Angelica e Diabolica di briciolaFINE93 (/viewuser.php?uid=192909)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Primo Passo ***
Capitolo 3: *** Rivelazioni ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
Era la prima volta che il più potente degli angeli stava in compagnia del più potente dei diavoli. Ma se erano nella stessa stanza c'era un motivo,
-Vuoi entrare prima tu?- chiese una ragazza con lunghi capelli azzurri e gli occhi verde acqua. Un abito lungo fino ai piedi le cascava leggero coprendo le prosperose curve. Delle candide ali bianche le spuntavano dalle spalle chiare e scoperte. L'aureola le splendeva sopra la testa illuminandola di una luce divina.
-Certo che sì- rispose arrogantemente l'altra, oltrepassandola. La ragazza aveva lunghi capelli rossi e occhi del color del fuoco. Un corto vestito nero le copriva a malapena la pelle chiara, aveva una scollatura generosa e le arrivava a metà coscia. Le forme abbondanti erano messe in risalto dal tessuto leggero del vestito e delle ali nere come il carbone le spuntavano dalle spalle nude. Una sottile coda nera e delle corna scure la facevano ancora più diabolica.
Aprì la porta e i due uomini si girarono a guardarle.
-Salve- disse l'azzurra inchinandosi e facendo sorridere l'angelo. La rossa roteò gli occhi, incrociò le braccia al petto sedendosi su una delle sedie e appoggiò i piedi sulla scrivania in legno pregiato.
-Cosa volete?- chiese senza troppi giri di parole. L'angelo la guardò con disprezzo mentre l'altra ragazza si sedeva lentamente sulla sedia.
-Ciao Fine- salutò il diavolo battendole il cinque.
-Ciao bello- rispose lei sorridendo, o meglio dire ghignando.
-Lasciamo stare la vostra maleducazione e passiamo alle cose importanti- disse l'angelo guardandoli male. I due gli risero in faccia mentre l'altra ragazza scuoteva la testa esasperata.
-Dovete andare sulla Terra. C'è un ragazzo che non crede nè nel Paradiso nè nell'Inferno- annunciò l'angelo ignorandoli.
-Cosa dobbiamo fare esattamente?- chiese l'azzurra sistemandosi l'aureola.
-Vi presentate come volete voi, basta che lui vi prenda in simpatia, poi quando avete instaurato un buon rapporto, gli chiedete cosa pensa del Paradiso e dell'Inferno. Alla fine, solo alla fine, gli rivelate la vostra identità e tornate qui- spiegò il diavolo guardando maliziosamente, la rossa.
-Consideralo come già fatto- disse la rossa, sistemandosi la scollatura del vestito.
-Andate, per carità. Quando siete sulla Terra vi manderemo il biglietto col nome del ragazzo e l'indirizzo- disse l'angelo guardandoli schifato.
-Con permesso- disse l'azzurra alzandosi. La rossa mandò un bacio ai due uomini e uscì.
-Buona fortuna, Rein- sussurrò l'angelo preoccupato per lei.
Ciaoooo!
In realtà, non volevo mettere questa ff, ma Purple ha insistito tanto, quindi...
Comunque, qui Rein è un angelo e Fine un diavoletto xD
Credo si sia capito chi è questo misterioso ragazzo che non crede nell'esistenza del Paradiso e dell'Inferno :)
Come ho già scritto, è sia una BlueMoon che una RedMoon e poi capirete perchè *faccia furbetta*
Vorrei dedicare il capitolo a Moon_Purple e a H i k a r i _ che ha finito la sua ff ç__ç
A presto
Un Bacione
Erika
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Primo Passo ***
Primo Passo
-Fine... so che non siamo mai state in buoni rapporti, ma ti va se diventiamo amiche?- chiese l'azzurra porgendole una mano.
-Certo Rein. Quando il tuo capo mi farà resuscitare, perciò... ehm... mai!- rispose Fine affrettando il passo.
-Antipatica- mormorò Rein irritata.
Si ritrovarono tutte e due davanti alla grande porta bianca, si scambiarono uno sguardo d'intesa e la aprirono. Una folata di vento le travolse spettinando i capelli ordinati.
-Pronta?- chiese Fine porgendole una mano. Rein la afferrò e annuì sicura. Fecero un passo avanti e si fermarono sul ciglio della grande nuvola rosa.
-Uno...due...tre- contarono in coro. Al tre si lasciarono cadere ad occhi chiusi, quando li riaprirono allargarono le braccia e iniziarono a volare nel cielo luminoso.
-E il biglietto?- chiese Fine guardando l'angelo.
-Non so...oh eccolo!- rispose ritrovandosi un biglietto nero in mano.
-Il ragazzo si chiama Shade Moon. Si trova esattamente sotto di voi, fate presto.
Quel fighissimo diavolo
P.S. Potresti dire che mando un bacio a Fine? Ma non un bacetto normale, lei sa cosa intendo- lesse Rein facendo una faccia disgustata, verso la fine. Guardò la rossa con un sopracciglio alzato e lei sorrise maliziosa.
-Che schifo!- si permise di commentare. Fine la guardò male e le lasciò la mano. Rein iniziò a precipitare, e quando riuscì a sbattere per bene le ali, era troppo tardi perciò si schiantò a terra. La rossa atterrò con molta eleganza ridendo.
-Avrei potuto morire! Bèh... morta son morta, ma avrei potuto farmi male. Sei crudele!- esclamò accigliata l'azzurra.
-Non per niente sono un diavoletto sexy- disse Fine scostandosi una ciocca rossa.
-Sexy potevi risparmiarlo- bofonchiò l'angelo.
-Ma quelle sono sceme? Come sono vestite? Non è carnevale- disse un uomo passando. Rein si alzò velocemente.
-La prego, non ci offenda- disse gentilmente. L'uomo mormorò un "è pazza" e se ne andò.
-Lascia fare a me- disse Fine schioccando le dita. I vestiti cambiarono e un ragazzo fece un fischio di approvazione, passando. Rein aveva uno scialle blu con sotto un vestito fino al ginocchio, bianco. I capelli le ricadevano lungo la schiena e le gambe, e le ballerine bianche le calzavano a pennello. Fine, al contrario, aveva una giacchetta in pelle nera, un pantaloncino di jeans e una maglietta rossa. I capelli erano lasciati sciolti e un paio di tacchi neri le contenevano i piedi bianchi.
-Molto meglio- disse facendo apparire degli occhiali da sole. Rein non la sentì neanche, troppo occupata a esultare per il bel vestito.
-Grazie Fine. Il vestito è bellissimo!- esclamò abbracciandola. Lei sorrise ma poi la staccò da sè e le fece segno di controllare dove fosse quel ragazzo. Rein si guardò bene intorno finchè, con i suoi poteri, vide un'anima con scritto "Shade Moon".
-È quel pezzo di fig... ehm... quel ragazzo laggiù- si corresse indicando il tipo. Fine si abbassò gli occhiali a bocca aperta, era un gran bel ragazzo. I capelli blu gli ricadevano sul viso abbronzato e gli occhi erano profondi come l'oceano.
-Come facciamo?- chiese Rein guardandola perplessa. Fine sorrise in modo inquietante.
-Quando ti dico "adesso", tu fai finta di svenire- disse avvicinandosi a lei. Lei annuì e Fine tossì in modo di attirare l'attenzione del ragazzo. Come previsto lui si girò verso di loro.
-Adesso- mormorò a bassa voce. Rein si accasciò tra le braccia della rossa che fece una faccia sconvolta.
Il ragazzo corse verso di loro preoccupato.
-Rein- esclamò Fine "scioccata".
-Cosa è successo?- chiese Shade prendendo in braccio l'azzurra.
-È svenuta- rispose Fine con le lacrime agli occhi. Lui le scosse le spalle cercando di svegliarla, Rein mugugnò qualcosa e mosse il braccio destro.
Driiiin!
-Pronto?- rispose Shade, al telefono. Mollò la ragazza che fu prontamente presa da Fine.
-No, non stavo facendo assolutamente niente- disse il cobalto allontanandosi. Rein e Fine rimasero sconcertate e senza parole. Si guardarono negli occhi incredule e sbatterono più volte le palpebre.
-Seguiamolo!- esclamò Rein rialzandosi. Senza farsi vedere lo pedinarono fino all'entrata di un bar, dove salutò un amico ed entrò senza accorgersi di niente.
-C'è solo una cosa da fare- disse Fine guardando l'angelo negli occhi.
-Sì- le diede ragione Rein.
Dopo dieci minuti...
-La prego... ci assuma, non se ne pentirà- supplicò l'azzurra in ginocchio. L'uomo sbuffò sonoramente e acconsentì.
-Corriamo!- esclamarono le due senza dare retta al proprietario del locale.
Girarono tutto il bar e alla fine ritrovarono il ragazzo di prima. Era seduta a un tavolo con l'amico, con cui conversava allegramente.
Fine schioccò le dita e due divise da cameriere sexy sostituirono i vestiti di prima. Si avvicinò al tavolino pronta a interrompere la conversazione.
-Quello che sto cercando di dire, è che è normale che tu non possa cantare qualsiasi genere musicale- gli spiegò Shade. L'amico mise il broncio e incrociò le braccia al petto.
-E qual è il genere adatto a me?- chiese irritato. Shade ci pensò un po' su, poi fece un'espressione da so-tutto-io.
-Canzoni per bambini- rispose mettendogli una mano sulla spalla.
-Ma sei scemo?! Vuoi che per guadagnare soldi, vada a cantare in piazza la sigla di Occhi di Gatto?- chiese scattando in piedi.
-No, magari di un'altro cartone animato- bofonchiò Shade imbronciato.
-Ehm... scusate se interrompo i vostri discorsi da persone molto intelligenti, ma vorrei chiedervi un favore- disse Fine trattenendo una risata. Loro la guardarono a bocca aperta. Quella divisa le stava benissimo. Era scollatissima e le arrivava a malapena a metà coscia.
-Spara- dissero in coro. Lei sorrise e indicò la ragazza dietro di sè.
-Lei è mia cugina, non le piacciono le gonne corte e i vestiti scollati, sapete come farla calmare?- chiese sorridendo nervosa. Rein si dimenava come una matta dicendo che il vestito non era adatto a lei.
-Ehm... non saprei...- rispose Shade ridendo.
-Bèh... magari- iniziò Fine cambiando espressione -Potremo portarla a casa tua a riposare. Purtroppo siamo nuove in questa città e non sappiamo dove stare- concluse facendo una faccia da cucciolo. Il ragazzo ci pensò un po', poi annuì e si alzò senza neanche salutare l'amico.
-Noi andiamo a cambiarci, aspettaci qua- disse Rein riprendendosi. Trascinò la finta cugina fino al bagno e chiusero a chiave la porta.
-Faccio io- esclamò Fine schioccando le dita. Le divise furono sostituite da due vestitini scollati e corti neri.
-Io non voglio uscire così!- disse Rein battendo le mani. I vestitini furono sostituiti da due lunghi vestiti bianchi.
-Io non mi vesto di bianco!- protestò Fine schioccando le dita.
-Io non mi vesto di nero!- ribattè Rein battendo le mani.
-Smettila!- urlarono in coro. Rein battè le mani nello stesso momento in cui Fine schioccò le dita. Una luce grigia le avvolse cambiando i vestiti. Rein indossava un vestito bianco, scollato e lungo fino al ginocchio. Fine invece, indossava una maglietta nera scollata, e una gonna nera fino al ginocchio.
-Wow! Si sono mescolati i nostri gusti- esclamarono meravigliate. Uscirono dal bagno e andarono verso il ragazzo che le guardava a bocca aperta.
-Chiudi la bocca che entrano le mosche- disse Fine sorpassandolo.
-Però, sei carino anche così- disse Rein seguendo la rossa. Il ragazzo si girò verso le due ragazze che lo aspettavano.
-Ehm... venite, casa mia è di qua- disse iniziando a camminare.
Ciaoooo!
Allora... ecco il primo capitolo :D Che ve ne pare?
Non sono molto felice di questo capitolo, ma sta a voi giudicare.
Fine e Rein hanno trovato quello svampito di Shade xD
Cosa succederà? Boh xD
A presto :)
Un Bacione
Erika
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Rivelazioni ***
Dopo una decina di minuti arrivarono davanti ad una villa enorme e sia l'angelo che la diavoletta, rimasero a bocca aperta a quella vista celestiale.
-Entrate pure- disse il ragazzo aprendo la porta. Al contrario delle loro aspettative, dentro, la casa non era niente di speciale. I mobili scuri erano ricoperti di polvere e nonostante la grandezza delle stanza, l'arredamento era misero e si concentrava solo in un angolo.
-Che... ehm... casa carina- disse Rein in difficoltà. Fine la guardò con un sopraccoglio alzato e lei sorrise innocentemente.
-Già. Comunque io adesso devo uscire, mi spiace molto, ma voi fate come se foste a casa vostra- rispose Shade in imbarazzo.
-Possiamo dare un ritocchino all'arredamento?- chiese Fine spolverando un cassettone nero.
-Certo, ma come farete a trovare mobili nuovi?- chiese il ragazzo apparentemente preoccupato.
-Lascia fare a noi, non te ne pentirai- rispose Rein sorridendo. Lui annuì e con un cenno della mano concluse il discorso e uscì. Appena richiuse la porta Fine e Rein si lasciarono cadere sul piccolo divanetto marrone e sospirarono.
-Ci sarà un bel po' di lavoro, questa casa fa schifo!- esclamò la rossa scocciata. Rein annuì e insieme si alzarono per poi entrare in quello che dovrebbe essere un bagno. Era enorme e praticamente vuoto, c'era solamente una doccia stretta e poco ingombrante, un lavandino e il wc.
-Mamma mia! Questo bagno è grande quanto un appartamento normale e lui ci mette dentro solo una doccia striminzita!- sbuffò la diavoletta. Rein portò un dito sotto al mento pensierosa, poi battè le mani e una luce bianca avvolse la stanza trasformando la doccia in un enorme vasca simile ad una piscina.
-Ben fatto Rein! Adesso sì che la stanza è piena- esclamò Fine battendole il cinque. Si scambiarono uno sguardo d'intesa e iniziarono a correre per tutta la casa battendo le mani e schioccando le dita. In breve tempo l'abitazione si trasformò in una vera e propria casa lussuosa e le due poterono annuire soddisfatte.
-Mamma mia! Che lavoraccio- esclamò esausta la rossa. Rein le diede ragione ma poi iniziò a saltellare allegra e ridendo come una bambina.
-Ho capito che vieni dal Paradiso dove ci sono tantissimi bambini, ma così sembri una neonata- la derise l'amica. Rein le prese le mani costringendola a imitare i suoi movimenti e alla fine tutte e due si misero a saltare felici. Finito quell'attacco di euforia, si buttarono sul nuovo divano in pelle nera per riposare.
-Che ne dici, facciamo un bagno?- chiese Fine accarezzandole la testa. Rein si lasciò andare alle coccole della diavoletta e annuì sul punto di addormentarsi.
-Ce lo siamo meritate un bel bagno- rispose sbadigliando. Cercò di alzarsi ma inciampò sul tappeto, fortuna che Fine l'aveva presa in tempo. Si misero a ridere incamminandosi verso il bagno tra una caduta della diavoletta e una dell'angelo. Entrarono nella stanza e con un battito di mani entrambe si ritrovarono senza vestiti.
-Che preferisci? Lamponi o zucchero filato?- chiese Fine facendo apparire due confezioni di bagno schiuma. Rein indicò quella allo zucchero filato e con uno schiocco di dita la vasca si riempì di acqua calda e bollicine di sapone. Si immersero immediatamente e iniziarono a giocare con la schiuma, soffiandosela addosso o schizzandosi l'acqua.
Intanto Shade era appena tornato a casa ed era rimasto impietrito davanti alla porta.
-Meno male che aveva detto "ritocchino"!- esclamò sorpreso. Appoggiò le chiavi sul mobile bianco e s'incamminò verso il bagno per lavarsi le mani. Aprì la porta e rimase immobile a quella scena. Rein era girata di spalle seduta sul bordo della vasca, vedendo la faccia dell'amica si girò e appena si accorse del ragazzo si coprì il seno.
-Ciao- disse Fine tranquillamente, spezzando quella situazione imbarazzante. Shade non rispose, rimase a fissare anche la rossa, girata verso di lui ma completamente coperta dalla schiuma. Rein al limite dell'imbarazzo, gli tirò il bagno schiuma che lui evitò giusto in tempo.
-Scusate!- urlò il cobalto richiudendo velocemente la porta. Rein si immerse nuovamente in acqua tutta rossa e iniziò a farfugliare qualcosa formando un sacco di bollicine.
-Rilassati Rein, ti ha solo visto il culo- cercò di tranquilizzarla la rossa. Rein arrossì ancora di più e nascose anche la testa, poi si tirò su a sedere.
-Non mi sono mai fatta vedere nuda nemmeno da mia madre, dopo i dieci anni. Mi vergogno del mio corpo- ammise abbassando lo sguardo, l'azzurra. Fine la guardò sbalordita, poi si fece seria e pensierosa.
-E perchè da me ti fai vedere?- chiese provocando il rossore dell'angelo.
-Bèh ma perchè tu sei come una sorella per me- rispose Rein. Fine rimase stupita da quella risposta e le accarezzò delicatamente una guancia.
-Sai Fine, è brutto il Paradiso. Nessun angelo osa parlarmi, mi evitano tutti per colpa dei miei nonni. Tu sei l'unica che mi parla, all'inizio mi prendevi in giro e mi davi fastidio, ma adesso ho capito che sei una brava ragazza- disse tristemente l'azzurra. Fine le sorrise confortante e le strinse una mano.
-Come mai i tuoi nonni fanno questo? Racconta dai- le chiese curiosa. Rein annuì e prese un lungo respiro.
-Mia madre doveva sposarsi quando mi ha avuta, mancavano pochi giorni al matrimonio e mi partorì. Il problema è che mio padre non era il suo promesso sposo. Quando l'hanno saputo, i miei nonni si sono infuriati e hanno detto che non mi avrebbero mai accettata. Così il giorno in cui morii in un incidente, dissero agli angeli di non parlarmi- raccontò con le lacrime agli occhi. Fine l'abbracciò di slancio, nei suoi occhi si leggeva la tristezza e l'odio.
-Sono stati scorretti, non hai deciso tu di nascere fuori dal matrimonio- disse la rossa con le fiamme negli occhi. Rein annuì e ricambiò l'abbraccio, poi la staccò e la guardò perplessa.
-Ma se tutte e due siamo morte a diciotto anni, com'è possibile che tu sia andata all'inferno?- chiese curiosa. Fine abbassò lo sguardo e strinse i pugni.
-È una lunga storia- rispose secca. Rein la incitò con lo sguardo a continuare allora sospirò rassegnata.
-Allora... devi sapere che sono nata in una famiglia povera, mia madre lavorava tutto il giorno per uno stipendio misero e mio padre era morto. Mio fratello era andato a studiare all'estero e io non lo avevo mai conosciuto, così visto che al contrario io non andavo bene a scuola, mamma aveva deciso di darmi in sposa ad un riccone del cavolo- si fermò un momento ricordando la faccia di quello che lei definiva un "pesce lesso" -Nove mesi prima del matrimonio conobbi un ragazzo appena arrivato dagli Stati Uniti. Era bellissimo ed estramamente dolce e così alla fine lo stesso giorno lo portai a casa mia e ci finii a letto. Era la mia prima volta ed ero felice di non averla sprecata con quel robot del mio fidanzato-
Rein la guardava con un'espressione tra lo sbalordito e il curioso, la bocca mezza aperta e un lieve rossore sulle gote -E quindi?-
-Quindi mia madre ci beccò a letto e non puoi immaginare la sua faccia mentre ci rivestivamo in fretta. Dopo un po' scoprii addirittura che l'avevo fatto con mio fratello, ti rendi conto?-
Rein rimase a bocca aperta e occhi sgranati -T..tuo fratello? Ma... la tua prima volta con tuo fratello?!-
Fine sospirò stancamente per poi leccarsi le labbra -Comunque non era andata male. Ma non è questo il punto!
Nove mesi dopo, il giorno del mio matrimonio sfilai in abito bianco con un pancione enorme. Non avevo avvisato mamma e non mi ero fatta vedere per mesi e mesi così, appena mi videro così fecero cadere tutti i bicchieri dalla sorpresa. Poco prima di dire il "sì" partorii mentre mia madre mi urlava che sarei bruciata all'inferno per aver disonorato la famiglia del pesce lesso. Infine quando nacque mi disse che avrei dovuto darlo in adozione, che avrei dovuto abbandonarlo per sposarmi con un uomo ricco. Mi minacciò, mi puntò un coltello alla gola- sorrise osservando le bollicine -era impazzita. Prese il bimbo e lo gettò a terra con forza, lo uccise, uccise mio figlio-
-Fine- Rein le accarezzò dolcemente una guancia -Mi spiace non volevo-
-Non ho finito- asserì Fine facendo sbuffare l'angioletto -Così mi conficcò il coltello all'altezza del cuore, ma prima di morire le tagliai la mano e così, ecco che andai all'inferno. Fine!-
Rein strabuzzò gli occhi mentre l'amica ghignava malefica con le corna e la codina da diavoletta bene in vista -Ehm... parlare del passato non ti fa bene-
La rossa la guardò con un sorriso sadico mentre faceva apparire un coltello -Ho scoperto che se mi taglio non succede niente, guarda!- si piantò il coltello nel cuore continuando a ridere rumorosamente.
-Oh Signore!- Rein svenì facendo uscire buona parte dell'acqua mentre la diavoletta ghignava muovendo un tridente nero come la pece.
Ok... non ho parole per dire quanto mi dispiaccia di questa mia prolungata assenza, ma...
Il Natale sta arrivando falalalalalala
E le vacanze sta portando falalalalala
Tutte le scuole chiuderemo falalalalalalalalala
Che risate ci faremo falalalalalala
xD10 euro per copiare la mia canzone
Quindi, credo che aggiornerò MOLTO più in fretta, intanto spero di non avervi deluse con questo capitolo ^^
Bacioni Natalizi
Erika
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1203334
|