But did you know that I love you? or were you not aware?

di idontknow_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** capitolo due. ***
Capitolo 3: *** capitolo tre. ***
Capitolo 4: *** capitolo quattro. ***
Capitolo 5: *** capitolo cinque. ***



Capitolo 1
*** capitolo uno. ***


Adesso voglio raccontarvi una storia, di una ragazza e un ragazzo, Joie
Così si fecero chiamare loro.
Ma adesso andiamo indietro di tredici anni, quando quei due bambini a quei tempi, ingenui, si conobbero.
 
 
'Io sono Justin e canto, vuoi sentire?' si accennò un piccolo e timido sorriso sul viso del piccolo biondino
'Davvero canti? io so ballare!' la rossiccia cacciò una piccola linguaccia, come si faceva tra bambini.
'Allora vuoi diventare la mia ballerina?' il biondino si chinò dinanzi a lei porgendole la mano da gentiluomo.
'Solo se tu canti per me.' sorrisero entrambi e così fecero.
 
		 tredici anni dopo. 
Il biondo abbozzò un sorriso al ricordare quei tempi e guardò istintivamente la ragazza accanto a lui.
'Ricordi quel sabato primaverile quando ballavamo su quel giardino, Soph?' 
la ragazza si soffermò pochi secondi prima di rispondere e cacciò anche lei un sorriso al ricordare quel giorno.
'Si, quando ti ho sentito cantare per la prima volta, Justin.' 
Stavano seduti sul divano di casa Bieber, nevicava e non sembrava il caso di uscire, stavano bene insieme, abbracciati, l'uno accanto all'altra.
 
Sophie era una bellissima ragazza, aveva i capelli tra il rossiccio e il castano chiaro, lunghi sino alla schiena e mossi. Aveva dei bei occhi, anzi perfetti come le diceva sempre Justin, verdi, ma non un verde normale, un verde quasi azzurro.
Era esile, un fisico davvero 'mozza fiato' come dicono i ragazzi d'oggi, no?
 
Justin era davvero un bel diciottenne, capelli biondini un po' tirati su, diciamo come la moda del momento, quegli occhi color caramello, e i muscoli al punto giusto.
 
Quel giorno era diverso dagli altri, Justin era diverso, pensieroso, quasi preoccupato, doveva per forza esternare i suoi sentimenti, ma ancora una volta rimandò ad una prossima volta.
 
'Justin sei pensieroso, devi dirmi qualcosa?' accennò la ragazza con un piccolo sorriso sulle labbra guardando il biondo.
Lo colse di sorpresa, infatti sobbalzò, non lui, ma il suo cuore, fu come perdere colpi a causa di quella voce e di quelle parole.
Voleva dirglielo, doveva, ma non ci riusciva, la timidezza prendeva il comando su di lui, il rifiuto lo terrorizzava, il pensiero che qualcosa serebbe cambiato, che la loro amicizia sarebbe cambiata, lo terrorizzava troppo.
'Io? ehm p-p-perchè?' iniziò a balbettare, se qualcuno fosse entrato poteva benissimamente pensare che fosse un balbuziente 'n-n-no, nie-e-ente' continuò.                              
'Bah sei strano.'
Il ragazzo abbozzò un sorriso e si zittì, immerso nei suoi pensieri.
La ragazza non capiva, stava cambiando, era preoccupata di non riavere più indietro il suo vecchio migliore amico, forse non gli piaceva stare con lei? o forse si era stancato? queste erano le domande che la ragazza da un paio di mesi si chiedeva in continuazione, voleva chiederglielo, fremeva dalla voglia di sapere cosa stesse succedendo, ma quello che le mancava era il coraggio.
 
'Senti soph..giochiamo alla playstation? come quando eravamo piccoli ed io ti battevo mentre tu piangevi' rise al ricordare.
'si, ma adesso sono più brava.' si altezzò la ragazza ridendo.
Le loro risate risuonaro e riscaldarono la casa vuota e fredda.
 
		 due ore dopo. 
'Ho vinto!' esultò la ragazza saltando sui divani e buttandosi sulle spalle del biondo.
'Ti ho lasciata vincere, era ovvio.' disse lui altezzoso, trattenendo una sonora risata.
'Justin..' divennero seri entrambi.
'Si Sophie?'
'Ti voglio bene.' 
'Sophie..'
'Si Justin?'
'Ti..voglio bene anche io.' 

I cuori di entrambi erano in corsa, andavano più forte che mai.
I loro visi erano così vicini, i loro nasi si sfioravano.
 
'Ragazzi siete in casa?' la dolce voce di Pattie, la tenera madre di Justin, sovrastò i loro pensieri e le loro confessioni, Justin buttò sul divano la ragazza allontanandosi e fingendo di cercare qualcosa, sovrastato dall'imbarazzo di quel momento accaduto pochi secondi prima.
 
 
 











ehm, okay, non sono brava a scrivere ma ne avevo bisogno così ho cominciato questa storia, non è granchè ma spero l'apprezziate.
qualche recensione non mi dispiacerebbe, almeno per sapere se vi piace o se ho sbagliato qualcosa. 
grazie a tutte:) 
lella.

on twitter: @bieeberordie.
ciau belle.
 
 
 
 

 

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Capitolo 2
*** capitolo due. ***


'Ah eccovi ragazzi, che stavate facendo?' l'adorabile Pattie mostrò un raggiante sorriso ai due ragazzi che si mostrarono innocenti agli occhi della donna.
'Hey zia Pattie!' urlò la ragazza sventolando la mano a mo di saluto e abbozzando un sorriso mentre il biondo era ancora intento a cercare qualcosa di non esistente evitando l'incontro degli occhi di sua madre, che avrebbe subito notato il suo viso rosso.
'Justin, non mi saluti?' la donna era davvero incuriosita dallo strano comportamento del figlio, gli andò vicino per vedere cosa stesse cercando, ma lui si scansò.
'Ciao mamma, adesso scusatemi ma devo andare in bagno.' tirò tutto d'un fiato il ragazzo correndo di sopra col fiatone. 
Le due restarano perplesse da quello strano comportamento, ma lasciarono correre.
'Cosa gli hai fatto sophie?' scherzò Pattie ridendo sonoramente. 
 
La ragazza credeva di sapere perchè Justin avesse reagito in quel modo, era ovvio ormai, non voleva più farsi vedere con lei né da sua madre, né dai suoi amici, né da nessuno.
Il cuore della piccola Sophie, si fermò un attimo, al solo pensiero di quanto quello che avesse pensato fosse vero, e poi ripartì a battere, di nuovo.
 
'Penso di andare a casa zia Pattie, salutami Justin.' mormorò le ultime due parole e uscì da quella casa, dove forse Joie si disse il loro ultimo ti voglio bene.
 
Con fare incazzato la ragazza andò via, inziando a correre sotto la neve, era inevitabile non notare che avesse freddo, lo notava anche Justin che la guardava dalla finestra con sguardo malinconico.
 
Il ragazzo aveva la mente in subbuglio, non sapeva cosa fare, nè cosa pensare, nè cosa sentire.
Il suo cuore diceva di dirglielo.
La sua mente il contrario.
Ma l'amore che provava Justin, non era un normale amore, era un amore forte, vero.
 
 due giorni dopo. 
A scuola non si salutavano, nessuno sguardo, indifferenza totale. 
 
'Oh scusami bella' si scusò un ragazzo alto, moro e con il mare negli occhi, degli occhi che Sophie non aveva mai visto in tutta la sua vita.
'Tranquillo, sono abituata a cadere' scherzò la ragazza abbozzando un sorriso.
Non appena i ragazzi si rialzarono lui gli porse la mano accennando un sorriso coronato da dei perfetti denti bianchi.
'Io sono Mark, sono nuovo e vado un po' di fretta..' scherzò il moro.
Sophie si perse nell'immensità di quegli occhi azzurri.
'Piacere, Sophie.' la guardò da capo a piedi esclamando un 'davvero carina Sophie' sorridente.
La ragazza arrossì.
'Adesso ho lezione di biologia, scusami moro, ci vediamo.' un tremolio l'assalì.
'Dopo scuola ti va una cioccolata?' urlò il moro a Sophie che era già andata per la sua strada, la ragazza era insicura sul da farsi, eppure era davvero carino e gentile, perchè dire di no? si voltò verso questo e gli fece cenno di sì con un magnifico sorriso.
'Ci vediamo all'uscita, ciao bella!' riurlò il moro, felice della conquista appena fatta.
 
Justin era lì, stava osservando la scena e scrutando ogni singolo particolare di questa. 
Un uragano gli pervase lo stomaco.
'Jey sembri un investigatore, ma che hai in questi giorni?' lo avvisò l'amico, preoccupato.
'Niente.' sbottò il biondo chiudendo rumorosamente l'armadietto e dirigendosi diretto in classe di biologia.
 
 
'Justin.' lo fermò la ragazza, il cuore di egli si fermò all'istante, c'era caldo o era lei? 
'Justin per favore, voltati.' continuò la rossiccia decisa. 
Batteva così forte che il biondo riusciva a sentire solo i suoi battiti accellerati, andare ancora più veloci.
Appena si voltò, il color caramello avvolse la ragazza in un attimo di soggezione, erano diversi, spenti, non erano gli occhi del suo migliore amico.
'che c'è?' disse freddo, indifferente, mentre il cuore gli andava in subbuglio. Poteva diventare un attore, le doti le aveva.
A quelle due parole, la ragazza si ammutolì, si irrigidì, sentì come un colpo al cuore, che faceva male ogni secondo e minuto che passava. 
'n-niente.' mormorò entrando in classe.
Mentre in cuor suo aveva tante di quelle cose da dirgli, ma nemmeno una ne uscì da quelle labbra rosee.
Il biondo restò lì, immobile, senza dire una parola, senza fermarla ed abbracciarla dicendole quanto gli mancava, niente di niente.
 
Una lacrima rigò il viso ad entrambi.

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Capitolo 3
*** capitolo tre. ***


Durante quelle due noiosissime ore di biologia, gli sguardi dei due ragazzi si alternavano.
Quando la rossa guardava il biondo, egli era girato.
Quando il biondo guardava la rossa, ella era girata.
Fino a quando gli occhi dei due si incrociarono, e a quel verd'acqua si mischiò il caramello.
 
E di nuovo una piccola lacrima scesce sul volto della ragazza.
Il ragazzo si girò colpevole abbassando il capo sul banco.
 
 
 
'Hey Jeyjey!' strillò Marienne correndo per i corridoi inseguendo il biondo.
'Marienne, dimmi.' accennò il ragazzo stanco delle continue strilla della biondina ossigenata.
'Mi si era quasi rotta un'unghia! comunque, che ne dici se ci vediamo dopo la scuola? andiamo a fare shopping, o devi stare con quella sfigata?' il biondo poggiò lo sguardo su Sophie in lontananza, non si vedeva bene, ma era lei, l'avrebbe riconosciuta anche a chilometri.
'Non chiamarla sfigata, e comunque si, vengo. Alle sei sarò a casa tua.' gli avrebbe fatto bene un po' d'aria, almeno si distraeva, doveva dimenticarla, pensava.
Anche se Marienne non era la compagnia giusta. Era la solita ragazza capo cheerleader, con i capelli biondi ossigenati, gli occhi azzurri, e un fisico da urlo. Buona per passarci una notte, non una vita. Per quella era buona Sophie.
 
 
La ragazza era appoggiata ad un muro guardando ogni piccolo particolare del biondo.
Dai capelli biondini e messi in ordine, passò al profilo del viso, il docile naso, le labbra rosee, i denti perfettamente bianchi. Poi passò all'abbigliamento, una semplice maglietta bianca con una giacca blu, la riconobbe non appena la scrutò meglio, era la giacca che Justin le aveva prestato per riandare a casa un giorno di pioggia. Dei semplice jeans chiari, un po' larghi dato 
che gli si notavano i boxer blu. Passò alle scarpe, le sue supra bianche preferite. 
Poi vide la bionda, le ribolliva il sangue al solo guardarla toccargli la spalla. 'Cos'è Sophie, sei gelosa?' 'Non gli importa nulla di te!' si ripeteva la piccola Sophie.
Guardò meglio anch'ella, una mini, mini mini mini, gonna rosa, una maglia bianca annodata fino al seno e delle zeppe rosa. 'Una perfetta troia.' pensò la ragazza.
'Hey rossa, che fai qui sola? vieni con noi!' la sorprese il moro prendendola per un braccio e trascinandola ad un tavolo.

Joie passavano tutte le mense insieme, ogni giorno, ma quegli ultimi due giorni furono diversi.

Scrutò bene anche il moro, occhi azzurri come il mare, stavolta erano più chiari, cambiavano con la luce, forse. Delle labbra non troppo carnose ma ugualmente belle. Capelli rasati dietro ed ai lati, con un folto ciuffo nero che spostava ogni due minuti.
Una semplice felpa rossa, un jeans scuro e delle vans dello stesso colore della felpa, semplice ma bello.
Quel giorno Sophie era immersa nei suoi pensieri, le mancava qualcosa, o forse qualcuno? beh, fatto sta che qualcosa o qualcuno le mancava.
'Sta bene?' si domandavano le ragazze tra di loro fissando il moro.
Una bionda scura, occhi verdi alta e magra.
L'altra castana, occhi azzurri, bassina e magra.
'Sto bene ragazze tranquille.' abbozzò un sorriso per non farle preoccupare e ritornò ai suoi vaghi pensieri.
'Davvero carina la felpa viola, Soph, dove l'hai comprata?' accennò la ragazza dagli occhi color cielo.
'E quelle supra viola? sono stupende!' esclamò al vederle la bionda.
'Ragazze, non vi caga di striscio oggi..' affermò il moro.
'Eh? cosa? ce l'avete con me?' tirò d'un fiato la rossa scoppiando in una sonora risata.
 
Il biondo la guardava dal tavolo dei 'vip' conosciuto così alla High School, mentre una delle tante biondine gli accarezzava i morbidi capelli.
Era semplice, ma bella, tutto quello che voleva nella sua vita, poteva una ragazza cambiarti la vita? sì poteva, si ripeteva continuamente Justin. 
'Hey amico, devi smetterla di fissarla, devi concentrarti sulla partita basta distrazioni.' sbottò l'amico, alto, muscoloso, capelli castani ed occhi verdi
'Hai ragione..' affermò il biondo voltandosi.

Il ragazzo era a capo della squadra di basket della scuola, era una 'celebrità', il più figo della scuola, il puttaniere senza cuore. Beh all'apparenza, ma dentro, solo Sophie sapeva cosa c'era.

Sophie invece non era né conosciuta né sfigata, una ragazza normale, per gli altri, non per Justin.
 
__________
 
'Mamma esco con un amico, torno 'sta sera, ti voglio bene!' urlò la ragazza alla madre.
'Esci con Justin?' domandò curiosa la donna.
'Mamma non esiste solo Justin!' incazzata si sbattè la porta alle spalle ed uscì aggrappandosi al braccio del moro.
'Dove vuoi andare?' accennò un piccolo sorriso guardandola.
'Allo sturbucks del centro commerciale, fanno una buona cioccolata.' sghignazzò la rossa.
'D'accordo.' si sorrisero e si avviarono.
 
 
'Mamma esco con..hem, Marienne. Non torno prima delle nove.' sbottò Justin prendendo le chiavi dell'auto e chiudendosi la porta alle spalle prima che la madre potesse fargli delle domande.
Accese il motore e si diresse a casa della cheerleader.
Bussò alla porta della bionda che scese vestita come se stesse andando ad un pub, ma tralasciò.
'Hey Jeyjey!' gli accennò un piccolo bacio sulla guancia e andarono a quella che sarebbe stata la morte di Justin, il centro commerciale. 
Salirono in macchina e si avviarono anch'essi.
 
 
 
 
 
 
Mi scuso per il secondo capitolo, non ho fatto nemmeno lo spazio autrice andavo troppo di fretta, scusate ancora!
E...non vi ho ringraziato per le bellissime recensioni sia del primo in cui mi sono davvero emozionata, che del secondo dove vi ringrazio infinitamente, non credevo potesse piacere a qualcuno e invece guardate! 
Grazie davvero, grazie a tutte! 
Spero continuate a seguirla. 

un bacio, lella.
 
on twitter: @bieeberordie
ciau meraviglie:)
 

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Capitolo 4
*** capitolo quattro. ***


Arrivarono entrambi nello stesso momento, e prima che l'uno si accorgesse dell'altra, Marienne prese Justin per un braccio e lo tirò a se voltandolo di spalle.
'Hey ma che fai?' con voce irritata fece per voltarsi ma la ragazza lo prese per la maglia voltandolo, di nuovo, verso di lei.
'Ho qualcosa nell'occhio Jeyjey, ci soffi?' spalancò l'occhio destro aspettando che Justin ci soffiasse dentro e così fece. 
'Passato?' disse il biondo guardandola.
'eehm, no, ancora no.' mentì di nuovo la cheerleader aspettando che la rossa li avesse guardati così vicino, come se ci fosse stato un bacio.
'adesso sì Justin, grazie!' stridulò la ragazza avvolgendolo con le braccia e poggiando la testa sul petto del biondo. 
E fu lì, che la rossa li vide.
Fu come se il cuore le si fermò per un momento, come se niente fosse intorno a lei, c'era solo quell'immagine, quell'orrenda immagine che doveva cancellare dalla mente e dal cuore.
'E' successo qualcosa?' domandò il moro guardando la ragazza persa.
'Baciami.' comandò la rossa guardandolo negli occhi.
'C-c-osa?' spalancò sia gli occhi che la bocca, non capiva il motivo di quella parola.
'Baciami, sei sordo per caso?' ripetè la ragazza trattenendo le lacrime.
Il moro si avvicinò cingendole i fianchi con la mano destra e con la sinistra le prese il viso avvicinandolo al suo.
'N-ne sei sicura?' balbettò il moro confuso.
'Fallo Mark.' si avvicinò così tanto da toccarle le labbra, non appena fu compiuto quel gesto Justin si girò, inutile dire che il suo cuore si spezzo in mille e più pezzi, restò bloccato continuando a guardare quella scena. Vuoto in testa
La bionda se la rideva al vedere Sophie baciarsi col moro, quello che desiderava, adesso Justin avrebbe ceduto a tutto.
A modo di risposta il ragazzo prese violentemente la bionda dal braccio e la baciò, un bacio che per lui non significava nulla, se non un modo per ripagare Sophie con la stessa moneta.
 
Scomparve, la ragazza scomparve non appena guardò i due, ribaciarsi.
Correva senza nessuna meta, correva per il centro commerciale con gli occhi gonfi e pieni di lacrime. 
Justin fece per andarle dietro ma Marienne lo fermò.
'Jeyjey, fai andare il suo ragazzo non mi sembra opportuno..' non la fece finire di parlare che cominciò a correre anch'egli inseguendo la ragazza e fermando Mark che le stava andando dietro.
Tantissime domande circolavano nella mente del moro, continuava a non capire.
 
Non appena il biondo vide Sophie le corse dietro ancora più velocemente di quanto stesse già facendo.
'Sophie, fermati!' urlava, ma lei non lo ascoltava.
'Ti prego Sophie, non ce la faccio!' continuò.
'Sophie per l'amor di dio fermati per favore.' abbassò il tono della voce si accasciò con le mani sulle gambe e lei rallentò.
Justin le corse incontro abbracciandola.
Un vento di emozioni li avvolse, come se nulla fosse intorno a loro, solo loro i due, i loro cuori, la paura di perdersi di nuovo, la voglia di stare insieme per sempre.
I loro corpi combaciavano come due pezzi di puzzle.
Non gli importava di nulla, né a lui, né a lei.  

A volte un abbraccio vale più di mille parole.




Lo so, lo so, è corto. Come del resto anche gli altri..ma mi rifarò nei prossimi capitoli, promesso! 
Ringrazio infinitamente le ragazze che recensiscono davvero siete fantastice, e ringrazio anche quelle che leggono la storia in silenzio siete fantastiche anche voi:)
Dai ragazze, stanno per far pace, forse eheh. 
Chissà che succederà..Mark come reagirà? vi resta che aspettare il prossimo capitolo! (no ma tipo che sembro quella delle telenovele HAHAHAHAHAHAHAH) 
GRAZIE ANCORA RAGAZZE, VI AMO TROPPO OSGKDMS. 
lella.

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Capitolo 5
*** capitolo cinque. ***


'perchè sei scappata?' le guance della ragazza divennero rosse e il biondo moriva dalla curiosità del perchè quella reazione, cosa le era successo? in fondo lei non lo amava, no? 
'p-perchè l'hai baciata?' balbettò, come se fosse insicura su cosa dire, su cosa fare, sembrava tutto un errore, un movimento, una parola, anche un respiro, in quel momento, sembrava un grandissimo errore.
'tu perchè hai baciato lui? lo ami?' troppo curioso, doveva sapere cosa provava, doveva capire, voleva delle risposte o sarebbe scoppiato in un nano secondo.
'i-io..non-n lo s-so.' le lacrime ormai scendevano veloci sul candido viso della ragazza, lui di tutta risposta l'abbracciò e restarono così, uniti, per almeno cinque minuti, che per loro sembravano un infinità.
'lo ami Sophie?' sussurrò ancora una volta all'orecchio della rossa.
Doveva mentire per salvare quell'amicizia? oppure, doveva dirgli la verità? e se non ricambiava? tante, forse troppe, domande raffiorarono in mente alla ragazza, come si dice..segui il tuo cuore.. no?
'si Justin, lo amo.' beh Sophie, non lo fece.
Per una seconda volta il cuore del ragazzo si distrusse. Si ridusse così in migliaia di pezzi di pochi millimetri.
Sciolse l'abbraccio e corse a casa, l'unica cosa che lo risollevava era la musica, entrato in casa sbattè la porta e prese la sua chitarra, la sua amata chitarra e cominciò a suonare cantando qualche verso. 
'that should be me, feelin' your kiss, 
that should be me, buyin' you gifts, 
that should be me, that should be me..' 
già, quello doveva essere lui
Lacrima dopo lacrima scendevano lungo il viso del biondo che, ormai, cantava tra un singhiozzo e l'altro. 
'lo ami sophie?' 'si justin, lo amo' gli rimbobavano nel cervello come..non c'è un come, era peggio di qualunque cosa vi si potesse paragonare. 
'si justin lo amo.' una pugnalata.
'si justin lo amo.' due pugnalate.
'si justin lo amo.' tre pugnalate.
si autodistruggeva lentamente, fino a che, non trovò qualcosa che potesse distrarlo, una cosa assurda, non avrebbe dovuto mai farlo, ma lo fece.
primo taglio, sangue sui vestiti.
secondo taglio, sangue sulla moquette.
terzo taglio, buio completo. 
svenuto, su quella moquette insaguinata, con il viso bagnato sia dalle lacrime che dal sangue, dentro quelle mure testimoni del sul forte dolore. 
 
 in contemporanea. 
 
 
'Sophie! Sophie! Sophie!' urlava, rosso in faccia segno di una lunga corsa, Mark. 
La ragazza gli si buttò tra le grandi braccia piangendo. 
'cosa è successo?' domandò non appena si calmò un po' col tono più dolce che un ragazzo potesse mai fare.
'io non lo so Mark, non lo so!' lo disse quasi urlando, come per dirlo più a se stessa che a lui. 
'non ce la faccio più, sono una stupida, una completa stupida.' continuò sospirando sulle ultime tre parole calmandosi. 
'vuoi che ti porti a casa?' gli domandò, di nuovo dolce, il ragazzo.
'no, portami da Justin.' disse decisa fissando un punto in lontananza, si asciugò le lacrime e, insieme al moro, si diresse verso casa Bieber. 
Il tragitto fu silenzioso ed imbarazzante, appena arrivati Sophie salutò il moro con un bacio in guancia scusandosi.
'Scusa per il brutto appuntamento Mark..e grazie per avermi accompagnato qui, è stata una giornata pes...' non la fece continuare che il moro capendo tutto le disse.. 
'va da lui e digli che lo ami.' 
La rossa sospirò un 'grazie' e suonò al campanello, mentre il moro si diresse a casa. 
Suonò per ben due volte ma nessuno rispose.
'Hey Soph, che fai qui?' spuntò, da dietro la ragazza, Pattie con un sorriso più bello che mai.
La rossa si spaventò, e poi rispose.
'Justin è in casa? non risponde nessuno, ma mi aveva detto che tornava a casa..'
La donna aggrottò le sopracciglia, aprì la porta ed entrarono. 
'vai di sopra a vedere, se dici che è tornato, allora è in camera sua.' spiegò la donna andando a conservare le buste della spesa in cucina. 
Sophie corse su per le scale e prima di aprire la porta fece un lungo respiro e bussò. 

 
___________
okay..scusatemi, non mi sono fatta sentire per chissà quanto tempo, e mi presento con questa merda.
Ma comunque sono stata occupata perchè ho dovuto recuperare storia..non mettetevici anche voi dicendomi 'storia? ma come fai a farti rimandare in storia?' mi bastano già i miei genitori, amici, compagni eccetera sdmgkfsdg :s
quindi, povero Justtttino..come reagirà Sophie? beh, lo scoprirete nel prossimo capitolooooo!
recensite bellissime, grazie a tutte quelle che recensiscono e quelle che leggono silenziosamente, una recensione in più non farebbe male eh..
comunque sia, se volete posso mettervi nel sesto capitolo delle foto che ritraggono i personaggi, ditemi voi che fare in una recensione, grazie amiges!
Adesso vado, ciao bellissime doskmsd.

lella.
@habeibsti on tweeettah.

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