C'è un Corvo per te

di MissMargaery
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli amanti di Bravoos ***
Capitolo 2: *** Fratelli Incestuosi #1 ***
Capitolo 3: *** Fratelli Incestuosi #2 ***
Capitolo 4: *** Stalking oltre il Mare Stretto ***



Capitolo 1
*** Gli amanti di Bravoos ***


Note: Premetto immediatamente, questa fan fiction è completamente demenziale! E' nata da uno dei miei soliti deliri ed ho tentato di non darvi penso fin quando, in crisi d'astinenza da Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e Game of Thrones, ho deciso di metterla nero su bianco.
 


"C’è un corvo per te."

 

 

Capitolo 1

 

Gli Amanti di Bravoos

Renly x Loras x Margaery

 

 

La Grande sala della Fortezza Rossa era stracolma, spettatori provenienti da tutto il Continente Occidentale e persino da quello Orientale avevano fatto di tutto per accaparrarsi i posti in prima fila per la puntata pilota del nuovo show arrivato finalmente ad Approdo del Re.
Varys, l’amatissimo presentatore, aveva varcato la porta, scatenando il visibilio di tutti i presenti. 
«Grazie, grazie!» esclamò l’eunuco, facendo un profondo inchino. Camminò leggiadro verso il centro della sala, dove si ergeva una miniatura della Barriera. 
Le sue vesti color avorio ondeggiavano lievemente ad ogni passo c e le maniche del vestito formavano ampi archi mentre salutava la folla.
«Benvenuti alla prima puntata del nostro programma: “C’è un corvo per te!”. Sperando che non sia l’ultima.» disse esibendo un sorriso mellifluo.
Tom Sette Corde intonò le note di “Gli uccellini di Varys” canzone scritta appositamente per la trasmissione.

Varys gli affari di tutto il regno conosce,
questo si sa.
I suoi uccellini vagano da Grande Inverno,
fino a Qarth.
I suoi corvi ti troveranno,
ed un messaggio inatteso ti porteranno.


Tom terminò l’inno e sorrise alle donne che cominciavano a lanciargli i propri corpetti. Ammiccò a delle giovani di Lys che facevano lui gli occhi dolci e lasciò la parola a Varys.
«Ma adesso non perdiamo altro tempo e presentiamo la nostra prima storia. Facciamo entrare in sala il fratello del nostro amatissimo Re Robert, primo nel suo nome, Ser Renly Baratheon di Capo Tempesta e Ser Loras Tyrell di Alto Giardino.»
I due giovani entrarono nella sala salutando, e si sedettero su una panca posta alle spalle della piccola Barriera. 
Il Re, dall’altro del suo Trono, batté forte le mani per il fratello, facendo traballare il ventre prominente e la regina, l’algida Cersei, applaudì soavemente. 
Alla vista del Cavaliere dei fiori, tutte le donne presenti andarono ancor di più in escandescenza.
“Loras! Wooooh!” “Alto Giardino!” “Renly torna a Capo Tempesta”
Lo scatenarsi di grida aveva riempito completamente la sala, impedendo a Varys di continuare.
«Calmatevi, o sarò costretto a chiedere al sua Maestà di esiliarvi. Procediamo con la storia.» dichiarò l’eunuco.
Loras Tyrell sorrise lasciando senza fiato la metà delle donzelle presenti, Renly scostò i sentosi capelli neri dal volto ed lo spinse a continuare.
«Questa storia comincia qualche anno fa, quando al qui presente Ser Renly, fu promessa in sposa la deliziosa Margaery Tyrell, dico bene?»
«Sì, Varys.» annuì Renly.
«Ma sebbene la bellezza di Margaery sia conosciuta in tutti i Sette Regni ed oltre, il nostro caro Renly non fu così lieto di questa notizia.»
A quelle parole Loras strinse forte la mano del ragazzo accanto a lui e si scambiarono un’occhiata amorevole.
Tutti gli spettatori poterono immediatamente capire il perché della loro partecipazione alla trasmissione.
«Così, senza dare spiegazioni, alla vigilia del suo matrimonio, Renly scomparve misteriosamente, insieme al suo futuro cognato.» un sorriso malizioso si increspò sulle labbra di Varys. «Su, avanti, diteci il motivo per cui siete qui.»
Il Cavaliere dei Fiori fece per parlare, ma Renly gli rubò la scena.
«Mio caro Varys, siamo qui per dare a Margaery le dovute spiegazioni.» spiegò alzando in pugno.
«Molto bene, Ditocorto, Margaery Tyrell di Alto Giardino ha accettato l’invito?»
Petyr Baelish entrò in sala e si alzò un’ovazione. Fece un inchino e sorrise.
«Sì, Ragno Tessitore. Margaery Tyrell di Alto Giardino ha accettato l’invito.»
Tom Sette Corde accennò la melodia della canzone che aveva composto, durante l’entrata in scena della giovane.
Si udirono fischi di approvazione mentre attraversava elegantemente la sala. Si accomodò sulla panca, posta dietro l’altra estremità della piccola Barriera.
«Mia cara, benvenuta!» esclamò Varys esibendo un enorme sorriso.
«La ringrazio.» rispose gentilmente lei.
«Hai idea di chi ti abbia inviato questo corvo?»
«In verità sì.»
«Allora verifichiamo.»

Senza ulteriori indugi, Varys fece un cenno alla regia e di colpo si aprì un foro all’interno della lastra. Margaery poté vedere chi si nascondeva dall’altra parte, ma non parve oltremodo sorpresa, né turbata.
«Li facciamo parlare?» chiese l’eunuco.
La lady di Alto Giardino scrollò le spalle, quasi tediata. 
«Che parlino.» borbottò.
Loras aprì la bocca, ma nessun suono poté uscire dalla sua bocca, perché ancora una volta le manie di protagonismo di Renly lo avevano preceduto.
Incrociò le braccia sbuffando e ascoltò le parole del suo amante, in silenzio.
«Mia Lady, sono talmente dispiaciuto di essere scappato così e di non aver avuto il coraggio di ammettere di non amarla. Non volevo oltraggiare cotanta bellezza, sebbene le consiglio di cambiare parrucchiere, la sua piega è un tale orrore!»
Margaery spalancò la bocca, oltraggiata dall’offesa.
«Mi perdoni, Lady Tyrell, ma era giusto che lo sapesse, anche se la circostanza non è la più idonea. Mi creda, non sono stati i suoi capelli a non farmi innamorare di lei, lo giuro sugli Antichi e i Nuovi dei, ma purtroppo lei non ha ciò che prediligo... Ma tornando a ME! Finalmente ho trovato il coraggio di ammettere davanti a tutti che, i Sette Dei mi siano testimoni, io Ser Renly Baratheon, sono innamorato profondamente di Ser Loras Tyrell!»
Un “Oooooh” fintamente stupito, si levò nella sala.
«Oltre che di te stesso.» bofonchiò Loras alle sue spalle.
«Finiscila, sai che non è egocentrismo, il mio. E’ solo che ho profonda stima di me stesso, e gli Dei sono stati gentili a donarmi queste fattezze più che aggraziate.» disse mostrando un sorriso accattivante.
«Non è questo il punto, Renly! Avevi detto che mandare questo corvo a mia sorella non era un espediente per metterti in mostra davanti al Continente Occidentale!» lo rimproverò.
«Ed è così!» replicò.
«Certo! Era meglio che fossimo rimasti a casa. Lo sapevo!» Loras mise il broncio e Renly lo prese per il braccio, cercando di convincerlo.
«Ehi! Sono qui!» 
Margaery Tyrell agitava la mano dall’altro lato della Barriera, cercando di attirare l’attenzione dei due amanti.
«Mi dispiace, mia dolce sorella.» riprese il Cavaliere, mostrando un quanto mai vero rammarico. «Renly intendeva dirti che non poteva impelagarsi in un matrimonio senza amore, specialmente dopo aver riconosciuto di provare qualcosa per me. Non volevo essere io a recarti questo dolore, ma ricambio Renly e dopo aver consumato più volte il nostro amore alle tue spalle, abbiamo deciso di partire per Bravoos, in cerca di fortuna.» concluse Loras.
Tutte le ragazze dei Sette Regni parvero deluse, applausi sconnessi cominciarono a levarsi, assieme ad ovazioni.
«Non sono un bravo guerriero, ma in compenso ho scoperto di essere un ottimo ballerino.» asserì ser Renly applaudendo a se stesso.
«Mia amata sorella, potresti perdonarci mai un giorno?» chiese in ginocchio ser Loras.
A quelle parole il pubblico cominciò ad urlare. Una parte degli spettatori gridava decisi “Sì” altri si divisero tra “Buh” e “No”, alcuni invece strillavano e basta.
Margaery rimase in silenzio valutando la risposta. La suspense era palpabile, tutti erano in attesa del suo decreto finale.
«Quindi... non se ne fa niente di una cosa a tre?» chiese inarcando le sopracciglia.
Gli Uomini di Ferro approvarono urlando, così come metà della popolazione maschile in sala. 
«Credo che sia un sì.» tagliò corto Varys, prima che si scatenasse l’inferno. «Bene, ora che abbiamo portato la pace in famiglia Tyrell, possiamo concludere la prima puntata o volete aggiungere qualcosa?»
Loras sembrava troppo commosso per parlare, mentre Margaery si avvicinava ai due lanciando occhiate ammiccanti, che Renly nemmeno notò.
«Io vorrei, a dirla tutta.» rispose il minore dei fratelli Baratheon. «Invito caldamente,  tutti gli abitanti di Bravoos e non, ad unirsi alla mia scuola di danza.» disse eccitato.
«Petyr, chiudi il collegamento!» lo intimò Varys.
«La lezione di prova è in omaggio!» continuò a strepitare.

 

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Capitolo 2
*** Fratelli Incestuosi #1 ***


Note: WARNING La storia parla di incesto e il linguaggio di questo capitolo è piuttosto scurrile. Non penso possa essere un problema, ma mi sembra giusto avvertirvi.


Capitolo 2

Fratelli Incestuosi #1

Jaime x Cersei x Robert 

 

«3-2-1 Azione!»
La dolce melodia intonata da Tom Sette Corde riempì la sala grande di Fortezza Rossa dando il via ad una nuova puntata di “C’è un Corvo per Te.”
Varys, il presentatore, entrò in scena sorridendo con eccessiva cordialità.
«Grazie! Grazie per la fiducia data al programma, il nostro Re ne è rimasto così compiaciuto da decidere non esiliarmi e di replicare.» cominciò a spiegare facendo notare la mancanza dell’abbondante sovrano sul Trono di Spade. «E proprio per questo, ho deciso di dedicare questa puntata a sua maestà, ma ovviamente, questa è una sorpresa, anche se non saprei dire quanto possa definirsi allegra.»
Tom iniziò a strimpellare l’intro delle “Piogge di Castamere”, mentre un “Ohhhh” generale si levò dal pubblico.
«Ma ho deciso di tentare la fortuna, con questa puntata. Quindi facciamo entrare i nostri ospiti: facciamo un applauso per la Regina Cersei e Ser Jaime Lannister!»
I due gemelli varcarono la porta esibendo sorrisi smaglianti.
Cersei Lannister avanzò con grazia posizionandosi alle spalle della piccola Barriera che si ergeva nella sala. 
Gli uomini urlarono vedendo il vestito dalla vistosa scollatura che la regina portava orgogliosa, mentre le donne strepitavano alla vista del Comandante della Guardia Reale nella sua vistosa cappa bianca. 
Jaime la seguì con fare deciso e si sedette accanto a lei, stringendole la mano.
«Benvenuti!» esclamò il conduttore.
«Grazie, Varys.» rispose gentilmente la regina.
«Vogliamo procedere con la storia?»
Il pubblico applaudì e il Ragno Tessitore cominciò a raccontare.
«Questa storia ha inizio parecchi anni fa, quando i nostri giovani gemelli erano appena ragazzi, oh, mi scuso! Non sono poi troppi, la nostra regina è ancora giovane e bella, dico bene?»
Gli Uomini di Ferro ulularono in segno di approvazione.
«Per l’appunto, i nostri due gemelli, splendidi come il sole, non fecero fatica a rendersi conto di trovare loro stessi attraenti. Non è così?» 
Jaime annuì, mentre il volto di Cersei si era trasformato in una maschera di tristezza, non appena l’eunuco cominciò a raccontare la storia “che troia!” sibilò a denti stretti, senza che nessuno lo udisse.
«Che sia per una forma esponenziale di egocentrismo o per vero amore, questo non lo sappiamo, ma i due gemelli cominciarono a provare ben più di un sentimento fraterno.»
Il pubblico parve cominciare a capire cosa l’eunuco stesse tentando di dire, ma nessuno fiato. Un solo commento e zack! avrebbero assaggiato la giustizia reale.
«Sì Varys. Non potevo più tenere questo segreto per me! Io Ser Jaime di Casa Lannister amo mia sorella la Regina Cersei.»
Uno degli uccelletti del Ragno Tessitore fece partire un applauso di sortita. Tutto il pubblico seguì di rimando.
«Bene. Ora penso sia il caso di dirlo al Re.» fece un sogghigno. «Petyr, Re Rober Baratheon, primo nel suo nome, protettore dei Sette Regni, ha accettato l’invito?»
Ditocorto sorrise mellifluo, pizzicandosi la barba.
«Sì, Varys. Re Robert bla bla bla ha accettato l’invito.»
Al solo udire il “bla bla bla” il Re diede uno schiaffo dietro il collo di Ditocorto. La folla rise e il sovrano barcollante sembrò soffocarsi con una risata di autocompiacimento.
Con un otre di vino tra le mani, arrivò alla panca con passo tentennante. Il puzzo di alcool invase la sala, facendo sentire male qualche giovane donzella.
«Benvenuto, maestà.» Varys si esibì in un inchino così profondo che sembrò baciare il terreno.
«Seh, seh. Mettiamo fine a questa farsa.» fece Re Robert «Su, fammi vedere chi c’è dietro quella cazzo di Barriera. Ha detto Petyr che ci sarebbe stato da ridere. Bene sono qui per questo!» sghignazzò facendo ondeggiare l’enorme ventre.
«Hai idea di chi possa sedersi alle spalle della Barriera?» i modi gentili del Ragno Tessitore non sembravano essere smossi dalla volgarità del sovrano.
«Qualche cazzo di puttana alla quale ho infilato qualche cazzo di figlio nella pancia. Probabilmente.»
La folla rise, inducendo il re a sogghignare.
«Quindi vuoi aprire la Barriera?»
«Dipende! Non intendo legittimare nessun figlio.» spiegò con fare serio.
«Il re può fare qualsiasi cosa voglia, proseguiamo?»
«Apri quella cazzo di cosa e poi sbronziamoci!»
Un’ovazione partì mentre un foro si apriva nella Barriera. Re Robert, con sommo disappunto, riconobbe sua moglie e suo cognato. 
«Che cosa vuoi, donna? Levati! Mi copri la visuale.» sbraitò sputacchiando.
«Maestà, temo sia tua moglie l’emissaria del corvo.» spiegò umilmente Varys.
«E non me lo poteva dire a casa? Cos’è questa messa in scena?!»
«Robert, smettila!» disse Cersei strozzando un singhiozzo.
«Ora mi sono scocciato, Cersei. Deve smetterla di trattarti in questa maniera, o lo sgozzerò. Dopotutto lui stesso mi ha detto che avrei dovuto continuare con la mia vocazione, o sbaglio?» fece Jaime infervorato.
«Come osi minacciarmi! Io sono il tuo re! Cosa volete?!»
«Sono qui per dirti che io mi fotto tua moglie ormai da anni! Sotto il tuo naso, per giunta! Ecco! L’ho detto, che cosa hai da dire a riguardo?»
«Puttana! Puttana incestuosa! Cosa ti salta in mente? Io vi farò tagliare la testa!» sbraitò il Re.
«Jaime è stato troppo impulsivo nel dirtelo. Robert, devi capire. Io e Jaime ci amiamo da ben prima che noi ci conoscessimo.» spiegò Cersei cercando di non piangere.
«Non mi interessa! E’ tuo fratello! Dovrò esiliarvi!»
«Non puoi farmi questo. Non puoi allontanarmi dai miei bambini, il mio Joff, la mia Myrcella, il mio piccolo Tommen.» le lacrime ormai avevano arrossato il viso bianco di Cersei, e i suoi occhi verdi erano diventati ancora più vividi.
«Sono anche i miei figli e rimarranno con me!» comandò Re Robert.
«Su questo ti sbagli.» cominciò il Comandante della Guardia reale. «Sono i miei figli.» sorrise, sfidandolo.
«Ecco perché quel cretino è uscito fuori così! Dovevo sospettarlo che non fosse frutto del mio seme, pfff mezza calzetta. Prendetevi anche i ragazzini, se volete. Non voglio il frutto dell’incesto a corte. Via! Vi esilio!» il re pareva essere infuriato, ma il vino che teneva nell’otre, parve calmarlo.
Le Cappe Bianche entrarono nella sala per portare via Jaime e Cersei Lannister. Lui tentò di lottare ma il Re lo avvisò.
«Sfiorane anche uno solo e assaggerai la lama di Ser Ilyn.»

L’affascinante Lannister rinfoderò la spada e seguì i suoi confratelli, mentre Cersei fu portata via strepitando.
Quando abbandonarono la sala, Robert si alzò e salutò i suoi sudditi ridendo.
«Petyr! Stasera portami tutte le puttane che puoi! Me la sono tolta dal cazzo, quella stupida vipera. Ah stasera si festeggia! Già posso pregustare il cinghiale che catturerò!»

Quando il Re si dileguò, Varys riprese.

«Ed anche oggi finisce così la nostra puntata. Nella prossima, ci verranno a trovare un famoso rampollo di Pyke con una grossa fama nei bordelli del Nord ed una misteriosa Donna di Ferro. E se avete qualche confessione da fare, qualcosa da dire, non temete! Inviatemi un corvo ad Approdo del Re e io vi darò l'opportunità di rivelare i vostri segreti, che ovviamente già conosco! Alla prossima!»

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Capitolo 3
*** Fratelli Incestuosi #2 ***


Non potevo dedicare una puntata al mio personaggio preferito: Theon Greyjoy :D

Capitolo 3

Fratelli Incestuosi #2

 

Theon x Asha

 

 

Un’orda di persone provenienti da ogni angolo dei Sette Regni aveva invaso la Sala Grande, riempiendola di urla. Gli spettatori si erano moltiplicati. Dopo il successo della seconda puntata, ogni abitante del Continente Occidentale e di quello Orientale voleva partecipare, almeno una volta, alla trasmissione, come pubblico, ovviamente.Tom Sette intonò le note della sigla e la puntata non poté che cominciare.
Varys si diresse verso il centro della Sala, armato di uno dei suoi più dolci sorrisi. Con un movimento circolare, disegnò un arco con la manica lunga del suo vestito grigio, ricamato in argento.
 «Benvenuti, miei cari! Che abbia inizio una nuova puntata di “C’è un corvo per te!”»
Il menestrello cantò i soavi versi della sigla e l’eunuco ondeggiò sul posto sorridendo mellifluo.
«La scorsa puntata ha avuto un tragico epilogo. Il nostro amato Re è deceduto dopo la trasmissione, per un’indigestione di cinghiale. Tutte le prostitute del regno sono affrante.» 
Uno stuolo di ragazze, poco vestite, cominciò a singhiozzare sventolando i fazzoletti.
«Ma ciò non impedirà alla trasmissione di andare avanti! La nostra cara regina ha ritrattato la sua confessione.» esclamò indicando la regina Cersei, seduta accanto al Trono con aria raggiante. «Quindi ci farà compagnia ancora per un po’.»
La regina reggente salutò il pubblico scatenando ovazioni, quanto urla di disapprovazione, ma nessuno vi diede troppo peso.
«Fate un applauso, quindi, al nostro nuovo re: Joffrey Lannister, pardon, Baratheon, primo nel suo nome, che ci ha dato l’opportunità di proseguire con il nostro programma.»
Tutte le donzelle presenti si alzarono ed urlarono alla bellezza serafica del nuovo re.
«Tagliamo qualche testa! Tagliamo qualche testa!» esclamò Joffrey con gli occhi spiritati, dall’alto del suo scranno.
Basta che non sia la mia, cretino!” biascicò Varys a denti stretti.
«Ad ogni modo, torniamo alla storia di oggi. Come vi avevo anticipato, oggi ci verrà a trovare una donna misteriosa, proveniente dalle Isole di Ferro. Fate un grosso applauso perla nostra “Esgred”!»
Una ragazza snella ed alta, vestita di una tunica scura, calzoni stretti e stivali di cuoio, entrò in Sala.
Le Donne di Ferro non erano icone della moda, questo era risaputo.
Esgred scosse i corti capelli scuri, togliendosi la frangia dal viso, mostrando il grosso naso aquilino che dominava il suo volto.
Gli uomini del pubblico non l’acclamarono più di tanto, ad eccezione dei suoi compatrioti, i quali urlarono complimenti volgari.
«Benvenuta, mia cara Esgred.» Varys enfatizzò il suo nome sorridendo malizioso.
La ragazza si accomodò sulla panca, alle spalle della Barriera in miniatura. Ricambiò la cordialità dell’eunuco esibendo un sorriso dolce, che restituiva grazia al suo viso.
«Grazie a te, Varys, per aver accettato la mia richiesta.»
«Come avrei potuto perdere un’occasione simile? Ma non perdiamoci in chiacchiere, su Esgred, raccontaci la tua storia.»
«Beh, tanto per cominciare il mio nome è Asha* Greyjoy e sono qui per dire a mio fratello che, la ragazza con cui ha flirtato al molo lo scorso anno, sono io.»
Un “Ehrm” inorridito si levò dal pubblico. Asha sogghignò di gusto.
«Suvvia! Era uno scherzo!» si giustificò Asha.
«Vogliamo vedere come reagirà il giovane erede dei Greyjoy?»
«Certo, non perdiamo tempo!»
«Allora, Petyr? Theon Greyjoy ha accettato il nostro invito?»
Petyr entrò nello studio, scatenando gli applausi.
«Grazie, grazie, miei cari. Sì, Varys, Theon ha accettato l’invito.»
«Sì, Varys, Theon Greyjoy ha accettato l’invito.» replicò Ditocorto.
“Diglielo, diglielo!” si sentì un lieve bisbiglio alle spalle di Baelish.
«Sì, Greyjoy, glielo chiedo. Theon vorrebbe sapere se il missario del corvo abbia delle belle tette.»
Il pubblico rise, e la testa di Theon spuntò dietro le spalle di Petyr. Il giovane ridacchiò soddisfatto.
«Non sono la persona più adatta a rispondere, accetti comunque l’invito?»
«Basta che abbia le tette, ma che non sia un grassone con le tette.» sbuffò con noncuranza.
Theon varcò la porta e andò a sedersi sulla panca all’altra estremità della Barriera.
Lanciò sguardi lascivi ad ognuna delle ragazze del pubblico, le quali cominciarono a lanciargli corpetti e mutandoni.
«Suvvia, ragazze! C’è un po’ di Theon per tutte!»
«Senza perdere tempo!» Varys riportò la calma in studio. «Vogliamo vedere chi è la persona che ha deciso di inviarti un corvo?»
«Sì, apriamo la Barriera.»
Varys fece un cenno e si aprì immediatamente un foro nella lastra di ghiaccio.
Theon poté ammirare Esgred, o Asha, sorridergli maliziosamente.
Anche lui sorrise d’istinto. Si morse il labbro ed ammiccò alla donna dall’altra parte della Barriera.
«Ti ricorda qualcuno?» domandò l’eunuco.
«Certo! Me la sono fatta qualche tempo fa, che bella cavalcata!»
Il pubblico scoppiò in una risata di derisione. In un primo momento anche Greyjoy si unì a loro, ma si rese conto poco dopo, che non ridevano con lui, ma di lui.
«Cosa c’è? Perché vi prendete gioco di me?» fece arrabbiato.
«Lasciamo parlare Esgred?»
«Certo, sicuramente vorrà chiedermi di replicare.»
Un’altra risata di scherno si levò, anche Esgred sogghignava, ma non appena si riprese esclamò: «Dolce fratellino! Da quanto tempo!»
«Non scherzare, donna! Io ho una sola sorella, il suo nome è Asha ed è racchia come la morte.» s’infervorò.
«Non pensavo di essere così brutta. Non sono bella quanto la regina, ma non assomiglio nemmeno a Pyat Pree!»
Una maschera di disgusto comparve sul volto di Theon. Riuscì a riconoscere i lineamenti spigolosi della giovane Asha nel volto di quella donna.
Sbiancò di colpo guardando le proprie mani. «Cosa ho fatto?!»

«Beh, quello che hai fatto lo ricordi bene, dato che avresti voluto replicare. Vorresti anche raccontarlo a nostro padre? Sarà ovviamente felice di ascoltare questa storia emozionante. » lo canzonò lei.
«Tu!» esclamò indicandola. «Come hai potuto approfittarti di me? E mettermi in ridicolo in questa maniera? Troia nefasta!»
«Io non ho fatto un bel niente, sei tu che mi hai insidiato con le tue dolci parole e ben altro... Era giusto che sapessi!»
«Perché lo hai fatto?!» supplicò lui.
«Volevo darti una lezione. Tutto qui.» spiegò con calma.
«E ti sembra questo il modo? Io- io- CHE SCHIFO?!» esplose osservando la sua stessa pelle con disprezzo, quasi stesse lì per scuoiarsi.
Varys interruppe il battibecco tra i due fratelli, concentrando l’attenzione su di sé.
«Bene, Theon. Dopo questa inaspettata confessione, vuoi aprire la Barriera?»
«Ovvio che no! Che gli Estranei se la portino alla dannazione, me ne torno a Grande Inverno!»
«Un lupo vestito da piovra, che bello spettacolo.» lo prese in giro Asha.
«Smettila! Ho detto smettila! Ti darò in sposa ad un uomo orbo e vecchio, così te ne pentirai!» berciò Theon, agitando le braccia.
«Che c’è? Il principino si è offeso?»
Tom Sette Corde provò a coprire il loro bisticciare con le sue dolci melodie, mentre Varys chiamò la security in modo che i due fratelli fossero allontanati dalla Sala. 
Ser Ilyn Payne e Ser Gregor Clegane entrarono nella sala e si avvicinarono a Theon, il quale si ammutolì immediatamente.
Greyjoy era minuto ed in confronto alla loro enorme stazza, sembrava un bambino.
Si calmò immediatamente e fu scortato via, senza fiatare, mentre Asha si allontanò per sua volontà, accompagnata da alcune dame.
«Bene! Un’altra puntata di “C’è un Corvo per te” è terminata. Speriamo che più avanti, il nostro erede delle Isole di Ferro, stia più attento alle donne che frequenta. La prossima settimana, direttamente dall’altra sponda del Mare Stretto, avremo una dichiarazione d’amore! Continuate a seguirci e ad inviarci corvi, perché i prossimi destinatari potrete essere voi! Alla prossima!»

*Asha: Per i fan della TV Serie, Asha è Yara Greyjoy.

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Capitolo 4
*** Stalking oltre il Mare Stretto ***


WARNING: Nel capitolo verrà citato un personaggio che non fa parte ancora della serie! E' presente solo una lieve descrizione fisica e si intuisce che abbia a che fare con Dany, in qualche modo. Non credo possa essere definito uno spoiler, in ogni caso, vi ho avvertiti :D


Capitolo 4

Stalking oltre il Mare Stretto

Jorah x Daenerys

 

 
Le suadenti note di Tom Sette Corde annunciarono l’inizio di una nuova puntata di “C’è un Corvo per Te!”. La folla in visibilio applaudì a Varys, l’amato presentatore, mentre varcava la porta e salutava gli spettatori pronti a sorbirsi, pardon, gustare con piacere, lo spettacolo del giorno.
 «Cari amici! Ben ritrovati al nostro appuntamento settimanale. Scusate per il ritardo, ma gli ospiti di oggi provengono da una terra lontana, situata oltre il Mare Stretto.»
Un “oh” stupefatto si levò dalle prime file.
 «Il nostro caro Ditocorto non è stato molto celere nel portare nel Continente Occidentale colui che ha voluto inviare il corvo e la sua destinataria.» puntualizzò l’eunuco, accennando ad un malizioso sorriso.  Il Maestro del Conio incassò la frecciatina incurvando le labbra, ma non appena il Ragno Tessitore si voltò, si lasciò scappare una smorfia di disgusto.
 «Bene, non perdiamo altro tempo, che entri il nostro primo ospite. Fate un grosso applauso per Ser Jorah.»
Un cavaliere di mezza età entrò nella Grande Sala con aria fiera, un’imponente stempiatura metteva in mostra gran parte del suo cranio, ma ciò nonostante, il cavaliere restava di bell’aspetto e scatenò gli ormoni di metà delle donne presenti in sala.
 «Bentornato, Ser. » esordì Varys, stringendogli la mano. Il cavaliere sorrise e si posizionò sulla panca alle spalle della Barriera in Miniatura, simbolo della trasmissione.
 «Come è stato il tuo soggiorno nel Continente Orientale? » chiese amabilmente.
 « Forzato. » si limitò a dire. La folla rise di gusto alla battuta del cavaliere e l’eunuco non esitò a proseguire.
 «Molto bene, spero che la carne equina fosse di tuo gradimento, come il caldo torrido e le epidemie pestilenziali, ma passiamo ad argomenti più importanti, perché sei qui?»
 «Beh, sua Maestà, il Re Joffrey, mi ha concesso di tornare a casa per partecipare alla trasmissione, spero mi conceda il permesso di soggiorno, in modo da tornare dalla mia famiglia.» disse speranzoso.
 «No, ser Mormont, non intendevo questo, volevo che lei ci dicesse perché ha deciso di chiedere aiuto al programma!» precisò Varys.
«Oh, sì, giusto. Sono qui per dire alla donna che proteggo, la mia Khaleesi, che l’amo e che non posso continuare a vivere senza che lei sappia quanto sono pazzo di lei!» Esclamò il cavaliere convinto.
Le donzelle, sedute sugli spalti, gemettero in un “Aaaaaaaw” generale.
«D’accordo allora, Petyr, la nostra sublime ospite, la dolce Daenerys Targaryen ha accettato l’invito?» domandò l’eunuco.
«Sì, Varys, Daenerys Targaryen ci ha onorati della sua presenza, ed è qui.»
Una giovane donna tossicchiò alle spalle di Baelish.
«Cosa?» chiese Ditocorto e lei inarcò le sopracciglia. «Ah, sì, giusto: Daenerys Targaryen, prima nel suo nome, nata dalla Tempesta, Madre dei Draghi, la Non Bruciata, più conosciuta come Khaleesi ha deciso di accettare l’invito.»
La giovane sorrise soddisfatta ed entrò in Sala, mostrando la sua bellezza eterea a tutti gli spettatori, i quali erano molto più concentrati sul suo abito che lasciava uno dei suoi seni scoperti. A seguire la Targaryen c’era uno stuolo di ancelle dothraki che sgambettavano nello studio, scatenando le grida di giubilo degli Uomini di Ferro.
«Bentornata, mia dolce Khaleesi.» Varys sorrise mellifluo.
«Grazie, mio buon amico.» rispose Dany, ricambiando il dolce sorriso.
«Hai idea del perché tu sia stata invitata?»
«Ovviamente! Ora che l’Usurpatore è morto, sarò ben che lieta di assumere il ruolo che mi è stato strappato quando ero ancora un infante!» proclamò decisa «Quand’è che sarò incoronata?» proclamò decisa.
«Mia cara, temo lei si sbagli! Non è questo il motivo per cui lei è stata invitata, e credo lei non abbia capito a che genere di programma lei abbia accettato di partecipare.»
«Ma io sono la Khaleesi! Daenerys Targaryen, nata dalla Tempesta, Madr- » cominciò ad elencare.
«Sì, lo sappiamo!» protestò Varys lievemente estenuato, quanto irritato. «Ma noi abbiamo la nostra regina reggente, non siamo interessati.»
«Ma io ho i draghi! » disse ammiccando «La vostra regina ha dei draghi?»
Cersei si alzò dal suo scranno furente. «Piccola mocciosa, ehm» tossì «Mia dolce Khaleesi, non è certo stata chiamata per mettere in dubbio la mia reggenza o tanto meno per portare a spasso i suoi cucciolotti, quindi la prego di stare al suo posto e alla fine di questa trasmissione, riportare le sue grazie al di là del Mare Stretto.»
«Beh, perlomeno le mie grazie sono floride, al contrario delle sue, Maestà! Sa, l’età avanza, comincia a farsi vedere.» la provocò.
«Mia tenera draghetta.» l’apostrofò con tono stucchevole. «Si può dire che io abbia delle forme, e non metta in mostra dei piccoli foruncoli, spacciandoli per tette!»
Gli occhi di entrambe le donne cominciarono ad ardere, fino ad assumere diverse sfumature di vermiglio.
«Calme, calme, mie care. Sono sicuro che non vogliamo perdere ancora tempo su questa questione, quindi proseguiamo con la puntata…» le interruppe Varys spostandosi tra di loro.
«Ma io- » continuò a berciare Daenerys, la quale fu prontamente ammutolita.
«Cara, immagino che tu non abbia alcuna idea di chi ti abbia inviato questo corvo. Vorresti dare un’occhiata oltre la Barriera?»
«Sì, Varys.» decretò con decisione.
L’eunuco schioccò le dita e un foro apparve tra le lastre di ghiaccio che costituivano la mini Barriera. Dany parve essere interdetta nel riconoscere Jorah, il suo cavaliere.
«Allora, lo lasciamo parlare?»
La Khaleesi annuì e Ser Mormont tirò un sospiro prima di cominciare.
«Mia dolce Daenerys, so quanto tu possa essere stupita nel vedermi qui, quando avrei potuto parlarti in qualsiasi altro momento. Ho avuto svariate occasioni per confessarti quello che sto per dire, e so che non era necessario trascinarti fino ad Approdo del Re, per ammettere quello che provo. Khaleesi, il tuo viso per me è la conferma che i Sette Dei esistano, anzi gli Otto, perché tu sei una dea bella al pari della Vergine e Misericordiosa come la Madre. Mia dolce Regina, permettimi di dirti quanto io ti abbia amato dal primo momento in cui ti ho vista  e sappi che non smetterò mai di amarti, poiché tu sei la mia ragione di vita, adesso.»
Jorah asciugò il sudore dalla sua fronte e guardò speranzoso Daenerys, la quale era violentemente arrossita.
«Mio cavaliere, io non so cosa rispondere a queste tue amabili parole… » si limitò a dire la ragazza.
«Una sola parola sarà sufficiente, dimmi di sì, Khaleesi, e non avremo bisogno di nulla.»
«Non ne dubito, Ser, ma io, beh, mi vedo con un’altra persona al momento.» fece imbarazzata.
Un “oooh” deluso riempì la sala.
«NO! Non con… » Jorah scattò in piedi battendo il pugno sul petto, dove campeggiava l’emblema dei Mormont, un orso. «Allora è vero? Esci con Daario, è così? Mi hai mentito!»
«Io sono una Regina, ed esco con chi mi pare e piace, non ho bisogno di dare conto a te! Potresti essere mio padre. Jorah! Io ho bisogno dei miei spazi!» protestò Daenerys.
«Cosa ci trovi in lui? Spiegamelo!» le ordinò. «Quei capelli tinti, le unghie smaltate, sembra uscito da un Gay Pride!»
«Le tue battute omofobe non fanno ridere a nessuno, ser. Daario è molto informato su ciò che va più in voga a Tyrosh… » spiegò lei con iniziale fermezza, per poi addolcirsi nel momento in cui aveva nominato l’amato.
«Allora è perché è più giovane e cool di me, non è così? E’ perché ha gli occhi azzurri?»
«Jorah, smettila, continui a renderti ridicolo cercando di sembrare giovanile, per favore. So di tutti i tuoi miseri sforzi per attirare la mia attenzione. Potrei denunciarti per stalking!»
«Ma vuoi nascondere quello che c’è stato tra di noi?» ribatté disperato.
Gli spettatori curiosi cominciarono ad agitarsi.
«Perché Daenerys, cosa c’è stato tra di voi?» s’intromise Varys improvvisamente.
«Un innocente bacetto, roba da niente, ero stanca, mio marito è morto da poco, mi sentivo sola…» cercò di giustificarsi Dany.
«TU MI HAI USATO!» disse puntandole il dito contro «E mi hai gettato via, come la conchiglia di una vongola!» l’uomo era quasi in lacrime, mentre la Khaleesi strinse la sua mano al petto.
«Non avevo idea che potesse reagire in questa maniera! Mio cavaliere, è bene che io metta le cose in chiaro, tra di noi non potrà mai esserci niente.» disse tristemente.
«Mi dispiace Ser Jorah, la nostra Khaleesi ha parlato.» annunciò Varys con aria mesta.
Il cavaliere rimuginò sulla situazione e si voltò verso la regina, cercando il suo sguardo.
«Beh, non ho avuto quello che speravo, ma forse sua Maestà potrà concedermi il dono di tornare a casa mia, ora che la mia Khaleesi ha deciso di abbandonarmi per sempre.» chiese, quasi sperando di farle pena.
«Ser, può fare quello che vuole! A me non interessa, ho bisogno della Sala libera entro le quattro, abbiamo un concilio da allestire!» lo snobbò Cersei. «E portate via anche quella nana! Non ho intenzione di sopportare la sua presenza ancora per un secondo! Via!»  ordinò.
Ser Mormont abbandonò lo studio con le sue gambe, mentre Daenerys fu presa di peso dai Kettleblacks e portata via, mentre strepitava «Dracarys! Dracarys!»
«Bene! Un’altra puntata è terminata e qualora aveste confessioni, inviti o dichiarazioni da fare, non esitate a mandarmi un corvo, perché Varys lo sa! Ci rivediamo la settimana prossima, con un invito proveniente riservato ad un uccellino del castello! Grazie per essere stati con noi!»

Scusate la mia prolungata assenza, con somma gioia posso dire di essere tornata (ancora per un po'). Spero il capitolo non deluda le vostre aspettative e vi ringrazio ancora per la vostre recensioni! Siete troppo gentili :')

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