C'è ancora spazio per sperare e sole per ricominciare.

di RomioneisForever_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ora che in un bacio mi son perduta già. ***
Capitolo 2: *** E nel silenzio annullo ogni rumore; ***
Capitolo 3: *** Tutto sommato tu sei di me la parte che più mi piace; ***
Capitolo 4: *** Lasciami stare ora che tutto fa male; ***
Capitolo 5: *** Insegnami a respirare più si va in alto più si fatica; (parte 1.) ***



Capitolo 1
*** Ora che in un bacio mi son perduta già. ***


Emma;

Erano le 2 di notte. Emma si girava e rigirava nel suo letto; non riusciva a dormire, pensava e ripensava, si pensava al fatto che il giorno dopo avrebbe visto per l'ultima volta i suoi 'compagni d'avventura', i suoi migliori amici.
Ormai erano 11 anni che si conoscevano, 11 anni volati così, sapeva che gli sarebbero mancati tantissimo.
Decise di alzarsi; andò in cucina e si preparò una camomilla.
Era triste. Si sedette alla sedia, pensierosa; ultimamente pensava molto a Rupert.
Si, il suo migliore amico, e si chiedeva se poteva ancora chiamarlo così.
Ne avevano passate tante insieme, e quando seppe del bacio, aveva provato una gioia infinita, ma comunque tenne tutto per se;
Mise la camomilla bollente in una tazza e andò nello studio; accese la lampada e andò vicino allo scaffale, con tutti i suoi libri, ovviamente non potevano mancare i libri della saga della sua scrittrice preferita 'J.K. Rowling'.
Spostò gli occhi su vari libri, poi trovò quello che cercava; prese quello che sembrava un libro, ma era un album fotografico; si sedette sulla poltrona e mentre sorseggiava, sfogliava l'album e scorreva le varie foto, le foto degli ultimi 11 anni, le foto sul set, le foto con i suoi amici; cominciò a piangere.
Si sentiva una stupida a pingere nel bel mezzo della notte, ma non poteva farci nulla.
Gettò un'occhiata all'orologio, erano quasi le 3; con le lacrime ancora agli occhi si alzò, andò in camera, prese il cellulare e mandò un messaggio a Rupert: "Ciao Rup, si lo so è tardi, ma non riesco a dormire; stavo riguardando le nostre foto, oddio, quanto mi mancherai. Spero di non averti svegliato".

Posò il telefono sul comodino, e si allungo sul letto; 

"Rup" disse Emma "Domani.. domani dobbiamo girare la scena del bacio!" 
Rupert la guardò: " Si, cavolo, è già domani!" 
Emma abbassò gli occhi pensierosa, aveva sperato tanto che ci fosse un bacio tra lei e Rupert, ma non era la stessa cosa per lui.
"Hei, tutto bene?" disse Rupert guardandola preoccupato;
"Ah, si tranquillo!" rispose Emma;
Rupert sapeva che quando Emma metteva "Ah" all'inizio di una frase, non stava dicendo la verità.
"Emma, dimmi la verità!";
"Ma.. quale verità?";
"Lo so bene che hai quanche dubbio!";
"Io? Ah no, io non ho nessun dubbio!";
"E' il secondo 'Ah' che usi; so benissimo che stai mentendo!"
"No, Rup, è tutto ok, non ho nessun dubbio! Scusami ma ora devo andare!" Emma riattaccò il telefono;

Non vedeva l'ora di girare quella scena, anche se per Rupert, non era così speciale, a quanto ne sapeva lei.


Poi ripensò al bacio, avrebbe voluto rimanere lì, nelle sue braccia, le era piaciuto così tanto, tanto da farle capire che era una pazzia dire tutto a Rupert; Le scendevano ancora le lacrime, ma non ci pensò, e si addormentò.

Si risvegliò la mattina, con il suono della sveglia, erano le 7; alle 8 sarebbe dovuta stare sul set, così si alzo anche se controvoglia, ma senza pensarci più di tanto, sapeva che sarebbe riscoppiata a piangere; 
Prese la tazza della camomilla che lasciò, prima di addormentarsi, sul comodino, e la riportò in cucina;
passò nello studio e ripose l'album delle foto, e si diresse al bagno,  dove fece una doccia veloce;
Si vestì, e si ricordò che che aveva mandato un messaggio a Rupert, così si avvicinò al comodino, prese il telefono;
"Un messaggio." lo aprì;
"Hei Em, neanche io riesco a dormire, mi mancherai tantissimo, non immagini quanto; Ci vediamo domani. 
♥".
Chiuse il telefono; Non le andava di pensarci per il momento; 
Erano le 7 e 45; Prese la borsa, il cappotto e uscì;
L'autista già la aspettava sotto casa, così salì in macchina, e si diresse verso il set.

Arrivata sul set, ricevette i complimenti di tutti; 
Era già arrivato Tom, Rupert e Daniel no, così andò verso il "Biondo", come lo chiamava lei;

"Biondooooo" disse urlando;
Tom si girò, le sorrise, e una volta davanti a se l'abbracciò!
"Ciao Bellezza!"
"Come è andata stannotte?" 
"Un inferno, non sono riuscito a chiudere occhio, ed anche per colpa tua, sai?" le disse sorridendo!
"Sai, è successa la stessa cosa anche a me!" gli rispose all'inizio guardandolo male per poi sorridergli;
"Si, voglio un ultimo abbraccio da te!" le disse, e lei, senza pensarci due volte, l'abbracciò!


Due minuti dopo, arrivò Rupert;
anche lui aveva ricevuto un sacco di complimenti, e mentre si stava dirigendo verso Tom, vide che Emma lo stava abbracciando; Sembrava infastidito dall'abbraccio, ma dopotutto, Emma poteva fare quello che voleva, visto che tra loro c'era stato solo un semplice bacio, anche se per lui era stata una cosa meravigliosa, si, era innamorato di lei, ma era sicuro che lei non lo avrebbe mai notato, così fece finta di niente e andò verso di loro;

"Ragazzi!" 
"Ciao Rupert!" disse Tom sorridendo;
"Ciao Rup" disse Emma abbassando gli occhi e stringendosi nelle spalle;
"Daniel non è ancora arrivato?"
"No." rispose Tom;


Emma si girò e scoppiò a piangere, senza farsi sentire; si accorse che la stavano guardando, così si girò e prima che potesserò fermarla, andò fuori;


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Capitolo 2
*** E nel silenzio annullo ogni rumore; ***


Emma corse fuori;
Tom e Rupert si guardarono con espressione strana non capendo cosa fosse successo ad Emma.
"Dai Rupert vai!" gli disse Tom posandogli la mano sulla spalla e sorridendogli;
Rupert lo guardò e raggiunse Emma fuori.
"Em, cos'hai?" le disse posandole una mano sulla spalla;
"Oh, niente!" disse indifferente;
"Ma dai, seriamente? Niente, nessuno piange per niente."

Lui si che la capiva. Lo sapeva benissimo, ed era questo che la distruggeva, non lo avrebbe visto per parecchio, e all'idea le veniva la nausea. Si asciugò le lacrime e si giro verso Rupert;
"Lo so, è che, non voglio che tutto questo finisca, ho passato gli undici anni più belli della mia vita, e al solo pensiero che dopo la presentazione dei prossimi giorni, sarà tutto finito." disse ricominciando a piangere "mi mancheranno, mi mancherete tutti;"
"Oh, mancherà tutto questo anche a me, ma non possiamo farci niente;" disse Rupert abbracciandola;

Era indecisa, era un buon momento ma non sapeva se dire tutta la verità a Rupert o no, si sentiva così sicura quando era con lui, amava i suoi abbracci, ricominciò a piangere.

"Scusami.." disse alzandosi e rientrando. 
Rupert abbassò la testa; 
"Perché non le dici tutto?" 
Rupert alzó la testa sorpreso e vide Tom appoggiato al muretto davanti a lui; 
"T-tutto?"
"Si tutto!"
"Tutto cosa Tom?" chiese sorpreso;
"Dai, Rup si vede benissimo;"
"C-cosa?" deglutì preoccupato.
"Si vede benissimo che stravedi per lei!"
"Ma, non è vero!"

Tom lo guardò male;
"Ma seriamente Rup? Dai;"
"Ok, si è vero;" disse Rupert a testa bassa;
"E dille tutto"
"Ma se le dico tutto e poi lei non prova la stessa cosa che figura ci faccio?!"
"No, ma seriamente non te ne sei accorto?" rispose Tom a braccia incrociate "Secondo te piangeva per la fine del film? Cioè si sicuramente le mancheremo tutti ma non ti sei accorto che prima ha iniziato a pingere proprio quando ti ha visto? E adesso, stessa cosa!"
Rupert ci pensò, in fondo Tom poteva avere ragione;
"Non so, e poi, Tom devo dirti un'altra cosa.. "
"No! tu le parlerai e basta, prometti!"

"Va bene"
"Bene, ora andiamo!"


Tornarono dentro anche loro; Era arrivato anche Daniel; 
"Ragazzi, eccovi!" urlò;
"Eccoci!" Tom disse sorridendo e abbracciando Daniel;
"Rupert, tutto bene?"
"Si Daniel!" disse Rupert abbracciandolo;
Tom e Daniel si guardarono.

Emma era nel bagno, ancora piangeva, sentì bussare;
"Chi è?"
"Emma sono Bonnie"

Emma si alzò e fece entrare Bonnie;
"Hei, cosa è successo?" le disse Bonnie abbracciandola;
"Oggi tutti che mi chiedono 'cosa è successo?' sinceramente ne sono stufa, lo vedere piango;"
"Tesoro non puoi piangere senza motivo!"
"Scusa Bonnie, non volevo, scusa se t'ho risposto male; ma non ce la faccio più; ho bisogno di parlare con qualcuno;"
"Eccomi, sono qui, parla, io ti ascolto!"
"In pratica è da ieri che piango, mi mancherete tutti, non ce la faccio a lasciare tutto"

"Si, ma la cosa più 'brutta' è che non vuoi lasciare Rupert!" le disse Bonnie guardandola con un piccolo sorriso a braccia incrociate;
"Si infatti.. NO! Bonnie, no, che mi fai dire!" le rispose guardandola sconvolta;
"Ma dai!" disse Bonnie ridendo;
"Non ridere! Cosa sai tu di questa storia?"
"Bhè, dire tutti è troppo, ma comunque la maggior parte delle persone se ne sono accorte, si sono accorte che hai un debole per Rupert!"
"Ma davvero?" 
"Si, e non penso che devi continuare a piangere, vai da lui e digli come stanno le cose!"

"Non posso!" disse muovendo la testa per dire no.
"E perché?"
"Perché poi se gli dico tutto e lui non prova la stessa cosa, faccio una pessima figura!"
"Ti dico, vai tranquilla!" disse Bonnie facendole l'occhiolino e uscendo dal bagno;
"Ma.. Bonnie? Bonnie vieni qui!" urlò anche se la ragazza non tornò indietro; si diede una sistemata, asciugò le lacrime, e ritoccò il trucco;
Uscì dal bagno cose se nulla fosse successo, passò dietro a Bonnie e le sorrise, per poi raggiungere Daniel che parlava con dei tecnici;
"Daniel!" fece un sorriso a trentadue denti;
"Emma!" le rispose andandole incontro e abbracciandola;
"Come stai? Tutto bene?" chiese Emma;
"Oh, Si, tutto bene, tu come stai?" 
"Bhè, tutto bene"
rispose lei sorridendo;

[..]

Erano le 12.30;
Emma, aveva pianto più in mezza giornata che in tutta la sua vita, e per un momento, quando alla fine si erano riuniti in un grande abbraccio, aveva dimenticato tutto quello che provava per Rupert;
Non voleva veramente lasciare tutto quello, quella era stata la sua casa, era stata la sua famiglia;
Decisero di andare a pranzo insieme, per l'ultima volta;
"Allora andiamo?" chiese Tom;
"Si certo!" rispose Daniel.
Salirono in macchina diretti verso un piccolo ristorantino alla periferia di Londra;
Emma durante il viaggio non aveva fatto altro che pensare a Rupert, ma stavolta aveva trattenuto le lacrime;
Rupert aveva pensato a Emma, ma nessuno sapeva cosa 'nascondeva';

Arrivarono;
Scesero tutti dalla macchina, andarono dentro, Emma rimase fuori;
"Tesoro, ti senti meglio?" le chiese Bonnie mettendole una mano sulla spalla;
"Oh, si, tranquilla" le rispose sorridendo;
"Allora andiamo dentro, dai" le disse Bonnie prendendola per il braccio;

Il pranzo si svolse in fretta, ogni tanto Emma lanciava qualche occhiata su Rupert, e lui lanciava qualche occhiata su di lei;
Poco dopo, arrivò il cameriere, che accompagnò una ragazza;
Era una bella ragazza, riccia, bionda, aveva la pelle bianca, e un sorriso spettacolare;
"Ehm, ragazzi.." disse Rupert alzandosi in piedi. 
"Lei è Sarah.. è.. la mia fidanzata.."





ECCOCI ^^ 
NON SO SE VI PIACE, E NON SO SE CONTINUARE;
VI PREGO RECENSITE COSI' CAPISCO SE VI PIACE E SE DEVO ANDARE AVANTI;
GRAZIE A QUELLI CHE LO FARANNO ^^ :)

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Capitolo 3
*** Tutto sommato tu sei di me la parte che più mi piace; ***


"Lei è Sarah.. è.. la mia fidanzata.."
 
Non era sicura di aver capito bene, Emma guardò Bonnie a bocca aperta, sconvolta, non ci credeva, aveva 'fatto bene' a non parlare con Rupert, si era risparmiata una colossale figuraccia; 
La ragazza si sedette vicino a Rupert, e rideva e scherzava ad ogni sua battuta; Non sopportava quella cosa, non ce la faceva, posò il tovagliolo sul tavolo e si alzò, attirando l'attenzione di tutti, Rupert la guardò e lei gli lanciò un'occhiataccia e uscì dal ristorante;
 
Faceva caldo, strano, visto che a Londra pioveva quasi sempre; Fuori dal ristorante c'era un giardino immenso, Emma si avvicinò alla fontana che era al centro del giardino, non ci credeva, cioè si Rupert era libero di fare quello che voleva, e forse era lei che ne stava facendo una tragedia ma lei lo amava, e tutto questo le faceva male; 
Scoppiò a piangere, aveva pianto tantissimo in due giorni e sinceramente non ce la faceva più; si girò e vide Tom che andava verso di lei, e senza dire niente l'abbracciò; 
Per quei pochi minuti si era sentita protetta, si, voleva veramente bene a Tom, lo adorava. 

"A cosa serve piangere?! Piangere non serve a nulla, siamo rimasti tutti sconvolti, tu per prima, non doveva farti una cosa del genere, ma d'altra parte non sa nulla di quello che tu provi per lui, nemmeno io sapevo che aveva questa 'fidanzata'; non mi aveva detto niente, ma lo sai come è lui, è sempre riservato, si, è il tuo migliore amico, no ma che dico, lui è come un fratello per te, e secondo me prima di dircelo a noi doveva parlarne con te, anche se avresti sicuramente sofferto di più, ora, noi siamo tutti amici, non possiamo prendercela con lui solo perché ha una 'ragazza' e non ci ha detto niente, ma comunque io spero solamente che finirà questo fatto che soffri e pingi ogni volta che lo vedi, non lo meriti, seriamente."
 
Emma aveva gli occhi lucidi, Tom aveva capito tutto, aveva capito tutto su di lei, su quello che provava, ne era affascinata, e pensava che tutto quello che Tom le aveva detto era tutto esatto. 
 
"Grazie; si solamente grazie, grazie Tom, perché ci sei quando ho bisogno, quando sto male, tu mi capisci come nessuno sa fare, non immagini quanto ti voglio bene."
 
Concluse Emma abbracciandolo forte;
Tom aveva ragione, era ora di smetterla di piangere, non meritava tutto questo. 
 
"Tom, penso che tornerò a casa"
"Fai quello che è meglio per te" disse Tom sorridendo; 
"Prometti che ci terremo in contatto? Ti prego, ne ho bisogno"
"Ma certamente, stai tranquilla!" 
disse infine Tom abbracciandola.
"Saluta tutti quanti da parte mia, mi mancherete"
"Ai suoi ordini signorina!"
Concluse Tom rientrando nel ristorante;
Emma salì in macchina e chiese al suo autista di portarla a casa.

Arrivata sotto casa, scese dalla macchina e salutò il suo autista.
Cercò nella borsa le chiavi ed entrò in casa.
Posò, o meglio, lanciò la sua borsa sul divanetto all'ingresso, andò al piano di sopra, passò in bagno, aprì l'acqua e aspettò che la vasca si riempì per poi infilarcisi dentro;
Era pensierosa, ma non piangeva, aveva messo un freno, si, bastava piangere! 
Rimase nell'acqua per circa un'oretta e mezza, ricordandosi che aveva lasciato il telefono nella borsa, uscì di corsa dalla vasca, avvolse un asciugamano attorno al suo corpo e scese al piano di sotto.
Raggiunse la borsa e tirò fuori il telefono:
5 Chiamate perse e 7 messaggi.
Aprì le chiamate, tre erano di Bonnie e due di Daniel.
Prima di richiamarli andò a vedere i messaggi.
Erano uno di Tom, tre di Bonnie, due di Daniel e uno di Rupert.
Spalancò gli occhi, e cominciò a leggere;

-Hei, siamo preoccupati, sei arrivata a casa? per favore dacci un segno (?) Bonnie ti ha chiamata tre volte e non hai risposto, nemmeno alle due chiamate di Daniel, ci stiamo seriamente preoccupando. Tom-
-Tesoro!! Si può sapere dove stai? Tom ci ha detto che andavi a casa ma non hai risposto alle mie chiamate, siamo preoccupati. Bonnie-
-Emma, ti prego rispondi, siamo in ansia. Bonnie-
-Emma, che fine hai fatto? perchè te ne sei andata via così? Daniel-
-EMMA CHARLOTTE DUERRE WATSON! dove stai?! Dianiel-
-Oh cavolo! Emma, rispondi cavolo, ho l'ansia alle stelle, io vengo subito a casa tua se non rispondi! Bonnie-


Emma gurdò l'orologio, erano le tre del pomeriggio, il messaggio in cui Bonnie diceva che sarebbe andata a casa sua era arrivato alle due e quaranta, il ch significava che Bonnie a minuti sarebbe arrivata, fece per andare di sopra, quando il campanello suonò;
Indossava ancora il'asciugamano che teneva con la mano sul davanti, corto sopra le ginocchia, apri la porta..

"Oddio" urlò Ruper "Cioè, scusa" ribattè a bocca aperta.
"Entra, mi vado a cambiare" disse abbastanza offesa, lo fece entrare e andò di sopra a cambiarsi;
Riscese qualche minuto dopo.

Scese le scale con una grazia meravigliosa, tanto da far rimanere Rupert incantato dalla sua eleganza e bellezza, ma lei era ancora arrabiata, ferita.

"Cosa ci fai tu qui?" chiese in tono minaccioso, mettendosi davanti a lui con le braccia incrociate.
"Sono passato perchè ci siamo preoccupati tutti quando non ripondevi ai nostri messaggi"

Giusto, anche Rupert le aveva mandato un messaggio, se ne era compleatamente dimenticata;

"Sto bene; non doveva passare Bonnie?"
"Ha avuto un contrattempo e mi ha chiesto se potevo passare io"
"Bene, mi hai vista, sto alla grande, puoi anche andare"
"Mah.."

"No, seriamente, torna da Sarah, sarà preoccupata" concluse quasi spingendolo alla porta e aprendogliela davanti.
"Allora vado.." 
"Bhè direi"
"Ma.. perchè ce l'hai con me?"
"Oh, no, non ti preoccupare
" disse fingendo un sorriso.

Rupert sapeva che stava mentendo, così uscì dalla casa sbattendo la porta.
Emma non ci fece caso;
Prima di scordarsene, prese il telefono e chiamò Bonnie;

"Pronto Bonnie;"
"EMMA!"
urlò Bonnie "Come stai? Dove stai? Stai Bene?"
"Bon una domanda alla volta! Sto bene, sono a casa, ma perchè non sei venuta tu?"
chiese infastidita.
"Oh, scusami, ho avuto un contrattempo, ed ho dovuto mandare Rupert;"
"Ah, capisco.."
"Scusa, ma non sono potuta venire seriamente.."
"Non fa niente, tranquilla!"
"Ci vediamo comunque è!"
"Ma certo!"
"Va bene, scusami devo andare!"
"Non ti preoccupare, ci sentiamo!"
"Ciao tesoro!"
"Ciao Bon!"


Attaccò, e si ricordò del messaggio di Rupert, così andò nei messaggi,lo aprì, ma non avrebbe mai immaginato cosa Rupert le avrebbe scritto.

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Capitolo 4
*** Lasciami stare ora che tutto fa male; ***


"si ricordò del messaggio di Rupert, così andò nei messaggi,lo aprì, ma non avrebbe mai immaginato cosa Rupert le avrebbe scritto."

-Em! Dove cavolo sei? Siamo tutti preoccupati. E poi Sarah voleva conoscerti; Cioè, lei è meravigliosa, e voglio assolutamente che tu la conosci; Sai stavamo pensando di 'uscire allo scoperto' cioè capisci in che senso, di rivelare tutto 'al mondo'; Bho, io credo di amarla.. cioè guardala, è stupenda, amo tutto di lei, il suo senso dell'umorismo, il suo sorriso; Ti prego, rispondi, siamo tutti preoccupati. Rupert-

Non ci credeva, aveva sofferto tanto per lui e lui adesso le sbatteva tutto questo così in faccia; dire che era arrabbiata era poco, senza rendersene conto, lanciò il tefefono addosso al muro, che rimbalzò sul tavolino, rompendosi e rompendo un grosso vaso che c'era sopra. Rimase immobile, con le lacrime che le scendevano. Non ce la faceva più. Andò in cucina, prese un bicchiere, prese l'acqua dal frigo e se ne versò abbondante e mentre beveva si ripeteva che doveva calmarsi, ma non ci riusciva, non riusciva a frenare le lacrime, che le scendevano sulle guance, finita l'acqua, lanciò il bicchiere addosso al muro, rompendo un'altro vaso.
Andò al bagno, urlò contro se stessa che doveva smetterla di piangere e doveva calmarsi, e così fu; piano piano si calmò, si sciaquò il viso con l'acqua, e si riprese, poi andò in camera da letto, si buttò sul letto, e si addormentò.

[..]

"Oh Cielo! Emma, EMMA SVEGLIATI!" 
sentì una voce urlare e si svegliò di colpo, era Bonnie.

"Emma!" 
"Bo-Bonnie"
disse confusa;

"Tesoro, che cavolo hai combinato!"
"I-Io non lo so"
"Ha creato anche un bel caos in cucina" 
disse Tom entrando nella camera;
"T-Tom.."
 "Sono qui, tranquilla" disse Tom prendendole la mano.
"Emma, lo vuoi capire che ci hai fatto pren
dere un infarto?" urlò Bonnie innervosita.
"Scusa.." disse Emma a voce bassa "ma, quanto ho dormito?"
"Non lo sappiamo, non sappiamo a che ora ti sei addormentata ieri"
"Che ore sono?"
"Sono le undici!"
"Le undici?"
disse Emma sorpresa;
"Già!"
"Ho dormito parecchio!"
"Infatti, ed ora che sei sveglia ci spieghi che cavolo ti ha preso, perchè rotto il vaso nell'ingresso e anche in cucina, e perchè hai distrutto il tuo telefono!"
Bonnie era alquanto arrabbiata.
"Rupert."
Bonnie e Tom si guardarono, poi Tom uscì dalla stanza, uscì di casa, sbattendo il portone e partendo a tutta velocità.
"Dove va Tom?"
"Non ti preoccupare, stai tranquilla! Anzi ora vado a prepararti una camomilla, tu rimani allungata sul letto e te la porto, e nel frattempo pulisco il casino che hai fatto."
"No Bonnie, non fa niente, dopo pulisco io"
"Assolutamente no, tu stai qui e non fiatare"
concluse Bonnie uscendo e chiudendo piano la porta della stanza.

Mentre Bonnie scendeva le scale, sentì aprire la porta di casa e qualcuno urlare, si accorse che erano Tom e Rupert.

"HAI VISTO CHE CAVOLO  HA COMBINATO?" urlò Tom furioso.
Rupert aveva la bocca spalancata, non riusciva a dire nulla.
"BONNIE, DIGLIELO, DIGLI COME STA EMMA, DIGLI DI CHI E' LA COLPA DEL FATTO CHE STA COSI'!" 
"Tom, prima cosa, calmati, seconda cosa non urlare, e si Rupert, è proprio colpa tua."
non aggiunse altro, si girò ed andò in cucina.
"Sai che è innamorata di te, sai che piange per te e tu cosa fai? le parli della tua fidanzata, di quanto è bella, e di quanto è meravigliosa, no, tu non puoi nemmeno immaginare come sta Emma, io te lo avevo detto, che era innamorata di te, potevi risparmiarle questa umiliazione, Emma è incavolata nera, come minimo non vorrà più vederti."
Tom si girò e andò al piano sopra, bussò alla porta della camera;
"Emma, posso entrare?"
"Si vieni"


Tom entrò e vide Emma seduta sul letto;

"Perchè hai urlato in quel modo con Rupert?" chiese, ancora confusa.
"Perchè, perchè?! Lo sai bene perché, cioè guardati come stai,  se stai così è solo colpa sua." disse Tom sedendosi vicino a lei.
"Non gli dovevi comunque urlare così. Lo voglio vedere, fallo salire."
"Emma, che cosa stai dicendo?"
"hai capito, vai a chiamarlo"
concluse.
Prima che Rupert entrasse in camera, Emma corse in bagno si bagno il viso con l'acqua, e si sistemo;
Tornò sul letto, e sentì  bussare;
"entra" disse fredda.
"Ti prego, scusami" implorò Rupert appena entrato;
Emma non sapeva che dire, era veramente senza parole, e scoppiò a piangere.
"Ti prego" disse Rupert sconvolto;
Veramente, Emma era senza parole, non sapeva che dire.
"Mi dispiace che Tom ti ha urlato così.." riuscì a dire;
"Ha fatto bene, me lo aveva detto, del fatto che.. che sei innamorata di me, non lo so nemmeno io perchè ti ho detto quelle cose.."
"No, scusami tu, scusami del fatto che mi sono innamorata di te, scusa perchè quando ho saputo del bacio, ero strafelice, scusa perchè ho creduto che veramente potesse succedere qualcosa, perchè ci ho creduto, scusa perchè cercavo di essere felice, se rimanevo meravigliata del tuo sorriso, della tua bellezza, ogni volta che ti vedevo, scusa perchè l'altra sera non riuscivo a dormire e non facevo altro che pensare a te pensare al fatto che non ci saremmo più rivisti, a quanto mi saresti mancato, e al fatto che mi sarei tenuto tutto dentro, senza far uscire mai nulla, poi quando ho letto il messaggio, mi è caduto il mondo addosso, ma non fa niente"
"No, non puoi dire che 'non fa niente' perchè non me lo hai detto? perchè non mi hai detto quello che provi veramente?!"
"Perchè se tu non provi la stessa cosa che cavolo di figura ci avrei fatto! Mi avresti risposto 'Ma tu sei come una sorella per me'"
"Forse hai ragione, ti avrei risposto così, Tom mi ha detto di quello che provi, ma non ha detto a te quello che provo io, mi ha detto 'prometti che le parlerai' io gli ho provato a dire di.. Sarah, ma non mi ha voluto ascoltare, quindi alla fine ho lasciato perdere tutto"
"Non si può 'lascire' quello che veramente ti fa stare bene.." 


Quindi era vero, anche Rupert provava qualcosa per lei; ricominciò a piangere e Rupert, senza dire nulla si alzò ed uscì dalla stanza prima che lei potesse fermarlo.
Avrebbe voluto morire, si asciugò le lacrime, uscì di corsa dalla stanza, scese le scale;

"RUPERT!" urlò;
"E' andato via" rispose Bonnie.





SONO ARRIVATA AL QUARTO CAPITOLO :O
SI QUESTO E' UN PO' PIU' CORTO, MA MI RIFARO' AL PROSSIMO;
VI PREGO, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE, MAGARI DATEMI DEI CONSIGLI PER MIGLIORARE, E DITEMI SE NE VALE LA PENA CONTINUARE.
GRAZIE A TUTTI! <3

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Capitolo 5
*** Insegnami a respirare più si va in alto più si fatica; (parte 1.) ***


"Rupert!"
"è andato via" disse Bonnie.

Emma iniziò a piangere e si sedette sullo scalino più alto, ecco, ora era Rupert che non voleva più avere a che fare con lei, aveva perso la persona più importante della sua vita, era stata una cretina. 

"Ti prego Emma, non piangere" implorò Tom, sedendosi vicino a lei.
"Non ce la faccio"
"Emma, devi essere forte, e ricorda che tra qualche giorno ci sarà la prima e non puoi presentarti in questo stato" disse Bonnie.

Oddio, la prima, se ne era completamente dimenticata, ma Bonnie aveva ragione, non poteva farsi vedere così, poi penso che ci sarebbe stato anche Rupert.. 
Emma si alzò 
"vado a fare un bagno"
"va bene tesoro, tra poco ti porto la camomilla" disse Bonnie.
Tom seguì ogni suo movimento con gli occhi e poi si alzo, e aiutò Bonnie a ripulire. Ovviamente Emma avendo rotto il suo telefono aveva bisogno di uno nuovo e appena finito di pulire Tom uscì e tornò poco dopo con un pacchetto, che lasciò sul tavolino dell'ingresso.
Andò in camera e trovó Emma sul letto che dormiva.
Sentì un rumore al piano di sotto, così scese, ed entrando in cucina di a corse che Bonnie ancora stava pulendo e vide Evanna.
"Evanna?!" esclamò sorpreso.
"Hei Biondo!" disse Evanna abbracciandolo.
"Sono passata perché Bonnie mi ha detto che ha combinato Emma, ma sinceramente ancora non capisco il perché l'abbia fatto" chiese perplessa.
"Ah, no lascia perdere, storia lunga!" disse Bonnie guardando Tom;
"Sarà, comunque se voi volete andare sto io qui con Emma" affermò Evanna;
"Si, in realtà ero ritornato per portare una cosa a Emma, e devo proprio scappare, passo più tardi" disse Tom uscendo di casa.
"seriamente Bonnie, se vuoi ci sto io, tu vai!"
"Sei sicura?" 
"Ma certo!"
"Grazie, passo anche io più tardi.. O cavolo, è già l'una e mezza devo scappare, ci pensi tu al pranzo per Emma?"
"Sii, tranquilla, vai!"

"Grazie veramente Evanna!" concluse Bonnie abbracciandola;
Evanna rimase sola, ormai era tardi per preparare qualcosa da mangiare, così chiese al suo autista se gentilmente poteva andare a prendere due pizze; 
Un quarto d'ora piu tardi Sentì bussare alla porta ed andó ad aprire ed era l'autista con la pizza, prese il cartone e chiuse la porta, si giro per andare in cucina ma vide Emma che scendeva le scale
"Hei, ti sei svegliata" le disse sorridendo
"Evanna, che ci fai qui?" le chiese confusa ma felice
"Tom e Bonnie sono dovuti scappare così ora ti faccio compagnia io! Guarda ho fatto portare le pizze così pranziamo" disse invitandola a seguire in cucina;
"Oddio, ma non dovevi!"
"E daii!" disse Evanna sbuffando e guardandola storto
"e va bene!" disse aprendo il cartone e tirando fuori la pizza;
"ma allora, come stai?" disse Evanna dando un mozzico alla pizza;
"Oh, sto molto meglio!"
"Meno male"
disse Evanna sorridendo.

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Erano le due e mezza;
Evanna guardò l'orologio;
"oh cavolo! devo andare" disse allarmata;
"Non ti preoccupare vai!" disse Emma alzondosi;
"Sei sicura?" 
"Certo!"
rispose Emma spingendola verso la porta "e poi tra poco torna Bonnie"
"Giusto, mi dispiace proprio" disse Evanna;
"Non fa niente, torna un altro giorno, quando vuoi, se adesso hai da fare vai!" 
"Va bene, ci sentiamo, Ciao!"
disse Evanna agitando la mano;
Emma dalla porta la salutò, e tornò dentro;
Si girò per tornare in cucina, ma sul tavolino vide un pacchetto, con una lettera;
Confusa, lo prese, lo rigirò nelle mani, poi prese la lettera ed iniziò a leggere:

*Ciao Em, non mi piace vederti così, lo sai benissimo, devi essere forte, e mi raccomando, NON PIANGERE quando leggerai questa lettera.
Sai che ti voglio un mondo di bene, nemmeno immagini quanto, ma come posso dimostrartelo oltre al fatto di starti vicino quando ne hai bisogno?
Ti ricordi i primi tempi, quando ci conoscemmo? Eri stupenda, anche 'fuori' dal film eri Emma Sottuttoio Watson. però devo dire eri piuttosto adorabile, e già!
Sono già 11 anni che ci conosciamo e ha me sembra di averti conosciuto ieri!
Siamo cresciuti insieme, e più crescevamo più io ti adoravo, anzi, più crescevi e più eri bellissima, lo sei ancora adesso ovviamente.
Poi, un giorno, arrivasti da me, correndo, eri felicissima, ma non capivo perchè, e poi mi hai detto "Rup! Indovina, tra qualche giorno dobbiamo girare, la scena.. del bacio" mi hai abbracciato, non riuscivi a toglierti
quel meraviglioso sorriso dalla tua faccia, ma ci rimanesti male quando ti risposi "Oh cavolo, è vero, me ne ero completamente dimenticato".
Anche quando mi chiamasti la sera prima, e io come uno scemo ti risposi "Si cavolo, è già domani" e tu anche quella volta ci rimanesti male; 
Poi quel giorno eri 'diversa' in senso buono ovviamente; non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso, e poi, non ciò capito più niente, tanto che, sono scoppiato a ridere, la prima volta,
tu ridevi con me, ma era evidente che avevi dimenticato 'tutto' per quei secondi. Poi abbiamo finito, e io non ce la facevo più, non ci saremmo rivisti e non lo volevo nemmeno pensare,
immagino come stavi tu, la sera prima dell'ultimo giorno sul set, anche quando mi mandasti il messaggio la sera; 
non sono mai stato uno 'facile' cioè ora ti sto scrivendo tutte queste cose, ma perchè dopo tanto (dico veramente tanto) Tom ce l'ha fatta a convincermi, e anche perchè non ce la faccio più.
Non sai quanto mi dispiace, no, non lo immagini nemmeno, del fatto di.. Sarah. L'ho lasciata. Già, proprio così. Non voglio vederti piangere, cosa che sicuramente stai facendo adesso, anche se ti avevo detto di non farlo;
Devo solo dirti grazie. Grazie di tutto veramente. Alla fine, pensavo che non volessi più averne a che fare con me, poi arrivò Tom, e mi disse quello che provi per me, cosa che provo pure io per te, ma non ci ho dato peso;
Non sai quanto ti adoro. E non smetterò mai di chiederti scusa.
Tuo, Rupert.
ps: non t'ho scritto che ero io all'inizio sennò, sicuramente, non avresti letto la lettera.
pss: il regalo è da parte di Tom, spero ti piaccia.*


Cavolo, stava piangendo. Si arrabbiò con se stessa, perchè non riusciva a non piangere. 
Rupert aveva ragione, se avesse scritto il nome all'inizio, sicuramente non avrebbe letto la lettera, ma quello che le aveva scritto Rupert, era una cosa stupenda, e non ci credeva. Quindi anche lui provava qualcosa per lei, e avrebbe tanto voluto saperlo prima, così sarebbe andata subito da lui. Teneva la lettera in mano, e aprì il regalo, era un cellulare nuovo, pensò a Tom, era veramente un ragazzo meraviglioso, era il suo angelo custode. 
Mentre era intenta a pensare, suonò il campanello. Andò ad aprire, era Bonnie.

"Tesoro!" esclamò quest'ultima abbracciando Emma.
"Hei!" disse Emma sorridendo.
"Vedo che stai meglio!" 
"Certo!"


Voleva correre da Rupert, ma non poteva, cioè non poteva lasciare Bonnie;

"Vieni" le disse spingendola in cucina.
"Aspetta, devo dirti una cosa.."
"B-Bonnie.. che è successo?"
Emma deglutì;
"Ehm..Tom.."
"COSA CAVOLO E' SUCCESSO A TOM?"
chiese Emma urlando;
"Oddio, calmati, non gli è successo nulla!" 
"Ma tu mi vuoi far morire?!"
"Ahahah, ma dai, la questione è un'altra.."
disse Bonnie sorridendo "E nessuno se lo sarebbe aspettato!"


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Eccoci, questa è la prima parte del 'capitolo' finale della storia;
si, ho deciso di chiuderla, e, ci sarà qualche sorpresa.
Però voi recensite, così vedo se alla fine la storia è piaciuta D:
alla prossima gente. <3
Ila.


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