Sono
tornata! Mi ero ripromessa che avrei
aggiornato prima di tre mesi, ne sono passati 2, questo è
ciò che si dice
progresso. Ok scherzi a parte, non so perché con questa
storia impiego così
tanto… bah… comunque, spero che il capitolo vi
piaccia, ringraziamenti vari
alla fine.
Capitolo
2
Era
passata
più di una settimana da quando Hermione era tornata a
“vivere”.
Le
cose
andavano sempre meglio, Lei si sentiva sempre meglio.
I
suoi amici
non la lasciavano mai sola, eccezion fatta per la notte.
Però,
dietro a
tutto questo, vi era sempre una nota dolente, Draco non era
lì con lei.
Ogni
qualvolta
questo pensiero la colpiva lei si sentiva abbattuta; ma Hermione Jane
Granger è
sempre stata una ragazza forte, quindi tentava in tutti i modi di
scacciare via
quel pensiero.
Però,
la
notte, di tanto in tanto Draco andava a “farle
visita”; le diceva che era fiero
di lei, di continuare così, che tutto si sarebbe risolto.
Una
notte
però, decise di fargli alcune domande.
Inizio
Flashback.
Si
trovavano sotto un albero, nel cortile di
Hogwarts. C’erano solo loro due. Lui era seduto per terra,
con la schiena
appoggiata al tronco di un albero, lei, seduta fra le sue braccia.
“Brava
Hermione” Draco posò il suo capo su
quello di Hermione.
“Sono
fiero di te Amore, ci stai riuscendo!”
Draco
spostò il volto della ragazza e le
diede un bacio dolce e passionale sulle labbra.
“Hermione,
se riuscirai a vivere a pieno,
come fai ora, io tornerò prima del previsto.”
Il
biondo fece per darle un altro bacio, ma
lei lo bloccò.
“Draco,
ma cosa intendi quando dici che
tornerai?” lei lo guardò dritto negli occhi.
Draco
quella domanda no se l’aspettava. Non aveva
la risposta giusta.
Fortunatamente
lui era un Malfoy, un
Serpeverde, quindi riuscii a sviare la risposta.
“Hermione,
devi attendere ancora un po’. Non posso
rivelarti nient’altro. Stai attenta agli indizi. Continua a
vivere. In tutto
questo però, non dimenticare mai che ti amo! Se mai dovrai
avere dubbi,
ripensamenti o quant’altro, ricorda ciò che provo
per te. Ricordalo sempre.”
Draco
era serio.
Sapeva
che molto dipendeva dal suo amore per
Hermione, e da Hermione stessa.
Poiché
se lei avesse dimenticato i sentimenti
di Draco, o anche i suoi, nessuno dei due avrebbe più potuto
essere felice.
“Va
bene Draco. Tu sarai sempre nel mio
cuore. Volevo dirti un’altra cosa…”
La
ragazza lo guardò esitante, lui le fece un
cenno d’incoraggiamento con il capo.
“Ti
amo anch’io Draco. Non smetterò mai di
farlo… lo Giuro.”
Hermione
sigillò questa promessa con un bacio
appassionato.
I
due si staccarono dopo qualche minuto.
“Però…
Draco, quanto ancora dovrò aspettare?”
Hermione lo guardò ansiosa di avere una risposta.
“Hermione,
questo ancora non lo so neanche io,
ma posso prometterti che non sarà molto. Farò
tutto ciò che è in mio potere per
ritornare da te il prima possibile! Te lo giuro; non dico ‘su
ciò che ho di più
caro al mondo’, poiché la cosa più
importante che ho sei tu, Hermione Jane
Granger, sei il mio tutto!”
A
queste parole Hermione iniziò a piangere,
quelle lacrime esprimevano tutto ciò che provava, amore,
gioia, orgoglio,
tristezza e consapevolezza, consapevolezza poiché sapeva
che, per quanto
potesse essere reale, era tutto un sogno.
Draco
le prese il volto tra le mani e la
baciò con dolcezza.
Quando
si staccarono lui l’abbracciò.
“Hermione,
hai pianto troppo. Non è più tempo
per le lacrime. Sorridi. Quando sorridi sei bellissima.”
“Va
bene Draco.” Aveva la voce rotta dalle
lacrime.
Draco
fu il primo a sciogliere l’abbraccio.
“Devo
andare amore mio. Ho finito il mio
tempo. Ti amo!”
“Draco,
ti prego, resta ancora…”
Hermione
aveva un tono supplicante.
“Mi
dispiace… ora svegliati. La prossima
volta che chiuderai gli occhi, io sarò qui, ad aspettarti.
Vai!”
“Ti
amo Draco.”
Hermione
si svegliò.
Fine
Flashback.
Quel
sogno era
“stampato” nella memoria di Hermione,
indelebile…
Non
era molto,
ma ora aveva qualche piccola risposta… sapeva che Draco
l’amava e che l’avrebbe
sempre atto… Hermione si bloccò.
Si
diede
mentalmente della stupida.
Draco
era
morto!
Perché
continuava
così?
Quelli
erano
solo sogni!
Dei
desideri,
provenienti dal suo cervello!
Niente
di più!
Ma…
perché erano
così reali?
Quei
sogni li
viveva in prima persona, non come succede solitamente; sei tu che
guardi una
scena; no, lei era lei.
Forse
continuava a cercare qualche giustificazione poiché non
voleva accettare che
Draco, il suo Draco, fosse morto…
I
pensieri di
Hermione furono interrotti da qualcuno che bussava alla sua porta.
“Avanti…”
rispose la mora.
“Ehi…
sei già
pronta?” dobbiamo andare!”
“Si
Ginny,
arrivo!”
Quel
giorno
dovevano andare ad Hogsmeade.
“Bene!
Dai! Non vedo l’ora di divertirmi!”
Detto
questo la rossa uscì dalla stanza di Hermione, seguita da
quest’ultima.
A
Hermione
l’idea di uscire un po’ l’eccitava, ma
nello stesso tempo era triste, poiché ricordava
tutte le volte che lei e Draco erano andati ad Hogsmeade insieme.
Scacciò
quel pensiero.
Doveva
pensare a divertirsi.
Dopo
avrebbe
potuto tornare in camera sua e dormire.
Sì,
Hermione non vedeva l’ora di tornare a letto e cadere fra le
braccia di Morfeo,
così avrebbe potuto rincontrare il suo Draco.
Avere
altre risposte, ma soprattutto…..
Stare
fra le Sue Braccia.
Ecco
il
terzo capitolo… piaciuto??? Fatemelo sapere!!! Ok vorrei
ringrazia le 8 fantastiche
persone che hanno inserito la storia tra le seguite ( franceschina94_ ,
lulu_t
, Posedonia , Shany87 , silvj , tykisgirl , Vale17_
e yukii96) , vorrei anche ringraziare chi ha
letto silenziosamente!! Se qualcuno vuole lasciare una piccola
recensione…. Ne sarei
eternamente grata…! Ok al prossimo capitolo!
Kiss
Kiss ( Xo xo)
Matilde
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