Keep Going or Come Back.

di Blainer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perfezione (?) ***
Capitolo 2: *** Avvistamento ***
Capitolo 3: *** Accessorio. ***



Capitolo 1
*** Perfezione (?) ***


Avete mai avuto dei rimpianti?
Vi siete mai trovati a un punto della vostra vita dove la vostra strada si ferma a un bivio, e voi dovete scegliere un sentiero, o l'altro?
E vi siete mai resi conto solo dopo aver preso uno di quei percorsi, che era quello sbagliato..
Col rischio di passare il resto della vita a chiedervi cosa sarebbe successo se aveste preso l'altra via?
 
Certo che vi è successo. Siamo umani. E' nella nostra natura fare degli errori.
Non siamo perfetti. 
Ma cerchiamo la perfezione. 
Ambiamo ad essa.
Il problema è che non essendo perfetti, non sappiamo nemmeno cosa la perfezione sia.
 
E il più grande errore è credere di averla trovata...
 
Blaine Anderson e Kurt Hummel credevano di aver trovato insieme la perfezione.
Tutti al liceo li additavano come la coppia perfetta.
Erano così carini, dolci, teneri, coccolosi.
I cosìdetti "intoccabili".
Tutti amavano Kurt e Blaine.
 
Si erano conosciuti alla Dalton quando, come nelle fiabe, Blaine era stato il primo ragazzo con cui Kurt aveva interagito, destinato a diventare il suo principe azzurro.
Non importava il fatto che Blaine avesse pienamente dimostrato dopo quel momento di tenere a Kurt solo come amico per un sacco di tempo: quell'aneddotto si era davvero trasformato in una fiaba, e quando veniva raccontato i due tendevano a farlo passare come amore a prima vista.
Quando poi veniva chiesto loro cosa li avesse spinti a mettersi insieme, i due restavano un secondo in silenzio. In un secondo momento uno prendeva la mano dell'altro, solitamente Kurt, per stringerla e cercare uno sguardo complice.
Kurt diceva che Blaine era stato il suo primo amore, evidentemente dimenticando che l'anno precedente era così ossessionato da Finn da arrivare al punto di manipolare la sua vita e quella dei suoi genitori per ritrovarsi in camera con lui, convincerlo a rivelare al padre della sua ragazza incinta il suo stato di gravidanza facendola finire cacciata di casa, ed eliminando la "concorrenza" con modi spietati e scorretti.
Blaine ci metteva qualche minuto in più nel riflettere, concludendo col fatto che vedere Kurt cantare una canzone riguardo un uccello, in tutta la sua fragilità per la morte di Pavarotti, l'avesse talmente colpito nel profondo da scuoterlo e fargli sentire il bisogno di proteggerlo.
Bisogno che in tutti i mesi precedenti in cui aveva frequentato Kurt non aveva mai sentito e che si era palesato curiosamente solo nel momento in cui la cottarella infantile di Kurt per lui stava finalmente sparendo e lo stesso Kurt cominciava a trattarlo senza il solito piedistallo in cui lo metteva, discutendo con lui, contraddicendolo, cacciandolo dalla camera, mettendo in discussione il suo ruolo nei Warblers.
Blaine sapeva qual era l'unico motivo plausibile a spingerlo a mettersi con una persona con la quale non aveva scelto di stare insieme nemmeno quando questa si era dichiarata a San Valentino: Kurt era l'unico ragazzo gay in circolazione nella vita di Blaine, l'unico che lo ricambiasse e soprattutto lo facesse sentire sempre al centro delle sue attenzioni. E Blaine, capo dei Warblers forte e spavaldo fuori, ma dentro pieno di insicurezze come una casa, era decisamente un ragazzo bisognoso di attenzioni e di consenso. E dato che nessuno gliele concedeva, se non una ragazzina ebrea che non poteva essere ricambiata, e quelle di Kurt rischiavano di svanire alle Regionali, aveva scelto di non perdere almeno quelle.
 
Dopo ciò ebbe inizio quella splendida e invidiabile relazione che tutti conoscevano..
 
Riportavano con orgoglio l'aneddoto del ballo del penultimo anno di Kurt. 
Ovviamente l'unica parte riportata era quella della "magica" serata in palestra. Nessuno dei due parlava infatti di come, appena Blaine avesse confessato a Kurt di essere stato pestato a sangue nel suo primo ballo di liceo, questi aveva accolto la notizia con un "perfetto", decidendo da solo che Blaine dovesse affrontare il trauma del ballo di nuovo, ma rivoltando le cose come se fosse per il bene di Blaine, e non per il semplice bisogno connaturato nella natura effeminata di Kurt di indossare una gonna che, ovviamente, non avrebbe dovuto mettere ulteriore pressione al ragazzo che al ballo stava venendo solo per lui!
 
I due ripensavano con dolcezza a quando si erano detti ti amo per la prima volta.
Blaine era seduto sul tavolo, estasiato da quanto Kurt potesse risultare più pallido del capo bianco che indossava, e si lasciò sfuggire il "Ti amo", che venne ricambiato con la stessa lentezza e convinzione che di solito la gente usa per rispondere a un rutto.
 
L'estate seguente alla fine della scuola quell'anno poi, era stata indimenticabile.
Era cominciata con i due che decidevano insieme di non toccarsi oltre la cintura, così potevano sentirsi più a loro agio entrambi, come una normale coppia insomma, ed era continuata con Kurt che incessantemente chiedeva a Blaine di trasferirsi al McKinley.
Non importava che Blaine dovesse rinunciare al suo ruolo di lead singer nei Warblers, alla scuola dove era il ragazzo più popolare e della quale portava sempre con orgoglio la divisa: Kurt voleva che il suo ultimo anno fosse magico quindi doveva accadere! 
E i motivi erano tutt'altro che egoistici dato che dopo aver passato l'estate a tormentarlo, e solo dopo che Blaine ebbe effettuato il trasferimento facendo diventare la pratica definitiva, Kurt gli aveva detto di non farlo per lui....
 
 
Con Blaine al McKinley sì che le cose potevano essere magiche.
Tutto era cominciato nel migliore dei modi:
Nel primo periodo, Blaine era stato da subito attaccato dal fratellastro di Kurt con accanimento e quest'ultimo non aveva mosso un dito per parlarne con Finn.
Kurt aveva fatto audizione per il ruolo di Tony nel musical scolastico e Blaine voleva lasciargli la parte talmente tanto da presentarsi alla sua di audizione con una canzone del ruolo di Tony!
Kurt poi era entrato in fase NYADA, tanto che ogni 3 parole che diceva ripeteva poi il nome di quella scuola, e i due(o meglio solo uno dato che l'altro ascoltava passivamente) non facevano che non parlare di altro.
 
 
Poi arrivò il momento in cui Blaine conobbe lui..
Il ragazzo che lo fece balbettare per la prima volta.
Il ragazzo che lo mandò in confusione totale, e che probabilmente gli provocò anche la prima erezione della sua vita dato che la mattina prima aveva concordato con Kurt che era preferibile masturbarsi piuttosto che toccarsi tra loro, e quella dopo era tornato da lui con una misteriosa voglia di fare sesso.
Sebastian Smythe. 
Questo era il nome del sentiero che Blaine aveva scelto di non prendere.
 
Blaine era innamorato di Kurt, o meglio, era innamorato dell'amore che avevano costruito insieme, di quella fiabesca e romantica idea di loro due che facevano tante romanticherie l'un l'altro, senza mai dimostrarsi altro. Delle loro serate programmate, le uniche in cui si baciavano.
Quello che aveva permesso a Blaine di continuare a scegliere Kurt non era altro che pura e semplice abitudine.
L'abitudine che ti fa restìo ai cambiamenti.
L'abitudine che ti provoca il timore di metterti in discussione con fattori nuovi, perché è più comodo restare sui vecchi che sperimentare qualcos'altro, nonostante questo qualcosa di nuovo potrebbe persino rivelarsi migliore del vecchio.
Nemmeno la relazione a distanza che si prospettava per Kurt a New York li aveva sconvolti tanto, dato che più o meno una relazione a distanza era già quello che avevano lì a Lima, stando insieme fisicamente. 
 
Blaine continuava a percorrere la strada che aveva scelto.
Innamorato di quell'amore così idealizzato ed etereo che lo faceva sembrare una di quelle adolscenti dei romanzi rosa per teenager che non potevano vivere senza l'unico vampiro di turno che le guardava con occhi languidi.
 
Ma lo spettro del dubbio era sempre alle sue spalle, e non importa quanto Blaine avanzasse verso quel percorso sicuro e prevedibile: non passava giorno in cui, almeno per qualche secondo, Blaine non pensasse a cosa sarebbe potuto accadere se solo la sua scelta fosse stata un'altra, se almeno avesse dato una possibilità a quell'altro percorso, così pericoloso e imprevedibile dal quale non avrebbe saputo cosa aspettarsi.

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Capitolo 2
*** Avvistamento ***


"Brittany, sei sicura? Non devi dirmi cavolate!"
 
Sam scrutò la ragazza bionda con la sua enorme bocca spalancata dallo stupore. Una lieve gocciolina di sudore scendeva dalla sua tempia e solcava la sua guancia. Le sopracciglia corrugate tra l'incredulità e lo sgomento.
 
"E' la verità, Sam. Da quando mi sono finalmente decisa a rinchiudere Lord Tubbington in un centro per la disintossicazione e riabilitazione, ho preso a passare qualche serata allo Scandals. E a parte vedere uomini simili alla nostra Joe, ma vestiti in modo più femminile, sulla pista da ballo e a parte l'uomo all'ingresso che ci ha subito provato con me chiedendomi il passaporto, ho potuto chiaramente vedere loro due che ballavano e si strusciavano l'uno sull'altro."
 
"Ma.. io pensavo che.. "
Sam sospirò, un po' incerto su cosa dire.
"No, cioè..."
deglutì con calma apparente e poi scoppiò
"Non me li immagino affatto! Sia l'uno che l'altro erano interessati ad 'altri'"
Ammiccò inclinando la testa, indicando Blaine, che era seduto sul pianoforte a eseguire le prove per il suo ennesimo assolo.
Brittany riprese il suo report di cronaca, tirando fuori dalla borsa delle fotografie.
"Per fortuna il professor Schuester non è mai riuscito a stroncare la mia carriera da giornalista invettiva e mordente. Quindi ho immortalato il tutto con la mia digitale. Poi ho fatto stampare le foto"
 
"Brittany - disse Sam prendendo tra le mani le fotografie - perché queste foto sono bagnate?"
 
"Perché le ho sviluppate dopo che il fotografo me le ha stampate"
Disse candidamente la ragazza.
 
Sam sospirò guardando le foto
"Le foto si sviluppano PRIMA di essere stampate Brittany!! Ti sei limitata solo a bagnarle su una vasca scommetto"
 
"Certo che no! La luce le avrebbe rovinate! L'ho dovuto fare in una stanza buia. E poi appenderle su un filo per qualche giorno"
 
Sam si batté una mano sulla fronte incredulo e la ragazza riprese a parlare.
"Ecco, guarda - indicò un dettaglio della foto - all'inizio dopo lo sviluppo ho pensato che Timon e Pumba fossero lì a ballare ma poi ho notato che si stavano baciando e non erano loro, bensì Karofsky e Sebastian."
 
L'orecchio di Blaine si acuì sentendo per caso l'ultimo nome, così il ragazzo con le sopracciglia a triangolo, incuriosito, scese lentamente dal pianoforte senza dare nell'occhio e si avvicinò per ascoltare.
 
Sam provò a sforzarsi di riconoscere delle forme vagamente umane in quelle foto rovinate, ma poi scosse la testa arrendendosi.
"Brittany queste foto sono sfocate, rovinate dall'acqua, e metà della foto è occupata dal tuo dito!"
 
"Ciao ragazzi"
Blaine fece un sorrisetto mettendosi affianco a Rory. Sì, con Brittany e Sam c'era anche lui, ma era un personaggio talmente inutile che non aveva battute in quella scena (ne avrebbe avuto a Natale, per fare un po' di non richiesto catechismo a tutti).
"Che fate?"
 
"Ehm..." 
Sam esitò a parlare, sapendo i trascorsi di Blaine e i due presunti ragazzi nella foto.
 
"Dicevo a Sam che ho visto Sebastian e Karofsky limonare in discoteca. O almeno credo che stessero facendo quello. Forse Sebastian lo stava pulendo come alcuni uccellini fanno con i rinoceronti da qualche parte nei documentari di Discovery Channel"
 
"Oh be.. - Blaine fece spallucce - n-non mi stupirebbe ma.. ne sei proprio sicura?"
Il ragazzo abbassò lo sguardo verso delle foto sfocate dove due sagome vagamente umane stavano in pista vicine, troppo vicine...
 
Sam si grattò il capo.
"Sì ma queste foto non provano nulla, Blaine. E poi non ti sembra strano? Entrambi avevano interessi ben diversi se ricordi..."
 
Blaine restò impassibile.
"Affari loro. Almeno questo vuol dire che hanno superato le rispettive fissazioni.."
Guardò debolmente la sagoma a sinistra, quella che gli ricordava terribilmente la capigliatura di Sebastian e cacciò fuori un sospiro.
"Poi se Brittany dice di averli visti..."
Lasciò il discorso in sospeso.
 
 
"Io sono sicura che fossero loro. Soprattutto quando si sono avvicinati e mi hanno chiesto come stavo e quando mi hanno offerto da bere... però in effetti il dubbio ce l'ho anch'io"
 
Sam strabuzzò gli occhi chiedendosi perché la ragazza stesse aggiungendo quel dettaglio solo adesso.
Blaine la guardò inarcando un sopracciglio
"Aspetta, hai parlato con loro? Che ti hanno detto?"
 
"Ero ubriaca Blaine. Non sono riuscita a capire se mi abbiano detto che allevano castori per gare di auto da corsa,  o se si siano incontrati per caso d'estate, e ora siano una coppia."
 
"A-aspetta" Blaine sbiancò 
"C-coppia???"

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Capitolo 3
*** Accessorio. ***


"Non credo sia possibile! Insomma, Sebastian è un poco di buono, un ragazzo che cambia ragazzi in continuazione e che vuole solo una cosa da loro"
Disse Kurt, dallo schermo del laptot di Blaine, assicurandosi ancora una volta che la webcam fosse posizionata bene durante la loro videochiamata su Skype.


"Woooh. Aspetta un attimo. Questo mi sembra un giudizio un po' affrettato, non ti pare? Insomma, è vero, Sebastian frequenta le discoteche spesso, e indubbiamente in pista da ballo si scambia qualche effusione con dei ragazzi, ma da qui ad additarlo come uno che cerca solo sesso, ce ne vuole!"
Rispose Blaine, poggiando il mento sulla mano in un'espressione impensierita.


"Blaine, ti sei forse dimenticato che ti ha chiesto di venire a letto con lui la prima volta che vi siete incontrati?"
Kurt alzò un sopracciglio contrariato.

Il suo ragazzo fece spallucce 
"Bé, era la seconda in realtà. E il fatto che l'abbia chiesto a me, non vuol dire che vada a chiederlo a ogni ragazzo del pianeta!"


"Blaine, perché lo difendi? Dopo tutto quello che ci ha fatto? ANCORA?" 
Kurt era chiaramente irritato.


"Non lo sto difendendo! Sto solo dicendo che è prematuro dargli della puttana solo perché va a ballare in pista con i ragazzi e solo perché ha fatto una proposta indecente a me."

"Torniamo all'argomento principale, per favore? - disse Kurt sfogando la sua rabbia per l'argomento con un ampio sospiro - Non c'è ALCUNA possibilità che tra Karofsky e Sebastian possa nascere qualcosa. Sono troppo diversi! Ma.. anche se fosse mi preoccuperei per Dave, merita molto di meglio"


Blaine sgranò gli occhi.
"Fermo, fermo fermo - mise la mano davanti al pc per gesticolare - Dave meriterebbe di meglio?? Da quando "minaccia di morte" è meno grave di "granitata all'arancia e sale?"


"Ehm, non so, da quando quella granitata ti è quasi costata un occhio, Blaine? Dave potrà anche aver fatto tutte le minacce del mondo a parole, ma ha pagato per capire i suoi errori e non è un ragazzo cattivo e perfido fino al midollo come quel damerino di Sebastian" sbuffò Kurt.


"Sebastian non è cattivo. Gli è solo sfuggito tutto di mano. Ha esagerato. Certo non doveva fare quello che ha fatto, ma posso capire almeno che non l'ha fatto apposta"


Kurt sbuffò ancora e guardò lo schermo con aria di sufficienza "Credevo che non volessi più parlare dell'argomento Sebastian.." 

"Ti volevo solo dire quello che ho sentito a lezione. Tutto qua. Ora possiamo parlare di quello che vuoi"


"Bene-  l'espressione di Kurt si illuminò con un  sorriso - perché anche se non te lo meriti voglio fare delle cose promiscue ora!"

Blaine sgranò gli occhi, incredulo che dal suo ragazzo fosse uscita una frase tanto inusuale. "Ehm.. sicuro Kurt!" Deglutì entusiasta, portandosi una mano sulla coscia, sotto la scrivania davanti alla quale era seduto, pronto a vedere che razza di giochetto erotico avesse in mente il suo ragazzo.


Kurt sparì dal pc, per ritornare con un pannello di cartoncino, sui quali erano attaccati dei ritagli di riviste di moda.
"Guarda! Non ci crederai mai! Ho preso dei capi vintage dalle riviste di Vogue degli ultimi dieci anni e li ho  abbinati alle ultime collezioni estive. Strano, vero?"


"Ehm.. sicuro.." disse Blaine, tirando un sospiro e togliendo una mano dalla coscia, chiedendosi come anche solo avesse potuto pensare che Kurt gli stesse facendo quel genere di proposta. 
Dopo essere stato inglobato in una conversazione di un'ora in cui Kurt gli spiegava ogni singolo capo delle nuove collezioni, e l'altra ora ancora in cui gli veniva detto come questi potevano essere migliorati, arrivò per i due il momento dei saluti.


"Hei, allora.. mi ha fatto piacere sentirti, vedo che ti stai impegnando molto, sono veramente fiero di te."

"Già, faccio quello che posso - Kurt posò finalmente quel dannato pannello e tornò a concentrarsi sullo schermo - posso contare sull'averti qui anche questo week-end?"

"Veramente- Blaine tentennò un attimo - Kurt i miei soldi ormai stanno finendo. Sono venuto già gli ultimi quattro week- end e ho anche da studiare.."

Kurt annuì guardando basso, per poi fare a sorpresa un "Buuuuh"

"Dai non fare così... Lo sai che è una grossa spesa farsi da Lima a New York. E le mie risorse non sono infinite. Per una volta potresti anche venire tu!"

"Ma, tesoro, io non posso prendermi una pausa dai corsi! E poi lo sai che sono ultraimpegnato"

Blaine sospirò contrariato, roteando gli occhi.

"Che c'è?" chiese Kurt in apprensione.


"Niente"


"Dimmelo, Blaine"

"E' solo che... mi sento sempre l'unico che deve sacrificarsi. Sono io quello che deve andare ai balli scolastici, nonostante mi ricordino un'esperienza poco piacevole, sono io che devo cambiare scuola, sono io che devo andare a trovarti a New York. A volte... "


"Sì?" Kurt rimase in uno stato di calma apparente, per lasciare che il suo ragazzo concludesse.


"A volte mi sembra di non essere tanto diverso da uno di quelli accessori che ti porti dietro, ecco.."


"Bene, Blaine, mi dispiace che il fatto che io stia inseguendo i miei sogni sia per te motivo di problemi ma-"

Blaine lo interruppe "Perché devi fare così? Perché stai rigirando la frittata per farmi sentire in colpa? E' troppo chiedere che se io faccio dei sacrifici anche tu sia disposto a farli? A volte non mi sembra che stiamo camminando nella stessa direzione insieme, mi sembra solo di seguirti mentre tu vai avanti per conto tuo."


"Va bene - Kurt guardò serio il computer - prendo atto delle tue preoccupazioni. Ora, ci penserò Blaine, ma devo staccare. "

"Aspetta Kurt.. parla con me, ho bisogno di sapere che non sei arrabbiato"

La chiamata terminò improvvisamente, dato che Kurt si era disconnesso.

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