Il dramma delle regine

di Sunny_Blue
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Atto I - Caterina ***
Capitolo 2: *** Atto II - Anna ***
Capitolo 3: *** Atto III - Jane ***
Capitolo 4: *** Atto IV - Anna ***
Capitolo 5: *** Atto V - Catherine ***
Capitolo 6: *** Ultimo Atto - Katherine ***



Capitolo 1
*** Atto I - Caterina ***


Atto I - Caterina

Il dramma delle regine




Questa fanfiction è stata scritta per le Olimpiadi di Writers Arena Rewind
200 metri - double drabble




NdA: 206 parole, double drabble.

Caterina è uno dei personaggi più forti della serie, secondo me. Per la caratterizzazione, il mio personaggio deve molto anche al romanzo di P.Gregory, Caterina la prima moglie
La scena è ambientata durante la 1° stagione - non mi ricordo con precisione la puntata. Anna è arrabbiatissima con Enrico, perché ha scoperto che Caterina – nonostante il re dica di voler divorziare da lei – è ancora presente nelle loro vite. Il pomo della discordia, nello specifico, è il fatto che la prima moglie cucia ancora le camicie del marito.




Atto I . Caterina


Tengo l'ago tra le dita.
Cucio punto su punto, e quella che prima era solo una pezza di stoffa si trasforma.
Taglio maschile, fattura perfetta.
Una camicia degna del re.


Quando mi hanno riferito dell'ira che la ragazza Bolena ha riversato su mio marito proprio a proposito di questi indumenti mi sono limitata a sorridere.
L'amante del re è solo una ragazza frivola, poco più che una bambina. Attraente, forse, secondo i canoni maschili. Niente di più.

Il mio matrimonio dura da anni, ne ho viste passare molte come lei tra le braccia di Enrico.
La cosa mi lascia indifferente? Mai.
Ma il compito di una regina è quello di chiudere un occhio, anche tutti e due quando serve.
Se ho sofferto per i tradimenti del re? Sempre.
Come donna avrei voluto gridare.
Ma come regina... come regina ho tenuto la testa alta e ho taciuto.
Come regina ho fatto il mio dovere.

Anche se oggi tentano di farmi sentire una straniera tra queste mura, come al mio arrivo. Anche se oggi bisbigliano al mio passaggio e mi mancano di rispetto.
Nonostante tutto, io sono la legittima consorte di Enrico d'Inghilterra.
È una verità sancita da Dio. Una verità che nessun uomo mortale potrà invalidare.
Mai.


* * * * * * * *

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Capitolo 2
*** Atto II - Anna ***


Atto II - Anna

Questa fanfiction è stata scritta per le Olimpiadi di Writers Arena Rewind
200 metri - double drabble





NdA: 200 parole, double drabble

Scena ambientata nella 2x09. Anna ha appena perso il bambino, e sente il cerchio chiudersi sempre più velocemente intorno a lei. Non solo. Ricorda troppo bene quante bugie sono state dette sul conto di Caterina per toglierla di torno, per avere fiducia nel trionfo della verità. Della serie, non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.




Atto II . Anna



Sento il destino incombere su di me.

La regina d'Inghilterra verrà bruciata.
La regina d'Inghilterra verrà bruciata.

Per quanto le persone a me vicine cerchino di rincuorarmi, è inutile. Il terrore non mi lascia mai. L'angoscia per quello che ogni nuovo giorno potrebbe portare mi annienta.
Non riesco a mangiare né a dormire. Anche solo respirare è un'agonia.

Non sono una sciocca, non lo sono mai stata. Forse è questa la maledizione più grande che mi grava addosso.
Ho visto gli uomini del re montare accuse false contro Caterina.
Li ho visti ingannare e macchinare, solo per rendere Enrico soddisfatto.
La verità? A chi interessa della verità?
Non interessava certo a me, quando tramavo con quegli stessi uomini.
Uomini che oggi non faranno niente per salvarmi. Uomini che mi calunnieranno, per salvare sé stessi.


La vita è una ruota che gira.
Ho avuto il mio momento di trionfo. Sono stata portata in alto.
Anna, regina d'Inghilterra.
Ora verrò fatta precipitare e un'altra sarà innalzata al posto mio.
La ragazza è solo una nuova pedina nei giochi di potere.
Nonostante questo, mentre aspetto che il mio destino si compia, non ho pensieri affettuosi per Jane Seymour.

Mi domando solo quanto durerà.



* * * * * * *

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Capitolo 3
*** Atto III - Jane ***


Atto III - Jane

NdA: 285 parole, flash.fiction

Jane Seymour è finalmente in attesa. Scena ambientata nella prima metà della 3° serie.



Atto III . Jane



Mi passo la mano sul ventre.
Sento il battito del cuore del mio bambino.


Da quando ho saputo di essere in attesa il mio mondo è cambiato.
Le paure e i tormenti dei primi mesi come consorte del re non sono che un brutto ricordo. Tutto sembra superato, ora che attendo il figlio di Enrico.
Il nostro bambino.
Lo amo già con tutta me stessa, senza calcolo. Eppure so anche quello che lui rappresenta.
Se la creatura che porto in grembo sarà un maschio come spero, come credo, la mia vita sarà assicurata per sempre. 
Le paure e i tormenti non torneranno più.


Non esiste altro modo per legare a sé il cuore di un re volitivo.
Non basta l'amore, non servono gli intrighi.
Il solo modo per conservare il trono è dargli un figlio maschio.


È questo che ho imparato dalla triste sorte delle due donne che mi hanno preceduta.

Caterina era nata per questo regno. Amava il suo re e il suo popolo. Da entrambi era amata a sua volta. 
Eppure non è bastato. 
Ha dato al re solo una figlia femmina, è stata allontanata.

Per la regina Anna l'uscita di scena è stata ancora più drammatica.
Ha ammaliato il re. Lo ha legato a sé con la promesse del suo corpo e di un erede. 
Non è stata in grado di mantenere la parola data. 
Le è costato la vita.

Reprimo a stento il brivido che mi percorre il corpo al pensiero dell'esile collo di Anna Bolena reciso dalla scure del boia come lo stelo di un fiore.
Per un attimo ho di nuovo paura. Paura di fare la stessa fine.


Ma poi accarezzo il mio ventre pieno, e sorrido.


* * * * * * * * * 

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Capitolo 4
*** Atto IV - Anna ***


Atto IV - Anna

Questa fanfiction è stata scritta per le Olimpiadi di Writers Arena Rewind
200 metri - double drabble




NdA: 208 parole, double drabble.

Penso che Anna di Clevés sia un bellissimo personaggio, un po' sacrificato nel telefilm.
Per la caratterizzazione della “mia” Anna devo molto al libro della Gregory, L'eredità della regina, che penso dia un ritratto molto sfaccettato e umano della 4° moglie.


Atto IV . Anna



Lasciare la mia casa e il dominio di mio fratello. Essere libera.
Vedevo questo nel mio futuro a fianco del re d'Inghilterra.

Quanto ero sciocca.
Una ragazza con la vista corta, questo ero. 
Anche se avevo ricevuto una buona istruzione a Clevés, ero del tutto inesperta delle cose del mondo.


Se ripenso oggi – oggi che sono una regina messa da parte, una zitella di poco più di vent'anni – a quella che ero al mio arrivo qui non posso che sorridere di me. Sorrido senza più amarezza.
Non sapevo nulla.
Volevo essere libera e felice. Volevo essere me stessa.
Non posso dire che i miei desideri non si siano realizzati, anche se in modo molto diverso da come avevo immaginato.

Soddisfare questo re è stato impossibile.
Ancora adesso non so in cosa, di preciso, io abbia tanto sbagliato. Ma sono stati errori imperdonabili.


Qui in campagna ho potuto conoscere meglio le vite delle sue precedenti consorti.
La saggia Caterina, la focosa Anna, la dolce Jane.
Se ho deluso tanto il re, posso ritenermi fortunata a essermela cavata.
Sono viva e sembra che lui mi rispetti come una sorella.
Spero che possa durare.


Temo solo per la piccola Catherine, nuova regina di un re così difficile da soddisfare.



* * * * * * *

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Capitolo 5
*** Atto V - Catherine ***


Atto V - Catherine

Questa fanfiction è stata scritta per le Olimpiadi di Writers Arena Rewind
200 metri - double drabble




NdA: 205 parole, double drabble.

Anche in questo caso, penso che la serie tv non renda del tutto l'idea della drammaticità della situazione di Catherine. Anche se Enrico è invecchiato rispetto all'inizio, in tv non è nemmeno lontanamente ripugnante come invece viene descritto nel libro della Gregory, o in altri film.
È importante sottolineare questo, per rendersi conto davvero di quanto le cose siano state difficili per la giovane regina. La gratitudine può riscaldarti per un po', ma quando si è giovani e un po' avventati è normale sognare di più.



Atto V . Catherine



Non chiedevo altro che ballare e divertirmi.
Essere felice.
Ho quindici anni o giù di lì – nessuno sembra saperlo con precisione.
Quando sono stata scelta per venire a corte e intrattenere il re, ho preso tutto come un gioco. E come la cosa più naturale del mondo.
Ero bella e giovane.
Cosa altro poteva esserci per me se non la felicità?


Ho riso e ho ballato.
Il re mi ha ricoperto di regali: prima proprietà, poi stoffe e gioielli - e io adoro l'oro.
Ho riso e ho ballato.

Finché non ho iniziato a capire che essere regina voleva dire ben altro.
Lui mi chiama la sua rosa rossa senza spine.
Lui mi vezzeggia e mi vizia.
Sì, ma poi lui pretende che io giaccia al suo fianco tutta la notte – e la sua gamba ferita rilascia un odore così disgustoso... e non c'è niente di gioioso in questo.

Lui è un vecchio, mentre io sono così giovane.


Non lo amo.
Provo gratitudine per il re, forse persino affetto, ma è quel tipo di affetto che si può provare per un vecchio nonno. Non per un amante, non per un marito.
Vorrei un amore vero. Un amore forte e giovane.

Me lo merito.


* * * * * * * *

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Capitolo 6
*** Ultimo Atto - Katherine ***


Ultimo atto - Katherine

Questa fanfiction è stata scritta per le Olimpiadi di Writers Arena Rewind
200 metri - double drabble





NdA: 201 parole, double drabble.

Devo ammettere che Katherine Parr è la moglie di Enrico che conosco meno. Ho visto poco le ultime puntate della serie, quindi quello che scrivo viene più dalle informazioni che ho trovato in internet. Spero di aver centrato il personaggio...



Ultimo Atto . Katherine



I posteri mi condanneranno per la mia condotta. Forse sarebbe giusto.
Ma come avrei potuto agire diversamente?


Dopo essere stata moglie per due volte, dopo aver sepolto due mariti ed essere diventata con loro una donna matura, credevo di essermi guadagnata il diritto di decidere autonomamente della mia vita.
Alla fine giungeva il mio momento di gioire.

Nessuna delle mie nozze precedenti era stata d'amore. 
In un caso ero troppo giovane per avere voce in capitolo, nell'altro ancora schiava dei giochi di potere.
Avevo passivamente accettato quello che era stato deciso.
L'ho fatto per due volte.

Alla morte di Latimer*, ho pensato finalmente di essere libera.
Per la prima volta nella vita, il mio cuore ha battuto di autentica passione per un uomo.
Un uomo scelto da me, e da me sola.
Un uomo con cui avrei avuto piacere di passare la vita.

Thomas.


Non potevo sapere che il destino era, per la terza volta, in agguato. Che il destino tramava nuovamente alle mie spalle.
Sono stata costretta a mettere via i miei sogni di libertà.
Ho dovuto farlo.
Stavolta più che mai. Stavolta per una ragione ancora più valida delle precedenti.

Non si può dire di no, a questo re.



* * * * * * * *


*John Neville, III Barone Latymer. Secondo marito di Katherine Parr. Morto nel 1542.
  Ho fatto usare il nome Latymer a Katherine, pensando al marito, volutamente. L'uomo aveva circa 20 anni più di lei, quando si sposarono. Ho voluto credere che la donna non nutrisse per lui       molto affetto.

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