You belong with me

di ladyselena15
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nanetta e il cialtrone ***
Capitolo 2: *** In punizione (parte prima) ***
Capitolo 3: *** In punizione (parte seconda) ***
Capitolo 4: *** Età dei personaggi. ***
Capitolo 5: *** Pugnalata ***
Capitolo 6: *** Amicizia e gelosia ***
Capitolo 7: *** Chiarimenti e ripetizioni non molto professionali ***
Capitolo 8: *** Lottare per ciò che si vuole ***
Capitolo 9: *** Interruzioni e cinque amici idioti che ti mettono nei guai ogni volta che li vedi! ***
Capitolo 10: *** Nel covo delle serpi ***
Capitolo 11: *** Unghie e lacrime ***
Capitolo 12: *** Coppie ***
Capitolo 13: *** Love or Loyalty? ***
Capitolo 14: *** Famiglia & Quidditch ***
Capitolo 15: *** I think I feel something for you ***
Capitolo 16: *** Plenilunio ( Parte 1) ***
Capitolo 17: *** Plenilunio ( Parte 2) ***
Capitolo 18: *** Il ballo ***
Capitolo 19: *** Finally ***
Capitolo 20: *** Wedding in Sweden (parte 1) ***
Capitolo 21: *** Wedding in Sweden (parte 2) ***
Capitolo 22: *** Epilogo ***
Capitolo 23: *** AVVISO! ***



Capitolo 1
*** La nanetta e il cialtrone ***


 You belong with me

La nanetta e il cialtrone
 

- Per favore, Lils. – la pregò di nuovo suo fratello James facendo la faccia da cucciolo,
- No e poi no, Jamie. Non ho intenzione di ridarti la sciarpa dei Tornados, l’ho vinta onestamente. – ripeté per la centesima volta Lily continuando a spingere il carrello verso la barriera del binario nove e tre quarti.
– Ma quella sciarpa è un pezzetto di me, è come se mi avessi tolto parte della mia anima. Per favoreeee Lils. Ti sto pregando. – la minore dei Potter scosse la testa divertita,
- Non sono io che ho voluto scommettere con la mia sorella minore su chi dei due riusciva ad acciuffare per primo il Boccino d’Oro e in palio c’era la tua amata sciarpa. – James la fissò con gli occhi imploranti, le venne un lampo di genio.
– Facciamo così, io ti ridò la sciarpa. – la faccia del fratello s’illuminò e un sorriso a trentadue denti gli increspò la faccia,
- Ma… si Jamie c’è un ma. Riavrai la tua sciarpa solo se quest’anno non mi romperai sulla “ faccenda ragazzi” o come la chiami tu. Io esco con chi mi pare e piace e tu non farai storie né scenate. Ci stai? – sorrise malvagia, Lily Luna Potter era famosa per i suoi famosi “ ma” e il più delle volte ci guadagnava più di quanto avesse scommesso.
– Ma… non è giusto Lils! Io sono tuo fratello maggiore e sono in dovere di proteggerti da chiunque osi avvicinarti! – incrociò le braccia James,
- Grazie, Jamie. Ti voglio bene anch’io. Si dà il caso che anche io sia suo fratello maggiore. – alzò un sopracciglio Albus affiancandosi a loro e intromettendosi nella conversazione.
– Tu non conti, Al, sei dopotutto un Serpeverde. Il nemico, s’intende. – rispose James  guardandolo,
- Parla mister Mi Faccio Mezza Hogwarts. – lo sbeffeggiò ghignando Albus.
– Su ragazzi, il treno sta per partire! – sbottò la madre Ginny alzando il passo seguita dal marito Harry, uno per volta attraversarono la barriera e si ritrovarono immersi in una marea di ragazzi e fumo.
– Lils!! – urlò una voce correndo verso di lei, riconobbe la massa di capelli lunghi, ricci e biondi della sua migliore amica Selena, anche lei Grifondoro.
– Sel!! – mollò il baule e l’abbracciò forte,
- Allora, Lils, pronta per il quinto anno? Direi che potrò finalmente provarci con McLaggen! – ridacchiò,
- Sel! Capisco che sia un bellissimo ragazzo ma non devi saltargli addosso. – sorrise Lily scuotendo la testa, non sarebbe mai cambiata, ma le voleva anche per questo bene.
– Ecco, Lils. A proposito di bei ragazzi, come sta Lysander? – le chiese maliziosa, si sentì subito arrossire fino alla punta delle orecchie, gene made in Weasley. 
– Ancora con questa storia? Sel, io e Lysander siamo solo ottimi amici dall’infanzia non per questo deve piacermi. Poi neanche gli piaccio, perciò è amicizia reciproca… e non fare quel sorrisetto! – incrociò le braccia al petto cercando di rimanere seria,
- Va bene, Lils. Lo prendo come: oh sì ne sono innamorata ma sono troppo tonta per ammetterlo. Adesso saliamo prima che il treno ci lasci qui. – raccolsero i loro bauli, Lily abbracciò i genitori e insieme a Selena salì sul treno.

– Liiiiils!! – urlò qualcuno dall’altra parte del treno, girò la testa e vide due chiome rosse correrle incontro,
- Rosie! Hug! – salutò i cugini abbracciandoli,
- Venite con noi nello scompartimento? – sorrise Rose.
Entrarono nello scompartimento già occupato dall’intera famiglia Potter – Weasley, - Dom, Lou, Rox, Freddie, Lulù, Molly, come va? – ridacchiò dopo aver elencato ogni suo cugino,
- Come se non ci vedessimo da una vita, Lils. Ah, indovina chi ha un appuntamento sul treno con Diana Wright? – sorrise orgoglioso Louis, ovviamente il gene Veela della madre attirava molte ragazze di Hogwarts.
– Sei uno sciupa femmine… - disse disgustata Molly alzando gli occhi dal libro che teneva tra le mani,
- Solo perché la signorina perfettina non ha mai dato un bacio non vuol dire che se io esco con più ragazze sia uno sciupa femmine come dici tu. – alzò un sopracciglio Louis, la ragazza chiuse di scatto il libro e si alzò con le lacrime agli occhi.
- Io me ne vado, forse c’è gente più decente. – disse uscendo dallo scompartimento andando a sbattere contro Albus,
- Ehi Molly! Come va?  - chiese il cugino accompagnato dal suo migliore amico Scorpius Malfoy, l’essere più odioso dell’intero universo e Maximilian Zabini.
– Fammi passare Albus! – sbottò Molly spingendolo via e andandosene con il libro in mano.
– L’ho sempre detto che non c’è nessuno di normale nella tua famiglia, Al. Credo che tu sia il sopravvissuto. – ridacchiò Scorpius guardando l’intera famiglia.
I tre Serpeverde entrarono nello scompartimento,
- Ehi, che aveva Molly? – chiese guardandoli,
- Una battuta cretina di Louis. – rispose Lily fulminando il cugino con lo sguardo,
- Mi ha chiamato sciupa femmine! Solo perché esco con tante ragazze non vuol dire che sono uno sciupa femmine! – incrociò le braccia offeso.
– Sì ma ti sembrava il caso di chiamarla signorina perfettina che non ha mai dato un bacio?  - intervenne Rose aiutando Lily,
- L’hai chiamata davvero così? – chiese Albus sedendosi vicino alla sorella minore seguito dagli altri due Serpeverde.
– Io vado a vedere come sta. – disse Lucy alzandosi dal suo posto,
- Okay, a dopo Lulù. – a quel soprannome la ragazza sbuffò,
- Sai che lo odio, Lils. Perché continui a chiamarmi così? – incrociò le braccia come suo padre Percy quando sta per fare una delle sue grandi urlate.
– Perché lo adoro, Lulù. – ridacchiò Lily,
- Aspetta la mia vendetta, Lilian. – le fece la linguaccia mentre usciva,
- Ciao Lulùùù. – scoppiò a ridere Lily sentendo lo sbuffo della cugina.
– Al perché dovete stare nel nostro scompartimento? Insomma, non ne avete uno tutto vostro? – chiese Lily osservando Malfoy e Zabini, - Ma a noi piace stare qui, Potter. – le rispose Scorpius,
- Va’al diavolo, ossigenato. – ringhiò la Grifondoro.
– Ti voglio bene anche io, massa rossa. – rispose con un finto sorriso, Scorpius Malfoy era uno dei ragazzi più desiderati della scuola, più o meno come suo fratello James, solo che il Serpeverde era un grande cretino, imbecille, insensibile, sciupa femmine e molti altri aggettivi che se avesse sentito suo padre Harry sarebbe impallidito.
– Io devo andare, a dopo ragazzi. – li salutò sorridendo Dominique alzandosi,
- Come mai, Dom? – la guardò Rose,
- Oh, mi aspetta Derek. – rispose rimanendo sulla porta, ovviamente la loro cugina era già fidanzata, era una delle ragazze più belle e desiderate di Hogwarts con i capelli biondi e mossi e gli occhi azzurri presi dalla madre, lei e Rose erano le uniche della famiglia che appartenevano alla casa di Corvonero, il resto erano tutti Grifondoro a parte Albus un Serpeverde.
La Corvonero se ne andò, - Vado anche io, Diana mi aspetta. Ehi Freddie, Rox credo che Jordan vi stia cercando, sta gridando in corridoio come un ossesso. – uscirono tutti e tre lasciando nello scompartimento i tre Serpeverde, Lily, Rose e Hugo.
Quest’ultimo continuava ad abbuffarsi di Cioccorane e Api Frizzole,
- Come miseriaccia fai a non vomitare, Hug? – alzò un sopracciglio Lily,
- Effai, Lils, fof fuoi fife fche nfn fsono fbuone. – rispose con la bocca piena, all’improvviso qualcuno entrò nello scompartimento, riconobbe il minore dei Canon,
- Ehi amico la tua ragazza ti cerca. – lo avvisò.
- Oh,fno! – esclamò Hugo con gli occhi sbarrati,
- Non so di cosa ti lamenti fratellino, Faye è una brava ragazza. – incrociò le braccia Rose,
- È questo il punto! Rosie è una Corvonero!! Con questo siamo già a tre ragazze Corvonero nella mia vita! Te, Dom e Faye! Io la mollo! – esclamò spaventato.
– Non puoi mollarla così su due piedi, poi ci vuole qualcuno che ti obblighi a impegnarti a scuola! Quest’anno voi due avete i G.U.F.O. – indicò sia lui sia Lily che se la stava ridendo di gusto.
– Rosie ti prego, ti pagherò! Dimmi la cifra e te la do! Ma ti prego toglimela dai piedi! – congiunse la mani in segno di preghiera,
- Non voglio soldi, voglio solo dei buoni risultati da parte tua. Non ti ricordi cosa ti ha detto la mamma? Se provi ad avere un’insufficienza nei G.U.F.O. puoi dire addio al Quidditch, quindi anche al tuo posto di portiere nella squadra di Grifondoro. – disse severa Rose,
- Rosieeeee sono tuo fratello non provi neanche un minimo di pietà per questo povero Grifondoro rinchiuso nella morsa dello studio e della scuola? – fece la faccia da cucciolo, intanto tutti se la stavano ridendo tenendosi la pancia.
All’improvviso una ragazza minuta e carina entrò nello scompartimento e si gettò su Hugo,
- Amoree!!! Hai studiato quest’estate? Quest’anno abbiamo i G.U.F.O. ti devi impegnare! – lo trascinò via mentre lui opponeva resistenza, si aggrappò pure alla porta e Faye dovette tirarlo con tutte le sue forze.
– Oddio.. Al, tuo cugino Hugo è una forza della natura, non sei l’unico Potter-Weasley simpatico. – prese aria Scorpius, la porta dello scompartimento si aprì di nuovo e comparvero i gemelli Scamandro.
– ‘Giorno. – li salutò Lysander sedendosi vicino a Lily che lo abbracciò affettuosamente,
- Lils.. così mi s-soffochi. – si staccò e si ritrovarono a pochi centimetri, si sentì arrossire e si allontanò andando ad abbracciare Lorcan.
– Ciao, Lils. – la salutò,
- Ehi, nanetta, hai sentito la nostra mancanza? – ridacchiò  Lysander, anche lui era uno dei ragazzi più belli della scuola, i capelli erano biondi e gli occhi azzurri, come il fratello del resto anche se si differenziavano molto per i volti, infatti era molto facile distinguerli.
– Come potrei non sentire la vostra mancanza, cialtrone? – sorrise maligna,
- Abbi rispetto per i superiori, nanetta. Dopotutto tu ti devi concentrare sui G.U.F.O., ti ho mai parlato dello stress per gli esami? Come si impazzisce? – si avvicinò sempre di più finché i loro nasi non si sfioravano.
– Mai sentito parlare di pazzia per esami? – le sussurrò facendole venire i brividi lungo la schiena,
- Ahhhhh! – urlò all’improvviso Lily allontanandosi di scatto da lui sembrando una pazza.
– Lils, tutto ok? – ridacchiò Selena tenendosi una mano sulla bocca e facendole l’occhiolino,
- Sel. Ora. Con. Me. Muoviti. – le afferrò il polso e la trascinò fuori.
– Se osi dire una solo parola su me e Lys non vivrai molto a lungo per vedere i G.U.F.O. – la minacciò continuando a camminare.
– Ma si può sapere dove stiamo andando? – le chiese impaziente la bionda,
- Ma come? Non avevi detto che ci volevi provare con McLaggen? – e vide un lampo malizioso negli occhi di Lily come mai aveva visto in tutti quegli anni che la conosceva.      



* Angolo autrice*


Sono tornata con una nuova fanfction sulla nuova generazione! :D Allora non ho molto da dire, ma vi chiedo solo una cosa: mi potete lasciare per favore una recensione?? Per favoreee * faccia da cucciolo*
Comunque, spero che vi piaccia questa storia :D

ladyselena15                

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Capitolo 2
*** In punizione (parte prima) ***


Volevo ringraziare prima di tutto Elizabeth_Lovegood che ha recensito lo scorso capitolo, grazie mille :D
 




 In punizione ( parte prima) 


 

- Lasciatelo dire Hug: fai schifo. – disse Fred sedendosi accanto a Hugo mentre si stava abbuffando di salsicce il mattino dopo a colazione,
- Fffchè? – aprì la bocca mostrando tutto il contenuto,
- Bleah! Hug chiudi la bocca! – sbottò Lucy distogliendo lo sguardo disgustato dal cugino.
– Secondo me Hug è una forza della natura! – rise James dando un gomitata a Lily che ridacchiò complice,
- Lils? – la guardò il fratello servendosi la colazione.
– Dimmi, Jamie. – bevve del succo di zucca,
- Che hai fatto ieri con McLaggen? Ho notato che ti sta lanciando occhiate che non mi piacciono. – James girò la testa e fulminò con lo sguardo Brad.
– Oh, nulla Jamie. – sorrise innocente ridacchiando, Lily guardò Selena seduta accanto a lei che ricambiava gli sguardi complici di McLaggen.
– Lils!!! – la guardò scandalizzato il fratello,
- Sì? – sorrise angelica,
- Se quel tale ti ha sfiorato con un dito lo uccido, allora? – mise giù la sua fetta di pane imburrato e sospirò, quello era James. Il solito fratello maggiore geloso della sorella minore, il ragazzo iper-protettivo che a ogni sguardo di un ragazzo diventava melodrammatico.
– Jamie io non ho fatto niente con McLaggen, ho solo accompagnato Sel perché è dall’anno scorso che aspetta di provarci. Giusto, Sel? – guardò al suo fianco ma il posto era vuoto, si guardò in giro e vide la sua migliore amica pomiciare con Brad McLaggen.
– Ecco, per l’appunto. – indicò il punto in cui i due pomiciavano a suo fratello che li guardò stupiti,
- Ah. Quindi quel tizio…? – lasciò la domanda in sospeso,
- No, Jamie. Quel tizio o come lo chiami tu, non mi ha né toccata né baciata, contento? – ridacchiò Lily.
– Meglio così. – sorrise soddisfatto tornando alle sue salsicce, si aggiunsero a tavola Roxanne e Anthony Jordan ridendo come dei pazzi. – Rox, Anthony, qual è il guaio del giorno? – ridacchiò Lucy mangiando dei cereali,
- Oh, lo vedrete. – prese aria la cugina sforzandosi di non ridere.
All’improvviso entrò in Sala Grande un Gazza tutto blu, come quegli esserini che i Babbani chiamano “puffi”, scatenando risate da parte di tutti,
– Ahahha grande Rox! – rise Lily battendo il cinque a Roxanne che si sbellicava dalle risate.
- Ehi, ragazzi, novità? – Lysander si sedette accanto a Lily,
- Oh sì, guarda là. – gli indicò la Grifondoro, il ragazzo appena vide il custode scoppiò a ridere come un matto,
- Come si dice in questi casi? Ottimo lavoro! – Roxanne fece una specie di inchino,
- Silenzio!! – l’urlo della professoressa McGranitt, nonché preside di Hogwarts, sovrastò le risate di tutti gli studenti.
– Voglio immediatamente il colpevole! – tutti ammutolirono all’istante guardandosi seri,
- Io direi il genio. – le sussurrò all’orecchio Lysander senza farsi sentire dalla preside, la rossa ridacchiò e annuì.
– Questo è un atto molto grave, vuol dire non avere rispetto per le persone e se il colpevole non si fa avanti in questo momento avrà una punizione mai vistasi qui a Hogwarts. Se a lei o a lui non interessa la punizione, allora verrà punita l’intera scuola: tutti i balli scolastici e feste sono annullati fino a che il colpevole o la colpevole non venga fuori. Questo è tutto, ora voglio tutti nelle proprie aule! – la donna se ne andò infuriata con un sottofondo di “ Nooo” o di “Uffa”.
Si alzarono da tavola, Lily intravide nella folla suo fratello Albus con Malfoy e Zabini, Hugo si affiancò a lei e insieme a Selena raggiunsero l’aula di Storia della Magia.
Le due Grifondoro si sedettero al solito banco in fondo alla classe accanto alla finestra e iniziarono a scriversi bigliettini per non farsi scoprire dal professor Rüf e guadagnarsi una punizione il primo giorno di scuola.
“ Allora?” le scrisse Selena,
“ Allora cosa?” rispose Lily passando il foglietto,
“ Lo sai! Come va con Scamandro?” la sentì ridacchiare.
“ Non va Sel e sai perché? Perché tra me e lui non c’è niente! Siamo solo amici! A-M-I-C-I, ti è chiara questa parola?” sbuffò e ripassò il biglietto,
“ E allora perché quando ti si è avvicinato sul treno hai urlato e te ne sei andata?” scrisse veloce Selena resistendo,
“ Perché non gli piaccio e lui si comporta così per farmi arrabbiare. Siamo solo buoni amici” corrucciò la fronte.
– Potter! Robinson! – le richiamò Rüf facendole sobbalzare, - Voglio vedere se ai G.U.F.O. riderete tanto. – le sgridò il professore,
- Non esageriamo adesso, il solito vecchio fantasma ammuffito… - biascicò Selena facendo ridacchiare Lily.
– Punizione ad entrambe, vi riferirò cosa dovrete fare dopo la lezione. – detto questo riprese a parlare sulle guerre dei Goblin contro i Folletti facendo ritornare la classe al solito torpore.
 
- Brutta caccola di Troll amalgamata con succo di Horklump andato a male!!!! – sbottò infuriata Lily uscendo dalla classe, avrebbero passato le ore prima di cena a pulire i bagni senza magia!!
– Lily è già la terza volta che lo insulti, non puoi farci niente, siamo destinate ogni anno a pulire i bagni. – sbuffò Selena mentre andavano verso le serre di Erbologia,
- ‘ Giorno compagne di punizione. – le salutò Roxanne sorridente.
– Come mai sei stata messa in punizione? E soprattutto, perché miseriaccia sorridi?! – sbottò Lily fermandosi a guardare la cugina come se fossi impazzita del tutto,
- Gazza mi ha beccato, avevo un po’ di blu sulle mani, cosa che non mi sarebbe dovuta sfuggire e sorrido perché ormai ci sono abituata e non mi preoccupo più di tanto. – rispose a tutte e quante le domande.
– Una domanda: come hai fatto a farlo diventare tutto blu? – le chiese Selena curiosa riprendendo a camminare,
- Oh, l’ho fatto alla Babbana. Prima di venire a Hogwarts avevo comprato del colore blu indelebile in un negozio Babbano. Poi ho aggiunto all’acqua della doccia di Gazza il colore e quando lui si è lavato è diventato anche blu! – spiegò Roxanne orgogliosa di sé stessa,
- E voi invece? Perché siete state messe in punizione? – alzò un sopracciglio divertita,
- Scrivevamo bigliettini durante Storia della Magia e poi una brutta battuta che a quella caccola di Troll che chiamiamo professore non è piaciuta molto. – spiegò Lily ridendo anche lei, una cosa che adorava della cugina Roxanne era il suo sorriso e la risata contagiosi, anche in un brutto momento strappava un sorriso a tutti. Se la bellezza era incarnata dalla cugina Dominique, il divertimento era Roxanne, con i suoi capelli lisci marroni, gli occhi castani e la pelle abbronzata, era come la reincarnazione dello scomparso zio Fred.
– Bè, allora ci vediamo stasera da Gazza, io devo andare a Cura delle Creature Magiche. A stasera! – le salutò sorridendo Roxanne,
- Adoro tua cugina, lo sai? – disse Selena iniziando a scendere la collina,
- Anche io, Rox è mitica. Poi quando siamo tutti a casa per le feste.. stupenda. Ricordami che verrai da noi un Natale. – Lily prese a braccetto l’amica ed entrarono nella Serra insieme agli altri Grifondoro e Serpeverde.
– Benvenuti studenti del quinto anno! – li salutò la professoressa Sprite finendo di sistemare l’ultimo vaso su un tavolo,
- Allora, dividetevi a gruppi di tre e sedetevi ad ogni tavolo. Per cominciare vorrei parlarvi dei G.U.F.O. come sapete… - mentre parlava i ragazzi si spartivano a gruppi.
Lily e Selena andarono velocemente a un tavolo per conto loro aspettando che qualcuno le raggiungesse.
Stavano parlando concitatamente quando qualcuno spostò lo sgabello e si sedette di fronte a loro, Lily alzò lo sguardo per vedere di chi si trattava e riconobbe i capelli neri lisci e gli occhi grigi, - Ciao Evan! – lo salutò sorridente,
- Ciao Lily, ehm.. – si accorse di non avergli mai presentato Selena.
– Oh, giusto. Selena lui è Evan Nott. Evan lei è Selena Robinson. – fece le presentazioni Lily,
- Molto piacere. – sorrise Evan stringendole la mano,
- Piacere mio. – ricambiò il sorriso Selena.
– Molto bene! Iniziate pure a raccogliere i baccelli, ma prima indossate le protezioni! – Lily prese i guanti e gli occhiali di protezione. Evan e Selena afferrarono i rami pungenti e tentarono di tenerli fermi mentre Lily infilava dentro il tronco cavo il braccio per afferrare i baccelli.
Una manciata di minuti dopo il braccio della Grifondoro riemerse con in mano un baccello pulsante, lo guardò disgustata,
- Su, signorina Potter non è mica escremento di Ippogrifo, ora dovete ricavarne il succo. Su, su. – li incoraggiò la professoressa Sprite, prese una fiala e iniziarono a spremerlo finché qualche goccia rossa non scese da un foro riempiendo poco a poco l’intera provetta.

Avevano già raccolto il terzo baccello quando la campanella suonò, Lily sospirò sollevata e salutato Evan se ne andò a braccetto con Selena.
– Odio quelle piante…  - ringhiò Selena guardandosi le braccia graffiate e sanguinanti,
- Io mi chiedo come fa la Sprite ad amarle così tanto… - disse Lily pensierosa.
- Io vado un attimo in infermeria per farmi curare la braccia da Madama Chips. – disse Selena guardandola,
- Io invece vado subito a pranzo, ho una fame da lupi. A dopo, Sel. – la rossa s’incamminò verso la Sala Grande.
Decise di prendere una scorciatoia per evitare la massa di ragazzi che si catapultava a mangiare, entrò in un corridoio apparentemente deserto. Quando fu a metà strada sentì qualcuno singhiozzare, si guardò in giro e vide un ciuffo di capelli rossi comparire da dietro una statua. Si avvicinò e notò che era sua cugina Rose, - Rosie! Cosa ti è successo? – delicatamente la allontanò dal suo nascondiglio e si sedette di fronte a lei,
- Calmati.. ecco, tieni. – frugò nelle tasche e le porse un fazzoletto,
- G-grazie… - biascicò la Corvonero asciugandosi le lacrime che le rigavano il volto.
– Allora, adesso mi racconti il motivo per cui mia cugina stava piangendo? – le chiese dolcemente Lily sorridendo,
- Ecco.. io… poi… - le scesero altre lacrime che asciugò immediatamente,
- Facciamo così: adesso ti asciughi le lacrime e andiamo a pranzo, poi dopo mi racconterai tutto senza piangere. Detesto vederti piangere, Rosie. – si alzò e le porse la mano.
Rose le sorrise grata e accettò la mano, s’incamminarono in silenzio verso la Sala Grande,
- Sai che cosa c’è per pranzo? – chiese all’improvviso Lily cercando di rompere il ghiaccio,
- Mmm, no Lils non lo so… però posso dirti una cosa? Non sei brava a rompere il ghiaccio. – ridacchiò la cugina,
- Ehi! – scoppiarono a ridere insieme,
- Questa è la ricompensa… me la pagherai Rose Weasley! – la Corvonero iniziò a correre con alle calcagna la Grifondoro.
– Non mi prendi Lils!! – esclamò Rose accelerando,
- Lo vedremo Rosie!! – ridacchiò Lily standole alle costole, dopo un po’ non la vide più correre,
- Okay, Rosie hai vinto. – disse con il fiatone abbassando la testa per riprendere aria, alzò lo sguardo e vide la cugina tra le braccia di uno Scorpius Malfoy divertito. Le gote della Corvonero assunsero lo stesso colore dei capelli fino alla punta delle orecchie,
- Ehi Weasley, non lo sai che non si corre nei corridoi? Sei anche un Prefetto. – la prese in giro il Serpeverde.
– Lasciami. – disse decisa Rose cercando di liberarsi dalle braccia di Malfoy,
- Eddai, Weasley.. lo sanno tutti che hai una cotta per me, che male c’è a darmi un bacio? Non dirmi che non hai mai avuto un altro ragazzo? – le labbra della Corvonero iniziarono a tremare, Malfoy aveva toccato un tasto dolente, Rose non aveva mai avuto un ragazzo e quel schifoso Serpeverde lo sapeva benissimo.
– Sei forse sordo Malfoy? Lasciala. – intervenne Lily,
- Oh, Weasley non dirmi che sono questi i tuoi rinforzi? La Potter? – il ragazzo scoppiò a ridere,
- Posso essere anche una ragazza ma dimentichi che io ho una bacchetta e posso schiantarti quando voglio. Quindi lasciala. Ora. – incrociò le braccia decisa.
– Okay, Potter. Non voglio problemi visto che sono un Prefetto. – lasciò Rose che le si affiancò immediatamente, seguì con lo sguardo Scorpius finché non fu scomparso.
– È per lui che stavi piangendo, vero? – le sussurrò Lily per non farsi sentire da nessuno,
- Io…sì. Lily però per favore, non dire.. – la rossa sorrise,
- Tranquilla Rosie, sarò muta come un pesce. Però posso dirti una cosa? Proprio Malfoy? Insomma… Hogwarts è piena di ragazzi e tu scegli quell’individuo? Anche se… siete proprio carini insieme! – ridacchiò la Grifondoro facendo arrossire la cugina fino alla punta delle orecchie.
– Lils!! Stavolta sono io che ti prendo! – esclamò ridendo Rose inseguendo la cugina, ritrovò Lily appoggiata a una colonna ad aspettarla,
- Sei troppo lenta Rosie. Bè, allora buon pranzo. A dopo! – l’abbracciò e poi sparì al tavolo dei Grifondoro.
Si catapultò vicino a James spaventandolo, - Dovresti vederti, Jamie! Sembra che tu abbia visto un fantasma! – scoppiò a ridere la sorella,
- Ah ah, molto divertente Lils. Sappi che però ormai sto invecchiando e devi avere rispetto per gli anziani. – si guardarono negli occhi e poi risero insieme. Tutti la chiamavano complicità Potter, fin da piccoli lei e James si erano capiti alla perfezione ed erano sempre stati complici di ogni scherzo, anche se capitava pure a loro di litigare e quando lo facevano se le davano sempre di santa ragione oppure non si parlavano per intere settimane.
- Allora, Rox mi ha detto che siete già tutte e tre in punizione. – incominciò a parlare James, - Non sono mai stato così fiero di te, Lils. In punizione già il primo giorno di scuola e poi soprattutto da Rüf! Ottimo lavoro. – le batté il cinque ridendo,
- Grazie, Jamie. – iniziarono a mangiare le patate.
– Lils!! – sbottò una Lucy furiosa sedendosi di fronte a lei,
- Ehm, ciao Lulù, come stai? Oh sì anche io sto bene. – la prese in giro Lily,
- Lascia perdere. Ho saputo che sei stata messa in punizione! Lils quest’anno hai i G.U.F.O. non puoi stare in giro a bighellonare come il tuo solito! – prese la brocca con l’acqua e se la versò nel bicchiere,
- Bighellonare? Miseriaccia, Lulù, stare con lo zio Percy ti ha completamente distrutta. Come una bomba atomica, la si sgancia e poi BUM!!!!!! Bye, Bye tutto. – spiegò la rossa come se fosse la cosa più naturale del mondo.
– Lasciamo perdere il mio vocabolario e cose del genere. Comunque come pensi di passare i G.U.F.O. se ti fai già mettere in punizione? – la guardò severa Lucy,
- James li ha passati. – ribatté Lily guardando il fratello che sorrideva, ma si accorse subito della frase,
- Ehi! Per tua informazione sono andato bene! – incrociò le braccia offesa.
– Sì, James, care e grazia che te ne abbiano concesso uno… però non hai tutti i torti, sei stato bocciato solo in tre materie… un record. – ammise la cugina,
- Ecco.. ehi! Ma oggi è la giornata “ prendiamo in giro quel povero scemo di James” ? – addentò una patata fingendosi arrabbiato,
- Comunque, Lily cerca di non farti mettere in punizione troppo… e poi a chi piace continuare a lavare gabinetti? – alzò un sopracciglio Lucy iniziando a mangiare,
- Rilassati Lulù. È solo una punizione, che male vuoi che sia? – la sbeffeggiò Lily continuando il pranzo tra le risate e gli scherzi dei cugini.

 
Poche ore prima di cena Lily, Selena e Roxanne si stavano avviando verso l’ufficio di Gazza.
- Ho fame… - si lamentò la minore dei Potter,
- Devi ancora spiegarmi come cavolo fai a mangiare tanta roba e a non ingrassare. – osservò Selena guardando l’amica,
- Stai sempre più assomigliando a Hug, cuginetta. – ridacchiò Roxanne.
Bussarono alla porta ed entrarono, - Bene, bene. Per stasera vi divido in coppie. – le guardò male Gazza,
- Ehm, con tutto il rispetto, noi siamo solo tre, come fa a dividerci in coppie? – alzò un sopracciglio Selena,
- Oh, signorina Robinson non si preoccupi, c’è un altro mascalzone come voi tre… soprattutto come lei, Weasley. – sibilò maligno il custode che presentava ancora delle macchie di blu sulla faccia e sulle braccia.
– Bene, Robinson e Weasley, voi due pulirete i bagni di ogni piano, troverete l’occorrente già pronto ad aspettarvi. Potter, lei pulirà i trofei insieme all’altro, mi segua… - la condusse nella Sala dei Trofei,
- Buona punizione. – ridacchiò maligno Gazza lasciandola all’inizio della rampa di scale, scese e vide il malcapitato,
- ‘ Sera compagna di punizione. – la salutò Lysander appoggiato ad una colonna con un sorriso strafottente stampato in faccia.




* Angolo autrice*
Eccomi qui con il secondo capitolo, purtroppo ho visto che veniva troppo lungo quindi ho dobuto dividerlo in due parti :D Non ho molto da dire, però vi chiedo per favore se mi potete lasciare una recensione, anche piccolina, per sapere se via piace quest storia, per favore * faccia da cucciolo*. Detto questo vi lascio, un abbraccio,


ladyselena15

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Capitolo 3
*** In punizione (parte seconda) ***


 In punizione ( parte seconda)
 

 


- ‘Sera compagna di punizione. – la salutò Lysander appoggiato ad una colonna con un sorriso strafottente stampato in faccia.
 

- E tu cosa ci fai qui? – alzò un sopracciglio Lily scrutandolo attentamente,
- Ecco, diciamo che alla Sprite non sia piaciuta la mia bomba di Purvincoli… - ridacchiò Lysander,
- Hai fatto una bomba di Purvincoli? Forte, avrei voluto vedere la scena. – si complimentò la ragazza,
- E tu, invece? Come mai sei in punizione? – ribaltò la domanda lui.
– A Rüf non è piaciuto il fatto che io e Sel ci stavamo scrivendo dei bigliettini e non ha gradito la nostra battuta… - ridacchiò Lily,
- Strano, ce ne vuole per far arrabbiare quel vecchio fantasma… hai fatto un bel lavoro anche tu, Lils. – la guardò ammirato.
– Beh, modestamente.. – si vantò Lily toccandosi i capelli, non sapeva nemmeno lei il perché ma i Babbani in televisione lo facevano sempre.
– Invece che vantarti è meglio che inizi a pulire! – le lanciò uno straccio sogghignando,
- Non capisco perché sei un Grifondoro, se fossi stata il Cappello Parlante ti avrei smistato in Serpeverde, Lys. – finì di scendere gli ultimi gradini e prese lo “spruzzino” o come lo chiamavano i Babbani. Guardò l’oggetto nelle sue mani poi spostò lo sguardo su un Lysander alquanto innocente che lucidava una coppa, sogghignò, dopotutto lei apparteneva a una degna stirpe di Malandrini.
Si avvicinò di soppiatto e spruzzò una bella dose di acqua in testa a Lysander che si allontanò di scatto toccandosi i capelli,
- Ehi! – sbottò osservando l’acqua sulle sue mani mentre Lily si accasciava a terra tenendosi la pancia dalle risate, fece fatica a prendere aria,
- Dovresti…vedere…ahahah…la…ahaha…tua faccia! – disse cercando di parlare.
– Questo non dovevi farlo cara Lils… - afferrò un secchio pieno d’acqua e glielo rovesciò in testa bagnandola tutta,
- Scamandro! – sbottò la Grifondoro inseguendolo con lo spruzzino per l’intera stanza come una pazza furiosa.
Lysander si fermò all’improvviso continuando a ridere senza vedere più Lily,
- Ehi, Lils, dove sei finita? – alle sue spalle comparve la rossa che con aria sadica teneva tra le mani un secchio pieno d’acqua.
-  Dietro di te. – sibilò minacciosa ghignando, il ragazzo non fece in tempo a girarsi perché venne bagnato interamente dall’acqua, la Grifondoro iniziò a ridere come una pazza,
- Non la passi liscia Potter! – ridacchiò Lysander iniziando ad inseguirla.
Pochi minuti dopo le braccia del ragazzo si saldarono intorno alla vita di lei che arrossì vistosamente,
- Così ci prenderemo una polmonite, Lils… - le sussurrò all’orecchio facendole venire i brividi stringendola sempre più a sé,
- C-cosa? – balbettò Lily cercando di connettere i propri pensieri in uno solo logico,
- Se rimaniamo bagnati così a lungo potremmo ammalarci Lils, e non credo che tu voglia prendere una polmonite il primo giorno di scuola… - sentiva la sua bocca sfiorare il suo orecchio. 
– I-io, sì, hai ragione… - si liberò dalle braccia di Lysander senza guardarlo in faccia, estrasse la bacchetta dalla divisa e si asciugò velocemente i vestiti.
Quando si girò vide l’amico già asciutto che le sorrideva,
- Non dovevamo lucidare i trofei? – afferrò lo straccio e si mise a strofinarne uno per “ Il migliore studente dell’anno”,
- Ehi Lils, tutto okay? – le chiese all’improvviso Lysander, non si voltò a guardarlo per la paura di essere beccata tutta rossa in viso, cercò di respirare normalmente ma sembrava che sia il cuore sia il respiro si erano fermati.
– C-cosa? Perché lo chiedi? – ridacchiò nervosa strofinando sempre più veloce per non far notare il tremore alle mani,
- Perché non mi guardi? – chiese ancora il Grifondoro,
- Sto scontando la mia punizione, non posso stare tutto il tempo ad ammirarti, non credi? – brava Lily! Si disse fra sé, stai riacquistando la tua dignità!
– Non è che sei rimasta scossa dalla troppa vicinanza? – ridacchiò Lysander, sentì i suoi passi avvicinarsi,
- Io? Scossa? Ma fammi il piacere! – cercò di controllare il tono di voce man mano che l’amico si avvicinava.
– Sicura? – le sussurrò all’orecchio ancora, la ragazza sobbalzò e girandosi si trovò il volto del Grifondoro a pochi centimetri dal suo, Lysander si avvicinò sempre di più,
- I trofei! – esclamò Lily in panico spruzzandogli l’acqua in faccia.
– Ma cosa…?! Lily ma si può sapere che ti prende?! – sbottò il Grifondoro asciugandosi la faccia,
- Io.. scusa…è che dobbiamo pulire… la cena… - biascicò parole sconnesse non facendo capire niente all’amico.
– Lys, mi dispiace… - gli porse uno straccio con cui si asciugò la faccia,
- Qual è il problema Lils? Se non mi vuoi baciare basta dirlo… - la guardò senza capire,
- Non è questo è che… - la frase gli morì in gola, cosa poteva dire? Oh sì Lysander io voglio baciarti ma non voglio che la mia dignità vada a farsi fottere per un ragazzo e soprattutto io non ho mai avuto in ragazzo, non ho esperienza!
– Lils, se non ti interesso, davvero basta dirlo… - si avvicinò,
- Lys non è questo… - biascicò Lily con un filo di voce,
- Cos’è allora? Lily parlami per favore. – le accarezzò la guancia con aria sofferente.
– Non voglio rovinare la nostra amicizia… - tutt’ ad un tratto le sue scarpe da ginnastica erano diventate molto interessanti,
- Va bene, Lils. Amici come prima allora? – le sorrise sincero Lysander,
- Sì, amici come prima. – abbozzò un sorriso Lily.
Si abbracciarono come ai vecchi tempi, ad un certo punto a Lily sembrò di vedere ancora i due bambini che giocavano nel giardino di casa Weasley, il biondo con gli occhi azzurri e la rossa con gli occhi castani. Dei passi e delle risate li raggiunsero e vide Selena e Roxanne comparire nella Sala dei Trofei, Lysander se ne accorse e si staccò dalla ragazza,
- Ciao, avete già finito? – le guardò sospettoso,
- In che senso “già”? Sono passate tre ore. – rispose Roxanne osservandoli, sicuramente Selena si starà già facendo i suoi filmini mentali, si disse Lily osservando la sua amica che si stava sforzando per non ridacchiare.
– Tre ore?! Ma noi abbiamo… - sbottò la rossa che all’occhiata dell’amico si zittì immediatamente,
- Finito. Noi abbiamo finito. – concluse la frase per lei, - Vi raggiungiamo immediatamente. – continuò guardandole.
Le due Grifondoro se ne andarono sussurrando tra di loro e qualche affermazione veniva accompagnata da una risatina.
– Lys, se forse non te ne sei accorto noi non abbiamo finito. – incrociò le braccia la ragazza,
- Lils, nessuno ti ha mai insegnato il termine “barare”? – ridacchiò Lysander estraendo la bacchetta, sussurrò qualche parole e di colpo tutti i trofei scintillavano puliti come non mai,
- Bella mossa, devi insegnarmi l’incantesimo. – si congratulò Lily guardando ammirata l’amico mentre salivano le scale.
– Non è difficile si chiama: Gratta e Netta. Pulisce le cose e riordina la camera. Dovresti usarlo, fidati. La tua camera è un macello. – sogghignò Lysander,
- Avevo ragione prima, staresti benissimo nelle serpi. – lo spintonò dolcemente entrando in Sala Grande, si sedettero al tavolo dei Grifondoro.
Lily si mise come sempre vicino a James che nel frattempo si stava abbuffando di porridge,
- Ehi Lils! – la salutò suo fratello ingoiando il boccone,
- Jamie..- lo salutò indaffarata mentre riempiva il piatto di tutto ciò che trovavo sul tavolo.
– Com’è andata la punizione? – le chiese curioso, Lily rimase spiazzata dalla domanda e rimase con la forchetta a mezz’aria,
- Com’è andata? – ripeté la ragazza cercando di dare una spiegazione che non aveva a che fare con Lysander. Fissò il diretto interessato che scherzava e rideva con i suoi amici al suo posto, girò lo sguardo e i suoi occhi azzurri incontrarono quelli castani di lei, le rivolse un sorriso e poi tornò a parlare con i suoi compagni.
– Bene, ho lucidato i trofei insieme a Lysander. Come al solito. – rispose dissimulando il nervosismo che l’attanagliava,
- Lilian Luna Potter! – sbottò Selena arrivandole di spalle, ecco che arrivava l’interrogatorio made in Sel.
– Dimmi, Sel. – cercò di sembrare il più naturale possibile,
- Con me. Ora. In Sala Comune. Muoviti.- le afferrò il polso e la trascinò via sotto gli sguardi curiosi di tutta la Sala Grande.


 
- Voglio sapere tutto!! – esclamò battendo le mani contenta Selena buttandosi sul letto di Lily e trascinando l’amica con sé,
- Allora? – le chiese avida di sapere,
- Allora cosa? – alzò un sopracciglio la rossa.
– Non fare la finta tonta! Cos’è successo con Scamandro? – le brillarono gli occhi,
- Sel, lo sai che sei proprio una pettegola? – ridacchiò Lily, - Lilian!!! Non cambiare argomento!! Allora? – ripeté la domanda, la rossa sospirò e iniziò a raccontare tutto ciò che era successo.

- Ahhhh!!! – l’urlo di Selena risuonò in tutta la torre di Grifondoro,
- Ma sei impazzita? – si tappò le orecchie Lily,
- No! Tu sei quella impazzita qui! Ti sei rifiutata di baciarlo?! Lils non hai ancora capito che gli piaci??? Tu ha rifiutato uno dei ragazzi più carini di Hogwarts! – la sgridò la bionda severa.
– Sel è solo che non mi sento pronta… insomma, non so più niente! – nascose la faccia nel cuscino e cercò di ragionare, i pensieri si mescolavano uno con l’altro non facendole più capire niente,
- Lils, sono la tua migliore amica. Che succede? – le accarezzò la spalla Selena sedendosi accanto a lei,
- Sel io ho paura. Insomma, sì sento qualcosa per Lysander ma non ne sono sicura. Se mi getto così in pasto ai Basilischi ho paura di rovinare un’amicizia che dura da anni. Voglio prima capire i miei sentimenti nei suoi confronti. – era sull’orlo delle lacrime, non sapeva nemmeno lei il perché, ma in fondo sentiva di aver ferito Lysander.
– Lui è un bravo ragazzo, non si merita una come me. Forse è meglio se lo dimentico. Sì, dimenticarlo mi farà bene. – decise afferrando il pigiama e chiudendosi in bagno. Guardò il suo riflesso: i capelli rossi lunghi scompigliati, gli occhi castani che aveva odiato fin da piccola, molti suoi cugini avevano li avevano azzurri, perché non poteva averli anche lei?! Si buttò sotto la doccia cercando di schiarirsi le idee, l’acqua calda la tranquillizzava sempre e la faceva ragionare. Era davvero una buona idea dimenticarlo? Era certa che avrebbe sofferto, dopotutto tu l’hai fatto soffrire, disse una vocina nella sua testa. Te lo meriti, continuò la vocina, io non voglio perdere la sua amicizia, rispose la parte cosciente della ragazza, ma potresti diventare la sua ragazza, l’idea di baciarlo, di averlo tutto per sé la fece sorridere come un ebete. Lily, calmati! Perfetto, stava pure parlando da sola, giusto quello che le mancava, si prese in giro da sola. Scacciò tutti i pensieri riguardanti Lysander e s’infilò il pigiama, uscì dal bagno e si mise nel letto chiudendo le tendine. Si rannicchiò e tentò di dormire ma era impossibile…

Passarono ore e Lily era ancora sveglissima, riaprì le tendine e guardò l’orologio: l’una di notte. Non poteva continuare così, senza far rumore s’infilò le pantofole e la vestaglia, girò la chiave della porta e sentì un sbuffo provenire dal letto di Selena. Uscì dalla camera e si avviò in Sala Comune, si sedette sulla poltrona accanto al fuoco e iniziò a fissarlo, fuoco, sua cugina Rose le aveva sempre detto che i suoi capelli assomigliavano a una cascata di fuoco. Lei invece da bambina aveva sempre odiato i suoi capelli, voleva assomigliare alla cugina Dominique, la perfezione in persona. Aveva sempre invidiato gli occhi azzurri e i capelli biondi della cugina. Si ricordava ancora la prima volta che aveva conosciuto Lysander:
 
- Ti ho preso! – esclamò la bambina toccando il cugino che s’imbronciò,
- Non è giusto, Lils!! Non mi hai dato il tempo di nascondermi!! – incrociò le braccia il bambino,
- Non è vero! Ho vinto onestamente Hug! – replicò la rossa.
Era estate e come ogni anno la famiglia Weasley-Potter si ritrovava alla Tana, tutti i ragazzi e bambini erano in cortile a giocare, James, Roxanne e Fred si allenavano a Quidditch, Albus e Lucy leggevano i loro libri sotto le chiome degli alberi, Molly leggeva la Gazzetta del Profeta, Victoire e Teddy si pastrugnavano in privato, Dominique e Louis discutevano come al solito mentre Lily e Hugo giocavano a nascondino.

- Tutti qui! – li chiamò la madre Ginny seguita da Hermione, tutti andarono verso le donne di malavoglia,
- Voglio che siate gentili con gli ospiti, sono stata chiara? Sto parlando soprattutto con voi, Lily, James e Roxanne. Niente scherzi. – li guardò severa la moglie di Harry.
Tutti annuirono anche se i tre di malavoglia,
- Ehm, mami, ma chi sono gli ospiti? – le chiese Lily guardando dietro la sua schiena,
- Sono Luna Lovegood e i figli Lorcan e Lysander. – le rispose la madre. 
– Sono quelli che vivono dietro la collina! – esclamò Albus guardando alla sua destra,
- Esattamente. Eccoli lì. Siate gentili. – li guardò uno per uno.
– Ginny cara! – Luna salutò la sua vecchia compagna di scuola che l’abbracciò,
- Ciao Luna! Vieni dentro dai! – la invitò,
- Oh, sì grazie. Lorc, Lys fate i bravi. – e le donne sparirono.
James, Fred e Roxanne tornarono in sella alle loro scope e ricominciarono a giocare mentre tutti gli altri tornarono alle proprie faccende, Lily e Hugo si avvicinarono ai due gemelli,
- Ciao! Io sono Lily! Lui è Hugo! – presentò entrambi la rossa,
- Ciao, io sono Lysander e lui è mio fratello Lorcan. – si strinsero la mano, Lily rimase incantata da quegli occhi azzurri e capelli biondi. – Volete giocare con noi? Vi avverto che però Lily bara! – rise Hugo,
- Non è vero Hug! Sei tu che non sai le regole del gioco! – si finse offesa ricominciando la lite di prima, i due gemelli scoppiarono a ridere.

 
Lily sorrise a quel pensiero, conosceva Lysander fin da quel giorno, e fin da subito era rimasta stregata dai suoi occhi azzurri, quegli stramaledetti occhi che l’avevano sempre osservata con curiosità mista a divertimento. Ora lei poteva rovinare tutto, poteva rompere quell’amicizia che durava da anni, lei non voleva perderlo, era il suo migliore amico. Una lacrima le cadde sulla guancia, se l’asciugò prepotentemente, per Godric lei era Lily Potter, una Malandrina di natura! Perché come dice James, Malandrini si nasce, non si diventa. Sorrise al pensiero del fratello, James era stato fin da sempre il suo complice, e gli voleva molto bene.
Dei passi la riscossero dai suoi pensieri,
- Lils? – la chiamò una voce, sobbalzò e si girò a vedere chi era ancora in giro a quell’ora, vide Lysander in pigiama osservarla preoccupato. Si strofinò le guance per far scomparire le tracce delle lacrime passate,
- Dimmi. – disse sforzando un sorriso che a quanto pare non le riuscì molto bene.
– Lils, che succede? – le si avvicinò scrutandola,
- Niente. Non riuscivo a dormire e sono venuta qui. – rispose tranquilla,
- Ma tu stai piangendo. – non era una domanda ma un’affermazione, Lysander la conosceva bene.
– No, non sto piangendo. Mi lacrimano solo gli occhi. Sì, okay, forse qualche lacrimuccia. – scoppiarono entrambi a ridere,
- Lily Potter sei un fenomeno della natura, riesci a fare anche le tue battute quando piangi. – le tirò indietro una ciocca di capelli.
– Lo so, è la mia personalità. – sorrise, questa era la vera Lily Potter, riusciva a far ridere anche nei momenti meno opportuni e fin da piccola Lysander le aveva ripetuto che era una forza della natura.
– Allora si può sapere perché stavi piangendo? – le sorrise sedendosi accanto a lei,
- Rispondi solo alla mia domanda: la nostra amicizia non si spezzerà mai, vero? – lo guardò seria,
- Mai. – rispose immediatamente felice,
- Lo prometti? – chiese ancora per conferma,
- Te lo prometto, Lily Potter. Giuro solennemente che la nostra amicizia durerà in eterno. – alzò la mano per giurare, scoppiarono entrambi a ridere e rimasero a parlare ancora per un bel po’, sicuramente non sarebbe riuscita a seguire le lezioni domani per la stanchezza, ma quando mai Lily Luna Potter seguiva una lezione? La risposta: mai.



* Angolo autrice*
Eccomi qui con il terzo capitolo, lo so che aggiornare a  ferragosto non ha molto senso perchè la maggior parte non starà molto al computer,ma purtroppo domani sono via tutta la giornata con le mie amiche e non avrei potuto postarlo :D
Voglio ringraziare:
BiBi96
Elizabeth_Lovegood
GI_moma25
ny152
Ombrachiave
che hanno messo la storia fra le seguite :D Grazie mille a tutti voi :D
Poi voglio ringraziare mimi96 che ha messo la storia fra le preferite, grazieeeeeeee :D
E infine ringrazio Elizabeth_Lovegood e Ombrachiave che hanno recensito lo scorso capitolo, vi adoro!!
Grazie mille a tutti quanti vi adoro!! :D
Spero di ricevere altre recensioni per questo capitolo, mi motivano a continuare la storia :D
Un abbraccio,

ladyselena15 :D




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Capitolo 4
*** Età dei personaggi. ***


Scusate ma stasera metto questa specie di "fuori storia" perchè non riesco a pubblicare il quarto capitolo e non riuscirò a metterlo per una settimana perchè vado fino al 25 in crociera e il wi-fi è a pagamento e non so quanto costa quindi non riuscirò a postare niente ma continuerò a scrivere su un blocco per appunti e poi ricopierò il tutto su word :D
Comunque volevo dirvi l'età e gli anni dei personaggi:

Lily Potter - quinto anno, 15 anni;

Selena Robinson - quinto anno, 15 anni;

Hugo Weasley - quinto anno, 15 anni;

Louis Weasley - quinto anno, 15 anni;

Albus Potter - sesto anno, 16 anni;

Scorpius Malfoy - sesto anno, 16 anni;

Rose Weasley - sesto anno, 16 anni;

Roxanne Weasley - sesto anno, 16 anni;

Lysander e Lorcan Scamandro - sesto anno, 16 anni;

Lucy Weasley - sesto anno, 16 anni;

Fred Weasley - settimo anno, 17 anni;

James Potter - settimo anno, 17 anni;

Dominique Weasley - settimo anno, 17 anni;

Molly Weasley - settimo anno, 17 anni;



Bene, quindi io vi saluto e aggiornerò o il 26 o il 27, buona settimana a tutti :D
Un abbraccio,

ladyselena15 :D

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Capitolo 5
*** Pugnalata ***


 Capitolo 4




Pugnalata

 

 





- Uaaaaaaaa!!! – un urlo di guerra svegliò Lily di soprassalto, in pochi secondi si ritrovò la sua amica Selena addosso che continuava a squittire felice,
- Opzione uno: sei impazzita. Opzione due: hai visto Johnny Depp dal vivo. Opzione tre: sei impazzita. Opzione quattro: uno dei più bei ragazzi della scuola ti ha invitato ad uscire. Opzione cinque: sei impazzita. Mmm… io opterei per la uno, la tre e la cinque. – la prese in giro la rossa fingendosi pensierosa.
– Niente del genere!!! Tu sai che giorno è oggi, vero?! – si sedette di fronte a lei a gambe incrociate con un sorriso a trentadue denti,
- Ehm… dovrei? – Selena era una specie di calendario, si ricordava ogni singola data dell’anno,
- Oggi è il 31 ottobre!!! – rispose offesa dandole un pugno sul braccio.
– Prima cosa: invece che darmi pugni mi puoi dire oggi cosa succede? Seconda cosa: Ahi! – ricambiò il pugno,
- Ma Lilsquesto pomeriggio si esce ad Hogsmeade!!!! – batté le mani abbracciandola contenta,
- Ah già... l’uscita di Halloween. – biascicò grattandosi la testa mezza addormentata,
- E questo sarebbe l’entusiasmo di Lily Potter?! – sbottò Selena incrociando le braccia.
– Non so con chi uscire, insomma tu te ne stai sempre con i ragazzi e anche se usciamo insieme si aggiunge qualcuno! – si imbronciò Lily,
- Ma non è vero! Sì insomma hai ragione… un pochino.. ok, tanto. Non guardarmi così Lils! – la pregò Selena congiungendo le mani,
- Ahhaha, tranquilla Sel, sì insomma mi piacerebbe passare un po’ di tempo da sole però è divertente anche così. Ci divertiamo di più qui in camera, quando io posso fare questo. – afferrò il cuscino e lo scagliò in faccia alla sua migliore amica,
- Lilian! Come ti sei permessa di questo affronto?? – ricambiò la cuscinata e scoppiarono entrambe a ridere.
Le loro compagne di camera si svegliarono borbottando, - Battaglia di cuscini!!!! – gridò ridendo un’altra delle sue amiche, Eleonor Baston, si aggiunsero le altre due ragazze, Iris Finnigan ed Amy Thomas. Lanciò cuscini a raffica in parti indefiniti della stanze, finché sia lei sia Amy furono sommerse,
- Non vale tre a due! – urlò ridendo la Thomas,
- Invece sììììì!!!! – rispose Selena scagliando un altro cuscino.
Amy e Lily corsero fuori dalla stanza e si diressero verso la Sala Comune,
- Fuori campoooooooo!!!!!!! – urlava Selena mentre correva giù per le scale, irruppero tutte in Sala Comune e iniziarono a scagliarsi i cuscini come delle matte.
Staranno pensando che nessuna di noi sia normale, pensò Lily tra sé,
- Noooo la battaglia con i cuscini!!! Mi aggiungo anche io!!!!! – esclamò James scendendo in pigiama con il proprio cuscino, dopo un po’ notò che l’intera Sala Comune si era schierata e combattevano tutti a suon di cuscinate.
Lily aveva nella sua squadra: Amy, James, Roxanne, Lucy, Hugo e altri ragazzini che non riconobbe per la marea di piume che stava sommergendo l’intera stanza.
Nella squadra avversaria c’erano: Selena, Iris, Eleonor, Fred, Molly, Louis, Anthony Canon e molti altri.
- ‘Giorno! – salutò tutti Lysander con gli occhi chiusi fischiettando, poi si accorse della battaglia in corso, scoppiò a ridere,
- Arrivooooo!!!! – afferrò un cuscino e si mise al fianco di Lily che combatteva contro Selena.
Nessuno si accorse che il ritratto si era aperto ed era entrata una donna che guardava i suoi studenti stralunata, certo, lei aveva sempre desiderato la cooperazione e amicizia tra gli studenti, ma una battaglia con i cuscini?! Doveva ammettere però che non mancava l’originalità ai suoi alunni, e sembrava che si stavano divertendo tutti.
– Ehm, ehm. – tossicchiò cercando di farsi notare, ma nessuno sembrava né averla vista né sentita,
- Ehm, ehm. – riprovò ma con scarsi successi,
-  Ragazziiiiiii!!!!!! – urlò usando l’incantesimo Sonorus, tutti gli studenti si girarono a guardarlo, alcuni rimasero con la bocca aperta e il cuscino in mano altri distesi ad osservarla e altri ancora sottosopra sui divani.
– Oh, Buongiorno professoressa McGranitt. – disse James cercando di non far sembrare le cose per ciò che erano, lui la chiamava “Tecnica Potter”,
- Buongiorno signor Potter. Vedo che vi state divertendo. – si massaggiò le tempie, cosa doveva fare? Punire l’intera Casa solo per un’innocua battaglia con i cuscini? No, meglio di no.
– Ehm, professoressa McGranitt… - iniziò a spiegare Lily ma la donna alzò una mano facendole segno di tacere,
- Cercate di non urlare troppo, divertitevi. – sorrise, dopotutto erano ragazzi, no? I loro genitori non avevano mai avuto l’opportunità di fare cose del genere, con Voldemort e il resto.. chi aveva tempo di fare a cuscinate?
– Davvero?! Grazieeeeeeee. – esclamò saltando dalla gioia Lily seguita dall’esplosione di “grazie” da parte di tutta la Sala Comune,
- Ma per l’ora di colazione rivoglio tutto com’era prima, chiaro? – indicò l’intera stanza ricoperta di piume, tutti annuirono e ripresero la loro colossale battaglia che verrà ricordata come la “ Grande battaglia con i cuscini di Grifondoro”.

 
Quel mattino a colazione tutti i Grifondoro arrivarono ridendo come dei matti con alcune piume ancora nei capelli, le altre Case li guardarono come se fossero impazziti di colpo.
– ‘ Giorno, Rosie e Dom! – le salutò sorridente Lily a braccetto con Selena che continuava a ridere,
  - Ehm, dovremmo sapere perché voi Grifondoro siete tutti ricoperti di piume e continuate a ridere? – alzò un sopracciglio Rose, le due Grifondoro scoppiarono a ridere,
- No, niente di preoccupante. Meglio che andiamo o altrimenti Lils si mangerà tutte e tre. – rispose Selena trascinando l’amica al tavolo dei Grifondoro. Si sedette in mezzo a Hugo e James,
- Non mi sono mai divertita così tanto in vita mia. – sorrise Lily prendendo una salsiccia per colazione,
- Lils!! Così diventerai un lottatore di sumo!! – sbottò indignata la sua amica,
- Sel, mangio più o meno come Hug e non prendo mai chili in più. Credo di potermi permettere una salsiccia. – alzò la forchetta con il pezzo di carne arrostito in aria.
– Se lo dici tu, ma quando peserai tremila chili non chiedermi di prestarti la mia camicetta. – incrociò le braccia Selena incominciando a mangiare i soliti cereali con il latte,
- Allora Lils, senti un po’. – incominciò a dire James osservandola,
- Visto che oggi si esce ad Hogsmeade, pensavamo, io ed Al, di uscire tutti e tre insieme. – terminò la frase sorridente,
- Chi l’ha pensato? – l’osservò sospettosa, quando qualcuno diceva di voler passare un po’ di tempo tra fratelli era perché dietro c’era sicuramente qualcosa.
– In realtà io, insomma è tanto che non passo un po’ di tempo con te Lils. Insomma al primo anno uscivamo sempre noi due e ci divertivamo un sacco. Cos’è successo? – la guardò malinconico, se c’era un ragazzo a cui voleva bene più di tutti quello era suo fratello James. A parte essere un Malandrino come lei, riusciva a capirla, quando era piccola diceva sempre che lei era un libro aperto. Se era arrabbiata c’era lui a calmarla, giocava con lei o faceva le sue battute made in James, se era triste lui era al suo fianco a consolarla. Non che non volesse bene ad Albus, però non c’era quel legame che avevano lei e James, Al era quello con il suo sarcasmo, che la faceva ridere prendendo il giro il fratello maggiore. Albus era quello responsabile, molto spesso la vittima dei loro scherzi.
– Ma non dovevi uscire con Jessica Bones? Urla da settimane che nel weekend uscirà con il mitico e super figo James Potter. – ridacchiò maligna ripensando alla bionda che due settimane fa entrò urlando come un’isterica dell’uscita ad Hogsmeade con il fratello,
- E tu pensi che quella sia più importante della mia Lils? – le fece il solletico,
- Noooo…. bastaaaaa, per favoreeeee… - lo pregò cercando di togliere le mani di lui dalla sua pancia.
James conosceva benissimo il suo punto debole: il solletico.
– Solo se accetti di venire con me a Hogsmeade. – la fissò cercando di rimanere serio,
- Okay, accetto, ma adesso ti prego… basta… - rispose tra una risata e l’altra, il fratello smise di solleticarla e le sorrise contento.
– Adesso dobbiamo soltanto dirlo ad Al. – guardò la tavolata dei Serpeverde e vide Albus ridere insieme a Scorpius. Il diretto interessato si voltò verso di loro sentendosi osservato e alzò un sopracciglio vedendo i fratelli sorridergli e salutarlo, starà mettendo in dubbio la nostra sanità mentale, si disse Lily continuando a sorridere e salutare.
Albus si alzò e andò verso di loro, - Sputate il rospo. – disse serio,
- In che senso fratellino? – gli chiese un contento, fin troppo, James,
- Quando mi sorridete e salutate c’è sempre qualcosa che non va. Vi ricordate l’anno scorso che mi avete spaccato la scopa? Una mattina vi ho guardati dal mio tavolo e voi mi stavate salutando sorridenti. E l’anno scorso ancora? Avevate fatto credere a papà che mi ero messo con Scorpius e lui ci aveva creduto! Devo andare avanti? – incrociò le braccia deciso.
– Ecco, ci stavamo chiedendo se ti andava un’uscita di famiglia. – disse James guardandolo speranzoso,
- E perché mai? – alzò un sopracciglio Albus, penserà che ci sia qualcosa sotto, pensò Lily,
- Perché Lils non ha con chi andare, io non ho voglia di uscire con quell’oca e tu, bè… tu completi il trio. – spiegò sorridendo il maggiore,
- Mmm… Lils è vero quello che dice? – si rivolse alla sorella minore.
- Sì, volevamo passare un po’ di tempo insieme. Sel deve uscire con McLaggen, James non vuole andare con la Bones, quindi ti vuoi aggregare a noi? – lo guardò speranzosa,
- Mmm… okay, ci sto. Scorpius non so cosa deve fare, ha biascicato qualcosa a proposito di conquistare un Prefetto che corre. Ma penso che quel ragazzo stia impazzendo. Allora ci vediamo dopo. – fece l’occhiolino Albus ritornando al sua tavolo con una mano in tasca seguito dagli sguardi di molte ragazze.
– Certo che è proprio un latin lover. – ridacchiò Lily sgranocchiando un pezzo di bacon,
- Ma non batterà mai James il Magnifico! – s’indicò il fratello facendo ridere la sorella,
- Ovviamente, Jamie… adesso devo andare, ho da fare un tema di Pozioni. Ci vediamo a pranzo! – gli diede un bacio sulla guancia e corse fuori dalla Sala Grande. Entrò in Sala Comune, vide Louis e Cheryl Paciock pomiciare su un divanetto, cercò di non far rumore per non interromperli ma come sempre i suoi piani non andavano mai come sperava.
Non si accorse del tappeto sotto i suoi piedi e inciampò finendo per terra con un sonoro botto.
– Lils? – la chiamò Louis affacciandosi al divano per guardare la cugina,
- Ciao Lou, bella giornata, eh? – cercò di sdrammatizzare,
- Ehm…credo di sì. Ma si può sapere perché sei a terra? – alzò un sopracciglio lui.
– Ecco…diciamo che sono inciampata nel tappeto. – biascicò mettendosi in piedi, il cugino scoppiò a ridere come un pazzo,
- Lo trovi così divertente, Louis? – ringhiò Lily fulminandolo con lo sguardo,
– No, è che… ahahahah…scusa…oddio…eri così buffa…ahahhaha. – disse tra una risata e l’altra.
– Louis dai! Non prenderla in giro! – gli diede un piccolo pugno Cheryl ma il ragazzo non smise di ridere, Lily si avvicinò al suo orecchio,
- Vuoi forse che racconti a tutti del tuo album di figurine di Merlino e Morgana? – la Sala Comune ripiombò nel silenzio,
- Non oseresti… - sibilò Louis.
– Oh sì, che oso. – si allontanò con un ghigno stampato in faccia e si posizionò a metà della scalinata , si mise le mani a coppa intorno alla bocca e quando prese fiato per urlare, la mano del cugino si posizionò sulle sue labbra.
– Okay, hai vinto. Mi dispiace, Lils. – le disse in fretta,
- Bravo ragazzo. Ci si vede! – li salutò sorridente tornando in camera.
– Finalmente un po’ di pace… - biascicò buttandosi sul letto,
- Lilian Potter! – sbottò la sua migliore amica entrando in camera come una furia,
- Cosa c’è, Sel? – sbuffò esasperata, ma si poteva rilassare un attimo?! La risposta: no.
– Pensavo che avessi invitato Scamandro! – incrociò le braccia corrucciata,
- E dove, di grazia? In biblioteca? – la prese in giro ghignando,
- Intendo a Hogsmeade tontolona! – le diede un piccolo pugno sulla spalla.
– Perché?  Deve essere lui a fare il primo passo. – disse decisa Lily,
- Ma lui l’ha già fatto tontolona! Ha provato a baciarti, ma tu l’hai bellamente rifiutato spruzzandogli l’acqua in faccia! – la sgridò severa,
- La finisci di darmi della tontolona?! Io non sono perfetta come te e non ho tutta la popolazione maschile di Hogwarts ai miei piedi! Mi sono stufata ora! Hai seriamente rotto con questa storia! – urlò Lily sfogandosi diventando rossa in faccia, Selena rimase senza parole e abbassò lo sguardo, la rossa uscì irata sbattendo la porta.
– Ehi, Lils! – la salutò Lysander,
- Non ora, Lys. – ringhiò la ragazza uscendo dal quadro della Signora Grassa, Rose, le serviva la cugina. Solo con lei riusciva a sfogarsi, uscì dal corridoio che portava alla loro Sala Comune e imboccò quello per arrivare alla torre dei Corvonero. Una manciata di minuti dopo trovò un platinato seduto per terra appoggiato al muro, 
- L’avevo sempre detto che l’intelligenza Malfoy era pari a 0. – sghignazzò Lily parandosi davanti al ragazzo che fece una smorfia infastidita.
– Ti sembro un Corvonero, Potter? – alzò un sopracciglio alzandosi e sovrastandola,
- Che cosa ci fai qui, Malfoy? – chiese la rossa guardandolo negli occhi.
Lily era una delle poche che aveva il coraggio di sfidarlo, quelli che ci avevano provato erano scappati allo sguardo di ghiaccio del ragazzo e chi era andato oltre era finito in infermeria. Invece quella tra Lily e Scorpius era una lotta continua, lui affermava una cosa e lei la negava. Un po’ come gli opposti, molti parlavano alle loro spalle, girava voce che tra i due c’era o sarebbe successo qualcosa. Lily odiava quello schifoso Serpeverde che si divertiva con Rose, sua cugina, ecco, lei era venuta per la Corvonero.
– No, Malfoy, sembri soltanto un’idiota tinto. Ti ho risposto, tocca a te. – se c’era una cosa che Lily detestava era quando Scorpius non rispondeva alle sue domande.
– Devo parlare con Weasley. – disse con aria naturale,
- Weasley ha un nome, platinato. – sibilò la rossa.
– Perché t’intrometti, Potter? Non sarai mica gelosa, eh? – le sussurrò all’orecchio malizioso,
- Lily? – la chiamò una voce. Si girò e vide Rose a metà scale osservarli malinconica,
- Rose non è come pensi… insomma.. spiegaglielo scemo! – sbottò allontanando da sé quello schifoso Serpeverde.
– Forse dovresti controllarti, Potter. La prossima volta non saltarmi addosso per baciarmi, chiedi e basta. – spiegò maligno Scorpius, Lily sbarrò gli occhi e sentì la rabbia montare,
- Tu.Sei.Morto.- ringhiò prendendo la bacchetta. – Mai sentito la Fattura Orcovolante? – sibilò avvicinandosi pericolosamente,
- Potter sono un Prefetto, ti toglierò punti per questo. – l’avvisò Malfoy cercando la bacchetta ma invano.
– Sai quanto me ne frega. – sfoderò il ghigno made in Lily e gli puntò addosso la bacchetta con aria sadica.
 
 
- Muoviti Jamie! Devi uscire con me ed Al, mica con la Bones! – era da più di venti minuti che Lily stava seduta sull’ultimo gradino ad aspettare il fratello maggiore.
– Eccomi qui! James il Magnifico è arrivato! – si annunciò prima di scendere,
- James il Magnifico sei peggio di una ragazza! Muoviti o questa volta sarò io a prendermi una fattura, ma da Al! – lo trascinò fuori dal ritratto fino ad arrivare all’ingresso dove li aspettava Albus appoggiato ad una colonna con le braccia incrociate.
- Ehi fratellino! – lo salutò allegramente James,
- Un’ora… vi ho aspettato un’ora. – li guardò furioso,
- Tutta colpa di James il Magnifico che si doveva truccare. – rispose ghignando Lily.
– Tu dovresti essere l’ultima a parlare Lilian! Non ti rendi conto che hai spedito in infermeria il mio migliore amico?! – si stava arrabbiando, quando la chiamava con il nome completo si preannunciava la tempesta.
– Lui ora sarebbe a Hogsmeade sano e salvo se non mi avrebbe messo nei guai con Rosie… non dico che non mi ha fatto piacere affatturarlo, perché la scena era fantastica, però se evitava di mettermi contro Rose sarebbe sano. – spiegò sicura di sé.
– Ho sempre pensato che Lils fosse intelligente, ma dopo questa posso affermare che sia un genio! – le batté il cinque James sotto lo sguardo di disappunto del fratello.
– Merlino, se siete uguali… andiamo dai, se no andremo a Hogsmeade il prossimo Halloween. – biascicò Albus uscendo con i fratelli.
– Ripetetemi perché siamo usciti insieme. – il Serpeverde guardò prima la sorella e il fratello,
- Uscita di famiglia, no? – sorrise James facendo sospirare delle ragazze per strada,
- Esattamente. – lo assecondò Lily,
- Voi due a volte mi fate paura e mi chiedo se siamo veramente fratelli. Ciao Evan! – Albus salutò il suo compagno di Casa.
- Ehi Al, vieni con noi? – vide un gruppo di Serpeverde,
– Ehm… io ragazzi vi lascio. A dopo! – salutò i fratelli e se ne andò con gli amici.
– Al si è ritirato. Rimaniamo solo noi Lils… oh, no! La Bones! – sbottò James cercando di non farsi vedere,
- Potter! Mi hai scaricata per tua sorella?! – urlò Jessica venendo verso di loro irata.
– Io tolgo le tende, Jamie… preferirei non assistere alla sua sfuriata. A dopo! – si dileguò finché non sentì le urla della ragazza in lontananza. Okay, Lily, ora che si fa? Si chiese da sola. Vagò per delle vie di Hogsmeade finché non sentì delle voci provenire da un viottolo, sbirciò dall’angolo e ciò che vide fu come una pugnalata al cuore. Seduti su una panchina c’erano Rose e Lysander abbracciarsi stretti, troppo stretti. La Corvonero sorrideva contenta tra le braccia del biondo che le accarezzava la schiena, sentì le lacrime salirle agli occhi, non poteva essere, Rose non le avrebbe mai fatto una cosa del genere. Ma lei pensa che ci hai provato con Scorpius, disse una vocina nella sua testa, te la sta facendo pagare a dovere, continuò. Non m’importa, strinse i pugni Lily ricacciando indietro le lacrime, ti odio Rose soprattutto te, Lysander, pensò la rossa andandosene sentendosi tradita. Cacciò le mani in tasca e a testa bassa si diresse verso qualcosa che la potesse distrarre, sentì delle risate provenire da dietro di lei, si girò e vide Selena con un ragazzo, appena la bionda vide i suoi occhi arrossati corse verso di lei e l’abbraccio.
– Lils!! Che cosa ti è successo?? Mi dispiace per prima. Avevi ragione… insomma… - Lily bloccò il fiume di parole con un sorriso malinconico,
- Lo so, Sel. Dispiace anche a me, non dovevo urlarti contro in quel modo. Ma sono contenta di avere un amica come te, non mi tradiresti mai. – una lacrima le rigò il viso e Selena l’abbracciò stretta.
– Cos’è successo? – mentre camminavano verso i Tre Manici di Scopa le raccontò tutto, da Scorpius fino a Rose e Lysander.
– Non posso crederci… oh Lils, mi dispiace così tanto! Ma lei lo sapeva che ti piaceva un po’ Lysander? – la prese a braccetto a fine racconto,
- Sì, glielo avevo raccontato. Mi era sembrata entusiasta… mi aveva detto che eravamo una bellissima coppia… invece… - alzò lo sguardo e vide i due diretti interessati entrare nel locale mentre ridevano insieme.
– Io vado… ci vediamo dopo, Sel. – quando si alzò la bionda la seguì,
- Pensi forse che ti lasci da sola? No signore! – si avviarono verso la porta, sentì i saluti di Rose e Lysander ma li ignorò,
- Ehi, Lils! – le afferrò il polso la cugina facendola girare verso di lei.
– Che cosa vuoi? – sibilò Lily velenosa,
- Io… che cosa ti è successo?  - la guardò cercando di capire,
- Non sono fatti tuoi. – le venne in soccorso Selena mettendosi al suo fianco, le sorrise riconoscente.
– E neanche tuoi, Robinson. – ringhiò Lysander avvicinandosi,
- Non sei stato interpellato, Scamandro. – sibilò la bionda sfidandolo.
– Lasciami stare, Rose. – sputò con rabbia il suo nome Lily,
- Ma… - cercò di rispondere la cugina,
- Ho detto lasciami!! – sbottò strattonandola forte facendola quasi cadere ma Lysander l’afferrò.
– Ma si può sapere cosa ti ho fatto?! – esplose Rose osservandola,
- Stammi lontano o altrimenti non ci metterò tanto a schiantarti, Weasley. – a quel soprannome la cugina sbarrò gli occhi,
- Ma Lils… noi siamo cugine.. – biascicò, - Solo di sangue. – si congedò con un cenno di testa e le due Grifondoro uscirono a testa alta.
 
- Dai Lily devi pur mangiare qualcosa! – le accarezzò i capelli Selena all’ora di cena, Lily stava con la faccia nel cuscino e singhiozzava, si sentiva tradita, anche se non stava con lui, vedere la cugina e Lysander insieme le aveva fatto molto male.
– Io… non ne ho voglia, Sel… ti prego, lasciami qui… - biascicò alzando la testa per parlare,
- Oh, no, cara. Non puoi abbatterti per un ragazzo! Sei o non sei Lily Potter?? Dov’è il sorriso che illuminava tutti?! Tu ora verrai a mangiare con tutti noi. Sai cosa farai con quello? Lo ignorerai. – la strattonò giù dal letto e la aiutò ad asciugarsi le lacrime.
Si era fatta trascinare in Sala Grande dall’amica, si sentiva svuotata, come se un Dissennatore le avesse rubato tutta la felicità in una manciata di secondi. Mangiò qualcosa, - Lils, cos’è successo? – le chiese un preoccupato James,
- Niente.. sono solo un po’ stanca. – alzò lo sguardo e vide Lysander fissarla intensamente, appena s’immerse nell’azzurro del ragazzo i suoi occhi si riempirono di lacrime.
– Lils! – esclamò Hugo alzandosi e abbracciarla,
- Cosa ti è successo? – la strinse forte, sentire le braccia del cugino stringerla la fecero lacrimare,
- Io… grazie, Hug. Ti voglio bene. – sorrise malinconica asciugandosi le guancie,
- Io devo andare. A dopo. – salutò tutti e corse fuori sotto lo sguardo triste di Selena.
Le lacrime iniziarono a scendere sulle sue guancie annebbiandole la vista, si accasciò a terra contro il muro e continuò a piangere silenziosamente.
– Potter? – qualcuno la chiamò, non badò nemmeno di chi fosse la voce,
- Che ti è successo? Il ragazzo ti ha mollato? – la prese in giro la persona restando in piedi davanti a lei,
- Vattene chiunque tu sia. – biascicò la rossa continuando a tenere chiusi gli occhi.
– Non mi hai riconosciuto? E pensare che sono io la vittima della tua fattura. Ti sei già dimenticata di me? – sentì la rabbia montare, Malfoy. Era tutta colpa sua. Si alzò di scatto impugnando la bacchetta contro la sua gola,
- Fottiti, Malfoy.- ringhiò stringendo sempre più la bacchetta,
- Potter ma cosa ti ho fatto ora?! – alzò le mani in segno di pace,
- Tu non mi hai fatto niente ora. Ma prima… mi hai messo contro Rose, che guarda un po’ l’ho trovata con… - si fermò in tempo, non poteva rivelare al suo peggior nemico il nome del ragazzo che le piaceva.
– Scamandro.- terminò la frase per lei,
- E tu come fai…? – allentò la presa sulla bacchetta,
- Come lo faccio a sapere? I tuoi occhi parlano. Ma non preoccuparti… la gente è superficiale, solo chi riesce a scavare nei tuoi occhi può riuscire a capirlo. Credo di essere l’unico. E no, non l’ ho detto a nessuno se è questo che ti stai chiedendo. - rispose a tutte le domande che le si erano formate in testa. Chi l’avrebbe mai detto che sotto Scorpius Malfoy era un ragazzo profondo?
– E ora, perché non mi racconti cosa ti è successo? Forse potrà farti stare meglio. – le sorrise sincero, per la prima volta vide il vero Malfoy, vide l’amico che aveva suo fratello Albus. Per la prima volta Lily Potter conosceva Scorpius Malfoy.




 * Angolo autrice*
Sono tornata! Scusate se ho pubblicato oggi ma ho finito ieri di scrivere il capitolo, praticamente per tutta la settimana non ho scritto quasi niente… * fischietta cercando di non sembrare colpevole* Purtroppo la nave mi ha presa completamente, e quel poco tempo che passavo in cabina era per rinfrescarmi prima della cena!
Comunque, passando al capitolo, non mi convince per niente… tutta sta’ roba mi è uscita di getto ieri sera… lo so che è troppo presto far litigare Lily, Rose e Lysander però… ci stava bene secondo me. Lily e Scorpius non potevo non farli diventare amici, tutti penseranno: ma quelli non si odiavano?? Esattamente, diciamo che entrambi avevano su una maschera che impediva ad entrambi di conoscersi veramente. L’odio di Lily nei confronti dei Serpeverde glielo aveva inculcato James da bambina e fin da subito lei aveva trattato male Scorpius, perciò di conseguenza lui aveva risposto per le rime :D Ma sono riusciti ad aprirsi l’uno con l’altro. Ora vi lascio, grazie ancora per le recensioni di Elizabeth_Lovegood e di Ombrachiave! Grazie mi date la forza!! :D
Poi ringrazio quelli che hanno messo la storia fra i preferiti/ricordate/ seguite! Grazie anche a voi! Vi adoro tutti!!!
Un abbraccio,
 
ladyselena15


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Capitolo 6
*** Amicizia e gelosia ***


 Capitolo 5



Amicizia e gelosia.

 

 
Passò tutta la notte insieme a Scorpius nella Stanza delle Necessità a parlare distesi su un divanetto. Erano diventati amici, sapeva che con lui si poteva confidare, glielo si leggeva negli occhi. Per la prima volta aveva visto in quegli occhi grigi sincerità. Si erano poi salutati il mattino dopo nel corridoio del settimo piano ridendo e scherzando come se fossero vecchi amici.
Rientrò nella sua stanza in punta di piedi cercando di non essere scoperta da nessuno,
- ‘Giorno, Lils. – la salutò Selena sussurrando e aprendo le tendine, la rossa si spaventò e riuscì grazie a Godric a trattenere un urlo.
– Perché non scendiamo a fare colazione? Così mi puoi raccontare la tua avventura. – in meno di mezz’ora la bionda era già pronta e scendevano le scale verso la Sala Grande,
- Quindi, da quanto ho capito: Malfoy mi ha sostituita? – alzò un sopracciglio scandalizzata facendo scoppiare a ridere Lily.
– No tontolona! Tu sei sempre la mia migliore amica e lui bè… non lo so ancora. – rispose dandole un piccolo pugno sulla spalla, per la prima volta era lei che le dava della tontolona,
- Meglio così… altrimenti avrei scatenato la mia ira su quel biondino. – scoppiarono entrambe a ridere,
- Vedo che sono riuscito a metterti di buon umore. – disse Scorpius comparendo insieme a suo fratello Albus che li guardava sorridente,
- Siete finalmente amici! Oh yeah! – fece una specie di balletto che lui chiamava “ della vittoria”, lo si vedeva spesso quando guardava il Quidditch.
– Sì Al, il tuo desiderio si è avverato. – si avvicinò al biondo e lo abbracciò,
- Grazie Scorpius… sei un amico. – gli sussurrò cosicché solo lui potesse sentire,
- Non c’è di che, massa rossa. – la prese in giro.
– Il solito platinato. – gli fece la linguaccia allontanandosi con Selena ridendo,
- Se non ti piacesse Lysander potreste formare un’ottima coppia, lo sai? – ridacchiò la bionda sedendosi accanto a lei,
- No, non penso. Scorpius è il ragazzo che piace a Rose. – ripensò alla cugina, - Era il ragazzo che le piaceva visto che si è fiondata su Lysander. – strinse la forchetta finché le nocche non le divennero bianche.
– Lo sai che sei incredibile, Lily? Sei la persona più buona del mondo. – la guardò ammirata Selena bevendo un sorso di latte,
- Tu lo sai che se non mangi di più scomparirai? – rise la rossa addentando un pezzo di pancetta,
- Lils!!! – si ritrovò all’improvviso scaraventata a terra, si rese conto che Hugo si era buttato sulla panchina cercando di usare uno dei suoi abbracci stritolatori.
– Ehi Hug… - biascicò rialzandosi da terra,
- Oh scusa… non volevo… stai bene? Cos’è successo ieri??? Ti senti meglio?? – gli uscirono un mucchio di domande,
- Sto meglio, Hug. Tranquillo… - gli sorrise complice,
- E chi ti ha fatto cambiare idea? – la guardò sospettoso, loro due erano amici fin da piccoli, solo che quando erano arrivati a Hogwarts si erano allontanati.
– Ehm… perché lo chiedi? – fece la finta tonta,
- Avanti chi è? – le strizzò l’occhio,
- Diciamo che una persona mi ha finalmente capito… - Lily alzò la testa e vide Scorpius aspettarla sulla porta, sorrise nella sua direzione,
- Io devo andare… a dopo! – schioccò un bacio sulla guancia di Hugo e Selena e raggiunse il Serpeverde.
– Massa rossa, ma quanto mangi? – le chiese ridendo,
- Platinato, io ho una linea perfetta! – incrociò le braccia offesa, guardò davanti a sé e tutta la felicità scomparì.
Vide Rose e Lysander mano nella mano che ridevano, - Sta’ qui! – sibilò Lily rivolta all’amico che la guardò con un sopracciglio alzato, la rossa si nascose e osservò la coppietta, quando passarono davanti ad uno Scorpius rigido Rose lo guardò e tornò a fissare il Grifondoro. Quando furono davanti alla porta della Sala Grande la cugina baciò Lysander con passione, sentì una fitta al cuore e il caldo delle lacrime, non poteva essere… lei aveva baciato lui, Rose e Lysander, insieme… voleva gridare, piangere, colpire la cugina con tutto l’odio che aveva.
– Andiamocene… - Scorpius le afferrò il braccio e la trascinò via dal corridoio, quando furono soli in un’aula vuota la rossa si aggrappò al biondo che la strinse a sé accarezzandole la schiena.
– Calmati, Lils… - le sussurrò Scorpius, la Grifondoro continuò a singhiozzare bagnandogli un pezzo di divisa,
- La odio… pensavo di conoscerla… - biascicò asciugandosi le lacrime,
- Lei sapeva che mi piace Lysander e la ritrovo a baciarlo!!!!! – sbottò dando un pugno al muro con tutta la rabbia che aveva.
– Non fa piacere neanche a me… quel dannato biondino mi sta complicando la vita… - ringhiò Scorpius,
- Siamo sulla stessa barca, no? A te piace Rose ma sta con Lysander. A me piace Lysander ma sta con Rose. Che si fa, quindi? – si guardarono a vicenda e un’idea malvagia attraversò le loro menti,
- Ci giochiamo la carta della gelosia? Fingiamo di stare insieme cosicché loro due s’ingelosiscano. Potrebbe funzionare. – ghignò Scorpius strofinandosi le mani.
– Meglio di no. Insomma tutti penserebbero che staremmo insieme, compresa la mia famiglia. Sai se Hugo o James verrà a saperlo? Un apocalisse… James ti verrebbe a cercare per strangolarti con le sue mani e se non ci riuscisse arriverebbe Hugo, lui ti ucciderebbe con la sua scopa. Roxanne mi prenoterebbe un posto in un manicomio, Fred scoppierebbe a ridere e ammattirà, Selena programmerebbe le nozze, Louis ed Al si offriranno per fare i testimoni, Dominique penserebbe agli abiti, Molly sarebbe il prete, Lucy prenoterebbe il viaggio… - le scene della sua famiglia che impazziva le passarono davanti agli occhi,
- Okay, okay. Ho capito che nessuno della tua famiglia è  normale. Scartiamo l’idea della gelosia, quindi? – la scrutò in cerca di una risposta.
– Se provassimo a vedere altra gente? Insomma tu esci con un’altra ragazza e io con un altro. Che ne pensi? Ci basiamo sempre sulla gelosia ma almeno non rischiamo la pazzia della mia famiglia. Forse incontreremo la nostra anima gemella. – spiegò con un sorriso malinconico,
- Mmm… non male come idea, Lils. – annuì il Serpeverde,
- Bisogna solo trovare qualcuno che sia interessato a noi… tu di certo non avrai problemi, Scorps. Hai l’intera popolazione femminile di Hogwarts ai tuoi piedi. – lo fissò corrucciata facendolo ridere.
– Oh fidati, c’è una persona a cui piaci. – ridacchiò il Serpeverde,
- Chi?? Chi è, Scorps?? – sbarrò gli occhi la rossa,
- Non posso dirlo… è uno dei miei migliori amici… non posso tradirlo. – rispose serio,
- Evan Nott! – esclamò Lily trionfante.
– Come diavolo..? – la guardò sbalordito,
- Hai detto che è uno dei tuoi migliori amici, e gli unici di cui ti fidi ciecamente sono Zabini, Nott e mio fratello. Scartando mio fratello e Zabini, perché ho visto che ha già trovato un’altra, rimane solo Evan. – il suo ragionamento non fece una piega.
- È carino Evan… - sorrise Lily,
- Vedi però di non farlo soffrire, è pur sempre uno dei miei migliori amici. Non approfittare tanto di lui… per favore. – la pregò,
- Tranquillo. Evan è un amico e non ho intenzione di farlo soffrire. Ho sempre pensato che fosse veramente carino, poi non mi aspettavo che io gli piacessi… - arrossì pensando al Serpeverde, Evan era uno dei ragazzi più desiderati di Hogwarts, subito dopo i suoi fratelli, Scorpius e Lysander.
– È un bravo ragazzo. Vacci piano con lui. Tu invece? Hai qualcuno da consigliarmi? – pensò per un paio di minuti finché non le venne in mente qualcuno,
- Amy Thomas. Ha una cotta per te da anni. Però non trattarla nel modo in cui tratti le altre. È una brava ragazza e molto sensibile. – rispose immaginandosi la compagna di dormitorio saltare urlando perché aveva un appuntamento con Scorpius Malfoy.
– Andata. Nessuno dei due farà soffrire gli amici. Ci stai, Lils? – le porse la mano,
- Ci sto, Scorps. – gliela strinse sorridendo,
- Guarda, guarda… ci va bene… il prossimo finesettimana ci sarà un’uscita a Hogsmeade, l’ideale per farsi vedere da certe persone. – sogghignò il Serpeverde,
- O vuoi forse dire, per farsi scoprire. – ricambiò il ghigno la Grifondoro.
– Tuo fratello Al mi dice sempre che ci assomigliamo, pensa che entrambi i nostri ghigni sono spaventosi. – ridacchiò Scorpius,
- È sempre il solito… - biascicò Lily.
– Vado a cercare Evan. Sai dov’è, per caso? – gli chiese quando era già sulla porta,
- Abbiamo Pozioni insieme ora. Se vieni con me lo vedi. – la seguì fuori e percorsero insieme i corridoi ridendo e scherzando come facevano i vecchi amici sotto gli sguardi stralunati di tutta Hogwarts. Potter e Malfoy? Insieme? Pacifici? Impossibile.

- Ehi Ev! – il ragazzo si girò e salutò  Scorpius,
- Ciao Evan. – gli sorrise la rossa sentendosi arrossire,
- Ciao, Lily. – vide i suoi occhi grigi illuminarsi,
- Ehm, posso parlarti? – gli chiese timida,
- Certo, vieni. – la condusse in un corridoio deserto e si appoggiò al muro pronto ad ascoltarla. Merlino se nascondeva bene i suoi sentimenti quel ragazzo!
– Ecco… mi chiedevo… vuoivenireaHogsmeadeconme? – disse tutto d’un fiato, il ragazzo alzò un sopracciglio,
- Ehm, Lily, non ho capito niente. – la guardò stranito,
- Okay… ti va di venire a Hogsmeade con me il prossimo finesettimana? – chiese con gli occhi serrati.
– Certo. – rispose Evan,
- Ecco, lo sapevo! Mi ero detta che non avresti mai accettato di venire!! Ho detto: ma figuriamoci se vuole uscire con me! Sono più piccola di te e di certo avrai altre ragazze che ti avranno chiesto di uscire e.. aspetta, un attimo… cosa hai detto? – il Serpeverde scoppiò a ridere,
- Ho detto: certo. Mi piacerebbe venire a Hogsmeade con te il prossimo finesettimana. Comunque non ti reputo una ragazzina e sì, un mucchio di ragazze me l’hanno chiesto ma ho rifiutato. Piuttosto che avere un’altra ochetta a fianco preferisco non andarci proprio a Hogsmeade. – ripeté sorridendole sincero.
– Oh, bè, allora…scusa ancora per… - biascicò ingarbugliandosi nelle sue stesse parole.
– Ci vediamo sabato allora. Ciao Lily. – le posò un bacio casto sulla guancia lasciandola poi lì da sola nel corridoio, Merlino se aveva fascino quel ragazzo!


 
 
In poco tempo era già sabato, il cielo di novembre era coperto di nuvole grigie, come sempre ovviamente! Era da più di mezz’ora che Lily stava scegliendo gli abiti per uscire con Evan, il ragazzo sarebbe stato impeccabile come al solito mentre lei cosa si sarebbe messa??
– Seeeeeeeeeelllll!!!!!! – chiamò la sua migliore amica che leggeva una rivista di moda distesa sul letto,
- Ancora, Lils? Ti ho già detto cosa dovresti indossare ma tu hai detto che era troppo… com’è che l’avevi definito, scusa? – distolse l’attenzione dal giornale e la guardò ridacchiando.
– Patrugnoso… insomma mi hai consigliato un abbigliamento attillato!! – si finse offesa Lily buttando dietro di lei un top,
- Non osare presentarti all’appuntamento con una delle tue felpone! Allora… mmm… ci sono! Ti va di mettere la mia camicetta con un paio di jeans e stivali?? Adori la mia camicetta! – le lanciò l’indumento color pervinca.
Lily sorrise riconoscente, - Graaaazieee!! – l’abbracciò contenta facendole finire entrambe a terra,
- Sei impazzita di colpo! Quel ragazzo ti fa uno strano effetto, lo sai?? Muoviti a cambiarti che poi ti trucco! – la rossa sbarrò gli occhi,
- Nooo, il trucco no, per favore!!! Tutto ma non quello! – congiunse le mani in segno di preghiera ma la bionda la spinse dentro il bagno. Mezz’ora dopo uscì dal bagno in camicetta, jeans, stivali e un trucco leggero che consisteva in un filo di matita, mascara e ombretto.
– Non mi sento a mio agio, Sel. – borbottò la rossa infilandosi il cappotto scuro,
- Su, un po’ di trucco non ha mai ucciso nessuno! E adesso vai o farai tardi! Fallo secco!  - le urlò dalla porta, Lily ridacchiò mentre usciva dalla Sala Comune sotto gli sguardi strabiliati dei maschi della sua Casa, nessuno l’aveva mai vista così in tiro e soprattutto felice. Stranamente era felice di uscire con Evan, anche se pensava molto a Lysander, ma quando lei e Scorpius lo vedevano stava sempre in compagnia di Rose. Lily non le rivolgeva più né lo sguardo né la parola, si sentiva tradita dalla cugina, si era sempre fidata ciecamente di lei e la prima volta che si era voltata l’aveva trovata a baciare il ragazzo dei suoi sogni.
– Al mi aveva avvisato dei tuoi ritardi. – ridacchiò Evan facendola sobbalzare, lo vide appoggiato al muro con quella bellezza gelida che lasciava sconvolte tutte le ragazze,
- Eh? Oh, bè. La mia migliore amica mi ha tenuta in ostaggio. – spiegò un po’ imbarazzata, il Serpeverde la squadrò da capo a piedi con lo sguardo ammirato,
- Bé, ringraziala da parte mia. Sei bellissima. – si sentì arrossire fino alla punta delle orecchie, aveva ragione Sel, quel ragazzo le faceva uno strano effetto!
– Grazie, anche tu sei fantastico Evan. – notò il maglione di lana nero abbinato ai jeans scuri e le scarpe abbinate, quei colori facevano molto risaltare i suoi occhi,
- Vogliamo andare? – il Serpeverde si scollò dalla parete e fianco a fianco uscirono per le vie di Hogsmeade.
– Mi ha molto sorpreso. – disse dopo un po’ di tempo che erano rimasti in silenzio Evan,
- Cosa? – gli chiese Lily,
- Il tuo invito. Ho sempre pensato che non ti interessassi, però mi ha fatto molto piacere. – sorrise sincero,
- Volevo conoscerti meglio, mi sei sempre stato simpatico. – la rossa si guardò gli stivali imbarazzata.
– Dove vorresti andare? – le chiese il Serpeverde scrutandola attentamente,
- Mmm… scegli tu. Ma non da Madama Piediburro per favore… troppo sdolcinata… - scoppiarono entrambi a ridere,
- Sì, lo penso anche io. Diciamo che non sono il tipo da serenate. – l’assecondò il ragazzo,
- Mielandia? – propose Lily guardando il negozietto poco distante da loro.
– Ci sto, ho voglia di Api Frizzole. Devo farne la scorta. – sorrise Evan,
- La scorta? – alzò un sopracciglio Lily mentre camminavano,
- Bé, diciamo che io e i miei amici facciamo la scorta ognuno di caramelle diverse, poi una sera le uniamo e ci facciamo la scorpacciata prima di tornare a casa nostra. – spiegò divertito,
- Ecco perché Al non mangia mai il primo giorno di vacanza! – esclamò la rossa divertita.
– Esattamente, la sera prima facciamo indigestione di caramelle. – risero insieme entrando nel negozio. Lily afferrò tutto ciò che le capitò a tiro e pagò una somma che avrebbe fatto impallidire il padre, Evan la guardava divertito mentre pagava il tutto.
– Non sapevo che ti piacessero così tanto le caramelle… - commentò sorridendo il Serpeverde,
- Ne ho dovute comprare un po’ anche per Selena e Hugo. Non sono potuti venire oggi, avevano i compiti da fare. – disse Lily con in mano tutte le buste.
Le sembrò un sogno, la giornata stava filando liscia come l’olio e non aveva ancora fatto figuracce davanti al ragazzo, ma ovviamente niente andava come lei voleva. Riuscì ad inciampare in un pezzo di strada e cadde quasi a terra ma Evan l’afferrò al volo preoccupato,
- Tutto okay? – le chiese passandole le braccia intorno alla vita, poteva fare un album di figuracce per quante ne aveva fatte,
- Ehm… sì… scusa, non volevo caderti addosso, però.. – biascicò diventando rossa come un peperone.
– Non fa niente… - le tirò indietro una ciocca di capelli rossi, poteva sentire il suo respiro in faccia, notò per la prima volta il profumo del Serpeverde: dopobarba e muschio bianco. I loro nasi si sfioravano, Lily sentiva una forza attrarla verso il ragazzo mai provata prima, era come se il suo corpo le diceva di baciarlo, Evan come se avesse sentito i suoi pensieri annullò la distanza e la baciò. Fu un bacio dolce come se volesse chiedere il suo permesso, Lily rispose con passione per dire “ sì” e continuarono a baciarsi per minuti, incuranti delle buste per terra e dei passanti che li guardavano esterrefatti. Valeva la pena fare una figuraccia per avere in cambio un bacio, no?



 
 
POV LYSANDER

 


Chi capiva le ragazze era bravo! Erano giorni che Lysander si stava scervellando per capire il comportamento di Lily nei suoi confronti! La rossa continuava ad ignorarlo come se non fosse mai esistito. Eppure lei non l’aveva mai visto insieme a Rose e nessuno a Hogwarts parlava di loro due, perciò non capiva dove stava il problema…
Merlino quella ragazza lo stava facendo impazzire! Lui Lysander Scamandro, uno dei ragazzi più belli della scuola, quello che era uscito quasi con tutte, si faceva film mentali per una ragazza?! Ma non era una normale ragazza, era Lily, la sua Lily. La conosceva da quando erano piccoli e fin da subito era stato attratto da quegli stramaledetti capelli rossi che ondeggiavano come una fiamma. Ogni volta che usciva o baciava una ragazza vedeva sempre lei, immaginava gli occhi nocciola e i capelli rossi sognando che stava finalmente con Lily. Ma quando riapriva gli occhi si trovava sempre davanti un’oca diversa che ridacchiava per il bacio. Divennero poi migliori amici, si raccontavano ogni singola cosa della loro vita scambiandosi tutte le emozioni. Ogni volta che vedeva il suo viso sorrideva come un ebete, adorava soprattutto farla arrabbiare. Quando s’innervosiva con lui era troppo carina, gli occhi nocciola lampeggiavano minacciosi e degnavano di attenzione solo lui, i capelli danzavano come il fuoco lasciandolo incantato.
- Lysander ti senti bene? – vide la mano di suo fratello andare su e giù davanti alla sua faccia,
- Eh? – biascicò riprendendosi,
- Ti ho chiesto se stavi bene. – ripeté Lorcan,
- Tutto okay, stavo solo pensando a…. – rispose,
- Lily. – completò la frase per lui,
- E tu come…? – lasciò in sospeso la domanda vedendo il fratello ridacchiare,
- Siamo gemelli, pensi forse che non mi sia accorto di come la guardi? Anche se ti sto vedendo parecchio anche con Rose… - rispose strizzandogli l’occhio.
– Merlino… - biascicò Lorcan fermandosi in mezzo alla strada,
- Che c’è, Lorc? – gli chiese Lysander osservando il fratello, vide il suo sguardo puntato dritto davanti a loro e si girò a vedere anche lui.
“ Sentì il suo cuore spezzarsi in mille pezzi” aveva letto quella frase su un libro Babbano e non aveva mai creduto possibile che potesse accadergli veramente. Era come essere schiantato e ucciso allo stesso tempo, sembrava che l’intero mondo gli fosse crollato addosso. Davanti a lui c’erano Lily ed Evan Nott che si baciavano appassionatamente, quell’individuo stava baciando la sua Lily. Le braccia di quello erano intorno alla vita della sua Lily. Era sua. Ciò che lo fece soffrire era vedere la rossa ricambiare con gioia, ciò che non aveva fatto con lui, l’aveva respinto appena si era avvicinato a lei. Sentì la rabbia far posto alla tristezza, i pugni incominciarono a pizzicare, - Ehi, Lys… dai, andiamocene… - cercò di tirarlo Lorcan che odiava i conflitti, conosceva benissimo il fratello, sarebbe esploso da un momento all’altro come una bomba.
– Lasciami… - sibilò Lysander liberandosi dalla presa del fratello, si avvicinò ai due e spinse a terra Evan Nott che lo guardò rabbioso.
– Scamandro, ma si può sapere che stai facendo?! – sbottò il Serpeverde che si rialzò immediatamente sfidandolo,
- Non avvicinarti mai più a lei… - ringhiò il Grifondoro tirandogli un pugno sul naso.
Il ragazzo gemette di dolore e sentì l’urlo di Lily rimbombare sulle pareti della via,
- Lysander! – cercò di fermarlo lei ma l’odio si era appropriato di lui, Evan non si tirò indietro ma restituì il pugno in faccia al Grifondoro. Il conflitto si trasformò immediatamente in una rissa con i fiocchi,
- Smettetela!!! – gridò Lily tirando Evan lontano mentre Lorcan cercava di allontanare il fratello.
- Stalle lontano, mi hai capito?! – urlò Lysander quando il fratello riuscì ad allontanarlo,
- E perché mai, Scamandro? Tu non stavi per caso con la Weasley?? – rispose Evan passando un braccio intorno alla vita di Lily che guardava sbalordita il Grifondoro,
- Non sono affari tuoi, Nott. – sibilò in risposta.
– Ah no? Allora spiegami il bacio tra te e la Weasley fuori dalla Sala Grande! – urlò Evan stringendo sempre più a sé la sua Lily che lo guardava triste.
– Io… Lily l’unica cosa che posso dirti è che io non sto con Rose… - all’improvviso capì, ecco il motivo per cui lo evitava. Ecco il motivo per cui se l’era presa con la cugina e non le parlava più.
– Spiegami allora il bacio. – disse gelida avvicinandosi al Serpeverde,
- Io… non posso. Ma credimi, per favore. – biascicò guardandola malinconica, era così vicina ma allo stesso tempo distante, voleva essere Nott, averla fra le braccia e stringerla a sé. Ma non poteva spifferare tutto…
- Come pensavo… divertiti con Weasley. Andiamocene, Ev. – afferrarono le buste a terra e se andarono lasciando soli i due fratelli.
– Scommetto che non vuoi dirlo neanche a me, vero? – gli chiese all’improvviso Lorcan,
- No, è una cosa tra me e Rose. Lasciami solo adesso. – si asciugò il sangue dal naso e dal labbro andandosene. Non si fidava. Lily non si fidava di lui. Come biasimarla? Appena aveva visto Nott baciarla era uscito fuori di sé, chissà che cosa avrà provato vedendo me e Rose, si disse tra sé. Sei solo uno stupido che si caccia in cose più grandi di lui pensando di risolvere tutto ma peggiorando i fatti…
All’improvviso si trovò davanti una chioma rossa, ma non era della persona che sperava con tutto il suo cuore di vedere,
- Che ti è successo, Lys?! – sbottò Rose osservandolo preoccupata,
- Noi dobbiamo parlare. Subito. – le afferrò il polso e la trascinò con lui, non poteva continuare così e presto tutto sarebbe stato chiarito.



 * Angolo autrice*
 
Eccomi qui anche con il capitolo 5! Sul capitolo non ho molto da dire… ho parlato anche del legame che c’è tra Lily e Hugo, perché li ho sempre immaginati come migliori amici inseparabili che si raccontano ogni cosa che succede. Però con l’arrivo a Hogwarts si dividono perché si conosco nuove persone e nuovi amici, ma adesso si stanno riavvicinando. Anche se Hugo ha la stessa età di Lily ( qualche mese in più però :D) lui, come James, è molto protettivo nei confronti della ragazza e appena la vede piangere si preoccupa. Diciamo che Lily ha molti ragazzi iper-protettivi nella sua vita :D
Poiii… compare ancora Evan che ha un ruolo più importante nella vita di Lily. Ecco, se qualcuno sta pensando che la ragazza sia una di quelle che usano le persone e alla prima occasione le buttano via come spazzatura non è affatto vero… Lily sì cerca di dimenticare Lysander ma prova anche una strana attrazione verso quel Serpeverde misterioso che la porta alla fine a baciarlo.
Okay adesso mi zittisco altrimenti me le darete di santa ragione fra un po’ :D
Volevo ringraziare Elizabeth_Lovegood che come sempre recensisce ogni capitolo e che mi dà la forza di continuare la storia :D
Ringrazio anche quelli che hanno messo la storia fra le preferite/seguite/ricordate, grazie mille anche a voi, siete miticiiii :D Ecco, non è che vi andrebbe di lasciarmi anche una piccola recensione?? Pleaaaaaaaseeeeeee * faccia da cucciolo*
Okay, mi ricompongo, ora vi lascio se ne me le dato seriamente di santa ragione :D
Un abbraccio e un bacio, al prossimo capitolo,
 
 
ladyselena15 :D



 

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Capitolo 7
*** Chiarimenti e ripetizioni non molto professionali ***


 Capitolo 7





Chiarimenti e ripetizioni non molto professionali

 

 
A volte si chiedeva se ci fosse un componente della sua famiglia normale! Insomma lei sembrava una specie di Gobbo di Notrè Dame o come cavolo si chiamava quel cartone animato Babbano, visto che  ogni due passi che faceva subito si ritrovava a terra. Ovvero era la classica ragazza goffa e divertente che cercava di non far disastri, ma non ci riusciva mai.
Albus era un ragazzo sempre studioso ma che allo stesso tempo adorava divertirsi con gli amici, ed era un Serpeverde che non perdeva occasione per sfottere il fratello maggiore.
James era il Malandrino numero uno che appena qualcuno sparlava di un componente della sua famiglia ( soprattutto lei e Rose) non perdeva tempo a spaccargli la faccia.
Rose era la secchiona di casa Weasley-Potter ma sapeva essere anche lei un’ottima amica, però dopo ti obbligava a leggere un tomo di mille pagine!
Hugo assomigliava sotto molti aspetti a James, se sentiva qualche parola di troppo sulla famiglia perdeva le staffe e scatenava in poco tempo una rissa con i fiocchi. In poche parole sembravano due serial killer!
Victoire era la donna che si pastrugnava in ogni dove e quando con il suo fidanzato Teddy, una volta lei e Hugo li avevano beccati sul bancone della cucina e ancora erano riusciti a dimenticare la scena.
Dominique era la ragazza bella e irraggiungibile, quella che sapeva difendersi da sola a suon di ceffoni che i tutti i ragazzi si ricordavano per l’intera vita. Ma anche se da fuori sembrava una ragazza di ghiaccio se la si conosceva bene sapeva essere divertente e simpatica, soprattutto quando c’era un ballo e si occupava dell’abbigliamento!
Louis era il classico sciupa femmine simpatico. Adorava le ragazze quanto l’aria, ogni settimana c’è n’era una nuova, poteva far concorrenza a Scorpius e James! Anche se poteva sembrare uno di quelli a cui non importa niente dentro era un bravo ragazzo che faceva ridere la famiglia con le sue frasi demenziali.
Roxanne e Fred erano i degni eredi di George Weasley, fin dal primo giorno di scuola non avevano perso tempo a far scherzi e saccheggiare le cucine.
Lucy era una di quelle ragazze belle a cui non importa niente di fidanzarsi o robe del genere, adorava solo ridere e scherzare con i cugini e gli amici.
Molly era la classica Prefetto che appena violavi una regola ti toglieva dieci punti, ma sotto era molto fragile, appena si toccava un tasto dolente le vedevi le lacrime negli occhi e il labbro tremare.
In poche parole la famiglia Weasley-Potter sembrava un manicomio!
Lily aveva sempre amato la sua famiglia e le stramberie che uscivano dai componenti, ma ciò che aveva sentito uscire dalle labbra della cugina Rose aveva varcato la soglia della pazzia in tutti i sensi! Peggio di quando Hugo e Fred avevano abbattuto un albero con due asce per costruire un campo da Quidditch alla Tana!
- È uno scherzo questo, vero? – ripeté per la centesima volta Lily guardandoli un po’ spaventata e un po’ sorpresa, appoggiò la tazza di cioccolata calda sul tavolino di fronte a lei prima che la potesse rovesciare dappertutto.
– No, Lils. Ora ti è tutto più chiaro? – rispose paziente Rose scrutandola attentamente e con la faccia seria, la rossa scoppiò a ridere all’improvviso facendo preoccupare Lysander e la cugina,
- Dobbiamo preoccuparci? – sussurrò il ragazzo rivolto alla Corvonero.
– Cioè…voi.. due… ahahah.. fatemi capire… oddio…. MA VI E’ PARTITO IL CERVELLO?! – sbottò infine Lily alzandosi in piedi serissima,
- Okay, questo è il suo stato di shock. Inizia con lo stare zitta e farsi i suoi film mentali, poi pensa che la si prende in giro. Il terzo passo è quello di scoppiare a ridere come una matta e poi bè… arrivano le urla e a volte i pugni. – spiegò tranquilla Rose come se stesse ripetendo a memoria una lezione.
– Vuoi forse dire che me le potrebbe dare di santa ragione?? – strabuzzò gli occhi il Grifondoro,
- Sì, potrebbe… - rispose tranquilla guardando Lily che respirava irregolarmente e stava diventando tutta rossa,
- Ehm… Lils? – provò Lysander cercando di farla calmare, ma quella purtroppo era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
– Fatemi capire, voi due avete finto di essere fidanzati per far ingelosire Scorpius??? Il tutto perché Rose non aveva il coraggio di andare da lui?! Ma avvertirmi no, eh? – sbottò la rossa buttandosi pesantemente sul divano, Rose e Lysander non l’avevano tradita, non c’era mai stato niente. La cugina non l’aveva mai pugnalata alle spalle, era tutto un equivoco, Lysander non si era dimenticato di lei. Lysander aveva fatto a botte con Evan per gelosia, perché ci teneva a lei. Rose non era la ragazza traditrice che pensava… tutto per far ingelosire Scorpius? Bè c’erano riusciti, all’amico non andava giù il fatto di vederli insieme.
– Ci abbiamo provato, ma tu ci hai colpiti con la rivista, ricordi? – alzò un sopracciglio divertita Rose,
- Oh, giusto… sì ma prima di attuare il piano?? Voi non sapete quanto ci sono stata male!!! – incrociò le braccia decisa, in quel momento si sentiva una vera stupida, aveva frainteso tutto, ma come faceva a sapere che era tutta una farsa???
– Bè.. ecco.. mi vergognavo troppo. – biascicò la cugina arrossendo fino alla punta delle orecchie,
- Un momento, ma allora perché quando ero in Sala Comune con Hugo, Lysander ti teneva in braccio e vi guardavate come due ebeti? – Merlino sembrava quell’investigatore Babbano, Sherlock Holmes, le mancava solo una lente d’ingrandimento!
– Perché pensavamo che ci fosse Scorpius in Sala Comune non mio fratello. A proposito, sono contenta che vi stiate riavvicinando. – sorrise Rose facendo quadrare tutto,
- Oh, quindi voi due non state insieme? – borbottò arrossendo, ah giusto si era dimenticata di dire che lei era la regina delle figuracce in famiglia!
– No, Lils. – le sorrise dolcemente la cugina come se stesse guardando un bambino piccolo ridere per un guaio appena combinato,
- Oh… bè… allora, mi scuso per le urla e i colpi con la rivista. Io pensavo che… - si accorse che Lysander se ne stava zitto a fissarla, Rose le fece l’occhiolino, - Non preoccuparti, Lils. – si alzò e l’abbracciò come ai vecchi tempi, - Il tuo segreto è al sicuro con me. Ma credo che stia iniziando a capirlo.– le sussurrò la cugina prima di staccarsi.
– Bene, io me ne vado a dormire, o altrimenti posso dire addio al mio posto di Prefetto. A domani! – se ne andò sorridendo e lasciando Lily e Lysander da soli.
Rimasero in silenzio a fissarsi per minuti che sembravano un’eternità,
- Io vado a dormire, sono molto stanca… - biascicò la rossa alzandosi dal divanetto,
- Aspetta! Possiamo parlare un attimo? – le chiese puntandole addosso i suoi occhi che fino a poco tempo fa aveva tenuto fissi sulle sue scarpe.
– Io… sono davvero stanca. Ne riparliamo un’altra volta. – fece un sorriso poco convincente e salì le scale, non doveva più pensare a Lysander per un bel po’. Prese la sua decisione: si sarebbe continuata a vedere con Evan.
D’altronde, che male c’era a cambiare un po’ aria?
 
POV SELENA
 
- Quindi hai deciso di uscire con Nott? – ripeté ancora il mattino dopo mangiando un po’ di porridge rivolta all’amica che inforchettava due fette di bacon e se le infilava in bocca,
- Esattamente. Evan è un bravo ragazzo, uno dei più desiderati di Hogwarts, ci piacciamo… dimmi cos’è che non va. – sorrise vittoriosa Lily cercando di convincerla.
– C’è il fattore Lysander. – a quel nome l’amica sobbalzò,
- Ho deciso di dimenticarlo. Anche se la storia con Rose era falsa… ci ho pensato e forse non ne vale la pena. – le spiegò sicura di sé, se c’era una cosa che Lily non riusciva a fare era convincerla.
– Ovviamente, come dimenticarsi del ragazzo che conosci da quando sei piccola per metterti con uno che hai appena conosciuto? – la prese in giro guardandola male,
- Si dà il caso che io conosca Evan dal terzo anno! – le fece la linguaccia Lily,
- Allora dimmi, qual è il suo colore preferito? – appoggiò la forchetta nel piatto e incrociò le braccia decisa,
- Ehm…ecco.. il grigio! – sorrise vittoriosa la rossa.
– Quello di Lysander? – alzò un sopracciglio Selena,
- E me lo chiedi? Il blu! – rispose senza pensarci,
- Aha! Hai risposto con sicurezza per Lysander, mentre per Nott ci hai dovuto pensare! – colta sul fatto,
- Non ero pronta! Mi hai colta di sorpresa! – cercò di difendersi l’amica.
– Okay, ora sei pronta? – le chiese riprendendo a mangiare il porridge,
- Ovviamente. – rispose la rossa sicura di sé,
- Qual è il profumo di Evan? – iniziò l’interrogatorio,
- Dopobarba e muschio bianco. – disse subito,
- Quello di Lysander? – continuò Selena,
- Fresco, pulito, dolce ed erba. – sorrise.
– La seconda risposta era più dettagliata. – ghignò la bionda finendo il porridge soddisfatta,
- Sel! Quando fai così…. naaaa… - iniziò a mugugnare parole incomprensibili a tutti,
- Tu sai che ho ragione, ma non vuoi ammetterlo. Perciò… ho vinto! – trillò contenta, Lily si alzò di scatto e se ne andò imprecando contro di lei, Selena 1 Lily 0.
- Ehi, Selena, cosa aveva Lily? – le chiese Hugo sedendosi di fronte a lei proprio al posto della cugina,
- Oh, niente… diciamo solo che non ama perdere. – ghignò la bionda finendo il suo succo di zucca,
- Su questo stanne certa… non ti dico quando usavamo i giochi da tavolo… a volte disintegrava le pedine perché stava perdendo. – ridacchiò il ragazzo,
- La solita Lils, dopotutto. – sospirò alzandosi, - Io vado, devo fare una cosa. Buona domenica Hugo! – lo salutò uscendo dalla Sala Grande.
S’incamminò verso il portone principale, da lì sicuramente avrebbe incontrato Albus che andava a fare colazione, sorrise al pensiero del ragazzo. Non se lo sarebbe mai aspettata, insomma, aveva avuto molto ragazzi, ma nessuno le aveva mai fatto quest’effetto! Lo stava perfino tamponando! Come previsto vide Albus avviarsi verso di lei insieme a Scorpius e al ragazzo di Lily. Non le era mai piaciuto, aveva qualcosa che non andava… sicuramente dietro quel faccino che la sua amica amava tanto c’era qualcosa.
– Ciao Sel! – la salutò sorridendo Albus,
- Ciao Al! – ricambiò il saluto contenta,
- Come stai? – le chiese cordiale come sempre, poteva essere anche un Serpeverde ma in fatto di simpatia e gentilezza rispecchiava un animo Grifondoro.
– Bene, solo un po’ stanca per i troppi compiti. Tu? – sorrise,
- Tutto bene. Vieni con noi a fare colazione? – le chiese guardando verso la Sala Grande,
- Oh, già fatta. Mi sono alzata presto. – rispose,
- Oh, bè. Allora ci vediamo in giro. Ciao! – la salutò con un ultimo sorriso. Vide Evan lasciar andare avanti gli amici, si girò verso di lei,
- Ehm, Selena… - iniziò a parlare,
- Robinson. – lo corresse gelida,
- Eh? – alzò un sopracciglio il Serpeverde,
- Per te sono Robinson. Selena è solo per gli amici. – spiegò incrociando le braccia,
- Okay, Robinson. Hai per caso visto Lily? – le chiese correggendosi.
– È la tua ragazza, dovresti sapere dov’è. – rispose freddandolo con lo sguardo. Se c’era una cosa che faceva intimidire i ragazzi erano i suoi sguardi di ghiaccio, li zittivano all’istante.
– E tu sei la sua migliore amica, dovresti saperlo anche tu. – ribatté iniziando a spazientirsi,
- Non mi sembra di aver sentito la parolina magica. – lo prese in giro Selena,
- Per favore. – sibilò Evan,
- Mi dispiace, non posso aiutarti. – decretò infine la bionda andandosene a testa alta. Non gliel’avrebbe data vinta facilmente, se quel ragazzo nascondeva qualcosa lei lo avrebbe scoperto, quella era una promessa.

Uscì in cortile e guardò il faggio vicino alla riva del Lago Nero, sorrise, sapeva che l’avrebbe trovata lì. Vide Lily seduta con la schiena appoggiata all’albero e tra le mani teneva il libro di Divinazione, si accorse che la lettura era accompagnata da degli sbuffi infastiditi. Quando la raggiunse le si sedette accanto e afferrò il libro di Pozioni dell’amica,
- Io non capirò mai questa inutile materia! – sbottò pochi minuti dopo la rossa scagliando davanti a sé il volume.
– Infatti devo ancora capire il perché della nostra scelta al terzo anno. – ridacchiò la bionda continuando a leggere il procedimento per l’antidoto ai veleni comuni.
– Me lo sento, sarò bocciata in Divinazione! – Lily recuperò il libro e lo riaprì continuando la lettura,
- Mah sì, alla fine Divinazione te la puoi anche inventare! Che ne sa quella vecchia pazza della Cooman dei nostri sogni? Quando guarderai nella sfera di cristallo ti potrai inventare ogni cosa, insomma, non c’è predizione della Cooman che si è avverata. Non ti ricordi? Tu l’anno scorso dovevi morire per mano di un folletto! Ancora oggi sono curiosa di vederlo comparire…. -  rise Selena guardando la rossa che ridacchiava,
- Hai ragione. Devo prepararmi su materie più importanti di Divinazione. Come ad esempio Pozioni e Storia della Magia, faccio pena in quelle… - chiuse di botto il libro di Divinazione e lo ricacciò nella borsa. Tirò fuori il tomo di Storia della Magia e iniziò a scorrere le pagine fino a metà,
- Tesoro mio, lo sai che la storia si studia dall’inizio e non da metà? – sorrise la bionda guardando la rossa.
– Lo so, tesoro mio. Ma avevo già studiato quella parte, mi manca solo l’altra metà. – rispose senza staccare gli occhi dalle pagine,
- Allora sei già a buon punto. Io devo ficcarmi in testa questa cavolo di pozione soporifera! Non ho ancora capito come deve essere la polvere di lavanda finita di schiacciare! Cremosa o grossolana? – sbuffò Selena ripetendo nella mente i vari passi, prima si schiacciavano quattro rametti di lavanda nel mortaio, poi bisognava schiacciarli fino ad ottenere una polvere… lì era come il vuoto! Non si ricordava più come si faceva!
- Ti servirebbero delle ripetizioni di Pozioni, Sel. – disse Lily guardandola,
- Hai ragione, ma chi? – alzò un sopracciglio la bionda, c’erano molti bravi nozionisti a Hogwarts ma aveva bisogno di qualcuno che non la distraeva. Lei non era molto il tipo da star attenta in classe, solitamente si lasciava distrarre da qualcosa fuori dalla finestra o si metteva a scarabocchiare i libri o quaderni.
– Insomma, sai l’attenzione che dedico alle lezioni… - continuò Selena sospirando,
- Ci sono! Mio fratello Al! È bravissimo in Pozioni! Così avete anche tempo per parlare… - Lily calcò sull’ultima parola,
- Ti avevo chiesto qualcuno che non mi distraesse! Appena vedo tuo fratello mi agito, come pensi che possa fare ripetizioni con lui che mi sta a due centimetri di distanza?? – la guardò accigliata la bionda. Ovviamente l’idea di fare ripetizioni insieme ad Albus non le dispiaceva, ma se doveva pagare qualcuno almeno lo faceva perché imparava qualcosa.
– Ma sarebbe un’ottima occasione per conoscervi meglio! Magari scocca qualcosa tra voi! Qual è il problema, Sel? – la guardò curiosa Lily,
- Bé, non posso pagare una persona che non mi fa imparare niente. – rispose chiudendo il libro di Pozioni,
- Tutto qui? Non credo che Albus si farà pagare! Anzi, glielo vado a chiedere! Vieni! – le afferrò la mano facendola alzare di scatto.
La trascinò dentro il castello, arrivarono davanti alla Sala Grande e si sedettero ad aspettare che il Serpeverde uscisse.
- Ma non potevamo chiederglielo questo pomeriggio?? – sbuffò Selena dieci minuti dopo impaziente,
- La pazienza non è una tua virtù, lo sai? – la prese in giro Lily ridacchiando mentre torturava un angolo della divisa.
– Lo so… solo che, insomma… mi vergogno un po’. Non sono mai stata così agitata per un ragazzo! Che mi sta succedendo?! – si sentiva esasperata, sembrava che stesse per arrivare l’apocalisse,
- Sei innamorata, Sel. Secondo me formate una bellissima coppia! Eccolo! Aspettami qui! – la rossa si alzò di scatto e corse verso il fratello che usciva solo dalla Sala Grande. Li vide parlare e ridere insieme, quanto avrebbe voluto anche lei un fratello maggiore, invece era figlia unica…
Pochi minuti dopo Lily tornava con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia,
- Oggi pomeriggio alle 17 nell’aula di Pozioni! – esclamò piombandole addosso,
- Davvero?? Ha detto sì?? Lils, ti adoroooo!!!!!! – la strinse in un abbraccio stritolatore,
- Lo so, lo so… comunque vedi di essere puntuale, mio fratello odia i ritardatari come me e James. Adesso devo andare, ho un appuntamento con Evan giù al lago. Buon appuntamento! – Lily l’abbracciò ancora e poi corse verso l’uscita.
Non poteva crederci, Selena Robinson aveva un “appuntamento” con Albus Severus Potter. Okay che avrebbe dovuto studiare, okay che andava lì per imparare, ma il suo cuore batteva all’impazzata appena pensava al Serpeverde e poche ore più tardi si sarebbe trovata sola con lui! Quante volte aveva sognato quegli occhi verdi e quei capelli neri, lo aveva ammirato sempre e solo da lontano, lo aveva osservato tutte le volte che giocava a Quidditch. Si ricordava la prima volta che era arrossita di fronte a lui, era andata a casa Potter nelle vacanze estive per tre giorni a fare un pigiama party con Lily…
 
- Dobbiamo muoverci velocemente e silenziosamente…. – le sussurrò Lily aprendo la porta della loro camera, uscirono nel corridoio e scesero le scale cercando di farle scricchiolare il meno possibile.
– Allora, ti ricordi la missione? – la rossa si voltò a osservarla, annuì in risposta,
- Prendere quanta più cioccolata più possibile dalla dispensa. – mormorò Selena mentre si avvicinavano agli armadietti della cucina,
- Senza farci beccare da nessuno, se Jamie viene a sapere che mangiamo il suo prezioso cioccolato siamo finite… - bisbigliò Lily aprendo tutte le ante. Iniziarono a prendere tutte le tavolette di cioccolato possibili, riempirono le tasche dei pigiami e le mani,
- Andiamocene, ne abbiamo prese abbastanza. – sussurrò Selena avviandosi verso il piano superiore, la rossa chiuse le ante e sistemò la cucina, subito dopo la seguì su per le scale.
Entrarono in camera e si chiusero la porta alle spalle, Selena scaricò tutte le tavolette di cioccolato sul letto di Lily, si svuotò le tasche e  trovò qualche dolce anche sotto il top.
– Bene… ora possiamo incominciare. – disse Lily quando aveva finito di mettere anche le sue tavolette sul letto,
- Perderai, Potter. – ghignò Selena preparandosi a mangiare, avevano scommesso su chi avrebbe mangiato più tavolette di cioccolato, la vincitrice avrebbe vinto il primo turno in bagno di tutte le mattine a casa Potter.
– Ti piacerebbe, Robinson. – rispose la rossa ricambiando il ghigno,
- Uno…- iniziò il conto la bionda,
- Due… - continuò Lily,
- Tre… - si guardarono negli occhi, - Via!!! – esclamarono in coro buttandosi sulle tavolette ferocemente.


Sicuramente quella scommessa era la peggior che avessero mai fatto, la mattina dopo toccava a Lily il primo turno in bagno in quanto la notte prima aveva mangiato 27 tavolette di cioccolato mentre lei si era fermata a 15.  Selena si svegliò con una nausea terribile e un peso sullo stomaco,
- Uuu… - gemette cercando di girarsi sul materasso prestatogliele dall’amica, non avrebbe mangiato più cioccolato per mesi… 
- Lils? – biascicò Selena mettendosi a sedere,
- Che brutta scommessa… - gemette la rossa girandosi verso di lei,
- Già… tocca a te andare in bagno. Io muoio qui un secondo… resuscitami quando hai finito. – ricadde pesantemente sul materasso. 
– Vai tu… io non ne ho la forza… - borbottò Lily mettendo la testa sotto il cuscino,
- Okay… - si alzò a fatica e uscì strascicando i piedi,
- ‘Giorno, Sel. – la salutò qualcuno.
Si voltò e vide dietro di lei Albus che le sorrideva,
- Ciao, Al. – cercò di assumere un tono di voce normale ma le scappò un gemito.
– Ho la sensazione che tutto quel cioccolato vi abbia fatto indigestione… - ridacchiò il ragazzo avvicinandosi,
- E tu come fai…? – alzò un sopracciglio curiosa,
- Vi ho viste risalire con tutte le tavolette in mano. Sono riuscito a distrarre James se no vi avrebbe ucciso entrambe. Tiene a quelle tavolette più della sua vita. – rise Albus fermandosi a pochi metri da lei,
- Grazie, Al… non è che sapresti anche come curare l’indigestione? Sento che sto per vomitare… - biascicò tenendosi la pancia.
– Vieni, c’è una pozione nell’armadietto. – entrarono in bagno e il Serpeverde le porse una boccetta contenente un liquido blu, ne bevve un sorso e subito si sentì meglio e leggerissima.
– Uao! Grazie, Al! Sei unico! – lo abbracciò entusiasta, si staccò pochi secondi dopo e i loro volti furono vicinissimi, sentiva il suo respiro in faccia.
– Ehm, forse è meglio portare la pozione anche a Lily… sta peggio di me.. andiamo. – Selena si allontanò tutta rossa in faccia ed andò in camera dalla rossa con in mano la pozione.


 
Lily l’aveva anche avvertita! Ma come al solito era in ritardo! Correva alla velocità della luce per cercare di rimediare al suo ritardo, erano già le 17:20! Venti minuti, Lily l’avrebbe uccisa con le sue mani, anzi no, prima la schiantava e poi ammazzava. Oppure l’avrebbe avvelenata, un metodo semplice e veloce, un lavoretto pulito… Avrebbe cancellato tutte le sue tracce…
- Scusa per il ritardo! – esclamò entrando di botto nell’aula di Pozioni e riuscendo a ruzzolare giù portando con sé uno sgabello.
Vide Albus seduto a pochi metri da lei davanti ad un calderone, ridacchiava divertito,
- Scommetto che Lils ti ha detto che odio i ritardatari, vero? – andò verso di lei a l’aiutò ad alzarsi,
- Scusa, Al… mi sono appisolata per cinque secondi che si sono poi trasformati in trenta minuti. – biascicò mettendo a posto lo sgabello.
– Non fa niente. Allora, sei pronta? – si sedettero davanti al calderone con il libro di Pozioni aperto sul tavolo,
- Più o meno. – borbottò grattandosi la testa poco convinta,
- Tranquilla… se impari il meccanismo fare pozioni è come bere un calice di Burrobirra. – Albus iniziò a girare le pagine finché non si concentrò su una.
– Okay, che ne dici di incominciare con l’antidoto ai veleni comuni ? – le chiese,
- Okay, quella la so, all’incirca… - rispose ricordandosi il primo passaggio: mettere il bezoar nel mortaio.  Eseguì sotto l’occhio vigile di Albus che guardava senza parlare, riusciva a concentrarsi con lui, invece Lumacorno la metteva sempre in agitazione, commentava ogni singola cosa che faceva dicendo che c’era pozionisti più bravi e che quella materia non faceva per lei! Secondo passaggio: pestare il bezoar fino ad ottenere una polvere finissima. Lo schiacciò con il pestello fino a che Albus non la fermò,
- Va bene così, altrimenti non rimane più niente del bezoar. – disse serio,
- Okay, poi devo aggiungere quattro misurini di bezoar schiacciato. – li mise nel calderone seguiti poi da due dosi di ingrediente base. Prese la bacchetta e con un colpetto finì la prima fase della pozione,
- Perfetto, fino ad ora non hai fatto errori. Adesso dobbiamo aspettare mezz’ora. Che ne dici se mentre aspettiamo ripassiamo la teoria? – annuì in risposta e iniziò a recitare tutti gli ingredienti possibili.
Mezz’ora dopo continuò a preparare l’antidoto, aggiunse un pizzico di corno di unicorno nel calderone e girò due volte in senso orario, poi mise due bacche di vischio e girò in senso antiorario.
– Ottimo lavoro Sel! Direi che per oggi è tutto, fissiamo la prossima lezione a martedì alla stessa ora? – Selena chiuse il libro e se lo infilò in borsa,
- Okay. Ehm, quanto ti devo? – tirò fuori il portafogli ma Albus glielo abbassò,
- Nulla, mi basta solo la tua compagnia – sorrise il Serpeverde recuperando le sue cose,
- Cosa? Ma no dai… cioè tu stai qua a farmi ripetizioni gratis? – alzò un sopracciglio la bionda.
– Esattamente. Sei una delle mie più care amiche, non mi devi assolutamente nulla. – rimise il portafogli nella borsa riconoscente,
- Grazie, Al. – sorrise girandosi per andarsene, si decise a fare una cosa. Si girò di nuovo ma si scontrò con il Serpeverde che stava per uscire, si ritrovò fra le sue braccia,
- Oh, scusa! – diventò rossa come un peperone,
- Niente, tranquilla… ho un fisico da Cacciatore dopotutto… - ridacchiò Albus continuando a stringerla a sé, erano a pochi centimetri l’uno dall’altro, i loro nasi si sfioravano, si avvicinarono sempre più ma qualcuno irruppe nella classe.
– Ehi Al, muoviti abbiamo gli allenament… ops, scusate… non volevo, insomma… me ne vado… - biascicò Scorpius imbarazzato accorgendosi di averli interrotti sul più bello,
- Eh? – si riscosse Albus, il biondo richiuse la porta lasciandoli di nuovo soli,
- Oh, scusa, Sel… - borbottò il Serpeverde lasciandole i fianchi,
- Che? Oh, giusto… insomma… bè, ci si vede! – gli schioccò un bacio sulla guancia e corse via travolgendo tutti quelli che si ritrovarono nella sua traiettoria.




 * Angolo autrice*
Ed eccomi qui anche con il capitolo 7!!!
Allooora, passo subito a parlare del capitolo se no qui scrivo un angolo autrice più lungo di tutta la storia!
Come promesso ho continuato a far stare insieme Lily ed Evan, ma non durerà a lungo… è pur sempre una Lily/Lysander, ehehe :D
Poiii, finalmente è stato scoperto il mistero di Rose e Lysander.
Il resto del capitolo l’ho dedicato alla coppia Selena/Albus in onore di Elizabeth_Lovegood che ama il personaggio di Albus :D
Okay, passo subito ai ringraziamenti:
inizio col ringraziare Pottermore, da cui ho preso i passaggi per fare le pozioni!
Poi voglio ringraziare tutti coloro che hanno messo la storia fra le preferite/seguite/ricordate, vi adoroooooo :D
Ringrazio Elizabeth_Lovegood, Ombrachiave e MrsLyla_90 che hanno recensito lo scorso capitolo, vi amoooooooo <3 * scappano tutte a gambe levate*
Okay, adesso vi linko i personaggi della mia storia ( ho cercato di attenermi il più possibile alle caratteristiche che ho scritto):
 
Lily ( Molly Quinn) : http://images.buddytv.com/usrimages/usr3698215/3698215_09a7af1d-b997-4175-8fbe-2ae9c04c5ee5-molly-reduced.jpg
 
Albus ( Jordan Nichols) : http://2.bp.blogspot.com/-qZQsi8Vq8ZY/Tvph6FvO97I/AAAAAAACcJ4/tkFoAYn-iX8/s1600/JordanNichols02.jpg
 
James ( Asher Book) : http://files.zapster.it/zapster-media/multimedia/2700/2696/big/16.jpg
 
Rose ( Danielle Panabaker) : http://www.nndb.com/people/365/000110035/danielle-panabaker-1-sized.jpg
 
Hugo ( Cameron Monaghan) : http://www.seventeen.com/cm/seventeen/images/cH/Cameron%20Monaghan.jpg
 
Roxanne ( Katerina Graham) : http://images4.fanpop.com/image/photos/19000000/katerina-graham-the-vampire-diaries-19058087-410-615.jpg
 
Fred junior ( Jake T. Austin) : http://ia.media-imdb.com/images/M/MV5BMTQwNjQwNDU2OV5BMl5BanBnXkFtZTcwNTUxODQxOA@@._V1._SX214_CR0,0,214,314_.jpg
 
Dominique ( Ashley Benson) : http://images1.wikia.nocookie.net/__cb57887/supernatural/images/8/82/Animaatjes-ashley-benson-17781.jpg
 
Victoire ( Jessica Stam) : http://theworldsbestever.com/blog/wp-content/uploads/2008/10/jessica-stam.jpg
 
Louis ( Alex Pettyfer) : http://www.thesmokesignal.org/renov/wp-content/uploads/2011/02/Alex_Pettyfer_www.nresimleri.com_.jpg
 
Lucy ( Willa Holland) : http://greenobles.com/data_images/willa-holland/willa-holland-05.jpg
 
Molly ( Alexis Bledel) : http://25.media.tumblr.com/tumblr_m8eqfcvt6v1rx9f6no2_500.jpg
 
Selena ( Taylor Swift) : http://4.bp.blogspot.com/_UE_OMsH0SHA/TO7IdhlwhKI/AAAAAAAAACg/UJCZgJB5Oc0/s1600/taylor-swift-00113.jpeg
 
Scorpius ( Boyd Holbrook): http://i50.tinypic.com/2itpfs7.jpg
 
Lysander ( Lucas Till) : http://greenobles.com/data_images/lucas-till/lucas-till-03.jpg
 
Lorcan ( Austin Butler) : http://www.immaginia.com/images/a/mixed-a/austin-butler/austin-butler-03.jpg
 
Teddy ( Chace Crawford) : http://www.gossipmag.it/wp-content/uploads/chace-crawford.jpg
 
Evan ( Gaspard Ulliel) : http://25.media.tumblr.com/tumblr_m6mctcydIa1rtxmv6o7_r1_400.jpg
 
E con queste immagini vi lascio,
al prossimo capitolo,
un abbraccio e un bacio,
 
ladyselena15 :D


 

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Capitolo 8
*** Lottare per ciò che si vuole ***


  

Capitolo 6



Lottare per ciò che si vuole.

 
- Ecco fatto… - disse Lily finendo di tamponare il sangue dalla faccia di Evan nella Sala Comune dei Serpeverde,
- Grazie, Lils. – le sorrise riconoscente sistemandosi meglio sul divanetto di pelle nera,
- Ma figurati... – ricambiò il sorriso la rossa.
– Provi qualcosa per lui? – le chiese all’improvviso,
- Eh? – biascicò lei,
- Provi qualcosa per Scamandro? Dimmi la verità. – per la prima volta Lily sentiva la voce del ragazzo dura e fredda.
– Io… non lo so… mi ha fatto davvero male vederlo con Rose.. – rispose con il nodo alla gola,
- Perciò sei uscita con me solo per farlo ingelosire o cose del genere? – ringhiò Evan alzandosi furioso,
- No! Cioè… insomma… l’idea era di dimenticarlo o magari farlo ingelosire. Ma il bacio… Evan, quello era sincero. Mi è piaciuto, mi sono sentita amata per la prima volta, protetta. Credimi… - le scesero delle lacrime.
– È sempre la solita storia… le ragazze mi usano per far ingelosire i loro ex e quando ci sono riuscite mi mollano in mezzo alla strada come un deficiente! Mi sono stufato! Sei come le altre! – urlò dandole le spalle, Lily si appoggiò al muro e le scesero altre lacrime,
- Non è vero! Credimi! Il bacio… - il ragazzo si girò e vide i suoi occhi pieni di lacrime, gli aveva fatto male…
- Smettila di mentirmi! – tirò un pugno alla parete vicino a lei,
- Non ti sto mentendo! – gli afferrò il polso e lo baciò dimostrandogli che si sbagliava.
Inizialmente Evan cercò di sottrarsi dal bacio ma sentiva le labbra di lei fremere e le lacrime bagnare entrambe i volti. La strinse a sé possessivo, lei gli buttò le braccia al collo e incominciò a giocherellare con i suoi capelli, le loro labbra si sfioravano ancora e ancora.
– Ehm, ehm. – tossicchiò qualcuno facendoli separare, davanti a loro stavano Scorpius e Albus che li osservavano imbarazzati,
- Oh, ciao ragazzi. – li salutò Lily rossa in viso,
- Abbiamo interrotto qualcosa, Ev? – alzò un sopracciglio il fratello,
- No, tranquilli… ehm, allora ci si vede, Lils. – la salutò con un abbraccio,
- Ti credo… - le sussurrò all’orecchio, sul suo viso si dipinse un sorriso,
- Grazie. – gli diede un bacio veloce e corse poi via dalla Sala Comune delle serpi sorridendo come un ebete.  

Io e lui ci siamo baciati. Ho baciato Evan Nott. Lily Potter ed Evan Nott si sono baciati. Non riusciva a pensare ad altro né a crederci. L’aveva baciata!
- Ehi Lils! – la salutò James osservandola, 
- Jamie! – lo abbracciò di slancio contenta,
- Sei forse impazzita? I Tornados hanno vinto, per caso?! – sbarrò gli occhi entusiasta.
– No, Jamie, non hanno vinto. Però… insomma… io e lui… uaaaaaaa…. Seeeeeellll!!!!! – vide l’amica uscire dalla biblioteca, la bionda sentendosi chiamata si girò e appena vide la rossa lasciò cadere la pigna di libri che teneva in mano e corse ad abbracciarla.
– Allora???? Com’è andata??? – le chiese impaziente Selena saltellando insieme all’amica,
- Ci siamo baciati!! – le sussurrò per non farsi sentire dalle altre persone,
- Seriamente??? Uaaaaaa….. grande Lils!!!!!!! – si abbracciarono urlando come delle pazze.
– Ehm, ehm. Chi ti avrebbe baciato? – intervenne James incrociando le braccia minaccioso, ecco che arrivava il fratello maggiore geloso,
- Uff, James è solo un bacio. Ma tu non sai la grande notizia! Si sposeranno! – esclamò la bionda tenendosi la pancia dalle risate, il ragazzo impallidì e iniziò a respirare male,
- Che…? C-cosa? Chi è?! – borbottò tenendosi ad una colonna,
- Jamie!! – cercò di fargli aria la sorella.
– Ehi Lils, avevi dimenticato il cappotto sul divano… - le diede un bacio Evan comparendo alle sue spalle,
- Ev! – gli buttò le braccia al collo,
- Tuuuuuuu!!!!!!!! – ruggì James indicando il ragazzo,
- Ehm, ciao anche a te, Potter. – lo salutò confuso,
- Io ti ammazzo!!! Come hai osato?! – gridò in collera cercando di saltargli addosso. Selena si buttò a terra ridendo come una pazza,
- Sel!!!! – la tirò su Lily mettendosi davanti al fratello maggiore, - Muoviti a parlare! – le diede una gomitata,
- Okay, James stavo scherzando. Evan non ha chiesto a Lily di sposarlo, era uno scherzo… dovevi vederti la faccia! – scoppiò a ridere la bionda,
- Tutto uno scherzo?? Selena! Lily è la verità? – guardò la sorella che annuì in risposta.
– Quindi ora voi due state insieme? – James squadrò il Serpeverde che annuì,
- La tratterò bene. – gli porse la mano,
- Sarà meglio per te, o avrai molti guai. Sono stato chiaro? – rispose alla stretta cercando di fargli male, ma il ragazzo rimase impassibile,
- Chiarissimo. Andiamo, Lils? – la rossa annuì,
- Non credo, Lils. Dobbiamo finire il tema di Pozioni che ieri abbiamo lasciato in disparte. Mi dispiace, Evan. Ma abbiamo i G.U.F.O.! Muoviti Lils! – afferrò il suo cappotto dalle mani del ragazzo mentre Selena la trascinava via, lasciando il Serpeverde solo con James.  
 
 
- Come posso concentrarmi su questo miseriaccia di tema quando posso stare là fuori con Evan?? – sbottò Lily mezz’ora dopo indicando la finestra della loro torre che dava sul Lago Nero,
- Se vuoi essere ammessa ai G.U.F.O. devi farlo, Lils… - biascicò Selena continuando a scrivere,
- Si può sapere da quando t’importa così tanto della scuola? Sembri mio fratello Al. – a quel nome la bionda sobbalzò facendo cadere la boccetta d’inchiostro.
– Nooo, ti piace Al!! – esclamò la rossa alzandosi in piedi,
- Non è vero! – arrossì di colpo cercando di asciugare il pavimento,
- Invece sì. Lo sai che sei color peperone? – ridacchiò l’amica che con un colpo di bacchetta ripulì il pasticcio.
– Non mi piace Albus! – sbottò Selena rialzandosi senza guardarla,
- Bè hai tutte le ragioni del mondo per avere una cotta per lui… - disse fingendosi pensierosa,
- Lilian!!! – incrociò le braccia offesa la bionda,
- Dimmi la verità e smetto immediatamente. – ghignò la rossa.
– Okay, okay. Ho una cotta per tuo fratello Albus. Contenta? Ma tanto lui neanche mi guarda… figuriamoci se mai uscirà con me… - biascicò,
- Cosa sento??? Selena Robinson è in piena crisi d’amore??? Sel non osare dire cose del genere, te lo proibisco! Tu e mio fratello vi conoscete da cinque anni, gli stai simpatica, devi solo farti notare come una interessata a lui. Ti ha sempre vista come una sorella, devi farti avanti! – le sorrise incoraggiante Lily,
- Non è così semplice… se poi mi rifiuta?? Magari quando gli confesso tutto mi scoppia a ridere in faccia! Poi?? Non avrò mai più il coraggio di guardarlo in faccia! – iniziò ad andare in panico mettendosi le mani nei capelli. 
– Ehi, calmati… - l’abbracciò stretta Lily,
- Grazie, Lils… ti voglio bene. – le sussurrò,
- Ti voglio bene anche io, Sel. Ma farò delle ricerche, scoprirò in che situazione amorosa si trova mio fratello e ti farò rapporto appena posso. – si sciolse dall’abbraccio e mimò il gesto militare facendo ridere entrambe,
- Voglio sapere anche i dettagli, mia cara. Non osare presentarti senza niente! – la prese in giro Selena rimettendosi a sedere sul letto. – Roger! – annuì sghignazzando,
- Io ho finito il tema. A dopo! – la salutò la bionda ridacchiando,
- Come?? Mi lasci qui da sola??? Non abbandonarmi… - fece la faccia da cucciolo ma quella volta l’amica fu irremovibile,
- Non hai detto che devo farmi notare? Ci proverò! Augurami buona fortuna! – le schioccò un bacio sulla guancia e corse fuori dalla camera ridendo alle imprecazione dell’amica.
– Mi lascia qui con questo stupido compito che non mi servirà mai in vita mia… quale persona sana di mente viene a chiederti l’importanza della pietra di luna nel tuo Curriculum magico?! – sbottò buttandosi sul letto, stava parlando pure da sola, di bene in meglio, no? Afferrò una rivista di Quidditch e iniziò a leggerla, dopotutto che male c’era a prendersi una pausa?
All’improvviso qualcuno piombò in camera, si accorse che erano Lysander e Rose, mano nella mano… rilassati Lily, si disse nella mente, anche se stanno insieme che differenza fa? Tu ora stai con Evan, giusto? Ma Evan non è Lysander, le disse una vocina. Rifletti, Evan potrà essere misterioso e affascinante, ma non ti regalerà mai quei sorrisi che appartengono solo a Lysander, quei sorrisi che adori tanto, continuò la vocina diventando insistente. Era vero, adorava quegli stramaledetti sorrisi che le rivolgeva il Grifondoro, quei sorrisi che facevano sparire ogni traccia d’insicurezza o paura che c’era in lei. Ma ora stava con Evan, non si poteva tornare indietro. Ma anche se non stava con qualcuno Lysander e Rose erano fidanzati, cosa poteva fare lei? Rubare il fidanzato alla cugina? Non avrebbe mai fatto niente del genere a Rose, anche se lei sapeva benissimo i suoi sentimenti per il ragazzo…
Ignorali, se ne andranno, si disse da sola. Così fece, continuò a sfogliare in pace la sua rivista di Quidditch senza neanche degnarli di uno sguardo, - Ehm, ehm. – tossicchiò Lysander cercando di attirare la sua attenzione, molto interessante l’articolo sulle Nimbus!
– Ehm, ehm. – riprovò il Grifondoro, sapeva che non si sarebbe arreso facilmente.
– Avete bisogno di qualcosa? – distolse lo sguardo dalla rivista e rivolse ad entrambi un sorriso angelico,
- Parlare. – rispose deciso Lysander,
- Di cosa, scusa? – alzò un sopracciglio Lily,
- Di quello che sta succedendo tra me e Rose. – sbarrò gli occhi, come scusa?! Dopo tutto quello che era successo venivano pure a parlare di loro due?! Ma la stavano prendendo in giro?!
– Non mi riguarda. – disse decisa spostando lo sguardo sulla rivista,
- Dannazione Lily, vuoi ascoltare?! – sbottò Lysander strappandole l’oggetto di mano,
- Ehi! Ma come ti permetti?! – si alzò furente cercando di riappropriasi del giornale.
– Ascolta e la riavrai. – incrociò le braccia il Grifondoro,
- Ma si può sapere cosa dovrei ascoltare?! Dammi la rivista! – gliela prese dalle mani irata e iniziò a colpirlo con l’oggetto,
- Ehi! Ma che..? – strabuzzò gli occhi Lysander.
– Sta’zitto!! Come osate venire qui in camera mia per parlarmi di voi due?! Non vi è già sembrato abbastanza farmelo scoprire così?! – sentì gli occhi inumidirsi,
- Lily, aspetta… - intervenne la cugina cercando di evitare la rivista,
- Tu Rose dovresti stare zitta! Come ti sei permessa?! Sapevi benissimo! Mi ero confidata con te! Mentre il giorno dopo ti ritrovo appiccicata a lui come se niente fosse! E osi venire da me con tutta la tranquillità del mondo come se non fosse successo niente?! – urlò con le lacrime che premevano per uscire.
– Sapete cosa vi dico?! Andate al diavolo! Non voglio più vedere nessuno dei due e se solo osate tornare da me perché dovete parlarmi vi schianterò all’istante! Fottetevi entrambi! – lanciò la rivista dall’altra parte della stanza sotto gli sguardi spiazzati dei due ragazzi, uscì dalla stanza con le lacrime che scendevano senza sosta,
- Lils, che è successo? Ho sentito le urla. – le chiese Hugo parandosi davanti a lei.
Appena la vide in lacrime l’abbracciò stretta cercando di consolarla,
- Niente…insomma… sì…posso dirti una cosa? – alzò lo sguardo incontrando quello del cugino che annuì in risposta,
- Odio ufficialmente tua sorella. – disse ripensando alla scena di pochi minuti fa, Hugo sbarrò gli occhi senza capire.
– Ma siete inseparabili! – esclamò facendola sedere sul divanetto accanto a lui, appoggiò la testa sul petto del cugino godendosi il calore emanato dal caminetto.
- Eravamo… - biascicò in risposta.
Sentì il ragazzo accarezzarle i capelli,
- Perché non mi dici cos’è successo, piccola Lils? – le chiese usando il soprannome che usava anche da bambino, non le andava di raccontargli che la sorella le aveva soffiato il ragazzo di cui era innamorata da anni,
- Io… non posso.. – rispose accoccolandosi sempre più a lui, non sapeva come, ma quando Hugo l’abbracciava era come ritornare alla Tana. Si sentiva al sicuro tra le braccia del cugino, si poteva anche dire che fosse come un fratello maggiore anche se lei era più grande di lui di pochi mesi. Infatti Hugo e James erano uguali quando si parlava di fidanzati, sia nei confronti suoi e di Rose. Il cugino poteva essere anche piccolo ma quando si arrabbiava nessuno riusciva a fermarlo più.
– Riguarda mia sorella, vero? – era da anni che la rossa si chiedeva se il cugino era un sensitivo, indovinava sempre! Prese la via facile: non rispondere.
– Se ti stai chiedendo come faccio a saperlo ti rispondo immediatamente. L’ho vista salire con Lysander in camera tua e poi ho sentito le grida. Perciò posso dedurre che è successo qualcosa con Rose, ma  per quanto tu possa essere arrabbiata con lei non vuoi metterla nei guai o in cattiva luce, giusto? Quindi hai optato per l’opzione muta come un pesce. Ho indovinato, giusto? – lo sentì ridacchiare mentre continuava ad accarezzarle i capelli,
- A volte mi chiedo se sei parente della Cooman. – incrociò le braccia Lily,
- Naa, quella donna puzza troppo… si chiama solo istinto maschile. E sì esiste, se te lo stai chiedendo. Ma per chi ci hai presi? Pensi forse che i maschi non pensino? – le chiese scandalizzato.
– Bè… - scoppiarono entrambi a ridere, afferrò un pezzo di stoffa nera e si asciugò le lacrime dal viso,
- Ma prego… e pensare che adoravo questa maglietta… - disse Hugo guardandola corrucciata,
- Oddio! Scusa! Pensavo che fosse uno straccio! – si mise le mani davanti alla bocca cercando di non farsi scappare le risate,
- Pensare che il commesso mi diceva che con questa avrei attratto molto ragazze… ladri… non tornerò mai più in quel negozio… - farfugliò il ragazzo.
– Mi…ahahah…dispiace… scusa…è che…oddio… - iniziò a ridere come una matta tenendosi la pancia mentre il cugino si asciugava la maglietta con le mani. Le ci volle qualche minuto per riprendersi, quando smise di ridere si accoccolò di nuovo tra le braccia di Hugo che l’abbracciò stretta,
- Grazie Hug… ti voglio bene. – gli sussurrò grata,
- Ti voglio bene anch’io, piccola Lily. – ridacchiò dicendo il nomignolo,
- Lo sai che lo odio. – grugnì la rossa incrociando le braccia,
- Ed è proprio per questo che ti chiamo così. – ghignò Hugo malvagio.
Sentì dei passi  correre giù e poi tutto accadde velocemente, in pochi secondi vide Lysander ai piedi delle scale con in braccio una Rose che non gli staccava gli occhi di dosso. I perfetti piccioncini…
- Io vado Hug.. grazie ancora. – gli schioccò un bacio sulla guancia  e fuggì dalla Sala Comune che sembrava essere diventata un luogo fin troppo soffocante. Che faccia tosta! Erano venuti in camera sua per parlare della loro grande storia d’amore!! Perché poi con lei?! Era una presa in giro o cosa?? Poi si ripresentavano in Sala Comune usando quella stupida faccia da innamorati che gli avrebbe spaccato in pochi secondi! Aveva bisogno di stare sola, senza nessuno in giro, un luogo dove poteva pensare in santa pace…

Le venne in mente un posto, lo avevano scoperto lei e James quando frequentava ancora il primo anno e lui il terzo, era diventato il loro nascondiglio, nessuno ne sapeva l’esistenza oltre a loro due. Scese in cortile e si diresse verso la riva del Lago Nero, lì vicino vide il masso e ci si arrampicò sopra. Iniziò a scalare la parete rocciosa facendo ben attenzione a dove metteva i piedi, mai metterli su una pietra piccola, le aveva detto il fratello per la prima volta quando stava rischiando di cadere. Non era mai salita senza James per paura di poter precipitare di sotto, ma in quel momento non le importava, voleva stare sola dove la gente non poteva trovarla, chi avrebbe mai cercato in una grotta nascosta sulla parete rocciosa? Sarebbe uscita quando ne avrebbe avuto voglia. Dopo dieci minuti si ritrovò all’entrata della piccola grotta, s’issò sopra con un ultimo sforzo e si sedette con le gambe premute contro il petto a guardare il paesaggio. Era uno dei più belli che lei avesse mai visto, sotto di lei si estendeva in tutta la sua bellezza l’acqua del Lago Nero su cui si rifletteva la luce del tramonto, a sinistra riusciva a scorgere un pezzo di cortile e il faggio sulla riva. Si appoggiò alla parete e respirò profondamente, l’odore d’acqua riempì completamente le narici facendola sorridere. Fin da bambina adorava con tutta sé stessa l’acqua, amava bagnarsi completamente. Si sentiva sé stessa sott’acqua dove quella che chiamavano realtà era tutto un sogno. Appena s’immergeva ogni preoccupazione finiva, l’acqua l’accarezzava completamente accogliendola tra le sue braccia e facendole dimenticare per quei pochi minuti tutto ciò che le stava intorno. Chiuse gli occhi e sospirò contenta, Merlino se stava bene in quel posto…
 
POV LYSANDER
 
- Hai guardato al campo di Quidditch? – gli chiese Rose preoccupata seduta nella Sala Comune dei Grifondoro circondata dall’intera famiglia Weasley-Potter, le uniche eccezioni erano lui, Scorpius e Selena.
– Sì, Rose. Ho guardato dappertutto! In biblioteca, in cortile, al faggio, al Lago Nero… - sospirò preoccupato Lysander.
Era da due ore che cercavano Lily e non si trovava! Sentì il nodo alla gola, non poteva essere scomparsa, non la sua Lily. Il pensiero di non vederla più, di non sorriderle più lo fecero star male. La cosa peggiore era che se non l’avessero trovata lei non avrebbe mai cambiato opinione su di lui, lo odiava. L’aveva capito da come lo aveva colpito con la rivista, aveva visto in quegli occhi nocciola la delusione, la sensazione di tradimento, il disgusto e… l’odio. Lysander aveva visto in quegli occhi ogni singola emozione rivolta solo a lui, ma mai l’odio. Era ciò che gli faceva più male, non voleva essere odiato per cose che non aveva fatto! Se solo gli avesse lasciato il tempo di spiegare!
- Aspetta! Cos’hai detto? – si alzò di scatto James fissandolo con le lacrime agli occhi, era la prima volta che Lysander vedeva il ragazzo piangere,
- Che l’ho cercata dappertutto… - rispose senza capire,
- L’ultimo posto che hai nominato! – lo scosse impaziente,
- Il Lago Nero? – alzò un sopracciglio sempre più confuso. Il maggiore dei Potter sbarrò gli occhi e rimase immobile come se qualcosa lo avesse colpito in testa,
- È lì.. – sussurrò James correndo fuori dalla Sala Comune seguito da tutti gli altri,
- Ma ho già controllato! Non l’ho vista! – gli urlò dietro Lysander come se il ragazzo fosse impazzito,
- Ti dico che è lì! So anche dove! – gridò in risposta l’altro spingendo da parte tutti quelli che trovava di fronte.
Si ritrovarono sulla riva del Lago Nero dove la calma regnava, l’unico rumore che si sentiva era quelle delle foglie volare via per colpa del vento che faceva agitare l’acqua del lago. Vide James iniziare ad arrampicarsi sulla parete rocciosa ignorando le urla di tutti i parenti, - Andatevene! Ritornate al castello! Se non arrivo tra un’ora venitemi a cercare qui! Ma adesso andatevene! – urlò il maggiore dei Potter cercando di sovrastare il rumore del vento,
- Non ci pensare nemmeno! – gli rispose Hugo seguendolo,
- No! Non la troverò mai! Andatevene! Fidatevi di me, miseriaccia! – tutti si guardarono ammutoliti e tornarono dentro. Lysander seguì Rose incredulo, - Perché ve ne andate?? – sbottò fermando la ragazza,
- Ci fidiamo di James e se dice così vuol dire che ce ne sarà una ragione. Fidati anche tu di lui. James è la persona che meglio conosce Lily, pensano quasi allo stesso modo. Se lui è sicuro, lo siamo anche noi. Andiamo, li aspetteremo in Sala Comune… - biascicò la Corvonero trascinandolo via.
Riportala da me, James, per favore, pregò Lysander.
 
 
POV LILY
 
 
Il rumore di un’onda che s’infrangeva sulla parete rocciosa la risvegliò di colpo, si era addormentata! Si affacciò e vide la luna già sorta da un bel pezzo, una ventata la ributtò violentemente dentro la grotta.
Se il vento si alzava voleva dire che l’acqua del lago non era affatto calma, ed ecco perché l’onda l’aveva svegliata. Sbirciò di sotto e vide le onde aprirsi in un varco come ad aspettarla, toccò la pietra e la sentì bagnata. Se fosse scesa sarebbe sicuramente caduta e da quell’altezza avrebbe fatto una fine non molto bella, ma d’altronde non poteva neanche rimanere lì tutta la notte!
Respirò a fondo e si preparò alla discesa, prese una buona dose d’aria e iniziò a scendere la parete rocciosa. Ricordava ogni singola pietra su cui doveva appoggiare il piede, la prima a sinistra: fatto. Serrò la presa delle mani sulle pietre, ora doveva scendere di pochi centimetri fino a toccare una pietra alla sua destra, si preparò al piccolo balzo che non arrivò. Appoggiò il piede subito dopo, si accorse che era la pietra sbagliata, guardò i suoi piedi e notò il pezzo roccioso muoversi su e giù,
- Dannazione! – sbottò Lily cercando di arrivare a quella vicina, ma arrivarci significava saltare nel vuoto, avrebbe dovuto staccare le mani dalla parete rocciosa e saltare sperando in bene che ci arrivasse sana e salva. Il vento continuava a scompigliarle i capelli impedendole quasi la vista,
- Liiiilsss. – sentì il suo nome disperdersi nell’aria, si guardò intorno e poi giù, vide suo fratello arrampicarsi verso lei,
- Jamieeeeeeeee. – cercò di farsi sentire ma invano, il rumore delle onde sovrastava la sua voce. Sentì la pietra sotto di lei cedere completamente, staccò le mani dalla parete e si gettò verso  quella accanto, ma si accorse che era sbagliata anche quella!
Aveva sbagliato percorso! Non aveva mai scalato la parete rocciosa di notte e con i capelli davanti non ci vedeva nulla! Appoggiò il piede su un altro masso sperando con tutta sé stessa che fosse quello ma giusto ma si accorse di essere  troppo pesante, le pietre erano troppo piccole per reggerla. Doveva tornare indietro, guardò sopra di sé e vide la grotta a due metri da lei, si alzò in punta di piedi per raggiungere una sporgenza a cui afferrarsi e issarsi sopra ma non sentì più niente sotto i suoi piedi. L’aria si faceva sempre più prepotente e le sferzava i capelli in faccia facendole male, il suo grido si perse nel vento e tentò con tutta sé stessa un appoggio con le mani,
- Liiiiilssss!!! – urlò James incominciando a scalare sempre più veloce. Non si sarebbe arresa. Non si sarebbe mai lasciata cadere fino allo schianto con l’acqua. Avrebbe lottato con le unghie, combattuto con tutta sé stessa per la sua vita. Mise le mani in avanti sfiorando la roccia finché non trovò una sporgenza, la caduta si arrestò immediatamente e rimase a penzoloni con il respiro irregolare.
Ce l’aveva fatta, aveva trovato l’appiglio! Si osservò le mani e le vide tutte sporche di sangue, sentì un bruciore nei palmi, dovevano essere graffiate per colpa della caduta. Guardò in basso e vide James a pochi metri da lei con le lacrime che gli rigavano il viso, suo fratello stava piangendo per lei, era preoccupato e spaventato allo stesso tempo. Riconobbe una pietra su cui doveva appoggiarsi, scese lentamente fino a mettere il piede e tirare un sospiro di sollievo, perlomeno era salva!
– Lils! – esclamò James affiancandola,
- Non è la pietra giusta Jamie! – vide il piede del fratello perdere la presa,
- No! – staccò una mano dalla parete rocciosa e afferrò quella del ragazzo che le sorrise riconoscente.
– Non mollare la presa! – urlò Lily, il fratello annuì in risposta e cercò qualcosa su cui appoggiare i piedi, si guardò intorno e vide la roccia che segnava il percorso a pochi centimetri dal ragazzo.
– Appoggia il piede lì! – indicò la pietra, James guardò sotto di lui e annuì, continuò a stringergli la mano finché non fu assolutamente sicura che avrebbe retto, sorrise sollevata, c’erano quasi… sotto di lei ci doveva essere un’altra pietra che segnava quasi l’arrivo a terra, abbassò il piede ma non sentì niente sotto di lei,
- Maledizione! – imprecò serrando le mani intorno alla roccia, una folata di vento le fece perdere l’equilibrio e di nuovo non sentì più niente sotto i suoi piedi. Ma qualcosa arrestò subito la caduta, guardò in alto e vide James tenerle la mano,
- Manca poco! – urlò il fratello continuando la discesa, Lily cercò disperatamente un appoggio, certo il ragazzo era forte ma non avrebbe potuto reggere ancora per molto entrambi. Mancavano pochissimi metri al terreno, dovevano solo spostarsi a sinistra e sarebbero stati con i piedi per terra, altrimenti sarebbero caduti in acqua. Arrivò un’altra folata di vento che staccò prepotentemente la mano di James dalla parete rocciosa e si sentì precipitare insieme al fratello, le loro grida si persero nell’aria e poi un dolore lancinante al petto le mozzò il respiro facendola finire nelle tenebre.
Tutto era gelido intorno a lei, l’unico calore che sentiva era quello della mano di James ancora intrecciata nella sua. L’unica cosa che le era venuta in mente era quella di arrendersi alla forza dell’acqua e lasciarsi cullare finché non avesse perso i sensi, ma non c’era solo lei, doveva pensare anche al fratello. Strinse la mano del ragazzo che rispose immediatamente alla presa, nessuno dei due aveva perso i sensi, si girò a sinistra e tirò con sé James che la seguì. Risalire, dovevano subito andare in superficie per riprendere aria o altrimenti sarebbero scesi nelle profondità del lago.
Radunò le uniche forze rimaste nel corpo e con un unico movimento si lanciò verso la superficie. La testa fuoriuscì dall’acqua facendola respirare, sentì riaffiorare anche il fratello che non mollò la presa su di lei, assaporò con tutta sé stessa l’aria. Non riusciva a pensare che nei secondi precedenti i polmoni stava bruciando per avere aria quando in quel momento poteva averne quanta ne voleva. Guardò James e si capirono con lo sguardo, sempre con le mani intrecciate iniziarono a nuotare verso la riva cercando di spronarsi l’uno l’altro. Lily sentiva le gambe e braccia doloranti, il sapore del sangue delle sue mani si mischiava a quello dell’acqua che le finiva in bocca per via delle onde che continuavano a sbatterle in faccia.
All’improvviso un’onda la sovrastò facendola finire sott’acqua, tentò di riaffiorare ma vide un’altra ondata d’acqua infrangersi sopra di lei ributtandola giù. Era come un gioco, dove lei stava perdendo, ma tutti sapevano che Lily Potter odiava perdere con tutta sé stessa. Sentì James cercare di tirarla fuori dall’acqua ma la forza dell’acqua era indomabile, doveva aiutare il fratello. L’aria incominciava a mancarle, i polmoni bruciavano e urlavano, le gambe e le braccia erano quasi inutilizzabili, l’acqua la spingeva sempre più a fondo e appena provava a risalire veniva ributtata al punto di partenza. Oramai non aveva quasi più aria, aprì la bocca ma tutto ciò che entrò fu solo acqua, un urlo esplose dentro di lei scatenando solo bolle e nient’altro. Si sentiva impotente, per la prima volta l’acqua stava vincendo, ma Lily Potter non perdeva mai. Radunò le poche forze rimaste in lei e diede una forte spinta con le gambe riuscendo a riaffiorare in acqua prendendo tutta l’aria possibile, sentì le braccia di James cingerle la vita e trascinarla verso riva.
Finalmente il suo corpo toccò l’erba bagnata, il fratello la trascinò sotto il faggio dove l’adagiò lì e si buttò accanto a lei.
Per minuti gli unici rumori che si sentivano erano quelli dei loro respiri irregolari, le onde e il vento. Lily voltò lo sguardo verso il fratello che le sorrise, delle lacrime le scesero lungo le guancie, - G-grazie, Jamie… - singhiozzò riconoscente nascondendo la faccia nel petto del ragazzo che la strinse a sé.
– Calmati… è tutto finito… non sai quanto ci hai fatto preoccupare. Nessuno ti trovava. Poi mi è venuta in mente la grotta… non rifarlo mai più, Lils. Mi sono preoccupato a morte. – l’abbracciò contento,
- Io.. sono stata una stupida… insomma… ero venuta qua di pomeriggio e poi mi sono addormentata là sopra. Mi dispiace, è tutta colpa mia… hai rischiato la tua vita per salvarmi e… - singhiozzò rumorosamente,
- Sshh, adesso è tutto finito. Calmati… Lils, guardami… non prenderti la colpa. Tutti reagiamo a cose che ci fanno male. Rose e Lysander mi hanno spiegato tutto e credimi, c’è una ragione. Ma te la diranno loro di persona. Lils, non provare più a darti della stupida. Hai sbagliato, è vero, ma ricordati che sbagliare è umano. Tu sei umana, Lils. Sei la mia sorellina, pensavi forse che ti avrei lasciata lì in balia delle onde? – la rossa smise di piangere e tirò su col naso facendo ridacchiare il fratello.
– Forse è meglio andare, se non ci vedono arrivare quelli sono capaci anche di chiamare l’FBI. Hai presente quella polizia che si vede nelle televisione babbane? – la tirò su James, scoppiarono entrambi a ridere,
- Ti voglio bene, Jamie. – gli sorrise abbracciandolo,
- Ti voglio bene anche io, Lils. – ricambiò l’abbraccio.
– Forse hai ragione, meglio muoverci! – esclamò la rossa iniziando a correre con alle spalle il fratello.
Arrivarono senza fiato e tutti bagnati davanti al ritratto della Signora Grassa che li squadrava con un’espressione orripilata, 
- Cosa vi è successo? – li chiese guardandoli da capo a piedi,
- Unicorno e cornflakes. – Lily disse la parola d’ordine, la donna li fece passare senza essere degnata di una risposta da entrambi. La prima cosa che Lily sentì appena entrò nella Sala Comune era il calore che le accarezzava le braccia bagnate e insanguinate,
- Sono tornati! – esclamò una voce correndo verso di loro, sentì Roxanne stritolarla in uno dei suoi abbracci mentre singhiozzava,
- Tranquilla, Rox… sono ancora viva.. – la cugina abbracciò stretta anche James.
Passarono una buona mezz’ora ad abbracciarsi tra di loro, Fred e Hugo tornarono pochi minuti dopo con in mano due tazze fumanti di cioccolata calda che aveva rubato dalle cucine, era quindi giunto il momento delle spiegazioni.
Finito il racconto tutti erano rimasti muti e fissavano sia lei sia James commossi, vide il fratello maggiore guardare Lysander e Rose che ricambiavano lo sguardo.
– Forse è meglio andare tutti a dormire… Lils, ascolta quello che hanno da dirti, non partire prevenuta come al tuo solito.. – James si alzò e le diede un bacio sulla fronte. Man mano la Sala Comune si svuotò lasciando solo Lily, Lysander e Rose.
– Bene, sono pronta ad ascoltarvi. – si mise a gambe incrociate con la tazza di cioccolata fumante tutt’orecchie.




 * Angolo autrice*

Anche oggi sono tornata con un nuovo capitolo! * vede la gente scappare urlando e strapparsi i capelli dalla disperazione*
Non sapevo di fare questo effetto…. * fa spallucce e sorride incurante*
Alloooora, cosa posso dire?
Evan e Lily, bè… ho visto che questo ragazzo sta riscuotendo successo :D Quindii… non svelo niente :D
Poiii, Albus e Selena! Ero tentata a farla mettere con James, però su richiesta dovevo far venire a galla Albus e allora ho scelto alla fine lui! Bé, sarà un po’ difficile anche per loro due…
Ho voluto inserire anche una scena con Hugo!! Scusate ma adoro troppo quel personaggio e ci stava troppo bene una scena con lui! :D
Arriviamo a Lily e la sua scalata… se qualcuno sta pensando che quella ragazza non ha le rotelle a posto e che solo una pazza possa fare una cosa del genere volevo spiegarvi meglio il suo gesto. Non era né un tentato suicidio né un modo per mettersi in mostra. Lily considera quella grotta come un posto solo suo e di James, una specie di casa sull’albero, al sicuro da tutto e da tutti. Si trova così bene in quel posto che si addormenta e non si accorge che il tempo peggiora e bè… si ritrova in quella situazione. James invece non ha voluto l’aiuto dei familiari perché per l’appunto era un posto solo loro. Volevo far vedere anche che James non è solo un ragazzo scherzoso e a cui importa poco dei guai, quando scala la parete rocciosa il suo unico pensiero era la sorella finendo per piangere.
Devo dire che la scena della parete rocciosa e del lago ci ho messo un bel po’ a scriverla, ho cercato di descriverla con particolare attenzione per far capire la situazione in cui si trovavano e le sensazioni che provavano Lily e James.
Alla fine tutto si sistema ed è giunto il momento delle spiegazioni, quale sarà la verità???
Vi lascio con questa domanda a cui sarà data una risposta nel prossimo capitolo :D
Adesso voglio ringraziare Elizabeth_Lovegood, Ombrachiave e Romione_love che hanno commentato lo scorso capitolo, ma quanto vi adoro???? <3 Grazieeee, mi date la forza di continuare :D
Poi voglio ringraziare anche tutti quelli che hanno messo la mia storia fra le preferite/seguite/ ricordate, adoro anche voiii!!! Siete magnificiii! <3
Adesso vi lascio seriamente, un abbraccio e un bacio,
 
 
ladyselena15 :D



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Capitolo 9
*** Interruzioni e cinque amici idioti che ti mettono nei guai ogni volta che li vedi! ***


 Capitolo 8

 
 Interruzioni e cinque amici idioti che ti mettono nei guai ogni volta che li vedi!

 
POV ROSE                                                          
 
Finalmente tutta la situazione che si era creata fra lei, Lysander e Lily si era risolta! Sapeva che il piano di far ingelosire Scorpius aveva funzionato alla grande, anche se aveva temuto un po’ per Lysander, Malfoy era famoso per aver spaccato la faccia a molti ragazzi che l’avevano fatto innervosire.
Era lunedì, Rose si avviava verso la lezione di Difesa contro le Arti Oscure che avevano insieme ai Serpeverde, ovvero doveva vedere Scorpius e suo cugino. Avrebbe dovuto parlare con Albus, Lily le aveva accennato qualcosa a proposito di “ripetizioni” e “ scatterà la scintilla”, ma era difficile capire sua cugina.
- Rosieeeeeee. – qualcuno le piombò addosso ridendo,
 - Ciao Carly! – esclamò ridacchiando Rose,
 - Non si aspettano più le persone a colazione?? – la rimproverò cercando di rimanere seria,
 – Scusa, Carly. Avevo un po’ di fretta, volevo prendere il primo banco. – si scusò la rossa.
 Carly era la sua migliore amica dal primo anno, ovviamente era una Corvonero come lei. Finalmente aveva trovato una ragazza che amava leggere e scrivere come lei! Carly Crabe era una ragazza alta, magra, bionda con gli occhi azzurri, le piaceva studiare e aveva un’unica passione nella vita: il ballo. Carly era cresciuta tra i Babbani e prima di andare a Hogwarts frequentava una scuola di danza, e anche se l’aveva abbandonata non c’era giorno in cui la Corvonero non ballava. Ogni sera ballava per pochi minuti davanti allo specchio canticchiando delle canzoni babbane, e Rose poteva affermare che la sua migliore amica era la migliore ballerina che lei avesse mai visto. L’unico difetto dell’amica era l’iperattività, Carly odiava stare ferma e in silenzio, doveva sempre fare qualcosa. Se erano in biblioteca a studiare c’era sempre un ticchettio ad accompagnarle, ovvero era la sua amica che batteva le dita sulla copertina del libro o torturava l’angolo della pagina.
- Su, per una volta che male c’è a stare all’ultimo banco? Magari Scorpius ti terrà il posto! – trillò Carly felice,
 - Ancora con questa storia?? Quando lo capirai che Malfoy non farà mai niente di carino per me?? – sbuffò Rose,
 - Guarda che Scorpius è cotto di te. Ma sei tu quella che deve fare il primo passo. Cosa pensi?? Che ti porti una rosa rossa o scriva il tuo nome nel cielo? Bleah, fin troppo sdolcinato… - un altro difetto della sua amica era che quando iniziava a parlare non si fermava più, dopotutto Carly e Lily non erano molto diverse come carattere, a parte che la cugina odiava con tutta sé stessa i compiti e lo studio.
 – Davvero pensi che io piaccia a Malfoy? – sussurrò Rose arrossendo in viso,
 - Ovviamente! Dovevi vederlo quando stavi insieme a Scamandro, sembrava che scoppiasse da un momento all’altro! – rispose entusiasta l’amica,
 - A proposito, come sta il tuo fidanzato Harry? – ridacchiò la Weasley vedendo il ragazzo venire verso di loro accompagnato dai suoi quattro amici.
 L’amica arrossì di colpo,
 - Ehi, Carly! – la salutò Harry, un ragazzo alto, magro, con i capelli castani ricci, gli occhi verdi e ovviamente Grifondoro come tutti i suoi amici, la baciò a stampo,
- Ciao! – trillò la Corvonero buttandogli le braccia al collo.
 – Ed ecco che ricominciano a fare i piccioncini… - borbottò Liam, un ragazzo alto, magro, con i capelli castani mossi e gli occhi scuri, Rose ridacchiò guardando i due che pomiciavano in mezzo al corridoio.
-Ehi, Casanova! Abbiamo lezione! – provò a dire Louis, anche lui alto, magro, capelli castani un po’ lisci e un po’ mossi e occhi a metà tra l’azzurro e il verde, Rose provava una grande simpatia verso di lui, era come dire “il buffone di classe”, faceva ridere tutti con le sue battute e mosse.
– Amico, se non prendi aria muori qui… - disse Zayn ridendo, un Grifondoro alto, magro, capelli neri di solito tirati su in una cresta ma in quei giorni si era fatto un ciuffo biondo davanti e gli occhi marroni.
- Guarda che poi ti verrà su la colazione! – esclamò Niall, un ragazzo di origini irlandesi alto, magro, i capelli biondi-mori e gli occhi azzurri, lui era quello che adorava con tutto sé stesso il cibo.
Quello era il gruppo più ammirato della scuola, le ragazze facevano la fila per uscire con uno di loro, ma di certo non erano i tipici “ siamo fighi e ce ne freghiamo di tutto e tutti”. Loro cinque più lei e Carly erano un fantastico gruppetto, si erano conosciuti il primo anno sul treno ed erano diventati amici per la pelle, poi al quinto anno Carly e Harry si erano messi insieme e formavano una bellissima coppia da allora.
Parecchi minuti dopo Harry e Carly si staccarono prendendo aria,
 - Era ora! Muoviti o  Lumacorno ci tira dietro le pozioni! – esclamò Louis spingendolo via ridendo,
- Ciao Carly! Ciao Rose! – le salutarono andandosene.
 – Adoro quei ragazzi… - ridacchiò Rose entrando finalmente in aula, per fortuna il professor McCorky non era ancora arrivato,
 - Merlino, quanto amo Harry… - sussurrò Carly buttandosi sulla sedia e rischiando quasi di cadere,
 - Siete una bella coppia. Direi che ci siamo scelte bene i nostri migliori amici. – commentò la Weasley aprendo il libro davanti a sé.
– Lo so… vorrei che anche tu fossi felice come me con Scorpius. Non stareste male insieme. Se solo ti decidessi ad andare da lui! – la rimproverò la bionda tirando fuori dalla borsa tutto l’occorrente per Difesa contro le Arti Oscure,
- Fosse facile… sai com’è fatto Malfoy! È uno stronzo doppiogiochista! – sbottò la rossa,
 - Questo è quello che pensi tu.. e se fosse solo una maschera? Se dietro quello stronzo doppiogiochista ci fosse il vero Scorpius? Non giudicare mai un libro dalla copertina, Rosie… - le disse seria Carly,
 - Ma…- venne interrotta dall’entrata del professore.
 – Bene, aprite il libro a pagina 394. Leggete i primi due paragrafi, io mi assento per un attimo, c’è stato un problema al sesto piano, qualcuno ha creato una palude nel corridoio est. – spiegò McCorky uscendo di nuovo dalla classe.
 – Dicevamo? Ah,sì. Devi conoscerlo meglio. – riprese a parlare la bionda come il resto della classe,
- Dobbiamo leggere i due paragrafi… - borbottò Rose tenendo gli occhi puntati sulle pagine, all’improvviso vide il libro sfilare via dal banco e volare fuori dalla finestra.
 – Carly!!!! – sbottò Rose affacciandosi dalla spaccatura creata dal libro, vide il tomo cadere nel prato facendo volare via metà delle pagine,
 - Merlino, ma sei impazzita?! – urlò rivolta alla bionda che ridacchiava,
- Bè, tu non volevi ascoltarmi quindi ho deciso di togliere il problema dalla radice… - cercò di spiegarsi.
Rose prese la sua borsa e corse fuori dall’aula,
- Coprimi con il professore. Ci vediamo alla prossima ora. – ringhiò la rossa prima di uscire, iniziò la sua corsa folle per i corridoi. 
Uscì fuori in cortile e rincorse le pagine per tutto il cortile, a fine corsa aveva la braccia strapiene di fogli che rimise in perfetto ordine seguendo i numeri nel libro.
 Lo ricontrollò un’ultima volta e notò che mancavano quattro pagine, si guardò attorno disperata, il prato era pulito e dei fogli non vi era ombra…
- No… no… - mormorò iniziando ad agitarsi, si alzò e comincio a correre per tutto il cortile alla ricerca delle pagine mancanti. – Miseriaccia!! Porco Merlino!! – sbottò infuriandosi, le mancavano proprio le pagine di cui avrebbero dovuto trattare in quei giorni!
- Anche se bisogna far molta attenzione quando si pratica uno Schiantesimo, se lo si pronuncia male si può rischiare d’invertire la polarità della bacchetta e quindi l’incantesimo si ritorcerebbe contro il proprietario. – lesse una persona alle sue spalle, quello era l’argomento di cui avrebbero trattato in quei giorni e Rose avrebbe potuto riconoscere quella voce tra mille. Il suo cuore iniziò a battere all’impazzata e si sentì le gambe molli, si girò di scatto e vide Scorpius sorriderle, si avvicinò a lui e gli strappò di mano i fogli,
- Grazie.. – sibilò rimettendoli al loro posto.
 – Vedo che sei molto felice di vedermi, Rose. – lo guardò negli occhi,
- Chi ti ha dato il permesso di chiamarmi per nome, Malfoy? – ringhiò sistemando il libro nella borsa,
 - In realtà nessuno. Devo avere anche il permesso? – alzò un sopracciglio il platino,
 - Ovviamente. – rispose sfoderando un sorriso vittorioso.
– Posso chiamarti per nome, Weasley? – sbuffò irritato,
 - Non ci pensare nemmeno, Malfoy. – rispose andandosene, si sentì afferrare il polso, - Lasciami! – sbottò cercando di liberarsi,
- Senti, cos’altro devo fare?? Se non te ne sei accorta sto cercando di essere gentile con te! Non hai ancora capito il motivo, vero?! – ringhiò Scorpius allentando la presa.
– Sentiamo… quale sarebbe il motivo? – lo derise sdrammatizzando, non dire quello che stai pensando, si disse fra sé chiudendo gli occhi,
- Mi piaci, Rose. – le soffiò nell’orecchio.
Di solito le ragazze normali dopo questa dichiarazione se ne vanno senza dire niente o buttano le braccia al collo al suddetto ragazzo, ma si sapeva che nessuno dei Weasley era normale, Rose compresa, perciò fece una cosa che mai si era immaginata di fare davanti a qualcuno che le confessava di piacergli: gli scoppiò a ridere in faccia. Ma non era una di quelle risatine nervose ma si era messa a ridere come una pazza diventando rossa in faccia, iniziando a piangere e tenersi la pancia. Scorpius si congelò all’istante, non sentì più nessun movimento provenire dalla mano stretta intorno al suo polso, rimase con la bocca aperta e gli occhi strabuzzati a guardarla come se fosse una pazza.
Parecchi minuti dopo smise di ridere e lo guardò ridacchiando,
- Sai questa era proprio una bella battuta… - si asciugò le lacrime dagli occhi con un dito,
- Non era una battuta… - sussurrò il Serpeverde,
 - Oh, ma certo… come no… Malfoy innamorato di me?? Ma per piacere… - rise ancora una volta,
- Non era assolutamente una battuta… - sussurrò Scorpius guardandosi le scarpe,  il sorriso sul  volto di Rose si congelò e venne spazzato via.
– Stai scherzando, vero? – strabuzzò gli occhi cercando di guardarlo in faccia,
- Lascia stare. Non importa. Ho capito. – ringhiò il biondo staccando la mano di colpo come se si fosse scottato, la guardò in faccia con il disgusto che le rivolgeva anche al primo anno,
- No! Aspetta! – gli urlò dietro Rose quando se ne stava andando.
– Perché non ritorni su qualche libro, Weasley?!? Forse con quello avrai una relazione! – le gridò di rimando, vide in quegli occhi grigi delusione, rabbia e dolore. Rose rimase lì impalata a fissare il punto in cui lui era scomparso, ma si poteva essere più stupidi di lei?! Con tutto quello che poteva fare gli era scoppiata a ridere in faccia?! Rose sei proprio un’impedita in fatto di ragazzi, si maledisse tra sé. Con la borsa in spalla se ne andò insultandosi da sola, Malfoy si era dichiarato e lei lo aveva respinto!
 
Stava percorrendo il corridoio del secondo piano quando vide una cosa sconcertante: Lily e Scorpius insieme.
– Non sei un’idiota, Scorps… - gli accarezzò la spalla la cugina,
 - Ah no? Ti rendi conto che siamo qui nascosti per non farci vedere da nessuno?! Perché ovviamente sarebbe troppo strano per gli altri e inizierebbero sicuramente a parlare! È una cosa assolutamente ridicola! – sbottò il Serpeverde tirando un pugno alla parete,
- Lo so… poi non so nemmeno cosa ne penserebbe Rose. Insomma se ci pensi è una cosa strana, ci siamo sempre odiati e ora… - Lily s’interruppe sbarrando gli occhi, si era accorta di lei.
– Rose? – alzò un sopracciglio la rossa avvicinandosi a lei, la Weasley corse via inseguita dalla cugina,
- Fermati, miseriaccia! – imprecò la Potter accelerando.
 Rose sapeva che la cugina era molto più veloce di lei, infatti in poco tempo Lily la raggiunse e la bloccò per le spalle,
 - Ma si può sapere che ti è preso?! – sbottò riprendendo fiato,
- Lasciami Lily! – ringhiò Rose tentando di liberarsi dalla presa della rossa. Scorpius le raggiunse pochi secondi dopo fissandola stranito,
- Weasley si può sapere che ti è preso?? – alzò un sopracciglio il Serpeverde,
- Menomale che ci doveva essere fiducia fra noi! Ho visto quanto sei leale Lilian! – sbottò Rose allontanandosi di scatto,
 - Ma di che stai parlando?! – le chiese confusa,
 - Voi due vi vedete di nascosto e non provate a negarlo perché vi ho visti con i miei occhi! – puntò il dito contro il petto della cugina che scoppiò a ridere.
 – Si può sapere che cos’hai da ridere?! – esplose Rose diventando rossa in faccia, Lily smise di ridere e la guardò sorridente,
- Io e Scorpius non stiamo insieme. Prima Scorpius ha detto che ci dovevamo nascondere perché siamo diventati amici e lo stavo consolando. Secondo te cosa direbbe la gente se ci vedesse insieme come due buoni amici e io che consolo Scorpius Hyperion Malfoy? – alzò un sopracciglio la rossa, Rose aprì la bocca per ribattere ma la cugina l’anticipò.
– E io pensavo che tu avresti creduto che noi stavamo insieme, per questo non ti ho detto niente! Rose tu credevi davvero che io ti avrei rubato il ragazzo? Miseriaccia ragazzi! Voi due vi piacete e anche tanto, perché non parlate?! – sbottò Lily avvicinandoli pericolosamente,
- Io ci ho provato ma mi è scoppiata a ridere in faccia! – ribatté Scorpius guardandola negli occhi.
– Io pensavo che mi stavi prendendo in giro! Cosa ne sapevo che ti piacevo?? – protestò la Corvonero accorgendosi che la cugina si era dileguata,
- A volte odio avere dei parenti così impiccioni… - sbuffò Rose incrociando le braccia,
 - Ma non è il caso di Lily… ti vuole bene e desidera con tutto il suo cuore vederci insieme. – completò la frase Scorpius tirandole indietro una ciocca di capelli.
 – Senti… per la storia di quando eravamo in cortile… ecco ti volevo dire che… anche io provo la stessa cosa. – arrossì vistosamente guardandosi le scarpe, sentì le dita di Scorpius tirarle su il mento, i loro occhi s’incontrarono,
 - Dici davvero? – sussurrò il Serpeverde sorridendole, Rose tirò fuori tutta l’audacia che potesse avere, gli buttò le braccia al collo e si avvicinò al suo orecchio,
- Davvero. – bisbigliò contenta.
Il ragazzo annullò la distanza tra i loro volti e finalmente la baciò. Si aspettava un bacio freddo e distaccato come lo descrivevano tutte le sue compagne di Casa che erano state insieme a Scorpius, invece le sue labbra erano morbide, calde e dolci, le sue mani la stringevano a lui come per proteggerla da ogni cosa. Era come se sentiva la gioia che provava Scorpius, voleva condividere ogni cosa con lui, da quelle migliori a quelle peggiori perché sapeva che lui sarebbe stato sempre al suo fianco a proteggerla ed ad appoggiarla.
Il suono della campanella li riscosse, si staccarono e si guardarono negli occhi, Rose sorrise e si morse il labbro nervosa,  Scorpius non sapeva cosa dire perciò si limitò anche lui a sorridere. Dei passi frettolosi si avvicinarono a loro, comparve Louis trafelato,
 - Rose è da un quarto d’ora che ti cerco! Muoviti abbiamo Divinazione nella Torre Nord! – sbottò il Grifondoro risvegliandola dai suoi pensieri,
- Eh? – biascicò lei, - Merlino e voi dovreste essere quelli intelligenti?! Rose.Ora.Divinazione.Torre.Nord. – scandì le parole cercando di far arrivare il significato.
– Porco Merlino hai ragione! Carly e gli altri? – chiese agitata,
- Sono corsi via pochi minuti fa cercando di spiegare la situazione alla Cooman ma è meglio se ci muoviamo! Forse non se ne accorge! Muoviti! – le afferrò la mano e la trascinò via,
 - A dopo Scorpius! Ci vediamo! – riuscì solamente a dire Rose iniziando a correre dietro al Grifondoro. Non era mai arrivata in ritardo ad una lezione e per arrivare alla Torre Nord dal secondo piano ci volevano minimo quindici minuti, non ce l’avrebbero mai fatta!
- Mancano cinque minuti all’inizio della lezione, arriveremo in ritardo! – si arrese Rose rallentando la corsa per riprendere fiato, non era mai stata brava a correre,
- Non è detto… Rosie, lo so che dopo quello che farò mi ucciderai… perciò sappi che ti voglio bene. – sfoderò un sorriso inquietante,
 - Lou non mi piace quando fai così… - biascicò la Corvonero alzando un sopracciglio,
 - Aspettami qui! – esclamò l’amico correndo dal lato opposto del corridoio. Poteva capire che nessuno della sua famiglia fosse normale ma anche i suoi amici?! Sapeva che nessuno di quei cinque ragazzi era un po’ pazzo ma fino a che punto potevano arrivare?!
Due minuti dopo Louis era di ritorno con in mano la sua scopa,
 - Su dai! – la incitò, prese la bacchetta e fece esplodere la finestra,
- Louis perché l’hai distrutta?! – sbottò la Corvonero seguendolo, il Grifondoro si mise in sella alla sua scopa e si librò in aria,
- Vuoi forse arrivare in ritardo?! Perciò monta su e saremo lì in pochi secondi! – Rose sbuffò e si arrampicò, Louis le tese la mano e l’aiutò a sedersi dietro di lui. Avvolse le braccia intorno alla vita dell’amico che tossì,
- Così mi ucciderai Rosie… - biascicò lui,
 - Oh, scusa… - allentò la presa e iniziarono a salire.
– Tieniti forte! – esclamò il Grifondoro ridendo, la scopa iniziò a prendere velocità salendo sempre di più,
 - Se moriamo ti uccido Lou! – sbottò Rose serrando gli occhi e sentendo l’aria sferzarle i capelli.
 – Siamo arrivati! – esclamò due minuti dopo l’amico fermando la scopa, Rose aprì poco a poco gli occhi e si accorse di essere davanti alla finestra dell’aula di Divinazione, gli studenti li guardavano stupiti,
- Lo so che la vista è fantastica ma puoi per piacere distruggere la finestra? Tra un minuto la Cooman entra in classe. – disse Louis,
 - Oh, giusto… anche se… va contro le regole… però… va bene, hai vinto! – borbottò tirando fuori la bacchetta, - Reducto! – la finestra esplose in mille pezzi, il Grifondoro avvicinò la scopa alla finestra, Rose appoggiò un piede al davanzale ed entrò in classe sotto gli occhi di tutti, notò che Harry, Niall, Zayn e Liam li guardavano ammirata e Carly aveva la bocca spalancata formando una “O”.  Louis e Rose si sedettero all’ultimo tavolino rimasto, - Reparo. – sussurrò la Corvonero aggiustando la finestra.
 – Non riesco a crederci! Ho convinto Rose Weasley il Prefetto ad infrangere le regole! Dovrebbero darmi una medaglia! – rise Louis senza farsi sentire dalla Cooman,
- Ah, ah. – fece finta di ridere Rose fulminandolo con lo sguardo. All’improvviso una pallina di carta piombò sul tavolino, la Corvonero la prese e l’aprì, dentro c’erano delle scritte da parte dei suoi amici:
 
Rose Weasley che infrange le regole?? Scommettiamo che la Piovra Gigante ci mangerà tutti ora! :D       Lys e Lorc.
 
Finalmente ti unisci ai Malandrini Weasley?? Continua così Rosie!      Rox.
 
Adesso inizi anche tu?? Eri la mia unica salvezza!!     Lucy.
 
Vai così Rosie!!!!      Niall.
 
Ehi Rosie, abbiamo in mente di fare uno scherzo a Gazza, ci stai??        Harry e Zayn.
 
Ho l’impressione che presto avremo una nuova Malandrina!          Liam.
 
Rosie, che avete fatto tu e Lou?!?      Carly.
 
 
Alzò lo sguardo e vide tutti i suoi cugini e amici sorriderle, a parte Lucy che sembrava volerla ammazzare all’istante. Sbuffò in direzione di Louis che era diventato rosso in faccia cercando di trattenere le risate, “ Io ti uccido” mimò con le labbra, il Grifondoro alzò le spalle come per dire “ Mica è colpa mia”. Vide Harry e Zayn che le chiedevano la conferma per fare lo scherzo, prese il foglio e lo scagliò in testa al primo che nel frattempo si era abbassato a raccogliere la piuma e perciò prese in pieno la Cooman che la fulminò con lo sguardo. Louis non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere seguito da Harry, Zayn, Niall e Liam.
– Weasley! Tomlinson! Styles! Malik! Horan! Payne! Vi sembra così divertente?! – urlò la donna,
- Oh, non sa quanto… - biascicò Liam cercando di non farsi sentire ma ovviamente l’insegnante lo aveva sentito,
 - Voglio tutti e sei dalla preside! Muovetevi! – la Corvonero sbarrò gli occhi e un istinto omicida s’impossessò di lei. Si alzarono tutti e sei e con le loro cose uscirono dalla classe. Appena la porta fu chiusa alle loro spalle Rose esplose,
 - Ma grazie! Non bastava l’aver distrutto la finestra e aver volato fin qui! Nooo!! Avete preferito continuare e ora guardate in che pasticcio siamo! Se ci mette in punizione giuro che vi ammazzo tutti e cinque!  - i Grifondoro la guardarono spaventati, non l’avevano mai vista così,
 - Tu Liam non potevi chiudere quella dannata boccaccia che ti ritrovi?! Perché siete poi scoppiati a ridere?! Miseriaccia! Se mi toglie la spilla da Prefetto io vi ammazzo, vi riporto in vita e poi vi ammazzo di nuovo! – urlò iniziando a camminare in direzione dell’ufficio della preside.
– Ehi Rosie, aspetta… - iniziò a dire Niall,
- Sta’zitto! Non osare dirmi di stare calma o robe del genere! Lasciatemi stare! – gridò senza girarsi. Il corridoio cadde in un silenzio tombale, si sentivano solo i loro passi, Rose non degnò di uno sguardo nessuno di loro.
Pochi minuti dopo arrivarono davanti all’ufficio della preside, bussarono e aspettarono. Sentirono la voce della preside dire “avanti” ed entrarono, la McGranitt li squadrò con il sopracciglio alzato,
- Ancora voi cinque?? Vi ho punito la settimana scorsa! – esclamò esasperata la donna, notò poi Rose,
 - Signorina Weasley? Ha accompagnato i suoi amici? – le chiese curiosa,
 - Veramente no… la Cooman ci ha urlato di venire qui, Minerva… - rispose al posto suo Harry che si sedette tranquillo. La preside alzò un sopracciglio sentendosi chiamata per nome da un suo alunno,
 - Prima cosa per lei sono la professoressa McGranitt. Seconda cosa: signor Styles, non siamo nella sua Sala Comune quindi gradirei che si sedesse in modo composto. – disse rigida facendo segno a tutti di accomodarsi.
Si sedettero sulle poltroncine davanti alla preside, un gufo entrò nella stanza dalla finestra aperta e consegnò alla donna un fogliettino, finito di leggerlo la McGranitt li squadrò uno ad uno.
 – Così avete colpito la Cooman con una palla di carta, poi l’avete presa in giro e infine siete scoppiati tutti a ridere? – alzò un sopracciglio severa,
 - Signorina Weasley non me lo aspettavo da lei… è sempre stata un’alunna modello, rispettosa verso le regole e le persone. L’ho pure nominata Prefetto! – Rose abbassò la testa in imbarazzo, - Non dico niente a voi cinque, tanto non mi dareste retta in ogni caso. Perciò… - la preside sospirò pensierosa, - Una settimana di punizione. A coppie pulirete i bagni di ogni singolo piano di Hogwarts. Inizierete oggi pomeriggio alle 17, sono stata chiara? Lo farete per tutta la settimana, compreso il finesettimana. Sì, signor Malik ha capito bene… - disse la donna rispondendo al gemito di Zayn.
– Andate pure… - fece cenno di uscire, Rose si alzò e sgattaiolò via prima di tutti.
 Non si poteva scegliere degli amici calmi e tranquilli?! Adesso era costretta a lavare i bagni per una settimana intera! Se osavano rivolgerle la parola avrebbe fatto una strage…
- Ehi Rosie! – la chiamò Harry fermandola,
- Uno…due.. tre… - iniziò a contare la Corvonero ad occhi chiusi,
- Che sta facendo? – chiese Liam avvicinandosi,
 - Secondo me è impazzita di colpo… - disse Niall affiancandosi ai suoi amici.
– Si dice che se si conta la rabbia passa… perciò sto evitando di non fare una strage di Grifondoro… - rispose riprendendo poi a contare,
- Sei così tanto arrabbiata? – le chiese Louis,
- Tu dici?! – aprì gli occhi di scatto irritata,
 - Eddai, ci dispiace tanto.. non puoi avercela con noi per tutta la vita… ci perdoni, vero? – fecero tutti la faccia da cucciolo e loro erano famosi per averla fatta franca sfoderando quella carta vincente.
 La Corvonero sbuffò e si arrese,
 - Ve la siete cavati anche questa volta… - incrociò le braccia,
- Grande Rosie! Ti giuriamo solennemente che non arriveremo in ritardo oggi pomeriggio! – l’abbracciarono stretta e corsero via,
- Sarà meglio per voi o altrimenti non la passerete liscia! – urlò Rose sentendo poi gli “ok! Agli ordini!” dei suoi amici. Ridacchiò e s’incamminò verso la sua Sala Comune, doveva fare tutti i compiti per domani, non era mai stata così indietro!
 
Hogwarts, corridoio del primo piano, ore 17.15
 
Li avrebbe ammazzati quei cinque ragazzi che si era scelta come migliori amici! Grazie a un tizio di nome Harry Styles che non finiva più di pomiciare con la sua suddetta migliore amica erano in ritardo di quindi minuti!
- Harry, secondo me Rosie sta programmando la tua morte… - ridacchiò Louis scompigliandosi i capelli, segno che il ragazzo era tranquillo e rilassato,
 - Eddai, Rosie ti ho già chiesto scusa… poi oggi Carly era molto più… - iniziò a parlare Harry,
 - Puoi anche risparmiarci i dettagli, lo sai, vero? – intervenne Liam sbadigliando. Styles sbuffò e si zittì,
 - Questa è la prima e ultima volta che mi faccio mettere in punizione con voi… - ringhiò Rose scendendo le scale a passo svelto,
 - Ormai siamo in ritardo, perché corri?? – chiese Niall massaggiandosi la pancia,
 - Si può sapere perché ti tocchi sempre la pancia? – gli chiese Zayn ridacchiando.
 – Ho fame… non ho ancora fatto merenda… - biascicò il biondo,
 - Sì, siamo tutti al corrente del fidanzamento tra te e il cibo. – lo prese in giro Louis bussando alla porta dell’ufficio di Gazza.
– Avanti. – gracchiò una voce dall’interno, entrarono e si sistemarono intorno alla scrivania,
 - Bene… io direi… Tomlinson e Malik si occupano del primo piano. Horan e Payne del terzo piano, mentre Styles e Weasley il secondo piano. Prendete l’occorrente nell’armadio e muovetevi! – sbottò il custode scacciandoli con una mano.
Rose afferrò una scopa, un secchio e uno straccio, Harry fece la stessa cosa e la seguì verso il secondo piano.
 
- Non voglio infierire, ma…. questo bagno cade a pezzi! – esclamò il Grifondoro  con una smorfia di disgusto entrando nel bagno,
 - Styles ti conviene non urlarlo troppo, altrimenti… - non fece in tempo a finire la frase perché venne interrotta dall’urlo prolungato di Mirtilla Malcontenta.
 – Abbi un po’ di rispetto! Io qui ci abito!!! Tu invece sei solo uno scemo che non capisce niente!! – gridò in collera il fantasma facendo schizzare l’acqua fuori dai rubinetti,
 - Io sarei lo scemo?! Sei tu la pazza isterica qui!! – ribatté Harry indignato. Rose gli lanciò lo straccio centrandolo in piena faccia, si avvicinò al suo orecchio,
- Sta’ zitto o impazzisce seriamente… - ringhiò la Corvonero,
- Più pazza di così?? Impossibile! – scoppiò in una risata lui,
 - Come ti permetti?!? – la ragazza sbuffò, quella sarebbe stata una punizione molto lunga, maledetto Styles e la sua stupida boccaccia!
 
 
* Angolo autrice*
Eccomi qui anche con il capitolo 8!
Inizio con lo scusarmi, ma sono super impegnata e il tempo per scrivere e pubblicare è calato di botto! Con l’inizio della scuola, le uscite per comprare i regali ( ma tutti a settembre devono compiere gli anni?!), i compiti… è un casino. Perciò non vi so dire quando metterò il capitolo 9, forse per il 2013… no, ok scherzo :D Forse riuscirò a metterlo o in questa settimana o quella dopo, perché è quasi pronto.
Poiii, sempre per il motivo precedente mi scuso se il capitolo è venuto male o frettoloso, ( l’ultima parte l’ho scritta venerdì prima di mezzanotte, con la fretta di andare a dormire perché il giorno dopo avevo scuola), perciò mi scuso anche se il capitolo è venuto male… non ho messo la parte della punizione perché sarebbe venuto lunghissimo e l’avrei pubblicato seriamente nel 2013! Magari metto le parti della punizione in alcuni flashback… si vedrà…
Comunque il capitolo si concentra praticamente su Rose… abbiamo conosciuto la sua migliore amica Carly e i suoi cinque migliori amici Harry, Liam, Niall, Zayn e Louis.
Allora chiarisco già questa cosa, se alcuni se lo chiedono sì, i personaggi sono esattamente quegli degli One Direction! Non giudicate se li ho messi ma io li amo con tutto il mio cuore, perciò non iniziate a dire che ho rovinato la storia inserendoli o robe del genere… da loro ho preso solo i nomi e i cognomi, per tutto il resto sono dei maghi e non superstar o robe del genere. Comunque ringrazio anche gli One Direction perché ascoltando le loro canzoni sono riuscita a scrivere il capitolo :D
Poiiii, ringrazio Elizabeth_Lovegood, Ombrachiave, CassieJane e MrsLyla_90  per aver recensito lo scorso capitolo, posso dirvi che vi amo con tutto il mio cuore?? <3 Mi scuso in anticipo se non risponderò alle recensioni, ma sono super impegnata!
Ringrazio chi ha messo la storia fra le preferite/ricordate/seguite, vi adoroooooo!!!!
Okay, ora la finisco perché domani c’è scuola e sono pronta a morire…
Al prossimo capitolo ( chissà quando…), un abbraccio e un bacio,
 
ladyselena15 :D
 
Vi linko qui le foto dei personaggi nuovi:
 
Carly:http://images.cinemaring.com/upload/upload_screenshots/images/cr_actors/7/7/7/46261b7349730932da016539e9a320e2.jpg
 
 
Harry: http://s2.favim.com/orig/34/amaizing-curly-harry-harry-styles-hot-Favim.com-270182.jpg
 
Louis: http://sssfc.com/wp-content/uploads/louis_tomlinson_picture.jpg
 
Liam: http://images4.fanpop.com/image/photos/22300000/Liam-Payne-3-liam-payne-22312468-354-518.jpg
 
Niall: http://i3.squidoocdn.com/resize/squidoo_images/-1/lens19104923_1328224288niall-horan-mobile-wallpa
 
Zayn: http://userserve-ak.last.fm/serve/_/72813762/Zayn+Malik+302295_264182806952467_2494120.jpg
 

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Capitolo 10
*** Nel covo delle serpi ***



 Capitolo 9



Nel covo delle serpi.

 

 
POV LILY
 
- Non ci riuscirò mai!!! – sbottò Lily chiudendo di scatto il libro, doveva ancora capire se era lei scema o la Divinazione che ce l’aveva con lei!
 Si trovavano da due ore seduti sotto il faggio in riva al lago,
- Su, Lils.. non è poi così difficile! Sono qui per aiutarti e farò entrare in quel minuscolo neurone che utilizzi per Divinazione qualcosa! – ridacchiò Lysander guardando l’amica che sbuffò incrociando le braccia.
- Sfotti? – alzò un sopracciglio fingendosi offesa,
- Sì, una cosa del genere! – scoppiò a ridere il biondo,
 - A volte vorrei proprio metterti il libro di Divinazione su… - ringhiò senza terminare la frase,
- Non si dicono certe cose, Lils.. stiamo diventando volgari?? – continuò a prenderla in giro,
- Ma prego, prendiamo per il culo la gente più bisognosa… - sbuffò la rossa con la tentazione di incenerire sia l’amico sia il libro.
- Su, Lils, vedi questo cervellino? – gli picchiettò sulla tempia, - Con la mia super intelligenza farò entrare anche a te qualcosa, vedrai che alla fine prenderai il massimo nei G.U.F.O. con il mio grande aiuto. – si avvicinò sempre più a lei, le loro labbra stavano per sfiorarsi…
All’improvviso una bionda tinta con un rossetto rosso sulle labbra piombò davanti a loro,
- Lys Lys!! – trillò la ragazza buttandogli le braccia al collo, Lily alzò un sopracciglio, ma chi miseriaccia era quella?!
 – Ciao, Annie. – la salutò sorridendo il Grifondoro,
- Ti va di venire un po’ con me?? Sai, così lasciamo le bambine a studiare… - come aveva osato chiamarla quella?!
- Lily si alzò di scatto per fronteggiarla, - Come mi hai chiamata?! – sbottò digrignando i denti,
 - Perché non torni a studiare? Così noi più grandi possiamo fare altre cose, in privato… a proposito, il tuo amico è molto bravo… - ridacchiò maligna, sentì il calore delle lacrime premere per uscire, sentì anche la rabbia montare,
- Sta’zitta… - sibilò la rossa iniziando a tremare,
 - D’altronde tu sei quella che l’ha rifiutato, ma come hai fatto?? Cioè, non avrai mai provato ad andare a letto con lui.. – Annie sbatté le ciglia in direzione di Lysander che le guardava seduto spaventato.
 – Ho detto: sta’ zitta! – urlò sentendo le lacrime rigarle il volto,
- Siamo gelosi?? – la prese in giro la ragazza, sfoderò la bacchetta e gliela puntò addosso,
- Forse non parli la mia lingua? – sibilò Lily,
 - Come può una bambina battermi?? – ridacchiò incurante,
 - Stupeficium! – gridò, vide la ragazza volare a pochi metri da loro.
– Lily! – esclamò Lysander posizionandosi davanti a lei,
- Lasciami stare… sei solo uno stronzo…  - sussurrò asciugandosi le lacrime e correndo via lasciandolo lì nel parco.
Corse per le scale, ad ogni gradino scendeva una lacrima. Non sapeva nemmeno lei perché piangeva, insomma stava con Evan! Non mentire a te stessa, tu sai che Evan non è quello giusto e sai anche benissimo che a te piace Lysander, disse una vocina dentro sé. Salì in Sala Comune e si accoccolò sulla poltrone vicino al fuoco, aveva bisogno di rilassarsi e l’avrebbe fatto, chiuse gli occhi e si rilassò i muscoli, liberò la mente e sospirò, finalmente un po’ di tranquillità…
 
 
- Lils? – la chiamò qualcuno, si svegliò di colpo biascicando parole impastate dal sonno,
- Eh?? – si ritrovò il viso a pochi centimetri da quello di Lysander,
- Cosa vuoi? – ringhiò distogliendo lo sguardo,
- Parlarti. – rispose deciso lui,
 - E se io non volessi? – lo sfidò,
- Bé, io parlo e tu mi ascolti. – disse.
 Lily sbuffò, - E dov’è la tua amichetta? Com’è che si chiama? Annie? – fece una smorfia disgustata la rossa,
 - Lo sai che la gelosia non fa per te, Lils? – ridacchiò lui,
 - Parli proprio tu, Lys. Hai preso a pugni il mio… - si fermò in tempo prima di pronunciare la parola “ragazzo”, il Grifondoro assottigliò gli occhi diventando minaccioso,
 - Amico. – terminò la frase lui
. – Bè… ecco… amico.. – l’ultima cosa da aggiungere alla lista dei suoi difetti era che Lily Luna Potter non sapeva quando era momento di smetterla,
 - Quindi è così?! – sbottò Lysander alzandosi infuriato, okay ora proprio non capiva più niente,
- Tu fai tutte queste scenate di gelosia nei miei confronti e poi quando scopri che io non sto con nessuno tu mi vieni a dire che Nott è il tuo ragazzo?! – non si curò nemmeno di abbassare la voce,
- Certo perché Annie  non è nessuno! Mi complimento con te, a quanto ho sentito sei molto bravo! – sbottò anche lei diventando rossa in faccia,
 - Se magari imparassi ad ascoltare! Annie era una mia vecchia ragazza, ci siamo lasciati mesi fa! Ma lei continua a tormentarmi! E comunque anche se andassi a letto con lei ti darebbe fastidio? Perché qui le cose non mi sembrano molto giuste! Tu puoi spupazzarti tutti i ragazzi e io non posso neanche parlare con una mia ex?? – esplose lui,
 - Non ho detto questo… ma insomma! Ma si può sapere che ti prende?! – nella sua testa c’era solo il caos, Lysander era molto geloso e voleva che mollasse Evan, ma lei stava con il Serpeverde e forse provava anche qualcosa. Cosa miseriaccia doveva fare?! Supponendo che lei mollava Evan poi cos’avrebbe fatto? Si sarebbe messa con Lysander? Ma lui non aveva accennato a loro due…
 - Non ci sei ancora arrivata, vero? Sapevo che in fatto “amore” eri un po’ lenta, però… - le si avvicinò finché i loro nasi non si sfioravano. Poteva sentire il suo profumo, erba e pesca, le venivano in mente i ricordi di quando giocavano nel giardino di casa Scamandro o dei bagni nel ruscello lì vicino. Erano così vicini che Lily non riusciva più né a pensare né a parlare,
- C-cosa? – balbettò diventando tutta rossa in viso, il ragazzo ridacchiò e le puntò addosso i suoi occhi azzurri, sentì le loro labbra sfiorarsi in un bacio casto,
 - Buonanotte, Lils. – le soffiò nell’orecchio prima di andarsene.
 Rimase incantata a fissare il punto davanti a lei dove prima stava Lysander, l’aveva baciata, sorrise come un ebete e si toccò le labbra. Lysander l’aveva baciata… le venne subito in mente Evan, di come l’aveva baciata lui, aveva sentito insicurezza nel Serpeverde e dolore quando aveva scoperto che uscivano solo per far ingelosire Lysander. Ma chi dei due era quella giusto? Il simpatico, affettuoso e amico di sempre Lysander o il bello e tenebroso Evan che in realtà aveva sofferto in passato?
Sbuffò sonoramente e si distese sul divanetto premendosi il cuscino sulla testa, in quel momento voleva soffocarsi e così non pensare più a niente, ma dopo l’esperienza di tante sere fa l’idea della morte non sembrava più così invitante. “Ti prego, non fargli del male, è un bravo ragazzo…” le vennero in mente le parole di Scorpius, - E come cavolo faccio?! – sbottò ad alta voce senza accorgersene, per fortuna non c’era nessuno con lei altrimenti l’avrebbero portata immediatamente al San Mungo. Fosse facile… si disse, se sarebbe rimasta insieme ad Evan avrebbe fatto male a Lysander, ma se stava con il Grifondoro avrebbe ferito l’altro… se non stava con nessuno dei due avrebbero sofferto tutti e tre! Ai Basilischi l’amore ed a chi dannazione l’aveva scoperto!
Avrebbe dovuto prendere una decisione, o Evan o Lysander. Ma chi era quello giusto? Doveva scoprirlo immediatamente! 
Si alzò di scatto e salì fino ai dormitori maschili del settimo anno, Merlino aiutami tu, pregò Lily puntando la bacchetta contro la serratura, - Alohomora… - sussurrò aprendola, gioì mentalmente ed entrò senza far rumore. Il mantello dell’invisibilità era nel baule di suo fratello, quindi vicino al letto di James, ma qual era?! Si guardò intorno e cercò di scorgere le iniziali J.S.P. ma era troppo buio. Sentì qualcuno biascicare in un letto parole incomprensibili, ma si accorse che si trasformarono poi in sbuffi, le tendine dell’ultimo letto sulla destra si aprirono di scatto e mostrarono James Potter a torso nudo con solo i pantaloni del pigiama che la osservava stralunato. Bè, non era nemmeno neanche così strano, insomma lei era pur sempre nella Sala Comune dei Grifondoro! Naturalmente il ritrovarsi di notte accovacciata sul pavimento del dormitorio maschile del settimo anno in cui dormiva anche tuo fratello che ti scopriva, ovviamente erano solo dettagli che si potevano benissimo sorvolare. – Lils??? – sussurrò suo fratello sconvolto alzandosi e trascinandola fuori dalla stanza, chiuse la porta alle loro spalle e la guardò corrucciato,
- C’è un motivo per cui la mia sorellina si trovava in camera mia in piena notte con la bacchetta in mano? – incrociò le braccia serio.
- C’è un motivo per cui il mio fratellone dorme senza maglietta in pieno inverno? – alzò un sopracciglio Lily cercando di sviare il discorso,
- Che c’entra questo? – le chiese osservandola.
– Okay, okay. Ci credi se ti dico che sentivo la tua nostalgia? – tentò un sorriso angelico ma sapeva benissimo che un Malandrino non si faceva ingannare da un suo simile,
- Neanche un po’. – rispose deciso,
 - Mi serviva il Mantello dell’Invisibilità. – sputò fuori spostando lo sguardo altrove.
 – Come mai? – il fratello poteva essere anche un valoroso compagno di avventure e scherzi ma odiava con tutta sé stessa i suoi interrogatori,
 - Devo chiarire un paio di cose. Sì, Jamie, è una cosa seria e assolutamente importante. Me lo dai, per favore? – fece la faccia da cucciolo usando pure il labbro a cucchiaio,
- Va bene, aspetta qui… - James rientrò in camera lasciandola sulla porta ad aspettare, due minuti dopo era fuori con in mano il mantello.
 – Grazie, Jamie! – lo abbracciò contenta, quando sciolse l’abbraccio osservò il petto nudo, - Ora capisco perché molte ragazze vogliono entrare nella vostra camera di notte… - ridacchiò facendo arrossire di poco il fratello, - Dovresti metterti un maglione, il nostro tesoruccio potrebbe prendersi un malanno. – Lily imitò la madre ghignando, - A domani, Jamie. – gli schioccò un bacio sulla guancia divertita e scese le scale correndo.
Uscì dal ritratto e si mise addosso il mantello scomparendo dalla vista di chiunque poteva passare di lì a quell’ora, camminò lentamente senza andare a sbattere contro qualcosa fino ai sotterranei. Si ritrovò davanti alla parete che portava alla Sala Comune dei Serpeverde, qual era la parola d’ordine che aveva pronunciato Evan l’altro giorno? C’entrava qualcosa con l’erba bagnata o roba del genere… Non poteva rimanere lì tutta la notte! Si tolse il mantello e iniziò a picchiare la parete con la mano sperando che qualcuno la sentisse. Passarono minuti ma nessuno venne ad aprirle, tirò un calcio forte, - Merlino ma siete tutti sordi?! – imprecò massaggiandosi il piede. All’improvviso la parete si fece da parte mostrando Scorpius a petto nudo e con dei pantaloni messi alla cavolo, al suo fianco c’era Amy Thomas tutta rossa in viso con indosso la camicia della divisa del Serpeverde,
- Lils? – alzò un sopracciglio il ragazzo,
 - Oh, ciao ragazzi… non volevo… ecco…interrompere niente. Non è che mi potresti chiamare Evan? Devo parlargli. – biascicò cercando di non guardarli. La situazione era molto imbarazzante,
 - Sono le tre di notte. Ti senti bene? – le mise la mano sulla fronte per sentire se aveva la febbre,
 - Sto benissimo ma devo parlare con Evan! Urgentemente! – incrociò le braccia decisa.
– Vieni dentro… te lo chiamo. – entrò e si sedette su un divanetto di pelle nera, vide Scorpius ed Amy scomparire giù per le scale e lasciarla sola. Pochi minuti dopo apparve Evan a torso nudo e pantaloni del pigiama, Merlino ma tutti i ragazzi dormivano in quel modo?! Poi in pieno inverno, ma non avevano freddo?!
– Ehm…ciao. – lo salutò cercando di far sembrare la scena come una cosa del tutto normale,
- Scorpius mi ha detto che dovevi parlarmi. Non si poteva rimandare a domani mattina, vero? – sorrise con i capelli scompigliati dal sonno, si sedette accanto a lei facendola arrossire del tutto. Non si era mai ritrovata vicino ad un ragazzo a petto nudo, a parte i suoi fratelli.
– Ehm… no. Non sarei riuscita a dormire. Allora… - si alzò dal divanetto e gli diede le spalle, prese un profondo respiro, - Mi vuoi mollare, vero? – la sua voce interruppe i suoi pensieri, si voltò verso il ragazzo che la guardava serio, - Tranquilla Lily, ci sono abituato. Scommetto che Scamandro è venuto da te. Ho finito il mio compito. Amici come prima. – vide nei suoi occhi un lampo di dolore e delusione, fece per alzarsi con un sorriso malinconico.
 – Aspetta… Evan, ho davvero bisogno di parlarti. Ti prego, ascoltami. Se pensi che io sia come quelle ochette a cui non frega niente dei tuoi sentimenti e ti mollano così su due piedi, ti sbagli di grosso. A me importa di te, Evan… è solo che.. – si sedette di fronte a lui e gli prese le mani fra le sue,
 - Solo che Scamandro è meglio di me, vero? Come se non l’avessi già sentita. – biascicò il Serpeverde fissandosi i piedi nudi,
- Ti prego, ascoltami. È la prima volta che mi accade una cosa del genere e non so sinceramente come comportarmi. Sei un bravo ragazzo e meriti una ragazza migliore di me, troverai quella adatta a te, ma non sono io purtroppo. Vedi… - Evan alzò lo sguardo e con un solo colpo d’occhi la interruppe.
 – E se io non ti volessi lasciar andare? – le sussurrò avvicinandosi fino a far sfiorare i loro corpi,
 - Bè… ecco… - annaspò cercando di respirare regolarmente ma con scarsi successi,
 - Ammettiamo che io ci tenga veramente a te e che volessi lottare? – le accarezzò una guancia mentre le sue labbra sfioravano il suo orecchio sinistro mentre parlava.
– Io… ti prego, smettila… - cercò di spingerlo via ma era troppo pesante per lei,
- Mi sono rotto ad essere trattato come una pezza da piedi solo per far felici tutti! – ringhiò Evan inchiodandola distesa sotto di lui sul divano,
 - Tu mi piacevi, davvero, ma… - alzò la mano per accarezzargli una guancia ma le dita del ragazzo si strinsero in una presa ferrea intorno al suo polso.
– Non.Provare.Compassione.Per.Me. – sibilò il Serpeverde stringendo sempre più il polso, le scappò un gemito, sentiva la mano intorpidirsi, segno che la stretta stava impedendo la circolazione del sangue.
 – Spiegami perché vengo sempre usato. Non sopporto più questa cosa. Quando mi hai chiesto di uscire avevo avuto qualche dubbio, poi ci siamo baciati…. mi fidavo di te. Pensavo di aver trovato una ragazza che non mi usasse per far ingelosire un altro e mi dicevo che eri tu quella! Mi fidavo dannazione! – le unghie del ragazzo aderirono alla sua pelle facendole male,
 - Lasciami! – sbottò Lily cercando di toglierselo di dosso, in quel momento Evan la stava veramente spaventando, vedeva nei suoi occhi il dolore, il disgusto, la rabbia e una luce che non le piaceva affatto.
 – Tu non te ne vai. – le sibilò a pochi centimetri da lei,
- Lasciami andare!!!! – gridò iniziando a tirare calci a destra e sinistra. – Ho detto che devi lasciarmi!!!! – gli sputò in faccia con tutto l’odio che aveva in sé, il Serpeverde strinse ancora di più il polso facendo penetrare le unghie nella pelle,
 - Questo non dovevi farlo… - ringhiò minaccioso.
All’improvviso un paio di mani tirarono via Evan da lei e lo scaraventarono contro la parete. Si alzò di scatto e vide  Albus tener fermo il suo compagno di Casa contro la parete, non aveva mai visto suo fratello così tanto arrabbiato.
 – Bastardo!!! Cosa le hai fatto?! – gridò Albus riempiendolo di pugni nello stomaco e in viso,
- Rispondimi! Cosa le hai fatto?! – gli assestò un calcio tra le costole mandandolo disteso a terra. Lo afferrò per i capelli con tutto l’odio possibile, - Ti ho fatto una domanda, Nott. – se una cosa che suo fratello odiava erano le persone false, quelle che si fingevano essere tuoi amici ma alla prima occasione ti pugnalavano alle spalle, il ragazzo in risposta tossì cercando di riprendere aria, - Forse adesso mi sentirai. – sibilò Albus dandogli un calcio in pieno stomaco con tutta la forza possibile, il Serpeverde iniziò a gemere e piangere, vide gli occhi di Albus pieno di odio e disgusto, non aveva alcuna pietà per il ragazzo che fino a poco tempo prima era uno dei suoi migliori amici. – Lily, vattene. Non voglio che tu assista a questa scena. – ringhiò il fratello senza neanche guardarla in faccia, guardò prima lui e poi Evan steso a terra con la faccia sanguinante che continuava a gemere dal dolore, all’improvviso arrivarono dei passi di corsa e comparvero Scorpius e Maximilian osservando la scena sorpresi. – Al, che è successo?! – sbottò Malfoy guardando prima il migliore amico, poi Evan e infine lei, si soffermò sul polso che aveva stretto Evan,
- Questo schifoso ha osato far del male a Lily. – rispose Albus sputando disgusto nelle parole.
– Come? Lils, tutto okay? – il biondo le si avvicinò e la guardò attentamente,
 - Sono solo un po’ scossa. – tentò di fare un sorriso ma ciò che le uscì era solo una piccola curva sulle labbra,
 - Max, accompagna Lily in Sala Comune. Io ed Albus abbiamo un conto in sospeso con Nott. – ringhiò Scorpius affiancando suo fratello, Zabini le si avvicinò e l’accompagnò fuori dalla Sala Comune.
 – Non lo vorranno uccidere, vero? – il Serpeverde ridacchiò tranquillo,
 - No, ma una visita in infermeria non gliela toglie nessuno. Conoscendo quei due gli faranno passare una bruttissima mezz’ora, se la ricorderà per l’intera vita. Mi sembrava un bravo ragazzo Evan… come mai ha reagito così? – la guardò curioso, era strano vedere quel ragazzo così rilassato, stavano comunque andando in giro di notte e per lui era come se fosse giorno! Strinse la tasca della vestaglia dove aveva nascosto il mantello dell’invisibilità, era costretta a stare senza o altrimenti Zabini avrebbe capito tutto,
 – Preferirei non parlarne. – rispose guardandosi le pantofole che scivolavano silenziose nel corridoio isolato.
 
- Posso farti una domanda? – chiese all’improvviso Max guardandola negli occhi,
- Spara. – disse la rossa,
 - Tu ti sei messa con Evan solo per divertirti? – fece la domanda il Serpeverde, la ragazza si bloccò in mezzo al corridoio,
- No! Come puoi pensare una cosa del genere?! Io non so una di quelle che si fanno i ragazzi per divertimento come delle ragazze! – sentì la rabbia montare.
 – Okay, okay… tranquilla… è solo che non ho mai visto Evan così fuori di sé. L’hai usato per far ingelosire qualcun altro? – alzò un sopracciglio Max, la rabbia si sgonfiò come un palloncino e non si era mai sentita così male,
 - Sì.. – biascicò torturandosi le unghie delle mani,
 - Ah.. .ecco spiegato tutto. – disse solamente il ragazzo,
- Ma non era solo questo il motivo. Mi sono poi davvero innamorata di lui, ma c’è quest’altro che ha non so cosa… anche se stavo con Evan appena ho visto questo ragazzo con un’altra sono scoppiata… non pensare male di me, Zabini. Perché non era mia intenzione ferire Evan, anzi. Ho cercato di parlargli, l’ho lasciato nel migliore dei modi ma lui è come se fosse impazzito… io… mi dispiace… - alcune lacrime le rigarono le guancie lasciandole il gusto salato sulle labbra,
 - Ehi, non fare così… a tutti capita… - sentì le braccia del Serpeverde avvolgerla e stringerla a sé.
- Mi sento uno schifo… voglio andare da lui. – si staccò dal ragazzo e corse indietro,
 - No! Fermati! – le urlò dietro Max iniziando a correrle dietro, le lacrime continuavano a cadere sulle guancie finendo in bocca, le offuscavano la vista e poi proseguivano la loro strada, sentiva ancora la presa di Evan sui polsi, le sue unghie che penetravano nella sua pelle. Tutto era successo solo per colpa sua e della voglia di dimenticare Lysander! Maledetto il giorno in cui si era innamorata di quello stupido biondino che aveva attuato quel piano cretino insieme a Rose! Maledetta la sua gelosia!
 – Lily! Fermati! – le braccia del Serpeverde si serrarono intorno ai suoi fianchi bloccandola, sentì i piedi staccarsi da terra e un urlo le partì dalla gola.

- Lasciami immediatamente!!!! – gridò dimenandosi.
 – Miseriaccia vuoi stare zitta?! – le mise la mano sulla bocca fulminandola con lo sguardo,
- Ti ricordo che è notte Potter non siamo in pieno giorno… - sibilò guardandosi intorno,
 - Adesso è impossibile arrivare alla torre di Grifondoro, per stanotte credo che potrai dormire da noi… - ritornarono davanti al ritratto.
– Rugiada. – recitò il ragazzo e la parete si spostò, entrarono e trovarono la Sala Comune avvolta nel silenzio. Un silenzio fin troppo inquietante, uno di quelli che ti riempiono le orecchie e che ti fanno sentire in un altro mondo. All’improvviso quel silenzio venne squarciato dai dei gemiti e dei colpi di tosse, fece per aprire bocca ma Zabini la fulminò con lo sguardo. Vide Evan steso a terra pieno di sangue, Max le fece segno di proseguire, “ E lo lasciamo qui??” mimò con le labbra la rossa, il Serpeverde annuì e le fece scendere le scale. Le fece segno di aspettare e poi entrò. La Grifondoro si sedette sui gradini, aveva voglia di correre da Evan per aiutarlo ma non poteva, le avevano proibito di andarci, ed erano anche stati gentili ad ospitarla. Pochi minuti dopo uscì Max,
- Allora, questa è camera mia, questa di fronte è quella di tuo fratello Albus, più giù ci sono quelle di Scorpius ed Evan. Quella di Scorpius è già occupata dalla tua amica Amy hai due scelte: o me o tuo fratello. – le spiegò Zabini,
 - Direi che va bene mio fratello. – sorrise la rossa bussando alla porta, sentì dei lamenti provenire dall’interno e dei passi strascicati venire verso di lei. La porta si spalancò rivelando un Albus assonnato e sorpreso,
- Lils? – alzò un sopracciglio il fratello, - Sto sognando? – chiese rivolto ad entrambi pensando che fosse un sogno e pochi secondi dopo si sarebbe risvegliato,
- No, Al.. – sorrise la rossa.
 – Lily?? – la chiamò qualcuno da dentro, sbirciò e vide Selena con la camicia del fratello venire verso di lei,
- Sel?? – alzò un sopracciglio,
- Oh, miseriaccia… - biasciò Albus diventando rosso in faccia.
 – Che ti è successo?!? – la bionda corse ad abbracciarla,
- Niente, tranquilla… cercavo solo asilo politico. Ma con Scorpius c’è Amy, Evan è… bè, lasciamo perdere, pensavo di dormire in camera di mio fratello ma a quanto pare è occupata.. l’unica opzione che rimane è quella di… - spiegò ma Max la interruppe,
- Di dormire con me. Tranquilla, Potter, non russo. – sorrise il Serpeverde aprendole la porta,
 - Preferisco tornare nella mia Sala Comune se non vi dispiace. Ma posso andarci anche da sola. Buonanotte. – li congedò in pochi secondi scendendo le scale di corsa. Cercò di non guardare Evan steso ancora a terra e uscì dal ritratto respirando l’aria fresca della notte.
 
Corse fino al secondo piano per non farsi scoprire, l’idea di essere beccata da un Prefetto non le andava molto a genio… ma come sempre non suoi piani non andavano come lei pensava, se diceva una cosa accadeva il contrario, proprio come quella notte. Mentre saliva l’ultima scalinata sentì dei passi dietro di lei e qualcuno schiarirsi la gola, s’immobilizzò mentre il sangue le si gelava nelle vene,

- Ci divertiamo, Potter? – le chiese la voce dietro di lei.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
* Angolo autrice*

‘ Seraaa o anche notte… come preferite voi :D
Allora è arrivato il miracolo, sono riuscita ad aggiornare!!
Mi scuso per il ritardo e per quanto vi faccio aspettare ma purtroppo lo scientifico mi toglie tempo per scrivere… poi ci sono queste cavolo di verifiche e interrogazione perché ho la sensazione che secondo i nostri prof noi ci rilassiamo a casa e non facciamo un cavolo, bè, notizia dell’ultima ora: non è affatto così, noi a casa ci sbattiamo per fare i vostri compiti e studiare…
Okay, finito questo sfogo per la scuola… passiamo al capitolo :D
Considerando che metà capitolo l’avevo già scritto prima, ma tantooooo prima, non so dirvi quando riuscirò a finire il prossimo, non l’ho proprio neanche iniziato ma ci penserò, anche di notte :D
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto, non so sinceramente cosa dire se non che ringraziare tutti quelli che hanno messo la mia storia fra le seguite/preferite/ricordate, vi adoroooo :D
Ringrazio come al solito Elizabeth_Lovegood che recensisce ogni singolo capitolo di questa storia, sei una ragazza d’oro, come farei senza di te?? :D
Grazie anche a chi legge qualche capitolo di questa storia così per caso o per passare il tempo :D
Okay, adesso vi lascio :D
Al prossimo capitolo ( abbiate pazienza, please… ),
un abbraccio e un bacio,
 
 
ladyselena15 :D

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Capitolo 11
*** Unghie e lacrime ***


  Capitolo 10


Unghie e lacrime

 


 
- Ci divertiamo, Potter? – le chiese la voce dietro di lei.
 
Strinse gli occhi rimanendo immobile senza girarsi verso la persona che l’aveva interpellata, cercò di capire a chi appartenesse quella voce ma si accorse di non averla mai sentita in vita sua.
- Sai, è maleducazione non guardare chi ti sta parlando. – proseguì la voce tradendo un pizzico di irritazione.
Decise di voltarsi, tanto l’avevano già scoperta, che male c’era? Davanti a sé stava il prefetto di Corvonero, Daniel Wright, un ragazzo alto, magro con i capelli castani e gli occhi azzurri. Giocava a Quidditch nella squadra della sua Casa, si ricordò di aver giocato delle partite con lui, ma non ci aveva mai parlato né tantomeno l’aveva conosciuto. A volte sentiva le ragazze parlare di lui eccitate appena lo vedevano passare, ma Lily non ci aveva mai visto molto in lui. Sì, era un bel ragazzo, non poteva negarlo, ma come persona non l’aveva mai trovato interessante, era sempre sui libri e stava solo con i suoi amici.
- Hai per caso problemi di udito? – le chiese squadrandola da capo a piedi con una smorfia di fastidio dipinta in faccia,  
- In realtà no, ci sento benissimo. – rispose tranquilla, incrociando le braccia al petto.
- Bene, perché temevo di dover parlare il linguaggio dei segni, e purtroppo non lo conosco. Allora, Potter, che cavolo ci fai qui? – alzò un sopracciglio Daniel sospirando scocciato,
- Non sono affari tuoi, Wright. – ribatté la rossa.
- Sono un prefetto Potter. Ergo, sono affari miei, visto che ti ho sorpresa in giro per i corridoi. Perciò, che cavolo ci fai qui o passo subito a togliere punti? Preferirei una spiegazione breve, non ho voglia di stare a sentire la vita di una ragazzina. – sbuffò lui, odiava essere sfidato da un ragazzina come lei.
- Togli i punti. Non ho intenzione di dare alcuna spiegazione a uno come te. – si stava stufando di lui, ma chi si credeva di essere? Solo perché suo padre era un pezzo grosso al Ministero allora credeva di comportarsi come se fosse il re del mondo?
- Perfetto, 20 punti in meno a Grifondoro. Torna nella tua Sala Comune, non ho voglia di rivederti ancora in giro per i corridoi, sono stato chiaro? – e detto questo se ne andò altezzoso come sempre dandole una spallata,
- Chiarissimo, mister faccio-quello-che-voglio-perché-mio-padre-è-un-pezzo-grosso-al-Ministero. – lo prese in giro la rossa incamminandosi verso la torre di Grifondoro.
- Come, scusa?!? – sbottò Daniel girandosi di scatto verso di lei,
- Hai sentito benissimo. – sogghignò Lily incrociando le braccia. Il Corvonero la raggiunse in poche falcate e la mise spalle al muro.
- Non osare dire che faccio quello che voglio perché mio padre è importante! Non provare a dirlo! Tu non sai niente di me! NIENTE! Pensi che abbia una vita facile?!? Bè, ti sbagli, e anche di grosso! – gridò dando un pugno al muro a pochi centimetri dal suo viso, chiuse di scatto gli occhi e si schiacciò sempre più contro il muro. Daniel smise di fissarla e spostò lo sguardo verso la finestra, sbarrò gli occhi e sembrò che gli mancò il respiro. Si allontanò da lei lentamente come se fosse terrorizzato,
- Ora vattene, Potter. Ho altri corridoi da pattugliare. – e detto questo se ne andò a passo veloce.
Lily si avvicinò alla finestra e guardò fuori, non notò niente d’insolito che potesse spaventare una persona, fuori regnava la calma e le foglie erano mosse solo da un leggero venticello. Nel cielo splendeva la luna. Cosa poteva aver mai visto Daniel per essere così terrorizzato? Qualcuno uscire dalla scuola? Una creatura uscire dalla foresta proibita?
Decise di seguirlo, era curiosa di sapere cosa potesse spaventare Wright. Seguì il rumore dei passi frettolosi del Corvonero che scendeva le scale. Sentiva il respiro del ragazzo farsi pesante e sentì in lontananza che biascicava qualcosa fra sé, “ Non adesso… non adesso, per favore! Potevo fare del male a un innocente” poi smise di parlare e iniziò a fare dei versi strozzati. Lily velocizzò il passo per andare ad aiutarlo ma all’improvviso il portone principale si chiuse con un sonoro botto e il castello ripiombò nel suo silenzio notturno come se Daniel non fosse mai stato lì. Corse per le scale cercando di raggiungere il Corvonero, arrivò davanti al portone principale e lo aprì di poco e poi appena fu uscita esso si richiuse alle sue spalle con lo stesso rumore che aveva fatto prima. Si guardò intorno e non lo vide da nessuna parte, dove si era cacciato? Intravide qualcosa sull’erba e corse verso quel punto. Alla luce della luna brillava la bacchetta di Daniel, la raccolse e fissò la foresta proibita che si estendeva davanti a sé. Ora c’era dentro fino al collo, se lui era lì dentro non poteva abbandonarlo a sé stesso. Era pur sempre una Potter. E i Potter non abbandonano nessuno. Prese un respiro, si mise la bacchetta nella tasca della divisa ed entrò nella foresta proibita.
Se la immaginava diversamente, pensava che fosse piena di rumori delle creature che l’abitavano o buia pesta. Invece regnava solo un silenzio inquietante, quel silenzio che a volte indicava un brutto presentimento ed era illuminata dagli scorci della luna. Camminò sul sentiero principale sentendo i legnetti sotto i suoi piedi spaccarsi e il suono amplificarsi in tutta l’area circostante. Ma dove poteva essere andato Daniel?
Continuò a camminare ma dopo un po’ ragionò, era da almeno venti minuti che seguiva il sentiero ma di lui non ce n’era traccia, ciò voleva dire che aveva camminato liberamente. Decise allora di non seguire più il sentiero. Si ritrovò immersa nelle tenebre, tirò fuori la sua bacchetta e sussurrò – Lumos. – una piccola luce si accese sulla punta della bacchetta. Non illuminava molto ma almeno vedeva cosa c’era davanti a sé. Non era mai stata dominata dall’inquietudine, eppure in quel momento sentiva che il suo corpo ne era pieno. Aveva un brutto presentimento, come se non dovesse essere in quel posto, ma il pensiero di Daniel la spinse ad andare avanti. Non aveva intenzione di lasciarlo lì in quel posto da solo, tantomeno senza la sua bacchetta. Aveva due idee in testa: o l’aveva lasciata lui di proposito ma non ne capiva la ragione, oppure era stato assalito e gli era caduta perciò in quel momento era sprovvisto di un’arma per difendersi.
Sentì un scricchiolio, come un legnetto che veniva spezzato, dietro di lei. Si girò di scatto ma non vide niente, iniziò ad aver paura. Poi ci fu un altro scricchiolio e sobbalzò. Puntò la bacchetta verso il punto in cui aveva sentito il rumore. Eppure lì non c’era niente. Doveva andarsene, tornare in un posto illuminato, tutto quel buio e quel silenzio le opprimevano gli occhi e le orecchie e ogni tipo di suono sembrava persino fastidioso.
Si girò per tornare al sentiero, ma non lo vide da nessuna parte. Eppure era uscita da poco dal sentiero, non aveva camminato così tanto, avrebbe dovuto vederlo ancora. Si guardò in giro ma il terreno era dominato da erba e cespugli e alcuni spiazzi di terra e fango.
Pregò dentro di sé di ritrovare il sentiero, non sapeva assolutamente niente di orientamento nei boschi o nelle foreste né tantomeno seguire il movimento degli astri, in quanto in Astronomia non era una cima.
All’improvviso sentì un suono gutturale provenire da dietro le sue spalle, sentì il sangue gelarsi nelle vene e il cuore perdere un battito. “No, Merlino..fa’ che non sia ciò che penso..” disse dentro di sé.
Si voltò lentamente e vide un lupo mannaro con le fauci spalancate verso di lei, l’urlo le si fermò in gola e cercò di calmarsi, la prima cosa da fare era mantenere la calma e non fare movimenti bruschi. Così aveva imparato a Difesa contro le Arti Oscure. Eppure sembrava che ogni suo arto fosse bloccato dalla paura, non riusciva a staccare gli occhi da quelli della creatura gialli e famelici che la fissavano. Deglutì cercando di prendere un respiro, ma sembrava che anche l’aria si fosse bloccata all’improvviso. Rimasero così per un tempo interminabile, a fissarsi a vicenda come per aspettare che fosse l’avversario a fare la prima mossa, eppure nessuno la faceva.
Le si formarono in testa due soluzioni: riuscire a scappare senza farsi catturare, ma sembrava una cosa impossibile, oppure lanciargli uno Stupeficium stordendolo per il poco che le bastava per scappare via. Optò per la seconda, almeno avrebbe avuto un po’ di vantaggio. Sperava che sulle bestie funzionavano quei tipi di incantesimi.
Mise lentamente la mano nella tasca della divisa e in una manciata di secondi la tirò fuori e la puntò contro il lupo mannaro, - Stupeficium! – urlò e vide la bestia volare a una decina di metri da lei. Si girò immediatamente e incominciò a correre nella direzione in cui pensava fosse l’uscita della foresta proibita.
Continuò a correre senza neanche voltarsi, sentiva nel silenzio della foresta il rumore dei suoi piedi spezzare ogni rametto che c’era per terra e il suo respiro farsi sempre più veloce e affannato, il freddo della notte la stava congelando. Cercava di seminare il lupo mannaro ma sentiva le zampe atterrare pesanti sul terreno e guadagnavano sempre più terreno ad ogni secondo che scorreva. Tra poco l’avrebbe raggiunta. Il ringhio dell’animale si fece sempre più vicino e grosso. Corse fino allo sfinimento, sentiva le gambe iniziare a dolere e stava sempre più rallentando. Raccolse tutte le forze e continuò a correre. Ma all’improvviso per una manciata di secondi non sentì più il terreno sotto i suoi piedi. Guardò in basso e si ritrovò a precipitare in una discesa. Cercò di aggrapparsi con le mani a qualcosa, ma ogni volta che ci provava veniva graffiata o prendeva solo manciate di terra. Un urlo le partì dalla gola e squarciò nettamente il silenzio. La sua caduta venne arrestata dall’urto della testa contro un masso, l’ultima cosa che sentì fu l’ululato del lupo mannaro e vide il cielo iniziare a schiarirsi e l’ultima stella scomparire per quella notte, poi fu il buio…
 
 
 
Si svegliò con un grande mal di testa sentendo i respiri pesanti e tremanti di qualcuno accanto a lei. Aprì gli occhi a fatica ma la vista era offuscata, si strofinò gli occhi e cercò di mettere a fuoco la scena. Vide una figura seduta a terra con la schiena contro un albero tremare e singhiozzare. Cercò di capire chi fosse ma non riusciva ancora a vedere bene, si toccò la testa e sentì un liquido caldo uscirle da un lungo graffio sulla fronte. Gemette per il dolore e si mise a sedere dolorante, si prese la testa fra le mani e finalmente riuscì a mettere a fuoco la vista. Alzò lo sguardo e capì chi era la persona che aveva visto prima: Daniel Wright. Stava con le gambe premute contro il petto e indossava la divisa di Hogwarts tutta stracciata. Fissava il vuoto spaventato.
- Dove ti eri cacciato stanotte?? – gli chiese con la voce impastata dal sonno e dal dolore, il Corvonero girò velocemente lo sguardo verso di lei e poi si alzò di scatto raggiungendola, le osservò attentamente il viso.
- Hai qualche graffio o morso?!? – vide il Corvonero tremare come se fosse terrorizzato da qualcosa, si guardò le braccia e il resto del corpo ma non ce n’era traccia.
- No… ehi, perché tremi?? Non sei mica tu quello che ha visto il lupo mannaro! – lo derise mettendosi in piedi e fissando Daniel che biascicava strane parole,
- A proposito, dov’eri stanotte? Ti cercavo dappertutto! – esclamò Lily sgranchendosi le gambe.
Il ragazzo sembrò riprendersi e la fronteggiò furente, - Tu piuttosto! Cosa ti è saltato in mente di venire nella foresta proibita di notte?!? E soprattutto perché diamine mi hai seguito?!? – sbottò lui rimanendo a pochi centimetri da lei.
- Si può sapere perché ti arrabbi tanto?!? Ero venuta qui per vedere se stavi bene e poi ho notato la tua bacchetta! Quale mago sano di mente lascia la propria bacchetta incustodita?!? – afferrò l’arma del Corvonero e gliela lanciò con rabbia,
- Sei tu quella che s’intromette negli affari degli altri! Io stavo benissimo prima che tu arrivassi a rovinare tutto! Potevi morire! – sbraitò Daniel prendendosi la testa fra le mani.
- A te cosa importa?? Non eri tu quello inseguito da quella cosa! – incrociò le braccia la rossa che fissava il ragazzo andare su e giù per quel pezzo di terreno.
- Sì ma potevi morire lo stesso! Lo sai quali conseguenze potevano derivare dalla tua morte? Tantissime! Perciò la prossima volta non azzardarti a seguirmi! – decretò infine il Corvonero sfidandola a ribattere.
- Okay, non ti seguirò più. Toglimi però una curiosità… cosa ci facevi qui nella foresta proibita in piena notte? – alzò un sopracciglio Lily squadrando il ragazzo che sbarrò gli occhi a quella domanda e iniziò a mordicchiarsi l’unghia del pollice come se cercasse le parole esatte per spiegare ciò che stava facendo.
- Diciamo che ero qui perché avevo un appuntamento mensile… non potevo mancare. – borbottò Daniel continuando a fissarsi le scarpe,
- Appuntamento? E con chi? – non se la beveva, chi diamine si dava appuntamento a quell’ora di notte nella foresta proibita? Un’idea le si fece strada nella mente ma la scacciò immediatamente, non poteva essere.. no, ma figuriamoci!
- Non ti riguarda. E se mi stai per chiedere se non potevo spostarlo ti rispondo già: no, questi sono appuntamenti che non posso assolutamente spostare, né di giorno, né di ora. – ringhiò il Corvonero. Subito l’idea di prima le s’insinuò nella mente, tutto coincideva, tutti i tasselli tornavano al loro posto, fissò il ragazzo che la guardò spaventato. “ Molto probabilmente non vuole che nessuno lo sappia. Come biasimarlo, con tutti i pregiudizi che ci sono in giro nessuno vorrebbe dirlo a tutti.”  Decise però di chiedere conferma, non voleva pensare cose che poi non erano vere.
- Daniel, eri tu il licantropo? – il Corvonero si voltò a guardarla e vide un lampo di paura balenare nei suoi occhi, e fu così che l’ultimo tassello si mise al suo posto completando il puzzle.
 
 
 
 


* Angolo autrice*
 
Ehilàà!! Okay, so che forse avrete manie omicide nei mie confronti per questo enormeeee ritardo o magari eravate contente perché non mi facevo più sentire con i miei orribili capitoli… comunque ho una spiegazione molto valida: la scuola. Ero immersa nella scuola e non riuscivo più ad uscirne… finivo di studiare alle 21 di sera di studiare e appena mi mettevo sul divano dovevo leggere il libro che mi dava la mia prof d’italiano. Poi c’erano le duemila verifiche che ci hanno messo prima delle vacanze di Natale e come se non bastasse mi ero pure ammalata settimana scorsa! Quindi il tempo di scrivere è mancato… riuscivo a malapena ad accendere il computer e quando lo accendevo era per venire qui su EFP per controllare su qualcuno avesse aggiornato e per lasciare qualche recensione..
Sono riuscita a finire di scrivere questo capitolo proprio stasera ignorando l’altro libro che la prof d’italiano ci ha dato da leggere per le vacanze anche se devo ammettere che è veramente bello…
Comunque non ve ne fregherà niente della mia vita, perciò passo subito al capitolo..
Mi scuso in anticipo se ci sono errori o cose del genere ma scrivo solo di sera tardi quindi è molto probabile che mi sfuggano…
Sono consapevole che questo capitolo è orrendo, lo so… non c’entra molto con Lysander/Lily ma volevo aggiungere un po’ di movimento a questa storia e il personaggio di Daniel non modificherà assolutamente il Lysander/Lily. Don’t worry!
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la mia storia fra le preferite/seguite/ricordate siete voi che mi date la forza di continuare! :D
Poii un caloroso ringraziamento per Elizabeth_Lovegood la quale recensisce ogni mio capitolo orrendo :D Ti adoro!!! La quale è anche mia compagna di Casa su Pottermore! W Slytherin!
Okay, ora me ne vado perché ho scritto fra un po’ più del capitolo stesso…
Mi scuso se ho dimenticato qualcuno nei ringraziamenti… fate come se vi avessi ringraziato! :D
Un abbraccio e un bacio ( e tante, tante scuse per il ritardo),
 
ladyselena15 :D
 
 

 

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Capitolo 12
*** Coppie ***


 
Capitolo 11


 
Coppie

 

 
 
POV LILY

 
Entrò in Sala Grande affrettando il passo per non incrociare lo sguardo di Daniel, era stato molto chiaro al riguardo. Non poteva aprire bocca con nessuno e le aveva proibito di tornare nella Foresta proibita di notte. Aveva già rischiato troppo quella notte.
Si sedette accanto a Selena che guardava scettica le occhiaie e i capelli spettinati.
- Che cavolo ti è successo Lils?? – le chiese con un sopracciglio alzato mentre si versava del succo d’arancia nel bicchiere.
- Lascia perdere… - sospirò e si grattò una tempia ritrovandosi il dito sporco di sangue secco, si toccò i capelli e si accorse di avere anch’essi incrostati.
- Lils!! – esclamò Selena avvicinandosi all’amica. Le tolse i capelli dalla tempia e la osservò bene, ma la rossa le scansò la mano infastidita e si alzò per andarsene. Solo che nel bel mezzo del corridoio si scontrò contro Lysander che l’afferrò saldamente  per non farla cadere per terra. Gli sorrise grata e si strinse a lui, le sembrava passata un’eternità da quando lo aveva abbracciato l’ultima volta, e invece la sera prima l’aveva baciata.
- Ehi Lils! Che succede? – le tirò indietro una ciocca e notò il graffio, grattò via delicatamente un po’ di sangue incrostato e la osservò scettico.
- Io… - la voce le morì in gola appena qualcuno la chiamò dall’inizio del corridoio. Si voltò e vide Daniel stare a braccia conserte con la schiena appoggiata al muro, le fece segno di seguirlo. Annuì e poi si girò di nuovo verso il Grifondoro che la guardava con un sopracciglio alzato, la rossa si alzò in punta di piedi e baciò delicatamente la sua guancia.
- Ti spiegherò tutto… ma non ora. – gli sussurrò all’orecchio prima di staccarsi da lui. Prima di andarsene Lysander le afferrò la mano e la strinse,
- Mi fido di te. – sentì gli occhi inumidirsi e annuì, poi corse verso Daniel che la condusse nel primo posto isolato in cui potevano parlare.
Svoltarono un angolo e Daniel la mise spalle al muro,
- Non osare raccontare niente di quello che è successo stanotte a Mister sono bello e faccio innamorare pure la Potter! – ringhiò subito ritrovandosi a pochi centimetri dal suo volto.
- Me l’hai già detto e mi sembra anche ti avertelo promesso! Avevo in mente di raccontargli qualcosa come del tipo che mi stai aiutando a studiare. – rispose a tono Lily incrociando le braccia al petto,
- Ritenta. Trova una balla più convincente! Merlino è bello ma non è così idiota da crederci! – alzò gli occhi al cielo spazientito, si allontanò di poco da lei e iniziò a pensare a cosa raccontargli.
- Comunque mentre tu pensi a questo io avevo in mente una cosa. –
Il Corvonero spostò lo sguardo dalle sue scarpe al suo volto alzando un sopracciglio,
- Pensavo che alla prossima luna potevo darti una mano. Insomma non puoi vivere nel terrore di questo fatto. E forse se comunque riesci a migliorare, ma anche di poco, è meglio. Non credi? -.
Voleva veramente aiutarlo, provava come un affetto fraterno verso di lui. Un po’ le ricordava James, faceva sempre il duro e il bello impossibile, ma alla fine era solo una persona come tutte le altre che nascondeva le sue insicurezze e paure. E ovviamente quella era la paura di Daniel.
- Non se ne parla. Non ti sembra di aver rischiato questa notte?!? Vuoi proprio morire?!? – vide un lampo di paura nei suoi occhi ma qualcos’altro, anche solitudine.
- Nessuno lo sa, vero? – gli chiese sforzando le labbra in un piccolo sorriso che risultò come un gesto di compassione.
- Nessuno l’ha mai capito in realtà. Non credevo che Lily Potter avrebbe battuto in pieno tutti i Corvonero. – ridacchiò Daniel, a Hogwarts giravano voci sulla minore dei Potter. Aveva sentito parlare della sua testardaggine, decisione e sì a volte anche della sua bellezza. Non aveva mai provato a fare amicizia con i Potter, gli erano sembrati troppo caotici, l’unica che conosceva era Rose Weasley, la più intelligente del suo corso.
- Vedo che hai un’alta considerazione di me. No ma grazie, eh… - borbottò fingendosi offesa Lily, il Corvonero scoppiò in una sonora risata e le sorrise gentile,
- Facciamo così. Se riesci a trovare un modo assolutamente sicuro per aiutarmi allora accetto. Ma devo essere al cento per cento sicuro, chiaro? Non ci devono essere rischi! –.
Lily sorrise vittoriosa e saltellò contenta.
- Stanne certo! Lo troverò al più presto! – gli sfoderò un sorriso. Fece per abbracciarlo ma si fermò, forse era esagerato. D’altronde si conoscevano solo da quella mattina, non erano ancora amici stretti. Si limitò quindi a sorridere radiosa, ma poi perse immediatamente quel sorriso ricordandosi di Lysander.
- Che diavolo ti prende? – chiese curioso Daniel notando il suo repentino cambiamento. Sapeva che quella ragazzina era strana in molte cose ma era passato da uno stato super felice a uno di cane bastonato. Lily alzò gli occhi dalle sue scarpe da ginnastica, sospirò e si scompigliò i capelli infilando dentro le dita e cercando di eliminare ogni traccia di nodi. Quello era sempre stato uno dei suoi gesti che indicavano il nervosismo.
- Sto pensando al casino che sto facendo con Lysander. Insomma, ieri sera ci siamo baciati, ho mollato Evan, poi ho incontrato te! Merlino, ma cosa penserà?!? Il punto è che a me piace davvero e ogni volta che mi dico di non combinare più niente per non incasinare le cose… BUM! Succede sempre che qualcosa le complichi! Ho una vita incasinata… forse sto entrando in cose più grandi di me… chissà perché ci entro sempre.. buffo. – ridacchiò nervosa e si sedette a terra sempre sotto lo sguardo di Daniel, non sapeva perché gli aveva confidato quelle cose, ma era certa che non le avrebbe mai dette a nessuno. Quel ragazzo le sembrava veramente un fratello maggiore.
- Cavoli, in teoria dovrei essere io quello con la vita incasinata. Ma sai, la vita non è mai come ce l’aspettiamo. Sai cosa ti consiglio? Va’ da lui e raccontagli tutto, la verità. Magari tralasciando il fatto di me. – le sorrise e si sedette accanto a lei. La fissò, non aveva mai incontrato una persona come lei, determinata in ciò che fa e testarda. Ma forse lei poteva veramente aiutarlo, cercare di diluire il problema.
- Farò così. Magari per il tuo “problema” dirò che sto scontando una punizione e tu mi devi tenere d’occhio. Può valere come scusa? Insomma, se usciamo di notte sembrerebbe che sto scontando la punizione. – disse Lily fissandolo serio, d’altronde non poteva né voleva abbandonarlo al suo destino.
Il Corvonero ci pensò su e poi annuì. - Molto plausibile. Io sono un Prefetto e tu sei una che si caccia nei pasticci. Perciò per me va bene. – si sorrisero a vicenda e poi si alzarono da terra.
- Allora, ehm… ci si vede in giro. – lo salutò Lily un po’ in imbarazzo. Come doveva salutarlo? L’abbraccio no, la stretta di mano era troppo stupida e formale…  si limitò ad un sorriso e poi corse via verso la torre di Grifondoro. Tra poco cominciavano le lezioni.
 
 
 
 
POV ROSE
 

- Rosieeeeeee!!!! – la pregò ancora Louis, molto probabilmente tra due minuti si sarebbe buttato a terra e attaccato alla gamba, la Corvonero ridacchiò e continuò a camminare nel corridoio inseguito dall’amico.
- Ho detto di no, Lou… quando mai imparerai a fare le ricerche da solo?? – scosse la testa continuando a ridere, ogni volta che avevano una ricerca Louis voleva sempre farla insieme a lei.
- Mai, perché se sono da solo c’è sempre qualche ragazza che mi distrae… e bè l’ultima volta che stavamo facendo una ricerca noi due appena provavo a mettere gli occhi su una ragazza mi tiravi i libri in testa. Perciò mi servi!! Eddai, tanto cosa ti costa farla insieme a me?? Dovrai pur farla con qualcuno e guarda un po’! Io sono qui pronto per studiare, concentrarmi e tu mi dici di no?? Poi guarda… come riesci a resistere a questo faccino? – le si parò davanti e le sfoderò una delle sue migliori facce da cucciolo.
- Se ti dico di sì tu la smetterai di perseguitarmi? – finiva sempre così, accettava ogni volta. Quel ragazzo l’avrebbe fatta impazzire prima o poi, appena Louis sentì quelle parole la prese in braccio facendole cadere tutti i libri e la fece girare.
- Ti adoro Rose Weasley!! – le schioccò un bacio sulla guancia facendola arrossire, scoppiarono entrambi a ridere,
- Tu sei tutto matto, Lou! Ancora mi chiedo come diavolo sono finita col diventare vostra amica! – esclamò ridendo. Raccolse i libri e s’incamminarono insieme verso l’aula di Divinazione.
All’improvviso Rose si ritrovò davanti la persona che non voleva assolutamente incontrare. Il volto divenne una maschera di freddezza,
- Cosa vuoi, Malfoy? – sputò fuori quelle parole con disgusto e rabbia, il Serpeverde si sorprese dal tono della sua voce,
- Ehi, Rosie… che succede? – fece per accarezzarle la guancia ma la Corvonero si ritrasse guardandolo arrabbiata.
- Non.Mi.Toccare. Sai, ho saputo le tue belle avventure di notte! E dimmi, com’è Amy?? Simpatica?? – sbottò Rose avvicinandosi sempre più a Louis che si irrigidiva ad ogni parola, sentì il suo braccio cingersi intorno alla sua vita. Un gesto che infastidì molto Scorpius.
- Rose posso spiegarti… - biascicò il biondo iniziando a sentire ancora i sensi di colpa, odiava quello che aveva fatto, odiava sé stesso e odiava quella maledetta notte!
- Davvero? C’è qualcosa che ho tralasciato?!? – si accorse che le lacrime le stavano rigando le guancie, sentì la presa di Louis farsi sempre più forte.
- Posso spiegarti… dannazione Tomlinson vuoi togliere quel cazzo di braccio dalla mia ragazza?!? -  sbottò poi Scorpius arrabbiato, Louis lo fronteggiò serio.
- Dalla tua ragazza? Ma davvero? Non mi risulta che t’importi molto di lei visto che sei appena andato con quella… - sibilò il Grifondoro con voce dura. Il Serpeverde si avvicinò rabbioso a Louis che mollò la presa su di lei e andò incontro al biondo. Scorpius lo spinse lontano da lei,
- Non farmi arrabbiare, Tomlinson… - lo minacciò, ma il Grifondoro rispose con una risata sarcastica e restituì lo spintone facendolo finire contro il muro.
- E tu non provocarmi, sono pur sempre un Cacciatore. Spaccarti quel bel faccino che ti ritrovi non è difficile… - sibilò Louis, il Serpeverde  non rispose più delle sue azioni. Si gettò sul Grifondoro e finirono a terra, iniziò a riempirlo di pugni nello stomaco e in faccia, ma Louis gli piantò un calcio nel petto e lo allontanò da sé. Appena l’amico iniziò a dare pugni nello stomaco del Serpeverde con rabbia senza intenzione di fermarsi Rose cacciò un urlettino spaventato e intervenne. Afferrò il braccio di Louis che stava per colpire di nuovo il ragazzo e cercò di tirarlo indietro verso di lei, ma il Grifondoro sembrava neanche averla sentita.
- Louis smettila!!! – gridò Rose in panico sentendo le lacrime bagnarle il viso, tirò con più forza che aveva nel corpo e riuscì a far rinsavire l’amico che appena incontrò i suoi occhi spaventati smise di dare pugni. Si alzò e si rese conto che l’amica stava tremando,
- Ehi Rosie… calmati.. io.. scusa… - biascicò Louis cercando di calmarla, Rose continuò a fissare il pugno del ragazzo. Quel pugno che aveva appena colpito ripetutamente lo stomaco e il viso del suo ragazzo.
Si riscosse dai suoi pensieri e si ricordò di Scorpius steso a terra che gemeva, si accucciò accanto a lui e gli girò il volto, era pieno di sangue.
- Aiutami a portarlo in infermeria… - disse tremante lei iniziando a sollevare il Serpeverde a fatica, il Grifondoro le diede una mano e afferrò l’altro braccio. Lo trascinarono verso l’infermeria evitando i corridoi affollati, passarono per alcuni passaggi segreti che conoscevano e finalmente arrivarono alla meta. Prima di entrare Rose prese Scorpius, - Forse è meglio se tu rimani fuori, sei anche tu pieno di sangue, capirebbe che sei stato tu. Ed è l’ultima cosa che voglio. – disse la Corvonero entrando poi in infermeria. Appena Madama Chips lo vide si portò una mano alla bocca,
- Oh santo Merlino! Cosa gli è successo a questo povero ragazzo?? – esclamò stupefatta aiutandola a distenderlo sul lettino,
- Non ne ho idea. L’ho trovato così. – mentì Rose osservando Scorpius con gli occhi chiusi e il volto ricoperto di sangue. Le venne il nodo alla gola.
- Puoi andare. Qui ci penso io. – le disse Madama Chips indicandole la porta, quella donna non le era mai stata mai simpatica. Era sempre scorbutica nei confronti di tutti. Annuì e poi uscì dall’infermeria. Appena si chiuse la porta alle spalle Louis si alzò dal pavimento e in poche falcate la raggiunse.
- Rosie, mi dispiace.. ho esagerato.. e insomma.. – non gli diede l’opportunità di finire la frase che si buttò fra le sue braccia per sentire il suo calore. Dopo pochi secondi si accorse che stava singhiozzando, sentì la mano del ragazzo accarezzarle i capelli. Non sapeva cosa dire. Sciolse l’abbraccio e afferrò la mano dell’amico, lo trascinò in silenzio verso la torre di Astronomia.

Il sole illuminava tutto lo spazio e appena entrarono vennero accecati, la brezza le scompigliò leggermente i capelli. Si sedettero a terra, Louis la fissava confuso. Fece comparire un kit medico e iniziò a pulire le ferite sul viso dell’amico che gemeva quando strofinava troppo forte. Esaminò attentamente il livido che predominava sulla guancia, prese un po’ di crema e gliela spalmò su tutta la ferita.
- Rosie, ti prego dì qualcosa. – disse all’improvviso Louis spezzando il silenzio che dominava, ma la Corvonero non sapeva cosa dire. Aprì la bocca e la richiuse per un paio di volte finché non si decise a parlare.
- Perché hai picchiato Malfoy? – chiese concentrandosi sugli uccelli che volavano fuori, all’improvviso le loro piume mosse leggermente dal vento erano diventate interessanti. A volte Rose avrebbe voluto fare come gli uccelli, spiegare le ali e prendere il volo. Sarebbe andata dove voleva, avrebbe provato l’ebrezza di sentire l’aria fra i capelli e magari si sarebbe avvicinata così tanto all’acqua del lago fino a sfiorare il pelo. Louis prese qualche minuto prima di rispondere, continuava a fissarsi le punte delle dita,
- Non mi va giù, okay? Lo so che tu sei innamorata di quello. Ma la sua fama è quello di un puttaniere. Le persone non cambiano Rose. Mi avevi detto che lui era diverso con te, che certe cose non te le avrebbe mai fatte. E ora si scopre che è stato a letto con Amy… e in più pensa di darti spiegazioni come se fosse stato innocente al 100 %?!? Non accetto che tu sia una delle sue “vittime”. Sei la mia migliore amica e non ho intenzione di vederti piangere per uno stronzo del genere. Non te lo meriti, okay? – la Corvonero incassò la testa fra le spalle, Merlino se aveva ragione… aveva azzeccato tutto. Ma c’era una parte di lei che ancora non accettava il fatto, quella parte era ancora innamorata di quel deficiente.
- Grazie, Lou. Sei un amico fantastico. E… hai ragione. Ma devo parlarci, capire bene perché l’ha fatto. Voglio una spiegazione. – stirò le labbra in un sorriso e il Grifondoro ricambiò,
- E finalmente Rose Weasley ha ammesso che io, Louis Tomlinson ho ragione!!! Epico!!! – esclamò Louis alzandosi in piedi e affacciandosi per vedere il lago. Lanciò un urlo di gioia, Rose scoppiò a ridere.
- Ma come diavolo ho fatto a diventare vostra amica?? – scosse la testa divertita, si faceva quella domanda da anni. Ma non aveva mai trovato una risposta. Di una cosa era certa, che molto probabilmente all’ultimo giorno del settimo anno quei cinque avrebbero combinato qualcosa di grosso e anche lei sarebbe stata coinvolta. Come sempre dopotutto.
 
 
 
POV SELENA
 


Al diavolo pozioni! Scagliò il libro più lontano da lei e si distese sull’erba sotto l’albero in riva al lago. Era da tanto che non vedeva più Albus e sinceramente le mancava molto. Si divertivano insieme anche se non c’era stato più molto contatto tra loro da quando Malfoy li aveva interrotti e Albus era diventato rosso quasi fino alla punta delle orecchie.
Sospirò godendosi la brezza primaverile che aleggiava nel giardino, il sole le scaldava solo i piedi, il resto era tutto nascosto all’ombra dell’albero. Ma quel calore era piacevole. Chiuse gli occhi e si godé tutto ciò che la circondava, persino l’erba che le punzecchiava le braccia.
All’improvviso sentì qualcuno arrivare e sedersi accanto a lei, ma non disse niente. Rimase lì per minuti in silenzio finché Selena non fu curiosa di scoprire chi fosse e aprì gli occhi. Davanti si trovò la persona che più voleva vedere, un sorriso increspò le labbra appena vide il volto di Albus sorriderle a vicenda.
- Si vede proprio il tuo grande amore per pozioni. – ridacchiò il Serpeverde osservando il libro a due metri da dove era seduto, subito dopo posò i suoi occhi blu su di lei e si ritrovò a sorridere come un demente.
- Mi ero stancata di quella robaccia. Tanto non imparerò mai niente, perché rovinarmi questa fantastica giornata?? A proposito, tu cosa ci fai qui? – alzò un sopracciglio curiosa, alzando la schiena di poco e rimanendo in appoggio sui gomiti per osservarlo meglio. Ci avrebbe giurato che aveva visto il Serpeverde arrossire di poco.
- In realtà ti stavo cercando. Mi hanno detto che ti avrei trovata qui. – confessò Albus assottigliando gli occhi per proteggersi dal sole, visto che lei aveva occupato l’intera ombra.
- Bene, mi hai trovata. Hai bisogno? – si accorse che quella frase appariva un po’ scortese, ma poi l’accompagnò con un sorriso per smorzarla di poco. Il Serpeverde si scompigliò i capelli spostando lo sguardo sul lago, ma parlò lo stesso, - Non ci parliamo seriamente da quando Scorpius ci ha interrotti. E volevo chiarire le cose. – disse senza guardarla. La Grifondoro si mise a sedere un po’ nervosa, e se le avrebbe detto di non cercarlo? Che non voleva stare con lei??
- Chiarire le cose? In che senso? Cioè che vuoi dirmi di stare lontana?? No perché basta dirmelo e se vuoi scompaio… solo che, cioè, non ci riuscirei. Ti prego dimmi che non stai per dire questo. Ma adesso non pensare di non dirmi la verità solo per non farmi soffrire. Insomma se proprio devi dirlo fallo con tatto. – iniziò a straparlare e si accorse di essersi alzata in piedi e aveva cominciato a camminare su e giù.
Sentì il Serpeverde ridacchiare e poi alzarsi anche lui, la fermò immediatamente con le braccia inchiodandola con le spalle al muro. Sorrise compiaciuto quando vide le guancie tingersi di rosso per la vicinanza fra i loro visi e i corpi. Sentì il suo naso piccolo sfiorare quello di Albus, riuscì perfino a sentire il profumo del Serpeverde. Merlino quanto lo adorava!
- Sai Sel. Non ho mai capito se il tuo straparlare sia per sviare una persona o per il nervosismo. Però sono più propenso per la seconda. – ridacchiò Albus continuando ad avvicinarsi sempre più, Selena si ritrovò a deglutire a fatica per il nervosismo, poteva sentire persino le farfalla nello stomaco!
- Io.. direi la seconda. – biascicò la bionda ritrovandosi completamente circondata dalle muscolose braccia del Serpeverde che stava appoggiato all’albero con esse.
- Avevo ragione. Però a volte straparli troppo che giungi a conclusioni sbagliate. Spiegami perché mai dovrei dirti che non ti voglio più vedere. Non mi sembra di averti dato modo di pensarlo. O mi sbaglio? – o la stava sfottendo oppure voleva creare un po’ di suspance. Non riusciva nemmeno a pensare per trovare una risposta.
- No? – risultò più come una domanda che come un’affermazione. Albus ridacchiò e le spostò una ciocca bionda dietro all’orecchio e avvicinò il suo viso, ora poteva sentire il suo respiro.
- Esattamente. – e detto questo sentì le loro labbra sfiorarsi in un bacio casto, ma Selena gli buttò le braccia al collo e il Serpeverde lo approfondì sempre più finché non si ritrovarono distesi sull’erba. Si staccarono per riprendere aria e Selena sorrise,
- Quindi cosa stai cercando di dirmi? – chiese un po’ insicura anche se non riusciva a smettere di sorridere.
- Ti sto dicendo che non sai da quanto aspettavo che tu fossi finalmente mia. – quando disse quella parola gli buttò le braccia al collo e lo travolse completamente sentendolo ridere mentre circondava la sua vita con le braccia forti.
- Non ci posso credere! Quindi tu e io? Cioè, io e te?? – non riusciva a trattenere la gioia, Albus scoppiò a ridere e buttò la testa indietro per poi metterle una mano sulla guancia per accarezzarla.
- Forse volevi dire noi. – e poi la baciò ancora finché non sentirono un gruppo di primini venire verso l’albero. Molto probabilmente era il loro luogo di ritrovo per fare i compiti. Selena afferrò le sue cose ( anche il libro di pozioni) e poi Albus le afferrò dolcemente la mano e la trascinò con sé. Entrarono nel castello mano nella mano sotto lo sguardo invidioso di qualche ragazza Serpeverde che forse sperava di essere degnata di un solo sguardo da Albus Potter. Ma l’unica cosa che lui fece era quella di continuare a fissarla sorridente.
Selena si riscosse dai suoi pensieri e guardò l’ora: era quasi ora di cena!
Si avvicinò ad Albus, - Devo andare! Fra un po’ c’è la cena! Ci vediamo tra poco! – il Serpeverde la inchiodò ancora al muro con le braccia che circondavano la sua vita, continuarono a baciarsi finché il Serpeverde non si riscosse,
- Devo ancora abituarmi all’idea che non sarai mia per 24 ore su 24. A più tardi allora… - le schioccò l’ultimo bacio e poi la bionda corse via continuando però a girarsi per guardarlo. Da quanto aspettava quel momento? Troppo, sicuramente.
Corse per i corridoi travolgendo qualche primino ma non si fermò finché non raggiunse la Sala Comune di Grifondoro, vide Lily che scriveva su una pergamena i compiti di Divinazione.
- Liiiiiiiilsss!!!!! – urlò contenta la bionda facendo girare tutte le persone presenti nella stanza, la rossa girò lo sguardo di scatto e la fissò preoccupata. D’altronde se anche lei si fosse guardata da fuori sarebbe sembrata una psicopatica in piena regola.
L’abbracciò stretta saltellando contenta, Lily ricambiò senza capire però il motivo di tutta quella gioia,
- Io e Al ci siamo messi insieme! – esclamò la bionda continuando a saltellare, sentendo la notizia la rossa cacciò un urlettino e iniziò anche lei a saltare per la gioia. Adesso sembravano molto più che psicopatiche!
- Davvero?? Oh santo Merlino! OH. SANTO. MERLINO.!!!!! – Lily continuò a urlare questa frase per un paio di minuti finché non riuscirono a controllarsi e si misero sul divanetto parlando meno forte di prima mentre tutti tornavano a fare le loro cose.
­- Racconta tutto, voglio anche i dettagli!! – esclamò Lily sedendosi a gambe incrociate e guardandola sorridente. Merlino, si sentiva come se camminasse sulle nuvole e non ci fosse nient’altro a cui pensare, se non a lei e ad Albus!
Era al settimo cielo e anche di più, l’unica cosa che le girava in mente era Albus e nient’altro, solo al sapore che avevano le labbra morbide e calde del ragazzo sulle sue, il tocco delicato dei polpastrelli delle sue grosse mani sulle sue guancie e quelle grosse braccia che le circondavano la vita facendola sentire completamente al sicuro e protetta.





  
* Angolo autrice*


Ehilàà! Non uccidetemi per favore…  TRE MESI! DICO TRE!! Mi dovrei vergognare! * va all’angolo con la faccia al muro*.
Come sapete già i miei ritardi sono dati dalla scuola, tra le versioni di latino, i compiti di matematica, interrogazioni di storia, ancora versioni di latino…. Praticamente finivo di fare i compiti o studiare alle 22, e l’unico momento in cui accendevo il computer era quando venivo qui su EFP per leggere chi aveva aggiornato. 
Avevo iniziato a scrivere metà del capitolo, ma il giorno dopo ho scoperto che si era cancellato tutto quello che avevo scritto. Ero disperata, anzi più arrabbiata con il computer ( infatti adesso sto usando quello nuovo eheh).  Ma comunque in queste vacanze mi sono impegnata e l’ho scritto tutto!
Sinceramente non so se è orrendo o vi piacerà, è che era da tanto che comunque non si parlava più di Rose e Selena e insomma volevo mettere anche loro sotto i riflettori :D Però ho adorato scrivere di Selena/Albus, sono troppo teneriiiiiii. Comunque volevo anche far vedere l’amicizia che sta iniziando a nascere fra Lily e Daniel. E poi bè Rose non può perdonare così facilmente Scorpius, ma comunque vuole sapere il motivo della sua azione.
Non so che altro dire se non scusarmi ancora tanto per questo ENORME ritardo.
Adesso voglio ringraziare tutti quelli che hanno messo questa storia fra i preferiti/ricordati/seguiti, davvero un enorme grazie :D :D
Ringrazio poi anche chi ha recensito questa storia <3 <3 E anche MrsLyla_90 che ha recensito lo scorso capitolo, graciass :D ( Scusate ma mi sta venendo la voglia di parlare spagnolo :D).
Adesso vi lascio :D
Vi linko qui il personaggio di Daniel: http://www.listal.com/viewimage/4032430h

Un bacio e un abbraccio,


ladyselena15 :D
 

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Capitolo 13
*** Love or Loyalty? ***


Capitolo 12

 

Love or Loyalty? 

 

 

Stava seduta sulla poltrona della Sala Comune con un libro aperto fra le gambe incrociate, Rose le aveva imposto di fare almeno un piccolo ripasso di Difesa contro le Arti Oscure anche se era una delle migliori, visto che erano già ad Aprile e poi avrebbero avuto i G.U.F.O. Sbuffò, con tutto quello che aveva in testa l’ultimo suo pensiero era quello degli esami anche se non poteva essere bocciata. Girò la pagina troppo forte tagliandosi il dito, maledii tutti i libri e Merlino e Morgana insieme. Si scocciò e chiuse di scatto il libro, si alzò e si stiracchiò, per quel giorno poteva bastare.

Si guardò intorno e si accorse che la Sala Comune era vuota, guardò fuori dalla finestra e vide che la maggior parte dei Grifondoro era in giardino al sole, - E ovviamente Rose mi ha segregata qui mentre lei se ne sta lì con Malfoy.. – sbuffò e poi si accorse di ciò che aveva detto. Malfoy?!?!? Guardò e meglio e riconfermò le sue parole, Scorpius era seduto accanto a Rose e stavano ridendo. Molto probabilmente Rose si era arresa, qualche giorno prima le aveva confessato che voleva perdonarlo, lo amava veramente. Si arrese e si buttò sul divano a peso morto, i capelli le coprirono la faccia, tentò di spostarli sbuffando ma ogni volta che si alzavano ritornavano poi al punto di partenza.

 – Questo si chiama rapimento, non può farmi una cosa del genere. – disse fra sé e sé. Alla fine non era ancora riuscita a trovare un modo per stare accanto a Daniel durante la luna piena, appena le veniva in mente un’idea pochi secondi dopo le sembrava sciocca. Poi doveva ancora parlare per chiarire con Lysander. Allenarsi con James e i Grifondoro per la partita Grifondoro-Corvonero che si sarebbe svolta due settimane dopo.

 – Cazzo, ma quanti problemi ho?!?!? – sbottò Lily calciando via un cuscino che le dava fastidio da minuti dal divano, all’improvviso sentì qualcuno entrare nella Sala Comune, chiunque fosse doveva andarsene, era troppo occupata a pensare. I passi si fermarono, Lily sbuffò ancora, ma che cosa voleva?? Ma la gente non poteva farsi gli affari suoi??

 – Senti, te ne vai o vuoi ammirare ancora la mia disperazione?? Alza i tacchi e volatizzati, oggi non è giornata! – sbottò senza guardare visto che i capelli in disordine le bloccavano anche la visuale.

La persona ridacchiò e le si fermò il cuore per pochi secondi, poteva riconoscere quella risata a kilometri tra una folla di maghi inferocita. Si mise a sedere di scatto e si ritrovò davanti Lysander che ridacchiava con le braccia conserte mentre era appoggiato alla parete e continuava ad osservarla.

 – Sentiamo, che ti è successo per essere così disperata?? – la prese in giro staccandosi di poco dal muro, non staccò neanche per un secondo gli occhi da lei. Lily si sistemò i capelli con un gesto della mano veloce, era l’ora di chiarire, ma non poteva assolutamente dire il segreto di Daniel.

– Dobbiamo chiarire, insomma è mesi che mi piaci e non siamo ancora riusciti a parlarci per bene… poi ho un casino di problemi oltre a questo che ti spiegherò… e oddio, ho seriamente detto che mi piaci?? Questo dovevo dirlo nel discorso di dopo e…- Lysander scoppiò a ridere e si sedette accanto a lei,

 - Oh Merlino, Lily… sei incredibile. Calmati e parliamo, ma di ciò che hai detto ho solo capito che ti piaccio. E se vuoi proprio saperlo piaci tu anche a me, però devi spiegarmi un po’ di cose, non credi? Ti vedo sempre con quel Corvonero, e bè sembrate più che amici. – il ragazzo divenne serio, Lily annuì e si mise a gambe incrociate.

– Tra me e Daniel non c’è assolutamente niente. Ma abbiamo un segreto e anche bello grosso. Qualcosa che veramente non posso dirti, ho giurato di tenere la bocca chiusa e non voglio infrangere il patto. Ma questo segreto non c’entra assolutamente con noi, non ti devi preoccupare… - ma il Grifondoro rimase impassibile. Si passò una mano sulla faccia,

- Non è che non mi fidi di te… ma non mi fido di lui e… per ora credo che tra noi non ci possa essere niente, Lily. Mi dispiace ma… non mi sento pronto a stare con una ragazza che ha un segreto con un altro. Davvero, mi dispiace. – le accarezzò una guancia e poi si alzò e se ne andò dalla Sala Comune. Lily rimase a fissare il vuoto per un po’ di minuti traducendo poco a poco le parole di Lysander, sentì una strana sensazione al petto e l’aria era diventata più pesante. Respirava irregolarmente. Si distese sul divanetto e guardò il soffitto incominciando a contare, forse riusciva a calmarla. – Uno… due… tre… - sussurrò fra le labbra con la voce tremante, non doveva e non voleva piangere. Si strofinò gli occhi per cancellare le lacrime che stavano già comparendo. Non ce la faceva più. Scagliò il libro dall’altra parte della Sala Comune e poi uscì con passo veloce. Superò un gruppo di Grifondoro che stava per entrare, tra quei ragazzi scorse Hugo e Louis. Non si fermò a parlare, non poteva farcela, ma sentì lo sguardo di uno dei due perforarla da dietro. Scese le scale superando ritratti che sussurravano “ Gli adolescenti.. qui si dovrebbe studiare e invece sono tutti presi dall’ amore” o “ Ragazzini…una volta tutto era più serio…”, li ignorò e proseguì il suo tragitto.

- Ehi Lily! – la voce di James la fece girare, il fratello salutò gli amici con delle pacche sulle spalle e la raggiunse, la rossa continuò a scendere le scale sentendo il ragazzo al suo fianco che la seguiva. Rimasero in silenzio mentre continuavano a cambiare le rampe delle scale, al quarto piano Lily girò a destra e poi entrò in un altro corridoio, James continuava a seguirla senza dire niente. Per questo era più facile parlare con James, loro due si capivano alla perfezione, lui sapeva benissimo che non era ancora arrivato il momento di parlare quindi si limitava solo a seguirla stando zitto. A volte il silenzio di James era più utile delle parole di Al. Lily svoltò in un corridoio vuoto e silenzioso. I loro passi rimbombavano sul pavimento e sui muri, mentre la luce del sole invadeva completamente lo spazio, spostò lo sguardo sulle finestre, poteva vedere l’albero in riva al lago mosso leggermente dalla brezza di aprile-maggio mentre la maggior parte degli studenti di Hogwarts era seduta sul prato. Si fermò a metà corridoio e sentì James a pochi metri da lei, prese un respiro e poi si voltò. Sforzò un sorriso ma ciò che le venne fuori fu solo una linea storta, James sospirò e le sorrise malinconico, la strinse poi fra le braccia. Nascose il viso nella maglietta del fratello che le accarezzò la schiena, - Chi è stato a ridurti così? – chiese solo, voleva sapere il colpevole, non il motivo, non i fatti, solo il colpevole.

– Ci si sente così quando si viene rifiutati? – Lily non rispose alla domanda del fratello, sapeva benissimo perché James voleva sapere il nome, non ci avrebbe messo tanto per trovarlo e dargli una lezione. Il difetto di James era proprio l’iper protezione nei suoi confronti.

– Se era una persona che amavi tanto allora sì, Lils. – le sussurrò baciandole i capelli,

- Se questa persona ti rifiuta perché non puoi dire un segreto cosa faresti tu? – lo guardò negli occhi. Il Grifondoro la osservò pensieroso, - Dipende, è un segreto che se detto può avere grandi conseguenze? – chiese dopo un po’,

 - Enormi. Non puoi immaginare. – l’idea che qualcuno scopra che Daniel era un licantropo e che lo controlli era spaventosa. L’avrebbero messo sotto chiave perché considerato pericoloso, come un animale in gabbia. – Ha a che vedere con questo ragazzo che ti ha rifiutata? – chiese ancora,

- Non c’entra nulla. – rispose subito velocemente Lily,

- Gliel’hai detto? – sembrava un interrogatorio ma almeno James andava dritto al punto e non girava intorno a qualcosa per mezz’ora.

 – Sì, ha detto che non può stare con una che ha un segreto grosso con un ragazzo. – biascicò la rossa, il fratello le sorrise,

 - Allora è un’idiota quel ragazzo. Si tratta di Lysander, vero? E il ragazzo con cui hai un segreto è Wright? – Lily aprì la bocca e la richiuse per due  volte, James scoppiò a ridere.

 – Sai oltre ad essere il più bello della scuola sono anche un acuto osservatore. Capisco che nei voti non me la cavo… ma mi sottovaluti così! – Lily ridacchiò e si strinse ancora più a lui che la sollevò e la fece girare.

 – La mia Lils!! Quanto vorrei che fossi al primo anno e non al quinto.. adesso hai tutti i problemi di cuore.. come farai l’anno prossimo quando non ci sarò più?? – la rossa si ritrovò a ridere e a stringere di più le braccia intorno al collo del fratello,

 - Non lo so. L’idea di affidarmi ad Al mi sembra inquietante… sai lui com’è quando si tratta di coppie, è peggio di una zitella. – scoppiarono entrambi a ridere.

 – Vero, invece adesso c’è James che ti tira su di morale! – la prese in braccio, la sorella iniziò a battere pugni sulla sua schiena,

 - Fammi scendere!! – sbottava ridendo,

 - La risposta è no, Lils! – la trasportò per tutto il corridoio e poi giù fino all’ ingresso.

 – James Sirius Potter lasciami immediatamente!!! – gridò Lily con la voce rotta però dalle risate mentre gli prendeva a pugni la schiena, ma quelli non sembravano nemmeno scalfirlo. Il Grifondoro si diresse verso il portone principale, Lily alzò lo sguardo e vide Daniel che parlava con un gruppo di suoi amici, lo salutò con la mano, il Corvonero ridacchiò e ricambiò il saluto.

 – Lily non socializzare con i secchioni, non osare farti contagiare. Abbiamo già Rose e Dominique. – la rimproverò scherzando James, lei gli fece la linguaccia anche se sapeva benissimo che non l’avrebbe visto,

 - Che stai facendo, Lils?? – urlò Daniel cercando di farsi sentire,

 - Mi sta rapendo! Se non mi vedi domattina chiama gli Auror! – gli rispose ridendo la rossa. Il ragazzo scoppiò a ridere e poi riprese a parlare con gli amici. Intanto James continuò a camminare, si ritrovarono nel cortile, il sole la colpì in faccia e sorrise a quel calore piacevole sulla pelle.

 – James si può sapere che cos’hai in mente?? – all’improvviso il fratello la mise giù, erano sul prato vicino ad alcuni gruppi di studenti che facevano i compiti.

 – Ho in mente di farti rilassare. Adesso noi passiamo il resto del pomeriggio qui insieme. Solo noi due. Niente amici. Pomeriggio fra sorella e fratello. Che ne pensi? – spiegò il ragazzo sorridendole. Lily gli buttò le braccia al collo e gli allacciò le gambe intorno alla vita, James la strinse a sé.

– Sai, mi sei mancata in questo periodo. – le sussurrò nell’orecchio,

 - Anche tu, Jamie. – gli rispose scendendo poi. Si sedette sul prato con gli occhi socchiusi per ripararsi dal sole, il Grifondoro le si mise accanto e tirò fuori il boccino. Iniziò a giocarci,

 - Ehi, qui sono io la cercatrice della squadra, tu sei un cacciatore! – fece per afferrarlo ma la pallina volò lontano dalla sua mano.

 – Ma prima che tu arrivassi qui ero io il cercatore, e questo qui che vedi mia cara Lils è il primo boccino che ho preso. Ha una memoria tattile, quindi bè in un certo senso mi appartiene. – le spiegò afferrando l’oggetto e avvicinandolo al suo viso per farglielo vedere meglio, la rossa incrociò le braccia e ridacchiò,

- Con la frase “ in un certo senso mi appartiene” vuoi dire “ ho preso questo boccino, mi riconosce ma sarebbe della scuola, ma io sono James Sirius Potter e quindi è diventato in teoria mio”. – lo scimmiottò, James sorrise sornione.

 – Hai dimenticato di dire che nessuno qui si è accorto che l’ho preso e che ho dei bellissimi capelli, per non parlare del viso. – si vantò scompigliandosi i capelli come il suo solito,

 - Sai che non hai bisogno di scompigliarteli, vero? Sono già disordinati naturalmente. – sospirò rassegnata, una delle fisse del fratello erano i capelli, ne parlava come se fossero oro.

 – Sì ma così li rendo perfetti. – ridacchiò soddisfatto lui, Lily scosse la testa ridendo, assolutamente impossibile.

- Allora Lils, ti senti pronta per i G.U.F.O.?? – le chiese sarcastico,

- E tu? Pronto per i M.A.G.O.?? – si guardarono a vicenda e scoppiarono a ridere, domande del genere erano superflue, la risposta era uguale per entrambi: assolutamente no. Decisero di lasciar perdere l’argomento scuola, Lily fece per dire qualcosa al fratello, ma la bocca le rimase aperta quando vide in un angolo del cortile due persone. Due persone che non avrebbero mai dovuto essere a così poca distanza.

 – Ehi, Lils, che succede?? – le chiese James, poi seguì lo sguardo della sorella e vide ciò che osservava sbalordita, non era possibile. Il ragazzo si sentì il sangue ribollire nelle vene, come aveva osato quel verme prendere in giro sua sorella in quel modo?!? James si alzò e si avvicinò ai due minaccioso, la rossa chiuse la bocca ed elaborò che suo fratello stava andando da lui. Lily si alzò e lo seguì di corsa, - James fermati! No! Non farlo! – gli urlò in panico, sapeva benissimo cosa aveva in mente.

– Dammi una sola ragione, Lils. Ti ha illusa, ti ha detto che non era pronto e poi sta lì con un’altra?? Lils, io non posso stare a guardare! – disse e poi riprese a camminare.

 Raggiunse la coppia, - Menomale che non eri pronto… vero?? – ringhiò James afferrandolo per il colletto della divisa, lo alzò di alcuni centimetri.

– Lasciami, Potter. – biascicò Lysander dimenandosi. Il fratello scoppiò a ridere,

 - Ma non farmi ridere, Scamandro. Sei un buffone! – lo buttò giù con disprezzo. Il biondo lo guardò disgustato e poi si accorse di lei, - Lils, non è come sembra. Io stavo aiutando Annie con i compiti, davvero. Credimi per questa volta. – la pregò. La rossa rimase impassibile ma tentò di ragionare, Annie era sempre stata un’amica per lui, era già successo una volta. Non voleva essere sempre gelosa.

 – Io.. ti credo. Però anche io non mi sento di stare con un ragazzo che è sempre in compagnia di certa gente. – osservò disgustata il rossetto rosso concentrato di Annie, la sua maglietta troppo scollata e la minigonna che copriva solo un quarto di cosce. Detto questo Lily fece un sorriso rivolto al fratello,

 - Io vado, James. Magari riesco a convincere Al ha darmi qualche consiglio di Pozioni. – il ragazzo le sorrise di rimando e poi la rossa girò la schiena alla scena, non voleva vedere ciò che stava per succedere. Perché anche se lei aveva perdonato Lysander era certa che James non avrebbe lasciato perdere facilmente, infatti pochi secondi dopo sentì le grida del ragazzo che la chiamavano per aiutarla, ignorò Lysander. Sentì le risate degli amici di James e le urla di approvazione, scosse la testa, non voleva sentire più niente e soprattutto non aveva intenzione di fare niente. Un po’ se lo meritava e questo Lily lo sapeva benissimo, ma nonostante tutto continuava a piacerle.

Aprì il portone senza il sorriso di prima, era in momenti come quelli che odiava con tutta sé stessa il giorno in cui aveva conosciuto Lysander. Voleva non averlo mai conosciuto e magari se l’avesse visto a Hogwarts  le sarebbe stato antipatico, non si sarebbe mai legata a lui, e soprattutto non le sarebbe mai piaciuto procurandole tutti questi problemi e dolori. Stupido amore! Si appoggiò alla parete e si sedette a terra con gli occhi chiusi, iniziò a dare testate contro il muro. Dannato quel giorno! Dannata vicinanza delle case! Dannato ragazzo! Perché doveva farla sentire così da schifo?? Odiava quel senso di oppressione al petto, non si sentiva più in lei. Era sempre stata la ragazza sorridente e divertente, ogni giorno sorrideva, ora cos’era successo?? C’erano giorni in cui non si vedeva neanche l’ombra di un sorriso sulle sue labbra, e Lily odiava con tutta sé stessa quella situazione. Aveva ragione suo fratello James, in quel periodo era come se non ci fosse stata. Da quanto tempo non si divertiva così con lui?? Come avrebbe fatto l’anno prossimo senza di lui? Era sempre James che la tirava su di morale, non Al. James era quello che la faceva ridere, era lui che la capiva. Non a caso il nascondiglio nella grotta l’avevano creato loro, ma Lily non osava tornarci dopo l’ultima volta. Aveva messo in pericolo la sua vita e anche quella del fratello e ovviamente la colpa era di Lysander! Si era sentita così tradita e umiliata per la storia di lui e sua cugina, era impazzita di colpa, quel posto all’improvviso le sembrava l’unica soluzione. Ma si era ripromessa che non si sarebbe lasciata prendere così tanto come l’ultima volta, non poteva mettere a rischio la vita degli altri. Aprì gli occhi, e si scompigliò i capelli, avrebbe dimenticato Lysander. Aveva deciso. Dimenticarlo era l’unica soluzione. L’idea che lui le potesse spezzare il cuore un’altra volta era troppo per lei, doveva dimenticarlo, definitivamente. Addio Lysander, da questo momento ti lascio andare. Mi mancherai, ma non posso più reggere queste emozioni, sono più forti della ragione e non posso più permetterlo. Pensato questo si alzò in piedi e riprese a camminare, mise le mani nelle tasche della divisa e salì la prima rampa di scale. Sentì qualcuno affiancarla, sapeva benissimo chi era quella persona.

 – Finita la riflessione? – le sorrise Daniel stringendo un libro fra le mani,

- Mi spiavi per caso? – alzò un sopracciglio fermandosi sulle scale guardandolo,

 - Io non ti spiavo, eri tu che ti sei seduta contro il muro vicino al portone, che è da considerare zona pubblica. Quindi direi di no, non ti spiavo. Eri tu che volevi essere spiata volontariamente, o almeno questa è la mia teoria. – ridacchiò il Corvonero, la rossa scoppiò a ridere.

 – Dannazione, è una tortura essere Corvonero. Dovete sempre fare teoria e supposizioni?? Anche mia cugina Rose fa così, lo sai? – la Grifondoro riprese a camminare seguita dal ragazzo.

 – In realtà mi diverte fare teorie. La maggior parte delle volte indovino ed è divertente lo sguardo della gente che dice: e tu come diavolo fai a sapere queste cose?!? – Lily scosse la testa, i Corvonero erano molto simili, le ricordava molto sua cugina Rose.

 - Comunque mi dispiace. Per Scamandro intendo. – buttò lì il ragazzo, la Grifondoro si girò di scatto e sbarrò gli occhi,

 - E tu come fai a saperlo??? – gli chiese con troppa foga, il Corvonero scoppiò a ridere,

 - Che ti dicevo?? – la rossa si accorse di aver detto la frase che pochi secondi prima l’amico aveva sfottuto.

– No, seriamente. Come fai a saperlo? Lo sa tanta gente? È così ovvio? – sparò a raffica tutte le domande che le passavano in testa,

 - In realtà vi ho visti in cortile e poi bè ho visto tuo fratello. A questo proposito, da questo momento stimo James Potter. – sogghignò Daniel, la rossa alzò un sopracciglio,

- Perché? – domandò solamente,

 - Bè, Scamandro se lo meritava veramente. Non ti merita, Lily. E bè.. – lasciò la frase in sospeso.

– Cosa? – lo incitò lei per finire la frase, il ragazzo sembrò riscuotersi,

 - No, niente. Lascia perdere. Dai ti accompagno alla torre di Grifondoro. – le sorrise incamminandosi verso il settimo piano.

 – No, davvero, cos’è che stavi per dire?? – gli chiese correndogli dietro sorridente,

- Sai che troppa curiosità fa male?? – le scompigliò i capelli rossi con affetto.

 – In parte lo so ma non posso fare a meno di essere curiosa. Allora?? – insisté ancora, il Corvonero ridacchiò,

- Un giorno te lo dirò, Lils. Adesso ti accompagno così potrai studiare per i G.U.F.O. – continuarono a camminare. La rossa s’immerse nei suoi pensieri, arricciò il naso concentrandosi poi un’idea le balenò in mente. Sbarrò gli occhi e si fermò di colpo,  - Come diavolo ho fatto a non pensarci prima?!? – si maledii mentalmente, Daniel la fissò preoccupato, - Ehm, ti senti bene? – alzò un sopracciglio.

 – Vieni con me!!! – gli afferrò la mano e lo trascinò verso il settimo piano,

 - Ma che cavolo ti è preso??? – sbottò correndole dietro lui,

- Non fare domande, ti spiego dopo. Quando siamo soli. – gli rispose telegrafica lei arrivando al quarto piano. Si fermò pochi secondi per riprendere fiato,

- Non so come farò per la partita. Sto perdendo l’allenamento, dannazione.. – il Corvonero appoggiò le mani sulle ginocchia per respirare meglio e buttò la testa in giù

. – Un attimo che muoio e poi resuscito, Lils…. Mi stai facendo morire. – disse fra un respiro e l’altro Daniel, la rossa ridacchiò,

- Non sei più in forma, Wright? Di questo passo ti batterò facilmente a Quidditch. – lo sfotté lei,

- Bè, io ti vedo qui a riprendere fiato, non sei molto in forma anche tu eh?? – restituì la presa in giro. Scoppiarono a ridere, tra loro era nata un’intesa fantastica, Lily si sentiva bene quando era in compagnia di Daniel, le sembrava naturale parlare con lui e prendersi in giro.

 – Allora, sei ancora vivo e possiamo riprendere o sei ancora stanco? – ridacchiò lei, il Corvonero iniziò a correre,

 - Vediamo se sei più veloce di me, Potter! – la sfidò, la rossa gli corse dietro.

 - Ti batterò Wright! – gli urlò dietro. Corse su per la rampa che portava al quinto piano e gli stette alle costole, l’avrebbe battuto. Sorrise sorniona e accelerò ritrovandosi a pochi centimetri da lui. Salirono sulla rampa per il sesto piano ma Daniel era ancora in testa, era dannatamente veloce, forse era per questo che giocava nel ruolo di Cercatore nella squadra dei Corvonero. Raggiunsero il settimo piano, Lily corse attraverso un corridoio sulla destra, Daniel dovette starle dietro visto che non aveva la minima idea di dove lo stava portando. Arrivarono davanti a una parete, la rossa camminò davanti ad essa per tre volte in silenzio finché non comparve una porta sul muro. Aprì la porta ed entrò seguita dal ragazzo, si ritrovarono in un laboratorio di pozioni, un calderone era già pronto accanto al fornello per riscaldare poi la pozione.

 – Ehm, Lils, perché dovremo fare una pozione? – alzò un sopracciglio lui, la rossa gli sorrise sornione,

 - Perché ho finalmente la soluzione al tuo problema. Si chiama pozione antilupo, avrai il controllo mentale quando ti trasformerai. Meglio che niente, no? – il Corvonero la guardò stranito,

 - Tu sai che è illegale prepararla? Solo un autorizzato del ministero può farla. – le fece notare.

Lily continuò a sorridere, - Vedi gente del ministero qui? Bè io no, e farei di tutto per aiutarti, Daniel. Però c’è solo un piccolissimo particolare. Io sono un po’ impedita in Pozioni, tu però sei il primo della classe, quindi mi dovrai aiutare a prepararla, anche perché è una delle più difficile. – detto questo gli sorrise sorniona. Daniel ridacchiò, - Menomale che era un piccolissimo particolare. Però ce la faremo, al massimo la prenderò e non mi farà niente. Non ho niente da perdere, quindi, perché no? – si sfregò le mani e raggiunse il bancone.

 Lily afferrò un libro da uno scaffale e iniziò a sfogliarlo, arrivò alla pagina della pozione antilupo e iniziò a leggere gli ingredienti, - Allora, ci servono: polvere d’argento, corteccia di carpine, radice di aconito, fiori di mughetto e piume di augurey. Ci sono lì? – il Corvonero controllò e annuì,

- Devo ammettere che questa stanza è molto fornita, questi ingredienti li troveresti solo nell’armadio delle scorte di Lumacorno. - Daniel iniziò a tritare le radici di aconito e poi le buttò nel calderone. Mescolò prima sei volte in senso orario e poi cinque in senso antiorario, alzò il fuoco e poi la guardò.

 – Dobbiamo aspettare dieci minuti che si bollono le radici e poi dobbiamo lasciarle raffreddare due giorni. Finiremo questa pozione fra una settimana circa, in tempo per la luna piena direi. – spiegò lui alzandosi e raggiungendola.

– Perfetto! Così la prenderai e io potrò stare al tuo fianco. – sorrise Lily, lo sguardo del ragazzo si rabbuiò,

 - No, è fuori discussione. Io mi trasformerò lo stesso e potrei anche farti del male. – le spiegò serio, lei scosse la testa,

- Ma avrai le piene facoltà mentali quindi non mi farai del male. Io mi fido di te, okay? So che non mi farai niente. Daniel devi avere fiducia in te stesso. Ti descrivi come un mostro, ma io vedo solo un ragazzo del sesto anno che ha qualche problema ma non accetta di essere aiutato. Mi hai sentito? Tu non sei un mostro. – gli prese le mani e le strinse fra le sue, gli sorrise incoraggiante.

Daniel incurvò le labbra in un sorriso riconoscente, - Grazie, Lils. Io.. non ce la farei senza di te. – la voce gli tremò, la rossa lo abbracciò, sentì che la strinse forte.

– Lo supereremo Daniel, stai tranquillo. – il Corvonero nascose la faccia nei suoi capelli rossi e continuò a stringerla, - Ho sempre pensato che fossi una ragazza testarda, caotica e anche un po’ antipatica.. lo sai? Però mi sbagliavo e anche di grosso… - la rossa si allontanò indignata,

 - Coosa?? Ma… ma… - balbettò, il ragazzo scoppiò a ridere, Lily incrociò le braccia al petto,

- Bè, io pensavo che tu fossi un noioso secchione che stava sempre sui libri e asociale e maniaco delle regole. – gli fece la linguaccia,

 - Bene ora che ci siamo detti tutto è meglio se usciamo, spengo la pozione e poi ritorniamo qui fra due giorni come dice la ricetta. – Daniel spense il fuoco e poi la trascinò fuori.

 - E comunque io non sono asociale! – esclamò il Corvonero mentre camminavano per i corridoi,

- Bè, io ti vedevo sempre con i tuoi amici o sui libri quindi ho tratto le mie conclusioni… - borbottò Lily scoppiando poi a ridere, - Dai, scherzo.. – gli diede un pugno amichevole sulla spalla,

- Questa me la paghi, Potter. – le scompigliò i capelli e iniziò a farle il solletico.

 – Nooooo!!! – gridò Lily, Daniel continuò finché la rossa non si buttò a terra e si distese con le gambe che coprivano la pancia,

 - Okay, smetto. Solo perché ho pieta di te, Lils. – le porse la mano e l’aiutò ad alzarsi,

- Sei malvagio, lo sai?? – gli mise il broncio lei incrociando le braccia al petto.

– Lo so… sono proprio malvagio e lo sarò ancora di più in campo, Potter.  – ridacchiò lui iniziando a camminare,

 - Vedremo… ma vi stracceremo, d’altronde siamo la squadra più forte. – si vantò Lily pensando alle doti di suo fratello James come cacciatore insieme alla cugina Roxanne e Lorcan , Fred e Hugo come battitori e Brad McLaggen agli anelli e lei come Cercatrice. Erano imbattibili.

– Continua a sognare… - le scompigliò ancora i capelli,

- Eddai!! Che brutto vizio!!! – se li risistemò, il Corvonero scoppiò a ridere,

 - Lily Potter  posso dirti che sei unica?? Non ho mai incontrato una persona come te! – gli fece la linguaccia e ritornare nel corridoio principale.

 – Ti accompagno alla Torre di Grifondoro così vai un po’ a studiare e poi ci vediamo a cena. – salirono l’ultima rampa di scale e raggiunsero il ritratto della Signora Grassa che li squadrò bene,

 - Cos’hai fatto questa volta visto che un Prefetto ti accompagna nella tua Sala Comune?? – ormai anche i quadri conoscevano la fama di combina guai di Lily, la rossa fece una faccia indignata mentre il ragazzo ridacchiava,

 - Non ho fatto niente, Daniel è un amico. Non è possibile…. – sbuffò ma la Signora Grassa spostò lo sguardo sul ragazzo che a stento riusciva a trattenere le risate, - Confermo. Lily è una mia amica. Non ha fatto niente per adesso. – disse cercando di non ridere.

 – Uffa… va bè, ci vediamo a cena, Daniel. – il Corvonero fece il gesto militare di saluto ridendo, subito un ragazzo spuntò dalle scale,

 - A dopo ragazzina. – le scompigliò i capelli affettuosamente,

 - Ancora?? Ma allora è un vizio!!! – gonfiò le guance irritata, Lysander li fulminò con lo sguardo e diede una spallata a Daniel prima di entrare nella Sala Comune.

 – Oh, mi dispiace, Wright ma non mi risulta che tu debba essere qui. – ringhiò il Grifondoro spostando lo sguardo da lei a lui,

 - In realtà posso eccome, sono un Prefetto, Scamandro. E se non lo sai, perché la tua intelligenza è limitata, il compito dei Prefetti è quello di pattugliare i corridoi e questo mi risulta essere un corridoio, perciò posso stare qui. – concluse trionfante lui, il Grifondoro si girò ed entrò nella Sala Comune. Lily scosse la testa e salutò Daniel e poi entrò anche lei nella Sala Comune alzando gli occhi al cielo, ma perchè proprio Lysander le doveva piacere??

 

 

 

 

 

 

 

*Angolo autrice*

 

Sono di nuovo qua, in ritardo pazzesco ma ci sono. Il motivo lo sapete già quindi non c’è bisogno che io lo ripeta in continuazione, però da adesso credo che riuscirò ad aggiornare più spesso visto che mancano 3 giorni di scuola!!!! :D :D :D Sinceramente non vedevo l’ora, non vedrò per tre mesi i miei prof che adesso si divertono a interrogare gli ultimi giorni come quella di latino, proprio perché noi poveri studenti non siamo ancora stanchi. Ero riuscita a finire il capitolo ieri sera e volevo pubblicarlo subito dopo,  però non riuscivo a postarlo e quindi ci ho rinunciato…

Non ho molto da dire su questo capitolo se non che sinceramente non mi piace per niente, è una specie di capitolo di transizione che poi servirà per quelli successivi però boh… non mi convince. Comunque non pensate che fra Lily e Lysander sarà tutto rose e fiori, anzi… adesso c’è un’idea che mi ronza in testa e c’è anche un piccolooo indizio in questo capitolo ( chi vuole intendere intenda, anche se credo che detto questo l’avranno capito tutti, pazienza). Un altro indizio è: Daniel sarà un personaggio molto importante :D :D Okay, adesso basta, no seriamente mi dicevo: sarà una sorpresa, poi però ho pensato che magari qualcuno si prendeva male quindi un piccolo indizio lo do adesso. Adesso vado, mi scuso ancora tanto per il ritardo e anche per eventuali errori di calligrafia, sono seriamente distrutta, anche fisicamente, ( perché la mia fantastica prof ha voluto farci fare le gare di corsa a due a due, perciò ho le gambe che sono alquanto doloranti… :( :(  ). Ora vi lascio a questo “capitolo”, si fa per dire….

Ciaooo a tutti, al prossimo capitolo,

 

ladyselena15

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Capitolo 14
*** Famiglia & Quidditch ***


 

CAPITOLO 13

 

Famiglia & Quidditch

 

 

 

- Non è possibile che fra te e Wright non ci sia niente… insomma siete sempre appiccicati e poi ammettiamolo…. È un figo da paura!! – Lily scoppiò a ridere mentre le guance le si tingevano di un rosso simile a quello dei capelli, era da mezz’ora che Selena la tormentava con i suoi filmini mentali su lei e Daniel, tenendola perfino in ostaggio in camera!
- Sel, te lo ripeto, fra me e Daniel non c’è assolutamente niente. Siamo solo buoni amici. Tutto qua. – le disse ancora la rossa cercando di controllare il rossore che ormai si stava spargendo su tutta la faccia, la bionda ridacchiò osservandola.
- Allora spiegami una cosa, se tra voi due non c’è assolutamente nulla come sostieni… perché sei arrossita così tanto?? – Lily aprì la bocca per due volte, e per lo stesso numero di volte la richiuse presa in contropiede, già, perché era arrossita?? Bè, Lily alla fine considerava Daniel solo come un amico e la visione di loro due insieme era un po’ imbarazzante. Lily pensò che era quella la ragione e rispose allo stesso modo all’amica che la squadrò diffidente,
- Certo, Lils.. allora io diventerò membro del Wizengamot. – la sfotté bellamente alzandosi in piedi e aprendo l’armadio, iniziò a frugare fra gli abiti.
- Comunque tu cosa ti metti per il ballo? – le chiese Selena mentre scrutava attentamente un abito bianco corto che arrivava a metà cosce. Lily si grattò la testa, di che diamine stava parlando?? Molto probabilmente il fatto dell’essersi messa insieme ad Albus e degli esami l’avevano fatta impazzire, o si era persa qualcosa lei??
- Ehm, Sel.. ti che diavolo stai parlando?? – biascicò la rossa alzando un sopracciglio, si distese sul letto a pancia in giù e osservò l’amica che si girò di scatto verso di lei e la guardò stralunata.
- Lily Luna Potter!!! Sto parlando del ballo di fine anno che hanno organizzato quest’anno!!!!! – gridò indignata la bionda abbandonando il vestito sul baule e incrociando le braccia arrabbiata, la rossa si grattò ancora la testa e cercò di sorridere per non far incavolare ancora di più l’amica,
- Davvero?? Ma sei sicura?? Io non ne sapevo niente… - biascicò, ma era davvero così tanto presa da Daniel e da Lysander che non si era nemmeno accorta che stavano organizzando un ballo di fine anno???  Selena sospirò e si passò una mano sulla faccia, aprì poi il suo baule e ne estrasse un pezzo di pergamena, glielo porse e lei lo prese tra le mani. C’era scritto a caratteri cubitali del ballo di fine anno che si sarebbe svolto il 16 giugno nella Sala Grande, subito dopo i G.U.F.O. Erano ammessi solo quelli del quinto, sesto e settimo anno. La risposta alla sua domanda era sì, era così presa da Daniel e da Lysander che non si era nemmeno accorta che c’era un ballo imminente. Selena la scrutò severa, se c’era una cosa su cui non si poteva scherzare con la sua amica erano i balli, erano come degli eventi sacri per l’amica.
– Lils, questi volantini sono dappertutto, lo sai?? Sia in bacheca sia sulla maggior parte dei muri. È preoccupante il modo in cui ti prende Wright, lo sai, vero?? Non puoi dare di certo la colpa a Lysander, no?? Questo ballo è stato programmato circa una settimana fa, mentre è da due che tu e Lysander non vi rivolgete parola. A proposito, sei proprio sicura della tua decisione di non parlargli?? – le rivolse quella domanda per la centesima volta, Lily annuì,
- È inutile, Sel. Se non ti ricordi bene è stato lui a “scaricarmi” e non sarò certo io a fare il primo passo. Cazzo, sono sempre io che lo faccio!! Potrebbe anche svegliarsi, no?? Merlino è un ragazzo di sedici anni ma si comporta come se ne avesse cinque!! Hai visto come tratta Daniel? Ogni volta che sono con lui arriva Lysander e gli da’ spallate oppure fa commenti pungenti. Ti sembra un comportamento maturo, Sel?? – la bionda sospirò, ringraziò Merlino che stava con Albus e non aveva tutti questi problemi di cuore come l’amica. Si sedette accanto a lei sul letto,
- Te l’ho già detto, Lils. È geloso, tutto qua. – le disse,
- Non capisco, Sel… se è così geloso perché si è tirato indietro?? Perché non mi parla??? – sbottò Lily alzandosi in piedi e iniziando a fare su e giù per la stanza torturandosi le mani, proprio non riusciva a capirli i ragazzi!!! Ma in che mondo viveva la razza maschile??
- Perché è un ragazzo Lils, e come tale vuole essere sicuro che lui sia l’unico che t’interessa. Lysander vede Daniel come un rivale che potrebbe portarti via da lui. Sono così i maschi, nella tua mente ci deve essere solo lui, i ragazzi che non sono i tuoi fratelli o amici sono potenziali rivali per lui. Capisci perché ti ha detto che non era pronto?? Perché adesso nella tua vita è entrato Daniel e come ti ho detto state sempre insieme, come pensi che l’abbia presa?? Prima stavate per mettervi insieme e BUM! Arriva Evan, primo potenziale rivale, e con lui ti sei pure messa insieme! Vi ha visti mentre vi stavate baciando, poi vi siete mollati, notizia che peraltro è girata in tutto il castello in meno di un giorno ed è pure giunta a Lysander. Dopo per tutta la notte non c’è stata più traccia né di te né di Wright, mentre il mattino dopo ricomparite entrambi con le occhiaie, i capelli scompigliati e per di più vi lanciavate strane occhiate. Da quel momento non c’era momento in cui una persona non si girasse e vi vedeva a confabulare in qualche angolo appartato del castello. Detto questo, come pensi che possa reagire Lysander?? Che ti accolga nella Sala Comune con uno striscione?? – la scrutò attenta Selena, la rossa provò a mettersi nei panni del ragazzo e poi sbuffò buttando la testa fra le lenzuola,
- Dannazione se hai ragione… - biascicò disperata. Come non aveva potuto capirlo prima??
– Però Lils c’è una cosa che veramente ti devo chiedere.. è una cosa fondamentale. – continuò Selena rimanendo seria, Lily alzò di poco la testa per vederla in faccia,
- Provi qualcosa per Daniel?? – quella domanda le rimbombò nella testa, rimase a fissare il vuoto per alcuni minuti finché non spostò lo sguardo sulla faccia dell’amica,
- Non ne ho idea..– sbuffò per poi immergere di nuovo la faccia tra le lenzuola.
– No!!! Non ti puoi deprimere!!! Adesso ci alziamo e andiamo a mangiare visto che è ora di cena!!  - iniziò a strattonarla finché non scese dal letto. Lily sbuffò mentre scendevano le scale che portavano alla Sala Comune che era gremita di Grifondoro che stavano iniziando a scendere per cenare. Vide Hugo giocare agli scacchi dei maghi, il cugino era uno dei migliori giocatori di Hogwarts ( batteva persino moltissimi Corvonero), dote che aveva ereditato dal padre Ron, nonché suo zio. Si voltò verso Selena che la guardava con un sopracciglio alzato,
- Ti spiace se vengo in Sala Grande poi con Hugo?? – la bionda scosse la testa ridendo,
- No tranquilla, salutami Hugo allora. – l’abbracciò di slancio,
- Mi raccomando, non osare deprimerti né per Lysander né per Daniel o giuro che ti crucio. – le sussurrò, la rossa scoppiò a ridere e annuì. Salutò Selena e poi si avvicinò al cugino, si guardò intorno e vide un primino seduto, lo scacciò con un gesto della mano e afferrò la sedia posizionandola poi accanto a Hugo che le sorrise a mo’ di saluto. Osservò Noah Jordan che fissava pensieroso i pezzi posizionati sulla scacchiera, Noah era il migliore amico di Hugo dal primo anno e nonché suo miglior complice.
– Scommetto che se sposto la regina in A4 tu me la fotti, vero?? – chiese sorridendo Noah rivolto a Hugo,
- Vedo che ormai sai come gioco, amico. – ridacchiò maligno il rosso,
- Ti diverti così tanto a battermi, Weasley?? – Lily sorrise, quei due non sarebbero mai cambiati, discutevano in quel modo dal primo anno e non si stancavano mai!
– Assolutamente sì, Jordan. A proposito, che ore sono?? Il mio stomaco fa rumori strani… peggio di quando colpisco la testa di Goyle a Quidditch. – ridacchiò Hugo, Lily e Noah scoppiarono a ridere,
- Comunque è ora di cena, cuginetto. – gli rispose la rossa. Hugo strabuzzò gli occhi e si alzò in piedi di scatto,
- Noah continuiamo dopo, Lils… andiamo a mangiare!!! – le afferrò il polso e la trascinò fuori dalla Sala Comune.
– Come va, Lils?? Ho visto che tira brutta aria tra te e Lysander. – le chiese dopo un po’ il rosso mentre camminava verso la rampa di scale,
- Lasciamo perdere. Tu invece Hugo?? Raccontami un po’ di te. – gli sorrise incoraggiante, il cugino si grattò la testa,
- Se ti dico una cosa tu mi prometti, anzi, mi giuri, che non lo dirai per nessun motivo a Rose. – Lily annuì facendo il gesto militare,
- Beh… ho mollato Faye.. ti giuro Lily, ci ho provato ma… stavo impazzendo!!! I nostri appuntamenti erano solo in biblioteca!! Sai qual era la sua idea di divertimento?? Scrivere una pergamena di 70 centimetri!! 70!!!!!! Io non riesco a farne neanche 10, figurati 70!! Era impazzita, poi mi tormentava con i G.U.F.O. Ho trovato dei suoi libri sotto le mie coperte!! Come diavolo ha fatto a infilarli lì?!?!?!? – la rossa scoppiò a ridere, i Corvonero erano incredibili!!
- Non c’è assolutamente niente da ridere, Lils.. ti giuro, sembrava assatanata!! Peggio di Rose! – esclamò con gli occhi sbarrati, le sembrava impossibile che ci fosse qualcuno peggio della cugina in fatto di studio, era imbattibile!
– Peggio di Rose?? – chiese preoccupata, Hugo annuì con la testa,
- Insopportabile… a proposito di Corvonero… sei diventata amica del prefetto Wright?? – le chiese con un sopracciglio alzato. Ma perché tutti le chiedevano di Daniel?? Era così strano che fossero amici?? A quanto pare la risposta era assolutamente sì.
– Sembra strano, vero?? Ma anche se è un Corvonero è simpatico, davvero. Non guardarmi così!!! – Hugo si era fermato in mezzo alle scale guardandola stralunata, gli occhi erano sbarrati e la bocca contratta in una smorfia, il naso attorcigliato, Lily scoppiò a ridere tenendosi la pancia.
– Oddio Hug!! Sei ahhahaha così ahahahah buffo!!! – continuò a ridere la rossa. Il cugino si riprese e la raggiunse, le scompigliò i capelli correndo poi nella Sala Grande, Lily lo raggiunse,
- Ma che diavolo ti è preso??? – gli urlò dietro facendo girare alcuni primini che la guardavano terrorizzati,
- Vedrai!!! – le gridò di rimando lui. Lily sospirò, non l’avrebbe mai capito… e poi raggiunse Selena che le fece spazio accanto a lei.
– Che c’è Lils? – le chiese l’amica, la rossa scosse la testa e osservò Hugo che parlava animatamente con suo fratello James e Fred,
- Sono preoccupata, Hugo se n’è andato correndo e ora parla con James e Fred e mi guardano in modo strano. Secondo te cosa vogliono fare?? – sospirò, Selena ridacchiò,
- Sono i tuoi famigliari, Lils… ma conoscendoli niente di buono credo. – le rispose la bionda, Lily annuì debolmente,
- Avevo paura di questa tua risposta, Sel.. – sussurrò debolmente iniziando poi a mangiare il pollo con le patate. A fine cena vide Hugo, James e Fred dirigersi verso di lei, la rossa sbarrò gli occhi,
- Che diavolo avete in mente voi tre?!?! – chiese impaurita, l’ultima volta che avevano fatto così si era ritrovata con loro sul tetto della torre di Grifondoro mentre cercava di non cadere e sfracellarsi al suolo.
– Non preoccuparti, Lils… - ridacchiò Fred,
- Okay, ora mi posso preoccupare. – Lily cercò di ripararsi dietro Selena ma James e Fred le vennero dietro e l’afferrarono sotto le ascelle mentre Hugo prese i piedi.
– Che diavolo volete fare?????? – urlò la rossa cercando di sottrarsi dalla loro presa, si ritrovò distesa in aria mentre quei tre la portavano fuori dalla Sala Grande, maggior parte della gente li seguì, uscirono nel cortile e si diressero verso il lago nero. Lily sbarrò gli occhi e capì che cosa volevano fare,
- Lily dobbiamo farti ritrovare te stessa, ti stai confondendo con i Corvonero… perciò!! Un bel bagno!!! – la rossa continuò a dimenarsi incominciando anche a ridere, sapeva benissimo che non lo facevano per metterla in imbarazzo e insieme a lei tutta Hogwarts ormai era a conoscenza delle usanze folli dei Potter e dei Weasley,
- No!!!!!!!!!! – gridò lei, iniziarono a farla oscillare, afferrò il polso del fratello e lo strinse forte per non perdere la presa,
- Uno!! Due!! Tre!! – la lanciarono in aria e si ritrovò nel lago con tanto di divisa e scarpe ma trascinò con sé anche James, mosse le braccia e tornò in superficie fradicia con i capelli che le coprivano la faccia, li spostò con una mano. Pochi secondi dopo riemerse anche il fratello sputacchiando acqua, scoppiarono a ridere e si accorse che alcuni studenti stavano applaudendo e fischiando. James abbracciò la sorella e la prese in braccio, si ributtò in acqua trascinando anche lei, Lily riuscì a liberarsi dalle braccia forti del fratello e quando tornò in superficie scoppiò a ridere. James la seguì a ruota, i due si guardarono negli occhi e sorrisero complici, spostarono lo sguardo su Hugo e Fred che ridevano come matti a riva. Uscirono dall’acqua,
- Ora tocca ai due Weasley!!!! – urlò James, molti ragazzi applaudirono e urlarono, Lily afferrò i piedi di Hugo mentre dei Grifondoro lo afferrarono per le ascelle. E così anche per Fred, James gli aveva afferrato i piedi mentre altri lo avevano preso per le braccia.
– Uno! Due! Tre! – urlarono tutti in coro buttando poi anche gli altri due. Risero tutti e quando Hugo riemerse la rossa gli corse incontro e lo abbracciò, lui la sollevò in aria,
- Grazie, Hug… mi mancavano queste cose! – continuarono a ridere e poi caddero entrambi in acqua. Fred si rialzò zuppo,
 - Venite tutti!!!!  Ormai è fine maggio e fa caldo!!!!!! – tutti i presenti ti tolsero le scarpe e poi li raggiunsero, chi si buttava in acqua facendosi un bagno o chi si schizzava l’un l’altro, Lily notò che erano tutti  Grifondoro, ovvio nessuna delle altre case aveva mai avuto il fegato di fare cose del genere! Scoppiò a ridere e poi si buttò in acqua, da quanto tempo non si sentiva così bene e libera??? Fred la raggiunse e allargò le braccia,
 - Allora, Lils, piaciuta la sorpresa?? Ti sei ripresa?? – urlò cercando di farsi sentire sopra a quel baccano,
- Come potrebbe non piacermi, Freddie???? – il ragazzo arrossì sentendo il soprannome e poi iniziò a schizzarla con l’acqua,
- Non osare chiamarmi così in presenza di tutti! – risero entrambi e anche la rossa iniziò a bagnarlo. Il ragazzo la raggiunse e l’afferrò per i fianchi, i piedi si staccarono dal terreno e poi la buttò verso dove gli altri si facevano il bagno. La rossa chiuse la bocca e poi si ritrovò ancora sommersa. Continuarono così finché non sentirono una voce dura, si girarono e si ammutolirono tutti. Daniel era arrivato. – Fuori dall’acqua!! Avete presente di quante regole avete infranto?!?! – gridò lui squadrandoli uno a uno, appena la vide sbarrò di poco gli occhi e la guardò furente, poi passò oltre. Lily si sentì perforata da quello sguardo,
- Uscite tutti! Immediatamente! – ripetè ancora visto che nessuno di loro si muoveva da dove si trovavano.
 – Altrimenti, Wright?? Non ho paura di te visto che sei anche più piccolo della maggior parte di noi! –  urlò di rimando James, era vero, solo in quel momento la rossa notò che quasi tutti erano del settimo anno a parte lei e altri due che erano del suo stesso anno,
- Sono un Prefetto Potter! La conseguenza sarà che perderete così tanti punti da non vincere la coppa delle case e soprattutto tutto questo influirà anche sui M.A.G.O. o sui G.U.F.O. nel caso di alcuni se non uscite subito! – mentre diceva tutto ciò Daniel non spostava lo sguardo da lei. James la guardò di sottecchi con lo sguardo indeciso, lei annuì, se i loro genitori avessero saputo di quel fatto non sarebbero sopravvissuti fino alla fine dell’anno. Lily uscì dall’acqua e si diresse verso Daniel seguita poi da James, Fred e Hugo, sarebbe stato divertente rifiutarsi ma se l’avessero fatto sarebbe scoppiata la terza guerra magica. Lily recuperò la sua bacchetta dall’erba e si avvicinò a Daniel che la fissava furioso,
- Che diavolo ti è saltato in testa, Lils?!? – le sibilò cercando di non farsi sentire, lei alzò le spalle e sospirò,
- Punti, vero? – chiese sapendo già la risposta, il Corvonero annuì deciso e lei abbassò la testa sconfitta. Addio Coppa delle Case. James, Fred e Hugo l’affiancarono e ridacchiarono a bassa voce, la rossa recuperò il sorriso, ma che potere avevano quei tre???
– Voi tre siete i migliori, lo sapete??? – sussurrò lei, il fratello le passò un braccio intorno alle spalle,
- Sì, lo sappiamo, modestamente. Ma voi due come farete l’anno prossimo senza me e Fred?? – chiese lui squadrando lei e Hugo fingendosi preoccupato, scoppiarono tutti a ridere incuranti se Daniel li avesse sentiti o no. Quello era il loro momento, uno dei più belli nella vita di Lily e non lo avrebbe mai dimenticato. Assolutamente no.

 

 

La mattina dopo si svegliò con il sorriso stampato in faccia ripensando alla sera precedente, Merlino quanto adorava Fred, James e Hugo!! Si stiracchiò e poi tirò le tende, si accorse che tutte le altre sue compagne stavano ancora dormendo, si batté una mano sulla faccia, era domenica! Ormai era troppo tardi, aveva perso tutte le tracce di sonno, perciò si alzò e andò in bagno. Si buttò sotto la doccia ridendo fra sé, chissà che cosa le avrebbe detto più tardi Daniel, sicuramente una sgridata in stile Corvonero ci sarebbe stata, ci avrebbe scommesso dieci galeoni. Magari le avrebbe messo il muso ma non era sicura di questo, non aveva fatto poi niente di così grave! Era stata solo un’innocente battaglia con l’acqua e poi un bel bagnetto, mica aveva fatto chissà che! Uscì poi dalla doccia e si avvolse nell’asciugamano, si spazzolò i capelli bagnati eliminando ogni traccia di nodi e poi li asciugò con un colpo di bacchetta. Indossò un paio di blue jeans, una maglia a righe blu e bianche e un paio di ballerine intonate ai pantaloni. Adorava la domenica perché ci si poteva vestire come si voleva! Si legò i capelli in una coda alta e poi uscì soddisfatta dal bagno, alcune sue compagne si stavano svegliando, notò che Selena dormiva ancora profondamente e decise di lasciarla tranquilla nel mondo dei sogni. Uscì dalla camera e raggiunse la Sala Comune. Trovò la stanza semivuota, ovviamente Hugo, James e Fred dormivano profondamente, solitamente alla domenica si svegliavano verso mezzogiorno anche se loro sostenevano che fosse l’alba. Si sedette su una poltroncina e si godette la pace che regnava, si guardò intorno, la maggior parte dei Grifondoro presenti erano del settimo e del quinto anno che studiavano per gli esami. Teoricamente anche lei avrebbe dovuto incominciare a ripassare, ma ogni volta che provava ad aprire un libro subito c’era qualcosa di più importante da fare, solitamente legata a Lysander o a Daniel. All’improvviso sentì qualcosa picchiettare, si guardò intorno curiosa e vide alcuni ragazzi alzare la testa dal libro e fissare la finestra. Un ragazzo si alzò e l’aprì, tentò di prendere il fogliettino che aveva portato la civetta ma quella gli beccò la mano, - Ah!! – biascicò lui sfregando il morso sulla divisa.  Guardò i presenti,- Qualcuno sa di chi è questa dannata civetta?? – Lily si alzò pensando di averla già vista, quell’animale aveva qualcosa di familiare. Si avvicinò alla civetta per prendere il fogliettino e quella non glielo impedì, era per lei. Afferrò il pezzo di carta e riconobbe la scrittura elegante e ordinata:

 

Pronta. Dove sai tu. Ora.      D.

 

 Era pronta!! Lily sorrise e corse fuori dalla Sala Comune sotto gli sguardi curiosi di molti Grifondoro, raggiunse il corridoio adiacente e passeggiò tre volte davanti alla parete pensando intensamente a Daniel e alla pozione riuscita. Apparve una porta e la rossa entrò nella stanza, Daniel mostrò la provetta contenente il liquido contento, lasciò l’oggetto e le andò in contro, Lily corse e gli si buttò fra le braccia. Il Corvonero la prese in braccio, - Ce l’abbiamo fatta, piccola rossa!!!! – esclamò facendola girare in aria,
- Sìì!! – disse contenta stringendolo più forte, la mise a terra e Lily sorrise sorniona,
- Daniel, ti rendi conto che potrai trasformarti senza aver paura di ammazzare gente?? Che posso starti accanto??? – il ragazzo annuì.
- Grazie. Senza di te non sarei a questo punto. Comunque anche se la prossima settimana ci sarà luna piena e abbiamo la pozione voglio che tu sia prudente. Se vedi che inizio ad agitarmi o cose del genere vattene, corri via. Mi hai capito? Mi raggiungerai nella foresta proibita verso mezzanotte. Non prima. Okay? – Lily annuì con la testa e poi lo abbracciò ancora, lui la strinse a sé affettuosamente. Lily sentì qualcosa dentro di sé, come se si sentisse a suo agio fra quelle braccia, come se fosse la cosa più normale del mondo stare lì abbracciata a Daniel. C’era qualcosa ma non riuscì a decifrarlo, era come se tutti i suoi muscoli si fossero sciolti e lei potesse stare lì per l’eternità, a farsi cullare. Sorrise fra sé, non aveva mai conosciuto una persona come lui, anche se all’inizio pensava che fosse un antipatico figlio di papà che si vantava che suo padre lavorava al Ministero. Uno di quelli che voleva tutto da paparino e che veniva accontentato con uno schiocco di dita. Ma lui era diverso dalla maschera che si era creato che forse solo lei era riuscita a spezzare. Quando l’aveva incontrato era spaventato e solo, benché avesse tanti amici con cui si circondava nessuno di loro era a conoscenza del suo “problema” per questo era solo. Nessuno aveva idea che mentre tutti gli altri dormivano profondamente lui combatteva contro la sua natura, con in mente solo il pensiero che potesse uccidere qualche innocente. Sentì che le accarezzava i capelli, scostò di poco il volto dal suo petto e lo guardò negli occhi, ricambiò il sorriso che le stava regalando.
– Forse è meglio se andiamo piccola rossa… è ora di colazione fra poco. – le sussurrò senza smettere di sorridere, Lily si riscosse e annuì senza volersi staccarsi veramente da lui, era così bello e rilassante rimanere fra le sue braccia in piedi mentre le accarezzava delicatamente i capelli attento a non farle male. A malincuore annuì e sciolsero l’abbraccio, Daniel afferrò le varie provette che aveva preparato e le mise nella borsa dei libri di scuola. Il Corvonero la squadrò,
- I tuoi libri? Non studi dopo colazione?  – le chiese con un sopracciglio alzato, ecco che era ritornato il noioso secchione!!
- Naa… devo solo ripassare Storia della magia, il resto so più o meno tutto… anche se… Storia della Magia è il primo esame che do, e ce l’ho fra due  settimane… okay, forse è meglio ripassare! Dannazione, non è che mi accompagneresti a prenderli?? Faccio in fretta! Te lo giuro! – spalancò gli occhi e mostrò la sua faccia da cucciolo, era irresistibile e tutti quanti cedevano pochi secondi dopo, lui sbuffò e annuì.
– Graaazie!! Dai andiamo!! – gli afferrò la mano e lo trascinò fuori dalla Stanza delle Necessità. Corsero per tutto il corridoio e poi imboccarono la rampa di scale che conduceva alla Torre di Grifondoro. Arrivati davanti al quadro della Signora Grassa quella li guardò curiosa,
 - Ancora voi due?? Potter non sai che quelli delle altre case non dovrebbero tecnicamente entrare?? – incrociò le braccia seria,
- Oh dai… ancora con queste stupidaggini delle case… Snasi felici. – pronunciò la parola d’ordine e il ritratto dovette a malincuore aprirsi e lasciarli passare.
– Snasi felici? Bella parola d’ordine… - ridacchiò Daniel sfottendola,
- Ehi! Non insultare è già tanto che io ti abbia fatto entrare. Dai vieni! – lo trascinò su per le scale che portavano al dormitorio femminile,
 - Ehm, Lily teoricamente io non posso entrare. – biascicò in imbarazzo lui quando si trovarono davanti alla porta della camera di Lily e delle altre.
– Bè, teoricamente non si dovrebbe bere o farsi con i maschi nei dormitori altrui ma nessuno dà più ascolto a queste regole da anni… - aprì la porta e prima di farlo entrare diede una sbirciatina se c’era qualche sua compagna ancora non vestita. Era tutto a posto, spalancò la porta e Daniel la seguì imbarazzato, Selena si alzò dal letto e appena vide il Corvonero alzò un sopracciglio,
- Ciao Wright.. – lo salutò confusa mentre il ragazzo la salutò con una mano tutto rosso in viso. Amy uscì dal bagno vestita e quando lo vide lanciò un gridolino eccitato, Lily scosse la testa divertita, la maggior parte delle sue compagne andava dietro a Daniel,
- Ehm.. ciao. – la salutò lui facendo un mezzo sorriso. Amy gli corse incontro e lo afferrò per un braccio,
- Daniel!!! Come stai?? – squittì contenta, il ragazzo si girò verso Lily per chiedergli aiuto ma la rossa ridacchiò e iniziò a cercare il libro di Storia della Magia e quelli che le aveva regalato Rose per approfondire.
– Bene…ehm.. e tu? – le chiese cortese cercando di liberarsi dalla sua stretta ma senza essere brusco per paura di ferirle i sentimenti,
- Benissimo!!! Hai sentito del ballo??? Sarà fra circa due settimane, che ne pensi?? – gli chiese guardandolo estasiata, Lily giurò di non aver mai visto Amy eccitarsi così tanto e neanche cadere in basso. Aveva sempre pensato che fosse una ragazza intelligente e beh, non una di quelle che sbavavano dietro a tutti i ragazzi più belli di Hogwarts. Raccolse velocemente i libri e li ficcò nella borsa, raggiunse Daniel e gli afferrò un braccio strappandolo via dalle grinfie di Amy,
- Scusa ma noi dobbiamo andare… - disse a mo’ di scuse Lily rivolta alla compagna mentre usciva con il ragazzo dalla stanza.
 – Per Merlino, grazie Lils! Io lì dentro non ci entrerò mai più!! Voi siete matte! – la rossa rise e si scontrò con qualcuno che stava scendendo le scale,
- Oh scusa.. non ti avevo visto.. – biascicò accorgendosi poi contro chi aveva sbattuto. Lysander li fissava rabbioso,
 - Sei un prefetto Wright, ma qui dentro tu non ci dovresti stare. – ringhiò lui puntando poi gli occhi blu in quelli di lei.
 – Ciao Lily. – la salutò freddo,
- Ciao Lys. Senti.. – il ragazzo continuò a scendere le scale ignorandola, la rossa non demorse, lo inseguì e gli afferrò un braccio, ma il ragazzo prima di voltarsi scese un altro gradino e lei scivolò. Pensò di finire faccia a terra nella Sala Comune ma il Grifondoro l’afferrò al volo per i fianchi e si ritrovarono con i volti a pochi centimetri di distanza.
– Lils… - sussurrò lui come se l’avesse vista per la prima volta dopo un bel po’ di tempo, il che era vero, era da un bel po’ che non stavano così vicini. Le accarezzò la guancia ma lei si riscosse ricordandosi che Daniel era lì a meno di un metro da loro. Si tirò su e sorrise a Lysander,
- Grazie per non avermi fatto cadere… ora, ecco… noi dovremo andare. – salutò il Grifondoro con un gesto della mano e poi uscì dalla Sala Comune con a fianco Daniel. Scesero le scale per raggiungere la Sala Grande,
- Mi sembrava di aver capito che di Scamandro non ne volevi più sapere… - disse all’improvviso Daniel mentre erano al quarto piano,
- Infatti… è solo che… non ne ho idea. Ogni volta che tutto sembra andare per il meglio succede sempre qualcosa. Sinceramente anche se adesso prova a rimettere tutto a posto io non sono sicura di voler stare con lui… non so, mi sembra di non provare più niente.. va bè, lasciamo perdere. È troppo complicato persino per me. – sorrise la rossa, Daniel ricambiò il sorriso.
- Situazione più grande di te, giusto? – la guardò mezzo serio e mezzo sorridente,
- Esattamente. Come mi capisci tu non mi capisce nessuno… a parte James… sai potreste diventare amici. – il Corvonero divenne pensieroso e dopo pochi secondi scosse la testa,
- Non credo, sai? Punto primo: sono nella squadra di Corvonero e lui di Grifondoro. Quindi siamo già rivali. Punto due: è tuo fratello maggiore e da quando passo più tempo con te mi fulmina con lo sguardo. Perciò deduco che non sia proprio una buona idea. – Lily annuì,
 - Già hai ragione, brutta idea… - arrivarono in Sala Grande ed entrarono fianco a fianco, alcune ragazze di Corvonero e Grifondoro la guardarono invidiose, erano anni che ci provavano con lui e non le aveva nemmeno notate, si staranno chiedendo perché abbia scelto proprio me come compagnia, pensò tra sé e sé Lily  ridacchiando.
Daniel si chinò su di lei, - A proposito, eri molto buffa ieri sera.. – le sussurrò all’orecchio, Lily si sentì rossa in faccia e lo vide ridacchiare mentre si sedeva al proprio tavolo, si sedette poi accanto a Louis, l’unico della famiglia che era già in Sala Grande, di fronte invece c’era Lucy che mangiucchiava i suoi cereali sorridendo mentre la guardava venire verso di lei.
– ‘Giorno! Lucy perché mi fissi così? – le chiese la rossa alzando un sopracciglio curiosa, la cugina sorrise,
- Cosa c’è fra te e Daniel?? – andò dritta al punto lasciando perdere la sua colazione, Louis alzò la testa e la fissò compiaciuto,
- E brava la nostra Lils.. – le batté una pacca sulla spalla. Lily sbarrò gli occhi al commento del cugino,
- Nulla!! Non c’è assolutamente niente!! – rispose troppo in fretta e troppo ad alta voce visto che alcune ragazze la fissavano minacciose.
– Nulla, eh? Lils, hai presente che la maggior parte delle ragazze Corvonero ti vorrebbe strangolare perché passi il tuo tempo insieme a Daniel? – ridacchiò Louis guardando alcune di quelle, lei alzò la testa e vide i loro sguardi minacciosi e curiosi allo stesso tempo per capire se fra loro c’era veramente qualcosa.
– Ma non c’è niente.. davvero, Lou. E non mi guardare così! – Lucy scoppiò a ridere, - Sai, preferisco Daniel a Lysander… non mi è mai stato molto simpatico… invece Wright sembra un tipo a posto… - Lily si passò una mano sulla faccia esasperata,
- Allora, ve la faccio semplice. Me. Daniel. Niente. – scandì le ultime tre parole per farle sentire bene, - Ceeerto! – rise Louis continuando a mangiare le sue uova,
 - Invece tu, Lou?? Chi hai rimorchiato questa settimana?? – cambiò argomento la rossa. Lucy lo ascoltò interessata. – In realtà è da un po’ di tempo che ho adocchiato una ragazza… ma lei non mi degna di uno sguardo… - borbottò lui, Lily e Lucy si guardarono a vicenda e poi scoppiarono a ridere,
- Una ragazza che ti resiste?? Oddio!! Ma è la prima volta! – esclamò la Weasley lasciando perdere di nuovo i suoi cereali, il cugino le guardò minaccioso.
– Non è divertente… ho cercato di conquistarla in tutti i modi.. ma lei mi ha detto che non voleva un ragazzo che si faceva mezza Hogwarts e che se ci tenevo veramente a lei dovevo dimostrarglielo in un altro modo. Ma che modo?!? – sembrava esasperato, Lucy alzò un sopracciglio,
- Hai provato ad aprirti a lei?? Lei hai detto cosa provi?? – lui rimase con la bocca aperta,
- Non l’hai fatto, vero? – trasse le conclusioni Lily battendosi una mano sulla fronte e scuotendo la testa,
- No! Perché, avrei dovuto farlo?? – lei e la cugina rimasero basite, i maschi avevano l’intelligenza pari a quella di un koala!
- Sì, Lou… avresti dovuto farlo. Comunque prova così, nessuna ragazza può dire di no a un ragazzo che si apre con lei e le rivela i suoi sentimenti. E non provare ad usare quelle stupide frasi fatte che utilizzi di solito, Louis Weasley! – lo minacciò Lucy brandendo il cucchiaio sporco di latte, lui sorrise,
- Graziee ragazze!! Ma come farei senza di voi?!?! – le abbracciò entrambe e poi corse via con la borsa dei libri in spalla. Le due Grifondoro scoppiarono a ridere, Lily spostò lo sguardo al tavolo dei Corvonero e incontrò quello di Daniel che le sorrideva, ricambiò il sorriso sentendo caldo allo stomaco. Ma cosa le stava prendendo??
- Lily, sai che stai colpendo il tavolo con la forchetta? Il piatto è a pochi centimetri da lì… - ridacchiò Lucy guardandola, si riscosse dai suoi pensieri e notò che stava veramente cercando di mangiare il tavolo. Alzò lo sguardo e vide Daniel che scuoteva la testa ridendo, gli fece la linguaccia e poi inforchettò le sue uova senza più alzare lo sguardo. Su una cosa era sicura, Daniel le stava facendo uno strano effetto, che lei ancora non riusciva a capire.

 

 

Il pomeriggio dopo Lily era seduta sulla panca dello spogliatoio accanto a Hugo e Fred mentre tutta la squadra ascoltava il discorso incoraggiante di James che continuava ad agitare il manico di scopa sopra la sua testa come un cavernicolo che muove la sua clava per minacciare qualcuno. In quel caso il qualcuno erano i Corvonero. Quella era l’ultima partita dell’anno, se avessero vinto avrebbero conquistato la Coppa del Quidditch, il trofeo che il fratello bramava da tutto l’anno.
– Ascoltatemi tutti! Allora… non ci girerò intorno.. dobbiamo UMILIARE i Corvonero, sono stato chiaro?? Lily afferra quel boccino prima che gli occhi di Wright l’abbiano avvistato, okay? Ah, avviso per tutti voi, non me ne frega un cazzo se fra i Corvonero ci sono vostri amici, dobbiamo stracciarli! Non intendo andarmene da Hogwarts senza aver vinto la Coppa del Quidditch! – sbraitò senza mai fermare la scopa, Fred continuava a ridere senza sosta da dieci minuti,
- Merlino, Jam… sembri uno scemo quando fai così… - disse riuscendo a prendere un po’ d’aria, le scappò un risolino mentre il cugino appoggiava la testa sulla sua spalla cercando di calmarsi,
- Fred, sei forse impazzito? Io sto facendo un discorso serio e tu mi dai dello scemo?? – si passò una mano sulla faccia scuotendola contemporaneamente. Fred respirò profondamente e riuscì a calmarsi, guardò il cugino e divenne serio.
- Ci sono. Vai pure avanti. Però per favore, puoi non agitare la tua scopa come se fossi un pazzo? – James sbuffò e appoggiò il suo mezzo sul pavimento,
- Meglio? Allora, stavo dicendo… quella coppa deve essere nostra e non saranno di certo dei secchioni che ci separeranno da essa! Quindi ciò che voglio è: impegno, sudore e orgoglio! Giocate come se il premio fosse la vostra vita, anche perché lo è. Se perdiamo vi strangolo tutti e non scherzo. – li guardò tutti minaccioso, - Comunque sono strasicuro che vinceremo, abbiamo due battitori formidabili che ovviamente non esiteranno a sparare qualche bellissimo bolide in direzione dei nostri amabili avversari. – spostò lo sguardo su Fred e Hugo che alzarono le mazze e poi fecero finta di colpire un bolide. James annuì,
- Esattamente. Poi abbiamo un abilissimo Portiere che non perde una palla da tre partite, consecutive per di più. – Brad fece il gesto militare e si mise poi i guantoni assicurandoli bene alle mani e poi li strofinò. Il capitano sorrise compiaciuto,
- Ci sono tre fantastici cacciatori, me che farò di tutto, Roxanne che centra la porta anche ad occhi chiusi e Lorcan che può passare la pluffa anche da 100 metri di altezza. – sorrisero tutti compiaciuti, poi James spostò lo sguardo su di lei,
- E la miglior cercatrice di tutta la scuola, la nostra Lils. Che, se non vi siete dimenticati, è riuscita ad afferrare il boccino con un giro della morte al secondo anno. – osservò di nuovo tutti e poi si sfregò le mani.
– È arrivato il momento amici miei! Vinciamo questa partita e portiamo la gloria di Grifondoro alle stelle! Diamo sangue, sudore e anima. Questo era, è, e sarà il nostro motto. Quindi, gloria e onore a Grifondoro! – gridò, si alzarono tutti in piedi e applaudirono urlando, afferrarono tutti le proprie scope e le alzarono in aria ripetendo l’ultima frase di James. Uscirono dallo spogliatoio ed entrarono in campo accolti da urla e fischi, cartelloni rossi e oro dominavano gran parte della parte destra degli spalti mentre quelli blu la parte sinistra. Lily sorrise vedendo Selena e Albus con un cartellone in mano che urlavano nella propria direzione sorridendo, vide poi Louis e la ragazza che gli piaceva battere le mani. Rise vedendo tutti i Grifondoro e Tassorosso applaudire verso di loro mentre come il solito i Serpeverde patteggiavano per i Corvonero. Sbarrò gli occhi vedendo per la prima volta un cartellone rosso oro nella folla verde e argento, si avvicinò di poco e cominciò a ridere come una stupida. Scorpius ed Evan reggevano il cartellone ed esultavano, li salutò con la mano continuando a ridere, loro ricambiarono il saluto e gridarono qualcosa che non riuscì a capire.
- Sulle scope!! – urlò Madama Bumb cercando di farsi sentire sopra la folla impazzita, inforcò la sua scopa con il cuore a mille, solo in quel momento si rese conto di quanto era nervosa e agitata. Era la partita finale. Dovevano vincere.
Si alzò in volo di pochi metri raggiungendo la postazione del cercatore, proprio di fronte all’avversario. Si trovò a circa due-tre metri da Daniel che sorrideva, - Pronta, Potter? – sogghignò rimanendo sulla scopa senza mani,
- A vincere, dici? Prontissima. – sorrise competitiva spostando poi lo sguardo su Madama Bumb che aveva avvicinato il fischietto  alle labbra, pochi secondi dopo iniziò la partita e vide Roxanne sfrecciare verso la pluffa che l’arbitro aveva appena lanciato. Lily si alzò in volo cercando di avere una visione completa del campo, si fermò vedendo i cacciatori a circa 100 metri da lei. Si guardò intorno ma del boccino non ce n’era ancora traccia. Cercò poi con lo sguardo Daniel che magari l’aveva già avvistato. Lo vide dall’altra parte del campo che girava la testa per adocchiarlo. 
Si abbassò di poco per sentire la voce di Noah Jordan che faceva la telecronaca, - Weasley batte il bolide e nooo!!! Manca di poco la testa di Belby! Dannazione! Quel bolide doveva minimo finire su per il cu…. Scusi professoressa McGranitt… nooo mi ridia il microfono!! Le prometto che non minaccerò di morte i Corvonero, va bene? – il microfono sprigionò un rumore assordante e Lily fu costretta a tapparsi le orecchie.
– Jordan un altro commento fuori luogo e giuro che hai finito la tua carriera di telecronista! – sbraitò la donna restituendo poi l’oggetto al Grifondoro che riprese a parlare.
– Per ora siamo 20 a 10 per i Grifondoro, grandii!! Davies si avvicina alla porta ma McLaggen para alla grande! Ben vi sta! Tiè! Scusi, professoressa!! Non era un commento fuori luogo sto solo facendo il tifo per la mia squadra! Non me lo può impedire!!! Non ho paura a ricorrere al Wizengamot!! Ma no… chi la sta minacciando?? No la prego non parli con i miei genitori… farò il bravo, lo giurooo!! – Lily scoppiò a ridere, le partite di Quidditch erano epiche grazie a Noah, era un grande. L’unico che diceva cose del genere alla McGranitt.
Si guardò ancora intorno per vedere se ci fosse qualche traccia del boccino, decise di fare un giro del campo. Iniziò a volare intorno alla ricerca di un bagliore dorato, solitamente era così che riusciva a vederlo nelle giornate soleggianti. Niente.
– Ma dove si è cacciato?? – sbraitò guardando poi in basso, vide Steeval e Corner volare a tutta velocità verso la porta, il primo passò all’altro e poi viceversa, Brad guardò in entrambe le direzioni, era messo male. James e Roxanne erano alle loro costole mentre Lorcan era sopra di loro e stava per piombarli addosso per riprendere la pluffa ma Smith gli lanciò contro un bolide e dovette scansarsi per evitarlo. Subito Fred comparve rimandando il bolide da dove era venuto. Il cugino sorrise compiaciuto vedendo Smith abbassarsi e volare via vedendo la palla ritornare verso di lui rimandata ancora da Hugo che sorrideva compiaciuto. James accelerò sempre di più e si ritrovò a pochi centimetri da Steeval che stava per lanciare la pluffa in porta, alzò il braccio per tirare ma Lorcan arrivò in picchiata e gli afferrò la palla dalle mani costringendolo ad abbassarsi.
– Non oggi, Steeval!!! – gli urlò lui facendo marcia in dietro e dirigendosi verso il portiere dei Corvonero, Roxanne si accorse del cambiamento e fece una manovra brusca e raggiunse il compagno. Ma Corner comparve da destra e la spintonò, cercò di liberarsi della sua presenza finché non gli diede una spallata che per poco non lo fece cadere dalla scopa.
– Fallo!!!! Ma come????? Era regolamentare!! Quel brutto deficiente la stava spingendo! – urlò nel microfono Noah alzandosi in piedi. Lorcan dovette a malincuore lanciare la palla ai Corvonero per segnare il rigore, Lily strinse forte il manico di scopa per l’ansia. Steeval alzò il braccio e lanciò con più forza possibile, vide la pluffa roteare verso l’anello estremo di destra, Brad si buttò e sfiorò la palla con le dita senza pararla del tutto cercando di tenersi sopra la scopa con la mano sinistra, - No!!! – sbottò la rossa da sopra ringhiando, - Siamo 20 a 20. – disse senza entusiasmo Noah nel microfono. Vide James sbottare qualcosa e poi volare a tutta velocità verso Corner che stava riprendendo la palla. Gliela soffiò sotto il naso e poi la passò a Roxanne che gli stava di fianco, le disse qualcosa perché lei annuì e poi accelerò in direzione degli anelli avversari. Era a pochi metri dall’anello sinistro ben protetto dal portiere, alzò il braccio per lanciare verso destra e lui si lanciò, Roxanne fece volare la palla in alto e subito Lorcan l’afferrò buttandola a sinistra. Il colpo andò a segno.
– Sììììì!!! – esclamò Lily alzando le braccia ma rimettendole subito sul manico per paura di cadere,
- 30 a 20 per Grifondoro!!!! Fottetevi tutti Corvonero!!! – Noah si alzò in piedi e mostrò entrambi i diti medi in tutte le direzioni tirando fuori anche la lingua, - Andate tutti a fa…. – non riuscì a finire la frase che la McGranitt si avventò sul microfono e glielo strappò dalle mani. – Riavrai il microfono quando ti sarai calmato Jordan!! – gridò la preside sbraitando. Lily si guardò intorno, ancora nessuna traccia. Ma dove era finito quello stupido boccino? Neanche Daniel l’aveva avvistato visto che sbuffava annoiato. Scosse la testa. Non era possibile. Subito sentì la folla rosso oro urlare impazzita, - 30 a 30! – annunciò la McGranitt, doveva muoversi a trovare quel boccino! Si abbassò di poco per cercarlo ma non si vedeva neanche l’ombra di quella stupida pallina. Vide James sfrecciare a tutta velocità sotto di lei con la pluffa sotto il braccio, Steeval gli stava alle calcagna ma con un po’ di difficoltà, nessuno era mai riuscito e superare in velocità James Sirius Potter. Il fratello maggiore continuò a volare a tutta birra e il portiere spaventato nel vederlo arrivare così veloce verso di lui per paura di essere travolto si spostò lasciandogli campo libero, proprio come aveva progettato. Frenò bruscamente prima di oltrepassare il limite permesso e lanciò la pluffa nell’anello centrale. La folla esplose in un boato, - 40 a 30 per Grifondoro grazie al mitico cacciatore James Potter! – esclamò Noah che si era finalmente ripreso il microfono. Lily urlò insieme alla folla ma vide un bolide venirle addosso, incominciò a volare con la palla alle calcagna, si abbassò e la sentì spezzare l’aria sopra di lei scompigliandole i capelli, Hugo le volò accanto,
 - Tutto a posto, Lils?? – le chiese affannato con la mazza in mano, annuì,
- Non mi ha nemmeno sfiorato. Tranquillo, ora va’ e spacca qualche mano o braccio. – risero e poi lei si alzò in volo. Si spostò i capelli dal viso iniziando a sudare, faceva veramente caldo quel pomeriggio. Sbuffò, doveva essere pure da qualche parte il boccino, non poteva essere scomparso!
All’improvviso vide delle ali spuntare da dietro un bolide, si guardò in giro, Daniel non la stava guardando. Accelerò e si buttò a capofitto per prendere il boccino seguendo le ali. Il bolide si spostò e lasciò libera la visuale. La pallina incominciò a volare via come se l’avesse vista, iniziò a zigzagare fra le torrette seguendo il bagliore dorato, sentì qualcuno al suo fianco. Girò lo sguardo e vide Daniel a pochi centimetri. Il boccino salì di colpo e così fece anche lei rischiando quasi di cadere per quando era quasi perpendicolare al suolo. Strinse i denti e si avvicinò sempre più alla pallina ma sempre con Daniel alle calcagna. All’improvviso il boccino scese in picchiata,
- Cazzo! –sbottò lei iniziando a prendere velocità mentre seguiva quella maledetta pallina, l’aria s’infilava prepotente nei capelli sbattendoglieli in faccia offuscandole a volte la vista. Scrollò la testa togliendoseli di dosso e virò a destra come aveva fatto il boccino.
– Lily Potter fa manovre magnifiche per assicurare la vittoria a Grifondoro!! Daniel Wright le sta dietro a fatica!! – urlò Noah quando passò accanto a lui pochi metri sotto la pensilina.
– Dai… dai!! – incitò la sua scopa digrignando i denti. Il boccino sarebbe stato suo. Ad ogni costo. Continuò a seguirlo continuando a scendere in picchiata e a risalire, dopo un po’ si ritrovò a poco dalla pallina, tese il braccio ma non si accorse del bolide che le stava venendo addosso.
– Fred!!! Il bolide sta per colpire Lily!!!! – urlò Hugo volandole incontro, si stavano per scontrare. Doveva farlo anche se non ci aveva mai provato. Strinse i denti e le mani intorno al manico,
- Hugo volami sopra!!  - gridò lei poi stringendo i piedi, ora o mai più, pensò. Con un colpo di reni ruotò sotto il manico tenendosi sempre aggrappata ritrovandosi al contrario con i capelli che scendevano a cascate. La scopa continuava a volare con lei sotto che cercava di tenersi aggrappata con tutte le sue forze. Hugo volò a pochi centimetri da lei e si avventò sul bolide, lo colpì con tutta la forza che aveva dall’altra parte del campo. Lily abbassò la testa per guardare davanti a sé e vide una torretta, le scappò un urlo e tentò di girare verso destra ma era difficile mentre si teneva aggrappata con mani e piedi. La torretta si avvicinava sempre di più a lei,
- No!!! – ringhiò e con un altro colpo di reni si ritrovò sopra al manico di scopa, stava quasi per schiantarsi contro l’ostacolo ma deviò bruscamente a sinistra sfiorandola con il braccio.
– Sì cazzo!!! – esclamò sorridendo,
 - E Lily Potter esegue perfettamente una manovra che passerà alla storia per evitare il bolide!!! Grande Lily!! Ma Wright continua ad inseguire il boccino! – le ricordò Noah subito, sbarrò gli occhi e girò la testa, dall’altra parte del campo Daniel stava per raggiungere il boccino. Girò la scopa e accelerò verso il Corvonero.
– Non lo prenderai… - sibilò fra i denti volandogli incontro, la sua mano stava per prendere la pallina quando lei gli piombò addosso dall’alto. Volò in picchiata seguendo il boccino, lui si scansò a sinistra e lei continuò a scendere ad angolo retto determinata a prendere quella maledetta pallina. Daniel le volava a pochi centimetri e il terreno si faceva sempre più vicino, strinse le mani attorno al manico finché le nocche non le divennero bianche dallo sforzo, era ad un solo metro dal prato. Staccò un mano e la portò avanti per afferrare il boccino ma subito la ritrasse per aggrapparsi alla scopa e frenare bruscamente, la pallina aveva deviato verso destra. Frenò subito per non sfracellarsi al suolo e poi girò a sinistra compiendo un giro di 360° su se stessa un'altra volta. Era a pochi centimetri dal boccino. Digrignò i denti, era a minimo venti metri dal suolo e se si sarebbe alzata in piedi minimo avrebbe guadagnato una frattura al collo o robe del genere. Scosse la testa, morire giovane non era ancora nei suoi programmi.
- Muoviti! – sbottò rivolta alla scopa che stava volando il più veloce possibile, passò accanto agli spalti dove c’era Noah,
- Siamo 90 a 80 per i Grifondoro! Se Lily Potter afferra quel boccino i Grifondoro vinceranno la coppa del Quidditch per il settimo anno di fila, ovvero tutta la carriera scolastica di James Potter, capitano della squadra rosso oro! – disse lui, le sue parole poi si confusero con il vento per quanto stava andando veloce. La pallina scese ancora in picchiata,
- Non è possibile! – sbraitò la rossa, si guardò dietro e vide Daniel a pochi metri da lei. Era il momento perfetto. Si buttò in picchiata a 90° e stese il braccio, accelerò sempre più finché non era a due centimetri dal boccino, si sporse finché non era quasi con metà corpo fuori dal manico di scopa. Finalmente sentì le sue dita chiudersi intorno al boccino, le sue ali le solleticavano la pelle mentre sentiva il freddo del metallo. Si accorse che era a due metri dal suolo, strinse il manico con la mano sinistra e lo alzò bruscamente ritornando sopra. Si stabilì parallela al suolo e mostrò in alto la mano chiusa intorno alla pallina dorata, gli spalti rosso oro scoppiarono in un boato di urla, applausi e anche lacrime.
Le venne la pelle d’oca. – LILY POTTER AFFERRA IL BOCCINO E GRIFONDORO CONQUISTA 150 PUNTI!!! GRIFONDORO VINCE!!!!!!!!! GRIFONDORO VINCE PER IL SETTIMO ANNO CONSECUTIVO!!!!!!!!!!!!!!!!!! TUTTI IN CULO AI DRAGHI CORVONERO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – urlò Noah nel microfono agitando le braccia, la McGranitt applaudiva contenta senza curarsi di lui. Lily vide James volarle incontrò, l’abbracciò di slancio,
- Abbiamo vinto Lils!!!!!!! Sei stata grandissima!!!!!! – la stritolò, il resto della squadra volò verso di loro. Hugo e Fred si buttarono sopra di lei continuando a rimanere ancorati sulle scope con le gambe e l’abbracciarono ridendo, - Abbiamo vinto!!!! Abbiamo vinto!!! – urlò Hugo. Lorcan e Brad agitarono le braccia in aria e poi si unirono all’abbraccio di gruppo. Scesero poi tutti al suolo e Lily lasciò cadere la scopa a terra sentendo la squadra sollevarla in aria. James alzò la coppa del Quidditch e urlò con tutta la voce che aveva.
La folla entrò in campo abbandonando i cartelloni, la posarono a terra e poi Selena l’abbracciò stretta, - Sei formidabile!!!! – esclamò la bionda, Albus l’abbraccio e la prese in braccio,
- Siete stati grandi! – altre persone poi l’abbracciarono contente. Poi vennero verso di lei Evan e Scorpius sorridenti, - Sono contento per voi! Credo di non aver mai visto cercatori fare le cose che hai fatto, Lils! – l’abbracciò Scorpius.
Anche Evan l’abbracciò, quando si staccarono si sorrise,
- Quindi è tutto sistemato?? – gli chiese contenta, - Tutto a posto non preoccuparti! Amici come prima! – esclamò lui guardando poi Lucy che sorrideva dagli spalti,
- Oddio, state insieme?? Non me l’aveva detto! Io l’ammazzo!!! – scoppiarono a ridere e poi sorrise. Erano perfetti quei due.
 – La festa si sposta in Sala Comune! Forza Lils! – urlò James, salutò Scorpius ed Evan e raggiunse il fratello che le sorrise raggiante,
- Sei stata grande Lils, non ho mai visto nessuno fare cose del genere. Sei mitica! – corsero tutti in Sala Comune e continuarono a festeggiare finché non fu ora di cena.
– Per tutti i Grifondoro! – urlò James salendo sul tavolino, - La festa continuerà dopo cena, inizierà alle 23 e continuerà tutta la notte! – avvisò tutti e poi Lily salì in dormitorio per cambiarsi e farsi una doccia.
Entrò in bagno e chiuse la porta, si guardò allo specchio, era sudata con i capelli appiccicati alla fronte mentre la faccia era sporca di polvere. Si levò di dosso la divisa di Quidditch e si buttò sotto la doccia, si sfregò bene la faccia e le braccia con il sapone per togliere tutto lo sporco. Il lato negativo del Quidditch era che si tornava sempre dalle partite o dagli allenamenti tutti sporchi e sudati. Uscì poi dalla doccia e si avvolse in un asciugamano, andò allo specchio e iniziò a pettinarsi i capelli eliminando tutti i nodi presenti. Si asciugò il corpo e poi indossò la gonna e la camicia bianca insieme alla cravatta, come era previsto nella divisa.
Prese la bacchetta e si asciugò in pochi secondi i capelli spazzolandoli poi bene e legandoli in una coda alta. Uscì dal bagno e vide Selena seduta sul letto intenta a leggere una rivista, appena la vide lanciò l’oggetto sul pavimento e la raggiunse, - Ecco qui la cercatrice migliore di questo mondo!! – annunciò a gran voce, scoppiarono a ridere, - Davvero, Lils… sei stata grande! Comunque muoviamoci a mangiare perché ci dobbiamo preparare per la festa che sarà fra tre ore! – le afferrò il polso e la trascinò giù per le scale,
- Comuuuunque, Lils… chi verrà al ballo con te?? – le chiese curiosa appena furono fuori dalla Sala Comune.
- Ehm… per ora non me l’ha chiesto nessuno… ma è ancora lontano, Sel non preoccuparti… sinceramente il ballo è uno dei miei ultimi problemi. – rispose vedendo subito l’amica strabuzzare gli occhi e aprire la bocca a forma di o.
- Cosa?? Sentiamo, quali sarebbero i tuoi problemi principali?? – la squadrò indignata lei mentre scendevano le scale, sorpassarono un gruppo di Tassorosso che uscivano da un corridoio laterale,
- Bè… gli esami, ecco! Mancano solo due settimane ai G.U.F.O. e dovrei proprio mettermi a ripassare! Soprattutto Pozioni… sono un disastro…  - sbuffò sentendo l’angoscia prenderle lo stomaco, non poteva permettersi brutti voti o altrimenti sua madre l’avrebbe fatta dormire in cima al tetto della tana e bè, non era il massimo della comodità.
- Okay, lo ammetto. Gli esami preoccupano anche me, ma Lils il ballo è un evento fantastico e non puoi andarci da sola! Insomma, nemmeno Wright o Scamandro te l’ha chiesto?? Ti muoiono dietro! – esclamò, Lily strabuzzò gli occhi e si fermò di botto al primo piano in mezzo alle scale che intanto stavano cambiando direzione, Selena la guardò curiosa,
- Cosa?? – chiese con un filo di voce, in che senso Daniel e Lysander le morivano dietro??? Insomma, Lysander aveva esplicitamente detto che non era pronto e bè, Daniel era un buon amico. Niente di  più, e se fosse vero? Non si spiegava come potesse a un ragazzo come Daniel piacere una come lei, non era come sua cugina Dominique, bella, bionda, con un fisico mozzafiato e un perfetto portamento. Quelle erano le ragazze che piacevano ai tipi come Daniel, solo quelle come Dominique interessavano ai quei tipi. Lei era tutto il contrario di sua cugina, aveva i capelli rossi, delle lentiggini sulla faccia, gli occhi nocciola e sì era magra ma non aveva il fisico di una modella.
- Ho detto che Daniel e Lysander ti muoiono dietro, ovvero che piaci ad entrambi. E’ questo il punto, Lils… si odiano a vicenda perché tutti e due ti vogliono. Non lo avevi capito? – la guardò seria e poi scosse la testa.
No, non l’aveva capito.

 

 

*Angolo autrice*

Avete il permesso di uccidermi, insultarmi… avete ragione. La scuola è finita e quindi il tempo di scrivere c’è… solo che con il caldo che fa alcuni giorni è una cosa impensabile per me, anche perché ci tengo a scrivere qualcosa di bello ( cioè, spero che sia bello XD) e soprattutto di lungo. Sinceramente per scrivere un capitolo cortissimo e brutto preferisco prendermi più tempo e aggiornare poco ma almeno viene fuori qualcosa di carino :D
Comunque non mi dilungo di tanto perché fa VERAMENTE caldo e quindi anche voi non avrete voglia di leggere questo angolo autrice… ma stimo molto le persone che sono arrivate fino a qui, significa che proprio non mi odiate :D
Ora passo subito ai ringraziamenti
J
Ringrazio tutte le persone che hanno messo questa storia fra i seguiti/preferiti/ricordati :D Davvero vedere ogni volta che apro EFP e vi vedo mi ritrovo sempre a sorridere :D ( Okay, non facciamo i sentimentali… XD )
Ringrazio anche una CERTA AMICA che se anche non so come si chiama qui su questo sito e non me lo vuole dire il perché non lo so… sì parlo con te ragazza che non mi vuoi dire da MESI ( no perché glielo sto chiedendo da tipo gennaio/febbraio…. -.- non molla… -.- ) il tuo nome!!
E poiiii ringrazio byebitten99 ( l’ho scritto giusto, vero?? No, perché ho sempre paura di scrivere sbagliati i nomi ahhaa sì sono mooolto impedita :D ) che ha recensito lo scorso capitolo :D :D
Ora vi lascio, buona lettura di questo capitolo che spero vi sia piaciuto :D :D

 Un bacio e un abbraccio,

 

ladyselena15 :D :D

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Capitolo 15
*** I think I feel something for you ***


CAPITOLO 14

 

I THINK I FEEL SOMETHING FOR YOU

 

 

 

Mancavano ormai pochi giorni all’inizio degli esami e solo due giorni alla luna piena. Quel giovedì mattina Lily guardò ancora al tavolo dei Corvonero a metà colazione, di Daniel non c’era ancora ombra. Era da circa una settimana che non lo vedeva, all’inizio aveva pensato che non lo incontrava mai ai pasti perché mangiava sempre prima di lui sfruttando la mezz’ora dopo per ripassare, ma era da tre giorni che proprio non aveva nessuna notizia e quindi aveva scartato quell’opzione. Decise di chiedere informazioni, si alzò e raggiunse la tavolata dei Corvonero, alcuni la guardarono incuriositi, raggiunse sua cugina e si chinò vicino a lei, - Rosie, posso farti una domanda? – lei sorrise lasciando perdere la colazione,
- Buongiorno anche a te, Lils… sì io sto bene.. – la prese in giro ridacchiando nervosa, dalla faccia sembrava impazzita, subito notò un libro di testo accanto al piatto e altri due vicino al bicchiere.
- Lo so che sei stressata per gli esami.. e ti posso capire. Ma è davvero urgente… - rispose lei ignorando la battuta, alzò un sopracciglio diventando seria,
- Dimmi pure. – si concentrò su di lei lasciando per la prima volta il suo libro aperto senza che lo leggesse,
- Hai la minima idea di dove si trovi Daniel? – sussurrò per non farsi sentire dagli altri o tutti avrebbero pensato che fosse la scena di una fidanzata in ansia per il suo ragazzo e voleva evitare tutte quelle storie, visto che era appena riuscita a convincere la sua famiglia che non aveva nessuna storia con lui.
- In realtà so dov’è… l’altra sera avremmo dovuto fare la ronda notturna insieme, ma non è venuto. Ho chiesto informazioni e mi hanno detto che è in infermeria. Quindi sono andata a trovarlo e bè.. non aveva una bella cera… gli ho chiesto cos’aveva e mi ha risposto un po’ di febbre… a me sinceramente non sembrava solo un po’ di febbre… era pallidissimo, respirava veloce… - le spiegò, le si fermò il cuore per pochi secondi, cosa gli stava succedendo?
- Grazie Rosie! – esclamò correndo via dalla Sala Grande dando spallate a chiunque andava nella direzione opposta e non si spostava. Le parole di Rose continuavano a rimbombarle nella testa,  possibile che fosse colpa della trasformazione imminente? Succedeva sempre così?? O era forse colpa della pozione?? Merlino, se era colpa di quella non se lo sarebbe mai perdonato, non sapeva che bere quella roba potesse avere conseguenze del genere…
Corse per le scale inciampando qualche volta e sentendo qualcuno sbottare parole rivolte a lei che ignorava bellamente, raggiunse l’infermeria ed entrò di botto. Vide Madama Chips seduta alla scrivania mentre leggeva delle carte, la donna alzò lo sguardo,
- Signorina Potter, non dovrebbe essere a colazione? – la guardò seria con un sopracciglio alzato mentre teneva fra le mani i fogli, riprese aria con le mani sulle ginocchia e scosse la testa,
- Ho già… mangiato… mi scusi… dov’è… Daniel?  - chiese fra un respiro e l’altro. L’infermiera la squadrò da capo a piedi e poi indicò un lettino accanto alla finestra senza dire niente. Alzò la mano in segno di ringraziamento e poi raggiunse il lettino indicatole. Vide Daniel pallido disteso con gli occhi chiusi, si avvicinò e si sedette sulla sedia accanto a lui, d’istinto gli prese la mano e poi appoggiò la testa sul suo petto. L’idea della pozione era stata sua… era stata stupida da credere che potessero preparare una pozione che andava al di là delle loro capacità!! Strinse di più la mano e se la portò alla guancia, era solo una stupida e nient’altro!
All’improvviso sentì le dita di Daniel accarezzarle la guancia, aprì gli occhi di scatto e lo vide sveglio che sorrideva,
- Daniel.. – sussurrò, la sua mano proseguì dalla guancia al collo, percorse poi la linea del mento e quando si accorse di quello che stava facendo la ritirò imbarazzato, lo guardò negli occhi,
- Come stai? – si mise a sedere con difficoltà e vide meglio il colorito pallido e l’aria stanca dell’amico.
- Tranquilla, Lils.. è normale… sto così ogni mese. – sentendo quelle parole sbarrò gli occhi e aprì la bocca per respirare meglio, espirò poi rumorosamente,
- Quindi… non è colpa della pozione? – lui ridacchiò e le accarezzò ancora la guancia, chiuse gli occhi rilassandosi sotto il tocco di Daniel.
- No, stai tranquilla, piccola rossa… è normale prima di… tu sai cosa. – annuì senza aprire gli occhi continuando ad assaporare quel piccolo contatto sulla sua pelle, in quel momento voleva così tanto sedersi accanto a lui e farsi cullare dalle sue braccia. Voleva sentire Daniel più vicino.
- Forse è meglio se vai… non puoi perdere le ultime lezioni, vai, tranquilla… io starò bene e poi ci vediamo fra due giorni, no? Ricordati: non prima di mezzanotte. – annuì e si alzò, fece per andarsene ma si buttò fra le sue braccia, nascose la faccia nell’incavo del suo collo e sentì il suo profumo, sembrava che sapesse di bosco, di fresco. Le accarezzò i capelli e la strinse delicatamente,
- Ehi, piccola rossa, che succede? – le sussurrò all’orecchio, lei scosse la testa senza dire niente, le faceva male vederlo in quelle condizioni e stava ancora più male se pensava che gli succedesse tutti i mesi.
- Io… non lo so. – in quel momento sentiva solo il bisogno di sentirlo vicino, di abbracciarlo, non le era mai capitato in vita sua di avere il bisogno di sentire qualcuno vicino, lui non disse più niente e continuò ad accarezzarle i capelli mentre lei rimase lì fra le sue braccia. Dopo un tempo che le parvero solo pochi secondi lui l’allontanò di poco e scosse la testa,
- Dai, vai.. guarda che i G.U.F.O. non si scrivono da soli. – accennò un sorriso, lei allora uscì con le guance in fiamme e una sola domanda in testa: cosa diamine provava per Daniel?

 

 - Lily?? Sei su questo pianeta?? – una voce lontana la risvegliò dai suoi pensieri a pranzo e si riscosse sulla panca, guardò Selena che l’osservava curiosa.
- Ma si può sapere che ti prende?? Oggi sembri assente! Cos’è successo con Daniel??  - ridacchiò poi la bionda, la guardò con gli occhi sbarrati, aprì la bocca e la richiuse per due volte stupita,
- E tu come fai..?? – Selena scoppiò a ridere vedendo la sua faccia, lasciò perdere il suo pranzo e la guardò con le braccia incrociate appoggiate al tavolo,
- Mmm… vediamo. La mia migliore amica stamattina è andata a trovare Daniel, quando è tornata sembrava spiritata, durante le lezioni mattutine è rimasta stranamente in silenzio senza fare nessuna battuta su Rüf e a pranzo rimane ancora in silenzio senza mangiare nulla di quello che ha nel piatto anche se è il suo cibo preferito. Secondo te Lils?? Ho tirato a indovinare. -  abbassò lo sguardo e si torturò le pellicine sul pollice destro fino a farle sanguinare. La bionda staccò un pezzo di pane e glielo mise in mano, la guardò incoraggiante,
- Qualcosa devi pur mangiare, Lils… e adesso, dai un morso e poi mi racconti bene, perché non sopporto di vederti così abbattuta. – si mise il pane in bocca e iniziò a masticare, il suo stomaco la ringraziò e si sentì già un po’ meglio, bevve un po’ di acqua e mandò il tutto giù. Sorrise poco e poi sbuffò, guardò l’amica disperata,
- Secondo te, è possibile che io possa provare qualcosa per Daniel? – andò subito al punto, si tormentava con quella domanda da giorni, aveva provato a rispondersi da sola ma nessuna di quelle tirate fuori sembrava decente o veritiera. Le serviva il parere della sua migliore amica.
Selena la squadrò per minuti seria e poi sospirò, si portò indietro una ciocca di capelli,
- Lily, io ti devo dire la verità. Per me tu sei già innamorata di Daniel e anche da tempo. Solo che non te ne sei mai accorta. Hai passato tutto l’anno a tormentarti con Lysander e se mai vi sareste messi insieme. Negli ultimi tempi Lysander è stato un grande stronzo e non puoi giustificarlo. Hai conosciuto Daniel, mi hai detto che avete un segreto che non puoi dire a nessuno, state sempre uno a fianco all’altro. Oggi appena hai saputo che era in infermeria ti sei precipitata da lui come un fulmine. Ho saputo che ti hanno vista sfrecciare per i corridoio spingendo. Non avresti mai fatto una cosa del genere per Lysander, credimi. Quindi, sì, Lils, lo credo possibile. – le mancò il fiato, le sue supposizioni sui sentimenti.. non era l’unica a pensare che si fosse innamorata di Daniel. Aprì bocca per parlare ma l’amica la precedette,
- E sì, anche Daniel è innamorato di te. Perciò non iniziare con i tuoi filmini mentali su che è impossibile mettersi insieme a lui perché è un prefetto, un gran figo e più grande e che potrebbe avere di meglio. Lily, lui ti muore dietro e tu muori dietro a lui. Cosa c’è di più semplice?? Va’ e stendilo! Cioè, metaforicamente parlando ovviamente. Non stenderlo per sul serio. – risero e poi si rabbuiò pensando ad un altro intoppo.
- E Lysander? – chiese a bassa voce per paura di essere sentita da qualcuno visto che il diretto interessato pranzava a pochi posti da loro ignaro della loro discussione, la bionda la guardò seria con un sopracciglio alzato,
- Lysander può anche andare a farsi fottere. Lily, è un vigliacco! Ti rendi conto? Non si libera mai di quella troietta e pretende che tu non sia amica di Daniel. Poi quando finalmente ti dichiari e sai anche che lui prova qualcosa per te lui si fa indietro perché non è pronto. Non è pronto?? Quel bastardo non so quante ragazze si è fatto e lui dice che non è pronto?? Poi ritorna da quella, non reagisce agli attacchi di James, ti implora di far smettere tuo fratello. E per di più non ti parla per settimane. E tu vuoi veramente stare con lui?? Un vigliacco simile?? Lily, io ho paura che se tu ti metti con lui finirai per soffrire ed è l’ultima cosa che voglio per te. Ti prego, per questa volta ascoltami. – annuì, era da tempo che si chiedeva che razza di persona fosse Lysander e forse lo stava conoscendo meglio in quei mesi che in sei anni. Selena aveva ragione.
- Invece ho visto come Daniel ti guarda. A parer mio vede una ragazza che deve proteggere ma non fin troppo perché quella ragazza ha grinta da vendere. Non ha paura di rischiare con te. Lily, giocati bene questa partita perchè potresti perderlo e non voglio che tu soffra. – annuì e poi si alzò, prese un pezzo di pane e altre cose da mangiare e le avvolse in un tovagliolo. Abbracciò l’amica stretta,
- Grazie, Sel.. non so come farei senza di te. Ti voglio bene. E… hai ragione. – la bionda ricambiò la stretta e poi la lasciò andare. Lily corse via dalla Sala Grande e andò in infermeria. Appena entrò vide una ragazza seduta accanto al letto di Daniel, si fermò come congelata e poi si mise dietro al muro e li spiò da dietro. Vedeva solo un pezzo di loro perché il resto era coperto dalla tenda. Vide la ragazza alzarsi e poi chinarsi su di lui, il resto era coperto dal tessuto, ma lei sapeva benissimo cos’era successo. Sentì un dolore al petto e la vista si annebbiò, il tovagliolo le cadde di mano e con esso si accasciò anche lei contro la parete. Faceva male. Faceva maledettamente male tutte le volte! Le scappò un singhiozzo e appena si accorse di aver fatto rumore cercò di tacere,
- Cos’è stato? – sentì la voce della ragazza chiedere, si alzò di scatto e poi corse via coprendosi la bocca con una mano. Raggiunse il secondo piano e poi entrò nel bagno delle femmine, aprì il primo cubicolo e si chiuse lì dentro. Abbassò la copertura del water e si sedette su di esso con le gambe premute contro il petto, mise la testa fra le ginocchia e si sfogò. Sentì qualcuno nell’altro cubicolo e una risatina,
- Uuuh, anche Lily Potter piange! La forte e incorreggibile Lily Potter si nasconde nel bagno per piangersi addosso! – cantilenò Mirtilla Malcontento, sentì la rabbia montare,
- La figlia del Salvatore Magico che si piange addosso! Che disonore! – i pugni iniziarono a pizzicare, si alzò e uscì dal cubicolo, si ritrovò di fronte il fantasma.
- IO NON SONO MIO PADRE, LO VUOI CAPIRE?!!? E cosa te ne frega se mi piango addosso??? Cosa c’è?? Rimpiangi di essere venuta qui e poi morta??? Sai una cosa?!?! Ti preferivo da viva, almeno non stavi qua a rompere la palle a tutti quelli che vengono! Ti augurerei di andare all’inferno, ma sei già morta, quindi ti auguro di passare un’eternità in solitudine! – le urlò contro con le lacrime agli occhi. Mirtilla la guardò in silenzio e poi cacciò un lamento che spaccò alcuni specchi. Si tappò le orecchie e poi vide il fantasma volare dentro una tazza. Delle ragazze entrarono di corsa, la guardarono preoccupata, allargò le braccia,
- Beh, che avete da guardare??? Non avete di meglio da fare?? – uscì dal bagno spingendo via alcune persone che continuavano a fissarla. Lysander si avvicinò e le afferrò il polso per fermarla.
- Che diavolo le hai fatto??? – fece scivolare via il polso dalla sua presa, lo fulminò con lo sguardo, e poi se ne andò senza dire una parola. Si asciugò in fretta le lacrime rimaste sulle guance e si strofinò gli occhi per far passare il rossore, non voleva che nessun’altro la vedesse in quelle condizioni. Scese le scale senza guardare nessuno in faccia e uscì in cortile sotto il sole di giugno, l’idea era quella di andare sotto il faggio in riva al lago e rimanere lì in santa pace a godersi l’aria e il caldo sul viso. Ma quella giornata andò di male in peggio.
- Guarda, guarda… Lily Potter che piange… l’ho sempre detto che per essere la figlia di Harry Potter sei una gran piagnona… - commentò pungente Katia Goyle sbarrandole la strada con alle calcagna le sue due amiche oche. “Ignorale” si disse fra sé e tentò di continuare a camminare, si spostò verso destra ma Katia le si parò ancora davanti. Provò a sinistra ma ebbe lo stesso risultato.
- Lasciami stare, Goyle. – ringhiò ma tutte e tre scoppiarono a ridere, sentì la rabbia di prima bollire ancora,
- Cos’è Potter? Hai scoperto che sia Scamandro e sia Wright se la fanno con altre ragazze che non sono te?? – rise Katia, quella fu la goccia che fece traboccare il viso. Si gettò su Katia e iniziò a riempirla di pugni, lei gridò impaurita ma si difese, le assestò un calcio nel petto e un pugno sul labbro. Le restituì i colpi tirandola per i capelli,
- Devi stare zitta, mi hai capita?!?! Chiudi quella bocca per tutta la tua vita, faresti un favore a tutti!! – urlò Lily continuando a picchiarla, Katia le diede un pugno anche sull’occhio e poi sentì qualcosa scricchiolare e poi sanguinare, il naso. Le aveva rotto il naso. Stava per alzare di nuovo il pugno quando qualcuno l’afferrò per i fianchi e la sollevò via. Era suo fratello James.
- Lily!! Lily fermati!! – tentò di sottrarsi alla sua presa iniziando a scalciare ma lui era molto più forte rispetto a lei,
- Dovrebbero rinchiuderti in manicomio, Potter! – urlò Katia alzandosi da terra con la faccia sanguinante.
- Stammi alla larga, Goyle!!! O giuro su Merlino che ti mando al San Mungo! – gridò lei con il sangue che le andava in bocca, sputò il tutto sul prato e poi il fratello la rimise a terra. James le afferrò un braccio e la strattonò via di lì. Entrarono dentro al castello e poi lui la mollò,
- Si può sapere cosa ti è saltato in mente?? Lils, hai appena picchiato Katia Goyle, il massimo che hai sempre fatto è insultarla!- si toccò il labbro e vide la mano piena di sangue.
- Mi ha provocata, se lo meritava, James. – lui scosse la testa e poi sospirò,
- So che Katia Goyle è una che se lo merita, Lils… ma non puoi picchiare tutte le persone come lei. Non è un ragionamento.. vieni, ti porto in infermeria, sei conciata malissimo. – appena sentì nominare l’infermeria si agitò.
- No, non voglio andare in infermeria… sto bene. – disse cercando di andarsene ma lui le afferrò ancora il braccio e la trascinò su per le scale.
- Lasciami!! James lasciami!!! – sbottò più volte ma lui non le diede ascolto. Quando arrivarono alla porta cercò di divincolarsi ma la sua presa era ferrea, aprì di botto facendo sobbalzare Madama Chips e la trascinò dentro. Passarono davanti ad uno specchio e si vide, aveva già un occhio cerchiato di nero e dal naso fino al mento era sporca di sangue mentre i capelli erano scompigliati e annodati fra loro. L’infermiera le andò incontro e la scrutò severa,
- Signorina Potter! Ha fatto per caso una rissa?!? – James rispose al posto suo,
- Sì, e ora, può per favore guarirla?? Così poi facciamo i conti. – la guardò serio, non scherzava affatto.
- Lils, cosa ti è successo? – chiese all’improvviso Daniel mettendosi a sedere sul letto, lo scrutò fredda,
- Non sono affari tuoi. Lasciami in pace. – lo liquidò gelida girandogli le spalle e sedendosi su un lettino senza guardarlo. Madama Chips la raggiunse con in mano una pomata e un bicchiere pieno di un liquido azzurrino, tentò di alzare un sopracciglio ma l’azione le provocò una fitta di dolore. L’infermiera aprì un tubetto e le spalmò sul labbro, sul naso e sull’occhio una crema gialla e fredda, rabbrividì sentendo il gelido della medicina. Dopo averle applicato la crema le porse il bicchiere, si tappò il naso con l’indice e il pollice già sapendo che quella roba fosse disgustosa e poi lo buttò giù tutto d’un sorso. Appena si stappò il naso sentì il gusto amaro in bocca e le scappò un “bleah”, Madama Chips la fulminò con lo sguardo e poi se ne andò senza dire una parola.
- Vedrai che tra pochi giorni non avrai neanche più l’occhio nero. -  le disse James rimanendo in piedi davanti a lei serio con le braccia incrociate, cercò di non guardarlo ma le opzioni erano o guardare lui, o girare la testa a destra dove c’era Daniel oppure guardare a sinistra fuori dalla finestra che era coperta da una tenda.
- Lily puoi per piacere guardarmi? – ruppe il silenzio pochi minuti dopo James, incrociò anche lei le braccia e sbuffò,
- Cosa c’è?? Vuoi farmi la ramanzina?? – lui scosse la testa e prese la sedia accanto al  lettino vuoto, la spostò davanti a lei e si sedette al contrario con le braccia che pendevano verso terra.
- No, Lily, non voglio farti la ramanzina. Voglio solo sapere perché l’hai picchiata. – le disse dolcemente con un leggero sorriso che gli incurvava le labbra,
- Chi hai picchiato?? – intervenne la voce di Daniel. Strinse i pugni e si ficcò le dita nel palmo, respirò profondamente cercando di calmarsi e di trattenere le lacrime. Sospirò tremante e si girò verso il Corvonero.
- Non mi sembra che tu faccia parte della conversazione, Wright. Quindi ora, ritorna a dormire o fare altre cose, basta solo che non t’intrometti più negli affari che non ti riguardano. – rispose gelida cercando di non piangere, faceva dannatamente male rispondergli così, ma doveva dimenticarlo. Il prima possibile. Non voleva più soffrire. Non per un ragazzo. Ingoiò il groppo in gola e cercò di respirare regolarmente, Daniel rimase spiazzato dalla risposta a la fissò per minuti interi,
- Lils, cosa è successo? – le chiese dolcemente non riuscendo però ad alzarsi, strinse i denti,
- Ancora: non sono affari tuoi. – ripetè la risposta precedente e poi si voltò verso il fratello. Allargò le braccia,
- Mi ha provocata, va bene? Mi ha fatta arrabbiare e io ho reagito. Ne ho piene le scatole delle sue provocazioni e frecciatine. Forse da ora mi lascerà in pace. – incrociò le braccia e poi si distese sul lettino con le braccia incrociate dietro la testa e iniziò a fissare il soffitto.
- Questo lo so, ma non hai mai reagito così. Ed è questo che vorrei sapere, cosa ti ha detto di così provocatorio da farti perdere le staffe? -  continua diplomatico James soppesando le parole come se le stesse scegliendo accuratamente perché una parola di troppo sarebbe stata fatale.
- Ha detto che sia L…. – s’interruppe ricordandosi che Daniel era presente, si mise a sedere di scatto e vide James che la fissava attento, scese dal letto e incontrò lo sguardo del Corvonero, si fermò di botto perdendosi nei suoi occhi, sentì il respiro farsi pesante e le lacrime premere per uscire. Le sorrise dolcemente e poi riuscì ad alzarsi dal letto, camminò barcollando e reggendosi ai letti, la raggiunse e le accarezzò una guancia. Si risvegliò e scacciò la mano del ragazzo con uno schiaffo, lui rimase sorpreso.
- Lils, che diavolo succede? – si conficcò le unghie dentro i palmi delle mani fino a quasi farle sanguinare,
- Non mi toccare. – sibilò, lui la guardò come sconfitto e sofferente,
- Lils.. – sussurrò ma lei scosse la testa senza guardarlo e poi uscì dall’infermeria di corsa per non farsi vedere piangere. Come circa due ore prima si ritrovò seduta a terra in lacrime, tentò continuamente di asciugarsi le guance ma quelle continuavano a bagnarsi senza sosta. All’improvviso sentì qualcuno uscire dall’infermeria e sedersi accanto a lei: James. Appoggiò la testa sopra la sua spalla e pianse in silenzio, le passò un braccio intorno alle spalle e la strinse a sé.
- Ha detto che sia Lysander sia Daniel si fanno con ragazze che non sono me. – sussurrò, il fratello annuì e la baciò sulla fronte,
- Piangi per Wright, vero? – era da anni che Lily non sapeva come James facesse a sapere sempre tutto. Annuì e poi le scappò un singhiozzo,
- Io… ero andata per farmi avanti… ma.. ho visto una ragazza con lui.. e.. si è chinata su di lui.. e il resto lo so già! Perché tutti i ragazzi di cui sono innamorata finiscono sempre per ferirmi?!?! – sbottò con rabbia. James le accarezzò i capelli,
- Lils, io non credo che Daniel stia con un’altra.. – disse, girò la testa verso di lui e incontrò i suoi occhi con sguardo interrogativo,
- Ma… Goyle ha detto… - iniziò a dire ma lui la fermò con un gesto della mano,
- Lils, Katia Goyle dice sempre stronzate… soprattutto se sono per ferirti. Lei sapeva che ormai tenevi a Daniel e sapeva dove colpirti emotivamente.  Da quando credi a quello che dice? – le parole le rimbombarono in testa, dannazione se aveva ragione. Annuì ma poi aprì di nuovo la bocca ma lui la precedette,
- E forse quella ragazza è solo una sua amica e si è chinata per baciarlo sulla guancia o magari appoggiare qualcosa sul comodino. Finché non ne parlerai con Daniel non lo potrai mai sapere con certezza, Lils. Perciò va’ lì dentro e affrontalo. Quando sei uscita sembrava ferito. – l’aiutò a mettersi in piedi e poi le asciugò le guancie con la manica della sua camicia, ridacchiò vedendo il fratello impacciato. Le scompigliò i capelli e poi la spinse dentro l’infermeria. Richiuse la porta alle sue spalle e rimasero solo lei e Daniel nella stanza.
Il Corvonero allungò il collo oltre la tendina che separava i letti fra di loro e appena la vide si mise a sedere, prese un respiro profondo e si avvicinò al letto con i pugni stretti contro i fianchi.
- Lily, mi puoi spiegare cosa sta succedendo? – le chiese con un sospiro stanco, era debole. Forse era meglio andarsene e tornare un altro giorno, ma non potevo. Due giorni dopo ci sarebbe stata la luna piena e lui aveva bisogno di lei. Si sedette sulla sedia accanto a lui e lo guardò serio,
- Dimmi la verità, per favore. Sono stanca di sentire scuse e bugie. Chi era quella ragazza che ho visto stamattina e che ti ha baciato? – lui alzò un sopracciglio e poi scoppiò a ridere. Ma quando vide la sua faccia seria il sorriso scomparve dal suo volto,
- Era per questo che stavi così?? Oh, Lils! Quella che hai visto stamattina era una mia compagna che mi ha portato gli appunti e non ci siamo baciati. Se intendi quando si è chinata su di me era per appoggiare gli appunti sul comodino. E bè, non ha voluto fare il giro per sembrare più attraente, è da tipo mesi che ci sta provando con me, ma in testa ho solo una ragazza. Una ragazza ingenua che adoro tanto e che s’ingelosisce facilmente. – arrossì e sorrise, James aveva ragione.
- Ho picchiato Katia Goyle perché ha detto che te la fai con un’altra… - buttò fuori senza guardarlo, lui rimase in silenzio ma lo sentì muoversi nel letto scricchiolante,
- Ho sempre pensato che fosse una piccola stronza viziata. – sibilò lui poi la guardò in faccia. Abbassò di nuovo lo sguardo imbarazzata e si torturò le unghie dell’indice,
- A proposito, come mai sei venuta qua stamattina? – le chiese all’improvviso, “ ora o mai più, Lily” le disse una vocina in testa, annuì e poi si spostò sul suo letto. Si sedette accanto a lui e si sentì impacciata, che diavolo doveva fare? Buttarsi su di lui e baciarlo?? No, questo era molto alla Dominique e sicuramente se ci avrebbe provato si sarebbe presa una bella testata.
- Sono venuta per… sì, insomma… lo so che è da poco che ci conosciamo, cioè circa un mese… però, insomma… Merlino, non so parlare. – rise seguita dal ragazzo che si avvicinò di poco a lei, le accarezzò una guancia e la invitò a continuare a parlare. Le tirò indietro dolcemente una ciocca di capelli e la posizionò dietro l’orecchio, le sorrise e lei annuì. Prese un profondo respiro e poi si guardò le mani,
- Insomma, lo so che è circa un mese che ci conosciamo ma credo di conoscere meglio te che chiunque altro e stamattina dannazione Selena mi ha fatto un discorso psicologico che mi ha fatto pensare e ripensare e alla fine ho concluso che aveva pienamente ragione! Cioè, lei mi ha detto cose di cui ancora non mi ero accorta nemmeno io! – Daniel la guardò tra il confuso e il divertito.
- Ehm… Lils.. non ti offendere, ma non sto capendo molto. – ridacchiò lui, annuì e poi sorrise anche lei,
- Giusto… comunque come ti ho già detto Selena mi ha aperto molto gli occhi e finalmente ho capito tutto! Ecco… io penso di provare qualcosa per te. – buttò fuori sussurrando l’ultima frase. Abbassò lo sguardo per non vedere la faccia di Daniel, non voleva vedere la delusione o magari anche il disgusto. Rimasero in silenzio per qualche secondo finché non sentì Daniel alzarle il viso con due dita, vide gli occhi brillare e un sorriso a trentadue denti incorniciargli il viso. Le accarezzò delicatamente una guancia,
- Sai… anche io penso di provare qualcosa per te. – sorrise sentendo quelle parole e si ritrovarono a pochi centimetri l’uno dall’altro.
- Menomale che Selena ti ha aperto gli occhi, non sapevo più come resistere. – le sussurrò a fior di labbra, sentì la gambe farsi molli e la testa svuotarsi. L’unica cosa chiara che sentiva erano le dita di Daniel seguire i suoi lineamenti e poi percorrere tutto il collo fino a seguire la linea della spalla. Rabbrividì al contatto con le dita fredde e poi annullarono la distanza che rimaneva. Sentì le labbra di Daniel modellarsi con le sue, gli buttò le braccia al collo e iniziò a giocare con i suoi capelli. Il bacio diventò un gioco di lingue, come un rincorrersi e prendersi e Lily sentì che in quel momento c’erano solo loro, tutto il resto era scomparso. Non c’erano più i rimproveri di James, le chiacchere di Selena, le lacrime di prima, le parole di Katia, i graffi e l’occhio nero. Solo Lily e Daniel. E le piaceva. Dannazione se le piaceva.

 

***

 
Quella sera Lily arrivò in Sala Grande con un sorriso che andava da destra a sinistra, si ritrovò anche a saltellare per le scale e le parve di sentir cinguettare gli uccellini anche se erano le otto.  Sentì qualcuno affiancarla, si voltò e vide Molly con i libri in mano squadrarla seria,
- Ciao!!! Come stai?? – le chiese sempre sorridente camminando all’indietro per guardarla in faccia.
- Lily stai bene? Perché sembri impazzita di colpo… - la squadrò per dei minuti cercando di capire molto probabilmente se le fosse rimasta ancora un briciolo di sanità mentale. Alla fine scosse la testa,
- Visto che ormai sembri irrecuperabile, posso sapere almeno perché mia cugina sorride e saltella come se vivesse nel mondo degli arcobaleni? – ridacchiò lei. Lily sorrise ancora di più e poi l’abbracciò di slancio,
- Questa giornata si è trasformata da disastro completo a meraviglia! Credo di non essermi mai sentita più felice! – rise e poi entrarono entrambe in Sala Grande, James e Selena la guardarono sorridenti come se già sapessero quello che era successo con Daniel. Vide Lysander girarsi e osservarla serio, non si curò di lui e continuò a sorridere sorniona. Si sedettero di fronte a James, Fred e Hugo, questi due la guardarono con un sopracciglio alzato.
- Lils, sei ubriaca? – le chiese Hugo preoccupato lasciando la sua forchetta nel piatto, lei rise ancora e scosse la testa,
- Non sono ubriaca, Hug. Sono solo.. felice, al settimo cielo! – esclamò bevendo poi un po’ di succo. Fred e Hugo si scambiarono uno sguardo preoccupato e James lasciò perdere la sua cena e si chinò verso di lei.
- Allora, Lils? Era come dicevo? – le sorrise il fratello, lei annuì e poi le uscì un versetto acuto dalla gola, Selena al suo fianco rise mentre Fred sobbalzò spaventato,
- Ma chi miseriaccia c’è dentro il tuo corpo??? – scoppiarono tutti a ridere, Lily guardò James e gli sorrise riconoscente, mimò grazie con le labbra e lui fece un gesto della mano come per lasciar perdere tutto.
- Non preoccuparti, Fred. La nostra Lils è solo bè… innamorata suppongo. A proposito, Lils, riferisci a quello che se osa fare lo stronzo o toccarti minimante finisce nel lago nero in mille pezzi.. ah, e che penserò a squartarlo personalmente. Sono contento per voi ma sai già che deve rigare dritto. – le sorrise innocente James come se stesse parlando dei risultati delle partite di Quidditch,
- Conta su di noi, James. – si aggregarono Fred e Hugo annuendo. Lily scoppiò a ridere, erano adorabili quando facevano i gelosi e gli iper-protettivi!
- Chi dovete squartare?? – chiese Louis aggiungendosi alla conversazione sedendosi accanto a Hugo, Selena rise sapendo già cosa sarebbe successo,
- Il nuovo ragazzo di Lils. – rispose Fred addentando un pezzo di carne, il biondo annuì,
- Ci sto anch’io! Lils, sei avvertita, se osa fare un passo sbagliato, dovrà affrontare la vendetta Weasley – Potter. – disse poi di nuovo Louis. Selena e Lily scoppiarono a ridere e poi iniziarono a mangiare,
- Scusa, perché prima ci dev’essere Weasley invece che Potter? – chiese all’improvviso James mentre lei stava bevendo il succo che le stava andando di traverso perché era scoppiata a ridere.
- Bè, è semplice.. in questo piano di vendetta sono coinvolti tre Weasley e un Potter. Quindi sei numericamente minore, ergo, il nome è Weasley – Potter. Soddisfatto della risposta? – gli rispose Louis con aria innocente, James scosse la testa,
- Non proprio… ma non so cosa ribattere, perciò ti darò ragione e appena troverò un contro te lo farò sapere. – rispose, la rossa ridacchiò continuando a mangiare la sua carne con le patate, adorava con tutta sé stessa le cene con i fratelli e i cugini. Non ci si annoiava mai. Mai.

 

 

* Angolo autrice*

Sono tornata! Cioè, suppongo sia un record!! Forse non aggiornavo così presto da… mai. Bè, meglio per voi, no?? Ahahaha * i lettori si buttano a terra depressi dal suo ritorno* Ma notizia da Gossip Girl: ladyselena15 is back! Ahahaaahh scusate ma ho iniziato a guardare Gossip Girl tipo la settimana scorsa e ormai sono andata! Ahahahha, okay la smetto!

Allora spero che il capitolo vi piaccia, sinceramente mi sembra uno dei migliori che io abbia mai scritto, non so.. forse mi sbaglio, se è così fatemelo sapere! :D :D

Comunque notizia ( che non c’entra nulla con Gossip Girl): non aggiornerò prima del 2 settembre perché vado in crociera fino al primo settembre e parto giovedì, quindi domani ci sarà la giornata prepariamo i bagagli!! Sii! -.- Comunque cercherò di scrivere qualcosa lì ma sarà VERAMENTE difficile, ma forse riesco a combinare qualcosa nei due giorni di navigazione o quando prendo l’aereo… vedrò comunque. Volevo solo avvertirvi perché magari pensavate che me ne stavo a casa mia a fare niente davanti alla tv senza scrivere… ahahhaha ora la smetto di parlare perché mi vorreste picchiare, giusto?

Comuuuunque vorrei ringraziare tutti quelli che hanno aggiunto questa storia alle preferite/seguite/ricordate, grazieeee a tutti voi!

E infine ringrazio byebitten99 e Fred_Beckendorf99 per aver recensito lo scorso capitolo! GRAZIE DAVVERO :D :D :D ahahaha

Ora me ne vado anche per preparami psicologicamente che devo prendere due aerei giovedì…

Comunque auguro a tutti buone vacanze per chi va o anche per chi è già andato e soprattutto per chi va a scuola: godiamoci questo mesettinooooo perché poi si ricomincia -.- NON VOGLIO!

Un abbraccio e un bacio,

 

ladyselena15 :D :D

 

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Capitolo 16
*** Plenilunio ( Parte 1) ***


CAPITOLO 15



PLENILUNIO 

PARTE 1



La mattina dopo prima di fare colazione appena uscita dalla Sala Comune deviò verso l'infermeria per andare a trovare Daniel. Era andata anche la sera prima dopo cena, ed era peggiorato rispetto al pomeriggio. Era brutto vederlo in quelle condizioni.
Entrò in infermeria e raggiunse il lettino su cui lo vide dormire beatamente. Si sedette sulla sedia accanto a lui cercando di non fare rumore e poi l'osservò dormire. Un sorriso le increspò le labbra al ricordo del pomeriggio prima, era riuscita a capire cosa provava per lui e la faceva stare bene. Ma subito a quel ricordo le si sovrappose quello della sera precedente…


Entrò in Sala Comune a braccetto con Selena sempre con il sorriso stampato in faccia, la bionda le tirò una leggera gomitata e poi le sorrise sorniona.
- Lils, ti rendi conto che ti sei messa con uno dei ragazzi più belli di Hogwarts?? Cioè… non appena uscirà dall’infermeria e tutti vi vedranno insieme suppongo che impazziranno… - risero insieme e poi si sedettero su un divanetto vicino alla finestra per rinfrescarmi con l’aria notturna primaverile-estiva. Si accorse che non riusciva a non sorridere e molto probabilmente lo aveva notato anche Selena visto che ridacchiava come una matta,
- Giuro, non ti ho mai vista così contenta! Finalmente la mia Lils è innamorata!! – l’abbracciò buttandola distesa sul divano, la strinse fino a soffocarla,
- Sel.. se non mi lasci credo che morirò fra pochi minuti… - biascicò cercando di parlare anche se le braccia della bionda stringevano sempre più la gola. Subito la lasciò e poi rise rimettendosi a sedere,
- Scusa… è bello vederti finalmente felice! Ora possiamo fare anche le uscite a quattro! Tu, io, Al e Daniel! Oddio! Sarebbe fantastico! – scoppiarono ancora a ridere e Lily si batté una mano sulla fronte. Scosse la testa, quando la sua migliore amica si metteva in testa qualcosa era difficile dissuaderla, perciò era sicura che prima o poi ci sarebbe stata quell’uscita a quattro. Non poteva farci niente.
All’improvviso qualcuno si posizionò in piedi di fronte a loro, Lily girò la testa e si accorse che era Lysander. La fissava serio con le mani nelle tasche, lei e Selena smisero di ridere.
- Possiamo parlare? – non distolse mai lo sguardo da lei, sentì un peso piombarle all’improvviso sullo stomaco e un nodo alla gola le impediva quasi di respirare. L’ultima cosa che voleva in quel momento era parlare con lui.
- Mi dispiace, non posso. – tentò di sgattaiolare via ma lui le impediva di andarsene bloccandole il passaggio, capì che non era una domanda, ma un affermazione. Non accettava un no come risposta. Guardò Selena in cerca di aiuto ma sembrava anche lei in difficoltà, poi annuì e si alzò in piedi fronteggiando il ragazzo,
- Ha ragione, ora non può. Dobbiamo andare a scegliere i vestiti per il ballo. – le afferrò il polso e cercò di trascinarla via ma lui le fulminò con uno sguardo che le congelò lì dov’erano.
- Credo che tu possa andare da sola, Selena. Ho bisogno di parlare con Lily. Urgentemente e in privato. – la rossa alla fine annuì e seguì il ragazzo fuori dal ritratto. Prima di uscire annuì in direzione dell’amica per dirle che era sicura di quello che stava facendo. D’altronde Lysander era pur sempre suo amico anche se in un anno era come se fosse diventato un’altra persona. Come se il Lysander che conosceva da anni se ne fosse andato per far posto ad un altro. Appena usciti scesero le scale ed entrarono in un’aula vuota, richiuse poi la porta alle loro spalle.
- Quindi… vai al ballo. – iniziò a dire lui guardandosi i piedi serio, annuì ma inutilmente, non la stava guardando,
- Già. – disse solo per rompere il silenzio tombale che si era creato in quell’aula,
- Scommetto che ci vai con Wright, giusto? – gli uscì dalla gola una risatina roca sarcastica che apparve più come un ringhio, diede un calcio al banco per la frustrazione.
- Perché fai così, me lo spieghi? Era da mesi che ti dicevo che provavo qualcosa per te ma tu niente! Dicevi che non eri pronto! E poi con chi ti ritrovo?? Con quella gallina che si è fatta metà dei ragazzi di questa scuola! Secondo te cosa dovrei pensare?!? – si accorse di essersi messa a urlare e gesticolare, sentì il sangue ribollire nelle vene e la rabbia nascosta in profondità montare.
- Che è solo una maledetta amica, dannazione! Te l’avrò detto mille volte! – rispose a tono lui, scosse la testa,
- Perché adesso vieni da me? Perché non un mese fa? Perché non una settimana fa, eh? Perché proprio oggi?!? – sbottò sentendo la rabbia aumentare sempre più, finalmente poteva dirgli cosa pensava in faccia.
- Perchè quando ho saputo di te e Wright mi sono accorto di cosa avevo perso! Mi sono accorto che tu non sarai più raggiungibile, non potrò mai più avere chance con te! – scosse ancora la testa e incrociò le braccia al petto,
- Perché mi dici queste cose? Non ti è mai importato molto di me in questi ultimi tempi. E non dire che è solo colpa della vicinanza di Daniel, perché non ti credo. – abbassò la voce usando un tono freddo e distaccato, non voleva più soffrire per lui.
- Perché ancora non capivo cosa provavo per te. Ora l’ho capito.. Lils.. – lo fermò con un gesto della mano, respirò a fatica,
- Non dirlo. Per favore. Non. Dirlo. – scandì le parole con gli occhi chiusi, lo sentì avvicinarsi,
- Ti amo. – le sussurrò all’orecchio sentendo le sue labbra sfiorarle il lobo. Scosse la testa e lo allontanò con uno spintone, lo guardò fredda.
- Stammi alla larga. Per favore. – cercò di uscire dall’aula ma lui le afferrò il polso, cercò di sottrarsi dalla sua presa ma lui l’avvicinò a sé. Si ritrovarono a pochi centimetri.
- Tu non ami Wright. – disse a bassa voce come se fosse un’affermazione, fece di no con la testa,
- Ti sbagli. Tu non sai niente né di me né di Daniel. Stammi alla larga. – con uno strattone riuscì a scrollarsi di dosso il polso del ragazzo e a uscire dall’aula. Richiuse la porta sbattendola con violenza e poi ritornò in Sala Comune con mille pensieri in testa e senza il sorriso di pochi minuti prima.


Si riscosse dai suoi pensieri sentendo Daniel muoversi nel letto, tentò di mettere su un sorriso convincente per non farlo preoccupare, d’altronde il giorno dopo avrebbe dovuto affrontare un’altra luna piena e bè, Lysander non doveva essere un problema per lui. Appena aprì gli occhi le sorrise debolmente, gli strinse la mano e gli sorrise, lui ricambiò la stretta e le accarezzò il palmo delicatamente.
- Come va? – gli chiese vedendo le occhiaie accentuarsi e la pelle diventare sempre più pallida, aveva l’aria stanca e sofferente, lui annuì leggermente e tentò di tirarsi su, scosse la testa e lo rispinse contro il cuscino. Si chinò su di lui e gli diede un bacio sulla guancia,
- Non fare sforzi. Devi riposare per domani notte. – gli sussurrò per non farsi sentire da qualcun altro, lui annuì e le accarezzò i capelli avvicinandola poi al suo viso. Appoggiò delicatamente le labbra sulle sue e le prese il viso fra le mani. Lily cercò di reggersi al materasso ma perse la presa e gli cadde sopra con le gambe penzolanti fuori dal letto. Lui scoppiò a ridere e gli avvolse le braccia intorno alla vita, cercò di alzarsi ma lui l’avvicinò a sé.
- So che non sono molto in forma, ma non ti andrebbe di stare un po’ qui con me?? Sai, la compagnia di Madama Chips non è il massimo. – risero, si mise al suo fianco e appoggiò la testa nell’incavo del suo collo, subito la mente si svuotò di ogni pensiero e il sorriso ricomparve sulla faccia.
- A proposito, puoi dire a tua cugina Rose che ho capito che sto saltando i turni da Prefetto?? – ridacchiò Daniel accarezzandole un braccio, lei alzò la testa per vederlo meglio,
- Cosa? – corrugò la fronte confusa, sperò che non si trattasse di una di quelle manie perfettine di Rose,
- Bè, è giorni che viene qui e mi ricorda che sto saltando i turni da Prefetto e che lei sta facendo il lavoro anche per me. Bè, cerco di dirle che ho capito, ma non mi ascolta. Magari a te da ascolto. – si portò una mano sulla faccia e scosse la testa disperata. Era proprio ciò di cui aveva paura. Le manie perfettine di Rose. Segno che era veramente nervosa e tesa per i M.A.G.O.
- Tranquillo, riferirò il messaggio e bè… le dirò di non fare più tappa qui in infermeria. – annuì lei.
Le venne in mente una cosa, lo guardò curiosa e lui alzò un sopracciglio,
- Che c’è? Perché mi guardi così? – chiese sorpreso,
- Mi sto chiedendo una cosa… non voglio essere indiscreta ma… come fa Madama Chips a non capire che cos’hai? Insomma… hai capito. – abbassò la voce per non farsi sentire da nessuno, lui annuì e poi le sorrise,
- Semplice, non ha bisogno di indovinarlo. Lo sa già. Vedi, quando i miei genitori mi hanno mandato a Hogwarts hanno parlato con la McGranitt del mio “ problema” – mimò le virgolette sulla parola problema, - E la McGranitt ha avvertito Madama Chips che mi tiene qui quando sto male, il che mi succede quasi ad ogni luna. Quindi ora le persone qui a Hogwarts che conoscono il mio segreto siete tu, la McGranitt e Madama Chips. Ma loro non sanno che tu lo sai, perciò pensano che solo loro lo sanno.. e.. mi sto incasinando! – scoppiarono a ridere e lei annuì per dirgli che aveva capito. Si sorrisero a vicenda.  Le cinse poi le spalle con un braccio e  nascose la faccia nella sua spalla,
- Lils, ti prego… smettila di farmi quest’effetto.. – le sussurrò nell’orecchio solleticandole il lobo, scoppiò a ridere e poi i visi si ritrovarono a pochi centimetri. Le accarezzò una guancia, si avvicinò per eliminare la distanza ma i passi di Madama Chips rimbombarono per tutta l’infermeria,
- Signorina Potter! Fuori di qui immediatamente! Sta disturbando Wright! Esca! – la rossa si buttò giù dal letto ridendo come una matta, raccolse la borsa con i libri e salutò Daniel con un bacio sulla guancia veloce e poi corse fuori dall’infermeria inseguita dalle urla della donna e da alcuni giornali che le lanciava. Guardò l’ora al polso e sbarrò gli occhi, dannazione era in ritardo per cura delle creature magiche! Continuò a correre come una matta per le scale evitando tutte le persone che camminavano in senso contrario.
Stava correndo per le scale del secondo piano quando andò a sbattere contro una persona di spalle, il colpo fu così violento che ruzzolò giù dalla rampa e atterrò sul fianco. Sentì i passi del ragazzo raggiungerla, si tenne il fianco con una mano con in viso una smorfia di dolore. L’aiutò ad alzarsi gentilmente,
- Dannazione, quando vedi qualcuno correre non puoi scansarti, razza di idiota?? – sbottò lei guardando il pavimento, alzò lo sguardo per vedere poi con chi stava parlando e restò a bocca aperta. Non poteva essere. Non lui.
- Io? Lils, hai presente che correvi per le scale come una matta? – alzò un sopracciglio, si allontanò di scatto da lui,
- Si, bè.. tu potevi scansarti. Ora scusa, ma sono in ritardo.. – fece per andarsene ma sentì la sua mano avvolgersi attorno al suo polso.
- Aspetta… è vero quello che mi hai detto ieri sera? Ami seriamente quello? – divenne tutt’a un tratto serio, annuì in risposta e tentò di sgusciare via ma lui glielo impediva,
- Queste cose non ti riguardano Lysander. Ti ho già detto tutto quello che dovevi sapere. Fine della storia. Amici come prima, okay? Ma io non ti amo e non ti deve importare ciò che provo per le altre persone. Ora ti prego, lasciami andare. Sono in ritardo per la lezione. – vide nei suoi occhi quel lampo di dolore e delusione della sera prima e poi lo sentì allentare la presa. Liberò il polso e poi corse via verso il portone. Doveva muoversi per andare a lezione e un po’ d’aria le avrebbe fatto bene. Perché le cose s’incasinavano sempre di più?
Non avrebbe mai trovato una risposta a quella domanda. Mai.



***



La sera del giorno dopo Lily era già in ansia, non riusciva a mangiare nulla di quello che c’era a tavola, nonostante fosse tutto buonissimo. James le mise una mano sulla spalla e lei si spaventò a
quel contatto, sussultò e poi si rilassò vedendo il fratello. Doveva darsi una calmata.
 – Lils, che succede? – le chiese preoccupato fissando prima lei e poi il piatto ancora pieno,
 - Eh? No, niente… sono solo stanca… - finse di sbadigliare e poi allontanò il piatto, era più forte di lei. Solo al pensiero di ingoiare qualcosa le veniva da vomitare. Selena alzò un sopracciglio e poi si guardò intorno,
- Ehi, Lils.. tranquilla, vedrai che Daniel starà bene. – scosse la testa, pensava che fosse preoccupata per Daniel. Bè, in realtà lo era. Ma non per il motivo che pensava Selena. Lei sapeva solo che era preoccupata per la salute del suo ragazzo che era in infermeria da circa una settimana. Odiava mentirle. James le scompigliò delicatamente i capelli e la guardò curioso e sospettoso allo stesso tempo.
- Cosa c’è? Non dirmi che se sei stanca perché.. bè.. non è una buona scusa. Allora? – scosse ancora la testa e sentì il nodo alla gola farsi sempre più opprimente. Doveva smetterla.
Si alzò all’improvviso dalla panca sotto lo sguardo curioso del fratello maggiore e dell’amica che rimase con la forchetta a mezz’aria,
- Io vado a dormire… non ce la faccio. ‘Notte, Jamie. ‘ Notte, Sel.  – stirò le labbra in un sorriso forzato e poi uscì dalla Sala Grande sotto gli occhi allibiti di molte persone, non era normale che lei si alzasse da tavola a metà banchetto.
 Si sentiva strana… come se fosse in ansia e.. impaurita? Lily non sapeva cosa sarebbe successo quella notte, anzi, non ne aveva idea. Come si sarebbe comportata se Daniel non avrebbe più risposto delle sue azioni??
L’ultima cosa di cui Daniel aveva bisogno era vedere che aveva paura di lui. Si scompigliò i capelli nervosa e iniziò a respirare profondamente, si appoggiò alla parete per calmarsi rifugiandosi nell’ombra della sera per non farsi vedere da nessuno. Aveva solo voglia di urlare. Urlare finché non avesse male alla gola.
– Uno… - iniziò a contare piano fra sé nel corridoio vuoto, ripensò alla prima volta che era salita su una scopa da Quidditch dietro a James che rideva soddisfatto vedendola così inebriata dall’aria fra i capelli e la libertà che si provava sopra quel manico.
 – Due… - continuò ripensando al bacio con Daniel. A come si era sentita completa, al sicuro e protetta fra le sue braccia. Alla strana sensazione allo stomaco che aveva provato come se facesse le capriole.
 – Tre… - riprese a respirare regolarmente, le venne in mente quando aveva vinto la sua prima partita di Quidditch al fianco di James. Aveva afferrato il boccino sotto il naso del Cercatore di Corvonero che ripensandoci era proprio Daniel. La sensazione di sentire il boccino fra le sue dita e le ali agitarsi solleticandole la pelle era fantastica.
Finalmente sentì i muscoli rilassarsi e la tensione scemare, quel modo di calmarsi glielo aveva insegnato suo padre quando era piccola e aveva paura del temporale e James era andato a Hogwarts. Lily sorrise ripensando a tutte le notti in cui c’erano i fulmini e lei correva nella camera del Grifondoro che l’accoglieva con un sorriso. Si metteva nel suo letto e si faceva cullare da lui finché non si addormentava. Aveva nostalgia di tutti quei ricordi. Si era sempre fidata di James, gli confidava ogni cosa, era come un migliore amico, ma ora lei gli stava nascondendo una cosa grossa, e il peso di quella bugia sembrava che si fosse stabilito nel suo stomaco.
Si passò le mani sulla faccia, odiava con tutta sé stessa mentire a James. Ma doveva tenerlo per sé, Daniel si fidava di lei e non l’avrebbe deluso, mai.
Annuì e poi s’incamminò verso la torre di Grifondoro, a mezzanotte sarebbe andata nel passaggio segreto sotto il Platano Picchiatore, un luogo sicuro da occhi indiscreti. Si era allenata a passare di lì alcune notti e le uniche ferite che aveva guadagnato erano un paio di graffi sulle braccia e sulla faccia che copriva sempre con del trucco. E se qualcuno se ne accorgeva diceva sempre che era caduta, molto prevedibile, lei inciampava sempre in tutto e quindi era una scusa plausibile.
Entrò nella Sala Comune raggiungendo poi il dormitorio, non c’era nessuna delle sue compagne. Come aveva previsto erano tutte a cena. Andò in bagno e si sciacquò la faccia con l’acqua fredda, doveva rinfrescarsi prima di infilarsi sotto le coperte come faceva ogni sera. Doveva sembrare tutto credibile. Si  bagnò ancora una volta la faccia per calmarsi ma quel gesto la innervosì sempre di più. Scosse la testa e si guardò allo specchio reggendosi al lavandino. Il respiro iniziò ad aumentare e così i suoi battiti. Provò di nuovo a utilizzare il metodo precedente ma più ci provava più il respiro accelerava. Subito si tolse gli abiti di dosso buttandoli a terra insieme alle scarpe e poi si gettò sotto l’acqua calda della doccia. La stanza si riempì di vapore che appannò lo specchio e le valvole del rubinetto. Si strofinò bene con il sapone e poi con lo shampoo, voleva impiegare il più possibile. Ma quando ebbe finito non fu soddisfatta, mezzanotte era troppo lontana. Decise di rimanere lì ancora per un po’, si sedette a terra sotto il getto d’acqua e si portò le gambe contro il petto. Appoggiò la testa contro il muro e chiuse gli occhi sentendo l’acqua scorrerle sul viso e sul corpo, respirò a fondo e sentì la testa alleggerirsi finché  i sensi non si appannarono del tutto e si abbandonò tranquilla sotto l’acqua calda.

Si svegliò di soprassalto ancora seduta nella doccia sotto il getto d’acqua che ormai si stava raffreddando, sentì dei colpi alla porta, molto probabilmente erano quelli che l’avevano svegliata.
- Liiils!! È quasi un’ora e mezza che sei lì dentro, sono le dieci! – urlò Selena, sbarrò gli occhi, quanto aveva dormito?
Si alzò di scatto ma si aggrappò al muro per non scivolare, chiuse l’acqua e poi afferrò un asciugamano e si avvolse in esso. L’amica bussò ancora più forte,
- Un attimo! Ho quasi finito! – urlò in risposta ai colpi, afferrò la bacchetta dalla divisa e in un minuto si asciugò i capelli e il resto del corpo. Afferrò poi il suo accappatoio e se lo mise addosso, prese i vestiti, le scarpe e la bacchetta e poi uscì dal bagno. La bionda la guardò curiosa,
- Lils, si può sapere che cavolo hai fatto in quel bagno?? – fece per entrare ma la bloccò,
- Aspetta! Non ho del tutto finito! Ci metto pochi minuti! Scusa! – corse verso il suo letto e poi aprì il baule, tirò fuori un paio di scarpe da ginnastica, dei pantaloncini e una t-shirt. Insieme afferrò il pigiama e un asciugamano grosso, avvolse i vestiti sportivi e le scarpe nell’asciugamano e poi rientrò in bagno sotto lo sguardo stralunato dell’amica.  Aveva deciso di vestirsi sportiva se mai avesse dovuto correre o sudare, la divisa non le sembrava l’abbigliamento appropriato per tenere compagnia a Daniel.
 Indossò i vestiti sportivi e poi sopra questi s’infilò il pigiama per coprire il tutto. Si guardò allo specchio, non si vedeva niente oltre al pigiama. Perfetto. Il piano era quello di rimanere sveglia fino a mezzanotte facendo finta di dormire così le sue compagne non  avrebbero sospettato nulla. Uscì dal bagno e sorrise rivolta a Selena che la guardò con un sopracciglio alzato,
- Ma si può sapere che ti prende? Sei rimasta chiusa in bagno per un’ora e mezza senza rispondere, mi stavo preoccupando Lils… - scosse la testa e abbracciò stretta l’amica, la bionda rimase stupita da quel gesto e poi ricambiò l’abbraccio.
- Tranquilla… ehm.. mi stavo solo rilassando sotto la doccia. Non preoccuparti. Io ora vado a dormire, sono molto stanca. – finse uno sbadiglio e poi si grattò i capelli cercando di ottenere l’aria più assonnata che potesse avere. La bionda annuì,
- Okay, allora buonanotte Lils. – le sorrise afferrando degli asciugamani dal baule,
- ‘ Notte, Sel. – Selena si chiuse poi in bagno. Si guardò in giro, era arrivata solo lei, le altre molto probabilmente erano ancora in Sala Comune a chiacchierare con qualcuno. Si augurò che quella notte non ci fosse nessuno a girovagare per il cortile o qualche deficiente che si divertiva a girare per la foresta proibita. Scosse la testa, era impossibile. Erano tutti agitati per gli esami di fine anno, a nessuno veniva in mente di perdere delle ore di sonno per fare il cretino.
Si mise nel letto e poi richiuse le tendine cercando di lasciare meno fessure possibili. La copertura non doveva saltare. Si coprì poi fino al mento e si rannicchiò su sé pronta per aspettare la mezzanotte. Alla fine erano solo due ore, se non ci pensava tanto sarebbero volate. Ne era sicura.


Dopo circa mezz’ora sentì delle voci provenire dal corridoio e delle risatine, la porta si spalancò all’improvviso e le sue compagne entrarono nella stanza, chiuse gli occhi di scatto e rallentò il respiro, aprì di poco le labbra visto che solitamente dormiva con la bocca semi-aperta. Non si sapeva mai se qualcuno decideva di sbirciare nelle tendine.
Sentì Selena alzarsi dal letto e zittirle con uno “shh”, loro ammutolirono e per un minuto la stanza piombò nel silenzio più totale.
- Che c’è? – sussurrò Amy, la sentì camminare per la stanza,
- Lily sta dormendo. Cercate di far piano. Dice che è molto stanca. – bisbigliò l’amica, le altre rimasero in silenzio e pensò che stavano annuendo.
- Sei sicura che sta dormendo? Di solito si muove nel sonno. – disse una sua compagna, le si gelò il sangue nelle vene. Dannazione, aveva ragione. Tutti le dicevano che si muoveva nel sonno ma lei non ci aveva pensato, era lì nel letto immobile. Sentì il materasso di Selena cigolare e i suoi passi avvicinarsi al suo letto, cercò di rilassare i muscoli per apparire il più naturale possibile e poi respirò il più profondamente che poté.
 – Lils, stai già dormendo?? – bisbigliò Selena aprendo di poco le tende, rimase con gli occhi chiusi e in posa rilassata senza rispondere. La bionda aspettò una manciata di secondi e pensando che si fosse addormentata richiuse lentamente le tendine e immaginò che ritornò nel suo letto visto che sentì il materasso cigolare di nuovo.
Si morse un labbro nervosa, quella bugia era una tortura per lei. Il suo peso divenne sempre più pesante man mano che i minuti scorrevano. Selena era la sua migliore amica e confidente dal primo anno e non si erano mai dette bugie e ora proprio lei stava iniziando. Tentò di scacciare il peso sullo stomaco che le incombeva dall’ora di cena ma non riuscendoci cercò di ignorarlo. Aveva fatto una promessa che proprio in quel momento continuava a tornarle in mente…

- Mi dispiace, Lils… avrei dovuto dirtelo ma… avevo paura che tu ti arrabbiassi… - biascicò Selena continuando a guardarsi le mani che continuavano a muoversi agitate, la rossa le sorrise,
- Sel, tranquilla… insomma, sì, avrei preferito che ti confidassi però voglio che tu sappia che sono la tua migliore amica e che ti puoi fidare di me. Non direi mai a nessuno i tuoi segreti. – la bionda alzò la testa e l’abbracciò di slancio.
- Grazie Lils! Ti voglio bene! – scoppiarono a ridere insieme, Selena poi si raddrizzò e la guardò seria,
- Facciamo una promessa: da ora niente più bugie fra di noi. Ci confideremo tutto anche se fosse il segreto più orrendo e inquietante dell’intero mondo. – alzò il mignolo davanti a lei, ci pensò pochi secondi e poi sorrise stringendole il mignolino,
- Niente più bugie. Promesso. – si sorrisero a vicenda e poi si abbracciarono ancora…


Ricordare quella promessa era come ricevere una pugnalata per ogni singola parola che aveva detto in quel momento, ma doveva resistere. Per Daniel. Ora doveva pensare solo a lui e al suo bene.
 Se qualcuno sarebbe venuto a sapere di quel segreto sarebbe stata la sua rovina. Suo padre le aveva raccontato delle discriminazioni nei confronti dei lupi mannari. Erano persone trattate inferiormente a cui venivano negate cariche importanti e che nelle scuole non venivano ben viste dai genitori degli studenti perché considerati “animali rabbiosi che potrebbero far del male ai nostri figli in qualsiasi momento”. Scosse la testa.  Daniel non era nulla di ciò. Quando l’aveva conosciuto era spaventato dalla luna e appena l’aveva vista nella foresta proibita aveva iniziato a tremare per paura di averle fatto qualcosa. Sapeva benissimo che lui non avrebbe mai fatto male a nessuno, tantomeno a lei.
 A quel pensiero si sentì più determinata ad andare con lui. Si fidava e non l’avrebbe mai lasciato da solo.


Ad un certo punto aprì le tendine e guardò l’ora, mancavano dieci minuti a mezzanotte. Si alzò dal letto e mise sotto le coperte un paio di cuscini per far sembrare che stava dormendo e richiuse lentamente le tende. Nessuno doveva accorgersi della sua assenza. Si guardò intorno per vedere se qualcuna delle sue compagne era sveglia, si sentiva solo il rumore dei loro respiri. Perfetto. Si tolse il pigiama lentamente per paura di far troppo rumore e lo buttò sotto al letto, afferrò la bacchetta e la mise nella tasca dei pantaloni coprendola con la t-shirt.
 Si legò i capelli in una coda di cavallo alta al buio e poi aprì la porta silenziosamente sentendo però qualcuno muoversi nel letto, le si gelò il sangue nelle vene, si fermò in piedi con la maniglia stretta nella mano destra. La stessa persona sbuffò e poi non si sentì più niente. Tirò un sospiro e poi uscì dalla camera scendendo le scale della torre di Grifondoro. Appena arrivò nella Sala Comune non aveva fatto i conti con chi non riusciva a dormire e si sedeva sui divani o sulle poltrone. Si appiattì al muro per non farsi vedere e aspettò qualche minuto ma la persona non si muoveva.
 Sbirciò e sbarrò gli occhi quando notò che la persona Lysander.
 – Cazzo!! – sbottò sussurrando tappandosi la bocca subito dopo, stupida!!! Lysander si alzò e si guardò intorno, poi la vide nell’angolo,
- Lils, che stai facendo a mezzanotte in piedi?? – le chiese, batté un piede contro il muro per la frustrazione, stava facendo tardi!! Uscì dal suo nascondiglio,
 - Mi dispiace, Lys… - tirò fuori la bacchetta e gliela puntò contro.
- Che stai facendo?? – continuò a guardare la bacchetta a pochi centimetri dalla sua faccia,
 - Non puoi capire, Lys.. e spero che non lo capirai mai. Odiami se vuoi, ma è troppo importante. – sussurrò senza fissarlo negli occhi,
- Petrificus Totalus! – recitò e vide il ragazzo cadere a terra paralizzato con gli occhi aperti. Rimise la bacchetta nei pantaloni sotto la t-shirt e poi uscì dalla Sala Comune.
Corse per le scale infischiandosene dei quadri che le dicevano parole, evitò Gazza e alcuni prefetti proprio come aveva progettato con Daniel.
 Aprì il portone d’ingresso e corse verso il Platano Picchiatore, doveva muoversi. Accelerò la corsa fino a che non arrivo all’albero, vide la cavità e iniziò a correre, sperò che i rami non iniziassero ad impazzire.
Si morse l’interno della guancia vedendo sbucare un ramo da destra, si abbassò e sentì il legno fendere l’aria sopra la sua testa a pochi centimetri. Si alzò e si gettò sulla sinistra per evitarne uno ma non vide l’altro che la colpì al fianco destro. Le scappò un gemito di dolore e volò a pochi metri dall’entrata, prese aria si rialzò subito, corse verso il bottone che fermava il tutto, saltò un ramo basso che le voleva far perdere l’equilibrio.
All’improvviso due rami le vennero addosso contemporaneamente, si abbassò e sentì lo schianto dei due sopra di lei ma un altro le colpì violentemente la schiena, trattenne un urlo. Le mancò il respiro per pochi secondi. Girò su stessa e tentò di strisciare ma un altro ramo le venne addosso e la fece volare a un metro dal bottone. Tese il braccio per vedere si ci arrivava ma era troppo lontano. Chiuse gli occhi per calmare il respiro per pochi secondi ma subito sentì una fitta al fianco sinistro, se lo tenne con la mano stringendo i denti per non cacciare un urlo.
 Prese un profondo respiro e si alzò, corse a capofitto verso il bottone sentendo dei rami graffiarle la faccia. Si girò e ne vide uno venirle incontro a gran velocità, si buttò sul pulsante e lo premette con tutta la mano. I rami si fermarono come immobilizzati da una forza inesistente, tutto si era calmato.
 Sospirò di sollievo e si sedette pochi secondi a riprendere aria e a valutare le ferite, niente di grave. Lividi e graffi, come nelle prove d’altronde.
Si ricordò di Daniel e subito si rialzò e corse dentro l’entrata. Scivolò sottoterra per alcuni metri e poi si ritrovò distesa a terra, le scappò un gemito per l’atterraggio sul fianco sinistro, proprio quello ridotto male.
 Raggiunse il bivio a gattoni perché era troppo basso per lei, la strada a sinistra portava alla Stamberga Strillante mentre quella a destra portava ad un enorme stanzone che poi dava nella foresta proibita. Si diresse a destra e gattonò per qualche minuto finché non sentì un ululato, le si gelò il sangue nelle vene.
 Si fermò un attimo per calmarsi, - Respira… - sussurrò rivolta a sé stessa e poi continuò a gattonare. All’improvviso la galleria si allargò permettendole di camminare normalmente, si alzò in piedi e raggiunse la porta di legno quasi ammuffita e rotta. L’aprì delicatamente per paura che potesse crollare da un momento all’altro e il respiro le si fermò vedendo la stessa creatura che un mese prima l’aveva aggredita nella foresta proibita.
Il licantropo era disteso a terra ululando ogni minuto, appena la vide digrignò i denti e si alzò sulle quattro zampe mostrando le zanne, la bava colò sul terreno. Si fermò per osservarlo, aveva immaginato tante volte quella notte ma nessuna si avvicinava minimamente a quello che stava veramente accadendo.
Respirò a fondo e poi notò le zampe anteriori e posteriori legate, seguì con lo sguardo le catene che si fermavano legate ad un anello al muro. Non poteva muoversi più di tanto.
 Il licantropo ringhiò, Lily tese la mano in avanti ma Daniel tentò di azzannarla. Eppure aveva preso la pozione, cosa c’era che non andava??
 – Daniel, sono io… Lily. – ma appena parlò si scagliò contro di lei, inciampò e cadde a terra ritrovandosi a un metro di distanza da lui. Notò che non aveva paura, tutto il peso sullo stomaco che aveva in quei giorni era per via della bugia, non per il terrore di ritrovarsi a pochi metri da un licantropo. Sorrise e tese di nuovo la mano ma quello tentò ancora di morderla.
– Daniel, calmati.. non ti succederà niente. Sono qui con te, okay? – gli sussurrò incoraggiante ma sembrava che solo la sua presenza lo innervosisse. Ululò e ringhiò rivolta a lei, qualcosa non andava. Più che minacciarla sembrava volesse avvertirla e aggredirla allo stesso tempo. Come se fosse diviso in due parti. Quella animale che gli diceva di non aspettare e gettarsi su di lei come se fosse una bistecca alla griglia. Mentre la parte umana, quella condizionata dalla pozione, fermava l’altro lato. La stava avvertendo di qualcosa. Ma non riusciva a capire.
Si alzò in piedi e lo guardò meglio, notò gli occhi gialli. Quegli occhi gialli che aveva visto brillare nel buio della foresta ora la stavano guardando famelici e imploranti allo stesso tempo.
- Non riesco a capire, Daniel… - sussurrò parlando più a sé stessa che a lui, si morse la guancia dal nervosismo, lui ululò ancora e tirò di più le catene.
- Le catene… - disse lei e poi si accorse di quello che voleva farle capire. Ora capiva perché voleva avvertirla. Ecco cos’era che non andava. La pozione aveva fatto effetto, Daniel non si riferiva a quella. Voleva farle vedere le catene. Le mancò il respiro e poi sbarrò gli occhi, il pezzo legato al nodo al muro era consumato, un altro strattone e non avrebbero retto. Cosa doveva fare? Non voleva scappare.
Per un secondo la parte animale di Daniel si sovrappose all’altra e tentò di avventarsi su di lei. Le catene fecero un rumore secco e lui si girò di scatto per vedere cos’era successo. Lanciò un ululato che interpretò come la ribellione della parte umana. Ma quando si voltò vide gli occhi gialli illuminati da una strana luce. Ringhiò e mostrò le zanne. Si preparò a saltare, lei indietreggiò lentamente ma quando stava per uscire le si gettò addosso e un urlo, che rimbombò per tutta la stanza e per i cunicoli, le partì dalla gola.







* Angolo autrice*

Eccomiii!! Ho cercato di aggiornare il prima possibile! Praticamente in crociera non ho scritto nulla, ma proprio niente! Tra le escursioni nelle città, le serate sulla nave... tornavo in cabina e mi addormentavo appena toccavo il cuscino. Ho scritto l'inizio di questo capitolo sull'aereo al ritorno sul mio telefono in modo da avere qualcosa già scritto. Non ho scritto niente sul volo prima perchè mi sono praticamente addormentata ahahhaha. Comunque lasciamo perdere...
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se a me non convince del tutto.. adesso vedrò come struttura bene il prossimo ( che è la parte 2 di questo), l'idea c'è ma devo capire bene...
Comunque ringrazio tutti quelli che hanno inserito questa storia fra le preferite/seguite/ricordate, grazie mille :D
Ringrazio poi pekai,  Fred_Beckendorf99, byebitten99 che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie milleee :D :D ( spero di aver scritto i nomi giusti, ho sempre paura di sbagliare a scrivere!)
Poi ringrazio mia sorella che sostiene sempre me e questa storia anche se adesso è occupata a scrivere la sua storia originale, anzi se volete passare a vederla: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2132459&i=1  :D :D Grazie a tutti quelli che passeranno :D :D
Okay, ora vado, cercherò di aggiornare il prima possibile anche se martedì si ricomincia... sono tipo qui che dico: vi prego, uccidetemi! -.-
Spero veramente che il capitolo vi piaccia, siamo finalmente arrivati al nucleo della storia :D
Ora me ne vado seriamente,
un abbraccio e un bacio,


ladyselena15 :D

 

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Capitolo 17
*** Plenilunio ( Parte 2) ***


 

Capitolo 16

 

PLENILUNIO

 PARTE 2

 

 

Si preparò a saltare, lei indietreggiò lentamente ma quando stava per uscire le si gettò addosso e un urlo, che rimbombò per tutta la stanza e per i cunicoli, le partì dalla gola.

 

 

 

Si gettò di lato per evitarlo, atterrò sul pavimento e ringhiò poi puntandola. Raschiò le unghie al terreno e continuò a guardarla rabbioso. Lanciò un lungo ululato che riconobbe come la parte razionale di Daniel. Stava combattendo. Doveva uscire da lì, sapeva che lui non avrebbe potuto combattere sé stesso per tutta la notte.
 Si alzò in piedi lentamente cercando di non fare rumori bruschi che avrebbero potuto innervosirlo.  Appena si fu messa in piedi si avvicinò con cautela alla porta e poi l’aprì di scatto e corse fuori dallo stanzone.
Si chiuse la porta alle spalle e sentì Daniel iniziare a graffiarla e buttarcisi addosso per abbatterla. Ci si appoggiò contro cercando di tenerla in piedi finché non l’avesse assicurata a dovere. Pregò con tutta sé stessa che reggesse e poi tirò fuori la bacchetta dalla tasca e sussurrò un incantesimo per chiuderla. Appena finito se la rimise dov’era prima e poi corse per i cunicoli bui.
Non poteva tornare al castello, poteva fare del male a qualche innocente. Decise di raggiungere il bivio ma pochi metri dopo vide una galleria alta abbastanza da passarci in piedi. Non l’aveva vista quando era venuta.
Svoltò lì non sapendo dove portasse, all’improvviso sentì un ululato e il rumore di una porta che cadeva a terra. Sbarrò gli occhi e continuò a correre più veloce che potesse.
Girò poi ancora a destra e sentì l’ululato del lupo farsi sempre più vicino, accelerò svoltando dentro gallerie che non conosceva e né sapeva dove portassero. Sembravano tutte uguali e infinite, l’unica luce lì dentro era quella della luna che filtrava da alcune fessure nel terreno.
Un altro ululato rimbombò nei cunicoli, accelerò il passo. L’importante era non farsi prendere, se le fosse successo qualcosa Daniel non se lo sarebbe mai perdonato.
 Si accorse che la terra tremava a causa delle zampe che si appoggiavano al terreno con tanta foga appoggiando tutto il peso del corpo. Sentì la terra tremare più forte, segno che la stava raggiungendo.
Continuò a guardarsi alle spalle ogni cinque minuti per vedere se era dietro di lei, ma ogni volta vedeva solo una galleria immersa nel buio che poteva nascondere qualsiasi cosa.
Corse per dei minuti finché non cadde a terra a faccia in giù, gemette e vide il piede incastrato in una radice.
Tirò ma quello non si mosse, riprovò ancora mettendoci più forza stringendo i denti ma quella continuava a graffiarle la caviglia.
 Afferrò la bacchetta e spezzò la radice, si alzò e riprese a correre sentendo male alle gambe. I muscoli bruciavano e le urlavano di fermarsi, di riposarsi per pochi secondi. Scosse la testa e continuò a correre, ma all’improvviso qualcosa la spinse a terra a faccia in giù e sentì il calore dell’alito del licantropo sul collo. Le si gelò il sangue nelle vene, si girò lentamente e si ritrovò faccia a faccia con Daniel. Aveva gli occhi gialli in cui poteva vedere il suo riflesso, la faccia era sporca di sangue e terra e il labbro leggermente gonfio con i capelli appiccicati alla fronte per via del sudore. Il licantropo la squadrò per dei minuti, finché lei non gli toccò la pelliccia con la mano,
- Daniel… sono io… - sussurrò sperando che la riconoscesse, doveva aver pur fatto qualcosa quella pozione! Sembrò fermarsi a riflettere ma poi aprì di nuovo la bocca e lanciò un ululato, non poteva mostrarsi debole.
– Daniel!! – sbottò cercando di sovrastare il suono, il licantropo si fermò e indietreggiò di poco, Lily si mise a sedere e lo guardò.
– Sono io, Lily. – proseguì poi con voce più calma, sembrava che la stava ascoltando.
– Devi calmarti, okay? Concentrati… devi solo volerlo veramente. – si avvicinò lentamente e lui le permise di toccarlo. Sorrise e poi incominciò ad accarezzarlo,
- Vedi? Sono solo io e non ti voglio fare del male. – riuscì anche ad immergere il viso nella pelliccia, era caldo.
 – Sai? Sei più morbido così che come sei veramente… - ridacchiò e sembrò che lui la capisse, forse era veramente così. Lanciò un altro ululato che interpretò come una risata, la stessa cosa che avrebbe fatto se fosse stato umano.
Pensò che finalmente Daniel avesse risolto il problema, riusciva a stare con un’ altra persona ma all’improvviso ululò ancora e si alzò sulle zampe posteriori facendola cadere. Vide che iniziò a raschiare le unghie contro il terreno. Mostrò i denti e poi ululò ancora. Segno che stava perdendo il controllo. Doveva andarsene.
Iniziò a correre per le gallerie andando alla cieca, svoltò a sinistra e poi a destra. Ancora una volta non sapeva dove stesse andando. L’unica cosa che sentiva erano le sue gambe doloranti e il fiato corto che faceva aumentare il bruciore ai polmoni. Aprì la bocca per prendere aria ma l’unica cosa che riuscì a fare fu espirare di nuovo senza avere una nuova boccata. Iniziò a tossire e a rallentare la corsa, non avrebbe resistito ancora a lungo.
Provò di nuovo a respirare aprendo la bocca ma le uscì un piccolo rantolo e alla fine cadde a terra senza fiato con la testa che iniziava a girare.
Si sedette contro il muro e riprese più fiato possibile, mise la testa fra le ginocchia e continuò a respirare velocemente. Tossì ancora con la gola in fiamme, dannazione, giocava a Quidditch ma aveva la resistenza di un criceto! Anzi, molto probabilmente un criceto aveva più resistenza di lei!
Sentì un ululato avvicinarsi, inspirò più aria possibile e si alzò in piedi. Si strofinò le mani sui pantaloncini e vide le sue gambe sporche di terra e graffiate. Le studiò per pochi secondi e poi scosse la testa, in quel momento le sue gambe erano la cosa meno importante.
Riprese a correre per le gallerie cercando di prendere più boccate d’aria possibili. Svoltò nella galleria a destra e si ritrovò immersa nel buio più totale. Fu costretta a rallentare, decise di camminare con le braccia tese avanti per evitare di cadere o di schiantarsi contro qualcosa. Avanzò brancolando senza sapere dove stesse andando, d’altronde era tutta la notte che non lo sapeva!
Si ricordò all’improvviso che aveva la bacchetta, si batté una mano sulla fronte. La tirò fuori dalla tasca, - Lumos. – sussurrò e subito una piccola sfera di luce comparve sulla punta della bacchetta. La puntò davanti a lei per vedere la strada, non vide nemmeno la fine della galleria. Molto probabilmente era più lunga e buia delle altre.
Continuò a camminare per un tempo che le parve interminabile, quelli che normalmente sembravano minuti quella notte erano ore, come vedere una clessidra che si ferma all’improvviso e dopo un’ora cade un granello, dopo un’altra ne cade un altro e così via.
Puntò la bacchetta a destra e poi a sinistra per vedere cosa ci fosse intorno, ma l’unica cosa che distingueva erano le pareti di terra della galleria notando a volte delle radici spuntare dal terreno.
All’improvviso vide la galleria allagarsi e terminare in uno spazio enorme circolare delle dimensioni di due stanze messe insieme. Camminò fino al centro dello spiazzo e poi si fermò, alzò la bacchetta e cercò di vedere meglio. Era vuoto. Non c’era nulla se non il pavimento  e le pareti.
Ispezionò quest’ultime con la bacchetta a pochi centimetri da esse per vedere se magari ci fossero segni o qualche cosa che l’avrebbero fatta uscire  da lì. Era impossibile che fosse un vicolo cieco.
Continuò a fare su e giù per lo spiazzo per circa venti minuti, si girò di scatto sentendo una specie di scricchiolio, alzò la bacchetta per vedere se arrivava Daniel ma era impossibile che non sentisse il rumore dei passi. Si guardò intorno ma non vide niente. Alzò le spalle poi continuò ad ispezionare le pareti.
Attraversò lo spiazzo per andare dalle pareti opposte e ancora una volta sentì un altro scricchiolio. Si girò ancora di scatto e si guardò intorno, ancora niente. Se lì non c’era niente e nessuno, cosa diamine era quello scricchiolio?
La situazione stava diventando inquietante, si mise al centro dello spiazzo con la bacchetta alzata e le orecchie tese.
Sentì un altro scricchiolio, si guardò intorno e pochi secondi dopo ne udì un altro che sembrava più forte del primo, girò la testa da tutte le parti ma poi si accorse che il rumore proveniva dal basso. Puntò gli occhi a terra e prima di capire cosa stesse succedendo sentì il terreno cedere da sotto i suoi piedi, le scappò un urlo, tese le mani in avanti e riuscì ad aggrapparsi a quello che una volta il pavimento dove in quel momento c’era una voragine.
Guardò in basso e vide lo stanzone in cui poche ore prima c’era Daniel. Intravide le catene spezzate sparse a terra. Strinse le mani intorno alla terra fino a far diventare le nocche bianche, strinse i denti e cercò di issarsi sopra ma ogni volta che ci provò perse la presa di una mano.
Fece un ultimo tentativo passando le ascelle sopra il soffitto ma le gambe penzolavano nel vuoto e non riusciva ad alzarle più di tanto. Con un colpo di reni riuscì a sbilanciarsi a sinistra posizionando metà gamba sul terreno. Ma subito sentì un altro scricchiolio e il terreno che la reggeva crollò e con esso anche lei.
Sentì le mani perdere la presa e ritrovarsi un po’ di terra sbriciolata nei palmi, sentì un ululato provenire da sotto e prima di colpire il suolo vide il lupo comparire dalla porta ormai abbattuta.
Colpì il suolo con la schiena e le si tolse il respiro di colpo. Subito sentì una forte fitta alla testa e si accorse di averla sbattuta contro qualcosa, gemette e la vista iniziò ad offuscarsi e la scena a girare. L’ultima cosa che ricordò era Daniel avvicinarsi tranquillo a lei, la testa ricadere di lato e poi il resto fu il buio più totale…

 

 

 
Mosse lentamente le dita della mano destra, la testa sembrava volesse esplodere da un momento all'altro dal dolore. Aprì gli occhi mettendo a fuoco il soffitto fatto di terra compatta.
Si massaggiò la testa per cercare di scacciare quel dolore penetrante simile a mille chiodi. Si guardò la mano e notò che era sporca di sangue ormai secco, dove si era ferita? 
All'improvviso si ricordò cos'era successo la notte scorsa e allora si toccò dietro la testa. Sentì i capelli incrostati di sangue, aveva battuto la testa.
Subito il cuore iniziò ad accelerare appena le venne in mente Daniel. Si mise a sedere di scatto ma dovette fermarsi perché la testa iniziò a girare come impazzita. 
Appena la stanza si fermò riuscì a mettersi in piedi reggendosi però alla parete, si guardò intorno e vide Daniel steso a terra a pochi metri da lei seminudo e privo di sensi. Girò lo sguardo e vide una coperta accanto alle catene ormai spezzate. L'afferrò e coprì il ragazzo, gli accarezzò una guancia e posò la testa sulle sue ginocchia in attesa che si svegliasse. 
In fin dei conti non era andata così male quella notte, Daniel alla fine era riuscito a controllare la sua natura, non le aveva fatto niente. Sorrise e giocherellò con i suoi capelli, la pozione in un certo senso aveva funzionato. Aveva vinto la sua parte più crudele, quella che lo rendeva più debole e che lo spaventava maggiormente. 
Ripensò alla notte passata, a quando era stata inseguita. Si stupì perché non aveva avuto paura. Il suo primo impulso era sempre quello di far venire a galla il vero Daniel, aveva cercato di rivedere il ragazzo che l'aveva baciata il giorno prima in quegli occhi gialli e famelici. 
Non avrebbe voluto scappare da lui, ma era l'unica opzione che le era rimasta o altrimenti le avrebbe fatto del male ed era l'ultima cosa che Daniel avrebbe voluto sapere il mattino dopo.
In un certo senso era contenta di essergli rimasta accanto in quel momento difficile, il giorno prima le aveva detto che gli unici a conoscenza del suo segreto erano i suoi genitori, la McGranitt e Madama Chips. Quindi suppose che nessun altro gli era rimasto a fianco in quel modo.
Forse era proprio grazie a quel segreto che si erano avvicinati e che aveva cambiato idea su di lui. Se non ci sarebbe stata quella notte nella foresta proibita molto probabilmente in quel momento pensava ancora che Daniel fosse un figlio di papà viziato, tutto il contrario di ciò che era veramente. 
All'improvviso sentì un piccolo movimento venire da Daniel, vide le palpebre muoversi e poi aprirsi lentamente. Si mise a sedere davanti a lei schiacciando la coperta contro il suo corpo, girò la testa verso di lei e la guardò preoccupato. Le si avvicinò velocemente e le prese il viso fra le mani, la squadrò per dei minuti.
- Tranquillo, non sei stato tu a farmi questi graffi. La colpa è di quello stupido vegetale sopra di noi. - ridacchiò riferendosi al Platano Picchiatore, lui tirò un sospiro di sollievo e l'abbracciò. 
- Ho avuto così tanta paura, Lils.. io.. Ho dei ricordi di questa notte. Mi ricordo te a pochi centimetri da me, i tuoi occhi colmi di determinazione.. - sussurrò come se avesse paura che qualcun altro potesse sentirlo, sorrise e ricambiò l'abbraccio,
- Non ti devi preoccupare, Daniel.. Questa notte sei stato bravissimo. - gli disse nell'orecchio, lui annuì e poi si staccò. Si sedette contro la parete accanto a lei e poi la guardò curioso,
- Cos'è successo stanotte, Lils? Per favore, ho bisogno di saperlo. - la pregò, annuì comprensiva, non poteva tenerlo all'oscuro né tantomeno mentirgli. Prese un respiro e poi iniziò a raccontare dal momento in cui era uscita dal castello...

 

Finito il racconto lui rimase immobile a fissare il pavimento,
- Potevo farti del male, Lils. Anzi, peggio, potevo morderti. Il che comportava la tua trasformazione. Hai presente di quanti rischi hai corso stanotte? - la guardò serio e poi scosse la testa, gli mise una mano sulla spalla e poi l'obbligò a guardarla in faccia. Gli sorrise,
- Ascoltami.. Questa notte sei stato grande. Hai sconfitto la tua parte animale, la parte che più temevi. E non è assolutamente cosa da poco. Il fatto delle catene non ha più importanza. Adesso, la cosa più importante è che tu hai superato questa luna piena e l'hai fatto anche brillantemente. - lui annuì e poi le sorrise.
- Hai ragione. Grazie, Lils. Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me. - le accarezzò delicatamente una guancia e poi si avvicinò lentamente a lei. Annullarono la distanza e sentì le sue labbra accarezzare le sue. Sentì che si completavano a vicenda come due metà che combaciavano perfettamente. 
Pochi minuti dopo si staccarono e si sorrisero a vicenda, lui arrossì improvvisamente e indicò un mucchietto di vestiti nell'angolo,
- Ehm.. Non è che me li potresti passare, per favore? Sai.. ho solo addosso una coperta e beh, suppongo che tu debba vedermi senza vestiti in un'altra occasione. - ridacchiò, aprì la bocca indignata e sentì la faccia bollente. Si alzò per andare a prendere i vestiti ma prima gli mollò un solenne ceffone dietro la testa, lui continuò a ridere.
- Ehi! - tentò di reclamare ma lo fulminò con lo sguardo,
- Così la prossima volta impari a fare il cretino. - disse lanciandogli in faccia i vestiti. Si girò dall'altra parte mentre si vestiva,
- Io non faccio il cretino. - protestò infilandosi i pantaloni, incrociò le braccia al petto,
- Nooo! Allora come definisci una persona che fa allusioni cretine?? – lo sentì sghignazzare.
- Io mi definisco una persona creativa. – le sussurrò all’orecchio cingendole la vita da dietro con le braccia, si appoggiò al suo petto e chiuse gli occhi per pochi minuti. Le scappò uno sbadiglio,
- Dai, è meglio se andiamo a dormire per qualche ora… tu sei già distrutta. – gli rifilò un pugno sul braccio e poi ridendo s’incamminarono fuori dallo stanzone.
A ogni passo continuavano a sfiorarsi finché lui non le prese delicatamente la mano e la strinse, intrecciò le dita con le sue e sentì che era a casa con lui. Potevano andare ovunque ma l’importante era che fossero insieme. Quello contava.

 

Si salutarono con un bacio veloce prima di raggiungere ognuno le proprie sale comuni. Era ancora presto per fare colazione quindi non incontrò nessuno che conosceva per le scale.
Appena arrivò davanti al quadro la signora grassa la squadrò da capo a piedi,
- Si può sapere cosa ti è successo?? Sembri tornata da una gita nella foresta proibita! – scosse la testa ridendo ripensando ancora a Daniel, a come l’aveva presa per mano e a come l’aveva baciata.
- Oh no! Tranquilla! Fuoco di drago! – recitò la parola d’ordine e il ritratto a malincuore dovette aprirsi per lasciarla passare, entrò cercando di fare meno rumore possibile ma non vide nessuno in Sala Comune. Perfetto.
Salì le scale lentamente per evitare di svegliare qualcuno e poi aprì delicatamente la porta del suo dormitorio, infilò prima la testa dentro per vedere se Selena o qualche altra era in bagno o già in piedi. La porta del bagno era aperta e tutte erano nei loro letti, entrò in camera e poi raggiunse il suo letto.  Aprì le tendine e tolse i cuscini da sotto le coperte, si sfilò le scarpe da ginnastica e le buttò sotto il letto, appoggiò la bacchetta sul comodino e si tolse i vestiti di dosso sfregandosi i tagli sulle gambe, braccia e faccia. S’infilò il pigiama e decise di occuparsi delle “ferite” più tardi, dopo una bella dormita. Era esausta. Se avrebbe camminato ancora le gambe le avrebbero ceduto e si sarebbe addormentata distesa a terra. Si mise nel letto sotto le coperte e tirò le tende, abbandonò la testa sul cuscino, per fortuna era sabato e più tardi non ci sarebbe stata lezione o gli esami. Chiuse gli occhi sempre con il sorriso stampato in faccia e poi sentì tutto il corpo intorpidirsi finché non raggiunse Morfeo…

 
Scese in Sala Grande all’ora di pranzo, si era svegliata con lo stomaco che brontolava per la fame. Purtroppo non aveva fatto in tempo a fare colazione, si era svegliata circa un’ora prima del pranzo. Ma prima di uscire aveva sistemato tutti i graffi e lividi in modo che nessuno li potesse notare.
Non sapeva però se Daniel era già arrivato in Sala Grande oppure se fosse ancora nella torre di Corvonero, sbirciò all’interno del salone al tavolo della casa blu e argento ma non lo vedeva. Molto probabilmente dormiva ancora.
Decise di andare a mangiare anche perché Selena la stava salutando dal suo posto, ricambiò il saluto sorridente ma quando fece per andare verso l’amica sentì qualcuno coprirle gli occhi con le mani. Scoppiò a ridere sapendo già chi fosse, sentì che si avvicinò al suo orecchio,
- Indovina chi sono? – le sussurrò sfiorandole il lobo, le spostò i capelli da un lato e appoggiò il mento sulla sua spalla,
- Mmm… scommetto che è il cretino di stamattina! – esclamò ridendo come una matta. Lui tolse le mani dagli occhi e la guardò imbronciato,
- Sai, non ti conviene provocarmi o altrimenti.. – mise le mani intorno ai fianchi e lo sfidò con un sorrisetto.
- Altrimenti?? – finse una faccia spaventata e lui ghignò, l’afferrò per i fianchi e iniziò a farle il solletico, si dimenò come una matta implorando di smettere ma lui non rinunciò.
Cadde a terra distesa in mezzo a tutti e poi Daniel si fermò, le porse la mano aiutandola ad alzarsi,
- Non farlo mai più, dannazione è stato tremendo! – sbottò ridendo però vedendo il ragazzo morire dal ridere tenendosi la pancia,
- Scusa… è solo che ..ahahahah…sei…ahahahah…così buffa! – scosse la testa offesa, lui continuò a ridacchiare ma le prese il volto fra le mani. Le accarezzò una guancia e la baciò delicatamente, gli mise le braccia intorno al collo e sentì le sue braccia avvolgerle la vita, iniziò a giocare con i suoi capelli e sentì per poco i suoi piedi staccarsi da terra.
Rise a fior di labbra e poi lo baciò ancora, lo sentì ridere e poi si staccarono, rimasero a guardarsi negli occhi per un tempo che le parvero solo pochi secondi, ci si poteva perdere in quegli occhi magnifici come una persona si perdeva in mezzo al mare.
- Ehm ehm! – tossì qualcuno alle loro spalle, si girò di scatto sobbalzando, si ritrovarono davanti James con le braccia incrociate al petto,
- Ecco, vedi Wright, ho aiutato Lils a ragionare per stare con te… ma spero che tu non abbia intenzione di mangiarle la faccia ogni minuto in pubblico, anche perché ti vorrei ricordare che Lily ha due fratelli e tre cugini. E di tutti questi, quattro giocano a Quidditch e due sono battitori… - Daniel annuì e fece il gesto militare,
- Tranquillo, tratterò Lily bene. Sarà sempre al sicuro. – le strinse la mano e il fratello annuì.
- Ci conto, Wright. Ma per avvisarti… se osi solo SFIORARE Lily quando non vuole o farla soffrire potresti finire sul fondo del lago nero a far compagnia alla piovra gigante. Ovviamente con l’aiuto dei parenti. Ma non preoccuparti, nessuna pressione.  – gli sorrise maligno e poi la guardò,
- Lils… - incominciò ma lei rise e lo zittì con una mano,
- Lils se Wright osa fare il cretino non esitare a dirmelo.. lo so, Jamie.  – lui fece sì con la testa. Lasciò per un attimo la mano di Daniel e abbracciò il fratello,
- Grazie, Jamie.. ti voglio bene. – le accarezzò la schiena e la strinse più forte a sé,
- Ti voglio bene anche io, Lils..  – si staccarono e poi James li salutò con un gesto della mano ed entrò in Sala Grande per pranzare.
Si voltò verso Daniel che la guardò con un sopracciglio alzato,
- Dovrei preoccuparmi, piccola rossa? – chiese serio prendendole la mano e accarezzandole con un dito il palmo creando dei cerchi immaginari,
- Naa… cioè, insomma… credo che dovresti preoccuparti se arrivano anche Al, Louis, Hugo e Fred. Soprattutto Fred, è pericoloso con quella mazza da battitore. L’ha solo usata una volta per picchiare la squadra di Serpeverde perché avevano barato… ma non avevano riportato gravi ferite… sono rimasti in infermeria per circa tre-quattro giorni. Ma non preoccuparti. – gli sorrise incoraggiante ma lui era già impallidito, deglutì a fatica.
- Quindi mi stai dicendo che tuo cugino ha mandato in infermeria l’intera squadra di Serpeverde? Con solo una mazza da battitore?? – sbarrò gli occhi, conosceva già la fama di Fred Weasley come miglior battitore di tutta Hogwarts e anche che fosse vendicativo, ma non pensava così tanto.
- Bè, sì.. ma poi l’ha aiutato anche Hugo! E poi c’era Louis che applaudiva da lontano mentre James ha lasciato il loro portiere nudo in mezzo al cortile e io ho appeso i suoi vestiti sul tetto… ahhaha, quella scena è stata magnifica! Si bè, Albus l’abbiamo risparmiato perché è nostro fratello ma non ci ha parlato più per un mese! – rise ricordandosi quella giornata non accorgendosi che Daniel era pietrificato, poi se ne accorse e gli strinse la mano,
- Non preoccuparti Daniel! Non ti faranno cose del genere, sei fortunato che sei un Corvonero. Di solito queste cose le fanno ai Serpeverde. Poi insomma, hai l’appoggio di Dominique e Rose che sono della tua stessa casa!  - lui annuì cercando di riprendersi ma la scena dei suoi cugini che massacravano la squadra di Quidditch continuava a passargli davanti agli occhi.
- A proposito di Dominique e Rose! Eccole lì! – salutò le cugine con una mano, loro sorrisero e le vennero incontro, Rose le si gettò fra le braccia e la strinse fino a stritolarla,
- Lils!! Oddio! Ti rendi conto che gli esami sono la settimana prossima?!?! Non posso farcela!! – la scosse per le spalle violentemente scompigliandole i capelli,
- Rose! Rose! Calmati! – la cugina la lasciò e la guardò sconvolta.
- Per prima cosa devi calmarti o finisci per uccidere qualcuno. Secondo, non devi preoccuparti, insomma sai tutto! Sei Rose! – lei annuì e poi sorrise convinta, spostò lo sguardo su Daniel e poi ancora su di lei. Sorrise ancora complice rivolta a lei,
- Ciao Daniel! Allora… voi due? – lui si grattò la testa nervoso e poi annuì mettendole un braccio intorno alle spalle,
- Ciao Rose, comunque sì.. ciao Dominique. – salutò sia lei che la bionda che ridacchiava ammiccandole complice battendo le mani contenta.
- Daniel.. mio fratello mi aveva parlato di un ragazzo che se non rigava dritto finiva squartato nel Lago Nero, ha borbottato qualcosa su un’alleanza Weasley – Potter e poi qualcosa  che c’erano più Weasley.. ahh, vai a capire mio fratello! – scoppiarono a ridere e anche Rose annuì,
- Si bè, Hugo dopo aver minacciato Scorpius di non fare lo stronzo ha detto testuali parole: se osa fare qualcosa di sbagliato non ci metterò tanto a tirare fuori la mazza. – risero ancora tranne Daniel che a quelle parole sgranò gli occhi. Allora era vero. I cugini di Lils non avevano paura di ricorrere alla violenza.
- Ehm, Lils, perché Daniel fa quella faccia? – alzò un sopracciglio Dominique ridacchiando, guardò il suo ragazzo e poi rise,
- Perché gli ho raccontato di quando Hugo e Fred hanno massacrato la squadra di Serpeverde e di James che lasciava nudo il portiere. – Rose scosse la testa ridendo mentre la bionda dovette appoggiarsi al muro per non cadere a terra dal ridere.
- Scusate, perché avete tanto da ridere?? – s’imbronciò Daniel incrociando le braccia al petto,
- Bè, tu fai parte della squadra di Corvonero e sei seriamente intimoriti da James, Hugo e Fred? – rise Dominique,
- Sai com’è, io sono un cercatore, mentre loro sono un cacciatore e due battitori. C’è una bella differenza. Come ad esempio, io non possiedo una mazza! Mentre loro ne hanno due! – esclamò, Rose annuì per dargli ragione mentre la bionda continuava a scuotere la testa,
- Ti concedo che loro hanno due mazze da battitori ma tu hai qualcosa che loro non hanno.. un po’ di sale in zucca… insomma, non dico che non sono intelligenti, ma bè, non sono i più furbi di questo mondo. – Lily rise annuendo. Rose gli sorrise incoraggiante,
- Ma comunque non preoccuparti, non oserebbero massacrare il ragazzo di Lily. Sanno benissimo che se lo fanno dovranno prenderle da lei. E ti giuro, Lily è minuta ma picchia duro. – la rossa annuì e sorrise rivolta al ragazzo che la stava fissando sbalordito, alzò le spalle come dire “ che ci posso fare?”
- Bè, bisogna adeguarsi quando si hanno due fratelli. Comunque, se abbiamo finito le chiacchere sulla famiglia Weasley-Potter io starei morendo di fame! Quindi io vado al mio tavolo! Ciao! – abbracciò le cugine ridendo e poi si alzò in punta di piedi per baciare Daniel. Le avvolse i fianchi con le braccia e ricambiò il braccio lasciandola poi andare.
- Non preoccuparti, Lils. Lo teniamo d’occhio noi. – risero Dominique e Rose entrando poi in Sala Grande lasciandoli poi soli,
- Mi dispiace, Daniel. Insomma, siamo un po’ anormali ma se li conosci i miei cugini sono okay. – lui rise e scosse la testa,
- Tranquilla, piccola rossa. Sì bè, non è rassicurante che quei due girini con delle mazze da battitori come armi ma non ci sarà motivo per cui usarle. Non ho intenzione di farti soffrire, sei troppo importante per me. – sorrisero a fior di labbra e poi si scambiarono un altro bacio.
Sentì un improvviso rumore come un ruggito, chiuse gli occhi e diventò rossa in faccia,
- Scusa.. era il mio stomaco. – scoppiarono a ridere e vide che gli vennero le lacrime agli occhi per il troppo ridere, s’imbronciò ma lui le stampò un ultimo bacio e sorrise.
- Su vai a mangiare prima che addenti me. A proposito, cosa fai oggi pomeriggio?  - le strinse la mano disegnando cerchi immaginari con il dito, arricciò il naso ricordandosi l’intenso pomeriggio di studio che le aspettava, sospirò,
- Studierò per i G.U.F.O. non ci posso credere che saranno lunedì… non so nulla. – scosse la testa ma lui le sorrise incoraggiante,
- Su, vedrai che li passerai.. soprattutto grazie al maestro che avrai. Ci vediamo alle 14 sotto l’albero in riva al lago! – e detto questo se ne andò al tavolo per mangiare, lo salutò con un sorriso e poi raggiunse anche lei Selena che batteva le mani eccitata.

 

 

 Quel pomeriggio continuava a sfogliare il libro di Pozioni senza capire nulla di quello che ci fosse scritto, si grattò la testa disperata, come cavolo avrebbe superato i G.U.F.O.? Più sfogliava i libri più si sentiva ignorante.
Stava per sbattere la testa contro l’albero per la disperazione quando sentì Daniel sedersi accanto a lei appoggiando delicatamente una pigna di libri sul prato di fronte a loro. Alzò un sopracciglio guardando la pigna.
- E quelli che diavolo sono? – chiese atona, non poteva farcela. Daniel sorrise,
- Libri. Lils, ti prego, dimmi che sei messa meglio di quello che sembri… mi preoccupi se non sai riconoscere dei libri. – sogghignò, aprì la bocca indignata e lo colpì con il libro di Pozioni che aveva in mano,
- Sei venuto per sfottere o per aiutare?? – sbottò, lui annuì e le prese il volume dalle mani, lo aprì alla pagina che aveva segnato e lesse la ricetta. Poco dopo annuì e fece per aprire la bocca ma qualcuno parlò al posto suo.
- Ehi Daniel! – lo salutarono due ragazzi a pochi metri da loro che riconobbe come Corvonero dalla divisa, e anche due suoi amici, li salutò da lì senza muoversi,
- Dai vai, io non muoio. – ridacchiò lei, la ringraziò con un bacio sulla guancia,
- Torno subito. – le sussurrò all’orecchio raggiungendo poi i ragazzi. Li vide ridere e parlare e si ritrovò a sorridere da sola come un’idiota. Merlino, certo che Daniel le faceva uno strano effetto!
Prese il libro e iniziò a leggere a testa bassa con i capelli che le coprivano la visuale, doveva iniziare!
Non fece in tempo a leggere la seconda riga che qualcuno si sedette accanto a lei, alzò la testa pensando che fosse Daniel ma si ritrovò davanti alla persona meno desiderata, Lysander. Il sorriso sparì dalla faccia,
- Cosa vuoi? – gli chiese gelida riportando poi gli occhi sulla pagina,
- Parlare. – rispose con un sorrisetto stampato sulle labbra, odiava quel sorrisetto strafottente, non preannunciava nulla di buono.
- Non vedi che sono impegnata? Sto studiando per i G.U.F.O. – tentò di liquidarlo ma lui non demorse,
- Mmm.. credo che questo sia più interessante.. sai essere consapevoli che il proprio ragazzo sia un “animale” suppongo sia importante, tu non pensi? – la squadrò fingendo di essere pensoso, ma l’unica cosa che riuscì a percepire era la cattiveria. Voleva ferirla. Scosse la testa facendo finta di niente,
- Non so di cosa tu stia parlando. – rispose dura continuando a fissare le pagine del libro,
- Ma davvero? Quindi ieri notte non sei andata nella foresta proibita insieme a lui perché c’era luna piena, giusto? E quei graffi te li sei fatti ovviamente da sola, com’è che hai detto? “Sono inciampata sulle scale”. – ridacchiò malvagio e poi scosse la testa divertito.
- Non sei mai stata brava a mentire, Lily. So che lo stai proteggendo. – non era una domanda, ma un’affermazione. Alzò lo sguardo e vide il Grifondoro sorridere,
- Ancora non ho capito cosa vuoi. – lui sorrise ancora e le tirò indietro una ciocca, iniziando poi a giocherella con essa,
- Già… neanche la furbizia è uno dei tuoi pregi. Comunque vedo di fartela semplice. Due opzioni. Opzione a: per un motivo insolito o per qualche scusa che la tua testolina penserà, stranamente domani la nuova coppia si sarà lasciata. E ovviamente il tuo caro Daniel vivrà la vita in pace. – mostrò l’indice per indicare la prima opzione, poi alzò il medio per indicare l’altra,
- Opzione b: la bellissima coppia rimane insieme, ma chissà come, stranamente, domani l’intera scuola verrà a conoscenza del piccolo segreto del tuo ragazzo. – le sorrise ancora ma questa volta si sentì morire dentro, non poteva essere vero.
- Tu… non hai il coraggio di farlo. – barcollò sulla prima parola ma poi riprese coraggio, non doveva mostrarsi impaurita,
- Dici? Lily, sai benissimo che ho il coraggio di farlo. Non prenderti in giro. Comunque forse è meglio che t’illumini la situazione prima che tu scelga velocemente l’opzione b pensando che non farei mai una cosa del genere. Bè, pensa alle conseguenze che ci potrebbero essere se tutti venissero a sapere del tuo ragazzo. Insomma, per prima cosa diventerebbe un emarginato, nessuno vorrebbe più avvicinarsi a lui. E poi dopo quando la notizia sarà giunta alle orecchie dei genitori tutti insisterebbero che Daniel venisse espulso e purtroppo così sarà.. cosa succederebbe se tutti i ragazzi venissero ritirati?
Invece, con l’opzione a puoi salvarlo, insomma vivrebbe la sua vita normalmente. Può trovarsi benissimo un’altra ragazza. Può tentare con una delle sue ammiratrici, ne ha così tante. – girò lo sguardo verso Daniel che rideva con il suo amico. Era così felice e sereno.
Le parole di Lysander le rimbombarono in testa. Non poteva portargli via in quel modo la felicità, l’amicizia… tutto ciò che aveva.
Ma ci teneva. Daniel era diventato parte di lei, parte della sua vita dipendeva da lui. Scosse la testa e sentì un nodo in gola. Non poteva fargli questo. Lo sguardo s’indurì e si asciugò alcune lacrime, girò la testa verso Lysander che la guardava solare,
- Allora? Deciso? Sai, il tempo scorre… - ridacchiò scompigliandosi i capelli e rimettendosi in piedi di fronte a lei, si alzò insieme a lui e  lo guardò negli occhi.
- Sei un bastardo… - sibilò, lui annuì ridendo,
- Sì, hai proprio ragione. Suppongo che tu ti sia fatta sempre un’idea sbagliata di me. – le scompigliò i capelli, gli tirò uno schiaffo sulla mano per allontanarlo. Guardò ancora una volta Daniel che parlava contento, le caddero altre lacrime. Si rigirò verso il Grifondoro, strinse i pugni conficcandosi le unghie nella pelle,
- A. – disse solamente per poi afferrare le sue cose e fissarlo negli occhi, lui rise e le diede un buffetto sulla guancia, si abbassò su di lei sentendo il suo fiato sull’orecchio,
- Ma che brava ragazza. Non avevo alcun dubbio che tu avresti scelto questa opzione. Aspetto con ansia la notizia della rottura. Ah, ovviamente nessuno deve venire a conoscenza del nostro piccolo patto.  – e detto questo rimase da sola in piedi sul prato con le lacrime che scendevano senza sosta.

* Angolo autrice *
Eccomiiiii! Sono tornata! Allora potete uccidermi, è passato un mese, UN MESE dall'ultima volta che ho aggiornato! Cioè, mi dovrei vergognare.. ma come be saprete la scuola mi sta uccidendo di nuovo, verifiche di fisica, matematica, latino, temi, interrogazioni di scienze ecc... ci stanno massacrando. Ma anche perchè questo weekend sono stata a Londra e quindi non ho scritto niente di niente.
Comunqueee, passiamo al capitolo. Alloraa molto probabilmente mi vorrete uccidere per come l'ho fatto finire, e vi posso capire :D anch'io mi ucciderei :D
Ma non mi piace molto, anche per come l'ho scritto... davvero, se trovate tanti errori di ortografia è perchè ho riletto questo capitolo in fretta e l'ho scritto a pezzi quindi molto probabilmente ci sono. Ne sono consapevole di mio. Ma novità! Avete notato! Se mi ricordo d'ora in poi in questa storia " Angolo autrice" sarà scritto in viola! ahahahahhaha Ora mi vorrete uccidere sul momento per questa novità cretina.
Bene, passiamo ai ringraziamenti :D
Ringrazio tutti quelli che hanno aggiunto questa storia fra i preferiti/ricordati/seguiti, siete magnifici :D
Ringrazio poi Fred_Beckendorf99, byebitten99, pekai  che hanno recensito lo scorso capitolo, grazieee millee! :D :D
( Non ho la più pallida idea perchè dopo mi ha scritto in grassetto quindi non chiedetemelo ahahhaha )
Adesso vi lascio, domani c'è scuola... kill me...
Un bacio e un abbraccio,

ladyselena15 :D :D

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Capitolo 18
*** Il ballo ***




CAPITOLO 17


IL BALLO



La settimana degli esami era passata come un film davanti ai suoi occhi, aveva svolto gli esami come se fosse un robot. Stranamente sembravano andati bene. Ancora non se lo sapeva spiegare.
Il resto era come un’immagine sfocata dalle lacrime.
Il pomeriggio stesso che Lysander l’aveva minacciata aveva lasciato Daniel. Si era inventata la scusa “ mi dispiace ma ci ho pensato e bè.. non ti amo. Non provo più niente per te. Ma restiamo amici”. Lui aveva solamente preso le sue cose e senza dire una parola se n’era andato. Da quel momento non la degnava più di uno sguardo, la evitava oppure faceva finta che non esistesse.
 E faceva maledettamente male ogni singola volta.
Piangeva ogni notte, ogni mattina e ogni sera. Odiava vederlo ad ogni pasto e appena pensava di esserselo dimenticato per pochi minuti il suo pensiero tornava di nuovo a lui.
Quella mattina scese in Sala Grande e vide i suoi cugini, suo fratello e Selena seduti tutti vicini che ridevano e scherzavano. La bionda si girò e la guardò seria, scosse la testa e poi la raggiunse mentre lei rimaneva in piedi in mezzo al corridoio. L’abbracciò stretta cercando di consolarla, ma d’altronde era da una settimana che tentava di tirarla su di morale senza alcun risultato.
Ma la cosa che la faceva stare più male era che aveva dovuto mentire anche a lei. Le aveva raccontato la stessa cosa ma non se l’era bevuta. Piangeva troppo. Un gesto molto strano per una persona che non provava più niente.
- Non hai dormito neanche stanotte, vero? – le sussurrò cercando di non farsi sentire, scosse la testa leggermente fra i suoi capelli ricci e biondi, le accarezzò la schiena,
- Perché non gli parli? – scosse di nuovo il capo in segno di diniego, cosa gli avrebbe detto?
 Niente poteva riaggiustare le cose. Doveva accettarlo e andare avanti.
Sciolsero l’abbraccio e poi le sorrise dolcemente,
- Dai, hai bisogno di mangiare. Vieni, ci sono tutti. – andarono insieme al tavolo, per la prima volta in quei giorni evitò di guardare al tavolo dei Corvonero, non poteva più sopportarlo. Si sedette tra Fred e James che le avvolsero le spalle con le loro braccia massicce,
- La nostra Lils… - si limitò a dire il fratello, gli sorrise malinconica in segno di ringraziamento,
- Su.. non preoccuparti… ehi, Hug, vero che le mazze sono nei bauli? – le scappò un risolino e uno più forte quando Hugo annuì con decisione e guardava minaccioso oltre le loro spalle. Molto probabilmente stava tenendo d’occhio Daniel.
Vide Louis correre verso di loro con il fiatone, si sedette fra Lucy e Hugo con il sorriso stampato in faccia,
- Indovinate chi va al ballo con Leslie?? E’ da quando ci siamo messi insieme che glielo sto chiedendo… - Lucy gli batté sulla spalla contenta ma quando il biondo guardò Lily il sorriso si spense,
- Ehi, Lils.. che è successo? E’ stato quel bastardo, vero? – lei scosse la testa, aprì la bocca per parlare ma sentì un nodo alla gola e guardò Selena comunicandole con lo sguardo che se avesse parlato sarebbe scoppiata a piangere.
- In realtà è lei che lo ha mollato. – disse solamente seria, annuì e per fortuna Louis non aggiunse niente, subito si ricordò di quello che aveva detto. Il ballo. Era la sera dopo. Lei e Selena avevano progettato la serata che avrebbero passato a coppie, Selena e Al e lei e Daniel, da settimane.
Ma Daniel non l’aveva mai invitata e sicuramente visto cos’era successo non aveva intenzione d’invitarla. Avevano anche ordinato i vestiti da sera. Voleva andarci.
Selena si alzò di colpo e l’afferrò per il braccio, la portò fuori dalla Sala Grande.
 Raggiunsero un corridoio isolato dove nessuno poteva origliare le conversazioni. C’era molta gente pettegola in quella scuola.
- Non provare a pensarci. – le disse subito con le braccia incrociate e le sopracciglia corrugate,
- Cosa? – chiese indifferente, sapeva benissimo a cosa si stava riferendo,
- A non venire al ballo. Lily, programmiamo questa serata da settimane, hai un vestito splendido.. non puoi non venire solo perché.. bè, insomma.. tu e Daniel non state insieme. Scegli il primo che trovi e portalo al ballo. Mica deve essere per forza Daniel. Ti pregoooo. – la supplicò con le mani congiunte e gli occhi da cucciolo. Vederla in quel modo la fece ridacchiare,
- E va bene… se me lo chiedi così. Ma non credo mi divertirò molto. – la bionda esclamò “ Sì!” e l’abbracciò stretta,
- Vedrai che ti divertirai lo stesso. Devi solo trovare uno che ti accompagni. Ma anche se tipo fosse McLaggen. Insomma… è figo, non parla molto e poi… bacia in modo spettacolare. Te lo posso assicurare. – scoppiarono a ridere e finalmente per pochi minuti Daniel uscì dalla sua testa e il nodo alla gola si sciolse.


Quella sera decise di rilassarsi, gli esami erano finiti e quindi si sedette su una poltroncina comoda con una rivista di Quidditch. Non voleva più pensare a nient’altro.
Dopo un po’ sentì gli occhi diventare sempre più pesanti, decise di appoggiare la rivista sul tavolino e magari schiacciare un piccolo pisolino. Non aveva voglia di salire fino alla sua stanza.
Sentiva i sensi intorpidirsi quando qualcuno le appoggiò la mano sulla spalla e si sedette sulla poltrona di fronte alla sua. Aprì gli occhi e le scappò uno sbadiglio. Si trovò davanti Lysander. Strinse i pugni per la rabbia. Stava per strangolare lui e quel suo stupido sorrisetto.
- ‘Sera.. ho saputo che non hai ancora un accompagnatore per il ballo.. e bè.. mi propongo per questo ruolo. – sorrise ancora, sentì le unghie penetrare nella carne fino a farle uscire sangue,
- Va’ al diavolo. Io con te non ci verrò mai al ballo. Toglitelo da quella piccola testa bacata e malata che ti ritrovi. – sibilò riprendendo la rivista e aprendola ad una pagina a caso. Fece finta di leggere ma lui non demorse.
- Sei proprio sicura? Insomma… quel segreto è così importante.. – sbiancò appena sentì quelle parole ma subito la rabbia montò,
- Non erano questi gli accordi. – sibilò senza guardarlo in faccia,
- In fondo hai ragione.. ma che ti costa? Saremmo tutti felici e contenti. Lui sarebbe protetto e noi passiamo una serata insieme. Ci divertiamo, parliamo… su, che male c’è? Scommetto che non hai nemmeno un accompagnatore… o mi sbaglio? – alzò un sopracciglio ridacchiò. Odiava quando faceva così. Era uno stronzo. Non poteva crederci che il ragazzo che da sempre conosceva era così in realtà.
- Domani sera. Qui. Alle otto. – ringhiò lei chiudendo la rivista e poi se ne andò senza guardarlo, ma lo sentì ridacchiare soddisfatto.
Lysander 2  Lily 0.
Salì in camera sua e notò che era vuota, scagliò contro la parete la rivista per la rabbia, di quel passo l’avrebbe ricattata per tutta la sua vita! Ma non poteva tradire Daniel, anche se la odiava.
Si chiuse in bagno e si buttò un po’ di acqua gelata in faccia, la cosa che le faceva più rabbia era che non poteva sfogarsi con nessuno. Non poteva dirlo a nessuno o altrimenti l’accordo sarebbe saltato e tutti avrebbero scoperto il segreto di Daniel. Scosse la testa e la ragazza dello specchio fece lo stesso, vide ancora le tracce di graffi sulla guancia, ma ormai nessuno ci faceva più caso. Nessuno, tranne Lysander. Era come se avesse studiato tutti i suoi movimenti, come se l’avesse spiata. L’idea la fece sentir male, non si sentiva tranquilla sapendo che Lysander sapeva tutto ciò che faceva e quando lo faceva. Aveva sempre saputo che era un ragazzo che non trascurava nessun dettaglio, ma non immaginava così tanto.
Cos’altro sapeva?? Si prese la testa fra le mani e si sedette a terra contro il muro. Si chiese quante altre cose sapeva su di lei, della sua vita privata o se la spiava solo quando c’entrava Daniel?
Molto probabilmente era l’ultima opzione. Fin dall’inizio Lysander aveva provato odio per il Corvonero e quello era il momento buono per metterlo in cattiva luce. Poteva avere la sua vendetta. Ma per cosa? Quella domanda la tormentava. Perché diamine stava facendo tutto questo? Sapeva benissimo che ormai lo odiava. Perché la ricattava?
Scosse la testa e poi uscì dal bagno, si tolse la divisa e infilò il pigiama, si mise subito nel letto senza ritirare i vestiti nel baule, si limitò a lanciarli su di esso e poi tirò le tendine. Aveva bisogno di dormire. Assolutamente.

***

La sera dopo Lily e Selena si stavano preparando per il ballo, la bionda la guardò corrucciata,
- Lysander?? Spero tu stia scherzando! – scosse la testa e sforzò un sorriso che risultò più come una smorfia,
- Bè, tu mi hai detto di trovarmi qualcuno e l’ho fatto.. insomma poi conosco Lysander da anni.. cosa potrebbe andare storto? – stava quasi per ridere dalla rabbia, non poteva aver detto più bugie in una frase!
Soffocò la risata e tirò fuori il vestito dall’armadio mentre Selena decideva davanti allo specchio se indossare quello verde o quello blu.
- Vado in bagno a cambiarmi e truccarmi. – annunciò prima di chiudersi in bagno, si svestì e indossò subito l’abito rosso. Selena diceva che era perfetto per lei, era privo di spalline e tutto dello stesso colore. Sul davanti le arrivava a metà cosce lasciando scoperta la pelle pallida, mentre dietro le copriva le gambe fino al polpacci terminando con uno chiffon sempre rosso. Chiuse con difficoltà la zip che le percorreva la schiena impiegandoci circa un quarto d’ora. Passò poi a sistemare i capelli, afferrò la piastra dell’amica che avevano già scaldato, iniziò a ondulare i capelli senza esagerare, non li voleva ne ricci ne lisci, Selena le aveva consigliato i boccoli.
Guardò il risultato e sorrise, stava proprio bene, anche se non si stava preparando per Daniel. Subito il sorriso sparì ma scosse la testa per scacciare il pensiero e iniziò a truccarsi. Si passò una velo di matita nera sugli occhi e poi l’eyeliner, passando poi un po’ di fard sulle guance, fronte, mento e naso. Si mise poi un ombretto dorato delicato, per dare un effetto luminoso al viso come le aveva detto la bionda e un po’ di lucidalabbra, era fortunata ad avere un’amica che se ne intendeva di moda e trucchi.
Uscì dal bagno circa mezz’ora dopo, Selena la fulminò con lo sguardo per il tempo impiegato e poi corse dentro il bagno rimanendoci anche lei per mezz’oretta.
Appena furono entrambe pronte si presero a braccetto e scesero nella Sala Comune dove c’erano numerosi ragazzi in smoking che molto probabilmente aspettavano le proprie accompagnatrici che si stavano finendo di preparare.
Vide Lysander raggiungerla con un sorrisetto stampato in faccia e poi le porse il braccio, sorrise forzata rivolta a Selena e poi se ne andò accompagnata dal Grifondoro.
Appena furono fuori dal ritratto ritrasse violentemente il braccio e continuò a camminare in silenzio sempre tre-quattro passi avanti a lui.
- Cavoli… Lily Potter che rimane in silenzio è un evento. – scherzò cercando di rompere il ghiaccio, ma lei rispose con un ringhio che suonava molto più animalesco,
- Cos’è? Imiti il tuo ex? – rise della sua battuta, si bloccò di colpo e si girò verso il ragazzo, lui le sorrise solare ma gli rifilò un sonoro schiaffo sulla guancia.
- Sta’ zitto. Sono venuta a questo ballo con te solo perché mi hai ricattata. Quindi gradirei che i tuoi commenti cretini li facessi quando sei da solo. Sono stata chiara? – sibilò, lui la guardò allibito ma poi riprese a sorridere, allargò le braccia,
- Su, non dirmi che te la sei presa! Insomma, ti ho fatto un favore a farti lasciare quell’animale. -  sottolineò il disgusto sull’ultima parola, ancora una volta gli rifilò un altro ceffone ma sull’altra guancia,
- Se lo vuoi sapere, sì! Me la sono presa! Anzi, no! Non me la sono presa! Io ti odio! Ti odio con tutto il mio cuore e ti giuro che in questo momento te ne vorrei dare di santa ragione ma sto cercando di controllarmi. Quindi ti pregherei di STARE ZITTO! – urlò le ultime parole con il respiro accelerato e la faccia bollente, le accarezzò una guancia ma lei si ritrasse subito,
- E soprattutto non toccarmi. – aggiunse soffiando come un gatto, lui scosse la testa come disperato e poi si scompigliò i capelli rabbioso.
- Merlino! Possibile che tu non l’abbia ancora capito?!? – sbottò guardandola furente,
- Cosa?! Cosa dovrei capire?!?! Ti prego, illuminami! – urlò incrociando le braccia, era stufa di quella situazione, la stava trattando come se fosse una bambina che non capiva nulla,
- Io ti amo, va bene?!? Ti ho sempre amato fin da quando eravamo bambini, da quando ti ho accompagnata per la prima volta nel tuo scompartimento sull’Espresso! Da quando avevi 11 anni! Ma tu non te ne sei mai accorta! E poi quando finalmente ti accorgi di provare qualcosa per me arriva quello che ti porta via da me! Secondo te ero contento?!? Sto facendo questo per cercare di riavvicinarti a me, da quando stavi con quell’animale mi ignoravi, non esistevo più per te! – gridò gesticolando con la faccia rossa dalla rabbia.
- Ah sì certo! Da come lo stai dicendo sembra che la vittima sei tu! Invece se mi ricordo giusto sei tu che ogni volta che mi voltavo te ne andavi con quella troiettina! E poi sono io?! E poi se proprio volevi riavvicinarmi potevi parlarne! PARLARNE! Non ricattarmi come un verme affinché io venissi a questo stupido ballo con te! Non capisci che mi hai fatto male?! Mi hai ferita Lysander!! Sono notti che piango rimanendo insonne! Ma di questo non te ne sei accorto, giusto? La tua testolina girava solo intorno al tuo subdolo piano per allontanarmi da Daniel! E poi quello che mi ha più deluso è che tu mi abbia seguita quella sera! Forse non te ne rendi conto.. se tu riveli quel segreto gli distruggeresti la vita, ma ovviamente non te ne importa niente giusto? Basta solo che tu sia contento! Ma notizia dell’ultima ora: io non ti amo, né ti amerò mai. Se prima avevi qualche minima possibilità ora le hai bruciate tutte, io ti odio! – si accorse che si era messa a piangere, ma non perché le faceva male dirgli che l’odiava. Si era finalmente sfogata, aveva detto tutto quello che in quei giorni non aveva potuto dire, aveva esternato il dolore, la rabbia, la delusione e il disgusto nei suoi confronti.
- Non stai parlando sul serio… - sussurrò lui scuotendo la testa disperato, si asciugò le lacrime sfregando violentemente le guancie, strinse i denti,
- Invece sto parlando seriamente. Posso anche fingere di essere la tua ragazza, posso anche darti la luna affinché tu non riveli quel segreto, ma non aspettarti emozioni da parte mia. Non aspettarti più niente da me. Mi hai persa Lysander. Mi hai persa non appena mi hai ricattato, anzi, me ne stavo già andando quando te la facevi con quella ma negavi tutto. – vide le sue mani tremare per la rabbia, cercò di muoverle per non darlo a vedere, ma le lacrime continuavano a scendere e non poteva più fermarle.
- Quindi è questo. – affermò una voce alle sue spalle, sobbalzò riconoscendo quella voce, le scesero altre lacrime, Daniel l’affiancò con le mani nelle tasche del suo smoking, le sorrise e tirando fuori una mano le accarezzò una guancia cercando di asciugare le lacrime,
- Non toccarla. – soffiò Lysander stringendo i pugni. Daniel lasciò cadere la mano e girò lo sguardo verso di lui,
- Quindi tu saresti il bastardo che ha ricattato la mia ragazza? – avanzò di un passo ad ogni parola sibilata, sottolineando le ultime apposta, vide la mascella contratta, era arrabbiato, e molto anche.
- Io sarò anche un bastardo ma almeno sono umano. – lo spinse il Grifondoro, l’altro non reagì ma rimase in silenzio a scrutare i suoi piedi,
- Già, sì, forse hai ragione… ma almeno, io, so come trattare bene una ragazza. E so benissimo che se non ho più opportunità la lascio in pace. Non la ricatto subdolamente solo per avere un po’ di attenzioni. – ringhiò alzando lo sguardo minaccioso,
- Non la riavrai più, Wright. – annunciò Lysander maligno, era preoccupata per Daniel, non l’aveva mai visto così calmo. Troppo calmo.
- E chi lo dice? – alzò un sopracciglio lui ridendo rabbioso avanzando di un passo,
- Io. O altrimenti il tuo segreto entro domani avrà fatto il giro della scuola. – strinse i pugni il Grifondoro pensando di incutere timore, ma il Corvonero avanzò ancora.
- Sai una cosa? Prego, fa’ pure. Non m’importa. Io amo Lily e non lascerò che un bastardo come te me la porti via solo perché crede di essere importante perché è a conoscenza di un segreto. Prego, Scamandro va’ a dirlo a tutti! Ma sono curioso di sapere come la gente reagirà sapendo che la relazione fra te e Lily è falsa perché tu l’hai ricattata… pensi che ti ammireranno? Perché io invece credo che ti riputeranno un verme, più in basso degli animali, e sì, anche più in basso di me. Ma vediamo con i nostri occhi, no? Dai va, c’è una sala piena di studenti pronti ad ascoltarci. – sorrise maligno e gli indicò la sala con il braccio facendogli spazio per farlo passare.
Lysander strinse i pugni e rimase fermo lì dov’era, non ne aveva il coraggio. Sapeva benissimo che le parole di Daniel erano vere, nessuno gli avrebbe più rivolto la parola, e non solo perché sarebbe state ritenuto un verme, ma anche perché avrebbe avuto la fama di traditore e spione.
- Lils.. – la supplicò con voce incrinata lui, scosse la testa,
- Addio Lysander. – e detto questo il Grifondoro guardò rabbioso i due e se ne andò verso la Sala Grande con le mani nelle tasche. Sentì le gambe cedere e stava per cadere distesa a terra se Daniel non l’avrebbe sorretta, la strinse a sé e le accarezzò i capelli. Affondò la testa nel suo petto e singhiozzò rumorosamente fregandosene del trucco che colava sulle guance.
- Su, calmati… è tutto passato. – le sussurrò nell’orecchio continuando ad accarezzarle la testa,
- Mi dispiace… - si scusò tirando su con il naso e staccandosi di poco da lui per asciugarsi le guance,
- Perché non me l’hai detto? Lils, tu non hai la minima idea di come mi sia sentito. – scosse la testa sospirando pesantemente.
- Se ne avessi parlato con qualcuno l’avrebbe detto a tutti. Non… non potevo permetterlo. Non mi ha lasciato scelta. – sussurrò come se avesse paura che qualcun altro li sentisse parlare,
- L’avevo immaginato. – annuì, - Ma ho visto che neanche tu te la sei passata bene. Hai delle occhiaie paurose, lo sai? – ridacchiò, scoppiò a ridere e gli assestò un pugno sul braccio,
- Sei un’idiota, lo sai? – risero abbracciati, le prese il viso fra le mani e glielo alzò dolcemente,
- Sì, lo so. – e detto questo la baciò ardentemente. Rispose al bacio con altrettanta passione, le sembrava passata un’eternità da quando l’aveva baciato l’ultima volta, voleva sentirlo. Gli buttò le braccia al collo e sentì che finì con la schiena contro la parete con le braccia di Daniel avvolte intorno alla sua vita.
Si baciarono per un tempo che le parve solo un secondo ma furono costretti a staccarsi per riprendere aria, si sorrisero a vicenda e sentì le guance bollenti,
- Ti amo, lo sai? – le sussurrò nell’orecchio facendole venire i brividi, cosa le stava succedendo?
Lo baciò ancora come se fosse un bisogno primario, lui rispose con passione ma poi si staccò di poco,
- Sai, queste cose non si dovrebbero fare in mezzo al corridoio. I muri parlano. – ridacchiò a fior di labbra,
- Ah, e quindi, dove si dovrebbero fare queste cose? – chiese sapendo già la risposta ma sorridendo come un’idiota, lo sentì ridere.
- Ti va di venire con me? – gli porse la mano e lei l’accetto. L’altro braccio lo passò intorno alla sua vita, camminavano quasi correndo come se avessero delle questioni urgenti da sbrigare ma Lily sentiva una scarica di adrenalina passarle per tutto il corpo come se fosse un fulmine, raggiunsero la torre di Corvonero, entrarono nella Sala Comune e salirono su nel dormitorio. Quando Daniel si chiuse la porta alle spalle vide la stanza uguale alla sua solo che le tendine non erano rosse-oro ma blu- argento. Si avvicinò a lei e la baciò ancora con passione, si ritrovarono stesi sul letto, le spostò una ciocca dietro l’orecchio e la guardò serio,
- Sei sicura, piccola rossa? Insomma.. se non te la senti. – lei scosse la testa e sorrise,
- Io.. io mi sento pronta, Daniel. Solo che… ho un po’ paura. – ammise, non l’aveva mai fatto prima d’ora e bè.. era un po’ spaventata. Ma c’era Daniel con lei.
- Non preoccuparti. Ma se ti faccio tanto male, fermami. Okay? – annuì e poi ripresero a baciarsi più delicatamente di prima. Lo sentì armeggiare poi con la zip del suo vestito finché non riuscì ad abbassarla del tutto e la stoffa rossa volò sul pavimento insieme alla sua giacca, camicia e pantaloni. E la biancheria fece la stessa fine.
Poco dopo lo sentì entrare dentro di lei, gemette per il dolore ma dopo un po’ si sentì al sicuro tra le sue braccia.
Un pensiero le attraversò la testa, una risposta che non era riuscita a dare poco prima, “ Ti amo”.



Si girò e si ritrovò a pochi centimetri dal volto luminoso e sorridente di Daniel, le accarezzò la guancia spostandole una ciocca ribelle,
- Come stai? – le chiese premuroso senza smettere di sorridere,
- Meglio di così non potrei stare. – si ritrovò con un sorriso a trentadue denti e le guance rosse.
- Credo che questa sia la serata più bella della mia vita. – lei annuì ma subito si ricordò di quello che doveva dire,
- A proposito.. ti amo anche io. – lui sorrise e le diede un altro bacio, gli circondò il collo con le braccia ma poi un pensiero le piombò in testa. Sbarrò gli occhi e si staccò, lui la guardò con un sopracciglio alzato,
- Il ballo! – esclamò battendosi una mano sulla faccia, dannazione si era completamente dimenticata!
- Possiamo anche non andarci, piccola rossa. – ridacchiò, ma lei scosse la testa seria e inquieta allo stesso tempo,
- Hai idea di cosa potrebbe farmi Selena se non ci vado? Mi ucciderebbe, strangolerebbe, annegherebbe… avevamo programmato tutto e lei mi ha praticamente obbligata ad andare! Non ti dispiace se ci andiamo, vero? Insomma, sono solo le 22 e il ballo continuerà molto probabilmente fino all’una o alle due... – lui rise e le schioccò un altro bacio.
- Bè, non mi dispiacerebbe ballare con la mia ragazza che indossa quel fantastico vestito che adesso chissà come è volato sull’altro letto. – girò lo sguardo e lo vide veramente sul letto a fianco, scoppiò a ridere, si mise a sedere tenendosi le coperte schiacciate contro il corpo e raccolse la sua biancheria. Se la infilò mentre Daniel si rivestiva, raggiunse il letto a fianco e riprese il vestito, se lo rimise ma non riusciva più a far salire la cerniera. Sbottò tra i denti maledicendo la persona che aveva fabbricato quell’abito e anche lei stessa perché l’aveva comprato.
Vide Daniel che era già vestito e che aveva già indossato la giacca, si voltò verso di lei e vedendola litigare con la cerniera rise come un matto,
- Invece che ridere di me, saresti molto gentile se mi aiutassi! – brontolò la rossa girando le braccia in tutte le posizioni possibili per chiuderla!
La raggiunse e sentì le sue mani fredde spostare le sue dalla cerniera,
- Faccio io se no rimaniamo qui fino a domattina. – la prese in giro e poi delicatamente alzò la cerniera sfiorandole a volte dei pezzi di pelle scoperte e provocandole brividi per tutto il corpo. Pochi secondi dopo lo sentì dire “ Ecco fatto”, si girò verso di lui e lo baciò ancora, le accarezzò una guancia e lo sentì sorridere sulle labbra.
- Forse è meglio se andiamo, piccola rossa.. prima che la tua amica ammazzi entrambi. – rise lui prendendole poi la mano e conducendola fuori dal dormitorio. Passarono tutto il tragitto dalla torre di Corvonero alla Sala Grande a ridere e baciarsi sempre tenendosi per mano. Ma quanto lo amava? Se quella mattina si sentiva uno schifo pensando che doveva passare tutta la sera in compagnia di Lysander in quel momento si sentiva la persona più felice del mondo.
Raggiunsero la Sala Grande ed guardandosi sorridenti entrarono in essa, scoprendo un salone addobbato con tutti i colori possibili, sembrava di essere in una di quelle ferie estive dei maghi. C’era una folla di ragazzi che ballava tra cui riconobbe Rose e Scorpius uno appiccicati all’altro, Selena e Albus e Lucy ed Evan. Invece vide seduti ad un tavolo Hugo e Fred che brindavano con un bicchiere di whisky incendiario. Andarono verso il tavolo, i due cugini vedendola così fischiarono e risero,
- Non dovresti farti così bella.. insomma, lo so che ci siamo noi due con le nostre mazze, ma tu ci complichi il compito. – la prese in giro Fred sottolineando la parola “mazze”. Rise e vide che i due Grifondoro avevano concentrato la loro attenzione su Daniel,
- Sai, sei fortunato che Lily ha detto che ti aveva mollato lei.. perché avevamo le mazze pronte. – lo guardò minaccioso Hugo, il Corvonero annuì senza dire nulla, aveva sempre avuto timore di quei due ma da quando aveva saputo della storia dei Serpeverde ancora di più.
- Ehi!!! – esclamò Selena salvando la situazione, comparì nel suo vestito lungo verde acqua che si abbinava perfettamente agli occhi e ai capelli, sorrise vedendoli mano nella mano e l’abbracciò di slancio,
- Oddio!! Sono così contenta! Sai avevo in mente di ucciderti se non saresti venuta! Ma sei sana e salva! – risero insieme e la bionda saltellò contenta sui tacchi,
- Su dai! Venite a ballare! – i due si guardarono e salutati Hugo e Fred si buttarono anche loro nella folla. Riconobbe la canzone, era babbana e una delle sue preferite “ We found love” di Rihanna, l’adorava!
Lei e Selena si misero una di fianco all’altra con di fronte i propri accompagnatori, salutò suo fratello con un abbraccio di slancio, lo sentì ridere.
- Sai Daniel, non sei poi così male! Credo che non ti uccideremo! – disse Albus sorridendo,
- Grazie, mi fa piacere sapere che non morirò giovane! – risero tutti e quattro e poi continuarono ad agitarsi sulla pista da ballo ridendo come matti. Merlino, quanto adorava Hogwarts e i suoi balli. Erano quei momenti che passavi con i tuoi amici e con il tuo ragazzo e che non ti saresti mai dimenticata.

Dopo un po’ uscirono dalla folla, aveva perso il conto di tutte le canzoni che erano passate. Dalle più movimentate alle più lente, Daniel le sorrise,
- Vuoi qualcosa da bere? – chiese ad alta voce per cercare di sovrastare la musica, annuì e lui poi sparì nella folla verso il tavolo che serviva cibo e bevande.
Vide un tavolo libero e si sedette su una sedia riposando i piedi, dannazione, quei tacchi erano insopportabili! Sembrava che i piedi fossero andati al macello. Stupide scarpe! Ma perché si era fatta convincere da Selena a metterli?
Al diavolo la moda! Si tolse le scarpe e le prese in mano, si sentì subito meglio e le scappò un sospiro di sollievo. Era dalla seconda canzone che desiderava togliersele.
Pochi minuti dopo vide comparire dalla folla Daniel con due bicchierini in mano, si sedette anche lui stanco,
- Camminare lì è come giocare una partita di Quidditch… - sospirò lui appoggiando i bicchieri sul tavolo,
- Purtroppo questa festa è dedicata ai più grandi e serve solo whisky incendiario. Spero che tu riesca a reggerlo. Insomma.. ho scelto il bicchierino più piccolo. – cercò di scusarsi ma lei rise,
- Non preoccuparti. L’ho già bevuto l’estate scorsa quando ho fatto una scommessa con Hugo… - a vedere la sua faccia confusa continuò a spiegare.
- Hugo pensava che io non potessi bere il whisky incendiario. Allora abbiamo scommesso. Una sera alla tana ci siamo nascosti con due bottiglie e bè… ce le siamo scolate.. non ho ovviamente vinto io ma un bicchierino posso reggerlo. – rise vedendolo corrucciato,
- E come diavolo ci siete tornati in camera? – alzò lui un sopracciglio, lei continuò a ridere,
- Oh, bè.. Hugo era ancora un po’ lucido mentre io vomitavo ogni volta che ci fermavamo.  Così – non so come – mi ha portata in braccio! Ehi, tranquillo! È stata una serata orribile, mi sono ripromessa che non avrei bevuto così tanto in vita mia. – lui sospirò sentendosi più leggero,
- Hai presente che se mai ti riportassi a casa ubriaca i tuoi fratelli mi ammazzerebbero? – a questo pensiero buttò giù tutto il bicchierino.
 Lei scosse la testa e rise, dannazione, non pensava che la sua famiglia gli incutesse così timore. Bè.. forse un pochino, per tutta la scuola giravano le voci sulle risse, soprattutto per quanto riguardava James e Fred, seguiti da Hugo, il loro degno erede quando se ne saranno andati da Hogwarts.
- Vedrai che quando li conoscerai non ti faranno così paura. Insomma.. se fossi un Grifondoro sicuramente ti avrebbero già considerato un fratello, ma i miei cugini sono fissati con la storia delle case… - a furia di pensare a loro li vide nella Sala Grande, James e una mora che ballavano mentre Louis e la sua ragazza parlavano e si baciavano in un angolo appartato. Rise, non aveva mai visto Louis così innamorato di una ragazza.
- Tranquilla, quasi tutti i ragazzi di Hogwarts sono così.. non immagini tra i Corvonero, a volte siamo veramente insopportabili… - annuì Daniel ridendo insieme a lei,
- In stile Rose quando ci sono gli esami e Dominique quando non trova qualche vestito. – rispose seria, quando succedeva una delle due cose in casa Weasley-Potter tutti si rifugiavano da qualche parte per non subire il nervosismo delle due.
Continuarono a parlare e a ridere come dei matti finché qualcuno non andò verso di loro, si accorse che era Louis,
- Ehi Lou! – lo salutò sorridente la cugina, lui alzò la testa in segno di saluto verso Daniel e poi le sorrise solare,
- Ehi, Lils.. senti, ti va di venire un attimo a ballare con me? – si sentì confusa, ma poi vide che lui continuava a gettare occhiate alle sue spalle rivolte verso la sua ragazza, molto probabilmente doveva chiederle un parere femminile. Girò lo sguardo verso Daniel che annuì e le fece gesto di andare pure, lo ringraziò con un bacio delicato e fece per andare verso la pista da ballo ma il biondo la bloccò con un braccio ridendo,
- Non è meglio che ti metti le scarpe? Sai qualcuno potrebbe pestarti i piedi.. e poi, mi spieghi perché dannazione te le sei tolte?? – alzò un sopracciglio continuando a ridere, incrociò le braccia al petto,
- Louis Weasley prova tu ad indossare queste scarpe! E’ già tanto che ho ancora dei piedi! – sbottò con la voglia di togliergli le sue scarpe e fargli indossare i suoi tacchi rossi, per vedere se si divertiva ancora tanto.
- E va bene! Ma prima che tu mi dica parole perché qualcuno ti pesta i piedi.. – la prese in braccio, le scappò un urlettino divertito e poi il cugino la portò sulla pista da ballo. Iniziarono a ballare un lento,
- Allora, qual è il problema con la tua ragazza? – gli chiese subito per evitare giri di parole, lo conosceva fin troppo bene, lui aprì la bocca sorpreso,
- Ma.. come facevi a sapere che ti dovevo chiedere un consiglio? – rise vedendo la sua espressione stupita e poi fece una giravolta su se stessa come le aveva insegnato Daniel una mezz’ora prima visto che lei non aveva la minima idea di come si ballasse un lento.
- Sesto senso femminile. Su spara. – lui si morse un labbra e poi sbuffò,
- Sì, insomma… io le ho detto che l’amavo e bè, lei non ha detto niente e poi è scappata. Cioè… cosa dovrei pensare? – si sporse oltre la spalla del cugino per vedere la ragazza, aveva sentito parlare di lei in giro per Hogwarts. Si chiamava Leslie Williams, era veramente carina ma aveva avuto poche storie, tutte finite male. Dopo pochi mesi scopriva ogni suo ragazzo con un’altra. Dall’anno scorso non si era più messa con nessuno. Ora capiva perché era scappata.
- Lou, tu sai la storia di Leslie? – gli chiese piano per non farsi sentire da qualcun altro, erano cose private alla fine, lui scosse la testa,
- Ha avuto pochi ragazzi ma tutti l’hanno tradita pochi mesi dopo. Ha solo paura che potrebbe accadere di nuovo e quindi pensa che se ti dice anche lei “ti amo” potrebbe soffrirne ancora di più. Io direi… falle capire che ci tieni veramente e dalle tempo. Fa male vedere il ragazzo che ti piace con un’altra. – e lo sapeva benissimo, quanto aveva sofferto per Lysander?
Il ragazzo annuì e poi le schioccò un bacio sulla guancia,
- Ma quanto sei meravigliosa, Lils?? – scoppiarono a ridere ma le risate furono interrotte dalle grida di qualcuno, Louis serrò la mascella guardando oltre la sua spalla, si girò e vide Lysander e James a pochi centimetri che si guardavano in cagnesco. Ma la cosa che notò era che Lysander era ubriaco, completamente ubriaco.
Si avvicinò a loro per capire cosa stava succedendo,
- Chiudi la bocca, Scamandro o giuro che non ci metterò tanto a spaccartela. – lo minacciò suo fratello, il biondo rise,
- Perché? Non ti fa piacere sentire la verità su tua sorella?? Oh, ecco la diretta interessata! Perché Lily non dici a tuo fratello che razza di troietta sei diventata?? – sentì il fiato mancarle per qualche secondo, stava per rispondergli ma a quelle parole James si avventò su di lui, gli tirò un pugno ma poi venne tirato via da Louis e Fred mentre l’altro era a terra con la bocca sanguinante.
- Ti avevo avvertito, Scamandro! – cercò di divincolarsi ma i due lo tenevano fermo, vide poi Lysander alzarsi e assestargli un pugno in faccia, stava per intervenire ma sentì un braccio tirarla via dalla folla, si accorse Daniel la stava portando via da lì. Quando uscirono dalla Sala Grande le passò un braccio intorno alla vita e la sorresse per tutto il viaggio verso la Signora Grassa. Quando arrivarono davanti al ritratto riuscì a dire ciò a cui aveva pensato per tutto il tragitto,
- Pensi che Lysander abbia ragione? Insomma.. sono diventata veramente una troietta? – dire quelle parola la fece sentire male, non aveva mai voluto diventarla.
Lui scosse la testa e le prese il viso fra le mani,
- Non azzardarti a pensarlo, Lils.. hai solo combattuto per la persona che amavi veramente. E questo non fa di te una troietta. Mi hai capito?  E sono sicuro che tuo fratello è della stessa opinione, altrimenti perché avrebbe reagito in quel modo? – le sorrise e si sentì rincuorata da quelle parole, la strinse a sé e nascose la faccia nel suo petto,
- Ti amo, Daniel. – sussurrò fra le pieghe della sua camicia, le accarezzò i capelli e poi le alzò il viso con due dita, la baciò delicatamente,
- Ti amo anche io. – approfondirono il bacio, sentì le dita del Corvonero infilarsi fra i suoi capelli mentre lei gli buttava le braccia al collo giocando con i suoi di capelli.
Si staccarono con il fiatone e poi si sorrisero,
- Buonanotte, piccola rossa. Cerca di dormire, è stata una settimana pesante. – la congedò con un ultimo bacio delicato e poi scomparì in un corridoio. Sorrise fra sé, non le importava cosa pensava Lysander, finalmente si sentiva felice con Daniel e non avrebbe più permesso a nessuno di portarglielo via. A nessuno.








* Angolo autrice*
Ta-daaaaa! Miracolo, eh? Cioè sono riuscita ad aggiornare!!! Mi sono messa d'impegno e ho passato le mie serate a scrivere il capitolo affinché avevate questo capitolo il prima possibile!  E beh, ce l'ho fatta!!! Ma quanto sono magica?? Ahahahahahah okay, cerco di non montarmi troppo la testa ma scusatemi sono gasatissimaaa!!! Come miseriaccia ho fatto?!? ahahahahahah
Allora spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi giuro ci ho messo tutto il mio impegno per renderlo il più decente possibile e perdonatemi se ci sono errori di scrittura ma arrivavo tipo a scrivere fino all'una di notte quando praticamente la mia testa cadeva sulla tastiera e allora andavo a dormire :D
Passo subito ai ringraziamenti che domani c'è scuola e ho verifica di fisica e quindi è meglio se non mi addormento sul banco ahahaha
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la mia storia fra i preferiti/ricordati/seguiti, graciassss popolosss di efp :D ( non studio spagnolo quindi mi limito solo ad aggiungere s ahahahahah)
Ringrazio poi pekai e Fred_Beckendorf99 ( spero di non aver scritto male i nomi :D ) che hanno recensito lo scorso capitolo, graciaaaasss anche a voissss ahahahah :D
Adesso me ne vado, comunque volevo aggiungere: ma quanti sono teneri Lily e Daniel???? Aahahaha tanto love per loro! <3 <3 <3 <3
Un abbraccio e un bacio,

ladyselena15 :D

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Capitolo 19
*** Finally ***





CAPITOLO 18



FINALLY


Il mattino dopo si alzò con il sorriso stampato in faccia, buttò le coperte da un lato e tirò le tende con troppa foga che stava per cadere a faccia in giù sul pavimento. Vide Selena ed Amy ancora addormentate, mentre i letti delle altre erano già vuoti.
Prese dei vestiti dal baule, finalmente era domenica e poteva vestirsi come voleva!
Si chiuse in bagno, si fece per prima cosa una bella doccia senza smettere di sorridere, che diamine le aveva fatto Daniel??
L’unica cosa a cui riusciva a pensare era il tocco delle sue mani sulla sua pelle nuda come se fosse successo pochi secondi prima, le sue dita fra i capelli, le labbra che esploravano il suo corpo. Si appoggiò con la schiena al muro e si mise a ridere sentendo le guance bollenti. Rise dall’emozione cercando di non lanciare urletti, si tirò indietro i capelli bagnati con le mani e rise come una matta. “Grazie Merlino! Grazie, non potevi farmi un regalo più bello!”
Si strofinò per bene con il sapone e poi si fece lo shampoo, uscì dalla doccia e si asciugò in poco tempo grazie all’incantesimo che le aveva insegnato Selena.
Indossò una maglietta a maniche corte con i jeans e le scarpe da ginnastica, e poi uscì dalla stanza di corsa senza ricordarsi che Selena e Amy dormivano ancora. Scese di corsa e non trovò nessuno,
 “ Saranno ancora tutti a dormire, dopo il ballo di ieri sera con tutto quell’alcool nessuno riuscirà ad alzarsi prima di mezzogiorno”.
 Uscì dalla Sala Comune e scese per fare colazione, era affamata, la sera prima non aveva cenato e il suo pranzo era stato un pezzo di pane.
Mentre scendeva le scale canticchiando contenta, al terzo piano vide un Corvonero sovrappensiero con un sorriso idiota stampato in faccia che scendeva con le mani in tasca, sorrise e gli corse incontro. Gli si buttò addosso e lui sobbalzò spaventato, appena la vide sorrise ancora di più e le avvolse la vita con le braccia.
- Ecco la mia piccola rossa! – esclamò prima di baciarla, rise e poi lo prese per mano,
- Si può sapere che diamine mi hai fatto?? Non riesco a non pensare a te.. – le diede un altro bacio e poi le passò un braccio intorno alle spalle,
- Suppongo che tu abbia fame visto come correvi per le scale. Ti porto in Sala Grande prima che mi addenti un dito. – la prese in giro ridendo, aprì la bocca indignata e gli rifilò una gomitata tra le costole, lo sentì gemere,
- Dannazione.. ora so perché a volte i tuoi cugini le prendono da te. – si massaggiò con la mano libera il punto colpito e la guardò sorpreso.
- Che c’è? Sembra che tu abbia appena mangiato una gelatina al gusto di caccola! – rise lei vedendo la sua faccia,
- Capisco che giochi a Quidditch… ma com’è possibile che in un corpo così minuto possa esserci tutta quella forza?? – lei continuò a ridere ma lui non smetteva di fissarla stupito,
- Bè.. per vivere in una famiglia come mia bisogna adeguarsi… e l’ho fatto. – raggiunsero la Sala Grande e si guardarono negli occhi.
- Allora buona colazione, “piccola” rossa. – mimò le virgolette sulla parola piccola, rise e poi le prese il viso fra le mani,
- Buona colazione a te, cercatore deboluccio. – lo sfotté schioccandogli un bacio veloce e poi scappando da lui che tentò di farle il solletico ma che rise salutandola. Quando si voltò verso i tavoli vide mezza Hogwarts fissarla stupita, bè, le ragazze erano più sullo sguardo omicida. All’improvviso sentì un braccio intorno alle sue spalle, girò la testa e si ritrovò davanti Louis che le sorrideva raggiante.
- Lasciali perdere.. sono solo degli imbecilli senza vita sociale. Comunque proprio con un Corvonero ti dovevi mettere? Mia sorella, ovvero la tua adorata cuginetta, mi ha riempito la testa di frasi come “ visto?? Anche Lily si sta migliorando! Ma tu nooo! Non hai mai voluto uscire con nessuna delle ragazze che ti ho fatto conoscere!” e poi tanti altri bla bla bla. – risero insieme e poi si sedettero al loro tavolo,
- Allora, Lou, com’è andata con Leslie?? – gli chiese vedendolo sorridere come un’idiota, ma cosa stava succedendo a tutti in quel periodo??
- Lils, io ti adoro! Ho seguito il tuo consiglio e finalmente si è fidata di me… non so come ringraziarti.  – le schioccò un bacio sulla guancia e sorrise ancora, lei agitò la mano come a dire “ lascia perdere” e poi si riempì il piatto di cibo perché sentiva rumori strani provenire dal suo stomaco. Louis se ne accorse e scoppiò a ridere mangiando poi un pezzo di salsiccia.
- Non pensavo che il tuo stomaco avesse vita propria! – gli fece la linguaccia come risposta ma poi rise anche lei, adorava Louis, riusciva sempre a farla ridere come una matta, girò lo sguardo e stranamente vide James entrare in Sala Grande. Il sorriso scomparve dalla sua faccia, il fratello veniva verso di lei serio e non staccava mai lo sguardo. Molto probabilmente riguardava ciò che era successo la sera prima.
- Lily, puoi venire un attimo con me? – le chiese non appena l’ebbe raggiunta, Louis smise di mangiare e li guardò curioso, annuì con la testa e sorrise rivolta al cugino a mo’ di saluto, si alzò e seguì suo fratello. Incontrò lo sguardo di Daniel che la guardò preoccupato, scosse la testa per dirgli di stare tranquillo ma lui sembrava non volerla ascoltare. Uscirono dalla Sala Grande e presero le scale per salire, alzò un sopracciglio confusa.
- Dove stiamo andando? – domandò continuando a salire, avevano appena superato il secondo piano, perché James aveva un passo così veloce??
- I muri hanno le orecchie, Lily. Quindi sto andando in un posto dove quelli che sanno tutto di tutti non possano sentirci. – le spiegò sorridendole leggermente ma accelerando sempre di più. Gli rimase dietro a fatica con il fiatone per tutto il tragitto. Doveva pensare a cosa dire a suo fratello. Non poteva andargli a dire “ Sai, il mio ragazzo è un licantropo e non potevo dirlo a nessuno” no, doveva inventarsi un altro grande segreto che non avrebbe potuto dire a nessuno. Qualcosa di non troppo scandaloso e neppure leggero. Una via di mezzo. Avrebbe potuto dire che dovevano ripassare per gli esami, ma chi diamine ripassa nel cuore della notte a parte sua cugina Rose?
Erano arrivati al settimo piano e ancora non era riuscita a tirare fuori una scusa decente, le sembravano tutte senza senso e stupide, nessuna risultava essere convincente. Entrarono nella Sala Comune di Grifondoro e poi imboccarono le scale per il dormitorio maschile,
- Ehm, James, dove stiamo andando? – gli chiese in imbarazzo, l’ultima cosa che voleva fare era irrompere nella stanza di cinque ragazzi del settimo anno, anche se tra di loro c’erano suo fratello e suo cugino Fred.
- Tranquilla, non c’è nessuno in camera mia. Fred e David sono al campo di Quidditch per gli ultimi voli, Michael è insieme alla sua ragazza mentre Adam è da qualche parte nel castello. – spiegò velocemente lui aprendo poi la porta facendole poi spazio per entrare, si sedette sul letto di suo fratello contro la testiera e il cuscino fra le braccia mentre lo guardava chiudere la porta e poi cominciare a camminare su e giù per la stanza.
Continuò quei gesti per alcuni minuti finché non si fermò difronte al letto e la guardò negli occhi.
- Puoi spiegarmi il comportamento di Scamandro di ieri sera? – chiese tranquillo sedendosi poi davanti a lei, alzò le spalle cercando di far finta di non sapere nulla.
- Lils.. sono tuo fratello, ti sei sempre fidata ciecamente di me… perché ora non mi dici più niente?? E’ da quando hai conosciuto quel Corvonero che sei diventata strana… - biascicò con voce sofferente,  - E in più ieri sera uno Scamandro ubriaco urla che mia sorella è diventata una troietta. Come diamine pensi che l’abbia presa se non se nemmeno cosa ti sta succedendo?? Ti ho difesa senza nemmeno sapere cos’era successo. – si scompigliò i capelli nervoso e poi aspettò una sua risposta,
- Stai dicendo che ti servono delle prove per sapere se sono o no una troietta?? – chiese con voce dura, davvero la pensava così??
- No, non sto dicendo questo. So benissimo che non sei una troietta, Lils.. ma quando qualcuno mi viene a dire che mia sorella è una troietta gradirei sapere almeno il perché, e visto che Scamandro non me l’ha saputo spiegare perché troppo occupato a vomitare alcool e sangue, spero di saperlo da te. – si morse il labbro, ora che diavolo diceva?? Prese un respiro profondo e poi espirò.
- Mi ha definita così perché l’ho rifiutato, per stare con Daniel. – rispose lei che in parte era la realtà, se si eliminava tutta la parte della notte nella foresta proibita, il ricatto, la settimana di quasi-depressione e il ballo.
- E questo mi sta bene… ma vorrei sapere perché prima hai lasciato Daniel e poi hai rifiutato Scamandro per rimetterti con lui. Non ha senso, se ovviamente, non c’è qualcos’altro di mezzo. E suppongo che in ballo ci fosse qualcosa di grosso che ovviamente riguarderà quel segreto. Ma Lily, ti prego.. cerca di capirmi.. – la supplicò, lei fece per parlare ma qualcuno aprì la porta e si appoggiò allo stipite con il fianco e le braccia incrociate,
- Ha ragione.  E’ ora della verità. – disse Daniel, lei strabuzzò gli occhi, cosa stava dicendo?? Era forse impazzito??
Saltò in piedi e raggiunse il suo ragazzo, si ritrovarono a pochi centimetri,
- Cosa stai dicendo?? – sibilò lei, lui scosse la testa ed entrò nella stanza,
- Lily, almeno a lui dobbiamo dirlo. Non possiamo nasconderlo per sempre, verrà fuori, prima o poi. – James lo guardò preoccupato e poi balzò in piedi anche lui.
- Aspettate… vi prego, ditemi che non è una di quelle situazioni come nei film babbani in cui i due non sanno come dire ai familiari che bè… ecco… Wright spero seriamente che tu non abbia fatto il cazzone con mia sorella e abbia preso tutte le precauzioni! – sbottò infine rosso in faccia, non era il massimo parlare di certe cose in presenza della propria sorella minore. Lily lo guardò con la bocca aperta, ma si era rimbecillito in pochi secondi?? Scoppiò a ridere,
- Aspetta, tu stai forse pensando che bè.. sono incinta?? – James allargò le braccia, Daniel rise e si appoggiò al muro,
- Dannazione, e tu mi sembravi il più sveglio… - lo prese in giro,
- E allora cosa dovete dirmi?!?  - sbottò indispettito, odiava essere sfottuto da due persone persino più piccole di lui!
Lily chiuse la porta e tirò fuori la bacchetta dopo un cenno di Daniel, sussurrò alcune parole e poi se la rimise in tasca, annuì rivolta al suo ragazzo e poi si sedette di nuovo alla postazione precedente,
- Allora… come posso dirlo… - iniziò il Corvonero sfregandosi le mani sui pantaloni in difficoltà, la rossa come se lo avesse capito si alzò in piedi e lo raggiunse, gli prese la mano e poi insieme si sedettero sul letto.
- Comincio con il dire che Lily è rimasta normale, non è degenerata mentalmente come molti possano pensare. – la rossa annuì ma poi rendendosi conto di ciò che aveva detto gli rifilò un pugno sulla spalla,
- Sei un’idiota. – affermò e poi gli fece segno di proseguire.
- Insomma, lei mi ha aiutato molto in quest’ultimo periodo come nessun altro ha mai fatto in tutta la mia vita. Bè, Potter, hai presente quelle creature che si trasformano con la luna piena? Bè.. ci sono casi in cui non puoi fare a meno di essere seguito da qualcuno e poi venire scoperto. Ma forse essere scoperto da questa persona è la cosa più bella che ti possa succedere, finalmente puoi essere chi sei veramente con qualcuno senza dover fingere o accampare scuse su scuse. Ma a volte capita che per colpa di questo segreto delle persone ci possano andare di mezzo, soprattutto quelle che ami di più. Ci sono persone invece che quando sono a conoscenza di questo segreto ti ricattano per avere quello che vogliono, magari la ragazza che ami. E lei costretta deve lasciare questa “creatura” per evitare che il segreto venga rivelato, ma alla fine le cose riescono ad aggiustarsi. E l’unica cosa che veramente impedisce di avere una relazione vera e propria sono tutti questi segreti che non vengono accettati dal fratello di lei e questa “creatura” vuole solo che lui capisca e accetti quello che è. – terminò il discorso con la voce tremante, Lily gli strinse la mano e guardò il fratello che stava seduto sul letto di fronte al loro con le mani congiunte e la testa chinata come se stesse elaborando il tutto.
Pochi minuti dopo James alzò la testa e fissò Daniel negli occhi,
- Mi stai dicendo che sei un lupo mannaro? E che Scamandro vi ha ricattato per stare insieme a Lily? – loro annuirono e poi il Grifondoro si alzò in piedi e ricominciò a fare su e giù per la stanza.
- Quindi quelle due notti… le avete passate nella foresta proibita? E tu gliel’hai permesso?! – si girò corrucciato verso Daniel, Lily si alzò in piedi,
- Non prendertela con lui! Sono io che ho insistito per andare! -  il fratello scosse la testa contrario,
- Hai idea di quanti rischi abbia corso?? – il Corvonero incassò la testa nelle spalle,
- Lo so… ho cercato di proteggerla… ma forse hai ragione tu, Potter. Non sarò mai veramente in grado di proteggere Lily come si deve.. – fece per andarsene ma la rossa lo riportò giù e spinse suo fratello fuori dalla stanza.
- Non osare. Non osare allontanarlo. – ringhiò disperata, dopo tutto quello che aveva passato non poteva arrivare James e rovinare tutto,
- Non ho mai voluto questo, Lils. So che beh.. vi piacete. E so benissimo come hai passato gli ultimi mesi. Ma voglio essere sicuro che lui sappia quanti rischi hai corso e puoi correre. – lei scosse la testa sentendo un nodo alla gola e poi lo guardò negli occhi,
- Lo sa, James! Fidati! Tu non hai idea di quante volte mi abbia detto di stare al castello, non hai idea di quanto fosse impaurito la prima volta che mi ha trovata nella foresta proibita, e non hai la minima idea di quanto gli ci è voluto vincere la sua parte animale! – si accorse che stava piangendo, erano cose che non aveva mai potuto dire a nessuno, se non a sé stessa.
- Lils… - provò a dire James ma lo fermò con una mano,
- Per favore… dimmi che non proverai a metterti in mezzo… - si asciugò in fretta le guance e lo guardò speranzosa, il fratello l’abbracciò e lei nascose la faccia nel suo petto, bagnando un pezzo della sua maglietta grigia.
- Non ho mai voluto farlo.. ma io ti voglio troppo bene… e poi, preferisco Wright che Scamandro. Vedo che ci tiene a te e beh, fidati che non dirò il suo segreto a nessuno. Ma ti prego, fa’ attenzione. – le accarezzò i capelli e si strinse più a lui, dannazione quanto gli voleva bene, come avrebbe fatto il prossimo anno senza di lui?
Si asciugò le guance e poi sorrise al fratello che le scompigliò i capelli,
- Dai, vai da lui e goditi la giornata, che tra due giorni si torna a casa. A proposito, non fate cose sconce nel mio dormitorio. – ridacchiò scendendo le scale di corsa, arrossì di botto,
- James Sirius Potter!! Giuro che quando ti becco te ne do tante!! – gli urlò dietro facendosi scappare però un sorriso. Scosse la testa e poi rientrò nella stanza, vide Daniel seduto sul letto con le testa bassa, appena la vide si alzò e le andò incontro con sguardo speranzoso. Gli sorrise e poi gli si buttò fra le sue braccia e sentì i piedi staccarsi da terra. Rise e lui la baciò contento,
- Non hai idea di quanto sia contento! Finalmente posso stare con la mia ragazza senza più ostacoli! – annuì e poi guardò fuori dalla finestra, il sole scaldava la mattina e metà degli studenti si stava svegliando in quel momento.
- Allora, che ne dici di fare un giro? E’ sabato, gli esami sono passati, la scuola praticamente finita e  abbiamo una bellissima giornata d’estate da goderci! – sorrise e poi lo trascinò giù nella Sala Comune dove c’era riunita tutta la banda Potter-Weasley, compresi Scorpius ed Evan. Si aggiunsero a loro e notò che Rose era seduta sul tappetto al centro di tutti con una lettera in mano. La cugina alzò lo sguardo su di lei e le sorrise, si alzò e le mostrò la busta,
- Posta per tutti! Ce la mandano Teddy e Victoire! – si girò verso Daniel che sembrava confuso,
- Amico di famiglia e nostra cugina. – lui annuì e poi si rigirò verso Rose,
- Cosa dice?? – chiese curiosa,
- Aspettavamo te per aprirla! Dai sedetevi! – si misero su un divanetto uno accanto all’altro. Rose aprì la busta ed estrasse un foglio, lo aprì e poi si schiarì la voce,

Cari Lily, Albus, James, Rose, Hugo, Roxanne, Fred, Dominique, Louis, Lucy, Molly e supponiamo relativi fidanzati/e. f
Finalmente siamo felici di annunciarvi che siamo riusciti a trovare una casa e dei lavori stabili. Finalmente, dopo due anni!
Comunque volevamo annunciarvi che tra un mese ci sposeremo e che voi siete ufficialmente invitati al nostro matrimonio (ovviamente una lettera è arrivata anche ai vostri genitori). Purtroppo non si svolgerà in Inghilterra, ma dove adesso ci troviamo.
Quindi siamo contenti di annunciarvi che il 15 luglio tutta la famiglia Weasley-Potter (con relativi fidanzati/e) verrà a Stoccolma!
Vi piacerà vedere la nostra villetta nei fiordi svedesi, abbiamo una barca per fare delle gite e siamo praticamente immersi nel bosco! La adorerete!
Ovviamente voi arriverete il 15 luglio mentre il matrimonio sarà una settimana dopo, così avrete tempo di godervi Stoccolma e i fiordi.
Vi salutiamo con tanto affetto e amore, a presto,

i vostri Victoire e Teddy.

Rose smise di leggere e poi alzò la testa per guardare i cugini, tutti rimasero zitti per qualche secondo e poi saltarono su urlando contenti. Lily iniziò a saltellare contenta insieme a Rose e Dominique.
- Merlino!! Vi rendete conto che andremo in Svezia??? –  si abbracciarono tutti e sentì Hugo sollevarla,
- Liiiils! Tieniti pronta per le gite!!! – scoppiarono a ridere e poi abbracciò Daniel che le sorrise,
- Allora Wright.. pronto a visitare Stoccolma?? – lui rise,
- Quindi posso venire?? – chiese timidamente accarezzandole la guancia,
- Ma ovviamente!!! – gli buttò le braccia al collo e lui la fece girare. Le prese il viso fra le mani e poi la baciò teneramente.



Quel pomeriggio Lily stava tra le braccia di Daniel, entrambi seduti all’ombra dell’albero in riva al lago. Si appoggiò al petto di lui e le avvolse la vita con le sue braccia stringendola a sé, sentì poi le sue labbra appoggiarsi al suo collo lasciandole una scia di baci caldi su di essi. Chiuse gli occhi e le scappò un sospiro, percorse il collo e poi passò all’orecchio, le baciò il lobo e poi arrivò alla spalla. Le spostò leggermente la manica della maglietta e continuò a baciarla. Si rilassò sotto quel contatto e si abbandonò alle sue braccia e alle sue labbra,
- Suppongo che ti piaccia, vero? – ridacchiò sulla sua pelle, lei annuì e poi riuscì a calmare il battito cardiaco,
- Credo di stare per impazzire. – lo sentì ridere e poi rimettere la manica al suo posto.
- Sai, certe cose non si possono fare in cortile. E poi ho paura che se continuo potresti svenirmi fra le braccia. Quindi… - si alzò e le porse la mano, aprì gli occhi e accettò l’aiuto. Le strinse la mano e incrociarono le dita, iniziarono a camminare in riva al lago come altre coppie.
- Allora, ti piace l’idea di venire in Svezia con me? Insomma, se non vuoi venire non sentirti obbligato… - iniziava a preoccuparsi, magari non voleva venire, cioè stavano insieme da poco e già doveva partire con lei e la sua famiglia per Stoccolma. Si fermò e la fece voltare verso di lui,
- Lily Potter non azzardarti a farti tutti quei filmini mentali, sono chiaro? Non credi che se non volessi venire non te l’avrei detto? Io ti amo e verrei anche in capo al mondo insieme a te. Striscerei fino in capo al mondo per te. – sentì le lacrime agli occhi, nessuno le aveva mai detto niente del genere. Scosse la testa e poi sorrise,
- Ti ho mai detto che ti amo anch’io?? – la prese in braccio e riprese a camminare con scioltezza.
Rise come una matta mentre lui la faceva girare con un braccio sotto le ginocchia,
- M’immagino già le cene a casa di Teddy e Victoire.. con tutti i miei zii, genitori, cugini, fratelli... – ridacchiò la rossa mentre lui alzò un sopracciglio confuso a mo’ di domanda,
- Bè, immaginati la scena: un tavolo grande, Rose e Scorpius seduti vicino, mio zio Ron che avrà istinti omicidi nei suoi confronti, Evan e Lucy che saranno tenuti d’occhio da mio zio Percy, e io e te guardati a vista da mio padre. – lui annuì e poi la guardò stranito,
- A proposito, cosa dovrei fare con tuo padre? Insomma.. vorrei fargli una buona impressione e beh.. preferirei che non mi odiasse da subito. – sorrise, ma quanto lo adorava??
- Mmm… fammi pensare. Bè, non comportati come Lysander, non gli è mai piaciuto. Troppo lecchino e viscido. Io direi… sii te stesso e vedrai che gli piacerai moltissimo. – gli schioccò un bacio sulla guancia passandogli le braccia intorno al collo. La mise giù e si massaggiò le braccia,
- Sei magra ma pesi, piccola rossa! – esclamò scioccato, gli diede un pugno sul braccio ridendo,
- Sai che non è una cosa carina da dire ad una ragazza? – lo prese in giro e lui per scusarsi le diede un piccolo bacio sulle labbra. All’improvviso divenne seria e guardò Daniel,
- Secondo te lo dirà a qualcuno? – non ebbe bisogno di spiegare di chi parlava, lui mise le mani nei pantaloni e si guardò per un attimo i piedi, poi spostò lo sguardo su di lei,
- No. Sa benissimo cosa succederebbe, soprattutto a lui. E poi… - lasciò in sospeso la frase,
- Cosa? – chiese confusa, cos’altro c’era?
- Ti ama, non farebbe mai nient’altro per ferirti. – a quella frase sentì un macigno sullo stomaco,
- Lui non mi ama. – disse accorgendosi che le tremò la voce per pochi secondi, Daniel scosse la testa e continuò a camminare,
- Lo sai anche tu che ti ama, ti prego non negarlo. Ma ti amo anche io e so che non provi più niente per lui. E se anche fosse rimasto qualche piccolo sentimento, nascosto lì da qualche parte, io ti amo comunque e bè, la mia bellezza non ti farebbe cambiare idea? – ridacchiò modesto, Lily scoppiò a ridere,
- Sei un’idiota. Ma.. devo ammettere che hai ragione. Insomma, sulla parte della bellezza, sui sentimenti credo che non provo più niente per lui. Dopo tutto quello che ha fatto… non potrei mai perdonarlo. Mi ha fatto troppo male. – questa volta fu il suo turno di abbassare la testa, si guardò le scarpe da ginnastica consunte e sporche di verde a causa dell’erba. Scosse poi la testa per scacciare il pensiero, sorrise e lui ricambiò accarezzandole i capelli.
- Non pensiamoci. Ora dobbiamo solo pensare a goderci l’estate. Sarà magnifica! Poi andremo anche in Svezia! Camminate nei boschi,  gite in barca tra i fiordi, vedremo Stoccolma… - si perse fra i pensieri con aria sognante assumendo un’espressione da ebete, lui se ne accorse e scoppiò a ridere.
- La mia piccola rossa con la faccia buffa… - gli fece la linguaccia e poi iniziò a correre. Corse con la brezza estiva fra i capelli, il sole caldo sulla faccia e il sorriso stampato in faccia. Corse finché non sentì le braccia di Daniel avvolgersi intorno alla sua vita, l’unica cosa che in quel momento voleva sentire, una delle cose che ormai facevano parte della sua vita. Ed era felice. Era finalmente felice.







* Angolo autrice*

Ciaoooo a tutti!! Don't kill me please... lo so che è da non so quanto che non aggiorno ma vi posso giuro che la scuola è tutto un casino... davvero, questa settimana finivo i compiti di matematica alle 23 perchè il pomeriggio dovevo studiare per le verifiche e interrogazioni... sto morendo.
Comunque mi scuso ancora per il ritardo e anche per il capitolo.... non mi convince ancora, però ci tenevo tantissimo a scrivere un capitolo solo su Lily e Daniel finalmente tranquilli <3 <3 <3 Avete visto che sorpresina eh?? Viaggio a Stoccolma! Praticamente l'idea mi è venuta perchè quest'estate una delle mie tappe di viaggio è stata Stoccolma, e beh... sinceramente me ne sono innamorata! E' una città magnifica e la trovavo un'idea carina <3 <3 <3 Ah, volevo avvisarvi che mancano circa 2 capitoli, il prossimo sul viaggio a Stoccolma e l'epilogo, e poi posso dichiarare la storia conclusa. Questi devo dire sono i momenti più tristi... ho iniziato a scrivere questa storia circa un'anno fa, ci ho messo tutta me stessa e devo dire che sono orgogliosa di come si è sviluppata. Non so voi....
Passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio tutti quelli che hanno messo questa storia fra le preferite/ricordate/seguite, grazie a tutti!
Ringrazio Fred_Beckendorf99 e pekai per aver recensito lo scorso capitolo, grazieee milleee <3 <3
E poi un ringraziamento speciale a mia sorella che sostiene questa storia dall'inizio e da questa amica che ancora non mi vuole dire il suo nome su efp... -.- ti troverò... ahahahhahaa sei stai leggendo sei avvisata :P
Ora vi lascio così inizio a scrivere il prossimo capitolo ;)
Un abbraccio e un bacio,

ladyselena15 :D

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Capitolo 20
*** Wedding in Sweden (parte 1) ***



CAPITOLO 19

WEDDING IN SWEDEN

PARTE 1


- LILY POTTER SE NON TI ALZI SUBITO DA QUEL LETTO GIURO CHE LO FACCIO SCOMPARIRE COSI’ TI ALZI!!!!!!!! – urlò per la centesima volta Ginny Potter dalla cucina, Lily sbuffò con la guancia premuta sul suo cuscino e gli occhi ancora chiusi, perché miseriaccia dovevano partire alle 7 del mattino?!? Il viaggio con la passaporta sarebbe durato solo pochi minuti!!!
Aprì piano gli occhi e si mise in piedi a fatica, era il 15 luglio e si alzava alle 7 del mattino, era inconcepibile!
Si trascinò in cucina continuando a sbadigliare e si sedette a tavola dove James dormiva con la faccia nel piatto e Albus con la testa indietro e la bocca aperta. Appoggiò la testa sul tavolo appoggiandosi al suo braccio e poi richiuse gli occhi. “ Certe cose dovrebbero essere illegali” pensò tra uno sbadiglio e l’altro.
- Buongiorno a tutti! – esclamò Harry scendendo le scale sorridente, James biascicò qualcosa mentre Albus neanche rispose, lei alzò la mano in segno di saluto, - Vi avviso che fra circa quindici minuti arriveranno Daniel e Selena. Non vi conviene muovervi? – a sentire il suo nome Lily scattò in piedi e afferrò la forchetta, iniziò a mangiare veloce le salsiccia e le uova, Harry la guardò con un sopracciglio alzato,
- Ancora non so convinto di questo… com’è che si chiama? Wright? Cioè.. sì.. il padre è un brav’uomo, è un mio collega al ministero ma… - Ginny gli diede uno scappellotto,
- Harry l’hai conosciuto, è un bravo ragazzo, educato, gentile e molto simpatico. – Lily bevve tutto in un sorso il suo succo e poi corse di sopra in bagno. Afferrò prima dal suo armadio dei jeans, scarpe da ginnastica e una t-shirt. Si chiuse in bagno e si gettò subito sotto la doccia, si strofinò velocemente con il sapone e poi passò allo shampoo. Pochi minuti dopo era già fuori dalla doccia, guardò l’ora, mancavano 5 minuti. Si morse il labbro e si asciugò i capelli con la bacchetta, li pettinò e li raccolse in una coda alta di cavallo. Indossò i jeans e la t-shirt, si chinò per allacciarsi le scarpe con i lacci, afferrò lo spazzolino e si lavò i denti e poi si passò sulla faccia un velo di trucco. Andò in camera sua e afferrò il suo zainetto già pronto dalla sera prima, lo aprì e mise dentro le ultime cose. Guardò l’orologio al suo polso e si accorse che era ora. Guardò fuori dalla finestra e poi sentì il campanello suonare e qualcuno aprire la porta,
- Ciao Daniel! Chiamo subito Lily!! Lily è arrivato Daniel!! – urlò Ginny dal salotto, prese quindi lo zainetto e la valigia e si avviò verso il salotto.
- Sto arrivando! Ho solo un po’ di problemi con la valigia! – rise cercando di non farla precipitare per tutta la rampa di scale, la fece scendere gradino per gradino e sentì qualcuno ridere, si girò e vide Daniel, gli fece la linguaccia,
- Non aiutarmi per carità, eh. In fondo sei solo un giocatore di Quidditch e hai dei muscoli da far paura. – arrossì accorgendosi che non l’aveva pensato, ma detto ad alta voce proprio mentre suo padre passava di lì. Si congelò e poi sorrise a suo padre ridacchiando acuta vedendo Harry guardarla stralunato con la bocca spalancata,
- Cioè… da paura nel senso… cioè.. è un grande giocatore di Quidditch e di conseguenza ha un’ottima forma fisica. Ma solo in senso sportivo, ecco. – si girò e vide Albus ridere seduto sul primo gradino, si stava tenendo la pancia ed era rosso in faccia per le risate,
- Oh sì… senso sportivo… ahahhaahaha. Oddio, papà dovresti vederti la faccia! – continuò a ridere come un matto, gli fece segni per dirgli di smetterla ma neanche la guardava. Per fortuna in quel momento arrivò sua madre che sorrise a Daniel che guardava preoccupato Harry, la sua espressione era passata dalla stupita alla minacciosa.
- Daniel, potresti spiegarmi perché mia figlia ha definito i tuoi muscoli “da paura”?? – chiese lentamente l’uomo, Ginny capendo la situazione si avvicinò al marito e lo trascinò in cucina dandogli dei colpetti sulle spalle, Lily sospirò calmandosi e si girò verso Albus con ancora in mano la valigia,
- Era necessario ridere come un’idiota?!? – sbottò con l’istinto di lanciargli il bagaglio, lui scosse la testa riprendendo il suo colorito normale,
- Ma hai visto la sua faccia?? – ridacchiò e poi la raggiunse sulle scale, le scompigliò i capelli,
- La mia Lils ingenua… insomma, se vuoi definire i muscoli del tuo ragazzo da paura forse è meglio non farlo quando c’è papà nei paraggi, non credi? – la prese in giro, gli fece la linguaccia e poi lo obbligò a portarle giù la valigia.  Scese le scale e raggiunse Daniel, lo abbracciò e poi rise,
- Non preoccuparti di mio padre!! E’ solo rimasto un po’ scosso. – lui scosse la testa e poi le accarezzò una guancia,
- Speriamo che non mi uccida… però felice che trovi i miei muscoli da paura! – risero ma gli rifilò un pugno sul braccio,
- Idiota… - si guardò intorno e non vedendo suo padre si avvicinò a lui e lo baciò. Le avvolse i fianchi con le braccia e la strinse più a lei, approfondirono sempre più finché non sentì qualcuno tossire, si girò di scatto e vide James scendere le scale con un borsone.
- Ovviamente aver accettato la cosa non significa che mi vada bene vedervi pomiciare nell’atrio di casa mia. – disse serio ma salutando Daniel con un gesto della testa, si voltò di nuovo verso il suo ragazzo e si avvicinò al suo orecchio,
- Mi sei mancato.. – gli sussurrò e lui rispose la stessa cosa mimando con le labbra, le passò poi un braccio intorno alla vita e guardarono i suoi fratelli che si misero con i propri bagagli davanti a loro.
Pochi secondi dopo qualcuno suonò il campanello, vide la faccia di Albus illuminarsi e poi andare ad aprire. Selena si buttò fra le sue braccia e poi lui la baciò, ma ricordandosi poi che erano tutti lì a fissarli si staccarono imbarazzati. Selena la vide e cacciò un urlettino, rise e la raggiunse, si abbracciarono strette, iniziarono a saltellare,
- Liiiils!!! Non sai quanto mi sei mancata!!! – esclamò la bionda abbracciandola ancora,
- Sel!! Oddio, non sai quanto tu mi sei mancata!! – e si riabbracciarono di nuovo.
- Ma se vi siete viste quattro giorni fa… - intervenne James guardandole con un sopracciglio alzato, gli fece la linguaccia,
- Questo perché James non sei una ragazza e non puoi capire questo genere di cose. – lo rimbeccò Selena continuando a sorridere, lui alzò le mani in segno di resa e poi guardò tutti,
- Allora pronti? – annuimmo sorridendo, Lily si riavvicinò a Daniel mentre Selena ad Albus.
- Ma’!!! Pa’!! Noi siamo pronti!! – urlò James inclinando leggermente la testa verso la cucina, pochi secondi dopo i due comparvero con i loro bagagli in mano e un quaderno. Posero quest’ultimo al centro del cerchio,
- Tra venti secondi esatti afferrate i vostri bagagli con una mano e il quaderno con l’altra. – spiegò Ginny. Annuì e contò mentalmente, al momento esatto afferrò con la sinistra la valigia con lo zaino in spalla e con la destra il quaderno. Sfiorò la mano di Daniel e quel tocco la fece sorridere, scambiò uno sguardo con lui e poi si sentì strattonare per l’ombelico. Intorno a lei tutto vorticò e l’unica cosa che sentiva era la mano stretta intorno alla valigia. Sembrava immersa in un tornado ma pochi secondi dopo il tornado si dissolse e si ritrovò distesa sull’erba con la valigia sulla pancia. Gemette e spostò il bagaglio con una spinta, odiava viaggiare con la passaporta.
Si mise a sedere e vide Daniel alzarsi a pochi metri da lei, si guardò intorno e rimase a bocca aperta. Alle loro spalle si trovava una villetta rossa e bianca immersa nella natura, mentre davanti a loro c’era un piccolissimo molo con una barca attraccata e sulla sponda opposta c’erano i boschi, tra questi c’era uno specchio d’acqua azzurro. I fiordi svedesi. Dannazione, erano bellissimi.
Si alzò in piedi e girò su stessa per vedere tutto, poi guardò James ed Albus che avevano la sua stessa espressione in viso. I suoi pensieri vennero interrotti da una voce.
- Ragazzi! Siete arrivati! – esclamò Victoire correndo verso di loro seguita da Teddy, la cugina l’abbracciò stretta,
- Lils! Mio dio quanto sei cresciuta! Non ti vedo da circa due anni!  - ricambiò l’abbraccio e rise, non si era mai accorta di quanto le fosse mancata Victoire,
- Vic! Miseriaccia, non potevate venirci prima qui?? E’ fantastico! – esclamò e la bionda rise cristallina, si staccarono,
- Hai ragione Lils, a proposito… il tuo ragazzo? – sussurrò guardando Daniel che veniva verso di loro, annuì e la bionda ridacchiò,
- Te lo sei scelto bene a quanto vedo… gioca a Quidditch vero? – annuì di nuovo e rise anche lei.
- Stamattina ho per sbaglio detto davanti a mio padre che aveva dei muscoli da paura. – Victoire rise e guardò Harry che abbracciava Teddy,
- La reazione non è stata una delle migliori, eh? Su, non preoccuparti! Sei in Svezia e qui avrai tantissimo tempo per stare con il tuo ragazzo! – Daniel si mise al suo fianco sorridendo verso la bionda,
- Molto piacere, Victoire Weasley. Cugina di Lily. – si presentò formalmente con il solito sorriso in faccia,
- Daniel Wright. Ragazzo di Lily. – strinse la mano ricambiando il sorriso.
- Vado a salutare anche gli altri. Piacere di averti conosciuto Daniel! – andò ad abbracciare James,
- Energica tua cugina? – ridacchiò lui, annuì e sorrise,
- Sì, è tanto che non tornano in Inghilterra e girano per l’Europa alla ricerca di qualcosa di stabile. Sono contenta per loro. – Teddy venne verso di loro e la sollevò in aria, le scappò un urlettino e rise abbracciandolo,
- La mia piccolina!!! – esclamò lui facendola girare, continuò a ridere come una matta,
- Teddy!! – anche per lui non si era mai accorta di quanto gli mancava.
- Ma quanto sei cresciuta?? Cioè eri molto più piccola quando sono partito e guardati! Sei quasi una donna! – arrossì e poi rise, spostò lo sguardo su Daniel e divenne serio,
- Tu sei il suo ragazzo? – chiese guardandolo sospettoso, il Corvonero annuì e gli porse la mano, Teddy la strinse e poi gli sorrise,
- Spero che la tratterai bene. Conosco Lily da quando è nata, sono come un fratello per lei. – gli batté una mano sulla spalla.
- Che ne dite se entriamo?? Staranno per arrivare tutti gli altri! – recuperò il suo zaino e la sua valigia e poi prese la mano di Daniel,
- Allora come ti sembrano?? – lui annuì,
- Simpatici, d’altronde come tutti voi Potter e Weasley. – le diede un bacio veloce per non farsi vedere da Harry, mano nella mano poi seguirono dentro casa Victoire e Teddy.
La casa interna era ancora più bella di quanto lo fosse da fuori, le pareti erano di un bianco lucido, nel salotto, che sembrava più un salone, c’erano due divani anch’essi bianchi, una libreria piena di volumi colorati, al posto di una parete c’era una grande vetrata che dava sul fiordo e da lì si godeva di un’ottima vista. Lontano dai divani c’era un tavolino nero circondato da due poltroncine bianche scure e a pochi metri da esse c’era un camino con a fianco appoggiata a terra, la legna. Alla fine della stanza c’era un bancone di legno chiaro e da esso iniziava la cucina. Anch’essa bianca con tutti gli accessori necessari. Tra le due stanze c’era un rientro in cui era posta una scala bianca che con una curva larga immetteva al piano superiore.
Lily rimase a bocca aperta,
- Miseriaccia… mi adottate come figlio?? – biascicò James ricevendosi poi uno scappellotto da Harry, Teddy scoppiò a ridere,
- Non credo che Harry sarà contento.. ma puoi venire quando vuoi, James. – lui sorrise sornione e poi si accomodarono in salotto.
- Aspettiamo tutti per sistemarci, che ne dite? – appena terminata la frase qualcuno suonò il campanello, Victoire saltò in piedi dal divano e corse alla porta facendo svolazzare il vestito nero a pois bianchi abbinato agli stivali di pelle anch’essi neri. Le scappò un urlettino trovandosi davanti i fratelli e  i genitori.
- Dom!! Lou!!! – salto al collo dei due e li abbracciò stretti, loro ricambiarono l’abbraccio,
- Quanto mi siete mancati!!! Lou che diavolo ti è successo? Sembri un modello! – rise lei, il ragazzo sorrise modesto e Dominique gli rifilò una gomitata fra le scapole.
- Mamma! Papà! – abbracciò Fleur e Bill che si erano commossi, non vedevano la figlia da due anni circa,
- Vic, vedo che ti tratti bene! – esclamò Dominique fissando a bocca aperta la casa, la sorella rise e poi fece entrare tutti.
- Liiils!! – esclamò la bionda contenta, le corse incontro, non fece in tempo ad alzarsi dal divano che se la ritrovò sopra, l’abbracciò stretta,
- Dom!! Che bello vederti!! – risero come delle bambine e la bionda si sedette sulle sue ginocchia con le braccia intorno alle spalle, guardò Daniel e rise,
- Mi dispiace Daniel, ma Lily è mia… - lui rise con loro due.
- Comunque ciao zio Harry, zia Ginny, James, Albus e Selena! – scoppiò a ridere Dominique salutando gli altri con una mano, loro sorrisero e la salutarono, Louis si sedette ai piedi del divano a fianco a James dopo aver salutato tutti e averle scompigliato i capelli rovinandole la coda di cavallo!
Subito dopo il campanello suonò ancora e Victoire accolse con un abbraccio Rose, Hugo, Scorpius, Hermione e Ron e ancora dopo Lucy, Molly, Evan, Percy, Audrey, George, Angelina, Fred e Roxanne. Abbracciò tutti uno dopo l’altro seguita da Teddy. Si raggrupparono poi tutti nel salone, Rose e Scorpius raggiunsero lei e Dominique,
- Credo che mio padre stia progettando di uccidere Scorpius. – disse subito lei, Dominique rise,
- Beh, non credo che faccia i salti di gioia che tu stia con il figlio di Draco Malfoy, anche se è simpatico. – Lily rispose sorridendo verso il biondo che ricambiò il sorriso,
- Insomma.. guarda Percy come fissa Evan e Lucy. – indicò con la testa Dominique, si girarono verso la coppia che parlava sommessamente e poi il padre di lei che li fissava serio con gli occhi ridotti a due fessure.
- Già… almeno mio padre non fa così. A parte che mia madre l’ha minacciato di farlo dormire sul divano se solo avesse osato dire qualcosa di brutto a Scorpius. – sorrisero tutti e poi Victoire si schiarì la gola.
- Bene! Visto che ci siamo tutti direi di sistemarci! Bene come avrete notato la casa non ha abbastanza stanze per accogliere tutti, ed è per questo che io e Teddy abbiamo costruito una piccola casa dietro questa per alcuni di voi. Ha sette stanze delle quali una è da tre hanno tutte un bagno e di sotto una piccola cucina. Tutte le altre sono da due. Quindi noi avevamo pensato che lì potevano starci i ragazzi così se ne stanno per conto loro, mentre noi adulti ce ne stiamo qui. Che ne pensate? – tutti i ragazzi annuirono e saltarono in piedi contenti mentre i padri li guardarono seri ma le madri intervennero calmandoli.
- Ecco qui le chiavi! Si pranza all’una! – tese le chiavi a Rose che annuì e poi tutti afferrarono le loro valigie e si fiondarono fuori. Raggiunsero la casetta e Rose aprì la porta. Si riunirono nella piccola cucina,
- Allora come ci sistemiamo?? – chiese Rose guardandoli seria,
- Io e Fred! – esclamò James battendo il cinque al cugino, lei annuì e i due scomparvero su per le scale per prendere la stanza,
- Io e Hugo! – seguì Louis battendo il pugno al rosso e poi andarono anche loro al piano superiore,
- Noi tre!! – alzò la mano Dominique alzando poi le braccia di Roxanne e Molly che la guardarono stupite, Rose rise per le loro facce e vide le tre correre via. Si guardarono poi tutti, erano rimasti lei, Daniel, Rose, Scorpius, Evan, Lucy, Albus e Selena.
- Allora, due possibilità: ognuno con le sue ragazze oppure quattro ragazze e quattro ragazzi.– disse Scorpius appoggiandosi al bancone della cucinetta,
- La prima? – propose Lucy senza staccare gli occhi da Evan che le teneva la mano, annuirono e poi salirono insieme le scale, lei e Daniel scelsero una delle camere centrali e appena entrarono si ritrovarono in una camera bianca con un letto matrimoniale e una finestra che dava sul fiordo da cui entrava la luce del mattino. Lasciò i bagagli accanto al letto e finito di ammirare il panorama si voltò verso Daniel che la guardava sorridente disteso sul letto. Lo raggiunse e appoggiò la testa sul suo petto, chiuse gli occhi e sorrise,
- Siamo in Svezia, piccola rossa… - sussurrò lui baciandole i capelli, alzò lo testa e lo guardò sorridente,
- Insieme. – aggiunse lei dandogli un bacio, fece per staccarsi ma la tirò a sé e si ritrovò sopra di lui a cavalcioni, riprese aria e lui le spostò i capelli dalla faccia e sorrise ancora.
- Non smetterò mai di amarti, lo sai vero? – annuì, fece per baciarlo ancora ma all’improvviso la porta si aprì e comparì James. Alla vista di lei a cavalcioni su di lui, i loro capelli disordinati e i fiati un po’ corti sbarrò gli occhi.
Lily rotolò di lato e in un colpo si mise in piedi, si sistemò i capelli come poteva in un secondo e guardò il fratello,
- Si usa bussare, lo sai? – incrociò le braccia decisa,
- Beh, mica penso che Wright stia cercando di farsi mia sorella al mattino presto. – rispose a tono lui fulminando Daniel che si alzò in piedi e cercò di appiattire i capelli,
- Appunto, certe cose fatele di sera, con un’atmosfera migliore. – entrò Albus mettendo una mano sulla spalla del fratello maggiore che lo fissò sbalordito.
Lily divenne rossa come un peperone fino alle orecchie, mancavano solo Louis, Fred e Hugo ed erano al completo.
- Su, James, andiamo e lasciamoli tranquilli, sicuramente avranno già qualche programma per la mattinata. Giusto Lily? – la guardò complice Albus, lei annuì e spostò lo sguardo su Daniel per chiedere aiuto,
- Certo, avevamo deciso di fare un’escursione nei boschi. Tranquilli nella natura. – disse subito convinto, Al sorrise sornione rivolto al Grifondoro,
- Visto? Nulla di cui preoccuparsi. Confido che Daniel è un bravo ragazzo e sa come comportarsi con una ragazza. – il Corvonero annuì e gli sorrise grato.
- Ma… ma… - balbettò confuso James cercando di replicare ma il fratello lo trascinò fuori,
- Allora buona escursione! – gli augurò chiudendo la porta mentre l’altro continuava a biascicare parole incomprensibili. Quando la porta si fu chiusa tirò un sospiro di sollievo e si ridistese sul letto scoppiando poi a ridere. Lui la seguì e la guardò divertito,
- Meglio andare a fare quest’escursione… altrimenti non ritorno in Inghilterra. – le scompigliò i capelli e si alzò, le porse la mano e lei l’accettò, erano già pronti  così, jeans e scarpe da ginnastica. Non si cambiarono e uscirono subito dalla casetta, s’incamminarono su per la salita erbosa che portava al bosco. Lui l’aiutò a scavalcare un tronco, gli sorrise grata, appena furono abbastanza lontani dalla casa lo guardò,
- Posso farti una domanda? Cioè.. non voglio essere invadente. – lui si girò verso di lei e le sorrise,
- Spara. – rispose deciso. Annuì e si guardò in giro, nessuno poteva sentirli,
- Ma voi lupi mannari… insomma, anche da umani avete qualche non so.. caratteristica o specialità in più? – chiese incuriosita salendo su un tronco di un albero e poi saltando giù agilmente. Lo vide sorridere divertito,
- Se ti riferisci che sono come il licantropo del film babbano bè, no. Tutte cazzate quelle. Insomma, che storia è quella del tatuaggio?? – rise vedendolo gesticolare,
- Comunque sì ci sono delle caratteristiche speciali… come ad esempio sono più veloce di quelli come me e ho un olfatto e un udito più sviluppati. Tipo.. adesso ci sono degli uccellini che volano sopra di noi a circa… mmm.. venti metri? – Lily alzò lo sguardo e vide due uccellini volare poco più in alto, lo guardò ammirata,
- E’ una cosa fortissima!! – esclamò ridendo, scese di nuovo dal tronco dell’albero su cui era risalita ma non si accorse di un po’ di muschio. Sentì il suo piede scivolare e il corpo volare all’indietro, aspettò il colpo sul legno ma questo non arrivò mai, si ritrovò fra le braccia di Daniel. Menomale che era a pochi metri da lei e che era molto più veloce.
- E molto utile, devo dire. – sussurrò con il volto a pochi centimetri dal suo, si sentì le guance bollenti,
- Già. – riuscì a borbottare, lui rise vedendola impacciata e la baciò lentamente, gli buttò le braccia al collo e si sentì sorretta dalle sue braccia attorno alla schiena. Poco dopo si staccarono, e si rialzarono da quella posizione. Notò un alone giallo negli occhi di Daniel,
- I tuoi occhi… - sussurrò curiosa, lui annuì lentamente,
- Bè.. a volte quando perdo il controllo o provo emozioni forti gli occhi diventano gialli come quando c’è la luna piena.. nulla di grave. – spiegò sorridendo poco, lei gli rispose con un sorriso raggiante,
- Beh, se vuoi saperlo ti donano… fanno molto.. mmm.. sexy, direi. – Daniel scoppiò a ridere e le accarezzò la guancia dandole poi un piccolo bacio sul naso.
- La mia piccola rossa… - sorrise, Lily si guardò ancora intorno e un pensiero le balenò in testa,
- La prima volta che ci siamo incontrati veramente, nel senso parlati e tutto, è stato proprio in una foresta. E’ buffo. – lui annuì ma con un sorriso malinconico,
- Già… potevo ucciderti. L’errore più grande della mia vita. – scosse la testa, lei si avvicinò e gli alzò il viso, lo guardò minacciosa,
- Non osare più fare questi discorsi, Daniel Wright. Abbiamo già discusso di questo e quella notte non mi hai fatto nulla. – lui annuì e poi le accarezzò una guancia.
- Io come farei senza di te? – lei sorrise e gli schioccò un bacio sulla guancia, gli prese la mano e iniziò a camminare,
- Su dai! Dobbiamo o no fare questa escursione?? – lui scosse la testa divertito e le andò dietro ridendo felice. Erano insieme e si amavano. Le uniche cose importanti in quel momento.



Rientrarono felici all’una nella casa di Victoire e Teddy, raggiunsero gli altri a tavola e notò che mancavano ancora Rose e Scorpius,
- Eccoci qui! – esclamò Lily sedendosi tra Daniel e Louis che le sorrise,
- Com’è andata l’escursione? – chiese subito suo padre mettendosi di fronte a loro guardandoli con sospetto.
- Bene! E’ stato veramente… ehm.. – borbottò, si grattò la testa e guardò Daniel che venne in suo aiuto,
- Interessante. I boschi svedesi sono bellissimi. Hanno una grande varietà di alberi. – finì la frase per lei, Harry lo guardò con un sopracciglio alzato sempre in guardia,
- Quindi avete… osservato gli alberi? – chiese di nuovo sospettoso, risero, se guardare gli alberi significava baciarsi sui tronchi degli alberi a terra, correre per mano per vedere quanto Daniel fosse veloce e sdraiarsi a terra abbracciati…
- Sì. – risposero contemporaneamente convinti, Harry annuì e si sedette a tavola vedendo Rose e Scorpius entrare in casa. Lily alzò la mano in segno di saluto ma la riabbassò subito vedendo Ron andare verso di loro con l’aria non molto tranquilla.
- Oh cavolo.. – borbottò Louis senza farsi sentire, Lily si morse un labbro nervosa,
- Vi stavamo aspettando! Si può sapere perché diamine siete in ritardo?!? – sbottò gesticolando, Scorpius fece per parlare ma Ron lo bloccò,
- Tu sta’ zitto! Vorrei che fosse mia figlia a rispondermi! – alzò il tono della voce, vide il labbro di Rose tremare,
- Noi… noi eravamo.. a.. – borbottò senza riuscire a formare una frase di senso compiuto,
- A osservare gli alberi come Lily e Daniel?!? Trovatene una migliore! – Lily sbarrò gli occhi e Harry scattò in piedi,
- E questo cosa significa?!? – sbottò suo padre, si metteva male…
- Allora Rose?? – Ron ignorò l’amico che ora li squadrava più sospettoso di prima.
 - Se mi permette signore… - cercò di parlare Scorpius ma Ron lo zittì con uno sguardo,
- No! Non ti permetto niente! Anzi, non ti permetterei nemmeno di stare con mia figlia! Con un Malfoy!! Conosco la vostra famiglia e siete sempre stati dei… - non riuscì a completare la frase,
- ADESSO SMETTILA!! – urlò Rose con le lacrime agli occhi, sciolse l’intreccio con la mano del suo ragazzo,
- DEVI SMETTERLA!! Tu non capisci nulla! Non capisci quanto Scorpius sia importante per me! Pensi ancora che tutto sia ancora come era tanti anni fa, ma non è così! Scorpius non è così! – gridò piangendo disperatamente,
- La sua famiglia… - provò a dire Ron ma la figlia esplose ancora,
- LUI NON E’ LA SUA FAMIGLIA! Te lo vuoi mettere in testa?!?! E se pensi che lui non sia quello giusto allora non sai nulla di me! NULLA! – si strofinò una guancia furiosamente e poi corse fuori sbattendo la porta. Il silenzio calò nella stanza per pochi secondi ma poi Lily lo ruppe strascicando la sedia e correndo dietro a Rose.
Corse nel giardino e raggiunse la loro casa, entrò e salì le scale, raggiunse il piano superiore e bussò alla seconda porta sulla destra,
- Rosie.. sono io, Lily. – disse per paura che non la facesse entrare,
- V-vieni. – rispose la voce della cugina rotta dai singhiozzi, aprì la porta e la richiuse delicatamente, le sorrise e la raggiunse sul letto matrimoniale, l’abbracciò.
- Non ce la faccio più Lils… ha ancora quei pregiudizi.. io.. io amo Scorpius… non vuole capirlo. – disse fra un singhiozzo e l’altro, le accarezzò la schiena e poi sospirò,
- Lo so, Rosie.. ma vedrai che lo capirà. Non hai idea di come ci sia rimasto male… ha capito che ha esagerato. – cercò di consolarla e la cugina si strinse più a lei,
- Quando lo capirà? Io non posso continuare così… Scorpius viene a casa nostra solo quando lui è al lavoro… una sera ha iniziato ad urlare contro la sua famiglia e me… Hugo ha cercato di calmarlo parlandogli.. non è servito a niente. Se l’è presa anche con lui. Lils, è stato orrendo! Lui che urlava sui Malfoy che erano dei ladri, traditori, codardi… li ha insultati nei peggiori modi.. ma Scorpius non è così… - singhiozzò ancora di più, scosse la testa, i Malfoy non era ancora ben voluti da tutti, soprattutto dai Weasley e dai Potter. Anche suo padre era diventato scontroso quando aveva appreso la notizia che Scorpius sarebbe venuto con loro.
- Lo so che Scorpius non è così… siamo diventati amici e posso dire di conoscerlo. Ovviamente non come te.. tu lo conoscerai moooltooo meglio di me, vero Rosie? – la sentì ridacchiare, buon segno. Si stava riprendendo.
- Sì, hai ragione. – e continuò a ridacchiare fino a passare a ridere,
- E suppongo che in questi giorni vi conoscerete ancora meglio, eh?? Insomma… bella vista, tranquillità, camera libera, grande letto.. .eh, eh? – la vide diventare tutta rossa e ricevette una cuscinata in piena faccia mentre Rose rideva come una matta,
 - Lily Potter! Da quando si dicono queste cose??? A proposito… tu e Daniel? Vi state conoscendo meglio?? – la prese in giro, questa volta fu il suo turno di arrossire fino alla punta delle orecchie.
Qualcuno bussò alla porta, tirò un sospiro di sollievo, argomento imbarazzante evitato… Lily andò ad aprire e si ritrovò il viso serio di Scorpius,
- Ehi Scorps! Vieni un attimo! Scusaci un momento Rosie… - uscì dalla stanza spingendo il biondo, lo guardò curiosa,
- Cos’è successo dopo che ce ne siamo andate? – gli chiese subito, lui sospirò pesantemente e si spostò una ciocca bionda dagli occhi,
- Il padre di Rose è rimasto sconvolto dalla sua reazione… e poi mi ha guardato, gli ho detto che io amavo Rose e che non gli avrei mai fatto male intenzionalmente. Prima aveva l’aria di volermi strozzare e poi si è seduto e mi ha guardato disperato, mi ha chiesto se è una cosa seria e io gli ho risposto sì, ci amiamo. Si è arreso e mi ha chiesto scusa, ci siamo stretti la mano e poi sono venuto qui. Lei come sta? – chiese guardando la porta chiusa. Lily sorrise,
 - Non preoccuparti. L’ho tranquillizzata così tanto che mi stava anche prendendo in giro. Abbiamo parlato un po’ tra cugine, anzi più migliore amiche… ora vado, ho la sensazione che mio padre mi chieda cosa facevamo io e Daniel mentre osservavamo gli alberi… - Scorpius ridacchiò,
- Interessanti vero? Sai poi quelli più lunghi… - arrossì di botto e gli diede un pugno sulla spalla,
- Deficiente! Ora vado. Mi raccomando, conoscetevi meglio!!! – urlò ridendo, la porta si aprì di botto,
- Liiiiiilyyyyyy!!!!!!! – urlò Rose tutta rossa in faccia, Scorpius le guardò confuse e la rossa si precipitò giù per le scale piegata in due dalla risate inseguita dalle urla della cugina.
 Uscì di casa nell’aria fresca svedese e si calmò, chiuse gli occhi e solo in quel momento si accorse del suo stomaco che brontolava rumorosamente. Prese un profondo respiro e poi rientrò nella cucina della casa, erano tutti seduti a tavola che mangiavano silenziosamente, raggiunse il suo posto e sorrise rivolta a Daniel che la guardò sollevato. Evitò di dargli un bacio dato che suo padre continuava a fissarli sospettoso. Si ficcò in bocca una polpetta svedese e si guardò intorno, Evan e Lucy erano guardati a vista da Percy mentre Ron non alzava nemmeno lo sguardo. Sospirò, non era un pranzo Weasley-Potter.
All’improvviso entrarono Rose e Scorpius per mano, Lily sorrise e gli fece segno di raggiungerli, si sedettero a tavola e finalmente la tensione venne spezzata,
- Allora! Riassumendo… - li guardò tutti negli occhi Victoire sorridente come una Pasqua, fissò Daniel,
- Daniel Wright. Figlio di John Wright, Auror ministeriale collega di zio Harry e zio Ron. – lui annuì vigorosamente, la bionda girò lo sguardo su Evan.
- Evan Nott. Figlio di Alexander Nott, impiegato al ministero. – il ragazzo rispose con un “sì” biascicato, era troppo concentrato a vedere Percy che non lo perdeva di vista neanche un secondo,
Victoire poi passò a Scorpius,
- Scorpius Malfoy. Figlio di Draco Malfoy, Auror. Collega di zio Harry, zio Ron e del padre di Daniel. – Scorpius sorrise per rispondere affermativamente, lei batté le mani contenta,
- Perfetto! Detto questo… zio Ron? – lui alzò la testa sentendosi interpellato e poi guardò la figlia,
- Sì… Rose io volevo chiederti scusa. Ho esagerato e ho mal giudicato… Scorpius. – disse tra i denti il suo nome, Rose lo abbracciò di scatto esclamando “ Oh papà!” e tutti sorrisero tranquilli.
- Ehi qualcuno sa come si fa a staccare una polpetta dal soffitto? – chiese James guardando sopra di lui, Lily alzò lo sguardo e vide il pezzo di carne attaccato al muro, scoppiò a ridere seguita dagli altri,
- James Sirius Potter, perché diamine hai lanciato una polpetta sul soffitto?!? – sbottò Ginny rabbiosa facendosi scappare un sorriso vedendo Victoire piegata in due dal ridere e Teddy sputare ciò che stava bevendo per ridere.
Ecco, quella era un pranzo Weasley-Potter. Semplice, divertente dove ognuno era sé stesso. Senza pregiudizi.



Quella sera uscì dal bagno in canottiera e pantaloncini pronta per la notte, vide Daniel disteso sul letto senza maglietta con indosso solo i pantaloni della tuta, appena la vide si tirò su a sedere e l’accolse fra le sue braccia. Le baciò l’incavo del collo,
- Finalmente soli… - le sussurrò all’orecchio, annuì e si rilassò sotto quel contatto, sentì le sue mani condurla distesa e le si posizionò sopra. Continuò a baciarla delicatamente e le mani le accarezzarono i fianchi sotto la canottiera, questa volò dall’altra parte della camera, i pantaloncini stavano per fare la stessa fine quando qualcuno bussò, s’interruppero e Daniel ridacchiò,
- Suppongo sia impossibile rimanere un po’ soli… - gli diede un bacio carico di passione giocando con i suoi capelli e lui le avvolse le braccia intorno ai fianchi nudi tenendola a sé. La persona bussò ancora insistente, Daniel la lasciò andare e lei raggiunse la sua canottiera. Se la mise addosso e andò ad aprire, si ritrovò davanti Scorpius, gli sorrise,
- Ehi Scorps… - lo salutò sistemandosi come poteva i capelli,
- Ti disturbo? – chiese serio e dispiaciuto, lei scosse la testa e lo guardò preoccupata,
- Ehi, che succede? – lui sospirò e si spostò una ciocca bionda dagli occhi azzurri, era nervoso.
- Possiamo parlare? Insomma… non so in cucina o da qualche parte… - lei annuì e guardò verso Daniel che le sorrise e le fece segno di andare pure, afferrò gli stivaletti autunnali che si era portata dietro e se li mise ai piedi e poi seguì il ragazzo giù per le scale. Andarono nel piccolo salotto che c’era e si sedettero sul divano,
- Rose ha qualcosa che non va. Insomma… c’è qualcosa. Non riesco più a capirla. Appena mi avvicino lei… distoglie lo sguardo o mi dice che ha qualcos’altro da fare. Ho cercato di parlare, le ho chiesto se era per la faccenda del padre, lei mi dice di no, le chiedo allora cos’è e lei non risponde. Sto diventando pazzo.. tu magari sai qualcosa. Ti prego, Lils, almeno tu… - lo guardò curiosa e poi scosse la testa,
- Se sapessi qualcosa lo sai che tenterei di aiutarvi, ma questo volta non ne ho la più pallida idea Scorps… insomma, oggi abbiamo parlato e mi è sembrato norm… - si bloccò a metà frase e poi si colpì la fronte con una mano.
- Ecco! Che deficiente! Sono stupida! Stupida! – si maledii da sola, Scorpius alzò un sopracciglio,
- Beh.. abbiamo parlato del “conoscersi meglio” e lei sembrava veramente imbarazzata… insomma, magari è quello. Hai capito giusto? – lui scosse la testa ancora confuso, sbuffò,
- Come dannazione te lo spiego? Insomma.. beh.. quando due persone sono sole.. e beh! Scorpius non farmi dire tutto! Praticamente quando ti senti attratto da qualcuno! E poi… - lui aprì la bocca e rise,
- Oddio Lils! Sei rossissima! Guarda che con me queste cose puoi dirle! Insomma, ti costava dire tanto sesso? Non sono mica un bambino di 10 anni a cui devi far capire le cose! – gli diede un pugno,
- Sei uno stupido!! Tu lo avevi capito!! – lui annuì e continuò a ridere come un’idiota. Pochi minuti dopo si ricompose,
- Quindi è questo? Cioè… io e lei, insomma.. mai fatto.. ma non pensavo che la potessi traumatizzare… - questa volta fu il suo turno di diventare rosso, lei lo zittì con un gesto della mano.
- Preferirei non sapere la vostra vita sentimentale.. non a questi punti. Comunque, ora che abbiamo scoperto il problema… io vado.. – Scorpius ridacchiò,
- Con quei capelli suppongo di aver interrotto qualcosa. – la prese in giro, gli fece la linguaccia e poi salì al piano superiore.
 Entrò nella sua camera e si tolse al volo gli stivali e si buttò sul letto al fianco di Daniel che le avvolse la vita sorridente, si avvicinò e la strinse a sé,
- Quando sarai tutta mia? – le sussurrò nell’orecchio facendola ridere, lo baciò appassionatamente,
- Ora e per sempre. – gli rispose tra un bacio e l’altro.






* Angolo autrice*
Eccomi qui! E non passato un mese! Cioè.. mancava poco però.. ce l'ho fatta! Purtroppo cercate veramente di capirmi ma la scuola mi sta distruggendo... poi fra un po' visto che ci saranno le vacanze natalizie ci stanno facendo morire con verifiche su verifiche, interrogazioni su interrogazioni... voti su voti.. I'm dead.
Comunque sono riuscita ad aggiornare... ah, ecco, per il fatto di terminare la storia entro la fine dell'anno non sono poi così sicura... ho dovuto dividere questo capitolo in due parti quindi adesso mancano due capitoli, la seconda parte di questo e poi l'epilogo. Divento sempre triste quando devo finire una storia... mi dispiace non scrivere più su Daniel e Lily, come voi ho imparato ad amarli, ridevo con loro, sorridevo e piangevo.. .loro due sono una delle mie soddisfazioni... anche perchè sono veramente contenta che anche voi li adorate. :) :)
Oraaa, voglio ringraziare tutti quelli che hanno messo questa storia fra le preferite/ricordate/ seguite <3
Ringrazio pekai e Fred_Beckendorf99 che hanno recensito lo scorso capitolo ( se ho sbagliato a scrivere i nomi ditemelo, distratta come sono... ) <3
Ora vado così inizio già a scrivere la seconda parte di questo capitolo ( non so esattamente quando potrò metterla... non uccidetemi) <3
Un abbraccio e  un bacio,


ladyselena15 :)

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Capitolo 21
*** Wedding in Sweden (parte 2) ***



CAPITOLO 20



WEDDING IN SWEDEN


PARTE 2


La mattina del matrimonio Lily rotolò sul fianco e si scontrò con il corpo massiccio di Daniel che biascicò qualcosa con la voce impastata dal sonno, sbadigliò intenzionata a rimanere nel letto per ancora una o due ore. Sbarrò gli occhi pochi secondi dopo ricordandosi che giorno era,
- Merlino!!! – guardò l’ora, le sette!! Era già tardi!! Si mise a sedere di scatto e iniziò a colpire Daniel con il cuscino per svegliarlo,
- Daniel svegliati!! E’ il giorno del matrimonio!! Dobbiamo prepararci e poi aiutare gli altri!! – lui biascicò ancora qualcosa e le prese il cuscino dalle mani, lo abbracciò con le braccia nude e si rimise a dormire. Sbuffò e poi le venne un’idea, si avvicinò al suo collo e sorrise dolce, prese aria,
- DANIEL!!!!!! – urlò a pieni polmoni nel suo orecchio, lui cadde dal letto spaventato con un tonfo e la guardò tra l’intontito e lo stralunato,
- Sei forse diventata matta?!? – sbottò tutt’a un tratto sveglio rimettendosi in piedi, lei alzò le spalle,
- Non ti volevi svegliare… comunque io adesso vado in bagno a prepararmi per il matrimonio… - prese l’abito che le aveva dato Victoire la sera prima e fece per andare in bagno, Daniel la fermò,
- Scusa un attimo.. ma ce la facciamo?? Insomma… conosco i tuoi tempi in bagno e senza offesa io entrerei alle otto e mezza o nove… - protestò, aveva ragione cavoli… sospirò.
- Qualche idea? – gli chiese pensando, lui sorrise malizioso e afferrò il suo asciugamano dalla poltrona  nella stanza, le afferrò la vita e l’avvicinò a sé,
- In realtà sì… per accorciare potremmo fare un’unica doccia… - rise e poi lo seguì in bagno, lo baciò e lui la spinse contro il muro, gli allacciò le gambe intorno alla vita e sentì le sue mani calde sui fianchi, continuò a baciarlo e a giocare con i suoi capelli.
- Sai la doccia la si fa senza vestiti… - le sussurrò all’orecchio tra un bacio e l’altro,
- Allora forse è meglio toglierli, non credi? – ridacchiò maliziosa sentendo la sua canottiera cadere sul pavimento insieme ai suoi pantaloncini e così la biancheria, entrarono nella doccia continuando a baciarsi e Daniel con una mano aprì il getto d’acqua che li investì in pieno, risero bagnati. Il Corvonero afferrò il sapone e se ne mise un po’ in mano, le sorrise,
- Una passata sulla schiena? – le propose, annuì e si voltò, sentì le sue mani accarezzarle delicatamente la schiena e le scapole, lui l’abbracciò da dietro e l’attirò a sé, le baciò il collo,
- Mi mancherà non averti più al mattino… - le sussurrò facendola ridere, annuì e lo guardò,
- Non quanto tu mancherai a me.. però… dobbiamo muoverci! Dobbiamo anche vestirci e io mi devo truccare!  - si strofinò con il sapone le restanti parti del corpo sentendo Daniel ridacchiare sotto il getto d’acqua e poi usò lo shampoo. Pochi minuti dopo uscirono dalla doccia e lei si avvolse in un asciugamano seguita dal ragazzo. Andò in camera e prese la bacchetta sul comodino, con un colpo si asciugò i capelli in pochi secondi, sorrise soddisfatta e portò in bagno l’abito e la trousse per il trucco. Fece per togliersi l’asciugamano ma vide Daniel dietro di lei, le sorrise,
- Beh? Perché mi guardi in quel modo? – prese il suo smoking e si tolse l’asciugamano davanti a lei, si girò di scatto rossa in faccia,
- Non dirmi che è perché devi vestirti. Piccola rossa, ti ho vista nuda non so quante volte, anche dieci minuti fa nella doccia. – la prese in giro ridacchiando, strofinò le guance con l’acqua fresca cercando di far diminuire il rossore. Si tolse l’asciugamano e si mise il reggiseno e le mutandine, afferrò l’abito color crema e lo infilò dalla testa. Anche se era sbracciato non poteva avere freddo, la gola era protetta da uno strato di stoffa trasparente decorato con dei pois bianchi intonati all’abito, in vita invece correva un piccolo nastro nero e sul fianco sinistro esso si chiudeva in un fiocchetto.
Si spazzolò i capelli che ricaddero morbidi sulle spalle, vide Daniel che si era infilato i pantaloni grigi, la camicia bianca e poi indossò la giacca. Sorrise soddisfatto e appena la vide rimase a bocca aperta, le si avvicinò e le diede un piccolo bacio sulla punta del naso,
- Ti sta d’incanto questo abito.  – le sussurrò prima di andare in camera a mettersi le scarpe. Sorrise come un ebete e poi passò un filo di trucco sul viso, applicò un po’ di lucidalabbra e le fece schioccare per renderlo ben uniforme. Sorrise poi soddisfatta del lavoro e s’infilò le scarpe con il tacco intonate all’abito. Si guardò allo specchio e poi uscì dal bagno. Raggiunse Daniel che la prese per mano e insieme uscirono dalla stanza. Appena uscì vide Louis nel corridoio mentre si specchiava nella vetrata,
- Ehi Lou! – lo salutò sorridente, il cugino si voltò di scatto e le sorrise, la squadrò bene e fischiò,
- Mia cugina non dovrebbe essere così… beh.. – non gli venne la parola, da un’altra camera uscirono Selena ed Albus, che le sorrise radioso,
- Sexy? Mio Dio Lils! – fece per scompigliarle i capelli ma Selena gli mollò un ceffone sul braccio. Lo fulminò con lo sguardo minacciosa,
- Non scompigliarle i capelli!! E’ meravigliosa! – rise e poi guardò la sua amica, cavoli, anche lei non scherzava. I capelli biondi ricci si erano trasformati in boccoli che ricadevano morbidi sulle spalle, il trucco non era molto accentuato e indossava un’ abito lilla senza spalline lungo fino al ginocchio in chiffon che le lasciava nuda metà schiena.
- Sel anche tu sei fantastica! – esclamò Lily a bocca aperta, la bionda ridacchiò,
- Per oggi niente abbracci o altrimenti o il vestito o i capelli si rovinerebbero! – esclamò subito attaccandosi al braccio di Albus,
- Non ho molto equilibrio con questi… quindi uso Al come una specie di mezzo di trasporto! – risero ma Albus alzò un sopracciglio,
- Sono considerato una specie di passaporta.. o peggio: un autobus! – detto questo scesero le scale, Daniel le porse il braccio e lei lo accettò. Anche lui l’aiutò a scendere le scale a causa dei tacchi alti. Gli sorrise riconoscente e poi uscirono in giardino. A fatica camminò nel prato e vide già gente vestita elegante parlare nel cortile con bicchieri di champagne in mano,
- Conosci tutta questa gente? – le sussurrò nell’orecchio Daniel, lei scosse la testa, dannazione se c’era gente…
Pochi minuti dopo si sentì toccare la spalla delicatamente, si voltò e si trovò davanti un uomo con una leggera barba, i capelli scuri ma ciò che colpiva di più erano gli occhi, erano di un blu intenso, più scuri dell’oceano. Rimase un attimo persa in quegli occhi così magnetici, sentì Daniel muoversi e si riscosse,
- Excusez-moi pouvez-vous me dire où je peux trouver Victoire? – alzò un sopracciglio confusa, oh Merlino! Era un amico francese di Victoire e lei non capiva nulla di francese! Si avvicinò a Daniel,
- Ehm… tu per caso sai il francese? – lo sentì ridacchiare e annuì,
- Ti ha chiesto se sai dov’è Victoire. – aprì la bocca e le uscì un “ahh”. Sorrise rivolta all’uomo ma poi si accorse di non saperglielo spiegare,
- Dan.. mi devi fare da traduttore… devi dirgli che Victoire si trova in casa, al primo piano la terza porta a destra. Ma digli che si sta preparando quindi di andare tra circa dieci minuti un quarto d’ora. – lui annuì e poi sorrise in direzione dell’uomo,
- Le peut être trouvé dans la grande maison, celle là, sa chambre est au premier étage, troisième porte sur la droite. Mais maintenant vous êtes prêt alors je vous conseille d'aller dans une dizaine de minutes, un quart d'heure. – rimase a bocca aperta, come diavolo faceva a sapere così bene il francese??
- Merci beaucoup, enfant. Ah, elle est votre amie? *1 – chiese poi l’uomo sorridente rivolto a Daniel la indicò per un attimo, lui annuì, lo guardò confusa,
- Bon choix, garçon. Mais je vous préviens que les filles sont très compliqués Weasley-Potter. Je parle d'expérience. *2 – i due ridacchiarono, 
-Je sais, monsieur. J'ai déjà découvert. Mais je dois dire que, malgré mon compliqué la fille que j'aime et je ne veux pas tout sinon elle. Par ailleurs, de ne pas être curieux ou intrusive, elle est une amie de Victoire? –.  *3 
Ora era assolutamente confusa. Non capiva neanche una parola di quello che dicevano !
L’uomo sorrise, - Oui et non. Nous avons été engagés pendant quelques années, mais ensuite, il a découvert des sentiments pour le gars qui se marie aujourd'hui . Cependant, je suis Gaspard. Vous êtes..? – gli porse la mano cordialmente, il ragazzo la strinse sorridendo, *4
- Daniel, très heureux. Et vous, comme je l'ai déjà dit, il est ma petite amie Lily Potter –  *5. Sentì il suo nome e sobbalzò, Gaspard le prese la mano e l’avvicino delicatamente alle sue labbra, le appoggiò delicatamente e poi le sorrise, la guardò bene negli occhi,
- Lily Potter? Oh mon garçon! J'ai entendu de grandes choses au sujet de cette fille! Victoire m'en a parlé beaucoup et de ce que je comprends, c'est une véritable force de la nature! *6 – sentì ancora il suo nome, cosa diamine stavano dicendo quei due ?!?  
- Eh bien, les rumeurs sont vraies alors. Je peux vous assurer que la jeune fille est plus forte et le soleil que j'ai jamais rencontré. Il a fait de grandes choses et ne cessera jamais de me surprendre. *7 -  risero e poi si strinsero ancora la mano sorridendo, 
- Eh bien, garçon fut un réel plaisir de vous rencontrer! *8  – Daniel sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, 
- Notre plaisir! – *9. Gaspard la salutò con un altro baciamano e poi si allontanò. Lily guardò Daniel sbalordita e lui rise alla sua espressione,
- Non guardarmi così piccola Lils! Ho vissuto in Francia per anni quand’ero piccolo. – sorrise e scosse la testa,
- Non è possibile… ti dovevi sentire! Sembravi un francese a tutti gli effetti! C’è qualche altra lingua che conosci? Non so.. cinese, giapponese..? – lui scoppiò a ridere,
- Beh, in realtà parlo Inglese, Francese, Tedesco e come hai visto l’altro giorno anche Svedese! – rimase a bocca aperta, lei conosceva Inglese e Tedesco. Ripensò al giorno prima e annuì, erano andati in città per andare a trovare due suoi cugini, Tim e Jörgen. Avevano la loro stessa età e li avevano portati in giro per Stoccolma, erano due ragazzi simpatici e con Daniel parlavano in svedese ma con lei usavano perfettamente l’inglese, e Tim non si era dimenticato di dire a Daniel che si era trovata una ragazza che era un vero schianto!
- Ora capisco perché sei un Corvonero! – lo prese in giro, lui tentò di scompigliarle i capelli ma si sottrasse alla sua presa,
- Non provarci Daniel Wright! Non voglio rovinarli.. – l’avvicinò a sé e si ritrovarono a pochi centimetri,
- Mmm.. hai ragione. Perché mai rovinare una capigliatura così bella quando posso buttarti in acqua? – sbarrò gli occhi e indietreggiò,
- Non. Farlo. -  sibilò, lui ridacchiò e poi Lily iniziò a correre sui tacchi. Si girò indietro e vide Daniel correrle dietro, rise e corsero fra gli ospiti contenti.
Poco dopo sentì le sue braccia muscolose afferrarle la vita e attirarla a sé, si ritrovarono a pochi centimetri, appoggiò le labbra su quelle di lui e gli diede un bacio delicato,
- Mmm.. sto cambiando idea… forse non mi conviene buttarti in acqua. – ridacchiò, sentì il suo respiro sul collo, rise anche lei,
- Mi sta venendo voglia di farti dormire sul divano stanotte, lo sai? – la guardò indignato,
- Ma come..?? La nostra ultima notte e tu mi fai dormire sul divano?? – annuì e poi si avvicinò ancora alle sue labbra,  
- Je t'aime, peu de rouge. - * 10 le sussurrò a fior di labbra.
Sorrise sapendo già cose le aveva detto, non aveva bisogno di traduzioni, sorrise e poi lo baciò, aprì la bocca per permettergli di entrare, lui acconsentì e pochi secondi dopo iniziò il loro gioco di lingue, sentì quella di Daniel esplorarle la bocca e poi danzare dolcemente insieme alla sua. Gli buttò le braccia al collo e infilò le dita tra i suoi capelli, sentì le sue braccia circondarle la vita e trascinarla lontana dal centro del prato, andarono in un angolo più appartato e si appoggiò con la schiena contro il muro della casa. Sentì le mani di Daniel accarezzarle i capelli e poi entrare nella chioma, smisero di baciarsi per riprendere aria e poi le lasciò una scia calda di baci lungo il collo arrivando fin dove permetteva la scollatura, pochi secondi dopo Lily ribaltò le posizioni e lui si ritrovò con la schiena contro il muro, la strinse a sé possessivamente e lo baciò sul collo fino a mordicchiargli il lobo dell’orecchio, percepì un leggero sospiro uscire dalle labbra di Daniel a pochi millimetri dal suo orecchio destro. Sorrise e continuò a baciarlo su tutte le parti di pelle scoperta del collo. Ruotarono ancora e la sua schiena si ritrovò ancora contro il muro, ripresero a baciarsi infuocati dalla passione,
- Ehm, mi dispiace interrompervi ma vi avverto che James è nei paraggi. – disse all’improvviso qualcuno, Lily sobbalzò di colpo e Daniel si staccò e si guardò alle spalle senza però lasciarle la vita, si strinse al suo petto e vide Roxanne ridacchiare,
- Oh.. beh.. grazie Rox... insomma… - tentò di dire mentre cercava di riprendere fiato,
- Tranquilla, ho la bocca cucita. So cosa significa avere un fratello. – annuì comprensiva, fece per andarsene ma poi si girò ancora verso di lei,
- Però vi consiglierei di sistemarvi i capelli e i vestiti. Sembra che vi siete appena svegliati. – ridacchiò e le strizzò l’occhio prima di andarsene.
Si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere, Daniel le si avvicinò e le iniziò a pettinare i capelli con le dita,
- Aspetta… sto facendo del mio meglio… - borbottò mentre lavorava e rideva contemporaneamente,
- Mentre tu sistemi i miei io sistemo i tuoi. – disse Lily alzando le braccia e iniziando ad abbassare i ciuffi di capelli che erano capitati pochi minuti prima fra le sue dita.
Passarono dieci minuti a sistemarsi e poi si guardarono a vicenda,
- Perfetto. Non sembra nemmeno che dieci minuti fa stavamo pomiciando. Allora, signorina Potter, pronta? – le porse il braccio, rise e lo accettò,
- Ma certo, signor Wright. – detto questo camminarono verso gli ospiti del matrimonio che continuavano a chiacchierare allegramente fra loro.  Daniel afferrò due bicchieri di champagne da un vassoio che un cameriere portava in giro e gliene porse uno,
- Solo un goccio però, non si dovrebbe mai bere al mattino presto. – si raccomandò sorridendo, annuì e poi vide arrivare Dominique nel suo vestito da damigella, le sorrise e la salutò con una mano, la bionda li raggiunse,
- Ehi! Tenetevi pronti! Stiamo per iniziare! – detto questo corse via ad avvisare gli altri. Arrivarono altre persone ad avvisare di iniziarsi a sedere, raggiunsero quindi la zona con le sedie e l’altare. Si sedettero fra le prime file accanto a Roxanne, Selena ed Albus. Daniel la prese per mano e lei appoggiò la testa sulla sua spalla, all’improvviso vide Teddy in smoking raggiungere di corsa l’altare. Le sorrise da lì e poi si guardò la cravatta, cercò di sistemarsela ma poi la guardò disperato, rise e si alzò e lo raggiunse. Gli andò vicino e gliela sistemò, fece un nodo perfetto,  le sorrise riconoscente,
- Nervoso? – gli chiese ridacchiando, lui annuì,
- Dannazione… ti giuro non sono mai stato così nervoso… e se per Victoire non vado bene? Insomma hai visto i suoi amici francesi?!? – annuì ripensando all’incontro con Gaspard, molto probabilmente aveva conosciuto anche lui.
- Teddy calmati… non devi avere nulla di cui preoccuparti. E fregatene di quelli! Sei una persona meravigliosa e ami veramente Victoire, queste sono le cose che contano! – lo scosse per le spalle e lui sospirò con un peso in meno sullo stomaco,
- Grazie Lils… - gli sorrise e poi ritornò al suo posto accanto a Daniel che la guardò con un sopracciglio alzato.
- Aveva bisogno di un supporto morale. – disse solamente, lui annuì comprensivo e poi all’improvviso una leggera musica si diffuse per il giardino, si alzarono tutti in piedi e videro Victoire arrivare nel suo abito da sposa bianco come una nuvola. Il viso era coperto da un leggero velo, a braccetto l’accompagnava suo padre Bill mentre davanti a loro camminava una Dominique sorridente. Vide Teddy sorridere solare e nervoso allo stesso tempo, in poco tempo raggiunsero l’altare e a malincuore Bill lasciò sua figlia al futuro marito, tutti si risedettero e Lily si accorse di avere l’aria sognante. Aveva sempre adorato i matrimoni. Sentì Daniel cingerle la vita con un braccio, gli sorrise radiosa, Merlino quanto lo amava. Si ritrovò a fissarlo mentre lui era attento alla cerimonia, un pensiero le attraversò la mente, “ Potrei anche morire per lui”. Era vero, avrebbe fatto di tutto per lui e se questo avrebbe significato anche morire lei sarebbe stata pronta. Ma subito un altro pensiero le attraversò la mente, “ Non sono all’altezza di uno come lui”, annuì anche a questo pensiero. Daniel era bello, atletico, gentile, simpatico e intelligente, anzi, super intelligente. La prova era la scena di minuti prima con Gaspard, aveva vissuto anche in Francia! Come diamine faceva a piacergli una come lei? Avrebbe potuto avere un’altra ragazza, molto probabilmente più bella e intelligente di lei, ma lui aveva scelto proprio lei, Lily Potter. “ Ma le altre ragazze anche se sono più belle e più intelligenti non sono a conoscenza del suo segreto” lei era una delle poche a saperlo e questo la rincuorava, significava che si fidava. Daniel si fidava ciecamente di lei. Sorrise tra sé, l’unica cosa che veramente contava alla fine era che si amavano. Quello bastava.
Si riscosse sentendo la voce di Teddy pronunciare il sì fatidico, sorrise e vide che poi il prete si rivolgeva a Victoire, la bionda sorrise e poi rispose anche lei sì.
- Può baciare la sposa. – disse poi il prete facendosi un po’ da parte, Teddy prese il viso della bionda fra le mani e la baciò delicatamente, tutti applaudirono e poi gli sposi se ne andarono dall’altare. Sorrise e si strinse più a Daniel, forse anche loro un giorno sarebbero stati su un altare simile. Si riscosse poco dopo sentendo la voce di Daniel,
- Ehi piccola rossa ti senti bene? – le chiese con un pizzico di preoccupazione nella voce, lei annuì e si accorse che la maggior parte degli ospiti si era alzata e si stava dirigendo verso il rinfresco in giardino, si alzò anche lei con la mano intrecciata con quella del ragazzo,
- Sicura? Sembravi strana..  – lei scosse di nuovo la testa senza dire niente, sciolse l’intreccio delle dita e si avvicinò all’acqua, vide il suo riflesso in essa e poi pochi secondi dopo quello di Daniel alle sue spalle, sorrise e anche il suo riflesso lo fece, il Corvonero le avvolse la vita da dietro e appoggiò il mento sulla sua spalla. Si ritrovò ancora immersa nei suoi pensieri, si fidava di Daniel, ciecamente, ma aveva paura. Si era illusa per mesi con Lysander, aveva riso con lui, aveva provato i suoi primi sentimenti, gelosia, rabbia, aveva pianto e sofferto per lui. La paura di provare di nuovo tutta quella rabbia e quel dolore era troppa. Il riflesso nell’acqua aveva il volto serio e pensoso e quello di Daniel la fissava curioso.
- Cosa ti preoccupa Lily? – le chiese poco dopo, la girò di poco per guardarla negli occhi, lei puntò lo sguardo su un punto oltre la sua spalla,
- Tu davvero mi ami? – chiese con voce atona sempre senza guardarlo, il cespuglio lontano era diventato all’improvviso interessante,
- Cosa?? Lily.. SI’! Perché diamine mi fai queste domande? – lei scosse la testa sbattendo leggermente le palpebre, sorrise leggermente,
- Pensavo… io ti amo, Daniel. Ma quello che mi preoccupa è che anche per Lysander provavo qualcosa, mi ha illusa per mesi pensando di poter giocare con me come se fossi un giocattolo e poi mi ha scaricata come se fossi un oggetto che non prova niente! Il bello è che diceva di amarmi!! Ero persa, il mondo mi era crollato addosso, poi c’è stato anche Evan… io.. sei arrivato tu. Mi odiavi all’inizio, eri convinto che fossi una sciocca ragazzina di 16 anni, ho scoperto poi il tuo segreto, ci siamo legati e da amici siamo diventati una coppia. Tu dici di amarmi ma io.. ho bisogno di esserne sicura, Daniel. Non sono pronta a provare ciò che mi ha fatto Lysander. Quindi ti prego, se stai solo giocando mollami adesso e facciamo finta che nulla di questo sia mai successo. Non sentirti obbligato solo perché quegli idioti dei miei cugini ti provano a minacciare! – sentì un peso in meno sullo stomaco e sentì le sue guance bagnate da lacrime di rabbia, se le asciugò velocemente e Daniel le prese il viso fra le mani.
- Lily.. pensi davvero che io sia questo genere di persona? – lei scosse la testa e lui sospirò,
- Bene… allora rispondi a queste due domande: perché ti avrei fatta mia quella notte se non ti amavo veramente? E perché sarei qui in questo momento? – aprì la bocca per prendere un po’ d’aria, scosse la testa,
- Io… - provo a dire con la voce tremante, lui le asciugò le guance con la dita dolcemente e le baciò la punta del naso sorridente,
- Perché ti amo veramente sciocca. E ti posso giurare che non sto giocando come quel bastardo, ci tengo veramente a te e non ti considero affatto un giocattolo. Tu sei Lily Potter, una ragazzina forte e determinata che vale la pena di conoscere. Hai ragione, all’inizio pensavo che tu fossi solo una sedicenne in presa alle sue cotte adolescenziali. Ma Lily pensa a quello che hai fatto negli ultimi mesi, mi hai aiutata quando nessuno avrebbe potuto farlo in modi che io non avrei mai approvato. Mi sei andata contro e hai rischiato la tua vita per me. Come posso non amare una persona del genere? Solo un’idiota non lo farebbe. Perché non capisce cosa perde, non capisce di aver trovato un tesoro. Quella notte ti ho fatta mia perché ti amo veramente e volevo legarmi sempre più a te e adesso sono qui in Svezia perché non potrei mai perdermi del tempo per stare con la ragazza che amo. Se fossi come Scamandro non mi sarei mai sognato di venire. Ma io con te verrei anche ai confini del mondo, combatterei al tuo fianco anche se avessi un miliardo di persone contro. Non ti azzardare mai più a farti domande del genere. Giuro che la prossima volta ti butto nel fiordo senza neanche pensarci, Lily Potter. – si accorse che stava piangendo e la vista le si offuscò per le troppe lacrime. Lui la strinse al suo petto e lei nascose il volto,
- Non mi credi ancora, vero? – chiese sconsolato, lei scosse la testa e si staccò, si asciugò le guance e rise,
- Sciocco! Sto piangendo dalla gioia! Sono le più belle parole che qualcuno mi abbia detto! – rise anche lui e la prese in braccio, la fece girare e poi la rimise sul prato.
- Mi prometti che non avrai più certi dubbi? – la guardò serio, lei annuì e gli sorrise,
- Te lo prometto. – le prese il viso fra le mani e la baciò delicatamente. Poco dopo si staccò e iniziò a strofinarle le guance,
- Hai tutto il trucco sbavato, piccola rossa. Sto cercando di non farti sembrare un panda o cose del genere. – la prese in giro ridendo e continuando a darle piccoli baci sul naso, ridacchiò e lo fece fare. Le sorrise ancora e poi la guardò,
- A proposito… visto che questa è la nostra ultima sera qui in Svezia ti andrebbe se ti invitassi a cena fuori a Stoccolma? Solo noi due, tranquilli. Allora? – lei annuì vigorosamente e gli buttò le braccia al collo, lui rise,
- Suppongo che ti piaccia come idea. – lei scosse la testa e lo baciò di slancio,
- No! La adoro! – risero e poi si baciarono ancora. Finalmente la sua testa era sgombra da tutti i pensieri. Ne era rimasto soltanto uno: amava Daniel ed era sicura che anche lui l’amava.



Quella sera Lily uscì dal bagno con i capelli lisci trasformati in morbidi boccoli che ricadevano sulle spalle, indossava un abito color vino lungo fino a metà cosce e decorato da motivi ondulati più scuri dell’abito e con dei brillantini. Aveva poi una fascia appena sotto il seno sempre color vino e non possedeva spalline lasciandole le spalle e un pezzo di schiena nude. Ad esso aveva abbinato un paio di scarpe intonate all’abito che le aveva prestato Dominique e un braccialetto largo che le copriva un pezzo di polso. Daniel stava finendo di mettersi la giacca quando si voltò verso di lei e rimase a bocca aperta. Ridacchiò leggermente alla sua vista e poi lui si riscosse. La guardò ammirato,
- Uao… Lily.. sei bellissima. Insomma… - si passò una mano sulla faccia e sospirò vedendola ridere,
- Ti diverte mettermi in difficoltà vero? – lei annuì e poi si avvicinò a lui che le avvolse la vita con le sue braccia e la tirò a sé.  Le diede un bacio delicato e le sorrise,
- Pronta per andare? – le porse il braccio e lei lo accettò, uscirono dalla stanza e scesero le scale. Andarono in giardino e poi lei rinforzò la presa sul suo braccio,
- Tieniti forte, piccola rossa. Posso materializzarmi solo da quest’anno. – l’avvertì, lei annuì e si strinse sempre più a lui. Pochi secondi dopo sentì una forza strattonarla e risucchiarla via, chiuse gli occhi e sentì solo il calore del corpo di Daniel accanto al suo. Subito si ritrovò con i piedi per terra, non lasciò la presa sul braccio del ragazzo e sentì qualcosa muoversi nel suo stomaco, piegò le ginocchia e inarcò la schiena pensando di vomitare. Sentì le braccia di Daniel sostenerla e tirarle via i capelli da davanti. Tossì cercando di non vomitare, respirò a fondo e sentì i rumori della città di Stoccolma invaderle le orecchie. Pochi minuti dopo il suo stomaco si ristabilizzò e si rimise in piedi con l’aiuto del Corvonero.
- Ti senti meglio? – le chiese sistemandole i capelli, annuì e gli sorrise,
- Odio materializzarmi. – lui ridacchiò e le cinse la vita con un braccio. Si accorse che erano in un vicolo, alzò un sopracciglio curiosa, lui se ne accorse,
- La segretezza prima di tutto. Non sarebbe sembrato strano una coppia di ragazzi che compare all’improvviso davanti ad un ristorante? – fece di sì con la testa, quante volte suo padre l’aveva ripetuto a suo fratello James quando aveva imparato a materializzarsi.
- Ma tutti i maghi di qui ma anche di altri paesi dove studiano? Insomma, ci sono tre scuole di magia in tutto. Non è possibile che tutto il mondo vada lì. – era da quando erano arrivati che se lo stava chiedendo,  
- Beh, quelle a cui ti riferisci sono le tre scuole di magia più importanti d’Europa, le più prestigiose. In ogni stato di solito ci sono degli istituti per giovani maghi. Per esempio in Italia: ci sono moltissime isole nel mar Tirreno, le più grandi sono Sicilia, Sardegna, Elba e tante altre. Ma ciò che solo i maghi italiani e beh, tutti gli altri maghi, sanno è che tra queste c’è un’altra isola molto grossa, quasi al pari dell’Elba o forse leggermente più piccola. Questa è celata agli occhi dei Babbani tramite delle magie potentissime e su questa è costruita la scuola di magia italiana. Funziona più o meno come Hogwarts. E questo succede quasi in tutti gli stati. Invece qui in Svezia la scuola di magia per i maghi svedesi si trova tra Stoccolma e Göteborg. – le spiegò Daniel mentre camminavano per le vie interne, passarono per la piazza del bagno di sangue di Stoccolma o piazza del centro, Lily ammirò ancora le facciate delle due case che si affacciavano su di essa, una rossa e l’altra gialla. Adorava Stoccolma. Era una città fantastica in tutti i sensi. Quando Tim e Jörgen li avevano portati nelle varie isole collegate a Stoccolma tramite ponti era rimasta a bocca aperta. Era rimasta soprattutto colpita dall’isola di Djurgården. Essa era verde per la grande quantità di alberi che c’era. Ma non c’erano solo alberi, Tim e Jörgen li avevano trascinati al museo per ammirare la nave Vasa. Un vascello conservatosi benissimo, ma oltre alla nave si potevano vedere anche gli oggetti utilizzati a bordo che erano stati ritrovati, tra cui ad esempio delle scarpe e dei giochi.
Aveva sempre pensato che la città in cui abitava, Londra, era sempre stata una delle più belle, ma dopo essere stata a Stoccolma si era ricreduta. In cima alla sua lista delle città più belle, proprio al primo posto, c’era Stoccolma.
- Pensierosa? – la voce di Daniel la riscosse dai suoi pensieri, sorrise e si guardò ancora intorno, stavano ancora passeggiando per le vie interne della città tra i vari negozietti,
- Stavo pensando a quanto adoro questa città. Insomma… è bellissima! Se fosse per me verrei a vivere qui direttamente, ma non in città… su una delle isole. Sarebbe fantastico… - lui ridacchiò e continuò a camminare con il braccio intorno alla sua vita,
- Beh, se ne potrebbe parlare, no? Insomma, non mancano così tanti anni alla fine della scuola. – le si illuminarono gli occhi e lo guardò curiosa.
- Stai scherzando o sei serio? – svoltarono in un’altra via e Daniel scosse la testa,
- In realtà sono serio. Io l’anno prossimo avrò terminato i miei studi e tu tra due anni. Quando avremo entrambi il diploma e qualche soldo da parte potremmo venire qui a vivere. Insieme. Non ti piace come idea? – lei scosse la testa sbalordita e si fermò di scatto, iniziò a saltellare contenta sui tacchi,
- Se mi piace? LA ADORO! – gli buttò le braccia al collo ridendo come impazzita, lui rise vedendo la sua reazione e la sollevò leggermente dal terreno. Si ritrovarono a pochi centimetri,
- Sei bellissima, piccola rossa… - le sussurrò a fior di labbra,
- Anche tu, cercatore.. – gli rispose baciandogli la guancia, lui rimase deluso e le schioccò un bacio sulle labbra. La rimise a terra e poi le prese la mano,
- Meglio muoverci! Stiamo facendo tardi per la cena! – velocizzarono il passo e dopo circa un quarto d’ora raggiunsero il ristorante. Entrarono trafelati, si avvicinarono al cameriere e poi Daniel iniziò a parlare in svedese. Pochi secondi dopo il cameriere annuì e li scortò ad un tavolo più appartato rispetto agli altri. Daniel le scostò leggermente la sedia per farla sedere, gli sorrise riconoscente e poi si ritrovarono faccia a faccia separati solo da due bicchieri e da una candela bianca accesa.
- A proposito piccola rossa, sai che quando torneremo verrai a casa mia per conoscere i miei genitori? – buttò lì all’improvviso Daniel, sbarrò gli occhi e si sentì leggermente in panico,
- Cosa? – chiese sussurrando, lui annuì ridendo per la sua espressione,
- Beh, io ho conosciuto i tuoi ed ora è il tuo turno no?  Non preoccuparti i miei non mordono! Mia madre era come dire… al settimo cielo quando ha saputo che avevo una ragazza e mio padre quando ha scoperto che era la figlia del suo collega-capo ha sospirato e mi ha detto: “Vedi di non farla arrabbiare altrimenti il mio capo se la prende con me”- imitò il padre ridacchiando, la tensione svanì e rise anche lei ma subito divenne pensierosa.
- E se non gli piaccio? Insomma, non sono la ragazza perfetta.  Magari i tuoi genitori mi odieranno e… - lui le prese la mano sul tavolo e gliela accarezzò,
- Ehi calmati… non devi conoscerli adesso e poi stai tranquilla. Sono tranquilli loro e gli stai già simpatica in realtà. Loro sanno che tu sai e ne sono felici.  – sospirò contenta e poi il cameriere portò i menù, quando lo aprì lo scoprì tutto in svedese. Stava per sbattere la testa dalla disperazione. Ma perché non scrivere anche una traduzione in inglese?? Sbirciò oltre il menù e vide Daniel intento a leggere le pietanze, cosa diavolo ordinava? All’improvviso le venne un’idea per capire quello che c’era scritto.
- Mmm… tu che sei già stato qui.. cosa consigli? – chiese fingendosi indecisa fra due piatti, lui ridacchiò e la guardò attentamente per una manciata di secondi,
- Beh.. io ti consiglierei il secondo o il terzo. Ti piace la carne del secondo? – le chiese, guardò il nome e alzò un sopracciglio,
- Ehm… ecco… sì e no.. dipende. – lui ridacchiò e si avvicinò a lei con il viso,
- Davvero? In che occasioni ti piace lo scarafaggio? – spostò lo sguardo sul foglio e poi fece una faccia disgustata.
- Cosa? Scarafaggio?!?! – sbottò, Daniel scoppiò a ridere e poi Lily capì. La stava prendendo in giro! Gli fece la linguaccia in risposta incrociando le braccia al corpo.
Dopo un minuto Daniel si calmò e le sorrise,
- Comunque il secondo è carne di renna con un sugo veramente ottimo mentre il terzo sono le polpette svedesi. – le spiegò mentre il cameriere arrivava per prendere le ordinazioni,
- Per me la renna allora. – disse e il Corvonero riferì al signore che scrisse tutto sul taccuino. Poi se ne andò ritornando poco dopo con le bibite, una coca cola per entrambi.
Vide Daniel prendere una fetta di pane e spalmarci sopra qualcosa che aveva preso da uno scatolino che solo in quel momento notò, quando ebbe terminato avvicinò la fetta di pane alla sua bocca,
- Assaggia. – aprì le labbra e diede un piccolo morso. Masticò lentamente e annuì, quando ebbe ingoiato sorrise,
- Buono! Che cos’è? – lui mangiò un pezzo del pane e poi le rispose,
- Burro salato. Purtroppo non ci sono delle specie di schiacciatine. Con quelle è migliore. – le spiegò porgendole ancora la fetta. Ne diede un altro morso e così via finché non arrivò il cameriere con i piatti.
Lily fece per mangiare il primo boccone di renna ma poi si bloccò,
- Cosa hai detto di preciso ai tuoi genitori su di me? – lui rise e appoggiò la forchetta nel piatto,
- Ho iniziato col dire che ti chiamavi Lily Potter. Ho detto che eri una ragazza forte, determinata, carina e dolce. Poi mi hanno interrotto e mi hanno chiesto se eri a conoscenza di quel segreto. Ho risposto di sì, lo sapevi e mi avevi anche aiutato negli ultimi mesi. Mi hanno chiesto come e  sono rimasti sorpresi nel sentire ciò che avevi fatto. Nessuno ci aveva mai provato. Mia madre mi ha abbracciato e mio padre ha detto ciò che ti ho riferito prima. Ma sono contenti. Insomma, ti adorano già. – sorrise rincuorata da quelle parole,
- Quindi quando verrei a casa tua considerando che domani siamo già a Londra? – chiese curiosa lei, lui sorrise solare e mangiò un boccone di una polpetta svedese,
- Anche domani va bene. – concluse poi continuando a mangiare. Rimase a bocca aperta, il giorno dopo avrebbe conosciuto i genitori di Daniel.
Perfetto.




Il pomeriggio del giorno dopo Lily corse giù dalle scale di casa sua, guardò l’orologio al suo polso e si accorse che mancavano cinque minuti! Guardò poi le scale,
- James!!!! MUOVITI!!!!! – urlò per farsi sentire, fissò ancora le lancette, doveva conoscere i genitori di Daniel e rischiava di far tardi tutto per colpa di suo fratello James! Perché aveva chiesto proprio a lui di portarla??
Pochi minuti dopo comparve James dal piano superiore che scese le scale con calma, Lily si irritò e lo afferrò per il braccio e lo trascinò in cortile. Prese con fermezza l’arto e chiuse gli occhi,
- Pronta? – le chiese James sospirando, era diventato un taxi! Lei annuì e poi si sentì strattonare via.
Pochi secondi dopo erano atterrati di fronte ad una villetta immersa nella natura come la Tana. Le ci vollero pochi minuti per riprendersi dalla materializzazione, quanto la odiava! Ma era l’unico modo per spostarsi velocemente. Si sfregò le mani su jeans chiari e poi abbracciò il fratello,
- Lily conoscerai i suoi genitori, non stai andando al rogo! – la prese in giro lui, gli fece la linguaccia. Era nervosa. Molto nervosa. E se non gli sarebbe piaciuta?? Magari il padre l’avrebbe odiata da subito!
James la spinse verso la porta e poi la salutò con la mano mentre si materializzava via. L’aveva lasciata lì! Sospirò e salì i pochi gradini d’ingresso. Prese poi un respiro profondo e bussò alla porta delicatamente, sentì le gambe molli, ma anche Daniel aveva così paura la prima volta che aveva conosciuto i suoi genitori?!?
Fece per andarsene ma sentì la porta aprirsi, si trovò davanti Daniel che le sorrise,
- Ehi piccola rossa! – la salutò dandole un bacio, la prese in braccio e la fece girare, poi la rimise a terra e la squadrò per pochi secondi,
- Nervosa? – le chiese ridacchiando, lei annuì energicamente e si sfregò ancora le mani su jeans.
- Tranquilla… non ti uccidono. – la prese in giro facendola entrare. La casa di Daniel era carina ed accogliente, dall’atrio si accedeva ad un salotto con le pareti bianche che era articolato in tre zone aperte. La prima aveva un divano bianco posto a pochi metri dalla televisione, accanto ad esso sul lato destro c’erano una poltrona ed una lampada mentre sul lato sinistro c’era un camino. La seconda zona aveva un tavolo circolare sempre bianco e intorno c’erano quattro sedie dello stesso colore del tavolo. Infine nell’ultima zona c’erano un tavolino di legno chiaro più basso rispetto all’altro e intorno ad esso sui due lati c’erano due piccoli divanetti bianchi. Sulla parete della terza zona non c’era nulla ma solo un’enorme finestra che faceva anche da porta che immetteva nel giardino. Dall’atrio si poteva accedere anche al piano superiore tramite una rampa di scale.
Daniel le avvolse la vita con un braccio e la condusse nel salotto. Da una porta posta nella terza zona comparvero una donna alta e magra con i capelli biondi e gli stessi occhi di Daniel e un uomo anche lui alto e magro ma con i capelli castani e gli occhi scuri. Si avvicinarono e il padre le porse la mano con un sorriso,
- Piacere. Sono Alexander Wright, il padre di Daniel. – strinse la mano dell’uomo e sentì i muscoli rilassarsi,
- Lily Potter. Il piacere è tutto mio. – rispose sorridendo, la donna poi si avvicinò e invece che stringerle la mano l’abbracciò.
- Io sono Candice, sono così felice di conoscerti! Daniel ci ha parlato così tanto di te! – ricambiò l’abbraccio un po’ in imbarazzo, vide Daniel scuotere la testa esasperato,
- Mamma.. così la soffochi! – disse lui e poi la donna la lasciò andare.
- Scusami tanto! Possiamo allora accomodarci sui divanetti! Ho preparato thè e biscotti! – e detto questo scomparì in cucina. Daniel l’accompagnò su un divanetto e si sedette poi accanto a lei mentre il padre si mise di fronte a loro. Poco dopo Candice arrivò con un vassoio che appoggiò sul tavolino in mezzo a loro. Le versò il thè in una tazza e poi gliela porse, l’accettò sorridendo. Quando tutti ebbero la propria tazzina in mano la madre accavallò le gambe e la guardò,
- Allora Lily, non preoccuparti non voglio farti un interrogatorio poi vi lascio andare dove volete, io e mio marito volevamo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per Daniel. Davvero, non ho mai conosciuto una ragazza così coraggiosa. Hai fatto tanto per nostro figlio e te ne siamo grati. – disse lei, si sentì arrossire fino alla punta delle orecchie, vide Daniel abbassare lo sguardo e grattarsi la testa, molto probabilmente era anche lui in imbarazzo.
- Ehm… sì… ma non c’è bisogno.. insomma… l’ho fatto con piacere… - biascicò prendendo poi un sorso di thè cercando di non scottarsi la lingua, Candice sorrise,
- Ho saputo che fai parte anche della squadra di Quidditch! Che ruolo hai, cara? – prese un sospiro di sollievo, almeno si parlava di Quidditch!
- Cercatore, signora. – rispose senza biascicare come pochi minuti prima,
- Chiamami pure Candice! Sei nello stesso ruolo di Daniel! – batté le mani contenta, sorrise a mo’ di risposta e vide che anche il padre del ragazzo era un po’ in imbarazzo.
- Allora Lily, come sono andati i G.U.F.O? – chiese l’uomo cercando di cambiare discorso, la moglie non era proprio una grande esperta di Quidditch, lei sorrise,
- Devo ammettere che sono andati bene. Insomma, neanche uno Scadente o Deludente o Troll. – rispose e Alexander sfoderò un sorriso, Daniel appoggiò la tazzina sul tavolo e si sfregò le mani per togliere le briciole di biscotti,
- Beh, io e Lily andiamo a fare una passeggiata fuori. – si alzò e le porse la mano. L’accettò e la tirò su in piedi,
- Allora grazie mille per il thè e i biscotti. È stato un piacere conoscervi. – strinse la mano prima ad Alexander e poi a Candice.
- Il piacere è tutto nostro Lily. Torna qui quando vuoi. – le sorrise la donna, Daniel poi la trascinò in giardino e quando richiuse la porta a vetri sospirò,
- Mi dispiace per mia madre… è fatta così. Era veramente contenta di vederti. – cercò di scusarsi lui continuando a fissarsi le scarpe, lei sorrise e gli si avvicinò, gli diede un bacio e ridacchiò,
- È veramente carina tua madre! Sei sicuro che sono piaciuta ai tuoi? – gli chiese ancora un po’ preoccupata. Lui la prese fra le braccia e le diede un altro bacio,
- Sicurissimo. Hai visto mia madre? Era felicissima e mio padre beh.. è un tipo di poche parole. Quindi stai tranquilla, gli sei piaciuta. – gli sussurrò a fior di labbra, tirò un sospiro di sollievo, menomale!
- A Hogwarts mi hai sempre battuta nella corsa. Scommettiamo che questa volta ti batto io? – le sussurrò ancora, fece in tempo a capire le sue parole e poi lo vide iniziare a correre su per una collinetta,
- EHI! NON VALE! – gli urlò dietro rincorrendolo ma ridendo contemporaneamente. Mesi prima correvano per le scale di Hogwarts verso il settimo piano per preparare la pozione antilupo. Sorrise pensando che mesi prima erano così e il sorriso le si allargò pensando che molto probabilmente mesi dopo sarebbero stati così ancora. Era una sensazione bellissima. Indescrivibile.






*1 Grazie mille, ragazzo. Ah, lei è la vostra ragazza ?
*2 Buona scelta, ragazzo. Ma vi avverto che le ragazze Weasley- Potter sono molto complicate. Parlo per esperienza.
*3 Lo so signore. L’ho già scoperto. Ma devo dire che nonostante la mia ragazza sia complicata la amo e non vorrei nessun’altra se non lei. A proposito, non per essere ficcanaso o invadente, lei è un amico di Victoire ?
*4 Sì e no. Siamo stati fidanzati per un po’ di anni, ma poi ha scoperto di provare qualcosa per il ragazzo che oggi sposa. Comunque io sono Gaspard. Tu sei.. ?
*5 Daniel, molto piacere. E lei, come le ho già detto, è la mia ragazza Lily Potter.
*6 Lily Potter ? Oh ragazzo mio !Ho sentito grandi cose su questa ragazza ! Victoire me ne ha parlato molto e da quello che ho capito è una vera forza della natura !
*7 Beh, le voci sono vere, allora. Vi posso assicurare che è la ragazza più forte e solare che io abbia mai incontrato. Ha fatto grandi cose e non smetterà mai di stupirmi.
*8  Beh, ragazzo è stato un vero piacere conoscerti !
*9  Piacere nostro !
*10   Ti amo, piccola rossa




* Angolo autrice*
Ta daaaaaaaa! Eccomi qui! Don't kill me please... premetto col dire che gli ultimi giorni di scuola sono stati da matti! Verifiche, interrogazioni, voti... stavo impazzendo... quindi il capitolo ho continuato a scriverlo dal 20 dicembre e fino a quel momento avevo scritto tipo due pagine... poi ho fatto anche la pausa vigilia, Natale, e Santo Stefano... non uccidetemi.
Detto questo passo al capitolo. Allora come avrete notato ci sono delle parti scritte in francese, se qui c'è qualcuno che parla/è/studia francese non uccidetemi, per tradurre ho usato google traduttore in quanto io studio solo Inglese e Tedesco ( non capisco niente di francese quindi) però ci stava bene quindi non ho potuto fare a meno di metterla! Comunque se ovviamente ci sono degli errori e ve ne accorgete fatemelo sapere nelle recensioni! Però almeno sapete il motivo se ci sono degli errori :)
Poooiii, questo come sapete già è il penultimo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo ( forse riesco a pubblicarlo prima della fine dell'anno o proprio il 31) e su questo volevo farvi una domanda dato che sono indecisa, l'epilogo lo volete ambientato quando Lily e Daniel sono ancora giovani  o quando sono un po' più adulti ( tipo sui 21-22 anni) perchè ho delle piccole idee su entrambi ma non so quale scrivere. Quindi quale preferite? Vi prego di farmelo sapere nelle recensioni così posso mettermi a scriverlo al più presto ;)
Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ancora non ne solo del tutto convinta ma non potevo farvi aspettare ancora tanto.. è dal 3 dicembre che non aggiorno!
Okay, adesso passo ai ringraziamenti.
Voglio ringraziare tutti quelli che hanno inserito questa storia fra le preferite/seguite/ricordate, grazie mille a tutti/e voi! :)
Ringrazio poi pekai e Silena Beckendorf  che hanno recensito lo scorso capitolo, grazieeee :) :)
Invito comunque tutti i lettori silenziosi a recensire, mi piacerebbe sentire molto le vostre opinioni sulla storia, se vi piace, se vi fa schifo ecc... :D
Ora me ne vado ( sto aggiornando a  mezzanotte e mezza... )
un abbraccio e un  bacio,


ladyselena15 :)

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Capitolo 22
*** Epilogo ***


EPILOGO




2 anni dopo, 14 agosto, Barcellona, Spagna.



Muoveva i fianchi fasciati dall’abitino rosso che le aveva dato Selena prima di partire insieme alle scarpe con i tacchi dello stesso colore del vestito attillato che le arrivava a metà cosce. Si muoveva a ritmo di musica nella discoteca sentendo le braccia di Daniel cingerle la vita e ballare dietro di lei a stretto contatto con la sua pelle. Rise e si strinse sempre più a lui continuando a ballare in discoteca tra la gente spagnola. Si girò e buttò gli buttò le braccia al collo senza smettere di muovere i fianchi, lui mise le mani su di essi e la condusse nel ballo.
- Vuoi qualcosa da bere?!? – le urlò cercando di sovrastare il volume della musica, annuì ma storse un po’ la bocca, nei locali babbani non si trovavano le bevande che c’erano nel loro mondo, ma si dovevano accontentare, lui le diede un bacio e poi si allontanò nella folla. Sorrise tra sé, finalmente si poteva godere l’estate!! Quell’anno aveva terminato gli studi a Hogwarts e una settimana prima erano arrivati i risultati degli esami, per sua fortuna neanche uno Scadente! Ma la fortuna non c’entrava forse molto, Daniel l’aveva aiutata a studiare per i suoi M.A.G.O. per diventare un Auror. E visto che i risultati erano stati positivi i suoi genitori le avevano dato il permesso di fare una vacanza di due settimane con Daniel a Barcellona. Un po’ di libertà, anche se James li aveva accompagnati all’aeroporto, suo padre li aveva costretti a viaggiare come i Babbani, per la massima segretezza. Le passaporte erano proibite.  Si riscosse dai suoi pensieri sentendo qualcuno toccarle la spalla. Sobbalzò ma si trovò davanti Daniel che le porgeva un bicchierino colmo di un liquido trasparente che riconobbe come, gli spagnoli la chiamavano così, vodka. Afferrò il bicchierino e brindò con Daniel,
- A noi due! – urlò lei sopra la musica, lui sorrise e annuì, disse qualcosa ma non riuscì a capire, poi si portò il bicchiere alle labbra e mandò giù l’alcolico in un sorso unico sentendo pochi secondi dopo la gola bruciare, iniziò a tossire, sentì l’ex-Corvonero riderle e batterle alcuni colpi sulla schiena. Quando alzò la testa lo vide ancora ridere, gli fece la linguaccia e scappò dalle sue braccia, iniziò a camminare tra la folla sorridendogli maliziosa. Si avvicinò al barista e appoggiò il bicchierino sul bancone, glielo avvicinò con la mano,
- Necesito uno más, por favor? ( Me nei dai un altro, per favore?) – gli chiese in spagnolo, prima di partire aveva studiato qualche frase di base in spagnolo proprio per non andare a Barcellona senza capire una parola. Il barista annuì e afferrò con destrezza una bottiglia e in pochi secondi gli versò il liquido nel bicchierino e glielo avvicinò,
- Gracias! – lo ringraziò sorridendo e buttò giù anche quello, la gola bruciò ancora e tossì, il ragazzo dietro il bancone ridacchiò,
- Non sei abituata, eh? – le disse, scosse la testa e poi si accorse che aveva parlato in inglese, alzò la testa e lo guardò sorpresa,
- Sei inglese?? – lui annuì sempre con il sorriso stampato in faccia,
- Già, lavoro qui d’estate per racimolare qualche soldo e per divertirmi e poi me ne torno a Liverpool. – le spiegò, vide Daniel comparire dalla folla,
- Scusa devo andare! – lo salutò e poi salutò il suo ragazzo con una mano, lui le sorrise e riprese a rincorrerla. Fece per correre via ma vide la discoteca iniziare a girare, si fermò cercando un appoggio e sentì le braccia di Daniel sorreggerla,
- A te l’alcool fa male, piccola rossa… - le sussurrò nell’orecchio, per una strana ragione scoppiò a ridere, fantastico, dopo due bicchierini era già ubriaca!
- Vieni… andiamo in hotel. – annuì ancora ridendo e la condusse fuori sostenendola sempre con un braccio intorno alla vita, lo vide alzare il braccio e farla entrare in un taxi, appoggiò la testa al sedile e sentì Daniel dire l’indirizzo dell’hotel al tassista poi il mezzo partì. Vide le strade di Barcellona sfrecciarle davanti, passarono davanti alla Sagrada Familia e Lily s’imbambolò a guardarla come aveva fatto quel pomeriggio che avevano fatto un giro turistico per la città. Sentì la testa girare e l’appoggiò sulla spalla di Daniel che le passò un braccio intorno alle spalle e la strinse a sé,
- Quanto ti fa male la vodka piccola rossa?? – la prese in giro dandole un bacio sui capelli, scosse la testa e chiuse gli occhi cercando di far smettere di girare l’interno del taxi. Sentì poco a poco i sensi affievolirsi e pochi secondi dopo si addormentò…


 15 agosto, spiaggia, 14.30


- Mi stai dicendo che ieri sera mi sono addormentata e mi hai portata in albergo su fino in camera in braccio?? – esclamò ridacchiando Lily togliendosi gli occhiali da sole e appoggiandosi sui gomiti per guardarlo meglio mentre era disteso accanto a lei sull’asciugamano ad abbronzarsi, lui rise vedendo la sua faccia e si mise a sedere.
- Esattamente, e non hai smesso di dire cose insensate. Hai chiesto al tizio alla reception se sapeva i risultati delle partite di Quidditch e lui ti ha guardato come a dire: ma quanto hai bevuto?!? E io gli ho detto: mi scuso tanto ma purtroppo l’ho persa di vista e si è scolata un’intera bottiglia di vodka! – gli diede un pugno sul braccio e finse di essere offesa,
- Non è colpa mia se non reggo l’alcool! E non guardarmi in quel modo! Vado a prendere un po’ d’acqua! Mi sto sciogliendo dal caldo! Vuoi qualcosa?  – si alzò e afferrò il portafoglio,
- Mmm… qualcosa di fresco con il ghiaccio… scegli tu. – le sorrise scompigliandole i capelli ancora bagnati, rise e andò al chiosco sulla spiaggia e sorrise al barista.
- Mi da una bottiglietta d’acqua, per favore? E poi… mmm… - osservò le bevande e poi ne vide un bicchiere con dentro un liquido azzurro, ghiaccio e un ombrellino giallo,
- E uno di quello. – indicò il liquido e l’uomo annuì. Le diede la bottiglietta e poi afferrò lo shaker e iniziò a mischiare delle bevande. Si appoggiò al bancone con i gomiti e le braccia incrociate in attesa, pochi secondi dopo sentì un braccio avvolgersi intorno alle sue spalle e qualcuno sedersi sulla sedia accanto alla sua. Si girò e vide un ragazzo muscoloso e abbronzato sorriderle ma con lo sguardo che cadeva fin troppe volte sul suo costume,
- Ehi! Da dove viene una bellezza come te?? – subito rimase disgustata da quel tizio, chissà quante ne aveva abboccate con lo stesso trucchetto.
- Da un posto lontano anni luce da te. – rispose seccata scrollandosi il braccio via dalle spalle e  concentrandosi sul barista che continuava a shakerare, lui non demorse e rimise l’arto dov’era prima, lo afferrò con una mano e scocciata lo rimise giù. Quando pensava di esserselo tolto di torno sentì la sua mano correre sulla sua schiena e scendere fin troppo in basso, sbarrò gli occhi e si girò verso di lui per rifilargli uno schiaffo,
- Perché non tieni quella cazzo di mano al suo posto?!? – ringhiò Daniel arrivando verso di loro, sospirò contenta, menomale che era arrivato!
- E tu saresti..?? – chiese il ragazzo abbronzato sfacciato, Daniel gli sorrise ironico,
- Il suo fidanzato. E tu invece? – rigirò la domanda serio,
- Rimorchio. – rispose solamente con un’ alzata di spalle, l’ex-Corvonero gli rivolse un altro sorriso,
- Bene, allora vedi di rimorchiare altre ragazze. Se scopro che le giri ancora intorno giuro che ti spacco quella faccina che ti ritrovi. Sono stato chiaro? – gli si avvicinò pericolosamente, in quel momento faceva paura, l’ultima volta che l’aveva visto così era stato 2 anni prima a Hogwarts durante il ballo, quando Lysander l’aveva ricattata. Anche il ragazzo sembrò capire la pericolosità della situazione e annuì in silenzio, lui gli diede una pacca sulla spalla,
- Perfetto. Sono contento che tu abbia capito. – afferrò il suo drink e la bottiglietta d’acqua e poi le mise un braccio intorno alla vita e le sorrise. Lily pagò il barista e poi tornarono ai loro asciugamani e lei si sedette tra le sue gambe appoggiata al suo petto.  Bevve un sorso d’acqua e sorrise contenta.
- Grazie. – gli disse solamente osservando il mare e la spiaggia,
- Sei la mia ragazza. Ho il dovere di proteggerti dagli idioti come lui. E poi non ti lascerò mai scappare. Sei mia. E ti amo. Con tutto il mio cuore, per l’eternità. – si girò e gli diede un bacio, lui ricambiò ridacchiando,
- Ti amo anche io… anzi, ti amerò anche dopo la morte. All’infinito. ¬– gli rispose contenta. Erano da soli. In vacanza a Barcellona. Erano ormai due anni che stavano insieme. Si amavano. Non poteva chiedere di meglio.







4 anni dopo, Isola di Djurgården, Stoccolma.


Quella mattina Lily Potter si alzò con una strana sensazione, si mise a sedere sul letto e sentì Daniel baciarla delicatamente. Si erano sposati ad aprile di due anni fa, pochi mesi dopo che si erano trasferiti in Svezia e si erano sistemati. Sorrise leggermente e sentì lo stomaco rivoltarsi come un calzino,
- Tutto bene, amore? – le chiese premuroso lui, annuì e poi si rimise distesa,
- Vai pure al lavoro, tesoro… io oggi  credo che starò a casa.. non mi sento tanto bene. – disse cercando di non vomitare sul letto.
- Sicura? Posso anche chiamare e non andare oggi… in ambasciata capiranno… - le spiegò, lei scosse la testa, Daniel era diventato ambasciatore nell’ambasciata del mondo magico inglese in Svezia mentre lei era una scrittrice su una rivista svedese sempre riguardante il mondo magico.
- Tranquillo.. va’ pure. – lui annuì e si alzò, scese in cucina per fare colazione, lei si aggrappò al comodino e poi si mise in piedi, sentì una nausea improvvisa e corse in bagno. Si mise in ginocchio davanti al water e iniziò a vomitare. Pochi secondi dopo sentì dei passi di corsa e Daniel la raggiunse in bagno, si mise in ginocchio dietro di lei e le spostò i capelli da davanti tenendoglieli in mano.  Continuò a vomitare per un tempo indefinito e poi cercò di respirare profondamente, Daniel l’afferrò delicatamente per le spalle e l’aiutò ad alzarsi, la portò al lavandino e poi aprì il rubinetto, prese un po’ d’acqua e iniziò a pulire il viso con una mano mentre con l’altro braccio la reggeva. Dopo averla pulita le asciugò il mento e le labbra con l’asciugamano, le sorrise e le accarezzò una guancia,
- Vieni… ti porto a letto. – lei scosse la testa, l’idea di distendersi le faceva tornare la nausea,
- Preferisco andare in cucina. – disse e lui annuì, uscirono dal bagno e poi scesero le scale. Entrarono in cucina e la fece accomodare su una sedia. Poi si diresse verso i fornelli ed iniziò a trafficare con le padelle. Le  scappò un sorriso, era sempre buffo vederlo alle prese con la cucina.
Pochi minuti dopo l’odore delle uova e della pancetta si diffuse per tutta la stanza, sentì il suo stomaco brontolare, la nausea era stata sostituita da una fame improvvisa. Appena le diede il piatto pieno di cibo ci si buttò sopra come se quella mattina non avesse vomitato. Daniel appena si sedette davanti a lei alzò un sopracciglio,
- Come fai ad avere così tanta fame, piccola rossa? – lei scosse la testa e continuò a mangiare le uova con voracità, se lo stava chiedendo anche lei. In poco tempo svuotò il suo piatto ma aveva ancora fame, si alzò e prese dal frigo delle fragole, iniziò a mangiarle mettendoci sopra un po’ di panna. Lui la guardò stranito. 
- Lily, cosa sta succedendo? – le chiese ancora, lei alzò le spalle,
- Io non lo s…. – s’interruppe e un pensiero le balenò in testa. Non era possibile. Beh, in realtà era molto possibile. Sbarrò gli occhi e si alzò di scatto, raggiunse l’atrio di casa loro e s’infilò le scarpe e il cappotto incurante del pigiama che indossava ancora,  Daniel la seguì,
- Dove stai andando?? – alzò un sopracciglio preoccupato,
- Torno subito! Non ti preoccupare! Devo verificare una cosa! – detto questo uscì di casa e corse verso la più vicina farmacia…


Guardò lo schermino tra le sue mani e sentì Daniel bussare ancora deciso alla porta del bagno, dopo aver comprato il test gli aveva spiegato la sua teoria e poi si era chiusa in bagno,
- Lily, allora?? – chiese ancora lui attraverso la porta, sospirò e poi uscì. Lui la guardò in ansia. Da quel momento sarebbe dipeso il loro futuro, sorrise e gli buttò le braccia al collo,
- Sono incinta! – lui rimase per un momento pietrificato per elaborare la notizia, poi sorrise anche lui e rise,
- Davvero? Lily avremo un bambino! Oddio è fantastico!!!  – lei annuì ancora e lui la prese in braccio facendola girare contenta. Rimasero così per un tempo indefinito. Ma quello sarebbe stato uno dei momenti più importanti della loro vita.



- Mamma!! Josh continua a lanciarmi cuscini!!!! – urlò una bambina di cinque anni con i capelli rossi correndo in cucina da lei con le braccia spalancate, Lily lasciò stare l’impasto della pizza che stava preparando per cena e si pulì le mani con lo straccio per poi accucciarsi accanto a sua figlia, le sorrise poi guardò verso il salotto.
- Josh!! Puoi venire per favore qui?? – lo chiamò e poi vide spuntare suo figlio di otto anni dalla porta, lui si avvicinò lentamente senza guardarla negli occhi, aveva preso i capelli dal padre e gli occhi da lei, 
- Perché continui a lanciare cuscini a tua sorella? – gli chiese dolcemente, lui incrociò le braccia al petto e mise il broncio,
- Lei continua a mettersi davanti alla tv e saltare! Non mi lascia vedere il mio programma preferito! – protestò guardando la bambina,
- Clary perché non facevi vedere la televisione a Josh? – si rivolse allora a sua figlia che strisciò i piedi sul pavimento.
- Io volevo solo giocare con lui… ma non mi dava retta… - biascicò, Lily annuì e accarezzò entrambi sulle guance, sorrise,
- Josh tu non lanciare più cuscini a tua sorella e tu Clary non infastidirlo più quando guarda il suo programma preferito. Adesso facciamo così, Josh tu torni a guardare la tv mentre tu Clary che ne dici di aiutarmi a fare la pizza?? Così papà vede quanto sei brava a cucinare! – gli occhi azzurri uguali a quelli del padre s’illuminarono contenti e iniziò a saltellare mentre il ragazzino tornava in salotto contento. Lily prese in braccio sua figlia e la mise su una sedia, continuò ad impastare,
- Allora Clary adesso devi fare una cosa importantissima per la pizza!! Devi versare tutto l’olio che c’è in quel contenitore nell’impasto! – le sorrise e la bambina batté le mani contenta, afferrò il contenitore e versò tutto il liquido nell’impasto, le stampò un bacio sulla testa,
- Bravissima!!! Vedrai che verrà buonissima! – continuò ad impastare finché non la spianò e venne una pizza grossa abbastanza per quattro persone. Ci spalmò sopra il sugo di pomodoro e poi ci mise la mozzarella. Sorrise a sua figlia che continuava a ridacchiare contenta, Lily mise poi la pizza nell’apposito contenitore e poi la infilò nel forno che si era già iniziato a scaldare. Sospirò soddisfatta e poi si pulì le mani, prese in braccio sua figlia e la guardò contenta,
- Ti va di aiutare mamma ad apparecchiare? Fra poco arriverà papà! – lei annuì con la testa e poi stesero la tovaglia, misero piatti, bicchieri, posate e tovaglioli. Poco dopo sentì la porta d’ingresso aprirsi e Josh salutare il padre, Lily sorrise e vide Daniel comparire in giacca e cravatta con la valigetta in mano in cucina,Clary corse fra le braccia del papà che rise e la prese in braccio facendola girare.
- Ecco qui la mia piccolina!!! – la bambina scoppiò a ridere e continuò ad abbracciare l’uomo,
- Ma che profumino che c’è qui! Avete fatto la pizza?? – Lily annuì,
- Sì! Ho aiutato la mamma!! – sorrise contenta Clary, lui le diede un bacio sulla guancia,
- Ma che brava! Allora sarà venuta sicuramente buonissima!!! Dai ora vai a guardare la tv con Josh! – lei annuì e poi quando la rimise a terra corse in salotto. Daniel le si avvicinò sorridente,
- Ed ecco qui la mia piccola rossa. – le diede un bacio prendendole i fianchi, rise e gli buttò le braccia al collo,
- Com’è andata oggi? – gli chiese curiosa, lui annuì,
- Bene, direi. Insomma.. tutto liscio. Niente questioni nazionali o persone che vengono a lamentarsi. Giornata tranquilla. E tu? – rigirò poi la domanda,
- Tutto bene. Ho mandato l’articolo alla redazione, Josh è andato a scuola, Clary mi ha aiutato a fare la pizza e poi stamattina siamo andate un po’ da mia madre. – spiegò, poi lo guardò e sorrise,
- Lo sai che ti amo?? – gli disse dandogli un bacio, lui ridacchiò e le spostò una ciocca dagli occhi,
- E tu lo sai che appartieni a me?? – rise e continuarono a darsi baci finché il timer  del forno e i bambini che correvano in cucina li fecero riscuotere. Scoppiarono a ridere e Lily prese in braccio Clary mentre Daniel afferrò Josh e poi si strinsero tutti. Quella era la famiglia Wright. Non perfetta ma magica e piena d’amore. Avevano tutto.





FINE.

* Angolo autrice*
Eccomiiii quiiii!!! Ta da!!! Mi scuso tanto per avervi fatto aspettare così tanto ma purtroppo ho avuto problemi personali e anche la scuola ha fatto la sua parte...
Comunqueee, eccomi qui con l'epilogo di "You belong with me". Devo dire che mi sono sentita stranissima a scrivere la parola fine a questa storia... :( :( Vorrei che non fosse finita ma è iniziata a luglio/agosto del 2012... era ora di mettere la parola fine. Dovrò lasciare andare Lily e Daniel... non.sono.ancora.pronta. ahahahhaah non so.. davvero ragazzi/e non sono pronta a non pensare ogni sera: devo scrivere perchè è già un mese che non pubblico più! Mi mancherà pubblicare il capitolo ed essere lì a pensare: chissà se piacerà... bah.. a me non piace proprio! E poi il giorno dopo leggo le vostre recensioni positive! * sta per mettersi a piangere dalla disperazione e buttarsi a terra rotolando*
Spero comunque che l'epilogo via sia piaciuto, ho voluto far vedere due momenti diversi di Lily e Daniel, il primo quando erano ancora giovani, circa quando avevano 19 anni... mentre il secondo quando erano più adulti e avevano già due figli, i cari Josh e Clary. :) :) :)  Mi scuso se è corto e non è della solita lunghezza dei capitoli... ma ho pensato che era l'epilogo e anche che dovevo muovermi ad aggiornare ahahah!
Però adesso passo ai ringraziamenti, prima di fare i nomi, voglio ringraziare tutti ma proprio TUTTI per avermi sopportato in questa storia, per aver avuto pazienza per ogni singolo capitolo, per aver amato passo passo come me Lily/Daniel... okay, non divento troppo sentimentale che poi piango seriamente..
Ringrazio quelli che hanno messo la storia fra le ricordate, ovvero:
- apologize;
- Aurora Fans;
- Cassie Longbottom;
- Cmirtilla;
- hermione12;
- I can fly;
- liluXS.
GRAZIE MILLE! <3 <3

Ringrazio poi tutti quelli che hanno messo la storia fra le seguite, ovvero:

 1 Anna6
2 - Arya373
3 - Audrey5
4 - Blackberry_Lily
5 - blue eyes 97 
6 - Blueraven
7 - Cerenyse
8 - cioccorana96
9 - Damon4ever
10 - dandelion17
11 - Deader
12 - dobby98
13 - EireenBlack
14 - Elisa8830
15 - Elisamalfoya
16 - Ellie Sweet Dreamer
17 - faste
18 - francy lyda
19 - francy o frency
20 - GossipGirl88
21 - harmon8y9
22 - Haynes_Ivy
23 - Kaggi_Inu91
24 - LilyGPotter
25 - lizzybanny 
26 - Loony Evans
27 - love_is_everything
28 - LudovicaCipolla
29 - marcella92
30 - martipotter_98
31 - Marty Evans 
32 - meoui
33 - mepiasanolefasola
34 - MeryRoseWeasley
35 - ny152
36 - occhidiarcobaleno
37 - olivataggiasca
38 - pekai 
39 - quiquoqua1234 
40 - RoseScorpius4Ever
41 - Rossa_MadeIn_Weasley
42 - Selene Potter93
43 - SignorinaWallie
44 - SollazzaSupernova
45 - Thegirlwiththebrokensmile 
46 - Vadins
47 - Veela_Malfoy
48 - _Ginny197
49 - _HORANGOTANGO_
50 - _Malandrina_
 SIETE TANTISSIMI!!! GRAZIE MILLE! :D :D :D <3 <3

Ringrazio poi quelli che hanno inserito la storia fra le preferite, ovvero:

1 - AlEsSaNdRa383
 2 - AnnabethChase
 3 - arianna_4523
 4 - channyangy96
 5 - Deader
 6 - Dobby17
 7 - ElectraElthanin_Slytherin
 8 - Elena_Bianco
 9 - ellidada
 10 - Love_R_4ever
 11 - meoui
 12 - Sbene
 13 - Silena Beckendorf
 14 - _Sectumsempra_
GRAZIE MILLE ANCHE A VOI!! <3 <3 <3

 E poi ovviamente non posso non ringraziare coloro che recensiscono sempre:

- pekai
- Silena Beckendorf
IO VI ADORO!!! Grazie mille per ogni vostra recensione, grazie mille per ogni parola che mi scrivete, ogni complimento. Grazie mille perché avete sempre recensito nonostante vi facessi aspettare uno-due mesi. Non so veramente come ringraziarvi. <3 <3 <3 <3

Bene, direi che detto questo posso congedarmi e lasciare la storia… sigh… allora, io adesso vi lascerei e vi saluto con un ENORME abbraccio. Vi adoro tutti! <3 <3
Spero che la storia vi sia piaciuta e vi abbia divertito o fatto piangere o non lo so ahahha :D
Un abbraccio e un bacio,

la vostra ladyselena15 :D

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Capitolo 23
*** AVVISO! ***


AVVISO!


Avviso importante per tutti quelli che hanno inserito questa storia fra le preferite/seguite/ricordate!!

Alcuni di voi quando ho concluso questa storia mi avevano chiesto se potevo scrivere una specie di 2°epilogo riguardante gli altri personaggi. Sono consapevole del fatto che ho terminato "You belong with me" da mesi ma non ho mai avuto molto tempo per scrivere e né avevo molta ispirazione su Harry Potter.

Comunque adesso ho già pubblicato il primo capitolo e spero che vi piaccia!

Il link è il seguente per chiunque sia interessato: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2778755&i=1

Per gli aggiornamenti non preoccupatevi, è già stata scritta e pubblicherò un capitolo ogni giorno ;)

Spero di sentirvi nel 2°epilogo!

Un abbraccio e un bacio,

ladyselena15 :)










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