All I want is your love - Nian

di KatSobrev
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** It been a dream? ***
Capitolo 2: *** You interest me, Dobrev. ***
Capitolo 3: *** A recurring thought. ***
Capitolo 4: *** Goodnight. ***
Capitolo 5: *** A new side of Nina. ***
Capitolo 6: *** Only friends? ***
Capitolo 7: *** Confessions. ***
Capitolo 8: *** Pain and fear. ***
Capitolo 9: *** Despair. ***
Capitolo 10: *** Tell me this is a nightmare. ***
Capitolo 11: *** No chance, it will happen. ***



Capitolo 1
*** It been a dream? ***


Sto modificando la storia, perchè prima scrivevo in un modo diverso, ora credo di essere migliorata. Modificherò un
capitolo al giorno, quindi se a un certo punto trovate un modo di scrivere diverso, è proprio perchè sto modificando i capitoli ;)

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« Nina Dobrev. »
“Ecco, tocca a me.” penso subito.
Metto la mano sulla mia collana stringendo nel pugno il ciondolo e entro nella grande sala dei provini.
Ci sono delle persone, sedute e io sono agitatissima.
Il provino per The Vampire Diaries. I libri sono stati molto venduti quindi probabilmente anche la serie tv potrebbe diventare una delle migliori.
« Salve Nina. Io sono Kevin, e sono uno dei produttori della serie. Abbiamo già guardato la sua cartella e ora vogliamo solamente vedere come recita, quindi per favore, vada pure lì. » indica un piccolo rialzo al centro della stanza.
« Certo. » aggiungo appoggiando la borsa e dirigendomi verso quella specie di palco al centro della stanza.
« Guarda, su quella sedia c'è una parte del copione. La scena sarà quando Elena, la ragazza che lei vuole interpretare, dà il suo primo bacio a Stefan. »
Resto un po' perplessa.
Se devo baciare un ragazzo, ovvero Stefan. Dov'è l'attore che lo interpreta?
Dopo qualche secondo, prima che io dica qualsiasi cosa vedo spuntare un ragazzo da una porta, con una bottiglietta d'acqua in mano.
« Paul, eccoti. » aggiunge Kevin. « Lei è Nina Dobrev. E' qui per il personaggio di Elena e se non ti dispiace vorremmo che faceste la scena del primo bacio tra Stefan ed Elena. »
« Perfetto, Kevin. »
Quel ragazzo è alto, ha i capelli abbastanza corti e gli occhi verdi.
Un verde che non avevo mai visto. Accecante.
Mi allontano andando a prendere il copione e torno verso di lui.
Leggo il copione cercando di ricordare quelle poche battute senza dover leggerle di nuovo.
« Iniziate dal punto in cui sono già fuori di casa con l'intenzione di guardare la cometa e fate tutto il pezzo dove parlano.. poi il bacio. » Kevin ci dà le indicazioni quasi come se stessimo girando.
Meglio. Così mi sento un po' meno sotto pressione.
Tengo il copione in mano, davanti a me e mi sistemo meglio di fronte a Paul. Devo iniziare io.
“« Scusa se mi presento così. Sopratutto dopo quello che ho detto... »” ok, mi tremano le mani. Ma devo calmarmi e concentrarmi.
“« No, no. Sono felice che tu sia qui. Non mi piace come abbiamo.. lasciato le cose. »”
Lui sembra a suo agio. È calmo e recita con fare molto professionale.
“« Il fatto è che sono tornata a casa stasera con l'intenzione di fare quello che faccio sempre. Scrivere il mio diario. L'ho sempre fatto, da quando la mamma me ne diede uno quando avevo dieci anni. E così che mi sfogo. Scrivo quello che provo. Va tutto in questo libricino che nascondo sulla seconda mensola, dietro un'orribile sirena di ceramica. Ma poi ho capito che stavo per scrivere delle cose che invece avrei dovuto dire a te. »” ok, sto andando abbastanza bene. La mia voce sembra rilassata anche se le mie mani sono sudate e le ginocchia mi tremano.
“« Cosa avresti scritto? »” Lui sembra quasi che sappia già le battute. Memorizza piuttosto in fretta. Io invece a ogni battuta devo dare uno sguardo veloce sul copione.
“« Avrei scritto... »” Prendo un lungo respiro e abbasso del tutto lo sguardo sul copione cercando di avere l'espressione e il tono di voce giusti per la situazione. Ma poi proseguo.
“« "Caro diario, oggi mi sono convinta che sia giusto mollare. Non correre rischi. Ma le mie ragioni non sono ragioni, sono scuse e io mi sto solo nascondendo dalla verità. E la verità è che.. io ho paura Stefan." >>” sto entrando nel personaggio.
Sto provando quello che avrebbe davvero provato Elena.
Dopo aver letto la descrizione del personaggio che mi avevano dato quando mi ero proposta per il provino, sapevo la sua storia, e la sento "mia" ormai.
Sento il suo personaggio far parte di me, in quel momento.
Ma ora devo continuare a parlare. “« "Ho paura che se mi permetto di essere felice anche soltanto per un momento il mondo mi crollerà addosso e non so se lo sopporterei." »” c'è un lungo e intenso sguardo tra me e Paul, come d'intesa, come se non fossimo più Paul e Nina, ma Stefan ed Elena, e questo in un provino era... bellissimo.
Potersi sentire così tanto parte di quel personaggio. Nemmeno mi tremano più le gambe.
“« Vuoi sapere che cosa avrei scritto io? »” Fa una pausa e poi subito riprende. “« "Ho conosciuto una ragazza. Abbiamo parlato. E' stato magico. Poi il sogno è svanito e siamo tornati alla realtà." E questa è la realtà. Siamo qui. >>” lui finisce di parlare e l'intesa di sguardi continua ad esserci.
Ho letto le mie battute e ora c'è il bacio.
Abbasso il copione e mi avvicino al suo viso e lui il suo al mio, lentamente, sempre più lentamente. Fin quando non ci baciamo.
E dopo il bacio, durato relativamente poco sento Kevin dire “Stop.”
Mi allontano da Paul. Con le guance leggermente rosse.
Ero entrata nel personaggio e sono felice. Poi lui è davvero un attore molto bravo.
« Grazie Nina, ti faremo sapere. »
Dopo quelle parole della donna insieme a Kevin esco fuori da quella sala salutando tutti.
Prima che apra io la porta lo fece qualcun altro.
Me ne sono resa conto troppo tardi e sono finita contro quella persona.
Sollevo lo sguardo e vedo un uomo.
Un uomo davvero molto attraente.
Con i capelli mori, leggermente spettinati.
Gli occhi azzurri, un azzurro profondo. Sembra quasi ci sia un abisso in quegli occhi.
Le labbra rosse e proprio davanti ai miei occhi senza permettermi di smetterle di fissarle.
« Signorina, stia più attenta la prossima volta. »
Dal tono di voce che ha appena usato sembra davvero uno stronzo.
Ma è incredibilmente bello e io sono praticamente andata in tilt.
Ferma a pochi centimetri da lui.
A guardarlo fisso negli occhi. Mentre lui appoggia con delicatezza la sua mano sul mio braccio guardandomi dalla testa ai piedi.
“Nina, torna in te. Nina!” c'era una voce dentro di me che mi dice di risvegliarmi da quel sogno.
Quest'uomo è troppo perfetto per essere vero.
« Ehi? Ehi? Stai bene? Ragazzina stai bene? » continua a parlare con tono leggermente preoccupato per la mia espressione.
Tutta colpa della sua bellezza.
E la sua voce è incredibilmente sexy.
Ma devo riprendermi e non farmi trattare come una bambina e sopratutto non perdermi nel suo fascino.
Anche se è praticamente impossibile non perdersi in una bellezza così unica.
Scuoto la testa e faccio una smorfia tornando me stessa, cercando di evitare il suo sguardo per non rimanere 'ipnotizzata' di nuovo.
« Sì, sì certo che sto bene. » Mi allontano un pò da lui per non sentirmi più così vittima dei suoi modi di fare.
« 'Ragazzina'? Parla l'uomo vissuto! » Ecco, sì. Va leggermente meglio.
La parte di me acida sta venendo fuori.
Cerco d guardare da tutt'altra parte evitando i suoi occhi. Il suo corpo.
Lui lascia il mio braccio e si sposta leggermente indietro come me qualche attimo prima.
« Quanti anni hai? 15? »
« No. 19. Anche se non sarebbero affari tuoi. »
« Perchè avere 15 anni o 19 cambia qualcosa? Sai, dovresti provare a essere un po' più simpatica. »
« Sei tu quello che fa il bastardo, qui. Non io. » sembra il solito ragazzo montato, il solito ragazzo stronzo con l'autostima alla stelle e che se la tira.
Ma c'è qualcosa in lui che riesce a prendere la mia attenzione.
Forse i suoi occhi. Il suo corpo. La sua voce. Il modo in cui si comporta.
« Piano con le parole, ragazzina. La mamma potrebbe sgridarti. » Il suo tono è sarcastico e dannatamente irritante.
« Sei tu quella che mi sei arrivata addosso. Ma.. io avrei di meglio da fare che stare a parlare con te sulla soglia della porta, quindi ci vediamo in giro, forse. » Sorride e a quel punto le gambe mi tremano ancora di più.
Ho lo stomaco sottosopra.
Perchè mi aveva fatto quell'effetto un perfetto sconosciuto?
Sento di non riuscire a reggermi in piedi e vado a sedermi fuori su una panchina.
Ripensando al suo sorriso.
Ai suoi occhi.
Al modo in cui mi aveva toccata.
La sua voce controllata.
I suoi gesti. Il suo odore penetrante e le sue forti braccia che mi avevano presa quando gli ero arrivata addosso.
Spero di incontrarlo di nuovo.


Spazio dell'autrice.

Ecco il primo capitolo della mia storia Nian, ammetto che è una delle prime storie che scrivo quindi abbiate pietà di me.
Spero vi piaccia la storia e scusate se a volte c'è poco Nian, ma anche se in questo capitolo si parlano per tipo tre minuti
e ci sono più azioni, c'è quello scambio di sguardi, i piccoli gesti.. e spero di avervi trasmesso bene quello che prova Nina
quando si scontra contro Ian. Non ho fatto anche dal suo punto di vista ma più in là troverete anche alcune cose scritte
dal punto di vista del nostro Somerhalder ;)
Mi farebbe piacere ricevere una vostra recensione, un vostro parere... qualsiasi cosa. E grazie a chi inserirà la storia nelle
ricordate/seguite/preferite o quelli che la recensiranno :3

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Capitolo 2
*** You interest me, Dobrev. ***


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Sono passati esattamente undici giorni.
Undici giorni dal provino per il ruolo di Elena Gilbert in The Vampire Diaries.
Undici giorni dal giorno in cui avevo incontrato quel ragazzo di cui non so nulla.
L'unica cosa che so è che voglio sapere chi hanno preso per il ruolo e che voglio incontrare di nuovo quel ragazzo, o forse no.
In fondo i provini erano andati bene, io e Paul avevamo avuto una certa chimica e un'intesa straordinaria.
Spero davvero di essere presa per quel ruolo perchè è importante per me, poi c'è Paul che è un attore meraviglioso e.. e magari c'è anche quello sconosciuto.
Non so nulla di lui, né nome, né età, né se sia o meno un attore, ma è... il suo fascino mi ha rapita e non faccio altro che pensare a lui, ai nostri sguardi.
Sembro fissata. Lui nemmeno si ricorda di me, ne sono sicura.
Sono in camera mia, ancora ad Atlanta dato che devo aspettare di vedere se hanno preso me.
Sdraiata sul letto con il mio potatile sulle gambe mentre cerco informazioni. Informazioni su The Vampire Diaries.
Mentre scrivo però sento squillare il mio telefono di casa.
Sbuffo e mi alzo dal letto lasciando lì il pc e tutte le mie 'ricerche'.
Arrivo in cucina e sul tavolo c'è il telefono, lo prendo e rispondo.
« Pronto? »
« Buongiorno. Sono Julie Plec. La produttrice di The Vampire Diaries insieme a Kevin. Vorrei comunicarle i 'risultati' di chi è stato preso per il ruolo di Elena Gilbert. » la sua voce è molto schietta e rigida.
Non riesco a capire dalla voce se è una cosa buona o no e sono in ansia.
« Certo, mi dica. » Sto palando con un filo di voce mentre iniziano a tremarmi le mani.
<< Vede c'è una ragazza che ha fatto molti più film e con molti più fans che potrebbe portare allo show molti ascolti, ma non ha la stessa chimica e implicazione che ha lei. Nina, lei è un'attrice bravissima, che potrebbe arrivare davvero in alto con la sua bravura! Perchè nella recitazione non serve solamente parlare e avere fans, serve implicazione, anima e serve ciò che ha lei. Quindi benvenuta ufficialmente nel cast di The Vampire Diaries! >>
Ascolto tutte le sue parole mentre il mio sorriso iniziale si sta allargando quasi come se avessi i lati della bocca che arrivano alle orecchie.
« Grazie! Grazie mille! Davvero. Sono contenta di far parte del cast e... non me lo immaginavo. » Nella mia voce si percepisce tutta la mia felicità.
« Ehi, ehi non mi svenga al telefono. » ride. « Comunque noi ci vedremo domani mattina. Passerà un'auto a prenderla esattamente alle 6 in punto del mattino e ti porterà sul set con gli altri membri del cast. Così vi saranno spiegate alcune cose. Ci vediamo presto Nina. »
« Perfetto. A presto e arrivederci. »
Chiudo la chiamata, appoggio il telefono di nuovo sul tavolo, faccio un lungo respiro e inizio a saltare per tutta la cucina.
« Ce l'ho fatta! Ce l'ho fatta! Sono nel cast! Yehh! »
Probabilmente se qualcuno mi vedesse in questo momento direbbe che sono pazza, ma sapere di far parte di quel cast era importante per me e ora quel sogno si è avverato.
Grazie anche alla bravura di Paul, all'implicazione che è riuscita a trasmettermi quella semplice scena del provino.
Sono felice. Davvero tanto felice.
E ora devo chiamare i miei amici, i miei genitori. In fondo è una notizia davvero importante.

***
Sono le 6.00 e aspetto già pronta l'auto che deve venirmi a prendere.
Probabilmente non dovrei aspettare così dalle 5.45, in piedi davanti alla porta, ma sono troppo ansiosa.
Sento il campanello e sobbalzo.
Poi sorrido ed esco di casa scendendo le scale fino ad arrivare giù e davanti al palazzo vedo una macchina nera, con i vetri scuri che aspetta.
Apro il portone ed esco dal palazzo.
Scende... lui? Sì. E' proprio il ragazzo con gli occhi azzurri che avevo incontrato.
Il mio sorriso diventa da felice un sorriso imbarazzato e mi avvicino a lui.
« Tu? » Dico sorpresa.
« Sei così sorpresa di vedermi? O pensavi che io fossi una specie di uomo delle pulizie l'altra volta? »
« No è solo che... non importa. Andiamo. »
<< Andiamo. >> Ripete.
Apre la portiera dell'auto e vedo che dentro l'auto c'è pure Paul così gli sorrido salutandolo con la mano mentre lui ricambia il mio sorriso.
« Prima le signore.. » dice lui facendomi segno di salire in macchina.
« L'altra volta facevi il bastardo e ora sei addirittura un gentiluomo? Impressionante. » Sbuffo e salgo in macchina.
« Non fai ridere. Ragazzina. » Aggiunge sorridendo beffardo.
Io roteo gli occhi e mi metto a sedere vicino a Paul mentre Lui sale in auto chiudendo la portiera.
Sono seduta in mezzo. Tra Paul e quel ragazzo di cui ancora non conosco il nome.
La macchina parte.
« Vedo che vi conoscete. » Dice Paul sorridente.
« Diciamo che ci siamo conosciuti 'casualmente'. »
« Oh sì, per mia sfortuna! » replico facendo finta di essere dispiaciuta, anche se non lo ero affatto.
« E smettila che mentre mi guardavi avevi la bavetta che ti scendeva. » Dopo quella frase lo guardo sgranando gli occhi, quasi come per 'sgridarlo' mentre Paul inizia a ridere.
« Io non avevo la bavetta! E poi non so nemmeno come ti chiami. »
« Mi chiamo Ian. Ian Somerhalder. » aggiunge rispondendo alla mia domanda implicita.
Ian. Oddio che nome meraviglioso.
E il cognome suona così bene. Ian Somerhalder.
Non mi sarei mai dimenticata quel nome.
« Tu invece sei Nina Dobrev, giusto? » come fa a conoscere il mio nome?
« Giusto. E tu come lo sai? »
« C'è Paul che fino ad arrivare a casa tua continuava a dire 'Nina è bravissima.', 'La scena con lei è stata molto coinvolgente', 'Nina Dobrev, credo che i fans l'adoreranno'... e non continuo. » Davvero? Davvero Paul mi ammira così tanto?
« Grazie Paul. »
« Nina ho solamente detto la verità, sei riuscita a entrare nel personaggio di Elena senza conoscerla nemmeno così tanto bene. »
La macchina si ferma.
Ian apre la portiera scendendo, io scendo dopo di lui e poi scende anche Paul.
C'erano anche altri ragazzi davanti al set e c'erano anche Julie e Kevin.
Io, Ian e Paul ci avviciniamo a loro e ascoltiamo incuriositi.
« Ragazzi.. » inizia a parlare Julie. « Se siete qui è perchè siete stati scelti. Tutti voi, Candice, Paul, Ian, Kat, Nina, Steven, Kayla, Michael, Sara e oltre che essere qui per questo telefilm, siete qui perchè fate parte di un cast adesso. Quindi voglio vedere un cast unito, con persone che si sentono parte di una famiglia, perchè se qualcuno è distaccato, va a influenzare anche le riprese. »
« Ora faremo un giro del set così siamo sicuri che nessuno si perderà e poi andremo in sala riunioni. Seguitemi. »
Kevin è molto professionale ma in fondo si vede che è una persona molto aperta e simpatica.
Tutti annuiamo e lo seguiamo mentre inizia a camminare.
Sembriamo una specie di classe scolastica che va in gita da qualche parte.
« Nina, giusto? » si avvicina una ragazza con la pelle un po' scura e i capelli neri.
« Sì, mi chiamo Nina, tu? »
« Chiamami Kat, anche se il mio nome per intero è Katerina. » Sorride dolcemente porgendomi la mano.
Gliela stringo e continuo a seguire il gruppo.
« Sei arrivata con Ian e Paul. Che fortunata. »
« Perchè sarei fortunata? »
« Nina ma ce li hai gli occhi? Andiamo sono due fighi! » La guardo aggrottando le sopracciglia e sorrido.
« Sì, sono carini ma fossi in te non ci penserei tanto, Paul è fidanzato e Ian.. beh Ian è davvero fastidioso. »
Che cosa sto dicendo? Ian è perfetto, diamine! Anche se forse un po' bastardo, ma è un ragazzo davvero bello. Paul anche è bello, ma Ian mi fa girare la testa.
« Si ma cazzo hai visto che fighi? Non per provarci ma... sono davvero sexy. » Prima che possa risponderle sento una mano sulla spalla che mi blocca mentre Kat sorride facendomi l'ok quasi come eccitata per quello che era successo.
Io la guardo confusa mentre lei e il gruppo si allontana.
« Ehi! » urlo. E poi sento una mano sulla bocca che mi impedisce di dire qualsiasi altra cosa.
Quella persona mi trascina dentro uno sgabuzzino e poi mi gira per le spalle.
Ian. Ma che cosa vuole da me?
Perchè mi ha trascinata dentro questo sgabuzzino?
Appena mi lascia gli do una spinta guardandolo incazzata.
« Ma che problemi hai? » Gli urlo contro.
Anche se non sono proprio dispiaciuta di stare con lui in uno sgabuzzino da soli.
« Ho visto come mi guardi, Nina. »
« E come ti guardo? Ti guardo schifata, ecco come ti guardo! Ti conosco da mezz'ora e già non ti sopporto. Credi di essere chissà chi! »
« No, Nina. Io conosco bene le ragazze e conosco il tuo sguardo. » Lo guardo perdendomi di nuovo nei suoi occhi.
Quanto è bello.
« Piccola io so quello che vuoi. » Cosa diamine vuole dire quella frase?
Cosa vuole lui da me?
« Ah sì? E cosa vorrei io? » Gli rispondo facendo qualche passo indietro da lui.
« Tu vuoi me. » Lo guardo sgranando gli occhi.
Sta per caso impazzendo? Sì, lui mi piace e non faccio altro che pensare a lui ma non mi sarei mai aspettata questo da lui.
« Tu sei pazzo! »
Continuo ad allontanarmi mentre lui si avvicina.
Passo dopo passo è sempre più vicino.
« Io ti piaccio, no? »
« Ma se ti conosco da mezz'ora! »
« No. L'altra volta sbavavi poi tutto questo tempo mi hai pensato. Vorresti baciarmi. Io ti piaccio. »
Sta davvero delirando. Perchè fa così?
« Ian! Ian smettila! Mi spaventi... che cosa cavolo hai? »
« Mi piacciono le ragazze come te. Sei acida, forte, decisa, bella... e.. sarai mia. »
« Ian ma hai bevuto? Nemmeno mi conosci, smettila! »
« No, non ti conosco ma c'è qualcosa in te che è.. che mi incuriosisce. Tu mi incuriosisci, Dobrev. »
Continua ad avvicinarsi e io arrivo con le spalle contro il muro.
Il mio viso sfiora il suo e sento le mie gambe tremare di nuovo, non so perchè Ian mi fa sentire qualcosa di così.. forte.
Nemmeno lo conosco ma forse è il mistero che si porta dietro che mi fa sentire così.
Sfiora la punta del mio naso e sento il suo respiro sulla mia pelle.
Le sue mani sono sui miei fianchi e il respiro di entrambi diventa pesante.
Il mio cuore batte così forte che quasi mi esce dal petto.
Lui è così vicino.
Ma poi quella distanza svanisce e le sue labbra si appoggiano sulle mie mentre il suo corpo mi spinge contro il muro.
La sua lingua si intreccia con la mia e il bacio diventa passionale, io lo desidero.
Lo desidero così tanto che ricambio il bacio.
Poi però la mia coscienza torna e appoggio le mani sul suo petto spingendolo via.
« Come ti permetti? Smettila di fare il prepotente! Io non sarò una delle altre duemila ragazze che aggiungi alla tua lista! Non ne farò parte quindi smettila di fare così! Non sono stupida, Ian! » Gli grido contro e poi me ne vado sbattendo la porta.

Spoiler/anticipazioni:

Voglio lasciarvi un piccolo "spoiler", ovvero un dialogo che troverete nel prossimo capitolo:
« All'improvviso ti importa di me e delle mie relazioni? Non credo siano affari tuoi. »
« Bene, allora il perchè del mio comportamento non è affar tuo. »

Spazio dell'autrice.

Eccomi qui con il secondo capitolo. Beh che dire, spero vi sia piaciuto.
A me piace il modo in cui si stuzzicano a vicenda, perchè sotto tutto quello che si dicono c'è pura attrazione tra di loro e lo
vediamo dal bacio. Nina lo rifiuta perchè lei tenderà sempre a ragionare con la testa e non con il cuore e non vuole essere
il 'trofeo' di un uomo. Quindi starà sempre attenta e poi nel prossimo capitolo vedrete anche che sarà felice di averlo
rifiutato perchè scoprirà una cosa. Lui è molto stronzo con lei, ma è ciò che vuol far credere, in realtà anche lui la desidera
ma non vuole togliersi la maschera e dimostrare quanto è dolce in realtà. Ecco perchè Nina sarà molto spesso divisa
tra ragione e sentimento. Perchè lei è attratta da lui anche così stronzo, ma la ragione le dice di stare attenta. Quindi molto spesso
troveremo la nostra Dobrev in difficoltà.
Che altro dire. Grazie a chi seguirà la storia, a chi la aggiungerà tra le preferite o a chi la recensirà. Mi fa piacere sapere che c'è qualcuno a cui piace ciò che scrivo.

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Capitolo 3
*** A recurring thought. ***


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- Lui mi prende. Mi solleva e mi tiene tra le sue potenti braccia mentre il mio corpo è a contatto con il suo. Ci baciamo e sento venire fuori tutta la voglia che ho di lui. Mi sento impotente e mi lascio guidare dall'istinto mentre lui tiene le mani sulla mia schiena attirandomi a sé. -

<< Nina. Ehi Nina! Che cosa è successo prima con Ian? >> una voce si avvicina a me mentre esco dalla sala riunioni. Mi ero persa nei miei pensieri.. anzi si poteva chiamare 'fare pensieri impuri su me e Ian'. Ma perchè diavolo lui mi fa quest'effetto? Perchè penso solo a lui? Non mi è mai capitato con un ragazzo che non conosco, eppure lui sembra diverso. Ma torno alla realtà e scaccio via quei pensieri guardando Katerina che mi cammina affianco.

<< Niente.. non è successo niente. >> dico poco convinta.

Lei sospira e mi guarda con uno sguardo come se sapesse che le sto mentendo. << Non ti conosco bene ma so quando una persona mente. >>

Sbuffo. << E va bene. Abbiamo parlato ma nient'altro. >>

<< E c'era bisogno di farlo nello sgabuzzino? >>

<< Non è colpa mia che lui mi abbia trascinata lì dentro. >> Sospiro, nervosa che lei possa capire qualcosa o che mi sfugga una frase o una parola che non dovrei dire e a quel punto tutto è rovinato e lei capirebbe.

<< Se l'ha fatto è perchè è successo qualcosa che non mi vuoi dire. Parla Nina. Non ti lascio, eh. >> lei sorride curiosa e dato che Bonnie, il suo personaggio, nel telefilm è la migliore amica di Elena forse dovrei fidarmi di Kat, sembra una persona gentile e dolce.

<< Io te lo dico, ma se dici qualcosa a qualcuno ti ammazzo! >> la guardo con uno sguardo convincente e lei annuisce. << Mi ha baciata. >>. Quella frase viene spontanea e dirlo ad alta voce sembra una cosa così bella e invece io so che ero solo una come le altre.

<< Che cosa?! Ti ha baciata? Ma è straordinario Nina! Cioè lui è un tipo davvero figo, tu sei tu... ahh quanto sono felice! >> lei è tutta euforica e sembra che sia davvero felice per me ma in realtà non ce n'è bisogno perchè tra me e Ian non è successo niente di così importante. La stupida ragazzina dolce e fragile che viene 'rapita' dal bello e dannato ma in realtà per lui lei resterà sempre la solita stupida ragazzina dolce e indifesa.

<< Kat non devi essere felice, ok? Non conta quel bacio, né per me né per lui. Smettila di essere euforica... è stato solo un momento di debolezza ma non succederà mai più. >>

<< Oh, andiamo Nina. Ho visto che sguardi vi stavate lanciando durante la riunione, erano sguardi di fuoco e vi stavate spogliando con lo sguardo! >> continua a parlare con un accenno di risata sulle labbra.

<< Ma che diavolo dici? Ma sei impazzita per caso? Nemmeno ci conosciamo! >> inizio a innervosirmi dato che mi viene in mente il pensiero che avevo prima che lei venisse da me a parlarmi, stavo camminando verso l'hotel.

<< Sì ma diamine Nina... c'è attrazione tra di voi! Vi mangiate con gli occhi e quanto vorrei che Ian guardasse me così, me lo farei subito. >> oh sì insomma, molto delicata Kat. Vorrei anche io che guardasse lei così, vorrei non trovarmi in questa situazione o forse no. Forse non vorrei che guardasse lei così.. forse la situazione mi piace... no! Ma che sto dicendo? Non è così e basta. Non mi piace la situazione, non mi piace lui, non mi piace come bacia e non mi piace il sguardo. No. No. No. Devo cercare di auto-convincermi per non rischiare di farmi piacere quel bastardo dagli occhi azzurri che con una sola parola mi fa venire le vertigini. E ogni volta che c'è lui con me, o che lo guardo, o che lui guarda me, la terra mi manca sotto i piedi. Che cosa mi sta succedendo? Mi sta davvero iniziare a piacere quello lì? Non è possibile.
Ma di nuovo, mentre sono immersa nei miei pensieri una voce mi riporta alla realtà, ma non è quella di Kat bensì una voce più strillante. Mi girò e vedo una ragazza bionda, con i boccoli biondi e gli occhi azzurri. Davvero bella, penso.

<< Kat! Nina! >> urla nelle nostre orecchie e io sorrido per l'entusiasmo della sua voce. E' una ragazza che trasmette il buon umore, è vicino a me da meno di due secondi e già sorrido. Wow. Record.

Kat le risponde come se la conoscesse già. << Ehi, Candice! >> le si avvicina e si abbracciano e io guardo la scena sentendomi un po' una specie di terzo incomodo o qualcosa del genere. L'abbraccio si scioglie dopo qualche secondo e torniamo a camminare, io ero in mezzo, da un lato c'era Kat e dall'altro Candice.

<< Nina, lei è Candice, farà il ruolo di Caroline, l'altra migliore amica di Elena. Scommetto che saremo un trio meraviglioso... >> prosegue Katerina e nella mia testa sono felice perchè non si parla più di me e Ian, almeno l'arrivo di Candice è servito anche da questo punto di vista.

<< Sì, sì ne sono sicura. >> Candice ha ancora un velo di entusiasmo nella sua voce e io non capisco come mai. Forse è sempre così.

<< Nina ma sei per caso muta? >> Candice mi guarda con sguardo interrogativo dopo quella domanda e io sorriso scuotendo la testa.

<< No, no stavo solamente.. pensando. >> aggiungo con un filo di voce ancora con i pensieri che vagano nella mia testa.

<< Oh sì, lei sta pensando a un certo ragazzo, alto, moro, con gli occhi azzurri e una voce che ti lascia senza parole. >> Katerina dopo aver detto quella frase inizia subito a ridere per la mia espressione e io la fulmino con lo sguardo. Per fortuna che doveva stare zitta, eh.

<< Che cosa? Chi? >> mi chiede Candice guardandomi come se fosse una specie di segreto o qualcosa di davvero interessante da sapere. Sbuffai senza darle risposta ma poi decido di sorridere, infondo sono entrambe due ragazze simpatiche e disponibili. Sembrano delle persone belle sia dentro che fuori e sono sicura che saremo diventate amiche quindi tanto vale comportarmi come se fossi una ragazzina ancora al liceo che condivide tutto con le proprie amiche.

<< Kat è tutta entusiasta perchè dice che tra me e Ian ci siano “certi sguardi” e non riesce a smetterla di tartassarmi con questa storia. >> sorrido contenta di riuscire a smetterla di farmi tanti problemi e prenderla un po' scherzando quella storia.

<< Sì, ma hai saltato un particolare cara. Si sono anche baciati! >> Kat guarda Candice mentre quest'ultima cambia l'espressione da entusiasta a un'espressione quasi... vuota, forse è un po' incazzata dopo quella frase ma non capisco perchè.

<< Ian? Ian Somerhalder? Quello che fa Damon? >> chiede quasi come se ci fosse qualcosa sotto e anche la mia espressione diventa seria, ma Kat ancora non se ne rende conto e continua a sorridere.

<< Sì Candice, Ian! Quanti altri mori con gli occhi azzurri di nome Ian ci sono sul set? >>



<< Ragazze il punto è che... Ian è fidanzato. Se non sbaglio lei si chiama Megan... >> quando candice finisce la frase mi cade il mondo addosso. Se Ian è fidanzato non ha senso che lui abbia fatto ciò che ha fatto. Le provocazioni, il bacio, le sue parole... non capisco. Non riesco proprio a capire. Che bastardo! E oltre che vederlo per il set devo pure vederlo in hotel, dato che durante la 'visita' di questa mattina, Julie e Kevin ci hanno detto che staremo tutti nello stesso hotel, ognuno con la propria stanza. Le cose vanno sempre di peggio in ancora peggio, se si può dire.

<< bene. Non me ne frega niente tanto è lui che mi ha baciata e non me ne frega nulla di quello stronzo. >> faccio una smorfia tornando a sorridere. Era un sorriso falso perchè dentro ero distrutta, pensavo che io gli piacessi, invece mi sono solamente illusa con le parole di Kat.

<< Bello, fidanzato e bastardo... pensavo di essere l'unica che gli trova così. >> Candice torna a sorridere e la sua frase fa fare un sorriso più vero anche a me.

<< Io mi unisco a voi, ragazze! >> ribatte Kat iniziando a ridere. Sì, sono davvero due ragazze meravigliose, entrambe.


***



Arriviamo finalmente davanti all'hotel, dopo un quarto d'ora di camminata per le strade di Atlanta e dopo tante risate con Candice e Kat finalmente posso entrare, prendere la chiave della stanza prenotata per me e riposarmi senza pensare ad Ian o ad altro. Devo studiarmi il copione che ci ha dato Julie, devo dormire e smetterla di pensare a lui o a qualsiasi cosa che lo riguardi. Grazie alle ragazze poi ero riuscita a non pensare a lui per diei minuti di quella camminata con loro. E ora dovevo concentrarmi su altro, lui non è più che un collega per me, è così che la devo pensare.

<< Ragazze ho un'idea, dopo che ci siamo riprese un po' da tutto questo, che ne dite se stasera stiamo un po' tutti insieme? Sarebbe divertente conoscerci un po', non credete? Dai, organizzo tutto io. >> Candice sembra la ragazza dalle idee migliori, scommetto che al liceo organizzava tutti i balli della scuola. E a me piace l'idea di passare un po' di tempo con gli altri membri del cast, conoscere tutti dato che sembrano tutti persone meravigliose. Anche se so benissimo che ci sarà anche Lui e questo non mi farà bene, ma così imparerò ad ignorarlo.

<< Oddio Candice tu sei davvero una ragazza da stimare! Io ci sto, tu Nina? >>

<< Sì, sì, va benissimo. >> sono contenta e dall'altra confusa ma cerco di non pensarci e faccio un saluto con la mano alle ragazze e mi allontano entrando nell'hotel. La hall è davvero grande e vedo che gli altri membri del cast sono già arrivati. E stranamente riesco pure a ricordarmi il loro nome. Da una parte c'è Michael con Steven e Zach, da una c'è Sara tutta sola che aspetta che le portino qualcosa, probabilmente le chiavi della sua stanza e dalla parte opposta della hall ci sono Paul e Ian che parlano ridendo. Sì, solo vedere Ian che ride, ci mancava. La sua risata è così bella... “No Nina basta! Perchè non la smetti di guardarlo? Prendi le chiavi della tua stanza e vai a leggerti il copione!” la mia vocina interiore torna a parlare e decido di ascoltarla così mi avvicino verso un ragazzo del personale dell'hotel e chiedo le chiavi per la mia stanza. La n° 49 al secondo piano. Perfetto. Prendo le chiavi e mi avvio verso le scale iniziando a salire, arrivo al primo piano ma continuo a salire scalino per scalino fino al secondo. Inizia dalla stanza n° 30 quindi la mia deve essere infondo al corridoio.
Mentre mi avvio verso la mia camera però sento dei passi dietro di me e vedo che quella persona mi sta seguendo così mi giro all'improvviso e vedo che è Ian. Forse sta semplicemente andando in camera sua così mi giro facendo finta di nulla e continuo a camminare.
> quanto può essere irritante? E' venuto qui per umiliarmi di più o per tradire la sua ragazza?

<< Somerhalder, sinceramente non ti sto ignorando, semplicemente non ho voglia di parlare con i bastardi come te. >> la mia voce è calma e distaccata, non guardarlo negli occhi mi da la possibilità di essere fredda quanto vorrei.
Arrivo davanti alla mia stanza e apro la porta ma sento che mi afferra per il braccio e mi giro verso di lui guardandolo con uno sguardo incazzato, anche se guardarlo negli occhi mi fa perdere qualche battito basta ripensare a come si è comportato e riesco a tornare fredda con lui. Mi appoggio alla porta mentre lui mi guarda quasi come se si chiedesse dov'è finita la ragazza a cui tremavano le gambe quando lui mi ha baciata, ma quella ragazza non esisteva quando qualcuno mi feriva e lui mi ha davvero ferita, probabilmente non lui quanto le speranze che mi ero fatta. Ma poi quali speranze? Nemmeno lo conosco e sono stata una stupida a pensare che ci sia qualche tipo di attrazione.

<< Hai intenzione di lasciarmi? >> chiedo con aria piuttosto scocciata. Anche se so che è una recita perchè dentro sto morendo a starle così vicina.

<< Mi spieghi che cos'hai? Voglio dire.. non lo so, sei diversa. >>

<< Sai, di solito mi piace fare la stronza con le persone come te ma stavolta sarò più buona e se non vuoi che dica a Megan di quel bacio, meglio se mi lasci in pace. Non voglio aver a che fare con te, ok? >>

<< Il problema è Megan? Con lei ci ho litigato due giorni fa e lei ha deciso di lasciarmi, quindi penso di essere libero di baciare chi voglio. >> che figura di merda che ho appena fatto. Anche se lui è stato lo stesso stronzo a baciarmi se Megan l'ha lasciato da due giorni.

<< Quindi l'amavi così poco che baci le altre dopo due giorni che vi siete lasciati? >>

<< All'improvviso ti importa di me e delle mie relazioni? Non credo siano affari tuoi, Dobrev. >>

<< Bene, allora il perchè del mio comportamento non è affar tuo. E non m'importa di te e delle tue relazioni, ma questo dimostra che tipo di persona sei. E ora se permetti, avrei un copione da leggere. >>

Tiro via la mano facendogli mollare la presa e poi gli chiudo la porta in faccia dirigendomi all'interno della stanza per vedere un po' dove devo abitare per il tempo delle riprese, anche se il pensiero di Ian è comunque nella mia mente.


Spazio dell'autrice.

Terzo capitolo, finalmente, eh? xD
Aggiornerò la storia il prima possibile, cioè ormai pubblico un capitolo al giorno o al massimo vi faccio aspettare
due giorni, perchè so cosa vuol dire essere un lettore e non aver quel dannatissimo capitolo che si aspetta con ansia.
quindi cercherò sempre di aggiornare appena mi sarà possibile.
Detto questo, torniamo a questo capitolo... Nina scopre che Ian è fidanzato con Megan e poi durante il loro dialogo capisce
che lui l'ha baciata perchè era già single. Ma lei si sente ferita perchè pensa che lui l'abbia baciata per ripicca a Megan o per
vendetta. Anche solo per dimenticarla. Quindi cerca di non pensare a lui ma ovviamente non ci riesce.
In questo capitolo inoltre vediamo meglio anche Kat e Candice che saranno indispensabili per Nina, diventeranno un trio
inseparabile. Anche se ci saranno piccole discussioni anche tra di loro. Ma ci saranno sempre le une per le altre appena legheranno di più.
Nel prossimo capitolo ci sarà più Nian, vedremo anche Megan e incontreremo' anche il resto del cast. Tutto questo grazie all'incontro
organizzato dalla dolce Candice.
Grazie a chi lascerà una recensione o aggiungerà la storia tra le seguite, le preferite, le ricordate. <3

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Capitolo 4
*** Goodnight. ***


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La stanza è grande. C'è un piccolo angolo con un fornello, un frigo, un lavandino e un piccolo tavolo, probabilmente un posto dove cucinare se non si mangia al ristorante dell'hotel. Poi c'è anche un balcone abbastanza grande e del resto solamente uno spazio libero al centro della stanza. Due porte. Una che porta in bagno e l'altra che porta nella mia camera da letto. Devo dire che sembra più una suite che una semplice stanza d'hotel.
Vado in camera e mi appoggio sul letto dando un'occhiata al copione del primo episodio, il Pilot. Devo studiarmi il personaggio di Elena, il suo passato, le battute e capire come esprimere le sue emozioni. Non è facile essere protagonisti in una serie tv, anche perchè il contratto l'ho firmato per tutte e sei le stagioni. Riuscirò a mantenere questo impegno? Sembra una cosa impossibile, ma se ci riescono gli altri, devo riuscirci anche io.

Due ore. Due ore sono stata con il copione in mano, appoggiata sul letto a ripetere e ripetere quelle battute e a cercare di capire il personaggio che mi è stato affidato. Elena è dolce, gentile, fragile, altruista ma anche molto molto triste. Ha appena perso i genitori e quindi la sua situazione è difficile da esprimere, ma ce la metterò tutta per entrare nei suoi panni.
Il cellulare nella mia tasca inizia a vibrare. Guardo sul display e vedo che è un messaggio.
“Stasera alle 20:30 nella hall dell'albergo.”
Sicuramente è Candice, ma come sarà riuscita ad avere il mio numero? Forse glielo avrà dato qualcuno. “Quella ragazza è incredibile” penso tra me e me. Poi mi alzo dal letto lasciando il copione sulla scrivania guardando l'orologio per vedere quanto tempo mi resta. Sono le 18:47 e ho ancora un'ora e mezza più o meno per essere pronta.
Vado in bagno. Faccio partire il getto dell'acqua della doccia e mi tolgo in fretta i vestiti che avevo addosso. Entro nella doccia lasciando che l'acqua bagnasse ogni angolo della mia pelle, dandomi una sensazione di leggerezza. Fare la doccia mi fa smettere di avere pensieri, mi fa rilassare e per quella mezz'ora che dura mi sento su un altro pianeta, leggera, senza pensieri. E non ho intenzione di continuare a pensare a Ian tutta la serata. Voglio divertirmi con gli altri membri del cast e sentirmi felice.
Sono passati 35 minuti e ho appena finito la doccia, esco con l'asciugamano che copre il mio corpo bagnato con i capelli che cadono sulle mie spalle. Torno in camera e mi fermo andando verso l'armadio ma è vuoto. “Che stupida!” mi dico da sola. La valigia che avevo preparato me l'hanno portata su i ragazzi che lavorano nell'hotel e quindi la valigia deve essere all'ingresso. Esco dalla mia stanza e vado all'ingresso vedendo subito la valigia, proprio accanto alla piccola poltroncina e la prendo per portarla in camera. Tornata in camera cerco dei vestiti tra tutti quelli che mi ero portata ed ero indecisa sul come vestirmi. Dobbiamo uscire e andare in un locale quindi magari posso mettermi un vestitino. Ne scelgo uno nero, molto semplice, che mi arriva a metà coscia tirando in risalto le mie curve. Lo metto sul letto e cerco nella valigia il phon così mi asciugo i capelli pettinandomi e poi con la piastra li faccio diventare lisci come se fossero spaghetti. Decido di lasciarli sciolti e poi mi vesto con il vestito che avevo preparato. Ora manca solo il trucco e le scarpe. Mi avvicino allo specchio sopra la scrivania e mi metto solo un po' di mascara e matita con un velo di ombretto color pelle.
Do uno sguardo all'orologio e vedo che sono le 20:11, mi infilo velocemente delle scarpe con un tacco abbastanza basso e prendo una borsetta per tenerci dentro il cellulare e le chiavi della camera.
Esco e scendo nella hall anche se con cinque minuti di anticipo. Ma ci sono già Candice, Sara, Michael, Paul, Zach, Steven e... Ian. Io scendo le scale guardando verso Candice che mi guarda sorridendo e io ovviamente ricambio il suo sorriso avvicinandomi. Ha indosso un vestito blu corto che le sta divinamente. Ha i capelli legati in una semplice coda e degli orecchini fantastici. Questa ragazza è perfetta. Sembra una bambola. Poi vedo Sara e le porgo la mano dato che con lei non avevo ancora avuto il tempo di presentarmi.

<< Sono Nina. >> le sorrido mentre lei mi stringe la mano presentandosi a sua volta. Lei invece ha un vestito color oro e i capelli sciolti poco ondulati. A lei il vestito arriva fino a sopra il ginocchio ma le sta davvero bene.

<< Nina, sei bellissima! >> urla Candice saltandomi praticamente addosso e abbracciandomi. Io resto un po' stupita ma ricambio il suo abbraccio con piacere. Io l'ho detto che questa ragazza è la dolcezza fatta persona.

<< Beh, non è che voi due lo siate di meno... siete stupende entrambe. >> sorrido dolcemente a entrambe passando con lo sguardo dall'una all'altra. Sara sembra un po' timida, anche io lo ero all'inizio, ma ora mi sento decisamente a mio agio. Per fortuna la presenza di Ian non mi ha fatta cadere dalle scale, dato che mi fa sempre tremare le gambe, ho fatto bene a non guardarlo.

<< Ecco anche Kat e Kayla. >> dice candice agitando le mani per salutarle e loro si avvicinano abbracciando sia me, ce Candice che Sara.

<< Ragazzi, ci siamo tutti e andremo in un locale nelle vicinanze e per starci tutti prenderemo la macchina di Michael e di Ian. >> io di sicuro andrò in quella di Michael. Non voglio aver a che fare con Ian.
Ci avviamo tutti verso l'esterno e vedo le auto di Michael e Ian parcheggiate proprio davanti all'entrata dell'hotel. Michael va verso la sua e lo seguono Sara, Kayla, Zach e Steven e verso Ian invece Candice, Kat, Paul e … io? Io no. Io devo andare con Michael! Ma proprio quando sto per girarmi per andare verso la macchina di Michael sento Paul tirarmi per il braccio.

<< Che fai Dobrev scappi? >> maledizione! Solo Paul ci manca. Non voglio andare con Ian, no non voglio!

<< Preferirei andare con Michael.. >> sussurrai girandomi verso di lui mentre lasciava la presa sul mio braccio.

<< Perchè? C'è qualcosa che non va? >>

<< No è solo che... non lo so.. >> non posso dirgli “Ehi Paul, io e Ian ci siamo baciati, ma io non voglio più vederlo perchè poi invece di essere acida inizierei a farmi sogni erotici su me e lui.”

<< Allora andiamo, Nina! Prometto che nessuno ti morderà! >> cerca di sdrammatizzare ma io al solo pensiero di entrare nella macchina di Ian vorrei scappare in camera mia. Però purtroppo sorrido e lo seguo salendo dietro vicina a Candice e Kat mentre Paul si mette sul sedile davanti.
Ian inizia a guidare e seguiamo la macchina di Michael che conosce meglio la zona. Candice è stata davvero brava e organizzare una serata così con persone che nemmeno si conoscono bene. Forse questa serata farà bene a tutti. Per conoscerci.

<< Ragazzi, non dite nulla? >> all'improvviso, dal nulla Paul inizia a parlare e si gira verso Ian e poi verso di noi.

<< Dato che c'è una certa ''signorina'' che nemmeno vorrebbe essere in quest'auto, direi che è meglio evitare di parlare. >> Ian fa una smorfia guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore e Kat mi guarda male sentendo quella frase.

<< Lei avrà i suoi motivi, ma ora è qui.. >> Paul non molla così facilmente e insiste.

<< Sì motivi validissimi, ne sono sicuro. >> Ian parla con sarcasmo, come per far intendere qualcosa e io giro la testa guardando fuori dal finestrino e facendo finta di non sentire. Poi loro iniziano a parlare di tutto e di più, ridere.. mentre io mi perdo con lo sguardo su tutte quelle macchine che ci passano vicine, tutte le persone che fanno una passeggiata oppure i negozi che chiudono. Passano dei minuti interminabili ma poi finalmente la macchina si ferma e ci troviamo in un parcheggio, con Michael, Sara, Zach e Steven che sono già davanti al locale ad aspettarci. Noi scendiamo dalla macchina e ci avviamo verso di loro entrando in gruppo mentre Paul si ferma a pagare l'ingresso. Poi ovviamente tutti avremo restituito lui i soldi pagando la nostra parte.
Entrando ci sono dei tavolini con morbidi divanetti in pelle e anche una pista da ballo con un bar. Candice indica il tavolino che ha prenotato e noi andiamo a sederci.

<< Devo dire che sei stata brava a organizzare questa serata, Candice. >> Kat è entusiasta, sicuramente più di quanto lo sono io. Ma lei non aveva passato quello che avevo passato io con Ian, e lo ritenevo un bastardo, ecco perchè devo stargli più lontana possibile.

<< Sì, infatti! Almeno così possiamo conoscerci meglio.. >> aggiunge Michael. Ian stranamente non è ancora entrato, dove sarà finito? Oh! Ma che diavolo m'importa di quello!

<< Vado a prendere qualcosa da bere per tutti. >> Zach si alza e va verso il bar mentre vedo Ian entrare nel locale, ma insieme a una ragazza bionda, e le tiene il braccio sulle spalle ridendo insieme a lei. Ma chi è quel mostro? Ha i capelli spettinati, le gambe troppo sottili e i fianchi larghi. “Ma cosa mi prende? Non sono gelosa. No.” dico a me stessa mentre lui si avvicinina con quella ragazza al nostro tavolino.

<< Ragazzi, mi sono permesso di invitare anche Megan... so che non fa parte del cast, ma penso che più siamo più ci divertiamo. >> Megan. Ecco chi è quella. La sua “ex fidanzata” che tanto ex non è. Mi ha mentito. Di nuovo. Ecco perchè non devo fidarmi di lui. Mi lancia un'occhiataccia provocatoria e io lo incenerisco con lo sguardo. Tutti la accolgono e li fanno sedere vicino a noi mentre Zach arriva con i bicchieri. Ne mete uno davanti e tutti e sono più che sicura che quello è alcool, ma non voglio chiedere che cos'è, voglio solamente bere. Bere e bere.

<< Ho un'idea per conoscerci meglio! >> esclama Candice mentre tutti si voltano a guardarla. << Obbligo o verità! >> e tutti si alzano in piedi sorridendo.

<< veramente io vorrei andare a ballare.. >>

<< Sì, anche io.. >> e tutti a un certo punto cambiano idea dicendo di voler andare a ballare.

<< NO. >> dice Candice tirando quasi un urlo, ovviamente scherzando. << A quest'ora non c'è molta gente nel locale, andremo a ballare più tardi, ora giocate TUTTI, nessuno escluso, ci siamo capiti? >> ha un'aria così autoritaria che tutti sorridono e si siedono. Lei scoppia a ridere vedendo come tutti la obbediscono e sposta lo sguardo da uno all'altro.

<< Chi inizia? >>

<< Io, posso? >> chiede Ian guardando Candice e lei approva.

<< Scelgo... >> “fa che non scelga me, fa che non scelga me” ripeto nella mia testa. << Paul... >> per fortuna che ha scelto lui! << Obbligo o verità? >>

<< Verità! >>

<< Chi è la ragazza più bella del cast fino ad ora secondo te? >>

<< Dai Ian! Non posso scegliere e non vorrei che si offendesse qualcuno.. >> Paul sembra davvero dispiaciuto di quella domanda, in effetti Ian è stato piuttosto 'spietato'.

<< Dai ragazzi, è un gioco ed è fatto per giocare. Nessuno si deve offendere o se la deve prendere per quello che succede questa sera, stiamo solamente giocando.. >> Candice interviene per far sì che tutti giochino senza vergogna o altro e l'ammiro per questo.

<< Va bene... allora... la ragazza più bella fino ad ora? Credo che Nina. Sì, Nina. >> ascoltando la risposta di Paul mi imbarazzo un po' ma poi sorrido e faccio finta di nulla.

<< Ora tocca a me. >> continua Paul guardandosi in giro per scegliere a chi chiedere. << Candice! Obbligo o verità? >>

<< Mmh... obbligo. >>

<< Devi andare da un qualsiasi ragazzo sulla pista e flirtare con lui poi baciarlo. >> Candice acconsente e si alza andando verso un ragazzo biondo con gli occhi scuri. Gli sussurra qualcosa all'orecchio per un paio di minuti e poi si avvicina di più mettendogli le braccia intorno al collo e baciandolo. Tutti al tavolo rimangono stupiti del modo in cui ha “agito” e poi lei torna indietro con un sorrisino stampato in faccia. Ma la mia attenzione si sposta su Megan che si alza e si dirige verso il bagno.

<< Bene, adesso tocca a me... Nina! >> lei mi guarda quasi con aria di sfida e io sono un po' 'terrorizzata' per quello che poi mi chiederà o mi dirà di fare. << Obbligo o verità? >>

<< Corro il rischio... verità. >>

<< Pensi che Ian sia sexy? >> la fulminai con lo sguardo mentre tutti si voltarono verso di me all'improvviso. Forse è meglio cambiare e scegliere l'obbligo. << Mi rifiuto di rispondere... obbligo. >> dico decisa lasciando tutti un po' delusi.

<< Allora come obbligo ti dico di.. baciarlo! >> oh, merda. Forse era meglio rispondere alla verità che baciarlo. Vorrei rifiutare ma poi tutti capirebbero che c'è qualcosa che non va. Ian mi guarda con aria soddisfatta mentre lo sguardo di tutti diventa di nuove 'pieno di speranza'. Mi alzo e mi avvicino a Ian sedendomi accanto a lui. Poi lentamente mi avvicino alle sue labbra poggiandole sulle mie e le dischiusi in quel bacio. Lui ricambia il bacio e c'è desiderio da parte di entrambi, è troppo perfetto e lui intanto porta le mani sul mio viso avvicinandosi a me. Ok, forse è ora di interrompere questo bacio. Così mi allontano dalle sue labbra e tutti ci guardano iniziando a ridere o fare battute poco divertenti. Mi allontano tornando al mio posto e solo allora mi accorgo che Megan sta uscendo dal locale, probabilmente perchè ci ha visti mentre ci baciavamo ma non voglio dire nulla a Ian. Non mi piace quella tipa, non mi piace che stia qui con noi e voglio solamente che lei se ne vada e lasci in pace Ian.
Il gioco continua e ogni tanto ordino un altro e un altro e un altro bicchiere ancora ma sento che la testa inizia a girarmi e quando gli altri vanno verso la pista io mi alzo e decido di uscire dal locale.

<< Nina! >> è senza ombra di dubbio la voce di Ian che mi chiama, prima aveva fatto domande su Megan e non se n'era andato a cercarla ora invece viene a seguire me. Perchè? << Nina hai bevuto e non puoi andartene in giro così a quest'ora, chissà che maniaci ci sono in giro. >>

<< Che c'è Ian? Ora ti preoccupi per me? >>

<< Certo che mi preoccupo per te, adesso ti riaccompagno in hotel. >> si avvicina a me posandomi la sua giacca sulle spalle mentre mi camminava vicino assicurandosi che io non perdessi l'equilibrio. Perchè ora è così dolce e premuroso? Quasi non lo riconosco.
Camminammo in silenzio finchè non arriviamo in hotel e lui mi accompagna nella mia stanza.

<< Buonanotte, Nina. >> si avvicina baciandomi la guancia, ma poi io lo prendo per il colletto della maglia e lo tiro dentro spingendolo contro la porta in modo che si chiudesse. Mi avvicino a lui pericolosamente e inizio a baciarlo con passione, e molto desiderio di sentire le sue mani sul mio corpo. Voglio Ian. Lo voglio. Mi allontano a lui facendo cadere la sua giacca sul pavimento della mia stanza e poi mi avvicino al suo orecchio.

<< Toglimi il vestito..>>

<< Nina io non.. >>

<< Toglimi questo dannato vestito! >> dissi con tono più alto e deciso. Lui allora sorride e sposta le mani sulla mia schiena tirando giù la zip del vestito e liberandomi da esso. Sono mezza nuda davanti a lui e non me ne frega nulla. Voglio andare fino infondo stavolta e rendere le mie fantasie realtà.
Quando mi avvicino di nuovo a lui con intenzione di baciarlo lui però mi spinge leggermente indietro sistemandosi i vestiti.

<< Nina.. no. Sei ubriaca. Hai bevuto troppo e non sai quello che vuoi. Buonanotte. >> ma dopo quella sua frase non ricordo più nulla. Il vuoto totale.


Angolo dell'autrice

Eccomi qui con il quarto capitolo! Spero vi sia piaciuto, a me non convince molto, però >.<
Però spero che almeno a voi non faccia totalmente schifo... comunque, in questo capitolo vediamo:
la gelosia di Nina nei confronti di Megan; ho introdotto anche Megan anche se non ha detto
praticamente nulla, ma quando ha visto il bacio tra Ian e Nina se n'è andata ed è qui che vediamo
un'altro lato di Nina, infatti non dice nulla a Ian; poi c'è la parte in cui Ian la riaccompagna in hotel
sapendo benissimo in che condizioni si trova... e poi quando arrivano c'è Nina che per colpa dell'alcool non
ragiona più con la mente ma con il semplice istinto, ovviamente dato che si sente attratta da Ian l'istinto
è quello di saltargli addosso, ma lui sa che ha bevuto e che lo fa senza lucidità quindi la ferma. Poi
nel prossimo capitolo vedremo le motivazioni spiegate proprio da lui. E vedremo cosa succederà
con Megan, mica lei sparisce nel nulla lasciando spazio ai nostri Nian... Nina e Ian ne passeranno
molte prima di essere completamente felici.
Infine vi dico che ringrazio quelli che seguono la storia, che ce l'hanno tra i preferiti... e sarei contenta
se lasciaste una piccola recensione perchè nonostante tutta la gente che la legge, pochi mi
lasciano un loro parere e vorrei sapere se andare o meno avanti, se la storia piace, se la storia non vi
piace... qualsiasi cosa.

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Capitolo 5
*** A new side of Nina. ***


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Sveglia. Chissà che ore sono. La testa mi scoppia e istintivamente appoggio una mano sulla fronte.
Sono nel mio letto, con un leggero lenzuolo a coprirmi. Addosso ho solo l'intimo e non ricordo praticamente nulla. Svegliarmi senza ricordarmi come diavolo sono finita a letto in questo stato, non è da me.
Mi alzo e vado verso la cucina, il mio vestito è appoggiato sulla poltroncina e le mie scarpe accanto ad essa. Dal frigo prendo una bottiglietta di acqua e bevo, poi l'appoggio sul tavolo e vado in bagno bagnandomi la faccia con dell'acqua. Per fortuna che oggi è domenica, altrimenti come avrei potuto girare in queste condizioni? “Mai più Nina! Comportarti in questo modo non è da te!” . La mia vocina interiore stavolta ha pienamente ragione. Non sono più una ragazzina e devo smetterla di comportarmi come tale.
Ricordo solamente che siamo usciti e siamo andati in un locale, abbiamo bevuto, giocato per un quarto d'ora ad obbligo o verità e ballato, ma non ricordo come da lì sono arrivata a casa in queste condizioni.
Qualcuno bussa alla porta così mi avvicino ma prima di aprire mi rendo conto delle condizioni in cui sono e vado in camera a prendere una camicia molto larga che mi copre tutta e apro la porta.
E' Candice.

<< Nina! >> urla e si avvicina appoggiandomi le mani sulle spalle. << Ero preoccupata ieri notte! Non sapevo dove fossi finita, non ti trovavo più da nessuna parte e pensavo ti fosse successo qualcosa... >> mi guarda con sguardo preoccupato e mi abbraccia.
<< In realtà.. nemmeno io so come sono finita qui.. non ricordo nulla di ieri sera. >> E' così strano che non ricordi nulla.
Lei si allontana da me chiudendo la porta che era rimasta aperta e si guarda intorno.

<< Ovvio che non ricordi nulla... hai bevuto davvero tanto ieri sera, non pensavo ne fossi capace. >> Fa una smorfia sorridente e si siede su una sedia in cucina. Io mi avvicino e mi siedo di fronte a lei.

<< Sì però, mi sono ritrovata a casa, mezza nuda, nel mio letto, coperta addirittura con un lenzuolo. E il mio vestito sulla poltroncina.. vorrei sapere che cosa mi è successo. >> Candice si guarda intorno osservando da seduta il mio salotto e poi spalanca gli occhi alzandosi.

<< Di chi è questa? >> Si avvicina alla porta e tira su una giacca che era sul pavimento.

<< Sono talmente stordita che non l'ho nemmeno notata. >> Mi avvicino a lei guardando stranita quella giacca.

<< Sembrerebbe la giacca di un uomo.. >> Mi passa la giacca e io la guardo ancora più confusa di prima. Che diamine ho fatto ieri notte? Spero solamente che io non sia andata a letto con qualcuno.

<< Sicuramente mia non è.. >>

<< Nina, ovvio che non è tua.. >> Sbuffa. Candice sembra addirittura più confusa di me. Come se fosse lei quella che non sa che cosa è successo a lei la notte prima.

<< Ah, aspetta! Nina forse so di chi è questa giacca. >> Rimango sorpresa e la guardo come per dirle di continuare quella frase. << Credo sia di Ian. >> A quelle parole il mio cuore si blocca e mi sento come morire.

<< Non può essere la sua giacca! >> ribatto seccata.

<< Nina smettila.. anche se sei andata a letto con Ian non dovresti lamentarti... >> Io la guardo mentre lei fa un leggero movimento con le labbra, come una smorfia e un sorriso. Come può dire una cosa del genere? Io... non vorrei mai andare a letto con Ian. No ok. E' una delle mie fantasie, ma che si sia avverata e che io non ricordi nulla è.. orribile!

<< Candice io non sto scherzando.. è orribile. >>

<< A questo punto credo che dovresti portargli indietro la giacca e vedere cosa dice lui. >> Annuisco con la testa e poi sento qualcuno bussare alla porta. Faccio un passo in avanti e apro la porta. E' Ian. So che devo parlargli.. ma non pensavo avesse un tempismo ottimo. Mi sposto e lo faccio entrare.



<< Credo sia meglio che io vada... >> Candice si avvicina, mi saluta ed esce dalla stanza.

<< Che tempismo. >> Gli mostro la giacca e lui la guarda andandosi a sedere comodamente sulla poltroncina. Ovviamente spostando prima il mio vestito da un lato.

<< Ah scusa mi sono dimenticato di prenderla ieri.. >> Parla come se nulla fosse, come se fosse la cosa più normale del mondo che io trovi la sua giacca sul pavimento.

<< Ian, che cosa è successo ieri? >> Mi avvicino a lui guardandolo con aria seria aspettando che lui mi dicesse qualcosa.

<< Che cosa intendi? Non ricordi nulla? >> La sua voce sembra quasi entusiasta che io non ricordi.

<< No. >>

<< Sembravi così eccitata... il modo in cui mi baciavi, in cui mi chiedevi di toglierti il vestito... il tuo letto che ci ha accolti.. >> Io lo guardo spalancando gli occhi per le sue parole. No, no, no. Non può essere vero. Non posso esser davvero andata a letto con lui. << E poi non pensavo ci sapessi fare così bene, Dobrev. >>

<< Ian smettila... non è vero. Io lo so che non è vero! >> Sono quasi scioccata o... dispiaciuta. Non so quale due sia la cosa che provo in questo momento.

<< Ah no? Eri a letto stamattina... eri mezza nuda e la mia giacca era in camera tua. Quanto ti ci vuole per capirlo? >> Lui sorride divertito per le mie reazioni. Non so se credergli o no, ma ha ragione e io sono sempre più confusa.
Ma vede la mia espressione preoccupata e sorpresa per quello che sta dicendo e mi prende per la mano facendomi sedere sulle sue gambe avvicinandosi al mio orecchio.

<< Ti da così tanto fastidio? >> Io deglutisco a fatica e annuisco. Anche se in quel momento i miei battiti aumentano. Lo conosco solamente da tre giorni e già mi fa sentire cose che non vorrei sentire. Ora è pure così vicino a me, sento il calore del suo respiro sul mio collo mentre con una mano mi accarezza la schiena.

<< Sì, mi da così tanto fastidio. >> La mia voce è spezzata e sento le sue labbra sempre più vicine alla mia pelle che ormai sta diventando bollente.

<< Dobrev, scherzo. Ieri notte ti ho riaccompagnata a casa e avevi la mia giacca sulle spalle... poi mi hai tirato dentro e hai iniziato a baciarmi, io ho ricambiato poi mi hai detto di toglierti il vestito e così ho fatto. Però mi sono fermato dato che sapevo che eri ubriaca ma tu mi sei praticamente caduta tra le braccia.. ti ho portata a letto e ti ho coperta con il lenzuolo mettendo a posto il tuo vestito e le tue scarpe. Tutto qui. Probabilmente se non fossi stata ubriaca sarei andato fino in fondo.. >> Le sue parole mi stupiscono, mi lasciano a bocca aperta. Era stato così dolce con me e non aveva approfittato di me in quelle condizioni. Però mi ha dato fastidio che mi ha presa in giro. Gli tiro un leggero pugno sulla spalla come per rimproverarlo e poi, anche se controvoglia, mi alzo dalle sue gambe guardandolo arrabbiata.

<< Mi hai fatto davvero credere che io sia venuta a letto con te! Ti odio! >> Sì, come no, lo odio. Su quale altro pianeta? Non riuscirei mai a odiarlo, con un solo sguardo mi farebbe sciogliere di nuovo.

<< Tu mi odi? Seriamente? >> Fin dove arriva l'ego di questo ragazzo? E' impossibile che sia così sicuro di sé che manda in tilt anche me.

<< Somerhalder, esci fuori dalla mia stanza, subito. >> Lui fa un ghigno e si alza prendendo la sua giacca. Fa un cenno con la testa come per salutarmi e poi esce.
Perchè ogni volta è così difficile stargli vicino? Forse devo vestirmi e scendere a prendere un caffè, ne ho bisogno.
Vado in camera, mi metto dei pantaloncini e un top rosso con delle semplici ciabatte e scendo al primo piano, nella hall. Mi fermo davanti a una macchinetta e metto le monete aspettando che io possa prendere il bicchierino di caffè.

<< Cosa credi di fare? >> Sento una voce femminile dietro di me, è una voce che non ho mai sentito prima, non mi è per niente famigliare. Mi giro e vedo.. Megan? Che cosa vuole questa da me?

<< Prendo un caffè..? >> Chiedo con del sarcasmo nel mio tono di voce, voltandomi di nuovo verso la macchinetta, come per ignorarla.

<< Senti, ragazzina... stai lontana dal mio ragazzo, ok? >>

<< Il tuo ragazzo? >> Faccio ancora finta di nulla vedendo che lei inizia a 'scaldarsi'.

<< Sì, il mio ragazzo, Ian. Quello che ti sei sbaciucchiata ieri, quello a cui continui a sbavare dietro. Noi stiamo bene insieme e di certo non lascerò che una stupida ragazzina rovini la nostra storia. >>

<< Per prima cosa, sappi che ieri era solamente un obbligo. Per seconda cosa, scusami tanto ma non ti permetto di chiamarmi “ragazzina” solo perchè tu sei una vecchia ormai scaduta da tempo... e per terza cosa, non mi sembra che io stia sbavando dietro al tuo presunto ragazzo, e comunque semmai è lui che mi sbava parecchio dietro.. Quindi invece di venire qui a rompere le palle a me, vai dal tuo ragazzo e assicurati che sia ancora 'tuo'. >> Sorrisi soddisfatta per le parole che erano appena uscite dalla mia bocca, non mi sarei mai aspettata una risposta così da parte mia. Forse posso sembrare una ragazza innocente, fragile e indifesa, ma non sempre è così. L'apparenza inganna.

Prendo il bicchierino di caffè e mi volto verso Megan che dalla faccia si vede che sta andando su tutte le furie, passandole accanto con nonchalance mentre mi dirigo verso il divanetto che si trova in un angolo della hall.
Megan si avvicina infuriata a me.

<< Senti Nina, forse sembro tanto carina e dolce, ma fidati che se mi conosci non è così, quindi smettila di fare la puttanella con il mio fidanzato e cercati un uomo libero! A meno che il tuo aspetto fisico te lo permetta.. Comunque, tu avvicinati ancora a lui e sappi che te ne pentirai amaramente! >> Scoppio a riderle in faccia mentre mi siedo e appoggio il caffè sul tavolino di fronte a me.


<< Non sembri né carina né dolce, sembri più una strega sulla quarantina che per il troppo stress che subisce deve sfogarsi iniziando a discutere con gli altri. Poi 'puttanella' non direi proprio, Ian fino a prova contraria mi ha detto che è single, quindi posso fare ciò che voglio, stranamente lui ha detto che con te è tutto finito.. io mi farei delle domande al posto tuo. E tranquilla che l'aspetto mi permette di provarci con chi voglio, è lui quello che non mi si scrolla di dosso e a me la cosa non dispiace affatto. Ieri invece di venire a cercare te ha riaccompagnato me qui e poi stavamo per andare a letto insieme.. E quindi invece di stare qui a minacciare me, ripeto, vai a vedere se lui è ancora 'tuo. >> Ok, a ogni parola mi stupisco sempre più di me stessa vedendo che Megan va su tutte le furie e si allontana andandosene.
Io riprendo il mio caffè e mi rilasso un po' prima che succeda qualcos'altro che attragga la mia attenzione e che di conseguenza, rovini i miei pochi minuti di relax.


Angolo dell'autrice

In questo capitolo vediamo la dolce Nina tirare fuori le unghie e abbiamo anche un momento Nian. Questo capitolo non mi sembra né il massimo né il peggiore.. piuttosto credo sia una via
di mezzo. Poi io amo il momento di Ian nella stanza di Nina e sopratutto la fine quando Nina ha quella
piccola discussione con Megan, la quale non renderà le cose facili né a Ian né a Nina.. ma speriamo che la
'strega' sparisca presto u.u Detto questo, niente... grazie mille a chi legge la
storia, grazie a chi l'ha aggiunta nelle preferite, seguite, ricordate o a chi ha lasciato delle recensioni :3
Mi farebbe piacere ne lasciaste anche per questo capitolo, così io ho i vostri pareri e anche il sostegno
per continuare a scrivere o anche solo dei consigli che mi aiuterebbero molto. Quindi lasciate anche
solo un "che schifo" o un "bellissima" come recensione, mi farebbe davvero piacere. <3
Al prossimo capitolo.
Avviso: non so quando aggiornerò. Sono parecchio impegnata questi giorni, quindi potrei metterci un pò. Scusate tanto.

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Capitolo 6
*** Only friends? ***


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Mi alzo dal divanetto buttando il bicchiere nel pattume. Chissà come l'avrà presa Megan o come avrà deciso di reagire. Le sue minacce sinceramente non mi spaventano, quello che mi spaventa è cosa farà Ian se lei gli andrà a raccontare tutto. Ma non è così stupida da farlo, no?
Parlando di Ian ecco che vedo che scende le scale venendo verso di me.

<< Perchè l'hai fatto? >>

<< Cos'è che ho fatto, Somerhalder? >> Mi fermai a guardarlo con un piccolo sorriso disegnato sulle labbra.

<< Perchè hai trattato così Megan? Lei cosa c'entra? Ti ho fatto incazzare io in qualche modo? Vieni da me. Ma lascia stare lei! >> il suo tono era leggermente alzato e non capisco perchè. E' Megan che è venuta da me, non di certo io ad esser andata da lei.

<< Ian, io ho trattato Megan come doveva esser trattata. E' venuta qui e ha iniziato ad 'atteggiarsi' in scenate di gelosia, non potevo lasciare che mi torturasse, dovevo chiuderle la bocca. >>

<< Nina, non è quello che mi ha detto lei. E perchè ti comporti così? Tra noi non c'è niente! >> Ricalca quel “niente” alla fine e a me sale un groppo in gola.

<< Lo so, lo so. Tranquillo. Ma come ho detto, dovevo togliermi dai piedi quella rompipalle. >> Il mio tono sembra quasi indifferente, vuoto anche se dentro di me sento come il mio stomaco che si rivolta nel vuoto. Perchè ho questa sensazione addosso? Ian non può piacermi. Non dopo che lo conosco da tra giorni. Ma quel “niente” mi ha totalmente portata alla realtà. Dovevo aspettarmelo. Dovevo aspettarmi che la mia mente viaggiava su un pianeta in cui ian è interessato a me. Ma in questo pianeta, Ian ama la sua ragazza e con me non c'è niente.

<< Nina, quella rompipalle è di nuovo la mia ragazza e io la amo, ok? Con te c'è stato solamente qualche bacio e qualche strana richiesta da parte tua. Ma non vuol dire che io m'interessi a te. Volevo semplicemente comportarmi da amico quando ti ho portata a casa, e quando ti ho baciata l'ho fatto per dare una lezione a Megan. Quindi smettila di costruirti castelli in aria dicendo a Megan che siamo andati a letto insieme, che io ho detto di amarti e altre cazzate! >>

<< Ian non me ne fotte un cazzo di te e quella lì! Non me ne fotte un cazzo se state di nuovo insieme! Ma forse dovresti chiederti perchè lei ti ha mentito in questo modo! Dovresti chiederti perchè si è inventata tutto questo! Non ho mai detto di esser andata a letto con te. Non ho mai detto che tu mi ami o roba simile! Mi dici di che si fa la tua ragazza? Di certo qualcosa che fa male al cervello, sempre che ne abbia uno! >>

<< Nina smettila di insultarla! Se davvero non te ne fotte un cazzo devi smetterla di insultarla perchè non ne hai proprio il bisogno! Sempre se lei non ti da fastidio perchè è la mia ragazza. >> Sbuffo allontanandomi da lui ma poi mi fermo e mi giro verso di lui.

<< Sai che c'è Ian? Fate proprio una bella coppia! Tu sei un bastardo, stronzo, egoista ed egocentrico e lei è una gallina bugiarda e senza cervello! >> Torno di spalle a lui ed esco dall'hotel allontanandomi. Mi fa male quella che ha detto perchè pensavo di contare almeno un po' per lui, ma a quanto pare mi ero davvero illusa questa volta. E tanto anche.

Pov Ian


Si è voltata e se n'è andata. Forse non avrei dovuto trattarla così. Ma non posso crederci che abbia detto tutte quelle cose a Megan, cose che non sono vere. Io non nego di provare attrazione verso Nina, ma lei è giovane e anche se il mio rapporto con Megan non è dei migliori ci tengo a lei. Non posso sopportare che Nina la tratti così.
Oh, ma chi diavolo prendo in giro? Io sbavo dietro Nina, quella ragazza è fantastica, è bella, simpatica, dolce, forte... e anche stronza se serve. E' straordinaria e io non so più cosa pensare.
Voglio solamente bene a Megan, non è più amore. Non il mio verso di lei. Siamo solamente legati ma io non provo più nulla per lei. E Nina mi confonde.

<< Amore, cosa ci fai qui? >> Sento la voce di Megan alle mie spalle e mi giro mentre lei mi lascia un bacio a stampo sulle labbra. Io sono ancora confuso ma devo far finta che sia tutto ok perchè lei non merita di star male, non dopo che Nina le ha detto quelle cose ed è corsa da me piangendo. Sono sicuro che Nina non avrebbe mai detto cose come quelle, ma non la conosco affatto bene, può anche darsi che sia così.

<< Ehi.. >> sussurro dolcemente stringendola in un abbraccio. Poi lei si stacca.

<< Per caso hai parlato con Nina? >>

<< Sì, è appena andata via.. >>

<< Che cosa ti ha detto? >> Vedo che lei inizia ad essere abbastanza nervosa per la risposta che avrei dato.

<< Beh, ti ha tirato alcuni insulti e ha detto che non è vero. >> Più ripeto o ripenso a quello che è appena successo con Nina e mi ricordo delle parole di Megan più sembra tutta una bugia. Ma non so che cosa fare, non so a chi credere.

<< Quella stronza! Ha pure il coraggio di insultarmi e darmi della bugiarda! >>

<< Megan, ne ho abbastanza di questa storia. Pensiamo ad altro, su. >> Lei annuisce e mi prende la mano portandomi via. Davvero non ho più voglia di pensare a questa situazione. Mi è difficile poter fare qualcosa.

Pov Nina


Come si è permesso di trattarmi così? Anche se ama Megan deve capire che una persona, di certo non lui, ha anche dei sentimenti.
cammino per le strade di Atlanta da più di mezz'ora, senza una meta precisa ma ormai sono le 11 e a mezzogiorno e mezzo dobbiamo pranzare tutti insieme con anche Julie e Kevin quindi forse dovrei tornare indietro altrimenti non faccio in tempo.

***


Arrivata all'hotel entro e vedo Paul che scende le scale. Appena mi nota si avvicina a me sorridente ma dopo qualche secondo la sua espressione cambia e diventa quasi preoccupata.

<< Nina? Stai bene? Ti vedo un po'.. strana. >> Cazzo. Si nota così tanto il io 'umore'? Non dovrei pensare alle parole di Ian, però quelle parole mi hanno ferita e allo stesso tempo mi hanno portata alla realtà. Ora sono scossa.

<< Sì, sì sto bene Paul. Grazie. >> Cerco di evitarlo e gli passo accanto iniziando a salire le scale per dirigermi in camera mia.

<< Ma sei turbata Nina. So che c'è qualcosa che non va. >> Lui mi raggiunge e sale le scale con me rimanendo di qualche scalino indietro.

<< Sono uscita a fare due passi e c'era un incidente per strada. Io sono abbastanza sensibile e vedere quella scena mi ha scossa un po', ma non è nulla di che, tranquillo. >> Spero solamente che questa stupida scusa lo convinca così posso smettere di pensare a questa situazione.

<< Dai tranquilla. Ora fatti una doccia e scendi giù che c'è il pranzo con Julie e Kevin prima di iniziare le riprese domani. >> Arriviamo al primo piano e lui mi abbraccia. Io sorrido per rassicurarlo e poi salgo in fretta fino alla mia stanza. Perchè tutti si preoccupano di me? Perchè a tutti importa tranne che a Lui?
Entro in camera e vado direttamente in bagno così dopo essermi tolta i vestiti mi metto sotto il getto dell'acqua calda per liberarmi dai pensieri, dalle parole di Ian e dalle altre domande.
Finita la doccia mi rimetto i vestiti di poco prima legandomi i capelli in una cosa di cavallo e poi scendo andando al ristorante dell'hotel.

<< Nina, finalmente! Non volevi lasciarci mica senza la nostra Gilbert. >> Julie si alza e si avvicina abbracciandomi. Io le sorrido cercando di comportarmi normalmente almeno durante quel pranzo.

<< Dai vieni.. siediti qui. >> Zach mi fa segno di sedermi vicino a lui così mentre Julie torna al suo posto io vado e mi siedo vicino a Zach. Ormai è l'unico posto libero, gli altri si sono seduti tutti al proprio posto, mancavo solo io. Forse quella doccia è stata così rilassante che non volevo più uscirne.

<< Nina io e Kevin abbiamo una bella o brutta notizia per te. Non sappiamo come la prenderai ma è stata una cosa dell'ultimo minuto quindi vorremmo inserirla nel tuo contratto. Sempre che tu ce lo permetta. >> Oddio. Che cosa sarà mai? Queste cose mi preoccupano.

<< Ditemi pure. >> Accetto di ascoltarli mentre leggermente bevo un sorso dell'acqua che Zach mi aveva versato nel bicchiere.

<< Ecco, vorremmo che tu interpretassi due personaggi. Elena Gilbert e Katherine Pierce. Ancora non abbiamo molte idee a riguardo, ma Katherine entrerà in gioco a metà prima stagione, con alcuni flashback o riferimenti dei Salvatore su di lei. Non sappiamo che tipo di persona sarà ma abbiamo deciso di farla essere la doppelganger di Elena con la diffeenza che lei sarebbe una vampira. >> Kevin mi 'spiega' tutta la questione e io sorrido. Non so nemmeno io perchè l'ho fatto. Mi è venuto spontaneo sapendo che io sarei quella che potrei avere due ruoli e che uno di questi sia vampira e l'altro ruolo sia da umana. Avrei il doppio del divertimento ma anche il doppio del lavoro e delle ore sul set.

<< Ci penserò meglio ma credo che sarà un sì. >> Rispondo continuando a sorridere e loro fanno lo stesso.

<< Ottimo! >>

Dopo questo discorso in cui tutti gli altri sono stati in silenzio, ora tutti parlano tra di loro tranne Ian che non dice una parola a nessuno, si limita ad ascoltare Paul che gli è seduto vicino, anche se più che ascoltarlo sembra stia fingendo.
Io invece sto ascoltando i discorsi di Zach sulla serie, sul suo ruolo, sul mio. Come se non ne avessi abbastanza di parlare di The Vampire Diaries. Ogni secondo c'è qualcuno che ha qualcosa da dire in proposito e io sono stanca. Ma non ho voglia di fermarlo, almeno in questo modo mi passa il tempo senza sembrare 'strana' -come aveva detto Paul prima-.
Il tempo passa lentamente, ma tra una chiacchiera e un piatto di cibo ormai sono le due e Julie e Kevin se ne sono andati e ora anche tutti noi ci stiamo alzando per andare via. Ma appena mi sto dirigendo verso la hall, Zach mi si avvicina.

<< Ti andrebbe di uscire con me Nina? Cioè lo so che non ci conosciamo molto bene e che ti sembra un po' strano che io te lo chieda ma insomma non deve per forza essere un appuntamento...voglio dire, può esserlo ma può essere anche un'uscita tra amici. Non so, sai.. solamente se sei libera e non hai altro da fare e solamente se.. >> Prima che finisse la frase scoppio a ridere e poi mi metto una mano sulla bocca per cercare di fermarmi.

<< Zach, parli a raffica! E tanto! >>

<< Scusa è che.. >>

<< Ehi, basta. Per me va bene uscire con te, dimmi solamente dove e quando. >>

<< Ehm, va bene domani sera dopo le riprese? Tanto dato che è il primo giorno finiamo alle 21:30. Vieni con me e ti porto io da qualche parte. >>

<< Sì, va bene, perfetto. >> Mi avvicino a lui e lo abbraccio sorridente per poi allontanarmi. Quel ragazzo è stano ma è anche simpatico e grazie a lui non avrei pensato a Ian, anzi, non ci ho pensato praticamente per tutta la durata del pranzo.

<< Quindi uscirai con Zach, eh? >> E ti pareva? Ecco Ian che all'improvviso sbuca dal nulla camminandomi vicino. Ma che cosa vuole da me ora?

<< Sì, esco con Zach. >> Rispondo fredda e lui sembra felice per la mia risposta.

<< Mi sembra un po' effeminato. Potrebbe anche essere gay.. >> Gli tiro un pugno sulla spalla incazzata.

<< Non me ne frega nulla, Ian. E' un'uscita tra amici, ok? Non tutti pensano a infilarmi una mano nei pantaloni dopo due minuti che ci conosciamo. Tranne te. >>

<< Oh certo. Io ti avrei voluto infilare una mano nei pantaloni? >>

<< Ian smettila. Siamo solo amici, no? Quindi smettila di sembrare il fidanzatino geloso. >> Sbuffo fermandomi con le spalle contro una colonna della hall.

<< Sì, Dobrev. Siamo amici e infatti da amico ti stavo avvisando prima che tu possa pentirti dei ragazzi con cui esci. Ma dato che tu mentre parliamo ti fai strani pensieri su me che sono geloso e su me che voglio metterti la mano nei pantaloni direi che quella che non accetta di essere mia amica sei tu mia cara. E ora ciao. >>


Angolo dell'autrice

Scusatemi tantissimo per l'attesa di questo capitolo solo che con queste vacanze sono stata un pò
impegnata e non ho avuto molto tempo per scrivere ma ora ecco qui il sesto capitolo! Non lo trovo molto bello o
'interessante' ma questo capitolo serve per unire dei pezzi, per portare a delle svolte, a delle scelte. Quindi è importante
da questo punto di vista. Perchè riesce a far andar avanti la storia e crea nuovi problemi, nuove curiosità e nuove
situazioni. Infatti come vedete c'è Ian che non sa a chi credere, Nina che deve uscire con Zach, il pranzo in cui Julie e
Kevin comunicano a Nina del ruolo di Katherine e insomma altri dettagli che ora non sto a riscrivervi ma che trovate nel
capitolo. Detto questo spero che il prossimo non sia solo un capitolo che serve a "unire" i pezzi, bensì che sia molto più
interessante e che prenda un pò di più. Come solito ringrazio chi ha recensito i vecchi capitoli, chi ha la storia tra le seguite, preferite, ricordate e ringrazio in
anticipo chi recensirà questo capitolo. Sapete quanto per me sia importante una ostra recensione e quindi anche un solo
"non mi piace" oppure "è bella" è accettabile come recensione. Davvero ragazzi, io ci tengo ed è anche grazie ai vostri pareri,
alle vostre recensioni che porto avanti la storia, quindi continuate a recensire. *-*
Ora chiudo dicendo solamente che non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, potrà essere tra due giorni ma anche tra una settimana, vedremo. <3

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Capitolo 7
*** Confessions. ***


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« STOP! Perfetta così. » Urla Kevin fermando l'ultima scena di quella giornata.
Sono già le 21:19 e io ho appena finito, l'ultima scena è stata quella con me al cimitero.
Non è stato facile come primo giorno di riprese, ma è stato divertente poter finalmente iniziare a girare. E per fortuna oggi Ian non c'era, il suo personaggio entra in scena più avanti.

« Nina? » Vedo Zach che viene verso di me con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.

« Ehi, Zach. Mi cambio e usciamo. »

« Certo Nina. Io ti vengo a prendere qui, ok? » Si avvicina e mi lascia un leggero bacio sulla guancia allontanandosi.
Perché lo sto facendo? Zach è carino, simpatico... ma chi voglio prendere in giro? Non è lui che voglio in realtà.
Basta. Non devo pensare a Ian. Non questa sera. Devo uscire con Zach e divertirmi liberando la mente.
Mi dirigo verso il camerino e ne approfitto per prepararmi. Mi tolgo i vestiti e metto il vestitino che avevo preparato prima delle riprese, così non devo andare fino in camera mia.
Una volta infilatomi il vestito, blu scuro e largo, senza spalline, mi metto anche delle semplici ballerine nere. E dato che sono già truccata con la piastra faccio solamente qualche boccolo qua e là nei capelli per non sembrare monotona.
Esco dal camerino con l'intenzione di andare verso l'hotel, ma appena metto piede fuori sbatto contro qualcuno e alzando lo sguardo vedo che è Ian.
Ma perché ogni volta che non voglio pensare a lui me lo ritrovo tra i piedi?

« Nina.. »

« Sì, proprio io. » La mia voce è seccata ma dentro di me sono felice che lui mi parli ancora e che dopo quello che è successo ieri non faccio proprio parte delle persone che non vuole vedere.
Ah! Ma perché mi faccio tutti questi problemi? Perché m'importa così tanto quello che dice lui? O quello che pensa di me?

« Volevo parlarti e sapevo di poterti trovare qui. »

Fare finta che non m'importi non mi avrebbe aiutato, invece di fare la testarda, forse questa volta avrei dovuto ascoltarlo. Dalla sua espressione sembrava qualcosa di serio e io volevo sapere che cosa stava succedendo.

« Ian, parla. Non sembra che sia qualcosa di molto bello e anche se non siamo molto 'uniti' se c'è qualcosa che non va, cercherò di aiutarti. » Ho una specie di presentimento e sento che c'è qualcosa che non va. Che c'è qualcosa che lo fa star male e si vede dalla sua voce e dal suo sguardo spento.

« Nina, so che sono stato uno stronzo e so che non ho il diritto di essere qui ora, ma.. devo parlarti seriamente. »
Si avvicina a me mettendo le sue mani sulle mie spalla e mi guarda intensamente. Quello sguardo quasi mi spaventa. « Ho litigato con Megan. E durante questo litigio mi ha detto la verità, mi ha detto quello che è successo tra te e lei. Mi ha detto che è venuta lei da te e che non sei stata tu a dirle tutte quelle cose. Io non potevo stare con una persona che mi ha mentito e che addirittura mi ha chiesto di non parlarti, di non starti vicino... ti conosco da poco Nina ma ho capito subito che persona sei e mi è stato difficile credere a Megan. Quando ho saputo la verità non ho potuto far altro che lasciarla. »
Ha lasciato davvero Megan? Non so nemmeno se essere triste o felice. Non so perché lui sta così male, ma forse non è come penso e l'amava davvero.

« Il punto è che non sto male per lei, cioè sì perché ci tenevo e perché non volevo che stesse male fatto? Non poteva sapere che era Megan quella che mentiva e non io. Anche se la cosa mi aveva dato piuttosto fastidio, vederlo così mi sta facendo dimenticare tutto.

ma io ieri ho fatto star male te e non ti ho creduta quindi voglio solamente chiederti scusa e vorrei che tu possa perdonarmi. » Ma come può chiedermi di perdonarlo? Non è ovvio che io l'abbia già fatto?

« Ian, tranquillo. E' tutto ok, non potevi saperlo. » Lui mi sorride con gli occhi di nuovo ''vivi'' e mi abbraccia.
E' così bello sentire il suo corpo contro il mio, sentire le sue forti braccia che avvolgono il mio corpo. Sento il suo odore e il suo respiro sulla mia spalla.

« ..Nina... » Sento una voce dietro di noi e sciogliendo l'abbraccio con Ian mi guardo dietro vedendo Zach.
Mi allontano subito da Ian e mi avvicino a lui.

« Scusa se ci ho messo tanto, Ian aveva bisogno di me.. » Mi volto a guardare Ian che è un po' deluso e forse anche un po' incazzato. Ma sto per uscire con Zach e non voglio che ci rimanga male, quindi purtroppo devo lasciare Ian qui.

« Sì. Va bé non importa, tranquilla. Ora possiamo andare? » Mi porge la mano sollevando un labbro e quella smorfia in pochi secondi diventa un sorriso così prendo la mano di Zach e mi volto ancora a guardare Ian che è ancora lì in piedi a fissarmi.
Gli faccio un cenno con la testa abbassando lo sguardo e poi seguo Zach uscendo da lì.

« Gli piaci. » All'improvviso quelle due parole escono dalla sua bocca e io mi volto verso di lui guardandolo sorpresa. Di cosa parla?

« Cosa? Di cosa parli? » Camminiamo sul marciapiede e lui mi tiene a braccetto, è molto carino con me e beh.. è carino anche lui.

« Ho visto come ti guarda. Ho visto come mi fulminava con lo sguardo.. si vede che gli piaci. » Parla di Ian, per caso? Sì, ovvio. Ma non credo di piacere a Ian, non voglio illudermi di nuovo.

« Ian? Cosa? No. Siamo amici e aveva bisogno di me. » Nemmeno io sono convinta delle mie parole.

« Nina! Io ho visto come ti guarda e so come un uomo guarda la donna che lo ha stregato. » Lo guardo sorpresa accennando un piccolo sorriso.

« Oh, e sentiamo signor “Zach so come un uomo guarda la donna che lo ha stregato Roerig”, com'è lo sguardo di un uomo che guarda la donna che lo ha 'stregato'? »

« E' esattamente come il mio sguardo quando guardo te. » A quelle parole mi imbarazzo e abbasso leggermente la testa per non guardarlo negli occhi ma poi lui si ferma e mi tira su il mento con la mano obbligandomi a guardarlo.

« Nina, ti conosco da pochi giorni ma sei una delle ragazze più belle che io abbia mai visto. » Per 'sciogliere' un po' quella situazione rido scuotendo la testa.

« Ehi, tu non scherzi, eh! » La situazione sta diventando strana, io e lui che ridiamo, scherziamo.. sembra davvero che è come se ci conoscessimo da tanto e come se fossimo già amici.

« Ah, sì? Ma scommetto che in confronto a Ian non sono nulla per te.. » A quella affermazione il respiro mi si ferma un attimo in gola e cerco di riprendermi. E ora cosa diavolo dico? Ian per me è.. perfetto. Lui invece è quasi come se fosse un fratello. Forse perchè lo conosco di meno, ma in questo momento non riesco a vedere Zach sotto quel tipo di bellezza.

« Possiamo non parlare di Ian? » almeno con quella domanda non sono obbligata a dare una risposta certa alla sua frase di poco prima.

« Sì certo. Scusami. »

***
Dopo avermi chiesto scusa abbiamo continuato a parlare, mi ha portata in un bellissimo ristorante qui ad Atlanta e poi abbiamo fatto un giro in spiaggia tornando indietro.
Siamo finalmente davanti alla mia stanza e non vedo l'ora di entrarci per riposare dato che mi devo svegliare presto.

« Ho passato una bellissima serata con te, Nina. »

« Sì, anche io, Zach. » Lui si avvicina a me prendendomi una mano e poi mi da un bacio sulla guancia. Resto stupita dal suo gesto ma non ho tempo di girarmi per entrare in camera che lui mi stringe di più la mano e mi tira a sé. Poi avvicina il viso al mio di nuovo e mi bacia.
Resto di stucco e non ricambio quel bacio. Sono semplicemente sbalordita dalle sue azioni e l'unica cosa che faccio è restare ferma mentre lui si allontana e abbastanza imbarazzato se ne va senza aggiungere altro.

« Emozionante. » Sento una voce provenire dal fondo del corridoio e girandomi vedo Ian che mi si avvicina.

« Ian, sono stanca. » E' davvero l'unica cosa che sono riuscita a dire per evitarlo? Ma forse è meglio non rimanere a discutere troppo tempo.
Apro la porta della mia camera ed entro ma Ian riesce a bloccarla e ad entrare nella mia stanza.

« Stavo venendo qui per vedere se eri tornata e poi.. puff. Vedo una scena commovente. Lui che ti riaccompagna e ti da il bacino della buonanotte. » Quanto mi irrita quel suo comportamento.

« Ian smettila di far finta che t'importi qualcosa. Tu hai tantissime donne che ti sbavano dietro e che darebbero di tutto per stare con te, o anche solo per del sesso. »

« Lo so. La tua amica Candice ne è un esempio. » Fermi tutti. Perchè sta accennando a Candice? Cosa vuole dire?

« Candice? Cosa c'entra Candice? »

« Prima è venuta da me e mi ha detto che anche se io piaccio a te che sei una sua amica voleva solamente dirmi che io le piaccio molto, che vorrebbe passare del tempo con me e poi mi ha baciato. Anche se il nostro bacio era più movimentato di quello tra te e Zach. » Lui sembra così sarcastico mentre parla, ma come può? Candice è una ragazza d'oro e lui non può trattarla come spazzatura.

« Perchè tratti le ragazze come se fossero semplicemente spazzatura?! » Io e lui siamo vicini e i nostri sguardi sono intensi e provocatori.

« Perchè m'importa solo di te, Nina. Io penso a te. Sei nella mia testa ogni singolo secondo del giorno. Il tuo sorriso. I tuoi occhi. Le tue labbra. Tu sei nella mia testa. Sempre. E non so come sia possibile dopo solamente quattro giorni che ti conosco, ma quando ci sei tu sono confuso. Tu mi confondi, mi mandi in tilt il cervello con la tua presenza. » Si avvicina maggiormente a me finchè a dividerci non c'erano solamente pochi centimetri.
Il suo sguardo è così sincero. E le sue parole ora fanno confondere me, non so che cosa dire.

« Ian.. io.. »

« Non dire nulla, Nina. Non c'è bisogno che tu dica nulla. Fammi finire. » La sua mano accarezza dolcemente il mio viso mentre il mio sguardo si perde nei suoi occhi.

« Tu mi piaci. Mi piaci perchè sei speciale. Quei pochi minuti che ti parlo sembra tutto inesistente, sei fantastica. E anche se ti conosco da poco ho capito che tipo di ragazza sei. Sei forte, decisa, dolce, sincera, bellissima.. Nina io voglio provarci. Voglio provare a uscire con te. Voglio provare a tenerti per mano, voglio baciarti senza esser accusato da nessuno se lo faccio. Voglio una possibilità con te. Voglio dimostrarti quanto m'importi di te. » Ora sono davvero bloccata. Spaesata. Confusa. E lui mi è così vicino.
Ma questa distanza a quanto pare non basta, lui continua ad avvicinarsi a me quasi come per baciarmi ma prima che possa fare qualcosa io mi tiro indietro. Sposto la testa di lato e lo guardo con gli occhi lucidi pensando a quello che gli sto per dire. Le sue parole sono state fantastiche ma qualcosa mi ha bloccato e anche se lo conosco da poco, ci tengo a lui. Ci tengo tanto.

« Ian.. le tue parole sono state meravigliose ma io ora come ora non posso. Noi non possiamo. » Il suo volto a quelle parole si incupisce, diventa vuoto. Perchè mi sento così legata a lui anche se è quasi uno sconosciuto? Cosa mi sta facendo questo uomo?

« Nina ma.. pensavo che.. » Non posso lasciare che finisca di parlare. Se continua così riuscirebbe persino a confondermi le idee e io non posso. Non posso tornare ad essere confusa, perchè la mia mente mi sta dicendo che è giusto così. Che per non soffrire ancora devo solamente lasciarlo andare, lasciarlo libero, lasciare che si trovi un'altra ragazza e io devo trovarmi un altro ragazzo con cui uscire. Sembra tutto così sbagliato eppure per quanto avevo visto questi giorni lui aveva il controllo sulle mie emozioni, se diventasse qualcosa di più di un semplice amico, per ogni suo gesto sbagliato io soffrirei.
Ma io non voglio soffrire, non sono ancora pronta e per quanto lui mi farebbe star bene, riuscirebbe anche a distruggermi letteralmente. E se lascio che lui entri nella mia vita come più di un semplice amico, rischio di perdere il controllo su ciò che sento. Le mie emozioni sarebbero nelle sue mani e non sono pronta a correre il rischio di lasciare che la mia felicità dipenda da lui. Forse è troppo presto. Forse non sono ancora in grado di fidarmi di lui e di quello che potrebbe darmi o sottrarmi. Sto vivendo nella paura ma non sono davvero pronta a tutto quello che comporterebbe stare con lui, uscirci.. averlo nella mia vita come qualcosa di davvero importante, come una metà di me stessa. E' tutto così dannatamente difficile eppure sento che per una volta devo fare l'egoista e pensare anche alla mia felicità, che voglio dipenda da me e non ancor di più da lui. Già questi giorni è stato tutto un disastro.
E poi non posso far male a Candice. Lei gli ha detto che lui le piace, magari se lo lascio andare io, lei avrà più possibilità. In questo modo io forse sarò più felice e lei anche. Io senza di lui e lei con lui. Ma se non la smetto di pensare finisce che mi pento di tutto e non trovo la forza di dirgli tutto. Quindi è giunto il momento di parlare.

« Ian mi dispiace. Mi dispiace tantissimo perchè tu mi hai un po' rapita da quando ti ho sbattuto contro ai provini. I tuoi occhi, le tue braccia, le tue labbra.. tu sei un ragazzo che tutte le ragazze vorrebbero nella loro vita. Ma io per questa volta sarò un'eccezione. Tu mi piaci, Ian. Tu confondi me. Mi fai venire le vertigini e tremare le gambe. Mi fai perdere la testa. E in questo momento non posso perchè ho paura. Troppa paura. Ho paura che se tu entrassi nella mia vita in Quel modo mi sconvolgeresti. Mi porteresti via tutta la quotidianità che mi è rimasta. Ho paura perchè sei talmente importante dopo così poco che se ci fosse qualcosa di più la mia felicità dipenderebbe da te. E io non voglio sorridere o piangere per mano di qualcun altro. Non adesso. Forse sono un po' egoista ma in una relazione mai tutto è rose e fiori, e dato i nostri caratteri, la nostra sarebbe complessa. Sarebbe difficile. E io starei male per qualsiasi cazzata. Quindi Ian, io non sono pronta ad affrontare tutto questo ora, non sono pronta a fidarmi di te così tanto da lasciare che tu occupi l'altra metà della mia vita. Non sono pronta ad affrontare tutto quello che questo comporterebbe. E fa male. Ma probabilmente se sto male un giorno, due settimane, un mese... i prossimi sei anni potrei sorridere ogni giorno. Quindi... mi dispiace davvero, ma no. Non posso. Non ora. » Ho detto tutto con il cuore in gola e senza rendermene conto sto piangendo. Le lacrime scorrono ad una ad una sul mio viso e il suo sguardo mi spaventa. Sembra distrutto. Esattamente come me.
Ecco perchè ho fatto bene. Perchè se siamo così legati l'uno all'altra dopo solamente pochi giorni, tra due settimane la mia vita sarebbe talmente intrecciata alla sua che non potrei vivere senza di lui e se succedesse qualcosa e io dovessi vivere senza di lui, sarei letteralmente morta.
Fa male e sento fitte al cuore di continuo, ma la mia decisione spero sia quella giusta.
Lui non emette parola. Ma si vede quanto stia male. Si vede come il suo viso ha cambiato espressione e ora si è limitato ad allontanarsi da me. Ma ora si è appena voltato. No, no. Non può andarsene senza dire niente.

« Ian... » Il mio era quasi un sussurrò che tra piccoli singhiozzi lo implorava di parlare.

« Avrai quello che vuoi, Nina. Saremo amici. Nient'altro. Ci vediamo domani. » La sua voce è spenta e le sue parole mi spaventano. Ma non ha senso rispondere, ormai è già andato via.

Spoiler/anticipazioni:

Ecco un dialogo che troverete nel prossimo capitolo:
« Nina, smettila! Non gira tutto intorno a te. »
« Io.. »
« Tu niente! Accetta questo! Accetta la nostra coppia, perchè d'ora in poi ci vedrai così. Hai avuto la tua possibilità e l'hai persa.. ora fai vivere gli altri in santa pace e tieniti i tuoi problemi per te! »


Angolo dell'autrice

Non è passato molto tempo da quando ho pubblicato l'ultimo capitolo, vero?
Beh comunque ora vi ho postato questo e credo sia venuto abbastanza bene. Avete un bel pò di Nian in questo capitolo,
avete la ''dichiarazione'' di Ian, insomma due momenti loro così intensi. Dovete accontentarvi u.u
No va bé a parte gli scherzi.. mi piace questo capitolo perchè ho fatto vedere bene cosa prova Nina. Lei fuori dimostra di
essere forte, ma quando Ian le ha parlato era ancora troppo debole per affrontare quello che lui avrebbe portato nella sua
vita. Lei ha paura che la sua vita venga sconvolta. Beh, poi nel prossimo capitolo vedremo la "svolta" delle ultime parole di Ian.
Comunque.. come solito ringrazio chi ha recensito i vecchi capitoli, chi ha la storia tra le seguite, preferite, ricordate e ringrazio in
anticipo chi recensirà questo capitolo. Sapete quanto per me sia importante una vostra recensione e quindi anche un solo
"non mi piace" oppure "è bella" ;)
Davvero ragazzi, io ci tengo ed è anche grazie ai vostri pareri,
alle vostre recensioni che porto avanti la storia, quindi continuate a recensire. *-*
Ora vi saluto, alla prossima <3

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Capitolo 8
*** Pain and fear. ***


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Sono passate due settimane e tante cose sono cambiate dopo quella notte.
Io e lui non siamo più come prima, e ovviamente questo non l'ho deciso io ma sé stesso. Solo ora capisco le sue ultime parole.
Perchè sono stata così stupida? Così stupida da rifiutarlo, da non buttarmi subito tra le sue braccia?
Non so nemmeno come ho fatto a rifiutarlo in quel modo, cioè, proprio io ho rifiutato un come Ian?!
Sono seduta e guardo mentre Steven sta girando una scena con Kayla al Grill. Poi sento due voci dietro di me e mi giro vedendo Ian e Paul che si avvicinano.
« Nina! Ti piace il nuovo cappello di Ian? Gliel'ho comprato io! » Paul inizia a ridere mentre guarda Ian che fa una faccia schifata spostando gli occhi verso l'alto come per guardare il cappello.
« Wesley, questo cappello fa pena! » Iniziano a ridere insieme dietro di me e io tengo la testa girata guardando Ian. Quanto può essere bello mentre ride?
Lui e Paul hanno legato molto in queste due settimane e sembrano come fratelli ormai, sono sempre insieme e si dicono tutto poi è bellissimo vederli andar così d'accordo.
Cosa che non si può dire di me e Candice, era iniziato tutto bene ma da quando lei e Ian si frequentano ed escono insieme è tremendamente gelosa.
Beh sì, gelosa della mia “amicizia” con lui. Dopo quella sera sembra essersi dimenticato di tutto. Si comporta come se nulla fosse mai successo tra noi. Si comporta da amico! E io questa cosa non la sopporto.
Vedere lui mentre bacia Candice e la stringe tra le sue braccia mi dà più fastidio di quanto pensassi. E con me invece si limita a darmi stupidi baci sulla guancia o abbracciarmi ogni tanto.
Perchè tutto è così difficile?!
« Dai Ian, non è così poi tanto male.. » Mi riprendo e torno sul nostro pianeta quando vedo che Ian e Paul si stanno allontanando così Ian si gira togliendosi il cappello e con un passo un po' più lungo viene di fronte a me.
« Dato che ti piace tanto, te lo regalo, Dobrev. » Sorride e mi appoggia il cappello sulla testa tornando in fretta a camminare con Paul verso Candice e il resto del cast.
Io li seguo con lo sguardo ed ecco che Candice salta in braccio a Ian baciandolo mentre tutti iniziano a “prenderli in giro”. Perchè non posso esserci io al posto suo? Perchè sono una stupida, ecco perchè!
Basta, non ce la faccio a sopportare più tutto questo. Devo andarmene prima di scoppiare a piangere. Perchè fa male vedere Ian con Candice. Da quando si frequentano non ho nemmeno avuto più le forze di uscire con Zach.
So di essere forte, ma questa volta non riesco a esserlo. O forse non lo sono abbastanza.
Mi alzo stringendo il cappello di Ian nella mano sinistra, però poi una mano esile mi ferma e io mi giro vedendo che è Candice.
« Nina.. cosa ci fai con il cappello di Ian? » La sua voce è così bassa che sembra disperata.
« N- niente... tienilo tu, se vuoi. » Abbasso lo sguardo e le passo il cappello, però prima di andarmene lei me lo rimette sulla testa.
« Nina, so come eravate uniti prima e ora vedo che siete solo amici ma se a volte mi comporto male con te è perchè ho paura di perderlo. Perchè è l'uomo più bello e... e lui è perfetto e... non voglio perderlo. » I suoi occhi diventano lucidi e io mi avvicino a lei abbracciandola.
E' sempre stata un'amica con me all'inizio, anche se voleva Ian e ora non posso voltarle le spalle perchè si vede che lei ci tiene davvero. E beh, come si può non aver paura di perdere un uomo così dannatamente bello e simpatico e forse anche un po' bastardo. Ma vedo quanto è dolce con Candice quindi probabilmente anche lui ci tiene a lei.
“Arrenditi Nina. L'hai perso. Ormai l'hai lasciato andare.” Quelle parole mi torturano da giorni. Ma so che è la pura verità quindi non mi resta che essere felice per lui e lei...
No. Non ci riesco. Non riesco ad essere contenta. Riesco solo a sentire il profondo dolore che viene fuori a poco a poco dicendomi di reagire, di fare qualcosa per non sentire il mio cuore andare in mille pezzi.
« Candice mi dispiace ma io non ci riesco.. » Mi allontano da lei sciogliendo l'abbraccio e resto a guardarla. « Non riesco a far finta di nulla. Tu sai cosa significa Ian per me e.. »
Vedo la sua espressione cambiare da triste e disperata a infuriata.
« Sei un'egoista! »
« Io sono importante per lui, è mio amico e prima eravamo molto uniti... »
« Nina smettila! Non gira tutto intorno a te. »
« Io.. »
« Tu niente! Accetta questo! Accetta la nostra coppia perchè d'ora in poi ci vedrai così! Hai avuto la tua possibilità e l'hai persa.. ora fai vivere gli altri in santa pace e tieniti i tuoi problemi per te! Lui è MIO. » Dopo queste parole non riesco a reggere più tutto questo.
Prendo di nuovo il cappello tra le mani stringendolo forte al petto ed esco di corsa dal set iniziando a correre il più lontano possibile da lì.
Anche se è notte, anche se sta piovendo a dirotto devo andarmene, devo correre il più lontano possibile.
Le lacrime iniziano a scendere velocemente sul mio viso arrivando fino al mento e da lì si disperdono in aria spazzate via dal vento.
Ormai nemmeno mi sento più viva, sembra quasi che il mio cuore si sia fermato esattamente nel momento in cui ho visto Ian uscire dalla mia stanza due settimane fa. Come può aver cancellato tutto così in fretta? Perchè io non riesco a dimenticarmi la sua risata? Il suo sorriso, le sue labbra, i suoi baci, le sue braccia, i suoi occhi... perchè?
Mentre corro lascio scivolare via dalle mie mani il suo cappello e continuo a correre finchè non mi sento le ginocchia cedere e cado a terra.
Sporcandomi di fango, facendomi male alle caviglie. Lasciando che la pioggia bagni il mio corpo ormai senza forze per reagire.
I capelli fradici mi si sono appiccicati al viso bagnato sia dalla pioggia che dalle innumerevoli lacrime.
Solo ora sento delle forte braccia che mi sollevano da terra e mi appoggiano contro un muro. E' un uomo che non ho mai visto. Sulla trentina. Con lunghi capelli che gli ricadono sulle spalle. Occhi marroni e piuttosto mal ridotto.
« Che cosa ci fa una signorina come te seduta in mezzo a una via così poco trafficata e buia? » Appena apre la bocca sento una fortissima puzza d'alcol. Ma non riesco ad avere la forza per togliere le sue mani dal mio corpo o per reagire in qualche modo.
Sento le sue mani spostarsi sotto la mia maglietta e in quel preciso istante trovo la forza di spostare leggermente la sua mano ma lui oppone resistenza.
Poi però la toglie e la sposta verso i miei pantaloncini sbottonandogli. Io inizio a tremare mentre il suo corpo preme contro il mio e poi vedo che si abbassa i pantaloni.
Sono davvero terrorizzata e il mio corpo agisce senza che io glielo chieda. Riesco a tirargli un calcio in mezzo alle gambe e lui fa qualche passo indietro lasciandomi andare per il dolore.
Con tutte le forze che mi sono ancora rimaste in corpo corro via uscendo da quella via così buia e spaventosa e tornando sulla strada principale.
Nemmeno io so realmente in che direzione sto correndo o dove mi sto dirigendo, ma devo allontanarmi da quel posto, da quell'uomo...
Per ora non passa nessuna macchina così dopo aver rallentato un po' la corsa, aumento di nuovo la velocità e corro per attraversare, ma proprio in quel momento sento un clacson.
Mi volto verso sinistra e vedo una grande auto rossa venire a grande velocità verso di me. Sento il rumore delle gomme, vedo uscirne fumo ma quell'auto continua ad avanzare e io non riesco a muovermi. Sto ferma a guardarla mentre si avvicina.
Sento le urla di alcuni passanti e poi in due cortissimi secondi l'auto sfiora il mio corpo e subito dopo mi arriva completamente addosso facendomi cadere sull'asfalto, con le gambe sotto l'auto e il busto invece ne rimane fuori lasciando che la pioggia continui a bagnarmi.
I capelli mi sono scivolati davanti al viso e l'unica cosa che vedo è il sangue che mi circonda formando una grande pozza rossa, che viene allargata sempre di più per colpa della pioggia e del continuo sangue che esce dal mio corpo. Sento dolore dappertutto.
Alle gambe, alla testa, alle braccia e mi sento assolutamente senza nessuna forza.
Vedo un cerchio di gente che mi circonda e poi sento urlare il mio nome. Ma sembra che quella voce sia lontanissima da dove mi trovo io ora. Perchè l'immagine diventa sempre più sfuocata e i miei occhi non reggono più la pressione chiudendosi lentamente mentre io perdo qualsiasi controllo sul mio corpo.
Ora sono circondata da pareti bianche e sono sdraiata in mezzo al nulla mentre piano piano tutto nella mia mente svanisce. Sono forse morta? E' così la morte?
E' così lenta e dolorosa?
Ma non faccio in tempo a formarmi altre domande che tutto sparisce all'improvviso e io sento di non esistere più. Il nulla assoluto.

Pov Ian


Sono con Paul mentre continuiamo a ridere per varie cazzate che ci stiamo raccontando ma il mio sguardo cade su Nina e Candice a qualche metro da me, che si abbracciano. Almeno la mia “amicizia” con Nina e la relazione con Candice non ha distrutto del tutto il loro fantastico rapporto.
Anche se non so ancora come faccio a essere amico di Nina dopo tutto quello che è successo.
Quello che provo per lei diventa ogni giorno più grande e io non so più che cosa fare.
Candice me la fa dimenticare, ma Nina è comunque uno dei miei pensieri fissi. E so che lei non ci sta per niente bene, ma dopo che quella sera mi ha rifiutato non ho potuto fare altro.
Non voglio e non posso perderla del tutto, ma non voglio nemmeno obbligarla a stare con me se non vuole. Ecco perchè penso che è meglio comportarmi da amico e fare finta che io non provi nulla per lei. Perchè so che altrimenti lei si sentirebbe tremendamente in colpa e non è proprio ciò che voglio.
Ecco che vedo che Nina e Candice litigano di nuovo e poi Nina esce di corsa. Però fuori piove, dove crede di andare? Non posso lasciarla correre con queste temperature e la pioggia là fuori. Devo raggiungerla.
« Paul.. io.. io vado un attimo. »
Mi allontano da Paul e con passo deciso mi avvio verso l'uscita per seguire Nina. Ma poi Candice mi ferma per il braccio.
« Vai da lei, eh? Nemmeno consideri la tua ragazza! » Sono troppo preoccupato di Nina per badare alle parole di Candice e in questo momento mi infastidisce. Devo andare dalla mia Nina a vedere come sta, senza lasciare che Candice me lo impedisca.
« E' lei quella che è corsa fuori sotto la pioggia, con solamente dei pantaloncini corti e una t-shirt, non tu. E chi ha detto che sei la mia ragazza? Se ti do qualche bacio, vengo a letto con te e ti lascio dormire nella mia stanza non vuol dire che sei la mia ragazza! » Le urlo contro rendendomi conto di essere stato pesante, ma in questo momento devo solamente vedere come sta Nina.
Candice lascia la presa e io corro fuori vedendo il mio cappello a terra, sicuramente è andata dritta, anche se questa strada non è delle migliori. Corro per minuti interminabili e poi la vedo sbucare da una via secondaria per attraversare la strada. Sta correndo e sembra disperata, poi ha i pantaloni sbottonati.
« Nina.. » Il mio è quasi un sussurro e corro più velocemente verso di lei per cercare di raggiungerla, ma un rumore alle mie spalle mi distrae e volto la testa vedendo che è solamente un gatto che è saltato su un pattume.
Poi mi volto di nuovo verso la direzione in cui stava andando Nina e la scena che i miei occhi vedono è qualcosa di indescrivibile. Una macchina rossa si avvicina a pelo al corpo di Nina e la travolge facendola cadere a terra. Nell'impatto tutti i capelli le si spostano sul viso e un'enorme scia rossa forma una pozza di sangue intorno al suo corpo. Ha qualcosa conficcato nella coscia e sicuramente nell'impatto si è ferita alla testa, ecco da dove esce tutto quel sangue.
La gente le si avvicina e iniziano a chiamare l'ambulanza, a urlare, scappare... mentre io sono fermo qui a osservare la scena scioccato e sbattendo ripetutamente le palpebre credendo che tutto sia solamente un incubo. Che non faccia parte della realtà.
Ma purtroppo è successo davvero e quando il mio corpo riesce a reagire corro verso il suo corpo e mi lascio cadere a terra in ginocchio, vicino a lei.
Prendo il suo fragile corpo tra le braccia vedendo che i suoi occhi chiusi, che è incastrata sotto quell'auto e a stento sento il suo battito.
Non può essere vero, non può succedere a lei. No, no, no.
« Nina! » La mia disperazione esce fuori con quell'urlo disperato, sperando che miracolosamente si possa alzare da un momento all'altro.
Vedo delle luci e un rumore. L'ambulanza è arrivata e i paramedici con molta delicatezza riescono a togliere le sue gambe da sotto l'auto, così riescono a sollevare il suo corpo a metterlo su una barella che in meno di un minuto è sull'ambulanza. La stanno portando via e io sono ancora seduto a terra, con il suo sangue sui vestiti, sulle mani e pesanti lacrime mi stanno rigando il viso fino a cadere a terra insieme alle gocce di quella pioggia che non ha intenzione di fermarsi.
Mi sento spezzato in due. Trafitto da mille lame affilate. Mi sento come se mi avessero tolto il cuore dal petto. Il dolore è un dolore inimmaginabile. E tutti i momenti mi passano nella mente quasi come se fossero cose successe secoli fa.
Mi ricordo di quando ci siamo incontrati.
Mi ricordo quando abbiamo girato le nostre scene insieme.
Mi ricordo ogni suo sorriso e ogni sua lacrima.
Nina non può davvero essere la ragazza che hanno appena caricato su quell'ambulanza.
Non può essere lei quella che è stata investita dall'auto e che potrebbe rischiare anche la morte per il sangue che ha perso e per la botta. Non è lei, vero?


Angolo dell'autrice

Non so nemmeno io cosa dire dopo questo capitolo xD
Pensavo di far succedere tutto più avanti, nel nono capitolo, ma ho capito che ci voleva un colpo di scena se no questo
capitolo sarebbe stato troppo noioso, quindi eccovi il vostro colpo di scena! v.v
Ho deciso di non lasciarvi anticipazioni sul prossimo capitolo perchè voglio tenervi un pò sulle spine per ciò che succederà
a Nina. Di certo in molti non se lo aspettano perchè Nina è la protagonista della storia, ma vi dico che la nostra Nina non
sarà molto "felice" nei prossimi capitoli. E le cose per lei non saranno affatto facili.
Non sappiamo nemmeno se sopravviverà.. quindi.. Beh, comunque poi vedremo meglio la reazione di Ian.
All'inizio come vedete è ancora sotto shock e vi dico che lui soffrirà molto per Nina. Così tanto che questo potrebbe
compromettere la sua relazione con Candice. Ma vedremo tutto meglio nel prossimo capitolo, promesso!
Grazie a chi legge in silenzio, grazie a chi recensisce, grazie a chi aggiunge la storia nelle seguite/preferite/ricordate.. insomma, grazie! ^^
Al prossimo capitolo. <3

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Capitolo 9
*** Despair. ***


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Pov. Ian


Sono passate due ore da quell'orribile incidente che si è svolto davanti ai miei occhi e io ancora non mi sono ripreso dallo shock.
Dopo l'incidente e la partenza dell'ambulanza è arrivata la polizia e dopo aver accompagnato me in ospedale se ne sono andati vedendo che non ero in grado di parlare ancora.
Dopo circa mezz'ora sono arrivati in ospedale anche Paul, Candice, Kat, Zach, Kayla, Steven e Julie. Ma oltre qualche "sto bene" bisbigliato a Paul non avevo ancora detto altro.
Ora sono semplicemente seduto nella sala d'attesa della sala operatoria e aspetto di ricevere notizie su Nina che a quanto pare aveva qualcosa di rotto, un'emorragia e altre cose di cui il dottore aveva evitato di parlarmi.
Non m'importa di sapere se ha un braccio rotto. Io voglio sapere come sta. Voglio vederla e accarezzarle il viso stringendo la sua mano nella mia per farle vedere che sono con lei.
Ma lei è lì dentro e chissà cosa le stanno facendo.
Non esistono altri problemi in questo momento, solo lei e dopo aver versato lacrime sul suo sangue bagnato dalla pioggia sono terrorizzato.
In quell'istante, quando quell'auto l'ha colpita e io ho visto il suo corpo. Ho visto la botta quasi al rallentatore ed ero immobile senza poter fare altro. Se non mi distraevo potevo impedire quell'incidente e invece sono stato uno stupido.
Un'idiota.
I miei pensieri spariscono quando vedo dei medici uscire dalla sala operatoria e trascinando un letto con sopra Nina.
Lei ha la testa fasciata, dei graffi e delle ferite sul viso.
Le sue mani sono debolmente appoggiate vicino al suo corpo.
La sua pelle è bianca.
E il resto del corpo è coperto da un lenzuolo.
Scatto in piedi e senza pensarci mi avvicino al letto ma i medici mi tengono lontano mentre io fisso le due infermiere che si avvicinano a lei e la trascinano in una delle stanze di quel corridoio.
Poi arriva finalmente il medico più anziano, quello che l'aveva operata e mi mette una mano sulla spalla dicendo agli altri di lasciarmi andare.
Io lo guardo quasi con sguardo confuso, perso.. e mi chiedo che cosa abbiano fatto a Nina.
« Lei sta bene. » Aggiunge il dottore. E solo in quel momento mi rendo conto che Paul, Candice, Kat, Kayla, Steven e Julie sono spariti. Ma poi ricordo che sono scesi a prendere un caffè e mi rilasso tornando con lo sguardo più concentrato sul dottore.
« Cosa le avete fatto? » Sussurro.
« Le abbiamo fermato l'emorragia che aveva e abbiamo operato il suo braccio sinistro, perchè era quasi ridotta a pezzi la sua spalla. Però ci siamo dovuti fermare prima di operare anche la gamba se no rischiava di perdere troppo sangue quindi ci siamo limitati a estrarle il piccolo pezzo anteriore dell'auto e l'abbiamo fasciata temporaneamente. »
« Quindi ancora dovete operarle la gamba? Perchè? »
« Dobbiamo ancora operarla, sì. Non potevamo tenerla ancora di più in sala operatoria con così tante ferite aperte, avrebbe rischiato di perdere più sangue e l'operazione alla gamba s è semplicemente spostata a domani mattina. »
« Voi tutta la notte volete farla stare con la gamba in quelle condizioni? » Il mio tono di voce basso di prima si sta lentamente alzando insieme al nervoso che ho.
« Senta non si preoccupi per la sua amica, starà bene. Abbiamo tolto il pezzo d'auto che le avrebbe causato un'infezione e la gamba è fasciata. Domani mattina dobbiamo solo cucire la ferita e farla una fasciatura duratura. »
Sospiro e guardo verso la stanza dove l'avevano portata.
« Posso vederla? » Chiedo speranzoso.
« Certo, però non faccia rumore e stia lontano da lei. E' ancora molto debole e dopo lo svenimento di prima ha bisogno che le infermiere si occupino di lei. »
Annuisco debolmente e mi dirigo verso la sua stanza.
Entro e vedo due infermiere che le stanno mettendo la flebo e si stanno occupando delle piccole ferite sul viso.
Resto in piedi osservando la scena per un quarto d'ora più o meno e poi finalmente le due infermiere le sistemano meglio il cuscino ed escono dalla stanza.
Io mi avvicino al suo letto e mi siedo su una sedia lì vicino.
« ..Nina... » Sussurro il suo nome appoggiando lentamente una mano sul letto vicino al suo braccio. Anche solo sussurrando il suo nome i miei occhi sono tornati ad essere luci e preoccupati.
Devo sfogarmi. Ora che non c'è nessuno. Ora che lei è in queste condizione deve sapere la verità anche se probabilmente non si ricorderà mai queste parole.
« Nina mi dispiace per tutto. Mi dispiace per essermi sempre comportato da stronzo con te. Mi dispiace per non esser riuscito a darti ciò di cui avevi bisogno. Mi dispiace per tutte le volte che in due settimane ti ho fatto soffrire. Sono solamente due settimane che ti conosco eppure sembra una vita. Il suo sorriso è così dolce e quando ridi mi trasmetti tutto il tuo buon umore. Sono geloso di Paul, di Zach.. perchè loro possono starti intorno ed esserti amici senza dover soffrire dentro perchè non possono avere alto da te. Forse Zach un pò ci sta male, ma mai quanto me, Nina. » Faccio una breve pausa e le prendo la mano nella mia.
« In queste due settimane fingere di esser interessato a Candice e non a te è stato difficilissimo. Perchè passarti accanto e sorriderti urlando un "Ciao, Dobrev!" mentre tenevo la mano di Candice non è stato facile quanto pensi. Volevo tanto stringere la tua di mano. Volevo baciare le tue labbra e non le sue. Volevo svegliarmi al tuo fianco. Volevo fare l'amore con te e voglio ancora tutto questo solo che so.. so che tu hai bisogno di tempo. So che devi chiarirti le idee e so che ancora non ti fidi completamente di me da iniziare una storia. Ma comunque vadano le cose sappi che in qualsiasi momento io per te ci sarò perchè sei una ragazza semplicemente stupenda Nina.. » Lei fa un piccolo movimento e io mi fermo ma devo finire questo discorso prima che qualcuno ci interrompa o che lei si svegli definitivamente.
« Quando ti ho vista in strada prima, quando ho visto quell'auto arrivarti addosso e poi il tuo corpo a terra sommerso da una pozza di sangue tutto il mondo mi è caduto addosso e in quel momento ho realizzato che prima che succeda qualsiasi cosa che possa portarti via dalla mia vita devo dirtelo. Nessuna ragazza in due settimane è riuscita a farmi sentire come mi hai fatto sentire tu e tu mi piaci da morire. Non so se sia ancora amore ma se non lo è, presto lo sarà. Ti avevo detto già che mi piacevi, no? Beh, questa volta è diverso perchè non tengo a te con egoismo, come la prima volta. Non voglio aspettarmi nulla. Non pretendo nulla. Ti lascerò completamente libera. Volevo solamente farti capire quanto sei importante per me, perchè dopo la mia famiglia tu sei la persona più importante della mia vita. E' presto per dirlo? Non credo. Perchè nel momento in cui eri in strada avrei voluto buttarmi io sotto quell'auto piuttosto che lasciarci te sotto quelle ruote. »
Mi sposto più avanti verso di lei e le accarezzo il viso con il dorso della mano notando però che a quel contatto lei ha mosso una palpebra.
Spero con tutto me stesso che si svegli perchè non c'è cosa più bella del vedere di nuovo i suoi occhi color nocciola puntati nei miei.
Ma a quanto pare è stato solo "un falso allarme" perchè i suoi occhi restano chiusi e tutte le mie speranze muoiono.
In quello stesso secondo però la porta si apre ed entrano Paul e Candice con uno sguardo davvero triste alla vista di Nina in quello stato.
« Come sta? »
« Puoi vederlo tu stessa, Candice.. » Forse sono un pò troppo acido ma vederla in quel letto, ancora mezza svenuta non credo volesse dire che sta molto bene.
« Ian, puoi lasciare Candice da sola con Nina due minuti? » Ma che diavolo! Ora Paul parla pure al posto di Candice?
« No. io non me ne vado. »
« Somerhalder, come tu hai avuto bisogno di stare solo con Nina anche Candice ne ha il diritto. »
« No. Io non lascio Nina da sola. Starò con lei finchè non si sveglierà. Non mi muovo da qui, ok? » Non lascio Nina da sola. Non finchè non si sveglierà.
« Va bene Paul.. è tutto ok, tranquillo. Tu esci pure.. » Paul annuisce alla parole di Candice ed esce dalla stanza.
Lei si avvicina a Nina dall'altro lato del letto e si mette in piedi vicina a lei.
« Nina sono qui. Sono qui per chiederti scusa e dirti che mi dispiace, mi dispiace davvero tanto, davvero! Tu sei una delle prime con cui avevo legato subito sul set e poi a un certo punto ci siamo allontanate.. non so nemmeno io perchè.. » Si ferma e alza lo sguardo verso di me facendo una smorfia ma poi torna a guardare Nina.
« Beh in realtà lo so perchè. A me piace Ian e tu invece ne sei completamente cotta. » A questa frase io automaticamente abbasso lo sguardo.
« Ma a quanto pare mi sono totalmente illusa credendo davvero che io gli interessi qualcosa, insomma, hai visto come ti guarda? Sono stata davvero idiota, Nina. Non dovevo lasciarmi trasportare dalle emozioni senza rendermi conto di quello che succedeva intorno a me. E mi dispiace per tutte le volte che ti ho ferita buttandomi tra le sue braccia. Mi dispiace per quella discussione che ti ha fatta scappare e quindi è colpa mia se ora sei qui. Quindi mi dispiace davvero tanto Nina. Mi dispiace! Davvero.. scusami! Tu sei un angelo, sei una ragazza e una ragazza fantastica, non te lo meritavi! Scusa! »
Candice scoppia in lacrime portandosi le mani sul viso per non farsi vedere da me.
Vederla così mi ha fatto completamente dimenticare il disprezzo che avevo per lei poco prima.
Mi alzo dalla sedia e la raggiungo dall'altra parte del letto abbracciandola.
« Candice non è colpa tua. Non potevi sapere quale sarebbe stata la sua reazione, non potevi sapere cosa sarebbe successo.. non è colpa di nessuno, è semplicemente successo, ok? »
Quasi mi stupisco delle mie parole ma probabilmente prima ero solamente impaurito da quella situazione ora invece sono io quello a dover mantenere la calma e cercare di far calmare anche Candice.
Lei si asciuga le lacrime con la mano e poi mi guarda appoggiando subito dopo la testa sulla mia spalla.
« Grazie Ian.. »
Sorriso e la stringo forte a me dandole conforto.
Non può essere accusata di una cosa così quando l'unico che ha colpe è quell'automobilista stupido che su una strada di città andava con 130km/h e per fortuna quando ha investito Nina aveva frenato un pò se no chissà cosa le sarebbe successo.
« Che ne dici se aspettiamo entrambi qui che si risvegli? »
Lei annuisce allontanandosi da me e andandosi subito a sedere vicino a Nina. Io faccio lo stesso aspettando qualche segno da parte sua.


Spoiler/Anticipazioni:

« Lei è incinta signorina, non lo sapeva? »
« Che cosa? No! Non può essere! »


« Sto male Ian! Non possono farmi questo.. perderò tutto! Perderò la mia carriera come attrice, perderò tutto ciò che mi piace! Non potrò più fare yoga, correre.. non potrò più fare nulla e io non voglio questo! Ti prego fa qualcosa... »
Pianti su pianti dopo le due rivelazioni del dottore. Ora che cosa mi succederà? Come potrò vivere così?
« Nina io non posso fare nulla.. i dottori hanno detto che è necessario se non vuoi avere malattie più gravi e io non posso impedire loro di farti del bene. Probabilmente hai ragione, non potrai più recitare, fare yoga, correre.. ma una cosa non la perderai mai: me. »


Angolo dell'autrice:


Scusatemi tanto l'attesa, ma con l'inizio della scuola vi avviso che pubblicherò un capitolo ogni settimana e non pù ogni due giorni. >.<
Comunque, tornando a questo capitolo.. so che non è per niente bello, perchè non succede nulla, però mi è piaciuta
l'idea di dedicare un capitolo dedicato a Ian, ai suoi pensieri e un momento Nian in cui Ian le parla.
La parte con Candice è per far vedere a tutte le sue fan che non l'ho resa la stronza della situazione, è sempre la solita, ma a volte tutti ci perdiamo un pò, no?
Ed è successo pure alla nostra Barbie ma come potete vedere la vecchia Candice è tornata ;)
Beh, parlando delle anticipazioni invece vi dico che il prossimo capitolo sarà PIENO di colpi di scena.
Come avrete capito Nina si risveglia.
Ma non sappiamo che cosa vogliano dire quei due "dialoghi" che i ho postato.
Non sappiamo se sia Nina quella rimasta incinta e non sappiamo di che cosa parla Nina con ian.
Che cosa le sarà successo?
Beh, lasciatemi tante recensioni con i vostri pareri e appena potrò pubblicherò il prossimo così tutto sarà svelato :3
Grazie mille a tutti quelli che seguono la storia e la recensiscono.. ma grazie anche a chi legge in silenzio.
Però, sapete, non mi dispiacerebbero affatto recensioni anche da parte vostra, per sapere il vostro parere su quello che scrivo. <3
Detto questo, alla prossima. :)


Altre mie storie:
"I love you, Damon"; che è una piccola OS Delena in cui ho scritto una 3x19 più Delenosa (?) e quindi se volete vedere come sarebbe andata se Jeremy non sarebbe mai arrivato, se il bacio non fosse finito, se Elena avrebbe dichiarato i suoi sentimenti, correte a leggere :3

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Capitolo 10
*** Tell me this is a nightmare. ***


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Dolore alla testa.
Dolore alle gambe.
Dolore alle braccia.
Dolore dappertutto.
Solamente un gran dolore, la vista annebbiata..
Sto tentando di aprire gli occhi da un paio di minuti e mi sento ancora in una bolla lontana da tutto quello che mi circonda.
Aprendo gli occhi ho visto Ian, Candice, Paul e Zach intorno a me.
Sembra che io mi trovi in ospedale, ma prima di riuscire a capire che cosa stia succedendo i miei occhi hanno ceduto di nuovo.
E adesso se li apro vedo tutto sfuocato.
Non sento nulla, tranne una voce maschile molto lontana che richiama il mio nome.
Ma poi sento qualcosa di morbido che tocca la mia pelle e all'improvviso mi rendo conto che è Ian
che mi lascia un dolce bacio sulla fronte.
E ora qualcosa di bagnato arriva sulla mia guancia.
Una goccia d'acqua?
Devo capire che cosa sta succedendo.
Devo aprire gli occhi.
Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei tentativi di aprire gli occhi, senza successo.
Ma la settimana volta finalmente ci riesco.
Ed ecco che quel buio si trasforma in una visione bellissima.
Il suo viso così vicino al mio.
I suoi occhi puntati nei miei.
Il suo respiro arriva sulle mie labbra.
E poi noto che ha gli occhi lucidi e una leggera riga che gli bagna il viso.
Ian piange?
Ian sta piangendo per me?
Ma un altro rumore interrompe quel intenso scambio di sguardi.
« Ian, come sta? »
Una voce femminile. Girando il viso verso la porta vedo che sta entrando Candice che appena mi vede si avvicina velocemente al mio letto.
Ian passa con un mano sul viso per nascondere le lacrime e poi guarda Candice.
« Ha.. ha appena aperto gli occhi. »
Un'espressione felice si dipinge sul suo volto e ad un tratto i suoi occhi si illuminano tornando a guardarmi.
« Vado a dirlo agli altri e all'infermiera! »
Candice strilla e il suo piccolo urlo mi rimbalza in mente come un suono acutissimo.
Ian si siede sulla sedia vicino a me e mi prende la mano sorridendo.
« Nina.. hai aperto gli occhi.. »
Il suo è quasi un bisbiglio e nella sua voce oltre che felicità percepisco preoccupazione, paura, incertezza.
« ..Bene.. » Grazie a Dio riesco a parlare, finalmente sembra che io mi stia realmente riprendendo.
« Cosa mi è successo, Ian? »
« Nina, hai avuto un'incidente poi ti hanno fatto un paio di operazioni e sei stata quattro giorni senza praticamente muoverti. Ora per fortuna ti sei svegliata. »
« I-Ian che cosa mi hanno fatto? Dove mi sono fatta male? »
« .. Nina.. »
« Ian, per favore.. »
« Ti hanno tolto un pezzo dell'auto di quel ragazzo dalla gamba, ti hanno messo dei punti, ti hanno ingessato il braccio e fasciato la testa, dove hai presto una bella botta sull'asfalto e hai perso molto sangue. Ma ora non importa Nina, l'importante è che tu stia bene. »
« Quant'è che sei qui? »
« Da quattro giorni. » Sgrano gli occhi e mi alzo leggermente mettendomi a sedere con la schiena appoggiata contro il muro.
« Ian sei qui dalla sera dell'incidente? »
« Sì.. non mi sono mosso, Nina. Sono stato qui ogni secondo questi quattro giorni. Non ti ho mai lasciata sola. »
« Ian tu sei pazzo! Perchè l'hai fatto? » Sorrido anche se un po' mi dispiace sapere che sia rimasto qui, non ha potuto farsi una doccia o mangiare per bene..
« L'ho fatto perchè.. beh Nina perchè io.. »
« Ecco è sveglia! »
Candice che tempismo. Davvero ottimo, direi. Ovviamente sto dicendo sarcasticamente.
Proprio ora doveva portarsi tutto il cast dietro e interrompere me e Ian proprio quando lui stava parlando sinceramente con me?
« Ehi, Dobrev! »
Tutti si avvicinano a me e iniziano con le domande mentre Ian lascia la mia mano e si alza dalla sedia allontanandosi.
Passano una ventina di minuti in cui mi diverto a chiacchierare con i miei amici, anche se il mio sguardo non si sposta da Ian che è vicino alla finestra a fissare chissà cosa fuori da essa.
« Scusate? Avrei bisogno di restare da solo un attimo con la signorina Dobrev. »
Entra un uomo di mezza età con i capelli rasati, un po' di barbetta e un camice bianco. Sicuramente sarà il dottore.
E ovviamente sarà qui per parlarmi.
« Certo! » Parlano quasi tutti insieme ed escono immediatamente la stanza facendo tornare un silenzio allucinante tra quelle quattro mura bianche.
Solo allora noto Ian ancora alla finestra, ma lo lascio stare. Lui può ascoltare. Quando il dottore mi guarda interrogatorio mettendo lo sguardo su Ian faccio un cenno con il capo facendogli capire che è tutto ok. Il dottore acconsente e si avvicina al mio letto restando in piedi, Ian lo segue e si mette dall'altro lato del letto appoggiando una mano sulla mia spalla.
« Vede signorina Dobrev.. con l'incidente il suo corpo ne ha risentito molto. Ha avuto lesioni gravi, la botta alla testa le ha causato molti problemi, ha perso un sacco di sangue, si è rotta il braccio anche se non è molto grave, però tutto questo insieme non ha aiutato in bene il suo bambino. »
Fermi tutti!
Mio bambino? CHE COSA?
« Scusi dottore, quale bambino? »
La vista inizia di nuovo ad annebbiarsi e il mio cuore inizia a battere talmente forte che sembra voglia uscire dal petto.
« Non lo sa signorina? Lei è incinta di un mese ed è strano che non se ne sia accorta.. »
A dire il vero nell'ultimo mese avevo passato talmente tanti alti e bassi che non mi sono accorta di nulla.
Ma come diamine è possibile che io sia incinta?!
« Dottore, però mi sembra impossibile, io non ho avuto rapporti di nessun tipo con nessuno da mesi. »
« Signorina mi dispiace, ma l'ecografia parla chiaro. Lei è incinta da un mese, non chieda a me come sia possibile. »
« E.. e.. il bambino sta bene? »
Anche se sono sotto shock devo sapere come sta il mio possibile e inaspettato bambino.
« E' quello che ero venuto a comunicarle, purtroppo con l'incidente il suo corpo ha fatto fatica a tenere in vita lei, ma non è stato in grado di reggere due vite, per cui purtroppo lei ha.. »
« ...perso il bambino.. » sussurro sottovoce.
Ho perso qualcosa che nemmeno io sapevo di avere! Com'è possibile che fossi incinta senza saperlo? Com'è possibile che io abbia perso il mio bambino?
Non può essere vero, vi prego ditemi che è un incubo.
Il dottore se ne va e io resto impietrita in quella posizione.
Solo allora il mio pensiero torna su Ian e girandomi lo vedo seduto sulla sedia che fissa un punto a caso sulla parete di fronte a lui.
Ha gli occhi sbarrati.
L'espressione è vuota, il suo sguardo è triste, privo di senso.
Le sue mani tremano e vedo che respira a fatica.
Ma la situazione non è messa meglio per me.
Da quando il dottore se n'è andato i miei occhi sono diventati lucidi e subito dopo tutto il dolore che mi tenevo dentro è uscito fuori con un fiume di lacrime.
Singhiozzi dopo singhiozzi mentre il mio corpo sprofonda tra le lenzuola di quel letto.
« I-Ian.. I-I-Ian.. »
Faccio fatica a parlare, a dire qualsiasi cosa che non sia il suo nome.
Ovviamente senza smettere di piangere o singhiozzare mentre resto immobile a guardarlo.
Lui cerca di riprendersi e si gira verso di me alzandosi dalla sedia per sedersi accanto a me sul letto e stringermi in un abbraccio.
Non so nemmeno se lo fa per lui o per me.
Non so nemmeno perchè lui sia tanto sconvolto ma sembra che si stia riprendendo dallo shock di quelle parole pronunciate qualche attimo fa.
« Nina.. Shh... Shh.. Andrà tutto bene. Andrà tutto bene, te lo prometto. »
Lo stringo forte tra le mie braccia mentre lui con una dolcezza infinita mi accarezza i capelli senza mai lasciare il mio corpo dannatamente debole in questo momento.
Scioglie l'abbraccio e si sistema meglio sul letto appoggiando la schiena contro il muro e stendendo in avanti sul letto le gambe.
E' nella mia stessa posizione, vicino a me.
Mi prendo e mi circonda il corpo con un braccio.
Io appoggio la testa su di lui e gli circondo la vita con una mano senza aggiungere altro.
Mi lascio cullare da lui, dai suoi dolci baci, dalle sue carezze, dalle sue parole sicure mentre il mio pianto continua silenzioso bagnando la sua maglietta.
Cullata da tutto ciò e dal dolore, dal rimpianto, dalle domande e dai dubbi, stranamente, mi addormento.
Sento delle mani che mi accarezzano la schiena con una delicatezza unica.
Alzo la testa e guardo il suo viso.
I suoi occhi.
Le sue labbra.
Mi sono addormentata tra le sue braccia e chissà quanto tempo è passato, ma fuori c'è già buio e lui è stato così premuroso da non muoversi da lì.
E' rimasto in silenzio, tenendo il mio corpo tra le sue braccia e lasciandomi dormire mentre lui chissà quant'è che non riposa.
« Ian.. dovresti andare via e riposare. »
Finalmente trovo un po' di forza per parlare. Anche se dentro sono ancora distrutta per quello che m ha detto il dottore.
Ero incinta e non lo sapevo.
Ho perso un bambino di cui non ne sapevo l'esistenza.
Ho perso qualcosa che non sapevo da dove provenisse.
Eppure al solo pensiero di aver perso un qualcosa di mio, un qualcosa che si trovava dentro di me, che cresceva dentro di me, che si nutriva grazie a me, che viveva grazie a me... mi viene voglia di urlare scappando. Sperando solamente che sia una finzione.
Almeno c'è Ian qui vicino a me che si prende cura di una ragazza che sta male.
E sinceramente non lo immaginavo così dolce e premuroso.
« Nina tu hai ancora bisogno di me e non me ne andrò finchè non saprò che stai bene. »
« Credo che non succederà molto presto, Ian. Quindi puoi andare, tranquillo. »
« Nina sono qui per te, ok? E devo pensare alla tua felicità.. »
Ecco che quelle parole mi fanno tornare in mente il suo discorso “lasciato in sospeso” di prima.
« Ian, anche prima avevi detto qualcosa del genere.. che cosa volevi dirmi? Mi hai lasciata perplessa.. »
« Il resto del cast è andato via, ho detto loro che hai solamente bisogno di riposo e che starò io qui con te.. »
« Ian, questo non c'entra nulla. Parla, ti prego. Ho già abbastanza dubbi e domande per la testa, non voglio averne altri.. »
« Nina.. io.. io non posso. Se ti dico quello che dovrei dirti cambierebbero troppe cose, le nostre vite sarebbero stravolte completamente e sarebbe tutto troppo complicato. Non pensarci. Fai finta di nulla. »
Mi alzo liberandomi del suo braccio e poi mi giro con il busto guardandolo.
« Ian non puoi passare due settimane a comportarti come il mio migliore amico poi all'improvviso mi sveglio in ospedale e scopro che hai passato quattro giorni su una sedia sperando che io apra un occhio. Sono stanca. E non m'importa quanto quello che devi dirmi mi stravolga, mi possa ferire o quanto sarà complicato poi.. voglio sapere che cosa devi dirmi. Perchè io provo qualcosa di evidente per te e non ce la faccio più. »
Parlo tutto d'un fiato e mi lascio cadere un'altra lacrima sul viso.
Penso continuamente al mio bambino, quello che avevo fino a pochi giorni fa ma nonostante il dolore voglio togliermi il peso dell'argomento “Ian e me” lasciato in sospeso troppo a lungo dopo quella notte.
« Io.. io ti amo. Ecco cosa dovevo dirti. Ho passato quattro giorni facendo giri in questa stanza, dormendo su una sedia, mangiando solamente qualche brioche o panini e bevendo caffè ogni due ore per stare sveglio e non crollare. E tutto per te. Perchè quando sei quasi morta ho capito quanto vali per me, ma dato che ci ho già provato una volta e ricordiamo entrambi la tua reazione, volevo sprecarti pure questo noioso discorso. »
Resto di sasso a quell'affermazione.
Dopo il “Io ti amo” il resto è stato completamente rimosso dalla mia mente. Mentre quelle parole si ripetono nella mia mente, uccidendomi.
« Ci conosciamo da tre settimane.. »
« Non importa Nina. Mi sono bastate per innamorarmi. L'amore per me non ha età, non ha confini, non ha un limite di giorni dopo i quali si può capire di essere innamorati. Io credo nell'amore a prima vista, credo nel destino, credo in noi. »
Questo è Ian? E' davvero Ian quello che ho conosciuto tre settimane fa?
“Nina buttati!”
Ecco, è inutile continuare a negare quel legame che sento verso di lui.
E' inutile nascondermi, la prima volta me ne sono pentita e non me lo lascerò sfuggire un'altra volta.
Mi avvicino lentamente al suo viso e lui contemporaneamente al mio.
E poi le nostre labbra si incontrano schiudendosi in un bacio più passionale.
Questi pochi istanti mi fanno perdere nel tempo.
Mi sembra di essere in paradiso.
L'ho baciato tante volte ma questa volta entrambi sappiamo cosa proviamo. Io in realtà non so se il mio è amore ma so che Ian mi piace, che è un uomo meraviglioso, che è stato con me quando ne avevo bisogno e so anche che ora che sono con lui dopo tutto questo tempo mi sento più felice. Più protetta. Più sicura.
Mi sento finalmente forte. Importante per qualcuno.
E tutti i miei pensieri si dissolvono per secondi infiniti. Il mio dolore viene sostituito dalla felicità anche se appena lui si allontana dalle mie labbra mi sembra di pedere una parte di me e di tornare di nuovo sul pianeta terra, dove, la mia vita, in questo momento, è uno schifo.


Angolo dell'autrice

Eccomi qui con questo nuovo capitolo!
Vorrei chiarirvi mooolte cose ma dato che sono le tre del mattino e sto morendo di sonno cercherò di fare in fretta xD
Prima cosa: so che molti si aspettavano che Candice fosse quella incinta ma ho scelto Nina per due motivi: il primo è che
se fosse stata Candice i nostri Nian sarebbero restati distanti per un'altro motivo ancora e sinceramente volevo lasciarli un
pò insieme. E secondo motivo: più avanti questa storia mi servirà. Ora non sarà detto altro su questo bambino, ma
più avanti capirete tutto :3
Seconda cosa: Nina non è "superficiale" riguardo al bambino, ma dopo il suo pianto per la stanchezza si addormenta e
quando si sveglia deve fare i conti con altri sentimenti. Anche se il dolore per il bambino c'è ancora, nel prossimo capitolo
vedremo un pò meglio come si sente lei rispetto a questa cosa e poi si vedranno anche i suoi sentimenti in proposito.
Non è rimasta indifferente.
Terza cosa: I sentimenti di Ian non escono all'improvviso.
Quel ''ti amo'' non è messo lì tanto per, ma perchè i suoi sentimenti sono maturati sempre di più e vedendo Nina in
quelle condizioni, capendo che potrebbe perderla per sempre.. ha realizzato che ci tiene tantissimo a lei.
Quarta cosa: Ricordate la seconda anticipazione che avete trovato nel capitolo precedente a questo? Quella di un dialogo
di Nina e Ian (tanto penso l'abbiate capito)? Bene, non me ne sono dimenticata solamente che questo capitolo era troppo lungo
per poterci mettere dentro anche questa storia, nel prossimo sarà messo in ballo un'altro problema della nostra Nina, ma
tranquilli, la loro sofferenza presto finirà e poi per un pò di tempo sarà tutto rose e fiori (diei che era il momento, poverini xD).
Comunque ora ho sonno, aspetto tante recensioni, pareri ecc. e ringrazio tutti i miei lettori! Ciao, ciao. <3

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Capitolo 11
*** No chance, it will happen. ***


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Un giorno dopo...
« Signorina, la prego si svegli. »
Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti il dottore con una faccia addolorata.
« Che cosa succede? Che ora sono? »
Fuori dalla finestra c'era ancora buio, chissà che ore erano.
« Sono le 5.40, signorina. Ma dovevo parlarle di una decisione importantissima nei suoi confronti che io e i miei colleghi abbiamo preso. »
O mio Dio. Chissà cosa mi diranno ora, ho appena digerito la storia di aver perso un bambino.. se sono altre cattive notizie credo che la morte avrebbe fatto meno male in quell'incidente.
« Mi dica dottore, tanto sono già a terra. »
« Non l'avrei svegliata se non fosse stato importante, e mi creda che non abbiamo preso questa decisione senza pensarci molto bene prima. Cerco di farla il più breve possibile: si ricorda che le abbiamo parlato del pezzo d'auto entrato nella sua gamba? L'abbiamo tirato fuori ma senza poterlo prevenire si è sviluppata un'infezione nella sua gamba, che si è cosparsa per tutta la coscia e sta danneggiando i tessuti impedendo al sangue di circolare. Se non interveniamo con un intervento chirurgico la sua gambe presto diventerebbe gonfia il doppio e potrebbe creare un tumore mortale. Per questo dobbiamo prevenire tutto ciò, ma una soluzione è quella di amputarla. »

Un attimo...
Ha detto ciò che ho appena sentito? Amputarla? Non possono amputarmi la gamba, seriamente, non possono!
Come farò dopo?
« Scusi dottore ma non può.. faccio l'attrice, mi muovo tutto il giorno. Non posso vivere senza una gamba, non avrei una vita dopo. Non potete farmi questo, seriamente! »
« C'è un altro intervento che è fatto attraverso un tubo che le mettiamo dentro e aspira il grosso dell'infezione, ma dobbiamo aprirle la gambe e usarlo in stile aspirapolvere sia nelle vene, nei tessuti, nei muscoli, è un'operazione complicata che richiede i migliori chirurghi della zona e costerebbe intorno al milione di dollari. »
« Pago io! »
Sentii una volta, mi voltai e vidi Ian sulla porta che probabilmente aveva ascoltato tutto.
« Io vi lascio, parlatene, è presto. Tornerò intorno alle 10 per la risposta definitiva, a dopo. »
Chiuse la porta e se ne andò.
Io scoppiai a piangere.
Non poteva essere.. perchè tutto a me? In tre giorni l'unica cosa buona era ciò che Ian mi aveva detto e il nostro bacio, ma quello non risolveva tutti i disastri che erano successi.
« Come stai? »
« Sto male Ian! Non possono farmi questo.. perderò tutto! Perderò la mia carriera come attrice, perderò tutto ciò che mi piace! Non potrò più fare yoga, correre.. non potrò più fare nulla e io non voglio questo! Ti prego fa qualcosa... »
« Nina io non posso fare nulla.. i dottori hanno detto che è necessario se non vuoi avere malattie più gravi e io non posso impedire loro di farti del bene. Probabilmente hai ragione, non potrai più recitare, fare yoga, correre.. ma una cosa non la perderai mai: me. »
« Cosa intendevi dire prima? C'è una soluzione? »
« Se davvero quella dell'amputazione non è l'unica strada, se l'altra operazione è sicura, allora pagherò io un milione di dollari per te. »
« Dove li prendi un milione di dollari? Sono troppi! »
« I nostri fans potranno fare piccole donazioni, chiederà a Paul, Candice, Katerina, prenderò tutto il mio stipendio di questo mese e quello che rimane di quello prima e ne usciremo fuori. »
« Non puoi davvero fare tutto questo per me.. »
« O sì che posso, ti starò vicino in tutti i modi Nina, sempre. Ne usciremo fuori. »
« Merda. Ho appena scoperto di aver perso un bambino che non sapevo di avere e ora che sto per perdere la gamba. »
« Finirà tutto. Lo affronteremo insieme. »
« Spero che tu non ti aspetta nulla in cambio, però. »
« Cosa intendi? »
« Mi hai detto che mi ami, ci siamo baciati e tutto il resto insomma. Ma non voglio che questo significhi qualcosa, non voglio una relazione, non voglio sentirmi in dovere con te, magari di mandarti messaggini tipo “amore mio”, non me la sento. »
« Nina, io non pretendo nulla in cambio, dobbiamo concentrarci su altro adesso, dopo chissà. »
« Scusa se sono stata così brusca ma non posso rischiare di sconcentrarmi. C'è la mia vita in gioco. E non voglio credere di amarti solo perchè tu ci sei in questa situazione, non voglio credere di amarti perchè mi hai asciugato le lacrime, non voglio credere di amarti perchè mi paghi l'operazione o tutto il resto. Sono sotto shock, sul serio. Ho decisioni serie da prendere e una relazione o cose così è l'unica cosa di cui non ho bisogno. »
« Tranquilla. Davvero, non ti ho chiesto nulla e non mi aspetto nulla da te. Posso capire la situazione nella quale ti trovi ora come ora e immagino non sia facile, quindi ti lascerò i tuoi spazi. »
« Grazie. »
« Di niente. Ora vado a parlare con gli altri e dirgli ciò che ha detto il dottore, vediamo cosa si può fare per i soldi. »
« Ian... un'ultima cosa, io non ho la forza di farlo, ma chiamate i miei genitori e avvisateli. »
« Nessun problema. »
« A dopo allora. »
« A dopo. »
Ian uscì dalla stanza e io restai da sola.
Vedevo il sole alzarsi e illuminare piano piano le pareti bianchi e il mio viso pallido, sudato per l'agitazione.
Sarei dovuta stare più attenta quando attraversavo, tutto questo non sarebbe dovuto succedere.
Come faccio con la gamba? Se non riuscissero a trovare i soldi? E come farò con il bambino che ho perso? Come farò a sapere chi eri realmente il padre?
Quante domande senza risposta, sono davvero senza speranza.
Forse l'unico modo per non pensarci è quello di andare a dormire, è davvero l'unico modo per non avere di continuo domande e visioni del futuro, inutili. Che mi rovinerebbero soltanto.
Mi girai da un alto con il viso rivolto alla finestra e chiusi lentamente gli occhi.

« No, non credo sia il caso, lasciamola svegliare da sola. »
« Ma sono quasi le 11, prima che arrivi il dottore dobbiamo parlarne con lei. »
« Ian vai tu a svegliarla. »
Sentivo tutte queste voci e capii che erano i miei amici.
Aprii gli occhi e mi trovai tutti loro davanti al mio letto d'ospedale che mi fissavano con delle espressioni preoccupate e tristi.
« Ecco, ha aperto gli occhi! »
« Ian parla tu. » Consigliò Candice. Ma quando lei si girò vide che Ian non c'era in quella stanza.
« A questo punto parla tu Candice. »
« Ma... va bene, parlo io. Nina, abbiamo parlato della questione dei soldi e abbiamo deciso che ti aiuteremo, stai tranquilla. Ognuno di noi donerà 100.000 dollari, e siamo arrivati così a 700.000, Ian ne donerà 200.000 e siamo a 900.000 poi gli altri 100.000 li prenderemo dai fans e dalla tua famiglia che si è offerta di aiutarci con le spese. »
« Non riuscirò mai a restituirvi questo favore e tutti questi soldi... alla fine andare in giro senza gamba non è poi così male. »
Feci un sorrisino finto e Candice sorrise per accompagnarmi.
« Nina non dovrai restituire un bel niente, è un favore che ti facciamo perchè anche tu al posto nostro l'avresti fatto. »
« Grazie ragazzi. Non potevo trovare amici migliori di voi, lo giuro. »
« Ora andremo a comunicarlo al dottore, tu stai tranquilla e riposati. »


Angolo dell'autrice:


So che non è il massimo, ma sono mesi e mesi che non scrivo, quindi scusatemi.
Mi scuso in primis con i lettori che mi seguono dall'inizio, perchè ho interrotto la storia all'improvviso e mi dispiace ma adesso riprenderò tutto e sarei felice se tornaste a seguirmi.
E' stato un anno difficile e nuovo per me, quindi non ho avuto tempo per la scrittura.
Ora sono tornata, e resterò per un bel po'. Spero solo di riuscire a farmi apprezzare come prima.
E di nuovo, mi scuso se questo capitolo non è il massimo.
Aggiornerò il più presto possibile per farmi perdonare, anche domani.
A presto lettori <3

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