I lieto fine accadono solo nei film.

di I love to write
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sogno si realizza. ***
Capitolo 2: *** L'evento inaspettato. ***
Capitolo 3: *** Tranquilla piccola,ci sono io con te. ***



Capitolo 1
*** Il sogno si realizza. ***



I poster,e le magliette fatte dal fotografo erano le uniche cose che avevo di lui,le mille foto nel pc e le altre mille nel telefono,ero bambina il mio fratellone accese la televisione,e apparvero voci inglesi lui amava l'inglese,io non ci capivo nulla ma vedevo quelle immagini e mi affascinavano anche perché c'erano anche le ragazze.E ora sono qui,con questo vero e proprio amore,sono diciasette anni che non vedo ne sento mio fratello mi mancava,avevo solo vari flesh nella testa lui con le valigie in mano,mia madre piangeva mio padre gli urlava contro e dopo solo un sordo rumore la porta sbattere per chiudersi,e da lì in poi più niente ne una foto più nulla,lo cercai su facebook ma niente,la mia porta si aprì ed il poster gigante di Cm punk venne al contatto con il muro freddo.

Emi:Tesoro,è pronta la cena -sorrise-.
Martina:Mamma,mi sento vuota.
Emi:Martina,ti prego basta con queste tue paranoie con quel lottatore.
Martina:Mamma dio ti prego,non parlare.
Emi:Da quando ti sei 'innamorata' di quel lottatore,sei diventata un altra.
Martina:Perché Mattia se ne è andato?.
Emi:Non stava più bene qui.
Martina:Non è una giustificazione valida,perché non lo hai fermato?.
Emi:Martina,ti aspettiamo giù io e tuo padre per mangiare fai in fretta.

Lei scese,io ero arrabbiata con loro non potevo fare un cazzo avevo 17 anni,non potevo domandare di mio fratello non potevo partire niente.Scesi,mio padre era a capo tavola e mia madre vicino il pollo era in tavola,mi misi al mio solito posto rivolsi il muso ad entrambi,volevo rivedere mio fratello ed ovviamente anche il mio amore platonico cioè il mio idolo,a interrompere il mio navigare tra i miei pensieri fù mio padre.

Giorgio:Martina,ascoltami attentamente..
Martina:Dimmi,-mentre sorseggiai un po' di acqua-.
Giorgio:Questi,-tirò fuori un biglietto-è un biglietto per Chicago per te,lì..insomma tuo fratello vive a Chicago ed ci ha spedito il biglietto vuoi andare?
Martina:Me lo chiedi pure?SI,-urlai per tutta casa- si si si si si si si si si,a Chicago oddio rincontrerò mio fratello e ho la possibilità anche di incontrare il mio amore platonico,sisisisisi. -sorrisi e qualche lacrime si fece spazio tra il mio viso.-
Emi:Vai,ma sappi contro il mio consenso e quello di tuo padre.
Martina:Ma perché non volete che rincontri mio fratello?,perchè cazzo l'odiate tanto non vi capisco è vostro figlio!.
Emi:Lui,è tuo fratello non di sangue lui ha i genitori li a Chicago..
Rimasi a bocca aperta,le lacrime ora erano di gioia e dolore entrambi,sorrisi a trentadue denti non me ne fregava niente io gli volevo bene come se fosse mio fratello.Volevo solo rivederlo,volevo stare con lui,volevo conoscere la sua famiglia e chissà fratelli o sorelle volevo far parte della sua famiglia,come lui ha fatto parte della mia,mancavano solo quindici giorni e Chicago sarà il mio sogno realizzato.

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Capitolo 2
*** L'evento inaspettato. ***


I quindici giorni volarono,ed io ero a Chicago era immensa e magnifica l'unico problema è che non riuscivo a comunicare con le persone l'inglese non era il mio forte,anche se avevo un idolo inglese,cazzo che roba.Mi fermai ad un bar,entrai i barman alzarono gli occhi da cosa stavano facendo,guardandomi per due secondi,e poi riprendere ciò che stavano facendo,mi avvicinai a passo calmo e tranquilla anche se ero tutt'altro.
Martina:Ehm,sorry..come cazzo glielo dico..
Barman:Tranquilla,sono italiano -rise- dimmi cerchi qualcuno?.
Martina:Grazie al cielo,cerco un ragazzo,è alto moro con gli occhi verdi,si chiama Mattia.
Barman:Mattia-vagò per vari secondi con la mente- ah si,tu sei la sorella italiana che stava aspettando piacere Josh -mi sorrise-,comunque abita davanti il bar 'Chicago' sta a due isolati da qui.
Martina:Grazie mille,Josh ora vado comunque il mio nome è Martina ciao,ci vediamo in giro. -sorrisi-.
Passai i due isolati,mi trovai davanti al bar Chicago,e di fronte c'era una villa molto bella immersa nel verde con dei fiori che spuntavano all'improvviso,mi avviai verso il cancello ero emozionata ero tutta un brivido,volevo rivedere mio fratello suonai.Mi venne incontro un ragazzo,era alto moro con gli occhi verdi era mio fratello:Mattia gli corsi incontro,e gli saltai a koala attorcigliando le gambe alla sua vita le lacrime scesere giù a più non posso,quanto mi era mancato.
Mattia:Quanto sei cresciuta,ti sei fatta ancora più bella. -sorrise,i suoi occhi erano avvolti da un filo di lucidità.-
Martina:Quanto mi sei mancato fratellone,ma come ti chiami qui? non credo Mattia. -risi-.
Mattia:Qui mi chiamo Matthew,ma quando sono andato in Italia i nostri genitori mi hanno ribattezzato come Mattia.-sorrise-
Martina:I nostri genitori..in questo periodo li sto odiando con tutto il cuore.
Mattia:No non dire così,a me hanno cresciuto come un figlio e mi vogliono bene e sappi la stessa cosa è per te.
Mi feci spazio tra le piante,non capivo come Mattia poteva volergli bene dopo il male che gli aveva fatto,rimossi per il momento quel pensiero e mi avviai nella grande villa era molto bella accogliente,sentì un odore gradevole venire dalla cucina.
Martina:Mattì,io questo odore lo conosco benissimo:lasagne. 
Mattia:E brava la mia sorellina,ti ho fatto il tuo piatto preferito. -sorrise-
Era tutto apparecchiato,le lasagne erano in tavola ci sedemmo e cominciammo a parlare tra risate,abbracci passò il pomeriggio erano le 17.30 Mattia doveva andare a lavorare,io ne approfittai per sistemare la mia roba,mi feci una doccia fredda,mi misi l'intimo e mi addormentai faceva un caldo bestia,dopo qualche ora aprì gli occhi mi avviai verso la porta l'aprì e vidi il mio idolo lì in carne ed ossa,chiusi la porta e cominciai ad urlare come una matta forse le lacrime scesero a più non posso dio mio,ri aprì la porta e mo li trovai ancora lì davanti confuso.
Martina:T-tu t-tu sei..cazzo tu sei Cm Punk,che ci fai qui?sei il mio idolo dio santo non ci credo.
Phil:Tu devi essere la sorella di Mattia?,ed io beh si sono il tuo idolo ma chiamami..
Martina:Si sono io,ti chiamo Phil o Punk?-mi guardai addosso ero in intimo- oddio scusami,cioè mi ero addormentata così perché faceva caldo e non credevo che tu insomma,cioè non credevo che tu fossi venuto qui e non so' nemmeno il perché. 
Phil:Chiamami Phil,comunque io sono il fratello di tuo fratello ma comunque non mi ero nemmeno accorto che eri in intimo no,veramente me ne ero accorto comunque non mi scandalizzo.
Martina:Dio santissimo,io devo vivere con il mio idolo dentro casa e sei il fratello di mio fratello cazzo,non ci posso credere.Io sono Martina e ora mi vado a vestire perché mi avrai preso per una maniaca ma non è cosi. -risi e lui dietro a me-.
Chiusi la porta,cominciai a vestirmi misi dei short e la sua maglietta,dio era uno spettacolo in tv e dal vivo era ancora meglio era da sbattere al muro e farci sesso selvaggio.Presi un bel respiro,mi feci una treccia al volo,e andai nel salotto lui era disteso sul divano come per dire 'SONO PRONTO,VIENI' oddio,Martina ma che pensieri fai,mi scrollai quei pensieri dalla testa.
Phil:Ed insomma sei Italiana eh?.
Martina:Già,ehm guarda -gli indicai la maglia- ho lottato per averla.
Phil:Cazzo,non credevo che avevano magliette di noi americani anche in Italia. -mi guardò sorpreso,e si avvicinò a me-
Martina:Sinceramente no,l'ho fatta dal fotografo. -era vicino troppo vicino,così mi spostai di poco-
Phil:Perché se mi avvicino ti allontani?,sono o non sono il tuo idolo?. -si avvicinò nuovamente-
Martina:Si però -mi rispostai nuovamente,ma lui mi prese per i fianchi e mi mise davanti a lui : PANICO TOTALE.- cioè,perché comunque tu..
Phil:Io?-rise-.
Martina:Non mi pare vero,insomma sono qui a Chicago vivo nella stessa casa del mio idolo,ci posso parlare,ed ora gli sto fin troppo vicino.
Phil:Tu hai paura-strinse più la presa-.
Martina:NO,è che non mi devo ancora ambientare. -mi spostai letteralmente da lui.-
Lui si levò la maglia,cazzo aveva un corpo perfetto ero diventata pomodoro in viso ne ero sicura,sentivo bruciare,andavo a fuoco lui intanto mi guardava e rideva dovevo andarmene da quella stanza,così andai nella mia stanza.Dio se ci sei ti prego ascoltami,ho mi mandi qualche segno e mi dici che sono in un sogno oppure preparami da eventuali collassi grazie,presi un respiro molto ma molto lungo mi misi sdraiata sul letto presi le mie cuffiette e m'immersi in un altro mondo,cioè per me ora era un sogno aver rincontrato mio fratello e suo fratello e il mio idolo era tutto così,stranamente strano non ero abituata e sopratutto ero sorpresa da quell'evento che sicuramente mi aveva stravolto letteralmente la giornata,oh si.

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Capitolo 3
*** Tranquilla piccola,ci sono io con te. ***


Quando hai tutto ed nello stesso tempo non hai niente,ora mi sentivo così avevo tutto ma allo stesso tempo mancava qualcosa mi sentivo inutile,sola,eppure avevo tutto quello che potevo desiderare un idolo dentro casa e aver rivisto mio fratello,cos'altro mancava?forse l'amore quello ricambiato quel sentimento che se tu ti vuoi buttare lui è lì a salvarti,è quello ciò che mi manca.Eppure avevo dei genitori,dei amici un fratello ma mi sentivo vuota priva di quel sentimento,ero dalla lacrima facile ed infatti già sentivo gli occhi inumidirsi a pensarci bene sono quattr'anni che non mi sono più innamorata al di fuori del mio idolo da quando un giorno ho incontrato i suoi occhi,faceva fraddo ma in quel momento una ventata di aria calda si avvinghiò a me lui era bello,alto biondo e aveva quei occhi color ghiaccio la nostra storia è durata due anni ma poi un giorno mi violentò ed io da quel giorno smisi di amare,non sorrisi più come prima,piangevo settimane,mesi passati a piangere.Il cigolio della porta interuppe quei brutti pensieri,entrò Phil sembrava doveva dirmi qualcosa ma appena vide mi venne vicino,ecco di nuovo quel brivido che s'impossessa di me.
Phil:Piccola,che succede?.
Martina:Niente,-mi asciugai gli occhi- niente.
Phil:Non credo,hai due occhi gonfi,il viso umido raccontami.
Martina:Non ho voglia di parlarne,vattene. -alzai il tono di voce-.
Lui si alzò lentamente,guardandomi io scoppiai a piangere trattavo tutte le persone che mi volevano aiutare che mi volevano sostenere,volevano farmi imparare che la vita non è solo buio è anche luce chiuse la porta,mi sentivo uno schifo,perché tutte a me?.Mi alzai,mi asciugai le lacrime ed il viso,corsi verso la porta era lì mi fiondai tra le sue braccia,lui mi circondò i fianchi baciandomi la testa.
Martina:Scusa,non ti devo trattare così scusa.
Phil:Tranquilla piccola,ci sono io qui con te.
Martina:E' la più bella cosa,che un idolo possa dire alla sua fan impazzita. -risi-
Phil:Per me,non sei una semplice fan sei la sorella di mio fratello sei diversa. -sorrise-
Alzai il viso,eravamo a 10 cm di distanza lui avvicinò di poco il viso e mi ritrovai le sue labbra attaccate alle mie come era successo?quando? e perché? mi staccai,lui si riavvicinò e mi ribaciò mi strinse i fianchi mentre le mie mani erano intrecciate nei suoi capelli,socchiusi di poco la bocca e la sua lingua entrò in contatto con la mia stavo baciando anzi mi stava baciando il mio idolo?,no non era possibile,mi staccai.
Martina:E quello? -mi toccai le labbra-.
Phil:Era un bacio,un semplice e dolce bacio. -sorrise-
Martina:E lo dici così?,senza problemi?.
Phil:Esatto,ti ho fatto capire che io sono qui per te. -mi abbracciò-
Martina:Penso di non essere l'unica a essere pazza eh,-risi- approposito quando ritorna Mattia?.
Phil:Prima ero venuto per dirti che Mattia mi ha chiamato,e mi ha detto che questa settimana deve andare dalla ragazza Allison perché sua madre ha un tumore e Mattia gli vuole stare vicino quindi da stasera saremo io e te a casa.
Martina:S-soli?..
Phil:Soli!,io qualche sera uscirò e credo anche tu no? hai o non hai diciasette anni.
Martina:Si,e credo di sentire Josh il barman del bar a due isolati di qui,è carino.
Phil:Ah,-lo disse con un filo di gelosia- beh hai sempre diciasette anni ed io non posso fermarti,o forse si.
Mi limitai a sorridere,perché si comportava così? come se fossi la sua piccola ragazza che ama tanto,non ci conoscevamo neanche o meglio lui non conosceva me io lo conoscevo alla perfezione e quel bacio,quel bacio era stato magnifico la sua bocca sulla mia le sue mani forzute sui miei fianchi,non posso ancora crederci.

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