei cavalli s’impennano

 

Che il tempo portò via

 


 -Niko, che ti sei messa?- dice Nick entrando nella mia camera

-Non ti piace Nik?- dico facendo una piroette

Lui si avvicina a me, mi abbraccia da dietro, e ci guardiamo allo specchio, e mi dice

-Sei bellissima, mia regina!-

-Oh Nick, Grazie!- dico girando la mia testa e guardandolo negli occhi, mi sfilo il mio bracciale e gli dico

-E’ il mio pegno d’amore!- e lui mi dice

-Non so cosa darti-

-Resta con me Nik!-

-Si per sempre e oltre Niko!-

Era il mio ultimo ricordo felice.

 

Comincio ad indossare il mio vestito blu scuro, il corpetto rigido con scollo a cuore, il corpetto è tempestato di piccoli fiori neri e cristalli, e si ferma sulla mia vita a forma V, e poi si allargava un po’ ed era formato da tulle, prendo le scarpe bianche con il tacco diamantato e anche il plateau diamantato.

Prendo la mia parure e la indosso, dopo mi dedico ai capelli, li acconcio alla Sissi, con alcune foglie sempre Fabergé , indosso il mio anello, e poi vedo l’orario e mi accorgo che è  tardi, come al solito, anche quando  a palazzo facevamo dei balli, io arrivavo in ritardo come al solito.


Sembra come un attimo

I cavalli s’impennano

Sento quella melodia nella memoria mia …

 

 

Arrivo davanti quella casa, esco dalla mia macchina e mi aprano le porte, ed entro, tutti si fermano, non sapevo che si stavano presentando, allora io mi fermo davanti alle scale, ma Elia fa una cosa che non mi sarei mai aspettata

-Anastasia ti va di salire con noi?-

Io lo guardo sbalordita e poi annuisco, vedo lo sguardo di Nik, cosa pensavi che aspettavo te?

-Stavo dicendo, che la nostra famiglia comincia le nostre feste con dei balli, ma prima di ballare noi e voi, Principessa, vuole aprire le danze con me?-

-Si certo! Andiamo?-

Mi porge il braccio e scendo le scale, uno ad uno, con l’eleganza che mi ha sempre contraddistinto.

Arrivati nella grande sale, mi accorgo di una persona, chi è?

Elia come se mi leggesse nel pensiero mi dice

-E’ nostra madre!-

-Quella che ha ucciso Klaus?-

-Si!-

E cominciamo a danzare, un valzer austriaco, e poi via via con altri balli uniti agli altri, svolgo il viso all’altra coppia e mi accorgo di una cosa, un piccolo bracciale sul polso di Caroline Forbes, era il mio, mi fermo, guardo Elia negli occhi e poi c’è il giro di coppia, mi ritrovo con Klaus, e neanche un passo mi fermo e gli mollo uno schiaffo e poi dico

-Fatti ridare il bracciale lo voglio! Non può stare in mano di una plebea!- Guardo Caroline, e poi dico- Ho sbagliato a fidarmi di te, ma non farò un altro errore-


Forse un giorno tornerò

Il mio cuore lo sente …


Tutti mi guardano sbalorditi, poi prendo il mio vestito e me ne vado fuori, comincio a piangere, vedo un cavallo, lo stacco da quella carrozza, e salgo sopra, dopo aver tolto le scarpe,  e comincio a spronare il cavallo, , quel bracciale era tutto per me, darlo ad un’altra fa male

Il mio cuore si screpola, può un cuore morto rompersi?

Si, il mio si è rotto varie volte, ma lo sempre rimesso a nuovo, ma questa ulteriore ferita è quella decisiva!

Ho bisogno di stare da sola, e cavalcare è sempre stata la mia valvola di sfogo, non ho mai voluto comprare un nuovo cavallo, il vento mi sfiora i capelli, il vestito si ampia nel vento, anche se cavalco all’amazzone,  le lacrime scorrono inesorabilmente sulle mie guancie, non mi hai mai amato, ero solo sempre una piccola pedina, non so dove mi trovo, ma vedo una persona, vedo una casa, mi ricorda qualcosa, e poi fermo il cavallo, ed ecco Elia, la mia ancora di salvezza in questa burrasca, ed ecco che mi fa scendere da cavallo e mi abbraccia, ha un sapore bello questo abbraccio, sa di salvezza, non ci siamo mai baciati, perché qualcosa mi frenava, non era lui che amo, e non voglio fargli del male.

Mi stacco, e poi guardo la casa, e dico

-Stiamo a casa sua?-

-Si! E’ qui?-

-Elia, torniamo a casa?- dico io

-Non ci vuoi parlare?-

-Perché gli devo parlare quando per lui non conto niente?-

-Perché dici questo?-

-Ho le mie ragioni!-

Salgo sul cavallo  torno a casa, preparo la valigia, e spengo il cellulare, sono brava a scappare, e forse sarebbe meglio per me, voglio andarmene, dimenticarmi tutto, comincio a bere, Vodka liscia pura, non ho mai bevuto così tanto.

Passano i giorni e l'unica cosa che bevo è sola la Vodka niente sangue maanca solo un giornoun e poi la ma vita finirà, sorrido mestamente ho preparato tutto ora niente mi fermerà.

È la luna piena, sorrido, e comcio a scrivere qualcosa su un foglio. I miei saluti a tutti

 

Carissimi Amici,

io ho bisogno di pace, ora che i miei dubbi sono stati chiariti, vorrei ricongiungermi con la mia famiglia, grazie a voi mi avete fatto sentire di nuovo in famiglia.

A te Elia, grazie di avermi assistita nei miei lunghi anni, grazie per avermi amata in silenzio, spero che incontrerai la donna giusta, Ti voglio bene.

Le mie ultime parole sono per il mio amore mai corrisposto,nel corso degli anni, i ricordi non mi hanno mai abbandonato, come hai fatto tu, spero che incontrerai il vero amore, quello che  brucerà l’anima, anche quella più nera.

 

Detto questo, penso che leggerete la mia lettera, durante la mia lenta agonia, su il mio aereo

Addio a tutti

Anastasia Nicole Romanov

In quel momento una lacrima scende sul mio viso e muore sulle mie labbra,prendo il braccialetto che mi è stato ristituito, scendo giú e guardo per l'ultima volta la nostra unica foto quanto ti ho amato e quanto ti amo ancora nonostante tutto ...

Ed allora capirò

Il ricordo di sempre

Ed un canto vola via quando viene

DICEMBRE

 

Angolo Autrice Ritardataria


Mi prostro ai vostri piedi lo so, lo so, ma ho una scusa anzi più di una

  1. 1.   Il mio Computer portatile è morto più di 2 mesi fa e sto aspettando una superofferta per poterne comprarne un altro, quindi pregate per me che possa avere subito il mio nuovo pc
  2. 2.   Esami Universitari e ho detto tutto
  3. 3.   “4h per  una giornata sono troppo pochi il tempo scorre e non so come farlo fermare

 

Detto questo spero che questo capitolo vi sia piaciuto, le strofe che ho inserito penso che avete capito che è la famosissima canzone “Quando viene  Dicembre” del cartone animato “Anastasia”…

 

Ah non uccidetemi per il finale, tutto si risolverà, spero  :P

Alla prossima

AniaS

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10: La vera verità ***


                                                          

 

 

 

 

Capitolo 10: La vera verità 

 

Prendo il capotto e comincio a correre, trovo un licantropo, ecco la mia arma.

Comincio a stuzzicarlo, e in quel momento, mi ha morso, corro velocemente nel mio appartamento, la mia valigia, e parto verso l’aeroporto, devo prendere il mio jet, voglio morire con la mia famiglia, ma non faccio in tempo, comincio a sentire i dolori, mi accascio a terra sento qualcuno  prendermi in braccio, chiudo gli occhi e l’oblio mi porta via.

Ninna nanna ninnaò questo amore a chi lo do

Lo do a te finché vivrò solo te io amerò

Ninna nanna ninnaò questo amore a chi lo do

Lo do a te finché vivrò e a nessun altro lo darò

Lo darò alla tua dolcezza quando tu mi parlerai

Ad ogni bacio ogni carezza che tu mi regalerai

Lo darò ai tuoi desideri quando a te mi stringerai

Lo darò a tutti i tuoi sogni che con me dividerai

 

 

Ti abbiamo trovata, cosa volevi fare, perché sei accasciata a terra?

Scosto i tuoi capelli e vedo quello che non avrei mai voluto vedere, un bel morso da lupo, solo una persona ti può salvare, lo sai lo hai buttato nel baratro, corro subito da Klaus, e lo vedo li a guardare una tua foto, quando ti vede, capisce subito, e subito ti prende ti posa sul suo letto, ti accarezza e ti da bere il suo sangue, in quei gesti vedo solo un vero uomo innamorato, stavo per dare di matto quando ha letto la tua lettera, arriva verso di me e dice

-Non dovevi tenerla sotto d’occhio?-

-Lo fatto! Non sono io che quando lo vista lo quasi strangolata!-

-Ho sbagliato, ma nessuno di mia conoscenza mi ha detto che era viva!-

-Mi ha detto di non ditelo!-

-Perché?-

-Aveva bisogno di stare sola!-

-E ora che vuole fare?-

-Vuole morire, non hai mai pensato che lei è stata sola?-

-Aveva te!-

-Per i primi decenni, poi se ne andata, non so il perché!-

-Bene, ora ha bisogno minimo di una settima, non si è nutrita bene!-

-Capito, tu dove vai?-

-Vado a prendere qualcosa che mi serve!-

E se vuoi farti un'idea di quanto è grande questo amore

Alza gli occhi verso il cielo e preparati a volare

E quando sarai arrivato sul pianeta più lontano

Quello è il raggio del mio amore ora sai quanto ti amo

 

Sento una mano, sento delle parole, sento del sangue che entra nella mia bocca, mi costringe a deglutirlo, non voglio essere salvata, voglio morire, perché devo soffrire ancora?

 

Poi ritorno il mio bambino

-Mamma, finalmente, promettimi una cosa!- dice il mio piccolo fiore

-Tutto quello che vuoi tesoro di mamma!- dico abbracciandolo

-Vivi per me, per noi, io ho bisogno di te!-

-Vivrò per noi!- dico piangendo

Sognami amore mio

Ti coccolerò

Sognami amore mio

lo ti riscalderò

E come in una favola

Con un bacio ti sveglierò

Dormi amore nel mio letto dormi qui tutta la notte

E se sarà una notte fredda tu mi stringerai più forte

E quando poi sarà l'inverno io non me ne accorgerò

Sembrerà già primavera quando mi risveglierò

 

Una luce mi riporta al presente, Elia è vicino a me, ha uno sguardo cupo, io senza parlare  mi alzo dal letto, e vado in bagno, mi alzo la maglia, ed ecco il mio piccolo fiore, mamma ti proteggerà per sempre e oltre!

 

Elia rimane stupefatto, sembra una statua di marmo, poi io prendo coraggio e dico

-Elia, sono incinta!-

- Com’è possibile?- dice solo

-Prima della trasformazione ero incinta, e non so cosa è successo, ma qualcuno ha innescato il procedimento!-

 

In quel momento vedo un fantasma, è mia nonna, e mi dice

-Il padre ti ha donato il suo sangue, proteggi l’ultimo dei Romanov anche con la tua vita, per ora e sempre e oltre!-

Io resto immobile, mia nonna, come ha fatto ad arrivare qui?

Elia non ha visto niente, così io dico

-Nik era il padre, mi ha donato il suo sangue ed ha innescato il procedimento!- in quel momento, sento un calcio, e capisco che il mio bambino è reale non è frutto della mia immaginazione, quel calcio lo ha sentito anche Elia, che guarda il ventre terrorizzato e pii dice

-Nik è morto!-

-Non è vero! Lui è vivo! Dimmi che mi stai dicendo una bugia!- dico isterica

-No mi dispiace, Becca ha anche combinato un casino, è morto!- mi dice abbracciandomi

-Lasciami!- dico io lo strattone, e alla velocità della luce esco dalla camera, te l’ho promesso bambino mia mamma vivrà per noi, ma il mio istinto mi sta dicendo che il tuo papà è vivo, e so anche con chi è devo solo scoprirlo, andiamo dalla mia amica strega di mamma?

Arrivo alla casa della strega, e con un colpo della mia mano la apro e poi dico

-Che hai fatto Strega Bennet?-

Lei mi garda spaesata e impaurita, con un mio ciglio, lei mi dice

-Taylor e Klaus condividono lo stesso corpo!-  dice con filino di voce

-Perché?- dico con lo stesso tono di prima

-Perché non volevo che mia mamma e gli altri morivano per colpa sua!- mi dice singhiozzando

-Hai sbagliato, hai dato a Klaus la sua possibilità di scopare la Forbes!- dico prima di andarmene.

Arrivo velocemente alla casa della Forbes, non c’è nessuno, quindi sempre con uno svolazzo di mano apro la porta, il mio potere urla, e io mi sento forte, arrivo alla camera di letto, e vedo ciò che non avrei voluto vedere, se ne accorgono, e io più impassibile dico

-Mi sembra che l’ibrido sia vivo! Ti dispiace se vi blocco mentre scopate, ah no penso di no!- muovo le mani e la blocco, poi mi avvicino verso di lui, e prendo il foglio che avevo copiato dal Gremorio della mia antenata e dico

-Auguri Papà Ibrido!-

Quando esco da quella casa, mi sono dimenticata, di sbloccare la Forbes, che sbadata sarà la gravidanza, ritorno a casa mia velocemente, apro la mia porta, e chiamo

-Devi procurarmi un aereo e una casa!-

-Certo signorina Roman, avrà tutto entro un ora!-

-Ah e faccia una richiesta per una nanny, entro 6 mesi!-

-Certo signorina!- mi dice la voce dall’altro capo delle telefono

-Ci vediamo tra un ora all’aeroporto !- dico io

-Certo!- e così chiudo la chiamata, comincio a preparare il resto dei bagagli, non mi meraviglio che quel figlio di buona  donna non è qui, non poteva perdersi la scopata, anche se con una statua di marmo, che perfida che sono!  Comincio a cambiare quei vestiti sporchi, prendo un topo color sabbia con una maglia fina dello stesso colore,prendo i miei jeans preferiti,indosso le mie hogan preferite color bianco prendo un bracciale a caso e anche il trench marrone, con la sciarpa color sabbia e prendo la borsa a tracolla color blu con la scritta Keep Calm and Carry On. In quel momento comincio a ridere e penso che sento che anche il mio bambino stia ridendo , il mio Alexei, il mio piccolino, il mio prezioso tesoro.

Mentre scendo le scale, con un borsone pieno, vedo Elia, infondo alle scale e mi dice

-Dove sei stata?-

-Sono andata da tuo fratello condivide il corpo con un altro ibrido di qui!- dico scuotendo i capelli con la mano

-Com’è possibile?- dice Elia

-Magia!- dico prendendo la valigia

-Lascia faccio io non devi affaticarti!- mi dice sorridendo

-Dove vorresti andare?- mi dice mentre usciamo di casa

-Non lo so via di qui- dico inclinando il capo

-Perchè?- mi dice Elia

-Perché non crescerò mio figlio in questa città, devo proteggerlo!- dico sorridendo

-Allora lo cresceremo insieme! Visto che non voglio restare qui!- mi dice prendendo le chiavi della mia macchina e poi continua a parlare – Dove devo portarla principessa!-

-All’aeroporto!- dico sorridendo

-Bene andiamo Tesoro!- mi dice guardandomi

 

Mise in moto la macchina velocemente , come se qualcuno ci desse la caccia, io sorrido, e prendo la mia macchina fotografica e scatto una foto, e lui mi sorride, sembriamo una famiglia e allora mi posiziono la testa sulla sua spalla e comincio a dormire, sono stanca morta, la gravidanza si comincia a sentire.

Elia si mangia i Kilometri, e io mangio i minuti a causa del sonno,  quando mi sveglio dico

-Manca molto?-

-No siamo arrivati! Ora devi scendere dalla macchina, andiamo a prendere l’aereo!- mi dice Elia, e io lo guardo e muovo solo la testa, vedo il mio uomo di fiducia avvicinarsi a me e mi dice

-Il suo aereo è pronto per New York City, li ho trovato anche la Nanny che aspetta le sue decisioni!-

-Grazie, puoi andare!- dico salendo sull’aereo con Elia al mio seguito.

Comincio una nuova vita, la mia vita …

Ninna nanna ninnaò quando mi risveglierò

Ninna nanna ninnaò quando mi risveglierò

Ninna nanna ninnaò guarda fuori come piove

Ninna nanna ninnaò amore mio non te ne andare

Ninna nanna ninnaò si lo so che è già mattinò

Ninna nanna ninnaò resta qui stammi vicino

Sognami amore mio

Ti coccolerò

Sognami amore mio

Ti scalderò.

Angolo scrittrice

Sono ritornata presto, anzi prestissimo secondo i miei gusti, questo capitolo lo reputo un capitolo svolta, da qui entriamo nel vivo della storia, prometto di scrivere veloce , la canzone è di Mariangela Ninna Nanna potete trovarla http://www.youtube.com/watch?v=PRcFq9ptcTM

L’altra volta mi sono dimenticata di dirvi che ho scritto una one-shot sul natale su Klaus/Anastasia/Elia…

E quindi vi invito a leggerla  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1480443&i=1

E potete iscrivervi sul mio gruppo di facebook  qui ----> https://www.facebook.com/groups/402708826459698/

Poi essendo che sono una sbadata cronica vi faccio vedere due outfit, il primo è quello scorso, il secondo e di questo capitolo…

Eccoli qui

                   

 

Detto questo ci vediamo alla prossima

XO XO

          AniaS 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11: Andata e Ritorno ***


                                             


Capitolo 11: ANDATA E RITORNO

Sono passati solo due mesi da quella giornata, io e Elia abbiamo cambiato vita, ora siamo la signora e il signor Roman, mi diverto a fare la mogliettina adorata che prende la macchina fotografica e a fotografarmi la pancia.

E’ una bellissima pancia.

Dentro c’è mio figlio, quel figlio tanto voluto e arrivato così perché il destino così ha voluto …

 

Alcune volte di notte mi ritrovo a pensare a come sarebbe stata la mia vita se lui fosse qui con me, che ci amasse come io amo lui e il nostro bambino, ma la realtà é diversa, lui non ci ama e io devo proteggere il mio piccolo bambino.

 

In questi due mesi ho dovuto imparare a gestire i miei ormoni assopiti e le nasue mattutine, ma in queste due settimane c'ė qualcosa che non va nel mio corpo, non riesce ad assorbire qualsiasi tipo di sangue, anche quello di animale, e qui che sorge il problema io e il bambino abbiamo bisogno di sangue.

Elia pensa che dovremmo tornare a casa per prelevare il sangue di Klaus, ma io non ci voglio ritornare, per me lui è morto mi, anzi ci, ha fatto troppo male, aveva ragione lui non eravamo fatti uno per l'altra.

E per colpa degli ormoni comincio a piangere qualsiasi ora del mattino e della sera, in quel momento il mondo mi gira attorno e non riesco a sedermi, in quel momento il buio mi circonda ed io comincio a stare bene li e svengo.

Mi sveglio qualche ora dopo e mi ritrovo nella mia camera da letto.

Elia quando si accorge che mi sono svegliata mi dice

-Dobbiamo ritornare a Mistic Falls!-

- È la gravidanza- dico guardandolo

- Non è solo la gravidanza. Tu hai bisogno di lui!- mi dice sussurrando

-Non voglio vederlo.- dico sbuffando

-Perchè non vuoi vederlo?- mi dice avvicinandomi

-Perchè devo proteggerlo, a che serve un padre, se poi non sa amare?- dico io alzandomi

-Come la Nanny che hai licenziato?- dice ridendo

-Lei non sapeva fare il suo lavoro!- dico spazientita e comincio a salire le scale, ma svengo di nuovo.

E quando mi sveglio, non mi ritrovo nel mio letto, ma su un sedile di un aereo, vorrei urlare, ma nessuno non trovo nessuno al mio fianco, fino a quando non ritrovo quel bastardo di Elia e allora dico ringhiando a bassa a voce

-Perchè mi hai portato su questo aereo? Ti ho detto che non voglio vederlo, e bere il suo sangue!-

-Due svenimenti in due ore sono sintomo che stai male!-

-Potevi andare da solo prendere sangue a tradimento e poi portarla da mamma vampiro!- dico ghignando

-Non posso prenderlo!- mi dice

-E perchè santo?- dico io

- Perchè te lo deve donare spontaneamente! E poi non ti va di vedere qualcuno della tua età!-

-No non ne ho bisogno!- dico mettendo un muro tra di noi e addormentandomi.

 

Mi sveglio ore dopo, sento una brezza fresca sul mio viso, la leggerezza della seta sul mio corpo e un cuscino morbido, e solo dopo mi rendo conto che questo posto è la mia casa, a New York non mi ritrovavo a stare a casa, questa è la mia, perchè qui sono cambiata radicalmente.

Solo in quel momento comincio a sentire un piccolo calcio e mi sveglio e comincio ad accarezzare sempre di più il mio profilo, la mia piccola pancia.

Allora arriva Elia e mi dice,

-Hai dormito un giorno intero! Hai fame?- mi dice accarezzando il capo

-Si un pochino, vado a cucinare qualcosina!- dico ridendo

-Perchè non uscire?- dice prendendomi un vestito prémaman color nero tutto ricamato con la cinta abbinata e delle scarpe alte, ma non molto alte, perché sono incita, nere e bianche. E poi continua dicendo

-Ti va di uscire con me?-  dice dandomi tutto

-Dove mi porta messere?- dico andando in bagno a vestirmi

-Andiamo al lago c'è una festicciola!- mi dice sorridendo

- Va bene, devo camminare poco messere, sono incinta!- dico uscendo dal bagno, dopo qualche minuto

- Va benissimo madamigella!- mi dice prendendo il mio braccio e cominciando ad uscire, e  mi mette un copri spalle nero ricamato

Camminiamo per un po’, fino a quando non comincio a vedere delle lanterne salire in cielo, e resto a guardarle fino a che non diventano dei puntini e in quel momento sento lo sguardo di Elia e allora comincio a camminare un po’ veloce fino a che non vedo una bancarella dove vendono dello zucchero filato e comincio ad avere l'acquolina in bocca e allora corro senza aspettare Elia, che quando mi raggiunge mi dice

-Non hai saputo resistere allo zucchero filato?- dice ridendo

-No era troppo zuccheroso e calorico! Ora sono stanca, vado a sedermi li, puoi andare a prendere qualcosa  di più salutare!- dico io guardandoli con occhi dolci

-Certo madamigella!- mi dice baciando il bacio mano

Allora comincio a vedere se trovo qualche panchina ma niente , allora tolgo le scarpe e allora immergo i miei piedi e comincio a ridere pensando a quando lo facevo da bambina e tutti mi esortava  di tuffarmi, ma io avevo paura dell’acqua alta e non mi buttavo mai fino a che non veniva papà e ci tuffavamo insieme.

Quando ritorno alla realtà sento qualcuno che mi guarda …

Angolo Autrice

CIAO RAGAZZE….

Come state? Io sto bene, anzi benissimo, oggi è Pasqua, e già sto sbavando vicino al mio uovo gigantesco di pasqua :Q_______

Bando alle ciance, vediamo questo capitolo, spero che vi piaccia, come piace a me, che dire?

Andata e Ritorno veloci, in questo capitolo, e chi è la persona oscura?????

Lo scoprirete presto, visto che ho già scritto anche il prossimo capitoli e quello dopo ancora…. XD

Mi dispiace per il ritardo, ma non ho avuto neanche un attimo di tempo per me e per tutte le mie storie, ma non disperatevi in questo mese dovrei essere molto veloce, se nessuno mi verrà uccidere per il prossimo capitolo.

Detto questo

XO XO

Anias

P.S.: Ho una sorpresa per voi guardate giù


Alla prossima

AniaS



 

 

 

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Capitolo 13
*** CAPITOLO 12: NOI, NICO & NICK= ALEX ***


 

 

 

 

CAPITOLO 12: NOI, NICO & NICK= ALEX

Quando ritorno alla realtà sento qualcuno che mi guarda …

La persona si avvicina a me e mi dice

-Come stai?-

-Sto abbastanza bene- dico io guardandolo negli occhi

-Io- dice e io non lo faccio finire di parlare

-Nicklaus io e te non abbiamo niente in comune!- dico io con sguardo truce

-Beh qualcosa abbiamo in comune Anastasia!- dice guardando il mio piccolo ventre

-E chi ti dice che io te lo voglio far conoscere!- dico urlando

-Perché è mio figlio!- mi dice prendendo le mie mani e bloccando la mia schiena ad un albero

-Solo ora è tuo figlio?- dico inclinando la testa

-Perché solo ora conoscevo la sua esistenza!- mi dice

-Oh mio Dio! Nick mi hai scopato sapevi che ero una strega e che cazzo non lo sapevi che c’era una profezia!- dico io urlando e sguanciandomi da lui

-Che linguaggio Ana! Una Granduchessa non parla così!- mi dice beccandomi

-Nick, non li hai usati anche tu questo linguaggio una volta?- dico io

-Si, li ho usati Ana ma non per te! E poi non lo sapevo che c’era una profezia!- mi dice avvicinandosi sempre di più a me

-Nick ti prego!- dico io

-Ana, cosa posso fare per farti sentirti meglio?- mi dice

-Ma io sto bene Nick!- dico io

-Non è vero!- mi dice –Hai un aura bassa, si vede che non bevi da un po’ , ti prego fatti aiutare!- mi dice abbracciandomi

-Io non riesco a bere!- dico esasperata

-Come?- mi dice

-Non riesco a bere sangue. Elia pensa che io dovrei prendere un po’ del tuo, ma io non voglio sforzarti, anche perché riesco ad ingerire cibo umano, e fantastico, finalmente posso riprendere a mangiare cose che io amavo un tempo. Come lo zucchero filato ti ricordi?- dico sorridendo

-Certo Principessa!- mi dice baciandomi la mano.

-Mi mancavano le serate così!- dico sussurrando piano e dolcemente lui mi prende la mano e comincia a farmi volteggiare dolcemente mentre una musica lontana ci avvolge, e io poggio la testa sulle sue spalle e comincio a respirare il suo buon odore di muschio, che mi ricorda casa e protezione.

Piano piano lui comincia a parlarmi

-Indossi la mia collana!- dice prendendo il mio ciondolo che si apre blu e un cammeo bianco a forma di rosa, e io rimango li a bearmi della sua carezza, e poi continua

-Vuoi rimettiti con me? Formeremo la nostra famiglia!- mi dice sussurrandomi

-Cosa?- dico allontanandomi come se mi fossi scottata

-Siamo una famiglia Cavolo! Io sto, Noi stiamo per avere un bambino!- dice disperato

-Ci sono coppie con bambini che hanno dei propri compagni!- dico prendendo le mie scarpe e indossandole

-Io voglio fare il papà normale!- mi dice

-Il papà normale?- dico inclinando la testa

-Si! Ma non lo senti che sarà fortissimo! Ci pensi?- mi dice scuotendo la testa e cominciando a ghignare

-Solo perché è forte? Vuoi stare con lui solo per quello?- dico allontanandomi

-E perché principessa!- come se non capisse ciò che sto dicendo     

-Niente! Non è tuo figlio preferisco che cresca con Elia! Lui è migliore di te!- dico correndo via e mi scontro con  Elia, e in quel momento qualcosa, anzi qualcuno mi prende e mi porta lontano….

Angolo Autrice

Salveeeeeeeeeeee  Ragazzeeeeee, ecco un nuovo capitolo…

Sono contentissima di aver pubblicato presto, beh non tanto presto, questo capitolo mi piace ma il prossimo è fantastico.

Spero che piace anche a voi,e che mi avere aspettato.

Detto questo alla prossima

XO XO

AniaS

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Capitolo 14
*** Capitolo 13: Un Nuovo Inizio ***


                                                                       

 

 

 

 

 

 

 

 

                                         Capitolo 13: UN NUOVO INIZIO
                                          
Il perdono è la chiave della felicità. Imparare a dire “Scusa, ho sbagliato” è una delle cose più difficili da fare. Eppure pensa ai vantaggi che ne ricaveremmo a tutti i livelli. Prima di tutto il rapporto con l’altra persona magicamente si rinsalderebbe; in secondo luogo il rapporto con te stesso migliorerebbe immediatamente lasciandoti in una sorta di pace interiore.
Tiberio Faraci, da “Ricomincia da Te”



Vengo catapultata in un bel mondo, dove gli uccellini cantano, il sole non brucia, le farfalle mi volano intorno, ho sempre amato le farfalle, sono così fragili e così belle infine  e c’è un ruscello, lo sento da lontano, i miei super sensi ci sono ancora, è strano nei miei sogni sono solo una semplice umana, solo in questo momento mi accorgo come mi sono vestita!
Anni ’10?
Come è possibile?
Perché questo sogno?
E mentre mi scervello, ecco che arriva un bambino biondo vestito da marinaretto, mi indica, non parla, con i gesti, mi dice che lo devo seguire, e io inconsciamente lo faccio, quel bambino mi ricorda qualcuno. 
Camminiamo per molto tempo, ad un certo punto perdo l’equilibrio, solo ora noto che ho la pancia, e rimango sbalordita. 
Ad un certo punto arriviamo ad un precipizio, e solo allora sento delle voci 
-Ania, dai vieni giù con noi!- mi dice la voce
Allora incuriosita guardo giù, e vedo i miei genitori e le mie sorelle, come è possibile? 
Solo allora riconosco il bambino, è il mio fratello adorato, perché sogno loro cosa significa? 
Sento altre voci 
-Ania, salta dai non vedi che l’acqua è fresca, ti farà bene nel tuo stato!- dice la voce che la riconosco, è mio padre
Il bambino salta, e io vorrei prenderlo impedirgli di saltare, lui non se lo può permettere può morire, ma in un nanosecondo eccolo li che si diverte, comincio a ridere, mi sento bene, ma poi ecco che lo scena cambia. 
Tutto diventa cupo, dal nero più scuro fino al rosso scarlatto, la mia famiglia non c’è più, ci sono tanti mostri molti mostri, mi prendono per entrambi i polsi e cercano di farmi cadere giù dal dirupo ma io rimango immobile, non riesco a muovermi ne avanti e ne dietro, sono li immobile e non so dove andare.
In quel momento, qualcosa mi sveglia, è molto caldo, nutriente, mi sento sempre più forte, il potere percorre ogni mia vena arriva fino al cuore sembra che batte di nuovo come una volta, ma non  può essere è impossibile, io sono morta anni fa!
Quando comincio a sentire tutti i rumori intorno a me, capisco che mi sto svegliando definitivamente, sento una canzone lontana un rap molto volgare, non è il mio genere preferito, poi mi concentro sempre di più fino a quando non sento due voci litigare
-Ti piace prendere ciò che è mio?- dice una voce molto tesa
-Non mi prendo ciò che era tuo Nicklaus!- dice l’altra voce calma
-Come no? Li dentro c’è mio figlio, io ho fatto l’amore con lei, io lo trasformata!- dice la voce  urlando
-E sei stato sempre tu quella che la lasciata, quasi uccisa, umiliata e infine tradita, un punto a te fratello!- dice la voce che prima era calma
-Io lo fatto per il suo bene, lei è pura!- dice l’altro e sento un frastuono di qualcosa di rotto
-Io lo ricostruita!- dice l’altro con un altro frastuono
-Io la amo!- dice la voce 
-Tu amare? Conosci questo verbo?- dice la voce calma
-Si lo conosco Elia!- dice fermandosi, sento dei passi, si sta avvicinando a me, e poi dice – Quel ciondolo glielo regalato io, e pure quell’anello, lei mi appartiene, come io appartengo a lei, e tu devi farti da parte!- dice ringhiando sussurrando 
-Io  non mi faccio da parte, mi dispiace ma serve di più per convincermi che tu non la faccia più soffrire, ora sono in due!- e sento l’altro seduto sul mio stesso letto e mi accarezza i capelli
-Vedremo!- dice  l’altro, sento un odore di muschio e pino penetrarmi dalle narici, e un gorgoglio che non posso fermare nasce dalla mia gola, brucia dal desiderio per assaggiare quel nettare, e in pochi secondi, gocce di quel nettare entrano nel mio corpo e le fiamme vengono spente, e scende giù giù, facendo spegnere anche le fiamme del mio angioletto. 
Quel nettare mi dona, altre ore di stasi, ho bisogno di recuperare le mie facoltà, di ricordare cosa è successo prima, ma soprattutto mi servono per sentirmi di nuovo umana.
 
Molte ore dopo, mi risveglio, il sole sta calando e comincia di nuovo la notte, in pochi secondi mi ritrovo in piedi, e mi dirigo in bagno e solo allora mi guardo, ho una lunga maglia nera con un ancora bianca n mezzo, il mio pancino si nota appena, e io sorrido pensando che dentro di me, un essere non vivo, c’è la vita, che grande contraddizione, e in quel momento guardo il ciondolo il nostro ciondolo e comincio a giocarci  e proprio li nel centro dei miei pensieri sento dei passi, dei movimenti, inconsciamente esco dal bagno e comincio a percorrere quella distanza, quei passi sono come il canto delle sirene, so a chi appartengono e entrambi vogliamo rivederlo, perché ora ricordo anche chi erano le voci che avevo sentito prima,  e ho voglia di parlare. 
Quando apro la porta di quella stanza, trovo Nick che dipinge, e io sorrido, mi avvicino sempre di più e vedo cosa sta dipingendo, sta disegnando me, per la precisone noi tre, e io comincio a piangere, a singhiozzare e lui preoccupato mi fa sedere su una poltrona e mi dice 
-Nico, cosa c’è? Dove ti fa male?- e prende il mio volto per farmi incatenare i suoi occhi ai miei, solo dopo qualche secondo dico 
-E’ il disegno, e gli ormoni, quanto odio i miei ormoni!- dico asciugando gli occhi
-Ne ho sentito parlare!- dice ridendo, e rido anche io per un po’, fino a che non sento qualcosa muoversi dentro di me, e allora rimango così ferma ed emozionata non è la prima volta che sento quel piccolo battito di ali, ma è la prima volta che lo sento con lui, e Nick, poggia la mano sul mio ventre e si emoziona anche lui, ed entrambi rimaniamo senza parole, fino a quando Nick non dice
-Ehy campione, sai sono il tuo papà!- e allora prendo la parola e dico 
-Lo sa già Nick!- e gli scompiglio i capelli
-Come fai a saperlo?- mi dice Nick appoggiandosi alla poltrona
-Molto tempo fa lo sognato, e lui già ti ama!- dico appoggiandomi al suo petto 
-E’ come te !- dice meravigliandosi
-Cosa?- dico io guardandolo negli occhi 
-Lui è come te mi ama anche se ti ho ferito!- 
-Chi non ferisce qualcuno?- dico prendendo il suo viso
-Tu!- mi dice accarezzandomi
-Anche io ho ferito Nick!- dico 
-No, tu sei pura, sono io il malvagio!- dice alzandosi dalla poltrona, e dirigendosi verso la finestra dove guarda l’orizzonte.
Allora io mi alzo, e lo abbraccio da dietro e gli sussurro
-Ognuno di noi è bene e male, anche noi vampiri, ma sono le nostre scelte a renderci ciò che siamo!- 
Allora lui si gira e mi abbraccia e poi mi dice 
-Aiutami a non sbagliare!- 
-Lo farò, se tu sei disposto a cambiare!- 
E in quel momento, il sole cala definitivamente anche oggi, è cominciata di nuovo, come tutti i giorni, la notte, la compagna degli essere non viventi, come noi due.


Angolo Autrice 
OMG, come sono ritardataria, imperdonabile e soprattutto così incasinata, spero che questo capitolo vi piaccia, all'inzio sono sicura che chi ha visto il film cartone "Anastasia" ne ho preso spunto portandola quasi pari pari a come si vede. 
Spero che nessuno rimane deluso da questa conclusione del capitolo, ma così doveva andare nella mia testa, ma non pensate che sia finita perchè stiamop solo all'inzio.
Muahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
Lo so sono cattiva, mi disp, non tanto.
Spero che la prossima volta venga presto perchè ho il capitolo ma non il computer. 
                                                            XO XO 
                                                                     AniaS

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Capitolo 15
*** AVVISO (ASPETTO RISPOSTE) ***


CIAO LETTORI MI SCUSO PER QUESTO SILENZIO MA HO DOVUTO AFFRONTARE ALTRE SITUAZIONE, DOVUTO ACCETTARE DELLE ESPERIENZE E CHIUDERE DEFINITIVAMENTE IL MIO CORSO DI STUDIO UNIVERSITARIO NEL MIO VECCHIO ATENEO E COMINCIARNE UNO NUOVO QUEST'ANNO NEL NUOVO ATENEO.... QUINDI CON QUESTO AVVISO VORREI CAPIRE SE HA SENSO CONTINUARE A SCRIVERE E PUBBLICARE QUESTA FAN FICTION SE C'E' QUALCUNO CHE INTERESSA O NUOVI LETTORI CHE SI SONO APPASSIONATI ALLA MIA STORIA. ASPETTO CON ANSIA QUALCHE RECENSIONE QUALCHE RISPOSTA SPERO CHE QUESTO AVVISO NON FINISCA NEL VUOTO. DETTO QUESTO, VI SALUTO E VI PREGO DI FARMI AVERE QUALCHE RISPOSTA AL MIO AVVISO ANIAS

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